Le foto dal set di Avengers 4 che state per vedere
potrebbero creare non pochi dubbi nella testa dei fan Marvel: cosa ci fanno
Captain America, Iron Man e
Ant-Man insieme? O meglio, cosa ci fanno i tre
supereroi insieme nel passato? A suggerire l’ambientazione
temporale sono il costume indossato da Steve Rogers, il look di
Tony Stark e soprattutto le macerie di New York, il che ci riporta
indietro agli eventi del primo Avengers.
Non c’è ragione apparente del perché
anche Ant-Man si sia unito alla squadra, dal
momento che nel film non ve ne era traccia. Che sia questo
l’ennesimo indizio sugli sbalzi temporali a cui assisteremo in
Avengers? Nel frattempo, date pure uno sguardo
alle immagini rubate dal set.
Avengers 4 è
ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo
ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa
parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin
Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che
il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler
per Avengers Infinity War, per cui non sarà
rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3
dei Marvel Studios.
Ecco il secondo teaser trailer di
Ghost
Stories, il film horror co-diretto da Andy
Nyman e Jeremy Dyson, con protagonisti
Martin Freeman, Alex Lawther e Andy
Nyman.
Il film arriverà ad Aprile 2018
nelle nostre sale, distribuito da Adler
Entertainment.
Sinossi di Ghost Stories
Il professor Goodman è un docente
di psicologia che non crede ai fenomeni soprannaturali.L’arrivo di
una misteriosa lettera che contiene informazioni su tre casi mai
risolti lo porterà a imbarcarsi in un viaggio alla scoperta di ciò
che non può essere spiegato razionalmente.
Un nuovo spot promozionale di
Disneyland Paris potrebbe aver rivelato l’aspetto definitivo del
costume indossato da Iron Man in Avengers: Infinity War,
l’epico cinecomic prodotto dai Marvel Studios in arrivo ad Aprile
nelle sale. Già nei trailer avevamo avuto una piccola anteprima, ma
non è chiaro se questa armatura sarà effettivamente nel prossimo
film o addirittura farà la sua comparsa in Avengers 4.
Nel frattempo, ecco il video dove
potete dare una fugace occhiata al costume di Tony Stark:
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio,
dal 25 aprile in Italia.
Ecco il primo teaser trailer
di The Handmaid’s Tale 2, la
seconda stagione dello straordinario show Hulu The
Handmaid’s Tale, vincitore di Golden Globes e Emmy
Awards.
The Handmaid’s Tale 2, la
trama
Nei 13 episodi della
Stagione 2 racconterà la gravidanza di Offred e la sua lotta in
corso per liberare il futuro del suo bambino dagli orrori distopici
di Galaad.
The Handmaid’s Tale
2 è
la seconda stagione della serie tv The
Handmaid’s Tale ideata da Bruce
Miller per HULU e
basata sul romanzo omonimo distopico del 1985 dell’autrice
femminista Margaret Atwood.
Nella serie la società di
Gilead, un tempo nota come Stati Uniti d’America, è governata
da un regime misogino ed estremista che auspica
un ritorno ai valori tradizionali della società. A capo
di Gilead c’è un’élite di potere che schiavizza le poche
donne fertili rimaste per tentare di ripopolare il mondo. Difred,
una delle ancelle del Comandante Waterford, cerca di sopravvivere
alla crudeltà della società in cui vive e al tempo stesso ritrovare
la figlia perduta.
Protagonisti di The Handmaid’s Tale 2 June Osborne / Difred
(stagione 1-in corso), interpretata da
Elisabeth Moss, Serena Joy Waterford (stagione
1-in corso), interpretata da Yvonne Strahovski, Comandante
Fred Waterford (stagione 1-in corso), interpretato da
Joseph Fiennes, Emily / Diglen /
Disteven (stagione 1-in corso), interpretata da
Alexis
Bledel,Janine/Diwarren/Didaniel
(stagione 1-in corso), interpretata da Madeline
Brewer, zia Lydia (stagione 1-in corso), interpretata
da Ann Dowd, Luke Bankole (stagione 1-in
corso), interpretato da O. T.
Fagbenle, Nick Blaine (stagione 1-in corso),
interpretato da Max Minghella, Moira
(stagione 1-in corso), interpretata da Samira
Wiley e Rita (stagione 2-in corso, ricorrente
stagione 1), interpretata da Amanda
Brugel.
Soltanto pochi giorni
fa Todd McFarlane ci aveva aggiornati sullo
stato della produzione di Spawn, trasposizione
cinematografica dell’omonimo fumetto creato dallo stesso
McFarlane per la Image Comics, dichiarando che la
sceneggiatura è pronta e che il team era al lavoro sul budget e
sulla scelta degli attori protagonisti.
Uno dei commenti più interessanti
però riguarda il paragone azzardato con altre due pellicole uscite
negli ultimi anni, entrambe protette dall’etichetta r-rated per i
contenuti vietati ai minori e il linguaggio esplicito, ovvero
Deadpool e Logan,
con McFarlane convinto che “Spawn sarà molto, ma molto più
scorretto di quei due film. Deadpool aveva qualche nudo e un paio
di scene davvero forti, ma rientrava nei canoni del vietato ai
minori di tredici anni“.
“Quando parlo di r-rated,
intendo poco divertimento e contenuti per adulti. Perché chi
leggeva da adolescente i fumetti di Spawn, come ho fatto io, ora ha
trentacinque anni, ed è come se il pubblico fosse cresciuto con
me“.
Nel
1997, Spawn ha già avuto un adattamento
cinematografico, diretto da Mark A.Z. Dippé. Dippé ha anche
partecipato alla stesura della sceneggiatura, mentre McFarlane ha
svolto il ruolo di produttore esecutivo.
Tra gli interpreti si
ricordano Michael Jai White nel ruolo di Al
Simmons/Spawn, John Leguizamo nella parte del
Clown/Violator e Melinda Clarke in quella di Jessica
Priest.
Attesi dai fan ma anche dagli
addetti ai lavori, sono arrivati a Milano oggi, per presentare
The
Post, il regista Steven Spielberg, e gli interpreti
Meryl Streep e Tom Hanks, un
trio delle meraviglie per gli appassionati del cinema
hollywoodiano, un totale di otto premi Oscar.
Il film racconta la battaglia che
il Washington Post portò avanti, rivendicando il
diritto di pubblicare i Panama Papers (documenti
secretati in cui si rivelavano le verità sulla guerra in Vietnam,
taciute agli americani dalle quattro amministrazioni precedenti,
atteggiamento perpetrato da Nixon) dopo che il Governo bloccò
le pubblicazioni già in atto del New York Times.
Un film sulla libertà di stampa,
sull’importanza di tenere fede alla propria missione di
giornalisti, ma anche un film su una delle donne più straordinarie
del ‘900, Kay Graham, che diventando proprietaria
dell’allora piccolo giornale locale, riuscì a trovare la sua voce e
a dare al suo giornale la fama di cui gode adesso, facendolo
diventare uno dei più importanti portavoce del Watergate.
The Post – il trailer
The Post, l’importanza della
libertà di stampa
E proprio in merito ai rapporti tra
stampa e Governo, Steven Spielberg non le manda a
dire: “La stampa libera è il guardiano della democrazia.
Questa è una verità incontrovertibile. Se guardiamo a posteriori i
fatti del 1971 quando Nixon ha cercato di negare questo diritto di
pubblicare e diffonde i Pentagon Papers e addirittura ci è
voluta una sentenza della Corte Suprema, in quanto la corte
d’appello, meno importante, aveva di fatto impedito al New York
Times di proseguire con la pubblicazione, questo è stato un atto
inaudito.
Era la prima volta che accadeva
dalla Guerra Civile Americana. Oggi ci troviamo ancora ad osservare
la minaccia reale, per quello che riguarda la libertà di stampa e
questo fa sì che ci sia una rilevanza assolutadi quei fatti
avvenuti nel 1971. Io la storia l’ho scoperta grazie alla
sceneggiatura di Liz Hannah e Josh Singer nel 2017. Questa
inversione causale di numeri è assolutamente attuale.”
La stampa americana ha accolto il
film con favore
“Da parte della stampa abbiamo
avuto tantissimo sostegno e manifestazioni di supporto al film
– ha ammesso Spielberg – una stampa che quotidianamente deve
respingere gli attacchi subiti dall’amministrazione, che deve
lottare contro la disinformazione, che troppo spesso vede adottare
etichette facili, come fake news nel momento in cui una storia che
viene pubblicata non piace al Presidente. Ma il film ha incontrato
consensi al di là del messaggio politico e della difesa della
libertà di stampa. Lo ha fatto soprattutto per la figura di
Kay Graham, questa donna
così meravigliosamente interpretata da Meryl Streep, una donna che
si è trovata ai vertici della sua professione, con una grande
difficoltà nel trovare una voce che le permettesse di farsi avanti
e di farsi valere in un mondo, nella professione e nella società,
governato dagli uomini.
Finché in un momento così
cruciale questa voce l’ha trovata, mettendo tutti al loro posto.
Credo che il nucleo emotivo della storia riguardi proprio questa
figura di donna che riesce a trovare una voce. Devo dire anche che
per la prima volta nella mia carriera mi sono trovato a ritrarre un
rapporto umano complesso come quello che è esistito davvero tra la
signora Graham e Ben Bradlee. Ho avuto una enorme fortuna
nell’avere Tom e Meryl per interpretarli.”
The Post è dedicato a Nora
Ephron
Meryl Streep,
amica della regista e sceneggiatrice
scomparsa, ha commentato la dedica speciale del film: “Nora
è stata colei che ci ha portati a lavorare insieme. Tom non lo
conoscevo bene, ma lui e Nora erano molto amici, così come lo
eravamo io e lei. È stato grazie a lei che abbiamo avuto
l’opportunità di lavorare insieme e di conoscerci. È stato positivo
il fatto di poterci conoscere sul set. Nora è stata una grandissima
fonte di ispirazione e mi piacerebbe molto se lei potesse essere
qui, a commentare il film e il momento attuale, che stiamo vivendo.
Credo che nessuno meglio di lei potrebbe parlarne in maniera più
divertente ma anche pungente, di come avrebbe potuto fare
lei.”
La sceneggiatura del film era
precedente alle elezioni di Trump
“La prima versione dello
script, scritta da Liz Hannah, è stata comprata da Amy Pascal sei
giorni prima delle elezioni presidenziali (novembre 2016, ndr).
Pensavamo che potesse essere un nostalgico sguardo indietro
rispetto a dove le donne erano effettivamente arrivate, dal momento
che tutti immaginavamo che di lì a poco avremmo avuto il primo
Presidente donna. Era una cosa che tutti quanti davano per
scontato. Poi c’è stato l’esito delle elezioni e dopo, un aumento
di ostilità nei confronti della libertà di stampa, un aumento di
attacchi nei confronti delle donne, comportamenti che si
verificavano al vertice del nostro Governo. Quindi il film si è
trasformato in una riflessione su quanta strada non abbiamo
fatto.”
Kay Graham è una donna che impara
il coraggio
“Questa storia nasce dal grande
scoraggio di Daniel Ellsberg, una persona che
aveva lavorato per il Governo e per il Dipartimento di Stato, un
soldato e poi un giornalista che aveva deciso poi di lottare contro
la legge per lo spionaggio e di trafugare i documenti che era
riuscito a far arrivare al New York Times. Tutto è cominciato con
un atto di coraggio, perché con questa pubblicazione gli americani
sono venuti a conoscenza di cose tremende, ovvero che ben quattro
amministrazioni avevano mentito al popolo americano e che il quinto
Presidente coinvolto stava facendo di tutto per sopprimere la
libertà di stampa. Ed è stato l’atto di coraggio di questa donna, a
capo di questo giornale. Era una donna che sentiva di non essere al
suo posto.
La rappresentazione della
redazione del Post è accurata, all’epoca non c’erano donne, al
massimo segretarie. C’erano solo maschi bianchi. In un certo senso
la Graham sfida Nixon e prende questa decisione così importante,
pur non essendo ancora consapevole del suo potere. È stata poi una
donna che è stata capace di vincere un premio Pulitzer con la
propria autobiografia, insomma una delle donen più importanti dello
scorso secolo. Un’icona. Quindi, per rispondere alla domanda, il
coraggio si può imparare, e Kay lo ha imparato, ma noi non lo
insegnamo abbastanza alle nostre ragazze. Ben Bradlee, così
meraviglisamente interpretato da Tom Hanks, è stato un uomo di
grandissimo coraggio, spietatamente coraggioso, ha deciso e
accettato di rischiare tutto, pur di raccontare la
verità.”
Tom Hanks, mirabile interprete
dell’impetuoso Ben Bradlee
“Ben Bradlee era
una bestia – ha dichiarato invece l’attore alla sua ennesima
collaborazione con Spielberg – Nel giungo del 1971, il
Washington Post era in diretta concorrenza con il Washington Star,
che era all’epoca il quotidiano numero 1 di Washington DC. L’idea
che il New York Times potesse avere una storia che invede il Post
non aveva, teneva sveglio Ben Bradlee di notte, questa cosa lo
faceva impazzire.Una delle scene più divertenti del film è quella
in cui tutti stanno leggendo il Times e lui dice ‘Siamo gli ultimi
a sapere le cose a casa nostra’. Era una scena molto divertente da
fare perché mostrava tutta la passione ma anche il senso di sfida
che guida il personaggio per tutto il film.”
“Il Post era all’epoca il
secondo giornale di Washington – ha aggiunto Spielberg –
ma Ben Bradlee aveva una tale fame e un tale appetito che
questa spinta lo ha alimentato tanto al punto di spingerlo a
sfidare il New Yorks Times che allora come ora era il più grande
quotidiano degli Stati Uniti. È stato questo suo appetito, questa
sua fame a spingerlo a cercare di immaginare un futuro grandioso
per il Washington Post, facendo emergere lui come il giornale che
si meritava Ben Bradlee come direttore. Questo suo modo di essere,
durante il Watergate, lo ha spinto a togliere tutti i freni, tanto
da convincere Kay Graham, il suo editore, a credere che il Post
potesse diventare un grande quotidiano, cosa che è accaduta con la
pubblicazione dello scandalo Watergate che ha portato alle
dimissioni di Nixon.”
#TimesUp, Meryl Streep: “L’aria è
cambiata”
Meryl Streep ha
commentato, come da attese, il movimento Time’s Up e il fermento a
Hollywood: “Non so perché ci è voluto tutto questo tempo, ma
per qualche motivo l’aria è cambiata, non solo a Hollywood, ma in
ogni posto di lavoro. C’è stata questa grande apertura perché i
grossi nomi di Hollywood sono stati chiamati in causa, ma le donne
hanno sempre lottato in ogni ambiente di lavoro. Solo quando è
stata coinvolta Hollywood, le cose si sono mosse. Prevedo che ci
sarà qualche passo indietro, ma poi si continerà, si ripartirà e
sono molto ottimista. Questi sono momenti molto
interessanti.”
Chiamato in causa sulla disparità
di trattamento tra uomo e donna, Steven Spielberg
è stato illuminante. Il regista ha spiegato che nel corso della
storia le donne hanno “dimostrato più volte di avere la forza
per spezzare lo stampo in cui gli uomini le costringono”.
L’esempio è la Seconda Guerra Mondiale, quando con gli uomini al
fronte, le donne divennero titolari dell’indistria e del Paese,
salvo poi tornare in cucina alla fine della Guerra, senza ricevere
credito per quella pagina di storia che loro stesse avevano
contribuito a chiudere.
“Io non ho la competenza giusta
per poter fornire delle risposte esaustive e corrette, ma in base
agli esempi che riporta la Storia mi sento di dire che il problema
è principalmente degli uomini. Sono loro che non hanno ancora
mostrato la volontà di controllarsi, di riuscire a comportarsi in
maniera adaguata, ad accettare un NO come risposta. Finché gli
uomini non sono in grado di accettare un NO, questa lotta di potere
continuerà. Io mi auguro anche che il film sia un piccolissimo
passo, possa essere un’ispirazione per molte donne, che possano
trovare il coraggio di far sentire la propria voce.”
Manca ancora qualche mese all’uscita
nelle sale di Avengers: Infinity
War forse il titolo più atteso nella storia del
Marvel Cinematic Universe perché
vedrà riuniti sullo schermo per la prima volta, quasi tutti gli
eroi di casa Marvel in un’epica battaglia contro
Thanos. Tra questi tornerà ovviamente anche il Captain
America di Chris Evans, che in una
recente intervista (durante l’Ace Comic con) ha avuto modo di
lodare l’incredibile lavoro della produzione e rassicurare i fan
sul film:
“La cosa più bella di questo
film è che finalmente mi sono sentito parte dell’esperienza. Non so
come spiegarlo, ma nei primi film dei Marvel Studios era come se tutto stesse
succedendo a qualcun’altro. Con Infinity War ho
totalmente cambiato punto di vista, è tutto più grande ed
eccitante, sono lì e appartengo al film, e poi diciamoci la verità:
la Marvel non sbaglia un colpo. Non
l’ha mai fatto e non lo farà mai. Non so davvero come facciano, non
esiste una sola mela marcia in questo universo. Vi posso assicurare
che hanno fatto centro, di nuovo.“.
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio,
dal 25 aprile in Italia.
Benedetta
Follia apre in testa al box office italiano, seguito
da Jumanji e Come
un gatto in tangenziale. Un film italiano torna a
dominare la il box office nostrano. Si tratta di
Benedetta Follia, che apre con 3,5
milioni di euro incassati in oltre 670 sale a disposizione. Il
nuovo film di Carlo Verdone registra la media per sala più alta
della classifica, pari a 5200 euro.
Jumanji – Benvenuti nella
Giungla scivola in seconda posizione
incassando 1,6 milioni al suo secondo weekend e arrivando a quota
7,8 milioni. Come un gatto in tangenziale regge
saldamente al terzo posto con 1.190.000 euro, superando il tetto
degli 8 milioni.
Wonder conferma la quarta posizione della scorsa
settimana con 1.114.000 euro e arriva a ben 10,3 milioni
globali. Coco scende
al quinto posto con 1 milione di incasso per un totale di 9,2
milioni. Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
esordisce con 862.000 euro in 168 copie e ottiene la seconda media
per sala più alta della classifica, pari a 5100 euro.
Mark Strong ha
confermato di essere entrato a far parte del cast di
Shazam! nei panni dei cattivo dottor
Sivana. L’attore britannico ha anche confermato che ha
accettato il ruolo perché ha un conto in sospeso con la
DC.
Nel 2011, Strong prese parte al
progetto cinematografico fallimentare di Green
Lantern nei panni di Sinestro, e adesso torna a
interpretare il villain nel film diretto da David F.
Sandberg con Zachari Levi e atteso per il
2019.
Confermando il ruolo e parlando
delle motivazioni che lo hanno spinto ad accettare il film,
Mark Strong ha detto: “Interpreto un malefico
bastardo chiamato Dottor Sivana, hanno sempre i migliori
personaggi, i più divertenti da interpretare. Ero Sinestro in Green
Lantern, che pensavo fosse un buon film, ma non è stato così quindi
penso di avere un conto in sospeso con la DC, lì interpretavo un
personaggio abbastanza cattivo e doveva solo peggiorare nel secondo
film, ma non l’abbiamo mai fatto. E adesso spero di averne la
possibilità in Shazam! Lo spero.”
Zachary Levi sarà
l’eroe del titolo, mentre Asher Angel sarà
Billy Baston, il ragazzino capace di trasformarsi
in un supereroe adulto, Shazam appunto, soltanto
pronunciando la parola, acronimo di nomi di grandi eroi del
passato: Solomon, Hercules, Atlas, Zeus, Achilles e
Mercury.
Shazam sarà diretto
da David F. Sandberg (Annabelle:
Creation) e si baserà su una sceneggiatura scritta da
Henry Gayden e Darren Lemke.
Il film che farà parte
dell’Universo Cinematografico DC dovrebbe
esserepronto per debuttare al cinema nell’aprile 2019.
Le riprese cominceranno il prossimo febbraio.
Prima che Tom
Holland venisse annunciato al mondo come il nuovo
Spider-Man del grande schermo, si è tenuto un
lunghissimo processo di provini e audizioni per trovare il Peter
Parker perfetto per gli scopi di SONY e
Marvel Studios.
Impegnato in una stagione dei premi
che lo vedrà trai protagonisti, Timothée
Chalamet ha dichiarato di aver sostenuto anche lui il
provino per Spider-Man: Homecoming.
L’attore ha un piccolo ruolo in
Lady Bird di Greta Gerwig, film
che ha già vinto due Golden Globes (alla Migliore
attrice in una commedia e al Miglior film commedia). Tuttavia è il
ruolo da protagonista in Chiamami col tuo nome di
Luca Guadagnino che farà parlare di lui. Il
giovane Chalamet ha già vinto il premio per migliore attore a
New York e Los Angeles, dalle associazioni di critici, oltre ad
aver avuto una nomination ai Globes, ai Critics
Choice (premi in cui è stato battuto da Gary
Oldman) e ai Screen Actors Guild Awards,
i cui vincitori verranno annunciati nel prossimo mese.
Il film è un racconto di
formazione, anche romantica, in cui Chalamet recita insieme a
Armie Hammer. Parlando con THR, il giovane
attore di appena 22 anni ha dichiarato di aver sostenuto anche lui,
tra gli altri, il provino per il ruolo da protagonista in
Spider-Man: Homecoming, tre anni fa.
“Ho letto due volte le battute
e sono andato nel panico più totale – ha dichiarato Chalamet –
ho chiamato il mio agente, Brian Swardstrom, e gli ho
detto ‘Brian, ci ho pensato e credo che dovrei provarci di nuovo,
andare lì e leggere di nuovo le battute’ e lui mi ha raccontato la
storia di Sean Young e di come, nel tentativo di diventare
Catwoman, ha spaventato tutti, presentandosi ai cancelli dello
studio con il costume.”
Adesso che il successo dei due film
a cui ha partecipato lo ha reso un nome noto, Timotheé è
consapevole che dovrà combattere un po’ meno per i suoi ruoli e
dovrà sostenere meno audizioni.
“Onestamente, la parte che
preferisco di quest’anno, a parte recitare in altri film e andare
in giro a parlare di Chiamami col tuo nome, è non dover più
costantemente sostenere audizioni.”
E infatti il futuro, per il giovane
attore, è davvero roseo, considerato che ha già finito di girare il
nuovo film di Woody Allen, A Rainy Day in New
York.
Il ruolo di
Spider-Man gli avrebbe senz’altro conferito la
fama che ogni giovane attore cerca, ma forse non gli avrebbe
consentito di avere la possibilità di fare delle esperienze così
stimolanti dal punto di vista artistico.
Mancano circa tre mesi all’uscita in
sala di Avengers: Infinity War, e si
continua a parlare del film che sarà senza dubbio un enorme
successo per i Marvel Studios.
I fan dei fumetti più accaniti
aspettano con grande curiosità anche di vedere quali saranno i vari
update alle tute da combattimento degli eroi protagonisti, e
soprattutto aspettano di soddisfare la loro curiosità, dopo un
piccolo assaggio avuto nel trailer: Spider-Man sarà Iron
Spider come nei fumetti?
Alla fine di Spider-Man: Homecoming,
abbiamo visto Tony Stark mostrare a Peter Parker la tuta di Iron
Spider e nel trailer abbiamo visto quello stesso costume indossato
in battaglia da Peter stesso. Che si tratti del costume che abbiamo
visto anche nei fumetti?
Stando alle prime immagini che
rubate ai set LEGO del film, sì. Screen Rant ha diffuso delle foto
che raffigurano i set LEGO del film e tra le varie mini figure,
spicca anche quella di Iron Spider. La foto non è molto
dettagliata, ma a un primi sguardo sembra che i disegni del costume
siano proprio quelli che vengono dalle pagine.
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Fin dalla fine
di The
Avengers (2012), sappiamo che
Thanos è il super cattivo del MCU e
il suo potere è legato alle Gemme dell’infinito. Da allora, i film
hanno rivelato la posizione di ognuna di esse, e manca all’appello
solo la Gemma dell’Anima, ormai, che potrebbe nascondersi nel
Wakanda (e vedremo quindi in Black Panther).
In merito al loro potere e alla loro
provenienza, c’è ancora molto mistero. Come funzionano
esattamente? Cosa succede quando sono riunite? Chi le ha
create? Perché erano quasi tutti nascosti sulla Terra, e non
in un posto più sicuro? Negli ultimi sei anni, queste domande
hanno afflitto i fan. Oggi cerchiamo di rispondere ad alcune di
esse, approfondendo la loro storia.
Le Gemme
dell’Infinito hanno iniziato a comparire nei fumetti a
partire dai primi anni ’70. Semplicemente essere in possesso di una
Gemma garantisce al suo possessore un potere
inimmaginabile. Mettere insieme tutte le Gemme trasforma il
possessore in un dio, capace di fare quasi tutto.
Ecco 10 segreti delle Gemme
dell’Infinito
Sono il risultato di un suicidio
Le Gemme dell’infinito sono alcuni
degli oggetti più antichi dell’universo. Le loro origini erano
avvolte nel mistero finché Thanos non scoprì la
verità. Il personaggio ha rivelato la storia in Thanos
Quest #2 (1990) di Jim Starlin e Ron
Lim. Per riassumere, le sei pietre originariamente erano
un’entità. A quel tempo, era l’unica cosa vivente nell’intero
multiverso.
Secondo Thanos, questo essere
potrebbe essere stato Dio e durante la sua esistenza provò
un’estrema solitudine a tal punto che decise di porre fine
alla sua vita. Le Gemme dell’infinito si formarono dalla sua
morte. Ognuno racchiudeva un aspetto dell’enorme potere che
l’essere racchiudeva: anima, tempo, spazio, potere, realtà
e mente. Per eoni, nemmeno gli Antichi dell’universo
conobbero la verità su questi oggetti potenti e distruttivi.
Creatore di essere Malvagi
Prima di uccidersi, per
combattere la solitudine il Dio tentò più volte di creare
altri essere, riuscendoci. Separava parti di se stesso e dava loro
una vita indipendente. Sfortunatamente, l’essere non aveva
consapevolezza del “bene” e del “male” e non sapeva creare una vita
e dargli la giusta propensione. Spesso gli esseri si rivelavano
essere molto malvagi e dovevano essere distrutti. Quando il
Dio si uccise, questi esseri furono stati riportati tutti in
vita.
Il più noto di questi esseri è
Mefisto, la versione del diavolo dell’Universo Marvel. Il personaggio è
apparso per la prima volta in The Silver
Surfer #3 (1968) di Stan Lee e John
Buscema. Nel corso degli anni, Mefisto è entrato in conflitto
con quasi tutti gli eroi Marvel. L’atto più clamoroso
compiuto da Mefisto stato distruggere il matrimonio di
Spider-Man con Mary Jane.
Thanos e l’Omicidio di massa
Una volta che scoperta
la loro vera natura, Thanos ha continuato a collezionare le
Gemme. Una volta ottenute tutte e sei, divenne una delle
entità più potenti di tutta la realtà. Non solo gli fu
concesso il potere di tutte e sei le gemme, ma unendole tra loro,
divenne onnipotente. Per testare il limite dei suoi poteri si
rese autore di uno dei più grandi omicidi di massa in tutta la
storia dei fumetti.
In Infinity
Gauntlet #1 (1991) di Jim Starlin e George Perez,
Thanos ha ucciso metà dell’intera popolazione
dell’universo. Con solo un semplice schiocco delle dita,
innumerevoli vite sono semplicemente scomparse
dall’esistenza. Fortunatamente, una squadra di eroi della
Terra, insieme ad Adam Warlock, è stata in grado
di affrontare Thanos e, dopo una battaglia dura il gruppo è
riuscito ad annullare il danno.
Il team che le ha riunite per una
missione impossibile
Ovviamente, le Gemme
dell’infinito sono un’enorme minaccia e già solo perché
esistono, mettono a repentaglio l’intero
universo. Reed Richards in una delle
tante storie su di esse ha deciso che erano troppo pericolosi e ha
invitato i suoi colleghi membri degli Illuminati a raccogliere le
gemme in New Avengers: Illuminati# 2 (2007) di Brian
Bendis, Brian Reed e Jim Cheung. Dunque Mr
Fantastic è stato affiancato da Iron Man,
Professor X, Namor, Black Bolt e Dr
Strange nella ricerca alle Gemme.
Durante la storia, gli eroi sono
quasi tutti caduti sotto il fascino del potere delle gemme, ma alla
fine riescono a riunirli con successo. Mr.
Fantastic ha assemblato il guanto e ha cercato di far
scomparire le gemme senza successo; e a quel punto della storia che
arriva The Watcher e rivela che le gemme
devono esistere nell’universo. A quel punto vengono quindi divisi
tra i membri degli Illuminati per rendere sicuro il destino
dell’universo.
C’è una settima Gemma nascosta
Sappiamo che le Gemme
dell’infinito sono sei. Tuttavia, sembra proprio che in realtà
esista una settima gemma e potrebbe essere la più
importante. Conosciuta come la gemma dell’Ego, contiene
l’essenza dell’entità originale da cui sono nate le gemme. Per
molti anni ne furono perse le tracce, ma alla fine è stato scoperto
che è in un universo alternativo.
Le Sette Gemme sono state riunite
in Avengers / Ultraforce # 1 (1995) di
Glenn Herdling, Angel Medina e MC Wyman. Da questa
unione, l’entità originale si riformò e divenne nota come
Nemesis, reincarnazione
malvagia. Fortunatamente, l’utilizzo delle gemme ha eroso la
loro forza e due squadre di eroi sono state in grado di combatterlo
e infine distruggere la settima gemma.
Gemme dell’infinto e Guanto dell’Infinito
Mentre i termini “Gemme
dell’infinito” e “Guanto dell’infinito” sono spesso usati per
indicare la stessa cosa, in realtà sono molto diversi. Il
guanto di sfida è apparso per la prima volta
in SilverSurfer #44 (1990) di Jim
Starlin e Ron Lim. Nella storia THANOS
riunisce finalmente tutte e sei le pietre, concedendogli un
potere incommensurabile. Il guanto dell’infinito è stato
creato quando Thanos ha messo le pietre nel suo
guanto, permettendogli di mostrare a tutti la fonte del suo
potere.
Prima del guanto, i detentori delle
pietre tendevano a tenerli impiantati sulla fronte. Quando il
Guanto è apparso nel Marvel Cinematic
Universe, è stato suggerito che potrebbe avere un
ulteriore utilizzo. Nell’universo cinematografico, solo un
essere di immenso potere può brandire una pietra senza essere
distrutto, quindi è possibile che il Guanto permetta a
Thanos di canalizzare correttamente l’energia che
fluisce attraverso di lui.
Fanno emergere il lato oscuro degli eroi
Durante un incontro con
Psycho Man, il lato oscuro di Sue
Storm emerse con una personalità ben
distinta. Chiamandosi Malice, è apparsa per la prima volta
in Fantastic Four # 280 (1985) di John
Byrne. Sue alla fine riacquistò il controllo del proprio corpo
con l’aiuto dei suoi compagni di squadra, e Malice fu sepolta nel
suo subconscio. Questa entità ha dimostrato di avere una relazione
con le Gemme dell’infinito. Infatti rimase lì sepolta fino a che
non riemerse quando Sue entrò in contatto con la gemma
dell’anima.
L’incidente è avvenuto
in Silver Surfer # 15 (1988) di Steve
Englehart e Ron Lim. Sue stava aiutando Silver Surfer a
recuperare le gemme da un buco nero per salvare Galactus. Il
divoratore di mondi era in difficoltà dopo aver consumato gli
Anziani dell’Universo, e solo le gemme potevano
salvarlo. Fortunatamente, tutti sono stati salvati, incluso
Galactus.
Galactus e gli Antichi
Parlando
sempre dell’incidente di Galactus, l’evento ha portato
direttamente alla creazione del Guanto dell’infinito. Infatti
gli Antichi dell’Universo avevano tentato di usare le Gemme per
uccidere Galactus in Silver Surfer # 9
(1988) di Steve Englehart e Marshall Rogers. Il loro piano non
ha funzionato e si è concluso con Galactus che consumava gli
Antichi e le gemme che venivano risucchiate in un buco nero.
Sfortunatamente Galactus, gli
Antichi non potevano morire e rimasero dentro Galactus, facendolo
ammalare. Come affermato nel precedentemente, Silver Surfer ha
portato Reed e Sue Richards insieme a lui nel buco nero per
recuperare le gemme. Questo ha fatto si che le gemme furono
riportate nell’universo, consentendo a Thanos di riunirli e di
realizzare gli eventi e il Guanto dell’infinito(1991), che è
probabilmente il peggior risultato di sempre.
Sono senzienti
Le Gemme non sono solo potenti, ma
sono anche senzienti. Anche se non è chiaro quanto lo siano, è
molto chiaro, nei fumetti, che sono guidate da una sorta di forza
senziente. A notarlo per primo è stato Adam Warlock, durante la
prima avventura con la Gemma dell’Anima, in cui la Gemma
collezionava anime anche in autonomia. Era possibile per lui
comunicare con altre Gemme e capiva che erano connesse.
In New Avengers:
Illuminati #2 (2007) di Brian Bendis, Brian Reed e Jim
Cheung, la Gemma del Tempo appariva in autonomia, mentre le altre
erano assemblate. Questo potrebbe avere a che fare con ciò che
abbiamo detto in precedenza, ovvero che facevano tutte parte di un
solo essere.
Funzionano solo in un
Universo
Se non fosse per il loro
potere le Gemme sarebbero solo delle rocce scintillanti. Si è
scoperto che è esattamente ciò che sono in altri universi che non
sono la loro casa. Ci sono altre realtà che hanno la loro versione
delle Gemme, ma sono comunque legate al loro luogo d’origine.
Durante la
storia JLA/Avengers (2003) di Kurt Busiek e
George Perez, Darkseid entra in possesso del Guanto. Ma è accaduto
su Apokolips, nell’Universo DC. Le gemme non hanno alcun potere lì,
e Darkseid non riesce ad usarle. Considerato che Darkseid è una
specie di Thanos anche più cattivo, se avessero avuto il loro
potere, avrebbe fatto molte cose persino peggiori di quelle che ha
fatto Thanos.
La Gemma dell’Anima ha al suo interno un
intero Mondo
La Gemma dell’Anima è
stata la prima ad apparire in Marvel Premier #1 (1972)
di Roy Thomas e Gil Kane. Venne utilizzata per creare Adam Warlock.
Indossando la gemma sulla sua fronte, Warlock ha scoperto che era
capace di rubare le anime degli esseri viventi che incontrava. E
poi la Gemma ha assorbito anche Adam stesso.
Dentro la Gemma, Adam ha scoperto un
intero mondo al suo interno. Lì ha scoperto anche Gamora e Pip il
troll. Adam Warlock è rimasto lì fino agli eventi del Guanto
dell’Infinito, quando Silver Surfer e Drax sono entrati nella
Gemma. Dopo la loro fuga da quel mondo, hanno poi tutti contribuito
a sconfiggere Thanos. Successivamente, le Gemme sono rimaste in
possesso di Adam.
Avengers 4 segnerà molto
probabilmente l’addio di Robert Downey Jr. (e non
solo) al suo ruolo di Iron Man, ma in merito al
suo abbandono e a un eventuale sostituto per il futuro del
MCU, Chris
Evans, interprete di Steve Rogers, non ha
dubbi: RDJ è insostituibile.
“Questo è un gioco da ragazzi
per Downey. Lui è un ragazzo magnifico, e così pieno di talento,
con tanta esperienza, e così di supporto… Lui è sempre stato nel
mio angolo e mi sono sempre sentito supportato. Lui porta davvero
tutti nel gruppo e si assicura che tutti si sentano benvenuti,
soprattutto nell’ultimo film… Lui ha aperto le sue braccia a ognuno
di noi, e, sembra così frivolo da dire, ma lui ci ha resi una
famiglia e niente di tutto ciò sarebbe mai accaduto senza di
lui.”
Avengers 4:
potrebbe davvero essere un film sui viaggi nel tempo
Avengers 4 è ancora
un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non
sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il
film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito
hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film
rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per
cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che
conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.
Starz via
EW ha rivelato le prime scene di Outlander
4, l’attesa quarta inedita stagione di Outlander
che arriverà nel corso dell’anno.
Per aiutare a riempire il vuoto fino a quando Claire e
Jamie torneranno in autunno , Starz trasmetterà una lunga
anticipazione della quarta stagione
di Outlander questa domenica. La prima
occhiata speciale invece è qui di seguito:
Secondo le prime indiscrezioni i fan vedranno l’azione
riprendere nelle colonie americane, dove i produttori hanno detto
che lo show avrà luogo. La stagione è basata
su Drums of Autumn , il quarto
volume della fortunata serie di libri di Diana Gabaldon. La
produzione è attualmente in corso in Scozia.
Sophie Skelton (Brianna) e
Richard Rankin (Roger), insieme a Lauren Lyle (Marsali) e Cesar
Domboy (Fergus), dovrebbero tornare nella quarta stagione
di Outlander
per riprendere quei ruoli. Il tema della nuova stagione sarà
“Home”.
“Nelle ultime tre stagioni,
Jamie e Claire non sapevano dove avrebbero vissuto”, ha
dichiarato a EW il produttore esecutivo Matthew B.
Roberts. “Non piangono mai i loro destini. Ora stanno
arrivando in quel posto che possono chiamare casa. Ma il
significato di casa è diverso per ognuno di noi. Questo è ciò
che scopriremo nella stagione 4.”
Outlander 4 è la quarta stagione della serie tv
Outlander
creata da Ronald D. Moore per il canale
americano Starz.
Outlander 4
Nella quarta stagione di
Outlander ritorneranno
Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in
corso), interpretata da Caitriona
Balfe, James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie
Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam
Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso),
interpretato da Bill Paterson, Frank
Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato
da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser
Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura
Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso),
interpretato da Steven Cree, Roger
Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato
da Richard Rankin, Brianna “Bree”
Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata
da Sophie Skelton, Lord John William
Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David
Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in
corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel
“Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato
da César Domboy e Capitano Raines
(stagione 3-in corso), interpretato da Richard
Dillane.
Durante l’Ace Comic-Con,
Sebastian Stan, in compagnia di Chris
Evans e Anthony Mackie, ha svelato di
aver condiviso con Hugh Jackman alcuni pensieri
sull’eventuale entrata nel MCU di
Wolverine.
“Recentemente è accaduto che ero
seduto al fianco di Hugh Jackman. Non riuscivo a pensare a cosa non
strane da chiedergli, e così gli ho detto ‘Ti vedrò presto?’. E lui
mi ha detto un paio di cose che non riferirò. Tuttavia, mi sento
come se presto finirò nei guai con qualcuno.
Gli ho fatto questa domanda
perché continuo a pensare che Logan possa essere o no l’ultima
apparizione di Wolverine, e qualsiasi cosa lui mi abbia detto, ci
sta pensando e gli è passato per la testa. Quindi non saprei cosa
dire.”
Sebastian Stancommemora la morte dei genitori
di Tony Stark
Stan tornerà nel Marvel Cinematic Universe
in Avengers: Infinity War, dove
insieme ai suoi amici Vendicatori, sarà impegnato a salvare la
Terra dalla minaccia di Thanos e a impedire al Titano Pazzo di
collezionare le Gemme dell’Infinito.
L’attore è anche protagonista, in
questa stagione cinematografica, di una delle più belle sorprese di
quest’anno, I, Tonya, il
biopic su Tonya Harding interpretato da
Margot Robbie. L’attore nel film è Jeff
Gillooly, ex marito di Tonya e suo complice nell’incidente subito
da Nancy Kerrigan.
L’attore compare anche in un breve
cameo in Logan Lucky,
l’ultimo esaltante film di Steven Soderbergh.
Continuano ancora i rumors su
The
Batman, il film standalone dedicato al Cavaliere
Oscuro con Matt Reeves alla regia e (forse)
Ben Affleck al comando del cast.
Ultima in ordine di tempo è la voce
che vorrebbe il nuovo film sul Crociato di Gotham essere un film
esterno all’universo condiviso della DC Films,
alla stregua dell’annunciato film sulle origini di Joker.
Questo potrebbe voler dire che,
mentre Ben Affleck potrebbe rimanere a
interpretare l’Uomo Pipistrello nei film appartenenti all’Universo
(Flashpoint e Suicide Squad 2, i due film in
programma), il film di Matt Reeves potrebbe avere
un Batman nuovo di zecca, magari quel Joaquin
Phoenix che lo stesso Gary
Oldman si era augurato.
The
Batman sarà prodotto da Ben
Affleck e Geoff Johns che
firmano anche la sceneggiatura. Nel
cast J.K. Simmons sarà Jim Gordon e Joe
Manganiello sarà Deathstroke. Alla
regia Matt Reeves.
Chris Evans è stato
protagonista di una delle ultime puntate di Motivation Madness, in cui ha
parlato della sua ansia giovanile, della sua famiglia e soprattutto
di quando stava per dire di “No” a Captain
America.
L’attore aveva paura di rinunciare
alla sua privacy, ma anche di fare una scelta che lo avrebbe
portato a dire di sì a un contratto vincolante per circa dieci anni
e sei film (poi diventati sette). Per fortuna, per il MCU e per i fan, Evans ha accettato
di diventare lo Steve Rogers dei film.
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
A distanza di un anno da quando,
nel gennaio 2017, Sylvester
Stallone annunciò di essere in procinto di cominciare
a lavorare su I Mercenari
4 l’attore è tornato ad aggiornare i fan
annunciando che il quarto capitolo del franchise inaugurato nel
2010 potrebbe essere molto più vicino di quanto sembri.
L’annuncio arriva tramite un post
pubblicato sul profilo Twitter ufficiale di Sylvester
Stallone, accompagnato da un’immagine e una didascalia che
recita: “Proprio quando pensavi fosse sicuro uscire… loro
stanno tornando!”.
Un post condiviso da Sly Stallone
(@officialslystallone) in data: Gen 12, 2018 at 10:12 PST
I mercenari – The
Expendables (The Expendables) è un
film del 2010 scritto, diretto ed interpretato
da Sylvester Stallone; nel cast, oltre al
regista, vi sono molte stelle del cinema d’azione anni ottanta,
anni novanta e anni 2000, tra cui Jason Statham, Dolph
Lundgren, Jet Li, Mickey Rourke, Arnold
Schwarzenegger e Bruce
Willis.
Il film, sceneggiato
da Dave Callaham insieme allo stesso
regista e protagonista Stallone, è un tributo ad una serie di film
d’azione degli anni ottanta, novanta e duemila, oltre ad essere il
primo della saga.
Un sequel dal titolo I
mercenari 2 è uscito il 17 agosto 2012. Nel cast,
oltre ai precedenti attori, ci sono anche Jean-Claude
Van Damme, Chuck Norris, Scott Adkins, Liam Hemsworth e Novak
Đoković. La regia non è più affidata a Stallone, che
rimane però sceneggiatore, ma a Simon
West.
Il 13 agosto 2012 il
produttore Avi Lerner dichiara di essere
in contatto con altre icone del cinema action per averli nel terzo
capitolo; i nomi più caldi furono quelli di
Nicolas Cage, Wesley Snipes, Clint Eastwood, Harrison
Ford e Mickey Rourke (già
presente nel primo film). Prendono definitivamente parte al
film Mel Gibson, nel ruolo dell’antagonista
principale, Antonio Banderas, Kellan Lutz, Glen
Powell,
Wesley Snipes, Harrison Ford, Robert Davi e gli
atleti Ronda
Rousey e Victor Ortiz.
Tra alti e bassi il nuovo
Halloween diretto
da David Gordon Green sembrerebbe essere
sempre più vicino a prendere forma. Dopo i piacevoli annunci che
hanno sancito il rientro nel franchise di Jamie Lee
Curtis e Nick Castle, la
Blumhouse Productions, ha ufficializzato
che il resto del cast. Agli storici interpreti si aggiungeranno
infatti personaggi inediti interpretati da Virginia
Gardner (Marvel’s Runaways), Miles
Robbins (Mozart in the Jungle), Dylan
Arnold (Mudbound) e Drew Scheid (Stranger Things).
Carpenter figura come produttore
del film, le cui riprese inizieranno a Gennaio 2018 dopo un leggero
slittamento di date, mentre con ogni probabilità l’uscita
nelle sale dell’horror resta fissata al 19 Ottobre
2018, in tempo per i festeggiamenti di Halloween.
Jamie Lee
Curtis è ufficialmente nel cast,
con Judy Greer in trattativa per
interpretare sua figlia, Karen Strode. Gordon-Green ha
co-sceneggiato il film insieme a Danny
McBride.
In seguito all’infortunio
procuratosi sul set da Tom Cruise, le
riprese di Mission Impossible
6,cominciate lo scorso aprile, avevano
subito una brusca interruzione, tuttavia negli ultimi giorni
l’attore si è ristabilito tornando a vestire i panni di Ethan Hunt.
A testimonianza della perfetta condizione fisica
di Cruise ci giunge un video che lo vede
impegnato nella realizzazione di una nuova scena d’azione.
La Paramount è riuscita a tenere
completamente nascosti tutti i dettagli della trama e non ci sono
voci o notizie relative all’uscita di un primo trailer. Questo
modus operandi sembra ricalcare quello adottato per promuovere il
capitolo precedente, Rogue Nation, visto che
il primo trailer di quel film arrivò a soli 4 mesi dall’uscita in
sala.
A dirigere il film è stato
richiamato Chris McQuarrie, che ha già
diretto Cruise in Mission Impossible Rogue
Nation.
La produzione
di Mission Impossible
6 comincerà con ogni probabilità nella primavera
2017. Confermati nel cast per adesso ci sono, insieme
a Tom Cruise, Rebecca Ferguson, Jeremy Renner, Sian
Brooke, Henry Cavill, Alec
Baldwin e Simon Pegg.
Sebbene sia stato confermato da
tempo che James
Gunntornerà ad esplorare nuovi mondi in
compagnia dei Guardiani della Galassia, non si
avevano ancora notizie in merito ad una eventuale data data di
debutto nelle sale del terzo capitolo del franchise. A sciogliere
gli induci ci ha pensato lo
stesso Gunn che nel corso
di Twitter Q&A ha di fatto annunciato
che Guardiani della Galassia
Vol.3 giungerà al cinema nel corso
del 2020.
James
Gunn tornerà a scrivere e
dirigere Guardiani della Galassia Vol.
3, e al suo fianco ci saranno anche i protagonisti del
film, presumibilmente, a seconda di come si svilupperanno le varie
storyline in Avengers 3 e 4.
In attesa
che Black Panther debutti nelle
sale il prossimo 16 febbraio,
la Marvelha presentato
un nuovo spot tv, ricco d’azione, che di fatto incorona T’Challa
(Chadwick Boseman) nuovo re
degli Avengers.
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
Mark Wahlberg ha
annunciato che donerà, a nome di Michelle
Williams, il milione e mezzo che ha guadagnato dai reshoot
di Tutti i Soldi del Mondo all’associazione
#Timesup, un fondo e legale per gli abusi sessuali e le vittime di
aggressione, fondata alla fine del 2017.
Allo stesso tempo, la William
Morris Endeavor, che rappresenta Wahlberg, la Williams
e Ridley Scott, ha deciso di donare alla stessa associazione
500mila dollari.
Ecco cosa dichiara Wahlberg in un
comunicato: “Negli ultimi giorni il mio compenso per i reshoot di
Tutti i soldi del mondo è diventato un importante argomento di
conversazione. Supporto al 100% la lotta per la pari retribuzione e
donerò 1.5 milioni alla Time’s Up Legal Defense Fund, a nome di
Michelle Williams.”
L’agenzia, nella bufera a causa
della disparità di rappresentanza nei confronti di due suoi talent,
la Williams e Wahlberg stessi, ha dichiarato: “L’attuale
discussione è un promemoria che quelli che hanno una posizione di
potere, c’è una responsabilità di sfidare le iniquità, inclusa la
disparità di paga per generi. In riconoscimento della discrepanza
di paga per i reshoot di Tutti i soldi del mondo, WME donerà 500
mila dollari alla Time’s Up Legal Defense Fund, a nome di
Michelle Williams, a seguito della donazione già fatta, all’inizio
del mese, di un milione. È cruciale che questa discussione
continui e ci impegniamo a essere parte della soluzione.”
Si conclude così una vicenda che
avevamo seguito nei seguenti articoli:
Mentre proprio ieri il
CEO di WB ha tenuto a precisare che la strada intrapresa dai Marvel
Studios poco si adatta alle necessità delle proprietà della
DC Comics per ragioni del tutto valide,
oggi Geoff Johns, che era ospite di un evento
DC nella città di Washington
DC ha stuzzicato i fan sul potenziale prossimo
adattamento.
Secondo le sue allusioni del
Presidente e Direttore Creativo di DC Comics dopo
aver giocato con le parole ha fatto esplicito riferimento ad
Hitman, aggiungendo in modo esplicito che “c’è
sempre la possibilità che qualcosa accada.” La discussione in
merito al personaggio è nata dopo una serie di domande in merito ad
un potenziale adattamento televisivo proprio su Hitman.
Tommy Monaghan, Alias
Hitman, è stato creato da Garth Ennis e John
McCrea nel 1993 prima di ottenere la sua serie standalone nel 1996.
La serie lunga ben 61 numeri, con il personaggio che muore in un
finale a sorpres. Nonostante gli anni, la sua popolarità non è
diminuita, e Hitman è anche apparso in diversi speciali.
Attualmente è difficile
immaginare con certezza dove la DC possa
collocare Hitman nell‘universo DC in
televisione. Potrebbe facilmente adattarsi a uno dei qualsiasi
spettacoli The CW, o anche alla prossima
piattaforma di streaming della
DC Entertainment che debutterà quest’anno.
Guarda la prima clip di Maze
Runner – La Rivelazione, terzo capitolo
dell’avvincente saga distopica dal 1° febbraio al cinema – CLIP DAL
FILM
Maze Runner: La
rivelazione – trama
La saga basata sul romanzo per
ragazzi basata sui romanzi di James Dashner vede Thomas (Dylan
O’Brien) e i Radurai unire le forze con i ribelli del
“Braccio Destro” per salvare l’amico Minho, rapito durante lo
scontro a fuoco dalle truppe del W.C.K.D.
Il giovane Velocista, a capo del
gruppo di adolescenti sopravvissuti alla prigionia della Radura e
alla disperata fuga nel deserto, è determinato a trovare una cura
contro il virus mortale che si è abbattuto sul pianeta. La ricerca,
irta di sfide e ostacoli insormontabili quasi quanto le pareti del
Labirinto, metterà a dura prova l’amicizia e i legami creati tra i
ragazzi.
Maze
Runner – La Rivelazione è stato pubblicato
negli Stati Uniti nel 2011, mentre è uscito
in Italia per la Fanucci Editore il 28 agosto
2014.
Curiosità: Il libro originale da
cui è tratto non ha nessun sequel, ma quattro prequel: i
primi due volumi della serie, Il
labirinto e La fuga,
il primo prequel del 2012,La
mutazione(The Kill Order) ed il secondo
prequel, Il codice – Maze Runner (The
Fever Code), del 2016.
Medusa film ha diffuso
la prima clip ufficiale di Made in
Italy, con protagonista l’attrice Kasia
Smutniak, che affianca Stefano Accorsi.
Prodotto da DOMENICO
PROCACCI e FANDANGO, il
film arriverà al cinema dal 25
gennaio distribuito da MEDUSA
FILM.
Made in
Italy è una dichiarazione di amore frustrato
verso il Paese, raccontata con le parole e la musica di
Luciano Ligabue, attraverso lo sguardo di Riko. Un uomo onesto, che
può contare su un gruppo di amici veri e su una moglie che, tra
alti e bassi, ama da sempre. È però anche un uomo molto
arrabbiato con il suo tempo, che sembra scandito solo da colpi di
coda e false partenze. E se a volte si cade e rialzarsi non è
facile, Riko ha scelto di non darla vinta al tempo che corre.
Realizzato con il sostegno della Regione Emilia – Romagna –
Realizzato con il sostegno della Regione Lazio – Fondo regionale
per il cinema e l’audiovisivo
Made in Italy
Made in
Italy è una tormentata dichiarazione di amore verso il
nostro Paese, raccontata con le parole e la musica di Luciano
Ligabue, attraverso lo sguardo di Riko, un uomo onesto alle prese
con una vita in cui tutto sembra essere diventato improvvisamente
precario: il lavoro, il futuro, i sentimenti. Ma se a volte
rialzarsi non è facile, Riko ha scelto di non darla vinta al tempo
che corre: c’è un matrimonio da difendere e riconquistare, ci sono
amici su cui contare e una casa da non vendere. Riko decide di
mettersi in gioco e prendere finalmente in mano il suo destino.
Aleksi Briclot ha condiviso un
nuovo concept da Thor: Ragnarok in cui vediamo un
esperimento fatto su Loki e i suoi capelli. Il personaggio,
presente nel film di Taika Waititi e interpretato
da Tom Hiddleston, è stato rappresentato con un
look inedito, una capigliatura rasata ai lati della testa che gli
conferiscono un aspetto più selvaggio.
Nel film invece, il look di Loki è
stato conservato più o meno fedele a quello delle precedenti
apparizioni del personaggio nel MCU.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano
il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.
Anche se è stato sostituito in corso
d’opera con Danny Elfman, Tom
Holkenborg, meglio noto come Junkie XL,
doveva occuparsi della colonna sonora di Justice League, completando il lavoro
dei temi sui personaggi cominciato con Batman v Superman, in compagnia di
Hans Zimmer.
Nonostante nessuno dei due film
abbia troppo entusiasmato pubblico e critica, la colonna sonora è
stata senza dubbio apprezzata dai fan.
Così, il compositore ha utilizzato i
suoi canali social per realizzare un breve backstage dove spiega il
suo modus operandi, il suo metodo di composizione e la nascita
della colonna sonora del film di Zack Snyder.
Ecco come nasce la musica dietro i
momenti fondamentali del film:
Batman v Superman: Dawn of
Justice è un film del 2016 diretto da Zack
Snyder. Basato sui personaggi dei fumetti DC Comics,
è la seconda pellicola del DC
Extended Universe. Il film è scritto da Chris
Terrio e David S. Goyer ed è interpretato
da Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot, Amy Adams, Jesse
Eisenberg, Diane Lane, Laurence Fishburne, Jeremy Irons e
Holly Hunter.
Il film è stato distribuito il 23
marzo 2016 in Italia e il 25 marzo 2016 negli Stati Uniti, anche in
3D, IMAX 3D, 4DX e 70mm. Globalmente il film ha stabilito diversi
record al box-office, tra cui quello come miglior esordio per un
film di supereroi con $420 milioni. Nonostante abbia ottenuto
ottimi incassi, ha ricevuto critiche generalmente negative.
Un’edizione director’s cut, chiamata Ultimate Edition e che dispone
di 30 minuti aggiuntivi, è stata distribuita digitalmente il 28
giugno 2016, e su Blu-ray e DVD il 19 luglio 2016.
Parlando durante il Thirst Aid Kit Podcast,
Chris Evans, attore reso celebre dal ruolo di
Captain America nel Marvel Cinematic Universe,
ha confessato per, di persone, nella vita reale, quasi nessuno lo
riconosce.
Per quanto possa sembrare assurdo,
ecco cosa ha raccontato Evans: “Fortunatamente per me, non sono
uguale al me stesso che vedete nei film… Quando mi imbatto nelle
persone, capita che devo spiegare che sono l’attore che fa quel
personaggio al cinema, e mi capita sempre di ricevere questo
sguardo da testa di cazzo che mi risponde ‘No, non sei quello! Ho
visto il film l’altra sera. Lui è più grosso, più alto, più bello!’
La gente non crede affatto nella mia forma reale… la mia sicurezza
viene spazzata via, ma credo che questa cosa mi aiuti a camminare
in mezzo alla folla. Quindi le persone non mi vengono in contro
tanto spesso quanto si può immaginare. Quando lo fanno, sono sempre
molto carine.”
Chris Evans vuole
un crossover tra Torcia
Umana e Captain America
L’attore, nonostante una buona
carriera all’esterno del Marvel Cinematic Universe e un
debutto alla regia, è legato, nell’immaginario comune, al ruolo di
Captain America, ruolo che interpreterà almeno fino ad
Avengers 4.
Lo vedremo di nuovo nei panni di
Steve Rogers in Avengers: Infinity War, a
partire dal 25 Aprile al cinema, al fianco di Robert
Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Scarlett Johansson, Jeremy Renner,
Elizabeth Olsen, Paul Bettany, Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautisa, Bradley Cooper, Vin Diesel, Pom Klementieff, Karen Gillan,
Benedict Cumberbatch, Tom Holland, Sebastian Stan, Chadwick
Boseman, Paul Rudd, Cobie Smulders, Benedict Wong, Letitia Wright,
Danai Gurira, Hiroyuki Sanada, Winston Duke, Tom Hiddleston, Tessa
Thompson, Benicio Del Toro, Tom Vaughan-Lawlor e
Josh Brolin.
Il personaggio di Valchiria,
naturalmente, esiste già nei fumetti, nelle vesti della bionda
Brunilde dagli occhi blu, un personaggio completamente differente
da quello visto nel film di Taika Waititi.
Dal momento che nel film, il
personaggio di Tessa non viene mai davvero chiamato per nome,
possiamo desumere che sia Valchiria che Brunilde potrebbero entrare
a far parte dello stesso universo, oppure occupare posti diversi in
universi paralleli senza mai incontrarsi.
Marvel: 13 modi
in cui i film hanno cambiato i fumetti
Il personaggio di Tessa
Thompson fa parte di quelle scelte all’inizio criticate
della Marvel che hanno poi riscosso un
discreto successo in sala, tanto che si è addirittura parlato di un
film Marvel tutto al femminile, in cui
l’attrice potrebbe comparire al fianco di Scarlett Johansson, Karen Gillan, Zoe
Saldana, Brie Larson e le altre donne del MCU.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano
il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.