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Giorni di un futuro passato: gli eroi dei fumetti in mostra

Giorni di un futuro passato: gli eroi dei fumetti in mostra

Si intitola Giorni di un futuro passato la mostra che fino a oggi ha permesso al pubblico di ammirare le sculture di Adrian Tranquilli nella cornice del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Di seguito qualche scatto dalla mostra che ogni appassionato di fumetti deve vedere!

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L’artista australiano è noto al pubblico per le sue opere sui supereroi, che per l’occasione sono state esposte a Napoli in uno spiazzante contrasto con i pezzi classici del museo. I lavori di Tranquilli sono infatti stati accostati alle statue della Collezione Farnese, all’interno di un percorso espositivo che si snoda tra le Gallerie Farnesiane, i cortili e il primo piano.

Eroi antichi e contemporanei a confronto, quindi, a testimonianza del dualismo salvezza-sacrificio che queste figure rappresentano nella cultura occidentale. La mostra è fino ad oggi la più grande dedicata al poliedrico artista, che da sempre spazia tra diverse forme d’arte, tra cui scultura e disegno, per rappresentare supereroi contemporanei come Joker, Batman e Yoda.giorni di un futuro passato

Giorni d’estate: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Giorni d’estate: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

In mezzo agli orrori della guerra, l’incontro tra due anime solitarie accomunate da simili traumi può essere la miccia che riaccende nei coinvolti la speranza nell’umanità. Si basa su queste premesse il film del 2020 Giorni d’estate (qui la recensione), diretto da Jessica Swale. In questo racconto, la guerra funge da sfondo che amplifica i suoi temi, mettendo in luce la fragilità della vita e l’importanza delle relazioni umane, ma anche il rapporto materno che la protagonista sarà chiamata a riscoprire.

Giorni d’estate si basa inoltre sul concetto di Summerland (che è il titolo originale del lungometraggio), un’idea pagana di un aldilà che coesiste con il nostro mondo e rappresenta il cuore filosofico del film. La regista ha spiegato: “Summerland è una nozione di un luogo che esiste accanto al nostro, e l’idea che si possa comunicare tra questi due mondi è qualcosa che rappresenta la possibilità di qualcosa oltre e di qualcosa di magico”.

Si tratta dunque di un film emotivamente forte, che permette però anche di riscoprire la forza delle relazioni e della vita umana. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Giorni d’estate. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Giorni d'estate Gemma Arterton

La trama e il cast di Giorni d’estate

Protagonista del film è Alice, una scrittrice indipendente ed esperta di folklore, che conduce una vita solitaria tra le scogliere a picco sul mare nell’Inghilterra meridionale. Siamo negli anni della Seconda guerra mondiale e Alice ha deciso di isolarsi nel suo studio, lontano dai bombardamenti, per dedicarsi ai miti, analizzandoli in un’ottica scientifica e cercando di sfatarli per negare l’esistenza della magia.

La donna trascorre le sue giornate da sola ed è perseguitata da una storia d’amore del passato, da quando è finita, infatti, non ha più aperto il suo cuore a nessuno. Un giorno le viene affidato un giovanissimo sfollato londinese di nome Frank. Alice deve prendersi cura di lui, dopo che la città è stata bombardata, ma vede il ragazzo solo come un ostacolo ai suoi studi e alle sue ricerche. Giorno dopo giorno, però, i due si renderanno conto di aver più cose in comune nel loro passato.

Il cast e le location dove si sono svolte le riprese

Ad interpretare Alice vi è l’attrice Gemma Arterton, vista nei film Scontro tra titani e The King’s Man – Le origini. L’attore Lucas Bond, noto per aver interpretato il giovane Cassian in Andor, è qui presente nel ruolo di Frank. Gugu Mbatha-Raw, recentemente vista nel ruolo di Ravonna Renslayer in Loki, interpreta invece Vera. Completano poi il cast Penelope Wilton nel ruolo di Alice da anziana, Tom Courtenay in quello di Mr Sullivan e Dixie Egerickx nel ruolo di Edie.

Le riprese di Giorni d’estate sono state effettuate nell’East Sussex, nelle città di Seaford e Brighton e nella contea del Kent. Le location nel Kent comprendevano il Chatham Historic Dockyard e Anchor Wharf, con riprese del Dover Castle a Dover. Gli esterni del Sail and Colour Loft, Church Lane e Ropery del Dockyard sono stati interpretati come strade della East London durante il Blitz; la Captain’s House sulla Officer’s Terrace è stata utilizzata come casa bombardata e le cantine della Fitted Rigging House sul Wharf sono state utilizzate come rifugio antiaereo.

Giorni d'estate cast

Il finale del film

Nel corso del film, il giorno prima del compleanno di Frank, Alice viene informata che suo padre è stato ucciso in battaglia e deve dargli la notizia. Essendo stata devastata dall’analoga perdita del padre, Alice decide di rimandare la comunicazione a Frank. Il bambino, però, finisce con lo scoprirlo comunque e incolpa Alice per non averglielo detto. Nel corso della discussione, il bambino cade e scivola dalla scogliera in mare, dove Alice si tuffa poi per salvarlo. Il giorno dopo, Alice porta la colazione a Frank, che inizialmente la rifiuta.

Alice gli rivela di aver perso il padre anni prima e di aver faticato a farsene una ragione. Gli mostra poi la stanza che ha preparato per lui, confortandolo quando si arrabbia guardando alcune foto di famiglia. Quando tornano a casa, qualche giorno dopo, trovano Vera ad aspettarli. Per sua fortuna non era in casa al momento dell’attentato. Vera confessa di aver architettato la scelta di Alice come ospite per Frank, perché sapeva che se le fosse successo qualcosa, Alice si sarebbe presa cura di lui.

Il racconto si sposta poi al presente, dove Alice sta completando il suo manoscritto quando Vera la interrompe improvvisamente. Dopo essersi riunite qualche tempo fa, le due vivono ora insieme. Mentre passeggiano sulla spiaggia, si unisce a loro un Frank adulto, venuto in visita. Frank scopre la dedica nel manoscritto di Alice e, con sua grande sorpresa, è dedicata a lui.

Il trailer di Giorni d’estate e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Giorni d’estate grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 8 luglio alle ore 21:20 sul canale Cielo.

Giorni d’estate, recensione del film con Gemma Arterton

Giorni d’estate, recensione del film con Gemma Arterton

In arrivo nelle sale italiane il 25 agosto, Giorni d’estate (Summerland) è un film della regista Jessica Swale, con Gemma Arterton, Gugu Mbatha-Raw e Lucas Bond protagonisti. La giovane Jessica Swale si era già fatta un nome nel teatro inglese, vincendo l’ambito Laurence Olivier Award per la sua commedia Nell Gwynn, alla quale ha lavorato sempre con Mbatha-Raw e Arterton, che sta tra l’altro per essere trasformata in un lungometraggio. Con Giorni d’estate, suo primo lungometraggio che ha scritto e diretto, ha invece ricevuto il BAFTA JJ Writers’ Fellowship nel 2012, convertendosi rapidamente in un nome di spicco tra i registi esordienti.

Giorni d’estate, la trama: una “gravidanza” inaspettata

In Inghilterra, durante la Seconda Guerra Mondiale, molti bambini vengono evacuati dalle città e inviati in piccoli villaggi presso famiglie locali che si prendono temporaneamente cura di loro. Quando Frank (Lucas Bond), uno di questi bambini, arriva a casa di Alice (Gemma Arterton), una scrittrice solitaria perseguitata da una passata storia d’amore, lei è riluttante ad accettarlo. A poco a poco, però, man mano che si conoscono, l’innocenza e la curiosità di Frank aprono il cuore di Alice, permettendole di svelare ricordi e sentimenti che pensava di aver dimenticato. La nostra protagonista di renderà presto conto che le ferite possono guarire e che la speranza e le seconde possibilità esistono. Insieme scopriranno di avere in comune molto più di quanto immaginassero e che, a volte, lasciar correre la fantasia può condurci in luoghi che non avremmo mai pensato potessero esistere.

Il racconto di Giorni d’estate è immerso in un’estetica che nuota tra il fantastico e il realistico. Di conseguenza, la direzione artistica ha sì sviluppato una messa in scena che ricrea il momento storico in cui il film è ambientato, ma concentrandosi sugli universi narrativi che ne vengono proposti all’interno e su quell’ingenuità fuori e dentro dallo schermo che trasporta il pubblico in quegli specifici ideali. La fotografia sfrutta al meglio gli esterni, che danno vera vita al film, evocando i miti e le leggende citati, una parentesi “artistica” che si contrappone efficacemente alla cornice della Londra in guerra.

Un cast diretto splendidamente

La sceneggiatura di Giorni d’estate si avventura anche nella rivendicazione dell’omosessualità femminile, evidenziando le difficoltà che il XX secolo poneva nei confronti di tutto ciò che non era socialmente non accettato. Se a questo aggiungiamo il cuore di un bambino bisognoso di affetto, troviamo gli elementi giusti per realizzare un dramma con un chiaro aspetto ideologico e che punta direttamente alle corde dello spettatore.

Giorni d’estate supera quelle che potrebbero porsi come formule convenzionali di sceneggiatura grazie a una produzione meticolosa, attenta ai dettagli e all’atmosfera, alla personalità di ogni inquadratura e sequenza e, soprattutto, a un lavoro efficace con un cast impeccabile. Il film di Swale è un incantevole gioco di equilibrio tra passato, presente e futuro, narrato dal presente di Alice, con occasionali salti soprattutto in un passato che vuole dimenticare. Ogni filo gioca su diversi tropi familiari di altri film d’epoca queer, armonizzandoli per raccontare un tipo diverso di narrazione.

Non c’è quindi da stupirsi che Gemma Arterton, se da un lato ha dentro di sé l’ironia e l’amarezza tipica dello humor inglese, dall’altro contrappone questa inclinazione a un’umanità e a una sensibilità che estrapola al suo personaggio attraverso l’espressività. Essendo la colonna portante della storia, mantiene questa intensità scenica per tutto il film, umanizzando il suo ruolo in misura notevole. In questo modo, riesce a entrare in contatto sia con il pubblico che con il resto dei suoi compagni. L’altro protagonista principale è Lucas Bond, che interpreta Frank. Nonostante la giovane età, ha già realizzato diversi progetti, ma con questo film emana un’energia speciale, che si fonde perfettamente con quella della Arterton. Gugu Mbatha-Raw, invece, appare in alcuni frangenti ricorrenti nel corso del film, ma in ogni scena lascia trasparire un’eleganza e un romanticismo naturali che la rendono eccezionale.

Il “Summerland” di Alice

Basandosi sul termine Summerland, un luogo immaginario della mitologia wiccan, la regista e sceneggiatrice Jessica Swale articola in Giorni d’estate un manifesto personale e per nulla pretenzioso che, riafferma la singolare alleanza tra la causa LGTBIQ+ e la filosofia New Age. E’ interessante notare che Summerland è originariamente stato distribuito nelle sale statunitensi nel 2020, anno che aveva già accolto un altro film d’epoca queer di successo, Ritratto della Giovane in Fiamme di Céline Sciamma, premiato a Cannes e ambientato nella Bretagna del 1770.

Swale dà vita a una storia drammatica ambientata geograficamente e mentalmente in un luogo assolutamente idilliaco – le zone costiere di Dover, che non conoscono guerra e il Summerland, rifugio spazio-temporale dalle interperie storiografiche che vogliono minare non solo l’infanzia di tanti bambini, ma anche la crescita della bambina più grande di tutte, Alice, per cui l’isolamento a Dover diventa opportunità di apprendimento, di incontro con chi non pensava sarebbe mai stata in grado di instaurare un rapporto. E, soprattutto, di incontro con un pubblico che si innamorerà del suo personaggio, trasportandolo alto nella vastità narrativa del Summerland.

Giornate Professionali di Cinema: presentato il listino della Warner Bros

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Terzo giorno all’Hilton Sorrento Palace e aria decisamente elettrica per la presentazione, questa mattina, del listino Warner Bros per i primi sei mesi del 2013. Come si ci aspettava la major ha fatto la parte

Giornate Professionali di Cinema: presentato il listino della Universal

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Tante sono le case di distribuzione che in questi giorni si affollano all’Hilton Palace di Sorrento per le Giornate Professionali di Cinema.

Sicuramente il listino che ha suscitato

Giornate Professionali di Cinema: presentato il listino della Lucky Red

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Continuiamo la nostra carrellata cdi listini che si stanno susseguendo alla 35esima edizione delle Giornate Professionali del cinema a Sorrento.

La Lucky Red è nota nel panorama distributivo italiano

Giornate Professionali di Cinema: presentato il listino della Eagle

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Dopo la conclusione della remunerativa Saga di Twilight, la Eagle si guarda intorno per cercare di sostituire una tale macchina fabbrica soldi. Cerca di farlo puntando su un’altra Saga fantasy per ragazzi,

Giornate Professionali di Cinema: presentato il listino della 20th Century Fox

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Continua a gonfie vele la presentazione dei listini delle principali case di distribuzione italiane che popoleranno le nostre sale nei prossimi sei mesi. Come le sue colleghe, anche la 20th Century Fox

Giornate professionali di Cinema di Sorrento: assegnati i biglietti d’oro

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Si conclude oggi la 44° edizione delle Giornate Professionali di Cinema – Energy l’appuntamento che come di consueto ha unito e accolto l’intera industria del cinema italiano coinvolgendo artisti e operatori del settore. Organizzato dall’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) con la collaborazione dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Sorrento e della Regione Campania e il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica.

E’ stato Eternals a vincere il Biglietto d’oro per il maggiore numero di biglietti venduti della stagione. Il film Disney ha totalizzato 8,1 milioni di incasso ad oggi e così si posiziona davanti a No Time To Die della Universal, con 8 milioni, e a Dune della Warner con 7,3 milioni.

Conquistano il podio nella classifica dei film italiani più visti della stagione, i Me contro Te – Il mistero della scuola incantata di Gianluca Leuzzi distribuito da Warner. Uscito il 18 agosto e con le sale a capienza ridotta, il film del duo diventato famoso su YouTube è stato lo stesso un grandissimo successo mettendo insieme 5,1 milioni di euro. Secondo classificato Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto con 3,1 milioni di euro, atteso sequel del campione di incassi con il medesimo cast e medesimo team creativo, mandato in sala da Vision anch’esso in un periodo non facile, per aiutare l’esercizio (26 agosto) e terzo Freaks Out di Gabriele Mainetti per 01 Distribution che ad oggi ha incassato 2,5 milioni di euro. Sceneggiatori e registi di questi primi 3 film hanno ricevuto le Chiavi d’oro.

Premio speciale alla miglior uscita evento andato a Time Is Up di Elisa Amoruso e ancora premi speciali Claudio Zanchi e Pietro Coccia consegnati dall’ANEC rispettivamente al talento emergente (Aurora Giovinazzo, Lorenzo Zurzolo) e al regista esordiente (Gianluca Jodice), ma anche un premio speciale ANEC a Carlo Bernaschi e il Premio alla carriera all’ex numero 1 di Universal Italia Richard Borg.

Nell’ultimo giorno all’Hilton,  gli attori Giovanni Esposito e Gianluca Di Gennaro insieme al regista Alessandro Giglio hanno parlato del film “Black Partenope”; il regista Giuseppe Alessio Nuzzo ha presentato il documentario “Farina, acqua e lievito”; il regista Luca Cesana Trovellesi insieme a Andrea Beruatto, Ugo Dighero, Giacomo Bottoni, Martina Fusaro, Greta Oldoni, Carola Addalla Said e Kelly Chen hanno presentato “Criminali si diventa”, il regista Vito Zagarrio con Andrea Renzi, Antonella Stefanucci, Antonello Cossia, Serena Marziale il film “Le seduzioni”.  Tutti saluteranno il pubblico in sala alle anteprime aperte al pubblico al Cinema Tasso: “Black Parthenope” (venerdì 3, ore 21.15), “Farina, acqua, lievito”con la voce narrante di Marisa Laurito (sabato 4, ore 18.30). Film di chiusura delle Giornate Professionali di Cinema sarà “Nowhere special – Una storia d’amore” di Uberto Pasolini con James Norton, Daniel Lamont (sabato 4, ore 21.15). Gli inviti per le anteprime saranno in distribuzione, fino ad esaurimento, a Sorrento presso l’Info Point di piazza Tasso. Il programma completo ed aggiornato è disponibile sul sito www.giornatedicinema.it.

Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, ecco il listino Lucky Red

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Direttamente dalle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, arriva il listino Lucky Red, che ha presentato le sue uscite per i prossimi sei mesi di cinema in sala. Ecco di seguito i titoli:

lucky red

6 dicembre  

COUP DE CHANCE

Regia: WOODY ALLEN

Cast: Lou de Laage, Valerie Lemercier, Melvil Poupaud, Niels Schneider

   
21 dicembre FOGLIE AL VENTO (FALLEN LEAVES)

Regia: AKI KAURISMÄKI

Cast: Alma Pöysti, Jussi Vatanen

   
1 gennaio IL RAGAZZO E L’AIRONE

Regia: HAYAO MIYAZAKI

   
4 gennaio PERFECT DAYS

Regia: WIM WENDERS

Cast: Koji Yakusho, Tokio Emoto, Arisa Nakano, Aoi Yamada, Yumi Aso, Sayuri Ishikawa

   
22-24 gennaio

evento

IL CACCIATORE 4K

Regia: MICHAEL CIMINO

Cast: Robert De Niro, Christopher Walken, John Cazale, Meryl Streep

   
14 febbraio PAST LIVES

Regia: CELINE SONG

Cast: Greta Lee, Teo Yoo, John Magaro

   
Marzo

Evento

ANSELM

Regia: WIM WENDERS

Documentario

   
Marzo THE TEACHER’S LOUNGE

Regia: ILKER ÇATAK

Cast: Leonie Benesch, Michael Klammer, Rafael Stachowiak, Eva Löbau

   
Marzo LA PASSIONE DI DODIN BOUFFANT

Regia: TRÀN ANH HÙNG

Cast: Juliette Binoche, Benoît Magimel

   
Aprile E LA FESTA CONTINUA

Regia: ROBERT GUÉDIGUIAN

Cast: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Lola Naymark, Robinson Stévenin

   
Aprile MAY DECEMBER

Regia: TODD HAYNES

Cast: Natalie Portman, Julianne Moore, Charles Melton

   
Aprile MILLER’S GIRL

Regia: Jade Halley Bartlett

Cast: Martin Freeman, Jenna Ortega, Dagmara Dominczyk, Gideon Adlon, Bashir Salahuddin

   
Maggio THE GREAT ESCAPER

Regia: OLIVER PARKER

Cast: Michael Caine, Glenda Jackson, Wolf Kahler, John Standing

   
Maggio EILEEN

Regia: WILLIAM OLDROYD

Cast: Anne Hathaway, Thomasin McKenzie, Shea Whigham, Marin Ireland, Owen Teague

   
Giugno DAAAAAALÌ!

Regia: QUENTIN DUPIEUX

Cast: Anaïs Demoustier, Gilles Lellouche, Edouard Baer, Jonathan Cohen, Pio Marmaï, Didier Flamand, Romain Duris

   
Giugno DALL’ALTO DI UNA FREDDA TORRE

Regia: FRANCESCO FRANGIPANE

Cast: Edoardo Pesce, Vanessa Scalera, Anna Bonaiuto, Giorgio Colangeli, Elena Radonicich, Massimiliano Benvenuto

Giornate Professionali di Cinema di Sorrento ecco i vincitori del Biglietto d’Oro

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Sole a catinelle, Cattivissimo me 2, Il principe abusivo, vincono il Biglietto d’Oro nella classifica dei film più visti in Italia, posizionandosi rispettivamente al primo, secondo e terzo posto. Si aggiudica invece il Biglietto d’Oro come film italiano più visto, oltre a Sole a catinelle e Il principe abusivo, anche Colpi di fulmine.

I Biglietti d’Oro del cinema italiano vengono assegnati dall’ANEC, associazione esercenti cinema, ai film che, nelle sale monitorate da Cinetel, hanno venduto più biglietti nella stagione cinematografica 2012-2013, con riferimento al periodo 1 dicembre 2012 – 30 novembre 2013.

I riconoscimenti verranno consegnati mercoledì 4 dicembre al Teatro Tasso alle 21.30, nella serata condotta da Lorena Bianchetti e Paolo Ruffini, nell’ambito della 36° edizione delle Giornate Professionali di Cinema, iniziata oggi a Sorrento.

Ai registi, agli sceneggiatori, agli interpreti principali dei primi tre film italiani in classifica vengono assegnate le Chiavi d’oro del successo. Tra i premiati presenti a Sorrento, Checco Zalone, Alessandro Siani, Christian De Sica, Neri Parenti, Lillo e Greg.

Alle società Warner Bros Italia, Universal Pictures e Medusa Film va il Biglietto d’Oro per le case di distribuzione classificate rispettivamente al primo, secondo e terzo posto per numero di spettatori.

La targa Anec “Claudio Zanchi” ai giovani artisti va ad Alessandra Mastronardi e Matteo Oleotto, mentre il premio Agiscuola va al film Lincoln di Steven Spielberg.

Alle Giornate Professionali di Cinema, organizzate dall’ANEC, in collaborazione con gli esercenti dell’ANEM e i distributori dell’ANICA, vengono presentati, ad una platea di operatori del settore, i film che usciranno nei prossimi mesi attraverso convention, trailer, anteprime e incontri con gli artisti.

Il programma di domani, 3 dicembre, prevede il saluto dei presidenti Lionello Cerri (ANEC), Andrea Occhipinti (sezione distributori ANICA) e Carlo Bernaschi (ANEM), preceduto dalla proiezione del film Disconnect diretto da Henry Alex Rubin ed interpretato da Jason Bateman, Alexander Skarsgard e Andrea Riseborough. Seguiranno le convention di diverse case di distribuzione e le anteprime dei film Il capitale umano di Paolo Virzì, con Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Gifuni e Valeria Golino e di Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée con Matthew McConaughey che verrà proiettato al Teatro Tasso alle 21.30 e sarà aperto al pubblico.

In programma anche il convegno La pirateria audiovisiva nell’era digitale, organizzato dall’ANEC, in collaborazione con FAPAV e ANICA. Intervengono Francesco Posteraro, commissario AGCOM, Nicola Borrelli, direttore generale Cinema del MiBACT, Lionello Cerri, presidente ANEC, Federico Bagnoli Rossi, segretario generale FAPAV, Andrea Occhipinti, presidente Lucky Red e sezione distributori ANICA, Francesca Rispoli, ufficio presidenza LIBERA, Luciana Della Fornace, presidente AGISCUOLA, Carlo Bernaschi, presidente ANEM, Sonia Fois, direttore marketing UCI Cinema, Giorgio Bozzetti, internet operations FAPAV. Modera Mario Mazzetti, responsabile ufficio cinema ANEC.

Giornate Professionali di Cinema di Sorrento 2016

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Giornate Professionali di Cinema di Sorrento 2016

Fervono i preparativi per la 39 edizione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento 2016, in programma dal 28 novembre all’1 dicembre. Organizzata dall’ANEC in collaborazione con ANEM e ANICA, e con il sostegno del Comune di Sorrento e della Regione Campania, la manifestazione è realizzata anche grazie a numerosi sponsor e partner. Tra gli sponsor, un ringraziamento particolare va a marchi storici come Zurich, a Fun Food Italia che conferma la partnership come sponsor bar delle Giornate, alla Tipografia Gamberini per il prezioso supporto sui materiali promozionali, e a Sony Digital Cinema 4K che – novità di quest’anno – è il partner tecnico ufficiale dell’edizione 2016 e cura l’allestimento tecnologico della sala Sirene e tutte le proiezioni.

Giornate Professionali di Cinema di Sorrento 2016

Tra le partnership, ricordiamo Italo che per la prima volta permette agli accreditati di viaggiare in treno con tariffe scontate, Computime che cura l’allestimento della sala stampa, la consolidata collaborazione con San Benedetto, e le new entry Xelecto, Telaro, Bernabei. Mentre hanno rinnovato la partnership Moviemedia, Cinestat, Suma Events, Blu & Blu Network, MultiVision, LedVision, Prima Fila, Controlcine, Bellini, Cotril, Firecars e Hilton, da anni sede dell’evento.

Giornate di Sorrento 2014: presentazione del listino Universal

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Si sono aperte con la presentazione del listino Universal le Giornate Professionali del cinema di Sorrento, con il film Filmauro e la presentazione dell’intero listino della Universal Pictures Italia.

Lillo, Greg e Ambra Angiolini, in compagnia di Aurelio DeLaurentiis, hanno presentato il listino Filmauro per i prossimi messi di programmazione. Il film di punta del listino è senza dubbio il film di Natale Un Natale Stupefacente, che per la prima volta dal 1983, anno di uscita di Vacanze di Natale, non è un cosiddetto cinepanettone, ma un prodotto comico con protagonisti i due amati comici Lillo e Greg. Il Presidente della Filmauro ha tenuto a sottolineare la difficoltà di dare nuova linfa ad un prodotto, quello cinematografico natalizio, che da anni va avanti. Il discorso di De Laurentiis si è concentrato particolarmente sulla collaborazione tra distributori e esercenti, sulla necessità di un “unicità di intenti”, per evitare una “deflagrazione irreversibile”.

Il listino Universal si è poi dispiegato dando spazio ai quattro titoli italiani e poi alla ricchissima offerta di film stranieri.

Prodotti italiani:
La prima volta (di mia figlia) è l’esordio alla regia di Riccardo Rossi, attore che ha sempre trovato piccoli spazi al cinema e che adesso passa dietro la macchina da presa con una storia in cui è anche protagonista accanto Anna Foglietta. Nel cast anche Fabrizia Sacchi, Stefano Fresi e Benedetta Gargani. Al cinema dal 19 marzo 2015.
Solo per il week end di Director Kobayashi, regista alla sua opera prima con un target particolarmente preciso e dei riferimenti ambiziosi, quali Una Notte dal Leoni e Paura e Delirio a Las Vegas. Nel cast Alessandro Roja, Stefano Fresi, Francesca Inaudi, Marina Rocco, Matilde Gioli, Walter Leonardi. Al cinema dal 30 aprile 2015.
Uno, anzi Due di Francesco Pavolini con Maurizio Battista protagonista di una commedia classica. Maurizio Battista, Paola Tiziana Cruciani, Ninetto Davoli, Riccardo Graziosi, Stefano Ambrogio e Giuseppe Laudisa completano il cast. Dal 9 aprile 2015 al cinema.
Nessuno si salva da solo è il ritorno di Sergio Castellitto alla regia, con protagonisti Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca. Il film è tratto ancora una volta da Un omonimo romanzo di Margaret Mazzantini. Il film racconta una storia d’amore con protagonisti due trentenni, la “generazione Ikea” per il regista Castellitto; i due si incontrano da separati, dopo aver lasciato andare il loro amore e aver avuto due figli. Al cinema dal 5 marzo 2015.

Prodotti esteri:
Titoli di punta sono certamente La Teoria del Tutto, con Eddie Redmayne e Felicity Jones, e Unbroken, biopic che racconta l’avventurosa storia del campione olimpico Louis Zamperini diretto da Angelina Jolie. I due film sono attesissimi contendenti durante la stagione dei premi americana. Tra gli altri titoli che destano un certo interesse c’è Blackhat, che segna il ritorno di Michael Mann al cinema e, per il protagonista Chris Hemsworth, un’altra collaborazione con un importante regista hollywoodiano, dopo il Rush di Ron Howard.
Per quanto riguarda l’animazione, la Universal pensa ad un pubblico molto piccolo, con la distribuzione di Minions, spin off di Cattivissimo Me, e SpongeBob Fuori dall’acqua.
Segnaliamo anche Il Settimo Figlio, fantasy adrenalinico con protagonisti Jeff Bridges e Julianne Moore.
L’horror targato Universal è quello di Ouija, storia che utilizza l’omonima tavoletta per costruire una storia di spiriti che coinvolgerà un gruppo di sprovveduti adolescenti.
Sempre agli adolescenti si rivolge Pitch Perfect 2, mentre per il filone che potremmo definire erotico, la Universal fodera l’atteso 50 Sfumature di Grigio e Il Ragazzo della Porta Accanto.
Un prodotto particolare e apparentemente molto interessante è Ex Machina di Alex Garland, con Domhnall Gleeson e Oscar Isaac.
Chiudono il listino Universal due film appartenenti a due franchise particolarmente amati e significativi. Da una parte arriverà il nuovo Fast and Furious 7, mentre dall’altra si avvicina il momento del ritorno dei Dinosauri al cinema, con Jurassic World.
Le Preview del listino sono Everest, girato in parte a Roma, con protagonisti Jason Clarke e Jake Gyllenhaal, Termanator Genisys, reboot del franchise, che avrà protagonista Emilia Clarke e Jay Courtney, Trainwreck, Ted 2 e il nuovo prossimo lavoro di Guillermo Del Toro, Crimson Peak, di cui è stato mostrato il trailer in anteprima.

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Giornate di Sorrento 2014: presentato il listino Videa

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VideaApre il listino Videa The Imitation Game, con Benedict Cumberbatch e Keira Knightley, che uscirà il primo gennaio 2015. Il film è uscito nel Regno Unito e negli USA in uscita limitata distribuito da Wenstein Company che lo porterà agli Oscar.

Michele Williams è la protagonista di Suite francese, film diretto dal regista de La Duchessa, accanto a Kristin Scott Thomas.

Tratto da John Le Carré arriva al cinema Il nostro traditore tipo, con Ewan McGregor protagonista insieme a Damian Lewis, Stellan Skarsgard e Naomie Harris.

Morgan Freeman e Diane Keaton ci raccontano la storia d’amore Ruth e Alex.

Stephen Frears torna con una biografia famosa, dopo Philomena arriva la storia di Lance Armstrong, con Ben Foster, un film che racconta la vita, la malattia, lo sport e le difficoltà del grande ciclista.

Boulevard è l’ultimo film con protagonista Robin Williams, distribuito da Videa in marzo. Il film racconta un’intensa storia di scelte di fronte alle quali si trova il personaggio interpretato dal compianto attore.

Nuovo adattamento per la tragedia delle tragedie, dai produttori de Il Discorso del Re. Michael Fassbender e Marion Cotillard sono Macbeth e la sua terribile consorte, Lady Macbeth, per un film epico e sanguinoso che ripercorre la vicenda shakespeariana tante altre volte narrata dal cinema.

Sir Ian McKellen diventa Sherlock Holmes per Bill Condon in Mr Holmes, un racconto struggente di un anziano detective che ripercorre la sua fulgida carriera di consulente investigativo per cercare di risolvere il suo ultimo è caso.

The Whole Thruth, Freeheld, Always in my Mind, Three Generations, Elvis e Nixon sono le altre anticipazioni che completano un listino vario e molto interessante, che potrebbe portare alla Videa un altro anno positivo.

Giornate di Sorrento 2014: presentato il listino Notorius

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Italo apre il listino Notorius. Si tratta di un film su una storia vera ambientata in Sicilia e con protagonista un cane sulla scia di Belle e Sebastien, film che ha condizionato in maniera prepotente e positiva gli incassi della casa di Distribuzione.
Segue l’animazione con Mune, dai creatori di Kung Fu Panda, che esce due mesi prima rispetto a tutto il Mondo. Il film francese è un fantasy per ragazzini, e arriverà il 5 febbraio 2015.
Importante film per la corsa agli Academy Awards è Selma, del quale è stato mostrato un trailer molto emozionante. Il film esce il 12 di febbraio in Italia e negli Usa sta diventando particolarmente importante soprattutto alla luce dei fatti di Ferguson. Sarà presentato al Festival di Courmayer in anteprima mondiale è Black Sea, diretto da Kevin McDonald con protagonista Jude LawLeft Behind è un film post apocalittico basato su una collana di libri che ha prodotto già una serie ti negli anni ’80. A Pasqua arriverà Wolf Totem 3D, colossal di Jean Jacques Annaud co-prodotto con la Cina.
The Reach arriverà invece in estate, verrà presentato al Festival di Taormina in anteprima Mondiale con protagonista Michael Douglas e Jeremy Irvine e diretto da Jean-Baptiste Léonetti.
Per le anticipazioni della seconda parte del 2015 si comincia con il guru del Manga Mamoru, e poi Cell con protagonisti John Cusack e Samuel L. Jackson. Wes Bentley e Zac Efron sono il We are friends, mentre Aaron Eckhart sará protagonista di Bleed for this, di Martin Scorsese. Per Natale 2015 si aspetta invece il sequel di Belle e Sebastien, film del quale é stato presentato un primo footage.

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Giornate di Sorrento 2014: presentato il listino Lucky Red

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Tra cinema italiano, progetti piccoli ma interessanti, e pellicole con una fortissima caratterizzazione generazionale, la Lucky Red ha presentato alle Giornate Professionali del Cinema di Sorrento il suo listino, guardando molto in avanti e mettendo sul piatto della bilancia anche progetti che arriveranno in sala nel 2016. Ecco i film nel listino.

Ma tu di che segno sei? è il film di natale di Neri Parenti dall’11 dicembre al cinema a concorrere con la altre pellicole natalizie di casa nostra. Sempre l’11 arriva il film prodotto da Pedro Almodòvar, Storie pazzesche, una commedia che invita a tirar fuori il lato selvaggio nascosto in ognuno di noi. Il primo gennaio è il turno del grande Tim Burton che ritorna al cinema con Big Eyes, in cui dirige Amy Adams e Christoph Waltz. Sempre Lucky Red si è aggiudicata i diritti del film vincitore del Leone d’Oro a Venezia 2014 Un Piccione Seduto su un Ramo Riflette Sull’Esistenza diretto dallo scandinavo Roy Andersson. Per l’Italia, diretto da Francesca Archibugi, arriva un remake di un film francese, Il nome del figlio, con protagonisti Alessandro Gassman e Rocco Papaleo.

Seguiranno nei prossimi mesi:

I Cavalieri dello Zodiaco di Keiichi Sato, sulla scia di Capitan Harlock.

Il Segreto con Richard Gere che interpreta un milionario che nasconde un segreto.

Superfast Superfurious, la parodia di Fast and Furious sulla scia di Ghost Movie.

La Scelta di Michele Placido con Raul Bova e Ambra Angiolini. Un film intenso che parla di una scelta, appunto, che una coppia molto unita deve fare.

Dopo il successo di Viaggio sola, Maria Sole Tognazzi torna con una storia al femminile con Io e Lei. Protagonista Sabrina Ferilli e Margherita Buy.

Carol di Todd Haynes con Rooney Mara e Cate Blanchet racconta il complicato rapporto di due donne nella New York degli anni ’50. Sono state mostrate delle immagini del film in cui notiamo prima di tutto lo stile con cui Haynes ha deciso di girare il film, come fosse un film degli anni ’50, non solo nel loop delle protagoniste ma anche nella fotografia e nello stile di ripresa.

Sulla scia del franchise di Step Up, Breaking Through è il nuovo film sul ballo di strada.

Il Piccolo Principe, che sarà presentato al Festival di Cannes 2014, uscirà il primo gennaio 2016 ed è la versione animata del celebre romanzo di Antoine de Saint-Exupery, diretto dal regista di Kung Fu Panda, Mark Osborne.

99 Homes, che abbiamo visto e recensito in occasione della 71esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, con Andrew Garfield e Michael Shannon aspetta l’ok della distribuzione americana per arrivare anche sui nostri schermi.

Eventi e anticipazioni. Per la Giornata della Memoria Corri Ragazzo Corri, per l’animazione Naruto, Lupin, Pokemon, Doraemon. Gus Van Sant dirige Matthew McConaughey in Sea Of Tree, Nice Guys con Ryan Gosling e Russell Crowe per un thriller ambientato negli anni ‘70, Florence con Meryl Streep, A Walk in the Woods che segna il ritorno di Robert Redford con Nick Nolte, Max Steel adattamento cinematografico dall’omonimo gioco della Mattel.

Giornate di Sorrento 2014: presentato il listino Eagle Pictures

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La Eagle Pictures ha presentato il suo listino esordendo con un titolo a brevissimo nei nostri cinema, St. Vincent, film con un grandissimo Bill Murray in odore da nomination. Nel film ci sono anche Melissa McCarthy e Naomi Watts.

Altro prodotto di punta della distribuzione è Paddington, il film di Natale per famiglie scelto dalla Eagle per accompagnare al cinema gli spettatori durante la vacanze. Nel cast del film, oltre all’orsetto in CGI, ci saranno Hugh Bonneville, Julie Walters, Sally Hawkins, Nicole Kidman e Peter Capaldi.

Antonio Banderas è il protagonista di Autòmata, uno sci fi ambientato nel 2044, in un anno in cui le macchine si auto riparano e cominciano a venir meno alle regole della robotica portando a conseguenze irreparabili.

Russell Crowe esordisce alla regia in The Water Diviner, film in cui è anche protagonista accanto a Olga Kurylenko. Alan Rickman dirige A Little Chaos, un dramma storico ambientato alla corte di Versailles in cui l’attore è anche protagonista accanto ad una intensa Kate Winslet. The Age of Adeline è un dramma fantastico con protagonista Blake Lively, una donna che non invecchierà mai. Con Richard Gere.

Big Game è un prodotto particolare, a metà tra il thriller e la parodia con protagonista Samuel L. Jackson. La Eagle Pictures continua la sua saga young adult con The Divergent Saga: Insurgent, con protagonista Shailene Woodley che torna nei panni dell’eroina Tris. Rock The Kasbah, il remake di Point Break, Selfless, Il Luogo delle Ombre, While We Are Young concludono il listino come anticipazioni speciali per la seconda parte dell’anno.

Giornate di Sorrento 2014: presentato il listino Disney

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Giornate di Sorrento 2014: presentato il listino Disney

Maleficent, Frozen, Captain America The Winter Soldier, Thor The Dark World, Guardiani della Galassia sono solo alcuni dei titoli che hanno caratterizzato un 2013 trionfante per la Disney. I titoli della prima parte dell’anno per la casa di produzione e distribuzione si presentano ugualmente interessanti e di successo.

Cenerentola è il primo prodotto presentato dalla casa di Topolino, che uscirà non più il 2 ma il 12 marzo 2015, in day and date.Il film diretto da Kenneth Branagh vede protagonista Lily James e Richard Madden con due guasta star d’eccezione, Helena Bonham Carter nei panni della Fata Madrina e Cate Blanchett nei panni della crudele Matrigna.
Into The Woods di Rob Marshall arriverà invece il 2 aprile, portando nei cinema italiani la magia del musical di Broadway con protagonisti Meryl Streep, Johnny Depp, Anna Kendrick, Emily Blunt, James Corden e Chris Pine. Il film esce in Usa a Natale e la Disney ha alte ambizioni per il progetto nell’ambito della stagione dei premi.
Tomorrowland di Brad Bird uscirà invece in primavera e vede protagonista George Clooney per un’avventura a misura di ragazzo. È stato mostrato il primo teaser trailer italiano del film che sembra visivamente molto interessante e sicuramente coinvolgente per un pubblico teen.
Primo film Marvel ad essere presentato è ovviamente Avengers Age of Ultron che uscirà al cinema in Italia una settimana prima rispetto al resto del Mondo, nella fortunata data di The Avengers e di Iron Man 3, il 22 aprile 2015.
È il turno di Ant-Man, chiacchierato e dalla preproduzione complicata, con protagonisti Paul Rudd e Michael Douglaus.
Pixar arriva con Inside Out in estate, e insieme al trailer del film è stato presentato in anteprima anche il corto che precederà in sala il film, Lava.
Ha chiuso la convention il teaser trailer di Star Wars il Risveglio della Forza che ha spopolato in rete è che su grande schermo è davvero un’emozione potente.

Giornate di Sorrento 2014: presentato il listino BIM

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Il listino BIM di quest’anno si apre con la presentazione di un film italiano, La Prima Luce, con protagonista Riccardo Scamarcio e l’attrice cilena Daniela Ramirez. Il film è diretto da Vincenzo Marra. Apre il listino internazionale il film con Robert Pattinson e Dane Deaan, Life, biopic sul James Dean. Segue l’oscuro Foxcatcher con protagonista Steve Carrell, Channing Tatum e Mark Ruffalo. Il film si è distinto a Cannes 2014 per l’ottima performance del cast d’insieme.La BIM ci riserva anche un tuffo nell’arte con il biopic sul pittore Turner, interpretato dal magnifico Timothy Spall, diretto da Mike Leigh, anche questo acclamato a Cannes.
The cut di Fatih Akin, con protagonista Tahar Rahim (Il Profeta), e Le vacanze del piccolo Nicolas arricchiscono un listino che si conferma interessante è che comprende anche la commedia con Jason Sudeikis, Swop.

Kodi Smith McPhee e Michael Fassbender sono i protagonisti di Slow West, un western vecchio stile diretto da John Maclean. Sarà distribuito dalla BIM, The Messenger, con protagonista Jeremy Renner, Paz Vega e Andy Garcia.

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Giornate di Sorrento 2014: presentato il listino Adler

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Giornate di Sorrento 2014: presentato il listino Adler

IMG_0093.PNGIl listino Adler per il 2014 ha offerto interessanti prodotti che vedremo in Italia nel 2015.

Professore … Per forza con Hugh Grant e Marisa Tomei, diretto da Marc Lawrence, arriva il 15 gennaio 2015. Il progetto forse più atteso è senza dubbio Mortdecai, con Johnny Depp, Gwyneth Paltrow, Paul Bettany, Olivia Munn e Ewan McGregor che arriverà il 19 febbraio 2015. Ridley Scott produce il primo film della trilogia letteraria best-seller di Tom Rob Smith, Child 44, diretto da Daniel Espinoza con un cast stellare: Tom Hardy, Gary Oldman, Vincent Cassell, Jason Clarke e Noomi Rapace. Torna Terrence Malick con Knight of Cups con Christian Bale, Natalie Portman, Cate Blanchett, Imogen Potts e Antonio Banderas. Sono state mostrate alcune immagini del film in anteprima.

Nel listino Adler c’è spazio anche per Tracers, l’action in salsa teen, con protagonista Taylor Lautner. Segue la commedia romantica How to make love like an englishman con Pierce Brosnan che interpreta un gentleman, un professore di poesia e un donnaiolo. Con lui Jessica Alba e Salma Hayek. Celebrity Movie raccoglie tutti i sosia delle star di Hollywood per una storia folle e dissacrante che si rifà ai ritmi della trilogia di Ocean e in cui il gruppo di scapestrati ha come obbiettivo il rapimento di Justin Bieber.

In Solace, Anthony Hopkins e Colin Farrell sono protagonisti di un thriller diretto da Alfonso Poyart. Nel cast anche Jeffrey Dean Morgan e Abbie Cornish. Ethan Hawke e Emma Watson sono i protagonisti di Regression, un thriller horror che indaga i luoghi del paranormale sfociando nei territori oscuri del satanismo. Alla regia il grande Alejandro Amenàbar che aveva già fatto tremare il pubblico con il bellissimo The Others.

American Ultra è invece una commedia action con Kristen Stewart e un inedito Jesse Eisenberg nei panni di un agente della CIA dormiente. The Last Witch Hunter con protagonista Vin Diesel arriverá a dicembre al cinema; Nicholas Hoult e Kristen Stewart sono i protagonisti di Equals, prodotto da Ridley Scott; Gods of Egypt porterà sul grande schermo l’antico Egitto; chiude Project V prossimo film di Terrence Malick che racconta la storia di un uomo che vuole diventare una rock-star e del quale sono state mostrate le prime immagini.

Giornate di Sorrento 2014: presentato il listino 20th Century Fox

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20th Century FoxLa 20th Century Fox distribuisce L’Amore Bugiardo, l’ultimo film di David Fincher che concorrerà senza dubbio alla stagione dei premi. I protagonisti sono Ben Affleck e Rosamund Pike. Si chiude la trilogia dei Musei, con Una Notte al Museo 3 il Segreto del Faraone. Tornano protagonisti Ben Stiller e Robin Williams.

Jean Marc Vallèe dirige Reese Witherspoon in Wild. L’attrice già premio Oscar è tra le principali candidate ad entrare nella cinquina delle nominate ai prossimi Academy Awards. Liam Neeson torna per chiudere i conti in sospeso. Arriva Taken 3 la resa dei conti, l’ultimo atto della una trilogia campione d’incassi. Un altro sequel per la Fox, si ritorna al Marigold Hotel con Maggie Smith, Judi Dench, Richard Gere, Bill Nighy e Dev Patel. La Fox si è aggiudicata che Birdman di Alejandro Gonzales Inarritu, film d’apertura dell’ultimo Festival di Venezia con protagonisti Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone.

La Fox si è sempre distinta per una certa attenzione all’animazione, e con Home nel 2015 replica il sodalizio con la DreamWorks. Kingsman – Secrets Service è il prossimo film che vedrà protagonista Colin Firth nei panni di un agente super segreto. Il film diretto da Matthew Vaughn è tratto da una graphic Nobel e vede trai protagonisti Mark Strong, Samuel L. Jackson e Michael Caine. Nelle preview presentate a Sorrento ci sono anche Fantastic Four, The Martian, il progetto misterioso in cui Steven Spielberg dirige Tom Hanks ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Ancora Kung Fu Panda 3, Il libro della vita, prodotto da Guillermo Del Toro, Snoopy and Friends – il film dei Penauts con i personaggi di Charles Schulz.

Con Exodus Dei e Re, Ridley Scott torna a raccontare una storia epica e avvincente, la storia di Mosè e della liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù d’Egitto. Christian Bale è Mosè che si confronterà con il Ramses di Joel Edgerton.

Giornate di Sorrento 2014: presentato il listino 01

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IMG_0079-2.JPGNonostante il film più atteso e apprezzato dai presenti sia stato Tale of Tales di Matteo Garrone, il listino 01 non si esaurisce con il fantasy di ambientazione partenopea del regista di Gomorra. Paolo Del Brocco, amministratore delegato Rai Cinema, dichiara che le scelte di listino, quest’anno, sono state dettate dalle storie e non sai generi. Ecco cosa ci offrirà Rai Cinema e 01 nel 2015.
Stefano Sollima alla sua seconda regia porta al cinema, distribuito da 01, Suburra. A seguire la commedia con Torno indietro e cambio vita. Poi la nuova regia di Sean Penn con Charlize Theron e Javier Bardem. Seguono le opere seconde di tre registi che hanno esordito l’anno scorso: Pif, Sidney Sibilia e Giorgia Farina. Debutto al cinema per Massimo Gaudioso con La Grande Seduzione. Tutto può succedere a Hollywood è il titolo italiano di She’s funk that way, di Peter Bogdanovich, visto al Festival di Venezia 2013.Seguono le generiche notizie sui prossimi film di Pieraccioni e Tornatore.
Alessandro Gassman e Marco Giallini sono i protagonisti di Se Dio Vuole di Edoardo Falcone, una commedia degli equivoci che tratta temi inediti per un film italiano dai toni leggeri.
The Gunman con protagonista un adrenalinico Sean Penn, nel film anche Javier Bardem, Ray Winstone, Idris Elba e Jasmine Trinca al suo debutto in una produzione estera.
Omar Sy e Charlotte Gainsbourg sono i protagonisti della commedia romantica Samba, dai registi di Quasi Amici.
Gabriele Muccino torna a dirigere un super cast hollywoodiano in Fathers and Daughters, dramma familiare con protagonisti Russell Crowe, Amanda Seyfried, Aaron Paul e con la partecipazione di Janet McTeer, Jane Fonda e Diane Kruger.

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Cristina Comencini presenta Latin Lover, una commedia con un cast corale, mentre è francese l’altra commedia con protagonista una famiglia piena di donne e di incroci razziali che promette grandi risate.
Torna il regista Michel Hazanavicius premio Oscar per The Artist, con un film sulla guerra e sulla violenza fatta alle sue giovani vittime con protagonista Berenice Bejo, Annette Bening: The Search.
Arriva finalmente al cinema anche Hungry Hearts di Saverio Costanzo, film presentato all’ultimo Festival di Venezia, dove ha conquistato le Coppe Volpi al migliore attore e alla migliore attrice (Alba Rohrwacher e Adam Driver).
Sei mai stata sulla Luna? È la nuova commedia romantica di Paolo Genovese che ricorda molto vagamente il Bisbetico Domato.
Mia Madre è il nuovo film di Nanni Moretti in cui Margherita Buy è la protagonista, una regista che sta lavorando ad un film il cui protagonista è interpretato da John Turturro.
Ultimo film ad essere presentato e primo film 01 ad essere distribuito al cinema è Si Accettano Miracoli, diretto e interpretato da Alessandro Siani.

Giornate degli Autori: vota il film del decennio

Due mesi di battaglia sul filo del Web, oltre 10.000 partecipanti e 50 film in lizza: sono questi i numeri del referendum on line “Vota il Film del decennio” istituito quest’anno dalle Giornate degli autori per festeggiare i suoi primi 10 anni e decretare il titolo più amato dal suo pubblico

Il “contest”, nato sulla pagina di facebook “ Giornate degli Autori”, si è concluso, dopo una lotta accanita a colpi di “like” e “condivisioni”, con la vittoria, secondo i frequentatori del social Network, di un film da non perdere che viene direttamente dall’altra parte del mondo, da Santiago del Cile: LA VIDA DE LOS PECES di Matias Bize. Presentato in anteprima mondiale a Venezia nel 2010, premiato poi con l’ambito Premio Goya in Spagna, il film è, nelle parole della critica “un film sulla propria memoria personale che racconta di un presente sempre incerto e pericolosamente sospeso su un cammino che porta verso un futuro dall’insicuro equilibrio”.

La vida de los peces ha ottenuto dalla platea della Rete ben 2.002 voti davanti al georgiano Keep smiling di Rusudan Chkonia (2012) con 1.470 voti. Terzo classificato Machan, l’opera prima di Uberto Pasolini che ritorna quest’anno alla mostra con Still Life selezionato a “Orizzonti”.

La scelta degli addetti ai lavori ha invece premiato un altro titolo tra i dieci finalisti del referendum. Il Premio Speciale del Decennio va dunque a C.R.A.Z.Y. di Jean-Marc Vallée presentato alle Giornate degli Autori nel 2005, venduto in oltre 40 paesi, premiato in tutto il mondo e unanimemente osannato dalla critica internazionale come un capolavoro di equilibrio tra tematiche “diversamente scomode” e sentimenti “dolcemente universali”.sigla giornate degli autori

“Le regole del gioco di un referendum popolare come questo – dice Giorgio Gosetti, delegato generale delle Giornate degli Autori – sono semplici e condivise fin dall’inizio: il Film del Decennio non vince un vero “premio”, se non il consenso del suo pubblico e, poiché tutti possono votare, spesso restano incise le opere più recenti e gli autori più capaci di farsi amare. Nei nove anni della breve storia delle Giornate abbiamo potuto registrare, per fortuna, che questi film e questi autori sono numerosi e restano nella memoria di molti come dimostrano i ‘magnifici dieci’ risultati finalisti. A fianco del giudizio del pubblico abbiamo voluto così dar voce anche all’opinione degli addetti ai lavori e ‘laureare’ un secondo titolo con il Premio Speciale che va ad un’opera capace di riassumere al meglio i valori di ricerca, linguaggio, originalità che caratterizzano le nostre selezioni. Ringraziamo di cuore tutti coloro, autori, produttori e internauti che ci hanno subissato di mail e giudizi in questi due mesi e siamo contenti che nella sala virtuale di MyMovies.it dedicata quest’anno alla storia della nostra rassegna trovino posto i finalisti e i due vincitori. Che del resto festeggeremo a Roma, al termine della rassegna “Venezia a Roma” riproponendo i film vincitori al pubblico italiano”.

Giornate degli Autori: un iBook per il decennale

sigla giornate degli autoriUn iBook delle Giornate degli Autori arrivate al loro primo decennio.

Si legge su iPad, si scorre come il nastro della memoria, si vede come un mini-film lungo dieci anni. È lo speciale diario di bordo in formato elettronico che le Giornate degli Autori, in collaborazione con BNL – gruppo BNP Paribas si sono regalate per festeggiare insieme la prima decade della loro collaborazione. Se infatti il festival celebra i suoi primi dieci anni, BNL, main sponsor della sezione indipendente della Mostra del Cinema di Venezia fin dalla prima edizione, festeggia un secolo di storia della banca e i suoi ottanta anni a fianco del cinema.

Un iBook per sua natura è un piccolo tesoro di testi, immagini, contenuti multimediali, link e rimandi ipertestuali che sono preclusi all’editoria tradizionale. Un’iniziativa che segna un esordio rivoluzionario, è infatti il primo iBook realizzato per un festival di cinema.

Oltre cento pagine in lingua inglese, che sono naturalmente molte di più grazie allo scroll dei testi. Si possono ripercorrere le nove edizioni, la decima sarà possibile riceverla dopo l’aggiornamento a fine festival, attraverso i testi di presentazioni del presidente Roberto Barzanti e dei delegati Giorgio Gosetti e Fabio Ferzetti, autori anche di un dialogo serrato che riporterà alla memoria le scelte e i programmi della manifestazione.

Non solo testi ma anche gallerie fotografiche che ricordano le numerose presenze alla Villa degli Autori e alla Pagoda, e video, dai trailer dei film alle interviste realizzate da Cineuropa.org. Ai quattro Leoni del Futuro e ai nove Label Europa Cinemas è dedicata l’attenzione con una sezione specifica.

Altri contributi importanti sono stati creati per l’occasione con venti titoli selezionati attraverso dei testi critici che mostrano quanto il cinema e, in particolare, i film delle Giornate abbiano dato luogo a riflessioni non strettamente legate agli addetti ai lavori e non necessariamente affidate alla sola critica cinematografica.

Infine alcune delle iniziative e degli eventi che si sono imposti all’attenzione della critica e del pubblico, a partire dal progetto “100 + 1. Cento film e un paese, l’Italia”, per proseguire con le fruttuose collaborazioni con Miu Miu Women’s Tales, con le attività della SIAE e quelle del Premio LUX.

L’iBook si scarica su iPad attraverso iBooks e su computer su iTunes, cercando “Giornate degli Autori”. È stato creato da Immagine e Strategia per mano di Antonella e Teresa Pizzetti e Massimo De Sanctis, curato da Mazzino Montinari con l’assistenza per le ricerche di Christina Elisha.

 

Giornate degli Autori: La Llorona vince il vincitore del GdA Director’s Award

Tra gli undici film in concorso è La Llorona il vincitore del GdA Director’s Award nella sedicesima edizione delle Giornate degli Autori.

L’opera di Jayro Bustamante è stata premiata dalla giuria presieduta da Karim Ainouz e composta dai membri del progetto 28 Times Cinema: ventotto giovani spettatori provenienti ognuno da un diverso Paese dell’Unione Europea.

Questa la motivazione con la quale hanno sostenuto la scelta: “Il vincitore del GdA Director’s Award è La Llorona di Jayro Bustamante. Desideriamo anche mettere in rilievo gli altri film nella shortlist – Only the Animals di Dominik Moll per il suo preciso e profondo affresco della solitudine e Corpus Christi di Jan Komasa per il suo sguardo irriverente sulla religione. Bustamante, una delle voci più singolari del cinema dell’America Latina, intreccia un ritratto della tragica storia del Guatemala e le sue ferite aperte ispirato all’omonimo racconto popolare. La combinazione di poesia e politica costruisce una fiaba inquietante e acuta che parla non solo del passato ma anche del presente. La Llorona è un’intima storia di fantasmi raccontata attraverso un vivido personaggio femminile che tratta i temi della perdita, della negazione e dell’accettazione. Come recita il verso della canzone “La Llorona”: Dicen que no tengo duelo, Llorona, porque no me ven llorar. Hay muertos que no hacen ruido, Llorona !Y es mas grande su penar! Che possano questi versi di tristezza ma anche di forza diffondersi nel mondo.”

Il GdA Director’s Award ha un valore di 20.000 euro: metà destinata al regista, il restante cinquanta percento a Film Factory Entertainment, venditore internazionale del film, per aiutare la circolazione internazionale del film.

Quando il generale in pensione responsabile del genocidio in Guatemala viene prosciolto causa l’annullamento del processo, lo spirito de la Llorona (spettro del folklore dell’America latina) comincia a vagare per il mondo come un’anima perduta tra i vivi. Di notte, il generale sente i suoi lamenti, mentre sua moglie e sua figlia credono che stia avendo manifestazioni di demenza legate all’Alzheimer. Non possono sospettare che la loro nuova governante, Alma, sia lì per ottenere quella vendetta negata dal processo.

Jayro Bustamante si è formato tra il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e Parigi e ha lavorato negli Stati Uniti prima di tornare in Guatemala dove, nel 2017, ha inaugurato “La Sala de Cine”, primo cinema del Paese dedicato alla programmazione di film indipendenti.

Il suo primo lungometraggio, Ixcanul, ha ottenuto oltre sessanta riconoscimenti nei festival internazionali tra cui un premio alla Berlinale (2015). La Llorona è il suo secondo lungometraggio.

Avevo bisogno di catturare l’interesse internazionale”, ha detto il regista, “ma soprattutto quello della mia gente. E così ho iniziato questo viaggio partendo dalle paure della mia infanzia per arrivare a quelle nuove da adulto, e al mio interesse per la narrazione. Una denuncia fatta attraverso il cinema come intrattenimento ma senza mai perdere di vista quello che universalmente viene definito come cinema d’autore”.

Giornate degli Autori: il programma della XV edizione

Giornate degli Autori: il programma della XV edizione

La XV edizione delle Giornate degli Autori si svolgerà nel quadro della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dal 29 agosto all’8 settembre. Grazie al sostegno delle associazioni italiane degli autori (Anac e 100autori), all’impulso del Presidente Roberto Barzanti, alla collaborazione di istituzioni pubbliche (in primis il MiBAC e la SIAE) e soggetti privati (dal main sponsor BNL – Gruppo BNP Paribas al creative partner Miu Miu), al lavoro di una fantastica squadra di professionisti che negli anni ha saputo rinnovarsi e dare continuità al lavoro dei Delegati (Fabio Ferzetti e oggi Giorgio Gosetti) e del Vice direttore Sylvain Auzou, le Giornate degli Autori sono una realtà vivace e feconda che porta alla Mostra il coraggio della creatività, le voci di autori da tutto il mondo, un modello indipendente e diverso di interpretare l’idea stessa del Festival.

“Quando abbiamo cominciato nel 2004, con Citto Maselli, Emidio Greco, Roberto Barzanti – dice il Delegato generale, Giorgio Gosetti – avevamo meno di tre mesi davanti, zero budget, tante idee e una scommessa comune da vincere, in piena sintonia con la Biennale. Oggi crediamo di proporre un programma che va ben oltre la semplice vetrina dei film della selezione ufficiale, una luminosa finestra aperta sul lavoro degli autori, sulle loro sfide e sulle emergenze e le prospettive di un cinema in piena trasformazione”.

11 film in concorso, una serie molto articolata di eventi speciali tra cui un omaggio speciale al Leone d’oro Alexander Kluge e il programma speciale Women’s Tales in collaborazione con il creative partner Miu Miu, un fitto programma di immagini e parole che animeranno le serate alla Villa degli Autori, un riconoscimento al cinema al femminile delle Giornate presentato dal gruppo Hearst Italia, il Label di Europa Cinemas, il premio SIAE per un autore italiano (Mario Martone) nel quadro di una collaborazione che ci accompagna per tutti i giorni di Venezia, il premio del pubblico assegnato dagli spettatori nel segno di BNL, il premio delle Giornate realizzato con il sostegno del Parlamento Europeo (progetto “28 volte cinema” per il Lux Film Prize) con la splendida e giovanissima giuria presieduta quest’anno da un regista italiano, Jonas Carpignano.

Che volto avrà la selezione di quest’anno? La vitalità e la qualità delle proposte giunte quest’anno a Venezia (solo per la nostra sezione quasi 1000 pellicole visionate) garantisce di un’annata davvero ricca di talenti, sia affermati che giovani o esordienti. Ed è un segno prepotente ed incoraggiante per tutta la Mostra, per tutte le sue sezioni. Noi abbiamo scelto di dedicare l’apertura delle Giornate degli Autori a un grande maestro, a un cineasta come Rithy Panh che ha fatto della memoria e del pensiero sul passato la chiave per leggere il presente, convinti che la sua ricerca sia in totale sintonia con la nostra visione del valore del cinema nella società. E abbiamo affidato la nostra chiusura a una commedia, nella tradizione delle Giornate che hanno sempre aperto le loro porte ai generi, all’intrattenimento intelligente e provocatorio. Le opere prime non mancano nel programma (e ancor più numerose sono le opere seconde), ma non sono state la bussola della nostra ricerca che ha privilegiato il coraggio e il rinnovamento come dimostra il bellissimo, nuovo film di Joachim Lafosse, un moderno western al femminile, significativo fin dal titolo.

È straordinariamente forte quest’anno la presenza femminile nella nostra selezione: 6 film su 12 (compresa la chiusura dell’8 settembre) sono firmati da autrici e in tutti i film i personaggi femminili giocano un ruolo cruciale, sintomo di un tempo in cui al centro della ricerca c’è sempre più spesso il nucleo originale della società: una famiglia scomposta, disgregata, riaggregata, messa in discussione dal ruolo che la donna porta con sé. Anche questa scelta è il risultato di una ricerca senza steccati e presupposti: abbiamo cercato il meglio (nell’ambito di ciò che potevamo scoprire e avere) e spesso lo abbiamo trovato nella sensibilità femminile. Il numero delle nazionalità rappresentate (oltre 15) conferma del resto che le Giornate spaziano nelle cinematografie di tutto il mondo e che se costanti esistono, queste non hanno bandiera o limiti.

Un discorso a parte merita il cinema italiano che porta alle Giornate degli Autori un film in concorso (Ricordi? di Valerio Mieli) e un evento speciale come Il bene mio di Pippo Mezzapesa. Dopo l’ampia rappresentanza dello scorso anno si potrebbe pensare a un passo indietro dovuto anche alle difficili condizioni in cui autori e produttori hanno potuto operare in questi 12 mesi. Noi preferiamo sottolineare invece che ci ha colpito la varietà dei formati e delle idee di cinema che la difficoltà del mercato ha incentivato. Così troviamo molte finestre italiane aperte sul programma e siamo orgogliosi di aver dato spazio a formati diversi (per la prima volta c’è più di un cortometraggio anche se ogni scelta in questo campo va ricondotta a una specificità di linguaggio) e con un’attenzione particolare allo spazio del documentario, protagonista delle “Notti veneziane” alla Villa degli Autori. Se dovessimo scegliere un portabandiera di questo spazio penseremmo a Stefano Savona cui affidiamo una “carta bianca” per scardinare il modello di un festival come puro spazio delle opere in vetrina e in anteprima.

La Villa degli Autori avrà quindi – una volta di più – centralità assoluta nel nostro progetto di “festival nel festival”. Sarà come sempre luogo di convivialità e di dialogo, momento di ospitalità degli autori italiani per quelli che invitiamo a Venezia. Ma sarà anche un luogo per interrogarci sul futuro, un’occasione per la riflessione e il confronto, grazie agli incontri che stiamo progettando con il Gruppo Hdrà. Ecco perché, con la consueta complicità di Immagine&Strategia, abbiamo scelto per quest’edizione un’immagine doppia (un uomo e una donna), allegra e combattiva come i guantoni da boxe che vorremmo indossassero tutti quelli che saranno con noi, fin dalla serata di pre-apertura dedicata ai nuovi talenti di “Bookciak, Azione!”. È il nostro modo di ricordare un’altra stagione, 50 anni fa, in cui i giovani conquistarono il centro del ring e furono campioni; è il nostro modo di ricordare a noi stessi che il talento, la fantasia, la determinazione possono sfondare i muri delle convenzioni e dell’impossibile.

Nel momento in cui presentiamo un programma di cui siamo specialmente orgogliosi per come alterna innovazione e continuità, sentiamo di dovere un ringraziamento speciale alla Direzione Generale Cinema che sostiene noi come tutta la Mostra e che è il punto di riferimento di un cinema italiano che merita attenzione e fiducia, e alla Biennale di Venezia con cui abbiamo sempre sviluppato un rapporto di collaborazione e lealtà reciproca che dovrebbe essere il modello per tutti gli operatori di cultura nell’Italia di oggi.

Giornate degli Autori

SELEZIONE UFFICIALE
IN CONCORSO

Film d’apertura
Il senso della memoria
LES TOMBEAUX SANS NOMS (GRAVES WITHOUT A NAME) di Rithy Panh
Cambogia/Francia, 2018, 115’, prima mondiale
Produzione: CDP Catherine Dussart Production
Vendite estere: Playtime

Dopo L’immagine mancante (vincitore del Certain Regard nel 2013 e candidato all’Oscar come Miglior Film Straniero nel 2013) ed Exile, Rithy Panh continua il suo percorso di ricerca personale e spirituale. S21 – la macchina di morte dei Khmer Rossi e Duch, le maître des forges de l’enfer analizzavano i meccanismi del crimine. Les tombeaux sans noms è l’espressione del bisogno di ritrovare la pace. Quando un uomo, che a tredici anni ha perso quasi tutta la sua famiglia sotto il regime dei Khmer rossi, va alla ricerca delle tombe dei suoi familiari, non importa se su un terreno d’argilla o puramente spirituale, cosa trova? E soprattutto, cosa sta cercando? Alberi spettrali? Villaggi ormai irriconoscibili? Testimoni tanto spaventati da non voler parlare? Il tocco etereo del corpo di un fratello o di una sorella al calare della notte? Un film che va ben oltre la storia di un singolo Paese assumendo una dimensione universale. “Eravamo in undici quando lasciammo Phnom Penh. Solo due di noi sono sopravvissuti. Venti anni dopo, nel 1996, torno regolarmente a Char, Trum, Wat PÔ. Ma perché ripresentarsi in questi posti? Per cercare cosa? Non vi sono tracce delle tombe di mio padre e dei miei nipoti. Dove si trovano le fosse comuni in cui sono sepolte mia madre e le mie sorelle? La morte è invisibile”. (Rithy Panh)

Che cos’è la tenerezza?

C’EST ÇA L’AMOUR (REAL LOVE) di Claire Burger
Francia, 2018, 98’, prima mondiale
Con Bouli Lanners, Justine Lacroix, Sarah Henochsberg
Produzione: Dharamsala
Vendite estere: Indie Sales Company

Debutto “in solitaria” dalla regista che nel 2014 vinse la Caméra d’or con il collettivo Party Girl. È il racconto della vita di Mario, un uomo che, da quando sua moglie se n’è andata, deve occuparsi della casa e crescere due figlie adolescenti in piena crisi. Un ritratto solo apparentemente sommesso e quotidiano che diventa racconto corale, confronto di solitudini e sentimenti, orchestrato dal grande Bouli Lanners di Louise-Michel e di Petit Paysan.

“Come nei miei lavori precedenti mi sono ispirata alla mia storia e alla cittadina dove sono cresciuta, Forbach, che quando ero piccola fu devastata dalla crisi delle miniere mentre la mia famiglia andava in pezzi per la partenza di mia madre. Questo film è per me un percorso di resilienza in cui accettare di perdere l’altro può alla fine condurre a ritrovarsi”. (Claire Burger)

Un western al femminile
CONTINUER (KEEP GOING) di Joachim Lafosse
Belgio/Francia, 2018, 100’, prima mondiale
Con Virginie Efira, Kacey Mottet Klein
Produzione: Versus Production, Les films du Worso
Vendite estere: Le Pacte

Sybille trascina il giovane Samuel in un viaggio iniziatico che li vede soli, coi loro cavalli, in una terra magnifica e pericolosa, ricca di ricordi per lei, ostile e ribelle per lui. Divorziata, inquieta, posseduta dalle ombre del passato, Sybille vuole tenere Samuel lontano dal fascino pericoloso della violenza e della rabbia. Oltre gli incontri con i Kirghisi lungo il percorso, l’avventura si trasforma però, per la donna e il giovane, in un inevitabile confronto… Primo adattamento letterario per Joachim Lafosse (il romanzo omonimo di Laurent Mauvignier è stato pubblicato nel 2016), il film è un autentico western femminile, ambientato in una terra senza tempo, di bellezza folgorante.

La commedia umana tra Buñuel e Altman
DOMINGO di Clara Linhart & Fellipe Barbosa
Brasile/Francia, 2018, 95’, prima mondiale
Con Itala Nandi, Ismael Caneppele, Camila Morgado
Produzione: República Pureza Filmes
Vendite estere: Films Boutique

Primo gennaio 2003. Mentre il Brasile celebra l’investitura storica del presidente Lula, due famiglie della classe media del Rio Grande do Sul si riuniscono in una vecchia casa mal tenuta, intorno a un barbecue, tra segreti e frustrazioni. La domenica potrebbe essere una giornata come tante altre, dolce e pacifica. Ma i cambiamenti che il nuovo presidente ha promesso al popolo brasiliano, preoccupano profondamente Laura, la matriarca, che teme di vedere scomparire poco alla volta autorità e ricchezza.
Opera seconda dell’autore di Gabriel e la montagna (premiato a Cannes nel 2017), il film è firmato da Barbosa e Linhart con uno stile che ricorda la tragicommedia surreale.

“Domingo – dicono gli autori – potrebbe chiamarsi ‘ritratto di famiglia in Brasile’ ma il titolo rimanda all’allegoria del settimo giorno, quello del riposo, per evocare lo stato in cui i personaggi vivono. Per loro ogni giorno è uguale all’altro e il senso del tempo si perde così come quello delle loro vite”.

Con gli occhi delle protagoniste
JOY di Sudabeh Mortezai
Austria, 2018, 100’, prima mondiale
Con Joy Alphonsus, Mariam Precious Sanusi, Angela Ekeleme
Produzione: Freibeuter Film
Vendite estere: Films Boutique

Joy viene dalla Nigeria. È partita giovanissima per l’Europa con il sogno di guadagnare per mantenere la sua famiglia, ma è anche attratta dal mondo delle luci e del lusso. Ben presto finisce nel circolo vizioso della prostituzione e dello sfruttamento sessuale. Legata alla Madame che la protegge e la sfrutta allo stesso tempo, vive ormai per pagare il suo debito e mandare dei soldi a casa. Ma quando si trova a dover proteggere la giovane Precious e i suoi affetti, comincia a pensare alla ribellione. Nel suo viaggio verso la libertà Joy scoprirà quanto è difficile trovare il proprio posto, tra un destino da vittima e una responsabilità da complice, in questo micidiale sistema dello sfruttamento degli esseri umani.
“Volevo fare un film che restituisse uno sguardo intimo e autentico sulle vite di queste donne, facendone le vere protagoniste delle loro storie”. (Sudabeh Mortezai)

Anatomia di un cambiamento
JOSÉ di Li Cheng
Guatemala/Stati Uniti, 2018, 93’, prima mondiale
Con Enrique Salanic, Manolo Herrera
Produzione: YQstudio LLC

José ha 19 anni e vive con sua madre in Guatemala: una vita dura in uno dei paesi più violenti e religiosi dell’America latina. La sua è una vita fatta di telefoni (il suo prezioso cellulare), autobus stracarichi, lavoro per strada e sesso occasionale. Quando però incontra Luis la sua vita cambia e il ragazzo si tuffa in una nuova passione che è anche sofferenza. Intanto la madre, che non accetta le scelte del figlio, prega perché ritrovi la retta via. Finché Luis chiede a José di scegliere…
Di famiglia cinese, formatosi negli Stati Uniti, Li Cheng lavora da qualche anno in Sud America e porta per la prima volta nella storia della Mostra, un film guatemalteco a Venezia.

Nella West Bank 15 anni dopo…
MAFAK (SCREWDRIVER) di Bassam Jarbawi
Palestina/Stati Uniti/Qatar, 2018, 105’, prima mondiale, opera prima
Con Ziad Bakri, Areen Omari, Jameel Khoury
Produzione: Rimsh Film, Dialectic

Dopo 15 anni passati in prigione, Ziad combatte per ritrovarsi nella Palestina di oggi e sostenere il ruolo di eroe che si ritrova cucito addosso. Incapace di distinguere tra realtà e allucinazione, Ziad crolla e ritorna là dove tutto era cominciato. Nella lunga notte in cui deve decidere cosa fare, l’uomo cerca se stesso e una risposta alla vita senza speranze del suo popolo.

“La dipendenza dei prigionieri in isolamento per la propria fantasia come una tecnica di sopravvivenza ha colpito la mia immaginazione e ha largamente influenzato la storia di Mazak. Il film è ambientato nel contesto del conflitto tra Israele e Palestina, ma si connette a una narrazione più universale che riguarda la prigione, la tortura e la lotta contro la propria immagine e il riflesso che sta nel nostro cervello”. (Bassam Jarbawi)

72 ore nel regno del body building
PEARL di Elsa Amiel
Francia/Svizzera, 2018, 76’, prima mondiale, opera prima
Con Julia Föry, Peter Mullan, Arieh Worthalter
Produzione: Unite de Production, Bande a Part Films
Vendite estere: MK2 Films

Mancano 72 ore alla finale di un campionato internazionale di bodybuilding femminile. Léa Pearl è pronta a gareggiare per il prestigioso titolo di Miss Heaven. Ma proprio allora riemerge il suo passato: il suo ex-compagno Ben si presenta alla finale con un figlio avuto con Pearl 6 anni prima e che lei praticamente non ha mai conosciuto.

“Questo mondo complesso del bodybuilding, paradossale e molto cinematografico, mi ha fatto venir voglia di mettere in discussione alcuni luoghi comuni attraverso il personaggio femminile di Léa Pearl. Questa moderna eroina ha costruito la propria identità a partire dal proprio corpo come oggetto di desiderio, sottomissione, performance, memoria. Volevo mettere in discussione le questioni di genere legate alla maternità, al di là degli imperativi imposti dalla società. In un mondo fondato sulle apparenze e l’appiattimento, Pearl mostra come gli sforzi di un’atleta che mira all’eccellenza è anche la lotta di una donna che cerca di essere se stessa”. (Elsa Amiel)

Sui sentieri dell’amore e dell’inconscio
RICORDI? di Valerio Mieli
Italia/Francia, 2018, 106’, prima mondiale
Con Luca Marinelli, Linda Caridi
Produzione: Bibi Film Tv, Les Films d’Ici, Rai Cinema, con il contributo del MiBAC, con il sostegno di Regione Lazio, CNC
Vendite estere: Le Pacte

Una lunga storia d’amore raccontata attraverso i ricordi, falsati dagli stati d’animo, dal tempo, dalle differenze di punto vista dei giovani protagonisti. Il viaggio di due persone negli anni: insieme e divise, felici, infelici, innamorate tra loro, innamorate di altri, in un unico flusso di emozioni e colori. Nel corso del film lui scopre che è possibile un amore che dura, lei impara invece la nostalgia. Ma anche i loro ricordi cambiano col tempo: sbiadiscono, o invece si saturano di gioia, in un presente che scivola via per farsi subito memoria.
“È la nostalgia che rende tutto bello e inventiamo una felicità perfetta che non c’è mai stata o siamo stati davvero felici, ma lo capiamo solo dopo? È da questa domanda che sono partito. Spero che la storia dei personaggi risuoni con i ricordi e le emozioni di ciascuno di noi essendo, secondo me, anche la nostra vita un unico flusso di sensazioni e memoria”. (Valerio Mieli)

I tre volti di una favola moderna
THREE ADVENTURES OF BROOKE di Yuan Qing
Cina/Malesia, 2018, 100’, prima mondiale, opera prima
Con Xu Fangyi, Pascal Greggory
Produzione: Beijing Beauty Culture Communication Co.
Vendite estere: Parallax Films

Xingxi (Brooke) viaggia da sola verso Alor Setar, città nella Malesia del nord. In seguito alla foratura di una gomma della sua bicicletta, finisce in tre diverse storie con diverse soluzioni, dal momento che ogni volta si presenta con una diversa identità e molti segreti. Nella prima storia Brooke è una turista, nella seconda un’antropologa, nella terza una giovane donna divorziata che, per un tratto, viaggia con uno scrittore francese che vorrebbe esserle amico. Quando la storia volge alla fine l’ombra di Alor Setar cede il passo alla Natura incontaminata che regalerà a Brooke il magico fenomeno delle Lacrime Blu.
“Nell’esprimere il mio rispetto più sincero e profondo per Eric Rohmer, spero che il mio film riesca a mostrare il lato luminoso, caldo, privato delle ‘variabili dell’esistenza’ attraverso gli occhi di una giovane donna”. (Yuan Qing)

Joseph, l’oceano e il senso della vita
VILLE NEUVE di Félix Dufour-Laperrière
Canada, 2018, 76’, film di animazione, prima mondiale, opera prima
Produzione: Productions l’unité centrale
Vendite estere: UDI – Urban Distribution International

Un’estate sulla costa atlantica del Québec nei giorni che precedono il referendum sull’indipendenza del 1995. Un racconto d’animazione che mette insieme destini personali e collettivi. Joseph si trasferisce nella casa al mare di un amico e cerca di riannodare un rapporto con la donna che lo ha lasciato. Una fragile speranza diventa concepibile mentre il Québec è, forse, alla vigilia della sua indipendenza.
“Volevo raccontare una storia di emancipazione che tenesse insieme impegni, fragilità e ricostruzione di sé. La cronaca di un abortito ritorno alle radici e il doloroso riscatto afferrato con tutta la forza che è dentro di noi”. (Félix Dufour-Laperrière)

FUORI CONCORSO

Film di chiusura
Trentenni: istruzioni per l’uso
LE SUICIDE D’EMMA PETEERS (EMMA PETEERS) di Nicole Palo
Belgio/Canada, 2018, 82’, prima mondiale
Con Monia Chokri, Fabrice Adde, Andréa Ferréol
Produzione: Take Five

Emma, una giovane attrice di 34 anni alla quale nella vita non è riuscito nulla di ciò che avrebbe desiderato, comincia a pensare che forse è il caso di farla finita. Ma, proprio mentre si prepara al suicidio, incontra Alex, impiegato in un’agenzia di pompe funebri, che sebbene non riesca a dissuaderla, si rivelerà un sostegno inaspettato. Questa è una commedia a tutti gli effetti, a dispetto del titolo che potrebbe lasciar intendere altro. Nicole Palo tratta il tema abbastanza ricorrente del malessere dei trentenni, in modo inconsueto, fantasioso e ironico. Protagonista è la nuova star del cinema canadese rivelata da Denys Arcand e Xavier Dolan e poi da Sandrine Dumas, ma nel cast brilla il caméo di Andréa Ferréol

EVENTI SPECIALI

AS WE WERE TUNA di Francesco Zizola
Stati Uniti/Italia, 2018, 18’, documentario, prima mondiale
Produzione: 10B Photography

Realizzato durante due stagioni di pesca al tonno rosso (2016/2017) presso le ultime tonnare operative nel Mediterraneo, in Sardegna, il documentario vuole costruire un percorso narrativo che offre una visione complessa di questo antico e sostenibile metodo di pesca.
“Il linguaggio non si avvale di un testo didascalico ma vuole suggerirci una metafora dell’eterno conflitto tra l’uomo e la natura, una riflessione sulla Hybris dell’uomo contemporaneo. “Ho cercato di offrire diversi punti di vista che corrispondono ai diversi protagonisti mostrati; il mare e i tonni , i pescatori e la loro antica sapienza in via di scomparsa, lo sguardo dal cielo dei gabbiani che accompagnano da millenni questa particolare pesca”. (Francesco Zizola)

DEAD WOMEN WALKING di Hagar Ben-Asher
In collaborazione con il Tribeca Film Festival
Stati Uniti, 2018, 100’, prima internazionale
Con Dale Dickey, Dot Marie Jones, Lynn Collins, Colleen Camp, June Carryl, and Ashton Sanders
Produzione: Blackpills & HK Corp
Vendite estere: Seville International

Nove storie per raccontare le fasi che portano al momento dell’esecuzione di nove donne nel braccio della morte, in un percorso doloroso che mostra il tributo di umanità imposta dalla pena di morte, non solo alle detenute ma anche a coloro che le incontrano nelle ultime ore di vita.
Allo stesso tempo Dead Women Walking mostra in modo toccante ed efficace come la violenza contro le donne, la povertà, le tensioni razziali e l’ingiustizia siano determinanti nel segnare il destino di queste donne.
“Non è solo un film sulla pena di morte, ma su tutti quegli eventi che hanno portato le nostre protagoniste al punto in cui si trovano, comprese le circostanze socio-economiche, le storie personali ed affettive, il fatto che le donne rappresentino la percentuale con un maggior indice di crescita nella popolazione carceraria, i conflitti irrisolti tra vittime e persecutori, e l’orribile dato statistico che dice che l’88% delle donne oggi detenute hanno subito in passato violenze sessuali o altri terribili abusi”. (Hagar Ben-Asher)

GOODBYE MARILYN di Maria Di Razza
Italia, 2018, 13’, film di animazione, prima mondiale
Produzione: Marechiarofilm
Distribuzione italiana: Zen Movie

In occasione del suo novantesimo compleanno, Marilyn Monroe riceve la lettera di un giornalista che vorrebbe intervistarla. La grande diva di Hollywood non si concede al pubblico da cinquant’anni, da quando, senza alcuna spiegazione, ha deciso di ritirarsi per sempre dalle scene. Sorprendentemente, Marilyn decide di rompere il silenzio e di concedere l’intervista. Il giornalista cercherà di decifrare il mistero di una donna che, all’apice del successo, rinunciò alla fama in nome della propria libertà, diventando un mito.

HAPPY LAMENTO di Alexander Kluge
Germania, 2018, 93’, prima mondiale
Produzione: Kairos-Film Alexander Kluge
Vendite estere: Rapid Eye Movies

“Questo è un film d’autore, come altri che ho fatto in passato. Al contempo mette in risalto il lavoro straordinario del giovane regista filippino Khavn De La Cruz. Visto tutto insieme il risultato è un film musicale di genere del tutto speciale. In sintesi questo film parla di luce elettrica, del circo, della canzone “Blue Moon” e delle guerre di strada fra le gang giovanili di North Manila, un deserto di norma inaccessibile agli occhi occidentali. “Blue Moon”, un tempo identificata con la voce di Elvis Presley, richiama una fase della luna che potrebbe non esistere più ai giorni nostri: proprio come accade spesso con l’amore. Ma talvolta il “mai” accade. Gli elefanti erano già presenti con un ruolo importante nel mio film Artisti sotto la tenda del circo: perplessi presentato a Venezia giusto 50 anni fa. Ma quanto sono violentemente diverse le immagini di Happy Lamento se le accostiamo a quelle del mondo di cinquant’anni fa!”. (Alexander Kluge)

IL BENE MIO (MY OWN GOOD) di Pippo Mezzapesa
Italia, 2018, 94’, prima mondiale
Con Sergio Rubini, Sonya Mellah, Teresa Saponangelo
Produzione: Altre Storie, Rai Cinema, con il contributo del MiBAC, con il sostegno di Fondazione Apulia Film Commission
Distribuzione italiana: Altre Storie

Elia, ultimo abitante di Provvidenza, paese distrutto da un terremoto, rifiuta di adeguarsi al resto della comunità che, trasferendosi a “Nuova Provvidenza”, ha preferito dimenticare. Per Elia, invece, il suo paese vive ancora e, grazie all’aiuto del suo vecchio amico Gesualdo, cerca di tenerne vivo il ricordo. Quando il sindaco gli intima di abbandonare Provvidenza, Elia sembrerebbe quasi convincersi a lasciare tutto, se non cominciasse, d’un tratto, ad avvertire una strana presenza. In realtà, a nascondersi tra le macerie della scuola, dove durante il terremoto perse la vita sua moglie, è Noor. Lei è una giovane donna in fuga e sarà questo incontro, insieme al desiderio di continuare a custodire la memoria di Provvidenza, a mettere Elia di fronte a una inesorabile scelta.
“Mi hanno sempre turbato i paesi fantasma, le case abbandonate, le strade deserte attraversate dall’eco di un passato dissolto. Così come provo una profonda fascinazione per chi di quei luoghi dimenticati, in fondo traditi, diventa custode. È per questo che ho deciso di raccontare la lotta di Elia, l’ultimo abitante di Provvidenza, la sua resistenza, lo strenuo tentativo di recuperare una comunità smembrata”. (Pippo Mezzapesa)

THE GHOST OF PETER SELLERS di Peter Medak
Cipro, 2018, 93’, prima mondiale
Produzione: Vegas Media

Questo film è una tragicommedia sulla vicenda di un regista che deve sopravvivere al più grande disastro della sua vita artistica. Nel 1973 Peter Sellers accettò la proposta della Columbia di girare una commedia piratesca in mare aperto. Perse quasi subito fiducia nel progetto e, mentre le riprese continuavano, cercò di sabotare in ogni modo il film: prima cacciando i produttori, poi rivoltandosi contro il suo amico, il regista Peter Medak. Per lui, che veniva dal clamoroso successo di The Ruling Class, quel disastro fu fatale. Il film con Peter Sellers non fu mai finito.
“Fare questo documentario è stato probabilmente il più folle esercizio della mia carriera. Mi ha spinto a cercare nel profondo e a viaggiare nei ricordi della peggiore esperienza professionale di tutta la mia vita, mi ha costretto a rivivere tutti i momenti camminando sulla mia ombra di 46 anni fa. Peter Sellers e Spike Milligan erano allora due geni della commedia e avrei dovuto realizzare una delle migliori commedie di tutti i tempi. Invece fu un miserabile disastro che mi ha perseguitato per il resto della mia vita. Questo film è stato un viaggio davvero emozionante in cui non mi sarei mai voluto imbarcare…ma sono così contento di averlo fatto…”. (Peter Medak)

WHY ARE WE CREATIVE? di Hermann Vaske
Germania, 2018, 82’, prima mondiale
Produzione: Emotional Network Production
Vendite estere: Celluloid Dreams
Distribuzione italiana: I WONDER PICTURES

In oltre 30 anni di incessante ricerca Hermann Vaske ha girato il mondo intero, incontrato le più diverse personalità, frequentato i festival di cinema, le mostre d’arte, i simposi internazionali per porre ad artisti e intellettuali la stessa domanda: “Perché siamo creativi?”. Alcune delle folgoranti risposte di vincitori del Nobel o dell’Oscar, protagonisti della scena e del cinema, furono presentate molti anni fa in una mostra. Adesso il viaggio è finalmente completato (temporaneamente) e il film vero e proprio vede la luce alla Mostra di Venezia. Tra i protagonisti: David Bowie, Ai Weiwei, Björk, Wim Wenders, Philippe Stark, Yoko Ono, John Hegarty, David Lynch, Yohji Yamamoto, Damien Hirst, Angelina Jolie, Nobuyoshi Araki, Quentin Tarantino, Bono, Nick Cave, Neo Rauch, Stephen Hawkins, il Dalai Lama, Peter Ustinov, Marina Abramovic, Diane Kruger, Julian Schnabel, John Cleese, Jimmy Page, Vivienne Westwood, Takeshi Kitano.

NOTTI VENEZIANE
alla Villa degli Autori

CARTA BIANCA A STEFANO SAVONA
Una serata tra storie, immagini, ricordi e racconti. L’autore del film più sorprendente dell’anno, Samouni Road, ripercorre la lunga strada che lo ha portato a Gaza, dialoga con gli autori sul senso del mestiere e sulla natura del “cinema del reale”, mostra e commenta immagini inedite del suo lavoro, di ieri e di oggi. È questo il senso delle “Notti veneziane” alla Villa degli Autori: uno spettacolo della parola e delle immagini, un momento di sosta e dialogo nella corsa a perdifiato della kermesse chiamata festival.

IL TEATRO AL LAVORO (THEATRE AT WORK) di Massimiliano Pacifico
Italia, 2018, 58’, prima mondiale
Produzione: Teatri Uniti
L’avventura umana e artistica della creazione di “Elvira”, lo spettacolo di Toni Servillo prodotto insieme al Piccolo Teatro di Milano, tratto dalle lezioni di Louis Jouvet al Conservatorio d’Arte drammatica di Parigi nel 1940. Lo sguardo degli autori segue Servillo e i suoi giovani compagni dalla partenza alla Biennale di Venezia all’approdo al Théâtre de l’Athénée a Parigi, attraverso Napoli e Milano. Con Toni Servillo e gli altri protagonisti, la serata diventa anche un dialogo sul mestiere e sull’etica dell’interpretazione.

I VILLANI di Daniele De Michele (Don Pasta)
Italia, 2018, 83’, prima mondiale
Produzione: Malia
“La cucina popolare italiana, amata e imitata in tutto il mondo, sta morendo. Ma in tanti provano a salvarla. Il film racconta il mio incontro con otto personaggi, uomini e donne di ogni età, che nel loro fare quotidiano rappresentano la sintesi delle infinite resistenze e reticenze a adottare un modello gastronomico e culturale uguale in tutto il mondo. Quattro generazioni a confronto, per poter verificare se la cucina italiana sia ancora un patrimonio vivo, se il passaggio di informazioni tra generazioni esiste ancora, se la tradizione così come l’abbiamo ereditata si salverà o scomparirà”. (Don Pasta)

L’UNICA LEZIONE di Peter Marcias
Italia, 2018, 14’, prima mondiale
Con Riccardo Cara, Mostafa Ghoratolhamid
Produzione: ULTIMA ONDA PRODUZIONI – KIO FILM – Celcam, Università di Cagliari

“Rovistando per caso nel mio archivio privato, ho trovato un filmato, girato di nascosto, della lezione che Abbas Kiarostami tenne a Cagliari nel 2001. I miei alunni si sono innamorati di queste immagini e da li è nato L’unica lezione, un film breve realizzato nell’ambito del mio primo corso da insegnante di regia all’Università di Cagliari, raccontato anche attraverso le poesie del Maestro”. (Peter Marcias)

ONE OCEAN di Anne de Carbuccia
Italia, 2018, 11’, prima mondiale
Produzione: Art + Vibes e FilmMaster Productions
Un documentario su “quello che abbiamo, quello che potremmo perdere e quello che abbiamo già perso”. One Ocean, ideato e diretto dalla celebre artista Anne de Carbuccia, musicato da Ludovico Einaudi, parte dall’incredibile bellezza dell’oceano per mostrare come l’umanità stia minacciando il proprio futuro. In un mondo in cui tutto è connesso, fenomeni come il riscaldamento del pianeta, le foreste in fiamme in Siberia e il consumo della plastica usa e getta hanno dirette e terribili conseguenze sull’oceano. Ma c’è ancora tempo per cambiare le cose. “L’Oceano è sacro, o almeno questo è quello che si diceva una volta. Io vengo dalla Corsica, una montagna nel mare, e amo l’Oceano. Lo amo come una bambina stregata dai suoni, canzoni, racconti, leggende, tutto ciò che narra della magica chimica e della generosità di questo mondo”. (Anne De Carbuccia)

MIU MIU WOMEN’S TALES
#15 HELLO APARTMENT di Dakota Fanning
Italia, Stati Uniti, 2018, 11’, prima italiana
Con Eve Hewson, Tom Sturridge, Christina Rouner
Produzione: Hi Production, Next Wednesday
Ava entra nel loft di Brooklyn per la prima volta. È vuoto. Verniciato di fresco, ma vecchio. La luce del sole entra dalle grandi finestre, sul pavimento in legno, consumato e con i segni dei precedenti abitanti. Ava si siede. Ed è subito casa. La sua casa. È qui che incontrerà un ragazzo e si innamorerà. È qui che berranno insieme del vino a una festa. È qui che si urleranno addosso e decideranno che è finita. L’appartamento diventerà un testimone della storia personale di Ava, gioia e tristezza, speranze e delusioni, quello spazio universale in cui tutti noi ci ritroviamo a diventare adulti.
Hello Apartment è stato scritto da Liz Hannah (coautrice di The Post di Steven Spielberg candidato all’Oscar). Liz descrive l’idea del corto come un “rivivere il passato mentre si vive il presente, in un unico spazio”. Dakota Fanning afferma che la storia “è stata ispirata dalla mia prima casa, dove tutt’ora vivo. È un reliquiario di esperienze”. Alla domanda se prevede di lasciare il posto in cui vive, risponde: “Mi è difficile anche solo pensarlo. Cosa ne sarebbe di tutti quei ricordi?” Alla sua prima esperienza come regista, Dakota ammette: “Dovevo avere un pò di paura”. E aggiunge: “Miu Miu è per me come una famiglia. È stato un vero piacere fondere insieme i diversi aspetti”.

#16 THE WEDDING SINGER’S DAUGHTER di Haifaa Al-Mansour
Italia, Stati Uniti, 2018, 8’, prima mondiale
Con Haylie Neimann, Adam Neimann, Rotana Tarabzouni
Produzione: Hi Production, Anonymous Content
È notte a Riad, in Arabia Saudita, negli anni Ottanta. Donne avvolte nei tradizionali abaya neri, dirigendosi verso una sala ricevimenti per matrimoni, rivelano scarpe dai tacchi scintillanti. Una volta all’interno, mostrano ciò che indossano sotto: splendidi abiti e acconciature selvagge, la loro essenza più vera rimessa in libertà, invisibile agli occhi degli uomini. Nei matrimoni sauditi vigono infatti regole molto severe sulla separazione tra sessi. Tutti gli occhi e le orecchie sono puntati sulla cantante del matrimonio … fino a quando la corrente elettrica si interrompe improvvisamente. “Questa è la peggiore cantante da matrimonio mai sentita,” borbottano gli ospiti con condiscendenza. Riuscirà la giovane figlia a salvare la dignità di sua madre?

Haifaa Al-Mansour, che oggi lavora a Los Angeles, è considerata la prima regista donna saudita. Il film del suo debutto, La bicicletta verde (2013) – su una ragazzina ribelle che vuole infrangere le leggi della società e pedalare sulla sua bicicletta – è stato un successo che l’ha resa subito famosa, ed è il primo lungometraggio dall’Arabia Saudita mai ammesso agli Oscar nella categoria migliore film in lingua straniera. Ora che il paese sta vivendo una fase di riforme culturali senza precedenti e di recente ha assistito alla concessione alle donne del diritto di guidare e alla comparsa dei primi cinema aperti al pubblico, il prossimo film di Al-Mansour, The Perfect Candidate, sarà il primo ad avere il sostegno del nuovo Saudi Film Council nazionale. Sarà una commedia-drammatica e racconterà la storia di una giovane dottoressa che sogna di partecipare alle elezioni comunali, totalmente dominate dagli uomini.

GIORNATE DEGLI AUTORI: GDA 2024, presentato il programma

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GIORNATE DEGLI AUTORI: GDA 2024, presentato il programma

É stato presentato oggi nel corso della conferenza stampa il programma della ventunesima edizione delle GIORNATE DEGLI AUTORI che si svolgerà nell’ambito dell’81 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dal 28 agosto al 7 settembre 2024.

Giornate degli Autori 2024, XXI edizione: 10 film in concorso, 1 film di chiusura fuori concorso, 5 eventi speciali e 3 cortometraggi (due per il progetto Women’s Tales e uno in omaggio alla vincitrice delle Giornate nel 2022), tutti in anteprima mondiale in Sala Perla in accordo con la Mostra.

9 Notti Veneziane in Sala Laguna, i lungometraggi tra finzione e documentario dello spazio off realizzato in collaborazione con Isola Edipo; un ricordo di Emidio Greco (cofondatore della nostra sezione) a 50 anni dal suo esordio con L’invenzione di Morel nel 1974 e un altro dedicato alla Napoli di Gaetano Di Vaio ed Enzo Moscato con Dadapolis di Carlo Luglio e Fabio Gargano. Un nuovo spazio tra parole e immagini, intitolato Confronti, è dedicato a temi e storie che raccontano la memoria e il futuro del nostro mondo. Infine il saluto di tutta Venezia (insieme alla Mostra e alla SIC) a Massimo Troisi, 30 anni dopo la prima mondiale del suo ultimo capolavoro, Il postino. Nel concorso figurano 5 opere prime e 13 sono i lavori firmati da registe nella selezione ufficiale (5 in concorso e 8 negli eventi fuori concorso). Altre 5 registe partecipano alle Notti Veneziane, dove tutti i film sono presentati in prima mondiale e Quasi a casa di Carolina Pavone (film inaugurale) è anche un debutto corale. Nel programma sono ben 27 le nazionalità rappresentate e per la prima volta figura la Repubblica Dominicana. Nel 2024 sono stati visionati 1.260 film, tra submission e visioni nei maggiori festival e mercati.

Le Giornate degli AutoriGIORNATE DEGLI AUTORI – SELEZIONE UFFICIALE

IN CONCORSO

ALPHA. – di Jan-Willem van Ewijk – Paesi Bassi, Svizzera, Slovenia, 2024, 100’

  • Con: Reinout Scholten van Aschat, Gijs Scholten van Aschat, Pia Amofa, Julien Genoud, Daria Fuchs, Kaija Lederberger
  • Produzione: BALDR Film
  • Co-produzione: Lomotion, Staragara in collaborazione con: VPRO, SRF, Blu
  • Con il sostegno di: Netherlands Film Fund, Netherlands Film Production Incentive, CoBO, Creative Europe Media, Federal Office of culture – FISS, Burgermeinde, Slovenian Film Centre
  • Dopo la morte della madre, Rein si trasferisce in un piccolo villaggio delle Alpi per immergersi nella natura, meditare e lavorare come maestro di snowboard. La tranquillità termina quando il padre invadente gli fa visita. Gijs è l’indiscusso protagonista di un’escursione sugli sci con Rein e i suoi amici. Sa essere affascinante con tutti ed inizia a flirtare con Laura, la nuova fidanzata del figlio. Non passa molto tempo, prima che Rein ne abbia abbastanza. Trascina il padre lontano dal gruppo e i due continuano la loro escursione da soli. La tensione è palpabile. Gijs si sente sempre più a disagio su un terreno così ripido e pericoloso, ma Rein si spinge fino alla cima, ignorando le suppliche del padre di tornare giù. Improvvisamente, la natura si scatena violentemente, trasformando la loro meschina lotta per il dominio, in una prova di sopravvivenza in piena regola.

ANTIKVARIATI (THE ANTIQUE) – di Rusudan Glurjidze – Georgia, Svizzera, Finlandia, Germania, 2024, 132’

  • Con: Salome Demuria, Sergey Dreiden, Vladimir Daushvili
  • Produzione: Cinetech, Cinetrain
  • Co-produzione: Whitepoint Digital, Basis Berlin Filmproduction
  • Vendite Internazionali : MPM Premium
  • Un giovane georgiano di nome Lado è coinvolto nel contrabbando di mobili antichi dalla Georgia alla Russia. Stanca della sua immaturità, Medea, la fidanzata di Lado, acquista per sé un appartamento nel centro storico di San Pietroburgo. Il prezzo è molto basso perché viene venduto con all’interno il suo proprietario, Vadim Vadimich, un uomo all’antica e supponente. Al momento della deportazione illegale di migliaia di georgiani dalla Russia, Lado viene catturato e deportato. L’antico magazzino viene saccheggiato, mentre Medea si nasconde nell’appartamento di Vadim.

BOOMERANG – opera prima – di Shahab Fotouhi – Germania, Iran, 2024, 83’

  • Con: Arash Naimian, Yas Farkhondeh, Ali Hanafian, Shaghayegh Jodat
  • Produzione: New Matter Films
  • Co-produzione: Rainy Pictures, Zohal Films
  • Vendite Internazionali: Cercamon
  • Stanca del suo matrimonio con Behzad, Sima cerca una nuova casa per sé e per la figlia adolescente Minoo, senza dirlo al marito. Behzad, a sua volta, ha un appuntamento con l’ex fidanzata, nella speranza di ridestare l’intimità del passato. Inoltre, cerca senza successo una specie rara di gufo fuori Teheran. Minoo, invece, prende l’iniziativa a un semaforo e inizia un flirt con Keyvan. Per magia, si conoscono e iniziano a condividere i loro pensieri più intimi. Nel corso di una settimana, Boomerang dipinge un’istantanea sociologica della Teheran moderna. Se da un lato, il matrimonio di due persone che appartengono a una generazione apparentemente senza speranza e sconfitta, volge al termine, dall’altro è appena iniziata una storia d’amore tra due giovani che, in modo nuovo, stanno scoprendo la città e le sue realtà politiche.

MANAS – opera prima – di Marianna Brennand – Brasile, Portogallo, 2024, 101’

  • Con: Jamilli Correa, Fátima Macedo, Rômulo Braga, Dira Paes, Emily Pantoja, Samira Eloá, Gabriel Rodrigues, Enzo Maia
  • Produzione: Inquietude
  • Co-produzione: Globo Filmes, Canal Brasil, Pródigo, Fado Filmes
  • Con il supporto di: Ancine, FSA-BRDE, República Portuguesa Cultura – ICA
  • In associazione con: Les Films du Fleuve, VideoFilmes
  • La tredicenne Marcielle vive sull’isola di Marajó, nel cuore della foresta amazzonica. Prigioniera della rassegnazione della madre e, al tempo stesso, incoraggiata dalla fuga idealizzata della sorella maggiore, inizia a capire che il futuro non ha granché da riservarle. Determinata a cambiare il suo destino, decide di affrontare il sistema violento che governa la sua famiglia e le donne della sua comunità.

SANATORIUM UNDER THE SIGN OF THE HOURGLASS – di Quay Brothers – Gran Bretagna, Polonia, Germania, 2024, 76’

  • Con: Tadeusz Janiszewski, Wioletta Kopańska, Andrzej Kłak
  • Produzione: Koninck Studios SpK Galicia Limited, IKH Pictures Production SP Z O.O.
  • Co-produzione: The Match Factory GmbH, Institute Adam Mickiewicz
  • Vendite internazionali: The Match Factory GmbH
  • Il viaggio spettrale di un treno che procede su una diramazione abbandonata. A bordo c’è Jozef, un figlio che si sta dirigendo al capezzale del padre in un remoto Sanatorio galiziano. All’arrivo, Jozef trova un edificio fatiscente, gestito dall’ambiguo dottor Gotard che lo accoglie spiegandogli che la morte del padre, cioè quella che lo ha colpito nel suo paese, non è ancora avvenuta perché qui nel Sanatorio sono sempre in ritardo di un certo periodo di tempo indefinibile. Jozef si rende conto che il Sanatorio è un mondo fluttuante a metà strada tra il sonno e la veglia e che il tempo e gli eventi non possono essere misurati in alcuna forma tangibile.

SELON JOY (THE BOOK OF JOY) – opera prima – di Camille Lugan – Francia, 2024, 86’

  • Con: Sonia Bonny, Volodymyr Zhdanov, Raphaël Thiéry, Asia Argento
  • Produzione: Barney Production
  • In una città spenta e desolata, Joy è un’orfana con una fede profonda che non esce quasi mai dalla sua chiesa. Fino al giorno in cui incontra Andriy, un giovane che viene picchiato davanti a lei. Presto si convince che le loro strade erano destinate ad incrociarsi.

SUPER HAPPY FOREVER – di Kohei Igarashi – Francia, Giappone, 2024, 94’

  • Con: Hiroki Sano, Yoshinori Miyata, Nairu Yamamoto, Hoang Nhu Quynh
  • Produzione: MLD Films, Nobo
  • Vendite Internazionali: BAC Films International
  • Accompagnato dall’amico Miyata, Sano torna a Izu, una località balneare del Giappone dove cinque anni prima si era innamorato della moglie Nagi.

SUGAR ISLAND – opera prima – di Johanné Gómez Terrero – Repubblica Dominicana, Spagna, 2024, 91’

  • Con: Yelidá Díaz, Ruth Emeterio, Juan María Almonte, Génesis Piñeyro, Diógenes Medina
  • Produzione: Guasábara Cine
  • Co-produzione: Tinglado Film
  • Con il contributo di: DGCINE, FONPROCINE, ICAA, Programa Ibermedia, Primera Mirada, Television Canaria
  • Vendite Internazionali: Patra Spanou
  • Makenya vive in un villaggio Batey, nel mezzo di una piantagione di canne da zucchero. Una gravidanza indesiderata la costringe ad affrontare l’età adulta prima del previsto. Sua madre è influenzata da spiriti della tradizione chiamati “Misteri”, suo nonno lotta per i diritti previdenziali. A causa dell’automazione industriale, rischiano di essere trasferiti senza ricevere nessun indennizzo. Un serpente che rappresenta i Misteri, induce Makenya ad abbracciare sia il potere terreno sia la dimensione soprannaturale, fino a spingerla nel regno dell’impossibile.

TAXI MONAMOUR – di Ciro De Caro – Italia, 2024, 110’

  • Con: Rosa Palasciano, Yeva Sai, Valerio Di Benedetto, Ivan Castiglione, Matteo Quinzi, Taras Synyshyn, Halyna Havryliv, Laurentina Guidotti
  • Produzione: Kimerafilm, MFF con Rai Cinema
  • Con il contributo di: MiC – DGCA
  • In collaborazione con: Adler Entertainment
  • Distribuzione Italiana: Adler Entertainment
  • Il film racconta l’incontro tra due donne all’apparenza diverse ma che in fondo si assomigliano molto. Anna è in conflitto con sé stessa e la propria famiglia e affronta in solitudine la sua malattia; Cristi fugge da una guerra che la tiene lontana da casa. Tutti consigliano ad Anna di seguire il suo compagno in un viaggio di lavoro e a Cristi di restare al sicuro in Italia. L’incontro, seppur breve, sarà un tuffo nella libertà.

TO KILL A MONGOLIAN HORSE – opera prima – di Xiaoxuan Jiang – Malesia, Stati Uniti, Hong Kong, Corea, Giappone, 2024, 98’, prima mondiale

  • Con: Saina, Undus, Qilemuge, Tonggalag, Qinartu
  • Produzione: Da Huang Pictures
  • Tra le steppe invernali, Saina, un cavaliere mongolo si reiventa come performer, occupandosi del suo ranch di giorno ed esibendosi a cavallo per il pubblico di notte. A differenza del regale cavaliere che interpreta nello spettacolo, nella realtà quotidiana, Saina scopre che la sua vita da mandriano è sull’orlo di un baratro.

FUORI CONCORSO

BASILEIA – opera prima, film di chiusura – di Isabella Torre – Italia, Svezia, Danimarca, 2024, 90’, prima mondiale

  • Con: Elliott Crosset Hove, Angela Fontana, Koudous Seihon
  • Produzione: Stayblack Productions con Rai Cinema
  • Co-produzione: Snowglobe, Film I Väst
  • Con il contributo di: Calabria Film Commission
  • Vendite internazionali: Luxbox
  • Tra la fitta nebbia e la natura selvaggia dell’Aspromonte, un archeologo e i suoi aiutanti cercano un antico tesoro. Ma i loro scavi sprigionano creature misteriose e mitiche che cambieranno per sempre la vita degli abitanti di un remoto villaggio di montagna.

EVENTI SPECIALI

ALMA DEL DESIERTO (SOUL OF THE DESERT) – di Mónica Taboada-Tapia – Colombia, Brasile, 2024, 87’

  • Con: Georgina Epiayu, María Santa Pushaina Pushaina , Antonio Ipuana, Francisco ‘Jesús’ Urrariyu, Florentina Vanegas, Yesid de Jesus Bouriyu
  • Produzione: Guerrero Films, Estudio Giz
  • Negli aridi paesaggi di La Guajira, in Colombia, Georgina, una donna transgender Wayúu al terzo atto della sua vita, sa che il suo tempo sta per scadere e vuole cambiare la sua esistenza. Non avendo nulla da perdere, decide di incontrare i suoi fratelli, che non parlano spagnolo e sopravvivono a malapena ai margini dell’opaco sistema burocratico colombiano. Tra ferite aperte, ricordi e distanze geografiche ed emotive insondabili, Georgina e la sua gente decidono che è ora di cambiare le cose. Alma del Desierto nasce come una storia di resilienza, un simbolo di speranza e una fervente lotta per la giustizia.

COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA (THE OPEN COUPLE) – di Federica Di Giacomo – Italia, 2024, 120’

  • Con: Chiara Francini, Alessandro Federico, Karl Gustaf Fredrik Lundqvist, Sara Girelli, Chloe Gatti, Daniele Gatti, Efrem Sposini
  • Produzione: Nemesis con Rai Cinema
  • Co-produzione: Ballandi
  • Con il contributo di: MiC – DGCA
  • Distribuzione Italiana: I Wonder Pictures
  • Un film sul desiderio di felicità tratto dallo spettacolo di Franca Rame e Dario Fo. Chiara, attrice e scrittrice di successo, porta in scena da anni il testo di Coppia aperta quasi spalancata, che racconta la sempiterna favola o il sempiterno martirio dell’amore quando è coppia, o quando si diventa molti di più. È la storia di Antonia, alla quale il marito propone di spalancare la coppia. Lei accetta pur di non perdere l’uomo, ma tutto cambia nel momento in cui comincia ad ascoltarsi e guardare oltre il divano di casa. Così Chiara/Antonia – divisa fra il suo compagno Fredrik e il suo partner in crime e in scena Alessandro – decide di scoprire un universo, figlio della coppia aperta degli anni Settanta, fatto di poliamorosi, di giovani (e meno giovani) «contro» la monogamia, di femministe e party sex positive. Un viaggio dentro se stessa, la vita e i suoi affetti, farcito delle domande, dei dubbi, delle risate e delle granitiche certezze a cui tutti noi ci appigliamo per non tracimare.

KORA – di Cláudia Varejão – Portogallo, 2024, 28’

  • Con: Inna Klochko, Lana Alkouse, Margarita Sharapova, Norina Sohail, Zohra Ghadr Alzaman
  • Produzione: Terratreme Filmes
  • Kora delinea le storie di donne rifugiate che vivono in Portogallo. Tutte portano con sé il proprio passato
  • attraverso i corpi e le parole, nonché i volti dei propri cari in fotografia. Attraverso questi ricordi abbiamo accesso allo sguardo intimo e politico di chi ricostruisce (il proprio) presente.

MOGUĆNOST RAJA (POSSIBILITY OF PARADISE) – di Mladen Kovačević – Serbia, 2024, 75’

  • Con: Ivana Sahami, Dino Magnatta, Ling Lai, Shinta Sukmawati, Mcintosh Cooey, Kieran Cooey, Anna Kadek, Branko Milovanović
  • Produzione: Horopter Film Production
  • Co-produzione: MDEMC Produktion
  • Con il contributo di: Film Center Serbia
  • Gli scolari che vivono sulla cima di un’isola paradisiaca aspettano che smetta di piovere. Un’ex pubblicitaria sta portando a termine un affare fondiario per la sua nuova villa. Un imprenditore lotta contro la natura mentre costruisce un resort nella giungla. Un veterinario lavora per eliminare i serpenti dai giardini degli stranieri. Una influencer, disillusa dall’amore, si riprende dopo aver perso tutto in una notte. Un padre e un figlio si preparano ad andarsene via, senza sapere la meta. Una ballerina assume una nuova identità, allontanandosi da tutto ciò che ha sempre conosciuto. I sommozzatori si avventurano in acque inesplorate, rischiando la vita per il gusto della conquista. Le tensioni tra le varie possibilità dell’esistenza ruotano intorno alla domanda su quale vita si dovrebbe condurre, visto che ogni decisione porta a una diversa versione di sé. E mentre il paradiso terrestre potrebbe essere nient’altro che un ideale dell’immaginazione, l’umanità continua incessantemente a cercare la felicità.

PEACHES GOES BANANAS – di Marie Losier – Francia, Belgio, 2024, 73’

  • Produzione: Tamara Films, Michigan Films
  • Vendite Internazionali: Best Friend Forever
  • Negli ultimi 17 anni, Marie Losier ha filmato la cantante Peaches, regina del punk-elettro e vera icona queer femminista. Tra concerti stracolmi, uno stretto rapporto con la sorella Suri e la messa in scena della sua prima opera, Peaches sente sempre il bisogno di reinventarsi ed esplorare i propri confini. Dentro e fuori dal palco, un ritratto intimo di un’artista stimolante, dotata di un’energia sconfinata, che infrange i tabù e che abbraccia ogni fase della vita trasformando il suo corpo in arte.

SOUDAN, SOUVIENS-TOI (SUDAN, REMEBER US) – di Hind Meddeb – Francia, Tunisia, Qatar, 2024, 76’

  • Produzione: Echo Films
  • Co-produzione: Blue Train Films, My Way Production Tounès
  • Con il supporto di: CNC, Quiet, CNC-CNCI, Doha Film Institute, AFAC, Region Ile de France, Fonds Image
  • Francophone OIF, Final Cut in Venice, TitraFilm, MAD Solutions, Rai Cinema, Red Sea Fund, El Gouna Film Festival, Ateliers de l’Atlas – Festival International du Film de Marrakech, CPH:DOX
  • Shajane, Maha, Muzamil, Khattab. Sono sudanesi di vent’anni, politicamente attivi e artisticamente creativi. Questo film è un coro cinematografico, il ritratto collettivo di una generazione che lotta per la libertà con le proprie parole, poesie e canti. Di fronte a un esercito corrotto, responsabile dei crimini di guerra in Darfur, Kordofan e Nilo Azzurro, avrebbero potuto perdersi d’animo ancor prima di iniziare. Senza un sogno che li guidasse, il potere dell’immaginazione e la forza del discorso poetico, non avrebbero rovesciato il regime precedente. La regista Hind Meddeb ha seguito questi giovani sudanesi dal sit-in rivoluzionario di cinquantasette giorni a Khartoum, davanti al quartier generale dell’esercito, al massacro del 3 giugno 2019, quando quell’esercito ha attaccato il sit-in uccidendo in poche ore centinaia di persone che stavano resistendo al colpo di stato militare dell’ottobre 2021. E poi ha continuato a riprenderli fino a quando la guerra è iniziata, causando morte e distruzione ovunque, costringendo tutti a prendere le strade dell’esilio.

MIU MIU WOMEN’S TALES

Il progetto Miu Miu Women’s Tales nasce nel 2012 ed è un illuminato esempio di collaborazione artistica tra due realtà diverse che condividono il fine comune della valorizzazione del talento e della creatività al femminile. Ogni anno Miu Miu, creative partner delle Giornate degli Autori, affida e sponsorizza a due registe la realizzazione di un cortometraggio in cui raccontare il mondo delle donne; i corti vengono proiettati in anteprima mondiale nella Sala Perla del Palazzo del Casinò di Venezia, durante i giorni della Mostra, alla presenza delle registe e del cast. La proiezione è seguita nei due giorni successivi da quattro appuntamenti, ospitati negli spazi dell’hotel Excelsior, in cui ospiti internazionali del mondo dello spettacolo raccontano al pubblico il proprio mestiere da un punto di vista femminile. Tra le 90 protagoniste degli scorsi anni: Liliana Cavani, Mira Nair, Alice Rohrwacher, Kate Mara, Sia, Hailee Steinfeld, Agnes Varda, Dakota Fanning, Juno Temple, Kate Bosworth, Zosia Mamet, Chloë Sevigny, Tessa Thompson, Brigitte Lacombe, Vanessa Kirby, Nathalie Emmanuel, Carla Simón, Maggie Gyllenhaal.

#27 I AM THE BEAUTY OF YOUR BEAUTY, I AM THE FEAR OF YOUR FEAR – di Chui Mui Tan – Malesia, Italia, 2024, 21’

  • Con: Jo Kukathas, Sdanny Lee, Zhiny Ooi, Jean Seizure
  • Produzione: HiProduction, Da Huang Pictures
  • Gita lascia il suo lavoro in Cina e si trasferisce in Malesia. Voleva prendersi una pausa per ripensare la sua vita. Grazie all’amicizia e ai combattimenti, finalmente si lascia andare liberando la sua forza interiore.

#28 EL AFFAIRE MIU MIU (THE MIU MIU AFFAIRE) – di Laura Citarella – Argentina, 2024

  • Con: Elisa Carricajo, Verónica Llinás, Juliana Muras, Laura Paredes, Ezequiel Pierri, Cecilia Rainero, Rafael
  • Spregelburd, Guillermina Villa Simon
  • Produzione: HiProduction, El Pampero Cine

NOTTI VENEZIANE – in accordo con Isola Edipo

A MAN FELL – di Giovanni C. Lorusso – Italia, Libano, Francia, 2024, 70’

  • Con: Arafat Yasser Al Ali, Muhammad Ramzi Zayed, Jinen Al Ali, Jihad Khalaf Esa, Nour Amjad Al Nasim, M M Obama, Muhammad Esam Ghannam, Bissan Yasser Al Ali.
  • Produzione: Labo GCL
  • Con il supporto di: Atelier Milano Film Network 2023
  • Il Gaza Building, un ex ospedale dell’OLP, è un simbolo della sopravvivenza palestinese nel campo profughi di Sabra (Beirut) a nord del campo di Shatila. Negli undici piani dell’edificio, l’adolescente Arafat passa il tempo a spiare il suo vicino, a distruggere le parti cadenti della struttura e ad addestrare il suo cane. Insieme al suo amico Muhammad pensa a come esplorare i sotterranei proibiti, dove «ci sono solo sesso, droga e morte». Nel frattempo tutti nel palazzo parlano della storia probabilmente falsa di un uomo che è caduto dal quarto piano dell’edificio per motivi ignoti.

BOSCO GRANDE – di Giuseppe Schillaci – Francia, Italia, 2024, 77’

  • Con: Sergio Spatola, Clotilde Gaglio, Daniela Spatola, Maria Sardina, Luisa Sardina, Fabio Sgroi, Fabrizio Puleo, Dottore Maurizio Renda, Dottore Giuseppe Rotondo, Billo Svergognino.
  • Produzione: France Télévisions, Wendigo Films
  • Co-produzione: Drôle de trame, Malfé Film
  • Sergione, tatuatore cinquantenne di 260 chilogrammi, ha vissuto tutta la vita a Palermo, nel quartiere popolare di Bosco Grande. È uno dei punk leggendari della città, in rivolta contro la cultura borghese e mafiosa degli anni Ottanta. Trent’anni dopo, Sergio è ancora là: seduto davanti alla porta della casa materna, a bere e scherzare con gli amici del quartiere. Ogni volta che il regista Giuseppe Schillaci torna nella sua città natale, ascolta i suoi aneddoti tragicomici e i sogni di una vita diversa, fuori dalla prigione che si è costruito. Con il corso delle stagioni, pero’, la sua situazione di salute peggiora. Per salvarsi la vita, Sergio deve andare in un centro specializzato per obesi, da cui scappa appena un mese dopo. Di ritorno a Bosco Grande, fedele al suo mantra punk «live fast – die young», sprofonda nella spirale delle sue dipendenze.

DESERT SUITE – di Fabrizio Ferraro – Italia, 2024, 85’

  • Con: Gianmaria D’Alessandro, Rachele Roggi, Cécile Delamere, Francesco Pesci, Manuel Di Vecchi Staraz, Ullamp, Marco Fellini, Antonio Sinisi.
  • Produzione: Boudu
  • Co-produzione: Limen Shine
  • In collaborazione con: Virages Films Paris
  • Vendite internazionali: Boudu
  • Distribuzione italiana Boudu
  • Un giovane uomo attraversa l’Europa in cerca di una nuova Itaca. Deluso dal proprio paese, passa dall’infruttuosa e arida vendemmia di Banyuls-sur-mer a un incontro seduttivo e melanconico con una giovane donna di Bruxelles, fino a rifugiarsi in una gelida suite di un grattacielo di Rotterdam. Qui, come un angelo sterminatore, mette in scena un macabro gioco fatto di stordimento digitale e droga.

L’OCCHIO DELLA GALLINA (THE EYE OF THE HEN) – di Antonietta De Lillo – Italia, 2024, 93’

  • Con: Antonietta De Lillo, Maria De Medeiros, Carolina De Lillo Magliulo, Elisabetta Giannini, Alice Mariani, Marcello Garofalo, Luca Musella, Adele Pandolfi.
  • Produzione: marechiarofilm
  • Con il contributo di MiC – DGCA, Film Commission Regione Campania
  • Distribuzione italiana: marechiarofilm
  • L’occhio della Gallina è una storia di violenza e isolamento che non ha eguali nel nostro cinema. Dopo vent’anni di carriera e aver realizzato il suo miglior film, apprezzato dalla critica e considerato da alcuni un capolavoro in grado di consacrarla al grande pubblico, una eclatante ingiustizia ha sbarrato la strada alla regista Antonietta De Lillo, relegandola ai margini del sistema-cinema e impedendole di realizzare un nuovo film di finzione. Attraverso la forma dell’autoritratto, il film ripercorre in maniera libera la vita e la carriera della protagonista, alle soglie dei 40 anni dal suo primo film. Il paradosso di questa storia è rappresentato dal capovolgimento che è insito nel funzionamento dell’occhio della gallina che, per chi non lo sapesse, si chiude al contrario, dal basso verso l’alto. Allo stesso modo, mentre il cinema le viene negato, lei, ostinatamente, remando contro corrente, ne riafferma le doti culturali e artistiche, raccontandolo anche come strumento di cura e antidoto contro l’ingiusto isolamento.

QUASI A CASA – opera prima – di Carolina Pavone – Italia, 2024, 94’

  • Con: Lou Doillon, Maria Chiara Arrighini, Stefano Abbati, Michele Eburnea, Francesco Bianconi.
  • Produzione: Sacher Film, Vivo film
  • Con: Rai Cinema
  • In associazione con: Totem Films
  • Con il contributo di: MiC – DGCA
  • Vendite internazionali: Totem Films
  • Distribuzione italiana: Fandango Distribuzione
  • Arriva un momento nella vita in cui dobbiamo iniziare a capire quale sia il nostro posto nel mondo. Caterina ha vent’anni e potrebbe averlo scoperto: vuole fare la musicista, ma è paralizzata dalla paura e dall’insicurezza. Un’estate conosce il suo idolo, la cantante francese Mia. È l’inizio di un rapporto complesso, che accompagnerà Caterina negli anni e le permetterà finalmente di sentirsi a casa. Quasi.

LA SCOMMESSA – UNA NOTTE IN CORSIA (HIGH STAKES – A NIGHT IN THE WARD) – di Giovanni Dota – Italia, 2024, 84’

  • Con: Carlo Buccirosso, Lino Musella, Nando Paone, Yari Gugliucci, Vittorio Ciorcalo, Clotilde Sabatino, Chiarastella Sorrentino, Iaia Forte.
  • Produzione: Italian International Film
  • Con: Rai Cinema
  • Distribuzione italiana: I Wonder Pictures
  • È il giorno di Ferragosto in un desolato ospedale napoletano. I due infermieri, Angelo e Salvatore, sono di turno quando viene ricoverato in gravissime condizioni il signor Caputo. Ad Angelo, infermiere navigato, basta un’occhiata per capire che l’uomo non supererà la notte. Salvatore, che non sopporta Angelo, decide però di scommettere il contrario. In palio, le ferie natalizie: chi vince sarà in vacanza nel periodo più ambito dell’anno. Angelo accetta la sfida. Da quel momento in poi, la notte trascorrerà tra il tentativo di Salvatore di tenere in vita il signor Caputo e quello di Angelo di giocare sporco pur di vincere la sua scommessa. Tra colpi bassi, primari cocainomani e loschi figuri che si aggirano per l’ospedale, in quella notte può succedere di tutto.

SEMPRE – di Luciana Fina – Portogallo, 2024, 107’

  • Produzione: Cinemateca Portuguesa
  • In collaborazione con: RTP
  • In associazione con: LAFstudio
  • Vendite internazionali: Cinemateca Portuguesa
  • A cinquant’anni dal 25 aprile 1974, Luciana Fina rivisita le immagini della Rivoluzione dei Garofani in Portogallo, provenienti dagli archivi della Cinemateca Portuguesa e della RTP. Partendo dal cinema di quegli anni, SEMPRE ripensa al passaggio dal fascismo alla liberazione e al processo di costruzione di un nuovo Paese, per la sua emancipazione e il suo futuro. È un omaggio al cinema che ha interferito nella storia e restituisce oggi l’ipotesi di un momento straordinario. Il film attraversa l’asfissia del Salazarismo e della PIDE (Polícia Internacional e de Defesa do Estado), le occupazioni studentesche del 1969, il Movimento delle Forze Armate del 1974, i sogni, i programmi e le prospettive del PREC (Processo Revolucionário em Curso), il «Verão quente», la decolonizzazione e, soprattutto, ripropone i gesti di grandi cineasti che entrarono in azione insieme a artisti, cantautori, compositori e registi radiofonici.

TENGA DURO SIGNORINA! ISABELLA DUCROT UNLIMITED – (HOLD ON MISS! ISABELLA DUCROT UNLIMITED) – di Monica Stambrini – Italia, 2024, 87’

  • Con: Isabella Ducrot
  • Produzione: Eolo Films Productions
  • Quando a cinquantacinque anni Isabella Ducrot, al secolo Antonia Mosca, ha iniziato a dedicarsi all’arte, nessuno, tantomeno lei, poteva immaginare che oggi, novantenne, sarebbe diventata un’artista contesa dalle maggiori gallerie di tutto il mondo. Tenga duro signorina! Isabella Ducrot Unlimited la segue per due anni, tra successi internazionali e rivelazioni private, offrendo in controluce, dietro al racconto dell’artista quotata, autodidatta e lontana dall’accademia, anche il ritratto di una donna che ha attraversato il Novecento per rivelarci infine che «la vita felice comincia a sessant’anni!». E noi, meravigliati da ciò che dice e che fa, le crediamo.

VAKHIM – di Francesca Pirani – Italia, 2024, 98’

  • Con: Vakhim Borra, Maklin Tosi, Simone Borra, Francesca Pirani, Lavinia Mancusi
  • Produzione: Land Comunicazioni
  • Con il contributo di MiC – DGCA
  • Adottato in Cambogia a quattro anni, Vakhim arriva in Italia nel 2008. Parla solo khmer e tutto intorno a lui è sconosciuto, è un bambino solare e per adattarsi rimuove le tracce della sua breve vita che, però, non scompare del tutto. In Italia c’è Maklin, la sorella maggiore e dopo qualche anno arriva una lettera: è la madre naturale di Vakhim che chiede del figlio. Francesca e Simone, i genitori adottivi, decidono di andarla a cercare.

Giornate degli Autori: Francesca Gastone firma il manifesto della 21° edizione

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Le Giornate degli Autori – sezione indipendente promossa da ANAC e 100autori nell’ambito della Mostra d’arte cinematografica di Venezia, in programma a Venezia dal 28 agosto al 7 settembre – svelano l’immagine che accompagnerà la 21a edizione.

Dopo le opere artistiche firmate nel 2021 e nel 2022 rispettivamente da Rä di Martino e Anna Franceschini, è ancora un’artista a dare vita al manifesto delle Giornate degli Autori, questa volta con un’immagine realizzata appositamente per l’edizione di quest’anno. Si tratta dell’illustratrice e architetto Francesca Gastone.

Appassionata da sempre a tutte le forme d’arte, Francesca Gastone ha iniziato la sua carriera come architetto in studi italiani e poi all’estero, prima a San Paolo in Brasile e poi a Hong Kong. Tornata a Milano, si è specializzata in illustrazione editoriale, collaborando con istituzioni, importanti case editrici e testate giornalistiche come il Politecnico di Milano, Mondadori, Electa, “L’Espresso”, “Jacobin Italia”, “La Nuova Ecologia”, “Anorak Magazine”. La tecnica che predilige è il collage: elementi analogici e fotografici convivono all’interno di uno spazio i cui assi cardinali sono rappresentati dall’architettura e dalla presenza umana. Attualmente si divide tra il suo studio, Atelier Fyumi, situato nel mezzo del parco del Ticino e lo spazio condiviso Bota Fogo, nel quartiere Isola di Milano.

“I lavori che preferisco sono quelli che non forniscono risposte certe ma innescano domande”: una poetica che si sposa perfettamente con l’immagine che Francesca Gastone ha realizzato per le Giornate degli Autori 2024, raffigurante una ragazza in bilico su una corda tesa nel nulla e sospesa su una vertiginosa metropoli contemporanea. A farle compagnia degli aironi in volo, il pensiero sospeso tra le nuvole e lo sguardo, interrogativo, rivolto all’osservatore.

Giornate degli Autori: Francesca Gastone firma il manifesto della 21° edizione

Giornate degli Autori: Francesca Gastone firma il manifesto della 21° edizione
@ Francesca Gastone

“La nuova immagine delle Giornate degli Autori è stata una sfida”, dice Francesca Gastone“Si porta dentro il mondo intero, con le sue contraddizioni e le sue ombre, ma anche il grande sommovimento di un cuore che disegna una nuova strada, tra paura ed emozione, e gli occhi verso ciò che ancora possiamo disegnare insieme. Grazie alla guida e alla capacità di visione delle persone che hanno percorso con me questa strada, tra confronto e fiducia. Per tutte le strade che ancora potremo disegnare, che possano andare lontano.”

“Per il manifesto di quest’anno”, dichiara Gaia Furrer, direttrice artistica delle Giornate, “volevamo un’immagine se possibile ancora più evocativa di quelle degli scorsi anni, qualcosa in grado di cogliere la precarietà su cui poggia un mondo lacerato da contrasti sempre più profondi. Grazie alla sensibilità di Francesca Gastone e alla sua abilità di costruttrice di mondi, siamo approdati a una bellissima rappresentazione che, oltre a essere metafora della contemporaneità, ribadisce l’importanza dell’atto creativo e della visione degli Autori per dipanare, indagare, anticipare la complessità dell’epoca in cui viviamo.”

Giornate degli Autori: a Laurent Cantet il Venice Days Award

La Giuria Ufficiale del Venice Days Award presieduta da Diego Lerman ha assegnato, nell’ambito della Selezione Ufficiale 2014, il Premio Giornate degli Autori a:

RETOUR A ITHACARETOUR A ITHACA – RITORNO A L’AVANA di Laurent Cantet, Francia (Vendite internazionali: Funny Balloons, distribuzione italiana: Lucky Red).

La Giuria era composta dai partecipanti al programma “28 Volte Cinema” del Parlamento Europeo. Questa la motivazione: “Con un luogo e un tempo delimitato, il regista riesce a realizzare un racconto emotivo e complesso su come affrontare i segreti del passato”. Sul sito www.venice-days.com è disponibile la registrazione integrale dell’incontro durante il quale la giuria ha emesso il verdetto, che è stato trasmesso in diretta streaming. Il Premio consiste in un Trofeo offerto dalla vetreria storica di Murano Seguso e in un contributo in denaro di Euro 20.000 che viene egualmente ripartito tra il regista e il suo distributore internazionale che si impegna ad utilizzare la cifra ricevuta per la promozione internazionale del film vincitore.

Il film italiano I NOSTRI RAGAZZI diretto da Ivano De Matteo si è aggiudicato l’undicesima edizione del Label Europa Cinemas come miglior film europeo delle Giornate degli Autori.

Ricevendo questo riconoscimento, I nostri ragazzi può beneficiare di un supporto promozionale da Europa Cinemas e di una migliore visibilità grazie all’incentivo finanziario per una rete di sale che lo programmerà. La Giuria ha attribuito il Premio con la seguente motivazione:

«Il film di Ivano De Matteo propone una storia solida, ben scritta e meravigliosamente costruita. Mette insieme in modo articolato molti temi forti – tra gli altri, l’alienazione tra genitori e figli, la rivalità tra fratelli, e quello della legge – senza mai trasformarsi in qualcosa di scontato. Gli attori nel loro insieme offrono una prova corale convincente, capaci di sviluppare personaggi che prendono letteralmente vita durante il film. Per la forte varietà di temi affrontati, la distribuzione di questo lavoro si rivolge a un pubblico non esclusivamente giovane».

Questa la giuria composta da esercenti che ha deciso l’attribuzione del Premio:

Louis Anschütz – Studio Isabella – Monaco di Baviera (Germania)

Zita Hosszuova – Kino Lumiere / Slovak Film Institute – Bratislava (Slovacchia)

Giuseppe Perico – Conca Verde – Bergamo (Italia)

Simon Ward – Independent Cinema Office – Londra (Regno Unito)

Giornate degli Autori, ecco il programma ufficiale della ventesima edizione

É stato presentato oggi nel corso della conferenza stampa il programma della ventesima edizione delle GIORNATE DEGLI AUTORI che si svolgerà nell’ambito dell’80 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dal 30 agosto al 9 settembre.

Per le Giornate degli Autori la ventesima edizione è una sorta di “rito di passaggio”, ben rappresentato dall’immagine dell’anno, tratta dalla performance “Doposole” di Anna Franceschini, in cui il passato dialoga con il presente, il tempo viene interrogato alla ricerca di una identità. Un’indagine che ben si accompagna alla scelta di autrici e autori che hanno il coraggio di uscire dalla loro comfort zone; registi che, come si dovrebbe fare a vent’anni, partono alla scoperta del mondo, spesso un mondo lontano da quello in cui vivono, ma che serve a meglio definire la costruzione di un’identità adulta.

Le Giornate degli Autori compiono vent’anni, escono dall’adolescenza, fanno i primi conti con un segmento di passato e gettano le basi per l’avvenire. E noi festeggiamo questo importante compleanno con autrici e autori che hanno il coraggio di uscire dalla loro zona di comfort.

A partire dal film di apertura del Concorso internazionale delle Giornate degli Autori, Los océanos son los verdaderos continentes, esordio al lungometraggio del regista milanese Tommaso Santambrogio. Il film, co-produzione italo-cubana, è integralmente ambientato a Cuba e della Cuba contemporanea riesce a restituire malinconia e vitalità, speranze e sogni perduti, attraverso una storia che tocca tre generazioni.

La regista francese Élise Girard si trasferisce in Giappone per il suo terzo lungometraggio, Sidonie au Japon. Bisogna andare in capo al mondo per ritrovare se stessi? Per Sidonie, magnificamente interpretata da Isabelle Huppert, pare proprio di sì. In un luogo sconosciuto e impenetrabile, in un continuo alternarsi tra passato e presente, tra fantasmi e persone reali, la donna ritrova senso e identità perduti.

Restiamo in Giappone con Kyoshi Sugita, uno dei nomi più interessanti del cinema asiatico contemporaneo che in Kanata no uta affronta, con uno stile lineare, semplice ma mai semplicistico, il tema dell’empatia e dell’altruismo. Qui una ragazza solitaria osserva il dolore nei volti di sconosciuti, altrettanto solitari, che poi si trasformano in persone familiari da abbracciare.

La sofferenza ritratta dall’esordiente olandese Stefanie Kolk in Melk potrebbe apparire come un muro invalicabile che non offre alcuna speranza. Ma donare agli altri ciò che la sorte ha reso inutile per se stessi – in questo caso il latte materno destinato a un bambino mai nato – è un segnale probabilmente spiazzante, sicuramente forte. Ed è l’indicazione, non retorica, ma pratica, di un voler rinascere con gli altri.

La belga Delphine Girard in Quitter la nuit, sorta di sequel del cortometraggio Une sœur che le valse la candidatura agli Oscar 2020, è lucida e mai retorica nel narrare l’indagine poliziesca che ruota attorno a una violenza di stupro e riesce a restituire la forza salvifica di un sodalizio femminile (in questo caso tra la vittima e la poliziotta).

Un figlio, una madre biologica, una madre adottiva. La più classica delle triangolazioni narrative che portano al conflitto. E invece il basco Víctor Iriarte (Sobre todo de noche), rompendo convenzioni letterarie e con l’aiuto delle straordinarie interpreti Lola Dueñas e Ana Torrent, formula il racconto di un’alleanza sorta per cercare e difendere il senso autentico delle relazioni, anche di quelle che spesso sono intrappolate in vincoli burocratici costruiti da chi non pensa ai sentimenti.

La canadese Ariane Louis-Seize è interprete di un cinema indipendente e di genere e in Vampire humaniste cherche suicidaire consentant mette in scena una giovanissima vampira malata di empatia. Rifiuta di nutrirsi perché ucciderebbe, sovvertendo dunque la regola scritta da chi per vivere si sente autorizzato a sopraffare il prossimo.

E parlano di sodalizi ed alleanze artistiche due film pur molto distanti tra loro, il marocchino Backstage di Afef Ben Mahmoud e Khalil Benkirane e il greco To kalokairi tis Karmen di Zacharias Mavroeidis. Nel primo, sorta di road movie danzante che si avvale delle bellissime coreografie del belga-marocchino Sidi Larbi Cherkaoui, i registi si addentrano nella vita di una compagnia di ballo e di questa svelano le dinamiche interne tra piccole vendette e regolamenti di conti, segreti e confessioni. Il secondo è una commedia apertamente queer che esplora il significato di varie relazioni, tra cui quelle con la famiglia, i partner, gli amici e gli animali domestici e racconta di due amici che si godono una giornata nella spiaggia gay di Atene collaborando a un’idea di lungometraggio.

A una presa di coscienza collettiva si affida Wu yue xue di Chong Keat Aun. Fantasmi di una tragedia passata che nel presente provano a riproporsi per riportare alla luce il rimosso. I massacri della storia spesso sono dimenticati. E allora un regista dalla Malaysia sfida il silenzio con l’immaginazione e con un linguaggio personale.

Dal teatro di strada di Chong Keat Aun alla commedia greca di Aristofane (Lisistrata) come fonte di ispirazione per il regista iraniano Ayat Najafi. Dal concorso agli eventi speciali, permane il serrato confronto tra vita e arte. Aftab mishavad, film che inaugura il nostro fuori concorso, racconta di una potente e complessa ribellione, del rischio della vita, delle repressioni, di libertà da conquistare, di donne che si prendono in carico il compito di sovvertire regole che non sono state scolpite sulla pietra e che dovrebbero, al più presto, dissolversi per una volontà generale.

Due registi slovacchi, Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík (Photophobia), arrivano in Ucraina. Tra le rovine di una guerra devastante decidono di assumere un punto di vista alternativo, quello dei bambini che hanno trovato riparo in una stazione della metropolitana. Non hanno intenzione di nascondere nulla, semplicemente inseguono il quotidiano nella distruzione, pedinano la vita ostinata.

Gianluca Matarrese in L’expérience Zola ci porta in un altrove linguistico e letterario dove lavora con una coppia di attori teatrali francesi e con loro percorre il tragitto che dalla realtà porta alla finzione e viceversa in uno scambio continuo tra arte e vita.

La regista franco-palestinese Lina Soualem (Bye Bye Tibériade) compie un percorso a ritroso nel tempo, incontrando sua madre, la nota attrice Hiam Abbass, e le altre donne che compongono una grande famiglia, quelle che hanno vissuto nella Palestina del secolo scorso, tra guerre, speranze, ingiustizie, diaspore e quella fiera volontà di restare per affermare la propria presenza.

Un altro regista italiano, Edoardo Morabito (L’avamposto), si mette in movimento, prende la direzione della foresta amazzonica per seguire le tracce di un eco-guerriero scozzese che all’Amazzonia ha dedicato la sua vita. Il mondo così com’è ora non corrisponde ai nostri desideri. O meglio, i nostri desideri non dialogano con le nostre pratiche e quel mondo reagisce, muta, talvolta diventa inospitale. Si può cambiare rotta? Possiamo affidarci agli ideali di chi pare destinato a una grandiosa sconfitta?

E poi, la celebre regista francese Céline Sciamma, Presidente di giuria della scorsa edizione, ci fa omaggio di un breve film girato a Roma in modalità produttiva completamente autonoma e avvalendosi del contributo artistico della cantante Chiara Civello: un piccolo gioiello legato al nome di Patrizia Cavalli (This is how a child becomes a poet).

Lo stesso giorno, alla stessa ora, nella stessa sala, Sciamma si troverà accanto a Teona Strugar Mitevska (21 days until the end of the world). Anche la regista macedone ha deciso di regalare qualcosa al pubblico, un diario intimo, una riflessione politica, un atto di ribellione. E chi meglio di Mitevska e Sciamma per l’insubordinazione?

Film di chiusura fuori concorso è lo statunitense Coup! di Austin Stark e Joseph Schuman con Peter Sargsaard. Protagonista è un piccolo gruppo asserragliato in una villa nel 1918 per proteggersi dall’Influenza Spagnola in preda agli istinti umani dai quali dovremmo liberarci. Egoismi, ambizioni, sotterfugi, trame oscure, tradimenti. Saremo mai in grado di essere migliori?

Giornate-degli-autori-2023

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