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Il colpo del cane: recensione del film con Edoardo Pesce

Il colpo del cane: recensione del film con Edoardo Pesce

Arriva al cinema Il colpo del cane, il nuovo film di Fulvio Risuleo, con protagonista Edoardo Pesce. Ne Il colpo del cane, Rana (Silvia D’Amico) e Marti (Daphne Scoccia) sono due ragazze precarie che vivono alla buona. Per puro caso Marti decide di guadagnare soldi facili nel weekend facendo la dog-sitter, e debutta nel suo nuovo lavoro occupandosi di Ugo, il bulldog francese di un’anziana signora. Mentre Marti è al parco con il cane il dottor Mopsi (Edoardo Pesce), un veterinario un po’ strano, le si avvicina per proporle di far accoppiare Ugo con la sua cagnolina della stessa razza. Cosa decideranno le ragazze?

È bello quando il cinema italiano esordisce in sala – e assieme a Tarantino –  con un piccolo film intelligente e finalmente nuovo, il punto di vista di un giovanissimo regista che sa il fatto suo. Nonostante i suoi 29 anni infatti, Fulvio Risuleo (regista di Guarda in alto e dei corti Lievito Madre e Varicella, portati a Cannes) non è un novellino dietro la macchina da presa, e in questa pellicola lo dimostra perfettamente.Intanto fa un’operazione molto intelligente: prende un punto di vista assolutamente nuovo, un cane vincente, delle solitudini immeritate e racconta in maniera incontrollata e fluida una ‘non storia’ che dura una manciata di ore.Per farlo sceglie un cast assolutamente improbabile nel ruolo e non solo lo rende credibile, ma lo amalgama per bene, realizzando un mix interessante.

È infatti interessante vedere un Edoardo Pesce, fresco di Dogman, vestire i panni di un metallaro un po’ tristone dai sogni spiegazzati e con un cuore d’oro. Così come spiazza vedere le co-protagoniste Silvia D’Amico e Daphne Scoccia in ruoli più leggeri e fumettistici, che si barcamenano in una periferia romana più caleidoscopica che grigio fumo. La costruzione dei personaggi, caricaturale fino allo stremo, regge fino alla fine così come la loro mini-interazione. Ricalcando uno schema narrativo che si prende gioco del thriller in maniere ‘gigiona’, il film è diviso in due parti, felicemente sbilanciate, che si uniscono in una sintesi evocativa finale.

La prima parte, quella di Rana e Marti scorre veloce e leggera senza un vero perché; la seconda, gioiosamente introspettiva e romantica del Dott. Mopsi, più dilatata e ovattata, che arricchisce di significato la l’intera pellicola. Il protagonismo di questi looser metropolitani si avvicenda a staffetta sulla scena di un film in cui a trionfare è il solo bulldog Ugo, in un mix paradossalmente vincente.

Il colpo del cane, come racconta la stessa pellicola, nella Roma antica si riferiva al triplo 1 nel lancio dei dadi, la combinazione che inevitabilmente portava alla sconfitta e che aveva una percentuale bassissima di uscire fuori da un tiro. Ed è proprio sulla sfortuna che si basa la ballata di Marti e di Orazio/Mopsi, protagonisti che proprio dalla sfiga più nera sono legati – così come nella struttura filmica – a doppio filo. La sfortuna di vivere in una dimensione sociale che ti tiene ai margini, in cui una forza respingente ti sbatte via dal centro alla periferia del mondo, come dalle auto in corsa nel film.

Questo lavoro di Fulvio Risuleo, prodotto da Revok Film e distribuito Vision, rappresenta un punto di vista nuovo e fresco nel panorama della ‘cinematografia giovane italiana’. Sicuramente l’abitudine del regista a firmare cortometraggi (sua è anche il Caso Ziqqurat, serie web non lineare) slega leggermente le due micro vicende, rendendo tutto meno cinematografico e più da micro schermi. Ma l’abilità di dare spessore a piccole clip leggere – soleggiando gli aspetti dark e ombreggiando gli eccessi di vivido – rende questa pellicola estremamente piacevole, molto anni novanta, e che merita assolutamente di essere vista.

Back To Horror: un vero rientro terrificante con gli horror targati Universal Pictures

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La tradizione horror di Universal Pictures è legata a doppio filo alla sua storia, e si sa, le tradizioni vanno rispettate. Se il rientro dalle vacanze è stato spaventoso, potrete quindi consolarvi con la valanga di titoli dedicati all’horror che Universal Pictures Home Entertainment Italia ha deciso di dedicare in questo particolare periodo dell’anno al genere che la contraddistingue da sempre.

Abbiamo cominciato con Noi, l’inquietante horror d’autore del premio Oscar Jordan Peele, uscito lo scorso 28 agosto in Dvd, Blu-ray, Steelbook 4k Ultra HD e Digital HD; abbiamo proseguito con un settembre davvero all’insegna del terrore con tantissimi titoli dedicati. Dall’11 settembre sono infatti disponibili il remake del cult horror di Stephen King Pet Sematary (disponibile anche nell’esclusivo formato Steelbook 4k Ultra HD), l’innovativo horror sui supereroi prodotto da James Gunn Brightburn – L’angelo del male, ed il thriller found footage Unfriended – Dark web a gettare un pizzico di paura sul web. Questi titoli sono tutti disponibili nei formati Dvd e Blu-ray, oltre al formato digitale.

Non ci si limita ai soli film: sono infatti disponibili in Dvd, sempre dall’11 settembre, le serie TV dedicate all’horror The Purge – Stagione 1, legata all’ormai iconica trilogia de Il giorno del giudizio, e il Stephen King mini-serie collection, contenente le mini-serie degli anni ’90 I Langolieri e L’ombra dello scorpione, per i fan del maestro dell’orrore più appassionati.

Universal Pictures Home Entertainment Italia però non si ferma qui: per il mese di ottobre sono previste le uscite di altri film dedicati al mondo dell’orrore!

Parliamo di I morti non muoiono di Jim Jarmush, il divertente e scorretto film dedicato all’apocalisse zombie con un cast eccezionale (Bill Murray, Adam Driver, Tilda Swinton) e presentato in anteprima all’ultimo Festival del cinema di Cannes, che sarà disponibile dal prossimo 2 ottobre in Dvd, Blu-ray e Digital HD. Per chi non è disposto a scherzarci sopra, consigliamo invece Ma, prodotto da Blumhouse con l’incredibile premio Oscar Octavia Spencer, in uscita il 9 ottobre in Dvd e Digital HD.

Per gli amanti dei classici, invece, un pezzo imperdibile; anzi due: Universal Pictures Home Entertainment Italia realizza due diverse collection dedicate al maestro del brivido – tutte le opere di Hitchcock del prezioso catalogo Universal racchiuse in due diversi cofanetti, disponibili in Dvd e Blu-ray. Il cofanetto “Black” contiene ben 8 dischi con i film del regista realizzati tra gli anni’40 e ’50, tra cui i celeberrimi La finestra sul cortile (1954) e La donna che visse due volte (1958). Il cofanetto “White”, invece, contiene 7 dischi con i film realizzati dal maestro tra gli anni’60 e ’70, tra cui gli indimenticabili Psyco (1960) e Gli uccelli (1963).

Loki: 5 nuovi personaggi che vorremmo vedere nella serie

Loki: 5 nuovi personaggi che vorremmo vedere nella serie

Arriverà nei prossimi anni su Disney + la serie tv interamente dedicata a Loki, con il Dio dell’Inganno che tornerà quindi protagonista anche sul “piccolo” schermo dopo essere apparso in numerosi capitoli cinematografici dell’universo Marvel, interpretato ancora dall’idolo dei fan Tom Hiddleston.

Sappiamo davvero poco della trama, ma quali personaggi vorremmo vedere in azione nello show? Ecco 5 validi candidati:

Beta Ray Bill

Beta Ray Bill è tra i personaggi più attesi dai fan, da tempo nella lista dei desiderati per il franchise di Thor. Questo eroe dal look insolito è stato alleato del Dio del Tuono nei fumetti ed è in grado di sollevare il Mjolnir, dunque potrebbe rivelarsi il perfetto avversario di Loki nella serie

Nova

Da quando è stato introdotto il lato cosmico dell’MCU, i fan della Marvel aspettano con ansia l’arrivo di Nova sul grande schermo. Membro dei Nova Corps, la polizia intergalattica vista in Guardiani della Galassia, potrebbe incontrare Loki e impedirgli di causare ulteriori problemi nella sua timeline alternativa.

Incantatrice

Conosciamo Loki come il nemico più famoso e più importante di Thor nei fumetti, tuttavia esistono molti altri personaggi interessanti inediti nel MCU in grado di affiancarlo, come Incantatrice, la maga seducente e potente asgardiana che ha collaborato con il Dio dell’Inganno in diverse occasioni.

Dottor Destino

Se la serie esplorerà la graduale evoluzione di Loki da cattivo a antieroe, allora la trama potrebbe farlo confrontare con un villain ancora più epico di Thanos. E in tal senso, esiste qualcuno migliore di Dottor Destino per rispondere alla chiamata? Ora che i Fantastici 4 sono “liberi” di entrare nel MCU, è tempo di aprirsi ad ogni opportunità…

Silver Surfer

Chiudiamo questa lista con il meno probabile ma forse più intrigante: Silver Surfer. Personaggio complesso che speriamo possa trovare presto la strada del grande schermo con un adattamento degno del suo nome, nasconde un lato tragico e cosmico che sarebbe perfetto per la serie. Loki potrebbe intrecciarsi ai viaggi di Silver Surfer scoprendo qualche retroscena sulle sue origini, oppure usando la sua introduzione per annunciare l’arrivo di Galactus nel MCU come prossimo villain…

Leggi anche – Loki: 10 fumetti che la serie di Disney + potrebbe adattare

Fonte: Screenrant

Batman: 10 cose che non sapevate su Thomas e Martha Wayne

Batman: 10 cose che non sapevate su Thomas e Martha Wayne

Le origini di Batman sono forse le più celebri del mondo dei fumetti, conosciute perfino dai meno “esperti” in materia, ed è impossibile escludere da quella storia il peso che ha avuto la morte di Thomas e Martha Wayne, ovvero il punto di partenza che spinge il giovane Bruce a combattere una battaglia senza fine contro i criminali di Gotham.

Ma sappiamo davvero tutto sui genitori di Batman? Ecco di seguito 10 curiosità:

Il Batman di Flashpoint

La trama di Flashpoint vede Barry Allen viaggiare nel tempo creando accidentalmente una timeline alternativa in cui alcuni ad indossare il costume di Batman non è più Bruce Wayne bensì suo padre, Thomas Wayne. In questa realtà infatti il ragazzo viene ucciso mentre Thomas e Martha sono costretti ad affrontare il lutto per la perdita del figlio, spingendo l’uomo a diventare il vigilante di Gotham.

Il Joker di Flashpoint

Sempre nella realtà alternativa di Flashpoint, Thomas Wayne non è il solo ad assumere un’identità non sua, visto che anche Martha – ormai impazzita per il trauma della morte di Bruce – diventa nientemeno che Joker. La storia finirà tragicamente con il suo suicidio.

Thomas Wayne ha salvato Carmine Falcone

Ci troviamo nel corso di una guerra tra bande criminali diversi anni prima dell’arrivo di Batman, quando il boss malavitoso Carmine Falcone viene colpito da un gangster rivale e viene salvato proprio grazie ai Wayne per intercessione di suo figlio, Vincent Falcone, che lo porta al loro maniero.

Martha Wayne e la relazione con un gangster

Proprio come Thomas, anche Martha è di estrazione sociale molto ricca, ma nonostante ciò è riuscita a frequentare ambienti criminali instaurando perfino una relazione con il gangster Denholm. Si è poi scoperto che la sua migliore amica, Celia Kazantkakis, era anch’essa una criminale che cercava di approfittare di Martha e della sua vasta fortuna.

Thomas Wayne è stato il primo “Batman”

Non tutti sanno che l’incarnazione di Batman della Silver Age non vedeva protagonista Bruce ma suo padre Thomas Wayne, il primo a indossare il costume per combattere i criminali. Sebbene non fosse un vero vigilante, Thomas partecipò ad un ballo in maschera vestito appunto da “Bat-Man” e decise di affrontare il crimine in nome della sua buona condotta da cittadino.

Martha Wayne ha fondato un’agenzia investigativa

Tradizionalmente Batman viene rappresentato come il più grande detective del mondo, e non sorprende affatto scoprire che anche sua madre era un’investigatrice. Martha ha infatti fondato un’agenzia che preveniva gli abusi sui minori durante la trama di Batman: The Ultimate Evil, e con l’aiuto di Gordon e Alfred è stata in grado di fare molto per la città di Gotham.

La loro morte e le conseguenze su Gotham

Quando Thomas e Martha Wayne vengono uccisi, la vita di Bruce inizia letteralmente a sgretolarsi, e con lui anche la città teatro di questo brutale omicidio. Gotham precipita infatti nel caos del crimine, con i cittadini che assistono alla caduta dei ricchi e scoprono di poter colpire i benestanti.

Batwoman è la nipote di Martha

Fa parte del mito di Batman anche il cognome Kane, condiviso da diversi personaggi tra cui anche Kate Kane, conosciuta anche come Batwoman, che in realtà scopriamo essere la nipote di Martha Wayne. Ciò significa che l’eroina e Bruce Wayne sono in realtà cugini.

Segreti oscuri e bugie

Durante la trama di Batman R.I.P. viene rivelato che Thomas e Martha Wayne avevano molti più segreti oscuri quanto chiunque potesse immaginare, voci che includevano attività criminali, uso di droghe e persino orge. È stato anche suggerito che Thomas fosse violento nei confronti di sua moglie, costringendola ad andare a letto con Alfred. Alla fine si scoprì che si trattava di semplici bugie inventate dal dottor Simon Hurt.

Thomas Wayne ha incontrato Jor-El

Sappiamo che l’astronave di Kal-El fece capolino in Kansas, dove il kryptoniano fu adottato da Jonathan e Martha Kent, ma a quanto pare i due agricoltori non furono i primi a incontrare un “supereroe”. Al fine di scovare possibili pianeti per suo figlio, Jor-El mandò infatti una sonda a Gotham City dove incontrò Thomas Wayne in persona; da qui la coscienza di Thomas venne trasportata fino a Krypton, dove Jor-El lo interrogò a proposito della Terra.

Leggi anche – Batsuit: 10 cose che non sapete sul costume di Batman

Fonte: CBR

The Rhythm Section: Blake Lively in cerca di vendetta nel primo trailer

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Paramount Pictures ha diffuso il primo trailer ufficiale di The Rhythm Section, il film scritto e diretto da Reed Morano (The Handmaid’s Tale, I think we’re alone now) che vede protagonista Blake Lively nei panni di Stephanie Patrick, una donna in cerca di vendetta dopo che la famiglia viene stata tragicamente uccisa in un incidente aereo. Quando scopre che dietro il disastro si nascondono dei responsabili, entrerà in un mondo oscuro e complesso per trovare la sua redenzione.

Tratto dal romanzo omonimo di Mark Burnell, The Rhythm Section vede nel cast anche Jude Law e Sterling K. Brown e arriverà nelle sale americane il 31 gennaio 2020 e nel Regno Unito il 21 febbraio 2020.

WandaVision: il regista promette una “sit-com grande ed epica”

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WandaVision: il regista promette una “sit-com grande ed epica”

Arrivano nuovi aggiornamenti su WandaVision, la serie di Disney + che vedrà protagonisti i personaggi interpretati da Elizabeth Olsen e Paul Bettany grazie alle parole del regista Matt Shakman (Game of Thrones, The Boys), intervistato durante lo scorso D23 Expo.  “Sarà una sitcom classica con la grandezza e l’epica tipiche della Marvel“, dichiara Shakman, confermando le voci sul tono specifico dello show e l’ambientazione.

Non possiamo dire molto e in questo momento è praticamente tutto bloccato, ma sarà interessante esplorare la strana dinamica del rapporto tra l’eroina e l’androide. Visione non è umano ma forse è più umano di chiunque altro. Ha sempre cose sagge da dire e vede il mondo per quello che è, mentre Wanda è influenzata dai numerosi traumi subiti come la perdita di suo fratello e il fatto di essere un’orfana.” aveva raccontato il regista a variety. “Penso che tutto il team si stia concentrando su questa unione, frutto di un amore bizzarro, ma assolutamente giusto“.

Leggi anche – WandaVision: 5 possibili trame per la serie di Disney +

Come rivelato da Charles Murphy nel nuovo episodio del suo podcast, la produzione dovrebbe partire il 4 novembre – e non a settembre – nei Pinewood Studios di Atlanta, la “casa” di quasi tutti i cinecomic Marvel. Nel report viene nominato anche il titolo di lavorazione dello show, “Big Red“.

Alcuni rumor non ufficiali sostengono che WandaVision sarà ambientata nei sobborghi ispirandosi alle pagine su Visione scritte da Tom King e che Scarlet Witch subirà una trasformazione significativa in termini di poteri. Le prime indiscrezioni suggeriscono poi che Wanda inizierà ad entrare in confidenza con una gamma di superpoteri che integrano l’alterazione della realtà, concetto finora inutilizzato nel MCU.

Un dettaglio del genere spiegherebbe il ritorno dal mondo dei morti di Visione, con la sua amata che perde il controllo di se stessa creando un nuovo mondo in cui vivere. Difficile a dirsi, ma se questo scenario dovesse avverarsi perché non sognare in grande e immaginare l’introduzione nell’universo dei figli della coppia, Young Worcan e Wiccan?

Fonte: Extra Butter

Spider-Man: Far From Home, l’easter egg di Homecoming e i concept inediti del finale

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Continuano a spuntare easter egg in Spider-Man: Far From Home, rintracciati dai fan che ora possono analizzare ogni minimo dettaglio del film grazie all’uscita digitale (e prossimamente con l’edizione homevideo), e dopo quello sui documentari fittizi dell’universo Marvel eccone un altro che sembra omaggiare il primo capitolo delle avventure di Spidey nel MCU, ovvero Homecoming.

A notarlo è un utente del forum Reddit pubblicando l’immagine che trovate qui sotto e in cui vediamo qualcuno tra i giornalisti con in mano un’immagine già vista nel precedente standalone. Sul foglio appare infatti Peter Parker con addosso il costume immortalato all’uscita da un bagno chimico.

Nel frattempo arrivano online alcuni concept inediti della battaglia finale del film diffusi dall’illustratore Henrik Tamm, uno degli artisti del team di Marvel Studios e Sony Pictures, che rivelano altre sequenze delle illusioni di Mysterio con labirinti, ragni giganteschi, versioni alternative degli Elementali, droni e perfino zia May che “testa” il Peter-Tingle.

Potete dargli uno sguardo di seguito.

Spider-Man: Far From Home, il trailer su “Scimmia Notturna” e le papere sul set

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Spider-Man: Far From Home, i possibili significati del misterioso dettaglio finale

Fonte: Reddit, CBM

She-Hulk, ecco una candidata al ruolo

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She-Hulk, ecco una candidata al ruolo

Il nome di Ronda Rousey, wrestler, attrice, ex artista marziale mista ed ex judoka statunitense, continua ad essere associato a quello di She-Hulk, in vista dell’annuncio dell’attrice che interpreterà il personaggio nella serie Disney+. Tuttavia sembra importante ricordare che il personaggio, così come suo cugino, verrà portato alla luce con l’aiuto della CGI, e quindi è più importante che l’attrice prescelta sia credibile nei panni di Jennifer Waters, avvocato.

Ora, Stephanie Beatriz, volto amatissimo di Brooklyn Nine-Nine, sembra essere stata accostata al ruolo, e lei stessa si è detta disponibile a interpretare il personaggio: “Morirei per interpretarlo. Per me è lusinghiero. Lei è uno dei migliori personaggi dell’universo. Ho cominciato ad intensificare i miei allenamenti da quando ho sentito queste voci, e inoltre, [penso che sarebbe] davvero eccitante per i fan vedere alcuni di questi personaggi raccontati in modo diverso, di essere immaginati in un modo diverso”.

A parte l’annuncio ufficiale della serie in produzione durante l’ultimo Comic-Con, She-Hulk è un progetto ancora in fase embrionale, almeno stando a quanto si sa di ufficiale, e ci sarà ancora molto tempo per fare congetture e previsioni su chi sarà la prescelta.

The Batman, Christian Bale avverte Robert Pattinson: “Non dare retta agli haters”

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Christian Bale sembra entusiasta delle scelta di Robert Pattinson come prossimo volto di Bruce Wayne in The Batman, il film affidato a Matt Reeves che riavvierà le sorti del crociato di Gotham al cinema dopo l’esperimento di Zack Snyder con Ben Affleck e la trilogia del cavaliere oscuro di Christopher Nolan. E proprio il protagonista dei tre cinecomic del regista inglese sta distribuendo consigli a non finire per l’attore che si calerà molto presto nei panni del personaggio.

Ecco cosa ha raccontato Bale sul red carpet del Toronto Film Festival, dove presentava Ford v Ferrari:

Ho pochi consigli lui: fai tuo il personaggio. Non ascoltare gli haters. Pensa a tutti quelli che protestarono per il casting di Heath Ledger come nuovo Joker e guarda che performance assolutamente brillante ha offerto. Non dare retta a quelle persone, fai ciò che credi giusto. Robert è un attore incredibile…

Per me è un’ottima scelta“, aveva dichiarato Bale a Variety, “Sono sicuro che si inventerà qualcosa di interessante. Cosa posso dirgli di più…Dovrebbe cercare un modo per andare al bagno da solo. Se non ci riesce, è difficile crederti un supereroe!”

The Batman: ecco dove sarà girato il film con Robert Pattinson

Kevin Smith ha fatto trapelare durante l’ultimo episodio del podcast Fatman Beyond Podcast che il cinecomic dovrebbe adattare sul grande schermo il fumetto “The Long Halloween”, scritto da Jeph Loeb e disegnato da Tim Sale che segue il crociato di Gotham durante le sue prime esperienze da detective. Ricca di colpi di scena, la run presentava diversi dei nemici più iconici di Batman, descrizione che sembra coincidere con i rumor legati all’introduzione di quattro antagonisti della galleria classica.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Il film dovrebbe svolgersi negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.

Fonte: extratv

Téa Leoni: 10 cose che non sai sull’attrice

Divisa tra cinema e televisione, l’attrice Téa Leoni ha saputo negli anni costruirsi la sua cerchia di pubblico, grazie anche ad alcuni ruoli che le hanno permesso di emergere come interprete e farsi apprezzare per le sue doti. Anche se ancora alla ricerca di ruolo che possa permettere di conquistare una fama più ampia, l’attrice non manca ad ogni nuovo progetto di apportare la propria preziosa presenza.

Ecco 10 cose che non sai di Téa Leoni.

Téa Leoni carriera

1 I film. Il debutto cinematografico dell’attrice avviene nel 1991 con il film Nei panni di una bionda. Successivamente prende parte a Wyatt Earp (1994), al film Bad Boys (1995), al fianco di Will Smith, Amori e disastri (1996), Deep Impact (1998), The Family Man (2000), Jurassic Park III (2001), Spanglish – Quando in famiglia sono troppi a parlare (2004), Dick e Jane – Operazione furto, dove recita accanto a Jim Carrey (2006), Ghost Town (2008) e Tower Heist (2011).

2 Le serie TV. Ricca è anche la carriera televisiva dell’attrice, che dopo il debutto con la serie Flying Blind (1992-1993), prende parte a The Naked Truth (1995-1998). Successivamente partecipa a X-Files (2000), e dal 2014 ricopre il ruolo di Elizabeth McCord nella serie Madame Secretary, giunta alla sesta ed ultima stagione.

Téa Leoni vita privata

3 È stata sposata. Dal 1991 al 1995 l’attrice è stata sposata con il produttore Neil Tardio. Successivamente nel 1997 ha sposato l’attore David Duchovny, dal quale ha avuto due figli. La coppia si è poi separata nel 2008, divorziando ufficialmente nel 2014. Nello stesso anno l’attrice inizia una relazione con l’attore Tim Daly.

téa-leoni-carriera

Téa Leoni asteroide

  1. È stato dato il suo nome ad un asteroide. Nel 1993 viene scoperto un asteroide appartenente alla fascia principale, ovvero situata tra le orbite di Marte e Giove. Il suo scopritore, l’astronomo belga Eric Walter Elst decide di rinominarlo 8299 Téaleoni, in onore all’attrice.

Téa Leoni studi e primi lavori

  1. Ha iniziato la sua carriera come modella. L’attrice studiava psicologia e antropologia presso la Sarah Lawrence College. Tuttavia si appassiona sempre più alla recitazione, decidendo di lasciare gli studi e iniziando a lavorare come modella nel campo della pubblicità. Questo le permette di essere notata con maggior facilità, facendole ottenere i primi ruoli cinematografici.

Téa Leoni UNICEF

6 È stata premiata per il suo impegno umanitario. Nel 2001 l’attrice viene nominata ambasciatrice dell’UNICEF, a nome del quale porta avanti numerose campagne umanitarie. Proprio per il suo impegno nel 2007 le viene conferito il Audrey Hepburn Humanitarian Award.

Téa Leoni Deep Impact

7 Ha faticato ad interpretare il suo ruolo. Nel film di fantascienza Deep Impact l’attrice interpreta la giornalista Jenny Lerner. L’attrice ha dichiarato di aver fatto molta fatica ad immedesimarsi nel personaggio, confessando di non essere dotata della freddezza con cui i giornalisti sono soliti comunicare tragedie e brutte notizie.

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Téa Leoni Madame Secretary

8 Ha fatto di tutto per ottenere il ruolo. Dopo aver letto le prime tre pagine della sceneggiatura dell’episodio pilota, l’attrice ha subito espresso il desiderio di avere il ruolo. Era affascinata dal carattere del personaggio, affermando che è raro vedere ruoli femminili di questo tipo in televisione. Dopo alcuni colloqui con i produttori, l’attrice ottenne infine la parte, dimostrando di poter valorizzare il carattere del personaggio.

Téa Leoni patrimonio

9 È una delle attrici più pagate della TV. Grazie ai suoi numerosi ruoli cinematografici, ma ancor di più alla serie Madame Secretary, l’attrice ha potuto raggiungere un patrimonio stimato di 20 milioni di dollari. Il grande successo della serie ha inoltre fatto di lei una delle attrici più pagate della TV.

Téa Leoni età e altezza

10 Téa Leoni è nata a New York, negli Stati Uniti, il 25 febbraio 1966. L’altezza complessiva dell’attrice è di 173 centimetri.

Fonti: IMDb

The French Dispatch: sinossi e data di uscita del nuovo film di Wes Anderson

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Fox Searchlight ha ufficialmente acquisito i diritti per la distribuzione di The French Dispatch, il decimo film di Wes Anderson che arriverà nelle sale non prima del 2020. Insieme alla conferma del cast, dove figureranno Timothée Chalamet, Benicio del Toro, Jeffrey Wright, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton, Saoirse Ronan, Léa Seydoux, Mathieu Amalric, Owen Wilson, Willem DafoeAdrien Brody, Kate Winslet, Jason Schwartzman, Elisabeth Moss, Christoph Waltz, e Rupert Friend, è stata rivelata anche una nuova sinossi:

The French Dispatch sarà una lettera d’amore al giornalismo, ambientata nella sede parigina di un quotidiano americano, e ruoterà intorno a tre diverse linee narrative. La raccolta di storie pubblicate sulla rivista prenderà vita grazie alla visione di Wes Anderson.”

La pellicola arriva a due anni da L’isola dei Cani, candidato come Miglior Film d’animazione ai Golden Globe e agli Oscar 2019.

Vi ricordiamo inoltre che Anderson figura tra gli ospiti più attesi della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma dove consegnerà il Premio alla Carriera a Bill Murray, moderando l’Incontro Ravvicinato con il pubblico durante il quale ripercorrerà le tappe principali del suo percorso artistico.

Wes Anderson: il trailer onesto mostra che tutti i suoi film sono uguali

The French Dispatch, il film

The French Dispatch, è il decimo film di Wes Anderson. La pellicola arriverà nelle sale americane il prossimo 24 luglio 2020. Insieme alla release, è stato diffuso online anche il teaser poster ufficiale del film, che conferma il cast completo: Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Léa Seydoux, Frances McDormand, Timothée Chalamet, Lyna Khoudri, Jeffrey Wright, Mathieu Almaric, Stephen Park, Bill Murray e Owen Wilson.

Nel cast anche Saoirse Ronan, Kate Winslet, Elisabeth Moss, Jason Schwartzman, Christoph WaltzRupert Friend, precedentemente annunciati nel cast: al momento non sappiamo se gli attori in questione appariranno comunque nel film o se i loro personaggi sono stati tagliati dal montaggio finale.

Joaquin Phoenix: dopo Joker reciterà nel nuovo film di Mike Mills

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Se questo sia l’anno giusto per Joaquin Phoenix agli Oscar potremo dirlo solo nei prossimi mesi, ma tutto lascia intendere che grazie alla sua performance in Joker riesca a ottenere la tanto ambita statuetta consacrando così una carriera quasi perfetta. Nel frattempo, come confermato da Deadline, è tempo di tornare sul set e l’occasione arriva dalla A24, in trattative per produrre il nuovo film di Mike Mills (regista di 20th Century Women e Beginners).

Il progetto vedrà quindi Phoenix in veste di protagonista mentre la sceneggiatura sarà firmata dallo stesso Mills. In produzione figureranno Chelsea Barnard, Lila Yacoub e Andrea Longacre-White e si attendono ulteriori aggiornamenti riguardo la trama e l’inizio delle riprese.

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Leggi la recensione di Joker

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato negli anni Ottanta e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Venezia 76: una notte da Leone (d’oro) per Todd Phillips e Joaquin Phoenix

Fonte: Deadline

The Infinity Saga: ecco il trailer dei primi dieci anni di Marvel Studios

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Come confermato nei mesi scorsi, l’universo cinematografico Marvel inaugurato nel 2008 da Iron Man ha ora un nome ufficiale che riunisce insieme le prime tre fasi (di cui Avengers: Endgame è stato il culmine narrativo), ovvero The Infinity Saga. A rivelarlo era stato il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige in un’intervista concessa a Empire in occasione dell’uscita del film evento dei Vendicatori.

22 film, 11 franchise lanciati per introdurre altrettanti supereroi dei fumetti al cinema, e poi le serie tv (Agents of SHIELD, Agent Carter, Inhumans), con l’esperimento di Netflix di Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist e molto altro ancora rendono il progetto degli studios una delle più grandi e memorabili imprese produttive e creative della storia, riassunto in questo emozionante trailer che trovate qui sopra.

Volevamo portare a termine una serie di film in un modo che non era mai stato provato prima“, aveva spiegato Feige. “La saga di Harry Potter ha avuto il suo finale perché c’era la conclusione dei libri, come anche il Signore degli Anelli. Quindi abbiamo pensato, dopo ventidue film realizzati, che non sarebbe stato male mettere un punto alla trama“.

Prima di questo annuncio, i Marvel Studios avevano raggruppato i cinecomic in tre fasi separate: la Fase 1 andava da Iron Man fino a The Avengers del 2012; la Fase 2 da Iron Man 3 ad Ant-Man; la Fase 3 da Captain America: Civil War all’imminente Avengers: Endgame.

Leggi anche – Infinity Saga: 10 differenze tra film e fumetti

Kelly Overton: 10 cose che non sai sull’attrice

Kelly Overton: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota prevalentemente per i suoi ruoli televisivi, l’attrice Kelly Overton si è affermata grazie alla partecipazione ad alcune popolari serie TV, che le hanno permesso di essere conosciuta dal grande pubblico. In attesa di una definitiva consacrazione, l’attrice può godere dell’affetto dei fan e delle lodi della critica.

Ecco 10 cose che non sai su Kelly Overton.

Kelly Overton carriera

1 I film. Il debutto cinematografico dell’attrice avviene nel 2003 con il film Vizio di famiglia. Successivamente prende parte al film Breaking Dawn (2004) e a The Ring 2 (2005). Nel 2007 prende parte al film The Wager, mentre nel 2010 è tra i protagonisti di The Collective. Partecipa poi ai film Tekken (2009) e In My Sleep (2010).

2 Le serie Tv. Nel corso della sua carriera l’attrice ha poi preso parte a numerose serie TV, tra cui si annoverano CSI: NY (2006), Criminal Minds (2007), NCIS (2009), La bella e la bestia (2012), True Blood (2012-2013), e Legends (2015). Dal 2016 è nel cast principale della serie Van Helsing, dove interpreta il ruolo di Vanessa Helsing.

Kelly Overton social network

3 Ha un account Instagram. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 82 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago con la famiglia o con amici. Non mancano anche le fotografie tratte dai set o dalle premiere a cui la Overton prende parte.

4 È molto attiva su Twitter. L’attrice è particolarmente attiva anche sul social network Twitter, dove è seguita da 25 mila persone. Con i suoi oltre 3 mila tweet l’attrice è solita rispondere a curiosità sui progetti a cui prende parte. Molto presenti sono inoltre i post promozionali dei film o delle serie a cui prende parte.  

kelly-overton-tekken

Kelly Overton vita privata

5 È sposata. L’attrice ha sposato nel 2004 il collega Judson Pearce Morgan, con il quale ha anche co-diretto il film The collective. I due hanno un primo figlio nel 2011, ed un secondo nel 2017.

Kelly Overton Tekken

6 Ha ricevuto critiche per il suo casting. Nel film Tekken, l’attrice interpreta il personaggio Christie Monteiro. In seguito alla notizia del suo casting per il ruolo, numerose sono state le critiche dei fan, secondo cui l’attrice americana non avrebbe reso giustizia al personaggio, che è invece di origini brasiliane.

Kelly Overton Van Helsing

7 Ha chiesto che la serie diventasse più dark. L’attrice è la protagonista della serie Van Helsing. Dopo due prime stagioni ben accolte dalla critica e dal pubblico, la Overton ha chiesto alla produzione di accentuare i toni dark della storia, andando così a sottolineare il complicarsi delle vicende per i protagonisti.

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8 Ha girato molte scene mentre era incinta. Al momento di iniziare le riprese della seconda stagione, l’attrice era incinta al quinto mese. Ha proseguito le riprese fino al settimo mese di gravidanza, affermando che l’ottima preparazione fisica acquisita durante gli anni le ha permesso di conciliare le due cose, ovviamente il tutto nel modo più sicuro possibile per il bambino in grembo.

Kelly Overton The Collective

9 Ha co-diretto un film. Insieme al marito Judson Pearce Morgan, l’attrice ha co-sceneggiato e co-diretto il film The Collective, del 2008, nel quale compare anche come protagonista. Il film è stato selezionato per diversi festival statunitensi, riportando vittorie al Brooklyn International Film Festival e al Fort Collins TriMedia Festival.

Kelly Overton età e altezza

10 Kelly Overton è nata a Wilbraham, negli Stati Uniti, il 28 agosto 1978. L’altezza complessiva dell’attrice è di 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Vincent Cassel: 10 cose che non sai sull’attore

Vincent Cassel: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più noti e apprezzati attori francesi vi è senza dubbio Vincent Cassel, interprete dalle molteplici sfaccettature in grado di alternarsi tra cinema hollywoodiano ed europeo, il che gli ha permesso di raggiungere una fama pressoché mondiale. Con alcuni dei suoi ruoli ha saputo non solo conquistare il grande pubblico, ma anche la critica, la quale gli ha più volte tributato importanti riconoscimenti.

Ecco 10 cose che non sai di Vincent Cassel.

Vincent Cassel carriera

1 I film. L’attore debutta sul grande schermo francese sul finire degli anni ottanta. Acquista poi una prima notorietà nel 1993 con il film Métisse di Mathieu Kassovitz. Di nuovo con Kassovitz girà il film L’odio nel 1995, che lo rende particolarmente celebre. Da quel momento in poi partecipa a numerosi progetti in patria e negli Stati Uniti. Tra i film più celebri si annoverano Elizabeth (1998), dove recita accanto a Cate Blanchett, Giovanna d’Arco (1999), I fiumi di porpora (2000), Irréversible (2002), Ocean’s Twelve (2004), La promessa dell’assassino (2007), Nemico Pubblico n.1  (2008), Il cigno nero (2010), A Dangerous Method (2011), Mon roi (2015), E’ solo la fine del mondo (2016), Black Tide (2018).

2 Il doppiaggio. Nel 2001 l’attore doppia, sia per la versione americana che per quella francese, il personaggio di Robin Hood nel film d’animazione Shrek. Nel 2015 è invece la voce francese della Volpe nel film d’animazione Il piccolo principe, sostituendo la voce originale appartenente a James Franco.

Vincent Cassel Instagram

3 Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 1,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate durante i suoi viaggi in giro per il mondo, nonché foto o video promozionali dei progetti a cui prende parte. Non mancano inoltre post dedicati alle cause benefiche sostenute dall’attore.

Vincent Cassel vita privata

4 È stato sposato con Monica Bellucci. Cassel conosce l’attrice italiana Monica Bellucci nel 1996 sul set del film L’appartamento. I due si sposano il 3 agosto 1999, e hanno due figlie nate rispettivamente nel 2004 e nel 2010. Nell’agosto 2013, dopo 14 anni d matrimonio la coppia annuncia la separazione.

5 Si è sposato una seconda volta. Dopo una lunga frequentazione, nell’agosto 2018 l’attore sposa in seconde nozze la modella italo-francese Tina Kunakey, di 31 anni più giovane di lui. Il 19 aprile 2019 la coppia annuncia la nascita della loro prima figlia.

Vincent Cassel Ocean’s Twelve

6 Ha suggerito come realizzare la sua famosa scena. All’interno del secondo capitolo della trilogia con protagonista George Clooney, è celebre la scena in cui Cassel supera i raggi laser danzando la capoeira. Il regista Steven Soderbergh stava cercando un modo originale per mettere in scena quel momento, e fu proprio l’attore francese a suggerire di utilizzare il celebre ballo, di cui è un grande esperto.

Vincent Cassel premi e nomination

7 È stato nominato 6 volte ai César Awards. L’attore è stato nominato per sei volte ai premi César, noti anche come gli “Oscar francesi”. La prima nomination risale al 1996 come miglior attore e miglior promessa attoriale per il film L’odio. Successivamente viene nominato nuovamente nel 2002, e nel 2009 vince il premio come miglior attore per Nemico pubblico n.1. Viene nominato ancora nel 2016 e nel 2017 rispettivamente per Mon roi e E’ solo la fine del mondo.

È solo la fine del mondo film al cinema

Vincent Cassel e l’Italia

8 Non sopporta alcune usanze degli italiani. L’attore ha un lungo e felice rapporto con l’Italia. Al di là del matrimonio con l’attrice Monica Bellucci, Cassel ha sempre espresso grande fascinazione per alcuni luoghi e particolarità italiane. L’attore ha però anche criticato l’abitudine degli italiani di guardare i film esclusivamente doppiati, definendolo “un serio problema”. L’attore si è espresso anche duramente contro la cultura del gossip e del pettegolezzo, che trova fastidiosa.

Vincent Cassel: i suoi film preferiti

9 Non riguarda mai i suoi film. L’attore ha dichiarato che tra i film da lui girati quelli che preferisce sono L’odio e Blueberry. Cassel ha inoltre ha aggiunto che non è solito riguardare i film a cui ha preso parte, in particolare Irréversible, che trova tanto bello quanto disturbante.

Vincent Cassel età e altezza

10 Vincent Cassel è nato a Parigi, in Francia, il 23 novembre 1966. L’altezza complessiva dell’attore è di 187 centimetri.

Fonte: IMDb

Jean Dujardin: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più celebri e apprezzati attori del cinema francese, Jean Dujardin ha dimostrato di poter portare il suo talento anche oltre oceano, conquistando gli Stati Uniti e vincendo un premio importante come l’Oscar al miglior attore. Diviso tra impegnati film d’autore e film più leggeri, l’attore non manca mai di sfoggiare il suo fascino e il suo istrionico talento.

Ecco 10 cose che non sai di Jean Dujardin.

Jean Dujardin carriera

1. I film. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 2002, con il film Ah! Se fossi ricco. Successivamente prende parte ad alcune popolari pellicole francesi. Un primo punto di svolta nella sua carriera arriva con il film Piccole Bugie tra amici, del regista Guillame Canet, che gli permette di raggiungere un pubblico più ampio. Nel 2012 è invece protagonista del film The Artist, con il quale vincerà il suo primo Oscar. Negli anni successivi ottiene dei ruoli nei film Gli infedeli (2012), The Wolf of Wall Street (2013), Monuments Men (2014), French Connection (2014), e Un amore all’altezza (2016). Nel 2019 partecipa al sequel del film di Canet, intitolato Grandi buie tra amici, dove recita accanto all’attrice Marion Cotillard. Sempre nel 2019 è protagonista del film L’ufficiale e la spia, del regista Roman Polanski.

Jean DuJardin Instagram

2. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 682 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago con amici, o ancora foto promozionali dei progetti a cui l’attore ha preso parte.

Jean DuJardin vita privata

3. E’ stato sposato tre volte. Il primo matrimonio dell’attore risale al 2003, con una donna di cui tuttavia si sa poco o nulla. Con lei avrà due figli. Nel 2009 sposa invece l’attrice Alexandra Lamy, da cui però si separa nel 2013. Dal 2018 è invece sposato con la ballerina Nathalie Péchalat, da cui aveva già avuto un figlio nel 2015.

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Jean DuJardin premi e nomination

4. Ha vinto un Oscar. Grazie alla sua interpretazione nel film The Artist, l’attore ottiene riconoscimenti da ogni parte del mondo. Vince innanzitutto il premio come miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes, dove il film era in concorso. Successivamente ottiene il Golden Globe, il Bafta, lo Screen Actors Guild Award e infine l’Oscar al miglior attore protagonista.

5. Ha stabilito un primato. Con l’Oscar vinto, DuJardin è diventato il primo attore francese a vincere tale premio nella categoria miglior attore. E’ invece il quinto attore francese a vincere un premio Oscar in generale, ma i precedenti quattro rientravano nelle altre categorie attoriali.

Jean DuJardin Cannes

6. Ha una cosa in comune con l’attore Christoph Waltz. L’attore francese è l’unico, insieme al premio Oscar Christoph Waltz, ad aver vinto sia il premio per l’interpretazione a Cannes che il SAG Awards, il Golden Globe, il Bafta e l’Oscar per il medesimo film.

Jean DuJardin The Artist

Jean Dujardin the artisti7. Si esercitò nel ballo. Per girare le scene di ballo insieme all’attrice Bérénice Bejo, i due si sottoposero ogni giorno per cinque mesi a continue prove per acquisire il giusto feeling. I due si esercitarono inoltre nello studio dove si esercitarono a loro tempo gli attori Debbie Reynolds e Gene Kelly per Cantando sotto la pioggia.

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Jean DuJardin Gli infedeli

8. Ha diretto uno degli episodi del film. Il film Gli infedeli è composto da sette diversi episodi sul tema dell’infedeltà maschile. Jean DuJardin, regista di uno degli episodi, ebbe l’idea del titolo del film quando vide la locandina francese del film The Departed, di Martin Scorsese. Questa riportava il titolo “Les Infiltrés”, ma l’attore lesse erroneamente “Les Infedéles”, decidendo poi di utilizzarlo come titolo.

Jean DuJardin gruppo comico

9. Fa parte di un noto gruppo comico. L’attore è membro del gruppo “Nous C Nous”, insieme agli attori Bruno Salomone, Eric Collado, Emmanuel Joucla ed Eric Massot. Il gruppo è noto in francia per i loro sketch comici e le loro partecipazioni a noti programmi televisivi.

Jean DuJardin età e altezza

10. Jean DuJardin è nato a Rueil-Malmaison, in Francia, il 19 giugno 1972. L’altezza complessiva dell’attore è di 182 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

 

Hailee Steinfeld: 10 cose che non sai sull’attrice

Hailee Steinfeld: 10 cose che non sai sull’attrice

Giovane e promettente, l’attrice Hailee Steinfeld ha dimostrato sin da piccola di essere dotata di grandi capacità attoriali, arrichendo ogni ruolo che le viene offerto. Negli anni ha avuto modo di collaborare con grandi autori e al fianco di importanti autori, continuando a costruire una carriera in ascesa che sembra confermare quando dimostrato già dal suo primo ruolo cinematografico.

Ecco 10 cose che non sai di Hailee Steinfeld.

Hailee Steinfeld carriera

1. I film. L’attrice debutta sul grande schermo nel 2010 con il film Il grinta, di Joel ed Ethan Coen, dove recita al fianco di Jeff Bridges e Matt Damon. Il suo ruolo le fa subito guadagnare una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista. Negli anni successivi l’attrice prende parte a film come Ender’s Game (2013), The Homesman (2014), Pitch Perfect 2 (2015), 17 anni (e come uscirne vivi) (2017), Pitch Perfect 3 (2017) e Bumblebee (2018).

2. La Televisione. Più esigua la carriera televisiva dell’attrice, che ha fino ad ora preso parte esclusivamente al film TV Summer Camp (2010), e alle serie Genitori in diretta (2007), Padre in affitto (2010), e Dickison (2019).

Hailee Steinfeld Instagram

3. Ha un proprio account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 12,2 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago con amici o colleghi. Non mancano anche fotografie tratte dai set o dalle premiere a cui l’attrice prende parte.

Hailee Steinfeld attivismo

4. Partecipa attivamente a diverse cause benefiche. L’attrice si è sempre dichiarata fortunata del suo successo, e per questo motivo si è battuta spesso per permettere a chi non ha avuto la stessa fortuna di migliorare la propria vita. L’attrice ha infatti preso parte a numerose cause di beneficenza, alcune delle quali indette da associazioni come “No Kid Hungry” o “WE Movement”.

Hailee Steinfeld musica

5. Ha inciso diversi singoli. L’attrice è anche un’apprezzata cantante, e nel corso degli anni ha coltivato la sua passione per la musica incidendo alcuni singoli e pubblicando un EP dal titolo “Haiz”. Alcuni di questi singoli sono poi diventati parte della colonna sonora dei film a cui ha preso parte, come “Back to Life” presente in Bumblebee.

Hailee Steinfeld Il Grinta

6. Ha sostenuto otto differenti provini. Per essere sicuri di star scegliendo l’attrice giusta, i fratelli Coen sottoposero la Steinfeld a ben otto differenti provini, mettendo alla prova la sua resistenza fisica e il feeling con gli altri attori del film. Alla fine l’attrice fu scelta tra circa 15 mila ragazze.

7. Fu nominata all’Oscar. Per questo ruolo, l’attrice fu nominata ai premi Oscar del 2011 come miglior attrice non protagonista. La Steinfeld aveva appena 15 anni, il che fa lei una delle più giovani nominate nella storia del premio. A vincere fu poi Melissa Leo per The Fighter.

Il Grinta

Hailee Steinfeld moda

8. E’ il volto di un’importante casa di moda. In seguito al suo successo cinematografico, l’attrice viene scelta come nuovo volto pubblicitario della casa di moda italian Miu Miu, appartenente al gruppo Prada.

Hailee Steinfeld Justin Bieber

9. Hanno una relazione. Benché nessuno dei due abbia confermato né smentito, sembrerebbe che vi sia una relazione tra l’attrice e il cantante. Alcuni post rilasciati sui loro profili social confermerebbero questa tesi, e il loro avvistamento insieme ad alcune cerimonie e gala non fa che togliere ogni sospetto.

Hailee Steinfeld età e altezza

10. Hailee Steinfeld è nata a Tarzana, negli Stati Uniti, l’11 dicembre 1996. L’altezza complessiva dell’attrice è di 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Christoph Waltz: 10 cose che non sai sull’attore

Christoph Waltz: 10 cose che non sai sull’attore

Christoph Waltz è un attore rimasto al lungo nell’ombra, finché grazie al regista Quentin Tarantino non ha conosciuto la fama mondiale. Da quel momento è diventato in breve tempo uno degli attori più richiesti e istrionici di Hollywood. Con un ampia gamma di personaggi interpretati, Waltz è oggi un attore dalle mille sfumature, forse ancora in cerca di quel ruolo da protagonista che possa di tirar fuori ancora qualcosa di nuovo dal cilindro.

Ecco 10 cose che non sai di Christoph Waltz.

Christoph Waltz carriera

1 I film. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio negli anni ottanta con una serie di titoli girati quasi esclusivamente in Austria. È nel 2009, quando interpreta il ruolo del colonnello Hans Landa nel film Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino che conosce la fama mondiale. Da quel momento la sua carriera si arricchirà di numerosi film hollywoodiani, come Come l’acqua per gli elefanti (2011), Carnage (2011), Django Unchained (2012), The Zero Theorem (2013), Big Eyes (2014), Spectre (2015), Downsizing (2017), Alita – Angelo della battaglia (2019).

2 Le serie TV. L’attore è molto conosciuto in patria per i suoi numerosi film televisivi, nonché per aver preso parte ad alcune puntate di serie come Un caso per due (1985), L’ispettore Derrick (1988), Il commissario Koster (1990) e Il commissario Rex (1996).

Christoph Waltz famiglia

3 Tutta la sua famiglia fa parte del mondo dello spettacolo. L’attore è figlio di due scenografi tedeschi, mentre i nonni erano attori e i bisnonni lavoravano nel teatro. Waltz ha dichiarato che far parte di una famiglia così a stretto contatto con il mondo dello spettacolo gli ha permesso di conoscere questo dall’interno sin da subito, non idealizzandolo ma riconoscendone i limiti.

4 Si è sposato due volte. L’attore è stato sposato inizialmente con una donna di nome Jackie, di professione psicoterapeuta, da cui ha avuto tre figli. Dalla seconda moglie, la costumista Judith Holste ha invece avuto una quarta figlia.

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Christoph Waltz Bastardi senza gloria

5 Parla fluentemente più lingue. Come ampiamente dimostrato in Bastardi senza gloria, l’attore è perfettamente in grado di parlare il francese e l’inglese, oltre ovviamente al tedesco. Recita inoltre anche delle battute in italiano, ma ha confessato di aver imparato il testo a memoria, e di non parlarlo realmente.

6 Ha vinto numerosi premi. Per il suo ruolo nel film, l’attore ha ricevuto numerosi premi, a partire da quello come miglior interpretazione al festival di Cannes. Successivamente ha vinto uno Screen Actors Guild Award, un Bafta, un Critics’ Choice Award, un Golden Globe e infine il premio Oscar come miglior attore non protagonista. L’attore è l’unico, insieme a Jean DuJardin, ad aver vinto questa sequenza di premi per un unico ruolo.

Christoph Waltz Django Unchained

7 Per il film Django Unchained non ha potuto andare a cavallo. Mentre si esercitava a cavalcare in vista delle riprese, l’attore ebbe un brutto incidente per il quale fu necessario un ricovero. Gli fu proibito di cavalcare per i successivi tre mesi, e per rimediare a ciò Tarantino pensò bene di far andare il personaggio in carrozza invece che a cavallo.

Django Unchained film

8 Grazie al film ha vinto il suo secondo Oscar. Con il ruolo del cacciatore di taglie King Schultz, l’attore ottiene un secondo Oscar come miglior attore non protagonista. Questo lo ha inserito nel ristrettissimo elenco di attori ad aver vinto due Oscar con lo stesso regista.

Christoph Waltz ruoli

9 Sceglie i ruoli in base a cosa hanno da offrire al pubblico. L’attore ha dichiarato di scegliere i propri ruoli in primo luogo se li ritiene interessanti per sé, ma è molto importante che questi abbiano qualcosa di particolare che possa essere apprezzato anche dal pubblico. Se l’attore non è convinto di poter costruire questo ponte tra sé e chi lo guarda, molto probabilmente rifiuterà il ruolo.

Christoph Waltz età e altezza

10 Christoph Waltz è nato a Vienna, in Austria, il 4 ottobre 1956. L’altezza complessiva dell’attore è di 170 centimetri.

Fonte: IMDb

The Good Doctor 3×01: foto e trama

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The Good Doctor 3×01: foto e trama

La ABC dopo la prima clip ha diffuso foto e trama di The Good Doctor 3×01, il primo episodio dell’attesissimo terza stagione della serie di successo The Good Doctor.

In The Good Doctor 3×01 che si intitolerà dall’episodio “Disaster” dopo quello che ritiene un disastroso primo appuntamento con Carly, il Dr. Shaun Murphy propone un intervento radicale per salvare la vita di una donna appena sposata. Nel frattempo, dopo che il nuovo capo della chirurgia, il dottor Audrey Lim, annuncia che i residenti possono condurre interventi chirurgici, il dott. Morgan Reznick e il dott. Alex Park competono per la possibilità di operare su un paziente anziano a cui è stato diagnosticato un cancro durante la season premiere di The Good Doctor 3, che andrà in onda Lunedì 23 settembre sulla ABC.

In The Good Doctor 3×01 protagonisti sono Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole come Dr. Carly Lever.

La guest star di “Disaster” è Tamlyn Tomita nei panni di Allegra Aoki e Karin Konoval nei panni dell’infermiera Deena Petringa.  “Disaster” è stato scritto da David Shore e diretto da Mike Listo.

The Good Doctor 3×01

Nella terza stagione di The Good Doctor Dr. Shaun Murphy (Freddie Highmore), un giovane chirurgo con autismo e sindrome dei savant, continua a usare la sua straordinaria regali medici presso l’unità chirurgica dell’ospedale San Bonaventura. Mentre le sue amicizie si approfondiscono, Shaun lavora più duramente di quanto abbia mai fatto prima di iniziare a uscire, mentre naviga nel suo ambiente e nelle sue relazioni per dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento come chirurgo salverà delle vite. La serie è di David Shore (“House”), e “Lost” e “Hawaii Five-0” star Daniel Dae Kim.

In The Good Doctor protagonisti Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole come Dr. Carly Lever.

La serie è di Sony Pictures Television e ABC Studios. David Shore è il produttore esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21 Television Studios.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 teorie sul ritorno di Anakin

Il tanto chiacchierato ritorno di Anakin Skywalker nel capitolo finale della nuova trilogia sta facendo letteralmente impazzire il web con teorie e supposizioni dei fan, e nulla esclude che Star Wars: L’Ascesa di Skywalker abbia riservato un piccolo spazio per la sorpresa più gradita.

Ma in che modo e soprattutto perché far tornare il personaggio? Ecco qualche ipotesi attendibile:

Completare la saga

Se il film è stato pensato come il gran finale della saga degli Skywalker, allora non è possibile che la Disney non abbia pensato di far tornare il personaggio più importante del franchise: Darth Vader. Anakin è di fatto cruciale per l’intera serie, fu lui a spianare la strada alla rinascita dei Sith e dell’Impero Galattico, ed è colui che portò l’equilibrio nella forza gettando Palpatine nel burrone della Morte Nera e salvando il figlio Luke Skywalker…

Riportare indietro Han Solo

La morte di Han Solo verrà ricordata come l’evento chiave di Episodio VII, ma nulla esclude che possa tornare (come è la vera domanda) proprio grazie all’intercessione di Anakin. Con le sue abilità jedi potrebbe riportarlo in vita confermando di essere il “prescelto”.

L’ultimo saluto a Luke

Il personaggio di Luke Skywalker è stato completamente trasformato durante Gli Ultimi Jedi, e sarebbe bello vederlo interagire un’ultima volta con suo padre che in qualche modo potrebbe aiutarlo a ritrovare la strada giusta.

Aiutare Leia e la Resistenza

La Resistenza viaggia in uno stato problematico dopo la fine di Episodio VIII, e Leia avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile per vincere la sua ultima battaglia contro il Primo Ordine. Ecco allora dove potrebbe intervenire Anakin, a sostegno della figlia in questo capitolo finale della saga familiare.

Fare chiarezza sui legami familiari

star wars gli ultimi jedi

14 anni dopo il suo ultimo cameo Anakin Skywalker potrebbe tornare al cinema per risolvere uno dei grandi misteri della saga: chi è suo padre? La madre Shmi ha dichiarato in Episodio I che questo genitore non esiste, eppure si vocifera che il bambino sia stato concepito da Palpatine usando i midicloriani…

Diventare il mentore di Rey

Rey sembra aver perso per strada tutti i suoi potenziali mentori, da Han Solo a Luke Skywalker, e vista l’assenza di Leia Organa probabilmente avrà bisogno di una nuova guida. In questo caso Anakin potrebbe fornirle tutti i suggerimenti di cui ha bisogno per lottare nella galassia.

Salvare Rey dal lato oscuro

Una scena del footage mostrato durante il D23 ha scatenato le fantasie dei fan, ed è quella in cui vediamo Rey stringere tra le mani una spada laser a doppia lama Sith. Alcuni credono si tratti di una visione, mentre altri pensano che l’eroina passerà al lato oscuro dopo un emozionante colpo di scena. Se dovesse finire così, allora Anakin Skywalker potrebbe tornare indietro ed impedire che questo accada in maniera permanente.

Redimere Kylo Ren

adam driver Force of Darkness

Kylo Ren idolatra suo nonno e ha trascorso i primi due film della nuova trilogia tentando di emulare le sue azioni in un regno di terrore e tirannia. Quello che non sembra sapere però è il fatto che Vader è riuscito a redimersi: sarà allora Anakin a riportare sulla retta via il nipote, giustificando così la sua presenza nel film?

Sconfiggere l’Imperatore Palpatine

Se davvero Kylo Ren vuole terminare ciò che suo nonno Darth Vader aveva iniziato, allora è possibile che il motivo del ritorno di Anakin sia proprio quello di sconfiggere definitivamente Palpatine aiutando il nipote nell’impresa. Teoria interessante che si accompagna alla presenza già confermata del villain in Episodio IX.

Portare equilibrio nella forza

I fan hanno discusso a lungo sul fatto che Anakin Skywalker fosse davvero “il prescelto”, alla luce di quanto affermato dai prequel dove il personaggio era descritto come clui in grado di riportare l’equilibrio nella forza. Altri hanno suggerito che fosse Luke il vero prescelto, ma queste domande potrebbero essere risolte una volta per tutte in Episodio IX chiudendo definitivamente la saga.

Leggi anche – Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker, tutti i rumor più interessanti sul film

Fonte: Screenrant

Moon Knight: 9 attori perfetti per il personaggio

Moon Knight: 9 attori perfetti per il personaggio

L’annuncio ufficiale arrivato durante il D23 Expo ha confermato l’arrivo di Moon Knight nel MCU grazie alla serie di Disney + attualmente in sviluppo. Uno dei personaggi più amati e “chiacchierati” dell’universo Marvel farà quindi il suo debutto sul piccolo schermo, ma quali potrebbero essere gli attori più adatti al ruolo?

Ecco qualche perfetto candidato:

Shia LaBeouf

shia labeouf

Iniziamo con uno degli attori più carismatici e magnetici del panorama hollywoodiano, spesso sottovalutato e ora in fase di rottura con il grande cinema mainstream: Shia LaBeouf. Possiamo criticare i suoi progetti bizzarri e il suo carattere, ma quando si tratta di calarsi nei panni di un personaggio ha pochi rivali nel settore e riesce sempre a donare una forte intensità alla parte. Insomma, per la Marvel si tratterebbe di un ottimo acquisto.

Logan Marshall-Green

Soprannominato “la brutta copia di Tom Hardy” per la netta somiglianza, Logan Marshall-Green è visibilmente cresciuto come attore negli ultimi anni, prestando il suo innato talento a pellicole come The Invitation, Sand Castle, Prometheus e Upgrade. Nel MCU invece ha già recitato una piccola parte in Spider-Man: Homecoming, ma nulla esclude che lo studio possa affidargli le sorti di un altro personaggio ancora più complesso.

Michiel Huisman

Noto al grande pubblico per aver interpretato Daario Naharis nella quarta stagione di Game of Thrones, Michiel Huisman ha sicuramente impressionato per la capacità di rubare la scena ai colleghi e per l’incredibile fisicità. Al cinema l’abbiamo visto in The Age of Adaline e The Young Victoria, spesso in ruoli secondari, quindi sarebbe bello se avesse l’opportunità di distinguersi in un ruolo da protagonista. Perché non Moon Knight allora?

Rodrigo Santoro

Il brasiliano che ha trovato fortuna a Hollywood: Rodrigo Santoro è ormai una star affermata, attore drammatico robusto e molto versatile che dopo alcuni ruoli importanti in vari film, tra cui quello di Serse in 300 e 300: Rise of an Empire, Love Actually, I Love You Phillip Morris, The Last Stand, Ben-Hur e Westworld, potrebbe arrivare l’occasione di una vita salendo a bordo dei Marvel Studios.

Jensen Ackles

Jensen Ackles è la star di Supernatural, nella quale ha recitato in tutte le quindici stagioni, e ora che l’attore sta per dirgli addio, potrebbe avere più tempo per dedicarsi ad altri progetti sfruttando la sua esperienza nel genere action, comedy e dramma. Praticamente il giusto mix che servirebbe per approcciarsi alla serie di Moon Knight.

Brett Dalton

Tra tutti i candidati, Brett Dalton è forse il più complicato da collocare e conosciuto dal pubblico per la sua partecipazione ad un’altra serie Marvel, Agents Of S.H.I.E.L.D., dove ha interpretato Grant Ward. Abbandonato lo show nel 2017, l’attore ha il carisma adatto e una certa presenza scenica che garantirebbe a Moon Knight un debutto con i fiocchi.

Alfonso Herrera

Alfonso Herrera è diventato il beniamino del pubblico di Netflix grazie al ruolo di Hernando in tutte le stagioni di Sense8, recitando poi nella serie The Exorcist per Fox, ed è evidente che sia pronto a fare il salto verso Hollywood. Interpretare Moon Knight nello show di Disney + gli consentirebbe di espandere la propria esperienza artistica sfruttando i suoi punti di forza drammatici e sperimentando con l’action.

Rami Malek

rami-malek

Parlando di casting quasi impossibili, il nome di Rami Malek spunta fuori con cadenza giornaliera. La carriera del protagonista di Mr. Robot è in ascesa, e l’oscar ottenuto con Bohemian Rhapsody l’ha definitivamente lanciato nel firmamento hollywoodiano. A breve lo vedremo nei panni del villain nel nuovo film di Bond, No Time To Die, quindi i Marvel Studios potrebbero approfittare del momento e sceglierlo come prossimo Moon Knight.

Oscar Isaac

wolverine oscar isaac

Chiudiamo con un candidato le cui possibilità sono simili a quelle di Rami Malek: Oscar Isaac sarebbe il preferito dei fan per il casting di Moon Knight, ma è davvero difficile che la star di Ex Machina, Star Wars, Inside Llewyn Davis e X-Men: Apocalypse possa incontrare di nuovo la strada dei cinecomic vista l’esperienza non proprio positiva

Correlato – Moon Knight: la serie in arrivo su Disney +

Fonte: Cinemablend

Ms. Marvel: quando inizieranno le riprese della serie?

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Ms. Marvel: quando inizieranno le riprese della serie?

Come confermato da Kevin Feige durante l’ultimo D23 Expo, il Marvel Cinematic Universe si sta preparando al debutto in live-action di Kamala Khan aka Ms. Marvel sul piccolo e grande schermo. E per quanto riguarda la serie standalone che arriverà sulla piattaforma streaming di Disney +, il nuovo report di Discussing Film fa sapere che le riprese dovrebbero iniziare a settembre 2020 e che il casting per scegliere il volto dell’eroina è attualmente in corso con lo studio intenzionato a ingaggiare un’attrice non troppo nota.

Gli altri titoli presentati ufficialmente nel corso del D23 sono She-Hulk e Moon Knight, che al momento non hanno una data di uscita, mentre per Ms. Marvel si potrebbe già ipotizzare una release nel 2021.Giusto in tempo per seminare qualche indizio sul sequel di Captain Marvel, personaggio a cui si lega il percorso della giovanissima supereroina dei fumetti.

Nella versione originale infatti, Kamala Khan è un’adolescente americana di origini pakistane che ammira molto Carol Danvers e che acquisisce accidentalmente il potere della superelasticità, entrando a far parte dei Vendicatori. Sarà quindi questo il destino dell’eroina nel MCU?

G. Willow Wilson, co-creatrice del personaggio, ha spiegato in un’intervista che “mentre alcuni supereroi sono nati per il grande schermo perché naturalmente cinematografici, e Ms. Marvel rientra fra questi. Abbiamo sempre pensato che ci fosse un evidente potenziale cinematografico per lei, quindi benedico tutti coloro che tenteranno di portarla in vita. Non so come andrà a finire, ma spero non in un modo inquietante.”

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Fonte: Discussing Film

Spider-Man: Far From Home, scovato un altro easter egg nel film

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Spider-Man: Far From Home, scovato un altro easter egg nel film

Alcuni easter egg seminati nei film del MCU possono preannunciare il futuro dei nostri personaggi preferiti oppure omaggiare le loro origini e i fumetti a cui si ispirano, e in questo senso Spider-Man: Far From Home ne è davvero una prova schiacciante (come vi abbiamo mostrato in questo articolo). Ora che il cinecomic con protagonista Tom Holland è finalmente arrivato in versione digitale – e prossimamente sbarcherà anche sul mercato homevideo – i fan possono mettersi alla ricerca di ogni piccolo dettaglio sfuggitogli in sala lo scorso luglio.

Tra questi c’è il modo in cui i Marvel Studios sono riusciti a connettere vari universi esistenti in una singola inquadratura durante il volo di Peter Parker che lo porterà in Europa. Per distrarsi l’eroe decide di guardare un documentario e la scelta ricade su uno tra questi titoli: The Snap, sulle conseguenze dello schiocco di Thanos; Finding Wakanda, forse un viaggio alla scoperta del regno di T’Challa dopo l’apertura al mondo esterno; Hunting Hydra, probabile sguardo storico sull’organizzazione che riuscì a infiltrarsi nello SHIELD; Nova: Einstein Rosen Bridges con in copertina il Dr. Erik Selvig di Stellan Skarsgård; infine Heart of Iron: The Tony Stark Story, documentario dedicato al mentore di Peter il cui titolo lascia presagire l’ingresso di Ironheart nel MCU.

Ma la vera domanda è: questi documentari fittizi saranno disponibili, in futuro, anche per il grande pubblico? Esiste una connessione reale con l’universo condiviso? Ne verranno mostrati alcuni frammenti nei prossimi film della Fase 4 e quali indizi potremmo rintracciare a riguardo?

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Spider-Man: Far From Home, il trailer su “Scimmia Notturna” e le papere sul set

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Spider-Man: Far From Home, i possibili significati del misterioso dettaglio finale

Burning – L’amore brucia, da oggi al cinema

Burning – L’amore brucia, da oggi al cinema

Dopo il memorabile Poetry, il regista sudcoreano Lee Chang-dong torna sul grande schermo con Burning – L’amore brucia, ispirato al racconto Granai incendiati di Murakami. Un mystery thriller carico di tensione drammatica, la cui storia ruota attorno alle inquietudini di un triangolo amoroso.

In concorso al Festival di Cannes 2018 (FIPRESCI Award per il miglior film e Vulcan Award per la miglior scenografia), Burning – L’amore brucia arriverà in sala dal 19 settembre, ma sarà presentato in anteprima dal 20 agosto all’interno della rassegna K-CINEMA, insieme a Little Forest di Yim Soon-rey, A Taxi Driver di Jang Hun e The Gangster, The Cop, The Devil di Lee Won-tae, per celebrare il meglio della più recente produzione sudcoreana.

Un film intenso che riflette le complessità del nostro presente, come spiegato dallo stesso regista: “Il mondo in cui viviamo è diventato misterioso: sentiamo che qualcosa non va, sotto la superficie funzionante della modernità, ma il mondo non è in grado di spiegarci cosa. Sembra quasi di trovarsi di fronte a un gigantesco puzzle e le persone, indipendentemente dalla nazionalità, dalla religione o dallo status sociale, sono piene di rabbia. I giovani, soprattutto. Non trovano risposte nel presente e non riescono a identificare un obiettivo, sentendosi impotenti.”

Burning – L’amore brucia, la recensione

Burning – L’amore brucia è stato selezionato per rappresentare la Corea del Sud agli Oscar 2019 nella categoria miglior film straniero. Fanno parte del cast Yoo Ah-in, Jeon Jong-seo e Steven Yeun, quest’ultimo divenuto celebre a livello internazionale per il ruolo di Glenn Rhee nella serie cult The Walking Dead.

 A seguire, la sinossi ufficiale del film:

Jongsu, un giovane fattorino con aspirazioni letterarie, incontra Haemi facendo una consegna. I due iniziano a frequentarsi e la ragazza, prima di affrontare un viaggio in Africa, gli chiede di occuparsi del suo gatto. Jongsu accetta, ma quando Haemi ritorna non è più da sola: ha conosciuto Ben, tanto ricco quanto misterioso, e ora sta per conoscerlo anche lui. Niente sarà più come prima…

Joker: perché il film è ambientato nel 1981?

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Joker: perché il film è ambientato nel 1981?

Di tutti i più recenti adattamenti cinematografici (e riletture) dei fumetti DC, il Joker presentato e premiato a Venezia è l’unico ad aver scelto un’ambientazione “retrò”, con le disavventure del comico fallito Arthur Fleck inserite nel contesto degli anni Ottanta. C’è però una ragione dietro questa mossa specifica rispetto ai contemporanei Justice League, Suicide Squad e Batman v Superman, e a spiegarla è il regista Todd Phillips parlando di ciò che l’ha spinto a tornare nel 1981 per raccontare questa storia:

Per me il tempo era fondamentale per separare il film dall’universo DC. Quando ho presentato il progetto alla Warner Bros, con la sceneggiatura e tutto, volevo che fosse chiara l’assenza di qualsiasi legame con i cinecomic finora realizzati da loro. Joker faceva parte di un universo separato, e perciò doveva svolgersi nel passato, prima di ogni altra cosa“.

Lo stesso Phillips aveva detto in precedenza che il film è nato con l’intenzione di staccarsi dall’universo in cui esistono anche Wonder Woman o Aquaman, perché Joker “non è realmente collegato al DCEU, e questa era la nostra intenzione fin dall’inizio. L’idea era la nascita di un’etichetta parallela per la DC in cui poter inserire questo tipo di studio del personaggio, con produzione a basso costo. Quindi il film non è mai stato pensato per connettersi ad un mondo più grande, e non lo vedo connettersi a nulla in futuro.”

Ovviamente questo esclude ogni possibilità di vedere il clown principe del crimine interpretato da Joaquin Phoenix in un futuro crossover con altri personaggi (ad esempio il nuovo Batman di Robert Pattinson), come sembrano ridotte al minimo le opportunità di ottenere un sequel.

Leggi la recensione di Joker

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato negli anni Ottanta e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Venezia 76: una notte da Leone (d’oro) per Todd Phillips e Joker

Fonte: Cinemablend

The Batman: Rihanna vuole interpretare Poison Ivy

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The Batman: Rihanna vuole interpretare Poison Ivy

Rihanna vuole interpretare Poison Ivy in The Batman, ma la Warner Bros non si è ancora fatta viva con un’offerta. Il film è ormai in sviluppo da alcuni anni, e originariamente avrebbe dovuto avere Ben Affleck in qualità di regista, sceneggiatore, protagonista e anche produttore. Ma nel corso del tempo, il progetto ha subito molti cambiamenti, tanti da estromettere completamente la partecipazione di Affleck.

Dopo l’abbandono di Ben Affleck, la Warner Bros. ha assunto Matt Reeves per prendere il suo posto alla regia. Reeves ha poi riscritto la sceneggiatura mentre il costume dell’Uomo Pipistrello passava a Robert Pattinson, scelta che ha generato non poche polemiche da parte dei fan. Ora che il film ha finalmente una data di uscita nel 2021, i fan stanno iniziando a speculare su quali criminali appariranno nella storia: uno dei nomi possibili è Poison Ivy.

Parlando con ET, Rihanna ha spiegato che le piacerebbe molto interpretare il personaggio di Poison Ivy in The Batman. Le voci sulla sua partecipazione al film sono iniziate dopo che la cantante ha pubblicato su Instagram una foto dei suoi stivali di pelle, menzionato la Batmobile nella didascalia. Quando ET le ha chiesto se stava accennando a un ruolo in The Batman, Rihanna ha spiegato: “Questo [post] ha molto a che fare con Batman [perché] ho un’ossessione enorme per Poison Ivy. E sì, mi sono tinto i capelli di rosso a causa di Uma Thurman.”

Rihanna ha anche affermato che la Warner Bros. non l’ha ancora chiamata, ma vorrebbe fare un’audizione per il personaggio poiché Poison Ivy è una delle sue “ossessioni nella vita”.

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Il cinecomic dovrebbe svolgersi negli anni Novanta. Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice (dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Loki: la serie con Tom Hiddleston risponderà a due domande fondamentali sul MCU

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I Marvel Studios si preparano a sbarcare sulla nuova piattaforma streaming Disney + (in arrivo nel 2019) con diverse serie tv dedicate ai personaggi del MCU, tra cui una su Loki. Il Dio dell’Inganno tornerà quindi protagonista anche sul “piccolo” schermo dopo essere apparso in numerosi capitoli cinematografici dell’universo Marvel, e sarà interpretato ancora dall’idolo dei fan Tom Hiddleston. Intorno al progetto regna il mistero, anche se alcuni dettagli sono stati confermati dall’attore durante il Late Show di Stephen Colbert.

A quanto pare gli episodi della serie riempiranno quegli spazi lasciati vuoti tra la fine di Infinity War – dove avevamo visto Loki morire per mano di Thanos – e Endgame, dove il personaggio era apparso nel 2012 nel corso dei viaggi nel tempo dei Vendicatori, e questo è ciò che ha dichiarato Hiddleston a riguardo:

Negli anni trascorsi da Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame sono state poste due domande: Loki è davvero morto? E cosa farà con il cubo cosmico, ovvero il Tesseract? Ecco, la serie risponderà a entrambe le domande

Questo sembra appurare l’ipotesi sull’utilizzo del Tesseract per alterare la realtà creando così timeline alternative a quella attuale. Durante la Battaglia di New York infatti, Loki fugge via con il cubo e in quella linea temporale è vivo e forse non ha incontrato Thanos.

“Tutto quello che posso dirvi è che si intitolerà Loki. È una nuova partenza …ma non posso spiegare perché.“, aveva raccontato l’attore in una recente intervista. “Sapevo che Loki era una figura complessa, intelligente ma vulnerabile, arrabbiato e smarrito, problematico e spiritoso. Quindi ho pensato che interpretarlo fosse un’opportunità incredibile cresciuta nel corso del franchise. Non me lo sarei mai aspettato.

Loki: 5 teorie sul ritorno del personaggio nella serie di Disney +

Nel frattempo continuano i lavori sulla serie spin-off che verrà sviluppata dallo showrunner e sceneggiatore di Rick and MortyMichael Waldron, ingaggiato dai Marvel Studios per scrivere il primo episodio figurando anche come produttore esecutivo.

Vi ricordiamo che gli altri titoli in sviluppo, come riportato nelle ultime settimane, saranno dedicati a Scarlet Witch e Visione, Occhio di Falco, Falcon e Soldato d’Inverno, e molti altri con tutti gli attori originali confermati.

Creato da Stan Lee, Jack Kirby Larry LieberLoki è uno dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo cinematografico Marvel ed è apparso in ben sei cinecomic dei Marvel Studios. Noto come “Il Dio dell’Inganno“, è stato fra i primi villain davvero apprezzati dai fan grazie soprattutto all’egregia interpretazione a tinte shakespeariane di Tom Hiddleston, l’attore che ne veste i panni da Thor (2011).

Fonte: The Late Show with Stephen Colbert

Birds of Prey: una storia di “Harley Quinn e le sue amiche”

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Birds of Prey: una storia di “Harley Quinn e le sue amiche”

Christina Hodson, sceneggiatrice di Birds of Prey (And The Fantabulous Emancipation of One Harley Quinn), ha dichiarato che il nuovo appuntamento con lo sgangherato DC Extended Universe non è un tradizionale film corale.

Se c’è una cosa su cui i fan e i detrattori di Suicide Squad concordavano, era che la performance di Margot Robbie nei panni succinti di Harley Quinn è stata senza dubbio l’elemento migliore del film. E infatti, dopo l’uscita di Suicide Squad, la Warner Bros. era molto più interessata a sviluppare il personaggio della Robbie che a continuare con il franchise.

Alla fine, dopo molte proposte di spin-off e standalone, lo studio ha messo in cantiere Birds of Prey, un film che unisce Harley ad altre anti-eroine DC: Cacciatrice (Mary Elizabeth Winstead) e Black Canary (Jurnee Smollett-Bell), oltre alla loro alleata nella polizia di Gotham, Renee Montoya (Rosie Perez). Insieme, le quattro affrontano Roman Sionis aka Black Mask (Ewan McGregor), un malvagio signore del crimine di Gotham che prende di mira l’adolescente – e la futura Batgirl – Cassandra Cain (Ella Jay Basco), con la complicità dell’assassino ugualmente sadico Victor Zsasz (Chris Messina).

In passato, Margot Robbie ha descritto Birds of Prey come un “film su un gruppo di ragazze tra cui Harley”, e questo si spiega perché il carattere fuori di testa ma socievole di Harley non avrebbe giustificato uno stand-alone. La Hodson ha approfondito tali commenti in una recente intervista con Total Film (tramite GamesRadar), dicendo che Margot sapeva che voleva raccontare una storia di “Harley Quinn insieme ad altre ragazze”. “Era il suo punto di partenza. Sapeva che voleva una banda al femminile. Voleva che Harley avesse delle amiche”.

Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley QuinnMary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).

La prima sinossi del film riporta:

Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Detective Pikachu: Charizard vs Gyarados nei concept

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Detective Pikachu: Charizard vs Gyarados nei concept

L’idea di un live action dedicato ai Pokemon poteva essere un’idea rischiosa, ma Pokémon Detective Pikachu ha superato le aspettative di tutti, stampa e pubblico, e ora c’è molta attesa per ciò che verrà dopo. Dal momento che si aspetta l’arrivo al cinema di Ash Ketchum, è comprensibile che i fan siano in fibrillazione per il sequel del film.

In attesa di avere notizie certe sul progetto, ecco di seguito alcuni concept art che l’artista R.J. Palmer ha messo a disposizione del web. Come su può vedere, di seguito, i concept in questione non sono solo studi sui personaggi, ma anche repliche di alcune delle scene più emozionanti del film, come l’epica battaglia tra Charizard e Gyarados. Ecco le immagini di seguito:

Pokemon – Detective Pikachu: la recensione

La storia inizia quando il geniale detective privato Harry Goodman scompare misteriosamente, costringendo il figlio di 21 anni Tim a scoprire cosa sia successo. Ad aiutarlo nelle indagini l’ex compagno Pokémon di Harry, il Detective Pikachu: un adorabile, esilarante e saggio super-investigatore che sorprende tutti, persino se stesso. Avendo scoperto che i due sono equipaggiati per comunicare tra loro in modo singolare, dato che Tim è l’unico essere umano in grado di parlare con Pikachu, uniscono le loro forze in un’avventura elettrizzante per svelare l’intricato mistero. Si trovano così ad inseguire gli indizi lungo le strade illuminate al neon di Ryme City, una moderna e disordinata metropoli dove umani e Pokémon vivono fianco a fianco in un iperrealistico mondo live-action. Qui incontreranno una serie di Pokémon, scoprendo una trama sconvolgente che potrebbe distruggere la loro coesistenza pacifica con gli umani e minacciare l’universo stesso dei Pokémon.

Fanno parte del cast di Pokémon Detective Pikachu anche Justice Smith (“Jurassic World: il regno distrutto”) nel ruolo di Tim; Kathryn Newton (“Lady Bird,” “Big Little Lies – piccole grandi bugie” in TV) nei panni di Lucy, una giovane  reporter alle prese con la sua prima storia importante; al fianco di Suki Waterhouse (“Insurgent”), Omar Chaparro (“Overboard”), Chris Geere (“Modern Family” in TV) e Rita Ora, con il candidato all’Oscar Ken Watanabe (“Godzilla”, “L’ultimo Samurai”) e Bill Nighy (“Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1”).

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il poster leak era ufficiale

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il poster leak era ufficiale

Mesi fa è stato leakato un poster di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, e come spesso accade si è giustamente messa in discussione la veridicità dell’oggetto in questione. Tuttavia arriva adesso la conferma che quel poster era reale, appartenente al merchandising ufficiale del film, anche se la nuova immagine che ne circola presenta alcuni cambiamenti.

Rispetto alla foto circolata mesi fa, all’epoca della Celebration, il poster presenta il logo con il titolo ufficiale del film, al posto del logo generico del franchise, e la presenza di Rose Tico (Kelly Marie Tran) accanto a Finn, laddove nel poster leak c’era il personaggio di Klaud. Ecco di seguito il poster:

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”