Nata nel 1966 in Giappone, la serie
fantascientifica Ultraman ha avuto nel
corso dei decenni numerosi seguiti, sia televisivi che
cinematografici. L’iconico personaggio torna ora, dal 1 aprile,
alla ribalta grazie alla nuova serie Netflix,
che con 13 episodi si pone come sequel diretto dell’originale.
Diretta da Kenji
Kamiyama e Shinji Aramaki,
Ultraman è la prima serie anime
interamente realizzata in 3DCG (3D Computer Graphics), che si
promette di rivoluzionare l’universo narrativo, dalle delicate
espressioni dei personaggi alle scene di azione più dinamiche.
La serie è ambientata diversi anni
dagli eventi di Ultraman. Il leggendario “Gigante di Luce” è ormai
solo un ricordo, tutti sono convinti che sia tornato a casa dopo
aver sconfitto i giganti alieni che avevano invaso la Terra.
Shinjiro, il figlio di Shin Hayata, sembra possedere una strana
abilità. Ed è proprio questa, insieme alla rivelazione che suo
padre fosse il vero Ultraman, che porta Shinjiro a scegliere di
combattere contro i nuovi alieni che invadono la terra, in qualità
di nuovo Ultraman.
Riportando alla luce un eroe ed una
storia non a tutti noti, la serie si incarica inizialmente di
riassumere eventi passati, permettendo così di essere vista anche
da chi non conoscesse l’originale. Le prime introduttive puntate ci
presentano dunque i personaggi di Shin Hayata e suo figlio
Shinjiro, facendoci entrare nella loro quotidianità e
progressivamente nel disvelamento della loro reale natura. La serie
si imposta così come una classica “origin story”, la quale con la
chiamata dell’eroe promette di garantire grande intrattenimento
seguendo l’esempio dell’originale.
La nuova serie su
Ultraman ripropone infatti fedelmente le
caratteristiche del suo predecessore, presentando tuttavia un
grande elemento di novità. L’animazione, che segue gli stilemi
degli anime giapponesi, è però realizzata in computer grafica 3D.
Questa, seppur contribuisca ad ottenere scene d’azione
particolarmente spettacolari e realistiche, si dimostra poco
riuscita sul resto, rendendo artificiosi i movimenti dei personaggi
e poco naturali le loro espressioni facciali. Il risultato è spesso
e volentieri quello di un “effetto videogioco” che stona, in parte,
con la natura dell’opera.
L’arrivo di
Ultraman su Netflix
contribuisce ad ampliare il già vasto catalogo di anime presenti
sulla piattaforma streaming. Con la sua natura a metà tra classico
e innovazione potrà facilmente trovare il suo pubblico, attirando
ed intrattenendo schiere di appassionati. Nonostante i suoi difetti
estetici, e la semplicità della storia, la serie svela alcune
tematiche, come quella del rapporto padre-figlio, che se
approfondite a dovere potranno conferire al prodotto il giusto
spessore per affermarsi nelle nuove generazioni.
Dopo il successo crescente delle
prime tre stagioni, Gomorra 4 torna dal 29 marzo
su Sky Atlantic con una quarta stagione che si propone come un
ennesimo azzeramento di quanto visto fino ad ora. Con la direzione
artistica di Francesca Comencini,
la serie, ideata da Roberto Saviano,
presenta sin dai primi due episodi grandi premesse e nuove regole
del gioco, che porteranno i personaggi principali a doversi
ricostruire da zero per non soccombere.
Gomorra 4, la quarta stagione
riparte esattamente lì dove finiva la terza, con la morte di Ciro
l’Immortale. Scosso da questa perdita, Genny Savastano (Salvatore
Esposito) prova a cambiare vita per il bene della sua
famiglia. Per farlo si getta nel mondo dell’imprenditoria,
lasciando il suo regno nelle mani di Patrizia (Cristiana
Dell’Anna). Questo cambio di potere però sembra
scontentare in molti, ed una nuova guerra è pronta a scoppiare.
Quando si fa concludere una
stagione con un gran colpo di scena, la stagione che seguirà deve
farsi carico di quell’eredità e reggere, se non alzare, il valore
della serie. È ancora presto per dire se la quarta stagione di
Gomorra riuscirà in questo intento, ma le scelte operate fanno
presagire novità in grado di portare la serie su strade nuove e
affascinanti. Con Gomorra 4 infatti si esce dagli
ambienti a noi familiari e, insieme ai personaggi, ci si trova ad
esplorare contesti totalmente nuovi, i quali danno l’impressione di
trovarsi in un oceano ancor più grande, nel quale si è immensamente
piccoli.
Lo spaesamento è infatti il
leitmotiv della stagione. Uno spaesamento che si dimostra da subito
vincente, perché costringe i protagonisti a dover procedere nei
loro intenti con la paura costante di sbagliare e non avere nuove
opportunità. Tutto ciò contribuisce ad aumentare il conflitto della
serie, e ci permette di scoprire nuove sfumature della personalità
dei personaggi nel momento in cui questi sono posti in situazioni
di crisi.
Sin dalla prima puntata, diretta da
Francesca Comencini, si pongono le basi per quella
che può affermarsi come una stagione diversa e allo stesso tempo
fedele al canone della serie. La storia di Genny Savastano
prosegue, acquisendo nuove forme e divenendo sempre più intrigante
agli occhi dello spettatore, che non può non chiedersi quali
potranno ancora essere gli sviluppi futuri del personaggio.
Salvatore Esposito è ora, con la dipartita di
Marco D’Amore, protagonista assoluto e
dimostra di avere sempre più la padronanza del personaggio,
riuscendo a mostrarcene nuovi e credibili aspetti.
Le ambizioni della quarta stagione
sono dunque alte, e il cambio di contesto può facilitare il
raggiungimento di nuove vette. Il rischio di ricadere in situazioni
già viste o poco credibili ai fini della crescita della storia e
dei personaggi sono altrettanto alte, ma con quella che è ormai una
solida squadra di produzione si può pensare che
Gomorra saprà sorprendere a riguardo, rinnovandosi
ancora e ancora.
Arrivato al cinema dopo
l’esperienza positiva del pubblico con Aquaman,Shazam! è il nuovo film dello sgangherato
DCEU (che forse nemmeno
è mai esistito) che cerca di mettere dichiaratamente da parte gli
“errori” del passato e semplificare la vita a tutti i fan degli
eroi DC che si aspettano, in sala, film degni di questo nome per i
loro beniamini.
Partendo da questo presupposto, in
maniera più radicale di quanto fatto con il film diretto da
James Wan, Shazam! mette da parte
ogni aspetto serio, ogni complessità di scrittura, ogni elemento
adulto, per costruire una storia di origine elementare, con un
villain bidimensionale, costruito sugli opposti dell’eroe, e con un
protagonista che scopre la responsabilità che implica l’avere dei
poteri e il senso di appartenenza a una famiglia, come luogo in cui
riceviamo l’amore che meritiamo (nei giorni del congresso di
Verona, sembra una riflessione dovuta).
In Shazam! Billy
Batson è infatti un ragazzino senza famiglia, ha “perso” la sua da
bambino e da allora rimbalza da un affido all’altro, sempre in
cerca della sua vera madre. Adottato dai Vasquez, si trova
contemporaneamente a dover fare i conti con una nuova famiglia
affidataria, che ha già adottato cinque ragazzini, e con un
incontro singolare, quello con il Mago Shazam, che lo ha eletto a
prescelto, lasciandogli i suoi poteri. Contemporaneamente, però, il
Dottor Sivana, che da piccolo era stato “bullizzato” dalla famiglia
e al quale gli erano stati negati quegli stessi poteri, entra in
possesso di oscure abilità. Come nel più rassicurante e prevedibile
dei copioni, alla nascita di una super minaccia, corrisponde la
nascita di un eroe pronto a sventarla.
Esattamente in questo risiede il
principale tema di Shazam!: la scoperta dell’eroe
nascosto che si palesa oltre le super-capacità, abbracciando la sua
responsabilità. Con esso, è forte nel film di David F.
Sandberg il tema del valore della famiglia, del senso di
appartenenza e del bisogno di ogni singolo di avere un luogo da
chiamare casa, in cui ci sentiamo amati e protetti.
Tutto questo viene raccontato con
toni scanzonati, pop, citazionisti e irriverenti, in un film che è
indirizzato a un pubblico giovanissimo. La semplificazione dei
conflitti viene così giustificata dal grado zero di pretesa di
prendersi sul serio, e nonostante siamo ancora nel serio universo
nato nella mente di Zack Snyder con
Man of Steel e
Batman v
Superman, il film prende atto che quell’universo, quei
toni e quelle pretese sono state messe definitivamente da parte, e
che da ora in poi le cose, in casa Warner/DC, saranno molto molto
diverse.
Questa scelta sembra aver pagato in
termini di coerenza, in quanto Shazam! è
godibilissimo come racconto di formazione e cinecomic, senza la
necessità che la sua storia debba essere spiegata o continuata con
altri film, ma ovviamente lascia aperta la porta a ciò che
arriverà, eventualmente, dopo. Cambiando marcia, tono, ritmo e
pubblico, soprattutto abbassando le pretese (impoverendone non poco
l’aspetto cinematografico) rispetto a quanto il cinema targato DC
ci ha offerto negli ultimi anni, Shazam! è un buon
prodotto di intrattenimento dedicato ai più piccoli. Fosse arrivato
dieci, quindici anni fa, sarebbe stato ottimo.
Vendicare i caduti, recita
la tagline nei poster di Avengers:
Endgame, ma la domanda sorge spontanea: come
riusciranno i nostri eroi a riportare in vita o ad alterare la
realtà post Decimazione? E soprattutto, in che modo tornerà
Loki?
Ecco 10 teorie:
Redenzione
Qui dovrebbe intervenire la nostra
più vivida immaginazione per permettere a Loki di tornare e onorare
uno scopo più grande pensato per lo sviluppo del personaggio. In
tal senso una teoria dei fan afferma che mentre il Tesseract gli ha
permesso di influenzare le persone, a sua volta influenzava anche
lui rendendolo malvagio.
Se quindi Loki è davvero un bravo
ragazzo, abbandonare il Tesseract nelle mani di Thanos avrebbe
infranto l’incantesimo trasformandolo in eroe…
Si è fatto uccidere per un motivo
Loki è un personaggio abbastanza
intelligente da sapere è necessario più di un coltello per fermare
Thanos. Ma è possibile che tutto questo fosse parte di uno schema
più ampio che doveva iniziare con il Titano che lo uccideva non
vedendolo come una minaccia?
Lo chiamano Dio dell’Inganno per un
motivo…
Sarà nelle sequenze di flashback con Thor
Non tutti i personaggi che
appariranno in Avengers:
Endgame saranno necessariamente “vivi”, e come altri
anche Loki potrebbe essere morto nel canone ma tornare in una
sequenza flashback insieme a Thor.
Non pensate che sia alquanto
improbabile che un film epico del calibro di Endgame, con un cast
così ricco e una storia così importante, abbia il tempo di
dedicarsi a tutti gli eroi?
Resurrezione
Thanos potrà anche aver detto
“Nessuna resurrezione questa volta“, quando uccide Loki
nelle battute iniziali di Infinity War, eppure
la Marvel ama ingannarci con cose del
genere da sempre.
D’altronde questa frase è stata
pronunciata prima che il Titano Pazzo potesse decidere come
plasmare la realtà a suo piacimento (grazie alla gemma
dell’infinito), quindi chi gli da la certezza che quella sarebbe
stata l’ultima resurrezione?
Il piano di Doctor Strange
Cos’hanno in comune
Loki e Doctor Strange? Sicuramente la
capacità di materializzare le loro gemme dell’infinito nello stesso
modo, ed entrambi sono stati affrontati da Thanos in maniera molto
simile (presi per il collo). E se ci fosse dell’altro dietro questa
similitudine?
Una delle teoria afferma che i due
hanno inventato un piano che porterà i Vendicatori al successo alla
fine di Endgame, e
come tutti sappiamo, il film prende il nome dal grande “piano” di
Strange per salvare l’universo con la sua conoscenza dello scenario
da uno-a-14 milioni che ha visto in Infinity War…
Si trova all’interno della gemma dell’anima
Sono in molti a crede che le anime
dei Vendicatori morti alla fine di Infinity
War siano state intrappolate nella gemma
dell’anima, e un precedente nei fumetti sembrerebbe
confermare questa ipotesi: sulle pagine dei Marvel Comics infatti, la gemma dell’anima è un
essere senziente dal forte desiderio di consumare le anime degli
esseri viventi. E ogni persona che finisce in questa trappola
rimarrà prigioniero di una realtà conosciuta come
il Mondo delle Anime.
L’esistenza di questo luogo è stata
poi confermata da Avengers:
Infinity War quando Thanos viene
trasportato lì e dove
vede Gamora proprio alla fine del film;
da qui la teoria secondo cui le anime di tutte le vittime dello
schiocco siano state “congelate” nella gemma dell’anima.
Ma arriviamo al punto più
interessante: nel MCU il ruolo dei colori è
fondamentale, specialmente quando ci si trova davanti le gemme
dell’infinito, e dal momento che quella dell’anima è arancione e il
Regno Quantico si riempie di questa tonalità quando Scott Lang vi
entra alla fine di Ant-Man and The
Wasp…non è che allora una persona morta (o meglio, la
sua anima) finisca direttamente nel Regno Quantico? Forse le
particelle che Scott sta raccogliendo sono in realtà le anime degli
eroi deceduti? Loki è una di queste?
Si sta nascondendo sulla Terra
Quando Loki porge la gemma dello
spazio a Thanos all’inizio di Infinity
War, Thor reagisce in maniera aggressiva ma subito
dopo, prima di morire, è proprio Loki a dire “Te lo prometto
fratello, il Sole splenderà di nuovo su di noi“.
E se quel Sole che splende su Thor e
Loki non fosse solo una metafora? E se il Dio dell’Inganno avesse
in serbo uno dei suoi trucchi per far credere a Thor di essere
stato ucciso, quando in realtà si sta solo nascondendo sulla
Terra?
Apparirà in un sogno
Come spesso accade in The Walking
Dead, dove un personaggio viene morso da morto vivente e di fronte
al destino che incombe inizia ad avere visioni di tutti i deceduti,
è possibile che la stessa sorte toccherà a Loki, o almeno questo è
il modo in cui potrebbe tornare in scena.
Ad esempio, se Tony
Stark rimanesse senza ossigeno o acqua nello spazio,
potrebbe avere delle allucinazioni e vedere tutti i personaggi che
hanno reso i suoi ultimi dieci anni un inferno vivente, da Whiplas
a Ultron, passando per il Mandarino e naturalmente, Loki.
Viaggi nel tempo
I primi avvistamenti sul set di
Endgame ci hanno
mostrato con il vecchio costume di Loki, e non con la versione
aggiornata di Thor:
Ragnarok e Infinity
War, ovvero lo stesso indossato nel 2012 in
The Avengers.
Questo dettaglio ha portato in molti
a credere che la teoria dei viaggi nel
tempo fosse effettivamente vera, e che se i Vendicatori
torneranno indietro all’evento dove tutto è iniziato, allora c’è
speranza di rivedere anche Loki…
Proiezione
Torniamo alla scena iniziale di
Infinity
War, dove Loki affronta (per l’ultima volta?) Thanos
cercando di pugnalarlo inutilmente, ma finendo strangolato dal
Titano Pazzo. E se quello morto non fosse il Dio dell’Inganno ma
una delle sue “proiezioni”?
Alcuni fan hanno notato che Loki,
destro, prova ad accoltellare Thanos con la mano sinistra,
sostenendo che non si trattava di lui ma di un suo doppio, e che il
vero Loki è da qualche parte al sicuro…
Sono partite in Norvegia le riprese
di Bond
25, nuovo capitolo del franchise dedicato all’agente
007 James
Bond ancora senza titolo ufficiale che vedrà Daniel
Craig nei panni del protagonista per l’ultima volta dopo
Casino Royale, Quantum of Solace, Skyfall e
Spectre.
Nel frattempo, grazie alle immagini pubblicate da Express Uk,
possiamo dare uno sguardo a uno degli antagonisti di Bond del film,
nascosto sotto una misteriosa maschera bianca e immerso nella neve
della località di Nittedal.
Non c’è traccia di Craig, né
ulteriori indizi circa l’identità del personaggio, tuttavia un
video girato sul set riprende l’inseguimento ai danni di una
ragazza che fugge dalla sua casa mentre l’uomo procede zoppicante
al suo seguito. È possibile che si tratti di uno stunt o comunque
di un sosia del “vero” interprete, ma staremo a vedere nei prossimi
giorni.
Secondo i rumor, la MGM starebbe
ancora insistendo per portare il fresco vincitore dell’Oscar per Bohemian
RhapsodyRami Malek nel cast insieme a
due attrici (una dovrebbe interpretare un’agente del MI6, l’altra
un personaggio simile a quello di Olga
Kurylenko in Quantum of Solace)
e un attore per vestire i panni di un agente della CIA americano
(Billy Magnussen è in cima alla lista dei
candidati).
Vi ricordiamo che Bond
25 sarà diretto da Cary
Fukunaga (il primo regista non britannico che siede
dietro la macchina da presa di un film di 007), mentre la
sceneggiatura sarà riscritta da Scott Z.
Burns (The Bourne Ultimatum, Contagion).
Una parte importante delle riprese
si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per
2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe
diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento
di apertura di Spectre a Città del Messico
durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.
Gli ultimi due film
di James Bond sono stati diretti
da Sam Mendes che ha incassato con i
suoi film rispettivamente 1,1 miliardo di dollari
per Skyfall (il Bond di maggior successo
di sempre, con un Oscar all’attivo) e 880 milioni
con Spectre. Dato il successo che Mendes ha
raggiunto con i film, quando ha annunciato che non avrebbe più
diretto un Bond Movie, la EON e la MGM si
sono date da fare per cercare un rimpiazzo all’altezza.
Il sequel di A Quiet Place potrebbe aver trovato il suo
nuovo protagonista maschile: come riportato in esclusiva
dall’Hollywood Reporter infatti, Cillian Murphy è
ufficialmente in trattative per ottenere un ruolo nel secondo
capitolo ancora una volta scritto e diretto da John Krasinski.
Non vengono confermati ulteriori
dettagli sulla produzione, in particolare sulla trama ancora top
secret, ma diverse fonti dicono che l’attore, ora impegnato nella
serie Peaky Blinders, dovrebbe interpretare
un misterioso personaggio con cattive intenzioni che si unirà al
clan familiare sopravvissuto agli eventi del primo film.
Vi ricordiamo che A Quiet Place
2 (questo il titolo ufficiale) è atteso nelle
sale il 15 Maggio 2020, con le riprese che
partiranno già in estate nello stato di New York. Krasinski, che
aveva completato le prime bozze dello script in autunno, tornerà
dietro la macchina da presa mentre Emily
Blunt, Noah Jupe e Millicent
Simmonds sono attesi di nuovo nel cast.
“Una piccola idea è diventata
più grande, e mentre la maggior parte dei sequel parla del ritorno
di un cattivo o del ritorno di un eroe, non volevo che il mio
andasse in questa direzione.” ha spiegato Krasinski in
un’intervista. “Di A Quiet Place
2 abbiamo un mondo, e il resto della
popolazione che sta attraversando esattamente quella stessa
esperienza. Ci sono altri sopravvissuti? Cosa possiamo esplorare
ancora? Cosa accadrà dopo?“.
Vero e proprio caso cinematografico
della scorsa stagione, A Quiet Place – Un Posto
Tranquillo ha trasformato l’esperienza
cinematografica di milioni di spettatori proponendogli uno
spettacolo inedito.
La vicenda segue il viaggio di una
famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di
misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che
ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn
(Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un
modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di
contrattaccare.
Dopo gli eventi di Infinity
War, Endgame trova molti degli eroi della Terra in lutto
per i loro amici perduti, mentre Tony Stark rimane nello spazio
dopo la sua fallimentare battaglia con Thanos su Titano. Tuttavia,
Captain America e la compagnia non staranno tranquilli a lungo,
poiché Thanos si nasconde ancora da qualche parte nell’universo.
Questa volta, gli Original Six, i sei vendicatori originali,
saranno affiancati da un nuovo eroe, Captain Marvel,
presentata al cinema da poche settimane. Con una durata di oltre
tre ore, Endgame si presenta davvero come il più
epico film del MCU.
Così come sarà unico il film in
questione, è unica anche la campagna marketing che lo accompagna,
con poster da tutto il mondo che però offrono uno sguardo
differente su ciò che dobbiamo aspettarci, un piccolo indizio
nascosto in ogni contenuto promozionale.
Il presidente del marketing di Walt
Disney Studios Asad Ayaz ha rivelato alcune nuove
immagini su Twitter in cui vediamo l’originale Occhio di Falco,
Iron Man, Capitan America e Thor, insieme a Ant-Man, che guardano
la skyline di Shanghai come se fossero pronti a conquistare la
città (il disegno promuove il prossimo “Chinese Event” della Disney
nella città di Shanghai). Inoltre, la Marvel ha diffuso anche un poster
russo per Endgame che presenta la Vedova Nera in una posizione
centrale (sappiamo che Natasha Romanoff è russa). Eccoli di
seguito:
È forse degno di nota il fatto che
nella promo art di Shanghai, Occhio di Falco indossi il suo costume
di Civil War, invece del suo costume da Ronin ben mostrato nei
recenti trailer di Avengers: Endgame. Il
poster russo invece mostra Occhio di Falco nei panni di Ronin.
La particolarità del poster cinese,
invece, era che ci mostrava per la prima volta Valchiria, dopo che
i character poster ci
avevano confermato che era viva, e che invece altri personaggi,
come Shuri, non erano sopravvissuti allo schiocco.
Sembra, dunque, che ogni contenuto
promozionale voglia darci qualche indizio in più sul film e che in
qualche modo sia personalizzato a seconda del paese a cui è
rivolto, segno che il fenomeno Marvel è davvero entrato in ogni
casa del mondo.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Diverse settimane fa
un’indiscrezione aveva svelato la presenza, nel film dei Marvel Studios dedicato a Gli
Eterni, di un protagonista maschile sconosciuto e
descritto solo come “un dio greco”. Questo dettaglio aveva portato
i fan a chiedersi se Hercules avrebbe
finalmente debuttato nel MCU, ipotesi alquanto probabile che
sembra essere stata confermata anche da MCU Cosmic.
Il sito riporta infatti che Ercole potrebbe essere uno dei
personaggi principali del cinecomic attualmente in sviluppo che
vedrà dietro la macchina da presa l’acclamata regista indipendente
Chloe Zhao (The Rider) e, se le trattative
dovessero concludersi positivamente, Angelina
Jolie nel cast.
Creato nel 1940 e pubblicato
all’epoca dalla Timely Comics (divenuta più tardi la Marvel Comics), Hercules rilegge la mitologia
del Dio Greco attraverso la storia dello scienziato idealista
Dottor David, che abbandona la civiltà per allevare suo figlio in
nome della perfezione fisica e mentale. Il ragazzo crescerà
sull’Isola Artica, fortificando il proprio corpo e imparando a
sopportare la fatica, il clima rigido, e sviluppando
un’intelligenza pari a quella del padre. E dopo la morte di
quest’ultimo, il personaggio viene rintracciato da circensi che lo
catturano e lo portano in America per farlo esibire nei loro
spettacoli come Hercules, il titano più alto di tutti i
tempi.
Il film, secondo gli ultimi
aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta da
Matthew e Ryan Firpo mentre
l’uscita nelle sale dovrebbe essere stata fissata al 2020, con il
cinecomic che potrebbe vedere in azione il primo eroe apertamente
gay della storia.
Proseguono senza sosta le riprese di
Birds Of Prey, il primo di una serie di spin-off
di Suicide
Squad dedicati al personaggio di Harley Quinn, ancora
una volta interpretato da Margot Robbie, in cui
rivedremo l’attrice affiancata dalle eroine DC Cacciatrice e Black
Canary.
Nel frattempo sono comparse su
Twitter alcune immagini scattate sul set che mostrano proprio la
Robbie con la nuova divisa “ufficiale” di Harley (presentata nel
teaser) intenta a servire bicchieri di margaritas all’interno di un
locale coloratissimo. Insieme a lei, nelle foto che trovate qui
sotto, c’è anche Ella Jay Basco, la giovanissima
attrice che interpreta Cassie Can, il presunto motore della trama
che spingerà le protagoniste a formare il team per salvarla dal
rapimento di Maschera Nera.
Sempre riguardo Birds of Prey, nelle
scorse settimane abbiamo dato uno sguardo alle attrici e in
particolare a Margot
Robbie impegnata a girare una sequenza action con
esplosioni e incidenti d’auto con effetti speciali. Sempre la
candidata all’oscar dovrebbe tornare nei panni dell’eroina anche in
Suicide Squad
2 di James
Gunn, come riportato di recente.
Birds Of Prey: tutto quello che non sapete
sul film
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Il film sarà diretto da Cathy Yan da
una sceneggiatura di Christina Hodson.
Avengers:
Endgame segnerà la fine di un’era, la “prima” dei
Marvel Studios al cinema, e in questo viaggio
durato dieci anni e ventidue film il contributo di Anthony
e Joe Russo è stato decisivo, oltre che il più longevo:
dal 2014 ad oggi infatti, i due registi hanno diretto quattro
titoli del Marvel Cinematic Universe (Captain America:
The Winter Soldier, Captain America:
Civil War, Avengers: Infinity
War e ovviamente il quarto capitolo sui Vendicatori in
arrivo il prossimo 24 aprile), trasferendo la loro esperienza
“seriale” di Arrested
Development e Community sul grande
schermo.
Ma cosa si prospetta nel futuro dei
Russo? Endgame sarà il loro ultimo cinecomic, o i due filmaker
torneranno dietro la macchina da presa ancora una volta al servizio
del MCU? La loro risposta non sembra
escludere quest’ultima possibilità:
“Amiamo la Marvel, abbiamo vissuto insieme
un’esperienza incredibile. È per questo che abbiamo realizzato
quattro film in sei anni con loro. Sono come una famiglia per noi.
E penso che facciano un ottimo lavoro nel separare “chiesa e
stato”, dove noi siamo concentrati sui nostri progetti e qualcun
altro su altri. Lavoreremmo con loro in qualsiasi modo perché
riteniamo sia importante, così come nella vita quotidiana, avere al
proprio fianco persone di qualità…in questo senso i Marvel Studios sono il
massimo“.
Curioso come lo scorso Novembre,
durante un Q&A con i fan dove si era parlato di tra aneddoti e
racconti di produzione su Infinity War, i Russo avessero scherzato
sul loro possibile addio al mondo dei cinecomic spiegando che
l’unico modo per farli tornare nel business sarebbe stato
affidargli un film su Secret Wars, basato sulla
trama di uno dei fumetti più amati dai lettori.
Queste erano state le loro parole a riguardo:
“La speranza è poter mettere le
mani sui personaggi Marvel della Fox, come X-Men e
Fantastici Quattro, anche se il mio supereroe preferito rimane
Hulk, anzi, i fumetti di Incredible Hulk # 181, dove c’è la prima
apparizione di Wolverine. Dall’altra parte sentiamo che la missione
dell’universo Marvel è continuare ad espandere e
sorprendere le persone; con scelte di casting, con nuove storie
storie…Ma se dovessimo arrivare in questo mondo di eventi
crossover, fumetti come Secret Wars offrirebbero tantissimi
spunti…e tra l’altro era uno dei nostri preferiti da piccoli. Tutto
dipende dall’esito dell’affare Fox/Disney.“
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Dopo lo scambio di ruolo tra
Will Smith e Idris Elba (che
vestirà i panni di Deadshot) e le voci circa il ritorno di
Margot Robbie in quelli di Harley Quinn, sembra
che un altro personaggio dell’originale Suicide Squad comparirà nel reboot
affidato a James Gunn e intitolato, per l’occasione,
The Suicide Squad. A confermarlo è nientemeno che
il suo interprete, Jai Courtney, il volto di
Captain Boomernag nel film di David Ayer.
“Ci stiamo preparando a girare
tra qualche mese. Non posso rivelarvi altro ma sì, rivedremo
sicuramente Boomerang.“, ha dichiarato l’attore a Business
Insider.
Contrariamente a quanto riportato
nelle scorse settimane, il cast del cinecomic non subirà molti
stravolgimenti, ma è chiaro che il riavvio del franchise abbia
comunque bisogno di nuove figure da introdurre in linea con la
visione di Gunn e con le run originali dei fumetti a cui si ispira.
Tempo fa era stato l’Hollywood Reporter a spiegare che il ruolo di
Deadshot sarà centrale e che il villain potrebbe
rendere omaggio alle celebri storie di Jon
Ostrander e Kim
Yale pubblicate negli anni ’80, dunque escludendo
ogni possibile rivisitazione della più recente versione del team
52.
Per quanto riguarda Boomerang,
alter ego di Digger Harkness, ha fatto parte del team originale
della Suicide Squad nell’universo cinematografico DC sopravvivendo
agli eventi della prima missione; è dunque probabile che
Amanda Waller, o chiunque sia attualmente alla
guida della Task Force X, richiamerà alle armi alcuni dei membri
della squadra, come Deadshot o presumibilmente Harley Quinn, ma
staremo a vedere.
Nel frattempo lo stesso Courtney ha
descritto la produzione come “un’esperienza diversa e
fantastica“, mentre il produttore Peter
Safran ha ribadito che il film “nonsi
chiamerà Suicide Squad 2 perché è un riavvio totale, e credo che il
pubblico debba reagire con entusiasmo alla notizia. Sarà
esattamente ciò ti aspetti da una sceneggiatura di James
Gunn, ovvero qualcosa che dice molto e promette
altrettanto“.
Il nuovo capitolo sugli
acchiappafantasmi ha trovato la sua giovane protagonista: come
riportato in esclusiva dall’Hollywood Reporter, Mckenna
Grace è entrata nel cast di Ghostbusters
3, terzo film del franchise affidato a Jason
Reitman che arriverà nelle sale il 10 luglio 2020.
Insieme all’attrice (ora nelle sale
con Captain Marvel, dove interpreta Carol
Danvers da bambina) sono stati confermati anche Finn
Wolfhard (la star della serie Stranger Things) e Carrie
Coon (vista di recente in The Leftlovers), che
interpreteranno rispettivamente il fratello maggiore e la madre del
personaggio della Grace.
Ormai lanciatissima a Hollywood, la
dodicenne comparirà prossimamente nel coming of age di Amazon
Troop Zero, presentato in anteprima al Sundance lo
scorso gennaio, e nella serie Designated Survivor
al fianco di Kiefer Sutherland. Al cinema la rivedremo in
Annabelle Comes Home, il nuovo titolo prodotto
dalla New Line che farà parte dell’universo horror di The
Conjuring.
La produzione non ha diffuso
ulteriori dettagli sulla pellicola, che come saprete sarà il sequel
diretto dei due Ghostbusters diretti da Ivan Reitman (papà di
Jason), senza nessun collegamento con il reboot al femminile di
Paul Feig del 2016, e che la storia ruoterà
intorno a due ragazzi e due ragazze di età compresa fra i 12 e i 13
anni.
Si prospetta il ritorno in scena
degli attori originali, da Bill Murray a Dan Aykroyd, e nei giorni
scorsi è stato rivelato che “Rust City” è il
titolo di lavorazione. Le riprese inizieranno il 25 Giugno a
Calgary e proseguiranno per circa 15 settimane.
“Ho sempre pensato a me stesso
come il primo fan di Ghostbusters, quando avevo 6 anni ero a
visitare il set. Volevo fare un film per tutti gli altri fan.”
ha raccontato Reitman in una recente intervista con Entertainment
Weekly. Questo è il prossimo capitolo della serie originale.
Non è un riavvio. Quello che è successo negli anni ’80 è accaduto
negli anni ’80, e questo è ambientato nel presente.”.
Vi ricordiamo inoltre che la
sceneggiatura è stata firmata dallo stesso Reitman a quattro mani
con Gil Kenan, e fonti attendibili riportano che la trama seguirà
gli eventi della pellicola del 1984.
Ecco la nostra intervista a
Kevin Costner, la star di Hollywood protagonista,
insieme a Woody Harrelson, del nuovo film Netflix,
Highwaymen – L’Ultima Imboscata, dal 29 marzo
disponibile sulla piattaforma.
Highwaymen – L’ultima imboscata (The Highwaymen) è un
film del 2019 diretto da John Lee Hancock. La pellicola segue le
vicende dei due ex texas rangers, interpretati da Kevin
Costner e Woody Harrelson, che uccisero i
criminali Bonnie e Clyde.
Nel 2005 il produttore Casey Silver
avvia il progetto del film basato sulla sceneggiatura originale di
John Fusco, che prevedeva Paul Newman e Robert Redford come
protagonisti, ma la produzione ha dei rallentamenti, così nel 2013
il progetto viene acquistato dalla Universal. Il 21 giugno 2017
Netflix negozia un accordo con la Universal, mentre vengono scelti
Kevin Costner e Woody Harrelson come protagonisti e John Lee
Hancock alla regia. Il 12 febbraio 2018 Netflix acquista i diritti
del film ed inizia la produzione.
Le riprese del film, iniziate il 12
febbraio 2018 e terminate il 29 marzo dello stesso anno, si sono
svolte principalmente nello stato della Louisiana, tra le città di
New Orleans, Covington, Laplace, Hammond, Baton Rouge,
Donaldsonville, Shreveport e Thibodaux. La scena dell’omicidio di
Bonnie e Clyde è stata girata nello stesso luogo dove avvenne
realmente.
Ancora un altro film,
Avengers: Endgame, e la Fase 3
potrà dirsi finalmente conclusa. E dopo, cosa ci attenderà nella
Fase 4? Ci sono tantissime serie Marvel che potrebbero essere
trasformate in uno spettacolo cinematografico con i fiocchi…
Ecco alcune, tra le più importanti
storie dei fumetti Marvel, che speriamo di vedere nel
MCU:
Avengers: No Surrenders
In Avengers: No
Surrender i “cattivi” riescono finalmente a conquistare la
Terra. Così, i rimanenti Vendicatori devono trovare il modo per
collaborare e fermare tutte le minacce cosmiche che cercano di
distruggere il pianeta.
Nei fumetti questo è un evento che
riunisce nella stessa trama il team dei Vendicatori per una guerra
totale contro una minaccia più grande, composta dall’Ordine Nero di
Thanos e la Legione Letale.
Chaos War
Ci troviamo nella Dream Dimension,
nel momento in cui Incubo scopre che
Hercules è tornato e progetta di usare le visioni
dell’eroe dell’esercito di Amatsu-Mikaboshi per
spaventare il mondo.
È allora che Hercules decide di
assemblare un gruppo di eroi avvertendoli dell’arrivo del villain
sulla Terra e donandogli una parte dei suoi poteri; ma non finisce
qui, infatti verrà aperto per loro un portale diretto verso la
dimensione del sogno per sfidare Amatsu-Mikaboshi.
Fear Itself
Crossover in sette
capitoli scritto da Matt Fraction, Fear Itself non
presenta una tradizionale storia corale ma si concentra su due
personaggi principali, ovvero l’ex Captain America (Steve Rogers) e
Thor, mentre Iron Man e Odino svolgono ruoli secondari.
Ci troviamo in un periodo
di crisi chiamata Età degli eroi che non colpisce soltanto i
mortali, ma anche l’identità dei supereroi, dopo che Synthia Shmidt
(l’erede di Teschio Rosso) scatena un’antica divinità nordica
soprannominata “Il serpente”.
Secret Empire
La manipolazione da parte di Teschio
Rosso di un cubo cosmico chiamato Kobic provoca eventi di natura
pericolosissima nella serie Secret Empire, dove
Capitan America viene segretamente sostituito da
una versione distorta di se stesso.
Come se non bastasse, un esercito di
Chitauri si sta avvicinando alla Terra quando lo Scudo di Difesa
Planetaria viene disattivato da un agente dell’Hydra, e nel
frattempo i supereroi rimasti si prepararono a contrastare
l’attacco (tra cui Iron Man e Ironheart).
Siege
Siege (in italiano
Assedio) vede protagonisti i Dark
Avengers finalmente pronti a mettere in atto il loro
piano. Norman Osborn, che nel frattempo ha ottenuto poteri speciali
dal governo americano, forma la sua squadra di supercriminali con
costumi e nome di celebri supereroi. Tra questi ci sono Bullseye,
Moonstone, Venom, Ares, Sentry, Noh-Varr e Daken.
In seguito all’invasione
degli Skrull e all’indebolimento dello SHIELD, Osborn riesce a
trasformare l’organizzazione in un’agenzia segreta sotto il suo
controllo (chiamandola HAMMER) con l’intento di impossessarsi di
ogni forma di alta tecnologia umana e aliena e sopprimere tutti i
supereroi per garantirsi il dominio incontrastato del pianeta.
Annihilation
Annihilation è la saga di fumetti pubblicata nel 2006
ideata da Keith Giffen sviluppando alcune idee dalla miniserie
dedicata Drax il
Distruttore del 2005.
La trama prende piede
dopo un’evasione di massa alle Kyln, le prigioni intergalattiche
più antiche del Big Bang, quando una flotta di astronavi a forma di
insetti attacca le celle distruggendole. Xandar, il pianeta natale
dei Nova Corps, non esiste più e l’universo è
nel caos: l’unico sopravvissuto è Richard Rider, Nova Primo, che
entra in possesso di tutta la forza Nova.
Dopo questi attacchi
l’onda Annilathion colpirà l’impero Skrull, passando poi a
quello dei Kree, con la scoperta che il vero
comandante della flotta è Annihilus e che Thanos è il suo
alleato.
Secret Invasion
Secret
Invasion è un altro celebre crossover a fumetti pubblicato
nel 2008 che racconta dell’invasione sulla Terra da parte degli
Skrull, gli alieni
mutaforma dell’universo Marvel visti di recente in Captain Marvel. E proprio come accaduto in
Civil War e World War Hulk, gli
eventi di questa miniserie vanno a collegarsi con altre storie (i
cosiddetti tie-in).
Dopo la visita degli Illuminati
all’Impero Skrull, dove sono
stati imprigionati e studiati, gli scienziati Skrull scoprono il
modo per mutarsi in forma umana senza essere scoperti, e soltanto
negli anni seguenti sarà l’Imperatrice Veranke a decidere di far
partire l’invasione al pianeta Terra, ritenuto dagli Skrull la loro
Terra Promessa.
Secret Wars
Secret Wars è
stato il primo crossover della Marvel Comics, pubblicato nel 1984 con un
titolo che fu nuovamente utilizzato per un altro fumetto evento
uscito nel 2015. Si tratta di una miniserie di 12 numeri
scritta da Jim Shooter e disegnata da Mike Zeck i cui eventi sono
considerati tra i più importanti della storia Marvel.
La serie è ambientata su
un pianeta alieno e vede alcuni noti colpi di scena come la morte
di Wasp e l’ascesa al potere
del Dottor Destino o eventi che hanno
cambiato profondamente la realtà del mondo Marvel, come il ritrovamento del
costume nero di Spider-Man (futura
origin story di Venom) e la nuova
formazione dei Fantastici
4 con She Hulk al posto
della Cosa.
Solo una notte è il
secondo cortometraggio di Claudia Zella, scritto e
diretto dalla regista classe 1988 diplomatasi presso il Centro di
Formazione Cinematografico Nazionale di Roma con il cortometraggio
Luci Bianche.
Realizzato grazie ai fondi di due
bandi, il Nuovo IMAIE e il SIAE S’Illumina, il cortometraggio si
cala in una quotidianità che non si è mai (per ora) verificata ma
che mostra uno scenario realistico e spaventoso.
Siamo a Roma, è sera e Alice cammina
per strada, estranea al mondo che la circonda, con la musica a
tutto volume negli auricolari. Solo di fronte al portone di casa si
rende conto della gente che corre e grida per strada. Vede un
ragazzo ferito e gli chiede spiegazioni: c’è stato un attacco
terroristico in città, come quelli di Parigi, di Londra, di New
York, proprio a Roma, dove pensavamo che non sarebbe mai accaduto
nulla. Il ragazzo si chiama Marco, è fuggito dalla zona degli
attentati, Alice, spaventata, lo fa salire a casa sua, per tenerlo
al sicuro, confortarlo, ma anche per cercare lei stessa
conforto.
Quello che Alice non sa è che Marco
nasconde un segreto. Lo seguiamo nel bagno dell’appartamento della
ragazza, dove si spoglia e scopriamo sotto alla sua giacca degli
esplosivi: era tra gli attentatori, ma non sapremo mai se il suo
ordigno kamikaze non sia esploso per scelta o per fatalità.
Con questa forte consapevolezza,
osserviamo i due trascorrere la notte insieme, parlare,
confessarsi, avvicinarsi in maniera inaspettata, fino alle prime
luci dell’alba, quando Alice, sveglia e intenta a preparare la
colazione, scopre dalla tv la verità: un identikit diffuso dal tg
indica che Marco, il suo ospite, è il terzo attentatore scampato al
massacro.
Il corto si distingue subito per
l’assunto di base, un attentato terroristico nel cuore della
cristianità, lì dove le popolazioni dell’occidente si sentono
intoccabili. Anche l’incontro fortuito e la dinamica trai due
ragazzi testimonia una consonanza di alterità, dove due ragazzi,
coetanei, si confrontano partendo da due mondi di cui sappiamo poco
me che sembrano completamente diversi. Nonostante questo trai due
si apre una breccia e cominciano a legarsi l’uno a l’altra.
L’idea, dunque, è interessante,
peccato però per lo svelamento iniziale della vera identità di
Marco. Tenendo nascosta la nozione allo spettatore, così come ad
Alice, più a lungo, si sarebbe riuscito a mantenere l’interesse più
alto, costruendo meglio la tensione.
L’importanza di temi e la volontà di
raccontare la contemporaneità con un occhio originale sono evidenti
e sicuramente il tempo e l’esperienza forniranno Zella del
strumenti adeguati a raccontare al meglio le sue storie.
L’arrivo nel MCU di Captain
Marvel ha consentito anche l’introduzione degli
Skrull nell’universo cinematografico (con qualche
differenza rispetto alla controparte dei fumetti), e c’è chi pensa
che questi alieni mutaforma per anni in lotta con i Kree nello
spazio e alla ricerca di un pianeta da poter chiamare casa
torneranno in azione in Avengers:
Endgame ricoprendo un ruolo “cruciale”.
A sostenere questa teoria è
ScreenRant, allegando un video piuttosto esaustivo e spiegando che,
proprio grazie alle loro abilità di cambiare forma, gli Skrull si
sono nascosti nel corpo di personaggi che già conosciamo e che la
loro vera identità sarà rivelata nel corso del quarto capitolo sui
Vendicatori. Ma facciamo un passo indietro.
In Captain Marvel, mentre i Kree vengono ritratti
come il popolo “buono” che addestra Carol Danvers dopo l’esplosione
del motore alimentato dal Tesseract (sul
quale stava lavorando la dottoressa Wendy
Lawson aka Mar-Vell a Terra),
gli Skrull sono subito additati come terroristi poiché il loro
unico scopo – apparentemente – è conquistare pianeti, uccidere,
depredare e infiltrarsi nei nostri sistemi governativi. Soltanto il
finale ci ha mostrato che i reali obiettivi di Talos e compagni
sono la ricerca di una casa sicura e la pace. Sarà poi Carol a
scortarli in questo viaggio e a proteggerli dall’attacco dei
Kree.
È quindi possibile che, vent’anni
dopo quegli eventi, alcuni degli eroi del MCU siano in realtà alieni infiltrati sulla
Terra? Uno dei candidati è senza dubbio Nick
Fury, l’ex direttore dello S.H.I.E.L.D. che ha incontrato
gli Skrull in Captain Marvel, e c’è una interessante
teoria che lo dimostra (ne avevamo parlato
qui). D’altronde lo stesso Kevin Feige, nelle scorse settimane,
aveva dichiarato che il film con Brie
Larson lasciava aperta una finestra sul futuro del
MCU e sull’opportunità di scavare
nel passato dei personaggi:
“Abbiamo parlato degli Skrull
sin dai primissimi giorni ai Marvel Studios, cercando di capire quando e
dove presentarli”.Potrebbero essere la razza aliena più
famosa della Marvel Comics. Inoltre sono dei mutaforma,
verdi, hanno orecchie a punta. Sono quindi molto importanti per la
mitologia del nostro universo a fumetti da decenni”.
Purtroppo sono dubbi che troveranno
conferma, o smentita, soltanto con la visione Endgame, la cui trama
rimane tutt’oggi avvolta nel mistero più assoluto.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
30 anni dopo, Pet Sematary –
Cimitero vivente il film originale basato sul terrificante
romanzo di
Stephen King fa ritorno restaurato in 4k.
Scritto per lo schermo dall’autore
acclamato in tutto il mondo,
Stephen King, e basato sul suo iconico romanzo
bestseller, l’intenso Pet Sematary – Cimitero vivente
della regista Mary Lambert ha stupito ed entusiasmato il pubblico
all’uscita in sala nel 1989, guadagnando oltre 57 milioni di
dollari e diventando così il maggiore incasso per un film horror a
quei tempi.
30 anni dopo, la terrificante
rappresentazione del male assoluto fa ritorno in una nuova edizione
restaurata in occasione dell’anniversario nei formati Dvd,
Blu-ray e Steelbook 4k Ultra HD edizione limitata Mondo, a
partire dal 17 aprile con Universal Pictures Home Entertainment
Italia. In arrivo giusto in tempo per godersi il classico
originale prima del debutto al cinema del remake in arrivo al
cinema il 9 maggio.
Restaurato a nuovo in 4k Ultra HD
sotto la supervisione della stessa Mary Lambert, le versioni
Blu-ray e 4k Ultra HD presentano inoltre nuovissimi contenuti
speciali inediti, tra cui una conversazione con il cast e la troupe
del nuovo film che tratta l’impatto del film originale ed il
retaggio che quella storia ha lasciato; una nuova intervista con
Mary Lambert sui ricordi della produzione del
film, il restauro e la persistente influenza di Stephen
King; in più, nuove immagini dal dietro le quinte, gli
storyboard originali e annunci vintage. Entrambi i dischi
comprendono inoltre il commento al film di Lambert, un tour guidato
delle location sotto la guida dell’autore Stephen King ed
un’esplorazione delle origini del romanzo, un’introduzione al cast
e ai personaggi ed uno sguardo dietro le quinte alla realizzazione
del film.
Per il restauro, Lambert ha messo
mano al negativo originale del film, scannerizzandolo per catturare
nuovamente i dettagli originali. Secondo Lambert, “le ombre sono
molto più morbide ed i colori più ricchi… ed è bellissimo a
vedersi”.
Pet Sematary – Cimitero vivente CONTENUTI SPECIALI
ESCLUSIVI NEI FORMATI BLU-RAY E 4K ULTRA HD:
Pet Sematary: Paura e ricordi — Uno sguardo indietro a
questo grande classico con il cast e la crew di Pet
Sematary del 2019.
Pet Sematary: Rivisitazione — Nuova intervista con Mary
Lambert
3 nuove gallerie di immagini del dietro le
quinte: •Un’introduzione agli
storyboard di Mary Lambert
•Storyboard – Mai visti prima!
•Dietro le quinte
•Marketing
Il territorio di Stephen King
I personaggi
Filmare l’orrore
Commento al film della regista Mary Lambert
Pet Sematary – Cimitero vivente,
la trama
La terrificante storia di Stephen
King è un amato adattamento di uno dei migliori romanzi mai scritti
dall’autore. Nuovamente rimasterizzato per il 30° Anniversario, Pet
Sematary segue le tragiche vicende della famiglia Creed. Dopo la
terribile perdita del loro gatto, uno dei vicini suggerisce di
seppellirlo in un misterioso cimitero per animali situato vicino
casa. Quando il gatto riappare, è solo l’inizio di una serie di
eventi inquietanti e di forze oscure che si ridestano. Talvolta è
meglio essere morti.
Morbius, il Vampiro
vivente arriverà nelle sale il prossimo luglio e le riprese si
stanno svolgendo in questi giorni a Manchester, in Inghilterra.
Dopo le immagini di
ieri, in cui abbiamo visto Jared Leto e
Matt Smith all’opera sul set, arrivano oggi altre
immagini e un video in cui Leto, che interpreta il protagonista,
spicca il volo!
La scena sembra quella in cui il
personaggio evade dal carcere, visto che indossa la tuta da
detenuto e il video lo mostra sospeso nel cielo prima di
precipitarsi al suolo e fuggire. Il produttore Avi
Arad anticipato che il personaggio avrà un aspetto molto
diverso della versione vampirica dell’anti-eroe dei fumetti, quindi
presumibilmente questi cambiamenti saranno fatti in
post-produzione.
Con un po’ di fortuna, queste foto
rubate dal set porteranno alla velocizzazione della diffusione di
un’immagine ufficiale. Praticamente tutti i principali membri del
cast sono stati avvistati a Manchester negli ultimi giorni ma,
visto che sono tutti dentro a costumi dall’aspetto abbastanza
normale, le foto non fanno assolutamente luce su ciò che dovremmo
aspettarci dalla release di Sony Pictures.
Vi ricordiamo inoltre che lo
spin-off vedrà Tyrese Gibbs (star del
franchise di Fast & Furious) nei panni di un
agente dell’FBI e
Adria Arjona, vista recentemente
in Pacific Rim: Uprising e nella
serie Good Omens, che invece darà il volto a
Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius.
Con Morbius continua il piano della
Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato quest’anno
da Venom di Ruben
Fleischer, mentre la produzione
di Morbius è iniziata da poche settimane
con la regia di Daniel Espinosa.
La sceneggiatura del film è stata
firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio
curriculum titoli comePower
Rangers, Dracula
Untold, The Last Witch
Hunter– L’Ultimo Cacciatore di
Streghe e Gods of
Egypt.
Eccolo, nella prima foto ufficiale
dal set, in compagnia di quello che è ancora un pezzo di legno, ma
che diventerà il protagonista di una grande e celebre
avventura.
Pinocchio,
una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da
Archimede con Rai Cinema e
Le Pacte, con Recorded Picture
Company, in associazione con Leone Film
Group, con il contributo del MiBAC – Direzione
Generale Cinema – e di Eurimages, in
associazione con Unipol Banca, con il sostegno di
Regione Toscana – Toscana Promozione. Le vendite
internazionali sono curate da HanWay Films. Il
film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution
e in Francia da Le Pacte.
Le riprese del film sono iniziate
lo scorso 18 marzo e proseguiranno tra Toscana,
Lazio e Puglia per un totale di
11 settimane. Il film è scritto e diretto da
Matteo Garrone che si avvale della stessa
squadra che lo ha seguito in Dogman: fotografia di Nicolaj
Bruel, scenografie di Dimitri Capuani,
costumi di Massimo Cantini Parrini, montaggio di
Marco Spoletini, suono di
Maricetta Lombardo. Al Prosthetic make up ci
saranno i francesi Coulier Creatures SFX, mentre
gli effetti speciali saranno eseguiti da One of
Us.
Di seguito tutto il cast al completo:
Pinocchio Federico Ielapi Geppetto
Roberto Benigni Mangiafuoco Gigi
Proietti Gatto
Rocco Papaleo Volpe Massimo
Ceccherini Fata adulta Matilda De
Angelis Fatina bambina Alida Baldari
Calabria
Lucignolo Alessio Di Domenicantonio Lumaca
Maria Pia Timo Grillo parlante Davide
Marotta Mastro Ciliegia Paolo
Graziosi Civetta Gianfranco Gallo
Corvo Massimiliano Gallo Pappagallo
Marcello Fonte Gorilla Teco
Celio Faina Enzo Vetrano Omino di
burro Nino Scardina
Intervistato da Joblo durante una
visita sul set di Hellboy,
David Harbour ha parlato più approfonditamente
del personaggio e di un dettaglio relativo al suo passato che lo
rende diverso dalla prima versione portata al cinema da
Guillermo Del Toro dieci anni fa.
“È destinato a diventare la
bestia dell’apocalisse. E penso che uno dei nostri obiettivi fosse
giustificare le tentazioni di quel destino in termini di creazione
di un mondo dove potrebbe essere accettato come demone, al
contrario del nostro mondo. Un’altra cosa che abbiamo esplorato è
anche l’assenza di un interesse amoroso, che era uno degli aspetti
più interessanti dei film di Guillermo del Toro…Lì la donna era
quella che accendeva il fuoco, mentre penso che Hellboy non possa
stare con un essere umano. Anzi, forse non può avere rapporti
sessuali con un essere umano perché probabilmente finirebbe in modo
disastroso, a causa delle sue parti demoniache…“
“Quindi ho sentito di voler
esplorare la sua solitudine e le tentazioni che ne derivano“,
ha continuato l’attore, “E se crei un mondo più oscuro, è lì
che bestia dell’apocalisse può concedersi ai piaceri sessuali,
avere una ragazza, vivere la sua vita, mentre per vivere nel mondo
umano e proteggere l’umanità, devi sacrificare parte della tua vera
natura“.
Dunque al contrario della linea
narrativa classica dei cinefumetti dove il protagonista ha un
rapporto sentimentale stabile o almeno ricerca quel tipo di
relazione, sembra che nel nuovo Hellboy questo aspetto sarà
“sacrificato” in favore del percorso individuale dell’eroe. Ma
quali saranno le conseguenze?
Hellboy
sarà distribuito in Italia da M2 Pictures,
in anteprima mondiale, dall’11
aprile.
David Harbour veste i panni del semi-demone
che protegge la Terra dalle creature soprannaturali che la
minacciano, come la Regina di Sangue, interpretata dalla
bellissima Milla Jovovich (Resident
Evil, Zoolander 2). Completano il cast Ian
McShane (John Wick 1, 2), Sasha Lane (American
Honey) e Daniel Dae Kim (The Divergent Series:
Allegiant).
La sinossi: Hellboy
è tornato ed è più indemoniato che mai nel reboot della saga tratta
dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario supereroe
demoniaco, detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and
Defense) che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la
minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti
infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue,
la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e
assetata di vendetta contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di
fermare Nimue con ogni mezzo, in un epico scontro per scongiurare
la fine del mondo.
In ogni blockbuster a base di
supereroi che si rispetti, c’è la giusta quantità di effetti
visivi, che rendono la storia più spettacolare, e Captain
Marvel non è da meno. Ecco di seguito le scene dal
film prima e dopo l’aggiunta degli effetti visivi!
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Marc Maron sta per
iniziare il tour del suo nuovo spettacolo di stand-up comedy nel
Regno Unito, e intervistato per l’occasione da NME ha avuto modo di
anticipare qualche dettaglio su Joker, il film con
Joaquin Phoenix che racconterà le origini del noto
antagonista di Batman e la sua trasformazione nel clown principe
del crimine che tutti conosciamo.
“Ho finito di girare tempo fa,
poco prima di terminare i lavori sulla terza stagione di
Glow, trascorrendo una settimana a New York dove
ho recitato in una scena con Robert De Niro e
Joaquin Phoenix. Non potevo credere che stesse
succedendo, ma una volta arrivato lì mi sono detto “Andiamo.
Facciamolo” ha raccontato l’attore.
Maron descrive il progetto come
“Qualcosa dall’approccio molto interessante per questo mondo.
Ammetto di essere stato un po’ critico riguardo i cinecomic e che
la stampa mi ha subito etichettato come un ipocrita…tuttavia se
ricevi una telefonata e qualcuno ti dice: “Ehi, vuoi fare una scena
con Robert De Niro e Joaquin Phoenix?” ogni pregiudizio viene
spazzato via“. E sul paragone con gli altri cinefumetti spiega
che “Ciò che penso sui film Marvel è relativo, ma
questo non è quel tipo di film. L’approccio di Todd Phillips è
quello di una storia di origine che racconta lo studio di una mente
malata poi diventata The Joker“.
L’attore ha infine aggiunto che
“Joker è più un cinecomic intimo e grintoso con uno scopo ben
preciso. Sarà davvero interessante vedere come verrà
fuori.“
Diretto da Todd Phillips (Una
notte da leoni), Joker vede nel
cast anche Zazie Beetz, Frances
Conroy, Brett
Cullen, Dante
Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais. Il film
arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come
ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.
Contrariamente alle altre
apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, Joker sarà
ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario
e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Di seguito la prima sinossi
ufficiale:
Joker ruota attorno all’iconico
arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista
sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio
di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto
più ampio.
Un nuovo artwork dei giocattoli
dedicati ad Avengers: Endgame ci permette non
solo di dare un nuovo sguardo alle tute per il Reame Quantico, ma
anche di confermare la presenza sulle stesse di un misterioso
dispositivo da polso, che avevamo già visto nelle foto rubate dal
set.
Jerry Wilson, che
lavora per la linea di giocattoli Marvel Legends, ha postato su
Instagram le immagini di Capitan America, Vedova Nera e Occhio
di Falco nelle loro tute da Reame Quantico. I suoi disegni
appariranno sulla confezione per le figure dei giochi, che
forniscono uno dei look più chiari ai nuovi costumi che gli Eroi
più potenti della Terra indosseranno in Avengers:
Endgame. Sembra che l’illustratore abbia confermato che
quelle tute bianche sono effettivamente per il Reame Quantico, e
non per i viaggi nel tempo così come era stato ipotizzato e ha
confermato di aver lavorato a quel design per i giochi almeno da un
anno.
Se si osserva bene il guanto
sinistro dei costumi, si vede che hanno un dispositivo luminoso blu
che ricorda molto lo stesso aggeggio che si è visto indossare da
Captain America e Tony Stark durante le riprese (guarda qui). La
location di quelle riprese assomigliava molto alla Battaglia di New
York di The Avengers, e persino il costume di
Steve Rogers era lo stesso di quel film. Vale la pena ricordare che
Capitan America ha il dispositivo nella sua mano sinistra nelle
foto del set, che lo stesso posto in cui il dispositivo si trova
nel materiale illustrativo Marvel Legends.
È possibile che i dispositivi
circolari dovevano essere originariamente compresi in
Captain America: Civil
War, durante la lezione che Tony Stark tiene agli
alunni del M.I.T. e durante la quale ha introdotto la sua
tecnologia di Binarily Augmented Retro-Framing (B.A.R.F.). La
dimostrazione consisteva in una ricostruzione dell’ultima volta in
cui aveva visto i suoi genitori vivi, con il proposito di aiutare
le persone a liberare la mente da esperienze traumatiche.
Con Ant-Man and the
Wasp che ha introdotto la possibilità di viaggiare nel
tempo attraverso il Reame Quantico, potremmo avere uno scenario in
cui i Vendicatori usano i loro nuovi dispositivi e costumi per
avventurarsi nel Reame Quantico, e i dispositivi da polso, se
appartengono davvero alla tecnologia B.A.R.F.,
aiutano a guidare le loro menti in modo che arrivino in punti
specifici nel passato del Marvel Cinematic Universe,
senza perdersi nel tempo o nel Reame Quantico stesso.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War
(2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano
Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo
schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per
annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine
nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Tutti conoscono Taika
Waititi come regista di Thor:
Ragnarok, Selvaggi in Fuga o
Vita Da Vampiro – What We Do In The Shadows,
eppure non sono in molti a ricordare che il neozelandese ha
esordito come membro di un gruppo comico So You’re a Man e
successivamente lavorato come attore in diversi lungometraggi prima
di spostarsi dietro la macchina da presa nel 2006 con Eagle
vs Shark. Ora Waititi, riporta Collider, è entrato
ufficialmente nel cast di Free Guy, action comedy
che sarà diretta da Shawn Levy e interpretata da
Ryan
Reynolds.
La star di Deadpool
vestirà i panni del protagonista Guy, un funzionario della banca
che scopre di vivere all’interno di un videogioco dove – insieme ad
un avatar – cercherà di impedire agli sviluppatori di chiudere il
loro mondo. Insomma, una sorta di Ralph Spaccatutto in versione
live action che vanta nel cast anche Jodie Comer
(Killing Eve), Joe Keery (Stranger Things), Lil Rel
Howery, e Utkarsh Ambudkar.
Waititi invece si calerà nelle vesti
del proprietario del software che ha creato il videogame.
Scritto da Matt Lieberman e Zak
Penn, Free Guy è prodotto dalla 21 Laps
Entertainment insieme a Greg Berlanti e Sarah Schechter della
Berlanti Productions e Adam Kolbrenner. Contribuiranno ai lavori
anche la compagnia di Reynolds, la Maximum Effort, con la
supervisione di Mike Ireland per 20th Century Fox sotto la
proprietà della Disney.
Per quanto riguarda Waititi, lo
rivedremo in azione nella serie di Disney + The
Mandalorian, spin-off di Star
Wars (nella quale figura come regista e attore), e il suo nuovo
film, Jojo Rabbit, è attualmente in fase di
post-produzione.
Ambientato durante la seconda guerra
mondiale, JoJo
Rabbit è la storia di un giovane soldato nell’esercito
di Hitler che scopre che sua madre sta nascondendo un bambino ebreo
in casa. Nel cast del film compaiono Sam
Rockwell, Rebel
Wilson e Scarlett
Johansson.
Taika Waiti raggiunge Ryan Reynolds
nel cast di Free Guy
Si è spenta a 90 anni Agnès
Varda, maestra della nouvelle vague. Fino alla fine
ha promosso con entusiasmo la sua visione del mondo e del cinema,
portando in tutto il globo terracqueo il suo cinema sempre in
continua evoluzione e ricerca. A dare la notizia, la famiglia.
Agnès Varda – morta a 90 anni la regista
belga
Unica donna in quel fervido club che
ha visto suoi membri Truffaut e
Godard,Agnès Varda è nata a
Ixelles, alle porte di Bruxelles, nel 1928. Aveva esordito nel 1954
con il mediometraggio La Pointe-Courte (in cui hanno
lavorato Alain Resnais e un giovanissimo
Philippe Noiret). Regista elegante e raffinata,
Agnès Varda è stata definita la prima regista
femminista per la sua spiccata osservazione della complessità dei
rapporti di coppia e dell’animo femminile. Cleo dalle 5 alle 7,
Il verde prato dell’amore, Senza tetto né legge sono trai
suoi film di fiction più celebri.
È stata insignita dell’Oscar alla
carriera e nello stesso anno ha guadagnato una nomination per il
suo documentario Visages Villages, prima donna ad
ottenere entrambi gli onori nello stesso anno.
Nelle scorse settimane vi avevamo
parlato della possibile cancellazione di alcuni titoli dalla lista
dei futuri progetti della Fox in vista della fusione con la Disney
e la conseguente acquisizione di quest’ultima di tutti i diritti
sui personaggi Marvel. Tra questi figurava anche
Gambit, il film sul mutante ladro, abile
truffatore e affascinante seduttore al quale avrebbe prestato il
volto Channing
Tatum.
Ora, secondo gli ultimi
aggiornamenti, potrebbe esserci ancora una speranza per il
personaggio creato da Chris Claremont e Jim Lee nel 1990 (esordì
sulle pagine di Uncanny X-Men n.226), e a suggerirlo sono le parole
di Simon Kinberg, produttore e regista di
Dark Phoenix, intervistato durante la premiere di
The Twilight Zone:
“Tutti i film della Fox sono
stati valutati dalla Disney, e mi piace l’idea di Channing possa
interpretare Gambit. Penso che abbiamo tra le mani una
sceneggiatura fantastica e che sia nato per calarsi in quel ruolo.
Inoltre stiamo parlando di un personaggio con il quale sono
cresciuto e che ho sempre amato, e so che anche i fan si
innamoreranno di lui…quindi spero che accada. Con questa fusione
succederanno tante cose e sono entusiasta per ciò che
verrà“.
Vi ricordiamo che per quanto
riguarda Gambit, già quattro anni fa Rupert
Wyatt (L’alba del pianeta delle scimmie)
venne contattato per dirigere il film, e all’epoca si fece anche il
nome di Lea Seydoux come possibile
protagonista femminile nei panni di Bella Donna Boudreaux; poi, a
settembre 2015, fu lo stesso Wyatt ad abbandonare definitivamente
lo sviluppo e altri registi come lui, tra cui Doug
Liman e Gore Verbinski,
lasciando Gambit nelle mani del destino.
Le frontiere della rappresentazione
a Hollywood si stanno lentamente allargando, e con queste anche la
distruzione di certi stereotipi di genere da rispettare sul grande
schermo. Lo dimostrano fenomeni di successo mondiale come Black
Panther, primo cinecomic della storia con un cast
prevalentemente afroamericano, Crazy Rich Asians,
rom-com con protagonisti asiatici che è stato il vero caso della
scorsa stagione, e US, il nuovo film di
Jordan Peele in uscita da noi il 5 Aprile, un
horror politico che dopo Get
Out conferma la linea “editoriale” del regista
mettendo al centro personaggi di colore.
Il potere, secondo Peele, può essere
esercitato nell’industria in vari modi e richiede giudizio,
soprattutto quando si sceglie consapevolmente di non scegliere
attori bianchi – la razza finora dominante – per i propri
progetti.
“Continuerò a farlo, perché per
come la vedo, mi è stata data l’opportunità e mi sento davvero
fortunato ad essere in questa posizione grazie alla Universal. Mi è
bastato dirgli che volevo realizzare un film horror da 20 milioni
di dollari con un famiglia nera. E loro hanno accettato
subito”. E a quanto pare è un impegno che il regista porterà
sulle spalle ancora a lungo.
“Non mi vedo a scegliere un
protagonista bianco per i miei lavori, e non sto dicendo che non mi
piacciano gli attori bianchi, o che abbia qualcosa contro di loro.
Ma il problema è che ho già visto quel film. Stiamo vivendo in uno
dei momenti migliori e più importanti della storia, un periodo di
rinascimento in cui abbiamo dimostrato che i miti sulla
rappresentazione nel settore sono completamente falsi“.
Gradualmente, le cose stanno cambiando, e Get
Out ne è una tutt’altro che timida prova:
“Sviluppavo più progetti in
contemporanea per vedere cosa non andava. E ogni due settimane
tornavo sulla sceneggiatura chiedendomi cosa diavolo stessi
facendo…Stavo scrivendo un film in cui un uomo di colore viene
vittimizzato e tutti i bianchi sono cattivi, cercando di far
divertire il pubblico?“, ha raccontato Peele riguardo la
gestazione del suo debutto.
Vi ricordiamo che Us (Noi) arriverà al cinema
il prossimo 5 Marzo.
Ambientato ai giorni nostri lungo
l’iconica costa della California del Nord, Noi, di Monkeypaw
Productions, ha come protagonista l’attrice premio Oscar®
Lupita Nyong’o nel ruolo di Adelaide Wilson, una
donna che torna alla sua casa d’infanzia sul mare con il marito
Gabe (il Winston Duke di Black Panther) e i due
figli (Shahadi Wright Joseph e Evan
Alex) per un’idilliaca vacanza estiva.
La sinossi:
Tormentata da un trauma
irrisolto del suo passato e sconvolta da una serie di inquietanti
coincidenze, Adelaide sente crescere e materializzarsi la sua
ossessione e capisce che qualcosa di brutto sta per accadere alla
sua famiglia. Dopo un’intensa giornata trascorsa in spiaggia con i
loro amici, i Tyler, Adelaide e la sua famiglia tornano a casa.
Quando cala l’oscurità, i Wilson vedono sul vialetto di casa la
sagoma di quattro figure che si tengono per mano.
Mentre nelle sale italiane è appena
approdato Dumbo, l’elefantino voltante in live
action diretto da Tim Burton, la Disney si prepara
a far uscire anche il suo prossimo adattamento in carne e ossa di
un classico animato: Aladdin.
Ecco i primi character poster del
film, diretto da Guy Ritchie e con Will
Smith nel ruolo del Genio (qui in versione umana e non
blu).
Diretto da Guy
Ritchie (Sherlock
Holmes, Operazione U.N.C.L.E.) e
scritto da John August (Dark
Shadows, Big Fish – Le Storie di Una Vita
Incredibile), il film è interpretato
da Will
Smith (Alì, Men in
Black) nei panni del Genio con il potere di esaudire
tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada
magica.
Mena
Massoud (Jack Ryan) è il
protagonista, lo sfortunato ma adorabile ragazzo di strada
innamorato della bellissima figlia del Sultano, la Principessa
Jasmine, interpretata da Naomi
Scott (Power Rangers), che
vuole scegliere liberamente come vivere la
propria vita. Marwan
Kenzari (Assassinio sull’Orient
Express) è Jafar, un malvagio stregone che
escogita un piano diabolico per destituire il Sultano e regnare su
Agrabah; mentre Navid
Negahban (Homeland: Caccia alla
Spia) interpreta il Sultano, il sovrano di
Agrabah, impaziente di trovare un marito adatto alla
figlia Jasmine.
Aladdinè
prodotto da Dan Lin (The
LEGO Movie), mentre il vincitore del Golden
Globe® Marc Platt (La La
Land), Jonathan Eirich
(Deathnote) e Kevin De La
Noy (Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno) sono i produttori esecutivi. La colonna
sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar® Alan
Menken (La Bella e la
Bestia, La
Sirenetta) e comprende nuove versioni dei
brani originali scritti da Menken e dagli autori premiati con
l’Oscar® Howard Ashman (La
Piccola Bottega degli Orrori) e Tim
Rice (Il Re Leone), oltre a
due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai
compositori, vincitori dell’Oscar® e del Tony®
Award, Benj Pasek e Justin
Paul (La La Land, Dear Evan
Hansen).
Grazie a IGN possiamo finalmente
dare uno sguardo alla prima immagine ufficiale di Batman:
Hush, film d’animazione che adatterà in versione homevideo
(dvd e blu-ray) il fumetto pubblicato nel 2002 da Jeph Loeb e
dall’artista Jim Lee, nonché una delle storie sul cavaliere oscuro
più amate dai lettori.
In questo arco narrativo inoltre
esordisce il nuovo antagonista di Batman, un misterioso sociopatico
coperto di bende determinato ad uccidere il crociato di Gotham per
ragioni sconosciute, e compaiono diversi alleati e villain del
canone classico (tra cui anche Superman in un ruolo
importante).
Il progetto sull’adattamento di
Batman: Hush ha inizio nel 2016, quando emersero
le prime indiscrezioni circa il ritorno delle voci di Kevin
Conroy (Bruce Wayne / Batman) e Mark
Hamill (Joker), mentre l’annuncio vero e proprio è
arrivato soltanto l’anno scorso. Ora però sembra che alcuni
cambiamenti siano stati apportati alla lista dei nomi che andranno
a comporre il cast vocale, e né Conroy né Hamill vi prenderanno
parte.
Sempre IGN conferma infatti che
Jason O’Mara doppierà il protagonista Bruce Wayne,
Jennifer Morrison Selina Kyle / Catwoman,
Jerry O’Connell Superman, Rebecca
Romijn Lois Lane, Rainn Wilson Lex
Luther, Sean Maher Nightwing, Bruce
Thomas Jim Gordon, Stuart Allan Damian
Wayne, James Garrett Alfred, Maury
Sterling Hush, Geoffrey Arend Riddler,
Vanessa Williams Amanda Waller, Jason
Spisak Joker, Adam Gifford Bane,
Peyton List Poison Ivy e Batgirl, Dachie
Alessio Lady Shiva e Tara Strong un
reporter senza nome.
Per quanto riguarda l’immagine che
trovate qui sotto, vediamo solamente Batman, con uno stile visivo
diverso rispetto ai fumetti originali, forse più in linea con gli
altri film d’animazione prodotti finora (da Gotham
Knight a Son of Batman). Che ve ne
pare?
Per chi non fosse a
conoscenza del fumetto, Batman: Hush è una saga
pubblicata dalla DC Comics tra il 2002 e il 2003.
La storia narra
principalmente di un misterioso personaggio, con la testa avvolta
in alcune bende, chiamato Hush, intenzionato a sabotare Batman
senza mai confrontarsi e sfruttando per portare a termini il suo
piano altri supercriminali.
I due registi stanno cominciando a
lavorare alla promozione di Endgame e si stanno raccontando in
maniera approfondita e onesta ai propri fan. “Abbiamo passato
un decennio a stringere storie divertenti e complesse con molti,
molti personaggi, in show di grandi dimensioni, in episodi da 21
minuti – hanno spiegato i Russo, riferendosi alla loro
esperienza televisiva di Community – e la stessa cosa abbiamo
fatto quando abbiamo lavorato a questi film Marvel”. In questo modo i due
hanno piegato a loro favore l’esperienza accumulata in
televisione.
Per quanto riguarda invece il legame
che i registi hanno cercato di mantenere in tutti e quattro i film
Marvel a cui hanno lavorato, i due
hanno spiegato che, nonostante la mente superiore di Kevin
Feige che ha supervisionato e guidato le storie, i due
sono comunque riusciti a trovare un tema ricorrente, una loro
lettura d’autore: “Cerchiamo di creare una densità nella
narrazione che li faccia sentire compulsivi, indipendentemente
dalla lunghezza. Siamo molto rigorosi riguardo ai punti di
narrazione, e trascorriamo mesi trasformando la narrazione in un
sacco di modi diversi fino a quando pensiamo di aver ottenuto la
versione migliore. Ci affidiamo a un pubblico di prova per farci
dire se siamo sulla strada giusta o stiamo prendendo delle
decisioni sbagliate, e Endgame ha avuto una delle risposte di
pubblico più incredibili nella storia della Marvel”.
Concludendo, parlando con BoxOfficePro, i due
hanno spiegato qual è il filo rosso che collega i loro film:
“Qual è la definizione di ‘eroe’? Tutti e quattro questi film,
a vederli insieme, si pongono questa domanda e provano a dare una
risposta a quel tema: cosa significa essere un eroee cosa significa
resistere?”.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War
(2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano
Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo
schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per
annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine
nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.