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Eline Powell: 10 cose che non sai sull’attrice

Eline Powell: 10 cose che non sai sull’attrice

Giovane attrice di origine belghe, Eline Powell si è negli anni affermata grazie alla sua partecipazione a film e serie TV in costume, genere da lei particolarmente apprezzato. In breve tempo ha dimostrato una notevole maturazione come interprete, lasciando sperare per un florido futuro nel mondo della recitazione. Ecco 10 cose che non sai di Eline Powell.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Eline Powell: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato accanto a celebri attori. Dopo aver recitato in piccoli ruoli nei film Privato Pacifico (2012), e Quartet (2012), diretto da Dustin Hoffman, l’attrice viene scelta per interpretare il ruolo della protagonista nel film Anita B. (2014). Successivamente ottiene un ruolo nel film King Arthur – Il potere della spada (2017), dove recita accanto ad attori del calibro di Charlie Hunnam, Jude Law, Djimon Hounsou, ed Eric Bana.

9. Ha preso parte a celebri serie TV. Nel 2016 l’attrice ottiene una maggior popolarità grazie al ruolo di Bianca negli episodi The Door e Blood of My Blood della sesta stagione de Il trono di Spade. Dal 2018 è invece protagonista della serie Siren, nel ruolo di Ryn.

Eline Powell è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 213 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere curiosità quotidiane, come anche foto scattate in momenti di svago. Particolarmente presenti sono però anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Eline Powell si è sottoposta a chirurgia plastica?

7. Ha una fisionomia particolare. A lungo si è pensato che l’attrice si fosse sottoposta ad un’operazione di chirurgia plastica per mettere in risalto i propri zigomi. In realtà la Powell non ha mai ritoccato il proprio viso. Questo presenta infatti da sempre le particolarità che oggi l’hanno resa celebre.

Eline Powell in King Arthur

6. Ha interpretato una sirena. Prima di ottenere il ruolo da protagonista nella serie Siren, l’attrice aveva già dato vita a tale creatura leggendaria nel film King Arthur – Il potere della spada. Apparare infatti in una scena con l’attore Jude Law. Il suo look appare rivisitato in chiave horror, apparendo differente dalla tipica concezione di una sirena.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Eline Powell in Siren

5. Si è ispirata ad una celebre cantante. L’attrice ha dichiarato che uno dei suoi modelli è la cantante Bjork, da cui ha tratto ispirazione per il suo ruolo in Siren per via delle caratteristiche e della sua musica dalle sonorità fatate.

4. Ha stretto un’ottima amicizia con la co-protagonista. Nella serie l’attrice sfoggia un’ottima chimica di coppia con l’attrice Rena Owen, che ricopre il ruolo di Helen. Le due hanno infatti stretto un forte legame durante le riprese, tanto che ad oggi la Powell la definisce un modello per la sua carriera da interprete.

3. Non è l’interprete della theme song. Durante una conferenza stampa al Comic Con di San Diego, l’attrice ha interpretato il brano Call of the Siren, tema portante di Siren. Tuttavia, non è lei la cantante originale, e infatti per la serie il brano è cantato da Mariana Berreto.

Eline Powell in Il Trono di Spade

2. Ha recitato nella celebre serie. L’attrice compare per la prima volta in Il Trono di Spade nell’episodio The Door. Qui interpreta Bianca, attrice di pantomima incaricata di rappresentare Sansa Stark durante un rifacimento teatrale della Battaglia dei Cinque Re. Il personaggio scatenerà inoltre i sospetti di Arya, convinta che si stata Bianca ad assoldare l’assassino senza volto.

Eline Powell: età e altezza

1. Eline Powell è nata a Lovanio, in Belgio, il 12 aprile 1990. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Mulan: Yifei Liu come una vera principessa Disney alla premiere

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Mulan: Yifei Liu come una vera principessa Disney alla premiere

Nonostante le norme restrittive e una premiere più rigida e formale del solito, causa minaccia coronavirus che imperversa in tutto il mondo, ormai, Yifei Liu ha presenziato alla premiere di Mulan.

La protagonista del prossimi live action della Disney ha sbalordito tutti i presenti con il look da vera principessa Disney, firmato Elie Saab (Fall/Winter 2019 Haute Couture Collection).

Mulan: le prime reazioni promuovono il live action

Liu Yifei (Il Regno ProibitoOnce Upon a Time) interpreta la protagonista del film Disney Mulan, che vede nel cast anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong Li (Memorie di una GeishaLanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet Li (Shao Lin SiArma Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren Hynek.

Quando l’Imperatore della Cina decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.

Pif: 10 cose che non sai sull’attore

Pif: 10 cose che non sai sull’attore

Brillante conduttore e autore televisivo, Pif, nome d’arte di Pierfrancesco Diliberto, è oggi tra le personalità più richieste del mondo dello spettacolo. Negli anni si è distinto per il suo impegno politico, che lo ha portato con la leggerezza della commedia a trattare in modo originale il problema della mafia in Italia. Distintosi in seguito anche come regista, i suoi film hanno ottenuto importanti riconoscimenti, consolidandone il successo. Ecco 10 cose che non sai su Pif.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Pif: i suoi film e le serie TV

10. Si è affermato come regista. Nel 2013 Pif si afferma al cinema con la sua prima opera da regista, La mafia uccide solo d’estate, che diventa da subito un grande successo di critica e pubblico. Nel 2016 porta in sala la sua opera seconda, In guerra per amore, dove dirige l’attrice Miriam Leone. Anche questo suo secondo film ottiene importanti riconoscimenti, confermando l’influenza di Pif all’interno dell’industria. Attualmente sta completando la realizzazione del suo terzo film da regista, intitolato E noi rimanemmo solo a guardare, dove recita l’attrice Ilenia Pastorelli. Per la televisione ha invece diretto il documentario Roberto Saviano: Uno scrittore sotto scorta (2016) e la serie documentario Caro Marziano (2017).

9. Ha recitato anche in film altrui. Oltre ad aver ricoperto il ruolo del protagonista nei propri film, Pif è apparso al cinema anche in Pazze di me (2013), che ne ha segnato il debutto con il ruolo di Ludovico. Ha poi recitato nel film Momenti di trascurabile felicità (2019), ricoprendo il ruolo del protagonista Paolo. Per La mafia uccide solo d’estate è stato invece Arturo Giammaresi, mentre per In guerra per amore ha dato vita al personaggio di Arturo.

8. Ha preso parte a produzioni televisive. In televisione, Pif è noto per la sua partecipazione a programmi come Le Iene, Il testimone e Caro Marziano. Recentemente è invece stato la voce narrante della serie La mafia uccide solo d’estate, tratta dal suo film e interpretata dall’attrice Anna Foglietta.

Pif: chi è la sua fidanzata

7. Ha avuto una relazione con una collega. Grazie al suo lavoro in televisione, nel 2011 l’attore conosce la conduttrice Giulia Innocenzi, specializzata in inchieste giornalistiche nelle aree sociali di degrado. I due intraprendo una relazione, che rendono pubblica soltanto nel 2013. Particolarmente riservati, la coppia rilascia poche dichiarazioni sulla loro relazione, mentre nel 2016 annunciano la separazione, pur rimanendo in buoni rapporti.

Pif ha pubblicato un libro

6. È l’autore di un romanzo. Nel 2018 Pif pubblica il libro … che dio perdona a tutti, dove attraverso la storia di Arturo l’autore porta il lettore a riconsiderare i rapporti che ci legano gli uni agli altri, dal comportamento quotidiano alle parole di solidarietà, uguaglianza e verità. Edito da Feltrinelli, il romanzo è stato descritto come una storia agrodolce della stessa unicità che vive nei film scritti e diretti da Pif.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Pif e Le Iene

5. È stato uno dei più noti inviati del programma. A partire dal 2001 Pif, inizialmente tra gli autori del programma Le Iene, ne diventa uno degli inviati principali. Celebri, in particolare, sono i suoi servizi realizzati nel corso di feste della Lega Nord o in Sicilia, dove si finge un abitante dell’Italia settentrionale. È così divenuto noto per le sue inchieste politiche, tratto distintivo del suo interesse come autore.

4. Ha condotto il programma. A partire dal gennaio del 2016 viene annunciato come conduttore ufficiale del programma, ruolo che riveste insieme alla collega Nadia Toffa. Con loro il programma conosce una nuova popolarità, anche grazie alla capacità di Pif di portare alla luce alcuni tra gli aspetti più trascurati della società italiana.

Pif in Il testimone

3. Ha ideato il noto programma. Dal 2007 Pif porta in televisione il programma Il testimone, da lui ideato e condotto. Questo si propone di raccontare storie, eventi e persone attraverso l’occhio della telecamera che lo stesso conduttore porta con sé durante i reportage. Questa tecnica di ripresa permette allo spettatore una visione della realtà concreta, trasmettendo il messaggio sociale presente in ogni puntata.

Pif: l’origine del suo nome d’arte

2. Ha rivelato l’origine del suo celebre soprannome. Divenuto celebre con il nome di Pif, questi è un nome d’arte assegnatogli dal collega Marco Berry de Le Iene. Sembra che Pif altro non sia che un’originale abbreviazione di Pierfrancesco, vero nome dell’attore e conduttore.

Pif: età e altezza

1. Pif è nato a Palermo, in Sicilia, Italia, il 4 giugno 1972. L’attore e conduttore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Darth Vader vs Palpatine: chi è il più grande villain di Star Wars?

L’universo di Star Wars è pieno di villain iconici: Boba Fett, Generale Grievous, Asajj Ventress, Darth Maul, Jabba the Hutt e Moff Gideon. Senza dubbio, però, i due cattivi più grandi dell’intera saga sono Darth Vader e Palpatine. Il primo è stato elogiato come uno dei cattivi più raffinati del grande schermo fin dalla sua prima apparizione in Una Nuova Speranza del 1977, mentre l’Imperatore si è rivelato essere il burattinaio che controllava le sue azioni.

Stiamo parlando dei due malvagi Sith che hanno distrutto la Repubblica e l’hanno trasformata nell’Impero. Ecco cinque motivi per cui Darth Vader è il miglior cattivo della saga di Star Wars e cinque per cui potrebbe essere Palpatine:

Vader: un simbolo del male senza volto

Sebbene la trilogia prequel, attraverso il personaggio di Anakin, abbia in un certo senso imposto allo spettatore di immaginare il volto di Darth Vader sotto la maschera mentre si riguarda la trilogia originale, Vader è un personaggio che funziona brillantemente anche senza un volto identificativo, come una personificazione “senza volto” del male. La sua maschera ha tratti palesemente umani, ma gli occhi scuri, senz’anima, la bocca robotica e la cupola corazzata gli donano tutte qualità ossessivamente disumane.

Palpatine: il villain di tutte e tre le trilogie

Anakin Skywalker è stato un Jedi per la maggior parte della trilogia prequel, trasformatosi poi in Darth Vader giusto  in tempo per governare la Galassia con pugno di ferro durante la trilogia originale. E a parte il suo elmetto carbonizzato e un breve cameo vocale, non è apparso affatto nella trilogia sequel. Sheev Palpatine, invece, è stato il nemico supremo dietro tutte e tre le trilogie della saga degli Skywalker. Inizialmente non era previsto nella trilogia sequel, ma alla fine abbiamo scoperto che anche Snoke era soltanto una creazione dell’Imperatore.

Vader: una presenza intimidatoria innegabile

Ogni volta che Darth Vader entra in scena, la sua presenza viene percepita immediatamente. Grazie alla minacciosa corporatura di David Prowse e al costume ispirato agli antichi samurai, il personaggio ha una presenza innegabilmente inquietante. Impossibile non ricordare la sua prima apparizione in Una Nuova Speranza del 1977, quando emerse da una nuvola di fumo su Tantive IV ed estrasse le informazioni da un indifeso soldato ribelle.

Palpatine: il grande potere della manipolazione

Sebbene Palpatine sia uno dei più forti detentori della Forza che siano mai esistiti, con il potere di muoversi a spirale nell’aria e sparare fulmini dalle dita, il suo più grande potere è senza dubbio la manipolazione. Non ha mai avuto bisogno di usare la sua spada laser per prendere il controllo del Senato Galattico: ha soltanto manipolato i funzionari eletti della Galassia per farsi dare in custodia le chiavi. Né ha avuto bisogno di usare la Forza per far cadere l’Ordine Jedi: gli è bastato manipolare Anakin Skywalker raccontandogli la Tragedia di Darth Plagueis il Saggio.

Vader: l’incredibile doppiaggio di James Earl Jones

L’attore che si trova sotto il costume di Darth Vader è David Prowse, ma il personaggio nella versione originale dei vari film è stato doppiato da James Earl Jones, capace di definire la personalità del villain attraverso il suo timbro marcato ma al tempo stesso così glaciale. Qualsiasi battuta pronunciata da Jones – “Trovo insopportabile la tua mancanza di fede”, “Se tu solo conoscessi il potere del Lato Oscuro…” – ha sempre assunto contorni tanto iconici quanto terrificanti…

Palpatine: la performance di Ian McDiarmid

George Lucas non avrebbe potuto scegliere un attore più incredibile del leggendario Ian McDiarmid per interpretare Sheev Palpatine. Nella trilogia prequel, si nascondeva sotto le mentite spoglie di un Senatore, risultando ugualmente sinistro nella sua vera forma di Signore dei Sith. Nella trilogia originale, era un cattivo che amava gioire dei suoi piani oscuri piani con voce ringhiante, ma c’era ancora tanto da scoprire. E sebbene la sua apparizione ne L’Ascesa di Skywalker sia stata forzata e non pianificata, McDiarmid ha continuato ad interpretare il villain come ha sempre saputo fare. 

Vader: il raggiungimento della redenzione

La redenzione è un’espediente narrativo molto abusato nei racconti cinematografici, specialmente nelle storie fantasy o di fantascienza, ma la redenzione di Darth Vader è un qualcosa che ha pochi eguali. Vede che l’Imperatore fa esplodere senza reticenze suo figlio con un fulmine della Forza, mentre il bene ancora presente in Anakin ritorna in superficie. Uccidere Palpatine non redime improvvisamente Vader per aver massacrato i giovani Jedi e fatto saltare in aria il pianeta di Leia (e tutte le altre azioni malvagie che ha compiuto), ma è stato sicuramente catartico vederlo sollevarsi al di sopra dell’uomo che lo ha manipolato al fine di commettere tutti quegli atti orribili e, dunque, opporsi al male.

Palpatine: un arco narrativo più coerente

Mentre il ritorno di Vader al Lato Chiaro della Forza è uscito trattato con un po’ di superficialità, l’arco narrativo di Palpatine è stato coerente per l’intera saga degli Skywalker. In ogni trilogia, Palpatine voleva soltanto che il suo apprendista diventasse abbastanza potente da ucciderlo e prendere il suo posto. Alla fine è andata proprio così, ma il suo apprendista è comunque morto, nonostante i ribelli siano riusciti a ristabilire la pace nella Galassia. Palpatine è tornato ne Il Risveglio della Forza sotto forma di clone (dettaglio spiegato nel romanzo, non nel film) per provare a fare la stessa cosa con la sua nipote Rey. Sheev p stato un personaggio coerente dall’inizio alla fine della saga. Le sue motivazioni – e il motivo per cui le aveva – sono sempre state chiare. Ogni volta che i suoi piani venivano sventati, semplicemente li riadattava.

Vader: un eroe tragico

La trilogia originale descriveva Darth Vader come un cattivo puro, ma la trilogia prequel ha rivelato che la cosa era molto più complessa di così. La trilogia prequel è servita a mostrarci la sua storia passata. I fan di Star Wars sono rimasti sorpresi (altri delusi) nel vedere che  un tempo Vader, quando aveva solo 9 anni, era uno schiavo ribelle su Tatooine. Fu addestrato come Jedi, lodato come “Il Prescelto” che avrebbe distrutto i Sith, e alla fine cadde in disgrazia quando Palpatine lo condusse al Lato Oscuro della Forza. È un eroe tragico, senza dubbio… al pare di Amleto, Romeo, Gatsby.

Palpatine: il maestro di Darth Vader

Per quanto Darth Vader sia iconico, non possiamo negare il fatto che Palpatine abbia insegnato a Vader tutto ciò che egli conosce sul Lato Oscuro della Forza. Obi-Wan Kenobi gli ha insegnato le vie della Forza, ma Palpatine gli ha insegnato molte abilità che alcuni considerano innaturali. In un certo senso, ciò rende Sheev automaticamente superiore a Vader. Proprio quando sembrava che Vader fosse la mente malvagia responsabile dell’Impero nella trilogia originale, si è scoperto che stava semplicemente eseguendo gli ordini di un una mente ancora più perfida e potente, che in realtà manipolava tutto. 

Fonte: ScreenRant

Claudia Pandolfi: 10 cose che non sai sull’attrice

Claudia Pandolfi: 10 cose che non sai sull’attrice

Tra le più note attrici italiane, Claudia Pandolfi si fa inizialmente notare con la sua partecipazione al concorso di Miss Italia. Con la visibilità qui ottenuta, inizia ad essere scritturata per alcuni importanti film, dove ha modo di collaborare con noti registi e attori, maturando come interprete.Ecco 10 cose che non sai di Claudia Pandolfi.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Claudia Pandolfi: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema nel 1992 con Le amiche del cuore, per poi recitare in film come L’orso di peluche (1994), La Frontiera (1996), Ovosodo (1997), Auguri professore (1997), Amore, bugie e calcetto (2008), dove recita con l’attore Pietro Sermonti, Due partite (2009), Cosmonauta (2009), La prima cosa bella (2010), con Micaela Ramazzotti e Valerio Mastandrea, Figli delle stelle (2010), Quando la notte (2011), diretto da Cristina Comencini, I più grandi di tutti (2012), Uno anzi due (2015), La profezia dell’armadillo (2018), Se son rose… (2018) e Ma cosa ci dice il cervello (2019), con gli attori Paola Cortellesi e Stefano Fresi.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attrice ha più volte recitato per la televisione, affermandosi grazie a serie come Amico mio (1993-1994), La voce del cuore (1995), Amico mio 2 (1998) e Un medico in famiglia (1998-2000), dove ricopre il ruolo di Alice. È poi tra i protagonisti della serie I liceali (2008-2009) nel ruolo della professoressa Enrica Sabatini, e della serie Distretto di polizia (2002-2010), dove per circa ottanta puntate ricopre la parte del commissario Giulia Corsi. Negli ultimi anni torna in televisione per recitare nelle serie Il tredicesimo apostolo (2012-2014), Romanzo siciliano (2016), e È arrivata la felicità (2015-2018), dove recita accanto a Claudio Santamaria. Interpreta poi il ruolo di Monica Petrelli nella serie Netflix Baby (2018-in corso), con le attrici Alice Pagani e Benedetta Porcaroli.

Claudia Pandolfi è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 58,4 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate durante momenti di svago, sia sui set a cui partecipa sia in situazioni quotidiane. Non mancano poi anche immagini e video promozionali dei suoi progetti da interprete.

Claudia Pandolfi: fidanzati e figli

7. È stata sposata. Nel 1999 l’attrice ha reso pubbliche le nozze con l’attore e doppiatore Massimiliano Virgili. Il loro matrimonio non è tuttavia durato molto, e dopo solo un mese hanno annunciato la separazione. In seguito, la Pandolfi ha avuto relazioni con l’imprenditore Andrea Pezzi, con il cantautore Roberto Angelini e con l’attore Marco Cocci. Dal 2014 ha invece una relazione con il produttore Marco De Angelis.

6. Ha due figli. Dalla relazione con il cantautore Roberto Angelini nasce nel 2006 il primo figlio dell’attrice. Nel 2016, dà alla luce il secondo figlio, nato dalla storia d’amore con Marco De Angelis.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Claudia Pandolfi ha una sorella minore

5. Ha recitato con sua sorella. Nel 1997 l’attrice è tra i protagonisti del film Ovosodo, diretto da Paolo Virzì. Qui ricopre il ruolo di Susy Susini, interesse amoroso e poi moglie del personaggio principale. Per poter rappresentare il personaggio in età diverse fu scritturata la sorella dell’attrice, che ricoprì così la Susy adolescente. Ciò portò le due a recitare nello stesso film, pur non condividendo la scena.

Claudia Pandolfi in Baby

4. Si è rivista nelle giovani attrici. Nel suo film d’esordio, Le amiche del cuore, l’attrice interpretava una giovane nella sua routine in un constesto periferico, degradato. Un tipo di personaggio che ha dichiarato di aver ritrovato nelle giovani protagoniste di Baby, rivedendo così sé stessa nell’interpretazione delle giovani attrici della serie, pur con le dovute differenze generazionali.

3. Ha costruito il personaggio come fosse un adolescente. In Baby la Pandolfi ricopre il ruolo di Monica, insegnante di educazione fisica sposata con un uomo che la trascura. Per ritrovare un brio nella sua vita, intraprenderà una relazione con uno degli studenti. Per tale risvolto, l’attrice ha dichiarato di aver lavorato sul personaggio esaltando la sua volontà di sentirsi ancora una ragazza, dando sfogo al lato adolescenziale che è in lei.

Claudia Pandolfi in Un medico in famiglia

2. Temeva di essere identificata solo con il suo personaggio nella serie. Per oltre 70 episodi l’attrice è stata Alice in Un medico in famiglia, e molti spettatori l’hanno sempre associata a quel ruolo. Pur riconoscendo che quello fu uno dei successi che più le hanno aperto le porte dello spettacolo, l’attrice ha dichiarato che per un periodo ha temuto che sarebbe rimasta nota solo per quella specifica parte.

Claudia Pandolfi: età e altezza

1. Claudia Pandolfi è nata a Roma, in Italia, il 17 novembre 1974. L’attrice è alta complessivamente 171 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Scott Derrickson ha un’idea per uno Star Wars horror

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Scott Derrickson ha un’idea per uno Star Wars horror

Scott Derrickson, regista di Doctor Strange che di recente ha abbandonato la regia del sequel, ha rivelato le sue idee circa la possibilità di dirigere un film della saga di Star Wars: come spiegato via Twitter dal regista, se ne avesse la possibilità, lo stesso realizzerebbe un horror ambientato sul pianeta Hoth che appare ne L’Impero Colpisce Ancora

In un tweet che è stato poi cancellato (i motivi della cancellazione non sono chiari e hanno già destato sospetti tra il fandom), Scott Derrickson ha affermato che, se un giorno dovesse girare un film di Star Wars, sarebbe un horror vietato ai minori ambientato su Hoth, a metà metà strada tra La Cosa di John Carpenter e il romanzo Alle montagne della follia di H.P. Lovecraft. Derrickson ha anche specificato che intitolerebbe il film semplicemente Hoth. 

Di seguito il tweet (poi cancellato):

LEGGI ANCHE – Scott Derrickson vorrebbe passare da Doctor Strange a Constantine

Per quanto riguarda la saga di Star Wars, che un nuovo film della saga sia ufficialmente in sviluppo, e che potrebbe essere destinato al servizio di streaming Disney+.

Ricordiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto. Inoltre, ci sarebbe anche un nuovo film al quale starebbe attualmente lavorando Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios.

Fonte: ScreenRant

Fabrizio Bentivoglio: 10 cose che non sai sull’attore

Fabrizio Bentivoglio: 10 cose che non sai sull’attore

Attore stimato e piuttosto prolifico, Fabrizio Bentivoglio è uno dei volti più noti del cinema italiano degli ultimi decenni, affermatosi grazie alle sue interpretazioni di alto livello. Con all’attivo la partecipazione a importanti film d’autore, Bentivoglio si è potuto costruire una fama da attore estremamente dedito a tale arte, mantenendo su di sé un’aura di prestigio che ancora oggi lo contraddistingue.

Ecco 10 cose che non sai di Fabrizio Bentivoglio.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Fabrizio Bentivoglio: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi italiani. Bentivoglio debutta al cineme nel 1980 con il film Il bandito dagli occhi azzurri, per poi prendere parte a Masoch (1980), Morte in vaticano (1982), Salomé (1986), Via Montenapoleone (1987), Apartment Zero (1988) e Marrakech Express (1989), con cui ha acquisito maggior notorietà. Negli anni successivi recita invece in Un’anima divisa in due (1993), La fine è nota (1993), di Cristina Comencini, Un eroe borghese (1995), La scuola (1995), Le affinità elettive (1996), Del perduto amore (1998), La balia (1999), Denti (2000), Ricordati di me (2003), di Gabriele Muccino, L’amore ritorna (2004), di Sergio Rubini, L’amico di famiglia (2006), Lascia perdere, Johnny (2007), Una sconfinata giovinezza (2010), Scialla! (Stai sereno) (2011), Tutto tutto niente niente (2012), dove recita al fianco di Antonio Albanese, e ancora è in Il capitale umano (2014), Il ragazzo invisibile (2014), Gli ultimi saranno ultimi (2015), Sconnessi (2018), Loro (2018) e Croce e delizia (2019), dove recita accanto all’attore Alessandro Gassmann.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso degli anni Bentivoglio si è fatto notare sul piccolo schermo con le serie Il corsaro (1983), Benvenuti a tavola – Nord vs Sud (2012-2013), Romanzo siciliano (2018) e Il nome della rosa (2019), dove ha recitato accanto agli attori John Turturro e Stefano Fresi. Ha inoltre preso parte ai film L’ultimo pensiero (1997), Nel nome del male (2009) e all’episodio La giostra degli scambi di Il commissario Montalbano (2018).

8. Ha scritto e diretto un film. Nel 2007 Bentivoglio debutta alla regia con il film Lascia perdere, Johnny, da lui anche sceneggiato. Il film narra delle imprese di Fausto Ciaramella, detto Johnny, di diventare un chitarrista professionista, non prima però di essersi scontrato con il difficile mondo dello spettacolo. Ad aiutarlo vi sarà il pianista Augusto Riverberi, interpretato dallo stesso Bentivoglio.

Fabrizio Bentivoglio e il teatro

7. Ha recitato molto anche a teatro. Bentivoglio si forma come attore teatrale, avendo frequentato la scuola del Piccolo Teatro di Milano. È poi apparso più volte sul palcoscenico con spettacoli come Timone d’Atene (1978), La tempesta (1978), L’avaro (1981), Metti una sera a cena (1983), La guerra vista dalla luna (1995), Sunset Limited (2008) e L’ora di ricevimento (2017).

Fabrizio Bentivoglio e Valeria Golino

6. Ha avuto una relazione con la nota attrice. Dal 1993 al 2001 l’attore è stato sentimentalmente legato all’attrice Valeria Golino, celebre per i suoi ruoli in film come Il capitale umano, dove ha recitato proprio accanto a Bentivoglio. Pur essendosi separati, infatti, i due hanno mantenuto buoni rapporti, continuando a lavorare insieme in diverse occasioni.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Fabrizio Bentivoglio ha dei figli

5. Ha avuto dei figli dalla nuova compagna. Sul set del film L’amore ritorna Bentivoglio conosce l’attrice Silvia Pippia, che ha poi sposato nel 2012. Dalla loro lunga relazione sono nati tre figli, rispettivamente nel 2007, nel 2009 e nel 2012.

Fabrizio Bentivoglio in Scialla!

4. Ha sviluppato una forte empatia con il protagonista. In Scialla! (Stai sereno) l’attore ricopre il ruolo di Bruno, padre tardivo del giovane Luca, il quale si ritrova improvvisamente a dover gestire da solo l’adolescente. L’attore ha dichiarato di essersi particolarmente ritrovato nel ruolo, condividendo un forte legame con l’interprete di Luca. Bentivoglio ha inoltre affermato di essere rimasto particolarmente impressionato dal talento del giovane attore.

3. Non ha fatto prove sul set. Durante alcune interviste Bentivoglio ha dichiarato di non aver fatto prove con il suo co-protagonista, arrivando sul set e dando subito vita alle scene previste dalla sceneggiatura. Pur senza alcuna prova, i due attori hanno poi saputo sfoggiare la chimica di coppia che è elemento di successo del film.

Fabrizio Bentivoglio e Mediterraneo

2. Era stato scelto per un ruolo di rilievo. Originariamente, per il film Mediterraneo, il regista Gabriele Salvatores aveva deciso di assegnare la parte del tenente Raffaele Montini proprio a Bentivoglio. Questi tuttavia non poté accettare per via di impegni precedentemente presi. La parte andò allora all’attore Claudio Bigagli. Il film si rivelò poi un grande successo di critica, arrivando a vincere un Oscar come miglior film straniero.

Fabrizio Bentivoglio: età e altezza

1. Fabrizio Bentivoglio è nato a Milano, in Italia, il 4 gennaio 1957. L’attore è alto complessivamente 181 centimetri.

Fonte: IMDb

Gli Eterni: Sersi coinvolta in un triangolo amoroso

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Gli Eterni: Sersi coinvolta in un triangolo amoroso

L’attrice Gemma Chan ha rivelato il personaggio di Sersi sarà coinvolto in due diverse storie d’amore ne Gli Eterni, l’attesissimo cinecomic Marvel che arriverà nelle sale il prossimo novembre. Intervistata da Vanity Fair, la Chan ha parlato di come si è preparata al suo ruolo nel cinecomic che la vedrà recitare al fianco di Kit Harington e Richard Madden.

L’attrice, che aveva già recitato in un film del MCU, ossia Captain Marvel (interpretava Minn-erva), non ha parlato di un metodo specifico per la sua prepazione al film, ma mentre discuteva del progetto, ha inavvertitamente rivelato che il suo personaggio sarà coinvolto in due storie d’amore differenti all’interno del film. Purtroppo, l’attrice non ha confermato quali saranno gli altri personaggi coinvolti (dalle foto emerse online dal set, sappiamo per certo che uno di questi sarà il Dane Whitman/Black Knight di Harington).

“Non ho seguito un metodo preciso per preparami al ruolo”, ha spiegato Gemma Chan. “A volte è la musica che mi suggerisce qualcosa, o penso al modo in cui il personaggio dovrà camminare, o magari parlare, e da lì costruisco tutto il resto. Questo film racconterà di un gruppo di alieni immortali, arrivati ​​sulla Terra settemila anni fa, quindi la trama si svolge in un periodo di tempo molto lungo. Sersi è quella che ha più affinità con gli umani: è addirittura coinvolta in due storie d’amore, una novità assoluta per i film Marvel e uno dei motivi che mi hanno attratto di più di questo progetto.”

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Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh).

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Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

The New Mutants: i reshoot non hanno mai avuto luogo

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The New Mutants: i reshoot non hanno mai avuto luogo

Mancano ormai davvero poche settimane all’arrivo di The New Mutants nelle sale americane, e giusto ieri il regista Josh Boone ha confermato – attraverso una foto condivisa via Instagram – che la post-produzione del film è ufficialmente giunta a termine. Adesso, parlando con Entertinament Weekly, è stato sempre Boone a rivelare nuovi dettagli sul travagliatissimo spin-off della saga di X-Men.

Intervistato dalla celebre rivista, infatti, Boone ha spiegato che – a differenza delle voci che si sono susseguite lo scorso anno – non ci sono mai state riprese aggiuntive: “Non abbiamo mai fatto dei reshoot. E dirò di più: se non ci fosse stata l’acquisizione della Fox da parte della Disney, avremmo fatto le tradizionali riprese aggiuntive come si fa per ogni grande produzione. Ma non siamo riusciti a farle perché, dopo che la fusione è diventata effettiva, i protagonisti era cresciuti troppo.”

Tornando invece a parlare del processo di post-produzione del film, Josh Boone ha spiegato che l’accordo Disney/Fox è stato il motivo principale dei continui rinvii del film, cosa che ha inevitabilmente rallentato anche tutto il processo di montaggio: “Durante il montaggio, abbiamo probabilmente terminato il 75% del film. Quando siamo tornati al lavoro, dovevamo praticamente chiuderlo. Ci sono voluti un paio di mesi, ma è stato bello poter tornare a lavorare. Io ed il mio co-sceneggiatore, Knate Lee, non vedevamo il girato da circa un anno. Abbiamo sistemato alcune cose qua e là che prima non avevamo notato o alle quali prima non avevamo pensato.”

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The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

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Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

The New Mutants è prodotto da Simon KinbergKaren Rosenfelt Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

Edge of Tomorrow: Emily Blunt spera di realizzare il sequel

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Edge of Tomorrow: Emily Blunt spera di realizzare il sequel

L’ultima volta che abbiamo sentito parlare del sequel di Edge of Tomorrow è stato quando il regista Doug Liman, a metà dello scorso gennaio, aveva condiviso una foto attraverso il suo account Instagram, anticipando ai fan di essere totalmente assorbito dal processo di scrittura del nuovo film. Adesso, è stata la co-protagonista del primo capitolo, Emily Blunt, a parlare del tanto atteso sequel (in cantiere ormai da diversi anni) in una nuova intervista.

Parlando con IndieWire in occasione della promozione di A Quiet Place 2, infatti, la Blunt ha dichiarato di essere a conoscenza delle “grandi idee” che ci sono per il sequel di Edge of Tomorrow, ma di nutrire alcuni dubbi in merito alla disponibilità del cast, cosa che potrebbe far slittare l’inizio di un’ipotetica produzione ancora a lungo: “Non lo so se le stelle saranno favorevoli e si allineeranno per permetterci di farlo. Non lo so. Io lo spero”, ha dichiarato l’attrice.

Essendo trascorsi ormai già sei anni dall’uscita del primo film, Emily Blunt ha quindi scherzato sulla lunga gestazione del sequel: “Io e Tom avremo 70 anni prima che si decidano a farne un altro. Forse sembrerà un po’ strano… forse ci toccherà fare come The Irishman. Sarà la versione “Irishman” di Edge of Tomorrow. Chi può dirlo?”

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A proposito del sequel, Doug Liman aveva dichiarato: “Di norma ci sono motivi finanziari dietro la realizzazione di un sequel, ma questa volta non è andata così, siamo stati noi a venir fuori con una storia. Davvero, non mi aspettavo di tornare a confrontarmi con questo mondo perché avere a che fare con i viaggi nel tempo causa non pochi mal di testa. Ma i fan si sono dimostrati così affezionati al film, più che a qualunque altro mio film, che Tom ed io abbiamo che pensato che dovevamo, almeno per noi, pensare ad un possibile sequel […] Riprenderà da dove abbiamo lasciato l’ultimo, ma da quel momento viaggeremo indietro nel tempo.”

In Edge of Tomorrow, una razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il tenente Bill Cage, ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle forze speciali Rita Vrataski, cercheranno insieme di annientare gli invasori e salvare la Terra.

Spawn: le “condizioni” di Todd McFarlane per il reboot

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Spawn: le “condizioni” di Todd McFarlane per il reboot

Nonostante alcuni recenti rumor, Jamie Foxx è ancora collegato al reboot di Spawn, nuovo adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto, che sarà diretto da Todd McFarlane, creatore del personaggio. Di recente, McFarlane aveva dichiarato che “un premio Oscar” ha ufficialmente abbandonato il progetto: in molti hanno subito pensato a Foxx (premio Oscar per Ray), ma ComicBook ha specificato che l’attore è ancora coinvolto nel film in qualità di interprete protagonista e che le parole di Todd McFarlane facevano riferimento ad uno degli sceneggiatori del film.

Ciononostante, il nuovo film su Spawn non ha ancora ricevuto il via libera ufficiale (i diritti per la distribuzione, infatti, non sono ancora stati acquistati da nessuno studio). In una recente intervista con Shoryuken, McFarlane ha ribadito di voler realizzare un film vietato ai minori (come aveva già sottolineato in precedenza): “Ho pochissime richieste in merito al film”, ha spiegato. “Deve essere classificato come R, cioè vietato ai minori di 17 anni. Non ci possono essere discussioni al riguardo. Non mi interessa ciò che accadrà nel film, l’importante è che Spawn sia cool e tosto.”

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Il film Spawn sembra essersi già assicurato dei buoni nomi, da Jamie Foxx nel ruolo dell’antieroe del titolo e Jeremy Renner nel ruolo di Twitch Williams. Greg Nicotero, truccatore di The Walking Dead, si occuperà del trucco e degli effetti speciali. Infine, il film sarà prodotto da Jason Blum e dalla sua Blumhouse Production.

Il film non è ancora entrato in fase di produzione, per via di alcuni problemi legati alla mancanza di supporto da parte della major. Attualmente non vi è una data di distribuzione, ma stando alle parole di McFarlane tutto sembra pronto per iniziare.

Mulan: le prime reazioni promuovono il live action

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Mulan: le prime reazioni promuovono il live action

Sono arrivate online le prime reazioni della stampa americana a Mulan, l’atteso live action Disney basato sul classico d’animazione del 1998, diretto da Niki Caro, regista neozelandese nota per La ragazza delle balene e North Country – Storia di Josey. Le prime reazioni al remake promettono un’esperienza immersiva, capace di rendere omaggio al film originale.

Nonostante alcuni cambiamenti rispetti al Classico che tutti conosciamo (come l’assenza dei personaggi di Mushu e Li Shang), sembra che il live action sia un remake assolutamente soddisfacente. Come da tradizione, la stampa americana che ha già avuto modo di vedere il film, ha condiviso via Twitter le proprie reazioni, che in questo caso sono decisamente positive.

Potete leggere alcuni dei commenti di seguito:

Angie J. Han – Mashable: “Mulan è il miglior remake/live action della Disney dai tempi di Cenerentola. Non mi sono distratta neanche sulle canzoni. Trova nuova note all’interno di una storia che già conosciamo, offrendo al tempo stesso azione, cuore e umorismo meravigliosi. Liu Yifei è straordinaria.”

Michael Lee – Geeks of Doom: “Mulan è uno dei migliori adattamenti live action di un classico animato Disney. Onora la ballata originale e il classico del 1998 modernizzando il tema dell’Empowerment femminile con scene iconiche e grandi sequenze di battaglia che ricordano le opopee di Wuxia.”

Alison Foreman – Mashable: “Il remake di Mulan riesce a colmare il vuoto lasciato da alcuni elementi che nel live action non sono presenti. Tanti omaggi al classico del 1998 preparano il terreno ad una storia piena di azione, umore e cuore.”

Kevin Polowy – Yahoo Entertainment: “Ho già visto Mulan due volte e posso affermare con certezza che è fantastico. Il miglior remake/live action della Disney: bello, avvincente, ricco d’azione. Il cast è eccezionale e la regia di Niki Caro è semplicemente mozzafiato.”

Kristen Acuna – Insider: “Mulan è assolutamente fantastico. Abbastanza diverso dal classico originale, ma con lo stesso cuore e con grandi scene d’azione. Non importa che non sia un musical: se sei un fan del classico d’animazione, troverai tantissimi riferimenti alle canzoni di quel film. Non vedo l’ora di vederlo di nuovo.”

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Liu Yifei (Il Regno ProibitoOnce Upon a Time) interpreta la protagonista del film Disney Mulan, che vede nel cast anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong Li (Memorie di una GeishaLanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet Li (Shao Lin SiArma Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren Hynek.

Quando l’Imperatore della Cina decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.

Fonte: ScreenRant

Thor: Love and Thunder, i Guardiani della Galassia nel film

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Thor: Love and Thunder, i Guardiani della Galassia nel film

Vin Diesel sembra aver confermato che i personaggi dei Guardiani della Galassia appariranno in Thor: Love and Thunder, l’attesa quarta avventura cinematografica dedicata al Dio del Tuono interpretato nel MCU da Chris Hemsworth. Il regista James Gunn è attualmente al lavoro su GOTG Vol. 3, ma il cinecomic arriverà al cinema soltanto dopo la release di Thor 4. Adesso, stando a quanto dichiarato dalla star di Fast and Furious, sembra proprio che Star Lord & co. appariranno nel film di Taika Waititi.

In una recente intervista con ComicBook in occasione della promozione di Bloodshot, Vin Diesel ha parlato del ruolo di Groot nel MCU, rivelando che il personaggio tornerà non soltanto in GOTG Vol. 3, ma anche in Thor 4. Queste le sue parole:

“Sto aspettando. Sono emozionato per il mio amico James Gunn e non vedo l’ora che realizzi il prossimo capitolo. Ha terminato The Suicide Squad, quindi sta per imbarcarsi in questa nuova avventura. Mi ha anche parlato di come il nuovo Thor incorporerà alcuni dei Guardiani della Galassia, il che sarà molto interessante. Nessuno lo sa… forse non avrei dovuto dire nulla.”

Al momento non sappiamo quale sarà la storia di Thor 4: sappiamo che Natalie Portman tornerà nei panni di Jane Foster e diventerà Mighty Thor; sappiamo anche che Christian Bale interpreterà il villain principale. Resta quindi da capire in che modo Taika Waititi riuscirà ad inserire i Guardiani in Thor 4, ma forse il finale di Avengers: Endgame potrebbe averci suggerito più di quanto immaginiamo… 

LEGGI ANCHE – Thor: Love and Thunder sarà ancora più audace e folle di Ragnarok

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

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Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame.L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Premi David di Donatello 2020: rinviata la 65° edizione

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Premi David di Donatello 2020: rinviata la 65° edizione

A seguito delle recenti disposizioni governative, l’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello annuncia che sarà sospesa la cerimonia di assegnazione dei premi prevista per il prossimo 3 aprile. In accordo con Rai Uno, che l’Accademia del Cinema Italiano ringrazia per l’impegno e la disponibilità, è stata presa la decisione di rinviare l’evento al giorno venerdì 8 maggio, nel comune intento di mantenere la celebrazione del nostro cinema, senza perdere di vista l’evoluzione dell’emergenza sanitaria.

Premi David di Donatello 2020: tutte le candidature

Wonder Woman 1984: la statua da collezione con la Golden Eagle!

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Wonder Woman 1984: la statua da collezione con la Golden Eagle!

Da un po’ di tempo sappiamo che in Wonder Woman 1984 Diana indosserà la Golden Eagle, l’armatura da battaglia vista diverse volte anche nei fumetti.

La prima volta che l’abbiamo vista indossata da Gal Gadot, è stato nel primo trailer del film, e l’apparizione ha suscitato parecchia curiosità e interesse da parte dei fan. Da allora, l’armatura è stata messa in primo piano in tutto il materiale promozionale e ora Queen Studios Collectibles diffonde le immagini della statua 1:2 dell’eroina proprio con quel costume.

Eccola di seguito:

Wonder Woman 1984: i segreti nascosti nel trailer

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

Binge-watch da quarantena: cosa (ri)guardare per combattere la reclusione #iorestoacasa

A casa, nelle quattro mura domestiche, in solitudine e a distanza. Sembra essere questo l’unico modo per arginare il contagio da coronavirus e uscire, tutti insieme, da questa brutta epidemia che minaccia di farsi altrimenti incontrollabile.

Eppure, nonostante social, piattaforme di streaming, videogames e altri gadget tecnologici abbiano minato fino a questo momento la naturale socializzazione, in questo momento gli strumenti dell’anti-socialità ci vengono in soccorso, per aiutarci a superare a cuor leggero (per quanto possibile) questo periodo, che ci auguriamo non troppo lungo, di reclusione forzata.

Netflix, Prime, Now TV, tutte le piattaforme, ma anche acquisti e noleggi in versione digital, ci possono venire in soccorso in questo momento, e di seguito ecco alcuni binge-watch salva umore, per arginare la noia e l’ansia da isolamento:

Harry Potter

film per tuttiMaghi, incantesimi, signori oscuri e amici dotati di ingegno, bontà e coraggio. La formula ideale per una lunga avventura, ben otto film, e diverse ore occupate da duelli, lezioni, amori adolescenziali e un tocco di dramma, con la certezza che tutto andrà bene, alla fine.

Star Wars

Sono ben undici i film che compongono il canone completo del franchise Lucasfilm, con tanto di spin-off che contribuiscono ad un ottimo intrattenimento domestico, un ripasso dovuto di quella che è una delle saghe più amate di sempre. E anche se il finale della saga degli Skywalker non è piaciuto a tutti, è chiaro che si tratta di una conclusione all’insegna della speranza.

Il Signore degli Anelli

signore degli anelliIl fantasy per eccellenza racconta della sfida dei più piccoli contro il Male assoluto. Nelle versioni estese, i tre film di Peter Jackson possono fare sicuramente ottima compagnia in una condizione di reclusione forzata. Inoltre il film consegna ai suoi spettatori e fan un messaggio di grande positività, di senso di squadra e di coraggio, anche nelle situazioni più difficili.

Indiana Jones

indiana jonesNon sono gli anni, sono i chilometri. La battuta preferita di Harrison Ford in tutti i suoi film riecheggia cristallina nell’aria, appena viene nominato I Predatori dell’Arca Perduta, e perché non approfittare di una lunga permanenza domestica per ripassare tutte le battute cult della trilogia (no, il quarto non esiste) di Steven Spielberg?

Ritorno al futuro

ritorno-al-futuro-filmSe si parla di saghe divertenti, che tirano su l’umore e ci permettono di rasserenare gli animi in tempi così cupi, sicuramente Zemeckis e compagnia sono tra le prime cose che vengono in mente ai fan, e si tratta di un suggerimento tanto banale quanto prezioso. Sempre alla conquista del tempo, del futuro e del bene delle generazioni future (e passate!).

Una mamma per Amica

Se la reclusione forzata dovesse prolungarsi oltremodo e se fosse necessario per i cittadini sani e responsabili dover rimanere in casa più tempo del previsto, una bella maratona di Gilmore Girls potrebbe senza dubbio aiutare a far passare il tempo in serenità. Le avventure delle ragazze Gilmore sono un toccasana per l’umore e la qualità di scrittura di Amy Sherman-Palladino invecchia straordinariamente bene!

Scrubs

JD, Turk e tutti gli infermieri e chirurghi dell’Ospedale Sacro Cuore sono sempre lieti di accogliere e riaccogliere pazienti e spettatori. Sarà per la grande leggerezza con cui si affrontano anche i momenti difficili, sarà per il divertimento folle che questa serie promette e regala, ma ci sembra un modo davvero adatto di passare il tempo in periodi cupi-

E alla fine arriva mamma

Una storia d’amore lunga una serie: un padre che impiega ben nove stagioni per chiedere ai figli il permesso di uscire con la loro “zia”. In molti hanno storto il naso per la scelta finale della serie, che in originale si intitola How I Met Your Mother, eppure un rewatch potrebbe convincere tutti che gli eventi finali sono stati preparati nel corso di tutte le esilaranti stagioni, e che la conclusione era l’unica giusta e possibile.

Friends

friendsFanno parte della famiglia, loro si che sono davvero vecchi amici, sapere che esistono 10 stagioni da 24 episodi l’una che ci possono far compagnia in questi giorni difficili per tutti rende già l’animo più leggero. Gli amici, quelli veri, non passano mai di moda e non importa quante volte li vedi e fanno le stesse battute, è sempre un piacere ritrovarli.

Black Widow: il trailer finale mostra nuovi dettagli sulla trama

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Black Widow: il trailer finale mostra nuovi dettagli sulla trama

Ecco il nuovo trailer di Black Widow, in cui possiamo apprendere nuovi dettagli e frammenti della trama, ad oggi molto misteriosa, del film che andrà ad indagare sul passato di Vedova Nera, ancora una volta interpretata da Scarlet Johansson.

Ecco il trailer di seguito, in versione originale:

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.

Black Widow: le sue apparizioni, dalla migliore alla peggiore

Morto Max von Sydow: l’attore aveva 90 anni

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Morto Max von Sydow: l’attore aveva 90 anni

Apprendiamo da Deadline la triste notizia della scomparsa di Max von Sydow, attore svedese naturalizzato francese, noto al grande pubblico per i suoi ruoli ne Il settimo sigillo di Ingmar Bergman e in Flash Gordon di Mike Hodges, in cui ha interpretato l’Imperatore Ming. L’attore è morto all’età di 90 anni. I suoi rappresentanti hanno confermato la notizia alla celebre rivista.

In 65 anni di carriera, l’attore ha spaziato dal cinema d’autore ai grandi blockbuster, mettendo sempre il suo talento sconfinato al servizio dei generi più disparati. Negli ultimi anni ha interpretato Lor San Tekka in Star Wars: Il risveglio della forza, il Corvo a Tre Occhi nella popolare serie tv Game of Thrones e ha persino doppiato un personaggio de I Simpson.

Il sito web francese Paris Match ha pubblicato una dichiarazione della moglie dell’attore, Catherine von Sydow, che recita: “È con il cuore spezzato e con infinita tristezza che abbiamo l’estremo dolore di annunciare la dipartita di Max Von Sydow, avvenuta l’8 marzo 2020”.

Nato a Lund, in Svezia, Max von Sydow ha iniziato la sua prestigiosa carriera grazie alla collaborazione con il mentore Ingmar Bergman: tra i loro film più celebri, si ricorda sicuramente il classico del cinema mondiale Il settimo sigillo. Un’altra iconica interpretazione di Von Sydow è sicuramente quella di padre Lankester Merrin nel cult horror L’esorcista di William Friedkin.

Morto Max von Sydow: l’attore aveva 90 anni

È stato nominato due volte al premio Oscar: come miglior attore protagonista per Pelle alla conquista del mondo nel 1989 e come miglior attore non protagonista per Molto forte, incredibilmente vicino nel 2012.

Ha lavorato in Italia diverse volte: con Francesco Rosi in Cadaveri eccellenti, con Valerio Zurlini ne Il deserto dei Tartari e con Dario Argento in Non ho sonno

10 registi che compaiono nei loro stessi film

10 registi che compaiono nei loro stessi film

Dirigere un film non è certamente un’impresa facile, e spesso capita che alcuni registi – per divertimento o per “vanità” – si “concedano” dei brevi cameo nei loro film. Se da un lato questi cameo rappresentato per il regista in questione un meritato momento sotto le luci dei riflettori, per i cinefili un momenti spassosissimi, perché si tratta quasi sempre di camei che possono passare inosservati e che quindi necessitano di una visione molto attenta per essere “scovati”.

Ecco 10 registi che compaiono nei loro stessi film:

George Lucas, La Vendetta dei Sith 

Goerge Lucas è noto nell’industria per essere una persona alquanto timida. La sua natura estremamente riservata ha reso la lavorazione di Una Nuova Speranza decisamente “problematica”, soprattutto in relazione allo scambio con gli attori, in particolare con Harrison Ford. Tuttavia, alla fine il regista è riuscito ad evadere dal proprio “guscio”, concedendosi un cameo nei panni del Barone Notluwiski Papanoida in Star Wars: Episodio III – La Vendetta dei Sith. Nell’immagine in alto, il personaggio interpretato dal regista è segnalato dalla freccia.

Martin Scorsese, Taxi Driver

Per i suoi drammi polizieschi, Martin Scorsese si è sempre avvalso della collaborazione dei suoi attori preferiti, in particolare Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci. In Taxi Driver, però, Scorsese ha ben pensato di ricorrere a se stesso per un cameo decisamente inquietante: il regista, infatti, si è riservato i panni di un marito omicida che osserva sua moglie dal sedile del taxi di Travis Bickle.

La scena è piuttosto disturbante, soprattutto in vista della piega che assumeranno i comportamenti di Travis. Nella discesa all'”inferno” del protagonista, Scorsese ha forse contribuito grazie al suo raccapricciante monologo che rivela i desideri più intimi e inconfessabili del suo personaggio.

Quentin Tarantino, Pulp Fiction

Pulp Fiction è un cult senza tempo, amatissimo dai fan dello stile di Quentin Tarantino. I cameo del regista nei suoi film sono una delle cose che gli spettatori amano di più, dal momento che spesso il regista si ritrova a ritagliarsi ruoli di un certo spessore nelle sue opere. In Pulp Fiction, quando Vincent e Jules hanno bisogno di un posto dove nascondere un cadavere, chiamano il loro amico Jimmy, che è interpretato proprio da Tarantino. Inutile dire che Jimmy non era molto contento di quello che era appena successo… ma almeno ha preparato ai due malavitosi “un’ottima” tazza di caffè! 

Peter Jackson, Il Signore degli Anelli

Il Signore degli Anelli è una delle trilogie cinematografiche più ambiziose mai realizzate, con un audace impiego della CGI e con scenografie entusiasmanti che ancora oggi sono in grado di stupire il pubblico. Nonostante la grandissima portata del progetto, Peter Jackson ha trovato anche il tempo di ritagliarsi un breve cameo nelle trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. In particolare, ne La Compagnia dell’Anello, Jackson interpreta un uomo ubriaco che divora una carota. L’apparizione del regista è davvero breve: la scena in questione è quando Frodo e i suoi compagni si dirigono verso la locanda del Puledro Impennato.

Taika Waititi, Thor: Ragnarok

La terza iterazione cinematografica di Thor ha portato la serie dedicata al Dio del Tuono in una nuova direzione, grazie soprattutto all’apporto visivo e narrativo di Taika Waititi. Il suo lavoro è stato elogiato in egual misura da critica e pubblica, e sono in molti ad aver letteralmente amato il cameo dello stesso regista. L’adorabile personaggio di Korg, infatti, è doppiato da Waititi in persona, e nonostante del regista si sente soltanto la sua voce, il personaggio nel film è così divertente soprattutto grazie al suo lavoro “vocale”.

Alfred Hitchcock, Intrigo Internazionale

Il maestro del brivido, Alfred Hitchcock, fa un’apparizione alquanto comica nel suo film interpretato da Cary Grant, Intrigo Internazionale. All’inizio, mentre i titoli di coda scorrono, è possibile vedere Hitchcock che tenta di salire su un autobus, per vedersi sbattere la porta in faccia.

Francis Ford Coppola, Apocalypse Now

In Apocalypse Now, Francis Ford Coppola appare in un breve cameo nei panni di un regista televisivo. È possibile vedere il regista mentre urla a Martin Sheen di non guardare in camera. Si tratta di un cameo particolarmente acuto, dal momento che Coppola interpreta se stesso e non un personaggio; allo stesso tempo, il suo personaggio funge da “incarnazione della propaganda in tempi di guerra”, che è poi uno dei temi alla base del film.

Roman Polanski, Chinatown

roman polanskiLa sceneggiatura di Chinatown è spesso considerata come una delle migliori di tutti i tempi: una versione ancora più dark del genere dark per eccellenza, ossia il noir. Il regista Roman Polanski appare nel film in un breve cameo nei panni dell’uomo con il coltello che ferisce Jake Gittes. La scena in questione è davvero breve, ma si tratta di un cameo comunque apprezzabile, considerando la quantità di elogi che il film ha ricevuto all’epoca della sua uscita.

M. Night Shyamalan, Signs

Il “re” dei colpi di scena appare spesso nel suo thriller dedicato alle invasione aliene, Signs. Nel film M. Night Shyamalan interpreta Ray, che intrappola uno degli alieni nella sua cucina prima di scusarsi ancora una volta con Graham per la morte di sua moglie. L’ottima interpretazione fornita da Shyamalan dimostra quanto sia bravo tanto come attore quanto come regista.

Wes Craven, Scream

Uno dei registi più apprezzati del genere horror, il compianto Wes Craven, si è ritagliato in uno dei suoi film uno dei cameo più esilaranti della storia del cinema. Come regista della saga di Nightmare, Craven appare nei panni di un bidello sfoggiando l’iconico maglione rosso e verde di Freddy Kreuger nel suo Scream del 1996.

Fonte: ScreenRant

Sarah Felberbaum: 10 cose che non sai sull’attrice

Sarah Felberbaum: 10 cose che non sai sull’attrice

Dopo gli esordi come modella, Sarah Felberbaum ha debuttato come attrice in alcuni tra i più noti lungometraggi italiani degli ultimi anni. Grazie alla collaborazione con importati attori e registi ha così avuto modo di far maturare il proprio talento, affermandosi poi anche sul piccolo schermo grazie ad alcune popolari serie TV. Ecco 10 cose che non sai di Sarah Felberbaum.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Sarah Felberbaum: i film, le serie e i programmi televisivi

10. Ha partecipato a noti film. La carriera cinematografica dell’attrice ha inizio nel 2007, quando prende parte a Cardiofitness. Successivamente si fa notare grazie ai suoi ruoli in Due vite per caso (2010), Ti presento un amico (2010), Maschi contro femmine (2010), Femmine contro maschi (2010), Il gioiellino (2011), Viva l’Italia (2012), Il principe abusivo (2013), Una piccola impresa meridionale (2013), Poli opposti (2015), Tu mi nascondi qualcosa (2018), Nessuno come noi (2018), Bentornato Presidente (2019) e Non sono un assassino (2019).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Attiva anche in televisione, la Felberbaum si fa notare anche per le sue interpretazioni in note serie TV come Caterina e le sue figlie (2005-2010), La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa (2007), Caravaggio (2007), Il giovane Montalbano (2012-2015), Una grande famiglia (2012-2015), dove recita accanto all’attore Alessandro Gassmann, e I Medici (2016), dove ricopre il ruolo di Maddalena.

8. Ha condotto diversi programmi televisivi. Prima di debuttare come attrice, la Felberbaum si rende popolare come conduttrice televisiva, ricoprendo per la prima volta tale ruolo per Top of the Pops (2000-2001), per poi assumere la conduzione anche dei programmi Concerto del Primo Maggio (2001), Unomattina Estate (2002), Sky Cine News (2003-2004), e Hollywood Boulevard (2004).

Sarah Felberbaum è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 257 mila persone. All’interno di questo la Felberbaum è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago quotidiano, in compagnia della famiglia o di amici, o foto dei luoghi da lei visitati. Presenti sono anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Sarah Felberbaum e Daniele De Rossi

6. È sposata con il noto calciatore. Nel 2011 l’attrice conosce il calciatore romano Daniele De Rossi, che sposa poi nel dicembre del 2015 con una cerimonia privata sulle spiagge delle Maldive. Particolarmente riservata, la coppia non si è mai esposta più del dovuto ai riflettori delle rispettive carriere. Tra i pochi annunci pubblici fatti dai due vi sono quelli riguardanti la nascita dei figli, rispettivamente nel 2014 e nel 2016.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Sarah Felberbaum in I Medici

5. Ha recitato per la prima volta in inglese. Nata a Londra, la lingua madre dell’attrice è l’inglese. Tuttavia, soltanto con la serie I Medici ha avuto modo di recitare per la prima volta in tale lingua, cosa che era uno dei suoi sogni da interprete, ottenendo particolari apprezzamenti per la naturalezza sfoggiata.

4. Ha avuto carta bianca sul personaggio. Nel dar vita al ruolo di Maddalena, l’attrice ha avuto completa libertà sulla caratterizzazione e la costruzione psicologica del personaggio. Lavorando insieme al regista, ha così dato vita ad una schiava consapevole del suo ruolo e delle sue possibilità, traendo il meglio da ciò che le è concesso.

3. È entusiasta della serie. L’attrice ha dichiarato che uno dei motivi che l’hanno spinta a prendere parte alla serie è stato la possibilità di recitare in un prodotto che dimostrasse la qualità che la televisione italiana può sfoggiare, affrontando un genere normalmente esclusivo delle grandi produzioni americane.

Sarah Felberbaum: il suo ultimo film

2. Ha recitato in un thriller italiano. Nel 2019 l’attrice ricopre il ruolo di Beatrice, uno dei personaggi principali del film Non sono un assassino, dove condivide la scena con gli attori Riccardo Scamarcio, Alessio Boni ed Edoardo Pesce. La storia del film ruota intorno all’accusa rivolta al personaggio protagonista di aver ucciso un noto giudice, e della sua conseguente battaglia per dimostrare la sua innocenza.

Sarah Felberbaum: età e altezza

10. Sarah Felberbaum è nata a Londra, in Inghilterra, il 20 marzo 1980. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

 

The New Mutants: il regista anticipa l’arrivo di Demon Bear

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The New Mutants: il regista anticipa l’arrivo di Demon Bear

I lavori su The New Mutants, l’atteso spin-off della saga di X-Men diretto da Josh Boone, sono ufficialmente terminati. Dopo mesi e mesi di travagliatissima produzione (e di continui rinvii della data di uscita), il regista ha finalmente terminato la post-produzione del film che arriverà nelle sale americane il 3 aprile.

Per celebre l’avvenimento, Boone ha condiviso attraverso il suo account Instagram una nuova immagine dalla sala montaggio, che lo ritrae in compagnia della sua “squadra”, formata dai tecnici del suono Donald Sylvester, David Giammarco e Chris McGeary, e dal montatore Andrew Buckland. Come si evince dalla foto, alle loro spalle, su un schermo, appare un frame del film che ci mostra il personaggio di Demon Bear, da tempo confermato come antagonista della pellicola.

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The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

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Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry ZagaThe New Mutants è prodotto da Simon KinbergKaren Rosenfelt Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

James Wan produrrà un monster movie per la Universal

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James Wan sta sviluppando un monster movie per la Universal. Stando a quando riportato da THR, infatti, il regista delle saghe di The Conjuring e Insidious, sarebbe stato ingaggiato dalla Universal Pictures per produrre un nuovo monster movie, ossia un film basato sugli iconici personaggi cinematografici della major.

La trama del film ruoterà attorno ad un gruppo di teenager che scoprono che uno dei loro vicini si sta dedicando alla creazione di un mostro nel suo seminterrato: le cose si complicheranno quando la creatura riuscirà a fuggire dal “laboratorio”. Wan produrrà il film attraverso la sua Atomic Monster.

Descritto come un thriller/horror a metà tra Frankenstein e Disturbia, il film – che non ha ancora un titolo ufficiale – verrà sceneggiato da Robbie Thompson (Supernatural, Cursed). 

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Balzato all’attenzione di critica e pubblica grazie al primo capitolo della saga di Saw, James Wan ha raggiunto la fama internazionale grazie ai primi due capitoli delle fortunate saghe horror di The Conjuring e Insidious. Nel 2015 ha diretto Fast & Furious 7, mentre lo scorso anno ha lavorato con la DC Films occupandosi della regia di Aquaman con Jason Momoa.

Il regista è attualmente impegnato con la produzione di Malignant, il suo nuovo horror che arriverà nelle sale americane il 14 agosto 2020. Nel cast Annabelle Wallis, Jake Abel, George Young, Maddie Hasson, Michole Briana White e Jacqueline McKenzie.

Le Mans ’66 – La grande sfida in home video

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Le Mans ’66 – La grande sfida in home video

Matt Damon e Christian Bale sono le star di Le Mans ’66 – La grande sfida, film basato sull’incredibile storia vera del visionario designer di automobili Carroll Shelby e dell’intrepido pilota britannico Ken Miles, che insieme si batterono contro l’interferenza delle corporation, le leggi della fisica e i loro demoni personali per costruire una rivoluzionaria auto da corsa per la Ford Motor Company e sfidare le imbattibili auto di Enzo Ferrari alla 24 Ore di Le Mans in Francia nel 1966.

Vincitore di due premi Oscar per il miglior montaggio e il miglior montaggio sonoro, il film ha conquistato in pieno sia il pubblico che la critica, raccontando con successo una storia realmente accaduta che farà battere il cuore dall’inizio ai titoli di coda. Le Mans 66 sarà disponibile dal 26 febbraio sulle piattaforme digitali (Itunes, Google Play, Chili, Rakuten.tv e TimVision) e dall’11 marzo nei migliori negozi fisici e online in formato 4K Ultra HD, Blu-Ray e DVD.

CONTENUTI EXTRA Blu-Ray, Le Mans ’66 – La grande sfida

  • Dare vita alla rivalità*: Documentario di 60 minuti in 8 parti che trasporta lo spettatore direttamente sul set del film
  • Prologo: il giro perfetto
  • Il vero Ken Miles
  • Il vero Carrol Shelby
  • La vera Ford GT40
4K UHD:
Durata: 2 ore e 32 minuti circa
Aspect Ratio: Widescreen 2.39:1
Audio: Inglese 7.1.4 Dolby Atmos; Italiano, Francese, Spagnolo, Tedesco DTS 5.1; Inglese DTS-HD MA 2.0; Inglese audio descrittivo, Ceco, Polacco Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese audio descrittivo, Francese, Spagnolo, Danese, Olandese, Finlandese, Tedesco, Norvegese, Svedese, Ceco, Polacco
Rating: Film per tutti
BLU-RAY:
Durata: 2 ore e 32 minuti circa
Aspect Ratio: Widescreen 2.39:1
Audio: Italiano, Tedesco, Francese, Spagnolo DTS Digital Surround; Inglese DTS-HD MA 7.1; Inglese audio descrittivo Dolby Digital 5.1; Inglese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Inglese, Inglese per non udenti, Francese, Spagnolo, Danese, Olandese, Finlandese, Tedesco, Norvegese, Svedese (alcune lingue potrebbero non essere disponibili per I sottotito.i e l’audio dei contenuti speciali)
Rating: Film per tutti
DVD:
Durata: 2 ore e 26 minuti circa
Screen Format: Widescreen 2.39:1
Audio: Italiano, Inglese, Francese,Tedesco Dolby Digital 5.1; Inglese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Francese, Olandese, Tedesco
Rating: Film per tutti

Ben Affleck ha “lavorato meglio” a Batman v Superman che a Justice League

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Ben Affleck è attualmente impegnato con la promozione di Tornare a Vincere, film che lo vedrà finalmente tornare nei panni di protagonista assoluto. Il tour promozionale del film, ovviamente, è anche l’occasione per tornare a parlare di uno dei ruoli più discussi della sua recente carriera, ossia quello di Batman nei film del DCEU.

In una recente intervista con GQ a proposito dei suoi ruoli più iconici, Affleck ha rivelato di essersi divertito di più a girare Batman v Superman: Dawn of Justice rispetto a Justice League: le ragioni sono facilmente ipotizzabili, dal momento che la produzione del secondo – come ricorderete – è stata particolarmente travagliata.

L’attore ha dichiarato di essere entusiasta di aver vestito i panni dell’iconico eroe DC e ha spiegato di essersi divertito molto a lavorare al film uscito nel 2016 (Batman v Superman). Ha poi spiegato che con Justice League ci sono stati troppi elementi che non hanno “legato” tra loro, alludendo alla produzione travagliata e ai numerosi problemi sorti durante le riprese, inclusa la tragica morte della figlia di Zack Snyder.

Affleck è tornato poi a parlare di The Batman e della sua decisione di non tornare nei panni dell’Uomo Pipistrello e di lasciare la regia a Matt Reeves: “Ne avevo abbastanza. Mi hanno detto: ‘Ti piacerebbe dirigere e recitare in un film di Batman in solitaria?’. Ho scoperto che avevo perso il mio entusiasmo e la mia passione per il personaggio. E così ho pensato che un film del genere dovesse essere affidato a qualcuno che in un progetto così ci vedeva il coronarsi di un sogno. Era chiaro per me che era tempo di andare avanti.”

Potete vedere il video dell’intervista di seguito:

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Tornare a Vincere è il film di Gavin O’Connor con protagonista il premio Oscar Ben Affleck. Il film arriverà nelle sale italiane nel 2020 e sarà distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

Una volta Jack Cunningham (Ben Affleck) aveva una vita piena di promesse. Al liceo era un fenomeno della pallacanestro con in mano una borsa di studio universitaria, quando improvvisamente, per motivi sconosciuti, decise di allontanarsi dal mondo del basket, riunciando al proprio brillante futuro. Anni più tardi, Jack si trova ad un passo dalla rovina, scatenata da una perdita inenarrabile, annegando nell’alcolismo che gli era già costato un matrimonio e qualunque altra speranza di vita migliore.

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Quando gli viene offerta la possibilità di allenare la squadra di pallacanestro del suo vecchio liceo, lontana dagli anni gloriosi di un tempo, accetta con riluttanza, sorprendendo soltanto lui stesso. Quando i ragazzi iniziano a comportarsi da squadra e conseguentemente a vincere, Jack crede di aver finalmente trovato una ragione per cui combattere i demoni che lo hanno portato vicino alla rovina. Ma basterà questo a riempire i suoi vuoti, a curare le profonde ferite del suo passato e a condurlo sulla strada della redenzione?

Spider-Man: l’interprete di Scorpion anticipa il suo ritorno?

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Spider-Man: l’interprete di Scorpion anticipa il suo ritorno?

L’attore Michael Mando, interprete di Mac Gargan in Spider-Man: Homecoming, sembra aver anticipato un possibile ritorno del personaggio nell’Universo Cinematografico Marvel (o nello Spider-Verse della Sony Pictures). I lettori dei fumetti sanno bene che Mac si trasforma nel supervillain Scorpion: nel film di Jon Watts, lo spettatore ha avuto modo di incrociare brevemente il personaggio, totalmente assente poi nel sequel Far From Home

Adesso, una foto postata da Mando sul suo profilo Twitter ufficiale, con l’emoji di uno scorpione, sembra aver anticipato il ritorno di Scorpion nel MCU o, presumibilmnete, nello Spider-Verse della Sony. L’immagine – un bellissimo primo piano dell’attore -, di per sé non suggerisce alcun collegamento con il personaggio del MCU, ma l’emoji utilizzata è davvero curiosa e, ovviamente, non poteva non generare speculazioni.

E se Michael Mando avesse un cameo in Morbius o, magari, in Venom 2? E se invece Scorpion fosse il villain principale (o uno dei villain) del misteriossissimo Spider-Man 3? Ricordiamo, inoltre, che nei fumetti Scorpion è uno dei membri dei Sinistri Sei, il gruppo di supercriminali al quale la Sony vorrebbe da tempo dedicare un film. Le ipotesi, ovviamente, si sprecano, ma la più accreditata sarebbe quella del ritorno del personaggio in Morbius, dato che in quel film sarà presente già l’Avvoltoio di Michael Keaton.

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Le riprese di Spider-Man 3 dovrebbero partire ufficialmente quest’estate. Il film vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno.

Fonte: ScreenRant

Ritorno al Futuro: il teaser deepfake del reboot con Tom Holland

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Ritorno al Futuro: il teaser deepfake del reboot con Tom Holland

Continua a crescere l’interesse per un fantomatico reboot di Ritorno al Futuro con Tom Holland. Dopo il video deepfake con lo Spidey del MCU assieme a Robert Downey Jr. nei panni di Marty e Dock, e dopo le rivelazioni di Holland a proposito dell’effettiva possibilità di un remake del primo film, arriva adesso – proprio sulla scia di quelle dichiarazioni – un teaser trailer deepfake che immagina proprio Tom Holland al posto di Michael J. Fox.

A proposito del reboot del cult di Robert Zemeckis, Holland aveva dichiarato: “Mentirei se dicessi che in passato non ci sono state conversazioni a proposito di una sorta di remake, ma la verità è che quel film è perfetto, è uno dei migliori film che siano mai stati realizzati e che nessuno potrebbe fare meglio. Detto ciò, se Robert Downey Jr. e io potessimo rifare, soltanto per divertimento, quella scena ricreata per il deepfake – potrebbe pagare lui questa volta, è pieno zeppo di soldi -, lo farei gratis, ma almeno potremmo rifare quella scena. Penso che lo dobbiamo a chi ha realizzato il vero deepfake, perché hanno fatto un lavoro incredibile. Penso che parlerò con Robert e vedremo se riusciamo a ricreare qualcosa in onore del deepfake.” 

Potete vedere il teaser trailer deepfake realizzato da stryder HD di seguito:

https://www.youtube.com/watch?time_continue=44&v=w8BIeFJurOI&feature=emb_title

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E sempre a proposito di Ritorno al Futuro, proprio di recente Michael J. Fox e Christopher Lloyd, interpreti della saga originale, si sono ritrovati in occasione di un evento benefico, come testimoniato da uno scatto condiviso dall’iconico interprete di Doc attraverso il suo profilo Instagram:

Fonte: ScreenRant, ComicBookMovie

Mad Max: il nuovo film sarà un prequel su una giovane Furiosa?

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Mad Max: il nuovo film sarà un prequel su una giovane Furiosa?

Potenziali grandi news per tutti i fan di Mad Max. Un nuovo rumor, infatti, suggerisce che il regista George Miller starebbe programmando il sequel di Fury Road: la produzione dovrebbe partire non appena il regista terminerà le riprese del suo nuovo film Three Thousand Years of Longing

Stando ad un recente podcast di Collider ad opera del reporter Jeff Sneider, il nuovo film sarà un prequel di Fury Road e si focalizzerà su una giovane Furiosa, prima che il personaggio interpretato da Charlize Theron nel film del 2015 diventasse una Figlia di Guerra. Sneider afferma che un ritorno della Theron nei panni del personaggio è altamente improbabile, e che un’attrice più giovane verrà ingaggiata per la parte.

Sempre la fonte ci informa che l’attore Yahya Abdul-Mateen II, visto in Aquaman e Watchmen, sarebbe il favorito per interpretare il protagonista maschile. L’attore sarà il protagonista dell’atteso Candyman e figura anche nel cast di Matrix 4, attualmente in fase di produzione.

Ovviamente non esiste ancora nulla di confermato. Per adesso si tratta di semplici rumor da prendere con assoluta cautela. Vi terremo ovviamente aggiornati.

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Stando ai piani originali di George Miller, ci dovrebbero essere altri due film del franchise con protagonista Tom Hardy (l’attore ha firmato un contratto per quattro film) e persino uno spin-off sul personaggio di Furiosa con Charlize Theron. La battaglia legale tra Miller e la Warner Bros. a causa del budget impiegato per Fury Road ha inevitabilmente rallentato i lavori sulla saga e lo sviluppo dei nuovi film.

Mad Max: Fury Road ha avuto un successo travolgente. Dalla presentazione a Cannes alla vittoria di sei Oscar (su dieci nomination), il film con Tom Hardy e Charlize Theron è certamente uno dei migliori film degli ultimi dieci anni.

Fonte: ComicBookMovie

Doctor Strange 2: Eva Green nega il suo coinvolgimento

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Doctor Strange 2: Eva Green nega il suo coinvolgimento

Eva Green ha negato i rumor che la vorrebbero nel cast di Doctor Strange 2, l’atteso sequel dedicato alle avventure dello Stregone Supremo interpretato da Benedict Cumberbatch. Tuttavia, l’attrice ha ammesso di adorare lo humor presente nei film del MCU. Le voci di un possibile coinvolgimento della Green nell’Universo Cinematografico Marvel risalgono a prima ancora che il sequel venisse annunciato ufficialmente.

In una recente intervista con Total Film, è stato chiesto all’attrice un commento a proposito del suo possibile ingaggio in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. La Green ha negato qualsiasi tipo di rumor, spiegando di non essere in lizza per nessun ruolo all’interno del MCU, e rivelando di essere una grande fan dello humor presente nei film del franchise e di non vedere l’ora di vedere Black Widow con Scarlett Johansson.

“Io? No! Non che io sappia. Assolutamente”, ha detto Eva Green quando TF le ha chiesto del suo possibile coinvolgimento nel sequel di Doctor Strange. “Però mi piace lo humor che presentano quei film. Ho visto il trailer di Black Widow… mi piacerebbe vederlo.”

LEGGI ANCHE – Doctor Strange 2: Scott Derrickson approva Sam Raimi

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

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Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

The Batman: svelato un dettaglio sul look di Jim Gordon

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The Batman: svelato un dettaglio sul look di Jim Gordon

Un interessante dettaglio a proposito del look che Jeffrey Wright sfoggerà nell’atteso The Batman di Matt Reeves potrebbe essere stato rivelato. Al momento i dettagli sulla trama del film sono ancora decisamente scarsi: tutto ciò che sappiamo proviene direttamente dal profilo ufficiale Twitter del regista, che oltre ad essersi “preoccupato” di annunciare (o in certi casi confermare) il cast del film, ha anche diffuso le prime immagini ufficiali di Robert Pattinson con il costume e della Batmobile.

Nei fumetti, il personaggio del Commissario Jim Gordon – che nel film di Reeves sarà interpretato da Wright – è noto per i suoi iconici baffi. Una foto emersa su Twitter nelle ultime ore sembra confermare che l’attore omaggerà la versione del personaggio così come immaginato da Bob Kane e Bill Finger.

La foto emersa online è stata scattata a Londra, dove le riprese di The Batman sono attualmente in corso. Non trattandosi di uno scatto ufficiale dal set, e non essendo Jeffrey Wright nelle vesti del personaggio che interpreta nel film, è probabile che i baffi sfoggiati dall’attore non abbiano nulla a che vedere con Gordon. Tuttavia, il dubbio resta…

LEGGI ANCHE – The Batman: una coppia di gemelli nel cast del film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

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The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte: ScreenRant

The Last of Us: ecco i dettagli ufficiali

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The Last of Us: ecco i dettagli ufficiali

HBO ha diramato i comunicati ufficiali su The Last of Us, l’annunciato adattamento seriale dell’omonimo videogioco di cui vi abbiamo anticipato lo sviluppo nei giorni scorso. Come leggiamo l’HBO, annuncia con un comunicato ufficiale che Neil Druckmann (scrittore e regista vincitore del premio WGA e BAFTA) e Craig Mazin (Emmy, Golden Globe e vincitore del premio WGA per “Chernobyl” della HBO) svilupperanno un adattamento in serie del pluripremiato videogioco The Last of Us.

Druckmann e Mazin scriveranno e saranno i produttori esecutivi; Carolyn Strauss (vincitrice dell’Emmy per “Game of Thrones” di HBO e “Chernobyl””) è anche produttore esecutivo insieme a Evan Wells (Presidente di Naughty Dog). Il progetto è una coproduzione con la Sony Pictures Television e in associazione con PlayStation ProductionsThe Last of Us è la prima serie televisiva di PlayStation Productions.

Basato sull’acclamato videogioco “The Last of Us“, sviluppato da Naughty Dog in esclusiva per le piattaforme PlayStation, la storia si svolge venti anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, un sopravvissuto indurito, viene assunto per contrabbandare Ellie, una ragazza di 14 anni, fuori da una zona di quarantena oppressiva. Quello che inizia come un piccolo lavoro diventa presto un viaggio brutale e straziante, poiché entrambi devono attraversare gli Stati Uniti e dipendere l’uno dall’altro per sopravvivere. La serie HBO coprirà gli eventi del gioco originale, che è stato scritto da Druckmann, con la possibilità di contenuti aggiuntivi basati sul prossimo sequel del gioco, “The Last of Us Part II”, che uscirà il 29 maggio 2020.

“Questa è un’opportunità incredibilmente eccitante per noi di collaborare con Craig, Neil, Carolyn e i team di Sony, Naughty Dog e PlayStation per dare vita al mondo virtuale di questo acclamato gioco”, ha dichiarato Casey Bloys.

“Neil Druckmann è senza dubbio il miglior narratore che lavora nel settore dei videogiochi e” The Last of Us “è il suo magnus opus”, ha affermato Craig Mazin. “Avere la possibilità di adattare questa straordinaria opera d’arte è stato un mio sogno per anni, e sono così onorato di farlo in collaborazione con Neil.”

“Dalla prima volta che mi sono seduto per parlare con Craig, sono stato ugualmente colpito dal suo approccio alla narrativa e dal suo amore e dalla sua profonda comprensione di” The Last of Us “,” ha detto Neil Druckmann. “Con ‘Chernobyl’, Craig e HBO hanno creato un capolavoro teso, straziante, emotivo. Non riuscivo a pensare a partner migliori per dare vita alla storia di “The Last of Us” come uno spettacolo televisivo. Non vedo l’ora di collaborare con loro ”.

“Questo è un vero brivido per noi alla Sony Pictures Television. “The Last of Us” è un brillante risultato nella narrazione e nello sviluppo del personaggio e siamo fortunati ad avere l’opportunità di lavorare con questa squadra per adattarla “, ha affermato Chris Parnell, copresidente della Sony Pictures Television Studios. “Questo è il primo di molti spettacoli che intendiamo sviluppare con i nostri amici di PlayStation Productions.

The Last of Us è l’annunciata serie tv creata da Neil Druckmann e Craig Mazin per il canale americano HBO.

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