Jaafar Jackson ha
condiviso una nuova foto di Michael,
il prossimo biopic su Michael Jackson diretto da
Antoine Fuqua.
Condivisa su Instagram, la
didascalia di Jackson recita: “Il viaggio inizia lunedì”.
All’inizio del mese è stato annunciato che la produzione di
Michael
inizierà ufficialmente lunedì 22 gennaio 2024, mentre il film
arriverà nelle sale nel 2025.
Juliano Krue Valdi
interpreterà un giovane Michael Jackson nel biopic
di Fuqua. Mentre Jaafar Jackson, nipote di
Michael Jackson, interpreterà principalmente
l’artista nel film Michael
di Fuqua. La Lionsgate ha annunciato il 18 gennaio 2024 che Juliano
Krue Valdi, di nove anni, è stato scritturato per interpretare una
versione più giovane del Re del Pop durante gli anni in cui faceva
parte dei Jackson 5.
“Quando Michael era molto
giovane – undici anni – ha stupito il mondo, possedendo lo spirito
e il talento di un adulto. Era davvero un’anima antica. Lui e
Juliano hanno questo in comune“, ha dichiarato Graham King,
produttore del film. “Oltre ad essere un giovane talento
fenomenale, Juliano è profondamente ispirato da Michael e dalla sua
musica, ed è riuscito a tradurre questa ispirazione in una presenza
e in una performance che catturano la vera magia del giovane
Michael Jackson“.
Fuqua ha aggiunto:
“Se non altro, il ruolo del giovane Michael è stato più
difficile di quello dell’adulto, perché dove si può trovare un
attore bambino con le capacità del più grande intrattenitore mai
esistito? Alla fine, il nostro obiettivo era il talento, e abbiamo
cercato in lungo e in largo un attore che potesse incarnare lo
spirito di Michael attraverso la sua voce, il suo carisma e le sue
abilità nella danza. L’innegabile talento grezzo di Juliano lo ha
messo in cima alla nostra lista“.
Valdi ha dichiarato a proposito
della partecipazione al film: “Questa opportunità è davvero
importante per me perché Michael Jackson è il Re del Pop ed è molto
speciale nel mio cuore. Sono cinque anni che ballo sulle sue
canzoni. Mi fa sentire davvero speciale e mi fa sentire bene con me
stessa. Amo l’energia di Michael Jackson“.
Michael
è scritto da John Logan, mentre John Branca e John
McClain sono anche i produttori. Il film uscirà nelle sale
statunitensi il 18 aprile 2025.
Apple
TV+ ha pubblicato un nuovo video di Masters
of the Air, il dramma storico in arrivo che racconta
il coraggio e le lotte di un gruppo di soldati dell’aviazione
durante la Seconda Guerra Mondiale.
La featurette offre un’anteprima
della portata epica dello show. La featurette contiene i commenti
del cast principale e del team creativo, compresi i produttori
esecutivi Tom Hanks e
Steven Spielberg, che hanno discusso il tema della
serie. Si tratta dell’ultima collaborazione tra Tom Hanks e Austin Butler dopo Elvis
del 2022. La serie inizierà a essere trasmessa in streaming il 26
gennaio.
La serie dei produttori esecutivi
di “Band of Brothers” e “The Pacific”,
Steven Spielberg,
Tom Hanks e Gary Goetzman, vanta un
cast stellare guidato dal candidato all’Oscar
Austin Butler, Callum Turner, Anthony Boyle,
Nate Mann, Rafferty Law, il candidato all’Oscar
Barry Keoghan, Josiah Cross, Branden Cook e Ncuti
Gatwa. Masters
of the Air farà il suo debutto su Apple
TV+ il 26 gennaio 2024 con i primi due episodi,
seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì, fino al 15 marzo.
Basata sull’omonimo libro di
Donald L. Miller e sceneggiato da John
Orloff, Masters
of the Air segue gli uomini del 100° Gruppo
Bombardieri (il “Bloody Hundredth”) alle prese con pericolosi raid
di bombardamento sulla Germania nazista in condizioni proibitive,
dovute al gelo, alla mancanza di ossigeno e al terrore di un
combattimento condotto a 25.000 piedi di altezza. La
rappresentazione del prezzo psicologico ed emotivo pagato da questi
giovani uomini che hanno contribuito a distruggere l’orrore del
Terzo Reich di Hitler è al centro della storia di Masters
of the Air. Alcuni furono abbattuti e catturati; altri
furono feriti o uccisi. Altri ancora ebbero la fortuna di tornare a
casa. Indipendentemente dal destino individuale, tutti hanno
ricevuto un tributo.
Spaziando dai campi e villaggi
bucolici del sud-est dell’Inghilterra, alle dure privazioni di un
campo di prigionia tedesco e ritraendo un periodo unico e
cruciale della storia mondiale, “Masters of the Air” è un vero e
autentico successo cinematografico sia in termini di scala, che di
portata.
Prodotta dagli Apple Studios,
Masters
of the Air è prodotta esecutivamente da Spielberg
attraverso Amblin Television, e da Hanks e Goetzman per conto di
Playtone. Darryl Frank e Justin Falvey della Amblin Television sono
co-produttori esecutivi insieme a Steven Shareshian della Playtone.
Oltre a scrivere, Orloff è co-produttore esecutivo. Anche Graham
Yost è produttore esecutivo della serie. Anna Boden,
Ryan Fleck, Cary Joji Fukunaga, Dee Rees e Tim Van
Patten si alternano alla regia.
Ci sono stati diversi attori che nel
corso degli anni hanno interpretato Gellert Grindelwald nel Wizarding
World, soprattutto grazie all’avvento di Animali fantastici che lo ha portato sotto i
riflettori. Il personaggio viene nominato già ne La Pietra
Filosofale, ma solo ne I Doni della Morte
lo conosciamo come amico intimo del giovane Albus Silente.
Tuttavia, Silente capisce presto,
anche in seguito a un tragico incidente che causò la morte della
sorellina, che Gellert non è quello che sembra, e prende le
distanze da lui. Abbiamo avuto un assaggio di questo racconto nel
franchise, rimasto a oggi monco, di Animali Fantastici e, a oggi,
sono ben 5 gli attori che hanno interpretato Gellert Grindelwald.
Eccoli di seguito:
1Mads Mikkelsen
Mads Mikkelsen è stato scelto per sostituire
Johnny Depp nel ruolo di Grindelwald. L’attore
ha avuto l’opportunità di interpretare Grindelwald per un intero
film, anziché per un cameo o un flashback. Mikkelsen ha ricevuto i
maggiori elogi per aver interpretato il personaggio, nonostante la
tiepida reazione a I
segreti di Silente. Insieme a un nuovo look con una
differenza di colore più sottile tra gli occhi e un colore dei
capelli più sobrio, Mads Mikkelsen ha portato sullo schermo un
personaggio pericoloso e silenzioso, che trasuda sicurezza e
intimidisce chi gli sta accanto.
Il
grande problema di Animali
fantastici: I segreti di Silente è che molte delle
motivazioni o azioni di Grindelwald, così come sono state impostate
ne I crimini di Grindelwald, non hanno molto
senso all’interno della continuità con il Mondo Magico. Tuttavia,
il Grindelwald di Mads Mikkelsen si distingue dagli altri per
l’attenzione alla sua relazione romantica con Silente. Il pubblico,
in particolare gli spettatori LGBTQ+, si stava stancando delle
piccole anticipazioni sulla relazione omosessuale tra i due maghi e
voleva che la relazione non fosse più lasciata al buio e fosse
esplorata a fondo.
Sebbene Animali
fantastici: I segreti di Silente non abbia abbracciato
completamente la trama, si è concentrato maggiormente su questa
relazione rispetto ai film precedenti facendo in modo che Mikkelsen
e Jude Law condividessero diverse scene. Il
personaggio ha avuto quindi non solo tanti interpreti ma anche
apparentemente tante personalità diverse, forse a indicare proprio
la mutevolezza di Gellert stesso e la difficoltà di inquadrarlo in
un solo tipo.
Proseguono le avventure tra le
corsie del reparto di Medicina Interna del
Policlinico Ambrosiano di Milano di
Doc – Nelle tue mani 3. In questi due nuovi episodi troviamo di
nuovo il dottore Fanti alla ricerca dei suoi ricordi perduti e
altri nuovi casi di malattie da risolvere. In questa seconda
puntata finalmente si da più spazio ad uno dei personaggi femminili
più apprezzati cioè Giulia, che è sempre convinta
di lasciare l’ospedale, dove lavora da sempre, per puntare ad un
ruolo importante da primario in un ospedale però di un’altra
città.
La trama di Doc – Nelle tue
mani 3 episodio 3
Il protagonista Andrea Fanti,
l’attore
Luca Argentero, continua a lottare per riavere i suoi ricordi
persi che racchiudono ben 12 anni della sua vita passata. Intanto
nel reparto arriva una direttrice d’orchestra e il team di Doc
proverà in tutti i modi a curarla. Nello stesso episodio si farà
ricoverare anche un noto travel blogger, interpretato dallo
youtuber e divulgatore scientifico Barbascura X
che verra curato anche da Federico, l’attore
Giacomo Giorgio, sempre più insicuro nel suo ruolo di
specializzando e incapace di fare un semplice prelievo del sangue
nel braccio al suo paziente.
Questo terzo
episodio di Doc – Nelle tue mani 3 che si
intitola “Perfetta” si focalizza molto su Giulia Giordano,
interpretata da
Matilde Gioli. La dottoressa è decisa a diventare anche
lei primaria e quindi chiede consiglio alla collega Cecilia
Tedeschi, intanto la sua relazione con Cesconi è giunta al termine
anche perchè lei continua a pensare ad Andrea. Doc invece trova e
parla con la donna che a fine della puntata scorsa aveva inescato
un ricordo ben preciso e scopre una realtà ben diversa da quella
che ricordava.
“Perfetta” si conclude con la
soluzione ovviamente dei due casi medici, dove però la direttrice
d’orchestra, pronta per una grande carriera, deve rinuciare ed
accettare di diventare insegnante visto che sta perdendo l’udito.
In questo episodio i tre specializzandi vengono
presi sempre più in considerazione e finalmente non sono seguiti
dal solo quasi dottore Riccardo,
Pierpaolo Spollon, ma anche dallo stesso Doc.
Il quarto episodio
intitolato “Sogni” affronta quelli infranti dei pazienti
protagonisti ma anche quelli dei dottori dell’Ambrosiano.
Andrea Fanti è arrivato ad un punto di stasi e
quindi decide di partecipare come pubblico al concorso di
cori in onore di Mattia, visto che il primo ricordo è
riafforito, come si è visto nella puntata precedente, dopo
l’ascolto di una canzone cantata da quel gruppo di voci bianche.
Ovviamente Agnese, l’attrice
Sara Lazzaro, all’inizio non vuole andare con l’ex marito ma
poi, dopo aver parlato con Giulia, decide d’accompagnare
Andrea.
All’ospedale intanto si fanno
ricoverare un panetterie e una giovane
atleta che alla fine sarà costretta ad ampuntare una
gamba. Questo caso ovviamente colpirà nel personale Riccardo, anche
lui amputato ad un arto, che lo renderà
protagonista del momento più emozionante e toccante di “Sogni” e
che mostrerà il talento dell’attore Pierpaolo
Spollon rilegato sempre però nelle scene più divertenti.
Alla fine assistiamo a Federico che decide di rimanere, anche
perchè trova lui la causa della malattia del giovane fornaio e
scopriamo che la specializzanda Martina in realtà
non è laureata. Però il vero colpo di scena è un
flashback di Doc a letto con una donna, che non è ne l’ex moglie
Agnese e neanche Giulia.
Doc – Nelle tue mani 3 i
ricordi di Andrea Fanti
Questi due nuovi episodi di
Doc – Nelle tue mani 3 confermano ancora una volta che la trama
principale di questa stagione sono i ricordi di
Doc. La puntata in se riesce finalmente anche a mostrare i
nuovi specializzandi, indagando soprattutto su Federico e sperando
che prossimante si svelaranno anche Martina e Lin sempre più presa
dal figlio dell’oculista milanese.
Regista di film come Fuori dal
mondo, Luce dei miei occhi e Il rosso e il blu, Giuseppe Piccioni è
tornato sul grande schermo nel 2022 con il film L’ombra
del giorno (qui la recensione), un intenso
dramma ambientato nella sua città natale, Ascoli Piceno, alle
soglie della Seconda Guerra Mondiale. Il regista colloca in tale
contesto un racconto d’amore apparentemente impossibile tra due
personaggi provenienti da mondi diversi ma che impareranno a
scoprirsi più simili di quanto pensano. Con L’ombra
del giorno, però, Piccioni sceglie anche di
parlare al suo pubblico di un’Italia sempre più cupa ma facendolo
attraverso il il punto di vista di una città di provincia.
Anche qui, lontani dai centri del
potere, la Storia invade le vite degli abitanti di questa località
per portare un vento nuovo, capace di sconvolgere ogni cosa. Con
L’ombra
del giorno, dunque, il regista ricostruisce da un lato un
contesto storico che ha cambiato per sempre il volto dell’Italia,
ma dall’altro offre anche una storia d’amore la cui sopravvivenza
si fa metafora della forza con cui gli italiani hanno infine
superato ogni difficoltà e differenza, riscoprendosi uniti. Si
tratta dunque di un film dal grande fascino, che grazie ora al suo
passaggio televisivo è possibile vedere o rivedere.
Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori alle location e
altro ancora Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di L’ombra del giorno
Il film è ambientato nella città di
provincia Ascoli Piceno, sul finire degli anni Trenta.
Luciano, un simpatizzante del fascismo come la
stragrande maggioranza degli italiani, è il proprietario di un
ristorante. Egli crede di poter vivere secondo le regole che si è
dato, in una sorta di isolamento dal mondo esterno. Ma sulla
vetrina che dà sull’antica piazza, insieme ai segnali preoccupanti
di qualcosa che sta per accadere nel mondo, compare una ragazza che
porta con sé un segreto. Si chiama Anna e riesce a
farsi assumere nel ristorante. Da allora per Luciano la vita non
sarà più la stessa e insieme ai pericoli che si trova a
fronteggiare, c’è quello più grande di tutti: l’amore.
Il cast di L’ombra del
giorno e le location dove è stato girato il film
Ad interpretare Luciano Traini vi è
Riccardo Scamarcio, mentre Anna ha il volto
dell’attrice Benedetta Porcaroli, recentemente vista anche
in La scuola
cattolica, Amanda e
Enea.
Proprio il set diL’ombra
del giornoha fatto nascere tra i due attori una
relazione sentimentale. Recitano poi in L’ombra
del giorno anche Valeria Bilello nel
ruolo di Amelia, Lino Musella nei panni di
Osvaldo Lucchini e Sandra Ceccarelli nel
ruolo di Elsa, madre di Corrado, interpretato invece da
Costantino Seghi. Completano il cast l’attore
Vincenzo Nemolato con il ruolo di Giovanni e l’attore
Antonio Salines con il ruolo del professore.
A quest’ultimo, scomparso poco dopo le riprese, è dedicato il
film.
Per quanto riguarda le location del
film, è bene sapere che le riprese si sono svolte ad Ascoli
Piceno, nelle Marche, terminando poi nella Riserva
della Sentina. La maggior parte del film viene in
particolare girato nel Caffè Meletti, locale
storico, che si affaccia su Piazza del Popolo. La
scena di Luciano e Anna in bicicletta è stata invece girata nella
Via delle Stelle mentre la scena subito seguente è
stata girata nel giardino e nella Kaffeehaus del
giardino del Palazzo Saladini Pilastri, nel centro
storico di Ascoli Piceno. La scena dello “scarico nel fiume”,
invece, è stata girata nel Ponte Tufillo, mentre
la scena finale si è appunto svolta nella Riserva Naturale della
Sentina, all’altezza della Foce del Tronto.
L’ombra del giorno è tratto da una storia vera?
La vicenda cardine del film, quella
di Luciano e Anna, non è tratta da una storia vera, ma è frutto
della fantasia del regista e sceneggiatore. Tuttavia, il contesto
in cui si svolgono le vicende è ovviamente ispirato a quanto
accadeva in Italia nel 1938, con l’intensificarsi delle politiche
discriminatorie emanate dal governo di Benito Mussolini. Proprio il
18 settembre di quell’anno, infatti, il leader del Partito Fascista
lesse per la prima volta le nuove Leggi Razziali dal balcone del
Municipio di Trieste, mentre a livello Europeo Adolf Hitler assume
il comando supremo delle forze armate tedesche ed inizia ad
annettere nuovi territori alla Germania. L’atmosfera è dunque
quanto mai cupa, specialmente considerando che siamo alle soglie
della Seconda Guerra Mondiale.
Il trailer di L’ombra del
giorno e dove vederlo in TV e in streaming
È possibile fruire di
L’ombra del
giorno grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google
Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 19 gennaio alle ore 21:20
sul canale Rai 3.
Non tutti i personaggi dei fumetti
sono supereroi, e uno degli esempi più amati a riguardo è John
Constantine, detective dell’occulto diviso tra Paradiso e Inferno
nel suo compito di ripulire la Terra dai demoni che la infestano.
Il personaggio ha infine trovato spazio anche sul grande schermo
nel 2005 grazie al film Constantine,
diretto dal regista Francis Lawrence, noto per
aver anche diretto la saga di Hunger Games. Qui alla sua opera prima, questi dà così
vita ad un film che gioca tanto sul brutto carattere del suo
protagonista quanto sulla sua eterna lotta contro il male, qui
rappresentato da vere e proprie creature infernali.
Il film si basa sul fumetto
Hellblazer, di proprietà della DC Comics, di cui
Constantine è il protagonista assoluto. In particolare, per il
lungometraggio, si è tratta grande ispirazione dalle storie
intitolate Dangerous Habits e Original Sins.
Nella realizzazione di tale adattamento, però, sono state attuate
diverse modifiche rispetto a tali materiali di partenza, di cui
molte legate all’aspetto estetico del personaggio. Nonostante ciò,
i fan di Constantine sono rimasti entusiasti del film, facendolo
divenire negli anni un vero e proprio cult del suo genere. A fronte
di un budget di circa 70 milioni di dollari, il film arrivò infatti
a guadagnarne circa 230 in tutto il mondo.
Con un cast d’eccezione, altro
grande punto di forza dell’opera, Constantine è oggi un
titolo particolarmente ricercato tanto dai fan dell’occulto quanto
da quelli più legati al fumetto, nonostante le differenze che
intercorrano tra le due opere. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo atteso sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di
Constantine
Protagonista del film è il detective
dell’occulto John Constantine, da sempre impegnato
nell’esorcizzare la possessione demoniaca. Questi spera, attraverso
tale attività, di potersi meritare un posto in Paradiso, essendo
ora destinato all’inferno. In giovane età, infatti, quando scoprì
di essere in grado di vedere i demoni, tentò il suicidio. L’angelo
Gabriele, però, non manca di ricordargli che per
poter ottenere ciò che desidera non basta esorcizzare un demone, ma
è necessario un vero e proprio sacrificio. La possibilità di
redimersi arriva nel momento in cui l’uomo viene contattato da
Angela Dodson, la quale è alla ricerca di
spiegazioni per la misteriosa morte di sua sorella.
Questa, una fervente cattolica,
sembra aver commesso un suicidio. Constantine, però, sospetta ci
sia qualcosa di più grande sotto. Intraprenderà così le sue
indagini, scoprendo ben presto l’arrivo in città di un nuovo
pericoloso demone, liberatosi dalla Lancia del Destino, ovvero
l’arma che trafisse Gesù Cristo sulla croce. Nel tentativo di
individuare il mostro e fermarlo, Constantine dovrà però fare anche
i conti con il cancro ai polmoni che lo logora internamente. Nel
disperato tentativo di non finire all’Inferno, egli sarà disposto a
tutto pur cambiare il proprio destino.
Constantine: il cast del
film
Ad interpretare il protagonista del
film vi è l’attore Keanu Reeves,
in quegli anni divenuto noto grazie al suo ruolo nella trilogia di
Matrix. Per poter avere lui come protagonista, gli autori
del film decisero di modificare il personaggio da inglese ad
americano, alterando dunque quelle che erano alcune delle
principali caratteristiche del personaggio. In Constantine
Reeves si è così potuto trovare a lavorare con il suo vero accento
e il suo vero colore di capelli. Accanto a lui, nei panni di Angela
Dodson, vi è l’attrice Rachel Weisz.
Questa ha brevemente recitato anche nei panni della sorella gemella
Isabel Dodson. Per prepararsi al ruolo ha inoltre visitato alcuni
obitori, lasciandosi ispirare dall’atmosfera presente in essi.
L’attore Shia LaBeouf è
presente nei panni di Chas Kramer, giovane apprendista di
Constantine. L’attore è stato fortemente consigliato per la parte
dopo essere stato visto recitare in Io, Robot. L’attrice
premio Oscar Tilda Swinton
interpreta l’angelo Gabriele, ed è stata scelta per la sua
possibilità di dar vita a personaggi androgini. Djmon Hounsou è
Papa Midnite, uno strego famoso nel mondo dell’occulto.
Gavin Rossdale ricopre il ruolo di Balthazar,
mezzo demone e vecchia conoscenza del protagonista, mentre
Pruitt Taylor Vince è padre Hennessy, prete con
l’abilità di comunicare con i morti. Infine, l’attore Peter
Stormare interpreta Lucifero, il diavolo in persona,
nonostante originariamente si fosse proposto per il ruolo di
Balthazar.
Il sequel di
Constantine
Negli anni i fan del film sono
enormemente aumentati, portando il titolo a divenire un vero e
proprio cult. Dato il grande interesse che questo ha suscitato
negli anni, i produttori hanno recentemente accennato alla
possibilità di dar vita ad un sequel, ambientato anni dopo il primo
film. Nel 2019 lo stesso Reeves si è dichiarato disponibile e lieto
di poter riprendere il ruolo, mentre nel settembre del 2022 è stato
confermato che il progetto per un
sequel è attualmente in fase di sviluppo e che il regista
J. J. Abrams
dovrebbe per questo svolgere il ruolo di produttore. Nel novembre
del 2023 il regista Francis Lawrence ha affermato che il progetto è
ancora confermato, ma che ha naturalmente subito dei ritardi a
seguito degli scioperi verificatisi ad Hollywood.
“Siamo ancora all’inizio, poiché
lo sciopero ha sospeso tutto per un po‘”, ha detto
Lawrence. “Quindi probabilmente inizieremo a tornare
insieme dopo il Ringraziamento e a scavare di nuovo per cercare di
risolverlo. Fortunatamente siamo riusciti a ottenere un
po’ di controllo sul personaggio e abbiamo iniziato a lavorare su
alcune idee per Constantine 2, di cui siamo davvero
entusiasti”. Ad oggi, ulteriori dettagli sulla trama e sui
personaggi di questo atteso sequel sono ancora tenuti nascosti, ma
Lawrence in precedenza aveva rivelato che è nelle sue intenzione
fare un sequel come un “vero film di Constantine classificato
come R”, ovvero vietato ai minori.
Il trailer
di Constantine e dove vedere il film in streaming e
in TV
In attesa di poter vedere un
seguito, è possibile fruire di
Constantine grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Now. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di venerdì 19 gennaio alle ore
21:00 sul canale 20 Mediaset.
Nato come film per denunciare una
volta di più gli orrori della guerra in Vietnam, Rambo è in breve diventato un grande
classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno. È
inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera
dell’attore Sylvester
Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi
della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto
diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben
5 film realizzati tra il 1982 e il 2019. Dopo il successo del
primo capitolo, nel 1985 è arrivato il primo dei sequel,
Rambo 2 – La vendetta.
Diretto stavolta da George
P. Cosmatos e scritto dallo stesso Stallone insieme a
James Cameron
(il quale però ha solo partecipato alla prima stesura) il film si
concentra sul problema dei prigionieri di guerra in Vietnam,
tematica particolarmente delicata sorta dopo il ritiro delle truppe
statunitensi. Proprio per via delle novità introdotte, Rambo 2
– La vendetta si è affermato come un successo straordinario,
che lo ha visto guadagnare oltre 300 milioni di dollari a fronte di
un budget di appena 25. Nel tempo è diventato uno dei capitoli più
memorabili della saga, venendo in più occasioni preso come modello
per film simili.
Anche in Italia vanta una serie di
importanti traguardi, tra cui quello di terzo film con più audience
della storia della televisione dopo La vita è bella e
Balla coi lupi. Per gli amanti della saga, è dunque un
capitolo impossibile da perdere. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Rambo 2 – La
vendetta
Nel primo dei sequel, John
Rambo si ritrova condannato e costretto ai lavori forzati
per via di quanto compiuto nel precedente film. La sua sorte cambia
però nel momento in cui il colonnello Trautman gli
offre l’opportunità di tornare in Vietnam per una nuova missione.
Rambo, che nella sua testa non ha mai realmente abbandonato la
giungla vietnamita, decide di accettare l’incarico. Istruito sulla
sua missione, che prevede il recupero di alcuni prigionieri
statunitensi, egli si reca dunque sul luogo. Una volta lì, Rambo
viene messo in contatto con Co Bao, una ragazza
vietnamita che lavora però per il governo americano.
Grazie a lei, Rambo riesce ad
infiltrarsi in uno dei campi di concentramento, dove trova numerosi
prigionieri in situazioni disperate. Davanti a quegli orrori, il
soldato decide di disubbidire agli ordini, e si impegna per salvare
uno dei prigionieri. Tentando di riportarlo alla base americana,
Rambo e Co Bao vengono però traditi da uno dei loro alleati, che li
vende al nemico in cambio della libertà. I tre riescono però a
sfuggire alla trappola, nascondendosi nella giungla. Ben presto,
Rambo capirà di essere stato abbandonato da Trautman e
dall’esercito. Per sopravvivere dovrà ora fare affidamento a tutte
le sue capacità, poiché nella giungla è estremamente facile cadere
nella trappola dei soldati vietnamiti.
Rambo 2 – La vendetta: il
cast del film
Tornato a vestire i panni di Rambo,
Sylvester Stallone si è per l’occasione
preparato in modo ancora più rigido. Egli si è infatti sottoposto a
otto mesi di duro allenamento, così da implementare la propria
massa muscolare. Allo stesso tempo, si è cimentato nel
combattimento SWAT, nel tiro con l’arco e in diversi corsi di
sopravvivenza. Per via delle riprese svoltesi nello stato di
Guerrero, in Messico, Stallone si è poi trovato continuamente a
dover stare attento a serpenti, ragni e scorpioni. Ad oggi,
tuttavia, Rambo 2 – La vendetta è stato da Stallone
indicato come il suo film meno preferito della saga.
Originariamente i produttori
volevano ci fosse un partner con cui Rambo avrebbe condiviso la
missione di salvataggio. Tale ruolo avrebbe dovuto essere
interpretato da John Travolta,
ma Stallone non diede il consenso e tale personaggio venne
scartato. Torna però Richard Crenna nel ruolo di
Samuel Trautman, mentre Charles Napier è Marshall
Murdock, burocrate americano che istruisce Rambo sulla missione.
Per il ruolo si era pensato a Lee Marvin, a cui
era stato proposto il ruolo di Trautman nel primo film, ma anche in
questo caso l’attore rifiutò. Sono poi presenti Steven
Berkoff nei panni del villain Sergeij Podovskij e
Julia Nickson-Soul in quelli di Co Bao.
Rambo 2 – La vendetta: i
sequel
Poiché il film si affermò come un
successo ancor più grande rispetto al primo, ciò spinse lo studios
di produzione a proseguire nella realizzazione di un ulteriore
film, che avrebbe così concluso la trilogia dedicata al
personaggio. Nel 1988 è così uscito
Rambo III, dove il protagonista si trova a prendere parte
ad una guerra in Afghanistan contro i russi. A distanza di
vent’anni da quest’ultimo capitolo, il personaggio è poi stato
riportato sul grande schermo per un quarto film, intitolato
John Rambo (2008). Ma la saga non si è conclusa lì, e
nel 2019 è infatti stato rilasciato Rambo: Last Blood, che
ad oggi sembrerebbe essere il capitolo conclusivo della serie, in
cui Rambo è chiamato a confrontarsi con nuovi traumi e nuovi
nemici, cercando di salvare chi gli è più caro.
Il trailer di Rambo 2 – La
vendetta e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Rambo 2 – La
vendetta è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now, Infinity+
e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta
la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di venerdì 19 gennaio
alle ore 21:20 sul canale Italia
1.
Francamente mai ci
saremmo aspettati che alla fine della visione del nuovo, bellissimo
film di Alexander Payne, la mente cinefila sarebbe
tornata a un film che ha segnato in maniera indelebile la nostra
adolescenza, ovvero L’attimo fuggente (Dead Poets
Society, 1989). Una volta superata la (piacevole) sorpresa
si inizia a comprendere quanto The Holdovers e il capolavoro di Peter
Weir siano in realtà vicini eppure separati da quello
specchio deformante rappresentato dai quasi trentacinque anni di
tempo che li separano. Molti sono i punti in comune:
l’ambientazione temporale passata, quella geografica situata in un
liceo elitario del Nord-Est degli Stati Uniti, e soprattutto a
livello tematico il rapporto complesso tra un insegnante sui
generis e degli studenti alle prese con i propri problemi legati
principalmente al dover diventare adulti.
Sembra quasi impossibile
pensare che Payne e lo sceneggiatore David
Hemingson non abbiamo preso come punto di riferimento
L’attimo fuggente, adoperandolo però come
riferimento da “smentire”, scardinando scena dopo scena tutti i
contenuti e le idee che conteneva. Partendo proprio dal
protagonista: se il
John Keating interpretato da un indimenticabile Robin Williams era depositario prezioso di
quegli ideali volti a innalzare lo spirito dei suoi studenti alla
ricerca della forma più alta di libertà mentale, il Paul Hunham di
Paul Giamatti è invece un professore arcigno,
rancoroso, che non cerca minimamente il contatto umano con gli
alunni quando invece il modo di soggiogarli e costringerli allo
studio disciplinato.
Paul Hunham di The Holdovers come
John Keating di L’attimo fuggente
Perché questo scarto
talmente radicale? Prima di tutto c’è l’ambientazione temporale dei
due film: L’attimo fuggente si svolge nel 1959,
alla fine di un decennio di stabilità economica e sociale negli
Stati Uniti che ha rafforzato quel perbenismo ottuso contro cui
Keating si scaglia. Combattere per i propri ideali aveva un senso
ben preciso, profondo. Siamo alle porte della presidenza Kennedy,
il momento forse idealmente più “alto” dello spirito democratico
americano. Il 22 novembre 1963 Lee Harvey Oswald e il suo fucile
metteranno tragicamente – e definitivamente – fine a questa
illusione. Le vicende tragicomiche di The Holdovers invece si dipanano durante le
vacanze natalizie del 1970, un momento in cui gli ideali sono
appunto stati traditi e si combatte invece per la propria vita in
una guerra lontana. Il tessuto sociale sembra essere andato in
frantumi e l’insegnamento sembra essere, almeno nella mente di
Hunham, l’ultimo baluardo contro il caos che regola il mondo
esterno all’istituzione scolastica. Mentre Keating cerca di aprire
la mente dei propri studenti per spingerli a mettere in discussione
il mondo che sta per accoglierli, Hunham nel suo modo contorto
vuole proteggerli, renderli impermeabili nei confronti del dolore
che stanno per andare a fronteggiare. E questo ci porta a
comprendere quanto The Holdovers sia tristemente un film
magnificamente contemporaneo, che parla del nostro presente molto
più di quanto magari non vorremmo ammettere. Allo stesso modo in
cui diventa doloroso constatare quanto oggi, un film idealista come
L’attimo fuggente sia impossibile,
anacronistico.
Non soltanto il modo di
produrre e intendere quel tipo di cinema è cambiato – ci spaventa
quasi scrivere “tramontato” – ma la società stessa dei fruitori è
diventata qualcosa di altro. Quello che nel 1989 venne accolto in
maniera trionfante da critica e pubblico sfiorando i cento milioni
di dollari d’incasso nei soli Stati Uniti oggi quasi sicuramente
sarebbe un film considerato “arthouse”, il che significa
distribuzione precisa e limitata nel circuito cinematografico con
conseguenti incassi magari anche soddisfacenti per il tipo di
budget, ma certamente non paragonabili a quello che a suo tempo
fece il film di Weir, o un anno prima un dramma familiare come
Rain Man, maggior incasso a stelle e strisce del
botteghino nel 1988. Ve lo immaginate oggi un film del genere
incassare più di un cinecomic della Marvel? Quantomeno improbabile…
The Holdovers è a conti fatti L’attimo
fuggente dei nostri tempi
Dopo aver sviscerato
anche soltanto parzialmente i punti di contatto e le divergenze tra
i due notevoli lungometraggi, la conclusione è che The Holdovers è a conti fatti L’attimo
fuggente dei nostri tempi. Ovvero quella versione de
L’attimo fuggente che nelle proporzioni, nell’amarezza e nella
disillusione che propone, meglio si adatta al nostro presente. In
poche parole, quella che ci meritiamo. Non è un caso se John
Keating insegnava letteratura ai suoi studenti mentre Paul Hunham
li costringe a confrontarsi con la storia: soltanto studiando il
passato si può evitare di commettere gli stessi errori, crede nel
profondo questo scorbutico, grottesco personaggio. Visto come sta
andando il nostro presente, come non possiamo vedere Hunham come un
altro idealista, anche se sconfitto dal peso dei propri limiti ed
errori? Meglio allora scavare dentro il personaggio, infiltrarsi
dietro la corazza che si è creato, aspettare che si
esponga e ci lasci
scorgere, anche se per pochi secondi, la sua dolorosa umanità. E
magari vedremo un lampo di Keating in lui. E tutto questo perché,
dobbiamo affermarlo ancora una volta negli anni, un attore come
Paul Giamatti è capace di regalarci tutto questo…
Ambientato in una Brisbane degli
anni 80, tra giri di droga e poliziotti corrotti, Ragazzo
divora universo è una miniserie che mostra la realtà dei
quartieri secondari e malfamati della città australiana attraverso
gli occhi di un bambino. Diretta da John Collee,
la serie è formata da una stagione di sette episodi, ognuno da
circa 50 minuti, con le vicende che sono tratte dall’omonimo libro
dello scrittore Trent Dalton. Nel cast si
ritrovano figure già note nel panorama cinematografico nazionale e
internazionale: Travis Fimmel (Ragnar Lothbrok nella serie
Vikings) qui
interpreta Lyle, spacciatore e patrigno di Eli, mentre
Phoebe Tonkin (The
vampire diaries) qui è nei panni di Frankie, madre di Eli.
Altri attori importanti nel cast sono Simon Baker (Breath) e Sophie
Wilde (Talk
to me) rispettivamente nei ruoli di Robert e Caitlyn, una
giornalista.
Ragazzo divora universo:
presente e premonizioni
Eli è un ragazzino
di tredici anni, con una vita che sembra inizialmente molto
normale: va a tranquillamente scuola e ha una madre amorevole,
Frankie. Ma in un quartiere come Barra, a
Brisbane, nulla può essere normale troppo a lungo:
Lyle, compagno della madre a cui Eli e
Gas, il fratello maggiore, sono molto affezionati,
ricomincia a vendere droga per poter un giorno scappare e garantire
a Frankie la vita che merita.
Tutto sembra comunque andare per il
verso giusto: Eli aiuta il patrigno nei suoi affari. Finché un
temibile criminale, Ivan Kroll, scopre i
sotterfugi di Lyle e lo porta via con sé, minacciando la sua
famiglia ed infine tagliando un dito a Eli. Per proteggere la
propria famiglia, Frankie si addossa le colpe di Lyle e viene
rinchiusa in carcere. I due ragazzi dovranno allora cercare di
cavarsela da soli, con l’aiuto di Robert, loro
padre biologico e alcolizzato. Ma Gas, vedendo piccoli sprazzi di
futuro, preannuncia altre tribolazioni: la questione sembra ormai
essere molto più grande della sola scomparsa di Lyle.
Il mondo criminale attraverso gli
occhi di un bambino
Uno dei fattori interessanti su cui
l’attenzione del pubblico è attirata fin da subito in
Ragazzo divora universo è il modo in cui viene
mostrata la realtà di un quartiere povero, ma raccontata da Eli.
Durante i vari episodi si alternano momenti di normale
spensieratezza di Eli, come i suoi sogni di volare in macchina in
mezzo all’universo e l’incursione in prigione dalla madre, a
momenti più drammatici, come proprio la scomparsa del patrigno.
Per quanto Eli sia un giovane molto
coraggioso e disposto a tutto pur di difendere la propria famiglia,
si rende presto conto di non avere grandi possibilità di ottenere
giustizia. Nel momento in cui risulta chiaro che anche la polizia
sia corrotta e coinvolta negli affari criminali, Eli non può fare
altro che portare la notizia alla stampa, ma anche questa
possibilità deve poi essere scartata.
Ragazzo divora universo:
magia o fantasia?
Fin dai primi episodi ritroviamo
nella serie degli elementi molto inusuali, quasi magici. Primo fra
tutti è proprio il personaggio di Gas; il giovane adolescente
sembra avere dei poteri di veggenza che gli permettono di vedere
delle scene dal futuro. Gas ha smesso di parlare all’età di sette
anni: pur non avendo nulla di fisico o psicologico, si tratta
semplicemente di un blocco. Ciononostante, il ragazzo continua a
comunicare con il fratello e la madre, disegnando delle frasi
nell’aria: molte delle cose che “dice” sembrano essere delle brevi
affermazioni sconnesse, ma che poi si rivelano delle piccole
profezie.
A questo si aggiunge anche il
misterioso telefono rosso nella cantina di casa: pur non essendo
collegato alla corrente, sia Eli che Gas ricevono delle telefonate
con degli avvisi misteriosi da una voce sconosciuta.
Rapporto padre-figli: la
trasformazione di Robert
“Se ami qualcuno ti ritrovi a
fare cose che mai pensavi di poter fare” – Eli Bell
Altro elemento molto toccante di
Ragazzo divora universo è l’evoluzione del padre
biologico di Eli e Gas. L’uomo che all’inizio si mostra come un
alcolizzato agorafobico riuscirà ad affrontare i propri sbagli
passati e a diventare un buon padre per i due ragazzi. Eli e Gas
passano con lui i quattro anni che la madre passa in prigione e nel
salto temporale compreso tra il quinto e sesto episodio, quando Eli
diventa un ragazzo di diciassette anni, vediamo come Robert si sia
quasi completamente ripulito, abbia imparato anche a cucinare per i
suoi figli.
Diventa chiaro come Robert sia
tutt’altro che un uomo violento o pericoloso: si tratta
semplicemente di una persona con tante fragilità che però, grazie
all’aiuto dei due ragazzi e poi anche di Frankie, riuscirà a
risolvere. Ragazzo divora universo dona dunque
allo spettatore tanti spunti di riflessione, raccontando una storia
difficile e drammatica, pur mantenendo un tono il più leggero
possibile.
Un grande classico natalizio sembra
pronto per avere un seguito! Si tratta di Polar
Express, per il quale il produttore Gary
Goetzman punta a relizzare un sequel nel prossimo futuro.
Parlando con ComicBook.com, questi ha infatti
dichiarato che si tratta di un progetto su cui si stanno rivolgendo
molte attenzioni e che si sta cercando di portarlo avanti
nonostante i potenziali ostacoli. “Mi piacerebbe molto“,
ha detto Goetzman, il quale si è detto interessato anche a
realizzare sequel di altri film da lui prodotti.
“Mi piacerebbe fare un sequel di
Nel paese delle creature selvagge. Molte delle cose che abbiamo
fatto, se si sono affermate, se sono diventate un marchio di
fabbrica, gli studios ne vogliono ancora. È così che va. Sono
pronto per Mamma Mia 3, amico. Sarebbe uno spasso farlo proprio
adesso. Ma ci sono molti elementi di mezzo, tra “Di chi sarebbe la
proprietà artistica?”. Quindi bisogna prendere del tempo e va bene
così perchè a noi non importa che le cose vadano lentamente. Ma si
sta cercando di lavorarci su in questo momento, questo è sicuro:
per Polar 2 è un sì”.
Polar Express è uscito
ormai due decenni fa, diretto da Robert Zemeckis
su una sceneggiatura di William Boyles Junior
basata su un libro per bambini dallo stesso titolo, scritto da
Chris Van Allsburg nel 1985. Da allora il film è
diventato un fenomeno culturale, nonché il primo film d’animazione
realizzato in CGI utilizzando la tecnica della performance capture
(ossia con personaggi digitali ottenuti captando i movimenti degli
attori in carne e ossa), motivo per cui è entrato a far parte del
Guinness dei primati. Il racconto del film era però autoconclusivo,
quindi sarà interessante scoprire – se il film verrà realizzato –
quale storia si proporrà. Ad ora non sono giunti commenti da
Zemeckis né dall’attore protagonista, Tom Hanks.
Ecco tutti i film e le serie tv in
uscita a Febbraio su Paramount+.THE FAMILY STALLONEcon
Sylvester Stallone, Jennifer Flavin, Sophia, Sistine e Scarlet
Stallone dal 22 febbraioCOMANDANTEcon Pierfrancesco
Favino, Massimiliano Rossi e con Silvia D’Amico, dal 13
febbraio,HALO S2 con Pablo Schreiber, Charlie
Murphy, Natsha Culzac, dall’8 febbraioA
BLOODY LUCKY DAYcon Lee Sung-min, Yook
Yeon-seok, Lee Jung-eun, dal 1° febbraio e molto
altro!
1Le serie tv in arrivo su
Paramount+
A BLOODY LUCKY
DAY
Disponibile dal 1° febbraio –
In A BLOODY LUCKY DAY, Oh Taek è un tassista sfortunato
che ha un’insolita fortuna quando accetta di accompagnare un uomo
misterioso di nome Geum Hyuk-soo in una città lontana in cambio di
una tariffa esorbitante. Ma quando il passeggero si rivela un
serial killer, che confessa i macabri crimini del suo passato e
uccide altre persone sull’autostrada, il tassista deve giocare
d’astuzia per assicurarsi che la sua fortuna non finisca in modo
mortale.
A BLOODY LUCKY DAY è interpretato
dagli attori Lee Sung-min nel ruolo di Oh Taek, Yoo Yeon-seok nel
ruolo di Geum Hyuk-soo e Lee Jung-eun (Parasite) nel ruolo di Hwang
Soon-gyu, ed è basato sul webtoon Naver A Day of Bad Luck di
Aporia. La serie in dieci episodi è diretta da Pil Gam-seong e
scritta da Kim Min-sung e Song Han-na. Dopo il successo di critica
del pluripremiato BARGAIN di 2023, A BLOODY LUCKY
DAY è il nuovo progetto sviluppato da Paramount+ e TVING attraverso una partnership tra
Paramount e la potenza coreana dell’intrattenimento CJ ENM.
Prodotto dalle case di produzione Studio Dragon, The Great Show e
Studio N di CJ ENl.
Disponibile dal 22 febbraio –
THE FAMILY STALLONE vede protagonisti il candidato
all’Oscar Sylvester Stallone, la moglie Jennifer Flavin Stallone e
le figlie Sophia, Sistine e Scarlet. In questa stagione, dopo
quattro decenni trascorsi come una delle famiglie più famose di Los
Angeles, gli Stallone lasciano definitivamente Hollywood e si
trasferiscono a est. Rimasti solo in due, con le figlie Sophia e
Sistine che inseguono i loro sogni a New York City e Scarlet che
frequenta il college e un nuovo amore a Miami, Sly e Jen mettono
radici a Palm Beach. Ma la distanza non può tenerli separati: la
stagione culmina in un meraviglioso viaggio tutti insieme in Italia
per esplorare la storia della loro famiglia, ravvivare l’amore e
creare ricordi per tutta la vita.
THE FAMILY STALLONE è prodotto da MTV
Entertainment Studios, con Benjamin Hurvitz e Nadim Amiry come
produttori esecutivi. Julie Pizzi, Farnaz Farjam e Jonathan Singer
sono produttori esecutivi per Bunim-Murray Productions con Chris
Ray e Jason Williams sono co-produttori esecutivi.
HALO – seconda
stagione
Disponibile dall’8 febbraio
–Nella seconda stagione, Master Chief John-117 (Pablo Schreiber)
guida la sua squadra di Spartan d’élite contro la minaccia aliena
nota come Covenant. A seguito di un evento scioccante su un pianeta
desolato, John non riesce a liberarsi dalla sensazione che la sua
guerra stia per cambiare e rischia tutto per dimostrare ciò a cui
nessuno crederà: che il Covenant si sta preparando ad attaccare la
più grande roccaforte dell’umanità. Con la galassia sull’orlo del
baratro, John intraprende un viaggio per trovare la chiave della
salvezza dell’umanità, o della sua estinzione: l’Halo. Diretta
dallo showrunner e produttore esecutivo David Wiener (Brave New
World), la serie si svolge nell’universo che ha debuttato nel 2001
con il lancio del primo gioco HALO per Xbox®. Drammatizzando un
epico conflitto del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena
nota come Covenant, la serie HALO intreccia storie
personali con l’azione, l’avventura e una visione del futuro
immaginaria.
HALO è prodotta da SHOWTIME® in
associazione con 343 Industries e Amblin Television. La seconda
stagione di HALO è prodotta da David Wiener insieme a
Steven Spielberg, Darryl Frank e Justin Falvey per Amblin
Television. Kiki Wolfkill è produttore esecutivo per Xbox/343
Industries, con Otto Bathurst e Toby Leslie per One Big Picture e
Gian Paolo Varani.
L’APPRENDISTA DELLA
TIGRE
Disponibile dal 3 febbraio –
Basato sull’omonima serie di libri per bambini di Laurence Yep,
L’APPRENDISTA DELLA TIGRE segue l’adolescente
cinese-americano Tom Lee, la cui vita cambia per sempre quando
scopre di far parte di una lunga stirpe di protettori magici noti
come Guardiani. Con la guida di una mitica tigre di nome Hu, Tom si
allena per affrontare Loo, una forza potente quanto un Guardiano ma
con l’intenzione di usare la magia per distruggere l’umanità. Per
avere una possibilità di combattere contro Loo, Tom deve riunire
tutti i dodici guerrieri animali dello Zodiaco e padroneggiare i
propri poteri appena scoperti. L’APPRENDISTA DELLA TIGRE,
film originale Paramount+ in associazione con Paramount Animation,
è una produzione Jane Startz ed è basato sul romanzo The “Tiger’s
Apprentice”, di Laurence Yep. Diretto da Raman Hui e co-diretto da
Paul Watling e Yong Duk Jhun, con la sceneggiatura di David Magee e
Christopher Yost e musiche di Steve Jablonsky, il film è prodotto
da Jane Startz, p.g.a., Sandra Rabins, p.g.a., e Bob Persichetti,
p.g.a. con Maryann Garger, Kane Lee e Carlos Baena come produttori
esecutivi.
GOOD BURGER
2
Disponibile dal16
febbraio – L’attesissimo sequel prodotto da Nickelodeon
segue Dexter Reed (Kenan Thompson) e il cassiere Ed (Kel Mitchell)
mentre si riuniscono nel presente al fast-food Good Burger con un
nuovo esilarante gruppo di dipendenti. GOOD BURGER 2 è interpretato
anche da Lil Rel Howery nel ruolo di Cecil McNevin, Jillian Bell
nel ruolo di Katt Boswell, Kamaia Fairburn nel ruolo di Mia, Alex
R. Hibbert nel ruolo di Ed2, Fabrizio Guido nel ruolo di Mr.
Jensen, Elizabeth Hinkler ed Emily Hinkler nel ruolo di Cindy e
Mindy e Anabel Graetz nel ruolo di Ruth. Nel film saranno presenti
anche i membri originali del cast di GOOD BURGER che riprenderanno
i loro ruoli: Josh Server nel ruolo di Fizz, Lori Beth Denberg nel
ruolo di Connie Muldoon e Carmen Electra nel ruolo di Roxanne.
Inoltre, la commedia per famiglie vede la partecipazione di Marsai
Martin, Yung Gravy, Liza Koshy, Kai Cenat, Ron Funches, Danny
Tamberelli, Ego Nwodim, Flula Borg, Rob Gronkowski, Matt Friend e
Mark Cuban.
DORA: DICIAMO HELLO
ALL’AVVENTURA!
Disponibile dal9
febbraio – Arriva Dora la più famosa esploratrice del
mondo, come non ne avete mai viste prima! Unitevi a Dora e a tutti
i suoi amici per la più magica avventura nella foresta. L’amata
eroina di Nickelodeon, Dora l’Esploratrice, farà il suo
spettacolare ritorno nella nuovissima serie animata disponibile su
Paramount+ dal 9 febbraio, DORA: DICIAMO HELLO
ALL’AVVENTURA!
E
A FEBBRAIO SU PARAMOUNT+ ARRIVANO NUOVI CONTENUTI DAL BRAND
MTV: Torna la serie di documentari musicali
BEHIND THE MUSIC, con nuovi episodi e il meglio del
repertorio rimasterizzato e aggiornato, con interviste agli artisti
e uno stile rinnovato. Questo mese, la serie di doc musicali
presenta un nuovo episodio dedicato a Bob Marley.
BEHIND THE MUSIC: BOB
MARLEY, sarà disponibile su Paramount+ a
partire dal 7 febbraio. Il biopic sulla vita del celebre musicista
andrà in onda anche su MTV il 7 e il 21 febbraio alle ore 19.00 e
su MTV Music il 7 febbraio alle 23.00 e il 21 febbraio alle
24.00.
Tra i doc musicali anche WILLIE
NELSON & FAMILY, disponibile sul servizio dal 13
febbraio, che esplora la straordinaria vita di Willie Nelson, tra
vicende private, successi e momenti no della carriera di uno dei
musicisti più amati; e, infine, AS WE SPEAK: RAP MUSIC
ON TRIAL, il documentario che esplora la crescente
strumentalizzazione dei testi rap nel sistema giudiziario degli
Stati Uniti, disponibile su Paramount+ dal 28 febbraio.
Il film sarà un biopic sul famoso
pittore e scultore italiano Amedeo Modigliani. Per
l’attore si tratta del ritorno alla regia dopo molti anni dal suo
debutto in tale ruolo, avvenuto nel 1997 con Il
coraggioso. In quell’occasione Depp era
anche protagonista del film, accanto all’amico Marlon
Brando, mentre a capo del cast di Modi ci sarà
un’altra leggenda del cinema, Al Pacino, affiancato da volti molto familiari
al cinema italiano, Riccardo Scamarcio e Luisa
Ranieri.
Il film, basato su un’opera teatrale
di Dennis McIntyre e adattato per lo schermo da
Jerzy e Mary Kromolowski,
racconterà la vita dell’artista italiano durante il suo soggiorno a
Parigi, nel 1916. L’opera metterà sicuramente alla prova Johnny Depp che nel ritorno alla regia troverà
sicuramente nuovi stimoli e nuove forme di racconto per continuare
ad ammaliare il suo pubblico.
Al Pacino sta producendo
Modì insieme al suo manager e produttore di lunga
data Barry Navidi. IN.2, la divisione europea della società di
produzione Infinitum Nihil, sostiene il film. Anche il gruppo
italiano ILBE, guidato da Andrea Iervolino e
Monika Bacardi, si è unito come produttore. Il
film segna la quarta collaborazione del produttore Navidi con
Pacino, con il quale ha lavorato in Il Mercante di
Venezia (2004), Wilde Salomé (2011) e
Salomé (2013). Le riprese di Modì
dovrebbero spostarsi in Italia dopo diverse settimane a Budapest,
che sostituisce Parigi.
Continua la divertente (e finta)
faida tra Pedro Pascal e
Kieran Culkin nel corso di questa stagione dei
premi che ha visto i due scontrarsi in più di una occasione. Pascal
e Culkin sono stati entrambi candidati nella categoria Migliore
attore in una serie Drammatica ai Golden Globe, agli Emmy e ai Critics Choice Awards, il primo per
The Last of Us e il secondo per Succession.
Con disappunto dei fan della serie
tratta dall’omonimo videogame, Kieran Culkin ha
vinto in ogni occasione di scontro diretto, e non ha potuto fare a
meno di rinfacciarlo al collega Pascal, già dalla notte dei
Golden Globe, quando durante il suo discorso di
ringraziamento ha rivolto a Pascal un “pensiero”
(“suck it, Pedro”) dicendo che il premio era suo. In risposta,
durante gli Emmy, Pedro Pascal ha pensato
bene di confessare le ragioni per cui portava un tutore al braccio:
“Kieran Culkin mi ha picchiato a morte”. Chiaramente si
tratta di un gioco trai due contendenti che però ha tenuto banco
nel corso delle ultime due settimane in maniera scherzosa. Entrambi
gli attori sono infatti noti per essere particolarmente
gioviali.
Proprio per questo, in occasione
della sua presenza al Sundance Film Festival per
presentare suo nuovo film, Freaky Tales,
Pedro Pascal è comparso
finalmente senza la benda al braccio e quando gli è stato chiesto
se fosse interessato a collaborare in un progetto futuro con Kieran
Culkin, lui ha risposto: “Mi piacerebbe, lo spero. Se mi
vorrà”, ha detto Pascal prima di aggiungere, “e se è gentile con
me”.
Domhnall Gleeson si è unito al cast di
Fountain of Youth di Apple, un
film basato su un’idea originale che sarà diretto da Guy
Ritchie e proviene da Skydance Media. Con la
partecipazione di
Natalie Portman e
John Krasinski, il film sarà prodotto per Apple da
Skydance, Vinson Films e Project X Entertainment.
Scritta da James
Vanderbilt, la pellicola segue i fratelli (Krasinski e
Portman) che collaborano in una rapina globale per trovare la
mitologica Fonte dell’Eterna Giovinezza. Dovranno usare la loro
conoscenza della storia per seguire gli indizi in un’avventura
epica che cambierà le loro vite e forse li porterà
all’immortalità.
Fountain of Youth è
diventato una priorità assoluta per Skydance dopo aver ricevuto la
sceneggiatura da Vanderbilt che, secondo le fonti, “ha lasciato
senza fiato i dirigenti”, ma lo studio aveva bisogno del
giusto pacchetto di star prima di andare avanti con il film.
Ritchie aveva tenuto d’occhio il progetto fin dalla primavera,
mentre anche Krasinski lo teneva d’occhio. Come è accaduto a
tantissimi altri progetti, il doppio sciopero del 2023 ha messo in
stand-by il film.
Una volta risolti gli scioperi, entrambi hanno offerto la loro
disponibilità, e il ritardo ha dato la possibilità anche a Portman
di ottenere l’altro ruolo principale. Il piano è di girare durante
il primo trimestre di quest’anno.
Domhnall Gleeson è stato recentemente visto
protagonista della serie limitata FX The Patient accanto a
Steve Carell, per la quale Gleeson è stato nominato
sia per un Golden Globe che per un Critics Choice Award.
Recentemente ha anche recitato nella serie limitata della HBO
White House Plumbers di David
Mandel, nel ruolo di John Dean al fianco di Woody Harrelson e Justin Theroux.
Prossimamente sarà il protagonista
del film Echo Valley per Apple insieme a Julianne Moore e Sydney Sweeney, e della serie limitata
Alice & Jack accanto ad Andrea Riseborough, di cui è stato anche
produttore esecutivo.
Cos’altro ha diretto Guy
Ritchie?
Guy Ritchie ha
avuto una lunga carriera cinematografica, dirigendo film come
Snatch del 2000 ed entrambi i film di Sherlock Holmes con Robert Downey Jr. e il remake live-action di
Aladdin della Disney. Il regista è attualmente
impegnato nella regia del rifacimento live-action di Hercules della
Disney.
In un’intervista rilasciata a
Yahoo, il regista premio Oscar
Oliver Stone ha espresso il proprio parere
sui moderni film di Hollywood, criticando in particolar modo due
successi del 2023 quali Barbie e John Wick4. Parlando del film
diretto da Greta
Gerwig, Stone ha in particolare affermato che
“Ryan
Gosling sta sprecando il suo tempo se fa queste cose per soldi.
Dovrebbe fare film più seri. Non dovrebbe far parte di questa
infantilizzazione di Hollywood“. Stone ha poi ripreso il
pensiero del regista Martin Scorsese sui film Marvel, che a suo dire hanno
compromesso la qualità delle uscite hollywoodiane degli ultimi
anni.
“Ora è tutto fantasy, fantasy,
fantasy, compresi tutti i film di guerra: fantasy, fantasy“,
ha osservato Oliver Stone. “Anche i film di Fast and Furious,
che mi piacevano, sono diventati come i film della Marvel. Voglio
dire, quanti incidenti si possono vedere?“. Il regista poi
passato anche a criticare John Wick, un franchise che ha
praticamente rivitalizzato il genere dei film d’azione negli ultimi
anni. “In aereo ho guardato John Wick 4, che dura tre ore e
qualcosa“, ha detto Stone, “e mi sono addormentato circa
778 volte. Continuavo a svegliarmi e a dovermi confrontare con lui
che uccideva altre persone. È come se il mondo fosse degenerato
nella non-logica“.
“I film di oggi hanno perso il
contatto con la realtà. Al pubblico forse piacciono i videogiochi,
ma a me annoiano”, ha poi aggiunto Stone. “Se facessi uno
dei miei film oggi, non credo che durerei. Sarei diffamato. Sarei
attaccato, svergognato. Avrei dovuto calpestare così tante
sensibilità. Per fare un film bisogna avere una certa libertà,
purtoppo. Devi essere scortese. Porca miseria, pensate che oggi
avrei potuto fare uno qualsiasi di quei film?”, ha concluso
Oliver Stone, che tra i suoi più celebri lungometraggi vanta titoli
come Platoon, Wall Street,
Nato il quattro luglio e JKF – Un caso ancora
aperto, ricordati anche per le forti e controverse
posizioni politiche espresse dal regista.
Circa un mese fa era stata riportato
il rumor secondo cui la durata di Dune –
Parte Due avrebbe avuto
una durata di circa 166 minuti, cosa che lo rendeva non solo
più lungo del Dune del 2021 ma anche il film più lungo tra
quelli ad oggi diretti dal regista canadese DenisVilleneuve. Digital Spy ha ora riferito che,
secondo l’Ufficio di classificazione cinematografica irlandese,
Dune –
Parte Due durerà in totale 165 minuti, ovvero due
ore e quarantacinque minuti. Un solo minuto di differenza rispetto
a quanto prima indicato, dunque, che conferma in ogni caso
l’imponenza di un film che si conferma
tra i più attesi del 2024.
Cosa aspettarsi da Dune:
Parte Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura
che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato
sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank
Herbert ed uscirà nei cinema il 28 Febbraio
2024.
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Il primo di questi, presentato al
Sundance Film Festival del 2013 con il plauso della critica, ha
posto entrambi nei radar di Hollywood, mentre con Creed,
spinoff del franchise di
Rocky, si sono ulteriormente affermanti entrambi.
Sebbene Coogler si sia poi allontanato dalla direzione della serie,
Jordan ha recitato in altri due film, assumendo la regia del terzo.
Nel frattempo, Coogler è entrato a far parte della famiglia
Marvel, dirigendo Black
Panther, con Michael B. Jordan che ha lì interpretato
l’antagonista Erik Killmonger nel primo film e che è tornato per un
cameo nel sequel del 2022 Wakanda
Forever.
I quattro film di Ryan Coogler hanno
guadagnato complessivamente più di 2,4 miliardi di dollari al box
office mondiale e c’è dunque molta curiosità riguardo questo suo
quinto film da regista, il primo lontano dai Marvel Studios. Si
tratterà anche del primo lungometraggio originale di Coogler dopo
il suo film esordio e sarà interessante scoprire a quale genere il
regista deciderà di dedicarsi dopo il dramma, il film sportivo e i
cinecomic d’azione. Non resta dunque che attendere maggiori
dettagli riguardo questo misterioso progetto.
Demon Slayer:
Kimetsu no Yaiba – Verso L’Allenamento Dei Pilastri nelle
sale italiane da giovedì 22 febbraio, diretto da Haruo
Sotozaki, è il nuovo capitolo in due episodi per il
grande schermo del celebre anime. Campione d’incassi in tutto il
mondo è tratto dalla saga di Koyoharu Gotoge, che con oltre 150
milioni di copie è tra i primi dieci manga più venduti della
storia.
Demon Slayer ha inizio
quando Tanjiro Kamado, un ragazzo la cui famiglia è stata uccisa da
un demone, si unisce al Demon Slayer Corps per far tornare umana la
sorella minore Nezuko dopo che questa è stata trasformata in un
demone. Nell’aprile 2019, la serie anime televisiva Demon
Slayer: Kimetsu no Yaiba ha debuttato con Tanjiro Kamado,
Unwavering Resolve Arc, seguito dall’uscita del
lungometraggio Mugen Train nell’ottobre 2020, dalle serie
televisive Mugen Train Arc e Entertainment District
Arc nell’ottobre 2021 e dal Il villaggio dei forgiatori di katana
Arc nell’aprile 2023.
Demon Slayer:
Kimetsu no Yaiba – Verso L’Allenamento Dei
Pilastri sarà al cinema da giovedì 22 febbraio
distribuito da Eagle Pictures.
Ospite al Sundance Film
Festival per presentare il suo nuovo film, Freaky
Tales, Pedro Pascal è
comparso finalmente senza la benda al braccio che ha sfoggiato nel
corso degli eventi legati ai Golden Globes, Emmy e Critics Choice
delle ultime settimane.
Sul tappeto rosso del festival,
Pascal si è detto pronto a tornare sul set di The Last of Us Part II, senza però rivelare
nulla di quello che sarà di Joel nel secondo ciclo della fortunata
serie tratta dall’omonimo videogioco. Soprattutto il suo look ha
dato un chiaro segnale del fatto che la sua preparazione per
tornare a essere Joel è avanzata.
Chiaramente la domanda che tutti si
pongono è se la serie seguirà il percorso del videogioco, e
Pedro Pascal non si è sbottonato in merito,
parlando ai microfoni di Deadline: “Si discosta
dal gioco? Questa è una buona domanda. Penso che troveranno sempre
il modo di sfruttare l’incredibile materiale originale di cui
dispongono e di sorprenderci con il modo in cui possono utilizzare
quel materiale in un formato diverso, come una serie televisiva. Ma
non vorrei rovinarlo a nessuno e la verità è che non ho ancora
tutte le informazioni.”
The
Last of Us è attualmente interpretato da Pedro Pascal nel ruolo di Joel, Bella Ramsey nel ruolo di Ellie, Gabriel Luna nel ruolo di Tommy Miller e
Rutina Wesley nel ruolo di Maria. La seconda
stagione dovrebbe essere basata sull’acclamato sequel del
videogioco The Last of Us Part II di Naughty Dog, che
presenterà un significativo salto temporale introducendo una Ellie
ormai cresciuta. Recentemente sono stati assegnati diversi nuovi
ruoli per la seconda stagione, tra cui quello dell’antagonista
Abby. I nuovi ingressi già annunciati saranno
Kaitlyn Dever, Young Mazino e
Isabela Merced
La prima stagione ha visto la
partecipazione di Nico Parker,
Anna Torv,
Melanie Lynskey, Murray Bartlett, Nick Offerman e Storm
Reid. La serie The
Last of Us ha visto la partecipazione come guest-star
degli attori del videogioco originale, Jeffrey Pierce,
Merle Dandridge, Troy Baker e Ashley Johnson, che hanno
interpretato nuovi personaggi.
La serie The
Last of Us è prodotta e co-scritta dal creatore
di Chernobyl Craig Mazin e dallo scrittore del
gioco originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una
coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con
PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn
Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e
Carter Swan di PlayStation Productions.
Dopo tre brillanti stagioni, la
celebre e acclamata serie antologica poliziesca della
HBO ha da pochi giorni fatto il suo ritorno sugli schermi
con la tanto attesa quarta stagione, suscitando già grande
interesse e discussione.
True Detective: Night Country (qui
la recensione) – scritta e diretta dalla produttrice
messicana Issa López – vede protagoniste l’attrice premio
Oscar Jodie Foster (Il
silenzio degli innocenti, Flightplan) e la pugile
americana Kali Reis (Catch the Fair One)
nei panni della coppia di investigatrici al centro di una
nuova inquietante indagine dal tono quasi
paranormale nella remota città di Ennis, in Alaska. Nel cast anche
il candidato agli Oscar John Hawkes, Fiona Shaw
(Harry
Potter, Enola
Holmes) e Christopher Eccleston
(Doctor Who).
True Detective: Night Country è il primo capitolo
della serie a non essere creato da Nic Pizzolatto, che resta
coinvolto nel progetto come produttore esecutivo insieme a Matthew McConaughey e Woody Harrelson. Il primo episodio della
quarta
stagione pone le basi per uno dei capitoli di True
Detectivepiù oscuri e soprannaturali di
sempre, con diversi primi indizi che puntano verso una
storia di fantasmi intricata e inquietante che emergerà entro la
fine della stagione.
1Filosofi, naturalisti… e Rust
Cohle
True Detective 4 – In foto (da sinistra a destra) Kali Reis e
Jodie Foster. Episodio 1.
In
True Detective: Night Country vengono
menzionati, più o meno direttamente, alcuni pensatori
esistenzialisti e naturalisti che hanno influenzato
profondamente la filosofia pessimista di Rust
Cohle. Ne è un esempio il filosofo Ralph Waldo
Emerson, figura chiave del movimento trascendentalista
americano dell’800, da cui si ispira il nome di una delle vittime,
Ralph Emerson. Il filosofo esplorò nelle sue opere i temi
del potere divino e della profonda connessione tra uomo e
natura; argomenti su cui, in un certo qual senso, ha
riflettuto anche Rust nella prima stagione. Invece, il fratello
minore di Kayla Prior (Anna Lambe) si chiama
Darwin, in onore probabilmente del noto
naturalista britannico Charles Darwin.
Infine, in
True Detective: Night Country riecheggia
l’oscura e cupa prospettiva di Rust Cohle. Le sue desolanti
e confuse riflessioni sulla cupezza del mondo e sugli
errori dell’umanità, infatti, si addicono ai toni bui della quarta
stagione.
Il film Barbie
uscito nell’estate del 2023 si è affermato come un successo
straordinario, con quasi un miliardo e mezzo di incassi in tutto il
mondo, infrangendo numerosi record. Il merito è certamente di una
campagna pubblicitaria ben orchestrata, della presenza di note star
del cinema di oggi quali Margot Robbie e Ryan Gosling, ma anche dei recenti cambiamenti
culturali in tema di parità di genere. Già qualche anno fa,
realizzare un film del genere poteva infatti rivelarsi un impresa,
se non addirittura un tentativo destinato a fallire. Lo sa bene
l’attrice Sharon Stone,
che infatti rivelato di essersi cimentata nel tentativo di portare
Barbie al cinema già negli anni ’90.
Scrivendo un commento nel post su Instagram di America Ferrera
sul suo discorso di accettazione dei Critics Choice per il suo
ruolo in Barbie, la
Stone ha infatti ricordato un’epoca diversa da quella attuale.
“Sono stata derisa dallo studio quando ho proposto l’idea di
Barbie negli anni ’90 con il sostegno del capo di Barbie“, ha
scritto la Stone. “Quanta strada abbiamo fatto, grazie signore
per il vostro coraggio e la vostra resistenza“. Quello
proposto da Stone non è però stato l’unico film su Barbie mai
realizzatosi. Sappiamo infatti che anche progetti con protagonisteAmy Schumer e Anne Hathaway sono stati scartati in tempi più
recenti.
Il cast del film Barbie
Barbie
è stato diretto da Greta
Gerwig da una sceneggiatura scritta insieme a
Noah Baumbach. È stato prodotto da Margot Robbie e Tom Ackerly per LuckyChap e da
Robbie Brenner di Mattel Films insieme a Josey McNamara e Ynon
Kreiz. Durante la sua programmazione nelle sale, il film ha
ottenuto un incasso mondiale di oltre 1,4 miliardi di
dollari, diventando così il film di maggior incasso del
2023. Il film è interpretato da Margot Robbie,
Ryan Gosling, America Ferrera, Simu Liu,
Kingsley Ben-Adir, Scott Evans, Kate McKinnon, Ariana Greenblatt,
Alexandra Shipp,
Emma Mackey, Issa Rae, Michael Cera, Hari Nef, Will Ferrell,
Helen Mirren, Dua Lipa e altri ancora.
Star
Wars ha confermato ufficialmente che la seconda
stagione di
Ahsoka è in fase di sviluppo e alla luce dell’annuncio del film
The Mandalorian & Grogu, Ahsoka è ancora più
importante visto che risulta la principale serie televisiva di
Star Wars. La prima stagione ha visto il ritorno di personaggi
amati, come Ezra Bridger di
Star Wars Rebels, la protagonista Ahsoka Tano
della serie The
Clone Wars e l’Anakin
Skywalker di
Hayden Christensen, ma ha anche introdotto nuovi personaggi,
come Baylan Skoll e Shin
Hati.
L’ultimo episodio di
Ahsoka ha lasciato molte domande, creando
immediatamente speculazioni sulla seconda stagione. In particolare,
il cattivo dell’era imperiale Grand Admiral Thrawn
è rientrato nella galassia di Star Wars e dovrà essere fermato. Per
risolvere quindi queste questioni in sospeso, Ahsoka
2 ha bisogno di ben 11 avvenimenti e risposte.
Ecco le 11 cose che devono
succedere in Ahsoka 2
1La Nuova Repubblica deve imparare il
potere delle Nightsister
La
serie animata di
The Clone Wars ha portato molte incredibili aggiunte al
franchise di Star Wars, forse soprattutto Ahsoka stessa, ma
un’introduzione particolarmente eccellente nella serie è stata
quella delle Nightsister, le streghe di
Dathomir. In una galassia già ricca di personaggi
terrificanti, le Nightsister si sono distinte come
uno dei gruppi più intimidatori e minacciosi, ed è stato
emozionante vederle tornare in Ahsoka. Ora che sono tornate alla
loro stregoneria in Ahsoka 2 dovrebbero mostrare
la loro piena potenza, che richiede l’attenzione della
Nuova Repubblica in un modo che rivaleggia con la
minaccia di Thrawn.
Il film biografico su
Michael Jackson,
intitolato Michael, le cui riprese
sono previste per la fine del mese con una data d’uscita fissata al 19
aprile 2025, ha ora trovato l’attore che interpreterà
il Re del Pop da bambino. Si tratta di Juliano Krue
Valdi, un attore di 9 anni, che stando a quanto riportato
da Variety è stato scritturato per
interpretare il ruolo di Jackson fin dai suoi primi giorni nei
Jackson 5. Il film, del regista Antoine Fuqua,
prodotto dalla Lionsgate e dalla Universal Pictures International,
vedrà dunque Valdi vestire i panni di Jackson “nel momento in
cui lui e i suoi fratelli si sono affermati come i Jackson 5, la
sensazione canora dietro a successi iconici come “I Want You Back”
e “I’ll Be There”“.
“Questa opportunità è molto
importante per me perché Michael Jackson è il Re del Pop ed ha un
posto speciale nel mio cuore”, ha dichiarato Valdi in un
comunicato. “Sono cinque anni che ballo sulle sue canzoni. Mi
fa sentire davvero speciale e mi fa sentire bene con me stesso. Amo
l’energia di Michael Jackson“. Krue è infatti noto sui social
per il suo imitare i balli di Michael Jackson e su Instagram vanta
ad oggi quasi 150.000 follower. Ad interpretare il Re del Pop in
età più adulta ci sarà invece proprio il nipote di Jackson, Jaafar
Jackson.
La sinossi ufficiale del film ad
oggi rilasciata recita: “‘Michael’ offrirà al pubblico un
ritratto avvincente e onesto dell’uomo brillante ma complicato che
è diventato il Re del Pop. Il film presenta i suoi trionfi e le sue
tragedie su una scala epica e cinematografica – dal suo lato umano
e le sue lotte personali al suo innegabile genio creativo,
esemplificato dalle sue performance più iconiche. Come mai prima
d’ora, il pubblico potrà dare uno sguardo dall’interno a uno degli
artisti più influenti e all’avanguardia che il mondo abbia mai
conosciuto“.
Dal regista
Premio Oscar® James Marsh (Man on Wire, La
Teoria del tutto), arriva Prima danza,
poi pensa. Alla ricerca di Beckett, il
biopic che racconta la storia, i successi, gli
amori, le amicizie e gli aspetti meno noti del gigante della
letteratura Samuel Beckett, una delle figure più
rivoluzionarie e influenti del Novecento, autore di capolavori
come Aspettando Godot, Giorni
Felici e Finale di Partita.Nel ruolo di Samuel Beckett il
vincitore del Golden Globe
Gabriel Byrne(In Treatment, I soliti
sospetti).
Presentato in anteprima al San
Sebastian Film Festival e al Torino Film Festival, Prima
danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett sarà al
cinema dal 1
febbraio distribuito da BiM Distribuzione.
Partendo dalla “catastrofica”
vittoria del Premio Nobel per la Letteratura nel 1969, Beckett
rievoca gli eventi salienti della sua vita in un dialogo
immaginario con la personificazione della sua coscienza, lasciando
emergere i temi e le riflessioni che hanno reso grandi le sue
opere. Ne risulta un ritratto poco conosciuto della sua
personalità: buongustaio, solitario, marito infedele, combattente
della Resistenza francese e anche grande amico di James
Joyce, qui interpretato da Aidan Gillen (Il Trono di Spade).
Il regista David F.
Sandberg, noto per aver diretto gli horror Lights
Out e Annabelle
2: Creation, ma ancheShazam! eShazam!
Furia degli Dei, ha ora trovato il suo prossimo progetto
cinematografico. Si tratta dell’adattamento del videogioco horror
interattivo del 2015, Until Dawn. Secondo
il THR, Sandberg dirigerà il film
per Screen Gems e PlayStation Productions, mentre lo scrittore di
Annabelle
e
The Nun, Gary Dauberman, lavorerà a una
nuova versione della sceneggiatura, originariamente scritta dallo
sceneggiatore di The Invitation, Blair
Butler.
Dauberman, che l’anno scorso ha
firmato un accordo di prima visione con Screen Gems e Sony per la
realizzazione di una serie di film horror, produrrà il progetto con
il suo marchio Coin Operated. Sandberg e Lotta
Losten saranno invece anche produttori del film attraverso
la loro società Mangata, così come Roy Lee di
Vertigo Entertainment e Asad Qizilbash e
Carter Swan di PlayStation Productions. Per chi
non avesse familiarità con Until Dawn, in questo
videogioco si assume il controllo di otto personaggi che devono
sopravvivere sulla Blackwood Mountain, dove le loro vite vengono
minacciate da alcune raccapriccianti creature.
Il gioco presenta un sistema a
effetto farfalla in cui i giocatori devono fare delle scelte che
possono cambiare drasticamente la storia. Tutti i personaggi
giocabili possono sopravvivere o morire, a seconda delle scelte
fatte. Tra i personaggi, particolarmente importante è Josh,
interpretato tramite motion capture dall’attore Rami Malek. Si tratta dunque di un progetto
che sulla carta sembra particolarmente adatto a Sandberg, formatosi
proprio con il genere horror e dimostratosi più volte abile nel
costruire scenari particolarmente spaventosi. Non resta dunque che
attendere maggiori aggiornamenti su questo suo nuovo progetto.
Robert Downey Jr. ha partecipato alla serata di
gala di apertura del Sundance Film Festival per rivelare che una
“terribile tragedia” si è abbattuta su Christopher Nolan. Le sue difficoltà sono in
realtà solo un brutto caso di fastidio, causato dal fatto, parola
di RDJ, che il regista è diventato riconoscibile per strada.
Secondo Downey, il successo di
critica e commerciale di Oppenheimer
ha significato anche che gli spettatori occasionali hanno iniziato
a individuare il regista britannico. E, di conseguenza, «si
ritrae, come davanti a una fiamma ardente, da questa realtà nuova e
sgradita».
Il regista, uno dei preferiti della
stagione dei premi, è stato lodato da Downey come un “autore
enigmatico” e “la voce più indipendente che abbiamo mai avuto nel
cinema”. Ma l’attore, che è come il regista è trai protagonisti di
queste settimane hollywoodiane con la sua interpretazione di Lewis
Strauss in Oppenheimer,
ha anche scherzosamente pungolato il suo regista.
Christopher Nolan potrebbe anche non
sopportare bene l’attenzione su di sé, ma ha espresso entusiasmo
nel tornare al Sundance. Ha ottenuto la sua grande occasione al
festival con Memento del 2000, un thriller con
Guy Pearce nei panni di un uomo che soffre di
amnesia anterograda. Ha continuato a realizzare dei successi, come
la trilogia del Cavaliere Oscuro, lo sconvolgente Inception e l’epopea della Seconda Guerra
Mondiale Dunkirk.
Non ha sempre battuto i record al botteghino. Nolan ricorda di aver
provato a vendere “Memento” nei primi anni, ma
“nessuno voleva il film. Era una posizione
spaventosa”.
È stato solo con una proiezione al
Sundance che Memento ha suscitato interesse
in Nord America. “Se porti il tuo film [al Sundance], otterrai
un pubblico”, ha detto Nolan, riconoscendo che l’attenzione
non garantisce l’entusiasmo di critici e spettatori. “Non ti
guarderanno sempre negli occhi.”
Però allo stato attuale possiamo
dire che Christopher Nolan ha ormai una credibilità e
una posizione che gli garantisce non solo le produzioni di livello
più alto, ma anche un riscontro di pubblico importante. Certo, il
prezzo da pagare è la notorietà che tanto detesta!
Come ormai noto, Jenna Ortega sarà nel film di Tim
BurtonBeetlejuice
2, dove interpreterà Astrid, la figlia di Lydia
Deetz (Winona
Ryder). Durante la cerimonia di premiazione degli Emmy
Awards, l’attrice ha ora parlato per la prima volta di questo suo
nuovo lungometraggio in arrivo, mantenendo un certo riserbo sulla
trama del film e sul suo personaggio, ma confermando che l’atteso
sequel favorirà gli effetti visivi pratici rispetto a quelli
realizzati in CGI.
“È visivamente così
eccitante“, ha detto Ortega a Entertainment Tonight.
“Credo che non useremo molta CGI, quindi è stato
soddisfacente girare sul set“. Già in precedenza
era stato riportato dal protagonista, Michael Keaton, che il regista intendeva
“tornare alle origini”, facendo dunque affidamento a trucchi ed
effetti pratici. L’ulteriore conferma da parte di Ortega non farà
che aumentare la curiosità e l’entusiasmo dei fan di Burton, che da
tempo aspettano di vedere il regista tornare a cimentarsi con
quegli elementi del cinema che lo hanno reso celebre e che sa
padroneggiare come pochi.
Beetlejuice, uscito nel 1988, era interpretato
da
Michael Keaton,
Winona Ryder, Catherine O’Hara, Jeffrey Jones,
Alec Baldwin e Geena Davis. Quel film è incentrato su una
coppia di coniugi deceduti che ricorre ai servizi dell’antipatico e
dispettoso poltergeist dell’aldilà per spaventare i nuovi residenti
della loro vecchia casa. Fin dal suo debutto, il film ha ottenuto
un successo sia di critica che commerciale, con un incasso di oltre
73 milioni di dollari, rendendo Burton particolarmente celebre ad
Hollywood. Non si hanno invece ad ora dettagli sulla trama di
Beetlejuice 2, ma sappiamo che il film uscira nelle sale
il 6 settembre 2024.
Apple
TV+ ha pubblicato oggi il trailer di Il
mondiale di Messi: l’apice di una leggenda, l’atteso
documentario in quattro parti di SMUGGLER Entertainment che
ripercorre la carriera sensazionale dell’otto volte vincitore del
Pallone d’Oro, comprese le cinque partecipazioni alla Coppa del
Mondo FIFA e la vittoria dell’edizione 2022 in Qatar, in una delle
finali più emozionanti della storia.
Attraverso le sue stesse parole,
Messi racconta la storia della sua incredibile carriera con la
Nazionale di calcio argentina, fornendo uno sguardo intimo e
inedito sulla sua ricerca di una vittoria della Coppa del Mondo che
ne definisse l’eredità. La serie farà il suo debutto il 21
febbraio.
Il mondiale di Messi:
l’apice di una leggenda fa luce sull’emozionante storia
del miglior atleta vivente del pianeta, quella dei suoi fedeli
sostenitori in Argentina e di coloro che sono andati in
pellegrinaggio in tutto il mondo per seguirne le gesta. La
docuserie offre interviste intime e personali a Messi, oltre alle
sue conversazioni con compagni di squadra, allenatori, calciatori
avversari, fan devoti e commentatori sportivi che ne testimoniano
l’incredibile influenza e l’impatto non solo sulla sua nazione, ma
sull’intero palcoscenico mondiale. Il tutto arricchito dalla
grazia, dalla forza d’animo e dalla determinazione che ha
dimostrato nel corso della sua carriera.
Il documentario ripercorre il percorso che lo ha visto indossare
per la prima volta la maglia argentina nella prima partita con la
sua Nazionale di calcio e portare sulle spalle il peso di un intero
Paese, passando per le numerose rincorse alla vittoria della Coppa
del Mondo, fino al suo addio alla nazionale nel 2016 e, infine, al
ritorno in campo per diventare campione del mondo ed essere
incoronato miglior giocatore del torneo della Coppa del Mondo FIFA
2022.
Il mondiale di Messi:
l’apice di una leggenda è prodotta esecutivamente dal
vincitore dell’Emmy Tim Pastore (“Free Solo – Sfida estrema”,
“Jane”), dai vincitori dell’Emmy e del Tony Award Patrick Milling
Smith e Brian Carmody e dal vincitore dell’Emmy Matt Renner (“Free
Solo – Sfida estrema”, “Limitless con Chris Hemsworth”) di SMUGGLER
Entertainment, insieme a Jenna Millman (“The Dropout”, “Tiger”) e
Juan Camilo Cruz (“City of Ghosts”, “In Her Hands”). La serie è
prodotta per Apple da SMUGGLER Entertainment e in associazione con
Pegsa.
I tifosi di oltre 100 Paesi possono
anche vedere Messi scendere in campo nel 2024 con l’Inter Miami CF
su MLS Season Pass, il servizio di abbonamento di Apple e Major
League Soccer sull’app Apple TV.
Mentre continua la sua corsa nelle sale, la commovente commedia
della Illumination, creatori di grandi successi come Cattivissimo Me e Sing, sarà disponibile esclusivamente
su piattaforme digitali per l’acquisto dall’8 febbraio 2024,
distribuito da Universal Pictures Home Entertainment. Prendi
il volo invita i fan a lanciarsi nel brivido
dell’ignoto in una piumata vacanza di famiglia divertente come
nessun’altra.
La nuova avventurosa commedia sul superare le proprie paure e
sull’aprirsi al mondo e alle sue opportunità è piena dell’umorismo
sovversivo, del cuore autentico e dei personaggi indimenticabili
tipici della Illumination. La famiglia Mallard intraprende un
viaggio verso sud in vista dell’inverno, verso la Giamaica passando
per New York City, dove i loro piani ben architettati vanno storti,
guidandoli verso nuove amicizie e orizzonti inaspettati. Preparati
a spiccare il volo per un’esilarante vacanza in famiglia piena di
piume e divertente come nessun’altra!
Prendi Il Volo in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
Da Illumination e dal produttore Chris Meledandri, il regista
Benjamin Renner (Ernest & Celestine, The Big
Bad Fox) e il co-regista Guylo Homsy
(Cattivissimo Me 2, Sing), Prendi
il volo porta con sé un cast stellato con le voci
originali di Kumail Nanjiani (The Big Sick, Stuber),
Elizabeth Banks (Pitch Perfect, The Hunger Games),
Keegan-Michael Key (The Super Mario Bros.,
Keanu), Awkwafina (Ocean’s 8, The Little Mermaid)
e Danny DeVito (Batman Returns, “Taxi”). Nella versione
italiana le voci dei protagonisti sono di Francesco Scianna (Mack9
e Serena Rossi (Pam).
Cast: Kumail Nanjiani, Elizabeth Banks, Keegan-Michael
Key, Awkwafina and Danny DeVito
Poco dopo l’annuncio del film
Madame
Web e la diffusione in rete di alcuni dettagli su
questo progetto appartenente al Sony’s Spider-Man Universe, è stavo
rivelato che questo spin-off sarà ambientato sul finire degli anni
Novanta. In seguito, sono emersi rumor secondo cui i ruoli ancora
non rivelati degli attori Emma Roberts e Adam Scott
sarebbero quelli della madre di Peter Parker, Mary, e dell’amato
zio Ben. La cosa, anche se non ufficialmente confermata, ha portato
ad ipotizzare che questa linea temporale consentisse l’introduzione
di un giovane Peter o il suo concepimento.
Anche se questo potrebbe essere
ancora il caso, l’insider Jeff Sneider ha ora
condiviso un’indiscrezione molto interessante nell’ultimo episodio
del podcast The Hot Mic. A
quanto pare, sarebbero di recente stati realizzati dei rehoot di
Madame Web necessari a rimuovere ogni riferimento
agli anni Novanta per portare il racconto ad un ambientazione
contemporanea, dove lo Spider-Man di riferimento sarebbe non quello
di Andrew
Garfield bensì quello di Tom Holland. Non è chiaro in che modo le due
realtà potrebbero incrociarsi né se quanto ad ora riportato si
rivelerà confermato, ma sembra certo che Madame Web
potrebbe avere più cose da rivelare del previsto.
La trama e il cast di Madame Web
Madame Web è la storia delle origini
di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel.
Dakota Johnson interpreta la protagonista,
Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di
chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del
suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un
futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente
pieno di minacce.
Madame
Web è basato su un personaggio del mondo dei
fumetti Marvel creato da
Dennis O’Neil e John Romita Jr.
Il film è diretto da S. J. Clarkson
(Orange Is the New Black, Jessica
Jones, Anatomy of a Scandal) da una
sceneggiatura di Claire Parker e S. J.
Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista,
insieme a
Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela
Merced, Tahar Rahim, Mike Epps,
Emma Roberts e Adam Scott. Madame
Web sarà nelle sale italiane dal 14 febbraio 2024
prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.