Sempre più mattatrice assoluta del
cinema italiano, Paola Cortellesi ha negli ultimi
anni regalato al pubblico alcuni dei suoi personaggi migliori e più
memorabili. Nel 2017, prima del grande successo di Ma cosa ci dice il
cervello, uscito al cinema nel 2019, l’attrice ha portato
sul grande schermo il film Come un gatto in
tangenziale (qui la recensione), anch’esso
diretto da RiccardoMilani, e da
lui scritto insieme alla stessa Cortellesi. Per la loro nuova
collaborazione i due, solida coppia anche fuori dal cinema, si
concentrano su una storia incentrata sullo scontro tra personalità
provenienti da contesti completamente diversi, ponendo così a
confronto la periferia con le zone più “altolocate” della
città.
Il film segna inoltre il ritorno
della brillante coppia cinematografica composta dalla Cortellesi e
Antonio Albanese. I due avevano infatti già
recitato insieme in Mamma o papà?, diretto sempre da
Milani. L’idea per il nuovo film che li riunisce nasce in realtà da
eventi realmente accaduti. Lo stesso regista ha infatti dichiarato
di essersi trovato personalmente in una situazione simile a quella
vissuta dal protagonista, senza ovviamente gli eccessi a cui questi
va incontro. Da questa situazione egli ha così costruito un film
ricco di sentimento, che supera le diversità per raccontare una
storia in grado di emozionare e far riflettere su alcune
problematiche sociali.
Campione di incassi al box office,
Come un gatto in tangenziale è arrivato a guadagnare ben
10 milioni di euro, affermandosi come uno dei maggiori successi
italiani dell’anno. Il film ha poi fatto incetta di premi, vincendo
in particolare tre Nastri d’argento, tra cui quello per la miglior
commedia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al suo
imminente sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Come un gatto in
tangenziale: la trama del film
Protagonisti del film sono
Giovanni, un ntellettuale impegnato e profeta
dell’integrazione sociale che vive nel centro storico di Roma, e
Monica, ex cassiera di supermercato, che con
l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove
vive. Il loro incontro (o scontro) avviene grazie ai rispettivi
figli, i quali hanno intrapreso una relazione sentimentale. I due
genitori, pur profondamente diversi, manifestano però un obiettivo
in comune: la storia tra i loro figli deve finire. Cominciando così
a frequentarsi, Giovanni e Monica si trovano a scontrarsi con i
rispettivi contesti, nei quali si sentono a dir poco come pesci
fuor d’acqua.
L’uomo, abituato ai film impegnati
nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una
caotica multisala di periferia, tra ragazzini urlanti, spintoni e
cestini di pop corn che rotolano per terra. Monica, invece, da
sempre abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, tra
distese di corpi stipati come sardine e aerei che scaricano
carburante sopra la testa, si ritroverà nella scicchissima riserva
naturale di Capalbio, tra intellettuali, vip e improbabili
conversazioni sull’arte contemporanea. Finché improvvisamente
qualcosa tra di loro cambia. Entrambi capiscono di non poter fare a
meno uno dell’altra anche se forse la loro storia durerà come un
gatto in tangenziale.
Come un gatto in
tangenziale: il cast del film
Protagonista del film nel ruolo di
Monica, Paola
Cortellesi ha deciso per tale personaggio di
sottoporsi ad una radicale trasformazione. Si è così sottoposta ad
un trucco massiccio al fine di guadagnare diversi tatuaggi finti,
un inedita capigliatura e una serie di piercing e accessori simili.
Un look che le ha permesso di dar vita alla personalità sopra le
righe e ai margini di Monica. Per costruire il carattere di questa,
inoltre, la Cortellesi ha attinto molto dalle esperienze vissute
durante la sua giovinezza, essendo lei stessa di origine borgatara.
Accanto a lei, nel ruolo del figlio Alessio, vi è il giovane
Simone De Bianchi. Le sorelle Pamela e Sue Ellen
sono interpretate da Valentina Giudicessa e
Alessandra Giudicessa. L’attore Claudio
Amendola è invece presente nei panni di Sergio, ex marito
di Monica e ora carcerato.
Antonio
Albanese è invece l’interprete dell’intellettuale
Giovanni. L’attore ha raccontato di essersi preparato al ruolo
basandosi esclusivamente su quanto presente in sceneggiatura.
Grazie alla sintonia con la Cortellesi ha inoltre potuto esaltare
determinati aspetti del personaggio. In particolare, per dar vita
al contrasto necessario, ha sottolineato qualità di Giovanni come
la precisione, la pignoleria e il disgusto per ciò che esce dalla
sua sfera di interesse. Nei panni della figlia Agnese vi è invece
la giovane Alice Maselli. L’attrice Soia
Bergamasco, invece, è presente nei panni di Luce, ex
moglie di Giovanni ora residente in Francia, dove svolge con
successo la sua attività. Nel film è poi presente con un cameo nel
ruolo di sé stessa la celebre giornalista e conduttrice
Franca Leosini.
Come un gatto in
tangenziale: il sequel, il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
Dato il grande successo del film era
facile immaginare che se ne realizzasse un sequel. Questo esplorerà
infatti nuovi aspetti dei personaggi portando avanti la loro
storia. Atteso per il 2021, questo ha come titolo Come
un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto.
Già intravista nel primo film, Coccia di Morto è la celebre
spiaggia nei pressi di Fiumicino, giudicata come una delle peggiori
di Italia. Ancora non si hanno particolari dettagli relativi alla
trama, se non che questa si svolgerà a tre anni dagli eventi del
primo film, con la relazione tra Monica e Giovanni finita
rovinosamente. Ad interpretare i due iconici personaggi ci saranno
di nuovo la Cortellesi e Albanese, mentre Milani sarà nuovamente
regista.
In attesa di un nuovo sequel, è però
possibile fruire di Come un gatto in tangenziale grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Now TV e Apple
iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto televisivo di martedì 12
luglio alle ore 21:20 su Canale
5.
Sono state diffuse le nomination
degli EMMY AWARDS 2022, i premi della televisione
americano e riconoscimento più importante per le serie tv. A
dominare a sorpresa (poche sorprese per chi conosce i prodotti)
quest’anno è HBO e APPLETV+
con
Succession e Ted
Lasso. Ecco di seguito tutte le nomination di
EMMY AWARDS 2022 per categoria.
È in arrivo
Sotto il sole di Amalfi, sequel che arriva a due
anni di distanza dal grande successo Sotto il sole di
Riccione. Il film, prodotto da Lucky Red,
sarà disponibile da domani, mercoledì 13
luglio solo su Netflix.
Il film segue amicizie estive e storie d’amore sullo sfondo
della splendida costiera amalfitana, e segna il debutto alla regia
di Martina Pastori. Soggetto e sceneggiatura sono
di Enrico Vanzina, Caterina Salvadori e
Ciro Zecca, lo stesso team di Sotto il sole di
Riccione.
Tra i protagonisti vediamo il ritorno di
Lorenzo Zurzolo,
Ludovica Martino, Davide Calgaro, Isabella Ferrari e Luca
Ward insieme ai nuovi arrivi Kyshan Wilson,
Nicolas Maupas, Elena Funari e Marit
Nissen. Il film vede anche la partecipazione di
Raz Degan e Andrea Occhipinti.
Sotto il sole di
Amalfisarà disponibile da
domani, 13 luglio, solo su Netflix.
Il trailer
La trama del film
Nella splendida costiera amalfitana
Vincenzo, Camilla, Furio, Irene e Lucio si troveranno a vivere una
nuova estate insieme, tra amori ritrovati e nuove passioni, ma,
soprattutto, tanta amicizia. Camilla torna dal Canada dopo un
anno di studi e finalmente può rivedere il suo amato Vincenzo.
Entrambi potranno concretizzare il loro sogno di stare finalmente
insieme, una sorta di “prova” per la desiderata convivenza. Camilla
è tornata in Italia in compagnia di Nathalie, una ragazza canadese
ironica e insicura. Furio, dal canto suo, non smette di tentare di
conquistare le donne senza criterio. Irene, madre di Vincenzo, non
ha perso il vizio di preoccuparsi troppo per lui e, con Lucio,
decide di seguirlo ad Amalfi. Quest’ultimo vorrebbe fare il grande
passo e chiederle di andare a convivere ma l’attaccamento della
donna al figlio e la presenza di Roberto, ex marito di Irene, ad
Amalfi, lo fanno interrogare sul loro rapporto. Riusciranno a
risolvere i loro problemi? Quando spunta la luna, Amalfi rivela
tutta la sua magia, e i nostri personaggi vivranno una magica
estate, pronti a scoprire cosa riserva loro il futuro.
Dragon Ball Super: Super
Hero, sarà solo al cinema dal 29 settembre, il nuovo film
del famosissimo anime campione d’incassi in tutto il mondo, diretto
da Tetsuro Kodama con la supervisione del celebre
creatore di Dragon Ball, Akira Toriyama,
autore della sceneggiatura e del character design del nuovo
capitolo della saga.
Il fenomeno Dragon Ball è iniziato
nel 1984 quando Akira Toriyama ha esordito su “Weekly Shonen Jump”
della Shueisha diventando un’icona nei suoi più di dieci anni e
mezzo di pubblicazione. Da allora, la popolarità del manga non ha
fatto altro che crescere con un record stratosferico di 260 milioni
di copie vendute nel mondo. La fama di Dragon Ball è aumentata
quando la serie ha dato vita a anime, film, giochi e gadget. Ora,
trentotto anni dopo il lancio del manga, Dragon Ball continua a
evolversi e a raggiungere vette sempre inesplorate, con questo
nuovo ed enorme film.
Dragon Ball Super: Super
Hero è prodotto da Toei Animation Co. e da
Crunchyroll, una joint venture tra Sony Pictures Entertainment e
Aniplex Giappone, una sussidiaria di Sony Music Entertainment
(Giappone) Inc., entrambe sussidiarie di Sony Group Corporation. Il
film sarà solo al cinema dal 29 settembre distribuito da Warner
Bros. Entertainment Italia.
La trama di Dragon Ball
Super: Super Hero
L’Esercito
del Fiocco Rosso fu distrutto da Goku. Alcune persone però, che ne
tengono vivo lo spirito, hanno creato gli Androidi perfetti, Gamma
1 e Gamma 2. I due Androidi si chiamano “Super Eroi” e si
lanceranno all’attacco di Piccolo e Gohan… qual è l’obiettivo del
nuovo Esercito del Fiocco Rosso? All’alba di un nuovo pericolo in
arrivo, è tempo di risvegliare Super Hero!
Nel 2023 con il prequel Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del
serpente, torna sul grande schermo la
saga cinematografica da oltre 3 miliardi di dollari worldwide,
adattamento del best-seller di Suzanne Collins, al numero uno nelle
classifiche del New York Times. Ecco il teaser trailer in
anteprima diffuso da Notorious Pictures.
Un nuovo straordinario cast tra cui
spiccano Hunter Schafer, protagonista della
serie teen del momento, Euphoria; la bellissima Rachel
Zegler, già ammirata in West side story, e
prossima Biancaneve nel nuovo film Disney e Tom Blyth. Alla regia
Francis Lawrence, che ha già diretto due dei
precedenti episodi della saga.
Anni prima di diventare il
tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è
l’ultima speranza per il buon nome della sua casata in declino:
un’orgogliosa famiglia caduta in disgrazia nel dopoguerra di
Capitol City. Con l’avvicinarsi della decima edizione degli Hunger
Games, il giovane Snow teme per la sua reputazione poiché nominato
mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del miserabile
Distretto 12. Ma quando Lucy Grey magnetizza l’intera nazione di
Panem cantando con aria di sfida alla cerimonia della mietitura,
Snow comprende che potrebbe ribaltare la situazione a suo favore.
Unendo i loro istinti per lo spettacolo e l’astuzia politica, Snow
e Lucy mireranno alla sopravvivenza dando vita a una corsa contro
il tempo che decreterà chi è l’usignolo e chi il serpente.
Thor: Love and Thunder
conduce il pubblico nell’aldilà asgardiano, il
Valhalla, dove però mancano alcuni personaggi del
MCU che ci
saremmo aspettati di trovare. Tornato a vestire i panni di
Thor per il suo quarto film da solista del
MCU,
Chris Hemsworth è affiancato nella sua ultima
avventura da Korg (Taika
Waititi), Re Valchiria (Tessa
Thomspon) e dalla sua ex fidanzata Jane Foster diventata Mighty
Thor (Natalie
Portman). Diretto da Waititi, e basato su una
sceneggiatura scritta insieme a Jennifer Kaytin
Robinson, Thor: Love and
Thunder vede il vichingo spaziale impegnato in
una lunga battaglia per impedire a Gorr, il Mancellatore di
Dei (Christian
Bale), di uccidere tutti gli dei.
Nella lotta contro Gorr, due Thor
sono meglio di uno. Anche se il tempo trascorso come Mighty Thor la
sta lentamente uccidendo, Jane dà comunque il massimo e alla fine
si sacrifica per distruggere la Necrospada di Gorr. Muore poi tra
le braccia di Thor e si dissolve in polvere dorata. Nella scena
post-credits di Thor: Love and
Thunder, si scopre che Jane è andata nel Valhalla,
l’aldilà in cui vengono ricompensati tutti i valorosi guerrieri
asgardiani che muoiono in battaglia. Lì viene accolta da
Heimdall (Idris Elba), ma non
compaiono altri Asgardiani caduti. Eppure, Heimdall non è affatto
l’unico asgardiano morto nel MCU. All’inizio di
Thor: Love and Thunder, c’è persino un
riepilogo di tutte le morti degli amici e della famiglia di Thor.
Tuttavia, la maggior parte di essi non appare nel Valhalla durante
la scena post-credits: ecco spiegato il perchè.
La ragione più semplice per
cui Odino e Frigga non appaiono
nel Valhalla quando vi arriva la defunta Jane Foster è che Anthony
Hopkins e Renee Russo non sono stati
richiamati o non erano al momento disponibili. Inoltre, la scena
post-credits di Thor: Love and
Thunder è piuttosto breve e non si può dedicare
molto tempo all’introduzione di Jane nel paradiso eterno. Per
questo motivo, farla incontrare con un solo personaggio, in questo
caso Heimdall, è la cosa più sensata. Inoltre,
Heimdall ha un legame più diretto con la storia di
Thor: Love and
Thunder, grazie all’introduzione di suo figlio,
Axl Heimdallson, quindi la sua inclusione rispetto
a Odino o Frigga funziona meglio nel collegare la scena
post-credits al film.
Anche se non appaiono nella scena
post-credits di Thor: Love and
Thunder, sia Odino che
Frigga sono sicuramente nel Valhalla. In
lontananza si vede una grande sala, dove probabilmente Odino, dopo
essere morto in Thor:
Ragnarok, presiede un banchetto per tutti i suoi
guerrieri prediletti. Frigga è quasi certamente al suo fianco. È
morta in battaglia per proteggere Jane dagli Elfi Oscuri e, durante
il suo funerale, il suo corpo si trasforma in polvere d’oro e
fluttua nel cielo, proprio come i corpi di Odino e Jane si sono
dissolti.
Dove sono i Tre Guerrieri nel
Valhalla di Love and Thunder?
Gli amici di
Thor dei primi due film –
Volstagg, Fandral e
Hogun, noti collettivamente come i Tre
Guerrieri – sono tutti morti in Thor: Ragnarok mentre difendevano Asgard da
Hela. Quando Jane arriva nel Valhalla nella scena
post-credits di Thor: Love and
Thunder, nessuno dei Tre Guerrieri è lì ad
accoglierla. Il motivo non è probabilmente diverso da quello per
cui Odino e Frigga non appaiono: gli attori non erano disponibili o
si è deciso che i personaggi non erano necessari per la scena.
Tuttavia, i Tre Guerrieri sono
sicuramente nel Valhalla, poiché erano valorosi Asgardiani morti in
battaglia. Molto probabilmente, i tre uomini si trovano anche nella
grande sala di Odino, a banchettare con i loro compagni asgardiani
caduti. In particolare, è improbabile che Volstagg si perda un
banchetto, e Fandral e Hogun saranno sicuramente al suo fianco.
(Anche se rimane un mistero quale versione di Fandral, quella di
Thor interpretata da Josh Dallas
o quella di Zachary Levi di Thor: The Dark World).
La variante principale di Loki del
MCU si trova nel Valhalla dopo la sua morte?
Dal
Valhalla di Thor: Love and
Thunder manca anche Loki, la prima versione introdotta nel
MCU, ucciso
da Thanos all’inizio di Avengers:
Infinity War. Tuttavia, la possibilità che questa
versione di Loki venisse accolta nel Valhalla dopo la sua morte
potrebbe non essere stata chiarita in precedenza. Se il Valhalla
può sembrare un luogo dove trovano pace solo gli Asgardiani che
muoiono in battaglia, Thor: Love and
Thunder dimostra che queste regole hanno un certo
margine di variazione. L’apparizione di Heimdall
nel Valhalla dimostra che la definizione di “battaglia” è piuttosto
flessibile, e il tentativo di Loki di pugnalare Thanos
probabilmente rientra in questa categoria, così come la continua
disputa tra Jane e Gorr. Allo stesso modo, l’apparizione di
Jane Foster nel Valhalla dimostra che anche
chi non è asgardiano è il benvenuto, allineandosi con i fumetti in
cui Jane, Frank Castle e Flash
Thompson sono tutti in grado di recarsi nel Valhalla, pur
non essendo asgardiani.
È possibile che i personaggi del
MCU che
mancano dal Valhalla si stiano preparando per una
storyline più complessa del ritorno della variante principale di
Loki del MCU. Nei fumetti Marvel, quando Odino arriva nel
Valhalla, scopre che i cancelli sono stati distrutti e le sale
dell’idromele sono tutte vuote, e finisce per risiedere nel
Mjolnir. Mentre Heimdall è
presente, l’assenza degli altri dal Valhalla potrebbe essere
attribuita al fatto che gli attori non fossero disponibili per la
breve scena post-credits di Thor: Love and
Thunder ma, in realtà, potrebbe anche essere
l’inizio di una storia ancora più importante.
Lo scorso fine settimana è stato
rilasciato il documentario Marvel Studios Assembled
(tramite The Direct) incentrato su Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Mentre commentava l’introduzione degli Illuminati nel film, il
co-produttore Richie Palmer ha parlato del futuro
della squadra, spiegando che la versione del multiverso del gruppo
ha aperto le porte a una diversa incarnazione che apparirà più
avanti lungo la strada.
“Gli Illuminati sono un gruppo
che volevamo introdurre nei nostri film da anni. Sono
un’organizzazione segreta che lavora fuori dai radar. Fanno le cose
di cui gli altri gruppi come i Vendicatori non sarebbero molto
contenti di fare… Farlo in un universo alternativo nel Multiverso è
stata una cosa davvero eccitante perché abbiamo incontrato una
versione di questo gruppo in quest’altro universo, e poi un giorno
potremmo vedere gli Illuminati del nostro MCU principale, il che è anche
molto eccitante”.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Ogni thriller di spionaggio ad alto
budget può aspettarsi di essere paragonato a James
Bond, Bourne e Mission: Impossible a
un certo punto, e Regé-Jean Page, uno dei membri
del cast di The Gray
Man, ha rivelato come l’ultimo film dei
fratelli Russo se la gioca ad armi pari con i
giganti del genere.
Nelle note di produzione ufficiali
di The Gray
Man, Page ha descritto lo stile del nuovo film di
spionaggio come un mix delle serie di James Bond e
Bourne. Ha anche notato che il matrimonio tra la
raffinatezza di Bond e l’iper-violenza di Bourne rende The Gray
Man“qualcosa di più gustoso tutto
insieme”.
“Non c’è limite alla portata di
questo film. È un’avventura di viaggio globale, ma con spie,
esplosioni, pistole, cadute dagli aeroplani, non c’è niente che non
sia in questo film. Ha questo fattore “Come fa questo tizio a stare
ancora in piedi?” e ha quei completi eleganti e la raffinatezza del
fattore Bond. Ha quel fattore Bourne iperreale e iperviolento.
Mette tutto dentro e rende qualcosa di più gustoso insieme grazie
al connubio di tutti quegli elementi.”
Il film The Gray
Man, che è un adattamento dell’omonimo romanzo di Mark
Greaney del 2009, segue l’ex agente della CIA Court Gentry
(Ryan
Gosling), detto anche Sierra Six. Preso da un
penitenziario federale e assoldato dall’ex supervisore Donald
Fitzroy (Billy Bob Thornton), Gentry era un tempo un sicario a
pagamento esperto e approvato dall’agenzia. Adesso però le cose
sono cambiate e Six diventa l’obiettivo di una caccia
internazionale lanciata da Lloyd Hansen (Chris
Evans), un ex collega della CIA che farà l’impossibile
per eliminarlo. Per sua fortuna l’agente Dani Miranda
(Ana
de Armas) è dalla sua parte.
Ryan Gosling interpreta l’Uomo grigio, mentre
Chris Evans è l’antagonista psicopatico in questo
thriller prodotto da Netflix/AGBO, diretto da Anthony e Joe Russo e
interpretato da
Ana de Armas, Regé-Jean Page,
Billy Bob Thornton, Jessica Henwick, Dhanush, Wagner
Moura e Alfre Woodard. Tratto dal romanzo
“Tre giorni per un delitto” di Mark Greaney, il film è sceneggiato
da Joe Russo, Christopher Markus e Stephen McFeely. La produzione è
affidata a Joe Roth, Jeffery Kirschenbaum, Anthony Russo,
Joe Russo, Chris Castaldi e Mike Larocca, mentre la
produzione esecutiva è di Patrick Newall, Jake Aust, Todd Makurath,
Palak Patel e Geoffrey Haley. The Grey
Man uscirà nelle sale il 13 luglio e sarà disponibile
in streaming esclusivamente su Netflix il 22 luglio.
In occasione di un video
promozionale per il film registrato con Tessa
Thompson per Vanity Fair, la coppia esamina la scena
di Thor: Love and
Thunder in cui Valchiria, Thor e Mighty Thor
discutono della loro prossima mossa dopo il primo incontro con Gorr
il Macellatore di Dei. L’errore in questione è legato
principalmente al colore di Korg, che da grigio, come è di solito,
in quella scena appare addirittura blu. Ecco il video:
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio
del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel Studios al
Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor
(Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Star
Wars ha finalmente rivelato la reazione della Principessa Leia nell’apprendere che Darth
Vader era suo padre. Il ritorno dello Jedi è stato
uno dei momenti salienti della vita di Leia
Organa. La principessa di Alderaan sapeva di essere stata
adottata da Bail e Breha Organa dopo le Guerre dei
Cloni, ma non aveva idea di chi fossero i suoi genitori.
Questo fino a quando Luke Skywalker le ha detto la verità: che era
il figlio di Darth Vader e che lei era sua sorella.
“Non sarà facile per te
sentirlo, ma devi”, dice Luke a Leia prima di rivelarle i suoi
segreti. Il ritorno dello Jedi non ha mai veramente esplorato
l’impatto emotivo di queste rivelazioni su Leia dal momento che
aveva solo pochi momenti per elaborare queste informazioni prima di
tornare in azione. Leia aveva sempre preferito seppellire le sue
emozioni sotto l’azione; era il modo in cui aveva affrontato la
distruzione di Alderaan nel primo film di Star Wars, e questa volta
ha fatto lo stesso.
Il prossimo romanzo di Lucasfilm,
The Princess and the Scoundrel di Beth
Revis, esplorerà finalmente la reazione emotiva di Leia
alla notizia. Un nuovo estratto pubblicato da Lucasfilm esplora le
conseguenze della battaglia di Endor, con Luke e Leia che parlano
poco dopo che Luke ha bruciato il corpo di Vader in una pira
funeraria. La notizia ha chiaramente scosso Leia nel profondo,
lasciandola alle prese con le emozioni contrastanti. Trova facile
accettare Luke come suo fratello, ma è inorridita dall’idea che
Darth Vader fosse suo padre. Leia non riusciva nemmeno a capire
perché Luke lo accettasse così facilmente, e in qualche modo
credeva che ci fosse del buono in loro padre. “Forse era
semplicemente che Luke non era mai stato torturato dal loro padre
biologico come lei”, riflette Leia, ricordando
l’interrogatorio che ha subito per mano di Darth Vader.
In realtà, ovviamente, Luke aveva
semplicemente avuto più tempo per elaborare la notizia che Darth
Vader era suo padre. La sua reazione iniziale, in L’impero
colpisce ancora, è stata molto più energica di quella di
Leia, non ultimo perché ha infranto la sua convinzione che suo
padre fosse stato un eroe. Ma Luke in qualche modo intuì che c’era
del buono in Darth Vader, e questa convinzione alla fine lo ha
salvato, perché ricordiamo che è proprio l’ostruzionismo di Vader,
nel finale dell’avventura, a salvare Luke e sconfiggere
l’Imperatore.
Leia non aveva mai pensato a suo
padre come un eroe, si era invece concentrata maggiormente sui suoi
strani ricordi, forse assistiti dalla Forza, della sua madre
naturale. Anche questi ricordi erano meno importanti, però, perché
si era sempre concentrata di più sulle sue responsabilità di
principessa di Alderaan. La distruzione del suo pianeta natale
aveva cementato la sua identità personale, poiché per Leia era
l’incarnazione dell’eredità di Bail e Breha. Leia era stata
coinvolta nella Ribellione a causa della storia di Bail con
l’Alleanza, e ha combattuto in parte perché ha portato onore alla
sua memoria.
Tuttavia, l’estratto da The
Princess and the Scoundrel indica una conseguenza
sorprendente. La realizzazione che c’era un essere umano anche
dietro l’elmo di Darth Vader lasciò in Leia il pensiero che gli
Imperiali fossero persone piuttosto che soldati, e divenne in grado
di vedere oltre le maschere senza volto anche degli assaltatori
d’élite. Questo potere di empatia sarebbe servito bene a Leia negli
anni a venire, poiché la saga di Star Wars è continuata e anche
suo figlio è caduto nel lato oscuro.
La breve apparizione dei Guardiani
della Galassia in Love and Thunder, suggerisce fortemente che la
linea temporale vedrà Guardiani
della Galassia Vol. 3 ambientato dopo gli eventi
di Thor: Love and
Thunder, piuttosto che prima. Detto questo, non è raro
che i film nell’MCU non seguano una linea temporale
parallela alle loro date di uscita. Ad esempio, Black Widow del 2021 era un film
flashback ambientato prima della morte di Natasha in Endgame,
mentre Ant-Man and the Wasp del 2018 e
Captain Marvel del 2019 sono stati
rilasciati tra Infinity War ed Endgame, ma le loro storie sono
avvenute prima dello schiocco di Thanos. Quindi è possibile che
Guardiani
della Galassia Vol. 3 potrebbe includere
Thor nella sua formazione, tuttavia, ci sono un paio di ragioni per
cui sarebbe una cattiva idea.
Il problema più ovvio di un
eventuale Thor che appare in Guardiani
della Galassia Vol. 3 è che si tratta di un
film dei Guardiani, non di un film di Thor. La battuta che apre
Love and Thunder è che, una volta messi all’angolo, i Guardiani
devono richiedere l’aiuto di Thor per finire i loro nemici. È un
momento divertente che dà il tono al secondo film di Thor di
Taika Waititi, ma non funzionerebbe davvero un
terzo film dei Guardiani.
Ancora più importante, se Guardiani
3 è ambientato prima di Thor: Love and
Thunder, ci sarebbe un altro problema. Alla fine di
Endgmae, i Guardiani partono alla ricerca della Gamora del passato
che è stata portata nel presente ma che si è poi allontanata da
Peter Quill e gli altri. Dato che Gamora non compare in
Thor: Love and
Thunder, un Guardiani
della Galassia Vol. 3 ambientato prima di
Love and Thunder non ci direbbe dove si trova
Gamora, che invece immaginiamo sarà il filo rosso del terzo
film.
Scritto e diretto da James
Gunn, Guardiani
della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale
nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora
comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente
entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris
Pratt, Zoe
Saldana, Dave
Bautista, Pom
Klementieff,Karen
Gillan, insieme a Vin
Diesel e Bradley
Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel
film è atteso anche Chris
Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i
nuovi arrivati del MCUDaniela Melchior,
Will Poulter, Maria Bakalova e
Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di
interpretare il ruolo di Adam Warlock.
Richie Palmer, produttore ai
Marvel Studios, spiega perché le varianti di
Doctor Strange e Scarlet Witch sono tutte
uguali in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Diretto da Sam Raimi, il film continua
l’esplorazione del multiverso da parte del MCU. Ciò significava continuare ciò
che era stato impostato nella serie Disney+Loki, inclusa
l’idea delle varianti.
In Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
Doctor Strange è costretto ad mettere America Chavez sotto la sua
ala protettrice dopo aver appreso che la ragazza è braccata da
Wanda Maximoff per i suoi poteri. Questo lo porta a viaggiare
attraverso il vasto multiverso dove finisce per incontrare alcune
delle sue varianti. La stessa cosa accade a Scarlet Witch mentre
cerca di trovare un universo in cui possa stare con i suoi figli,
Tommy e Billy. Nel film, tutte le varianti degli stregoni sono
interpretate da Cumberbatch e Olsen, a differenza di Loki (ma anche
di Spider-Man), le cui varianti hanno molte forme.
Alla domanda a riguardo, in
occasione di una sua recente apparizione in Empire Special Podcast
(tramite
The Direct), il produttore Richie Palmer
spiega che questo si riduce alla decisione specifica del film.
Secondo il dirigente di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
volevano mettere in evidenza l’abilità recitativa di Cumberbatch e
Olsen, quindi hanno chiesto loro di interpretare tutte le loro
varianti.
“Penso che la verità sia che
avevamo un film di due ore per raccontare la storia, e avevamo a
disposizione Benedict Cumberbatch ed Elizabeth Olsen, che sono
letteralmente due dei grandi attori del nostro tempo.”
Il produttore passa poi a commentare
il fatto che man mano che ci si allontana dalla Linea Temporale
Sacra di Terra-616, c’è più possibilità di vedere gli stessi
personaggi con volti differenti, come è accaduto in Loki, ma nel
caso di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
l’obbiettivo era davvero quello di testare le doti recitative dei
due protagonisti e di metterli alla prova con diverse sfumature dei
loro personaggi.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Un ex artista degli effetti visivi
Marvel parla di quelle che, secondo
lui, erano cattive condizioni di lavoro in studio. Dopo
l’Infinity Saga, il Marvel Cinematic Universe sta
procedendo con la Fase 4, senza alcun segno di
rallentamento. L’MCU è cresciuto in modo
esponenziale con l’arrivo di numerosi nuovi eroi, nonché
l’espansione dai film alle serie TV tramite Disney+. In effetti, il
presidente della MarvelKevin Feige
afferma che i piani del franchise MCU sono ora programmati fino al
2032.
Tuttavia, nonostante i
riconoscimenti diretti a molti nuovi film e serie TV Marvel, non tutto ciò che riguarda
l’universo è stato elogiato. Di recente, l’MCU è stato criticato da molti per
quello che è considerato un lavoro CGI scadente e la qualità degli
effetti speciali in calo. L’esempio più recente di ciò è stato il
nuovo trailer della serie Disney+
She-Hulk: Attorney at
Law, che è stato stroncato sui social media per quello
che molti hanno considerato un lavoro in CGI estremamente poco
brillante nella creazione dell’alter ego supereroe di
Tatiana Maslany, Jennifer Walters. Molti hanno
trovato l’ultimo trailer e le immagini di She-Hulk rappresentative della difficoltà
in cui versa il reparto degli effetti visivi del MCU.
Ora, un ex artista degli effetti
visivi di Guardiani della Galassia e
Spider-Man,Dhruv Govil, ha
supportato i suoi colleghi del settore che hanno contestato le
condizioni di lavoro ai Marvel Studios. Rispondendo a un articolo
pubblicato da The Gamer su Twitter che affermava che gli artisti
degli effetti visivi si rifiutavano di lavorare con la Marvel, Govil ha portato la sua
esperienza personale. L’ex artista degli effetti visivi ha
affermato di aver visto i colleghi “svenarsi” per essere stati
“oberati di lavoro” e ha attribuito al lavoro su progetti Marvel la sua decisione di cambiare
settore.
ATTENZIONE!
Questo articolo contiene spoiler
di Thor: Love and
Thunder
In superficie, Thor: Love and Thunder non si presenta come il
lungometraggio Marvelpiù originale.
Nonostante ciò, dalla sua uscita in sala il 6
luglio, il
29° film dell’MCU si sta dimostrando un
successo incredibile al botteghino. Il quarto film da solista del
Dio del Tuono (Chris
Hemsworth) sta quindi conquistando i fan, forse per i
vari personaggi coinvolti, dai Guardiani della Gallassia a Jane Foster
(Natalie
Portman), forse per le curiose new entry, primo tra
tutti lo Zeus di
Russell Crowe. Vediamo allora quali sono i dettagli
nascosti, gli Easter egg e i riferimenti alla Marvel che
rendono Thor: Love and Thunder così
interessante.
Tutti gli Hemsworth di
Thor: Love and Thunder
In passato, l’interprete
del Dio del Tuono, Chris Hemsworth, ha
già avuto al suo fianco sul set dei famigliari: la moglie
Elsa durante The Dark World e
suo fratello Luke in Ragnarok.
In Thor: Love and Thunder
invece, Hemsworth è affiancato dai suoi
figli: Tristan è Kid Thor durante il montaggio
iniziale, mentre il gemello Sasha è uno dei bambini
asgardiani.
Tra tutti i figli di
Hemsworth il ruolo più importante nel
lungometraggio spetta però alla figlia India, che
interpreta la figlia di Gorr. Nel
finale, Thor adotta la bambina, la chiama
Amore e la porta con sé nelle sue nuove avventure. In
realtà Chris Hemsworth non è l’unico ad aver
portato i suoi figli sul set di Thor: Love and
Thunder, dato che nel film appaiono anche i bambini del
regista Taika Waititi, di
Christian Bale e quelli
Natalie Portman.
Eternità e Multiverso
A differenza di
Loki, Doctor Strange nel
Multiverso della Follia o Spider-Man: No Way
Home, Thor: Love and Thunder non si addentra
troppo nella questione del Multiverso. Tuttavia, il tema viene
comunque toccato: per portare a termine la sua missione,
Gorr si scontra con Eternità. Questa entità
cosmica rappresenta la somma di tutte le vite e di tutto ciò che
esiste nell’universo. Ogni mondo
nel Multiverso si manifesta come questo essere
antropomorfo chiamato Eternità che, insieme a
Infinità, crea un tutt’uno.
Altri riferimenti al
Multiverso sono presenti tra le statue che vediamo
in Love and Thunder: oltre a quella di
Tribunale Vivente, che appare anche in Doctor Strange
nel Multiverso della Follia, c’è Uatu
l’Osservatore di What
If…? e c’è anche un Celestiale, chiaro
collegamento a Eternals.
Team Darryl
In Thor: Love and
Thunder, Valkyrie (Tessa
Thompson) è il sovrano di New Asgard, ma non
è sola: Miek lavora al suo fianco come viceré e
inoltre c’è anche Darryl Jacobson. Forse non tutti i
fan dell’MCU ricordano il
personaggio: Darryl è stato introdotto in una serie
di cortometraggi divertenti che, prima dell’uscita di
Ragnarok, spiegavano perché Thor non fosse
coinvolto con Captain America: Civil
War.
Nei corti,
Darryl interpreta il compagno di stanza di
Thor quando quest’ultimo decide di prendersi una
pausa dall’essere un eroe dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron. Nel
terzo corto, lui e il Gran Maestro vanno a vivere insieme
e creano il team Darryl. È divertente vedere il
personaggio assumere vesti nuove in Love and
Thunder e osservarlo mentre aiuta a mantenere
l’ordine a New Asgard.
New Asgard: prima e dopo
Nel film di
Waititi si viaggia verso New Asgard.
La città di finzione è legata a Tķnsberg, la più antica
cittadina della Norvegia. Con un flashback, il film rivela che
nel 1000 d.C., Odino ha condotto gli
Asgardiani in guerra contro i Giganti di
Ghiaccio proprio a Tķnsberg. In questo
modo, Thor: Love and Thunder sembra confermare la
teoria di Ragnarok secondo cui Odino è morto
vicino a Tķnsberg.
In gita turistica a New Asgard
Come mostrato nel trailer
di Thor: Love and Thunder, sotto il controllo di
ValkyrieNew Asgard è diventata un’attrazione
turistica con tanto di navi da crociera, giostre volanti e un
santuario con i pezzi del Mjolnir. Non può mancare
Infinity Conez, una gelateria per
rinfrescare i turisti. Il fatto curioso è che potrebbe davvero
essere aperta una gelateria chiamata Infinity Conez al
Marvel Campus di
Disneyland. Chissà se prossimamente i fan potranno
visitare davvero una riproduzione di New Asgard…
Dei, divinità e altro
A quanto pare, l’MCU
sta attraversando una fase particolarmente… divina. Dopo
Moon
Knight e l’introduzione di divinità egizie come
Khonshu, Ammit e Tawaret, Thor:
Love and Thunder pone come antagonista Gorr,
il macellatore di dei. Tra le potenziali vittime di
Gorr il Macellatore di Dei c’è anche il
padre degli dei, un arrogante Zeus interpretato
da
Russell Crowe. Zeus governa Città
dell’Innopetenza, in cui vivono divinità come la dea delle
pantere Bast e Dioniso (Simon
Russell Beale).
Nel pantheon non può mancare
Boa, il dio dei ravioli cinesi (un chiamo riferimento al
corto PixarBao), ma nemmeno la divinità
egizia Ra o il dio maori
Tumatauenga. Insomma, in Love and
Thunder si parla di dei fino alla fine: nella scena tra i
titoli di coda compare sullo schermo Hercules, il semidio
figlio di Zeus.
Un cameo dopo l’altro
In Thor:
Love and Thunder non mancano i cameo di personaggi e
figure importanti. Il primo arriva proprio all’inizio. Dopo aver
perso sua figlia, Gorr s’imbatte nel crudele
dio Rapu, è interpretato da Jonathan
Brugh, il coprotagonista di Taika Waititi
in What We Do In The Shadows. L’ultimo cameo arriva dopo
il finale: Hercules di Brett Goldstein –
un altro eroe LGBTQ+ nell’MCU.
Nel corso del film compaiono
brevemente anche Kat Denning e
Stellan Skarsgaard. Non dimentichiamo gli
asgardiani interpretati da Matt
Damon, Luke Hemsworth e Sam
Neill e Melissa McCarthy nel
ruolo di Hela.
La Necrosword
Nei fumetti,
la Necrosword ha una storia molto interessante e il
regista di Thor: Love and Thunder l’ha tenuta
a mente nel creare una delle armi più cool e più potenti
dell’MCU. La
Necrosword è apparsa per la prima volta nei fumetti nel
2012 ed è molto più di una spada. In realtà, l’arma è nata dalle
ombre della divinità malvagia Knull. Knull, il
dio dei simbionti, è un essere che ha governato il cosmo prima
della luce e della vita. Infuriato dal Big Bang e dal
lavoro dei Celestiali per far nascere le galassie, il dio
ha creato la Necrosword come arma con cui
annientarle.
La Necrosword
nell’MCU diventa un’arma
leggendaria legata al Regno delle Ombre, un piano separato
dove la luce è sbiancata da tutti i colori. L’arma maledetta è
in grado di uccidere gli dei. L’oggetto è dotato di voce e di mente
proprie, come un simbionte, ma solo fondendosi con Gorr
sprigiona al massimo i suoi incredibili poteri.
Una stretta di mano memorabile
Con Taika
Waititi come regista, non sorprende che Thor: Love and
Thunder sia un film particolarmente divertente. In
particolare, il regista riesce a cogliere le abilità comiche e
d’improvvisazione di
Chris Hemsworth.
Uno dei momenti più divertenti del
film è ispirato a una scena di Thor: Ragnarok. È una stretta di
mano a scatenare l’ironia. Thor saluta Star-Lord
ma l’operazione diventa piuttosto intricata, come quei giochi con
le mani che fanno i bambini. Alla fine,
Thor trasforma il suo braccio in un serpente, un
chiaro riferimento alla divertente scena di Thor: Ragnarok
in cui Loki si trasforma in un serpente solo per
avvicinarsi al fratello e pugnalarlo.
Le capre di
Thor e i corvi di Odino
Le due capre magiche che
guidano il carro di Thor in Love and
Thunder sono ispirate dai fumetti. Nel 1976,
la Marvelha introdotto
i personaggi di Toothgnasher e Toothgrinder,
ispirate a loro volta dalle figure della mitologia norreno
Tanngrisnir (denti-ringhio) e Tanngnjóstr
(denti-macinino).
Oltre alle capre, più volte vengono
citati nel film Munin e Hugin,
i due corvi di Odino che sono stati visti
nei precedenti film di Thor. Ne sono un esempio battute
come “Questi incontri avrebbero potuto essere posta
corvina” (Valkyrie) o “La mia squadra viaggerà alla
velocità dei corvi di Odino” (Thor). Nei fumetti, i
corvi permettono a Odino di osservare gli eventi in tutto
l’universo.
Lupi mannari in Thor:
Love and Thunder
Dopo aver visto il primo
trailer, quasi tutti si sono posti una domanda. Chi è la donna dai
capelli blu che bacia il Dio del Tuono? Vedendo
Thor: Love and Thunder si scopre che la scena fa
parte di una sequenza sulle storie d’amore passate del dio: nessuna
vecchia fiamma può competere con Jane Foster.
Tra le ex di Thor c’è anche
una donna-licantropo. Anche se la scena in cui il dio e il
licantropo ululano insieme può sembrare solo uno sketch comico,
sembra in realtà un modo per anticipare l’arrivo dei lupi mannari
nell’MCU. La presenza di un
ragazzo-lupo mannaro qualche scena dopo conferma questa teoria. Lo
speciale MCU di Halloween
diretto dal compositore di BatmanMichael
Giacchino (ancora senza titolo) potrebbe essere
l’occasione perfetta per far sbarcare i licantropi
nell’MCU…
L’Avenger più forte
Sconvolto per il suo insuccesso in
Avengers: Infinity War,
Thor si ritira dalla vita eroica e… si lascia andare. Non
appena deve tornare a combattere però, l’eroe si rimette in forma.
Thor: Love and Thunder mostra con un
montaggio a sequenza gli del allenamenti dei dio. Forse per
motivarsi, forse per ironia, nella sequenza Thor indossa
il cappello con scritto ‘Strongest Avenger‘.
Ma è davvero lui il
Vendicatore più forte? In effetti, dopo aver
sbloccato altri poteri in Ragnarok, il Dio del
Tuono è salito in alto in classifica. Tuttavia, in
competizione con lui ci sono anche Capitan Marvel e Scarlet
Witch. Quest’ultima, stando a quanto visto in Doctor
Strange nel Multiverso della Follia, potrebbe essere la Numero
1.
Da quanto non si vedevano Jane e
Thor?
Quando si rincontrano, Jane
e Thor hanno subito un battibecco: sono in disaccordo su quanto
tempo sia passato dal loro ultimo incontro. Jane è vaga ma
il Dio del Tuono è più preciso; “Otto anni, sette mesi
e sei giorni, più o meno.” C’è da comprendere Jane
che, vittima dello Snap di Thanos in Avengers: Infinity
War, ha “perso” cinque anni. Oltre a far sorridere, questo
dialogo è fondamentale per collocare Thor: Love and
Thunder nella timeline dell’MCU, suggerendo che il
film sia ambientato nel 2024 o 2025.
Più difficile da collocare è la
chiamata tra Thor e il capo dello SHIELDNick
Fury. Inalcuni flashback, si vede che i due dialogano via
chiamata, ma quando è successo? Non è semplice porre nel tempo
questi episodi, dato che Fury è morto prima della rottura
tra il dio e Jane vista ne Il Soldato
d’Inverno.
La vicinanza tra Valchiria e Jane
Foster
Per salvare i bambini di
Asgard, Thor si trova costretto ad
affrontare Gorr in battaglia. Sfortunatamente, non ha con
sé i suoi alleati: Korg è stato fatto a pezzi da
Zeus, Valchiria è stata pugnalata da
Gorr stesso e Jane è dilaniata dal
cancro.Tuttavia, quando Foster intuisce
che Thor ha bisogno di aiuto, sceglie di tornare per
un’ultima battaglia.
Per raggiungere l’amato, Jane sale sul
cavallo alato di Valchiria. Il gesto non solo enfatizza
l’amicizia tra le due, ma fa riferimento al ruolo di Jane
come Valchiria descritto nei fumetti. Purtroppo,
Jane muore e l’MCU non può portare avanti
quesa linea narrativa. Nessuno esclude che l’episodio potrebbe
essere uno spunto per la seconda stagione di What
If…?.
Forse il Valhalla non è la
fine
Sfortunatamente, Jane
Foster non sopravvive a Thor: Love and Thunder.
Muore usando le sue ultime forze per fermare Gorr e distruggere
la Necrosword. In realtà, nella scena dopo i
titoli di coda, Jane arriva nel
Valhalla e viene accolta da Heimdall. Questa
scena dovrebbe mettere fine alla storia dell’eroina ma, come
sappiamo, spesso nell’MCU la morte non è
permanente e, con l’espansione del Multiverso, Jane
Foster potrebbe tornare in vita. Comunque andranno le
cose, sappiamo per certo che Jane non è sola nel
Valhalla: qui ci sono Heimdall, Odino,
Frigga, i Tre Guerrieri (e forse
anche il braccio perduto di Sif).
È interessante notare che il
Valhalla è la terza rappresentazione della vita dopo la
morte che è stata inserita nell’MCU, dopo il Piano
Ancestrale in Pantera Nera e il Campo di
Giunchi in Moon Knight.
Il ponte di Einstein-Rosen
In Thor: Love and
Thunder, Jane Foster viene descritta come uno
degli scienziati più famosi della Terra. Quando Jane,
ricoverata in ospedale, vede un altro malato di cancro leggere
il suo libro, non può fare a meno di tenere una conferenza sui
Ponti Einstein-Rosen, anche detti Ponti
Bifrost.
La citazione scientifica inserita
nel film spiega perché Jane ha una buona comprensione dei
tunnel spaziali. Non a caso, il
PonteBifrost è una parte essenziale della
trama di Love and Thunder.
La storia di Gorr è un adattamento
dai fumetti
Gorr il macellatore di
dei (Christian Bale) è il cattivo
Thor: Love and Thunder. Taika
Waititi adatta la storia d’origine di Gorr dal
fumetto Thor: God of Thunder #6 di Jason
Aaron e Butch Guice, anche se pone il
focus sulla relazione tra Gorr e la sua figlia morente.
Gorr è un’anima tormentata che soffre perché gli dei
non hanno fatto nulla per salvare le vite dei suoi cari.
L’aneddoto, posto nelle prime scene, rende l’inizio del film
potente ed emotivo: in questo modo, Waititi
vuole far comprendere appieno agli spettatori le
motivazioni di Gorr.
Un tatuaggio per omaggiare
Loki
Nello scontro con
Thor, Zeus toglie via i vestiti del dio,
facendo svenire diverse divinità femminili. La schiena del figlio
di Odino è decorata con alcuni tatuaggi in onore di Loki.
Nonostante tutto, è bello vedere un tributo a Loki.
Ricordiamo che il personaggio è morto in Avengers: Infinity
War.
Il regista Sam
Raimi ha debuttato nel 1981 con il suo primo
lungometraggio, La casa, e da quel momento si è costruito
una fama come autore di opere che fondevano al loro interno tanto
l’horror quanto la commedia. Nel corso degli anni Novanta, però,
egli si è cimentato anche con generi ben differenti, tra cui spicca
il dramma di Gioco d’amore. Girato nel
1999, è questo un film particolarmente insolito nella filmografia
di Raimi, nonché uno dei meno noti, ma dimostra anche le sue
capacità in territori che sembrerebbero appartenergli meno. Tra
sport, sentimenti e dramma, si costruisce così un’opera delicata e
nostalgica, tutta da riscoprire.
Scritto da Dana
Stevens, il film è la trasposizione cinematografica del
romanzo La partita perfetta, scritto da Michael
Shaara nel 1991. Divenuto un libro di buon successo,
questo attrasse da subito Raimi, il quale si disse profondamente
commosso dalla storia e in quanto egli stesso appassionato di
baseball chiese di poterlo dirigere. Il suo obiettivo era quello di
dar vita ad un film che facesse sentire lo spettatore proprio sul
campo di gioco, permettendo un forte coinvolgimento. Il mancato
successo economico del film, però, finì con il far
passare Gioco d’amore quasi inosservato.
Successivamente Raimi si dedicò alla
regia della trilogia di Spider-Man, e il film del 1999
venne ben presto dimenticato. Ancora oggi, però, si tratta di uno
dei film tanto più insoliti quanto più personali del regista, che
ha riposto in questo aspetti della sua personalità difficilmente
ritrovabili altrove. Per gli appassionati del suo cinema, Gioco
d’amore è un titolo da riscoprire. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Sarà qui possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Gioco d’amore: la trama del film
Protagonista del film è
Billy Chapel, un giocatore di baseball quarantenne
e ormai prossimo al ritiro. Questo momento, che sperava di non
vedere mai arrivare, non è però come se lo immaginava. Dopo quasi
20 anni di carriera nei Detroit Tigers, la squadra sta per essere
venduta e i nuovi proprietari intendono cedere Billy ad un’altra
squadra. Piuttosto che unirsi a qualcosa che non gli appartiene,
Billy preferirebbe ritirarsi, ma la paura per quella decisione lo
porta a rimandare continuamente. Arrivato a giocare quella che sarà
la sua ultima partita con i Detroit Tigers, il giocatore inizia a
riflettere sulla sua vita.
Mentre è in campo, flashback della
sua vita fino a quel momento iniziano a passargli davanti agli
occhi. Egli rivive così diversi momenti salienti, dal difficile
rapporto con il padre all’amore per Jane Aubrey,
l’unica donna che abbia mai amato e che sta ora per lasciarlo per
sempre. Mentre tutti gli occhi sono puntati su di lui, Billy
capisce che è arrivato il momento di riflettere su quale vita
desidera veramente. Tra un dolore alla spalla che lo limita
fortemente e l’esultazione dei fan che vogliono ancora vederlo
giocare, egli si trova nel momento più impensabile e meno adatto a
dover compiere una scelta definitiva.
Gioco d’amore: il cast del film
A ricoprire il ruolo del
protagonista Billy Chapel vi è l’attore Kevin Costner, il quale
interessatosi alla parte accettò di ridurre il proprio salario al
fine di aiutare nella realizzazione del film. A lui fu anche
concesso il privilegio del final cut, solitamente affidato
al regista o al produttore. Così egli ottenne un forte controllo
sul film, contribuendo attivamente nella sua costruzione. Per
Costner, inoltre, si trattò del terzo titolo incentrato sul mondo
del baseball dopo Bull Durham – Un gioco a tre mani e
L’uomo dei sogni. Naturalmente, egli si preparò al ruolo
allenandosi con un vero coach di baseball, al fine di poter
interpretare personalmente le proprie scene e risultare realistico
in queste.
Nei panni di Jane Aubrey, la donna
amata da Billy, vi è l’attrice Kelly Preston,
anche nota per i film Battaglia per la terra e Jack
Frost. Originariamente, in realtà, il ruolo era stato offerto
all’attrice AnnetteBening, che era però già occupata con le
riprese di AmericanBeauty. John C. Reilly compare
invece nei panni di Gus Sinski, il migliore amico di Billy, che lo
aiuterà nelle sue scelte. L’attore Brian Cox è invece Gary
Wheeler, proprietario dei Detroit Tigers, e figura paterna per
Billy. Il premio Oscar J. K. Simmons è invece
Frank Perry, il successivo proprietario della squadra. La giovane
Jena Malone, anche nota per i film Donnie
Darko e The Neon Demon, è Heather Aubrey, la figlia
di Jane.
Gioco d’amore: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Gioco
d’amore è infatti disponibile nel catalogo
di Chili e Google Play. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà
soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
11 luglio alle ore 21:10 sul canale
La 5.
Le modifiche apportate a Gorr in
Thor: Love and Thunder rendono il cattivo
sullo schermo irresistibile, anche se il suo aspetto e la sua
backstory si discostano a tratti dalla sua controparte a fumetti:
ecco cosa ha modificato il MCU e perché.
Come Thor: Love and Thunder
modifica l’origine di Gorr
La differenza principale
nella storia di partenza è che i fumetti si concentrano molto di
più sulle ragioni che spingono Gorr a vendicarsi contro gli dei. Sempre nella
controparte cartacea, Gorr ha perso gradualmente la fede negli dei,
dopo che i suoi cari sono morti a causa dei predatori, della fame e
della natura ostile del pianeta afflitto da carestia e povertà
doveve vivevano. Gorr è stato persino lapidato e dato per morto
dalla sua tribù per aver rinunciato agli dei. Thor: Love and Thunder, anche per quanto
riguarda i camei, esclude tutti gli altri membri della comunità di
Gorr e i suoi cari tranne la figlia, che nei fumetti era invece un
figlio. Inoltre, non fa menzione dell’esilio dalla sua tribù e lo
mostra mantenere salda la sua fede anche quando la figlia muore,
perdendola solo quando incontra di persona il suo dio,
Rapu, e si rende conto di quanto questi sia
crudele e indifferente agli sforzi e ai sacrifici compiuti da
Gorr.
Anche gli eventi finali che
trasformano Gorr nel Macellatore di Dei sono significativamente
diversi tra i fumetti e il MCU. Nei fumetti,
dopo essere stato esiliato dalla sua tribù, Gorr incontra due dei
che stanno combattendo: il dio oscuro Knull e un
altro dalla pelle viola con l’armatura dorata e luccicante. Il dio
dorato si schianta sul suo pianeta nel bel mezzo del combattimento
e, ferito gravemente, chiede aiuto a Gorr per curare le sue ferite.
Gorr, irritato dall’ipocrisia di un dio percepito come egoista, non
veramente bisognoso come i suoi famigliari, impugna la
Necrospada del dio oscuro Knull, attratta
dal forte odio e dal disprezzo per gli dei emanato da Gorr, per
ucciderli entrambi (anche se
Knull sopravvisse all’incontro). Gorr passò
poi secoli a massacrare divinità in tutta la galassia.
In Thor: Love and Thunder, il dio dorato viene
sostituito con il dio di Gorr, Rapu. Gorr lo uccide
non perché lo considera un ipocrita, come nei fumetti, ma perché la
Necrospada lo ha corrotto e perché odia il modo in cui Rapu ride
delle sofferenze del popolo di Gorr. Da questo evento, Gorr inizia
a uccidere gli dei per attirare l’attenzione di Thor e rubargli lo
Stormbreaker. L’ascia mistica di Thor gli è necessaria per evocare
il Bifrost e incontrare l’entità cosmica Marvel nota come
Eternità. In questo modo, l’origine di Gorr in
Thor: Love and Thunder è in netto contrasto
con quella dei fumetti, dove Gorr si dedicava a massacri casuali
finché il suo primo incontro con Thor non lo costrinse a giocare
d’astuzia.
Perché Gorr ha un aspetto diverso
nel MCU
Ci sono chiare differenze
tra il Gorr dei fumetti e quello del MCU, e il primo
dubbio che va affrontato è perché la versione del MCU appaia così
radicalmente diversa da quella dei fumetti. Nei fumetti, Gorr è
muscoloso e ha un aspetto quasi da alieno, con un naso appiattito
simile a quello di un rettile, grandi tentacoli che spuntano dalla
testa, occhi bianchi e smorti, denti affilati e un corpo vestito
soltanto della Necrospada, che si trasforma da
mantello ad armatura. In Thor: Love and Thunder, tuttavia, Gorr è
piuttosto snello e indossa abiti normali, non si maschera dietro la
Necrospada. Inoltre, ha l’aspetto di un comune essere umano,
eccetto per la pelle bianca e i denti seghettati, entrambi ottenuti
solo dopo aver impugnato la Necrospada ed esserne stato
trasformato.
I cambiamenti di Gorr di Love and Thunder rispetto ai fumetti
sono piuttosto drastici per ragioni specifiche e strategiche. Per
quanto riguarda il fisico, stando a quanto dichiarato da Christian Bale, quando è arrivato il momento
di girare Love and Thunder, aveva appena finito di
girare un film in cui doveva essere magro. Con la pandemia ancora
in pieno corso all’epoca, non c’era tempo per ingrassare, quindi il
suo design è stato modificato per concentrarsi più sui suoi poteri
che sul suo corpo. Dal punto di vista della fisionomia,
Taika Waititi ha affermato invece che l’aspetto di
Gorr è stato modificato perché riteneva che il character design
originario avrebbe sollevato troppi parallelismi con il
Voldemort di Harry Potter, mentre
le antenne sono state probabilmente scartate perché si pensava che
non avrebbero funzionato con un aspetto decisamente più umano e
forse anche perché ricordavano troppo da vicino i
Twi’lek di Star
Wars.
Perché la storia di Gorr è diversa
in Thor: Love and Thunder?
Con una durata di poco meno
di due ore, non c’é stato chiaramente il tempo per approfondire
ogni aspetto della storia di Gorr in Thor: Love and Thunder. Il tutto viene
semplificato in poche e potenti scene, che permettono di definire
la rabbia e le motivazioni di Gorr risparmiando
tempo. Sebbene Gorr sia il cattivo principale di Thor: Love and Thunder, il vero fulcro del
film è lo sviluppo del personaggio di Thor e il
suo riavvicinamento a Jane. La presenza di Gorr
funge da contrappunto per Thor e da ammonimento: Thor può decidere
se lasciarsi sovrastare dal dolore e dalla perdita, come ha fatto
Gorr, oppure può, come gli chiede Jane, aprire il suo cuore. La
storia di Gorr è raccontata in breve, ma quanto basta per
configurarlo come la nemesi oscura di Thor.
È facile che un lettore dei fumetti
rimanga deluso dai cambiamenti significativi apportati a Gorr in Thor: Love and Thunder, anche se ben
giustificati. Eppure, la versione di Gorr del MCU finisce comunque
per essere un personaggio unico nel suo genere, anche se non riesce
a catturare la stessa energia dell’originale. Grazie a ciò, il Gorr
di
Christian Bale ha ancora molto da offrire e merita di
essere apprezzato.
Midnight Factory, etichetta di
proprietà di Koch Media, porterà nelle sale cinematografiche a
partire dal prossimo 14 luglioX
– A Sexy Horror Story di Ti West, il
nuovo atteso horror slasher con Mia Goth eJenna
Ortega. Nel 1979, una troupe di ragazzi ambiziosi e affamati di
successo decide di girare un film per adulti nelle zone rurali del
Texas, ma l’anziana coppia che la ospita, in una fattoria isolata e
indisturbata, comincia a nutrire un interesse lascivo per i giovani
attori. Durante la notte, questo interesse morboso esploderà in
tutta la sua violenza e terrore.
Da A24, studio di produzione di Hereditary – Le Radici del Male, Midsommar – Il Villaggio dei Dannati, The Witch e
The Lighthouse, X
– A Sexy Horror Story promette di intrattenere
con emozioni forti gli amanti dell’horror e non solo. Ti
West, scrittore, regista e montatore pluripremiato già noto per
altri lavori di genere, ricrea l’America rurale della fine degli
anni ’70 e rinnova la tradizione di horror slasher omaggiando film
d’autore, film cult e anche porno.
Girato in Nuova Zelanda, X
– A Sexy Horror Story porta sullo schermo
un’incredibile Mia Goth alle prese con un doppio ruolo – grazie
all’uso di un minuzioso trucco prostetico che la rende
irriconoscibile – e che la porterà a lottare “con se stessa” per la
sopravvivenza. Il film, con un punteggio di 95% Fresh su
RottenTomatoes, ha ottenuto inoltre l’approvazione del
re del terrore Stephen King, che l’ha definito “un film
horror estremamente buono. Spaventoso, intelligente, consapevole.
Ah! E anche divertente”. Dopo aver conquistato il pubblico
americano, in Italia X – A Sexy Horror Story uscirà
al cinema dal 14 luglio, distribuito da Midnight
Factory.
Sinossi: Nel 1979,
un gruppo di giovani e ambiziosi filmmaker decide di realizzare un
film per adulti nel Texas rurale. Ma quando la solitaria coppia
anziana che li ospita scopre la natura del set, il cast si trova a
dover lottare per la propria sopravvivenza
Sulle
Nuvole, l’intensa storia di amore e musica
che vede l’esordio alla regia di Tommaso Paradiso con protagonisti
Marco Cocci e Barbara Ronchi, disponibile da giovedì 14 luglio in
DVD per WARNER BROS. HOME ENTERTAINMENT. Tra i protagonisti anche
Paolo Briguglia, Sergio Romano e Bettina Giovannini, nel cast anche
la partecipazione straordinaria di grandi stelle della musica.
Sulle
Nuvole è un’intensa storia d’amore e musica. Nic Vega
(Marco Cocci) ha un passato di successo nella musica, con alle
spalle una gloriosa carriera da cantante e una grande storia
d’amore chiusa da anni. Ormai in crisi da tempo, quando realizza di
aver perso tutto – fama, amici e ispirazione – Nic decide di
tornare da lei, Francesca (Barbara Ronchi), irrompendo così nella
sua vita serena e felice. Potranno i ricordi riaccendere l’amore e
la passione di una volta?
Nel mese di luglio in arrivo anche
tante imperdibili Boxset e special edition. Batman e Batman – Il ritorno, i due iconici
film della saga diretta da Tim Burton, finalmente disponibili nella
speciale Ultimate Collectors Edition in 4K. All’interno tanti
imperdibili gadget da collezione: da un favoloso foto libro ai
poster da collezione, dalle locandine alle card dei personaggi,
tutto incluso all’interno di una speciale confezione
personalizzata. Da non perdere anche gli esclusivi contenuti
speciali come il commento del regista Tim Burton, i dietro le quinte, le visite al
set, i trailer cinematografici e tanto altro ancora. A partire dal
14 luglio entrambi i film saranno inoltre disponibili anche in
versione Steelbook 4K Ultra HD + Blu-ray.
Edge of Tomorrow – Senza Domani,
l’action movie fantascientifico con protagonisti Tom Cruise ed
Emily Blunt, arriva per la prima volta in Steelbook 4K Ultra HD +
Blu-ray. All’interno di questa speciale edizione sono presenti
numerosi contenuti esclusivi: dal backstage delle epiche battaglie
sci-fi del film all’allenamento di Cruise e Blunt fino alle
imperdibili scene eliminate. Edge of Tomorrow – Senza
Domani, diretto da Doug Liman, è tratto dalla light
novel All You Need Is Kill, scritta
da Hiroshi Sakurazaka e illustrata da Yoshitoshi ABe.
Chris Hemsworth ha
dichiarato apertamente la sua disponibilità a girare i film di Thor
finché saranno ben accolti dai fan e preferirebbe proprio
continuare a lavorare con Taika Waititi. Anche se il regista di
Love and Thunder è molto impegnato e potrebbe
non avere molto tempo per realizzare Thor 5 in
tempi brevi, non c’è dubbio che il film, prima o poi, si farà. Ma
Thor 5 è ben lungi dall’essere l’unico film e show televisivo
Marvel di prossima uscita che
Love and Thunder anticipa.
Thor 5
L’inquadratura finale di
Thor: Love and Thunder promette che “Thor
tornerà” e, sebbene non specifichi quale versione di
Thor esattamente, è molto probabile che ci stia
preparando a uno scontro tra l’Hercules di
Brett Goldstein e il Dio del Tuono. Chris
Hemsworth ha dichiarato che tornerà finché si divertirà a
interpretare l’eroe, cosa che ha fatto chiaramente con Love and
Thunder, nonostante la preparazione incredibilmente intensa
richiesta per raggiungere la forma fisica di Thor.
La storia di Thor 5 si concentrerà senza dubbio sulla
relazione tra Thor e Love, che è stata anticipata
alla fine del film e, grazie alla scena mid-credits di Thor: Love and Thunder, è chiaro che la storia
includerà anche la missione di Hercules volta a uccidere Thor e
mostrare all’umanità perché il culto dei supereroi è così
sbagliato.
Guardiani della Galassia Vol.
3
I Guardiani della Galassia sono a malapena
presenti in Thor: Love and Thunder. Lo
Star-Lord di Chris Pratt è
fondamentale per far capire a Thor che deve
affrontare i suoi problemi e che il suo posto non è con i
Guardiani, ma la loro presenza sullo schermo è comunque sprecata.
Detto questo, i Guardiani lasciano che Thor aiuti chi viene
sconvolto dalla furia omicida di Gorr in tutto l’universo, il che
suggerisce che stanno diventanto più dichiaratamente parte del
“gioco degli eroi”.
Inoltre, Peter
Quill menziona la perdita del suo amore, ricordando agli
spettatori che la scomparsa di Gamora sarà ancora
una parte importante della storia di Guardiani della Galassia Vol.
3.
Avengers 5
Il più grande film Marvel non ancora annunciato per il
futuro dell’MCU è senza dubbio
The Avengers 5. Nessun brand così importante o
redditizio può rimanere congelato per troppo tempo, anche se
Kevin Feige ha dichiarato che non ci sarebbero
stati altri film sui Vendicatori. E’ probabile che nella Fase 5 del
MCU ci venga
presentata una squadra di Vendicatori completamente nuova, ma la
presenza di Thor nel MCU anche dopo Love
and Thunder lo rende un possibile (e probabile) membro della
squadra dei Vendicatori.
È interessante notare che, data la
permanenza di Chris Hemsworth nel ruolo di Thor,
sarebbe probabilmente il candidato più probabile a sostituire
Robert Downey Jr come perno del franchise. Anche
Doctor Strange viene ovviamente
posizionato come figura di riferimento dei Vendicatori, e
Mark Ruffalo è ancora in circolazione, mentre i
poteri di Captain Marvel la proiettano in
avanti, ma nessuno ha sicuramente la longevità di Hemsworth.
Young Avengers
Il cast del MCU per
l’inevitabile, ma non ancora annunciato, film sugli Young Avengers sta prendendo forma da qualche
tempo, e ci sono due personaggi introdotti in Thor: Love and Thunder che potrebbero far
parte della squadra. Sia Axl Heimdallson che
Love (che probabilmente non si chiamerà
Thorsdóttir, visto che lei lo chiama zio Thor) sarebbero candidati
incredibilmente potenti e il coinvolgimento di personaggi cosmici
all’interno della formazione avrebbe così senso.
Se uno dei due venisse chiamato dai
Giovani Vendicatori, si unirebbe a Kate Bishop,
Harley Keener, Cassie Lang,
Ironheart, Ms Marvel e America
Chavez, e forse anche a Kid Loki. È solo
questione di tempo prima che venga annunciato ufficialmente il
progetto sugli Young Avengers del MCU.
Hercules
Anche se la scena
mid-credits di Thor: Love and Thunder sembra impostare
logicamente gli eventi di Thor 5, con lo
Zeus di Russell Crowe e suo
figlio nel ruolo di antagonisti, non è detto che questa sia la
prima e ultima volta che vedremo l’Hercules di
Brett Goldstein. È un candidato legittimo per gli
Avengers, forte quanto Thor e
Hulk e un’aggiunta a lungo attesa al MCU.
“Usarlo” solo come cattivo in Thor 5
sarebbe una scelta tanto illogica quanto improbabile, per cui
Hercules dovrà avere prima o poi il suo progetto stand-alone. Resta
da vedere se si tratterà di un film o di uno show televisivo ma, se
personaggi del livello di Ms Marvel,
Echo e Agatha Harkness possono
avere i loro show, anche Hercules avrà sicuramente un’opportunità
da protagonista. Prima di allora, la possibilità di vedere due dei
Vendicatori più forti di sempre combattere per davvero sarà uno
spettacolo incredibile per un futuro film Marvel.
Un film da solista di Jane
Foster
La scena post-credits di
Thor: Love and Thunder rivela che il
Mighty Thor di Natalie Portman ha raggiunto il
Valhalla dopo la battaglia con
Gorr, il che lascia intendere che Jane
Foster sia morta. Ma Jane Foster è già fuggita dal
Valhalla in passato, nella serie a fumetti Thor di
Jason Aaron, la stessa a cui si ispira Love and
Thunder (Aaron è indicato come collaboratore nei titoli di
coda).
Se Natalie Portman volesse tornare nel MCU e interpretare
di nuovo Jane Foster, ci sono dei precedenti nella Marvel che suggeriscono come
potrebbe uscire dal Valhalla (Odino e Thor si
alleano per farlo), e potrebbe anche ottenere un film o uno show
tutto suo, magari sostituendo Valchiria come
leader dei guerrieri asgardiani che potrebbero rinascere, svolta
che accade proprio nei fumetti. La storyline di Re
Valchiria del MCU lascia spazio a
questa possibilità, come alternativa a Mighty Thor, anche se i fan
stanno già chiedendo a gran voce che la sua versione di Thor
ritorni dopo Thor: Love and Thunder.
ATTENZIONE –
L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND
THUNDER
Come tutti i fan del MCU sanno, Loki è morto in
Avengers: InfinityWar davanti
agli occhi di Thor, cosa che ha impattato in maniera considerevole
su Odinson. In Thor: Love and
Thunder possiamo però assistere all’omaggio che
Thor ha fatto a suo fratello e, contemporaneamente, quello che il
franchise di Thor fa al personaggio, che per la prima volta non
compare in un film con Odinson.
Nella scena divenuta famosa per
mostrare il fondoschiena di Hemsworth, Thor compare completamente
nudo, di spalle, appunto, e sulla sua schiena si vede il tatuaggio
dedicato al Dio dell’Inganno: il suo elmo cornuto con la scritta
“RIP Loki” e “fratello”. Un bel modo per onorare personaggio e quel
che restava delle famiglia di Thor.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel Studios al
Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor
(Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Doctor Strange
Updates su Twitter ha recentemente condiviso alcuni concept di
Doctor Strange
2 in cui la follia fuori controllo del personaggio di
Wanda veniva fuori in una maniera particolarmente cruenta.
Le immagini mostrano un confronto
tagliato dal film tra Mordo e Wanda, e l’esito di questo confronto,
si legge, sarebbe dovuto essere abbastanza terrificante. Wanda
avrebbe dovuto tagliare la testa a Mordo e portarla a Strange, come
gesto intimidatorio, immaginiamo:
The scene would’ve shown Wanda “killing him by cutting his head
off” with her presenting his head to Doctor Strange at a later
point in the film. pic.twitter.com/Tv2k6U8iWN
— Doctor Strange Updates (@DrStrangeUpdate)
July 8, 2022
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
In un’intervista con
Empire, tramite CinemaBlend, James
Cameron ha spiegato perché in
Avatar: la via dell’acqua ha voluto dare una famiglia
a Jake e Neytiri. Oltre a raccontare un naturale svolgersi della
vita, sembra che nella scelta ci sia anche una componente
autobiografica:
“Sono padre di cinque figli. Mi
guardo intorno – non voglio dire specificamente l’Universo Marvel, o l’Universo DC – al
fantasy e alla fantascienza attuali e tutti questi eroi sembrano
slegati nel pantano delle relazioni, dalla roba che ti tira giù e
in un certo senso tarpa le ali, che ti impedisce di correre il
rischio della vita. Ho pensato: ‘E se prendessi questi incredibili
personaggi di Jake e Neytiri e dessi loro una famiglia?’
.”
Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno
all’oceano. Sully (Sam
Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice
Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il
sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso
rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su
pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena,
eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la
natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro
l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo
completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film
3 volte vincitore di Oscar.
Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14
dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20
dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre
2026 e 22 dicembre 2028.
Il cast della serie di film è
formato da
Kate Winslet, Edie Falco,
Michelle Yeoh,
Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che
interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno
anche i protagonisti del primo film, ossia
Sam Worthington,
Zoe Saldana,
Stephen Lang,
Sigourney Weaver, Joel David Moore,
Dileep Rao e Matt Gerald.
ATTENZIONE –
L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND
THUNDER
Thor: Love and Thunder
potrebbe aver creato il prossimo cattivo contro cui il Dio del
Tuono si scontrerà in Thor 5, e potrebbe essere
una minaccia ancora più grande di Thanos. La missione di Thor, in
Love and Thunder, lo porta in cerca di rinforzi a Omnipotence City,
dove contro le sue aspettative entra in conflitto con il dio greco
Zeus (Russell
Crowe).
Come parte del tono altamente comico
di Love and Thunder (anche per gli standard
MCU), la sequenza di Omnipotence
City è stata pensata come una sequenza comica, anche quando inizia
la sua azione.
Russell Crowe si lascia trasportare dal tono
comico, con un’interpretazione volutamente ingenua e sopra le
righe, con un finto accento greco fin troppo marcato. In contrasto
con l’antagonista molto più oscuro, Gorr, la scena di Omnipotence
City non sembrerebbe la configurazione per il prossimo grande
cattivo del MCU.
Tuttavia, per quanto la performance
di Crowe ritragga il re degli dei dell’Olimpo come un personaggio
frivolo e capriccioso, potrebbe anche essere un caso per fuorviare
il pubblico. Nonostante la stupidità e la brevità dell’apparizione
di Zeus in Thor: Love and Thunder, il
film dà qualche motivo per pensare che non solo il personaggio
tornerà, ma sarà una vera minaccia per il dio del tuono. Ecco
perché Zeus potrebbe essere il cattivo di Thor 5 e
quanto potente potrebbe essere un cattivo in esso.
Nella città onnipotente, Zeus si
rifiuta di prestare assistenza a Thor e ai suoi alleati per fermare
Gorr, con Thor invece costretto a combattere le guardie di Zeus
nell’arena. Zeus fa a pezzi Korg (Taika Waititi)
nel combattimento, prima che Thor apparentemente uccida Zeus con la
sua stessa saetta. Tuttavia, a differenza degli altri personaggi
morti di Thor: Love and Thunder, la scena post credits rivela che
Zeus è sopravvissuto e ha convocato il suo famoso figlio Ercole
(Brett Goldstein) per punire Thor.
Il fatto che Zeus sia sopravvissuto
a un fulmine che gli ha colpito il petto, insieme alla missione che
affida a Ercole, indica che avrà una presenza sostanziale in
Thor 5. Mentre Zeus potrebbe essere più un
comandante per suo figlio che un avversario diretto di Thor,
potrebbe comunque combattere ancora una volta il Dio del Tuono dopo
la breve dimostrazione dei suoi poteri in Thor: Love and Thunder.
Nonostante la presentazione comica, potrebbe essere un avversario
formidabile in futuro.
Nella sua interpretazione dei
fumetti, Zeus è un dio incredibilmente potente che rivaleggia
praticamente con qualsiasi alieno o essere soprannaturale
nell’Universo Marvel, incluso il divoratore di
pianeti Galactus (che Thor: Love and Thunder
anticipa). Questo da solo lo rende una minaccia potenzialmente
molto più grande anche di Thanos. La sua suddetta distruzione di
Korg è un’impresa straordinariamente distruttiva. Sebbene
distribuito solo a livello individuale rispetto allo snap su scala
dell’universo di Thanos, Thanos è stato in grado di compiere la sua
missione distruttiva solo con tutte e sei le Gemme dell’Infinito.
Inoltre, Zeus ha dalla sua parte alleati come Ercole e i suoi
compagni dei nella Città dell’Onnipotenza contro Thor, pur essendo
essenzialmente immortale, un altro attributo che mancava a
Thanos.
Niente di tutto ciò significa che
Zeus sia necessariamente destinato a essere il prossimo
arcicriminale del MCU. La didascalia “Thor tornerà”
alla fine di Love and Thunder assicura che il Dio
del tuono tornerà (sebbene potrebbe anche riferirsi al Thor di Jane
Foster). Tuttavia, non c’è alcuna conferma ufficiale che
Russell Crowe riprenderà il ruolo di Zeus in
Thor 5. Allo stesso tempo, i titoli di coda di
Thor: Love and
Thunder anticipano che Ercole inseguirà Thor per
volere di suo padre, e se Zeus stesso dovesse tornare, la sua
stravaganza nel film potrebbe placarsi in favore di un
dispiegamento di forze molto più massiccio.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel Studios al
Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Sylvester
Stallone ha condiviso un video di se stesso mentre
coreografa un combattimento con Antonio Tarver per
Rocky Balboa. L’impatto culturale di Rocky ha portato ai
successivi
Rocky II,
III e IV guidati da Stallone, con quest’ultimo che è stato un
sottoprodotto impenitente e di enorme successo degli ipermuscolari
anni ’80.
Dopo la battaglia di Rocky con
l’apparentemente invincibile Ivan Drago (Dolph
Lundgren), lo stallone italiano è tornato in Rocky V degli
anni ’90, che ha visto l’emarginato di Philadelphia perdere la sua
ricchezza ed essere costretto al ritiro. Il sequel non è riuscito a
connettersi con il pubblico ed è in gran parte considerato il
peggior film del franchise di Rocky. Oltre un decennio dopo,
Stallone è tornato per quello che pensava sarebbe stato un ultimo
round contro Mason “The Line” Dixon (Tarver) in Rocky
Balboa, un film su cui molti erano scettici ma che ha
finito per far rivivere il franchise in grande stile.
Stallone si rivolge spesso ai social
media per condividere foto e video dietro le quinte del suo lavoro
sul franchise di Rocky e di altri film passati. Di recente,
l’attore 75enne ha pubblicato un video di se stesso e
Antonio Tarver mentre coreografavano la lotta per
Rocky Balboa.
ATTENZIONE –
L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND
THUNDER
Grazie agli eventi di
Thor: Love and
Thunder, uno dei migliori Easter Egg di
Guardiani della Galassia Vol.
2 è stato finalmente ripagato. In questa nuova
avventura con Chris
Hemsworth nei panni di Thor Odinson, il Dio del
Tuono e i suoi alleati uniscono le forze per sconfiggere Gorr il
Macellatore di Dei interpretato da
Christian Bale. Piuttosto che massacrare gli dei uno
alla volta con la potente Necrospada, Gorr cerca i mezzi per
ucciderli tutti in una volta, una missione oscura che si collega
allo scontro finale di Star-Lord con il suo malvagio padre cosmico
Ego.
In Thor: Love and
Thunder, Gorr perde la fede dopo la morte di sua
figlia e incontra il dio che ha ignorato le sue preghiere.
Uccidendo prima il suo stesso dio con la Necrospada, il Macellatore
di Dei inizia a guadagnarsi il suo nome. Questo alla fine attira
l’attenzione di Thor che forma la sua squadra riunendo Korg, Re
Valchiria e la sua ex ragazza Jane Foster, che è diventata Mighty
Thor brandendo un Mjolnir riforgiato. Per compiere la sua missione
e uccidere tutti gli dei in una sola mossa, Gorr deve raggiungere
l’Eternità, dove esprimendo un desiderio, potrà causare la morte
contemporanea di tutti gli dei e la realizzazione del suo tremendo
obbiettivo. Tuttavia, per arrivare all’Eternità, ha bisogno
dell’ascia Stormbreaker di Thor che possiede i poteri del Bifrost,
così Gorr attira gli eroi rapendo i bambini di Nuova Asgard in modo
tale da farsi recapitare proprio l’ascia di cui ha bisogno.
Secondo la leggenda, colui che
trova l’Eternità ha la possibilità di esprimere un desiderio che
cambierà la realtà. In quanto tale, Gorr intende desiderare la
morte collettiva degli dei in un solo colpo.
L’Eternità viene rappresentata esattamente come
nei fumetti originali, essendo composta dalle stesse stelle e dal
cosmo che ha contribuito a creare all’inizio dei tempi.
L’Eternità in Guardiani della Galassia Vol.
2
Tuttavia, questa non è la prima
volta che l’essere cosmico è stato visto nel MCU, essendo stato anticipato in
Guardiani della Galassia Vol. 2. Quando Peter
Quill fu tentato di unirsi a suo padre, i suoi occhi divennero neri
ed erano pieni di stelle. Star-Lord ha poi detto che poteva vedere
l’Eternità, un eccitante easter egg che fa riferimento all’essere
cosmico che ora è stato correttamente introdotto in
Thor: Love and Thunder.
Il padre di Star-Lord, Ego, era un
Celestiale che si è dato una forma umana. Avendo incontrato
Meredith Quill sulla Terra insieme a innumerevoli altri partner su
più mondi, Ego ha cercato di creare una prole che condividesse il
suo DNA celeste. Tuttavia, solo Peter Quill aveva i geni giusti.
Avendo bisogno di due Celestiali per espandere la sua coscienza e
conquistare l’intero universo tramite i semi che aveva piantato su
ogni mondo che ha visitato, Ego ha sbloccato il potenziale di
Star-Lord e gli ha dato una consapevolezza cosmica, permettendogli
di vedere l’intera portata del cosmo e dell’Eternità.
Mentre il riferimento all’Eternità
in Guardiani della Galassia Vol. 2 è stato breve,
è comunque un momento emozionante che suggerisce un ruolo futuro
nel MCU come creatore del multiverso.
Ora, Thor: Love and Thunder
fornisce finalmente quel ruolo, infatti al cospetto dell’Eternità
Jane e Thor che convincono Gorr a riportare indietro sua figlia
invece di uccidere tutti gli dei con il suo desiderio. Grazie a
Eternità, la figlia di Gorr, Love, è stata riportata in vita per
essere accudita da Thor dopo la morte del Macellatore di Dei. Tutto
sommato, è un’introduzione molto interessante a uno degli esseri
cosmici più potenti del MCU che potrebbe benissimo
riapparire in futuro.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel Studios al
Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor
(Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Qual è la pronuncia esatta dei nomi
dei personaggi di Star
Wars? La storia di nomi pronunciati male (e anche
cambiati, per quello che riguarda noi italiani) è lunga, ma adesso
Mark Hamill interviene nel discorso dicendo la
sua.
Hamill ha valutato il discorso sulla
pronuncia sul suo account Twitter, dicendo che lui e altri membri
del cast hanno spesso chiesto al creatore di Star Wars
George Lucas come pronunciare determinate parole. Hamill
ricorda di aver chiesto a Lucas la corretta pronuncia di Leia,
Chewbacca e Han, volendo assicurarsi che ci fosse coerenza.
Tuttavia, Hamill dice che Lucas
avrebbe semplicemente alzato le spalle e che non gli è mai
importato davvero della pronuncia. Secondo Hamill, Lucas ha
affermato che i nomi di Star Wars sarebbero stati pronunciati in
modo diverso in varie parti della galassia. Trattandosi di un mondo
con una moltitudine di lingue, razze e creature, è molto plausibile
che ogni lingua abbia il suo accento e il suo modo di pronunciare i
nomi in questione.
Un easter egg particolare di
Thor: Love and Thunder porta
avanti uno dei migliori trend della Fase 4 del MCU. Nei primi secondi del trailer,
il Dio del tuono di Chris Hemsworth è stato visto
indossare un costume di Thor fedele ai fumetti. È stata la prima
volta che quella particolare tuta è stata vista in qualsiasi
materiale MCU.
I film precedenti in cui compare
Thor hanno visto sfilare le proprie versioni del costume di
Odinson, ma il suo abito originale nella sua interezza è sempre
stato evitato. L’elmo alato è stato presentato ma non ha mai fatto
parte del suo look principale, e i film si sono sempre orientati
verso colori molto più scuri per la sua armatura. L’MCU ha completamente abbandonato
gli stivali gialli e neri, la cintura dorata e i pantaloni blu
reale dal suo design originale della Silver Age Marvel Comics.
Ma a sorpresa, la Marvel ha incluso ogni aspetto di
questo look in Thor: Love and
Thunder. Una scena di Thor che corre attraverso una
foresta conferma che il costume è diventato ora canonico.
Indipendentemente da come l’abito Silver Age si inserisce nel film
o da quanto sarà rilevante per la storia di Thor: Love and
Thunder, l’easter egg rappresenta una delle migliori
idee della Fase 4. Questo dettaglio conferma un trend visto anche
in film e serie Marvel, di recente. Infatti Scarlet
Witch, Vision, Quicksilver e Loki sono stati tutti visti indossare
i loro costumi classici, in un modo o nell’altro. E lo stesso
Occhio di Falco, ha avuto il suo momento nel costume viola
attraverso un disegno di Kate Bishop.
Sin da WandaVision, la Marvel ha trovato il modo di
ricreare perfettamente i costumi classici dei fumetti dei suoi eroi
Marvel. Questa idea ha funzionato
bene per il MCU, anche se i costumi stessi non
si adattano necessariamente alle storie dei personaggi nella
maggior parte dei casi e così sono stati trasformati in riferimenti
“nascosti”. La prima volta che questo è accaduto è stato in
WandaVision quando Scarlet Witch, Vision e il finto Quicksilver si
sono mascherati come le loro controparti a fumetti in occasione di
Halloween. Ognuno è stato visto indossare il suo costume più
iconico delle rispettive storie dei fumetti Marvel. E qualcosa di simile si è
visto in Loki in cui abbiamo visto Richard E.
Grant nei panni del Loki classico del
MCU, una variante del Dio
dell’Inganno la cui tuta e poteri sono identici alla versione a
fumetti del cattivo.
Il costume originale di Captain
America di Captain America: Il Primo Vendicatore mostra che questo
non è un approccio nuovo per l’MCU, ma la Fase 4 sta iniziando a
trasformarlo in una tradizione su base quasi regolare.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor
(Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
ATTENZIONE –
L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND
THUNDER
Non è un segreto, per chi conosce i
fumetti e la storia di Gorr, villain di Thor: Love and Thunder, che
il personaggio ha una figlia. All’inizio del film, vediamo che la
bambina muore per la fame e la sete, e Gorr scatena la sua furia
sugli dei che non hanno ascoltato le sue preghiere. Alla fine del
film, quando il villain raggiunge l’Eternità e può esprimere un
desiderio, si lascia convincere a cambiare idea: non più dunque
desiderare la morte di tutti gli dei, ma chiedere il ritorno di sua
figlia. Questo percorso di redenzione fa di Gorr un villain davvero
interessante e con cui si riesce a empatizzare, ma dà anche alla
giovanissima attrice che ne interpreta la figlia la possibilità di
ricomparire sullo schermo.
La figlia di Gorr, identificata nel
finale con il soprannome di “Love”, è interpretata dalla figlia di
Chris Hemsworth, India Rose
Hemsworth. Questo potrebbe non sorprendere data la chimica
naturale che i due condividono sullo schermo per la breve scena
finale in cui interagiscono. India Rose non è l’unica figlia del
cast principale di Love and Thunder a comparire
nel film, né è l’unica figlia di Hemsworth che appare nel film
stesso.
Taika Waititi,
Christian Bale,
Natalie Portman e Chris
Hemsworth hanno tutti figli che compaiono in
Thor: Love and
Thunder. La maggior parte dei bambini in questione
ritraevano i bambini asgardiani che vengono rapiti da Gorr.
Tuttavia, i figli di Hemsworth, Sasha e Tristan, hanno interpretato
due giovani versioni di Thor mostrate brevemente all’inizio del
film. Ovviamente, India Rose Hemsworth ha avuto il
ruolo più importante di tutti i bambini, interpretando la figlia di
Gorr in Love and Thunder.
Molti dei figli dei protagonisti
sono comparsi anche in un modo nuovo: hanno aiutato a progettare i
mostri ombra che Gorr evoca usando la Necrospada. Dopo essere stato
ispirato da una conversazione con una delle sue figlie, Waititi ha
chiesto loro di disegnare come pensavano sarebbero stati i mostri,
quindi ha contattato il cast di Love and Thunder e ha chiesto loro
di fare lo stesso. Le immagini disegnate dai loro figli sono state
utilizzate come concept art per creare i mostri ombra visti in
Thor: Love and
Thunder.
Dato che Love and Thunder è
diventato così una questione di famiglia per il cast e la troupe,
non c’è da meravigliarsi che tutti nel film sembrino divertirsi
così tanto. Non è ancora certo cosa riserverà il futuro per Thor e
Love o se ci saranno dei sequel diretti di Love and Thunder.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel Studios al
Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Thor: Love and Thunder dei Marvel Studios è ora finalmente nelle sale e,
sebbene ci siano molti segreti da svelare ancora, volevamo
approfondire uno degli aspetti più interessanti del film: tutti i
cameo presenti nella pellicola.
Dopo
Ragnarok, sapevamo che questo film
sarebbe stato pieno zeppo di guest star a sorpresa, e Love
and Thunder di certo non ha deluso in questo
senso. Abbiamo visto un sacco di volti familiari e sconosciuti
entrare e uscire dal Marvel Cinematic Universe,
con alcuni che hanno creato nuove fantastiche avventure e altri
poco più che apparizioni quasi un timido battito di palpebre.
I Guardiani della Galassia
Mentre i Guardiani erano
presenti nel marketing, il loro tempo sullo schermo nel film è
limitato, anche se sono stati dei cameo davvero più estesi di
qualsiasi altro presente nel film. Indipendentemente da ciò,
Waititi ha riassemblato Chris Pratt, Dave Bautista, Karen
Gillan, Pom Klementieff, Sean Gunn, Vin Diesel e Bradley
Cooper per quella che sarà la loro prima di tre uscite
MCU nei prossimi dodici mesi.
Jeff Goldblum, Peter Dinklage
e Lena Headey
Secondo quanto riferito,
Jeff Goldblum e
Peter Dinklage hanno girato scene con Christian Bale, ma entrambi sono stati
tagliati dalla versione al cinema. Il motivo per cui Gorr avrebbe
cercato il Gran Maestro di Goldblum è incerto (a meno che non
stesse cercando di ottenere un colpo sulle tracce di Thor), ma
possiamo capire perché Gorr avrebbe cercato Eitri, dal momento che
era stato lui a forgiare Stormbreaker.
Non sappiamo nulla del cameo di
Lena Headey, il che ci fa pensare che i Marvel Studios potrebbero
riutilizzarla per qualcos’altro. Per quanto riguarda il ruolo che
avrebbe potuto essere, è difficile da dire, ma non escludiamo
ancora l’incantatrice.
Stephen Curry e Indiana Evans
No,
non quello Stephen Curry. L’attore/comico
australiano Stephen Curry ( The
King ; Hounds of Love) ha fatto
un’apparizione nei panni di King Yakan durante la scena
introduttiva di Thor, mentre l’attrice/modella australiana Indiana
Evans ( Blue Lagoon: The
Awakening ; Ash vs Evil Dead )
ha anche fatto un breve cameo come una Zeusette.
Simon Russell Beale e Akosia
Sabet
L’attore inglese Sir Simon
Russell Beale interpreta Dioniso durante la scena di Omnipotence
City, mentre l’attrice Akosia Sabet appare come un altro Dio di
nome Bast.
Bast è una dea psicopompa adorata
in Wakanda e nell’antico Egitto. Sebbene questa sia la sua
prima apparizione, è stata precedentemente menzionata
in Captain
America: Civil War, Black
Panther ed Eternals .
Jaimie Alexander
A differenza dei tre
guerrieri, Sif è riuscita ad avere un ruolo più importante nel film
di Thor . Con Alexander ora tornato a New
Asgard, è lecito chiedersi se potremmo vederla di più in un futuro
non così lontano.
Mentre era già la voce e
l’esecutore mo-cap per Korg, Taika Waititi ha anche fatto un subdolo cameo
nei panni del dio dell’Antico Kronan, Nini del Noni, durante la
sequenza di Omnipotence City, dove ha interagito con se stesso nei
panni di Korg.
Daley Pearson
Il vecchio compagno di
stanza di Thor, Darryl, ha fatto un breve cameo come guida
turistica quando Jane (Natalie
Portman) fa visita per la prima volta al Mjolnir
distrutto. Ciò sembrerebbe suggerire che gli one-shot del Team
Thor e del Team Darryl siano ora canonici nell’MCU.
Jonathan Brugh
Il co-protagonista di What
We Do in the Shadows di Waititi, Jonathan Brugh, appare come un Dio
di nome Rapu durante la sequenza di Omnipotence City.
Elsa Pataky, Tristan Hemsworth e
Sasha Hemsworth
È stato un affare di
famiglia per il protagonista
Chris Hemsworth poiché sua moglie Elsa Pataky ha fatto
una rapida apparizione nei panni di Wolf Woman, che ha pomiciato
con Thor in cima a un lupo. Questa sarebbe la seconda volta
che compare in un cameo in un film Marvel, dopo aver precedentemente
raddoppiato per Jane Foster durante Thor: The Dark
World .
Anche i loro figli gemelli di otto
anni Tristan e Sasha hanno fatto apparizioni, con Tristan che
interpreta Kid Thor e Sasha che interpreta uno dei bambini
asgardiani rapiti.
I figli di Taika Waititi,
Christian Bale e Natalie Portman
Le figlie del regista
Taika Waititi, Te Kainga O Te Hinekahu Waititi
e Matewa Kiritapu Waititi, erano tra i bambini asgardiani rapiti
con la figlia di
Christian Bale Luka e il figlio Rex, e i figli di
Natalie Portman, Aleph e Amalia. Anche la famiglia del
produttore Brad Winderbaum – Briegh, Mayzie e Izaac – ha realizzato
cameo come turisti delle navi.
Matt Damon, Luke Hemsworth, Sam
Neill, Melissa McCarthy e Ben Falcone
Matt
Damon, Luke Hemsworth e Sam Neill sono tornati per una
performance di bis rispettivamente nei panni dell’attore
Loki, dell’attore Thor e dell’attore
Odin, con Damon e Hemsworth che appaiono in due scene
questa volta.
La coppia marito-moglie nella
vita reale Melissa McCarthy e Ben Falcone si è
unita a loro, con McCarthy che interpreta l’attore Hela e
Falcone che interpreta un direttore di scena
asgardiano.
Kat Dennings e Stellan
Skarsgård
Natalie
Portman non è stata l’unico membro del cast di ritorno, poiché
sia Kat Dennings che Stellan Skarsgård hanno
ripreso i loro ruoli rispettivamente di Darcy Lewis ed Erik Selvig,
dai precedenti film
di Thor . Lewis fa visita
a Foster durante una sessione di chemio mentre Selvig appare poco
dopo durante una videochiamata.
Brett Goldstein
Thor: Love and Thunder si conclude con
l’introduzione della star di Ted Lasso Brett Goldstein nei panni di
Hercules, e sembra che presto avrà gli occhi puntati su
Thor. Resta da vedere se vedremo la coppia duellare in un Thor 5 o
in un altro film, ma dovrebbe valere la pena aspettare. La scena
mostra anche lo Zeus di Russell Crowe per quello
che è veramente, e sembra che questa non sarà l’ultima volta che lo
vedremo mentre cerca la sua vendetta sul Dio del Tuono.
Idris Elba
Dopo essere stato
tragicamente ucciso in Avengers: Infinity War,
Idris Elba ha ripreso il suo ruolo preferito dai fan di
Heimdall un’ultima volta durante la toccante scena post-crediti del
film, dove ha salutato Jane Foster mentre arriva nel
Valhalla. Un bellissimo addio per questi due eroi di lunga
data del MCU.
Kieron L. Dyer (Jingle Jangle: A Christmas Journey)
interpreta il figlio di Heimdall, Astrid, alias Axl, mentre Eliza
Matengu (Jack Irish) interpreta la vedova del suo
personaggio, Grace.
India Rose Hemsworth
Probabilmente il segreto
meglio custodito del film, la figlia di Hemsworth, India,
interpreta un personaggio di nome Love, la figlia di Gorr, che
viene resuscitata da Eternity nei momenti finali del film.
Poi, nei momenti di morte di Jane e Gorr, Thor promette a
entrambi che si prenderà cura di Love e in seguito vedremo la
coppia vivere insieme, con Love che lo chiama zio Thor. Si
spera che questo dovrebbe portare ad alcune fragorose avventure per
il duo in futuro.
L’attore Bryan
Cranston è principalmente noto per la serie televisiva
Breaking Bad, che gli è valsa ben quattro premi Emmy come
miglior attore. Oltre a questa, egli si è poi distinto anche nei
film Drive,Last Flag Flying e
L’ultima parola – La vera storia
di Dalton Trumbo. Tra i titoli meno noti a cui ha preso
parte vi è invece Fredda è la notte, dove
l’attore interpreta un ruolo da cattivo. Uscito nel 2013, il film è
l’opera seconda di Tze Chun, meglio noto come
sceneggiatore di diversi episodi delle serie C’era una
volta e Gotham.
Egli firma la sceneggiatura anche di
questo film, scritto insieme a Oz Perkins e
Nick Simon, dando vita ad un thriller indipendente
che gioca sul classico rapporto tra criminale rapitore e innocente
rapita. Inizialmente intitolato Cold Quarter e Eye of
Winter, il film ripropone dunque dinamiche classiche, rendendo
però meno netta la distinzione tra bene e male nei personaggi
protagonisti. Girato in soli 22 giorni, il film è poi stato
distribuito in tutto il mondo dalla Sony Pictures. Nonostante gli
attori di richiamo, le cui interpretazioni sono state acclamate, il
film non ha però riscosso un particolare successo.
Accolto in modo piuttosto freddo da
critica e pubblico, Fredda è la notte è finito con il
passare in sordina. Per gli appassionati di storie crime con
personaggi imprevedibili, però, si tratta di un titolo da
riscoprire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Fredda è la notte: la
trama del film
La vicenda del film si svolge nel
motel di Chloe, madre single della piccola
Sophia, teatro perfetto per il giro di
prostituzione e droga organizzato dal poliziotto corrotto
Billy. La loro attività sembra scorrere tranquilla
come sempre, fino a quando un giorno tutto cambia. Una sera, dopo
essersi svegliata di soprassalto a causa di rumori d’arma da fuoco,
Chloe scopre infatti in una delle camere i corpi senza vita della
prostituta Gwen e di un ospite di passaggio.
Quest’ultimo è il socio del misterioso criminale polacco
Topolewski, anche detto Topo.
L’uomo, la cui vista presenta gravi
carenze, è intenzionato a recuperare una borsa piena di denaro da
Billy. Preoccupata per l’ultimatum dei servizi sociali, che le
vogliono portare via Sophia, Chloe si trova costretta a dover
sottostare alle volontà del malvivente, assecondando le sue
richieste pur di salvare sé stessa e sua figlia. Sarà però solo
questione di tempo prima che ognuno di loro inizierà a perdere il
controllo delle proprie azioni, provocando una lunga scia di
cadaveri durante una disperata lotta per la sopravvivenza.
Fredda è la notte: il cast
del film
Come anticipato, tra i protagonisti
del film vi è Bryan Cranston,
che dà qui vita al personaggio del criminale Topolewski. Per il
ruolo, egli ha raccontato di aver tratto ispirazione da alcuni
personaggi simili presenti nella serie Breaking Bad ed ha
inoltre cercato di sfoggiare un convincente accento polacco. Per
riuscire in ciò, prima dell’inizio delle riprese egli si è dedicato
ad un periodo di studio a riguardo. Nel ruolo della prostituta
Gwen, invece, si ritrova l’attrice Sarah
Sokolovic, nota per i suoi ruoli ricorrenti nelle serie
Homeland e Big Little Lies. Sono poi presenti gli
attori Robert Prescott nel ruolo del detective
McKenney e Leo Fitzpatrick in quello di
Donnie.
Nel ruolo di Chloe, protagonista
femminile del film, vi è invece l’attrice Alice Eve. Nota
per i film Crossing Over, Lei è troppo per me e Before
We Go, la Eve ha raccontato di aver accettato il ruolo poiché
le permetteva di calarsi in situazioni a lei inedite, lavorando con
sentimenti nuovi. Nei panni del poliziotto corrotto Billy, invece,
si ritrova Logan Marshall-Green, noto per aver
recentemente recitato nei film Prometheus e Spider-Man: Homecoming,
dove interpreta Shocker. L’attrice Ursula Parker
interpreta invece Sophia, figlia di Chloe, mentre Robin
Lord Taylor, celebre per il ruolo di Oswal Cobblepot, è
Quincy.
Fredda è la notte: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Fredda è la
notte è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 9
luglio alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.