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Star Wars: J.J.Abrams commenta la delusione di George Lucas dopo Episodio VII

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George Lucas non ha mai nascosto la sua delusione nei confronti del corso della nuova trilogia di Star Wars inaugurata da Il Risveglio della Forza, capitolo diretto da J.J. Abrams, e di recente era stata la presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy a commentare le critiche dell’amico e collaboratore di lunga data. Anche il regista, tornato dietro la macchina da presa di Episodio IX: L’Ascesa di Skywalker, ha voluto dire la sua in merito in un’intervista con il Rolling Stone manifestando stima e comprensione nei confronti di Lucas:

Provo solo gratitudine per George. Probabilmente è una cosa complicata per lui. Decidere che venderai questa cosa che hai creato, che era il tuo bambino, a chiunque…deve essere più complicato che firmare un assegno e sorriderne. Ma è stato incredibilmente gentile e super generoso.

Abrams ha poi continuato: “È venuto da me, e ci siamo incontrati quando abbiamo iniziato a lavorare sul nuovo film parlando di tonnellate di idee e storie diverse, perché volevamo sentire da lui ciò che era importante. E non abbiamo fatto altro che cercare di aderire ad alcuni aspetti fondamentali della storia. Non è stata una cosa difficile da provare e da fare. E ancora, è stato davvero gentile. Quindi sono solo grato. Vorrei che Il Risveglio della Forza fosse il suo film preferito di tutti i tempi? Sì, volevo solo fare bene per lui.

Credo sia stato difficile per George, all’inizio, e che in qualche modo avesse capito quanto sarebbe stato difficile” aveva dichiarato la Kennedy. “J.J. Abrams [il regista di Episodio VII] venne da noi con tanto entusiasmo e riverenza nei confronti di Star Wars e George, e all’epoca doveva trovare ciò che nella storia poteva essere personale per lui. Ha dovuto farlo suo. Ogni regista che entra in un film deve creare qualcosa di proprio, trovarsi all’interno della narrazione. E poi questa scoperta diventerà un punto di vista diverso. E penso che sia tutto ciò a cui George ha reagito male.

Star Wars: 10 fantastiche scene che non sono mai state girate

L’ultimo capitolo della nuova trilogia, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, è stato diretto da J.J. Abrams e arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Fonte: Rolling Stone

Spider-Man: 10 cose che non sapevi sulla trilogia di Sam Raimi

Spider-Man: 10 cose che non sapevi sulla trilogia di Sam Raimi

Insieme ai film su Batman, Blade e gli X-Men, la trilogia di Spider-Man di Sam Raimi è forse il primo vero esempio di franchise di successo tratto da fumetti che anticipava l’era dei Marvel Studios. Senza quei cinecomic non avremmo mai avuto la capacità di capire a fondo l’universo cinematografico Marvel, perché hanno davvero impostato il modello per le storie sull’origine dei supereroi.

Ecco di seguito 10 cose che forse non sapevate sulla trilogia:

Willem Dafoe ha girato il 90% delle sue acrobazie

Norman Osborn aka Green Goblin è stato utilizzato come principale antagonista nel primo film per approfondire il tema padre-figlio stabilito dalla relazione di Peter con lo zio Ben. Non tutti sanno che il suo interprete, uno straordinario Willem Dafoe, ha effettuato quasi il 90% delle sue acrobazie sul set, indossando un’armatura ottimizzata per consentirgli una maggiore fisicità.

Gli attori candidati al ruolo di Otto Octavius

Prima di scegliere Alfred Molina per interpretare il dottor Otto Octavius, i produttori avevano pensato ad altri nomi del calibro di Ed Harris, David Duchovny, Sam Neill, Robert De Niro (che Sam Raimi aveva precedentemente considerato per il ruolo di Green Goblin nel primo film), Arnold Schwarzenegger e Chris Cooper.

Spider-Man 3 è il film più costoso del 2007

Nel 2007, Spider-Man 3 ha stabilito il record di film più costoso mai realizzato in quell’anno. Partendo da un budget di 250 milioni di dollari, la produzione ha poi fatto salire la cifra a  350 milioni, e tutto ciò si doveva all’utilizzo di nuove tecnologie CGI richieste dal regista e alla durata delle riprese (otto mesi).

Wolverine doveva avere un cameo nel primo film

Wolverine - L-immortale hugh jackman

I fan dei fumetti Marvel sono stati ad un passo dal veder realizzato uno dei loro sogni: ammirare Wolverine e Spider-Man insieme sul grande schermo. È accaduto durante la produzione del primo film sull’Uomo Ragno, come confermato da Hugh Jackman in un’intervista: “Era in programma un cameo, ma non se ne fece più nulla“.

Jake Gyllenhaal ha quasi sostituito Tobey Maguire in Spider-Man 2

Le controversie contrattuali fanno parte dei meccanismi di Hollywood, e Spider-Man 2 non è stato esente da tutto ciò. Ci riferiamo al periodo precedente alla produzione, quando l’infortunio alla schiena di Tobey Maguire spinse gli studios a considerare l’idea di sostituirlo con un altro attore. All’epoca il produttore esecutivo Avi Arad incontrò Jake Gyllenhaal, per molti il candidato numero uno per prendere il suo posto, ma fortunatamente le cose tornarono come prima e Maguire riprese il ruolo.

Le urla di Kirsten Dunst in Spider-Man 2 sono state riutilizzate per Spider-Man 3

Una scena ripetuta in tutti film vede protagonista Mary Jane Watson rapita dal cattivo di turno e sospesa a mezz’aria per attirare Spider-Man, ma la cosa più divertente di questa scelta narrativa è il fatto che le urla di Kirsten Dunst in un film sono state poi riutilizzate per i successivi.

Tobey Maguire ha davvero “salvato” ogni cosa del vassoio

Se i cinecomic degli ultimi dieci anni hanno fatto affidamento in maniera massiccia agli effetti speciali, lo stesso non si può dire dei primi esprimenti fatti da Sam Raimi nella trilogia sull’Uomo Ragno. Ad esempio, nella scena in cui Peter riesce a non fare cadere nulla dal vassoio del pranzo recuperando tutto ciò che era lì sopra “al volo”, fu effettivamente Tobey Maguire l’autore dell’impresa e non il CGI.

Rosemary Harris non ha avuto bisogno di stuntman

Zia May ha la sua buona dose di scene d’azione in Spider-Man 2, come quando viene presa in ostaggio da Doc Ock, e come rivelato dagli addetti ai lavori, l’attrice Rosemary Harris ha effettuato tutte le sue acrobazie divertendosi un mondo. All’epoca la Harris aveva all’incirca settant’anni!

Sam Raimi non voleva Venom nel terzo film

Molti detrattori di Spider-Man 3 sostengono che il problema maggiore del film risieda nella abbondanza di villain, e se Sandman era il cattivo che Sam Raimi e Tobey Maguire volevano includere fin dall’inizio, è stato confermato che Venom non rientrava nei piani del regista e che la scelta di inserirlo fu del produttore Avi Arad.

Tobey Maguire non aveva mai letto i fumetti prima di essere scelto come protagonista

Lo stesso Tobey Maguire ha ammesso che prima di firmare il contratto per la trilogia non aveva mai letto un fumetto di Spider-Man in vita sua. Ciò che lo spinse ad accettare non fu quindi il materiale di partenza, ma la sceneggiatura di Sam Raimi e il lavoro drammatico che avrebbe dovuto affrontare.

Leggi anche – Spider-Man: 10 segreti dal dietro le quinte dei film del MCU

Fonte: Screenrant

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, un toccante video festeggia i 40 anni della saga

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A meno di un mese dall’arrivo nelle sale di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, la lucasfilm ha voluto omaggiare i fan dell’universo di Guerre Stellari diffondendo uno speciale e commovente video che celebra i quarant’anni della saga ripercorrendo tutti i momenti più importanti dall’uscita di Una nuova speranza ad oggi.

Con Episodio IX infatti si conclude un ciclo durato tre trilogie e nove appassionanti capitoli in cui abbiamo assistito al racconto epico di una famiglia tra tradimenti, avventure, battaglie e riconciliazioni e che è riuscito a influenzare non soltanto la cultura pop come pochi altri franchise nella storia, ma anche la vita di milioni di persone.

Come spiegato dal regista J.J. Abrams, il film spingerà le barriere della narrazione fuori dal quadro, dove la scrittura non è mai arrivati prima e l’approccio è stato quello di un bambino entusiasta rimettersi in gioco, senza sottovalutare la responsabilità di un compito così importante, nel suo caso maggiore perché torna dopo la pausa di Episodio VIII affidato a Rian Johnson.

Qui sotto potete dare uno sguardo alla featurette.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, ecco perché segna la vera “fine” della saga

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’ascesa di Skywalker, le previsioni per il destino dei personaggi

Fonte: Star Wars

Avengers: Endgame, il look originale di Vedova Nera nei concept inediti

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Dopo aver dato uno sguardo alle versioni alternative di Doctor Strange in Infinity War, ecco arrivare online alcuni concept inediti di Avengers: Endgame in cui vediamo i look originariamente pensati per due personaggi chiave del film, ovvero Vedova Nera e Occhio di Falco, in particolare per i momenti ambientati dopo il ritorno post-schiocco a cinque anni dalla Decimazione di Thanos.

Nelle immagini che trovate qui sotto ci sono varie idee di sviluppo sul costume di Ronin, l’identità assunta da Clint Barton nei cinque anni che trascorrono dalla morte della sua famiglia al ritorno nei Vendicatori, e su quello di Natasha Romanoff, molto più interessante e complesso di quello ottenuto nel film, con tanto di maschera e cappuccio che suggeriscono una potenziale trasformazione in Ronin al femminile.

Tante donne del team Marvel ci hanno pregato di non uccidere Occhio di Falco, di non strappare anche lui dalla vita di Natasha. Sicuramente avremmo avuto una conversazione molto diversa se Clint l’avesse messa da parte.“, hanno spiegato di recente i due sceneggiatori parlando della scena della morte di su Vormir.

E’ come se Natasha salti sulla granata. Siamo davvero orgogliosi di quel momento. Non abbiamo rimpianti. L’unico rammarico è che non arrivi alla fine del secondo atto e che non abbiamo potuto contemplare il suo lutto perché avevamo un’altra ora di film da gestire…Purtroppo questo è il rovescio della medaglia“.

Avengers: Endgame, 10 cose che ancora non sapevate sul film

Un anno dopo l’uscita di Avengers: Infinity War e la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, Avengers: Endgame è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Infinity War, ecco la scena con Cap che non vedremo mai

Fonte: CBM

Jamie Lee Curtis: 10 cose che non sai sull’attrice

Jamie Lee Curtis: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre “Scream Queen” del cinema, Jamie Lee Curtis è diventata una vera e propria icona grazie al film Halloween, affermandosi poi anche come attrice drammatica e comica, dimostrando di saper spaziare tra i generi. Negli anni ha così ricoperto una grande varietà di ruoli, ricevendo in più occasioni l’apprezzamento di critica e pubblico. L’attrice non ha tuttavia dimenticato le proprie origini, tornando più volte a confrontarsi con il genere che l’ha resa celebre: l’horror.

Ecco 10 cose che non sai su Jamie Lee Curtis.

Jamie Lee Curtis: i suoi film

1. Ha esordito al cinema con un famoso film horror. L’attrice debutta sul grande schermo nel 1978 con il celebre film Halloween, dove interpreta la protagonista. Grazie al successo del film, la Curtis recita poi in numerose pellicole horror come Fog (1980), Non entrate in quella casa (1980) e Il signore della morte (1981), per poi approdare alla commedia con Una poltrona per due (1983). Successivamente recita in celebri film come Terrore in sala (1985), Un pesce di nome Wanda (1988), Blue Steel – Bersaglio mortale (1990), Papà, ho trovato un amico (1991), True Lies (1994), Halloween – 20 anni dopo (1998), Il sarto di Panama (2001), Halloween – La resurrezione (2002), Quel pazzo venerdì (2003), Beverly Hills Chihuahua (2008), Veronica Mars – Il film (2014), per poi riprendere il ruolo di Laurie Strode nel film Halloween (2018). Nel 2019 è tra i protagonisti del film Cena con delitto – Knives Out.

2. Ha recitato in televisione. Nel corso della sua carriera l’attrice recita in alcuni episodi di celebri serie TV come Colombo (1977), Operazione sottoveste (1977-1978), Charlie’s Angels (1978), Anything but Love (1989-1992), New Girl (2012-2015) e Scream Queens (2015-2016), nel ruolo di Cathy Munsh.

3. Ha ricoperto il ruolo di produttrice. L’attrice ha indissolubilmente legato la propria carriera alla saga di Halloween, ricoprendo anche il ruolo di produttrice per la nuova trilogia in lavorazione, composta da Halloween (2018), Halloween Kills (2020) e Halloween Ends (2021).

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Jamie Lee Curtis ha un marito e dei figli

4. È sposata con l’uomo dei suoi sogni. Dopo averlo visto recitare nel film This Is Spinal Tap, l’attrice si innamorò perdutamente dell’attore Christopher Guest. Secondo alcune fonti, la Curtis disse più volte che avrebbe tanto desiderato sposarlo, facendolo poi effettivamente nel dicembre del 1984. La coppia non ha avuto figli propri, ma nel 1986 ha adottato due bambini, di nome Annie e Thomas.

Jamie Lee Curtis in Una poltrona per due

5. Il film segno un salto di carriera per l’attrice. Fino al 1983 la Curtis era apparsa soltanto in film di genere horror. Il regista John Landis la scelse quindi per il suo primo ruolo comico nel film Una poltrona per due, dove interpreta la prostituta dal cuore d’oro di nome Ophelia. Per l’attrice, ritrovatasi a recitare accanto ad Eddie Murphy e Dan Aykroyd, fu l’occasione per compiere un vero e proprio salto di carriera.

Jamie Lee Curtis in True Lies

6. Ha avuto modo di dimostrare la sua sensualità. Nel film True Lies, diretto da James Cameron con Arnold Schwarzenegger, l’attrice dà vita ad un inaspettato spogliarello, con cui dimostra di essere dotata di una grande sensualità e di un fisico particolarmente curato e attraente, dalle forme ben diverse da quelle classiche delle star hollywoodiane.

Jamie Lee Curtis in Halloween

7. Era convinta l’avrebbero licenziata. Dopo il primo giorno di riprese del film Halloween, l’attrice era così insoddisfatta della sua performance che era sicura sarebbe stata licenziata e sostituita. Quando ricevette la chiamata del regista John Carpenter, l’attrice si vide invece sommersa di congratulazioni da parte del regista, particolarmente soddisfatto del suo lavoro.

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8. Jake Gyllenhaal l’ha convinta a riprendere il ruolo. L’attrice è la madrina dell’attore Jake Gyllenhaal, il quale ha personalmente convinto la Curtis a riprendere il ruolo di Laurie Strode nel film sequel del 2018.

Jamie Lee Curtis: ha una madre celebre

9. Anche sua madre è celebre per un ruolo horror. La Curtis è la figlia dell’attrice Janet Leigh, divenuta celebre per il ruolo di Marion Crane nel film del 1960 Psycho, diretto da Alfred Hitchcock, per il quale fu anche nominata come miglior attrice non protagonista ai premi Oscar.

Jamie Lee Curtis età e altezza

10. Jamie Lee Curtis è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 22 novembre 1958. L’altezza complessiva dell’attrice è di 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Frida. Viva la vida: il docu-film con Asia Argento

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Frida. Viva la vida: il docu-film con Asia Argento

Frida. Viva la vida il docu-film dedicato alla rivoluzionaria artista messicana presentato oggi al 37° Torino Film Festival – Sezione Festa Mobile e nelle sale italiane solo il 25, 26 e 27 novembre.  

A condurre lo spettatore alla scoperta dei due volti della pittrice, seguendo un fil rouge costituito dalle lettere, i diari e le confessioni private di Frida, l’attrice e regista Asia Argento.

FRIDA. VIVA LA VIDA: trailer

 

Frida Kahlo è l’artista che più di ogni altra è riuscita a costruire una potente autobiografia per immagini, capace di raccontare con intensità la sua storia: il dolore fisico, il dramma dell’amore tradito e degli aborti, l’impegno politico. Frida è diventata, dopo la sua morte, un’icona pop in grado di raccogliere centinaia di migliaia di visitatori nelle mostre a lei dedicate e di ispirare libri, fumetti, canzoni, film e persino sfilate di moda.

Ma chi era davvero Frida? E quanta energia e vitalità sprigionano le sue tele anche quando raccontano il dolore e la sofferenza?

FRIDA. VIVA LA VIDA, il docu-film diretto da Giovanni Troilo,  prodotto da Ballandi Arts  e Nexo Digital, in collaborazione con Sky Arte, propone un viaggio in sei capitoli alla ricerca di Frida, nel cuore del Messico, tra cactus, scimmie, cervi e pappagalli, alternando interviste esclusive, documenti d’epoca, ricostruzioni suggestive e opere della stessa Kahlo, tra cui gli autoritratti più celebri (da quello con Diego Rivera del 1931 alle Due Frida del 1939, da La colonna spezzata del 1944 al Cervo ferito del 1946).

FRIDA. VIVA LA VIDA, la trama

Il film documentario mette in luce le due anime di Frida Kahlo (1907-1954): da una parte l’icona, simbolo del femminismo contemporaneo, dall’altra l’artista libera nonostante le costrizioni di un corpo martoriato. Colpita dalla poliomielite a sei anni e vittima di un incidente stradale che la lascerà invalida a diciotto, Frida convisse sempre con dolori atroci che la perseguitarono fino alla morte. Ciononostante, grazie alla sua pittura ma anche ai suoi scritti, al suo modo di vestire, al suo stile inconfondibile, nel corso degli anni la Kahlo è diventata un modello di riferimento capace di influenzare artisti, musicisti, stilisti. La sua importanza ha superato perfino la sua grandezza grazie all’intensità e la determinazione con cui ha affrontato una vita segnata dalla sofferenza. Il dolore, pur essendo materia essenziale del suo lavoro, non basta infatti a spiegare le ragioni di un’affermazione tanto estesa e unanime: nelle opere di Frida c’è un legame perenne anche con la forza interiore e l’amore, con l’energia vitale della sua terra e dei suoi colori.

Sarà l’attrice e regista Asia Argento a condurre lo spettatore alla scoperta dei due volti della pittrice, seguendo un fil rouge costituito dalle parole della stessa Frida: lettere, diari e confessioni private. Lo spettatore scoprirà come l’opera della pittrice affondi le sue radici nella pittura tradizionale dell’800, nei retablos messicani, oltre che nell’arte e nell’impegno di uomini del suo tempo, dal compagno di una vita, Diego Rivera, a Trotsky. Del resto, dopo la rivoluzione del 1910, il Messico aveva provato a riscoprire le proprie origini attraverso l’iconografia pre-colombiana in cui anche Frida esplorò l’identità degli opposti: dolore e piacere, tenebre e luce, luna e sole, la vita nella morte e la morte nella vita. Ripercorrere la vita di Frida Kahlo significherà così cercare il punto di contatto tra la sofferenza delle vicende biografiche e l’amore incondizionato per l’arte.

Nel documentario sarà possibile vedere per la prima volta fotografie, vestiti e altri oggetti personali di Frida conservati negli archivi del Museo Frida Kahlo normalmente non accessibili al pubblico, oltre alle stampe originali delle fotografie scattate da Graciela Iturbide durante l’apertura del bagno di Frida nel 2004.

Ci saranno poi le testimonianze e gli interventi di esperti e artisti: Hilda Trujillo, che dal 2002 dirige il Museo Frida Kahlo, uno dei tre musei più visitati di Città del Messico che sorge nella Casa Azul che fu dimora della pittrice, e il Museo Anahuacalli; la fotografa messicana Graciela Iturbide; il muratore e operaio Alfredo Vilchis, divenuto artista quasi per caso dipingendo miniature; la fotografa Cristina Kahlo, pronipote di Frida; l’insegnate d’arte del Wellesley College e curatore aggiunto di arte latinoamericana al Davis Museum James Oles; Carlos Phillips, amministratore delegato del Museo Frida Kahlo, dell’Anahuacalli di Diego Rivera e del Museo Dolores Olmedo; la ballerina Laura Vargas.

The Dark Knight: 10 cose che non sapevate sulla trilogia

The Dark Knight: 10 cose che non sapevate sulla trilogia

Sette anni fa The Dark Knight Rises (in Italia tradotto con Il ritorno del cavaliere oscuro) chiudeva in gran stile la trilogia su Batman di Christopher Nolan iniziata con Batman Begins e proseguita con Il cavaliere oscuro, cambiando per sempre il modo di approcciare il genere.

Ecco di seguito 10 cose che, forse, non sapevate sul dietro le quinte dei tre film:

Il costume ha migliorato la performance di Christian Bale

Quando Christian Bale è stato scelto come nuovo Batman, l’attore ha deciso che la sua interpretazione del personaggio sarebbe stata più rabbiosa dei precedenti adattamenti. All’inizio temeva che Christopher Nolan non avrebbe gradito questo approccio, mentre il regista finì per amarla. Per quanto riguarda il costume, Bale era così indisposto dalla sua scomodità da riversare quella violenza nella performance.

Un momento dell’esplosione dell’ospedale non era nella sceneggiatura

Il Joker di Heath Ledger è un criminale imprevedibile, misterioso e folle, e una delle sue scene più emozionanti arriva quando il clown si maschera da infermiera nell’ospedale di Gotham facendo esplodere tutto ciò che ha intorno.  Non tutti sanno che quando l’attore ha premuto il detonatore per la prima volta, il colpo non è partito, costringendolo a ripetere il gesto. Questo “passo falso” ovviamente non era nello script ma è finito comunque nel montaggio.

La spiegazione del finale secondo Christopher Nolan

L’attesa spasmodica per il gran finale della trilogia è stata ripagata da un epilogo entusiasmante, e secondo quanto raccontato da Gary Oldman, Christopher Nolan ha descritto al cast per filo e per segno verbalmente (e non tramite script) la chiusura per evitare eventuali indiscrezioni.

Heath Ledger ha sostenuto il provino per Batman

Il Cavaliere Oscuro

Indimenticabile Joker in The Dark Knight di Christopher Nolan, Heath Ledger ha sostenuto il provino per diventare Bruce Wayne ai temi della pre-produzione di Batman Begins. Difficile pensarlo nei panni del crociato di Gotham alla luce della sua incredibile performance, ma chissà che tipo di Batman sarebbe stato il suo…

Il cavaliere oscuro è il primo film della storia ad usare camere IMAX

Non tutti sanno che The Dark Knight, secondo capitolo della trilogia, è stato il primo film della storia del cinema ad essere girato con telecamere IMAX, innovazione tecnologica relativamente recente nell’industria. L’utilizzo è relativo a sei delle più importanti sequenze d’azione, tra cui la rapina in banca e alcune riprese aeree.

Tom Hardy è un grande fan di Batman

Interpretare uno degli antagonisti di Batman non deve esser stato facile per Tom Hardy, accanito fan del cavaliere oscuro, e come dichiarato dall’attore, le scene di combattimento sono state le più impegnative perché fondamentalmente “Mi sembrava di picchiare il mio eroe d’infanzia“.

L’incidente sul set di Batman Begins

batman begins

Durante le riprese di Batman Begins a Chicago, un conducente ubriaco si è schiantato accidentalmente contro la Batmobile pensando che si trattasse di un mezzo alieno invasore. Non è chiaro se il soggetto abbia perso il controllo della macchina perché preso dal panico o se stesse cercando davvero di combattere gli alieni!

Alcuni attori sono rimasti terrorizzati dalla performance di Heath Ledger

Per prepararsi all’interpretazione di Joker e capire la psicologia del personaggio, Heath Ledger si rinchiuse in una stanza di un motel per sei settimane mescolando elementi di Alex DeLarge e Sid Vicious. E secondo quanto riferito da diverse fonti, diversi attori sul set erano sinceramente terrorizzati dalla sua prova, come Michael Caine e Maggie Gyllenhaal, tanto da non riuscire a guardarlo negli occhi.

Jessica Biel e Kate Mara sono state considerate per il ruolo di Catwoman

Catwoman

Per il ruolo di Catwoman in The Dark Knight Rises, poi affidato a Anne Hathaway, lo studio insieme a Christopher Nolan aveva stilato una lista di attrici da prendere in considerazione,  e tra queste c’erano nomi del caibro di Jessica Biel, Kate Mara, Keira Knightley, Natalie Portman, Gemma Arterton, Blake Lively e persino Lady Gaga.

Joker doveva apparire nel capitolo finale della trilogia

joker

La tragica morte di Heath Ledger ha completamente scombinato i piani originali della Warner Bros, che inizialmente aveva previsto il ritorno del Joker anche nel terzo e conclusivo capitolo della trilogia, continuando a raccontare la sua storia mentre Bane saliva al potere.

Leggi anche – Il cavaliere oscuro: 10 cose che non avevi notato nel film di Nolan

Fonte: Screenrant

Joker: Todd Phillips chiarisce le voci sul sequel

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Joker: Todd Phillips chiarisce le voci sul sequel

Todd Phillips è tornato a commentare la notizia sul presunto sequel di Joker e sul suo ritorno dietro la macchina da presa insieme a Joaquin Phoenix, protagonista del film campione di incassi al box office e vincitore del Leone d’oro alla recente Mostra di Venezia.

Negli ultimi giorni infatti, diverse testate americane come Deadline, Hollywood Reporter e Variety sembravano aver confermato l’avvio del progetto al quale avrebbe lavorato il regista e che Phillips, in seno alla Warner Bros., avrebbe firmato un altro titolo legato all’universo dei fumetti DC, opzionando i diritti di un personaggio.

La smentita è arrivata poche ore dopo, spiegando che “non c’è stata alcuna seria discussione in merito. Non c’é nessun accordo con Joaquin e non c’è neanche un accordo con me e lo sceneggiatore.”

Queste invece le parole del regista in una chiacchierata con Indiewire:

Ecco la vera verità sul sequel. Io Joaquin e ne abbiamo parlato, mentre giravamo per il mondo con i dirigenti della Warner Bros tra Toronto, Venezia e altre città, e ovviamente ci siamo seduti a cena chiedendoci se avessimo pensato a qualcosa…Ma per quanto riguarda i contratti, non c’è niente di concreto per noi nemmeno per scrivere il sequel, e non hanno nemmeno contattato Joaquin per essere nel film. Accadrà? Ancora una volta, penso che l’articolo sia stato nel migliore dei casi anticipatorio.

Joker, Todd Phillips sul sequel: “Nessun accordo con me o Joaquin Phoenix”

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro.

Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Joker: rivelato il destino di Sophie in una scena tagliata

Fonte: Indiewire

Avengers: Infinity War, Hulk e Vedova Nera insieme in una scena inedita

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Inserita nei contenuti extra del cofanetto Infinity Saga Collector’s Edition (edizione speciale che festeggia i primi undici anni di universo cinematografico Marvel), una scena inedita e tagliata da Avengers: Infinity War ci mostra uno scambio emozionante tra Vedova Nera e Hulk, i due personaggi che avevamo lasciato alla fine di Age of Ultron innamorati e costretti a separarsi.

Natasha Romanoff e Bruce Banner si ritrovano infatti nel Wakanda in questa sequenza relativa alla versione originale del film in cui avremmo assistito al “risveglio” del gigante di giada e alla distruzione della Hulkbuster durante il combattimento con Cull Obsidian.

Tempo fa gli sceneggiatori di Infinity War e Endgame Christopher Markus e Stephen McFeely avevano spiegato che rientrava nei loro obiettivi affrontare la storia d’amore irrisolta tra Natasha e Bruce, solo apostrofata grazie ad un piccolo gioco di sguardi e parole per favorire la narrazione collettiva di tutti gli altri supereroi e il viaggio esistenziale di Thanos.

Qui sotto potete dare uno sguardo alla sequenza.

Avengers: Infinity War, ecco la scena con Cap che non vedremo mai

Un anno dopo l’uscita di Avengers: Infinity War e la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, Avengers: Endgame è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Infinity War, l’omaggio ai fumetti dei Guardiani che non avete notato

Fonte: Flash MARVEL

Hobbs and Shaw: lo studio sta pensando al sequel

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Hobbs and Shaw: lo studio sta pensando al sequel

Le possibilità di vedere al cinema un sequel di Hobbs & Shaw, primo spin-off del franchise di Fast & Furious con protagonisti Dwayne “The Rock” Johnson e Jason Statham sono molte, e a quanto pare la Universal potrebbe essere già al lavoro sulla seconda avventura dei due agenti segreti come dichiarato dal produttore Hiram Garcia.

Ovviamente lo studio è estremamente soddisfatto dalle prestazioni del blockbuster al box office, capace di incassare 758 milioni di dollari in tutto il mondo diventando l’ottavo film di maggior incasso del 2019, e come spiegato da Garcia, le conversazioni sul sequel sono in corso da tempo.

Ne stiamo parlando, perché siamo rimasti così contenti di come è andato al botteghino. Lo studio era davvero felice e ci sono state tante conversazioni riguardanti le future direzioni di trama per i personaggi. Ovviamente ora la priorità è Fast & Furious 9, che sta per uscire nelle sale, e sono sicuro che otterrà grandi numeri“.

Diretto da David Leitch (Deadpool 2) e scritto da Chris Morgan, il film ha visto protagonisti  insieme a Johnson e Statham anche le new entry Vanessa Kirby e Idris Elba.

Fast & Furious – Hobbs & Shaw: la recensione

Dopo otto film che hanno incassato quasi 5 miliardi di dollari in tutto il mondo, la serie cinematografica Fast & Furious presenta ora il suo primo film che non è un capitolo della stessa, ma una nuova storia indipendente con Dwayne Johnson e Jason Statham che tornano nei loro ruoli di Luke Hobbs e Deckard Shaw in Fast & Furious – Hobbs & Shaw.

Da quando il corpulento veterano del dipartimento di polizia Hobbs (Johnson), fedele agente del Diplomatic Security Service americano, e il fuorilegge Shaw (Statham), ex membro delle forze speciali britanniche, si sono affrontati per la prima volta nel film Fast & Furious 7 del 2015, i due si sono scambiati battute e non si sono risparmiati colpi bassi nel tentativo di annientarsi a vicenda.

Ma quando l’anarchico Brixton (Idris Elba), cyber-geneticamente potenziato, ottiene il controllo di una insidiosa arma biologica che potrebbe modificare per sempre l’umanità – e riesce a surclassare una brillante e indomita agente del MI6 (Vanessa Kirby della serie TV The Crown), che oltretutto è la sorella di Shaw – questi due nemici giurati saranno costretti ad allearsi per annientare l’unico cattivo che potrebbe essere ancor più cattivo di loro.

Fonte: Comicbook

Avengers: Endgame, ecco perché gli sceneggiatori non hanno ucciso Thor

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Come apice narrativo delle prime tre fasi dell’universo cinematografico Marvel e del percorso dei sei Vendicatori originali, Avengers: Endgame ha messo il punto sul destino dei personaggi riservando a due di loro un triste epilogo (Iron Man e Vedova Nera), e agli altri la speranza di un futuro ancora da scrivere. Captain America sceglie il “pensionamento”, e Thor la speranza di una nuova vita, e a quanto pare è sempre stato nei piani dei due sceneggiatori riservare un trattamento diverso per l’eroe interpretato da Chris Hemsworth.

Intervistati da Vanity Fair, Christopher Markus e Stephen McFeely hanno dichiarato che sarebbe stato troppo facile chiudere il film con un classico e drammatico “bagno di sangue”, ma che si è preferito lasciare uno spiraglio di ottimismo grazie alla sopravvivenza di Hulk, Occhio di Falco e, appunto, Thor:

Quando abbiamo scritto Endgame non sapevamo ancora che Thor sarebbe tornato in un quarto capitolo del suo franchise [Love and Thunder], ma sapevamo che questo personaggio aveva sacrificato e perso tantissimo. Non sarebbe stato bello ucciderlo nel finale, così sì è deciso di renderlo ragionevolmente contento di se stesso e del suo peso attuale.

Di tutti i membri del team, l’asgardiano è quello che ha subito i cambiamenti più radicali sia in termini di estetica che di carattere. Dall’essere un erede al trono infantile si è trasformato in un eroe degno di impugnare il Mjolnir, ha affrontato Thanos e sconfitto i suoi demoni interiori, e per far sì che il suo arco fosse soddisfacente, per Markus e McFeely era necessario “uscire” indenne dalla battaglia di Endgame:

Alcune persone che avrebbe dovuto perdere peso, ma quello è stato uno di quei momenti per riflettere su quanta paura avesse Thor. Ed è giusto aver chiuso con lui ancora grasso. C’è una gioia nel lasciarlo andare senza meta verso le estremità dell’universo.

Avengers: Endgame, 10 cose che ancora non sapevate sul film

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, le scene tagliate che troveremo su Disney +

Fonte: Vanity Fair

The Batman: John Turturro sarà il boss Carmine Falcone

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The Batman: John Turturro sarà il boss Carmine Falcone

Arriva ancora una volta da Matt Reeves la conferma del casting di un altro attore per The Batman, il film che riavvierà le avventure del crociato di Gotham al cinema con Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne: secondo il tweet del regista infatti, John Turturro sarà il volto del boss mafioso Carmine Falcone.

Introdotto nei fumetti nel corso della trama di Batman: Anno Uno del 1987, questo personaggio si presenta come un potente criminale soprannominato “The Roman”, con cui il vigilante di Gotham avrà a che fare durante i primi anni della sua carriera da protettore della città. Il ruolo di Falcone diventa particolarmente importante in Batman: The Long Halloween, dove vede assassinati i membri della sua famiglia da un serial killer di nome Holiday.

Al cinema è stato già adattato in Batman Begins e interpretato da Tom Wilkinson, e nella serie Gotham grazie all’attore John Doman, oltre ad essere apparso nelle serie animate Batman: Year One, Justice League Action e in vari videogiochi.

https://twitter.com/mattreevesLA/status/1198001378125393920?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1198001378125393920&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cinemablend.com%2Fnews%2F2485505%2Fthe-batman-has-cast-an-unexpected-but-awesome-dc-villain

The Batman: rivelati possibili dettagli sulla nuova Batsuit

Come riportato negli ultimi giorni, Andy Serkis sarà Alfred e Colin Farrell sarebbe in trattative per interpretare Oswald Chesterfield aka Pinguino in The Batman. Se arriverà la firma decisiva, l’attore raggiungerà nel cast Zoe Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo DC), Jeffrey Wright (commissario Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista).

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte: Matt Reeves

C’è Tanta Scienza In Fondo: sei appuntamenti tra cinema e scienza

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Nasce dalla collaborazione tra Circuito Cinema Genova e IIT – Istituto Italiano di Tecnologia la rassegna cinematografica C’è Tanta Scienza In Fondo. Sei appuntamenti tra cinema e scienza sostenuti dal MIBACT – Direzione Generale CINEMA e AUDIOVISIVOCoop Liguria e con la collaborazione dell’Università di Studi di Genova.

La rassegna, qui alla sua prima edizione dopo un esperimento pilota nel genovese, si propone di esplorare quattro grandi temi della ricerca scientificaComputational SciencesLifetechNano Materials e Robotics, attraverso le parole degli scienziati dell’ IIT e le immagini della rassegna cinematografica studiata da Circuito Cinema Genova, lungo un percorso itinerante tra Genova (Cinema Sivori), Milano (Anteo Palazzo del Cinema) e Roma (Cinema Quattro Fontane).

La volontà è quella di svelare al pubblico le scoperte e gli ambiti di studio dell’IIT, che quotidianamente affronta importanti sfide per trovare soluzioni e strategie scientifiche che possano migliorare la qualità della vita attraverso azioni migliorative nell’ambito medico, tecnico-lavorativo e ambientale.

Sarà lo scienziato Alessio Del Bue, ricercatore nell’ambito dell’intelligenza artificiale e della Computer Vision, a introdurre martedì 26 novembre a Genova Do you trust this computer? l’opera di Chris Paine che esplora il modo in cui l’Intelligenza Artificiale, ben anticipata dalla fantascienza, stia iniziando a ridefinire la nostra relazione di fiducia con i computer. Quanto velocemente sta accelerando questa tecnologia e che promesse ci dà? Può davvero costituire una “minaccia esistenziale”? E soprattutto, saremo in grado di controllare ciò che abbiamo creato?

Si continuerà con Oceani, il mistero della plastica scomparsa, il film di Vincent Perazio che ci mette davanti a un’angosciante consapevolezza: solo l’1% della plastica che fluttua negli oceani raggiunge le coste o rimane intrappolata nei ghiacci artici. Cosa succede al restante 99%? Se ne sa ancora troppo poco, ma questa sorta di buco nero lascia intravedere un dramma ecologico. Non essendo biodegradabile la plastica non scompare, si rompe in microparticelle tossiche che stanno dando vita a un nuovo ecosistema: la plastisfera. A discuterne con gli spettatori, rispettivamente a Milano lunedì 2 dicembre, a Genova il 3 dicembre e Roma il 9 dicembre, gli scienziati dell’IIT Giacomo TedeschiGiulia Saurato e Marco Contardi, tutti e tre impegnati nell’ambito delle smart materials, materiali intelligenti nati in laboratorio come le bioplastiche 100% biodegradabili realizzate a partire dagli scarti della lavorazione vegetale o la spugna che grazie alle nanotecnologie è in grado di separare l’olio dall’acqua selettivamente e potrebbe essere utilizzata nei casi di sversamenti di petrolio in mare.

Per gli altri due appuntamenti a Genova, Enrico Mingo, tra i ricercatori del team del robot Centuro, un robot, ispirato come forma alla figura della mitologia greca, costruito per supportare l’uomo in situazioni d’emergenza e in ambienti ostili, il 10 dicembre introdurrà Alita – l’angelo della battaglia, il film di Robert Rodriguez, storia di un cyborg senza alcun ricordo della sua vita precedente, fatta eccezione per l’incredibile addestramento nelle arti marziali memorizzato dal suo corpo, che finisce col diventare una spietata cacciatrice di taglie, sulle tracce dei peggiori criminali del mondo. Mentre il 17 dicembre il pubblico incontrerà Daniele Pucci, tra i ricercatori che lavorano su iCub, il robot umanoide con le sembianze di un bambino creato in IIT e diffuso in tutto il mondo con 40 esemplari. iCub, grazie ai sensori con i quali è equipaggiato, è  in grado di vedere l’ambiente che lo circonda, riconoscere oggetti e persone ed imparare dall’esperienza. Il ricercatore introdurrà la visione di Ad Astra, ultima fatica di Games Grey, presentato alla scorsa edizione della Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con Brad Pitt nei panni di un’astronauta in viaggio fino all’estremo limite del sistema solare per trovare suo padre, da tempo disperso, per cercare di svelare un mistero che minaccia la sopravvivenza del nostro intero pianeta.

Per ogni appuntamento dalle ore 20.00 si terranno gli incontri accompagnati da un aperitivo scientifico in cui i ricercatori dell’IIT racconteranno al pubblico le loro scoperte, e a seguire alle ore 21.00 la proiezione dei film in lingua originale con sottotitoli in italiano. La rassegna comprende anche proiezioni rivolte alle scuole secondarie di II grado, in collaborazione con Circuito Cinema Scuole.

Info

Pinocchio: il trailer del film di Matteo Garrone

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Pinocchio: il trailer del film di Matteo Garrone

Ecco il trailer ufficiale di Pinocchio, il nuovo film di Matteo Garrone che arriverà il 19 dicembre al cinema. Nel film, nei panni di Geppetto, è stato scelto Roberto Benigni.

Pinocchio, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da ARCHIMEDE con RAI CINEMA e LE PACTE, con RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo del MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il sostegno della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e di CINE +. Vendite internazionali: HANWAY FILMS. Distribuzione italiana: 01 DISTRIBUTION.

John Travolta: 10 cose che non sai sull’attore

John Travolta: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più celebri attori del cinema si annovera senza dubbio John Travolta, divenuto celebre sul finire degli anni settanta per i suoi ruoli nei film La febbre del sabato sera e Grease. L’attore ha poi conosciuto una seconda vita negli anni novanta grazie al film Pulp Fiction. Oltre ad essere un apprezzato interprete, Travolta è anche un rinomato cantante e ballerino, qualità che lo hanno più volte aiutato a distinguersi, ottenendo il favore di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di John Travolta.

John Travolta: i suoi film

1. È divenuto celebre grazie ad alcuni film popolari. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1976 con il film Carrie – Lo sguardo di Satana. Il ruolo successivo è quello di Tony Manero, protagonista del film La febbre del sabato sera (1977), che lo rende celebre a livello mondiale. Nel 1978 l’attore conferma la sua popolarità con il film Grease – Brillantina, dove ricopre il ruolo di Danny Zuko. Negli anni successivi l’attore partecipò a film di rilievo come Blow Out (1981), Staying Alive (1983), Due come noi (1983), Senti chi parla (1989), Senti chi parla 2 (1990), Senti chi parla adesso! (1993) e Pulp Fiction (1994), con cui ottiene nuova popolarità. In seguito recita in Face/Off – Due facce di un assassino (1997), La sottile linea rossa (1998), Una canzone per Bobby Long (2004), Svalvolati on the road (2007), Hairspray – Grasso è bello! (2007), Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana (2009), From Paris with Love (2010), Le belve (2012), Gotti – Il primo padrino (2018), The Poison Rose (2019) e The Fanatic (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. Negli anni l’attore è comparso anche in alcune serie TV di successo, come I ragazzi del sabato sera (1975-1979) e film per la TV come Basements (1987). L’attore è poi stato tra i protagonisti della serie American Crime Story (2015-2016).

3. Ha ricoperto il ruolo di produttore. Negli ultimi anni Travolta è stato anche produttore di alcuni dei suoi progetti da attore, come i film Gotti – Il primo padrino e The Fanatic, e la serie American Crime Story.

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John Travolta: i meme

4. Alcuni meme con l’attore sono diventati virali. Recentemente l’attore ha raggiunto un’insolita popolarità sul Web grazie ad alcuni meme che lo vedono protagonista. In particolare il meme “confused Travolta”, raffigurante l’attore nel film Pulp Fiction è diventato particolarmente virale, venendo utilizzato in molteplici occasioni e contesti.

John Travolta e i suoi capelli

5. Attualmente è senza capelli. L’attore è noto per la sua folta chioma scura, perfettamente in linea con la moda degli anni settanta e ottanta. Tuttavia gli anni passano, e di recente l’attore ha sfoggiato una testa rasata, priva dunque dei celebri capelli.

John Travolta: la sua casa

6. La sua casa è un piccolo aeroporto. Appassionato di aviazione, l’attore risiede in una villa facente parte di un villaggio residenziale che comprende anche una pista di decollo a uso esclusivo dei residenti. È possibile esplorare l’interno e l’esterno della villa attraverso numerosi video disponibili sul Web.

John Travolta in Grease

7. Il ruolo lo ha consacrato. Nel musical Grease l’attore ricopre il ruolo di Danny Zuko, il ragazzo più popolare della scuola da lui frequentata. Con il film l’attore ha avuto modo di sfoggiare le sue doti di ballerino e cantante, conquistando i cuori del pubblico di tutto il mondo.

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8. Ha girato il film subito dopo il precedente. Quattro giorni dopo aver completato le riprese di La febbre del sabato sera, l’attore iniziò quelle di Grease, trovandosi a recitare in breve in due dei maggiori successi di quegli anni.

John Travolta: il suo 2019

9. È protagonista di due nuovi film. Nel 2019 l’attore è stato protagonista del film The Poison Rose, dove recita insieme agli attori Morgan Freeman e Alice Pagani. Nello stesso anno è protagonista del film The Fanatic, per cui ha ricevuto un premio all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma.

John Travolta età e altezza

10. John Travolta è nato a Englewood, in New Jersey, Stati Uniti, il 18 febbraio 1954. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

Avengers: Endgame, il look originale dei costumi da Regno Quantico

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Anticipati dalle foto leak del merchandise e rivelati finalmente in Avengers: Endgame, i costumi indossati dai Vendicatori per attraversare il Regno Quantico tornano protagonisti nei concept inediti in cui viene mostrato il loro look originale, ben diverso da quello visto sullo schermo nell’ultima avventura dell’Infinity Saga.

Le immagini che trovate qui sotto sono estratti dell’artbook ufficiale di Endgame, dove viene illustrato tutto il processo creativo che ha portato alla versione definitiva delle uniformi bianche e rosse. Una delle combinazioni iniziali contemplava l’utilizzo di colori più scuri come il blu navy e una sorta di campo di forza distribuito su tutta l’area facciale, poi sostituito con gli elmetti.

Vi ricordiamo poi che questi costumi speciali realizzati appositamente per il viaggio nel tempo attraverso il Regno Quantico sono stati realizzate in post-produzione dal team degli effetti visivi in CGI sopra quelli sfoggiati dai singoli attori sul set.

Avengers: Endgame, 10 cose che ancora non sapevate sul film

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, le scene tagliate che troveremo su Disney +

Fonte: Comicbook

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, ecco perché segna la vera “fine” della saga

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Manca ormai un mese all’uscita di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, film che chiuderà definitivamente la saga iniziata nel 1977 con Una Nuova Speranza, ma c’è una ragione precisa per cui potremo definire il nono episodio la vera “fine” di una storia familiare che ha coinvolto quasi tre generazioni di fan. A rivelarla è J.J.Abrams in una lunga intervista con Rolling Stone, dove il regista questo e altri argomenti riguardanti l’imminente capitolo del franchise.

Ero già emotivamente coinvolto in Episodio VII, perché sapevo che sarebbe stato il primo passo della trilogia finale, ma qui di più. Ci sembrava che Star Wars che si fosse guadagnato la conclusione di quella storia. Chi può dire che cosa verrà dopo? C’è qualcos’altro da fare che coinvolge qualcuno di questi personaggi? Non sto lavorando a nulla di relativo a Star Wars, quindi non sto accennando a niente di nuovo, ma sto solo dicendo che Episodio IX mi è sembrato solo la fine.

Per Abrams, che inizialmente non avrebbe dovuto dirigere il film (Colin Trevorrow è stato allontanato dalla regia per divergenze creative), L’Ascesa di Skywalker rappresenta dunque la vera conclusione di una storyline che ha attraversato quasi cinquant’anni di cinema.

Un altro argomento dell’intervista è stata l’assenza e l’eredità di Leia Organa e Han Solo, che secondo il regista “potevano essere al centro del film, e questa nuova trilogia sarebbe potuta diventare la loro storia. Poi abbiamo capito che il modo migliore di usarli fosse quello di metterli come personaggi di supporto per una narrazione nuova. E tutto quello che posso dire è che i personaggi principali di questa trilogia si sono sentiti naturalmente collegati a quei personaggi che sono venuti prima.

Star Wars: L’ascesa di Skywalker, le previsioni per il destino dei personaggi

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, C-3PO sarà “essenziale” per la trama

Fonte: Rolling Stone

10 attori di cinecomic che hanno ottenuto ruoli diversi da quelli previsti

La storia del cinema ci insegna che, a volte, le occasioni mancate possono trasformarsi nelle opportunità di una vita, occasioni irripetibili che cambiano per sempre il corso di una carriera. È accaduto a 10 attori che, nonostante avessero sostenuto un provino per interpretare il protagonista di cinecomic Marvel e DC, hanno trovato fortuna interpretando i loro antagonisti.

Ma di chi parliamo?

Heath Ledger – Batman

Heath Ledger film

Indimenticabile Joker in Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, Heath Ledger ha sostenuto il provino per diventare Bruce Wayne ai temi della pre-produzione di Batman Begins. Difficile pensarlo nei panni del crociato di Gotham alla luce della sua incredibile performance, ma chissà che tipo di Batman sarebbe stato il suo…

Christopher Mintz-Plasse – Kick Ass

Cinecomic atipico nel suo genere, Kick Ass vedeva nel cast anche Christopher Mintz Plasse nei panni del villain Red Mist. L’attore in realtà si era presentato alle audizioni per interpretare l’eroe del titolo, personaggio poi finito nelle mani di Aaron Taylor-Johnson.

James Franco – Peter Parker

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Torniamo indietro nel tempo alla trilogia di Spider-Man di Sam Raimi, dove Tobey Maguire ha interpretato Peter Parker e James Franco il suo amico e futura nemesi Harry Osborn. In pochi ricorderanno però che l’attore di Spring Breakers aveva sostenuto il provino proprio per il ruolo del protagonista insieme a Tom Cruise, Leonardo DiCaprio e Jake Gyllenhaal.

Michael B. Jordan – Falcon

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Torcia Umana nel reboot dei Fantastici 4 e volto di Erik Killmonger in Black Panther, Michael B. Jordan è stato ad un passo dal vestire i panni di un altro supereroe dell’universo Marvel. L’attore americano infatti ha sostenuto l’audizione per Sam Wilson aka Falcon in vista della produzione di Captain America: The Winter Soldier, personaggio affidato infine a Anthony Mackie.

Cillian Murphy – Batman

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Il pubblico lo ricorda nei panni di Shelby nella serie Peaky Blinders, ma i fan dei cinecomi lo conosceranno soprattutto per aver vestito i panni di Spaventapasseri in Batman Begins. Tuttavia prima di essere selezionato nel cast, Cillian Murphy aveva fatto un provino per il ruolo del protagonista, ovvero Bruce Wayne.

Sebastian Stan – Captain America

sebastian stan

Sebastian Stan è diventato uno dei beniamini dei fan Marvel grazie alla sua interpretazione di Bucky Barnes aka Soldato d’Inverno nel MCU, ed è strano pensare che in origine l’attore aveva tentato la fortuna presentandosi alle audizioni per Captain America. Il ruolo, come saprete benissimo, è stato assegnato a Chris Evans.

Joaquin Phoenix – Doctor Strange

Joaquin Phoenix
Mandatory Credit: Photo by imageSPACE/REX/Shutterstock (9877464i)
Joaquin Phoenix
‘The Sisters Brothers’ premiere, Toronto International Film Festival, Canada – 08 Sep 2018

Saprete sicuramente che prima di recitare in Joker, Joaquin Phoenix è stato ad un passo dal diventare il protagonista di Doctor Strange nel primo film sul personaggio prodotto dai Marvel Studios. Il ruolo è andato a Benedict Cumberbatch, perfetto nella sua versione dello stregone, con Phoenix che si è sempre dichiarato felice del rifiuto.

Sam Rockwell – Tony Stark

Sam Rockwell

Sam Rockwell è uno degli attori più versatili di Hollywood e ha interpretato il villain Justin Hammer in Iron Man 2, anche se inizialmente aveva sostenuto il provino per diventare Tony Stark nel primo capitolo del franchise. Difficile, guardando indietro al successo del MCU, immaginare un’altra star diversa da Robert Downey Jr. nel ruolo, ma sarebbe stata comunque una scelta interessante.

Lee Pace – Star Lord

Chris Pratt ci ha conquistati con la sua interpretazione di Star-Lord in Guardiani della Galassia, ma in pochi sanno che un altro attore del cast aveva sostenuto il provino per il ruolo. Stiamo parlando di Lee Pace, poi scelto per vestire i panni di Ronan l’Accusatore (molto più adeguato al suo stile di recitazione).

Tom Hiddleston – Thor

Prima di scegliere Chris Hemsworth come volto di Thor nel MCU, i Marvel Studios avevano preso in considerazione anche nomi del calibro di Daniel Craig, Alexander Skarsgard, Charlie Hunnam e, udite udite, anche Tom Hiddleston. Le cose sono andate diversamente per l’attore inglese, che ha finito per interpretare suo fratello Loki, uno dei villain più amati dal pubblico che tornerà nella serie solista di Disney +.

Leggi anche – MCU: 10 attori che abbiamo dimenticato

Fonte: Screenrant

La risposta è nelle stelle: 10 cose che non sai sul film

La risposta è nelle stelle: 10 cose che non sai sul film

Tratto dall’omonimo romanzo di Nicholas Sparks, il film La risposta è nelle stelle è un film di successo distribuito nel 2015 per la regia di George Tillman Jr.. Molto amata da un pubblico di giovani, la pellicola ha ricevuto una buona accoglienza da parte del pubblico, che gli ha tributato diversi riconoscimenti.

Ecco 10 cose che non sai su La risposta è nelle stelle.

La risposta è nelle stelle: la trama del film

1. Racconta una storia d’amore. Il film è ambientato nella Carolina del Nord, dove un domatore di tori intreccia una relazione sentimentale con una studentessa di arte moderna. La loro storia si lega poi a quella di un anziano e della defunta moglie, la cui vita insieme sarà motivo di riflessione per i due giovani.

2. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Il film fu nominato in quattro categorie ai Teen Choice Award, rispettivamente miglior stella emergente e miglior attore a Scott Eastwood, miglior attrice a Britt Robertson e miglior film. A riportare la vittoria fu poi Eastwood come miglior attore.

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La risposta è nelle stelle: il cast del film

3. Ha un cast di giovani attori. Protagonisti del film nel ruolo della giovane coppia sono gli attori Scott Eastwood e Britt Robertson. Recitano accanto a loro anche Jack Huston, Oona Chaplin, Alan Alda e Melissa Benoist.

4. Scott Eastwood stava per rinunciare al ruolo. Figlio del celebre Clint Eastwood, Scott Eastwood aveva 28 anni nel momento in cui scritturato per il ruolo. L’attore stava per rinunciare alla parte del cavalcatore di tori Luke Collins, ma fu infine convinto ad accettare.

5. Ha nel cast attori discendenti di celebri registi. Nel film recitano tre attori discendenti di tre grandi registi del passato, nello specifico Scott Eastwood, figlio di Clint Eastwood, Jack Huston, nipote di John Huston, e Oona Chaplin, nipote di Charlie Chaplin.

La risposta è nelle stelle è tratto da un libro

6. È la trasposizione di un romanzo di Nicholas Sparks. Il film è il decimo lungometraggio cinematografico tratto dai libri di Sparks. L’autore aveva pubblicato La risposta è nelle stelle nel 2013, il quale ottenne un successo tale da divenire film soltanto due anni dopo la pubblicazione.

7. Tra film e romanzo ci sono diverse differenze. Come è solito, tra il romanzo e il film intercorrono alcune differenze. In particolare sono stati eliminati alcuni personaggi, e sono stati modificati alcuni degli eventi principali della storia d’amore tra i due protagonisti per ricercare soluzioni maggiormente cinematografiche.

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La risposta è nelle stelle è in streaming

8. Il film è disponibile in streaming. Per gli amanti del film, è possibile riguardarlo comodamente da casa propria grazie ad alcune piattaforme streaming dove è disponibile. Tra queste si annoverano Rakuten TV, Chili, Google Play e Infinity. Per accedere al lungometraggio basterà noleggiare il film o sottoscrivere un semplice abbonamento alla piattaforma di riferimento.

La risposta è nelle stelle: il trailer del film

9. Il trailer ha emozionato i fan del romanzo. Numerosi fan del libro si sono dichiarati entusiasti del trailer del film, che rendeva concreti i personaggi descritti nel romanzo e le loro avventure. Grazie alla capacità del trailer di replicare le emozioni racchiuse nel libro di Sparks, il film ha poi ottenuto un buon successo di pubblico.

La risposta è nelle stelle: le frasi più belle del film

10. È ricco di celebri frasi. Tratte direttamente dalla penna di Sparks, le frasi contenute nel film sono spesso della massime di vita, capaci di racchiudere emozioni e sentimenti universali. Ecco alcune delle frasi più belle.

– È incredibile come persone che sono sempre state vicine possano diventare all’improvviso estranee. (Alan Alda)

– Non so che ci riservi il futuro, ma so che non c’è futuro senza il tuo amore. (Oona Chaplin)

– Tutti prima o poi cadiamo, il problema non “se”, ma “quando” e “quanto” ti fai male. (Scott Eastwood)

È strano come la tua vita possa prendere una direzione. Poi conosci una persona e tutto cambia. (Britt Robertson)

Fonte: IMDb

 

Birdman: 10 cose che non sai sul film

Birdman: 10 cose che non sai sul film

Vincitore di numerosi premi, il film Birdman è tra i più celebri nella filmografia del regista messicano Alejandro González Iñarritu. Con un cast di grandi attori al loro meglio, il film è una cinica e ironica riflessione sul sistema hollywoodiano e le contraddizioni del mondo dello spettacolo. Il film è inoltre stato tra i più apprezzati del 2014, ricevendo un grande apprezzamento anche da parte del pubblico di tutto il mondo.

Ecco 10 cose che non sai di Birdman.

Birdman: la trama del film

1. Racconta di un attore decaduto. Al centro delle vicende del film vi è l’ex stella del cinema Riggan Thomson, il quale dopo anni di successo grazie ai blockbuster che lo vedevano protagonista si ritrova ora ad allestire un’ambizioso spettacolo teatrale per Broadway, sperando che la nuova produzione possa ravvivare la sua carriera. Il lavoro si rivela però più complesso del previsto, con Riggan che desidera soltato provare ai critici di essere un vero artisti e non un attore secondario.

Birdman: il cast del film

2. Ha un cast di celebri attori. Protagonista assoluto del film è l’attore Michael Keaton, nel ruolo di Riggan Thompson. Accanto a lui è possibile ritrovare l’attrice Emma Stone, nel ruolo di sua figlia, Zack Galifianakis, in quello del suo agente, e gli attori Naomi Watts, Andrea Riseborough ed Edward Norton nei panni di tre attori dello spettacolo allestito da Thompson.

3. Il protagonista è stato scritto per Michael Keaton. Il personaggio Riggan Thompson è stato scritto dal regista pensando proprio a Michael Keaton. Le carriere dei due presentano infatti numerose somiglianze, con Keaton divenuto celebre per il ruolo del supereroe Batman e la cui carriera è poi caduta lentamente nell’anonimato.

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4. Anche il ruolo di Edward Norton era stato pensato per lui. In Birdman Edward Norton interpreta lo scontroso Mike Shiner, attore particolarmente devoto alla professione e con cui si rivela particolarmente difficile lavorare per via del suo carattere. Tale personaggio rispecchia quanto si dice dello stesso Norton, ovvero che sul set sia spesso complesso relazionarsi con lui.

5. Girare in piano-sequenza ha creato diversi problemi. L’idea del regista di girare il film con lunghi piani-sequenza ha generato numerose difficoltà agli attori, che hanno più volte sbagliato le proprie battute nel doverne ricordare più del normale per una singola inquadratura. A fare più errori è stata l’attrice Emma Stone, mentre il minor numero di sbagli appartiene all’attore Zach Galifianakis.

Birdman è in streming

6. È possibile vedere il film in streaming. Per gli amanti del film, è attualmente possibile vedere Birdman esclusivamente sulla piattaforma TIM Vision, dove è possibile noleggiare il singolo film e riprodurlo senza dover sottoscrivere alcun abbonamento alla piattaforma.

Birdman: il finale del film

7. Il finale ha generato numerose teorie. Per via del suo criptico finale, numerosi fan si sono chiesti se quanto avviene nelle ultime scene sia reale o frutto di immaginazione. Il regista Iñarritu non ha mai svelato nulla a riguardo, limitandosi a riferire che il finale gli è venuto in mente in sogno, trovandolo la perfetta conclusione per l’arco narrativo del personaggio.

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Birdman: i premi

8. Ha vinto diversi premi importanti. Il film ha ricevuto alcuni tra i più prestigiosi premi riguardanti l’industria cinematografica, tra cui si annoverano due Golden Globe su sette nomination e ben quattro Oscar su nove nomination. A vincere a questi ultimi furono miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia.

Birdman: le recensioni al film

9. È stato molto apprezzato dalla critica. Il film ha raccolto al momento della sua uscita alcune delle più entusiastiche recensioni dell’anno. Sul sito Rotten Tomatoes, aggregatore di recensioni, il film ha un punteggio del 91%. Molto alto è stato il gradimento del pubblico, arrivato ad un punteggio del 77%.

Birdman: le frasi più belle del film

10. Il film contiene frasi divenute celebri. All’interno del film si ritrovano numerose frasi divenute particolarmente popolari al momento dell’uscita in sala del film. Merito anche della penna del regista e sceneggiatore, il quale ha poi vinto numerosi premi proprio per la sua scrittura del film. Ecco alcune delle frasi più belle.

Come siamo finiti qui? Questo posto è orribile. Puzza di palle sudate. Non possiamo vivere in questo buco di merda. (Michael Keaton)

Non c’era nessuno come noi, Riggan. Avevamo tutto. E l’abbiamo perso. Abbiamo consegnato le chiavi del regno a quei buffoni. Mi stai ascoltando? Guarda che roba. Questa gente non sa quello di cui sei capace! (Michael Keaton)

Io non esisto. Non sono neanche qui. Tutto questo non ha importanza. (Michael Keaton)

Oh, andiamo, gente! Non siate patetici! Smettetela di vedere il mondo dallo schermo di un cellulare! Vivete davvero! (Edward Norton)

Fonte: IMDb

 

 

Avengers: Infinity War, Doctor Strange con l’armatura di Iron Man nei concept inediti

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“Antipasto” e prima metà del gran finale della Infinity Saga, Avengers: Infinity War è stato il perfetto preludio di Avengers: Endgame, riunendo sullo schermo quasi tutti i personaggi più importanti del MCU. Tantissime le scene inserite, le location, gli universi coinvolti e le trame da sciogliere, e questa sovrabbondanza ha costretto il team di produzione ad eliminare diverse idee progettate inizialmente per il film, che però tornano alla ribalta grazie ai concept inediti che trovate qui sotto.

Tra questi si segnalano una lettura alternativa della sequenza in cui si assiste alla morte di Loki per mano di Thanos, e dove si presume che il Dio dell’inganno sarebbe fuggito su una delle navi di rifugiati al termine di Thor: Ragnarok diretta a Jotunheim con il Tesseract. Lì avrebbe trovato ad aspettarlo il Titano Pazzo.

Interessanti sono anche le illustrazioni che mostrano Iron Man e Doctor Strange in uno strabiliante cambio di costumi (con lo stregone che indossa l’armatura di Tony Stark e gioca con i suoi poteri), Bruce Banner che si confronta con Hulk in uno scenario onirico e le nuove armature dei guerrieri del Wakandan basate sulla tecnologia di Black Panther.

Avengers: Infinity War, ecco la scena con Cap che non vedremo mai

Un anno dopo l’uscita di Avengers: Infinity War e la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, Avengers: Endgame è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Infinity War, l’omaggio ai fumetti dei Guardiani che non avete notato

Fonte: CBM

Justice League: Joss Whedon ha rigirato 80 pagine dello script di Snyder

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Dopo l’allontanamento di Zack Snyder dal set di Justice League motivato da un lutto personale, la Warner Bros. scelse Joss Whedon per scrivere e dirigere le riprese aggiuntive di cui il film aveva bisogno e delle quali si sarebbe occupato lo stesso Snyder. All’epoca di parò di un numero relativamente ristretto di scene, mentre ora un report del New York Times dedicato al movimento #ReleaseTheSnyderCut ha rivelato un’importante e scioccante dettaglio del processo produttivo finora inedito.

Il magazine scrive che una versione approssimativa del film supervisionata da Snyder è stata mostrata ad un piccolo gruppo di cineasti che includeva lo stesso Whedon, Andrea Berloff (Straight Outta Compton) e Allan Heinberg (sceneggiatore di Wonder Woman) e a quanto pare è in seguito a questa proiezione privata che lo studio avrebbe chiesto al regista di The Avengers di prendere in carico “un sostanziale numero di riprese che includeva quasi 80 nuove pagine di sceneggiatura“.

Le fonti sostengono che questa nuova lettura di Justice League avrebbe dato a Gal Gadot, Amy Adams e Diane Lane più minuti sullo schermo, demolendo una serie di sottotrame destinate a personaggi come Flash e Cyborg e aggiungendo, fedelmente allo stile di Whedon, più humor.

Tutto questo cambiamento ha portato ovviamente ad un risultato contraddittorio privo di un’identità precisa (la final cut del cinecomic non aveva la forza della visione di Snyder né la concretezza dell’impronta del collega vista nell’universo Marvel).

Resta il fatto che la Snyder Cut montata dal regista avrebbe potuto offrire al pubblico un’idea più chiara del progetto originale, sfruttando al massimo le storyline dei vari personaggi coerentemente con il lavoro svolto da L’uomo d’acciaio a Batman v Superman.  Riusciremo mai a vederla? La risposta alla domanda è in mano alla Warner…

Justice League: Aquaman e Steppenwolf in uno scatto della Snyder Cut

Di recente erano emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Snyder che aveva spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

Zack Snyder: la director’s cut, l’originale Justice League e la “scena di Martha”

Fonte: NY Times

The Falcon and The Winter Soldier: ci sarà anche Chris Evans?

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Avengers: Endgame si concludeva con un simbolico passaggio di testimone tra Steve Rogers e Sam Wilson, un evento che a quanto pare servirà da premessa per la trama di The Falcon and The Winter Soldier, la serie di Disney + che vede protagonisti Anthony Mackie (Falcon) e Sebastian Stan (Bucky Barnes aka Soldato d’Inverno).

L’uscita di scena di Captain America sembrava aver confermato anche quella di Chris Evans dal MCU, e ora che il suo contratto con i Marvel Studios è giunto al termine, i fan si stanno chiedendo se c’è ancora una possibilità di ritrovare il personaggio nei futuri progetti dell’universo condiviso.

E se fosse proprio The Falcon e The Winter Soldier l’occasione giusta per un’apparizione a sorpresa? La risposta dell’attore a ET durante un’intervista su Knives Out (il film di Rian Johnson che uscirà a breve nelle sale) sembra piuttosto definitiva:

Probabilmente no, non tornerò. C’era un milione di modi in cui il rapporto con la Marvel poteva andare storto e non era facile terminare il percorso così bene, quindi sarebbe un peccato ripetere quel momento, a meno che non ci fosse qualcosa di unico che sentiamo il bisogno di rivelare. Per ora mi sento felice di come è finita“.

La porta è sempre aperta per Cap, quindi mai dire mai…

The Falcon and The Winter Soldier: nuove foto dal set con Anthony Mackie

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon and The Winter Soldier è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo.

Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Fonte: ET

Black Adam: il film introdurrà la Justice Society nel DCEU

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Dopo la conferma della data di uscita, ecco arrivare nuovi dettagli su Black Adam, il cinecomic che vedrà protagonista Dwayne “The Rock” Johnson nei panni del supereroe. A rivelarli è proprio l’attore durante la promozione del suo ultimo film, Jumanji: The Next Level, menzionando il possibile incontro con Shazam e l’introduzione di una parte importante dell’universo DC.

Senza darvi troppe informazioni, uno scontro tra Black Adam e Shazam non rientra nei nostri piani, almeno non in questo momento. Penso che l’approccio di cui stiamo parlando mi faccia sentire davvero bene, e lo stesso vale per le persone che vi prenderanno parte. Per quanto riguarda il film, sarà una origin story ed è lì che inizieremo a costruire il personaggio…Questo non significa che Shazam non sia sul mio radar. Naturalmente  lo è, ma lo è anche per la DC.

Ma cosa possiamo aspettarci allora dal cinecomic in termini di collegamenti con l’universo DC? Johnson risponde velocemente: “Justice Society of America. Vi presenteremo questo, il mondo della Justice Society“.

Per chi non conoscesse i fumetti, la Justice Society of America (anche detta JSA), è il nome dato ad un gruppo di supereroi considerato il primo della storia editoriale e concepito da Sheldon Mayer e Gardner Fox nel 1940. Nel tempo vi presero parte diversi personaggi come Batmanm, Superman, Wonder Woman, Lanterna Verde e Flash, ma non è chiaro in che modo verrà legato all’introduzione di Black Adam al cinema.

Black Adam: Dwayne Johnson annuncia la data di uscita

Black Adam, affidato alla regia di Jaume Collet-Serra (Run all night, The Shallows), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021, con le riprese che partiranno a Luglio 2020, come confermato nei mesi scorsi dallo stesso Johnson.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone con Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni Duemila.

“Questo progetto ha comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black Adam.” aveva raccontato l’attore in un video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non potrei essere più eccitato all’idea“.

Fonte: Screenrant

Joker, Todd Phillips sul sequel: “Nessun accordo con me o Joaquin Phoenix”

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La notizia diramata nelle ultime ore da diverse testate americane di spicco come Deadline, Hollywood Reporter e Variety sembrava aver confermato l’avvio dello sviluppo di un sequel di Joker al quale avrebbe lavorato Todd Phillips, il regista del film campione di incassi, in trattative insieme all’interprete principale Joaquin Phoenix.

A questa indiscrezione si è aggiunta quella secondo cui Phillips, in seno alla Warner Bros., avrebbe firmato per un altro progetto senza titolo legato all’universo dei fumetti DC, opzionando i diritti di un personaggio che sarebbe diventato protagonista di una origin story simile a quella del clown principe del crimine (almeno per tono e stile).

Ora però è lo stesso regista a “smentire”, senza però escludere la possibilità, tutto ciò durante un Q&A, spiegando che non c’è ancora nessun accordo ufficiale tra lo studio e i diretti interessati:

Se devo essere onesto, quello che è stato scritto nasce un po’ dal nulla. Anzi, fa riferimento a un incontro che non c’è mai stato. Anticipa qualcosa, nella migliore delle ipotesi. Ovviamente si è parlato di sequel perché quando un film costato 60 milioni ne incassa un miliardo è scontato pensarci, ma non c’è stata alcuna seria discussione in merito. Non c’é nessun accordo con Joaquin e non c’è neanche un accordo con me e lo sceneggiatore. Non so da dove sia uscito fuori tutto ciò. Ed è una notizia difficile da smentire quando non hai Twitter e non sei troppo esposto. Non puoi fare altro che pensare “Ok, sarà una storia vecchia fra 24 ore”.

Le parole di Phillips lasciano intendere che la firma di un accordo non c’è stata ancora, ma che potrebbe arrivare a momenti. Magari lo studio, e le figure coinvolte, stanno aspettando il momento giusto per annunciare l’ufficialità?

Joker: Todd Phillips disposto al sequel, ma ad una condizione

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Joker: rivelato il destino di Sophie in una scena tagliata

Fonte: The Playlist

Aspromonte – La terra degli ultimi: recensione del film con Valeria Bruni Tedeschi

Una strada per aprirsi al mondo. È su questo desiderio comune che si apre e si svolge il film Aspromonte – La terra degli ultimi, diretto da Mimmo Calopresti con un cast di celebri attori italiani come Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte, Sergio Rubini e Francesco Colella. Ed è a partire da questa forte metafora che si costruisce un’opera che tenta di parlare agli ultimi, quelli del titolo, ripercorrendo la loro storia attraverso un punto di vista il più universale possibile. Un tentativo che tuttavia rimane in superficie, frenato da una sceneggiatura che non scava nel profondo del racconto.

Le vicende si svolgono ad Africo, paesino arroccato nella valle dell’Aspromonte calabrese, sul finire degli anni ’50. Quando una donna muore di parto, poiché data l’assenza di una strada il dottore non può arrivare in tempo, gli abitanti esasperati dallo stato di abbandono decideranno di unirsi e costruire loro stessi una strada, nonostante le condizioni avverse.

Aspromonte – La terra degli ultimi: il film

All’interno di Africo sono raffigurati una serie di archetipi umani, ognuno con il proprio ruolo e il proprio punto di vista sul mondo e sulla vita. Appare essere un paesino con molte più idee e molta più volontà di quelle che la sua grandezza fisica può contenere. Ed il film di Calopresti sembra proprio voler essere questo, un contenitore pronto ad esplodere per la necessità di aprirsi all’altro e al nuovo, costruito a partire da questi personaggi tragici, che tentano disperatamente di evolvere ma che si trovano a scontrarsi con realtà più concrete e ciniche di quello che si potrebbe sperare.

Ognuno sembra portare avanti una propria morale, dal poeta interpretato da Marcello Fonte, che si rivela essere il collante della comunità, alla maestra Valeria Bruni Tedeschi, per la quale occorre essere preparati per aprirsi al mondo, e fino al manovale Peppe interpretato da Francesco Colella, vero leader e fonte di ispirazione per quanti gli stanno intorno. I loro personaggi si caricano lo spettatore sulle spalle, portandolo a confrontarsi con la difficoltà della loro esistenza, rimasta indietro mentre il mondo progredisce. Aspromonte è così il racconto del Sud, del suo orgoglio, della forza della sua identità che diventa prigione.

Attraverso una storia ambientata in periodo che oggi appare sempre più lontano, il regista apre numerosi spiragli, cercando di far dialogare le sue immagini con quelle di un’attualità tristemente simile, e la metafora della strada che apre al mondo in contrasto con quella del muro è forte oggi più che mai. Nonostante le migliori intenzioni, il film appare rallentato da una sceneggiatura, tratta dall’opera Via dall’Aspromonte di Piero Criaco, che non sembra riuscire a gestire al meglio la coralità richiesta ai personaggi. Nell’ascoltare ognuno di loro si rischia di perdersi in numerose storie, che ritraggono con precisione un paese e la sua anima ma rischiano di allontanare dal cuore del racconto.

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Aspromonte – La terra degli ultimi: l’eredità del passato

Calopresti sembra rielaborare nel film diverse tematiche ereditate dal neorealismo, dalle macerie della guerra alla difficoltà della vita dopo di questa, aggiungendovi quello sguardo infantile che si rivela con il progredire del racconto sempre più centrale. “I bambini ci guardano”, sembra suggerire il regista, e gli abitanti di Africo sembrano saperlo bene tanto da impartire loro numerose lezioni in vista di un futuro nuovo.

Bambini a cui le azioni dei grandi possono inizialmente apparire prive di significato, ma che si insinueranno in loro tanto da dar vita ad una scena in cui sono proprio loro a riflettere su cosa sia meglio o meno per il proprio futuro, se restare o andare via immergendosi nel mondo aperto. Attraverso i sogni dei più piccoli, come enunciato in apertura e in chiusura del film, è dunque possibile costruire le vere strade per il futuro.

È un film costellato di metafore e riflessioni sull’attualità Aspromonte – La terra degli ultimi, anche se al momento della conclusione dimostra di non essersi realmente compiuto nell’approfondire tali espedienti. La messa in scena, non sempre avvincente, è ulteriore motivo di distacco nei confronti di un film che avrebbe meritato un respiro più ampio, come quello ricercato dai suoi protagonisti.

Avengers: Endgame, gli sceneggiatori rivelano il grande rimpianto per Vedova Nera

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Nella stessa intervista dove si sono discusse le ragioni di alcune scelte drastiche per la trama di Avengers: Endgame, gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely hanno affrontato anche uno degli eventi più controversi e drammatici del film, ovvero la morte di Natasha Romanoff, che presto rivedremo nel film solista con Scarlett Johansson.

Saprete sicuramente che l’eroina si sacrifica al posto di Occhio di Falco su Vormir per ottenere la gemma dell’anima, completando così il piano disperato dei Vendicatori per battere Thanos e riportare indietro le vittime dello schiocco. Per molti fan, la dipartita di Natasha è sembrata fin troppo frettolosa e non giustificata dagli eventi, tuttavia l’arco narrativo costruito da Iron Man 2 a Endgame è stato coerente con il personaggio e ricco di emozioni.

E a quanto pare, nonostante la soddisfazione di aver chiuso in questo modo il viaggio di Vedova Nera, c’è ancora un grande rimpianto nel cuore di Markus e McFeely:

Accettiamo le polemiche, e di certo abbiamo pensato a lungo sull’epilogo di Natasha. Sapevamo che stavamo uccidendo la prima eroina dell’universo Marvel, così abbiamo stupidamente inventato un gioco in cui immaginare chi si sarebbe gettato dalla scogliera. Poi abbiamo dovuto decidere. Quella persona doveva amare chi aveva accanto a sé, quindi non potevamo mandare Steve Rogers o Hulk. La risoluzione al nostro enigma era lei, perché ci sembrava che fosse la perfetta conclusione del suo arco…se avesse potuto sacrificarsi per la sua nuova famiglia e per metà dell’universo, ne sarebbe valsa la pena.

Tante donne del team Marvel ci hanno pregato di non uccidere Occhio di Falco, di non strappare anche lui dalla vita di Natasha. Sicuramente avremmo avuto una conversazione molto diversa se Clint l’avesse messa da parte.“, hanno spiegato i due.

Ma questo sacrificio rappresenta anche fonte del loro più grande rammarico. “E’ come se Natasha salti sulla granata. Siamo davvero orgogliosi di quel momento. Non abbiamo rimpianti. L’unico rammarico è che non arrivi alla fine del secondo atto e che non abbiamo potuto contemplare il suo lutto perché avevamo un’altra ora di film da gestire…Purtroppo questo è il rovescio della medaglia“.

Avengers: Endgame, 10 cose che ancora non sapevate sul film

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Vi ricordiamo che Vedova Nera tornerà protagonista nello standalone prequel ambientato tra la fine di Civil War e l’inizio di Infinity War. Il film, ora in post-produzione, è stato diretto da Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

Nel cast, insieme a Scarlett Johansson, ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz. Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sui personaggi o sulle direzioni della trama, con lo studio determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto.

Vedova Nera, il volto migliore del MCU

Fonte: Vanity Fair

Star Wars: Kathleen Kennedy risponde alle critiche di George Lucas sulla nuova trilogia

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In una lunga intervista con Rolling Stone, la presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy è tornata a commentare il malcontento e le critiche del suo precedessore George Lucas alla nuova trilogia di Star Wars, che secondo il creatore del franchise sarebbe andata contro ogni sua idea originale tradendo i presupposti dell’accordo siglato con Disney.

Come inoltre rivelato nel memoir del CEO della casa di Topolino Bob Iger, Lucas rimase sconvolto sapendo che i tre futuri film di Guerre Stellari (Episodio VII, VIII e IX) non avrebbero seguito il suo schema, pur sapendo che questo non rientrava negli obblighi contrattuali delle due parti. Davanti alla visione de Il Risveglio della Forza, ha dichiarato Iger, il regista “non nascose la sua delusione, perché non c’era niente di nuovo“.

Ora è la Kennedy a chiarire la sua posizione in merito, raccontando al magazine che  “Personalmente, ho un rapporto con George che risale ai tempi di I predatori dell’arca perduta, quindi sono passati più di trentacinque anni dal mio primo incontro con George e continuo ad essere una sua buona amica. Penso anche che ci siano molti esempi da fare dove le persone creano qualcosa di fondamentale per loro stessi e dove è difficile lasciarsi andare vendendolo diventare qualcosa di diverso.

Credo sia stato difficile per George, all’inizio, e che in qualche modo avesse capito quanto sarebbe stato difficile. J.J. Abrams [il regista di Episodio VII] venne da noi con tanto entusiasmo e riverenza nei confronti di Star Wars e George, e all’epoca doveva trovare ciò che nella storia poteva essere personale per lui. Ha dovuto farlo suo. Ogni regista che entra in un film deve creare qualcosa di proprio, trovarsi all’interno della narrazione. E poi questa scoperta diventerà un punto di vista diverso. E penso che sia tutto ciò a cui George ha reagito male.

E quando le si chiede se pensa che un giorno, prima o poi, Lucas tornerà a lavorare alla saga, la Kennedy risponde decisa: “Ne dubito. Ma penso lo stesso che sarebbe fantastico, se fosse interessato a farlo di nuovo. Ma ne dubito.

Star Wars: 10 fantastiche scene che non sono mai state girate

Vi ricordiamo che Kennedy guiderà l’azienda fino al 2021, avendo esteso il precedente contratto con la Disney. LA produttrice siede sulla poltrona più importante della Lucasfilm dal 2012, anno in cui i diritti cinematografici Star Wars vennero ceduti da George Lucas alla casa di Topolino.

L’ultimo capitolo della nuova trilogia,Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, è stato diretto da J.J. Abrams e arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Fonte: Rolling Stone

Dracula: Dexter Fletcher alla regia del nuovo film per Universal

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Arriva da Variety la conferma che Dexter Fletcher, (Eddie the Eagle, Rocketman) dirigerà per la Universale Renfield, nuovo monster movie dedicato al personaggio di Dracula e basato su un’idea originale di Robert Kirkman, creatore di The Walking Dead.

La sceneggiatura sarà firmata dall’autore di Rick and Morty Ryan Ridley mentre in produzione figureranno la Skybound Entertainment, lo stesso Kirkman, David Alpert, Bryan Furst e Sean Furst.

Vi ricordiamo che nel romanzo originale di Bram Stoker, R.M. Renfield è un paziente ricoverato nell’ospedale psichiatrico del dottor Seward perché si nutre in modo compulsivo di vari animali, convinto che più ne mangerà e più vivrà a lungo. Il suo rapporto speciale con il Conte Dracula è al centro della storia e ricorre nei vari adattamenti, come il Dracula del 1931 (dove viene interpretato da Dwight Frye), o il Dracula di Bram Stoker, dove a vestirne i panni era Tom Waits.

Non sono trapelati altri dettagli sulla trama del film, ma diverse fonti sostengono che dovrebbe svolgersi ai giorni nostri. Sembrerebbe quindi abortito il precedente progetto sulla costruzione di un monster universe, sostituito da film solisti dedicati a personaggi noti dell’immaginario horror come L’uomo invisibile (che uscirà nel 2020).

Dopo Dracula, Fletcher tornerà sul set per dirigere Sherlock Holmes 3, terzo capitolo del franchise con Robert Downey Jr. che interpreterà di nuovo l’eccentrico investigatore nato dalla penna di Conan Doyle.

Fonte: Variety

DC: 10 origin story “vietate” da portare al cinema dopo Joker

DC: 10 origin story “vietate” da portare al cinema dopo Joker

Come confermato ieri dall’Hollywood Reporter, Todd Phillips lavorerà al sequel di Joker e svilupperà con la Warner Bros. un altro progetto relativo alle origini di un personaggio dei fumetti DC, seguendo lo stesso approccio produttivo adottato con il film che vede protagonista Joaquin Phoenix.

Ma quali sono i migliori candidati da portare al cinema?

Lex Luthor

Lex Luthor è uno dei cattivi più brillanti e famosi dell’universo DC, tra i pochi senza superpoteri a mettere in difficoltà Superman, abbastanza popolare da diventare perfino Presidente degli Stati Uniti. Un film sulla sua ascesa alla Casa Bianca sarebbe intrigante, soprattutto se portasse poi ad un grande scontro con il figlio di Krypton.

Enigmista

the batman

Sempre dalla galleria di villain di Batman, un altro personaggio di cui si potrebbero raccontare le origini è Enigmista, confermato nel cast di The Batman di Matt Reeves (ad interpretarlo sarà Paul Dano). Edward Nigma e le sue trappole mortali sotto forma di indovinelli sarebbero perfetti per un adattamento cinematografico, approfondendo ciò che finora non avevamo mai visto.

Darkseid

Justice League

Tra i vari cinecomic attualmente in sviluppo tratti dai fumetti DC c’è anche New Gods, affidato alla regia di Ava DuVernay che scriverà la sceneggiatura insieme a Tom King (fumetttista conosciuto per i suoi lavori su Mister Miracle, Swamp Thing, Nightwing, The Vision). Non abbiamo ancora nessun dettaglio sulla trama, ma proprio grazie alla regista sappiamo che Darkseid, il principale antagonista del Quarto mondo di Jack Kirby, sarà nell’adattamento. Tuttavia sarebbe ugualmente interessante vedere al cinema uno standalone dedicato slla sua storia di origine che coinvolge drammi familiari, tradimento e fantasia.

Lady Shiva

Alter ego di Sandra Woosan, Lady Shiva nasce come antagonista di Richard Dragon, mentre nell’universo post Crisi diventa avversaria di Batman con origini e caratteristiche. Nel mondo dei supereroi DC è una dei più grandi esperti di arti marziali, ma tutti la ricordano come madre di Cassandra Cain (terza Batgirl e ora protagonista di Birds of Prey, lo spin-off su Harley Quinn con Margot Robbie in arrivo al cinema nel 2020).

Bruno Mannheim

Bruno Mannheim fa parte della galleria di antagonisti meno conosciuti di Superman, ma con una storia di origine interessante che darebbe alla Warner Bros l’opportunità di realizzare un film stiloso, quasi un gangster movie alla Martin Scorsese mascherato da cinecomic. Senza contare il suo legame con l’Uomo d’acciaio e con Lex Luthor, trama che si aprirebbe ad una serie di intrighi appassionanti.

Vandal Savage

Vandal Savage, conosciuto anche come Vandar Adg, è un immortale che dalle origini della storia umana ha seminato crimine e violenza sulla Terra. Questo brillante stratega con immense conoscenze scientifiche è uno dei più ricorrenti villain della DC e il fatto che abbia una linea temporale così ampia potrebbe permettere agli sceneggiatori di inserirlo in qualsiasi periodo.

Maxwell Lord

Wonder Woman 1984

Poche settimane fa Patty Jenkins ha confermato che Pedro Pascal interpreterà Maxwell Lord in Wonder Woman 1984, sequel che arriverà nelle sale a giugno 2020 e che sarà ambientato negli anni Ottanta. Il personaggio originale dei fumetti DC creato da Keith Giffen, J.M. DeMatteis e Kevin Maguire è un astuto e potente uomo d’affari fondamentale per la formazione della Justice League International, quindi perché non dedicargli uno standalone per raccontarne le origini?

Abra Kadabra

Arci-nemico di Flash e rinomato supercriminale dell’universo DC, Abra Kadabra proviene dal LXIV secolo, un tempo in cui la scienza ha reso tutto ciò che riguarda la magia obsoleto, superato. Ma per inseguire la sua carriera come prestigiatore, il personaggio decide di viaggiare nel tempo per trovare un nuovo pubblico, ed è qui che si imbatte in Barry Allen, diventando più tardi un vero stregone.

Papa Midnite

Rimaniamo in tema “magia” e arriviamo a Papa Midnite, personaggio immaginario della serie Hellblazer pubblicata dalla Vertigo (DC Comics). Sciamano, uomo d’affari, un tempo alleato e poi divenuto nemico di John Constantine. Nel XX secolo torna a New York e apre il Midnight Club, iniziando a costruire il proprio impero del crimine, ed è qui che si allaccerebbe la sua storia di origine con Joker.

Owlman

Alter ego di numerosi criminali che si contrappongono alla figura dell’Uomo Pipistrello, Owlman è un villain super intelligente senza nome e membro dell’organizzazione criminale nota come Sindacato del crimine che opera su Terra 3. Considerando che il film su Flash dovrebbe ampliare gli universi della DC al cinema, questo personaggio potrebbe essere una delle tante strade percorribili.

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Fonte: CBM

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