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Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo dal 20 dicembre su Disney+

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Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo dal 20 dicembre su Disney+

Disney+ ha diffuso il primo teaser della nuova serie originale Disney+ Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo. L’epica serie, basata sulla saga di libri best-seller del pluripremiato autore Rick Riordan, debutterà mercoledì 20 dicembre 2023 su Disney+ con i primi due episodi e con nuovi episodi ogni settimana.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo racconta la fantastica storia di un moderno semidio dell’età di 12 anni, Percy Jackson, che sta iniziando ad accettare i suoi nuovi poteri divini quando il dio del cielo, Zeus, lo accusa di aver rubato il suo fulmine maestro. Con l’aiuto dei suoi amici Grover e Annabeth, Percy deve intraprendere l’avventura di una vita per ritrovarlo e riportare l’ordine nell’Olimpo.

La serie è interpretata da Walker Scobell (Percy Jackson), Leah Sava Jeffries (Annabeth Chase), Aryan Simhadri (Grover Underwood) e vede la presenza di guest star come Lin-Manuel Miranda (Ermes), Megan Mullally (Alecto alias Signora Dodds), Toby Stephens (Poseidone), Virginia Kull (Sally Jackson), Jason Mantzoukas (Dioniso alias Signor D), Jay Duplass (Ade), Glynn Turman (Chirone alias Signor Brunner), il compianto Lance Reddick (Zeus), Adam Copeland (Ares), Charlie Bushnell (Luke Castellan), Dior Goodjohn (Clarisse La Rue), Jessica Parker Kennedy (Medusa), Olivea Morton (Nancy Bobofit), Suzanne Cryer (Echidna), Timm Sharp (Gabe Ugliano) e Timothy Omundson (Efesto).

Rick Riordan, il celebre creatore di “Percy Jackson”, ha lavorato a stretto contatto con il team creativo e gli showrunner Jon Steinberg e Dan Shotz per dare vita ai suoi libri e realizzare una serie che rimanesse fedele alla sua visione di questi eroici personaggi che milioni di fan della saga conoscono e amano. I primi due episodi sono scritti da Riordan e Steinberg e diretti da James Bobin.  Steinberg e Shotz sono i produttori esecutivi insieme a Rick Riordan, Rebecca Riordan, Ellen Goldsmith-Vein di The Gotham Group, Bert Salke, Jeremy Bell e D.J. Goldberg di The Gotham Group, James Bobin, Jim Rowe, Monica Owusu-Breen, Anders Engström e Jet Wilkinson.

Io sono tuo padre, la recensione del film storico con Omar Sy

Io sono tuo padre, la recensione del film storico con Omar Sy

Dopo aver inaugurato l’Un Certain Regard del Festival di Cannes 2022, arriva nei cinema italiani il secondo film di Mathieu Vadepied, Io sono tuo padre, distribuito da Altre Storie con Minerva Pictures. Dal 24 agosto avremo dunque l’occasione di ritrovare l’Omar Sy di Quasi amici in un ruolo inusuale per quanti fossero abituati a vederlo in commedie o avventure di vario tipo, fino all’ultimo Jurassic World – Il dominio. E’ lui il genitore disposto all’estremo sacrificio in una storia dalle radici tanto drammatiche quanto reali, che rende ancora più discutibile l’avventura coloniale francese del XIX secolo.

Io sono tuo padre: una guerra di famiglia

Al centro della vicenda che si svolge nel 1917, in piena Prima Guerra Mondiale, il senegalese Bakary Diallo (Omar Sy), arruolatosi nell’esercito francese per raggiungere Thierno (Alassane Diong), il figlio diciassettenne reclutato contro la sua volontà. Inviati al fronte, padre e figlio dovranno affrontare insieme la guerra. Bakary farà di tutto per evitare che suo figlio combatta per riportarlo a casa sano e salvo, ma l’ardore del tenente Chambreau (Jonas Bloquet) spinge per condurlo nel cuore della battaglia e allontanarsi dal genitore. Thierno sarà diviso tra il rispetto per il padre, l’onore di combattente e l’obbedienza agli ordini. La sua emancipazione lo renderà un uomo, ma a quale prezzo?

Niente di nuovo sul fronte occidentale

Come nel premiatissimo film di Edward Berger dell’anno scorso, si torna sul fronte simbolo dell’assurdità della guerra, in questo caso la Prima “mondiale”, per raccontarne un crimine nel crimine, quello perpetrato ai danni dei duecentomila soldati africani chiamati a combattere per la Francia, molti dei quali (trentamila, pare) non tornarono affatto. E che il regista ricorda e omaggia nella storia esemplare del tirailleur protagonista.

Io sono tuo padreCon questo termine, scelto per il titolo originale, si indicavano i fucilieri della fanteria indigena che l’esercito francese reclutava nelle colonie per far loro combattere le proprie guerre, ancora nella Seconda Guerra, quando furono addirittura centocinquantamila. Un peccato che nella traduzione si perda la radice storico-politica del film a favore della vicenda raccontata e del dramma di un padre e un figlio, meno avvincente per quanto forte nel suo far leva sull’umanità e la capacità di empatizzare dello spettatore.

Eppure lo stesso regista (già Direttore artistico proprio di Quasi amici)) aveva dedicato il suo film d’esordio La vie en grand a un’altra storia di un giovane di origine senegalese, e il protagonista ha voluto partecipare al budget di 14 milioni di euro con la sua compagnia di produzione Korokoro, al fianco della Unité di Bruno Nahon, Gaumont e France 3 Cinéma. Una condivisione ideale in primis, che potrebbe aver distratto i realizzatori dal risultato finale, nonostante la cura nella costruzione delle scene e non solo (le musiche sono di Alexandre Desplat).

E la narrazione stessa nel suo complesso, nei suoi snodi, nei conflitti dai quali dovrebbe essere costituita, fino alla risoluzione finale, poco sorprendente e accompagnato da un epilogo ancor più didascalico, per quanto interessante, tra il cronachistico e l’elegiaco. Nonostante un ritmo altalenante e delle carenze nel bilanciamento generale, tutto concorre a rendere il film meritevole di esser visto, per il tema trattato e per i momenti affidati ai due protagonisti, chiamati a confrontarsi in conflitti mai realmente esplosi. E forse la parte più interessante di questo lungo racconto di dolore e disumanità è proprio il rimando al sacrificio dei tanti che ancora oggi sono costretti dalla disperazione – e dall’amore per i figli – ad assumersi a rischiare la morte.

ROSSOSPERANZA gratis al cinema con Cinefilos.it

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ROSSOSPERANZA gratis al cinema con Cinefilos.it

Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema, gratis, ROSSOSPERANZA, diretto da Annarita Zambrano, con Margherita Morelli e Leonardo Giuliano, in uscita il 24 agosto distribuito in Italia da Fandango.

Ecco le città in cui sarà possibile partecipare alle anteprime:

ROMA
 
– CINEMA MIGNON
Giovedì 24 agosto – 10 biglietti
Venerdì 25 agosto – 10 biglietti
Sabato 26 agosto – 10 biglietti
Domenica 27 agosto – 10 biglietti 
 
– CINEMA GREENWICH
Giovedì 24 agosto – 10 biglietti
Venerdì 25 agosto – 10 biglietti
Sabato 26 agosto – 10 biglietti
Domenica 27 agosto – 10 biglietti 
 
– CINEMA LUX
Giovedì 24 agosto – 10 biglietti
Venerdì 25 agosto – 10 biglietti
Sabato 26 agosto – 10 biglietti
Domenica 27 agosto – 10 biglietti 
 
TORINO
 
– CINEMA NAZIONALE
Giovedì 24 agosto – 10 biglietti
Venerdì 25 agosto – 10 biglietti
Sabato 26 agosto – 10 biglietti
Domenica 27 agosto – 10 biglietti 
BOLOGNA
 
– CINEMA LUMIERE
Giovedì 24 agosto – 10 biglietti
Venerdì 25 agosto – 10 biglietti
Sabato 26 agosto – 10 biglietti
Domenica 27 agosto – 10 biglietti 
 
MILANO
 
– ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
Venerdì 25 agosto – 10 biglietti
Sabato 26 agosto – 10 biglietti

Domenica 27 agosto – 10 biglietti

I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo dal 24 al 27 agosto e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento, inviando una email a [email protected] in cui andranno specificati il giorno in cui si intende utilizzare i biglietti e un secondo giorno alternativo nel caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di posto.

I biglietti dovranno essere richiesti improrogabilmente entro e non oltre il 24 agosto e non saranno prese in considerazioni eventuali richieste formulate successivamente alla suddetta data.

NB: riceveranno risposta solo gli assegnatari dei biglietti.

Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui siti dei cinema.

È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.

I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità.

ROSSOSPERANZA, il trailer

Si alza il vento torna al cinema a 10 anni dall’uscita

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Si alza il vento torna al cinema a 10 anni dall’uscita

A dieci anni dall’uscita in Giappone, dove è stato il più grande successo cinematografico della stagione, Si alza il vento di Hayao Miyazaki torna al cinema dal 24 al 30 agosto e chiude la rassegna Studio Ghibli “Un mondo di sogni animati”.

Premiato come Miglior film d’animazione dalla Japan Academy, candidato come Miglior film d’animazione al Premio Oscar e come Miglior film straniero ai Golden Globe, Si alza il vento è ispirato all’omonimo racconto di Tatsuo Hori.

“Si alza il vento è la storia di un individuo dedito al suo lavoro, che ha perseguito tenacemente il suo sogno. I sogni contengono un elemento di follia, e questo aspetto “velenoso” non può essere nascosto. Desiderare ardentemente qualcosa di troppo bello può distruggere. Accostarsi alla bellezza può richiedere un prezzo da pagare. Jiro sarà distrutto e sconfitto, la sua carriera di progettista interrotta, ma resta un uomo di grande originalità con un talento non comune” – ha commentato il regista Hayao Miyazaki quando è uscito il film.

Il film racconta la storia di Jiro, che sogna di volare e progettare aeroplani ispirandosi al famoso ingegnere aeronautico italiano Gianni Caproni. Miope fin dalla giovane età e pertanto impossibilitato a diventare pilota, nel 1927 entra a lavorare in una delle principali società giapponesi di ingegneria aeronautica. Sono anni importanti quelli per Jiro, perché ha modo di mostrare l’innato talento che lo farà diventare uno dei progettisti aeronautici più affermati al mondo ma soprattutto perché inizia a frequentare la dolce Nahoko, il suo più grande amore, oltre al cielo…

L’elenco delle sale dove sarà proiettato Si alza il vento è disponibile su www.studioghibli.it

Michael Collins: la vera storia dietro al film con Liam Neeson

Michael Collins: la vera storia dietro al film con Liam Neeson

La guerra d’indipendenza irlandese fu un durissimo conflitto che per oltre due anni vide contrapposte le forze indipendentiste irlandesi al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda. Un evento che portò alla nascita di un nuovo Stato, al costo però di numerose perdite. A tale vicenda storica sono poi state dedicate diverse opere, tra cui due noti film. Il primo è Il vento che accarezza l’erba, di Ken Loach, premiato a Cannes, mentre il secondo è Michael Collins (qui la recensione), diretto nel 1996 da Neil Jordan e interpretato dall’attore Liam Neeson.

Il film ripercorre le gesta del patriota Michael Collins nel corso della guerra d’indipendenza ed è stato uno dei titoli più premiati del suo anno. Vinse infatti il Leone d’oro al Festival di Venezia, mentre Neeson fu premiato con la Coppa Volpi alla miglior interpretazione maschile. Il film fu poi nominato anche ai Bafta, ai Golden Globe e agli Oscar, dove però ricevette solamente le candidature come miglior fotografia e miglior colonna sonora. Inizialmente sottovalutato dal grande pubblico, Michael Collins ha poi ottenuto un suo seguito di appassionati al genere.

Bisogna però sottolineare come il film non sia del tutto accurato storicamente, prendendosi invece alcune libertà nel raccontare determinati episodi della vita di Collins. Ciò non toglie però valore al film, che ha il merito di ricordare uno dei più importanti uomini del Novecento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo

Michael Collins: la trama e il cast del film

Il film ha per protagonista Michael Collins, un uomo interamente devoto al suo paese, l’Irlanda, e con il desiderio di vederlo diventare indipendente rispetto all’Inghilterra. Dopo aver guidato diverse fallimentari insurrezioni con questo obiettivo sempre in mente, Collins comprenderà di dover cambiare strategia e si farà promotore di una ribellione come non se ne erano mai viste prime. Quando l’Inghilterra si dimostrerà disposta a stipulare un accordo, però, le cose per Collins si metteranno peggio del previsto. Egli si troverà infatti al centro di una vera e propria guerra civile, che rischia di compromettere per sempre l’integrità dell’Irlanda.

Come anticipato, ad interpretare il protagonista Michael Collins vi è l’attore irlandese Liam Neeson, con quella che è considerata una delle sue migliori interpretazioni di sempre. Per prepararsi al ruolo, egli studiò meglio la figura di Collins, cercando di far emergere tanto le sue virtù quanto gli aspetti più controversi. Accanto a lui, nel ruolo del controverso presidente irlandese Éamon de Valera vi è l’attore Alan Rickman, il quale a sua volta condusse ricerche sull’uomo che interpretava. Nel cast spiccano poi anche Julia Roberts nei panni di Kitty Kiernan, la fidanzata di Collins, e Aidan Quinn in quelli del politico Harry Boland. Completano il cast Brendan Gleeson nei panni di Liam Tobin, Stephen Rea in quelli di Ned Broy e Charles Dance come Soames.

Michael Collins cast

Michael Collins: la vera storia dietro al film

Sebbene basato su eventi storici, il film, come già accennato, contiene alcune alterazioni e rivisitazioni di determinati momenti della vicenda narrata. Neil Jordan ha difeso il suo film affermando che non poteva fornire un resoconto del tutto accurato degli eventi poiché Michael Collins è un film di due ore che deve essere comprensibile a un pubblico internazionale che non conosce le minuzie della storia irlandese. Ad ogni modo, si ripercorre qui la vita di Michael Collins, entrato in contato sin da giovane con la Fratellanza Repubblicana Irlandese e la Lega Gaelica. Dopo essere stato a Londra per buona parte della sua giovinezza, nel 1916 torna in Irlanda e prende parte alla Rivolta di Pasqua.

Catturato, viene internato nel campo di concentramento di Frongoch, da dove esce però nel dicembre di quellostesso anno. Grazie alle sue capacità intellettuali e organizzative, Collins scalò rapidamente i vertici del partito repubblicano irlandese, il Sinn Féin, arrivando ad essere ministro delle finanze. Con lo scoppio della guerra d’indipendenza nel 1919, egli diviene uno dei principali strateghi della guerriglia, organizzando diversi attacchi alle forze militari britanniche, tra cui il celebre Bloody Sunday. Con la fine degli scontri nel 1921 Collins fu inviato dal capo del governo Eamon de Valera a negoziare il trattato di pace con l’Inghilterra.

L’accordo che ne seguì scontentava però in molti, poiché pur dando vita al Libero Stato d’Irlanda, prevedeva che questa dipendesse ugualmente dalla Corona Inghlese. Il governo provvisorio di cui Collins divenne presidente all’inizio del 1922 si dissolse presto per l’inizio della Guerra Civile Irlandese, dove fu nominato comandante dell’esercito nazionale. Questo fino alla sua morte, avvenuta durante un’imboscata delle forze opposte al trattato il 22 agosto 1922, in circostanze mai del tutto chiarite. Le principali libertà che il film si prende sono infatti relative alla morte di alcuni personaggi e al presunto coinvolgimento di de Valera nella morte di Collins, un aspetto non trattato nella pellicola.

Michael Collins: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Michael Collins grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play e Apple TV+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 21 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, MichaelCollinsHouse

Heart of Stone: dal cast alle location, tutto quello che c’è da sapere sul film

Negli ultimi anni Netflix non si è risparmiata nel proporre ai propri abbonati film di propria produzione di genere action. Veri e propri blockbuster dalle grandi ambizioni tecniche, che possono però essere goduti nella comodità del proprio salotto. Titoli come 6 Underground, Red Notice, The Grey Man o i due Tyler Rake e Tyler Rake 2 sono i principali esponenti di questo tipo di produzioni dell’azienda di streaming. A questi si aggiunge ora Heart of Stone (qui la recensione), film diretto da Tom Harper (regista di The Aeronauts) a partire da una sceneggiatura di Greg Rucka e Allison Schroeder.

Il film, il cui sviluppo è iniziato nel dicembre 2020, quando l’attrice Gal Gadot ha firmato per interpretare il ruolo principale, è stato in più occasioni descritto come una risposta a saghe del tipo James Bond, Jason Bourne o Mission: Impossible. Heart of Stone vanta però un’agguerrita protagonista femminile, che ribadisce dunque come questo genere di film possano essere costruiti anche sulle spalle di attrici e non solo di attori. Gli ingredienti ci sono tutti: un complotto internazionale, location mozzafiato sparse in giro per il mondo e intrecci narrativi che rendono difficile potersi fidare dei vari personaggi coinvolti.

Un titolo, dunque, che gli appassionati del genere non dovrebbero lasciarsi sfuggire, specialmente se si sono apprezzati gli altri action thriller realizzati in questi anni da Netflix. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location. Infine, si elencheranno i passaggi da compiere per poter vedere il film all’interno del catalogo di Netflix, qualora non si sia già iscritti alla piattaforma.

La trama e il cast di Heart of Stone

Rachel Stone è un’impiegata che si occupa di tecnologia per i servizi segreti britannici all’interno dell’unita d’élite guidata dall’agente Parker. Quello che però nemmeno l’MI6 sa è che in realtà Rachel lavora per il Charter, un’organizzazione segreta che opera per il mantenimento della pace nel mondo. Rachel è stata dunque addestrata per perseguire tale obiettivo, mantenendo ben nascosta la propria identità. Quando però la misteriosa hacker Keya Dhawan stravolgerà una missione di routine, la duplice identità di Rachel verrà messa in pericolo. Costretta a proteggere il Charter e sfidare il nemico, la Stone dovrà venire a capo di quel complotto prima che sia troppo tardi e le conseguenze si rivelino catastrofiche.

Ad interpretare Rachel Stone vi è l’attrice Gal Gadot, famosa soprattutto per il ruolo di  Wonder Woman nei film DCEU, tra cui Wonder Woman, Justice League e Batman v Superman: Dawn of Justice. Accanto a lei, nei panni dell’agente Parker, vi è invece l’attore Jamie Dornan, divenuto celebre per il ruolo di Christian Grey nella trilogia di Cinquanta sfumature di grigio. Alia Bhatt interpreta invece l’hacker Keya Dhawan. La Bhatt, proveniente da Bollywood, è qui al suo debutto in un film hollywoodiano. Recitano poi nel film gli attori Matthias Schweighöfer nel ruolo di Jack, Sophie Okonedo in quelli di Nomade e Glen Close con il personaggio noto come Re di Quadri.

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Le location di Heart of Stone: ecco dove è stato girato il film

In Heart of Stone, il personaggio interpretato da Gal Gadot viaggia per il mondo, passando da un paese all’altro nel tentativo di portare a termine la propria missione. Innanzitutto, le prime scene si svolgono in Italia, sulle Alpi o più specificamente a Senales, dove il cast e la troupe hanno girato la sequenza di apertura. Qui i personaggi principali si riuniscono al casinò del Glacier Hotel Grawand, l’albergo più alto d’Europa e rifugio sciistico. Si è dunque dato subito un certo tono al film facendolo iniziare a 10.538 piedi da terra e facendo saltare il personaggio della Gadot dal lato dell’hotel, lanciandosi con il paracadute.

Le riprese si sono poi spostate a Lisbona, in Portogallo, dove è stata filmata una grande sequenza di inseguimento tra le strade portoghesi. Hanno infatti avuto il permesso di filmare tale scena attraverso la piazza centrale della città storica, facendo attenzione a non danneggiare nessuna proprietà. Una volta terminate le riprese in Portogallo, alcuni membri del cast e della troupe di Heart of Stone si sono recati nel Regno Unito per girare un’importante scena alla Royal Albert Hall di Londra, in Inghilterra. Un altro luogo significativo per le riprese del film è stato Reykjavík, in Islanda, dove ha luogo il climax del racconto.

Nel film sono inclusi due importanti monumenti islandesi: Harpa, una famosa sala da concerto, e la chiesa Hallgrímskirkja, l’edificio più alto del paese. Alcune scene del film si svolgono poi nel deserto di Lompoul in Senegal, Africa occidentale, ma il cast e la troupe hanno in realtà filmato queste sequenze nel deserto del Sahara a Erfoud, in Marocco. Questo è stato solo uno dei pochi casi in cui il team di produzione ha utilizzato una location diversa dall’ambientazione immaginaria del film per girare le scene. Infine, le scene ambientate sopra un dirigibile hanno avuto luogo a Los Angeles, Stati Uniti.

Heart-of-stone-sequel

Heart of Stone 2 si farà?

Heart of Stone potrebbe facilmente ottenere un sequel con una nuova missione, dato che la fine del film sembra preparare il terreno per altre avventure a venire. Sebbene esso sia uno dei più grandi titoli usciti su Netflix quest’estate, l’azienda deve però ancora confermare l’intenzione a realizzare un nuovo film. Lo streamer probabilmente aspetterà un po’ dopo la data di uscita di Heart of Stone prima di decidere se impegnarsi in un sequel. Tutto dipenderà dal numero di visualizzazioni e dalle ore di visualizzazioni che il film otterrà. Le recensioni negative ad ora ottenute dal film, però, potrebbero rappresentare un serio ostacolo alla realizzazione di uno o più seguiti.

Il trailer di Heart of Stone e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Heart of Stone unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

Fonti: IMDb, ScreenRant

Ghost Rider: un nuovo film sarebbe in fase di sviluppo presso i Marvel Studios

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Stando a quanto riportato dallo scooper MyTimeToShineHello su X (precedentemente Twitter), un nuovo progetto solista di Ghost Rider era in fase di sviluppo presso i Marvel Studios prima dell’inizio degli attuali scioperi e dovrebbe essere ripreso una volta che questi saranno terminati. Ad, considerando che non ci sono state conferme da parte dei diretti interessati, è difficile stabilire se un nuovo film con protagonista il carismatico supereroe è effettivamente in arrivo, ma si tratterebbe certamente di un gradito ingresso nell’MCU per i fan.

Il personaggio, come noto, è stato già portato al cinema con due film live-action con Nicolas Cage nei panni del supereroe: Ghost Rider (2007) e Ghost Rider – Spirito di vendetta (2012). La Marvel ha poi portato Ghost Rider nell’universo cinematografico Marvel attraverso la serie televisiva della ABC Agents of SHIELD, con Gabriel Luna che interpretava la versione Robbie Reyes del personaggio, apparendo in più episodi della quarta stagione. Johnny Blaze ha anche fatto un cameo in uno di essi, durante un flashback che spiega come Reyes è diventato il Ghost Rider dell’MCU.

Mentre c’erano piani per il ritorno di Luna nei panni del supereroe in una serie spin-off per Hulu, il progetto è stato infine abbandonato a causa di un “impasse creativo”. Mentre questo inizialmente ha portato Luna ad affermare che aveva finito di interpretare il personaggio, l’attore ha recentemente cambiato idea, affermando nel maggio 2023 che era “sempre aperto” all’idea di recitare di nuovo nell’MCU. Se quanto riportato si rivelasse vero, l’occasione potrebbe arrivare molto presto, con i Marvel Studio che potrebbero dunque portare al cinema il celebre motociclista dalla testa infuocata.

Rebel Moon: rivelati i titoli ufficiali della Parte 1 e Parte 2

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Rebel Moon: rivelati i titoli ufficiali della Parte 1 e Parte 2

Zack Snyder ha recentemente annunciato che il primo teaser trailer di Rebel Moon debutterà durante la Gamescom questo martedì e, grazie a What’s On Netflix, si hanno ora anche i titoli ufficiali per la Parte 1 e Parte 2 dell’epopea fantascientifica ideata dal regista di Watchmen e Justice League. I titoli ufficiali sono dunque Rebel Moon Parte 1: A Child of Fire, che debutterà il 22 dicembre, seguito da Rebel Moon Parte 2: The Scargiver. Sebbene questo secondo film non abbia una data ufficiale di distribuzione, sembra che arriverà sul servizio di streaming nell’aprile del 2024.

Da quando è stato annunciato che il film sarà separato in due parti, si temeva un’attesa di almeno un anno dall’uscita del primo film. Se le voci riguardanti la distribuzione della Parte 2 dovessero rivelarsi accurate, questo sarebbe uno sviluppo molto gradito, specialmente se A Child of Fire dovesse finire con un cliffhanger da fiato sospeso. Anche se non confermata, sembrerebbe inoltre esserci la possibilità che il tutto si concluda non con il secondo ma con un terzo film, su cui al momento però non vi sono certezze di alcun tipo.

Rebel Moon, la trama e il cast del film

Quando una pacifica colonia ai margini di una galassia si trova minacciata dagli eserciti di una tirannica forza dominante, Kora, una misteriosa sconosciuta che vive tra gli abitanti di un villaggio, diventa la loro migliore speranza di sopravvivenza. Incaricata di trovare combattenti addestrati pronti ad unirsi a lei per prendere parte ad un’impossibile lotta, Kora riunisce un piccolo gruppo di guerrieri: estranei, ribelli, contadini e orfani di guerra provenienti da mondi diversi che condividono la comune necessità di redenzione e vendetta. Mentre l’ombra di un intero Regno si abbatte sulla più improbabile delle lune, viene intrapresa una battaglia per il destino di una galassia e, nel mentre, nasce un nuovo esercito di eroi.

Nel cast ritroviamo Sofia Boutella, Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray Fisher, insieme a Charlie Hunnam ed Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’. Insieme a loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin, Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees, E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e Corey Stoll. Diretto da Zack Snyder, scritto dallo stesso Snyder con Kurt Johnstad e Shay Hatten, e prodotto da Deborah Snyder, Eric Newman, Zack Snyder e Wesley Coller, sarà disponibile solo su Netflix dal 22 dicembre.

Michael Jackson: Antoine Fuqua spiega come intende realizzare il biopic sull’iconico cantante

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Il regista Antoine Fuqua ha spiegato come il film Michael racconterà la vita del celebre quanto controverso Michael Jackson. Fuqua, noto per le sue frequenti collaborazioni con Denzel Washington, aveva rivelato che avrebbe lavorato a un film biografico su Michael Jackson all’inizio del 2023, collaborando con il produttore premio Oscar Graham King, che in precedenza aveva affrontato il genere biografico musicale con Bohemian Rhapsody del 2018. Jaafar Jackson, il nipote del musicista nella vita reale, interpreterà il protagonista, con le riprese inizialmente programmate per iniziare nel corso dell’anno.

Ora, Antoine Fuqua, parlando a Good Morning America per celebrare l’imminente uscita di The Equalizer 3, ha offerto un aggiornamento su tale biopic, spiegando in particolare su come lui e il suo team racconteranno la controversa vita del musicista. “Era un grande artista. Era umano. Mostreremo di lui gli aspetti buoni, quelli cattivi e quelli brutti. Racconteremo Michael basandoci sui fatti di cui siamo in possesso, così come li conosciamo, e spetterà al pubblico prendere una decisione su cosa provano per lui”.

Il biopic su Jackson è entrato definitivamente in fase di sviluppo grazie anche ai successi di Bohemian Rhapsody e Rocketman, che con anche il recente Elvis hanno dimostrato il grande interesse del pubblico nei confronti di film biografici dedicati a celebri personalità della musica. Nel corso della sua carriera Jackson ha in più occasioni avuto a che fare con il cinema, sia tramite la realizzazione di veri e propri cortometraggi per alcuni suoi celebri brani (primo tra tutti, Thriller) sia per aver effettivamente recitato in alcuni film, come Moonwalker (1999) o Man in Black II (2002), dove compare con un cameo.

Numerosi sono poi stati i documentari a lui dedicati, che hanno cercato di raccontare la sua vita e le tante e grandi contraddizioni che lo hanno sempre caratterizzato. Proprio per via di ciò, Michael si preannuncia già da ora come un progetto particolarmente rischioso, considerando le tante polemiche e controversie ancora oggi presenti su Jackson, dai suoi eccessi fino alle accuse di pedofilia. A quattordici anni dalla sua scomparsa, il progetto sembra però essere ora certo e non resta dunque che scoprire come Fuqua e il suo team decideranno di affrontare tutto ciò.

Negli USA una sentenza ha stabilito che l’arte prodotta dalle AI non può essere protetta da copyright

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Come riportato dall’Hollywood Reporter, un giudice federale degli Stati Uniti ha confermato la posizione dello United States Copyright Office (USCO) secondo cui l’arte interamente prodotta dalle Intelligenze artificiali non può essere protetta da copyright negli Stati Uniti. La decisione del giudice distrettuale statunitense Beryl Howell arriva in un momento in cui l’uso dell’intelligenza artificiale nella creazione di sceneggiature è una delle principali questioni che la Writers Guild of America (WGA) sta rinfacciando agli studios di Hollywood con lo sciopero che sta bloccando l’intera industria.

L’arte realizzata dalle AI è infatti un’opera prodotta da un processo di apprendimento automatico dell’intelligenza artificiale, il che significa che un computer/macchina ha appreso informazioni, come il lavoro passato e lo stile di altri artisti, descrizioni di personaggi e immagini, generando una nuova immagine a partire da quella conoscenza appresa. La conoscenza immessa nella macchina proviene quasi sempre dagli esseri umani, che spesso immettono anche nella macchina specifiche istruzioni guida per la realizzazione del prodotto artistico.

Ma l’effettiva creazione finale è generata dal computer/macchina. Nel 2022, dunque, l’USCO ha negato la protezione del copyright a Stephen Thaler e al suo dipinto generato dall’intelligenza artificiale (attraverso Midjourney), dal titolo “A Recent Entrance to Paradise“. Thaler ha a quel punto fatto causa al Copyright Office e la sentenza ora emessa è il risultato di quella causa. L’attuale posizione dell’USCO rimane dunque quella per cui gli esseri umani non hanno un effettivo controllo sull’arte prodotta dalle AI.

Uno strumento come Midjourney genera infatti immagini in modo imprevedibile. Di conseguenza, gli utenti non sono gli ‘autori’ ai fini del copyright delle immagini generate dalla tecnologia e, come dichiarato dall’USCO, “a causa della notevole distanza tra ciò che un utente può richiedere a Midjourney di creare e il materiale visivo che tale strumento effettivamente produce, gli utenti non possiedono un controllo sufficiente sulle immagini generate per essere trattati come la “mente principale” dietro di esse”.

Tale sentenza potrebbe entrare ora nel dibattito in corso tra gli sceneggiatori e gli studios, anche se quanto dichiarato dal giudice federale si applica ad ora unicamente all’arte visiva. Il copyright potrebbe invece essere assegnabile, ad esempio, ad una sceneggiatura che è stata scritta da un’AI e poi riscritta da un essere umano. Quindi gli studios di Hollywood potrebbero ancora spingere per l’uso delle AI senza preoccuparsi di perdere la protezione del copyright.

Blue Beetle: negli USA spodesta Barbie, ma è tra i più bassi debutti al box office per un film DC

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Barbie è rimasto saldamente al primo posto del box office per quattro settimane negli Stati Uniti, ma alla fine è stata spodestato da Blue Beetle (qui la recensione), il nuovo film DC dedicato al primo supereroe latinoamericano. Tuttavia, il film DC non ha battuto di molto il lungometraggio di Greta Gerwig. Come riportato da Comicbook.com, il film diretto da Angel Manuel Soto ha infatti debuttato con risultati al di sotto delle aspettative, nonostante le recensioni positive di critica e pubblico. Nel suo primo fine settimana, Blue Beetle ha incassato appena 25 milioni di dollari, quando inizialmente si prevedeva ne avrebbe guadagnati 30.

Questo segna l’apertura più bassa per un film DC al box office da quando Wonder Woman 1984 è stato rilasciato nel 2020, in un momento però giustificato dalle note difficoltà. Il film con protagonista Gal Gadot aveva infatti guadagnato solo 16,7 milioni al botteghino durante il suo weekend di apertura a causa della pandemia. La precedente uscita DC al cinema, The Flash, ha invece incassato 55,1 milioni di dollari al botteghino nel weekend di apertura di giugno. Tuttavia, il film ha poi avuto un enorme calo nel suo secondo fine settimana ed è ora considerato uno dei più grandi flop di film a fumetti di tutti i tempi.

Blue Beetle potrebbe non aver avuto un buon inizio, ma le sue recensioni positive potrebbero probabilmente aiutarlo a superare The Flash negli incassi complessivi. Il film, come noto, vede Xolo Maridueña nel ruolo del protagonista e il suo alter ego, Jaime Reyes, il quale mentre cerca di trovare il suo scopo nel mondo, si ritrova inaspettatamente in possesso di un’antica reliquia della biotecnologia aliena: lo Scarabeo. Quando lo Scarabeo sceglie improvvisamente Jaime come suo ospite simbiotico, gli viene conferita un’incredibile armatura dotata di poteri straordinari e imprevedibili, cambiando per sempre il suo destino.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940. Tale supereroe ha avuto nel tempo diversi alter ego. Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine.

È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics. Soto (“Charm City Kings”, “The Farm”) dirige da una sceneggiatura di Gareth Dunnet-Alcocer (“Miss Bala”), basata sui personaggi DC. Al fianco di Xolo Maridueña (“Cobra Kai”) troviamo Adriana Barraza (“Rambo: Last Blood”, “Thor”) nel ruolo della nonna di Jaime, Nana, Damían Alcázar (“Narcos”, “Narcos: Mexico”) in quello di suo padre, Elpidia Carrillo (“Mayans M.C.”, la saga di “Predator”) nel ruolo della madre, Bruna Marquezine (“Maldivas”, “God Save the King”) in quello di Jenny Kord, Raoul Max Trujillo (i film di “Sicario”,“Mayans M.C.”) come Carapax.

Il Premio Oscar Susan Sarandon (“Monarch”, “Dead Man Walking”) come Victoria Kord e George Lopez (le saghe di “Rio” e “I Puffi”) nel ruolo di suo zio Rudy. Nel cast anche Belissa Escobedo (“American Horror Stories”, “Hocus Pocus 2”) nel ruolo della sorella di Jaime, Milagro, e Harvey Guillén (“What We Do in the Shadows”) che interpreta il Dott. Sanchez. Blue Beetle è disponibile nelle sale italiane a partire dal 17 agosto 2023 distribuito da Warner Bros. Pictures.

The Marvels: la regista parla delle possibilità di un Captain Marvel 3

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Il prossimo film sui supereroi di quest’anno, The Marvels, dovrebbe essere un’epica convergenza di narrazioni, dove si intrecciano le storie di Captain Marvel, la Kamala Khan della serie Disney+ Ms. Marvel e Monica Rambeau, proveniente da WandaVision. I tre distinti personaggi uniranno le forze per affrontare i minacciosi piani della rivoluzionaria Kree di Zawe Ashton. Il posizionamento strategico del film all’interno della Fase 5 dell’MCU funge inoltre da allettante accenno alle avventure che ci attendono e ai potenziali ritorni futuri dei personaggi.

In un’intervista esclusiva con la rivista Total Film, la regista Nia DaCosta ha acceso la speculazione sul potenziale per un terzo film di Captain Marvel all’interno del Marvel Cinematic Universe. Dopo questo secondo film con protagonista la supereroina di Brie Larson, la DaCosta sembra infatti aver già puntato gli occhi sul futuro, affrontando le intriganti possibilità oltre l’imminente rilascio in alcune conversazioni avute con il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige.

Da queste conversazioni sembrano essere emersi un miscuglio di intuizioni sulle possibili future apparizioni dei personaggi di The Marvels. “Ho proposto a Kevin 17 versioni di ciò che può accadere con tutte queste donne, – ha affermato la regista – e perché e come, e questo e quello. E lui dice, ‘Okay, ragazza’, e a volte penso di avere davvero un prossimo film tra le mani dopo questo. E poi altre volte penso invece ‘oh, hanno questo piano completamente diverso di cui non faccio parte.‘”

In mezzo a queste incertezze, la DaCosta rimane però fiduciosa e immagina i personaggi principali del film, Captain Marvel, Kamala Khan e Monica Rambeau, progredire insieme come unità all’interno dell’MCU. Esprimendo la sua fiducia nella loro chimica, ha infatti dichiarato: “Perché sono davvero fantastici insieme“. Tuttavia, la realizzazione di un Captain Marvel 3 dipenderà molto probabilmente dall’accoglienza critica e commerciale di The Marvels.

The Marvels, la trama

Nel film Marvel Studios The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman

Nel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità. Il film, salvo modifiche, arriverà in sala il 10 novembre 2023.

Box office: un mese di Barbie al primo posto

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Box office: un mese di Barbie al primo posto

Ad un mese dalla sua uscita nei cinema italiani, Barbie, diretto da Greta Gerwig con Margot Robbie e Ryan Gosling nei panni dei protagonisti, continua a mantenere il primo posto nei Box office nazionali. Nel solo fine settimana il film ha incassato €228.501 a fronte di un totale di 29 milioni di euro.

 Al secondo posto ritroviamo una nuova uscita della settimana: si tratta di Blue Beetle, action movie basato sul personaggio della DC Comics, nei cinema dal 17 agosto. La pellicola incassa €130.716 nel week end a fronte di un totale di poco più di 500 mila euro.

Terzo classificato è Shark 2-l’abisso, film horror nelle sale dal 3 agosto, che ha raggiunto un incasso di €118.744 su un totale di più di 4 milioni e mezzo di euro.

Box office: il resto della classifica

Al quarto e quinto posto si stabiliscono I peggiori giorni ed Elemental; I peggiori giorni, commedia di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, nelle sale dal 14 agosto, ha incassato €62.881 nel fine settimana. Elemental invece, cartone Disney Pixar nei cinema dal 21 giugno, incassa €41.651 a fronte di un totale di 6 milioni e mezzo di euro.

Il sesto e settimo posto vanno a Mission Impossible- dead reckoning parte uno, settimo capitolo della saga action con Tom Cruise, ed a Demeter- il risveglio di Dracula. Mission impossible incassa €35.274 nel week end su un totale di più di 5 milioni di euro dalla sua prima uscita il 12 luglio, mentre Demeter raggiunge un incasso di €28.750.

Scende all’ottavo posto Indiana Jones ed il quadrante del destino, quinto ed ultimo capitolo della serie cinematografica d’avventura con Harrison Ford; l’incasso del week end è di €20.466 a fronte di un totale di poco più di 6 milioni di euro dalla sua uscita nei cinema il 28 giugno.

Ultime due pellicole in classifica sono Passages, nei cinema dal 17 agosto, e Ruby Gillman la ragazza con i tentacoli, nelle sale dal 5 luglio. Passages incassa al suo primo week end €13.526, mentre Ruby Gillman, film d’animazione, raggiunge un guadagno di €9.083 su un totale di poco più di un milione di euro dalla sua prima uscita.

Taika Waititi rivela cosa farebbe con un ipotetico Thor 5

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Taika Waititi rivela cosa farebbe con un ipotetico Thor 5

Taika Waititi vuole che Thor affronti un nemico più potente di sua sorella Hela, che schiaccia il Mjölnir. Sebbene non ci sia “Thor 5” in fase di sviluppo, Waititi ha rivelato (via Screenrant ) nel libro “Thor: Love and Thunder’ The Official Movie Special” di Titan cosa farebbe se gli fosse data l’opportunità di dirigere un nuovo film di “Thor” franchise con Chris Hemsworth dei Marvel Studios.

Cosa gli resta da fare? Deve essere qualcosa che sembri continuare con l’evoluzione del personaggio, ma comunque in un modo molto divertente e dandogli ancora cose contro cui confrontarsi che sembrano costruire sugli ostacoli che deve superare Ha detto Taika Waititi. “Non credo che possiamo avere un cattivo più debole di Hela. Sento che dobbiamo fare un passo avanti e aggiungere un cattivo che sia in qualche modo più formidabile“.

Cate Blanchett ha recitato in Thor: Ragnarok del 2017 nei panni di Hela, la dea asgardiana della morte che distrugge il martello di Thor Mjölnir e conquista Asgard. Insieme a un nuovo nemico, Waititi vuole anche introdurre “bestie, mostri e alieni sempre più stravaganti e pazzi” provenienti da vari mondi che rimangono fedeli alle origini mitologiche del dio del tuono. Ha aggiunto: “C’è un elemento divertente in [Thor] e ha una casualità e una sorta di spavalderia in lui quando visita questi mondi e incontra questi alieni che non penso che otterresti quando si tratta di un terrestre che viaggia nello spazio. esplorando l’universo.”

Mentre il regista di Thor: Ragnarok e “Thor: Love and Thunder” sembra determinato a continuare le avventure di Thor in un altro film a sé stante, l’attore Chris Hemsworth ha confermato a giugno che il suo ritorno alla Marvel non è al momento nei suoi piani. Non voglio continuare a farlo fino a quando le persone non saranno così esauste da alzare gli occhi al cielo quando mi vedranno apparire sullo schermo nei panni di quel personaggio“, ha detto Hemsworth a Entertainment Weekly. “Se un pubblico vuole vederlo, e se c’è qualcosa che crediamo sia eccitante e divertente, allora fantastico. Mi è piaciuto poter reinventare quel personaggio un paio di volte. Non ho ancora la risposta, ma mi piacerebbe provare a [capire] come possiamo farlo di nuovo e mantenerlo un po’ imprevedibile“.

Addio a Ron Cephas Jones, morto l’attore di This is Us

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Addio a Ron Cephas Jones, morto l’attore di This is Us

Ron Cephas Jones, l’attore vincitore di un Emmy noto per il suo ruolo di William Hill in This Is Us della NBC, è morto. Aveva 66 anni. L’amato e pluripremiato attore Ron Cephas Jones è deceduto all’età di 66 anni a causa di un problema polmonare di vecchia data“, ha confermato Variety grazie alla conferma di un rappresentante di Jones .

Durante tutto il corso della sua carriera, il suo calore, la sua bellezza, la sua generosità, la sua gentilezza e il suo cuore sono stati percepiti da chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo“, ha continuato la dichiarazione. “Ha iniziato la sua carriera al Nuyorican Poets Cafe e il suo amore per il palcoscenico è stato presente per tutta la sua carriera, inclusa la sua recente interpretazione nominata al Tony e vincitrice del Drama Desk Award per il suo ruolo in ‘Clyde’s’ a Broadway“. La bellezza interiore e l’anima di Ron erano evidenti al vasto pubblico dalla sua performance vincitrice di numerosi Emmy in ‘This is Us’. Lascia sua figlia Jasmine Cephas Jones“, ha concluso la dichiarazione.

Jones ha interpretato il padre biologico di Randall Pearson (Sterling K. Brown), William Hill in “This Is Us”. Ha ottenuto quattro nomination agli Emmy per la sua interpretazione, due delle quali ha vinto come miglior attore ospite in una serie drammatica nel 2018 e nel 2020. Anche la figlia di Jones, Jasmine, ha ottenuto la sua prima vittoria agli Emmy per l’eccezionale interpretazione in una breve commedia o serie drammatica. nel 2020, rendendo la coppia il primo duo padre-figlia a vincere gli Emmy nello stesso anno.

Nel maggio 2022, Jones ha parlato con Variety del suo ritorno nei panni di William per il penultimo episodio di “This Is Us“. “Alla fine, la cambusa, che significa la fine, è quando William è proprio lì. E ha questo bellissimo piccolo monologo in cui vedi il viso di William illuminarsi con questa idea che la fine è una specie di inizio”, ha detto della sua scena finale. “E questo è un po’ l’argomento del monologo, solo che i finali possono essere belli. Se li accetti per quello che sono, non sono sempre tristi, possono essere molto belli. Sono questi piccoli pezzi di lui durante l’episodio, dove senti così tanto William senza che lui dica molto. Era tutto molto visivo e bello, quasi come un film muto, per certi versi”.

Oltre a “This Is Us”, i crediti televisivi di Jones includono la serie Apple+ “Truth Be Told”, in cui interpretava il padre di Poppy, Lukather “Shreve” Scoville, “Law & Order: Organized Crime” e “Looking for Alaska”. Ha interpretato l’amico di Pop Bobby Fish nella serie Marvel “Luke Cage” ed è apparso in “The Get Down” e “Mr. Robot.” È anche apparso in film come “Dolemite Is My Name”, “Dog Days”, “Across the Universe”, “He Got Game”, “Sweet and Lowdown”, “The Holiday Calendar” e “Half Nelson”.

James Gunn non sta girando un film su “Young Superman” nonostante il recasting di Henry Cavill

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James Gunn, regista di film di successo come Guardiani della Galassia, The Suicide Squad e Super, darà il via al nuovo DC Universe con Superman: Legacy, il film che ha scritto e che dirigerà e produrrà in qualità di Co-CEO dei DC STUDIOS. In merito a questo primo progetto un po’ di controversia è sorta quando ha deciso di non far riprendere il ruolo dell’attore Henry Cavill dal DC Extended Universe a partire da L’Uomo D’Acciaio (Man of Steel) del 2013.

Mentre James Gunn sta riavviando l’universo, ha recentemente scelto nuovi attori per sostituire il Superman di Cavill e Amy Adams nei panni di Lois Lane. I suoi nuovi attori sono David Corenswet nei panni di Clark Kent/Superman e Rachel Brosnahan nei panni di Lois Lane. Nel dicembre 2022, James Gunn ha twittato: “Nelle fasi iniziali, la nostra storia si concentrerà su una parte precedente della vita di Superman, quindi il personaggio non sarà interpretato da Henry Cavill“. Tuttavia, in un recente post di Threads , Gunn ha chiarito: “Non ho mai realizzato un film sul ‘giovane Superman’, solo un film di Superman!” Sembra che Gunn voglia partire da zero, raccontando la propria storia senza il bagaglio di tutte le puntate del DC Extended Universe che l’hanno preceduta.

Di cosa parlerà Superman: Legacy?

Superman: Legacy racconta la storia del viaggio di Superman per riconciliare la sua eredità kryptoniana con la sua educazione umana come Clark Kent di Smallville, Kansas“, recita la sinossi ufficiale del film. “È l’incarnazione della verità, della giustizia e del modo americano, guidato dalla gentilezza umana in un mondo che vede la gentilezza come antiquata“. Superman: Legacy farà parte della prima lista di DC Studios per il suo DC Universe riavviato, che si chiama Chapter One: Gods and Monsters. Il film sarà scritto e diretto dal regista di Guardiani della Galassia, The Suicide Squad James Gunn, che è stato assunto per diventare co-CEO dei DC Studios nel novembre 2022.

Il film vedrà protagonista David Corenswet (Hollywood, The Politician) nei panni di Clark Kent/Superman e dalla vincitrice del Golden Globe Rachel Brosnahan (The Marvelous Mrs. Maisel) nei panni di Lois Lane. Il casting per il prossimo Lex Luthor è attualmente in corso, con Alexander e Bill Skarsgård che si dice siano nella rosa dei candidati che potrebbero potenzialmente interpretare il cattivo della DC. La produzione dovrebbe iniziare all’inizio del 2024, proprio sulla buona strada per la sua uscita nelle sale attualmente programmata per l’11 luglio 2025.

One Piece: rivelata la sigla ufficiale della serie live action Netflix

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La sigla ufficiale di apertura di One Piece è stata rivelata, con Netflix che condivide la traccia che prende il nome con uno speciale riferimento all’anime originale. La sigla di apertura, intitolata “Wealth Fame Power”, presenta una colonna sonora esplosiva per accompagnare la prossima serie live-action. Il nome della canzone è anche un riferimento all’anime originale, in quanto “ricchezza, fama, potere” sono le prime tre parole menzionate nella narrazione iniziale di One Piece. L’adattamento di One Piece di Netflix dovrebbe essere presentato in anteprima sul servizio di streaming il 31 agosto 2023. Ascolta la sigla di apertura live-action di One Piece qui sotto:

Tutto quello che sappiamo sulla serie tv One Piece

Tratta dalla serie manga più venduta della storia del Giappone e scritta da Eiichiro Oda, One Piece è un’impareggiabile avventura leggendaria ambientata in alto mare. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero da sempre alla ricerca di una vita libera. Luffy abbandona il suo villaggio per intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca del leggendario tesoro ONE PIECE e diventare il re dei Pirati! Tuttavia, per trovare l’inestimabile premio Luffy dovrà assoldare la ciurma dei suoi sogni, trovare una nave, scandagliare in lungo e in largo il vasto mare azzurro, seminare i Marine e farla in barba a temibili rivali.

Iñaki Godoy (Monkey D. Luffy), Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp) e Taz Skylar (Sanji) interpretano l’avventura piratesca live action ONE PIECE, ideata in collaborazione con Shueisha e prodotta da Tomorrow Studios con Netflix. Matt Owens e Steven Maeda ricoprono il ruolo di sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunner. Anche Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements si occupano della produzione esecutiva. Il cast confermato in precedenza include Vincent Regan, Ilia Isorelýs Paulino, Morgan Davies, Aidan Scott, Langley Kirkwood, Jeff Ward, Celeste Loots, Alexander Maniatis, McKinley Belcher III, Craig Fairbrass, Steven Ward e Chioma Umeala.

The Peripheral 2 non si farà, la seconda stagione è stata cancellata su Prime Video

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È stato rivelato che The Peripheral 2 non si farà, la secondo stagione è stato cancellata da Prime Video nonostante fosse stato ordinato in precedenza. Una seconda stagione per la serie drammatica thriller di fantascienza è stata ordinata lo scorso febbraio. Deadline ha riferito che la cancellazione è il risultato della durata degli scioperi WGA e SAG-AFTRA in corso. Il noto sito americano ha anche notate che potrebbero esserci più serie in situazioni simili, in particolare se l’interruzione del lavoro va oltre il Labor Day.

Quando è stata ordinata la seconda stagione di The Peripheral?

L’adattamento della serie è stato scritto da Scott B. Smith, che è stato produttore esecutivo e showrunner. I creatori di Westworld Jonathan Nolan e Lisa Joy sono i produttori esecutivi, insieme a Steven Hoban, Athena Wickham di Kilter Films e il regista Vincenzo Natalie.

INVERSO – The Peripheral racconta la storia di Flynne Fisher (Chloë Grace Moretz), una giovane donna che cerca di tenere insieme i pezzi della sua famiglia disastrata in un angolo dimenticato dell’America futura. Flynne è intelligente, ambiziosa e predestinata. Non ha futuro, finché il futuro non bussa alla sua porta. INVERSO – The Peripheral, tratto dal romanzo dal grande autore William Gibson, offre uno sguardo affascinante e allucinatorio sulla sorte dell’umanità e su ciò che verrà.

Biancaneve: per il figlio del regista dell’originale il remake è “…una disgrazia”

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Il figlio del regista del film Disney del 1937 Biancaneve e i sette nani ha criticato duramente l’imminente remake live-action che la Disney ha messo in produzione e che è tutt’ora in fase di lavorazione. Come molti di voi già sapranno il 2024, la Disney rilascerà Biancaneve, un remake live-action del loro classico film d’animazione. Il film vedrà protagonisti Rachel Zegler (West Side Story, Shazam! Fury of the Gods) nei panni di Biancaneve e Gal Gadot (Wonder Woman, Fast & Furious) nei panni della Regina Cattiva. Il film ha suscitato polemiche sulla sua decisione di scegliere un’attrice latina nel ruolo principale e persone non piccole per interpretare i personaggi che erano nani nel materiale originale.

David Hand, figlio del regista che ha diretto il film originale del 1937 (chiamato anche David Hand), ha criticato il nuovo film. Ha detto in un’intervista con il Telegraph che suo padre e Walt Disney si sarebbero “rivoltati nella tomba“, definendolo “un insulto” al film originale. È un concetto completamente diverso, e non sono assolutamente d’accordo con esso, e so che anche mio padre e Walt sarebbero molto in disaccordo. È una vergogna [che lo studio stia] cercando di fare qualcosa di nuovo con qualcosa che ha avuto un così grande successo in precedenza. I loro pensieri sono così radicali ora. Cambiano le storie, cambiano il processo di pensiero dei personaggi. Stanno inventando nuove cose per svegliarsi e io non sono interessato a niente di tutto ciò. Trovo francamente un po’ offensivo [quello che] potrebbero aver fatto con alcuni di questi film classici“.

Cosa sappiamo sul remake di Biancaneve?

Il nuovo film di Biancaneve sarà diretto da Marc Webb e vedrà protagoniste Rachel Zegler,Gal Gadot, Andrew Burnap e Martin Klebba. La pellicola è un adattamento Live Action della classica fiaba su una bellissima giovane principessa che, mentre viene perseguitata da una regina gelosa, cerca rifugio a casa di sette nani nella campagna tedesca. Il film uscirà il 22 marzo 2024.

MCU: i 10 momenti più cupi di quanto non ricordassimo

MCU: i 10 momenti più cupi di quanto non ricordassimo

Per quanto il MCU sia un franchise pieno di film divertenti, vivaci e pieni di humor, negli ultimi anni ha assunto sfumature sempre più oscure, tetre e drammatiche, restituendo al suo pubblico continui eventi pieni di sofferenza. Pensiamo, ad esempio, a progetti come Avengers: Endgame, WandaVision, Spider-Man: No Way Home o, addirittura, Doctor Strange nel Multiverso della Follia, quest’ultimo di stampo horror. Sono pellicole che, in qualche modo, hanno segnato una nuova inclinazione per il Marvel Cinematic Universe, sempre più propenso ai toni dark. Di conseguenza, considerato l’andamento preso dal franchise, sono aumentati anche i momenti più cupi e tristi. Vediamo quali sono stati quelli più impattanti.

La visione di Tony Stark

Avengers- Age of ultron

Quando nel 2015 uscì Avengers: Age of Ultron, il MCU non si preoccupò solo di affrontare l’estinzione dell’umanità e scavare negli angoli più oscuri del passato di Tony Stark/Iron Man nella produzione di armi, ma ci tenne anche a regalare al pubblico alcuni approfondimenti sui processi di pensiero proprio degli Avengers. Quando nel film Scarlet Witch invade la loro mente, questo diventa l’escamotage perfetto per mettere in rilievo il loro subconscio, mostrando allo spettatore le loro paure. Per Tony Stark si tramutò nel vedere ciascuno dei suoi amici ucciso in battaglia mentre la Terra veniva invasa dal Leviatano. È per tale ragione che il supereroe progetta Ultron, per impedire che egli sia l’unico sopravvissuto della sua squadra.

L’episodio tragico dell’infanzia di Marc Spector

Moon Knight

Un altro momento molto cupo del MCU risiede nella serie tv Moon Knight, uscita su Disney+ nel 2022, che ha al centro Marc Spector. Nell’episodio 5, intitolato “Asylum”, il protagonista e Steven Grant si riuniscono nel Duat e cominciano ad indagare sul loro passato e sulla loro infanzia. Assistendo a un momento dell’infanzia di Spector, Grant scopre che questi aveva un fratello minore, di nome Randall. Da piccoli, i fratelli si divertivano a giocare in una caverna, fin quando un giorno a causa della pioggia non ne rimasero intrappolati, evento che causò l’annegamento di Randall. Marc aveva iniziato a incolparsi per l’accaduto, così come sua madre, la quale è poi diventata il catalizzatore delle sue altre personalità, tra cui per l’appunto Steven.

La morte di Gamora

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Fra le scene più dolorose e cupe del MCU c’è la morte di Gamora per mano di Thanos in Avengers: Infinity War, una ferita che per molti fan è ancora aperta. Il rapporto padre-figlia era stato esplorato prima di allora anche in altri film, ma è solo in questa pellicola che viene approfondito meglio, con degli inserti sul loro passato. Fra questi va menzionato il flashback dell’invasione di Thanos sul pianeta in cui vive Gamora e del suo rapimento. Le immagini vanno inevitabilmente a rafforzare il loro legame, gettando una luce sul vero affetto che il Titano prova per la figlia adottiva. Quando i due, quindi, vanno a Vormir per impossessarsi della Pietra dell’Anima, Thanos si rende conto di dover sacrificare lei per completare la sua missione. Sebbene Gamora gli dica che non funzionerà mai poiché la loro relazione non è basata sull’amore, il fatto che Thanos ottenga la Gemma dell’Anima dopo averla buttata giù dal dirupo dimostra invece esattamente l’opposto.

Scarlet Witch e il dolore riversato sui cittadini di Westview

WandaVision

Quando su Disney+ debuttò WandaVision, i fan di una delle coppie più travagliate del MCU ne erano entusiasti, soprattutto perché lo show inizialmente si presentava come un progetto originale, in cui all’interno gli eventi erano mostrati sottoforma di sitcom. Nel corso dello show, WandaVision ha poi rivelato la sua vera natura, svelando al suo pubblico che quello a cui stava assistendo era solo un mondo falso creato da Wanda Maximoff per poter vivere serenamente con Visione e i suoi figli. Il problema però è che per essere lei felice, Wanda aveva intrappolato in questa realtà fittizia i cittadini di Westview, che in realtà stavano solo soffrendo in quelle condizioni. Quando poi Agatha Harkness riesce a liberare gli abitanti da quell’incantesimo, questi affrontano Scarlet Witch per chiederle di essere liberati. Lei di tutta risposta li mette a tacere con violenza, e il suo dolore ad un certo punto avvolge l’intera città. Questo, quasi sicuramente, avrà avuto un effetto negativo duraturo su di loro, rendendo il momento uno dei più cupi del Marvel Universe.

La storia di Natasha Romanoff

Natasha-Romanoff-MCU

Tra le storie più dolorose del MCU c’è poi quella di Natasha Romanoff, alias Black Widow. Del suo passato si ha un assaggio in Avengers: Age of Ultron, a causa dell’invasione della mente da parte di Scarlet Witch. Il pubblico in quell’occasione inizia a comprendere chi sia davvero la supereroina: la Romanoff era stata cresciuta come assassina, trafficata dal Generale Dreykov e sottoposta a un’isterectomia involontaria per sterilizzarla. Ecco perché nel film del 2015, Natasha si riferisce a se stessa come un “mostro”, e ne capiamo ancora meglio le ragioni in Black Widow, film che è poi andato ad approfondire meglio questo aspetto, mostrando nel dettaglio il suo orribile passato in cui è anche presente una sorella surrogata, Yelena Belova.

Iron Man e la morte dei suoi genitori

Iron Man Tony Stark

Fra i film del MCU più intensi c’è anche Captain America: Civil War, in cui gli Avengers vengono messi l’uno contro l’altro a causa dei controversi Accordi di Sokovia. Seppur la pellicola si porti sulle spalle una storia generale molto pesante, il momento probabilmente più cupo lo troviamo verso la fine, quando viene fatto vedere a Tony Stark il filmato delle telecamere a circuito chiuso della morte dei suoi genitori per mano del Soldato d’Inverno. Dopo aver capito che Steve Rogers sa che il suo amico d’infanzia ha ucciso i suoi genitori, Stark in preda all’ira si scontra con lui. Questa è la scena più forte e violenta che il pubblico si ritrova ad assistere, poiché è evidenziato il tradimento dell’uno verso l’altro.

Scarlet Witch spaventa i suoi figli

Scarlet Witch

WandaVision si era concluso con Wanda Maximoff che aveva abbracciato il suo destino di Scarlet Witch. Questa evoluzione ha poi portato agli eventi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, in cui l’eroina/villain tenta di privare America Chavez delle sue capacità. Alla fine, Chavez dà a Wanda ciò che desidera, e questa si ritrova sulla Terra-838. È in quell’occasione che la donna si trova faccia a faccia con la sua variante e i suoi figli, spaventando questi ultimi, i quali credono che lei sia una strega cattiva. La loro paura fa capire a Wanda quanto i suoi modi siano sbagliati, ma nonostante il raggiungimento di questa consapevolezza, la scena è comunque straziante e al tempo stesso cupa, poiché il desiderio di Wanda di rivedere i suoi figli si tramuta in un terribile e angosciante momento.

Iron Man versione zombie

Spider Man Far From Home

Anche Spider-Man: Far From Home, che ha fatto da epilogo alla Saga dell’Infinito del MCU, non è esente da momenti molto cupi. Il film si costruisce interamente su ciò che avviene a Peter Parker dopo la morte del suo mentore, Tony Stark/Iron Man. Nel film, Spider-Man si scontra con Quentin Beck, alias Mysterio, il quale ha la capacità di creare svariate illusioni. Una di queste illusioni assume la forma di un Iron Man zombificato che esce dalla sua tomba per terrorizzare Peter, segnando la triste consapevolezza che il suo mentore è effettivamente morto e non può più salvarlo.

La vendetta di John Walker

The Falcon and The Winter Soldier

In Avengers: Endgame, Steve Rogers aveva passato il testimone a Sam Wilson, per farlo diventare il nuovo Capitan America. Quando questi decide di non accettare, a ricevere la carica del supereroe è John Walker, il quale viene introdotto in The Falcon and the Winter Soldier. Sentendosi insignificante rispetto agli altri super-soldati, Walker ad un certo punto usa il siero del super-soldato degli Spaccabandiera per aumentare i suoi poteri. Ma, dopo la morte del suo amico e compagno Lemar Hoskins, Walker uccide uno dei membri del gruppo usando lo scudo di Capitan America come arma. Questo è senza dubbio uno dei momenti più brutali e al tempo stesso cupi del MCU, soprattutto perché il simbolo della pace e dell’eroismo in questo caso è utilizzato per commettere un omicidio.

La morte di Loki

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Concludiamo il nostro viaggio nei momenti più cupi del MCU con una scena che, dell’intero franchise, è forse quella più inaspettata e triste. Parliamo della morte di Loki in Avengers: Infinity War, che il pubblico si trova a dover “sopportare” proprio all’inizio del film. In quella sequenza, vediamo Thanos invadere la nave asgardiana e Loki tentare di impedire che il Titano folle possa acquistare la gemma dello spazio. Le cose, però, per il Dio dell’Inganno finiscono male, in quanto Thanos lo uccide all’improvviso senza sforzarsi neanche troppo, mostrandoci tutto il dolore e la sofferenza di Loki. Seppur esista ancora nel Marvel Universe una variente di Loki, la storia dell’originale si conclude nel più triste e brutale dei modi, diventando uno degli eventi più strazianti.

Demeter – Il risveglio di Dracula: guida al cast e ai personaggi del film

Il cast di Demeter – Il risveglio di Dracula è al comando di un nuovo ed entusiasmante film horror che riporta Dracula alla ribalta nel genere horror. Ispirato a una breve sezione del romanzo di Bram Stoker, il film di André Øvredal racconta di una nave, la Demeter, in viaggio verso Londra. Tuttavia, all’insaputa dell’equipaggio, Dracula viene trasportato in una cassa attraverso i mari e si sveglia durante il viaggio per banchettare con l’equipaggio. Si tratta di un’impostazione entusiasmante per un film horror che scuote la formula dei film sui vampiri introducendo elementi dei moderni franchise di mostri claustrofobici come Alien, e il cast di Demeter – Il risveglio di Dracula è l’ensemble perfetto che dà vita a questo racconto.

Corey Hawkins/Clemens

Corey Hawkins è il protagonista di Demeter – Il risveglio di Dracula nel ruolo di Clemens. Clemens è un medico che si unisce al viaggio della Demeter per passare da Carapathia a Londra; è un uomo interessato a imparare il più possibile sul mondo e ha una naturale vena eroica, desideroso di aiutare le persone in difficoltà. Mentre il resto dell’equipaggio è consumato dalla paura e dal dolore, Clemens cerca di escogitare il piano per fermare Dracula. Anche se è l’unico sopravvissuto della Demeter, Clemens giura di non fermarsi davanti a nulla per uccidere la creatura.

Al di fuori del cast di Demeter – Il risveglio di Dracula, Corey Hawkins è un interprete che ha guadagnato notorietà e attenzione per la sua interpretazione di Dr. Dre nel biopic musicale degli NWA Straight Outta Compton. Dopo il suo ruolo di spicco in quel film, Hawkins è entrato a far parte del cast di Kong: Skull Island e ha recitato nel breve reboot di 24. Hawkins ha recitato anche nell’acclamato musical Sognando a New York: In the Heights e in The Tragedy of Macbeth di Joel Coen. Prossimamente lo vedremo nel musical Il colore viola e al fianco di Samuel L. Jackson e John David Washington in The Piano Lesson.

Aisling Franciosi – Anna

The Nightingale: recensioneAisling Franciosi si unisce al cast di Demeter – Il risveglio di Dracula nel ruolo di Anna, una clandestina a bordo della nave consapevole più di chiunque altro del pericolo al quale andranno incontro. Viene dallo stesso villaggio in cui si trova il castello di Dracula ed è stata morsa dal vampiro e usata come fonte di sangue per il viaggio. Dopo che Clemens la salva apparentemente con una trasfusione di sangue, Anna si unisce a lui nel tentativo di uccidere Dracula. Purtroppo, ha già iniziato a trasformarsi in vampiro e accetta il suo destino venendo bruciata alla luce del sole quando la nave raggiunge la riva.

Aisling Franciosi è un’attrice italo-irlandese il cui ruolo di punta è stato quello di protagonista nell’acclamato film horror The Nightingale. Ha anche interpretato Lyanna Stark ne Il Trono di Spade, con le sequenze di flashback che rivelano il segreto di Jon Snow come Targaryen. Sarà poi protagonista del film biografico Rothko, interpretato anche da Aaron Taylor-Johnson e Russell Crowe.

Liam Cunningham – Capitano Eliot

In Demeter – Il risveglio di Dracula, Liam Cunningham è il capitano Eliot, comandante della nave titolare. Come in Dracula di Bram Stoker, il diario del capitano è la prova del massacro avvenuto a bordo della nave. Eliot è un leader razionale che si preoccupa della sicurezza del suo equipaggio, ma la perdita di suo nipote per mano di Dracula lo rende molto vulnerabile e più esposto ai pericoli. Mentre si ricompone per l’ultima battaglia contro Dracula, Eliot viene ucciso.

Liam Cunningham è uno dei volti più riconoscibili del cast di Demeter. L’attore irlandese è noto soprattutto per aver interpretato Davos Seaworth, uno dei più stretti alleati di Jon Snow in Game of Thrones dopo essere stato introdotto nella seconda stagione. La carriera di Cunningham è costellata da una varietà di ruoli diversi con film come The Guard con Brendan Gleeson e Don Cheadle e il cult horror Dog Soldiers. Il prossimo progetto che lo vedrà riunirsi con i creatori di Game of Thrones, D.B. Wiess e David Benioff, sarà Il Problema dei Tre Corpi.

David Dastmalchian – Wojchek

the boogeyman David DastmalchianDavid Dastmalchian interpreta Wojchek nel cast di Demeter. Wojchek è il primo ufficiale del Capitano Eliot a bordo della Demeter. Antagonista minore in alcuni momenti del film, Wojchek è una persona cupa e diffidente che ha un grande legame con la nave, che considera la sua casa. Sebbene aiuti gli altri eroi a combattere contro Dracula nel momento culminante, viene ucciso durante il processo.

Altro nome noto del del cast di Demeter, David Dastmalchian è un attore americano che si è fatto notare per il suo memorabile ruolo di uno dei seguaci del Joker ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan. In seguito è diventato una presenza fissa nel genere dei supereroi, interpretando Kurt nei film di Ant-Man del MCU e recitando come Polka-Dot Man in Suicide Squad di James Gunn. Dastmalchian ha lavorato con Denis Villeneuve in Prisoners, Blade Runner 2049Dune. Recentemente ha anche collaborato con Nolan nel cast stellare di Oppenheimer.

Javier Botet – Dracula

Javier Botet si aggiunge al cast di Demeter – Il risveglio di Dracula nel ruolo di Dracula. Nel corso degli anni sono stati molti gli attori che hanno interpretato Dracula, ma mentre personaggi del calibro di Bela Lugosi e Gary Oldman lo hanno interpretato come un seducente gentiluomo, l’interpretazione di Botet dell’iconico personaggio è più mostruosa e lo sentiamo parlare solo una volta durante il film. Il finale del film del 2023 vede Dracula arrivare in Inghilterra e travestirsi da umano.

Diventato rapidamente un pilastro dei film horror moderni, Javier Botet è un attore spagnolo che ha molta esperienza nell’interpretare mostri sullo schermo. Con la sua altezza che supera i due metri e una corporatura snellissima, ha interpretato le creature The Crooked Man in The Conjuring 2, “Hobo” in It e Niña Medeiros nei film di [REC].

Il cast di supporto

Woody Norman nel ruolo di Toby: Toby è il giovane nipote del capitano Eliot che stringe un legame precoce con Clemens. Purtroppo, nel momento più buio del film, il ragazzo viene morso da Dracula e brucia alla luce del sole mentre il suo corpo viene sepolto in mare. Norman è un attore relativamente nuovo che ha trovato il suo ruolo di punta nel film drammatico C’mon C’mon, al fianco di Joaquin Phoenix. Recentemente ha recitato nel film horror Cobweb e prossimamente sarà visto al fianco di Chris Pratt e Millie Bobby Brown in The Electric State.

Stefan Kapičić nel ruolo di Olgaren: Olgaren è l’unica vittima di Dracula a essere risparmiata e si trasforma gradualmente in un vampiro, finendo per bruciare alla luce del sole dopo essere stato legato all’albero della nave. Kapičić è un attore tedesco forse più noto per aver dato la voce a Colosso in Deadpool. È apparso anche in Better Call Saul nel ruolo di Caspar, un membro della squadra di costruzione di Werner Ziegler. È confermato che tornerà a vestire i panni di Colosso in Deadpool 3.

Nikolai Nikolaeff nel ruolo di Petrofsky: Petrofsky è un membro ostile dell’equipaggio che litiga con Clemens all’inizio, ma che ottiene la sua rivincita come prima vittima umana di Dracula sulla nave. Nikolaeff è un attore australiano che è apparso in ruoli minori in diverse serie televisive di alto profilo, tra cui Daredevil, Fargo e Stranger Things.

Jon Jon Briones nel ruolo di Joseph: Joseph è un membro dell’equipaggio sopraffatto dalla paura che tenta di lasciarsi alle spalle i suoi compagni rubando una scialuppa di salvataggio, per poi essere ucciso quando Dracula lo insegue. Briones è un attore e cantante filippino che è apparso in diversi progetti di Ryan Murphy come Ratched, American Horror Story e American Crime Story. Recentemente ha recitato al fianco di Brian Tyree Henry e Kate Mara nella serie Class of 09.

Martin Furulund nel ruolo di Larsen: Larsen è un altro membro dell’equipaggio di Demeter che viene brutalmente ucciso da Dracula dopo la morte di Petrofsky. Furulund è un attore norvegese che è apparso in alcune commedie dark di spicco del suo paese, tra cui Headhunters con Nikolaj Coster-Waldau e In Order of Disappearance con Stellan Skarsgard.

Chris Walley nel ruolo di Abrams: Abrams è un altro membro dell’equipaggio che viene ucciso da Dracula nel momento culminante di Demeter – Il risveglio di Dracula. Walley è un attore irlandese che ha recitato nel film cult Young Offenders e nel suo spinoff televisivo. È apparso anche nel film di guerra 1917 di Sam Mendes, vincitore di un Oscar.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: il primo teaser trailer

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Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: il primo teaser trailer

Dopo un’attesa lunga quasi dieci anni, i fan di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo hanno la possibilità di dare un primo sguardo al teaser trailer della serie Disney+ basata sui romanzi di Rick Riordan. La serie arriverà con i primi due episodi sulla piattaforma il prossimo 20 dicembre.

Tutto quello che c’è da sapere sulla serie tv Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo

La serie live-action racconta la fantastica storia del semidio moderno di 12 anni, Percy Jackson, che sta appena venendo a patti con i suoi nuovi poteri soprannaturali quando il dio del cielo Zeus lo accusa di aver rubato il suo maestro fulmine“, si legge. la sinossi. “Ora Percy deve attraversare l’America per trovarlo e riportare l’ordine nell’Olimpo.”La serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vedrà Walker Scobell nei panni del semidio protagonista, Leah Sava Jeffries nei panni di Annabeth Chase, Aryan Simhadri nei panni di Grover Underwood, Dior Goodjohn nei panni di Clarisse La Rue, Charlie Bushnell nei panni di Luke Castellan, Virginia Kull nei panni di Sally Jackson, Glynn Turman come Chiron, Megan Mullally come Mr. Dodds, Olivea Morton come Nancy Bobofit e Timm Sharp come Gabe Ugliano.

La serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è diretta da James Bobin da una sceneggiatura co-scritta da Rick Riordan e Jon Steinberg, basata sul primo capitolo di Riordan della sua fortunata serie di libri Le Cronache del Campo Mezzosangue. Il cast aggiuntivo include Jason Mantzoukas nei panni di Dioniso, l’ex superstar della WWE Adam Copeland nei panni di Ares, Jay Duplass nei panni di Ade, Lin-Manuel Miranda nei panni di Hermes, Timothy Omundson nei panni di Efesto, Toby Stephens nei panni di Poseidone e il compianto Lance Reddick nei panni di Zeus. I produttori esecutivi sono Riordan, Bobin, Steinberg, Dan Shotz, Rebecca Riordan, Bert Salke, Monica Owusu-Breen, Jim Rowe e Ellen Goldsmith-Vein, Jeremy Bell e DJ Goldberg del Gotham Group. Anche 20th Television sta producendo.

Gli amici delle vacanze 2: trailer della commedia in arrivo su Disney+

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Sono ora disponibili il trailer, il poster e le immagini del divertentissimo sequel 20th Century Studios Gli amici delle vacanze 2. Il film riunisce lo sceneggiatore e regista de Gli amici delle vacanze Clay Tarver e le star John Cena, Lil Rel Howery, Yvonne Orji e Meredith Hagner con i nuovi co-protagonisti Carlos Santos, Ronny Chieng, Jamie Hector e Steve Buscemi. Prodotto da Todd Garner e Stuart Besser, Gli amici delle vacanze 2 arriverà il 25 agosto in esclusiva su Disney+ in Italia, su Hulu negli Stati Uniti e su Star+ in America Latina.

Questo divertentissimo sequel prende il via qualche mese dopo la fine de Gli amici delle vacanze e vede la coppia di neosposi composta da Marcus (Howery) ed Emily (Orji) invitare i loro disinibiti amici Ron (Cena) e Kyla (Hagner), anch’essi sposati da poco e con un bambino, a unirsi a loro per una vacanza. Marcus si è aggiudicato un viaggio tutto pagato in un resort dei Caraibi e il suo scopo è quello di incontrare i proprietari del resort e fare un’offerta per un contratto di costruzione per un hotel di loro proprietà a Chicago. Ma quando Reese (Buscemi), il padre detenuto di Kyla, viene rilasciato da San Quentin e si presenta senza preavviso al resort nel peggior momento possibile, le cose vanno fuori controllo, mandando all’aria i piani di Marcus e trasformando il viaggio perfetto degli amici in un caos totale.

Kenneth Branagh potrebbe continuare a interpretare Hercule Poirot nel franchise Disney

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Il produttore di Assassinio a Venezia (A Haunting in Venice), James Prichard, ha lasciato intendere che il detective di Kenneth Branagh, Hercule Poirot, potrebbe potenzialmente tornare in molte altre avventure future. Segnando ufficialmente la terza volta che Branagh interpreta l’iconico detective belga di Agatha Christie, Assassinio a Venezia è l’ultimo capitolo di una trilogia cinematografica iniziata con Assassinio sull’Orient Express del 2017. Allontanandosi da alcune delle opere più note di Christie, quest’ultimo film è basato sul romanzo Poirot e la strage degli innocenti del 1969 e sostituirà l’ambientazione londinese originale del libro con la città italiana.

Parlando con Total Film (via GamesRadar+), Prichard ha rivelato che ci sono molte opportunità per il franchise che Kenneth Branagh dirige e interpreta di continuare dopo l’imminente uscita di Assassinio a Venezia. Citando l’ampio catalogo di storie di Poirot di Christie, il produttore ha rivelato che “ne faremo sicuramente un altro” se Branagh e lo sceneggiatore Michael Green si sentiranno inclini a continuare. “Se Ken vuole fare di più e Michael vuole scrivere di più, ne faremo sicuramente un altro. C’è ancora molto materiale da raccontare, quindi non rimarremo senza ispirazione”.

Assassinio a Venezia è ambientato nella misteriosa Venezia del secondo dopoguerra alla vigilia di Ognissanti, dove Hercule Poirot, ormai in pensione e vivendo in un esilio autoimposto nella città più affascinante del mondo, partecipa con riluttanza a una seduta spiritica in un palazzo fatiscente e infestato. Quando uno degli ospiti viene assassinato, il detective viene catapultato in un sinistro mondo di ombre e segreti, costretto nuovamente a dover risolvere il caso prima che qualcos altro di spiacevole possa accadere.

Il film, come già riportato, è diretto da Kenneth Branagh con una sceneggiatura del candidato all’Oscar Michael Green (Logan). I produttori sono Kenneth Branagh, Judy Hofflund, Ridley Scott e Simon Kinberg, con Louise Killin, James Prichard e Mark Gordon come produttori esecutivi. Un brillante ensemble interpreta un cast di personaggi indimenticabili, tra cui Kenneth Branagh, Kyle Allen (Rosaline), Camille Cottin (Call My Agent), Jamie Dornan (Belfast), Tina Fey (30 Rock), Jude Hill (Belfast), Ali Khan (6 Underground), Emma Laird (Mayor of Kingstown), Kelly Reilly (Yellowstone), Riccardo Scamarcio (L’ombra di Caravaggio) e la recente vincitrice dell’Oscar Michelle Yeoh (Everything Everywhere All at Once).

Suicide Squad: David Ayer rimpiange la scelta dei tatuaggi di Joker

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Il regista di Suicide Squad, David Ayer, concorda sul fatto che i tatuaggi del suo Joker siano stati una cattiva idea dopo aver parlato della scelta creativa per il film del 2016. Tutte le volte che Batman è stato immaginato in live-action, Joker è sempre stato al suo fianco, apparendo in numerosi progetti DC nel corso dei decenni. Una delle sue incarnazioni più recenti è stata il Joker di Suicide Squad, interpretato da Jared Leto nel 2016, quando la Task Force X ha esordito al cinema.

Tuttavia, il Joker di Jared Leto in Suicide Squad ha sempre generato delle opinioni contrastanti, principalmente per alcuni dei cambiamenti al suo look, rispetto a un’immagine più legata alla rappresentazione classica del personaggio. Uno degli aspetti più discussi è stata la decisione di riempire Joker di tatuaggi, e soprattutto la parola “Danneggiato” sulla fronte.

Quasi otto anni dopo l’uscita del film, il regista di Suicide Squad concorda con il pubblico sul fatto che non è stata una delle scelte migliori per il suo Joker. David Ayer ha usato la piattaforma X (ex Twitter) per affrontare il fatto che mentre è il titolare del “l’idea del tatuaggio al 100%”, ammette di rimpiangere la scelta che “ha creato acrimonia e divisione“. In effetti, inizialmente Ayer aveva pensato di far scrivere sulla fronte di Joker “Beato” invece di “Danneggiato”, ma alla fine il regista ha riconosciuto che “non tutte le idee sono buone”.

Blue Beetle: recensione del cinecomic latino della DC

Blue Beetle: recensione del cinecomic latino della DC

Il Blue Beetle al cinema dal 17 agosto (distribuito dalla Warner Bros.) è il cinecomic adatto per la lunga estate calda i cui strascichi precedono l’inizio del grandi festival internazionali. Tra gli evidenti ammiccamenti all’audience teen e il tentativo di rinnovare l’Universo tematico della concorrente della Marvel, la scelta dello Xolo Maridueña del Cobra Kai di Netflix come primo supereroe latino della DC è la chiave del film del portoricano Ángel Manuel Soto (La granja, Charm City Kings). Nel quale la vera protagonista è la famiglia Reyes, e i tanti attori sudamericani impiegati, dalla nonna Adriana Barraza (Rambo: Last Blood, Thor) a mamma Elpidia Carrillo (la saga di Predator) e papà Damián Alcázar (Narcos, Le cronache di Narnia – Il principe Caspian), oltre alla bella Jenny Kord interpretata dalla modella brasiliana Bruna Marquezine (God Save the King), sullo schermo figlia della perfida Victoria affidata a una molto divertita Susan Sarandon.

Jaime Reyes è il Blue Beetle

C’è tutta la famiglia – nonna compresa – ad aspettare il ritorno dagli Stati Uniti del neolaureato Jaime Reyes, ma la Palmera City che il ragazzo aveva lasciato non è quella che sperava di ritrovare. Pieno di aspettative e aspirazioni, pronto a mettersi in gioco e trovare il suo posto in un mondo nuovo (oltre a realizzare il suo sogno di una piscina a sfioro), Jaime viene inaspettatamente in contatto con un’antica reliquia, uno scarabeo che si rivela essere un manufatto alieno, un congegno biotecnologico d’avanguardia che lo sceglie come ospite simbiotico e gli ‘dona’ un’incredibile armatura dai poteri straordinari. Quelli necessari a contrastare i piani delle industrie Kord, sul punto di lanciare la produzione in larga scala dei suoi esoscheletri da combattimento.

Blue Beetle recensione
Copyright: © 2023 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved. TM & © DC

La DC al cinema cambia forma

Dagli aracnidi della Marvel ai coleotteri della DC Comics il passo non è breve, ma è sicuramente un merito del film e dei suoi realizzatori quello di esser riusciti a evitare la sorte dei vari Batgirl, Black Canary, Deathstroke, Lobo o The Atom e degli altri scomparsi progetti che avrebbero dovuto popolare l’ormai defunto DCEU. Forse anche proprio per l’essere nata come opera a “medio budget” che avrebbe dovuto avere tutt’altra destinazione, televisiva in questo caso.

Blue Beetle Susan Sarandon
Copyright: © 2023 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved. TM & © DC

Eppure, per quanto quella di Xolo Maridueña si confermi una scelta ideale per il prodotto realizzato e il pubblico identificato come riferimento principale, l’apparizione dell’ex Miguel Diaz del Cobra Kai di Netflix avrebbe avuto miglior fortuna – e forse platea più adeguata – sulla HBO Max prevista inizialmente. Nonostante, per altro, molti dei lungometraggi del genere arrivati in sala non possano vantare una squadra come quella assemblata mettendo insieme un direttore della fotografia come Pawel Pogorzelski (Midsommar, Hereditary), una costumista candidata all’Oscar come Mayes C. Rubeo (Jojo Rabbit e i film di Thor), Kelvin McIlwain (The Suicide Squad, Aquaman) come supervisore agli effetti visivi e Craig Alpert (Deadpool 2, The Lost City) al montaggio.

Un ‘fumettone’ con un messaggio sociale

Blue Beetle film 2023Siamo lontani da alcuni dei film citati – e probabilmente dall’Aquaman e il regno perduto di James Wan che lo seguirà il prossimo 20 dicembre – in questa celebrazione dell’anima latina e messicana spesso discriminata al di là del muro tanto fortemente voluto da Donald Trump. Una parte fondante degli Stati Uniti che però anche qui viene rappresentata in maniera piuttosto fanciullesca e bonaria, pur offrendo l’opportunità di inserire temi come immigrazione, speculazione e sfruttamento imperialista, violenza e impunità, insieme soprattutto all’importanza delle radici. Fin troppo presenti, visto il presenzialismo dei vari Reyes (su tutti lo zio Rudy di George Lopez e la spesso eccessiva sorella della Belissa Escobedo di Hocus Pocus 2) al fianco del loro eroico rampollo, e tali forse da indebolire il risultato finale, nonostante l’aiuto dato sul piano narrativo e action.

Macchiette, a tratti, delle quali non si sentiva effettivamente il bisogno e che ci auguriamo – per il film – possano incontrare il gusto degli spettatori cui si rivolge, ma anche che non impediscano al Blue Beetle di tornare in prossimi capitoli di questo Universo esteso. Per scoprire davvero le potenzialità di questo supereroe, ormai più consapevole di sé e del proprio ruolo, una volta chiusa la parentesi tutta ‘salsa’ e ‘abuelos’, gadget alla TMNT e combattimenti tra i Power Rangers e Machete, nella quale si assiste persino al recupero del cattivissimo Carapax di Raoul Trujillo e ci si commuove per la citazione (che in pochissimi ormai coglieranno) del Chapulin Colorado, indimenticabile parodia degli eroi mascherati che andava in onda sulla tv messicana negli anni ’70.

Venezia 80: a Sergio Castellitto il ‘Premio Pietro Bianchi’ 2023

Venezia 80: a Sergio Castellitto il ‘Premio Pietro Bianchi’ 2023

Va a Sergio Castellitto il Premio Pietro Bianchi 2023, riconoscimento che i Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) assegnano tradizionalmente al Lido, quest’anno per la sua 47.ma edizione, ad una personalità eccellente del cinema italiano. E d’intesa con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il Bianchi è quest’anno un omaggio ad uno dei nostri attori più amati che ha firmato anche come autore alcuni dei film più interessanti degli ultimi anni e non solo: icona della grande fiction di cui è stato un vero leader nell’epoca in cui lo sceneggiato cominciava a trasformarsi verso la nuova serialità, Sergio Castellitto continua a conquistare il pubblico con il suo talento, ma anche con la grande passione e l’impegno che siglano da oltre quarant’anni un rapporto speciale con la stampa e soprattutto con un pubblico che non ha mai tradito.

“Eccellente nei ruoli drammatici e ironico nella tradizione della migliore commedia italiana, Castellitto è tra gli attori più eclettici e certamente disponibili a lasciarsi andare anche alla sperimentazione, sia nella recitazione che come autore” si legge nella motivazione del Premio che sigla tra cinema e fiction oltre cento interpretazioni alle quali si aggiunge l’avventura della regia, come autore di sette titoli tra i quali film che hanno conquistato anche un posto importante nel cinema e un’eco internazionale.

Con dieci candidature ai Nastri d’Argento e altrettante ai David di Donatello, Castellitto – che dai Giornalisti Cinematografici ha avuto anche un Nastro d’Argento speciale e nel 2007, tra pochissimi talenti italiani, il Nastro europeo ricevuto durante il Festival di Cannes – è tra i più premiati dai Giornalisti tra gli attori italiani. Sei Ciak, tre Globi d’Oro e il prestigioso Premio Flaiano per il teatro completano un palmarès al quale si aggiungono anche due riconoscimenti istituzionali della Presidenza della Repubblica. Al suo talento va anche il merito di aver reso più vicini al pubblico molti protagonisti della storia, della cultura e dell’eccellenza italiana nel mondo: da Enzo Ferrari a Padre Pio fino al Generale Dalla Chiesa e al Boccaccio, e ancora guida nella Commedia dantesca con Avati: un ‘Virgilio’ appassionato e capace di trasmettere al pubblico emozione e curiosità nella tradizione più alta della Cultura italiana. Un impegno e un talento al quale la stampa cinematografica quest’anno rivolge il suo affettuoso ‘grazie’ a Venezia.

La bella estate, la recensione del film di Laura Luchetti

La bella estate, la recensione del film di Laura Luchetti

Già ai tempi di Fiore gemello, nel 2019, avevamo lasciato Laura Luchetti al lavoro su una storia – come la descrisse lei – “molto bella, che voglio trattare con rispetto, perché si basa su una novella italiana”, come quella liberamente tratta dal romanzo del 1940 di Cesare Pavese che in questi giorni arriva nelle nostre sale, prima a Roma – con una serie di anteprime nei cinema Giulio Cesare, Greenwich e Quattro Fontane – e poi in tutta Italia, a partire dal 24 agosto, distribuito da Lucky Red. La bella estate è, per usare le sue stesse parole, “la storia di una verginità che si difende” nella quale la giovane Yile Yara Vianello (Corpo celeste) e la Deva Cassel figlia di Monica Bellucci e Vincent Cassel sono le due facce di una femminilità che emerge come assoluta protagonista, con i suoi timori e un incontenibile desiderio di libertà.

La bella estate di Yile Yara Vianello

Torino, 1938. A Ginia (la Vianello), che si è appena trasferita in città dalla campagna, il futuro nel capoluogo piemontese sembra offrire infinite possibilità. Divisa tra il lavoro in un atelier di moda e la condivisione della casa con l’apprensivo fratello operaio, come tutte le ragazze della sua età sogna di innamorarsi. Magari del giovane pittore che conosce frequentando la Torino più bohémien, ambiente nel quale la conduce Amelia (Deva Cassel), poco più grande di lei, ma molto più sensuale e provocante. La ragazza è diversa da tutte le persone che Ginia abbia mai conosciuto in vita sua, e pronta a scuotere le sue certezze. Divisa tra il senso del dovere e la scoperta di un desiderio che la confonde, Ginia è travolta da emozioni cui non sa o non osa dare un nome. Fino a che, alla fine di una estate “bella” e sorprendente, finalmente si arrende ai propri sentimenti, celebrando il coraggio di essere se stessa.

Una donna moderna nella Torino del secolo scorso

Ripartire da Pavese è sempre una buona scelta, e una regista come Laura Luchetti sicuramente non manca della sensibilità necessaria a rendere una vicenda ambientata alle soglie della Seconda guerra mondiale facilmente comprensibile e condivisibile anche a un pubblico più giovane e moderno, poco attratto dall’adattamento in sé. D’altronde non sarà difficile rivedersi nella storia di questa ragazza “libera” in cerca di una identità e di una strada, desiderosa di innamorarsi, ma pronta a sbagliare e imparare, ed empatizzare con lei.

Grazie alla notevole interpretazione della Vianello, ben affiancata dall’esordiente suddetta figlia d’arte (prossimamente nella serie Il gattopardo e che sostiene di non aver mai visto i film di mamma Bellucci e papà Vincent), ma soprattutto a una regia tanto attenta ai dettagli quanto capace di spaziare tra diversi palcoscenici e contesti, gestendo bene stacchi e cesure, nel rispetto dei suoi personaggi, dell’ambiente in cui si muovono e di una pulizia formale non consueta.

Forse troppa, ché a tratti si ha l’impressione che lo spaesamento della giovane appena arrivata dalla campagna – alle prese con la città, gli uomini, le convenzioni e l’arte, ma anche con desideri nuovi, e possibilità, anche per le donne, per le quali sembrava addirittura impossibile sognare – sia fin troppo patinato e che lo scavo psicologico resti piuttosto didascalico, forse condizionato dall’origine letteraria, una possibilità poco sfruttata.

Il dramma d’epoca, sotto una superficie di sartine e operai, da documentario su quel piccolo mondo antico diventa racconto di un rapporto particolare, nella quale da vittime del sessismo imperante e dei ruoli tradizionali Amelia e Ginia si scoprono a vicenda. Attraverso strappi e sgarbi, sempre rischiando, in un gioco di simmetrie e un’alternanza di punti di vista, che supera l’elegia dell’innocenza più evidente. Lo sguardo dell’altra, più che dell’artista, e l’esempio – ora positivo, ora negativo – creano la possibilità di una presa di coscienza e di una espressione di sé nella quale molte spettatrici di oggi troveranno qualcosa che le riguarda.

Spider-Man arriva su Disney+. Ecco tutti i titoli

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Spider-Man arriva su Disney+. Ecco tutti i titoli

Disney+ ha annunciato che il 18 agosto arriveranno sulla piattaforma streaming sei film di Spider-Man™, dando accesso ai fan ad ancora più contenuti Marvel, tutti in un unico posto. Saranno disponibili i primi film di Spider-Man™: Spider-Man™(2002), Spider-Man™ 2 (2004), Spider-Man 3 (2007), The Amazing Spider-Man(2012), The Amazing Spider-Man™ 2: Il Potere di Electro (2014) e Spider-Man: Homecoming (2017).

Spider-Man™ (2002) – Disponibile dal 18 agosto 2023

Peter Parker, adolescente ordinario, si trasforma in uno straordinario supereroe dopo essere stato accidentalmente morso da un ragno radioattivo. Quando il suo amato zio viene ferocemente ucciso durante una rapina, il giovane Peter giura di usare i suoi poteri per vendicare la sua morte. Definendosi “Spider-Man”, comincia a liberare le strade dal crimine, entrando in conflitto con il malvagio “Green Goblin”.

Spider-Man™ 2 (2004) – Disponibile dal 18 agosto 2023

In Spider-Man 2™, Tobey Maguire torna a vestire i panni del mite Peter Parker, che si destreggia nel delicato equilibrio della sua doppia vita di studente universitario e di combattente del crimine sovrumano. La vita di Peter si complica ulteriormente quando affronta una nuova nemesi, il brillante Otto Octavius che si è reincarnato nel maniacale e multi-tentacolare “Doc Ock”. Quando Doc Ock rapisce MJ, Spider-Man deve tornare in azione e l’avventura raggiunge nuove emozionanti vette.

Spider-Man™ 3 (2007) – Disponibile dal 18 agosto 2023

Peter Parker ha finalmente la ragazza dei suoi sogni, Mary Jane Watson, e New York è in preda alla Spider-mania! Ma quando uno strano simbionte alieno fa diventare nero il costume di Spider-Man, i suoi demoni più oscuri vengono alla luce cambiando Spider-Man dentro e fuori. Spider-Man si trova a combattere la battaglia della sua vita contro un terribile mix di nemici: il letale Uomo Sabbia, Venom e New Goblin, oltre che contro il nemico che è dentro di lui.

The Amazing Spider-Man™ (2012) – Disponibile dal 18 agosto 2023

Un Peter Parker adolescente è alle prese con crisi liceali e incredibili crisi sovrumane nei panni del suo alter-ego Spider-Man.

The Amazing Spider-Man™ 2: Il Potere di Electro (2014) – Disponibile dal 18 agosto 2023

È bello essere Spider-Man, ma ha un prezzo: solo Spider-Man può proteggere i suoi concittadini di New York dai terribili nemici che minacciano la città. Con la comparsa di Electro, Peter deve affrontare un avversario molto più potente di lui. E con il ritorno del suo vecchio amico Harry Osborn, Peter si rende conto che tutti i suoi nemici hanno una cosa in comune: la OsCorp.

Spider-Man™: Homecoming (2017) – Disponibile dal 18 agosto 2023

Un giovane Peter Parker/Spider-Man inizia a sperimentare la sua nuova identità da super eroe. Peter torna a casa, dove vive con la zia May, sotto l’occhio vigile del suo nuovo mentore Tony Stark. Peter cerca di tornare alla sua normale routine quotidiana, ma quando appare l’Avvoltoio, tutto ciò a cui Peter tiene maggiormente viene minacciato.

Il mondo secondo John Ford di Alberto Crespi in uscita il 1° settembre

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In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di John Ford (31 agosto 1973), uscirà il 1° settembre 2023 “Il mondo secondo John Ford“, libro che Alberto Crespi ha dedicato al leggendario regista americano, edito da Jimenes Edizioni.

Il mondo secondo John Ford” non è un saggio di pura critica cinematografica né una biografia, ma piuttosto un viaggio appassionato e appassionante nell’immaginario fordiano, un racconto in prima persona che regala una miriade di spunti di riflessione, curiosità, collegamenti e suggestioni e, soprattutto, svela l’ineffabile poetica che segna l’opera del regista.

In questo volume, Alberto Crespi ha scritto una vera e propria lettera d’amore a John Ford e al suo cinema, seguendo un percorso tematico che parte da “Ombre rosse” e, traendo spunto dai nove passeggeri della diligenza, dagli indiani e dalla Monument Valley, tocca undici tappe.

In questo suo cammino Crespi entra ed esce dai film di Ford senza scrupoli di genere, critici o cronologici e offre al lettore le chiavi per comprendere come il regista ha interpretato il mondo e come, di conseguenza, lo ha raccontato nel suo cinema: un cinema nel quale si ride e si piange allo stesso tempo; un cinema nel quale l’avventura, il West, la storia, la violenza, le frontiere si mescolano sempre con l’ironia sommersa, il senso della famiglia e della comunità, il dolore della perdita e il passaggio di consegne da una generazione all’altra.

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