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Prova a prendermi: il cast e la vera storia dietro al film di Steven Spielberg

Nel corso della sua lunga e gloriosa carriera il regista Steven Spielberg ha collaborato con innumerevoli celebri attori, divenuti grandi anche proprio grazie a lui. Tra questi si annovera anche il premio Oscar Leonardo DiCaprio. Già divenuto popolare in tutto il mondo grazie al film Titanic, a pochi anni da questo, nel 2002, si conferma un attore di grande talento grazie a Prova a prendermi, diretto proprio da Spielberg in quella che ad oggi è la loro unica collaborazione. Con questa hanno portato al cinema la vera storia di Frank Abagnale Jr., personalità tanto incredibile quanto cinematografica.

La sceneggiatura, scritta da Jeff Nathanson, è tratta dall’autobiografia che Abagnale pubblicò nel 1980 con il titolo di Catch Me if you Can. Nell’adattare tale testo, Nathanson diede vita a pochissime differenze, e quelle poche che attuò furono sempre realizzate con il consenso del vero Abagnale, che assistette al processo per garantirne la veridicità. Il film prese così forma, con location individuate in oltre 140 località tra gli Stati Uniti e la Francia. Tali spostamenti non furono però un problema per Spielberg, che riuscì a completare le riprese in soli 56 giorni.

Arrivato infine in sala, il film si affermò come un grandissimo successo, incassando ben 352 milioni di dollari a livello globale a fronte di un budget di soli 52. La presenza di grandi nomi nel cast ha certamente contribuito a raggiungere tale risultato, e ancora oggi il film è ricordato come uno dei migliori realizzati da Spielberg negli ultimi anni. Tale successo di pubblico e critica portò poi Prova a prendermi ad ottenere anche due nomination al premio Oscar, rispettivamente per la miglior colonna sonora e per il miglior attore non protagonista. Proseguendo qui nella lettura sarà poi possibile scoprire diverse altre curiosità legate al titolo, dal suo cast alla vera storia dietro il film.

Prova a prendermi: la trama del film

Protagonista della storia è il sedicenne Frank Abagnale Jr, il quale nella New York degli anni Sessanta si ritrova a dover scegliere con quale dei due genitori vuole vivere, avendo questi intenzione di divorziare. Piuttosto che dover prendere una decisione, però, il giovane preferisce fuggire e darsi alla macchia. Intraprendendo una vita in totale indipendenza, Frank sviluppa un grande talento come truffatore, arrivando a fingersi prima pilota di aerei, poi medico e avvocato. Così facendo egli riesce a guadagnare una fortuna e vivere una vita all’insegna di sfrenati piaceri. La sua attività non passa però di certo inosservata e sulle sue tracce si pone l’agente dell’FBI Carl Hanratty, il quale inizia una frenetica caccia all’uomo, pur non sapendo quale sia la vera identità del truffatore, dato che egli cambia continuamente il proprio nome e il proprio passato. Anche i migliori prima o poi però sbagliano, e sarà proprio lì che Hanratty intende colpire Abagnale.

Prova a prendermi: il cast del film

Per i principali personaggi del film Spielberg, prima come produttore e poi come regista, considerò diversi celebri attori di Hollywood. Il ruolo del protagonista Frank Abagnale Jr., però, fu da subito assegnato a Leonardo DiCaprio. Prima di vedere la sua interpretazione nel film finito, il vero Abagnale non considerava però l’attore come la giusta scelta, salvo poi doversi ricredere. Proprio parlando con questi, DiCaprio ebbe modo di conoscere ulteriormente la sua storia, potendo così fornire un’interpretazione ancor più fedele del vero Abagnale. Ad opporsi a lui, nel ruolo di Carl Hanratty, vi è invece il premio Oscar Tom Hanks.

Inizialmente, Spielberg aveva timore a chiedere al celebre attore di ricoprire un ruolo che non era quello del protagonista, temendo un rifiuto. Hanks, invece, da attore intelligente quale è, affermò che non esistono ruoli grandi o piccoli, e fu lieto di interpretare il personaggio, considerandolo estremamente affascinante.Nel film si ritrovano poi altri celebri attori, molti dei quali ebbero proprio grazie a Prova a prendermi il loro trampolino di lancio. La prima tra questi è certamente Amy Adams. Oggi considerata tra le migliori interpreti della sua generazione, al momento di prendere parte al film la Adams aveva all’attivo solo pochi ruoli.

Spielberg rimase però colpito dalla sua grinta, e le affidò il ruolo di Brenda Strong, una delle amanti di Abagnale. Le attrici Jennifer Garner, Ellen Pompeo ed Elizabeth Banks compaiono brevemente nei ruoli di Cheryl Ann, Marci e Lucy, ragazze in cui si imbatte il protagonista durante la sua attività. Martin Sheen è l’avvocato Roger Strong, mentre Nathalie Baye è Paula Abagnale, la madre di Frank. Importantissimo è il ruolo ricoperto dall’attore Christopher Walken, che dà vita a Frank Abagnale Sr., ruolo per il quale è stato candidato all’Oscar.

Prova a prendermi cast

Prova a prendermi: la vera storia dietro il film

L’incredibile storia di Frank Abagnale Jr. ha inizio nel 1964, quando in seguito al divorzio dei genitori decise di scappare pur di non dover vivere con solo uno dei due. Dato il suo aspetto maturo, che lo faceva sembrare più grande di quanto in realtà non fosse, egli iniziò la propria attività di truffatore emettendo una serie di assegni personali scoperti, e in seguito con altri trucchi ai danni delle banche riuscì ottenere un bottino di circa quarantamila dollari. Nel momento in cui la truffa divenne evidente, egli cambiò identità e luogo di attività. Assunse infatti il nome di Frank Williams, e contraffacendo una licenza da pilota si spacciò come tale per la compagnia Pan Am.

Si stima che in tali vesti abbia preso parte ad oltre 250 voli in 26 paesi diversi. Durante tale periodo ebbe a disposizione soggiorni totalmente gratuiti. In seguito, egli ricopri diverse altre false identità. Sotto il nome di Frank Adams falsificò una laurea alla Columbia University ed ebbe modo di insegnare per un semestre sociologia alla Brigham Young University. Come Frank Conners egli impersono per undici mesi un pediatra presso un ospedale della Georgia. Lasciò tale ruolo dopo aver quasi rischiato di far morire un bambino a causa della sua inesperienza in materia. Infine, come Robert Black, egli riuscì a falsificare una laurea in legge, passando poi l’esame per professare in Louisana.

A 19 anni egli si ritrovò così a lavorare nell’ufficio legale più importante dello stato. Nel 1969, tuttavia, egli viene riconosciuto e arrestato. Dopo lunghi processi, egli viene estradato negli Stati Uniti. Riuscirà a fuggire in due occasioni, salvo essere poi nuovamente catturato. Condannato a 12 anni di carcere, egli ne scontò in realtà molti meno qualora avesse aiutato l’FBI a indagare su una serie di truffatori. Abagnale accettò, costruendosi così una carriera a favore della legalità. Nella vicenda di Abagnale, la figura di Carl Hanratty è in realtà l’insieme di diversi agenti dell’FBI che indagarono sul suo caso. La principale fonte di ispirazione fu però Joseph Shea.

Prova a prendermi: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Prova a prendermi è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple TV+, Netflix e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 25 agosto alle ore 23:10 sul canale TwentySeven.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

Tutti lo sanno: trama e cast del film con Penelope Cruz

Tutti lo sanno: trama e cast del film con Penelope Cruz

Affermatosi come uno dei maggiori esponenti del cinema iraniano nel mondo, Asghar Farhadi ha realizzato dal 2003 ad oggi una serie di film che esplorano le tradizioni del suo paese, come anche i suoi lati meno apprezzabili. Fornendo così un ritratto brillante e mai banale della società del suo paese, egli ha saputo parlare anche a popoli culturalmente e geograficamente lontani. Dopo gli Oscar vinti con Una separazione e Il cliente, questi è poi tornato a far parlare di sé con il film Tutti lo sanno (qui la recensione), diretto nel 2018. Per lui si è trattato del secondo film estero, dopo il francese Il passato realizzato nel 2013.

Per questo nuovo progetto Farhadi si è recato in Spagna, realizzando un crime drammatico con protagonisti due degli attori spagnoli più celebri di sempre: Javier Bardem e Penelope Cruz. Presentato in concorso al Festival di Cannes, dove è stato il film d’apertura di quella edizione, Tutti lo sanno è stato accolto da opinioni contrastanti, con alcuni pronti ad indicarlo come un film minore del celebre regista. Eppure, anche in questo caso Farhadi ha dimostrato di saper padroneggiare bene elementi lontani dalla sua cultura, costruendo un racconto avvincente e coinvolgente all’interno del quale si raccontano dinamiche comuni a tutti.

Candidato a ben otto premi Goya, considerati gli Oscar spagnoli, il film si è comunque affermato come uno dei titoli d’autore più interessanti del suo anno. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Tutti lo sanno: la trama del film

Protagonista del film è Laura, la quale dopo un periodo di residenza a Buenos Aires, dove vive insieme al marito Alejandro e ai due figli, decide di tornare nella sua terra natìa. Dopo anni ritrova dunque il piccolo paesino rurale in provincia di Madrid dove è cresciuta e partecipa alle nozze della sorella minore Ana. Qui, oltre a rincontrare la sua famiglia, con cui ha un rapporto complicato, rivede anche Paco, suo grande amore di giovinezza che non ha mai realmente dimenticato. Se quello che prova per Alejandro non è vero amore, è anche per via del ricordo di lui. A spezzare quel momento di festa, tuttavia, è la scomparsa di Irene, la figlia adolescente di Laura.

Per i famigliari diventa subito chiaro che si tratta di un sequestro ma piuttosto che coinvolgere le forze dell’ordine si preferisce affidarsi al poliziotto in pensione Jorge. Questi inizia dunque ad indagare e in breve una richiesta di riscatto viene fatta alla disperata Laura. Alla disperata ricerca di soldi, questa chiede a Paco di vendere la sua tenuta, confessandogli che Irene è in realtà sua figlia. Quando sta per lasciarsi convincere, egli inizia però a sospettare della stessa Laura, la quale potrebbe essere in cerca di vendetta per alcune vicende passate. Più la situazione si protrae, più diventa complesso capire di chi potersi o meno fidare.

Tutti lo sanno cast

Tutti lo sanno: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare la protagonista del film vi è l’attrice premio Oscar Penelope Cruz. Qui alle prese con un personaggio particolarmente complesso e criptico, la Cruz ha raccontato di aver seguito il processo di sviluppo del film per circa cinque anni, costruendo molto del suo personaggio insieme a Farhadi. Javier Bardem, marito della Cruz nella realtà e a sua volta premio Oscar, è invece Paco, l’uomo ancora innamorato di Laura e pronto a tutto per lei. I due attori hanno dichiarato di non aver portato il lavoro sui personaggi a casa, sapendo bene quando essere nel personaggio o uscirne.

Accanto a loro, nel ruolo dell’investigatore Jorge vi è José Angel Egido, mentre Alejandro il marito di Laura è interpretato da Ricardo Darin. Questi è uno degli attori più prolifici e popolari del cinema argentino, noto a livello internazionale per i film Il figlio della sposa e Il segreto dei suoi occhi, lungometraggio vincitore dell’Oscar al miglior film straniero. Irene, la figlia di Laura, è interpretata da Carla Campra, attrice nota per le serie Una vita e Feria. Le attrici Elvira Minguez e Inma Cuesta sono invece rispettivamente Mariana e Ana, le sorelle di Laura. Eduard Fernandez interpreta Fernando il marito di Mariana, mentre Barbara Lennie è Bea, la moglie di Paco. Quest’ultima è nota in particolare per il film Magical Girl.

Tutti lo sanno: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Tutti lo sanno è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple TV+, Tim Vision, Now, Infinity+, Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 25 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

Warner Bros. posticipa al 2024 Dune: Parte 2, Godzilla X Kong e La guerra dei Rohirrim

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Dopo settimane di incertezze e dopo i rinvii comunicati dalla Sony, ora anche la Warner Bros. ha ufficializzato che tre suoi importanti film previsti per i prossimi mesi vedranno ora posticipata la loro data di uscita. Parliamo di Dune: Parte 2, Godzilla X Kong: The New Empire e del film d’animazione Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim. Tale decisione, riportata da The Hollywood Reporter, è la conseguenza degli scioperi degli sceneggiatori e degli attori attualmente in corso ad Hollywood.

Stando a quanto ora comunicato, Dune: Parte Due arriverà nelle sale americane il 15 marzo 2024, mesi dopo la precedente data che era stata fissata al 3 novembre 2023. Godzilla X Kong: The New Empire arriverà invece in sala il 12 aprile 2024, avendo ceduto il suo slot al lungometraggio diretto da Denis Villeneuve. Infine, Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim, inizialmente previsto proprio per il 12 aprile, è ora invece stato slittato al 13 dicembre 2024.

Per Dune: Parte 2, in particolare, la scelta del rinvio è giustificata dall’attuale impossibilità degli attori protagonisti – Timothée Chalamet,Rebecca Ferguson, Dave Bautista, Zendaya, Javier Bardem, Austin Butler, Florence Pugh e Léa Seydoux di promuovere il film. Restano invece confermati, almeno per ora, per le loro date di uscita previste i film Wonka, Aquaman e il Regno Perduto e Il colore viola, che arriveranno nei cinema rispettivamente il 14, il 20 e il 25 dicembre 2023.

L’eventuale prolungarsi fino all’inverno degli scioperi, tuttavia, potrebbe rendere incerte anche le uscite previste per quel periodo. La Warner Bros. spera però ovviamente che in questo tempo gli scioperi giungano ad una risoluzione, permettendo così ai cast dei film rimandati di partecipare alla loro promozione, favorendone così la visibilità e il successo. Non resta dunque che attendere novità a riguardo, nella speranza che non si rendano necessari ulteriori rinvii.

Mamma qui comando io: una clip esclusiva dal nuovo film di Federico Moccia

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Mamma qui comando io è il nuovo film di Federico Moccia in uscita il 14 settembre distribuito da RS Productions in collaborazione con Mirari Vos, una commedia per la famiglia prodotta da Alexandra Cinematografica, Neo Art Producciones con Rai Cinema, diretta da Federico Moccia e con un cast per tutti i target: Daniela Virgilio, Simone Montedoro, Maurizio Mattioli, Corinne Clery e Alessio Di Domenicantonio. Ecco una clip in esclusiva per il film:

https://www.youtube.com/watch?v=Z_c4sr9o7GM

Dopo essere stato presentato con grande successo in anteprima all’edizione appena conclusa dell’Ischia Global Film & Music Festival, arriva ora anche in sala l’ultimo film di Federico Moccia, che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Giorgia Colli e Luca Biglione e che sceglie di raccontare – partendo da una storia vera – come la sentenza di un Tribunale italiano possa cambiare in modo imprevedibile i rapporti all’interno di una famiglia.

Mamma qui comando io, la trama

Filippo (Simone Montedoro) e Michela (Daniela Virgilio) sono marito e moglie in procinto di separarsi e genitori di Francesco (Alessio Di Domenicantonio), un bambino di nove anni furbo e vivace. In tribunale, vista la lite dei coniugi per tenere la casa di famiglia e nell’ impossibilità di capire chi è il genitore giusto con cui il bambino debba vivere, il giudice sorprendentemente assegna la casa al bambino della coppia e stabilisce che saranno madre e padre ad alternarsi ogni lunedì dentro casa. La sentenza è però provvisoria: avvalendosi della supervisione di un assistente sociale il giudice deciderà dopo sei mesi a chi sarà affidato il piccolo in casa. Francesco interpreta a suo modo la sentenza e confortato dal suo gruppo di amichetti si convince di essere il Boss della casa, scatenando situazioni rocambolesche, come ad esempio organizzando di nascosto una festa lanciata sui social che riempie la casa di ragazzini scatenati e che provoca addirittura l’intervento della polizia. Rimproverati pesantemente dall’ assistente sociale, Filippo e Michela, si accusano a vicenda, spalleggiati anche dalle loro famiglie d’ origine (Corinne Clery e Maurizio Mattioli). Francesco, che come tutti i figli desidera però la riappacificazione dei genitori, è consapevole di essere stato causa di peggiori litigi e cerca di rimediare comportandosi da ragazzino ubbidiente e disponibile. Prova anche a far riavvicinare i genitori ma all’orizzonte spuntano i nuovi pretendenti di mamma e papà e la situazione si complica ulteriormente fino a precipitare durante la cena della Vigilia di Natale. 

The Morning Show: il trailer ufficiale della terza stagione

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The Morning Show: il trailer ufficiale della terza stagione

Apple TV+ ha svelato oggi il trailer ufficiale dell’attesissima terza stagione di The Morning Show, interpretata e prodotta da Jennifer Aniston e Reese Witherspoon e in uscita il 13 settembre con i primi due episodi dei dieci totali, seguiti da nuove puntate settimanali ogni mercoledì, fino all’8 novembre.

Nella terza stagione di The Morning Show, il futuro della rete è messo in discussione e la lealtà dei singoli protagonisti è spinta al limite quando un gigante della tecnologia mostra interesse verso la UBA. Si formano alleanze inaspettate, le storie private vengono utilizzate come armi e tutti sono costretti a confrontarsi con i propri valori e principi, dentro e fuori dalla redazione. Insieme ad Aniston e Witherspoon, il cast stellare della terza stagione è guidato da Billy Crudup, Mark Duplass, Nestor Carbonell, Karen Pittman, Greta Lee, Jon Hamm, Nicole Beharie e Julianna Margulies.

La serie, vincitrice di Emmy, SAG e Critics Choice Award e già confermata per una quarta stagione, è diretta e prodotta da Mimi Leder, con Charlotte Stoudt come showrunner e produttrice esecutiva. “The Morning Show” è prodotto dallo studio Media Res e prodotto a livello esecutivo da Michael Ellenberg con Media Res, insieme a Stoudt e Leder. Jennifer Aniston e Kristin Hahn producono esecutivamente attraverso Echo Films e Reese Witherspoon e Lauren Neustadter con Hello Sunshine.

La seconda stagione di The Morning Show, disponibile su Apple TV+, ha ricevuto una nomination agli Emmy come Miglior attrice protagonista in una serie drammatica per Reese Witherspoon, una nomination come Miglior attore non protagonista in una serie drammatica per Billy Crudup, che lo aveva già vinto per la prima stagione, e una candidatura a Miglior guest star femminile in una serie drammatica a Marcia Gay Harden.

Nella prima stagione, Billy Crudup, nei panni di Corey Ellison, ha vinto un Emmy come Attore non protagonista in una serie drammatica, oltre a un Critics Choice Award, mentre, grazie all’interpretazione di Alex Levy, Jennifer Aniston ha ricevuto un SAG Award per la Migliore interpretazione in una serie drammatica. La serie ha anche ricevuto la nomination dalla Television Critics Association come Outstanding New Program e un TV Choice Award per Best New Drama.

Oppenheimer: i 12 migliori biopic politici da vedere se è piaciuto il film di Christopher Nolan

Christopher Nolan con il suo Oppenheimer ha riportato sul grande schermo un biopic politico che, nell’universo cinematografico di incredibile ricchezza, costituisce uno dei generi più avvincenti e affascinanti. Il regista londinese non solo ha ricostruito la storia del padre della bomba atomica, ma ha anche affrontato uno dei periodi più bui della storia, ossia la Seconda Guerra Mondiale. È in questa parentesi che infatti si racchiudono svariate figure di spessore e grande fascinazione, le quali hanno permesso di modellare nel tempo biopic politici che si sono avvicinanti al capolavoro. Le tematiche di queste opere sono più o meno sempre le stesse, e vanno dall’analisi dei mandati di politici famosi, fino alle azioni dei leader mondiali più importanti. Scopriamo dunque quali sono i migliori biopic politici da vedere se è piaciuto Oppenehimer.

JFK – Un caso ancora aperto

JFK Un caso ancora aperto

Iniziamo il viaggio nei biopic politici con JFK – Un caso ancora aperto, film del 1991 diretto da Oliver Stone e scritto a quattro mani insieme a Zachary Sklar. La storia ruota attorno all’assassinio di John F. Kennedy e le successive indagini svolte dal procuratore distrettuale di New Orleans all’epoca dei fatti, Jim Garrison, interpretato da Kevin Costner. La pellicola a volte confonde i fatti ed è in parte basata sul controverso libro di Jim Garrison, Sulle tracce degli assassini, e su quello di Jim Marrs, Fuoco incrociato: Il complotto che ha ucciso Kennedy. Nonostante questo, Stone pone al centro del suo racconto lo scompiglio e il frastuono che ha afflitto l’intero panorama politico americano all’indomani dell’evento.

Vice – L’uomo nell’ombra

Vice - L'Uomo nell'ombra

Quando si tratta di biopic politici, la trama pone sempre il suo accento sulla corruzione che scaturisce da quel tipo di protagonisti. Fra i film che però si sono proprio divertiti ad affrontare questo aspetto c’è Vice – L’uomo nell’ombra, scritto e diretto da Adam McKay. In questo caso, la pellicola si impianta anche su un tono satirico, oltre che drammatico, e fa una sorta di mash-up fra storia americana e, per l’appunto, satira politica. Compito del film è quello di descrivere l’influenza senza precedenti di Dick Cheney, interpretato da un molto bravo e per nulla riconoscibile Christian Bale, sotto la presidenza di George W. Bush, che lo ha visto mettere a punto diverse invasioni militari dopo l’11 settembre. Vice – L’uomo nell’ombra ha avuto così tanto successo da essere stato in seguito candidato agli Oscar, con ben otto nomination.

La guerra di Charlie Wilson

La guerra di Charlie Wilson

Fra i biopic politici meglio riusciti ma purtroppo passati in sordina e quasi dimenticati, troviamo La guerra di Charlie Wilson, film del 2007 diretto da Mike Nichols e scritto da Aaron Sorkin. Basato sul romanzo biografico di George Crile III, la pellicola si incentra sul deputato texano Charlie Wilson, interpretato da Tom Hanks, e sugli sforzi che fece per equipaggiare i combattenti afghani contro l’invasione delle forze sovietiche. La guerra di Charlie Wilson vanta un cast davvero stellare, basti pensare che nel progetto parteciparono anche Julia Roberts nel ruolo di Joanne Herring, collaboratrice di Wilson, e Philip Seymour Hoffman nel ruolo di Gust Avrakotos, un anticonformista della CIA con cui Wilson coltiva un rapporto d’amicizia. Tra l’altro, in questa produzione è presente anche Emily Blunt, che in Oppenheimer interpreta Kitty, la moglie del fisico. Il film ha ricevuto una candidatura agli Oscar nella categoria Miglior attore non protagonista per Philip Seymour Hoffman.

Good Night, and Good Luck.

Good Night and Good Luck

Proseguiamo con un altro film molto interessante, ossia Good Night, and Good Luck., anno 2005, girato in bianco e nero sotto la regia di George Clooney, il quale ne ha scritto anche la sceneggiatura insieme a Grant Heslov. Il lavoro, che vede l’attore di Hollywood al suo secondo lungometraggio dietro la macchina da presa, mostra con zelo e attenzione il paesaggio anticomunista dell’America degli anni Cinquanta ed è impreziosito da suggestive immagini, sempre in bianco e nero. La storia segue le vicende del giornalista ed anchorman della CBS Edward R. Murrow, interpretato da David Strathairn, e il suo coraggioso tentativo di sfidare i metodi invasivi e incostituzionali del senatore Joseph McCarthy per stanare i comunisti in America. Good Night, and Good Luck., contiene poi dei filmati reali delle udienze dell’epoca. Per la sua bellezza estetica ma anche contenutistica, il film è stato candidato a sei premi Oscar, tra cui miglior film e miglior attore protagonista per l’interpretazione di Strathairn.

L’ora più buia

L'ora più buia

Continuiamo con i migliori biopic politici parlando di L’ora più buia, film diretto da Joe Wright e scritto da Anthony McCarten. Il film, in questo caso, ha una missione specifica: documentare l’inizio del primo mandato di Winston Churchill come Primo Ministro, con l’Inghilterra in preda all’avanzata della Germania verso Dunkerque. Portare sullo schermo la minaccia che rappresentava per Hitler per il Regno Unito, ha fatto sì che L’ora più buia catturasse l’attenzione e la curiosità di molti, soprattutto di quelli che magari volevano saperne di più su questa pagina di storia. A interpretare Churchill un magistrale Gary Oldman, il quale per la pellicola si è anche aggiudicato il premio Oscar. Il film ha vinto anche nella categoria Miglior trucco.

Malcolm X

Malcom X

Quando si tratta di trasporre su schermo storie di personaggi politici, la narrazione non si limita a rappresentare solo coloro che hanno vissuto la Casa Bianca. Ecco perché un altro film di questo genere da tenere in considerazione, pur scostandosi da quelli precedentemente menzionati, è Malcom X, anno 1992, con la regia di Spike Lee, che ha contribuito anche alla sceneggiatura scritta a sei mani. La pellicola ruota attorno a, per l’appunto, Malcolm X, una delle figure più famose nella storia per quanto riguarda il movimento per i diritti civili, il quale è stato tanto potente e ispiratore quanto controverso. Malcolm X è interpretato da Denzel Washington ed ha una durata veramente molto lunga, ben 202 minuti, poiché abbraccia tutta la vita dell’uomo, dalla sua giovinezza come criminale fino al suo lavoro con la Nation of Islam e il suo attivismo, arrivando fino al suo assassinio.

La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler

La caduta Gli ultimi giorni di Hitler

Nello stesso periodo di Oppenheimer, momento in cui gli americani sperimentano le armi nucleari, la Germania vive una parentesi storica molto profonda e intensa, che viene racchiusa nel film La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler, scritto e diretto da Oliver Hirschbiegel. La storia ha come focus gli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale, vissuti però dal bunker berlinese di Adolf Hitler, interpretato da Bruno Ganz, e dalla prospettiva della sua giovane segretaria, Traudl Junge. Per rendere la pellicola più impattante possibile, il regista ha utilizzato testimonianze oculari, memorie dei sopravvissuti e altre fonti storiche. La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler ha ricevuto inoltre una candidatura come miglior film straniero agli Academy Awards.

Frost/Nixon – Il duello

Nixon:Frost Il duello

Fra i biopic politici va poi menzionato Frost/Nixon – Il duello, film diretto da Ron Howard, che è adattamento delle vere interviste a Nixon registrate nel 1977 dal giornalista inglese David Frost e dall’omonima pièce teatrale scritta da Peter Morgan, che qui lo vediamo occuparsi della sceneggiatura. Ambientato nel 1977, dopo lo scandalo Watergate e le conseguenti dimissioni del Presidente Nixon, il film segue i retroscena proprio delle interviste Frost/Nixon. La pellicola ha ottenuto cinque candidature agli Oscar, tra cui miglior film, miglior regista e miglior attore protagonista.

Gandhi

Gandhi

Nonostante non sia uno dei biopic politici molto vicini a Oppenheimer o agli altri menzionati, merita di avere un posto anche Gandhi, film del 1982 diretto da Richard Attenborough, con una sceneggiatura di John Briley. La storia getta una luce sulla resistenza pacifica di Gandhi contro il dominio britannico in India. A interpretare il politico, filosofo e avvocato indiano è Sir Ben Kingsley. Il film cerca di analizzare in particolar modo l’impegno di Gandhi nell’utilizzare metodi non violenti per spingere l’Inghilterra a liberare il suo Paese, e alla sua uscita fu acclamato dalla critica e dal pubblico. Gandhi ha poi ricevuto moltissimi riconoscimenti, fra cui 8 Oscar su 11 nomination: miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura originale, miglior fotografia, miglior scenografia, migliori costumi e miglior montaggio.

Lincoln

Lincoln

Ritorniamo alle figure americane e, nell’ambito sempre dei biopic politici, un altro film che risalta è Lincoln, con la regia del grande Steven Spielberg e la sceneggiatura di Tony Kushner, adattamento cinematografico del libro Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln, scritto da Doris Kearns Goodwin. Abraham Lincoln, come ben sappiamo, è una delle figure politiche più note della storia dell’umanità ed è spesso citato come il più grande Presidente che l’America abbia mai avuto. La pellicola si impegna a portare sullo schermo l’impegno di Lincoln per abolire la schiavitù negli Stati Uniti mentre la Guerra Civile prende il sopravvento. Lincoln ha ricevuto ben 12 nomination agli Oscar, vincendone due, una nella categoria Miglior attore protagonista per Daniel Day-Lewis nei panni del Presidente e l’altra come Migliore scenografia.

Tutti gli uomini del presidente

Tutti gli uomini del presidente

Un Presidente di cui il cinema ha avuto molto materiale è, come abbiamo visto per il film Nixon/Forest – Il duello, Nixon. Uno degli eventi storici più importanti che lo riguarda, e che in realtà causò proprio le sue dimissioni, fu lo scandalo Watergate. Questa parentesi è racchiusa nel film Tutti gli uomini del presidente, diretto da Alan J. Pakula con una sceneggiatura di William Goldman. La pellicola si basa sull’omonimo saggio scritto dai giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein, interpretati rispettivamente da Robert Redford e Dustin Hoffman, e ripercorre l’inchiesta del Washington Post che nel 1974 portò allo scandalo pubblico e alla scoperta della verità. Tutti gli uomini del presidente ottene 8 Oscar e ne vinse 4, fra cui Miglior sceneggiatura non originale e Miglior scenografia.

Patton, generale d’acciaio

Patton, generale d'acciaio

Concludiamo il viaggio nei biopic politici con Patton, generale d’acciaio, film del 1970 diretto da Franklin J. Schaffner e sceneggiato da Francis Ford Coppola e Edmund H. North. Questi, basarono la loro sceneggiatura sulla biografia Patton: Ordeal and Triumph di Ladislas Farago e sul libro di memorie del Generale Omar Bradley Soldier’s Story. La pellicola si concentra sull’omonimo e controverso generale durante il suo comando delle truppe americane nella Seconda Guerra Mondiale. A interpretare Patton un irresistibile, magnetico e mai così aderente al ruolo George C. Scott, che restituisce al pubblico tutta la forte e impavida natura del generale. Il monologo iniziale, in cui Scott fa un discorso alle truppe con una gigantesca bandiera a stelle e strisce sullo sfondo, è diventata un’immagine iconica. Nel 1998 l’American Film Institute ha inserito il film all’ottantanovesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.

Corti in Cortile, il Cinema in breve: nasce il Film Market

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Corti in Cortile, il Cinema in breve: nasce il Film Market

Una XV edizione ancora più ricca per “Corti in Cortile, il Cinema in breve”, lo storico festival dedicato al cortometraggio italiano e internazionale che si terrà nel Palazzo della Cultura di Catania dal 15 al 17 settembre prossimi. E’ il Film Market l’importante novità della kermesse, inserita all’interno del Catania Summer Fest promosso dal sindaco Enrico Trantino e organizzata dall’Associazione Culturale Visione Arte, direttore artistico Davide Catalano, e dal Comune con la Direzione Cultura e la Catania Film Commission.

Società di produzione, distributori, film-maker, film commission siciliane, consulenti di finanziamenti europei ed esperti di cineturismo e location saranno i protagonisti del nuovo spazio “Film Market”, centro di networking e incontri allestito sulla suggestiva terrazza di Palazzo Platamone, nell’area di “Corti in Cortile “ denominata “Spazio Franco Tomaselli”.

Produzione e post-produzione, la legislazione che regola gli aspetti logistici, il diritto d’autore o le modalità di reperimento e uso di fondi comunitari, ma anche cine-turismo e distribuzione: il festival mira a creare un luogo che, sulla scia dello European Film Market di Berlino, rappresenti una preziosa occasione nel panorama dei festival cinematografici italiani per mettere in contatto e in interazione i film-maker, i produttori e l’intera filiera dei soggetti coinvolti nel processo creativo e produttivo, con la presenza di alcuni degli interlocutori più autorevoli del settore pronti a fornire delucidazioni e informazioni.

Il progetto sul Film Market catanese, supportato dalla direzione Cultura retta da Paolo Di Caro, è stato messo a punto nel corso di alcuni tavoli tecnici coordinati dalla responsabile della Catania Film Commission, Sabina Murabito (che è anche tra i componenti della prestigiosa giuria di “Corti in Cortile”), e dal direttore artistico e ideatore del festival, Davide Catalano.

“Una proposta condivisa – sottolinea la Catania Film Commission- , che rientra nell’ambito dell’attività di sviluppo e promozione della cultura, dell’arte, del cinema, soprattutto tra i giovani, che l’Amministrazione guidata dal sindaco Trantino sta portando avanti. Si sta puntando in special modo sul coinvolgimento di professionisti e operatori culturali del territorio, con un progetto che prevede di offrire loro la possibilità di confrontarsi e mettersi in gioco non solo fuori dall’Isola, e per questo un particolare ringraziamento va alla Sicilia Film Commission”.

“Il Film Market – spiega il direttore artistico, Davide Catalano – si vuole affermare come punto di riferimento per tutte le realtà cinematografiche siciliane. Ci auguriamo che sia l’inizio di una tradizione, che già dal prossimo anno promette di coinvolgere l’intero Sud Italia”.

Tra le adesioni, oltre alla Catania Film Commission, le case produttrici Wildside (Claudio Falconi) e Cinemaset (Antonio Chiaramonte), il Prof. Enrico D.G. Nicosia, esperto in cine-turismo, Tiziana Falsaperla, Giudice presso la I sez. civile del Tribunale di Catania esperta in diritto d’autore delle opere cinematografiche e l’avv. Riccardo Trovato, esperto in assistenza legale a produzioni cinematografiche e ai principali soggetti coinvolti.

Look What You Made Me Do (Taylor’s Version): ecco la canzone di Taylor Swift per la serie Wilderness: Fuori Controllo

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La canzone di Taylor Swift ‘Look What You Made Me Do (Taylor’s Version)’ sarà la traccia che accompagnerà i titoli di testa della serie thriller Original britannica Wilderness: Fuori Controllo. Il brano ri-registrato dell’album Reputation fa il suo debutto globale nel teaser trailer della serie. Wilderness: Fuori Controllo sarà disponibile in tutto il mondo su Prime Video dal 15 settembre.

La sprezzante ‘Look What You Made Me Do (Taylor’s Version)’ riflette la trasformazione di Liv (Jenna Coleman) dopo che il suo apparentemente “per sempre felici e contenti” si trasforma velocemente in un vero incubo quando scopre che suo marito Will (Oliver Jackson-Cohen) la sta tradendo.

Liv, dopo aver scoperto il tradimento, diventa la protagonista dei brutti sogni di Will quando lo strazio lascia presto spazio a un’altra emozione: la furia. La coppia parte per il viaggio on the road attraverso gli Stati Uniti su cui Liv ha fantasticato fin da piccola: dalla Monument Valley al Grand Canyon, passando per Yosemite, per finire con un weekend edonistico a Las Vegas dove liberarsi da polvere e sudore. Per Will è un’occasione per fare ammenda, mentre per Liv si apre uno scenario ben diverso: un paesaggio dove gli incidenti accadono di continuo. Il luogo perfetto per vendicarsi. Guarda che cosa le hai fatto fare…

La traccia di Taylor Swift ‘Look What You Made Me Do (Taylor’s Version)’ è l’ultima novità per questo thriller psicologico guidato da un team tutto al femminile: la serie è creata da Marnie Dickens, basata sul romanzo di B.E. Jones, diretta da So Yong Kim e ha per executive producer Elizabeth Kilgarriff.

https://www.youtube.com/watch?v=2ktNvKDksss

Comandante, il teaser trailer del film con Pierfrancesco Favino

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Comandante, il teaser trailer del film con Pierfrancesco Favino

Da oggi disponibile il teaser trailer di Comandante il film di Edoardo De Angelis con protagonista  Pierfrancesco Favino, che sarà presentato come film d’apertura in concorso alla 80ª Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia.

Nel cast del film anche Massimiliano Rossi,  Johan Heldenbergh e con Silvia D’Amico.
La sceneggiatura è scritta da Sandro Veronesi e Edoardo De Angelis dalla quale è tratto l’omonimo romanzo edito da Bompiani. Le musiche del film sono composte da Robert Del Naja.

Comandante è una produzione Indigo FilmO’Groove con Rai CinemaTramp LTD, VGroove, Wise Pictures in associazione con Beside Production, in collaborazione con Paramount+ ed è prodotto da Pierpaolo Verga, Nicola Giuliano, Attilio De RazzaEdoardo De Angelis, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri in associazione con Mariagiovanna De Angelis e Antonio Miyakawa, in collaborazione con Marina Militare, Cinecittà. Le vendite internazionali sono a cura di True Colours. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution.

Comandante, la trama

All’inizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte affronta un mercantile armato che viaggia a luci spente e lo affonda a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini.

Oppenheimer: tutti gli eventi del film in ordine cronologico

Oppenheimer: tutti gli eventi del film in ordine cronologico

La narrazione degli eventi di Oppenheimer, nuovo film di Christopher Nolan ora nelle sale italiane, risulta complessa da seguire a causa della sua non-linearità. Il regista di Interstellar abbandona l’approccio narrativo lineare tradizionale per esplorare la storia dell’inventore della bomba atomica J. Robert Oppenheimer attraverso un intreccio complesso che abbraccia ben 40 anni di storia. La cronologia del film Oppenheimer potrebbe risultare confusa per il pubblico, dato che l’aspetto di Cillian Murphy cambia a seconda del periodo in cui si collocano gli eventi. Inoltre, la divisione temporale tra le sequenze in bianco e nero e quelle a colori non è chiaramente delineata, e Nolan non fornisce indicazioni precise riguardo ai momenti in cui si svolgono le diverse parti della storia. Di seguito, la timeline completa degli eventi di Oppenheimer, le parti più significative della biografia dell’esperto di meccanica quantistica rappresentati nel film di Christopher Nolan.

1924-1926: Oppenheimer studia fisica a Cambridge

Oppenheimer Cillian MurphyLa prima fase della biografia di J. Robert Oppenheimer, ritratta nel film di Christopher Nolan, corrisponde al periodo in cui intraprese gli studi di fisica presso l’Università di Cambridge. Nel 1924, fu ammesso alla scuola e si trovò ad affrontare la necessità di completare un corso di laboratorio di base, poiché aveva ancora delle lacune in tale campo. In questo contesto, entrò in contatto con il suo tutore, Patrick Blackett (interpretato da James D’Arcy) e, in un episodio insolito che viene inserito nel film, si fece passare per la mente l’idea di avvelenarlo con una mela.

Un momento cruciale nella narrazione riguarda il momento in cui Oppenheimer ebbe l’opportunità di partecipare a una lezione tenuta da Niels Bohr (interpretato da Kenneth Branagh). Questo incontro segnò un punto di svolta nella vita del fisico, stimolando la sua curiosità e interesse verso la fisica teorica. Successivamente, fu consigliato da Bohr stesso a proseguire i suoi studi con Max Born, il che portò Oppenheimer a prendere la decisione di lasciare Cambridge nel 1926, in cerca di un ambiente di apprendimento più adeguato e stimolante per le sue aspirazioni scientifiche.

1926-1929: Oppenheimer incontra Heisenberg mentre studia all’estero

oppenheimerLa successiva tappa nella biografia di Oppenheimer riguarda gli avvenimenti che lo conducono a studiare all’estero, in seguito al consiglio di Bohr di lavorare con Max Born. Durante questo periodo, Oppenheimer si iscrive all’Università di Gottinga, dove ha l’opportunità di interagire con numerosi altri giovani aspiranti fisici e scienziati. Uno dei protagonisti più significativi che incrocia in questo periodo è Werner Heisenberg (interpretato da Matthias Schweighöfer), un brillante fisico teorico tedesco che successivamente guiderà il programma nucleare tedesco. In questi anni, Oppenheimer inizia a emergere come figura riconosciuta nel campo della fisica teorica e della meccanica quantistica.

1929-1943: Oppenheimer insegna a Berkeley

screen-shot-2023-07-13-at-2-58-31-pmLa successiva fase della storia di Oppenheimer riguarda il periodo in cui egli diventa insegnante all’Università della California, Berkeley. La sua esperienza di insegnamento inizia come professore associato, alternandosi con il suo lavoro al Caltech. Durante questo periodo, si verifica l’incontro tra Oppenheimer ed Ernest O. Lawrence (interpretato da Josh Hartnett), che segna l’inizio di una stretta collaborazione professionale che avrà ripercussioni positive negli anni a venire. In questo stesso periodo, Oppenheimer amplia i suoi interessi nell’ambito dell’astrofisica, ma continua anche la sua collaborazione con il Radiation Laboratory di Lawrence, che conduce a diverse scoperte rilevanti. Nel 1936, Oppenheimer ottiene la posizione di professore a tempo pieno a Berkeley.

1936-1940: Oppenheimer inizia le relazioni con Jean Tatlock e Kitty

Un momento significativo nella linea temporale dei film su Oppenheimer riguarda le sue relazioni con Jean Tatlock (interpretata da Florence Pugh) e Kitty (interpretata da Emily Blunt). Nel 1936, Oppenheimer fa la conoscenza di Jean, con cui nasce subito un legame affettivo. Questo segna l’inizio di un periodo turbolento per J. Robert Oppenheimer, in cui la loro relazione attraversa alti e bassi, con diverse proposte di matrimonio respinte da Jean. Nel 1939, Oppenheimer incontra per la prima volta Kitty, che in quel momento è sposata; Kitty e Oppenheimer intraprendono una relazione amorosa e nel 1940 lei rimane incinta. Questo evento porta Kitty a divorziare rapidamente per poter sposare Oppenheimer.

1942-1945: Oppenheimer lavora al Progetto Manhattan

Il capitolo successivo nella vita di J. Robert Oppenheimer e nella cronologia dei film su Oppenheimer è la sua partecipazione al Progetto Manhattan. Leslie Groves (interpretato da Matt Damon) recluta Oppenheimer poco dopo essere stato designato come direttore del progetto nel settembre del 1942. Questo segna l’inizio della fase più cruciale della vita di Oppenheimer, durante la quale, insieme a Groves, recluta altri scienziati per partecipare al progetto e stabilisce la loro base operativa a Los Alamos. Oppenheimer dedica quasi tre anni al Progetto Manhattan, lavorando intensamente e contribuendo alla creazione della prima bomba atomica.

4 gennaio 1944: Muore Jean Tatlock

Uno degli eventi più rilevanti per la sfera emotiva di Oppenheimer è la morte di Jean Tatlock che avviene mentre questi è coinvolto nello sviluppo della bomba atomica, uno o tre anni dopo l’ultimo incontro tra Jean e Oppenheimer, a seconda delle diverse testimonianze storiche. Jean Tatlock viene trovata morta nel bagno del suo appartamento dal padre nel giugno del 1944: è noto che, in quel periodo, la ragazza stesse lottando con la depressione.

16 luglio 1945: Test Trinity

Oppenheimer Cillian MurphyIl giorno più cruciale nella timeline del film di Oppenheimer è il 16 luglio 1945, ovvero quando si svolse Trinity. Il test dell’arma nucleare avvenne di mattina presto, dopo che il maltempo aveva costretto il team del Progetto Manhattan a ritardare il test per verificare il funzionamento del dispositivo atomico. Il Trinity test ebbe luogo ufficialmente alle 5:29 del 16 luglio 1945 e confermò che Oppenheimer e il suo gruppo di scienziati avevano creato la prima bomba atomica funzionante.

Agosto 1945: Bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki

Poco dopo il successo dei test sulle bombe atomiche e l’incontro con i funzionari governativi per stabilire quando avrebbero potuto essere utilizzate, Oppenheimer e altri apprendono che l’America ha bombardato Hiroshima e Nagasaki. La prima bomba atomica colpisce Hiroshima, in Giappone, il 6 agosto 1945, mentre la seconda colpisce Nagasaki tre giorni dopo, il 9 agosto. I bombardamenti coincidono con un discorso di Oppenheimer a tutti i membri del Progetto Manhattan, in cui afferma che avrebbe voluto che le bombe fossero state completate in tempo per essere utilizzate contro i nazisti e la Germania

Ottobre 1945: Oppenheimer incontra il Presidente Truman

cillian-murphy-oppenheimer-2Le conseguenze delle bombe atomiche sul Giappone e la fine della Seconda Guerra Mondiale portano Oppenheimer a incontrare il Presidente Harry S. Truman (Gary Oldman). Questo evento nella linea temporale del film di Oppenheimer si è verificato nell’ottobre 1945, circa tre mesi dopo i bombardamenti in Giappone. Durante l’incontro Oppenheimer disse a Truman che sentiva “le mani sporche di sangue“, frase che scatenò l’ira del Presidente.

1947: Lewis Strauss recluta Oppenheimer a Princeton

robert-downey-jrLe vite di Lewis Strauss (Robert Downey Jr.) e J. Robert Oppenheimer iniziano a incrociarsi nel 1947. In quel periodo Strauss è amministratore dell’Institute for Advanced Study di Princeton e propone a Oppenheimer di diventare il nuovo direttore del programma. È in questo periodo che il film mostra una conversazione cruciale tra Oppenheimer e Albert Einstein (Tom Conti) vicino al laghetto dell’università. Oppenheimer accetta l’incarico e lavora a Princeton per gli anni a venire.

Giugno 1949: Oppenheimer mette in imbarazzo Strauss durante un’udienza

Un momento cruciale nella cronologia del film Oppenheimer è rappresentato dall’udienza del Congresso in cui Oppenheimer mette in imbarazzo Strauss. Nonostante i due avessero lavorato insieme in passato, Oppenheimer era diventato presidente del Comitato Consultivo Generale e fu chiamato a un’udienza del Congresso sull’esportazione di radioisotopi. Strauss sostenne che ciò rappresentava un pericolo per l’America, ma non aveva il sostegno della comunità scientifica in quanto non era un vero fisico. Oppenheimer testimoniò in un’udienza del 1949 e durante il processo prese in giro le opinioni di Strauss sui radioisotopi, facendo sì che quest’ultimo iniziasse a mettersi contro di lui.

Agosto 1949: La Commissione per l’energia atomica si riunisce dopo il test della bomba atomica dell’Unione Sovietica

cillian-murphy-oppenheimer-2-1Un altro momento cruciale nella timeline del film Oppenheimer è la riunione della Commissione per l’Energia Atomica dopo il primo test della bomba atomica dell’Unione Sovietica. Strauss e Oppenheimer sono entrambi presenti alla riunione di emergenza, dove insieme ad altri discutono del livello di minaccia che l’Unione Sovietica rappresenta con questa capacità di armamento. Il direttore generale dell’AEC Kenneth Nichols (Dane DeHaan) si oppone fermamente a Oppenheimer e lo accusa di aver fatto trapelare informazioni ai sovietici durante il Progetto Manhattan.

Gennaio 1950: Truman approva lo sviluppo della bomba all’idrogeno

La corsa alle armi nucleari subisce una svolta nel gennaio 1950, quando il Presidente Truman approva lo sviluppo della bomba all’idrogeno: una decisione che passa in sordina nel film, ma è significativo per l’ordine cronologico degli eventi di Oppenheimer. Lo sviluppo della bomba H avvenne dopo che Edward Teller (Benny Safdie) aveva discusso per anni con Oppenheimer sulla necessità di creare l’arma. Teller fu incaricato di guidare lo sviluppo della bomba all’idrogeno in America.

Novembre-dicembre 1953: Borden presenta una lettera contro Oppenheimer

Un’altra parte importante della cronologia del film su Oppenheimer riguarda William Borden (David Dastmalchian) e la sua lettera che accusa il fisico di essere un comunista e una minaccia alla sicurezza dell’America. Il film di Christopher Nolan suggerisce che ciò avvenne dopo che Kenneth Nichols e Lewis Strauss consegnarono a Borden il dossier dell’FBI su J. Robert Oppenheimer. Il 7 novembre 1953 Borden inviò la lettera che costrinse il Presidente Dwight D. Eisenhower a limitare l’autorizzazione governativa di Oppenheimer. Il 21 dicembre 1953 Oppy si incontrò con Strauss e Nichols per appellarsi alla decisione chiedendo un’udienza per il suo reintegro.

Aprile-maggio 1954: udienza per il nulla osta di sicurezza a Oppenheimer

L’AEC tenne un’udienza segreta sul nulla osta di sicurezza a Oppenheimer tra aprile e maggio 1954. Questi eventi nella timeline di Oppenheimer coprono tutto ciò che avviene all’interno della piccola sala riunioni dove il fisico e altri testimoni vengono interrogati sul suo passato da Roger Robb (Jason Clarke). Tutti, da Leslie Groves a Isador Rabi (David Krumholtz) a Edward Teller, sono stati interrogati sulle loro azioni: il tutto conclude con la revoca dell’autorizzazione di sicurezza di Oppenheimer.

1959: l’udienza di Lewis Strauss al Senato

La parte principale della storia di Lewis Strauss nella timeline di Oppenheimer si svolge nel 1959, durante la sua udienzSenato per diventare Segretario al Commercio degli Stati Uniti dopo la nomina da parte di Eisenhower. Gli eventi si svolsero nell’arco di 16 giorni nella vita reale e si conclusero con la mancata conferma di Strauss da parte del Senato.Si trattò di una sconfitta umiliante per Strauss, che di fatto pose fine alla sua carriera politica, considerando che il Senato non aveva negato una simile nomina dal 1925.

Novembre 1963: Oppenheimer riceve il premio dal presidente Lyndon Johnson

L’ultimo punto della vita di J.Robert Oppenheimer, cronologicamente trattato in Oppenheimer, è l’assegnazione di un premio da parte del Presidente Lyndon Johnson nel 1963. Egli ricevette il Premio Enrico Fermi, una medaglia scientifica alla carriera, dopo essere stato premiato da John F. Kennedy. La cerimonia di consegna della medaglia a Oppenheimer ebbe luogo poco dopo l’assassinio di JFK e molti dei suoi ex amici e colleghi erano presenti.

Nicolas Winding Refn presenterà a Venezia Ultimo mondo cannibale restaurato in 4k

Primo lungometraggio della trilogia dei cannibali diretta da Ruggero Deodato, diventata poi un vero e proprio cult, Ultimo mondo cannibale (1977), il primo cannibal-movie della storia, è in concorso a Venezia Classic in una straordinaria versione restaurata in 4k da Minerva Pictures in collaborazione con Midnight Factory. Con la supervisione di Lamberto Bava, all’epoca suo aiuto regista, è un doveroso omaggio ad un autentico maestro del cinema di genere, scomparso nel dicembre dello scorso anno.

Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Nicolas Winding Refn è annoverato insieme a Lars von Trier e Thomas Vinterberg come uno degli autori più significativi del cinema danese e i suoi film sono stati proiettati e apprezzati in tutto il mondo. Ha vinto il Prix de la mise en scène per il film  Drive alla 64ª edizione del Festival di Cannes.

PROIEZIONE ORE 23.55 – SALA GIARDINO sarà presente, ad introdurre il film, il regista NICOLAS WINDING REFN esperto e amante della cinematografia di Ruggero Deodato terrà anche una

La trama

Dalle Filippine, un aereo privato con un gruppo di ricercatori si dirige verso le isole Mindanao, dove lo attende un altro gruppo che sta conducendo delle ricerche commissionate dalla Compagnia Petrolifera Americana. Il silenzio della radio del campo denuncia una tragedia destinata a continuare: tutti i predecessori sono stati uccisi e mangiati dai cannibali della foresta. Robert Harper e Rolf, unici superstiti, si perdono nel labirinto della vegetazione; poi si separano a causa di un naufragio tra le rapide di un corso d’acqua. Harper, fatto prigioniero dai cannibali, riesce a fuggire insieme a Palun, una ragazza che lo ha avvicinato amichevolmente. Ricongiunti con Rolf cercano disperatamente di fuggire.

Sotto il sole di Riccione: trama, cast e curiosità sul film Netflix

Il cinema italiano vanta una lunga storia d’amore con l’estate, il mare e la spiaggia. Sono tantissimi i titoli che hanno questo come luogo primario delle vicende narrate, dal classico Il sorpasso al cult degli anni Ottanta Sapore di mare, da Abbrozzantissimi fino al più recente Un’estate al mare. Ad inserirsi in questo filone è recentemente arrivato anche Sotto il sole di Riccione (qui la recensione), commedia sentimentale del 2020 prodotta da Lucky Red e distribuita sulla piattaforma Netflix. A dirigere il film vi sono invece gli YouNuts!, duo di filmmaker formatisi nel mondo dei videoclip e qui al loro primo lungometraggio.

Sotto il sole di Riccione, però, nasce da un’idea originale di Enrico Vanzina, il quale l’ha pensato come un omaggio al cinema balneare italiano degli anni Ottanta e in particolare a quello stesso Sapore di mare diretto da fratello Carlo. Si ritrovano dunque nel lungometraggio tutti quegli elementi classici di questo genere, dagli intrecci amorosi agli imprevisti più comici, il tutto condito da buoni sentimenti e un cast di giovani e celebri attori. Il film, inoltre, prende il nome dal singolo Riccione dei Thegiornalisti, che ne fa anche da colonna sonora assieme ad altri loro successi.

Pur essendo un omaggio agli anni Ottanta, il film parla però una lingua profondamente contemporanea, che saprà affascinare i giovani spettatori e regalare loro un racconto generazionale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sotto il sole di Riccione: la trama del film

Ambientato a Riccione, nel cuore della riviera romagnola, il film ha per protagonisti un gruppo di ragazzi le cui vicende s’intrecceranno in modo imprevedibile durante le vacanze estive. Tra questi vi è Ciro, è un ragazzo del sud con un sogno nel cassetto, quello di diventare un cantante, ma dopo un provino andato male, si accontenta di un lavoretto estivo. Viene infatti assunto come bagnino, catturando l’attenzione di tutte le ragazze della spiaggia. Marco, invece, è un ragazzo timido e introverso che non riesce a dichiarare a Guenda, il suo grande amore.

Ad aiutarlo c’è però Gualtiero, ex bagnino ed esperto seduttore che cerca d’insegnargli i segreti dell’arte della conquista. Vi è poi Vincenzo, è un giovane non vedente, che accompagnato da una mamma sempre troppo ansiosa e protettiva, desidera essere più libero e allacciare nuove amicizie. Incontrando Furio, il figlio del proprietario del lido e il suo gruppo di amici, finirà con il conoscere Camilla, della quale si innamorerà perdutamente. Per tutti sarà un’estate indimenticabile tra mare, musica, amicizia, amore e desideri da realizzare.

Sotto il sole di Riccione cast

Sotto il sole di Riccione: il cast del film

Come anticipato, il filma vanta la presenza di numerosi giovani attori già però noti per diversi prodotti di grande successo. Si ritrova in primis Cristiano Caccamo, divenuto celebre per le serie Questo è il mio paese, Il paradiso delle signore e La vita promessa, qui impegnato nel ruolo di Ciro. Saul Nanni, visto in opere televisive come Alex & Co., Non dirlo al mio capo e Scomparsa, interpreta il timido Marco, innamorato di Guenda, la quale è invece interpretata da Fotinì Peluso, divenuta celebre grazie alle serie Romanzo famigliare e La compagnia del cigno. Andrea Roncato, attore celebre per i tanti cinepanettoni interpretati, interpreta Gualtiero, ex bagnino e irriducibile seduttore.

Lorenzo Zurzolo, divenuto popolare grazie alla serie Baby e al film Morrison, è invece il non vedente Vincenzo, un ruolo che gli ha richiesto grande concentrazione e preparazione al fine di poter risultare credibile. Nel film il suo personaggio si trova a confrontarsi con Camilla, interpretata dall’attrice Ludovica Martino. Divenuta una star grazie alla serie Skam, si è poi distinta con ruoli di rilievo anche nei film Il campione, Mio fratello, mia sorella e Lovely Boy. Completano il cast Isabella Ferrari, divenuta celebre proprio grazie a Sapore di mare, e qui nei panni di Irene, madre di Vincenzo. Il noto doppiatore Luca Ward è qui presente in veste di attore con il personaggio del seducente Lucio.

Sotto il sole di Riccione: il trailer e come vedere il film su Netflix o in televisione

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Sotto il sole di Riccione è infatti disponibile nel catalogo di Netflix. Per vederlo, iscriversi alla piattaforma e sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video, potendolo inoltre fruire in modo pressocché illimitato. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 24 agosto alle ore 21:20 su Canale 5.

Fonte: IMDb

The Monkey King: tutto quello che c’è da sapere sul film Netflix

The Monkey King: tutto quello che c’è da sapere sul film Netflix

Uno dei più celebri romanzi della letteratura cinese è Il Viaggio in Oriente, un racconto epico che mescola le tradizioni della Cina con le sue leggende più importanti. Ormai parte della cultura popolare, ne tempo sono stati numerosi gli adattamenti più o meno liberi di tale opera, tra cui una recente serie live action di Netflix dal titolo The New Legends of Monkeys. Ora, però, sempre su Netflix è arrivato il film d’animazione The Monkey King, che riprende quel racconto per riproporlo sotto forma di commedia d’azione, nella quale si possono naturalmente ritrovare tutti gli insegnamenti più importanti del romanzo.

È dunque questo uno dei nuovi film d’animazione dello streamer intorno al quale si è generata molta attesa. In particolare perché i recenti film animati dell’azienda, da Klaus fino a Il mostro dei mari e il vincitore agli Oscar Pinocchio hanno saputo affascinare grazie a tecniche d’animazione nuove, da cui si sprigionano numerose novità estetiche. The Monkey King va ad inserirsi in questo elenco, riproponendo dunque una storia d’avventura con forti elementi esistenziali alla sua base. A dirigerlo, d’altronde, vi è un esperto d’animazione come Anthony Stacchi, già regista di Boxtrolls, sceneggiatore del Pinocchio di del Toro e animatore di Missing Link.

Stacchi è dunque una garanzia e anche in questo caso ha realizzato un film visivamente gioioso, curato fino al minimo dettaglio. Basti pensare che la pelliccia del protagonista è caratterizzata da ben 390,302 peli, a dimostrazione di quanta cura si possa ritrovare in The Monkey King. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire alcuni dettagli relativi ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare informazioni sulla trama e il cast di doppiatori, ma anche il suo rapporto con il romanzo Il Viaggio in Oriente. Infine, si elencheranno i passaggi da compiere per poter vedere il film su Netflix.

La trama di The Monkey King

The Monkey King narra la storia di Sun Wukong, meglio conosciuto come Monkey King, una scimmia estremamente orgogliosa a cui è stato rubato il suo bastone magico da combattimento. Il colpevole è Dragon King e per riprenderselo Wukong dovrà prima affrontare e sconfiggere centinaia di demoni. Ma l’ostacolo più grande è dentro di sé, si tratta del suo ego smisurato. L’incontro con una ragazzina di un villaggio, di nome Lin, gli farà capire che ogni azione, anche la più insignificante, ha grandi conseguenze e che dovrà mettere da parte il suo orgoglio per raggiungere il suo scopo.

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The Monkey King e Il Viaggio in Oriente

Come anticipato, il film è liberamente ispirato ad uno dei più celebri classici della letteratura cinese, ovvero Il Viaggio in Occidente. Pubblicato intorno al 1590, il romanzo racconta, in versione mitizzata, il viaggio di un monaco buddhista, ispirato al personaggio storico Xuánzàng. Costituisce una riflessione su quanto il buddhismo cinese avesse unito le genti, fondendo aspetti del Taoismo e del Confucianesimo in Cina. Rappresenta, inoltre, un vero e proprio percorso di purificazione dei vari personaggi, che alla fine del viaggio giungeranno all’illuminazione.

Il monaco è accompagnato nel suo viaggio da tre discepoli: il re scimmia Sun Wukong, il maiale Zhu Wuneng e il demone fluviale Sha Wujing. Insieme, in un’avventura che varrà a ciascuno una purificazione, combattono decine di mostri e demoni. Un’avventura dunque ripresa dal film, dove proprio Sun Wukong figura come personaggio principale con l’obiettivo di sconfiggere centinaia di demoni per potersi guadagnare il rispetto degli dei. I primi capitoli del romanzo, d’altronde, sono tutti dedicati alla storia di Sun Wukong, cosa che fa di lui l’effettivo protagonista del racconto.

The Monkey King è dunque un libero adattamento proprio di quei primi capitoli, cosa confermata ulteriormente anche dal finale, dove Wukong incontra poi il monaco, il maiale e il demone fluviale, collegandosi dunque a quella parte del romanzo in cui i quattro intraprendono un’unica epica avventura. Non è dato sapere se ci sarà un sequel di The Monkey King, che adatterà dunque i rimanenti capitoli del romanzo Il Viaggio in Oriente, ma se il film dovesse avere successo ciò potrebbe invogliare Netflix ad investire ulteriormente in tale racconto.

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Il cast di doppiatori di The Monkey King

A dare voce al personaggio Sun Wukong, vi è l’attore hongkonghese Jimmy O. Yang, noto per aver recitato anche in Crazy & Rich, Fantasy Island, Love Hard e nella serie Space Force. L’umana Lin ha invece la voce di Jolie Hoang-Rappaport, mentre il Dragon King è doppiato dall’attore Bowen Yang, noto per la sua partecipazione al Saturday Night Live. Vi sono poi Jo Koy come voce di Benbo, Ron Yuan nel ruolo di Babbo e Andrew Pang per il personaggio del sindaco. L’attrice Stephanie Hsu, candidata all’Oscar per Everything Everywhere All at Once dà invece voce alla moglie del sindaco.

Il trailer di The Monkey King e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, è possibile fruire di The Monkey King unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 3° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

Fonti: IMDb, Netflix

Harmony Korine: “Terrence Malick ha scritto una sceneggiatura che vuole che io diriga”

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Harmony Korine ha dichiarato di aver chiuso con i “film normali”, tranne forse la possibilità di realizzare un film da una sceneggiatura di Terrence Malick. L’autore di Spring Breakers e Kids ha detto a GQ che si sta allontanando da Hollywood nel suo complesso, in seguito all’accoglienza tiepida riservata a The Beach Bum del 2019.

“Ho semplicemente perso interesse per i film normali”, ha detto Korine. “So che c’è qualcos’altro. Questa è diventata davvero un’ossessione. Cosa viene dopo tutto questo (…) Onestamente, ho sempre avuto più soddisfazioni dalla pittura. Non mi diverto davvero a fare film.”

Lo sceneggiatore-regista ha fondato il collettivo creativo e lo studio di design Edglrd con l’obiettivo di democratizzare le produzioni “gamecore”. Il suo ultimo progetto Aggro Dr1ft sarà presentato in anteprima all’80° Festival del Cinema di Venezia e successivamente proiettato al TIFF e al NYFF.

Tuttavia, Korine potrebbe tornare alla regia tradizionale dopo che Terrence Malick gli ha inviato una sceneggiatura. “Terrence Malick ha scritto una sceneggiatura che vuole che io diriga”, ha detto Korine. “È una sceneggiatura davvero, davvero bellissima. E questa è forse una delle uniche cose che potrei immaginare che possa riportarmi al cinema reale e tradizionale. Ma anche allora, la parte difficile ora è solo l’idea di guardare attraverso un obbiettivo e filmare, ad esempio, le persone che parlano a un tavolo. Tutto questo dialogo si mette sempre in mezzo. Tutte queste cose di cui non ti importa davvero. Non lo so. Sarebbe un caso speciale”. Ha continuato: “L’ho sempre amato, e i suoi film sono stati una grande cosa per me da bambino, e anche adesso. Ma forse questa sarebbe l’unica cosa.”

Nel frattempo, Malick sta attualmente lavorando al progetto a lungo termine The Way of the Wind, un film epico biblico con Mark Rylance che è in post-produzione da anni.

Barbie sarà distribuito anche in IMAX con scene post-credits

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Barbie sarà distribuito anche in IMAX con scene post-credits

Negli Stati Uniti sta per arrivare una versione in IMAX per Barbie, con tanto di scene inedite post-credits. Il film diretto da Greta Gerwig è stato un enorme successo al botteghino, avendo attualmente incassato quasi 1,3 miliardi di dollari al botteghino globale. È stato anche un successo di critica con recensioni entusiastiche e un punteggio critico attuale dell’88% su Rotten Tomatoes. Dato che Christopher Nolan ha filmato Oppenheimer con le telecamere IMAX, il suo ultimo film è stato proiettato in tutte le sale IMAX da quando è uscito, lo stesso giorno di Barbie, motivo per cui il film di Gerwig non è stato finora proposto in IMAX nonostante il suo successo.

Secondo Deadline, l’uscita IMAX limitata di Barbie durerà una settimana a partire dal 22 settembre. Ciò avverrà dopo l’uscita IMAX estesa di Oppenheimer e prima dell’uscita del film di fantascienza di Gareth Edwards The Creator nelle sale IMAX il 29 settembre. Ecco cosa ha dichiarato Greta Gerwig in merito a questa uscita in IMAX:

“L’entusiasmo mondiale per Barbie è stato travolgente, profondamente commovente. Tantissimi fan di Barbie hanno intrapreso questo viaggio con noi, e non possiamo ringraziarli abbastanza per aver supportato il film e aver condiviso la loro esperienza con Barbie nei cinema, sui social media e in tutto il mondo. Abbiamo realizzato Barbie per il grande schermo, quindi è emozionante poterla portare su IMAX, lo schermo più grande di tutti. E come ringraziamento speciale ai fan di Barbie, siamo entusiasti di condividere un po’ ancora di più dell’incredibile lavoro del nostro cast e della troupe aggiungendo nuovi filmati speciali che speriamo possano piacere al pubblico.”

Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal 20 luglio.

The Equalizer: il regista pensa a una storia di origini con un Denzel Washington “de-aged”

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The Equalizer 3 – Senza Tregua è stato pubblicizzato come il film finale della serie d’azione con Denzel Washington, ma il regista Antoine Fuqua non chiude totalmente le porte a Robert McCall. In effetti, Fuqua ha persino preso in considerazione l’idea di far ringiovanire il suo protagonista per una continuazione del franchise sotto forma di una storia sulle origini.

“Ci ho pensato sicuramente molto”, ha detto Fuqua a NME in una nuova intervista. “Soprattutto ora con la nuova tecnologia, l’intelligenza artificiale e tutto quel genere di cose… C’è una storia da raccontare su come [McCall] è diventato questa persona – la versione più giovane. Ne ho parlato a lungo con [lo sceneggiatore di ‘Equalizer’] Richard Wenk.”

Negli ultimi anni gli attori invecchiati sono diventati uno strumento cinematografico molto usato, come ci ricorda il recente Indiana Jones 5 oppure il The Irishman di Martin Scorsese.
Non ne ho ancora parlato con Denzel“, ha detto Fuqua dell’idea di ringiovanimento. “È tutto così fresco e nuovo. Sto ancora studiando [la tecnologia]. Ho visto il film di Harrison Ford e so che ci sono altri film in uscita. Penso che la Sony ne distribuirà presto uno con Tom Hanks [‘Here’ di Robert Zemeckis]. E ho sentito che la tecnologia sta migliorando sempre di più. Quindi la sto osservando per vedere come si sviluppa.”

The Equalizer 3 – Senza Tregua, il nuovo thriller d’azione di Sony Pictures diretto da Antoine Fuqua con Denzel Washington. L’attore premio Oscar torna a interpretare l’ex agente governativo Robert McCall nell’ultimo capitolo della saga dell’inflessibile giustiziere. Il film, scritto da Richard Wenk (Jack Reacher – Punto di non ritorno, The Equalizer 2 – Senza perdono) e ispirato alla serie TV anni ‘80 Un giustiziere a New-York, vede tra i protagonisti anche Dakota Fanning e David Denman. The Equalizer 3 – Senza Tregua sarà solo al cinema dal 30 agosto prodotto da Sony Pictures e Eagle Pictures, distribuito da Eagle Pictures.

Da quando ha abbandonato la sua vita di assassino governativo, Robert McCall (Denzel Washington) ha lottato per rimediare alle orribili azioni compiute in passato e trova una strana consolazione nel perseguire la giustizia in favore degli oppressi. Sentendosi inaspettatamente a casa nel Sud Italia, scopre che i suoi nuovi amici sono sotto il controllo dei boss della criminalità locale. Quando gli eventi precipitano, McCall sa cosa dovrà fare: difendere i suoi amici e sfidare la mafia.

La Power List del Cinema Italiano 2022/2023

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La Power List del Cinema Italiano 2022/2023

Torna per il ventiquattresimo anno la Power List del cinema italianoovvero l’elenco dei talent e dei professional più influenti del mondo del cinema italiano sulla base di quanto accaduto negli ultimi dodici mesi, ma lanciando anche uno sguardo al futuro prossimo. A stilarla le riviste rivolte al mondo del cinema Box Office e Best Movie, rispettivamente guidate da Paolo Sinopoli e Giorgio Viaro, entrambe pubblicate da Duesse Communication e leader di settore in ambito B2B e consumer. Nelle due riviste, disponibili da fine agosto in versione cartacea e digitale, sono esplorate le motivazioni delle classifiche e delle singole scelte, contraddistinte ciascuna da specifici punti di forza e debolezza. Il focus, lo ricordiamo, è sempre il grande schermo, per questo non vengono considerate performance ed exploit legati alla serialità televisiva, alle piattaforme streaming o, come nel caso di Checco Zalone, ai palchi teatrali.

LA CLASSIFICA DEI TALENT

Curata da Best Movie, mette al primo posto Pierfrancesco Favino, una garanzia di incassi e qualità per i film a cui prende parte, ma anche un attore con una visione produttiva del cinema che va oltre il semplice lato artistico, capace di trasformare perfino un film difficile e di puro genere come L’ultima notte di Amore in un fenomeno distributivo, attraverso il suo impegno promozionale. La nostra “bankable star” n.1 (come dimostrato da uno studio di Box Office) proprio in questi giorni sarà presente al Festival di Venezia con il film di apertura Comandante di Edoardo De Angelis e con il nuovo film di Stefano Sollima Adagio, mentre ha da poco terminato le riprese di Napoli-New York di Gabriele SalvatoresAl secondo posto della classifica dei talent ci sono Aldo, Giovanni e Giacomo. Protagonisti del miglior incasso italiano dell’anno con Il grande giorno, hanno confermato che il ritrovato sodalizio con Massimo Venier è anche un ritorno alla loro migliore ispirazione e al cuore degli spettatori. Al terzo, Paolo Sorrentino, che resta il più importante tra i nostri autori a livello globale e che è da poco tornato sul set per raccontare nuovamente Napoli e le sue mitologie, pubbliche e private. Seguono Ficarra e Picone, che hanno dimostrato di essere a loro agio (e altrettanto efficienti al box office) anche nel cinema d’autore con La stranezza, e sono in dirittura d’arrivo con il loro nuovo film di Natale. Chiude la Top 5 la coppia (ex-aequo) Alessandro Borghi Luca Marinelli, amici di set e nella vita, amatissimi dal pubblico, al centro dello straordinario risultato di Le otto montagne.

Seguono: Toni Servillo (6), Nanni Moretti (7), Antonio Albanese (8), Fabio De Luigi (9), Marco Bellocchio (10), Riccardo Milani (11), Alessandro Siani (12), Me contro Te (13), Paolo Genovese (14), Gianni Amelio (15), Luca Guadagnino (16), Edoardo Leo (17), Paola Cortellesi (18), Paolo Virzì (19), Mario Martone (20), Pupi Avati (21), Matteo Garrone (22), Barbara Ronchi (23), Giulia Steigerwalt (24) Valerio Mastandrea (25).

LA CLASSIFICA DEI PROFESSIONAL

Al primo posto della classifica dei professional stilata da Box Office figura il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, che ha manifestato grande attenzione verso il settore cinematografico – coadiuvato dalla senatrice e sottosegretario di Stato Lucia Borgonzoni – attivando un’imponente campagna di comunicazione da 20 milioni di euro, intitolata “Cinema Revolution”, e l’iniziativa che prevede un biglietto ridotto a 3,5 euro per i film italiani ed europei in uscita in sala a cavallo tra le due edizioni di Cinema in Festa di giugno e settembre. In seconda posizione si colloca Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, riconfermato al vertice della società pubblica, che nel triennio 2020-2022 ha stanziato 240 milioni di euro a favore del cinema italiano. Chiude il podio Massimiliano Orfei, amministratore delegato di Vision Distribution, che continua a rafforzare la sua posizione e si conferma tra i maggiori player di riferimento del cinema italiano grazie al raggiungimento di importanti risultati al box office e alla vittoria di prestigiosi premi. Al quarto posto troviamo Giampaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film, reduce da una stagione in cui hanno brillato soprattutto Il grande giorno con Aldo, Giovanni e Giacomo (primo incasso italiano dell’ultima stagione cinematografica) e La stranezza di Roberto Andò. Infine, chiude la Top 5 Alessandro Araimo, General Manager Italy & Iberia di Warner Bros. Discovery, in quanto manager dell’unica major che in questi anni ha saputo costruirsi una credibilità sul fronte del cinema italiano, puntando con successo su nuovi talenti (primi fra tutti i Me contro Te) e offrendo un mix di generi a cavallo tra opere autoriali e commedie.

Seguono Nicola Maccanico (6), Mario Gianani (7), Iginio Straffi e Alessandro Usai (8), Ramón Biarnés e Francesco Grandinetti (9), Andrea e Raffaella Leone (10), Marco Cohen, Fabrizio Donvito e Bendetto Habib (11), Fulvio e Federica Lucisano (12), Domenico Procacci (13), Benedetto Habib, Luigi Lonigro, Mario Lorini e Francesco Rutelli (14), Lorenzo Mieli (15), Carlo Degli Esposti (16), Andrea Occhipinti (17), Beppe Caschetto (18), Antonio Avati (19), Piera Detassis (20), Guglielmo Marchetti (21), Nicola Corigliano (22), Cristina Priarone (23), Tarak Ben Ammar e Andrea Goretti (24), e – ex aequo – Matteo Rovere (25) e Roberto Stabile (25).

Ritratto di famiglia: trailer del nuovo film di Roschdy Zem

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Ritratto di famiglia: trailer del nuovo film di Roschdy Zem

Ecco il trailer in italiano di Ritratto di famiglia, il nuovo film diretto da Roschdy Zem, che uscirà nelle sale il 31 agosto 2023. Il film è stato presentato in anteprima, in Selezione Ufficiale, alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film sarà distribuito da Movies Inspired.

La trama di Ritratto di famiglia

Moussa è sempre stato gentile, altruista e presente con la sua famiglia. Al contrario di suo fratello Ryad, noto presentatore televisivo, che viene rimproverato da chi lo circonda per il suo egoismo. Lo difende solo Moussa, che per lui ha una grande ammirazione. Una sera Moussa sbatte violentemente la testa e subisce un trauma cranico. Inizia a parlare senza filtri e dice a parenti e amici scomode verità.

Johnny Depp, il ritorno: tre progetti e tre storie che lo riportano alla ribalta

Dopo un periodo particolarmente complicato, funestato da questioni personali purtroppo sotto gli occhi di tutti, Johnny Depp è pronto per tornare a fare quello che sa fare meglio: raccontare storie per il cinema. Che lo faccia con le sue espressioni accattivanti, con la sua voce suadente o con il suo occhio acuto sul mondo, Depp sta tornando a lavorare, guardando più all’Europa che agli Stati Uniti, ma con una nuova spinta creativa che lo vedrà impegnato in più vesti nel suo prossimo futuro professionale.

Lo abbiamo visto in forma smagliante e di ottimo umore sul tappeto rosso del Festival di Cannes 2023, per presentare il film d’apertura della kermesse francese, ma presto sentiremo parlare di lui anche in veste di regista e in quella di doppiatore, due professioni che ha già dimostrato in passato di saper padroneggiare.

Jeanne du Barry: La Favorita del Re, dal 30 agosto al cinema!

Una scena del film Jeanne du Barry
© Stéphanie Branchu

A partire dal prossimo 30 agosto, Johnny Depp tornerà a quello che sa fare meglio e per il quale il suo pubblico lo ama: indossare una maschera, diventare qualcun altro e ammaliare il pubblico con una storia. Questa volta però sarà solo la controparte maschile di un racconto che ruota intorno ad una figura storica che ha sempre fatto discutere molto: Jeanne du Barry, la cortigiana di Luigi XV che dal niente divenne la favorita del Re di Francia. A dirigere e interpretare il film, che ha aperto il Festival di Cannes 2023, c’è Maïwenn, mentre Depp veste i panni, parrucca e cerone, proprio del sovrano assolutista, che accoglie alla sua corte e nel suo letto la donna dal fascino irresistibile.

In un ruolo molto complicato, Johnny Depp deve far leva su ogni sua risorsa per consegnare al pubblico una grande performance, contro di lui ha infatti la lingua che padroneggia con destrezza ma non bene quanto l’inglese, e il compito di portare sullo schermo un personaggio che porta con sé un ricchissimo immaginario iconografico. Depp però porta a casa un risultato egregio, e dal 30 agosto tutto il pubblico italiano potrà goderne.

Johnny Puff Secret Mission

Johnny Puff Secret MissionÈ ancora una volta l’Europa che offre a Johnny Depp, per adesso, la possibilità di continuare a raccontare storie al pubblico. Dopo la Francia, l’ex Jack Sparo sbarca in una produzione italo-spagnola. Questa volta si tratta di animazione e Johnny presta la sua voce al personaggio immaginario di Johnny Puff. Non è la prima volta che Depp si cimenta con il doppiaggio, dal momento che nel 2011 aveva prestato la voce a Rango, il camaleonte animato diretto da Gore Verbinski.

Dal 2020, Johnny Depp fa parte del programma tv d’animazione per bambini Puffins, e tornerà per il film Johnny Puff Secret Mission. L’attore la voce al saggio mentore Johnny Puff, una pulcinella di mare. Puffins è uscito nel 2020 sulla piattaforma Apple TV+ come spin-off del film Arctic Dogs del 2019 e segue cinque pulcinelle di mare che lavorano per un astuto tricheco chiamato Otto. La serie ha prodotto 250 episodi di cinque minuti che hanno portato a Puffins Impossible, e la prossima avventura di questi simpatici volatili vedrà Depp tornare a prestare la voce al personaggio in Johnny Puff Secret Mission.

Modi

Attore dai mille volti e dai molteplici talenti, Johnny Depp si prepara anche a tornare dietro alla macchina da presa con un film biografico dal titolo Modi. Sarà un biopic sul famoso pittore e scultore italiano Amedeo Modigliani. Per l’attore si tratta del ritorno alla regia dopo molti anni dal suo debutto in tale ruolo, avvenuto nel 1997 con Il coraggiosoIn quell’occasione Depp era anche protagonista del film, accanto all’amico Marlon Brando, mentre a capo del cast di Modi ci sarà un’altra leggenda del cinema, Al Pacino, affiancato da un volto molto familiare al cinema italiano, Riccardo Scamarcio.

Il film, basato su un’opera teatrale di Dennis McIntyre e adattato per lo schermo da Jerzy e Mary Kromolowski, racconterà la vita dell’artista italiano durante il suo soggiorno a Parigi, nel 1916. L’opera metterà sicuramente alla prova Johnny Depp che nel ritorno alla regia troverà sicuramente nuovi stimoli e nuove forme di racconto per continuare ad ammaliare il suo pubblico

The Gilded Age: il teaser trailer della seconda stagione

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The Gilded Age: il teaser trailer della seconda stagione

Bentornati nella New York di fine Ottocento, una città in cui il vecchio e il nuovo lottano per guadagnare il proprio spazio, in cui la classe aristocratica deve fronteggiare l’ascesa di una nuova borghesia, moderna e scoppiettante, piena di idee innovative e rivoluzionarie. La seconda stagione di The Gilded Age, di cui oggi viene rilasciato il teaser ufficiale, in arrivo da ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, racconta l’età dorata americana di fine XIX secolo, proprio al centro del conflitto tra tradizione e modernità. La serie scritta e creata dal premio Oscar® Sir Julian Fellowes (Downton Abbey, Belgravia), una vera e propria istituzione in tema di drammi in costume, vanta un cast d’eccezione che vede fra i protagonisti Carrie Coon (The Leftovers), Christine Baranski (The Good Wife), Cynthia Nixon (Sex & the City, And Just Like That…), Morgan Spector (Il complotto contro l’America).

Nella prima stagione, se la tradizione è incarnata dall’intransigente e orgogliosa ereditiera Agnes van Rhijn (Christine Baranski) – spalleggiata dalla sorella Ada Brook (Cynthia Nixon) , la modernità ha le appariscenti sembianze della coppia borghese interpretata da Morgan Spector nei panni di George Russell (Il complotto contro l’America) e Carrie Coon nelle vesti di Bertha Russell. Nel mezzo, la protagonista di questa storia, interpretata da Louisa Jacobson Gummer: Marion Brook, la malcapitata nipote di Agnes e Ada che si ritrova suo malgrado, insieme all’aspirante scrittrice Peggy Scott (Denée Benton), nel bel mezzo di una contesa tra le zie e i nuovi, rampanti vicini. Questa nuova stagione racconta di come Bertha sfidi la signora Astor e il vecchio sistema, lavorando non solo per prendere piede nella società, ma per assumerne potenzialmente un ruolo di primo piano mentre suo marito George affronta la propria battaglia contro un sindacato in crescita nella sua acciaieria di Pittsburgh. Nella Brook House, Marian continua il suo viaggio per trovare la sua strada nel mondo, intanto a Brooklyn, la famiglia Scott inizia a riprendersi da una scoperta scioccante e Peggy attinge al suo spirito attivista attraverso il suo lavoro con T. Thomas Fortune al NY Globe.

Nel cast anche Louisa Jacobson, Denée Benton, Ben Ahlers, Michael Cerveris, Kelley Curran, Taissa Farmiga, Jack Gilpin, Simon Jones, Sullivan Jones, Celia Keenan-Bolger, Debra Monk, Donna Murphy, Kristine Nielsen, Kelli O’Hara,Patrick Page, Harry Richardson, Taylor Richardson, Blake Ritson, Douglas Sills, Erin Wilhelmi, Nathan Lane, Audra McDonald, John Douglas Thompson, Ashlie Atkinson, Laura Benanti, Nicole Brydon Bloom, Christopher Denham, David Furr, Ward Horton, Matilda Lawler and Robert Sean Leonard.

La serie è stata scritta e creata da Julian Fellowes, produttore esecutivo insieme a Gareth Neame e David Crockett; regista e produttore esecutivo Michael Engler; produttore esecutivo Bob Greenblatt; scrittore e produttore esecutivo Sonja Warfield; produttore esecutivo Salli Richardson-Whitfield. The Gilded Age è una coproduzione HBO e Universal Television, parte di Universal Studio Group.

Flora and Son: il trailer del nuovo film Apple Original

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Flora and Son: il trailer del nuovo film Apple Original

Ecco il trailer di “Flora and Son”, il nuovo film Apple Original con Eve Hewson e Joseph Gordon-Levitt in uscita il 29 settembre su Apple TV+

Flora and Son, la trama

Flora (Eve Hewson) è una mamma single che non sa cosa fare con il figlio adolescente e ribelle Max (Orén Kinlan). Incoraggiata dalla polizia a trovare a Max un hobby, Flora cerca di tenerlo occupato regalandogli una chitarra acustica scassata. Con l’aiuto di un musicista di Los Angeles un po’ sbandato (Joseph Gordon-Levitt), Flora e Max scoprono il potere trasformativo della musica. Dalla mente musicale di John Carney, “Flora and Son” esplora il legame tra una madre e un figlio in un viaggio verso una nuova armonia.

“Flora and Son” è diretto da John Carney. che lo produce insieme a Anthony Bregman, Peter Cron, Rebecca O’Flanagan e Robert Walpole. Cathleen Dare, Milan Popelka e Alison Cohen sono i produttori esecutivi.

Regia:                           John Carney

Scritto da:                    John Carney

Cast:                             Eve Hewson, Joseph Gordon-Levitt, Jack Reynor, Orén Kinlan

Produttori:                   Peter Cron, Rebecca O’Flanagan, Robert Walpole,
Anthony Bregman, John Carney

Produttori esecutivi:   Cathleen Dore, Milan Popelka, Alison Cohen

Gen V: la descrizione dei personaggi della serie Prime Video

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Gen V: la descrizione dei personaggi della serie Prime Video

Prime Video ha svelato oggi il poster e le descrizioni dei personaggi dell’attesa serie Original Gen V, che arriva dal mondo di The Boys. La serie sarà disponibile esclusivamente su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo con i primi tre episodi venerdì 29 settembre, seguiti da nuovi episodi ogni settimana fino all’epico finale di stagione di venerdì 3 novembre.

Ambientato nel mondo diabolico di The Boys, Gen V espande l’universo della Godolkin University, il prestigioso college per soli supereroi dove gli studenti si esercitano per diventare una nuova generazione di eroi, preferibilmente con sponsorizzazioni lucrative. Non tutti, però, scelgono la strada della corruzione. Oltre al classico caos universitario, oltre alla ricerca della propria identità e alle feste, questi ragazzi si troveranno ad affrontare situazioni letteralmente esplosive. Mentre si contendono popolarità e buoni voti, è chiaro che la posta in gioco è molto più alta quando sono coinvolti dei super poteri. Quando il gruppo di giovani dai poteri soprannaturali scopre che qualcosa di più grande e sinistro sta succedendo a scuola, saranno messi alla prova: sceglieranno di diventare gli eroi o i cattivi delle loro storie?

Il cast della serie include Jaz Sinclair, Chance Perdomo, Lizze Broadway, Shelley Conn, Maddie Phillips, London Thor, Derek Luh, Asa Germann, Patrick Schwarzenegger, Sean Patrick Thomas e Marco Pigossi. In Gen V vedremo anche Clancy Brown e Jason Ritter nel ruolo di guest star, oltre alla partecipazione straordinaria di Jessie T. Usher, Colby Minifie e P.J. Byrne negli stessi ruoli che interpretano in The Boys.

Gen V: i protagonisti

Jaz Sinclair interpreta Marie Moreau, supereroina diciottenne con la capacità di controllare e rendere il proprio sangue un’arma. Come matricola approdata alla Godolkin University gestita dalla Vought International, è desiderosa di dimostrare che ha quello che serve per unirsi ai Sette, ma è distratta da un mistero che inizia a rivelare a scuola.

Chance Perdomo interpreta Andre Anderson, uno junior della Godolkin University con poteri magnetici. È il miglior amico di Golden Boy e il figlio del famoso supereroe, Polarity; Andre ha un’esempio ingombrante da seguire ed è pronto a prendere il nome Polarity una volta che suo padre deciderà di ritirarsi. Quando si rende conto che sta per accadere qualcosa alla scuola, cerca di capire quello che realmente sta succedendo.

Lizze Broadway interpreta Emma Meyer, che è anche conosciuta con il suo nome da supereroe, Little Cricket, per la sua capacità di diventare super piccola. Anche se insicura e ingenua, tanto da trovarsi spesso in situazioni compromettenti, diventa amica intima della sua compagna di stanza, Marie, e insieme si muovono tra i misteriosi pericoli alla Godolkin University.

Shelley Conn interpreta Indira Shetty, il preside della Godolkin University. Non ha poteri, ma a renderla indispensabile sono la sua esperienza nel comprendere la psicologia dei supereroi e la sua impareggiabile capacità di analisi. Il suo obiettivo è quello di trasformare la Godolkin University in un college d’elite per superoi ed ha un’attenzione particolare per Marie.

Maddie Phillips interpreta Cate Dunlap, un junior alla Godolkin University, amica di Jordan e Andre. Cate è in grado di convincere le persone a fare tutto ciò che vuole col solo tocco delle sue mani e usa a suo vantaggio questo potere. Potente e sicura di sé, è anche la ragazza di Luke, ciò la rende una delle più popolari del campus.

London Thor e Derek Luh interpretano Jordan Li, uno studente competitivo della Godolkin University che farà di tutto per primeggiare. Ha la capacità unica di cambiare forma, maschile o femminile, ed in base ad essa rivela poteri differenti: da uomo è indistruttibile, da donna è agile e può scatenare esplosioni di energia. I suoi diversi poteri lo rendono un eccellente assistente alla Brink School of Crime Fighting.

Asa Germann interpreta Sam, un supereroe tormentato che cerca disperatamente di sfuggire a sfortunate circostanze. È estremamente potente, dotato di una forza impareggiabile e dell’invulnerabilità. Nonostante abbia un buon cuore, è tormentato dalle sue allucinazioni, che a volte gli rendono difficile discernere tra ciò che è reale e ciò che non lo è.

Patrick Schwarzenegger interpreta Luke Riordan, anche conosciuto con il suo nome da supereroe, Golden Boy, a causa della sua capacità di infiammare il suo corpo. È un anziano presso la Godolkin University ed è in cima alla classifica per divenire uno dei componenti dei Sette.

Sean Patrick Thomas interpreta Polarity, Padre di Andre e osannato studente e membro del consiglio di amministrazioine della Godolkin University. Polarity si aspetta che suo figlio segua le sue orme assumendo il nome di Polarity quando si ritirerà. Crede che Andre sia destinato ai Sette e non si fermerà davanti a nulla per rendere il suo sogno realtà.

Clancy Brown interpreta il Professor Rich “Brink” Brinkerhoff, un rinomato professore di lotta al crimine alla Godolkin University che ha insegnato a supereroi dal calibro di A-Train, Queen Maeve e The Deep. Si dedica alla ricerca di eccelleti nuovi talenti da aggiungere ai Sette, ed è convinto che Golden Boy sia quello giusto.

Marco Pigossi interpreta il Dr. Edison Cardosa, un medico dotato molto legato alla Godolkin University.

Michele Fazekas e Tara Butters sono showrunner ed executive producer della serie. Eric Kripke, Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Ori Marmur, Pavun Shetty, Ken Levin, Jason Netter, Garth Ennis, Darick Robertson, Craig Rosenberg, Nelson Cragg, Zak Schwartz, Erica Rosbe e Michaela Starr sono executive producer anche dello spinoff della serie. Nel ruolo di co-executive producer troviamo Brant Englestein, Sarah Carbiener, Lisa Kussner, Gabriel Garcia, Aisha Porter-Christie, Judalina Neira e Loreli Alanís. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Point Grey Pictures e Original Film.

Tuo, Simon: tutto quello che c’è da sapere sul film

Tuo, Simon: tutto quello che c’è da sapere sul film

Il tema dell’inclusività al cinema è divenuto sempre più centrale negli ultimi anni. Cambiamenti culturali e sociali hanno portato ad una sempre maggiore attenzione nei confronti di quanti sino ad oggi difficilmente potevano sperare di ritrovare racconti e personaggi nei quali identificarsi fino in fondo. Uno dei più brillanti prodotti di questa nuova sensibilità è Tuo, Simon, il film del 2018 diretto da Greg Berlanti, già autore di una commedia a tematica gay dal titolo Il club dei cuori infranti. Come quel film, Tuo, Simon affronta il tema dell’omosessualità inserendolo all’interno di una storia adolescenziale, che ha emozionato spettatori di ogni orientamento sessuale.

Il film è l’adattamento cinematografico del romanzo Simon vs. the Homo Sapiens Agenda, scritto da Becky Albertalli e in Italia venduto inizialmente con il titolo Non so chi sei, ma io sono qui e in seguito con lo stesso titolo proposto dal film. Divenuto un vero e proprio caso letterario, il libro ha da subito suscitato l’interesse della Fox, che ne ha acquisito i diritti, dando vita al film. Il merito di Tuo, Simon è dunque quello di proporre finalmente un amore omosessuale non più come elemento secondario bensì come principale argomento attorno a cui ruota l’intero film, facendone il primo film prodotto da una major di Hollywood ad avere un protagonista omosessuale.

Accolto con grande entusiasmo di critica e pubblico, Tuo, Simon è divenuto a sua volta un caso cinematografico di particolare importanza, che ha contribuito a portare sul grande schermo nuove sfumature di un mondo sempre più vario. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al libro, al cast di attori e al possibile sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Tuo, Simon: la trama e il cast del film

Protagonista del film è il diciassettenne Simon, il quale vive con il fardello di non essere ancora riuscito a rivelare né agli amici né ai familiari il fatto di essere gay. Simon riesce ad essere sé stesso solo online, dove intrattiene una tenera corrispondenza con un ragazzo di nome Blue, di cui si è segretamente innamorato. Sfortunatamente, una delle loro email finisce nelle mani di Martin, che minaccia di rivelare a tutti il suo segreto. Simon si vede dunque costretto a cedere al ricatto e aiutare il compagno di scuola a conquistare una ragazza di nome Abby. Nel mentre, Simon dovrà fare i conti con le proprie insicurezze e cercare di vivere essendo se stesso, mentre il suo sentimento verso Blue cresce al pari della curiosità di conoscerlo.

Ad interpretare Simon vi è l’attore Nick Robinson, celebre anche per film come Jurassic World e La quinta onda. L’attore si è detto affascinato dal progetto primariamente per i sentimenti alla base del racconto. La sua interpretazione è stata poi molto apprezzata e giudicata rispettosa dell’emotività del personaggio. Ad interpretare i genitori di Simon, Jack ed Emily, vi sono invece gli attori Josh Duhamel e Jennifer Garner, mentre Talitha Bateman è Nora, sorella di Simon. Sono poi presenti gli attori Logan Miller nei panni di Martin, Alexandra Shipp in quelli di Abbey e Katherine Langford in quelli di Leah, migliore amica di Simon. La Langford era già nota per aver interpretato Hannah Baker nella serie Tredici.

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Tuo, Simon: il libro e il sequel del film

Specializzata in narrativa young-adult, la scrittrie Becky Albertalli ha esordito nel 2015 con il romanzo dal titolo Simon vs. the Homo Sapiens Agenda, da cui è poi stato tratto il film. In esso la scrittrice affronta non solo il tema dell’omosessualità giovanile, ma anche il cyberbullismo e data l’importanza di tali tematiche si è deciso di adattare il romanzo nel modo più fedele possibile, apportando solo piccole modifiche per semplificare la narrazione e renderla più congeniale ai canoni cinematografici. In seguito la Albertalli ha dato vita ad altri romanzi di quello che è ora noto come il SimonVerse. Ne fanno parte The Upside of Unrequited (2017), Sempre e solo Leah (2018) e Love, Creekwood (2020).

Dato il grande successo di Tuo, Simon, si pensò di dar vita ad un sequel adattando per il grande schermo il romanzo Sempre e solo Leah, incentrato sul personaggio indicato nel titolo. Berlanti e l’attrice Katherine Langford, interprete di Leah, si sono detti disponibili a realizzare questo nuovo progetto, ma ad oggi non sembrano esserci piani concreti a riguardo. Nel 2020, tuttavia, è stata realizzata una serie spin-off dal titolo Love, Victor, distribuita sulla piattaforma Disney+. In essa si seguono le vicende di Victor, un ragazzo in cerca del vero sé stesso che troverà grande ispirazione in Simon e nella sua storia. Particolarmente apprezzata, la serie oggi conclusasi vanta 3 stagioni.

Tuo, Simon: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Tuo, Simon grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+, Rai Play, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 23 agosto alle ore 22:45 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

DOA: Dead Or Alive, trama e cast del film tratto dal videogioco

DOA: Dead Or Alive, trama e cast del film tratto dal videogioco

I videogiochi di genere picchiaduro sono da sempre particolarmente apprezzati e popolari tra i gamer, sia per la varietà dei loro personaggi che per le possibilità offerte dai combattimenti. Serie come Tekken e Mortal Kombat sono senza dubbio i due titoli più popolari, che hanno negli anni espanso la loro fama anche al cinema. Un altro popolare titolo è anche DOA: Dead or Alive, ideato dal Team Ninja della Tecmo, il quale è a sua volta divenuto un film nel 2006 per la regia di Corey Yuen, già celebre per essere stato co-regista di titoli action come Kickboxers – Vendetta personale e The Transporter.

Con la crescente popolarità del videogioco, e gli adattamenti delle altre serie sopra citate, anche DOA ha infine ottenuto anche il suo posto sul grande schermo. Per far ciò, si è naturalmente dovuto dar vita ad alcuni cambiamenti, come quelli relativi alle biografie di alcuni personaggi. Non tutti quelli presenti nel gioco sono naturalmente finiti nel film, come Lisa e Kokoro, mentre tra i presenti sono state semplificate le sottotrame che li legano. L’intreccio narrativo, tuttavia, segue in modo abbastanza fedele quello proposto nel videogioco omonimo. Nonostante la fama di quest’ultimo, il film mancò di ottenere un buon successo.

DOA: Dead Or Alive non riuscì infatti a recuperare il budget di 30 milioni di dollari e questo spinse inevitabilmente i produttori a cancellare il sequel inizialmente previsto. A distanza di anni, però, rimane un avvincente titolo che tutti gli appassionati sia del genere che della serie potranno apprezzare. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

DOA: Dead Or Alive, la trama del film

Al centro della storia del film vi è il torneo internazionale di arti marziali più conosciuto al mondo: il DoA. Alla gara partecipano sedici tra i più abili concorrenti che hanno passato con successo le selezioni. Tra questi c’è anche Kasumi, una principessa ninja che è scappata dal suo palazzo reale, tradendo così la sua famiglia che la condanna ora a morte. A spingerla a tale fuga è stato il desiderio di ricercare suo fratello Hayate, il quale viene per lei prima della sua stessa vita. La ragazza, infatti, sospetta che qualcosa di terribile sia accaduto ad Hayate, e gli organizzatori del DoA potrebbero essere coinvolti in ciò.

Un’altra partecipante è Christie Allen, una ladra professionista che entra di diritto in gara dopo aver rapinato una banca a Hong Kong, sfuggendo all’intervento della polizia. A distinguersi per le sue abilità, infine, vi è anche un’altra donna: Tina Armstrong, una wrestler che ha battuto un gruppo di pirati che volevano appropriarsi del suo panfilo. Tutti i combattenti salgono così su un aereo, diretti verso il luogo degli incontri. Nel corso del loro viaggio, ognuno inizierà a guardarsi bene dagli altri, essendo tutti in corsa per lo stesso premio. Solo uno di loro potrà però trionfare, anche se nessuno sa realmente a cosa sta andando incontro. I pericoli, infatti, non tarderanno ad arrivare.

DOA Dead Or Alive cast

DOA: Dead or Alive, il cast del film

Il cast del film è composto in prevalenza da attori statunitensi, tra cui si ritrova Devon Aoki nel ruolo della protagonista, la principessa Kasumi. L’attrice si era già resa nota per le sue partecipazioni ai film 2 Fast 2 Furious e Sin City. Per prendere parte al film, si è dovuta allenare al lungo nel combattimento, apprendendo stili diversi. L’attrice Jaime Pressly è invece la lottatrice Tina Armstrong. Anche lei, per il ruolo, si è allenata praticando in particolare tanto la boxe quanto kickboxing. La Pressly ha in seguito raccontato di ricordare con piacere il film, nonostante il set fosse stato complesso a causa di barriere linguistiche. L’intera troupe, infatti, era cinese e ciò portò alla necessaria presenza di interpreti.

La ladra Christie Allen è interpretata da Holly Valance, qui al suo primo ruolo da protagonista in un film. Altri attori presenti sono Sarah Carter nel ruolo di Helena Douglas e Natassia Malthe in quelli di Ayane. Colin Chou è invece Hayate, il fratello di Kasumi. Matthew Marsden, visto anche in Resident Evil: Extinction e Transformes – La vendetta del caduto, interpreta Maximillian Marsh, mentre Eric Roberts è Victor Donovan. Kane Kosugi è Ryu Hayabusa e Kevin Nash ha il ruolo di Bass Armstrong. Quest’ultimo, Nash, è meglio conosciuto non come attore bensì come lottatore di wrestling. Distintosi tra la WCW e la WWE, egli è un sei volte campione del mondo.

Il trailer di DOA: Dead Or Alive e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente, il film non è presente su nessuna delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. In attesa che torni disponibile, è possibile vederlo in televisione il giorno mercoledì 23 agosto alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Star-Lord: 15 attori papabili per il ruolo di Chris Pratt nel MCU

Il Marvel Cinematic Universe ha sempre avuto un dono in quanto a casting e trovare il personaggio perfetto per ogni ruolo del suo universo cinematografico. La scelta di Chris Pratt come Star-Lord non fa assolutamente eccezione! Tuttavia, l’attore ha dovuto affrontare un’agguerrita concorrenza da parte di un gruppo di attori di talento per guadagnarsi la possibilità di unirsi agli Avengers. In un franchise che contava già diversi attori di nome Chris, Pratt è stato introdotto come Star-Lord (alias Peter Quill) in Guardiani della Galassia (2014). Da allora, ha preso parte a due sequel e due cross-over con gli Avengers. In questo articolo, abbiamo riunito per voi 15 altri attori che hanno svolto il provino per questo ruolo, alcuni dei quali sono comunque finite a recitare al fianco di Chris nel MCU, mentre altri hanno preso parte a franchise di successo.

Zachary Levi

Shazam! Furia degli DeiAnni dopo che Chris è stato ufficialmente scritturato per il ruolo di Star-Lord, Zachary Levi ha ripensato alla sua audizione e ha spiegato come questa lo abbia aiutato a ottenere un ruolo sovrumano nel franchise Shazam! della DC. Si ritiene che fosse la terza scelta per la parte. “James [Gunn] e io ci conoscevamo, eravamo amici, facevamo serate di gioco a casa dell’altro, avevamo molti amici in comune. Mi aveva chiesto di venire a leggere per Star-Lord, e l’ho fatto, e questo mi ha portato al passo successivo, e poi all’improvviso mi sono trovato a fare il camera test“, ha ricordato nel podcast The Fourth Wall, come ricorda The Playlist. “Oh, cavolo, volevo quel ruolo così tanto, così tanto, così tanto, così tanto. La scelta era tra me, un altro ragazzo e Chris Pratt, ma Chris è sempre stato il loro favorito e ha esitato ad accettare, il che è comprensibile, voglio dire, è un grande franchise, è la Marvel, funziona o non funziona?“.

Ha aggiunto che il fatto di essere in corsa per Star-Lord probabilmente lo ha aiutato con Shazam! “Speravo di aver lasciato una buona impressione a James, tanto che quando ho fatto l’audizione per Shazam, il suo carissimo amico, manager e a volte socio produttore, Peter Safran, ha chiamato James, perché è così che funziona la nostra industria… Fortunatamente ero in buoni rapporti con James, cerco di essere in buoni rapporti con il maggior numero di persone possibile e di essere una persona rispettabile, e credo che tra questo e quanto James pensava che fossi andato bene nel test di Star-Lord, abbia detto: ‘Sì, amico, dovresti davvero dare a Zach un’opportunità. Penso davvero che potrebbe essere un grande”. È stata questa la cosa che mi ha fatto cambiare idea? Non lo so, ma sono sicuro che ha fatto parte di quella conversazione, assolutamente. Devo a James il fatto che abbia creduto in me al punto di ricordarsene e di trasmettermi queste informazioni“.

Lee Pace

Lee Pace filmNel 2012, Lee Pace aveva dichiarato a MTV di essere in corsa per il ruolo e di avere un’audizione imminente davanti al team di casting. “Mi sono [documentato su Star-Lord]. Vuoi sapere cosa stai facendo. Il personaggio è molto divertente. Spero che funzioni“, ha dichiarato all’outlet, aggiungendo di non essere sicuro delle sue possibilità di ottenere la parte. “Devo fare il provino. Devo andare a prenderlo. In realtà amo fare i provini, quindi sono felice di incontrarli tutti e di farlo“.

Anche se non aveva ancora fatto il provino, sembrava sapere che il film sarebbe stato un successo. “Sono molto eccitato. La sceneggiatura è fantastica. Il personaggio è molto divertente“, ha dichiarato. Naturalmente, Lee non è stato scelto per interpretare Star-Lord, ma ha ottenuto un ruolo tutto suo nel film. Ha dato vita a Ronan l’Accusatore nel primo film dei Guardiani e ha ripreso il ruolo in Captain Marvel.

Jim Sturgess

jim-sturgess-filmDopo essere stato indicato come candidato da più fonti alla fine del 2012, Jim Sturgess ha confermato a MTV di aver fatto il provino l’anno successivo. “Sono arrivato molto più avanti di quanto avessi mai immaginato di poter fare. Man mano che si va avanti, si inizia a tenerci sempre di più. La competitività che c’è in te inizia a farsi sentire. Ma ero stupito di essere arrivato così in fondo“, ha ammesso all’epoca. “Quando si scopre di più su cosa tratta il film, è ambientato in un paesaggio completamente fantastico, il che mi ha incuriosito“, ha detto a proposito della sceneggiatura. “Questo tizio ha un procione parlante e un albero umano gigante o qualcosa del genere. È più simile al mondo di Guerre Stellari, credo“.

Eddie Redmayne

Eddie RedmayneEddie Redmayne è stato inserito nella rosa dei candidati da IndieWire già nel 2012. Non si è espresso per confermare o smentire la sua partecipazione, ma è facile immaginare Eddie nel ruolo. Dopotutto, ha dimostrato di essere più che in grado di stare al comando di un franchise di successo nel ruolo di Newt Scamander nella serie prequel di Harry Potter, Animali Fantastici. C’è sempre la possibilità che Eddie approdi nel MCU o in qualche altro progetto di supereroi. Ad esempio, nel 2019 ha dichiarato a IMDb di essere interessato a interpretare il cattivo della DC, l’Enigmista, che è stato interpretato da Jim Carrey e, più recentemente, da Paul Dano.

Jack Huston

Ben HurIndieWire ha indicato Jack Huston come parte della rosa dei candidati per Star-Lord e lui stesso lo ha confermato in un’intervista a MTV. “C’è stato un provino“, ha detto all’agenzia. “Mi piacerebbe molto farlo. Vi dico che queste ossa sono forti. Se avete bisogno di un guardiano che si occupi di questa galassia, non cercate oltre“. Anche se il ruolo non è poi andato a lui, Jack ha avuto molta fortuna con altri progetti.

Adam Brody

Adam Brody filmAdam Brody è la star che ha confermato più di recente di essere stato in corsa per la parte. In un’intervista a Variety ha parlato del ruolo che gli è sfuggito, spiegando che “lo voleva“. Non c’è stato però alcun rancore. Ha aggiunto che Chris Pratt era di sicuro “migliore” per la parte. “È più grande, più forte, ma dal punto di vista del tono, mi è piaciuto molto“. Fortunatamente, questa non è stata la fine delle ambizioni supereroistiche di Adam. Ha infatti interpretato Freddy Freeman in Shazam! del 2019 e Shazam! Furia degli dei del 2023, entrambi parte dell’universo cinematografico DC. Forse il debutto di Adam nel MCU avverrà in futuro?

James Marsden

James Marsden filmJames Marsden non era nuovo all’interpretazione di un supereroe quando è stato nominato come possibile candidato per Star-Lord. A quel punto, aveva già preso infatti parte a uno dei primi franchise di supereroi di grande successo, la saga degli X-Men, in cui interpretava Ciclope. Anche se IndieWire e MTV hanno parlato di un suo possibile coinvolgimento nel film di James Gunn, James non ha riferito niente a riguardo. C’è comunque sempre la possibilità che torni nel MCU come Ciclope. Nel 2022, ScreenRant aveva dichiarato che sarebbe stato “sempre disponibile” a rivisitare il ruolo. “Lo faccio da quasi 30 anni ed è molto raro poter dire di aver avuto esperienze come quella dei primi X-Men. Ne abbiamo fatti tre, io ne ho fatto parte, e si diventa una famiglia. Si amano davvero questi personaggi, il cast, la troupe, tutti“, ha spiegato.

Joel Edgerton

joel-edgerton-filmJoel Edgerton non ha mai parlato delle voci che lo volevano in lizza per entrare nel MCU. Tuttavia, nel 2012 IndieWire lo ha indicato come uno dei potenziali candidati al ruolo. Sebbene l’atttore non abbia mai interpretato un supereroe in un blockbuster, ha partecipato a molti film d’azione; tra questi figura il franchise di Star Wars, dove ha interpretato Owen Lars, più recentemente nella serie Obi-Wan Kenobi del 2022 su Disney+.

John Gallagher Jr.

Nel 2017, James Gunn ha dichiarato al Daily Beast che John Gallagher Jr. era in corsa per il film. I due hanno finito per collaborare nel film The Belko Experiment anni dopo. “Ha fatto il provino per il ruolo di Peter Quill in Guardiani [che è andato a Chris Pratt], e non era adatto a quel ruolo, ma è stato uno dei migliori provini – se non il miglior provino – che abbia mai visto in tutta la mia vita. Quel ragazzo è un vero attore. Così, quando questi ruoli hanno iniziato ad arrivare, mi hanno dato l’opportunità di lavorare con alcune delle persone con cui avrei voluto lavorare“, ha detto.

Nel 2015, su Facebook, James Gunn ha condiviso una storia simile, anche se all’epoca non aveva confermato che John avesse fatto il provino per Star-Lord. “ma quando è uscito dalla stanza mi sono girato verso il direttore del casting e ho detto: “Questo è uno dei migliori attori che abbia mai visto in vita mia, e forse il miglior provino che abbia mai visto”. Ero determinato a trovare un modo per lavorare con lui“, ha raccontato.

Sullivan Stapleton

Jack-OConnell-300Sullivan Stapleton era uno dei nomi meno noti di una lista compilata da MTV nel 2012. Tuttavia, si pensava che potesse essere un talento emergente sulla scena con un ruolo da protagonista in 300: L’alba di un impero. L’attore non sembra aver confermato di essere in lizza e non ha parlato delle sue speranze di entrare nel MCU. Tuttavia, alcuni fan hanno espresso interesse nel vederlo nel ruolo di Matt Murdock, meglio conosciuto come Daredevil e attualmente ricoperto da Charlie Cox.

John Krasinski

John Krasinski IFJohn Krasinski è entrato a far parte del Marvel Cinematic Universe con una breve apparizione nel ruolo di Reed Richards dei Fantastici Quattro in Doctor Strange nel il multiverso della follia (2022). Tuttavia, secondo molte voci, prima di essere scritturato aveva fatto un’audizione per altri ruoli nel franchise. Per lo meno, ha confermato di aver fatto il provino per Captain America prima che Chris Evans venisse scelto. Anche se l’attore non sembra aver confermato le voci, DigitalSpy ha riportato che nel 2013 aveva fatto il provino anche per il ruolo di Star-Lord. Il suo nome è stato aggiunto molto più tardi e non è chiaro fino a che punto sia arrivato nel processo di castign.

Joseph Gordon-Levitt

Joseph Gordon-LevittJoseph Gordon-Levitt aveva già dimostrato di essere più che capace di recitare in un ruolo eroico dopo aver interpretato quello che molti fan pensavano sarebbe diventato la spalla di Batman, Robin, in The Dark Knight Rises. Per questo, il suo nome ha avuto senso quando Deadline ha riferito che era in lizza per il ruolo nel 2013.

Michael Rosenbaum

Nel 2017, Michael Rosenbaum ha confermato di essere stato preso in considerazione per la parte durante un’intervista con The Hollywood Reporter. In seguito si è unito al franchise interpretando Martinex. “Ero nervosissimo (ride)”, ha detto a proposito del suo provino, sottolineando che lui e James Gunn erano amici. “Sei seduto lì con uno dei tuoi migliori amici che sta dirigendo un film enorme, che conosce le tue capacità e che ti ha detto: ‘Voglio vedere la tua interpretazione di Peter Quill‘. Ora la pressione si fa sentire. Ho dovuto spegnerla… Ricordo di aver ideato il mio ballo per la scena di Star-Lord. Avevo un partner fantastico, mi è sembrato tutto davvero organico fin dall’inizio“. Ha aggiunto di non essere rimasto deluso, spiegando: “Non mi interessava davvero ottenere la parte. Non sapevo nulla dei fumetti dei Guardiani. Volevo solo fare un buon lavoro per James“.

Garrett Hedlund

Deadline ha riportato che il nome di Garrett Hedlund circolava tra le voci di corridoio, anche se non è stato in grado di confermare che fosse ufficialmente in corsa per il ruolo. L’agenzia ha anche confermato, dopo aver parlato con gli addetti ai lavori, che Joel Edgerton, Jack Huston, Jim Sturgssen, Lee Pace e Eddie Redmayne erano tutti in lizza.

Glenn Howerton

Nel 2021, Glenn Howerton ha confermato di essere stato preso in considerazione per il ruolo durante un’intervista al The Kelly Clarkson Show. “Sono andato a fare il provino, come credo abbiano fatto molti attori. Non avevo idea di quanto fossi vicino. Sono uscito da lì e ho pensato: ‘Sì, è andata bene’. Ma in realtà, mentre uscivo dalla sala d’attesa, ho visto Chris Pratt e mi sono ricordato di aver pensato: “Oh, è perfetto per questo“”, ha raccontato, aggiungendo di aver poi sentito dire che James Gunn lo aveva definito la seconda scelta. “Nessuno me l’ha mai detto. Quindi non ne avevo idea“.

Ahsoka: tutto quello che c’è da sapere sulla serie tv dell’Universo Star Wars

Da quando “The Mandalorian” è approdato su Disney+ nel novembre 2019, Lucasfilm si è sempre sforzata di espandere l’universo di “Star Wars” in streaming per soddisfare i fan di lunga data senza allontanare i neofiti interessati alla galassia lontana, lontana. Ora, siamo giunti alla nuovissima serie tv disponibile sulla piattaforma streaming, “Ahsoka”. Tecnicamente, si tratta contemporaneamente di uno spin-off ma anche sequel di due serie animate: “Star Wars: The Clone Wars” e “Star Wars Rebels”. Queste ultime, che sono andate in onda dal 2008 al 2020, coprono 208 episodi e trattano approssimativamente gli eventi tra Star Wars Episodio II: Attacco dei Cloni” e Star Wars episodio III: La Vendetta dei Sith (in “Clone Wars”) e tra Episodio III”e IV (in “Rebels”). Si tratta di un fondamento narrativo vasto e intricato che può intimidire anche i fan di Star Wars che hanno visto tutti e 11 i film in live-action di Star Wars più volte.
Basandosi sui primi due episodi, il creatore e produttore esecutivo di Ahsoka, Dave Filoni, che ha diretto The Clone Wars e co-creato Rebels, ha mantenuto Ahsoka accessibile al pubblico che non ha mai visto le serie animate, anche se la serie tv – ora disponibile su Disney+ – abbonda di riferimenti a personaggi ed eventi che solo i fan di Clone Wars e Rebels potrebbero apprezzare appieno: ecco, dunque, tutto ciò che è necessario sapere per godersi pienamente Ahsoka.

Ashoka Tano

AhsokaIncontriamo Ahsoka (doppiata da Ashley Eckstein) quando è una Padawan di 14 anni assegnata ad Anakin Skywalker da Yoda. È una Togruta, proveniente dal pianeta Shili; i tentacoli blu e bianchi che fuoriescono dalla sua testa si chiamano lekku. Né AhsokaAnakin sono esattamente entusiasti all’inizio di ritrovarsi insieme, ma tra loro sviluppano una forte connessione. Quando Ahsoka viene incolpata di omicidio ed espulsa dall’Ordine dei Jedi, Anakin lavora instancabilmente e con successo per scagionarla. Ma Ahsoka è così disillusa dall’esperienza che abbandona i Jedi e di conseguenza lascia anche Anakin.

Durante le fasi finali delle Guerre dei Cloni, Ahsoka incontra la guerriera mandaloriana Bo-Katan Kryze (doppiata da Katee Sackhoff, che la interpreta anche in “The Mandalorian“) e accetta di aiutarla nella sua missione per riconquistare il pianeta Mandalore da Darth Maul (sopravvissuto alla sua morte ne La Minaccia Fantasma). Durante il loro confronto, Maul avverte Ahsoka che Darth Sidious vuole fare di Anakin il suo nuovo apprendista e lei non gli crede.

Dopo l’Ordine 66, che elimina quasi tutti i Jedi, Ahsoka si nasconde e inizia a lavorare in proprio con il nome in codice Fulcrum per aiutare l’equipaggio della nave ribelle Ghost (chiamata così per la sua capacità di sfuggire al rilevamento imperiale). All’interno di un tempio dei Sith, con l’equipaggio del Ghost in pericolo, Ahsoka si scontra finalmente con Darth Vader nella finale della seconda stagione di “Rebels“. Vader riesce a fuggire, ma il destino di Ahsoka non viene rivelato fino alla quarta stagione, quando Ezra Bridger, membro dell’equipaggio del Ghost e aspirante Jedi, riesce a salvarla prima che Vader possa ucciderla. Si separano e Ahsoka torna al suo periodo temporale precedente.

Nella puntata finale di “Rebels“, con l’Impero distrutto nella Battaglia di Endor, Ahsoka si allea con una giovane mandaloriana di nome Sabine Wren per trovare Ezra. Molti anni dopo, Ahsoka e Sabine hanno preso strade diverse e Ahsoka è una guerriera solitaria alla ricerca del mancante Grand’ammiraglio Imperiale Thrawn. In questa ricerca, fa squadra con il cacciatore di taglie mandaloriano Din Djarin (Pedro Pascal) per catturare un signore della guerra imperiale di nome Morgan Elsbeth (Diana Lee Inosanto).

Sabine Wren

Sabine Wren, AhsokaNata su Mandalore, Sabine Wren (doppiata da Tiya Sircar e interpretata da Natasha Liu Bordizzo in “Ahsoka“) inizialmente era un cadetto nell’Accademia Imperiale, nota per la sua abilità nella creazione di armi. Nel momento in cui l’Impero usa queste armi contro il suo popolo, abbandona l’Impero — e con esso, la sua famiglia su Mandalore. All’inizio vive come cacciatrice di taglie, ma poi viene reclutata per unirsi alla Ribellione da Hera Syndulla. Entra nell’equipaggio del Ghost come esperta di ingegneria e armi, spesso indossando un’armatura mandaloriana decorata con le opere d’arte di Sabine stessa. Infatti, la prolifica abilità artistica di Sabine — compresa una predilezione per il graffiti — finisce per ispirare il simbolo della Ribellione stessa.

Durante la ricerca del Ghost di Darth Maul, Sabine scopre il Darksaber, la misteriosa lama legata al mito di Mandalore. All’inizio, Sabine non vuole averci nulla a che fare, ma viene convinta a impugnarla per convincere il suo pianeta natale a scacciare l’Impero. Ezra e il suo maestro Jedi Kanan Jarrus addestrano Sabine a combattere con un lightsaber e, alla fine, lei consegna il Darksaber a Bo-Katan, credendo che lei sia la legittima sovrana di Mandalore. In “Ahsoka“, scopriamo che dopo la caduta dell’Impero, Sabine ha cercato di diventare una Jedi come Padawan di Ahsoka, ma l’addestramento non ha avuto successo e alla fine si sono separate.

Hera Syndulla

Hera, AhsokaInterpretata da Mary Elizabeth Winstead, Hera è una delle piloti più talentuose della Ribellione ed è stata una figura materna premurosa per Sabine ed Ezra durante “Rebels“. Suo padre era il Generale Cham Syndulla, che combatté contro i Separatisti durante le Guerre dei Cloni sul pianeta natale Twi’lek, Ryloth. Crescendo, Hera sognava di diventare una pilota e volare attraverso la galassia. Finalmente ebbe la sua occasione dopo aver lasciato Ryloth e aver lavorato per Ahsoka Tano e il Senatore Bail Organa. Con il suo astromeccanico dal temperamento irascibile, Chopper, Hera pilotava la nave da trasporto Ghost. Hera e il suo equipaggio di Spettri portavano a termine missioni importanti per la Ribellione e tenevano unita la famiglia dei Rebels attraverso ogni ostacolo e perdita. Il Ghost può essere addirittura visto durante la Battaglia di Scarif in Rogue One e nella Battaglia di Exegol ne L’Ascesa di Skywalker. Nella puntata finale di Rebels si scopre che Hera ha un giovane figlio, Jacen, con il defunto Cavaliere Jedi Kanan Jarrus.

Grand’ammiraglio Thrawn

Grand'ammiraglio Thrawn, AhsokaIl Grand’ammiraglio Thrawn è uno dei più grandi geni del male nell’universo di “Star Wars” ed è diventato famoso grazie a una serie di romanzi prima di fare il suo debutto in Rebels. È un geniale stratega astuto che si è fatto strada fino al rango di Grand Ammiraglio, il grado più alto sotto l’Imperatore Palpatine. Lars Mikkelsen ha doppiato Thrawn in Rebels e tornerà a interpretarlo dal vivo in Ahsoka. Thrawn è un membro della specie dei Chiss, alieni delle Regioni Sconosciute che hanno la pelle blu e occhi rossi penetranti. Si è scontrato numerose volte con l’equipaggio dei Ribelli, ma gli eroi sono sempre riusciti a sfuggire per un pelo. Come Ezra Bridger, Thrawn è stato perduto nello spazio nella puntata finale di Rebels e ora Ahsoka Tano è alla sua ricerca. The Mandalorian ha anticipato il ritorno di Thrawn, ma in Ahsoka finalmente vedremo il suo debutto dal vivo. Sarà anche il cattivo nel prossimo film del Mando-verse diretto da Dave Filoni.

Ezra Bridger

Ezra Bridger, AhsokaDove si trova Ezra Bridger? Questa è la domanda che tutti si pongono in Ahsoka, ma chi non ha visto Rebels potrebbe chiedersi, anzitutto: chi è Ezra Bridger? Ezra, un orfano sensibile alla Forza proveniente dal pianeta Lothal, si nascose a bordo del Ghost e si addestrò come Padawan sotto la guida del Cavaliere Jedi Kanan Jarrus. Durante il suo addestramento, Ezra ha approfondito la sua connessione con la Forza, ha padroneggiato il combattimento con la spada laser ed è diventato un leader rispettato nella Ribellione. Tuttavia, Ezra è scomparso dalla puntata finale di Rebels, quando fermò il piano del Grand’ammiraglio Thrawn di distruggere Lothal. Dopo essere salito di nascosto a bordo della nave di Thrawn, Ezra richiamò uno spaziofaringo chiamato Purrgil, che utilizza l’iperspazio, per agganciarsi alla nave e proiettarli entrambi nello spazio profondo. Non si sa dove Ezra e Thrawn siano finiti, ma Ahsoka Tano ha giurato di trovarli.

Durante Rebels, Ezra e Sabine Wren hanno sviluppato una stretta relazione che confinava quasi su qualcosa di più romantico (essendo iniziata come un’infatuazione di Ezra per Sabine). Sabine tiene anche il lightsaber di Ezra e lo impugna in Ahsoka. Eman Esfandi interpreta Ezra nella nuova serie.

Ghostbusters: Legacy, tutto quello che c’è da sapere sul film

Ghostbusters: Legacy, tutto quello che c’è da sapere sul film

Diretto da Ivan Reitman, Ghostbusters – Acchiappantasmi, uscito nel 1984, è stato un campione di incassi capace di incantare grandi e piccoli con la sua fusione di generi diversi. Nel 1989, poi, è arrivato al cinema Ghostbusters II, con il medesimo cast di attori del primo film tornato ad interpretare gli amati acchiappafantasmi. A lungo i fan hanno atteso un terzo capitolo, che però non è mai arrivato. Nel 2021, tuttavia, è arrivato in sala Ghostbusters: Legacy (qui la recensione), che funge sia da sequel dei due originali sia da riavvio della saga con nuovi personaggi.

A dirigerlo vi è Jason Reitman, figlio di Ivan, che assume così il compito di ridare vita al celebre franchise. I piani iniziali, in realtà, erano quelli di realizzare un sequel del reboot/remake al femminile del 2016. Lo scarso successo di questo film, tuttavia, ha spinto i produttori ad abbandonare quei piani per tornare invece sulla saga originale. Ha così preso vita questo nuovo film, scritto dallo stesso Reitman insieme a Gil Kenan, ottenendo la benedizione degli attori originali. Il lungometraggio è poi stato dedicato alla memoria di Harold Ramis, che interpretava Egon Spengler nei primi due film della serie originale oltre ad esserne sceneggiatore, deceduto nel 2014.

Ghostbusters: Legacy rende dunque omaggio al passato, guardando però al futuro, proponendosi dunque come ponte tra il vecchio e il nuovo per portare la saga verso nuovi orizzonti. Un titolo, dunque, che i fan di Ghostbusters non possono non vedere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Ghostbusters: Legacy

Protagonista del film è la famiglia formata da Callie e dai suoi due figli, Phoebe e Trevor. Dopo essere rimasti senza un soldo, i tre si trasferiscono a Summerville in una fattoria isolata e macabra, ereditata dopo la morte del nonno. Nella cittadina iniziano però a manifestarsi strani fenomeni: piccole scosse fanno tremare la terra, senza essere però collegabili a nessun movimento sismico. Un giorno Phoebe trova nascosto in salotto uno strano marchingegno e decide di portalo a scuola, causando l’entusiasmo del suo insegnante, il signor Grooberson.

L’uomo le rivela che il macchinario è una copia perfetta di una trappola per fantasmi e, convinto che i sismi siano riconducibili ad attività paranormali, racconta a Phoebe di come New York, invasa negli anni ’80 dagli spiriti, sia stata messa in salvo da un team di Acchiappafantasmi. Ma la trappola non è affatto una copia e Trevor e Phoebe, seguendo le orme di un passato a loro sconosciuto fino a quel momento, si improvviseranno cacciatori di fantasmi per salvare la cittadina di Summerville dalla sua anomala attività sismica, scoprendo segreti straordinari.

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Il cast di Ghostbuster: Legacy

Ad interpretare Trevo ritroviamo Finn Wolfhard, il quale non sapeva che stava facendo il provino per Ghostbusters, perché i ruoli erano stati intenzionalmente mantenuti vaghi, mentre il film veniva sviluppato in segreto. La giovane star di Stranger Things aveva già ricoperto il ruolo di Ghostbusters in un episodio della serie di successo, quando il suo personaggio, Mike Wheeler, e i suoi amici si travestono da Acchiappafantasmi per Halloween. McKenna Grace interpreta Phoebe, figlia di Callie e sorella di Trevor. Attrice dall’età di sei anni, è nota in particolare per aver recitato in Gifted, Tonya e Captain Marvel. Paul Rudd interpreta il professore Grooberson, mentre Carrie Coon è Callie, la madre single di Phoebe e Trevor.

Il giovanissimo Logan Kim, qui al suo esordio cinematografico, interpreta Podcast, il compagno di classe di Phoebe. Celeste O’Connor interpreta invece Lucky, compagna di scuola di Trevor. Nel film tornano anche alcuni degli attori del film originale. A partire da Bill Murray, che riprende il ruolo di Peter Venkman. Dan Aykroyd riprende invece i panni del dottor Raymond Stanz, mentre Ernie Huddson torna ad interpretare Winston Zeddemore. Completano i grandi ritorni anche Sigourney Weaver nei panni di Dana Barrett ed Annie Potts, l’iconica segretaria Janine Melnitz.

Ghostbusters-Legacy-sequel

Ghostbusters: Firehouse, il sequel del film

Dato il buon successo del film, è stato poi confermat un ulteriore sequel. Riguardo ad esso, c’è però ancora molto mistero riguardo la trama. Non ha ancora nemmeno un titolo ufficiale anche se il progetto è stato costantemente chiamato “Firehouse”, riferimento all’iconico quartier generale dei Ghostbusters a New York. Quello che sappiamo di questo sequel è che sarà una continuazione diretta di Legacy e che McKenna GraceFinn WolfhardCarrie Coon e Paul Rudd torneranno anche in questa nuova avventura. I nuovi membri del cast sono invece Kumail NanjianiPatton OswaltJames Acaster ed Emily Alyn Lind.

Non è invece noto se Ernie Hudson tornerà per il nuovo film insieme ai suoi co-protagonisti Bill Murray e Dan Aykroyd. I tre hanno infatti ufficialmente passato il testimone ai nuovi personaggi, ai quali spetta dunque ora il compito di farsi carico delle attività paranormali. Ghostbusters: Firehouse, tenendo per buono questo titolo, doveva arrivare nelle sale entro la fine dell’anno, il 20 dicembre 2023, ma a causa degli scioperi attualmente in corso ad Hollywood, la sua uscita al cinema è stata rimandata al 29 marzo 2024, ovvero a distanza di esattamente quarant’anni dall’uscita del film originale.

Il trailer di Ghostbusters: Legacy e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di Ghostbusters: Legacy grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Prime Video e Netflix. Su quest’ultima piattaforma il film è attualmente al 2° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Christopher Nolan: 10 cose che non sai sul regista

Christopher Nolan: 10 cose che non sai sul regista

Se c’è un regista che più di ogni altro ha contribuito a ridefinire il cinema dal 2000 ad oggi, quello è senza dubbio Christopher Nolan. Innegabilmente, egli è l’autore che grazie alla sua rilettura dei generi e del concetto di tempo ha portato a nuovi livelli il linguaggio cinematografico, raggiungendo uno status ancora oggi ineguagliato.

Ogni suo lungometraggio è un evento, intorno al quale aleggia mistero e grande attesa, ed ognuna delle sue opere continuano ancora a distanza di tempo a generare numerosi dibattiti tra gli spettatori e i critici, dimostrando la grande influenza che hanno sull’immaginario collettivo.

Ecco 10 cose che non sai di Christopher Nolan.

Christopher Nolan: i suoi film

1. Ha scritto e diretto film estremamente celebri. Autore delle sceneggiatura di tutti i suoi film, Nolan debutta alla regia di un lungometraggio con Following (1998), seguito poi dall’acclamato Memento (2000), con Guy Pearce. Successivamente, acquista sempre maggior prestigio grazie a film come Insomnia (2002), con Al Pacino e Robin Williams, Batman Begins (2005), con Christian Bale, The Prestige (2006), con Hugh Jackman, Il cavaliere oscuro (2008), Inception (2010), con Leonardo DiCaprio, Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012), Interstellar (2014), con Matthew McConaughey, e Dunkirk (2017), con Tom Hardy. Nel 2020 esce il suo nuovo film, Tenet, con protagonisti John David Washington e Robert Pattinson. Nel 2023 torna invece al cinema con Oppenheimer, con protagonista Cillian Murphy.

2. Ha prodotto anche film altrui. Nolan è noto per aver prodotto tutti i suoi film, ma anche per aver ricoperto tale ruolo per opere dirette da altri registi. Tra queste vi sono i film DC Comics L’uomo d’acciaio (2013), con Henry Cavill, Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), con Ben Affleck, e Justice League (2017). Ha inoltre partecipato in qualità di produttore esecutivo del film Transcendence (2014), esordio alla regia del suo abituale diretto della fotografia.

Christopher Nolan e gli Oscar

3. Ha diverse nomination al celebre premio. Ad oggi Nolan vanta cinque nomination al premio Oscar, ma incredibilmente non ha ancora mai vinto la prestigiosa statuetta. Tra le candidature ricevute si annoverano quella per la sceneggiatura originale di Memento e Inception, quelle per il miglior film a Inception e Dunkirk, e quella per il miglior regista sempre per Dunkirk. Ad oggi questa è la sua unica nomination come regista.

Christopher Nolan Batman

Christopher Nolan: la trilogia su Batman

4. Aveva un’idea chiara su come voleva rappresentare il personaggio. Tra i motivi che più si citano nei pregi della trilogia su Batman diretta da Nolan vi è il grande realismo della sua rappresentazione. Il regista, infatti, accettò di fare il film soltanto se avesse potuto inserire Batman in un contesto moderno, libero dalle ambientazioni colorate e futuristiche delle precedenti versioni. Fortunatamente, la Warner Bros. ebbe fiducia nella sua idea, lasciandogli carta bianca per il film.

5. Si è ispirato ad un celebre film di fantascienza. Prima di iniziare le riprese di Batman Begins, Nolan invitò l’intero cast e la troupe ad una visione privata del film Blade Runner, di Ridley Scott. Terminata la proiezione, Nolan annunciò che quello era il film a cui si sarebbero dovuti ispirare per la rappresentazione di Batman e di Gotham City. L’ambiente cupo e i grandi edifici metropolitani giocano infatti un ruolo centrale nel film e nella trilogia da lui poi realizzata.

Christopher Nolan Inception

Christopher Nolan: Inception

6. Ha basato i personaggi su un mondo a lui noto. Nell’ideare i personaggi principali del film Inception, Nolan ha affermato di essersi ispirato al team creativo di un’opera cinematografica, poiché conoscendone i ruoli e i segreti avrebbe potuto ottenere maggior verità per i suoi protagonisti. Cobb è infatti il regista, Arthur il produttore, Arianna la scenografa, Eames l’attore, Saito lo studios e Fischer lo spettatore.

7. Ha rifiutato di girare il film in 3D. Inizialmente la Warner Bros. propose a Nolan di realizzare il film con la tecnica del 3D, in quegli anni particolarmente in voga e portata all’estremo dal film Avatar. Il regista, tuttavia, si rifiutò categoricamente, affermando che il 3D avrebbe soltanto distratto gli spettatori dalla storia. In diverse interviste ha poi affermato di non essere intenzionato ad utilizzare tale tecnologia, poiché la considera più adatta ai videogiochi che ai film.

Christopher Nolan: Oppenheimer, il suo nuovo film

8. Ha scritto la sceneggiatura in prima persona. Nell’approcciarsi a raccontare la storia di Oppenheimer, Nolan ha raccontato di aver fatto una scelta insolita che gli ha però permesso di trovare le giuste intuizioni per il film: “Ho scritto la sceneggiatura in prima persona, cosa che non avevo mai fatto prima. Non so se qualcuno l’abbia mai fatto prima. Ma il punto è che, con le sequenze a colori, che sono la maggior parte del film, tutto è raccontato dal punto di vista di Oppenheimer: stai letteralmente guardando attraverso i suoi occhi. Strana cosa da fare. Ma mi ha guidato su come girare il film”.

9. Non ha utilizzato CGI. Un’altra delle caratteristiche tipiche di Nolan è il suo ricorrere il meno possibile alla computer grafica. Per Oppenheimer, ad esempio, è riuscito ad ottenere l’esatta replica di un esplosione atomica utilizzando utilizzando una combinazione di effetti pratici e composizione digitale. Sono state eseguite praticamente esplosioni multiple, con sostanze ibride di benzina, propano, alluminio e magnesio che coinvolgevano grandi miniature. Questi sono stati filmati ad alta velocità da più angolazioni e poi sovrapposti utilizzando effetti digitali per creare l’iconico “fungo atomico”.

Christopher Nolan: il suo patrimonio

10. È uno dei registi più redditizi di oggi. Con “soli” undici lungometraggi ad oggi diretti, Nolan è uno dei registi dai maggiori riscontri al box office. Complessivamente, i suoi film, considerati dei veri e propri eventi cinematografici, hanno incassato oltre 4,7 miliardi di dollari, facendo di lui un vero e proprio re mida. Il suo patrimonio è ad oggi stimato intorno ai 250 milioni di dollari.

Fonte: IMDb

Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki dal 1° gennaio 2024 al cinema

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Lucky Red è orgogliosa di annunciare che porterà al cinema, dal 1 gennaio 2024, Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron), il nuovo film del maestro dell’animazione Hayao Miyazaki, rinnovando il consolidato rapporto di distribuzione con Studio Ghibli.

Arrivato nelle sale giapponesi il 14 luglio, Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron) ha conquistato il box office fin dal primo weekend con 11,3 milioni di dollari e battendo i record precedenti dello Studio Ghibli. A poco più di un mese dall’uscita, ha incassato in patria oltre 45 milioni di dollari. Il film sbarcherà a settembre negli Stati Uniti, dove aprirà il Toronto Film Festival con il titolo internazionale The Boy and the Heron.

A dieci anni dal suo ultimo lungometraggio Si alza il vento e dopo aver cresciuto generazioni di spettatori con capolavori come Nausicaä della Valle del vento, Il mio vicino Totoro, Porco rosso,  La città incantata, Ponyo sulla scogliera e molti altri, Miyazaki torna con un film che ha già conquistato il cuore del pubblico e della critica che hanno avuto la fortuna di vederlo in Giappone.

In attesa dell’arrivo del film in Italia, continua al cinema “Un mondo di sogni animati” la rassegna Lucky Red dedicata a Miyazaki e allo Studio Ghibli: da domani 24 agosto e fino al 30 torna in sala Si alza il vento, un’occasione per ripartire proprio dall’ultimo film del regista, uscito in Italia nel 2013.

Oppenheimer, da oggi al cinema in Italia

Oppenheimer, da oggi al cinema in Italia

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX® che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare.

Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar® Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

La candidata all’Oscar® Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence. Oppenheimer è interpretato dal vincitore dell’Oscar® Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar® Kenneth Branagh.

Oppenheimer, leggi la recensione

Il cast comprende anche Dane DeHaan (Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno).

Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometeo: Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan.

Oppenheimer è girato sia in IMAX® 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX® in bianco e nero.

I film di Nolan, tra cui TenetDunkirkInterstellarInception e la trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e 36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.

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