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Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, rivelati i nomi dei personaggi protagonisti

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Amazon Studios ha rivelato i nomi della maggior parte dei personaggi abituali della serie nell’attesissimo adattamento televisivo  Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere che farà il suo debutto il 2 settembre, in esclusiva su Prime Video.

I personaggi sono Sir Lenny Henry come Sadoc Burrows, Dylan Smith come Largo Brandyfoot, Sara Zwangobani come Marigold Brandyfoot, Megan Richards come Poppy Proudfellow, Charles Edwards come Celebrimbor, Owain Arthur come Prince Durin IV, Benjamin Walker come Sommo Re Gil-galad, Tyroe Muhafidin come Theo, Markella Kavenagh come Nori Brandyfoot e Daniel Weyman come The Stranger.

Il dramma fantasy ad alto budget dovrebbe coprire più trame, “dalle profondità delle miniere di nani delle Montagne Nebbiose all’alta politica del regno elfico di Lindon e alla potente isola umana simile ad Atlantide, Númenor”. Questo mondo alla fine convergeranno nella creazione degli anelli del potere.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

The Last of Us: HBO rivela una nuova foto, nuovi attori nel cast!

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Per chiudere il Summer Game Fest di oggi, il co-presidente di Naughty Dog Neil Druckmann è apparso sul palco per discutere del franchise di The Last of Us e ha offerto ai fan un nuovo sguardo sull’attesissima serie HBO in arrivo. La nuova immagine mostra Joel (Pedro Pascal ) ed Ellie (Bella Ramsey) accovacciati all’interno di un museo. In lontananza, e nell’oscurità, i fan noteranno il breve profilo e il volto iconico di un Clicker mentre cerca di trovare i due. Guarda l’ultima immagine di The Last of Us  qui sotto:

The Last of Us foto serie tv

I fan del gioco originale ricorderanno la sezione del museo come una delle prime parti del gioco, in cui Joel ed Ellie devono farsi strada e affrontare anche un nuovo tipo di creatura infetta nel processo. Oltre alla nuova immagine, gli attori Troy Baker e Ashley Johnson – che interpretano Joel ed Ellie nel franchise di videogiochi – hanno anche confermato che appariranno nella serie in arrivo, come due personaggi diversi da quelli che interpretano nei giochi.

Last of Us, la serie tv

La serie The Last of Us affronterà gli eventi del primo gioco. Tuttavia, secondo The Hollywood Reporter, potrebbe anche affrontare alcune parti viste in The Last of Us Part II.”La serie live-action si svolge 20 anni dopo la distruzione della civiltà moderna“, recita la sinossi. “Joel ed Ellie, padre e figlia, segnati dalla durezza del mondo in cui vivono, sono costretti a sopportare circostanze brutali e assassini spietati durante un viaggio attraverso un’America post-pandemia“.

Insieme a Pascal e Ramsey nel cast ci sono Gabriel Luna (Terminator: Dark Fate) nei panni di Tommy Miller, Nico Parker (Dumbo) nei panni della figlia di Joel Sarah, Anna Torv (Mindhunter) nei panni di Tess e Merle Dandridge (The Flight Attendant) mentre riprende il suo ruolo nel video giochi nei panni di Marlene, la leader di un gruppo di resistenza noto come le lucciole. Nel cast anche Jeffrey Pierce (Bosch) nei panni di Perry, Murray Bartlett (The White Lotus) nei panni di Frank e Con O’Neill (Chernobyl) nei panni di Bill.

La serie live-action è prodotta e co-scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin e dallo scrittore del gioco originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

Stranger Things 4: il promo ufficiale del volume 2

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Stranger Things 4: il promo ufficiale del volume 2

Netflix ha diffuso il promo ufficiale del volume 2 di Stranger Things 4, l’attesa quarta stagione della serie Originale Netflix Stranger Things.

Informazioni su Stranger Things 4

Sono passati sei mesi dalla battaglia di Starcourt che ha portato terrore e distruzione a Hawkins. Mentre affrontano le conseguenze di quanto successo i  protagonisti si separano per la prima volta, e le difficoltà del liceo non facilitano le cose. In questo periodo particolarmente vulnerabile arriva una nuova e orribile minaccia soprannaturale assieme a un mistero cruento che, una volta risolto, potrebbe mettere fine agli orrori del Sottosopra.

Creata dai Duffer Brothers, Stranger Things è prodotta da Monkey Massacre Productions e 21 Laps Entertainment con i Duffer Brothers come produttori esecutivi, insieme a Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainment, Ian Paterson e Curtis Gwinn.

In Stranger Things protagonisti sono Winona Ryder (Joyce Byers), David Harbour (Jim Hopper), Millie Bobby Brown (Undici), Finn Wolfhard (Mike Wheeler), Gaten Matarazzo (Dustin Henderson), Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair), Noah Schnapp (Will Byers), Sadie Sink (Max Mayfield), Natalia Dyer (Nancy Wheeler), Charlie Heaton (Jonathan Byers), Joe Keery (Steve Harrington), Maya Hawke (Robin Buckley), Priah Ferguson (Erica Sinclair), Brett Gelman (Murray), Cara Buono (Karen Wheeler) e Matthew Modine (Dott. Brenner).

Gli episodi della 4° stagione sono in tutto 9. I Duffer Brothers hanno diretto le puntate 1, 2, 7, 8 e 9, gli episodi 3 e 4 sono stati diretti da Shawn Levy, mentre il 5 e il 6 da Nimród Antal.

I Duffer Brothers hanno curato la sceneggiatura degli episodi 1, 2, 7, 8 e 9. Caitlin Schneiderhan ha scritto la sceneggiatura dell’episodio 3, Paul Dichter quella dell’episodio 4, Kate Trefry quella dell’episodio 5 e Curtis Gwinn quella dell’episodio 6.  Netflix conferma che ci sarà una quinta e ultima stagione, atto conclusivo della serie.

Obi-Wan Kenobi: il promo “Hunt” in attesa del prossimo episodio

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Obi-Wan Kenobi: il promo “Hunt” in attesa del prossimo episodio

Cresce l’attesa per il debutto del quinto episodio di Obi-Wan Kenobi, e oggi Disney+ ha diffuso l’inedito promo “Hunt” in arrivo il prossimo mercoledì.

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La storia inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith, in cui Obi-Wan Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il malvagio Signore dei Sith, Darth Vader.

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La serie Obi-Wan Kenobi è interpretata da Ewan McGregor, che riprenderà il suo ruolo nei panni dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader. Si uniscono al cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Obi-Wan Kenobi è diretta da Deborah Chow, mentre gli executive producer sono Kathleen Kennedy, Michelle Rejwan, Deborah Chow, Ewan McGregor e Joby Harold.

Captain Carter: Hayley Atwell sul suo futuro nel MCU

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Captain Carter: Hayley Atwell sul suo futuro nel MCU

Hayley Atwell ha recentemente parlato del futuro di Captain Carter all’interno del MCU. L’attrice ha fatto la sua prima apparizione nel MCU come l’agente Peggy Carter nel quinto film del franchise, Captain America: The First Avengers. Sebbene il suo ruolo fosse relativamente minore nel grande schema dell’MCU, è riapparsa sporadicamente con l’espansione del franchise, con piccoli ruoli nei film principali e in più serie televisive come What If…? e Agent Carter della ABC. In quest’ultimo progetto, Atwell ha interpretato il ruolo principale. Tuttavia, uno dei suoi ruoli più importanti è arrivato sotto forma della variante Captain Carter in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Il personaggio ha debuttato originariamente nel primo episodio della serie televisiva antologica animata MCU, What If…? incentrato su linee temporali alternative all’interno dell’universo Marvel che esploravano le domande principali e cosa sarebbe successo se i personaggi avessero preso decisioni diverse durante momenti importanti della storia del franchise. In quell’episodio, all’agente Carter è stato somministrato il siero del super soldato a seguito di un attacco che ha lasciato Steve Rogers ferito. Il suo debutto dal vivo in Doctor Strange nel Multiverso della Follia come membro della squadra di supereroi della Terra-838, gli Illuminati, ha acceso il desiderio di vederla più spesso.

Durante un’intervista sul palco dell’Awesome Con di quest’anno a Washington DC (tramite Fandom Spotlite), Hayley Atwell ha discusso del suo possibile ritorno al MCU come Capitan Carter. Quando le è stato chiesto se c’era una possibilità che tornasse nella fase successiva del MCU come Agente Carter o Capitan Carter, l’attrice ha rivolto la domanda alla folla e ha chiesto loro se volevano che tornasse, domanda a cui il pubblico ha risposto con un applauso fragoroso. Ecco cosa ha detto:

“Beh… non ho notizie per te. Mi dispiace. Ma condivido il tuo entusiasmo. E mi piacerebbe sentire che se la Marvel le avesse trovato una casa, sarebbe una casa in cui si sente degna di lei in termini di evoluzione e sviluppo come personaggio. E l’esperienza che ho avuto interpretandola mi ha dato l’opportunità più incredibile di affinare il mio mestiere in questo particolare in questo franchise. E voglio fare di più, perché sento che i fan lo meritano”.

“Sai, in un certo senso molte persone [pensano] che sia una giocatrice minore e non avrebbe senso se continuassi a essere una giocatrice minore in quanto sia quello che le è successo che quello che abbiamo visto negli ultimi anni porterebbe in direzioni diverse.”

“Quando dice ‘Conosco il mio valore. L’opinione di chiunque altro non ha importanza’, è davvero positivo. Ma voglio che tutti si rendano conto del suo valore e allo stesso modo in cui essenzialmente la sua autostima e la dignità derivano dal senso che lei conosce il suo valore, va avanti con il suo lavoro, lavora con dignità e amore. Non ha bisogno di conferme. Ma c’è una cosa che merita. E questo non può avvenire fino a quando alcune persone in posizioni di potere – vale a dire gli uomini – seminano il loro potere e le offrono quella piattaforma. Mi piacerebbe che lei avesse quell’opportunità perché poi mi sento come se avessi qualcosa di molto più interessante da offrirvi ragazzi.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Ms. Marvel: prima clip dell’episodio 2

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Ms. Marvel: prima clip dell’episodio 2

Cresce l’attesa per il secondo episodio di Ms. Marvel, la nuova serie Marvel Studios accolta positivamente dopo la season premiere che ha ricevuto recensioni molto positive. Ebbene questa settimana la protagonista della serie Iman Vellain è stata ospite al The Tonight Show all’inizio di questa settimana per parlare con Jimmy Fallon dell’ottenere il ruolo di una vita. Nella trasmissione ha presentato anche una clip dal prossimo episodio!

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https://youtu.be/qGoANXNDUJg

La nuova arrivata Iman Vellani ha ottenuto il ruolo della protagonista di Ms. Marvel dopo un’ampia ricerca da parte dei Marvel Studios. È affiancata dal volto fresco Saagar Shaikh nei panni del fratello maggiore Aamir, Mohan Kapur (la serie Disney Plus Hotstar “Crime Next Door”) e Zenobia Shroff (“The Big Sick”) nei panni dei suoi genitori Muneeba e Yusuf, Matt Lintz (“The Walking Dead”) nei panni del suo migliore amico Bruno e Aramis Knight (“Into the Badlands”) nei panni del vigilante noto come Red Dagger.

Con il sottofondo di “Blinding Lights” di The Weeknd, il trailer inizia con Kamala nell’ufficio del consulente di orientamento del liceo, mentre sullo schermo compaiono scarabocchi di fumetti, cuori e corna da diavolo. Kamala è etichettata come la tipica nerd dei supereroi che sogna ad occhi aperti, ma a un certo punto ottiene strani poteri cosmici, come la capacità di lanciare esplosioni di energia e creare trampolini luminosi per camminare nell’aria. Più avanti nel trailer, ottiene un costume rosso e blu fedele ai fumetti e lancia alcuni pugni cosmici con un pugno gigante e luminoso.

Bisha K. Ali (Quattro matrimoni e un funerale di Hulu) è produttore esecutivo e sceneggiatore capo, e la prima stagione di sei episodi è stata diretta da Sharmeen Obaid-Chinoy (il regista premio Oscar dei cortometraggi documentari “Saving Face” e “A Girl in the River: The Price of Forgiveness”), Meera Menon (“For All Mankind”), e Adil El Arbi e Bilall Fallah (“Bad Boys for Live”).

La Marvel ha inizialmente annunciato Ms. Marvel sarebbe stato presentato in anteprima alla fine del 2021, ma dopo che la pandemia ha inondato il calendario con altri nove film e serie nel Marvel Cinematic Universe, lo studio ha spostato la serie nell’estate del 2022. Ciò pone anche la serie più vicina a The Marvels, il film sequel di Captain Marvel, che vedrà Vellani al fianco di Carol Danvers di Brie Larson e Monica Rambeau di Teyonah Parris (da “WandaVision“).

Thunderbolts è ufficialmente in fase di sviluppo ai Marvel Studios

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Arriva da Deadline la conferma ufficiale (considerata l’autorevole fonte) che un film basato su Thunderbolts, il team di supercriminali/antieroi è ufficialmente in fase di sviluppo. Jake Schreier (Robot e Frank, Dave) sarà il regista, con lo sceneggiatore di Black Widow Eric Pearson che scriverà la sceneggiatura. I dettagli della trama sono pochi, ma pare il prossimo film potrebbe ruotare “intorno a un gruppo di supercriminali (o almeno personaggi che hanno interpretato i cattivi a un certo punto nel MCU) che vanno in missione per il governo”.

Nei fumetti, i Thunderbolts  sono stati originariamente introdotti come una nuova squadra di supereroi che è intervenuta quando i Vendicatori sono stati dichiarati morti dopo gli eventi di Onslaught, ma è stato presto svelato che in realtà erano i Maestri del Male sotto mentite spoglie. Alla fine, la maggior parte dei membri della squadra si è riformata per davvero e ha fatto del proprio meglio per diventare una forza positiva.

Quali personaggi saranno coinvolti nel prossimo film su Thunderbolts?

Non sappiamo quali personaggi comporranno il roster del film, ma supponiamo che questo sia il gruppo che Valentina Allegra de Fontaine ha iniziato a mettere insieme in The Falcon e The Winter Soldier. Se è così, John Walker/US Agent è una scommessa sicura, con il barone Zemo, Abomination e Yelena Belova/Black Widow che potrebbero completare la squadra. Ghost, Taskmaster e Winter Soldier sono anche citati come potenziali membri.

In ogni caso ci sarà da aspettarsi comunque un mix di personaggi affermati e volti nuovi. Secondo quanto riferito, la Marvel è stata in contatto con “alcune persone che fanno già parte del MCU per assicurarsi di mantenere un’apertura nella loro programmazione di impegni per la prossima estate”.

Obi-Wan Kenobi: tutti gli Easter egg e i riferimenti del quarto episodio

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler di Obi-Wan Kenobi Parte IV

Dall’8 giugno su Disney+ è possibile vedere il quarto episodio della miniserie Obi-Wan Kenobi. La Parte IV, come anche quelle precedenti, è ricca di riferimenti all’ampio mondo di Star Wars: dai personaggi, agli oggetti, alle trame, tutto è evocativo. Già nelle puntate precedenti, il protagonista Ben Kenobi (Ewan McGregor) ha subito attacchi di ogni tipo: è stato colpito, insultato da un bambino di 10 anni e qualcuno ha addirittura cercato di dargli fuoco. Le lotte di Obi-Wan Kenobi continuano nella “Parte IV“.

Nell’episodio, i più scontrosi Jedi della galassia intraprendono una pericolosa missione nei meandri della roccaforte degli Inquisitori e danno la caccia alla principessa Leila. Anche se il salvataggio si rivela un successo, Kenobi deve pagare per ciò un pesante tributo. Inoltre, la minaccia di Darth Vader incombe ancora e Reva, per proteggersi dal nemico, rivela a Vader di aver posizionato un localizzatore all’interno della navetta. Vediamo ora tutti gli Easter eggs che sono stati inseriti all’interno della Parte IV di Obi-Wan Kenobi.

Obi-Wan Kenobi è immerso in un Bacta tankObi-Wan Kenobi

Nella Parte III, Obi-Wan Kenobi viene salvato per un pelo dalle fiamme gettate su di lui da Darth Vader. La Parte IV inizia proprio mostrando il personaggio ancora ustionato mentre viene immerso da Tala e dai suoi alleati in una particolare vasca cilindrica. Si tratta di una Bacta tank.

Questi serbatoi utili per la guarigione sono disseminati in varie forme per tutta la serie di Star Wars, ma il design visto in nell’episodio 4 ricorda la Bacta tank di Luke Skywalker ne L’Impero colpisce ancora. Non a caso, anche la regia e le inquadrature della puntata rendono omaggio alla trilogia originale.

L’interrogatorio di Leia ricorda quello in A New Hope

Reva Leia Obi-Wan KenobiCatturata dagli Inquisitori Imperiali, in Obi-Wan Kenobi la piccola Principessa Leila siede ammanettata in una stanza. Qui viene interrogata e cerca di convincere gli Stormtroopers del fatto che suo padre sia un senatore e lei una “principessa di Alderaan.” Questa scena è una chiara citazione di quella in A New Hope con la Leia di Carrie Fisher. Imprigionata a bordo della Morte Nera, Leia dice la celebre frase: “Sono un membro del Senato Imperiale in missione diplomatica ad Alderaan.”

In Obi-Wan Kenobi viene nominato il pianeta Nur

Obi-Wan Kenobi Episodio 3Quando Obi-Wan, Tala e i loro alleati del Sentiero escogitano un piano per infiltrarsi nella roccaforte degli Inquisitori, Roken (O’Shea Jackson) mostra una mappa olografica della luna acquatica Nur, luogo in cui si trova l’imponente nascondiglio. Con questa scena, la Parte IV di Obi-Wan Kenobi segna la prima menzione diretta di Nur in live-action. Il pianeta è stato infatti introdotto nel mondo di Star Wars dal videogioco Jedi: Fallen Order.

I T-47 da L’Impero colpisce ancora

snowspeeder in star warsIn Obi-Wan Kenobi, il Sentiero possiede una coppia – ora uno soltanto – di T-47 airspeeders. Le versioni modificate sono più comunemente conosciute come Snowspeeders. Queste iconiche aeromobili leggere sono state viste per la prima volta ne L’impero colpisce ancora, dove vengono usate da Luke Skywalker e dai suoi compagni ribelli per sconfiggere gli AT-AT durante la battaglia di Hoth.

In Obi-Wan Kenobi viene nominato il pianeta Balnab

Balnab Star WarsL’episodio 4 di Obi-Wan Kenobi fa diversi riferimenti chiaramente rivolti ai fan di Star Wars: The Clone Wars. Il primo arriva quando Reva cita Balnab come fonte della sua intelligenza. Questo pianeta è apparso per la prima volta in un episodio della quarta stagione della serie animata, per poi tornare in un’avventura a fumetti del 2019.

Imperial Starfighter e Purge Troopers

Reva Obi-Wan KenobiQuando Obi-Wan Kenobi si reca alla roccaforte degli Inquisitori, trova una serie di guardie imperiali già note ai fan di Star Wars. Oltre ai Stormtrooper e agli ufficiali ordinari, sono presenti alcune personalità originali. Nella zona dell’hangar, Tala passa davanti ai piloti Imperial Starfighter, noti per aver pilotato i caccia TIE nella trilogia originale di Star Wars.

Più avanti nella serie, Obi-Wan Kenobi affronta uno squadrone di Stormtrooper il cui comandante indossa un’armatura nera con una placca rossa sulla spalla. Anche se il design del casco è leggermente alterato, probabilmente si tratta dei Purge Troopers. squadra che è precedentemente apparsa nella serie a fumetti Marvel Darth Vader e in Jedi: Fallen Order.

I classici gadgets di Star Wars in Obi-Wan KenobiComlink in Obi-Wan-Kenobi

Un aspetto davvero curioso di Obi-Wan Kenobi è la presenza di tanti gadgets e accessori della serie originale di Star Wars. Gli strumenti portatili bianchi attraverso cui Obi-Wan e Tala parlano sono comlink. Inoltre, quando a Tala viene chiesto di essere identificata da un ufficiale della sicurezza imperiale, si vede su di esso un oggetto simile a una penna: si tratta di un cilindro di codici. Entrambi questi accessori risalgono al 1977.

Un boccaglio preso da La minaccia fantasma

wan McGregor Obi-Wan KenobiNel quarto episodio, Obi-Wan Kenobi nuota nella Fortezza dell’Inquisitorio usando una specie di boccaglio per respirare sott’acqua. Questo stesso oggetto metallico è presente anche in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma. Viene usato da Obi-Wan e da Qui-Gon Jinn quando su Naboo devono nuotare fino a Otoh Gunga.

Obi-Wan Kenobi usa un trucchetto di Kal KestisCal Kestis Obi-Wan Kenobi

Nella serie, c’è un ulteriore Easter egg del videogioco Star Wars Jedi: Fallen Order. Come abbiamo appena detto, Obi-Wan Kenobi cerca di accedere alla Fortezza dell’Inquisitorio creandosi un passaggio sott’acqua. In Jedi: Fallen Orden infatti, Cal Kestis si intrufola nella roccaforte dell’Impero nuotando attraverso un’apertura.

Un’altra comlink abbandonataStar Wars comlink

Quando Tala si allontana dalla sua postazione e lascia la sua comlink abbandonata sulla scrivania, si sente Obi-Wan Kenobi che grida dall’altra parte. Questa scena è direttamente presa da A New Hope, quando Luke, Han, Chewbacca e Leia sono bloccati nel compattatore di rifiuti Death Star. In quel caso, è Skywalker che sta urlando a C-3PO attraverso un comlink. Come la già citata scena del Bacta Tank, anche in questo caso l’inquadratura e la regia di Obi-Wan Kenobi sono volutamente simili a quelle della sequenza della trilogia originale di Star Wars.

Gli Stormtroopers parlano di T-15Stormtroopers in Obi-Wan Kenobi

Ogni volta che nella serie viene menzionato T-15, T-16 o altri T simili, c’è un chiaro rimando a Star Wars. Queste entità misteriose sono spesso nominate all’interno della serie originale, e non mancano neppure in Obi-Wan Kenobi. Quando il protagonista si nasconde nei corridoi della Fortezza Inquisitoria durante la quarta puntata, un Assaltatore passa e pronuncia qualcosa come “Hai uno di quei T-15?“. Questo riferimento segue quello dell’episodio precedente, in cui gli Stormtroopers parlavano di un “T16“.

Chi sono gli Jedi morti?Obi-Wan Kenobi Tera Sinube Corpse

Obi-Wan Kenobi scopre che nella Fortezza dell’Inquisitorio c’è un seminterrato pieno di Jedi morti. Tra questi, i fan possono sicuramente riconoscere alcuni volti noti. Quando Kenobi entra per la prima volta nella stanza, c’è un ragazzo dalla testa appuntita sulla destra che assomiglia a Coleman Kcaj. Il personaggio è apparso sia in Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith che in Star Wars: The Clone Wars.

Tuttavia, il più facile da identificare è Tera Sinube. Proveniente anch’esso da The Clone Wars, nella serie il cadavere di Sinube è quel piccolo alieno che Ben guarda personalmente. Inoltre, alcuni spettatori sostengono di aver visto anche Mace Windu in alto a sinistra.

Obi-Wan Kenobi spiegherebbe una puntata di Star Wars RebelsLuminara in Star Wars

La presenza di Jedi morti nell’episodio 4 di Obi-Wan Kenobi ricorda Maestri dal passato, una puntata della prima stagione di Star Wars Rebels. Se il riferimento fosse voluto, il corpo di Luminara potrebbe essere stato spostato dalla Fortezza Inquisitoria alla Guglia proprio con lo scopo di catturare Jarrus e Bridger.

La camera delle tortureDarth Vader Leia in Star Wars

La camera delle torture che vediamo nell’episodio 4 di Obi-Wan Kenobi nasce dall’unione di tre diversi spazi di Star Wars. Abbiamo già visto Leia essere torturata in A New Hope, ma la camera ha anche una forte somiglianza con dove Rey è stato più o meno interrogato da Kylo Ren in Star Wars: The Force Awakens. Infine, la stanza delle torture nella Fortezza dell’Inquisitorio ha fatto la sua prima apparizione in Jedi: Fallen Order. 

La spada laser di Obi-Wan Kenobi

Ewan McGregor Obi-Wan KenobiSu Mapuzo, Obi-Wan si dimostra estremamente debole nel combattere con Darth Vader. Ma quando nella Parte IV gli Jedi di Ewan McGregor abbattono gli Stormtrooper della Fortezza Inquisitoria, le abilità del maestro nel combattimento Soresu (forma III) tornano fortunatamente in vita. Kenobi appare finalmente un po’ meno arrugginito nell’uso della spada laser.

Obi-Wan Kenobi e il pianeta di The Clone Wars

Star Wars Clone WarsNella serie, Tala cerca di distogliere lo sguardo sospettoso di Reva dicendole che Obi-Wan Kenobi e il Sentiero si trovano entrambi su Florrum, un pianeta apparso per la prima volta in Star Wars: The Clone Wars. Chi ha visto lo show sa che Florrum ha perfettamente senso come nascondiglio per Jedi.

I droidi nella Fortezza dell’Inquisitorio

Mouse droide in Obi-Wan KenobiLa Fortezza potrebbe non essere il fulcro dell’attività dei droidi, ma ha al suo interno due macchine da guerra non da poco. Entrambi gli strumenti si vedono durante la battaglia finale, nello scontro con Obi-WanTala e la principessa Leia.

Obi-Wan Kenobi allude all’Alleanza Ribelle

Wade Quando Wade e Sully arrivano con il T-47 per assaltare la Fortezza e salvare Obi-Wan, Leia e Tala, essi indossano elmetti e occhiali da pilota molto simili a quella dei piloti dell’Alleanza Ribelle. Questo piccolo dettaglio allude a come il movimento si evolverà in una vera e propria resistenza durante gli anni tra Obi-Wan Kenobi e A New Hope.

Darth Vader strangola RevaDarth Vader Reva

Darth Vader è prevedibilmente dispiaciuto della fuga di Obi-Wan Kenobi e della principessa Leila e, per vendetta, inizia a soffocare Reva. La scena mostra l’usanza di Vader di strangolare ”a distanza” i membri della task force.

Obi-Wan Kenobi è una rivisitazione di A New Hope

Darth Vader Obi-Wan KenobiObi-Wan Kenobi si intrufola in una base imperiale per salvare la principessa Leila. La giovane è posta sotto interrogatorio ed è torturata dall’Impero in cerca di informazioni su un movimento di resistenza clandestino. Darth Vader si aggira nell’ombra, e i buoni si travestono. Insomma, dall’inizio alla fine, Obi-Wan Kenobi Parte IV è una rivisitazione della missione di salvataggio Death Star di A New Hope. 

Hard Kill: trama e cast del film con Bruce Willis

Hard Kill: trama e cast del film con Bruce Willis

Negli ultimi anni l’attore Bruce Willis si è dedicato senza sosta a partecipare ad una serie di film di genere d’azione e thriller. Tra questi si ritrovano titoli come Survive the NightTrauma Center e il più recente Hard Kill. Quest’ultimo film, uscito al cinema e in home video nel 2020, è diretto da Matt Eskandari, specializzatosi in pellicole d’azione a basso costo e già regista dei due film con Willis poc’anzi citati. È bene notare che, nonostante sia indicato come protagonista del film, Willis abbia in realtà un ruolo molto ridotto, in linea con gli altri titoli da lui interpretati negli ultimi anni.

Come questi, anche Hard Kill si è avvalso di un budget estremamente ridotto e tempi di riprese particolarmente serrati. Il film, infatti, è stato girato in pochi giorni nella città di Cincinnati. Pur se con mezzi limitati, la pellicola si configura come un buon prodotto di genere, capace di intrattenere lo spettatore grazie ad una serie di risvolti inaspettati e ricchi di suspence. Per gli amanti della produzione recente dell’attore noto per la saga di Die Hard, si tratta dunque di un titolo irrinunciabile, ricco di azione e un insolito humor.

Uscito nel pieno della pandemia di Covid-19, negli Stati Uniti è stato distribuito sia in sala che su alcuni servizi di streaming. In Italia, invece, questo è rimasto inedito fino ad ora. Per gli appassionati della produzione di Willis, compresi i suoi più recenti e scanzonati film, anche Hard Kill è un film da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Hard Kill: la trama del film

Protagonista della storia è Donovan Chalmers, un imprenditore miliardario che si occupa di tecnologie avanzate. Da sempre dedito al suo lavoro, egli è però pressocché assente a livello famigliare. Ora che sta lavorando ad un nuovo delicato progetto, in particolare, si dimostra più paranoico e schivo che mai. L’uomo ingaggia infatti una squadra di mercenari per proteggere la nuova creazione della sua società, una preziosa tecnologia letale in grado di annientare la razza umana. Nonostante la protezione, la notizia di tale strumento si diffonde rapidamente, raggiungendo anche personalità che bramano il possesso di quell’arma.

Un gruppo terroristico decide dunque di rapire la figlia di Donovan per ricattarlo ed entrare in possesso dell’arma tecnologica. Ad occuparsi della cosa subentra dunque il caposquadra mercenario Derek Miller, il quale con i suoi uomini inizierà una corsa contro il tempo per salvare la ragazza, ma non senza l’aiuto del miliardario, che si unirà a loro per la missione. Per Derek l’impresa si rivelerà ancora più difficile, perché a capo dei terroristi vi è una sua vecchia conoscenza con cui non ha mai fatto i conti. Proprio nel momento in cui la situazione si farà disperata, occorrerà scegliere tra bene e male, consapevoli dei rischi di entrambe le parti.

Hard Kill film

Hard Kill: il cast del film

Ad interpretare l’imprenditore Donovan Chalmers, come anticipato, vi è l’attore Bruce Willis. Negli ultimi anni abituato ad interpretare ruoli piuttosto marginali, questo accettò di partecipare al film a patto di girare tutte le proprie scene nel minor numero possibile di giorni. Willis, alla fine, completò quanto previsto per il suo personaggio in soli due giorni. Nonostante ciò, dovette comunque arrivare sul set con una buona preparazione fisica, così da poter eseguire anche alcune delle acrobazie più complesse. La sua interpretazione, tuttavia, non piacque molto alla critica, facendo ottenere a Willis una nomination come peggior attore non protagonista ai celebri Razzie Awards.

Accanto a lui, nei panni del capo mercenario Derek Miller vi è invece l’attore Jesse Metcalfe, noto in particolare per il ruolo del giardiniere John Rowland in Desperate Housewives e di Christopher Ewing nella serie Dallas. Per il suo ruolo in Hard Kill, Metcalfe si è non solo addestrato fisicamente, ma ha anche imparato a maneggiare e utilizzare diverse armi da fuoco. Nei panni della figlia di Donovan, Eva Chalmers, vi è l’attrice Lala Kent, principalmente nota il reality show Vanderpump Rules. Nel film sono poi presenti Natalie Eva Marie, meglio nota come wrestler sotto contratto con la WWE, nel ruolo di Sasha. Texas Battle, conosciuto per il personaggio di Marcus Forrester nella soap opera Beautiful, è qui Nicholas Fox.

Hard Kill: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Hard Kill è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision e Infinity+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 9 giugno alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Caccia a Ottobre Rosso: trama, cast e la vera storia dietro il film

I rapporti tra Stati Uniti e Russia sono sempre stati particolarmente tesi, e il cinema ha raccontato tali conflitti in più occasioni nel corso dei decenni. Si tratta di film ricchi di tensione, dove la situazione di precario equilibrio fra le due parti può rapidamente spezzarsi con gravi conseguenze. Una delle opere ancora oggi più celebri di questo filone è Caccia a Ottobre Rosso, diretto nel 1990 da John McTiernan, già autore di grandi film di tensione come Predator e Trappola di cristallo. Gioiello del genere thriller, tale opera è ancora oggi considerata una delle migliori del suo genere, ed ha anche il merito di aver portato per la prima volta sul grande schermo il personaggio di Jack Ryan.

Il film è infatti tratto dal celebre romanzo La grande fuga dell’Ottobre Rosso, scritto da Tom Clancy nel 1984, primo della lunga serie dedicata proprio alle gesta di Ryan. Inizialmente, tuttavia, nessuno sembrava disposto a finanziare l’adattamento del romanzo, i cui contenuti erano giudicati troppo complessi e delicati. Fu però la Paramount a credere nel progetto, componendo un cast di grandi attori e grandi ricostruzioni scenografiche per gli interni dei sottomarini, grandi protagonisti del film. Con un budget di 30 milioni di dollari, il film si rivelò poi un grandissimo successo di critica e pubblico, arrivando ad un guadagno di circa 200 milioni.

Candidato a tre premi Oscar per il grande lavoro sul sonoro svolto, Caccia a Ottobre Rosso non sembra invecchiato di un giorno. Ancora in grado di emozionare, stupire e far riflettere, vanta tutte le caratteristiche che ogni thriller dovrebbe aspirare ad avere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Caccia a Ottobre Rosso: la trama del film

È il 1984, la Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica è più accesa che mai. Nel nord dell’Oceano Atlantico il capitano Marko Ramius è al comando di un sottomarino di nuova generazione, chiamato l’Ottobre Rosso. Questo ha infatti la capacità di muoversi sul fondale oceanico senza emettere alcun rumore, divenendo invisibile anche per i radar più tecnologici. Proprio Ramius decide di sfruttare tale caratteristica per disertare gli ordini normalmente impartiti e fare rotta verso gli Stati Uniti con scopi non precisi. Ufficialmente egli sembra intenzionato a consegnare il sottomarino al Paese nemico, ma il governo di questo teme invece un attacco nucleare.

Per bloccare la sua avanzata, si pone dunque in campo il sottomarino Dallas, il quale da subito inizia la propria caccia al nemico. All’interno della commissione americana convocata per risolvere la situazione vi è anche l’analista della CIA Jack Ryan. Egli è l’unico a credere che Ramius abbia realmente intenzione di disertare, ma per averne certezza dovrà prima condurre indagini approfondite. Un suo errore potrebbe infatti portare ad una guerra a dir poco devastante, da prevenire a tutti i costi. Con l’avvicinarsi dell’Ottobre Rosso, e il complicarsi della crisi internazionale, Ryan capirà di avere le ore contate per tentare di risolvere la situazione.

Caccia a Ottobre Rosso cast

Caccia a Ottobre Rosso: il cast del film

Grande protagonista del film è il premio Oscar Sean Connery, chiamato a dar vita al capitano Marko Ramius. L’attore, che in gioventù aveva servito nella Royal Navy, fece ricorso a quell’esperienza per dar vita al personaggio, ma ottenne anche la possibilità di visitare un vero sottomarino in azione. All’interno di questo ha ricoperto il grado di Comandante, potendo anche impartire alcuni comandi. Tutto ciò permise a Connery di comprendere al meglio tale ambiente, potendolo riprodurre fedelmente al momento delle riprese. Ad interpretare il ruolo dell’agente Jack Ryan è invece l’attore Alec Baldwin. Originariamente, a ricoprire il ruolo doveva essere Kevin Costner, il quale rifiutò però per poter dirigere Balla coi lupi.

Nel film sono poi presenti diversi altri noti interpreti di Hollywood, a partire da Sam Neill, nei panni del capitano Vasily Borodin, funzionario esecutivo dell’Ottobre Rosso. Stellan Skarsgård interpreta invece il capitano Tupolev, del sottomarino Konovalov. Jeam Earl Jones, noto per essere stato la voce di Darth Fener, è il Vice Ammiraglio James Greer, mentre Scott Glenn interpreta Bar Mancuso, comandante del sottomarino USS Dallas. Tim Curry, celebre per aver interpretato il pagliaccio Pennywise nella miniserie It, è invece Petrov, il medico dell’Ottobre Rosso. Ogni membro del cast si è dovuto sottoporre a speciali allenamenti, al fine di poter sopportare gli ambienti claustrofobici previsti per il film.

Caccia a Ottobre Rosso: la vera storia dietro il film

Pur presentando una storia grossomodo di finzione, il romanzo di Clancy è ispirato ad un evento realmente accaduto nel 1975. Si tratta dell’ammutinamento della Storozevoj, una fregata anti-sottomarino della Marina militare dell’URSS. A guidare tale rivolta vi è il comandante e commissario politico Valery Sablin, il quale ripudia ufficialmente il governo allora guidato da Leonid Il’ič Brežnev, accusandolo di aver abbandonato il leninismo e gli ideali comunisti. Sablin decise pertanto di manifestare contro di ciò portando il proprio sottomarino a Leningrado, e ormeggiandolo accanto alla nave museo Aurora, il vecchio incrociatore simbolo della Rivoluzione russa. Da lì, intendeva inviare un appello nazionale al popolo per denunciare il pericolo a cui la madrepatria andava incontro con quella classe dirigente corrotta.

Sfortunatamente, la sua impresa finì in modo tutt’altro che eroico. Temendo che Sablin potesse rivendere preziose informazioni ai rivali del Paese, tra cui naturalmente gli Stati Uniti, il governo lanciò una feroce caccia nei suoi confronti. Abbordato dai commando della marina sovietica, il sottomarino si ritrovò sotto sequestro. Gli ammutinati si ritrovarono disonorati e allontanati dalle forze armate, mentre Sablin subì la pena più grave. Egli è sto poi giustiziato segretamente nell’agosto del 1976. L’intero episodio è naturalmente rimasto segreto a lungo, e i suoi particolari rivelati soltanto dopo il crollo dell’Unione Sovietica.

Caccia a Ottobre Rosso: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Caccia a Ottobre Rosso grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 9 giugno alle ore 23:20 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, WarHistoryOnline

Netflix annuncia le nuove serie e i nuovi film d’animazione prodotti in Europa

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In vista della sessantunesima edizione dell’Annecy International Animation Film Festival che si terrà la prossima settimana, Netflix annuncia le nuove serie e i nuovi film animati prodotti in Europa e in uscita prossimamente. Questi titoli hanno ognuno un tono e un linguaggio distinti, ma sono universali nella narrazione e nei temi.

I nuovi film includono Ember, il seguito di Klaus di Sergio Pablos, vincitore del premio BAFTA e candidato al premio Oscar; il musical d’animazione Scrooge: A Christmas Carol con brani dell’acclamato vincitore del premio Oscar Leslie Bricusse; That Christmas, basato sui libri per bambini del vincitore del premio BAFTA Richard Curtis; oltre a un film d’animazione ancora senza titolo di Steve Box, vincitore del premio Oscar per Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro. Per quanto riguarda le serie, Netflix annuncia tre nuove produzioni originali: Bad Dinosaurs di Snafu Pictures e Able & Baker, Mermaid Magic di Rainbow, The Seven Bears di Folivari. A queste si aggiunge Wereworld di Lime Pictures, basato sulla serie di romanzi fantasy di Curtis Jobling.

Questi progetti si uniscono a un’offerta sempre più ampia di titoli animati realizzati in Europa, tra cui: My Father’s Dragon di Cartoon Saloon e Nora Twomey, regista nominata al premio Oscar, che debutterà su Netflix in autunno; Chicken Run: Dawn of the Nugget,  un progetto senza titolo di Wallace & Gromit dell’amato studio di animazione inglese Aardman, vincitore di quattro premi Oscar; una nuova serie animata per adulti dell’italiano Zerocalcare e Captain Fall degli showrunner norvegesi Jon Iver Helgaker e Jonas Torgerson.

NUOVI FILM Netflix

Ember (Spagna)

Sinossi: Dal regista di Klaus, vincitore del premio BAFTA e candidato al premio Oscar, Sergio Pablos e The SPA Studios, arriva Ember, un’epica avventura sulla ricerca del fuoco dell’umanità raccontata attraverso gli occhi del giovane Dikika, che intraprende una corsa impossibile verso un lontano vulcano per recuperare la preziosa scintilla che salverà la sua tribù. Formato: Lungometraggio d’animazione disegnato a mano- Produzione: The SPA Studios

Scrooge: A Christmas Carol (Regno Unito)

Sinossi: Prodotto da Timeless Films e diretto da Stephen Donnelly, la leggenda senza età di Charles Dickens rinasce in questo adattamento musicale soprannaturale della storia di Natale per eccellenza. Con la sua stessa anima in gioco, Scrooge ha solo una vigilia di Natale per affrontare il suo passato e costruire un futuro migliore. Con le canzoni riadattate del leggendario e due volte vincitore del premio Oscar Leslie Bricusse, Scrooge: A Christmas Carol è uno spettacolo da cantare per una nuova generazione. Formato: Lungometraggio d’animazione CG Produzione: Timeless Films Uscita: dicembre 2022

That Christmas (Regno Unito)

Sinossi: Basato sulla fortunata serie di libri per bambini del vincitore del premio BAFTA e candidato al premio Oscar Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, Love Actually, Yesterday), il commovente film di Locksmith Animation segna il debutto alla regia del celebre character animation e story artist Simon Otto (trilogia Dragon Trainer). That Christmas segue una serie di storie intrecciate su amore e solitudine, famiglia e amici e Babbo Natale che ha commesso un grosso errore, per non parlare di un numero enorme di tacchini! I produttori sono Nicole P. Hearon (Oceania, Frozen) e Adam Tandy (The thick of it, Detectorists).  Formato: Lungometraggio d’animazione CG Produzione: Locksmith Animation

Film d’animazione di Steve Box ancora senza titolo (Francia)

Sinossi: Dal regista Steve Box (Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro), vincitore del premio Oscar e tre volte vincitore del premio BAFTA, e SUPERPROD Animation, arriva un originale film d’animazione comico per famiglie ancora senza titolo. Lottando per nutrirsi con i proventi delle loro rapine sempre fantasiose, ma a basso rendimento, Tibbles e la sua banda disordinata di gatti randagi sono costretti ad agire sotto copertura per organizzare la più grande rapina della loro vita, fingendosi ciò che più disprezzano – gli animali domestici coccolati. Formato: Lungometraggio d’animazione CG- produzione: SUPERPROD Animation.

NUOVE SERIE Netflix

Bad Dinosaurs (Regno Unito/Spagna)

Sinossi: Bad Dinosaurs è la serie animata di debutto di Snafu Pictures, un viaggio da brivido attraverso il Mesozoico, che segue gli esilaranti imbrogli di una famiglia di tirannosauri che affronta le prove della vita nella natura selvaggia preistorica, mentre è circondata da dinosauri incompetenti. Basato su una serie di cortometraggi online di fenomenale successo creati in collaborazione con il veterano dell’animazione Joel Veitch, la serie sarà prodotta da Able & Baker (Love Death & Robots, Il drago argentato) e diretta dal pluripremiato e candidato al premio Oscar Simone Giampaolo. Formato: Serie animata CG Produzione: Snafu Pictures

Mermaid Magic (Italia)

Sinossi: Dal pluripremiato creatore e regista Iginio Straffi (Winx Club) e dallo studio di animazione vincitore di un Emmy Rainbow/Bardel (Rick e Morty, Il principe dei draghi), insieme all’acclamato head writer Rich Burns (Spirit: Avventure in libertà) arriva una rivoluzionaria serie animata su un’adolescente principessa sirena di nome Merlinda che lascia il suo mondo sottomarino per la terra inesplorata per rintracciare una rara fonte di magia che la aiuterà ad affrontare le forze del male che cercano di distruggere il suo regno sopra e sotto le onde. Formato: Serie animata CG Produzione: Rainbow

The Seven Bears (Francia)

Sinossi: Ecco che arrivano i Sette Orsi, un adorabile branco di palle di pelo che sta dando una svolta alle fiabe che tutti pensano di conoscere. Basato sulle acclamate graphic novel di Emile Bravo, The Seven Bears è animato dal pluripremiato Animation Studio Folivari. Formato: Serie animata CG Produzione: Folivari. Animazione in CG di Cube, showrunner Robert Vargas

Wereworld (Regno Unito)

Sinossi: Basato sui libri di Curtis Jobling, Wereworld è un’epica serie di avventure fantasy che segue Drew Ferran quando diventa maggiorenne e scopre di essere l’ultimo di una lunga stirpe di lupi mannari e legittimo (ma riluttante) sovrano di una terra governata dai Werelords. Drew deve combattere per abolire la tirannia dei Lionlords e reclamare il trono. La serie è diretta da Tom Brass per Jellyfish Pictures e prodotta da Angelo Abela, Tim Compton, Curtis Jobling e Barry Quinn per Lime Pictures. Formato: Serie animata CG Produzione: Lime Pictures (Produttori), Jellyfish Pictures (Studio)

Cinema al MAXXI, al via la decima edizione, ecco il programma completo

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Al via giovedì 16 giugno la decima edizione di Cinema al MAXXI, la manifestazione che porta la settima arte in uno dei più importanti luoghi dedicati alle espressioni del contemporaneo. Cinema al MAXXI è realizzata dalla Fondazione Cinema per Roma ed è prodotta con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo. La manifestazione si svolgerà in collaborazione con Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo della Sapienza Università di Roma, NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e SNNCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.

Il programma di Cinema al MAXXI, a cura di Mario Sesti, si muoverà, anche per questa decima edizione, fra ricerca e sperimentazione, emozione e innovazione. La prima parte della rassegna ospiterà, presso la Piazza del Museo e all’interno della manifestazione Estate al MAXXI, i film di Extra Explore, una selezione del cinema italiano più sorprendente e innovativo, con gli autori emergenti più originali che si sono messi in luce a Cannes, Venezia, Taormina. Completa il programma una serata esclusiva di premiazione del Video Essay Film Festival, dedicato alle nuove forme di critica cinematografica. Fra novembre e dicembre, presso l’Auditorium del MAXXI, si terrà invece Extra Doc Festival, il concorso rivolto alle migliori espressioni del documentario in Italia, giunto alla quinta edizione.

Difficile trovare a Roma, nelle stagioni recenti, un programma di cinema come quello che Fondazione Cinema per Roma e MAXXI realizzano da dieci anni: gli autori italiani emergenti più emozionanti, le forme più innovative, come l’esperienza unica del Video Essay Film Festival, il documentario italiano che ha trovato nel MAXXI il primo museo d’arte contemporanea che abbia allestito per esso uno spazio di studio, ricerca e passione” ha detto il curatore Mario Sesti. “Mentre sale e piattaforme continuano a ritenere il cinema una forma quasi fossile visto che ripropongono all’infinito le stesse storie e lo stesso linguaggio, Cinema al MAXXI, da quasi un decennio, mette in scena la vita che l’evoluzione del grande schermo continua a possedere, con orizzonti e aree di crescita imprevedibili. E quest’anno, con Extra Explore, la manifestazione aggiunge un tassello decisivo all’intero orizzonte del programma con film di impressionante incandescenza linguistica, narrativa e tematica cui Fondazione Cinema per Roma e MAXXI offrono una nuova opportunità di incontro con il pubblico”. 

EXTRA EXPLORE 16 giugno – 28 luglio 2022, Piazza del MAXXI

È una selezione del miglior cinema italiano, quello che batte aree inesplorate e lavora sull’invenzione di nuove possibilità della forma del cinema. La sezione propone al pubblico sei opere selezionate fra i più importanti festival italiani e mondiali, da Cannes a Venezia e Taormina. I filmsaranno giudicati da una giuria di appassionati di cinema under 30, guidati dall’attore Giulio Scarpati con due critiche cinematografiche di grande esperienza come Patrizia Pistagnesi e Roberta Ronconi, rappresentanti del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI). Ciascuna proiezione sarà accompagnata dagli autori e preceduta dai corti d’esordio delle studentesse e alumnae di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.

Si comincia giovedì 16 giugno alle ore 21 con Occhi blu, esordio alla regia dell’attrice Michela Cescon che incontrerà il pubblico di Cinema alMAXXI prima della proiezione. Presentato a Taormina nel 2021, suddiviso in sei capitoli, Occhi blu ha la scansione di un thriller ed è un omaggio appassionato al genere francese del polar, sintesi di policer e noir. Il film sarà preceduto dal cortometraggio Pillow, progetto di tesi di Isabel Mazzolini, alumna NABA.

La rassegna proseguirà giovedì 30 giugno (ore 21) con Il buco di Michelangelo Frammartino, Premio Speciale della Giuria alla Mostra di Venezia. Il regista, che parteciperà alla proiezione, continua a esplorare un cinema altro, fatto di composizioni mirabili delle immagini, paesaggi visionari del sublime, humour impalpabile e pensiero presocratico. Il film sarà preceduto dal cortometraggio La torre d’avorio, progetto di tesi di Silvia Lamacchia, alumna NABA.

Giovedì 7 luglio (ore 21) sarà la volta di Io e Spotty di Cosimo Gomez. Dopo l’esordio con Brutti e cattivi alla Mostra del Cinema di Venezia, il regista, che parteciperà alla proiezione del film, porta sul grande schermo un’opera paradossale, tenera e inquietante, prodotta dai Manetti Bros. Ilfilm sarà preceduto dal cortometraggio Palummella, progetto di tesi di Chiara Musso, alumna NABA.

Giovedì 14 luglio (ore 21) sarà proiettato A Chiara di Jonas Carpignano che con uno sguardo scabro, vivo e fraterno sul nuovo Sud del Paese, scava nel tabù della famiglia e nell’incandescenza dei suoi legami con chirurgica dolcezza. Il film sarà presentato dalla sua interprete principale, Swamy Rotolo, che si è aggiudicata, per la sua interpretazione, il David di Donatello alla migliore attrice protagonista. Prima della proiezione, il pubblico potrà assistere al corto Teletocco di Aurora Fumero, studentessa NABA.

Il 21 luglio (ore 21), sarà proiettato Piccolo corpo, selezionato alla Semaine de la Critique di Cannes e vincitore del David di Donatello come miglior opera prima. Per il suo emozionante debutto, Laura Samani dà vita a un film dallo stile semplice e intenso, un percorso alla scoperta di sé e del mistero del mondo, un’avventura del tempo e del cuore. Il film sarà preceduto dal corto Col tempo, progetto di tesi di Sara Dresti, alumna NABA.

L’ultimo appuntamento di Extra Explore si terrà giovedì 28 luglio con la proiezione di Atlantide di Yuri Ancarani. Il film, uno dei più originali degli ultimi anni, riesce a fondere vocazione documentaria integralista e talento visuale mostrando con furia visionaria una Venezia mai vista alcinema. La proiezione sarà preceduta dal corto Pietra di Giulia Minella, studentessa NABA, mentre alla fine si terrà la premiazione del filmvincitore di Extra Explore.

VIDEO ESSAY FILM FESTIVAL Martedì 5 luglio ore 21, Piazza del MAXXI

Giunge alla terza edizione il Video Essay Film Festival (VEFF), realizzato in collaborazione con il professor Andrea Minuz e il Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo della Sapienza Università di Roma. Dopo aver promosso in tutta Italia le opere vincitrici nel2021, da Vicenza a Castrovillari, da Palermo a Grosseto, il VEFF premierà anche quest’anno i migliori video essay, come nuove forme di critica e riflessione sul cinema attraverso immagini, testo, montaggio e suoni. Anche nel 2022, il VEFF si articolerà in due sezioni: VEFF Concorso, a tema libero, e VEFF Classic, dedicata al cinema di Pier Paolo Pasolini di cui ricorre il centenario della nascita. Tutti i video essay selezionati saranno proiettati in una serata-evento con pubblico, autori e giurati che si terrà martedì 5 luglio alle ore 21 presso la Piazza del MAXXI. Una giuria presieduta dal regista e sceneggiatore Enrico Vanzina e composta da Irene de Vico Fallani (MAXXI), Veronica Flora (Medfilm Festival), Alessandra Fontemaggi (Fondazione Cinema per Roma) e Massimo Sebastiani (capo redattore centrale ANSA) assegnerà, per entrambe le sezioni, tre premi: Miglior Video Essay, Premio per la forma video, Premio per il contenuto essay.

EXTRA DOC FESTIVAL

Il concorso dedicato alle migliori espressioni del documentario italiano giunge alla quinta edizione che si terrà fra novembre e dicembre del 2022 presso l’Auditorium del MAXXI. Dieci documentari editi e inediti andranno a comporre il programma: ogni domenica si terranno due proiezioni, un evento speciale di chiusura sarà dedicato alla premiazione.

COME PARTECIPARE

I biglietti (al costo di 5 euro) si possono acquistare presso la biglietteria del MAXXI o su www.maxxi.archeoares.it. In caso di maltempo le proiezioni si terranno nell’Auditorium del MAXXI. Il programma potrebbe subire variazioni. La premiazione del Video Essay Film Festival sarà a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

CINEMA AL MAXXI 2022 IL PROGRAMMA DAL 16 GIUGNO AL 28 LUGLIO

Si ringrazia: Adler Entertainment, I Wonder Pictures, Lucky Red, Nefertiti Film, Palomar

  • Giovedì 16 giugno ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore OCCHI BLU di Michela Cescon, Italia, 2021, 86’ Cast: Valeria Golino, Ivano De Matteo, Matteo Olivetti, Ludovica Skofic Sarà presente la regista

Dopo 33 rapine in tre mesi di cui sono protagonisti un pilota e la sua moto, un commissario chiede aiuto a un esperto d’oltralpe, detto il Francese, segnato dalla morte della figlia di 13 anni (travolta da un motociclista): la scoperta del centauro rapinatore è senza precedenti. L’esordio alla regia dell’attrice Michela Cescon, ha come protagonisti i magnifici occhi blu di Valeria Golino. Presentato a Taormina nel 2021, suddiviso in sei capitoli, ha la scansione di un thriller ed è un omaggio appassionato della regista al genere francese del polar, sintesi di policer e noir (con citazioni esplicite al grande Melville). Ma al posto di Parigi, c’è una Roma metropolitana da graphic novel d’autore, tutta ombre, riflessi su acqua e vetri, vertiginose fughe architettoniche, finalmente lontana dalla cartolina della città eterna. Il film sarà preceduto da Pillow (8’) di Isabel Mazzolini

  • Giovedì 30 giugno ore 21 ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore IL BUCO di Michelangelo Frammartino, Italia, Francia, Germania, 2021, 93’ Cast: Paolo Cossi, Jacopo Elia, Denise Trombin, Nicola Lanza Sarà presente il regista

Nel 1961, una spedizione di speleologi parte dal Piemonte per esplorare l’Abisso di Bifurto, in Calabria, da poco scoperto. L’approssimarsi della morte di un vecchio pastore, il raggiungimento del fondo dell’abisso a 583 metri, la presenza quieta e possente di una natura millenaria sullo sfondo di una società più vicina al mondo antico della pastorizia che alla civiltà industriale, sono scrutati con l’occhio dell’infinità del tempo dove qualsiasi dramma è solo un accidente e qualsiasi buio attende senza scomporsi il nostro passaggio. Michelangelo Frammartino, regista del Nord innamorato dell’aspro appenino calabro, dopo il bellissimo Le quattro volte, a Cannes, senza dialoghi o spiegazioni, con la potenza dell’allegoria (al nord il grattacielo della Pirelli, al sud le grotte immense del Parco del Pollino), continua ad esplorare un cinema altro, da quello italiano, fatto di composizioni mirabili delle immagini, paesaggi visionari del sublime, humour impalpabile e pensiero presocratico: tutto si trasforma prima o poi in qualcos’altro. Anche, e soprattutto, noi. Premio Speciale della Giuria a Venezia.Il film sarà preceduto da La torre d’avorio (5’) di Silvia Lamacchia

  • Martedì 5 luglio ore 21, Piazza del MAXXI PREMIAZIONE VIDEO ESSAY FILM FESTIVAL
  • Giovedì 7 luglio ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore IO E SPOTTY   di Cosimo Gomez, Italia, 2022, 90’ Cast: Filippo Scotti, Michela De Rossi Sarà presente il regista

Per quale ragione il giovane Matteo, timido, introverso, erudito di computer graphic, riesce ad essere sé stesso solo quando indossa un costume da cane? E’ anche la inevitabile domanda che si pone una coetanea che lui assume come dog sitter. In un mondo dove le relazioni tra le persone sono state desertificate e fossilizzate dalla tecnologia e da una società fatta di microcosmi individuali senza più forme comuni di esperienza e di vita capaci di dare senso al quotidiano, la maschera animale è proprio quella apparenza in grado di ridare autenticità ai contatti umani e accessibilità ai sentimenti. Cosimo Gomez, che aveva esordito con Brutti e cattivi, alla Mostra del Cinema di Venezia, propone un apologo paradossale, tenero e inquietante, prodotto dai Manetti Bros, che non sarebbe dispiaciuto a Marco Ferreri (o a Buñuel). Il film sarà preceduto da Palummella (15’) di Chiara Musso

  • Giovedì 14 luglio ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore A CHIARA di Jonas Carpignano, Italia, Francia, 2021, 98’ Cast: Swamy Rotolo, Claudio Rotolo, Giuseppina Palumbo, Giorgia Rotolo, Grecia Rotolo Sarà presente l’attrice Swamy Rotolo

La vita e il mondo di Chiara, 15 anni, di Vibo Valentia, vanno in mille pezzi quando scopre che il padre, al quale è legata da una relazione gioiosa e incondizionata, deve darsi alla clandestinità perché coinvolto nella malavita organizzata che contro di lui ha tentato un agguato. Il mondo, che irrompe brutalmente e senza grazia nella sua vita divisa tra la spensieratezza dell’adolescenza e il tepore della famiglia, conoscerà il suo carattere. Jonas Carpignano, forse il giovane autore di lingua italiana più dotato e interessante delle ultime stagioni, responsabile di uno sguardo scabro, vivo e fraterno sul nuovo sud del paese, scava nel tabù della famiglia, e nell’incandescenza dei suoi legami, con chirurgica dolcezza e un cinema fisico, integrale, palpitante che ha guadagnato, con Swamy Rotolo, il David di Donatello come migliore attrice protagonista. Il film sarà preceduto da Teletocco (11’) di Aurora Fumero

  • Giovedì 21 luglio ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore PICCOLO CORPO di Laura Samani, Italia 2021, 89’  Cast: Ondina Quadri, Celeste Cescutti Sarà presente la produttrice Nadia Trevisan

A inizio Novecento, Agata è una madre che perde sua figlia alla nascita. Dopo aver sentito parlare di un santuario in cui si dice che i bambini vengano riportati miracolosamente in vita per il tempo di un respiro, per essere battezzati e liberati dal peccato originale, la donna decide di intraprendere un viaggio col piccolo corpo della figlia nascosto in una scatola. Per il suo emozionante debutto, la triestina Laura Samani dà vita ad una realtà lontana in cui è iscritta una ribellione femminile, tenace e orgogliosa, che parla senza equivoci anche di noi. Un film dallo stile semplice e intenso, un percorso alla scoperta di sé e del mistero del mondo, un’avventura del tempo e del cuore, selezionato nel 2021 alla Semaine de la Critique di Cannes e vincitore del David di Donatello come miglior opera prima. Il film sarà preceduto da Col tempo (8’) di Sara Dresti

  • Giovedì 28 luglio ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore ATLANTIDE di Yuri Ancarani, Italia 2021, 104’ Con Daniele Barison, Maila Dabalà, Bianka Berenyi, Jacopo Torcellan Sarà presente il regista

Daniele ha 24 anni, vive in una isoletta della laguna veneta, Sant’Erasmo, ed ha un barchino minuto e guizzante con il quale traffica stupefacenti e semina la polizia. Emarginato dai suoi coetanei, educato ad una vita di relazioni occasionali e instabili, subirà i danni di una iniziazione maschile violenta. Nato dopo 4 anni di frequentazione dal vivo del suo protagonista, il film, diretto da un noto videoartista, riesce a fondere una vocazione documentaria integralista (i paesaggi della laguna di Venezia, abitati dal vero protagonista, non sono mai stati filmati con un occhio così attento alla ricchezza della sua natura) e un talento visuale che, soprattutto nel finale, esplode in una incursione allucinogena costruita  con la videocomposizione a simmetrie caleidoscopiche di flutti, facciate, ponti, architetture e notti della città lagunare. Una Venezia mai vista al cinema chiude con furia visionaria uno dei film italiani più originali da anni a questa parte. Il film sarà preceduto da Pietra (2’) di Giulia Minella – A seguire PREMIAZIONE EXTRA EXPLORE

Angelina Jolie scrive, produce e dirige Without Blood

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Angelina Jolie scrive, produce e dirige Without Blood

Oggi Fremantle ha annunciato l’inizio delle riprese di Without Blood in Italia. Il film, scritto, diretto e prodotto da Angelina Jolie, è tratto dal bestseller internazionale di Alessandro Baricco (edito in Italia da Feltrinelli). Una fiaba indimenticabile, ambientata all’indomani di un generico conflitto, che esplora le verità universali sulla guerra, il trauma, la memoria e la guarigione.

I protagonisti sono interpretati dagli attori candidati all’Oscar Salma Hayek Pinault (“FRIDA”, “ETERNALS”, “HOUSE OF GUCCI”) e Demián Bichir (“UNA VITA MIGLIORE”, “HATEFUL 8”, “LAND”), affiancati da un team di produzione e da un cast stellare di calibro internazionale. Le riprese di Without Blood sono cominciate i primi di giugno e si svolgeranno tra Puglia, Basilicata e Roma.

Without Blood è prodotto da Fremantle (Andrea Scrosati), Jolie Productions (Angelina Jolie), The Apartment Pictures (Lorenzo Mieli), società del gruppo Fremantle e De Maio Entertainment (Lorenzo De Maio). Il film sarà distribuito in tutto il mondo da Fremantle.

Without Blood è il quinto film da regista di Angelina Jolie, nonché il primo dell’accordo triennale stipulato a marzo tra l’attrice e regista premio Oscar e Fremantle che prevede lo sviluppo congiunto di film, documentari e serie TV originali, sofisticate, potenti e focalizzate a livello internazionale. Angelina Jolie è rappresentata da WME e dagli avvocati Robert Offer e Lindsey Strasberg di Sloane, Offer, Weber e Dern. Salma Hayek Pinault è rappresentata da CAA, Entertainment 360 e dagli avvocati Edelstein, Laird & Sobel. Demián Bichir è rappresentato da CAA.

Angelina Jolie, regista, produttrice e sceneggiatrice di “WITHOUT BLOOD” ha dichiarato:  “Sono onorata di essere in Italia e di portare sul grande schermo una storia così particolare. Ringrazio Alessandro Baricco per avermi affidato l’adattamento cinematografico del suo libro, un’opera ricca di poesia ed emozione, che guarda alla guerra e alle domande che ne derivano da un punto di vista unico, chiedendoci cosa andiamo a cercare dopo aver subito un trauma, una perdita o un’ingiustizia.”

Jennifer Mullin, Global CEO di Fremantle ha detto: “’Without Blood’ è la prima produzione della nostra partnership con Angelina (Jolie) e siamo entusiasti di lavorare con lei e con il fantastico team internazionale che ha messo insieme. Questo progetto sottolinea il continuo impegno di Fremantle nella produzione di film e serie TV originali di qualità, lavorando fianco a fianco con i migliori talenti di tutto il mondo.”

Ghostbusters 5: Jason Reitman rivela il nome in codice di produzione

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Il regista Jason Reitman ha rivelato il nome in codice ufficiale della  produzione di Ghostbusters 5. Probabilmente uno dei film più iconici degli anni ’80, Ghostbusters ha dato vita ad un franchise e marchio iconico, con l’ultima pellicola che ha rivitalizzato il franchise tanto da confermare un quinto capitolo che sarà ancora diretto da Jason Reitman, figlio di Ivan Reitman, conpiato regista dell’originale.

L’ultimo film sequel raccontava la storia della famiglia di Spengler. Il nuovo film di Ghostbusters è interpretato da Paul Rudd, Carrie Coon, McKenna Grace e Finn Wolfhard, oltre a riportare Bill Murray, Aykroyd e Hudson nel suo atto finale per sconfiggere ancora una volta Gozer ha visto anche il compianto Ramis tornare con l’aiuto della CGI, in un toccante tributo all’attore. La scena dei titoli di coda del film ha anticipato un futuro entusiasmante per il franchise dopo che Zeddemore è stato visto tornare nell’iconica caserma dei pompieri dell’originale Ghostbusters. 

Dopo l’annuncio all’inizio di quest’anno che la Sony sarebbe andata avanti con Ghostbusters 5, l’account Twitter ufficiale di Ghostbusters ha ora offerto un’interessante presa in giro per l’imminente produzione del film. In onore del Ghostbusters Day dell’8 giugno (che segna l’anniversario dell’uscita del film originale), il regista di Ghostbusters: legacy, Reitman (figlio di Ivan Reitman), ha condiviso il nome in codice ufficiale di Ghostbusters 5, rivelando che sarà “Firehouse“. Dai un’occhiata ai post qui sotto.

Data la sua uscita nel mezzo della pandemia di COVID-19,  Ghostbusters: legacy è in gran parte considerato un successo al botteghino. Detto questo, la notizia di una continuazione è stata incredibilmente ben accolta dal pubblico, in particolare dopo  l’eccitante presa in giro dei titoli di coda di Ghostbusters: legacyPer ora, non è noto se il cast principale di Ghostbusters: legacy tornerà in Ghostbusters 5, né se Murray, Aykroyd o Zeddemore riprenderanno i loro ruoli ancora una volta. Tuttavia, questi tweet servono come conferma del coinvolgimento di Reitman nel progetto, che fino a questa fase non era stato confermato. Mentre Reitman ha confermato che la storia di Ghostbusters 5 inizierà dalla caserma dei pompieri, altrimenti il ​​significato del nome non avrebbe senso.

Lo schermo è donna: dal 13 giugno la rassegna che premia il talento femminile

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Al via dal 13 giugno “Lo schermo è donna”, la rassegna che premia il talento femminile nel cinema, che ogni sera, a partire dalle ore 20:30, a Fiano Romano, fino al 18 giugno animerà la corte esterna del Castello Ducale con ospiti e proiezioni gratuite.

La manifestazione, giunta alla sua 25a edizione e con la direzione artistica di Alberto Crespi e Rocco Giurato, è promossa e organizzata dall’associazione culturale “Città per l’Uomo”, con il patrocinio del Ministero della cultura, della Regione Lazio e del comune di Fiano Romano.

Quest’anno “Lo schermo è donna” rende omaggio a due grandi registi che hanno segnato la storia del cinema italiano: Pier Paolo Pasolini e Lina Wertmüller.

La rassegna si aprirà con un grande film diretto da Pier Paolo Pasolini: Mamma Roma. Quella sera, a parlare del film e a rendere omaggio al regista e alla grande protagonista del film, Anna Magnani, ci sarà il regista, sceneggiatore e compositore Stefano Reali; presente sul palco anche l’On. Vincenzo Vita. Saranno invece due scrittrici, Valeria Viganò e Sandra Petrignani, accompagnate dal Prof. Miguel Gotor, Ass.re alla Cultura Comune di Roma Capitale, a presentare la sera successiva un altro film assai meno noto di Pasolini, Comizi d’amore: un film/inchiesta del 1964 che indaga, in modo incredibilmente moderno, sui rapporti di coppia e sulle abitudini sessuali degli italiani, e che le due scrittrici – da sempre attentissime alle dinamiche sentimentali e relazionali degli italiani, ci aiuteranno a sviscerare. Il 15 giugno sarà la volta del film diretto da Lina Wertmüller, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto che sarà presentato sul palco dal regista Gianni Amelio che di Lina è stato amico e collaboratore (le ha fatto da aiuto-regista in numerosi film all’inizio della sua carriera).

Il giorno successivo la serata sarà sempre dedicata a Lina Wertmüller con la proiezione del film Pasqualino Settebellezze, presentato dall’attore Massimo Wertmüller.

Il 17 giugno, saliranno sul palco le attrici Vanessa Scalera e Anna Ferzetti, protagoniste di film e fiction di grande successo e ora insieme a teatro con Ovvi destini; e sempre insieme ritireranno il premio Giuseppe De Santis e presenteranno il film L’Arminuta. Insieme a loro, sul palco, l’On. Gianni Cuperlo.

La serata conclusiva vedrà invece protagonista Liana Orfei, attrice di teatro e di cinema e titolare di uno dei circhi leggendari del nostro Paese, che ritirerà il premio alla carriera Giuseppe De Santis e presenterà sul palco il film documentario I clowns di Federico Fellini, dove interpreta sé stessa. Sempre nella stessa sera sarà ospite della rassegna il regista Marco Spagnoli, autore del doc Fellini io sono un clown che racconta l’esperienza del maestro legata a quel progetto e ai suoi primi lavori con la televisione.

Il programma delle serate Lo schermo è donna

  • Lunedì 13 giugno: “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini
  • Martedì 14 giugno: “Comizi d’amore” di Pier Paolo Pasolini
  • Mercoledì 15 giugno: “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare
    d’agosto” di Lina Wertmüller
  • Giovedì 16 giugno: “Pasqualino Settebellezze” di Lina Wertmüller
  • Venerdì 17 giugno: “L’Arminuta” di Giuseppe Bonito
  • Sabato 18 giugno: “I clowns” di Federico Fellini

L’angelo dei muri, la recensione del film Tucker in uscita

L’angelo dei muri, la recensione del film Tucker in uscita

La definizione di “favola nera” rischia di essere troppo vaga e fuorviante per L’angelo dei muri con cui Lorenzo Bianchini raggiunge finalmente il grande pubblico. Grazie all’impegno produttivo di Rai Cinema, MYmovies e per la prima volta della distribuzione Tucker Film, in molti potranno vedere sul grande schermo (a partire dal 9 giugno) il film di Lorenzo Bianchini presentato al Torino Film Festival 39. Non a caso nella serata di chiusura della sezione Le stanze di Roi, caratterizzata da “mistero e inspiegabile” e composta da storie meno omologate e classificabili.

Chi è L’angelo dei muri?

Come quella drammatica dell’anziano Pietro, raggiunto da un’ordinanza di sfratto dal suo vecchio appartamento e costretto a trovare una soluzione per sopravvivere. La sua solitaria quotidianità cambia, ma non troppo, nascosto nella stanzetta segreta che realizza a tempo di record nella stessa casa nella quale vive. E dove ora verranno a vivere altri.

Il via vai di operai guidati dal padrone di casa è infatti interrotto dalle scene di vita familiare di una giovane madre, preoccupata dalla malattia della figlia, cieca e spesso lasciata sola nell’appartamento. Per lei Pietro diventa una presenza abituale, senza esser fisica, e crea un legame quasi soprannaturale, in una realtà parallela fatta di suoni più che di parole.

Un dramma moderno e antico insieme

Ci si muove nelle crepe, delle vecchie pareti e dei nuovi tramezzi, ma soprattutto quelle esistenziali, di una serie di personaggi rotti dalla vita e a un passo dallo sbriciolarsi. Su tutti l’incredibile protagonista – interpretato dall’ottantasettenne Pierre Richard – scelto dal regista, che dopo Oltre il guado e le sue precedenti esperienze torna a occuparsi di solitudine. E a farlo in prima persona, come sceneggiatore, montatore e scenografo, oltre che regista.

Il controllo su tempi, rumori (dagli scricchiolii al sibilare del vento o le musiche scelte per rompere il silenzio) e spazi è totale da parte del direttore italiano, che usa al meglio tutti gli elementi in suo possesso e in un contesto claustrofobico e ossessivo costruisce una storia d’amore e disperazione non banale, dai risvolti sociali, e su più livelli. Nella quale la chiave potrà pure essere prevedibile, ma il “gioco di immedesimazione” cercato compensa con un’empatia particolare la mancanza della carica che ci si aspetterebbe in quello che viene presentato come un “thriller psicologico”, ma che potrebbe rispondere ai canoni meno frequenti dell’horror emotivo.

Wyatt Russell: 10 cose che non sai sull’attore

Wyatt Russell: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Wyatt Russell è diventato particolarmente celebre solo di recente, ma la sua è una carriera già decennale. Nel corso di questo tempo egli ha avuto modo di distinguersi in film e serie di vario genere, passando con naturalezza dalla commedia al film d’azione e fino all’horror. Figlio d’arte, Russell ha dunque dimostrato di aver preso molto dal padre e dalla madre, due celebri veterani di Hollywood. Continuando così, egli può realmente aspirare a diventare uno degli interpreti più richiesti della sua generazione.

Ecco 10 cose che non sai di Wyatt Russell.

Wyatt Russell: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Le prime apparizioni cinematografiche di Russell si hanno nei film Fuga da Los Angeles (1996) e Soldier (1998). Torna poi al cinema recitando nel film Cowboys & Aliens (2011), di Jon Favreau. Da quel momento recita in celebri titoli come Questi sono i 40 (2012), We Are What We Are (2013), Cold in July (2014), Oltre il male (2014), 22 Jump Street (2014), Tutti vogliono qualcosa (2016), Tavolo n. 19 (2017), Shimmer Lake (2017), Blaze (2018), di Ethan Hawke, Overlord (2018) e La donna alla finestra (2021), con Amy Adams.

2. Ha recitato anche in diverse serie televisive. Nel corso della sua carriera l’attore ha avuto anche modo di recitare in diverse serie TV, apparendo come guest star in titoli come Law & Order: LA (2010) e Arrested Development (2013). È poi protagonista di un episodio della serie Black Mirror, mentre dal 2018 al 2019 recita in Lodge 49. In seguito ha recitato nelle serie The Good Lord Bird (2020), The Falcon and the Winter Soldier (2021), con Anthony Mackie e Sebastian Stan, e Under the Banner of Heaven (2022).

Wyatt Russell Captain America

Wyatt Russell è Captain America e U.S. Agent per la Marvel

3. Si era già proposto in passato per il ruolo di Captain America. Wyatt Russell ha rivelato di aver originariamente fatto un provino per il ruolo di Capitan America per Captain America – Il primo Vendicatore (2011) e che quella era la sua prima audizione in assoluto. Chris Evans ha poi come noto ottenuto il ruolo, ma Russell ha tuttavia avuto modo di interpretare il personaggio, il cui vero nome è John Walker ma noto anche come U.S. Agent, nella serie Falcon and the Winter Soldier, dove viene scelto come sostituto di Steve Rogers.

4. Il suo è un Captain America diverso. Per Russell il Captain America che interpreta in Falcon and the Winter Soldier è molto diverso da quello interpretato da Evans, e la sua versione ritiene di poter incarnare i valori statunitensi meglio del predecessore. Russell, inoltre, ha affermato di essere stato attratto dalla dicotomia del personaggio, spiegando che Walker si chiede quanto sia giusto spingersi in “aree grigie” per portare a termine il proprio lavoro o se sia suo dovere seguire l’eredità di Rogers, che ha una morale e un’etica ben precise.

5. Ha chiesto di poter indossare un vecchio costume. Wyatt Russell ha detto di aver richiesto uno dei vecchi costumi usati da Chris Evans in modo da potersi sentire come se stesse facendo un buon lavoro, dal momento che Evans aveva fatto un ottimo lavoro con il personaggio. Russell ha rivelato poi che l’abito può sembrare bello, ma è molto scomodo, principalmente per il modo in cui limita molti dei comuni movimenti del corpo.

Wyatt Russell in Black Mirror

6. Ha recitato in un episodio della celebre serie. Russell è uno dei tanti celebri attori che hanno avuto modo di recitare nella popolare serie antologica Black Mirror, di natura distopica. In particolare, egli è il protagonista dell’episodio Playtest (in italiano Giochi pericolosi), della terza stagione. Qui interpreta Cooper Redfield, un girovago americano a corto di denaro che si iscrive al test per un nuovo rivoluzionario sistema di gioco, finendo però ben presto con il non saper distinguere dove finisce il gioco e inizia la realtà.

Wyatt Russell Black Mirror

Wyatt Russell non è su Instagram

7. Non è presente sul celebre social. A differenza di molti suoi colleghi, l’attore ha scelto di non possedere un proprio profilo sul social network Instagram. Russell ha infatti dichiarato di non apprezzare particolarmente questo tipo di piattaforme e di non esserne interessato, preferendo mantenere per sé aspetti della sua vita che altrimenti finirebbero alla mercé di tutti. I suoi fan possono però seguire alcune profili a lui dedicati, con foto e notizie sulle sue attività da attore.

Wyatt Russell, Kurt Russell e Kate Hudson

8. È il figlio del celebre attore. Come si può intuire dal cognome, Wyatt è il figlio del celebre attore Kurt Russell, noto per film come La cosa, 1997: Fuga da New York e The Hateful Eight. All’inizio della sua carriera Wyatt ha avuto modo di comparire in due film che hanno il padre come protagonista, ovvero Fuga da Los Angeles e Soldier. L’attore, inoltre, è fratellastro dell’attrice Kate Hudson. Quest’ultima, pur avendo un padre diverso, condivide con Wyatt la stessa madre, ovvero l’attrice Goldie Hawn.

Wyatt Russell e Meredith Hagner

9. Si è sposato due volte. Il 14 marzo 2012, dopo due anni di frequentazione, Russell ha sposato la stilista Sanne Hamers, che aveva conosciuto nei Paesi Bassi mentre giocava a hockey. Il loro matrimonio non è però durato molto, dato che la coppia si è separata il 2 marzo 2015 e ha divorziato amichevolmente il 24 ottobre 2017. Sul set del film Folk Hero & Funny Guy, nel 2015, Russell ha conosciuto l’attrice Meredith Hagner, con cui si è poi fidanzato nel dicembre 2018. Nel 2019 i due si sono sposati, mentre nel marzo 2021 è nato il loro primo figlio Buddy Prine Russell.

Wyatt Russell: età e altezza dell’attore

10. Wyatt Russell è nato a Los Angeles, California, il 10 luglio del 1986. L’attore è alto complessivamente 1,88 metri.

Fonte: IMDb

Nope: trailer ufficiale del nuovo film di Jordan Peele

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Nope: trailer ufficiale del nuovo film di Jordan Peele

La Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer ufficiale di Nope, l’atteso nuovo film del premio Oscar  Jordan Peele. Il vincitore del premio Oscar Jordan Peele ha sconvolto e ridefinito l’horror moderno con Scappa – Get Out e poi con Noi – Us. Ora è pronto a creare un nuovo incubo pop: un’esperienza horror epica, Nope.

Nope riunisce Peele con il premio Oscar Daniel Kaluuya (Scappa – Get Out, Judas and the Black Messiah), a cui si uniscono Keke Palmer (Le ragazze di Wall Street, Alice) e il candidato all’Oscar Steven Yeun (Minari, Okja) come residenti in una solitaria gola di nell’entroterra della California che testimoniano una scoperta inquietante e agghiacciante.

Il cast di Nope include anche Michael Wincott (Hitchcock, Westworld) e Brandon Perea (The OA, American Insurrection). Il film è scritto e diretto da Jordan Peele ed è prodotto da Ian Cooper (noi, Candyman) e Jordan Peele per Monkeypaw Productions. Il film sarà distribuito da Universal Pictures in tutto il mondo.

Warner Bros e DC Films, David Zaslav “Frustrato dall’approccio incoerente”

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Continuano ad arrivare notizie in merito allo stato delle cose nella divisione DC FILMS in seno alla Warner Bros come come molti di voi sapranno è stata recentemente protagonista di una fusione che ha portato ad un nuovo colosso Warner Bros Discovery e un totale ristrutturazione dei vertici con il capo di Discovery David Zaslav  che ne ha assunto il controllo. Ebbene dopo le rivelazioni sul sequel di Joker e sul ritorno dell’interesse su SUPERMAN, oggi è il noto sito americano Variety ad occuparsi dello stato d’arte dello studios, rivelando che è in corso un duro scontro in merito a quale possa essere la strada migliore da intraprendere con la DC FILMS. Secondo l’articolo il CEO di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, è “frustrato dal fatto che la produzione cinematografica [della DC] sia stata incoerente e che non ci sia stata una pianificazione a lungo termine sufficiente in termini di lancio di sequel e follow-up di film popolari”.

L’articolo riporta  che Zaslav stia ancora cercando una figura “tipo Kevin Feige” per farsi carico del DCEU e, secondo quanto riferito, si è rivolto alla veterana della Fox e alla dirigente della Paramount Emma Watts per assumere il ruolo di guida, anche se sembra che i colloqui siano già saltati. Zaslav è anche in trattative con l’ex capo di Disney e leader della Warner Bros. Alan Horn per diventare un consulente. Il corteggiamento a Watts significa che Walter Hamada, l’attuale presidente della produzione DC Films, ha un futuro incerto, anche se rimarrà sotto contratto fino al 2023. Attualmente Zaslav crede che la DC sia una risorsa sottoutilizzata. Come anticipato pare che sia frustrato dal fatto che la sua produzione cinematografica sia stata incoerente e che non ci sia stata una pianificazione a lungo termine sufficiente in termini di lancio di sequel e follow-up di film popolari. I sostenitori di Hamada ritengono che l’esecutivo non abbia ricevuto abbastanza credito. Sotto la sua guida, lo studio ha ottenuto grandi successi con “Aquaman” e “The Batman“, quest’ultimo ottenendo le migliori recensioni dell’etichetta di fumetti dopo “Il cavaliere oscuro” di Christopher Nolan. Negli ambienti hanno anche sottolineato che la DC si è spostata in modo più aggressivo nella narrazione multipiattaforma, creando spettacoli spin-off di personaggi come Peacemaker e Penguin.

Chiunque assuma la divisione dovrà affrontare sfide important, incluso il destino di Superman. Henry Cavill, che ha interpretato la parte in “Man of Steel” e altri film. Inoltre lo studio deve ancora finalizzare i piani per il film di Superman che erano stati sviluppati con una sceneggiatura dell’acclamato autore Ta-Nehisi Coates. Al momento quello che è certo è che Toby Emmerich ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di capo dei Warner Bros Studios. insieme a Michael De Luca e Pamela Abdy. I due  che ha lavorato insieme a Toby Emmerich in passato alla New Line entreranno presto in azienda, anche se in un ruolo ridotto; supervisioneranno Warner Bros. e New Line ma non avranno il controllo su Warner Bros. Animation e DC Films.

Ezra Miller: nuove accuse alla star di The Flash,”Droghe e alcol a un minore”

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La parabola discendente di Ezra Miller continua a regalare puntate, nonostante un recente rapporto uscito in merito alle prime reazioni del nuovo The Flash abbiano lodato la sua interpretazione. Ebbene, oggi però arrivano nuove accuse all’attore che a quanto sembrerebbe è stato coinvolto in un caso di cattiva condotta ai danni di un minorenne.

A rivelarlo è stato un articolo di TMZ, che riporta la accuse di una famiglia che ha stretto amicizia con l’attore nel lontano 2016. Secondo il resoconto la coppia con la seguito l’allora figlia di 12 anni ha incontrato l’attore nella riserva di Standing Rock nel Nord Dakota, e con il quale poi in seguito ha stretto amicizia. Secondo la coppia l’amicizia con l’allora figlia a messo a rischio “Tokata”.

In seguito la ragazza minorenne è andata a trovare l’attore Ezra Miller sul set del primo film di Animali fantastici nel 2017 e, man mano che la loro amicizia si è sviluppata, si dice che l’attore le abbia fatto provare esperienze non consentite dalla legge come l’alcol, marijuana e LSD. La famiglia di Tokata afferma anche di essere stati a casa dell’attore nel Vermont a gennaio per andare a prendere la figlia solo per scoprire che non aveva la patente, le chiavi della macchina, la carta di credito e “altri oggetti necessari per vivere la vita in modo indipendente“. Secondo l’articolo la famiglia sostiene di aver anche trovato lividi sul corpo di Tokata che secondo loro sono a causa di questa amiciza. Queste accuse vanno ad aggiungersi alle recenti accuse ricevute dall’attore che potrebbero ulteriormente minare la sua credibilità a Hollywood.

Il comportamento dell’attore è davvero un peccato, dato che fin da bambino ha mostrato doti notevoli come interprete.  Al momento la Warner Bros. si rifiuta di affrontare ufficialmente il comportamento sempre più inquietante della star dei loro film. Dopo essere stato arrestato (due volte) alle Hawaii per una serie di incidenti tra cui aggressioni verbali/fisiche e furto, Ezra Miller è stato ora accusato di aver fornito droghe e alcol a un minore. TMZ ha contattato il tema dell’attore ma non ha ancora ricevuto risposta. Sarà interessante vedere se lo studio alla fine darà una sorta di risposta. Un recente rapporto ha indicato che la Warner Bros. aveva deciso di “mettere in pausa qualsiasi progetto futuro che coinvolgesse l’attore, comprese le possibili apparizioni nel DC Universe”, ma ciò è stato successivamente bollato come “un’esagerazione”. Per dovere di cronaca, Tokata confuta le accuse dei suoi genitori attraverso un post sul suo profilo di instagram, dunque la vicenda sembra essere più complessa e richiederà sicuramente un approfondimento delle autorità:

 

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Silent Hill: la sceneggiatura del terzo film è pronta!

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Silent Hill: la sceneggiatura del terzo film è pronta!

I fan di Silent Hill potrebbero avere un altro nuovo progetto da guardare e/o temere. In un’intervista a Jeux Video, Christophe Gans, il regista dell’adattamento del 2006 del classico franchise horror, ha rivelato di avere in mano una sceneggiatura per un nuovo film basato sul videogioco cult della KONAMI, Silent Hill. Christophe Gans ha scritto la sceneggiatura durante il lockdown causato dalla pandemia globale. Il regista ha rivelato di aver scritto un film ambientato nella contemporaneità. Tuttavia, la sua programmazione è un po’ complicata dal momento che non è del tutto chiaro se verrà effettivamente messo in produzione per l’arrivo l’anno prossimo o semplicemente se vorrebbe che uscisse l’anno prossimo.

Silent Hill è un po’ come The Twilight Zone, la quarta dimensione, un luogo dove tutto può succedere. Ho lavorato a un nuovo Silent Hill che però rappresenterà un Silent Hill dell’anno 2023 – perché il film sarebbe dovuto uscire l’anno prossimo – e non un Silent Hill come lo immaginavo nel 2006. “È un Silent Hill per il pubblico di oggi pur essendo estremamente rispettoso della saga”. Gans ha poi raccontato come Silent Hill fosse in anticipo sui tempi. “Sto cercando di prendere in considerazione ciò che ho visto di recente, ciò che è più originale e sorprendente nei film horror, e vedere se Silent Hill ha i semi, o anche l’espressione per poter competere con i temi di oggi”, ha detto Gans. Silent Hill è sempre stato un gioco insolito e in anticipo sui tempi.”

Sebbene non ci siano dettagli concreti sul film al di fuori di questa sceneggiatura e delle sue dichiarazioni qualcosa potrebbe accadere, soprattutto in vista dell’annunciato Revival del videogioco confermato e in sviluppo in seno alla KONAMI.

Scarlett Johansson nel cast di My Mother’s Wedding, debutto alla regia di Kristin Scott Thomas

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Secondo quanto apprendiamo oggi da  Deadline, la candidata all’Oscar Scarlett Johansson ha ufficialmente firmato per recitare nell’imminente film d’esordio alla regia dell’acclamata attrice Kristin Scott Thomas intitolato My Mother’s Wedding (Il matrimonio di mia madre). Il dramma vedrà nel cast anche Sienna Miller (Foxcatcher), Emily Beecham (Little Joe) e Freida Pinto (The Millionaire).

Oltre a questo film drammatico in arrivo, Scarlett Johansson sarà anche protagonista di numerosi progetti di alto profilo, tra cui il suo primo film con Wes Anderson intitolato Asteroid City, l’adattamento cinematografico live-action della Disney di Tower of Terror e il film sulla corsa allo spazio degli Apple Studios Project Artemis, che la riunirà con il collega di set Marvel Chris Evans.

Il film

My Mother’s Wedding (Il matrimonio di mia madre) sarà diretto da Kristin Scott Thomas  e si baserà su una sceneggiatura che ha scritto insieme a John Micklethwait. Il film è prodotto da Finola Dwyer e Steven Rales. La produzione è attualmente in corso. La storia sarà basata sul romanzo di Elizabeth Jane Howard del 1959 intitolato The Sea Change. Il romanzo è incentrato su un famoso drammaturgo londinese Emmanuel e la sua malata e amareggiata moglie Lillian, che è ancora in lutto per la perdita della figlia. Il loro matrimonio roccioso prende una svolta inaspettata quando si recano in una remota isola greca.

Kristin Scott Thomas  è nota come attrice per i suoi ruoli acclamati dalla critica nella commedia romantica del 1994 Quattro matrimoni e un funerale e nel film drammatico del 1996 Il paziente inglese al fianco di Ralph Fiennes, che le è valso una nomination all’Oscar come migliore attrice.

X – A Sexy Horror Story al cinema il 14 Luglio il nuovo horror prodotto da A24

Midnight Factory, etichetta di proprietà di Koch Media, è lieta di annunciare la data d’uscita di X – A Sexy Horror Story di Ti West con Mia Goth, il nuovo atteso horror slasher prodotto da A24 in uscita il prossimo 14 luglio nelle sale cinematografiche. Nel 1979, una troupe di ragazzi ambiziosi e affamati di successo decide di girare un film per adulti nelle zone rurali del Texas, ma l’anziana coppia che la ospita, in una fattoria isolata e indisturbata, comincia a nutrire un interesse lascivo per i giovani attori. Durante la notte, questo interesse morboso esploderà in tutta la sua violenza e terrore.

Da A24, studio di produzione di Hereditary – le radici del male, Midsommar, The Witch e The Lighthouse, X – A Sexy Horror Story promette di intrattenere con emozioni forti per gli amanti dell’horror e non solo. Ti West, scrittore, regista e montatore pluripremiato già noto per altri lavori di genere, ricrea l’America rurale della fine degli anni ’70 e rinnova la tradizione di horror slasher omaggiando film d’autore, film cult e anche porno. Girato in Nuova Zelanda, X porta sullo schermo un’irriconoscibile Mia Goth alle prese con un doppio ruolo – grazie all’uso di un incredibile trucco prostetico – che la porterà a lottare con se stessa per la sopravvivenza. Il film ha ottenuto inoltre l’approvazione del maestro dell’horror Stephen King, che l’ha definito “un film horror estremamente buono. Spaventoso, intelligente, consapevole. Ah! E anche divertente”.

Sinossi: Nel 1979, un gruppo di giovani e ambiziosi filmmaker decide di realizzare un film per adulti nel Texas rurale. Ma quando la solitaria coppia anziana che li ospita scopre la natura del set, il cast si trova a dover lottare per la propria sopravvivenza. In Italia X – A Sexy Horror Story uscirà al cinema il 14 luglio distribuito da Midnight Factory.

Lago Film Fest: dal 22 al 30 luglio torna il festival indipendente di cinema di ricerca

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Dal 22 al 30 luglio 2022 ritorna Lago Film Fest, il festival indipendente di cinema di ricerca che da diciotto anni propone un’esperienza unica all’insegna di cinema, arte, musica e ambiente nell’affascinante borgo di Revine Lago, immerso nel cuore delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Per nove giorni, il piccolo borgo diventa teatro di suggestive proiezioni in riva al lago, incontri, laboratori per adulti e bambini, masterclass e performance a sorpresa tra i suoi vicoli medievali, in un’atmosfera unica e sospesa nel tempo.

Per l’edizione 2022, il fitto programma di Lago Film Fest prevede 155 film provenienti da 45 Paesi suddivisi in 7 concorsi ufficiali, affiancati da una rassegna di proiezioni fuori concorso tra le più ampie mai viste a Lago, comprendente fireworks (retrospettive dedicate a giovani autori), focus tematici e curatoriali e proiezioni speciali. Quest’anno Lago Film Fest diventa festival internazionale di cinema di ricerca, in grado di mappare le traiettorie dell’arte cinematografica del futuro e di diventare la casa dei giovani talenti del cinema mondiale. Un unicum in Italia per l’idea che porta avanti e per la modalità in cui riesce a farlo: un connubio che lo rende uno dei luoghi più innovativi per il mondo del cinema in Italia.

Tra gli ospiti d’eccezione di quest’anno il regista boliviano Kiro Russo, premio della giuria all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, e la filmmaker indiana Payal Kapadia, vincitrice del Golden Eye Award come miglior film documentario al Festival di Cannes 2021, entrambi protagonisti di una retrospettiva; il georgiano Alexandre Koberidze, autore di What Do We See When We Look at the Sky?, vincitore del premio della critica alla Berlinale, votato tra i 10 migliori film del 2021 da testate come Cinema-Scope e Cahiers du Cinéma, che ritorna a Lago Film Fest con un focus da lui curato sul cinema georgiano perduto; Francesco Montagner, trevigiano d’origine e Pardo d’oro a Locarno con Brotherhood, recentemente distribuito in sala in Italia e Rosa Palasciano, co-autrice e protagonista di Giulia di Ciro De Caro, nonché candidata finalista ai David di Donatello per la miglior interpretazione femminile.

Il festival dedica ampio spazio anche al dialogo tra cinema e musica con la partecipazione dell* musicist* Adele Altro (Any Other) e Ginevra Nervi, giovanissima compositrice di colonne sonore tra cui quella di Non Odiare di Mauro Mancini, e la presentazione in anteprima assoluta del documentario dedicato al cantautore, produttore e compositore IOSONOUNCANE. Sarà inoltre assegnato il premio L.O.S.T. alla miglior colonna sonora: tra i componenti della giuria anche Mirko Perri, tre volte vincitore del David di Donatello nella categoria Miglior Suono, con due nomination nel 2022 per È Stata la Mano di Dio di Paolo Sorrentino e Freaks Out di Gabriele Mainetti.

Una sezione speciale della rassegna è riservata agli spettatori più giovani grazie ai concorsi patrocinati dall’Unicef: a un pubblico diviso tra kids e teens è affidato il compito di votare e scegliere un vincitore tra 37 film partecipanti.

Lago Film Fest si riconferma un appuntamento annuale con il cinema internazionale del presente e del futuro che si distingue per la qualità dei contenuti e per le coinvolgenti modalità di fruizione – a partire dai tre schermi sull’acqua –, in grado di trasformare il paesaggio e le acque di Lago nel perfetto ecosistema per l’evoluzione dell’immagine in movimento. Un’identità anfibia, quella di Lago, che è anche al centro dell’immagine guida della nuova edizione del festival, firmata da Piero Percoco che torna a Revine Lago con un progetto fotografico inedito incentrato sul rapporto tra l’ecosistema lacustre e i suoi frequentatori, disponibile sul sito nuovevisioni.com.

A partire da quest’anno, sarà possibile acquistare un abbonamento a vita per Lago Film Fest e garantirsi un posto in prima fila sulle sponde del cinema anfibio più visionario d’Italia.

Il Pardo alla carriera Ascona-Locarno a Costa-Gavras

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Il Pardo alla carriera Ascona-Locarno a Costa-Gavras

Durante la 75esima edizione (3-13 agosto 2022), il Locarno Film Festival renderà omaggio a Costa-Gavras, maestro del cinema di impegno civile. Al regista greco-francese verrà consegnato il Pardo alla carriera Ascona-Locarno nella serata di giovedì 11 agosto, in Piazza Grande. Venerdì 12 agosto al Forum @Spazio Cinema, Costa-Gavras converserà con il pubblico, che nel corso di Locarno75 potrà rivedere i due titoli che hanno dato avvio alla sua carriera: Un homme de trop (Shock Troops, 1967) e Compartiment tueurs (The Sleeping Car Murders, 1965).

Dal 1946 il Locarno Film Festival è sinonimo di libertà: per questo motivo, nell’edizione in cui si celebra il 75esimo anniversario della manifestazione, il Pardo alla carriera Ascona-Locarno verrà assegnato a Costa-Gavras, un regista che con i suoi film ha saputo denunciare apertamente le ingiustizie, affrontando senza censure alcuni dei capitoli più oscuri della nostra storia. L’uso magistrale della suspense, l’aderenza a generi popolari come il thriller, il noir e il film processuale, la capacità di scoprire sfumature inedite in star europee e statunitensi – da Yves Montand a Jack Lemmon, Simone Signoret e Jill Clayburgh, John Travolta e Jessica Lange, Dustin Hoffman e Johnny Hallyday – hanno permesso ai suoi film di raggiungere il grande pubblico, coniugando l’intrattenimento più emozionante all’impegno civile.

Con Z (1969), riconosciuto come il primo grande film politico della nostra epoca, e vincitore del Premio Oscar per il Miglior film straniero, Costa-Gavras ha fatto luce sulla Grecia dei colonnelli, senza mai smettere di interrogare la realtà, come dimostrano i successivi L’aveu (The Confession, 1970), sui processi staliniani, Missing (1982), sul coinvolgimento della CIA nel golpe cileno del 1973, Hanna K. (1983), sul conflitto israelo-palestinese e, in tempi più recenti, Le capital (Capital, 2012) sulla corruzione del sistema finanziario. La carriera di Costa-Gavras, segnata da due premi Oscar, un Orso d’oro, una Palma d’oro e un premio della giuria a Cannes, così come da molti altri riconoscimenti nei maggiori festival mondiali, è un coraggioso scandaglio dell’oppressione e delle logiche distorte del potere di ogni colore politico. Un richiamo alla responsabilità collettiva che in questo momento storico non può che suonare di estrema attualità.

MCU: le frasi più commoventi (secondo Reddit)

MCU: le frasi più commoventi (secondo Reddit)

I film dell’Universo Cinematografico Marvel hanno come obiettivo primario quello di far divertire il proprio pubblico con scene d’azione ed effetti speciali da capogiro. Tuttavia, non va tralasciato l’aspetto emozionante e commovente dei lungometraggi MCU. Ci sono alcune sequenze e alcuni dialoghi che sono particolarmente coinvolgenti, attimi drammatici e strappalacrime a cui i fan sono affezionati. Vediamo quali sono, secondo gli utenti Reddit, le frasi con più pathos mai pronunciate dai personaggi del franchise.

“Ti prenderò tutti i cheeseburger che vorrai.” (Happy)

Avengers Endgame mcuIn generale, la morte di Tony Stark è stato un aspetto tragico per l’MCU, ma c’è un momento sottile e particolarmente drammatico che è davvero un pugno nello stomaco per i fan. Quando Happy Hogan si ritrova con la figlia di Tony, Morgan, le chiede che cosa voglia mangiare. Lei nomina i cheeseburgers e Happy viene travolto dal ricordo di Tony. Ora toccherà a lui prendersi cura della bambina.

Come ricorda l’utente di Reddit norwayboyx1997, questa scena, posizionata dopo quella del funerale di Stark, è davvero strappalacrime.

“Avevo un appuntamento.” (Steve Rogers)

Captain America First AvengerSteve Rogers e Peggy Carter hanno una delle storie d’amore più popolari dell’MCU, ma in realtà i due innamorati non hanno avuto a disposizione molto tempo. Dopo essersi schiantato con il suo aereo durante la guerra, Steve si sveglia nel 21º secolo. Tra tutte le informazioni da elaborare, il primo pensiero di Cap va a Peggy.

Per l’utente di Reddit PossiblyAMug la scena finale di Capitan America: Il primo Vendicatore è ciò che l’ha ”incollato” all’MCU. Da un lato, è certamente emozionante osservare Capitan America trasportato nella linea temporale moderna dell’MCU, ma è anche tragico vedere il personaggio diviso dalla sua amata per così tanto tempo.

“Sei così grande.” (Scott Lang)

Avengers Endgame Scott Cassie Lang MCUIl Blip è stato probabilmente l’evento più d’impatto in tutto l’MCU e ha colpito ogni personaggio in modi diversi. Prima che tutti siano riportati indietro con un colpo secco in Avengers: Endgame, Scott Lang fa il suo ritorno a sorpresa.

Dopo essere fuggito dal Quantum Realm, Scott torna a trovare la sua adorabile figlia, che ormai ha cinque anni in più. La ricongiunzione è felice e tragica allo stesso tempo, perché Lang si rende conto di quanti momenti si è perso. Per l’utente MarkedWard66, la performance di Paul Rudd è determinante: ”Mette così tanto significato ed emozione nella sua parte.”

“Steve? Sei vivo. Sei tornato.” (Peggy Carter)

Peggy Carter in Captain America MCUDopo anni di avventure separate, in Capitan America: Il soldato d’Inverno vediamo Peggy e Steve ricongiungersi. Purtroppo però, lui visita l’amata quando lei è ormai anziana e la sua mente sta cominciando a lasciare scivolare via i ricordi.

In particolare, nel mezzo della loro conversazione, la donna è improvvisamente sopraffatta dalle emozioni, come se stesse vedendo Steve per la prima volta dopo la guerra. La reazione di Steve a ciò è tra le scene più emozionanti dell’MCU. Riguardo a ciò, un Redditor ha detto: “si può letteralmente vedere il momento in cui il suo [di Steve] cuore si spezza”.

“Lasciami andare.” (Natasha Romanoff)

Black Widow Avengers Endgame MCUSe per alcuni la morte di Natasha Romanoff è stata un po’ messa in ombra in Avengers: Endgame, per altri è stata ben resa con un momento delicato e straziante.

Natasha incontra la morte insieme al caro amico Clint Barton. Entrambi gli eroi sono disposti a sacrificarsi, ma non vogliono permettere all’amico di morire. Per questo motivo, Clint cerca disperatamente di aggrapparsi a Natasha, mentre lei gli dice dolcemente di lasciarla andare. Per l’utente gademmet la frase detta da Vedova Nera è davvero dolorosa.

“Beh, non sono io che ho chiesto di essere creato!” (Rocket)

Guardiani della galassia MCUAnche se Rocket è uno dei personaggi più divertenti dell’MCU, è anche una creatura costretta a soffrire moltissimo. La storia di Rocket non è stata completamente esplorata in Guardiani della Galassia, ma appare chiaro che l’esserino è stato soggetto ad esperimenti e che ciò lo ha traumatizzato.

La rabbia di Rocket deriva dal suo passato ed è sempre mescolata ad una profonda tristezza. Mentre affronta Drax, Rocket lascia fuoriuscire un po’ di quel dolore: una sofferenza che, come evidenzia l’utente di Reddit grimgoods, “si poteva sentire nella sua voce.”

“Che cos’è il dolorese non l’amore che persevera?” (Visione)

Visione WandaVision MCUIl rapporto tra Wanda e Visione è apparso abbastanza improbabile nell’MCU finché non è stato spiegato per bene nella serie Disney+ WandaVision. Dopo la morte del fratello, Wanda è consumata dal dolore. Fortunatamente, il nuovo androide Visione le offre parole confortanti, suggerendo che il suo dolore è solo un segno del suo amore. Anche se non è una formula magica per la tristezza di Wanda, la frase di Visione offre una nuova prospettiva toccante. L’utente carrachuchas definisce la citazione “una bella gemma.”

“Devo solo prendere fiato…” (Zia May)

MCULa morte di zia May in Spider-Man: No Way Home è stato un enorme shock per i fan, soprattutto perché è arrivata in modo inaspettato. Dopo essere stata attaccata da Green Goblin, zia May riesce a rimettersi in piedi e a dire alcune parole d’ispirazione per il nipote.

Improvvisamente però, appare chiaro che le ferite sono più gravi di quanto non sembrassero. Oltre al visibile shock di Peter, il momento è straziante perché May cerca di rimanere forte e continua a ripetere che ha solo bisogno di riprendere fiato. L’utente di Reddit jgreg728 ha ammesso: “il modo in cui ha detto la frase per l’ultima volta mi ha fortemente colpito.”

“Beh, se mi sbagliassi, cos’altro potrei perdere?” (Thor)

Chris Hemsworth Thor in Avengers Infinity WarThor è probabilmente il Vendicatore più potente dell’MCU, ma ha anche sofferto moltissimo. In Avengers: Infinity War, l’eroe ha perso tutta la sua famiglia, la sua casa e molti amici, ma mostra ancora la forza necessaria per combattere.

Quando Thor descrive a Rocket come vorrebbe sconfiggere Thanos, la creatura gli chiede quanto ciò sia realizzabile. Thor dichiara quindi di non avere più nulla da perdere. Questa breve ammissione di dolore, mescolata alla speranza, è molto toccante per l’utente di Reddit hardgeeklife.

“Non voglio andarmene.” (Peter Parker)

Spider-Man Iron Man In Avengers Infinity WarVedere Thanos sconfiggere così tanti eroi in Avengers: Infinity War è stato abbastanza scioccante, ma vedere alcuni dei più popolari Avengers diventare polvere è stato il vero pugno nello stomaco. Il peggio è arrivato alla fine, quando abbiamo visto il giovane Peter Parker scomparire tra le braccia di Tony Stark.

Invece di affrontare la morte come un eroe stoico, Peter ha una reazione molto più realistica. Cerca disperatamente di aggrapparsi alla vita e chiede aiuto a Tony, ma è tutto inutile. L’utente Idk_Very_Much ha ammesso che questa scena è tra i momenti più tristi dell’MCU.

“Nella mia cultura, la morte non è la fine.” (T’Challa)

Black Panther in What IfFin dalla sua prima apparizione come T’Challa in Captain America: Civil War, Chadwick Boseman è stato una forza potente sullo schermo ed è riuscito a portare la sua energia all’MCU. In quella prima apparizione, in occasione della morte di suo padre, T’Challa ha spiegato la prospettiva degli abitanti di Wakanda sulla morte e sull’aldilà, evidenziando l’importanza del ricordo.

T’Challa ha poi ripetuto la battuta in un episodio di What If?. La frase è stata posta all’inizio dell’episodio in modo enfatico e ha assunto un nuovo significato, visto che la serie è uscita dopo la morte di Boseman. L’utente di Reddit Amanda071320 ha affermato “sentirglielo dire di nuovo, dopo la sua scomparsa, è stato davvero straziante.

Mistero a Saint-Tropez: il trailer in esclusiva

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Mistero a Saint-Tropez: il trailer in esclusiva

Medusa Film in collaborazione con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection annunciano la nuova data di uscita al 30 giugno per Mistero a Saint-Tropez, la spassosa slapstick comedy diretta da Nicolas Benamou.

Ambientato nella lussuosa “french riviera” dei primi anni ’70, Mistero a Saint-Tropez è una commedia tutta da ridere, ricca di equivoci e gag esilaranti interpretati da un cast eccezionale che riunisce le più grandi stelle della commedia francese, tra cui un brillante Benoît Poelvoorde, già amato per la sua magistrale interpretazione di un irascibile Padreterno nel campione d’incassi Dio esiste e vive a Bruxelles; Christian Clavier, talento della risata che ha raggiunto la fama intenzionale grazie a pellicole di successo come I visitatori, Les Anges Gardiens, Asterix & Obelix e soprattutto Non sposate le mie figlie! e che nel film veste i panni di un nuovo inverosimile ispettore in stile Clouseau; e ancora il magnifico Gérard Depardieu, pluripremiato, osannato dalla critica e ormai annoverato nell’olimpo della storia del cinema. Completano il cast d’eccezione Thierry Lhermitte (La cena dei cretini) e la straordinaria Rossy De Palma, eclettica e magnetica musa dei migliori film di Almodovar (Donne sull’orlo di una crisi di nervi).

Il soggiorno estivo in Costa Azzurra dei ricchi coniugi Croissant si rivela pieno di imprevisti e incidenti sospetti, per avviare delle indagini accurate e risolvere il caso dovranno contare sull’aiuto dell’improbabile Commissario Botta, che di certo non è il più bravo in circolazione… ma letteralmente l’unico rimasto disponibile nella torrida estate a Saint-Tropez. MISTERO A SAINT-TROPEZ, la commedia poliziesca tutta da ridere diretta da Nicolas Benamou, sarà nei cinema italiani dal 30 giugno distribuito da Medusa Film in collaborazione con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

Mistero a Saint-Tropez, la trama

Francia, 1970, dopo la Swinging London è il momento del yéyé. Non si sottraggono alla moda il miliardario Croissant e la moglie Eliane, che – come ogni anno – organizzano nella loro sontuosa villa in Costa Azzurra una festa che è l’evento per eccellenza per il jet set. Ma qualcuno ha messo nel mirino la coppia e Croissant si rivolge all’amico ministro Jacques Chirac per chiedergli che sia il migliore poliziotto di Parigi a indagare sul caso. Purtroppo, l’unico disponibile è il Commissario Botta, quasi in pensione e con un curriculum disastroso. Ma nella bollente estate di Saint-Tropez, anche i suoi improbabili metodi potrebbero funzionare. Un’originale commedia francese con un cast all-star composto da Benoît Poelvoorde (Dio esiste e vive a Bruxelles), Christian Clavier (Non sposate le mie figlie!), Gérard Depardieu, Thierry Lhermitte (La cena dei cretini) e dalla straordinaria Rossy De Palma (Donne sull’orlo di una crisi di nervi).

La giuria: trama, cast e curiosità sul film

La giuria: trama, cast e curiosità sul film

Lo scrittore John Grisham è un esperto di gialli giudiziari, avendo lui conseguito la laurea in legge e aver lavorato per anni come avvocato. Proprio grazie a questa sua esperienza, i suoi racconti sono particolarmente solidi e tesi da questo punto di vista, configurandosi alla perfezione anche per il cinema. Tra il 1993 e il 1996, quattro suoi celebri romanzi sono così diventati i film Il socio, Il rapporto Pelican, Il cliente Il momento di uccidere, affermatisi come grandi successi del genere legal thriller. Sull’onda di tale popolarità, nel 2003 è stato realizzato il film La giuria, diretto da Gary Fleder e tratto da un suo omonimo romanzo del 1996.

Il film si configura come un classico giallo giudiziario, dove lo spettatore è portato a riflettere su questioni etiche e morali. La situazione messa in scena, infatti, si scontra con molte delle maggiori tematiche sociali presenti negli Stati Uniti, ma non solo. Il risultato è un teso thriller, ricco di colpi di scena e ottime interpretazioni, che offre spunti di dibattito a questioni mai realmente risolvibili. Si parla infatti di giustizia, di potere, di corruzione e, in modo ancora oggi tristemente attuale, della facilità con cui è possibile ottenere un arma da fuoco negli Stati Uniti.

Per gli amanti del genere e in particolare per gli appassionati lettori di Grisham, La giuria è una delle migliori trasposizioni da un romanzo del celebre scrittore. Un film arricchito da un cast di grandi attori, tra cui alcuni premi Oscar. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La giuria: la trama del film

La vicenda ha inizio a New Orleans, quando un impiegato appena licenziato entra nel suo vecchio ufficio sparando ai presenti per poi suicidarsi. Due anni dopo questa tragedia, la vedova di una delle vittime decide di intentare causa contro la società produttrice dell’arma usata dall’assassino, colpevole per aver venduto la pistola con troppa facilità. Il processo che ne consegue vede in ballo milioni di dollari e a sostenere la moglie della vittima c’è Wendell Rohr, avvocato vecchio stampo, mentre Rankin Fitch, noto consulente per la composizione delle giurie nei processi e qui impegnato nella difesa della società, non si fa scrupoli a corrompere o minacciare la giuria per vincere.

Tra i giurati viene scelto anche Nicholas Easter, un commesso il quale esprime in più occasioni la sua contrarietà a far parte di quella giuria, ma costretto ugualmente dal giudice a parteciparvi. Ben presto, la sua presenza si rivelerà per Fitch essere un notevole ostacolo e l’avvocato si troverà a dover indagare su quel misterioso uomo che, nonostante abbia fatto di tutto per farsi escludere dalla commissione, sembra in realtà dirigere i giochi dall’interno. Più il processo va avanti, più Easter, Fitch e Rohr si troveranno strettamente legati in modi inaspettati, che svelerano i limiti del sistema giudiziario.

La giuria film

La giuria: il cast del film

Come anticipato, il cast di La giuria è composto da diversi celebri attori del cinema statunitense. Ad interpretare Nicholas Easter vi è l’attore John Cusack, anche se originariamente per la parte si era pensato a Edward Norton. La compagna di Nicholas, Marlee, è invece interpretata dalla premio Oscar Rachel Weisz. Un ruolo inizialmente offerto a Gwyneth Paltrow. Ad interpretare il giudice Harkin vi è invece l’attore Bruce McGill. Bruce Davison interpreta Durwood Cable, avvocato principale della difesa, mentre gli attori Gerry Bamman e Cliff Curtis interpretano rispettivamente Herman Grimes, portavoce della giuria, e Frank Herrera, inizialmente candidato come presidente di giuria.

Fiore all’occhiello del film è però la presenza dei veterani Dustin Hoffman e Gene Hackman nei ruoli degli avvocati Wendell Rohr e Rankin Fitch. I due, pur essendo amici di vecchia data, non avevano mai avuto modo di recitare insieme. La tanto attesa scena del bagno in questo film, in cui Rohr si confronta con Fitch, è dunque il primo dialogo in un film tra Hoffman e Hackman, scritto durante le riprese del resto del film. La scena è stata girata in un solo giorno, diverse settimane dopo che Hackman e Hoffman avevano terminato tutte le loro altre scene nel film. Hoffman ha in seguito dichiarato che dopo che lui e Gene Hackman hanno filmato quest’ultima scena, Hackman gli avrebbe detto “ora andiamoci ad ubriacare“.

La giuria: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La giuria grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 8 giugno alle ore 23:25 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Il cardellino: tutto quello che c’è da sapere sul film

Il cardellino: tutto quello che c’è da sapere sul film

Pubblicato nel 2013, il romanzo Il cardellino è il terzo libro scritto da Donna Tartt, che grazie a questo suo nuovo lavoro ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa. Si tratta di un’opera che ha fatto molto parlare di sé, ottenendo da un lato pareri entusiasti e dall’altro alcune delle più severe stroncature degli ultimi decenni. Un simile caso letterario non poteva non ottenere la sua trasposizione cinematografica, che è poi arrivata nel 2019 per la regia di John Crowley, regista noto anche per i film Brooklyn e Boy A. Proprio come il romanzo, anche il film ha diviso l’opinione pubblica.

Vi è infatti chi lo ha particolarmente apprezzato e lo ritiene un lungometraggio particolarmente denso ed epico, considerando anche i suoi 150 minuti di durata, mentre numerosi sono stati anche i detrattori. In particolare, la critica ha evidenziato i difetti narrativi di questa trasposizione. Il cardellino è inoltre diventato uno dei più clamorosi insuccessi del suo anno al box office. A fronte di un budget di circa 50 milioni, il film è arrivato ad incassarne appena 10 in tutto il mondo, facendo dunque perdere una considerevole somma alla Warner Bros., lo studio di produzione occupatosi del progetto.

Per chi ha amato il romanzo, nonostante le tante differenze presenti tra le due opere, il film è comunque un titolo da riscoprire, anche solo per il cast di star che conferiscono ulteriore valore al tutto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze con il libro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il cardellino: la trama e il cast del film

Protagonista del film è Theodore “Theo” Decker, che all’età di 13 anni perde sua madre, uccisa nello scoppio di una bomba al Metropolitan Museum of Art. Rimasto da solo, Theo viene affidato alla famiglia del suo amico Andy Barbour. Mentre cresce e si affeziona alla signora Samantha Barbour, adattandosi alla sua nuova vita, Theo custodisce gelosamente “Il cardellino“, il dipinto di Carel Fabritius a cui sua madre era molto affezionata e che lui ha rubato nel museo dopo l’attentato. Ben presto, però, la sua vita verrà sconvolta di nuovo, costringendolo a spostarsi continuamente, vivendo esperienze inaspettate e incontrando personaggi più o meno raccomandabili. Nel corso di tutto ciò, Theo dovrà inoltre accettare il doloroso lutto subito.

Come anticipato, il cast è composto da attori particolarmente noti. Il protagonista Theo è interpretato da Ansel Elgort, mentre i coniugi Barbour sono interpretati da Boyd Gaines e Nicole Kidman. Jeffrey Wright è Hobbie, proprietario di un negozio di antiquariato amico di Theo, mentre Luke Wilson interpreta Larry Decker, vero padre del protagonista. Completano il cast gli attori Sarah Paulson nei panni di Xandra, Willa Fitzgerald in quelli di Kitsey e Finn Wolfhard in quelli del giovane Boris, amico di Theo. L’attore, noto per la serie Stranger Things, ottenne il ruolo dopo aver dimostrato di poter recitare con un convincente accento russo. Aneurin Barnard interpreta invece Theo da adulto.

Il cardellino libro

Il cardellino: le differenze tra il libro e il film

Adattare un romanzo di 784 è stata un impresa estremamente complicata, specialmente considerando la costruzione non lineare del racconto. Ciò ha portato a dover apportare molti tagli e modifiche, mantenendo comunque lo spirito e le parti essenziali. Innanzittuto, relativamente alla madre del protagonista e alla sua morte, la principale differenza tra la versione del film e la versione del libro è quanto meglio la donna viene raccontata in quest’ultimo. Nel film non si scopre mai il suo nome e non si vede nemmeno il suo volto. Il libro, invece, la racconta come una donna molto amata da suo figlio, il che rende tutto ancora più devastante quando muore. Nel film, invece, la maggior parte di ciò è lasciata all’immaginazione.

In entrambe le versioni, inoltre, una delle persone morte nell’attentato è un uomo di nome Welty, il quale dona a Theo un anello. Nel libro, l’anello aiuta Theo a ricordare il nome “Hobart e Blackwell”, che lo porta al negozio di antiquariato dove incontra Hobie, il suo eventuale custode. Nel film, invece, tale risvolto avviene in modo meno preciso e non direttamente conseguente. Il libro, poi, è ovviamente molto più estetso nel racconto della vita di Theo dopo che ha lasciato la casa di suo padre a Las Vegas e va a vivere con Hobie a New York. Molti degli episodi raccontati a questo punto del libro sono invece omessi dal film.

Molti cambiamenti si ritrovano poi nel personaggio dell’amico Boris. La maggior parte di questo sono solo il risultato delle possibilità del libro di contenere più dettagli. Il film esclude ad esempio la parte del libro in cui la relazione tra Theo e Boris diventa tesa perché Boris ha una nuova fidanzata. Un altro importante cambiamento arriva dopo che Theo ha aspettato Boris per settimane in un hotel di Amsterdam dopo il loro fallito tentativo di riprendersi il dipinto dai criminali locali. Nel libro, il depresso Theo alla fine decide di consegnarsi alla polizia olandese per i suoi crimini quando Boris si presenta e lo ferma. Nel film, Theo tenta invece il suicidio e Boris irrompe dalla porta dell’hotel per salvare il suo amico in overdose.

Il cardellino: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il cardellino grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 8 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, Slate

Thor: Love and Thunder, Rocket Raccoon in azione nel nuovo spot tv

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A circa un mese dall’uscita ufficiale di Thor: Love and Thunderecco un nuovo spot dal film di Taika Waititi che ci mostra non solo Rocket Raccoon in azione, ma anche tante scene inedite con Valchiria!

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

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