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Sex Tape red band trailer con Cameron Diaz e Jason Segel

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Ecco un nuovo trailer red band diffuso dalla Columbia Pictures della commedia con protagonisti Cameron Diaz e Jason Segel, Sex Tape.

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sex-tapeNel film Segel e la Diaz interpretano una coppia di sposi che, dopo essersi temporaneamente sbarazzati dei loro pestiferi figli, decidono di concedersi un week-end all’insegna della trasgressione, e finiscono per registrare un video sexy. Il mattino però, dopo essersi svegliati, scoprono che il nastro è scomparso, ed iniziano una estenuante e forsennata ricerca per evitare che la loro intimità finisca nelle mani di estranei.

Sex Tape, diretto da Jake Kasdan, uscirà al cinema il 25 Luglio. Nel cast anche Rob Corddry, Ellie Kemper e Rob Lowe.

Fonte: Yahoo!

Sex Tape per Jake Kasdan? Non pensate male…

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Jake Kasdan, ultimamente impegnato con la serie New Girl come regista e produttore esecutivo, potrebbe dirigere la commedia Sex Tape, scritta da Jason Segel e Kate Angelo.

Sex Tape green band trailer con Cameron Diaz e Jason Segel

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sex-tapeDopo avervi mostrato il red band trailer, oggi viene pubblicata la versione per tutti di Sex Tape, nuovo film di Jake Kasdan (Bad Teacher) con protagonisti Cameron Diaz e Jason Siegel.

Nel film Segel e la Diaz interpretano una coppia di sposi che, dopo essersi temporaneamente sbarazzati dei loro pestiferi figli, decidono di concedersi un week-end all’insegna della trasgressione, e finiscono per registrare un video sexy. Il mattino però, dopo essersi svegliati, scoprono che il nastro è scomparso, ed iniziano una estenuante e forsennata ricerca per evitare che la loro intimità finisca nelle mani di estranei.

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Fonte: Cs.net

Sex Tape Finiti in Rete: video intervista con Cameron Diaz e Jason Segel

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Sex Tape Finiti in rete:

Questo fine settimana esce negli Stati Uniti la commedia Sex Tape Finiti in Rete, in cui Cameron Diaz e Jason Segel interpretano una coppia sposata che registra un filmato per rendere più viva la loro vita amorosa ma il loro video viene accidentalmente caricato sul servizio di storage online Cloud.

Ecco una nuova intervista con i due attori protagonisti. Diaz e Segel parlano in particolare delle numerose domande inappropriate che sono state rivolte loro durante la promozione di questo film, di come sono entrambi senza paura quando si tratta di commedia, del perché Segel non scherzi con i doppi sensi e di come è recitare il ruolo di una coppia felice.

http://collider.com/sex-tape-cameron-diaz-jason-segel-interview/#ooid=xpZWp2bjrdF3VwkXyeww_TFzfSf5eIeV

Nel cast di Sex Tape – Finiti in Rete sono presenti anche Ellie Kemper, Rob Corddry,Rob Lowe e Jack Black. Il film è diretto da Jake Kasdan, che già in Bad Teacher – Una cattiva maestra aveva fatto recitare insieme Cameron Diaz e Jason Segel.

La trama ufficiale del film è questa:

Dopo 10 anni insieme e due figli, Jay ed Annie provano a riaccendere la passione di una volta nel loro rapporto facendo un video porno. Il filmato finisce in rete e la coppia fa di tutto per cercare di toglierlo.

Sex Tape Finiti in Rete sarà distribuito nelle sale cinematografiche americane a partire dal 18 luglio 2014 mentre in quelle italiane dall’11 settembre dello stesso anno.

Fonte: Collider

Sex Tape Finiti in rete: Poster italiano con Cameron Diaz e Jason Segel

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Arriva il poster italiano ufficiale del film Sex Tape Finiti in rete, commedia sexy con protagonisti Cameron Diaz e  Jason Segel e diretto da Jake Kasdan da Giovedì 11 Settembre al cinema.

Sex tape finiti in rete

Dopo il successo di Bad Teacher, tornano insieme in una nuova commedia Cameron Diaz e Jason Segel. Per una coppia sposata da anni è arrivato il momento di rianimare il rapporto ormai stanco e per farlo quale metodo migliore se non girare un video hot? Ma i guai sono dietro l’angolo, il video infatti sparisce nel nulla e i due dovranno imbarcarsi in una folle corsa per recuperarlo, prima che finisca nelle mani sbagliate e diventi di pubblico dominio. Un cinico amministratore delegato di un’azienda del porno, interpretato dal bravissimo Jack Black, non vede infatti l’ora di mettere le mani sul bollente video…

Sex Tape Finiti In Rete: in DVD e Blu-ray

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Sex Tape finiti in reteLa commedia più social dell’anno arriva oggi 2 gennaio in home video: è infatti disponibile in DVD e Blu-ray Sex Tape – Finiti in rete. Il film, distribuito da Universal Pictures Italia,  vede tra i protagonisti la sexy star della commedia americana Cameron Diaz, Jason Segel dal successo di “How i Met Your Mother” e i mitici Jack Black e Rob Lowe.

Il film, diretto da Jake Kasdan, ci farà scoprire i pro e contro del sesso ai tempi del social dopo che Jay e Annie, coppia con figli sposata da ormai dieci anni, per rinvigorire il loro rapporto decidono di registrare un video hot. Il filmato però finisce nelle mani sbagliate e diventa di dominio pubblico e i due dovranno imbarcarsi in una folle corsa per recuperarlo. Riusciranno a salvare la loro reputazione e soprattutto il loro matrimonio?

Queste le info tecniche:

DVD
Audio: Italiano, Inglese, Inglese per non vedenti, Francese, Tedesco, DOLBY DIGITAL 5.1
Sottotitoli : Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Arabo, Danese, Finlandese, Francese, Hindi, Norvegese, Polacco, Svedese, Turco
Contenuti Speciali: Cattura l’attimo, L’incontro con Hank Rosenbaum, Trailer vari

BLU-RAY
Audio: Italiano, Inglese, Inglese per non vedenti, DTS-HD-MA 5.1
Sottotitoli : Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Arabo, Danese, Francese
Contenuti Speciali: Errori sul set, Scene eliminate, Battute sul set, La rinascita dell’amore con il Dottor Jenn Berman, L’incontro con Hank Rosenbaum

Sex Tape finiti in rete: due spot con Cameron Diaz e Jason Segel

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Ecco due nuovi spot per Sex Tape finiti in rete, la commedia piccante con Cameron Diaz e Jason Segel. Eccole di seguito:

Sex tape finiti in reteDopo il successo di Bad Teacher, tornano insieme in Sex Tape finiti in rete, una nuova commedia Cameron Diaz e Jason Segel. Per una coppia sposata da anni è arrivato il momento di rianimare il rapporto ormai stanco e per farlo quale metodo migliore se non girare un video hot? Ma i guai sono dietro l’angolo, il video infatti sparisce nel nulla e i due dovranno imbarcarsi in una folle corsa per recuperarlo, prima che finisca nelle mani sbagliate e diventi di pubblico dominio. Un cinico amministratore delegato di un’azienda del porno, interpretato dal bravissimo Jack Black, non vede infatti l’ora di mettere le mani sul bollente video…

Sex Tape Cameron Diaz e Jason Segel discutono del cloud

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Sex Tape Cameron Diaz e Jason Segel discutono del cloud

sex tapeSeconda clip italiana di Sex Tape – finiti in rete, la commedia con Cameron Diaz e Jason Siegel che porta in luce il cloud e i file privati contenuti in esso, un argomento divenuto scottante in questi giorni dopo l’hackeraggio delle nuvolette di numerose star in cui erano presenti molti video e foto scottanti (Jennifer Lawrence e Kate Upton su tutte).
Il film, diretto da Jake Kasdan, arriverà l’11 settembre nei cinema italiani.

Dopo il successo di Bad Teacher, tornano insieme in una nuova commedia Cameron Diaz e Jason Segel. Per una coppia sposata da anni è arrivato il momento di rianimare il rapporto ormai stanco e per farlo quale metodo migliore se non girare un video hot? Ma i guai sono dietro l’angolo, il video infatti sparisce nel nulla e i due dovranno imbarcarsi in una folle corsa per recuperarlo, prima che finisca nelle mani sbagliate e diventi di pubblico dominio. Un cinico amministratore delegato di un’azienda del porno, interpretato dal bravissimo Jack Black, non vede infatti l’ora di mettere le mani sul bollente video…

Sex Tape – Finiti in rete: recensione del film con Cameron Diaz

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Sex Tape – Finiti in rete: recensione del film con Cameron Diaz

Cameron Diaz e Jason Segel tornano a far coppia sul grande schermo dopo Bad Teacher e ci raccontano la commedia sboccata Sex Tape – Finiti in rete, in cui i due sembrano essersi divertiti un mondo a recitare, affidando buona parte del loro ruolo all’epidermide che entrambi non esitano a mostrare.

Dopo 10 anni insieme e due figli, Jay ed Annie provano a riaccendere la passione di una volta nel loro rapporto facendo un video porno. Il filmato finisce in rete e la coppia fa di tutto per cercare di toglierlo.

A dirigere in Sex Tape – Finiti in rete i due attori che mostrano una buona alchimia sul set c’è sempre Jake Kasdan, occhio registico dietro a Bad Teacher e che sceglie di entrare di nuovo in trincea con la coppia Diaz-Segel con la pretesa di realizzare una commedia un po’ scorretta e irriverente. L’intento è riuscito però solo a metà; da una parte infatti il film è divertente per le trovate comiche che sfociano nella slapstick e le battute fin troppo salaci per essere considerate a doppio senso, dall’altra però il film sembra risentire di una povertà di idee che facciano andare avanti il discorso. Questa pecca trasforma la storia in una serie di quadri accostati che dovrebbero dispiegarsi per un numero consistente di minuti, abbastanza da poterle poi mettere tutte insieme e farne un film della dignitosa durata di 90 minuti circa. Ulteriore indicatore di questa povertà di ritmi degli eventi è la sensazione di noi che sopraggiunge nonostante il tema piccante del film, che come è ovvio dovrebbe invece tenere alta l’attenzione e la tensione.

Sex Tape - Finiti in reteJason Segel, dopo il nudo frontale di Forgetting Sarah Marshall, sembra essere sempre più a suo agio con le terga ben visibili all’aria sul grande schermo, e questo a dispetto di un faccione da bravo ragazzo che si porta dietro da How I Met Your Mother e che lo rende particolarmente adatto alla commedia ridanciana. L’apporto regalato al film da Cameron Diaz è senza dubbio (principalmente) quello di un corpo statuario, flessuoso e affusolato che però mal si accompagna con un’espressività eccessiva e una recitazione sopra le righe che sarebbe stata consona solo in alcuni momenti del film.

Sex Tape – Finiti in rete è un film che concilia la risata grazie ai buoni tempi comici di Segel, ma che scivola in continuazione verso il pericoloso territorio della noia per la mancanza di ritmo nella narrazione.

Sex Tape – finiti in rete: prima clip italiana

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Sex Tape – finiti in rete: prima clip italiana

Ecco la prima clip italiana di Sex Tape – finiti in rete, la commedia con Cameron Diaz e Jason Siegel. Il film, diretto da Jake Kasdan, arriverà l’11 settembre nei cinema italiani.

sex-tapeDopo il successo di Bad Teacher, tornano insieme in una nuova commedia Cameron Diaz e Jason Segel. Per una coppia sposata da anni è arrivato il momento di rianimare il rapporto ormai stanco e per farlo quale metodo migliore se non girare un video hot? Ma i guai sono dietro l’angolo, il video infatti sparisce nel nulla e i due dovranno imbarcarsi in una folle corsa per recuperarlo, prima che finisca nelle mani sbagliate e diventi di pubblico dominio. Un cinico amministratore delegato di un’azienda del porno, interpretato dal bravissimo Jack Black, non vede infatti l’ora di mettere le mani sul bollente video…

WB

Sex Education: teaser trailer della terza stagione

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Sex Education: teaser trailer della terza stagione

Netflix ha diffuso il teaser trailer di Sex Education 3, l’attesa terza stagione della serie Originale UK Netflix Sex Education. La serie vede protagonisti Asa Butterfield, Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Emma Mackey, Connor Swindells e Kedar Williams-Stirling. La serie è diventata un successo critico e commerciale per Netflix, con oltre 40 milioni di spettatori.

Tra i nuovi membri del cast di Sex Education anche: Jason Isaacs nel ruolo di Peter Groff, il fratello maggiore, di maggior successo e decisamente poco modesto del padre di Adam; l’artista Dua Saleh, al debutto attoriale nel ruolo di Cal, un nuovo studente non binario della Moordale; e Indra Ové nel ruolo di Anna, la madre adottiva di Elsie, la sorellina di Maeve.

Sex Education: recensione della nuova serie originale Netflix

Sex Education: recensione della nuova serie originale Netflix

Sarà disponibile a partire dall’11 gennaio la nuova serie originale Netflix intitolata Sex Education. La serie, ideata da Laurie Nunn e diretta da Ben Taylor e Kate Herron, ha per protagonisti Gillian Anderson (X-Files) e Asa Butterfield (Hugo Cabret) e con gli otto episodi della prima stagione riesce a raccogliere l’immaginario adolescenziale della cosiddetta “Generazione Z”, per elevarlo a racconto di formazione in grado di conquistare con grazia il cuore degli spettatori.

La storia ha per protagonista Otis (Asa Butterfield), liceale vergine la cui madre, Jean (Gillian Anderson) è una terapeuta sessuale. All’interno del liceo Otis è circondato da pochi amici e numerosi personaggi da scoprire, tra cui Adam il bullo, Jackson il ragazzo più popolare del liceo e Maeve, la ragazzaccia da cui tutti si tengono alla larga. Su iniziativa di quest’ultima, lei e Otis intraprenderanno un’attività clandestina per aiutare i loro compagni con i loro strani e meravigliosi problemi sessuali e di vita.

E’ sufficiente la prima puntata di Sex Education per capire che ci si trova davanti ad un prodotto di qualità. La serie, nel suo svolgersi, dimostra di avere alla base una forte scrittura in grado di fare di suo già più di metà del lavoro. Quando ci si imbatte in personaggi così ben scritti, approfonditi, dove anche il ruolo minore apporta il suo contributo alla storia, difficilmente si riesce a restare estranei al prodotto. Ed è proprio sui suoi personaggi che Sex Education punta, conferendo spessore e attrattiva ad ognuno di loro, dal primo all’ultimo, anche nel più piccolo dei dettagli. Certo, essi sono probabilmente ispirati agli stereotipi del caso, ma rielaborati con intelligenza e originalità.

A personaggi così brillanti e umani viene costruita intorno quella che apparentemente è una classica vicenda adolescenziale già vista, ma che trova qui una maggior aderenza con la vita di tutti i giorni, e come tale si dimostra continuamente imprevedibile e pronta a prendere direzioni che sorprendono costantemente. Ogni tassello della storia si incastra a dovere nel racconto, e diventa presto chiaro che ogni scelta narrativa ha il suo peso ai fini della narrazione.

Se la forza della serie sta nei suoi personaggi, la fortuna dell’ideatrice è anche aver trovato un ottimo cast che potesse dar loro vita. Ogni attore sembra perfetto per il proprio ruolo, contribuendo così ad un livello di recitazione particolarmente alto e mai irrealistico, elemento grazie al quale risulta facile innamorarsi di ognuno di loro, per i loro pregi e difetti, per ciò che li rende umani.

Sex Education sfoggia poi scelte registiche che le conferiscono una propria identità all’interno del genere. Taylor e Herron giocano con i personaggi e con le loro caratteristiche per costruire un mondo visivamente accattivante per il pubblico, con immagini in grado di trasmettere tutta la spensieratezza e l’incertezza dell’adolescenza, e una messa in scena che riesce a intrattenere divertendo e a generare un sempre maggior coinvolgimento emotivo. A ciò è associato anche un buon utilizzo della colonna sonora, le cui canzoni si sposano a meraviglia alle immagini a cui sono combinate, accrescendone il valore.

Quella di Sex Education è una storia sincera, che attraverso il delicato tema delle prime scoperte sessuali ci consegna importanti lezioni di vita, di amicizia e di amore, di scoperta di sé e degli altri. Si prende in esame una generazione e la si indaga anche, e in particolar modo, nel rapporto con i genitori. E’ un racconto fatto di scontri e crescita, che ben presto diventa universale e arriva ad essere la storia di ogni ragazzo o ragazza in cerca di una propria identità. Nel far ciò, la serie mantiene costantemente una grazia, una freschezza e una sensibilità che conferiscono al tutto un raro senso di autenticità.

Sex Education: le prime immagini ufficiali della terza stagione

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Sex Education: le prime immagini ufficiali della terza stagione

Netflix rilascia le nuove immagini della terza stagione di Sex Education, che sarà disponibile con otto nuovi episodi in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 17 settembre 2021.

È un nuovo anno: Otis fa sesso occasionale, Eric e Adam hanno ufficializzato la loro relazione e Jean sta per avere un bambino. Nel frattempo, la nuova preside Hope (interpretata da Jemima Kirke) cerca di ripristinare gli standard di eccellenza della Moordale, Aimee scopre il femminismo, Jackson si prende una cotta, mentre un messaggio vocale perduto incombe ancora.

Sex Education 3 stagione
Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020
Sex Education
Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020
Sex Education 3
Sex Education Season 3. Mimi Keene as Ruby Matthews in Episode 1 of Sex Education Season 3. Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020
Sex Education Season 3. Ncuti Gatwa as Eric Effiong, Connor Swindells as Adam Groff in Episode 2 of Sex Education Season 3. Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020
Sex Education Season 3. Tanya Reynolds as Lily Iglehart in Episode 2 of Sex Education Season 3. Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020
Sex Education 3
Sex Education Season 3. Aimee Lou Wood as Aimee Gibbs, Emma Mackey as Maeve Wiley in Episode 1 of Sex Education Season 3. Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020

Episode 5 of Sex Education Season 3. Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020
Sex Education Season 3. Ncuti Gatwa as Eric Effiong, Connor Swindells as Adam Groff, Mimi Keene as Ruby Matthews in Episode 3 of Sex Education Season 3. Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020
Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020

Tra i nuovi membri del cast anche: Jason Isaacs nel ruolo di Peter Groff, il fratello maggiore, di maggior successo e decisamente poco modesto del padre di Adam; l’artista Dua Saleh, al debutto attoriale nel ruolo di Cal, un nuovo studente non binario della Moordale; e Indra Ové nel ruolo di Anna, la madre adottiva di Elsie, la sorellina di Maeve.

Sex Education vede protagonisti Asa Butterfield, Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Emma Mackey, Connor Swindells e Kedar Williams-Stirling.

Sex Education 3 è scritta e creata da Laurie Nunn e prodotta da Eleven. Il team di sceneggiatori comprende Sophie Goodhart, Selina Lim, Mawaan Rizwan, Temi Wilkey e Alice Seabright, con il contributo di Jodie Mitchell. La terza stagione è diretta da Ben Taylor e Runyararo Mapfumo. Laurie Nunn, Ben Taylor e Jamie Campbell sono i produttori esecutivi.

Sex Education: le prime immagini della quarta ed ultima stagione

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Sex Education: le prime immagini della quarta ed ultima stagione

Dopo il primo trailer, Netflix rilascia oggi le prime immagini della quarta stagione di Sex Education, invitando gli spettatori a dare una sbirciatina a cosa accadrà in questa stagione finale, che debutterà il 21 settembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Le foto offrono la possibilità di rivedere alcuni dei volti più iconici della serie e avere uno sguardo più approfondito su come si svilupperanno le loro storie.

Dal suo debutto su Netflix nel 2019, la serie è stata candidata e ha vinto numerosi premi, incluso l’International Emmy Awards nel 2022 come miglior serie comedy. Inoltre, nei primi 91 giorni dall’uscita la terza stagione ha totalizzato 66.6 milioni di visualizzazioni. A inizio luglio, Netflix ha annunciato che la quarta stagione sarà quella finale pubblicando una lettera ai fan, in cui la creatrice, sceneggiatrice e produttrice esecutiva Laurie Nunn ha affermato:

Siamo incredibilmente orgogliosi di Sex Education e siamo in debito con il nostro fantastico team di sceneggiatori, attori e tutta la troupe che ha messo così tanto amore nel realizzare ogni episodio. Hanno lavorato in maniera instancabile per questa stagione finale, e non vediamo l’ora di condividerla con voi”. Di seguito, ecco le immagini rilasciate da Netflix:

La trama della quarta stagione di Sex Education

La sinossi ufficiale recita: “Dopo la chiusura del liceo di Moordale, Otis e Eric devono affrontare un nuovo inizio – il loro primo giorno al Cavendish Sixth Form College. Otis è nervoso all’idea di creare una nuova clinica, mentre Eric spera con tutto sé stesso che non saranno di nuovo degli “sfigati”. L’istituto Cavendish rappresenta uno shock culturale per tutti gli studenti di Moordale, che fino ad allora pensavano di essere progressisti. Questa nuova scuola è molto diversa, ogni giorno si fa yoga nel giardino comune, si respira un’atmosfera all’insegna della sostenibilità e c’è un gruppo di ragazzi popolari per la loro… gentilezza?!

Viv è totalmente sconvolta dall’atteggiamento non competitivo degli studenti, mentre Jackson sta ancora cercando di superare la sua storia con Cal. Aimee decide di fare qualcosa di nuovo frequentando lezioni d’arte e Adam prova a capire se un’istruzione di tipo tradizionale sia adatta a lui. Negli Stati Uniti, Maeve sta vivendo il suo sogno alla prestigiosa Wallace University, in cui segue le lezioni dell’autore di culto Thomas Molloy. Otis si strugge per lei, mentre deve abituarsi al fatto di non essere più figlio unico, o l’unico terapista della scuola…”

Il cast della quarta stagione di Sex Education

Asa Butterfield torna a interpretare il protagonista Otis Milburn, al suo fianco Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Aimee-Lou Wood, Emma Mackey, Connor Swindells, Kedar Williams-Stirling, Mimi Keene. Confermati nei rispetivi ruoli anche George Robinson, Chinenye Ezeudu, Dua Saleh, Alistair Petrie, Samantha Spiro, Jim Howick, Rakhee Thakrar e Daniel Ings.

Si uniscono al cast in questa stagione finale Dan Levy, vincitore dell’Emmy come miglior attore non protagonista per Schitt’s Creek, Thaddea Graham (Doctor Who), Lisa McGrillis (Somewhere Boy), Marie Reuther (Kamikaze), l’attrice e modella Jodie Turner Smith, il comico Eshaan Akbar e gli esordienti Felix Mufti, Anthony Lexa, Alexandra James, Reda Elazouar, Bella Maclean e Imani Yahshua.

Sex Education: il trailer e le immagini della quarta stagione

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Sex Education: il trailer e le immagini della quarta stagione

Netflix rilascia oggi il trailer della quarta e ultima stagione di Sex Education. Il trailer anticipa una stagione ricca di nuove esperienze sessuali, crescita personale, amore, risate, lacrime, amicizia, e tanto altro, come il fantastico guardaroba di Eric, il ritorno al lavoro di Jean con un nuovo capo (interpretato da Hannah Gadsby), quello di Adam in fattoria, e le abilità artistiche di Aimee, e per finire… Maeve torna a Moordale per il suo primo vero appuntamento con Otis.

https://www.youtube.com/watch?v=7k6Z0flua40

Con questa ultima stagione diciamo addio alla banda di Moordale, che ci tiene compagnia dal 2019. È giunto il momento di preparare i fazzoletti e salutarci con otto nuovi episodi, incluso un finale di stagione eccezionale della durata di 83 minuti. Sarà un viaggio fantastico: finiamolo insieme.

Sex Education 4, la trama

Dopo la chiusura del liceo di Moordale, Otis e Eric devono affrontare un nuovo inizio – il loro primo giorno al Cavendish Sixth Form College. Otis è nervoso all’idea di creare una nuova clinica, mentre Eric spera con tutto sé stesso che non saranno di nuovo degli “sfigati”. L’istituto Cavendish rappresenta uno shock culturale per tutti gli studenti di Moordale, che fino ad allora pensavano di essere progressisti. Questa nuova scuola è molto diversa, ogni giorno si fa yoga nel giardino comune, si respira un’atmosfera all’insegna della sostenibilità e c’è un gruppo di ragazzi popolari per la loro… gentilezza?! Viv è totalmente sconvolta dall’atteggiamento non competitivo degli studenti, mentre Jackson sta ancora cercando di superare la sua storia con Cal. Aimee decide di fare qualcosa di nuovo frequentando lezioni d’arte e Adam prova a capire se un’istruzione di tipo tradizionale sia adatta a lui.

Negli Stati Uniti, Maeve sta vivendo il suo sogno alla prestigiosa Wallace University, in cui segue le lezioni dell’autore di culto Thomas Molloy. Otis si strugge per lei, mentre deve abituarsi al fatto di non essere più figlio unico, o l’unico terapista della scuola…

Dal suo debutto su Netflix nel 2019, la serie è stata candidata e ha vinto numerosi premi, incluso l’International Emmy Awards nel 2022 come miglior serie comedy. Inoltre, nei primi 91 giorni dall’uscita la terza stagione ha totalizzato 66.6 milioni di visualizzazioni.

A inizio luglio, Netflix ha annunciato che la quarta stagione sarà quella finale pubblicando una lettera ai fan, in cui la creatrice, sceneggiatrice e produttrice esecutiva Laurie Nunn ha affermato:

“Siamo incredibilmente orgogliosi dello show e siamo in debito con il nostro fantastico team di sceneggiatori, attori e tutta la troupe che ha messo così tanto amore nel realizzare ogni episodio. Hanno lavorato in maniera instancabile per questa stagione finale, e non vediamo l’ora di condividerla con voi”.

Il cast della quarta stagione di Sex Education

Asa Butterfield torna a interpretare il protagonista Otis Milburn, al suo fianco Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Aimee-Lou Wood, Emma Mackey, Connor Swindells, Kedar Williams-Stirling, Mimi Keene. Confermati nei rispetivi ruoli anche George Robinson, Chinenye Ezeudu, Dua Saleh, Alistair Petrie, Samantha Spiro, Jim Howick, Rakhee Thakrar e Daniel Ings.

Si uniscono al cast in questa stagione finale Dan Levy, vincitore dell’Emmy come miglior attore non protagonista per Schitt’s Creek, Thaddea Graham (Doctor Who), Lisa McGrillis (Somewhere Boy), Marie Reuther (Kamikaze), l’attrice e modella Jodie Turner Smith, il comico Eshaan Akbar e gli esordienti Felix Mufti, Anthony Lexa, Alexandra James, Reda Elazouar, Bella Maclean e Imani Yahshua.

Sex Education: il trailer della quarta e ultima stagione

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Sex Education: il trailer della quarta e ultima stagione

Ecco il primo trailer della quarta stagione di Sex Education, che sarà anche l’ultima della fortunata serie Netflix. La serie arriverà sulla piattaforma il prossimo 21 settembre. Insieme a Asa Butterfield nella serie tornano Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Aimee-Lou Wood, Emma Mackey, Connor Swindells, Kedar Williams-Stirling, Mimi Keene, George Robinson, Chinenye Ezeudu, Dua Saleh, Alistair Petrie, Samantha Spiro, Jim Howick, Rakhee Thakrar e Daniel Ings.

La quarta e ultima stagione di Sex Education uscirà il 21 settembre solo su Netflix. Per gli abitanti di Moordale sarà una stagione ricca di amore, risate, lacrime, amicizie, nuove (e vecchie) relazioni. Asa Butterfield torna a interpretare il protagonista Otis Milburn, al suo fianco Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Aimee-Lou Wood, Emma Mackey, Connor Swindells, Kedar Williams-Stirling,Mimi Keene.

Confermati nei rispetivi ruoli anche George Robinson, Chinenye Ezeudu, Dua Saleh, Alistair Petrie, Samantha Spiro, Jim Howick, Rakhee Thakrar e Daniel Ings.

Si uniscono al cast in questa stagione finale Dan Levy, vincitore dell’Emmy come miglior attore non protagonista per Schitt’s Creek, Thaddea Graham (Doctor Who), Lisa McGrillis (Somewhere Boy), Marie Reuther (Kamikaze), l’attrice e modella Jodie Turner Smith, il comico Eshaan Akbar e gli esordienti Felix Mufti, Anthony Lexa, Alexandra James, Reda Elazouar, Bella Maclean e Imani Yahshua.

Dal suo debutto su Netflix nel 2019, Sex Education è stata candidata e ha vinto numerosi premi, incluso l’International Emmy Awards nel 2022 come miglior serie comedy. Inoltre, nei primi 91 giorni dall’uscita la terza stagione ha totalizzato 66.6 milioni di visualizzazioni.

In una lettera ai fan, la creatrice, sceneggiatrice e produttrice esecutiva Laurie Nunn ha affermato:

“Siamo incredibilmente orgogliosi di Sex Education e siamo in debito con il nostro fantastico team di sceneggiatori, attori e tutta la troupe che ha messo così tanto amore nel realizzare ogni episodio. Hanno lavorato in maniera instancabile per questa stagione finale, e non vediamo l’ora di condividerla con voi”.

Sex Education 4, la trama

Dopo la chiusura del liceo di Moordale, Otis e Eric devono affrontare un nuovo inizio – il loro primo giorno al Cavendish Sixth Form College. Otis è nervoso all’idea di creare una nuova clinica, mentre Eric spera con tutto sé stesso che non saranno di nuovo degli “sfigati”. L’istituto Cavendish rappresenta uno shock culturale per tutti gli studenti di Moordale, che fino ad allora pensavano di essere progressisti. Questa nuova scuola è molto diversa, ogni giorno si fa yoga nel giardino comune, si respira un’atmosfera all’insegna della sostenibilità e c’è un gruppo di ragazzi popolari per la loro… gentilezza?! Viv è totalmente sconvolta dall’atteggiamento non competitivo degli studenti, mentre Jackson sta ancora cercando di superare la sua storia con Cal. Aimee decide di fare qualcosa di nuovo frequentando lezioni d’arte e Adam prova a capire se un’istruzione di tipo tradizionale sia adatta a lui.

Negli Stati Uniti, Maeve sta vivendo il suo sogno alla prestigiosa Wallace University, in cui segue le lezioni dell’autore di culto Thomas Molloy. Otis si strugge per lei, mentre deve abituarsi al fatto di non essere più figlio unico, o l’unico terapista della scuola…

  • Creatrice e sceneggiatrice: Laurie Nunn
  • Sceneggiatori: Troy Hunter, Krishna Istha, Selina Lim, Ethan Harvey, Annalisa Dinnella, Bella Heesom e Thara Popoola
  • Registi: Dominic Leclerc, Michelle Savill e Alyssa McClelland
  • Produttori esecutivi: Laurie Nunn, Jamie Campbell, Ben Taylor, Clare Couchman
  • Produttori: Callum Devrell-Cameron e Rem Conway
  • Casa di produzione: Eleven

Sex Education: i migliori archi narrativi dei personaggi

Sex Education: i migliori archi narrativi dei personaggi

La quarta stagione Sex Education è disponibile su Netflix, e trattandosi di una stagione conclusiva dell’intera serie si possono tirare le somme di questo successo così travolgente per la piattaforma. La serie mette in mostra una miriade di personalità, ognuna più eccentrica e specifica dell’altra.

Ognuno di questi personaggi si è sviluppato notevolmente nel corso delle stagioni e lo show ha fatto un lavoro quasi sempre buono disegnando i personaggi a tutto tondo. Questo non vuol dire che siano impeccabili; semmai, i loro difetti li hanno resi più riconoscibili per il pubblico. Mentre gli ex studenti della Moordale Secondary mandano il loro ultimo saluto, ecco un resoconto del loro arco narrativo, e di chi, tra loro, è stato meglio sviluppato.

Otis Milburn

SEX EDUCATION SEASON 4 Sex Education 4 recensione
SEX EDUCATION SEASON 4

Otis (Asa Butterfield) è il protagonista di Sex Education, quindi è difficile non notare lo sviluppo del suo personaggio. All’inizio della serie è il ragazzino sfigato della scuola, invisibile a tutti tranne che al suo fidato migliore amico. Con il progredire della serie, Otis diventa rapidamente il famoso “ragazzo del sesso”.

Sebbene il personaggio prenda alcune decisioni discutibili, Otis si trasforma in un adolescente fiducioso e impara ad accettare i modi di sua madre, tanto da seguire le sue orme per diventare un terapista sessuale. Otis comprende meglio le sue emozioni e sa cosa vuole. Non gestisce troppo bene la partenza di Maeve (Emma Mackey) per gli Stati Uniti, cosa che ha reso il suo personaggio, nell’ultima stagione, quello meno felice da un punto di vista della crescita personale.

Maeve Wiley

Sex Education Season 4. (L to R) Edward Bluemel as Sean, Emma Mackey as Maeve in Sex Education Season 4. Cr. Samuel Taylor/Netflix © 2023.

Maeve Wiley ne ha passate tante. A scuola, è stata la famigerata “mordicazzi” e la cattiva ragazza del posto, con solo pochi studenti che conoscono la sua reale situazione di vita. Maeve inizia il suo percorso come qualcuno che odia l’attenzione; nonostante sia estremamente intelligente, non si prende il merito del suo lavoro.

Nel corso delle tre stagioni successive, gli spettatori vedono Maeve realizzare il suo potenziale quando si unisce all’Aptitude Scheme e partecipa con i Quiz Heads. Parte integrante dello sviluppo del personaggio di Maeve è anche il momento in cui sua madre, Erin, e la sorella minore, Elsie, entrano in scena. È bello vedere Maeve abbassare la guardia man mano che la serie avanza, diventando più sicura di sé e amorevole senza perdere la sua indipendenza. Certamente il suo percorso non riserva troppe sorprese, anche se forse è quello più duro, dal momento che è l’unica trai personaggi che ha anche fare con problemi “da adulti”, che esulano dalle questioni che interessano l’adolescenza. Emma Mackey ha una brillante carriera davanti a sé e i fan ringrazieranno sempre Sex Education per averla portata sotto i riflettori.

Lily Iglehart

Fin dall’inizio, Lily (Tanya Reynolds) viene dipinta come una ragazza stravagante alla Moordale Secondary, ossessionata dagli alieni e che ha come obbiettivo quello di perdere la verginità. Tuttavia, gli episodi successivi approfondiscono la sua caratterizzazione, rivelandola come una delle figure più interessanti della serie.

Lo show esplora tutto il potenziale di Lily nel momento in cui decide di raccontare l’amore per la narrazione del personaggio, che si concretizza in un adattamento scolastico di Romeo e Giulietta che promette di rimanere nella storia della Moordale. Lily è anche in grado di far fronte alle situazioni difficili, nel momento in cui il suo modo di fare viene messo in discussione. La terza stagione offre uno sguardo sull’infanzia di Lily e su come le sue storie siano sempre state viste come stravaganti, rendendo il personaggio ancora più completo. Purtroppo il personaggio non è arrivato alla quarta stagione, e nel suo arco narrativo questo si fa sentire.

Jackson Marchetti

Sex Education Season 4. (L to R) Chinenye Ezeudu as Viv, Kedar Williams-Stirling as Jackson in Sex Education Season 4. Cr. Samuel Taylor/Netflix © 2023.

Inizialmente, Jackson (Kedar Williams-Stirling) si presenta come il tipico jock: popolare, caposcuola, nuotatore stellare e preferito dagli insegnanti. Successivamente viene rivelato che Jackson è solo un altro adolescente che desidera esperienze normali e libertà dalle pressioni e dalle aspettative di professori e genitori.

Nel corso di Sex Education, Jackson tenta di riconciliarsi con il suo io più vero, libero dal giudizio delle sue madri. Si innamora, inaspettatamente, di diversi personaggi nel corso della serie, partecipa al musical scolastico e stringe un’improbabile amicizia con Viv (Chinenye Ezeudu). Nella terza stagione, gli spettatori lo vedono persino esplorare e comprendere la sua sessualità. Questa intuizione non viene approfondita a dovere nella quarta stagione, però, in cui si sceglie di “regalare” a Jackson un altro tipo di esperienza con cui fare i conti.

Ruby Matthews

SEX EDUCATION SEASON 4

Lo spietato leader degli Intoccabili, Ruby Matthews (Mimi Keene), è inizialmente fredda e crudele, fa la prepotente con Maeve e prende in giro gli altri per la loro mancanza di popolarità. Si tratta della classica “mean girl”. È solo nella seconda stagione che gli spettatori iniziano a vedere un altro lato di lei.

Dopo aver fatto sesso con Otis, emerge il lato più tenero di Ruby. Inizialmente i due hanno persino una improbabile relazione segreta perché lei era imbarazzata dal fatto di essersi invaghita dello “sfigato” della scuola. Una volta che le voci della relazione si diffondono, Ruby decide di mettersi a nudo, confermandole con fierezza e aprendosi a Otis, condividendo candidamente anche un problema personale con cui convive: il padre è affetto da sclerosi multipla. L’amore non corrisposto di Ruby per Otis è uno sviluppo importante per la sua personalità, e mentre la serie si conclude con loro che non formano una coppia, ci sarà sempre una parte del pubblico che farà il tifo per la ragazza popolare da modi sgradevoli che trova la forza di lasciare uscire il suo lato tenero.

Michael Groff

SEX EDUCATION SEASON 4

Michael Groff (Alistair Petrie) è il capo della Moordale Secondary, non semplicemente il preside, dal momento che la guida con il pugno di ferro, agendo come l’antagonista de facto della prima stagione.

Per la prima stagione e gran parte della seconda vediamo Michael Groff nei panni di un cattivo padre, marito e preside. Tuttavia, il suo allontanamento dalla Moordale Secondary lo ferisce profondamente, lasciandolo umiliato, alla ricerca di un lavoro e con tante riflessioni da fare su se stesso. Fa ammenda con Jean Milburn (Gillian Anderson) e con sua moglie, Maureen, cerca di diventare un uomo migliore e soprattutto prova disperatamente di riconnettersi con suo figlio. La stagione 3 vede Michael scoprire la gioia nel dedicarsi alle piccole cose, mentre lavora su se stesso, e la stagione 4 completa il viaggio del suo personaggio: si riconcilia con la sua famiglia e impara ad essere più aperto e comprensivo.

Maureen Groff

La moglie di Michael, Maureen (Samantha Spiro), si presenta come una donna mite e sottomessa. Tuttavia, la seconda stagione la porta in un viaggio alla scoperta di sé dopo aver stretto un’improbabile amicizia con Jean Milburn, che la incoraggia ad abbracciare la sua vera identità e a dedicarsi a se stessa.

Profondamente turbata dalla mancanza di affetto da parte del suo gelido marito, Maureen prende in mano la situazione e gli chiede il divorzio. Con la sua ritrovata sicurezza, Maureen si gode la vita, si concede qualche avventura e si avvicina a suo figlio. Alla fine, accoglie Michael nella sua vita dopo aver visto la sua crescita; i due ora sono persone diverse, che entrano in una nuova fase della loro relazione con ritrovata speranza e maturità.

Aimee Gibbs

SEX EDUCATION SEASON 4

Sicuramente uno dei personaggi più simpatici di Sex Education, Aimee (Aimee Lou Wood) fa inizialmente parte degli Intoccabili. È gentile e dolce. Sebbene possa sembrare leggermente insolita, Aimee ha uno degli archi narrativi più profondi dello show.

La sfida più grande di Amy arriva dopo essere stata aggredita sull’autobus. Anche se inizialmente reprime le sue emozioni, alla fine accetta che l’evento l’ha colpita più di quanto lasciasse intendere. Si prende il tempo necessario per elaborare i suoi sentimenti, va in terapia e trova il modo di esprimersi attraverso la fotografia. La storia di Amy è tra le parti migliori della quarta stagione di Sex Education, e conclude il suo viaggio con una nota edificante e piena di speranza.

Eric Effiong

Sex Education Season 4. Ncuti Gatwa as Eric Effiong in Sex Education Season 4. Cr. Samuel Taylor/Netflix © 2022 – SexEd4_Day19_Ep403_ST-164.arw

Eric Effiong (Ncuti Gatwa) è rimasto coerente con i suoi modi stravaganti, ma ciò non gli ha impedito di crescere come personaggio. Sebbene sia il migliore amico di Otis, Sex Education non lo ha mai trattato come uno stereotipato migliore amico gay del protagonista, fornendogli invece molte delle tracce narrative più interessanti.

Il personaggio ha mostrato una crescita significativa fin dall’inizio, riuscendo a essere sincero con la sua famiglia riguardo alla sua sessualità e riconciliando i suoi sentimenti verso la religione e la fede. La quarta stagione lo vede single, mentre riesce a sbocciare a pieno, comprendendo a fondo la sua vocazione. Eric capisce che non deve più sacrificare se stesso per l’amore, l’amicizia o la fede, e il mondo che lo circonda lo accoglie. Se c’è un personaggio della serie che merita uno spin-off, quello è Eric.

Adam Groff

Sex Education Season 4. Connor Swindells as Adam (Right) in Sex Education Season 4. Cr. Samuel Taylor/Netflix © 2023.

Adam Groff (Connor Swindells) ha indiscutibilmente avuto il miglior arco narrativo in Sex Education. All’inizio è un bullo che terrorizza costantemente Eric. Tuttavia, lo show esplora le sue lotte interiori, rivelando un giovane profondamente incompreso che desidera essere accettato da suo padre, estremamente autoritario.

Dopo un periodo alla scuola militare, Adam inizia ad aprirsi agli altri. Sistema le cose con Eric e tenta di migliorare negli studi prima di rendersi conto che la scuola non fa per lui. Anche Adam accetta la sua bisessualità, inizia una relazione d’amore con Eric prima di capire che i due sono in due momenti molto diversi della loro vita. Adam rompe con successo il ciclo di bullismo che suo padre gli ha insegnato, trovando la sua passione lavorando con gli animali e concludendo lo show come un individuo molto più maturo, paziente e amorevole.

Sex Education 4: recensione della stagione conclusiva della serie Netflix

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Dopo una terza stagione che aveva annacquato fin troppo il divertente e pruriginoso concept iniziale, con un’ansia di rappresentazione che sovrastava il bene del racconto, Sex Education torna con un quarto e ultimo ciclo, disponibile su piattaforma dal 21 settembre. Lo fa con un addio lungo otto episodi, una manciata di personaggi nuovi, qualche dramma più o meno serio e tutte le sfumature della sessualità che riescono ad entrare in otto ore di serie tv targata Netflix.

Sex Education 4, la trama

Avevamo lasciato i protagonisti del liceo di Moordale alle prese con la chiusura della loro scuola. Una location simbolica nello show, che era stata teatro di disagio adolescenziale, controversie e incomprensioni, epidemie di clamidia, capre maltrattate e situazioni al limite dell’inverosimile. Ora i giovani uomini, donne e non etichettabili hanno compiuto il passo verso un territorio sconosciuto, il Cavendish Sixth Form College, un campus con una rinomata reputazione di progressismo, autogestito dagli studenti in un’atmosfera irreale e variopinta in cui sembra esserci spazio per chiunque. Ed è in effetti quello che Otis, Eric e gli altri si trovano davanti: una scuola accogliente, attenta alle esigenze di tutt*, senza barriere architettoniche, in cui la comunità queer è non solo integrata, ma è il vero centro della vita scolastica, che promuove la gentilezza come approccio alla vita. Un balzo in avanti davvero notevole, ma allo stesso tempo destabilizzante, dal momento che il Moordale, invece, era tutto ciò che poteva esistere di grigio, gretto e chiuso. E mentre Maeve è partita per gli Stati Uniti alla volta della prestigiosa Wallace University, inseguendo il suo sogno di diventare scrittrice, a Moordale Otis sembra non cavarsela altrettanto bene, con una vera e propria rivoluzione in famiglia, l’arrivo della piccola Joy, e una nuova realtà in cui trova occupato quello che pensava potesse essere il suo posto.

Sex Education Season 4. (L to R) Edward Bluemel as Sean, Emma Mackey as Maeve in Sex Education Season 4. Cr. Samuel Taylor/Netflix © 2023.

Educazione sentimentale

Sex Education 4 porta ancora con sé i segni di quella che era la prima brillante stagione ideata da Laurie Nunn, ma da molto tempo gli spettatori hanno potuto vedere come quella che era partita come un’educazione sessuale si è poi trasformata in una educazione sentimentale, sempre teneramente piccante, ma più incentrata sulle relazioni e la loro gestione, che sulla natura sessuale dei rapporti.

Fatta la pace con tale assunto, questo ultimo ciclo decide di sconfinare sul piano dell’assurdo, non solo mettendo in scena sogni premonitori e visioni divine ma anche offrendo delle risoluzioni quasi sempre conciliatorie e rassicuranti a molti dei suoi personaggi. Tutto il parterre di rappresentazione che ha sfilato in maniera meccanica nella terza stagione, viene adesso ulteriormente arricchito ed esplorato con un risultato senza dubbio più credibile e interessante. A raccogliere i maggiori benefici di questo lavoro di scrittura è forse Eric (Ncuti Gatwa), il personaggio con l’arco narrativo più completo.

Un’utopia in mezzo al mondo reale

La serie propone uno spazio utopico, sicuro, in cui l’esigenza di ascolto e l’effettivo essere ascoltati vanno di pari passo e la diversità viene effettivamente vista come una ricchezza da valorizzare. È un mondo immaginario e difficilmente rintracciabile nella quotidianità, tuttavia questo non deve essere per forza un limite: la serie offre un punto di vista, un vero e proprio mondo immaginario che non risparmia sofferenza e drammi ma che mantiene una sua coerenza e una sua tendenza alla risoluzione dei conflitti, promuovendo il culto della gentilezza. Un’isola felice in un mondo, quello reale, dove la tolleranza sembra appartenere ancora e troppo a nicchie circoscritte.

Tuttavia, per quanto sia alta e nobile questa intenzione, Laurie Nunn si conferma più attenta alle dichiarazioni di intenti che al suo stesso racconto. Il processo di svilimento del personaggio di Otis ne è l’esempio migliore. Da adolescente complessato ma saggio e propositivo, con una cotta per la misteriosa Maeve, diventa un maschietto che si sente minacciato nella sua “professione”, che prova a tarpare le ali alla sua compagna, che sfrutta chi ha un debole per lui, che trascura gli amici. Il povero Otis non sembra avere più una collocazione, è l’unico personaggio che non fa nessun passo avanti e il cui arco narrativo non ha nessuna spinta verso una conclusione.

Sex Education Season 4. Ncuti Gatwa as Eric Effiong in Sex Education Season 4. Cr. Samuel Taylor/Netflix © 2022 – SexEd4_Day19_Ep403_ST-164.arw

Otis rimane indietro

A differenza di quanto invece succede a Maeve, a Ruby, e soprattutto al citato Eric. Sembra che arrivati alla quarta stagione, gli showrunner non sapessero esattamente cosa farsene di dell’unico etero normale della storia (forse perché non rappresentante di una minoranza che va valorizzata?), schiacciato tra le personalità del suo interesse amoroso che ormai è una donna ambiziosa, con i suoi dolori e i suoi sogni, una ex bulletta in cerca di redenzione e l’”amico gay” che finalmente trova il coraggio di risolvere dentro di sé un conflitto profondissimo che lo ha sempre definito come personaggio, ovvero far conciliare il suo essere fieramente gay con il suo essere devotamente cristiano, vivendo allo scoperto in una comunità che mal sopporta i queer.

Quest’incapacità di servire il racconto rispetto alla necessità di mettere in scena situazioni che possano essere una rappresentazione della molteplicità degli spettatori stessi è il principale problema di Sex Education 4, che, rispetto alla stagione 3 ha l’aggravante di trapiantare i personaggi in un luogo che è tutt’altro che ostile al loro percorso. E succede che in nome dell’inclusione e della rappresentazione, entrambe sacrosante, si rinuncia a raccontare la storia, il conflitto, che dovrebbe essere invece il motore degli avvenimenti. Forse la naturale conclusione dello show era quella di costruire un mondo dove la “sex education” non serve più, perché utopisticamente sono tutti consapevoli, esperti, accettati  e felici di essere come sono. Alleluja! Purtroppo chi paga le conseguenze di questa “felicità” è proprio il gusto per la narrazione, che evita ogni curva e si fa percorso dritto, obbligato.

SEX EDUCATION SEASON 4

Cosa resta di Sex Education

Nel corso degli anni, Sex Education ha attraversato tante fasi, mostrandosi di volta in volta come una commedia irriverente che prometteva di rispondere a domande e curiosità sul sesso, un teen drama dal sapore anni ’80, una riflessione sul diventare adulti e fare delle scelte, una vetrina per la rappresentazione della varietà umana intesa come ricchezza e bellezza, con la conseguente e comprensibile difficoltà di stare al mondo che l’essere queer comporta, una dramedy che non risparmia sofferenze grandi e piccole ai suoi protagonisti.

Si chiude eliminando ogni forma di conflitto, ogni ostacolo, offrendo ai suoi protagonisti una strada spianata da percorrere, una realtà in cui le difficoltà sono tutte superabili, i mondi tutti accessibili, insomma, uno spirito estremamente contemporaneo in cui molti spettatori, soprattutto i più giovani, si troveranno a proprio agio, capiti e accolti. E se da una parte appare questa la direzione che le nuove generazioni vogliono per un mondo nuovo, dall’altra l’arte del racconto è la principale vittima di un mondo in cui il conflitto non ha più nessun valore narrativo.

Sex Education Season 4. (L to R) Mimi Keene as Ruby, Asa Butterfield as Otis in Sex Education Season 4. Cr. Samuel Taylor/Netflix © 2023.

Sex Education 4: Netflix annuncia il rinnovo!

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Sex Education 4: Netflix annuncia il rinnovo!

Nel corso di TUDUM, il primo evento Netflix dedicato ai fan, la piattaforma ha annunciato ufficialmente che Sex Education tornerà per una quarta stagione.

Sex Educaiton 3 – È un nuovo anno: Otis fa sesso occasionale, Eric e Adam hanno ufficializzato la loro relazione e Jean sta per avere un bambino. Nel frattempo, la nuova preside Hope (interpretata da Jemima Kirke) cerca di ripristinare gli standard di eccellenza della Moordale, Aimee scopre il femminismo, Jackson si prende una cotta, mentre un messaggio vocale perduto incombe ancora.

Tra i nuovi membri del cast anche: Jason Isaacs nel ruolo di Peter Groff, il fratello maggiore, di maggior successo e decisamente poco modesto del padre di Adam; l’artista Dua Saleh, al debutto attoriale nel ruolo di Cal, un nuovo studente non binario della Moordale; e Indra Ové nel ruolo di Anna, la madre adottiva di Elsie, la sorellina di Maeve.

Sex Education 3 è interpretata da: Asa Butterfield, Gillian Anderson, Emma Mackey, Ncuti Gatwa, Connor Swindells, Aimee-Lou Wood, Kedar Williams-Stirling, Chaneil Kular, Simone Ashley, Mimi Keene, Tanya Reynolds, Mikael Persbrandt, Patricia Allison, Sami Outalbali, Anne-Marie Duff, George Robinson, Chinenye Ezeudu, Alistair Petrie, Samantha Spiro, Rakhee Thakrar e Jim Howick.

Sex Education 4 stagione: quando esce, trama, cast e streaming

Sex Education 4 stagione: quando esce, trama, cast e streaming

Sex Education 4 è la quarta stagione della serie originale Netflix Sex Education, la comedy-drama creata Laurie Nunn per Netflix. La serie è stata annunciata durante l’evento globale TADUM di Netflix. Durante l’evento è stato lanciato anche un video.

 

Sex Education 4: quando esce e dove vederla in streaming

Sex Education 4 in streaming uscirà nel 2022 su Netflix

Sex Education 4: trama e cast

Attualmente non sappiamo molto della quarta stagione di Sex Education. Non resta che aspettare ulteriore sviluppo.

Nel cast della quarta stagione ritorneranno i personaggi Otis Milburn, interpretato da Asa Butterfield, un ragazzo fuori dalla norma, infastidito dal lavoro della madre e dalla sua interferenza nella sua vita scolastica e sessuale. Avendo passato tutta la vita ad ascoltare le sedute di terapia della madre, è già molto esperto in problemi relazionali, sesso e autostima. Dr Jean F. Milburn, interpretata da Gillian Anderson, la madre di Otis, è una rinomata sessuologa. Divorziata, frequenta diversi uomini, senza impegni.

Eric Effiong, interpretato da Ncuti Gatwa, migliore amico di Otis, è un ragazzo omosessuale proveniente da una famiglia credente africana. È estremamente appariscente, sia nell’aspetto sia nell’atteggiamento, e desidera l’approvazione della sua famiglia. Maeve Wiley, interpretata da Emma Mackey, la “cattiva ragazza” che, dopo aver notato le capacità di Otis, apre con lui un’agenzia di consulenza sessuale e di coppia, della quale lei gestisce il lato organizzativo e finanziario. In breve i due diventano migliori amici.

Adam Groff, interpretato da Connor Swindells, il iglio del preside, bullizza spesso Eric. Ha un rapporto controverso e teso con il padre. È il primo “paziente” di Otis, ed è osservando come quest’ultimo riesca ad aiutarlo che Maeve decide di aprire un’attività di terapia sessuale a scuola. Jackson Marchetti, interpretato da Kedar Williams-Stirling, rappresentante della Moordale Secondary School e campione di nuoto, viene aiutato da Otis per diventare il ragazzo di Maeve.

Sex Education 3: trailer della nuova stagione in arrivo

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Sex Education 3: trailer della nuova stagione in arrivo

Netflix rilascia il trailer di Sex Education 3, la terza stagione di Sex Education che sarà disponibile dal 17 settembre 2021 con otto nuovi episodi, in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

È un nuovo anno: Otis fa sesso occasionale, Eric e Adam hanno ufficializzato la loro relazione e Jean sta per avere un bambino. Nel frattempo, la nuova preside Hope (interpretata da Jemima Kirke) cerca di ripristinare gli standard di eccellenza della Moordale, Aimee scopre il femminismo, Jackson si prende una cotta, mentre un messaggio vocale perduto incombe ancora.

Tra i nuovi membri del cast anche: Jason Isaacs nel ruolo di Peter Groff, il fratello maggiore, di maggior successo e decisamente poco modesto del padre di Adam; l’artista Dua Saleh, al debutto attoriale nel ruolo di Cal, un nuovo studente non binario della Moordale; e Indra Ové nel ruolo di Anna, la madre adottiva di Elsie, la sorellina di Maeve.

La serie è interpretata da: Asa Butterfield, Gillian Anderson, Emma Mackey, Ncuti Gatwa, Connor Swindells, Aimee-Lou Wood, Kedar Williams-Stirling, Chaneil Kular, Simone Ashley, Mimi Keene, Tanya Reynolds, Mikael Persbrandt, Patricia Allison, Sami Outalbali, Anne-Marie Duff, George Robinson, Chinenye Ezeudu, Alistair Petrie, Samantha Spiro, Rakhee Thakrar e Jim Howick.

Sex Education è scritta e creata da Laurie Nunn e prodotta da Eleven. Il team di sceneggiatori comprende Sophie Goodhart, Selina Lim, Mawaan Rizwan, Temi Wilkey e Alice Seabright, con il contributo di Jodie Mitchell. La terza stagione è diretta da Ben Taylor e Runyararo Mapfumo, mentre Laurie Nunn, Ben Taylor e Jamie Campbell sono i produttori esecutivi.

Sex Education 3: secondo trailer ufficiale

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Sex Education 3: secondo trailer ufficiale

Netflix ha diffuso il secondo trailer ufficiale di Sex Education 3, la terza stagione di Sex Education che sarà disponibile dal 17 settembre 2021 con otto nuovi episodi, in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

È un nuovo anno: Otis fa sesso occasionale, Eric e Adam hanno ufficializzato la loro relazione e Jean sta per avere un bambino. Nel frattempo, la nuova preside Hope (interpretata da Jemima Kirke) cerca di ripristinare gli standard di eccellenza della Moordale, Aimee scopre il femminismo, Jackson si prende una cotta, mentre un messaggio vocale perduto incombe ancora.

Tra i nuovi membri del cast anche: Jason Isaacs nel ruolo di Peter Groff, il fratello maggiore, di maggior successo e decisamente poco modesto del padre di Adam; l’artista Dua Saleh, al debutto attoriale nel ruolo di Cal, un nuovo studente non binario della Moordale; e Indra Ové nel ruolo di Anna, la madre adottiva di Elsie, la sorellina di Maeve.

Sex Education 3 è interpretata da: Asa Butterfield, Gillian Anderson, Emma Mackey, Ncuti Gatwa, Connor Swindells, Aimee-Lou Wood, Kedar Williams-Stirling, Chaneil Kular, Simone Ashley, Mimi Keene, Tanya Reynolds, Mikael Persbrandt, Patricia Allison, Sami Outalbali, Anne-Marie Duff, George Robinson, Chinenye Ezeudu, Alistair Petrie, Samantha Spiro, Rakhee Thakrar e Jim Howick.

Sex Education 3: recensione della serie Netflix

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Sex Education 3: recensione della serie Netflix

Netflix non è certo un’azienda che perde tempo, quando indovina un prodotto, lo alimenta e lo sostiene con grande trasporto tanto che a soli due anni dall’arrivo della prima stagione sulla piattaforma, Sex Education è già al terzo ciclo di episodi, disponibili tutti insieme dal 17 settembre 2021. La serie, creata da Laurie Nunn e diretta da Kate Herron e Ben Taylor, che aveva portato una boccata d’aria fresca nel panorama seriale, si replica, con un discreto risultato finale, ma cambiando la sua anima. Dalla commedia adolescenziale di esplorazione di sé, Sex Education 3 si sposta definitivamente su un terreno politico, di militanza attiva, di impegno, un territorio “adulto” che non vede più i giovani protagonisti guardarsi allo specchio per capirsi e scoprirsi, ma li vede tutti fianco a fianco, rivolti verso un mondo al quale loro non vedono l’ora di raccontarsi e spiegarsi.

Sex Education 3, la trama

L’intreccio narrativo di Sex Education 3 è corposo e conta diverse new entry che danno un certo spessore alla storia. Ma partiamo dai nostri beniamini: Otis si trova a gestire una relazione particolare, di solo sesso, lui che è la persona che più di tutte desidera una storia solida e duratura, ma deve anche gestire un conflitto con la madre che è rimasta incita di Jakob, papà di Orla; Maeve invece si trova sempre più legata al suo vicino Isaac che, lo ricordiamo, è artefice del suo allontanamento da Otis (chi ha visto la fine della seconda stagione capirà), allo stesso tempo deve gestire anche la confusionaria esistenza di Erin, la madre, la sorellina data in affidamento ad una donna di cui non si fida, Anna, e la sua cronica mancanza di risorse per continuare a studiare e sfruttare la brillante intelligenza che possiede; Eric invece sembra vivere con molta serenità la sua storia con Adam, che invece gestisce con più difficoltà il suo nuovo sé, se il primo è un giovane omosessuale sicuro di sé, maturo e libero, il secondo deve ancora imparare ad abitarsi.

Ma le vicende del terzetto protagonista è solo una parte di tutto quello che succede in Sex Education 3, tra nuovi personaggi, come la preside Hope, la prima studentessa queer Cal, lo sgradevole fratello dell’ex preside Groff, e storie apparentemente secondarie che arricchiscono tanto lo spettro della rappresentazione e delle possibilità nel corso di tutta la serie.

Sex Education 3
Sex Education Season 3. Mimi Keene as Ruby Matthews in Episode 1 of Sex Education Season 3. Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020

All’insegna dell’inclusività

Se proprio c’è una parola sola con la quale si può definire questa terza stagione di Sex Education è l’”inclusività”, e questo rappresenta un plus e un minus, allo stesso tempo, di una storia che si fa sempre più stratificata. Se da una parte la varietà e la rappresentazione di ogni spettro della sessualità e dell’identità di genere è chiaramente una ricchezza e un modo per la serie di entrare in connessione con tutti gli spettatori, dall’altro proprio questa varietà sembra svelare l’esigenza non organica e narrativa ma “politica” di raccontare tutto e tutto insieme. Non c’è niente di male in questo, ovviamente, ma viene da chiedersi se non si tratti dell’esigenza di dover “spuntare delle caselle” e non di una necessità narrativa più alta.

Mettendo da parte questo interrogativo, sembra invece molto più interessante approfondire il senso di quanto si diceva all’inizio, ovvero che Sex Education 3 cambia completamente il punto di vista dei giovani protagonisti, portandoli su un piano più alto di consapevolezza, politicizzandoli contro ciò che va contro la loro libertà di espressione e di autodeterminazione, incarnato dalla Preside Hope. Il personaggio, che intende riportare in alto il nome della scuola dopo gli scandali sessuali (la scabrosa rappresentazione di fine anno su cui si chiude il secondo ciclo), rientra anch’esso in una casella, quello della giovane donna in carriera, sola, che dietro ad una facciata di integerrimo rigore e disciplina nasconde la sua fragilità di donna sola. Insomma una figura di cartone funzionale a dare coesione alla compagine studentesca in modo tale che la consapevolezza sessuale sviluppata nelle prime due stagioni possa trasformarsi anche in consapevolezza sociale adulta, politica appunto. Si tratta di un cambio di prospettiva molto importante per la crescita dei personaggi che sicuramente dovrà portare, nelle stagioni successive, la storia in altri lidi.

Sex Education Season 3. Ncuti Gatwa as Eric Effiong, Connor Swindells as Adam Groff in Episode 2 of Sex Education Season 3. Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020

Un look inconfondibile

Da un punto di vista della messa in scena, dei costumi e delle ambientazioni che in Sex Education sono sempre state caratterizzanti e inconfondibili con altri show adolescenziali dello stesso genere, anche in questo terzo appuntamento la serie si tinge di mille colori che strano messi a tacere per un po’, soltanto per poi esplodere di nuovo. Insomma, il look di Sex Education rimane invariato e vincente. Così come invariata è la qualità della scrittura, che si concentra sempre più sugli intrecci e sempre meno sui personaggi che ormai hanno conquistato il loro posto nell’economia del racconto.

Arrivati a questa terza stagione, con consapevolezza e personalità, i protagonisti possono finalmente godere di se stessi, e sembra essere questo l’invito che si rivolge allo spettatore: accettarsi, accettare, conoscersi e scegliere il proprio posto nel mondo. Questi ragazzi non sono più spaesati e spaventati, ma sanno perfettamente da che parte schierarsi e non hanno paura di farlo.

Sex Education 3
Sex Education Season 3. Aimee Lou Wood as Aimee Gibbs, Emma Mackey as Maeve Wiley in Episode 1 of Sex Education Season 3. Cr. Sam Taylor/NETFLIX © 2020

Sex Education 2: recensione della nuova stagione della serie Netflix

Crescere è non è mai facile, e a complicare le cose ci si mette di mezzo il sesso. Dalla scoperta al desiderio, ecco che questo caratterizza in modo quasi ossessivo le vite degli adolescenti protagonisti di Sex Education 2, la nuova stagione della fortunata e apprezzata serie TV targata Netflix, ideata da Laurie Nunn, e in arrivo sulla piattaforma dal 17 gennaio. Se i primi otto episodi portavano lo spettatore all’interno del liceo Moordale, dove era possibile conoscere i vari protagonisti e i loro conflitti, le nuove puntate sono pronte a regalare ulteriori sviluppi, ma non senza riservare sorprese. Forse leggermente inferiore rispetto all’esplosiva prima stagione, la serie non manca ad ogni modo di riproporre, in modo innovativo, quegli elementi che ne hanno decretato il successo.

Se la prima stagione si concludeva con il fidanzamento di Otis (Asa Butterfield) con Ola (Patricia Allison), i nuovi episodi presenteranno un protagonista ormai definitivamente sbocciato sessualmente. Questi dovrà però ora imparare a padroneggiare gli impulsi sessuali appena emersi per portare avanti la sua relazione, cercando allo stesso tempo di gestire il rapporto conflittuale con Maeve (Emma Mackey). Nel frattempo, il liceo Moordale è alle prese con un’epidemia di clamidia, che rende evidente la necessità di una migliore educazione sessuale scolastica.

Sex Education 2: il sesso è parte di noi

«Il sesso non ci rende completi, quindi come potrebbe mancarti un pezzo?». È questa frase, pronunciata dalla terapista sessuale Jean Milburn, a racchiudere il cuore di questa seconda stagione. Se infatti nella prima molti dei ragazzi si trovavano alle prese con i primi contatti sessuali, ora è tempo di imparare a gestire quanto appreso. Una responsabilità non da poco, perché si sa, dall’attrazione fisica può nascere quella sentimentale, ed è questa a causare le vere ferite emotive. Le nuove puntate affrontano dunque di petto quanto fino ad ora costruito, ponendo i personaggi di fronte a nuovi conflitti, eventi apparentemente “normali” che assumono, se guardati con occhi da adolescenti, proporzioni catastrofiche.

Ora più che mai, infatti, è tempo di scoprirsi. Ed è così che Sex Education si apre ad un’incredibile varietà sessuale, trattandola con una gentilezza ed una spontaneità straordinarie. L’amore, che sia eterosessuale, bisessuale, omosessuale o pansessuale, non è qui mai una cosa a cui guardare con sospetto. Questo passa quasi inosservato, non desta scandalo. È una realtà mentalmente aperta quella qui raffigurata. E se qualche personaggio prova paure circa la propria sessualità, queste nascono da sé stessi, dalle proprie insicurezze, dal non piacersi abbastanza. D’altronde «è difficile farsi piacere uno che non si piace», come recita uno dei protagonisti.

Ma oltre al sesso c’è di più, e così la serie si apre ad un più ampio respiro arrivando a trattare tematiche particolarmente attuali nel contesto giovanile, dal conflitto acceso con i genitori all’incertezza e alle pressioni verso il futuro, fino alla solidarietà femminile, a cui è riservata una delle sotto trame più emozionanti all’interno dei nuovi episodi. Il tutto sorretto da quella scrittura intelligente che ha caratterizzato la serie sin dal suo debutto. Una sceneggiatura che si basa su luoghi e personaggi canonici a cui è poi dato modo di sbocciare in tutta la loro forza, dando vita a percorsi che mostrano la capacità degli autori di mantenere gli elementi di successo della serie senza ripetersi. Autori che, pur se non più adolescenti, sanno descrivere con la giusta dose di nostalgia quell’età, fatta di piccoli dettagli e grandi esplosioni interne.

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Sex Education: la recensione della serie Netflix

Pur non raggiungendo, probabilmente per motivi narrativi, il picco raggiunto dalla prima stagione, Sex Education riesce nuovamente ad affermarsi come un prodotto gioioso, in grado di rappresentare nel modo più vivace possibile un contesto tanto fervido. Lo fa grazie ad una messa in scena dai colori vividi, i quali associati a brillanti dialoghi costruiscono alcuni dei momenti emotivamente più forti della serie, a cui non manca anche in questo caso una calzante colonna sonora. Grazie ad un cast che ancora una volta conferma la sua forte alchimia, dando vita ad una coralità ai cui è difficile rimanere estranei. Ognuno dei giovani protagonisti, anche quelli con meno spazio narrativo, segue un percorso che trova progressivo sviluppo, e si rivela fondamentale per dar vita ad un ritratto completo di un’adolescenza tanto inclusiva.

Accompagnata da sincere emozioni, momenti di puro umorismo, sequenze, scene e immagini dal forte impatto, e una dilagante libertà di linguaggio, la serie si ripropone così come uno dei prodotti più interessanti della piattaforma streaming, di quelli che, senza tabù, meglio sa parlare di e ad un’adolescenza che si definisce anche attraverso la scoperta della sessualità. Un processo di crescita qui messo in scena con tutte le difficoltà del caso, a cui è però possibile sopravvivere se si trova il coraggio di esprimere i propri sentimenti, anche qualora questo dovesse far soffrire.

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Sex Crimes – Giochi pericolosi: la spiegazione del finale del film

Gli anni Novanta hanno regalato agli appassionati di cinema numerosi film cult, opere al loro tempo non propriamente riuscite ma che con il passare degli anni si sono guadagnate tale status, che sia per l’estremizzazione di certi risvolti narrativi o per la trattazione di tematiche bizzarre. Tra i tanti titoli che si potrebbero citare a riguardo, uno dei più interessati è certamente Sex Crimes – Giochi pericolosi, film del 1998 diretto da John McNaughton, regista noto anche per il thriller Henry, pioggia di sangue e il poliziesco Crocevia per l’inferno. Con questo lungometraggio egli si è invece concentrato su una storia a sfondo erotico.

Sin dalla sua uscita il film ha acquisito notorietà per le sue scene di sesso – tra cui una scena di lesbismo tra le due protagoniste femminili, e un’altra raffigurante un trio tra le due attrici e il protagonista maschile. Queste erano particolarmente più esplicite di quanto si vedesse tipicamente nelle principali produzioni di Hollywood, suscitando non poca attenzione e scandalo. Anche per questo motivo Sex Crimes – Giochi pericolosi ottenne un buon successo di critica e pubblico, affermandosi come un film che non si prende troppo sul serio ma capace di offrire uno spensierato intrattenimento e colpi di scena quanto mai imprevedibili ed estremi.

Grazie a tale popolarità sono poi stati realizzati ben tre sequel, tutti però riservati direttamente al mercato dell’home video. Ovviamente questi non vantavano lo stesso cast, né ebbero lo stesso successo, ma contribuirono a dotare l’originale di ulteriore fama e mistero. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Sex Crimes – Giochi pericolosi. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sex Crimes - Giochi pericolosi trama

La trama di Sex Crimes – Giochi pericolosi

Protagonista del film è Sam Lombardo, mite insegnante di un liceo in Florida che vede la sua vita improvvisamente stravolta dalle accuse di stupro ricevute da due sue studentesse. Queste sono Kelly Van Ryan e Suzie Toller, quest’ultima affetta da problemi di tossicodipendenza ed alcolismo. L’accusa rovina la reputazione e l’esistenza di Sam che viene dapprima allontanato dalla scuola e successivamente messo sotto processo, rischiando il carcere. Nel tentativo di riabilitarsi e provare la propria innocenza, egli decide di rivolgersi all’avvocato Ken Bowden, l’unico dimostratosi disposto ad accettare il caso.

Durante il processo, Suzie messa sotto pressione cede e rivela la verità: non c’è stato nessuno stupro e loro accuse sono state una farsa orchestrata ai danni dell’insegnante. Sam si vede così assolto e riabilitato, nonché risarcito per danni morali con una ricca somma di denaro. Il detective Ray Duquette, però, non è convinto di come si siano svolte le cose e decide di indagare personalmente sulla vicenda. Pedinando Sam e le due studentesse, egli arriverà a scoprire una verità quanto mai inaspettata e complessa, che lo renderà un testimone indesiderato e pertanto in pericolo di vita.

 

Il cast del film

Sex Crimes è ricordato anche per la presenza di diversi attori particolarmente noti, qui impegnati a dar vita a personaggio complessi o ricchi di aspetti imprevedibili. Per il ruolo dell’insegnante Sam Lombardo, i produttori avevano inizialmente considerato l’attore Robert Downey Jr., in quel periodo noto per i suoi problemi con la droga, i quali lo rendevano però a suo modo perfetto per il ruolo. Non potendo ottenere lui, la scelta ricadde su Matt Dillon. Accanto a lui, nei panni di Suzie Toller, vi è l’attrice Neve Campbell, in quegli anni popolare grazie ai film di Scream. L’attrice accettò il ruolo in Sex Crimes perché voleva mettersi alla prova con qualcosa di diverso, evitando di venire identificata solo con determinati personaggi. Per il film, però, ha stipulato una clausola che le consentiva di non apparire interamente nuda.

Denise Richards è invece l’altra studentessa, Kelly Van Ryan. L’attrice negoziò a lungo la nudità a cui si sarebbe concessa per il film. Alla fine finì con il non usare controfigure, ma affrontò le scene di sesso bevendo molti margaritas insieme alla Campbell e a Dillon. Nei panni del detective Ray Duquette vi è invece l’attore Kevin Bacon. L’attore accettò la parte attratto dalla natura “trash” del progetto e dai suoi continui colpi di scena. Anche lui si avvalse di una clausola per non dover apparire nudo, ma alla fine acconsentì a una sua scena senza vestiti. Nei panni dell’avvocato Ken Bowden si può infine ritrovare l’attore Bill Murray. Nonostante egli venga indicato come uno dei protagonisti, compare nel film per appena venti minuti.

Sex Crimes - Giochi pericolosi cast

La spiegazione del finale di Sex Crimes – Giochi pericolosi

Nel corso del film si scopre che Sam e le due ragazze avevano un accordo per spartirsi i soldi del risarcimento versato nei confronti del docente. Tuttavia, l’improssiva scomparsa di Suzie porta il detective Duquette a sospettare che Sam abbia ucciso la ragazza con l’obiettivo di intascare l’intera somma. Nel tentativo di indagare a riguardo, si reca ad interrogare Kelly, la quale tenta però di uccidere Duquette, il quale per legittima difesa le spara a morte. Arriva però a questo punto un ulteriore colpo di scena, che rivela che Sam è in combutta con Ray. I due effettuano allora un uscita in barca sulla barca per parlare di affari, ma Sam rivela il suo doppiogoco tentando di uccidere Duquette.

Quando Ray tenta di reagire, viene però colpito e ucciso con un fucile subacqueo da Suzie, che ha inscenato il suo omicidio con Sam. Suzie rivela di essere stata motivata a uccidere Ray per vendicare l’omicidio del suo migliore amico, Davey, a cui Ray ha erroneamente sparato a morte e di cui si è liberato come omicidio per legittima difesa. Sam, mentre guarda Ray morire, accetta con riluttanza un drink da Suzie, che gli assicura che ha chiuso con i doppi giochi. Tuttavia, scopriamo ben presto che ha mentito, perché dopo averlo bevuto, Sam si rende conto che è stato avvelenato. A quel punto Suzie lo butta in mare e salpa verso il tramonto.

Una serie scene di mid-credits rivelano a questo punto che è Suzie era la mente del complotto: dopo aver scoperto che Sam e Kelly avevano una relazione sessuale, Suzie ha ricattato Sam con delle fotografie che ritraevano i due mentre facevano uso di droghe durante il sesso, convincendolo a collaborare al suo piano. Suzie ha poi orchestrato l’incontro tra Sam e Ray in un bar locale. In seguito, durante la messinscena del suo omicidio sulla spiaggia, Suzie si è strappata i denti con una pinza per far sembrare la sua morte legittima. Si scopre inoltre che Ray ha sparato per primo a Kelly prima di spararsi alla spalla per fingere di averla uccisa per legittima difesa.

Alla fine, con Kelly, Ray e Sam tutti morti, Suzie viene raggiunta dall’avvocato Kenneth Bowden, che le dà una valigetta piena di soldi e un assegno di milioni di dollari. Mentre se ne va, le dice di “fare la brava” prima di prendere il suo drink, il quale a questo punto è lecito immaginare essere a sua volta avvelenato. Così facendo, Suzie si sarebbe liberata anche dell’ultima persona rimasta a sapere la verità sulla vicenda, non dovendo dunque più temere nessuno e potendosi guastare la propria ottenuta vendetta fuggendo verso la libertà.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Sex Crimes – Giochi pericolosi è infatti disponibile nel catalogo di Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare o acquistare il film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 2 marzo alle ore 21:20 su Rai 4.

Sex And The City: i 10 momenti più memorabili della serie cult della HBO

Sono passati 18 anni da quando la rete più trasgressiva di sempre, l’ormai stranota HBO (vedi alla voce: Game of Thrones), mandava in onda la prima puntata di uno dei telefilm più amati di tutti i tempi, Sex And The City. Nel lontano agosto del 1998 facevano ufficialmente la loro prima comparsa in tv Carrie (Sarah Jessica Parker), Miranda (Cynthia Nixon), Charlotte (Kristin Davis) e Samantha (Kim Cattrall), quattro inseparabili amiche poi divenute icone di stile e di vita per la generazione di fine Millennio.

Il creatore prese spunto dal romanzo omonimo di per mettere in scena – ampliandole e arricchendole – le vite di quattro newyorkesi alle prese con i problemi di tutti i giorni, senza schivare ipocritamente argomenti considerati spinosi come il sesso e l’emancipazione femminile.

Con la speranza che i rumors che girano su una possibile settima stagione, o un terzo film, siano fondati, proponiamo di seguito una nostra personale classifica dei dieci momenti più memorabili dell’universo Sex And The City.

10 – Carrie e Aleksandr Petrovsky – dall’episodio 6×14 “Chi sale e chi scende”

L’ultimo significativo amante di Carrie, il carismatico artista russo Aleksandr Petrovsky (Michail Baryšnikov), è al contempo uno dei personaggi meno amati della serie firmata HBO. Non solo per le sue incompatibilità con la socievole e sbarazzina americana, ma soprattutto perché sarà colui che la porterà lontano dalla sua amata New York, forzandola a vestire i panni scomodi di una straniera in terra francese. Eppure uno dei momenti più particolari della serie risulta essere quello in cui, del tutto fuori luogo, il Russo e Carrie danzano in un Mac Donal’s, reduci da una prima al Met e indossando abiti d’alta moda. L’ Oscar de la Renta indossato da Carrie è indimenticabile.

9) Big e la fuga a Parigi – dall’episodio 6×20

“Un’Americana a Parigi” Big:

«Voi tre la conoscete meglio di chiunque altro. Siete l’amore della sua vita. Se pensate che io abbia anche solo la minima possibilità, volo a Parigi, perlustro le strade finché non la trovo».

Miranda: «Corri a prendercela!» Un indimenticabile lieto fine.

8) «La tua ragazza è adorabile, Hubble» – dall’episodio 2×18 “Ex: la Terza Dimensione”

In Come Eravamo, il diciottesimo episodio della seconda stagione di Sex and the City, Hubbell (Robert Redford), dopo essersi innamorato perdutamente di Katy (Barbra Streisand), una ragazza dalla capigliatura riccia ed indomabile proprio come il suo carattere, sceglie poi al contrario come compagna di vita una donna più semplice e dai capelli lisci. Allo stesso modo Big (Chris Noth) nella serie, proprio come Hubbell, lascia Carrie, una più moderna ma sempre nevrotica Katy, per la tranquilla e bellissima Natasha. Un po’ come in Sex And The City, il mondo femminile si divide quindi in due categorie, le ragazze semplici e le ragazze-Katy: voi da che parte state?

7) Bimbo in arrivo! – dall’episodio 4×11 “Potevo, volevo, dovevo”

Altro argomento, altro tabù generazionale, Sex and The City, nell’undicesimo episodio della quarta stagione fatto di ricordi e rimpianti, affronta il tema della maternità e dell’aborto e lo fa attraverso il personaggio di Miranda. L’integerrima avvocatessa, durante la sua travagliata storia col barista Steve (David Eingenberg), scopre di essere incinta. In preda a mille dubbi, dapprincipio decide di abortire, rivendicando la libertà di ogni donna di decidere il proprio destino, e facendo emergere nelle sue amiche sentimenti e verità nascoste. Verremo ad esempio a conoscenza del fatto che Carrie, a 22 anni, aveva deciso di interrompere una gravidanza a causa della propria giovane età.

Tuttavia Miranda, consapevole soprattutto del fatto che il padre sarebbe stato quello che poi diventerà l’amore della sua vita, deciderà di tenere il bambino. La sua decisione causerà però a Charlotte – che ha seri problemi nel concepimento -, dapprima non poco dolore, e poi tanta gioia.

6) Il coniglio rosa – dall’episodio 1×09

“Mancanza di Sesso Charlotte senza uomini e con un vibratore rosa dalle sembianze di coniglio. Puntata cult della prima stagione. Vedere per credere.

5) Miranda e Steve – dall’episodio 2×03 “Gli uomini sono tutti…strani?”

Quando il ‘per sempre felici e contenti’ in fondo non è solo un mito, persino la cinica Miranda si ‘piega’ al potere dell’amore e si abbandona al dolce Steve in un meraviglioso bacio sotto la pioggia. Scena da antologia, nel terzo episodio della seconda stagione di Sex and the City.

4) La bimba di Charlotte – dall’episodio 6×20 “Un’Americana a Parigi”

“Sono una pessima moglie, ho ordinato cinese!”. E’ così che ha inizio la maternità tanto agognata della dolce Charlotte. Dopo tante vicissitudini, finalmente lei e suo marito Harry (Evan Handler) adotteranno una bimba dalla Cina, che conosceremo meglio nei due film e che, sorpresa-sorpresa, non rimarrà figlia unica!

3) La malattia di Samantha – dall’episodio 6×16 “La dura realtà”

Nella sua stagione finale la serie affronta, senza scadere nel morboso, una tematica molto delicata: il personaggio di Samantha si trova infatti a dover fare i conti con un cancro al seno. La malattia, abbattutasi sulla donna come un fulmine a ciel sereno, non riesce tuttavia a mettere un freno all’esuberanza della bella Sam che si trova sempre circondata dalla presenza affettuosa delle sue amiche. Eppure è proprio durante questo periodo buio che assistiamo ad un dei momenti più toccanti della serie; costretta a fare sedute di chemioterapia, Samantha deve purtroppo affrontare il trauma della caduta dei capelli. Stanca di spargere ciocche bionde per tutta Manhattan, la donna decide quindi di rasarsi i capelli ma proprio in quel momento accade qualcosa di inaspettato; colpito dalla sua forza, Smith (Jason Lewis), il giovanissimo ed affascinante amante di Sam, afferra la macchinetta e, per solidarietà verso la sua compagna fa man bassa della sua lunga chioma bionda.

2) Un karaoke molto speciale – tratto da Sex and The City 2 – The Movie

I am woman, hear me roar”

 

1) “Eternamente mia, eternamente tuo, eternamente nostri” – tratto da Sex & the City – The Movie

Il primo lungometraggio di Sex And The City arriva nelle sale nel 2008 e, oltre a portare finalmente sul grande schermo uno degli universi serial più famosi al mondo, ci mostra l’evoluzione del rapporto tra Carrie e Big (ormai John Preston). Se nella prima parte della storia assistiamo all’annullamento delle nozze a pochi passi dell’altare, l’agognato happy ending finale vede un gioioso ricongiungimento dei due amanti dopo mesi di separazione. E questo grazie soprattutto alla perseveranza di Big che, improvvisandosi poeta, grazie alle meravigliose parole di Beethoven, troverà il modo giusto per far breccia di nuovo nel cuore della sua ‘amata immortale’.

Sex and the City: 10 cose che non sai sulla serie e i film

Sex and the City: 10 cose che non sai sulla serie e i film

Sono passati esattamente vent’anni dall’uscita di Sex and the City. Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha hanno preso d’assalto New York e il mondo ben due decenni fa, diventando un fenomeno culturale e commerciale unico. Al tempo della sua uscita, Sex and the City era fresco, innovativo, e trasgressivo. Il fatto che ora sia un po’ invecchiato, soprattutto politicamente, è ancora oggetto di dibattito tra i fan e non solo. Ma Sex and the City rimane un’istituzione.

Sono passati vent’anni, avete visto tutte le stagioni, amato e odiato i film. Ma c’è qualcosa che ancora non sapete? Ecco dieci curiosità su Sex and the City, e dove trovare in streaming le serie e i film.

Sex and the City: curiosità

Sex and the City

1. La Carrie Bradshaw di Sex and the City non è esattamente Candace Bushnell. Anche chi non è un fan sfegatato della serie, saprà che il personaggio di Carrie Bradshaw è basato su una persona reale, Candace Bushnell, ovvero l’autrice della colonna sul sesso del New York Oberserver degli anni Novanta. Bushnell, poi, creò una raccolta dei propri saggi chiamata Sex and the City. Carrie e la Bushnell hanno molto in comune, ma non sono la stessa persona. Bushnell, infatti, cominciò a scriver per l’Observer nel 1994, usando il proprio vero nome e usando le proprie avventure per arricchire i propri articoli. Ma scrivere di verte cose con il proprio nome può creare del problemi, e Carrie Bradshaw lo sa bene. Fu così che la Bushnell cominciò ad usare uno pseudonimo: Carrie. Nonostante continuò a narrare eventi della propria vita, la sua nuova eroina semi-autobiografica le regalò un po’ di libertà in più.

2. Fu Sarah Jessica Parker a fare pressione per più diversità in Sex and the City. Blair Underwood entrò a far parte del cast nel 2003, e il suo arrivo portò finalmente un po’ di diversità nello show. Parlando del casting dell’attore, Cynthia Nixon ha raccontato che tutte loro avevano cominciato a insistere per dei cambiamenti, ma nessuna quanto Sarah Jessica. “Sono una grande fan dello show, ma se c’è un’area alla quale bisogna lavorare, è sicuramente questa… ed è ora.” Il fatto che lo show, nel tempo, abbia fatto davvero dei progressi, è ancora da decidere.

Sex and the City: la serie

Sex and the City

3. Sarah Jessica Parker e la clausola nudità per Sex and the City. Nella serie, avrete notato che Carrie è l’unica delle quattro amiche a non essere mai interamente nuda, e ad indossare sempre un reggiseno a letto? Bene, la ragione è la clausola nudità nel contratto di Sarah Jessica Parker. A riguardo, l’attrice ha commentato: “Non mi sentivo a mio agio con le scene di nudo, con i sex toys, o con il linguaggio volgare, e quindi non ho fatto nulla del genrere. Il mio personaggio, Carrie, bacia molti uomini. Ma finisce lì.”

4. Sex and the City è stata la prima serie della HBO a vincere un Emmy. La HBO, soprattutto negli ultimi anni, ha prodotto una lunghissima serie di show di successo. Ma Sex and the City fu la prima serie del canale a vincere un Emmy gold, nel 2001. E mantenne il proprio record fino al 2015, quando Veep si aggiudicò per la prima volta il premio (che poi vinse ancora nel 2016 e nel 2017).

5. Sarah Jessica Parker si è tenuta i vestiti di Sex and the City. Quasi tutti. A quanto pare, dopo la fine dello show, l’attrice decise di tenere circa il 70% dei vestiti indossati da Carrie. “Ho tenuto tutto ciò che non venisse da un designer o che non fosse noleggiato. Ho un archivio.”

6. Il prezzo del tutù della sigla della serie Sex and the City. Se Carrie indossa una quantità di vestiti e scarpe di lusso incredibile, il famosissimo tutù che indossa nella sigla ha un valore di molto, di molti inferiore. Infatti, costò solamente 5 dollari.

Sex and the City: i film

Sex and the City

7. Il finale della serie doveva essere quello definitivo. Nonostante Sex and the City abbia poi dato origine a due film (per ora) il produttore della serie Michael Patrick King (che ha diretto entrambi i film) ha raccontato di aver scritto il finale dello show perché fosse definitivo. Nel 2004, pochi mesi dopo la messa in onda dell’episodio finale della serie, King raccontò che “Niente di ciò che abbiamo fatto nella serie è stato cambiato in modo da mettere da parte qualcosa in vista del film… È esattamente così che volevamo concludere la serie. Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto.”

8. Sex and the City, il film, e le assurdità che nemmeno i fan sono riusciti a digerire.  Sex and the City è un flilm che è stato amato da molti, ma anche odiato. E ci sono alcune cose che nemmeno i fan della serie non sono riusciti a mandare giù. Se lo show è famoso per essere stato sopra le righe, nel primo film di Sex and the City, gli autori hanno forse calcato un po’ troppo la mano, e il risultato è stato descritto da molti come “ridicolo”. Tra i momenti più assurdi e meno amati del film, basta ricordare le enormi piume blu sulla testa di Carrie nel giorno del matrimonio, il gigantesco cappello da spiaggia di Samantha, la scena con il sushi di Samantha, la proposta di matrimonio con le scarpe anziché l’anello, l’incapacità di Carrie di capire il funzionamento delle email.

Sex and the City 2

Sex and the City

9. Sex and the City 2: offensivo? Quando il film è uscito nel 2010, Sex and the City 2 ha causato non poche chiacchiere. Del fatto che lo show fosse oramai anacronistico, se ne parlava già: di parlava di whitewashing, di poca sensibilità, e del fatto che oramai, dopo la crisi, le vite delle quattro ricche amiche di New York non avessero più nulla a che fare con i nostri tempi. Ma la cosa non si ferma qui: in molti hanno criticato il fatto che il secondo film della serie, infatti, abbia mostrato poca sensibilità in parecchi campi. Si parte dal matrimonio tra Stanford e Anthony, dove il fatto che sia un matrimonio gay venga ripetuto più e più volte, spesso a scopo comico. C’è poi la rappresentazione non particolarmente sensibile della tata irlandese, con gli slow-motion del suo seno e la musica irlandese in sottofondo. Ci sono poi dei problemi di tipo culturale e religioso: il giudicare in modo superficiale il modo in cui si vestono le donne islamiche, l’uso poco sensibile di oggetti e luoghi religiosi. C’è chi difende Sex and the City 2, c’è che lo fa a pezzi. Voi che ne pensate?

Sex and the City 3

10. Sex and the City 3: cancellato. Le voci su Sex and the City 3 sono andate avanti per anni, finché, nel 2017, è arrivata la conferma della cancellazione del terzo capitolo. A proposito, Sarah Jessica Parker ha detto di essere particolarmente delusa: “avevamo questo bellissimo, divertente, straziante, gioioso, copione e questa storia con la quale molti avrebbero potuto identificarsi. Non è solo deludente non poter raccontare quella storia e vivere quell’esperienza, ma lo è anche per il pubblico, che ha spesso affermato di volere un altro film.” A quanto pare, invece, Cynthia Nixon non era interessata ad un altro capitolo.

Sex and The City: serie e film in streaming

Dove guardare i film di Sex and the City in streaming?

Il primo film di Sex and the City è in streaming su Chili e su Rokuten TV, mentre Sex and the City 2 si trova su Chili e Rokuten TV, oltre che su Infinity. La serie, invece, la potete vedere su Paramount Channel Italia.

Fonti: Vogue, Cosmopolitan, Mental Floss, Glamour, Bustle

Sex and the City 2 – recensione del film con Sarah Jessica Parker

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Sex and the City 2 – Torna nelle sale Sarah Jessica Parker nei panni, o meglio negli abiti griffati, di Carrie Bradshaw la non più giovanissima scrittrice di moda che come nel primo film della serie ci accompagna attraverso svariate e parallele avventure amorose e sentimentali che la vedono protagonista insieme al solito e singolare campionario di inseparabili amiche.

Dopo essere riuscita a sposare Mr.Big, al termine del primo episodio, ora Carrie teme che il suo matrimonio possa ben presto scivolare nelle pericolose e temute acque della monotonia e di una borghese quotidianità fatta di serate in casa tra televisione e cibi precotti. Quindi mentre la protagonista lotta per rimanere ancorata al glamour della sua vita da single l’amica Charlotte (Kristin Davies) fatica a crescere le due figlie dovendo oltretutto convivere con il timore che la bella e giovane tata delle piccole possa con la sua fresca avvenenza tentare le voglie del marito.

Sex and the City 2 – recensione del film con Sarah Jessica Parker

Samantha (Kim Cattrall), come di suo solito, allontana, o meglio inganna, l’inesorabile scorrere del tempo con decine di pillole ad estratti naturali fedeli e quotidiani alleati contro il terrore della menopausa; ma nonostante riesca ancora ad arpionare giovani amanti che si alternano tra le sue lenzuola, Samantha non può comunque esimersi dall’implacabile confronto con l’età. Non poteva mancare all’appello l’esile ed insicura Miranda ( Cinthya Nixon ) che dopo una vita trascorsa nel disperato tentativo di fare carriera, si accorge che forse anche la più ordinaria vita familiare può riservare piacevoli e profonde soddisfazioni.

Se la prima parte del film si snoda tra gli eleganti ambienti newyorkesi che già avevano fatto da sfondo al primo episodio, nella seconda parte il contesto cambia scenario e ci si può così immergere nella lussuosa e futuristica Dubai City, nuova capitale di un Medio Oriente visto come stereotipo di ricchezza e lusso intriso di esotico mistero. Per Carrie e le sue inseparabili amiche questo viaggio sarà occasione di nuovi ed imprevedibili incontri ma al contempo momento di fuga e insieme di riflessione, l’opportunità per ognuna di loro di affrontare e meditare sulle proprie perplessità interiori.

Sex and the city 2 –  ricalca a grandi linee il canovaccio del primo episodio, ambienti di extralusso, abiti da alta moda, amanti belli ed aitanti oltre che le solite piccanti e frivole disquisizioni sul sesso e sull’amore. Difficile immaginare come questo film possa attrarre o apparire vagamente attraente per un pubblico maschile ma nonostante qualche rara sequenza di una certa e vaga simpatia anche il pubblico femminile potrebbe trovare la storia ed i dialoghi forse sin troppo leggeri o lontani dalla realtà di ognuno. Probabilmente il solito e, a quanto pare vincente (visti gli incassi), scopo degli sceneggiatori è proprio quello di rapire la mente delle spettatrici e lasciare che esse evadano in un mondo fatto di paiette e lustrini, vestiti di Valentino e uomini dallo sguardo e dalla voce penetrante.

Tra un cocktail e la solita overdose di shopping c’è spazio per qualche seria riflessione sul matrimonio, l’età che avanza e le difficoltà di una normale vita familiare, sta al pubblico coglierle senza farsi accecare dal luccichio di tanto lusso.

Severus Piton: i 15 migliori momenti del professore di Pozioni a Hogwarts

Senza dubbio uno dei personaggi più interessante della letteratura degli ultimi 20 anni, Severus Piton, della saga di Harry Potter, ha avuto anche la fortuna di essere portato sullo schermo da uno dei migliori attori del panorama cinematografico contemporaneo, il compianto Alan Rickman. Per celebrare personaggio e interprete, vi proponiamo 15 trai momenti migliori del professore di Pozioni a Hogwarts.

Severus Piton e le sue pause drammatiche

Severus Piton e le sue pause drammaticheNessuno, meglio di Piton, sa utilizzare e pause drammatiche nei suoi discorsi. Ovviamente il personaggio, nella saga cinematografica, è stato supportato dalla grande recitazione di Alan Rickman, che spesso è stato parodiato per il suo modo tutto particolare di scandire le parole.

Quando ammette di essere il Principe Mezzo Sangue

Principe Mezzo SangueQuando, nel sesto film/libro, Harry trova il libro “Di proprietà del Principe Mezzo Sangue“, diventa un esperto di Pozioni e piccoli incantesimi. Quando però alla fine della storia, si trova faccia a faccia con Piton che ha appena ucciso Silente e vuole vendicarsi, prova a utilizzare contro il professore un incantesi del Principe. Qui abbiamo la rivelazione. Piton è il Principe Mezzo Sangue. Questo a prova dell’immenso talento di Piton per la magia e gli incantesimi, anche da molto giovane.

La morte di Severus Piton

La morte di Severus PitonNel momento della sua morte, Piton pensa a Lily, e al suo figlio Harry, che ha i suoi occhi. Così, attraverso le sue lacrime, quello che è considerato il più grande eroe della saga regala a Harry i suoi ricordi, per fargli conoscere la verità e gli dice: “Hai gli occhi di tua madre”.

Severus Piton e la prima lezione di Pozioni

Severus Piton e la prima lezione di PozioniMemorabile nei ricordi di tutti, la prima lezione di pozioni nel sotterraneo di Piton ci presenta da subito il conflitto che il professore avrà con il giovane protagonista per tutta la saga. “Peccato, la fama non è tutto, vero Signor Potter?”

Quando si confronta con Raptor

Raptor e PitonNe La Pietra Filosofale, nel libro come nel film, siamo tratti in inganno da Piton, credendolo un servitore di Voi Sapete Chi. Memorabile è il suo confronto con il professor Raptor, nel momento in cui il docente di pozioni ha già capito da che parte sta il nervoso collega.

Quando uccide Silente

Quando uccide SilenteLa scena della Torra di Astronomia, con Silente sofferente e implorante e con Piton che lo uccide è senza dubbio uno dei momenti più strazianti dell’intera saga, e alla luce della verità, è uno dei momenti in cui il professor Piton dimostra tutto il suo immenso coraggio e il suo spirito di sacrificio.

Severus Piton: quando abbraccia il cadavere di Lily

Severus Piton: quando abbraccia il cadavere di LilySi tratta di una scena realizzata per il film, per rendere visivamente meglio i ricordi che Harry spia nel pensatoio. Senza dubbio è il momento più difficile per i fan della saga e per il personaggio è un momento decisivo, che caratterizzerà tutta la sua vita e le sue scelte future.

Quando zittisce Hermione

Qunado zittisce HermioneIn Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Hermione è infervorata durante la lezione di Difesa contro le Arti Oscure in cui Piton sostituisce l’assente Lupin. La studentesse risponde a tutte le domande del professore, ma lui, infastidito dalla preparazione e, diciamolo, dalla saccenza della ragazza, la zittisce: “E’ la seconda volta che parli senza permesso, Signorina Granger. Dimmi sei incapace di trattenerti o provi gusto a essere un’insopportabile so-tutto-io?” Povera Hermione!

Quando impartisce lezioni di saggezza a Harry

Le sue parole di saggezzaDurante le lezioni di Occlumanzia, in L’Ordine della Fenice, Piton redarguisce un lamentoso e arrabbiato Harry con una perla di saggezza: “Nel caso in cui ti fosse sfuggito, Signor Potter, la vita è ingiusta.” Detto da lui è sicuramente vero.

Severus Piton e il suo epico duello con il Professor Allock

Severus Piton e il suo epico duello con il Professor AllockNe La Camera dei Segreti, rimane memorabile il duello di Piton contro il professor Gilderoy Allock.

Quando cerca di proteggere il trio da Lupin che si trasforma

Protegge i ragazziNe Il Prigioniero di Azkaban, Piton scopre il legame tra Sirius Black e Lupin, e durante la trasformazione in lupo mannaro del professore di Difesa contro le Arti Oscure, cerca di proteggere con il proprio corpo Harry, Ron e Hermione.

Quando minaccia di espellere Ron e Harry

Minaccia espulsioneNe La Camera dei Segreti, Harry e Ron usano la magia fuori dalla scuola per arrivare a Hogwarts sulla Ford Anglia volante del signor Weasley. Piton vorrebbe cogliere l’occasione ghiotta per espellere i due giovani Grifondoro.

Severus Piton, quando mente alla professoressa Umbridge

Severus Piton, quando mente alla professoressa UmbridgeDolores Umbridge è senza dubbio uno dei personaggi più diabolici della saga di Harry Potter. Quando la donna scopre Harry che cerca di mettersi in contatto con Sirius nel camino del suo studio, la donna chiede aiuto a Piton, per farsi dare del Veritaserum e costringere Harry a dire la verità. Pito decide di mentire, dicendo di aver finito la pozione. Inoltre, alla sibillina richiesta di aiuto di Harry (Ha preso Felpato e l’ha portato nel posto dove è nascosta), Piton capisce cosa sta accadendo e chiama a racconta l’Ordine della Fenice, che poi soccorrerà i giovani studenti al Ministero.

Quando prende in giro Lupin

Quando prende in giro LupinNe Il Prigioniero di Azkaban, Piton scopre Harry che va in giro per i corridoi della scuola di notte. Il ragazzo sta seguendo Peter Minus sulla Mappa del Malandrino e Piton gli chiede di mostrargli la pergamena incantata. All’apparire di Lupin, che cercherà di salvare Harry dall’ira di Piton, il professore di Pozioni prende in giro il collega dicendogli: “Cosa fai fuori dal letto a quest’ora Remus, una passeggiata al chiaro di luna?”. Uno dei suoi rari momenti di gloria.

Sempre

SempreLa battuta più famosa della saga. Una parola semplicissima che si carica di significato e emozioni quando, scoperta la forma del suo Patronus, Silente capisce che in tutti quegli anni il cuore di Piton è stato fedele, e sempre lo sarà, all’amore per Lily.

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