Al via la campagna di comunicazione
finalizzata a rimarcare il ruolo centrale che l’home entertainment
ha avuto ed ha tutt’oggi nelle famiglie italiane, promossa da
UNIVIDEO, l’Associazione di categoria che rappresenta gli Editori
Audiovisivi su media digitali (DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD) e online
(piattaforme video on demand) in collaborazione con IED – Istituto
Europeo di Design.
Qualunque persona, appassionata o
meno di cinema, avrà sicuramente trascorso più di una serata, una
domenica pomeriggio o un giorno di festa, con amici e parenti
guardando un film, una serie tv, un evento live. Un momento di
aggregazione e di socialità reale, replicabile in qualunque istante
grazie a un DVD o un Blu-ray, sempre disponibile e in mostra dentro
una libreria o una mensola fissa sulle pareti di casa nostra.
Partendo proprio dal concetto di “wall”, è stato realizzato uno
spot disponibile in due versioni, da 30 e 60 secondi, liberamente
ispirato a un progetto di tesi degli studenti di Arti Visive IED
Roma del 2018, con l’obiettivo di riportare alla mente e dritto al
cuore i momenti più emozionali ed aggreganti, vissuti dalle
persone, guardando un prodotto audiovisivo.
Il prodotto fisico rimane una
certezza per gli italiani: il consumo è stato certamente
influenzato negli ultimi anni dal moltiplicarsi delle opportunità
di fruizione dei contenuti audiovisivi. DVD e Blu-ray rimangono
però un desiderata per gli appassionati di cinema, e lo sono ancor
di più in occasioni di festività come il Natale. Un regalo
apprezzato e ricercato grazie anche ad un packaging sempre più
attrattivo, alle edizioni speciali, ai cofanetti dedicati ai
collezionisti, all’alta definizione, a contenuti extra che rendono
il prodotto unico e quindi personale. La campagna nasce da questo
assunto ed è per questo che lancia un social engagement in cui
invita tutti gli italiani ad essere protagonisti del proprio muro
del cinema, scattando foto o facendo selfie davanti ai loro film
preferiti. Un muro di storie, avventure che se fossero reali
necessiterebbero più di una vita per viverle tutte. Invece sono a
disposizione ogni volta, e con chi si desidera condividerle.
Io ho il mio wall e tu?
Condividilo come me! #raccontacilatuastoria #thewall
#univideo
Durante il panel Marvel Studios al CCXP in Brasile,
Kevin Feige ha rivelato alcuni interessanti
dettagli in merito a WandaVision, la serie Disney + che
vedrà protagonisti Paul Bettany e
Elizabeth Olsen.
Il produttore ha dichiarato che la
serie vedrà finalmente Wanda esprimere il suo potenziale e
diventare Scarlet Witch. “Abbiamo
l’opportunità di raccontare qualcosa in più della loro storia, di
vedere meglio ciò che Wanda può fare, di più ciò che rende Vision
Vision e, cosa più importante, abbiamo l’opportunità di rivelare un
nome che non sono nemmeno sicuro di aver ancora detto nel MCU, ovvero che Wanda è in realtà
Scarlet Witch”.
“Cosa significa che è Scarlet
Witch?” ha continuato “Lo spieghiamo in questa serie, in
modi che sono del tutto, completamente divertenti, un po’
spaventosi e avranno ripercussioni per l’intera futura Fase 4 del
MCU.”
Wanda è sempre stata “solo” Wanda
nell’universo cinematografico Marvel, quindi il fatto che sarà
chiamata Scarlet Witch in WandaVision è
estremamente eccitante. Con un po’ di fortuna, questo potrebbe
significare anche che avrà il famoso costume dei fumetti!
Intanto, di seguito potete vedere la
prima immagine della serie che mostra Wanda e Vision come se
fossero i protagonisti di una sit-com in bianco e nero ambientata
negli anni ’50.
Ecco una preview del primo trailer di Wonder Woman 1984 che
arriverà domani in rete. Nel video vediamo Diana (Gal
Gadot) alle prese con una misteriosa minaccia. Sono gli
anni ’80 e la nostra eroina non si ferma davanti a niente.
Fulmini e acrobazie sono
protagoniste in questo brevissimo video che domani sarà riproposto
nella versione estesa del trailer.
Vi ricordiamo che Wonder
Woman 1984 uscirà il 6 giugno 2020.
Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel
“inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio
grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli
eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero
aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima
iterazione della supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v
Superman: Dawn of Justice per poi tornare al
vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel
vedrà ancora Gal Gadot nei panni di
Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta
per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche
Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e
Pedro Pascal.
In attesa di vedere Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker, ultimo film di una serie di nove e
ultimo di una saga che si conclude con qualche spin off all’attivo,
ecco quali sono i più bei film della serie, dal peggiore al
migliore, secondo la critica.
Star Wars: the Clone Wars –
26.5
Il peggiore del gruppo,
secondo i critici, è il film d’animazione del 2008,
Star
Wars: The Clone Wars (diretto da Dave
Filoni), che ha cercato di colmare il divario triennale
tra L’Attacco dei Cloni e La
Vendetta dei Sith. Il film segue Anakin e il suo
padawan, Ahsoka Tano, mentre smascherano un complotto del conte
Dooku e affrontarono il suo apprendista, Asajj Ventress. Anche se
uscito nei cinema di tutto il mondo, il film ha agito come una
sorta di pilota per la serie animata con lo stesso nome.
Star Wars: The Clone
Wars è stato tutt’altro che un successo per la
stampa, con molti che hanno criticato la qualità dell’animazione e
la sceneggiatura debole. Diversi critici hanno anche definito il
film come una costosa pubblicità per la serie che ne è seguita.
Nonostante la dura accoglienza, il film è stato un successo
finanziario, incassando $ 68,3 milioni con un budget di soli $ 8,5
milioni. Il film detiene attualmente un punteggio critico del 18%
su Rotten Tomatoes e un punteggio di 35 su Metacritic.
Il film d’animazione non è andato
molto meglio con il pubblico. Clone Wars
attualmente detiene un punteggio del pubblico del 39% su Rotten
Tomatoes.
Episodio I – La Minaccia Fantasma –
52.5
La minaccia
Fantasma è il capitolo in live action peggiore della
saga, secondo la critica. Rilasciato nel 1999, il film ha iniziato
la trilogia prequel di George Lucas, introducendo Anakin Skywalker
com’era prima di essere coinvolto nelle guerra tra i Jedi e i Sith.
Ha anche visto l’esordio di Darth Maul, un signore dei Sith che ha
affascinato il pubblico tanto che il personaggio è stato riportato
riportato indietro nell’universo espanso, nonostante fosse stato
diviso in due nel terzo atto del film.
Sebbene i critici abbiano
riconosciuto le molte cose che il film ha fatto bene, hanno
generalmente concordato sul fatto che La minaccia
Fantasma è stato penalizzato dalla sua sceneggiatura
e da alcuni dei suoi personaggi, vale a dire il famigerato Jar Jar
Binks . L’episodio I possiede un punteggio critico del 54% su
Rotten Tomatoes e 51 su Metacritic.
Il film detiene attualmente un
punteggio del pubblico del 59% su Rotten Tomatoes.
Episodio II – L’Attacco dei Cloni –
60
La trilogia prequel non ha
avuto un inizio strabiliante e non è migliorata molto con l’uscita
dell’episodio II. La seconda puntata, uscita nel 2002, ha
continuato a illustrare l’ascesa al potere del Cancelliere
Palpatine mentre spingeva Skywalker verso il Lato Oscuro facendo
leva sulla perdita di sua madre e una sottotrama romantica tra lui
e Padmé Amidala. Il film ha anche brevemente rappresentato l’inizio
della guerra dei Cloni, menzionato per la prima volta in Una Nuova
Speranza, ma l’evento è stato esplorato attraverso diverse opere
animate.
Proprio come il suo predecessore, i
critici avevano sentimenti contrastanti su L’Attacco
dei Cloni. Numerosi critici hanno scoperto che i
personaggi erano mal sviluppati, che le interpretazioni degli
attori erano imperfette e che i dialoghi erano pieni di cliché.
L’episodio II detiene attualmente un punteggio critico del 66% su
Rotten Tomatoes e 54 su Metacritic.
Su Rotten Tomatoes, il film ha un
punteggio del pubblico di appena il 56%.
Solo:
A Star Wars Story – 66
L’idea di una antologia è
sembrata buona fino al 2018, quando Solo: A Star Wars Story
(diretto da Ron Howard) è uscito nelle sale
cinematografiche. Il film ha esplorato la crescita di Han Solo da
bambino orfano di Corellia a famoso contrabbandiere. Non solo, ha
introdotto un nuovo attore, Alden Ehrenreich, nel
ruolo, ma ha anche reintrodotto Darth Maul nella serie
cinematografica. In tal modo, è diventato il primo film di Star
Wars a riconoscere la serie animata.
I critici in genere hanno apprezzato
ciò che il film aveva da offrire, anche se nessuno di queste cose
era una novità. Il film detiene attualmente un punteggio critico
del 70% su Rotten Tomatoes e 62 su Metacritic. Forse perché, come
ipotizzava l’amministratore delegato della Disney Bob
Iger, il pubblico aveva avuto “troppo, troppo in fretta”;
forse è stato perché i numerosi problemi che si sono verificati
durante la produzione hanno logorato le aspettative; qualunque sia
la ragione, Solo non è riuscito a
rientrare delle spese, guadagnando solo $ 393,2 milioni in tutto il
mondo.
Solo: A Star Wars
Story detiene attualmente un punteggio del pubblico
del 63% su Rotten Tomatoes.
Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi
– 69.5
Si potrebbe pensare che il
finale culminante della trilogia originale poteva essere ricevuto
meglio di così. Il ritorno dello Jedi del
1983 completò la trasformazione di Luke Skywalker da immaturo
ragazzo a saggio Jedi, dandogli il senso di speranza necessario per
attirare suo padre, Darth Vader, lontano dal lato oscuro, liberando
infine la galassia dalle grinfie dell’Impero.
I critici sembrarono apprezzare lo
spirito generale del film e hanno continuato a lodare
George Lucas per aver dimostrato ancora una volta
una padronanza degli effetti visivi. Tuttavia, il film
evidentemente non è all’altezza dei suoi predecessori, ai loro
occhi. L’episodio VI detiene attualmente un punteggio critico
dell’81% su Rotten Tomatoes e 58 su Metacritic.
Per fare un confronto, il film
detiene un punteggio del pubblico del 94% su Rotten Tomatoes.
Episodio III – La Vendetta dei Sith
– 74
Uno dei pochi film su cui i
fan di Star Wars possono essere d’accordo
è La Vendetta dei Sith del 2005, che ha
completato il racconto della caduta di Anakin Skywalker verso il
lato oscuro, ha rappresentato la fondazione dell’Impero e ha
mostrato al pubblico il tragico annientamento dell’Ordine Jedi. I
fan spesso concordano sul fatto che è stato questo film a contenere
alcuni dei momenti più toccanti della saga.
I critici si sono sentiti allo
stesso modo. Sebbene abbiano notato che l’episodio III era ancora
pieno di difetti, pur concordano sul fatto che il film sia stato
uno dei migliori lavori di Lucas come regista. Alcuni sono persino
arrivati al punto di affermare che La Vendetta dei
Sith è il migliore della saga. Il film detiene
attualmente un punteggio critico dell’80% su Rotten Tomatoes e un
punteggio di 68 su Metacritic.
Il punteggio del pubblico su Rotten
Tomatoes è attualmente pari al 66%.
Rogue One: A Star Wars Story –
74.5
Nel 2016, il franchise di
Star Wars aveva avuto una nuova vita,
grazie all’uscita dell’Episodio VII. Per quanto il pubblico fosse
impaziente di esplorare il futuro, c’erano ancora delle lacune
nella storia originale che dovevano essere colmate.
Rogue One: A Star Wars
Story (diretto da Gareth
Edwards) è il primo dei film di antologia. Il film ha
fornito una spiegazione per quello che sembrava essere un buco
nella trama di Una nuova speranza e ha
fornito al pubblico un’idea di quanto la Ribellione ha dovuto
sacrificare in modo che Luke potesse distruggere la Morte Nera.
Rogue One
si è aperto a un’ondata di recensioni positive. Nonostante le
critiche rivolte ai personaggi di breve durata e al servizio dei
fan che hanno popolato il film, i critici hanno generalmente
espresso che è stata un’esperienza assolutamente divertente. Il
film attualmente detiene un punteggio critico dell’84% su Rotten
Tomatoes e un punteggio di 65 su Metacritic.
Il film detiene attualmente un
punteggio del pubblico dell’86% su Rotten Tomatoes.
Episodio VII – Il Risveglio della
Forza – 87
Dopo dieci anni, il
franchise di Star Wars è tornato nelle sale con Il
Risveglio della Forza (diretto da JJ
Abrams) nel 2015. Ambientato 30 anni dopo gli eventi
Il Ritorno dello Jedi, il film ha
introdotto nuovi personaggi: Rey, Finn e Poe Dameron.
Il Risveglio della
Forza ha ricevuto il plauso della critica al
momento del rilascio, con molti elogi alla nuova energia che ha
portato alla serie. Il consenso sembrava essere che il film fosse
abbastanza divertente per gli spettatori da ignorare completamente
il fatto che la sua narrazione era essenzialmente una ripetizione
di Una nuova speranza. L’episodio VII
detiene attualmente un punteggio critico del 93% su Rotten Tomatoes
e 81 su Metacritic.
Il film detiene un punteggio del
pubblico dell’86% su Rotten Tomatoes.
Episodio VIII – Gli Ultimi Jedi –
88
Nel 2017, Gli
Ultimi Jedi (diretto da Rian
Johnson) è uscito nelle sale. Il film ha continuato la
storia di Rey e Kylo Ren che combattevano per trovare la propria
strada, in bilico tra il lato oscuro e il lato chiaro. La seconda
puntata della trilogia del sequel vide anche il vero ritorno di
Luke Skywalker, raffigurato come un eremita che viveva in esilio
autoimposto a causa del suo fallimento nell’impedire a Kylo Ren di
cedere al Lato Oscuro. Gli Ultimi Jedi è
diventato rapidamente uno dei film più divisivi dell’intero
franchise tra i fan.
I critici, d’altra parte, hanno
dimostrato di apprezzare immensamente Gli Ultimi
Jedi, lodando molte delle audaci decisioni creative
prese – narrative, visive o di altro genere. Numerosi critici hanno
predetto che il film sarebbe andato bene tra i fan, descrivendolo
come un’esperienza soddisfacente. L’episodio VIII detiene
attualmente un punteggio critico del 91% e 85 su Metacritic.
Inutile dire che il pubblico si è
sentito in modo molto diverso. Gli Ultimi
Jedi detiene attualmente un punteggio del pubblico di
appena il 44% su Rotten Tomatoes.
Episodio V – L’Impero Colpisce
Ancora – 88.5
Uno dei più famosi colpi di
scena nel cinema moderno è venuto dagli anni ’80 con
L’Impero Colpisce Ancora (diretto da
Irvin Kershner). La saga probabilmente non è mai
stata in grado di scioccare il pubblico così profondamente, da
allora. Sebbene per nulla insignificante, questo era ben lungi
dall’unico contributo importante che il secondo film di Star Wars
ha dato alla cultura pop. Non possiamo dimenticare che ha anche
introdotto Yoda alla serie e una spiegazione memorabile e quasi
mistica della Forza, tra le altre cose.
Nonostante il consenso generale
degli spettatori ora, il film ha ricevuto una risposta mista dalla
critica, che ha citato come punti critici del film personaggi poco
sviluppati, effetti speciali relativamente scarsi e persino una
mancanza di vitalità. Naturalmente, le opinioni sono cambiate
drasticamente nel corso dei decenni, con l’episodio V spesso
etichettato come uno dei più grandi film di tutti i tempi.
Attualmente detiene un punteggio critico del 95% su Rotten Tomatoes
e un punteggio metacritico di 82.
L’Impero Colpisce
Ancora attualmente possiede un punteggio del pubblico
del 97% su Rotten Tomatoes.
Episodio
IV – Una Nuova Speranza – 91.5
La voce più apprezzata del
franchise di Star Wars è ovviamente l’originale che ha dato il via
a tutto: Una Nuova Speranza. Era una
storia su tre improbabili alleati portati in guerra contro il
malvagio impero. Il film del 1977 è stato un lancio di dadi audace,
introducendo qualcosa di completamente nuovo nel cinema con i suoi
effetti speciali senza pari e la mitologia unica. Una
Nuova Speranza ha contribuito ad accendere un
interesse diffuso per la fantascienza che continua a crescere
decenni dopo.
Al momento del rilascio, diversi
critici famosi hanno paragonato il film a 2001: Odissea
nello spazio, lodando gli effetti speciali e la
narrazione del film. Per dirla semplicemente: George
Lucas aveva creato qualcosa di rivoluzionario. Non
sorprende che Una Nuova Speranza abbia
vinto sette Oscar su un totale di 10 nomination. Il film detiene
attualmente un punteggio critico del 93% su Rotten Tomatoes e un
punteggio di 90 su Metacritic.
Per tutti quelli che stavano per
perdere le speranze, non temete: George Miller ha
dichiarato che è già in fase di preparazione con il prossimo film
di Mad Max, dopo il travolgente successo
di Mad
Max: Fury Road.
Il regista è al lavoro su
Three Thousand Years of Longing che avrà
come protagonisti Idris Elba e Tilda
Swinton, ma intanto, nonostante la differenza tra un
progetto e l’altro, ha confermato di non aver ancora completato la
sua saga post-apocalittica e che sta già lavorando al progetto:
“Non ho chiuso con la storia
di Mad Max e penso che si debba essere un multi-tasker, ci
sarà certamente un altro Mad Max dopo questo film. Stiamo
preparando anche quello (…) Si tratta di una questione
interessante l’idea di lavorare a più progetti contemporaneamente.
Ne parlo con altri colleghi e penso che per quanto mi riguarda
quando stai lavorando su un progetto alle volte vieni distratto e
ti concentri su un’altra cosa, come se fosse una vacanza creativa
poter distogliere brevemente l’attenzione. Aiuta a raggiungere
l’obiettivo perché ogni volta hai un approccio fresco a ciò a cui
stai lavorando e pensi ‘Pensavo di essere impegnato in questo
lavoro, ma ora non è così’“.
Mad
Max: Fury Road ha avuto un successo travolgente. Dalla
presentazione a Cannes alla vittoria di sei Oscar (su dieci
nomination), il film con Charlize Theron e
Tom Hardy è certamente uno dei migliori film degli
ultimi dieci anni.
Sono state diffuse nuove immagini
di Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker in cui possiamo vedere bene tutti
i protagonisti del film, in sala dal 18 dicembre, e anche i nuovi
volti che popoleranno quest’ultima avventura della saga degli
Skywalker.
Ecco di seguito le immagini:
1 di 28
Adam Driver is Kylo Ren and
Daisy Ridley is Rey in STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER
Stormtroopers in STAR WARS:
THE RISE OF SKYWALKER
Daisy Ridley is Rey and
Adam Driver is Kylo Ren in STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER
Scene from STAR WARS: THE
RISE OF SKYWALKER
Adam Driver is Kylo Ren in
STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER
Oscar Isaac is Poe Dameron,
Daisy Ridley is Rey and Anthony Daniels is C-3PO in STAR WARS: THE
RISE OF SKYWALKER
Daisy Ridley is Rey and
Adam Driver is Kylo Ren in STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER
Joonas Suotamo is
Chewbacca, Oscar Isaac is Poe Dameron, Daisy Ridley is Rey and John
Boyega is Finn in STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER
Anthony Daniels is C-3PO
and Daisy Ridley is Rey in STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER
Daisy Ridley is Rey in STAR
WARS: THE RISE OF SKYWALKER
Daisy Ridley is Rey in STAR
WARS: THE RISE OF SKYWALKER
Finn (John Boyega) and Poe
Dameron (Oscar Isaac) in STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER.
Anthony Daniels is C-3PO in
STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER
John Boyega is Finn and
Naomi Ackie is Jannah in STAR WARS; THE RISE OF SKYWALKER.
Joonas Suotamo is Chewbacca
and Billy Dee Williams is Lando Calrissian in STAR WARS: THE RISE
OF SKYWALKER
Naomi Ackie is Jannah in
STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER.
Lando Calrissian (Billy Dee
Williams) in STAR WARS: EPISODE IX.
Kylo Ren’s restored helmet
in STAR WARS: EPISODE IX.
General Leia Organa (Carrie
Fisher) and Rey (Daisy Ridley) in STAR WARS: EPISDOE IX
(Left to right( Chewbacca
(Joonas Suotamo), BB-8, D-O, Rey (Daisy Ridley), Poe Dameron (Oscar
Isaac) and Finn (John Boyega) in STAR WARS: EPISODE IX
Memory of Victory’s Past
in STAR WARS: EPISODE IX.
C3PO (Anthony Daniels),
Finn (John Boyega) and Poe Dameron (Oscar Isaac) in STAR WARS:
EPISODE IX.
Rey (Daisy Ridley) in STAR
WARS: EPISODE IX
BB-8 and D-O in STAR WARS:
EPISODE IX
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, scene inedite nel nuovo trailer
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova
trilogia del franchise diretto da J.J.
Abrams, arriverà nei cinema a dicembre
2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Sono stati diffusi due nuovi
colorati poster per Birds of Prey, il
nuovo film con Margot Robbie che vede tornare sul
grande schermo il personaggio di Harley Quinn, che ha esordito in
Suicide Squad.
Birds of
Prey, diretto da CathyYan, arriverà nelle sale il 7 febbraio
2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead,
Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e
Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e
Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei due
principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la nuova sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.“
Ecco le prime immagini ufficiali di
Ghostbusters: Legacy, in cui
riconosciamo Paul Rudd e, da lontano, Finn
Wolfhard. Eccole a seguire:
1 di 4
A più di trent’anni dall’uscita
nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale,
composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson,
Sigourney Weaver e Annie Potts di nuovo insieme per ridar
vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia.
Diretto da Jason Reitman, il film sarà nelle sale dall’estate 2020
prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros.
Entertainment Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna
Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon, Paul Rudd.
Sinossi:
Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason
Reitman e prodotto da Ivan Reitman, il nuovo capitolo della saga
originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre
single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione
con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata
dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman
& Gil Kenan.
Continua la lavorazione della serie
Disney + The Falcon and The Winter
Soldier, e oggi, Daniel Bruhl ha
dato conferma che parteciperà alla serie nei panni del Barone Zemo.
Il personaggio era stato il cattivo di Civil War, manipolatore
principale di Winter Soldier e responsabile reale della morta di Re
T’Chaka.
Ecco di seguito la foto condivisa
dall’attore su Instagram che conferma quanto riportato sopra:
Vi ricordiamo che nel cast di
The Falcon and The Winter Soldier è
previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo
cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon
Carter in Captain America: The Winter
Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei
panni del Barone Zemo.
Per quanto concerne la serie di
The Falcon and The Winter Soldier, il
lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland
(The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The
Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the
Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher)
dirigerà tutti i sei episodi.
Probabile, visti gli esiti di
Avengers: Endgame, che lo
show si concentrerà sulla dinamica del rapporto tra le due
figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle
imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.
Ghostbusters:
Legacy, il primo teaser poster ufficiale del film. A
più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico
Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill
Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie
Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe
cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason Reitman,
il film sarà nelle sale dall’estate 2020 prodotto da Sony Pictures
e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i
protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie
Coon, Paul Rudd.
Sinossi:
Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto
da Ivan Reitman, il nuovo capitolo della saga originale
Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre single e i
suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli
Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal
nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman &
Gil Kenan.
Ghostbusters: Legacy, il primo teaser
poster ufficiale del film
Arriva il 6 dicembre su Prime
Video la terza stagione di The Marvelous
Mrs. Maisel, La favolosa Signora Maisel
3, serie di enorme successo ideata e scritta
da Amy-Sherman Palladino. Giunta al terzo
ciclo, la storia di Midge ha preso finalmente la piega che la
giovane donna desiderava.
Impegnata per la prima volta in un
vero e proprio tour, mentre vede il suo sogno di diventare
stand-up comedian professionista realizzarsi, la casalinga
bene di New York si trova a fare i conti con una nuova realtà,
completamente differente da ciò che aveva conosciuto prima. La
seconda stagione si era chiusa con una consapevolezza cristallina
da parte della protagonista: Midge riceve un’offerta incredibile e
l’immediatezza nell’accettare la proposta, dimenticando famiglia,
ex marito, casa e soprattutto i figli, le fa capire qual è la sua
vera strada. Questa strada però ha un prezzo, la terza stagione ce
lo mostrerà.
La favolosa Signora
Maisel 3, la trama
Senza lasciar andare troppi
elementi della nuova stagione, in questo terzo ciclo seguiamo Midge
in tour, mentre cerca di tenere il passo con i suoi figli che
crescono lasciati a Joel, con i genitori, sempre più ingombranti e
portatori di un’esasperata drammaticità, gli ex suoceri,
pittoreschi parenti acquisiti che continuano a far parte della sua
vita attraverso Joel e i bambini. In viaggio con lei c’è Susie,
l’amica e agente cinica e critica, che non si fa mai mancare una
battuta acida o un’osservazione che possa generare una reazione
della sua compagna di viaggio che, invece, sembra sempre
perfettamente a suo agio nei suoi abiti elegantissimi e i suoi
cappelli alla moda.
La nuova stagione, dunque, rimette
in gioco tutti i personaggi che conoscevamo, proponendo altri
ritratti umani puntuali, divertenti, affilati. Tra le migliori new
entry della stagione spiccano Cary Elwes che si
confronta con la Sophie Lennon di Jane Lynch nei
panni di un regista teatrale, l’affascinante Sterling K.
Brown che interpreta l’agente di Shy Baldwin
(Leroy McClain) e infine Liza Weil,
l’indimenticabile Paris Geller di Una Mamma per Amica (quindi, vecchia
conoscenza della Palladino).
La Weil in particolare detiene il
ruolo che più si connette con quello della protagonista, perché
interpreta un’altra artista in tour e con la quale Midge si
confronta e stringe una salda amicizia che permette alle due donne
di mettere a confronto le loro esperienze lontano dalla famiglia e
dai figli.
La favolosa Signora
Maisel 3 espande gli orizzonti
Come si era ampliato lo scenario
con la trasferta a Parigi nella seconda stagione, anche in questo
terzo ciclo la Palladino si prende più spazio, seguendo la sua
eroina in tour, raccontando camere d’albergo, lussuose hall e
condomini con piscina che circondano Midge. Insieme a spazi più
grandi, anche il guardaroba di Midge si espande, i costumi occupano
un posto ancora più importante e la nostra eroina non perde
occasione per cambiarsi d’abito (con immancabile cappellino
abbinato) di fronte allo stupore di Susie, perennemente chiusa, non
importa la temperatura esterna, nella sua giacca di pelle.
Midge impara che non tutti gli
spettatori sono uguali, che non tutte le realtà sono vicine alla
sua e che esiste, anche nella commedia, un linguaggio adeguato a
ogni contesto, che sia il pubblico di un albergo di lusso a Las
Vegas o che sia un gruppo di soldati in licenza. Così facendo,
affina le sue battute e impara a tenere il polso del suo pubblico,
la sua stella brilla sempre più alta, tanto che potrebbe
addirittura arrivare ad essere d’interesse della stampa
scandalistica, ma non riveliamo di più.
Il turbinio di coloriti personaggi
che hanno circondato Midge nelle altre stagioni tornano più
agguerriti e confusionari che mai, da Abe che riscopre una passione
politica, a Rose che cerca di trovare un ordine nella nuova
quotidianità che lei e suo marito cercano di affrontare nella
maniera più elegante possibile. Persino Joel, dopo aver tentato
invano di riconquistare la moglie, trova una sua strada, una sfida
che lo tiene impegnato e finalmente appassionato.
La favolosa Signora
Maisel 3 mantiene altissimi gli standard
La favolosa Signora
Maisel 3 mantiene altissimi gli standard da ogni
punto di vista, a partire dalla scrittura, passando per le
interpretazioni e il lavoro di messa in scena, aumentando in
maniera esponenziale la quantità di input per lo spettatore,
riempiendo le scene di oggetti, colori, suoni (numerosi i numeri
musicali) e figuranti. Un turbinio di emozioni che sembra emulare
tutti gli stimoli che investono la nostra Midge in questa nuova
avventura che la vede, finalmente, diventare una stand-up
comedian.
Proprio Midge, nonostante la
ricchezza di paesaggi e personaggi, resta il fuoco del racconto. La
giovane casalinga separata con figli di New York, cresciuta in un
ambiente ricco e benestante e alla ricerca della sua affermazione
si rivela un esempio di femminismo e femminilità davvero raro: la
sua intelligenza, la sua dolcezza, la sua ironia si sposano alla
perfezione sia con gli abiti neri di classe per i suoi numeri, con
le sue doti culinarie, con la sua abilità a calmare i figli e la
sua scioltezza nel flirtare con classe con gli uomini che la
circondano.
Midge fugge dagli stereotipi
Quello che la serie di Palladino
riesce a restituire con estrema efficacia, e questa terza stagione
lo conferma, è proprio la parabola di una donna perfettamente
incasellata in uno stereotipo (prima stagione) che scappa da quella
“casella” (seconda stagione) e impara a conciliare ciò che dello
stereotipo le appartiene e ciò che invece vuole trasformare della
sua vita, per renderlo aderente alle sue aspirazioni.
Midge riesce a cucinare ed esibirsi
con lo stesso perfezionismo, fugge da ogni classificazione e si
autodetermina in maniera sempre più autentica e completa, si scosta
dai canoni e si conferma il personaggio moderno e positivo che
Amy-Sherman Palladino ama raccontare.
Deadline riporta che
l’attore inglese Stephen Graham si è unito al cast
di Venom
2, sequel della Sony Pictures, che sarà diretto
da Andy Serkis (Breathe; Mowgli:
Legend of the Jungle) e avrà come protagonista
Tom Hardy che torna ad interpretare l’antieroe del
titolo.
Non si hanno molti dettagli sul suo
ruolo, per adesso sappiamo solo che Graham si unisce a un cast che
vedrà anche Michelle Williams (Fosse / Verdon) nei panni di Anne
Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di
Cletus Kasady / Carnage e Naomie Harris ( No Time to Die) nei panni
di Shriek.
Come già annunciato dal
finale del precedente capitolo, in Venom
2 assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus
Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei
fumetti su Spider-Man.
Nel frattempo è stato
ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di
direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel
primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio
centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody
Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo
cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”
Vi ricordiamo cheTom Hardytornerà a
interpretare Eddie Brock anche nel sequel diVenom, progetto già in
sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso
autunno, e a confermarlo è stata la produttriceAmy
Pascal.
In vista del CCXP Brasile, la Warner
Bros ha diffuso nuove immagini di Birds of
Prey, contenuti esclusivi che forse verranno messi on
line più avanti. Per adesso possiamo avere una descrizione delle
scene, con tanto di sequenza di apertura che mostra una Gotham
selvaggia.
La scena iniziale del film è stata
proiettata davanti al trailer, e ha mostrato la rottura di Harley
con Joker e il tentativo di iniziare una nuova vita a Gotham. La
scheggia impazzita si gode la sua libertà da Mister J e compra due
animaletti da compagnia, le iene Wayne e Bruce e fa saltare in aria
la Ace Chemicals (qui la descrizione
completa).
Birds of
Prey, diretto da CathyYan, arriverà nelle sale il 7 febbraio
2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead,
Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e
Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e
Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei due
principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la nuova sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.“
Una delle più grandi sorprese
all’inizio di Avengers: Endgame è il salto
temporale di cinque anni dopo che gli eroi sopravvissuti
dell’universo cinematografico Marvel si sono resi conto che
Thanos ha completamente atomizzato le Gemme dell’Infinito nei suoi
ultimi momenti di vita, per impedire che la sua vittoria venisse
annullata.
Quando la morte della famiglia e
degli amici divenne una realtà deprimente, i Vendicatori e i
Guardiani della Galassia hanno
passato cinque anni ad elaborare il lutto e la sconfitta prima di
formulare un nuovo audace piano per riportare i caduti senza
compromettere completamente la propria cronologia.
Tuttavia, alla fine del film, era
stato stabilito uno status quo completamente nuovo per il MCU mentre gli eroi risorti si
trovavano in un mondo che era progredito di cinque anni interi da
quando erano stati ridotti in polvere personalmente dal Titano
Pazzo. Mentre la MCU si sposta nella Fase 4 oltre la
Infinity Saga, le ramificazioni del salto temporale influenzeranno
sicuramente la prossima serie di film dei Marvel Studios, con le conseguenze immediate
già rilevate nel seguito diretto di Endgame, Spider-Man: Far From
Home.
Dalle decisioni narrative per
esplorare il peso emotivo della vittoria di Thanos per i principali
personaggi della MCU sopravvissuti, allo sviluppo di
uno status quo molto diverso nel frattempo, il salto temporale di
cinque anni spiazza le aspettative del pubblico e dà ai personaggi
della storia il tempo di esplorare lo stato attuale, sia sul grande
schermo che su Disney +. Man mano che l’MCU passa alla Fase 4, l’impatto
più ampio di questo spostamento cronologico avrà sicuramente un
ruolo. Insomma, questi 5 anni aprono il racconto a molteplici
possibilità che si potranno sviluppare in seguito.
Il regista di
Joker,Todd Phillips, ha
rivelato di aver originariamente proposto alla Warner Bros. tre
film diversi con tre registi diversi come parte di un progetto
realizzato sotto una nuova etichetta cinematografica chiamata
DC Black Label.
“L’ho proposta come un pacchetto
di tre film, Joker è il primo diretto da me, e poi questi altri due
film, con altri due registi – ha detto Phillips a IGN– Ma non
voglio davvero nominarli, perché non voglio anticipare informazioni
fino a che non saranno cose certe, anche per gli altri registi
coinvolti. Sono stato solo io a parlarne con Warner Bros.”
Phillips prevedeva che i film della
DC Black Label fossero studi di personaggi più a basso budget,
sull’esempio di Joker. Anche se Warner Bros. ha respinto l’idea per
l’etichetta del film, Phillips ha detto che pensa che sia ancora
una “buona idea”.
Diretto da Todd Phillips, Joker è
interpretato da Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Bill
Camp, Frances Conroy, Brett Cullen, Glenn Fleshler, Douglas Hodge,
Marc Maron, Josh Pais e Shea Whigham.
Jokervincitore del Leone D’Oroper il Miglior
Film alla 76° Mostra Internazionale d’ Arte
Cinematografica di Venezia, a partire dal 6
febbraiosarà disponibile in DVD, Blu-Ray
(che includerà film e contenuti speciali in alta definizione)
e 4K UHD.
Dal 16 gennaio, il
film acclamato dalla critica, che ha già superato la soglia dei 4
milioni di spettatori in Italia e incassato più di $1 miliardo nel
mondo, sarà inoltre disponibile per l’acquisto in
digitale.
Sembra che le idee per Avengers:
Endgame fossero davvero senza fine. Dopo tutte le
scene memorabili che abbiamo visto in sala, continuano a spuntare
concept di momenti pensati ma scartati dal film.
La battaglia finale del film
includeva alcuni momenti memorabili, tra cui l’aperture di portali
spaziali che riportavano in campo gli eroi morti in
Infinity War e una riunione emozionante
tra Iron Man e Spider-Man. Poi ci sono
combattimenti epici, tra cui quello da applausi in sala di
Capitan America che brandisce Mjolnir e Giant-Man,
di ritorno dopo l’apparizione in Civil War, che schiaccia
brutalmente i nemici che si mettevano sulla sua strada.
Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura diretta da
Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo
lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento
produttivo senza pari.
Per quanto riguarda invece il
tenerissimo personaggio del mondo di Star
Wars, sappiamo senza dubbio che è un ottimo
espediente per Lucasfilm e Disney per vendere milioni di
pupazzetti, soprattutto nel periodo che precede il Natale. Inoltre,
il personaggio gioca molto con la malinconia e soprattutto con il
desiderio dei fan, delusi dagli ultimi film della saga, di
riappropriarsi dei propri eroi e personaggi che hanno costruito la
nostra memoria collettiva.
Sappiamo che una parte del merito
per il nuovo accordo tra Disney e Sony su
Spider-Man va a Tom Holland che,
intercedendo per amore del personaggio tra i due studi ha
contribuito a far trovare loro una nuova intesa.
L’accordo ha concesso a Holland di
rimanere legato al personaggio per almeno altri due film. Adesso,
l’attore ha spiegato come sono andate le cose, raccontando che,
durante quella telefonata con Bob Iger, boss
Disney, seduto in un bar, con la sua famiglia, ed era ubriaco!
“Eravamo al D23 quando la
notizia è venuta fuori ed ero ovviamente devastato. È stato
terribile. Ho chiesto se potevo ricevere l’e-mail di Bob Iger
perché volevo solo dire: “Grazie, sono stati cinque anni
incredibili della mia vita. Grazie per avermi cambiato la vita nel
migliore dei modi e spero che potremo lavorare insieme in futuro.”
Mi hanno dato il suo indirizzo e gli ho scritto, lui ha risposto
molto rapidamente dicendo che avrebbe voluto parlare al telefono e
ha chiesto quando ero libero.”
“Passarono due o tre giorni e io
andai in un pub con la mia famiglia, nella nostra città. Era una di
quelle serate con i quiz ai tavoli e noi stavamo giocando, stavamo
bevendo e io non avevo mangiato molto. Mi chiama all’improvviso
questo numero sconosciuto e credo di ricordare che sia andata più o
meno “Penso che Bob Iger mi stia chiamando ma io sono
ubriaco”.”
Considerando che uno degli uomini
più potenti di Hollywood era dall’altra parte del suo telefono,
Holland ha risposto ugualmente passando tutta la telefonata a
spiegare a Iger perché avrebbe voluto di nuovo e ancora
interpretare Spider-Man nel MCU.
Ecco il video della “confessione” di
Tom Holland, durante un incontro con Jimmy
Kimmel:
L’attore era già amato dai fan
grazie alla sua interpretazione sincera e divertente di Peter
Parker, e questo sviluppo lo renderà sicuramente ancora più
simpatico al pubblico. Certo, non ci illudiamo che una semplice
telefonata da parte del giovane Tom abbia smosso da sola gli enormi
interessi economici dietro questo progetto, ma è chiaro che
l’attore ci tiene molto a mantenere uno status che gli permette di
interpretare il personaggio e di essere presente nell’universo
cinematografico più imponente che la storia del cinema ricordi.
Helen
Mirren e Ian McKellen hanno parlato di Bill
Condon e de L’Inganno
Perfetto, di come sono arrivati a recitare nel
film, dal 5 dicembre in sala distribuito da Warner Bros, e di
quanto hanno amato lavorare insieme.
Bill Condon, lo
sceneggiatore vincitore dell’Oscar per “Demoni e dei”, dirige e
produce il film da una sceneggiatura di Jeffrey Hatcher (“Mr.
Holmes – Il mistero del caso irrisolto”), tratta dall’acclamato
romanzo di Nicholas Searle.
L’inganno perfetto, la
trama
Il genio della truffa Roy Courtnay
(McKellen) non riesce a credere alla propria fortuna quando
incontra online la benestante vedova Betty McLeish (Mirren). Mentre
Betty gli apre le porte di casa e della sua vita, Roy rimane
sorpreso scoprendosi affezionato alla donna: quella che sarebbe
dovuta essere una truffa veloce e rapida si trasforma in un
percorso da funambolo – il più infido della sua vita. Tra i
protagonisti di “L’inganno perfetto” anche Russell
Tovey (serie TV “Quantico”) e Jim Carter
(serie TV “Downton Abbey”). Greg Yolen affianca Condon come
produttore.
I produttori esecutivi sono Richard
Brener, Andrea Johnston, Aaron L. Gilbert, Jason Cloth, Anjay
Nagpal, Jack Morrissey e Nick O’Hagan. Nella squadra dietro le
quinte, il direttore della fotografia Tobias Schliessler (“La bella e la bestia”, “Mr. Holmes – Il
mistero del caso irrisolto”) e lo scenografo John Stevenson
(candidato BAFTA, “Burton and Taylor”), al montaggio Virginia Katz
(“La bella e la bestia,” “Mr. Holmes – Il mistero del caso
irrisolto”) e per i costumi Keith Madden (miniserie “Patrick
Melrose”, “Mr.
Holmes – Il mistero del caso irrisolto”).
La musica è del compositore
candidato a due premi Oscar, Carter Burwell (“Tre manifesti a
Ebbing, Missouri”, “Carol”). “L’inganno perfetto”, girato a Londra
e Berlino, sarà nelle sale cinematografiche dal 5 dicembre 2019.New
Line Cinema presenta, in associazione con BRON Creative, una
produzione 1000 Eyes, un film di Bill Condon, “The Good Liar”. Il
film sarà distribuito da Warner Bros. Pictures.
La regista Niki Caro firma la
rivisitazione in chiave live action del classico d’animazione
Disney del 1998 Mulan, che arriverà nelle sale italiane il
26 marzo 2020. Basato sul poema narrativo “La ballata di Mulan”, il
film racconta l’epica storia della leggendaria guerriera, una
giovane donna senza paura che rischia ogni cosa per proteggere la
propria famiglia e il proprio Paese, diventando uno dei più grandi
guerrieri che la Cina abbia mai conosciuto.
Quando l’Imperatore della Cina
decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata
Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori
provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un
rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo
essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua
Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e
dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo
autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si
trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di
una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.
La storia della leggendaria
guerriera è uno dei racconti popolari più celebri della Cina e fa
ancora parte dei programmi scolastici cinesi.
Liu Yifei (Il Regno
Proibito, Once Upon a Time) interpreta la
protagonista del film Disney Mulan, che vede nel cast
anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars
Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason Scott Lee
(Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel
ruolo di Böri Khan e Yoson An (Shark – Il Primo Squalo)
nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong Li
(Memorie di una Geisha, Lanterne Rosse) nel ruolo
di Xianniang e di Jet Li (Shao Lin Si, Arma Letale
4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da
Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren
Hynek.
L’ultimo decennio è stato davvero
rivoluzionario per i supereroi dei fumetti, al cinema. Basta
pensare che nel 2010 gli Avengers non
esistevano ancora, bisognava aspettare il 2012, che La
Trilogia del Cavaliere Oscuro era in corso e che
Spider-Man e
X-Men erano brand forti in mano alla
Fox.
Sono cambiate tante cose nel corso
di questi 10 anni, e a fronte di molti film arrivati in sala con
grande successo, soprattutto dai Marvel Studios, molti altri progetti
messi in cantiere non sono poi stati realizzati. Ecco di seguito 20
cinecomic Marvel e DC dell’ultima decade mai
realizzati (e il motivo per cui non sono mai stati realizzati).
X-Men/Fantastic Four/Daredevil/Deadpool Crossover
I dettagli su questo
progetto sono venuti alla luce solo recentemente, ma nel 2010, gli
sceneggiatori Zack Stentz e Ashley Edward
Miller sono stati assunti da Fox per scrivere un film di
squadra con tutti i personaggi Marvel di Fox. Ciò significa che
avremmo visto X-Men, Fantastic Four, Deadpool e Daredevil
condividere tutti lo schermo contemporaneamente!
Il film avrebbe battuto Capitan
America: Civil War sul tempo, visto che avrebbe dovuto parlare del
Superhuman Registration Act e del conflitto che avrebbe visto
questi eroi iconici schierarsi a favore e contro l’atto. Lo
sceneggiatore di fumetti Warren Ellis ha accettato la sceneggiatura
ed è stata offerta la regia a Paul Greengrass. Sfortunatamente, i
problemi di pianificazione hanno impedito al progetto di andare
avanti.
The Runaways
The
Runaways è diventata una serie di tre stagioni su
Hulu, ma nel progetto iniziale doveva essere un film.
Lo sceneggiatore di fumetti che ha creato la squadra, Brian K.
Vaughan, è stato inizialmente ingaggiato per scriverne la
sceneggiatura e nell’aprile 2010, Peter Sollett ha accettato di
dirigere e lo sceneggiatore di Iron
Man 3, Drew Pearce, ha partecipato al progetto.
Tuttavia, poco più di un anno dopo che il progetto è stato
accantonato poiché i Marvel Studios si sono invece
concentrati su The Avengers.
Mentre per un certo periodo è stata plausibile una versione del
film nella Fase 3 del MCU, Feige non era così interessato
a questa giovane squadra di eroi, quindi Jeph Loeb ha finito per
portarla in tv.
Sinister Six
Prima che
The Amazing Spider-Man 2
uccidesse effettivamente quella versione dell’arrampicamuri, il
piano di produzione era che Drew Goddard prendesse
il timone di uno spinoff sui Sinister Six. Le basi per questo film
erano state goffamente gettate negli ultimi minuti di quel sequel,
e lo spin-off avrebbe visto l’eroe costretto a lavorare con questa
squadra di criminali.
Ci si aspettava che un Sandman di dimensioni giganti e un Norman
Osborn di ritorno si inserissero in Sinister Six, ma oltre a ciò,
non sappiamo davvero che cosa avrebbe comportato il film.
Con la Sony Pictures che si è poi rivolta ai Marvel Studios per riportare ancora
una volta in vita Spider-Man, il film è stato demolito, ma le voci
insistono verso la ripresa del progetto. Per un po’, si diceva
persino che Goddard avrebbe assunto la regia di
Spider-Man:
Homecoming, andata poi a Jon Watts.
The Batman
The
Batman si è rivelata un’esperienza frustrante per i fan, visto
che dopo l’annuncio ufficiale, il progetto ha cominciato a perdere
i pezzi. Ben Affleck ha gradualmente abbandonato la regia, la
produzione, la sceneggiatura e infine anche il ruolo dell’Uomo
Pipistrello, chiudendo nel cassetto la storia che aveva scritto con
Geoff Johns.
I dettagli della trama non sono mai stati realmente rivelati, ma
si diceva che l’Arkham Asylum fosse l’ambientazione principale,
mentre Joe Manganiello è stato successivamente scelto come il
malvagio Deathstroke. Si pensa che il cattivo avrebbe preso di mira
l’eroe mentre era stato assunto da Lex Luthor affamato di vendetta,
ma quando il DC
Extended Universe iniziò a sgretolarsi, nessuno si è
meravigliato che il film non abbia trovato seguito.
Il progetto di un nuovo film su Batman è ora nelle mani di Matt
Reeves, con Robert Pattinson nel ruolo.
Justice
League: Parte Due
I fan di Zack Snyder
chiedono ancora una Snyder Cut di Justice League, ma che dire del sequel che ora
non vedrà mai la luce del giorno? Il film era originariamente
concepito come un epico racconto due parti, ma quando
Batman v Superman: Dawn of
Justice ha incassato meno di quanto ci si
aspettava, lo studio ha deciso di rivedere i piani sul dittico.
Basandoci su quel poco che sappiamo,
Justice League: Parte Due ci avrebbe
portato nella desolata terra che abbiamo visto nella visione
“Knightmare” di Batman, con Darkseid e un malvagio Superman.
Gambit
Dopo che Channing Tatum ha
espresso il suo interesse per il ruolo di Gambit, il produttore di
lunga data degli X-Men, Lauren Shuler Donner, non ha perso tempo
nel ingaggiarlo per interpretare il mutante.
Sfortunatamente, non c’era davvero un vero e proprio progetto in
cantiere e il film su Gambit cominciò rapidamente a diventare un
miraggio (Tatum ha persino abbandonato a un certo punto, ma si
riteneva che fosse una tattica di negoziazione in modo da poter
guadagnare più soldi per il ruolo).
Proprio quando sembrava finalmente che potesse diventare realtà
– Fox ha anche fissato una data di uscita per il 2020 – la fusione
Disney / Fox ha demolito il film una volta per tutte.
The Incredible Hulk 2
Quando The Incredible Hulk
è uscito al cinema, era chiaro che Edward Norton non sarebbe mai
stato convinto a riprendere il ruolo di Bruce Banner nell’ancora
giovanissimo Marvel Cinematic Universe.
Una volta c’erano piani per un sequel, e Tim Blake Nelson ha
recentemente rivelato che il suo personaggio sarebbe diventato The
Mantle nel sequel. Sembrava quindi che il Gigante di Giada sarebbe
tornato in sala da solo dopo The Avengers, ma l’acquisizione dei
Marvel Studios da parte della
Disney ha sancito la fine del progetto. La Universal infatti
detiene i diritti di distribuzione del film. Quindi non si è fatto
nessun accordo.
Di conseguenza, Hulk è diventato un personaggio non protagonista
nei franchise di The Avengers e Thor.
Inhumans
Gli inumani saranno
probabilmente ricordati come una delle peggiori cose che la
Marvel (beh, la loro divisione TV)
abbia mai fatto, e mentre Jeph Loeb ha preso una enorme cantonata
con l’adattamento di questi personaggi, è stato proprio Kevin Feige
a decidere di non portarli al grande schermo.
Rispetto a Game of Thrones, sembrava che questo prodotto sarebbe
stato buono almeno quanto gli altri film dei Marvel Studios, ma Feige è stato
spinto a farlo perché il CEO di Marvel Entertainment Isaac
Perlmutter voleva sostituire gli X-Men e i Fantastici Quattro con
Gli Inumani dei fumetti, una strategia che si è rivelata un
fallimento completo.
Come accennato, lo show televisivo ha finito per non avere
nessun tipo di successo e ora girano voci che Feige potrebbe
riavviare i personaggi per inserirli nella serie di Miss Marvel in produzione con Disney
+.
Venom/Carnage
Venom è uscito nel 2018 e
ha ricevuto una risposta mista ma originariamente doveva assumere
una forma molto diversa, ma quel film ovviamente non è stato
realizzato. Un film su Venom / Carnage ha attraversato diversi
stadi di produzione ed è passato per molte mani per diventare parte
della serie di The Amazing Spider-Man. Alex Kurtzman avrebbe dovuto
dirigere e produrre il film, insieme ad una squadra che includeva
anche Avi Arad, Matt Tolmach, Roberto Orci ed Ed Solomon. Tuttavia,
il franchise del di Spider-Man è crollato e la Sony Pictures è
tornata al tavolo da disegno, quindi il film – che era diventato
noto come “Venom Carnage” – non è stato portato avanti.
Più tardi, la Sony avrebbe ridisegnato il personaggio nella
versione che abbiamo visto l’anno scorso, ma è difficile non
chiedersi cosa sarebbe potuto succedere se il progetto di cui
abbiamo parlato fosse arrivata nei cinema.
Fantastic Four 2
Che ci crediate o no, Fox
era così fiduciosa nella visione che Josh Trank
aveva di Fantastic Four che aveva programmato un sequel per il 2017
prima ancora che uscisse il primo film! I piani del regista furono
pesantemente cambiati dal produttore Simon Kinberg
il quale scrisse e diresse delle riprese che trasformarono il
riavvio in un disastro totale. Inutile dire che quel sequel non è
mai avvenuto!
Tuttavia, c’è stato un tempo in cui Fox ha pensato di andare
avanti con un sequel che avrebbe usato stesso cast e tono, ma le
orribili performance al botteghino e le recensioni hanno chiuso
quella porta per sempre (così come il fatto che nessuno dei
convolti sembrava desideroso di tornare).
Si dice che sia Galactus che Silver Surfer avrebbero dovuto
apparire in una scena post-credits del film del 2014 al fine di
preparare il palcoscenico per quel sequel, ma sono stati rimossi
per motivi di bilancio e Fox ha deciso di portare la serie in una
direzione diversa, o con un film di Doctor Doom o con un film sui
Fantastici Quattro che avrebbe avuto luogo dal punto di vista dei
loro figli.
Cyborg
Quando Warner Bros. decise
di svelare la sua lista completa della DC Films, praticamente tutti
furono sorpresi nel vedere che un film su Cyborg era in programma
per il del 2019. Dopotutto, per quanto Victor Stone possa far parte
della Justice League, non è esattamente un personaggio che possiamo
facilmente immaginare protagonista di un film tutto suo, e senza
sceneggiatore o regista, nessuno è stato davvero sorpreso nel
constatare che il film non si sarebbe fatto.
Da allora l’eroe è stato usato in televisione in Doom Patrol, e
non sembrano esserci piani per il grande schermo per il
supereroe.
X-23
Logan è stato una mossa
audace da parte di Fox in quanto ha preso il Wolverine PG-13 di
successo commerciale e lo ha gettato in un ambiente R-Rated per un
film che alla fine si è rivelato un successo critico ed economico
(si diceva addirittura che potesse ambire agli Oscar, dove è
arrivato come nominato alla migliore sceneggiatura non
originale).
Alla fine del film, Hugh Jackman era giunto al termine della sua
carriera come Wolverine, ma era stata lasciata aperta una porta per
uno spin-off che ruotava attorno alla Laura / X-23 di Dafne
Keen.
Il regista James Mangold avrebbe dovuto iniziare a lavorare su
questo poco dopo aver terminato Le Mans ’66, ma mentre era al
lavoro sul film biografico, la fusione tra Disney e Fox è avvenuta
e presto è stato chiaro che esplorare questa versione del
personaggio non sarebbe stata una priorità nel riavvio del
franchise degli X-Men ai Marvel Studios.
Green Lantern Corps
È stato recentemente
rivelato che la HBO è al lavoro su una serie tv su Green Lantern,
tramite HBO Max, il suo servizio di streaming. Un report successivo
ha affermato che il film di Green Lantern Corps rimane una priorità
per Warner Bros. Col passare del tempo è diventato chiaro che non
sarebbe mai stato realizzato prima del 2020.
Lanterna Verde non è stato nemmeno inclusa nella Justice League
nonostante fosse un membro fondatore della squadra secondo The New
52, e per quanto i fan fossero infuriati, probabilmente la
decisione è stata della Warner Bros. che voleva creare la giusta
distanza tra il disastroso film del 2011. Sarebbe bello vedere
il film ma, per ora, rimane bloccato nel limbo.
The Flash
Seguire il viaggio di
The
Flash è stato frustrante quasi quanto quello di The Batman,
come negli ultimi anni il film ha avuto diversi registi, scrittori
e trame.
Il film si è trasformato, prima doveva essere un adattamento di
Flashpoint, in seguito si è trasformato in un buddy movie in
squadra con Cyborg e, a un certo punto, Ezra Miller, l’interprete,
ha persino arruolato lo sceneggiatore dei fumetti Grant Morrison
per creare una versione più scura che sperava che la Warner Bros
approvasse.
Al momento il film di Flash non uscirà a breve, anche se la
Warenr Bros ha deciso che la regia sarà affidata a Andy Muschietti
di IT.
The
Amazing Spider-Man 3/4
Chiaramente fiduciosa che
The Amazing Spider-Man 2 sarebbe stato un enorme successo, la Sony
Pictures finì per spendere troppi soldi per il sequel diminuendo il
margine di profitto e finendo a gambe all’aria.
Prima che il film fallisse e Andrew Garfield offendesse i boss
della Sony non riuscendo a partecipare a una cena in Giappone,
erano stati annunciati altri due film del franchise ed era già
stato pianificato il film sui Sinister Six.
The Amazing Spider-Man 3 avrebbe avuto a che fare con una sorta
di pozione magica di risurrezione che avrebbe riportato in vita
personaggi del calibro di Gwen Stacy, Norman Osborn e il Capitano
Stacy e, onestamente, forse è meglio che il film non sia mai stato
realizzato.
The New Mutants
La saga di The New Mutants
è attualmente in corso e ora siamo tutti costretti ad aspettare e
vedere se uscirà davvero ad aprile 2020. Nonostante il film possa
plausibilmente arrivare proprio ad aprile in Italia, sembra strano,
vista l’intenzione di Kevin Feige di riavviare tutto il
franchise.
Quando il film era già pronto per la distribuzione, la Fox
ordinò riprese aggiuntive per modificarne il tono.
Quelle riprese non sono mai avvenute, e dopo diversi ritardi,
The New Mutants è nelle mani della Disney … e molto probabilmente
si sta dirigendo verso una (molto) tranquilla uscita sul servizio
di streaming Disney +!
Ant-Man
Sì, Ant-Man è uscito nel
2015 e se si considera Ant-Man e The Wasp, in effetti, ci sono
stati due film con questo supereroe dalle dimensioni ridotte in un
ruolo da protagonista negli ultimi dieci anni (è apparso anche in
entrambi Capitan America e Avengers: Endgame). Quindi, perché il film
è incluso in questo elenco?
Perché non siamo mai riusciti a vedere Ant-Man di Edgar
Wright! SI è messo al lavoro sul progetto per la prima
volta al progetto nel 2006, ma l’ha lasciato nel 2014 con la
giustificazione: “Volevo fare un film Marvel ma non credo che loro
volessero davvero fare un film di Edgar Wright”. Lui non ha mai
rivelato i dettagli della trama, ma si pensa che Scott Lang avrebbe
combattuto la malvagia formica nera di Hank Pym.
Le cose andarono in pezzi tra Wright e Marvel Studios quando usarono
sceneggiatori interni per aggiungere più collegamenti al MCU, e sembra che non sia qualcosa
su cui il regista era d’accordo con lo studio.
Doctor
Doom
Con l’interesse per i
Fantastici Quattro a un minimo storico a causa di quel terribile
riavvio del 2015, Fox ha deciso di arruolare Noun Hawley,
showrunner di Legion, per occuparsi della storia delle origini di
Doctor Doom.
Sulla carta, sembrava un’ottima idea (anche se Doom è al suo
meglio quando fa il villain) e sono state rivelate alcune cose
della trama, in cui sembrava che il personaggio fosse destinato ad
abbattere il dittatore di Latveria, sua città natale, che era stata
chiusa sotto a una cupola.
Hawley ha incontrato Kevin Feige dopo che la fusione tra Disney
e Fox ha fermato il progetto, ma non sembra che questo film con
l’iconico criminale diventerà realtà nonostante le voci di una
serie Disney +.
Silver & Black
Nonostante abbia
collaborato con i Marvel Studios per l’acclamato
Spider-Man: Homecoming, la Sony Pictures era ancora determinata a
lanciare una serie di spin-off, tra cui un film guidato da donne
che ruota attorno ai famosi personaggi secondari Black Cat e Silver
Sable.
Gina Prince-Bythewood era stata assunta per dirigere il film dal
titolo il titolo Silver & Black, e mentre la produzione stava per
iniziare a marzo 2018, dei problemi legati alla sceneggiatura hanno
comportato un ritardo “indefinito”.
Ciò ha portato alla perdita della sua data di uscita, prevista
per l’8 febbraio 2019, e in seguito è stato rivelato che il film
era stato cancellato e i due personaggi avranno due film dedicati.
Secondo quanto riferito, Prince-Bythewood produrrà entrambi, ma non
ci sono aggiornamenti da molto tempo ormai, quindi o sono stati
accantonati o semplicemente non sono una priorità per Sony Pictures
in questo momento.
Gotham City Sirens
Quando i critici e gli
spettatori hanno criticato il tono oscuro di Batman v Superman:
Dawn of Justice, alla Warner Bros. si sono fatti prendere dal
panico e hanno ordinato le riprese di Suicide Squad film con una
atmosfera completamente differente.
Mentre sarebbe diventato un successo
al botteghino, l’adattamento della DC Comicsè stato massacrato
dalla critica e quindi non è stata una vera sorpresa quando i piani
che vedevano David Ayer dirigere Gotham City Sirens sono stati
cambiati. Non sappiamo fino a che punto fosse arrivato, ma era
destinato a raccontare di Catwoman, Poison Ivy e Harley Quinn.
Con Birds of Prey in uscita, è
probabile che questo progetto sia invece morto.
Cambia la scena e cambiano i
protagonisti ma il Noir in Festival che si apre venerdì 6 dicembre
a Como non abbassa la guardia: tre giorni fitti di impegni,
spettacoli e protagonisti sulle rive del Lago con un’offerta che
raddoppia grazie alla collaborazione con AGICI (Associazione
Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti), che ha scelto il
festival come partner per il suo evento annuale, MICI19.
Come sempre in sintonia con la Città
dei Balocchi grazie all’impegno dell’Associazione Amici di Como,
storico partner del festival, il Noir 2019 si inaugura quest’anno
nella cornice suggestiva di Villa Olmo messa cortesemente a
disposizione dall’Amministrazione Comunale e per la quale
ringraziamo l’attenzione dell’Assessore Carola Gentilini. Sullo
sfondo neoclassico della storica Villa si daranno il cambio, tra
venerdì e domenica, ospiti eccellenti provenienti da tutta Europa.
Si comincia venerdì con i segreti del set più misteriosi nella
storia del Noir, Il terzo uomo di Carol Reed con Orson Welles,
Alida Valli e Joseph Cotten, raccontati da una protagonista
d’eccezione come Angela Allen (allora segretaria di edizione a
fianco del regista) che dialogherà con il direttore di Film London,
Adrian Wootton, al termine della proiezione nella magnifica
versione restaurata.
Sarà poi la volta di tre scrittori
che declinano in modo personale il loro rapporto col genere:
Piernicola Silvis, il cui racconto della corruzione negli organi
dello stato è destinato a fare clamore (Gli illegali, SEM editore),
presentato da Vittorio Nessi il 6 dicembre alle ore 18:15; Gino
Vignali (della premiata ditta Gino&Michele) con le sue storie
di cabaret e intrighi sul filo dell’ironia collocate questa volta
nel mondo del fashion e dello spettacolo a Rimini (La notte rosa,
Solferino Editore) presentato da John Vignola sabato 7 dicembre
alle ore 18:00; per finire con Giancarlo De Cataldo, il maestro di
Romanzo Criminale, che a Como porta il suo nuovo giallo storico,
Quasi per caso, edito da Mondadori e ambientato ai tempi della
repubblica romana nel 1848. A presentarlo sarà ancora John Vignola
sabato 7 dicembre alle ore 19:00.
Il noir scandinavo è protagonista
anche quest’anno a Como con l’anteprima della serie televisiva
Stockholm Requiem in onda a gennaio su LaF dai romanzi di Kristina
Ohlsson (da non perdere venerdì e sabato alle ore 15:00) ma anche
con la trilogia cinematografica Intrigo diretta dal regista di
Millennium, Daniel Alfredson, e ispirata ai romanzi dell’asso del
noir svedese Håkan Nesser. Entrambi sono presenti al Noir per
accompagnare l’anteprima italiana della trilogia di cui a Como
sabato 7 dicembre si vedono i due primi capitoli Morte di uno
scrittore (con Ben Kingsley) e Samaria. “Sin dall’inizio – dice
Daniel Alfredson – ho avuto l’idea della trilogia, o meglio di
un’antologia: tre storie ambientate nello stesso mondo creato da
Nesser. Non perché coinvolgano gli stessi personaggi, ma perché
affrontano gli stessi temi e il tempo ha in tutte le tre storie un
ruolo essenziale. Così è nato il progetto Intrigo”.
E per finire il vincitore del
Raymond Chandler Award, il grande scrittore americano Jonathan
Lethem che riceverà il prestigioso riconoscimento, una sorta di
Nobel per la letteratura noir, dalle mani di Dario Argento che
torna a Como per il suo grande affetto per questa terra e i suoi
misteri. Esponente di spicco della migliore letteratura postmoderna
americana, grande appassionato di cinema e di noir, autore di
Motherless Brooklyn, oggi diventato film con la regia di Edward
Norton e presente in libreria con il suo romanzo Il detective
selvaggio (La Nave di Teseo), Jonathan Lethem dialogherà a Villa
Olmo con il critico Sebastiano Triulzi.
Ma il programma nel Noir 2019
(totalmente a ingresso libero) ha anche altre frecce al suo arco:
dalla mostra dedicata a Diabolik, il campione del fumetto thriller
all’italiana nell’anno in cui il festival celebra anche gli 80 anni
del Cavaliere Oscuro, Batman, agli incontri del MICI19 che portano
a Como oltre 50 tra autori, produttori e addetti ai lavori in
un’edizione spettacolare tutta dedicata al cinema e alla
televisione di genere, con la collaborazione della Ticino Film
Commission, fino alla presentazione dei nuovi libri di Pietro Berra
e Michele Lo Foco (il primo autentico genius loci del cinema sul
Lario e il secondo comasco d’adozione).
E poi, da domenica sera… tutti a
Milano nel campus universitario di IULM per un programma
cinematografico e letterario ricco di sorprese da scoprire giorno
dopo giorno, nel segno del noir all’italiana (con la presenza
d’eccezione di Marco Bellocchio, invitato da IULM che gli
conferisce la Laurea Honoris Causa) e del concorso internazionale
per il cinema. Si chiude con le premiazioni la sera di mercoledì 11
dicembre per darsi appuntamento tra un anno, dal 4 al 10 dicembre
2020.
Arriva oggi al cinema
distribuito da 01 DistributionCena con delitto – Knives Out
(recensione),
il nuovo film del regista e sceneggiatore Rian
Johnson (Brick-Dose Mortale,
Looper, Star Wars: Gli Ultimi Jedi) che rende il proprio
omaggio alla regina del giallo Agatha Christie con
questo film, intrigante e attuale mistery, dove tutti, nessuno
escluso, possono essere il possibile assassino.
La trama e il cast di Cena con Delitto
In Cena con Delitto,
imprevedibile che si snoda tra svolte narrative e stilistiche
soprendenti. Harlan Thrombey (Christopher
Plummer), è un agiato romanziere, viene trovato morto, in
circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la
festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit
Blanc (Daniel
Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è
incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.
In perfetto stile “crime”
la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno
escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro,
infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan
Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto
lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della
lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale
famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e
conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.
Un contesto familiare
costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni
contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di
vita. Quando Marta (Ana
de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana
di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare
chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i
suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i
suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato
sospeso dall’inizio alla fine.
La scena della battaglia finale di
Avengers:
Endgame poteva mostrare al pubblico un magnifico
e un pizzico raccapricciante esemplare di… Ant-Ant, o Giant-Ant.
Alla fine di Endgame, i Vendicatori riescono a ripristinare lo
stato l’universo, ma devono combattere un’epica battaglia per
distruggere Thanos una volta per tutte.
Quella battaglia includeva alcuni
momenti memorabili, tra cui l’aperture di portali spaziali che
riportavano in campo gli eroi morti in Infinity
War e una riunione emozionante tra Iron Man e
Spider-Man. Poi ci sono combattimenti epici, tra cui quello da
applausi in sala di Capitan America che brandisce Mjolnir e
Giant-Man, di ritorno dopo l’apparizione in Civil War, che
schiaccia brutalmente i nemici che si mettevano sulla sua
strada.
Sebbene quella scena di battaglia
fosse una delle più ambiziose nella storia del cinema moderno,
avrebbe potuto includere un altro dettaglio davvero epico, per
quanto disgustoso. Il concept artist Jackson Sze ha condiviso
alcune opere d’arte su Twitter che mostrano una formica gigante, o
meglio una creatura fatta da formiche giganti, rivestita da
un’armatura realizzata da Groot e armata da Rocket Raccoon, il
tutto tenuto insieme dalla magia di Doctor Strange.
Insomma, si trattava di un
Giant-Ant, o un Ant-Ant, che faceva eco a un AT-TA. Eccone il
concept:
Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura diretta da
Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo
lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento
produttivo senza pari.
Per quanto riguarda invece il
tenerissimo personaggio del mondo di Star
Wars, sappiamo senza dubbio che è un ottimo
espediente per Lucasfilm e Disney per vendere milioni di
pupazzetti, soprattutto nel periodo che precede il Natale. Inoltre,
il personaggio gioca molto con la malinconia e soprattutto con il
desiderio dei fan, delusi dagli ultimi film della saga, di
riappropriarsi dei propri eroi e personaggi che hanno costruito la
nostra memoria collettiva.
Ciro
L’Immortale è vivo. Lo abbiamo capito
ovviamente dall’annuncio del film scritto, diretto e interpretato
da Marco D’amore. Ma lo avevamo già intuito
(volendo esagerare) da quelle bollicine d’aria che salivano mentre
il corpo del boss affondava, nel tragico finale di
Gomorra 3. Lo avevamo un po’ sperato,
anche, a causa di quel nomignolo che gli conferiva un’aura
misteriosa e minacciosa. L’Immortale è tornato, questa volta sul
grande schermo, dal 5 dicembre nelle sale italiane, in
un’operazione produttiva che si mette in comunicazione diretta con
la serie tv.
L’immortale è infatti uno spin-off, una
origin story, un’espansione, ma anche un ponte tra la
quarta e la quinta stagione di Gomorra – La
serie, un film che sposa i tempi, le sonorità,
l’aspetto dello show e esalta tutto nel formato cinematografico,
raccontandoci di un personaggio che non ha nulla da invidiare ai
grandi cattivi della letteratura shakespeariana.
L’Immortale, la storia
La storia segue l’avventura di Ciro
Di Marzio, redivivo, ai margini dell’Europa, dove le nuove mafie si
affannano per trovare un loro posto nel mercato, dove la malavita
russa si scontra con quella locale (siamo in Lettonia a Riga) e
dove un nucleo di famiglie napoletane sopravvive alla periferia
della città grazie all’”antica arte” dei magliari, contraffattori
di grandi marche d’abbigliamento.
L’arrivo di Ciro è come l’avvento di
un nobile in un paese di contadini: lui è il boss di Scampia,
ritornato in vita e pronto, nonostante i rischi, a dare una nuova
vita e una nuova ambizione a queste persone. In questo nucleo
partenopeo a Riga, Ciro ritrova Bruno, e da questo incontro la
narrazione si biforca, portandoci anche nella Napoli degli anni
’80, dopo il terremoto, in una città ferita ma vitale in cui il
piccolo Ciro è cresciuto troppo in fretta insieme ad una banda di
scugnizzi, orfani come lui.
Questo doppio binario su cui si
muove la storia funge infatti sia da veicolo per raccontarci
dell’infanzia di Ciro, per farci capire da dove viene quest’uomo,
da dove nasce il suo rapporto con Bruno, fondamentale nello
sviluppo della storia, sia da ponte narrativo verso una nuova vita
che Ciro stesso deve costruirsi da zero, dopo che la sua esistenza
è stata cancellata da un colpo di pistola al torace, esploso da
Gennaro Savastano.
L’Immortale, solenne e tragico
La solennità della recitazione di
Marco D’Amore va di pari passo con la sua
altissima considerazione del personaggio, che a ben vedere merita a
pieno titolo di essere inserito nel novero dei grandi cattivi della
cultura (che sia storia letteraria o audiovisiva). Ciro è un uomo
che ha perso tutto, per sua stessa mano o responsabilità, è un uomo
senza paura, è un antieroe e un criminale feroce e tutta la sua
storia, nella serie e nel film, lo pone a confine tra una figura
che ci vergogniamo di amare e una che il nostro senso morale ci
impone di odiare, per via delle efferatezze di cui si macchia.
Quello che è estremamente chiaro,
nel film, e che emerge con forza più che in ogni altra vicenda
legata al personaggio, è il vero senso del suo nomignolo. Ciro è
davvero “Immortale”, ma per la prima volta questa sua identità è
spogliata dell’aura eroica per rivelare la sua anima tragica. Il
personaggio di Marco D’amore è immortale perché
sopravvive a tutto e tutti, e vive la sua condizione come una
condanna all’eterna solitudine. Tuttavia riesce a volgere a suo
favore la maledizione, diventando il più bravo di tutti, il più
forte, ovviamente il più cattivo.
L’Immortale è un ottimo prodotto
cinematografico, che sfuma ancora di più i confini tra salotto e
sala, ci regala un approfondimento doveroso di un personaggio che
amiamo odiare, soprattutto per regia, scrittura, fotografia e
musica è un buon esempio di coraggio premiato.
L’abbiamo vista pochissimo in
Gli Ultimi Jedi, ma il personaggio di Maz
Kanata, interpretato da Lupita Nyong’O, tornerà in
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker.
Un primo sguardo al personaggio nel
film è stato rivelato e ci mostra una incredibile evoluzione
nell’utilizzo della CGI su modelli completamente realizzati a
computer sui movimenti dell’attrice premio Oscar.
Su Twitter, Star Wars News Net ha
condiviso diverse immagini dalla global press conference di oggi in
vista dell’uscita del film, incluso un incredibile close up di Maz
Kanata.
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, scene inedite nel nuovo trailer
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova
trilogia del franchise diretto da J.J.
Abrams, arriverà nei cinema a dicembre
2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il Torino
Festival Festival si è appena chiuso e anche quest’anno
Intesa Sanpaolo è stata Main Sponsor di uno degli appuntamenti più
attesi del cinema italiano, che per questa 37sima
edizione – intitolata “Si può fare!” – Dal
dottor Caligari agli zombie” ha voluto rendere omaggio all’horror
classico dal 1920 al 1970.
L’edizione di
quest’anno, che ha avuto come guest director Carlo
Verdone, è stata ancora più speciale per aver anticipato
le celebrazioni in programma il prossimo anno per Torino Città del
Cinema 2020 in occasione dei vent’anni della Torino Film Commission
e dell’inaugurazione del Museo del Cinema nella Mole
Antonelliana.
Tra i numerosi
appuntamenti del Festival due in particolare hanno visto la
presenza di Intesa Sanpaolo: la pre-inaugurazione del 21 novembre
al Teatro Regio, per “Prendete posto, inizia il
film”, il concerto/spettacolo con le colonne sonore che
hanno fatto la storia del cinema nostrano, suonate dall’Orchestra
del Teatro Regio di Torino; e il giorno dopo al Cinema Massimo il
film di apertura Jojo Rabbit, una satira
sferzante e spiazzante del nazismo e dei suoi miti.
Per il
tredicesimo anno Intesa Sanpaolo ribadisce quindi l’importanza
della settimana arte in una città che, oltre ad ospitare un
Festival importante, è stata essa stessa set di significativi film
del cinema italiano.
L’American Film
Institute ha stilato la sua classifica dei migliori film
del 2019. Trai titoli di maggiore spicco, oltre a quelli di autori
del calibro di Martin Scorsese (The
Irishman) e Quentin Tarantino
(C’era una
volta a Hollywood), spiccano titoli diversissimi,
di registi in ascesa, progetti interessanti e originali.
Su tutti segnaliamo la presenza,
nella lista, di Una Bugia buona – The Farewell, di
Lulu Wang, e Jojo Rabbit, la satira anti-nazista
di Taika Waititi. Inoltre, la lista prevede anche
la presenza di un cinecomic (sui generis), ovvero il Joker di Todd
Phillips, che dopo aver vinto il Leone d’Oro a Venezia 76,
“corre il rischio” di essere il primo film di questo genere ad
arrivare all’Oscar. Dopotutto già il personaggio era andato a
segno, con il premio a Heath Ledger per la sua
interpretazione dello stesso personaggio, e quest’anno, tra la
categoria miglior film e quella migliore attore protagonista
(Joaquin Phoenix), il Clown Principe del Crimine
potrebbe davvero scrivere la storia dell’Academy, come avevano già
cominciato a fare
Suicide Squad,
Logan e Black Panther negli ultimi anni.
Tra gli altri titoli insoliti,
l’AFI ha scelto anche il giallo deduttivo di Rian
Johnson, Cena con Delitto, in sala dal 5
dicembre in Italia, e Piccole Donne di
Greta Gerwig, sempre in altissima considerazione
dalle istituzioni cinematografiche americane. Da notare che
Netflix, anche quest’anno, si affaccia ad una
stagione dei premi davvero fortunata, e in questa classifica
compare ben due volte, con il film di Scorsese e con quello di
Noah Baumbach (Storia
di un Matrimonio).
Parasite di Bong Joon-Ho
ha invece conquistato una menzione speciale. Il film coreano è il
frontrunner per la corsa all’Oscar al miglior film non in lingua
inglese.
Celebre commedia sentimentale,
Capodanno a
New York è un film diretto da Garry
Marshall nel 2011, che vanta un grande cast corale di
celebri attori di Hollywood tutti riuniti insieme per uno spaccato
di New York nella notte di Capodanno. Il film ha ottenuto buoni
riscontri al botteghino, risultando un piacevole intrattenimento
per una serata di vacanza.
Ecco 10 cose che non sai di
Capodanno a New York.
Capodanno a New York: la trama del
film
1. È un film
corale. All’interno del film si intrecciano numerose
storie, e in ognuna di queste emergono le vite, le speranze, i
sogni e gli amori di alcuni newyorkesi durante la serata di
Capodanno, i quali tra un evento e l’altro troveranno un motivo in
più per festeggiare in compagnia di vecchi amici o accanto ai
propri cari.
3. Halle Berry aveva
originariamente un altro ruolo. L’attrice Halle
Berry fu inizialmente scritturata per un ruolo al quale
dovette poi rinunciare per via di altri impegni. Il ruolo fu così
affidato all’attrice Katherine Heigl. La Berry
riuscì infine a prendere parte al film, ottenendo però un
personaggio diverso.
4. Vede la presenza di
diversi premi Oscar. Tra gli attori facenti parte del cast
principale, ben 3 sono dei premi Oscar, ovvero De Niro, Berry e
Swank, mentre 3 sono gli attori che hanno ricevuto una nomination
agli Oscar, ovvero Breslin, Pfeiffer e Bon Jovi.
5. Abigail Breslin ha
dovuto fare molte prove per la sua scena del bacio. Nel
film la giovane attrice ricopre il ruolo di Hailey, la quale ha in
programma un bacio a mezzanotte con il fidanzato Seth. Per riuscire
ad ottenere una buona scena, i due attori hanno dovuto baciarsi più
di quindici volte.
Capodanno a New York:
streaming
6. È disponibile in
streaming. Per gli appassionati del film, sarà possibile
rivederlo su alcune celebri piattaforme streaming, tra cui TIM
Vision, Chili, Apple iTunes, Infinity, Google Play e Rakuten TV.
Per riprodurre il film basterà noleggiarlo o acquistarlo
singolarmente, o se richiesto sottoscrivere un abbonamento alla
piattaforma.
Capodanno a New York: la
colonna sonora del film
7. Contiene numerose
celebri canzoni. Per un film di questo genere, la colonna
sonora è un elemento fondamentale, che può aiutare a costruire la
giusta atmosfera. Tra i brani più celebri si annoverano What a
Wonderful World di Louis Armstrong, New
York, New York di Frank Sinatra, Raise
Your Glass di Pink, Can’t Turn You
Loose e Two Out of three Ain’t Bad di Jon Bon
Jovi e Give Me Everuthing di
Pitbull.
Capodanno a New York: il trailer
del film
8. Racchiude le varie
storie presenti nel film. Sintetizzare un film con così
tanti personaggi e storie è molto complicato, così nel trailer è
possibile ritrovare rapidi accenni a questi, i quali hanno generato
negli spettatori di vedere di più, andando poi al cinema al momento
dell’uscita del film.
Capodanno a New York: film
simili
9. Vi sono diversi film
simili di questo genere. Il film nasce come sequel
spirituale del film Appuntamento con l’amore, diretto
dallo stesso Garry Marshall nel 2010. Un altro
film simile è anche Mother’s Day, diretto anche questo
dallo stesso regista e figurante anche in questo caso una storia
corale.
Capodanno a New York: le frasi più
belle del film
10. Contiene numerose frasi
romantiche. Per un film così ricco di sentimenti, è
importante avere numerose frasi in grado di poterli sintetizzare e
trasmettere al meglio al cuore degli spettatori. Ecco alcune delle
frasi più belle del film.
– C’è chi giura che nel mondo
non c’è più bellezza, nè magia…allora come si spiega che il mondo
intero si riunisce in una notte per celebrare la speranza nell’anno
che verrà? (Hilary Swank)
– A volte sembra che ci siano
troppe cose al mondo che non possiamo controllare, terremoti,
alluvioni, guerre, film in 3D, ma è importante ricordare le cose
che possiamo controllare come il perdono, seconde occasioni, nuovi
inizi perchè l’unica cosa che trasforma il mondo da posto solitario
in posto bellissimo, è l’amore, l’amore in ogni sua forma, l’amore
ci da speranza, soprattutto per il nuovo anno. Per me è questa la
notte di capodanno, speranza e una bella festa. (Josh
Duhamel)
– Un’altra cosa che mi fa
veramente incazzare di queste feste è tutta questa finta bontà.
Prendi oggi, mi sono arrivati almeno cinquanta sms con il classico:
“Buon Anno Nuovo!” da persone che hanno premuto invio a tutta la
rubrica, pensa che la maggior parte non la sento da almeno un
anno… (Ashton Kutcher)
Diretto dal premio Oscar
Roman Polanski, Oliver
Twist è stato distribuito in sala nel 2005,
conoscendo un buon favore di critica e pubblico, i quali ne hanno
particolarmente apprezzato la ricostruzione della Londra
ottocentesca e la recitazione dei protagonisti. Il film è così
divenuto uno dei più popolari degli ultimi realizzati dal regista
polacco, che realizza una trasposizione appassionata del celebre
romanzo di Charles Dickens.
Ecco 10 cose che non sai di
Oliver Twist.
Oliver Twist: la trama del
film
1. Racconta la storia di un
giovane orfano nella Londra dell’Ottocento. Oliver Twist,
protagonista del film, è costretto a stare in un istituto per
giovani orfani in seguito alla morte dei genitori. Riuscito a
fuggire da questo, si unisce ad un gruppetto di ladruncoli, i quali
gli insegnano il mestiere. Tuttavia al suo primo furto, il ragazzo
viene arrestato dalla polizia. Ma quella che sembrava una tragedia
si dimostra invece una svolta felice, dopo che il facoltoso signor
Brownlow ritira la denuncia e lo accoglie in casa. I compagni di
Oliver tuttavia non intendono rinunciare a lui.
2. Polanski voleva
realizzare un film per i suoi figli. Dopo aver diretto
Il pianista, il regista Polanski sentì il desiderio di
realizzare un film che potesse essere apprezzato dai suoi bambini.
Dopo essersi reso conto che erano passati più di quarant’anni
dall’ultimo film su Oliver Twist, decise che era giunto il
momento per una nuova trasposizione.
Oliver Twist: il cast del
film
3. C’è un premio Oscar nel
cast del film. Il film si regge sulle spalle del
giovane Barney Clark, il quale ricopre il
ruolo di Oliver Twist. Grande rilievo ha anche il personaggio del
subdolo Fagin, interpretato dal premio Oscar Ben
Kingsley. Arricchiscono il cast anche gli attori
Jamie Foreman, Leanne Rowe, Harry Eden e
Edward Hardwicke.
4. Kingsley è rimasto
sempre nel personaggio. Per aiutare i giovani protagonisti
a sentirsi più partecipi, Kingsley è rimasto nei panni del
personaggio di Fagin anche durante le pause, continuando così a
muoversi con la sua andatura e a parlare con la sua voce, in modo
che per i ragazzi la sensazione fosse di non trovarsi mai in
pausa.
Oliver Twist è in streaming
5. È possibile guardare il
film in streaming. Per gli appassionati del film di
Polanski, sarà possibile rivederlo grazie alla sua presenza nel
catalogo di alcune piattaforme streaming. Tra queste vi sono
Rakuten TV, Chili e Infinity. Per le prime due sarà sufficiente
noleggiare o acquistare il singolo film, per l’ultima di queste
occorrerà invece sottoscrivere un abbonamento.
Oliver Twist: il personaggio di
Fagin
6. Kingsley è stato lodato
per la sua interpretazione. Per il suo ruolo del capo
della banda di giovani ladruncoli, l’attore BenKingsley ha ricevuto le lodi della critica, che ne
hanno sottolineato la buona caratterizzazione e l’essere riuscito a
rendere molto complesso il personaggio, più di tutte le altre
impersonificazioni precedenti.
Oliver Twist: il romanzo di
Charles Dickens
7. Il romanzo ha avuto
numerose trasposizioni cinematografiche. La storia di
Oliver Twist viene raccontata nel romanzo del 1839 dello scrittore
inglese Charles Dickens. Tale storia ha avuto
numerose trasposizioni cinematografiche, prevalentemente all’epoca
del cinema muto. La versione di Polanski, l’ultima realizzata è la
decima in totale.
Oliver Twist: il trailer del
film
8. Ha incantato numerosi
spettatori. All’uscita del trailer del film, questi ha in
breve registrato numerose visualizzazioni sui canali dove era stato
rilasciato. Da una parte vi era la curiosità nei confronti del
nuovo film del regista premio Oscar, dall’altra il trailer riesce
ad incantare per le sue scenografie e i personaggi che da sempre
attraggono il grande pubblico.
Oliver Twist: il rating del
film
9. È stato sconsigliato ai
bambini minori di 13 anni non accompagnati. Quella di
Oliver Twist è una realtà cruda e triste, per tanto negli Stati
Uniti il film è stato sconsigliato a bambini inferiori di 13 anni
non accompagnati dai genitori, in particolar modo per la presenza
di alcune, seppur lievi scene di violenza, e un linguaggio in
alcune occasioni colorito.
Oliver Twist: le frasi più belle
del film
10. Contiene numerose frasi
di particolare bellezza. All’interno del film si ritrovano
quelle che sono le frasi più belle contenute anche nel romanzo di
Dickens. Frasi che raccontano in modo semplice ma preciso la dura
vita di quel periodo storico. Ecco alcune delle frasi più belle del
film.
– La bontà viene premiata.
Ricordalo figlio mio e vivi di conseguenza. (Fagin)
– Sai qual è secondo me il più
grande peccato del mondo, mio caro? L’ingratitudine. È di questo
che sei colpevole, di ingratitudine. (Fagin)
Ecco il trailer di
Togo, il nuovo film originale Disney+,
disponibile sulla piattaforma (nei Paesi in cui è già attiva) da
dicembre, con protagonista Willem Dafoe
in un paesaggio innevato ed ostile.
Il film parla di un cane da slitta,
Togo, il cui coraggio e determinazione lo aiuteranno ad
attraversare la gelida tundra dell’Alaska. Il film ricorda
moltissimo la classica avventura di
Balto, in un mix di emozione ed
avventura, con tanto di corsa contro il tempo. Ecco il poster e a
seguire la trama:
Quando un’epidemia mortale colpisce
Nome, in Alaska, e l’unica cura è a più di 600 miglia di distanza,
la città si rivolge al campione addestratore di cani da slitta
Leonhard Seppala (Willem Dafoe) per aiutare a trasportare un siero
antitossico. Seppala si rivolge a Togo, un husky siberiano, piccolo
e vecchio, per essere il suo apripista. Sua moglie (Julianne
Nicholson) ha difeso Togo fin da quando era un cucciolo birichino e
Seppala, avendo osservato la lealtà e lo spirito tenace del cane,
sa che Togo è la sua unica possibilità di sopravvivere a questa
missione.
Senza farsi scoraggiare dall’enorme
tempesta che si sta facendo strada o dalle suppliche di sua moglie
gli chiede di non andare, Seppala e Togo si avventurano nella
tempesta per salvare delle vite umane. È un viaggio straziante in
cui Togo salva Seppala da una morte certa, facendo sì che il
veterano musher capisca a fondo la profondità e l’intensità dei
suoi sentimenti per il suo cane guida, anche se il rischio, per il
cane, è quello di farlo correre fino alla morte.