Arriva in home video Terminator:
Destino Oscuro il nuovo capitolo del franchise che si
ricollega direttamente a Terminator 2 – Il Giorno
del Giudizio, secondo capitolo della serie. La storia
si svolge trent’anni dopo il secondo film e per questo
motivo JamesCameron, in veste di
produttore, insieme al regista di DeadpoolTim
Miller riportano sullo schermo gli iconici Arnold
Schwarzenegger e Linda Hamilton.
In Terminator: Destino Oscuro Sarah
Connor (Linda Hamilton) si ritrova di nuovo al centro della
vicenda, dovendo salvare una giovane ragazza di nome Dani Ramos
(Natalia Reyes), dei suoi amici e della cyborg-umana Grace
(Mackenzie
Davis), la cui vita è messa in pericolo da un nuovo
Terminator modificato in metallo liquido (Gabriel Luna), che
la Skynet ha inviato dal futuro. Nel film ritroviamo il leggendario
Terminator interpretato da Arnold Schwarzenegger e
Edward Furlong nei panni di John Connor.
Vi segnaliamo inoltre che
l’edizione blu-ray del film è particolarmente rilevante perché
contiene tutte le scene eliminate del film e alcune scene
estese.
Tra le personalità più affascinanti
dello spettacolo italiano, vi è senza dubbio Neri
Marcorè, attore poliedrico dotato di grande cultura. In
ogni sua interpretazione egli riesce a far trasparire una grande
dolcezza e umanità, affermandosi per la tranquillità data dalla sua
persona. Interprete di gran classe, Marcorè si è negli anni
distinto tanto al cinema, quanto in televisione e a teatro.
Ecco 10 cose che non sai di
Neri Marcorè.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Neri Marcorè: i film e le serie in
cui ha recitato
10. Ha preso parte a celebri
lungometraggi. Marcorè esordisce al cinema con il film
Ladri di cinema (1994), per poi prendere parte a Due
volte nella vita (1998), Viol@ (1998), Quasi
quasi (2002), Bimba – È clonata una stella (2002 e
Il cuore altrove (2003), che gli conferisce una maggiore
notorietà. Successivamente recita in Se devo essere
sincera (2004), La seconda notte di nozze (2005),
L’estate del mio primo bacio (2006), Lezioni di
cioccolato (2007), I mostri oggi (2009), Gli
amici del bar Margherita (2009), La scomparsa di Patò
(2010), The Tourist
(2010), Una donna per la vita (2011), Asterix & Obelix
al servizio di Sua Maestà (2012), Mi rifaccio vivo
(2013), di Sergio
Rubini, Smetto quando
voglio (2014), Sei mai stata sulla Luna? (2015),
Latin Lover
(2015), di Cristina
Comencini, e Smetto quando voglio
– Ad honorem (2017).
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso degli anni Marcorè è
diventato un volto noto anche in televisione, partecipando a serie
come E poi c’è Filippo (2006), Tutti pazzi per
amore (2008-2010), Fuoriclasse (2011-2015),
Questo nostro amore (2012-2017) e I Medici
(2019). Ha inoltre recitato nei film Papa Luciani – Il sorriso
di Dio (2006), Amore oggi (2014), Una Ferrari per
due (2014) e Le nozze di Laura (2015).
8. È un noto
doppiatore. Marcorè è divenuto noto anche come doppiatore,
avendo ad esempio prestato la propria voce per film d’animazione
come Il principe d’Egitto (1998), Momo alla conquista
del tempo (2001), Ant Bully – Una vita da formica
(2006), Up (2009), Cattivissimo me 2 (2013) e
Kubo e la spada magica (2016). Ha poi partecipato al
doppiaggio italiano dei film Midnight in
Paris (2011), dove doppia il personaggio di Dalì, e
Il libro della giungla (2016), dove è invece la voce di
Baloo.
Neri Marcorè è il suo vero
nome
7. Il suo non è un nome
d’arte. Per quanto in molti siano convinti che il suo sia
un nome d’arte, Neri è realmente il nome dell’attore. Questo ha
origini medievali, e sembra avere origine per aferesi da nome come
Raineri e Guarneri. In latino deriva da niger, avendo dunque come
significato appunto quello di persona dalla carnagione o dai
capelli neri. Un’altra origine del nome è quella ebraica, dove ha
il significato di “la mia luce”.
Neri Marcorè: le sue
imitazioni
6. È particolarmente
apprezzato per le sue imitazioni. Un altro dei motivi
della fama di Marcorè sono senz’altro le imitazioni da lui
realizzate. Nel corso ha infatti preso parte a programmi televisivi
di informazione politica, mettendo in atto delle gag comiche nel
quale imitava i principali politici del momento, estremizzandone le
caratteristiche e il pensiero. Tra questi si ricordano Pier
Ferdinando Casini e Antonio di Pietro, ma è anche noto per
l’imitazione di Alberto Angela, particolarmente apprezzata anche
dallo stesso.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Neri Marcorè è Maurizio
Gasparri
5. È la sua imitazione più
nota. Tra i vari personaggi imitati, quella del politico
Maurizio Gasparri è probabilmente la parodia più nota. Questa
appare per la prima volta durante la trasmissione L’ottavo
nano, dove il politico viene raffigurato come una persona
particolarmente contraddittoria, pronta a rilasciare dichiarazioni
improbabili per difendere sé stesso e il proprio operato.
Neri Marcorè imita Conte
4. Ha imitato il Presidente
del Consiglio. All’interno del programma Gli Stati
Generali, Marcorè ha realizzato una brillante imitazione di
Giuseppe Conte, attuale Presidente del Consiglio italiano. Durante
tali sketch comici, Conte viene raffigurato come presidente di
condominio, continuamente costretto a mettere pace tra i vari
condomini, che altri non sono se le forze politiche facenti parte
del governo.
Neri Marcorè e il teatro
3. Ha una forte tradizione
teatrale. I primi passi dell’attore nello spettacolo si
muovono sul palcoscenico teatrale, dove debutta nel 1993 con La
finta ammalata di Goldoni. Negli anni tornerà più volte a
calcare il palcoscenico, indicandolo come suo amore primario. Nel
2008 porta infatti in teatro il suo spettacolo Un certo signor
G., omaggio a Giorgio Gaber. In teatro l’attore si è esibito
anche come musicista, realizzando ad esempio uno spettacolo
incentrato sulle canzoni di Fabrizio de André.
Neri Marcorè in I Medici
2. Ha interpretato un noto
pontefice. Nella serie IMedici, che
ripercorre la storia della celebre famiglia di Firenze, l’attore dà
vita a Giovanni Battista Cybo, che grazie all’aiuto di Lorenzo il
Magnifico riuscirà ad essere eletto nuovo papa, assumendo il nome
di Innocenzo VIII. Questi, sebbene eletto grazie all’influenza dei
Medici, si rivelerà difficile da controllare, dando vita a diverse
diatribe con la nota famiglia.
Neri Marcorè: età e altezza
1. Neri Marcorè è nato a
Porto Sant’Elpidio, nelle Marche, Italia, il 31 luglio
1966. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.
Mentre i dettagli ufficiali sul
ruolo che Christian
Bale interpreterà sono stati tenuti nascosti, sappiamo
però che il ruolo sarà quello del cattivo, cosa che rende ancora
più interessante il suo coinvolgimento.
A dare la conferma ufficiale è
Tessa Thompson che, parlando con Entertainment
Tonight (via Hollywood Heroic), ha
affermato di aver letto la sceneggiatura: “Ci
divertiremo. Ci divertiremo. Taika sta scrivendo e dirigerà. Alcuni
volti familiari, alcune nuove persone nel mucchio. Christian Bale
interpreterà il nostro cattivo, il che sarà fantastico.”
Sfortunatamente, Tessa Thompson non ha condiviso dettagli
precisi su quale villain Christian
Bale interpreterà. Sappiamo però che è un grande
cambiamento per la sua carriera e per il suo rapporto con i
cinecomics, visto che l’immaginario collettivo
ancora lo vede legato al ruolo di Bruce Wayne/Batman per i film di
Christopher Nolan.
Attore premio Oscar, è stato
protagonista della stagione dei premi con la sua interpretazione di
Ken Miles in Le Mans
’66, di James Mangold, per il
quale ha ottenuto una nomination al Golden Globe.
Thor: Love
and Thunder è il titolo ufficiale del quarto
capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir
stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie
Portman, come confermato sabato durante il panel dei
Marvel Studios al Comic-Con.
Taika Waititi
tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal
fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.
Roma al tempo del Coronavirus.
Davanti a un esiguo gruppo di tenaci giornalisti Andrea
Adriatico e il cast de Gli anni
amari presentano il film sulla figura di
Mario Mieli, tra i fondatori del movimento omosessuale
italiano. Il film è apparso per la prima volta alla Festa
del Cinema di Roma 2019 ed esce nelle sale italiane il 12 marzo,
anniversario della morte di Mieli, avvenuta nel 1983. L’imperativo
è coniugare la fruizione delle attività culturali con le misure di
prevenzione e sicurezza previste nel nuovo decreto della Presidenza
del Consiglio, firmato il 1 marzo, che fornisce regole riguardanti
musei, cinema e teatri: potranno restare aperti rispettando le
regole di distanza. Sottolinea il distributore Andrea
Romeo di I Wonder Pictures: “C’è un
gran bisogno di cinema e di storie che fanno bene. […] E’ logico
per noi essere presenti e disponibili. […] L’unica cosa da fare è
attenersi alle misure previste, aprire i cinema rispettando la
distanza di sicurezza di un metro. Se le direttive dovessero
cambiare, ci atterremo”.
La figura di Mario
Mieli
Andrea Adriatico
spiega così il cuore del film, che dedica al giovane Zaky, detenuto
in Egitto e studente a Bologna, città in cui il regista vive:
“La storia di Mieli è la descrizione di un sogno, di un tema
[…] posto dal movimento del ’77: mettere al centro l’idea della
felicità, perseguire il proprio obiettivo di benessere. È una cosa
che abbiamo completamente perso di vista”. Un sogno svanito
all’inizio degli anni ’80, “gli anni amari” del titolo, che
riprende Voglio di più, canzone di Pino Daniele targata
1980. Svanito lasciando il posto al rimpianto per una sorta di
rivoluzione mancata. Svanito con l’arrivo dell’AIDS, di cui in
Italia si comincia a parlare proprio nel 1983, anno del suicidio di
Mario Mieli. Prosegue il regista: “La cosa a cui tengo è che il
film venga visto, in qualsiasi forma o maniera. Che porti quelle
questioni di nuovo al centro di un dibattito sulla persona. […]
Mieli non si batte per l’omosessualità, ma per la libertà, per quei
concetti di diritto che devono essere estesi a tutti”.
Grazia Verasani,
sceneggiatrice assieme al regista e a Stefano
Casi, ricorda così la figura di Mieli: “È stato il
cantore di una generazione che voleva fortemente uscire da una
repressività. E lo voleva fare attraverso l’intellettualismo, la
politica, ma anche e soprattutto la creatività”. “Era un
intellettuale lucidissimo, ma anche una persona che conosceva
l’arte della leggerezza”.
A chi gli domanda perché una figura
come quella di Mieli sia stata rimossa nel dibattito del nostro
paese il regista risponde: “Mieli non è stato considerato
neanche allora un leader, ma un outsider all’interno di un
movimento che ha contribuito a creare” – il movimento
F.U.O.R.I. di Angelo Pezzana, primo nucleo del movimento di
liberazione omosessuale italiano, cui Mieli si unisce dandogli un
respiro internazionale. Antonio Catania, che
interpreta il padre di Mario, aggiunge: “Erano anni in cui
neanche da sinistra si riusciva ad accettare una figura come Mario
Mieli, perché era troppo. Metteva il dito in un conformismo non
solo sessuale, ma a tutti i livelli. […] Non erano ancora tempi in
cui si poteva avere un atteggiamento così dissacrante come il
suo”.
Gli anni
amari, una vicenda difficile da
ricostruire
Adriatico parla poi
di una lavorazione difficile, dove si è trovato spesso osteggiato:
“Durante la lavorazione ci siamo trovati di fronte a
interrogazioni, a proteste. Ma sono molto contento di poter dire e
condividere anche con la famiglia di Mieli, che il film è per
tutti. Ha superato il visto censura. C’era il terrore che si
potesse fare un film troppo eversivo. […] Oggi delle diversità
sessuali si può parlare, sì, […] però bisogna stare dentro un
meccanismo di mainstream molto ben regolato”.
“Gli ultimi 10 anni li ho
impegnati a ricostruire una vicenda. La storia dell’omosessualità è
una storia che in Italia non esiste, è scritta sull’acqua. Non ho
potuto lavorare con agio, ho dovuto fare un lavoro di
documentazione certosina. Ci sono ore di interviste che fissano la
storia, la cristallizzano e mi danno la protezione legale per
raccontare quello che ho raccontato”.
Gli interpreti de Gli
anni amari e il lavoro sui personaggi
Nicola Di Benedetto
parla così della sfida di interpretare il ruolo del
protagonista: “Ho letto molto prima di vedere. Andrea mi ha
indirizzato verso questa strada: scoprire prima il pensiero, capire
a fondo cosa diceva Mieli, prima che come lo diceva.[…] Mi sono
ritrovato d’accordo con tutto il suo pensiero. È quello che mi è
rimasto, un consolidamento di ciò che la mia generazione sta
ricominciando a prendere in mano adesso”.
Antonio Catania,
che veste i panni del padre di Mario, spiega le ragioni del suo
personaggio, con cui il protagonista ha il rapporto più difficile:
“In quegli anni, che vedevano sgretolare le istituzioni
classiche come la scuola, la famiglia […] i padri erano quelli che
meno capivano di tutta questa faccenda. Si trovavano i fronte a una
ribellione che non riuscivano a comprendere, come il padre di
questa famiglia borghese. […] Mario è il più giovane dei figli, cui
tra l’altro è legato da particolare affetto, […] ma c’è
l’incomprensione, non riuscire a capire perché questo comportamento
così bizzarro”.
Sandra Ceccarelli
della madre di Mario, Liderica, dice: “Penso che per questa
madre gli anni veramente amari siano stati quelli successivi alla
morte di Mario”. “Questa donna da una parte era in grande
difficoltà, perché Mario la provocava anche in maniera molto
pesante. D’altra parte mi sembra avesse voglia di capire. […] E’ un
rapporto molto ricco, molto difficile, ma non credo lei si
aspettasse una fine così drastica, così presto”.
Gli anni
amari è in sala dal 12 marzo, prodotto da
Cinemare con Rai Cinema e con
Pavarotti International 23 e distribuito da
I Wonder Pictures.
Guarda una clip in esclusiva di
ARCTIC – Un’avventura glaciale, il nuovo film
d’animazione targato Notorious Pictures, al cinema
dal 12 Marzo.
In
ARCTIC – Un’avventura glaciale i due volpini Speedy e
Jade, affiancati da un orso polare nevrotico, un albatros sbadato e
due lontre teoriche della cospirazione, dovranno impedire a un
tricheco malvagio di sciogliere l’Artico e diventare così il
sovrano del mondo.
ARCTIC – Un’avventura glaciale è un entusiasmante
action animato che affronta, in maniera sincera e divertente, uno
dei fenomeni ambientali più importanti e più discussi degli ultimi
tempi, quello del cambiamento climatico.Celebrando, allo stesso
tempo, l’importanza della diversità e l’unicità di ogni
individuo.
L’Artico sta scomparendo a una
velocità spaventosa. Il “condizionatore d’aria” del Pianeta si sta
riscaldando due volte di più del resto del mondo a causa dei
cambiamenti climatici, delle trivellazioni petrolifere e della
pesca industriale. Le multinazionali dei combustibili fossili sono
tra i principali responsabili dei cambiamenti climatici, causa del
sempre più rapido scioglimento dei ghiacci artici. Eppure, dal
momento che l’accesso ai fondali artici è oggi molto più semplice,
è iniziata una folle corsa al petrolio del nord del Pianeta. La
casa dell’orso polare è un ecosistema importantissimo per tutta la
Terra
Quel che succede
all’Artico anticipa le sorti dell’intero
Pianeta… difendiamo l’Artico!
LO SAPEVI CHE…
Il termine “artico” deriva
dal greco arktikos (“vicino all’Orsa”).
Il nome è ispirato alla costellazione dell’Orsa Minore (Ursa
minor), che ospita Polaris, la stella del Nord; e anche all’Orsa
maggiore (Ursa maior), ben visibile nell’emisfero
settentrionale.
Ha più abitanti di quanti
si creda. Il Circolo polare artico, che comprende parti di
Russia, USA (Alaska), Canada, Finlandia, Svezia, Danimarca
(Groenlandia), Norvegia e l’isola islandese di Grimsey, può vantare
circa 4 milioni di abitanti. La sua economia si aggira intorno ai
230 miliardi di dollari annui, equivalente al PIL di Paesi come
l’Irlanda e il Portogallo.
Ospita la banca più
importante e sorvegliata al mondo. La Global Seed Vault,
una cassaforte che contiene i semi di oltre 4.000 specie di piante
e li protegge da guerre, cambiamenti climatici, estinzione,
carestie.
A causa del surriscaldamento
globale i ghiacciai della Groenlandia si stanno sciogliendo
a una velocità 7 volte più elevata del previsto rispetto
agli anni Novanta, esponendo 40 milioni di persone in più al
rischio di inondazione costiera entro la fine del secolo.
Il permafrost ha cominciato a
scongelarsi 70 anni prima del
previsto. A luglio si sono riversate in mare 10
miliardi di tonnellate di acqua, in un solo giorno.
Gli scenari peggiori dell’IPCC
prevedevano che non avremmo assistito a qualcosa del genere prima
del 2050.
Le critiche e il malcontento dei fan
a seguito delle vicende raccontate in Animali
Fantastici: I Crimini di Grindelwald hanno
contribuito a rallentare la produzione del terzo film del nuovo
franchise magico, spin off dell’originale storia legata al mondo di
Harry
Potter.
Con tutte le sue incongruenze, il
film aveva comunque contribuito a proporre e porre nuovi
interrogativi in merito al personaggio di Grindelwald, ottimamente
interpretato da Johnny
Depp, domande che restano senza risposta ad oggi.
Eccone alcune:
Come ha fatto Silente a infrangere
il Patto di Sangue con Grindelwald?
Alla fine del secondo
film Animali fantastici e dove
trovarli, viene rivelato che quando erano più
giovani e amici, Silente e Grindelwald fecero un patto di sangue
che implicava l’impossibilità reciproca di combattersi.
Ma alla luce di ciò che abbiamo
visto e letto nella saga di Harry Potter, sappiamo della
leggendaria battaglia tra Silente e Grindelwald, battaglia che
viene riportata addirittura dai libri di Storia della Magia e che
ha conferito a Silente lo status del più grande mago che sia mai
vissuto. Il terzo film di Animali Fantastici rivelerà come è stato
rotto questo Patto di Sangue trai due?
Perché Grindelwald ha gli occhi di
colore diverso?
Mentre l’attore che
interpretava il giovane Grindelwald nei film di Harry Potter
(Jamie Campell Bower) aveva gli occhi dello stesso
colore, lo stesso attore che interpreta il giovane Grindelwald nel
franchise di Animali fantastici ha gli occhi differenti. E anche
Johnny
Depp, che interpreta l’adulto Grindelwald, ha questa
caratteristica.
Non abbiamo una risposta chiara a
questo dettagli e potrebbe trattarsi di una magia successiva alle
apparizione del giovane mago in Harry Potter, tuttavia potrebbe
trattarsi solo di un tocco al look voluto dall’attore Depp che ha
contribuito a crearne l’aspetto e che ha detto che era un dettagli
fisico per rappresentare la dicotomia interiore di Grindelwald.
A cosa servono i narghilè a forma
di teschio?
Nel film vediamo
Grindelwald che fuma da un teschio, un narghilè o una specie di
bong, e sembra si tratti di un gesto rituale, ma non è ben chiaro a
cosa serva. Lo Aiuta nelle sue visioni da veggente? O il cranio
semplicemente amplifica i suoi poteri intrinseci?
Secondo il regista David Yates, il
teschio aiuta semplicemente a proiettare le sue visioni in modo che
gli altri possano vederle, come un proiettore senza fili. È così
che proietta le sue visioni di una guerra futura ai suoi
seguaci.
Perché Grindelwald non è
considerato il più grande mago oscuro di sempre?
Dato ciò che già sappiamo
sulle azioni di Grindelwald e ciò che sospettiamo possa commettere
dopo, in che modo le azioni di Lord Voldermort sono considerate
peggiori di quelle di Grindelwald? Mentre Voldermort controllava
principalmente l’Inghilterra, la presa di Grindelwald si estendeva
su tutta l’Europa, tranne l’Inghilterra, il che implica un seguito
sempre più vasto e, come tale, più potere.
Forse perché gran parte del passato
e delle azioni di Grindelwald erano tenuti all’oscuro? Dato che
Silente, per molto tempo, fu l’unico a sapere che Grindelwald aveva
la Bacchetta di Sambuco, contribuì a proteggerne la reputazione?
Era perché Grindelwald aveva dei principi, voleva salvare il mondo
(a modo suo) mentre Lord Voldermort voleva distruggerlo?
Silente e Grindelwald avevano o no
una relazione romantica?
L’universo di Harry Potter
non si concentra molto sugli interessi amorosi dei suoi personaggi
oltre a quello che accade tra le generazioni più giovani. Qualche
anno fa, J.K. Rowling rivelò però che Silente era gay e
che quello per Grindelwald non era solo ammirazione e affetto, ma
proprio amore.
Tuttavia non sappiamo nulla di
Grindelwal: ricambiava i sentimenti di Silente? Sembra che i film,
fino a questo punto, siano abbastanza vaghi sulla relazione tra
Grindelwald e Silente, rivelando solo piccoli dettagli come il
Patto di Sangue, piccoli dettagli per ora importanti per la trama,
ma non ci viene mai detto se trai due ci fosse davvero una
relazione romantica.
Chi sono i genitori di
Grindelwald?
I libri e i film non
rivelano molto sul passato di Grindelwald, su come sia finito a
Godric’s Hollow (era solo per fare ricerche sui Doni della Morte?).
Sappiamo che dopo essere stato espulso dal Durmstrang Institute,
situato nel all’estremo nord del continente europeo, si è
trasferito nel villaggio inglese dalla zia, Batilda Bath. Ma sembra
tutto troppo legato a fortunate coincidenze!
Come è arrivato a Durmstrang, in
primo luogo? Quali erano i suoi interessi e quelli della sua
famiglia sconosciuta? Non sorprende che Grindelwald abbia
frequentato la scuola, in quanto giovane dotato di magia, ma
sorprende che sia stato espulso. Perché non tornare quindi a casa
dalla sua famiglia?
Come è finito negli Stati
Uniti?
Così come nel punto
precedente, la storia di Grindelwald è ancora avvolta dal mistero.
Quando ha lasciato Godric’s Hollow da giovane adulto, dove è
andato? Qual è stato il suo percorso? Come è arrivato negli Stati
Uniti e perché?
È finito negli Stati Uniti subito
dopo o ha vagato per l’Europa, cercando di aumentare il suo
seguito? Come è finito negli Stati Uniti? Si è sempre travestito da
Graves o è stata una scelta recente? Quanto ci è voluto per
elaborare il suo piano? Perché odia i Babbani così tanto? Provava
qualche rimorso per la morte di Ariana?
La sua storia è confusa perché non
era pianificata dall’inizio?
Sembra che la storia di
Grindelwald possa essere stata pianificata solo come una piccola
apparizione nei libri di Harry Potter, un personaggio accessorio a
quello di Silente, per dare al Preside di Hogwarts maggiore
spessore. Il mistero di Silente è sempre stato un cruccio per
Harry, che si rende conto quando muore il suo vecchio preside, che
non lo conosce molto, che in sua compagnia non ha mai veramente
parlato di se stesso, e si è concentrato esclusivamente su
Harry.
La storia di Grindelwald è stata poi
costruita dopo che la serie originale di Harry Potter si è conclusa
per far continuare e far espandere il franchise e provare a dare ai
fan di Harry Potter qualcosa in più da guardare al futuro?
Grindelwald pianificava di fermare
la Seconda Guerra Mondiale?
Dato che la battaglia tra
lui e Silente si svolge nel 1945, la guerra Babbana che Grindelwald
prevede è molto probabilmente la Seconda Guerra Mondiale. Ma
Grindelwald è serio nel suo piano? Vuole conquistare il mondo
magico con le sue idee fasciste per abbattere i fascisti e i
nazisti? Si vede così diverso da Hilter, data la sua antipatia per
i Babbani e per il mondo Babbano, e il suo desiderio di
controllarli e renderli sottomessi, credendo che i Maghi siano la
“razza superiore”, per così dire?
In che modo il mondo dei maghi è
colpito dagli eventi tragici del mondo dei Babbani? Data la
mancanza di discorsi sulla razza, la religione e la diversità di
genere nel mondo dei maghi e se i pregiudizi del mondo Babbano si
sovrappongano a quelli dell’universo di Harry Potter, come possiamo
credere e condividere i piani di Grindelwald per porre fine a
questa guerra? Ha mentito a tutto il suo seguito?
Sta mentendo sul vero nome di
Credence?
È implicito che Credence
sia il fratello di Albus Silente, eppure non c’è abbastanza
materiale per capire l’effettiva realtà di questa affermazione. Il
ministero pensa che Grindelwald voglia usare Credence per aiutarlo
nella sua orribile missione di governare sui Babbani.
Ad un certo punto, Grindelwald dice
a Krall che ha bisogno dell’aiuto di Credence per distruggere
Silente. Questo perché Credence è abbastanza potente per farlo, più
di Grindelwald stesso? O perché Grindelwald crede che Silente non
alzerebbe mai la bacchetta contro suo fratello, soprattutto dopo
quello che è successo con Ariana.
Il canale americano FX ha diffuso il teaser promo
di What We Do In The Shadows 2, l’attesa
seconda stagione della serie What We
Do In The Shadows trasmessa da FX.
What We Do In The Shadows 2
What We Do In The Shadows
2 è l’annunciata seconda stagione della serie
What We
Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il
canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e
Taika Waititi.
What We
Do In The Shadows è ambientato a Staten Island e segue
quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di
anni.
Nella seconda stagione di What We
Do In The Shadowsritorneranno i protagonisti Kayvan
Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che
ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano.
Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un
vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei.
Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira
romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel
ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark
Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico
che vive con il trio.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico
vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero
governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di
Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i
banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di
Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja,
Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in
ciascuna delle sue vite.
Jason Blum vuole
realizzare un nuovo film su Frankenstein. Nuovo re
mida del genere horror, Blum è noto per essere il fondatore della
Blumehouse Production, la casa di produzione che nell’ultimo
decennio si è resa responsabile dell’incredibile successo di
franchise quali Paranormal Activity, Insidious, The Purge,
Sinister e Ouija, ma anche di acclamate pellicole
quali Whiplash e
Scappa – Get Out.
In un recente podcast con
TheEvolutionof Horror (via
ComicBook),
Jason Blum ha dichiarato che amerebbe realizzare
un nuovo adattamento del celebre romanzo gotico di Mary
Shelley, già trasposto sul grande schermo innumerevoli
volte. A tal proposito, Blum ha spiegato: “Mi piacerebbe
provarci. Sto soltanto aspettando una grande idea”.
Probabilmente, l’intendo del produttore è quello di servirsi della
storia universale della Shelley per realizzare un adattamento
fresco e moderno, al pari di quanto fatto con il recente L’Uomo
Invisibile.
Il film, diretto da
Leigh Whannell, ha come protagonista Elisabeth
Moss, ma è purtroppo ancora inedito in Italia: la
pellicola, che sarebbe dovuto uscire a fine febbraio nelle nostre
sale, è stata infatti posticipata a data da definirsi a causa
dell’emergenza Coronavirus.
L’Uomo
Invisibile è stato un grande successo al box office
americano: non è da escludere che la Universal decida di affidare
al regista un’altra rivisitazione di uno dei suoi Classici Mostri:
di recente, lo stesso ha espresso interesse nel voler realizzare un
nuovo adattamento di
Dracula.
È stato diffuso il trailer originale
del nuovo adattamento di The Secret
Garden, storia che per la prima volta vede coinvolta
una massiccia dose di CGI. Questo è il quarto tentativo di
adattamento cinematografico del romanzo del 1911 scritto da
Frances Hodgson Burnett.
Il primo adattamento risale al 1949
con Margaret O’Brien, Herbert Marshall, Dean Stockwell e
Gladys Cooper. Seguirono due remake, il primo nel 1987 e
il secondo nel 1993. La storia ha visto anche un adattamento in
forma di musical di Broadway nel 1991.
Quella che arriverà nei cinema
questa primavera, sembra la versione più magica di tutte, con un
utilizzo massiccio di CGI.
Come da fonte originale, il film
segue il viaggio di Mary Lennox che divenuta orfana, si trasferisce
dall’India nella casa di suo zio, in Inghilterra, e lì scopre un
giardino segreto.
La decisione di posticipare da
aprile a novembre del 2020 – a causa dell’emergenza Coronavirus
e dell’attuale situazione del mercato cinematografico mondiale –
l’uscita nelle sale di tutto il mondo di No Time To
Die, l’attesissimo Bond 25 che
vedrà Daniel Craig indossare per l’ultima volta i
panni dell’iconico agente segreto, costerà alla MGM circa 30
milioni di dollari.
Come apprendiamo da The Hollywood
Reporter, infatti, la decisione di cambiare la data di
uscita del film diretto da Cary Joji Fukunaga
costerà allo studio almeno 30 milioni di dollari. Si tratta
naturalmente di una cifra approssimativa, che potrebbe addirittura
salire ai 50 milioni. Il film non è ancora arrivato nelle sale, ma
proprio in vista dell’uscita prevista per il mese di aprile, lo
studio aveva già iniziato una compagna promozionale decisamente
aggressiva per No Time To
Die.
Con un budget di produzione vicino
ai 250 milioni di dollari, il film dovrà necessariamente sbancare
il botteghino per essere considerato un successo. Con la diffusione
del Coronavirus in
Europa e in Asia, la paura più grande dei dirigenti era che
l’uscita ad aprile potesse comportare una perdita enorme in termini
di pubblico e di fan, quindi di incassi.
È triste sapere che
dovremo attendere ancora otto mesi per vedere James
Bond di nuovo in azione sul grande schermo, ed è altrettanto
sorprendente constatare quanto la decisione di posticiparne
l’uscita graverà sull’economia dello studio. La mossa, tuttavia, ha
una sua ragion d’essere da un punto di vista finanziaro. Il budget
elevato messo a disposizione per il marketing del film, implica che
No Time To Die
debba essere un successo commerciale: essendo la situazione di
alcuni dei più importanti mercati cinematografici compromessa,
permettere al film di uscire nelle sale ad aprile avrebbe potuto
automaticamente sabotarne il successo.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe
Waller-Bridge per “ravvivare” lo script
di Bond
25 sotto speciale richiesta di Craig, grande
fan di FleabageKilling Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From
Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una
donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi
più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Sono arrivate online le prime
reazioni a A
Quiet Place 2, sequel del thriller
fantascientifico diretto nel 2018 da John
Krasinski, che torna dietro la macchina da presa
insieme ad Emily
Blunt, ancora una volta nei panni della
protagonista.
Le reazioni al sequel, emerse
online via Twitter in seguito alle primissime proiezioni dedicate
alla stampa estera, sono estremamente positive. Potete leggerne
alcune di seguito:
Joseph Deckelmeier – The Illuminerdi:
“A Quiet Place 2 è un viaggio all’inferno. Il film è finito da
poco e sto ancora tremando. Complimenti a tutto il cast per avermi
fatto percepire ogni singola emozione grazie alle loro
interpretazioni.”
Chris Killian –
ComicBook: “L’uso del suono in A Quiet Place 2 è ancora una
parte essenziale della storia. John Krasinski trova modi
incredibilmente creative per evitare che tutto diventi stantio.
L’intero cast è fantastico. Il film è avvincente dall’inizio alla
fine.”
Steven Weintraub –
Collider: “A Quiet Place 2 è un grandissimo sequel che
espande l’universo narrativo. Mi ha tenuto incollato alla sedia per
tutta la durata. Il film dura 1 ora e 45 minuti, ma alla fine ne
vorresti ancora. È ancora presto per parlare di un terzo
capitolo?”
Sean O’Connell – Cinemablend: “A
Quiet Place 2 è fantastico e merita di essere un successo a livello
mondiale. Trova modi assolutamente entusiasmante per espandere
ancora di più quest’universo terrificante. La tensione è ancora di
più alle stelle.”
Erik Davis – Fandango: “A
Quiet Place 2 spacca! Teso e terrificante esattamente come il
primo. Ci sono alcune sequenze che sono da antologia. Bravissimo
John Krasinski. Davvero bello e, soprattutto, anche molto
emozionante.”
A
Quiet Place 2 arriverà nelle sale americane il 20
marzo 2020. In Italia uscirà invece il 16 aprile. Le vicende del
primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a
vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature
che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo
sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily
Blunt) e Lee (John
Krasinski) sono determinate a trovare un modo per
proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di
contrattaccare.
John Krasinski ha spiegato che il sequel
affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo
l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily
combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di
vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era
sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza.
Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere
come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily
combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia
forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di
vivere era davvero troppo pericolosa…”
James
Gunn ha un’idea per uno spin-off di
Guardiani della
Galassia incentrato sui personaggi di Drax
(Dave
Bautista) e Mantis (Pom
Klementieff): tale idea – secondo quanto emerso online
di recente – potrebbe effettivamente concretizzarsi in un ipotetico
film. Entrambi i personaggi dovrebbero tornare nell’attesissimo
Guardiani della Galassia Vol.
3, ma stando a quanto dichiarato da Bautista in una
recente intervista con Collider, sembra
proprio che Gunn abbia un’idea per uno spin-off dedicato ai due
personaggi.
A Bautista è stato chiesto se fosse
disposto a tornare nei panni di Drax per una serie a lui dedicata e
destinata a Disney+, ma l’attore ha rivelato che – nel
caso – rifiuterebbe l’offerta (principalmente a causa delle tante
ore di trucco necessarie ad entrare nei panni del personaggio, e
che sarebbero alquanto inconciliabili con i tempi di realizzazione
di una serie tv) e che preferirebbe invece realizzare un film
dedicato al rapporto tra Drax e Mantis.
Dave
Bautista ha spiegato: “Onestamente, quello che
vorrei è, anche se non è una mia idea, ma di James
Gunn… James ha un’idea per un film su Drax e Mantis. Questo è
quello che mi piacerebbe fare. Ci sarebbe davvero da divertirsi con
quei personaggi.”
Poco dopo, James
Gunn ha confermato la cosa via Twitter: “È vero.
Ma è un’idea che ancora non è stata esclusa. Penso che potrebbe
essere fantastico.”, ha scritto il regista e
sceneggiatore.
Scritto e diretto da James
Gunn, Guardiani della Galassia Vol.
3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le
riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio
2021.
Ricordiamo che James Gunn ha da poco terminato le riprese di
The Suicide
Squad, il sequel/reboot dei personaggi dei
fumetti DC che arriverà nelle sale ad agosto del prossimo anno e
che vedrà nel cast il ritorno di Margot
Robbie (Harley Quinn), Viola
Davis (Amanda Waller), Joel
Kinnaman (Rick Flag) e Jai
Courtney (Captain Boomerang).
Le ultime immagini postate dal
regista Matt Reeves attraverso il suo profilo
Twitter ufficiale, ci hanno permesso di dare un primissimo sguardo
alla nuova Batmobile che vedremo
nell’attesissimo The Batman
con Robert Pattinson. Le immagini in questione,
però, hanno anche dato vita, sul web, ad una serie di esilaranti
parallelismi con il franchise di Fast and
Furious.
Alcune immagini realizzate ad hoc da
@bosslogic e @LEAA113_, infatti, si
prendono “gioco” dell’estetica della nuova Batmobile che vedremo
nel cinecomic di Reeves, paragonandola alle auto da corsa che sono
parte del fulcro narrativo della fortunata saga con protagonista
Vin
Diesel. Nello specifico, BossLogic ha pensato di
sostituire, nel primo teaser poster
ufficiale di F9, la sagoma di
Dominic Toretto con quella di Batman, andando addirittura a
sostituire l’iconica collana a croce di Dom con un’altra collana
che riproduce l’iconico simbolo dell’Uomo Pipistrello; dall’altra
parte, invece, LEAA113 ha immaginato il Crociato di Gotham come un
membro della scuderia di Toretto e la Batmobile come una delle auto
al servizio della sua squadra di grandi appassionati di motori.
Potete vedere le due simpaticissime fan art di seguito:
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Su Disney+ 25 originali esclusivi,
produzioni italiane, oltre 500 film, più
di350 serie per un totale di
oltre7mila episodi. Questa la
line-up con cui si presenta Disney+ in Italia dal 24 marzo 2020
quando i fan di tutte le età, avranno modo di sperimentare gli
straordinari contenuti degli iconici brand Disney,
Pixar, Marvel, Star
Wars e National Geographic, assieme a
programmi originali in esclusiva.
LA SAGA DI STAR WARS, I
FILM, LE SERIE E IL NUOVO ORIGINAL
Disney+ sarà anche la casa di
Star Wars con i film e le serie di
Star Wars come l’acclamata Star Wars: The
Clone Wars e l’attesissima The
Mandalorian.
L’ANIMAZIONE
PIXAR
Saranno disponibili i classici
dell’animazione cinematografica contemporanea di Pixar come
Wall.E, Toy
Story, Monsters & Co,
Up,
Ratatouille, assieme a cortometraggi e
serie inediti come Vita da lampada,
Pixar Tra la gente (una serie
live-action che trasporta gli iconici personaggi Pixar nel
mondo reale) o I perché diForky
(dedicata al personaggio di Toy Story 4).
I SIMPSON
Su Disney+ saranno disponibili
oltre500 episodi de
I Simpson disponibili per la prima volta
in Italia su una piattaforma di streaming
IL MONDO DI NATIONAL
GEOGRAPHIC
E ancora, documentari e serie
targati National Geographic come Free
Solo (premio Oscar per il miglior documentario),
serie come One Strange Rock con
Will Smith, Dr. Pol o Brain
Games; film come Science
Fair (premiato al Sundance Film Festival) e lo
straordinario affresco naturale di Into the
Okavango.
I GRANDI CLASSICI
DELL’ANIMAZIONE DISNEY
Gli abbonati a Disney+ potranno anche accedere per la
prima volta a tutti gli storici tesori Disney: grandi classici come
Dumbo,
Pinocchio,
Fantasia, La carica dei
101, Gli Aristogatti,
Alice nel paese delle meraviglie,
Robin Hood, Peter
Pan, Cenerentola,
La spada nella roccia o
La
Sirenetta, accanto a recenti blockbuster
come Frozen o
Aladdin.
GLI ORIGINALI E LE SERIE
PER RAGAZZI
Molto ampia anche l’offerta per
bambini e ragazzi, tra classici e novità con prodotti come
Violetta e Hannah
Montana o gli inediti Stargirl
(un’originale storia di formazione basata sul romanzo omonimo) e
Timmy Frana (un delizioso film tratto dal
best-seller internazionale omonimo, con la regia del
premio Oscar Tom McCarthy, presentato all’ultimo Sundance
Festival).
Non mancheranno le proposte per i
più piccoli con, tra gli altri, tutti i titoli con protagonista
Topolino, PJ Masks-Super
pigiamini, Dottoressa
Peluche, Vampirina,
Jake e i pirati dell’Isola che non c’è,
le serie di Zack & Cody,
Miraculous – Le storie di Ladybug e Chat
Noir, Descendants,
Jessie, Alex &
Co, Sara e Marti e
Phineas e Ferb.
LE PRODUZIONI
ITALIANE
Nei prossimi mesi saranno
disponibili in esclusiva anche 2 produzioni originali
italiane, Penny on Mars già
serie di culto tra gli adolescenti, e l’inedita I
cavalieri di Castelcorvo un innovativo mistery per i
più piccoli.
VECCHI E NUOVI CLASSICI
DEL CINEMA
A tutti questi titoli si
affiancherà il meglio del cinema hollywoodiano, con film di culto
come Mary Poppins, Tesoro, mi si sono
ristretti i ragazzi, Tre uomini e un
bebé, Sister Act e
Avatar; successi recenti come
Ralph spacca Internet e l’adattamento di Tim
Burton di Dumbo;
prime visioni assolute come Togo con il 4 volte candidato all’Oscar
Willem Dafoe.
Al momento del lancio, gli abbonati
potranno vivere l’esperienza di Disney+ sulla maggior parte dei
dispositivi mobili connessi, compresi console per
gaming, lettori multimediali e smart TV. Sarà
possibile accedere a 4 stream simultanei
in alta qualità e senza interruzioni pubblicitarie per download
multipli. Gli utenti potranno fruire inoltre di suggerimenti
personalizzati e avranno la possibilità di impostare fino a sette
diversi profili. Sarà inoltre possibile impostare profili
per bambini con interfaccia a navigazione facilitata e
accesso a contenuti adatti alla loro età.
Come annunciato, il 24 marzo 2020
la piattaforma di streaming verrà lanciata in Regno Unito, Irlanda,
Francia; Germania, Italia, Spagna, Austria e Svizzera. Il lancio in
altri paesi europei, tra i quali Belgio, paesi Scandinavi e
Portogallo è previsto nel corso dell’estate 2020.
Fino al 23 marzo è
possibile abbonarsi a Disney+ al prezzo di lancio di
€59,99,equivalenti a circa €5 al
mese.
Disney+ sarà poi disponibile dal 24
marzo 2020, tutti i dettagli e le informazioni sulle modalità di
abbonamento sono disponibili su DisneyPlus.com.
Il prezzo standard di abbonamento
dal momento del lancio il 24 marzo sarà poi di €6.99 al mese o
€69.99 all’anno.
Anche se abbiamo incontrato Carol
Danvers per la prima volta nel film in solitaria dedicato a
Captain
Marvel, in realtà Brie Larson aveva girato le sue prime scene
nei panni della supereroina per Avengers: Infinity
War e Avengers:
Endgame, che sono stati girati
back-to-back, cioè conseguenzialmente. Adesso l’attrice
premio Oscar ha diffuso online alcune immagini del suo primo
“camera test” con il costume.
Gli scatti in questione provengono
da una scena eliminata da Endgame
in cui Carol arriva su Vormir per aiutare Vedova Nera e Occhio di
Falco contro Thanos, dopo che quest’ultimo e il suo Ordine erano
stati avvisati circa la posizione della Gemma dell’Anima. Le foto,
in realtà, erano trapelate online già l’anno scorso, ma la qualità
delle stesse pubblicata dalla Larson attraverso il suo profilo
Instagram è
decisamente più elevata.
“Immagini dal mio primo “camera
testa” con il costume”, ha scritto Brie Larson nella didascalia che ha
accompagnato il post. “Stavamo ancora cercando di capire quali
sarebbero state le sue mosse distintive e stavo ancora imparando a
muovermi dentro una muta di pelle! Bei tempi.”
Potete vedere gli scatti condivisi dall’attrice di seguito:
Captain Marvel 2, il sequel
del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto
pare, i Marvel Studios sarebbero interessati ad
affidare la regia del nuovo film ad una sola regista donna. Secondo
la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque coinvolti in una
delle serie Marvel attualmente in sviluppo e
destinate a Disney+.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers.
Il sequel
di Captain Marveldovrebbe
arrivare già nel 2022.
L’attore Winston
Duke ha dichiarato di volere che M’Baku sia il principale
villain di Black Panther
2. Il primo film, diretto da Ryan
Coogler, è stato un grandissimo successo tanto in termini
di critica quanto in termini di pubblico, tanto da arrivare a
vincere tre premi Oscar e a guadagnare 7 candidature (inclusa
quella per il miglior film).
La trama del sequel, che vedrà il
ritorno di Coogler tanto alla regia quanto alla sceneggiatura, è
ancora avvolta nel mistero. Per molto tempo si è parlato del fatto
che Namor potrebbe essere il
principale villain del nuovo film: al momento non esiste ancora
nessuna conferma ufficiale, quindi è anche probabile che
l’antagonista del sequel sarà un altro personaggio.
In una recente intervista con
ScreenRant in
occasione della promozione del film Spenser Confidential,Winston Duke ha rivelato che vorrebbe che il
villain principale di Black
Panther 2 sia proprio il “suo” M’Baku, leader di
una tribù montana nel Wakanda e avversario di T’Challa. Duke ha
spiegato cosa trova così affascinante nel cattivo della Marvel e perché pensa che M’Baku
debba essere il villain principale:
“M’Baku è un eroe, ma non è
soltanto questo. Penso che la cosa che rende davvero grande un
cattivo sia il fatto che hanno il potere di vedere le cose a loro
modo, e che sono in grado di definire da soli le circostanze degli
eventi”, ha dichiarato Winstone Duke.
“E questo è ciò
che è davvero interessante di tutti i cattivi del MCU fino ad ora. Loki vede sempre
le cose a modo suo, e sceglie quando agire come alleato o come
antagonista. Thanos ha sempre avuto il potere
dell’auto-definizione. Questa è la sua più grande forza. Non erano
gli anelli, non erano i suoi superpoteri o il combattimento. È che
ha deciso e ha detto: ‘Questo è ciò che io intendo per giustizia’.
Perché non era un cattivo ragazzo: era solo qualcuno che cercava la
massima giustizia e il massimo equilibrio. E non è male, perché è
qualcosa che ha definito lui stesso, e davvero tutti i grandi
cattivi che la Marvel chiama in causa hanno sempre
avuto quell’abilità, quindi possono andare ovunque.”,ha concluso Duke.
Le ideologie contrastanti tra
T’Challa e M’Baku creerebbero sicuramente un conflitto interessante
da esplorare nel sequel, dal momento che Wakanda è ora aperta a
tutto il mondo. Non bisogna dimenticare, inoltre, che T’Challa è
morto alla fine di Avengers: Infinity
War dopo lo “schiocco delle dita” di Thanos, mentre M’Baku
è sopravvissuto. Ciò significa che quest’ultimo ha trascorso cinque
anni in una Wakanda senza T’Challa, cercando magari di aumentare la
sua supremazia: certamente, la cosa potrebbe aver generato un
attrito ancora più inconciliabile tra i due personaggi.
Successo planetario capace di
incassare 1,3 miliardi in tutto il mondo, secondo film Marvel con il maggior risultato
domestico di sempre secondo solo ad Avengers: Endgame e vincitore di
tre premi Oscar, Black Panther tornerà con un
nuovo capitolo – Black Panther
2 – inserito nella Fase 5 del MCU, come confermato da Kevin
Feige.
Ryan
Coogler è stato confermato a capo
del sequel per il quale curerà sia regia che
sceneggiatura. Intervistato da Indiewire, il filmaker americano ha
confessato di non sentire alcuna pressione per questo nuovo
progetto e spiegato cosa intende raggiungere con la prossima
avventura di T’Challa:
“Credo che la pressione sarà
sempre lì ad aspettarmi. Ho avuto la possibilità di realizzare tre
lungometraggi, ognuno dei quali aveva il suo specifico tipo di
pressione e sui quali gravavano aspettative diverse […] Ma
qui si tratterà di girare un sequel, il che è qualcosa che non
ho mai fatto prima, ed è un sequel di un film che ho diretto,
quindi penso che ci sarà molta pressione e per questo cercherò di
concentrarmi sul lavoro come sempre. Giorno dopo giorno, un passo
alla volta, eliminando l’ansia intorno a noi, per creare una storia
che abbia un qualche tipo di significato.“
La serie a fumetti “Maximum
Carnage” prende vita grazie ad un trailer fan made dell’attesissimo
Venom
2, il sequel diretto da Andy
Serkis attualmente in fase di produzione. In seguito
all’incredibile successo del primo film al box office, il sequel di
Venom vedrà
Tom
Hardy tornare nei panni di Eddie Brock e Woody Harrelson in quelli di Carnage (il
cui arrivo è stato anticipato dalla scena post-credit del primo
episodio).
Introdotto per la prima volta nella
serie a fumetti “The Amazing Spider-Man” del 1992,
Carnange è un simbionte che nel corso degli anni si è “attaccato”
ad un numero sempre diverso di “ospiti”, il più noto dei quali è
sicuramente il killer Cletus Kasady (il personaggio che Harrelson
interpreterà in Venom 2). Com’è noto,
Carnage è stato il principale antagonista di una serie di fumetti
crossover di Spider-Man: nei fumetti in questione, il villain e la
sua gang si sono scontrati con personaggi quali Spidey, Venom e
tanti altri personaggi appartenenti all’universo dell’Uomo Ragno.
La serie a fumetti “Maximum Carnage”, suddivisa in ben quattordici
capitoli, si è conclusa con la sconfitta definitiva del villain da
parte di Venom.
Adesso, la trama di “Maximum
Carnage” prende vita grazie al fan artist stryder HD, che ha realizzato un trailer
che immagina come sarebbe Venom 2 se adattasse per il
grande schermo la serie a fumetti del 1993, scritta da Tom DeFalco,
J.M. DeMatteis, Howard Mackie, David Michelinie e Terry
Kavanagh.
Come già annunciato dal
finale del precedente capitolo, in Venom
2assisteremo allo scontro tra il simbionte
e Cletus Kasady, aka Carnage, uno
degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast
del sequel anche Michelle
Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne
Weying, Woody
Harrelson (Zombieland: Doppio colpo) nei panni di
Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time
to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen
Graham.
Nel frattempo è stato
ufficializzato anche il nome di Robert
Richardson in qualità di direttore della fotografia.
“Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel
secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha
dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che
ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà
con la collaborazione tra Sony e Marvel.”
Vi ricordiamo
che Tom
Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche
nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo
l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a
confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.
Kumail
Nanjiani, star dell’attesissimo Gli Eterni, ha
confermato che il film renderà omaggio a Bollywood. Il cinecomic
Marvel, atteso nelle sale di tutto
il mondo per il prossimo novembre, è indubbiamente uno dei progetti
più misteriosi al quale la Casa delle Idee abbia mai lavorato, e
stando ad alcune recenti dichiarazioni di Nanjiani (nelle ultime
settimane al centro dell’attenzione mediatica per l’incredibile
trasformazione fisica in vista delle riprese del film), è molto
probabile che il nuovo cinecomic del MCU riserverà ai fan diverse
sorprese.
In una recente intervista con
Deadline, l’attore
pakistano ha parlato brevemente del personaggio di Kingo che
interpreterà ne Gli
Eterni. Come anticipato già dalla
sinossi del film, Gli Eterni vivono sulla Terra da un migliaio di
anni. Mentre la maggior parte degli eroi ha lavorato cercando di
passare inosservata per mantenere segreta la propria identità,
sembra che Kingo abbia fatto l’esatto opposto. Come spiegato da
Nanjiani:
“Siamo stati
mandati sulla Terra migliaia di anni fa per proteggerla da questi
mostri chiamati Devianti. Questa è più o meno la nostra storia.
Sarà ambientato molto nel presente. Siamo ormai sulla Terra da
molto tempo e abbiamo dovuto mantenere un profilo basso. Nessuno
doveva sapere di noi. Il mio personaggio, invece, diventa una star
del cinema di Bollywood. Questa sarà la mia identità
segreta.”
Kumail
Nanjiani ha poi rivelato quanto sia stato emozionante
per lui far realizzare una particolare sequenza con tantissimi
performer sudasiatici. A tal proposito, l’attore ha rivelato:
“Mi sono subito commosso. Non avevo mai visto così tanti di noi
in una sola scena.”
Gli
Eterni, diretto da Chloe
Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Ecco il trailer italiano di
Scooby, il
nuovo film d’animazione Warner Bros diretto da Tony
Cervone e in arrivo in sala il 14 maggio.
“SCOOBY!” ci svela come gli amici
di sempre Scooby e Shaggy si siano incontrati, e come si siano
uniti ai giovani investigatori Fred, Velma e Daphne per formare la
famosa Mystery Inc. Con centinaia di casi risolti e avventure
condivise, Scooby e la banda ora dovranno affrontare il loro
mistero più grande e impegnativo di sempre: sventare un piano volto
a sguinzagliare il cane fantasma Cerberus nel mondo. Mentre si
apprestano a fermare questa “can-apocalisse globale”, i membri
della banda scoprono che Scooby ha un retaggio segreto e un destino
epico più grande di quanto potessero immaginare.
Nella versione originale di
“SCOOBY!” fanno parte del cast di doppiatori: Kiersey Clemons
(“Cattivi vicini 2”; la serie TV “Angie Tribeca”) nei panni di Dee
Dee; Zac Efron (“The Greatest Showman”; la saga “Cattivi vicini”)
in quelli di Fred; Will Forte (“La rivincita delle sfigate”; la
serie TV “The Last Man on Earth”) è la voce del migliore amico di
Scooby-Doo, Shaggy; Jason Isaacs (i film di “Harry Potter”; “The
OA” in TV) è la voce del famigerato Dick Dastardly; Ken Jeong
(“Crazy & Rich”; la trilogia di “Una notte da leoni”) nel ruolo di
Dynomutt; Tracy Morgan (“What Men Want”; “30 Rock” in TV) nel ruolo
di Captain Caveman; Gina Rodriguez (“Deepwater: Inferno
sull’Oceano”; la serie TV “Jane the Virgin”) è la voce di Velma;
Amanda Seyfried (i film “Mamma Mia!”; “Ted 2”) è Daphne; l’attore
due volte candidato all’Oscar Mark Wahlberg (“The fighter”; “The
Departed – Il bene e il male”) è Blue Falcon, mentre Frank Welker
(il franchise di “Transformers”) presta la voce a Scooby-Doo.
Arriva da Variety la
notizia che la HBO sta sviluppando una serie
televisiva su The Last of
Us, il famoso videogioco di successo di Playstation.
Secondo quanto apprendiamo a svilupparla è nientemenoche
creatore di
Chernobyl Craig Mazin che sarà sia showrunner che
produttore esecutivo insieme Neil Druckmann, che è
lo scrittore e direttore creativo del gioco. Carolyn
Strauss sarà anche produttore esecutivo insieme a Evan
Wells, presidente dello studio di sviluppo giochi Naughty
Dog.
“Neil Druckmann è senza dubbio
il miglior narratore che lavora nel settore dei videogiochi eThe Last of Us è il suo magnus opus”, ha
dichiarato Mazin. “Avere la possibilità
di adattare questa straordinaria opera d’arte è stato un mio sogno
per anni, e sono così onorato di farlo in collaborazione con
Neil.”
“The Last of Us”, sviluppato da
Naughty Dog, si svolge venti anni dopo la distruzione della civiltà
moderna. Joel, un sopravvissuto viene assunto per
contrabbandare Ellie, una ragazza di 14 anni, fuori da una zona di
quarantena oppressiva. Quello che inizia come un piccolo lavoro
diventa presto un viaggio brutale e straziante, poiché entrambi
devono attraversare gli Stati Uniti e dipendere l’uno dall’altro
per sopravvivere.
La serie HBO coprirà gli
eventi del gioco originale, che è stato scritto da Druckmann, con
la possibilità di aggiungere contenuti aggiuntivi basati sul
prossimo sequel del gioco, “The Last of Us Part
II“, che uscirà a maggio. “Questa è un’opportunità
incredibilmente eccitante per noi di collaborare con Craig, Neil,
Carolyn e i team di Sony, Naughty Dog e PlayStation per
dare vita al mondo virtuale di questo acclamato gioco”, ha
dichiarato Casey Bloys, presidente della
programmazione HBO.
Lo spettacolo segna il primo
progetto televisivo di Mazin dopo il successo di Chernobyl, la
serie limitata acclamata dalla critica che ha raccontato le
conseguenze del disastro nucleare sovietico nel 1986. Lo spettacolo
ha vinto due Golden Globe e 10 Emmy Awards lo scorso anno. In
precedenza era stato annunciato che Mazin sta attualmente
sviluppando un riavvio di Pirati dei
Caraibi con Disney.
“Dalla prima volta che mi sono
seduto per parlare con Craig, sono stato ugualmente colpito dal suo
approccio alla narrativa e dal suo amore e dalla sua profonda
comprensione di” The Last of Us” ha dichiarato
Druckmann“Con ‘Chernobyl’, Craig e HBO hanno creato un
capolavoro teso, straziante, emotivo. Non riuscivo a pensare a
partner migliori per dare vita alla storia di “The Last of Us” come
uno spettacolo televisivo. Non vedo l’ora di collaborare con
loro ”.
Questo articolo su Black Widow
necessita di una premessa: accostare l’aggettivo “peggiore” a una
qualsiasi interpretazione di Scarlett
Johansson è una contraddizione in termini. Siamo
grandi fan dell’attrice e della donna e pensiamo che sia a buon
diritto una delle migliori interpreti della sua generazione.
Il suo personaggio di Natasha
Romanoff, inoltre, è uno di quei piccoli tesori che si riscoprono
man mano che il personaggio cresce e si sviluppa sul grande
schermo, un personaggio che, prima del MeToo e dei
movimenti neo-femministi che hanno investito il mondo dello
spettacolo negli ultimi tre anni, era già un perfetto esempio di
donna alla pari con qualunque personaggio di sesso maschile le
venisse messo accanto, o contro.
Alla luce di questa precisazione,
ecco quali sono state le migliori e peggiori rappresentazioni del
personaggio nel corso dei sette film del
Marvel Cinematic
Universe in cui è comparsa.
Age
of Ultron è stato il secondo film di gruppo degli
Avengers, ha visto la squadra formarsi di nuovo in un nuovo ordine
e ha raccontato la trasformazione di eroi vecchi e nuovi,
nonostante sia per comune accordo il peggiore dei film corali del
MCU.
Abbiamo posizionato questo film
all’ultimo posto di questa classifica perché qui Black Widow è
protagonista di quella story line molto criticata con Bruce Banner.
C’è chi l’ha chiamata La Bella e la Bestia ai tempi dei
Marvel Movies, ma è chiaro che,
sebbene questa romance ci abbia dato la possibilità di scavare un
po’ più a fondo nei caratteri e nel passato di Nat e Bruce, sembra
assolutamente fuori luogo, oltre al fatto che sembra non avere
alcuna conseguenza per gli eventi futuri del MCU.
La chimica tra Mark
Ruffalo e Scarlett
Johansson è sublime, i due attori sono molto
amici, ma la storia è stata scritta male.
Nonostante sia in
assoluto il miglior film corale del MCU e forse anche il migliore dei
22 prodotti fino a questo momento da Kevin Feige, Infinity
War vede Black Widow molto
poco coinvolta. Il suo personaggio non ha un ruolo determinante ed
è lasciata in ombra rispetto agli eventi più grandi che si stanno
svolgendo in tutto il mondo, e nella galassia. Dopotutto Infinity
War è il film di Thanos, ed è lui ad avere tutte
le attenzioni.
Nonostante questo, la nostra eroina
trova il modo di brillare nella scena in cui combatte con Scarlet
Witch e Okoye contro Proxima Midnight. Puro girl power e Nat ha
sempre una marcia in più.
Si tratta della prima
apparizione di Natasha Romanoff nel MCU. Era il 2010, il ciclo di film
non era ancora un successo planetario ma c’erano già le basi per
quel travolgente risultato che poi è esploso definitivamente con
The Avengers, nel 2012. Nat è “solo” una
segretaria, che però non risparmia il povero Happy Hogan, nella
sequenza del ring che ormai è storia.
Nella seconda parte del film la
vediamo finalmente in azione, mentre, per la prima volta nel
MCU, sfoggia la tuta dello
SHIELD.
Captain America: The Winter
Soldier
Il secondo ottimo film che
vede protagonista assoluto Steve Rogers si porta dietro anche una
“comprimaria” di tutto rispetto. I Fratelli Russo, alla loro prima
regia per il MCU, si trovano a dover raccontare
i due personaggi che cercano di capire da dove arriva questo
misterioso e fortissimo personaggio.
Il film racconta anche la caduta
dello SHIELD e nelle scene conclusive,
l’intervento di Natasha è decisivo. Lei e Sam
Wilson/Falcon si dimostrano ottimi amici e alleati e
ancora una volta la nostra eroina si rende indispensabile.
Alla luce dei fatti visti
in Winter Soldier, è strano, all’inizio
di Civil
War, vedere Natasha schierarsi con Tony Stark
contro Steve Rogers. La Vedova Nera è parte di un nutrito gruppo di
eroi che si schiera a favore degli accordi di Sokovia, tuttavia,
nel finale cambia schieramento, o almeno è l’unica abbastanza
lungimirante da capire che l’ostinazione di Steve a proteggere il
suo amico Bucky può portare alla risoluzione del conflitto trai
Vendicatori.
Nel momento in cui lei lascia andare
Steve, nell’ultima parte del film, si addossa la responsabilità per
gli eventi a venire, e dato l’esito, si tratta davvero di un
merito, non di una responsabilità. Sempre in maniera marginale,
nell’ombra, Natasha è determinante.
Quando su Vormir decide di perdere
la vita per permettere a Occhio di Falco di recuperare la Gemma
dell’Anima, Natasha muore sorridendo perché la sua famiglia è di
nuovo viva e unita e lei ha trovato un senso alla sua vita e riesce
così a dare anche un senso alla sua morte.
The Avengers
Nonostante il ruolo di
Black
Widow in Endgame
sia decisamente più importante e coinvolgente, l’apparizione
dell’agente Romanoff in The Avengers ci
toglie ancora il fiato. Nat, legata ad una sedia, alla mercé di
criminali, apparentemente spacciata eppure padrona della
situazione.
Non abbiamo paura del movimento
MeToo: la prima cosa che ci colpisce è la sua
bellezza, la vediamo prima ancora di vederla in azione, è ovvio. Ma
immediatamente come schiaffi che ci risvegliano dall’incantesimo
dei suoi lineamenti arrivano l’arguzia, l’ironia, il talento, la
bravura, la forza. Per non parlare del modo in cui, più avanti,
riesce a mettere nel sacco persino il Dio degli Inganni,
Loki in persona. Signore e Signori, se in
Endgame la nostra eroina trova un coronamento
eroico alla sua vita, in The Avengers si
presenta in tutto il suo straordinario carattere.
Controparte malvagia degli Jedi, i
Sith sono uno dei gruppi di personaggi più iconici del longevo
franchise di Star
Wars. Agendo perché mossi da rabbia, aggressività
ed odio, i Sith non mirano certamente a garantire pace e serenità
all’interno della Galassia, da sempre il principale obiettivo della
setta quale veicolo per espandere il loro oscuro potere e per
aumentare la loro bramosia di controllo.
Nel corso degli anni, il canone di
Star Wars ha avuto modo di approfondire nel
dettaglio la storia e la tradizione dei Sith, eppure ci sono ancora
diverse domande su questi leggendari praticamente del Lato Oscuro
della Forza che non hanno ancora trovato una risposta.
Ecco di seguito 10 domande senza
risposta che ancora abbiamo sui Sith:
L’apprendista di Darth Bane
Darth Bane
è uno dei Signori dei Sith più importanti e leggendari di tutto il
canone
Star Wars. È l’unico sopravvissuto alla guerra tra Jedi e
Sith, nonché creatore della “Regola dei Due”. In “Star
Wars Legends”, aveva un noto apprendista di nome Darth Zannah.
Tuttavia, nel nuovo canone, tuttavia, ci sono poche informazioni
sull’apprendista di Bane, nemmeno un nome. Fatte eccezione per un
paio di menzioni indirette, mai nulla si è saputo su Darth Zannah.
Chi è stato davvero a creare la “Regola dei Due” e a garantirne la
continuazione?
Come ha fatto Darth Bane a sopravvivere?
Parlando ancora di Darth Bane, il
suo status di uno dei più leggendari Signori dei Sith di tutti i
tempi è diventato consolidato in seguito alla sua sopravvivenza
dopo la guerra tra Jedi e Sith. Ciò che ancora oggi non sappiamo è
come abbia fatto a sopravvivere. Se i Sith all’epoca non avessero
ceduto alle lotte interne all’Ordine dei Sith, sarebbero stati
massacrati dai Jedi, il cui potere e la cui collettività hanno
sempre operato contro i Sith. Quindi, come ha fatto Bane a
sopravvivere a tutto questo? Era un abile Signore dei Sith, lo
sappiamo, ma per i suoi standard è comunque impressionante che sia
riuscito a sopravvivere ad un evento del genere.
L’Oscurità Centenaria
L’Oscurità Centenaria è un
celebre evento assia fondamentale nella storia della galassia di
Star Wars. È essenzialmente il periodo in cui sono nati i
Sith dall’Ordine Jedi e il potere del Lato Oscuro è aumentato in
maniera esponenziale. Eppure, i dettagli
dell’evento nel nuovo canone, sono ancora sconosciuto. Il contesto
è piuttosto semplice: un Jedi corrotto credeva che il vero potere
della Forza fosse nel Lato Oscuro, così venne cacciato dall’Ordine
Jedi e creò l’Ordine Sith. Ma cosa è successo durante tutto questo
tempo? Quali sono i dettagli della scissione? Come è stato esplorato il Lato Oscuro?
Qual era la mentalità degli Jedi? C’è davvero ancora tanto da
esplorare…
Ottenere la spada laser rossa
Il processo per ottenere una spada
laser rossa è noto come sanguinamento del cristallo Kyber. Per
ottenerla, i Sith devono uccidere un Jedi, prendere il loro
cristallo e farlo “sanguinare”. Se un Jedi si volge al Lato Oscuro,
il cristallo potrebbe “sanguinare” da solo. Tuttavia, non sembra
esserci alcuna conferma che ciò sia davvero necessario. Prendiamo
Darth Maul, ad
esempio: aveva la sua spada laser rossa prima di incontrare un
Jedi. È vero, Palpatine avrebbe potuto uccidere un Jedi, aver fatto
“sanguinare” il cristallo e dopo averlo consegnato a Maul.
Tuttavia, il dubbio rimane…
Una forma di combattimento con spada laser
Uno dei
momenti più epici dell’intera saga di Star Wars sono senza ombra di dubbio le battaglie con
le spada laser. Il combattimento con spada laser consiste in sette
forme diverse: Shii-Cho, Makashi, Soresu, Ataru, Shien/Djem So,
Niman e Juyo/Vaapad. Queste forme di combattimento sono state tutte
create dall’Ordine Jedi. I Sith hanno padroneggiato alcune di
queste, come quella Makashi (vedi il Conte Dooku): la cosa più
strana, però, è che durante tutto l’arco della loro esistenza, i
Sith non hanno mai creato la loro forma di combattimento con spada
laser. Il motivo? Non è mai stato rivelato.
Il Codice dei Sith
“La pace è una menzogna, c’è solo
la passione.Attraverso la passione, acquisto forza.Attraverso la forza, guadagno potere.Attraverso il
potere, guadagno la vittoria.Attraverso la vittoria, spezzo
le mie catene.La Forza mi libererà”. Il Codice dei Sith
è rispettato da tutti i membri dell’Ordine, ma la sua creazione è
ancora oggi sconosciuta. Si tratta di un’inversione del codice
Jedi, le cui origini sono altrettanto sconosciute. Chiunque abbia
scritto il Codice sarà stato probabilmente uno studioso dei Sith o
un Signore dei Sith estremamente influente…
Il Dark Jedi
Il Jedi corrotto è un’individuo mai
identificato che voleva esplorare il Lato Oscuro della Forza e
venne per questo motivo cacciato dall’Ordine Jedi. L’uomo continuò
ad accumulare seguaci, fino a dare vita all’Ordine Sith. Ma chi
erano davvero questo primo Jedi corrotto? Si tratta di uno dei
personaggi più importanti dell’intera linea temporale di
Star Wars, eppure sappiamo molto poco di lui. In “Star
Wars Legends”, il primo Signore Oscuro dei Sith viene identificato
come Ajunta Pall: potrebbe dunque essere lui in base al vecchio
canone. Finora, però, nessuno conosce la vera identità del “Dark
Jedi”.
I Sith dopo la morte di Bane
In “Star Wars Legends”, c’è un
assortimento di fantastici Signori dei Sith, ognuno con la propria
storia e il proprio carico di dettagli. Nel nuovo canone, non è
proprio così. Non è necessariamente una brutta cosa, essendo il
nuovo canone relativamente “giovane”, ma è anche vero che non è
stato identificato un vero Signore dei Sith nel nuovo canone tra
Darth Bane e Darth Plagueis. Quindi, chi erano i Sith in questo
momento? Oltre all’apprendista di Bane, come accennato in
precedenza, anche il Maestro di Darth Plagueis è sconosciuto. Forse
“Project Luminous”
approfondirà questo aspetto, nonostante sembri focalizzato sui
Jedi, sulla Repubblica e sul Nihil.
Le storie degli altri Signori dei Sith
Come abbiamo già detto, non ci sono
molti Signori dei Sith nel nuovo canone di
Star Wars, specialmente se confrontati con il vasto
universo di “Legends”. Tuttavia, alcuni ce ne sono, ma sembra che
siano stati “portati” nel nuovo canone (e non creati ad hoc) – come
Revan o Exar Kun – tramite citazioni, riferimenti, allusioni e
menzioni indirette. Non conosciamo le loro storie. Sono tutti ben
consolidati in “Legends”: questo è un nuovo universo, e personaggi
con la popolarità e le abilità di Revan meritavano di essere
introdotti in maniera differente. Quali sono le storie di tutti
questi Sith? Quando verrano svelate?
Tra la morte di Bane e l’ascesa di Sidious
La storia dei Sith, come è stato
detto più volte, presenta molti buchi in base alle varie
generazioni. Ci sono diverse informazioni sui vari eventi Galattici
più cruciali, ma nulla di più. Vogliamo ancora conoscere le storie
di molti dei Signori dei Sith, ma una delle parti più intriganti e
curiose della loro storia è sicuramente il tempo che intercorre tra
la morte di Darth Bane e l’ascesa al potere di Darth Sidious. Cosa
hanno fatto i Sith in quel momento? Come sono sopravvissuti e come
hanno agito senza essere scoperti? Erano intelligenti e nascosti
alla vista dei più come Palpatine? Erano coinvolti in politica, nel
commercio o nelle banche? Si tratta di un lungo, lunghissimo
periodo sul quale non ci sono informazioni….
Tramite Deadline, riceviamo
aggiornamenti ufficiali in merito alla situazione del Festival
di Cannes 2020, a rischio annullamento a causa dell’emergenza
coronavirus. Ieri è stato posticipato il Festival delle serie tv,
Cannes Series, ed è stato cancellato il MIPTV.
A seguito di questo annuncio, il
Festival di Thierry Frémaux rilascia il seguente
comunicato: “Capiamo il momento di preoccupazione espresso a
seguito della posticipazione di Cannes Series e dell’annullamento
del MIPTV, ma a oggi niente indica che il Festival di Cannes 2020
non si terrà. Lo staff del festival, Thierry Frémaux e il comitato
di selezione sono attualmente al lavoro per l’organizzazione
dell’evento”.
Il MipTV era in programmazione
dal 30 marzo al 2 aprile, mentre le date del festival sono 12-23
maggio. Il programma ufficiale sarà annunciato il 16 aprile durante
la conferenza stampa da Parigi.
The Walt Disney Company
Italia e TIM annunciano un accordo
pluriennale che si fonda sulla consolidata relazione tra le due
società per la distribuzione esclusiva in Italia, a partire dal 24
marzo a tutti i clienti TIM, di Disney+
attraverso TIM
Vision in abbinamento alle offerte di banda larga
TIM.
L’Amministratore Delegato di TIM, Luigi
Gubitosi, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi che Disney
abbia scelto TIM come suo partner strategico in Italia. Si tratta
di un accordo che si inserisce nella strategia di alleanze con
grandi player internazionali che TIM sta portando avanti in diversi
settori, per offrire prodotti e servizi all’avanguardia. TIMVision,
aggiungendo Disney+ alla sua offerta, diventa così
la piattaforma più completa del mercato dei contenuti in Italia,
consolidandone la strategia di principale aggregatore di contenuti
premium del panorama televisivo italiano, in un contesto in cui la
convergenza tra telecomunicazioni e contenuti giocherà sempre di
più un ruolo chiave nel futuro del Gruppo, grazie allo sviluppo
della banda ultralarga e del 5G”.
“Siamo felici di annoverare TIM tra i nostri partner
di lancio” ha aggiunto Kevin Mayer, Chairman of The
Walt Disney Company’s Direct-to-Consumer & International
division “e non vediamo l’ora di offrire poter offrire
ai loro clienti tutti gli straordinari contenuti disponibili su
Disney+. Abbiamo creato un’esperienza
unica orientata verso i nostri fan in Italia, che hanno una
connessione speciale di lunga data con Disney e tutti gli
eccezionali brand che compongono il nostro portfolio”.
Disney+ offre ai fan di tutte
le età un’esperienza senza precedenti: un nuovo modo di
sperimentare i contenuti di tutti gli iconici brand di
intrattenimento parte dell’azienda, tra cui Disney, Pixar,
Marvel, Star
Wars e National Geographic, nonché
una programmazione originale esclusiva che include lungometraggi,
serie, documentari e cortometraggi creati esclusivamente per il
servizio streaming.
TIM
TIM è la maggiore realtà ICT in
Italia. Ai suoi clienti, in Italia e Brasile, offre servizi
di telecomunicazioni fisse e mobili, internet, contenuti digitali
premium per l’entertainment- video, musica, gaming-, piattaforme
cloud evolute e soluzioni ICT. Tutto proposto in pacchetti
flessibili e modulabili in base alle esigenze delle famiglie e
delle imprese, su piattaforme facilmente accessibili da diversi
device. Per la casa intelligente i nostri prodotti dell’Internet of
Things; per i cittadini digitali servizi di e-government per un più
moderno rapporto con la Pubblica Amministrazione, la Sanità, la
Scuola; per le imprese servizi virtuali e cloud computing.Accanto a TIM, alcune delle principali realtà del Gruppo:
Sparkle, operatore internazionale con una delle più grandi e
avanzate reti al mondo e tra i primi 10 service provider
internazionali a livello globale. INWIT: principale tower
operator in Italia, che gestisce infrastrutture per le
comunicazioni elettroniche, in particolare quelle dedicate
all’ospitalità di apparati di trasmissione radio, per le
telecomunicazioni e la diffusione di segnali televisivi e
radiofonico. Olivetti: con competenze digitali in settori
chiave come il Machine to Machine e l’Internet of Things e
un’offerta di prodotti hardware e software all’avanguardia.
Da 16 anni siamo nei principali indici di Sostenibilità, segno
del nostro impegno nel campo ambientale e sociale.
Disney+
Disney+
è il servizio di streaming dedicato ai film e ai prodotti di
intrattenimento di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National
Geographic e altri brand, riuniti insieme, per la prima volta.
Gestito dal settore Direct-to-Consumer e internazionale di The Walt
Disney Company, Disney+ è disponibile sulla maggior
parte degli schermi connessi a Internet e offre una programmazione
senza interruzioni pubblicitarie con una varietà di lungometraggi
originali, documentari, serie live-action e animate e contenuti di
formato breve. Il servizio dà inoltre accesso allo sterminato
archivio cinematografico e televisivo di Disney. Disney+ è l’unico servizio di streaming
dove trovare i film distribuiti da The Walt Disney Studios dal
2020. Tutte le informazioni e le modalità di abbonamento sono
disponibili sul sito Disneyplus.com.
L’ultimo film in cui Daniel Craig vestirà i panni di James
Bond, No Time to
Die, è stato ufficialmente
posticipato da aprile a novembre a causa dell’emergenza
Coronavirus, ma ciò
sembra non aver “debellato” la volontà dell’attore britannico di
continuare a vestire i panni dell’iconico agente segreto, come si
evince dal nuovo promo della prossima puntata del Saturday
Night Live, in cui Craig figurerà in qualità di
conduttore.
Nel promo della puntata che andrà in
onda il prossimo 7 marzo, diffuso attraverso il canale YouTube
ufficiale del SNL, vediamo l’attore commentare in maniera
decisamente entusiasmante il suo coinvolgimento nello show. Le
immagini dell’intervista a Daniel Craig, però, si sovrappongono a quelle
– chiaramente ironiche – in cui l’attore non riesce a smetterla di
pensare e agire come l’iconico personaggio che interpreta sul
grande schermo anche fuori dal set.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe
Waller-Bridge per “ravvivare” lo script
di Bond
25 sotto speciale richiesta di Craig, grande
fan di FleabageKilling Eve, le due serie
prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna
Hardwood con Dr. No e From Russia With
Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per
dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai
“rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Anche se non si conosce ancora
molto della trama di Guardiani
della Galassia Vol. 3, il regista James
Gunn ha confermato cosa non vedremo sicuramente nel
film: i momenti esilaranti tra Star-Lord (Chris
Pratt) e Thor (Chris
Hemsworth). Il film non ha ancora una data di uscita
ufficiale, ma i fan sono fermamente convinti che il progetto sia
ancora una priorità dei Marvel Studios. A ciò si aggiunge il fatto che
le riprese di
The Suicide Squad sono ufficialmente
terminate, quindi è probabile che adesso Gunn avrà più tempo a
disposizione per dedicarsi nuovamente alla terza avventura dei
Guardiani.
Le scene di Avengers: Infinity
War ed Endgame in cui
abbiamo visto Star-Lord e Thor insieme, hanno dato vita ad alcuni
momenti estremamente divertenti, e sembra proprio che i fan del
MCU ne vogliano vedere ancora.
Tuttavia, è stato lo stesso
James Gunn a rivelare via Instagram che non ci
sarà alcun “momento esilarante” tra i due personaggi in GOTG
Vol.3. Dopo aver ricevuto una serie di richieste da parte dei
fan in merito all’inclusione di maggiori scene che avrebbero
esaltato in maniera ironica il rapporto tra Peter Quill e il Dio
del Tuono, Gunn ha semplicemente replicato che la cosa “non
accadrà”.
Potete vedere la risposta del regista nelle sue IG stories di
seguito:
Naturalmente, c’è ancora una
possibilità che Thor non appaia affatto in GOTG Vol. 3. La
scorsa estate, è stato ufficialmente annunciato che il Dio del
Tuono sarebbe stato il protagonista di un quarto film in solitaria,
Thor: Love and
Thunder, che arriverà nelle sale prima di
Vol. 3. Di recente, è stato chiesto a Pratt della possibile inclusione di
Thor in Vol. 3, e l’attore ha rifiutato di confermare
se il Dio del Tuono si unirà ufficialmente ai Guardiani nella loro
prossima avventura.
Scritto e diretto da James
Gunn, Guardiani della Galassia Vol.
3 non ha ancora una data di uscita
ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a
Febbraio 2021.
Ben
Affleck sta partecipando alla promozione del suo
ultimo film, The Way Back, in cui
interpreta un ex giocatore di basket che ha la possibilità di
ritrovare la retta via quando gli viene offerto il posto di
allenatore nella squadra del liceo dove lui giocava da ragazzo.
Il film, che vede Affleck recitare
di nuovo per Gavin O’Connor dopo la loro prima
collaborazione in The
Accountant, sembra stare molto a cuore all’attore
che torna sotto i riflettori dopo un periodo particolarmente buio
della sua vita personale. L’alcolismo, il divorzio e il fallimento
del progetto Warner Bros sui personaggi DC che lo vedeva coinvolto
nei panni di Batman hanno sicuramente contribuito a incupire i suoi
ultimi anni, ma adesso sembra arrivato il momento per Ben di fare
ammenda e di avere un’altra occasione con la vita e con il
cinema.
Ben
Affleck è stato ospite da Jimmy
Kimmel per parlare del suo film, e nel corso
dell’intervista ha anche parlato del film di Ridley Scott in cui è
impegnato adesso. Si tratta di The Last Duel, in cui recita di
nuovo accanto a Matt Damon, amico e collaboratore da oltre
trent’anni, e ad Adam
Driver, fresco di nomination all’Oscar per Storia di
un Matrimonio.
Proprio su Driver si è concentrata
la sua attenzione, quando ha raccontato al suo ospite che, durante
le riprese del film ha insistito tanto affinché il giorno del
compleanno di suo figlio, il terzo avuto con l’ex moglie Jennifer Garner (i due hanno anche due
bambine più grandi), lui fosse libero da impegni di set.
Antefatto: il caso
vuole che il bimbo (Samuel, 8 anni) sia consapevole che mamma e
papà recitano per lavorare, ma nelle parole di Affleck, il bambino
è altrettanto consapevole che invece Star
Wars, e tutto quello che c’è dentro, è reale. Quando
Affleck ha avuto la conferma che avrebbe recitato accanto a
Adam
Driver, non si è fatto sfuggire l’occasione di dire al
figlio che avrebbe recitato con Kylo Ren, mandando il bambino in
tilt!
Tornando al giorno del compleanno
del piccolo Samuel, papà Ben riesce ad arrivare in tempo per la
festa, ma il corriere non riesce a consegnare il regalo e questo
potrebbe essere compromettente per un bimbo di 8 anni! Ma è
intervenuto Adam
Driver, che sapendo della passione di Sam per
Star Wars, ha fatto inviare a Ben
Affleck, gadget autografati e un video personalizzato,
tutto per lui.
Inutile raccontare la gioia del
bambino. Affleck ha pubblicamente ringraziato Driver, che grazie ad
un piccolo gesto di gentilezza ha reso Ben il papà migliore del
mondo, un eroe agli occhi del figlio. Di seguito il video del
racconto di Affleck da Jimmy Kimmel (7:38):
La Disney ha finalmente trovato il
regista dell’annunciato Hocus Pocus 2,
sequel della commedia fantastica – divenuta negli anni un vero e
proprio cult – uscita nel lontano 1993. Il sequel sarà destinato a
Disney+,
la piattaforma di streaming della Casa di Topolino che in Italia
farà il suo debutto a partire dal prossimo 24 marzo.
A dirigere il nuovo film dedicato
alle avventure delle iconiche sorelle Sanderson – come riportato da
Variety –
sarà Adam Shankman, regista di Prima o poi mi
sposo, I passi dell’amore e Hairspray – Grasso è
bello. La fonte riporta inoltre che Bette Midler,
Kathy Najimy e Sarah Jessica
Parker – le protagoniste del film originale – non sono
ancora ufficialmente coinvolte nel sequel (a
differenza di quanto riportato in precedenza), ma che i piani
sono ancora quelli di coinvolgerle e di farle tornare nei panni
delle tre streghe.
Al momento non sappiamo neanche se
gli altri membri del cast originale – come ad esempio Thora
Birch (American Beauty) – torneranno nel sequel. La
sceneggiatura del nuovo film porterà la firma di Jen D’Angelo
(Workaholics).
L’originale Hocus
Pocus uscì nelle sale nel 1993 diretto da
Kenny Ortega, e raccontava le vicende delle tre
sorelle Sanderson e del rapimento della piccola Emily Binx, a cui
le streghe volevano succhiare la linfa vitale per ridiventare di
nuovo giovani. Trecento anni dopo, nella notte di Halloween, il
giovane Max, la sua sorellina Dani e la loro amica Allison si
intrufolano nella casa delle tre streghe, divenuta ora un
museo…
Vi ricordiamo che il 12 novembre
verrà ufficialmente lanciato il nuovo servizio di
streaming Disney+,
che come saprete offrirà all’utente la possibilità di accedere a
contenuti esclusivi più titoli dell’archivio della casa di
Topolino. Sulla piattaforma saranno disponibili una vasta
collezione di prodotti originali, tra cui film e serie tv, e tutti
i titoli di
Disney, Pixar, Marvel
Studios, Lucasfilm e National
Geographic.
Nella giornata di ieri è arrivata
come un fulmine a ciel sereno la
notizia che l’uscita di No Time
to Die, il nuovo capitolo della saga di 007, è
stata posticipata di ben 7 mesi a causa dell’emergenza Coronavirus. In un
momento in cui l’industria cinematografica è costretta a
fronteggiare una situazione forse senza precedenti (vedi le
numerose uscite al cinema posticipate e il caso delle riprese di
Mission
Impossible), sono adesso in molti a temere che
anche l’arrivo in sala di altri titoli molti attesi nei prossimi
mesi possa subire variazioni: si “teme” in particolare per le
uscite di Black Widow, il nuovo
cinecomic Marvel con Scarlett
Johansson, e Fast and Furious
9, il nuovo capitolo della celebre saga action
con Vin
Diesel.
Adesso, a fare chiarezza sulla
situazione, arriva un nuovo report di Deadline secondo il
quale né la Disney né la Universal avrebbero intenzione di
posticipare le uscite previste per il prossimo maggio di
Black Widow e di Fast
and Furious 9. Resta quindi confermato – al momento –
che il cinecomic dedicato a Vedova Nera arriverà nelle sale
americane il 1 maggio (in Italia uscirà il 29 aprile), mentre il
nono capitolo della saga con protagonista Domic Toretto uscirà
nelle sale americane il 22 maggio (in Italia uscirà il giorno
prima, il 21).
E sempre a proposito della Casa di
Topolino, un altro report – questa volta di Variety – fa sapere
che neanche l’uscita dell’atteso live action di Mulan è a
rischio: il film resta confermato per il prossimo 27 marzo nelle
sale americane (in Italia uscirà il giorno prima, il 26).
La regia di Black Widow è
stata affidata a Cate Shortland, seconda
donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Cathy Yan, la
regista di Birds of
Prey, ha rivelato i dettagli sul sizzle
reel che mostrò alla Warner Bros. prima di ottenere ufficialmente
l’incarico di dirigere il cinecomic con Margot
Robbie. Per chi non lo sapesse, il “sizzle reel” è una
sorta di video montaggio che serve ai registi per presentare ad una
distribuzione le proprie idee e la propria visione in merito ad un
determinato progetto.
In una recente intervista con
The New Yorker, la
Yan ha spiegato che, dopo aver incontrato la Warner e discusso in
merito alla possibilità di dirigere il film, realizzò un “sizzle
reel” che aveva come sottofondo un remix casareccio di
“Diamond’s Are a Girl’s Best Friend” e che
“raggruppava il peggio dell’odierna femminilità”.
“C’erano scene dal programma The
Bachelor, la pubblicità dei diamanti De Beers, Kim Kardashian con
il volto di un vampiro, le giornaliste di Fox che parlavano delle
donne, Trump che diceva ‘Grab ‘em by the p*ssy’. Dopo aver mostrato
il video, c’è stato soltanto un lungo silenzio.”
Quelle clip erano state scelte
perché, in base alla sua visione, la regista voleva che il film
spingesse in qualche modo “le spettatrici o le ragazze in
generale a voler distruggere il patriarcato”. Indubbiamente,
la visione della Yan è riuscita ad avere un impatto generale su
tutto l’arco narrativo del film, dal momento che la storia segue
proprio Harley Quinn e le sue
nuove compagne di viaggio (le future “Birds of Prey”) che
combattono contro gli uomini più pericolosi di Gotham City.
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, è uscito
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan
McGregorinterpreta invece uno dei due principali
villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.”