Nel 2002, il film
originale di Sam Raimi sull’Uomo Ragno ha ridefinito
il concetto di blockbuster estivo e ha portato il genere dei
supereroi nella stratosfera degli incassi. L’influenza di
Spider-Man si sente ancora oggi nella maggior
parte dei film a grande budget: non sorprende dunque che il primo
film sull’Uomo Ragno sia ancora attuale dopo due decenni.
Il Peter Parker di
Tobey Maguire e il Norman
Osborn di Willem Dafoe sono ancora così amati che di
recente sono stati trascinati attraverso il continuum
spazio-temporale per prendere parte al caos multiversale di
Spider-Man: No Way Home. In occasione dei 20
anni dello Spider-Man
di Sam Raimi, vediamo insieme i 10 principali motivi
per cui il film funziona ancora oggi.
L’estro visivo di Sam Raimi in
Spider-Man
Sam Raimi
era conosciuto principalmente come regista horror prima di
occuparsi della trilogia
di Spider-Man, ma la sua incursione nel cinecomic ha
lo stesso fascino dei suoi film sulle possessioni demoniache. I
montaggi incalzanti e le transizioni creative delle sequenze di
Raimi fanno sì che il primo film su Spider-Man si muova a un ritmo
davvero serrato.
Grazie allo stile visivo di Raimi,
non c’è mai un momento di noia in Spider-Man.
All’inizio di quest’anno Raimi ha dimostrato di possedere ancora
questo suo noto talento dedicandosi a Doctor Strange nel Multiverso della follia per
il MCU.
La sinistra interpretazione di
Willem Dafoe nei panni di Green Goblin
Il Green
Goblin del film
originale di Spider-Man è penalizzato da un costume
ridicolo che assomiglia più a quello di un Power Ranger che di un
supercriminale. Ma l’interpretazione deliziosamente snervante di
Willem Dafoe compensa ampiamente questa
mancanza.
Dafoe cattura magistralmente la
dicotomia Jekyll-e-Hyde di Norman Osborn e la sua
metà oscura (in particolare nelle conversazioni con se stesso allo
specchio). Come si è visto di recente in No Way Home, Dafoe è ancora incredibilmente in
grado di dare vita a questo personaggio.
La straziante scena della morte
dello zio Ben
Raimi ha azzeccato il
momento decisivo della storia delle origini di Spidey. La scena
della morte dello zio Ben nel film
originale colpisce ancora oggi, soprattutto grazie
alla potente interpretazione di Cliff
Robertson.
Questa scena è caratterizzata dalla
saggezza senza tempo che accompagna il viaggio di Peter
Parker/Spider-Man, resa perfettamente da Robertson: “Da un
grande potere derivano grandi responsabilità”.
Gli effetti visivi rivoluzionari di
Spider-Man
La CGI era già in
circolazione da circa un decennio quando Raimi
portò sul grande schermo le buffonate di Spidey
nella lotta al crimine, ma ha iniziato veramente a “correre” per
tenere il passo con l’arrampica-muri.
I rivoluzionari effetti visivi del
primo
film sull’Uomo Ragno, soprattutto quando Spidey si
muove per le strade di New York, sono infatti ancora oggi di grande
impatto.
La voce fuori campo di
Spider-Man
Nei fumetti, le nuvolette
sono una parte importante della caratterizzazione di Spidey. Ogni
volta che deve risolvere un problema o risolvere un caso, infatti,
i suoi ragionamenti sono riassunti nelle nuvolette.
In Spider-Man,
Raimi ha fatto un uso brillante della
narrazione fuori campo per riprodurre sullo
schermo la funzione delle nuvolette. I film di Tom Holland hanno invece trovato un modo
diverso per visualizzarle: Tony Stark ha inserito
nella sua tuta high-tech un’IA con cui può conversare.
La performance isterica di J.K.
Simmons nel ruolo di J. Jonah Jameson
Nessun altro avrebbe potuto
interpretare l’irascibile direttore del Daily
Bugle con la stessa efficacia di J.K.
Simmons. Simmons era così perfetto per il ruolo di
J. Jonah Jameson che, da allora, è stato
reinterpretato in tutti gli universi cinematografici.
Nel MCU, il personaggio
di Jameson è diventato un podcaster di teorie
cospirative in stile InfoWars. Ma la trilogia
di Raimi conserva ancora la quintessenza del
personaggio: un giornalista dall’immancabile sigaro e sempre a
caccia di titoli accattivanti.
La brutalità delle scene di
combattimento
Molte scene di
combattimento nei moderni blockbuster a fumetti sembrano troppo
innocue e prive del peso specifico necessario per essere d’impatto.
Le brutali scene di combattimento del film
originale di Spider-Man sono invece
piacevolmente viscerali.
Il pubblico sente ogni pugno,
soprattutto nella resa dei conti tra Spider-Man e
Goblin, quando la tuta di Spidey viene fatta a
pezzi e il suo volto è ricoperto di sangue.
L’iconico bacio alla rovescia di
Spidey con Mary Jane
Le storie
d’amore nei film di supereroi tendono a essere dimenticabili, sia
perché l’interesse romantico è monodimensionale, sia perché
l’intera faccenda viene messa in secondo piano in quella che si
consolida come una sottotrama di troppo.
Ma il pubblico ricorda ancora
l’infruttuoso corteggiamento di Peter Parker a
Mary Jane Watson nel primo
film di Spider-Man. Il bacio a testa in giù sotto la
pioggia è uno dei momenti romantici più appassionati di tutti i
cinecomics.
L’ampia colonna sonora di Danny
Elfman
I temi cinematografici
orecchiabili e riconoscibili stanno diventando un ricordo del
passato: questa è una critica ormai comune specialmente rivolta al
MCU. A parte
il tema degli Avengers di Alan
Silvestri e il riarrangiamento orchestrale del tema della
serie animata di Spider-Man di Michael
Giacchino, il MCU non consta di
brani particolarmente significativi.
In un mondo in cui la maggior parte
della musica dei blockbuster cade negli orpelli di uno stile
generico, la colonna sonora di Spider-Man
di Danny Elfman spicca più che mai. Famoso per il
suo stile musicale “oom-pah”, Elfman non cade mai in un territorio
generico.
Il ritratto di Peter Parker messo a
punto da Toby Maguire
Negli anni successivi
all’abbandono del ruolo da parte di Maguire,
Spider-Man è stato interpretato in modo
spettacolare sia da Andrew Garfield che da Tom Holland. Ma l’interpretazione di Tobey Maguire nella trilogia di
Raimi è ancora il ritratto per eccellenza di
Peter Parker.
Maguire è riuscito
a trovare l’equilibrio tra l’essere autenticamente goffo e
imbranato e la nobiltà d’animo di Peter e la sua incrollabile
determinazione a fare la cosa giusta (anche se raramente viene
premiato e spesso punito).
Arriva su Netflixun nuovo
adattamento del romanzo di Jane AustenPersuasione. Dopo la celebre opera di George
Mitchell del 1995 e dopo il film del 2007 con protagonista
Sally
Hawkins, ecco la versione Netflix di
Persuasione. Il film, diretto da Carrie
Cracknell, segue in modo abbastanza fedele la storia
originaria di Anne Elliot, interpretata da una principesca
Dakota
Johnson (Cinquanta sfumature,
La figlia oscura).
La trama di
Persuasione
Chi ha letto il libro di
Jane Austen conosce la trama del film. Siamo
nell’Ottocento. Anne Elliot (Dakota
Johnson), nobile dama inglese, è innamorata persa di
Frederick Wentworth (Cosmo Jarvis), un
povero ufficiale di sotto marina. Per la differenza di classe,
Anne è costretta dalla sua famiglia a rompere il
fidanzamento con l’uomo che, affranto, se ne va.
Otto anni dopo, Anne è
una 27enne zitella che pensa ancora al primo amore. Il mondo
attorno a lei è andato avanti, le sorelle sono inserite in società,
ma Anne non fa che disperarsi e confidarsi con l’amica
della madre defunta Lady Russell (Nikki
Amuka-Bird). Il caso vuole però che Frederick
Wentworth torni nella vita di Anne.
Frederickè ora un uomo ricco, ma non sembra
più interessato a corteggiare Anne. Tra questioni
economiche, ricevimenti galanti e corteggiamenti, Anne e
Frederick si riavvicinano lentamente, scoprendo un nuovo
tipo di affetto.
Un film in costume su misura per
Netflix
Come abbiamo detto, non è
la prima volta che il romanzo ottocentesco viene adattato in un
film. A differenza di altri prodotti però,
Persuasione è stato realizzato appositamente per
Netflix e per l’home video. Non a caso, il
lungometraggio ricorda Bridgerton,
la celebre serie in costume che ha spopolato sulla piattaforma.
Anche in questo caso gli elementi storici si mescolano ai tratti
distintivi delle commedie romantiche Netflix,
fatte di belle immagini e tratti stereotipati. In effetti, un
romanzo ottocentesco ben si presta a questo tipo di narrazione.
Sicuramente, il livello della
recitazione in Persuasione non è folgorante:
la protagonista Dakota Johnson, come anche gli altri
personaggi, è molto enfatica nelle battute e nelle espressioni. È
un effetto voluto? O forse è un modo per rendere con le immagini lo
stile di scrittura della Austen? È probabile, ma
questo aspetto ostacola la credibilità della storia e rende
difficile l’immedesimazione.
Adattare un romanzo di Jane
Austen
Persuasione è privo di
quell’interpretazione storica, leggiadra ma non frivola, che
troviamo, ad esempio, nel
filmEmma. (2020) di Autumn de Wilde.
Anche quest’ultimo è tratto da un romanzo della
Austen, ma risulta molto più interessante per il
pubblico odierno. La donna solitaria protagonista di
Emma., interpretata dalla sofisticata Anya
Taylor-Joy è un personaggio più curioso e più
stravagante dell’Anne di Persuasione. E,
probabilmente, la colpa non è di Jane Austen. Non
parliamo poi dei celeberrimi adattamenti con cui
Persuasione non regge il confronto: da Orgoglio e Pregiudizio (Joe
Wright) a Ragione e
sentimento (Ang
Lee).
Virtuosismi registici e
narrativi
Nonostante tutto, la
regista di Persuasione fa del suo meglio: le
immagini del film sono incredibilmente belle e variopinte, come
anche i costumi dei personaggi e le ambientazioni, da quelle più
regali a quelle più umili. La presenza di personaggi di varie etnie
è un punto a favore per il film: questo dettaglio, oltre a
rimandare agli attori di Bridgerton,
dà un tocco di modernità all’opera originale.
Discutibile è invece la scelta di
far parlare la protagonista direttamente allo spettatore: più
volte Dakota
Johnson, introducendo se stessa e i vari personaggi,
guarda in macchina e fa appello direttamente al pubblico. Questa
presa di posizione di Carrie
Cracknellnei confronti delle
regole narrative del cinema non convince fino in fondo e
sicuramente non dà nessun valore aggiunto a
Persuasione.
Bridgerton 3 è la terza stagione della serie
Netflix Original Bridgerton
prodotta da Netflix e Shondaland. Stavolta, al centro
della storia, la relazione tra Penelope Featherington (Nicola
Coughlan) e Colin Bridgerton (Luke Newton). Da
Shonda Rhimes e dall’ideatore Chris Van Dusen, la
serie Bridgerton segue la storia della figlia maggiore della
potente famiglia Bridgerton,
Daphne (Phoebe Dynevor), e del suo debutto nel competitivo mercato
matrimoniale londinese nell’età della Reggenza.
La serie è ambientata a
Londra e prodotta da
Shonda Rhimes, Betsy Beers, Tom Verica e Chris Van
Dusen. La nuova showrunner della serie è Jess Brownell.
Bridgerton 3: quando
esce e dove vederla in streaming
Bridgerton 3 in
streaming arriverà nella primavera del 2023 su Netflix
Bridgerton 3: trama e
cast
Penelope Featherington (Nicola
Coughlan) ha finalmente rinunciato alla sua cotta di lunga data per
ColinBridgerton
(Luke Newton) dopo aver sentito i suoi commenti denigratori su di
lei nella scorsa stagione. Tuttavia, ha deciso che è ora di trovare
un marito, preferibilmente qualcuno che le dia abbastanza
indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady
Whistledown, lontano da sua madre e dalle sue sorelle. Ma, a causa
della sua mancanza di fiducia in se stessa, i tentativi di Penelope
di trovare un marito falliscono clamorosamente. Nel frattempo,
Colin è tornato dai suoi viaggi estivi con un nuovo look e una
sfacciata spavalderia. Ma è scoraggiato nel rendersi conto che
Penelope, l’unica persona che lo ha sempre apprezzato così com’era,
lo tratta con freddezza. Desideroso di riconquistare la sua
amicizia, in questa stagione Colin si offre di fare da mentore a
Penelope per aiutarla a trovare un marito. Ma quando le sue lezioni
iniziano a funzionare un po’ troppo bene, Colin deve capire se i
suoi sentimenti per Penelope sono davvero soltanto di amicizia. A
complicare le cose per Penelope si aggiunge il suo allontanamento
da Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amicizia in un
posto molto improbabile, mentre la sempre più assidua presenza di
Penelope nell’alta società londinese rende ancora più difficile
mantenere segreto il suo alter ego di Lady Whistledown.
Al cast di protagonisti
in Bridgerton 3 si aggiungono le new entry
Daniel Francis (Stay Close), che interpreterà
Marcus Anderson, Sam Phillips (The
Crown), che interpreterà Lord Debling, e James
Phoon (Wreck), che interpreterà Harry Dankworth.
Marcus Anderson: Marcus è una persona carismatica che
illumina ogni stanza in cui entra, attirando l’attenzione di alcune
matriarche dell’alta società – e l’ira di altri.
Lord Debling: Lord Debling è un nobile geniale con
interessi insoliti, ma grazie alla sua ricchezza e al suo titolo
nobiliare, otterrà il favore delle giovani donne nel corso di
questa stagione.
Harry Dankworth : La mancanza di spirito e
intelligenza del giovane Dankworth è compensata largamente dalla
sua bellezza.
Andy Le
Cocq, senior animator che ha lavorato a
Spider-Man:
No Way Home, ha confermato che il suo lavoro di
animazione per il film di Jon Watts contiene un
omaggio a Spider-Man 2.
In un breve video su Twitter, Le
Cocq mostra un frammento di animazione tratto dalla scena in cui
Spider-Man affronta Doctor Strange sul treno. Questa scena è stata
raffigurata fianco a fianco con una scena simile tratta del
classico combattimento sul treno di Spider-Man 2
tra Spider-Man di Tobey Maguire e Doc Ock di Alfred Molina. Le Cocq, che ammette
amorevolmente di aver usato la posizione di Spider-Man 2 come
riferimento per l’animazione, chiama la sequenza completata di
No Way Home“la mia lettera d’amore a Spider
Man 2!”
Sono state definite le composizioni
delle Giurie internazionali Orizzonti e Premio Venezia Opera Prima
“Luigi De Laurentiis” della 79. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica della Biennale di Venezia (31 agosto – 10 settembre
2022), diretta da Alberto Barbera. Qui di seguito le personalità
chiamate a far parte delle due Giurie internazionali.
Venezia 79 – Orizzonti
· Isabel Coixet –
presidente (Spagna), regista, sceneggiatrice e produttrice, ottiene
il successo internazionale nel 2003 con il dramma La mia vita senza
me. Due anni dopo il suo La vita segreta delle parole vince quattro
premi Goya. Nel 2017, La casa dei libri viene candidato a cinque
Goya dei quali vince il premio per il miglior film e per la
migliore sceneggiatura non originale. Nel 2019 ha diretto la sua
prima serie per la HBO, Foodie Love e nel 2020 dirige It Snows in
Benidorm, prodotto da El Deseo.
· Laura
Bispuri (Italia), regista, vince il David di Donatello
con il suo primo cortometraggio Passing Time. Il suo primo film,
Vergine giurata, eÌ presentato in Concorso alla Berlinale. Il
secondo film, Figlia mia, eÌ anch’esso in Concorso alla Berlinale.
Il terzo lungometraggio, Il paradiso del pavone, viene presentato
nella selezione Orizzonti della Mostra di Venezia.
· Antonio Campos (USA), regista, sceneggiatore e produttore. Nel
2005 il suo corto Buy It Now ha vinto il primo premio della
Cinéfondation di Cannes. Il suo primo lungometraggio, Afterschool,
è stato presentato a Cannes nel 2008 in Un Certain Regard.
Il suo ultimo film, Le strade del male, con Robert Pattinson
e Tom Holland, è uscito su Netflix nel 2020. Più di recente, ha ideato, scritto
e diretto la serie The Staircase per la HBO Max, con Colin Firth,
Toni Collette e Juliette Binoche.
· Sofia Djama
(Algeria), regista e scrittrice, nata ad Oran, si trasferisce ad
Algeri per completare il corso di laurea in Letteratura iniziato a
Bejaia. Mollement, un samedi matin, l’adattamento di uno dei suoi
racconti brevi, è stato il suo primo cortometraggio. Ampiamente
apprezzato, ha ricevuto due premi a Clermont Ferrand. Nel 2017 ha
presentato a Venezia il suo primo lungometraggio, Les bienheureux,
che ha vinto il Premio Orizzonti per la migliore interpretazione
femminile a Lyna Khoudri.
· Edouard Waintrop
(Francia) critico e programmatore, ha lavorato per più di
venticinque anni al quotidiano parigino “Libération”. Nel 2007 è
stato nominato direttore artistico del Festival Internazionale di
Friburgo in Svizzera e, nel 2011, della Quinzaine des Réalisateurs
di Cannes rimanendo in carica per 7 anni.
La Giuria Orizzonti assegnerà – senza possibilità di ex-aequo –
i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio
Orizzonti per la migliore regia, Premio Speciale della Giuria
Orizzonti, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione
femminile, Premio Orizzonti per la migliore interpretazione
maschile, Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, Premio
Orizzonti per il miglior cortometraggio.
Venezia 79 – Premio Venezia Opera
Prima “Luigi De Laurentiis”
· Michelangelo
Frammartino – presidente (Italia), regista. L’opera
d’esordio è Il dono (2003), presentato al Festival di Locarno,
seguito da Le quattro volte (2010), presentato alla Quinzaine des
Réalisateurs a Cannes, dove ha vinto il premio Europa Cinemas
Label. Nell‘aprile del 2013 presenta nel Dome del Moma PS1 di New
York l’installazione video monocanale Alberi. Il buco è stato
presentato in concorso a Venezia nel 2021, dove ha vinto il Premio
Speciale della Giuria.
· Jan P.
Matuszynski (Polonia), regista e sceneggiatore. Il suo
documentario Deep Love si è aggiudicato il premio per il miglior
documentario al Festival di Mosca e il premio Silver Horn al
Festival di Cracovia nel 2014. L’anteprima del suo lungometraggio
d’esordio, Ostatnia rodzina, si è tenuta a Locarno, aggiudicandosi
il premio per il miglior attore. Il suo ultimo film, Leave no
Traces, è stato presentato in concorso a Venezia nel 2021.
· Ana Rocha de
Sousa (Portogallo) regista, sceneggiatrice e artista, ha
iniziato la sua carriera come attrice. Il suo film di debutto,
Listen, è stato presentato in anteprima a Venezia nel 2020,
vincendo il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima e
il Premio Speciale della Giuria Orizzonti, oltre a numerosi premi
collaterali.
· Tessa
Thompson (Usa), attrice e produttrice. Recentemente ha
interpretato il ruolo di Valchiria nel film MarvelThor: Love and Thunder, uscito nelle
sale nel luglio 2022. Ha avuto una nomination come miglior attrice
protagonista ai BAFTA per il film Netflix Due donne – Passing di
Rebecca Hall. Nel 2020 è stata protagonista del film Amazon
Original acclamato dalla critica Sylvie’s Love, dove ha ricoperto
anche il ruolo di produttrice esecutiva. Attualmente il suo più
recente film da attrice, Creed III, è in postproduzione, con
un’uscita prevista per il 2023. La sua filmografia comprende
inoltre Creed – Nato per combattere (2015) e Creed II (2018),
nonché Selma – La strada della libertà (2014) e Dear White People
(2014). Tessa Thompson è stata anche protagonista della quarta
stagione della serie HBO Westworld. La sua casa di produzione Viva
Maude è inoltre attiva nello sviluppo di diversi progetti, inclusi
Secret Lives of Church Ladies, Luster e Who Fears Death.
· Rosalie Varda
(Francia), produttrice e costumista francese. Nel 2018 stata
candidata a un Oscar come produttrice del film Visages villages. Ha
curato i costumi dei film Passion (1982) di Jean-Luc Godard, Una
camera in città (1982) di Jacques Demy e di Cento e una notte
(1995) di Agnès Varda.
La Giuria del Premio Venezia Opera
Prima assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere
prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni competitive
della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele),
il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De
Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da
Filmauro, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il
produttore.
Disney+ ha svelato che il film
Disney e Pixar Lightyear – La vera storia di Buzz arriverà in
streaming il 3 agosto 2022. “Lightyear
– La vera storia di Buzzè fantastico sul grande schermo,
ovviamente, ma siamo entusiasti di portarlo su Disney+” ha affermato
Angus MacLane, che ha diretto il film. “Abbiamo dedicato anni
delle nostre vite a questo film e ne siamo molto orgogliosi.
Vogliamo condividerlo con il più ampio pubblico possibile.
Disney+ non solo offre a un
maggior numero di fan l’opportunità di vedere Lightyear – La
vera storia di Buzz, ma permette a tutti noi anche di rivederlo
ogni volta che vogliamo”.
Lightyear – La vera storia di
Buzz, il film
La nuova avventura Disney e Pixar
Lightyear – La vera storia di Buzz
racconta le origini di Buzz Lightyear, l’eroe che ha ispirato il
giocattolo di Toy Story, e segue il leggendario Space Ranger dopo
essere rimasto bloccato su un pianeta ostile a 4,2 milioni di anni
luce dalla Terra insieme al suo comandante e al loro equipaggio.
Mentre Buzz cerca di trovare un modo per tornare a casa attraverso
il tempo e lo spazio, si uniscono a lui un gruppo di ambiziose
reclute e il suo irresistibile gatto robot di compagnia, Sox.
L’arrivo di Zurg, una presenza imponente con un esercito di robot
spietati e un fine misterioso, complica le cose e mette a rischio
la missione.
Lightyear – La vera storia di Buzz è
diretto da Angus MacLane (co-regista di Alla Ricerca di
Dory) ed è prodotto da Galyn Susman (Toy Story: Tutto un
altro mondo). La colonna sonora del film è firmata dal
premiato compositore Michael Giacchino (The
Batman, Up).
Nella versione italiana del film
prestano le proprie voci Alberto Boubakar Malanchino (Buzz
Lightyear), Ludovico Tersigni (Sox), Esther Elisha (Alisha
Hawthorne) e Linda Raimondo che interpreta un cameo. Inoltre i
piloti della Scuderia Ferrari Charles Leclerc e Carlos Sainz
interpretano un cameo rispettivamente nella versione italiana e
spagnola del film. Il film Disney e Pixar Lightyear – La vera storia di Buzz
è attualmente nelle sale italiane e sarà disponibile in
streaming su Disney+ dal 3 agosto 2022.
Disney+ ha svelato che il film Disney e
Pixar Lightyear
– La vera storia di Buzz arriverà in
streaming il 3 agosto 2022. “Lightyear – La vera storia di Buzz
è fantastico sul grande schermo, ovviamente, ma siamo
entusiasti di portarlo su Disney+” ha affermato Angus
MacLane, che ha diretto il film. “Abbiamo dedicato anni delle
nostre vite a questo film e ne siamo molto orgogliosi. Vogliamo
condividerlo con il più ampio pubblico possibile. Disney+ non solo offre a un maggior
numero di fan l’opportunità di vedere Lightyear – La vera
storia di Buzz, ma permette a tutti noi anche di rivederlo ogni
volta che vogliamo”.
La nuova avventura Disney e Pixar
Lightyear
– La vera storia di Buzz racconta le origini
di Buzz Lightyear, l’eroe che ha ispirato il giocattolo di Toy
Story, e segue il leggendario Space Ranger dopo essere rimasto
bloccato su un pianeta ostile a 4,2 milioni di anni luce dalla
Terra insieme al suo comandante e al loro equipaggio. Mentre Buzz
cerca di trovare un modo per tornare a casa attraverso il tempo e
lo spazio, si uniscono a lui un gruppo di ambiziose reclute e il
suo irresistibile gatto robot di compagnia, Sox. L’arrivo di Zurg,
una presenza imponente con un esercito di robot spietati e un fine
misterioso, complica le cose e mette a rischio la missione.
Lightyear
– La vera storia di Buzz è diretto da
Angus MacLane (co-regista di Alla
Ricerca di Dory) ed è prodotto da Galyn
Susman (Toy Story: Tutto un altro
mondo). La colonna sonora del film è firmata dal
premiato compositore Michael Giacchino
(The
Batman, Up).
Nella versione italiana del film
prestano le proprie voci Alberto Boubakar
Malanchino (Buzz Lightyear), Ludovico
Tersigni (Sox), Esther Elisha (Alisha
Hawthorne) e Linda Raimondo che interpreta un
cameo. Inoltre i piloti della Scuderia Ferrari Charles Leclerc e
Carlos Sainz interpretano un cameo rispettivamente nella versione
italiana e spagnola del film.
Paul Walter Hauser,
che in Crudelia
con Emma Stone interpreta Orazio, ha
rilasciato delle dichiarazioni in merito a Crudelia
2. Durante la promozione di Black Bird,
la serie Apple
Tv+ di cui è co-protagonista insieme a Taron
Egerton, Walter Hauser ha parlato con Forbes e ha fornito
un aggiornamento sullo stato di produzione e sulla scrittura di
Crudelia 2.
“Mi è stato detto che lo faremo
l’anno prossimo. Non so quando, ma penso che Tony McNamara stia
scrivendo la sceneggiatura in questo momento. Probabilmente sta
armeggiando su quello. Dobbiamo aggirare il programma sempre fitto
di Craig Gillespie ed Emma Stone, che vale la pena aspettare,
quindi non appena vorranno farlo, io sarò disponibile.”
Crudelia
è uscito il 26 maggio 2021 nelle sale italiane (salvo disponibilità
dei cinema) e il 28 maggio in streaming su Disney+ con Accesso VIP. Il film è
diretto da Craig Gillespie ed interpretato da Emma Stone, Emma Thompson, Mark Strong, Paul Walter
Hauser, Jamie Demetriou.
Phil Dunster e
Hannah Waddingham, co-star di Brett Goldstein in Ted Lasso
(serie AppleTv+), hanno condiviso la loro reazione in merito al
debutto dell’interprete di Roy Kent nel Marvel Cinematic Universe, nella
prima scena post credits di Thor: Love and Thunder, nei
panni di Hercules.
Nella serie AppleTv+ di e con
Jason Sudeikis, Goldstein interpreta Roy Kent, un
giocatore di calcio che ha lasciato l’attività, mentre
Dunster è Jamie Tartt, la nuova stella della
squadra e naturale nemesi del giocatore in pensione. Hannah
Waddingham invece è Rebecca Welton, la proprietaria della
squadra per cui giocava Roy e ora gioca Jamie. Adesso Brett Goldstein sarà Hercules nel Marvel Cinematic Universe.
Nella scena dei titoli di coda,
Zeus, redivivo dopo l’attacco di Thor (Chris
Hemsworth), assegna a suo figlio il compito di uccidere
Odinson per vendetta. Zeus vuole anche che le persone abbiano paura
degli dei come una volta. Hercules è un rivale di Thor nei fumetti
e sembra che la sua controparte del MCU avrà un’eventuale resa dei
conti con il Dio del Tuono. Il casting di Brett Goldstein per il ruolo di Hercules
ha avuto un impatto importante sul pubblico, proprio come quello di
Roy Kent.
Phil Dunster ha
detto a The Wrap: “Lo adoro. Ogni volta che lo vedo in topless
è una vittoria per me”.Hannah Waddingham,
che interpreta Rebecca Welton, la proprietaria della squadra di
calcio AFC Richmond, ha parlato con Variety su come Goldstein si
stesse chiedendo se avrebbe dovuto o meno interpretare il ruolo di
Hercules. Waddingham ha detto:
“Mi ha detto, ‘Mi è stata
offerta questa cosa… Ragazzi, pensate che dovrei farlo?’ Ho detto:
“Sei pazzo? Stai davvero passando un momento difficile? Stai
seriamente pensando che potresti non interpretare Hercules?’… Poi
però non mi ha detto che l’avrebbe fatto! Quindi (all’uscita del
film) tutti esultavano “Brett Goldstein! Brett Goldstein!’ E io ero
tipo, ‘Tu, sfacciato bastardo.'”
Non sappiamo ancora quale sarà il
futuro di Hercules/Brett Goldstein nel MCU, ma ci aspettiamo grandi cose
dall’interprete di Roy Kent.
Con così tanti contenuti rilasciati
in quasi 15 anni, l’MCU è diviso in diverse “fasi”,
delimitate da diversi film Marvel. Le prime 3 fasi
comprendevano l’Infinity Saga e si sono sviluppate fino
all’imponente Avengers:
Endgame. Da allora, l’MCU si è ambientato in un’era molto
diversa mentre elabora il suo percorso verso il futuro in un mondo
traumatizzato, dopo gli eventi conclusivi della Fase 3.
A oggi, la Fase 4 è stata composta
da nuovi generi, stili e personaggi. Ha anche accolto con favore
l’arrivo di alcuni progetti molto divisivi, con film come Eternals
e Thor:
Love and Thunder che hanno ottenuto alcuni dei
punteggi più bassi trai film Marvel su Rotten Tomatoes. Alcuni
fan della Marvel hanno criticato pesantemente
il contenuto della Fase 4, dicendo che non è all’altezza degli
standard elevati creati dalle prime tre fasi.
In un’intervista alla NBC, i Fratelli Russo rispondono
alle critiche rivolte alla Fase 4 e intervengono in difesa del
MCU: “Ecco cosa. L’intera
vita dell’MCU ha visto alti e bassi, ci sarà
naturalmente un flusso e riflusso in merito a come le persone si
sentono al riguardo, in base all’ultimo film uscito. Ma penso che
alla fin fine, sono ancora molto ambiziosi in termini di approccio
alla narrazione. Stanno sperimentando. Stanno cercando nuove forme
di espressione per mantenere il pubblico eccitato e sorpreso.
Sembra che abbiano ancora un codice creativo vitale per processo
che stanno portando avanti, quindi credo che ci sia ancora molta
speranza per ciò che è possibile nel MCU. Non abbiamo perso la fiducia
in loro, questo è certo”.
Mentre i Fratelli
Russo stanno promuovendo il loro nuovo film per Netflix, The Gray Man, ora al cinema e dal 22 luglio
disponibile in piattaforma, la Marvel sta ancora celebrando
l’uscita di Thor:
Love and Thunder, che ha raccolto diverse critiche in
merito al tono del film. Il prossimo film Marvel ad arrivare in sala sarà
Black
Panther: Wakanda Forever.
Sapevamo che sarebbe successo,
eppure vedere una divina del cinema tornare sul set di un franchise
come quello di Fast and Furious 10 fa sempre
un certo effetto.
Helen Mirren è stata fotografata sul set del
film insieme a Vin Diesel, durante le riprese di
una scena. Il personaggio di Mirren è Magdalene Shaw, madre di
Deckard Shaw
(Jason Statham), Owen
G. Shaw (Luke Evans) e
Hattie Shaw (Vanessa Kirby), ed ha esordito
nell’ottavo capitolo del franchise.
Sony Pictures ha annunciato alcune modifiche alla
data di uscita per la sua prossima line-up cinematografica,
posticipando Madame
Web e programmandone ufficialmente un altro per il
2024.
Madame
Web è stato spostato indietro di quasi tre mesi dal 7
luglio al 6 ottobre 2023, mentre il “film Marvel senza titolo” dello studio
uscirà nelle sale il 7 giugno 2024. Si ritiene che questo sia il
misterioso progetto SPUMC che era precedentemente datato per
ottobre 2023 e le speculazioni puntano sul Venom 3 in sviluppo o sul
film Spider-Woman di
Olivia Wilde. Non sembra esserci molta attesa
per Madame Web tra i fan dei
fumetti, ma il film ha messo
insieme un cast davvero impressionante, con
Emma Roberts, Sydney Sweeney, Isabela Merced, Adam Scott e
Celeste O’Connor che si uniscono al ruolo di Dakota Johnson. Ad annunciare gli spostamenti
è stato Eric Davis. Sony moves & announces some movie dates:
A Man Called Otto di e con Tom Hanks e Tom Forster
arriverà il 14 dicembre 2022;
Il biopic su George Foreman di George Tillman Jr. è stato
spostato al 3 marzo 2023;
Lo sci-fi drama 65 prodotto da Sam Raimi è stato spostato dal
14 al 28 aprile 2023;
Lo spin-off di Spider-Man, Madame Webb, è stato spostato dal 7
luglio al 6 ottobre 2023;
Uno spin-off di Spider-Man senza titolo è stato spostato dal 6
ottobre al 7 giugno 2024;
Il thriller supernaturale con Russell Crowe The Pope’s
Exorcist uscirà il 7 aprile 2023;
Il sequel horror Insidious 5 uscirà il 7 luglio
2023.
Ad
Hollywood gira voce che il progetto sia stato effettivamente
sviluppato come un film di squadra con l’eroe chiaroveggente di
Dakota Johnson che condivide i riflettori con
una serie di altri personaggi femminili. Resta da vedere,
ovviamente, se questo accadrà ma le voci che circolano danno
come altamente probabile la realizzazione.
La
produzione del misterioso spin-off di Spider-Man è ora in corso,
con alcune recenti foto dal set che sembrano
suggerire che il film sarà ambientato nei primi anni
’20. S.J. Clarkson (The
Defenders) dirigerà Madame
Web che si baserà su una sceneggiatura degli
sceneggiatori di Morbius Matt Sazama e Burk
Sharpless.
Per celebrare la presenza nelle
sale italiane del film Marvel StudiosThor: Love and Thunder,
Natalie Portman è stata protagonista di un iconico
video musicale e di un servizio fotografico presso il Parco
Archeologico di Ostia Antica.
Per il video musicale, che
vuole essere una celebrazione del women empowerment presente anche
nel film, sono state selezionate 100 musiciste rock: 15
batterie, 19 bassi, 40 chitarre, 18 tastiere e 8 violini del Saint
Louis College of Music, tra le più rinomate realtà didattiche
musicali di eccellenza di respiro europeo. Dirette dal
Direttore Stefano Mastruzzi, insieme nella fantastica location
del Capitolium di Ostia Antica, tempio romano costruito
durante il regno di Adriano (120 d.C.), hanno suonato
l’arrangiamento del brano Sweet Child O’ Mine, uno
dei più grandi successi rock dei Guns N’ Roses protagonista della
colonna sonora del film Marvel Studios Thor: Love and
Thunder.
Inoltre, l’attrice premio Oscar
Natalie Portman è stata protagonista di un iconico servizio
fotografico tra le rovine di Ostia Antica: tra le location scelte
per lo shooting, Il Mosaico delle Terme dei Sette Sapienti, Schola
del Traiano e le Terme del Foro. Durante l’età imperiale, Ostia
Antica fu un importantissimo centro commerciale e portuale e oggi,
insieme a Pompei, è il sito archeologico più grande del pianeta con
un’area di 150 ettari.
Sempre in occasione dell’arrivo del
film nelle sale italiane,
Natalie Portman ha stupito il pubblico e i fan con una
visita a sorpresa al The Space Cinema Moderno di Roma: gli
spettatori hanno accolto con grande entusiasmo l’attrice che li ha
salutati e augurato loro una buona visione.
Inoltre, sempre a Roma,
Natalie Portman ha sorpreso alcuni bambini, bambine e
famiglie del network di Famiglie Arcobaleno e Sport Senza
Frontiere, charity partner di lunga data di Disney Italia. In
particolare, i bambini e le bambine hanno potuto incontrare
l’attrice e porle domande sul film a seguito di una proiezione, in
italiano con sottotitoli in ucraino, a loro dedicata. Oltre alle
Famiglie Arcobaleno, supportate dall’omonima associazione che lotta
per il riconoscimento di ogni tipo di famiglia, l’iniziativa ha
coinvolto anche un gruppo di famiglie ucraine seguite da Sport
Senza Frontiere nel centro estivo Joy for Ukraine, che accoglie 160
persone per promuove l’inclusione sociale attraverso lo sport,
corsi di italiano, counselling psicologico e attività ludico
ricreative.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio
del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel Studios al
Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor
(Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Il regista di Prey, Dan Trachtenberg,
spiega come il nuovo film si collega ai precedenti film del
franchise. Sulla carta questo progetto è il prequel del film del
1987.
Forse i fan rimarranno colpiti
quando The Predator (o un altro membro della
specie del personaggio) affronterà un nuovo avversario umano (che
non è Arnold Schwarzenegger) nel prossimo film di
Hulu Prey,
che vede un cacciatore di alieni atterrare nell’America
precoloniale per incontrare un gruppo di Comanche guerrieri tra cui
la combattente donna Naru (Amber Midthunder).
Prey dà davvero una
nuova svolta alla serie tornando indietro nel tempo per immaginare
un membro della specie di The Predator che
incontra gli umani in un ambiente relativamente primitivo. Questa
sembra una premessa abbastanza semplice, ma in realtà ci sono
alcune idee sbagliate agli occhi del pubblico su ciò che
Prey sta effettivamente cercando di realizzare,
almeno secondo l’opinione del regista del film Dan
Trachtenberg. Parlando con SFX Magazine, Trachtenberg ha
parlato di questi malintesi e ha chiarito come il film si collega
effettivamente al resto della serie Predator:
“Voglio dirlo in modo specifico,
perché penso che ci sia stata una certa confusione su quello che le
persone hanno capito di Prey: nella mia mente, questo non è un film
prequel, non è ‘Raccontiamo l’origine del Predator’. Questo è
semplicemente qualcosa di ambientato prima del film originale di
Predator. Questo film racconta la prima volta che un essere della
razza dei Predator arriva sulla Terra.”
Prey, la trama ufficiale
Ambientato 300 anni fa nella Nazione
Comanche, Prey è la storia di una giovane donna di nome
Naru, guerriera feroce ed estremamente abile. Cresciuta all’ombra
di alcuni dei più leggendari cacciatori che si aggirano per le
Grandi Pianure, Naru intende proteggere la sua gente quando un
pericolo minaccia il suo accampamento. La preda che insegue, e che
infine affronta, si rivela essere un predatore alieno altamente
evoluto con un arsenale tecnologicamente avanzato: ne nasce una
feroce e terrificante resa dei conti tra i due avversari.
Prey è diretto da Dan Trachtenberg, scritto da Patrick
Aison (Jack Ryan, Treadstone) e prodotto da John
Davis (Jungle Cruise, The Predator), Jhane Myers
(Monsters of God) e Marty Ewing (It – Capitolo
due), con Lawrence Gordon (Watchmen), Ben Rosenblatt
(Snowpiercer), James E. Thomas, John C. Thomas e Marc
Toberoff (Fantasy Island) come produttori esecutivi.
ATTENZIONE: Questo articolo
contiene spoiler della serie Ms.
Marvel
Mercoledì 13 è uscita su
Disney+ la sesta e ultima
puntata di Ms. Marvel. La serie
MCU si è conclusa con
un importante colpo di scena che sicuramente avrà un impatto sulle
future linee narrative del franchise.
La serie tratta di Kamala
Khan (Iman
Vellani), una liceale di origini pakistane che vive
nel New Jersey e che è una grande fan degli
Avengers. Travestendosi di Capitan
Marvel per una gara di cosplay, Kamala scopre di
non essere poi così diversa e così lontana dalla sua eroina
preferita. Dopo varie peripezie, nell’ultima puntata viene rivelato
che Kamala/Ms. Marvel è dotata di abilità
speciali in seguito ad una mutazione genetica. Questa
dichiarazione, posta negli ultimi minuti dello show, non può
passare inosservata. Vediamo che conseguenze potrebbe
portare nel Marvel Cinematic
Universe il
finale di stagione di Ms.
Marvel.
Una nuova generazione di
supereroi
A scoprire la mutazione
genetica di Ms. Marvel è Bruno
(Matt Lintz). Ora bisogna capire a che stadio sia
questa variazione del DNA. Va avanti da sempre? È iniziata solo
ora? È stata indotta da qualcuno o da qualcosa? Se così fosse, ciò
confermerebbe la teoria sulla Strega Scarlatta secondo cui i poteri da mutante di
Wanda sono
stati “accesi” dalla Pietra della Mente.
E se l’X-Gene di Kamala si
fosse attivato in età adolescenziale? Qualcosa di simile è già
successo tra i mutanti. D’altronde, la squadra degli X-Men
era composta da adolescenti quando è stata introdotta. I fan
sicuramente si aspettano che nell’MCU gli
X-Men arrivino già adulti, ma potrebbe avere
senso introdurre una squadra di giovani mutanti. Si parla sempre
dei Giovani Vendicatori, ma potrebbero essere gli
X-Men la nuova generazione di supereroi dell’MCU.
Cosa c’entrano i mutanti
nell’MCU?
Sappiamo che l’arrivo degli
X-Men – e dei mutanti in generale – nell’MCU deriva
dall’acquisizione da parte della Disney della
20th Century Fox. Tuttavia, non sono ancora state
date spiegazioni a livello di trama per la comparsa di queste
creature all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel.
Probabilmente, il modo più semplice
per motivare l’arrivo dei mutanti nell’MCU
è dare la colpa allo Snap di
Thanos. L’immenso potere che le Gemme
dell’Infinito sono in grado di generare potrebbe aver portato
anche all’arrivo di creature dal codice genetico alterato, come
appunto Ms. Marvel. Un’altra
possibile spiegazione è legare i mutanti agli esperimenti di
Kree (colui che sta dietro alla genesi degli
Inumani).
I poteri di Ms.
Marvel nei fumetti
Nel
corso di Ms. Marvel, Kamalaha
imparato gradualmente a capire e a gestire i propri poteri.
Tuttavia, per ora la versione live-action dell’eroina non ha ancora
sviluppato le doti specifiche della sua controparte dei
fumetti.
Nella serie, i poteri della ragazza
sono principalmente legati al Bracciale Noor. Ora che
è entrata in gioco la mutazione genetica però, Ms.
Marvel non ha più bisogno del braccialetto e può
finalmente mostrare tutta la forza che caratterizza il mutante nei
fumetti. Speriamo che tutto ciò avvenga al più presto!
Odio e paura nei confronti dei
mutanti
L’arrivo dei mutanti nell’MCU
è sicuramente visto come una minaccia dalla maggior parte dei
personaggi. Generalmente, gli umani hanno orrore di queste
creature, forse perché temono che potrebbero esserci delle
mutazioni nascoste nei loro stessi geni e che queste potrebbero
minacciare la propria salute fisica e mentale.
Il timore è quindi dilagante
nell’MCU:
la Damage Control, preoccupata per l’emergere di bambini
con superpoteri, ha preso di mira
Spider-Man e Ms. Marvel. Tuttavia, questa
paura per gli esseri ”strani” o super-potenti non si addice troppo
ad un mondo in cui i Vendicatori sono visti come
supereroi…
Ulteriori mutazioni
Se dopo Ms. Marvel dovesse davvero arrivare una squadra
di mutanti adolescenti, probabilmente si aprirebbe
nell’MCU la strada per
l’ingresso di altri personaggi dal DNA alterato. Non bisogna però
credere che gli X-Men siano i primi eroi mutanti a comparire
nel franchise.
Oltre a quelli che arriveranno
prossimamente, sembra che ci siano già diversi mutanti che si
muovono clandestinamente nell’MCU. Già con Eternals sono apparsi gli androidi, creature
che per molti sono collegati ai mutanti. Inoltre, come abbiamo
detto sopra, la Strega Scarlatta sembra avere molte cose in comune con
queste creature.
Ms.
Marvel: membro degli Avengers o degli X-Men?
Dato il suo amore per
Capitan Marvel e per i Vendicatori, non sarebbe una sorpresa se Kamala
Khan si unisse agli Avengers.
E se invece il piano dell’MCU fosse di farla entrare
negli X-Men?
È difficile dedurre cosa accadrà
nell’MCU basandosi sui fumetti,
dato che nel Marvel ComicsMs.
Marvel non è un mutante ma
un Inumano. D’altronde, per come viene descritta nello
show, Kamala appare un’outsider, aspetto che la renderebbe
perfetta per la squadra degli X-Men.
Rolling Stone ha
pubblicato un rapporto scottante sulla campagna online
#ReleaseTheSnyderCut. La scoperta sorprendente è che circa il
13% degli account che hanno preso parte alla campagna dedicata alla
Zack Snyder’s Justice League sono falsi, il
che rappresenta un aumento considerevole rispetto al 3-5% di
account falsi standard per qualsiasi altro argomento di tendenza, e
suggerisce che potrebbe esserci stata una manipolazione forzata che
alla fine ha portato ad anni di incessanti molestie online da parte
dei detrattori di Zack Snyder o del suo
lavoro.
Tuttavia, ancora più dannose sono
alcune rivelazioni sul controverso regista che dipingono un quadro
notevolmente diverso da quello che siamo stati portati a credere, e
potrebbero potenzialmente suggerire il suo coinvolgimento in alcuni
degli attacchi più mirati. C’è molto di cui discutere, quindi
analizziamo insieme nel dettaglio i segreti dietro alla campagna
#ReleaseTheSnyderCut.
Zack Snyder avrebbe minacciato di
rovinare la carriera di Geoff Johns e Jon Berg
In seguito all’annuncio
della sua director’s cut della Justice League nel 2020,
Snyder sarebbe stato deciso a rimuovere i nomi di
due produttori del film – Geoff Johns e
Jon Berg – che riteneva avessero influito
negativamente sulla sua perdita del controllo creativo della DC
Films.
Secondo il rapporto, è arrivato
persino a minacciare un dirigente del reparto di post-produzione
dello studio, dicendo: “Geoff e Jon stanno mettendo mano sul
mio montaggio. Ora li distruggerò sui social media“.
Almeno il 13% degli account di
#ReleaseTheSnyderCut erano falsi
Sono trapelati due rapporti
distinti commissionati da WarnerMedia, secondo i
quali almeno il 13% degli account di
#ReleaseTheSnyderCut erano falsi.
Si tratta di un aumento drastico
rispetto al 3%-5% di account falsi che gli esperti informatici
trovano di solito su qualsiasi argomento di tendenza. Anche
Q5id e Graphika hanno
identificato l’attività sospetta in modo indipendente, mentre
un’altra società, la Alethea Group, ha scoperto
che forsnydercut.com era stato registrato da una
persona che gestiva un’agenzia pubblicitaria che prometteva di
portare “traffico Avatar istantaneo ed economico al vostro sito
web“.
Gli studios rivali sono rimasti
perplessi da questo tipo di intervento per mesi, ma dopo l’uscita
del film è diventato chiaro che qualcosa non quadrava. Un dirigente
del marketing digitale ha spiegato il bizzarro fenomeno: “Basta
guardare il calo: [quell’hashtag era] in tendenza con un
milione di tweet al giorno per quando volevano rilasciare la
Snyder Cut. Ed è sceso a 40.000 in pochi giorni. Non si è mai
visto un calo del genere in modo organico”. Invece, secondo il
dirigente, si tratta di un classico esempio di “reclutamento
per avviare un movimento“.
Zack Snyder sospettato di essere
coinvolto nella manipolazione
Una rivelazione ancora più
scioccante è che molte delle venti persone con cui Rolling Stone ha
parlato sospettano che sia stato Snyder stesso a
lasciarsi coinvolgere nella campagna
#ReleaseTheSnyderCut e che ne abbia manipolato gli eventi,
potenzialmente anche finanziandola.
Snyder scarica la
colpa sulla Warner Bros. e sostiene che lo studio
stava “cercando di sfruttare la mia base di fan per aumentare
gli abbonamenti al loro nuovo servizio di streaming“. Sebbene
Rolling Stone non accusi Snyder di esserne stato
totalmente coinvotlo, sembra suggerire che probabilmente sapeva più
di quanto non abbia lasciato intendere, e una delle sue fonti ha
dipinto un quadro piuttosto negativo del regista: “Zack era
come un Lex Luthor che portava
scompiglio“.
Le minacce di violenza hanno
spinto la Warner Bros. ad agire
Quando una foto delle teste
decapitate di Geoff Johns, del presidente della DC
Films Walter Hamada e dell’ex presidente del
Warner Bros. Pictures Group Toby Emmerich è
diventata virale sui social media, WarnerMedia ha preso
provvedimenti e si è rivolta a una società di cybersicurezza per
analizzare la crescente quantità di trolling.
Il loro rapporto si concludeva
così: “Dopo aver analizzato le conversazioni online sull’uscita
del
film di Snyder, in particolare gli hashtag ‘#ReleaseTheSnyderCut‘
e ‘RestoreTheSnyderVerse’ su Facebook, Twitter e Instagram,
[gli analisti] hanno rilevato un aumento dell’attività negativa
creata da autori sia reali che falsi“.
Una comunità identificata era
composta da autori veri e falsi che diffondevano contenuti negativi
su WarnerMedia per non aver ripristinato lo
“SnyderVerse”. Inoltre, all’interno della scansione degli autori su
Twitter, Facebook e Instagram sono stati identificati tre leader
principali, uno per ogni piattaforma. Questi leader hanno ricevuto
la maggior quantità di engagement e hanno ottenuto molti follower,
il che ha dato loro la possibilità di influenzare l’opinione
pubblica.
Rolling Stone ha
svolto ricerche indipendenti sulla questione, chiedendo ad altre
tre società di cybersecurity e social media intelligence di
indagare. L’analisi di Q5id ha rilevato che
“non c’è dubbio che i bot fossero coinvolti“, e
Becky Wanta, CIO e CTO, ha spiegato: “Ci sono
alcuni schemi tipici dei bot e che abbiamo visto in questo caso.
Arrivano quasi contemporaneamente e in gran numero. E molte volte
l’origine di migliaia o addirittura milioni di messaggi può essere
ricondotta a un’unica fonte o due. A volte possono essere
ricondotti a server insoliti in paesi remoti. E il loro contenuto
sarà esattamente simile“.
Zack Snyder avrebbe ingaggiato una
società di marketing digitale per aumentare il coinvolgimento dei
fan di Batman v Superman in seguito a recensioni negative
Una fonte sostiene che, in
seguito all’accoglienza negativa da parte della critica di Batman v Superman: Dawn of Justice nel 2016,
Snyder abbia assunto una società di marketing
digitale per aumentare il coinvolgimento dei fan. Pur avendo
guadagnato 874 milioni di dollari a livello globale, il film è
stato considerato una delle più grandi delusioni dell’anno e ha
sostanzialmente fatto deragliare l’universo cinematografico della
DC prima ancora di iniziare.
Snyder ha mostrato
la sua prima versione di Justice League ai dirigenti della WB
quasi esattamente un anno dopo, all’inizio del 2017, ed è stato
accolto da una risposta tiepida, con Kevin
Tsujihara e i presenti che l’hanno giudicato un
“disastro” contorto e un “fallimento totale“. Di
lì a poco avrebbero cercato Joss Whedon come
sceneggiatore e consulente.
Zack Snyder è stato umiliato con
la nuova aggiunta di Joss Whedon
Nove giorni dopo,
Snyder ha proiettato un altro montaggio che
superava ancora le due ore. Whedon fornì le sue
note, ma Snyder non fu molto ricettivo. Nel marzo
dello stesso anno, Snyder ha vissuto una tragedia inimmaginabile
quando la figlia ventenne si è suicidata, ma ha continuato a
lavorare al film. Lo studio, nel frattempo, ha deciso di far
intervenire Whedon per cercare di alleggerire il tono del film.
Poi, a maggio,
Snyder ha proiettato la sua versione finale per i
responsabili dello studio, con una durata ragionevole di 2 ore e 18
minuti, ma anche questa è stata accolta negativamente, con una
fonte che ha affermato che era “inguardabile” e “priva di gioia”.
Dopo quella disastrosa proiezione, Snyder ha annunciato che avrebbe
abbandonato il progetto e, contemporaneamente, la morte di sua
figlia.
Justice League di Whedon è uscito a novembre
e, come prevedibile, ha ricevuto una risposta negativa da parte
della critica e dei fan. Con l’uscita della Snyder Cut, la Warner Bros. stava già
guardando al futuro e aveva già in mente di sostituire sia
Ben Affleck che Henry Cavill.
Zack Snyder ha rubato gli hard
disk dalla Warner Bros.
Secondo il rapporto,
Snyder ha mandato uno dei suoi montatori alla
Warner Bros. per recuperare gli hard disk che contenevano le sue
riprese di Justice League. Poiché si trattava di
proprietà dello studio, gli hanno chiesto di restituire gli hard
disk, ma lui si è rifiutato.
Il regista sostiene di essere
obbligato per contratto a recuperare tutti i file collegati al film
e di non essere stato interpellato. La sicurezza è stata informata
della questione, ma non è stato preso alcun provvedimento poiché il
film era già uscito e nessuno pensava che avrebbe cercato di
mettere insieme un montaggio alternativo.
Mentre la campagna
#ReleaseTheSnyderCut
attirava sempre di più l’attenzione, con attacchi ai dirigenti e ai
critici che si aggravavano di giorno in giorno, le persone estranee
a questo fenomeno hanno iniziato a chiedersi chi esattamente stesse
finanziando alcune delle trovate pubblicitarie di più alto profilo,
tra cui un annuncio a Times Square (del valore di oltre 50.000
dollari) e un aereo che sorvolava il San Diego Comic-Con con uno
striscione personalizzato. Invece di richiamare i suoi sostenitori,
Snyder ha solo aggiunto benzina al fuoco postando una foto di
contenitori di pellicola con il titolo dell’allora famosa
director’s cut.
Gli addetti ai lavori sono rimasti
sconvolti dalla sua ultima trovata: “Si è rifiutato di
restituire gli hard disk, che erano di proprietà dello studio.
Questa è stata solo un’altra stronzata orchestrata da Zack“.
Forsnydercut.com è
stato uno dei suoi più accesi sostenitori, lanciando il famigerato
hashtag, ma non è chiaro chi ci fosse effettivamente dietro il
sito. Da allora si è scoperto che il film era registrato a nome di
un uomo di nome Xavier Lannes che, secondo LinkedIn, era il
titolare di una società di pubblicità digitale con sede a Los
Angeles chiamata MyAdGency, che prometteva di portare “traffico
istantaneo ed economico di Avatar al vostro sito web“.
L’azienda è ora scomparsa.
Zack Snyder ha ricevuto 60 milioni
di dollari per finire la sua director’s cut e ha girato
segretamente scene durante la pandemia
Il nuovo amministratore
delegato della WarnerMedia Jason Kilar e il
dirigente della HBO Max Bob Greenblatt sono stati
coloro he hanno dato il via libera alla Snyder Cut e sembra che Snyder li abbia
leggermente ingannati affermando che non sarebbero state necessarie
nuove riprese. Tuttavia, la sua versione non era affatto vicina al
completamento e lo studio ha finito per dare a Snyder 60 milioni di
dollari aggiuntivi per completare la post-produzione e l’ampio
lavoro sugli effetti speciali, una cifra molto più alta rispetto ai
20-30 milioni di dollari di cui si vociferava.
Snyder ha anche
girato delle scene nel suo giardino durante l’apice della pandemia,
a quanto pare senza rispettare i protocolli COVID o le linee guida
del sindacato. Snyder ha confermato le due
riprese, ma afferma di aver seguito i protocolli e sostiene che una
delle riprese è stata autorizzata dallo studio. Ha inoltre
richiesto allo studio altri 13 milioni di dollari, che non facevano
parte dell’accordo, dal momento che non avrebbe dovuto girare alcun
filmato extra.
Zack Snyder e Ray Fisher
potrebbero aver lavorato insieme
Le cose sono andate di male
in peggio per la Warner Bros. durante la campagna
#ReleaseTheSnyderCut, quando sono emerse accuse schiaccianti
contro Joss Whedon e una delle star del film, Ray Fisher, ha
iniziato a inveire pesantemente contro i produttori Geoff Johns e
Jon Berg.
Secondo l’articolo, “quasi
tutti gli addetti ai lavori intervistati da Rolling Stone affermano
di ritenere che Fisher e Snyder lavorassero inseme, sulla base dei
tweet di Fisher che arrivano direttamente sulla scia delle
richieste dietro le quinte di Snyder”. Snyder definisce
l’accusa “totalmente falsa”; Fisher ha rifiutato un commento a
Rolling Stone. Per quanto riguarda le accuse di razzismo mosse da
Fisher, un’indagine esterna non ha trovato “alcun supporto
credibile” all’esistenza di animosità razziale e ha scagionato Toby
Emmerich, Jon Berg e Geoff Johns da qualsiasi accusa di ingiustizia
razziale.
Martian Manhunter non avrebbe mai
dovuto essere nel film
Martian
Manhunter non avrebbe dovuto essere presente in Justice League di Zack Snyder
e la sua inclusione ha lasciato lo studio completamente spiazzato
perché non era presente nella sceneggiatura. Inoltre, ha
interferito con i piani dello studio di utilizzarlo in un progetto
separato e non volevano che il personaggio fosse sprecato in due
scene a caso. Secondo quanto riferito, Snyder
avrebbe minacciato di cancellare altre riprese dal film se non
avesse avuto la meglio, nello stesso momento in cui Ray
Fisher ha alzato i toni su Walter Hamada,
che era il principale oppositore di Snyder e che
aveva chiesto la rimozione di Martian
Manhunter.
Hamada è stato
anche assolto da qualsiasi illecito durante l’indagine esterna e
stava lavorando in un’altra filiale della WM
quando è uscito Justice League, quindi le affermazioni di
Fisher erano prive di fondamento. Jason Kilar ha
scavalcato il team e ha permesso la presenza di Martian
Manhunter, cosa che ha fatto arrabbiare molti addetti ai
lavori. A Snyder sono stati concessi altri 13 milioni di dollari
per terminare il film, portando la produzione a 73 milioni di
dollari. I costi di marketing hanno portato il film a superare i
100 milioni di dollari.
Secondo Samba TV, 1,8 milioni di
famiglie americane hanno guardato almeno i primi cinque minuti del
film.. Tuttavia, solo un terzo ha terminato il film in una sola
seduta e, alla fine della prima settimana, è stato visto solo da
2,2 milioni di famiglie, con solo il 36% che lo ha terminato in una
sola seduta. Circa 4 milioni di famiglie statunitensi lo hanno
visto dopo quasi 40 giorni. Si ritiene che sia l’ottavo film più
trasmesso in streaming del 2021, ma è ben lontano dal successo che
alcuni dei suoi più accesi sostenitori avevano previsto.
Il regista di Godzilla vs Kong
Adam Wingard avrebbe chiesto a Zack Snyder di dire ai suoi fan di
smettere di bombardare le recensioni del suo film, ma Snyder non ha
fatto nulla
Johanna
Fuentes e Tatiana Siegel hanno attirato
l’ira dei sostenitori di SnyderCut all’inizio del 2021, e Snyder ha
persino detto a quest’ultima di modificare una storia sull’ingaggio
di Kiersey Clemons in The
Flash: “Ti sto solo dicendo cosa faranno i fan.
Fidatevi di me, sono molto, molto, molto violenti“. Quando il
giornalista ha rifiutato, i suoi fan sono stati pronti ad
attaccare.
Godzilla vs. Kong di Adam
Wingard è stato una delle tante vittime del movimento
Snyder Cut, con i sostenitori che hanno bombardato
il film sul MonsterVerse a causa della sua vicinanza con Justice League di Zack
Snyder. Secondo quanto riferito, Wingard avrebbe persino
contattato Snyder per chiedergli di porre freno alla carica
violenta dei suoi seguaci, ma lui ha rifiutato. Afferma che non è
stata fatta alcuna richiesta e osserva timidamente: “Inoltre,
non controllo i miei fan. Hanno la loro volontà e le loro opinioni;
mi date davvero troppo credito“. Wingard ha rifiutato
ulteriori commenti.
La Warner Bros. è
riuscita a esercitare pressioni su IMDb per eliminare gli autori
delle recensioni di Godzilla vs Kong. Le cose
hanno preso un’altra piega quando la folla ha preso di mira
The Suicide Squad di James
Gunn, una mossa che sembra aver costretto
Snyder a rilasciare una dichiarazione,
riconoscendo finalmente la natura tossica della sua fanbase. Sia
Godzilla vs. Kong che The Suicide
Squad hanno finito per superare ampiamente Justice League di Zack Snyder
su HBO Max, con il primo che si è anche classificato come l’ottavo
film di maggior incasso del 2021 al botteghino.
Zack
Snyder è passato a Netflix, dopo aver ultimato Army of the Dead l’anno scorso, e sta
attualmente lavorando al progetto in due parti dal titolo
Rebel Moon, dove Ray Fisher
interpreta un combattente della resistenza chiamato Blood
Axe. La Warner Bros. non ha piani futuri
per la DC con nessuno dei due.
Walter Hamada, che
ha sostenuto The Batman di Matt Reeves,
dovrebbe rimanere a bordo, così come Geoff Johns,
che è dietro a Stargirl di The CW, e Jon
Berg, che è nelle prime fasi di sviluppo di una serie di
progetti DC non annunciati.
La dichiarazione di Zack
Snyder
In una dichiarazione finale
rilasciata su Rolling Stone, il regista ha affermato: “Come
artista è stato appagante poter finalmente vedere realizzata la mia
visione della Justice League dopo un periodo così difficile della
mia vita e che sia stata accolta così bene. Sono grato sia alla
community che alla Warner Bros. per aver permesso che ciò
accadesse. Soffermarsi sulla negatività e sulle voci non serve a
nessuno“.
Un disastroso precedente
Resta da vedere se questa
saga continuerà o se la Warner Bros. preferisce
che tutto questo trovi una sua naturale conclusione,
indipendentemente dalla potenziale colpevolezza di
Snyder.
In ogni caso, la manipolazione
dilagante dei social media è preoccupante non solo per Hollywood,
ma per il mondo in generale. Wanta di
Q5id avverte: “Questa è la mia preoccupazione
per la manipolazione che sta avvenendo all’interno di queste
campagne tossiche, come
#ReleaseTheSnyderCut, con conseguenze che portano al
condizionamento del tribunale dell’opinione pubblica. Bisogna
affrontarlo, perché peggiorerà prima di migliorare“.
Con il Manifesto
“Per una democrazia della cultura e dell’impresa
cinematografica” nasce RCI – Rete Cinema
indipendente: un gruppo nutrito che da oltre un anno si
confronta sulle anomalie del nostro sistema cine-televisivo e che
ha deciso di unirsi. Come recita il Manifesto: “RCI non è un
movimento, non è una associazione costituita, ma vuole
promuovere una costituente per rifondare l’intero
sistema audiovisivo contratto ed esausto, una massa
critica che sostenga e renda audace anche l’azione delle singole
associazioni d’appartenenza”.
Sono infatti centinaia e da tutta
Italia i produttori, registi, autori, distributori,
esercenti, operatori del settore, firmatari nominali di
questo documento trasversale al comparto e alle stesse associazioni
di categoria cui molti appartengono: Un luogo – recita ancora il
manifesto- in cui i problemi e le possibili soluzioni sono e
pretendono di essere affrontati nella complessità e
sistematicità che dovrebbero informare tutte le analisi e
le proposte degli operatori del settore come pure le istituzioni e
i ministeri di competenza”.
Convinti che “l’eccezione culturale
su cui si fonda il sostegno al nostro settore sia la pietra
angolare su cui modellare il futuro dell’audiovisivo”, RCI punta i
riflettori anche sui diritti del pubblico e dello
spettatore: non utenti ma fruitori, con gusti, cultura,
curiosità diverse che non possono essere ingabbiati in un
algoritmo. RCI non si accontenta di opinioni e
opinionisti circa le motivazioni di un pubblico definito distratto,
disaffezionato, stanco della mediocre qualità delle opere, ma pone
la domanda, anche alle istituzioni, su quale sia il cinema,
italiano in primis, che effettivamente arriva allo spettatore,
convinti che la “(…)sua distribuzione e fruizione vada altrettanto
democraticamente sostenuta e difesa, oltre che diffusa senza limiti
d’età, di classe sociale, di accesso, di scelta, senza che
anch’essa sia etero-diretta , indirizzata da lobby (…)”
RCI – Rete Cinema
indipendente non vuole compilare l’ennesimo cahier de
doléances ma puntare i riflettori su aspetti nevralgici e
soluzioni attuabili, frutto di analisi approfondite e
confronti su temi che investono l’intera filiera cinematografica.
Tra i primi punti: il tax credit che, da
opportunità a difesa e tutela dell’identità culturale delle opere,
è diventato agente della distorsione del mercato audiovisivo; il
ripristino del tax credit esterno; la revisione
oculata della Legge 2016, con particolare attenzione al
tema delle distribuzione; la corretta attribuzione
della definizione e del sostegno alle imprese
indipendenti.
Questioni imprescindibili e
soluzioni improrogabili secondo RCI, che non dimentica certo
il tema OTT e piattaforme ed il loro rapporto con
le imprese indipendenti, o il forte allarme che
proviene dai territori in tema di FILM FUND: molti infatti i
segnali di pericolosa deriva che talune Regioni sembrano aver
imboccato, nel segno della mera promozione turistica attraverso
l’audiovisivo.
Tanti temi? No – risponde
RCI – è solo uno: il sistema audiovisivo, la
complessità del quale è giunta l’ora di affrontare, convinti che,
la forte crisi di tutto il comparto
cinematografico e audiovisivo scaturita dalla pandemia,
stia tramutandosi in un pericoloso alibi per l’attuazione
di misure dal forte sapore antidemocratico”.
Il Manifesto Di Rete Cinema
Indipendente – Per una democrazia della cultura e dell’impresa
cinematografica.
Siamo in tanti, siamo diversi,
apparteniamo ad associazioni diverse, facciamo professioni diverse
e abbiamo spesso istanze diverse, ma siamo una Rete che non intende
derogare al principio democratico che la cultura è di tutti e per
tutti, che la sua produzione deve essere democraticamente tutelata
e non etero-diretta.
E la sua distribuzione e fruizione
vada altrettanto democraticamente sostenuta e difesa, oltre che
diffusa senza limiti d’età, di classe sociale, di accesso, di
scelta, senza che anch’essa sia etero-diretta, indirizzata da lobby
travestite da paladini del libero mercato. Lobby che invece
agiscono per orientare il mercato, costringerlo, soffocarlo,
facendo leva su pressioni che il legislatore stesso accoglie troppo
spesso come uniche analisi realistiche, come previsioni oculate,
lungimiranti e che, pertanto, finiscono per costituire l’unica
fonte da cui recepire indicazioni per elaborare nuove misure o
correttivi. Ma tutti pensiamo convintamente che l’eccezione
culturale su cui si fonda il sostegno al nostro settore sia la
pietra angolare su cui modellare il futuro dell’audiovisivo.
Il cinema è cultura ed è parte
importante della cultura del nostro paese: cultura locale,
nazionale ed internazionale insieme. Una cultura che produce
contenuti svariatissimi e vitali, dall’intrattenimento alla
sperimentazione, dall’opera autoriale ai generi in tutte le sue
declinazioni.E sono altrettanto svariate e numerose le imprese
indipendenti che questi contenuti producono, distribuiscono,
promuovono, allevando e sostenendo generazioni di professionisti,
di autori, registi, produttori e maestranze, esercenti, operatori
culturali. Imprese veramente indipendenti nel senso proprio ed
etimologico del termine, che costituiscono in Italia il tessuto
sociale, imprenditoriale e occupazionale dell’intero settore.
Sono le micro, piccole e medie
imprese gli incubatori naturali di nuove idee ma anche i
conservatori attenti della storia cinematografica italiana. Una
storia che è “eccezione” culturale e imprenditoriale, frutto e
insieme seme di una unicità che va compresa ed enfatizzata
innanzitutto qui oltre che in Europa, prima che tale definizione
perda il suo valore semantico e si cristallizzi in un luogo
comune.
Rete Cinema Indipendente non è un
movimento, non è una associazione costituita, ma vuole promuovere
una costituente per rifondare l’intero sistema audiovisivo
contratto ed esausto, una massa critica che sostenga e renda audace
anche l’azione delle singole associazioni d’appartenenza.
RCI è il luogo privilegiato,
inclusivo eppure esclusivo, dove centinaia di professionisti si
sono sentiti e si sentono liberi di esprimere ciò che in ambienti
“istituzionali” e associativi potrebbe apparire “sconveniente”,
“impopolare” e persino, in certi contesti, “superato”. Un luogo in
cui i problemi e le possibili soluzioni sono e pretendono di essere
affrontati nella complessità e sistematicità che dovrebbero
informare tutte le analisi e le proposte degli operatori del
settore come pure le istituzioni e i ministeri di competenza.
L’intera catena dei soggetti e dei
processi va compresa e indagata, qualora, come adesso, si debba o
si voglia agire su aggiornamenti, riforme, misure di sostegno: dal
cosiddetto problema della creatività stantia e omologata alla non
competitività internazionale del nostro prodotto, dal sistema dei
contributi ministeriali all’accesso al credito, dalla “vetustà”
della cosiddetta Legge 2016 alla ridefinizione di film d’essais,
dal “problema” delle windows alla crisi delle sale, dall’emersione
di giovani talenti alla tutela dei professionisti affermati.
RCI ritiene che la forte crisi di
tutto il comparto cinematografico e audiovisivo scaturita dalla
pandemia stia tramutandosi in un pericoloso alibi per l’attuazione
di misure dal forte sapore antidemocratico, dettate da una reale
emergenza, ma frutto di una pericolosa tendenza centralizzante e
omologante, che mira ad azzerare le diversità, ad annullare il
libero accesso al mercato, la naturale competitività e crescita
delle imprese, investendo nel processo anche le istituzioni
territoriali, dalle Filmcommission agli assessorati in cui queste
sono incardinate.
Rete Cinema Indipendente, intende
quindi mettere al centro del dibattito pubblico il disagio che vive
il settore del cinema e degli audiovisivi nazionale, favorendo la
coesione sociale tra tutti gli operatori indipendenti e tutte le
associazioni di categoria e sindacati che operano a favore degli
autori, dei creatori di contenuti, dei lavoratori e delle imprese
cinematografiche indipendenti dell’intera filiera.
Arriva in prima tv
assoluta il film Sky Original Naked
Singularity, mercoledì 20 luglio in esclusiva alle 21.15 su
Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on
demand. Un thriller coinvolgente, basato
sull’omonimo romanzo di Sergio De La Pava, che vede il debutto alla
regia di Chase Palmer (già sceneggiatore di IT) e ha come
protagonista
John Boyega, il Finn della saga di Star
Wars, nei panni di un avvocato coinvolto in una rapina ad
alto rischio. Con lui nel film anche con Olivia Cooke (Ready
Player One), Ed Skrein
(Deadpool) e Bill Skarsgård
(It).
La trama del film
Casi è un giovane e promettente avvocato d’ufficio, ma suo
idealismo inizia a vacillare a causa delle ingiustizie generate
dallo stesso sistema giudiziario. In crisi con tutto ciò in cui ha
sempre creduto, si ritrova suo malgrado implicato in una rapina che
coinvolge un SUV sequestrato, contenente eroina per un valore di
milioni di dollari.
Oggi, al Prime Video Presents Italia 2022,
tenutosi a Roma, Prime Video ha annunciato oltre
15 nuove produzioni e acquisizioni italiane, tra cui serie, show,
film e documentari, offrendo varie anticipazioni sugli Original
locali già annunciati. Inoltre, sono stati svelati i talent
sportivi che si uniranno alla rosa dei commentatori della UEFA
Champions League per la stagione 2022/2023.
Gli annunci di rinnovi di stagione e
nuove produzioni Original prodotte in Italia includono
LOL Xmas Special: Chi ride è fuori,Dinner Club Stagione 2, Prova Prova Sa
Sa, Me Contro Te – La Famiglia Reale, una
serie e un film con il comico amato dai fan Lillo
Petrolo, un nuovo film con Diego Abatantuono, un documentario con
l’artista musicale Mahmood, un documentario sulla
leggenda del basket Kobe Bryant, un nuovo film con Maccio
Capatonda e una serie di comedy special. Un ricco slate
che segna l’intensificarsi dell’impegno di Prime Video e i
crescenti investimenti in produzioni italiane di alta qualità,
lavorando a stretto contatto con l’industria ed i creativi
italiani.
“Oggi abbiamo presentato una
serie di progetti eccezionali che sottolineano la forza del nostro
impegno nei confronti del pubblico italiano, offrendo la più ampia
e migliore selezione di contenuti che si possa trovare”, ha
affermato Marco Azzani, Country Director, Prime
Video Italia. “Questi entusiasmanti annunci su Original,
Exclusive e live sport evidenziano il nostro impegno crescente e
continuo verso l’industria audiovisiva italiana, nonché il nostro
obiettivo di diventare l’hub di intrattenimento di riferimento per
i nostri spettatori in Italia, offrendo un’ampia gamma di contenuti
che non solo raggiunga tutti i nostri clienti e incontri le loro
passioni, ma che possa attrarre anche nuovi stakeholder, che vedono
nel nostro servizio di streaming un’opportunità di
crescita”.
“Siamo davvero entusiasti dei
nostri Originals in Italia”, ha affermato Georgia Brown,
Head of European Originals, Amazon Studios. “Il nostro team
italiano, guidato da Nicole Morganti, lavora costantemente per
offrire agli spettatori gli show e i film che amano e, grazie
alla collaborazione con alcune delle più innovative case di
produzione locali e con i migliori talenti creativi siamo certi di
poterlo fare. Non vediamo l’ora che il nostro pubblico scopra tutte
le novità in arrivo e siamo entusiasti di lavorare con alcuni dei
talenti emergenti più promettenti dentro e fuori dallo
schermo”.
Con oltre 15 nuove produzioni
italiane che si uniscono alla ricca offerta di serie, show, film e
documentari locali e globali, oltre allo sport in diretta, un’ampia
rosa di canali e lo store con i titoli più recenti disponibili per
il noleggio e l’acquisto, Prime Video dimostra di essere l’hub di
intrattenimento di riferimento per gli spettatori italiani,
offrendo un’ampia scelta con i migliori contenuti e un’esperienza
di visione innovativa e unica.
L’evento ha visto la partecipazione
di artisti e talenti italiani di primo piano, tra cui
Fedez, Lillo, Frank Matano, Maccio Capatonda, Maria Di
Biase, Aurora Leone, Kim Rossi Stuart, Anna Foglietta, Gianmarco
Tognazzi, Carlotta Antonelli, Leonardo Lodi, Luigi Lo Cascio, i Me
Contro Te Sofia Scalia e Luigi Calagna, Fabio Balsamo, Ciro
Priello, Salvatore Esposito, Gianluca Leuzzi, Gianluca Tavarelli,
Ezequiel Iván Lavezzi e Alessandro
Nesta.
Nel corso dell’evento,
Nicole Morganti, head of Italian Originals, Amazon
Studios, ha annunciato una serie di novità sulle produzioni
Original locali tra cui:
LOL Xmas Special: Chi ride è fuori, lo
speciale natalizio di LOL: Chi ride è fuori che chiama a raccolta,
per una puntata unica, sette tra i protagonisti più amati delle
prime due edizioni, che rivivranno l’esperienza del comedy-show in
un’atmosfera tutta natalizia. Fedez torna nel suo ruolo di co-host
e giudice, osservando dalla control-room i concorrenti Mara
Maionchi, Frank Matano, Maria Di Biase, Angelo Pintus, Michela
Giraud, Mago Forest e Lillo Petrolo nel teatro addobbato a festa.
Per l’edizione natalizia valgono quindi le stesse regole di LOL:
Chi ride è fuori, ma l’esperimento durerà 4 ore: il primo comico
che riderà riceverà prima il cartellino giallo dell’ammonizione e
poi quello rosso dell’espulsione dal gioco. Ad aggiudicarsi il
montepremi finale di 100.000 euro, da devolvere a un ente benefico
a scelta del vincitore, chi riuscirà a non ridere fino alla fine.
Prodotto da Endemol Shine Italy per Amazon Studios, LOL Xmas
Special: Chi ride è fuori sarà disponibile in esclusiva su Prime
Video in più di 240 Paesi e territori nel mondo a Natale 2022.
Il cooking travelogue Dinner Club torna per la
seconda stagione con lo Chef stellato Carlo Cracco in viaggio per
l’Italia assieme a quattro compagni speciali, gli attori Antonio
Albanese, Paola Cortellesi, Marco Giallini e Luca Zingaretti, alla
scoperta delle ricette e dei tesori più nascosti del nostro Paese.
Mete di questo nuovo viaggio sono la Sila in Calabria, la Romagna,
il Sud Tirolo e la Sicilia. Una volta rientrati al Dinner Club si
uniranno a cena con le 2 socie onorarie Sabrina Ferilli e Luciana
Littizzetto regalandoci 6 puntate piene di rivelazioni, buona
cucina e tante risate. Dinner Club è scritto da Magda Geronimo,
Alessandro Saitta e Ugo Ripamonti. La regia è di Riccardo Struchil
e Caterina Pollini. La seconda stagione di Dinner Club sarà
disponibile in esclusiva su Prime Video nel 2023.
Me Contro Te – La Famiglia Reale con Luigi
Calagna e Sofia Scalia pronti per una nuova avventura: vivere un
breve periodo in un palazzo reale con una famiglia nobile per
apprenderne le abitudini, la cultura e le tradizioni. Durante il
soggiorno impareranno le buone maniere grazie a Madame Cornelia,
l’arcigna e severa governante, e Bruno, il simpatico e bonario
maggiordomo di famiglia e tuttofare della casa. Assieme a loro i
tre nipoti della regina: i gemelli Divina e Tronaldo, abituati alla
vita agiata e borghese di corte ed Emma, ribelle e insofferente a
tutto ciò che è etichetta, buone maniere e tradizione. Alla fine, i
ragazzi scoprono il vero motivo della loro permanenza nella reggia:
la regina li ha voluti lì per far conoscere ai nipoti la semplicità
e la genuinità della vita di due persone normali. Prodotto da
Colorado Film Production, Warner Bros., e Me Contro Te, la serie
sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dal 30 settembre
2022.
Sono Lillo, una nuova serie con protagonista
Lillo Petrolo alle prese con le conseguenze del suo successo.
Lillo, infatti, da quando ha creato il personaggio di Posaman ha
ottenuto una fama immediata e ora tutti lo vogliono. Non potrebbe
andare meglio, ma si sa, non è tutto oro quello che luccica. Sua
moglie Marzia, dopo lunghi anni di matrimonio, decide di lasciarlo.
Il motivo? Proprio Posaman! O meglio, il fatto che Lillo si sia
talmente immedesimato nel personaggio da non prendersi mai sul
serio. Deciso a riconquistare Marzia, Lillo si imbarcherà in
un’avventura piena di situazioni grottesche e surreali nella quale
troverà la cosa più importante di tutte: se stesso. Assieme a
Lillo, nel cast troviamo anche Pietro Sermonti, Paolo Calabresi,
Corrado e Caterina Guzzanti, Cristiano Caccamo, e Maccio Capatonda.
Sono Lillo è prodotto da Lucky Red, diretto da Eros
Puglielli e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video nel
2023.
Prova Prova Sa Sa, un comedy show incentrato
sull’improvvisazione e sull’intrattenimento tutto da ridere con
Frank Matano alla conduzione ed un cast fisso formato da 4 comici
eccezionali: Maccio Capatonda, Maria Di Biase, Edoardo Ferrario e
Aurora Leone. In ogni puntata i quattro comici devono esibirsi in
una serie di sketch e challenge improvvisate talvolta decise dal
conduttore, altre volte basate sui suggerimenti del pubblico in
studio. Alcuni di questi sketch sono individuali, altri prevedono
il coinvolgimento di due o più comici. In ogni episodio, inoltre,
c’è un guest che irrompe nel programma e si mette in gioco
improvvisando insieme al cast. Tra gli ospiti: Francesco Mandelli,
Corrado Nuzzo, Valeria Angione, e il duo comico I Soldi Spicci.
Prova Prova Sa Sa è prodotto da Endemol Shine Italy ed è basato su
“Whose Line Is It Anyway?”, format di successo e pluripremiato
creato da Dan Patterson e Mark Leveson per Hat Trick Productions.
Lo show sarà disponibile in esclusiva su Prime Video nel 2022.
Mahmood – Ja ti la Crediasa Crasa, il
documentario che segue il cantautore lungo tutto il suo tour
europeo, racconta la storia di uno degli artisti italiani più
amati. Il film esplora le relazioni più intime di Mahmood con le
persone che hanno lasciato un segno nella sua vita personale: la
famiglia, da sempre presente e suo punto di riferimento, gli amici,
i collaboratori. Un viaggio interiore che ha la musica come colonna
portante e dove l’amore e l’assenza trovano il loro modo di
coesistere. Mahmood – Ja ti la Crediasa Crasa è diretto da Giorgio
Testi, scritto da Virginia W. Ricci e prodotto da Red Carpet e sarà
disponibile prossimamente in esclusiva su Prime Video.
Improvvisamente Natale, un family comedy con
Diego Abatantuono. Il film racconta la storia di Chiara, 8 anni,
che ogni anno non vede l’ora sia Natale per rivedere l’adorato
nonno Lorenzo (Diego Abatantuono), proprietario del delizioso
albergo d’alta montagna che ospita i festeggiamenti della famiglia.
Quest’anno, però, i genitori di Chiara, Alberta e Giacomo, hanno
deciso di mettersi in macchina sotto il sole bollente della
settimana di Ferragosto, per una visita fuori stagione a Lorenzo,
perché hanno bisogno di lui per dare a Chiara l’amara notizia: si
stanno separando. Forse, se glielo dicesse lui, la piccola
soffrirebbe meno…Lorenzo, già in crisi perché rischia di dover
vendere il suo amato hotel, accetta l’ingrato incarico di dare la
notizia alla nipotina, ma prima vuole regalarle l’ultimo Natale
felice… a Ferragosto! Il film, diretto daFrancesco Patierno e
prodotto da Notorius Pictures sarà disponibile in esclusiva su
Prime Video a Natale 2022.
Mai dire Kung Fu – Grosso guaio all’Esquilino,
un film con Lillo Petrolo, ambientato a Roma e incentrato su
Davide, un timido ragazzo di 12 anni costretto ad affrontare il
malvagio bullo del quartiere mentre cerca di non fare brutta figura
con Yasmin, la ragazza che gli piace. Per farlo una volta per
tutte, decide di rivolgersi a un bizzarro maestro di Kung Fu,
Martino, ex star di B-Movie ora in declino e al verde. Tra
improbabili allenamenti, rocambolesche fughe e qualche botta,
Martino e Davide cresceranno insieme e impareranno ad affrontare le
proprie paure. Il film è prodotto da Lucky Red e sarà disponibile
in esclusiva su Prime Video nel 2023.
Comedy Specials: su Prime Video saranno
disponibili in esclusiva una serie di spettacoli con protagonisti
alcuni dei comici italiani più conosciuti e amati. Il primo
spettacolo avrà come protagonista Alessandro Siani e uscirà il 26
luglio, seguito questo autunno da spettacoli comici con il duo
comico Lillo e Greg, Angelo Pintus, Enrico Brignano, Francesco
Cicchella, e Maurizio Lastrico.
Kobe – Una storia italiana, il documentario su
Kobe Bryant, uno dei più grandi giocatori di basket della storia,
cresciuto nei campetti di pallacanestro della provincia italiana
tra pastasciutta, vita di paese e tifo per il calcio. Kobe – Una
storia italiana è una favola unica raccontata da chi gli ha vissuto
accanto in quegli anni incredibili: la storia del giovane Black
Mamba, l’adolescente che conquistò l’Italia del basket e che rimase
stregato dal nostro Paese. Diretto da Jesus Garcés Lambert, scritto
da Giovanni Filippetto e prodotto da Alessandro Lostia per Indigo
Stories, il documentario uscirà in esclusiva su Prime Video nel
2022.
Ipersonnia, thriller ambientato in un futuro
prossimo dove le vecchie carceri sono solo un ricordo. Ora i
detenuti scontano la pena in uno stato di sonno profondo.
L’ipersonno è un sistema efficiente, economico e affidabile. Almeno
fino al giorno in cui David Damiani (Stefano Accorsi), psicologo
incaricato di monitorare lo stato psichico dei carcerati, si trova
di fronte a un detenuto di cui sono andati persi tutti i dati. Un
imprevisto inedito, che innescherà una catena di eventi
imprevedibili e costringerà lo stesso David a confrontarsi con i
fantasmi del proprio passato. Diretto da Alberto Mascia, scritto da
Mascia e Enrico Saccà, Ipersonnia è interpretato da Stefano
Accorsi. Nel cast Caterina Shulha, Astrid Meloni, Andrea Germani,
Paolo Pierobon, Sandra Ceccarelli. Prodotto da Ines Vasiljevic,
Andrea Paris, Matteo Rovere e Stefano Sardo, il film è una
produzione Ascent Film e Nightswim e sarà disponibile su Prime
Video nel 2022.
Il nuovo film con e di Maccio Capatonda,
prodotto da Lotus Production, una società Leone Film Group, in
associazione con Medusa, sarà disponibile in esclusiva su Prime
Video nel 2023.
Aggiornamenti esclusivi e
anticipazioni su produzioni precedentemente annunciate:
First look e annuncio cast della heist series Original
Everybody Loves Diamonds con Kim Rossi Stuart,
Anna Foglietta, Gianmarco Tognazzi, Carlotta Antonelli e Leonardo
Lodi, con la partecipazione di Rupert Everett and Malcom Mcdowell
nel cast di questa serie ispirata al “Colpo di Anversa” del 2003,
il più grande furto di diamanti al mondo. Everybody Loves Diamonds
è diretta da Gianluca Maria Tavarelli, prodotta da Mario Gianani e
Lorenzo Gangarossa per Wildside, una società del gruppo Fremantle,
e scritta da Michele Astori, Stefano Bises, Giulio Carrieri, e
Bernardo Pellegrini. Everybody Loves Diamonds sarà disponibile in
esclusiva su Prime Video in tutto il mondo nel 2023.
First look della nuova serie di finzione Original The
Bad Guy con Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi. The Bad
Guy è una serie di Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G.
Stasi, diretta da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi. Prodotta
da Nicola Giuliano, Francesca Cimae Carlotta Calori per Indigo
Film, The Bad Guy sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in
Italia e in oltre 240 Paesi e territori nel mondo in autunno
2022.
Prime immagini della serie originale Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo, terza
stagione, il real-life thriller che vede un gruppo di celebrità
darsi alla fuga in lungo e in largo per l’Italia, nel tentativo di
mantenere l’anonimato e preservare la loro libertà per due
settimane, con limitate risorse economiche. A dar loro la caccia
saranno alcuni tra i più noti analisti e investigatori
professionisti, esperti di cyber security, profiler e human
tracker provenienti dalle forze dell’ordine e dai
servizi segreti militari. Questa edizione vedrà protagonisti Luca
Argentero e Cristina Marino, Salvatore Esposito e Marco D’Amore,
Katia Follesa, Ciro Priello e Fabio Balsamo, Rkomi e Irama.
Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S3 sarà disponibile in esclusiva
su Prime Video nel 2022.
Live sports | UEFA Champions
League:
Marco Foroni, head of Sport, Prime
Video Italia, ha annunciato che l’ex calciatore argentino
Ezequiel Iván Lavezzi, il secondo più amato dai
tifosi del Napoli dopo Maradona e finalista della Coppa del Mondo
2014; il due volte vincitore della Champions League e campione
della Coppa del Mondo 2006 Alessandro Nesta e l’ex
compagno di squadra Massimo Oddo, anche lui vincitore di una
Champions League e campione del mondo, si uniranno alla
squadra di giornalisti ed esperti Prime Video per la stagione
2022-23 della UEFA Champions League. Confermata la squadra di Prime
Video con i presentatori Giulia Mizzoni e Marco Cattaneo, i
bordocampisti Alessia Tarquinio, Alessandro Alciato e Fernando
Siani; i telecronisti Sandro Piccinini e Massimo Ambrosini; e i
commentatori Clarence Seedorf, Claudio Marchisio, Gianfranco Zola,
Júlio César, Luca Toni, Diego Milito, Patrice Evra e Gianpaolo
Calvarese.
La sezione Venezia
Classici torna nell’ambito della Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica della
Biennale di Venezia, dopo che nei due anni
precedenti, a causa della pandemia, Venezia
Classici era stata ospitata a Bologna dal festival
Il cinema ritrovato (agosto 2020), mentre lo
scorso anno si era tenuta nel centro storico di Venezia.
Torna anche la Giuria
composta da studenti dei corsi di cinema delle università
italiane, che – per il nono anno – assegnerà il
PremioVenezia Classici per il
miglior film restaurato e che sarà
presieduta dal regista Giulio Base (Un cielo
stellato sopra il ghetto di Roma, Il banchiere
anarchico, Crack). La Giuria, composta da 21
studenti, ognuno indicato dai docenti dei diversi corsi di
cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’
Foscari, potrà altresì premiare il miglior documentario sul
cinema presentato all’interno della Sezione.
Venezia Classici è
la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale,
una selezione dei migliori restauri di film
classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da
cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo.
Curata da Alberto Barbera con la collaborazione di
Federico Gironi, Venezia Classici
presenta inoltre una selezione di documentari sul
cinema e i suoi autori.
Il ritorno della sezione al Lido
avviene in un anno nel quale si festeggiano importanti ricorrenze
cinematografiche che Venezia Classici non poteva
esimersi dal celebrare, come i centenari di Pier Paolo
Pasolini, con il restauro di Teorema, di
Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi,
ricordati con i restauri di La marcia su Roma e La
voglia matta, titolo quest’ultimo che permette di celebrare
anche il centenario della nascita del regista Luciano
Salce e di ricordare Catherine Spaak,
scomparsa di recente.
Venezia Classici
non poteva poi non rendere omaggio alla grandissima Monica Vitti, con il restauro di uno dei suoi
film meno noti, ma da lei più amati: Teresa la ladra,
diretto dall’allora suo compagno di vita Carlo Di Palma.
Tre sono i titoli del programma 2022
di Venezia Classici provenienti dagli Stati Uniti
(Cavalcata di Frank Lloyd, The Black Cat di Edgar
Ulmer e I conquistatori di Jacques Tourneur), e
altrettanti arrivano dal Giappone (Una gallina nel vento
di Yasujiro Ozu, Il profondo desiderio degli dei di Shohei
Imamura e La farfalla sul mirino di Seijun Suzuki).
Il giro del mondo del cinema di
Venezia Classici tocca poi l’India con I
giocatori di scacchi di Satyajit Ray, la Francia di Mes
petites amoureuses di Jean Eustache e di Lestrane licenze
del caporale Dupont, penultimo film di Jean Renoir, la
Taiwan di A Confucian Confusion di Edward Yang,
l’Inghilterra de I misteri del giardino di Compton House
di Peter Greenaway, il Tagikistan di Bratan, sorprendente
esordio alla regia di Bakhtyar Khudojnazarov, e la Repubblica Ceca
di L’orecchio di Karel Kachyňa.
Completa il programma di
Venezia Classici l’erotico Therese and
Isabelle di Radley Metzger, proveniente dalla personale
collezione di B-movie di Nicolas Winding Refnche
lo ha recentemente restaurato e sarà alla Mostra per
presentarlo.
Questo l’elenco completo dei restauri di Venezia
Classici selezionati per la 79. Mostra:
VENEZIA
CLASSICI – Venezia 79
TERESA LA LADRA
di CARLO DI PALMA (Italia, 1973, 125’,
colore)
restauro: Cineteca Nazionale
MES PETITES AMOUREUSES
di JEAN EUSTACHE (Francia, 1974, 123’,
colore)
restauro: Les Films du Losange
THE DRAUGHTSMAN’S CONTRACT (I MISTERI DEL GIARDINO DI
COMPTON HOUSE)
di PETER GREENAWAY (UK, 1982, 104’, colore)
restauro: BFI NATIONAL ARCHIVE
KAMIGAMI NO FUKAKI YOKUBO (IL PROFONDO DESIDERIO DEGLI
DEI)
di SHÔHEI IMAMURA (Giappone, 1968, 173’,
colore)
restauro: Nikkatsu
UCHO (L’ORECCHIO)
di KAREL KACHYNA (Cecoslovacchia, 1969, 97’,
B/N)
restauro: Národní Filmový Archiv / National Film Archive
BRATAN (FRATELLO)
di BAKHTYAR KHUDOJNAZAROV (URSS, 1991, 97’,
B/N)
restauro: Veit Helmer-Filmproduktion
CAVALCADE
di FRANK LLOYD (USA, 1933, 112’, B/N)
restauro: The Film Foundation / Walt Disney Picture
THERESE AND ISABELLE
di RADLEY METZGER (Francia, USA, Germania,
Paesi Bassi, 1968, 119’, B/N)
restauro: by NWR-Denmark / Cinema Preservation Alliance-U.S.
KAZE NO NAKA NO MENDORI (UNA GALLINA NEL
VENTO)
di YASUJIRÔ OZU (Giappone, 1948, 84’, B/N)
restauro: Shochiku
TEOREMA
di PIER PAOLO PASOLINI (Italia, 1968, 98’,
B/N)
restauro: Cineteca di Bologna
SHATRANJ KE KHILARI (I GIOCATORI DI
SCACCHI)
di SATYAJIT RAY (India, 1977, 129’, colore)
restauro: The National Film Archive of India
LE CAPORAL ÉPINGLÉ
di JEAN RENOIR (Francia, 1962, 107’, B/N)
restauro: StudioCanal
LA MARCIA SU ROMA
di DINO RISI (Italia, 1962, 94’, B/N)
restauro: Cineteca Nazionale
LA VOGLIA MATTA
di LUCIANO SALCE (Italia, 1962, 110’, B/N)
restauro: Cineteca Nazionale
KOROSHI NO RAKUIN (LA FARFALLA SUL
MIRINO)
di SEIJUN SUZUKI (Giappone, 1967, 91’, B/N)
restauro: Nikkatsu
CANYON PASSAGE
di JACQUES TOURNEUR (USA, 1946, 92’,
colore)
restauro: Universal Pictures / The Film Foundation
OFFICINE
UBU distribuirà in Italia, a partire dal 15
settembre, il thriller sud coreano campione d’incassi Nido di
Vipere (Beasts Clawing At Straws) diretto da
KIM YONG-HOON e tratto dall’omonimo romanzo del giallista
giapponese Keisuke Sone.
In Nido di
Vipere, i destini di quattro personaggi ai margini
della società si intrecciano in modo imprevedibile quando un umile
inserviente trova una borsa piena di denaro abbandonata in un
armadietto. L’inatteso tesoro diventa ben presto un’arma a doppio
taglio, nascondendo dietro di sé un intreccio di storie di spietati
malviventi ed esistenze miserabili. Tra omicidi, tradimenti, colpi
di fortuna e sfortuna, i destini beffardi dei quattro protagonisti
s’incrociano, cacciandoli in guai sempre più profondi, in un
disperato gioco senza esclusione di colpi.
Ispirato dalle atmosfere pulp di
Tarantino e quelle noir dei fratelli Coen, Nido di
Vipere vanta un cast corale in cui
spiccano Jeon Do-yeon, premiata come Miglior Attrice a Cannes 2007,
la star Jung Woo-sung e Youn Yuh-jung, Premio Oscar per
Minari. Nido di Vipere ha ricevuto il
Premio Speciale della Giuria al Festival di
Rotterdam. Nido di Vipere (Beasts Clawing
At Straws) di KIM YONG-HOON sarà nei cinema italiani dal 15
settembre distribuito da Officine UBU.
Il Trailer ufficiale
La trama di Nido di
Vipere
Un umile inserviente, costretto
a prendersi cura della madre malata, trova una borsa piena di soldi
in un armadietto della sauna dove lavora. Ignora però che dietro
alla borsa si nasconde un intreccio di storie di spietati
malviventi: un doganiere indebitato, un feroce strozzino, un’astuta
truffatrice, una giovane escort con un marito violento e un
immigrato illegale si danno la caccia nel tentativo di mettere le
mani sul denaro. Tra omicidi, tradimenti, colpi di fortuna e
sfortuna i loro destini beffardi s’incrociano, cacciandoli in guai
sempre più profondi, in un disperato gioco senza esclusione di
colpi.
Mancano 100 giorni esatti
dall’inizio di Lucca Comics & Games, siete pronti?
Il community event più atteso dell’anno torna dal 28
ottobre al 1 novembre per tutti gli appassionati di
fumetto, gioco, videogioco, narrativa fantasy, manga, anime, cinema
d’animazione, serie tv, cosplay. Laddove le industrie creative
incontrano la cultura partecipata e il passatempo umanistico.
Ci eravamo lasciati nel 2019 con
l’abbraccio cyber-umano di “Becoming Human”, nel 2020 siamo andati
incontro al cambiamento con “Lucca Changes”, nel 2021 abbiamo
scelto una terzina dantesca per “riveder le stelle” e quest’anno il
simbolico viaggio dell’eroe prosegue, torniamo a Lucca carichi di
energie per affrontare le sfide che ci attendono e ritrovare
l’armonia perduta, guardando al futuro con la speranza che il
nostro mondo sia pronto a trovare nuovo equilibrio. HOPE,
speranza, è il tema dell’edizione 2022.
Per noi di Lucca Comics & Games la speranza è
quella scritta in tutte le grandi storie del fantastico, a
cominciare da Guerre Stellari, il cui capitolo IV – il primo film
della saga – s’intitolava proprio “A new hope”; Speranza – ecco
qualcosa che non sento nominare da un sacco di tempo, dice Obi-Wan Kenobi. Per Obi-Wan, come per ogni
grande saggio delle favole pop che raccontano il nostro sentire più
profondo, la speranza non è il semplice desiderio di un risultato
positivo. È piuttosto la fiducia incrollabile nel suo avverarsi.
HOPE è una certezza, non un dubbio. Sempre speranza c’è, come
direbbe Yoda. HOPE è una profezia che si autoavvera: come quella su
Harry Potter, che per il solo fatto di esistere rappresenta la
possibilità della vittoria sul male. HOPE è il futuro di una
generazione, come direbbe Greta Thunberg, qualcosa che viene dalle
azioni, non dalle parole. HOPE è la fine di un viaggio, la sagoma
del monte Fato che appare all’orizzonte, la piccola pianta verde
che cresce nel desertificato mondo del robottino Wall-E. Hope is
like the sun, la speranza è come il sole, dice Leia Organa. La
troveremo nell’impossibile, dice il dottor Spock. È l’unica cosa
più forte della paura come dimostrano i protagonisti di Hunger
Games. C’è sempre speranza, dice Aragorn. E sapete una cosa? La
lettera sul petto di Superman non è una “S”. Nel suo mondo
significa speranza. HOPE è anche la scritta che accompagna la più
celebre opera di Banksy. Richiama il nome di uno dei BTS…
Soprattutto, HOPE, la speranza, è l’unica cosa che rimane nel vaso
di Pandora quando viene aperto. Ce lo insegna il cartone animato
Pollon: e sarà proprio lei, la piccola peste, a raccoglierla, e
diventare la nuova dea della speranza. Quel sentimento che nasce
spontaneo dentro di noi, quando leggendo i fumetti confidiamo e
pensiamo a un mondo migliore, e mentre giochiamo lo plasmiamo e lo
modifichiamo.
Nulla più dell’immaginario
fantastico richiama a questo tema, è con la speranza che vogliamo
conquistare il presente. La fantasia è la realtà di un futuro
migliore dalla parte di chi sogna e vive per davvero. Vive per
costruire alternative, scenari migliori, strade nuove. Per questo
siamo onorati che un maestro assoluto dell’imaginative
realism, Ted Nasmith* – uno dei grandi che
negli ultimi quarant’anni ha forgiato l’universo visivo della Terra
di Mezzo – sia l’autore del poster.
Hope, Lady of the Dawn, la Signora dell’alba che
il maestro canadese raffigura come una divinità nella splendida
immagine realizzata per Lucca Comics & Games 2022. Hope è
ispirata a Yavanna, divinità del pantheon tolkieniano e rappresenta
la ‘guaritrice della natura’. L’albero su cui erge è un olivo
antico e i colori della dama dell’alba richiamano la bandiera
italiana; i nastri ondeggianti al vento simboleggiano la libertà,
la creatività, le differenze. E non potevano mancare i riferimenti
alla città di Lucca con le sue splendide mura e il Duomo: San
Martino. È così che Lucca con il suo albero sacro, nelle mani di
Nasmith, in un attimo diventa Valinor, un regno incantato, un
paradiso terrestre… per ridefinire il presente.
Lucca Comics & Games 2022 – il poster
LE ANTEPRIME E
I GRANDI EVENTI
HOPE è anche il filo rosso che unirà le anime del nostro festival,
che legherà gli appuntamenti del programma culturale e che
celebrerà le grandi industrie creative di produzione italiana e
internazionale. Tra le prime novità una grandiosa iniziativa legata
a uno degli immaginari giapponesi più amati nel mondo.
TOEI Animation Europe e Anime Factory sono orgogliose di portare in
anteprima a
Lucca Comics &
Games 2022 il più grande evento di One
Piece mai visto in Italia!
Grazie ad Anime Factory, l’uscita dell’attesissimo One Piece Film:
RED nei cinema italiani in autunno, sarà un’occasione unica per
celebrare l’anno di One Piece insieme a tutti i fan, con una serie
di eventi incredibili, dove non mancheranno gadget e sorprese.
Lucca Comics & Games 2022 sarà
un’entusiasmante occasione per creare tantissime attività ed eventi
che coinvolgeranno tutta Lucca come mai prima d’ora, un modo per
TOEI Animation di ringraziare tutti i fan di One Piece e metterli
al centro del palcoscenico. Non mancate e stay tuned per tanti
aggiornamenti e sorprese nelle prossime settimane.
HOPE è capacità di visione, di immaginare nuovi mondi e renderli
veri. Vent’anni fa una software house polacca ha scelto di creare
una nuova realtà per regalare ai giocatori di tutto il mondo
un’esperienza videoludica unica, offrendo al settore una nuova
prospettiva: nasce così CD
PROJEKT RED,
che a Lucca Comics & Games 2022
festeggerà il suo anniversario con un evento
unico.
Partendo dall’immaginario di Andrzej Sapkowski, per cinque anni
investe in un nuovo titolo, una vera scommessa: The
Witcher 1. E la scommessa viene vinta, rendendo realtà la
missione iniziale di creare videogiochi che fossero soprattutto
un’esperienza emozionante ed immersiva. Immaginari capaci di
trasmettere valori come l’inclusività, trasponendo tematiche
attuali all’interno della piattaforma di gioco e creando un legame
unico tra personaggi sfaccettati e complessi e giocatori che vivono
insieme i propri problemi, i successi, le emozioni. Nel suo
percorso ventennale, CD PROJEKT RED è diventato un vero esempio
nell’industria videoludica, e a Lucca porterà la sua
storia.
Arriva la serie animata di
Dragonero.
Sergio Bonelli Editore e Rai portano a Lucca in
anteprima mondiale i primi cinque episodi
della serie animata Dragonero, tratta dal fumetto di successo
creato da Luca Enoch e Stefano Vietti. Si tratta della prima serie
animata di Sergio Bonelli Editore, una co-produzione internazionale
della Casa editrice leader nel fumetto in Italia insieme a Rai
Kids, Power Kids e NexusTV. L’evento principale sarà l’anteprima,
in esclusiva mondiale, dei primi cinque episodi. Per celebrare
questo evento storico, la Casa editrice e Rai Kids hanno ideato, in
esclusiva con lo staff di Lucca Comics & Games, una serie di
eventi che trasformeranno la città in una grande festa, ricca di
attrazioni che celebrano lo storico esordio di Bonelli nel settore
dell’animazione come produttore e raccontano backstage e retroscena
di una produzione animata che ha coinvolto migliaia di persone in
un entusiasmante sforzo produttivo e creativo, oltre a regalare
installazioni d’impatto distribuite in luoghi simbolo della città
per stupire i visitatori.
Tutti gli eventi e le attrazioni, come anche il grande numero di
influencer coinvolti, saranno possibili grazie alla collaborazione
con Rai Kids, che ha scelto proprio la Casa editrice di via
Buonarroti e Bonelli Entertainment – la divisione aziendale di
Sergio Bonelli Editore che ha curato interamente la produzione
della serie – per realizzare un percorso innovativo di creazione e
sperimentazione di nuovi stili di racconto animato. Sergio Bonelli
Editore ha in serbo tantissime novità per la prossima edizione del
festival lucchese, questa è solo la prima.
LE PRIME MOSTRE
HOPE è un viaggio tra passato e futuro, tra immaginari che hanno
fatto sognare intere generazioni. Salani
sceglie Lucca Comics & Games per festeggiare
i 160 anni con la mostra POPSalani, 160 anni di libri, cultura e
fantasia. Curata dal prof. Giorgio Bacci, l’esposizione
ripercorrerà la storia della casa editrice fondata da Adriano
Salani nel 1862, attraverso i disegni originali realizzati per i
volumi della casa editrice dai più importanti illustratori italiani
e internazionali. Attraversando il Novecento e arrivando ai nostri
giorni, la mostra esalterà il lato ‘pop’ della produzione Salani,
concentrandosi su immagini e pubblicazioni inscindibilmente
connesse all’immaginario moderno. Un percorso attraverso
l’evoluzione visiva massmediatica della contemporaneità per il
pubblico di ogni età.
L’international comic artist celebrata in Italia come oltre
oceano,
Mirka Andolfo
sarà al centro di una mostra che ne celebrerà il percorso
artistico: dagli esordi con i webcomic fino alle storie, scritte e
disegnate, di Harley Queen; passando per i grandi successi di
Contronatura, Mercy e Sweet Paprika. Un’autrice capace di
raccontare l’aspetto più giocoso e allegro dell’erotismo e della
sessualità, con ironia ed eleganza.
HOPE come ideale antitesi ai pregiudizi e ai tabù, per valorizzare
ogni unicità.
Chris Riddell
sarà ospite a Lucca Comics & Games 2022 in
collaborazione con l’Editrice Il Castoro e una mostra ne celebrerà
la sua straordinaria carriera: autore di oltre un centinaio di
libri, nominato Waterstones Children’s Laureate e Ufficiale
dell’Ordine dell’Impero Britannico in riconoscimento del suo lavoro
di illustrazione e beneficenza, vincitore di numerosi premi tra
cui, unico al mondo, la Kate Greenaway Medal per ben tre volte.
Oltre a essere un prolifico autore per ragazzi è anche un acuto
vignettista politico per The Economist prima e per l’Observer dopo.
Personaggio colto e arguto, è anche illustratore dal tratto
raffinato e dettagliato, con il quale riesce a creare mondi e
personaggi originali capaci di far viaggiare i lettori di ogni età.
Una perfetta incarnazione di HOPE, in cui l’occhio critico sul
presente e la sua acutezza si uniscono alla capacità di guardare
alle nuove generazioni, infondendo loro speranza.
A 100 anni dalla nascita (1922-2022) Lucca Comics & Games celebrerà uno
dei più grandi creativi del XX° secolo,
Alex Randolph.
La carriera, i giochi e il messaggio del primo “Autore di giochi”
riconosciuto della storia verranno celebrati attraverso un fitto
programma di iniziative in cui saranno coinvolti numerosi Maestri
del gioco italiano. Piatto forte delle celebrazioni sarà una grande
mostra allestita nelle sale di Palazzo Ducale, che vedranno per la
prima volta in assoluto un’esposizione dedicato ad un autore di
giochi. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il
Deutsches Spielarchiv / Museen der Stadt di Norimberga, e con la
partecipazione attiva di fondamentali compagni di viaggio di
Randolph come Leo Colovini e Dario De Toffoli di Studio Giochi, e
Gianluigi Pescolderung di Studio Tapiro. Le celebrazioni saranno
infine impreziosite da un documentario condotto da Andrea Angiolino
che verrà reso disponibile sul catalogo RaiPlay.
John Blanche
sarà ospite a Lucca Comics & Games 2022 in
esclusiva. Il maestro indiscusso del fantasy distopico, demiurgico
illustratore e Art Director per Game Workshop a partire dal 1984,
verrà in Italia per incontrare i suoi fan e presentare Voodoo
Forest, leggendaria opera in lavorazione da più di 10 anni che
verrà pubblicata per la prima volta nella sua edizione completa per
Hollow Press, che debutterà con un’intera linea dedicata al gaming.
In celebrazione del maestro, sarà inoltre organizzata una mostra
celebrativa dal contenuto ancora segreto, nonché un contest di
pittura di miniature dedicato al “Blanchitsu Style” all’interno del
Trofeo Grog, tra i più gloriosi riconoscimenti del miniature
painting italiano.
I PRIMI
OSPITI
Dopo aver ottenuto lo scorso anno lo Yellow Kid come Fumetto
dell’anno ai Lucca Comics Awards con il suo Rusty Brown,
Chris Ware
sarà ospite di Lucca Comics & Games 2022 in
collaborazione con Coconino Press, che pubblicherà per l’occasione
il suo attesissimo Building Stories, una pietra miliare della
narrazione a fumetti. Un graphic novel – pubblicato negli Stati
Uniti nel 2012 – unico nella sua natura, che va oltre i confini
dell’oggetto-libro: una scatola che contiene una storia narrata in
14 fumetti di vario tipo e formato, dal volume cartonato al poster,
dalla striscia al giornale tabloid fino al comic book, che l’autore
ha progettato per essere leggibili in qualsiasi ordine.
Questa edizione del Festival sarà anche l’occasione per celebrare
il
60esimo anniversario dalla nascita di
Spider-Man,
con un ospite d’eccezione:
John Romita Jr.
Lo storico disegnatore Marvel, alla sua terza
partecipazione alla manifestazione dopo il 1995 e il 2008, è
l’attuale disegnatore di Spider-Man, la cui serie è stata
rilanciata in occasione dei sessant’anni con un nuovo numero uno.
Un appuntamento imperdibile reso possibile dalla collaborazione con
Panini Comics che tornerà con i suoi titoli ed eventi a Lucca Comics & Games.
Per celebrare l’attesissima nuova trilogia di Dragonlance, arriverà
in anteprima a Lucca Comics & Games, Dragons of
Deceit per Fanucci Editore. Il festival accoglie il ritorno di un
grande autore e amico: Tracy Hickman, che con Margaret Weis ha
firmato la maggior parte dei romanzi ambientati in una delle più
celebre saghe fantasy contemporanee, in cui l’epica e il fantastico
diventano modello etico e fonte di speranza. HOPE: Con il ritorno a
Dragonlance, Tracy Hickman rimette in scena l’eterna lotta tra bene
e male che si riflette sui popoli di Krynn e volge culmina, e la
speranza è la chiave per una nuova pace..
E
ANCORA
HOPE è ipotizzare il futuro dell’umanità, nelle sue molteplici
declinazioni: la fantascienza e i suoi scrittori ci hanno insegnato
a immaginare universi lontani, e in Italia una collana in
particolare ha permesso a intere generazioni di lettori di vivere
avventure incredibili.
Stiamo parlando di
Urania
(Mondadori), che proprio quest’anno compie
70 anni
e sceglie di festeggiare questa importante ricorrenza portando
proprio a Lucca Comics & Games il
Premio Urania,
massimo riconoscimento della fantascienza italiana. Un momento di
festeggiamento che vedrà tra i suoi protagonisti due veri Maestri:
Franco Brambilla, illustratore ufficiale di Urania, e Dario Tonani,
con il suo Mondo9, già tradotto in Giappone e in Russia.
HOPE è il ritrovo di amici uniti dalla comune passione per
il
cosplay.
In occasione del
50° anniversario del manga “Le Rose di
Versailles”,
Lucca Comics & Games ospiterà
il raduno nazionale di Lady Oscar:
un vero e proprio invito alla community italiana a prendere parte a
questo importante appuntamento, che avrà come ideali “madrine” le
cosplayer Lady Kurimi e Letizia Cosplay. E non finisce qui! In
occasione dei
60 anni di Spider-Man,
si apre la sfida: l’obiettivo è battere il record europeo, detenuto
dalla Svezia, del maggior numero di cosplayer a tema Spidey riuniti
in un’unica location.
SLOW LIFE. SLOW GAMES
Tra i progetti speciali e continuativi di Lucca Comics & Games atterrerà nel
padiglione Carducci “Slow
Life Slow Games“.
L’iniziativa è promossa dalla ASL Toscana Nord-Ovest
per contrastare e svolgere un’azione preventiva contro le
azzardopatie.
Con questo progetto si vuole dimostrare che un corretto rapporto
con il gioco e il giusto tempo dedicato a questa pratica
costituiscono attività di prevenzione. Per questo ben 750 classi
delle scuole primarie riceveranno una ludoteca composta da sette
giochi selezionati con metodo scientifico dal Game Science Research
Center: Kindomino di DV Games; Rush hour di Ravensburger; Dixit di
Asmodee; Eryantis di Cranio Creations; Manolesta di Erickson;
Beccato di Red Glove e Shotten totten 2 di Mancalamaro. Il Game
Science Research Center e i suoi ricercatori saranno inoltre
presenti presso il loro stand in Carducci per dimostrare e
contestualizzare i sette giochi grazie alle loro competenze
scientifiche. Coinvolti circa 15.000 studenti in uno dei programmi
di diffusione del gioco da tavolo d’autore più ambiziosi realizzati
in Italia, al servizio del sistema sanitario. Ai ragazzi verrà
consegnato il gioco Playa Pirata di Luca Bellini, edito da dV
Giochi in una nuova edizione con le illustrazioni di Alessandro
Perugini, in arte
Pera Toons.
Oltre a queste, sono previste attività nelle scuole secondarie e
nelle aziende ed eventi pubblici fino a giugno 2023. Si tratta a
tutti gli effetti della più grande disseminazione di gioco da
tavola fatta in Italia. Testimonial d’eccezione di Slow Life Slow
Games, il character protagonista di A Panda Piace, nato dalla
matita di
Giacomo Bevilacqua,
che firma il poster ufficiale del progetto e che ne seguirà lo
storytelling.
IL FORMAT E LE PARTNERSHIP
Le porte della città si apriranno ancora una volta all’insegna del
divertimento e della condivisione, del piacere di stare insieme,
senza dimenticare il pubblico che in questi ultimi due anni ha
partecipato alle attività nei campfire disseminati in tutta Italia;
online grazie alla programmazione digital; su Rai e Raiplay con una
programmazione di contenuti original e best of selezionati apposta
per i fan del festival.
La rete dei
campfire
proporrà attività dal
21 ottobre al 1° novembre,
realizzate in collaborazione con lo staff di Lucca Comics & Games per abbattere
ancora una volta le barriere di spazio e tempo.
Il programma digital sarà anticipato da una
‘road to Lucca Comics &
Games’
che vede il grande ritorno dell’RPG
Night Live,
il format di gioco di ruolo nato nel 2019 sul canale Twitch del
festival. Da metà settembre arriveranno infatti quattro sessioni di
gioco di ruolo che culmineranno in una quinta e ultima sessione
phygital durante il festival, tutte dedicate a Fabula Ultima. Il
format è sviluppato in collaborazione con Need Games e Lucca Manga
School, con la partecipazione di CKibe, Sarah Corvis e Luca Occhi
di InnTale, Andrea Lucca detto “Il Rosso”.
Rai si conferma Main Media Partner
e continuerà ad affiancare il festival non solo nell’offerta
culturale ma anche nel racconto di questa edizione.
Si uniscono per la prima volta alla squadra dei media partner
anche
Editoriale Nazionale
con le testate
QN, la Nazione, il Resto del Carlino e il
Giorno,
e l’agenzia di stampa
ADN Kronos,
per non perdere nemmeno una notizia nella varietà della proposta
lucchese.
Amazon.it
si conferma anche per quest’anno l’official
e-commerce partner
del festival. A partire dal 22 settembre Amazon renderà disponibili
ai propri clienti in Italia, e, novità di quest’anno, anche per i
clienti dei siti di Francia, Inghilterra, Spagna e Germania, le
offerte esclusive selezionate per i fan di Lucca Comics & Games e l’ampia
selezione di giochi, fumetti, videogiochi, collectables, e molto
altro, inclusi la possibilità di acquistare le novità editoriali e
i gadget più ambiti.
ll Lucca Store su Amazon
diventa il negozio online di riferimento non solo durante il
community event, ma anche durante il resto dell’anno.
HOPE è la speranza di trasformare le proprie passioni in una
professione e
fino al 4 agosto sarà ancora possibile presentare la propria
candidatura per Comics & Games Factory,
una call for ideas promossa da Lucca Crea srl e Lucca Comics & Games con la
partnership esclusiva di
Intesa Sanpaolo.
Questo progetto nasce per stimolare iniziative e progetti
imprenditoriali under 35, nell’ambito dei quattro settori che
rappresentano il cuore pulsante di Lucca Comics & Games: esport,
videogames, content creation, web comics o webtoon. Una giuria di
esperti selezionerà i progetti migliori, che saranno presentati
nell’area Intesa Sanpaolo proprio nel corso della prossima edizione
del Festival. Infohttps://comicsandgamesfactory.it/
APRE LA BIGLIETTERIA: DUE SETTIMANE PER GLI EARLY
BIRDS
Da giovedì 21 luglio a giovedì 4 agosto saranno in vendita i primi
biglietti early birds di Lucca Comics & Games
2022. Sarà
possibile acquistare – ai medesimi prezzi 2021, con un piccolo
sconto per il venerdì e il sabato – sia i giornalieri sia tutte le
tipologie di abbonamento da due, tre, quattro e cinque
giorni.
La biglietteria con il listino 2022, invece, aprirà dal 1°
settembre
e
da quel momento in poi sarà possibile acquistare tutte le tipologie
di biglietto, compresi quelli per i Level Up Fan e i biglietti in
prelazione per chi nel 2021 ha acquistato le Bag of
Lucca.
Lucca Comics & Games, con prudenza e
attenzione per la sicurezza dei propri visitatori, ha deciso di
adottare misure di autocontenimento nell’emissione dei biglietti,
pertanto il tetto massimo di biglietti vendibili è stato fissato a
55.000 per la singola giornata, rispetto a una superficie
espositiva della manifestazione 2022 superiore a quella del 2019,
in cui il ticketing cap era settato sugli ormai consueti 90.000 per
giorno. Qualora le condizioni generali e le normative vigenti lo
permettessero, nel mese di settembre si valuterà un eventuale
ampliamento di questo limite.
HOPE
è l’idea, il canto, l’invocazione della Signora dell’Alba, che ci
condurrà settimana dopo settimana a esplorare tutte le emozionanti
novità di questa edizione: insieme scopriremo i contenuti e le
diverse aree della città che saranno al centro del programma
culturale e della parte espositiva. E a
fine settembre ci sarà spazio per una nuova conferenza stampa in
diretta streaming,
per dare il via al countdown finale verso il 28 ottobre.
Netflix ha
rivelato un trailer ufficiale
di Carter, il suo
prossimo film sudcoreano con protagonista l’ attore
di Good
DoctorJoo Won, che
interpreta un agente altamente qualificato che un giorno si sveglia
senza alcun ricordo della sua identità e della sua vita. Il
thriller d’azione debutterà il 5 agosto su Netflix.
Il video, che potete vedere
qui sotto, ci fornisce un’anteprima delle continue sequenze
d’azione del film. Il personaggio protagonista è in costante
modalità di combattimento mentre cerca di completare la sua
missione, che potrebbe potenzialmente salvare il resto dell’umanità
da una pandemia mortale in corso. Carter è diretto
dal regista Jung Byung-gil, noto soprattutto per aver diretto il
film d’azione sudcoreano del 2017 The
Villainess. Insieme a Joo Won ci
sono Lee Sung-jae, Jeong So-ri, Kim Bo-min, Jung Jae-young
e Jung Hae-kyun.
Carter, il film
Dopo essere stato assoldato per un’operazione misteriosa,
“Carter” deve riscoprire la propria identità e completare la
missione in tempo in questo film d’azione girato in un’unica
sequenza a ripresa continua.
Ti chiami Carter. Se vuoi sopravvivere, fidati di me.”
A due mesi dall’inizio di una pandemia mortale che ha avuto origine
nella zona demilitarizzata e che ha devastato Stati Uniti e Corea
del Nord, “Carter” si risveglia senza alcuna memoria del passato.
Nella sua testa c’è un misterioso dispositivo e in bocca ha un
ordigno letale. Una strana voce che sente solo lui gli dice cosa
fare. La bomba può scoppiare da un momento all’altro, a meno che
non riesca a salvare la bambina che è l’unico antidoto al virus, ma
per riuscirci dovrà vedersela con la CIA e con i golpisti
nordcoreani. Carter deve completare la missione e andare nel
Nord per trovare la bambina.La sua lotta per la
sopravvivenza è al centro di questo film d’azione girato in
un’unica sequenza a ripresa continua!
In una recente intervista con
la CNBC,
l’autore Paul Tremblay ha confermato che
l’imminente thriller horror di M. Night
ShyamalanKnock
at the Cabin sarà basato sul suo
romanzo del 2018 intitolato The Cabin at
End of the World. Per il suo lavoro sul
romanzo, Tremblay ha vinto il suo secondo Bram Stoker
Award per il romanzo e il suo primo Locus
Award per il miglior romanzo horror.
Il romanzo è incentrato su
una famiglia di tre membri la cui vacanza in una capanna isolata
viene orribilmente interrotta dall’arrivo forzato di estranei che
li hanno fatti prigionieri. Gli estranei dicono alla famiglia
che uno di loro deve essere ucciso dagli altri per fermare
l’imminente fine del mondo. Anche se non è stato coinvolto nella
scrittura della sceneggiatura, Tremblay ha rivelato di aver agito
come consulente del regista candidato all’Oscar dandogli risposte
alle domande che aveva sul romanzo.“Night
e io abbiamo discusso del libro e ho risposto a un sacco di sue
domande sui personaggi e sulla storia, sul perché ho fatto quello
che ho fatto“, ha ricordato
Tremblay. “Non posso parlare del suo
processo di sceneggiatura. Ho potuto visitare il set e
guardare lui e la troupe lavorare per due giorni. Sono rimasto
colpito dall’atmosfera creativa positiva che ha
generato”.
Il pluripremiato scrittore
horror ha anche commentato l’impegno del cast nei confronti dei
loro personaggi, a cui aveva assistito durante la sua visita sul
set.“Gli attori erano completamente
impegnati, coinvolti ed emotivamente collegati alla storia e
incarnavano lo spirito dei personaggi da quello che potevo
vedere”, ha detto Tremblay. “Durante la mia
visita alle riprese, mi hanno fatto domande ponderate sul libro e
sono stati oltremodo generosi con il loro tempo e la loro
attenzione. Parlare con loro è stata una delle mie parti preferite
della visita sul set.”
Knock
at the Cabin è scritto e diretto da M.
Night Shyamalan, che di recente ha diretto il thriller
drammatico della Universal Old,
che ha incassato oltre 90 milioni di dollari in tutto il
mondo. Il nuovo progetto è prodotto da
Shyamalan e Ashwin Rajan
attraverso la loro società Blinding Edge Pictures
insieme a Marc Bienstock e Steven Schneider. In
Knock
at the Cabin protagonisti sono
Dave Bautista(Guardians of the
Galaxy Vol. 3), il veterano di
Harry PotterRupert
Grint, la star diAvenue
5Nikki Amuka-Bird,
Jonathan Groff (The Matrix
Resurrections) e Ben Aldridge
(Fleabag).Il film uscirà nelle
sale il 3 febbraio 2023.
Alcune
settimane fa, un rumors difficile da credere ha iniziato a fare il
giro della rete e suggeriva che
Jason Segel (The Five-Year Engagement) fosse
stato scelto per interpretare La cosa nell’imminente serie tv
Marvel di prossima uscita She-Hulk. Visto
che i Fantastici Quattro non sono ancora apparsi
nel Marvel Cinematic
Universe, il fatto che Ben Grimm possa apparire prima
del resto della prima famiglia della Marvel sarebbe certamente una
grande sorpresa per tutti.
Ora,
però, anche The DisInsider Show ha
condiviso questo rumors, e la credibilità del sito conferisce al
rumors molto più perso rispetto alle prime voci emerso online.
John Krasinski ha interpretato una variante di
Mister Fantastic in Doctor Strange nel Multiverso della
follia, ma la presenza della Cosa in questa serie
Disney+ indica ovviamente che
la Prima Famiglia della Marvel esiste già in questo mondo
condiviso dopo gli eventi di Avengers: Endgame. La
speculazione è dilagante da un po’ di tempo ormai che la squadra
potrebbe aver acquisito i propri poteri durante uno dei Blip, e
questo potrebbe evitare la necessità di raccontare un’altra storia
delle origini (che in questo caso potrebbe essere mostrata solo in
un flashback) creando allo stesso tempo entusiasmo per il
riavvio dei Fantastici Quattro
al cinema. A proposito proprio qualche giorno fa vi abbiamo
segnalato il rumors secondo il quale i Marvel Studios avrebbero
offerto la regia del film a nientemenoche Steven
Spielberg.
L’autore
di questo articolo aggiunge che i quattro membri principali
del cast, e forse anche il regista del film, verranno rivelati al
D23 di settembre. Per quanto riguarda questo episodio di She-Hulk,
probabilmente avrà ancora fatto il suo debutto su Disney+ quando verrà fatto
l’annuncio. Vale la pena ricordare che una fuga di notizie
sulla trama di She-Hulk che
era altrettanto incredibile è emersa non molto tempo fa, e poco
dopo
il primo trailer ha confermato gran parte di ciò che è stato
affermato precedentemente (come l’aspetto di Frog-Man e il ruolo di
supporto di Wong). Resta da vedere se questa storia sia accurata,
ma è sicuramente divertente speculare sulla serie.
Il
debutto nell’MCU dei Fantastici Quattro è atteso
da tempo, comunque, e poiché portano con sé personaggi come
Galactus e Doctor Doom, la loro presenza promette
di cambiare completamente il gioco. Solo il tempo dirà se ciò
alla fine includerà un’apparizione da La cosa già quest’anno. Vi
ricordiamo che She-Hulk
debutterà su Disney+ il 17 agosto.
Mancano solo poche settimane alla
premiere della serie prequel de Il Trono
di Spade della HBO, House
of the Dragon, ed è stata diffusa oggi una nuova
featurette dietro le quinte che contiene alcuni nuovi filmati dello
show. Il video di tre minuti include anche interviste con il
regista e gli sceneggiatori dello show, che parlano di voler
rendere giustizia a Il Trono di
Spade e alla saga Le Cronache del Ghiaccio e
del Fuoco di George RR Martin.
L’attesissima serie HBO che debutterà in esclusiva su
Sky e in streaming solo su NOW il 22 agosto in tutti i
territori in cui Sky è presente, in contemporanea
assoluta con la messa in onda della tv via cavo americana.
Tratta dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin, la serie
è ambientata 200 anni prima degli eventi citati ne “Il Trono di
Spade” e racconta la storia della Casa Targaryen.
House of the Dragon, la serie
tv
House
of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche
centinaia di anni prima degli eventi di “Game of
Thrones” e racconta la storia di House Targaryen.
Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show
un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante
l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan
Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin
“Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal
saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a
Martin e Vince Gerardis.
Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice
esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi
aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of
Thrones“, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds
of Winter”.
In dieci episodi girati nel Regno
Unito, House of
the Dragon vanta un grande cast che include fra i
protagonisti Paddy Considine,
Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Steve Toussaint, Eve
Best, Fabien Frankel, Sonoya Mizuno,
Rhys Ifans. Nel cast anche Milly Alcock,
Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Emily Carey, Harry Collett, Ryan
Corr, Tom Glynn-Carney, Jefferson Hall, David Horovitch, Wil
Johnson, John Macmillan, Graham McTavish, Ewan Mitchell, Theo Nate,
Matthew Needham, Bill Paterson, Phia Saban, Gavin
Spokes, Savannah Steyn.
Co-creatore e produttore esecutivo
della serie George R.R. Martin; co-creatore, co-showrunner,
produttore esecutivo e sceneggiatore Ryan Condal; co-showrunner,
produttore esecutivo e regista Miguel Sapochnik; produttore
esecutivo e sceneggiatrice Sara Hess; produttori esecutivi Jocelyn
Diaz, Vince Gerardis, Ron Schmidt; registi Clare Kilner, Geeta V.
Patel; regista e co-produttore esecutivo Greg Yaitanes. Tratto dal
romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin.
Mentre sono già iniziate da tempo le
riprese dell’attesissimo Dune: Parte
2, la Warner Bros ha annunciato ufficialmente la
produzione rivelando il cast al completo del film e la sinossi
ufficiale. Le macchine da presa hanno iniziato a
girarea Budapest (c’è anche unafoto dal set) la scorsa
settimana, ma la Warner Bros. ora lo ha ufficializzato annunciando
che le riprese sono in corso e ha aggiunto anche una cast list
aggiornata.
Inoltre il profilo ufficiale del film ha diffuso una foto del
ciak che ci da una prima occhiata al logo del titolo che è
piuttosto semplice insieme allo slogan “Long Live the Fighters!”
Questo deriva dal mantra Fremen, Ya hya chouhada Muad’Dib (lunga
vita ai combattenti di Muad’Dib).
L’epopea sul grande schermo continua l’adattamento
dell’acclamato bestseller di Frank Herbert con il ritorno delle
star tra cui il candidato all’Oscar
Timothée Chalamet (Chiamami col tuo
nome),
Zendaya (Spider-Man: No Way
Home),
Rebecca Ferguson (Mission: Impossible –
Dead Reckoning), il premio Oscar
Javier Bardem (No Country for Old Men,
Being the Ricardos), il candidato all’Oscar Josh Brolin (Avengers: Endgame),
Stellan Skarsgård (Avengers: Age of Ultron),
Dave Bautista (Thor: Love and Thunder), il
candidato all’Oscar Charlotte
Rampling) e Stephen McKinley
Henderson.Nel cast del sequel
ci sono anche Austin Butler (Elvis, C’era una volta… a
Hollywood) nei panni del famigerato Feyd
Rautha e la leggenda dello schermo Christopher
Walken (The Deer Hunter, Hairspray)
nei panni dell’Imperatore. Florence Pugh (Black Widow, Piccole donne),
Léa
Seydoux (Crimes of the
Future) e Souheila Yacoub (la serie No
Man’s Land , Climax) completano l’ampio
cast.
Questo film esplorerà il viaggio mitico di Paul Atreides
mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di
vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia.
Di fronte a una scelta tra l’amore della sua vita e il destino
dell’universo conosciuto, si sforza di prevenire un terribile
futuro che solo lui può prevedere.Denis
Villeneuve dirigerà Dune: Parte
2 da una sceneggiatura che ha
scritto insieme a Jon Spaihts e basata sul romanzo di
Herbert. Il film è prodotto da Villeneuve, Mary
Parent, Cale Boyter, Tanya Lapointe e Patrick
McCormick. I produttori esecutivi sono Josh
Grode, Herbert W. Gains, Brian Herbert, Byron Merritt, Kim Herbert,
Thomas Tull, Jon Spaihts, Richard P.Rubinstein e
John Harrison, con Kevin J. Anderson in qualità di
consulente creativo.
Viaggio mitico ed emozionante di un
eroe,Dune narra la storia di Paul
Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare
incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve
raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare
un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage
combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa
esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le
potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno
sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.
Denis
Villeneuve ha diretto Dune
e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth,
basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è
prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale
Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori
esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W.
Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim
Herbert.
Per quanto rapido e irrilevante per
la trama del film, l’ingresso in scena di Charles Xavier in
Doctor Strange
2 è uno dei momenti cinematografici più eccitanti
degli ultimi tempi. In una recente intervista con Inverse, Graham
Churchyard, costumista del film diretto da Sam
Raimi, ha ammesso che la somiglianza del Professor X con
il personaggio dei cartoni animati degli X-Men era originariamente
un’idea di Feige.
Insieme alla riconoscibile sedia a
rotelle gialla, il designer ha affermato che l’abito verde del
personaggio è stato preso direttamente dal cartone animato, così
come la cravatta a righe blu.
“Kevin ci aveva dato
l’ispirazione fin dall’inizio. Non c’era dubbio che fosse quel
personaggio della serie animata, con la sedia a rotelle gialla.
Abbiamo realizzato l’abito verde e la cravatta a righe. Kevin era
entusiasta che avessimo ripreso l’abito verde, perché questa era
l’atmosfera che stava cercando di portare sullo schermo”.
Come tutti sappiamo, Patrick Stewart ha ripreso il ruolo del
Professor X, anche se ha interpretato una versione diversa del
personaggio. Difficilmente lo rivedremo in quei panni nel futuro
del MCU.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Le riprese di Blue
Beetle si sono concluse. O almeno è quello che si
evince dalle foto sui social che mostrano diversi momenti del wrap
party del film DC. Il primo annuncio arriva dalla star
Belissa Escobedo e dal membro della troupe
Ian Caraballo che si sono rivolti alle storie di
Instagram per condividere i momenti della squadra che festeggia
dopo aver terminato il lavoro sul film.
Il cast e la troupe si stanno
godendo appieno le riprese dei BTS, e giustamente, considerando che
hanno raggiunto un traguardo importante. Qui alcune immagini.
Nel cast di Blue
Beetle ci sono Xolo Maridueña
che interpreta il protagonista, insieme a Harvey
Guillén, Bruna Marquezine,
Sharon Stone, Raoul Max Trujillo,
Susan Sarandon e Belissa Escobedo.
Marquezine interpreterà Penny, la protagonista femminile e
l’interesse amoroso di Jaime, mentre Escobedo interpreterà la
sorella minore di Jaime, Milagros. Stone è Victoria Kord mentre
Trujillo interpreterà il
villain. L’uscita
del film è prevista per il 18 agosto 2023.
Cosa sappiamo su Blue Beetle?
Blue
Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne
pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a
partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi
alter ego.
Kord “è saltato” nell’universo DC
Comics durante Cisis on Infinite Earths insieme a un
certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il
secondo Blue
Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24
numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la
scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere
il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato
successivamente ucciso durante il crossover Infinite
Crisis della DC Comics .
Il terzo Blue
Beetle, creato dalla DC Comics, è Jaime Reyes, un
adolescente che ha scoperto che lo scarabeo originale di Blue
Beetle si è trasformato in una tuta da battaglia che gli ha
permesso di combattere il crimine e viaggiare nello spazio. Nel
corso degli anni Reyes è diventato un membro dei Teen Titans e ha
recitato in due serie a fumetti di Blue Beetle. Nel reboot “New 52”
del 2011 della DC Comics, Jaime Reyes era il personaggio principale
di Blue Beetle, riferendosi solo occasionalmente alle versioni
precedenti. Con la successiva revisione di continuità “DC Rebirth”,
sono state ripristinate le versioni precedenti
Che il DCEU di Warner Bros sia un
po’ confuso non è un segreto, ma che nemmeno chi lavora ai film che
lo compongono abbia le idee chiare è un dato allarmante, almeno da
ciò che dichiarano i registi di Batgirl,Adil El Arbi e Bilall Fallah.
Sembra che il duo di registi non sia
ancora a conoscenza di come Batgirl si
inserisca nella storia più ampia del DCEU. In una recente
intervista con The Direct, sia El Arbi che
Fallah hanno affermato che Batgirl è
un mix di varie parti diverse del DC Multiverse, e sarà spiegato
molto probabilmente in un altro film DC, The
Flash. Il duo ha detto che la DC non ha mai spiegato
loro il piano per il multiverso. El Arbi ha detto:
“Beh, sai, daremmo in qualche
modo la stessa risposta, perché vorremmo chiedere alla Warner: ‘Oh,
hai JK Simmons dallo Snyderverse e abbiamo Michael Keaton dal
Burton-verse. Qual è la situazione lì?’ E loro direbbero: “Non
preoccuparti. Abbiamo un piano”. Non ci hanno mai spiegato davvero
quell’aspetto, ma immagino che dovrai vedere gli altri film per
capire cosa succede, perché il motivo è che noi sono finiti in una
specie di piatto di spaghetti dei Multiversi sotto quell’aspetto.
Saranno spaghetti deliziosi, ne sono sicuro”.
Batgirl doveva
essere diretto da Joss Whedon, regista
di The
Avengers e Avengers:
Age of Ultron, nonché della versione cinematografica
di Justice
League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di
abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a
“decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El
Arbi e Bilall Fallah.