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Scream 7: Matthew Lillard, originale Ghostface, tornerebbe nel franchise, anche se ritiene il sesto film troppo violento

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Matthew Lillard ha interpretato uno dei Ghostface originali, Stu Macher, insieme a Billy Loomis (Skeet Ulrich) in Scream di Wes Craven e, nonostante il personaggio abbia apparentemente incontrato una fine violenta, i fan continuano a speculare e teorizzare che il folle assassino potrebbe tornare nel prossimo Scream 7.

Stu sembrava essere stato definitivamente ucciso durante il climax del film, ma abbiamo visto molte persone sopravvivere a quelle che dovrebbero essere ferite mortali nel franchise, quindi chi lo sa? Da parte sua, Lillard ha detto che crede che Stu sia ancora vivo e sarebbe felice di riprendere il ruolo se fosse qualcosa che i fan volessero vedere. “Stu è sicuramente vivo, giusto? Il mio personaggio, Stu, è sicuramente vivo. Mi piacerebbe. Se avesse senso per il franchise. Se piacesse a Kevin [Williamson]. Allora certo. Ovviamente.”

Williamson è pronto a dirigere il prossimo film della longeva saga horror, ma resta da vedere se Lillard tornerà. In un’intervista più recente con Games Radar, l’attore ha elogiato i film successivi, ma ritiene che l’ultimo, Scream VI, fosse “troppo violento”. “Penso che sia in un buon momento. Penso che [il franchise] di nuovo nelle mani di Kevin Williamson sia fantastico. Amo quello che [Tyler Gillett e Matt Bettinelli-Olpin] facevano prima. Niente contro di loro. In effetti, pensavo che stessero prendendo una strada davvero emozionante”.

“Pensavo che il film fosse diventato troppo violento”, ha aggiunto. “Penso che VI fosse, tipo… Non penso che Ghostface abbia mai bisogno di un fucile. Penso che i film siano… tutto sta cercando di ripetere quello che abbiamo fatto nel primo film in molti modi. Tipo, un monologo maniacale, alla fine. È davvero difficile da fare. Spero che Kevin lo porti in una direzione completamente nuova, coraggiosa ed emozionante, così da poter trovare colori e gioie diverse”.

Dal momento che il primo film di Scream è probabilmente il più brutalmente violento (ricordate la sequenza di apertura con Drew Barrymore?) del franchise, i commenti di Lillard hanno fatto storcere il naso a qualche fan, anche se alcuni sono dell’opinione che Ghostface dovrebbe limitarsi ai coltelli come armi preferite.

Dopo aver saltato l’ultimo film, Neve Campbell ha recentemente annunciato che tornerà nei panni di Sidney Prescott per il settimo capitolo in arrivo.

“Sidney Prescott sta tornando!” ha scritto Campbell su Instagram quando il suo ritorno è stato reso ufficiale. “È sempre stato uno spasso e un onore interpretare Sidney nei film di Scream. Il mio apprezzamento per questi film e per ciò che hanno significato per me non è mai diminuito. Sono molto felice e orgoglioso di dire che mi è stato chiesto, nel modo più rispettoso, di riportare Sidney sullo schermo e non potrei essere più emozionato”.

Campbell e il nuovo regista Kevin Williamson hanno recentemente annunciato che il settimo film, che apparentemente è stato chiamato Scream 7 (abbandonando i numeri romani) per il momento, uscirà nelle sale il 27 febbraio 2026.

Scream 7: Neve Campbell afferma che sarà incentrato su Sidney Prescott: “È il motivo per cui sono salita a bordo”

I dettagli della trama sono ancora segreti, ma le voci affermano che la storia ruoterà attorno a Sidney (Campbell), Gale Weathers (Courteney Cox) e alcuni nuovi personaggi che difendono la famiglia di Sid da una specie di setta di Ghostface.

Ci sono state segnalazioni contrastanti su quanti maniaci mascherati prenderanno di mira i nostri eroi, ma abbiamo sentito dire che ci sarà un “grande salto temporale” dopo gli eventi dell’ultimo film, presumibilmente per consentire ai figli di Sidney di raggiungere l’età adatta ai film slasher.

The Strangers: Capitolo 1 il film di apertura della 44esima edizione del Fantafestival

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The Strangers: Capitolo 1 è il film di apertura della 44esima edizione del Fantafestival,  presentato il 27 novembre in anteprima nazionale nel corso del più longevo festival di cinema di genere italiano, punto di riferimento per tutti gli amanti dell’horror, della fantascienza e del fantastico.

Il 44esimo FANTAFESTIVAL si svolgerà presso lo Spazio Scena (ex Film Studio) in Via degli Orti d’Alibert 1/c (Roma), dal 27 novembre al 1 dicembre. Dopo l’ottimo risultato al botteghino americano, il 28 novembre questo primo terrificante capitolo della trilogia horror diretta da Renny Harlin (Nightmare 4 – Il non risveglio, 58 minuti per morire – Die Harder, Cliffhanger, L’esorcista – La genesi, The Covenant, Il passo del diavolo) arriverà nei nostri cinema con Vertice360 pronto a sconvolgere gli spettatori italiani.

Intenso, terrificante da mozzare il fiato, THE STRANGERS: Capitolo 1 e quelli successivi si ispirano al film omonimo del 2008 di Bryan Bertino. In questa prima parte una giovane coppia – composta da Madelaine Petsch, l’attrice statunitense reduce dal successo del teen drama Riverdale, e da Froy Gutierrez (Cruel Summer, Teen Wolf) – dopo un inaspettato guasto all’auto, è costretta a trascorrere la notte in un cottage isolato situato in una città inquietante. La loro permanenza viene sconvolta dall’arrivo di tre sconosciuti che li terrorizzano agendo senza pietà.

Citadel: Honey Bunny, recensione della serie Prime Video

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Citadel: Honey Bunny, recensione della serie Prime Video

Diretta dall’acclamato duo Raj e DK, Citadel: Honey Bunny segna l’inizio di una nuova fase per il franchise di Citadel, estendendone la narrazione in un contesto indiano. L’attesissimo spin-off della creazione dei Fratelli Russo, disponibile su Prime Video il 7 novembre, portando sullo schermo Varun Dhawan e Samantha Ruth Prabhu nei panni dei protagonisti. I due divi sono gli eredi di Matilda De Angelis e Lorenzo Cervasio che in Citadel: Diana ci hanno intrattenuti e divertiti, ma anche lasciati con il fiato sospeso. E le premesse di Honey Bunny non lasciano dubbi: anche questa nuova incarnazione del franchise promette scintille.

Citadel: Honey Bunny è un’intrigante storia di spionaggio con un tocco unico

Raj e DK si sono conquistati un ampio seguito con serie di successo come The Family Man e Farzi, grazie alla loro capacità di fondere umorismo, tensione e azione in storie complesse e realistiche. Con Citadel: Honey Bunny, i registi continuano a dimostrare la loro maestria, intrecciando la trama principale in un universo di spionaggio che unisce mistero, tradimenti e legami familiari. La storia segue i personaggi di Bunny, uno stuntman dalla personalità tormentata interpretato da Varun Dhawan, e Honey, una ex attrice dal passato complicato, con il volto di Samantha Ruth Prabhu. I due, dopo anni di separazione, si ritrovano per proteggere la loro figlia Nadia, una missione che risveglia antiche rivalità e mette in pericolo chiunque sia loro vicino.

Samantha Ruth Prabhu
Samantha Ruth Prabhu in Citadel – Honey Bunny – gentile concessione di Prime video

Il segreto in una chimica palpabile

La serie si avvale di un cast talentuoso, con Dhawan e Ruth Prabhu che danno vita a personaggi complessi e profondamente emotivi. Varun Dhawan, noto per la sua versatilità e l’abilità di passare da ruoli drammatici a quelli comici, esplora qui una dimensione più oscura del suo repertorio, risultando credibile e intenso. Samantha Ruth Prabhu, già apprezzata per la sua performance in The Family Man, si conferma una delle attrici più talentuose della sua generazione, donando al personaggio di Honey una fragilità intensa e uno spirito indomabile, oltre alla prorompente presenza scenica. Il loro legame, costruito sulla resilienza che alberga nelle loro vite difficili, aggiunge profondità alla narrazione, coinvolgendo gli spettatori che non avranno problemi a confrontarsi con un occhio e un punto di vista cdistanti dal modus Occidentale.

Una regia avvincente e scene d’azione mozzafiato

Grazie alla loro abilità nel bilanciare scene d’azione intense con momenti di introspezione, Raj e DK riescono a rendere Citadel: Honey Bunny un’esperienza avvincente, senza mai rinunciare al loro linguaggio regionale che si sposa alla perfezione con l’ambizione internazionale del progetto Citadel, proprio come era stato per Diana. La serie si distingue per l’uso intelligente delle inquadrature e per una fotografia espressionista, che accentua l’atmosfera tesa e ricca di suspense. Le sequenze d’azione risultano tanto spettacolari quanto realistiche, nella migliore tradizione indiana contemporanea, abbracciando gli eccessi e le forzature e rendendoli canone irrinunciabile.

Varun Dhawan
Varun Dhawan in Citadel – Honey Bunny – gentile concessione di Prime Video

Una sfida di scrittura e una visione globale

Dietro le quinte, la scrittura di Sita Menon e Sumit Arora aggiunge un tocco di freschezza e profondità alla trama, con dialoghi incisivi e momenti che danno rilievo ai conflitti interiori dei protagonisti. E se le specificità linguistiche sono fondamentali per il progetto dei Fratelli Russo, la serie conferma la grande attenzione ai temi globali intercettati anche negli altri progetti paralleli: il controllo, il potere e la lealtà, riflettendo il tema universale del franchise di Citadel. Tuttavia, Honey Bunny riesce a proiettare queste tematiche nel posto, vicine al pubblico indiano, offrendo una prospettiva unica che arricchisce il contesto della narrazione principale.

Un’aggiunta di valore al franchise di Citadel

Citadel: Honey Bunny rappresenta una novità elettrizzante e potente nel panorama delle serie d’azione, mantenendo il livello qualitativo che i fan si aspettano dai lavori di Raj e DK. La serie non solo esplora un lato più oscuro e drammatico dell’universo di Citadel, intimo quasi, ma lo fa attraverso una narrazione viscerale e coinvolgente. La chimica tra Varun Dhawan e Samantha Ruth Prabhu, unita alla regia innovativa e a una scrittura densa, garantiscono una storia capace di coinvolgere anche un pubblico più occidentalizzato.

Samantha Ruth Prabhu e Kashvi Majmundar in Citadel – Honey Bunny – gentile concessione di Prime Video

Stranger Things 5: ecco i titoli degli episodi!

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Stranger Things 5: ecco i titoli degli episodi!

Nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Will Byers, celebrato dai fan di tutto il mondo come lo Stranger Things Day, Netflix annuncia che la quinta e ultima stagione dell’amatissima serie sarà in arrivo nel 2025. Per l’occasione è stato rilasciato un video teaser contenente tutti i titoli degli episodi della stagione finale di “Stranger Things”.

EPISODI STRANGER THINGS S5:

  • La missione
  • La scomparsa di
  • La trappola
  • Il mago
  • La scossa
  • La fuga da Camazotz
  • Il ponte
  • Il mondo reale

Stranger Things 5Lettera d’amore ai classici film di genere degli anni ’80 che hanno affascinato una generazione intera, Stranger Things è un drama emozionante ambientato nell’apparentemente normale cittadina del Midwest di Hawkins, Indiana. Dopo che un ragazzo scompare nel nulla, il suo affiatato gruppo di amici e familiari cerca delle risposte e viene trascinato in una serie di eventi rischiosi e mortali. Sotto la superficie della loro ordinaria cittadina si nasconde uno straordinario mistero soprannaturale, insieme a esperimenti governativi top-secret e a un pericoloso portale che collega il nostro mondo a un regno potente e sinistro. Le amicizie saranno messe alla prova e le vite saranno sconvolte, perché ciò che scopriranno cambierà Hawkins e forse il mondo, per sempre.

Creata dai Duffer Brothers, Stranger Things ha debuttato a luglio del 2016 ed è rapidamente diventata una delle più popolari serie TV Netflix di sempre, con la sola quarta stagione che ha totalizzato oltre 140,7 milioni di visualizzazioni a livello globale. Radicata nella nostalgia degli anni ’80, a ogni nuova stagione ha dato vita a una rinascita di oggetti della cultura pop di quel decennio, come le cialde Eggo e la New Coke. Più di recente ha riportato alla ribalta il brano di Kate Bush “Running Up That Hill”, facendo registrare un aumento degli streaming su Spotify e catapultandolo nella Top 10 della classifica Billboard Hot 100 per la prima volta nei suoi 38 anni di storia. La serie ha inoltre ottenuto oltre 70 riconoscimenti in tutto il mondo tra cui Emmy® e lo Screen Actors Guild Award  per il Miglior cast in una serie drammatica ed è stata nominata per oltre 230 premi. I fan di Stranger Things di tutto il mondo festeggiano il 6 novembre – giorno della scomparsa di Will Byers – come lo “Stranger Things Day”, un giorno speciale in cui condividono il loro amore per il mondo di Stranger Things.

Il cast di Stranger Things Stagione 5

La quinta stagione di Stranger Things è interpretata da Winona RyderDavid HarbourFinn WolfhardMillie Bobby Brown Noah Schnapp, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Natalia Dyer, Joe Keery, Charlie Heaton, Sadie Sink, Maya Hawke, Priah Ferguson, Cara Buono e Brett Gelman. L’ultima foto del cast ha confermato anche il ritorno dei membri del cast della quarta stagione Jamie Campbell Bower nel ruolo di Vecna/One/Henry Creel e Amybeth McNulty nel ruolo di Vickie. A loro si aggiungerà la veterana di Terminator Linda Hamilton, il cui personaggio non è ancora stato rivelato.

La quinta stagione è stata annunciata come la stagione finale di Stranger Things, ma sono in cantiere altri progetti legati all’universo, tra cui: Stranger Things: The First Shadow in scena nel West End di Londra e una serie spinoff animata senza titolo.

Oggi è lo STRANGER THINGS DAY!

Il 6 novembre 1983 Will Byers è scomparso a Hawkins, in Indiana. Nonostante la città avesse abbandonato le ricerche da lungo tempo, i suoi amici non hanno mollato… e si sono imbattuti in una misteriosa ragazzina conosciuta solo con un numero: Undici. Era sola, perseguitata e dotata di enormi poteri. Undici avrebbe fatto di tutto per aiutarli a ritrovare il loro amico.

I fan di Stranger Things in tutto il mondo festeggiano il 6 novembre come la giornata di Stranger Things, un’occasione per condividere il loro amore per la serie. Qui a Netflix osserviamo il 6 novembre rendendo omaggio ai fan di Stranger Things.

Rosa Elettrica, le prime immagini della nuova serie Sky Original

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Rosa Elettrica, le prime immagini della nuova serie Sky Original

Si sono appena concluse le riprese di ROSA ELETTRICA, nuovissimo thriller on-the-run in sei episodi targato Sky Original di cui vengono rilasciate oggi le prime foto dal set. La serie è prodotta da Sky Studios e Cross Productions e diretta da Davide Marengo (Un’estate fa, Il cacciatore, Notturno bus), e arriverà prossimamente in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

Francesco Di Napoli e Maria Chiara Giannetta- Foto di VIRGINIA BETTOJA

Accanto a Maria Chiara Giannetta (L’amore e altre seghe mentali, Blanca, Don Matteo), già annunciata protagonista nei panni di una eroina per caso, una giovane agente sotto copertura alle prese con scelte più grandi di lei, le prime foto di scena ritraggono sul set anche Francesco Di Napoli (Hey Joe, Romulus, La paranza dei bambini) ed Elena Lietti (Il sol dell’avvenire, Il Miracolo, Anna), annunciati invece oggi rispettivamente nei panni di Cocìss, baby-boss di camorra che deciderà di collaborare con la polizia, e del vicequestore Antonella Reja, diretto superiore di Rosa, pronta a tutto per mettere alla prova la sua giovane recluta.

Rosa elettrica adatta liberamente l’omonimo romanzo bestseller di Giampaolo Simi (2007, edito da Sellerio Editore Palermo). Il soggetto di serie è stato elaborato da Giordana Mari con Giampaolo Simi e Vittorino Testa.  Alla sceneggiatura Giordana Mari, a capo di una writers’ room tutta al femminile che include anche Fortunata Apicella, e Serena Patrignanelli e Michela Straniero.

Elena Lietti – Foto di VIRGINIA BETTOJA

Maria Chiara Giannetta interpreta Rosa Valera, da poco trasferita nel Nucleo Protezione Testimoni. Al suo primo incarico le viene affidato Cocìss, un giovane e imprevedibile boss della camorra appena pentito. Finito nel mirino del clan rivale, ha accettato di collaborare con la polizia per salvarsi la pelle. Rosa si domanda perché sia stata scelta proprio lei, ma non ha tempo di farsi frenare dalle incertezze. Decisa a proteggere Cocìss a tutti i costi, non si ferma neppure quando capisce che c’è una falla nel sistema e che, oltre alla carriera, sta rischiando la vita. Soli contro tutti, Rosa e Cocìss scappano insieme guidati da un obiettivo comune, salvarsi la pelle e scoprire la verità.

Le foto dal set di ROSA ELETTRICA

Lance Reddick: Ian McShane lo ricorda nel decimo anniversario di John Wick: “Ci mancherà terribilmente”

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Ian McShane, che ha interpretato Winston nei film di John Wick, ha espresso la sua tristezza per il suo defunto co-protagonista Lance Reddick. Reddick e Shane hanno lavorato a stretto contatto nel franchise d’azione guidato da Keanu Reeves e dovrebbero apparire insieme un’ultima volta in Ballerina.

“Perché [Reddick] non è più con noi, un altro che mi mancherà terribilmente”, ha detto McShane, per EW, parlando del suo consorte criminale sullo schermo alla proiezione del decimo anniversario di John Wick a Los Angeles. “Ma abbiamo Ballerina in uscita, in cui [lo vedremo] per l’ultima volta, abbiamo quello insieme. Ho pensato che abbiamo formato un ottimo duo in un certo senso. È stato grandioso, il suo rapporto è diverso dal mio con il personaggio di Keanu. I miei momenti con lui, penso, li ricorderò [di più]”.

Il protagonista del franchise di John Wick, Keanu Reeves, racconta quanto le difficili acrobazie che ha fatto per il film d’azione lo abbiano spinto ai suoi limiti fisici.

Keanu ReevesChi era Lance Reddick nel franchise?

Lance Reddick, noto a molti come Charon nel franchise di John Wick, era un dipendente del Continental, un hotel e rifugio per gli agenti della malavita. Sebbene non fosse famoso come i suoi co-protagonisti, il suo percorso è stato enorme, in particolare sul piccolo schermo e nei videogiochi

Reddick è diventato famoso in The Wire della HBO, dove ha interpretato il tenente Cedric Daniels. Ha poi interpretato diversi ruoli da protagonista in televisione, tra cui Philip Broyles nel classico cult di J.J. Abrams Fringe. Reddick è diventato un punto fermo della fantascienza, fornendo la sua voce e somiglianza al ruolo di Sylens nella serie di videogiochi Horizon della Sony. L’ultima apparizione di Lance Reddick in Ballerina sarà la sua ultima

Anche se Lance Reddick potrebbe non apparire mai più sugli schermi in un nuovo progetto, ci sono molti progetti significativi tra cinema, TV e videogiochi in cui la sua presenza ha lasciato un’impressione duratura.

Ballerina uscirà nelle sale il 6 giugno 2025.

We Live in Time – Tutto il tempo che abbiamo: il poster del film

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We Live in Time – Tutto il tempo che abbiamo: il poster del film

Presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival e poi nella sezione Grand Public della Festa del cinema di Roma, We live in time – Tutto il tempo che abbiamo (qui la nostra recensione) di John Crowley, con Florence Pugh e Andrew Garfield, arriva al cinema dal 28 novembre.

John Crowley, noto per la sua visione calorosa e delicata dell’amore e dell’immigrazione in Brooklyn (candidato agli Oscar 2016), torna a dirigere un film romantico e intenso sulla capacità dell’amore di plasmare il tempo e la vita delle persone.

Il poster del film

La trama di We live in time – Tutto il tempo che abbiamo

Un incontro fortuito cambia le vite di Almut (Florence Pugh), una chef in ascesa, e Tobias (Andrew Garfield), appena uscito da una storia travagliata.

Attraverso istantanee della loro vita insieme – innamorarsi perdutamente, costruire una casa, diventare una famiglia – emerge una verità che mette a dura prova la loro storia d’amore. Mentre intraprendono un percorso scandito dalla dittatura del tempo, imparano ad apprezzare ogni attimo del loro amore.

Venom: The Last Dance vince la “notte delle elezioni”

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Venom: The Last Dance vince la “notte delle elezioni”

Con gli occhi del mondo puntati sulle Elezioni Americane, il cinema sembra essere scivolato un po’ in secondo piano, anche se, alla luce della mesta ri-elezione di Donald Trump, Venom: The Last Dance potrebbe essere il più grande vincitore della scorsa “notte delle elezioni”.

Secondo Variety, ieri i cinema hanno ricevuto un’affluenza maggiore del normale (e il martedì sono già affollati grazie ai biglietti scontati). Sebbene non abbiamo ancora numeri specifici, si prevede che il terzo capitolo di Venom riceverà una spinta economica significativa. Dopotutto, quale modo migliore per isolarsi dal mondo reale che staccare la spina con l’ultima folle avventura di Tom Hardy nei panni del Protettore Letale?

Una corsa vincente al box office per Venom: The Last Dance

Venom: The Last Dance ha incassato 2,1 milioni di dollari lunedì e ha raggiunto i 92 milioni di dollari in Nord America. Il terzo capitolo continua anche a superare le aspettative in Cina, dove il suo totale ha raggiunto i 73,5 milioni di dollari; nelle prossime settimane, supererà quasi sicuramente gli 86,9 milioni di dollari di Guardiani della Galassia Vol. 3, diventando il film tratto da un fumetto con il maggior incasso nel Regno di Mezzo dopo il COVID.

Il film ha chiaramente toccato una corda sensibile e, intervistata, la scrittrice/regista Kelly Marcel ha raccontato questo su come realizzare la conclusione più epica possibile per la trilogia:

“Volevo uscire da San Francisco, uscire dall’oscurità e dalla notte e portare Eddie e Venom in questi paesaggi epici e alla luce del giorno e girare tutto il più realisticamente possibile. La sequenza rapida è tutta pratica. Si tratta di un gruppo di persone, tra cui Tom Hardy, sott’acqua in una vasca per due settimane. È davvero su quella moto, stiamo davvero facendo esplodere le cose in quel terzo atto all’esterno e mentre abbiamo usato piccoli elementi di schermo verde qua e là, la maggior parte del film è girata praticamente, il che è qualcosa di cui sono davvero, davvero orgogliosa.”

Agatha All Along: svelato il vero significato del titolo?

Agatha All Along: svelato il vero significato del titolo?

Realizzare uno show MCU basato sul cattivo di WandaVision è stata una decisione azzardata, ma Agatha All Along ha ricevuto un’accoglienza davvero calorosa da parte di pubblico e critica. Ciò è dovuto in parte al fatto che la serie ha gradualmente portato ad alcune importanti rivelazioni sul franchise, come la reintroduzione del figlio di Wanda, Billy Maximoff, nell’universo principale e la verità sul passato di Agatha.

Il titolo di Agatha All Along appare molto diverso dopo la fine dello show

La storia dellaStrada delle Streghe significa che era davvero ‘Agatha tutto il tempo’, di nuovo

Inizialmente, sembrava che il titolo di Agatha All Along fosse un riferimento giocoso alla canzone omonima di WandaVision, che rivelava che “Agnes” era in realtà Agatha Harkness, e che Harkness aveva segretamente manomesso la versione alterata di Westview di Wanda nel corso dello show.

Tuttavia, gli episodi 8 e 9 di Agatha All Along, usciti lo stesso giorno, hanno cambiato significativamente il tono riguardo al nome dello show. Dopo aver trascorso episodi sulla leggendaria Strada delle Streghe, si è scoperto che si trattava di una menzogna, e la Strada era una storia falsa inventata da Agatha per ingannare altre streghe in modo da poter assorbire i loro poteri e ucciderle, con i poteri del caos di Billy Maximoff che lo hanno portato a rendere la Strada una realtà accidentalmente e inconsapevolmente.

Questo significa che il titolo ha un significato molto più diretto, poiché ancora una volta, è stata Agatha per tutto il tempo a essere segretamente responsabile delle prove che i personaggi principali stavano attraversando.

Il titolo di Agatha All Along significa che il grande colpo di scena dello show era in piena vista

Lo show MCU ha cambiato nome più volte, ma ha scelto Agatha All Along ben prima dell’uscita

Agatha All Along midseasonAgatha All Along ha subito diversi cambi di titolo prima della sua uscita, ovvero Agatha: House of Harkness, Agatha: Coven of Chaos, Agatha: Darkhold Diaries e, brevemente e scherzosamente, Agatha: The Lying Witch with Great Wardrobe prima del suo titolo finale, con il titolo effettivo della serie in vigore da maggio 2024, ovvero diversi mesi prima del debutto dello show a settembre. Ciò significa che ben prima del primo episodio, lo show aveva già predisposto un modo per nascondere in bella vista il suo grande colpo di scena.

Poiché l’episodio 1 di Agatha All Along inizia con alcune importanti rivelazioni sulle conseguenze di WandaVision, allusioni a ciò che è successo a Scarlet Witch e il mistero attorno all’identità di Teen, pensare al titolo dello show sembrava essere la parte meno interessante delle cose dall’inizio fino alla rivelazione finale.

Il comportamento sospetto di Agatha rende chiaro che qualcosa è in corso fin dal primo momento in cui la vediamo, ma questo è inizialmente spiegato dal fatto che è ancora intrappolata nell’identità di Agnes dopo la fine di WandaVision. Dopo di che, c’è così tanto caos sulla stessa Strada delle Streghe che era difficile pensare ad altro!

Uno dei maggiori punti di forza di Agatha All Along è il modo in cui tiene gli spettatori sulle spine riguardo a diversi grandi misteri, e poi si assicura che questi grandi misteri ricevano risposte soddisfacenti che espandono anche il franchise e la sua storia ancora di più. Il fatto che il suo titolo si leghi a questo intricato equilibrio non sorprende!

Let Go: la spiegazione del finale del film svedese su Netflix

Let Go: la spiegazione del finale del film svedese su Netflix

Prepotentemente in top 10 dei film più visti di Netflix, Let Go è la nuova pellicola svedese che sta catturando l’attenzione del pubblico. Ecco perché e soprattutto ecco la spiegazione di cosa accade alla fine del film. Che Gustav e Stella abbiano divorziato alla fine è del tutto irrilevante. Quello che invece appare importante è quello che succede prima che Stella riveli la sua malattia terminale.

Let Go è brutalmente, realisticamente onesto sullo sforzo a lungo termine del matrimonio. Soprattutto nei tempi moderni, i giovani adulti sono portati a credere che il matrimonio riguardi l’amore. Ma non è così. Perché? Perché ci si può amare anche senza sposarsi, tanto per cominciare. La base del matrimonio non è incollata insieme dall’amore. Si può trascorrere l’intera vita separati da qualcuno e continuare ad amarlo.

Let go: il matrimonio è un lavoro duro

Il matrimonio è un duro lavoro. Per accettare i voti “finché morte non ci separi”, devi riconoscere che ci saranno momenti in cui non ti piacerà il tuo partner, in cui sarai profondamente infelice e in cui dovrai attraversare terribili difficoltà. È l’unico modo in cui puoi arrivare fino alla fine, motivo per cui il matrimonio non riguarda l’amore. Molti si disinnamorano e si innamorano di nuovo all’interno dello stesso matrimonio.

In che modo questo è rilevante per il dramma svedese Let Go? All’inizio del film, Stella si rifiuta di divorziare da Gustav. Gli chiede di dare alla loro famiglia due settimane in modo che possano godersi un viaggio in macchina per la partecipazione della figlia a una gara di pole dance. Gli chiede di presentarsi come padre e marito. Il duro lavoro è ciò che ci si aspetta da un matrimonio.

Cosa ha spinto Stella a rifiutare inizialmente il divorzio con Gustav? All’insaputa della sua famiglia, Stella sta morendo e non le resta molto tempo. Ironicamente, il suo tempo sulla terra l’ha costretta a garantire che muoia sposata con suo marito al suo fianco. Anche se la loro intimità, amore e gioia sono completamente scemati.

Stella si aspettava le difficoltà a causa della sua situazione, ovvero la sua morte imminente. Si sarebbe comportata diversamente se fosse stata in buona salute e Gustav (che aveva un’amante) avesse voluto il divorzio? Forse. Let Go affronta la cose con una sorta di ironia, ovvero che comprendiamo l’importanza di qualcosa solo quando stiamo per lasciare questo mondo.

Let Go. (L to R) Pål Sverre Hagen as Gustav and Josephine Bornebusch as Stella in Let Go. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Let Go affronta la cose con una sorta di ironia

Per dimostrare ulteriormente l’ironia, alla fine del film, Stella dimostra che impegnarsi duramente per il matrimonio è più importante del semplice amore. Gustav non ha altra scelta che presentarsi come padre e marito. Nonostante desideri sinceramente andarsene, alla fine di Let Go, gli viene ricordato quanto sia meravigliosa la sua piccola famiglia e quanto sia straordinaria e bella sua moglie, Stella.

Alla fine del film, Gustav non vuole il divorzio. Si apre con sua moglie sul sentirsi invisibile, su come essere un padre gli dia meno attenzione in famiglia e su come ammette di averla delusa. In cambio, Stella ammette i suoi difetti, quanto sia stata arrabbiata con lui e come non abbia trovato alcun orgoglio nel tormentarlo.

La spiegazione del finale di Let Go

Alla fine, quando è troppo tardi, marito e moglie hanno salvato la famiglia. Si sono assicurati che fosse tenuta al sicuro dal loro matrimonio. L’amore c’era ancora? Assolutamente, perché hanno scelto di impegnarsi duramente per ottenerlo.

È anche straziante, però. La consapevolezza di Gustav di dover essere un buon padre e un buon marito mentre sua moglie muore inevitabilmente rende Let Go un film molto triste e dimostra che amore e comunione di intenti intrecciati sono tra le cose più difficili che un essere umano possa affrontare.

Stella è morta sapendo che la sua famiglia era in buone mani. Li ha lasciati con un buon padre e sapeva che suo marito avrebbe mantenuto intatta l’eredità del loro matrimonio. Let Go è straziante, senza dubbio, ma il suo finale contiene tanti messaggi positivi.

Squali: una clip esclusiva del film

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Squali: una clip esclusiva del film

Presentato in anteprima alla Festa di Roma 2024, Squali, di Alberto Rizzi, arriva al cinema il prossimo 12 novembre. Ecco una clip in esclusiva!

https://www.youtube.com/watch?v=1HXbVKRCr3s

Leggi la nostra recensione di Squali

Liberamente ispirato a I fratelli Karamazov, capolavoro dello scrittore russo Fëdor Dostoevskij, SQUALI è un intenso e criptico dramma familiare scritto e diretto da Alberto Rizzi (Red Code, Sleeping Wonder), e prodotto da Magenta Film e Ippogrifo Produzioni. Descritto come “una moderna tragedia greca e un western veneto”, il film è presentato in anteprima fuori concorso nella sezione Panorama Italia dell’importante Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma 2024 (RoFF19).

Piece By Piece, trailer del film su Pharrell Williams

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Piece By Piece, trailer del film su Pharrell Williams

Universal Pictures ha diffuso il nuovo trailer di Piece By Piece, il film animato dedicato all’esperienza e alla musica di Pharrell Williams, che arriverà a partire dal 5 dicembre al cinema.

Cosa racconta Piece By Piece

Piece By Piece è un’esperienza cinematografica unica che invita il pubblico a compiere un viaggio straordinario nella vita dell’icona pop Pharrell Williams. Raccontata attraverso la lente dell’animazione LEGO®, alza il volume della tua immaginazione e scopri l’evoluzione di una delle menti più innovative della musica.

The Penguin eredita la lezione di The Batman e il primo soprannome del Cavaliere Oscuro

L’episodio 7 di The Penguin ha fornito all’avversaria di Oz, Sofia Gigante (sarebbe improprio definirla villain, visto che nella serie sono tutti criminali), un arco narrativo simile a quello del Batman di Robert Pattinson.

Batman è stato conosciuto con molti nomi nei fumetti e nei film. “Io sono Batman” è probabilmente la frase più comunemente associata a lui da quando il Cavaliere Oscuro di Michael Keaton si è presentato al cinema. The Batman di Matt Reeves ha presentato un nome completamente nuovo per il Cavaliere Oscuro sul grande schermo e ora The Penguin lo trasferisce a un diverso personaggio DC.

Il primo soprannome di Batman nell’universo di Matt Reeves è Vendetta

The Batman - batmobileIn The Batman di Matt Reeves, il Cavaliere Oscuro di Robert Pattinson fa la sua prima apparizione sullo schermo presentandosi così: “Io sono Vendetta”. Anche ​​Catwoman che il Pinguino si rivolgono a lui come “Vendetta”. Sebbene Alfred Pennyworth e James Gordon rispettino l’immagine del pipistrello per rivolgersi a lui, Batman sembra essere pubblicamente conosciuto come “Vendetta” finché l’Enigmista non aiuta il nome “Batman” a prendere piede.

Il soprannome “Vendetta” di Batman si riferisce alla sua caccia per porre fine al crimine di Gotham per vendicare la morte dei suoi genitori. Mentre Batman non riconosce esplicitamente gli omicidi dei Wayne, è il suo trauma personale che lo spinge a combattere lo stesso tipo di criminali che hanno assassinato Thomas e Martha Wayne. Dal punto di vista dei suoi nemici, “Vendetta” significa una punizione inevitabile per i loro crimini.

Sofia Gigante ha rubato il soprannome di Batman

Sofia Gigante
The Penguin episodio 5 – Cortesia di Sky

Dopo essere stata tradita una seconda volta da Oz nell’episodio 4 di The Penguin, Sofia Falcone decide di chiudere con la sua vita pre-Arkham e ricominciare da capo. Sofia Falcone abbandona l’infamante soprannome di Hangman sostituendo il suo cognome originale con “Gigante”, uccidendo ogni Falcone e Johnny Viti e annunciando l’inizio del suo impero. Come Gigante, l’obiettivo principale di Sofia diventa vendicarsi. Dopo aver ucciso la sua famiglia, Oz è stato il prossimo.

Sofia Gigante picchia Victor Aguilar e rapisce la madre di Oz, Frances, tra la fine dell’episodio 6 di The Penguin e l’episodio 7 di The Penguin. Prende anche il sopravvento quando attira il Pinguino in una trappola nel suo quartier generale, consegnando una bomba che fa saltare in aria un intero quartiere. Similmente a Bruce Wayne in The Batman, Sofia Gigante lascia che il suo dolore determini le sue azioni.

L’episodio 7 di The Penguin copia abilmente il messaggio di Batman

Cristin Milioti in The Penguin episodio 7 – Cortesia di Max

L’arco narrativo del personaggio di Batman in The Batman di Matt Reeves inizia con la sua fissazione per la vendetta e finisce con la sua consapevolezza che ciò di cui Gotham ha realmente bisogno è speranza e protezione, non giustizia con la forza. La battaglia finale di Batman si conclude con lui che salva le vittime dell’Enigmista, che iniziano a vederlo come un eroe invece che come un vigilante.

Nell’episodio 7 di The Penguin, Sofia fa visita alla nipote di Johnny Viti, Gia, a cui ha risparmiato la vita quando ha assassinato la famiglia Falcone. Non appena Sofia inizia a parlare con Gia, si rende conto che la ragazza si è ferita per far fronte alla tragedia della perdita della sua famiglia. Una volta che Sofia scopre che Gia capisce cosa è successo veramente ai suoi genitori, la facciata stoica e vendicativa di Sofia si rompe e piange nel corridoio. Sofia si rende conto che la sua ricerca di vendetta l’ha resa un riflesso della sua famiglia, ma a differenza di Batman, riprende rapidamente i suoi piani e sferra un colpo quasi fatale a Oz.

Mercoledì 2: un breve teaser mostra una nuova interessante location per la serie

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Un’ambientazione per la stagione 2 di Mercoledì suggerisce che la storia di un personaggio visto nel primo ciclo non è ancora completa. Nel complesso, ci sono ancora informazioni minime riguardo alla prossima puntata della serie Netflix, sebbene l’uscita sia prevista per il 2025. La piattaforma di streaming ha tuttavia condiviso un breve teaser su X (ex Twitter), che potrebbe aver incluso alcune informazioni sottili sulla stagione 2 di Mercoledì.

Il teaser condiviso dall’account X di Netflix vede Jenna Ortega impegnata nella lettura di da un file che descrive in dettaglio lo stato raccapricciante di un cadavere apparentemente assassinato. Una volta terminata la descrizione, Mercoledì chiude il fascicolo e augura la buonanotte a Mano. L’iconica mano della famiglia Addams viene poi mostrata rimboccata per andare a letto, rivelando che Mercoledì stava leggendo alla sua amica quella che lei considera una storia della buonanotte.

L’ospedale psichiatrico Willow Hill è stato anticipato per la seconda stagione di Mercoledì

Il fascicolo che Wednesday sta leggendo nel teaser social di Netflix ha le parole “Willow Hill Psychiatric Hospital” stampate sulla parte anteriore, il che è degno di nota poiché è qui che Tyler Galpin è stato portato alla fine della prima stagione. A Mercoledì sicuramente non sarebbe stato dato un fascicolo del genere liberamente, quindi sembra probabile che si infiltrerà nell’ospedale psichiatrico per rubare oggetti utili alla sua indagine. Ovviamente, se Mercoledì si intrufola in questo luogo nella seconda stagione, sembra anche probabile che potrebbe incontrare di nuovo Tyler. Il che ci indica che il personaggio non ha ancora completato il suo arco nello show!

Mercoledì - stagione 2
Cortesia di © Netflix

Quello che sappiamo su Mercoledì 2

Mercoledì sta tornando! Con lei anche Mano, che ha consegnato al cast il copione dell’attesissima seconda stagione in occasione dell’inizio delle riprese in Irlanda. Dopo il successo da più di 250 milioni di views della prima stagione, rimasta in testa alla Global Top 10 di Netflix per 20 settimane ed entrata nella Top 10 di 93 Paesi, la serie, creata e diretta dalla mente geniale di Tim Burton, tornerà solo su Netflix con alcune nuove entusiasmanti aggiunte al cast.

Jenna Ortega riprende le iconiche vesti di Mercoledì Addams, affiancata da Catherine Zeta-Jones, Luis Guzmán e Isaac Ordoneznei ruoli rispettivamente di Morticia, Gomez e Pugsley Addams. Tra le novità del cast della seconda stagione vediamo l’ingresso di Steve Buscemi (Il grande Lebowski, Boardwalk Empire – L’impero del crimine) e la partecipazione di Christopher Lloyd (La famiglia Addams, Ritorno al futuro) come guest star della serie.

Le nuove aggiunte comprendono anche Billie Piper (Scoop, I Hate Suzie), Evie Templeton (Return to Silent Hill, Lord of Misrule), Owen Painter (Le piccole cose della vita, The Handmaid’s Tale) e Noah Taylor (Law & Order: Organized Crime, Park Avenue), affiancati da Joanna Lumley (Fool Me Once, Absolutely Fabulous), Thandiwe Newton (Westworld, Crash – contatto fisico), Frances O’Connor (The Missing, The Twelve), Haley Joel Osment (Il metodo Kominsky, Somebody I Used to Know), Heather Matarazzo (Pretty Princess, Scream) e Joonas Suotamo.

Siamo felici che nella seconda stagione la Famiglia Addams tornerà alla Nevermore Academy insieme a un cast da sogno di icone e nuove facce” hanno commentato i creatori, scrittori e showrunners Al Gough e Miles Millar.

MERCOLEDÌ – STAGIONE 2

La serie è un mystery con toni investigativi e soprannaturali che ripercorre gli anni di Mercoledì Addams come studentessa presso la Nevermore Academy.

  • Regista/ Executive Producer: Tim Burton (Beetlejuice – Spiritello Porcello, Edward Mani di forbice)

  • Creatori/ Showrunners / Produttori Esecutivi: Al Gough e Miles Millar (Smallville, Into the Badlands)

  • Tra gli altri executive producer Steve Stark, Andrew Mittman, Tommy Harper, Karen Richards, Kayla Alpert, Jonathan Glickman, Gail Berman e Meredith Averill. E da questa seconda stagione, anche Jenna Ortega assume anche il ruolo di executive producer.

  • Altri registi della seconda stagione sono Paco Cabezas e Angela Robinson.

  • Studio: MGM Television

  • Cast: Jenna Ortega, Steve Buscemi, Emma Myers, Joy Sunday, Hunter Doohan, Victor Dorobantu, Moosa Mostafa, Isaac Ordonez, Luyanda Unati Lewis-Nyawo, Billie Piper, Georgie Farmer, Evie Templeton, Owen Painter, Noah Taylor with Luis Guzmán e Catherine Zeta-Jones; con la partecipazione di Joanna Lumley, Thandiwe Newton, Jamie McShane, Frances O’Connor, Haley Joel Osment, Heather Matarazzo, Joonas Suotamo con Fred Armisen e Christopher Lloyd e molti altri….

Joker: Folie à Deux, continua il fallimento economico del film anche in Video On Demand

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Warner Bros. Discovery ha rinunciato a Joker: Folie à Deux (qui la recensione) poco dopo il suo disastroso weekend di apertura e ha rapidamente annunciato un’uscita Premium Video On Demand (PVOD) poche settimane dopo l’uscita nelle sale. Tuttavia, se lo studio sperava che le persone avrebbero guardato il sequel di Joker a casa, è probabile che i dirigenti siano di nuovo delusi.

Joker: Folie à Deux è riuscito a raggiungere solo il quarto posto nelle classifiche iTunes e Fandango, piazzandosi dietro The Substance, Deadpool e Wolverine e Beetlejuice Beetlejuice. Il sito classifica i film in base alle transazioni; Fandango, nel frattempo, va in base alle entrate e il film si piazza quindi dietro Il Robot Selvaggio, Deadpool e Wolverine e Beetlejuice Beetlejuice su quella piattaforma.

Joaquin Phoenix e Lady Gaga Joker: Folie à Deux
Copyright: © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.
Photo Credit: Niko Tavernise

Si prevede che Joker: Folie à Deux farà perdere allo studio centinaia di milioni di dollari. Il regista Todd Phillips, nel frattempo, è stato recentemente criticato dagli espositori per aver suggerito di eliminare le pubblicità prima dei film. “Smettete di mostrare pubblicità prima dei film”, ha affermato. “Abbiamo pagato i biglietti. Siamo emozionati di essere lì. Le pubblicità tendono a togliere l’aria alla sala”.

L’unico problema è che, come i costosi popcorn e le bevande, le pubblicità sono la principale fonte di guadagno dei cinema e molti non riuscirebbero a sopravvivere senza. Di questo passo, Phillips non avrà alleati a Hollywood… a parte forse Quentin Tarantino!

Uno Rosso, on line le prime reazioni per il film con Chris Evans e Dwayne Johnson

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Il primo trailer di Uno Rosso è uscito a giugno ed è stato accolto in maniera tutt’altro che entusiasta. Sono seguite segnalazioni di proiezioni anticipate disastrose e la notizia che Amazon MGM aveva pianificato di revocare l’embargo sui social media durante la notte delle elezioni non è stata un gran segnale.

Le prime reazioni all’avventura fantasy a tema natalizio del regista di Jumanji Jake Kasdan sono arrivate e, sebbene siano tutt’altro che positive, il sentimento collettivo non è così negativo come ci si aspettava.

Sebbene ad alcuni critici e influencer il film non sia piaciuto per niente, altri ne sono rimasti molto colpiti, indicandolo come un nuovo classico delle feste.

Uno Rosso (Red One)
Foto di Karen Neal © Primi Video Foto di Courtesy of Prime – © Amazon Content Services LLC

La trama di Uno Rosso

Il film vede Dwayne Johnson nei panni di un agente di sicurezza del Polo Nord (un elfo della security) che fa squadra con un cacciatore di taglie abile ma “cattivo” (Chris Evans) per rintracciare e salvare un Babbo Natale incredibilmente pompato (J. K. Simmons) quando viene rapito da un gruppo di aggressori sconosciuti.

Nel cast figurano Dwayne Johnson (Jumanji: Benvenuti nella giungla; Black Adam), Chris Evans (Captain America: Il primo vendicatore; Deadpool & Wolverine), la due volte candidata ai Primetime Emmy Lucy Liu (Kill Bill: Vol. 1; Charlie’s Angels), Kiernan Shipka (Chilling Adventures of Sabrina; Mad Men), la candidata ai Primetime Emmy Bonnie Hunt (Il miglio verde; Jumanji), Kristofer Hivju (Game of Thrones; The Fate of the Furious), il candidato ai Primetime Emmy Nick Kroll (Big Mouth; Don’t Worry Darling), Wesley Kimmel (The Book of Boba Fett; Good Girls), e il premio Oscar J. K. Simmons(Whiplash; Spider-Man).

Agatha All Along: rivelati due spunti per scene post-credits poi scartati

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A differenza della maggior parte dei film e degli show dei Marvel Studios, Agatha All Along non ha presentato una scena post-credit dopo il recente finale in due episodi. La showrunner Jac Schaeffer ha confermato di aver scritto “un certo numero di scene post-credit”, cosa che ha “fatto in ogni progetto Marvel [a cui] ha mai lavorato”, ma “alla fine, è stata una decisione della Marvel non avere un gancio per il futuro in questo show”.

Ora, lo scooper MTTSH ha condiviso alcuni dettagli su due delle proposte scartate e, onestamente, non sembrano particolarmente eccitanti. La prima avrebbe incontrato Jennifer Kale mentre cercava il dottore che inizialmente credeva fosse responsabile della sua perdita di poteri, mentre la seconda ha visto la Morte seguire Wiccan e il fantasma di Agatha nel portale mentre si imbarcavano nella loro ricerca di Tommy Maximoff.

Agatha All Along tornerà per una seconda stagione? Abbiamo appreso di recente che la Disney ha presentato la serie nelle categorie commedia per la prossima stagione dei premi, tra cui i Golden Globes, i SAG Awards e la corsa agli Emmy dell’anno prossimo.

I criteri della Television Academy per le serie limitate affermano: “Il programma deve raccontare una storia completa e non ricorrente e non deve avere una trama in corso o personaggi principali nelle stagioni successive”.

The Penguin: Matt Reeves conferma i piani per altri show spin-off di The Batman

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Dopo il grande successo di The Batman nelle sale cinematografiche, il regista Matt Reeves ha annunciato che erano in cantiere diversi spin-off per il piccolo schermo, tra cui The Penguin, una serie di Gotham PD e un progetto incentrato sul famigerato manicomio di Arkham.

Solo uno di questi è andato avanti (il finale di stagione de The Penguin andrà in onda la prossima settimana), ma il produttore esecutivo Dylan Clark ha recentemente indicato che sono in atto i primi piani per un altro show ambientato nella “saga epica del crimine di Batman”, e Reeves ha ora confermato che sono in discussione altri show.

Andy Serkis (Alfred), parlando con il regista per InterviewMagazine.com, ha chiesto a Reeves se è in programma una seconda stagione de Il Pinguino o se ha intenzione di portarci “a Gotham attraverso un’altra lente”.

“Abbiamo parlato, ed è eccitante perché la gente sta abbracciando la serie. La mia fantasia sta nascendo, il che è molto eccitante, e la HBO è stata incredibilmente di supporto fin dall’inizio. Ora vedere che la serie viene accolta è davvero molto eccitante. Abbiamo parlato di fare altri show. Volevo assicurarmi che non facessimo la storia delle origini, come hanno fatto molte altre serie. Penso che l’idea di poter mettere una lente su questi personaggi sia davvero entusiasmante. Si tratta di città e delle loro disfunzioni, del mondo e delle sue disfunzioni, che è poi l’essenza delle storie di Batman. Si tratta di Gotham, un luogo che dovrebbe essere migliore. Si può vivere l’esperienza di questa epica saga criminale quasi romanzesca, ma si possono anche vivere queste esperienze separate. Hanno il loro valore drammatico. Quindi la storia di Oz è la storia di Oz, e l’idea è di fare queste altre storie nello stesso modo”.

Reeves non ha menzionato alcun personaggio specifico, ma in precedenza ha accennato al fatto che un dramma legale incentrato su Harvey Dent, alias Due Facce, potrebbe essere una possibilità. Reeves ha anche parlato della libertà di rendere The Penguin un po’ più adulto dopo essere stato in qualche modo “ammanettato” durante la lavorazione di The Batman.

“È interessante perché in un film di Batman ci sono risorse enormi, quindi siamo in grado di fare cose molto grandiose, ma siamo limitati in altri modi. Quando abbiamo avuto a che fare con la commissione per gli indici di ascolto, ci hanno detto: ‘Dovete ritirare questo e quest’altro’. Ma con la HBO quelle manette sono state tolte. Ci ha dato la possibilità di essere davvero orientati verso i personaggi. Anche solo per il modo in cui Oz può essere così deliziosamente profano. Ora che stiamo lavorando al film, non può essere così libero con le parolacce. C’è un tono meraviglioso nel modo in cui Colin lo fa, quindi dobbiamo trovare il giusto equilibrio”.

Lavennder – il film: intervista all’autore Giacomo Bevilacqua

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Lavennder – il film: intervista all’autore Giacomo Bevilacqua

In occasione del primo panel ufficiale di Bonelli Entertainment, durante il Lucca Comics & Games 2024, la divisione multimediale della casa editrice ha annunciato che è in lavorazione l’adattamento cinematografico di Lavennder, fumetto mystery di Giacomo Bevilacqua, e prima collaborazione dell’autore con la casa editrice, datata 2017. Abbiamo chiesto all’autore cosa significa per lui questo progetto e cosa si aspetta da un film basato su un suo fumetto originale.

La trama di Lavennder

In Lavennder, una giovane coppia in cerca di svago approda in un’isola deserta, così lontana dalla civiltà che potrebbe persino non esistere. Ma la vacanza assume presto contorni inquietanti, in un crescendo di tensione che sfocia in un colpo di scena non scontato.

Nel corso della fiera lucchese SBE ha presentato anche un nuovo capitolo dal titolo Lavennder: La caccia, in cui Bevilacqua scrive il seguito della storia cominciata sette anni fa.

Foto cortesia di Ilaria Mencarelli

Takashi Yamazaki conferma di aver incontrato il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige

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Godzilla Minus One è senza dubbio uno dei migliori film sull’iconico mostro e la notizia che il regista Takashi Yamazaki tornerà per un sequel è stata festeggiata dai fan del kaiju.

Durante una recente intervista – tradotta dal giapponese – Yamazaki ha confermato di aver incontrato il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige. Purtroppo, non sembra che l’incontro si sia concluso con l’accettazione da parte del regista di fare il salto nel MCU.

È un peccato, soprattutto perché possiamo facilmente immaginarlo mentre realizza qualcosa di speciale con qualsiasi personaggio di supereroe. Se sia disposto a fare le cose come vogliono i Marvel Studios è un’altra questione, ovviamente.

Ecco un estratto del rapporto di VG+:

Quando il presentatore Shinsuke Kasai, che quel giorno si è presentato sul palco indossando una maglietta “Operation Kaishin”, gli ha chiesto: “Ho sentito dire che l’Operation Kaishin è popolare tra gli stranieri”, ha ammesso: “Sì, sembra che a loro piaccia questo tipo di stile di combattimento con i piedi per terra”. Ha anche condiviso alcune informazioni sorprendenti, dicendo: “Il presidente della Marvel mi ha detto: ‘Wadatsumi!’ (ride). ‘Wadatsumi, bene’”.

Si pensa che il “presidente della Marvel” si riferisca a Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e il regista Takashi Yamazaki ha continuato: “Mi ha detto: ‘Stiamo tutti facendo riunioni ogni giorno per vedere se possiamo realizzarlo in questo modo.’ Penso che si tratti solo di un’affermazione a parole”. Ha anche rivelato di aver ricevuto una “grande offerta ” dall’estero, ma di averla rifiutata per girare un nuovo film su Godzilla, anche se non ha potuto rivelare i dettagli.

Per quanto riguarda il prossimo film di Yamazaki su Godzilla, non è chiaro se si tratterà di un sequel di Minus One o di una storia completamente nuova. Le aspettative sono comunque alte, soprattutto dopo che Godzilla Minus One ha incassato 116 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget inferiore ai 10 milioni.

Il film è diventato il film giapponese di maggior incasso nella storia del botteghino nordamericano e ha vinto i premi Oscar per i migliori effetti visivi. Dopo una recente riedizione, Godzilla Minus One è riuscito a guadagnare altri 510.000 dollari lo scorso fine settimana.

Ambientato in un Giappone post-bellico, il film ci mostra ancora una volta un Godzilla che è una forza terrificante e travolgente. Il concetto è che il Giappone, già devastato dalla guerra, affronta una nuova minaccia con Godzilla, portando il paese nel “meno”. Godzilla Minus One è il 37° film del franchise di Godzilla, il 33° film di Godzilla della Toho e il quinto film dell’era “Reiwa” del franchise.

James Gunn commenta l’indiscrezioni sulla Justice League e rivela un fumetto che ha avuto una “grande influenza” sul DCU

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È diventato fin troppo facile per i fan creare account di “notizie” fasulle sui social media, soprattutto quando X permette loro di acquistare un segno di spunta. Ora, il co-CEO dei DC Studios James Gunn si è rivolto a Threads per smentire l’affermazione che sta scrivendo e dirigendo Justice League: The New Frontier.

Il regista di Superman ha dichiarato che non c’è nulla di vero in questa voce e, beh, la cosa è finita lì. Naturalmente, non è la prima volta che sentiamo dire che la storia di Darwyn Cooke, acclamata dalla critica, servirà da ispirazione per un eventuale team-up del DCU.

The New Frontier si svolge nell’America degli anni ’50, una terra senza eroi. Gli uomini misteriosi mascherati che hanno combattuto per la libertà nella Seconda Guerra Mondiale sono stati messi al bando. E le icone che ancora combattono – Superman, Wonder Woman, Batman – operano in base ad agende nascoste e ideologie contrastanti.

Eppure questa America ha bisogno dei suoi eroi più che mai. Con l’oscurità che si sta addensando all’orizzonte, solo una nuova e audace generazione di avventurieri è all’altezza della sfida.

Nonostante abbia smentito l’indiscrezione, Gunn ha poi dichiarato: “Detto questo, amo New Frontier e la sua magica storia alternativa è una grande influenza per i DC Studios”.

Questo si allinea con quanto vi abbiamo detto in precedenza sul fatto che il Centro potrebbe essere il grande cattivo del DCU (con l’attuale piano di introdurlo in Lanterns della HBO).

Un film sulla Justice League non è stato annunciato come parte dello slate di “Chapter 1: Gods and Monsters”, cosa che non è stata una grande sorpresa dopo le conseguenze del film del 2017. Se la DC avesse un’altra squadra di supereroi di rilievo, scommetteremmo sul fatto che sarebbe al centro della scena, ma alla fine la Lega dovrà riunirsi di nuovo sullo schermo.

Le foto del set di Superman hanno tuttavia suggerito che la squadra della Justice League International esiste già in questo mondo condiviso, con la Lanterna Verde Guy Gardner, Hawkgirl e Mr. Terrific tra le sue fila. Date un’occhiata ai commenti di Gunn qui di seguito e restate sintonizzati per gli aggiornamenti non appena li avremo.

James Gunn sulla Justice League

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Lanterns: il cattivo di potrebbe essere rivelato… e potrebbe diventare il grande cattivo del DCU – Possibili SPOILER

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Lanterns ha messo insieme un cast impressionante che finora comprende Kyle Chandler nel ruolo di Hal Jordan, Aaron Pierre nel ruolo di John Stewart, Garret Dillahunt e Kelly Macdonald.

Secondo quanto riferito, Chandler ha firmato solo per questa serie e per nessun film, il che suggerisce che Lanterns sarà il punto di arrivo della storia di Hal nel DCU. Tuttavia, vista la minaccia che lui e John potrebbero affrontare nella serie, la cosa comincia ad avere senso.

Come ricorderete, quando la serie HBO è stata annunciata, Gunn ha detto che “si inserisce nella storia generale che stiamo raccontando nei diversi film e show televisivi. Troviamo questo orrore antico sulla Terra. E questi ragazzi sono fondamentalmente, sapete, dei superpoliziotti del distretto terrestre”.

Quando Dillahunt è stato scritturato per Lanterns, è stato riferito che avrebbe interpretato “un uomo moralista e cospiratore che maschera la sua spietata ambizione dietro una facciata affascinante e calcolata”.

Questo ha portato a speculazioni online sul cattivo Centro – un cattivo che si dice sia il grande cattivo del DCU – e sul fatto che abbia un culto di seguaci sulla Terra. Lo scooper Daniel Richtman ha lasciato intendere che potrebbero avere qualcosa in serbo, e si dice anche che questo potrebbe essere il luogo in cui il cattivo farà il suo debutto nel DCU. Vale anche la pena di notare che, nei fumetti, Hal è colui che alla fine sconfigge il cattivo.

Sembra quindi sempre più probabile che sia New Frontier di Darwyn Cooke a ispirare questo slate. Quella storia si svolgeva in un’ambientazione d’epoca, ma vedeva la Lega riunirsi a malincuore per combattere il cattivo noto come Il Centro.

Nato nel nucleo della Terra, questo essere mostruoso ha osservato l’attività in superficie per milioni di anni attraverso la telepatia. Vedendo la crescita dell’umanità e il suo potenziale per replicare la forza distruttiva che ha ucciso tutti i dinosauri, il Centro decide di spazzarli via e sembra esattamente il tipo di cattivo strano da cui Gunn è attratto.

È stato riferito in precedenza che il Centro dovrebbe far sentire la sua presenza in diversi progetti, tra cui Creature Commandos e The Authority. Il cattivo è conosciuto anche come Dinosaur Island e crea creature mostruose simili a dinosauri per combattere la League.

Secondo quanto riferito, Superman include un Kaiju, quindi è possibile che questo villain sia presente in tutti i progetti del DCU nel periodo che precede l’assemblaggio della Justice League.

Di cosa parlerà Lanterns

Lanterns dei DC Studios segue la nuova recluta John Stewart e la leggenda delle Lanterne Hal Jordan, due poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro mistero terrestre mentre indagano su un omicidio nel cuore dell’America.

Chris Mundy (True Detective: Night Country) è showrunner e produttore esecutivo e scriverà Lanterns insieme a Damon Lindelof (Watchmen) e allo sceneggiatore di fumetti Tom King (Supergirl). Lanterns non ha ancora una data di messa in onda confermata.

CORRELATE:

Lanterns è la storia di una coppia di Lanterne Verdi

La produzione di Lanterns è attualmente programmata per iniziare nel primo trimestre del 2025 nel Regno Unito, potenzialmente mettendo lo show sulla buona strada per un’uscita nel 2026. Guy Gardner di Nathan Fillion, che farà il suo debutto nel reboot di Superman di James Gunn, dovrebbe avere un ruolo di supporto nella serie.

Hal Jordan è stato precedentemente interpretato da Ryan Reynolds nel famigerato film del 2011 Lanterna Verde. “Questa è la storia di una coppia di Lanterne Verdi John Stewart e Hal Jordan”, ha detto Gunn del progetto quando è stato annunciato per la prima volta. “Ci sono altre Lanterne Verdi sparse qua e là, ma questa è in realtà una serie TV ambientata sulla Terra, quasi come True Detective, con un paio di Lanterne Verdi che sono poliziotti spaziali che sorvegliano Precinct Earth e scoprono un terrificante mistero che si collega alla nostra più grande storia del DCU.”

Il creatore di Lost e Watchmen, vincitore di un Emmy Award, Damon Lindelof, sta lavorando alla sceneggiatura dell’episodio pilota insieme allo showrunner di Ozark Chris Mundy e all’acclamato scrittore di fumetti Tom King. Si dice che anche Justin Britt-Gibson, Breannah Gibson e Vanessa Baden Kelly siano a bordo (anche se la notizia non è ancora stata confermata). La produzione di Lanterns dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2025 nel Regno Unito, il che potrebbe portare la serie a un’uscita nel 2026. Lanterns non ha ancora una data di debutto confermata.

Secret Level: intervista al creatore Tim Miller

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Secret Level: intervista al creatore Tim Miller

In occasione del Lucca Comics & Games 2024 abbiamo incontrato Tim Miller, ospite alla fiera per presentare il suo ultimo lavoro: Secret Level.

La serie di Prime Video è un prodotto antologico che in ogni episodio porta lo spettatore in un mondo da videogioco sempre diverso. La serie sarà disponibile su Prime Video con due episodi settimanali a partire dal 10 dicembre.

Il cast leggendario di Secret Level

Secret Level riunisce un cast leggendario di attori, che include alcune delle più grandi star di Hollywood: Arnold Schwarzenegger (Terminator), Kevin Hart (Jumanji), Keanu Reeves (John Wick), Temuera Morrison (Star Wars: The Book of Boba Fett, Chief of War) , Ariana Greenblatt (Barbie), Heaven Hart, Emily Swallow (The Mandalorian), Gabriel Luna (The Last of Us, Terminator: Dark Fate), Ricky Whittle (American Gods, Land of Bad), Patrick Schwarzenegger (The White Lotus), Merle Dandridge (The Last of Us), Claudia Doumit (The Boys), Adewale Akinnuoye-Agbaje (Lost, The Union), Clive Standen (Vikings, The Morning Show), Laura Bailey (La leggenda di Vox Machina) e Michael Beach (The Perfect Couple, Tulsa King).

La trama di Secret Level

Secret Level è una nuova serie antologica di animazione per adulti con storie originali ambientate negli universi di alcuni dei videogiochi più amati al mondo. Dalle menti creative dietro LOVE, DEATH + ROBOTS, ciascuno dei 15 episodi rappresenta una celebrazione di giochi e giocatori.  Secret Level è creata da Tim Miller, che è anche executive producer. Dave Wilson è executive producer e supervising director.

Di seguito, l’incredibile lista di mondi di videogiochi che la serie presenterà nella prima stagione:

  • Armored Core
  • Concord
  • Crossfire
  • Dungeons & Dragons
  • Exodus
  • Honor of Kings
  • Mega Man
  • New World: Aeternum
  • PAC-MAN
  • PlayStation (Highlighting various PlayStation Studios beloved entities)
  • Sifu
  • Spelunky
  • The Outer Worlds
  • Unreal Tournament
  • Warhammer 40,000

La talpa: la spiegazione del finale del film con Gary Oldman

La talpa: la spiegazione del finale del film con Gary Oldman

La produzione letteraria dell’ex ufficiale dei servizi segreti e scrittore di romanzi d’avventura John le Carré è in parte una risposta a quelle che considerava le libertà fantastiche prese da Ian Fleming con il suo personaggio di James Bond. Bond era audace e spavaldo, mentre il George Smiley di le Carré è riservato e poco appariscente. Al cinema, l’interpretazione più nota di Smiley è senza dubbio quella di Gary Oldman in La talpa (qui la recensione), l’apprezzatissimo film diretto da Tomas Alfredson (regista anche di Lasciami entrare e L’uomo di neve).

Il film si configura infatti come l’antitesi di un film di James Bond: il ritmo è lento, l’azione è quasi interamente interna ai personaggi, i combattimenti avvengono tra senso di colpa e tradimento, fiducia e dovere. Si affrontano tematiche complesse come la fedeltà, gli ideali, il tradimento, l’omosessualità e, soprattutto, la solitudine e la malinconia che la vita da spia provoca in chi porta avanti questo ruolo. Attorno a tutto ciò ruota dunque un film che punta a mettere in evidenza le fragilità umane e come anche nel controllo apparentemente più rigido possa presentarsi una frattura capace di far crollare ogni cosa.

Presentato in concorso al Festival del Cinema di Venezia, La talpa è oggi considerato uno dei migliori adattamenti da un romanzo di le Carré, anche grazie al suo finale perfettamente gestito. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a La talpa. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Colin Firth, Gary Oldman, John Hurt, Ciarán Hinds, Toby Jones e David Dencik in La talpa
Colin Firth, Gary Oldman, John Hurt, Ciarán Hinds, Toby Jones e David Dencik in La talpa © 2011 Focus Features

La trama e il cast di La talpa

Nell’ottobre del 1973 il Circus, servizi segreti britannici, subisce un duro colpo a causa del fallimento della missione dell’agente Jim Pideaux (Mark Strong), inviato a Budapest per raccogliere informazioni essenziali per la sopravvivenza dell’organizzazione. I vertici politici costringono il capo del Circus, Controllo (John Hurt), e il suo braccio destro George Smiley (Gary Oldman) a dimettersi. Come capo dei servizi segreti viene scelto Percy Alleline (Toby Jones), mentre rimangono operativi all’interno del Circus gli agenti Bill Haydon (Colin Firth), Roy Bland (Ciarán Hinds) e Toby Esterhase (David Dencik).

Mentre i quattro continuano l'”Operazione Strega’” ottenendo l’accesso a materiale segreto sovietico di fondamentale rilevanza, il sottosegretario Oliver Lacon (Simon McBurney) convoca Smiley per affidargli una nuova missione. Gli chiede di indagare sulla pista fornita dal collega Ricki Tarr (Tom Hardy) che è certo vi sia una talpa all’interno del Circus. Con la complicità dei fidati agenti Peter Guillam (Benedict Cumberbatch) e Mendel (Roger Lloyd Pack), Smiley inizia dunque a rintracciare gli ex agenti segreti e ad interrogarli, ma ben presto la sua fiducia nei suoi collaboratori inizi a vacillare.

La spiegazione del finale di La talpa: chi sorveglia i guardiani?

Nel corso del film, Smiley incontra Oliver Lacon e il ministro e parla con loro dell’Operazione Strega. I due dicono a Smiley che l’informatore è Polyakov e gli spiegano come ottengono da lui le informazioni russe. Smiley li corregge dicendo che il vero compito di Polyakov è quello di ricevere informazioni dalla talpa da riportare. Oliver e il ministro sono sconvolti dal fatto di aver permesso tutto ciò e concedono quindi carta bianca a Smiley per risolvere la situazione. Smiley invia quindi Ricky a Parigi, facendogli la falsa promessa di proteggere Irina, in realtà già morta.

Gary Oldman e Benedict Cumberbatch in La talpa
Gary Oldman e Benedict Cumberbatch in La talpa. Foto di Jack English – © 2011 Focus Features

Smiley capisce poi che uno tra Alleline, Haydon, Bland e Esterhase è la talpa. Comincia quindi a mettere alle strette quello che appare come l’anello debole nel gruppo dei sospettati: Esterhase, da cui ottiene l’indirizzo della casa dove avvengono gli incontri con Polyakov. Intanto, a Parigi, Ricky riesce a tenere sotto tiro un agente dei servizi segreti britannici per inviare un messaggio al Circus. Il messaggio che viene inviato è esattamente lo stesso che aveva inviato il 20 novembre. Questa volta si tratta di una trappola tesa alla talpa.

Come previsto, Bill va a parlare con Polyakov e gli ordina di uccidere Ricky (a causa del messaggio). Smiley e Peter, intanto, sono all’indirizzo in attesa di Bill e Polyakov e Smiley li tiene entrambi sotto tiro. Vengono così arrestati ed a questo punto che viene rivelato al pubblico che è Bill la talpa. Egli ammette le proprie colpe e sta per essere deportato in Russia, ma prima che ciò accada, Jim finisce per uccidere Bill per quello che gli ha fatto. Percy Alleline e Roy Bland vengono licenziati dal Circus, di cui Smiley assume il comando come nuovo capo.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di La talpa grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunesInfinity+, Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 5 novembre alle ore 21:20 su Canale 5.

Un padre: la storia vera dietro al film con Kevin Hart

Un padre: la storia vera dietro al film con Kevin Hart

Il 24 marzo 2008, i fidanzati Matthew e Liz Logelin sono diventati genitori della loro figlia Madeline. Pur essendo arrivata con qualche settimana di anticipo, Maddy è nata sana. Il padre ha immortalato la gioia del momento con un post sul suo blog, annunciando che “Madeline è qui!”. Ma la sua felicità, purtroppo, è durata poco. Ventisette ore dopo la nascita di Maddy, Liz è infatti morta inaspettatamente a causa di un’embolia polmonare, lasciando il marito a crescere la figlia come padre single. Questa devastante tragedia è poi stata raccontata nel film di Paul Weitz, Un padre, uscito su Netflix il 18 giugno 2021 (da non confondere con il film simile del 2008, Solo un padre, con Luca Argentero, con cui presenta però molte analogie).

La trama e il cast di Un padre

Il film segue dunque Matthew Logelin (Kevin Hart) alle prese con il lutto, mentre cerca di fare da genitore alla figlia appena nata e di onorare l’eredità della donna che ha perso troppo presto. Pur essendo un genitore single, Logelin si rende conto di avere una comunità di amici e familiari che lo aiutano a formare la vita di Maddy (Melody Hurd), e deve imparare ad appoggiarsi a loro, soprattutto quando la bambina cresce. Un padre, interpretato anche da Alfre Woodard, Lil Rel Howery e DeWanda Wise, ripercorre così il viaggio di Logelin come giovane genitore in termini sia commoventi che strazianti.

La storia reale di Logelin è stata raccontata per la prima volta sul suo blog, dove ha condiviso gli aggiornamenti sulla perdita della moglie nel caos della cura di un neonato. Il blog è diventato un’ancora di salvezza per molti genitori che si sono trovati in difficoltà simili e Logelin è stato avvolto dal sostegno di una comunità online. Nel 2011 ha scritto un libro di memorie, Two Kisses for Maddy: A Memoir of Loss & Love, sul suo matrimonio, sulla morte di Liz e sulla crescita della figlia. Il film di Netflix ripercorre così i primi anni di vita di Maddy e la sua infanzia, e vede Logelin alle prese con il comportamento da tenere quando incontra un nuovo interesse amoroso.

Kevin Hart e Deborah Ayorinde in Un padre
KEVIN HART nel ruolo di MATT, DEBORAH AYORINDE nel ruolo di LIZ. Cr. PHILIPPE BOSSE/NETFLIX © 2021.

Cosa è successo alla famiglia Logelin? La vera storia dietro al film

Matthew e Liz Logelin sono stati insieme per 12 anni prima della morte di lei. I due si sono conosciuti da adolescenti e hanno iniziato una relazione a distanza mentre erano al college, che è proseguita dopo la laurea, mentre Liz lavorava come consulente gestionale in California e Matt studiava sociologia in un corso di laurea a Chicago. Dopo essersi sposati nel 2005, la coppia si è stabilita a Los Angeles e ha acquistato una casa pochi mesi prima di scoprire che Liz era incinta. Come descrive Logelin nel suo libro, la gravidanza di Liz non fu facile e lei rimase in ospedale a letto per diverse settimane prima della nascita della figlia.

Di notte, quando si faceva tardi e le visite del personale dell’ospedale diventavano meno frequenti, Liz e io fantasticavamo sul nostro futuro con nostra figlia”, scrive Logelin in Two Kisses for Maddy. “Liz parlava di viaggi in tutto il mondo, di shopping di scarpe e borse, di viaggi madre-figlia alle terme per manicure, pedicure e massaggi, e di bere the alla sempre elegantissima Huntington Library”. Purtroppo Liz non avrebbe potuto condividere nessuno di questi momenti con la figlia. Dopo la nascita di Maddy, Logelin ha raccontato cosa è successo quando Liz ha cercato di alzarsi dal letto il giorno dopo.

La donna ebbe immediatamente un giramento di testa e poi svenne, e Logelin fu accompagnato fuori dalla stanza d’ospedale. “All’improvviso ho capito”, ha scritto Matthew. “Stava per morire, oggi, qui in questo ospedale. E non avrebbe mai tenuto in braccio la sua bambina”. Liz ha avuto un’embolia polmonare, cioè un’improvvisa ostruzione di un’arteria nei polmoni. Le embolie polmonari sono una delle complicazioni più gravi associate alla gravidanza e al parto e, secondo la Weill Cornell Medicine, sono una delle principali cause di morte materna nei Paesi sviluppati a partire dal 2017.

Kevin Hart in Un padre
KEVIN HART nel ruolo di MATT. Cr. PHILIPPE BOSSE/NETFLIX © 2021.

Condividere la storia di Liz con il mondo

Come anticipato, Logelin aveva aperto un blog personale durante la gravidanza di Liz per rimanere in contatto con la famiglia e gli amici. Quando Liz è morta, ha iniziato a usare quello spazio per condividere il suo dolore e aprirsi sulle sue difficoltà con la genitorialità. Ha trovato un’ondata di sostegno da parte di amici e sconosciuti: migliaia di persone hanno letto i suoi post e molti hanno lasciato commenti, alcuni offrendo consigli sulla genitorialità e altri esprimendo solidarietà per la perdita di Logelin. La popolarità del blog di Logelin ha catapultato lui e Maddy nella celebrità di Internet.

Insieme, hanno fatto apparizioni televisive e Logelin ha creato la Liz Logelin Foundation, che fornisce sostegno finanziario a vedove e vedovi con famiglie giovani. Logelin ha scritto di essere stato ispirato a creare una fondazione di beneficenza dopo aver ricevuto il sostegno di altre vedove all’indomani della morte della moglie: “La comunità che si è spontaneamente formata intorno a noi era così forte e numerosa che ci è sembrato non solo naturale, ma anche necessario sfruttare la forza di quella rete e trasformarla in qualcosa che potesse contribuire ad alleviare il dolore e il peso dei vedovi e delle vedove con figli ovunque”.

Nel 2011 Logelin ha pubblicato il suo libro di memorie, che è diventato un bestseller del New York Times. In una recensione per l’Hollywood Reporter, Andy Lewis ha scritto che il libro era “straziante, crudo, commovente ed edificante allo stesso tempo”. Il produttore David Beaubaire si è commosso per la storia di Logelin, che ha letto dopo la nascita di sua figlia. “È stata una storia davvero commovente, realistica ed emotivamente onesta su ciò che significa essere un genitore”, ha dichiarato Beaubaire, secondo quanto riportato da Netflix. “Un neonato o un bambino non sanno cosa stai passando e, per il loro bene, la vita deve andare avanti”.

Melody Hurd e Kevin Hart in Un padre
MELODY HURD nel ruolo di MADDY, KEVIN HART nel ruolo di MATT. Cr. PHILIPPE BOSSE/NETFLIX © 2021.

Dal libro di memorie al film

Inizialmente, nel 2015, la Sony aveva annunciato lo sviluppo di un film basato sul libro di memorie di Logelin, prevedendo la partecipazione di Channing Tatum come protagonista. Ma il progetto è rimasto fermo per diversi anni fino a quando Kevin Hart ha letto la sceneggiatura e ha deciso di farsi coinvolgere sia come attore che come produttore. “L’autore del libro è un uomo bianco, ma alla fine l’idea di poter costruire qualcosa a partire dalla sua storia e creare questa esperienza per i padri neri che non si vedeva al cinema da molti, molti anni era profondamente eccitante”, ha detto Hart a Insider a giugno.

Logelin ha poi incontrato Hart sul set di Un padre e in un’intervista al Kelly Clarkson Show ha raccontato di aver portato Maddy con sé. L’autore ha detto che scrivere il libro è stata una parte importante del suo processo di guarigione e che non vede l’ora che un pubblico più vasto veda la sua storia. “Spero che ne traggano ispirazione e che rimangano sbalorditi da Kevin e dalla sua capacità di portare sullo schermo la mia esperienza e i miei sentimenti”, ha detto Logelin. “Sarà una grande opportunità per le persone”.

Le differenze tra il film e la storia vera

Un padre è un adattamento per lo più fedele del libro di Matthew Logelin, con solo alcune modifiche che aiutano ad adattare la sceneggiatura. Il cambiamento più importante riguarda il rapporto tra Matthew e la suocera. Nel film, il personaggio di Kevin Hart viene messo in difficoltà dalla suocera, interpretata da Alfree Woodard, che lo tormenta costantemente per le sue scarse capacità genitoriali. Nella realtà, la suocera di Matthew non era così prepotente ed era molto più solidale della versione proposta dal film. Il cambiamento è stato fatto per contribuire a creare un conflitto e una tensione che andasse oltre le difficoltà di una genitorialità solitaria.

Kevin Hart Melody Hurd e Dewanda Wise in Un padre
MELODY HURD nel ruolo di MADDY, KEVIN HART nel ruolo di MATT, DEWANDA WISE nel ruolo di LIZZIE/SWAN. Cr. SEACIA PAVAO/NETFLIX © 2021

Un altro cambiamento che differisce dal libro di memorie è il modo in cui Matthew Logelin incontra Lizzie Molyneux, il suo nuovo interesse amoroso. Nel film, Matthew e la Lizzie di DeWanda Wise vengono fatti incontrare da una coppia di amici. I veri Matthew e Lizzie, tuttavia, si sono incontrati su un aereo e la loro relazione non è stata così difficile come quella descritta nel film di Netflix. Al di là di questi cambiamenti, quasi tutto il film di Netflix è fedele al libro di Matthew Logelin, come la rappresentazione della morte di Liz, l’imbucarsi di Matthews in un gruppo di sostegno per le neo-mamme per ottenere qualche consiglio o il ricevere pannolini e altre forniture per bambini dai lettori del suo blog.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Un padre grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 5 novembre alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Lost and Found – La casa degli oggetti: dal cast a dove è stato girato, tutte le curiosità

Arriva in prima visione il thriller spagnolo del 2022 Lost and Found – La casa degli oggetti, regia di (regista anche delle serie The Head e El ministerio del tiempo) e scritto da . Un’opera che propone un racconto che tra mistero e risvolti macabri riflette su vicende che avvengono realmente all’oscuro di tutti. I due autori, però, hanno raccontato di non essersi voluti basare su nessuna vicenda reale, preferendo “ lasciare una piccola riflessione sullo spettatore che questo accade davvero e che qualcosa deve essere fatto per risolverlo“.

In realtà, nella realtà ci sono cattivi come nel film, non c’è una ragazza come la protagonista femminile, né una casa dove i bambini sono venduti con uomini armati. Fa parte della finzione, ma allo stesso tempo è una finzione basata su certe realtà“, ha aggiunto il regista, chiarendo il rapporto tra il film e possibili storie vere. Ad ogni modo, questo film sino ad oggi inedito in Italia arriva ora sul piccolo schermo per offrire una storia ricca di colpi di scena e momenti scioccanti sino al suo finale.

Per gli appassionati di film crime, dunque, è questo un titolo da non perdere, dato anche il buon entusiasmo suscitato in patria. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Lost and Found – La casa degli oggetti. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location dove è stato girato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Verónica Echegui e Alvaro Morte in Lost and Found - La casa degli oggetti
Verónica Echegui e Alvaro Morte in Lost and Found – La casa degli oggetti. Foto di Manolo Pavón

La trama di Lost and Found – La casa degli oggetti 

Il film ha per protagonista Mario, che lavora nel magazzino di oggetti smarriti della pulizia municipale. Un lavoro che gli permette di prendere le distanze dalle persone, ma di analizzare il loro passato. Attraverso gli oggetti recuperati, Mario trascorre il suo tempo libero cercando di capire a chi appartenessero, chi fossero dunque i proprietari di quegli oggetti silenziosi, proteggendosi dal resto del mondo. L’unica persona con la quale chiacchiera volentieri è Helena, una collega poliziotta che di tanto in tanto gli fa visita.

La vita di Mario cambia nel momento in cui al magazzino degli oggetti smarriti arriva una valigia anonima, ritrovata sul fondo del fiume. Al suo interno, Mario ritrova resti umani e vestiti da neonato. Informa la polizia della scoperta, ma nessuno sembra essere disposto ad indagare, così Mario decide di procedere in autonomia, seguendo le tracce della valigia sperando di scovare qualche indizio. Si imbatterà in Sara, una donna che ha vissuto tutta la sua vita in un’organizzazione malavitosa impegnata nel traffico di esseri umani.

Il cast di attori

Ad interpretare il protagonista, Mario, vi è l’attore Álvaro Morte, certamente l’interprete più conosciuto tra quelli presenti nel film. Egli è infatti noto per il ruolo del Professore della serie TV La Casa di Carta, ma lo si è visto recitare anche nelle serie The Head e La Ruota del Tempo, ma anche nel film Immaculate – La prescelta. Accanto a lui, in Lost and Found – La casa degli oggetti, ritroviamo poi China Suárez nel ruolo di Sara, Verónica Echegui in quello di Helena, Daniel Aráoz nel ruolo di Ochoa, Pepa Gracia nel ruolo di  Dolores e Andy Gorostiaga nel ruolo di Tom.

Andy Gorostiaga e Maitane San Nicolás in Lost and Found - La casa degli oggetti
Andy Gorostiaga e Maitane San Nicolás in Lost and Found – La casa degli oggetti. Foto di Manolo Pavón

Dove è stato girato Lost and Found – La casa degli oggetti?

Non sono state fornite indicazioni precise sui luoghi precisi in cui si sono svolte le riprese, ma sappiamo che il film è stato girato in buona parte tra la Spagna e l’Argentina. In particolare, le riprese si sono svolte in gran parte a Barcellona e Madrid, poi nella provincia di Jujuy e infine un po’ a Buenos Aires. Nella città argentina, infatti, il regista ha infatti raccontato che si sono svolte molte delle riprese relative alle sequenze d’azione del film. Naturalmente gli ambienti sono stati scelti affinché potessero dare l’impressione che tutto si svolge nella stessa città.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Lost and Found – La casa degli oggetti grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 5 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

The Sticky – Il grande furto: trailer della serie ispirata al grande furto dello sciroppo d’acero canadese

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Prime Video ha svelato il trailer di The Sticky – Il grande furto, una serie dark comedy incalzante, da Blumhouse Television, ispirata ad un furto realmente accaduto nel 2012 che ha fatto notizia a livello internazionale, con sciroppo d’acero rubato dalle riserve nazionali del Quebec per un valore di oltre 18 milioni di dollari. Dagli showrunner Brian Donovan e Ed Herro, The Sticky – Il grande furto unisce divertenti momenti che giocano sullo scontro culturale, tensione e momenti commuoventi. Tutti i sei episodi debutteranno il 6 dicembre in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

The Sticky – Il grande furto segue le vicende di Ruth Landry (Margo Martindale, tre volte vincitrice agli Emmy), tenace coltivatrice di sciroppo d’acero di mezza età che, quando le autorità minacciano di portarle via tutto ciò che ama, decide di darsi al crimine. Farà squadra con un mafioso di Boston dal carattere irascibile (Chris Diamantopoulos) e con una gentile guardia di sicurezza franco-canadese (Guillaume Cyr) per portare a termine un furto multimilionario alle riserve di sciroppo d’acero del Quebec.

In questo trailer deliziosamente subdolo, viene presentato l’improbabile trio di ladri di sciroppo d’acero, che sfugge al lungo braccio della legge, creando caos nella sua ricerca dell’oro liquido, mentre si diletta con un potenziale omicidio. Il trailer offre anche un primo assaggio della leggendaria Jamie Lee Curtis, premiata agli Oscar e agli Emmy, in un ruolo da guest star decisamente potente.

The Sticky è prodotta da Blumhouse Television, Comet Pictures di Jamie Lee Curtis, Megamix di Jonathan Levine e da Sphere Media. Creatori, executive producer, showrunner e autori sono Brian Donovan e Ed Herro; nel ruolo di executive producer Jonathan Levine e Gillian Bohrer per Megamix; Jamie Lee Curtis per Comet Pictures; Jason Blum, Chris Dickie, Jeremy Gold e Chris McCumber per Blumhouse Television; oltre a Michael Dowse. Lauren Grant è anche executive producer, con Josée Vallée e Bruno Dubé per Sphere Media, Inc e Russell Goldman associate producer per Comet Pictures.

La serie si unisce ad un catalogo di serie e film canadesi Amazon Original pluripremiati e acclamati dalla critica, tra cui The Tragically Hip: No Dress Rehearsal (People’s Choice Documentary Award al TIFF 2024), Mr. Dressup: la magia della finzione (People’s Choice Documentary Award al TIFF 2023 e Canadian Screen Award), LOL: Chi ride è fuoriCanada e Québec, Il Commissario Gamache – Misteri a Three Pines, All or Nothing: Toronto Maple Leafs, The Lake – La creatura del lago e Beverly Lynn Smith: Un delitto irrisolto.

The Agency: trailer della nuova serie thriller politico con Michael Fassbender

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Paramount+ ha annunciato il trailer di The Agency, l’attesissimo thriller politico di spionaggio di SHOWTIME. La serie debutterà sabato 30 novembre con i primi due episodi in streaming su Paramount+ in Italia, oltre che nel Regno Unito, Canada, Australia, Germania, America Latina e Brasile.

Inoltre, Paramount+ ha annunciato che Dominic West si unisce al cast della serie come guest star. West, che interpreterà il direttore della CIA, si unisce a un cast stellare, che comprende il due volte candidato all’Oscar  Michael Fassbender e i series regular Jeffrey Wright, Jodie Turner-Smith, Katherine Waterston, John Magaro, Alex Reznik, Andrew Brooke, Harriet Sansom Harris, India Fowler, Saura Lightfoot-Leon, Reza Brojerdi e Richard Gere. Il cast ricorrente comprende anche Adam Nagaitis, Ambreen Razia, Bilal Hasna, David Harewood, Kurt Egyiawan, Ray BLK, Sabrina Wu e Tom Vaughan-Lawlor. Hugh Bonnevilleè sarà tra le guest star.

La trama della serie The Agency

Il nuovo thriller politico, tratto dall’acclamato dramma francese Le Bureau des Legendes, segue Martian (Michael Fassbender), un agente segreto della CIA, a cui viene ordinato di abbandonare la sua vita sotto copertura e di tornare alla stazione di Londra. Quando l’amore che si è lasciato alle spalle riappare, il romanticismo si riaccende. La sua carriera, la sua vera identità e la sua missione si contrappongono al suo cuore, gettando entrambi in un gioco mortale di intrighi internazionali e spionaggio.

Le Bureau des Legendes è incentrato sulla vita quotidiana e sulle missioni degli agenti del principale servizio di sicurezza esterno francese. Si concentra sul “Bureau des Legendes”, responsabile dell’addestramento e della gestione di agenti sotto copertura in missioni a lungo termine in aree con interessi francesi. Vivendo per anni sotto falsa identità, la missione di questi agenti è quella di individuare e reclutare buone fonti di intelligence. Le Bureau des Legendes è stata creata da Eric Rochant ed è una serie CANAL+ Creation Originale prodotta da TOP – The Originals Productions e Federation Studios.

THE AGENCY è commissionata da Showtime Studios e prodotta in associazione con 101 Studios e Smokehouse Pictures. La serie è co-distribuita a livello internazionale da Paramount Global Content Distribution e Federation Studios. THE AGENCY sarà disponibile in anteprima su Paramount+ anche in Giappone il prossimo anno.

I produttori esecutivi di THE AGENCY sono Keith Cox e Nina L. Diaz (Showtime/MTV Entertainment Studios); David C. Glasser, Ron Burkle, David Hutkin e Bob Yari (101 Studios), George Clooney e Grant Heslov (Smokehouse Pictures); Alex Berger (TOP – The Originals Productions); Ashley Stern e Pascal Breton (Federation Studios/Federation Entertainment of America); Michael Fassbender. Jez e John-Henry Butterworth sono scrittori e produttori esecutivi; Joe Wright è produttore esecutivo e regista dei primi due episodi.

Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa: spot del film, in arrivo al cinema!

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Eagle Pictures ha diffuso un nuovo intenso spot di Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa, il film che racconta la vita di Andrea Spezzacatena, un quindicenne vittima di bullismo, che si tolse la vita il 20 novembre 2012. La sua storia è diventata il primo caso noto in Italia di suicidio di un minorenne causato da bullismo. Il film uscirà il 7 novembre al cinema e sarà distribuito da Eagle Pictures e Weekend Films.

Il film, ispirato alla storia vera di Andrea Spezzacatena, ha conquistato il primo posto del botteghino di ieri con più di 200 mila euro al box office. Merito delle numerose anteprime organizzate con le scuole, in programma, per l’appunto, dal 4 al 6 novembre per proseguire il lavoro di sensibilizzazione ed educazione sentimentale iniziato nel 2012 da Teresa Manes, la mamma di Andrea.

https://youtu.be/kya5KKcdXCw

Gli studenti che lo stanno vedendo hanno dichiarato di aver finalmente trovato un faro nella lotta contro il bullismo, il cyberbullismo e la discriminazione di ogni genere.

Il film diretto dalla regista Margherita Ferri con Claudia Pandolfi, Samuele Carrino, Sara Ciocca, Andrea Arru e Corrado Fortuna, prodotto da Eagle Pictures e Weekend Films con la sceneggiatura di Roberto Proia uscirà nelle sale il 7 novembre.

Matt Damon: 10 cose che forse non sai sull’attore

Matt Damon: 10 cose che forse non sai sull’attore

Matt Damon è uno degli attori più apprezzati degli ultimi trent’anni. Ma non solo: è anche uno sceneggiatore e produttore di successo. Premiato con i riconoscimenti più prestigiosi del cinema, come l’Oscar e il Golden Globe, ha sempre dimostrato il suo talento con scelte coraggiose e mai uguali tra loro, venendo apprezzato per la sua versalità e l’abilità di fare propri tutti i personaggi che interpreta. La sua lunga e gloriosa filmografia ne è una testimonianza insindacabile.

Ecco, allora, quello che forse non sapevate su Matt Damon.

I film in cui ha recitato Matt Damon

I film di Matt Damon da giovane

1. Ha recitato in celebri film. Nel 1988 debutta al cinema in Mystic Pizza, in un piccolo ruolo. Ottiene la sua prima parte importante per il film Il coraggio della verità (1996). Successivamente recita in L’uomo della pioggia (1997), Will Hunting – Genio ribelle (1997) e Salvate il soldato Ryan (1998), con i quali si consacra. In seguito recita in Il giocatore – Rounders (1998), Dogma (1999), Il talento di Mr. Ripley (1999), La leggenda di Bagger Vance (2000), Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco (2001), Gerry (2022), The Bourne Identity (2022), The Bourne Supremacy (2004), Ocean’s Twelve (2004), I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005), Syriana (2005), The Departed – Il bene e il male (2006), The Good Shepherd (2006), Ocean’s Thirteen (2007), The Bourne Ultimatum (2007), The Informant! (2009), Invictus – L’invincibile (2009), Green Zone (2010), Hereafter (2010), Il Grinta (2010), I guardiani del destino (2011), Contagion (2011), Promised Land (2012), Elysium (2013), Dietro i candelabri (2013) e The Zero Theorem (2013).

I film di Matt Damon oggi

Negli ultimi dieci anni l’attore ha preso poi parte ai film Monuments Men (2014), Interstellar (2015), Sopravvissuto – The Martian (2015), Jason Bourne (2016), The Great Wall (2016), Suburbicon (2017), Downsizing – Vivere alla grande (2017), Le Mans ’66 – La grande sfida (2019), La ragazza di Stillwater (2021), The Last Duel (2021), Air – La storia del grande salto (2023), Oppenheimer (2023), Drive-Away Dolls (2024) e The Instigators (2024).

Matt Damon film
Matt Damon in Will Hunting – Genio ribelle. © 1997 Miramax Pictures- all rights reserved

Matt Damon ha girato un film in Italia

Tra i film di Damon, ve ne è uno che è stato girato in diverse località italiane. Si tratta di Il talento di Mr. Ripley, le cui riprese si sono svolte a Roma, nella Penisola sorrentina, a Marina di Camerota, Procida, Ischia, Casinò di Anzio (per la scena sanremese), Venezia, Napoli (la Galleria Principe e il Teatro San Carlo), Monte Argentario, Livorno e la Chiesa della Martorana (Palermo).

 

I film con Matt Damon su Netflix

Sono diversi i film con Matt Damon attualmente disponibili su Netflix, a partire da uno degli ultimi da lui girato, il dramma ispirato ad una storia vera La ragazza di Stillwater. Vi è poi Jason Bourne, il quinto capitolo della saga e il quarto con protagonista Damon, i fantascientifici Interstellar ed Elysium, il fantasy The Great Wall e il film di guerra Salvate il soldato Ryan, tra i titoli che hanno contribuito alla sua fama.

I 10 film di Matt Damon che hanno incassato di più

Di seguito, ecco i 10 film dal maggior incasso nella filmografia di Matt Damon: 1. Interstellar ($673 M.) – 2. Sopravvissuto – The Martian ($630 M.) – 3. Salvate il soldato Ryan ($482 M.) – 4. Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco ($451 M.) – 5. The Bourne Ultimatum ($443 M.) – 6. Jason Bourne ($415 M.) – 7. Ocean’s Twelve ($363 M.) – 8. Ocean’s Thirteen ($311 M.) – 9. The Departed – Il bene e il male ($290 M.) – 10. The Bourne Supremacy ($289 M.).

2. Ha lavorato anche come doppiatore. Oltre a recitare davanti la macchina da presa, Damon ha lavorato anche come doppiatore, sia per film animati che per film live action. Ciò è avvenuto per Titan A.E (2000), The Majestic (2001), film con Jim Carrey dove Damon da voce a Luke Trimble, Spirit – Cavallo selvaggio (2002), Ponyo sulla scogliera di Hayao Miyazaki (2008), Inside Job (2010), dove è la voce narrante, Happy Feet 2 (2011), IF – Gli amici immaginari (2024).

Quanti Oscar ha vinto Matt Damon?

3. Vanta molteplici candidature all’Oscar. Il rapporto di Damon con gli Oscar è iniziato subito nel migliore dei modi, quando alla sua prima partecipazione nel 1998 vinse l’Oscar per la Miglior sceneggiatura di Will Hunting – Genio ribelle insieme all’amico Ben Affleck. Quello stesso anno era candidato anche come Miglior attore per il medesimo film. In seguito, Damon è stato candidato altre tre volte: come Miglior attore non protagonista per Invictus – L’invincibile, come Miglior attore per Sopravvissuto – The Martian e come produttore del Miglior film Manchester by the Sea.

The Departed - Il bene e il male Jack Nicholson Matt Damon
Jack Nicholson e Matt Damon in The Departed – Il bene e il male. Foto di © 2006 Warner Bros. Entertainment Inc.

Matt Damon in Il talento di Mr. Ripley

4. Ha suonato e cantato per il film. Per recitare in Il talento di Mr. Ripley, che ad oggi Damon considera il suo film preferito tra quelli girati, decise di imparare a suonare il pianoforte e si è anche esibito nel canto. È infatti proprio sua la voce che esegue il brano My Funny Valentine. Inoltre, per il ruolo, Damon ha perso circa 30 chili, acquisendo così l’aspetto denutrito che sfoggia nel film.

Matt Damon in Invictus – L’invincibile

5. Ha incontrato il vero Francois Pienaar. Per prepararsi al suo ruolo in Invictus – L’invincibile, Damon si è recato a casa di Francois Pienaar. Quando Damon è arrivato a casa sua, Pienaar ha aperto la porta e per qualche minuto si sono semplicemente guardati in faccia. Poi Damon, che non può vantare la stazza di Pienaar, ha detto: “Sembro molto più grande davanti alla telecamera”. Questo ha rotto la tensione e Pienaar, con quest’ultimo ch ha poi dichiarato di essere rimasto impressionato da Damon: “Voleva sapere tutto quello che poteva su di me, sulla mia filosofia di capitano e della nostra stagione di rugby nel 1995“.

Matt Damon in La ragazza di Stillwater, il film su Netflix

6. Ha condotto ricerche insieme al regista per il film. Il regista Tom McCarthy ha spiegato in un’intervista come lui e Matt Damon si siano immersi nella cultura dei “roughnecks” del petrolio dell’Oklahoma per il film: “Matt e io abbiamo iniziato presto ad andare in Oklahoma per conoscere il posto e la gente e in particolare per passare del tempo con i roughnecks. Ci hanno davvero aperto le loro vite, i loro mondi e le loro famiglie. Sono stati incredibilmente utili per aiutarci a dare forma alla storia”.

Matt Damon e Ben Affleck

7. Sono grandi amici. L’amicizia tra Damon e Ben Affleck è probabilmente la più celebre nel mondo di Hollywood. I due sono cresciuti insieme e insieme sono andati alla conquista del mondo del cinema, ottenendola grazie all’oscar per Will Hunting – Genio ribelle. Da quel momento hanno collaborato insieme a più progetti, principalmente come produttori ma talvolta anche recitando insieme sul grande schermo, come in The Last Duel e Air – La storia del grande salto.

Matt Damon Ben Affleck
Ben Affleck e Matt Damon in Will Hunting – Genio ribelle. © 1997 Miramax Pictures- all rights reserved

Matt Damon ha una malattia?

8. Ha rischiato di cadere in depressione. Come rivelato dall’attore in una recente intervista, c’è stato un momento della sua carriera in cui ha rischiato di sviluppare una forma di depressione. Ciò si è verificato durante la lavorazione di un film che non lo motivava affatto ma di cui non ha voluto rivelare il nome. Secondo il parere di alcuni fan, il film potrebbe essere The Great Wall. Ad ogni modo, l’attore ha aggiunto che grazie al supporto di sua moglie è riuscito ad uscire da quel brutto momento.

La moglie e le figlie di Matt Damon

9. È sposato e ha tre figlie. Il 9 dicembre 2005 l’attore si è sposato con l’argentina Luciana Barroso, conosciuta in un bar di Miami mentre girava il film Fratelli per la pelle, diventando il patrigno di Alexia, la figlia che la Barroso ha avuto da una precedente relazione. Dall’unione dei due sono poi nate tre figlie: Isabella, nata l’11 giugno 2006, Gia Zavala Damon, nata il 20 agosto 2008, e Stella Zavala Damon, nata il 20 ottobre 2010.

L’età e l’altezza di Matt Damon

10. Matt Damon è nato l’8 ottobre del 1970 a Cambridge, Massachusetts, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1,78 metri.

Fonti: IMDb, biography, BusinessInsider

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