Tutti pazzi per Mary è
praticamente un pietra miliare nella storia della commedia
cinematografica. La storia d’amore tra Ted e Mary, corteggiata da
diversi pretendenti, ha conquistato il pubblico di tutto il
mondo.
Il film di Bobby e
Peter Farrelly, che sbancato i botteghini di tutto
il mondo nel 1998, è una commedia e una storia d’amore divertende e
che scalda il cuore in una maniera del tutto politicamente
scorretta.
Ecco dieci cose che non
sapevate di Tutti pazzi per Mary.
Tutti pazzi per Mary: streaming ita
1. Chi desiderasse
rivedere il film oppure recuperarlo e vederlo per la prima volta,
ci si può affidare alla piattaforme streaming digitali e
legali, come Chili, Infinity, Rakuten Tv, Google Play e Apple
iTunes.
Tutti pazzi per Mary: cast
2. Cameron Diaz è stata la
prima scelta per il ruolo di Mary. Il cast di Tutti pazzi
per Mary è pazzesco e
Cameron Diaz ne è il diamante. Per i registi, i fratelli Farrelly, la Diaz fu la prima ed
unica scelta: vedevano in lei la donna perfetta per recitare quel
ruolo, asserendo che avesse una gran serie di caratteristiche come
uscire con i maschi, adorare gli sport e bere birra la sera.
Sebbene la Diaz decise di partecipare al progetto con una certa
euforia, il suo agente era fortemente contrario ad un suo
coinvolgimento nel film, convinto che le avrebbe rovinato la
carriera. Meno male che non lo ha ascoltato!
3. Lo studio di produzione
era riluttante dall’ingaggiare Ben Stiller per il ruolo di
Ted.
Ben Stiller era la prima scelta dei
registi (che avevano considerato anche Jim Carrey e Jon Stewart), ma la casa di produzione non era
convinta fino in fondo di volerlo assumere anche per il timore che
fosse poco conosciuto al di fuori dei confini americani. Dati le
circostanze, i registi hanno proposto Owen Wilson e i produttori si trovarono
davanti il nome di un attore sul quale era ancora più riluttanti a
riguardo. Alla fine, la casa di produzione decise di dare fiducia
ai fratelli Farelly, assumendo.
4. Durante la realizzazione
del film, Matt Dillon era fidanzato con Cameron Diaz.
L’attore americano accettò con entusiasmo di interpretare il ruolo
di Patrick “Pat” Healy, apprezzando il fatto che la coppia di
registi lasciasse grande spazio all’improvvisazione. Ai tempi
Matt Dillon non aveva fatto molte commedie e l’attore stesso
definì la sua performance come una sfida perché “la commedia
richiede un gran sincronizzazione.
Tutti pazzi per Mary: trailer
5. Non aver mai visto il
film e nemmeno il trailer è un errore al quale bisogna subito
rimediare! Recuperare un film come Tutti pazzi per
Mary farò aprire gli occhi verso un mondo di comicità
differente da quello che si solito si trova sul mercato.
Tutti pazzi per Mary: film
completo
6. La scena di Ted e della
zip deriva da un fatto vero. Dopo aver visto il film
completo, ci si rende conto che una delle scene più memorabili è
proprio quando il povero Ted cerca di tirare su la zip e qualcosa
va storto. I due registi hanno rivelato che anni fa, quando la loro
sorella più piccola diede una piccola festicciola a casa, uno dei
ragazzini invitati andò al bagno e vi rimase chiuso per diverso
tempo, finché il signor Farrelly non andò ad assicurarsi della sua
salute e riuscì ad aiutarlo. Nessuno disse niente a nessuno per
evitare disagio al ragazzo.
7. Cameron Diaz si era un
tantino preoccupata per la scena del gel. Se viene citato
il film Tutti pazzi per Mary, la prima cosa che viene in
mente è la scena al ristorante con Mary e quel gel “particolare”.
Prima di girare la scena, i Farrelly si assicurarono che la Diaz
fosse a proprio agio con tutto quando e lei non ebbe nessuno
problema. Ma poco prima di girare cominciò a preoccuparsi, pensando
che una scena del genere avrebbe potuto far deragliare le sua
carriera “All’inizio avevo domande perché non sai mai come possa
andare qualcosa genere se non si è mai fatto prima. Mi sono fidata
di Bobby e
Peter, ovviamente, perché loro sono divertenti, ma quando siamo
arrivati ad avere una visuale della cosa, mi sono resa conto di
quanto fossero nel giusto”.
8. I fratelli Farrelly
pensavano che Tutti pazzi per Mary fosse il loro ultimo
lavoro. Il progetto precedente, Kingpin (1996),
era andato molto male ai botteghini diventando un clamoroso flop.
Indi per cui, decisero di mettere tutto loro stessi in questo film,
perché tanto non avevano niente da perdere. Quando, poi, Tutti
pazzi per Mary uscì al cinema, la carriera dei Farrelly
continuò senza problemi.
Film: Tutti pazzi per Mary
9. Il complesso
residenziale dove Mary vive a Miami è stato distrutto. La
casa in cui Mary abita quando si trasferisce a Miami, è stata
distrutta, nel 2008, da un incidente di natura edile che ha ucciso
ben due persone, ferendone altre cinque. Purtroppo, una gru crollò
in un condominio vicino che era in costruzione e in cui la casa
sarebbe dovuta essere implementata.
10. Sembra la storia del
film si ispiri ad un fatto reale. Il fatto di cronaca a
cui gli sceneggiatori si sarebbe ispirati, riguarda un uomo che,
desideroso di ritrovare una compagna di classe di quando era al
liceo, si mise ad ingaggiare un investigatore privato. Gli
sceneggiatori si posero solo la domanda: cosa potrebbe succedere se
l’investigatore privato mentisse al suo cliente perché si è
innamorato della ragazza?
Prima di vincere il premio Oscar
come miglior attore nel 2014, Matthew McConaughey era noto per diverse
commedie sentimentali, molte delle quali hanno concretamente
contribuito alla sua popolarità mondiale. Tra queste vi sono
Come farsi lasciare in 10
giorni, A casa con i suoi, La rivolta
delle ex e Tutti pazzi per l’oro.
Quest’ultimo titolo, uscito nel 2008 per la regia di Andy Tennant (regista anche dì
Anna and the King e Hitch – Lui sì che capisce le
donne) unisce all’elemento romantico anche una forte
componente d’avventura, che rende il film ancor più godibile e
imprevedibile.
Scritto dallo stesso Tennant insieme
a John Claflin e Daniel Zelman,
il film inserisce infatti la complessa storia d’amore tra i due
protagonisti in un contesto esotico, che rimanda ai vecchi film
sulla ricerca di tesori perduti. Unendo questi due elementi e
avvalendosi di un cast di grandi stelle, Tutti pazzi per
l’oro non ha mancato di affermarsi come un buon successo
economico, con un incasso di oltre 110 milioni di dollari. Non sono
però mancate critiche negative, che hanno sottolineato la banalità
di alcuni risvolti narrativi.
Ciò non ha però impedito al film di
diventare un piccolo cult nella carriera di McConaughey, oggi
popolare per ben altra tipologia di film. Per tutti gli
appassionati del genere, è dunque questo un titolo da non perdere.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Tutti pazzi per l’oro
Protagonista del film è
Benjamin ‘Finn’ Finnegan, un moderno cacciatore di
tesori, ossessionato dall’idea di ritrovare la leggendaria ‘Dote
della Regina’: quaranta casse contenenti un tesoro inestimabile,
perdute in mare nel 1715. Preso dalle ricerche, Finn ha trascurato
ogni altra cosa, inclusa la moglie Tess, dalla
quale ha infine divorziato. Proprio mentre la donna sta cominciando
a ricostruire la propria vita, lavorando a bordo di un mega-yacht
di proprietà del miliardario Nigel Honeycutt, Finn
scopre un indizio essenziale relativo al luogo in cui si trova il
tesoro. Per riuscire a recuperarlo, egli si rivolge proprio a
Honeycutt e alla sua giovane rampolla Gemma.
Ben presto, anche Tess non resisterà
alla tentazione di scoprire finalmente quel tesoro che ha fatto
naufragare il suo matrimonio, decidendo di unirsi al gruppo.
Tuttavia, essi non sono gli unici sulle tracce delle leggendarie
casse d’oro: Moe Fitch, un tempo mentore di Finn,
e uno spietato gangster del posto chiamato Bigg
Bunny hanno intenzione di battere Finn nell’impresa, anche
a costo di eliminare la concorrenza. La corsa all’oro si rivelerà
dunque ben più complessa e avventurosa del previsto.
Il cast e le location del film
Come anticipato, ad interpretare il
cercatore d’oro Finn vi è l’attore Matthew
McConaughey, che qui recita nuovamente accanto
all’attrice Kate Hudson,
interprete di Tess. I due avevano già recitato insieme in Come farsi lasciare in 10 giorni e hanno utilizzato la
chimica sviluppatasi tra di loro su quel set per dar vita a questa
nuova coppia di protagonisti che, anche se divorziati, provano
ancora sentimenti l’uno per l’altro. Su questo set i due hanno
anche rischiato di vivere una brutta avventura quando le acque dove
si svolgevano le riprese si sono riempite di meduse. Questo
inconveniente ha portato le riprese a doversi fermare per due
giorni.
Accanto a loro, nel ruolo del
miliardario Nigel Honeycutt vi è il celebre Donald
Sutherland, mentre Alexis Dziena,
vista anche nei film Broken Flowers, Nick & Norah – Tutto
accadde in una notte e La fontana dell’amore. Sono
poi presenti gli attori Ray Winstone nei panni di
Moe Fitch e Kevin Hart in
quelli del gangster Bigg Bunny, uno dei pochi ruoli da cattivo
della sua carriera. Per quanto riguarda le location presenti nel
film, queste si trovano tutte nello stato
Queensland, in Australia. Le
scene di Key West sono state girate a Port
Douglas, ma ci sono anche scene svoltesi a
Brisbane, Gold Coast,
Hamilton Island, Lizard Island,
Airlie Beach e Hervey Bay.
Il finale di Tutti pazzi
per l’oro: ecco come finisce il film
Nel finale del film, Finn chiede
aiuto al suo ex mentore Moe Fitch e i due salvano Tess dalle
grinfie di Bigg, che però la rapisce poi di nuovo sul suo aereo.
Gemma porta a quel punto Finn all’aereo con la sua moto d’acqua e
lui salta sul pontone dell’aereo mentre questo prende il volo.
Mentre Bigg tenta di sparare a Finn, Tess riesce a buttarlo di
fuori per ucciderlo. Liberi dal loro persecutore, alla fine il
tesoro viene esposto nel museo di Moe, ora ribattezzato Museo
Marittimo Fitch-Finnegan. Tess e Finn tornano poi insieme e scopre
addirittura che lei è incinta.
Il trailer di Tutti pazzi
per l’oro e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Tutti
pazzi per l’oro grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Now,
Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 20 giugno alle ore 21:00
sul canale 20 Mediaset.
Cinefilos.it mette in palio
nuovi biglietti per la proiezione di Tutti Pazzi in
Casa Mia, la commedia del regista francese
Patrice Leconte, con
Christian Clavier, Carole Bouquet, Valérie
Bonneton e Rossy De Palma.
Per avere la possibilità di
partecipare scrivi a [email protected]
indicando Nome
Cognome, città e cinema. L’invito è valido per 2
persone.
NB: Tutte le
e-mail che non conterranno i dati richiesti saranno automaticamente
scartate.
Di seguito le proiezioni disponibili
con l’elenco delle sale a disposizione.
Ispirato a fatti realmente accaduti,
il film Twentieth Century Studios, New Regency e Film4
Tutti Parlano di Jamie, tratto dal
musical di successo inglese, arriverà prossimamente nelle sale
italiane distribuito da The Walt Disney Company Italia. Oggi, in
occasione del Coming Out Day, sono disponibili il primo trailer e
il primo poster del film. Tutti Parlano di Jamie è
interpretato dall’esordiente Max Harwood, Sarah Lancashire,
Lauren Patel, Shobna Gulati, Ralph Ineson, Adeel Akhtar, Samuel
Bottomley, con Sharon Horgan e Richard E. Grant.
Il regista della produzione
teatrale, Jonathan Butterell, fa il suo esordio alla regia di un
lungometraggio, con la sceneggiatura e i testi firmati da Tom
MacRae, le canzoni di Dan Gillespie Sells e una colonna sonora
composta da Sells e Anne Dudley.
Il film è prodotto da Mark Herbert,
p.g.a., Peter Carlton, p.g.a., e Arnon Milchan, mentre Yariv
Milchan, Michael Schaefer, Natalie Lehmann, Daniel Battsek, Ollie
Madden, Peter Balm, Niall Shamma e Jes Wilkins sono i produttori
esecutivi.
Tutti Parlano di Jamie, la
trama
Jamie New ha sedici anni e non
si sente come gli altri: invece di dedicarsi a una “vera” carriera,
sogna di diventare una drag queen. Incerto sul suo futuro, Jamie è
sicuro di una cosa: sarà sensazionale. Supportato dalla sua
amorevole madre e dai suoi fantastici amici, Jamie supererà i
pregiudizi, sconfiggerà i bulli e uscirà dall’oscurità… sotto i
riflettori.
Affermatosi come uno dei maggiori
esponenti del cinema iraniano nel mondo, Asghar
Farhadi ha realizzato dal 2003 ad oggi una serie di film
che esplorano le tradizioni del suo paese, come anche i suoi lati
meno apprezzabili. Fornendo così un ritratto brillante e mai banale
della società del suo paese, egli ha saputo parlare anche a popoli
culturalmente e geograficamente lontani. Dopo gli Oscar vinti con
Una separazione e Il cliente, questi è
poi tornato a far parlare di sé con il film Tutti lo
sanno (qui la recensione), diretto nel
2018. Per lui si è trattato del secondo film estero, dopo il
francese Il passato realizzato nel 2013.
Per questo nuovo progetto Farhadi si
è recato in Spagna, realizzando un crime drammatico con
protagonisti due degli attori spagnoli più celebri di sempre:
Javier Bardem e Penelope Cruz.
Presentato in concorso al Festival di Cannes, dove è stato il film
d’apertura di quella edizione, Tutti lo sanno è stato
accolto da opinioni contrastanti, con alcuni pronti ad indicarlo
come un film minore del celebre regista. Eppure, anche in questo
caso Farhadi ha dimostrato di saper padroneggiare bene elementi
lontani dalla sua cultura, costruendo un racconto avvincente e
coinvolgente all’interno del quale si raccontano dinamiche comuni a
tutti.
Candidato a ben otto premi Goya,
considerati gli Oscar spagnoli, il film si è comunque affermato
come uno dei titoli d’autore più interessanti del suo anno. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Tutti lo sanno: la trama
del film
Protagonista del film è
Laura, la quale dopo un periodo di residenza a
Buenos Aires, dove vive insieme al marito
Alejandro e ai due figli, decide di tornare nella
sua terra natìa. Dopo anni ritrova dunque il piccolo paesino rurale
in provincia di Madrid dove è cresciuta e partecipa alle nozze
della sorella minore Ana. Qui, oltre a rincontrare
la sua famiglia, con cui ha un rapporto complicato, rivede anche
Paco, suo grande amore di giovinezza che non ha
mai realmente dimenticato. Se quello che prova per Alejandro non è
vero amore, è anche per via del ricordo di lui. A spezzare quel
momento di festa, tuttavia, è la scomparsa di
Irene, la figlia adolescente di Laura.
Per i famigliari diventa subito
chiaro che si tratta di un sequestro ma piuttosto che coinvolgere
le forze dell’ordine si preferisce affidarsi al poliziotto in
pensione Jorge. Questi inizia dunque ad indagare e
in breve una richiesta di riscatto viene fatta alla disperata
Laura. Alla disperata ricerca di soldi, questa chiede a Paco di
vendere la sua tenuta, confessandogli che Irene è in realtà sua
figlia. Quando sta per lasciarsi convincere, egli inizia però a
sospettare della stessa Laura, la quale potrebbe essere in cerca di
vendetta per alcune vicende passate. Più la situazione si protrae,
più diventa complesso capire di chi potersi o meno fidare.
Tutti lo sanno: il cast
del film
Come anticipato, ad interpretare la
protagonista del film vi è l’attrice premio Oscar Penelope Cruz.
Qui alle prese con un personaggio particolarmente complesso e
criptico, la Cruz ha raccontato di aver seguito il processo di
sviluppo del film per circa cinque anni, costruendo molto del suo
personaggio insieme a Farhadi. Javier Bardem,
marito della Cruz nella realtà e a sua volta premio Oscar, è invece
Paco, l’uomo ancora innamorato di Laura e pronto a tutto per lei. I
due attori hanno dichiarato di non aver portato il lavoro sui
personaggi a casa, sapendo bene quando essere nel personaggio o
uscirne.
Accanto a loro, nel ruolo
dell’investigatore Jorge vi è José Angel Egido,
mentre Alejandro il marito di Laura è interpretato da
Ricardo Darin. Questi è uno degli attori più
prolifici e popolari del cinema argentino, noto a livello
internazionale per i film Il figlio della sposa e Il
segreto dei suoi occhi, lungometraggio vincitore dell’Oscar al
miglior film straniero. Irene, la figlia di Laura,
è interpretata da Carla Campra, attrice nota per
le serie Una vita e Feria. Le attrici
Elvira Minguez e Inma Cuesta sono
invece rispettivamente Mariana e Ana, le sorelle di Laura.
Eduard Fernandez interpreta Fernando il marito di
Mariana, mentre Barbara Lennie è Bea, la moglie di
Paco. Quest’ultima è nota in particolare per il film Magical
Girl.
Tutti lo sanno: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Tutti lo
sanno è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple
TV+, Tim Vision, Now, Infinity+, Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di venerdì 25agosto alle ore 21:20 sul canale
Rai 3.
Tutti insieme
appassionatamente è uno di quei musical che non ci si
stancherebbe mai di guardare, estremamente coinvolgente e,
nonostante il contesto storico, molto leggero e spensierato.
Se la storia è nota a tutti, quella
della giovane Maria che vorrebbe diventare suora e si innamora,
corrisposta, del capitano von Trapp, genitore di sette figli che
necessita di una bambinaia, tante dinamiche sono rimaste
all’oscuro.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Tutti insieme appassionatamente.
Tutti insieme appassionatamente
film
1. Ha salvato la 20th
Century Fox. Dopo il disastro economico generato dal film
Cleopatra nel 1963, la Twentieth Century Fox era praticamente ad un
passo dalla bancarotta. Pare che fu proprio Tutti insieme
appassionatamente a salvare la casa di produzione dal disastro
irreversibile.
2. Robert Wise ha
modificato il carattere del capitano. Stando a quando
detto dalla stessa Maria von Trapp, il carattere
di suo marito non era così burbero, così come non era mai stato
così severo con i loro dieci figli (sette del precedente matrimonio
e tre avuti con Maria). Pare che la vera Maria abbia chiesto a
Robert Wise di ammorbidire il personaggio di
suo marito, ritratto in maniera molto severa nel film, ma il
regista di rifiutò di farlo.
Tutti insieme appassionatamente
streaming
3. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo
film, è possibile farlo grazie alla sua disponibilità sulle diverse
piattaforme di streaming legale digitale come Rakuten Tv, Chili,
Google Play e iTunes.
Tutti insieme appassionatamente
canzoni
4. Plummer considerava
banale Edelweiss.Tutti insieme appassionatamente
possiede un insieme di canzoni indimenticabili e orecchiabili, ma
pare che non sia stato così proprio per tutti. Stando ad alcune
dichiarazioni, sembra che Christopher Plummer non amasse molto la
canzone Edelweiss, considerata da lui banale, tanto da
scrivere una lettera allo sceneggiatore Ernest
Lehman, suggerendo che sarebbe stato necessario
riscriverla. Inutile dire che la sua richiesta sia stata
respinta.
Tutti insieme appassionatamente
cast
5. Christopher Plummer non
aveva molte informazioni circa il suo personaggio. Prima
di iniziare le riprese di Tutti insieme appassionatamente,
gli attori hanno cercato di dare il maggior realismo possibile.
Tuttavia, erano davvero poche le informazioni che riguardavano il
vero capitano Georg von Trapp, tanto che
Christopher Plummer si recò sulle montagne di Salisburgo con un
interprete. Proprio in quelle zone, i due incontrarono un nipote di
Georg che rivelò loro di come non fosse che l’uomo più noioso da
lui mai incontrato.
6. Julie Andrews stava per
rifiutare il film. Una volta visto il film, diventa quasi
impossibile pensare che Julie Andrews era vicina a rifiutare di
interpretare Maria. La motivazione che le stava per far compiere il
passo sbagliato era che, secondo lei, il suo personaggio fosse
molto simile al suo ruolo in Mary Poppins, realizzato solo un anno prima.
7. A Christopher Plummer
non piaceva molto la Andrews. Pare che durante le riprese
di Tutti insieme appassionatamente non scorresse buon sangue tra
Plummer e la Andrews, tanto che l’attore ha ammesso di trovare la
sua collega insopportabile e fastidiosa, chiamandola Miss
Disney quando parlava di lei al resto del cast o della
troupe. Solo più tardi ha capito di essere stato decisamente
immatura e la Andrews è stata una grande attrice e una grande
professionista, tanto che poi i due sono diventati molto amici e lo
sono tuttora.
Tutti insieme appassionatamente
musical
8. Si basa sull’omonimo
musical teatrale.Tutti insieme
appassionatamente, realizzato al cinema del 1965, è tratto dal
musical teatrale intitolato The Sound of Music e
realizzato dalla coppia formata da Richard Rodgers
e Oscar Hamerstein II. A sua volta, lo spettacolo
si basa sul romanzo autobiografico La famiglia Trapp
(The Story of the Trapp Family Singers), scritto da
Maria Augusta von Trapp.
9. Il film ha richiesto
diverse competenze. Sebbene gli attori scelti per film
avevano le qualità richieste per i loro ruoli, quasi tutti gli
attori hanno dovuto imparare a fare cose nuove. Ad esempio, sia
Julie Andrews che Christopher Plummer hanno dovuto imparare a
suonare la chitarra.
10. Ci sarebbero dovute
essere le canzoni cantate dalla vera famiglia von Trapp. I
librettisti Howard Lindsay e Russel
Crouse volevano inizialmente usare le canzoni che la vera
famiglia von Trapp aveva cantato. Tuttavia, i due pensasoro di
riscrivere una nuova colonna sonora pensando che l’originale non si
sposasse bene con la musica folk.
Uscirà il 27 settembre 2018,
distribuito da Vision Distribution, Tutti
in Piedi, la nuova commedia diretta e interpretata da
Franck Dubosc con Alexandra Lamy,
Elsa Zylberstein, Gérard Darmon.
Cinefilos.it offre la possibilità a pochi
fortunati di vedere il film gratis, in anteprima, in
diverse città d’Italia, il 18 settembre
2018! Ci sono a disposizione tanti inviti gratuiti
validi per l’ingresso di 2 persone, per ognuna delle città.
Jocelyn (Franck
Dubosc) è un uomo d’affari di successo, un inguaribile
seduttore e un bugiardo incallito. Un giorno, a causa di un
malinteso, viene scambiato per disabile dalla vicina di casa della
defunta madre, la giovane e sexy Julie. Per conquistarla, Jocelyn
decide di approfittare del fraintendimento. L’equivoco, che
inizialmente sembra essere solo un gioco divertente, diventa
complicato quando Julie gli presenta sua sorella Florence
(Alexandra Lamy) che, costretta su una sedia
a rotelle a seguito di un incidente stradale, non ha perso la
voglia di vivere a pieno e sembra abbattere qualsiasi barriera col
suo irresistibile sorriso. È allora che, in bilico sull’esile filo
di una insostenibile bugia, Jocelyn inventa una doppia vita: una in
piedi e una sulla sedia a rotelle.
Viso pulito, modi amichevoli,
sguardo da eterno ragazzino che nasconde un’espressione ammiccante
da tombeur des femmes e un’enorme bravura. Questa, in
breve, la descrizione di Joseph Leonard
Gordon-Levitt, una delle più giovani stelle hollywoodiane
che, oltre a vantare una carriera più che ventennale alle spalle,
sembra non essere intenzionato a fermarsi, ma, anzi, vede crescere
di giorno in giorno la sua popolarità.
Joseph
Gordon-Levitt, biografia
Il celebre attore statunitense
nasce a Los Angeles il 17 febbraio 1981. Cresciuto in una famiglia
ebraica di stampo progressista, con un padre redattore per
l’emittente KPFK e una madre candidata alle elezioni per il Peace
and Freedon Party negli anni ‘70, calca le scene fin dalla
tenerissima età. A quattro anni si unisce infatti ad un gruppo
teatrale e gli viene affidata la parte dello spaventapasseri in un
adattamento de Il Mago di Oz e, poco dopo, iniziano per
lui le prime apparizioni televisive, soprattutto in spot
pubblicitari.
Joseph
Gordon-Levitt, filmografia
La vera carriera come attore prende
il via alla fine degli anni ’80, quando Joseph
Gordon-Levitt ha appena sei anni. Il bambino
prodigio appare più o meno fugacemente in svariate produzioni
televisive, tra cui Stranger on My Land, Casa Keaton e La
Signora in Giallo.
Grazie alla sua abilità, innegabile
nonostante la tenera età, nel 1991 ottiene il primo ruolo da
protagonista nel remake della soap opera Dark
Shadows e, nel 1992, debutta nel mondo del cinema, con un
ruolo da comparsa nel film Beethoven. Nello stesso
anno Joseph Gordon-Levitt entra a far parte
del cast di In mezzo scorre il fiume, un film centrato sul rapporto
tra due fratelli girato da Robert Redford, in cui
il giovane attore veste i panni di Craig Sheffer da giovane.
Da questo momento si susseguono per
lui dei ruoli sempre più importanti; negli anni a
venire Joseph Gordon-Levitt è Gregory in
Switching Parents (Gregory K), la storia
vera di un ragazzo che riesce ad ottenere legalmente il diritto a
separarsi dai suoi genitori e Roger in Angels in the
Outfield, lungometraggio che narra di un bambino
apparentemente sfortunato ma che è in grado di vedere gli
angeli.
Il successo è a portata di mano
e Joseph Gordon-Levitt riesce ad
afferrarlo grazie alla sit-com Una famiglia del terzo
tipo. La serie, che ha avuto un enorme successo in
America, gira intorno alle avventure dei Solomon, una famiglia
media americana i cui componenti sono però degli esploratori
extraterrestri che hanno preso sembianze umane allo scopo di
studiare il pianeta terra e i suoi abitanti. Joseph
Gordon-Levitt impersona Tommy Solomon, figlio adolescente
del particolare quadretto familiare, dal 1996 al 2001, anno in cui
decide di sciogliere il contratto con la produzione.
Nel frattempo la sua fama
televisiva, pur serrandolo in un ruolo che con il tempo inizierà ad
andargli stretto, non impedisce all’attore di entrare a far parte a
tutti gli effetti del mondo del cinema. Nel 1996 è il figlio di
Demi Moore nel film Il
Giurato, nel 1998 una vittima che muore prima dei
titoli di testa in Halloween 20 anni dopo e nel 1999 è
co-protagonista, insieme ad un giovanissimo Heath
Ledger, della commedia romantica 10 cose che odio
di te.
La sua passione per il cinema, la
volontà di allontanarsi da un certo modello di celebrità televisiva
e, forse, l’influenza del nonno materno (il regista politicamente
attivo Michael Gordon), lo portano però a sviare i
facili prodotti commerciali e a ricercare ruoli più difficili e
impegnati all’interno di circuiti indipendenti.
Nel 2001 il
ventenne Joseph Gordon-Levitt entra così nei
panni del protagonista Lyle nel film Manic, dramma
di Jordan Melamed ambientato in un manicomio, che
narra di un ragazzo internato per essere stato violento con un
compagno di baseball e che incontra tra le mura dell’istituto altri
ragazzi con problemi psichici alle spalle.
Dopo questa prova,
però, l’attore sembra stancarsi della vita che conduce e, nel 2002,
si ritira momentaneamente dai riflettori per iscriversi
all’università. La sua carriera di studente, piuttosto
fugace, finisce nel 2004, quando Joseph
Gordon-Levitt lascia la Columbia University dopo aver
passato due anni immerso nei corsi di storia, poesia e letteratura
francesi. La francofilia, però, non è abbastanza forte per fermare
la sua attrazione verso la recitazione e in quest’ultimo
decennio Joseph Gordon-Levitt sarà presente
in pellicole sempre più incisive.
Mysterious
Skin, film del 2004 diretto da Gregg
Araki, segna infatti, dopo il preludio di
Manic, l’inizio di una nuova strada, che
vede l’ex bambino prodigio Levitt alle prese con ruoli scomodi,
difficili, tormentati. Nel film di Araki, infatti, il giovane
attore entra nei panni di Neil McCormick, un ragazzo che, dopo
essere stato oggetto di molestie sessuali da parte del suo
allenatore di baseball da bambino, si prostituisce ed è incapace di
vivere relazioni stabili e autentiche.
L’anno successivo, con
Brick-Dose Mortale dell’esordiente
Rian Johnson, Levitt conferma la sua bravura dando
anima e corpo a Brendan Frye, un adolescente che, indagando su un
omicidio, rimane coinvolto in giri di droga poco limpidi
all’interno del college che frequenta. La sua interpretazione non
solo non passa inosservata, ma lascia una traccia più che positiva
in numerose critiche filmiche e quando nel 2007 si cala nel
Chris Pratt di Sguardo nel
Vuoto di Scott Frank, la sua
consacrazione diventa definitiva. Pratt, infatti, è un ragazzo che,
a seguito di un incidente, ha vuoti di memoria, narcolessia,
problemi di concentrazione e che viene convinto da un ex compagno
di scuola a rapinare la banca per cui lavora.
Joseph
Gordon-Levitt mette tutta la sua arte nel rendere reale
questo personaggio divorato dal senso di colpa, che confonde sogni
e realtà, e che distorce ciò che passa per il filtro della sua
mente. Forse proprio per questo ruolo gli viene assegnata,
nel 2008, la parte del killer psicopatico Richie Nix in
Killshot, thriller in cui recita accanto
ad attori del calibro di Mickey Rourke e
Diane Lane.
Dal 2009 ad oggi le interpretazioni
diventano più variegate e Joseph Gordon-Levitt
dimostra di essere a suo agio con generi differenti: fa parte del
cast di Miracolo a Sant’Anna, è il
protagonista della bellissima commedia (500) Giorni insieme, primo
lungometraggio del regista di videoclip musicali Marc
Webb in cui veste i panni dell’innamorato romantico che
crede nel vero amore, ma è anche Hesher in Hesher è stato qui, un personaggio volgare e
disturbante, con capelli lunghi e tatuaggi artigianali, che mette
alla prova i rapporti sociali in una famiglia che ha appena subito
un grave lutto.
Lo straordinario
Inception di Christopher Nolan, è il suo banco di prova nel
kolossal. Affiancando Leonardo DiCaprio ed Ellen
Page, un’altra promessa proveniente dai circuiti
indipendenti, dimostra di essere all’altezza di film di spessore
destinati ad un pubblico ampio e si ritaglia finalmente un posto
tra i “grandi”. Ne è prova il fatto che lo stesso Nolan lo richiama
nel 2012, per trasformarlo nell’agente di Gotham City John Blake,
de
Il Cavaliere Oscuro-Il Ritorno, episodio che chiude la
trilogia dedicata all’uomo pipistrello.
Tra gli ultimi film in cui appare
come protagonista si possono segnalare 50 e 50, dramma in cui l’attore
interpreta Adam, un ragazzo che scopre di avere una forma di cancro
che gli lascia il 50% di possibilità di sopravvivenza, e
Senza Freni, film d’azione interamente
girato per le strade di New York con un Gordon-Levitt pony express
che cerca di sfuggire a un poliziotto corrotto a bordo della sua
bici a scatto fisso.
Si attendono quindi con ansia i
prossimi film di quello che ormai può essere considerato a tutti
gli effetti uno dei giovani attori più in auge del decennio:
Looper, un prodotto di fantascienza ambientato
in un futuro prossimo in cui degli assassini utilizzano in modo
criminale i viaggi nel tempo, e Lincoln,
un film ambientato in un passato non troppo lontano che scandaglia
le lotte del primo presidente degli Stati Uniti per l’abolizione
della schiavitù.
Nominato per due volte ai Golden
Globe come miglior attore in un film brillante (per 50
e 50 e 500 giorni insieme), Joseph
Gordon-Levitt non è solo un buon interprete, ma un vero e
proprio sperimentatore di generi e personaggi.
Nel 2010 gira come
regista il cortometraggio Morgan and Destiny’s
Eleventeenth Date: The Zeppelin Zoo, un film di sette
minuti finanziato dalla hitRECord.org, società di produzione
on-line, di proprietà dello stesso Levitt, che divide la metà
dei profitti con coloro che contribuiscono. E dopo questo primo
corto, presentato al South by Southwest Festival, il prossimo anno
è prevista l’uscita di un lungometraggio diretto interamente
dall’attore intitolato Don Jon, storia di
un Don Giovanni moderno che cerca di diventare una persona
migliore. Nel cast anche Scarlett Johansson e
Julianne Moore.
Enfant prodige, stella
televisiva, ottimo interprete cinematografico e regista esordiente,
Joseph Gordon-Levitt può essere a considerato a
tutti gli effetti un artista; un’anima eclettica che, con ogni
probabilità, non smetterà tanto presto di stupirci!
Il Premio
Kinéo, ideato e diretto da Rosetta
Sannelli (presidente dell’Associazione Culturale Kinéo),
che quest’anno compie vent’anni alla 79. Mostra del Cinema
di Venezia, annuncia tutti i premi di questo
anniversario.
Tra i premiati, votati dal pubblico
e da una giuria di eccellenza presieduta da Jean
Gili(regista, critico, storico del cinema e professore
emerito dell’Università di Parigi 1 Pantheon-Sorbonne): Corro da te di Riccardo
Milani per il Miglior Film; Una
femmina di Francesco Costabile per la
Miglior Opera Prima; Come un gatto in tangenziale. Ritorno a coccia di
morto di Riccardo Milani per la
Miglior Commedia;
Nostalgia di Mario
Martone per il Premio
Pubblico&Critica; Benelli su
Benelli di Marta Miniucchi per la
Miglior docufiction; Noi
di Luca Ribuoli per la Miglior Serie
Tv/Piattaforma; Nicola Guaglianone, poi,
si aggiudica il premio come Miglior Sceneggiatura
per Freaks Out.
Tra gli attori, invece, ad
aggiudicarsi il premio come Miglior attrice
protagonista è Barbara Ronchi per la sua
interpretazione in Settembre, mentre a
Michele Riondino viene assegnato il premio come
Miglior attore protagonista per il film
I nostri fantasmi. E ancora:
Vinicio Marchioni è Miglior attore non
protagonista per Supereroi;
Aurora Ruffino è Miglior attrice Serie
Tv/Piattaforma per Noi;
Eduardo Scarpetta è il Miglior attore
SerieTv/Piattaforma per Le fate
ignoranti; Ludivine Sagnier è
Miglior attrice protagonista per la serie NetflixLupin;
Sofia Essaïdi è la Miglior attrice non
protagonista per Nostalgia di
Mario Martone.
Il premio Giovani
Rivelazioni se lo aggiudicano: Chiara Vinci,
Jacopo Olmo Antinori, Alessandro
Piavani e Claudia
Marchiori.
Il Premio “Personaggio
dell’anno per il Cinema”, invece, è
assegnato a Piera Detassis, mentre
il Premio per il miglior produttore/distributore nazionale
o internazionale, intestato da quest’anno
a Martha De Laurentiis, è assegnato
a Massimiliano Orfei, A.D. di
Vision Distribution.
E ancora il Premio
ITTV/Kinéo è per Daniela Rambaldi
Presidente della Fondazione Carlo Rambaldi;
Beatrice Venezi riceve il premio
Eccellenza nell’arte della Musica e
Lorenzo Quinn il riconoscimento nel campo delle
arti visive per i suoi Segni contemporanei
nell’architetture di Venezia.
Il Movie for Humanity
Award – premio che da anni Kinéo assegna a chi attravrerso
il cinema sostiene la causa dei diritti umani in ogni parte del
mondo, in collaborazione con il progetto Global
Campus of Human Rights – viene assegnato a Evgeny
Mikhailovich Afineevsky per il documentario
Freedom on Fire – Ukraine’s Fight for
Freedom. Il film, infatti, è una raccolta di
testimonianze di crudeltà e gravissime violazioni dei diritti umani
nel teatro della guerra, che verrà presentato fuori concorso alla
Mostra del cinema di Venezia.
Lo storico evento collaterale
della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, è
sostenuto dalla DGCA del MIC
e la cerimonia si terrà oggi sabato 3 settembre
2022, nella splendida cornice di Cà
Sagredo, ormai divenuta, grazie alla sensibilità per
l’arte della direttrice, Lorenza Lain, la casa del
Premio Kinéo.
—————————-
Come da tradizione, il Premio
collabora anche quest’anno con il Sindacato Critici
cinematografici (SNCCI), con lo SGDs in
Action Film Festival, con la Veneto Film
Commission, con l’ITTV Festival di
Los Angeles creato da Valentina Martelli e Cristina
Scognamillo, con la stilista Eleonora
Lastrucci per gli outfit più belli del Red Carpet e
con ANEC nel segno del sostegno alle
sale cinematografiche, luogo dove si può godere l’esperienza
completa della magia del cinema.
Uno degli obiettivi è puntare sulle
nuove generazioni. Da molti anni, infatti, il Kinéo ha avviato
insieme al Centro Sperimentale di
Cinematografia un progetto per valorizzare i giovani
artisti emergenti selezionati dalle varie scuole di cinema con un
premio dedicato, assegnato ogni anno ai più meritevoli.
Prosegue il tradizionale sostegno
della Veneto Film Commission che ospita
l’attesissima Conferenza Stampa. “Sono estremamente
felice di accogliere il Premio Kinéo nello spazio Regione del
Veneto – Veneto Film Commission, rinnovando così una collaborazione
che dà lustro alla nostra attività. Il Premio Kinéo è una
straordinaria vetrina sul cinema contemporaneo e un’occasione di
incontro di altissimo livello” afferma il direttore della
Veneto Film Commission, Jacopo Chessa.
Continua, infine, l’adesione al
progetto Kinéo di S.Pellegrino, costante
nella sua presenza ormai ventennale, e del Consorzio
Tutela del Prosecco Doc. “Per il terzo anno
consecutivo come Consorzio del Prosecco DOC supportiamo il
prestigioso Premio cinematografico Kinéo, –
dichiara Stefano Zanette, presidente del
Consorzio di Tutela del Prosecco DOC – e siamo sinceramente
lieti di poterlo affiancare in un anno particolarmente importante:
quello del suo 20° anniversario, celebrato durante questa 79.
edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia”.
Il videomaker Jacob Smyth, grande fan di
Star
Wars, ha raccolto tutto il materiale video di Star
Wars: Il Risveglio della Forza disponibile sino ad
ora per montare un’unica, incredibile clip.
Star Wars: Il risveglio
della Forza sarà nelle sale a partire dal
prossimo 18 dicembre. Sullo schermo, alcuni membri del cast
originale (Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher,
Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny
Baker) ma anche le new entries John Boyega,
Margherita Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall
Gleeson, Gwendoline Christie, Lupita
Nyong’o e Max von Sydow.
A partire dal 30 agosto sarà di
scena sul Lido di Venezia la 68esima edizione del Festival di
cinema più longevo d’Italia. Ecco l’elenco completo dei film che
verranno presentati quest’anno
Tutti i soldi del
mondo, il nuovo film di Ridley Scott
(Alien. Covernant, The Martian- il sopravvissuto ,Gladiator) uscirà
il 25 Dicembre. Il protagonista è Christopher
Plummer, in sostituzione di Kevin
Spacey.
Il film doveva uscire il 22 Dicembre
per non sovrapporsi con il film Greatest
Showman che esce il 20 Dicembre.
Tutti i soldi del mondo parla del
rapimento del sedicenne John Paul Getty III (Charlie Plummer) e del
tentativo di sua mamma Gail (Michelle Williams) di
convincere il nonno milionario (Christopher Plummer) a pagare il
riscatto ma lui rifiuta. Quando la vita di suo figlio è in
bilico, Gail e il consulente di Getty (Mark
Wahlberg) si alleano per trovare tutto il denaro
necessario in una corsa contro il tempo mettendo al primo posto
l’amore e la verità.
Il regista Ridley Scott
non è celebre solo per film di fantascienza come Blade Runner o kolossal
come Exodus – Dei ere. Nel corso della sua carriera, il pluricandidato
all’Oscar ha infatti dato vita anche ad una serie di thriller di
grande impatto, che mostrano le sue capacità di passare con
naturalezza da un genere ad un altro, affrontando varie tipologie
di racconto. Tra i suoi più recenti e apprezzati vi è
Tutti i soldi del mondo (qui la recensione), uscito in
sala nel 2017 e ricordato per diversi motivi. Il primo è il suo
raccontare una celebre fatto di cronaca realmente accaduto, mentre
il secondo è legato alla sostituzione di uno dei suoi attori
protagonisti.
Tratto dal saggio Painfully
Rich di John Pearson, Tutti i soldi del
mondo vanta una sceneggiatura inclusa nella celebre Black List
delle migliori storie per film ancora non prodotte. Scott si
imbatté in questa durante le riprese di Alien: Covenant,
rimanendone impressionato e annunciando che quello sarebbe stato il
suo progetto successivo. Con tematiche quali il potere, il denaro e
la paura, il film parte da una storia vera per diventare il
ritratto di uno dei personaggi più emblematici e oggi forse meno
noti del Novecento. Accolto in modo positivo dalla critica, il film
ha ricevuto diverse nomination ai Golden Globe e agli Oscar.
Probabilmente oscurato dal caso
mediatico generatosi intorno al film, e di cui si parlerà più giù
nell’articolo, Tutti i soldi del mondo merita di essere
riscoperto come un film thriller dalle grandi potenzialità, tanto
narrative quanto tematiche. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori ed alla storia vera dietro il
film. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il titolo nel
proprio catalogo.
Tutti i soldi del mondo: la trama del film
La vicenda ha inizio a Roma, nel
1973. Alcuni uomini mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di
nome Paul Getty III, nipote del magnate del
petrolio Jean Paul Getty, noto per essere l’uomo
più ricco al mondo e al tempo stesso il più avido. Il rapimento del
nipote preferito, infatti, non è per lui ragione sufficientemente
valida per rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da
costringere la madre del ragazzo, Gail, e l’uomo
della sicurezza, Fletcher Chace, a una sfrenata
corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e
riabbracciare finalmente il giovane Paul. Una vicenda pubblica e
privata che sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti
un’incredibile verità: che si può amare di più il denaro che la
propria famiglia.
Tutti i soldi del mondo: il cast del film
Come anticipato, Tutti i soldi
del mondo è noto per via della sostituzione, a riprese ormai
ultimate, dell’attore che interpretava Jean Paul Getty. Questi era
originariamente interpretato da Kevin Spacey,
scelto perché perfetto per dar vita all’aura di mistero che
circonda il miliardario. Poco prima della distribuzione del film,
però, Spacey viene coinvolti in alcuni scandali di molestie, mai
veramente provate. Scott decise allora di rigirare le sue scene con
un nuovo attore, ChristopherPlummer. Il premio Oscar accettò senza neanche
voler leggere la sceneggiatura. Nell’assumere il ruolo, l’attore
decise di non guardare l’interpretazione di Spacey al fine di non
esserne influenzato. Pur non avendo avuto tempo per prepararsi,
Plummer riuscì a fornire una performance convincente, venendo
candidato all’Oscar come attore non protagonista.
Ad interpretare Gail, la madre del
ragazzo rapito vi è la candidata all’Oscar Michelle
Williams. Scotto la scelse poiché incarnava
perfettamente la risolutezza e la brillantezza del carattere della
vera donna. Prima di lei, però, erano state considerate anche le
attrici Angelina Jolie e Natalie
Portman. Mark Wahlberg
interpreta l’agente della sicurezza Fletcher Chace. L’attore si
trovò inoltre a dover partecipare anche alle nuove riprese non
inizialmente previste. Avendo perso molto peso per un nuovo ruolo,
dovette indossare abiti particolarmente stretti per non far notare
la differenza di corporatura. Il giovane Charlie
Plummer interpreta il ragazzo rapito John Paul Getty III,
mentre Romain Duris è il suo rapitore, chiamato
Cinquanta. Tra i rapitori vi è anche l’attore italiano
Nicolas Vaporidis, nei panni di Il Tamia
“Chipmunk”.
Tutti i soldi del mondo: la vera storia dietro il
film
La storia raccontata nel film ha
realmente avuto luogo nel 1973, nell’Italia degli anni di piombo.
Il 10 luglio di quell’anno, John Paul Getty III
viene rapito a Roma da alcuni membri della ‘ndrangheta e portato in
una cantina sotterranea nei pressi della stazione di Sicignano
Degli Alburni. I rapitori chiedono un riscatto di 17 milioni, ma
non ottengono subito ciò che vogliono. Gli investigatori vogliono
accertarsi che non si tratti di una truffa, e il nonno del ragazzo,
il miliardario Jean Paul Getty, è restìo a pagare
temendo che farlo avrebbe incitato ai rapimenti degli altri suoi
quattordici nipoti. Dopo tre mesi dal sequestro, l’orecchio destro
e una ciocca di John Paul vengono fatti pervenire al giornale Il
Messaggero a dimostrazione delle serie intenzioni dei rapitori.
La famiglia riesce a quel punto a
contrattare sul prezzo, scendendo a 3 milioni di riscatto. Jean
Paul esborsa personalmente la cifra massima deducibile dalle tasse,
pari a 2,2 milioni, mentre la restante parte viene messa dal padre.
Ricevuto il denaro, i rapitori rilasciano il ragazzo il 15 dicembre
dello stesso anno, il quale viene ritrovato da un camionista
sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, all’altezza di Lauria, in
Basilicata. Il giovane si ritrova a dover restituire con gli
interessi i soldi sborsati dal padre, mentre il processo per il suo
rapimento si conclude con lo scagionamento dei due principali
indiziati, Girolamo Piromalli e Saverio
Mammoliti. Il denaro del riscatto, tranne poche banconote,
non è mai stato rintracciato.
Tutti i soldi del mondo: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Tutti i soldi del
mondo è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple
TV+, Tim Vision, Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di martedì 1agosto alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Lucky Red il
trailer ufficiale di Tutti i soldi del mondo,
il nuovo film diretto dal regista Ridley
Scott e che vede protagonista Charlie Plummer
e Mark Wahlberg.
Tutti i soldi del
mondo è adrenalinica ricostruzione di un fatto di
cronaca realmente accaduto e divenuto un caso mediatico
internazionale: il rapimento di Paul Getty III.
Roma, 1973. Alcuni uomini
mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul Getty III
(Charlie Plummer), nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty
(Kevin Spacey), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e al
tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito,
infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per
rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre
del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo della sicurezza
Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a una sfrenata corsa contro il tempo
per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare
finalmente il giovane Paul.
Tutti i soldi del
mondo
Una vicenda pubblica e privata che
sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti un’incredibile verità:
che si può amare di più il denaro che la propria famiglia. Una
storia mai raccontata prima sul grande schermo, che arriva al
cinema il 21 dicembre con la firma del grande Ridley Scott.
Esce oggi nelle sale americane (da
noi il 4 gennaio 2018) Tutti i soldi del mondo, la
pellicola diretta da Ridley Scott che porta sullo
schermo un fatto di cronaca realmente accaduto e divenuto un caso
mediatico internazionale, ovvero il rapimento di Paul
Getty III.
Il film è stato al centro delle
polemiche dopo le accuse di molestie sessuali rivolte a
Kevin Spacey, con l’attore allontanato dalla
produzione e successivamente sostituito da Christopher
Plummer. Anche gli altri interpreti, tra cui
Michelle Williams e Mark
Wahlberg, sono tornati sul set per rigirare le scene
insieme a Plummer e da quanto riporta USA today, le star non hanno
ricevuto alcun compenso per il reshoot. A dichiararlo è stato
proprio il regista.
La Williams invece ha così motivato
la scelta di tornare senza salario: “Sarei stata ovunque ci
fosse stato bisogno e potevano avere il mio stipendio, potevano
avere le mie vacanze, qualunque cosa, perché ho apprezzato così
tanto l’ enorme sforzo per non gettare via il film“.
Sinossi: Roma, 1973.
Alcuni uomini mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di nome
Paul Getty III (Charlie Plummer), nipote del
magnate del petrolio Jean Paul Getty (Christopher
Plummer), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e al
tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito,
infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per
rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre
del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo
della sicurezza Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a
una sfrenata corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare
il riscatto e riabbracciare finalmente il giovane Paul.
USA Today ha diffuso la notizia
che Michelle Williams è stata pagata meno
dell’1% rispetto a Mark Wahlberg per i reshoot del
film di Ridley Scott, Tutti i soldi del
mondo.
Il film di Scott ha fatto discutere
a partire dalla decisione del regista di sostituire Kevin
Spacey a seguito delle accuse di molestia che lo hanno
coinvolto. Adesso però sembra che un’altra spinosa questione sia
venuta alla luce.
Tre persone vicine alla produzione
ma non autorizzate a parlare in pubblico, e per questo rimaste
anonime, hanno dichiarato che per circa 12 giorni di lavorazione
per le riprese sostitutive, Michelle Williams è
stata pagata 80 dollari al giorno, il minimo sindacale, visto che
l’attrice aveva dichiarato: “Ho detto che ci sarei stata se
avessero avuto bisogno di me, di qualunque cosa avessero avuto
bisogno. E che avrebbero potuto tenersi i miei soldi, e le mie
vacanze, e tutto quello che volevano. Perché apprezzo tantissimo lo
sforzo che stanno facendo.”
Tutti i soldi del
mondo, recensione del film di
Ridley Scott
A fronte di questo incasso simbolico
per la Williams, arriva invece la notizia che Mark
Wahlberg ha incassato 1,5 milioni di dollari, solo per le
riprese sostitutive.
A conti fatti si arriva alla cifra:
Williams ha incassato meno dell’1% per le riprese che hanno
sostituito Plummer a Spacey, rispetto alla sua co-star maschile.
Trattandosi di una produzione che ha preso così a cuore la
questione delle molestie, sembra quantomeno una notizia
contraddittoria.
Si arricchisce di nuovi dettagli la
vicenda legata a Tutti soldi del Mondo e alle
riprese aggiuntive retribuite in maniera così diversa tra compenso
per Michelle Williams e per Mark
Wahlberg.
L’attrice ha ricevuto una paga
inferiore a meno dell’1% rispetto a quella del suo collega per le
riprese aggiuntive e i due erano rappresentati dalla stessa
agenzia. Tuttavia, la stessa fonte che ha rivelato le cifre
all’USA Today ha adesso aggiunto che
si è trattato di un vincolo nel contratto di Wahlberg.
Abbiamo spiegato che la Williams,
molto soddisfatta delle scelte di produzione di eliminare
Kevin Spacey (forse per ragioni diverse), ha
deciso di rinunciare al suo compenso pur di sistemare il film.
Wahlberg invece aveva un tipo di contratto diverso che gli
concedeva il diritto di veto sulle sue co-star.
Tutti i soldi del
Mondo: Michelle Williams pagata meno
dell’1% rispetto a Mark Wahlberg per i reshoot
Questo ha implicato che in fase di
recasting dell’attore che ha interpretato Paul Getty, Mark
Wahlberg abbia effettivamente avuto gli strumenti legali
per pretendere una paga non inferiore al milione per i reshoot con
Christopher Plummer, dato che non voleva l’attore
nel film.
Anche in questo caso le motivazioni
non sono chiare: Wahlberg ha qualcosa di personale contro Plummer
oppure è stata la scelta di sostituire Kevin
Spacey a motivare le sue pretese economiche?
USA Today riporta
quanto detto dalle due fonti vicine alla produzione: “Quello
che lui (Mark Wahlberg) ha detto è stato ‘Non approverà Christopher
Plummer a meno che non mi paghiate'”. A occuparsi delle
contrattazione, è stata la William Morris
Endeavor, stessa agenzia della Williams, che per ora non
ha rilasciato alcun commento.
Tutti i soldi del
mondo, recensione del film di
Ridley Scott
Arriverà nelle nostre sale il 21
dicembre Tutti i soldi del mondo, ultimo lavoro
firmato da Ridley Scott al centro della bufera
mediatica dopo l’esplosione degli scandali sessuali ad Hollywood
che hanno cancellato Kevin Spacey dal film e fatto
entrare in extremis Christopher Plummer. E anche
se tutte le scene di Spacey siano state rigirate frettolosamente
con Plummer, una delle originali potrebbe essere rimasta nel final
cut, come confermato da Scott stesso.
A notarlo è stato il critico
cinematografico Jeff Wells durante una proiezione del film, con il
regista che si è complimentato per l’attenzione. Inoltre possiamo
stare tranquilli: non ci sarà nessun problema di
continuità nella storia, poiché il frame di cui parla Wells
non era un primo piano del volto di Spacey.
Tutti i soldi del
mondo è l’adrenalinica ricostruzione di un fatto di
cronaca realmente accaduto e divenuto un caso mediatico
internazionale: il rapimento di Paul Getty
III.
Sinossi: Roma, 1973. Alcuni
uomini mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul
Getty III (Charlie Plummer), nipote del magnate
del petrolio Jean Paul Getty (Christopher
Plummer), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e al
tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito,
infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per
rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre
del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo
della sicurezza Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a
una sfrenata corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare
il riscatto e riabbracciare finalmente il giovane Paul.
Tutti i soldi del
mondo, di Ridley Scott, rischia di
passare alla storia per il film che ha condannato alla damnatio
memoriaeKevin Spacey.
Il film è stato infatti modificato e
ha subito una pesante e costosa fase di reshoot per eliminare
l’attore dal film, a seguito della bufera mediatica che lo ha
investito, in merito alle molestie denunciate da diversi
attori.
Al suo posto è stato scelto
Christopher Plummer, che dal canto suo si è detto
onorato di essere stato coinvolto nel progetto:
“Sono molto orgoglioso di far
parte di questo progetto, siamo tutti qui per Ridley. Quando questa
idea ha cominciato a prendere forma, mi sono sentito subito meglio.
Questo non serve certo ad alleviare la sofferenza di persone che
sono state personalmente influenzate da Kevin Spacey, ma è il
nostro piccolo tentativo di correggere un torto. E invia un
messaggio ai predatori – non puoi più farcela. Qualcosa sarà
fatto.”
Sempre su EW, Ridley
Scott in persona ha così commentato la sua scelta di
sostituire Spacey con Plummer: “Non c’è tempo per riflettere. A
volte devi stabilire la legge. Devi!”
Il regista ha poi proseguito,
spiegando di essere molto sicuro di sé e nel fatto che riuscirà a
rispettare la data d’uscita del film, dal momento che tutte le
riprese aggiuntive del film sono state attentamente studiate e che
non ci sarà nulla di superfluo nel lavoro svolto.
Tutti i soldi del mondo: trailer del film di Ridley Scott
(con Kevin Spacey)
Tutti i soldi del
mondo è adrenalinica ricostruzione di un fatto di cronaca
realmente accaduto e divenuto un caso mediatico internazionale: il
rapimento di Paul Getty III.
Roma, 1973. Alcuni uomini mascherati
rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul Getty III (Charlie
Plummer), nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty
(Christopher Plummer), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e
al tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito,
infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per
rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre
del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo della sicurezza
Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a una sfrenata corsa contro il tempo
per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare
finalmente il giovane Paul.
Una vicenda pubblica e privata che
sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti un’incredibile verità:
che si può amare di più il denaro che la propria famiglia. Una
storia mai raccontata prima sul grande schermo, che arriva al
cinema il 21 dicembre con la firma del grande Ridley Scott.
In tempo per la stagione dei premi
a Hollywood, arriva anche nelle nostre sale Tutti i soldi
del mondo, il nuovo film di Ridley Scott destinato a passare alla storia
come la pellicola della damnation memoriae di
Kevin Spacey.
Per chi non avesse
seguito la vicenda, l’attore di House of Cards
era interprete di Jean Paul Getty, scelto da Scott e dalla
produzione. A seguito delle accuse di molestie sessuali nei
confronti di Spacey, Scott ha deciso di rigirare completamente le
sue scene con Christopher Plummer, che quindi
vedremo al cinema nei panni del magnate Getty. La vicenda, che
sfiora la follia, soprattutto da un punto di vista produttivo, dal
momento che l’operazione di sostituzione ha fatto lievitare i costi
del film, segna un punto di non ritorno per
Hollywood, soprattutto per la convinzione che il
valore artistico di una persona debba essere per forza, secondo le
credenze d’Oltreoceano (anche le nostre? Si pensi a ciò che la
Warner Bros ha fatto con il “caso Fausto Brizzi”),
equivalente al valore umano.
Sul valore artistico di
Kevin Spacey non c’è niente da sindacare, per
quanto riguarda invece quello umano, non è questa la sede per
parlarne. Il lavoro di un attore è quello di restituire al suo
pubblico una buona interpretazione. Non sapremo mai se Spacey era
riuscito anche questa volta a dare prova della sua bravura. Non
sappiamo se ne avrà ancora l’opportunità.
Ridley
Scott ha però colto l’altissimo rischio, ha spinto al
massimo la sua macchina produttiva ed è riuscito in tempi record ad
operare la sostituzione, con un Plummer che rende alla perfezione
il Getty attaccato ai soldi, senza scupoli ed emozioni, un vero
Scrooge (che l’attore interpreta in questi giorni in sala in
Dickens: l’Uomo
che inventò il Natale). Tutte caratteristiche che
raccontate sullo schermo da Spacey, avrebbero ricordato forse
troppo da vicino il Frank Underwood che tanto il
pubblico ha amato (lo ama ancora, dopo lo scandalo sessuale?). Il
decano Christopher Plummer restituisce allo
schermo un ritratto crudele, a tratti assurdo, ma perfettamente
incorniciato nel tessuto narrativo, probabilmente vicino al
personaggio realmente esistito.
Tratto dall’omonimo saggio di
John Pearson, il film racconta di un celebre fatto
di cronaca degli anni settanta: il sequestro di John Paul Getty III, nipote
dell’allora uomo più ricco del mondo, John Paul Getty, avvenuto a Roma nel
1973 a opera della ‘Ndrangheta.
Tutti i soldi del
mondo si muove su due binari, attraversando due generi
cinematografici codificati, che intrecciandosi, si annacquano a
vicenda. Da una parte c’è il rapporto tra testa e cuore, tra il
nonno del povero Paul rapito, il vecchio Getty attaccato ai suoi
tantissimi milioni di dollari, avido, gretto, sgradevole.
Dall’altra c’è Gail Harry, interpretata da Michelle Williams (superba la sua
protagonista, sommessa e granitica), madre dell’adolescente, ex
nuora di Getty, che ha come unico scopo quello di riavere con sé il
figlio. Un cuore di madre contro una testa di ricco. Questi due
personaggi rappresentano i poli opposti del racconto drammatico, a
cui si associa quello di crime thriller, che comprende la
parte delle indagini, della rappresentazione (stereotipata) dei
cattivi, dell’inseguimento finale.
In questo doppio registro
risiede la sensazione che Scott, per piacere di raccontare tutto,
abbia perso di vista il senso del ritmo, pur dando ampio spazio al
racconto e ai personaggi. Questo sforzo del regista si scontra
anche con la strutturazione della storia, che procede a blocchi,
struttura schiacciata anche dalla fotografia di Dariusz Wolski che,
in maniera funzionale, desatura la luce e conferisce un senso di
oppressione, di trappola, a mettere lo spettatore nei panni del
povero giovane Paul, nelle mani della ‘Ndrangheta calabrese.
Un elemento molto interessante del
film, che però si può apprezzare soltanto in lingua originale, è la
coesistenza di lingue e dialetti: inglese, italiano, romano,
siciliano (non si capisce perché utilizzato dai rapitori calabresi)
si fondono così come si alternano i luoghi. Il film infatti è
girato tra Roma e l’Inghilterra, per concludersi a Lauria,
cittadina tra le montagne a confine tra Basilicata e Calabria.
Con tutte le sue mancanze, dalle
scelte opinabili della produzione alle indecisioni narrative di
Scott, Tutti i soldi del mondo rimane
l’espressione di un autore che mette sempre al primo posto il gusto
per lo spettacolo, per la costruzione dei personaggi, per il
racconto puro. Un cinema “maschio” che proprio attraverso gli occhi
di una donna incrollabile si avvicina allo spettatore.
A due anni dallo straordinario
successo de La prima cosa bella, Paolo Virzì torna a mettere la sua firma su
una brillante commedia, Tutti i santi giorni. Dopo
essersi occupato dei giovani e del precariato in Tutta la vita
davanti, di loro e del difficile e irrisolto rapporto coi
genitori proprio nel citato La prima cosa bella, ora ci mostra le difficoltà che
una giovane coppia oggi può incontrare nel momento in cui decide di
mettere al mondo un figlio.
Tutti i santi giorni, la trama
In Tutti i santi
giorni Guido e Antonia stanno insieme da sei anni, sono
innamoratissimi e molto diversi tra loro: lei eccentrica,
estroversa, recalcitrante alle regole e ai limiti di una vita
“inquadrata”, con scarsa cultura, vorrebbe sfondare come cantante e
intanto lavora in un autonoleggio. Lui invece è molto colto,
bibliofilo, amante della letteratura latina e dei martiri proto
cristiani, fa il portiere di notte in un hotel. È timido, insicuro,
a tratti ingenuo. Per coronare il loro amore, decidono di provare
ad avere un bambino – è soprattutto Antonia a volerlo e Guido
accetta di buon grado l’idea. Purtroppo la cosa non è così
semplice.
Paolo Virzì, tra i più validi interpreti della
commedia italiana, conferma qui le sue doti. I pregi del film sono
infatti il suo tono brillante, i dialoghi vivaci, la capacità di
coniugare un tono leggero con argomenti di peso, di divertire e far
pensare al tempo stesso. I difetti forse una parentesi onirica che
poteva essere evitata, e una certa prevedibilità per quel che
riguarda una parte dell’epilogo della vicenda, che appartiene al
repertorio romantico più classico. Ciò non pregiudica comunque
l’esito del lavoro, che può essere apprezzato anche da “palati”
molto diversi tra loro.
Tutti i santi giorni, il film
Si tratta di una commedia
romantica, dal momento che al centro è senza dubbio il grande amore
che tiene uniti i due protagonisti, ma non è affatto stucchevole, o
banale. Anzi, il regista resta fedele alla sua linea: un salutare
bagno nel realismo dei luoghi e delle situazioni e una vena quasi
sempre dissacratoria nei confronti della morale comune, dello
stereotipo. Come le migliori commedie, Tutti i santi
giorni ha poi il pregio di saper mettere a fuoco, cogliere
l’essenza di alcuni tipi umani significativi della nostra società e
dei loro atteggiamenti. Non solo i protagonisti, su cui la lente
del regista si sofferma maggiormente, ma anche i comprimari, a
partire dalle rispettive famiglie di Guido e Antonia, dal
ginecologo cattolico e attempato alla ginecologa progressista, al
musicista calabrese Jimmy, velleitario e squattrinato. Pure la
coppia di vicini, i classici romani coatti che spesso abbiamo visto
al cinema, sono osservati attentamente, non solo nel loro aspetto
simpatico e “folkloristico”.
Sullo sfondo, la vivida descrizione
della realtà attuale, col poco che offre: un lavoro, poco stabile,
le estenuanti traversate della città per arrivarci, i turni, gli
orari difficili da conciliare, due stipendi che bastano appena ad
affittare una piccola casa nell’hinterland romano. Un quadro non
certo edificante, nel quale riuscire ad amarsi e pensare a un
figlio, pare, per certi versi, un atto eroico. Sarà per questo,
oltre che per l’efficace interpretazione dei due protagonisti,
Luca Marinelli/Guido e Federica
Victoria Caiozzo/Antonia, che non si riesce a fare a meno
di essere dalla loro parte, conquistano con le loro insicurezze,
goffaggini e fragilità. Merito al regista dunque per aver scelto i
due attori.
Ci aveva lasciato due anni fa con
il successo di La prima cosa bella. Paolo
Virzì, regista che si è fatto un nome nel panorama
cinematografico per aver riportato in auge la commedia italiana,
torna quest’anno con Tutti i santi giorni. Luca
Marinelli interpreta Guido, un giovane colto e
appassionato di lingue antiche che lavora come portiere di notte.
La sua amata è Antonia (Federica Victoria Caiozzo)
che presenta un carattere completamente opposto: lavora in un
autonoleggio e aspira a diventare una musicista.
Nonostante provengano da famiglie
differenti e abbiamo poco in comune, i due riescono a portare
avanti la loro storia d’amore. A mettere in crisi l’equilibrio
della coppia saranno le conseguenze per una gravidanza che tarda ad
arrivare. Sullo sfondo Virzì pone Roma, la grande e caotica
metropoli, descritta attraverso i personaggi che ruotano attorno
alla coppia.
La sceneggiatura è stata scritta
dallo stesso regista con il collaboratore di sempre, Francesco
Bruni, e con Simone Lenzi, autore del libro La Generazione
da cui Virzì ha preso liberamente spunto.
A muovere il regista è la volontà
di non deludere dopo il successo dei suoi precedenti film. Lui
stesso ha affermato che, a causa “dell’ansia da prestazione” dopo
La prima cosa bella, voleva concentrarsi sulle vicende di
due personaggi senza strafare sul cast o sulla storia. Una mossa
prudente che non rinuncia ad avere le sue sfumature di attualità: i
protagonisti si amano nonostante vivano due realtà diverse e
insieme affrontano il cinismo del mondo esterno. L’arrivo di un
figlio potrebbe coronare il loro amore e sigillarlo in modo
permanente, ma sembrerà invece allontanarli. Gli spunti di
riflessione sono disseminati per tutta la pellicola: per esempio la
fecondazione assistita -campo interessante per Virzì, che però non
ha voluto approfondire-, ma soprattutto il sentimento di amore puro
che soffre dell’ossessione della maternità e della paternità.
È “un film piccolo e intimo”, come
lo ha definito Virzì ed è proprio l’effetto che è riuscito ad
ottenere grazie ai due protagonisti. Luca Marinelli che si è fatto
le ossa con la recitazione a teatro, è al suo secondo film per il
grande schermo dopo il debutto con La solitudine dei numeri
primi (2010) e L’ultimo terrestre (2011).
Mentre Federica Victoria Caiozzo,
in arte Thony, è una cantante siciliana che ha realizzato anche la
colonna sonora del film. Con un disco solista alle spalle (With
the gremì in my mouth, 2011), ha ammesso di avere già alcuni
fan sparsi per l’Italia grazie alle sue esibizioni nei locali. È
stata contattata dalla Motorino Amaranto, la casa di produzione di
Paolo Virzì, dopo che il regista l’aveva scoperta con una semplice
ricerca su Internet e anche per lo stupore di alcuni suoi amici che
l’avevano sentita in un pub di Livorno.
Aspettiamoci un film pronto a
stupirci, modesto e al contempo veritiero, o, come lo definisce
semplicemente Paolo Virzì: “Un piccolo film romanticissimo”.
Accecati dal successo dei film dei
Marvel Studios, spesso tendiamo a
dimenticare che gli attori che ne fanno parte hanno dato prova del
loro talento anche in altre occasioni, forse meno conosciute e di
richiamo delle storie del MCU.
Ecco allora di seguito un ripasso di
tutti i ruoli “dimenticati” di Robert Downej Jr. e colleghi:
Robert Downey Jr in Shaggy Dog – Papà che abbaia… non
morde
Iniziamo proprio dal “padrino” del
MCU, Robert Downey
Jr., che due anni prima di calarsi nei panni di Iron
Man ha recitato in una commedia non proprio indimenticabile come
Shaggy Dog – Papà che abbaia… non morde,
diretta da Tim Allen e uscita nelle sale nel 2006.
Da alcuni viene descritta come la
peggiore performance dell’attore, e in effetti questo remake del
film del 1959 non sembra avergli dato la possibilità di brillare
come in altre occasioni. Sullo schermo Downey interpreta il dottor
Kozak, capo di una sperimentazione genetica e antagonista
principale.
Fortunatamente, nel 2008, l’attore
avrebbe firmato il contratto più importante della sua carriera con
i Marvel Studios…
Chris Evans in Snowpiercer
Diretto da Boon
Jong-Ho, Snowpiercer ha adattato
al cinema l’omonima graphic novel nel 2013 ma in seguito a varie
vicissitudini con la distribuzione della Weinstein Company, non è
uscito fino a qualche anno dopo. Un vero peccato, considerando
quanto sia riuscito e interessante il film.
Violento, emozionante e
spaventosamente attuale, questo prodotto unico nel suo genere
vedeva protagonista Chris
Evans nei panni del leader della resistenza che si fa
strada nel treno distopico dove i ricchi vivono in prima classe e i
poveri stipati dei vagoni posteriori e lasciati morire di fame.
Evans dà prova del suo talento in un
ruolo inusuale e prezioso, sicuramente uno dei migliori della
carriera.
Josh Brolin in Johan Hex
Avengers:
Infinity War e Deadpool2 non sono state le prime incursioni nel mondo
dei cinefumetto per Josh
Brolin, che ha infatti recitato nell’adattamento di
Jonah Hex, storia di un soldato confederato
tradito e sfregiato dal suo ufficiale comandante che gli
dichiara vendetta.
Il materiale di partenza era di
sicuro promettente, tuttavia il film è stato accolto con freddezza
sia dalla critica che dal pubblico in sala, e la performance di
Brolin è davvero lontana dagli standard dell’attore.
Jeremy Renner ed Elizabeth Olsen in Wind River
La coppia di eroi che avevamo visto
in azione in Avengers: Age of Ultron
torna a recitare insieme nel bellissimo I segreti di Wind
River, opera prima di Taylor Sheridan
(lo sceneggiatore di Sicario e Hell or high
water): parliamo ovviamente di Jeremy Renner
e Elizabeth
Olsen, rispettivamente Occhio di Falco e Scarlet Witch
nel MCU.
Nel film Renner è Cory Lambert, un
ufficiale della fauna selvatica del Wyoming che collabora con
l’agente dell’FBI Jane Banner interpretata dalla Olsen per
risolvere un caso di omicidio misterioso.
Le due performance sono strazianti e
indimenticabili, come la chimica tra gli attori e la capacità di
Sheridan di rendere la loro emozione il cuore del film.
Benedict Cumberbatch in Il Quinto Potere
Benedict
Cumberbatch ha offerto al pubblico alcune tra le
migliori prove attoriali del l’ultimo decennio, da
Sherlock a The Imitation
Game, arrivando al ritratto del fondatore di
WikiLeaks, Julian Assange, nel film del 2013 Il Quinto
Potere.
Forse la totale diffidenza dei
premi, i problemi con l’accento o il fatto che lo stesso Assange
avesse chiesto a Cumberbatch di prendere le distanze dal film,
hanno reso meno memorabile questa performance, ma comunque degna di
nota.
Scarlett Johansson in Under The Skin
Molti volti del MCU sono attori
rinomati e pluripremiati, alcuni dei quali hanno preso parte a film
indipendenti o d’autore, mettendosi in gioco con personaggi
complicati e prove coraggiose. Pensiamo ad esempio a Scarlett
Johansson, la Vedova Nera dei Marvel Studios, che nel
2013 ha sorpreso tutti con Under the
Skin, sci-fi disturbante diretto da Johnathan
Glazer.
L’attrice, nemmeno a dirlo, è
magnifica, inquietante e sensuale. Tutt’altro che una performance
da dimenticare…
Samuel L. Jackson in The Spirit
Non tutti i film tratti dai fumetti
si rivelano un successo al botteghino, e The
Spirit di Frank Miller ne è la prova lampante. Pensare poi
che una delle sue star era Samuel L.
Jackson, l’insostituibile Nick Fury
del MCU, fa pensare che non bastino grandi attori a rendere i
cinecomic degni di essere ricordati.
Fortunatamente ci sono stati anche
Kingsman Secret Service,
Unbreakable e Glass a interrompere la
serie negativa, e le interpretazioni di Jackson sono sempre state
eccellenti. Ma The Spirit, flop sia per la critica che per il
pubblico, non è tra queste.
Robert Downey Jr. in Kiss Kiss Bang Bang
Prima di incontrarsi di nuovo sul
set di Iron Man
3, Robert Downey
Jr e il regista Shane Black avevano
lavorato insieme in Kiss Kiss Bang Bang, dove
l’attore vestiva i panni del criminale Harry Lockheart al fianco
del collega PI Gay Perry (interpretato da Val
Kilmer) tra le strade di Los Angeles.
E secondo alcuni, tutto ciò che
rende fantastico un attore come Downey è in questo film, sempre
pronto alla battuta, capace di passare dalla commedia al dramma in
un battito di ciglia.
Michael Keaton in Need for Speed
Chiariamo subito una cosa:
Michael Keaton riesce a essere sempre memorabile
in ogni suo ruolo, perfino quando nel MCU si è calato nei panni di
Adrian Toomes aka Avvoltoio in Spider-Man:
Homecoming. Praticamente uno dei migliori villain
della storia dei cinecomic, senza ombra di dubbio.
Certo lo stesso non si può dire del
personaggio interpretato in Need For
Speed nel 2014, dove Keaton è il volto
dell’egocentrico Monarch che appare solo sullo schermo di un
computer…
Paul Bettany in Master and Commander
Uno dei ruoli più sottovalutati di
Paul Bettany è inserito all’interno di un film
altrettanto sottovalutato degli ultimi vent’anni, ovvero
Master and Commander di Peter Weir. Pellicola
d’avventura che vedeva protagonista Russell Crowe
nei panni del capitano Jack Aubrey, presentava al pubblico un
inedito Bettany in quelli panni del chirurgo Stephen Maturin.
Divertente e affascinante allo
stesso tempo, l’attore intreccia un interessante rapporto sullo
schermo con il collega, in un film che meriterebbe tutta
l’attenzione del mondo.
James Franco, che vedremo presto in
127 Hours di Danny Boyle, che sta per condurre con Anne Hathaway la
notte degli Oscar non prima di essere tornato a recitare in General
Hospital, che acquisisce diritti su diritti, che dovrebbe recitare
per Noah Baumbach e che è stato tra i 14 protagonisti dei video nel
New York Times dedicati agli attori, ha aggiunto altri impegni al
suo carnet.
Franco sarebbe infatti in questi
giorni alle prese con una piccola produzione indipendente
intitolata Maladies, storia di un giovane attore di successo che si
ritira dalle scene a causa di quella che si crede sia una sua
infermità mentale. A dirigere il film, l’artista noto come Carter,
che già aveva diretto il corto Erased James Franco, mentre nel cast
figurano i nomi di Alan Cumming, Claire Danes, Catherine Keener. E
se questo ancora non bastasse, James si è assicurato i diritti di
una nuova biografia di Sal Mineo scritta da Michael Gregg Michaud,
con l’intenzione di sceneggiare e dirigere un film sulla vita e la
carriera del più giovane interprete ad essere nominato all’Oscar
come miglior attore non protagonista.
La società di produzione
indipendente A24 si
è fatta una reputazione per la pubblicazione di un’ampia varietà di
film ampiamente acclamati, ma i film horror di A24 rimangono un
punto di forza della società. È improbabile che una società possa
affermare di aver avuto un impatto maggiore sul genere horror
nell’ultimo decennio rispetto ad A24. Dopo aver messo il suo nome
sulla mappa negli anni 2010, la società ha continuato a pubblicare
diversi film ogni anno, ma rimane principalmente conosciuta per i
suoi film horror A24.
Le uscite di A24 includono alcuni
dei film horror più discussi dell’ultimo
decennio, come Hereditary, Midsommar e The
Lighthouse. I film horror di A24 hanno rivoluzionato il
genere horror negli anni successivi al 2010, portando una nuova era
all’horror e introducendo temi sociali e culturali molto rilevanti
per la società moderna. Quando si parla di film horror A24 è
specializzata sia in film horror intelligenti e di alto livello che
in storie bizzarre che la maggior parte delle case di produzione
non toccherebbe mai.
False
Positive (2021)
È
raro che i film horror di A24 vengano definiti piatti, ma una delle
sue uscite più derise è stata False Positive del
2021. Il film non è affatto brutto o
inguardabile, solo non è all’altezza degli standard
abituali degli horror di A24. Uscito direttamente su
Hulu, Falso positivo sembra inizialmente una
rivisitazione in chiave moderna di Rosemary’s
Baby e, anche se alcuni elementi sono certamente
presenti, la vera verità che si cela dietro la gravidanza
programmata di Lucy (co-sceneggiatrice e protagonista Ilana Glazer)
è probabilmente ancora più inquietante.
La Glazer è brava nel suo ruolo, così
come Justin
Theroux nel ruolo del marito e Pierce Brosnan nel
ruolo del malvagio medico della fertilità. A differenza della
maggior parte delle proposte horror di A24, però, Falso
positivo si sente molto più derivato da opere di genere
passate, e la sua storia non viene portata a una conclusione
pienamente soddisfacente. La sua valutazione su Rotten Tomatoes è
di un basso 47%.
Tusk (2014)
Scritto e diretto dal famoso regista Kevin
Smith, Tusk segue un podcaster comico americano
che si reca in Canada per un’intervista. Ben presto diventa vittima
di uno scienziato pazzo che cerca disperatamente di ricreare il suo
amico tricheco mutilando le persone e infilandole in una tuta di
tricheco fatta di pelle umana. L’offerta strabiliante di Kevin
Smith al genere horror ha
un tono talmente sbilanciato
che gli aspetti comici e orrorifici potrebbero appartenere a due
film diversi.
Il film avrebbe potuto funzionare bene come
film horror serio o anche come episodio avvincente di una serie
come Criminal Minds con un body horror alla
Cronenberg. Il risultato è stato qualcosa di molto polarizzante,
anche se Tusk ha ricevuto recensioni contrastanti,
con la critica che ne ha lodato l’atmosfera e le immagini. Ha colto
di sorpresa molti fan di Kevin Smith grazie alla bizzarra
rivisitazione del genere.
Slice (2018)
Commedia horror ambientata in una piccola
città dove umani e bestie soprannaturali come fantasmi, streghe e
lupi mannari convivono in semi-armonia, il film horror di
A24 Slice segue una serie di omicidi che hanno
luogo nella pizzeria locale, mentre gli autisti delle consegne
vengono uccisi uno a uno. La commistione tra commedia
e horror
inSliceè
sapientemente stabilita, offrendo un’esperienza sciocca e
assolutamente piacevole mentre Zazie Beets e
Chance the Rapper cercano di rintracciare l’assassino e di
consegnarlo alla giustizia.
The Blackcoat’s Daughter (2015)
Un collegio femminile che chiude
durante le vacanze invernali vede due giovani donne
abbandonate, mentre un’altra ragazza lascia l’ospedale per tornare
nello stesso collegio in The Blackcoat’s Daughter.
Questo horror psicologico soprannaturale è certamente una scelta
sottovalutata di A24, ma il colpo di scena porta a un finale
confuso che ha fatto sì che l’accoglienza della critica rimanesse
nella media. Le recensioni positive hanno definito il
film lento e d’atmosfera, mentre quelle negative hanno
detto che il film si è basato soprattutto sul suo colpo di scena
finale.
Life After Beth (2014)
Una commedia romantica e
horror, Life After Beth si rifà alla classica
tradizione degli zombie quando un giovane uomo, la cui fidanzata è
appena morta, scopre che la sua amante è tornata dalla morte, senza
alcun ricordo del suo decesso. Purtroppo, anche se all’inizio la
ragazza sembra stare bene, ben presto inizia a subire una
terrificante trasformazione. Sebbene Life After
Beth abbia i suoi momenti comici e campanilistici, un
film meno riuscito che avesse trattato lo stesso materiale
narrativo avrebbe potuto sconfinare nel ridicolo.
Questo film horror di A24 è essenzialmente
una svolta macabra di 500 Days of Summer, che,
sorprendentemente, funziona abbastanza bene. Anche se il film non
ha ricevuto le migliori recensioni, rimane un classico
di culto e qualcosa di molto diverso nel genere horror
zombie.
The Hole In The Ground (2019)
The Hole in the Ground segue
una giovane madre, Sarah, e suo figlio, Chris, mentre si
trasferiscono in una nuova città. Ma quando Chris scompare nella
foresta una notte, ritorna solo per iniziare a comportarsi in modo
strano, portando Sarah a credere che non sia affatto suo figlio.
Questo film horror irlandese, ricco di suspense, presenta alcune
grandi scene nella grotta sotterranea e rappresenta uno dei pochi
film horror decenti su un vero e proprio changeling
mitologico.
Tuttavia, alcuni hanno criticato The
Hole in the Ground come un po’ insipido e monocorde,
soprattutto rispetto ad altri film horror di A24. Nonostante ciò,
il film ha ottenuto un punteggio molto alto, pari all’83%, su
Rotten Tomatoes, e i critici ne hanno lodato
l’originalità.
Enemy (2014)
Primo film horror di A24, Enemy è
un thriller surrealista diretto da Denis Villeneuve e interpretato
da Jake
Gyllenhaal nel ruolo di Adam Bell e Anthony
Claire. Il film segue un insegnante di storia un po’ scapestrato,
Adam Bell, che scopre un attore minore identico a lui. Adattamento
della pluripremiata novella The Double di Jose
Saramago, Enemyè un
esercizio di manipolazione del pubblico e, secondo
alcuni, uno dei film più sottovalutati degli anni 2010.
Il film evoca un senso di ansia palpabile e
mantiene il pubblico in attesa. Detto questo, il finale cade a
fagiolo, rendendo il film confuso. Tuttavia, i fan che hanno
imparato a conoscere Villeneuve grazie a film
come Dune e Blade Runner 2049
dovrebbero dare un’occhiata a questo film. È la prova che un giorno
il regista farà grandi cose.
Beau Is Afraid (2023)
Ari Aster si è fatto un nome con i film
horror di A24, avendo diretto due dei migliori film di tutti i
tempi, Hereditary e Midsommar.
Tuttavia, alcuni hanno ritenuto che ci sia stato un passo indietro
con il suo film del 2023, Beau
is Afraid. Il film ha come protagonista Joaquin Phoenix
nei panni di un uomo di mezza età con problemi di ansia che deve
prendere un volo per andare a trovare sua madre, ma ha paura di
lasciare il suo appartamento. Quando finalmente parte per il
viaggio, tutto ciò che potrebbe andare storto accade, e finisce per
essere rapito da una coppia che non lo lascia andare
via.
Il film è uno sguardo astratto sulle lotte
mentali di Beau e mostra come i dubbi su se stessi, la paura e
l’ansia possano quasi affogare una persona se non viene curata.
Tuttavia, il film ha ricevuto recensioni contrastanti
e molto polarizzate, con molte persone che hanno respinto
i temi trattati e hanno affermato che Aster ha realizzato un film
autoindulgente ed eccessivamente farcito. Phoenix ha ricevuto una
nomination ai Golden Globe per la sua interpretazione.
Men (2022)
Il film horror Men di A24 segue
la giovane vedova Harper (Jessie Buckley), che decide di fare un
viaggio nella campagna inglese. Tuttavia, al suo arrivo, sembra che
qualcuno – o qualcosa – la stia perseguitando. Il film, diretto dal
regista Alex Garland (Ex Machina), è
stato accolto da recensioni mediocri, ma gli aspetti positivi
di Men sono stati molti. Il cast ha intrecciato
una storia intrigante e il suo tono voyeuristico è cresciuto fino
alla frenesia del finale.
Detto questo, Men
halasciato troppo ambiguo il
film ed è stato così simbolico che gli spettatori
occasionali hanno avuto difficoltà a decifrarne il significato.
Nonostante ciò, il film ha vinto il premio per i migliori effetti
speciali ai British Independent Film Awards e sia Jessie Buckley
che Rory Kinnear hanno ottenuto una nomination ai Critics Choice
Super Awards. Non si trattava dell’opera magna di Garland, ma ha
dato al regista la possibilità di fare qualcosa di sovversivo e
innovativo, grazie ai cervelloni di A24.
Lamb (2021)
Uscito nel 2021, l’horror
islandese Lamb è uno degli sforzi più strani di
A24. Noomi
Rapace e Hilmir Snær Guðnason
interpretano una coppia di agricoltori che inizia ad
allevare una bizzarra creatura ibrida pecora/uomo che
chiamano Ada, dopo che una delle loro pecore l’ha partorita. Come
ci si potrebbe aspettare, questo strano accordo si trasforma
rapidamente in mania, portando alla rivelazione finale di cosa
esattamente abbia generato Ada.
Sebbene sia considerato un po’ troppo strano
per il suo stesso
bene, Lambvanta
un’ottima interpretazione della Rapace e ha
meritatamente ottenuto un ampio consenso. Iceland è stato candidato
agli Academy Awards, ma non è stato scelto come finalista per il
premio. L’unico grande problema del film è che molti critici e
spettatori hanno trovato il soggetto un po’ troppo astratto e
oscuro, ma le persone che hanno apprezzato Lamb lo
ammirano per le stesse ragioni.
Y2K (2024)
In 2024, il regista Kyle Mooney ha voluto
creare un omaggio all’assurdo panico che ha travolto
il mondo nel 1999 con il film Y2K. Il
film si basa sulla convinzione che i sistemi informatici si
sarebbero bloccati con l’arrivo dell’anno 2000, a causa del fatto
che molti sistemi operativi non erano stati impostati per
comprendere la differenza tra il 1900 e il 2000. La gente credeva
che i computer si sarebbero spenti, gli aerei sarebbero caduti dal
cielo, gli ospedali sarebbero diventati neri, uccidendo i pazienti,
e il mondo sarebbe precipitato nel caos.
A
partire da queste paure, Mooney ha creato una commedia horror in
cui la fine è arrivata, ma in modo diverso. I computer e
l’elettronica diventano senzienti e iniziano a uccidere gli esseri
umani, quasi come nel classico cult Maximum
Overdrive. Con alcuni volti noti, tra cui Alicia
Silverstone, Rachel Zegler e Fred Durst, il film è uno
sguardo comico su uno scenario apocalittico. Tuttavia, secondo la
critica, il film è rimasto uno dei film di fascia media di A24,
anche se è stato certificato fresco su Rotten Tomatoes.
Bodies Bodies Bodies
(2022)
Bodies Bodies Bodies vede un
cast di ventenni organizzare una festa contro l’uragano in una
villa isolata. Tuttavia, proprio quando la festa ha inizio, le
persone iniziano a essere uccise una ad una. Bodies Bodies
Bodies ha ottenuto un buon risultato in termini di
recensioni, visto che il punteggio attuale su Rotten Tomatoes è
dell’85% per la critica e del 69% per il pubblico.
L’horror/commedia ha un cast giovane e
incredibile e un’arguzia tagliente come un
rasoio.
Tuttavia, alcuni critici non sono stati dello
stesso parere. La mancanza di indizi ha reso il
mistero particolarmente difficile da seguire, e la
lentezza della messa in scena non ha favorito la riuscita
di Corpi e corpi. Detto questo, il film è stato
apprezzato da molti fan e ha guadagnato un pubblico ancora più
numeroso quando è arrivato in streaming, con elogi per il cast, tra
cui un Pete Davidson sorprendentemente divertente. Il film ha
cercato di satireggiare l’alta società, ma non ha sempre centrato
le critiche ed è stato apprezzato soprattutto per i suoi aspetti
slasher.
Climax (2018)
L’esperienza drammatica
cinematografica unica di Gaspar Noe, Climax,
presenta tecniche cinematografiche innovative, ballerini
professionisti senza esperienza di recitazione e una qualità
surreale e onirica che rende l’intero film diverso da qualsiasi
cosa gli spettatori abbiano visto prima. La storia segue un corpo
di ballo che organizza una festa dopo le prove e scopre che
qualcuno ha aggiunto del punch all’LSD. Quello che segue è un
caotico e terrificante caos di persone che cercano di far fronte
alla situazione, mentre tutti scendono in uno stato mentale di
forte agitazione.
Il film che ne risulta è unico, soprattutto
tra i film horror di A24, ma è davvero un’esperienza horror
eccezionale che mette in luce i terrori della vita
reale. Climaxha vinto
l’Art Cinema Award a Cannes ed è stato premiato in diverse
cerimonie cinematografiche europee. Mentre il cast ha ricevuto
elogi e lo stile del regista è stato riconosciuto, l’eccessiva
dipendenza del film dalla violenza è stata spesso la principale
critica al suo status tra gli altri film di A24.
Into The Forest (2016)
Seguendo due sorelle che vivono in una casa
isolata nei boschi, Into the Forest esplora i
temi della famiglia, della sopravvivenza e del trarre il massimo da
ciò che si ha. Into the Forest si svolge in un
futuro prossimo, con Elliot Page e Evan Rachel Wood nei panni di
due sorelle giovani e adulte e Callum Keith Rennie nel ruolo del
padre, che le ha trasferite nella natura selvaggia in una casa che
ha costruito a mano.
Il film è un bellissimo, straziante e
suggestivo sguardo sulla famiglia e sulla sopravvivenza, e porta
avanti lo stile caratteristico di A24: un horror ben realizzato e a
fuoco lento.
Ma quando una massiccia interruzione di
corrente in tutto il continente porta a un collasso tecnologico in
tutta la regione, i fratelli devono superare e sopravvivere da
soli, con l’aiuto l’uno dell’altro. Il film è un
bellissimo, straziante e suggestivo sguardo sulla famiglia e sulla
sopravvivenza, e porta avanti lo stile caratteristico di
A24: un horror ben realizzato e a fuoco lento. Essendo uno dei
primi film di A24, da allora è stato per lo più dimenticato, anche
se la critica ha elogiato Page e Wood per le loro
interpretazioni.
The Monster (2016)
The Monster è incentrato su una
madre e una figlia bloccate su una remota strada boscosa quando la
loro auto si rompe durante un viaggio per andare a trovare il padre
della figlia. Tuttavia, mentre le due aspettano un carro attrezzi e
un’ambulanza, iniziano a rendersi conto di non essere sole nel
bosco, poiché una grande creatura nera simile a un cane inizia a
dar loro la caccia.
La rappresentazione toccante e straziante
della relazione abusiva e codipendente tra madre e figlia è ripresa
dal mostro, che deve superare le proprie difficoltà per
sopravvivere alla notte. Il film ha ricevuto il plauso della
critica, con un punteggio dell’80% su Rotten
Tomatoes. I critici hanno sottolineato l’ambientazione
e le interpretazioni come punti di forza di una storia molto
spaventosa, lodando l’atmosfera e l’interpretazione dei
due attori Zoe Kazan ed Ella Ballentine, che hanno dovuto sostenere
l’intero film sulle loro spalle.
It Comes At Night (2017)
It Comes at Night è un film
horror post-apocalittico che racconta di una famiglia
che vive in una remota casa nella foresta mentre una malattia
altamente contagiosa devasta la terra. Tuttavia, quando
una notte il patriarca della famiglia scopre un uomo che si
introduce nella loro casa in cerca di acqua, le due famiglie
finiscono per unire le forze per sopravvivere, solo per scoprire
che il vero orrore viene dall’interno.
Il film è girato magnificamente
e presenta alcune grandi sequenze da incubo,
oltre a un messaggio attuale. La critica ha elogiato il film,
sottolineando la sua storia scarna e la capacità di creare spaventi
sulla base di ciò che non viene mostrato sullo schermo. Il giovane
protagonista Kelvin Harrison Jr. ha anche ottenuto una nomination
come attore emergente ai Gotham Independent Film
Awards. It Comes at Night è diventato uno dei
film più popolari di A24 grazie al suo passaggio su Netflix, dove molti
lo hanno riscoperto.
X (2022)
Uno dei film horror di maggior successo di
A24 è il film di Ti West, X. Una nuova
versione di un classico slasher, X segue un
gruppo di persone che cercano di girare un film porno nel Texas
rurale durante gli anni ’70. Dopo aver trovato una fattoria di
proprietà di una coppia di anziani, il gruppo inizia a essere
ucciso uno per uno. X si avvale di un cast
straordinariamente forte, con volti noti come Mia Goth, Jenna
Ortega e Brittany Snow.
L’unico problema diX è che
forse è troppo esplicito. Nonostante l’apertura con recensioni
positive, alcuni critici hanno trovato che X sia
ostacolato piuttosto che aiutato dalla sua autoconsapevolezza del
genere slasher e, purtroppo, alcuni dei tropi satirizzati un po’
troppo bene. Tuttavia, la critica ha elogiato la
Goth, che ha fatto il doppio lavoro con due ruoli, e il
film ha ottenuto un sequel pochi mesi dopo. Mia Goth ha continuato
a girare altri due film del
franchise, Pearl e MaXXXine,
dimostrando che la sua performance qui era solo un presagio delle
cose a venire.
Il film horror Talk to
Me (2022) di A24 ha preso il genere della possessione
demoniaca e dello slasher movie e lo ha stravolto. Questo è stato
un po’ sorprendente, dato che i registi, i fratelli australiani
Danny Philippou e Michael Philippou, prima di realizzare questo
film erano noti soprattutto come creatori di contenuti shock per
YouTube. Il risultato è stato un film spaventoso,
creativo e uno dei migliori film horror del 2023. Il film
è incentrato su un braccio mozzato che gli adolescenti credono
possa permettere loro di parlare con i morti se afferrano la sua
mano.
Il problema è che questo è vero e se qualcuno
lo tiene troppo a lungo, i morti hanno la possibilità di
connettersi con l’ospite e prenderne il controllo. Quando i giovani
che lo usano a una festa iniziano a morire, è chiaro che uno di
loro ha portato i morti da questa parte. Ciò che rende il film
ancora più impressionante è
il finale di Talk to Me, che prevede un possibile
sequel.
In Fabric (2018)
In Fabric è uno straordinario
film horror di A24 – una commedia di fantasmi di Peter Strickland
(Berberian Sound Studio, Duke of Burgundy)
che segue il viaggio di un vestito maledetto che passa da persona a
persona. Può essere descritto come una sorta di remake
giallo diThe Sisterhood of the Traveling
Pants, con musica synth, immagini surreali e colori
vivaci e gialli.
Sebbene gran parte di In
Fabric sia un horror, il film inserisce in modo
intelligente un po’ di commedia per rendere l’idea del vestito
infestato, e l’intero film funziona magnificamente. Il film ha
un’alta valutazione del 91%
suRotten Tomatoes ed
è stato nominato uno dei migliori film del 2019 da Sight &
Sound. I critici hanno elogiato il film, affermando che offre
un’arguzia secca in modi sorprendenti e ha un senso dell’umorismo
distorto e contorto che non ha nulla a che vedere con il genere
horror dell’epoca.
MaXXXine (2024)
Terzo film della serie
X di Ti West, MaXXXine riprende
il ruolo di Maxine Minx, l’unica sopravvissuta del primo film. Dopo
aver lavorato nell’industria del porno, Maxine cerca ora di
sfondare come star del cinema tradizionale. Mentre si
muove nello squallido mondo della Hollywood degli anni ’80, Maxine
si ritrova nel mirino di un brutale assassino.
Sebbene MaXXXine abbia
una colonna sonora piena di pezzi anni ’80 e sia sicuramente il più
rumoroso e massimalista dei film di
X , il suo tono irregolare è stato criticato dalla
critica, che concorda sul fatto che sia il più debole dei film di
West per A24. Ma il pubblico è stato un po’ più clemente
e MaXXXine è il film di X che
ha incassato di più fino ad oggi, con 22 milioni di dollari al
botteghino mondiale. Mia
Goth è ancora affascinante come sempre e si è guadagnata
la corona di regina delle urla di Hollywood.
Il sacrificio del cervo sacro
(2017)
In questa rivisitazione moderna di una
classica tragedia greca, Il
sacrificio del cervo sacro (The Killing of a Sacred
Deer) segue un chirurgo che fa amicizia con un
adolescente per il senso di colpa di non essere riuscito a salvare
il padre dalla morte sul tavolo operatorio. Ben presto, però, il
chirurgo scopre che il coinvolgimento del ragazzo nella sua vita è
molto più sinistro della ricerca di un modello maschile nel campo
della medicina.
Sebbene all’inizio il dialogo stentato sia un
po’ fuori luogo, il pubblico si ritrova rapidamente coinvolto nella
famiglia e nella storia, man mano che le cose si fanno sempre più
strane e oscure. Il film ha ricevuto recensioni per lo più
positive, con un punteggio del 79% su Rotten
Tomatoes. Ha
ottenuto anche molti riconoscimenti
dalla critica, vincendo il premio per la miglior sceneggiatura al
Sundance e ottenendo tre nomination agli European Film
Awards. Yorgos Lanthimos è diventato un regista di culto e il suo
talento gli è valso il riconoscimento dell’Oscar.
Green Room (2015)
Green Room segue una band punk
che si ritrova in un club isolato gestito da skinhead neonazisti,
il che sarebbe già abbastanza grave, ma quando assistono
accidentalmente a un omicidio sul posto, si ritrovano sotto
l’attacco dei nazisti. Interpretato dal compianto Anton Yelchin, da
Joe Cole, Imogen Poots e da un cattivo Patrick
Stewart, il film è teso, ricco di azione e
assolutamente emozionante.
Anton Yelchin, nel suo ultimo ruolo
cinematografico prima della morte, offre un’interpretazione
straordinaria di Pat, il bassista e protagonista maschile. Mentre
la maggior parte dei film horror di A24 ha una sorta di colpo di
scena o di stratificazione di surrealismo e
metafore, Green Room contraddice la tendenza
degli studios, essendo un film horror diretto, realizzato in un
modo fresco, grintoso ed efficace. Il film è oscuro e
inquietante nei modi giusti ed è un po’ più diretto di
molti film horror di A24, ma è comunque un capolavoro.
Pearl (2022)
Raramente un sequel fa meglio del suo
predecessore, ma il
prequelX, Pearlha
ricevuto ancora più elogi. Mia Goth è tornata a
interpretare il personaggio principale di Pearl, come aveva fatto
in X, dove interpretava sia l’anziana Pearl che
Maxine. Il film segue l’omonimo personaggio mentre vive nella
stessa fattoria di X durante la prima guerra
mondiale. Pearl vuole solo diventare una star e non si fermerà
davanti a nulla per assicurarsi che ciò accada.
Il motivo per
cui Pearl supera X è che non
si affida così pesantemente ai tropi dello slasher, trovando invece
la maggior parte del suo orrore cupamente umoristico
nell’ambientazione
storica. Pearlè
davvero un orribile studio sul personaggio di una donna ambiziosa e
violenta e sui mezzi che usa per ottenere ciò che
vuole. La cosa importante da ricordare è che Mia Goth è l’MVP di
questo franchise e Pearl le offre molta più
carne da masticare nella sua interpretazione. Non è così sporco e
torbido come X, ma è più stratificato e
dinamico.
Under The Skin (2014)
Under the Skin è un film horror
di A24 con Scarlett
Johansson nel ruolo di un’extraterrestre che,
travestendosi da donna umana, seduce e rimorchia uomini in Scozia.
Liberamente basato sul romanzo Under the Skin di
Michael Faber, questo film di A24 è un’immagine bellissima
e ossessionante di una prospettiva aliena sul mondo
umano. Under the Skin è stato premiato
per l’interpretazione della Johansson, la regia di Glazer e la
colonna sonora di Mica Levi.
Anche se il messaggio potrebbe essere perso
per alcuni, il film è uno sguardo profondamente toccante
sull’esperienza umana e mette in luce alcune interessanti e
complicate esperienze di politica di genere. Under
the Skin è stato un fallimento al botteghino, ma la
critica lo ha apprezzato e ha lodato sia l’interpretazione della
Johansson che la regia di Glazer, mentre la BBC lo ha definito uno
dei migliori film del 21° secolo. Il film è stato nominato per due
premi BAFTA, tra cui Outstanding British Film.
Saint Maud (2019)
Uno dei film horror A24 più acclamati
finora, Saint
Maud del 2019 non è stato distribuito in Nord America
fino al gennaio 2021, a causa di diversi ritardi. Fortunatamente,
molti hanno trovato questa miscela di body horror e thriller
psicologico degna dell’attesa. La trama di base vede la
protagonista Maud, infermiera in un ospizio e da poco convertita al
cattolicesimo, credere di dover salvare l’anima della sua paziente
morente, un’ex ballerina. Le cose non sono così semplici come
questa sinossi potrebbe far pensare, nella trama a più livelli
di Saint Maud .
Morfydd Clark si è guadagnata un elogio
particolare per la sua interpretazione da protagonista, mentre la
scrittrice/regista esordiente Rose Glass è stata indicata da molti
come una regista horror da tenere d’occhio. Saint
Maud ha anche attirato paragoni positivi con il
precedente film di A24, Under the
Skin. Saint
Maudha ottenuto 17 nomination ai
British Independent Film Awards, vincendo come miglior
regista esordiente e miglior fotografia.
The Lighthouse (2019)
Questo film horror di A24, sorprendentemente
artistico, è un thriller psicologico drammatico a due
personaggi. The
Lighthouse di Roger Eggers ha come protagonisti
Willem Dafoe e Robert Pattinson nei panni di una coppia di
guardiani del faro che lottano per mantenere la loro sanità mentale
mentre rimangono isolati insieme su una remota isola del New
England nel 1890. Originariamente pensato come un adattamento
del frammento
di Edgar Allen Poe “The Light-House”, il film finale ha poca
somiglianza con lo scritto, tranne che per il titolo.
Le interpretazioni di Pattinson e Defoe
sono spettacolari e fanno la differenza nel film, contribuendo a
costruire l’atmosfera di isolamento, tensione e perdita della
sanità mentale.
Il film è più direttamente ispirato a un
incidente avvenuto nel XIX secolo al faro di Smalls, in Galles, che
coinvolse due guardiani del faro, entrambi di nome
Thomas. Le interpretazioni di Pattinson e Defoe sono
spettacolari e fanno la differenza nel film, contribuendo
a costruire l’atmosfera di isolamento, di tensione e di perdita
della sanità mentale. La storia esplora i temi dell’analisi
psicologica freudiana e junghiana, così come la mitologia greca
classica, l’alcolismo e la sessualità attraverso una lente surreale
e a tratti lovecraftiana che risulta efficacemente
agghiacciante.
Midsommar (2019)
Secondo film di Ari Aster, Midsommar è considerato
da molti il film horror di A24 che ha catapultato lo studio alla
ribalta del genere. Midsommar segue un
gruppo di amici che si reca in Svezia per un festival che si svolge
ogni 90 anni, solo per ritrovarsi in una cerimonia sacrificale.
Sebbene la premessa sia molto più lineare rispetto al suo primo
film, con una linea di trama chiara dall’inizio alla fine, il film
presenta lo stile caratteristico di Aster di esplorare l’esperienza
umana come orrore.
Trattando i temi del dolore, dell’amore,
dell’abuso e della famiglia, il film è uno sguardo toccante sulla
fine di una relazione malsana attraverso la lente di un culto
religioso omicida. Il film è inoltre caratterizzato da
un finale
che lascia a bocca aperta e che rimarrà impresso
nello spettatore. Midsommar è un film che merita
di essere visto più volte, perché Ari Aster ha aggiunto molto al
film per arrivare alla sua conclusione da brivido. Il film presenta
anche una delle migliori interpretazioni di Florence Pugh in un
film che deve molto a The Wicker Man.
The Witch (2015) Un horror popolare ambientato nel 1630 nel
New England, il film horror di A24 The Witch si
concentra sulla vita del colono inglese William e della sua
famiglia, banditi dalla colonia puritana di Plymouth a causa di una
disputa religiosa. Tuttavia, una tragedia dopo l’altra si abbatte
sulla già difficile vita della famiglia quando il loro bambino
appena nato, Samuel, viene rapito da qualcosa proveniente dalla
foresta.
Ben presto la famiglia si scaglia l’una
contro l’altra, accusando la figlia maggiore di stregoneria. Il
film dipinge un quadro bello e desolante dei primi
coloni americani del XVII secolo, delle loro credenze e
della loro cultura, compresi i legami con il processo alle streghe
di Salem, e anche dell’esperienza delle donne sia in quel periodo
che ai giorni nostri, poiché i temi possono essere facilmente
applicati a entrambi. Il film può essere difficile da guardare, ma
ne vale la pena per vedere il vero orrore che spesso manca nelle
offerte più mainstream del genere.
Hereditary (2018)
Hereditary è ancora il miglior
film horror di A24 finora ed è uno dei film horror più apprezzati
degli ultimi anni. Il capolavoro di Ari Aster esplora
i traumi generazionali e le dinamiche
familiari attraverso gli occhi della famiglia Graham.
Quando la matriarca muore, la figlia inizia a scoprire segreti
davvero terrificanti sul destino che ha ereditato. Il successo
diHereditaryrisiede nella sua atmosfera, con una superba
interpretazione di Toni Collette che crea tensione per tutta la
durata del film.
Con oltre 80 milioni di dollari a fronte di
un budget di 10 milioni, Hereditary è
diventato il film di maggior incasso di A24, e per una buona
ragione. Hereditary non è solo un film horror
cosiddetto “di alto livello”, che trasmette messaggi toccanti sulla
salute mentale e sui traumi generazionali, ma è anche un film
genuinamente spaventoso che rimane impresso allo spettatore per
molto tempo dopo la sua
conclusione. Hereditary si rifà a classici
dell’horror
come L’esorcista e Rosemary’s
Baby, portandoli nell’era moderna, il meglio della produzione
horror di A24.
Mese di Aprile ricco di serie tv in
arrivo su Paramount+,
oltre all’attesa
quinta e ultima stagione di Star
Trek: Discovery, anche la prima stagione di Dora, la
nuova serie live-action Knuckles e molto altro. Ecco tutti i
film e le serie tv in uscita ad Aprile su Paramount+.
Star
Trek: Discovery
Disponibile dal 4 aprile –
Nella
quinta e ultima stagione il Capitano Burnham e l’equipaggio
della U.S.S. Discovery scoprono un mistero che li condurrà in
un’epica avventura attraverso la galassia, per trovare un antico
potere la cui esistenza è stata deliberatamente nascosta per
secoli. Ma troveranno anche nemici pericolosi, determinati a
reclamare il premio per sé e che non si fermeranno davanti a nulla
per ottenerlo.
Il cast della quinta stagione di
Star
Trek: Discovery comprende
Sonequa Martin-Green (Capitano Michael Burnham), Doug Jones
(Saru, Anthony Rapp (Paul Stamets), Mary Wiseman (Sylvia Tilly),
Wilson Cruz (Dr. Hugh Culber), David Ajala (Cleveland “Book”
Booker), Blu del Barrio (Adira) e Callum Keith Rennie (Rayner). La
quinta stagione vede nel cast anche le guest star Elias Toufexis
(L’ak) e Eve Harlow (Moll).
La serie è prodotta dai CBS Studios
in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment.
Alex Kurtzman, Michelle Paradise, Heather Kadin, Aaron Baiers,
Olatunde Osunsanmi, Sonequa Martin-Green, Frank Siracusa, John
Weber, Rod Roddenberry e Trevor Roth sono i produttori esecutivi.
Alex Kurtzman e Michelle Paradise sono i co-showrunner. Le prime
quattro stagioni di STAR TREK: DISCOVERY sono attualmente
disponibili in streaming in esclusiva su Paramount+.
DORA
S1
Disponibile dal 12 aprile
– Su Paramount+
arriva DORA, il reboot dell’amatissima serie “Dora
L’Esploratrice”, un cult per tutti i bambini. Con una nuova e
coloratissima animazione in Computer Graphic e trame sempre più
avvincenti, la serieDORA segue le avventure
dell’esploratrice bilingue più amata di sempre: all’anagrafe Dora
Marquez. Inseparabile da suoi amici Boots, la scimmietta miglior
amico, Map, Tico, e Zainetto, insieme dovranno superare molti
ostacoli mentre vengono sfidati dalla subdola volpe Swiper. Con la
telecamera che trasporta lo spettatore al fianco di Dora,
l’avventura diventa un viaggio emozionante attraverso la foresta
pluviale. Insieme a Dora i bambini potranno cantare, imparare lo
spagnolo, l’inglese e risolvere piccoli indovinelli che trovano
lungo il percorso. Alla fine, Dora, con l’aiuto del piccolo
spettatore a casa, darà la possibilità di scoprire e imparare tante
cose nuove.
Dal suo lancio su Nickelodeon il 14
agosto 2000, la serie “Dora L’Esploratrice” è rapidamente
diventata un fenomeno globale per milioni di bambini in tutto il
mondo e, quasi 25 anni dopo, è ancora uno dei programmi prescolari
più visti di tutti i tempi. Le otto stagioni della serie sono
attualmente disponibili per lo streaming su Paramount+.
Knuckles
Disponibile dal 27 aprile
– La nuova serie live-action Knuckles segue Knuckles in un
viaggio esilarante e ricco di azione alla scoperta di sé stesso,
quando accetta di addestrare Wade come suo protetto e di
insegnargli le vie del guerriero Echidna. La serie si svolge tra i
film SONIC THE
HEDGEHOG 2 e SONIC THE HEDGEHOG3 che
uscirà prossimamente.
Il regista/produttore esecutivo
Jeff Fowler ha diretto l’episodio pilota e ha contribuito a
conferire alla serie il caratteristico stile di animazione
cinematografica del film. Anche Neal H. Moritz, Toby Ascher, John
Whittington e Toru Nakahara sono produttori esecutivi insieme a
Idris Elba. Altri registi della serie sono Ged Wright, Brandon
Trost, Jorma Taccone e Carol Banker. La serie è stata creata da
John Whittington e Toby Ascher. Whittington, che ha scritto
SONIC THE HEDGEHOG 2, è il capo sceneggiatore e ha scritto
l’episodio pilota della serie. Altri sceneggiatori della serie sono
Brian Schacter e James Madejski.
THE
PAINTER
Disponibile dall’11 aprile
– Un ex agente della CIA, diventato un pittore affermato,
viene rintracciato da una giovane donna che ha dei legami con il
suo passato. I due rimangono invischiati in un programma di
operazioni segrete non autorizzate e non passa molto tempo prima
che diventino essi stessi dei bersagli.
Nel cast John
Voigt (premio Oscar come miglior attore per il film
“Tornando a Casa” e vincitore di quattro Golden Globe)
Charlie Weber (Le Regole del Delitto Perfetto) e
Madison Bailey.
ARK: THE ANIMATED
SERIES
Disponibile dal 19
aprile – Basata sul videogioco “ARK: Survival Evolve”,
questa serie animata segue la sopravvissuta e protagonista Helena
Walker, una paleontologa del XXI secolo, dopo il suo risveglio
iniziale in una misteriosa isola primordiale popolata da bestie
preistoriche, strana tecnologia e tribù in guerra. Helena farà
tutto il necessario per imparare a sopravvivere, cercando al
contempo di scoprire la vera natura di quello strano nuovo
mondo.
Il cast di doppiatori nella
versione originale vanta grandi nomi internazionali come i
vincitori dell’Oscar Michelle Yeoh e Russell
Crowe, Gerard Butler, David Tennant, i
candidati all’Oscar Jeffrey Wright ed Elliot Page,
Madeleine Madden, Vin Diesel oltre all’attrice italiana
Monica Bellucci.
Una produzione di Lost Continent
Entertainment e Lex + Otis, ARK: THE ANIMATED SERIES. I produttori
esecutivi sono Jeremy Stieglitz e Jesse Rapczak, insieme a Marc
Diana, Doug Kennedy, Jay Oliva, James Baldanzi, Vin Diesel e
Samantha Vincent per ONE Race Films; Gerard Butler e Alan Siegel
per G-Base Entertainment; e Russell Crowe. Stieglitz, Oliva, David
Hartman e Sebastian Montes sono i registi e la serie è co-scritta
da Marguerite Bennett e Kendall Deacon Davis. ARK: Survival Evolved
è una creazione originale dello sviluppatore di giochi Studio
Wildcard.
THE CHALLENGE: ALL
STARS S4
Disponibile dal 10 aprile
– Ventiquattro tra le più iconiche, audaci e
agguerrite All Stars sono state selezionate per tornare a
partecipare alla competizione finale a Cape Town per aggiudicarsi
il premio finale di 500.000 dollari. Quale di queste All Stars
dimostrerà di essere la migliore tra le migliori? Con Veronica
Portillo, Brad Fiorenza, Janelle Casanave.
DAL 1° APRILE SU PARAMOUNT+
ARRIVANO TANTI CONTENUTI PAW PATROL: IL FILM
DEI SUPERCUCCIOLI, PRONTI PARTENZA ALLA RISCOSSA, JET IN
SOCCORSO, ma anche gli episodi delle stagioni 9 e 10 della
serie e lo spin off dedicato a Rubble, RUBBLE AND
CREW.
SU PARAMOUNT+ ANCHE I NUOVI
CONTENUTI DAL BRAND MTV, tra cui CELEBRITY
EX ON THE BEACH s3, da venerdì 12 aprile, con un nuovo
episodio ogni settimana. Inoltre, sempre da MTV, in arrivo
SUPER SHORE, con la prima stagione il 22
aprile e la seconda stagione dal 29 aprile.
About
Paramount+
Paramount+ è un
servizio globale di streaming video digitale su abbonamento di
Paramount che offre una montagna di intrattenimento premium per il
pubblico di tutte le età. A livello internazionale, il servizio di
streaming offre una vasta libreria di serie originali, spettacoli
di successo e film popolari di ogni genere provenienti da marchi e
studi di produzione di fama mondiale, tra cui SHOWTIME®, CBS,
Comedy Central, MTV, Nickelodeon, Paramount Pictures e Smithsonian
Channel™, oltre a una robusta offerta di contenuti locali di prima
qualità. Il servizio è attualmente attivo negli Stati Uniti,
Canada, Regno Unito, Australia, America Latina, Caraibi, Austria,
Francia, Germania, Irlanda, Italia, Svizzera e Corea del Sud.
Disney+ è la casa dedicata allo streaming di
film e serie di Disney, Pixar, Marvel, Star
Wars, National Geographic e Star, compresi gli
esclusivi Disney+
original.
Dal 6 marzo, I
Simpson tornano con la 34a stagione completa, solo su
Disney+. Un nuovo film originale
intitolato Madu è in arrivo il 29 marzo solo su
Disney+.
Il film segue il dodicenne Anthony Madu mentre lascia la
sua casa in Nigeria per studiare in una delle più prestigiose
scuole di danza classica del mondo. Il suo viaggio è una storia di
coraggio, crescita, ostacoli straordinari, una complicazione
inaspettata che minaccia i suoi sogni e, infine, la sua ricerca di
appartenenza.
What We Do in the Shadows, la serie televisiva comedy-
horror targata FX, tornerà con la sua quinta e ultima stagione il
20 marzo su Disney+.
Il film originale in esclusiva su
Disney+ dal 15 marzo
Taylor Swift | The Eras Tour
(Taylor’s Version), il
film concerto per la prima volta in versione integrale e che
include il brano “cardigan” e quattro canzoni acustiche aggiuntive,
farà il suo debutto in streaming il 15 marzo 2024, solo su Disney+. L’esperienza cinematografica
dell’artista 14 volte vincitrice di un GRAMMY, Taylor Swift | The
Eras Tour, diretto da Sam Wrench, ha incassato più di 260 milioni
di dollari al botteghino mondiale, diventando il film concerto con
il più alto incasso di tutti i tempi.
Le serie tv in arrivo a Marzo 2024
su Disney+
Morte e altri dettagli
La prima stagione completa in
streaming dal 5 marzo
Morte e altri dettagli è incentrato
sulla brillante e irrequieta Imogene Scott (Violett Beane), che si
ritrova nel posto sbagliato/nel momento sbagliato (ok, è stata un
po’ colpa sua) e diventa la prima sospettata in un misterioso
omicidio. L’ambientazione? Un transatlantico del mediterraneo
sontuosamente restaurato. I sospetti? Ogni ospite e ogni membro
dell’equipaggio. Il problema? Per dimostrare la sua innocenza, deve
collaborare con un uomo che disprezza: Rufus Cotesworth (Mandy
Patinkin), il più grande detective del mondo.
EXTRAORDINARY
La seconda stagione completa della
serie originale in streaming dal 6 marzo su Disney+
Dopo le rivelazioni della prima
stagione, il gruppo di ragazzi si impegna nel difficile percorso
verso l’età adulta. Mentre Carrie e Kash riallacciano il loro
rapporto platonico e cercano di trovare la propria strada
individualmente, Jizzlord tenta di scoprire quale sia il suo vero
obiettivo. Jen, invece, si impegna a migliorare se stessa, sfida
non semplice vista la sua tendenza all’autosabotaggio.
X-Men ‘97
La nuova serie Marvel Animation in
streaming dal 20 marzo
X-Men ’97 dei
Marvel Studios è il seguito dell’amato classico degli anni ‘90
X-Men: The Animated Series, con storie inedite sui mutanti più
amati dal pubblico. Beau DeMayo è produttore esecutivo e
capo-sceneggiatore.
Nell – Rinnegata
La serie originale in streaming dal
29 marzo con tutti gli episodi
Nell Jackson, una giovane donna
scaltra e coraggiosa, si ritrova incastrata per un omicidio e
diventa inaspettatamente la più famosa fuorilegge dell’Inghilterra
del XVIII secolo. Ma quando appare uno spirito magico chiamato
Billy Blind, Nell capisce che il suo destino è più grande di quanto
avesse mai immaginato.
I TITOLI DI MARZO DI NATIONAL
GEOGRAPHIC
GENIUS: MLK/X
La nuova stagione completa della
serie originale National Geographic in streaming dal 13 marzo
La nuova stagione della serie
antologica vincitrice del premio Emmy, intitolata GENIUS: MLK/X, si
concentra su due figure iconiche: Martin Luther King Jr.
(interpretato da Kelvin Harrison Jr.) e Malcolm X (interpretato da
Aaron Pierre). La serie ripercorre gli anni della formazione
influenzati da padri forti e ingiustizie, e le storie complesse e
complementari che hanno plasmato le loro identità e rendendoli il
cambiamento che desideravano vedere nel mondo.
Questa serie offre uno sguardo
intimo sulle loro vite, mostrandoli non solo come leader pubblici,
ma anche come mariti, padri, fratelli e figli, mettendo in luce la
loro umanità dietro le iconiche figure. Con le loro formidabili
mogli, Coretta Scott King (interpretata da Weruche Opia) e Betty
Shabazz (interpretata da Jayme Lawson), al loro fianco, King e X
emergono come due visionari che hanno guidato un movimento.
QUEENS: LE REGINE DELLA
NATURA
La prima stagione completa della
docuserie National Geographic in streaming dal 5 marzo.
I luoghi più selvaggi del pianeta
hanno sempre ospitato potenti leader, ma questa è la storia di un
nuovo eroe: feroce, intelligente, resistente e… femminile. QUEENS:
LE REGINE DELLA NATURA racconta le matriarche e le leader di tutto
il mondo per mostrare una storia di sacrificio e resilienza, ma
anche di amicizia e amore. Queste regine non sono sempre gentili o
delicate e non lasciano che nulla si frapponga tra loro e il
successo e la sicurezza delle loro famiglie. Guidata dalla potente
narrazione della pluripremiata attrice Angela Bassett, QUEENS: LE REGINE DELLA NATURA
mette a fuoco per la prima volta il mondo naturale attraverso la
lente femminile.
La serie, realizzata in quattro
anni e con un team di produzione composto da donne provenienti da
tutto il mondo – una novità assoluta nel settore della storia
naturale – si avvale di tecnologie all’avanguardia per rivelare
come le popolazioni femminili del mondo naturale salgono al potere,
spesso affidandosi alla cooperazione e alla saggezza piuttosto che
alla forza. L’episodio finale della serie celebra le donne che si
sono spinte fino ai confini della Terra e hanno dedicato la loro
vita a documentare e proteggere le regine animali. Non per niente
viene chiamata Madre Natura. Rendiamo omaggio alle regine.
IN GROENLANDIA CON ALEX
HONNOLD
Tutti gli episodi della serie
targata National Geographic in streaming dal 27 marzo.
Alex Honnold (Free Solo) si imbarca
in un’epica ricerca di pareti mai scalate prima in uno degli angoli
più remoti della Groenlandia, un paese in prima linea nella crisi
climatica. Honnold ha sempre sognato di esplorare la Groenlandia e
le sue vette. Ora, insieme agli scalatori di fama mondiale Hazel
Findlay e Mikey Schaefer, tenta di raggiungere la vetta
dell’Ingmikortilaq, una falesia artica mai scalata che si erge da
una regione selvaggia e ghiacciata e oltre 300 metri più alta
rispetto a El Capitan di Free Solo.
Per Honnold, da tempo attivista per
il clima, questa spedizione non è solo un’arrampicata. È
un’opportunità per testimoniare in prima persona l’impatto del
cambiamento climatico su una regione selvaggia di vitale importanza
per il futuro del pianeta. Con l’aiuto della dottoressa Heïdi
Sevestre, una glaciologa che lavora con l’Arctic Monitoring and
Assessment Program, della guida groenlandese Adam Kjeldsen e del
famoso esploratore Aldo Kane, il team utilizza uno speciale radar
per misurare in tempo reale la profondità e la densità di una
sezione raramente studiata della calotta glaciale della
Groenlandia. IN GROENLANDIA CON ALEX HONNOLD è una spedizione
scientifica in tre parti condotta da uno dei più grandi scalatori
del mondo per inseguire il sogno di una vita.
Photographer
Tutti gli episodi della serie
targata National Geographic in streaming dal 19 marzo.
Photographer è una docuserie in sei
episodi realizzata dai registi Jimmy Chin e Chai Vasarhelyi,
vincitori di un Academy Award e di un Emmy Award, che guida il
pubblico in un viaggio al fianco dei più straordinari narratori
visivi del mondo. Ogni episodio, della durata di un’ora, segue la
vita di un fotografo iconico, dai primi anni della sua infanzia e
carriera fino alla sua vita e alle sue imprese attuali.
Attraverso l’intreccio di
retroscena, archivi, interviste e filmati veritieri delle loro
missioni attuali, gli spettatori potranno approfondire il processo
creativo di ogni fotografo, scoprendo come si sono avvicinati alla
fotocamera e come hanno dato vita a immagini diventate
iconiche.
Dopo il grande entusiasmo dimostrato
dai fan di tutto il mondo lo scorso anno, la k-wave sembra essere
diventata un fenomeno ormai inarrestabile. Con il passare dei mesi,
infatti, Netflix si impegna sempre di più
a fornire una vasta gamma di contenuti coreani di alta
qualità, capaci di conquistare e emozionare anche il
pubblico più scettico e meno incline al cinema e alla serialità
dell’Asia Orientale. «Quest’anno il nostro catalogo di
contenuti dalla Corea offre titoli diversi che catturano la
vera essenza dei narratori coreani» – ha dichiarato
pochi giorni fa Don Kang, Vice Presidente di
Netflix Corea.
«Che si tratti di serie
TV, film o innovativi titoli unscripted, condivideremo
esperienze indimenticabili con i fan dell’intrattenimento in tutto
il mondo e titoli imperdibili che saranno disponibili solo su
Netflix». Tra attesi ritorni (come le nuove stagioni di
Sweet Home, Squid Game e La Creatura di
Gyeongseong) e una vasta selezione di serie TV e film di
ogni genere, il catalogo Netflix del
2024 – già inaugurato da alcuni avvincenti e oscuri
k-thriller, tra cui Eredità Sepolta, Badland Hunters e
A Killer Paradox –
promette dunque un anno ricco di emozioni, suspense e nuove
scoperte che continueranno a catturare l’immaginazione degli
spettatori e a consolidare ulteriormente il fenomeno globale della
k-wave.
MY NAME IS LOH KIWAN
My Name is Loh Kiwan | In foto l’attore Song Joong-ki nei panni di
Loh Kiwan.
Il celebre attore Song
Joong-ki (conosciuto su Netflix per il suo ruolo nella
serie Vincenzo) torna su Netflix con il toccante
dramma romanticoMy Name is Loh Kiwan. Diretto da
Kim Hee-jin e basato sul romanzo I Met Loh Kiwan di Cho
Hae-jin, il film racconta la tragica storia di un disertore
nordcoreano che, nella speranza di poter sopravvivere e
avere una seconda possibilità, si rifugia in Europa, dove cercherà
di ricostruirsi una vita senza soldi né conoscenze. Mentre cerca di
ottenere con grande difficoltà l’asilo in Belgio, conosce Marie
(interpretata da Choi Sung-eun, già vista in
The Sound of Magic accanto a Ji Chang-wook), una donna
sola e sconsolata in cerca di un valido motivo per ricostruire la
propria vita. My Name is Loh Kiwan sarà disponibile su
Netflix a partire dal 1° marzo.
CHICKEN NUGGET
Chicken Nugget | In foto (da sinistra a destra) Ryu Seung-ryong
(Choi Sun-man) e Ahn Jae-hong (Ko Baek-joong).
Basato sull’omonimo webtoon
Naver di Park Jidok, Chicken Nugget è la
spiritosa serie fantasy diretta da Lee Byeong-heon
e con protagonisti gli attori Ryu Seung-ryong, Ahn Jae-hong e Kim
You-jung (My Demon, qui la
recensione). La serie comica segue le vicende di una giovane
donna che, dopo essere entrata in un misterioso macchinario, si
ritrova improvvisamente trasformata in una crocchetta di
pollo agrodolce (Dakgangjeong). Determinati a riportarla
alla sua forma originale, suo padre e il suo migliore amico
intraprendono una serie di buffe e imprevedibili avventure,
ritrovandosi ad affrontare una catena di bizzarri eventi lungo il
cammino.
La prima stagione di Chicken
Nugget arriverà su Netflix Italia il 15 marzo
2024.
QUEEN OF TEARS
Queen of Tears | In foto (da sinistra a destra) gli attori Kim
Ji-won e Kim Soo-hyun.
Queen of Tears è il nuovo
anticonformistico e romantico k-drama con
protagonisti i talentuosi attori Kim Soo-hyun
(It’s Okay to Not Be Okay), Kim Ji-won
(Il diario della mia libertà, Lovestruck in the
City), Kwak Dong-yeon e Lee Joo-been. Diretto da Jang
Young-woo e Kim Hee-won, la storia segue due giovani
coniugi provenienti da ricche famiglie: Hong Hae-in è l’erede di
un’importante azienda di grandi magazzini, mentre la famiglia di
Baek Hyeon-u domina la scena dei supermercati. Dopo soli tre anni
di matrimonio, la regina dei grandi magazzini e il principe dei
supermercati attraversano una crisi coniugale che darà loro la
possibilità di poter ricominciare da capo e veder sbocciare
l’amore.
Queen of Tears arriverà su
Netflix nel primo trimestre del 2024 e sarà
formato da 16 episodi che, con molta probabilità,
seguiranno una programmazione di rilascio settimanale.
THE 8 SHOW
The 8 Show | In foto l’attrice Chun Woo-hee.
In attesa del ritorno di
Squid
Game, la serie sudcoreana più vista al mondo, Netflix
presenta il nuovo survival game, The 8
Show. Diretto da Han Jae-rim e basato sui webtoon Money
Game e Pie Game di Bae Jin-soo, la serie segue
otto individui che partecipano a un programma
televisivo per il quale saranno intrappolate all’interno
di un misterioso edificio di otto piani. Ma quella
che sembrava una normale competizione televisiva, tuttavia, si
trasforma ben presto in un pericoloso e inquietante gioco. Nel cast
sono presenti Ryu Jun-yeol, Chun Woo-hee (Unlocked), Park
Jeong-min, Lee Yul-eum, Park Hae-joon, Lee Zoo-young, Moon
Jeong-hee e Bae Seong-woo.
The 8 Show arriverà su
Netflix nel secondo trimestre 2024.
PARASYTE: THE GREY
Parasyte – The Grey | In foto gli attori (da sinistra a destra) Koo
Kyo-hwan e Jeon So-nee..
Basato sul celebre manga di
Hitoshi IwaakiKiseiju – L’ospite
indesiderato (di cui su Netflix è disponibile anche
l’omonimo anime del 2014), Parasyte: The grey è l’atteso
live-action sudcoreano diretto dal regista Yeong
Sang-ho, già noto al pubblico netflixiano per JUNG_E e
Hellbound. La serie seguirà nuovi personaggi, inclusa
l’attrice Jeon So-nee (When My Love Blooms ed
Encounter) nel ruolo di una giovane donna invasa
da un misterioso parassita che, stranamente, piuttosto di
prendere il pieno controllo del suo cervello, instaura una sorta di
convivenza con lei. Il cast include anche Koo Kyo-hwan
(D.P., Kill Boksoon), Lee Jung-hyun, Kwon Hae-hyo
e Kim In-kwon.
Parasyte: The grey sarà
reso disponibile nel secondo trimestre del
2024.
SWEET HOME Stagione 3
Sweet Home | In foto l’attore protagonista Song Kang.
Dopo la lunga attesa per il secondo
capitolo, l’amato action-horror Sweet Home – diretto dai registi Lee Eung-bok
e Park So-hyeon – è in dirittura d’arrivo. La terza e ultima
stagione, infatti, arriverà su Netflix nell’estate del
2024 e offrirà un “gran finale”: mentre Yi-kyung
(Lee Si-young) è ancora viva come ibrido
umano-mostro, Eun-hyeok (Lee Do-hyun) ha oramai
completato la trasformazione e si riunirà con Eun-yu (Go
Min-si), rappresentando una potenziale minaccia.
RESIDENT PLAYBOOK
Resident Playbook | In foto l’attrice Go Youn-jung.
Diretta da Lee Min-su, nel
secondo trimestre del 2024 debutterà su Netflix la
serie Resident Playbook (titolo provvisorio),
spin-off dell’iconico e commovente dramma medico
Hospital Playlist (2020) che vedeva protagonisti
gli attori Jeon Mi-Do, Jo Jung-suk, Yoo Yeon-seok, Jung Kyung Ho e
Kim Dae-myung nei panni di cinque amici e medici alle prese con
storie di “nascita, morte e tutto ciò che accade nel
mezzo”. Anche se Resident Playbook sarà ambientato
nello stesso ospedale di Hospital Playlist, la nuova serie
seguirà un gruppo di personaggi completamente
nuovi: gli specializzandi ginecologi del Jongno Yulje
Medical Center. La serie vede protagonisti Go Youn-jung, Shin Si-a,
Kang You-seok, Han Ye-ji e Jung Jun-won.
HIERARCHY
Hierarchy | In foto gli attori Lee Chae-min e Kim
Jae-won.
Il regista Bae Hyeon-jin dirige
l’emozionante dramma di formazione
Hierarchy, in arrivo nel secondo
trimestre del 2024. La serie è una storia d’amore
e di vendetta adolescenziale ambientata nella Jusin High
School, una scuola superiore d’élite governata da un gruppo di
studenti più ricchi. Qui l’equilibrio di potere viene
improvvisamente minato dall’arrivo di un nuovo studente
riservato, che mette in discussione il dominio di questo
mondo apparentemente inaccessibile. Hierarchy offre un
intreccio ricco di drammi, tradimenti e complicate amicizie. Nel
cast spiccano i giovani attori Roh Jeong-eui, Lee Chae-min, Kim
Jae-won, Chi Hae-won e Lee Won-jeong.
LA CREATURA DI GYEONGSEONG Stagione 2
La Creatura di Gyeongseong | In foto gli attori (da sinistra a
destra) Han So-hee e Park Seo-joon.
Dopo il successo del suo debutto lo
scorso dicembre, La Creatura di Gyeongseong (qui la recensione) farà il suo
ritorno nel terzo trimestre del 2024 su Netflix
con il suo secondo capitolo. Diretta da Chung
Dong-yoon, il drama trasporterà il pubblico dall’antica e
dominata Gyeongseong del 1945 a una moderna e familiare Seoul.
L’attrice Han So-hee tornerà nei panni della coraggiosa e
determinata Chae-ok, mentre Park Seo-joon interpreterà un
misterioso personaggio, apparentemente nuovo, dal nome Ho-jae. Il
destino riporterà i due giovani sulla stessa via?
Il cast della seconda stagione di
La Creatura diGyeongseong include anche Lee
Mu-saeng e Bae Hyeon-seong.
THE WHIRLWIND
The Whirlwind | In foto gli attori Kim Hee-ae e Sul
Kyung-gu.
The Whirlwind è un
dramma politico diretto da Kim Yong-wan (If
You Wish Upon Me) e scritto dallo sceneggiatore Park Kyung Soo
(Punch). La serie si concentra sul conflitto tra
due persone con ideologie opposte: il vice primo ministro
dell’economia (interpretato da Kim Hee-ae) e il primo ministro
(l’attore Sul Kyung-gu). Questo loro scontro politico scatena una
serie di eventi critici che influenzeranno profondamente il paese e
gli stessi personaggi. The Whirlwind debutterà su Netflix
nel terzo trimestre del 2024.
OFFICER BLACK BELT
Officer Black Belt – In foto il celebre attore Kim
Woo-bin.
Officer Black Belt è
un’avvincente commedia d’azione diretta da Jason
Kim (creatore dell’adrenalinica serie I Segugi) e con
protagonista il talentuoso (e tanto amato in patria) attore
Kim Woo-bin (Black Knight, Our
Blues). Il film intreccia le vite di un ufficiale di
sorveglianza e un prodigio delle arti marziali, due uomini che si
ritrovano presto impegnati nella lotta contro il
crimine per proteggere i partecipanti al nuovo programma
di sicurezza. Officer Black Belt è già uno dei film
d’azione Netflix più attesi e promettenti del 2024 e l’uscita è
prevista per il terzo trimestre. Nel cast anche
Kim Sung-kyun, che interpreta il protagonista Lee Jung-do.
THE FROG
The Frog – In foto l’attrice Go Min-si.
The Frog è
l’enigmatico thriller diretto da Mo Wan Il (noto
in patria per il dramma di successo The World of the
Married) disponibile su Netflix nel terzo trimestre
del 2024. La serie – con protagonisti gli attori
Kim Yun-seok, Go Min-si (da
Sweet Home), Yoon Kye-sang e Lee Jung-eun
– segue la complicata vita di Jeon Yeong-ha, proprietario di un
isolato motel il cui mondo viene sconvolto dall’arrivo di una
misteriosa donna che lo costringerà a lottare e ad aggrapparsi con
forza a ciò che più ama.
MR. PLANKTON
Mr. Plankton – In foto l’attrice Lee You Min.
Hae-jo (Woo Do
Hwan, Bloodhounds, The King: Eternal
Monarch) e Jae-mi (Lee You Min, volto noto
per il pubblico di Netflix grazie ai suoi iconici ruoli in
Squid Game e All of Us Are Dead) sono due
ex fidanzati terribilmente insoddisfatti delle proprie
attuali vite: lui si sente privo di un vero scopo e dispera nel
trovare la felicità; lei, invece, è sul punto di sposare un uomo
che non ama. Costretti a intraprendere insieme il loro
ultimo viaggio, Jae-mi mostrerà a Hae-jo l’importanza
dell’amore e del sentirsi parte di una famiglia.
Diretto da Hong Jong Chan (La
giudice) e scritta dallo sceneggiatore Jo Yong (It’s Ok to
Not Be Ok), Mr. Plankton è una deliziosa
commedia romantica che arriverà sulla piattaforma nel
quarto trimestre del 2024.
THE GREAT FLOOD
The Great Flood – In foto l’attore Park Hae Soo.
In quello che potrebbe essere
l’ultimo giorno sulla Terra, una scienziata e una
guardia della sicurezza cercano di salvare disperatamente la vita
di un bambino durante una catastrofica alluvione
che devasta tutto ciò che incontra. The Great Flood è
l’apocalittico k-thriller di Kim Byung-woo, con
protagonisti gli attori Kim Da Mi (da Itaewon Class) e
Park Hae Soo (Squid Game). Il film sarà disponibile su
Netflix nel quarto trimestre del 2024.
UPRISING
Co-scritto e co-prodotto dal famoso
autore coreano Park Chan-wook (Oldboy,
Decision to Leave), Uprising è il period drama
in costume diretto da Kim Byung-woo e con protagonisti gli
attori Gang Dong-won (Broker – Le buone stelle), Park
Jeong-min, Cha Seung-won e Kim Shin-rok. Ambientato durante
l’antica dinastia Joseon, un padrone e un servitore –
cresciuti insieme come amici d’infanzia – si ritrovano nel
dopoguerra schierati su fronti opposti. Il film è descritto come un
violento dramma umano combinato con tanta storia e
azione. Uprising arriverà su Netflix nel
quarto trimestre del 2024.
HELLBOUND
Quasi tre anni dopo la première di
Hellbound, e dopo alcune controversie legate all’attore
Yoo Ah-in (protagonista della prima stagione),
l’angosciante e infernale serie di Yeon Sang-ho
torna con un secondo capitolo che vedrà il ritorno di vecchi volti
e l’ingresso di nuovi attori in una storia sull’ascesa della
New Truth Society. Hellbound
narra dell’arrivo improvviso di mostruose e misteriose
creature sulla Terra, che giudicano e maledicono le
persone seminando caos e disperazione. La seconda
stagione debutterà nell’ultimo trimestre del 2024,
con un cast che include Kim Hyun-joo, Kim Sung-cheol, Kim
Shin-rock, Im Seong-jae, Lee Dong-hee e Yang Ik-june.
THE TRUNK
The Trunk – In foto l’attore Gong Yoo.
Seo Hyun-jin, nota
per le sue performance trasformative in Another Miss Oh e
The Beauty Inside, e il talentuoso Gong
Yoo, acclamato dai fan per il suo ruolo in Guardian:
The Lonely and Great God, si uniscono in questo
attesissimothriller diretto da
Kim Gyu-tae (Our Blues). The Trunk vede protagonisti
In-ji, dipendente di un’intrigante agenzia di matchmaking, e
Jeong-won, un solitario produttore musicale che si ritrova
improvvisamente legato a In-ji da un contratto matrimoniale
organizzato dalla sua ex-moglie. Tuttavia, il loro incontro prende
una svolta ancora più misteriosa quando un insolito ritrovamento li
getta in un vortice di segreti ed eventi dietro il
servizio di matchmaking.
The Trunk sarà disponibile su
Netflix alla fine del 2024.
SQUID GAMEStagione 2
Squid Game | In foto l’attore protagonista Lee Jung-jae. Credit:
Netflix
Uno dei prodotti più attesi di
quest’anno è senz’altro la seconda stagione
dell’angosciante e adrenalinico thriller Squid
Game, la serie Netflix diretta da Hwang Dong-hyuk e
divenuta in poco tempo un vero e proprio fenomeno globale. Gwi-num
(Lee Jung-jae), il Front Man (Lee Byung-hun), il detective Hwang
Jun-ho (Wi Ha-jun) e il Venditore (Gong Yoo) torneranno in questo
secondo capitolo che riprenderà esattamente da dove si era
interrotta la prima stagione. Ora milionario dopo aver vissuto
innumerevoli orrori, Gwi-num è determinato a trovare il Front Man e
a porre fine agli atroci giochi. Squid Game
2 darà il benvenuto anche a nuovi membri del cast, tra cui
Kang Ha-neul, Park Gyu-young, Choi Seung-hyun e altri.
Questa è la stagione perfetta per
lo streaming e quest’anno Disney+
addobba le case e diffonde l’allegria con una raccolta che scalda
il cuore di alcuni dei titoli più popolari delle festività da
guardare insieme in famiglia. Nella collezione “I titoli delle
feste” ce n’è per tutti i gusti, dai classici più amati come
Mamma, ho perso l’aereo e Santa Clause fino
agli attesissimi Disney+ Originals LEGO Star Wars – Christmas Special,
che ha debuttato lo scorso 17 novembre, High School Musical: The Musical: Lo Speciale di
Natale, in arrivo l’11 dicembre, Fata
Madrina Cercasi, disponibile da ieri, venerdì 4
dicembre, e On Pointe – Sogni in ballo in
streaming dal 18 dicembre. La collezione include anche gli episodi
di Natale delle 30 stagioni presenti su Disney+ de I
Simpson, oltre ai classici di alcune delle serie più
popolari di Disney Channel e Disney Junior.
Mentre fuori arriva l’inverno, i film in anteprima su Disney+ di questa stagione scaldano il
cuore e riuniscono le famiglie con nuovi titoli come
Black Beauty: Autobiografia di un
cavallo, disponibile dallo scorso 27 novembre,
Safety: Sempre al tuo fianco, che
debutterà sulla piattaforma l’11 dicembre e Soul che arriverà nel giorno di Natale, il 25
dicembre.
E come regalo per l’Epifania, dal 6 gennaio
sbarcherà sulla piattaforma di streaming anche Onward – Oltre la Magia, il film
d’animazione targato Disney e Pixar che racconta la storia di due
fratelli elfi adolescenti che si imbarcano in una straordinaria
avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po’ di
magia. La collezione completa “I titoli delle feste”
include:
Disney+
Originals
LEGO Star
Wars – Christmas Special – Disponibile in streaming
La Storia di Olaf –
Disponibile in streaming
Noelle – Disponibile in
streaming
High School Musical: The
Musical: Lo Speciale di Natale – Disponibile dall’11
dicembre
Ceppo di Natale del Castello
di Arendelle – Disponibile in streaming
I film delle
Feste
Lo Schiaccianoci e i Quattro
Regni
Mamma, ho perso
l’aereo
Mamma, ho riperso l’aereo: mi
sono smarrito a New York
Mamma, ho preso il
morbillo
Santa Clause
Che fine ha fatto Santa
Clause?
Santa Clause è nei
guai
Festa in casa Muppet
Le Cronache di Narnia – Il
leone, la strega e l’armadio
While you were
sleeping
Nightmare Before
Christmas
Topolino e la Magia del
Natale
A Christmas Carol
(2009)
Topolino – Strepitoso
Natale!
Zampa 2 – I cuccioli di
Natale
Miracolo nella 34ª strada (1947)
Miracolo nella 34ª strada (1994)
Buon anno con Winnie the Pooh
Disney’s Fairytale Weddings: Holiday Magic
Decorating Disney: Holiday Magic
La Bella e la Bestia – Un magico Natale
Supercuccioli a Natale – Alla Ricerca di Zampa
Natale