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X-Men le origini – Wolverine: trama e cast del film con Hugh Jackman

Con l’inizio del nuovo millennio i film dedicati ai supereroi dei fumetti, in particolare Marvel e DC Comics, sono diventati una realtà particolarmente solida dell’attuale panorama cinematografico mondiale. Veri e propri dominatori del box office, questi hanno negli anni guadagnato sempre più consenso. Ci sono però alcuni titoli particolarmente più apprezzati di altri, e tra questi figura certamente X-Men le origini – Wolverine. Uscito in sala nel 2009, il film è il primo capitolo della trilogia spin-off dedicata al più celebre degli X-Men.

Diretto dal premio Oscar Gavin Hood, il film è stato il quarto film della saga uscito in sala, ma si colloca in un tempo precedente rispetto alla trilogia da poco conclusasi. Questo va infatti ad esplorare le origini di James “Logan” Howlett, da quando egli era solo un bambino sino alla macchina di morte meglio nota come Wolverine. La saga dedicata ai celebri mutanti ha così iniziato ad espandersi, e la storia di Logan è poi stata proseguita con i film Wolverine – L’immortale e Logan – The Wolverine.

Dopo una lunga preparazione, il film è infine arrivato in sala affermandosi come un buon successo. A fronte di un budget di circa 150 milioni di dollari, X-Men le origini – Wolverine ha ottenuto un incasso totale di oltre 373 milioni. Tale risultato ha così spinto la Fox a produrre ulteriori film dedicati ai mutanti, dando vita ad una delle maggiori saghe supereroistiche di sempre. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile approfondire ulteriori dettagli riguardo la trama e il cast del film, scoprendo così nuove curiosità riguardo al titolo in questione.

X-Men le origini – Wolverine: la trama del film

La storia qui narrata si apre nel 1845, dove il giovane James Howlett è un ricco bambino dalla salute cagionevole. Egli passa tutto il suo tempo in compagnia di Victor, il figlio adolescente del giardiniere della villa di famiglia. Una notte, però, proprio quest’ultimo irrompe in casa ubriaco, e in seguito ad un litigio con John Howlett finisce per uccidere il padre di James. Lo shock risveglia nel ragazzo i suoi poteri da mutante, con i quali uccide l’uomo prima di fuggire insieme a Victor, al quale giura di rimanere per sempre legato. I due si trovano così ad attraversare i maggiori eventi della storia, dalla guerra di secessione americana alle trincee della Prima e Seconda guerra mondiale, fino alla terrificante giungla della guerra del Vietnam.

Ormai noti per le loro capacità in battaglia, i due vengono reclutati dal colonnello William Stryker per far parte di una squadra di mutanti. Questa, composta anche da Wade Wilson, Fred Dukes, John Wraith e Zero, si trova infatti a svolgere missioni particolarmente rischiose, che nessun umano potrebbe essere in grado di affrontare. Stanco di quella vita, però, Logan decide di recarsi in Canada per vivere una vita pacifica. Ben presto le sue speranze verranno tragicamente infrante. Dopo aver subito un terribile lutto, il mutante decide dunque di andare in cerca di una personale vendetta, ma prima di ciò dovrà sottoporsi ad un doloroso esperimento, che lo porterà a potenziare i propri poteri.

X-Men le origini - Wolverine cast

X-Men le origini – Wolverine: il cast del film

Con X-Men le origini – Wolverine, l’attore Hugh Jackman si ritrova ad interpretare il personaggio di Wolverine per la quarta volta. Ormai particolarmente legato al personaggio, egli si sottopose ad un allenamento fisico ancor più intenso dei precedenti, raggiungendo una forma fisica sbalorditiva. Grazie a questa l’attore ha potuto prendere personalmente parte alle sequenze d’azione del film, senza affidarsi eccessivamente a controfigure. Tuttavia, Jackman si è dichiarato non particolarmente soddisfatto dal risultato del film, e che desiderava dare al personaggio ulteriore spazio attraverso altre pellicole per poterlo esplorare al meglio. Accanto a lui nel film vi è poi Liev Schreiber. I due avevano già lavorato insieme per il film Kate & Leopold, e Jackman raccomandò Schreiber alla produzione per il ruolo di Victor Creed, alias Sabretooth.

Una volta ottenuto il ruolo, Schreiber si ritrovò a dover indossare un costume che simulasse un corpo muscoloso, così da non sfigurare accanto a Jackman. Schreiber tuttavia si sentì umiliato dalla cosa, chiedendo di poter avere il tempo di acquisire naturalmente la muscolatura richiesta. Dopo un lungo addestramento, l’attore fu in grado di competere ad armi pari con Jackman. Nel film sono poi presenti gli attori Ryan Reynolds nei panni di Wade Wilson, Lynn Collins in quelli di Silver Fox e Taylor Kitsch come Gambit. L’attore Danny Huston è invece il perfido colonnello William Stryker, mentre, il rapper Will.i.am è presente nei panni del mutante John Wraith. Dominic Monaghan è Bolt, capace di interagire con tutto ciò che funziona ad elettricità, e Kevin Durand è Blob, specialista nelle armi da fuoco. Compare in un cameo anche Patrick Stewart, riprendendo i panni di Charles Xavier.

X-Men le origini – Wolverine: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. X-Men le origini – Wolverine è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Disney+. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 10 giugno alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

ArteKino Classics: un nuovo sguardo sul patrimonio cinematografico europeo

Il patrimonio cinematografico europeo è un tesoro culturale inestimabile. La varietà storica e culturale del Vecchio Continente si rispecchia nella sua produzione cinematografica, ricchissima e per lo più nascosta. A questo problema, legato a una serie di questioni, non ultima la difficoltà della sopravvivenza della sala nel post-pandemia, cerca di porre rimedio la programmazione di ARTE

ARTE, il canale culturale europeo, è presente in Italia con la sua offerta disponibile in streaming gratuitamente (arte.tv/it). L’offerta di ARTE in italiano propone la versione sottotitolata di un’ampia selezione del catalogo di ARTE, costituito da tutti i generi audiovisivi di carattere informativo e culturale: documentari e reportage, serie, programmi di infotainment, musica e spettacoli dal vivo. Fruibile anche sulle applicazioni ARTE per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili e sul servizio tivùon di tivùsat, l’offerta si arricchisce e rinnova ogni settimana con nuovi contenuti e programmi che affrontano tematiche molto diversificate: politica, cultura, viaggi e scoperte, scienze e storia.

Con la collezione ArteKino Classics, il canale tv on-line propone una serie di titoli di altissimo profilo culturale che si uniscono ai classici da (ri)scoprire. Lo scopo principale della rassegna è valorizzare e far conoscere dei film “piccoli” di assoluto valore artistico, rendendoli disponibili per chiunque voglia, offrendo una loro visione del mondo, insolita, particolare, talvolta struggente e romantica, con linguaggi ricercati, che si spingono oltre i limiti delle soluzioni classiche, che inventano, scoprono e percorrono strade nuove.

ArteKino Classics ha avuto inizio il 29 marzo 2022 e durerà ancora per tutta l’estate: la rassegna sarà accessibile su arte.tv, da  tutta Europa e in 6 versioni sottotitolate. La selezione offerta da ArteKino Classics conta 10 titoli da altrettanti paesi europei, tutti recentemente restaurati in collaborazione con l’ACE (Association des Cinémathèques Européennes), con un terzo delle pellicole proposte a portare la firma di registe donne.

ArteKino Classics_bannerTrai vari titoli di rilievo, l’inquietante Benny’s Video di Michael Haneke a “rappresentare” l’Austria. È la storia di un adolescente che ha una fascinazione per la ripresa di eventi reali e che, dopo un’esperienza particolarmente cruda, dà una svolta alla sua vita e trascinerà in un baratro anche i genitori, che avevano deciso di proteggere i suoi crimini. Sjećaš li se Dolly Bell? (Ti ricordi di Dolly Bell?) è invece il film-bandiera della Serbia, anche se  quando è stato realizzato era una produzione Jugoslava. Si tratta del primo e già acclamato film del regista Emir Kusturica, reso celebre da Il tempo dei Gitani e acclamato dal circuito festivaliero europeo. I ricordi di una gioventù ribelle in una società oppressa dal comunismo sono uno dei momenti più alti della programmazione ArteKino Classics.

Presente in rassegna anche il maestro spagnolo Carlos Saura, con Carmen Story, l’adattamento cinematografico della Carmen che realizzò nel 1983 e che è diventato uno dei titoli più emblematici della cinematografia iberica. Il film venne presentato al festival di Cannes dello stesso anno, dove conquistò il riconoscimento al miglior contributo artistico.

Tra i titoli più recenti spicca il grande classico della Cineteca reale belga “L’Uomo dai capelli a zero” di André Delvaux (1966), storia dell’‘avvocato Govert Miereveld, insegnante presso una scuola femminile, che si innamora di una delle sue allieve. Per non parlare dell’omaggio al cinema irlandese, solitamente non tra i più “prolifici”, ma comunque capace di regalarci delle produzioni-scandalo: una di queste è certamente “She didn’t say No”, di Cyril Frankel (1958), inizialmente censurata sull’Isola-Smeraldo e ispirata al libro di Una Troy “Noi siamo sette”, la tragica storia vera di Moll McCarthy.

La raccolta ArteKino Classics, disponibile a questo link, diventa così una rappresentante di voci e sguardi diversi, costituita da opere capaci di scandire i momenti emblematici e i punti di snodo della storia del cinema europeo. Il progetto ArteKino, con il supporto dell’Association des Cinémathèques Européennes (ACE), è cofinanziato dal programma Creative Europe MEDIA dell’Unione Europea.

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Justice Society of America, spiegazione: membri, origini e poteri

I membri della Justice Society of America svolgono un ruolo fondamentale in Black Adam e hanno origini e poteri variegati. La squadra di supereroi, comunemente nota come JSA, è apparsa per la prima volta in All-Star Comics #3 della DC nel 1940 e comprendeva il Dottor Destino, Hawkman, The Spectre, Sandman, Atom, Flash, Green Lantern e Hawkman. Il nuovo trailer di Black Adam ci presenta i membri selezionati per apparire nel film, ma dobbiamo ricordarci che si tratta di una squadra la cui formazione è cambiata costantemente nei fumetti, con rotazione regolare di nuovi e vecchi membri. Inoltre, La JSA ha preceduto la Justice League di due decenni, essendo la prima squadra di supereroi della DC.

Il coinvolgimento di Black Adam nella Justice Society of America risale alla fine degli anni ’90, quando ha combattuto per la prima volta contro il gruppo di supereroi prima di unirsi ai loro ranghi e formare uno stretto legame con Atom Smasher, che considera come il fratello che non ha mai avuto. Oltre a questi, scopriamo insieme quali altri membri della JSA vedremo in Black Adam.

Dottor Destino (Pierce Brosnan)

Il Dottor Destino è un personaggio magico della DC il cui potere deriva da Nabu, un essere cosmico affiliato ai Signori dell’Ordine, una delle originali entità incorporee che hanno creato l’universo. Nabu fu assegnato alla Terra, dove alla fine assunse forma umana, diventando Nabu il Saggio e servendo come consigliere del principe Khufu Kha-taar nonché alleato di Teth-Adam per un certo periodo prima della sua “morte”.

All’inizio degli anni Venti, Kent Nelson e suo padre scoprirono la tomba di Nabu, riportando in vita l’antico stregone mistico, che nel frattempo uccise accidentalmente il padre di Kent. Nabu ebbe pietà di Kent e decise di insegnargli a padroneggiare le abilità da stregone per ben due decenni, donandogli l’iconico Elmo del Destino, l’Amuleto di Anubi e il Mantello del Destino, che contribuirono ad amplificare i poteri di Kent come Dottor Destino. In seguito, il Dottor Destino diventerà uno dei membri fondatori della JSA.

La magia è l’elemento chiave dei poteri del Dottor Destino, che si dice sia il personaggio magico più potente dell’Universo DC. È un maestro incantatore con capacità quali il volo, l’invisibilità, il teletrasporto e la telecinesi. Interpretato da Pierce Brosnan, il Dottor Destino è anche immortale, il che lo rende ancora più potente tra i suoi simili. E’ il suo elmo che conserva la maggior parte del suo potere e lo rende immune ad attacchi magici esterni.

Hawkman (Aldis Hodge)

Black-Adam-Hawkman-Aldis-HodgeIl personaggio di Hawkman ha un’origine complessa e nel corso degli anni vi sono state più versioni di questa figura. La sua origine della Golden Age è strettamente legata sia a Black Adam che al Dottor Destino, e potrebbe essere la sua origin story privilegiata anche per Black Adam, dove sarà interpretato da Aldis Hodge (Leverage, L’uomo Invisibile). In questa versione, Hawkman è lo spirito reincarnato del principe Khufu Kha-taar, che nel presente assume la forma dell’archeologo americano Carter Hall. Hall realizza da sè le proprie armi: una cintura gravitazionale, le ali, l’elmo, gli stivali, il guanto e l’armatura con il metallo Nth, ricavato da un’astronave precipitata appartenente alla razza aliena Thanagariani.

Lo schianto dell’astronave è stato profetizzato da Nabu, lo stregone che in seguito avrebbe addestrato il Dottor Destino e gli avrebbe conferito i suoi poteri magici; Khufu e Teth-Adam (la prima incarnazione di Black Adam) hanno indagato e raccolto l’astronave. Khufu (reincarnato in Carter Hall) assunse il mantello di Hawkman, unendosi poi ad altri eroi DC per formare la JSA. In un’altra versione delle sue origini, è invece un poliziotto alieno proveniente dal pianeta Thanagar di nome Kator Hall, che si schianta sulla Terra.

I poteri di Hawkman sono caratterizzati da molti elementi, il primo dei quali è legato al suo spirito reincarnato. Essendo in origine il Principe Khufu, il suo spirito si è reincarnato più volte e ogni nuovo corpo che ha abitato ha acquisito l’esperienza e le competenze del precedente, rendendolo un guerriero formidabile con una moltitudine di armi e abilità. Quando diventa Carter Hall, forgia l’armatura, l’elmo e la cintura di Hawkman, che gli conferiscono il potere del volo, oltre a una maggiore velocità, visione, forza, ecc.

Atom Smasher (Noah Centineo)

L’Atom Smasher di Black Adam, alias Albert Rothstein, è il figlioccio di Al Pratt, l’Atom della Golden Age, e il nipote di Cyclotron, un eroe reticente che ha acquisito capacità sovrumane dopo essere stato sottoposto a esperimenti dal cattivo Ultra-Humanite. Ciclotrone morì sconfiggendo il cattivo dopo essere stato manipolato per combattere Atom, al quale aveva inavvertitamente conferito i suoi poteri. Anche la figlia di Cyclotron, Terri, assorbì alcune delle radiazioni di Cyclotron, che a loro volta si trasferirono al figlio Albert, il quale iniziò in seguito la sua carriera da supereroe nei panni di Nuklon, prima di passare ad essere Atom Smasher, quando infine si unì alla JSA e strinse un’amicizia duratura con Black Adam.

Analogamente agli altri membri della sua stirpe, Atom Smasher può aumentare di dimensioni, raggiungendo il record di 60 piedi nei fumetti, il che lo rende un temibilissimo avversario per una miriade di supercriminali (ed eroi). La sua superforza e la capacità di modificare la sua struttura molecolare lo rendono un membro formidabile della JSA, anche se è ancora suscettibile a personaggi troppo potenti, come Superman o Black Adam, che possono mettere fuori gioco Atom Smasher con un solo pugno. Oltre ai suoi superpoteri, Atom Smasher è anche un abile pilota e meccanico, spesso incaricato di pilotare il jet della JSA, lo Steel Eagle. Atom Smasher è interpretato da Noah Centineo, noto soprattutto per la sua performance nella serie di film Tutte le volte che ho scritto ti amo di Netflix.

Cyclone (Quintessa Swindell)

Cyclone è il personaggio più recente tra i membri della JSA in Black Adam, avendo fatto la sua prima apparizione sulle pagine di Justice Society of America #1 nel 2006. Nipote del Red Tornado originale della DC, Cyclone, alias Maxine Hunkel, è cresciuta avendo come idoli i membri della JSA. In giovane età, è stata rapita dallo scienziato pazzo T.O. Morrow (che ha creato il secondo androide Red Tornado) e le sono stati iniettati i nanobiti della tecnologia Red Tornado, le cui conseguenze si sono manifestate solo anni dopo, quando ha acquisito la capacità di controllare e creare energia eolica. La chiacchierona e vivace Cyclone viene invitata a unirsi alla JSA quando questa apre i propri ranghi a nuovi eroi, diventando così uno dei membri più recenti (e più giovani) della squadra.

La manipolazione del vento è il potere chiave di Cyclone, che le permette di generare cicloni, vortici, tornadi, ecc. e di sprigionare a piena potenza l’energia del vento. Possiede anche la capacità di planare sulle correnti d’aria, leggermente diversa dal volare. Può deviare gli attacchi con il potere del vento, evocando grandi raffiche di energia aerea per allontanare gli attacchi. Inoltre, Cyclone è in grado di controllare le anomalie naturali del vento e i modelli meteorologici utilizzando i suoi poteri, che le torneranno sicuramente utili in Black Adam. Cyclone è interpretata da Quintessa Swindell, nota soprattutto per le sue perfomance in Trinkets e In Treatment.

The Boys 4: Amazon conferma la serie per la quarta stagione

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The Boys 4: Amazon conferma la serie per la quarta stagione

Prime Video annuncia oggi che ha ufficializzato The Boys 4, la quarta stagione della serie nominata agli Emmy The Boys, coprodotta con Sony Pictures Television, dopo il successo esplosivo della terza stagione. I primi tre episodi della terza stagione hanno debuttato venerdì 3 giugno, e nuovi episodi saranno disponibili ogni venerdì, fino all’epico finale di stagione di venerdì 8 luglio. La stagione di otto episodi è disponibile in streaming in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Nei primi tre giorni di uscita della terza stagione, il pubblico mondiale di The Boys è cresciuto del 17% rispetto alla seconda stagione e del 234% rispetto alla prima.

“Dalla nostra prima conversazione con Eric Kripke e il team creativo della terza stagione di The Boys, sapevamo che lo spettacolo stava diventando ancora più audace, un’opera impressionante considerando il grande successo della seconda stagione nominata agli Emmy”, ha affermato Vernon Sanders, head of global television, Amazon Studios. “The Boys continua a mettere alla prova i limiti della narrazione, divertendo e, contemporaneamente, facendo una satira sociale a tratti fin troppo reale. Questo mondo creato nella serie ha fatto presa a livello globale in modo incredibile e il numero di spettatori nel weekend di lancio ne è la prova. Siamo immensamente orgogliosi del cast e della troupe che hanno dato vita al franchise per Prime Video e non vediamo l’ora di portare ancora più The Boys ai nostri spettatori”.

“Parlando per il cast e la troupe, siamo davvero grati a Sony, Amazon e soprattutto ai fan per aver amato la serie e averci permesso di fare di più”, ha affermato Eric Kripke, showrunner di The Boys. “Siamo entusiasti di continuare la lotta di Butcher e dei TThe Boys contro Homelander e i Seven e allo stesso tempo di poter dire la nostra sul mondo folle in cui viviamo. Inoltre, questa è la prima volta nella storia in cui l’esplosione di genitali ha portato ancora più successo”.

“I produttori e il cast di The Boys hanno dimostrato anno dopo anno che non c’è limite che non possano superare”, hanno affermato Jeff Frost e Jason Clodfelter, rispettivamente presidente e co-presidente della Sony Pictures Television. “Siamo incredibilmente orgogliosi di questa brillante e sovversiva serie fuori dai generi. Il nostro rapporto con Prime Video è molto più di una partnership, è come se fossimo una famiglia allargata. Tutti qui alla Sony Pictures Television sono grati di lavorare con Prime Video e Eric Kripke per un’altra stagione di successo”.

Il franchise di The Boys ora include anche una serie animata antologica di otto episodi, The Boys Presents: Diabolical, ora in streaming su Prime Video, oltre a Untitled Boys Spinoff, ambientato nell’unico college americano esclusivamente per supereroi adolescenti, attualmente in produzione.

In nome del cielo: recensione della serie con Andrew Garfield

In nome del cielo: recensione della serie con Andrew Garfield

Il 24 luglio 1984 Brenda Lafferty e la sua bambina di quindici mesi Erica vennero brutalmente assassinate nella loro abitazione. Quasi vent’anni dopo lo scrittore Jon Krakauer scrisse il libro-inchiesta che raccontava come si fosse arrivati a quel crimine orrendo, scavando nella storia della religione mormone e analizzando anche sue derive maggiormente fondamentaliste. In nome del cielo: è la miniserie in sette puntate che si basa sul testo omonimo drammatizzandone gli eventi, ovvero raccontando le indagini che portarono alla cattura degli assassini.  

Cosa succede in In nome del cielo?

Creato dal premio Oscar Dustin Lance Black (Milk), lo show fin dal pilot riesce a creare un puzzle narrativo e visivo di potenza drammatica non comune, neppure per il prodotto seriale televisivo. La grande forza di questo adattamento televisivo sta nel rispettare pienamente lo spirito e l’intento primo del romanzo smentendone al tempo stesso la natura di non-fiction al fine di creare la struttura più adatta per lo show. Mettendo al centro della storia i due detective incaricati di risolvere il caso di duplice omicidio, Black innesca immediatamente il classico meccanismo della detection, salvo poi adoperarlo anche, anzi forse soprattutto, per esporre dall’interno l’universo chiuso e soffocante di una cultura religiosa la cui rigidità sfiora fin troppo spesso il radicalismo. Il vero e proprio colpo di genio del creator sta nell’inserire uno dei due poliziotti, Jeb Pyre (Andrew Garfield) fortemente dentro il contesto culturale, sociale e religioso dentro cui deve indagare: all’opposto si trova invece il collega Bill Taba (Gil Birmingham) che essendo un nativo americano riesce a lavorare col giusto distacco emotivo e psicologico. In questo modo le indagini si trasformano non soltanto in un confronto sottile ma vibrante tra due persone che vivono in maniera diversa il rispettivo credo religioso, ma pian piano lo sviluppo del caso diventa per lo stesso Pyre un percorso a tappe all’interno della propria coscienza, viaggio moralmente lancinante che lo porta a mettere in discussione i fondamenti di quelle stesse convinzioni su cui ha basato la vita, sua e della sua famiglia.

In nome del cielo
CR: Michelle Faye/FX.

L’architettura narrativa di Under the Banner of Heaven viene inoltre costruita come un poderoso mosaico che adopera svariati flashback per dipanare i fatti accaduti, spingendosi a ricostruire anche i momenti salienti che nel XVIII secolo hanno portato alla fondazione e allo sviluppo della religione mormone. In questo modo Black e la sua miniserie riescono a gettare uno sguardo indagatore di notevole lucidità sulle radici di una religione controversa, esplorando con ferocia estetica e drammaturgica il fatto che il fondamentalismo sia un qualcosa di presente, se non addirittura radicato, anche dentro i confini americani. 

In nome del cielo
CR: Michelle Faye/FX

Last but not least

Last but not least, In nome del cielo (Under the Banner of Heaven) ideato e sviluppato con tale lucidità non poteva che diventare veicolo perfetto perché il cast di attori riuscisse a dare il meglio nei rispettivi ruoli. Se a supporto vanno elogiate le prove di Sam Worthington, Kieran Culkin, Wyatt Russell e Daisy Edgar-Jones, l’applauso più sonoro deve necessariamente andare ai due interpreti principali: dopo essersi fatto notare nelle produzioni di Taylor Sheridan, in particolar modo I segreti di Wind River e la serie Yellowstone, Gil Birmingham costruisce un detective Taba tutto d’un pezzo, che affronta l’ostracismo razzista del tessuto sociale in cui lavora con un orgoglio sopito e una determinazione ferrea. La prova di Birmingham non va mai sopra le righe, pur esplicitando pienamente la forza morale  e mentale del poliziotto. Grazie a un gioco di specchi ammirevole invece Andrew Garfield lavora sulle crepe di Jeb Pyre, sul progressivo sgretolamento della sua umanità. Perfetto il lavoro sulla mimica trattenuta del personaggio, sul suo linguaggio fisico che man mano mostra il peso del dubbio prima, e della raggiunta consapevolezza in seguito. Garfield recita con passione e attenzione minuziosa dei particolari, arrivando a creare una figura in chiaroscuro destinata a rimanere impressa.

In nome del cielo è la miglior miniserie thriller/poliziesca da anni a questa parte, capace di adoperare il genere per puntare lo sguardo indagatore (ma mai preconcetto) su un microcosmo produttivo e in espansione, il quale rappresenta per molti versi un significativo “angolo buio” nella società americana. Nel farlo, questa serie propone uno spettacolo di profondità e potenza emotiva che metteranno a dura prova la coscienza dello spettatore, possiamo garantirvelo. Come possiamo assicurarvi che ne vale assolutamente la pena. In Italia la serie debutterà 27 luglio sulla piattaforma streaming Disney+, all’interno di Star.

Thor: Love and Thunder, Jeff Goldblum sarà nel film?

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Thor: Love and Thunder, Jeff Goldblum sarà nel film?

In una recente intervista con Esquire, Jeff Goldblum ha spiegato il suo ruolo nel film in uscita, Thor: Love and Thunder. Quando gli è stato chiesto se il suo personaggio del Granmaestro apparirà nel nuovo film del MCU, l’attore ha risposto umoristicamente che sarà nel film, ma non sarà visto o ascoltato, ma potrà solo essere “percepito”. Ecco cosa ha detto l’attore:

“Sarò in Love and Thunder? La verità è che, e posso dirlo ora perché è uscito il trailer, appaio. È il mio ruolo più impegnativo fino ad oggi e credo che sia il mio risultato più alto. Non mi si vede, visivamente. Non mi vedi mai. E non mi senti. Né mi riferisco, credo, a nessuna scena. Sono percepito, solo vibrazionalmente. Sta allo spettatore capirlo… Ma sentirai qualcosa. E quello sarò io”.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dal 26 luglio in home video

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Descritto come un “capolavoro psichedelico spiazzante” (Larry Carroll, Looper) Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha esaltato pubblico e critica in tutto il mondo. L’esuberante film di Sam Raimi è un fenomeno globale e “indubbiamente ipnotizzante” (Jenna Anderson, ComicBook.com).

Scopri le realtà alternative con l’arrivo del film Marvel Studio Doctor Strange nel multiverso della follia in 4K Ultra HD™, Blu-ray™ e DVD dal 26 luglio. Abbraccia la follia aggiungendo l’ultimo film del MCU alla tua collezione di film Marvel.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la trama

Viaggio verso l’ignoto in Doctor Strange nel multiverso della follia dei Marvel Studios. Quando l’MCU sblocca il Multiverso, il Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) deve chiedere aiuto a vecchi e nuovi alleati mentre attraversa realtà parallele sconvolgenti e pericolose per affrontare un avversario sorprendente. Entra in una nuova dimensione di Strange in questa avventura soprannaturale ricca di colpi di scena e sequenze d’azione spettacolari.

Contenuti extra*
Featurette

  • C’e del metodo nella follia – Unisciti ai membri dello staff e al personale Marvel nelle interviste in cui discutono del loro amore per Sam Raimi e scopri tutti i dettagli che rendono il film la quintessenza di Raimi stesso.

  • Ti presentiamo America Chavez – In questo divertente contributo conosceremo gli umili inizi di America nel mondo dei fumetti. Conosceremo Xochitl Gomez e si discuterà delle implicazioni del suo potere unico nel presente e nel futuro del MCU.

  • La creazione del Multiverso – Scrivere un film Marvel non è un compito facile. In queste interessanti featurette ci tufferemo nella sfida che lo sceneggiatore Michael Waldron ha affrontato nel creare la spiazzante e sorprendente storia di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Bloopers

  • La gaffe –Uno sguardo ad alcuni momenti divertenti durante le riprese

Scene tagliate

  • “A Great Team”
  • “Pizza Poppa”
  • “It’s Not Permanent”

Commento Audio

  • Guarda il film con il commento audio di Sam Raimi, Richie Palme, e Michael Waldron.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: confermato l’easter egg dedicato a Tony Stark

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Ora che Doctor Strange nel Multiverso della Follia è uscito da oltre un mese, la sequenza itinerante del multiverso di 40 secondi continua a essere sottoposta a ulteriori esami, confermandosi una delle migliori di tutto il film. Framestore, una società di effetti visivi, era incaricata di creare la sequenza CGI e i 20 universi che Doctor Strange e America Chavez attraversano in appena 40 secondi. Parlando a Cinematography World, il supervisore dei VFX Alexis Wajsbrot ha confermato che uno degli universi includeva un Easter Egg di Iron Man sotto forma di droni Stark Industries introdotti in Spider-Man: Far From Home.

“Una volta ottenuta una prima versione dei nostri ambienti principali, ci siamo subito resi conto che dovevamo aggiungere un po’ di vita a ogni mondo. Abbiamo aggiunto api giganti nel mondo a nido d’ape, pesci nel mondo sottomarino, alcuni droni della Stark Industries nel mondo dei tubi… la lista potrebbe continuare. Era importante rendere ogni universo un luogo tangibile, invece di un semplice sfondo.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Sing 2 – sempre più forte debutta su SKY e NOW

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Sing 2 – sempre più forte debutta su SKY e NOW

Arriva in prima tv il nuovo capitolo della serie animata di Illumination, ricco di grandi sogni e canzoni di successo, con l’ottimista Buster Moon e il suo cast di artisti che si preparano per lo spettacolo più strabiliante di sempre, SING 2 – SEMPRE PIÙ FORTE, lunedì 13 giugno alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Collection – 100% Animation), in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K. Scritto e diretto da Garth Jennings, nella versione italiana vede protagonisti al doppiaggio Frank Matano, Jenny De Nucci, Valentina Vernia e Zucchero Fornaciari.

 Sing 2 – sempre più forte, la trama

Buster ha trasformato il New Moon Theatre in un successo locale, ma punta ad un palcoscenico più grande col debutto di un nuovo spettacolo al Crystal Tower Theatre nell’affascinante Redshore City. Ma senza referenti, Buster e il suo cast – tra cui la madre tormentata Rosita, la rocker Ash, il serio Johnny, la timida Meena e, ovviamente, il provocatore Gunter – devono intrufolarsi negli uffici della famosissima Crystal Entertainment, gestita dallo spietato magnate Jimmy Crystal.

Nel disperato tentativo di attirare l’attenzione di Mr.Crystal, Gunter lancia un’idea scandalosa che Buster accetta rapidamente, promettendo che il loro nuovo spettacolo vanterà la presenza della leggenda del rock Clay Calloway. Il problema è che Buster non ha mai incontrato Clay, un artista che è sparito dalla circolazione da più di dieci anni, in seguito alla perdita della moglie. Ancora peggio, Buster non si è reso conto che Mr. Crystal è un egocentrico delinquente che sarebbe capace di lanciare qualcuno dal tetto di un edificio piuttosto che sentirsi preso in giro.

Mentre Gunter aiuta Buster a immaginare un capolavoro teatrale dell’altro mondo, e la pressione (e le minacce) da parte di Mr. Crystal aumentano, il ruolo principale di Rosita nello spettacolo viene affidato alla figlia viziata di Mr. Crystal, Porsha. In un disperato tentativo di salvare lo spettacolo e la sua stessa vita, Buster si mette sulle tracce di Clay per convincerlo a tornare sul palco. Quello che inizia come un sogno in grande diventa un richiamo emotivo del potere della musica di guarire anche il cuore più infranto.

La pellicola fa parte anche della SKY CINEMA COLLECTION – 100% ANIMATION, che da sabato 11 a venerdì 17 giugno trasformerà Sky Cinema Collection (canale 303) nella casa dell’animazione per tutta la famiglia con 70 titoli che includono grandi blockbuster dalle maggiori case di produzione e piccoli gioielli tutti da scoprire, tutti disponibili anche in streaming su NOW e on demand su Sky. Tra questi, oltre a SING 2 – SEMPRE PIÙ FORTE, le prime visioni IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI (sabato 11 alle 21.15), l’ultima trasposizione del classico di Jules Verne, che questa volta ha come protagonisti l’impavida scimmietta Passepartout e il furbo Phileas Frog e PIL’S ADVENTURES (giovedì 16 alle 21.15), film d’animazione Sky Original in cui la giovane orfana Pil vivrà mirabolanti avventure per salvare il regno di Foggyburgh.

Non mancheranno poi alcuni dei titoli più amati dai più piccoli: dalla filmografia DreamWorks Animation i due grandi successi BABY BOSS, candidato agli Oscar® 2018, che con ironia e tenerezza descrive la nascita di un fratellino, e il sequel BABY BOSS 2 – AFFARI DI FAMIGLIA; le avventure dell’orco verde più amato di Hollywood con SHREK e SHREK TERZO e i primi 2 capitoli dell’incredibile storia del panda Po, maestro di arti marziali in KUNG FU PANDA e KUNG FU PANDA 2; gli avventurosi ed esilaranti MADAGASCAR e MADAGASCAR 3: RICERCATI IN EUROPA con lo spin off I PINGUINI DI MADAGASCAR per approdare infine ai più recenti I CROODS e CROODS 2 – UNA NUOVA ERA. A questi si aggiungono capolavori sci-fi come MOSTRI CONTRO ALIENI e MEGAMIND. E ancora i titoli di Sony Pictures Animation, con i 4 capitoli di BOOG & ELLIOT e i 2 film sui pinguini surfisti SURF’S UP – I RE DELLE ONDE e SURF’S UP 2 – UNITI PER VINCERE. Da non perdere anche i musicali HAPPY FEET e BALLERINA e il film di animazione western RANGO.

SING 2 – SEMPRE PIÙ FORTE– 13 giugno alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Collection – 100% Animation), in streaming su NOW e disponibile on demand anche in qualità 4K.

Top Gun: Maverick, Val Kilmer ha commentato la sua partecipazione al film

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Val Kilmer ha parlato delle riprese per il suo cameo in Top Gun: Maverick, dicendo che è stata un’esperienza felice ed emozionante. Oltre all’originale Top Gun, Kilmer è noto per i suoi ruoli in Willow, Batman Forever e Kiss Kiss Bang Bang. Il suo lavoro ha subito un rallentamento negli ultimi anni a causa di una battaglia contro il cancro alla gola, che ha fortemente ridotto la sua capacità di parlare.

Top Gun: Maverick vede il ritorno del Capitano Pete “Maverick” Mitchell di Tom Cruise, che deve fare i conti con il suo passato mentre addestra un nuovo gruppo di giovani aviatori nel programma Top Gun. In cerca di consiglio, Maverick fa visita al suo vecchio rivale, l’ammiraglio Tom “Iceman” Kazansky (Kilmer), che rassicura Maverick sul fatto che può allenare la squadra. Così come Kilmer nella vita reale, Iceman soffre di cancro alla gola e comunica principalmente attraverso la scrittura, ma è in grado di verbalizzare alcune parole. Iceman è stato in grado di parlare grazie alla tecnologia AI che ha replicato la voce parlante di Kilmer.

In una nuova intervista con Entertainment Weekly, Kilmer afferma che Top Gun: Maverick è stato un lavoro divertente e che lui e Cruise hanno rovinato molte riprese ridendo così tanto. Era la prima volta che i due attori lavoravano insieme dall’originale Top Gun, ma Kilmer parla di come sembrava che il tempo non fosse passato per i due. Kilmer ha detto della scena: “Abbiamo mandato all’aria un sacco di riprese ridendo così tanto. È stato davvero divertente… speciale”.

Top Gun: Maverick, il film

Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.

Nel cast di Top Gun: Maverick ci sono Tom CruiseMiles Teller, Val Kilmer, Jennifer Connelly, Glen Powell, Jon Hamm ed Ed Harris. Top Gun: Maverick è al cinema dal 25 maggio.

Thor: Love and Thunder, Melissa McCarthy rinnega il suo ruolo di Hela

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Nonostante le foto rubate dal set di Thor: Love and Thunder, Melissa McCarthy ha rinnegato la sua partecipazione al film di Taika Waititi. Per chi si stesse chiedendo di cosa si sta parlando, facciamo un passo indietro: qualche tempo fa, sono arrivate in rete delle foto dal set di Thor: Love and Thunder in cui Melissa McCarthy indossava il costume che era stato di Hela (Cate Blanchett) in Ragnarok. Ora, evitando immediatamente inutili allarmismi, sappiamo che il film vedrà il ritorno della compagnia teatrale che aveva messo in scena il dramma di Loki, con Matt Damon nei panni del Dio dell’Inganno, Luke Hemsworth in quelli di Thor e Sam Neill in quelli di Odino. Una serie di cameo di cortesia da parte di volti noti e amati di Hollywood.

Sembrava chiaro che McCarthy fosse stata coinvolta nello stesso modo, invece l’attrice, ospite al The Tonight Show with Jimmy Fallon, si è rifiutata di confermare la cosa, adducendo come scusa il fatto che potrebbe non essere lei in quelle foto! Che stia giocando una mossa “a là Andrew Garfield”? Non ci resta che aspettare qualche giorno!

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Iman Vellani: 10 cose che non sai sull’attrice

Iman Vellani: 10 cose che non sai sull’attrice

Giovanissima e senza precedenti esperienze nell’ambito della recitazione, Iman Vellani è la star del momento, merito del suo essere protagonista di un attesa serie Marvel che introduce una serie di novità nell’MCU. Carismatica e ricca di vitalità, la Vellani è senza dubbio uno dei nomi da tenere d’occhio per il futuro, poiché la sua carriera promette

Ecco 10 cose che non sai di Iman Vellani.

Iman Vellani: i suoi film e le serie TV

1. È la protagonista di una nuova serie TV. Il debutto nel mondo della recitazione per la Vellani è avvenuto con la serie Ms. Marvel, disponibile su Disney+, dove interpreta Kamala Khan, una studentessa pachistana-americana di 16 anni di Jersey City, aspirante artista e appassionata giocatrice, il cui idolo è Captain Marvel. Khan acquisisce poi la capacità di usare l’energia cosmica grazie ad un braccialetto magico, divenendo a tutti gli effetti una supereroina.

2. Reciterà in un atteso film. L’attrice non ha ancora mai recitato in un film lungometraggio per il cinema, ma la sua prima volta è vicina. Reciterà infatti in The Marvels, atteso nel 2023 e sequel di Captain Marvel. Qui avrà modo di recitare insieme alla premio Oscar Brie Larson, ricoprendo nuovamente il ruolo di Kamala Khan. Per quanto ad oggi non sia stata confermata in altri progetti, è estremamente probabile che il personaggio e la sua interprete compariranno anche in altri futuri film.

Iman Vellani: Instagram e Twitter

3. Non è presente su Instagram. A differenza di molti suoi colleghi, l’attrice ha scelto di non possedere un proprio profilo sul social network Instagram. La Vellani ha infatti dichiarato di non apprezzare particolarmente questo tipo di piattaforme e di non esserne interessata, preferendo mantenere per sé aspetti della sua vita che altrimenti finirebbero alla mercé di tutti. I suoi fan possono però seguire alcune profili a lei dedicati, con foto e notizie sulle sue attività da attrice.

Iman Vellani Ms Marvel

4. Non possiede neanche un account su Twitter. Di solito chi non è presente su Instagram possiede come un account su Twitter, un social per certi versi molto meno invasivo. La Vellani, tuttavia, è assente anche da questa piattaforma. Difficile dire se in futuro l’attrice deciderà di aprire un proprio account su uno dei due social, ma al momento sembra volersi mantenere distante da queste piattaforme, anche forse per non accusare gli aspetti negativi della popolarità di cui è ora investita.

Iman Vellani è Ms. Marvel

5. È la prima protagonista Marvel senza esperienza nella recitazione. La scelta della Vellani per il ruolo di Kamala Khan nella serie Ms. Marvel ha rappresentato una notevole prima volta per i Marvel Studios. La giovane protagonista infatti non aveva pregresse esperienze nella recitazione e questa serie segna infatti il suo debutto come attrice. A convincere i produttori delle sue qualità è però bastata la sua carica di vitalità, la sua simpatia e il suo carisma, elementi che l’hanno resa da subito perfetta per la parte.

6. Interpreta la prima supereroina mussulmana. La Vellani non è solo la prima attrice senza esperienza a ricoprire un ruolo da protagonista nel Marvel Cinematic Universe, ma ha anche il privilegio di dar vita alla prima supereroina di religione mussulmana dell’MCU. La sua presenza è dunque un ulteriore prova della volontà dello studios di dar vita ad una sempre maggiore diversità etnica e religiosa all’interno delle proprie opere.

7. Era una grande fan del personaggio. Già molto prima di sostenere un provino per la serie, la Vellani era una grande fan del personaggio Ms. Marvel. L’attrice ha infatti dichiarato di aver letto tutti i fumetti dedicati a lei e di essersi anche travestita con il costume del personaggio per Halloween. Ad averla attratta, in particolare, erano le somiglianze che ritrovava nel personaggio, attraverso il quale veniva raccontato anche un contesto di fede mussulmana.

Iman Vellani religione

Iman Vellani in The Marvels

8. Tornerà ad interpretare Kamala Khan. Protagonista della serie Ms. Marvel, l’attrice tornerà ad interpretare il ruolo di Kamala Khan e il suo alterego con i superpoteri nell’atteso film The Marvels, atteso per il 2023. Non sono ancora noti dettagli sulla trama, ma è lecito aspettarsi che la giovane interprete abbia un ruolo di rilievo nel film.

Imam Vellani: la sua religione

9. È di fede mussulmana. La Vellani è figlia di immigrati pakistani di religione mussulmana. Con i genitori si è trasferita in Canada quando aveva un anno ed è poi cresciuta lì come cittadina canadese. La Vellani si è dichiarata particolarmente fiera di poter essere portatrice sul grande e piccolo schermo della sua religione, troppo spesso trattata con stereotipi.

Iman Vellani: eta, data di compleanno e altezza

10. Iman Vellani ha oggi 19 ed è nata a  Karachi, in Pakistan, 3 settembre del 2002. L’attrice è alta 1,68 metri.

Fonte: IMDb

Gotham Knights: trailer ufficiale della serie The CW/DC

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Gotham Knights: trailer ufficiale della serie The CW/DC

Il canale americano The CW ha diffuso il trailer ufficiale di Gotham Knights, l’annunciata nuova serie tv basata sull’universo di Batman targato DC Comics.

La trama di Gotham Knights

Sulla scia dell’omicidio di Bruce Wayne, il suo figlio adottivo ribelle stringe un’improbabile alleanza con i figli dei nemici di Batman quando vengono tutti incastrati per aver ucciso il Crociato Incappucciato. E in quanto criminali più ricercati della città, questa banda di disadattati rinnegati deve combattere per riabilitare i propri nomi. Ma in una Gotham senza Cavaliere Oscuro a proteggerla, la città diventa presto il posto più pericoloso che sia mai stata. Tuttavia, la speranza viene dai luoghi più inaspettati poiché questa squadra di fuggitivi  diventerà la sua prossima generazione di salvatori conosciuti come i Gotham Knights.

Gotham Knights è una nuova serie che proviene dai produttori esecutivi di Batwoman, Chad Fiveash e James Stoteraux e dalla story editor esecutiva Natalie Abrams. Prodotto da Berlanti Productions in associazione con Warner Bros. Television, Fiveash e Stoteraux producono insieme a Greg Berlanti, Sarah Schechter e David Madden. Abrams è anche co-produttore esecutivo, mentre Danny Cannon dirigerà e produrrà il pilot. Scritto dal trio, è basato sui personaggi dei fumetti DC creati da Bob Kane e Bill Finger. Sebbene sia ambientato a Gotham City, non è correlato né a Batwoman della CW, che è alla sua terza stagione, né al videogioco in uscita della Warner Bros.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, rivelati i nomi dei personaggi protagonisti

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Amazon Studios ha rivelato i nomi della maggior parte dei personaggi abituali della serie nell’attesissimo adattamento televisivo  Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere che farà il suo debutto il 2 settembre, in esclusiva su Prime Video.

I personaggi sono Sir Lenny Henry come Sadoc Burrows, Dylan Smith come Largo Brandyfoot, Sara Zwangobani come Marigold Brandyfoot, Megan Richards come Poppy Proudfellow, Charles Edwards come Celebrimbor, Owain Arthur come Prince Durin IV, Benjamin Walker come Sommo Re Gil-galad, Tyroe Muhafidin come Theo, Markella Kavenagh come Nori Brandyfoot e Daniel Weyman come The Stranger.

Il dramma fantasy ad alto budget dovrebbe coprire più trame, “dalle profondità delle miniere di nani delle Montagne Nebbiose all’alta politica del regno elfico di Lindon e alla potente isola umana simile ad Atlantide, Númenor”. Questo mondo alla fine convergeranno nella creazione degli anelli del potere.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

The Last of Us: HBO rivela una nuova foto, nuovi attori nel cast!

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Per chiudere il Summer Game Fest di oggi, il co-presidente di Naughty Dog Neil Druckmann è apparso sul palco per discutere del franchise di The Last of Us e ha offerto ai fan un nuovo sguardo sull’attesissima serie HBO in arrivo. La nuova immagine mostra Joel (Pedro Pascal ) ed Ellie (Bella Ramsey) accovacciati all’interno di un museo. In lontananza, e nell’oscurità, i fan noteranno il breve profilo e il volto iconico di un Clicker mentre cerca di trovare i due. Guarda l’ultima immagine di The Last of Us  qui sotto:

The Last of Us foto serie tv

I fan del gioco originale ricorderanno la sezione del museo come una delle prime parti del gioco, in cui Joel ed Ellie devono farsi strada e affrontare anche un nuovo tipo di creatura infetta nel processo. Oltre alla nuova immagine, gli attori Troy Baker e Ashley Johnson – che interpretano Joel ed Ellie nel franchise di videogiochi – hanno anche confermato che appariranno nella serie in arrivo, come due personaggi diversi da quelli che interpretano nei giochi.

Last of Us, la serie tv

La serie The Last of Us affronterà gli eventi del primo gioco. Tuttavia, secondo The Hollywood Reporter, potrebbe anche affrontare alcune parti viste in The Last of Us Part II.”La serie live-action si svolge 20 anni dopo la distruzione della civiltà moderna“, recita la sinossi. “Joel ed Ellie, padre e figlia, segnati dalla durezza del mondo in cui vivono, sono costretti a sopportare circostanze brutali e assassini spietati durante un viaggio attraverso un’America post-pandemia“.

Insieme a Pascal e Ramsey nel cast ci sono Gabriel Luna (Terminator: Dark Fate) nei panni di Tommy Miller, Nico Parker (Dumbo) nei panni della figlia di Joel Sarah, Anna Torv (Mindhunter) nei panni di Tess e Merle Dandridge (The Flight Attendant) mentre riprende il suo ruolo nel video giochi nei panni di Marlene, la leader di un gruppo di resistenza noto come le lucciole. Nel cast anche Jeffrey Pierce (Bosch) nei panni di Perry, Murray Bartlett (The White Lotus) nei panni di Frank e Con O’Neill (Chernobyl) nei panni di Bill.

La serie live-action è prodotta e co-scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin e dallo scrittore del gioco originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

Stranger Things 4: il promo ufficiale del volume 2

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Stranger Things 4: il promo ufficiale del volume 2

Netflix ha diffuso il promo ufficiale del volume 2 di Stranger Things 4, l’attesa quarta stagione della serie Originale Netflix Stranger Things.

Informazioni su Stranger Things 4

Sono passati sei mesi dalla battaglia di Starcourt che ha portato terrore e distruzione a Hawkins. Mentre affrontano le conseguenze di quanto successo i  protagonisti si separano per la prima volta, e le difficoltà del liceo non facilitano le cose. In questo periodo particolarmente vulnerabile arriva una nuova e orribile minaccia soprannaturale assieme a un mistero cruento che, una volta risolto, potrebbe mettere fine agli orrori del Sottosopra.

Creata dai Duffer Brothers, Stranger Things è prodotta da Monkey Massacre Productions e 21 Laps Entertainment con i Duffer Brothers come produttori esecutivi, insieme a Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainment, Ian Paterson e Curtis Gwinn.

In Stranger Things protagonisti sono Winona Ryder (Joyce Byers), David Harbour (Jim Hopper), Millie Bobby Brown (Undici), Finn Wolfhard (Mike Wheeler), Gaten Matarazzo (Dustin Henderson), Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair), Noah Schnapp (Will Byers), Sadie Sink (Max Mayfield), Natalia Dyer (Nancy Wheeler), Charlie Heaton (Jonathan Byers), Joe Keery (Steve Harrington), Maya Hawke (Robin Buckley), Priah Ferguson (Erica Sinclair), Brett Gelman (Murray), Cara Buono (Karen Wheeler) e Matthew Modine (Dott. Brenner).

Gli episodi della 4° stagione sono in tutto 9. I Duffer Brothers hanno diretto le puntate 1, 2, 7, 8 e 9, gli episodi 3 e 4 sono stati diretti da Shawn Levy, mentre il 5 e il 6 da Nimród Antal.

I Duffer Brothers hanno curato la sceneggiatura degli episodi 1, 2, 7, 8 e 9. Caitlin Schneiderhan ha scritto la sceneggiatura dell’episodio 3, Paul Dichter quella dell’episodio 4, Kate Trefry quella dell’episodio 5 e Curtis Gwinn quella dell’episodio 6.  Netflix conferma che ci sarà una quinta e ultima stagione, atto conclusivo della serie.

Obi-Wan Kenobi: il promo “Hunt” in attesa del prossimo episodio

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Obi-Wan Kenobi: il promo “Hunt” in attesa del prossimo episodio

Cresce l’attesa per il debutto del quinto episodio di Obi-Wan Kenobi, e oggi Disney+ ha diffuso l’inedito promo “Hunt” in arrivo il prossimo mercoledì.

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La storia inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith, in cui Obi-Wan Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il malvagio Signore dei Sith, Darth Vader.

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La serie Obi-Wan Kenobi è interpretata da Ewan McGregor, che riprenderà il suo ruolo nei panni dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader. Si uniscono al cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Obi-Wan Kenobi è diretta da Deborah Chow, mentre gli executive producer sono Kathleen Kennedy, Michelle Rejwan, Deborah Chow, Ewan McGregor e Joby Harold.

Captain Carter: Hayley Atwell sul suo futuro nel MCU

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Captain Carter: Hayley Atwell sul suo futuro nel MCU

Hayley Atwell ha recentemente parlato del futuro di Captain Carter all’interno del MCU. L’attrice ha fatto la sua prima apparizione nel MCU come l’agente Peggy Carter nel quinto film del franchise, Captain America: The First Avengers. Sebbene il suo ruolo fosse relativamente minore nel grande schema dell’MCU, è riapparsa sporadicamente con l’espansione del franchise, con piccoli ruoli nei film principali e in più serie televisive come What If…? e Agent Carter della ABC. In quest’ultimo progetto, Atwell ha interpretato il ruolo principale. Tuttavia, uno dei suoi ruoli più importanti è arrivato sotto forma della variante Captain Carter in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Il personaggio ha debuttato originariamente nel primo episodio della serie televisiva antologica animata MCU, What If…? incentrato su linee temporali alternative all’interno dell’universo Marvel che esploravano le domande principali e cosa sarebbe successo se i personaggi avessero preso decisioni diverse durante momenti importanti della storia del franchise. In quell’episodio, all’agente Carter è stato somministrato il siero del super soldato a seguito di un attacco che ha lasciato Steve Rogers ferito. Il suo debutto dal vivo in Doctor Strange nel Multiverso della Follia come membro della squadra di supereroi della Terra-838, gli Illuminati, ha acceso il desiderio di vederla più spesso.

Durante un’intervista sul palco dell’Awesome Con di quest’anno a Washington DC (tramite Fandom Spotlite), Hayley Atwell ha discusso del suo possibile ritorno al MCU come Capitan Carter. Quando le è stato chiesto se c’era una possibilità che tornasse nella fase successiva del MCU come Agente Carter o Capitan Carter, l’attrice ha rivolto la domanda alla folla e ha chiesto loro se volevano che tornasse, domanda a cui il pubblico ha risposto con un applauso fragoroso. Ecco cosa ha detto:

“Beh… non ho notizie per te. Mi dispiace. Ma condivido il tuo entusiasmo. E mi piacerebbe sentire che se la Marvel le avesse trovato una casa, sarebbe una casa in cui si sente degna di lei in termini di evoluzione e sviluppo come personaggio. E l’esperienza che ho avuto interpretandola mi ha dato l’opportunità più incredibile di affinare il mio mestiere in questo particolare in questo franchise. E voglio fare di più, perché sento che i fan lo meritano”.

“Sai, in un certo senso molte persone [pensano] che sia una giocatrice minore e non avrebbe senso se continuassi a essere una giocatrice minore in quanto sia quello che le è successo che quello che abbiamo visto negli ultimi anni porterebbe in direzioni diverse.”

“Quando dice ‘Conosco il mio valore. L’opinione di chiunque altro non ha importanza’, è davvero positivo. Ma voglio che tutti si rendano conto del suo valore e allo stesso modo in cui essenzialmente la sua autostima e la dignità derivano dal senso che lei conosce il suo valore, va avanti con il suo lavoro, lavora con dignità e amore. Non ha bisogno di conferme. Ma c’è una cosa che merita. E questo non può avvenire fino a quando alcune persone in posizioni di potere – vale a dire gli uomini – seminano il loro potere e le offrono quella piattaforma. Mi piacerebbe che lei avesse quell’opportunità perché poi mi sento come se avessi qualcosa di molto più interessante da offrirvi ragazzi.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Ms. Marvel: prima clip dell’episodio 2

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Ms. Marvel: prima clip dell’episodio 2

Cresce l’attesa per il secondo episodio di Ms. Marvel, la nuova serie Marvel Studios accolta positivamente dopo la season premiere che ha ricevuto recensioni molto positive. Ebbene questa settimana la protagonista della serie Iman Vellain è stata ospite al The Tonight Show all’inizio di questa settimana per parlare con Jimmy Fallon dell’ottenere il ruolo di una vita. Nella trasmissione ha presentato anche una clip dal prossimo episodio!

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https://youtu.be/qGoANXNDUJg

La nuova arrivata Iman Vellani ha ottenuto il ruolo della protagonista di Ms. Marvel dopo un’ampia ricerca da parte dei Marvel Studios. È affiancata dal volto fresco Saagar Shaikh nei panni del fratello maggiore Aamir, Mohan Kapur (la serie Disney Plus Hotstar “Crime Next Door”) e Zenobia Shroff (“The Big Sick”) nei panni dei suoi genitori Muneeba e Yusuf, Matt Lintz (“The Walking Dead”) nei panni del suo migliore amico Bruno e Aramis Knight (“Into the Badlands”) nei panni del vigilante noto come Red Dagger.

Con il sottofondo di “Blinding Lights” di The Weeknd, il trailer inizia con Kamala nell’ufficio del consulente di orientamento del liceo, mentre sullo schermo compaiono scarabocchi di fumetti, cuori e corna da diavolo. Kamala è etichettata come la tipica nerd dei supereroi che sogna ad occhi aperti, ma a un certo punto ottiene strani poteri cosmici, come la capacità di lanciare esplosioni di energia e creare trampolini luminosi per camminare nell’aria. Più avanti nel trailer, ottiene un costume rosso e blu fedele ai fumetti e lancia alcuni pugni cosmici con un pugno gigante e luminoso.

Bisha K. Ali (Quattro matrimoni e un funerale di Hulu) è produttore esecutivo e sceneggiatore capo, e la prima stagione di sei episodi è stata diretta da Sharmeen Obaid-Chinoy (il regista premio Oscar dei cortometraggi documentari “Saving Face” e “A Girl in the River: The Price of Forgiveness”), Meera Menon (“For All Mankind”), e Adil El Arbi e Bilall Fallah (“Bad Boys for Live”).

La Marvel ha inizialmente annunciato Ms. Marvel sarebbe stato presentato in anteprima alla fine del 2021, ma dopo che la pandemia ha inondato il calendario con altri nove film e serie nel Marvel Cinematic Universe, lo studio ha spostato la serie nell’estate del 2022. Ciò pone anche la serie più vicina a The Marvels, il film sequel di Captain Marvel, che vedrà Vellani al fianco di Carol Danvers di Brie Larson e Monica Rambeau di Teyonah Parris (da “WandaVision“).

Thunderbolts è ufficialmente in fase di sviluppo ai Marvel Studios

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Arriva da Deadline la conferma ufficiale (considerata l’autorevole fonte) che un film basato su Thunderbolts, il team di supercriminali/antieroi è ufficialmente in fase di sviluppo. Jake Schreier (Robot e Frank, Dave) sarà il regista, con lo sceneggiatore di Black Widow Eric Pearson che scriverà la sceneggiatura. I dettagli della trama sono pochi, ma pare il prossimo film potrebbe ruotare “intorno a un gruppo di supercriminali (o almeno personaggi che hanno interpretato i cattivi a un certo punto nel MCU) che vanno in missione per il governo”.

Nei fumetti, i Thunderbolts  sono stati originariamente introdotti come una nuova squadra di supereroi che è intervenuta quando i Vendicatori sono stati dichiarati morti dopo gli eventi di Onslaught, ma è stato presto svelato che in realtà erano i Maestri del Male sotto mentite spoglie. Alla fine, la maggior parte dei membri della squadra si è riformata per davvero e ha fatto del proprio meglio per diventare una forza positiva.

Quali personaggi saranno coinvolti nel prossimo film su Thunderbolts?

Non sappiamo quali personaggi comporranno il roster del film, ma supponiamo che questo sia il gruppo che Valentina Allegra de Fontaine ha iniziato a mettere insieme in The Falcon e The Winter Soldier. Se è così, John Walker/US Agent è una scommessa sicura, con il barone Zemo, Abomination e Yelena Belova/Black Widow che potrebbero completare la squadra. Ghost, Taskmaster e Winter Soldier sono anche citati come potenziali membri.

In ogni caso ci sarà da aspettarsi comunque un mix di personaggi affermati e volti nuovi. Secondo quanto riferito, la Marvel è stata in contatto con “alcune persone che fanno già parte del MCU per assicurarsi di mantenere un’apertura nella loro programmazione di impegni per la prossima estate”.

Obi-Wan Kenobi: tutti gli Easter egg e i riferimenti del quarto episodio

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler di Obi-Wan Kenobi Parte IV

Dall’8 giugno su Disney+ è possibile vedere il quarto episodio della miniserie Obi-Wan Kenobi. La Parte IV, come anche quelle precedenti, è ricca di riferimenti all’ampio mondo di Star Wars: dai personaggi, agli oggetti, alle trame, tutto è evocativo. Già nelle puntate precedenti, il protagonista Ben Kenobi (Ewan McGregor) ha subito attacchi di ogni tipo: è stato colpito, insultato da un bambino di 10 anni e qualcuno ha addirittura cercato di dargli fuoco. Le lotte di Obi-Wan Kenobi continuano nella “Parte IV“.

Nell’episodio, i più scontrosi Jedi della galassia intraprendono una pericolosa missione nei meandri della roccaforte degli Inquisitori e danno la caccia alla principessa Leila. Anche se il salvataggio si rivela un successo, Kenobi deve pagare per ciò un pesante tributo. Inoltre, la minaccia di Darth Vader incombe ancora e Reva, per proteggersi dal nemico, rivela a Vader di aver posizionato un localizzatore all’interno della navetta. Vediamo ora tutti gli Easter eggs che sono stati inseriti all’interno della Parte IV di Obi-Wan Kenobi.

Obi-Wan Kenobi è immerso in un Bacta tankObi-Wan Kenobi

Nella Parte III, Obi-Wan Kenobi viene salvato per un pelo dalle fiamme gettate su di lui da Darth Vader. La Parte IV inizia proprio mostrando il personaggio ancora ustionato mentre viene immerso da Tala e dai suoi alleati in una particolare vasca cilindrica. Si tratta di una Bacta tank.

Questi serbatoi utili per la guarigione sono disseminati in varie forme per tutta la serie di Star Wars, ma il design visto in nell’episodio 4 ricorda la Bacta tank di Luke Skywalker ne L’Impero colpisce ancora. Non a caso, anche la regia e le inquadrature della puntata rendono omaggio alla trilogia originale.

L’interrogatorio di Leia ricorda quello in A New Hope

Reva Leia Obi-Wan KenobiCatturata dagli Inquisitori Imperiali, in Obi-Wan Kenobi la piccola Principessa Leila siede ammanettata in una stanza. Qui viene interrogata e cerca di convincere gli Stormtroopers del fatto che suo padre sia un senatore e lei una “principessa di Alderaan.” Questa scena è una chiara citazione di quella in A New Hope con la Leia di Carrie Fisher. Imprigionata a bordo della Morte Nera, Leia dice la celebre frase: “Sono un membro del Senato Imperiale in missione diplomatica ad Alderaan.”

In Obi-Wan Kenobi viene nominato il pianeta Nur

Obi-Wan Kenobi Episodio 3Quando Obi-Wan, Tala e i loro alleati del Sentiero escogitano un piano per infiltrarsi nella roccaforte degli Inquisitori, Roken (O’Shea Jackson) mostra una mappa olografica della luna acquatica Nur, luogo in cui si trova l’imponente nascondiglio. Con questa scena, la Parte IV di Obi-Wan Kenobi segna la prima menzione diretta di Nur in live-action. Il pianeta è stato infatti introdotto nel mondo di Star Wars dal videogioco Jedi: Fallen Order.

I T-47 da L’Impero colpisce ancora

snowspeeder in star warsIn Obi-Wan Kenobi, il Sentiero possiede una coppia – ora uno soltanto – di T-47 airspeeders. Le versioni modificate sono più comunemente conosciute come Snowspeeders. Queste iconiche aeromobili leggere sono state viste per la prima volta ne L’impero colpisce ancora, dove vengono usate da Luke Skywalker e dai suoi compagni ribelli per sconfiggere gli AT-AT durante la battaglia di Hoth.

In Obi-Wan Kenobi viene nominato il pianeta Balnab

Balnab Star WarsL’episodio 4 di Obi-Wan Kenobi fa diversi riferimenti chiaramente rivolti ai fan di Star Wars: The Clone Wars. Il primo arriva quando Reva cita Balnab come fonte della sua intelligenza. Questo pianeta è apparso per la prima volta in un episodio della quarta stagione della serie animata, per poi tornare in un’avventura a fumetti del 2019.

Imperial Starfighter e Purge Troopers

Reva Obi-Wan KenobiQuando Obi-Wan Kenobi si reca alla roccaforte degli Inquisitori, trova una serie di guardie imperiali già note ai fan di Star Wars. Oltre ai Stormtrooper e agli ufficiali ordinari, sono presenti alcune personalità originali. Nella zona dell’hangar, Tala passa davanti ai piloti Imperial Starfighter, noti per aver pilotato i caccia TIE nella trilogia originale di Star Wars.

Più avanti nella serie, Obi-Wan Kenobi affronta uno squadrone di Stormtrooper il cui comandante indossa un’armatura nera con una placca rossa sulla spalla. Anche se il design del casco è leggermente alterato, probabilmente si tratta dei Purge Troopers. squadra che è precedentemente apparsa nella serie a fumetti Marvel Darth Vader e in Jedi: Fallen Order.

I classici gadgets di Star Wars in Obi-Wan KenobiComlink in Obi-Wan-Kenobi

Un aspetto davvero curioso di Obi-Wan Kenobi è la presenza di tanti gadgets e accessori della serie originale di Star Wars. Gli strumenti portatili bianchi attraverso cui Obi-Wan e Tala parlano sono comlink. Inoltre, quando a Tala viene chiesto di essere identificata da un ufficiale della sicurezza imperiale, si vede su di esso un oggetto simile a una penna: si tratta di un cilindro di codici. Entrambi questi accessori risalgono al 1977.

Un boccaglio preso da La minaccia fantasma

wan McGregor Obi-Wan KenobiNel quarto episodio, Obi-Wan Kenobi nuota nella Fortezza dell’Inquisitorio usando una specie di boccaglio per respirare sott’acqua. Questo stesso oggetto metallico è presente anche in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma. Viene usato da Obi-Wan e da Qui-Gon Jinn quando su Naboo devono nuotare fino a Otoh Gunga.

Obi-Wan Kenobi usa un trucchetto di Kal KestisCal Kestis Obi-Wan Kenobi

Nella serie, c’è un ulteriore Easter egg del videogioco Star Wars Jedi: Fallen Order. Come abbiamo appena detto, Obi-Wan Kenobi cerca di accedere alla Fortezza dell’Inquisitorio creandosi un passaggio sott’acqua. In Jedi: Fallen Orden infatti, Cal Kestis si intrufola nella roccaforte dell’Impero nuotando attraverso un’apertura.

Un’altra comlink abbandonataStar Wars comlink

Quando Tala si allontana dalla sua postazione e lascia la sua comlink abbandonata sulla scrivania, si sente Obi-Wan Kenobi che grida dall’altra parte. Questa scena è direttamente presa da A New Hope, quando Luke, Han, Chewbacca e Leia sono bloccati nel compattatore di rifiuti Death Star. In quel caso, è Skywalker che sta urlando a C-3PO attraverso un comlink. Come la già citata scena del Bacta Tank, anche in questo caso l’inquadratura e la regia di Obi-Wan Kenobi sono volutamente simili a quelle della sequenza della trilogia originale di Star Wars.

Gli Stormtroopers parlano di T-15Stormtroopers in Obi-Wan Kenobi

Ogni volta che nella serie viene menzionato T-15, T-16 o altri T simili, c’è un chiaro rimando a Star Wars. Queste entità misteriose sono spesso nominate all’interno della serie originale, e non mancano neppure in Obi-Wan Kenobi. Quando il protagonista si nasconde nei corridoi della Fortezza Inquisitoria durante la quarta puntata, un Assaltatore passa e pronuncia qualcosa come “Hai uno di quei T-15?“. Questo riferimento segue quello dell’episodio precedente, in cui gli Stormtroopers parlavano di un “T16“.

Chi sono gli Jedi morti?Obi-Wan Kenobi Tera Sinube Corpse

Obi-Wan Kenobi scopre che nella Fortezza dell’Inquisitorio c’è un seminterrato pieno di Jedi morti. Tra questi, i fan possono sicuramente riconoscere alcuni volti noti. Quando Kenobi entra per la prima volta nella stanza, c’è un ragazzo dalla testa appuntita sulla destra che assomiglia a Coleman Kcaj. Il personaggio è apparso sia in Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith che in Star Wars: The Clone Wars.

Tuttavia, il più facile da identificare è Tera Sinube. Proveniente anch’esso da The Clone Wars, nella serie il cadavere di Sinube è quel piccolo alieno che Ben guarda personalmente. Inoltre, alcuni spettatori sostengono di aver visto anche Mace Windu in alto a sinistra.

Obi-Wan Kenobi spiegherebbe una puntata di Star Wars RebelsLuminara in Star Wars

La presenza di Jedi morti nell’episodio 4 di Obi-Wan Kenobi ricorda Maestri dal passato, una puntata della prima stagione di Star Wars Rebels. Se il riferimento fosse voluto, il corpo di Luminara potrebbe essere stato spostato dalla Fortezza Inquisitoria alla Guglia proprio con lo scopo di catturare Jarrus e Bridger.

La camera delle tortureDarth Vader Leia in Star Wars

La camera delle torture che vediamo nell’episodio 4 di Obi-Wan Kenobi nasce dall’unione di tre diversi spazi di Star Wars. Abbiamo già visto Leia essere torturata in A New Hope, ma la camera ha anche una forte somiglianza con dove Rey è stato più o meno interrogato da Kylo Ren in Star Wars: The Force Awakens. Infine, la stanza delle torture nella Fortezza dell’Inquisitorio ha fatto la sua prima apparizione in Jedi: Fallen Order. 

La spada laser di Obi-Wan Kenobi

Ewan McGregor Obi-Wan KenobiSu Mapuzo, Obi-Wan si dimostra estremamente debole nel combattere con Darth Vader. Ma quando nella Parte IV gli Jedi di Ewan McGregor abbattono gli Stormtrooper della Fortezza Inquisitoria, le abilità del maestro nel combattimento Soresu (forma III) tornano fortunatamente in vita. Kenobi appare finalmente un po’ meno arrugginito nell’uso della spada laser.

Obi-Wan Kenobi e il pianeta di The Clone Wars

Star Wars Clone WarsNella serie, Tala cerca di distogliere lo sguardo sospettoso di Reva dicendole che Obi-Wan Kenobi e il Sentiero si trovano entrambi su Florrum, un pianeta apparso per la prima volta in Star Wars: The Clone Wars. Chi ha visto lo show sa che Florrum ha perfettamente senso come nascondiglio per Jedi.

I droidi nella Fortezza dell’Inquisitorio

Mouse droide in Obi-Wan KenobiLa Fortezza potrebbe non essere il fulcro dell’attività dei droidi, ma ha al suo interno due macchine da guerra non da poco. Entrambi gli strumenti si vedono durante la battaglia finale, nello scontro con Obi-WanTala e la principessa Leia.

Obi-Wan Kenobi allude all’Alleanza Ribelle

Wade Quando Wade e Sully arrivano con il T-47 per assaltare la Fortezza e salvare Obi-Wan, Leia e Tala, essi indossano elmetti e occhiali da pilota molto simili a quella dei piloti dell’Alleanza Ribelle. Questo piccolo dettaglio allude a come il movimento si evolverà in una vera e propria resistenza durante gli anni tra Obi-Wan Kenobi e A New Hope.

Darth Vader strangola RevaDarth Vader Reva

Darth Vader è prevedibilmente dispiaciuto della fuga di Obi-Wan Kenobi e della principessa Leila e, per vendetta, inizia a soffocare Reva. La scena mostra l’usanza di Vader di strangolare ”a distanza” i membri della task force.

Obi-Wan Kenobi è una rivisitazione di A New Hope

Darth Vader Obi-Wan KenobiObi-Wan Kenobi si intrufola in una base imperiale per salvare la principessa Leila. La giovane è posta sotto interrogatorio ed è torturata dall’Impero in cerca di informazioni su un movimento di resistenza clandestino. Darth Vader si aggira nell’ombra, e i buoni si travestono. Insomma, dall’inizio alla fine, Obi-Wan Kenobi Parte IV è una rivisitazione della missione di salvataggio Death Star di A New Hope. 

Hard Kill: trama e cast del film con Bruce Willis

Hard Kill: trama e cast del film con Bruce Willis

Negli ultimi anni l’attore Bruce Willis si è dedicato senza sosta a partecipare ad una serie di film di genere d’azione e thriller. Tra questi si ritrovano titoli come Survive the NightTrauma Center e il più recente Hard Kill. Quest’ultimo film, uscito al cinema e in home video nel 2020, è diretto da Matt Eskandari, specializzatosi in pellicole d’azione a basso costo e già regista dei due film con Willis poc’anzi citati. È bene notare che, nonostante sia indicato come protagonista del film, Willis abbia in realtà un ruolo molto ridotto, in linea con gli altri titoli da lui interpretati negli ultimi anni.

Come questi, anche Hard Kill si è avvalso di un budget estremamente ridotto e tempi di riprese particolarmente serrati. Il film, infatti, è stato girato in pochi giorni nella città di Cincinnati. Pur se con mezzi limitati, la pellicola si configura come un buon prodotto di genere, capace di intrattenere lo spettatore grazie ad una serie di risvolti inaspettati e ricchi di suspence. Per gli amanti della produzione recente dell’attore noto per la saga di Die Hard, si tratta dunque di un titolo irrinunciabile, ricco di azione e un insolito humor.

Uscito nel pieno della pandemia di Covid-19, negli Stati Uniti è stato distribuito sia in sala che su alcuni servizi di streaming. In Italia, invece, questo è rimasto inedito fino ad ora. Per gli appassionati della produzione di Willis, compresi i suoi più recenti e scanzonati film, anche Hard Kill è un film da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Hard Kill: la trama del film

Protagonista della storia è Donovan Chalmers, un imprenditore miliardario che si occupa di tecnologie avanzate. Da sempre dedito al suo lavoro, egli è però pressocché assente a livello famigliare. Ora che sta lavorando ad un nuovo delicato progetto, in particolare, si dimostra più paranoico e schivo che mai. L’uomo ingaggia infatti una squadra di mercenari per proteggere la nuova creazione della sua società, una preziosa tecnologia letale in grado di annientare la razza umana. Nonostante la protezione, la notizia di tale strumento si diffonde rapidamente, raggiungendo anche personalità che bramano il possesso di quell’arma.

Un gruppo terroristico decide dunque di rapire la figlia di Donovan per ricattarlo ed entrare in possesso dell’arma tecnologica. Ad occuparsi della cosa subentra dunque il caposquadra mercenario Derek Miller, il quale con i suoi uomini inizierà una corsa contro il tempo per salvare la ragazza, ma non senza l’aiuto del miliardario, che si unirà a loro per la missione. Per Derek l’impresa si rivelerà ancora più difficile, perché a capo dei terroristi vi è una sua vecchia conoscenza con cui non ha mai fatto i conti. Proprio nel momento in cui la situazione si farà disperata, occorrerà scegliere tra bene e male, consapevoli dei rischi di entrambe le parti.

Hard Kill film

Hard Kill: il cast del film

Ad interpretare l’imprenditore Donovan Chalmers, come anticipato, vi è l’attore Bruce Willis. Negli ultimi anni abituato ad interpretare ruoli piuttosto marginali, questo accettò di partecipare al film a patto di girare tutte le proprie scene nel minor numero possibile di giorni. Willis, alla fine, completò quanto previsto per il suo personaggio in soli due giorni. Nonostante ciò, dovette comunque arrivare sul set con una buona preparazione fisica, così da poter eseguire anche alcune delle acrobazie più complesse. La sua interpretazione, tuttavia, non piacque molto alla critica, facendo ottenere a Willis una nomination come peggior attore non protagonista ai celebri Razzie Awards.

Accanto a lui, nei panni del capo mercenario Derek Miller vi è invece l’attore Jesse Metcalfe, noto in particolare per il ruolo del giardiniere John Rowland in Desperate Housewives e di Christopher Ewing nella serie Dallas. Per il suo ruolo in Hard Kill, Metcalfe si è non solo addestrato fisicamente, ma ha anche imparato a maneggiare e utilizzare diverse armi da fuoco. Nei panni della figlia di Donovan, Eva Chalmers, vi è l’attrice Lala Kent, principalmente nota il reality show Vanderpump Rules. Nel film sono poi presenti Natalie Eva Marie, meglio nota come wrestler sotto contratto con la WWE, nel ruolo di Sasha. Texas Battle, conosciuto per il personaggio di Marcus Forrester nella soap opera Beautiful, è qui Nicholas Fox.

Hard Kill: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Hard Kill è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision e Infinity+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 9 giugno alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Caccia a Ottobre Rosso: trama, cast e la vera storia dietro il film

I rapporti tra Stati Uniti e Russia sono sempre stati particolarmente tesi, e il cinema ha raccontato tali conflitti in più occasioni nel corso dei decenni. Si tratta di film ricchi di tensione, dove la situazione di precario equilibrio fra le due parti può rapidamente spezzarsi con gravi conseguenze. Una delle opere ancora oggi più celebri di questo filone è Caccia a Ottobre Rosso, diretto nel 1990 da John McTiernan, già autore di grandi film di tensione come Predator e Trappola di cristallo. Gioiello del genere thriller, tale opera è ancora oggi considerata una delle migliori del suo genere, ed ha anche il merito di aver portato per la prima volta sul grande schermo il personaggio di Jack Ryan.

Il film è infatti tratto dal celebre romanzo La grande fuga dell’Ottobre Rosso, scritto da Tom Clancy nel 1984, primo della lunga serie dedicata proprio alle gesta di Ryan. Inizialmente, tuttavia, nessuno sembrava disposto a finanziare l’adattamento del romanzo, i cui contenuti erano giudicati troppo complessi e delicati. Fu però la Paramount a credere nel progetto, componendo un cast di grandi attori e grandi ricostruzioni scenografiche per gli interni dei sottomarini, grandi protagonisti del film. Con un budget di 30 milioni di dollari, il film si rivelò poi un grandissimo successo di critica e pubblico, arrivando ad un guadagno di circa 200 milioni.

Candidato a tre premi Oscar per il grande lavoro sul sonoro svolto, Caccia a Ottobre Rosso non sembra invecchiato di un giorno. Ancora in grado di emozionare, stupire e far riflettere, vanta tutte le caratteristiche che ogni thriller dovrebbe aspirare ad avere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Caccia a Ottobre Rosso: la trama del film

È il 1984, la Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica è più accesa che mai. Nel nord dell’Oceano Atlantico il capitano Marko Ramius è al comando di un sottomarino di nuova generazione, chiamato l’Ottobre Rosso. Questo ha infatti la capacità di muoversi sul fondale oceanico senza emettere alcun rumore, divenendo invisibile anche per i radar più tecnologici. Proprio Ramius decide di sfruttare tale caratteristica per disertare gli ordini normalmente impartiti e fare rotta verso gli Stati Uniti con scopi non precisi. Ufficialmente egli sembra intenzionato a consegnare il sottomarino al Paese nemico, ma il governo di questo teme invece un attacco nucleare.

Per bloccare la sua avanzata, si pone dunque in campo il sottomarino Dallas, il quale da subito inizia la propria caccia al nemico. All’interno della commissione americana convocata per risolvere la situazione vi è anche l’analista della CIA Jack Ryan. Egli è l’unico a credere che Ramius abbia realmente intenzione di disertare, ma per averne certezza dovrà prima condurre indagini approfondite. Un suo errore potrebbe infatti portare ad una guerra a dir poco devastante, da prevenire a tutti i costi. Con l’avvicinarsi dell’Ottobre Rosso, e il complicarsi della crisi internazionale, Ryan capirà di avere le ore contate per tentare di risolvere la situazione.

Caccia a Ottobre Rosso cast

Caccia a Ottobre Rosso: il cast del film

Grande protagonista del film è il premio Oscar Sean Connery, chiamato a dar vita al capitano Marko Ramius. L’attore, che in gioventù aveva servito nella Royal Navy, fece ricorso a quell’esperienza per dar vita al personaggio, ma ottenne anche la possibilità di visitare un vero sottomarino in azione. All’interno di questo ha ricoperto il grado di Comandante, potendo anche impartire alcuni comandi. Tutto ciò permise a Connery di comprendere al meglio tale ambiente, potendolo riprodurre fedelmente al momento delle riprese. Ad interpretare il ruolo dell’agente Jack Ryan è invece l’attore Alec Baldwin. Originariamente, a ricoprire il ruolo doveva essere Kevin Costner, il quale rifiutò però per poter dirigere Balla coi lupi.

Nel film sono poi presenti diversi altri noti interpreti di Hollywood, a partire da Sam Neill, nei panni del capitano Vasily Borodin, funzionario esecutivo dell’Ottobre Rosso. Stellan Skarsgård interpreta invece il capitano Tupolev, del sottomarino Konovalov. Jeam Earl Jones, noto per essere stato la voce di Darth Fener, è il Vice Ammiraglio James Greer, mentre Scott Glenn interpreta Bar Mancuso, comandante del sottomarino USS Dallas. Tim Curry, celebre per aver interpretato il pagliaccio Pennywise nella miniserie It, è invece Petrov, il medico dell’Ottobre Rosso. Ogni membro del cast si è dovuto sottoporre a speciali allenamenti, al fine di poter sopportare gli ambienti claustrofobici previsti per il film.

Caccia a Ottobre Rosso: la vera storia dietro il film

Pur presentando una storia grossomodo di finzione, il romanzo di Clancy è ispirato ad un evento realmente accaduto nel 1975. Si tratta dell’ammutinamento della Storozevoj, una fregata anti-sottomarino della Marina militare dell’URSS. A guidare tale rivolta vi è il comandante e commissario politico Valery Sablin, il quale ripudia ufficialmente il governo allora guidato da Leonid Il’ič Brežnev, accusandolo di aver abbandonato il leninismo e gli ideali comunisti. Sablin decise pertanto di manifestare contro di ciò portando il proprio sottomarino a Leningrado, e ormeggiandolo accanto alla nave museo Aurora, il vecchio incrociatore simbolo della Rivoluzione russa. Da lì, intendeva inviare un appello nazionale al popolo per denunciare il pericolo a cui la madrepatria andava incontro con quella classe dirigente corrotta.

Sfortunatamente, la sua impresa finì in modo tutt’altro che eroico. Temendo che Sablin potesse rivendere preziose informazioni ai rivali del Paese, tra cui naturalmente gli Stati Uniti, il governo lanciò una feroce caccia nei suoi confronti. Abbordato dai commando della marina sovietica, il sottomarino si ritrovò sotto sequestro. Gli ammutinati si ritrovarono disonorati e allontanati dalle forze armate, mentre Sablin subì la pena più grave. Egli è sto poi giustiziato segretamente nell’agosto del 1976. L’intero episodio è naturalmente rimasto segreto a lungo, e i suoi particolari rivelati soltanto dopo il crollo dell’Unione Sovietica.

Caccia a Ottobre Rosso: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Caccia a Ottobre Rosso grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 9 giugno alle ore 23:20 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, WarHistoryOnline

Netflix annuncia le nuove serie e i nuovi film d’animazione prodotti in Europa

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In vista della sessantunesima edizione dell’Annecy International Animation Film Festival che si terrà la prossima settimana, Netflix annuncia le nuove serie e i nuovi film animati prodotti in Europa e in uscita prossimamente. Questi titoli hanno ognuno un tono e un linguaggio distinti, ma sono universali nella narrazione e nei temi.

I nuovi film includono Ember, il seguito di Klaus di Sergio Pablos, vincitore del premio BAFTA e candidato al premio Oscar; il musical d’animazione Scrooge: A Christmas Carol con brani dell’acclamato vincitore del premio Oscar Leslie Bricusse; That Christmas, basato sui libri per bambini del vincitore del premio BAFTA Richard Curtis; oltre a un film d’animazione ancora senza titolo di Steve Box, vincitore del premio Oscar per Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro. Per quanto riguarda le serie, Netflix annuncia tre nuove produzioni originali: Bad Dinosaurs di Snafu Pictures e Able & Baker, Mermaid Magic di Rainbow, The Seven Bears di Folivari. A queste si aggiunge Wereworld di Lime Pictures, basato sulla serie di romanzi fantasy di Curtis Jobling.

Questi progetti si uniscono a un’offerta sempre più ampia di titoli animati realizzati in Europa, tra cui: My Father’s Dragon di Cartoon Saloon e Nora Twomey, regista nominata al premio Oscar, che debutterà su Netflix in autunno; Chicken Run: Dawn of the Nugget,  un progetto senza titolo di Wallace & Gromit dell’amato studio di animazione inglese Aardman, vincitore di quattro premi Oscar; una nuova serie animata per adulti dell’italiano Zerocalcare e Captain Fall degli showrunner norvegesi Jon Iver Helgaker e Jonas Torgerson.

NUOVI FILM Netflix

Ember (Spagna)

Sinossi: Dal regista di Klaus, vincitore del premio BAFTA e candidato al premio Oscar, Sergio Pablos e The SPA Studios, arriva Ember, un’epica avventura sulla ricerca del fuoco dell’umanità raccontata attraverso gli occhi del giovane Dikika, che intraprende una corsa impossibile verso un lontano vulcano per recuperare la preziosa scintilla che salverà la sua tribù. Formato: Lungometraggio d’animazione disegnato a mano- Produzione: The SPA Studios

Scrooge: A Christmas Carol (Regno Unito)

Sinossi: Prodotto da Timeless Films e diretto da Stephen Donnelly, la leggenda senza età di Charles Dickens rinasce in questo adattamento musicale soprannaturale della storia di Natale per eccellenza. Con la sua stessa anima in gioco, Scrooge ha solo una vigilia di Natale per affrontare il suo passato e costruire un futuro migliore. Con le canzoni riadattate del leggendario e due volte vincitore del premio Oscar Leslie Bricusse, Scrooge: A Christmas Carol è uno spettacolo da cantare per una nuova generazione. Formato: Lungometraggio d’animazione CG Produzione: Timeless Films Uscita: dicembre 2022

That Christmas (Regno Unito)

Sinossi: Basato sulla fortunata serie di libri per bambini del vincitore del premio BAFTA e candidato al premio Oscar Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, Love Actually, Yesterday), il commovente film di Locksmith Animation segna il debutto alla regia del celebre character animation e story artist Simon Otto (trilogia Dragon Trainer). That Christmas segue una serie di storie intrecciate su amore e solitudine, famiglia e amici e Babbo Natale che ha commesso un grosso errore, per non parlare di un numero enorme di tacchini! I produttori sono Nicole P. Hearon (Oceania, Frozen) e Adam Tandy (The thick of it, Detectorists).  Formato: Lungometraggio d’animazione CG Produzione: Locksmith Animation

Film d’animazione di Steve Box ancora senza titolo (Francia)

Sinossi: Dal regista Steve Box (Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro), vincitore del premio Oscar e tre volte vincitore del premio BAFTA, e SUPERPROD Animation, arriva un originale film d’animazione comico per famiglie ancora senza titolo. Lottando per nutrirsi con i proventi delle loro rapine sempre fantasiose, ma a basso rendimento, Tibbles e la sua banda disordinata di gatti randagi sono costretti ad agire sotto copertura per organizzare la più grande rapina della loro vita, fingendosi ciò che più disprezzano – gli animali domestici coccolati. Formato: Lungometraggio d’animazione CG- produzione: SUPERPROD Animation.

NUOVE SERIE Netflix

Bad Dinosaurs (Regno Unito/Spagna)

Sinossi: Bad Dinosaurs è la serie animata di debutto di Snafu Pictures, un viaggio da brivido attraverso il Mesozoico, che segue gli esilaranti imbrogli di una famiglia di tirannosauri che affronta le prove della vita nella natura selvaggia preistorica, mentre è circondata da dinosauri incompetenti. Basato su una serie di cortometraggi online di fenomenale successo creati in collaborazione con il veterano dell’animazione Joel Veitch, la serie sarà prodotta da Able & Baker (Love Death & Robots, Il drago argentato) e diretta dal pluripremiato e candidato al premio Oscar Simone Giampaolo. Formato: Serie animata CG Produzione: Snafu Pictures

Mermaid Magic (Italia)

Sinossi: Dal pluripremiato creatore e regista Iginio Straffi (Winx Club) e dallo studio di animazione vincitore di un Emmy Rainbow/Bardel (Rick e Morty, Il principe dei draghi), insieme all’acclamato head writer Rich Burns (Spirit: Avventure in libertà) arriva una rivoluzionaria serie animata su un’adolescente principessa sirena di nome Merlinda che lascia il suo mondo sottomarino per la terra inesplorata per rintracciare una rara fonte di magia che la aiuterà ad affrontare le forze del male che cercano di distruggere il suo regno sopra e sotto le onde. Formato: Serie animata CG Produzione: Rainbow

The Seven Bears (Francia)

Sinossi: Ecco che arrivano i Sette Orsi, un adorabile branco di palle di pelo che sta dando una svolta alle fiabe che tutti pensano di conoscere. Basato sulle acclamate graphic novel di Emile Bravo, The Seven Bears è animato dal pluripremiato Animation Studio Folivari. Formato: Serie animata CG Produzione: Folivari. Animazione in CG di Cube, showrunner Robert Vargas

Wereworld (Regno Unito)

Sinossi: Basato sui libri di Curtis Jobling, Wereworld è un’epica serie di avventure fantasy che segue Drew Ferran quando diventa maggiorenne e scopre di essere l’ultimo di una lunga stirpe di lupi mannari e legittimo (ma riluttante) sovrano di una terra governata dai Werelords. Drew deve combattere per abolire la tirannia dei Lionlords e reclamare il trono. La serie è diretta da Tom Brass per Jellyfish Pictures e prodotta da Angelo Abela, Tim Compton, Curtis Jobling e Barry Quinn per Lime Pictures. Formato: Serie animata CG Produzione: Lime Pictures (Produttori), Jellyfish Pictures (Studio)

Cinema al MAXXI, al via la decima edizione, ecco il programma completo

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Al via giovedì 16 giugno la decima edizione di Cinema al MAXXI, la manifestazione che porta la settima arte in uno dei più importanti luoghi dedicati alle espressioni del contemporaneo. Cinema al MAXXI è realizzata dalla Fondazione Cinema per Roma ed è prodotta con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo. La manifestazione si svolgerà in collaborazione con Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo della Sapienza Università di Roma, NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e SNNCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.

Il programma di Cinema al MAXXI, a cura di Mario Sesti, si muoverà, anche per questa decima edizione, fra ricerca e sperimentazione, emozione e innovazione. La prima parte della rassegna ospiterà, presso la Piazza del Museo e all’interno della manifestazione Estate al MAXXI, i film di Extra Explore, una selezione del cinema italiano più sorprendente e innovativo, con gli autori emergenti più originali che si sono messi in luce a Cannes, Venezia, Taormina. Completa il programma una serata esclusiva di premiazione del Video Essay Film Festival, dedicato alle nuove forme di critica cinematografica. Fra novembre e dicembre, presso l’Auditorium del MAXXI, si terrà invece Extra Doc Festival, il concorso rivolto alle migliori espressioni del documentario in Italia, giunto alla quinta edizione.

Difficile trovare a Roma, nelle stagioni recenti, un programma di cinema come quello che Fondazione Cinema per Roma e MAXXI realizzano da dieci anni: gli autori italiani emergenti più emozionanti, le forme più innovative, come l’esperienza unica del Video Essay Film Festival, il documentario italiano che ha trovato nel MAXXI il primo museo d’arte contemporanea che abbia allestito per esso uno spazio di studio, ricerca e passione” ha detto il curatore Mario Sesti. “Mentre sale e piattaforme continuano a ritenere il cinema una forma quasi fossile visto che ripropongono all’infinito le stesse storie e lo stesso linguaggio, Cinema al MAXXI, da quasi un decennio, mette in scena la vita che l’evoluzione del grande schermo continua a possedere, con orizzonti e aree di crescita imprevedibili. E quest’anno, con Extra Explore, la manifestazione aggiunge un tassello decisivo all’intero orizzonte del programma con film di impressionante incandescenza linguistica, narrativa e tematica cui Fondazione Cinema per Roma e MAXXI offrono una nuova opportunità di incontro con il pubblico”. 

EXTRA EXPLORE 16 giugno – 28 luglio 2022, Piazza del MAXXI

È una selezione del miglior cinema italiano, quello che batte aree inesplorate e lavora sull’invenzione di nuove possibilità della forma del cinema. La sezione propone al pubblico sei opere selezionate fra i più importanti festival italiani e mondiali, da Cannes a Venezia e Taormina. I filmsaranno giudicati da una giuria di appassionati di cinema under 30, guidati dall’attore Giulio Scarpati con due critiche cinematografiche di grande esperienza come Patrizia Pistagnesi e Roberta Ronconi, rappresentanti del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI). Ciascuna proiezione sarà accompagnata dagli autori e preceduta dai corti d’esordio delle studentesse e alumnae di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.

Si comincia giovedì 16 giugno alle ore 21 con Occhi blu, esordio alla regia dell’attrice Michela Cescon che incontrerà il pubblico di Cinema alMAXXI prima della proiezione. Presentato a Taormina nel 2021, suddiviso in sei capitoli, Occhi blu ha la scansione di un thriller ed è un omaggio appassionato al genere francese del polar, sintesi di policer e noir. Il film sarà preceduto dal cortometraggio Pillow, progetto di tesi di Isabel Mazzolini, alumna NABA.

La rassegna proseguirà giovedì 30 giugno (ore 21) con Il buco di Michelangelo Frammartino, Premio Speciale della Giuria alla Mostra di Venezia. Il regista, che parteciperà alla proiezione, continua a esplorare un cinema altro, fatto di composizioni mirabili delle immagini, paesaggi visionari del sublime, humour impalpabile e pensiero presocratico. Il film sarà preceduto dal cortometraggio La torre d’avorio, progetto di tesi di Silvia Lamacchia, alumna NABA.

Giovedì 7 luglio (ore 21) sarà la volta di Io e Spotty di Cosimo Gomez. Dopo l’esordio con Brutti e cattivi alla Mostra del Cinema di Venezia, il regista, che parteciperà alla proiezione del film, porta sul grande schermo un’opera paradossale, tenera e inquietante, prodotta dai Manetti Bros. Ilfilm sarà preceduto dal cortometraggio Palummella, progetto di tesi di Chiara Musso, alumna NABA.

Giovedì 14 luglio (ore 21) sarà proiettato A Chiara di Jonas Carpignano che con uno sguardo scabro, vivo e fraterno sul nuovo Sud del Paese, scava nel tabù della famiglia e nell’incandescenza dei suoi legami con chirurgica dolcezza. Il film sarà presentato dalla sua interprete principale, Swamy Rotolo, che si è aggiudicata, per la sua interpretazione, il David di Donatello alla migliore attrice protagonista. Prima della proiezione, il pubblico potrà assistere al corto Teletocco di Aurora Fumero, studentessa NABA.

Il 21 luglio (ore 21), sarà proiettato Piccolo corpo, selezionato alla Semaine de la Critique di Cannes e vincitore del David di Donatello come miglior opera prima. Per il suo emozionante debutto, Laura Samani dà vita a un film dallo stile semplice e intenso, un percorso alla scoperta di sé e del mistero del mondo, un’avventura del tempo e del cuore. Il film sarà preceduto dal corto Col tempo, progetto di tesi di Sara Dresti, alumna NABA.

L’ultimo appuntamento di Extra Explore si terrà giovedì 28 luglio con la proiezione di Atlantide di Yuri Ancarani. Il film, uno dei più originali degli ultimi anni, riesce a fondere vocazione documentaria integralista e talento visuale mostrando con furia visionaria una Venezia mai vista alcinema. La proiezione sarà preceduta dal corto Pietra di Giulia Minella, studentessa NABA, mentre alla fine si terrà la premiazione del filmvincitore di Extra Explore.

VIDEO ESSAY FILM FESTIVAL Martedì 5 luglio ore 21, Piazza del MAXXI

Giunge alla terza edizione il Video Essay Film Festival (VEFF), realizzato in collaborazione con il professor Andrea Minuz e il Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo della Sapienza Università di Roma. Dopo aver promosso in tutta Italia le opere vincitrici nel2021, da Vicenza a Castrovillari, da Palermo a Grosseto, il VEFF premierà anche quest’anno i migliori video essay, come nuove forme di critica e riflessione sul cinema attraverso immagini, testo, montaggio e suoni. Anche nel 2022, il VEFF si articolerà in due sezioni: VEFF Concorso, a tema libero, e VEFF Classic, dedicata al cinema di Pier Paolo Pasolini di cui ricorre il centenario della nascita. Tutti i video essay selezionati saranno proiettati in una serata-evento con pubblico, autori e giurati che si terrà martedì 5 luglio alle ore 21 presso la Piazza del MAXXI. Una giuria presieduta dal regista e sceneggiatore Enrico Vanzina e composta da Irene de Vico Fallani (MAXXI), Veronica Flora (Medfilm Festival), Alessandra Fontemaggi (Fondazione Cinema per Roma) e Massimo Sebastiani (capo redattore centrale ANSA) assegnerà, per entrambe le sezioni, tre premi: Miglior Video Essay, Premio per la forma video, Premio per il contenuto essay.

EXTRA DOC FESTIVAL

Il concorso dedicato alle migliori espressioni del documentario italiano giunge alla quinta edizione che si terrà fra novembre e dicembre del 2022 presso l’Auditorium del MAXXI. Dieci documentari editi e inediti andranno a comporre il programma: ogni domenica si terranno due proiezioni, un evento speciale di chiusura sarà dedicato alla premiazione.

COME PARTECIPARE

I biglietti (al costo di 5 euro) si possono acquistare presso la biglietteria del MAXXI o su www.maxxi.archeoares.it. In caso di maltempo le proiezioni si terranno nell’Auditorium del MAXXI. Il programma potrebbe subire variazioni. La premiazione del Video Essay Film Festival sarà a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

CINEMA AL MAXXI 2022 IL PROGRAMMA DAL 16 GIUGNO AL 28 LUGLIO

Si ringrazia: Adler Entertainment, I Wonder Pictures, Lucky Red, Nefertiti Film, Palomar

  • Giovedì 16 giugno ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore OCCHI BLU di Michela Cescon, Italia, 2021, 86’ Cast: Valeria Golino, Ivano De Matteo, Matteo Olivetti, Ludovica Skofic Sarà presente la regista

Dopo 33 rapine in tre mesi di cui sono protagonisti un pilota e la sua moto, un commissario chiede aiuto a un esperto d’oltralpe, detto il Francese, segnato dalla morte della figlia di 13 anni (travolta da un motociclista): la scoperta del centauro rapinatore è senza precedenti. L’esordio alla regia dell’attrice Michela Cescon, ha come protagonisti i magnifici occhi blu di Valeria Golino. Presentato a Taormina nel 2021, suddiviso in sei capitoli, ha la scansione di un thriller ed è un omaggio appassionato della regista al genere francese del polar, sintesi di policer e noir (con citazioni esplicite al grande Melville). Ma al posto di Parigi, c’è una Roma metropolitana da graphic novel d’autore, tutta ombre, riflessi su acqua e vetri, vertiginose fughe architettoniche, finalmente lontana dalla cartolina della città eterna. Il film sarà preceduto da Pillow (8’) di Isabel Mazzolini

  • Giovedì 30 giugno ore 21 ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore IL BUCO di Michelangelo Frammartino, Italia, Francia, Germania, 2021, 93’ Cast: Paolo Cossi, Jacopo Elia, Denise Trombin, Nicola Lanza Sarà presente il regista

Nel 1961, una spedizione di speleologi parte dal Piemonte per esplorare l’Abisso di Bifurto, in Calabria, da poco scoperto. L’approssimarsi della morte di un vecchio pastore, il raggiungimento del fondo dell’abisso a 583 metri, la presenza quieta e possente di una natura millenaria sullo sfondo di una società più vicina al mondo antico della pastorizia che alla civiltà industriale, sono scrutati con l’occhio dell’infinità del tempo dove qualsiasi dramma è solo un accidente e qualsiasi buio attende senza scomporsi il nostro passaggio. Michelangelo Frammartino, regista del Nord innamorato dell’aspro appenino calabro, dopo il bellissimo Le quattro volte, a Cannes, senza dialoghi o spiegazioni, con la potenza dell’allegoria (al nord il grattacielo della Pirelli, al sud le grotte immense del Parco del Pollino), continua ad esplorare un cinema altro, da quello italiano, fatto di composizioni mirabili delle immagini, paesaggi visionari del sublime, humour impalpabile e pensiero presocratico: tutto si trasforma prima o poi in qualcos’altro. Anche, e soprattutto, noi. Premio Speciale della Giuria a Venezia.Il film sarà preceduto da La torre d’avorio (5’) di Silvia Lamacchia

  • Martedì 5 luglio ore 21, Piazza del MAXXI PREMIAZIONE VIDEO ESSAY FILM FESTIVAL
  • Giovedì 7 luglio ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore IO E SPOTTY   di Cosimo Gomez, Italia, 2022, 90’ Cast: Filippo Scotti, Michela De Rossi Sarà presente il regista

Per quale ragione il giovane Matteo, timido, introverso, erudito di computer graphic, riesce ad essere sé stesso solo quando indossa un costume da cane? E’ anche la inevitabile domanda che si pone una coetanea che lui assume come dog sitter. In un mondo dove le relazioni tra le persone sono state desertificate e fossilizzate dalla tecnologia e da una società fatta di microcosmi individuali senza più forme comuni di esperienza e di vita capaci di dare senso al quotidiano, la maschera animale è proprio quella apparenza in grado di ridare autenticità ai contatti umani e accessibilità ai sentimenti. Cosimo Gomez, che aveva esordito con Brutti e cattivi, alla Mostra del Cinema di Venezia, propone un apologo paradossale, tenero e inquietante, prodotto dai Manetti Bros, che non sarebbe dispiaciuto a Marco Ferreri (o a Buñuel). Il film sarà preceduto da Palummella (15’) di Chiara Musso

  • Giovedì 14 luglio ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore A CHIARA di Jonas Carpignano, Italia, Francia, 2021, 98’ Cast: Swamy Rotolo, Claudio Rotolo, Giuseppina Palumbo, Giorgia Rotolo, Grecia Rotolo Sarà presente l’attrice Swamy Rotolo

La vita e il mondo di Chiara, 15 anni, di Vibo Valentia, vanno in mille pezzi quando scopre che il padre, al quale è legata da una relazione gioiosa e incondizionata, deve darsi alla clandestinità perché coinvolto nella malavita organizzata che contro di lui ha tentato un agguato. Il mondo, che irrompe brutalmente e senza grazia nella sua vita divisa tra la spensieratezza dell’adolescenza e il tepore della famiglia, conoscerà il suo carattere. Jonas Carpignano, forse il giovane autore di lingua italiana più dotato e interessante delle ultime stagioni, responsabile di uno sguardo scabro, vivo e fraterno sul nuovo sud del paese, scava nel tabù della famiglia, e nell’incandescenza dei suoi legami, con chirurgica dolcezza e un cinema fisico, integrale, palpitante che ha guadagnato, con Swamy Rotolo, il David di Donatello come migliore attrice protagonista. Il film sarà preceduto da Teletocco (11’) di Aurora Fumero

  • Giovedì 21 luglio ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore PICCOLO CORPO di Laura Samani, Italia 2021, 89’  Cast: Ondina Quadri, Celeste Cescutti Sarà presente la produttrice Nadia Trevisan

A inizio Novecento, Agata è una madre che perde sua figlia alla nascita. Dopo aver sentito parlare di un santuario in cui si dice che i bambini vengano riportati miracolosamente in vita per il tempo di un respiro, per essere battezzati e liberati dal peccato originale, la donna decide di intraprendere un viaggio col piccolo corpo della figlia nascosto in una scatola. Per il suo emozionante debutto, la triestina Laura Samani dà vita ad una realtà lontana in cui è iscritta una ribellione femminile, tenace e orgogliosa, che parla senza equivoci anche di noi. Un film dallo stile semplice e intenso, un percorso alla scoperta di sé e del mistero del mondo, un’avventura del tempo e del cuore, selezionato nel 2021 alla Semaine de la Critique di Cannes e vincitore del David di Donatello come miglior opera prima. Il film sarà preceduto da Col tempo (8’) di Sara Dresti

  • Giovedì 28 luglio ore 21, Piazza del MAXXI | Extra Explore ATLANTIDE di Yuri Ancarani, Italia 2021, 104’ Con Daniele Barison, Maila Dabalà, Bianka Berenyi, Jacopo Torcellan Sarà presente il regista

Daniele ha 24 anni, vive in una isoletta della laguna veneta, Sant’Erasmo, ed ha un barchino minuto e guizzante con il quale traffica stupefacenti e semina la polizia. Emarginato dai suoi coetanei, educato ad una vita di relazioni occasionali e instabili, subirà i danni di una iniziazione maschile violenta. Nato dopo 4 anni di frequentazione dal vivo del suo protagonista, il film, diretto da un noto videoartista, riesce a fondere una vocazione documentaria integralista (i paesaggi della laguna di Venezia, abitati dal vero protagonista, non sono mai stati filmati con un occhio così attento alla ricchezza della sua natura) e un talento visuale che, soprattutto nel finale, esplode in una incursione allucinogena costruita  con la videocomposizione a simmetrie caleidoscopiche di flutti, facciate, ponti, architetture e notti della città lagunare. Una Venezia mai vista al cinema chiude con furia visionaria uno dei film italiani più originali da anni a questa parte. Il film sarà preceduto da Pietra (2’) di Giulia Minella – A seguire PREMIAZIONE EXTRA EXPLORE

Angelina Jolie scrive, produce e dirige Without Blood

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Angelina Jolie scrive, produce e dirige Without Blood

Oggi Fremantle ha annunciato l’inizio delle riprese di Without Blood in Italia. Il film, scritto, diretto e prodotto da Angelina Jolie, è tratto dal bestseller internazionale di Alessandro Baricco (edito in Italia da Feltrinelli). Una fiaba indimenticabile, ambientata all’indomani di un generico conflitto, che esplora le verità universali sulla guerra, il trauma, la memoria e la guarigione.

I protagonisti sono interpretati dagli attori candidati all’Oscar Salma Hayek Pinault (“FRIDA”, “ETERNALS”, “HOUSE OF GUCCI”) e Demián Bichir (“UNA VITA MIGLIORE”, “HATEFUL 8”, “LAND”), affiancati da un team di produzione e da un cast stellare di calibro internazionale. Le riprese di Without Blood sono cominciate i primi di giugno e si svolgeranno tra Puglia, Basilicata e Roma.

Without Blood è prodotto da Fremantle (Andrea Scrosati), Jolie Productions (Angelina Jolie), The Apartment Pictures (Lorenzo Mieli), società del gruppo Fremantle e De Maio Entertainment (Lorenzo De Maio). Il film sarà distribuito in tutto il mondo da Fremantle.

Without Blood è il quinto film da regista di Angelina Jolie, nonché il primo dell’accordo triennale stipulato a marzo tra l’attrice e regista premio Oscar e Fremantle che prevede lo sviluppo congiunto di film, documentari e serie TV originali, sofisticate, potenti e focalizzate a livello internazionale. Angelina Jolie è rappresentata da WME e dagli avvocati Robert Offer e Lindsey Strasberg di Sloane, Offer, Weber e Dern. Salma Hayek Pinault è rappresentata da CAA, Entertainment 360 e dagli avvocati Edelstein, Laird & Sobel. Demián Bichir è rappresentato da CAA.

Angelina Jolie, regista, produttrice e sceneggiatrice di “WITHOUT BLOOD” ha dichiarato:  “Sono onorata di essere in Italia e di portare sul grande schermo una storia così particolare. Ringrazio Alessandro Baricco per avermi affidato l’adattamento cinematografico del suo libro, un’opera ricca di poesia ed emozione, che guarda alla guerra e alle domande che ne derivano da un punto di vista unico, chiedendoci cosa andiamo a cercare dopo aver subito un trauma, una perdita o un’ingiustizia.”

Jennifer Mullin, Global CEO di Fremantle ha detto: “’Without Blood’ è la prima produzione della nostra partnership con Angelina (Jolie) e siamo entusiasti di lavorare con lei e con il fantastico team internazionale che ha messo insieme. Questo progetto sottolinea il continuo impegno di Fremantle nella produzione di film e serie TV originali di qualità, lavorando fianco a fianco con i migliori talenti di tutto il mondo.”

Ghostbusters 5: Jason Reitman rivela il nome in codice di produzione

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Il regista Jason Reitman ha rivelato il nome in codice ufficiale della  produzione di Ghostbusters 5. Probabilmente uno dei film più iconici degli anni ’80, Ghostbusters ha dato vita ad un franchise e marchio iconico, con l’ultima pellicola che ha rivitalizzato il franchise tanto da confermare un quinto capitolo che sarà ancora diretto da Jason Reitman, figlio di Ivan Reitman, conpiato regista dell’originale.

L’ultimo film sequel raccontava la storia della famiglia di Spengler. Il nuovo film di Ghostbusters è interpretato da Paul Rudd, Carrie Coon, McKenna Grace e Finn Wolfhard, oltre a riportare Bill Murray, Aykroyd e Hudson nel suo atto finale per sconfiggere ancora una volta Gozer ha visto anche il compianto Ramis tornare con l’aiuto della CGI, in un toccante tributo all’attore. La scena dei titoli di coda del film ha anticipato un futuro entusiasmante per il franchise dopo che Zeddemore è stato visto tornare nell’iconica caserma dei pompieri dell’originale Ghostbusters. 

Dopo l’annuncio all’inizio di quest’anno che la Sony sarebbe andata avanti con Ghostbusters 5, l’account Twitter ufficiale di Ghostbusters ha ora offerto un’interessante presa in giro per l’imminente produzione del film. In onore del Ghostbusters Day dell’8 giugno (che segna l’anniversario dell’uscita del film originale), il regista di Ghostbusters: legacy, Reitman (figlio di Ivan Reitman), ha condiviso il nome in codice ufficiale di Ghostbusters 5, rivelando che sarà “Firehouse“. Dai un’occhiata ai post qui sotto.

Data la sua uscita nel mezzo della pandemia di COVID-19,  Ghostbusters: legacy è in gran parte considerato un successo al botteghino. Detto questo, la notizia di una continuazione è stata incredibilmente ben accolta dal pubblico, in particolare dopo  l’eccitante presa in giro dei titoli di coda di Ghostbusters: legacyPer ora, non è noto se il cast principale di Ghostbusters: legacy tornerà in Ghostbusters 5, né se Murray, Aykroyd o Zeddemore riprenderanno i loro ruoli ancora una volta. Tuttavia, questi tweet servono come conferma del coinvolgimento di Reitman nel progetto, che fino a questa fase non era stato confermato. Mentre Reitman ha confermato che la storia di Ghostbusters 5 inizierà dalla caserma dei pompieri, altrimenti il ​​significato del nome non avrebbe senso.

Lo schermo è donna: dal 13 giugno la rassegna che premia il talento femminile

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Al via dal 13 giugno “Lo schermo è donna”, la rassegna che premia il talento femminile nel cinema, che ogni sera, a partire dalle ore 20:30, a Fiano Romano, fino al 18 giugno animerà la corte esterna del Castello Ducale con ospiti e proiezioni gratuite.

La manifestazione, giunta alla sua 25a edizione e con la direzione artistica di Alberto Crespi e Rocco Giurato, è promossa e organizzata dall’associazione culturale “Città per l’Uomo”, con il patrocinio del Ministero della cultura, della Regione Lazio e del comune di Fiano Romano.

Quest’anno “Lo schermo è donna” rende omaggio a due grandi registi che hanno segnato la storia del cinema italiano: Pier Paolo Pasolini e Lina Wertmüller.

La rassegna si aprirà con un grande film diretto da Pier Paolo Pasolini: Mamma Roma. Quella sera, a parlare del film e a rendere omaggio al regista e alla grande protagonista del film, Anna Magnani, ci sarà il regista, sceneggiatore e compositore Stefano Reali; presente sul palco anche l’On. Vincenzo Vita. Saranno invece due scrittrici, Valeria Viganò e Sandra Petrignani, accompagnate dal Prof. Miguel Gotor, Ass.re alla Cultura Comune di Roma Capitale, a presentare la sera successiva un altro film assai meno noto di Pasolini, Comizi d’amore: un film/inchiesta del 1964 che indaga, in modo incredibilmente moderno, sui rapporti di coppia e sulle abitudini sessuali degli italiani, e che le due scrittrici – da sempre attentissime alle dinamiche sentimentali e relazionali degli italiani, ci aiuteranno a sviscerare. Il 15 giugno sarà la volta del film diretto da Lina Wertmüller, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto che sarà presentato sul palco dal regista Gianni Amelio che di Lina è stato amico e collaboratore (le ha fatto da aiuto-regista in numerosi film all’inizio della sua carriera).

Il giorno successivo la serata sarà sempre dedicata a Lina Wertmüller con la proiezione del film Pasqualino Settebellezze, presentato dall’attore Massimo Wertmüller.

Il 17 giugno, saliranno sul palco le attrici Vanessa Scalera e Anna Ferzetti, protagoniste di film e fiction di grande successo e ora insieme a teatro con Ovvi destini; e sempre insieme ritireranno il premio Giuseppe De Santis e presenteranno il film L’Arminuta. Insieme a loro, sul palco, l’On. Gianni Cuperlo.

La serata conclusiva vedrà invece protagonista Liana Orfei, attrice di teatro e di cinema e titolare di uno dei circhi leggendari del nostro Paese, che ritirerà il premio alla carriera Giuseppe De Santis e presenterà sul palco il film documentario I clowns di Federico Fellini, dove interpreta sé stessa. Sempre nella stessa sera sarà ospite della rassegna il regista Marco Spagnoli, autore del doc Fellini io sono un clown che racconta l’esperienza del maestro legata a quel progetto e ai suoi primi lavori con la televisione.

Il programma delle serate Lo schermo è donna

  • Lunedì 13 giugno: “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini
  • Martedì 14 giugno: “Comizi d’amore” di Pier Paolo Pasolini
  • Mercoledì 15 giugno: “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare
    d’agosto” di Lina Wertmüller
  • Giovedì 16 giugno: “Pasqualino Settebellezze” di Lina Wertmüller
  • Venerdì 17 giugno: “L’Arminuta” di Giuseppe Bonito
  • Sabato 18 giugno: “I clowns” di Federico Fellini

L’angelo dei muri, la recensione del film Tucker in uscita

L’angelo dei muri, la recensione del film Tucker in uscita

La definizione di “favola nera” rischia di essere troppo vaga e fuorviante per L’angelo dei muri con cui Lorenzo Bianchini raggiunge finalmente il grande pubblico. Grazie all’impegno produttivo di Rai Cinema, MYmovies e per la prima volta della distribuzione Tucker Film, in molti potranno vedere sul grande schermo (a partire dal 9 giugno) il film di Lorenzo Bianchini presentato al Torino Film Festival 39. Non a caso nella serata di chiusura della sezione Le stanze di Roi, caratterizzata da “mistero e inspiegabile” e composta da storie meno omologate e classificabili.

Chi è L’angelo dei muri?

Come quella drammatica dell’anziano Pietro, raggiunto da un’ordinanza di sfratto dal suo vecchio appartamento e costretto a trovare una soluzione per sopravvivere. La sua solitaria quotidianità cambia, ma non troppo, nascosto nella stanzetta segreta che realizza a tempo di record nella stessa casa nella quale vive. E dove ora verranno a vivere altri.

Il via vai di operai guidati dal padrone di casa è infatti interrotto dalle scene di vita familiare di una giovane madre, preoccupata dalla malattia della figlia, cieca e spesso lasciata sola nell’appartamento. Per lei Pietro diventa una presenza abituale, senza esser fisica, e crea un legame quasi soprannaturale, in una realtà parallela fatta di suoni più che di parole.

Un dramma moderno e antico insieme

Ci si muove nelle crepe, delle vecchie pareti e dei nuovi tramezzi, ma soprattutto quelle esistenziali, di una serie di personaggi rotti dalla vita e a un passo dallo sbriciolarsi. Su tutti l’incredibile protagonista – interpretato dall’ottantasettenne Pierre Richard – scelto dal regista, che dopo Oltre il guado e le sue precedenti esperienze torna a occuparsi di solitudine. E a farlo in prima persona, come sceneggiatore, montatore e scenografo, oltre che regista.

Il controllo su tempi, rumori (dagli scricchiolii al sibilare del vento o le musiche scelte per rompere il silenzio) e spazi è totale da parte del direttore italiano, che usa al meglio tutti gli elementi in suo possesso e in un contesto claustrofobico e ossessivo costruisce una storia d’amore e disperazione non banale, dai risvolti sociali, e su più livelli. Nella quale la chiave potrà pure essere prevedibile, ma il “gioco di immedesimazione” cercato compensa con un’empatia particolare la mancanza della carica che ci si aspetterebbe in quello che viene presentato come un “thriller psicologico”, ma che potrebbe rispondere ai canoni meno frequenti dell’horror emotivo.

Wyatt Russell: 10 cose che non sai sull’attore

Wyatt Russell: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Wyatt Russell è diventato particolarmente celebre solo di recente, ma la sua è una carriera già decennale. Nel corso di questo tempo egli ha avuto modo di distinguersi in film e serie di vario genere, passando con naturalezza dalla commedia al film d’azione e fino all’horror. Figlio d’arte, Russell ha dunque dimostrato di aver preso molto dal padre e dalla madre, due celebri veterani di Hollywood. Continuando così, egli può realmente aspirare a diventare uno degli interpreti più richiesti della sua generazione.

Ecco 10 cose che non sai di Wyatt Russell.

Wyatt Russell: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Le prime apparizioni cinematografiche di Russell si hanno nei film Fuga da Los Angeles (1996) e Soldier (1998). Torna poi al cinema recitando nel film Cowboys & Aliens (2011), di Jon Favreau. Da quel momento recita in celebri titoli come Questi sono i 40 (2012), We Are What We Are (2013), Cold in July (2014), Oltre il male (2014), 22 Jump Street (2014), Tutti vogliono qualcosa (2016), Tavolo n. 19 (2017), Shimmer Lake (2017), Blaze (2018), di Ethan Hawke, Overlord (2018) e La donna alla finestra (2021), con Amy Adams.

2. Ha recitato anche in diverse serie televisive. Nel corso della sua carriera l’attore ha avuto anche modo di recitare in diverse serie TV, apparendo come guest star in titoli come Law & Order: LA (2010) e Arrested Development (2013). È poi protagonista di un episodio della serie Black Mirror, mentre dal 2018 al 2019 recita in Lodge 49. In seguito ha recitato nelle serie The Good Lord Bird (2020), The Falcon and the Winter Soldier (2021), con Anthony Mackie e Sebastian Stan, e Under the Banner of Heaven (2022).

Wyatt Russell Captain America

Wyatt Russell è Captain America e U.S. Agent per la Marvel

3. Si era già proposto in passato per il ruolo di Captain America. Wyatt Russell ha rivelato di aver originariamente fatto un provino per il ruolo di Capitan America per Captain America – Il primo Vendicatore (2011) e che quella era la sua prima audizione in assoluto. Chris Evans ha poi come noto ottenuto il ruolo, ma Russell ha tuttavia avuto modo di interpretare il personaggio, il cui vero nome è John Walker ma noto anche come U.S. Agent, nella serie Falcon and the Winter Soldier, dove viene scelto come sostituto di Steve Rogers.

4. Il suo è un Captain America diverso. Per Russell il Captain America che interpreta in Falcon and the Winter Soldier è molto diverso da quello interpretato da Evans, e la sua versione ritiene di poter incarnare i valori statunitensi meglio del predecessore. Russell, inoltre, ha affermato di essere stato attratto dalla dicotomia del personaggio, spiegando che Walker si chiede quanto sia giusto spingersi in “aree grigie” per portare a termine il proprio lavoro o se sia suo dovere seguire l’eredità di Rogers, che ha una morale e un’etica ben precise.

5. Ha chiesto di poter indossare un vecchio costume. Wyatt Russell ha detto di aver richiesto uno dei vecchi costumi usati da Chris Evans in modo da potersi sentire come se stesse facendo un buon lavoro, dal momento che Evans aveva fatto un ottimo lavoro con il personaggio. Russell ha rivelato poi che l’abito può sembrare bello, ma è molto scomodo, principalmente per il modo in cui limita molti dei comuni movimenti del corpo.

Wyatt Russell in Black Mirror

6. Ha recitato in un episodio della celebre serie. Russell è uno dei tanti celebri attori che hanno avuto modo di recitare nella popolare serie antologica Black Mirror, di natura distopica. In particolare, egli è il protagonista dell’episodio Playtest (in italiano Giochi pericolosi), della terza stagione. Qui interpreta Cooper Redfield, un girovago americano a corto di denaro che si iscrive al test per un nuovo rivoluzionario sistema di gioco, finendo però ben presto con il non saper distinguere dove finisce il gioco e inizia la realtà.

Wyatt Russell Black Mirror

Wyatt Russell non è su Instagram

7. Non è presente sul celebre social. A differenza di molti suoi colleghi, l’attore ha scelto di non possedere un proprio profilo sul social network Instagram. Russell ha infatti dichiarato di non apprezzare particolarmente questo tipo di piattaforme e di non esserne interessato, preferendo mantenere per sé aspetti della sua vita che altrimenti finirebbero alla mercé di tutti. I suoi fan possono però seguire alcune profili a lui dedicati, con foto e notizie sulle sue attività da attore.

Wyatt Russell, Kurt Russell e Kate Hudson

8. È il figlio del celebre attore. Come si può intuire dal cognome, Wyatt è il figlio del celebre attore Kurt Russell, noto per film come La cosa, 1997: Fuga da New York e The Hateful Eight. All’inizio della sua carriera Wyatt ha avuto modo di comparire in due film che hanno il padre come protagonista, ovvero Fuga da Los Angeles e Soldier. L’attore, inoltre, è fratellastro dell’attrice Kate Hudson. Quest’ultima, pur avendo un padre diverso, condivide con Wyatt la stessa madre, ovvero l’attrice Goldie Hawn.

Wyatt Russell e Meredith Hagner

9. Si è sposato due volte. Il 14 marzo 2012, dopo due anni di frequentazione, Russell ha sposato la stilista Sanne Hamers, che aveva conosciuto nei Paesi Bassi mentre giocava a hockey. Il loro matrimonio non è però durato molto, dato che la coppia si è separata il 2 marzo 2015 e ha divorziato amichevolmente il 24 ottobre 2017. Sul set del film Folk Hero & Funny Guy, nel 2015, Russell ha conosciuto l’attrice Meredith Hagner, con cui si è poi fidanzato nel dicembre 2018. Nel 2019 i due si sono sposati, mentre nel marzo 2021 è nato il loro primo figlio Buddy Prine Russell.

Wyatt Russell: età e altezza dell’attore

10. Wyatt Russell è nato a Los Angeles, California, il 10 luglio del 1986. L’attore è alto complessivamente 1,88 metri.

Fonte: IMDb

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