The Great
Wall, epopea fantasticadi produzione Cinese e
Americana, con Matt Damon protagonista,
aprirà il New York Comic Con al via il prossimo 8 ottobre.
Il film, che è stato diretto da
Zhang Yimou e scritto da Carlo Bernard,
Doug Miro e Tony Gilroy, è il primo
esperimento di Yimou con l’inglese, ed è stato girato completamente
in Cina.
Con la superstar mondiale
Matt Damon e la regia di uno dei più visionari
autori dei nostri tempi, Zhang Yimou
(Hero, La Foresta dei Pugnali Volanti),
The Great Wall della Legendary Pictures racconta la storia di un
gruppo scelto, alle prese con la valorosa difesa dell’umanità su
uno dei più iconici monumenti del mondo. La prima produzione in
lingua inglese di Zhang Yimou è il più grande film
interamente girato in Cina.
Nel cast del film sono presenti anche Jing Tian, Pedro
Pascal, Willem Dafoe e Andy Lau.
The Great
Wall arriverà al cinema in Italia il 23 febbraio
2017.
Ecco The Adventures af
Indiana Jones, il cortometraggio animato che ha per
protagonista il dottor Jones di Steven Spielberg e
Harrison Ford. Il filmato è stato animato,
disegnato e diretto da Patrick Schoenmaker.
Eccolo di seguito:
Secondo quanto riporta EW, Schoenmaker fu incaricato dalla
LucasFilm e dalla ACME di
realizzare dei profili animati di Indiana
Jones, sul modello, ovviamente, di Harrison
Ford. L’idea era quella di realizzare una serie
animata.
Indiana Jones 5 aprirà la
strada per un reboot della saga?
Il progetto non fu poi più sostenuto
dai suoi promotori e il risultato è stato che il disegnatore si è
concentrato sulla realizzazione del video di un minuto che vedere
sopra. Che ve ne pare?
Ricordiamo che Indiana
Jones tornerà, sempre con il volto di Harrison Ford, per
un quinto film.
Indiana Jones
5 arriverà al cinema il 19 luglio del 2019.
Steven Spielberg che ha diretto i precedente
quattro film della saga sarà di nuovo alla regia del progetto che
vedrà tornare anche il leggendario protagonista, Harrison
Ford. I veterani del franchise, Kathleen
Kennedy e Frank Marshall, si occuperanno
della produzione.
Alan Horn,
Presidente dei Walt Disney Studios, ha dichiarato: “Indiana
Jones è uno dei più grandi eroi della storia del cinema. È raro
avere una tale perfetta combinazione di regista, produttori, attore
e personaggi e noi non potevamo essere più eccitati di avere
quest’altra avventura con Harrison e Steven.”
STX Entertainment ha diffuso on line
il nuovo trailer di The Space Between
Us, storia d’amore e di formazione tra Terra e Marte.
Il film racconta del sedicenne Gardner Elliot (Asa
Butterfield), primo essere umano nato sul Pianeta Rosso,
grazie a un’astronauta poi morta di parto.
La lontananza non impedisce al
protagonista di stringere amicizia con un’umana via
internet: Tulsa (Britt Robertson). Partirà
alla volta della Terra per conoscerla di persona e incontrare
il padre, con tutte le conseguenze fisiche, sentimentali e pratiche
del caso. Nel cast ci sono anche Gary Oldman
e Carla Cugino.
The Space Between Us
di Peter Chelsom (Serendipity)
uscirà in Usa il 16 dicembre 2016.
Deadline ha annunciato che
l’action thriler Collide, scritto e
diretto dall’inglese Eran Creevy, con
protagonisti Felicity
Jones e Nicholas Hoult, uscirà
il 3 febbraio 2017 nelle sale americane. Il film, recuperato dalla
Opern Road Films dopo la bancarotta di Relativity
Media, doveva originariamente uscire il 19 agosto, prima di
essere spostato a data da destinarsi.
Felicity Jones e Nicholas Hoult
interpretano Juliette e Casey, una coppia americana in difficoltà.
Juliette deve sottoporsi a un trapianto di rene, Casey è costretto
a ritornare al crimine e a ricongiungersi con il suo boss, il
tedesco Geran (Ben Kingsley), per realizzare
un colpo. Casey dovrà, inoltre, vedersela sulle strade tedesche
anche con il boss mafioso rivale incarnato da Anthony
Hopkins.
Su Twitter Zack
Snyder ha postato una nuova foto del dietro le quinte
di Justice League, mostrando non
solo il suo lato ironico, indossando il guanto del costume di
Batman, ma soprattutto rivelando qualche particolare in più
sull’interconnessione all’interno dell’Universo esteso DC.
Zack Snyder al
lavoro sullostoryboard digitale conferma
definitivamente la presenza di Deathstroke, il villain che
sarà interpretato da Joe Manganiello nel
prossimo film di e con Ben Affleck ovvero The Batman, in
Justice League, che arriverà sugli
schermi nelle sale cinematografiche il 17 novembre 2017. Nel
cast troviamo Henry Cavill, Ben Affleck Gal Gadot,
Ezra Miller, Jason Momoa, Ray Fisher, J. K. Simmons e Willem
Dafoe.
Tom Hiddleston,
impegnato sul set di Thor Ragnarok, è
stato intervistato per Interview Magazine dall’amico e
collega Benedict Cumberbatch, pronto a
debuttare a novembre nei panni del Doctor
Strange.
Due attori profondamente British per
due personaggi Marvel
carismatici. Cumberbatch ha chiesto a
Tom Hiddleston cosa ha significato per lui tornare
a incarnare Loki dopo alcuni anni. “L’aspetto migliore
è poter lavorare nuovamente con Chris
Hemsworth, l’ho incontrato per la prima volta a casa di
Kenneth Branagh in Inghilterra nel 2009. Eravamo
ancora dei bambini, all’inizio del nostro percorso di attori.
Si è instaurata una connessione immediata tra noi ed è stato
straordinario poter condividere questa pazza corsa con lui e
la Marvel”.
Le riprese
di Thor: Ragnarok
continueranno fino all’inizio di
novembre.Il
regista “Taika Waititi – continua
Tom Hiddleston – è magnifico. Ha trovato un
modo per onorare tutto ciò che lo ha preceduto, riuscendo a
imprimere una propria visione. Ed è così divertente. I suoi film
combinano ironia, emozione e ottimo humor. Siamo tutti molto
contenti”.
Dovremo però attendere il 2017 per
riammirare Loki e Thor in azione. Il film uscirà nelle sale
americane il 3 novembre.
Il sito Best Casino si è divertito a
calcolare il costo di produzione di un vero Camminatore AT-AT,
il veicolo d’assalto in mano all’Impero, introdotto nella saga di
Star
Wars nell’episodio II L’impero
colpisce ancora di Irvin
Kershner.
I numeri non scherzano. Si parla di
226,5 milioni di dollari per la realizzazione del veicolo, senza
contare i 192mila dollari necessari ogni anno per
il personale di bordo, che comprende un comandante, un pilota,
un mitragliere e fino a 40 stormtrooper.
Ecco l’infografica pubblicata dal
sito:
Stando alle ricerche, la principale
corazza blindata dell’AT-AT sarebbe l’elemento più costoso con
i suoi 146 milioni di dollari, più della metà della
cifra totale. Anche i laser di testa richiederebbero notevoli
risorse. Cercando le migliori controparti reali, i
responsabili del progetto hanno fatto riferimento ai laser
LaWS della Marina militare americana (22 milioni di
dollari) e ai prototipi ATHENA laser (50 milioni). Le parti più
economicamente vantaggiose sono rappresentate dalle
articolazioni del veicolo e dal motore (8,5 milioni di
dollari).
Questo studio rende evidente la
grande impresa dell’Alleanza Ribelle, impegnata a sconfiggere
un nemico tecnologicamente dotato come l’Impero.
Vedremo cosa ci riserverà il futuro
Rogue One in materia di AT-AT.
I wonder if I’ve been changed in
the night? Let me think: was I the same when I got up this morning?
I almost think I can remember feeling a little different. But if
I’m not the same, the next question is, Who in the world am
I?
Mi chiedo se durante la notte io
sia cambiata? Riflettiamo: ero la stessa quandomi sono svegliata
stamattina? Mi sembra di ricordare di sentirmi diversa. Ma se non
sono la stessa, la domanda successiva è, Chi sono io in questo
mondo?
Sono le parole tratte da Alice nel
paese delle meraviglie lette dall’androide
Dolores Abernathy, (Evan
Rachel Wood), in un incontro con uno dei suoi creatori
in Westworld, la serie scritta fra gli
altri da Jonathan Nolan e prodotta da J.J. Abrams (in onda dal 2 ottobre prossimo
sulla HBO). Questo frammento dell’opera di Lewis
Carroll, rappresenta una delle diverse chiavi di lettura,
la paura del cambiamento e la sua necessità, di questo tv show che
prende origine dal romanzo di Michael Cricthon
regista anche dell’omonimo film del 1973 (titolo italiano,
Il mondo dei robot).
Westworld, ambientata in un futuro
prossimo, racconta di un parco divertimenti, un mondo parallelo
simile al “Vecchio West” ma popolato da androidi che, costruito da
un gruppo di scienziati e di uomini di marketing, vuole offrire al
genere umano una vacanza alternativa.
Westworld: nuovo affascinante promo della serie
evento HBO
Se il confronto uomo-macchina può
essere scontato, molto attuale è la ribellione di un “popolo” (di
robot) sotto il controllo degli uomini, capace di intravedere nel
cambiamento la libertà, al contrario dell’ottusità dell’essere
umano che il cambiamento e la salvezza li ricercano nella finzione.
Dolores è il segnale debole di questa mutazione, che fa immaginare
un lento e inesorabile risveglio delle coscienze sotto gli occhi di
chi li ha creati. Sono poi numerosi i riferimenti al turismo
sessuale, alla violenza gratuita e al maltrattamento delle altre
specie.
In un certo senso
Westworld mette davanti agli occhi
dello spettatore, con un approccio mainstream, un Far West
del terzo millennio. Il budget produttivo, a differenza di quello a
disposizione di Chricton nel 1973 (1.2 milioni di dollari per 30
giorni di riprese), è cospicuo, 54 milioni di dollari, e il cast a
disposizione altisonante (oltre a
Evan Rachel Wood ci sono Ed Harris, Anthony Hopkins), e una sceneggiatura
costruita con grande abilità trasformano questa storia di
fantascienza in una serie di alto storytelling.
La serialità (se “televisiva” si
può ancora chiamare) continuerà a sorprendere quanto più riuscirà a
scavare nella società, in ciò che viviamo nel quotidiano,
intrattenendo. The Walking Dead si
confronta con la sopravvivenza, House of
Cards con il potere, Game of
Thrones non è lontano da una Champions League. E
Westworld ci mette di fronte a noi
stessi, spesso incapaci di godere il presente e restii ad
affrontare il futuro.
La Universal Pictures International
Italy ha diffuso il nuovo trailer italiano di Jack
Reacher Punto di non ritorno, film che vede tornare
Tom Cruise nei panni del protagonista del titolo,
dopo il primo film in coppia con Rosamund Pike.
Questa volta ad affiancare l’eroe un’altra bellezza del cinema
mondiale: Cobie Smulders (The
Avengers, E alla fine arriva mamma).
Di seguito il trailer:
Jack Reacher Punto di Non Ritorno:
trailer italiano con
Tom Cruise e Cobie Smulders
Il primo film era l’adattamento
cinematografico del romanzo La prova decisiva, scritto da
Lee Child nel 2005. Il sequel sarà l’adattamento del romanzo
Punto di non ritorno. Nel cast di Jack Reacher
Punto di Non Ritorno ci sono Tom Cruise,
Cobie Smulders, Aldis Hodge, Danika Yarosh
e Patrick Heusinger. Edward
Zwick, che aveva già diretto Tom
in L’Ultimo Samurai, tornerà a
lavorare con la star di Hollywood per il film che arriverà nei
cinema USA il 21 ottobre 2016.
Di seguito la sinossi del primo
film: In una città pacifica e tranquilla, cinque persone sono
uccise da un cecchino. Gli indizi portano velocemente ad un ex
soldato di nome James Barr. Tace durante l’interrogatorio, ma
scrive il nome di Jack Reacher, un ex poliziotto militare. Durante
il trasporto verso il carcere viene lasciato in balia di altri
carcerati che lo riducono in coma. La polizia non ha idea di come
rintracciare Jack Reacher ma è lui a presentarsi spontaneamente,
intenzionato a confermare la condanna di Barr a causa di un crimine
da lui commesso in passato, ma sa anche che questi non avrebbe mai
chiesto il suo aiuto se fosse davvero colpevole.
Tra i prossimi progetti di
Tom Cruise figurano lo sci-fi Mena, che lo
vedrà di nuovo collaborare con Doug Liman (già
regista di Edge of Tomorrow), e
l’annuncio reboot de La
Mummia. L’attore tornerà anche protagonista
dell’annunciato sesto capitolo della saga di Mission
Impossible.
Dopo Michelle Pfeiffer
e Johnny Depp, il cast
di Assassinio sull’Orient Express,
diretto da Kenneth Branagh, si arricchisce di
nuove star: dalla leggenda del cinema inglese – e non solo –
Judy Dench alla rivelazione del nuovo
corso di Star
WarsDaisy Ridley fino
a Michael Pena.
Kenneth Branagh
non si limiterà a dirigere il nuovo, omonimo, adattamento per
il grande schermo del classico di Agatha
Christie, ma sarà impegnato anche nell’interpretazione del
celebre investigatore belga Hercule Poirot.
Johnny Depp
dovrebbe interpretare Ratchett; Michelle
Pfeiffer sarà Mrs. Hubbard. A Daisy
Ridley andrà il ruolo di Mary Debenham, mentre
Judy Dench incarnerà la Principessa
Natalia Dragomiroff. Michael Pena sarà un
passeggero cubano di nome Marquez. Nel sontuoso cast
figurano anche Leslie Odom Jr.,
Tom Bateman, Lucy Boynton e
Derek Jacobi.
Assassinio sull’Orient Express,
sceneggiato da Michael Green, è prodotto da Ridley Scott,
Simon Kinberg, Mark Gordon e dallo stesso Branagh, insieme a
Michael Schaefer, Aditya Sood e Judy Hofflund. Il film inizierà la
produzione in novembre.
Siete curiosi di scoprire come
Kenneth Branagh renderà uno dei
capisaldi della letteratura gialla?
Si intitolerà La legge
della notte quel Live by Night
che vede il ritorno alla regia (e all’interpretazione
contemporaneamente) di Ben Affleck, dopo lo
straordinario successo di Argo, suo terzo
film che ha conquistato tre premi Oscar, tra cui quello di miglior
film.
Di seguito potete vedere la
locandina italiana del film con protagonista proprio
Affleck:
La legge della
notte: il trailer del nuovo
film di Ben Affleck
Ne La legge della notte
(Live by Night) l’autore
della sceneggiatura, Ben Affleck, interpreterà anche il
protagonista Joe Coughlin, un astro nascente della malavita
che nell’America del proibizionismo degli anni Venti saprà
costruire un impero tra la Florida e Cuba. Al suo fianco, ci
saranno Elle Fanning, Sienna
Miller e Zoe Saldana,
Ben Affleck è,
inoltre, produttore insieme a Jennifer Todd e
a Leonardo DiCaprio con la sua Appian Way.
Al momento il film ha una data
italiana che si assesta all’inizio del 2017.
Come vi abiamo già annunciato
(qui), Duncan Jones è ora al
lavoro su Mute, il film che aveva in
programma daoltre dieci anni e che, con l’avvento di Warcraft L’Inizio, è
diventato una graphic novel, prima di trasformarsi a tutti gli
effetti in un film, al momento in produzione.
È notizia recente che
Mute non può essere progetto più diverso
per Jones rispetto al precedente lavoro, dal momento che questo
film verrà distribuito da Netflix, la piattaforma di streaming
on line a pagamento, che è arrivata quest’anno anche in Italia. Un
cambiamento che permetterà al regista di Moon non solo di prendersi
i tempi e gli spazi necessari, ma che lo riporterà anche a una
dimensione indipendente che ha dimostrato saper sfruttare molto
bene.
Mute: Duncan Jones pubblica il
primo concept, nel film riferimenti a Moon
Nelle ultime informazioni che
abbiamo in merito al film, sappiamo che i protagonisti saranno
interpretati da Paul Rudd e Alexander
Skarsgard.
Scritto da Jones e Mike
Johnson, il film verrà prodotto da Stuart
Fenegan della Liberty Films. Nel progetto saranno
coinvolti anche Sam Rockwell, già splendido
protagonista di Moon, e Clint
Mansell, per la colonna sonora.
Ambientato a Berlino tra 40 anni,
Mute è incentrato su Leo Beiler
(Skarsgard), un barista muto che ha solo una ragione per vivere, ma
ora è sparita. Quando la ricerca della ragazza da parte di Leo lo
costringe ad addentrarsi fin nelle viscere della città, una strana
coppia di chirurghi americani (guidata da Rudd) sembra l’unico
indizio ricorrente, e Leo non riesce a capire se i due potrebbero
essere utili o se dovrebbe temerli.
Il nuovo
Spider-Man di Tom
Holland ha entusiasmato tutti, nella sua breve apparizione
in Captain America Civil War, eppure come
è comprensibile, il giovane protagonista di The
Impossible non era l’unico attore disposto a dire sì
a un ruolo così iconico.
Parlando con Metro.co.uk, Daniel Radcliffe,
star di Harry Potter, ha confermato che
gli sarebbe piaciuto tantissimo interpretare Peter Parker, forte
soprattutto del suo grande amore per i film di supereroi.
“Credo che sarei stato un buono
Spider-Man, ma la nave è salpata e sarò davvero felice di guardare
Tom Holland. Lui è fantastico – ha dichiarato Radcliffe, salvo
poi aggiungere – In realtà non sono sicuro se avrei firmato per
un altro contratto che mi avrebbe legato a un personaggio per sette
o dieci anni, ma per un franchise più breve perché no.”
Gia in precedenza infatti Daniel ha
firmato un contratto cinematografico che lo ha legato a un
personaggio per dieci anni, quello del franchise magico della
Warner
Bros, appunto.
Anche se non conosciamo i
dettagli del contratto di Tom Holland per
Spider-Man fino a ora, sappiamo che
sarebbe plausibilie almeno una trilogia standalone e i vari film
“di gruppo” previsti dalla Marvel, per non parlare degli eventuali
spin-off sempre chiacchierati alla SONY, per cui
sarebbe stato difficile per Daniel Radcliffe
divincolarsi dal ruolo in due o tre anni.
Da una parte però, Holland ci sembra
una scelta più che giusta, e intanto Radcliffe può continuare a
costruirsi una carriera solida indie dopo indie, dopo aver dedicato
tutta la sua adolescenza al franchise più grande e remunerativo
della storia del cinema (o quasi).
Michael Shannon è
entrato a far parte del cast di The Current
War, film che vede già nel cast Benedict
Cumberbatch. Secondo Deadline, l’attore britannico
interpreterà Thomas Edison, mentre Shannon
dovrebbe essere George Westinghouse, ruolo
precedentemente affidato a Jake Gyllenhaal.
Si tratta di un progetto che sarà
prodotto e distribuito da The Weinstein Company. La regia
dovrebbe essere affidata ad Alfonso
Gomez-Rejon, mentre la sceneggiatura è firmata
da Michael Mitnick.
Ambientato a partire dal 1880, il
film si concentra sulla storica guerra delle correnti elettriche
che coinvolse i pionieri del campo George Westinghouse,
sostenitore della corrente alternata per il sistema di
distribuzione dell’energia, e Thomas Edison, che invece difendeva
la maggiore efficienza della corrente continua.
Timur Bekmambetov,
che all’inizio era stato preso in considerazione per la regia,
produrrà Current War al fianco
di Steve Zaillian e Garrett
Basch.
Mentre Benedict
Cumberbatch è atteso al cinema il prossimo novembre nei
panni del protagonista in Doctor Strange, Michael
Shannon è reduce dal bellissimo Nocturnal
Animals di Tom Ford visto a Venezia
73. Shannon potrebbe anche essere protagonista della stagione
dei premi che potrebbe avere un occhio di riguardo per
Loving, film di Jeff
Nichols visto all’ultimo Festival di Cannes 2016.
Amazon ha rivelato il box set
esclusivo di Batman
v Superman e Man of
Steel, i film diretti da Zack Snyder
e prodotto dalla Warner Bros e DC FILMS.
Nonostante il Natale
sia ancora lontano oggi arrivano tutti i dettagli di questo
fantastico box set per tutti i fan dell’Universo DC. Nell’edizione
ci sarà la versione Batman v
Superman: Dawn of JusticeUltimate Edition che abbiamo
recensito a questo link. Nell’edizione troverete:
DC Collectibles di Batman e Superman
Copie della prima apparizione dei due eroi datate 1938 di
Action Comics # 1 e Detective Comics # 27 1939
La 20th Century Fox ha diffuso un secondo trailer di
Rules Don’t Apply, il primo film da
regista di Warren Beatty dal 1998. Protagonisti
del film sono Lily Collins e Alden
Ehrenreich (il nuovo Han
Solo), mentre Beatty stesso interpreta il ruolo
dell’ipocondriaco miliardario Howard Hughes.
Ecco il trailer:
La storia racconta di una giovane
donna, Marla Mabrey, che comincia a lavorare per Hughes, ma
che si innamora dell’autista del miliardario. La loro attrazione
istantanea si scontra con il fatto che lui è fidanzato e prossimo
alle nozze e che Hughes stesso proibisce le relazioni sentimentali
trai suoi impiegati.
Nel cast di Rules Don’t
Apply ci sono Lily Collins, Warren Beatty,
Alden Ehrenreich, Haley Bennett, Alec Baldwin, Matthew
Broderick, Candice Bergen, Steve Coogan, Martin Sheen, Ed
Harris, Oliver Platt e Annette
Bening.
Il film uscirà negli Stati Uniti il
prossimo 23 novembre, distribuito dalla 20th Century Fox.
Reduce dal teen movie
#ScrivimiAncora, Lily
Collins è impegnata al momento su tre set di film previsti
per il prossimo anno: il prossimo film drammatico di
Anthony Lucero ancora senza titolo, l’atteso
Okja di Joon-ho Bong e
To the Bone, film drammatico in cui Lily
recita al fianco di Keanu Reeves.
Domhnall Gleeson
(The Revenant, Star
Wars Il Risveglio della Forza) e Margot
Robbie (Suicide Squad, The
Wolf of Wall Street) sono i protagonisti delle prime
immagini ufficiali del Untitled A. A. Milne
Project, il film biografico sul creatore di
Winnie the Pooh. Gleeson interpreta infatti Milne,
mentre Robbie è sua moglie, Daphne. Di seguito le prime
immagini:
[nggallery id=2945]
I due attori hanno già lavorato
insieme in Questione di Tempo di
Richard Curtis e adesso sono stati di nuovo
chiamati a fare coppia che la regia di Simon
Curtis.
Nel cast del film compaiono anche
Kelly Macdonald e Will Tilston nei panni del
piccolo Christopher Robin.
Il biopic racconta del rapporto tra
Milne (Domhnall Gleeson) e il figlio Robin, fonte
di ispirazione (insieme ai suoi giochi) per la creazione
dell’universo del tenero e iconico orsacchiotto.
La scena post-credits di
Avengers Age of
Ultron aveva reso la situazione molto chiara. Per
prepararsi al meglio alla guerra che ci sarà in
Avengers Infinity War, il titano pazzo
Thanos ha deciso di fare da solo e di collezionare le Gemme
dell’Infinito in autonomia, senza affidarsi a scagnozzi o
tirapiedi (vedi Ronan in Guardiani della
Galassia).
La scena di cui sopra vedeva il
Titano afferrare il Guanto sinistro, privo di Gemme (il destro lo
avevamo già intravisto nel 2011, in Thor). Esattamente, quelle
Gemme che sono state sapientemente sparpagliate nel MCU e
che a breve vedremo tutte riunite, forse su quello stesso
Guanto.
Ma andiamo con ordine: nella
mitologia del MCU, le
Gemme dell’Infinito“sono i resti di sei
diverse singolarità che esistevano prima del Big Bang e sono state
compresse nelle Gemme dopo la nascita dell’Universo.”
Dove e quando abbiamo visto le
Gemme dell’Infinito? E soprattutto quali di esse
hanno già esordito al cinema? Fino a questo momento il MCU ci ha raccontato di quattro
Gemme su sei.
Gemma dello Spazio (blu): è contenuta nel Tesseract,
appare brevemente nella scena dopo i titoli di coda di Thor, poi in Captain America Il primo
Vendicatore (2011), dove viene usata da Teschio
Rosso per potenziare le armi dell’HYDRA, e in The Avengers (2012), dove
viene usata da Loki per aprire il portale a New York da cui
proviene l’esercito dei Chitauri, alla fine viene ricollocata nella stanza dei trofei
di Asgard.
Gemma della Mente (giallo): incastonata nello scettro di
Loki, che la utilizza per controllare la mente
delle persone in The
Avengers (2012), l’arma viene poi presa dal Barone
Strucker che, come mostrato nella scena a metà dei titoli di coda
di Captain America The
Winter Soldier (2014), la utilizza per effettuare
degli esperimenti sugli esseri umani, i cui unici due sopravvissuti
sono i gemelli Quicksilver e Scarlet
Witch, dopodiché viene incorporata da Ultron nella
fronte dell’androide
Visione.
Gemma della Realtà (rosso): contenuta nell’arma
semi-fluida chiamata Aether, che viene consegnata
da Volstagg e Lady Sif al Collezionista nella scena a
metà dei titoli di coda di Thor The Dark World
(2013), in modo che possa essere tenuta al sicuro e lontana dal
Tesseract, poiché, se lasciate vicine, sarebbero un pericolo.
Gemma del Potere (viola): contenuta nell’Orb, una sfera
ricercata da Ronan per conto di Thanos in Guardiani della
Galassia (2014). Viene consegnata dai Guardiani
della Galassia ai Nova
Corps in modo che possa essere tenuta al sicuro.
Fino a questo momento è
tutto quello che sappiamo con certezza in merito alle
Gemme, che, lo ricordiamo, sono state nominate
chiaramente soltanto una volta, dal Collezionista,
nel momento in cui Star Lord e compagni, in
Guardiani della Galassia, gli consegnano
l’Orb per capire cosa contiene.
A novembre arriva al cinema
Doctor Strange, il
film Marvel Studios numero 14, e sappiamo, dalle dichiarazioni che
sono state rilasciate sul set da Barry Gibbs,
responsabile del design di oggetti, armi e materiali di scena, che
l’Occhio di Agamotto, magico pendaglio indossato dallo Stregone
Supremo, contiene in realtà una pietra dai riflessi opalescenti ma tendenti al
verde. Kevin Feige ha inoltre
dichiarato tempo addietro che l’Occhio di Agamotto consente a
Strange di manipolare il tempo. Se ue indizi fanno una prova, la
risposta è semplice: l’Occhio di Agamotto contiene
un’altra Gemma, probabilmente quella del Tempo.
Non resta ora che trovare quella
dell’Anima, che cattura e manipola le anime. La rete, si sa, è
piena di curiosità e congetture, e navigando alla ricerca di storie
e notizie sulle Gemme dell’Infinito abbiamo
trovato questa immagine che ci suggerirebbe la presenza dell’ultima
Gemma da qualche parte (forse incastonata nella parte frontale della sua
armatura) addosso a Heidmall, il guardiano del
Bifrost, che troveremo di nuovo in Thor Ragnarok.
Escludendo gli “esordienti”
Spider-Man e Black Panther, e
considerando che già una Gemma, l’Orb, ha fatto il suo esordio con
i Guardiani, potrebbe essere plausibile che
l’ultimo gioiello spaziale si possa rintracciare in qualche modo in
Ragnarok.
Questo vuol dire chiaramente che
sapremo esattamente dove sono le Gemme e sapremo
in quali post Thanos dovrà andare a cercare per
completare il suo Guanto dell’Infinito e
dare davvero inizio a quella guerra tanto temuta e già annunciata
dal titolo del film che chiuderà la Fase 3 della Marvel.
L’ultimo giovedì di settembre 2016
ci propone un ventaglio vasto e vario di film al
cinema. Dall’italiano di uncerto valore,
quell’Indivisibili che sta facendo
parlare benissimo di sè, al film presentato e premiato a
Venezia 73, Liberami,
passando per una perla del cinema di Taiwan, The
Assassin, un gioiellino radical chic del cinema
americano, Cafè Society, e un esempio, un
brutto esempio, del peggio del cinema hollywoodiano, la summa della
tendenza al remake e della deriva nel trash,
Ben-Hur.
Di seguito i film al cinema di
oggi, 29 settembre 2016.
Cafè
Society di Woody Allen:
Ambientato nel 1930, CAFÉ SOCIETY segue il viaggio di Bobby Dorfman
dal Bronx, dove è nato, a Hollywood, dove si innamora, per poi
tornare nuovamente a New York, in cui viene travolto nel mondo
vibrante della vita dei locali notturni dell’alta società.
Incentrato sugli eventi della vita della famiglia originaria del
Bronx di Bobby, il film è un ritratto scintillante delle star del
cinema, esponenti dell’alta società, playboy, debuttanti, politici
e gangster che riassumono l’emozione e il fascino dell’epoca. La
famiglia di Bobby è composta dai genitori inesorabilmente
conflittuali, Rose e Marty, dall’amorale ma disinvolto fratello
gangster Ben, dalla protettiva ed intelligente sorella Evelyn e da
suo marito, l’intellettuale Leonard. Per il malavitoso Ben, non ci
sono domande a cui non si può rispondere con la violenza, mentre
gli altri sono più propensi a riflettere su questioni più profonde,
come il bene e il male, la vita e la morte, e la fattibilità
commerciale della religione. Volendo di più dalla vita, Bobby
lascia la gioielleria del padre e tenta la fortuna a Hollywood, con
un lavoro per lo zio Phil, un potente agente delle star. Ben presto
si innamora dell’affascinante segretaria di Phil, Vonnie…
Indivisibili di
Edoardo De Angelis: Viola e Dasy sono due gemelle
siamesi che cantano ai matrimoni e alle feste e, grazie alle loro
esibizioni, danno da vivere a tutta la famiglia. Le cose vanno bene
fino a quando non scoprono di potersi dividere. Il loro sogno è la
normalità: un gelato, viaggiare, ballare, bere vino senza temere
che l’altra si ubriachi fare l’amore. “Perché sono femmina”.
Abel – Il figlio del vento di
Gerardo Olivares, Otmar Penker: L’aquilotto più
forte è destinato a scacciare dal nido il fratello più debole:
questo è solitamente ciò che accade quando due piccoli di aquila si
trovano a condividere lo stesso nido. Spesso accade anche tra gli
uomini che, a ferirli, siano proprio le persone più vicine. Lukas,
infatti, soffre a causa della freddezza che il padre mostra nei
suoi confronti successivamente alla dolorosa perdita della moglie,
morta nel tentativo di salvare il piccolo Lukas da un incendio. Il
bambino porta sulle sue giovani spalle il peso della morte della
madre.
Al posto tuo di Max
Croci: Luca Molteni è un uomo affascinante, single per
scelta e ha un gran successo con le donne. Rocco Fontana è sposato
con Claudia, ha tre figli, una casa in campagna ed è perennemente a
dieta. Uno è un preciso geometra, l’altro un estroso architetto.
Hanno in comune solo una cosa: il lavoro. Entrambi direttori
creativi di due aziende di ceramiche e sanitari sull’orlo della
fusione, si sfideranno per conquistare l’unico posto di
Responsabile nella nuova società. Le qualità dell’uno sembrano
mancare all’altro e proprio per questo l’azienda decide di far loro
una “proposta indecente”: un vero e proprio “scambio di vite” per
cercare di capire (e accettare!) le rispettive abitudini e gli
immancabili i segreti.
Ben-Hur
di Timur Bekmambetov: Remake del colossal del 1959
vincitore di ben 11 premi Oscar e basato sul romanzo del 1880 di
Lew Wallace, BEN-HUR racconta l’epica vicenda di Giuda Ben-Hur, un
giovane dalle nobili origini che è ingiustamente accusato di
tradimento dal proprio fratello adottivo Messala, ufficiale
dell’esercito Romano. Privato del titolo, separato dalla famiglia e
dalla donna che ama, Giuda è ridotto in schiavitù. Dopo anni
passati per mare, Giuda fa ritorno alla propria terra d’origine per
cercare vendetta, ma trovando invece la salvezza.
Le ultime cose di Irene
Dionisio: Il film racconta tre semplici storie che si
intrecciano al Banco dei pegni di Torino sulla sottile linea del
debito morale alla ricerca del proprio riscatto. Sandra, giovane
trans, è appena tornata in città nel tentativo di sfuggire al
passato e ad un amore finito. Stefano, assunto da poco, si scontra
con la dura realtà lavorativa e assiste ai miseri maneggi nel
retroscena del Banco. Michele, pensionato, per ripagare un debito
si ritrova invischiato nel traffico dei pegni. Un racconto corale
sullo stare nel mondo al tempo della grande diseguaglianza.
Liberami di Federica Di
Giacomo: Un film sul ritorno dell’esorcismo nel mondo
contemporaneo. Il nostro mondo. Ogni anno sempre più persone
chiamano “possessione” il loro malessere, in Italia, in Europa, nel
mondo. La Chiesa risponde all’emergenza spirituale nominando un
numero crescente di preti esorcisti ed organizzando corsi di
formazione. Padre Cataldo è un veterano, tra gli esorcisti più
ricercati in Sicilia e non solo, celebre per il carattere
combattivo ed instancabile. Ogni martedì Gloria, Enrico, Anna e
Giulia seguono, insieme a tantissimi altri, la messa di liberazione
di padre Cataldo e cercano la cura ad un disagio che non trova
risposte né etichette. Fino a dove ognuno di noi, credente o meno,
è disposto ad arrivare purché qualcuno riconosca il nostro male?
Cosa siamo disposti a fare per essere liberati qui ed ora? E’ la
storia dell’incontro fra la pratica esorcista e la vita quotidiana
dove i contrasti tra antico e contemporaneo, religioso e profano,
risultano a tratti inquietanti a tratti esilaranti. Un film non
sulla religione ma su come la religione può essere vissuta.
Se permetti
non parlarmi di bambini di Ariel
Winograd: Gabriel è separato da quattro anni. La sua vita
è tutta dedicata a sua figlia di 8 anni, preferisce infatti
riservare tutte le sue energie alla piccola Sofia, tanto che si
rifiuta persino di avere una relazione sentimentale. Questo
rapporto viene scosso dall’arrivo di Vicky, che fu, un tempo, amore
platonico di Gabriel e che ora è diventata una donna bellissima e
indipendente. Sembra essere una storia d’amore perfetta, ma lei ha
un’unica esigenza: non vuole assolutamente bambini nella sua vita.
Così, quando Vicky chiede a Gabriel se ha figli, lui non ha il
coraggio di dirle la verità. Da quel momento, la sua vita diventa
parecchio complicata, piena di bugie e sotterfugi. Basti solo
pensare che prima di ogni appuntamento con Vicky, Gabriel fa piazza
pulita in casa, di tutti gli oggetti di Sofia e nasconde ogni
dettaglio che possa far nascere il sospetto della sua presenza;
ovviamente non appena Vicky va via, ogni cosa torna al proprio
posto, in modo che Sofia non si renda conto di nulla. Ma fino a
quando Gabriel riuscirà a gestire questa stravagante
situazione?
The
Assassin di Hou Hsiao-Hsien:
Cina, IX secolo. Nie Yinniang torna dalla sua famiglia dopo anni di
esilio. Educata da una suora che l’ha avviata alle arti marziali, è
diventata una vera assassina la cui missione è quello di eliminare
i tiranni. Il suo padrone gli dà come missione, l’uccisione di suo
cugino Tian Jian, dissidente governatore militare della provincia
di Weibo. Nie Yinniang dovrà scegliere: sacrificare l’uomo che ama
o rompere per sempre con “l’Ordine degli Assassini “.
The
Boy, l’horror che ha conquistato milioni di
spettatori e ha primeggiato al box office italiano con oltre due
milioni di euro sarà disponibile in dvd e blu-ray dal 12
ottobre.
L’autunno di Eagle
Pictures si preannuncia ricco di emozioni. A partire
dal 12 ottobre sarà disponibile in home video
l’inquietante The Boy, diretto da William Brent
Bell e interpretato daLauren
Cohan e Rupert Evans.
The Boy – Alla ricerca
di un nuovo inizio dopo un passato travagliato, una giovane donna
americana si rifugia in un isolato villaggio inglese. È qui che
Greta (Lauren
Cohan) viene assunta da una coppia di anziani genitori
in una maestosa villa vittoriana per fare da babysitter al loro
figlio di otto anni, Brahams. Ben presto Greta scoprirà che quel
ragazzo altri non è che una bambola a grandezza naturale che i
signori Heelshire trattano come un bambino vero. Tutto comincia ad
incupirsi quando Greta, rimasta sola, ignora le rigide regole
imposte dalla coppia e inizia un flirt con un bell’uomo del
villaggio, Malcolm (Rupert Evans). Una serie di eventi inquietanti
e inspiegabili, ai limiti del soprannaturale, la convincono che è
circondata da un mistero terrificante.
Brahams e le sue dieci regole vi
aspettano in DVD ed in Blu-ray a partire dal 12
ottobre…Non fatelo arrabbiare!
Nonostante sia uscito ormai da
oltre un mese, la marcia di Suicide
Squad al box office di tutto il mondo continua
inarrestabile e, ancora a sorpresa, il film di David
Ayer, dopo aver superato gli incassi di Captain America The Winter Soldier,
batte anche quelli a livello globale di Iron Man, come riportato
da BoxOfficeMojo nel riquadro che potete vedere di
seguito:
Resta da capire, adesso, se
Suicide Squad riuscirà a battere anche
The Avengers, ad oggi il film Marvel con il maggior incasso (623
milioni).
L’incasso totale
di Suicide Squad non solo ne fa un
successo commerciale ma ne attesta l’apprezzamento del pubblico,
mentre la sfida al Box office tra Marvel e DC è appena
all’inizio.
Tutte le news sul mondo dei film
della DC
COMICS nel nostro canale dedicata
alla DC
FILMS.
Suicide Squad si
concentrerà sulle gesta di un gruppo di supercattivi dei fumetti DC
che accettano di svolgere incarichi per il governo in modo da
scontare le loro condanne.
Il film è arrivato al cinema il 13
agosto del 2016. Nel cast vedremo Will Smith nei
panni di Deadshot, Margot Robbie in quelli di
Harley Quinn, Jay Courtney nel ruolo di Capitan
Boomerang, Cara Delevingne sarà
Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick
Flag, Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller
e Jared Leto sarà l’atteso Joker.
Trama: Un’agenzia governativa
segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose
missioni promettendo loro in cambio la libertà. Lo scopo della Task
Force è obbedire agli ordini o morire, così come chiariscono ai
componenti il leader della squadra Rick
Flagg, la sua spada giurata, la
samurai Katana e il dispositivo
esplosivo inserito nei loro colli e gentilmente offerto
dalla Wayne Enterprise. Poi c’è
il Joker, che comparendo sia nel presente che
in alcuni flashback, cercherà di mandare a monte il piano della
Waller e di ricongiungersi con il suo vero amore,
Harley.
Esce il 29 settembre nei cinema
italiani The Assassin, il nuovo film di
Hou Hsiao-hsien, presentato al
Festival di Cannes 2015.
Siamo nella Cina suggestiva e
solenne del IX secolo e Nie Yinniang torna alla
sua famiglia dopo anni di esilio. Anni passati insieme alla nonna
che le ha insegnato e trasmesso tutti i più grandi segreti delle
arti marziali, trasformandola in un assassino spietato e
infallibile. Silenziosa e schiva, e ormai cresciuta, ha ormai un
solo obiettivo: annientare e uccidere i tiranni della provincia di
Weibo. Per un tragico gioco del destino, Yinniang
si scopre però di fronte ad un bivio doloroso: assassinare l’uomo
che ama, portando a termine la missione assegnatele, oppure tradire
l’ordine degli assassini.
The
Assassin: primo trailer del film di Hou
Hsiao-hsien
Il regista di Taiwan Hou
Hsiao-hsien sale in cattedra e compone un’opera
visivamente colossale, statuaria, nonostante la scelta discutibile
del formato 4:3 dalle sfumature nostalgiche ma allo stesso tempo
limitante. A vedere infatti il lavoro svolto dal Maestro
Ping Bin Lee, già direttore della fotografia di
In The Mood for Love di Wong Kar
Wai, quasi si rimpiange l’enormità di uno schermo
panoramico. Atmosfere, ambienti, luoghi e sfondi sono un puro
piacere per gli occhi, così come la grana spessa che funge da
collante e i costumi tradizionali precisi sin nel dettaglio. A
vestirli Shu Qi e Chang Chen, che
tornano a lavorare con il regista dopo Three
Times, perfettamente integrati nel mondo magico e
violento di The Assassin.
Una violenza però misurata,
autoriale, sempre e solo accennata, mai volgare; la bellezza del
Kung Fu raccontata con eleganza estrema, come una danza, del resto
chi conosce il regista de Il Maestro
Burattinaio sa bene quanto “i guerrieri volanti”
piuttosto commerciali non rientrino nel suo stile. Non sono la
morte e la sua brutalità il motore dell’universo, al contrario lo
sono l’onore, la scelta, la libertà morale (anche a scapito della
libertà materiale). Un quadro generale pressoché perfetto, almeno
finché non si arriva ad analizzare la narrazione. The
Assassin soffre infatti la mancanza di un filo
conduttore capace di prendere per mano lo spettatore per guidarlo
nelle pieghe della storia, coinvolgerlo negli eventi trasmettendo
la giusta tensione.
Ci si perde invece in un labirinto
intricato molto presto, soffrendo per trovare la via d’uscita. Non
aiuta neppure un linguaggio filmico che ama prendersi i suoi tempi,
dilatando all’estremo vuoti e silenzi. Ciò che resta è un incarto
lucido, meraviglioso, da esposizione, con all’interno un contenuto
poco fruibile e di difficile comprensione. Un’opera
autoreferenziale che celebra se stessa e gli esteti privi di
ambizione, come i teorici della complessità, destinata
probabilmente ai soli libri di storia del cinema. Impolverati, su
uno scaffale.
Risale allo scorso giugno la notizia
che Joe Quesada, capo dell’ufficio creativo della
Marvel, aveva confermato che i
diritti di Namor il
Sub-Mariner appartengono esclusivamente
ai Marvel Studios.
Nonostante non si possa considerare
tanto remota l’ipotesi dell’ingresso del personaggio nell’Universo
Cinematografico Marvel, al momento la Casa delle Idee non ha
ancora annunciato lo sviluppo di nessun film.
C’è però chi pensa che amerebbe
interpretare il personaggio sul grande schermo, come ad esempio
Brian Tee, attore statunitense noto per il ruolo
di DK nel film The Fast and the Furious: Tokyo
Drift e per quello di Shredder in Tartarughe Ninja Fuori
dall’Ombra.
In una recente intervista con
Comic Book, infatti, Tee ha spiegato:
“Sapete tutti quanto è stata
buffa la mia carriera. Ho interpretato personaggi molto diversi tra
loro, inclusi villain. Leggo tantissimi fumetti e sono un grande
fan di Namor. Non è propriamente un eroe. Mi piace definirlo più un
anti-eroe, e proprio per questo lo sento molto vicino ad altri
personaggi che ho già interpretato. Credo che, come personaggio,
impersoni tutto quello che un bambino desideri interpretare a
quell’età. Mi piacerebbe tantissimo interpretarlo. Ne sarei davvero
onorato. Sono anche contento che i fan si siano mobilitati in un
certo senso per farmi ottenere la parte. So che anche a loro
piacerebbe.”
Namor il Sub-Mariner (Namor, the
Sub-Mariner), o più semplicemente Namor il cui vero nome è Namor
McKenzie, è un personaggio dei fumetti creato da Bill Everett
(testi e disegni) e pubblicato dalla Marvel Comics, all’epoca Timely Comics. Apparso
per la prima volta sulle pagine di Motion Picture Funnies Weekly n.
1 (aprile 1939) pubblicato dalla Funnies Inc.
Durante il periodo denominato Golden
Age, assieme all’originale Torcia Umana e a Capitan America,
rappresentò uno dei personaggi di punta dell’editore. Furono
tuttavia Stan Lee e Jack Kirby, anni dopo, a decidere di
reintrodurlo nel mondo dei fumetti durante la Silver Age in The
Fantastic Four (prima serie) n. 4 (maggio 1962).
Everett ammise anni dopo di essersi
ispirato al poema La ballata del vecchio marinaio dello scrittore
inglese Samuel Taylor Coleridge per sceglierne il nome.
Come Aquaman é figlio di un
cittadino di Atlantide.
Knight of
Cups, settimo film del regista texano
Terrence Malick, arriverà finalmente nelle sale
cinematografiche italiane il prossimo 3 novembre distribuito da
Adler
Entertainment.
Knight of Cups: il
primo trailer del film di Terrence
Malick
Knight of
Cups segue l’odissea di Rick (Christian Bale,
The Fighter, American Hustle), scrittore
errante tra le luci di Los Angeles e Las Vegas, alla ricerca di
amore e di se stesso. Nonostante si stia muovendo all’interno di un
mondo fatto di ville, resort, spiagge e locali, alimentato dal
desiderio e dal piacere, Rick è alle prese con un difficile
rapporto con il fratello (Wes Bentley) e il padre
(Brian Dennehy). La sua missione, volta a rompere
l’incantesimo della sua disillusione, lo porta ad affrontare una
serie di avventure con 6 donne seducenti: Della la ribelle
(Imogen Poots); la sua ex moglie dottoressa
(Cate Blanchett); Helen la modella (Freida
Pinto); una donna a cui aveva fatto male in passato,
Elizabeth (Natalie Portman); Karen la
spogliarellista vivace e spensierata (Teresa
Palmer); e l’innocente Isabel (Isabel
Lucas), che lo aiuterà a trovare un modo per andare
avanti. Rick si muove stordito in uno strano e travolgente
paesaggio ipnotico, ma riusciranno la bellezza, l’umanità e i ritmi
della vita intorno a lui a svegliarlo da questo torpore? Più a
fondo andrà la sua ricerca, più il suo viaggio diventerà la
destinazione stessa del suo errare.
Settimo film del regista
Terrence Malick (La
sottile linea rossa, Tree of Life),
Knight of Cups (il titolo rimanda alla
carta dei tarocchi raffigurante un romantico avventuriero guidato
dalle sue emozioni) offre una visione della vita moderna e allo
stesso tempo un’esperienza intensamente personale riguardante
memoria, famiglia e amore. Knight of Cups
è prodotto da Nicolas Gonda, Sarah
Green e Ken Kao. La sua eccezionale crew
conta sul premiato direttore della fotografia Emmanuel
Lubezki (Gravity,
Birdman), lo scenografo Jack
Fish, la costumista Jaquelin West e il
compositore Hanan Townshend (To the
Wonder). Il cast del film include anche
Antonio Banderas, Cherry Jones e
Armin Mueller Stahl.
“C’era una volta un giovane
principe che il padre, il re d’Oriente, inviò in Egitto a cercare
una perla. Quando il principe arrivò, la gente gli porse una tazza.
Una volta bevuto, si dimenticò di essere il figlio del re,
dimenticò anche la perla e cadde in un sonno profondo”. Il
padre di Rick era solito leggere al figlio, ancora ragazzino,
questa storia. La strada per l’Oriente ora si trova di fronte a
Rick. Riuscirà a intraprenderla?”
Nonostante i titoli di testa, il
loro font, la musica jazz siano sempre identici dopo decenni, come
segno assoluto di riconoscibilità, Café
Society è in realtà per Woody Allen un debutto
più che particolare.
Spinto probabilmente dai nuovi
Amazon Studios, l’autore di Manhattan si piega al
digitale, abbandonando (per sempre?) la cara pellicola. Una scelta
che fa quasi sorridere e temere, vista la sinossi e le location del
film: siamo divisi fra Los Angeles, terra di
opportunità, di peccato, di finanza e affari, e New
York, patria dei gangster, dei Night Club, della famiglia,
in pieni anni trenta.
Gli unici elementi che legano i due
mondi sono il vino e il suo fratello più nobile champagne, che
all’epoca scorrono a fiumi. Un po’ come l’amore, finita una
bottiglia se ne apre subito un’altra, un modo per dimenticare le
piccolezze della quotidianità, per affogare il nostro eterno senso
di insoddisfazione che ci spinge a lasciare mogli fedeli, a
inseguire la strada più facile per il successo personale.
Café
Society è un lavoro che attraversa le due città
simbolo dell’America
Café
Society è così un lavoro a metà, che attraverso le
due città simbolo dell’America rappresenta la morsa del desiderio e
della ragione, che nel mezzo schiaccia i suoi protagonisti e
il pubblico. Nonostante non si possa parlare di uno
dei migliori lavori di Woody Allen, poiché
non possiede la grinta e il carattere degli anni migliori, il
modo in cui vede il cinema, lo scrive e lo
racconta è sempre immutato rispetto al passato. Chi si aspetta
un cambiamento di forma, di stile, resterà per l’ennesima volta
deluso, poiché Woody è sempre poetico (soprattutto nella Grande
Mela), affronta il cammino con calma, senza cedere alla pressione,
e pone nella scrittura la sua tradizionale ironia nei confronti del
mondo (e della religione, dei rapporti sentimentali, della legge e
così via), affidando anche grande responsabilità ai suoi
interpreti.
Il cast, per ripagare la fiducia, è
impeccabile: Kristen Stewart, usata spesso per ruolo
riflessivi, nostalgici, è invece sorridente, ammaliante, acqua e
sapone, affiancata da una Blake Lively spontanea, ugualmente felice e
fatale. L’intero soggetto è però sulle spalle di Steve Carell, statuario e fallibile come ogni
uomo d’affari, e Jesse Eisenberg, incarnazione del Woody Allen
più nevrotico e insicuro. Durante la visione più volte vi capiterà
di sovrapporre il viso tragicomico di Allen a quello più giovane di
Eisenberg, pensando “chissà che film sarebbe stato 20 anni
fa…”.
Sicuramente, dal punto di vista
fotografico, sarebbe stato più in linea con i toni, più graffiante,
nostalgico e credibile. Anche se Vittorio Storaro
non sbaglia un colpo, un movimento, un’inquadratura, le immagini
troppo pulite fanno a pugni con tutto il resto: si fatica a credere
agli ambienti, alle azioni, a Los Angeles i set sono anche talvolta
spogli, artificiali (che sia pensato appositamente, per
dipingere una città lontana dal protagonista?). Oltre l’aspetto
visivo però ci troviamo di fronte alla classica poetica alleniana,
come già ricordato: questa ci invita a prendere in mano il nostro
destino come a subirlo, in quanto pedine impotenti ma non
troppo, amanti fedeli ma non troppo, madri apprensive ma non
troppo. L’unica certezza è che finita una bottiglia di vino
o di champagne, se ne apre un’altra, come i film di Woody
Allen; non sempre il contenuto è bene invecchiato, ma si ha
comunque un nuovo escamotage per abbandonare per 90 minuti
il presente, con classe, qualche rimpianto e un pizzico di
malinconia.
Mentre si attende l’uscita nelle
sale di Hacksaw Ridge
(il suo nuovo film da regista), arriva la notizia di un nuovo
progetto che vedrà presto coinvolto il premio Oscar Mel
Gibson dopo l’annunciato The Professor and the
Madman al fianco di Sean Penn.
Si tratta, come riportato
dall’Hollywood Reporter, dell’action adventure Every
Other Weekend che sarà diretto dal regista francese
Benjamin Rocher, noto per l’horror The
Horde.
Gibson è in trattative per il ruolo
del nonno del ragazzino protagonista della storia, il quale crede
che suo padre sia una spia della CIA, mente l’uomo lavora
semplicemente nel dipartimento IT dell’agenzia. Durante un viaggio
insieme a Parigi, i due resteranno coinvolti in una pericolosissima
avventura che porterà a galla segreti mai svelati prima.
La sceneggiatura porterà la firma
di Brandon e Curtis Birtell. Le
riprese dovrebbero iniziare a fine 2016 in Francia. Tra i
produttori figura anche Peter Safran.
Mel Gibson è stato
protagonista dell’ultimo Venezia 73 dove ha
presentato il sopracitato Hacksaw Ridge.
Il film è una biografia bellica ambientata durante la Seconda
Guerra Mondiale ed incentrata sulla storia
del Caporale DemondDoss,interpretato
da Andrew
Garfield (The Amazing
Spiderman, Parnassus, The
Social Network).
La storia narra dei tre mesi di
stanza in Giappone durante la cosiddetta “Operazione Iceburg”,
seguendo da vicino le vicende del Caporale Doss, il primo
obiettore di coscienza della storia a ricevere la Medaglia d’Onore
dal Congresso degli Stati Uniti: Doss infatti, Avventista del
Settimo Giorno ritrovatosi in guerra all’età di 23 anni, si rifiutò
sempre di imbracciare le armi e di uccidere, e finì ben presto
a far parte dell’équipe medica, diventando un eroe durante la
Battaglia di Okinawa, quando riuscì a salvare 75
uomini rischiando la vita in prima linea. Per i suoi atti di
coraggio fu premiato con la Medaglia al Valore direttamente
dal Presidente Truman.
Arriva da Variety la notizia che
sarà Terence Winter, sceneggiatore di The Wolf of Wall
Street di Martin Scorsese, a scrivere
l’annunciato remake di Scarface, il cult diretto nel 1983 da Brian De Palma, a sua
volta rifacimento dell’omonimo film del 1932 diretto da Howard
Hawks e Richard Rosson.
Sappiamo da tempo che la Universal
ha ingaggiato il regista Antoine Fuqua
(Training Day, The Equalizer, I Magnifici 7) per
affidargli la regia del nuovo film. Inizialmente diversi registi
sono stati collegati al progetto, tra cui David
Yates (Animali
Fantastici e Dove Trovarli, The Legend of Tarzan) e
Pablo Larrain (No I giorni
dell’arcobaleno, Il clan, Jackie).
Il nome di Terence
Winter è saltato all’attenzione proprio negli ultimi
giorni perché collegato al biopic su Andy
Warhol che sarà interpretato da premio Oscar
Jared Leto.
Inizialmente la sceneggiatura del remake di Fuqua era stata
affidata a Jonathan Herman (Straight
Outta Compton, Ghost in the
Shell), e prima ancora di lui lo script era nelle
mani di David Ayer (Suicide
Squad).
Scarface è un film
del 1983 scritto da Oliver Stone e diretto da Brian De Palma.
Il film è il remake dell’omonimo
lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza
dell’originale ambientato a Chicago durante gli anni del
proibizionismo, in questo film l’azione si svolge nella Miami degli
anni ottanta, allora centro di un considerevole traffico di
droga.
Ecco una nuova immagine ufficiale,
diffusa da Empire Magazine, tratta da Resident Evil The
Final Chapter in cui vediamo Milla Jovovich nei panni
di Alice fuggire da un gruppo di zombi che – chiaramente – non
hanno buone intenzioni.
A proposito del film, il regista
Paul W.S. Anderson ha dichiarato: “È un film
più incentrato sulle location che danno a questo film un realismo
che agli altri mancava.”
Potete vedere lo scatto di
seguito:
La Jovovich tornerà dunque nei panni
di Alice, protagonista della trasposizione cinematografica della
serie horror targata Capcom, in un nuovo capitolo denominato
semplicemente “Resident Evil The Final
Chapter“. Ad affiancare la protagonista vi
saranno Ali Larter (nel ruolo di Claire Redfield),
Iain Glen (Dr. Isaacs), Shawn
Roberts (Albert Wesker), Ruby Rose
(Abigail), Eoin Macken (Doc), William
Levy (Christian), Fraser James (Michael)
e la modella giapponese Rola (Cobalt).
Ambientato immediatamente dopo gli
eventi di Resident Evil: Retibution, il
film mostra un mondo in cui l’umanità è ormai prossima
all’estinzione, e mostrerà il ritorno di Alice a Racoon City dove,
tra vecchie conoscenze e nuove alleanze, affronterà nuove orde di
non morti e mutanti.
Diretto da Paul W.S.
Anderson, Resident Evil The Final
Chapter verrà distribuito da Screen Gems il 27
Gennaio del 2017.
La saga di Resident
Evil è iniziata con il film omonimo del 2002, diretto da
Paul W. S. Anderson e interpretato da Milla Jovovich e Michelle
Rodriguez. È ispirata alla serie di videogiochi survival horror
Resident Evil, prodotta da Capcom, ma se ne discosta molto.
Il film è una co-produzione anglosassone, tedesca, francese e
statunitense, ed è stato girato per lo più in Germania. Il film ha
quattro seguiti: Resident Evil: Apocalypse,
uscito il 10 settembre 2004, Resident Evil:
Extinction, uscito il 12 ottobre 2007,
Resident Evil: Afterlife, uscito nelle sale
italiane il 10 settembre 2010 e Resident Evil:
Retribution, uscito il 28 settembre 2012.
Dopo quelli dedicati a
Doctor Strange (Benedict
Cumberbatch), Christine Palmer
(Rachel McAdams) e Wong (Dominic
Wong), ecco altri tre motion poster dedicati agli altri
personaggi “magici” del film diretto da Scott Derrickson. Di seguito potete
vedere i mini-video promozionali dell’Antico (Tilda
Swinton), di Mordo (Chiwetel Ejiofor) e
di Kaecilius (Mads Mikkelsen).
Di seguito i motion poster:
What if I told you the reality that you know
is one of many? Tilda Swinton is The Ancient One. See #DoctorStrange
in theaters November 4th! pic.twitter.com/ooNSRpnYFx
Might I offer you some advice, forget
everything that you think you know. Chiwetel Ejiofor is Mordo.
#DoctorStrange
in theaters November 4! pic.twitter.com/4monyMr9rM
It’s the end and the beginning. You’ll die
protecting this world. Mads Mikkelsen is Kaecilius. See #DoctorStrange
in theaters November 4th! pic.twitter.com/avBnfbMgVn
Doctor
Strange arriverà il 4 novembre negli USA, mentre da
noi sarà in sala a partire dal 26 novembre.
Doctor
Strange: il trailer italiano del film
con Benedict Cumberbatch
L’uscita di Doctor
Strangeè prevista per il 4 novembre 2016.
Dirige Scott Derrickson da una
sceneggiatura di Jon
Aibel e Glenn Berger,
rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del
film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati
confermati Tilda
Swinton, Rachel
McAdams e Chiwetel Ejiofor.
Dai Marvel Studios arriva la storia del
neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che
viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un
terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo
tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione
altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà
che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un
avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che
vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi
scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare
alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e
ergersi contro il male.
Produttore del film, Kevin Feige, con Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan
Lee e Stephen
Broussard come produttori esecutivi.
Nonostante sia stato annunciato
ormai da parecchio tempo, sappiamo ancora poco circa il cast del
remake di Assassinio sull’Orient Express,
che sarà diretto da Kenneth Branagh e che nel film
interpreterà Hercule Poirot.
Al momento l’unica presenza
confermata è quella del cantante e ballerino Leslie Odom
Jr., principalmente noto per aver interpretato Sam
Strickland nella serie televisiva Smash e
Aaron Burr nel musical Broadway Hamilton di
Lin-Manuel Miranda.
Adesso, grazie all’Hollywood
Reporter, apprendiamo che due grandi nomi potrebbero unirsi al cast
del film: si tratta di Johnny Depp e della straordinaria
Michelle Pfeiffer, i quali hanno già lavorato
insieme in Dark Shadows di Tim
Burton. Al momento non esiste ancora nessuna conferma
circa l’ingresso ufficiale dei due attori nel cast, ma naturalmente
vi terremo aggornati.
Ricordiamo che del cast del film
doveva far parte anche il premio Oscar Charlize
Theron. L’attrice avrebbe dovuto sostituire
Angelina Jolie, uscita di recente dal progetto a
causa di sopraggiunti altri impegni di lavoro.
Alla produzione ci saranno Branagh,
Ridley Scott, Simon Kinberg e Mark
Gordon. La sceneggiatura sarà firmata da Michael
Green (Blade Runner 2) che si
baserà, ovviamente, sul romanzo di Agatha
Christie.
Il libro è stato già adattato
nell’omonimo film del 1974 dove ad interpretare Poirot c’era
l’attore Albert Finney e che ottenne ben
sei nomination all’Oscar con Ingrid
Bergman che vinse il premio come attrice non
protagonista.
Assassinio sull’Orient Express
(Murder on the Orient Express) è uno tra
i più famosi romanzi gialli di Agatha Christie, reso ancora più
celebre dall’omonimo film del 1974. Ha tra i protagonisti il
detective Hercule Poirot. Scritto dalla Christie durante un suo
soggiorno a Istanbul, nella stanza 411 del Pera Palas Hotel (oggi
adibita a piccolo museo in suo onore), il romanzo fu pubblicato a
puntate dal settimanale statunitense The Saturday Evening Post
nell’estate del 1933, mentre l’anno successivo fu raccolto in un
unico libro dall’editore inglese Collins Crime Club; in Italia fece
la sua comparsa nel 1935, edito da Mondadori.
Trama: L’investigatore Hercule Poirot, partito da
Istanbul con l’Orient Express e diretto a Londra, si trova a
indagare sull’assassinio di un certo Ratchett, un distinto
americano ritrovato esanime nel proprio scompartimento, sullo
stesso treno in cui viaggia il detective. Ma un’abbondante nevicata
bloccherà il convoglio per parecchie ore, e in questo modo Poirot
si vedrà costretto a ipotizzare che l’assassino è uno dei
passeggeri il cui scompartimento è nella carrozza per Calais, la
stessa in cui si trova quello del signor Ratchett.
Un indizio rivelatore porterà alla
scoperta che il vero nome della vittima era Cassetti, un assassino
in fuga dalla giustizia americana perché accusato del rapimento a
scopo di estorsione e dell’omicidio della piccola Daisy Armstrong,
avvenuti anni prima (l’episodio si ispira alla tragedia che colpì
il noto aviatore statunitense Charles Lindbergh, il cui
figlioletto Charles III di un anno e mezzo fu rapito e brutalmente
ucciso nel 1932), uccisione che in seguito aveva provocato
indirettamente altre morti fra le persone a lei vicine.