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Cosplay Body Paint: Spider Man, Iron Man, Flash e molti altri [Foto]

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Per la rubrica Cosplay oggi vi segnaliamo alcuni costumi realizzati con la tecnica del Body Paint, tra i personaggi anche Spider Man, Iron Man, Due facce, The Flash, Mystique, Poison Ivy e molti altri. [nggallery id=996]

Fantastic FourFlash (The Flash) è un personaggio dei fumetti creato da Gardner Fox e Harry Lampert nel 1940, pubblicato dalla DC Comics. È un supereroe con il potere di muoversi a velocità straordinaria, sfidando le leggi della fisica. La sua prima apparizione è in Flash Comicsnumero 1 (1940).

Iron Man, il cui vero nome è Anthony Edward “Tony” Stark, è un personaggio dei fumetti, pubblicato dalla Marvel Comics. È stato creato dagli scrittori Stan Lee e Larry Lieber e dal disegnatore Don Heck. Jack Kirby ha collaborato con Heck nel design dell’armatura e ha disegnato la copertina di Tales of Suspense (Vol.1[1]) n. 39 del 1963 (che ospita l’esordio di Iron Man).

L’Uomo Ragno (Spider-Man), il cui vero nome è Peter Parker, è un personaggio dei fumetti, creato da Stan Lee (testi) e Steve Ditko (disegni) nel 1962, pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in Amazing Fantasy (prima serie) n. 15.

Mystica (Mystique), è un personaggio dei fumetti creato da Chris Claremont (testi) e Jim Mooney (disegni) nel 1978, pubblicato dalla Marvel Comics. La sua apparizione è in Ms. Marvel (prima serie) n. 17.

Mystica ha usato tanti nomi falsi: Raven Darkhölme, Foxx, Helmut Stein, Mallory Brickman, B. Byron Biggs, Surge, Ronnie Lake, Holt Adler, Leni Zauber, Raven Wagner, Randy Green.

 Fonte: F

Cosplay Body Paint: Poison Ivy e Dr. Mrs. The Monarch [Foto]

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Per la rubrica cosplay oggi vi proponiamo la versione Body Pain di due personaggi, Poison Ivy e Dr. Mrs. The Monarch, interpretati rispettivamente da Michishige Masumi, fotografata da Ken Smits, Papa Notzzi & Insane-PencilLaurie Foster fotografata da Erek Foster. [nggallery id=780]

Cosplay Body PaintPoison Ivy, il cui vero nome è Pamela Lillian Isley, è un personaggio dei fumetti creato da Robert Kanigher e Sheldon Moldoff nel 1966, pubblicato dalla DC Comics. Il suo nome significa letteralmente edera velenosa. È un’ecoterrorista e una delle più letali avversarie di Batman; il personaggio ricalca lo stereotipo della femme fatale.

 Dr. Mrs. The Monarch – Venture Brothers.

Il Body Painting o bodypainting è una forma di body art in cui a differenza del tatuaggio o di altre forme di body art, la durata è temporanea. Il tempo di permanenza, dipendente dai tipi di colori utilizzati, varia da qualche ora a qualche giorno essendo una forma d’arte in cui, per sua stessa natura, ogni opera è destinata alla distruzione. Il body painting trova come suoi partner naturali:

Cosplay al Romics 2013: tutte le foto

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Si è concluso questa domenica 6 Ottobre l’edizione di Ottobre del Romics 2013, e come accade ogni anno da un po’ di tempo a questa parte molti nerd sono accorsi alla fiera del fumetto capitolina, e come ogni anno tanti sono i cosplay che hanno sfilato per gli stand della Fiera di Roma. Ecco a voi una carrellata di solo alcuni di essi nelle foto della nostra Stefania Buccinnà:

Tutti i cosplay nella nostra foto gallery:

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Romics è una manifestazione dedicata al fumetto, all’animazione e ai videogiochi. Dal 2013, oltre alla classica edizione autunnale di fine settembre/inizio ottobre, la manifestazione raddoppierà, proponendo un’edizione primaverile, che si terrà in aprile, sempre all’interno del polo fieristico di Roma.  Nella dodicesima edizione gli organizzatori hanno calcolato un’affluenza di oltre 120.000 persone. Dalla prima edizione fino a quella del 2011 ne è stato Direttore Artistico Luca Raffaelli.

Cosmopolis: recensione del film di David Cronenberg

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Cosmopolis: recensione del film di David Cronenberg

Arriva l’attesissimo Cosmopolis, ultimo film nato dalla mente di David Cronenberg in collaborazione con Don DeLillo. Infatti il regista de La Mosca si è ispirato proprio al romanzo di DeLillo, portando sulla schermo fedelmente la crisi del capitalismo, quando questa era un utopia, dimostrandosi anticipatore degli eventi attuali.

Il Presidente degli Stati Uniti è in visita a New York, e la città è intasata di traffico. Eric Parker (Robert Pattinson) alto esponente della finanza, giovane miliardario, vuole a tutti i costi farsi “aggiustare il taglio” dal suo barbiere di fiducia, ad Hell’s Kitchen, dall’altro lato della città. Così, pur avendo un brutto presentimento e temendo per la sua vita, entra in una  limousine bianca e attraversa lentamente la città immersa nel caos e nei fumi di una rivolta. Durante le 24 ore che impiega per arrivare dal suo barbiere, Eric incontra molti personaggi che discutono con lui dei grandi temi che collegano umanità, tecnologia, denaro, tempo ed economia.

Cosmopolis, il film

L’ultimo film di David Cronenberg deve necessariamente fare i conti con un presupposto: il romanzo di DeLillo era una storia quasi impossibile da trasporre, eppure il film che ne è uscito è esattamente l’essenza del romanzo stesso. Questo però non vuol dire che sia un film riuscito, dal momento che il cinema non parla la lingua della letteratura e viceversa. Cosmopolis, preso come opera a se stante, presenta in realtà molti punti di domanda e momenti di stasi che non ne contribuiscono la visione e non ne facilitano la comprensione sempre tesa a districarsi tra il miscuglio di concetti più o meno filosofici che si espongono trai personaggi.

Nessuno dei passanti, in qualche modo partecipanti alla vita di Eric, viene approfondito come merita, lasciando tutto su un grado di superficialità che non ci permette assolutamente di partecipare all’inquietudine del protagonista. Inquietudini tra l’altro tutta detta e per nulla mostrata, nella maschera statica che Pattinson mette su per tutto il film.

Cosmopolis, l’adattamento impossibile

Il giovane protagonista della Saga di Twilight si cimenta con un ruolo più grande di lui che, a onor del vero, sarebbe stato difficile da rendere credibile anche per un attore più navigato. Tuttavia sul suo volto sono manifesti la dedizione e l’impegno che Pattinson ha profuso nella sua performance, probabilmente rendendosi conto che per un attore che viene da una serie per teenagers, lavorare con Cronenberg può rappresentare la svolta. Il suo sforzo lo premia nel dialogo finale con Paul Giamatti: nonostante trai due ci sia un divario incolmabile, forse la vicinanza con il grande attore Giamatti ha dato a Pattinson lo stimolo giusto per tirare fuori da sé il meglio.

La sceneggiatura è completamente opera di Cronenberg che come al suo solito sguazza alla grande in paroloni e concetti complicati che si fermano a riflettere sulla natura umana e sulla sua relazione con il mondo in evoluzione. La regia si fregia di interessanti piano sequenza che, non a caso, ci fanno apprezzare l’autore del film e ci ricordano la sua grandezza. Nel complesso Cosmopolis è un’opera incompiuta, o meglio riuscita solo a metà, che non risulta incisiva come avrebbe potuto essere né tantomeno da libero sfogo alla vena poetica di Cronenberg.

Cosmopolis: Cronenberg nella mente di Pattinson

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Cosmopolis: Cronenberg nella mente di Pattinson

Manca poco  al debutto di Cosmopolis, film di David Cronemberg  ispirato all’omonimo romanzo di Don De Lillo: l’uscita è prevista per il 25 maggio, giorno in cui il film verrà anche presentato al Festival di Cannes, in concorso nella sezione ufficiale.

Cosmopolis – Trailer Italiano

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Cosmopolis – Trailer Italiano

Ecco finalmente la versione italiana del trailer di Cosmopolis, nuovo film di David Cronemberg con Robert Pattinson.

Cosmic motors: Michael Bay e Kyle Ward per l’adattamento

Cosmic motors: Michael Bay e Kyle Ward per l’adattamento

La Warner Bros. ha assunto lo sceneggiatore di Machete Kills, Kyle Ward, per il prossimo lavoro/adattamento di Michael Bay, ispirato al libro del concept artist Daniel Simon, dal titolo Cosmic motors. Il libro, sottotitolato ‘astronavi, auto e piloti di un’altra galassia’, viene descritto da Simon in questo modo: “Venite a scoprire i progetti di veicoli da una lontana galassia, chiamata Galaxion, dove sono presenti moltissimi concetti futuristici nella vita di tutti i giorni.”

Ancora, Simon viene qui descritto come un vulcano di idee: “Nove differenti astronavi, baccelli, auto da corsa, treni, navi da guerra giganti e palloncini provenienti da vari pianeti del sistema Galaxion, vengono mostrati a partire dall’idea, fino alla loro realizzazione finale. Daniel Simon è un designer di auto di alto livello, che ha trascorsi gli ultimi anni a realizzare e progettare concetti futuristici per marchi automobilistici come Bugatti e Lamborghini. Nel suo libro, Cosmic motors, ogni capitolo illustra il processo di progettazione di un veicolo unico, dai primi schizzi di ideazione, a modelli incredibilmente dettagliati.

A oggi non si conoscono ulteriori informazioni in merito all’adattamento di Cosmic motors. Quindi, ai patiti di auto e motori, non resta che attendere ulteriori aggiornamenti. Nel frattempo vi proponiamo qui di seguito la copertina dell’originale lavoro di Daniel Simon.

Fonte: Comingsoon.net

Cosimo e Nicole: recensione del film di Francesco Amato

Cosimo e Nicole: recensione del film di Francesco Amato

Cosimo e Nicole, due cuori e una palafitta, ai piedi di Genova, all’alba degli scontri del G8. Lui, bello e intrepido, lei, una diciassettenne francese, passionale e avventurosa, pronta a seguirlo ovunque in sella alla sua moto.

Un amore nato sotto la pioggia di manganellate dei disordini di Genova, sbocciato nel lampo di uno sguardo e vissuto con ardente passione, prima in Francia, e poi nella terra che li aveva resi teneri amanti, in un paesaggio desolato.

Un film, in cui il regista Francesco Amato – alla sua seconda opera – segue i passi di un amore totalizzante, frenetico e altisonante, con un occhio sempre rivolto alla tragica realtà sociale italiana. Una storia d’amore, quindi, che il regista utilizza come pretesto narrativo per dire la sua sulle annose questioni dell’immigrazione e del lavoro clandestino, la cui cruenta problematicità può forgiare un’amore e ridurlo in pezzi con la stessa veemenza.

Cosimo e Nicole

Nel dire la sua, il regista fatica ad armonizzare le sue idee: un film d’amore o un film di denuncia? Cosimo e Nicole è un’opera dall’identità sfocata che, nel portare alla luce riferimenti di cronaca attuali, si pone come l’ennesimo tentativo di denunciare crimini e misfatti made in Italy, senza la giusta convinzione e radicalità. Convince un pò di più la visione romantica e dannata dell’amore tra Cosimo e Nicole, costellata però da qualche cliché di troppo che la correda di retorica e banalità.

I due interpreti protagonisti, Riccardo Scamarcio e Clara Ponsot, si muovono in un universo transitorio, indebolito dall’inconsistenza della sceneggiatura, che in alcuni punti si prende delle libertà narrative, che acuiscono la scarsa credibilità della storia.

La regia cerca di limitare i danni, fregiandola di spunti audaci fatti di eros e live concert, che riescono a evocare un’atmosfera seducente e gagliarda, buia e intensa, grazie ai graffianti brani dei Marlene Kuntz, Afterhours e Verdena che si mescolano alle musiche originali di Francesco Cerasi.

Un film dalla struttura narrativa analettica, che lascia sgorgare la storia dalle parole dei due protagonisti, che si raccontano, afferrando i ricordi e rivivendo il tormento e le intense emozioni di qualche anno prima. Due volti reduci da un deserto emozionale durato due anni, ma riscaldati dalla memoria di un passato ancora vibrante.

Quello di Cosimo e Nicole è un sentimento diventato romanzesco e ruggente grazie al fascino imponderabile dell’avventura on the road, cornice del loro inconsulto vagabondaggio. Un guizzo interessante ma che non riesce comunque a dare vigore ad un racconto monocorde e incolore.

Cose nostre Malavita red band trailer ufficiale

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Cose nostre Malavita red band trailer ufficiale

La Relative Media ha rilasciato un nuovo red band trailer ufficiale di Cose nostre – Malavita (The Family), il nuovo film di Luc Besson che arriverà in Italia il prossimo 10 ottobre. I protagonisti di questa commedia criminale sono Robert De Niro, Michelle Pfeiffer, Tommy Lee Jones, Dianna Agron e John D’Leo. La pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo Malavita di Tonino Benacquista. Tra i produttori esecutivi del film figura Martin Scorsese.

Cose nostre Malavita red band trailer

Trama:

Il film racconta la storia dei Manzonis, una nota famiglia di mafiosi costretta a trasferirsi in Normandia, sotto la tutela del programma protezione testimoni. Nonostante siano apparentemente fuori pericolo e quindi liberi di vivere la loro nuova vita, i Manzonis non riescono ad abbandonare le loro vecchie abitudini e decidono di gestire le cose “a modo loro”.

Cose nostre Malavita red band trailer

Fonte: Coming Soon

Cose Nostre – Malavita: la trama e il cast del film con Robert De Niro

Film del 2013, Cose Nostre – Malavita (qui la recensione) è inedito gangster movie che mescola toni da thriller a situazioni da commedia. Girato tra la Francia e gli Stati Uniti, il titolo è divenuto particolarmente noto grazie alla coppia protagonista formata dagli attori Robert De Niro e Michelle Pfeiffer. Il lungometraggio si basa sul romanzo Malavita, pubblicato nel 2004 dallo scrittore francese Tonino Benacquista. Divenuto particolarmente noto nel suo paese, il libro fu da sempre oggetto di attenzione da parte di alcune case cinematografiche, ma ad ottenerne i diritti per l’adattamento fu infine il regista Luc Besson.

Autore di celebri titoli come Leon e Valerian e la città dei mille pianeti, Besson desiderava inizialmente soltanto produrre la pellicola. Non trovando però un regista adeguato, si convinse a ricoprire lui quel ruolo, desideroso anche di poter lavorare con il celebre De Niro. Le riprese ebbero così inizio, senza però avvalersi del coinvolgimento di Benacquista. Lo scrittore, infatti, preferì non prendere parte al processo di produzione, pur consapevole che la sceneggiatura scritta seguiva fedelmente gli eventi da lui raccontati nel romanzo.

Al momento della sua uscita in sala, il film non riscontrò un particolare favore di critica. Questa lamentava infatti una mancanza di originalità nella messa in scena, così come la natura superflua di certi eventi. Al box office il titolo riuscì comunque ad affermarsi come un buon successo. A fronte di un budget di circa 30 milioni, Cose Nostre – Malavita riuscì ad incassarne globalmente poco più di 78. Ad attirare la curiosità era non solo l’inedita coppia di protagonisti, ma anche il ritorno di De Niro ad un genere di film legato alla criminalità. Tipologia di storie di cui è stato un grande protagonista tra gli anni Settanta e Novanta.

Cose Nostre – Malavita: la trama del film

Protagonista del film è la famiglia Manzoni, la quale da tempo è nel programma di protezione del FBI. Ciò è dovuto alla testimonianza che l’ex mafioso e capofamiglia Giovanni ha rilasciato contro il pericoloso criminale Don Lucchese. Insieme alla moglie Maggie e ai figli Belle e Warren, Giovanni si trasferisce sotto copertura nell’anonimo paesino di Chalong-sur-Avre, in Normandia. L’agente Stansfield è incaricato di proteggerli, ma comprende ben presto che il suo è un compito più complesso del previsto. La famiglia, infatti, sembra non riuscire ad abbandonare le sue abitudini mafiose, non mancando di attirare l’attenzione dei concittadini. Compresa la pericolosità delle loro azioni, i quattro iniziano allora un difficile processo di integrazione.

Il rapporto tra di loro, in realtà, inizia lentamente a cedere. Complice dei nascenti conflitti tra i membri della famiglia sono i numerosi spostamenti a cui da sempre si devono sottoporre per via delle implicazioni mafiose di Giovanni. I Manzoni, però, si troveranno a dover riunire le loro forze nel momento in cui Don Lucchese scoprirà il luogo in cui si nascondono. Con i suoi sicari in viaggio per sterminare i quattro famigliari, questi dovranno risolvere la crisi che li caratterizza per poter sopravvivere. Ben presto, la tranquilla cittadina norvegese si trasforma in un sanguinoso campo di battaglia, come mai prima di quel momento.

Cose Nostre cast

Cose Nostre – Malavita: il cast del film

Nel dar vita al casting per i personaggi principali del film, le uniche richieste di Benacquista furono che per la famiglia Manzoni venissero scelti celebri attori americani. Per la parte di Giovanni, l’autore del libro aveva infatti sempre immaginato il premio Oscar Robert De Niro. Besson mandò dunque una lettera all’attore, proponendogli il ruolo. Questi accettò con entusiasmo, desideroso di misurarsi nuovamente con il genere per cui era celebre. Per la parte, De Niro si documentò sulla malavita italiana, ricercando in essa figure a cui potersi ispirare. Principale fonte per lui fu però ovviamente il libro di Benacquista, dove affermò di aver ritrovato tutto ciò che gli occorreva sapere sul personaggio.

Per il ruolo di Maggie, invece, venne scelta l’attrice Michelle Pfeiffer. Questa accettò la parte desiderosa di poter lavorare accanto a De Niro. I due avevano già recitato insieme nei film Stardust e Capodanno a New York, senza però condividere alcuna scena. Questo è infatti il primo film che li ha visti recitare insieme. Per il personaggio della figlia Belle è invece stata scelta l’attrice Dianna Agron, celebre per il ruolo di Quinn Fabray nella serie televisiva Glee. Questa era da sempre la prima scelta secondo il regista, ma fu comunque chiamata a sostenere diversi provini prima di ottenere la parte. L’attore John D’Leo, già apparso in The Wrestler, ha invece ottenuto il ruolo del figlio Warren. Infine, nei panni dell’agente Robert Stansfield si ritrova l’attore premio Oscar Tommy Lee Jones.

Cose Nostre – Malavita: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Cose Nostre – Malavita è infatti presente su Chili Cinema e Apple iTunes. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre in programma in televisione per lunedì 2 maggio alle ore 23:15 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

Cose Nostre – Malavita recensione del film di Luc Besson

Cose Nostre – Malavita recensione del film di Luc Besson

L’ultima fatica di Luc Besson, Cose nostre – Malavita, nelle sale dal 17 ottobre, segna il ritorno dietro la macchina da presa del grande regista e produttore francese che, per l’occasione, raduna un cast stellare, dirigendo i Premi Oscar Robert De Niro e Tommy Lee-Jones, una formidabile Michelle Pfeiffer e la star in erba della serie tv Glee, Dianna Agron.

Tratto dal libro “Malavita” di Tonino Benacquista, la pellicola si fregia di un altro nome importante, quello di Martin Scorsese come produttore esecutivo. Un ex mafioso italo-americano di Brooklyn trapiantato nella bucolica e bigotta Normandia,  costretto a vivere sotto protezione dell’FBI, dopo una scomoda testimonianza. Fin qui nulla di nuovo, un plot all’apparenza incline al consueto scenario filmico malavitoso e alle solite “cattive abitudini” dei criminali brooklynesi. Eppure nulla di più lontano dal quel genere gangster che, pur avendo consegnato alla storia del cinema alcune tra le più toccanti pellicole di sempre, oggi forse ha perso un po’ di smalto.

Cose nostre – Malavita potrebbe essere letto come il personale omaggio di Besson a un certo tipo di cinema, il tentativo di riportare alla luce un’atavica realtà vibrante ma con una salsa originale che combina il noir alla commedia più spassosa.

Un boss mafioso di nome Giovanni Manzoni (Robert De Niro) abituato a cambiare identità ogni volta che le cose si mettono male. Dalle maniere decisamente poco ortodosse ma dall’aspetto bonario e buffo, soprattutto quando impugna una polverosa macchina da scrivere per mettere nero su bianco le sue memorie. La granitica mogliettina dark , Maggie, in cui Michelle Pfeiffer mette un po’ della sua Elisabeth Collins (Dark Shadows). Una madre e moglie un po’ svitata, che appicca fuochi con la stessa facilità e amorevole passione con cui prepara la pasta, soprattutto se offesa nel suo spirito americano.

Cose Nostre - Malavita agronA completare il quadro, l’avvenente primogenita Belle (Dianna Agron) alla ricerca del suo perduto amore e di un modo per sopravvivere alla follia familiare, e il teppistello di casa Manzoni, Warren (John D’Leo), che tra una scazzottata e l’altra si conquista la fama e il rispetto di baby criminale.

Una famiglia balorda, dalle cattive e strampalate abitudini, dove un uomo ridotto in fin di vita o un incendio appiccato per futili ragioni, sono solo irrilevanti scaramucce, nonché il loro naturale modo di vivere la quotidianità. A cercare di arginare le eccentriche trovate, senza grandi successi, ci sarà l’agente Stansfield (Tommy Lee Jones).

Grottesca e un po’ dark come la famiglia Collins (Dark Shadows), simpatica e sinistra come i coniugi Addams, i Manzoni sono un quadretto familiare che schiva lo stile corleonese (evocato in qualche timido flashback) per rifugiarsi in una villa buia e polverosa, avulsa da ogni dimensione spazio-temporale, che riporta alla mente quella di American Horror Story.

Una pellicola elegantemente confezionata, con un’originale e preziosa ironia che compensa benissimo l’iniziale ritmo blando e qualche forzatura narrativa di troppo.

Cosa voglio di più: recensione del film di Silvio Soldini

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Cosa voglio di più: recensione del film di Silvio Soldini

Proprio dal titolo si potrebbe cominciare: cosa voglio di più? L’elenco sarebbe lungo: un film che racconti una storia, 30 minuti in meno, meno banalità, più ritmo, un montaggio funzionale … e si potrebbe ancora continuare in riferimento al film di Soldini. Cosa voglio di più infatti esula dalla categoria  di film di nicchia, andando a collocarsi in un posto tutto suo, nella sezione dei film che parlano solo a se stessi. E forse è questo l’intento di Soldini che almeno narrativamente continua un percorso sulla crisi economica che diventa crisi dei sentimenti e delle relazioni, cominciato con Giorni e Nuvole, ma che tuttavia si allontano troppo dai suoi lavori migliori, e mi riferisco al ben godibile Pane e Tulipani. 

La quotidianità, il realismo (si potrebbe quasi dire) sono resi perfettamente, aiutati anche da un apparato tecnico (suono e fotografia) davvero eccellenti. Tuttavia molto della storia non si giustifica, fino a metà film si aprono mille trame, molti personaggi che necessitano un approfondimento ma che ovviamente non possono averlo per permettere alla storia, allo spettatore di seguire i protagonisti, accomunati da un forte legame passionale che li proietta in una stanza buia che sembra esaurire tutto il loro mondo.

Cosa voglio di più, il film di Silvio Soldini

E’ pur vero che il film punta molto sull’aspetto emozionale della vicenda, Favino e la Rohrwacher sono imbrigliati nella loro relazione che per nessuno dei due e costruttiva ma che entrambi non riescono a lasciar andare anche se non si percepisce la nascita del forte amore che viene dichiarato. Per quello che riguarda le interpretazioni, brava Alba in un ruolo ancora diverso dal suo curriculum, un po’ meno Favino, che dimostra di essere un bravo attore solo quando storia e sceneggiatura sono brillanti, e non è questo il caso. Menzione speciale al cast di contorno, che come già detto, meriterebbe più spazio a dispetto degli insipidi protagonisti, in particolar modo il personaggio di Giuseppe Battiston, che incarno un compagno così mite da sembrare stupido seppure a modo suo divertente.

Cosa voglio di più è un film che punta a smuovere i sentimenti, e che sicuramente in fase di lavorazione è risultato coinvolgente per gli interpreti principali, se non altro per le numerose scene di intimità, ma che rivolto allo spettatore rischia di smuovere soprattutto una grande noia, causata oltretutto dall’eccessiva lunghezza di una film che senza troppi danni sarebbe potuto durare 40 minuti in meno. Distribuito da Warner Bros, Cosa voglio di più esce in Italia il 30 aprile.

Cosa vedere su prime video ad ottobre 2023

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Cosa vedere su prime video ad ottobre 2023

Manca poco all’inizio del mese di ottobre, ed ecco di seguito tutte le novità dei titoli di film e serie tv in uscita ad ottobre su Prime Video, il servizio streaming targato Amazon.

Time dal 17 ottobre in esclusiva su Prime Video 

Fox Rich è una battagliera. Imprenditrice e madre di sei figli maschi, ha trascorso gli ultimi vent’anni della sua vita a combattere per ottenere il rilascio del marito, Rob G. Rich, che sta scontando una condanna a sessant’anni di prigione per una rapina che, in un momento di disperazione, commisero insieme agli inizi degli anni novanta. Accostando i video-diari che Fox ha registrato per Rob nel corso degli anni insieme a scorci intimi della vita quotidiana della donna, la regista Garrett Bradley ha composto un ritratto della resilienza e dell’amore incrollabile che sono necessari per riuscire a prevalere sulle infinite separazioni imposte dal sistema carcerario degli Stati Uniti.

Borat Subsequent Moviefilm dal 23 ottobre in esclusiva 
su Prime Video 

“Borat – Seguito di film cinema. Consegna di portentosa bustarella a regime americano per beneficio di fu gloriosa nazione di Kazakistan”

Il film, disponibile in esclusiva su Amazon Prime Video in tutto il mondo a partire dal 23 ottobre, è diretto da Jason Woliner, scritto da Sacha Baron Cohen, Anthony Hines, Dan Swimer, Peter Baynham, Erica Rivinoja, Dan Mazer, Jena Friedman e Lee Kern, prodotto da Sacha Baron Cohen, Monica Levinson e Anthony Hines. Gli Executive Producer sono Buddy Enright, Nicholas Hatton, Peter Baynham, Dan Mazer e Stuart Miller. Interpretato da Sacha Baron Cohen e Irina Nowak.

BIBI & TINA dal 16 ottobre in esclusiva  su Prime Video 

Tornano gli amati personaggi della serie Bibi & Tina in una serie Amazon Original, con nuove avventure e nuove canzoni! La giovane strega Bibi e la sua migliore amica Tina, insieme ai loro cavalli Amadeus e Sabrina e ai loro amici, sono pronte a vivere un’estate piena di avventure alla tenuta Martinshof: cavalli smarriti, orsi selvatici, un meteo imprevedibile ed emozionanti serate di gioco nel fienile. E non è finita: sono ancora tante le cose nuove da scoprire. Come il giovane spagnolo che offrirà il suo aiuto alla tenuta in cambio di un posto dove stare: il ragazzo misterioso ha un segreto che non darà pace a Bibi e Tina per tutta la durata della stagione. Ovviamente, anche questa volta la musica avrà un ruolo importante, e il tempo volerà…  La serie Amazon Original sarà disponibile su Prime Video dal 16 ottobre, con tutte le canzoni doppiate in Italiano.

Le altre novità del mese

  • NUOVE SERIE IN ARRIVO
    • American Dad – stagioni 1-3 | 8 ottobre
    • American Dad – stagioni 4-6 | 15 ottobre
    • The Americans – 6 stagioni  | 22 ottobre
    • Streghe – 8 stagioni | 23 ottobre

Cosa vedere su Disney+ ad ottobre 2023

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Cosa vedere su Disney+ ad ottobre 2023

Disney+ è la casa dedicata allo streaming di film e serie di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star, compresi gli esclusivi Disney+ original. Il 16 ottobre ricorre il 100° anniversario Disney! Da 100 anni la nostra passione è la narrazione. Da una generazione all’altra,lestoriepiùbellevivonopersempre.Potreterivedere tutti i vostri classici e personaggi Disney preferiti solo su Disney+. Inoltre, per celebrare al meglio l’anniversario, a partire dal 6 ottobre saranno disponibili sulla piattaforma streaming sette nuovi classici cortometraggi.

Tutti gli episodi della quinta e ultima stagione di Mayans M.C., la serie ambientata nello stesso universo narrativo di Sons of Anarchy, debutteranno il 18 ottobre su Disney+. Non perdetevi inoltre la serie completa di Sons of Anarchy già disponibile sulla piattaforma streaming. A ottobre arrivano i nuovi episodi della quarta stagione di The Kardashians, disponibili ogni giovedì, e la terza stagione di The D’Amelio Show, con episodi in arrivo sulla piattaforma ogni mercoledì.

Tutte le serie tv e i film in arrivo su Disney+ ad ottobre 2023

I Leoni di Sicilia: la serie originale italiana Disney+ in arrivo il 25 ottobre con i primi quattro episodi

I Leoni di Sicilia
Ph. Credit Maria Marin

I Leoni di Sicilia è l’avvincente storia della famiglia Florio. I fratelli Paolo e Ignazio sono due piccoli commercianti di spezie fuggiti da una Calabria ancorata al passato e in cerca di riscatto sociale. In Sicilia s’inventano un futuro, dove a partire da una bottega malmessa danno vita a un’attività florida che il giovane figlio di Paolo, Vincenzo, con le sue idee rivoluzionarie, trasformerà poi in un impero. Tuttavia, a travolgere la vita di Vincenzo, e quella di tutta la famiglia, è l’arrivo dirompente di Giulia, una donna forte e intelligente, in contrasto con le rigide regole della società del tempo. I Leoni di Sicilia è un’epopea fatta di amore, famiglia, successi, guerre e rivoluzioni, che si svolge nella Sicilia dell’Ottocento fino all’Unità d’Italia del 1861. I Leoni di Sicilia debutterà il 25 ottobre in esclusiva sulla piattaforma streaming con i primi quattro episodi, mentre i restanti quattro saranno disponibili a partire dal 1° novembre.

LOKI: la seconda stagione della serie Marvel Studios in streaming dal 6 ottobre

LOKI seconda stagione

La seconda stagione della serie Marvel Studios Loki riprende dopo lo scioccante finale della prima, quando il protagonista si ritrova a combattere per la salvaguardia dell’anima della TVA. Insieme a Mobius, al cacciatore B-15 e a una squadra di nuovi personaggi e ad altri che ritornano, Loki naviga in un multiverso in continua espansione e sempre più pericoloso alla ricerca di Sylvie, del Giudice Rensalyer, di Miss Minutes e della verità su cosa significhi possedere il libero arbitrio e uno scopo glorioso.

Piccoli brividi: Serie Originale in streaming dal 13 ottobre

piccoli brividi

Ispirata alla collana di libri di R.L. Stine, bestseller in tutto il mondo, Piccoli Brividi segue un gruppo di cinque liceali che intraprendono un viaggio difficile per indagare sulla tragica scomparsa, avvenuta tre decenni prima, di un adolescente di nome Harold Biddle, portando alla luce anche oscuri segreti del passato dei loro genitori.

Dear Mama: tutti gli episodi della serie originale targata FX in streaming dal 4 ottobre

Dear Mama

Dal pluripremiato regista Allen Hughes arriva Dear Mama di FX, una serie in cinque episodi estremamente coinvolgente che sfida le convenzioni della narrazione documentaristica tradizionale per condividere una saga illuminante sulla vita di una madre e di suo figlio, Afeni e Tupac Shakur. La loro storia racconta le possibilità e le contraddizioni degli Stati Uniti da un periodo di fervore rivoluzionario al decennio più ricco della cultura Hip Hop.

Serie, film e speciali da brivido! in attesa di halloween

Quest’autunno, Disney+ invita il pubblico di tutte le età a vivere la sua spaventosa line-up di film, serie e speciali di Halloween. Con un calderone di nuove storie accattivanti, classici imperdibili e avventure misteriose, a ottobre Disney+ ha qualcosa da offrire in streaming a tutti i membri della famiglia.

  • THE BOOGEYMAN In streaming dal 18 ottobre
  • BARBARIAN Disponibile in streaming
  • APPENDAGE In streaming dal 18 ottobre
  • HOCUS POCUS 30° ANNIVERSARIO
  • NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS 30° ANNIVERSARIO
  • BUFFY L’AMMAZZAVAMPIRI: Tutte le stagioni ora in streaming
  • THE WALKING DEAD: Tutte le stagioni ora in streaming
  • DESCENDANTS: Tutti i film disponibili in streaming

Cos’altro è in arrivo a ottobre?

  • STAR WARS: AHSOKA Il finale in streaming dal 4 ottobre
  • ONLY MURDERS IN THE BUILDING Il finale della terza stagione in streaming dal 3 ottobre
  • PRAISE PETEY S1 In streaming dal 25 ottobre
  • LEGO MARVEL AVENGERS: CODICE ROSSO In streaming dal 27 ottobre

Cosa ti aspetti quando aspetti: ottavo poster!

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Lionsgate ha diffuso l’ottavo poster di Cosa ti aspetti quando aspetti, frizzante commedia a tema gravidanza tratta dall’omonimo best seller di Heidi Murkoff. Diretto

Cosa si toglie Gi-hun dall’orecchio all’inizio di Squid Game – Stagione 2?

L’episodio 1 della seconda stagione di Squid Game vede Seong Gi-hun, interpretato da Lee Jung-jae, usare un apriscatole per tagliarsi l’orecchio e rimuovere un dispositivo, sollevando la questione di cosa ci fosse esattamente nel suo orecchio. Mentre la maggior parte della seconda stagione è ambientata due anni dopo il finale della prima stagione di Squid Game, “Bread Or Lottery” inizia proprio dove si era interrotta la prima stagione. Dopo essersi imbattuto nel venditore in un aeroporto, Gi-hun ha ricevuto una telefonata dall’uomo di facciata che gli diceva di salire sull’aereo e non guardarsi più indietro.

Sebbene Gi-hun fosse in procinto di recarsi negli Stati Uniti per ricongiungersi con la figlia, il fatto di vedere il venditore che reclutava qualcuno per giocare gli fece capire che altre persone sarebbero state costrette a subire i suoi stessi orrori. Gi-hun disse al Front Man (interpretato da Lee Byung-hun) che li avrebbe seguiti e che avrebbe fatto fallire la loro operazione. Appena lasciato l’aeroporto e tornato a Seoul, Gi-hun comprò un apriscatole e si precipitò in un bagno.

Gi-hun ha rimosso un dispositivo di localizzazione dall’orecchio in Squid Game – Stagione 2, Episodio 1

Gi-hun ha usato l’apriscatole per incidere il suo orecchio e rimuovere un dispositivo di localizzazione che era stato messo lì da qualche parte durante gli eventi della stagione 1 di Squid Game. Gi-hun notò che non era una coincidenza che il Front Man lo avesse chiamato proprio mentre stava valutando se salire su quell’aereo e trasferirsi negli Stati Uniti. In qualche modo, il Front Man sapeva esattamente dove si trovava Gi-hun, anche se era passato un anno da quando il Giocatore 456 aveva vinto la precedente competizione.

Probabilmente il personaggio di Lee Jung-jae aveva già notato qualcosa di strano intorno all’orecchio sinistro, motivo per cui ha deciso di tagliare lì alla ricerca di un localizzatore. Gi-hun aveva ragione, e dopotutto aveva un dispositivo di localizzazione addosso.

Perché gli organizzatori dei Giochi del Calamaro hanno messo un localizzatore su Gi-hun alla fine della stagione 1

Ci sono due spiegazioni per quando e perché gli organizzatori dei giochi hanno messo un localizzatore su Gi-hun. Il primo è che tutti i giocatori hanno ricevuto un localizzatore non appena sono stati portati sull’isola. Va notato che tutti i giocatori sono stati sedati prima di essere portati sull’isola dove si sarebbero svolti i giochi, il che significa che gli organizzatori hanno avuto abbastanza tempo per inserire un localizzatore in ognuno di loro prima ancora che si svolgesse il primo turno.

Cosa sarà: trailer e poster del nuovo film di Francesco Bruni

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Cosa sarà: trailer e poster del nuovo film di Francesco Bruni

Ecco il trailer e il poster di Cosa sarà, il nuovo film di Francesco Bruni che chiuderà la 15° Festa del Cinema di Roma. Nel cast del film Kim Rossi Stuart, Lorenza Indovina, Barbara Ronchi, Giuseppe Pambieri, Raffaella Lebbroni, Fotinì Peluso, Tancredi Galli, Nicola Nocella.

SINOSSI

La vita di Bruno Salvati è in una fase di stallo.I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto.E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe.

Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Ilprimo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura,Cosa sarà di lui?

Suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza.

Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da sé stesso e a guardare gli altri.

Il poster di Cosa sarà

Cosa sarà: recensione del film di Francesco Bruni #RFF15

Cosa sarà: recensione del film di Francesco Bruni #RFF15

Così si chiude la Festa del Cinema di Roma 2020, con la presentazione del quarto lavoro da regista di Francesco Bruni, Cosa sarà. Sceneggiatore tra gli altri di Paolo Virzì, cui lo lega un lungo sodalizio artistico e umano, Bruni firma in proprio commedie francamente divertenti, ma anche acute e non prive di un certo disincanto, in cui l’elemento fondante attorno a cui ruota tutto sono i rapporti umani, in special modo quelli familiari, tra mariti e mogli e ancor più tra genitori e figli. Non per niente, le sue commedie realistiche, un po’ strampalate e fresche hanno spesso lanciato giovani talenti. È stato così con il suo esordio Scialla!, che lanciò Filippo Scicchitano, come con Tutto quello che vuoi, che fece emergere Andrea Carpenzano. Oggi è la volta di Fotinì Peluso, che interpreta ottimamente Adele, la figlia del protagonista. La sfida è difficile, poiché si tratta di far ridere o sorridere del dramma di un uomo ancora giovane gravemente malato e della sua paura di non farcela.

La trama di Cosa sarà

Bruno Salvati, Kim Rossi Stuart, è un regista di commedie quasi sconosciuto. Si è separato dalla moglie Anna, Lorenza Indovina. Facendo dei controlli dopo un banale incidente, scopre di avere la leucemia. L’unica speranza di guarigione è un trapianto di cellule staminali. Inizia così il suo percorso da paziente, guidato da una competente e pragmatica ematologa, Raffaella Lebboroni,  alla ricerca di un donatore compatibile. Inizia però, anche un viaggio che lo porterà, ancor prima che tra le corsie dell’ospedale, alla scoperta di un segreto di famiglia e alla ricerca, assieme ai figli Adele, Fotinì Peluso, e Tito, Tancredi Galli e al padre Umberto, Giuseppe Pambieri, di una persona che può essere la sua unica speranza. Questo percorso lo porterà anche a ripensare sé stesso e i suoi rapporti familiari.

Finché c’è vita c’è speranza, e ironia

E’ lo stesso Francesco Bruni a spiegare come in questo film – era già accaduto nei precedenti – vi sia un contenuto autobiografico, opportunamente arricchito e rivisitato. Soggetto e sceneggiatura sono del regista, la seconda in collaborazione con Kim Rossi Stuart. Dunque si tratta di una storia molto personale, dolorosa e delicata. Si percepiva che lo fosse. Ecco forse perché Bruni ha sentito il bisogno di tornare nella Livorno in cui è cresciuto per raccontarne almeno una parte. Per molti versi, dunque, è lui il Bruno Salvati della storia, che parla della malattia che lo ha colpito e dalla quale è guarito – si è salvato, appunto, nomen omen – e di come questa si possa rivelare un’opportunità per ricominciare, per cambiare.

Il film rispetta in pieno lo stile di Bruni riuscendo ad essere al tempo stesso divertente e amaro, poetico e drammatico, doloroso, realistico, ma anche movimentato e perfino buffo. Del tutto assente la retorica, come da sana abitudine del regista. Non si scade mai nel melodramma, ma si stempera, si alleggerisce con la situazione comica. Kim Rossi Stuart è convincente nei diversi registri richiesti dal film, bravissimo nel drammatico, ma non meno efficace nella commedia.

Cosa Sarà film 2020
Foto di Paolo Ciriello

Bruni fa di Salvati un personaggio che, come altri nei suoi film, non è il padre che vorrebbe essere, un uomo anche fragile, che non nasconde la paura, ma che attraverso quest’esperienza trova il coraggio e il modo di cambiare, di scrollarsi di dosso un’immagine di sé che forse non gli corrisponde più e comincia a dare maggiore ascolto a chi gli sta intorno. Il sottofinale è emblematico di questo cambiamento. Il cast ha anche una presenza femminile importante: brave Lorenza Indovina, Barbara Ronchi nel ruolo di Fiorella, Raffaella Lebboroni e la già citata Fotinì Peluso. Scelte perfette sono due brani della colonna sonora: Perfect day, che crea un ossimoro emozionante in uno dei momenti forse più dolorosi del film, e I will survive.

Cosa sarà è anche un sentito omaggio a Mattia Torre, regista e autore di Boris e La linea verticale, prematuramente scomparso. In alcune scene del film, come quella del dibattito mancato, si ritrova proprio un po’ della sua impronta, quell’umorismo graffiante e dissacrante, quel voler far ridere a tutti i costi anche della morte, quel trattare con umorismo qualsiasi cosa succeda nella vita perché comunque, finché si è vivi e lo si può raccontare, se ne può sorridere. In Cosa sarà l’ironia, il riso amaro non esita a trasformarsi in franca risata. Così come il regista non rinuncia a punteggiare il film di una pungente ironia sul mondo del cinema, complice anche un cameo di Ninni Bruschetta (Boris e La linea verticale),  nel ruolo del produttore cinematografico.

Il quarto lavoro da regista di Francesco Bruni è dunque una sorta di lungo flirt con la morte, al termine del quale non si esce incupiti o avviliti o tristi, ma col sorriso sulle labbra di chi dice: è andata bene! Il funambolo che cammina sulla ringhiera del balcone è Salvati, ma è anche il regista, che pur non cadendo per fortuna, né in questa vicenda umana, né registicamente, riuscendo a tenere il film in equilibrio tra commedia e dramma, ha ben presente però che c’è chi cade. Restituisce però anche la consapevolezza che il funambolo può essere ciascuno di noi, in qualsiasi momento, e che non sempre va tutto bene.

Cosa sarà avrebbe dovuto iniziare il suo percorso in sala dal 24 ottobre. La nuova chiusura imposta dall’ultimo Dpcm costringe ora a trovare altre strade di fruizione, che si spera non penalizzino troppo un lavoro che merita la visione.

Cosa sarà: questo il nuovo titolo del film di Francesco Bruni

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Cosa sarà: questo il nuovo titolo del film di Francesco Bruni

Cambia nome il nuovo film di Francesco Bruni che adesso uscirà con il titolo di Cosa sarà. Ecco di seguito come il regista e sceneggiatore ha annunciato la decisione:

“Sono felice di poter annunciare il nuovo titolo del nostro film. Quello scelto in precedenza – più di un anno fa – se al principio sembrava profetico (poiché quell’espressione risuonava ovunque), con l’andare del tempo – ironia della sorte – ha finito per risultare fuorviante, soprattutto perché il nostro film non parla affatto – colgo l’occasione per precisarlo – della pandemia che ha colpito il mondo intero in questi ultimi mesi. Questo nuovo titolo mi sembra esprimere molto bene l’incertezza in cui vive il protagonista e in cui tutti possiamo riconoscerci, ora più che mai. Ringrazio anche Palomar e Vision che hanno subito condiviso questa sensazione e questa scelta.”

SINOSSI

La vita di Bruno Salvati è in una fase di stallo.  I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto.  E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe.
Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura, Cosa sarà di lui?

Suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza. Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da sé stesso e a guardare gli altri.

Protagonista del film è Kim Rossi Stuart. Il film, prodotto da Palomar e Vision Distribution,  arriverà nelle sale in autunno.

Cosa sarà: la storia vera e altre curiosità sul film con Kim Rossi Stuart

La malattia è un nemico invisibile che può insidiarsi inaspettatamente nella vita di una persona e sconvolgere la sua intera esistenza, ma anche quella di chi gli sta intorno. Film come Amour, Non è mai troppo tardi, 50 e 50, Uno su due o i più giovanili L’amore che resta e Colpa delle stelle sono solo alcuni dei tanti esempi di film che affrontano questa tematica, declinandola sia in toni drammatici che toni leggeri, grazie ai quali poter affrontare con spensieratezza quanto si narra e così facendo allegerire il peso della vicenda. Su questa seconda linea d’azione si pone anche Cosa sarà (qui la recensione), il film diretto da Francesco Bruni nel 2020.

Sceneggiatore di film come La prima cosa bella e Il capitale umano, ma noto anche per aver diretto film come Scialla! e Tutto quello che vuoi, Bruni affronta infatti con leggerezza la malattia di cui si narra in questo film, senza naturalmente sminuirla. Prende così forma un racconto agrodolce che a partire dalla scoperta di questa condizione del protagonista va a raccontare ciò che cambia nella sua vita personale e come i rapporti possano evolvere in meglio o in peggio. La malattia diventa dunque quasi un pretesto per riflettere sull’umanità e sullo spirito con cui si affrontano le avversità, non rinunciando ad uno sguardo al futuro.

Premiato come Miglior sceneggiatura ai Nastri d’argento e candidato poi a due David di Donatello (Sceneggiatura originale e Attore protagonista), il film è dunque un ottimo titolo per riflettere su queste dinamiche e uscirne rinvigoriti nell’animo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Cosa sarà. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Cosa sarà trama

La trama e il cast di Cosa sarà

Protagonista del film è Bruno Salvati, regista da tempo in una fase di stallo. I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto. E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe. Un giorno, poi, Bruno scopre di avere una forma di leucemia e intraprende così percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile, ricerca che lo porterà a scoprire di avere una sorella di cui non era a conoscenza.

Ad interpretare il protagonista Bruno Salvati, vi è l’attore Kim Rossi Stuart, mentre Lorenza Indovina è l’ex moglie di lui, Anna. Gli attori Fotinì Peluso e Tancredi Galli interpretano rispettivamente Adele e Tito, i due figli di Bruno. Giuseppe Pambieri è Umberto, padre del protagonista, mentre Ninni Bruschetta interpreta il produttore con cui egli si relaziona. Raffaella Lebboroni interpreta la dottoressa, mentre l’attore Nicola Nocella è l’infermiere Nicola. Infine, l’attrice Barbara Ronchi, vista anche in Settembre e Rapito, interpreta Fiorella, la sorella di cui Bruno non era a conoscenza.

Le location del film: ecco dove è stato girato

Per quanto riguarda le location di Cosa sarà, una piccola parte di queste si trova a Roma, specialmente nella prima parte del film, mentre il fiume Tevere è protagonista della scena finale del film. La maggior parte del lungometraggio, però, è stata girata a Livorno, in Toscana, dove il protagonista si reca alla ricerca di sua sorella. Questa lavora in un’agenzia immobiliare nel settecentesco quartiere Venezia Nuova, così chiamato per i ponticelli, i canali e le piazzette che ricordano l’atmosfera della Serenissima. Altra location celebre è invece la terrazza Mascagni, piazzale che affaccia sul mare riconoscibile dal pavimento a scacchiera bianco e nero.

Cosa sarà location

La storia vera a cui il film si ispira

Per la storia di Cosa sarà, Bruni si è basato su un qualcosa conosciuto e vissuto un prima persona. Il regista ha infatti raccontato che nel 2017, a seguito di esami del sangue, ha scoperto di avere le piastrine molto basse, risultati che hanno poi portato alla diagnosi di sindrome mielodisplastica. Si tratta di patologie del sangue complesse, classificate tra le malattie rare, che colpiscono prevalentemente persone in età avanzata e si manifestano attraverso anemia, diminuzione dei globuli bianchi e piastrinopenia. Ad oggi, l’unica cura – a cui però può accedere solo il 4% dei pazienti – è il trapianto di cellule staminali, grazie al quale si riesce a contrastare la malattia.

Bruni ha dunque raccontato di aver intrapreso questo percorso di cura, in modo molto simile a quanto fa il protagonista di Cosa sarà. Nel caso del regista, il donatore si è rivelato poter essere suo fratello, per cui la scoperta di Bruno Salvati di avere una sorella di cui ignorava l’esistenza è frutto della fantasia del regista. Si tratta infatti di un espediente narrativo attraverso il quale il protagonista riesce a cambiare spostando l’attenzione da sé stesso a quanti lo circondano, migliorando dunque i propri rapporti con i suoi famigliari. A partire dal proprio percorso di cura, ad ogni modo, Bruni ha poi tratto l’ispirazione per questo suo nuovo film.

Il trailer di Cosa sarà e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Cosa sarà grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 27 marzo alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Cosa Sarà di Francesco Bruni on demand dal 31 ottobre

Cosa Sarà di Francesco Bruni on demand dal 31 ottobre

In seguito all’ultimo DPCM, che ha decretato la chiusura delle sale cinematografiche, Palomar, Vision Distribution e il regista Francesco Bruni hanno preso la decisione di rendere disponibile Cosa Sarà sulle piattaforme on demand a partire dal 31 ottobre. Il film, scritto e diretto da Francesco Bruni, è stato appena presentato come evento di chiusura alla Festa del Cinema di Roma ed è uscito nelle sale solo per poche ore.

Il regista Francesco Bruni  dichiara a riguardo:
“Quella di Cosa Sarà è una storia travagliata. La sua uscita era inizialmente prevista a marzo, ma per cause di forza maggiore è stata rimandata all’autunno. Dopo mesi di attesa, durante i quali l’uscita in streaming non è stata presa in considerazione per una volontà condivisa con Palomar e Vision, Cosa Sarà è approdato alla Festa del Cinema di Roma, dove ha ricevuto un’accoglienza così calda e affettuosa da emozionarmi profondamente. Purtroppo ancora una volta questo mio film si scontra con la pandemia e i cinema sono stati nuovamente chiusi. 
Sono comprensibilmente dispiaciuto ma anche orgoglioso di aver mantenuto la parola data a molti amici esercenti, sia pur per poche ore; tuttavia sono convinto che sia arrivato il momento che
Cosa Sarà veda la luce e vada incontro al suo pubblico. 
Resta in me forte il desiderio di accompagnarlo al cinema, appena sarà possibile, perché solo quando potrò incontrare personalmente gli spettatori delle sale sentirò che il film avrà raggiunto il suo scopo.”

“Cosa Sarà di Francesco Bruni è un film importante, sono orgoglioso di averlo prodotto”, dichiara Carlo Degli Esposti. “È un film importante per la leggerezza con cui ci insegna a far tesoro delle complicanze della vita e a trasformarle in forza. Dentro ai personaggi scritti e diretti da Bruni ci si ritrova e si ritrova il mondo intorno a noi. Hanno chiuso i cinema ma non vogliamo chiudere il percorso con il pubblico augurandoci di poter tornare molto presto in sala, vis a vis! ” – conclude il produttore di Palomar.

Cosa sarà, recensione del film di Francesco Bruni #RFF15

“Vision è orgogliosa di aver prodotto insieme a Palomar questo bellissimo film di Francesco Bruni”, commenta così Massimiliano Orfei, COO di Vision Distribution. “Proprio nel momento drammatico che stiamo tutti vivendo, Cosa sarà ci ricorda, con un sorriso lieve, che le difficoltà che incontriamo, anche quelle più dure da accettare, possono e devono essere fonte di consapevolezza di quanto è preziosa la vita.
Siamo ovviamente dispiaciuti di non poter proseguire il percorso nelle sale che avevamo appena cominciato, ma faremo in modo che già nei prossimi giorni il film possa raggiungere il pubblico a casa e riscuotere il successo che merita, in attesa di poter tornare ad essere visto nel suo luogo di elezione, il grande schermo delle sale cinematografiche”.

Il film sarà disponibile sulle seguenti piattaforme: SKY PRIMAFILA, APPLE TV, CHILI, GOOGLE PLAY, INFINITY, TIMVISION, RAKUTEN TV, THE FILM CLUB, CG DIGITAL, MIOCINEMA, IO RESTO IN SALA

Cosa Sarà con Kim Rossi Stuart arriva su Sky Cinema

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Cosa Sarà con Kim Rossi Stuart arriva su Sky Cinema

Arriva il 27 marzo in prima tv alle 21. 15 su Sky Cinema Due e in streaming su NOW, Cosa Sarà. Grande prova attoriale per Kim Rossi Stuart, protagonista del toccante racconto autobiografico del regista Francesco Bruni (Scialla! – Stai sereno). Bruno Salvati è un regista di commedie che non hanno successo. Da poco si è separato dalla moglie, che ora sembra frequentare una donna, e ha due figli, Adele e Tito. Nella sua vita all’improvviso tutto cambia quando gli viene diagnosticata una forma di leucemia: la mielodisplasia.

Cosa Sarà, prodotto da Vision Distribution e Palomar, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video, sarà in prima visione TV e grazie a extra, il programma fedeltà di Sky, i clienti Sky da più di 3 anni e con Sky Cinema lo vedranno prima di tutti on demand nella sezione extra.

Cosa Sarà, la trama

La vita di Bruno Salvati (Kim Rossi Stuart) è in una fase di stallo. I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna (Lorenza Indovina), dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto. E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe.  Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura, Cosa sarà di lui? Suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza.  Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da sé stesso e a guardare gli altri.

Cosa Sarà verrà trasmesso su Sky Cinema Due il 27 marzo alle 21.15 e in streaming su NOW e sarà disponibile on demand. Con extra, il programma fedeltà di Sky, per i clienti Sky da più di 3 anni e con Sky Cinema il film è già disponibile on demand nella sezione extra.

Cosa ricordare prima dell’uscita di Smile 2

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Cosa ricordare prima dell’uscita di Smile 2

Dal 17 ottobre in sala con Eagle Pictures, Smile 2 (Smile Deluxe in originale) inaugura ufficialmente la stagione cinematografica degli horror, intorno al periodo di Halloween, così da proporsi come perfette serate a tema per la “spooky season”.

Il film, diretto da Parker Finn che torna a raccontare la storia del “sorriso malefico”, è il sequel diretto del film 2022,

e trai protagonisti conta anche Kyle Gallner, l’interprete di quel Joel che era stato l’ultimo “posseduto” dall’entità nel film precedente. Ma cosa è successo in quella storia horror e come si ricollega al sequel? Ecco cosa c’è da ricordare per arrivare preparati alla visione di Smile 2.

La storia di Smile

Smile

Il primo film segue la storia di una terapista, Rose (Sosie Bacon), la quale è perseguitata da visioni di persone con un sorriso inquietante da quando lei stessa ha visto quel sorriso sul volto di una ragazza, Laura (Caitlin Stasey), che si è tolta la vita davanti a lei. Nonostante la sua formazione scientifica, Rose comincia a sospettare di essere posseduta da una entità malvagia. Con l’aiuto del suo ex fidanzato, Joel (Kyle Gallner), scopre che i testimoni di suicidio tendono a morire suicidi loro stessi dopo pochi giorni. Questa conclusione appare evidente dopo che i due sono risaliti a una catena di ben 15 persone. La maledizione non si può sconfiggere, se non trasmettendola a qualcuno: basta uccidere brutalmente qualcuno di fronte a un testimone per traumatizzarlo. Questo diventerà “l’erede” della maledizione.

Chi è Robert Talley?

Interpretato da Rob Morgan in Smile del 2022, Robert è una persona che è sfuggita alla morte uccidendo brutalmente qualcuno di fronte a un testimone, trasmettendogli la sua maledizione. Di conseguenza però viene arrestato e sarà da lui che Rose scoprirà la verità: l’unico modo per sfuggire alla maledizione è quello di diventare un’assassina.

Inorridita, Rose si isola nella sua casa d’infanzia in modo da non poter trasmettere la maledizione. Affronta l’entità che ha preso le sembianze di sua madre e prova a neutralizzarla con il fuoco. Lascia la casa e torna dal suo ex fidanzato, credendo di essere così fuggita dalla malvagia entità. Ma è solo questione di tempo…

Smile: spiegazione del finale: Rose è morta?

La fuga di Rose era in realtà solo un’allucinazione provocatale dal demone che ha tenuto in vita la donna il tempo necessario per far si che Joel la rintracciasse e la raggiungesse a casa sua. Il giovane si presenta così nel luogo dove si sta consumando la tragedia, giusto in tempo per assistere al suicidio di Rose: la donna si dà fuoco davanti a lui, sorridendogli, e passandogli la maledizione.

Joel muore?

Secondo le regole di Smile, Joel dovrebbe essere il prossimo destinato a morire. Quindi, a meno che non uccida qualcuno di fronte a un testimone, possiamo essere certi che morirà entro una settimana. Tuttavia, l’uomo ha imparato molte cose sull’entità mentre cercava di proteggere Rose, e questo lo rende un avversario più difficile da sopraffare per questa presenza demoniaca. Un ottimo spunto per il sequel, appunto!

Quale sarà la storia di Smile 2?

Smile 2 Naomi Scott
© Paramount Pictures

La storia di Smile 2 si concentra sul personaggio di Skye Riley (Naomi Scott), una popstar, che sul punto di cominciare un tour mondiale, inizia a vivere esperienze sempre più terrificanti e incomprensibili. Schiacciata dalle crescenti angosce e dalle pressioni della notorietà, Skye è costretta a confrontarsi con il suo passato oscuro per riprendere in mano la sua vita prima che vada in pezzi. Come accennato in precedenza, nel film fa ritorno Kyle Gallner nei panni di Joel che potrebbe in effetti avere un duplice ruolo. Il personaggio potrebbe o essere l’innesco per il passaggio della maledizione, essendo l’ultimo depositario della stessa dal finale del primo film, oppure diventare l’eroe che ha avuto modo di conoscere e studiare l’entità demoniaca e ha gli strumenti per sconfiggerla, aiutando così Skye Riley a sopravvivere.

Lo scopriremo a partire dal 17 ottobre in sala, quando Smile 2 uscirà al cinema con Eagle Pictures.

Cosa piove dal cielo? recensione del film

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Cosa piove dal cielo? recensione del film

In Cosa piove dal cielo? Roberto (Ricardo Darín, Il segreto dei suoi occhi), introverso proprietario di un negozio di ferramenta, vive da vent’anni quasi senza contatti col mondo dopo un dramma che l’ha profondamente segnato. Per caso conosce Jun (Huang Sheng Huang), un cinese appena arrivato in Argentina senza conoscere una parola di spagnolo, in cerca dell’unico parente ancora vivo, uno zio. Incapace di abbandonarlo, Roberto lo accoglie in casa: attraverso la loro singolare e silenziosa convivenza, Roberto troverà il modo di comunicare con Jun, muto eppure tenerissimo, svelandola banalità della vita e delle coincidenze, o forse semplicemente che il caso non esiste e per ognuno di noi c’è un destino.

Cosa piove dal cielo?, il film

Cosa piove dal cielo? comincia in maniera silenziosa, e poi, a poco a poco, con un misto di ironia e malinconia, si addentra nella mente dello spettatore che guarda interessato e divertito l’avvicendarsi di sentimenti e situazioni in una storia quasi impossibile da gestire a livello semplicemente logistico ma anche a livello emozionale, che coinvolge un mezzo misantropo e un giovane spaventato e ferito dal mondo. Le due realtà non fanno altro che collidere generando un big bang che si risolverà con la nascita di una cosa nuova, una profonda amicizia e la speranza di una vita serena per entrambi.

Quello che incanta in questo piccolo film Cosa piove dal cielo? è la scelta dei toni, non lugubri e tristi, ma allegri, spiritosi e seriamente divertenti attraverso i quali i due personaggi, uno più timido dell’altro, riescono a trovare una via di comunicazione decisamente personale e che alla fine riuscirà a metterli in contatto anche con se stessi. Il tema di fondo, ovvero lo scontro tra due culture diverse, passa in secondo piano e l’ostacolo della lingua diventa da principio insormontabile prima di tutto perché manca la disposizione all’apertura, al dialogo, allo scambio con l’altro. Con il tempo Roberto però scoprirà suo malgrado di aver bisogno di Jun, e il giovane giapponese riuscirà contemporaneamente a mettersi in connessione con i suo gentile salvatore. L’intercessione linguistica giusta arriverà nel momento opportuno, quando i due saranno pronti a condividere le anche a parole vite, sofferenze e segreti.

Cosa piove dal cielo? riesce quindi, attraverso linguaggio allegro e immagini luminose, a raccontare la storia di due solitudini che si incontrano e in modi inaspettati si fanno compagnia.

Cosa mi lasci di te: trailer del film su Jeremy Camp

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Cosa mi lasci di te: trailer del film su Jeremy Camp

Notorious Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di Cosa mi lasci di te l’emozionante film diretto da Jon e Andrew Erwin‚ e ispirato alla vita del cantante statunitense Jeremy Camp

La pellicola arriva a marzo nelle sale italiane. A vestire i panni del musicista sarà KJ Apa il giovane attore che ha avuto il suo primo ruolo nel 2014 con Qua la zampa! e ha ottenuto fama internazionale con la sua partecipazione nella serie tv Riverdale, del network The CW.

Cosa mi lasci di te‚ presentato al CinemaCon di Las Vegas‚ è ispirato ad una commovente storia vera e racconta dell’amore di Jeremy Camp per la sua fidanzata Melissa. I due giovanissimi decidono di sposarsi nonostante le gravi condizioani di salute della ragazza e da questa esperienza nasce la canzone I Still Believe, uno dei brani più famosi di Jeremy Camp e colonna sonora del film.

Jeremy Camp ha pubblicato undici album. La sua musica, un mix di ballate con influenze rock, lo ha portato a vincere cinque GMA Dove Awards, a ricevere tre nomination all’American Music Awards e un Grammy Award come ‘miglior album Pop/Contemporary Gospel’ nel 2010 per il suo album, Speaking Louder Than Before.

Nel cast, accanto a KJ Apa, troviamo Britt Robertson (Tomorrowland) nei panni di Melissa, Gary Sinise (CSI: New York) sarà Tom Camp il padre del ragazzo, Shania Twain, Britt Robertson, Melissa Roxburgh e Nathan Dean Parsons.

Cosa mi lasci di te è diretto dai fratelli Jon Erwin e Andrew Erwin, da una sceneggiatura di Jon Erwin e Jon Gunn.

Cosa mi lasci di te: recensione del film con KJ Apa

Cosa mi lasci di te: recensione del film con KJ Apa

Amore, fede e musica, sono questi gli ingredienti principali di Cosa mi lasci di te (titolo originale I still believe) che sarebbe dovuto arrivare nelle sale italiane il 19 marzo, ma vista l’emergenza sanitaria, è disponibile direttamente in streaming su Prime Video, dal 17 aprile.

Cosa mi lasci di te: l’ispirazione del film

Il lavoro racconta la vera storia del musicista Jeremy Camp, icona americana della musica cristiana, che a suon di ballate dalle influenze rock professa la propria fede e la diffonde nel mondo. La sua vita è contraddistinta da un incontro e da una storia d’amore che lo hanno segnato per sempre, tanto che l’ha voluta raccontare in un libro – Cosa mi lasci di te, edito in Italia da Fabbri Editori. La storia poi è approdata sul grande schermo grazie ai fratelli Andrew e Jon Erwin, che l’hanno diretta, scegliendo KJ Apa (Riverdale) per interpretare il ruolo del protagonista.

La trama

Jeremy (KJ Apa) arriva all’università con la sua chitarra e il sogno di diventare un musicista. Mentre questo inizia a realizzarsi, incontra Melissa (Britt Robertson), se ne innamora e decide di sposarla. Nonostante entrambi siano giovanissimi e lei sia affetta da un male incurabile. Lui compone le sue canzoni, deciso a starle accanto in qualsiasi circostanza, ma lei rischia di non arrivare neppure al matrimonio a causa dell’aggravarsi della malattia. Tuttavia, un evento che ha del miracoloso regala ai due ragazzi un altro scampolo di vita insieme, consentendo loro di vivere un intenso, anche se breve, sogno d’amore e felicità, prima dell’inevitabile epilogo. Senza Melissa Jeremy avrà ancora la forza di credere e di cantare?

Il romanticismo in Cosa mi lasci di te

Cosa mi lasci di teAl netto di una pesante cappa di retorica – quella per intenderci che fa sì che il padre, interpretato da Gary Sinise, si rivolga al figlio chiamandolo “figliolo” con frasi del tipo: “Vai e scrivi la tua storia”, o “la vita non è piena nonostante le delusioni, ma grazie ad esse” – condita dal patriottismo di bandiere a stelle e strisce che sventolano dai portici, il film è l’emblema dell’amore romantico, una storia per teenager sull’amore che supera i confini del tempo e dello spazio ed è in grado di superare anche il confine estremo, la morte. Per dare corpo a questa vicenda – e riescono a farlo in maniera convincente –  i registi hanno scelto il giovane KJ Apa, noto per essere stato il protagonista della serie tv Riverdale, e Britt Robertson, interprete di serie come Life unexpected e film quale il fantasy Disney Tomorrowland. Due attori amati dai teenager, che si ritrovano insieme dopo Qua la zampa! di Lasse Hallström.

Tuttavia, il film non è solo un prodotto per adolescenti innamorati dell’idea stessa dell’amore, specie se eterno, da tenere incollati allo schermo con una storia che sembra una favola, anche se non proprio dal lieto fine, con una congrua scorta di fazzolettini a portata di mano.

Religione e fede in Cosa mi lasci di te

Perché trarre un libro e poi un film da una storia così personale, così intima? Inequivocabilmente, oltre che una storia d’amore, il film è un elogio e una professione di fede cristiana inattaccabile, che vacilla, ma non crolla neanche sotto i colpi della prova più dura. Centrale è l’idea che questa storia possa essere d’esempio per altri, che possa cambiare la vita di qualcuno, anche solo di una persona, magari facendola avvicinare alla fede.

Cosa mi lasci di teQuello che accade alla protagonista Melissa è una sorta di miracolo. L’altro “miracolo”,poi, consiste nel vedere tutta la California unita in preghiera a Jeremy Camp per aiutare Melissa a superare la malattia. Anche la fama di cantante d iCamp, oltre che essere dovuta al suo talento musicale, sembra indissolubilmente legata a questa vicenda personale che pare aver appassionato l’America. Quello stesso talento, il successo, sono presentati come frutto della fede e strumento di essa. A suggello di tutto questo, alcune immagini finali del vero Jeremy Camp e delle sue esibizioni. I still believe e Walk by faith, tratte dall’album Still, hanno ottenuto un enorme successo negli Usa. Il cantante  ha vinto molti premi e venduto più di 5 milioni di album.

Una visione di questo tipo ha l’evidente limite di risultare poco coinvolgente per quanti non ne condividano i presupposti, sebbene ponga di fronte a interrogativi universali. Su tutti, come è possibile affrontare la morte? Come ci si prepara? Se c’è qualcosa che questo lavoro lascia anche a chi ha superato l’adolescenza e non è a suo agio col concetto di fede, è proprio che si può in qualche maniera trovare il coraggio di affrontare anche la morte – la prova più difficile, più estrema che un essere umano possa affrontare – se non si è soli, grazie all’amore o all’affetto incondizionato delle persone care.

Prodotto da Kingdom Studios e distribuito in Italia da Notorious e Prime Video, il film è visibile in streaming su questa piattaforma dal 17 aprile.

Cosa mi lasci di te: curiosità sul film, il libro e la storia vera

Probabilmente non tutti conosceranno Jeremy Camp, cantautore statunitense ed esponente della cosiddetta musica cristiana contemporanea. All’interno di questo genere egli è però una vera e propria leggenda, con undici album pubblicati e numerosi premi vinti nel corso degli anni. Di lui, in particolare, è celebre la canzone I Still Believe, dedicata al non perdere la fede nonostante le avversità. Quella stessa canzone dà anche il titolo ad un film del 2020, in Italia distribuito come Cosa mi lasci di te (qui la recensione), incentrato sulla storia di Camp e su un particolare incontro che ha cambiato per sempre la sua vita.

Diretto dai fratelli Andrew e Jon Erwin, divenuti noti grazie ad un film simile quale Una canzone per mio padre, Cosa mi lasci di te è basato però non solo sulla canzone di Camp, ma anche sull’omonimo libro autobiografico da lui scritto, dove narra dell’amore tra lui e la sua prima moglie. Affermatosi come un grande successo per la struggente storia raccontata, ma anche per le emozioni in esso contenute e il forte messaggio di speranza e fede, il libro è poi stato opzionato per diventare il film che oggi si può ammirare. Chiamato a sintetizzare tale racconto, Camp lo ha descritto come la capacità dell’amore di sopravvivere al dolore.

Passato in sordina a causa della pandemia di Covid-19, il film è stato distribuito prevalentemente per l’home video, ottenendo comunque un buon successo. Per tutti gli appassionati di storie struggenti, meglio ancora se realmente accadute, Cosa mi lasci di te è decisamente un titolo da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al cast di attori al libro e alla storia vera. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Cosa mi lasci di te

Protagonista del film è il cantautore di musica cristian Jeremy Camp, il quale nel pieno della sua popolarità conosce la giovane Melissa, innamorandosene da subito. La ragazza, tuttavia, è affetta da una grave malattia che non le lascia molto da vivere. Nonostante ciò, Jeremy non intende rinunciare al loro amore e si dice pronto a sposarla e starle accanto nel bene e nel male. Più la salute di Melissa va peggiorando, però, più la fede del cantante viene messa a dura prova. Per loro, prima che sia troppo tardi, sarà importante riflettere sulla loro relazione, su cosa questa lascia in loro e su come l’amore, una volta destato, continui a compiere il suo percorso nonostante le difficoltà.

Cosa mi lasci di te: il libro e la storia vera

Jeremy Camp e sua moglie Melissa Lynn Henning-Camp si sposarono il 21 ottobre del 2000. Avevano rispettivamente 22 e 21 anni e sapevano già della malattia che affligeva lei, un cancro ovarico che non lasciava grandi speranze di vita. Pochi mesi dopo il giorno più felice della loro vita, il 5 febbraio del 2001, Melissa si spense, lasciando Jeremy a confrontarsi con un dolore che non credeva possibile. Il miglior rimedio a questo era scrivere nuove canzoni e riflettere su quanto accadutogli. Camp compose dunque I Still Believe, struggente brano attraverso cui racconta di come nonostante le avversità egli abbia deciso di non perdere la fede. Nel 2011 Camp ha poi pubblicato il suo primo libro, l’autobiografia I Still Believe.

In questo egli racconta del rapporto con Melissa. Pur attenendosi al testo, gli sceneggiatori hanno naturalmente dovuto dar vita ad alcune modifiche. In primo luogo, il matrimonio tra Jeremy e Melissa non è avvenuto in spiaggia e la scoperta della lettera nella chitarra che si vede nel film non è citata nel libro. Il conflitto che vede contrapposti Jeremy e Jean-Luc, entrambi innamorati di Melissa è reale ma differisce per il fatto che nella realtà non era Jean-Luc ad essere interessato alla ragazza, bensì un amico di lei di nome Jason, non presente nel film. In ultimo, rispetto a quanto riportato nel libro, il film non sottolinea il grande legame di Jeremy con la madre.

Cosa mi lasci di te libro

Cosa mi lasci di te: il cast del film

Per quanto riguarda il cast del film, ad interpretare il protagonita Jeremy Camp si ritrova l’attore KJ Apa. Questi è noto in particolare per il ruolo di Archie Andrews, protagonista della popolare serie Riverdale. Nei panni di Melissa, invece, vi è l’attrice Britt Robertson, nota per i film La risposta è nelle stelle e Tomorrowland. La Robertson aveva già recitato con Apa nel film Qua la zampa! ed è stato proprio il collega a suggerirla per la parte di Melissa e contattarla per presentarsi al provino. Sono poi presenti gli attori Gary Sinise e Shania Twain nei pani di Tom e Teri Camp, i genitori di Jeremy. Melissa Roxburgh, celebre per i film di Diario di una schiappa, interpreta Heather, sorella di Melissa. Nathan Parsons, invece, è Jean-Luc, amico comune dei due protagonisti.

Il trailer di Cosa mi lasci di te e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Cosa mi lasci di te grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

Cosa ha fatto Scott Lang negli anni passati tra Avengers: Endgame e Ant-Man and the Wasp: Quantumania?

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I Marvel Studios hanno diffuso un nuovissimo teaser di Ant-Man and the Wasp: Quantumania che rivela cosa ha fatto Scott Lang nel periodo intercorso tra gli eventi di Avengers: Endgame e quelli che vedremo svolgersi nel prossimo film MCU.

La Fase 5 dell’MCU sta per iniziare con il trequel diretto da Peyton Reed, e il film continuerà l’esplorazione del Team Ant-Man del Regno Quantico. Questa volta alla banda si unisce anche Cassie Lang, la figlia di Scott, e la relazione tra i due è una dinamica centrale nel film.

Mentre il marketing per continua per vie classiche, Marvel sta tentando anche strade insolite e un nuovo teaser di Ant-Man and the Wasp: Quantumania è stato diffuso dalla Marvel Entertainment per rivelare ciò che Scott ha fatto dai tempi Avengers: Endgame.

Come dice Paul Rudd nella clip, il libro intitolato Look Out For The Little Guy sarà una release tie-in con Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Questo racconta che dopo essere diventato una superstar pubblica in seguito alla sconfitta di Thanos in Avengers: Endgame, Scott ha dedicato il suo tempo e i suoi sforzi a raccontare la sua storia attraverso un’autobiografia.

Ant-Man and the Wasp: Quantumaniail trailer

Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora: Kang il Conquistatore.

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a.,Ant-Man and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz e Bill Murray in quello di Lord Krylar.

Cosa è successo dopo The Asunta Case?

Cosa è successo dopo The Asunta Case?

Nell’ultima settimana, la serie Baby Reindeer di Richard Gadd ha occupato il primo posto nella classifica degli spettatori di Netflix, offrendo uno sguardo straziante sull’esperienza personale dell’attore protagonista, vittima di stalking da parte di una donna incontrata in un bar. Tuttavia, la serie non è l’unica storia di vita reale che ha attirato gli abbonati di recente. Un’altra serie true-crime The Asunta Case creata da Ramón Campos  (l’uomo responsabile del period drama di Netflix Le ragazze del centralino) è uno dei titoli più popolari del servizio di streaming. The Asunta Case segue lo scioccante omicidio di una bambina cinese, che sarebbe stata uccisa dalla sua famiglia adottiva in Spagna. Questa vera e propria svolta ha attirato l’attenzione dei media e della popolazione della Galizia dell’epoca, che ha teorizzato su chi fosse il colpevole del crimine. Man mano che la polizia indagava sul caso, venivano trovate altre prove a sostegno della loro pista sull’identità e il motivo dell’assassino.

Di cosa parla The Asunta Case?

La miniserie in sei episodi racconta la storia vera di Rosario Porto (Candela Peña) e Alfonso Basterra (Tristán Ulloa) che adottano una bambina di origine cinese di nome Asunta, diventando la prima coppia ad adottare un bambino dalla Cina a Santiago, in Spagna. Quando iniziano a vivere insieme come una famiglia, gli amici più stretti li considerano perfetti. La bambina si distingueva a scuola, saltando persino una classe, e partecipava a diverse attività extrascolastiche. Non c’era motivo di sospettare che i genitori non fossero orgogliosi della figlia o che non sopportassero la decisione di andare avanti con l’adozione. Eppure, quello che doveva essere un “vissero felici e contenti” finì in tragedia anni dopo, quando la tredicenne fu trovata morta sul ciglio di una strada vicino a casa sua.

Con lividi sui polsi e sulle caviglie, la polizia ha ritenuto che fosse stata legata con le corde trovate accanto al suo corpo e l’autopsia ha confermato che la bambina è stata strangolata a morte. All’inizio della serata, la coppia si era recata dalle autorità per denunciare la scomparsa della figlia e in seguito era stata informata che era stata uccisa. Sebbene a prima vista sembrasse che Asunta fosse stata rapita e uccisa da un estraneo, Rosario e Alfonso divennero presto i principali sospettati per il crimine a causa delle incongruenze nel racconto degli eventi che avevano portato alla morte della bambina. Inoltre, molte prove suggeriscono che potrebbero aver avuto dei motivi per sbarazzarsi di lei. Il giudice Luis Malvar (Javier Gutiérrez) e gli agenti Christina Cruces (María Léon) e Javier Rios (Carlos Blanco) si occupano del caso, decisi a dimostrare che la colpa è dei genitori adottivi.

Rosario Porto e Alfonso Basterra erano i principali sospettati per l’omicidio di Asunta

Rosario Porto e Alfonso Basterra erano i principali sospettati per l'omicidio di Asunta

Come nel filmato originale di Netflix, la polizia ha trovato un filmato di una stazione di servizio che mostrava Rosario e sua figlia in macchina mentre si recavano nella loro casa di campagna la notte dell’omicidio. Questo video è diventato la prova che la madre ha mentito quando è stata interrogata la prima volta, il che ha portato presto al suo arresto. Quando gli scienziati forensi analizzarono il sangue della ragazza, identificarono che le era stato somministrato un alto dosaggio di lorazepam (un farmaco che Rosario prendeva regolarmente).

Mesi prima della sua morte, Asunta aveva detto a un insegnante di musica che i suoi genitori le avevano dato una “polvere bianca”, che si rifletteva sulla sua capacità di concentrarsi in classe o addirittura di stare in piedi. Inoltre, in una farmacia è stato registrato l’acquisto da parte di Alfonso di 170 pillole nell’arco di dieci settimane, 27 delle quali sono state trovate nell’organismo della ragazza al momento della sua morte. Altre prove hanno fornito ulteriori indizi sul legame della coppia con l’omicidio, tra cui le immagini trovate sul computer portatile di Alfonso (che è stato nascosto da casa sua per settimane prima che la polizia ne entrasse in possesso). Tra i 500.000 file cancellati che sono stati ottenuti, c’erano molte immagini sessualmente suggestive e scatti della figlia in abiti provocanti.

Alcuni dei motivi per cui la polizia e l’opinione pubblica ritenevano che i genitori adottivi avessero ucciso Asunta erano che stavano puntando all’eredità lasciatale dai genitori di Rosario. Entrambi sono morti improvvisamente e hanno lasciato milioni sia alla figlia che al nipote. Un altro movente potrebbe essere che Rosario era divorziata da Alfonso, ma non poteva andare avanti con la sua vita o continuare la sua relazione con Vicente Garcia nonostante la loro separazione a causa della figlia. Liberarsi della figlia l’avrebbe liberata per sempre dall’ex marito, il che potrebbe averla spinta a commettere l’omicidio. L’ultima teoria era che la coppia si fosse semplicemente pentita di averla adottata e che stesse pianificando di ucciderla da mesi, drogandola regolarmente e preparando un’irruzione che per poco non costò la vita ad Asunta (la donna raccontò a un amico di famiglia che qualcuno aveva cercato di soffocarla di notte, ma l’incidente non fu mai denunciato alla polizia da Rosario o Alfonso). Nessuna di queste ipotesi è stata dimostrata dalla coppia, ma lo show di Netflix ne ripropone alcune nell’episodio 5 per fini drammatici.

In tribunale, la coppia è stata dichiarata colpevole e condannata a 18 anni di carcere

La serie di Netflix The Asunta Case si conclude con la condanna, anche se i titoli di coda rivelano i dettagli aggiuntivi del periodo trascorso. Quando le indagini si conclusero e si tenne un processo in Spagna, la giuria dichiarò che sia Rosario che Alfonso erano responsabili dell’omicidio di Asunta e furono condannati a 18 anni di carcere. Dopo aver tentato di uccidersi in più occasioni, Rosario è morta suicida nel novembre 2020 mentre si trovava in cella. Al momento, Alfonso ha scontato 11 anni di pena nel carcere di Texeiro, in Spagna, e continua a dichiararsi innocente. Il verdetto è stato emesso prima che la legge spagnola prevedesse l’ergastolo per i colpevoli di omicidio di bambini.

Secondo il Guardian, a seguito di questo caso sono state aggiunte diverse misure al processo di adozione cinese per gli abitanti della Galizia. Anche il numero di adozioni è diminuito significativamente in tutto il mondo rispetto al picco del 2004 (45.288), tre anni dopo che la coppia si era incontrata e aveva firmato i documenti per diventare i tutori legali di Asunta.

Cosa è successo ai Vendicatori dopo Avengers: Endgame (e perché Sam non vuole riportarli indietro)

Captain America: Brave New World affronta finalmente il futuro dei Vendicatori dell’MCU sei anni dopo la loro ultima riunione in Avengers: Endgame, anche se Sam Wilson ha espresso dubbi sul fatto di riportarli insieme dopo tutto quello che è successo. Dato che il predecessore di Sam Wilson, Steve Rogers, è stato il leader degli Avengers per tutta la loro permanenza nell’MCU, è logico che Sam sia colui che affronta la loro assenza ora che detiene il mantello di Capitan America. Questo è particolarmente vero dopo che altri colleghi chiave come Thor e Bruce Banner non hanno nemmeno tentato di riunirsi nelle loro apparizioni più recenti.

Tuttavia, non è Sam Wilson a lanciare l’idea in Captain America: Civil War. Al contrario, il presidente Thaddeus Ross chiede al nuovo Capitan America di riunire la squadra, nonostante abbia avuto un ruolo chiave nella loro dissoluzione in Captain America: Civil War, un punto che non sfugge a Sam. Anche se gli Avengers si sarebbero riuniti involontariamente in Avengers: Endgame nella battaglia di importanza cruciale sulla Terra, non ci volle molto perché le conseguenze si facessero sentire e li vedessero immediatamente sciogliersi di nuovo. Ora, è solo questione di tempo prima che si formi una nuova formazione di Avengers.

Perché gli Avengers si sono sciolti dopo Endgame

La squadra era alla fine senza una guida prima di andare per la propria strada

Nonostante il titolo del film, gli Avengers non si sono tecnicamente riformati in Avengers: Infinity War, e la loro disparità è stata un fattore chiave nella vittoria di Thanos. Ciò è dovuto alla spaccatura tra i membri in Captain America: Civil War, anche se sarebbero stati costretti a riunirsi in un ultimo disperato tentativo di invertire lo Snap in Avengers: Endgame. Dopo aver messo in atto con successo il Time Heist per invertire lo Snap, la più grande iterazione della squadra si sarebbe poi radunata contro un Thanos che viaggiava nel tempo nella Battaglia della Terra. In seguito, varie circostanze li avrebbero separati ancora una volta.

Status dei Vendicatori dopo Avengers: Endgame

  • Steve Rogers/Capitan America – In pensione
  • Iron Man – Deceduto
  • Thor – Viaggia nel cosmo
  • Hulk intelligente – Ritornato alla forma umana – Ha incontrato Shang-Chi e ha lavorato con Capitan Marvel – Ha addestrato sua cugina Jen Walters come She-Hulk – Ha viaggiato a Sakaar per trovare suo figlio, Skaar
  • Vedova Nera – Deceduta
  • Occhio di Falco – Ritirato
  • Wanda Maximoff: Scomparsa per creare magicamente una famiglia e soggiogare Westview – Contorta dalla Forza Oscura prima di sacrificarsi per distruggerla.
  • Visione – Deceduta
  • War Machine – Ha continuato a lavorare per il governo degli Stati Uniti o forse è stata sostituita da uno Skrull tra Avengers: Endgame e Secret Invasion.
  • Sam Wilson/Capitan America – Ha iniziato a lavorare con il governo degli Stati Uniti.
  • Spider-Man – Ha continuato i suoi studi prima di far dimenticare a tutti Peter Parker.
  • Rocket Raccoon – Si è riunito ai Guardiani della Galassia prima di guidare la nuova versione.
  • Nebula – Si è unita di nuovo ai Guardiani della Galassia prima di andarsene per aiutare Knowhere.
  • Captain Marvel – Affronta minacce in tutto l’universo.
  • Ant-Man – Ha scritto “Attenti al piccoletto” – Ha viaggiato nel Regno Quantico prima di sconfiggere Kang insieme a Wasp, Cassie Lang, Hank Pym e Janet Van Dyne.

Il team si è avvicinato al riassemblamento in Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli, dove Bruce Banner e Carol Danvers consultano Shang-Chi, Katy e Wong riguardo ai Dieci Anelli. In definitiva, mentre diversi ex membri dei Vendicatori hanno continuato a operare dopo Avengers: Endgame, l‘assenza di un leader dopo il ritiro di Steve Rogers e la morte di Tony Stark ha lasciato un vuoto che deve ancora essere colmato. Pertanto, poiché è molto probabile che questa responsabilità ricada sul nuovo Capitan America, Sam Wilson ha espresso reticenza quando gli è stato chiesto in Captain America: Brave New World.

Perché Sam Wilson non vuole riportare in vita i Vendicatori

Captain America: Brave New World Harrison Ford Anthony Mackie
Harrison Ford e Anthony Mackie in Captain America: Brave New World © Marvel Studios

Sam Wilson è preoccupato per la supervisione del governo

Dopo aver finalmente abbracciato il ruolo in The Falcon and the Winter Soldier, il nuovo Capitan America è tornato in Captain America: Brave New World come agente di spicco del governo degli Stati Uniti. Dopo la vittoria presidenziale di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, Sam condivide le preoccupazioni di lavorare con una figura un tempo decisamente antagonista, anche se alla fine si rimette all’autorità dell’ufficio. Questo culmina nel fatto che Sam Wilson si oppone all’idea di riformare i Vendicatori sotto la giurisdizione del presidente Ross quando questi fa la sua richiesta subito dopo aver vinto la sua campagna elettorale.

La reticenza di Sam rispecchia quella di Steve Rogers, il che spiega ulteriormente perché il suo predecessore lo abbia scelto per il ruolo. La ribellione di Steve contro gli Accordi di Sokovia in Captain America: Civil War è in parte dovuta alla preoccupazione che i Vendicatori (e altri supereroi) possano essere limitati dai capricci del governo. Sam affronta questa preoccupazione con Ross, chiedendogli cosa accadrebbe se lui e gli Avengers non fossero d’accordo su come affrontare una situazione, anche se Ross liquida l’eventualità come qualcosa su cui potrebbero tornare se mai dovesse presentarsi.

Sam si rende conto che il mondo ha bisogno degli Avengers dopo gli eventi di Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World

Il presidente Ross concede a Capitan America abbastanza tempo per valutare la richiesta prima di rispondere. La decisione di Sam è poi resa molto più facile dagli eventi successivi, in cui Samuel Sterns orchestra quasi una guerra tra Stati Uniti e Giappone e riesce a far sì che il presidente Ross si trasformi in Hulk Rosso e scateni il caos nella capitale. Sam è costantemente consapevole dei suoi limiti fisici di fronte a tali minacce, ribadendo che avrebbe dovuto prendere il siero dei super soldati prima, per poi decidere che l’aiuto di altri supereroi sarebbe stato particolarmente utile durante il suo incontro ravvicinato con Red Hulk.

Sam riconosce che Red Hulk potrebbe ucciderlo con un solo pugno e che sopravvive al loro incontro solo grazie alle ali e allo scudo di vibranio, prima di convincere Red Hulk a desistere.

Fortunatamente, la furia del presidente Ross gli avrebbe fatto perdere la presidenza e rischiava l’incarcerazione sulla Zattera, alleviando ulteriormente la pressione della decisione di Sam. Dopo aver fatto visita a Ross a bordo della Zattera, Wilson visita Joaquin Torres in ospedale, dove è ricoverato per le ferite riportate, e gli propone di inserire il nuovo Falcon tra i primi membri della nuova squadra. Anche se la sua decisione di riformare i Vendicatori alla fine di Captain America: Brave New World non elude la possibile supervisione del governo, sembra che Sam Wilson abbia deciso di dare priorità alla necessità di fornire al mondo i Vendicatori.

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