Nelle ultime settimane, Batman
Forever, il film diretto dal compianto Joel Schumacher nel 1995, è tornato sulla
bocca di tutti. Tutto è iniziato quando Marc Bernardin,
sceneggiatore della serie Star
Trek: Picard, ha svelato su Twitter di aver sentito
parlare di una Director’s Cut del film, ossia di un taglio della
durata di 170 minuti che la Warner Bros. non ha mai rilasciato.
In seguito alla diffusione della
notizia, è stato
Variety ad indagare sulla vicenda e adesso, in un nuovo report,
la celebre rivista ha confermato che la versione estesa del
cinecomic di Schumacher – una sorta di Schumacher
Cut, tanto per usare una denominazione molto in voga di
recente – esiste davvero. Secondo la fonte, il taglio da 170 minuti
avrebbe un tono molto più dark rispetto alla versione
cinematografica, e si aprirebbe con una sequenza in cui l’Harvey
Dent/Due Facce interpretato da Tommy Lee Jones fuggirebbe dall’Arkham Asylum.
La versione estesa conterrebbe anche diverse sequenze inedite con
protagonista l’Edward Nygma/Enigmista di Jim Carrey.
Sorprendentemente, apprendiamo che
molte di queste scene extra si concentrano sugli aspetti legati
all’emotività e alla psicologia del personaggio di Bruce Wayne; la
fonte riporta inoltre che è presente anche uno scontro tra Batman e
un gigantesco pipistrello di dimensioni umane (Man-Bat, in
sostanza).
Prima di iniziare ad esultare circa
la possibilità di un’eventuale release di questa versione estesa di
Batman
Forever,
Variety sottolinea che “i rappresentanti dello studio non
intendono discutere circa la distribuzione di una Director’s Cut di
Batman Forever. Non sanno nemmeno se il materiale inedito per
un’eventuale versione estesa sia ancora disponibile 25 anni
dopo.”
Batman Forever: la Director’s Cut verrà mai rilasciata?
A tutto ciò va aggiunto che, anche
se questi filmati inediti di Batman
Forever dovessero essere recuperati, il nuovo
assemblaggio del materiale avrebbe comunque bisogno della
supervisione di Joel Schumacher, che purtroppo – a causa della
scomparsa – non potrà essere in alcun modo coinvolto. Ricordiamo
che il regista è scomparso lo scorso 22 giugno all’età di 80. Aveva
anche diretto
Batman & Robin, uscito nel 1997.
Charlize Theron, KiKi Layne, Marwan Kenzari, Chiwetel Ejiofor,
Harry Melling e la regista Gina
Prince-Bythewood hanno risposto alle domande su The Old
Guard, il nuovo film Netflix disponibile dal 10 luglio sulla
piattaforma.
Oltre ai due protagonisti nel cast
di The Old
Guard anche Kiki Layne, Marwan Kenzari, Harry
Melling, Van Veronica Ngo, con Matthias
Schoenaerts e Chiwetel Ejiofor. Il film è
prodotto da David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Charlize
Theron, AJ Dix, Beth Kono, Marc Evans.
The Old Guard, la trama
Da secoli il mondo dei
mortali è protetto da un gruppo clandestino guidato da una
guerriera di nome Andy (Charlize
Theron). Al suo interno ci sono mercenari molto uniti
tra loro e che stranamente non possono morire. Durante una missione
urgente le straordinarie capacità dei componenti della squadra
diventano improvvisamente pubbliche. Ora tocca ad Andy e all’ultima
arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il
pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende
replicare e sfruttare economicamente questo dono. Tratto dal
celebre fumetto di Greg Rucka e con la regia di Gina
Prince-Bythewood (LOVE & BASKETBALL, BEYOND THE LIGHTS – TROVA LA
TUA VOCE), The Old Guard racconta una storia
cruda, ancorata alla realtà e piena d’azione che dimostra come
vivere per sempre non sia così semplice.
Di recente sono balzate
all’attenzione della stampa e dei fan le dichiarazioni
di Anthony
Mackie circa la mancanza di diversi nel
MCU, non solo in
riferimento al cast dei film, ma anche e soprattutto alla troupe,
quindi a tutte le persone che lavorano sul set.
L’attore aveva dichiarato: “Mi
ha sempre irritato l’idea di aver fatto sette film con la Marvel in cui ogni produttore, ogni
regista, ogni stuntman, ogni costumista, ogni assistente alla
produzione… ogni singola persona era bianca”. E ancora:
“Poi hanno fatto Black Panther… con un regista nero, un
produttore nero, un costumista nero, un coordinatore degli stunt
nero. Se vogliamo, è una cosa ancora più razzista. Perché se assumi
i neri soltanto quando si tratta di un film sui neri, allora è come
se dicessi che non sono abbastanza degni per un film con un cast
composto principalmente da bianchi.”
Adesso sono stati Anthony e Joe Russo, registi
di ben quattro film del MCU – tra cui Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame, a rispondere alle dichiarazioni dell’attore
durante un podcast di
MovieMaker. I due registi hanno in qualche modo appoggiato il
pensiero dell’attore e ammesso che, nonostante tutto l’impegno
possibile, si può sempre fare di più quando si tratta di concetti
come diversità ed inclusione.
“Penso che
possiamo fare tutti sempre di più in termini di diversità, tanto
nel nostro settore quanto in ogni altra industria, quindi Anthony
non ha affatto torto”,ha dichiarato
Joe Russo.“Penso che
dobbiamo tutti impegnarci di più per continuare a sostenere la
diversità su entrambi i lati della macchina da presa”,ha aggiunto Anthony Russo.“Abbiamo un sacco di rispetto per Anthony
Mackie. Non è solo un attore straordinario, ma è anche una persona
straordinaria e abbiamo adorato lavorare con
lui”.
Lo scorso anno i fratelli Russo
avevano ricevuto alcune critiche in merito ad alcuni momenti in cui
Endgame
ha provato ad abbracciare maggiormente il concetto di
“rappresentanza”, soprattutto in riferimento ai personaggi
femminili e alla comunità LGBTQ+. Va detto, comunque, che la
Marvel si sta impegnando per
cercare di arginare questo “problema”, ma per garantire che la cosa
si consideri davvero superata, forse lo studio dovrebbe prestare
maggiore attenzione alle parole di Mackie ed essere più attento
alla diversificazione dei talenti che operano dietro le quinte.
La diversificazione all’interno del
MCU
A partire da Black
Panther, i Marvel Studios hanno iniziato ad abbracciare
sempre di più il concetto di diversificazione all’interno delle
loro produzioni: a tre donne è stata affidata la regia di tre
cinecomics (Anna Boden ha co-diretto Captain
Marvel, Cate Shortland ha diretto Black
Widow e Chloé Zhao ha diretto Gli
Eterni), mentre due registi non caucasici hanno
diretto due cinecomics (di nuovo Chloé Zhao per Gli
Eterni e Destin Daniel Cretton ingaggiato invece
per Shang-Chi
and the Legend of the Ten Rings).
Sembra che le riprese del
travagliatissimo adattamento cinematografico di Uncharted,
la serie di videogiochi action-adventure
sviluppata da Naughty Dog, siano finalmente pronte a partire.
A confermarlo è un video condiviso da Tom
Holland, protagonista del film, attraverso le sue
storie Instagram.
Sembra che, per assicurarsi un
ambiente lavorativo il più sicuro possibile, la Sony abbia
predisposto tutta una serie di misure da seguire scrupolosamente.
Tra queste ci sarebbe anche il sottoporre Holland al tampone per il
Covid-19, come testimoniato proprio dai video condiviso dal giovane
attore attraverso il suo profilo IG.
Il video in cui vediamo Tom
Holland sottoporsi al tampone è stato accompagnato
dalla didascalia “First Day Back”, ossia “Primo giorno di ritorno”:
l’attore dovrebbe trovarsi in Germania, e si è sottoposto al
tampone in attesa di tornare sul set. A quanto pare, quindi, sembra
confermato che Holland girerà prima Uncharted e
poi Spider-Man
3, anche se non è escluso che le due produzioni –
entrambe Sony – potrebbero sovrapporsi, soprattutto se lo studio
confermerà a breve anche l’inizio delle riprese del nuovo film
dedicato all’Uomo Ragno.
Tutto quello che sappiamo su Uncharted con Tom Holland
In Uncharted, Tom
Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark
Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non
tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare
l’eroe del titolo anni fa quando David O.
Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli
anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come
una origin story.
La sceneggiatura del film, che
arriverà al cinema il 16 luglio 2021, è stata firmata da
Art Marcum, Matt Holloway e Rafe
Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan
Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di
tesori che tutti conosciamo.
Vi ricordiamo che Uncharted sarà
la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation
Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da
Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation
Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.
Charlize Theron è una delle attrici più
talentuose dell’odierno panorama cinematografico hollywoodiano. La
cosa che ha sempre colpito dell’attrice è stata la continua volontà
di mettersi alla prova tanto in pellicole più impegnate (come ad
esempio Monster, che le ha fatto vincere il premio Oscar,
o il più recente
Bombshell) quanto in grandi blockbuster d’azione (si pensi
a Mad Max: Fury Road o ad Atomica
Bionda).
Proprio per questo, ancora oggi sono
in molti ad essere sorpresi del fatto che l’attrice non abbia mai
recitato in un film dell’Universo Cinematografico Marvel. Nonostante i fan
della Marvel avrebbero voluto vederla nei
panni di Captain
Marvel nell’omonimo film, in una recente intervista con
Variety in occasione della promozione di The Old
Guard, l’attrice ha confermato che non è mai stata
contattata dai Marvel Studios, né per quanto riguarda
Captain
Marvel né per qualsiasi altro tipo di progetto.
“Lo giuro su Dio. Non mi hanno
mai chiamato”, ha dichiarato Theron quando le hanno chiesto se
avesse mai parlato con i Marvel Studios circa la possibilità
di unirsi al cast di un loro film. “No, non sto mentendo. Ma va
bene così. Sai una cosa? Mi sto costruendo il mio percorso. Mi sto
creando da sole le mie opportunità. Quindi, va bene.”
Onestamente, è
abbastanza folle pensare che la Marvel non abbia mai puntato su
un’attrice così versatile come Theron, correndo il rischio che la
Warner Bros. si approcci di nuovo all’attrice per un eventuale film
del DCEU (ricordiamo che la stessa
ha avuto la possibilità di interpretare il ruolo di Ippolita in
Wonder
Woman di Patty Jenkins).
The Old Guard con Charlize Theron da oggi su Netflix
Per quanto riguarda The Old
Guard, il film è disponibile da oggi su Netflix. Si tratta dell’adattamento cinematografico
dell’omonima graphic novel scritta da Greg Rucka e
illustrata da Leandro Fernandez. Il film è diretto
da Gina Prince-Bythewood. Nel cast, oltre a
Theron, figura anche
Luca Marinelli,
Matthias Schoenaerts e
Chiwetel Ejiofor.
Vi ricordate di Francesca, la bionda
da capogiro che riusciva a strappare un bacio a Stefano Accorsi nel film di Muccino, L’ultimo bacio? Per
quei pochi di voi che non sanno di chi stiamo parlando, è
Martina Stella, icona pop degli anni 2000 e oggi
andremo a scoprire qualcosa in più sulla sua vita, sulla sua
carriera ed alcune curiosità.
Ecco 10 cose che non sai su
Martina Stella.
Martina Stella: tra film e fiction
all’italiana
10. I suoi film dopo
L’Ultimo Bacio. Esordisce nel nostro cinema nel 2001 ed a
dargli la prima parte da protagonista assoluta è Gabriele Muccino: L’ultimo bacio è un successo
al botteghino e il pubblico si innamora di lei. Da lì in poi, la
carriera di Martina impenna vertiginosamente. Nel 2002 recita in
Un amore perfetto, Amnèsia di
Salvatores e Nemmeno in un sogno.
Iniziano anche le collaborazioni con i registi stranieri, vedi
Ripopolare la reggia (2007) di Peter
Greenaway e Nine
di Rob Marshall (2009). Martina Stella viene
notata anche dai fratelli Vanzina, che prima la
scritturano per Un’estate ai Caraibi (2009) e poi
le offrono una parte in Sapore di te (2014). La
commedia diventa ormai casa sua, come lo dimostrano i suoi ultimi
lavori: Prima di lunedì (2016), Attesa e cambiamenti (2016) e il
primo cinepanettone targato NetflixNatale a 5 stelle (2018) di Marco Risi.
9. Diva del piccolo
schermo. Oltre al cinema (ed al teatro), Martina Stella è
un volto apprezzatissimo anche nelle serie tv e
fiction in cui ha recitato: da Le stagioni del
cuore (2004) o L’amore e guerra (2007)
degli studi Mediaset è con le produzioni Rai che Martina dà il
meglio di sé; recita nella terza stagione di Tutti pazzi
per amore (2011), prende parte alla miniserie tv
Caruso, la voce dell’amore (2012), ma soprattutto
è il ruolo di Ambra Negri della Valle ne L’allieva
(2016) ad esaltarla.
8. La Stella al ballo… con
le stelle. Tra le passioni coltivate negli anni Martina
Stella non ha mai nascosto l’amore per la danza,
ereditata dalla madre ballerina. Dopo l’esperienza de
L’allieva torna in tv nel 2017 per partecipare al
talent show Ballando con le stelle dove raggiunge
la puntata finale classificandosi terza.
Martina Stella è su instagram
7. Nuova vita sui
social. Oggi, senza grandi progetti cinematografici
all’orizzonte, Martina punta fortissimo sui social
network ed in particolare su Instagram. È
oltre quota 450 mila followers, posta quasi giornalmente e nelle
sue storie promuove cosmetici e consigli di
fitness.
Martina Stella, la mamma single che trova
l’amore
6. Una donna da far girare
la testa ai vip. Le sue storie amorose hanno sempre fatto
parlare di lei: prima la cotta per Valentino
Rossi, poi la relazione con l’imprenditore Lapo
Elkann per poi nel 2008 mettersi con l’attore pugliese
Primo Reggiani. Ma è dalla storia con
l’acconciatore Gabriele Gregorini che Martina
rimarrà in dolce attesa.
Martina Stella ha una figlia,
5. Ginevra e una mamma
single. Nell’ottobre del 2012 infatti
nasce la prima ed unica figlia dell’attrice romana
di adozione, Ginevra. Nel frattempo però Martina
decide di comune accordo di interrompere la storia con il suo
compagno Gabriele; lei ha sempre dichiarato che crescere
sua figlia da sola è stato davvero difficile, ma quel
momento della sua vita le ha dato un regalo enorme, l’essere mamma.
Oggi, con una foto postata su Instagram, Martina
Stella mostra il grande affiatamento che c’è tra
le due, oltre ad una impressionante somiglianza.
Un post condiviso da Martina Stella
(@therealmartinastella) in data: 6 Dic 2019 alle ore 9:27 PST
4. Il nuovo amore.Nel 2015 però, nonostante le numerose delusioni,
Martina incontra il procuratore calcistico
Andrea Manfredonia, con il quale si sposa
l’annodopo e tutt’ora vive.
Martina Stella e… Steven Soderbergh!
Un cameo
particolare. Gossip e vita privata a parte, pochi di voi
si saranno accorti di questo piccola apparizione
fugace nella filmografia di Martina Stella: l’attrice è nel cast di
Ocean’s Twelve, di Steven Soderbergh. Avete sentito bene! Ad un
certo punto del film, si nota una ragazza bionda di nome
“Francesca” che porta a Roman Nagel (Eddie Izzard) un
telefonino con una serie di numeri. Ecco, quella è
Martina. Se non vi fidate vi toccherà rivedere il
film.
Martina Stella età e altezza
Età e altezza. Martina Stella è nata il
28 novembre del 1984 a Impruneta in provincia di Firenze.
È alta 1 metro e 65 centimetri.
Fresco di trionfo ai Nastri
d’Argento, dove è stato insignito del premio come
miglior film e di altri 4 riconoscimenti (miglior
produttore, sceneggiatura, fotografia e costumi), arriva in
prima visione su Sky Cinema il secondo film scritto e
diretto dai fratelliD’Innocenzo,
Favolacce che
debutterà venerdì 10 luglio alle 21.15 su Sky Cinema
Due, disponibile anche on demand su Sky e
in streaming su NOW TV.
Prima della messa in onda del film,
alle 20.45 su Sky Cinema Due, sarà riproposta la
puntata de “Il Cinemaniaco
incontra Favolacce – I registi” , dove Gianni
Canova ha ospitato nel suo studio ‘virtuale’ i fratelli
D’Innocenzo per parlare del loro ultimo lavoro e dei loro progetti
futuri. Inoltre, in seconda serata, dalle 23.00 su Sky
Cinema Due, sarà programmato “La terra
dell’abbastanza”, l’opera prima dei fratelli
D’Innocenzo, disponibile anch’essa on demand.
Favolacce
– una produzione Pepito Produzioni con Rai Cinema
in coproduzione con Vision Distribution in associazione
con QMI in coproduzione con Amka Films e Rsi
Radiotelevisione Svizzera/Srg Ssr – è stato presentato in
concorso lo scorso febbraio alla Berlinaledove ha
vinto l’Orso d’argento per miglior sceneggiatura,
raccogliendo poi consensi unanimi da critica e pubblico in
occasione dell’uscita del film direttamente in digitale durante il
lockdown dei mesi scorsi.
Protagonista di Favolacce
è
Elio Germano, che interpreta Bruno Placido, sposato
con Dalila (Barbara Chichiarelli) e padre di due
ragazzi adolescenti. La loro vita, tra la scuola e gli amici,
all’apparenza priva di problemi, nasconde in realtà un disagio e
un’infelicità che serpeggia anche tra i loro coetanei del litorale
romano dove vivono. Una piccola comunità di famiglie, i loro figli
adolescenti, la scuola: un mondo apparentemente normale dove
silente cova il sadismo sottile dei padri, impercettibile ma
inesorabile, la passività delle madri, l’indifferenza colpevole
degli adulti. Ma soprattutto è la disperazione dei figli, diligenti
e crudeli, incapaci di farsi ascoltare, che esplode in una rabbia
sopita e scorre veloce verso la sconfitta di tutti.
«Il disagio, la solitudine,
l’inquietudine, trovano il principale luogo all’interno delle
famiglie di questa storia – descrivono così il loro film i
fratelli D’Innocenzo –. La casa, quella che
prima era un nido, anche teneramente limitante, ora è il nucleo
delle insofferenze, della freddezza, dell’ansia. Vogliamo indagare
nel modo più originale possibile le fratture comunicative di queste
famiglie, immerse nel flusso stagnante di routine asettiche, dove
forse solo le tragedie hanno la possibilità di scuotere».
Favolacce
è disponibile on demand su Sky e NOW TV anche
nella collezione dedicata ai film vincitori dei “Nastri
d’argento”, dove sono presenti alcuni dei film appena
premiati come “Figli” (miglior commedia,
miglior attore commedia e miglior attrice commedia a Mastandrea e
Cortellesi), “L’immortale” (miglior
regista esordiente a Marco D’Amore, miglior casting director),
“Il signor diavolo” (miglior soggetto),
“5 è il numero perfetto” (miglior attrice
protagonista a Valeria Golino) e “Ritratto della
giovane in fiamme” (miglior attrice non protagonista
a Valeria Golino).
A questi si aggiungerà
lunedì 13 luglio anche
“Pinocchio” di Matteo Garrone, premiato
con sei Nastri d’Argento (miglior regia, miglior attore non
protagonista a Roberto Benigni, scenografia, montaggio, sonoro e
costumi), dal 18 luglio “Aspromonte, la terra degli
ultimi”, che ha vinto il Nastro speciale della
legalità, e dal 23 luglio anche
“Hammamet” di Gianni Amelio, che ha vinto
il Nastro d’Argento per il miglior attore protagonista a
Pierfrancesco Favino.
Divenuto iconico nel ruolo del Jedi
Luke Skywalker, l’attore Mark Hamill
vanta una lunghissima carriera all’interno dell’industria
Hollywoodiana, dove si è sempre distinto per la sua versatilità. In
particolare, Hamill è diventato celebre come doppiatore, attività
divenuta con il tempo la più importante tra quelle da lui svolte.
Tutt’oggi Hamill si dimostra particolarmente prolifico, con
numerosi progetti che lo attendono nel futuro.
9. Ha recitato in note
serie televisive. Nel corso della sua carriera Hamill ha
recitato anche in diversi prodotti televisivi, a partire dalla
serie The Texas Wheelers (1974-1975), e proseguendo con
noti titoli come Storie incredibili (1986), Alfred
Hitchcock presenta (1987), Chuck (2011), Criminal
Minds (2013), The Flash
(2014), con Grant Gustin, e The Big Bang Theory
(2018), con Jim Parsons. Nel 2019 è Talus nella serie
Knightfall, mentre nel 2020 ha recitato in un episodio di
What
We Do in the Shadows, nel ruolo del vampiro Jim.
8. È un noto
doppiatore. Da sempre la principale attività di Hamill è
quella di doppiatore. Ad oggi sono numerosissimi i personaggi da
lui doppiati, sia in film che in serie tv animate. Il ruolo per cui
è maggiormente ricordato, tuttavia, è quello del pagliaccio Joker.
Hamill ne è infatti divenuto l’iconica voce a partire da
Batman (1992-1994), e poi ancora in titoli come
Batman: La maschera del fantasma (1993), Batman –
Cavaliere della notte (1997-1999), Justice League (2002-2006), Batman:
Arkham Asylum (2009), e Batman: The Killing
Joke (2016). Ha poi partecipato anche al doppiaggio di
serie come Trollhunters (2017-2018) e Dark Crystal – La
resistenza (2019).
Mark Hamill è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 5,3 milioni di persone. Qui
Hamill è solito condividere numerose immagini relative ai progetti
a cui ha partecipato, ma anche diverse curiosità legate al mondo di
Star
Wars. L’attore ha inoltre conferito al proprio profilo un
taglio ironico, pubblicando spesso post comici di vario tipo. Non
mancano però anche sue più serie riflessioni sulla società e sul
mondo.
Mark Hamill: l’incidente
6. Ebbe un grave incidente
che ne compromise la carriera. Nel gennaio del 1977
l’attore era impegnato nelle ultime riprese del suo primo film
Guerre Stellari. L’11 di quel mese, tuttavia, rimase
coinvolto in brutto incidente d’auto, riportando la frattura del
naso e dello zigomo sinistro. L’intervento chirurgico, durato circa
sette ore, portò all’inevitabile, ma fortunatamente lieve,
trasformazione dei suoi tratti somatici. Per girare le ultime scene
venne pertanto utilizzata una controfigura, mentre a partire dai
film seguenti è possibile notare delle lievi trasformazioni nel suo
volto.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Mark Hamill è Joker
5. Non pensava avrebbe mai
ottenuto il ruolo. Hamill è la voce ufficiale del celebre
Joker da oltre 25 anni a questa parte. Nel 1993, infatti, si
propose ai provini pur senza nutrire grandi speranze di ottenere la
parte. L’attore era certo che la produzione non avrebbe mai assunto
l’interprete di un celebre eroe cinematografico per dar voce ad uno
dei più noti villain di sempre. Due settimane la sua audizione,
tuttavia, fu richiamato con la notizia che era stato ufficialmente
scelto.
4. Lavorò a lungo sulla
risata del personaggio. A risultare particolarmente
decisiva nella scelta di Hamill per il ruolo fu la risata che egli
propose per il Joker. Al tempo delle audizioni, l’attore era
impegnato a teatro con lo spettacolo Amadeus, dove
sfoggiava una notevole risata. Decise perciò di partire da questa,
portandola all’estremo e conferendovi un che di maligno. Ancora
oggi, la risata del Joker eseguita Hamill è considerata una delle
più iconiche e adatte al personaggio.
3. Ebbe paura di un
inevitabile confronto. Fu soltanto dopo aver saputo di
essere stato scelto per la parte che l’attore iniziò a nutrire una
grande paura nei confronti di questa. Come gli fu fatto notare,
infatti, la sua versione del Joker, anche se animata, sarebbe
seguita all’interpretazione che ne aveva fatto Jack Nicholson nel film del 1989. Per cercare
di non farsi intimorire da tale confronto, l’attore decise di
utilizzare la sua paura come motivatore, sperimentando sul
personaggio per trovarne una sua versione inedita. Questa fu poi
particolarmente apprezzata dai fan, che lodarono il lavoro di
Hamill.
Mark Hamill: il suo
patrimonio
2. Possiede un ricco
patrimonio. Dai primi anni Settanta ad oggi Hamill è
sempre stato un interprete particolarmente prolifico. Diviso tra
cinema, televisione e doppiaggio, vanta oltre 300 crediti come
attore, e la sua partecipazione a progetti di alto profilo lo hanno
portato negli anni a possedere un notevole patrimonio, stimato
intorno ai 18 milioni di dollari. Tale cifra potrebbe ulteriormente
crescere, dati i continui lavori in programma per l’attore.
Mark Hamill: età e altezza
1. Mark Hamill è nato a
Oakland, in California, Stati Uniti, il 25 settembre del
1951. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.
Remake del fortunato e omonimo film
francese, Gli Infedeli è un film a episodi che per
stile e toni si ispira alla tradizione della commedia all’italiana.
Diretto da Stefano Mordini vede protagonisti
Valerio Mastandrea,
Riccardo Scamarcio,
Laura Chiatti, Valentina Cervi, Marina Foïs. Gli
infedeli debutta in streaming dal 15 luglio su Netflix.
Gli infedeli: trama
Attraverso cinque storie brevi,
vengono raccontate le peripezie amorose di cinque uomini, ognuno
alle prese con mogli, fidanzate, amanti. Uno sguardo irriverente e
divertito, ma anche lievemente amaro, sull’amore.
Gli infedeli: trailer
Netflix è il più
grande servizio di intrattenimento in streaming del mondo, con
oltre 183 milioni di abbonati paganti in oltre 190 paesi che
guardano serie televisive, documentari e film in un’ampia varietà
di generi e lingue. Gli abbonati possono guardare tutto ciò che
vogliono in qualsiasi momento, ovunque e su ogni schermo connesso a
Internet. Possono mettere in pausa e riprendere la visione a
piacimento, senza interruzioni pubblicitarie e senza impegno.
LEBOWSKI
Lebowski è una nuova produzione
cinematografica fondata dall’attore e produttore Riccardo
Scamarcio. Gli Infedeli è il primo progetto firmato da Lebowski che
è già impegnata in un secondo film L’ultimo Paradiso di Rocco
Ricciardulli di cui Scamarcio sarà anche interprete.
INDIGOFILM
Indigo Film è una produzione
cinematografica indipendente italiana fondata da Nicola Giuliano,
Francesca Cima, Carlotta Calori. Nel corso degli anni ha prodotto
lungometraggi, documentari, serie TV diversificando la produzione
con una grande attenzione alla qualità e alla ricerca di nuovi
autori. Tra i film prodotti ricordiamo La grande bellezza di Paolo
Sorrentino, vincitore del Premio Oscar®, del Golden Globe® e del
Bafta come Miglior Film Straniero nel 2014.
HT FILM
HT Film è una produzione
cinematografica indipendente italiana fondata da Viola Prestieri.
Tra i film prodotti ricordiamo nel 2017 Fortunata
di Sergio Castellitto, presentato al Festival
di Cannes nella sezione Un Certain Regard che ha premiato
l’attrice protagonista Jasmine Trinca per la migliore interpretazione
e Euforia secondo film di Valeria Golino anch’esso presentato al
Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard nel 2018.
102 DISTRIBUTION
102 DISTRIBUTION è una società
italiana di distribuzione, produzione, sviluppo di progetti
originali cinema e tv, nell’acquisizione di diritti di remake tra
qui Un Fidanzato Per Mia Moglie regia di Davide Marengo, C’est La
Vie di Olivier Nakache ed Éric Toledano e adattamenti di libri di
successo come Piccoli Crimini Coniugali di Eric-Emmanuel Schmitt,
regia di Alex Infascelli con Sergio Castellitto e Margherita Buy,
Villetta Con Piscina di Hermann Koch.
In risposta alla richiesta senza
precedenti di intrattenimento d’altà qualità, da poter
gustare direttamente a casa, insieme a tutta la famiglia,
Warner Bros. annuncia l’arrivo in Italia di
“SCOOBY!”, l’avventura d’animazione sulle origini di
Scooby-Doo e la Mystery Inc., in esclusiva anteprima
digitale dal 15 luglio, disponibile per l’acquisto premium
su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV e per il noleggio premium su
Sky Primafila e Infinity.
SCOOBY!: la trama e il cast
SCOOBY! ci svela
come gli amici di sempre Scooby e Shaggy si siano incontrati e, in
seguito, uniti ai giovani investigatori Fred, Velma e Daphne per
formare la famosa Mystery Inc. Con centinaia di casi risolti e
avventure condivise, Scooby e la banda ora dovranno affrontare il
loro mistero più grande e impegnativo di sempre: sventare un piano
volto a sguinzagliare il cane fantasma Cerberus nel mondo. Mentre
si apprestano a fermare questa “can-apocalisse globale”, i membri
della banda scoprono che Scooby ha un retaggio segreto e un destino
epico più grande di quanto potessero immaginare.
Nella versione originale di
SCOOBY! fanno parte del cast di doppiatori
Will Forte (“La rivincita delle sfigate”; la serie
TV “The Last Man on Earth”), come voce del migliore amico di
Scooby-Doo, Shaggy; l’attore due volte candidato all’Oscar Mark Wahlberg (“The Fighter”; “The Departed –
Il bene e il male”) è Blue Falcon; Jason Isaacs (i film di “Harry Potter”;
“The OA” in TV) è la voce del famigerato Dick Dastardly; Gina Rodriguez (“Deepwater: Inferno
sull’Oceano”; la serie TV “Jane the Virgin”) è la voce di Velma;
Zac Efron (“The Greatest Showman”; la saga
“Cattivi vicini”) quella di Fred; Amanda Seyfried (i film “Mamma Mia!”; “Ted 2”)
è Daphne; Kiersey Clemons (“Cattivi vicini 2”; la
serie TV “Angie Tribeca”) nei panni di Dee Dee; Ken
Jeong (“Crazy & Rich”; la trilogia di “Una notte da
leoni”) nel ruolo di Dynomutt; Tracy Morgan (“What
Men Want”; “30 Rock” in TV) nel ruolo di Captain Caveman; mentre
Frank Welker (il franchise di “Transformers”)
presta la voce a Scooby-Doo. SCOOBY! è diretto da
Tony Cervone, candidato all’Annie Award per il
film “Space Jam”, e due volte candidato agli Emmy per il suo lavoro
su “Duck Dodgers”.
Zendaya ha
completato le riprese di un nuovo film segreto intitolato
Malcolm & Marie, così come ha confermato lei
stessa via Twiter. La prima notizia in merito all’esistenza di
questo film l’ha riportata
Deadline che ha anche confermato che il film è stato
completamente girato nel corso del lockdown per la pandemia di
COVID-19.
Dopo che la produzione della seconda
stagione della serie HBO, Euphoria, è stata costretta a chiudere il
16 marzo, l’attrice ha telefonato al creatore dello show,
Sam Levinson, per chiedergli se sarebbe stato in
grado di scrivere e dirigere un film durante la quarantena. Sei
giorni dopo, il cineasta ha preparato una bozza di Malcolm
& Marie.
Si dice che il film abbia dei punti
in comune con Storia di un Matrimonio e affronterà alcuni
dei temi sociali rilevanti per ciò che il mondo sta vivendo in
questo momento. L’intero film è stato girato dal 17 giugno al
2 luglio in una casa a Carmel, in California, seguendo tutte le
norme di precauzione in vigore in tempo di pandemia.
A produrre il film ci sono
Kevin Turin, il partner di produzione del regista,
e sue moglie Ashley Levinson. Entrambi i
produttori hanno lavorato a stretto contatto con medici, avvocati,
WGA, DGA e SAG per soddisfare tutti i requisiti necessari affinché
il film entrasse legalmente in produzione.
Alcune delle precauzioni prese sul
set, ad esempio, sono state i controlli della temperatura
all’inizio e alla fine di ogni giornata, abitazioni separate per i
memebri del cast, prove in un parcheggio e altro ancora. La
produzione è stata autofinanziata, quindi non ci sono ancora
annunci sulla data di uscita o sul distributore, ma Malcolm
& Marie è stato completato.
L’uscita di un trailer di un film
del MCU ha sempre generato grande
fermento. Il primo sguardo ad un film molto atteso, le congetture
derivanti da alcune scene particolari mostrate, che sia il
Super Bowl, le finali della NBA o anche gli show
come Jimmy Kimmel Live o Good Morning America, questi trailer sono
sempre un evento.
Tuttavia, pur dando in genere
un’idea abbastanza chiara di ciò che sarà il film, al netto di
alcune scene che possono consapevolmente essere mostrate come
fossero distrattori, spesso capita che alcune scene di quel trailer
non sono nel film, e a volte nemmeno nelle scene eliminate diffuse
con l’Home Video. Ecco di seguito una selezione di 27 scene
che abbiamo visto nei trailer del MCU ma che non abbiamo più
visto da nessuna parte.
Iron Man – Pepper bacia Tony
Durante il primo trailer
dell’originale Iron Man, Pepper Potts viene mostrata mentre stampa
un bacio al suo capo, Tony Stark. Nel montaggio finale del film, si
ferma poco prima che lui le ordini un vodka martini con una
quantità molto generosa di olive. Tutti amano una buona storia
d’amore cinematografica, e questo trailer ha fatto un ottimo lavoro
anticipando quella che sarebbe stata nominata la
Pepperony, che però è diventata ufficiale solo con
Iron Man 2.
Spider-Man: Homecoming – Liz si
avvicina a baciare Peter
Non c’è di più romantico di
una prima storia d’amore, e il secondo trailer di Spider-Man: Homecoming ha
anticipato quella tra Peter Parker e Liz Allen, mentre lei gli si
avvicina per baciarlo. Il montaggio finale del film ha proposto uno
scenario molto più oscuro per il giovane eroe, dal momento che ci
mostra lui che scopre chi è davvero Adrian Toomes poco prima di
entrare al ballo e quindi poco prima di far andare davvero male le
cose dal punto di vista sentimentale tra Peter e Liz.
Ant-Man – “È troppo tardi per
cambiare il nome?”
Uno dei momenti più
divertenti nel primo trailer di Ant-Man includeva
Paul Rudd chiedere se c’era modo di cambiare il
nome del suo supereroe. Questa era probabilmente una parte estesa
della scena in cui Hank Pym dice a Scott: “Ho bisogno che tu
sia Ant-Man”, ma questo scambio comico non è mai arrivato al
montaggio cinematografico del film. Mentre Paul
Rudd ha trascorso la stragrande maggioranza del film
mostrando le sue battute e le sue capacità fisiche, questa domanda
al suo mentore non è arrivata mai al cinema.
Thor: Ragnarok – Hela nel
vicolo
Il teaser trailer di
Thor: Ragnarok includeva un paio di
scene importanti della cattiva, Hela, che però sono state
pesantemente modificate nel film. La sua scena introduttiva,
ambientata in un sudicio vicolo di New York City, è stata spostata
nei meravigliosi campi della Norvegia, anche se l’azione mostrata è
rimasta la stessa, ovvero, Hela che distrugge il Mjolnir. Questa
scena è stata cambiata in post-produzione, quindi il regista Taika
Waititi ha involontariamente sottratto ai fan una scena che sarebbe
potuta essere davvero bella.
Avengers: Endgame – Nebula carica
in battaglia
Mentre lo sfondo di questa
scena sembrava collocare Nebula proprio nel bel mezzo della
battaglia finale del film, la scena reale in Avengers:
Endgame la vede combattere contro i figli di Thanos
nella linea temporale del 2014 (contemporanea a Guardiani della Galassia).
Questa scena è stata cambiata appositamente nel trailer per cercare
di evitare gli spoiler dal film.
Spider-Man: Far From Home – Spidey
indossa il suo costume normale
Mentre partecipa a un
evento di beneficenza con la zia May in Spider-Man: Far From Home,
Spider-Man viene mostrato nel trailer mentre indossa il suo normale
costume disegnato da Stark. Questa scena è stata modificata visto
che nel film indossa l’Iron Spider, nascondendo il fatto che fosse
tornato in quel costume prima della battaglia finale di Avengers:
Endgame.
L’incredibile Hulk – la
chiacchierata accanto al camino di Bruce Banner con il dottor Colin
Sampson
Il primo trailer teaser di
The Incredible Hulk ha fatto un ottimo lavoro introducendo un nuovo
Bruce Banner che esisteva all’interno della MCU nelle sue prime fasi. Mentre la
maggior parte delle scene del trailer è arrivato al montaggio
finale del film, c’è una scena che è caduta sul pavimento della
sala di montaggio
Il trailer di debutto di The
Incredible Hulk si apre con un momento in cui, davanti ad un camino
acceso, Bruce Banner di Edward Norton e Doc Leonard Sampson di Ty
Burell parlano. Questi due personaggi non hanno mai nemmeno
interagito tra loro nel montaggio finale del film, in cui invece
Betty Ross di Liv Tyler si è rivelata essere l’unica persona ad
aiutare Bruce a nascondersi da suo padre e dall’esercito americano.
Sarebbe stato interessante scoprire dove questa scena cancellata
sarebbe stata collocata nel film.
Iron Man 2 – Tony e Natasha alla
sua festa
Iron Man 2 è stato uno dei
film del MCU che ha leggermente deluso le
aspettative, nonostante sia il primo in cui compare l’amatissimo
personaggio di Natasha Romanoff. Da tutti i filmati dei trailer che
hanno anticipato il debutto di Scarlett Johansson, un momento degno di
nota è stato eliminato dalla versione cinematografica del film.
In una scena dal secondo trailer che
sembra provenire dalla festa di compleanno di Tony, mostra il
miliardario che lascia che la sua adorabile nuova assistente
Natalie (il nome in codice di Romanoff) provi il suo guanto di Iron
Man e spari un colpo proprio nella sua villa a Malibu. Nel
montaggio finale del film, Romanoff non si vede da nessuna parte
durante la festa.
Iron Man 3 – Anticipare la presenza
del Mandarino
Iron
Man 3, il film d’esordio della Fase 2 della MCU, è servito a chiudere un
capitolo del viaggio del supereroe di Tony Stark. Dopo aver
sconfitto Iron Monger e Whiplash nelle sue prime due avventure, i
Marvel Studios hanno pensato di introdurre nel
film il cattivo più iconico delle storie di Iron Man, il Mandarino,
e lo hanno fatto attraverso i trailer. Nel filmati promozionali, lo
Studio ha fatto del suo meglio per presentare il personaggio come
una minaccia, e invece sappiamo che nel film è stato uno dei più
grandi colpi di scena mai visti nell’intero MCU.
Anche se il Mandarino si è rivelato
essere semplicemente Trevor Slattery drogato e usato come attore,
il trailer del film ha fatto del suo meglio per convincere il
pubblico della minaccia che il terrorista avrebbe presentato. Ora
che sappiamo che il Mandarino tornerà nella sua reale incarnazione
nella Fase 4, aspettiamo tutti che in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, Tony
Leung assuma il ruolo.
Guardiani della Galassia – Gamora
in topless, la line-up dei Guardiani
Quando i Marvel Studios hanno annunciato che
il loro decimo film sarebbe stato Guardiani della Galassia, la
reazione dei fan è stata alquanto confusa. Dopo il primo trailer
dell’epopea spaziale del 2014 di James
Gunn, nessuno poteva aspettarsi di vedere tutto ciò in cui Star
Lord e il suo gruppo di disadattati si sarebbero fatti coinvolgere.
Mentre la maggior parte dei momenti dei trailer del film sono
finiti nel film, ci sono un paio di notevoli eccezioni.
Il primo trailer del teaser ha
mostrato la Gamora di Zoe Saldana per un breve momento mentre è
completamente in topless, un momento non meglio identificato del
film. Una scena omessa dal film è anche l’inquadratura totale che
ci mostra i 5 disadattati nelle prigioni di Xandar, schierati e già
inconsapevole squadra. Guardians of the Galaxy è stato
probabilmente il più grande rischio dei Marvel Studios nella Fase 2, ma i
trailer hanno fatto il loro lavoro per convincere i fan a sostenere
il film.
Avengers: Age of Ultron – la mano
di Ultron nella lava, Scarlet Witch urla tra macerie, una donna
misteriosa in uno stagno sotterraneo
I film dei Vendicatori dei
Marvel Studios sono sempre i più
difficili da realizzare. Non solo hanno più personaggi di qualsiasi
altro film del franchise, ma in genere hanno la trama più complessa
e, di conseguenza, sono a maggiore rischio spoiler.
Avengers: Age of Ultron non
è un’eccezione.
I primi due shot del trailer
iniziale fanno un buon lavoro nel nascondere ciò che accadrà nel
film. Uno include la mano di Ultron coperta di lava, scena che
sarebbe dovuta verificarsi più avanti, nel film, forse prima che
Ultron attacchi la Sokovia.
Il trailer mostra anche
Wanda Maximoff che cade in ginocchio e urla, tra le macerie. Nel
film, una versione simile di questo momento è stata mostrata dopo
che la gemella sente che il fratello è morto, l’apice del film che
non poteva essere mostrato nel trailer.
L’ultima inquadratura è
quello di cui i fan della MCU hanno parlato per cinque anni:
la donna nella Fonte dei Miracoli. Questa donna è stata mostrata
per una frazione di secondo nel trailer del Super Bowl, ma quando
Thor si accinge a compiere la sua missione secondaria per
scoprire di più sulle sue visioni, non si vede da nessuna parte nel
montaggio finale del film. Sembra essere una delle vittime delle
scene cancellate per ridurre la durata del film e il regista
Joss Whedon ha spiegato che quella donna doveva
essere parte della missione di Thor, missione che poi è stata
tagliata via dal film.
Ant-Man – Scott bacia Cassie alla
sua festa, Darren Cross sostituito da Falcon
Ant-Man è stato
incaricato di seguire l’uscita di Avengers: Age of
Ultron nel 2015, un compito reso ancora più difficile dal
fatto che la sua corsa promozionale è iniziata prima che l’enorme
film di gruppo fosse distribuito nelle sale cinematografiche. I
trailer di questo film sono riusciti a fare un lavoro eccezionale
anticipando questo heist movie targato MCU e sfruttando al contempo il
potere di Paul Rudd nel ruolo principale. La trama di questo film è
stata nascosta molto bene in questo film, e due scene in
particolare hanno contribuito allo scopo.
Nel primo trailer, Scott Lang viene
mostrato seduto sul divano con sua figlia Cassie alla sua festa di
compleanno, mostrando quanto sia bravo come un padre. Tuttavia, nel
film la scena è molto diversa, visto che mostra Maggie, l’ex moglie
di Scott, che gli dice che in realtà, dopo essere uscito di
prigione, non avrebbe potuto nemmeno partecipare alla festa di
compleanno della figlia.
Il secondo trailer ha
anticipato una delle imminenti battaglie tra Ant-Man e Yellowjacket
di Darren Cross. Nel montaggio finale, questa scena presentava
Falcon di Anthony Mackie mentre Scott tentava di entrare nella
nuova Avengers Facility, collocata nella parte settentrionale dello
stato di New York. Questa scena è stata ovviamente cambiata per
nascondere la presenza di Falcon, che ha aiutato ad inserire poi
Scott nel contesto di
Captain America: Civil War.
Doctor Strange – Strange suona il
pianoforte, Strange nella dimensione speculare
La presenza di
Benedict Cumberbatch nel ruolo di Doctor
Strange ha fatto sì che i fan del MCU fossero molto molto interessati
al film del 2016 e i trailer del film avevano davanti a loro un
compito difficile; due scene del secondo trailer sono state
particolarmente efficaci nel nascondere ciò che sarebbe
accaduto.
Il primo shot dura circa un secondo
e mostra Stephen Strange che suona il piano. Mentre Strange aveva
un pianoforte nel suo ampio loft in un grattacielo di New York, non
è mai stato mostrato nel film mentre lo suonava. Molto
probabilmente questa scena è mostrata semplicemente per mostrare
quanto fossero importanti le mani di Strange, specialmente come
chirurgo. Ha anche dato maggiore importanza a Strange prima
dell’incidente d’auto che gli cambia la vita.
Lo shot successivo fornisce
un’immagine dell’Antico che spinge Strange in quella che si rivela
essere la Dimensione dello Specchio. Quando questa scena è apparsa
nel film, Strange era già sulla buona strada per padroneggiare le
sue abilità di stregoneria, mentre il trailer ci lascia immaginare
che sia un primo approccio con l’Antico.
Spider-Man: Homecoming – L’arrivo
di Avvoltoio – Spider-Man e Iron Man in volo insieme
Anche se Spider-Man ha
fatto il suo debutto nel MCU nel 2016 in Captain America: Civil War, la sua
apparizione nel massiccio film di crossover ha contribuito a
portare l’hype a un livello completamente nuovo. Il ritratto di Tom
Holland, insieme alla promessa di un nuovo duo dinamico formato tra
Peter Parker e Tony Stark, ha reso Spider-Man:
Homecoming uno dei film più attesi dell’intero franchise.
E questo è stato accentuato dal primo trailer, sebbene includesse
due importanti scene che erano puramente a scopo promozionale.
La prima inquadratura di Adrian
Toomes / Avvoltoio di Michael Keaton mostra il suo personaggio
piombare nell’atrio di un hotel, e sembra essere lì solo per
mostrare la sua abilità e padronanza della tecnologia applicata ai
costumi.
Più tardi nella ripresa
finale del trailer, Spider-Man e Tony Stark vengono mostrati mentre
volano insieme nel Queens, NY. Entrambi questi momenti sono stati
in seguito rivelati come pensati solo per il trailer, stando a
quanto dichiara il regista del film Jon Watts, il quale ha spiegato
che sono stati realizzati solo come contenuti speciali per il
trailer del Comic-Con.
Thor: Ragnarok – Loki, Team-up sul
ponte
Il franchise solista
dedicato al Dio del Tuono è esploso nel terzo capitolo. Taika
Waititi ha reinventato Thor in un’avventura che viaggia attraverso
le vaste aree dello spazio, elemento mostrato subito nei primi
trailer. Nonostante l’innovazione linguistica del film, i trailer
hanno seguito comunque lo stesso principio di alcune scene inserite
solo per promozione.
Il primo momento è un colpo d’occhio
al Loki di Tom Hiddleston che lancia un paio dei suoi classici
coltelli su un ponte, probabilmente ad Asgard. Il film non ha mai
visto il personaggio in quella posizione.
La seconda immagine mostra
i quattro eroi principali in uno shot di squadra sul Ponte
Arcobaleno, probabilmente durante la battaglia finale del film.
Mentre i quattro si uniscono per combattere tutti insieme, non si
trovano mai schierati in quel modo sul ponte, intenti come sono a
combattere contro Hela, Fernis e il loro esercito. Questa immagine
ha anche contribuito a nascondere l’altro enorme spoiler di Thor
che perde un occhio.
Avengers: Infinity War – Thor
lancia fulmini (che nascondono Stormbreaker), Steve con T’Challa,
inquadratura di gruppo in Wakanda incluso Hulk
I trailer di Avengers:
Infinity War hanno dovuto affrontare una delle più
grandi sfide della storia del cinema: pubblicizzare il film più
imponente dei Marvel Studios e non dire nulla
della trama. Con quasi ogni cosa che accade nel film degno di
essere etichettato come uno spoiler, Kevin Feige e il suo team
hanno avuto il compito di scegliere il miglior filmato possibile
per il trailer dalla durata di 2 ore e 32 minuti. Nel trailer ci
sono tre grandi scene assenti nel film.
La prima è un’inquadratura di Thor
che sembra sparare fulmini dalla sua mano dove sembra che ci sia
una specie di arma. La location si è rivelata essere nel film
Nivadillir, il che può significare solo che si tratta del momento
in cui Thor, alla presenza di Groot e Rockett, impugna
Stormbreaker. I trailer ovviamente non potevano rivelare
l’esistenza di Stormbreaker e ridurre l’impatto dell’arrivo di Thor
in Wakanda.
La seconda inquadratura è
finita invece nel film, ma in maniera diversa. Vediamo Steve Rogers
testare i suoi nuovi scudi da braccio in tecnologia wakandiana,
pronunciando “Let’s go” mentre si trova accanto a Re T’Challa. Nel
film, Steve non indossa quello scudo fino all’inizio della
battaglia.
La scena finale del trailer
invece, prevede gli eroi che corrono verso la battaglia: War
Machine, Bucky, Black Widow, Captain America, Falcon, Okoye e
Black Panther con Hulk sullo sfondo, corrono verso l’inquadratura.
Questa scena è stata realizzata a scopo promozionale, per evitare
di dire troppo sul personaggio di Hulk, e soprattutto perché
trasmette benissimo l’hype da battaglia.
Avengers: Endgame: l’attacco di
Thor con Stormbreaker, Nat che fa pratica ai bersagli
Proprio come hanno fatto
per i trailer di Avengers:
Infinity War, il team dei Marvel Studios ha dovuto affrontare
il compito quasi impossibile di nascondere i principali spoiler che
sarebbero arrivati in Avengers:
Endgame. Due di queste scene del secondo trailer
completo hanno fatto un ottimo lavoro in questo senso.
Il primo di questi scatti mostra
Thor con i capelli corti e in forma che brandisce Stormbreaker
circondato da un fulmine, apparentemente preparandosi per una
battaglia davanti a lui. Si tratta chiaramente di una scena
diversa, visto che in Endgame, Thor è magro solo nel primi 20
minuti, e poi diventa il Bro Thor tanto chiacchierato.
La scena successiva,
sebbene non sia finita nel film, offre una visione più approfondita
del regime di allenamento di Natasha Romanoff dopo
aver visto il mondo cadere nella disperazione. La vediamo al tiro
al bersaglio, intensa e concentrata, con i capelli intrecciati e
ancora biondi mentre spara proiettili. Questa scena sembra
provenire dalla prima parte del film, probabilmente prima che i
Vendicatori uccidano Thanos nel presente, ma il montaggio finale
non conserva traccia di questo momento.
(NB tutte le foto sono screen pubblicati da thedirect.com )
Anche se il Comic-Con di San Diego
si svolgerà comunque quest’anno, sebbene in una versione totalmente
rinnovata a causa dell’attuale situazione mondiael, sembra che
l’annunciato DC FanDome sia pronto ad oscurare in grande
stile la più grande convention nerd di sempre. L’evento
gratuito organizzato dalla Warner Bros. e dedicato all’Universo DC
sarà disponibile per 24 ore il prossimo 22 agosto, ed includerà
panel dal vivo e annunci su alcuni tra i progetti più importanti
del DC Multiverse. I rumor su ciò che l’evento potrebbe contenere
ovviamente si sprecano: ecco quindi che CBR ha
stilato una lista delle 10 cose che vorremmo venissero
annunciate/confermate in occasione del
DC FanDome.
Il cast di Black Adam
Dopo anni e
anni di attesa, finalmente Dwayne
Johnson si prepara a vestire i panni di Black Adam nel
DCEU. Con Jaume Collet-Serra, regista di Jungle
Cruise, a bordo del progetto, è solo una questione di
tempo e finalmente scopriremo chi è stato scelto per entrare a far
parte del cast.
Molti rumor
sostengono che la storia includerà anche i membri della Justice
Society of America, inclusi eroi molto popolari come Dottor Fate e
Hawkman. Dal momento che le riprese del film non partiranno a
breve, il DC FanDome sarebbe l’occasione perfetta per aumentare
l’hype attorno al film il film prima che lo stesso entri in
produzione.
Il trailer della Snyder Cut di Justice League
Qualcuno potrebbe obiettare che il
primo trailer mai rilasciato di Justice
League del 2017 sia stato effettivamente un primo sguardo
alla versione del film di Zack Snyder.
Tuttavia, conoscendo tutti i drastici cambiamenti che sono stati
apportati in seguito da Joss Whedon, il rilascio di immagini mai
viste prima rappresenterebbe la boccata d’aria fresca di cui questo
franchise ha bisogno.
Insieme al trailer ufficiale della
Snyder Cut, potrebbe anche essere rivelata la data ufficiale
della release su HBO Max, dal momento che ad oggi è stato soltanto
reso noto che la versione di Snyder approderà sulla piattaforma
nella prima metà del 2021.
Il trailer di The Suicide Squad
The
Suicide Squad di James Gunn è già
pronto per arrivare nelle sale, con la post-produzione del film che
ha avuto luogo durante la pandemia e la data di uscita già fissata
per il 2021. L’arrivo del primo trailer ufficiale, quest’anno, è
inevitabile, quindi perché non farlo debuttare in occasione del
nuovo evento DC?
Sebbene le foto dal set abbiano
permesso ai fan di dare già una prima occhiata a come sarà il film,
è chiaro che le prime immagini ufficiali restituirebbero una
visione molto più completa su cosa bisogna aspettarsi. Inoltre, è
stato già confermato che Gunn e il cast interverranno durante la
convention.
Michael Keaton nel cast di The Flash
Probabilmente la Warner Bros. aveva
pianificato di annunciare il ritorno di
Michael Keaton nei panni di
Batman in The Flash proprio
in occasione del DC FanDome, ma come sappiamo la notizia ha già
fatto il giro del mondo.
Ciononostante, ad oggi la notizia
non è ancora ufficiale, quindi è proprio durante la convention che
ci aspettiamo che venga resa tale. Oltre a Keaton, sarebbe bello
ricevere altre notizie sul casting, soprattutto in merito alla
possibile presenza nella storia di Anti-Flash.
Un nuovo videogioco su Batman
Cinque anni
dopo l’uscita di “Batman: Arkham Knight” della Rocksteady, i fan
sono ansiosi di tornare nel mondo grintoso e surreale di Gotham. È
stato riferito che WB Games Montréal, la società dietro il prequel
“Arkham Origins”, ha sviluppato un nuovo gioco incentrato
sull’universo dell’iconico personaggio che dovrebbe ruotare attorno
alla Corte dei Gufi.
Tuttavia, al di là
dei rumor e delle speculazioni, nessuno ha ancora confermato che il
videogioco esista davvero. Proprio per questo, Warner Bros. e DC
potrebbero cogliere l’occasione del DC Fandome e confermare il
gioco attraverso un trailer di lancio.
Il videogioco basato su Squicide Squad
A proposito di Rocksteady, dopo
“Arkham Knight”, lo studio di videogiochi più importante al mondo
ha fin’ora taciuto in merito prossimo titolo su cui stanno
lavorando. Tuttavia, numerose voci hanno indicato che lo studio
avrebbe messo gli occhi su un’altra proprietà DC, ossia la Squadra
Suicida.
A giudicare dal divario
quinquennale, questo progetto dovrebbe essere alla pari con il loro
lavoro fatto sulla trilogia di Arkham. Con una squadra di cattivi
di quel calibro, non dovrebbe sorprendere se questo si rivelasse il
primo tentativo da parte di Rocksteady di dare vita ad
un’esperienza multiplayer co-operativa, anche in previsione delle
console di nuova generazione in arrivo.
Il rinnovo della serie Harley Quinn
Per quanto riguarda l’universo DC,
l’annuncio di una terza stagione di Harley Quinn sarebbe
una gradita sorpresa per i fan della serie animata. Il finale della
seconda stagione è stato così abbastanza aperto da giustificare un
nuovo ciclo di episodi, quindi non dovrebbero sorprendere
l’annuncio di un ipotetico rinnovo. Cast e troupe hanno già
confermato la loro presenza durante il DC FanDome, con un panel che
fungerà da lancio perfetto per la notizia.
Henry Cavill sarà ancora Superman
Nonostante l’attore abbia ammesso di
voler tornare nei panni di Superman, la star de
L’Uomo d’Acciaio,Henry Cavill, non ha ancora raggiunto un
accordo con Warner Bros. per assicurarsi il suo posto nel rinnovato
futuro del DCEU.
Gli ultimi rumor suggeriscono che
Cavill potrebbe apparire in un ruolo secondario in uno dei prossimi
film dell’Universo DC, mentre non ci sono aggiornamenti circa un
possibile sequel de
L’Uomo d’Acciaio. Detto questo, i fan andranno
letteralmente in visibilio se durante il DC FanDome dovesse essere
annunciato ufficialmente il suo ritorno, che si tratti di un
semplice cameo (magari nel sequel di Shazam!) o
di un nuovo film in solitaria.
Aggiornamenti sul film dedicato a Batgirl
Da Birds of Prey al prossimo The Flash, la
sceneggiatrice Christina Hodson continua a dimostrare di avere una
visione unica e avvincente a proposito di alcuni dei più grandi
eroi e cattivi della DC. Con lei a bordo, non c’è dubbio che il
debutto da solista di Batgirl renderebbe giustizia ad un
personaggio iconico che, nonostante le precedenti apparizioni sia
al cinema che in tv, non è mai riuscito a brillare.
Nonostante ciò, lo studio è rimasto
relativamente in silenzio circa lo sviluppo del progetto, che a
quanto pare è andato incontro ad una gestazione decisamente lenta.
Forse ciò potrebbe cambiare con il DC FanDome, durante il quale
potrebbe essere finalmente annunciato qualcosa di concreto sul
film.
Primo sguardo al cast di The Batman
I fan hanno già avuto la fortuna di
dare un primo sguardo al Batman di
Robert Pattinson e alla nuova Batmobile che vedremo
nell’attesissimo The
Batman, ma
Matt Reeves continua a tenere nascosti altri aspetti della
produzione.
La Selina Kyle di
Zoe Kravitz, ad esempio, non è ancora stata vista, né
attraverso del materiale promozionale ufficiale, né attraverso
delle foto dal set. Un trailer è decisamente improbabile, ma le
prime immagini ufficiali del resto del cast nei panni dei
corrispettivi personaggi potrebbe certamente soddisfare l’appetito
dei fan più curiosi.
Guarda il teaser trailer di
Halloween
Kills, sequel di Halloween
del 2018, undicesimo capitolo della celebre saga horror.
In Halloween
Kills ritroveremo Jamie
Lee Curtis nei panni di Laurie Storde, insieme
a Judy Greer e Andi
Matichak, che torneranno ad interpretare sua figlia Karen
e sua nipote Allyson. Anthony Michael
Hall sarà ancora una volta Tommy Doyle,
mentre Donald Pleasence sarà di nuovo il
dott. Samuel Loomis.
Il film sarà diretto ancora una
volta da David Gordon Green e
sceneggiato dallo stesso regista insieme a Danny McBride e Scott
Teems. John Carpenter, regista del primo
immortale Halloween del 1978, tornerà ad occuparsi delle musiche e
figurerà nuovamente anche in qualità di produttore esecutivo.
Non vi sarà probabilmente sfuggito
che Kanye West, musicista, rapper, produttore,
regista, stilista e chi più ne ha, più ne metta… ha annunciato
attraverso un
tweet di volersi candidare alla presidenza USA. Adesso, in una
recente intervista con
Forbes, una delle personalità certamente più discusse d’America
ha parlato dei piani per il suo programma.
Nel corso dell’intervista,
Kanye West ha esposto alcuni dei suoi piani per un
eventuale mandato, spiegando che sta usando Wakanda – la nazione
immaginaria dei fumetti Marvel, al centro del cinecomic di
grande successo Black
Panther – come base per un’ipotetica gestione della
Casa Bianca.
“A molti africani non è piaciuto
il film e la rappresentazione della nostra cultura in Wakanda. Ma
userò subito la strategia di Wakanda, perché è la migliore
spiegazione di ciò che il nostro gruppo di design ha pensato per la
Casa Bianca”, ha spiegato West. “Questa è un’idea
positiva: hai Kanye West, uno degli esseri umani più potenti – non
sto dicendo di essere il più potente, perché ci sono molte altre
persone con questo superpotere di livello alieno ed è solo
collettivamente che possiamo migliorarsi. Ma torniamo a Wakanda…
anche la nostra America sarà basata sulla quantità di innovazione,
sulla quantità di innovazione nella medicina, come le grandi
industrie farmaceutiche. Lavoreremo e innoveremo…
insieme.”
Le idee di Kanye West sembrano
sposare il messaggio finale di Black Panther
Sebbene le dichiarazioni di West
siano piuttosto vaghe e decisamente bizzare, sembrano sposare il
messaggio finale del film Black
Panther, secondo cui l’umanità è in grado di
prosperare se le persone si uniscono per innovare e creare nuove
tecnologie a beneficio delle persone di tutte le nazioni. Ad ogni
modo, se per miracolo West dovesse davvero finire alla guida della
Casa Bianca, è impossibile dire con certezza ciò che gli americani
– e il resto del mondo – dovranno aspettarsi…
Ray
Fisher, star di Justice
League, ha letteralmente scosso il popolo del web
quando, nei giorni scorsi, attraverso il suo account Twitter, ha
dichiarato: “Il trattamento che Joss Whedon ha riservato sul
set al cast e alla troupe di Justice League è stato schifoso, offensivo,
non professionale e completamente inaccettabile. Gli è stato
permesso, per molti versi, da Geoff Johns e da Jon Berg.
Responsabilità > Intrattenimento.”
Adesso, durante una recente diretta
streaming (come riportato da
The Direct), l’attore ha spiegato come mai non più diffuso
dettagli in merito a quello che – dal suo punto di vista – sarebbe
stato il comportamento assai poco professionale di Joss
Whedon durante la post-produzione del cinecomic:
il motivo risiede nel fatto che l’attore ha firmato un accordo di
riservatezza.
“Sono ancora sotto contratto. Ho
firmato un accordo di riservatezza”, ha spiegato Fisher.
“Quindi, devo stare molto attento a ciò che dico e al modo in
cui lo dico. Altrimenti potrei essere citato in giudizio. Ecco
perché mi sono limitato a quella sorta di disclaimer. Quindi, per
le persone che ne vogliono sapere di più…. mi dispiace, ma non
posso dire altro in questo momento.”
Ray Fisher e il suo rapporto con
Joss Whedon sul set di Justice League
Durante la diretta, però, Fisher ha
anticipato che, appena gli sarà possibile (presumibilmente quando
non ci sarà più alcun vincolo contrattuale), avrà intenzione di
rivelare maggiori dettagli a proposito della sua esperienza con
Whedon sul set di Justice
League. Ad oggi, è l’unico membro del cast ad aver
condannato pubblicamente il presunto atteggiamento del regista
durante le riprese aggiuntive.
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Arriva da
Deadline la notizia che Halloween
Kills, sequel di Halloween del 2018, undicesimo capitolo della celebre
saga horror, è stato ufficialmente posticipato. Il film sarebbe
dovuto arrivare nelle sale il prossimo 16 ottobre, ma uscirà adesso
il 15 ottobre del 2021. Di conseguenza, è stato anche posticipato
Halloween Ends, terzo e ultimo capitolo della
nuova trilogia, che dal 15 ottobre 2021 passa al 14 ottobre
2022.
In una recente intervista con
Empire Magazie, il co-sceneggiatore Danny
McBride ha non solo confermato che Halloween
Kills inizierà proprio laddove si concluso il
predecessore, ma anche anticipato un grandissimo scontro contro
l’iconico (e pericolosissimo) Michael Meyers che vedrà coinvolti
diversi personaggi, anche legati al passato del franchise.
“Gli eventi del film riuniscono
molti personaggi del film originale del 1978 che non abbiamo visto
nel predecessore. Si riuniscono per cercare, una volta per tutte,
di abbattere Michael, per fermare questo pazzo”, ha dichiarato
McBride, specificando che il primo film riguardava l’isolamento di
Laurie, mentre il sequel riguarderà maggiormente “il
disfacimento di una comunità nel caos. Si tratta di come la paura
si diffonde in maniera virale.”
Jamie Lee Curtis ancora Laurie
Storde in Halloween Kills
In Halloween
Kills ritroveremo Jamie Lee Curtis nei panni di Laurie Storde,
insieme a Judy Greer e Andi
Matichak, che torneranno ad interpretare sua figlia Karen
e sua nipote Allyson. Anthony Michael Hall sarà
ancora una volta Tommy Doyle, mentre Donald
Pleasence sarà di nuovo il dott. Samuel Loomis.
Il film sarà diretto ancora una
volta da David Gordon Green e sceneggiato dallo
stesso regista insieme a Danny McBride e Scott Teems. John
Carpenter, regista del primo immortale Halloween del 1978,
tornerà ad occuparsi delle musiche e figurerà nuovamente anche in
qualità di produttore esecutivo.
Vi ricordiamo che Halloween,
sequel diretto de La notte delle streghe del
1978, si concludeva con la cattura di Michael Myers da parte delle
tre donne Strode (Laurie, la figlia Karen e la nipote Allyson)
e l’esplosione del seminterrato dove l’assassino era stato
rinchiuso con una trappola.
La famosa “sequenza dell’incubo” in
Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016
vedeva Bruce Wayne avere una visione del futuro in cui la Terra era
governata da Darkseid e da un’uomo d’acciaio sotto il controllo
dell’Equazione dell’Anti-Vita. In quella realtà, Batman era
diventato un vigilante che lottava per la libertà e che cercava di
ristabilire l’ordine sulla Terra, ma sfortunatamente era finito
sotto le grinfie di Superman.
È proprio a quel punto che Bruce si
risveglia dall’incubo e si trova faccia a faccia con Flash, il
quale aveva viaggiato proprio attraverso la dimensione di
quell’incubo per avvertirlo di ciò che sarebbe successo. In una
recente intervista con
Screen Rant, è stato Richard Cetrone, stunt di
Ben Affleck, a rivelare che “quella scena è stata
aggiunta dopo che le riprese del film erano già
partite”. Cetrone ha anche rivelato le riprese del film
sono state molto impegante e che, nonostante avesse alle spalle
ben 27 anni di carriera come stunt, il giorno in cui hanno
girato la “sequenza dell’incubo” è stato forse “il più tosto
della sua carriera”.
Le dichiarazioni di Richard Cetrone
lasciano intendere quanto sia stata complessa la costruzione e la
conseguente realizzazione della scena dell’incubo di Bruce Wayne, e
quanto, in un film di supereroi, sia fondamentale anche il lavoro
degli stuntman professionisti. La speranza, ora, è che sia la
Snyder Cut di Justice
League, in arrivo il prossimo anno su HBO Max, a
spiegarci il vero significato di quell’incubo, rivelando se
effettivamente è stato solo un sogno o, magari, un primo assaggio
di ciò che accadrà nel futuro del DCEU.
Batman v Superman, il film di Zack Snyder del 2016
Con il concludersi del millennio,
nel 1999, due nuovi autori si affacciano nel panorama
cinematografico per dar vita ad uno dei film più originali nel suo
genere. Un’opera che più di altre anticipava discorsi che sarebbero
in seguito divenuti centrali nella settima arte. Il regista
Spike Jonze (Her) e lo
sceneggiatore Charlie Kaufman (Se mi lasci ti
cancello, Anomalisa)
portavano infatti sul grande schermo il film
Essere John Malkovich.
Entrambi esordienti, i due
impiegarono diverso tempo prima di riuscire a dar vita al film. La
prima versione della sceneggiatura venne infatti scritta da Kaufman
nel 1994, ma per anni ebbe difficoltà nel trovare qualcuno disposto
a produrla. Nel 1996, infine, in preda alla disperazione decise di
inviarla al regista Francis Ford Coppola, il quale
la propose a Jonze, all’epoca fidanzato della figlia Sofia
Coppola. Nel 1997, i due riuscirono finalmente a
trovare una casa di produzione disposta a finanziare il
progetto.
Il film si rivelò infine un grande
successo di critica e pubblico, arrivando a guadagnare oltre 30
milioni di dollari nel mondo e ad ottenere alcuni tra i più
importanti riconoscimenti dell’industria. Venne infatti candidato,
tra gli altri, a tre premi Oscar nelle categorie miglior regista,
miglior sceneggiatura originale e miglior attrice non protagonista.
Pur non vincendo alcuna statuetta, il film contribuì
significativamente a lanciare la carriera di Kaufman e Jonze.
Essere John Malkovich: la trama e
la spiegazione del film
Protagonista del film è Craig
Schwartz, burattinaio squattrinato che vive in un bizzarro
appartamento con la moglie Lotte. Costretto a cercare un lavoro più
redditizio, Craig si rivolge alla LesterCop come archivista. Qui
farà la conoscenza della collega Maxine, della quale si invaghisce
seduta stante. Durante un normale giorno di lavoro, poi, Craig
scopre un passaggio segreto scavato nella parete dell’archivio.
Finitovi dentro, capirà che questo porta dritti nella testa del
celebre attore John Malkovich, ma solo per quindici minuti.
Rivelato il segreto all’amata Maxine, questa lo convincerà a
sfruttare il passaggio per creare un business. Quando però
l’attore, insospettito da alcune stranezze, scoprirà il tunnel,
l’agognata rivalsa di Craig verrà messa in serio pericolo.
Come solito per le sceneggiature di
Kaufman, sono diverse le interpretazioni che si possono dare al
film. La spiegazione più comunemente ritenuta valida è di come
l’intero film sia una trattazione sulla ricerca dell’identità.
Ognuno dei personaggi è infatti in cerca del proprio io, anche a
costo di modificare radicalmente ciò che si è. La possibilità di
entrare nella testa di Malkovich è poi la chiara metafora del
classico desiderio di poter “essere qualcun altro”. Ognuno dei
protagonisti, infatti, una volta vissuta l’esperienza di trovarsi
dentro l’attore, avverte la necessità di un profondo cambiamento
personale. Kaufman sembra così voler dire come tale ricerca del sé
possa essere più complessa del previsto, portando l’essere umano ad
essere internamente scisso in più parti.
Un’altra delle tematiche più
ricorrenti del film è quella della celebrità. Il viaggio nella
testa di Malkovich può durare infatti solo 15 minuti, proprio come
i minuti che Warhol indica nel suo celebre aforisma. Ricollegandosi
al tema della ricerca del sé, Kaufman suggerisce l’idea che
raggiungere la celebrità non corrisponda di conseguenza
all’ottenere la completa realizzazione di sé. Nel film, infatti, il
desiderio di fama porta il protagonista alla rovina, mentre i due
personaggi femminili, che rinunciano alla popolarità, ottengono ciò
che realmente sembra avere importanza, ovvero i rapporti umani.
Essere John Malkovich: il cast del
film
A ricoprire il ruolo di Craig nel
film è l’attore John
Cusack. Prima di entrare a far parte del progetto,
questi aveva richiesto al proprio agente di trovargli la
sceneggiatura più folle in circolazione. Dopo aver letto una delle
prime stesure di Essere John Malkovich, l’attore si
candidò per il ruolo del protagonista, desiderando ardentemente di
ottenere la parte. Dopo aver sostenuto un provino, questa gli venne
effettivamente assegnata. Per calarsi meglio nel ruolo, Cusack
decise inoltre di prendere lezioni per diventare un abile
marionettista, così da poter eseguire personalmente le scene
previste a riguardo nel film.
L’idea originale di Kaufman era sin
da subito quella di inserire l’attore John
Malkovich come personaggio del film. Questi tuttavia
era molto scettico all’idea di accettare tale ruolo, arrivando a
proporre all’autore di sostituirlo con un altro attore. Kaufman fu
però irremovibile, e dopo un paio di anni riuscì infine a
convincere l’attore ad assumere i panni di sé stesso. Malkovich, in
realtà, ha dichiarato di essersi approcciato al ruolo come avrebbe
fatto in qualunque altra occasione, e di aver pertanto costruito
una versione fittizia di sé stesso, che non riflettesse la sua vera
personalità.
Parte fondamentale del film sono
anche le attrici Cameron
Diaz, nel ruolo di Lotte, e Catherine
Keener, in quelli di Maxine. Per il suo ruolo, la Diaz non
aveva idea di come sarebbe stata acconciata, e il risultato finale
la rese pressocché irriconoscibile. L’idea dei due autori era
infatti quella di prendere un’attrice particolarmente bella e farla
sembrare il più comune possibile, così da esaltare le qualità del
personaggio. La Keener, invece, ha raccontato di aver incontrato
particolare difficoltà nel dar vita al proprio personaggio, poiché
ne disprezzava gli atteggiamenti. La sua interpretazione, alla
fine, fu però così riuscita da farle guadagnare una nomination
all’Oscar.
Essere John Malkovich: il trailer
e dove vedere il film in streaming
Per gli appassionati del film, o
per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. Essere John
Malkovich è infatti presente su Chili Cinema, Rakuten TV,
Google Play, Tim Vision e Apple iTunes. In base alla piattaforma
scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere
un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi
possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della
qualità video.
Inizialmente, Tenet
sarebbe dovuto arrivare nelle sale americane il 17 Luglio.
Nonostante l’attuale situazione mondiale, quella data era stata
fortemente voluta dal regista Christopher Nolan, il quale ha sempre avuto
come obiettivo quello di voler aiutare i cinema in un momento
particolarmente difficile come questo, cercando – attraverso la sua
ultima fatica – di spingere gli spettatori a tornare in sala
(ovviamente, se le condizioni lo avessero permesso!).
Adesso, dopo che il film è stato
posticipato prima al 31 Luglio e poi al 3 Agosto,
The Hollywood Reporter ha condiviso alcuni nuovi dettagli su
ciò che pare sia accaduto alla Warner Bros. negli ultimi
mesi. Secondo la fonte, all’inizio di giugno i dirigenti dello
studio hanno presentato a Nolan diversi possibili scenari in merito
all’uscita di Tenet:
al regista sono stati elencati eventuali profitti e perdite che si
sarebbero potuti verificare in determinati giorni/settimane,
spingendo per una release il più lontana possibile dal periodo
inizialmente stabilito.
La speranza era che l’emergenza
Covid-19 cominciasse a divenire più contenuta, ma a quanto pare per
Nolan non è mai stata una questione di soldi: come si legge nel
report di THR, il regista “aveva espresso il desidero che Tenet
fosse il primo film di un grande studio a tornare in sala,
mostrando solidarietà nei confronti degli esercenti, quando a loro
sarebbe stato concesso di poter riaprire le sale.”
Non è escluso che Tenet possa essere rinviato ancora
Alla fine, Nolan ha
accettato di posticipare il film di ben due settimane, ma non è
escluso che il film possa essere rinviato ancora una volta, dal
momento che i casi di COVID-19 continuano a salire negli Stati
Uniti. “Siamo molto orgogliosi di Tenet e non vediamo l’ora che
la gente lo veda nei cinema”, aveva dichiarato il presidente
della Warner Toby Emmerich. “Tuttavia, vogliamo solo che le
persone vadano al cinema quando i funzionari statali e locali
affermeranno che le sale possono essere riaperte in
sicurezza”.
Per quanto riguarda
il futuro di Tenet al
botteghino, gli analisti ritengono che nel primo weekend di
apertura il film potrebbe arrivare ad incassare 30 milioni di
dollari, in base alle norme per il distanziamento sociale ancora in
atto. Alla fine, dovrebbe arrivare a guadagnare circa 400 milioni
di dollari in tutto il mondo per considerarsi un successo,
risultato che ovviamente sarà molto difficile da raggiungere vista
l’attuale situazione mondiale.
I Marvel Studios non hanno ancora annunciato una
data di uscita ufficiale per Ant-Man 3, ma sembra che non dovremmo
aspettare ancora molto prima di rivedere al cinema le avventure di
Scott Lang e Hope Van Dyne nell’Universo Cinematografico Marvel. D’altronde, proprio di
recente Michael
Douglas, interprete di Hank Pym,
aveva dichiarato che presto ci sarebbero stato novità sul
film.
Ad oggi, tutto ciò che sappiamo sul
film riguarda la sceneggiatura, che sarà scritta da Jeff Loveness
(Rick and Morty) in collaborazione con Paul Rudd, e
il fatto che Peyton Reed, regista del primi due film, tornerà
dietro la macchina da presa. Adesso, come riportato da Murphy’s Multiverse,
sembra che i Marvel Studios abbiamo finalmente
stabilito la data di inizio riprese: stando alla fonte, le riprese
di Ant-Man 3
dovrebbero partire a giugno 2021 ad Atlanta; ciò indica che
probabilmente il film arriverà nelle sale nel 2023.
Per quanto riguarda i dettagli
sulla trama, nulla è stato rivelato al momento, ma è probabile che
nel film vedremo Cassie Lang, la figlia di Scott, trasformarsi in
Stature/Stinger, soprattutto dopo gli eventi di Avengers:
Endgame. Per quanto riguarda il villain del film, si
vocifera che il principale antagonista sarà M.O.D.O.K., ma ad oggi
non esiste ancora nessuna conferma ufficiale.
Ant-Man 3 spingerà il franchise in
luoghi ancora più folli?
Potrebbe volerci
molto tempo prima di avere notizie davvero concrete in merito ai
piani per Ant-Man 3, ma dopo che Scott Lang ha
contribuito a salvare l’intero universo viaggiando nel tempo, il
regista Peyton Reed ha sicuramente l’opportunità
di portare il franchise in alcuni luoghi ancora più folli dei primi
due episodi.
Di recente abbiamo appreso la
notizia che Ryan Gosling(La La Land, Blade Runner
2049) sarà il protagonista di Wolfman, nuovo
film del Monsterverse della Universal basato sull’iconico
mostro. Adesso, come riportato da
Variety, il regista e sceneggiatore Leigh
Whannell è in trattative per dirigere il film.
Whannell è noto per aver creato,
insieme a James Wan, le saghe cinematografiche di
Saw e di
Insidious. Se le trattative dovessero andare a buon fine,
si tratterebbe della regia del secondo film del
Monsterverse per Whannell, che quest’anno ha diretto anche
L’uomo
invisibile con
Elisabeth Moss, rivelatosi un grandissimo successo di
pubblico e critica.
La sceneggiatura di
Wolfman è stata scritta da Lauren Schuker
Blum e Rebecca Angelo (entrambi
showrunner di Orange Is the New Black) ed è basata su
un pitch originale dello stesso Gosling. Si dice che la storia
mantenga gli elementi soprannaturali del materiale originale, ma
sia ambientata nel presente, ed abbia un tono simile a
Lo sciacallo – Nightcrawler, film del 2014 con Jake Gyllenhaal.
I prossimi progetti del Monsterverse oltre
Wolfman
Oltre a Wolfman, ci
sono una manciata di altri progetti unici basati su storie di
mostri classici attualmente in fase di sviluppo, come un nuovo film
basato su Dracula ad opera di Karyn Kusama, un film
incentrato sullo scagnozzo del celebre Conte, Renfield, che sarà diretto dal Dexter Fletcher (regista di Rocketman),
e il film Dark Army di Paul Feig. Ogni progetto è una
versione originale delle storie conosciute e non c’è l’intenzione
di collegare i film tra loro, nonostante l’idea iniziale di un
universo condiviso.
Finalmente in arrivo per il
pubblico, da questo mese su Chili, dopo la
presentazione e gli applausi alla 14. Festa del Cinema di Roma,
I wish I was like you, il documentario su una
notte memorabile per la musica in Italia: quella del concerto che i
Nirvana – il gruppo deponente del Grunge e di una rivoluzione
musicale ancora vigente – tennero a Marino, un piccolo comune nella
provincia di Roma nel 1994.
I wish I was like
youè il racconto personalissimo,
in bassa fedeltà e alta passione, dei preparativi di una notte, e
l’autobiografia – tramite un’attesa e un concerto – di una
generazione e di un intero periodo della nostra storia. Un film
comico, ruvido, venato di malinconia e di un fuoco che da 25 anni i
protagonisti di quel momento conservano senza farlo esplodere e
senza estinguerlo. Una piccola gemma in vhs, un poemetto sulle
difficoltà e le piccole magie della gioventù.
I wish I was like
you è disponibile su Chili a noleggio in prima
visione al costo di 7,99 euro
I wish I was like you; la trama
I wish I was like you è un
documentario sul concerto dei Nirvana che si tenne a
Marino, in provincia di Roma, il 22 febbraio 1994. Ma
anche un viaggio negli anni ’90, compiuto a ritroso dai
due registi, spettatori di quell’epoca e di
quell’evento memorabile. Il
Palaghiaccio di Marino, location del concerto, è ormai abbandonato,
fatiscente e tristemente destinato a diventare un supermercato. A
25 anni dalle ultime esibizioni pubbliche dei Nirvana e dalla morte
di Kurt Cobain, la struttura appare come un simbolo di decadenza,
ma diventa anche spunto per l’esaltazione di quei protagonisti e
per una riflessione su quel periodo
storico. Il
tono generale è semiserio, ironico e dissacrante: i due registi
affrontano la materia del ricordo con allegria e con l’ausilio di
materiale di repertorio personale, girato in vhs-c nelle tante
serate di follia vissute da
ragazzi. I wish I was like
you è una dichiarazione d’amore alla giovinezza
degli autori e alla sua colonna sonora più preziosa: Kurt Cobain e
i Nirvana.
Regia e
sceneggiatura Luca
Onorati, Francesco Gargamelli
Mai una parola fuori posto.
Carattere schivo e introverso. Una delle più grandi dive
(in)dimenticate dei nostri tempi e del cinema italiano
contemporaneo. Parliamo di Margherita Buy. Attrice
romana classe 1962, che ha sempre preferito far parlare di sé per
le sue grandi prove artistiche e i ruoli ricercati. Uscita dai
radar negli ultimi anni, vogliamo rivedere alcuni momenti della sua
carriera attraverso queste curiosità.
Ecco 10 cose che non sai su
Margherita Buy.
Margherita Buy e i suoi film
10. Ha recitato in oltre 60
film. La carriera di Margherita Buy è costellata
da moltissimi film di successo, ma in pochi sanno che il suo
curriculum ha all’attivo più di 60 pellicole: esordisce al
cinema ventiquattrenne nel 1986 con La seconda
notte, film di Nino Bizzarri; il primo
ruolo, quello di Lea, le vale anche il primo premio di una lunga
serie, il Globo d’oro come miglior “attrice rivelazione”. Al grande
pubblico inizia a farsi conoscere con La Stazione
(1990) di Sergio Rubini, ma è con Carlo
Verdone e il sua commedia campione di incassi Maledetto il
giorno che ti ho incontrata che la Buy spopola definitivamente.
9. Ha lavorato con registi del
calibro di Virzì, Özpeteck,
Moretti e Monicelli. Il talento
di Margherita Buyl’ha poi portata a collaborare
con alcuni dei registi più in vista del nostro cinema. Nel 1995
recita in Facciamo paradiso, film diretto dal re
della satiraMario
Monicelli, che però si
rivelerà un flop di critica e botteghino. Nel nuovo millennio è un
giovane e promettenteFerzan Özpetecka regalarle uno dei ruoli più importanti
della sua carriera con Le fate ignoranti; la collaborazione tra i
due proseguirà anche in Saturno contro (2007)
eMagnifica Presenza(2011). È conPaolo Virzìinvece che nei primi anni 2000 la
Buy torna alla commedia inCaterina va in città(2003), pellicola che le vale il doppio
premio ai Nastri ed ai David.
Di tutti questi grandi autori è
Nanni Moretti a fare approdare ai lidi
del Festival
di Cannes l’attrice romana: Il Caimano (2006)
è la prima parte rivestita in un film di Moretti, con cui lavorerà
anche per Habemus Papam (2011) e Mia Madre (2015). Un autentico sodalizio
quello che si è andato ad instaurare tra l’attrice e il regista,
tanto che per
il suo ultimo film prossimo all’uscita nel 2020, Nanni Moretti abbia scelto nuovamente la
Buy come protagonista del suo Tre piani, questa
volta assieme a
Riccardo Scamarcio.
Negli ultimi anni Margherita Buy è
stata coinvolta in numerosi progetti che
spaziavano dallo struggente dramma romantico alla commedia
in costume: nel 2016 recita in
Io & Lei in duo con Sabrina Ferilli,
l’anno dopo è la volta dello “scontro” con Claudia Geriniin Nemiche per la pelle, passando sempre nel 2016
per Questi
giorni, La
vita impossibile e Come diventare grande
nonostante i genitori. Nel 2017 all’attivo solo
Piccoli crimini coniugali, mentre chiudono gli
anni ’10 del 2000 la commedia teologica Io
c’è (2018) e la commedia d’avventura Moschettieri
del Re (2018) di Veronesi. Nel 2020 l’attrice
esordirà alla regia con il film NON HO TEMPO, in
co-regia conGiuseppe Piccioni e vedrà protagonisti
Mauro Marino e
Silvio Orlando.
Margherita Buy e la pioggia di premi
8. Buy pigliatutto:
record di Nastri d’argento e David di Donatello. Vi avevamo già
anticipato di onorificenze parlandovi della sua carriera, eppure in
pochissimi sanno che Margherita Buy è la “Meryl
Streep” italiana: detiene il record di vittorie sia ai
David di Donatello, sia ai Nastri d’argento. Numeri da capogiro,
con 16 candidature e ben 7 vittorie ai David, altrettante vittorie
e 15 nomination ai Nastri. A questi premi vanno aggiunti 5 Globi
d’oro e 13 Ciak d’oro.
7. Lavora da gli anni ’80 nel
teatro. Margherita Buy si è diplomata
all’Accademia Nazionale dell’Arte Drammatica di Roma, dove ha
iniziato con piccoli ruoli teatrali, il primo ne Ascesa e
caduta della città di Mahagonny (1985). Nel corso della
sua carriera non ha mai abbandonato il teatro, con l’ultimo
spettacolo del 2014 dal titolo Nel nome del padre
basato sul soggetto di Luigi Lunari, per la regia
di Patrick Rossi Gastaldi.
Margherita Buy e Sergio Rubini
6. Margherita Buy
è stata sposata con l’attore
Sergio Rubini. Durante il suo percorso accademico
incontra Sergio Rubini (Manuale
d’amore): i due diventano coinquilini, recitano insieme
nel film La Stazione e nel 1991 si sposano. Il matrimonio con il
collega però dura solo un paio d’anni e i due si separano.
Nonostante l’allontanamento sentimentale, tra i due prosegue un
ottimo rapporto soprattutto sui set cinematografici.
Margherita Buy ha una figlia dalla relazione con Renato
De Angelis
5. Margherita Buy ha una
figlia. Dalla relazione successiva, con il chirurgo
Renato De Angelis, nasce nel 2001 la sua prima ed
unica figlia, Caterina. Nelle interviste rilasciate
Margherita Buy si è sempre detta molto legata alla
figlia, tanto da aver rinunciato ad alcuni ruoli anche importanti
per poter starle vicino ed essere un modello per lei.
4. Non si guarda mai nei
film in cui ha recitato. Verrebbe da chiedersi chissà, con
tutti i film girati in carriera, quante volte Margherita
Buy si sarà rivista sul grande schermo… In realtà
pochissime, quasi nessuna. L’attrice ha sempre dichiarato di
trovarsi a disagio di fronte a se stessa mentre recita, e di avere
paura di non piacersi. Preferisce piuttosto fidarsi del parere di
amici e amiche, che commentano il suo lavoro.
3. LaBuy
approda in radio nel 2017. Non solo
cinema e teatro, ma anche radio: dal 2017 è ospite fissa negli
studi di Radiodue nel programma d’attualità “Non è un paese per
giovani” condotto e diretto da Massimo Cervelli e Giovanni
Veronesi.
Margherita Buy e la parodia nel film
Boris
2. Vittima di una parodia nel film
Boris. Quando i fari della ribalta ti illuminano e
vieni visto come un modello, lo scherzo è sempre dietro l’angolo.
Dopo aver lavorato anche in alcune serie tv italiane,
Margherita Buy qui diventa preda della satira
parodistica di Boris: nel 2011 il film sugli studios televisivi
italiani, il personaggio di Marilita Loly viene presentato come
l’attrice italiana più in voga del momento e non può non richiamare
proprio Margherita Buy. Una bellissima parodia e un attestato di
stima enorme, vedere per credere.
Età e altezza.Margherita Buy
è nata a Roma, il 15 gennaio 1962. L’attrice è alta 168 cm.
Curiosità: Margherita Buy è su instagram
L’attrice ha un profilo pubblico su
Instagram sul quale posta sia materiale promozionali sulla sua
carriera ma anche numerose finestre sulla sua vita privata.
Nel corso degli ultimi anni
l’attore Jai Courtney ha guadagnato particolare
popolarità grazie ad una serie di titoli mainstream di genere
action, con i quali ha potuto dar prova del proprio carisma e delle
proprie doti da interprete. Fattosi così notare da un ampio
pubblico, è oggi atteso in nuovi blockbuster che possano confermare
il momento d’oro della sua carriera.
9. Ha numerosi progetti in
lavorazione. Attualmente l’attore è piuttosto richiesto
all’interno del panorama hollywoodiano, ed è presente sul set di
diversi progetti in lavorazione. Il primo di questi è l’action
Honest Thief (2020), con Liam
Neeson, a cui seguirà Jolt (2020), con
Kate
Beckinsale. Nel 2021, invece, l’attore riprenderà il
ruolo di Capitan Boomerang in The Suicide Squad,
atteso reboot firmato da James
Gunn. È stato poi annunciato come doppiatore del film
d’animazione Scarygirl, attualmente in pre-produzione.
8. Ha recitato in prodotti
televisivi. All’inizio della sua carriera, l’attore prende
parte ad alcuni episodi di serie come All Saints (2008) e
Packed to the Rafters (2008-2009), per poi farsi notare
nel ruolo di Varro in Spartacus (2010). Torna poi in
televisione nel 2017 recitando in alcuni episodi di Wet Hot
American Summer: Ten Years Later, recitando accanto ad attori
come Elizabeth
Banks. Nel 2020 è invece tra i protagonisti della
serie Stateless, con Yvonne
Strahovski.
Jai Courtney: chi è la sua
fidanzata
7. Ha una relazione con una
modella. A partire dal 2016 l’attore ha una relazione con
la modella Mecki Dent. I due non hanno rilasciato
molte dichiarazioni circa il loro rapporto, lasciando segreto il
loro primo incontro. Pur mantenendo un certo riserbo, sono comunque
soliti apparire insieme ad eventi e serate di gala, dove danno
continuamente prova del solido legame che li unisce. Ad oggi, la
coppia non sembra aver ancora preso in considerazione l’idea del
matrimonio, ma non hanno neanche smentito le voci sulla sua futura
realizzazione.
6. Ha avuto relazioni con
note attrici. La prima relazione nota avuta dall’attore è
stata quella, durata dal 2006 al 2013, con la collega
GemmaPranita, nota per la soap
opera australiana Neighbours. Dal febbraio al giugno del
2015 ha invece avuto una breve relazione con l’attrice
Emilia Clarke, nota per la serie Il Trono di
Spade. I due si erano conosciuti sul set di Terminator
Genisys, dove recitavano nei ruoli di due dei
protagonisti.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Jai Courtney è su Instagram
5. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 336 mila persone. All’interno
di questo egli è solito condividere in prevalenza immagini o video
promozionali dei suoi progetti futuri come interprete. Diverse a
riguardo sono anche le foto di backstage scattate sui set a cui ha
preso parte. Non mancano però anche diversi post relativi a luoghi
visitati o momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi.
Jai Courtney in Spartacus
4. Il suo ruolo nella serie
è stato prolungato. Nel 2010 l’attore prese parte alla
prima stagione di Spartacus, interpretando il ruolo di
Varro, uno dei principali protagonisti. Originariamente, tuttavia,
questo era stato pensato per venir ucciso ed uscire di scena
nell’ottavo episodio. Tuttavia, dato il gradimento di pubblico nei
suoi confronti, la produzione decise di prolungare di ulteriori due
episodi la sua permanenza nella serie, rimandando l’uccisione alla
decima puntata, intitolata Scambio di favori.
Jai Courtney in Divergent
3. Ha interpretato uno dei
protagonisti. In Divergent, primo film basato
sulla saga di ambientazione post-apocalittica, l’attore ha dato
vita al ruolo di Eric, uno dei leader del gruppo degli intrepidi,
il quale si distingue appunto per il suo coraggio e le sue azioni
spericolate. Nell’accettare il ruolo, l’attore si è dichiarato
particolarmente entusiasta di poter interpretare un personaggio
talvolta indecifrabile, che potesse risultare un alternativa
all’eroe classico.
2. Ha rischiato di non
poter riprendere il ruolo. Fino all’ultimo l’attore non
era certo di riuscire a riprendere la propria parte per il sequel
del film, Insurgent, poiché impegnato nelle riprese di
Terminator Genisys. In seguito, ad alcune contrattazioni,
tuttavia, il suo calendario di riprese fu riorganizzato, e l’attore
ebbe modo di prendersi una pausa da un set per dedicarsi all’altro.
Questa transizione non è però stata semplice per lui, essendosi
dovuto rapidamente spogliare della psicologia di un personaggio per
vestire quella di uno completamente differente.
Jai Courtney: età e altezza
1. Jai Courtney è nato a
Sydney, in Australia, il 15 marzo 1986. L’attore è alto
complessivamente 185 centimetri.
Attore, culturista e imprenditore,
Arnold Schwarzenegger si è negli anni imposto come
una vera e propria icona culturale, capace di dar vita a primati
che lo hanno portato ad essere un apripista per generazioni
successive di interpreti e sportivi. Grazie ai suoi ruoli, ha poi
dato nuovo prestigio al genere action, e con il suo carisma si è
sempre dimostrato capace di poter affrontare generi e situazioni
spesso diverse tra loro. Ad oggi, è ancora uno dei massimi e
ineguagliati interpreti del suo genere.
Ecco 10 cose che non sai su
Arnold Schwarzenegger.
I film di Arnold
Schwarzenegger
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Dopo alcuni iniziali ruoli cinematografici,
l’attore diventa particolarmente celebre grazie ai film Conan
il barbaro (1982), Conan il distruttore (1984) e
Terminator
(1984). Grazie ad essi diventa una star, e ottiene parti da
protagonista in Commando (1985), Predator
(1987), I gemelli
(1988), con Danny
DeVito, Atto di forza (1990), Un
poliziotto alle elementari (1990), Terminator 2 –
Il giorno del giudizio (1991), Last Action Hero
(1993), True Lies (1994), e Batman & Robin
(1997). Nel 2003 recita in Terminator 3 – Macchine
ribelli, per poi prendersi una pausa per perseguire la
carriera politica. Negli ultimi anni ha poi ripreso la sua carriera
da attore recitando in I mercenari
2 (2012), con Sylverst
Stallone, Escape Plan
(2013), Contagious
(2015), con Abigail
Breslin, Aftermath
(2017) e Terminator – Destino
oscuro (2019).
9. È stato anche
regista. Agli inizi degli anni Novanta, nel pieno della
propria popolarità, l’attore ha compiuto il suo debutto alla regia
dirigendo l’episodio The Switch della serie I racconti
della cripta, andato in onda nel 1990. L’occasione si rivela
particolarmente importante per lui, che dichiarerà «Dopo aver
diretto l’episodio mi sentivo in estasi. Era una cosa che non mi
sarei mai aspettato, lavorare con gli attori e dare forma ad una
scena. È pazzesco.». Nel 1992 replica l’esperienza dirigendo
il lungometraggio Eroe per famiglie, trasmesso in
televisione.
8. Si è affermato come
produttore. Dal grande istinto imprenditoriale,
Schwarzenegger si è distinto anche per aver partecipato alla
produzione di alcuni film e documentari di buon successo. Tra
questi si annoverano film da lui anche interpretati, come Last
Action Hero, Contagious, Aftermath e The Iron Mask.
Ma ha ricoperto il ruolo anche per titoli come Il 6°
giorno (2000), Le meraviglie del mare (2017), The
Game Changers (2018) e le annunciate serie Superhero
Kindergarten e Outrider.
La moglie e i figli di Arnold
Schwarzenegger
7. Ha sposato una
giornalista. Nel 1986 l’attore sposa la giornalista Maria
Shriver, nota come la nipote del presidente Kennedy. I due si erano
conosciuti nell’agosto del 1977, intraprendendo da quel momento una
relazione. In quello stesso periodo, però, Schwarzenegger era
impegnato in una relazione anche con un’altra donna. Questa infine
pose un ultimatum all’attore, il quale decise però di proseguire il
proprio rapporto con Shriver. In seguito al matrimonio, ebbero
quattro figli, nati rispettivamente nel 1989, nel 1991, nel 1993 e
nel 1997.
6. Hanno divorziato dopo 25
anni. Nel maggio del 2011 la coppia annuncia la propria
separazione. Ciò fu deciso in seguito alla rivelazione che l’attore
aveva avuto, nel 1997, un figlio da un’altra donna. Schwarzenegger
ha dichiarato di aver scoperto la cosa soltanto 8 anni dopo,
decidendo di assumersi le proprie responsabilità nei confronti del
figlio e della madre, garantendo loro un mantenimento. Pur
separatasi, la coppia è tuttavia rimasta in buoni rapporti,
continuando a crescere i propri figli.
Il suo patrimonio di Arnold
Schwarzenegger
5. Possiede un ricco
patrimonio. Negli anni Schwarzenegger si è dimostrato un
imprenditore di grande talento, e ha coniugato tale attività a
quella di attore. Molti dei suoi film sono infatti stati dei veri e
propri campioni d’incasso, che hanno fatto crescere il suo status
all’interno dell’industria come anche il suo compenso. I suoi ruoli
svolti in politica, inoltre, gli hanno permesso di aggiungere
valore ad un patrimonio particolarmente ricco, attestato intorno ai
400 milioni di dollari.
Arnold Schwarzenegger è su
Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore possiede un profilo sul social network
Instagram, dove vanta 20,9 milioni di follower. All’interno di
questo è solito prevalentemente condividere messaggi di carattere
politico, esprimendo la sua opinione su alcune delle principali
questioni d’attualità negli Stati Uniti. Allo stesso tempo
condivide momenti relativi alla propria quotidianità come anche
immagini o video promozionali dei suoi progetti legati al mondo del
cinema.
Arnold Schwarzenegger in
Terminator
3. Non credeva che il film
avrebbe avuto successo. Quando nel 1984 fu chiesto
all’attore a quale nuovo film stava lavorando, questi racconto del
progetto chiamato Terminator,
affermando però che sarebbe stata solo una rapida distrazione prima
di prendere parte nuovamente a film di maggior calibro.
Schwarzenegger infatti non credeva in possibile successo
commerciale del film. Quando questo invece si verificò, dovette
pertanto ricredersi, dimostrandosi ben disposto a riprendere il
ruolo per futuri sequel.
2. Ha dovuto esercitarsi a
lungo con le armi. In Terminator l’attore viene
visto utilizzare numerosi tipi di armi da fuoco. Per ottenere la
destrezza sfoggiata con queste, Schwarzenegger dovette sottoporsi a
numerose ore di allenamento, al fine di raggiungere un’automaticità
quasi robotica nell’usarle. Gli venne inoltre richiesto di
acquisire capacità di estrarre e sparare con entrambe le mani,
poiché così era previsto per il personaggio.
Età, altezza e dov’è vive oggi
Arnold Schwarzenegger
1. Arnold Schwarzenegger è
nato a Thal, in Austria, il 30 luglio 1947. L’attore è
alto complessivamente 188 centimetri. Dopo aver svolto attività
politica fino al 2011, l’attore ha negli ultimi anni ripreso a
lavorare nel cinema, ed oggi è impegnato in nuove produzioni
cinematografiche e televisive.
IN COPERTINA: Arnold Schwarzenegger arriva alla première di Los
Angeles della stagione 1 di ‘FUBAR’ di Netflix tenutasi all’AMC The Grove 14 il 22 maggio
2023 a Los Angeles, USA. – Foto di imagepressagency via Depositphotos.com
Netflix rilascia il primo trailer di
The Umbrella Academy 2, la
seconda stagione di The
Umbrella Academy, la serie tratta dai popolari fumetti
creati e scritti da Gerard Way e illustrati da
Gabriel Bá, che sarà disponibile in tutti i Paesi
in cui il servizio è attivo dal 31 luglio
2020.
Composta da 10
episodi e prodotta da Universal Content
Productions per Netflix, la seconda stagione vedrà il
ritorno degli attori protagonisti, tra cui Ellen Page, Tom
Hopper, David Castañeda, Emmy Raver-Lampman, Robert Sheehan, Aidan
Gallagher e Justin Min.
https://www.youtube.com/watch?v=OZW_MdftCwk
Showrunner / Produttore
esecutivo: Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon)
Produttori esecutivi: Jeff King, Keith Goldberg,
Mike Richardson, Gerard Way e Gabriel Bá.
The Umbrella Academy 2: il trailer della serie Netflix
Cinque ha avvertito la sua famiglia
(così tante volte) che usare i poteri per fuggire dall’apocalisse
di Vanya del 2019 sarebbe stato rischioso. Bene, aveva ragione: il
salto nel tempo sparpaglia i fratelli per tutta Dallas, in Texas,
per un periodo di tre anni a partire dal 1960. Alcuni, rimasti
bloccati nel passato per anni, si sono costruiti una nuova vita e
sono andati avanti, certi di essere gli unici sopravvissuti. Cinque
è l’ultimo ad atterrare, nel mezzo del giorno dell’apocalisse, che
– spoiler! – è il risultato dell’interruzione temporale (qualcuno
ha un déjà vu?). Ora i membri dell’Umbrella Academy devono
trovare un modo per ricongiungersi, capire cosa ha causato il
giorno dell’apocalisse, fermarlo e tornare al tempo attuale per
bloccare quell’altra apocalisse. Il tutto mentre vengono cacciati
da un trio di spietati assassini svedesi.
Amazon Prime Video ha svelato il teaser
trailer ufficiale della seconda stagione di
The Boys2, la seconda stagione di
The
Boys i cui i primi tre episodi debutteranno venerdì 4
settembre su Prime Video. I successivi nuovi episodi saranno
diponibili uno ogni venerdì, per terminare con l’epico finale di
stagione il 9 ottobre. Gli otto episodi della serie Amazon Original
saranno disponibili in esclusiva su Prime Video in più di 200 paesi
nel mondo e sono prodotti dagli Amazon Studios e Sony Pictures
Television Studios in collaborazione con Point Grey Pictures,
Kripke Enterprises e Original Film.
Questa seconda stagione ancora più
forte e folle vede i The
Boys in fuga dalla legge, con i Supes a dargli la
caccia, mentre cercano disperatamente di riunirsi e combattere la
Vought. Hughie (Jack Quaid), Mother’s Milk
(Laz Alonso), Frenchie (Tomer
Capon) e Kimiko (Karen Fukuhara)
rimangono nascosti e cercano di adattarsi a questa nuova normalità,
mentre Butcher (Karl Urban) sembra introvabile.
Nel frattempo, Starlight (Erin Moriarty) deve
trovare il suo nuovo ruolo nei Seven ora che Homelander
(Antony Starr) punta ad acquisirne il controllo
completo. Il suo potere è minacciato dall’arrivo nel team di
Stormfront (Aya Cash), una nuova Supe esperta di
social media, anche lei con le proprie mire. Per giunta, la
minaccia dei Supervillain diventa cruciale con la Vought che prova
a sfruttare a proprio vantaggio la paranoia della nazione.
Tra i Supes dei Seven si annoverano
anche Queen Maeve (Dominique McElligott), A-Train
(Jessie T. Usher), The Deep (Chace
Crawford) e Black Noir (Nathan Mitchell).
Nel cast della seconda stagione si vedranno anche Claudia
Doumit, Goran Visnijc, Malcolm Barrett, Colby Minifie, Shantel
VanSanten, Cameron Crovetti, PJ Byrne, Laila Robbins e
Giancarlo Esposito, che ritorna nel ruolo del capo
della Vought, Stan Edgar.
The Boys – la
serie
The
Boys offre una versione divertente e irriverente
di ciò che accade quando i supereroi – più famosi delle
celebrity, influenti come politici e venerati come dei –
abusano dei propri poteri invece di usarli per fare del bene. I
“senza-potere” si scontrano con i “super-potenti”, mentre i Boys
portano avanti un’impresa eroica per svelare la verità sui Seven e
sulla Vought – la società multi miliardaria che gestisce questi
supereroi e che copre tutti i loro sporchi segreti.
Basato sul fumetto best-seller del
New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson,
The
Boys è stato sviluppato dallo showrunner Eric Kripke
(Supernatural), anche autore ed executive producer della
serie. Al suo fianco, gli executive producer Seth Rogen
(Preacher), Evan Goldberg (Preacher), James
Weaver (Preacher) di Point Grey Pictures, Neal H. Moritz
(Prison Break) e Pavun Shetty (New Girl) di
Original Film, come anche Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Rebecca
Sonnenshine, Ken Levin e Jason Netter. Ennis e Robertson sono
anche co-executive producer con Michael Saltzman.
I clienti Prime possono guardare in
streaming The
Boys in esclusiva tramite l’app di Prime Video per TV,
dispositivi connessi come Fire TV, dispositivi mobili e online. I
clienti possono anche scaricare gli episodi per la visione offline
sui dispositivi mobili senza costi aggiuntivi all’abbonamento.
A pochi giorni dalla scomparsa del
Maestro Ennio Morricone, The Space
Cinema celebra il compositore Premio Oscar rimettendo in
programmazione tre successi della cinematografia internazionale
diretti da un altro maestro italiano, Giuseppe
Tornatore, con il quale ebbe una proficua
collaborazione.
Dal 9 al 15 luglio
nelle sale The Space Cinema tornano Il
Pianista sull’Oceano, del 1998, con Tim Roth, che è
valso a Morricone un Golden Globe e un
David di Donatello per la migliore colonna sonora;
Malèna, il film che ha ottenuto due
nomination agli Oscar e ai
Golden Globe, con cui Morricone ha vinto il
Nastro D’Argento più una nomination ai
David di Donatello, con Monica
Bellucci indimenticabile protagonista. Infine
La Sconosciuta, vincitore di
cinque David di Donatello e quattro Nastri
d’Argento, tra cui anche il riconoscimento alla migliore
colonna sonora, con Ksenia Rappoport, Michele Placido, Claudia Gerini, Pierfrancesco Favino e
Margherita Buy.
Il prezzo del
biglietto rimane quello annunciato dal giorno della
riapertura del multisala, ovvero 4,90€, anche
online, modalità raccomandata da The
Space per assicurarsi il posto in sala nel rispetto delle
disposizioni di sicurezza anti contagio.Il nuovo sistema di
assegnazione dei posti garantirà il rispetto della distanza tra le
persone o i gruppi di persone (come le famiglie o i congiunti).
L’attrice Anna Foglietta condurrà le serate di apertura
e di chiusura della 77. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia 2020, diretta da
Alberto Barbera e organizzata dalla
Biennale di Venezia. Anna Foglietta aprirà la 77. Mostra di Venezia
nella serata di mercoledì 2 settembre 2020, sul
palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione
della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la
cerimonia di chiusura il 12
settembre, in occasione della quale saranno annunciati i
Leoni e gli altri premi ufficiali della 77. Mostra. Anna Foglietta muove i suoi primi passi nella
recitazione già al liceo, che rappresenta solo l’inizio di un
percorso che passa attraverso la pubblicità, il teatro, la
televisione e approda infine al cinema. Arriva alla sua prima
esperienza televisiva con La Squadra in
cui rimane per quattro anni e a cui seguono due stagioni di
Distretto di Polizia. Il primo film per
il cinema è Sfiorati di Angelo Orlando e
nel 2008 Solo un padre di Luca Lucini.
Con il ruolo di Eva in Nessuno mi può
giudicare di Massimiliano Bruno ottiene la
candidatura ai David di Donatello e ai
Nastri d’Argento riceve il premio
come miglior attrice di commedia per il 2011.
Lavora con i fratelli Vanzina in Ex-Amici come
prima (2011) e in Mai stati
uniti (2013), con Neri Parenti in Colpi
di fulmine nel 2012. Per quest’ultimo vince il
Cine Ciak d’Oro come miglior attrice comica e le
Chiavi d’Oro per gli incassi.
Ritorna in televisione con
L’oro di Scampia e con Ragion
di Stato di Marco Pontecorvo, mentre al cinema, nel
2014, è tra i protagonisti di Confusi e
felici di Massimiliano Bruno. Nello stesso anno dà
sfoggio delle sue qualità da conduttrice presentando al fianco di
Paolo Ruffini il premio David di Donatello. Nel 2015 è la
protagonista femminile del terzo film da regista di Edoardo Leo dal
titolo Noi e la Giulia in un ruolo che le
vale la nomination ai David di Donatello. Il 2015
è anche l’anno in cui gira il fortunatissimo e pluri-premiato film
per la regia di Paolo Genovese (col quale Anna aveva già lavorato
nel 2014 in Tutta colpa di Freud)
Perfetti sconosciuti, dove è una delle
protagoniste femminili: vince il Nastro d’argento
speciale e riceve un’altra nomination ai David di
Donatello.
Nel 2016, è protagonista della
serie tv Rai tratta dall’omonimo film La mafia uccide
solo d’estate. Dato il successo della serie in onda
su Rai 1, prende parte anche alla seconda stagione, in onda nel
2018. Nello stesso anno la vediamo protagonista nel film
Che vuoi che sia, subito dopo il quale
gira altri due film sempre da protagonista: Il
contagio presentato alla 74esima Mostra di Venezia e
Il premio per la regia di Alessandro
Gassman. Diretta nuovamente da Alessandro Gassman, il 2016 è l’anno
in cui si impegna in teatro nel difficile ruolo della poetessa Alda
Merini all’interno dello spettacolo La pazza della
porta accanto, fortunato spettacolo che le è valso il
Premio Maschere d’oro del teatro 2016.
Il 2018 la vede impegnata nelle
riprese di due fortunate opere prime molto diverse tra di loro: la
prima è una commedia girata a Milano di Laura Chiossone,
Genitori quasi perfetti, la seconda un
dramma ambientato a Napoli, Un giorno
all’improvviso di Ciro D’Emilio, presentato alla
75esima Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti, per il quale ha
vinto il Nastro d’argento come miglior attrice protagonista.
Durante la stagione 2018/2019 è nuovamente protagonista a teatro
nello spettacolo Bella Figura di Yazmina
Reza diretto da Roberto Andò, e del toccante monologo
Una guerra, scritto da Michele
Santeramo. Nel 2019, in occasione della 69esima edizione del
Festival di Sanremo firmata da Claudio Baglioni, Anna conduce,
insieme a Rocco Papaleo il DopoFestival. Lo stesso
anno porta sul piccolo schermo per Rai 1 un’altra grande figura
femminile, interpretando Nilde Iotti in Storia di
Nilde, che raccoglie numerosi consensi raggiungendo
il 16.2% di share.
Nel 2020 è interprete di due
commedie cinematografiche: la prima è DNA – Decisamente
Non Adatti, con la regia di Lillo e Greg, che a causa
dell’emergenza COVID-19 debutta in streaming anziché nei cinema.
Proprio per la sua singolare interpretazione che la vede interprete
di tutte le protagoniste femminili di questo film, riceve una la
candidatura ai Nastri D’Argento 2020 come
migliore attrice di una commedia. La seconda è
l’atteso film di Carlo Verdone Si vive una volta
sola all’interno del quale recita insieme a Max
Tortora, Rocco Papaleo e lo stesso Verdone. L’uscita del film è
stata sospesa a causa dell’emergenza COVID-19. Anna
Foglietta è impegnata attivamente nel sociale con la onlus
Every Child Is My Child, di cui è presidente, e
che recentemente ha collaborato con Banco
Alimentare durante l’emergenza COVID-19 a sostegno dei
bambini e delle famiglie più deboli. Di prossima uscita il film di
genere e opera prima Il talento del
calabrone, all’interno del quale Anna è protagonista
femminile al fianco di Sergio Castellitto.