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Le Streghe, trailer del film con Anne Hathaway

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Le Streghe, trailer del film con Anne Hathaway

Da Roald Dahl in arrivo prossimamente Le Streghe, con Anne Hathaway, Octavia Spencer e Stanley Tucci, ecco il trailer.

Il film vedrà Anne Hathaway nel ruolo che era stato di Angelica Huston, ovvero la Strega Suprema, con lei anche Octavia Spencer e Stanley Tucci. La Warner Bros Italia fa invece sapere che il film arriverà invece prossimamente al cinema, e restiamo quindi in attesa di scoprirne la data di distribuzione in sala.

Le Streghe si avvale del regista premio Oscar Robert Zemeckis (Forrest Gump), e ha come protagonisti le attrici premi Oscar Anne Hathaway (Les Misérable, Ocean’s 8) e Octavia Spencer (The Help, La forma dell’acqua – The Shape of Water), il candidato all’Oscar Stanley Tucci (i film di Hunger Games, Amabili resti) e la leggenda della commedia e pluripremiato Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente Jahzir Kadeem Bruno (la serie TV “Atlanta”), al fianco di Codie-Lei Eastick.

La sceneggiatura è di Guillermo Del Toro, Robert Zemeckis e Kenya Barris (l’imminente “Shaft”), basata sul libro di Roald Dahl. Il film è prodotto dallo stesso Zemeckis, al fianco di Jack Rapke, Guillermo del Toro, Alfonso Cuaron e Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di Michael Siegel, Gideon Simeloff, Marianne Jenkins e Jackie Levine.

La squadra creativa di Zemeckis include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il direttore della fotografia nominato all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary Freeman, il montatore Jeremiah O’Driscoll, e la costumista nominata all’Oscar Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”, “Lincoln”).

Una produzione Image Movers, Necropia / ExperantoFilmoj, “The Witches” si sta girando presso gli Studios della Warner Bros. di Leavesden, nel Regno Unito.

Jeff Goldblum rispiega la teoria del caos a Sam Neill

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Jeff Goldblum rispiega la teoria del caos a Sam Neill

Mentre sono in corso le riprese di Jurassic World: Dominion che come sappiamo vedrà il ritorno dei protagonisti del film originale Sam Neill e Laura Dern  nell’universo, un altro noto interprete del film, Jeff Goldblum continua attraverso il suo profilo instagram a stuzzicare i propri fan e oggi ha postato in divertente video.

Nel video in question Jeff Goldblum richiama alla mente dei fan una nota scena del primo film nel quale spiegava a Laura Dern  la Teoria del Caos, questa volta però lo fa a Sam Neil come potete vedere nel video di seguito. In realtà il video ha un intento più nobile, ovvero quello di invita gli americani ad andare a votare.

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Le Streghe di Robert Zemeckis su HBO Max in USA, in sala nel resto del mondo

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Originariamente atteso al cinema per ottobre 2020, Le Streghe di Robert Zemeckis arriverà direttamente su HBO Max. A informarci è Deadline, che riferisce che il film, nuovo adattamento dell’omonima fiaba di Roald Dahl, sarà distribuito sulla piattaforma dal 22 ottobre.

Il film vedrà Anne Hathaway nel ruolo che era stato di Angelica Huston, ovvero la Strega Suprema, con lei anche Octavia Spencer e Stanley Tucci. La Warner Bros Italia fa invece sapere che il film arriverà invece prossimamente al cinema, e restiamo quindi in attesa di scoprirne la data di distribuzione in sala.

Le Streghe si avvale del regista premio Oscar Robert Zemeckis (Forrest Gump), e ha come protagonisti le attrici premi Oscar Anne Hathaway (Les Misérable, Ocean’s 8) e Octavia Spencer (The Help, La forma dell’acqua – The Shape of Water), il candidato all’Oscar Stanley Tucci (i film di Hunger Games, Amabili resti) e la leggenda della commedia e pluripremiato Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente Jahzir Kadeem Bruno (la serie TV “Atlanta”), al fianco di Codie-Lei Eastick.

La sceneggiatura è di Guillermo Del Toro, Robert Zemeckis e Kenya Barris (l’imminente “Shaft”), basata sul libro di Roald Dahl. Il film è prodotto dallo stesso Zemeckis, al fianco di Jack Rapke, Guillermo del Toro, Alfonso Cuaron e Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di Michael Siegel, Gideon Simeloff, Marianne Jenkins e Jackie Levine.

La squadra creativa di Zemeckis include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il direttore della fotografia nominato all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary Freeman, il montatore Jeremiah O’Driscoll, e la costumista nominata all’Oscar Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”, “Lincoln”).

Una produzione Image Movers, Necropia / ExperantoFilmoj, “The Witches” si sta girando presso gli Studios della Warner Bros. di Leavesden, nel Regno Unito.

Un Passo Dal Cielo, fiction tv: cast, trama e anticipazioni

Un Passo Dal Cielo, fiction tv: cast, trama e anticipazioni

Tra le tantissime fiction proposte dalle maggiori rete televisive nazionali, ce n’è una che sembra mettere d’accordo un po’ tutti. Si tratta della serie Un Passo Dal Cielo, in onda su Rai 1, con il mitico Terence Hill e Daniele Liotti.

Attiva dal 2011, la fiction ha come protagonista il comandante di squadra del Corpo Forestale di San Candido, in Trentino-Alto Adige ruolo prima interpretato da Terrence Hill e poi da Daniele Liotti. Trattandosi di una serie poliziesca all’italiana, Un Passo Dal Cielo segue le indagini del Corpo Forestale e della Polizia, che in ogni puntata sono impegnati a risolvere in tandem un difficile caso.

Un Passo Dal Cielo cast e trama

Protagonista della prima stagione è Pietro Thiene (Terence Hill), ispettore superiore del Corpo Forestale di San Candido. Grazie alla sua grande conoscenza della natura e soprattutto delle montagne, Pietro lavora spesso con la Polizia per collaborare alla risoluzione dei casi più difficili.

Nonostante il suo atteggiamento sempre calmo e controllato, Pietro nasconde però un passato assai doloroso. Durante una scalata in montagna, molti anni prima, sua moglie ha purtroppo perso la vita e il dolore di quel lutto sembra non averlo abbandonato.

[ATTENZIONE! SPOILER]

A rigirare il dito nella piaga c’è anche sua cognata Claudia (Bettina Giovannini), che spesso lo accusa di essere l’unico responsabile della morte della sorella. Ma nonostante i loro dissapori, in più di un’occasione Pietro aiuta suo nipote Giorgio (Gabriele Rossi), figlio di Claudia, che si mette fin troppo spesso nei guai. Pietro, infatti, protegge il nipote quando il ragazzo ruba un’auto della forestale; questo gesto non solo riavvicina zio e nipote ma riesce a riconciliare anche i due cognati. Ad assistere Pietro nelle sue avventure tra i monti, inoltre, c’è Felicino Scotton (Francesco Salvi), detto Roccia, sovrintendente capo forestale nonché suo grande amico.

Decisamente più confusionario ma non per questo meno professionale, nella squadra di San Candido c’è anche il vice questore aggiunto Vincenzo Nappi (Enrico Ianniello). Da poco trasferitosi in Trentino, Nappi è un napoletano verace, simpatico e socievole, estremamente leale e imbattibile nel suo lavoro ma con una disastrosa vita sentimentale. Appena arrivato perde la testa per Silvia Bussolati (Gaia Bermani Amaral), la bella veterinaria che fa impazzire tutta la città.

A complicare la vita di Nappi c’è colui che dovrebbe essere il suo braccio destro, l’assistente capo Huber Fabricetti (Gianmarco Pozzoli), poliziotto pasticcione e sempliciotto ma con un grande cuore.

Un Passo Dal Cielo 2 trama

Nonostante si tratti di una fiction poliziesca a puntate, la seconda stagione di Un Passo Dal Cielo è incentrata tutta su di un solo delitto (o quasi). In questa stagione Pietro si trova a soccorrere Anja (Catrinel Marlon), una ragazza dell’Europa dell’Est che purtroppo, in seguito, viene uccisa. Le indagini della polizia fanno pian piano riaffiorare i dettagli del passato oscuro della ragazza; si scopre che Anja è una pusher e che probabilmente è stata uccisa per un regolamento di conti.

Pietro, che forse mostra fin troppo interesse per la ragazza, si ripromette di fare qualunque cosa pur di trovare l’assassino di Anja. Tutta la seconda stagione è infatti dedicata alle indagini dell’omicidio della ragazza.

[ATTENZIONE! SPOILER]

Nel frattempo in paese le vite sentimentali dei protagonisti della serie si complicano. Nappi, impegnato ormai ufficialmente con Silvia, sembra essere ormai preda di un’assurda gelosia. Questo suo stato d’inquietudine è causato dal ritorno in scena di Tobias (Raniero Monaco di Lapio), un famoso etologo nonché ex fidanzato di Silvia e con il quale la ragazza ha intenzione di partire per una missione in Alaska.

Intanto c’è anche un altro triangolo amoroso che affligge i cittadini di San Candido. La bella Chiara (Claudia Gaffuri), figlia di Roccia, perdutamente innamorata di Giorgio, il nipote di Pietro, si trova a dover affrontare una nuova rivale. Si tratta dell’amica barista Miriam (Miriam Leone), che sembra essere anch’essa interessata a Giorgio. Chi avrà la meglio, conquistando il cuore di Giorgio?

Un Passo Dal Cielo 3: l’addio di Terence Hill

Come per la seconda, anche la terza stagione di Un Passo Dal Cielo è incentrata su di un unico caso al quale collaborano la Polizia e la Forestale.

[ATTENZIONE! SPOILER]

Natasha (Caterina Shulha), una ex prostituta, chiede aiuto a Pietro per ritrovare suo figlio Eugenij che le è stato purtroppo sottratto dal suo protettore anni prima. Nonostante la diffidenza nei confronti della ragazza e della sua storia, Nappi e Thiene cominciano a indagare. Dopo una serie di buchi dell’acqua, finalmente la Polizia scopre dov’è nascosto il figlio di Natasha. Pare infatti che il suo protettore l’abbia venduto ad una ricca coppia sposata che ha adottato il bambino. Grazie all’esame del dna, la ragazza riesce a provare di essere la madre biologica del piccolo Eugenij, che le viene restituito. Tuttavia i problemi per Natasha non sono finiti poiché c’è ancora chi la cerca di pareggiare i conti.

Nel frattempo, il vice questore aggiunto Vincenzo Nappi è stato lasciato dalla sua compagna Silvia, ormai in viaggio verso l’Alaska. Tuttavia c’è già qualcuno pronto a prendere il posto della veterinaria nel suo cuore; si tratta di Eva (Rocío Muñoz Morales) un’ex modella costretta a trasferirsi a San Candido per scontare la sua pena, ovvero i servizi alla comunità. L’infatuazione di Nappi, inizialmente a senso unico, viene poi ricambiata dalla bella Eva.

leggi anche: Rocco Schiavone fiction tv: cast, trama, libri e streaming

Anche per Chiara e Giorgio le cose sembrano andare per il verso giusto; i due, che ormai sono ufficialmente una coppia, sono intenzionati a sposarsi e il ragazzo a entrare nella forestale. Tuttavia nel corpo dei ranger spicca una new entry; si tratta di Tommaso Belli (Tommaso Ramenghi), nuova guardia forestale, sostituto di Silvia, odiatissimo da Giorgio. Coinvolto dalla polizia nella ricerca di Eugenij, Tommaso instaura un rapporto prima d’amicizia e poi d’amore con Natasha che cerca in tutti modi di aiutare, anche andando contro le regole.

Ma se la loro relazione, nonostante gli impedimenti riesce a sopravvivere, quella di Chiara e Giorgio naufraga. I due si lasciano, Giorgio abbandona Chiara e la forestale e comincia a frequentare Manuela (Giusy Buscemi), la sorella di Nappi. Chiara, invece, con il cuore in frantumi, decide di cambiar vita e trova un impiego come aiutante di Karl (Giovanni Scifoni), un cuoco bravissimo ma dal carattere impossibile. Complici le tante ore in cucina passate tra i fornelli e le furiose litigate, tra i due nasce una simpatia che presto si tramuta in amore.

A ‘guastare’ questo clima da happy ending c’è purtroppo l’addio di Pietro. Il capo della Forestale decide infatti di abbandonare il suo posto a San Candido per andare a lavorare in Nepal. A prendere il suo posto come nuovo ispettore capo forestale e come protagonista della serie è Francesco Neri, interpretato da Daniele Liotti.

Un Passo Dal Cielo 4 trama

La quarta stagione si apre con l’arrivo di un nuovo capo della forestale, Francesco Neri (Daniele Liotti) che prende il posto di Pietro Thiene. Come il suo predecessore, anche Francesco è tormentato dai fantasmi del suo passato. Neri sembra infatti avere sulla coscienza la morte di suo figlio. A causa, infatti, di una sua disattenzione e di una pistola lasciata incustodita, il piccolo si è sparato e il colpo gli è stato purtroppo fatale.

[ATTENZIONE! SPOILER]

Quella tragedia ha distrutto le vite di Francesco e di sua moglie Livia (Daniela Virgilio) che, annientata dal dolore, l’ha lasciato e ora vive in una strana comunità religiosa poco fuori San Candido, gestita da Albert Kroess (Matteo Martari), detto Il Maestro. Preoccupato dal fatto che la comunità religiosa somigli fin troppo a una setta, Neri comincia a indagare sul Maestro che sospetta essere implicato in un omicidio.

Nel frattempo altre nubi si addensano su San Candido. Ormai felicemente fidanzato con la bella Eva, Nappi si trova a dover affrontare la sua prima minaccia sentimentale. A causa di una sfortunata serie di eventi, Eva viene fotografata insieme al rapper Fedez – guest star ricorrente nella stagione – e dipinta dai giornali scandalistici come la sua nuova fidanzata. Nonostante Eva sia innamorata solo del suo Vincenzo, è restia a smentire la notizia per godere di questa sua momentanea popolarità.

Oltre a dover fronteggiare la minaccia Fedez, Nappi è costretto anche a difendersi dagli attacchi di Cristina (Alice Torriani), sorella di Huber. La ragazza, perdutamente innamorata del vice questore aggiunto, fa di tutto per sabotare la sua relazione con Eva, mettendo zizzania ogni volta che può.
Allo stesso modo, anche Tommaso e Natasha sembrano essere infastiditi dall’ex fidanzato di lei, riapparso all’improvviso, portando scompiglio nella loro già complessa relazione.

Un Passo Dal Cielo 5: ultima stagione

Alcune delle vicende rimaste in sospeso nella stagione precedente, vengono riprese nella quinta e (per ora) ultima stagione di Un Passo Dal Cielo.

[ATTENZIONE! SPOILER]

Nonostante i suoi tentativi per incriminare Kroess e salvare sua moglie Livia dalla setta dei Deva, Francesco Neri è costretto a seppellire un altro membro della sua famiglia. Dopo la morte di Livia e con Il Maestro finalmente in carcere, il forestale può cominciare una nuova vita e inizia una relazione con l’etologa Emma (Pilar Fogliati). Ma questo suo desiderio di normalità, ha vita assai breve.

Amante della natura e dei lupi, proprio come il suo vecchio amico Pietro Thiene, ben presto Emma scopre di essere gravemente malata. Affetta da aneurisma cerebrale – ovvero una malformazione vascolare delle arterie cerebrali -, patologia quasi sempre letale, la donna cerca di vivere la sua vita al massimo, sfruttando ogni momento di gioia perché per lei potrebbe esser l’ultimo. Nonostante l’atteggiamento positivo di Emma, Francesco non riesce a darsi pace.

A complicare la vita del capo della Forestale è la scoperta di un figlio che non sapeva di avere. Sembra infatti che sua moglie, durante la permanenza nella setta Deva, sia rimasta incinta e che il bambino sia stato in affido. Neri si mette alla ricerca di questo bambino che è convinto possa essere il figlio adottivo di Bruno Moser (Stefano Cassetti) e sua moglie Ingrid Moser (Serena Autieri).

Nel frattempo la relazione tra Eva e Vincenzo sembra andare a gonfie vele. Non solo i due ormai vivono insieme ma pare si siano anche sbarazzati dei fastidiosi Fedez e Cristina che minavano il loro rapporto. Eva resta quindi incinta ma, a sorpresa, dopo aver messo al mondo la sua bambina, scappa, abbandonando Vincenzo e anche sua figlia.

Un Passo Dal Cielo 6: anticipazioni

La fiction Un Passo Dal Cielo, arrivata a 5 stagioni e 72 episodi, pare si stata rinnovata per una sesta stagione. Le riprese delle nuove puntate sono però cominciate con forte ritardo a causa della pandemia da Corona Virus ancora in corso. Tuttavia sembra che gli attori siano già tornati sul set dal 6 luglio 2020, nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid. Ma cosa dovremmo aspettarci da questa nuova stagione?

Innanzitutto un cambio di location. Inizialmente girata in Trentino-Alto Adige, la fiction si trasferisce in Veneto, lasciando il bellissimo lago di Braies di San Candido che ha fatto da sfondo a tante avventure. In questa stagione, che sarà di sole 8 puntate e 16 episodi (due episodi per ogni puntata in onda), la storia riprenderà da dove l’avevamo lasciata.

[ATTENZIONE! SPOILER]

Nella sesta stagione Francesco Neri (Daniele Liotti) dovrà fare i conti con una nuova paternità, quella di Leonardo, il bambino di Livia cresciuto dalla famiglia Moser, e con la sua relazione con Emma. La malattia della donna ha gettato un’ombra sulla loro relazione; Emma potrebbe non avere molto più tempo da vivere e Francesco forse non è in grado di sopportare una nuova perdita.

Per il Neri ci saranno anche altre sfide da superare come quella di salvataggio di un bosco che rischia di essere distrutto dalla mano dell’uomo. Inoltre, ci sarà un’altra donna, Dafne, a occupare i suoi pensieri…

Anche il povero Vincenzo Nappi (Enrico Ianniello), abbandonato dalla moglie Eva, è adesso ‘costretto’ a occuparsi da solo di sua figlia. Tuttavia, a fargli ‘compagnia’ questa volta ci saranno ben due donne, Pamela e Carolina, che s contenderanno le sue attenzioni. [fonte: CiakGeneration]

Per il momento non si sa ancora quando andrà in onda Un Passo Dal Cielo 6 ma è probabile che si debba aspettare fino al 2021.

Un Passo Dal Cielo streaming

Tutte le puntate delle cinque stagioni di Un Passo Dal Cielo sono disponibili in streaming sul sito ufficiale di Rai Play. Per accedere ai contenuti multimediali basterà effettuare la registrazione sul sito.

Fonte: Wiki, CiakGeneration

MCU e Spider-Verse: 10 collegamenti che vorremmo vedere

MCU e Spider-Verse: 10 collegamenti che vorremmo vedere

In attesa di capire quale sarà il futuro “combinato” del MCU della Disney e dello Spider-Verse della Sony, ComicBookMovie ha ipotizzato 10 collegamenti tra i due universi che sarebbe molto interessante vedere sul grande schermo:

Blade/Morbius

La Sony sta per introdurre il Vampire Vivente sul grande schermo, così come i Marvel Studios hanno in programma di far debuttare il Cacciatore di Vampiri nel loro universo condiviso. Immaginare un potenziale crossover, dunque, non è così difficile!

Anche se al momento è davvero presto per ipotizzare un’apparizione di Morbious nel film dedicato a Blade, nulla esclude che i due personaggi possano realmente incontrarsi sul grande schermo, sia in qualità di nemici, sia magari per combattere l’uno di fianco all’altro. Probabilmente, tutto dipenderà da come verrà accolto Morbius dal pubblico…

Spider-Woman/SWORD

Se lo Spider-Verse e il MCU cominceranno davvero ad essere collegati – si spera senza rovinare alcuna continuity -, non è assurdo ipotizzare che Jessica Drew possa avere una sorta di affiliazione con lo SHIELD, lo SWORD o persino l’HYDRA.

L’introduzione di Spider-Man nell’universo Sony – si vocifera che l’annunciato cinecomic affidato a Olivia Wilde sarà dedicato proprio alla supereroina – potrebbe gettare le basi per approfondire tale dinamica. Anche in Spider-Man 3 potrebbe essere raccontata, ammesso però che il personaggio di Jessica sia stato contemplato nella storia…

Doctor Strange/Spider-Man

Doctor Stranger in the Multiverse of Madness sarà diretto da Sam Raimi. Sappiamo ormai da diverso tempo che il sequel esplorerà il concetto del Multiverso, quindi un incontro tra Stephen Strange e una vecchia iterazione dell’Uomo Ragno – magari proprio quella di Tobey Maguire – potrebbe davvero rappresentare una realtà.

Un incontro tra lo Stregone Supremo e l’originale arrampicamuri cinematografico sarebbe qualcosa di davvero spettacolare. D’altronde, siamo certi che alcuni fan pagherebbero oro pur di rivedere Maguire ancora una volta nei panni del personaggio. Inoltre, l’eventuale team-up potrebbe gettare tranquillamente le basi per una sorta di “estensione” live action dello Spider-Verse inaugurato con Spider-Man: Un Nuovo Universo

J. Jonah Jameson

Sappiamo già che ci sono dei piani per far tornare il personaggio di J. Jonah Jameson interpretato da J.K. Simmons dopo la breve apparizione nella scena post-credit di Spider-Man: Far From Home. Tuttavia, ci piacerebbe che il personaggio avesse, in futuro, un ruolo di maggior rilievo.

Ad esempio, un incontro tra Jonah e Eddie Brock avrebbe un enorme potenziale, così come le storie legate al direttore del Daily Bugle potrebbero avere un enorme impatto sul MCU. Un’altra ipotesi allettante sarebbe quella di vedere Jameson commentare gli eventi dell’universo cinematografico Marvel, cosa che potrebbe legare i due universi in maniera assolutamente divertente.

Kraven il Cacciatore

Sappiamo che J.C. Chandor si occuperà della regia di uno standalone interamente dedicato a Kraven il Cacciatore. Tuttavia, avrebbe senso per il personaggio fare il suo debutto in Spider-Man 3 e “prendere di mira” Peter Parker (soprattutto perché è possibile che il giovane eroe sia in fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio).

Sarebbe un modo davvero intelligente di legare i due progetti. Inoltre, se il prossimo film dedicato all’Uomo Ragno introdurrà davvero il celebre antagonista, allora il suo standalone potrebbe tranquillamente essere ispirato alla serie a fumetti “L’ultima caccia di Kraven”, da molti considerata una delle storie più belle mai scritte su Spider-Man.

Spider-Man/Sinistri Sei

Secondo un recente rumor, la Sony vorrebbe includere il personaggio di Captain America in una sorta di progetto dedicato ai Sinistri Sei, a cui la casa di distribuzione e produzione sta lavorando ormai da diverso tempo. Naturalmente, se la cosa dovesse rivelarsi vera, si tratterebbe di far interagire il gruppo di super villain con l’iterazione di Sam Wilson (nuovo Cap del MCU dopo il “ritiro” di Steve Rogers).

Al momento non sappiamo quali personaggi dell’universo di Spider-MAn verranno coinvolti nell’ipotetico progetto: ad ogni modo, il trailer di Morbius ha già anticipato la presenza nel film del personaggio di Avvoltoio (interpretato da Michael Keaton in Spider-Man: Homecoming), cosa che ha sua volta potrebbe aver anticipato non solo una connessione con il MCU ma anche l’arrivo dei Sinistri Sei sul grande schermo.

Venom/Guardiani della Galassia Vol. 3

Venom ha fatto riferimento al pianeta natale del simbionte e il franchise potrebbe sicuramente esplorare il lato cosmico del personaggio andando avanti (è difficile dire, però, se ci sarà spazio per questo nel sequel Venom: Let There Be Carnage). Tuttavia, con la Sony desiderosa di far utilizzare ai Marvel Studios questi personaggi, c’è la possibilità che possano essere referenziati in qualche modo in uno dei prossimi titoli del MCU in uscita.

Guardiani della Galassia Vol. 3 sembra una scelta logica, anche se il rischio è quello di ridurre tutto ad un semplice cameo. In alternativa, anche solo una menzione potrebbe funzionare. Non avrebbe molto senso per Star-Lord & co. legarsi ad un simbionte, ma questo potrebbe gettare le basi per qualcosa di molto più grande a livello generale (di cui parleremo a breve).

Il Multiverso

Per ragioni che non possiamo ancora comprendere del tutto, un film di Madame Web è in lavorazione alla Sony e, a meno che non si concentri su Julia Carpenter, potrebbe rivelarsi una visione piuttosto strana del personaggio.

Indipendentemente da ciò, con la capacità di Madame Web di vedere cosa sta succedendo nel Multiverso, ci sono modi in cui la sua storia potrebbe essere collegata agli eventi del sequel di Doctor Strange, ed è possibile che il personaggio possa essere nominato o far sentire la sua presenza proprio in quel film. Questo potrebbe anche rivelarsi un modo intelligente per spiegare come Spidey oscilla tra due mondi…

Spider-Man

Questo è un suggerimento abbastanza ovvio, ma se Sony sta davvero cercando di capitalizzare il successo del MCU, allora deve continuare a consentire ai Marvel Studios di realizzare film dedicati a Spider-Man.

Ciò significa che Peter Parker rimane parte degli eventi futuri e, se il franchise andrà avanti, è probabile che sarà una versione del personaggio che i fan vogliono ancora seguire. D’altronde, il contraccolpo alla fine della partnership tra i due studi è qualcosa che Sony dovrebbe ricordare! La decisione di proseguire la partnereship sarebbe una decisione aziendale intelligente e innegabilmente vantaggiosa per entrambe le società. 

E se tutti gli eroi fossero simbionti?

Venom è stato un flop per la critica, ma ha sicuramente avuto un impatto al botteghino. Con questo in mente, Kevin Feige potrebbe essere convinto ad andare avanti con una sorta di evento crossover basato su “Venomized”.

Quel fumetto ha avuto un grande impatto all’interno del VenomVerse e con la Marvel che possiede i diritti sul merchandising di Spider-Man, si potrebbero davvero raggiungere grossi numeri in termini di incasso. Non sarebbe curioso vedere personaggi come Capitan America, Thor e Loki “infettati” dagli alieni?

Un divano a Tunisi: recensione del film con Golshifteh Farahani

Un divano a Tunisi: recensione del film con Golshifteh Farahani

Tutto è in evoluzione nella Tunisia post Primavera araba. Anche le paure e le ossessioni della gente. Un bazar pieno di energia, nuove possibilità, qualche arretratezza e vecchi pregiudizi. Questo racconta Manele Labadi Labbé nella sua commedia d’esordio, Un divano a Tunisi, presentata alle Giornate degli Autori a Venezia 2019. A più di un anno di distanza, complice la pandemia, il film arriva nelle sale l’8 ottobre, prodotto da Kazak Productions  e distribuito da Bim.

La trama di Un divano a Tunisi

Selma, Golshifteh Farahani, è una trentacinquenne che vuole avviare la sua carriera di psicanalista. A Parigi non ha avuto fortuna, così scommette su Tunisi, la sua città natale, dove torna dopo la caduta del regime di Ben Ali per aprire uno studio nel palazzo in cui vivono i suoi zii. Deve confrontarsi con l’iniziale ostilità dei parenti, affrontare i pregiudizi, la burocrazia e la solerzia di un poliziotto, Naim, Majd Mastoura, particolarmente ostinato nel fare il suo dovere in un paese che, come Selma, sta cercando un nuovo equilibrio. Dalla sua però, la ragazza ha una grande tenacia e … Sigmund Freud.

Golshifteh Farahani, la nuova stella cacciata dall’Iran

Non sono semplici curiosità quelle che seguono sulla giovane e bellissima Golshifteh Farahani, attrice iraniana classe 1983, ma qualcosa che a ben guardare ha molto a che vedere con Un divano a Tunisi. Anzi, può illuminare alcuni aspetti della pellicola. L’attrice vive in Europa da quando nel 2008 è stata dichiarata non gradita al governo iraniano e dunque costretta all’esilio. Tra i motivi del bando, l’aver lavorato sotto la direzione di Ridley Scott per una produzione hollywoodiana come Nessuna verità, accanto a Leonardo Di Caprio, ma ha partecipato anche ad Exodus – Dei e re dello stesso regista, e più recentemente ad altre grandi produzioni come Pirati dei Caraibi -La vendetta di Salazar. Nn solo cinema indipendente (Come pietra paziente, About Elly), insomma, dove ha iniziato e che pure ancora frequenta volentieri. Dunque Farahani sa bene cosa significa essere lontani dal proprio paese, proprio come Selma, che però può scegliere di tornarvi. Ma la protagonista accenna anche a suo padre, esiliato durante il regime di Ben Ali, e afferma che questo ritorno è anche per lui. Il richiamo verso il luogo delle proprie radici e il tema dell’esilio sono dunque presenti nel film, sebbene solo attraverso pochi cenni.

Un divano a TunisiCosì, la regista e sceneggiatrice franco-tunisina Manele Labidi Labbé non sfrutta a pieno il potenziale di questa storia e neppure le potenzialità di un’attrice di talento come Faharani, che avrebbe potuto senz’altro mettere al servizio del personaggio di Selma il proprio vissuto, regalandole uno spessore e una capacità di coinvolgimento emotivo maggiori. Invece Labidi sceglie di non approfondire questi temi, così come sceglie di non raccontare molto di questa giovane psicoterapeuta, se non la sua determinazione e la fatica nell’affrontare un contesto inizialmente ostile. Ciò si deve forse al timore di sacrificare, così facendo, il tono leggero della commedia.

Un divano a Tunisi per capire la rivoluzione

Il film infatti, mette del tutto da parte i toni drammatici e in alcuni momenti prende anche le distanze dal realismo. Anzi, sceglie di stemperare i momenti di difficoltà della protagonista con una concessione al fantastico. Si pensi alla figura di Freud che la accompagna sempre, in varie forme. Questa contaminazione di generi è interessante e, ben dosata, fa sorridere.

Nelle intenzioni della regista, la psicoanalisi funge solo da pretesto per parlare di una donna giovane, indipendente, che lavora e vuole autodeterminarsi, in un paese ancora per molti versi ancorato a tradizioni obsolete e pregiudizi, e dell’impatto sulla popolazione della cosiddetta Rivoluzione dei Gelsomini, nata dal basso e che costrinse Ben Ali, al potere dall”87, a lasciare il paese nel 2011.

Se però Labidi è efficace nel tratteggiare un affresco composito fatto di pennellate colorate, vivaci e fresche, quanto fugaci, che regalano sorrisi viaggiando però quasi sempre in superficie, con qualche ingenuità nella trama e alcuni mutamenti un po’ troppo repentini, lo è meno quando tenta di spiegare la rivoluzione e le sue conseguenze. Guardando il film si ha l’impressione che tra la gente questo cambiamento sia stato vissuto più come un trauma, in senso negativo, che come una crisi positiva. Racconta un paese dal quale i giovani come Olfa, Aisha Ben Miled, vogliono fuggire anziché restare per costruire una Tunisia nuova, ora che hanno conquistato libertà e democrazia. Un paese ancora arretrato, che fatica a misurarsi con questa libertà, anche nei costumi e nel modo di essere. Si parla di integralismo religioso, di matrimoni combinati, di omosessualità – soprattutto grazie al personaggio del fornaio Raouf, interpretato da Hichem Yakoubi – ma anche di gestione clientelare della cosa pubblica. Il poliziotto Naim, Majd Mastoura – Orso d’oro a Belino per Hedi di Mohamed Ben Attia – paladino della legalità, appare come una mosca bianca. Insomma una Tunisia piena di potenzialità ancora per buona parte inespresse. L’auspicio di Labidi è quello di una liberazione finalmente anche culturale e mentale. È questa la scommessa sul proprio paese che la protagonista porta alla storia, col suo studio di  psicoterapia. Per accompagnarla, la regista sceglie la voce di Mina e le note di un classico della canzone italiana anni ’60 come Città vuota, assieme alla meno conosciuta Io sono quel che sono, che ben si confà al mood della protagonista e suggerisce un parallelo tra l’Italia del boom e la Tunisia di oggi, proprio in termini di opportunità di progresso da cogliere e potenzialità da sfruttare.

Un divano a Tunisi resta una commedia d’esordio vivace, dal buon ritmo, ma con qualche ingenuità di scrittura e qualche semplificazione di troppo. Il quadro rutilante di una Tunisia in cerca di un equilibrio, come in fondo la compassata protagonista, che mentre aiuta gli altri a liberarsi dalle proprie ansie e paure, aiuta sé stessa a ritrovarsi.

SFIDA AL PRESIDENTE – THE COMEY RULE, il trailer

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SFIDA AL PRESIDENTE – THE COMEY RULE, il trailer

A pochissime settimane dalle Elezioni Presidenziali americane 2020, una doppia prima serata evento il 12 e il 13 ottobre su Sky e in streaming su NOW TV con SFIDA AL PRESIDENTE – THE COMEY RULE, di cui viene rilasciato oggi il trailer ufficiale.

L’atteso political drama, in due parti da due ore ciascuna, è basato sul bestseller A Higher Loyalty: Truth, Lies, and Leadership, il memoir (al numero 1 della classifica del New York Times) di James Comey, che racconta dal punto di vista dell’ex direttore dell’FBI le vicende che portarono al suo allontanamento dal Bureau per mano dell’attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Jeff Daniels nei panni dell’ex direttore dell’FBI e Brendan Gleeson in quelli del tycoon per una serie targata SHOWTIME e firmata da Billy Ray (Captain Phillips – Attacco in mare aperto, L’inventore di favole).

La prima parte si concentra sulle fasi iniziali del Russiagate e sull’indagine dell’FBI sulle e-mail di Hillary Clinton e il loro decisivo impatto sulla Election Night del 2016, quando Donald Trump stupì il mondo e fu eletto 45° presidente degli Stati Uniti d’America. La seconda parte, invece, è il racconto, giorno per giorno, della problematica relazione tra Comey e Trump, e si concentra sui primi mesi, intensi e caotici, della presidenza del magnate americano.

SFIDA AL PRESIDENTE – THE COMEY RULE – Lunedì 12 e martedì 13 ottobre alle 21.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV. Disponibile On Demand

No Time To Die: il video clip della canzone di Billie Eilish

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No Time To Die: il video clip della canzone di Billie Eilish

La Universal Pictures ha diffuso il video clip ufficiale di “No Time To Die” di Billie Eilish, la canzone originale che accompagnerà l’uscita del nuovo capitolo di James Bond, No Time To Die.

No Time To Die, il film

No Time To Die, il nuovo film su James Bond  è diretto da Cary Joji Fukunaga e prodotto da Michael G. Wilson e Barbara Broccoli. Protagonisti del cast sono Daniel Craig, Léa Seydoux, Ralph FiennesRami Malek e Naomie HarrisBen WhishawRory Kinnear, Jeffrey Wright Dali BenssalahBilly MagnussenAna De ArmasDavid Dencik e Lashana Lynch.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Over the Moon: Elodie interpreterà la canzone “Volo via”

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Over the Moon: Elodie interpreterà la canzone “Volo via”

La pop star italiana Elodie interpreterà la canzone “Volo via” nel nuovo film d’animazione originale Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria, in arrivo il 23 ottobre su Netflix.

“Ho riconosciuto nella storia di Fei Fei, nella sua caparbietà e nel profondo legame che la unisce alla famiglia, una parte di me”, spiega Elodie. “La sua avventura mi ha emozionato e ricordato quanto sia importante credere nei sogni”. Il brano, che nel film accompagnerà i titoli di coda, è la versione italiana di “Rocket to the Moon”, la prima canzone che i compositori Christopher Curtis e Marjorie Duffield hanno scritto per il lungometraggio.

Diretto dal leggendario animatore e regista premio Oscar Glen Keane, Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria è una co-produzione Pearl Studio e Netflix e vede come produttrici le celebri Gennie Tim e Peilin Chou.

  • Regista: il premio Oscar Glen Keane (Dear Basketball)
  • Produttori: Gennie Rim (Gli Incredibili – Una ‘normale’ famiglia di supereroi, Cars, Ratatouille e Up), Peilin Chou (Mulan, Romy & Michelle, Il piccolo yeti)
  • Autore: Audrey Wells (The Hate U Give)
  • Co-regista: il premio Oscar John Kahrs (Paperman)
  • Produttori esecutivi: Janet Yang (The Joy Luck Club), Glen Keane, Ruigang Li, Frank Zhu, Thomas Hui
  • Musiche di: Christopher Curtis (Chaplin), Marjorie Duffield, Helen Park (KPOP)
  • Compositore: il premio Oscar Steven Price (Gravity)
  • Scenografa: Céline Desrumaux

Over the Moon, la trama

Una brillante ragazzina, spinta dalla determinazione e dalla passione per la scienza, costruisce una navicella spaziale per andare sulla Luna e dimostrare l’esistenza della leggendaria dea che vi abita. Una volta atterrata, rimane coinvolta in una ricerca inaspettata e scopre un luogo bizzarro popolato da creature fantastiche. Diretto dal leggendario animatore Glen Keane e prodotto da Gennie Rim e Peilin Chou, “Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria” è un’emozionante avventura musicale che racconta la capacità di andare avanti, l’accettazione di novità inattese e il potere dell’immaginazione.

The Shift: trailer del film di Alessandro Tonda

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The Shift: trailer del film di Alessandro Tonda

Dal 5 novembre al cinema: The Shift, debutto alla regia di Alessandro Tonda, che firma la sua opera prima dopo diverse collaborazioni come aiuto regista in film e serie TV di successo (Romanzo Criminale 2 – La serie, Gomorra – La serie, Suburra, Sicilian Ghost Story). The Shift è prodotto da Notorious Pictures – insieme alla belga Tarantula di Miss Marx – e lo distribuirà nelle nostre sale a partire dal 5 novembre.

Un drama thriller claustrofobico ma al tempo stesso adrenalinico e dal ritmo incalzante, che ha come protagonisti Adamo Dionisi (Pasolini, Suburra, Dogman, Rocco Schiavone, Suburra – La serie) e la star francese della serie Les Revenants e di film come Regular Lovers e Love Songs, Clotilde Hesme. Il film, ambientato a Bruxelles, trae ispirazione dai recenti attentati di matrice islamica che hanno trascinato nella psicosi le più importanti capitali europee e racconta una situazione fuori dal comune, messa in atto dall’incoscienza di un adolescente.

The Shift, la trama

La storia di due giovani terroristi. Eden e Abdel irrompono in una scuola di Bruxelles per compiere una strage di coetanei, ma Abdel si fa saltare in aria prima del previsto coinvolgendo Eden nell’esplosione. Poco dopo i paramedici Isabel e Adamo, accorsi sul posto, caricano sulla loro ambulanza un ragazzo ferito e privo di sensi senza immaginare che si tratta proprio di Eden. Quando Isabel si accorge della cintura esplosiva è ormai troppo tardi: Eden si è svegliato e prende il controllo dell’ambulanza, minacciando i paramedici di premere il bottone se non eseguiranno i suoi ordini…

The Shift nasce dall’urgenza di raccontare l’Europa contemporanea in uno dei suoi aspetti socialmente e culturalmente più drammatici, ovvero lo scontro in seno all’Europa stessa tra Islam radicale e civiltà occidentale, partendo dall’emergenza del terrorismo jihadista per arrivare all’esigenza di governare un processo di integrazione che sappia evitare il condizionamento di ogni tipo di estremismo.

In una fase storica in cui la paura del terrorismo contribuisce ad alimentare il rischio che l’Europa si abbandoni alle crescenti spinte nazionaliste, The Shift parte proprio da quella paura per costruire un percorso di senso che – opponendosi a ogni generalizzazione e alla strumentalizzazione dell’odio a fini anche politici – riporti in primo piano la necessità irrinunciabile di costruire ponti tra culture o, meglio ancora, tra esseri umani.

Se la rilevanza del tema non ha bisogno di sottolineature, è peculiare e ambiziosa la strategia narrativa attraverso cui The Shift si propone di affrontarlo, partendo sì dalla ferita ancora aperta degli attacchi terroristici su larga scala, del panico allo stato puro che questi hanno prodotto in tutta l’Europa e che percorre anche l’intero arco narrativo del film, ma compiendo un ulteriore passaggio di approfondimento drammaturgico e quindi tematico, attraverso cui il terrore non viene più solo combattuto ma anche guardato negli occhi.

Shortcut, recensione del film di Alessio Liguori

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Shortcut, recensione del film di Alessio Liguori

Mentre impazza ai box office statunitensi, diventando un piccolo grande orgoglio della giovane produzione made in Italy, Shortcut si conferma un ottimo biglietto da visita per la Mad Rocket Entertainment, casa di produzione che promette di fare molto bene nei prossimi anni. Il film, da noi, è disponibile su The Film Club, la piattaforma di Minerva Pictures e sulle principali piattaforme VOD. È stato presentato in anteprima a #GIFFONI50 nella sezione Generator +16 e +18 e, come detto, sta riscuotendo un grande successo ai box office USA.

Shortcut è la storia di Nolan, Bess, Reggie, Queenie e Karl, cinque adolescenti che salgono su un malandato pulmino rosso per rientrare a casa, da scuola. Jo, il vecchio conducente, sceglie di prendere una scorciatoia (da cui il titolo) che porterà il gruppo prima ad imbattersi in un evaso che vuole far perdere le sue tracce, poi in una tremenda creatura che spingerà i cinque ragazzi a vivere un’avventura che li trasformerà per sempre, e che li legherà l’uno all’altro come solo delle esperienze tremendamente forti sono capaci di fare.

Shortcut, scorciatoie verso l’età adulta

Scritto da Daniele Cosci e diretto da Alessio Liguori, Shortcut è un esperimento che giocando su un terreno sicuro e collaudato vince la sua scommessa. I temi dell’amicizia e dell’adolescenza, il viaggio iniziatico e la lotta contro un mostro sono archetipali nella narrativa di genere e in questo contesto vengono sfruttati tutti benissimo. A partire dalla messa in scena accattivante, alla regia fluida passando per le interpretazioni tutte sfaccettate e credibili, nonostante forse avrebbero avuto bisogno di maggiore approfondimento.

Il film si è avvalso anche della collaborazione con Makinarium, una vera eccellenza nel campo del make up e della prostetica, non solo per quanto riguarda il cinema italiano, ma per il panorama mondiale della settima arte e questo prezioso contributo sottolinea il valore del film, che resta comunque un primo passo, ma non ha niente del timore e della paura che caratterizzano le prime volte.

Shortcut è un temerario grido di esistenza, la rivendicazione di uno spazio che deve crearsi per nuove realtà produttive, nonostante portino in scena storie derivative e già viste, perché è la dimostrazione della conoscenza di un mezzo, tecnico e narrativo, e la conferma che questo mezzo si sa utilizzare, sfruttare e modellare a seconda delle proprie forze, con ottimi risultati.

È uscito 100 Serie tv in pillole – Stagione 2, per malati seriali recidivi

“Non c’è cura per un malato seriale. Ormai lo sappiamo bene. E allora siamo qui a somministrarvi una nuova dose dedicata ad altre 100 serie tv che hanno fatto la storia del piccolo schermo. Vi avevamo lasciato sul più bello, come durante il finale del vostro show preferito, perché c’era ancora tanta altra serialità da celebrare. Lo faremo con una seconda stagione di serie tv imperdibili, da riscoprire o da recuperare. 100 nuovi show per un’intensa e imperdibile sessione di binge-reading.”

“Se è vero che la dipendenza da serie TV può essere considerata da alcuni una vera e propria patologia, noi, battute a parte, l’abbiamo sempre vista come una delle migliori cure possibili alla noia e alla tristezza. E di questo abbiamo avuto conferma in uno dei periodi più bui e noiosi che le nostre generazioni possano ricordare, il recente lockdown, durante il quale abbiamo tutti rivolto lo sguardo verso il televisore.” commenta Luca Liguori, autore del libro e Direttore Editoriale di Movieplayer.it “Abbiamo anche capito che le 100 serie che avevamo scelto due anni fa non erano sembrate “poche” solo a noi, e che di “malati seriali” insaziabili e incontentabili ne esistono tantissimi.”

Il manuale raccoglie, rigorosamente in ordine alfabetico, altre 100 serie tv in un ventaglio molto ampio di generi seriali: dai crime più avvincenti alle migliori serie drammatiche, dalle sitcom più amate agli show di fantascienza. Senza dimenticare una contenuta ma accurata selezione di anime come Neon Genesis Evangelion, Death Note e L’attacco dei giganti.

Che siano tra i fenomeni televisivi più rilevanti del momento come The Boys, The Mandalorian e Ozark, prodotti meno mainstream ma assolutamente ottimi come Broadchurch o cult intramontabili come Willy, il Principe di Bel-Air, Dawson’s Creek o Xena – Principessa guerriera, ogni serie tv viene approfondita in maniera davvero esaustiva. Il volume, infatti, oltre a fornire un assaggio di trama (il giusto per stuzzicare l’appetito) e una breve critica dell’opera, specifica il numero di stagioni, la durata degli episodi e le ore totali necessarie per un binge watching fino all’ultima puntata.

Come nel volume precedente, gli autori non mancano poi di segnalare, per ogni serie, l’episodio memorabile, il target (consigliata a chi), la compagnia più adatta per la visione e gli effetti collaterali nei quali anche i malati seriali più recidivi rischiano di incappare.

In fondo al volume, come in tutti i manuali che si rispettino, è posizionato un comodo glossario che viene in aiuto di chi, nonostante l’amore incondizionato per le serie televisive, non ne mastica (ancora) lo slang.

Billions rinnovata per la sesta stagione, Corey Stoll promosso

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Billions rinnovata per la sesta stagione, Corey Stoll promosso

Arriva la conferma che la Showtime ha rinnovato Billions per la sesta stagione che debutterà nel 2021. La quinta stagione di BILLIONS interrotta a causa dell’emergenza COVID.19 tornerà con cinque nuovi episodi nel 2021, con la sesta a seguire. Il candidato al Golden Globe Corey Stoll (House of Cards), che si è unito alla guest star nei panni di Mike Prince nella quinta stagione, ha firmato per tornare come regular per la sesta stagione. L’annuncio è stato dato oggi da Gary Levine, President of Entertainment, Showtime Networks Inc.

Nella quinta stagione di BILLIONS, Bobby Axelrod (Damian Lewis) e Chuck Rhoades (Paul Giamatti) vedono riaccendersi la loro feroce rivalità, mentre nuovi nemici si alzano e prendono la mira. Il pioniere dell’impatto sociale Mike Prince (Corey Stoll) rappresenta una vera minaccia per il dominio di Axe, e Chuck litiga con un formidabile procuratore distrettuale (Roma Maffia). Taylor Mason (Asia Kate Dillon) è costretta a tornare ad Axe Capital, dove Taylor deve combattere per proteggere i propri dipendenti e le loro risorse. Wendy Rhoades (Maggie Siff) rivaluta la sua lealtà e crea nuove alleanze sorprendenti che la mettono in contrasto sia con Chuck che con Axe. La guest star della quinta stagione Julianna Margulies (The Good Wife) interpreta Catherine Brant, una professoressa di sociologia della Ivy League e autrice di bestseller. La serie è interpretata anche da David Costabile, Condola Rashad, Kelly AuCoin e Jeffrey DeMunn.

BILLIONS è creata e prodotta dagli showrunner Brian Koppelman e David Levien. La serie è stata creata anche da Andrew Ross Sorkin. Per ulteriori informazioni su BILLIONS, visitate SHO.com, seguite su Twitter, Instagram e Facebook e unitevi alla conversazione utilizzando #Billions.

Billions 6

Billions 6 è la sesta stagione di BILLIONS scritta da Brian Koppelman, David Levien, Andrew Ross Sorkin per Showtime.

Spider-Man 3: Kevin Feige “complice” del ritorno di Electro?

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Spider-Man 3: Kevin Feige “complice” del ritorno di Electro?

Poche ore fa è arrivata come un fulmine la notizia – totalmente inaspettata – che Jamie Foxx è ufficialmente in trattative per tornare a vestire i panni di Electro in Spider-Man 3, il film con Tom Holland che arriverà al cinema il prossimo anno. L’attore premio Oscar aveva già interpretato il ruolo in The Amazing Spider-Man – Il potere di Electro di Marc Webb, film uscito nelle sale nel 2014 e in cui era Andrew Garfield ad interpretare l’Uomo Ragno.

Naturalmente, i fan sono subito andati in visibilio, anche perché la presenza di Electro nel film potrebbe effettivamente aprire le porte all’esplorazione del Multiverso (cosa che dovrebbe avvenire in maniera ancora più approfondita in Doctor Strange in the Multiverse of Madness). In attesa di scoprire maggiori dettagli sul coinvolgimento del personaggio di Electro nella storia della terza avventura cinematografica dello Spider-Man di Holland, arriva da ComicBook una curiosa indiscrezioni che potrebbe fare maggiore luce sul perché del “ritorno” sul grande schermo del celebre antagonista.

Un nuovo report del noto sito, infatti, rivela parti di un’email inviata nel 2013 da Kevin Feige all’allora presidente della Sony Amy Pascal, in cui il boss dei Marvel Studios esprimeva lodi per la performance di Jamie Foxx nei panni di Electro in The Amazing Spider-Man 2. “Adoro davvero Electro… sembra che la storia potrebbe anche fare a meno della scena nel suo appartamento, il che lo farebbe sembrare completamente pazzo… un personaggio con cui sarebbe ancora più difficile relazionarsi.”, avrebbe scritto Feige alla Pascal.

Questa approvazione nei confronti di Electro da parte di Feige non dovrebbe far altro che contribuire ad aumentare il notevole clamore suscitato dall’entusiasmante annuncio, e forse a contestualizzare maggiormente il perché del suo inserimento nel film (ricordiamo che Feige figurerà come produttore di Spider-Man 3), anche se al momento mancano ancora troppi dettagli sulla storia per riuscire a capirne le reali motivazioni…

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

All American 3: Chelsea Tavares promosso a regular

All American 3: Chelsea Tavares promosso a regular

Arriva da Deadline la notizia di un nuovo attore promosso a regular di All American 3, l’attesa terza stagione di All American. Infatti Chelsea Tavares è stata promossa a serie regolare per la terza stagione del dramma della CW.

Tavares è una studentessa a South Crenshaw e cavalca o muori fidanzata da Coop (Bre-z). Un’aspirante musicista la cui star è in ascesa, deve lottare per fare la sua musica, a modo suo. Tavares è apparso in 19 episodi nelle prime due stagioni.

All American 2×13

All American 3 è la terza stagione della  serie tv All American ideata da April Blair per il network americano The CW ed è ispirata dalla vita dell’ex giocatore di football americano Spencer Paysinger.

In All American 3 protagonisti sono Spencer James, interpretato da Daniel Ezra, Billy Baker, interpretato da Taye Diggs, Olivia Baker, interpretata da Samantha Logan, Tiana “Coop” Cooper, interpretata da Bre-Z, Leila Faisal, interpretata da Greta Onieogou, Laura Fine-Baker, interpretata da Monet Mazur, Jordan Baker, interpretato da Michael Evans Behling, Asher, interpretato da Cody Christian, Grace James, interpretata da Karimah Westbrook e Dillon James, interpretato da Jalyn Hall.

In All American quando un giocatore di football delle scuole superiori della South L.A. viene reclutato per giocare alla Beverly Hills High, le vittorie, le perdite e le lotte di due famiglie di mondi molto diversi, iniziano a scontrarsi.

Captain Marvel: il film “bocciato” dall’interprete di Ms. Marvel

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Captain Marvel: il film “bocciato” dall’interprete di Ms. Marvel

Nella giornata di ieri abbiamo appreso che la giovane esordiente Iman Vellani è stata scelta dai Marvel Studios per interpretare Kamala Khan nell’annunciata serie Ms. Marvel, lo show in arrivo prossimamente su Disney+ dedicato al personaggio dei fumetti creato da Gerry Conway e John Buscema.

Proprio grazie ai fumetti sappiamo che Ms. Marvel è stata inizialmente concepita come controparte femminile di Captain Marvel e alter ego di Carol Danvers, e che nel corso della sua storia editoriale ha assunto numerose identità, tra cui – appunto – quella di Kamala Khan, personaggio creato Sana Amanat, G. Willow Wilson e Adrian Alphona.

Secondo una serie di rumor non ancora confermati ufficialmente, il personaggio di Ms. Marvel farà il suo debutto in Captain Marvel 2 prima dell’arrivo della serie a lei interamente dedicata. In attesa di scoprire se sarà davvero così, Screen Rant ha portato alla luce un fatto decisamente curioso che riguarda proprio Vellani e il primo cinecomic dedicato alla supereroina interpretata da Brie Larson.

La fonte ha infatti spulciato il profilo Letterbox della giovane attrice e ha scoperto che, all’epoca dell’uscita in sala del film di Anna Boden e Ryan Fleck, lo stesso non è stato particolarmente apprezzato dalla futura interprete di Kamala Khan: Vellani, infatti, ha assegnato al cinecomic soltanto due stelle su cinque, specificando però nei commenti alla sua valutazione di aver invece molto apprezzato la performance di Larson.

Tutto quello che sappiamo su Captain Marvel 2

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa. Al loro posto ci sarà Nia DaCosta, regista dell’attesissimo reboot/sequel di Candyman prodotto da Jordan Peele.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel dovrebbe arrivare già nel 2022.

The Good Doctor 4: teaser e trama dalla quarta stagione

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The Good Doctor 4: teaser e trama dalla quarta stagione

Il network americano ABC ha diffuso il teaser promo e la trama di The Good Doctor 4, l’attesissima quarta stagione di The Good Doctor.

The Good Doctor 4

The Good Doctor 4 è la quarta stagione della serie tv The Good Doctor creata da David Shore per il network americano della ABC. In The Good Doctor 4 Il dottor Shaun Murphy, un giovane chirurgo con autismo e sindrome del savant, continua a usare i suoi straordinari doni medici presso l’unità chirurgica del St. Bonaventure Hospital. Man mano che le sue amicizie si approfondiscono, Shaun continua ad affrontare il mondo degli appuntamenti e delle relazioni romantiche e lavora più duramente di quanto abbia mai fatto prima, navigando nel suo ambiente per dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento di chirurgo salverà vite. La serie vede nel cast Freddie Highmore nei panni del dottor Shaun Murphy, Antonia Thomas nei panni della dottoressa Claire Browne, Hill Harper nei panni del dottor Marcus Andrews, Richard Schiff nei panni del dottor Aaron Glassman, Christina Chang nei pann

In The Good Doctor protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas come Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever.

Black: il fumetto in cui solo i neri hanno superpoteri diventa un film

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Arriva da Deadline la notizia che la Warner Bros., in collaborazione con Studio 8, è al lavoro sullo sviluppo di un adattamento cinematografico di Black, serie a fumetti creata da Kwanza Osajyefo e Tim Smith III. Il fumetto è ambientato in un mondo in cui soltanto alle persone di colore è concesso avere dei superpoteri.

Dopo aver lavorato sia per la Marvel che per DC, Osajyefo desiderava disperatamente creare qualcosa che parlasse ai lettori di colore, una fascia demografica troppo spesso minimizzata o completamente ignorata. L’idea di un mondo in cui solo i neri avessero dei superpoteri iniziò così a serpeggiare nella sua mente.

Alla fine, Osajyefo organizzò una campagna Kickstarter per cercare di dare ufficialmente vita al progetto. Nel 2017 venne rilasciato il primo numero di Black. Da allora, sono stati pubblicati altri cinque numeri del fumetto che, negli anni, ha riscosso un grande successo. La storia originale racconta di un giovane ragazzo di colore di nome Kareem che, dopo essere sopravvissuto ad uno scontro con la polizia, scopre che i neri hanno dei super poteri nascosti che altri non possiedono.

Affrontando i problemi del mondo reale che continuano ad affliggere la comunità afroamericana, Black è riuscito a lasciare un solco profondo nel mondo dell’editoria e dei fumetti. Al momento la Warner Bros. è ancora alla ricerca di un regista, mentre pare che Bryan Edward Hill (Titans, Ash vs. Evil Dead) abbia già completato la sceneggiatura. La storia del film sarà fedele al primo numero della serie: racconterà, quindi, di un giovane uomo di colore che, dopo essere stato braccato dalla polizia, scopre di avere dei superpoteri e che un consorzio segreto desidera sfruttare e controllare queste sue abilità.

Parlando del fumetto e dell’adattamento cinematografico, Kwanza Osajyefo ha dichiarato: “Parte dell’ispirazione per Black è venuta dalla mia esperienza circa la mancanza di rappresentazione nell’editoria e nei fumetti, e di come ciò sia direttamente correlato alla scarsità di personaggi neri. Per la maggior parte della storia dei fumetti, gli emarginati bianchi sono stati usati come allegorie per gruppi emarginati, mentre affermavano di riflettere il mondo che ci circondava. Black toglie questa patina per giustapporre i superpoteri con la razza, consentendo ai neri di rispecchiarsi autenticamente nei media e invitando un pubblico più ampio a essere parte della nostra esperienza. Siamo entusiasti di portare questa storia a tutti attraverso il film e siamo grati a Studio 8 per averci creduto.”

La vita straordinaria di David Copperfield, trailer del film

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La vita straordinaria di David Copperfield, trailer del film

Ecco il trailer ufficiale del film La vita straordinaria di David Copperfield di Armando Iannucci, al cinema dal 16 ottobre 2020 distribuito da Lucky Red in associazione con 3 Marys. 

Armando Iannucci –  regista di Morto Stalin se ne fa un altro e candidato all’Oscar per In the loop – è qui alle prese con l’adattamento di uno dei romanzi più famosi di Charles Dickens, nonché l’opera più autobiografica e tra le più amate dallo stesso scrittore, del quale ricorre l’anniversario dei 150 anni dalla morte.

La vita straordinaria di David Copperfield offre una rilettura inedita del celebre romanzo dickensiano, attraverso lo stile ironico e irresistibile tipico del regista, che infonde nuova linfa a un grande classico della letteratura anche grazie a un cast corale di attori teatrali e cinematografici provenienti da tutto il mondo: nei panni di David Copperfield troviamo l’attore candidato all’Oscar Dev Patel, acclamato protagonista di The Millionaire e Lion – La strada verso casa, affiancato dalla pluripremiata star Tilda Swinton, da Hugh Laurie, indimenticabile protagonista della serie tv Dr. House e da Ben Whishaw (Profumo – Storia di un assassino e volto noto della saga 007 in Spectre e Skyfall).

In questo film straordinariamente divertente, il regista Iannucci attraversa l’Inghilterra del XIX secolo seguendo il destino a zig-zag del suo eroe, il giovane David Copperfield, un ragazzo baciato inizialmente dalla sfortuna che si ritroverà alle prese con numerose (dis)avventure. In questa brulicante Inghilterra ottocentesca, presa dai fermenti della Rivoluzione Industriale e non priva di divisioni sociali, quella di Copperfield è una vicenda sul grande fiume della vita, che scorre impetuosa tra gli slums londinesi e la campagna britannica, raccontata in un romanzo appassionante e fluviale che il regista Iannucci porta sul grande schermo con rinnovata vitalità.

“La ragione è che ne percepivo profondamente lo spirito contemporaneo, ma anche che tutti gli adattamenti che avevo visto erano molto seriosi e incentrati sull’aspetto drammatico della storia.  Se è vero che la trama è molto densa e i risvolti drammatici sono numerosi, questi per me erano i tratti meno interessanti del racconto, che è ricco di scene spassose e di momenti che rasentano la slapstick comedy. È un testo molto realistico e tuttavia surreale…” (Armando Iannucci)

La trama di La vita straordinaria di David Copperfield

Dall’immaginazione del regista candidato all’Oscar Armando Iannucci, l’adattamento di uno dei romanzi più amati di Charles Dickens. Un racconto della vita del personaggio letterario, dalla sua giovinezza fino all’età adulta, narrato in uno stile ironico, tipico del regista. Un film straordinariamente divertente che attraversa l’Inghilterra del XIX secolo seguendo il destino a zig-zag del suo eroe.

The Walking Dead: World Beyond, recensione dello spin off della serie AMC

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A poche settimane dall’annuncio che la numero 11 sarà l’ultima stagione di The Walking Dead, arriva su Amazon Prime Video The Walking Dead: World Beyond, lo spin off della serie nata dai fumetto di Robert Kirkman che si presenta come primo arco narrativo ambientato nel mondo post apocalisse. La serie sarà infatti formata da due stagioni di 10 episodi da 60 minuti l’uno ed esordisce il 2 ottobre sulla piattaforma streaming di Amazon Prime.

La storia sfocia in una nuova mitologia e la storia che segue la prima generazione cresciuta in una civiltà sopravvissuta del mondo post-apocalittico. Due sorelle insieme a due amici lasciano un luogo sicuro e di conforto per affrontare i pericoli, conosciuti e sconosciuti, viventi e non morti per compiere una missione importante. Inseguiti da coloro che desiderano proteggerli e da coloro che desiderano fermarli, la loro avventura sarà una storia di crescita e trasformazione che si svolge su un terreno pericoloso, mentre i protagonisti sfidando tutto ciò che sanno sul mondo, su se stessi e sui rispettivi compagni di viaggio. Alcuni diventeranno eroi. Alcuni diventeranno cattivi. Ma tutti troveranno le verità che cercano.

The Walking Dead: World BeyondIl mondo oltre The Walking Dead si preannuncia un mondo ricco. Oltre la serie regolare e The Walking Dead: World Beyond, infatti, c’è la già affermata Fear The Walking Dead e l’annunciato e attesissimo spin-off che vedrà protagonisti Daryl e Carol, ovvero Norman Reedus e Melissa McBride, trai protagonisti più amati della serie regolare. Un format che quindi, ormai lontanissimo dalle sue premesse cartacee, continua a svilupparsi e ingrandirsi, con un buon successo di pubblico e un esito artistico sempre molto elevato.

The Walking Dead: World Beyond, teen drama e l’apocalisse

Infatti, al netto dell’inevitabile ripetitività dello show, che ormai abbiamo capito, potrebbe andare avanti per sempre, The Walking Dead: World Beyond si conferma un prodotto ben scritto e curato, afflitto solo dalla totale mancanza di novità. Certo, in questo caso si fa un balzo in avanti nel tempo e si prova a mescolare il teen movie con il genere apocalittico, tuttavia la curiosità scarseggia.

Totalmente casuale sembra invece l’unico elemento di interesse dello show, ovvero il parallelo uno a uno con la contemporaneità. Il storia racconta infatti di una società civilizzata che ha imparato a convivere con il virus e con le sue implicazioni. E tutto questo sembra terribilmente attuale.

A produrre la serie, oltre alla AMC artefice del grande successo dello show madre, ci sono Scott M. Gimple e Matt Negrete, anche loro proveniente da The Walking Dead, e una serie di volti nuovi e carismatici, tra cui Alexa Mansour (The Resident), Aliyah Royale, Hal Cumpston, Nicolas Cantu, Annet Mahendru (The Americans), Nico Tortorella (Younger) e Julia Ormond (Gold Digger, Temple Grandin, Mad Men).

Justice League Snyder Cut: per Henry Cavill la sua uscita è davvero importante

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In attesa di nuovi dettagli sulle riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League che dovrebbero partire proprio questo mese, Henry Cavill continua ad essere tempestato di domande sulla versione del cinecomic ad opera di Zack Snyder in occasione della promozione del film Enola Holmes

Intervistato in occasione del podcast Happy Sad Confused (via Cinema Blend), l’interprete di Superman ha spiegato perché è così importante che Snyder abbia la possibilità di far vedere al mondo il suo taglio del film uscito nelle sale nel 2017. “Sono davvero entusiasta di vedere la sua visione prendere forma. Penso sia giusto che il treno arrivi alla destinazione a cui mirava, e penso sia importante che quella visione si concretizzi”, ha spiegato Henry Cavill. “Non importante se tu sia d’accordo o no. Zack è uno storyteller, ed è un suo diritto vedere la sua versione finalmente completa. Sono davvero entusiasta di vederla. Sono entusiasta di vedere come sarà il risultato finale.”

“Zack ha ora anche il vantaggio del senno di poi… quindi sarà anche meglio”, ha aggiunto l’attore. “Io voglio solo vedere un bel film… o una serie di film (ride)”. Queste ultime parole fanno probabilmente riferimento alla voce secondo cui la Snyder Cut di Justice League sarà divisa in quattro parti della durata di un’ora ciascuna e che potrebbe essere rilasciata da HBO Max sotto forma di miniserie.

Il budget per le riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League

Le riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League dovrebbero avere luogo ad Ottobre e durare soltanto per una settimana. Nonostante la breve durata, il budget sarà comunque elevato: pare infatti che saranno necessari 70 milioni di dollari per girare il nuovo materiale. Le riprese aggiuntive coinvolgeranno Ben Affleck (Batman), Henry Cavill (Superman), Gal Gadot (Wonder Woman) e probabilmente anche Ray Fisher (Cyborg). Al momento non sappiamo se anche Jason Momoa (Aquaman) e/o Ezra Miller (Flash) saranno coinvolti nei reshoot.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Roubaix, une lumière, recensione del film di Arnaud Desplechin

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Roubaix, une lumière, recensione del film di Arnaud Desplechin

Arriva al cinema dopo il passaggio in concorso a Cannes 2019 Roubaix, une lumière, il film diretto da Arnaud Desplechin che ci porta nella cittadina della sua infanzia e, mai come in questo caso, la racconta attraverso parole e suggestioni, ma soprattutto con un tono indulgente di chi conosce i luoghi e l’umanità, e la spiega, la racconta e la perdona con le parole del suo protagonista, il commissario commissario Daoud, interpretato da Roschdy Zem.

Roubaix, une lumière è la storia di questo uomo di legge, che durante la notte di Natale vaga per Roubaix, piccola cittadina della Francia settentrionale in cui è cresciuto e che oggi è considerata uno dei luoghi più pericolosi di tutta la Francia. Daoud cerca di risolvere un caso di omicidio insieme al nuovo arrivato, Louis Coterelle (Antoine Reinartz). Un’anziana signora, è stata rinvenuta brutalmente assassinata e le uniche interrogate sono due giovani donne, vicine di casa della vittima, Claude e Marie, povere e sole, che vivono di furti e, forse, anche di atti violenti, per andare avanti.

Roubaix, une lumière, una città, mille storie

Roubaix, une lumière è una fotografia della comunità povera e disagiata della città in cui lo stesso regista è cresciuto, ma parlando di un pezzo della sua vita, Desplechin non si accanisce contro la cattiveria dell’uomo, né contro il degrado e la povertà che imperversano in città, ma anzi si immerge proprio in quelle povertà, con uno sguardo attento indagatorio eppure benevolo verso l’umanità protagonista del film.

La città è la protagonista assoluta del film, lo è attraverso i volti, gli interrogatori, gli alterchi trai due investigatori che rappresentano volti così differenti di uno stesso lavoro, di una stessa realtà. E Desplechin racconta tutto con un ritmo da inchiesta, prendendo il fatto di cronaca (o i fatti di cronaca, visto che l’omicidio dell’anziana signora è solo l’ultimo e il più grave delitto che viene compiuto) e analizzandolo con una precisione di regia e dialoghi che caratterizzano un tipo di cinema più analitico che poco ha in genere che spartire con un abbraccio così sentito e umano ad una città difficile.

Delitto e castigo

L’indagine del regista non si limita solo ai fatti che vengono raccontati, ai testimoni, ai sospetti, ma anche ad un tracciamento della linea della colpa e del pentimento, una sorta di indagine umana alla ricerca di quel terreno comune in cui la colpevolezza non si può imputare perché tocca tutti, chi più chi meno. Desplechin ha uno sguardo indulgente, paterno verso la città che gli ha fatto da madre, e così Roubaix, une lumière diventa quasi una lettera d’amore in cui si tengono ben presenti i difetti e le macchie dell’amata, verso la quale però non si può smettere di provare un sentimento forte e puro.

No Time to Die: Ana De Armas sarà una Bond Girl emancipata e realistica

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Tra i nuovi personaggi più intriganti di No Time to Die, l’attesissimo venticinquesimo capitolo della saga di James Bond in arrivo nelle sale a Novembre, c’è sicuramente quello della Bond Girl Paloma, interpretata da Ana De Armas, la bellissima attrice e modella cubana che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare grazie a Blade Runner 2049 e a Cena con delitto – Knives Out

In una recente intervista con Vogue Mexico, l’attrice ha parlato del suo personaggio nel film di Cary Fukunaga, ammettendo che quando ha accettato la parte, la sua più grande preoccupazione è stata che il suo personaggio non rappresentasse assolutamente uno stereotipo. L’attrice voleva che la sua Paloma fosse “emanticipata” e “realistica”, specialmente rispetto alle precedenti Bond Girl del grande schermo, che storicamente sono state quasi sempre relegate al ruolo di mero oggetto del desiderio.

“Ciò che conta di più per me è rappresentare donne e personaggi femminili emanticipati, realistici e al di fuori di qualsiasi stereotipo”, ha spiegato Ana De Armas. “In questo nuovo film di 007 ho avuto la consapevolezza di prestare la massima attenzione e di essere attenta all’argomento. Questa è stata la cosa principale per me, soprattutto quando ho parlato del ruolo con il regista.”

No Time to Die e la “nuova” rappresentazione delle figure femminili

Sempre di recente, a proposito della caratterizzazione dei ruoli femminili, anche l’attrice Lashana Lynch aveva anticipato che il ritratto delle figure femminili in No Time to Die è stato gestito in maniera totalmente diversa, e soprattutto in un modo più rappresentativo rispetto ai tempi moderni. “Il modo in cui le donne vedono loro stesse e il modo in cui vengono rappresentate è completamente autentico. Sono consapevoli di poter bastare a se stesse”, aveva spiegato l’attrice. “È un qualcosa che si potrà vedere in questo nuovo film, e non soltanto in relazione ai personaggi femminili che esistono già nel franchise, ma anche in quelli nuovi di zecca come il mio.”

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna De Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Doctor Strange 2: a breve le riprese, parola di Benedict Cumberbatch

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L’intera Fase 4 del MCU è stata completamente posticipata a causa della pandemia di Covid-19. Non solo i film che erano programmati per quest’anno sono ufficialmente slittati al 2021 (come Black Widow e Gli Eterni), ma anche le produzioni dei futuri titoli dell’universo condiviso sono state posticipate a data da definirsi, come ad esempio quella dell’attesissimo sequel di Doctor Strange.

Sappiamo che Sam Raimi, regista della trilogia di Spider-Man dei primi anni ’00, si occuperà di dirigere il sequel, le cui riprese dovrebbero tenersi in Inghilterra. Adesso, è stato Benedict Cumberbatch (interprete dello Stregone Supremo), a fornire un breve aggiornamento in merito alla produzione del film, durante una recente intervista con Watch Time India. “Attualmente sono impegnato con la pre-produzione del secondo Doctor Strange”, ha spiegato l’attore. “Ne sono veramente entusiasta. Inizieremo a girare verso la fine di Ottobre o al massimo all’inizio di Novembre.”

Le dichiarazioni di Cumberbatch sono in linea con i precedenti report in merito al sequel, i quali sostenevano – appunto – che le riprese sarebbero partite entro il mese di Ottobre. La speranza è che la produzione del film, una volta iniziata, possa proseguire senza intoppi legati all’emergenza Coronavirus.

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in EndgameDoctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.

Spider-Man 3: Jamie Foxx di nuovo Electro per il film con Tom Holland

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Jamie Foxx è in trattative finali per tornare ad interpretare Electro nell Spider-Man 3 con Tom HollandThe Hollywood Reporter ha diffuso la notizia in merito all’attore premio Oscar che nel 2014 aveva interpretato il villain dell’Uomo Ragno in The Amazing Spider-Man 2 di Mark Webb, quando l’eroe era interpretato da Andrew Garfield.

Sebbene non ci sia ancora una conferma ufficiale, la notizia ha fatto il giro del web che ora invoca lo Spiderverse a piena voce, dopo che lo stesso era stato presentato nel film d’animazione premio Oscar del 2018.

Dopo il colpo di scena di Spider-Man: Far From Home, in cui abbiamo visto J.K. Simmons riprendere il ruolo di J. Jonah Jameson, che aveva interpretato nei film di Sam Raimi, questa nuova aggiunta al film sembra davvero spalancare le porte al multiverso per casa Marvel.

Spider-Man 3: 10 cose da sapere sul possibile villain Kraven il Cacciatore

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Boris reunion 2020: le interviste ai protagonisti

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Boris reunion 2020: le interviste ai protagonisti

Sono passati 10 anni dall’uscita di Boris, serie tv culto che è stata celebrata la Lucca Film Festival con una reunion del cast. Ecco le nostre interviste a Alessandro Tiberi (lo stagista), Andrea Sartoretti e Valerio Aprea (gli sceneggiatori) e Caterina Guzzanti (Arianna).

Boris è una serie televisiva italiana prodotta dal 2007 al 2010. Inizialmente sottotitolata La fuori serie italiana, porta in scena, in maniera caricaturale e ironica, il dietro le quinte di un set televisivo nel quale si sta girando la fittizia fiction Gli occhi del cuore 2; l’intento è quello di fare il verso a gran parte della produzione televisiva generalista nell’Italia degli anni 2000. Prodotta da Wilder per Fox International Channels Italy, la serie è stata trasmessa in prima visione assoluta in Italia dai canali satellitari Fox e FX, e successivamente in chiaro da Cielo. Nel 2011 la serie ha avuto una trasposizione cinematografica, Boris – Il film.

Borat 2: il trailer ufficiale del film con Sacha Baron Cohen

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Borat 2: il trailer ufficiale del film con Sacha Baron Cohen

Si intitolerà BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM: DELIVERY OF PRODIGIOUS BRIBE TO AMERICAN REGIME FOR MAKE BENEFIT ONCE GLORIOUS NATION OF KAZAKHSTAN il sequel di Borat, il folle mockumentary di Sasha Baron Cohen uscito nel 2007.

Il film sarà distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 23 ottobre. Il film seguirà le assurde vicende del giornalista del titolo, personaggio che incarna e smaschera le contraddizioni della società americana con una satira spesso greve ma sempre efficace. Sarà interessante capire in che modo il film si rivolgerà alla situazione odierna in un’America sempre più messa alla prova da rivolte, imminenti elezioni presidenziali e una pandemia ancora in corso.

BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM: DELIVERY OF PRODIGIOUS BRIBE TO AMERICAN REGIME FOR MAKE BENEFIT ONCE GLORIOUS NATION OF KAZAKHSTAN è diretto da Jason Woliner, scritto da Sacha Baron Cohen & Anthony Hines & Dan Swimer & Peter Baynham & Erica Rivinoja & Dan Mazer & Jena Friedman & Lee Kern, prodotto da Sacha Baron Cohen, Monica Levinson e Anthony Hines, executive producer: Buddy Enright, Nicholas Hatton, Peter Baynham, Dan Mazer e Stuart Miller, con Sacha Baron Cohen & Irina Nowak.

Christopher Nolan e altri registi fanno appello al Congresso per salvare le sale

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Deadline ha pubblicato una lettera indirizzata al Congresso degli Stati Uniti e firmata – tra gli altri – dalla Directors Guild of America, dalla Nation Association of Theatre Owners e dalla Motion Pictures Association, a sostegno dei cinema statunitensi e, più in generale, dell’industria cinematografica.

La lettera è stata firmata da registi quali Christopher Nolan, James Cameron, Clint Eastwood e Martin Scorsese. Attraverso la lettera si richiede che vengano reindirizzati i fondi non ancora assegnati dal CARES Act, nato proprio per sostenere i cittadini americani dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19. Nella lettera viene sottolineato che “l’esperienza cinematografica è fondamentale per la vita americana e che i cinema sono uno strumento di unificazione.”

Come sappiamo, l’emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio anche il cinema e le sale cinematografiche. Se però in Europa e in altre aree del mondo ci sono stati dei segnali di ripresa, in America la situazione è ancora piuttosto preoccupante, con le sale di New York e della contena di Los Angeles che risultano ancora chiuse. La cosa ha quindi portato tutte le principali major a rimandare al 2021 le uscite al cinema di quelli che fino a qualche mese fa era considerati i titoli più attesi della stagione.

Stando a quanto si legge nella lettera, il 93% dei cinema ha subito perdite pari al 75% nel secondo quarto del 2020. Se la situazione non evolverà in qualche modo, si stima che almeno il 69% delle sale di piccole e medie dimensioni sarà costretto a dichiarare bancarotta e a chiudere definitivamente. Il messaggio lanciato attraverso la lettera è tanto chiaro quanto spaventoso: “In assenza di una soluzione ragionata per far fronte alle circostanze, i cinema potrebbero non sopravvivere all’impatto della pandemia”. Di seguito la lista completa dei firmatari:

John Fithian, President & CEO, NATO
Russ Hollander, National Executive Director, DGA
Charles Rivkin, Chairman & CEO, MPA
Thomas Schlamme, President, DGA
Adewale Akinnuoye-Agbaje
Agustin Almodovar
Pedro Almodovar
Wes Anderson
Judd Apatow
Jon Avnet
Sean Baker
Noah Baumbach
Michael Bay
Susanne Bier
Barbara Broccoli
James Cameron
Antonio Campos
Damien Chazelle
Jon M. Chu
Sofia Coppola
Alfonso Cuarón
Lee Daniels
Dean Devlin
Clint Eastwood
Andrew Erwin
Jon Erwin
Paul Feig
Shana Feste
Scott Frank
Cary Joji Fukunaga
Greta Gerwig
Evan Goldberg
Paul Greengrass
Leslie Greif
Luca Guadagnino
Catherine Hardwicke
Alma Har’el
Albert Hughes
Allen Hughes
Alejandro Gonzalez Iñárritu
Barry Jenkins
Patty Jenkins
Rian Johnson
Miranda July
Nicole Kassell
Jon Landau
Francis Lawrence
Mimi Leder
Ang Lee
Rob Letterman
Shawn Levy
Richard Linklater
James Mangold
Sam Mendes
Adam McKay
Steve McQueen
Ted Melfi
Reed Morano
Christopher Nolan
David O. Russell
Todd Phillips
Guy Ritchie
Seth Rogen
Joachim Rønning
Michael R. Roskam
Martin Scorsese
M. Night Shyamalan
Zack Snyder
Steven Soderbergh
Joey Soloway
David E. Talbert
Betty Thomas
Emma Thomas
Liesl Tommy
Denis Villeneuve
Taika Waititi
James Wan
Lulu Wang
Chris Weitz
Paul Weitz
Michael G. Wilson
Edgar Wright
Joe Wright
Cathy Yan
David Yates

Insidious: Lynn Shaye aggiorna sul futuro della saga horror

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Insidious: Lynn Shaye aggiorna sul futuro della saga horror

L’ultimo capitolo della saga di Insidious ad essere arrivato nelle sale è stato Insidious – L’ultima chiave del 2018, che in realtà è un prequel ai primi due film del franchise horror partorito dalla mente di James Wan. Da allora non ci sono stati più aggiornamenti sul futuro della saga, ma adesso è stata l’iconica Lynn Shaye a parlarne in una recente intervista con ComingSoon.net.

L’attrice, che è apparsa in tutti e quattro i film del franchise nei panni della medium Elise Rainier, ha spiegato che ora come ora non conosce i piani della Blumhouse in merito alla saga, ma che ovviamente amerebbe tornare per un eventuale nuovo film. “Penso che ora come ora siamo tutti preoccupati in merito al film horror della nostra società. Stiamo già vivendo una sorta di horror”, ha ironizzato l’attrice in merito a quanto sta accadendo nel mondo. “Ad un certo punto sembrava che James Wan avesse in mente un altro Insidious, poi non ho avuto più aggiornamenti in merito. Credo che al momento siano tutti abbastanza preoccupati. A me andrebbe bene realizzarne un altro. D’altronde il mio personaggio è già nell’Altrove, quindi sarebbe tutto molto differente.”

Insidious è il film che ha dato il via ad una delle saghe horror più viste degli ultimi anni, capostipite di un sequel e due prequel. Nella fattispecie, il primo film del 2010 è il terzo andando nell’ordine cronologico degli eventi. L’ultima capitolo del franchise, Insidious – L’ultima chiave, è il capitolo della serie che ha incassato di più al box office.

Il Cattivo Poeta, trailer e poster del film con Sergio Castellitto

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Ecco il trailer e il poster di Il Cattivo Poeta, opera prima di Gianluca Jodice con Sergio Castellitto nei panni di Gabriele d’Annunzio, nelle sale dal 5 di novembre distribuito da 01 Distribution.

Il film racconta l’inverno della vita del grande poeta e il tramonto di una nazione intera alle porte della seconda guerra mondiale. Un biopic su una delle figure chiave della storia moderna, ma poco raccontata dal nostro cinema.

IL CATTIVO POETA è prodotto da Matteo Rovere e Andrea Paris, una coproduzione italo francese Ascent Film e Bathysphere con Rai Cinema. Nel cast, tra gli altri, Francesco PatanèTommaso Ragno e Clotilde Courau.

Il Cattivo Poeta poster

La trama di Il Cattivo Poeta

1936, Giovanni Comini è stato appena promosso federale, il più giovane che l’Italia possa vantare. Ha voluto così il suo mentore, Achille Starace, segretario del Partito Fascista e numero due del regime. Comini viene subito convocato a Roma per una missione delicata: dovrà sorvegliare Gabriele d’Annunzio e metterlo nella condizione di non nuocere… Già, perché il Vate, il poeta nazionale, negli ultimi tempi appare contrariato, e Mussolini teme possa danneggiare la sua imminente alleanza con la Germania di Hitler. Ma al Vittoriale, il disegno politico di cui Comini è solo un piccolo esecutore inizierà a perdere i suoi solidi contorni e il giovane federale, diviso tra la fedeltà al Partito e la fascinazione per il poeta, finirà per mettere in serio pericolo la sua lanciata carriera.

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