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Dune: Denis Villeneuve non è soddisfatto della versione di Lynch

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Dune: Denis Villeneuve non è soddisfatto della versione di Lynch

Denis Villeneuve, il regista del prossimo adattamento cinematografico di Dune, ha ammesso di non essere totalmente soddisfatto della versione realizzata da David Lynch nel 1984. Prima che venisse confermata la nuova trasposizione del celebre romanzo sci-fi di Frank Herbert, il film di Lynch è stato per più di trent’anni l’unico adattamento destinato al grande schermo di quell’opera.

In molti ricorderanno che la produzione della versione di Lynch fu particolarmente travagliata, e che il film venne non solo stroncato dalla critica ma accolto negativamente anche dal pubblico. Di recente lo stesso Lynch ha ammesso di non ricordare con particolare affetto il suo adattamento. Nel 2000 il romanzo è stato adattato per il piccolo schermo (la miniserie Dune – Il destino dell’universo), ma da allora nessuno ha più cercato di destreggiarsi con il complicato materiale originale partorito dalla mente di Herbert.

Per anni molti si sono chiesti se il romanzo originale non fosse semplicemente “infilmabile”, fino a quando non è stato confermato che Denis Villeneuve, regista di Sicario, Arrival e Blade Runner 2049, avrebbe diretto un nuovo adattamento della colossale opera fantascientifica. In una recente intervista con Empire, è stato proprio il regista ha spiegare perché ha accettato di dirigere la nuova traspozione.

Nel corso dell’intervista, Villeneuve ha ammesso di non essere totalmente soddisfatto del modo in cui Lynch ha interpretato la storia, nonostante sia un grandissimo fan del regista: “Sono un grande fan di David Lynch. È un maestro. Quando ho visto il suo Dune ricordo l’eccitazione e la gioia, ma la sua visione… devo ammettere che ci sono parti che amo e altri elementi che non mi fanno sentire propriamente a mio agio. Diciamo che non sono mai stato totalmente soddisfatto da quel film. Ecco perché ho sempre pensato tra me e me: ‘C’è bisogno di un altro film basato su quel film… c’è bisogno di una sensibilità diversa’.”

Dune e i vari tentativi di portare il romanzo al cinema nel corso degli anni

Considerando quanto sia amato e al tempo stesso intricato il romanzo originale di Herbert, è facile capire perché Lynch e diversi altri registi nel corso degli anni non siano mai riusciti a trasformare l’esperienza sul grande schermo in qualcosa di davvero soddisfacente. In effetti, il divario lungo circa 36 anni tra l’adattamento di David Lynch e il nuovo riavvio di Denis Villeneuve in arrivo a Dicembre è pieno di storie di personalità del mondo di Hollywood che non sono mai riuscite a catturare davvero l’essenza del romanzo. Sarà riuscito nell’ardua impresa Villeneuve? Purtroppo, lo scopriremo soltanto una volta che il film verrà distribuito al cinema… 

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In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 Dicembre 2020.

Dune: Denis Villeneuve e il suo cast per una Q&A sul film

Dune: Denis Villeneuve e il suo cast per una Q&A sul film

Uscirà e sarà spettacolare. Presentato in anteprima mondiale l’attesissimo trailer di Dune il film di Denis Villeneuve, è stato accompagnato da un Q&A con tutto il cast collegato via zoom. Le primi immagini colpiscono subito per la spettacolarizzazione, rendendo subito l’idea di ciò che ci aspetta, una pellicola in cui la palette di colori è fondamentale, con la sabbia a fare da protagonista, il fuoco e gli splendidi costumi degli attori. Il suono è potente, un crescendo minaccioso si alterna ad una musica di speranza mentre a piccole dosi ci vengono presentati gli attori di questa storia che avrà ben due film.

Questa è la prima delle grandi novità emerse durante l’incontro, la conferma ai rumors che davano per certa la notizia della seconda pellicola. A confermarlo è proprio il regista “ho deciso sin dall’inizio di fare due film, sin da quando abbiamo parlato del progetto questa era una delle mie condizioni. Il libro ha una storia troppo complessa e piena di avvenimenti che non si potevano raccontare in una sola pellicola. Devo dire che sono stati subito tutti d’accordo.” Che la storia sia epica si sa, il libro uscito nel 1965 per mano di Frank Herbert fu un successo senza precedenti, tant’è che nel 1984 David Lynch ne fece un film, di altrettanto successo.

“È una storia semplice in realtà, ma racchiude in se tantissime cose. Il libro è ricco di elementi di narrazione, sono affascinato dal racconto di questi umani che devono imparare il loro destino per cambiare il mondo. Mi sono sentito come chiamato in causa, dovevo fare questo film è tutto una questione di fato e destino, come Dune.” Denis Villeneuve è un fan del romanzo di vecchia data, l’acclamato regista di Arrival e Blade Runner 2049, è abituato a doversi confrontare con la pressione, questa volta poi ci sono così tante persone ad attendere questo film che la curiosità è ancora di più: “Certo che si avverte la pressione, quando ho fatto Blade Runner sentivo di dover portare rispetto al lavoro di Ridley Scott, qui è la stessa cosa per Lynch ma sono più fiducioso perché sono stato un grande sognatore da piccolo e conservo questo aspetto del mio carattere. So cosa vuole chi aspetta questo film.”

La pellicola con protagonista, fra gli altri, il lanciatissimo Timothée Chalamet, uscirà il 17 dicembre e il regista non ha dubbi riguardanti il giovane attore: “È uno dei migliori della sua generazione. Avevo bisogno di qualcuno che avesse un grande talento che sostenesse il film, ma allo stesso tempo che fosse giovane. Nella pellicola vive moltissime vite ma rimane fresco, è straordinario. Timothée ha un carisma fuori dal comune che si associa a qualcosa di romantico nel suo viso, ed è solo nei suoi 20 anni, è tutto ciò di cui avevo bisogno.”

Dal canto suo Chalamet  ha dichiarato che all’inizio non è stato facile approcciarsi a questo film: ”Sono entrato a far parte di un film così importante, con un cast di attori straordinari e anche se mi sono sentito subito protetto e supportato mi sono sentito intimorito ma anche ispirato. Denis è così bravo in quello che fa, ognuno nel cast è incredibile in quello che fa e vuole dare il meglio di se per il bene del progetto. Poi girare nel deserto della Giordania ha sicuramente aiutato ad immergermi in una realtà suggestiva, l’ambiente che ti circonda entra a far parte di te ed è come un quadro.”  

Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa, sarà distribuito da Warner Bros.

Dune: Denis Villeneuve chiarisce che non si tratterà di un remake

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Reduce da Blade Runner 2049, Denis Villeneuve è pronto per gettarsi nell’ennesima impresa: riportare sul grande schermo il romanzo di Frank Herbert Dune, già adattato nel 1984 da David Lynch in un film controverso che ha sicuramente fatto la storia del genere sci-fi. Così, mentre gli appassionati si stanno chiedendo quanti legami ci saranno fra l’originale e il nuovo lavoro del regista canadese, sono proprio le dichiarazioni di quest’ultimo a smentire ogni previsione:

Dune: per Denis Villeneuve è il progetto della vita

Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Esattamente come la recente operazione attuata da Sofia Coppola con L’Inganno, Dune sarà un nuovo adattamento del libro e non un remake della pellicola diretta da Lynch.

Fonte: ComicBookMovie

Dune: David Lynch commenta il nuovo adattamento

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Dune: David Lynch commenta il nuovo adattamento

In una nuova intervista rilasciata a The Hollywood Reporter e dedicata alla sua vita in quarantena, David Lynch ha avuto la possibilità di commentare Dune di Denis Villeneuve, il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di  Frank Herbert, che già nel lontano 1984 venne portato sul grande schermo dal regista di Twin Peaks e Velluto Blu.

Sorprendentemente, Lynch ha ammesso di non aver alcun interesse nei confronti del nuovo adattamento, e questo perché lo stesso ha ammesso di non aver un bel ricordo del suo film con protagonista Kyle MacLachlan: in effetti, la produzione del Dune di Lynch fu particolarmente travagliata e, all’epoca dell’uscita in sala, il film venne accolto negativamente dalla critica.

Alle pagine di THR, il celeberrimo regista ha spiegato: “Ho zero interesse nei confronti di Dune. Quel film mi ha spezzato il cuore. È stato un fallimento e non mi diedero neanche il Final Cut. Ho raccontato questa storia tantissime volte… non è il film che avrei voluto che fosse! Alcune parti mi piacciono molto, ma per me è stato un totale fallimento.”

Nel corso dell’intervista, David Lynch ha anche accennato alla possibilità di tornare dietro la macchina da presa per dirigere un nuovo film (l’ultimo, Inland Empire – L’impero della mente, risale al 2006): “Se potessi scegliere, farei una serie tv. Proprio ora. I film stanno attraversando un momento difficile, ad accezione dei blockbuster. I film indipendenti non hanno possibilità. Potrebbero uscire al cinema, magari per una settimana, nelle sale più piccole, e poi subito in streaming o in home video. Ora come ora, l’esperienza cinematografica è andata. Non è stata dimenticata, ma è andata. Continuo comunque ad amare l’idea di una storia lunga, ma al momento credo che la tv sia la nuova arthouse. Gode di una libertà totale. E poi le televisioni sono sempre più belle, quindi c’è speranza, anche se il suono e le immagini non sono le stesse di un cinema.”

LEGGI ANCHE – Dune di Denis Villeneuve: tutto quello che sappiamo sul film

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Dune: David Dastmalchian sarà il villain del reboot

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Dune: David Dastmalchian sarà il villain del reboot

L’ultimo arrivato nel già ricchissimo cast di Dune è David Dastmalchian, che secondo quanto riportato da Deadline ricoprirà il ruolo del villain Piter De Vries nel nuovo adattamento di Denis Villeneuve prodotto da Legendary.

L’attore è apparso di recente in Ant-Man and The Wasp e nel successo targato Netflix Bird Box al fianco di Sandra Bullock e aveva già lavorato con l’autore franco canadese in Prisoners e Blade Runner 2049.

Vi ricordiamo che i nomi finora confermati per Dune sono Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacJason MomoaZendayaJosh BrolinJavier BardemJason Momoa si trova attualmente in trattative per interpretare il ruolo di Duncan Idaho, lo spadaccino fedele alla famiglia Atreides che nella versione di Lynch aveva il volto di Richard Jordan.

Dune: cosa pensa Kyle MacLachlan del reboot?

Villeneuve, reduce da Blade Runner 2049, ha specificato tempo fa che il film non sarà un remake dell’originale di David Lynch ma una lettura personale del romanzo di Frank Herbert. Il regista ha poi parlato dei dettagli sulla lavorazione e della possibilità di trasformare Dune in un franchise:

Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake:

Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Fonte: Deadline

Dune: Dave Bautista entra nel cast del film di Denis Villeneuve

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Dune: Dave Bautista entra nel cast del film di Denis Villeneuve

Dopo Blade Runner 2049, Dave Bautista tornerà a lavorare con Denis Villeneuve in Dune. L’attore, come confermato da Variety nelle ultime ore, è ufficialmente entrato nel cast del film, nuovo adattamento del romanzo di Frank Herbert (già portato sul grande schermo da David Lynch nel 1984) che sarà appunto diretto dall’autore franco-canadese.

Timothée Chalamet ricoprirà lo stesso ruolo interpretato da Kyle MacLachlan nella pellicola originale, mentre dei personaggi di Bautista e Rebecca Ferguson non abbiamo ancora aggiornamenti.

Dune, Denis Villeneuve: “L’obiettivo è realizzare almeno due film”

Il regista, reduce da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla possibilità che Dune possa diventare un franchise: “Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake: “Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Dune: Denis Villeneuve chiarisce che non si tratterà di un remake

Fonte: Variety

Dune: Dave Bautista descrive una scena tagliata dal primo film che non vedremo mai

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Dave Bautista ha parlato di una scena cancellata del primo film di Dune di Denis Villeneuve. Nell’adattamento del 2021, Bautista interpreta Glossu Rabban e riprenderà il ruolo per il prossimo sequel, Dune: Parte 2. In quanto nipote del barone Vladimir Harkonnen (Stellan Skarsgård), Rabban è un individuo crudele e brutale messo al comando del pianeta Arrakis, ignaro di essere una pedina nei piani più grandi del barone. Rabban condivide la storia anche con Gurney Halleck (Josh Brolin), sopravvissuto al massacro della Casa Atreides e che ritornerà anche lui nel sequel.

Parlando con Collider, Dave Bautista ha condiviso nuovi dettagli su una scena cancellata del primo film con Rabban e il Mentat degli Harkonnen, Piter De Vries (David Dastmalchian). Dato che Villeneuve ha recentemente spiegato che non distribuirà mai nessuna delle scene cancellate di Dune, la scena tra Bautista e Dastmalchian non verrà mai vista. Ecco cosa ha raccontato l’attore:

“È solo che in questo momento sto pensando: “Dio, lui [Villeneuve] si arrabbierà con me se lo dico?” Ma no, non è niente di grave. Non sto svelando nulla, ma avevo una scena nel primo film con Dave Dastmalchian in cui intimidivo il suo personaggio, ed era molto breve, ma volevo che venisse vista per ragioni egoistiche, perché amo così tanto Dave. Immagino che semplicemente non si adattasse o ci fossero problemi di spazio o di ritmo. Quelle decisioni sono ben oltre la mia volontà. Ma sì, sono rimasto deluso di non averla vista nel film finito.”

Cosa aspettarsi da Dune – Parte Due?

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film Dune – Parte Due vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune – Parte Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà nei cinema il 28 Febbraio 2024.

Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune – Parte Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.

Dune: dal cast alle location, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dopo oltre due anni di attesa, Dune – Parte due (qui la nostra recensione) è finalmente arrivato in sala. Denis Villeneuve riporta così sul grande schermo il pianeta sabbioso dove si svolgono gli eventi che vedono contrapposti gli Atreides, gli Harkonnen e i Fremen, insieme ad altre numerose forze in gioco per il controllo non solo della preziosa spezia ma anche dell’intero universo conosciuto. Il film porta dunque avanti quanto introdotto nel 2021 con Dune (qui la recensione), che grazie al suo passaggio televisivo in vista dell’uscita del nuovo capitolo può essere utile rivedere per essere pronti alla visione del suo sequel.

Sia Dune che Dune – Parte due, come noto, adattano per il grande schermo il primo romanzo del Ciclo di Dune, scritto da Frank Herbert e considerato tra i capisaldi della letteratura di fantascienza. Un’opera ambiziosissima, maestosa, nel quale confluiscono non solo tutti i principali canoni del genere fantascientifico ma anche tematiche capaci di risultare ancora oggi attuali, come lo sfruttamento dei popoli e delle risorse naturali, il fanatismo religioso e le guerre portate avanti in nome di un credo ritenuto superiore. Il primo film, in particolare, è la trasposizione della Prima Parte del romanzo, intitolata Il pianeta delle dune.

Definita come la saga cinematografica di fantascienza più importante di quest’epoca, Dune è senza dubbio un film che nessun appassionato di cinema dovrebbe lasciarsi sfuggire, dove logiche da blockbuster e intenti autoriali si fondono per dar vita ad un risultato stupefacente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast, alle location e ad altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Dune 2021 cast

La trama di Dune

In un lontano futuro, controllato da un impero interstellare, nel quale vige una sorta di feudalesimo e ogni feudo è governato da una casa nobiliare, il giovane Paul, rampollo della casata degli Atreides, si trasferisce con la sua famiglia sull’inospitale pianeta Arrakis, noto come Dune, insieme al padre, il Duca Leto, alla madre Lady Jessica e alcuni consiglieri. Qui gli Atreides hanno il compito di gestire il pianeta e la sua risorsa più preziosa, la Spezia, che permette a chi la possiede di acquisire capacità sovrumane. Proprio per il controllo di questa si scatenerà ben presto una guerra, che vedrà contrapposti agli Atreides gli Harkonnen. Il giovane Paul, ignaro del suo destino, si ritroverà così al centro di questo scontro, nel corso del quale entrerà in contatto con alcune profezie sul suo futuro.

Il cast di attori di Dune

Ad interpretare Paul Atreides vi è l’attore Timothée Chalamet, mentre Rebecca Ferguson è sua madre Lady Jessica. Il duca Leto Atreides, invece, è interpretato da Oscar Isaac. Alleati della casata degli Atreides sono poi il guerriero Gurney Halleck, interpretato da Josh Brolin, il maestro di spada Duncan Idaho, interpretato da Jason Momoa e il mentat Thufir Hawat, interpretato da Stephen McKinley Henderson. Il nemico giurato di Leto, il Barone Vladimir Harkonnen, è invece interpretato da Stellan Skarsgård, mentre suo nipote Glossu “Bestia” Rabban Harkonnen è interpretato da Dave Bautista. Vi sono poi l’attrice Charlotte Rampling nel ruolo della reverenda madre Gaius Helen Mohiam, Javier Bardem in quelli del fremen Stilgar e Zendaya nel ruolo della fremen Chani.

Quanti Oscar ha vinto Dune?

Ai premi Oscar del 2022 Dune ha ricevuto ben 10 nomination: Miglior film, Miglior sceneggiatura non originale, Migliori costumi, Miglior trucco e acconciatura, Migliore fotografia, Migliori effetti speciali, Miglior colonna sonora (Hans Zimmer), Miglior sonoro, Miglior scenografia e Miglior montaggio. Ha poi vinto in queste ultime sei categorie, affermandosi dunque come il film più premiato di quell’edizione degli Oscar e riconfermandosi dunque come dotato di grandi eccellenze per quanto riguarda questi reparti, che hanno lavorato ottenendo il massimo e donando di conseguenza al film un aspetto unico e impeccabile.

Dune location

Dove sono state girate le scene di Dune?

Le riprese del film si sono inizialmente svolte negli Origo Film Studios di Budapest per poi proseguire in Giordania. Le scene ambientate sul pianeta Caladan, terra natìa di Paul, sono state girate nella penisola di Stad, in Norvegia, mentre per le desertiche riprese del pianeta Arrakis sono stati utilizzati l’oasi di Liwāʾ e la valle nota come Wadi Rum, negli Emirati Arabi Uniti. Villeneuve, infatti, ci teneva a girare in ambienti reali, così che tanto gli attori quanto gli spettatori potessero avere la sensazione di un luogo concreto e non ricostruito artificialmente. Le scene con le formazioni rocciose che i Fremen usano come rifugi per il calore sono state invece girate nel deserto di Rub’ al Khali ad Abu Dhabi.

Il trailer di Dune e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Dune grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 1 marzo alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

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Dune: cosa pensa Kyle MacLachlan del reboot?

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Dune: cosa pensa Kyle MacLachlan del reboot?

Partirà nei prossimi mesi la produzione del reboot di Dune che la Legendary Pictures ha affidato alla regia di Denis Villeneuve (Arrival, Sicario, Blade Runner 2049). Come saprete si tratterà del secondo adattamento del romanzo di Frank Herbert dopo quello del 1984 diretto da David Lynch, che vedeva Kyle MacLachlan nei panni del protagonista Paul Atreides.

Proprio l’attore, intervistato di recente da AM to DM durante la promozione di High Flying Bird (il nuovo film di Steven Soderbergh disponibile ora su Netflix) ha espresso i suoi pensieri sul riavvio della storia:

Sono curioso di vedere cosa succederà. Denis Villeneuve sta riunendo un grande cast, con persone di grande talento, e dovrà confrontarsi con un materiale davvero impegnativo da portare sullo schermo. Gli auguro buona fortuna e sono sicuro che farà un ottimo lavoro. D’altronde è un regista fantastico […] Per quanto mi riguarda, amo il libro da cui è tratto e mi ritengo una specie di nerd in materia. L’ho letto quando avevo 15 anni per la prima volta e le tre sezioni che lo compongono possono essere spezzate e adattate in tre film.

Dune: svelata la data di uscita del film di Denis Villeneuve

Vi ricordiamo che gli attori protagonisti di Dune saranno Timothee ChalametPaul AtreidesRebecca FergusonDave BautistaStellan SkarsgardCharlotte RamplingJavier BardemJosh BrolinZendaya e Oscar IsaacJason Momoa si trova attualmente in trattative per interpretare il ruolo di Duncan Idaho, lo spadaccino fedele alla famiglia Atreides che nella versione di Lynch aveva il volto di Richard Jordan.

Il regista, reduce da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla possibilità che Dune possa diventare un franchise:

Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake:

Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Fonte: AM to DM

Dune: Chalamet e Isaac diventano Kylo Ren e Deathstroke

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Dune: Chalamet e Isaac diventano Kylo Ren e Deathstroke

Nelle ultime ore si è parlato moltissimo di Dune di Denis Villeneuve, il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di Frank Herbert (già portato sullo schermo da David Lynch nel 1984) che dovrebbe arrivare nelle sale – il condizionale è d’obbligo, vista l’attuale pandemia di Covid-19 – il prossimo dicembre.

Sono infatti state diffuse online le prime immagini ufficiali del film – che ci hanno presentato i vari membri del cast nei panni dei rispettivi personaggi, tra cui Timothée Chalamet nei panni del protagonista Paul Atreides – e il logo ufficiale della pellicola.

Sulle scia del grande clamore suscitato dal primo materiale promozionale ufficiale, il celebre artista Boss Logic ha realizzato un nuovo fotomontaggio e una nuova fan art che trasformano i personaggi del sopracitato Paul Atrides (Chalamet) e di suo padre, il duca Leto Atreides (interpretato da Oscar Isaac), rispettivamente in Kylo Ren, il capo dei Cavalieri nella trilogia sequel di Star Wars interpretato da Adam Driver, e in Deathstroke, il villain dei fumetti DC.

Effettivamente, i look di Paul e di Leto sembrano richiamare quelli dei personaggi utilizzati da BossLogic per le sue creazioni. Voi cosa ne pensate? Non trovate che le somiglianze siano a tratti sorprendenti? Potete ammirare il fotomontaggio e la fan art di seguito:

LEGGI ANCHE – Dune: il nuovo film a metà tra Il Signore degli Anelli e Star Wars

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Dune: anche Stellan Skarsgård nel cast, sarà il villain

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Dune: anche Stellan Skarsgård nel cast, sarà il villain

Dopo Dave Bautista, un altro attore del Marvel Cinematic Universe è entrato a far parte del cast del nuovo adattamento di Dune, diretto da Denis Villeneuve. Si tratta di Stellan Skarsgård, che per i Marvel Studios interpreta Erik Selvig e che invece sembra vicino a interpretare il ruolo del cattivo in questo prossimo film.

Secondo quanto riporta THR, Skarsgård dovrebbe interpretare il personaggio noto come Baron Vladimir Harkonnen, il vile sovrano di Arrakis, che fa guerra a Paul Atreides (interpretato da Timothée Chalamet) e alla sua famiglia, che include il personaggio che sarà interpretato da Rebecca Ferguson, Lady Jessica.

Staremo a vedere se la trattativa si concluderà e se l’attore svedese entrerà nel cast del film di Villeneuve.

Dune, Denis Villeneuve: “L’obiettivo è realizzare almeno due film”

Il regista, reduce da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla possibilità che Dune possa diventare un franchise:

Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake:

Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Dune: Denis Villeneuve chiarisce che non si tratterà di un remake

Dune: anche Javier Bardem nel cast del film

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Dune: anche Javier Bardem nel cast del film

Continua a prendere forma il cast stellare di Dune, nuovo adattamento del romanzo di Frank Herbert (già portato sul grande schermo da David Lynch nel 1984) e ora affidato alla regia di Denis Villeneuve: l’ultimo nome della già ricca lista è Javier Bardem, che secondo l’Hollywood Reporter dovrebbe interpretare Stilgar, il capo delle tribù nomadi del pianeta Fremen.

Vi ricordiamo che nel cast sono stati confermati Timothée Chalamet, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgard, Dave Bautista, Charlotte Rampling e Zendaya.

Dune, Denis Villeneuve: “L’obiettivo è realizzare almeno due film”

Il regista, reduce da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla possibilità che Dune possa diventare un franchise: “Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake: “Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Fonte: THR

Dune: anche Charlotte Rampling per Denis Villeneuve

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Dune: anche Charlotte Rampling per Denis Villeneuve

I piani di casting del regista Denis Villeneuve per il suo nuovo adattamento dell’epico tomo di fantascienza di Frank Herbert, Dune, continuano a migliorare. Il regista di Arrival ha trovato adesso anche l’interprete perfetta per il ruolo della Revered Madre Mohiam, che avrà il volto di Charlotte Rampling.

Gaius Helen Mohiam è una Bene Gesserit Revered Mother, una potente veggente psichica in servizio all’imperatore, che può divinare le intenzioni, scoprire le bugie e manipolare gli stati emotivi delle persone.

La Rampling si unisce a Stellan Skarsgård, che dovrebbe interpretare il personaggio noto come Baron Vladimir Harkonnen, il vile sovrano di Arrakis, e a Timothée Chalamet  che invece sarà l’eroe Paul Atreides. Il film vedrà anche Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica.

Il regista, reduce da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla possibilità che Dune possa diventare un franchise: “Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake: “Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Dune: Denis Villeneuve chiarisce che non si tratterà di un remake

Dune: 10 incongruenze del film da correggere nel sequel

Dune: 10 incongruenze del film da correggere nel sequel

Dune di Denis Villeneuve è un avvincente adattamento del libro di Frank Herbert, ma questo non significa che non ci siano incongruenze nel suo film.

Dune di Frank Herbert è una densa epopea fantascientifica vasta quanto le desertiche lande di Arrakis, e Denis Villeneuve ha fatto del suo meglio per catturarne la portata scenografica e narrative con Dune, anche se il suo adattamento – e le modifiche che ha apportato al materiale di partenza – hanno lasciato alcuni buchi nella trama assolutamente non di poco conto.

Il film aveva bisogno di attrarre sia i fan di lunga data che i nuovi fan, quindi è sembrato appropriato che le discussioni sulla Gilda Spaziale, l’Alto Consiglio, l’Imperium, la compagnia CHOAM e il Landsraad fossero rimosse per evitare ulteriori lungaggini. La mancanza di esposizione significa, tuttavia, che ci saranno scelte narrative considerate illogiche o sbagliate rispetto alla narrazione del libro, non importa come i fan si avvicinino al mondo di Dune.

Dov’è l’imperatore?

dune imperatoreUna figura importante manca nel film, ed è Padishah Imperatore Shaddam IV della Casa Corrino. La sua meschinità e la sua gelosia per la popolarità del Duca, della Casa Atreides e del suo esercito sono i fattori motivanti di molta della violenza nel romanzo di Herbert, ma non si vede niente di tutto ciò sullo schermo. L’adattamento di David Lynch del 1984 del romanzo di Herbert rende l’Imperatore una minaccia che pervade tutta la narrazione.

Una battuta casuale ella versione di Villeneuve che fa riferimento all’Imperatore tra la Reverenda Madre e il Barone Harkonnen non è sufficiente a sottolineare la sua importanza come il Big Bad che è implicito che sia. È probabile che l’ubicazione dell’Imperatore sia una questione per Dune 2, ma per allora i fan potrebbero non essere così convinti del suo potere e della sua superiorità senza le basi poste nella Parte I.

Perché la potenza dell’esercito Atreides non viene trasmessa nel film di Villeneuve?

dune duke letoL’esercito della Casa Atreides è famoso in tutto l’universo per essere stato addestrato da Gurney Halleck e Duncan Idaho e le sue truppe eguagliano l’esercito Sardaukar dell’Imperatore in letalità ed efficacia. Eppure ricevono solo poche menzioni e non sembrano opporre molta resistenza ai Sardaukar, che sono in grado di sopraffare Arrakeen.

Nel romanzo di Herbert, la ragione per cui l’Imperatore fornisce alla Casa Harkonnen i suoi rinforzi Sardaukar per riprendere Arrakis è che è minacciato dall’esercito della Casa Atreides e pensa che permetterà al Duca di prendere il controllo del Landsraad. Il film avrebbe potuto sottolineare la natura d’élite dell’esercito in modo più sicuro, invece di concentrarsi su quale grande maestro di spada sia Duncan Idaho.

Perché gli Harkonnen usano qualcosa di così facilmente ingannabile come il Cercatore-Cacciatore?

dune timotheePer attentare alla vita di Paul Atreides, una spia lasciata dalla casa Harkonnen impiega un cacciatore-ricercatore per assassinarlo nelle sue stanze. Questo piccolo dispositivo scava in un muro e fluttua nell’aria, cercando di localizzare Paul e pugnalarlo con il suo ago con la punta di veleno, ma lui è in grado di superarlo rimanendo ben fermo dietro un ologramma.

La punta dell’hunter-seek ha una telecamera, che trasmette continuamente un segnale video all’operatore Harkonnen. Perché non poteva vedere Paul? Il libro di Herbert menziona il campo sospensivo compresso del dispositivo come un indicatore della sua scarsa visione, ma questo non viene mai dichiarato nel film. Perché gli Harkonnen, una delle case più ricche con la migliore tecnologia per estrarre la spezia, impiegherebbero un dispositivo che può essere così facilmente superato in astuzia?

Perché le tute da stillicidio sono scure nel deserto?

dune tute stillicidioUna delle parti più fondamentali della vita su Arrakis è indossare una tuta distillata dei Fremen, che ricicla il sudore e i rifiuti di chi la indossa in acqua potabile per sopravvivere nel deserto. Nel film, si vede che sono di varie tonalità di grigio scuro, con alcuni Fremen che drappeggiano le loro in un tessuto più chiaro.

Qualcuno nel mezzo del deserto vorrebbe essere così visibile? La colorazione aiuta gli attori a distinguersi nella sabbia per rendere la narrazione più drammatica, ma da un punto di vista più pratico, avrebbe più senso che fossero di un colore più simile al loro ambiente.

Dove sono tutti i computer nel Dune di Villeneuve?

dune computerDune è un film di fantascienza ambientato in un futuro molto, molto lontano, eppure c’è una notevole mancanza di computer. Ci sono alcune macchine e grandi navi spaziali, ma queste sono navigate da umani che possono piegare lo spazio e il tempo, cosa che non viene chiarita nel film.

Nel libro di Herbert, l’umanità ha sviluppato molto tempo fa dei supercomputer che hanno cercato di sterminarla così, dopo aver soppresso la rivolta dell’Intelligenza Artificiale, l’umanità ha messo fuori legge qualsiasi tipo di supercomputer. Anche se non è l’ideale, un semplice pezzo di esposizione che delineasse questo sarebbe andato lontano verso gli spettatori per capire perché i computer non si vedono e perché la spezia è così vitale in loro assenza.

Perché Paul non è più arrabbiato per la morte di suo padre?

dune morte padreDopo aver stabilito uno stretto legame padre-figlio attraverso alcune scene molto toccanti tra il Duca Leto I e suo figlio Paul, Leto viene ucciso dalla Casa Harkonnen e Paul sembra essere indifferente. Lady Jessica ha un parossismo appropriato per affrontare il suo dolore, ma Paul sembra apparire freddo e distaccato.

Anche se è vero che Paul potrebbe essere in totale shock, sembra comunque che avrebbe dovuto manifestare una reazione più viscerale alla perdita di una figura così importante nella sua vita. Nel libro di Herbert, molte delle sue azioni sono motivate dalla vendetta per la morte di suo padre, quindi forse i sentimenti più forti sulla morte del Duca emergeranno nella Parte 2.

Cosa succede con Thufir Hawat?

dune thufirPrima che la Casa Atreides lasci Caladan per Arrakis, il Maestro degli Assassini Thufir Hawat è in grado di calcolare il costo del viaggio utilizzando numeri interi incredibilmente grandi senza alcun problema. Questa scena di Dune vuole indicare che egli è essenzialmente un umano-computer che ha addestrato la sua mente a fare calcoli ben oltre un umano in assenza di intelligenza artificiale.

Nel libro di Herbert, questi umani-computer (anche Piter de Vries della Casa Harkonnen è uno di loro) sono conosciuti come mentat, ma siccome la parola non viene mai usata nel film, gli spettatori rimangono confusi sul ruolo di qualcuno come Thufir Hawat, che non solo è importante per la Casa Atreides ma si suppone sia uno dei personaggi più potenti della storia.

Perché il dottor Yueh tradisce la Casa Atreides in Dune?

dune dottor wellingtonIl dottor Wellington Yueh è un medico rinomato e, portando il marchio del condizionamento imperiale, un servitore dedicato alla Casa Atreides che è più che degno di fiducia. Il Barone Harkonnen è in grado di fare in modo che il dottore tradisca la Casa Atreides, ma il ragionamento dietro il suo atto efferato non è del tutto convincente.

Gli spettatori di Dune apprendono che il dottor Yueh ha cospirato per aiutare ad uccidere il Duca Leto I perché il Barone aveva sua moglie. Tuttavia, una scena cruciale che coinvolge una conversazione tra lui e Lady Jessica su quanto sua moglie significhi per lui, e su ciò che la Casa Harkonnen le ha fatto, è stata rimossa dal film, facendo sembrare il suo improvviso atto di tradimento come sbucare fuori dal nulla.

Qual è il problema con le Bene Gesserit in Dune?

dune bene gessiritLe Bene Gesserit rimangono immerse nel mistero dal momento in cui arrivano nel cuore della notte per visitare la Casa Atreides, lasciando i fan a grattarsi la testa sul ruolo che giocano nello sviluppo dell’universo conosciuto, sull’importanza della connessione di Lady Jessica con loro e sull’importanza di Paul Atreides. Le Bene Gesserit sono una società dedicata non solo allo sviluppo dell’espansione della coscienza umana, ma anche all’ingegneria della nascita di una specifica figura maschile messianica che porterà l’universo ad uno sviluppo come non si è mai visto.

Con la capacità di trasferire la coscienza, possono agire come una sorta di memoria collettiva per l’umanità, con esseri come la Reverenda Madre in grado di ricordare decine di vite. Senza sapere nulla di tutto ciò in Dune, è difficile per gli spettatori comprendere esattamente quanto sia spaventosa la Reverenda Madre, o cosa significhi la sua interferenza per Paul Atreides, ma è possibile che i loro segreti vengano salvati per Dune: The Sisterhood o Parte 2.

Perché Paul si comporta con nonchalance incontrando Chani per la prima volta?

dune chaniPaul ha diverse visioni di una misteriosa donna Fremen in Dune -a volte fino all’eccesso- che vogliono significare la sua importanza nel suo futuro. Quando finalmente si trova faccia a faccia con l’abitante del deserto dopo aver affrontato Stilgar, non è affatto sorpreso di incontrare Chani.

Sarebbe logico che Paul mostrasse più emozione nell’incontrare finalmente una donna che ha tormentato i suoi sogni, così come qualcuno con cui dovrebbe essere coinvolto sentimentalmente, ma l’erede di Casa Atreides non potrebbe essere più apatico.

Dune: per il figlio di Frank Herbert sarà l’adattamento definitivo

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Brian Herbert, il figlio di Frank Herbert, ha dichiarato che Dune di Denis Villeneuve sarà l’adattamento definitivo del celebre romanzo di fantascienza. Herbert ha raccolto l’eredità di suo padre, portando avanti la saga attraverso fumetti e romanzi prequel.

Dune è stato adattato più volte, sia al cinema che in televisione. Alejandro Jodorowsky ha cercato di realizzare un primo adattamento negli anni ’70, ma purtroppo quel progetto non superò mai la fase di sviluppo. Nel 2000 c’è stato anche un adattamento per il piccolo schermo targato SyFy, ma è la versione del 1984 ad opera di David Lynch quella certamente più famosa.

L’imminente adattamento di Villeneuve, che è stato posticipato da dicembre di quest’anno al 1 ottobre 2021, è uno dei film in uscita più attesi. Interpretato da Timothée Chalamet, Zendaya, Oscar Isaac e Rebecca Ferguson, il film adatterà la prima metà del capolavoro di fantascienza di Herbert. Di recente è stato confermato che il film arriverà contemporaneamente nelle sale e su HBO Max.

In un’intervista con Inverse, Brian Herbert ha rivelato di aver visitato il set di Budapest e, dopo aver visto il trailer, è fiducioso che i fan saranno soddisfatti dell’adattamento. Herbert e sua moglie hanno visto il cast girare diverse scene durante la loro visita ed è rimasto particolarmente impressionato dalla grandezza della produzione.

“Sono rimasto molto colpito dal trailer ed ero entusiasta di essere effettivamente sul set del film a Budapest l’anno scorso, dove io e mia moglie abbiamo visto le riprese di diverse scene. Questo è un film davvero grande, un progetto importante che sarà per sempre considerato l’adattamento cinematografico definitivo del classico romanzo di Frank Herbert. I fan adoreranno questo film. Denis Villeneuve è il regista perfetto per Dune.”

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane e su HBO Max il 1 ottobre 2021.

Dune, recensione del film di Denis Villeneuve

Dune, recensione del film di Denis Villeneuve

La senti quasi in bocca, scricchiolare tra i denti, arrivare fino alle narici, toglierti il respiro. La sabbia di Dune avvolge tutto e ricopre un mondo che esce dai confini dello schermo per immergerti, avvolgerti, farti suo.

Denis Villeneuve non si limita a rileggere l’ostico romanzo di Frank Herbert, ma ricalca filologicamente quelle pagine per creare un universo immersivo, visivamente magistrale e magnetico. Non è un volo pindarico il suo, e nemmeno un mero esercizio di stile. Villeneuve lo aveva già dimostrato precedentemente con Arrival e Blade Runner 2049: si avvicina ai canoni strutturali del genere della fantascienza per integrarlo con il proprio sguardo autoriale, arricchito di nozioni filosofiche e associazioni dirette con il nostro presente. 

Perché alla fine questa è la vera fantascienza: spogliata del lato ludico e di puro intrattenimento con il quale è stato zavorrato negli ultimi anni, il genere sci-fi nasce per immaginarsi il futuro parlando delle ombre del proprio presente. E il nostro presente è claustrofobico, buio, come il mondo che avvolge Paul Atreides, ammantato dall’ombra del pregiudizio e della paura del diverso.

duneCon Dune, Villeneuve completa pertanto la propria trilogia sul mondo contemporaneo scritto con la lingua della fantascienza. Un saggio che attinge a piene mani nel mondo immaginato da Herbert, e ridato indietro con intelligenza, maestria, grazie anche a un comparto visivo di pura bellezza estetica, sostenuto da una colonna sonora roboante e a tratti angosciante firmata da Hans Zimmer.  

Un quadro in movimento di radice romantica, sublime nella sua carica inquietantemente magnetica e attrattiva, il Dune di Denis Villeneuve. E come tutti i quadri, ha bisogno di tempo per essere compreso, studiato e letto nei minimi dettagli così da poter essere apprezzato appieno.

In Dune ogni informazione viene restituita con la forza dell’immagine, più che della parola. Basta la minima distrazione che il filo che tiene unito il discorso formulato da Villeneuve si spezza e tutto si sgretola come castelli di sabbia.

Dune, la trama

Sul desertico pianeta Arrakis si trova la Spezia, sostanza preziosa per una varietà di motivi. Alla casata Atreides e al suo capo, il Duca Leto, viene affidato il controllo del pianeta. In realtà dietro a questo passaggio di controllo si nasconde una congiura per eliminarlo. Leto ha però un figlio, Paul, il quale è dotato di particolari poteri che sta sviluppando con l’aiuto di sua madre Lady Jessica. Non passa molto tempo che oltre al casato, Paul erediterà il pericolo di essere eliminato.

La parola agli occhi

Ci chiede di stare attenti, il regista canadese. Di affidare ogni forza interpretativa ai propri occhi, piuttosto che alle proprie orecchie. Perché in un mondo come quello che vede scontrarsi la Casa Atreides contro la Casa Harkonnen, la parola perde di importanza. La struttura narrativa c’è, ma è costruita su una funzione prettamente informativa. Più che parte 1, il Dune di Denis Villeneuve in uscita il 16 settembre 2021 e presentato alla 78.esima edizione della Mostra del cinema di Venezia, è da considerarsi come una “parte 0”. Talmente complesso l’universo che racconta, e le sottotrame che si appresta ad affrontare, da sfruttare la potenza immaginifica dei primi due atti per fornire ai propri spettatori tutte le nozioni basilari per comprendere il suo mondo.

duneI sacrifici, i punti di svolta, i tradimenti sono elementi che ordiscono una trama complessa ma che Villeneuve rende comunque accessibile perché totalmente affidata al racconto visivo, linguaggio non-verbale universalmente comprensibile. Eppure è tra gli inframezzi del suo più grande pregio che si nasconde anche il suo punto più debole. Seguire un percorso costruito con la forza dello spettacolo visivo significa chiedere tanta concentrazione al proprio pubblico, cosa che dopo due ore porta a una prevedibile stanchezza.

Il viaggio dell’eroe di un Paul investito di attese, speranze, un po’ Luke Skywalker, un po’ Messia, prende e trascina il proprio spettatore al centro dell’azione, estenuandolo nello stesso modo in cui estenuato è il suo protagonista. Combaciano perfettamente il pubblico e i protagonisti di Villeneuve; uno sdoppiamento perfetto che sussurra a entrambe le parti le fattezze del proprio destino, spingendo a chiudere gli occhi perché troppo opprimente il peso del futuro, l’immagine di ciò che sarà, l’essenza di un destino che siamo chiamati a modificare.

Universo di stelle e sabbia

Per un universo che appoggia la propria potenza immaginifica sulla forza dello sguardo, risultava imprescindibile che a farsi presta-corpo dei personaggi immaginati da Herbert, fossero degli interpreti capaci di comunicare ogni singolo mutamento umorale con la forza della mimica espressiva. Un minimo cenno della testa, uno sguardo, una più piccola e impercettibile espressione, si fanno ponti diretti con l’interiorità di Leto, Paul, e di tutta la galleria di uomini e donne che abitano l’universo di Dune. Non c’è un attore che non risponda con talento e profondità interpretativa alla chiamata di Denis Villeneuve. Nello sguardo basso, e negli occhi a volte assenti di Timothée Chalamet si ritrova tutto quell’universo abitato da timori e paure di Paul Atreides.

duneComplice la giovane età, il corpo esile, e quella mimica così espressiva, l’attore di Chiamami col tuo nome riesce a far trasparire tutto il difficile percorso intrapreso dal suo protagonista: un’educazione sentimentale e personale orientata alla scoperta del vero senso del suo esistere e del compito che lo attende sia nelle vesti di essere umano che erede di una delle più importanti casate nobiliari. Oscar Isaac cammina invece a testa alta, spalle dritte, facendosi colonna umana di un’intera casata. Abbattuta quella parete portante crolla tutta la forza di un popolo sostenuto con fedeltà, lealtà e giustizia. Perfino Jason Momoa riesce a far trasparire la sua carica più drammatica, investendo di nuove sfumature una fisicità che per quanto presente, passa comunque in secondo piano. Dal canto suo Rebecca Ferguson è invece un camaleonte capace di adattarsi a ogni situazione, traducendo ogni mutamento emotivo della sua Lady Jessica in uno sguardo penetrante, sensibile e coraggioso.

Riflessi eterogenei provenienti dall’unicità dell’essere donna, che ritrovano una costante nel discorso autoriale di un regista come Villeneuve, sempre attento a destinare ai propri ruoli femminili, il risvolto dell’intera faccenda. Prima lady Jessica, poi la Chani di Zendaya, sono le donne le figure chiamate a portare sulle proprie spalle il peso della rivoluzione, della democrazia, dello sguardo puro e limpido in un mondo marcio e in decomposizione (si pensi solo al personaggio di Emily Blunt in Sicario).

La sabbia di oggi in quella di domani

Immortalati da riprese di ampio respiro, che con campi lunghi, e totali, uniscono non solo ogni personaggio a quell’ambiente desertico che lo sovrasta, modella, crea come castelli di sabbia, ma anche e soprattutto con i propri comprimari. Si necessita pertanto di una chimica tra i vari interpreti che Villeneuve è riuscito a creare, stabilendo tra ogni personaggio un legame che lo avvicini, o allontani empaticamente, l’uno con gli altri.

Dune film 2020Una giostra caleidoscopica di umori, caratteri, psicologie, che ogni interprete riesce a far suo, renderlo personale e allo stesso tempo riconoscibile nutrendosi dalla sostanza dell’inchiostro di Herbert per dar vita alla propria visione di Chani, Paul, Lady Jessica, Leto, Stilgar ecc. Un universo di stelle investite da manti di sabbia che parla al cuore e all’intelletto dello spettatore, scuotendolo dal torpore della sala per indirizzarlo verso questioni nodose e di forte impatto sociale come lo sfruttamento delle risorse ambientali (vedi le Spezie), e di manodopera nel Terzo Mondo. 

È solo un’anticipazione di quel che sarà, un antipasto servito con cura e maestosa eleganza della durata di due ore e mezza questo Dune, ma se i presupposti sono questi, il viaggio che ci aspetterà sarà sicuramente uno di quelli che non ci scorderemo facilmente. Basterà ricordarci di toglierci la sabbia dagli occhi.

Dune, parla Dave Bautista: “Aspettatevi il più grande film mai realizzato”

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In una recente intervista con Slash Film, Dave Bautista ha avuto modo di parlare di Dune, l’attesissimo nuovo adattamento del celebre romanzo sci-fi di Frank Herbert ad opera di Denis Villeneuve, con cui l’ex wrestler aveva già lavoro in Blade Runner 2049

Bautista ha elogiato la capacità di Villeneuve di creare mondi così ampi senza sminuire l’attenzione nei confronti delle performance degli attori. “Il mondo che Denis ha creato è diverso, bellissimo, ma anche strano e decisamente oscuro”, ha spiegato l’attore. “È qualcosa che non avrei mai potuto immaginare. Quando penso alla regia, è tutto molto contenuto, basato su storie semplici ma stimolanti. Denis, invece, riesce a fare entrambe le cose. Creare mondi, galassie, universi enormi, dare vita a scene epiche e al tempo stesso concentrarsi su cose più semplici come le performance degli attori. È un regista davvero speciale, è un narratore brillante.”

A proposito del film, invece, ha aggiunto: Dune è davvero speciale. Penso che le persone resteranno sbalordite. Sarà uno dei film più belli che mai visti. I fan del romanzo originale avranno il riferimento visivo definitivo. Denis ha preso quei personaggi, quei mondi, li ha tolti dalle pagine e li ha messi sullo schermo. Sarà epico.”

In Dune, Dave Bautista avrà il ruolo di Glossu Rabban. Intervistato da Collider, l’ex wrestler ha spiegato come ha fatto ad ottenere la parte: “Abbiamo seguito il film per mesi, perché volevo davvero farne parte. Non ho mai contattato Denis però. È stato lui a chiamarmi e a propormi la parte. Sono rimasto davvero sorpreso. Naturalmente, ho subito accettato. Sono momenti come questi che mi danno la prova di quanto sia arrivato lontano, come attore. Sono orgoglioso che un regista come Denis abbia pensato a me per una parte in un film così grande. Ci sono pochissimi momenti nella mia vita in cui ho avuto la sensazione di valere qualcosa, di aver fatto qualcosa di buono. Questo è stato uno di quelli.”

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane e su HBO Max il 1 ottobre 2021.

Dune, Jodorowsky commenta il trailer: “È tutto prevedibile”

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Dune, Jodorowsky commenta il trailer: “È tutto prevedibile”

La scorsa settimana ha finalmente debuttato online il primo trailer ufficiale di Dune, il nuovo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Frank Herbert che sarà diretto da Denis Villeneuve (Arrival, Blade Runner 2049) e che dovrebbe arrivare nelle sale a Dicembre.

Gli appassionati sapranno certamente che prima di Villeneuve e prima ancora dell’adattamento di David Lynch del 1984, anche il celeberrimo Alejandro Jodorowsky aveva provato a portare il romanzo sul grande schermo durante gli anni ’70, senza però riuscirci. A quel progetto mai realizzato è stato anche dedicato un documentario uscito nel 2013, dal titolo Jodorowsky’s Dune

Adesso, in una recente intervista con Premiere Magazine, è stato proprio Jodorowsky a commentare le prime immagini ufficiali del film di Villeneuve, esprimendo le sue reazioni contrastanti in merito: “Ho visto il trailer. È molto ben fatto. Possiamo vedere che è il cinema industriale, che sono stati investiti molti soldi e che è stato molto costoso. Ma se è stato molto costoso, allora dovrà ottenere un risultato economico in proporzione. E questo è il vero problema: non ci sono sorprese. La forma è identica a ciò che si è già fatto ovunque. Le luci, la recitazione… tutto è prevedibile.”

Jodorowsky ha poi ribadito: “Il cinema industriale è incompatibile con il cinema d’autore. Per il cinema industriale, il denaro viene prima. Per il cinema d’autore è l’opposto, a prescindere dalla qualità di un regista, che si tratti del mio amico Nicolas Winding Refn o di Denis Villeneuve. Il cinema industriale promuove l’intrattenimento, è uno spettacolo che non ha lo scopo di cambiare l’umanità o la società.”

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 Dicembre 2020.

Dune, Denis Villeneuve: “Sarà una corsa completare il film in tempo”

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Denis Villeneuve, regista del nuovo attesissimo adattamento di Dune, ha parlato delle difficoltà che sta incontrando per cercare di completare il film prima della data di uscita fissata per il prossimo Dicembre. Le difficoltà a cui ha fatto riferimento il regista sono naturalmente collegate all’impatto che la pandemia di Coronavirus ha avuto sull’industria hollywoodiana.

Le riprese di Dune di Denis Villeneuve si sono fortunatamente concluse lo scorso anno, ma ciò non ha impedito all’emergenza legata al Covid-19 di avere comunque un impatto sulla post-produzione del film. Essendo un progetto particolarmente ambizioso, anche Dune – come la maggior parte dei grandi blockbuster – ha dovuto mettere in calendario una sessione di riprese aggiuntive, che sono state programmate per questo mese a Budapest. Ad ogni modo, durante il lockdown il team del film ha dovuto lavorare in remoto, metodo che a quanto pare non ha reso le cose facili per Villeneuve.

In una recente intervista con CCTV (via IndieWire), il regista ha spiegato come la pandemia ha reso i lavori su Dune più difficili, con ogni membro del team che lavorava al film da luoghi differenti: “Avevo intenzione di tornare indietro e girare alcuni elementi più tardi perché volevo riadattare il film”, ha spiegato Denis Villeneuve. “Avevo bisogno di tempo. All’epoca, mentre stavamo per tornare indietro per rigirare quegli elementi, non sapevo che ci sarebbe stata una pandemia. L’impatto è stato che ho dovuto rivedere tutto il mio programma di lavoro. Sarà una corsa riuscire a finire il film in tempo, perché ci è stato permesso di tornare a girare quegli elementi in poche settimane. Ciò significa che dovevo finire altri lavori sul film, come gli effetti visivi e il montaggio a Montreal, mentre il mio team è rimasto a Los Angeles.”

La Warner Bros. deciderà di posticipare Dune?

A questo punto sarà interessante vedere se Warner Bros. deciderà di posticipare la data di uscita di Dune. A seconda di come le cose si evolveranno nei prossimi due mesi, potrebbe essere più facile posticipare il film e dare a Denis Villeneuve più tempo per terminare i lavori. D’altrone, Dune è stato concepito come l’inizio di una nuova saga, dal momento che il nuovo adattamento sarà diviso in due parti. È fondamentale dunque che il risultato finale sia di altissima qualità: pressare Villeneuve soltanto per rispettare una data di uscita già stabilita potrebbe non rivelarsi la scelta più intelligente.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Dune, Denis Villeneuve: “L’obiettivo è realizzare almeno due film”

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Era da un po’ che non avevamo aggiornamenti sul progetto legato a Dune, il nuovo adattamento del romanzo di Frank Herbert (già portato sul grande schermo da David Lynch nel 1984) che sarà diretto da Denis Villeneuve.

Il regista, reduce da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla possibilità che Dune possa diventare un franchise: “Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake: “Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Dune: per Denis Villeneuve sarà come “Star Wars per adulti”

Dune: Denis Villeneuve chiarisce che non si tratterà di un remake

Fonte: The Playlist

Dune – Parte Due: la principessa Irulan nel nuovo video approfondimento

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La principessa Irulan di Florence Pugh si prende il centro della scena nel nuovo video approfondimento dedicato a Dune – Parte Due. Diretto sempre da Denis Villeneuve, il film è l’adattamento del romanzo di Frank Herbert e vede Timothée Chalamet e Zendaya nei panni dei protagonisti, di ritorno dalla parte uno. Pugh, come Austin Butler, Léa Seydoux e altri, fanno parte invece del nuovo cast del film.

Cosa aspettarsi da Dune: Parte Due?

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune – Parte Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà nei cinema il 28 Febbraio 2024.

Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune – Parte Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.

Dune – Parte Due: cosa significa per Paul Atreides essere capace di cavalcare un verme della sabbia?

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Paul Atreides in sella a un verme della sabbia in Dune – Parte Due potrebbe essere un momento non solo spettacolare ma anche importante per il personaggio interpretato da Timothée Chalamet, che spiega il significato più profondo di questa impresa.

Il prossimo film della serie adatta la seconda metà del romanzo originale di Dune di Frank Herbert, concentrandosi sulla vita di Paul e di sua madre Jessica con i Fremen. Ciò include la convinzione del gruppo che il giovane Atreides sia Lisan al Gaib, una figura destinata a salvare la gente di Arrakis.

Parlando con Total Film (tramite GamesRadar), Timothée Chalamet ha parlato dell’importanza della scena di Paul che cavalca un verme della sabbia per la storia di Dune – Parte Due. L’attore ha spiegato come, poiché i vermi della sabbia sono legati alla loro cultura, il fatto che Paul ne cavalchi uno coincida con la loro profezia che lo riguarda.

“Oltre ad essere una sequenza emozionante nel film, rappresenta il raggiungimento della maggiore età. È qui che la presunta profezia di Paul fallirebbe, e ciò significherebbe la sua morte se non riuscisse a essere all’altezza della situazione. Quindi la posta in gioco in quel momento è enorme e realizzare la scena è stato elettrizzante. C’erano ventilatori industriali che soffiavano sabbia e è stata costruita il dorso del verme. È stata un’esperienza straordinaria.”

Cosa aspettarsi da Dune: Parte Due?

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune – Parte Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà nei cinema il 28 Febbraio 2024.

Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune – Parte Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.

Dune – Parte Due, le domande lasciate aperte del film

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Dune – Parte Due, le domande lasciate aperte del film

In Dune – Parte Due di Denis Villeneuve, il viaggio di Paul Atreides (Timothée Chalamet) potrebbe essere molto semplice: costruire un esercito e mettersi sulle tracce della Casata Harkonnen. Questo gli permetterà di avere la sua vendetta per il modo in cui gli Harkonnen e l’Impero hanno massacrato il Duca Leto Atreides I (Oscar Isaac) e tanti altri reali della Casa Atreides.

Nel corso del film, Paul Atreides si unisce ai Fremen e lavora con loro per organizzare un contrattacco. Tuttavia la storia non è proprio lineare e lascia qualche dubbio e questioni in sospeso che non sembra voglia spiegare al pubblico.

Perché la Casata Harkonnen non ha usato armi da fuoco?

Dune - Parte Due Harkonnen
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Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures

Nell’Universo di Dune, le Casate e i loro eserciti hanno scudi corporei. Tuttavia, i Fremen non hanno nessuno di questi scudi a causa del loro stile di vita più semplice come tribù del deserto. Questo desta delle perplessità sul motivo per cui i soldati Harkonnen non usano le armi da fuoco a terra contro i Fremen che sono molto più bravi nel combattimento corpo a corpo e che portano a termine molte missioni massacrando i soldati che proteggono le colonie di spezie.

Gli Harkonnen usano l’artiglieria sui loro elicotteri per proteggere i crawler delle spezie, quindi sarebbe più efficiente equipaggiare i soldati con armi da fuoco per i combattimenti con i Fremen. I romanzi di Frank Herbert vedevano gli Harkonnen usare le armi in tempi disperati, quindi questa scelta sarebbe stata adatta al loro esercito nell’adattamento cinematografico.

Perché i Fremen non usano armi più moderne?

Javier Bardem DuneI Fremen hanno cecchini e pistole laser che fanno esplodere i crawler quando si tratta di restare ai margini di piccoli scontri. Usano persino i bazooka per distruggere gli elicotteri Harkonnen. Eppure la maggior parte delle loro missioni li vede cacciare a terra, mettendo a rischio la vita dei loro guerrieri.

I Fremen non utilizzano nemmeno le granate o altri tipi di armi da fuoco. Se fanno esplodere i crawler e usano altri elementi esplosivi nel loro arsenale, potrebbero eliminare la maggior parte dei nemici. Dune – Parte Due cerca di presentare i Fremen come brillanti tattici, ma ci sono troppe incoerenze con la loro strategia militare e su come ridurre al minimo le perdite.

Perché Feyd-Rautha fa drogare i suoi avversari?

Dune: Parte 2, ecco Austin Butler, Austin ButlerFeyd-Rautha di Austin Butler è il nipote del barone Harkonnen, suo successore designato. Dune – Parte Due mostra la natura violenta di Feyd-Rautha quando combatte nel Colosseo di suo zio. Lì si vede come si diverte a massacrare uomini. Si toglie persino lo scudo per rendere la sfida più eccitante. Curiosamente, le sue guardie sono lì per aiutarlo, tanto che feriscono uno dei combattenti contro cui si sta scontrando. Feyd-Rautha li rimprovera e dice loro di fare marcia indietro.

Se Feyd-Rautha voleva uno scontro leale, perché avere le guardie in giro? Un altro sotto-arco incoerente nasce quando rimprovera il Barone per non aver drogato uno dei combattenti. Suo zio voleva solo alzare la posta. Tuttavia, se Feyd-Rautha avesse voluto offrire una prova migliore, non avrebbe dovuto inabilitare affatto i nemici. Il fatto che questi venissero drogati, diminuisce a tutti gli effetti il valore del suo combattimento e della sua vittoria nell’arena.

Perché Feyd-Rautha ha ucciso sua madre?

Dune: Parte Due
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Dune – Parte Due parte cambia il background di Feyd-Rautha per renderlo più sinistro. Nel romanzo il Barone lo adottava e lo affilava come una lama perché sentiva che l’altro nipote, Rabban (Dave Bautista), non era un buon generale. Il film rivela che il barone amava il carattere e i tratti viziosi di Feyd-Rautha. È confermato che Feyd-Rautha ha ucciso sua madre.

Il motivo per cui Feyd-Rautha ha ucciso sua madre non è però spiegato, insieme ad altre cose come la sua propensione a mutilare le persone e a far sì che i suoi servi si nutrano di loro come cannibali. La questione della madre è più urgente perché indica al barone la sua natura di traditore del suo sangue. Ciò è stato ulteriormente elaborato nel romanzo, dove è stato stabilito che Feyd-Rautha voleva il trono di suo zio.

Cosa ha impedito a Rabban di bombardare i Fremen?

Dune - Parte due Rabban Harkonnen
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Feyd-Rautha arriva ad Arrakis e prende il comando dell’esercito Harkonnen dalle mani di Rabban di Dave Bautista. Suo zio crede che elaborerà una nuova tattica dopo che Rabban non è riuscito a uccidere i Fremen. Ma tutto ciò che Feyd-Rautha fa è prendere dirigibili giganti, bombardare e bruciare varie grotte, dune di sabbia e località del nord. Il fatto è che Rabban conosceva tutti questi punti e aveva le stesse risorse.

Anche Rabban avrebbe potuto chiedere maggiore potenza di fuoco, se necessario. Il film non spiega mai perché Rabban non abbia messo in atto questo semplice genocidio di propria iniziativa. Feyd-Rautha non porta nulla di nuovo sul tavolo, inoltre il Barone avrebbe potuto semplicemente dare l’ordine a Rabban di farlo prima. Invece, l’inazione di Rabban sembra una scelta di trama conveniente, solo per turbare il Barone facendo sì che altre incursioni dei Fremen interrompano la produzione di spezie nella capitale di Arrakeen.

Perché i Fremen non avevano esploratori che monitorassero lo seitch?

Dune: MessiahIn entrambi i due film di Dune, così come nel materiale originale, i Fremen hanno esploratori ovunque. Si nascondono nella sabbia e nelle caverne per scovare gli intrusi. Nel sequel non sono presenti esploratori quando le navi da guerra attaccano il loro seitch. Si tratta di un luogo sacro che conserva leader morti, missionari e acqua sacra.

Si potrebbe supporre che siano proattivi e abbiano cecchini e bombardieri in giro per individuare gli aggressori e proteggere qualcosa di molto prezioso. Invece, le navi appaiono dal nulla. E sembra che i filmmaker abbiano voluto permettere agli Harkonnen di distruggere lo seitch così da inasprire la volontà di Paul.

Come fanno tutti a salire e scendere dai vermi della sabbia?

Dune - Parte Due Vermi della Sabbia
Copyright: © 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures

Dune – Parte Due rende il l’atto di cavalcare i vermi della sabbia una prova significativa. Paul ci riesce, provando sulla propria pelle tutta la difficoltà che si deve affrontare per potersi agganciare alle bestie. Tuttavia, il film mostra costantemente gli entourage di Fremen trasportati intorno ad Arrakis sui vermi della sabbia come se fossero un autobus o una metropolitana.

Questa scelta lascia perplessi, dal momento che sembra che tutti i Fremen riescano a salire sui vermi della sabbia, e questo potrebbe anche essere possibile, se non fosse che ad un certo punto anche la gravida Lady Jessica (Rebecca Ferguson)  usa un verme della sabbia per migrare a sud. Questi vermi non smettono mai di muoversi, quindi deve essere rigoroso cronometrare questi trasporti e far salire e scendere tutti. Il regista Villeneuve ha però detto che questo aspetto verrà spiegato nel terzo film.

Davvero Lady Jessica non sapeva di essere la figlia del barone?

Dune - Parte Due Bene Gessirit
Copyright: © 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.
Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures

Dopo essere andata a sud, Lady Jessica viene sottoposta a una prova unica con la sacra bile di un verme delle sabbie. Diventa una Reverenda Madre, apprendendo i segreti del passato. Paul fa lo stesso e poi confessa di sapere che in realtà sua madre è la figlia del barone. Dune – Parte Due non approfondisce questo aspetto ma supponiamo che la piccola Jessicva venne consegnata alle Bene Gesserit.

Lady Jessica conosceva da sempre le sue origini e sperava di manipolare Paul per farlo diventare il messia e uno dei partecipanti al gioco del potere? Jessica è a tutti gli effetti molto potente per il suo culto e sarebbe stata capace di manipolare Paul con la Voce. Non ci si può fidare di Jessica e potrebbe anche aver ingannato Leto fin dall’inizio. Il Bene Gesserit è noto per questo modus operandi, e sembra che Jessica stia nascondendo certe cose a Paul sulla sua nascita e sul suo destino.

Perché Paul ha rischiato la vita vicino ai Sardaukar?

Dune - Parte Due: Paul contro Feyd-RauthaL’esercito di Paul alla fine attacca Arrakeen durante un incontro tra il Barone e l’Imperatore. Dopo aver decimato i nemici, Paul entra nelle stanze e va ad uccidere il barone. Tuttavia, lo fa da solo e molto vicino ai soldati d’élite Sardaukar. sembra una scelta avventata e pericolosa. I soldati sono tanti e armati e Paul non ha lo scudo. Sebbene sia visto come una leggenda, i Sardaukar sanno che è un uomo in carne e ossa.

Ci si aspetterebbe che alcuni soldati lo attacchino in quella circostanza, soprattutto quando lui volta le spalle per uccidere suo nonno. Il fatto che Paul sia così disinvolto nei confronti del nemico solitamente spietato è qualcosa di cui Gurney di Josh Brolin e Chani di Zendaya sono consapevoli e hanno timore. Quindi, è una pessima mossa, dal momento che Paul è diventato a tutti gli effetti un simbolo di cui il culto ha bisogno di questa figura per continuare a sperare.

Come faceva Feyd-Rautha a sapere che Chani era l’amata di Paul?

Dune - Parte Due Zendaya
Zendaya nel ruolo di Chani in una scena di Dune – Parte Due. Copyright: © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.
Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures

Paul combatte il campione nominato dall’Imperatore Feyd-Rautha nel finale di Dune – Parte Due. Durante il combattimento, Feyd-Rautha guarda Chani e la chiama “l’animale domestico” di Paul. Questo non ha senso perché i reali non hanno spie e non hanno modo di sapere che Chani è l’amata di Paul.

Ci sono molti Fremen in giro, maschi e femmine, che mostrano le stesse reazioni durante la rissa. Quindi non è che il cattivo possa guardare la folla e individuare l’anima gemella di Paul. Il film sceglie di fornire questa informazione a Feyd-Rautha per aumentare la posta in gioco durante il combattimento finale, ma senza dare una spiegazione logica a questa scelta.

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Dune uscirà soltanto in sala? Legendary verso l’accordo con WB

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Dune uscirà soltanto in sala? Legendary verso l’accordo con WB

All’inizio del mese di dicembre è arrivata la notizia – forse non così inaspettata – che la Warner Bros., sulla scia della strategia impiegata per Wonder Woman 1984, ha deciso di distribuire tutti i suoi titoli attesi per il 2021 in contemporanea sia al cinema che su HBO Max. Questa decisione riguardava, naturalmente, anche Dune, il nuovo adattamento del celebre romanzo di fantascienza di Frank Herbert, pubblicato nel 1965.

Adesso, stando a quanto riportato da Deadline, il film di Denis Villeneuve potrebbe tornare ad essere un’esclusiva per la sala. Come spiegato dalla fonte, Warner Bros. e Legendary Pictures – casa di produzione affiliata alla major che non aveva accolto bene la decisione di WarnerMedia in merito all’uscita “congiunta” – starebbero per raggiungere un accordo per garantire a Dune un’uscita esclusiva in sala che escluderebbe così la distribuzione su HBO Max. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda Godzilla vs Kong, che resterebbe destinato sia al grande schermo che alla piattaforma di streaming.

L’accordo sarebbe stato proposto in un base ad una mera previsione: ad ottobre 2021, mese in cui Dune debutterà ufficialmente, si spera che grazie alla maggiore diffusione dei vaccini anti-Covid, il pubblico potrà sentirsi nuovamente pronto a tornare in sala. Godzilla vs Kong debutterà invece a maggio del prossimo anno, periodo in cui la situazione a livello mondiale potrebbe ancora essere a rischio. Naturalmente, vi terremo aggiornati sull’evolversi della situazione…

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane e su HBO Max il 1 ottobre 2021.

Dune uscirà solo al cinema grazie al successo di Godzilla vs. Kong?

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Un nuovo report di Deadline suggerisce che Dune, l’atteso nuovo adattamento del celebre romanzo sci-fi di Frank Herbert ad opera di Denis Villeneuve, potrebbe essere distribuito esclusivamente in sala, e non in contemporanea anche su HBO Max come ufficializzato in precedenza.

Lo scorso dicembre la Warner Bros. ha annunciato che, a partire da Wonder Woman 1984, tutti i film previsti per il 2021 sarebbe arrivati, a causa della pandemia di Covid-19, sia nelle sale che su HBO Max. Nello specifico, i film sarebbe stati distribuiti sulla piattaforma di streaming lo stesso giorno dell’uscita al cinema e sarebbero stati disponibili per un mese.

Sempre a dicembre si era parlato del fatto che Warner Bros. e Legendary Pictures – casa di produzione affiliata alla major che non aveva accolto bene la decisione di WarnerMedia in merito all’uscita “congiunta” – stavano per raggiungere un accordo per garantire a Dune un’uscita esclusiva in sala che avrebbe così escluso la distribuzione su HBO Max.

Ora, nel nuovo report di Deadline dedicato agli incassi di Godzilla vs. Kong, viene spiegato che il destino di Dune non è stato ancora deciso e che proprio il successo del monster movie di Adam Wingard avrebbe convinto la Legendary a spingere ancora di più verso la sola distribuzione in sala per quanto riguarda il film di Denis Villeneuve.

Nel report si legge: “Non è stato ancora deciso se l’altro titolo della Legendary distribuito dalla Warner, Dune, verrà distribuito sia al cinema sia in streaming su HBO Max, in contemporanea. Questo nonostante il servizio di streaming stia ancora continuando a promuovere la pellicola come parte del catalogo relativo al 2021. Il successo ottenuto di Godzilla vs. Kong lo scorso fine settimana costituisce un argomento più che valido a favore della Legendary in merito alle negoziazioni con la Warner finalizzate a ottenere l’esclusiva della distribuzione in sala.”

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane e su HBO Max il 1 ottobre 2021.

Dune recensione del film di David Lynch

Dune recensione del film di David Lynch

Dune è un film del 1984 diretto da David Lynch e con protagonisti un cast composto da Kyle MacLachlan, Freddie Jones, Max von Sydow, Josè Ferrer, Sean Young, Francesca Annis, Patrick Stewart, Virginia Madsen, Sting e Silvana Mangano.

DuneTrama: In un futuro remoto (siamo oltre l’anno 10.000), l’umanità si è diffusa in lungo e in largo per il cosmo: a contendersi il potere, con dinamiche che ricordano quelle dell’età degli imperi, a cavallo tra il Medioevo e l’età moderna, sono una serie di ‘casate’ ognuna delle quali insediata su un proprio pianeta.

Gli equilibri di potere si giocano sul controllo di una sostanza particolare, la Spezia, in grado di conferire poteri straordinari a chi la assume, come l’ampliamento della propria coscienza o la capacità di trasferire intere flotte da una parte all’altra dell’universo. La Spezia,  può essere estratta solo nel pianeta Dune, un luogo arido e inospitale, abitato dai misteriosi Fremen, capaci di cavalcare i giganteschi vermi della sabbia che popolano il luogo, che sono in attesa di una sorta di ‘messia’ che dovrebbe guidarli alla conquista del pianeta. Sullo sfondo della lotta per il controllo della spezia, si dipanano in varie sottotrame che finiscono per incrociarci tra di loro, intrighi di palazzo, tradimenti, antiche profezie…

Analisi: Nel 1984 i De Laurentiis, Dino e Raffaella, si imbarcano in una delle imprese più titaniche della storia del cinema: portare sul grande schermo il mondo creato da Fran Herbert nella saga di Dune, uno dei cicli più duraturi e celebrati della storia della letteratura di fantascienza: un romanzo che dai più era considerato del tutto adattabile nelle sale cinematografiche, non solo per la complessità della messa in scena, che avrebbe richiesto effetti speciali all’avanguardia, ma anche per il gran numero di personaggi, la complessità delle trame, fino al tipo di narrazione, spesso affidata a monologhi interiori.

Una sfida che qualche anno prima era stata lanciata da Alejandro Jodorowsky, coinvolgendo personalità del calibro di Moebius ed HR Giger, con l’idea di coinvolgere nel cast perfino Salvador Dalì; tuttavia la spugna venne gettata ben presto di fronte alle dimensioni dell’impresa.

DuneIl guanto di sfida venne allora raccolto dai De Laurentiis che affidarono la regia ad un giovane David Lynch, reduce dal successo di The Elephant Man, anche se apparentemente diffidente nei confronti del cinema fantascientifico (aveva infatti precedentemente rifiutato di dirigere Il ritorno dello Jedi, a causa dell’impossibilità di dare al film una propria personale impronta).

David Lynch accetta tuttavia l’incarico, e il risultato è un film che si ricorda soprattutto per la ricchezza visiva.

Il lato più arduo dell’impresa stava infatti nel dover costruire ambienti, scenografie, costumi diversificati per ognuno dei pianeti su cui è ambientato il film e delle casate che ne animano la trama, dando il senso per ognuna di esse di un radicato background storico-sociologico e culturale.

La sfida, su questo piano, è ampiamente vinta, anche grazie alla collaborazione con una serie di esperti di prim’ordine, tra cui anche il nostro Carlo Rambaldi, creatore dei vermi meccanici che popolano il pianeta Dune. Completa il cast tecnico anche Brian Eno, autore delle musiche originali, cui collaborarono anche i Toto in quello che probabilmente è l’episodio più inusuale della loro carriera.

La colonna sonora di Dune è completata da una selezione di brani di musica classica, con autori che vanno da Beethoven a Shostakovich.

Trattandosi di un colossal, si puntò ovviamente su un cast di prim’ordine, dando ampia discrezionalità allo stesso Lynch, che vi inserì Freddie Jones (col quale già lavorato in  The Elephant Man) e l’esordiente Kyle MacLachlan, poi destinato a diventare suo attore – feticcio. Tra gli altri fanno parte della partita Sean Young, un giovane Patrick Stewart che con la fantascienza sarebbe tornato a fare i conti a lungo nel ruolo del capitano Piccard in Star Trek: The Next Generation, fino a Sting. Assieme a loro, nomi ‘pesanti’ come Mx von Sydow, Jose Ferrer e Silvana Mangano, qui al suo penultimo ruolo cinematografico.

L’esito del film è tuttavia contrastato: in effetti l’impresa di portare sullo schermo in un solo film il complesso mondo creato da Herbert non appare del tutto riuscita: fossimo stati ai giorni nostri, il tutto sarebbe stato articolato in una trilogia, che avrebbe dato al pubblico di entrare maggiormente in confidenza con le ‘casate’ e le loro dinamiche. Concentrare tutto in un solo film, Dune finì almeno in parte per creare delle lacune e delle incomprensioni che, dai conoscitori della fonte letteraria, lasciarono interdetto il pubblico più ampio. In effetti il film, non riesce a offrire molto allo spettatore, oltre alla sua affascinante visionarietà: la trama e le motivazioni dei personaggi non sembrano mai del tutto comprensibili, la storia procede all’insegna di una lentezza a tratti esasperante, la scelta di affidare a una voce fuori campo i frequenti soliloqui dei protagonisti finisce per essere un ulteriore appesantimento. A questo si aggiungono i proverbiali ‘tagli apportati in fase di montaggio’ che avrebbero ridotto il film ai minimi termini (si favoleggia in proposito di una versione integrale di circa sei ore, ma si tratta di una ‘leggenda’ che non ha mai trovato conferme), che hanno forse reso ancora più criptica una trama già di per sé intricata.

Dune il film culto di David Lynch

DuneLa critica stroncò il film quasi unanimemente: il film venne addirittura accusato di omofobia, per il modo in cui era stato reso un personaggio che nel romanzo era esplicitamente gay; negli anni è stata addirittura lanciata l’accusa di aver contribuito a diffondere tra gli spettatori la falsa  convinzione che l’AIDS (che proprio in quegli anni stava assumendo i connotati di una malattia di vasta diffusione) riguardasse solo gli omosessuali.

Al botteghino le cose non andarono meglio: Dune fu sostanzialmente un flop negli Stati Uniti; migliore  l’accoglienza in Europa: l’opera ha avuto però maggiore successo col passare degli anni, ottenendo buoni riscontri nel mercato dell’home video e assurgendo allo stato di film – culto: il suo essere stato comunque un coraggioso tentativo di affrontare un’impresa improba col tempo sembra aver superato la sua scarsa riuscita. Frank Herbert, che collaborò attivamente al progetto, pur riconoscendone i limiti tuttavia ha sempre difeso il lavoro di Lynch.

Nei primi anni 2000 a Dune venne dedicata una miniserie televisiva, apparsa come un sostanziale remake del film, del quale riprendeva molte scene e situazioni.

Dune in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD E Steelbook 4K Ultra HD

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Dune in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD E Steelbook 4K Ultra HD

Dopo aver incassato più di 350 milioni di dollari al boxoffice internazionale, Dune, il film acclamato dalla critica, è disponibile in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD E Steelbook 4K Ultra HD. Diretto dal candidato all’Oscar Denis Villeneuve con protagonista Timothée Chalamet, il film di Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures, adattamento per il grande schermo dell’omonimo best seller di Frank Herbert, è stato presentato Fuori Concorso venerdì 3 settembre, in prima mondiale, alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Dune in 4K UHD e Blu-ray conterrà più di un’ora di esclusivi contenuti speciali con tante curiosità sulla realizzazione del film.

Dune, un’epica avventura ricca di emozioni, racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e talentuoso, nato con un grande destino che va ben oltre la sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente. Mentre forze maligne si fronteggiano in un conflitto per assicurarsi il controllo esclusivo della più preziosa risorsa esistente sul pianeta – una materia prima capace di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità – solo coloro che vinceranno le proprie paure riusciranno a sopravvivere.

Nel cast il candidato all’Oscar Timothée Chalamet (“Call Me by Your Name”, “Piccole Donne”), Rebecca Ferguson (“Stephen King’s Doctor Sleep”, “Mission: Impossible – Fallout”), Oscar Isaac (i film di “Star Wars”), il candidato all’Oscar  Josh Brolin (“Milk”, “Avengers: Infinity War”), Stellan Skarsgård (“Chernobyl” di HBO, “Avengers: Age of Ultron”), Dave Bautista (la serie di film di “Guardiani della Galassia”, “Avengers: Endgame”), Zendaya (“Spider-Man: Homecoming”, “Euphoria” di HBO), Chen Chang (“Mr. Long”, “Crouching Tiger, Hidden Dragon”), David Dastmalchian (“Blade Runner 2049”, “The Dark Knight”), Sharon Duncan-Brewster (“Rogue One: A Star Wars Story”, “Sex Education”), con la candidata all’Oscar Charlotte Rampling (“45 Years”, “Assassin’s Creed”), con Jason Momoa (“Aquaman”, “Il Trono di Spade” di HBO) e il premio Oscar®Javier Bardem (“No Country for Old Men”, “Skyfall”).

Villeneuve (“Arrival”, “Blade Runner 2049”) dirige “Dune” da una sceneggiatura da lui scritta insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sull’omonimo romanzo di Frank Herbert. Villeneuve è anche produttore del film insieme a Mary Parent, Cale Boyter e Joe Caracciolo Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Dietro la macchina da presa, Villeneuve ritrova la scenografa due volte candidata all’Oscar® Patrice Vermette (“Arrival”, “Sicario”, “The Young Victoria”), il montatore due volte candidato all’Oscar® Joe Walker (“Blade Runner 2049”, “Arrival”, “12 Anni Schiavo”), il due volte premio Oscar® supervisore agli effetti visivi Paul Lambert (“First Man”, “Blade Runner 2049”) e il premio Oscar® per gli effetti speciali Gerd Nefzer (“Blade Runner 2049”).

Villeneuve collabora per la prima volta con il direttore della fotografia candidato all’Oscar® Greig Fraser (“Lion”, “Zero Dark Thirty”, “Rogue One: A Star Wars Story”); la costumista tre volte candidata all’Oscar® Jacqueline West (“The Revenant”, “Il Curioso Caso di Benjamin Button”, “Quills – La penna dello scandalo”), il secondo costumista Bob Morgan e il coordinator delle controfigure Tom Struthers (la trilogia de “Il Cavaliere Oscuro”, “Inception”). Il compositore premio Oscar® Hans Zimmer (“Blade Runner 2049”, “Inception”, “Il Gladiatore”, “Il Re Leone”) ha realizzato la colonna sonora.

Dune è inoltre già disponibile per l’acquisto e il noleggio in digitale su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, Microsoft Film & TV e a noleggio su Sky Primafila e Mediaset Infinity.

Dune di Denis Villeneuve: tutto quello che sappiamo sul film

Dune di Denis Villeneuve: tutto quello che sappiamo sul film

È da alcuni giorni che non si fa altro che parlare di Dune di Denis Villeneuve, il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di Frank Herbert (già portato sullo schermo da David Lynch nel 1984) che dovrebbe arrivare nelle sale – il condizionale è d’obbligo, vista l’attuale pandemia di Covid-19 – il prossimo dicembre. Questo perché tra le giornate di lunedì e martedì sono state diffuse online prime immagini del cast, il logo ufficiale e anche un primissimo sguardo a Timothée Chalamet nei panni del protagonista Paul Atreides.

Dune è sicuramente un progetto ambizioso e uno dei titoli più attesi di questo 2020. In attesa dell’arrivo della pellicola nelle sale, abbiamo raccolto di seguito tutto ciò che sappiamo fino ad ora sul film:

È un progetto che Villeneuve ha sempre voluto realizzare

Dune è un progetto che Denis Villeneuve ha sempre voluto realizzare. In una vecchia intervista con Variety, il regista di Arrival e Blade Runner 2049 aveva dichiarato: “Sono sempre alla ricerca di nuovo materiale fantascientifico da adattare. Oggi come oggi è difficile trovare qualcosa di originale e intrigante che non riguardi soltanto le armi. Un mio sogno è sempre stato quello di adattare Dune, ma il processo per ottenere i diritti è davvero lungo ed estenuante, quindi non credo che ci riuscirò.”

Il cast è composto da tantissimi attori di serie A

Il cast di Dune include alcuni degli attori più in voga del recente panorama hollywoodiano. Timothée Chalamet, candidato all’Oscar per Chiamami Col Tuo Nome, avrà il ruolo del protagonista Paul Atreides, mentre Rebecca Ferguson e Oscar Isaac interpreteranno i suoi genitori, Lady Jessica e il duca Leto Atreides. Nel cast del film anche il premio Oscar Javier Bardem (nei panni di Stilgar) e la leggendaria Charlotte Rampling (nei panni di Gaius Helen Mohiam).

Molti attori del MCU reciteranno nel film

Oltre alle star che abbiamo elencato in precedenza, in Dune reciteranno anche molti attori che hanno preso parte al MCU, l’Universo Cinematografico Marvel. Tra questi abbiamo Zendaya, vista in Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home, che avrà il ruolo di Chani; Josh Brolin, interprete del temibile Thanos in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, che interpreterà Gurney Halleck; Stellan Skarsgård, il Dr. Erik Selvig in Thor e Thor: The Dark World, che sarà invece il barone Vladimir Harkonnen. Nel cast anche Dave Bautista (Guardiani della Galassia) nei panni di Glossu Rabban e David Dastmalchian (Ant-Man and the Wasp) in quelli di  Piter De Vries. Anche Jason Momoa, star del DCEU in qualità di Aquaman, reciterà nel film nei panni di Duncan Idaho.

L’uscita in 3D e IMAX

Dune arriverà nelle sale il 18 dicembre 2020, distribuito dalla Warner Bros. Inizialmente, il film sarebbe dovuto arrivare nelle sale il 20 novembre dello stesso anno. Ad oggi, a causa della pandemia di Coronavirus, non sappiamo se l’uscita del film al cinema subirà ulteriori cambiamenti. Il film verrà rilasciato nei formati 3D e IMAX.

Eric Roth e Jon Spaihts alla sceneggiatura

Dune era considerato già all’epoca della sua uscita (1965) un “libro impossibili” da trasporre sul grande schermo. Le numerose critiche che vennero mosse alla trasposizione di David Lynch del 1984, infatti, riguardavano proprio l’adattamento, opera dello stesso regista. La sceneggiatura del film di Villeneuve porterà la firma dello stesso regista in collaborazione con Eric Roth e Jon Spaihts: il primo è noto per aver curato gli script di Forrest Gump, Il curioso caso di Benjamin Button e il più recente A Star Is Born; il secondo, invece, è l’autore di Doctor Strange con Benedict Cumberbatch, de La Mummia con Tom Cruise e di Passengers con Jennifer Lawrence e Chris Pratt.

Il film è in cantiere dal lontano 2008

Un nuovo adattamento cinematografico di Dune è in cantiere dal lontano 2008. Inizialmente, era la Paramount Pictures a detenere i diritti sul romanzo, con Peter Berg, regista di Lone Survivor e Deepwater – Inferno sull’oceano, coinvolto in qualità di regista. Nel 2009 Berg abbandonò il progetto e a lui subentrò Pierre Morel, regista di Io vi troverò e The Gunman, che firmò per occuparsi della regia nel 2010. Nel 2011 la Paramount decise di accantonare il progetto, che finì in una sorta di limbo fino al 2016, quando la Legendary Pictures acquistò i diritti cinematografici e televisivi di Dune e iniziò nuovamente a lavorare al film con il coinvolgimento di Denis Villeneuve.

Il linguaggio del film

I produttori di Dune hanno assunto David J. Peterson, un professionista nella creazione di linguaggi settoriali, per sviluppare alcuni dei linguaggi alieni che sentiremo nel film. Peterson è meglio conosciuto per aver creato il linguaggio dei Dothraki e le lingue valyriane della popolarissima serie tv Game of Thrones. Ha anche lavorato con i Marvel Studios, creando linguaggi per i film Thor: The Dark World e Doctor Strange. Per Dune, Peterson ha creato la lingua Chakobsa derivata dall’arabo, che sarà parlata dai Fremen sul pianeta desertico di Arrakis.

Il film sarà diviso in due parti

Dune Film

Dune di Denis Villeneuve, a differenza dell’adattamento di David Lynch, sarà diviso in due parti. La prima parte, quella in arrivo il prossimo dicembre, coprirà approssimativamente soltanto la prima metà del romanzo originale. In una recente intervista con Vanity Fair, Villeneuve ha dichiarato: “Non avrei mai accettato di realizzare l’adattamento se avessi dovuto fare un solo film. Il mondo creato da Frank Herbert è davvero troppo complesso. La forza di quest’universo è nei suoi dettagli.”

Dune darà vita ad un vero e proprio franchise?

Nel giugno del 2019, è stato annunciato dalla Legendary Television lo sviluppo di una serie spin-off del film, dal titolo Dune: The Sisterhood, destinata a HBO Max, l’attesa piattaforma di streaming della Warner Media. La serie si sarebbe concentrata sul Bene Gesserit, l’organizzazione di rilevanza sociale, religiosa e politica al centro del romanzo e del film, che sarebbe servita come prequel all’adattamento di Denis Villeneuve. Quest’ultimo avrebbe diretto il pilot della serie, mentre Jon Spaihts avrebbe curato la sceneggiatura e Dana Calvo sarebbe figurata in qualità di showrunner. A novembre dello stesso anno, però, è stata annunciata la dipartita di Spaihts dal progetto. Da allora non ci sono stati più aggiornamenti.

Il film a metà tra Il Signore degli Anelli e Star Wars

A gennaio del 2020, un gruppo di esperti del settore ha avuto la possibilità di vedere in anteprima alcune immagini del film: tra questi, c’è stato anche Brian Clement, scrittore esperto di fantascienza. Le reazioni di Clement al film hanno suggerito – almeno in parte – ciò che bisogna aspettarsi dalla nuova versione di Dune: lo scrittore ha definito il film epico, con una fotografia bellissima, e lo ha paragonato alla saga de Il Signore degli Anelli e alla trilogia originale di Star Wars

Fonte: Screen Rant

Dune di Denis Villeneuve potrebbe tornare un’esclusiva per la sala

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Di recente WarnerMedia ha annunciato, a sorpresa, una fusione con Discovery, che tuttavia non sarà completata fino alla metà del 2022. Ciononostante, sembra che le conseguenze di tale fusione abbiamo già iniziato a farsi sentire alla Warner Bros., poiché Deadline riporta che l’attesissimo Dune di Denis Villeneuve non uscirà più in contemporanea al cinema e su HBO Max, ma tornerà ad essere un’esclusiva della sala.

I rappresentanti della Warner Bros. stanno fermamente negando la modifica al piano di distribuzione del film, continuando a sostenere che il film uscirà in contemporanea al cinema e su HBO Max, ma Deadline sembra parecchio fiducioso del suo report: semplicemente, potrebbe aver ottenuto l’esclusiva prima dell’annuncio ufficiale. Inoltre, è anche parecchio significativo che WB abbia già raggiunto un accordo con Regal Cinemas per ripristinare la finestra di esclusività della sala cinematografica per 45 giorni in merito alle uscite del 2022, quindi non dovrebbe sorprendere che Dune sia stato aggiunto all’accordo, soprattutto considerando che lo stesso Villeneuve aveva espresso una certa insoddisfazione in merito alla release “congiunta”.

Collider aggiunge che Dune sarà probabilmente l’unico film dello studio a rinunciare al modello di rilascio simultaneo quest’anno, mentre King Richard con Will Smith e Cry Macho di Clint Eastwood dovrebbero ancora seguire l’attuale piano, e quindi arrivare sia in sala che su HBO Max. Non si sa cosa potrebbe accadere con The Suicide Squad di James Gunn o con Matrix 4 con Keanu Reeves, ma entrambi potrebbero tranquillamente seguire l’esempio di Dune, anche se potrebbe ormai essere troppo tardi per il primo da un punto di vista di marketing.

Dune presentato in anteprima a Venezia 78?

Ricordiamo che di recente Dune è stato menzionato in un lungo report di Variety dedicato ai primissimi titoli che potrebbero debuttare all’interno della cornice della 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Tra gli altri titoli che potrebbero debuttare al Fetival, la fonte ha menzionato anche È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino e Freaks Out di Gabriele Mainetti.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane e su HBO Max il 1 ottobre 2021.

Dune di Denis Villeneuve posticipato di un mese, anticipato il biopic su Elvis

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La Warner Bros. ha spostato l’uscita di Dune di Denis Villeneuve di un mese, a dicembre 2020, mentre allo stesso tempo ha inserito nella programmazione del 2021 l’arrivo del film biografico Elvis di Baz Luhrmann.

In un’epoca in cui franchising e le IP governano il botteghino, WB spera di portare il Dune di Frank Herbert a livelli di notorietà tali da sviluppare un franchise appetibile con una serie di film e serie tv basati su quell’universo. Denis Villeneuve sembra un regista capace di intercettare la sensibilità di queste storie, come ha dimostrato anche il suo lavoro svolto con altri film di fantascienza, Arrival e Blade Runner 2049.

D’altra parte, lo studio mantiene una quota della sua produzione legata a progetti singoli che potrebbero o meno incontrare il gusto del pubblico e tra questi spicca il nuovo progetto di Luhrmann, il biopic su Elvis. Il film ha già trovato i suoi protagonisti, con il giovane Austin Butler scelto per incarnare la leggenda del rock, e Tom Hanks che invece sarà Thomas “Colonel Tom” Parker, l’agente di Elvis.

Secondo Deadline, la WB ha spostato l’uscita di Dune di un mese, dal 20 novembre 2020 al 18 dicembre dello stesso anno. Lo studio ha inoltre programmato l’uscita del biopic su Elvis, ancora senza titolo, al 1 ° ottobre 2021.

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune: “Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

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