Ispirato al primo libro dell’epica
serie best seller firmata da Eoin Colfer, edita in Italia da
Mondadori, Artemis
Fowl è una fantastica avventura epica, con
paesaggi magnifici e spettacolari effetti visivi, che trasporterà
gli spettatori in nuovi mondi magici.
Discendente di una lunga stirpe di
menti criminali, il geniale dodicenne Artemis
Fowl si trova coinvolto in una battaglia che
richiederà tanta forza e furbizia contro una potente razza segreta
di fate, possibili responsabili della scomparsa di suo padre.
Basato sull’amato libro di Eoin Colfer, il film Disney Artemis
Fowl è un’avventura fantastica e avvincente che segue
il viaggio del geniale dodicenne Artemis
Fowl, discendente di una lunga stirpe di menti
criminali, alla disperata ricerca del padre rapito. Per pagare il
riscatto, Artemis dovrà infiltrarsi in un’antica civiltà
sotterranea, il mondo incredibilmente avanzato delle fate, e
portare al rapitore l’Aculos, il più potente e ambito oggetto
magico delle fate. Per trovare questo oggetto nascosto, l’astuto
Artemis escogita un piano insidioso che lo coinvolgerà in una
pericolosa sfida di astuzia contro le potentissime fate.
Il film è diretto da
Kenneth Branagh e interpretato da Ferdia
Shaw, Lara McDonnell, Josh Gad, Tamara Smart, Nonso Anozie, Josh
McGuire, Nikesh Patel e Adrian
Scarborough, con
Colin Farrell e
Judi Dench. Artemis
Fowl è prodotto da Kenneth Branagh, p.g.a. e Judy
Hofflund, p.g.a., mentre Angus More Gordon e Matthew Jenkins sono i
produttori esecutivi. La sceneggiatura è firmata da Conor McPherson
e Hamish McColl.
IL VIAGGIO DALL’IDEA AL
LIBRO E DAL LIBRO ALLO SCHERMO
Il viaggio di Artemis
Fowl dalla mente dell’autore Eoin Colfer al
libro, e ora allo schermo, è iniziato con una semplice fotografia.
“L’idea mi è venuta molto tempo fa, – ricorda Colfer – quando ho
visto una foto di mio fratello minore Donal. Per la prima
comunione, bisogna indossare un completo: ho visto questa foto e ho
pensato che mio fratello sembrasse un cattivo dei film di James
Bond di 10 anni”. “In Irlanda – afferma Colfer, – c’è una lunga
tradizione secolare di racconti sulle fate. C’è una profonda
credenza nella cultura delle fate e volevo aggiornarla. Nel 2001,
qualcuno mi ha chiesto come fosse il libro, così ho risposto ‘Come
Die Hard, con le fate’”.
Quell’idea di un giovane genio del
crimine, in abito e occhiali da sole, e la sua incursione in un
mondo fatato sotterraneo si sono trasformati nel fenomeno che è
oggi “Artemis
Fowl”, la serie di otto libri con oltre 25 milioni di
copie vendute in tutto il mondo e tradotte in più di 40 lingue
diverse. “I miei nipoti, Will e Sam, mi hanno fatto conoscere
‘Artemis
Fowl’” – ricorda l’attore, regista, produttore e
sceneggiatore, cinque volte nominato all’Academy Award®, Kenneth
Branagh. “Stavano leggendo i libri durante le vacanze”.
Casualmente, non molto tempo dopo,
Branagh ha ricevuto una telefonata, spiega: “Quando sono
tornato, circa una settimana dopo, Disney, che stava lavorando da
qualche tempo allo sviluppo della storia, mi ha chiesto quale fosse
la mia idea a riguardo. Il mio obiettivo era semplicemente quello
di presentare Artemis e la sua famiglia e trasportare un nuovo
pubblico cinematografico in un mondo davvero emozionante, diverso e
pieno di sorprese. Penso che alla base ci sia una magnifica ed
esilarante avventura mozzafiato, qualcosa a cui i grandi film
aspirano. C’è un’energia straordinaria”.
Essendo lui stesso irlandese,
Branagh è stato subito attratto dal contesto della storia, legato
alle tradizioni. La sfida era come racchiudere il vasto mondo
fantasy di “Artemis
Fowl” in una sceneggiatura che piacesse a un nuovo
pubblico, lasciando allo stesso tempo felici i fan del libro. “Sono
andato da Eoin – ricorda Branagh – per parlare del modo in cui
dovessero apparire le cose, di come dovesse apparire il nostro
mondo fatato: i colori, la tecnologia e gli abiti che indossavano i
personaggi. Pur volendo mantenere la nostra oggettività, volevamo
anche vedere se potevamo apportare qualcosa di utile alla sua
storia, avendo due visioni separate”.
Colfer ha apprezzato la
preoccupazione di Branagh e lo ha rassicurato: “So che ogni volta
che un libro viene riadattato i lettori sono preoccupati, ma penso
che non abbiano motivo di esserlo. Alcune cose devono cambiare
perché si tratta di un film”.
Per Branagh, il cambiamento è
positivo quando si parla di un adattamento: “Quando si ha a che
fare con una grande serie di romanzi come “Artemis
Fowl”, penso che parte del loro successo sia dovuto al
fatto che i libri evochino qualcosa di leggermente diverso nella
mente di ogni singolo lettore. Il film sarà un po’ diverso da come
i fan lo immaginavano ma credo che, come loro, condividiamo una
forte devozione ai personaggi della storia”.
“L’obiettivo è far trascorrere al
pubblico il tempo nel miglior modo possibile, quasi viscerale” –
aggiunge Branagh. “Anche se gli spettatori che hanno familiarità
con il libro riconosceranno molti aspetti che amano, ci saranno
anche alcuni colpi di scena, che potrebbero non aspettarsi, per
tenerli sulle spine”. Per il pubblico che ha familiarità con il
libro, il supporto incondizionato dell’autore Eoin Colfer
rappresenta il massimo “sigillo di approvazione”: “Penso che tutti
i cambiamenti siano totalmente giustificati, e per il meglio”. “La
reazione di Eoin al film è stata esattamente quella che speravamo:
meraviglia, gioia e assoluto entusiasmo. La stessa reazione che
spero ogni fan condividerà”, afferma la produttrice Judy Hofflund.
“Anche se ci saranno nuovi dettagli e nuove sorprese, tutto ciò che
il pubblico ha amato, che continua ad amare e che conosce, è stato
portato in vita”.
Coinvolto nel progetto fin
dall’inizio, Eoin Colfer è stato un consigliere fondamentale per
Branagh mentre cercava di adattare questa ampia storia, assicurando
che ogni decisione presa fosse il più fedele possibile al libro.
“Questo libro ha quasi vent’anni”, afferma Colfer, “quindi ci è
voluto molto tempo. Non credevo che sarebbe successo davvero finché
non mi sono seduto al tavolo con Kenneth Branagh”. Per Branagh, è
stato particolarmente soddisfacente avere Colfer sul set: “La
presenza di un autore vivente è sempre emozionante”, afferma
Branagh. “Avendo lavorato molto alle opere di Shakespeare, è
frustrante non potergli telefonare o invitarlo di persona! Eoin è
stato di grande supporto, cordiale, divertente e molto premuroso:
abbiamo lavorato fianco a fianco. Abbiamo avuto il privilegio e
l’onore di averlo sul set. Non era sempre presente ma è stato il
nostro faro. Lo ha commosso vedere che anche noi stavamo prendendo
la cosa molto, molto seriamente. È un grande narratore.” “È un
grande privilegio e onore provare a portare sullo schermo questi
libri, che sono molto significativi per così tante persone, con la
speranza che possano trovare nuovi fan”, aggiunge Branagh.
IL CASTING
Trovare il giusto attore per
interpretare il ruolo del giovane Artemis è stato complicato,
perché per rappresentare un personaggio così complesso serviva una
persona giovane, con una mente matura.
“Artemis deve avere molte qualità”,
afferma Branagh. “Deve essere divertente, intelligente, fisicamente
abile. È un tipo molto avventuroso. Ci saranno molte scene d’azione
e stunt. Inoltre, deve avere anche qualità emotive”. “Artemis
Fowl è un personaggio che ama la vita e ne è
affascinato”, aggiunge. “Così, nel film, siamo guidati
dall’intelligenza di Artemis, dalla sua curiosità, dal suo senso
dell’umorismo e dal suo coraggio”. “Credevamo fortemente di dover
trovare una persona originaria dell’Irlanda, come Artemis”, afferma
Branagh. “Abbiamo incontrato 1.200 ragazzi che avevano all’incirca
11/12 anni”.
Dopo molte ricerche, la squadra ha
trovato Ferdia Shaw, di Kilkenny. Shaw si è subito distinto. “Per
il personaggio di Artemis
Fowl è fondamentale mostrare la propria intelligenza”,
spiega la produttrice Judy Hofflund. “Con Ferdia, era evidente fin
dal primo provino. Ha una tale luce negli occhi, un tale carisma”.
“Ferdia ha un senso dell’umorismo secco e laconico, e gli brillano
gli occhi”, afferma Branagh. “È un ragazzo intelligente, molto
curioso. È interessato a tutto. Aveva anche letto tutti i libri di
‘Artemis
Fowl’ ed era molto preparato sull’argomento: era molto
incline a essere diretto e ad essere esposto, per la prima volta, a
questa esperienza piuttosto intensa”.
Sul set, Ferdia ha continuato a
impressionare il regista, che afferma: “Ferdia è stato in grado di
portare una freschezza e una giovinezza molto, molto accattivanti”.
Per interpretare la fata di 84 anni Spinella Tappo, i filmmaker
hanno trovato la persona perfetta nella quattordicenne Lara
McDonnell, che aveva recentemente calcato i palcoscenici di Londra
nell’acclamato musical Matilda, in cui interpretava il
ruolo della protagonista.
“Lara è arrivata alla sua prima
audizione totalmente preparata”, ricorda la produttrice Judy
Hofflund. “È stata la migliore e nessuno le si è avvicinato. Era
Spinella fin dall’inizio”. “Lara ha un calore e un’intelligenza
emotiva innata”, afferma Branagh, “il che significa che insieme a
tutta la meravigliosa passione che trasmette a Spinella Tappo, ha
anche umorismo e gentilezza. Lara sentiva di avere delle qualità
complementari rispetto a quelle di Ferdia. Il loro rapporto è
totalmente al centro del film”. Riguardo al suo carattere
esuberante, tenace e determinato, Lara McDonnell spiega: “Spinella
vuole fare ciò che è giusto, a qualunque costo. Deve entrare in
azione”.
“L’incontro tra Artemis e Spinella
non potrebbe essere più ostile”, dichiara Colfer. “Anche se la
tiene rinchiusa per un bel po’ di tempo, penso che Artemis realizzi
presto che, nonostante sia una fata, Spinella sia molto più umana
di quanto creda. Mentre Artemis è freddo e preciso, Spinella è
molto emotiva. Lui ha bisogno di lei perché, a un certo punto della
storia, Spinella deve intervenire e proteggerlo”.
Il ruolo di Spinella non richiedeva
soltanto bravura nella recitazione da parte di McDonnell, spiega
Branagh: “Doveva eseguire degli stunt come volare, volteggiare,
roteare, saltare e combattere. Lara aveva una straordinaria
destrezza fisica, di cui ha fatto buon uso”. A proposito di
Branagh, McDonnel rivela: “Ci dirigeva mentre giravamo: raccontava
la storia durante le riprese in modo che potessimo reagire, il che
in effetti ha aiutato molto. È stato straordinario quando è
arrivato il momento di immaginare il tutto messo insieme”.
Josh Gad (Frozen – Il Regno di
Ghiaccio, La Bella e la Bestia, Assassinio sull’Orient
Express) ricorda: “Ho ricevuto una telefonata da Ken in
cui mi diceva che gli sarebbe piaciuto offrirmi il ruolo del nano
sovradimensionato Bombarda Sterro. La verità è che non avevo letto
i libri, quindi mi ci sono subito immerso e ho realizzato che
incredibile mondo fosse e, più in particolare, che personaggio
straordinario fosse Bombarda”.
“È un solitario, che per molti
versi pensa solo a sé stesso”, continua Gad. “È un ladro, un
cleptomane. È anche un incredibile minatore, in virtù delle sue
origini”. “Bombarda è un furfante,” aggiunge Branagh, “ma è
adorabile, e nelle mani di Josh Gad è il più adorabile che
potessimo avere. Josh conferisce al personaggio una vulnerabilità e
un’insicurezza molto toccanti. Vuole essere più piccolo, di una
dimensione che considera normale per un nano. Siccome è un nano
gigante, le persone pensano che sia abbastanza indipendente, il che
trasmette una certa solitudine”.
La natura comica del ruolo ha
permesso a Gad di sfruttare al meglio la sua esperienza
nell’improvvisazione per creare un senso di divertimento e sorpresa
nelle scene in cui recitava insieme al resto del cast. “Josh ci ha
fatto morire dal ridere. È davvero difficile rimanere seri quando
lui sta recitando, perché improvvisa quasi tutto”, afferma
Shaw.
“Artemis
Fowl non solo accoglie di buon grado, ma in molti
casi richiede una maggiore giocosità, maggiore improvvisazione”,
spiega Gad. “Ken mi ha davvero spronato in tal senso. È molto
scherzoso sul set”. “Avendo lavorato con Josh in Assassinio
sull’Orient Express”, afferma Branagh, “sapevo che avesse
grandi doti di improvvisazione e un magnifico senso dell’umorismo.
Ha un’energia sorprendente. È un vero dono per questo film”.
Per interpretare il fedele alleato
e confidente di Artemis, Domovoi “Dom” Leale, Branagh si è rivolto
a un attore con cui aveva lavorato molte volte a teatro, e più
recentemente nell’adattamento del film Cenerentola:
l’attore britannico Nonso Anozie. “Nonso è un fantastico attore
dalle molte sfaccettature, capace di interpretare commedia e
dramma. È anche un uomo imponente fisicamente, ma insieme a quella
corporatura, altezza e intensità, c’è anche una grande intelligenza
e compassione”, dichiara Branagh. “Nessuno avrebbe potuto combinare
meglio la qualità di premura paterna per Artemis insieme a un
letale istinto omicida”.
“È la quarta volta che lavoro con
Ken”, afferma Anozie. “Penso che l’ispirazione che deriva
dall’avere qualcuno con così tanta energia, così tanta carica e
così tanta concentrazione sia ciò che spinge a dare il meglio di
sé. Spinge a fare uno sforzo in più”.
Anozie descrive la relazione del
suo personaggio con Artemis come una relazione “dalle mille
sfaccettature. È una figura paterna, lo protegge, è un insegnante.
Non sostituirà mai suo padre, ma credo che a volte svolga davvero
quel ruolo”.
Juliet Leale, nipote di Dom e
appassionata guardia del corpo in fase di addestramento, è
interpretata da Tamara Smart, conosciuta per il ruolo di Enid
Nightshade nella serie Netflix Una Strega Imbranata. “L’entusiasmo
di Tamara è contagioso. Aveva letto i libri ed era particolarmente
desiderosa di fare propria la fisicità di Juliet”, afferma Branagh.
“Juliet ha quella scintilla, quel genere di atteggiamento
provocatorio ed esuberante da tenere testa a suo zio, e certamente
anche ad Artemis
Fowl. Non appartiene a nessuno, e lo stesso vale per
Tamara”.
Nei panni del padre di Artemis, che
è stato rapito, troviamo l’attore di origini irlandesi
Colin Farrell, conosciuto per i suoi ruoli in film
come
Saving Mr. Banks,
Animali Fantastici e dove trovarli e
The Lobster.
Farrell era entusiasta di approfondire il rapporto
padre-figlio.
“Ho pensato che la sceneggiatura
fosse splendida e toccante”, dichiara
Farrell. “Interpreto un capofamiglia, che sta facendo
conoscere a suo figlio questo mondo di magia e meraviglia, con la
scusa che non sia reale. Ma in realtà ogni storia che racconta è
successa veramente. Il mio compito è quello di provare a guidare
Artemis, istruirlo, impressionarlo attraverso racconti che ho
condiviso con lui per tutta la vita: racconti di fate, leprecauni,
troll e folletti, e la storia dell’Irlanda e dei mondi che esistono
oltre ciò che è visibile dall’occhio umano. Artemis pensa che
questi siano solo racconti fantastici basati sulla mitologia, che
però scopriremo esistere veramente”.
Fino a quando non viene rapito, il
suo personaggio è protettivo nei confronti del figlio. “Non vuole
condividere con lui il senso profondo di cosa significhi essere un
Fowl, il fardello che dovrà portare e tutte le responsabilità e i
pericoli che ne derivano. Vuole che suo figlio rimanga un ragazzo,
che abbia la sua vita e i suoi amici. Nella casata dei Fowl nessuno
ha mai avuto una vita normale, ed è questo ciò che desidera per suo
figlio”, aggiunge
Farrell.
Nel ruolo del capo di Spinella
Tappo, il Comandante Tubero, troviamo la vincitrice dell’Academy
Award Dame
Judi Dench, che ha collaborato con Branagh in
passato. Nel libro, il Comandante Tubero era una fata maschio, ma
Branagh si sentiva più che a proprio agio con qualcuno di illustre
come
Judi Dench in quel ruolo. “Se voi siete
sorpresi, non potete immaginare quanto lo sia io”, afferma Dench.
“Penso sia la decima volta che lavoro con Ken”, prosegue. “Quando
stavamo lavorando a Il Racconto d’Inverno, è venuto a
trovarmi e mi ha detto ‘Cosa ne penseresti se…’ e prima che potesse
dire un’altra parola ho detto di sì!”.
“Judi usa la sua energia per
caratterizzare questo personaggio burbero, irlandese e
napoleonico”, afferma Branagh. “Sembra un personaggio senza
scrupoli, cammina in maniera altezzosa e ha una cadenza della voce
simile a quella di Churchill, il che rende davvero l’idea di un
vero comandante. Questo va di pari passo con un personaggio che è,
allo stesso tempo, molto compassionevole, intelligente,
onniveggente e pieno di segreti. Judi trasmette una tale
delicatezza, energia e divertimento al film”. “Ken mi ha chiesto di
passare un giorno per incontrare Lara e Ferdia”, ricorda Dench.
“Abbiamo preparato tutti insieme delle torte da favola e le abbiamo
infornate mentre parlavamo. Sono dei ragazzi davvero spontanei,
molto vivaci”.
“È stata un’esperienza davvero
incredibile”, racconta Lara McDonnell. “Ero così entusiasta ed
emozionata, perché non avevo mai fatto niente di così importante e
perché avevo l’opportunità di lavorare con lei! È stato come un
sogno”. “Judi
Dench è incredibile. Maledettamente incredibile”,
aggiunge Shaw. “Era sempre molto tranquilla”.
“La parte migliore
dell’improvvisazione è stata tenere Dame
Judi Dench attiva e all’erta, per tutto il
tempo”, aggiunge Josh Gad. “Stavo recitando non solo accanto a una
delle migliori attrici, ma anche una dei miei idoli”. A completare
il cast anche Josh McGuire, che ha lavorato con Branagh in
Cenerentola e interpreta l’elfo Briar Brontauro, un
tenente assetato di potere che aspira a prendere il posto del
Comandante Tubero; Nikesh Patel, che ha recitato nelle serie tv
I Fantasmi di Bedlam, Indian Summers e Four
Weddings and a Funeral, nei panni di Polledro, un centauro
esperto di tecnologia con il complesso del Messia; e infine Adrian
Scarborough (1917, A Very English Scandal), nel
ruolo del Capo Goblin.