David S.
Goyer è in trattativa per dirigere l’adattamento
cinematografico di Masters of the
Universe. A Goyer è già stata affidata la stesura
della sceneggiatura del film, che è previsto in sala il 18 dicembre
2019.
Il regista e sceneggiatore non è
nuovo ad adattamenti di questo tipo, dato che di recente ha firmato
gli script per film quali Batman Begins, Man of Steel
eBatman V Superman: Dawn of
Justice.
Il film è basato sul
personaggio He-Man, creato nel 1981 dalla
Mattel per la linea di giocattoli I
dominatori dell’universo che ha ispirato anche serie
animate dal 1983 al 1985.
Ecco la prima sinossi disponibile
di Masters of the Universe:
Ambientata sul pianeta Eternia,
la storia segue un guerriero chiamato Principe Adam che ha il
potere di trasformarsi nell’eroico He-Man. La sua nemesi è il
villain Skeletor, che cerca di conquistare la fortezza del castello
di Greyskull per venire a conoscenza dei misteri e dei segreti che
essa custodisce.
Il personaggio di He-Man ha
ispirato la serie televisiva, He-Man- I
dominatoridell’universo, She-Ra: La principessa
del potere, He-Man (Le nuove avventure) e un
primo live action nel 1987 con Dolph Ludgren e
Frank Langella.
Il film è prodotto da Tood
Black, Jason Blumenthal e Steve
Tisch per la Escape Artist. I produttori esecutivi sono
Julia Pistor e David Voss per la
Mattel e Matthew Milam per la
Sony.
Tra i lavori futuri di Goyer
ci sono i film Green Lanter Corps e
The
Sandman.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi come Il Padrino? Paragone
improbabile ma possibile, almeno per Mark Hamill.
Secondo quanto riportato da Vanity Fair, che di recente ha
intervistato l’attore in occasione dell’uscita del nuovo capitolo
del franchise, l’accostamento tra i due film avrebbe una matrice
temporale e non narrativa. Dunque non lasciatevi ingannare
dall’eloquenza di questa affermazione, perché l’unico elemento
comune tra Episodio VIII e il capolavoro di
Francis Ford Coppola potrebbe essere soltanto la
sostanziosa durata (oltre 150 i minuti confermati da Rian
Johnson, il regista de Gli Ultimi
Jedi).
Si tratta di un unicum nella storia
della saga di George Lucas, che nei precedenti
titoli aveva mantenuto il minutaggio sotto quello girato da
Johnson, e anche Hamill sembra aver reagito in maniera insolita
alla scelta:
“Sono rimasto sconvolto quando
l’ho saputo. La buona notizia invece è che l’ho visto ed è come Il
Padrino…non sembra così lungo, e di solito questa durata mi irrita
molto al cinema. Fortunatamente non è questo il caso“,
confessa l’attore, facendo chiarezza sul paragone azzardato con la
pellicola di Coppola. Svelato il mistero allora, non ci resta che
attendere l’arrivo in sala di Star Wars: Gli Ultimi
Jedi fissata per il 13 Dicembre.
In attesa dell’inizio della
stagione dei premi “main stream”, cominciano a venire assegnati
dalla critica statunitense i primi riconoscimenti “minori”, tra
cui, è oggi il caso, i New York Film Critics
Circle, premi cinematografici assegnati
annualmente da una commissione composta da critici cinematografici
di pubblicazioni che hanno sede a New York.
Tra Lady
Bird e Get Out, i film premiati
sono quelli che, in qualche modo, aspirano ad arrivare anche agli
Oscar, quest’anno, dal momento che il caso Weinstein ha scosso le
fondamenta di Hollywood e a pagarne il prezzo potrebbero essere
anche alcuni titoli di lui distribuiti.
Ecco tutti i vincitori dei New York Film Critics
Circle
Miglior Film
Lady Bird
Miglior Regista
Sean Baker, The Florida Project
Miglior Sceneggiatura
Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto
Miglior Attrice Protagonista
Saoirse Ronan, Lady Bird
Miglior Attore Protagonista
Timothée Chalamet, Chiamami col tuo nome
Migliore Attrice Non Protagonista
Tiffany Haddish, Girls Trip
Miglior Attore Non Protagonista
Willem Dafoe, The Florida Project
Miglior Fotografia
Rachel Morrison, Mudbound
Miglior Documentario
Faces Places, diretto da Agnes Varda e JR
Miglior Film Straniero
BPM (Beats Per Minute), diretto da Robin Campillo
Miglior Film Animato
Coco, diretto da Lee Unkrich e Adrian Molina
Miglior Opera Prima
Get Out, diretto da Jordan Peele
Con un messaggio pubblico, ieri, in
serata, i canali ufficiali della Marvel hanno ringraziato i fan che
hanno reso il trailer di Avengers: Infinity War il più
visto di tutti i tempi in 24 ore.
Il trailer è stato visto 230 milioni
di volte nell’arco di un solo giorno, contando le visualizzazioni
di tutti i canali: Youtube, Twitter, Facebook ect.
Il film Marvel Studios ha polverizzato il
record di IT di
Andy Muschietti, che con il suo primo trailer
aveva raggiunto il numero, pure importante, di 197 milioni di
visualizzazioni in un giorno dalla messa on line. Un numero
impressionante per un film horror.
Quello che sembra rilevare
l’attenzione delle statistiche, però, è che quello di
Infinity War è il primo trailer, di un cinecomic,
in anni, a poter vantare il record per le views.
Negli ultimi due anni questo primato
è stato più volte aggiornato. Il principio c’era infatti Star Wars: Il Risveglio
della Forza, di J.J. Abrams, con 88
milioni di visualizzazioni. Questo record è stato poi “aggiustato”
dal secondo trailer de La Bella e la
Bestia di Bill Condon, con 91.8
milioni. A sua volta, il live action Disney è stato “seminato” da
Fast and Furious 8, che ha conquistato la vetta
con 139 milioni.
IT di Muschietti ha
poi spodestato Toretto e compagnia, e adesso è il turno del
Vendicatori. Questo avvicendarsi rapido di record su record, oltre
a indicare un interesse innegabile nei confronti del titolo in
questione, di volta in volta più atteso, sembra anche indicare un
uso sempre più massiccio delle piattaforme web, su cui vengono
diffusi i trailer, per guardare gli stessi.
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Strepitosa Disney:
per il terzo anno consecutivo l’azienda è riuscita a superare la
soglia dei 5 miliardi di incasso al box office mondiale, e ancora
si attendono i risultati dell’ultimo titolo in programma per il
2017, ovvero Star Wars: Gli Ultimi
Jedi. I dati sono stati riportati da Exhibitor Relations in seguito
ai numeri messi a segno da Thor: Ragnarok (800 milioni globali)
e Coco, il nuovo film della Pixar (179 milioni
sono nel weekend di apertura).
Cifre da capogiro insomma, che
confermano non solo lo stato di salute della compagnia ma
soprattutto la lungimirante strategia economica subentrata con
l’acquisizione di due importanti brand (Lucasfilm e Marvel) oltre alla partnership con
la Pixar Animation Studios. Già nel 2015, grazie ai dollari
incassati da Avengers: Age of Ultron e
Star Wars: Il Risveglio della
Forza, la Disney aveva registrato numeri superiori ai
5 miliardi, mentre nel 2016, con il contributo dei biglietti
staccati per Captain America: Civil
War, Alla ricerca di Dory,
Rogue One: A Star Wars
Story e Oceania, si era
verificato un leggerissimo calo (“soltanto” 3 i miliardi).
Con queste premesse non possiamo che
aspettarci un 2018 all’altezza dei precedenti.
La 20th
Century Fox Italia ha diffuso due nuove video dal dietro
le quinte di The Greatest Showman, il nuovo film
con Hugh Jackman e Michelle
Williams, diretto da Michael Gracey
con le musiche dei premi Oscar per La la
Land, Justin
Paule Benj
Pasek, co-autori di City of
Stars.
The Greatest
Showman: il trailer italiano del film con
Hugh Jackman
The Greatest
Showman racconta la vita di Phineas Taylor Barnum,
creatore del più grande spettacolo circense del mondo. La vicenda
narrerà della sua infatuazione per la cantante d’opera Jenny
Lind, senza tralasciare la sua natura di imbroglione e le sue
spiccate doti imprenditoriali.
Il film si basa su una sceneggiatura
originale di Bill Condon
(Dreamgirls) e potrebbe essere il primo
musical dopo molto tempo pensato esclusivamente per il cinema.
Nel cast ci saranno anche
Michelle Williams (Marilyn, Blue
Valentine, Il grande e potente Oz), Zac
Efron, che si cimenterà nuovamente con il musical dopo il
grande successo della serie High School
Musical, Zendaya, che abbiamo
visto in Spider-Man:
Homecoming e Rebecca
Ferguson che interpreterà una cantante lirica.
Daisy Ridley è
l’eroina di cui un franchise come Star
Wars aveva bisogno: compensa il bisogno di
protagoniste donne; è un personaggio forte e sfaccettato; è
autonoma, determinata, ma anche sola e spaventata, come lo sarebbe
un qualsiasi personaggio uomo al suo posto, ma in più adempie al
punto di cui sopra.
La sua Rey ha conquistato pubblico e
critica, ma potrebbe non comparire più, dopo la conclusione della
trilogia in corso, almeno stando a quanto ha dichiarato l’attrice
inglese a Rolling
Stone.
Ecco cosa riporta la cover story del
magazine in merito alle dichiarazioni di Daisy
Ridley: “Per quanto riguarda Daisy Ridley, il fituro
di Rey è deciso. Lei non vuole riprendere il ruolo dopo il prossimo
film. “No” ha detto in maniera decisa. “Per me, non sapevo a cosa
andavo in contro firmando per questo progetto. Non avevo letto le
sceneggiature, ma per quello che potevo capire, vedevo tante
persone piacevoli coinvolte, quindi ho detto sì. Ora penso di
essere anche più fortunata di quanto credessi allora, a essere
parte di qualcosa che sembra come un tornare a casa.”
Daisy arriverà oggi al cinema con
Assassinio sull’Orient
Express, dove è diretta da Kenneth
Branagh, mentre è già al lavoro su una rilettura
dell’Amleto, in cui interpreta Ophelia.
Tornerà al cinema nei panni di Rey
il prossimo 13 dicembre.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Era inevitabile che, insieme al
trailer di Avengers: Infinity War,
arrivassero anche domande e congetture in merito a ciò che accadrà
nel film.
In particolare un dettaglio ha
solleticato la curiosità dei fan. Dov’è Occhio di Falco? Il
personaggio, interpretato da Jeremy Renner e
confermato sia per questo film che per Avengers 4, è l’unico “membro
fondatore” dei Vendicatori a non comparire nel trailer.
Se dovessimo ragionare in base ai
criteri che abbiamo usato per “dividere” le squadra di
Avengers in tre fronti (qui), Clint Barton dovrebbe
essere a Wakanda, a combattere al fianco di Steve.
Tuttavia le sue doti di
combattimento lo rendono più adatto ad attacchi combinati in città,
potrebbe essere quindi a New York, al fianco di Tony. Tuttavia
Clint non compare né a Wakanda, né in città, né tanto meno nello
spazio, con Thor e i Guardiani. Dove sarà?
Un indizio potremmo reperirlo nella
foto story che ha pubblicato pochi giorni fa Vanity Fair,
ripercorrendo rapidamente la storia del personaggio nel
MCU.
Clint Barton
esordisce in Thor, in un brevissimo cameo che lo
vede puntare la sua infallibile freccia contro Thor. Il personaggio
ci viene poi presentato in The Avengers, in cui
non gli viene resa giustizia, visto che all’inizio del film viene
soggiogato da Loki con il suo bastone. Torna in sé a fine film, e
aiuta la squadra.
In Avengers: Age of Ultron
assume un ruolo decisivo, quando i nostri eroi sono costretti a
fuggire e Clint li porta a casa sua, da sua moglie (Linda
Cardellini). Un colpo di scena per il personaggio di cui
non avevamo saputo mai nulla di personale. Nel film, Occhio di
Falco instaura un legame profondo con i gemelli Maximof, tanto che
Pietro si sacrifica per lui, mentre Wanda diventa una specie di
figlioccia, rapporto che viene sottolineato anche in
Captain America: Civil
War.
Nel terzo film di Cap, l’eroe torna
in campo, nonostante avesse promesso di ritirarsi alla moglie, per
aiutare Wanda e si schiera dalla parte di Steve, dandole di santa
ragione con la Vedova Nera.
In Avengers: Infinty
War, Occhio di Falco tornerà, ma non sappiamo in che
circostanza. Le foto dei protagonisti del film
pubblicate da Vanity Fair possono venirci in soccorso: lo
scatto con Vedova Nera, Maria Hill, Valchiria e
Gamora, vede anche Miss Barton
partecipare al gruppo, il che vuol dire che la Cardellini ha un
ruolo nel film e che potrebbe essere una breve apparizione in cui
manda via di casa Clint, invogliandolo a fare il suo dovere di
Vendicatore.
Che ve ne pare?
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Le legioni di Steppenwolf, i
Parademoni, hanno dato del filo da torcere alla Justice League nel film di
Zack Snyder, in questi giorni in sala.
Ma come sono nati? E quanto sono
diversi da quelli che abbiamo intravisto nell’incubo di Batman in
Batman v Superman. Dawn of
Justice?
Di seguito, il concept
artist Jerad S. Marantz ha svelato, via
Instagram, due nuovi disegni che mostrano un primo
stadio dello sviluppo del look delle bestie volanti in
questione.
Justice League è
stato diretto da Zack Snyder,
mentre Joss Whedon è entrato nella
produzione solo a fine lavoro. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Guillermo del
Toro, impegnato nella promozione del suo nuovo film
The Shape of Water (qui il trailer), ha dichiarato di aver
detto diversi NO nella sua carriera, tra cui Harry Potter e
il Prigioniero di Azkaban, Thor, The Wolverine, Io
sono leggenda, Uomo d’acciaio, ma l’unico che
rimpiange di aver pronunciato è stato quello alla Universal, quando
lo studio gli chiese di collaborare con il team per l’Universo dei
Mostri.
Dopo il flop de La
Mummia con Tom Cruise, il progetto sembra
essere per il momento in stand by.
Recentemente, il regista ha
rifiutato Pacific Rim: La Rivolta per
dedicarsi al fantasy che gli ha fatto vincere il Leone d’Oro a
Venezia 74. Ma, tra tutte le rinunce ne rimpiange una: quella della
collaborazione con la Universal per il nuovo film su Frankenstein e
Le creatura della Laguna Nera. La proposta risale a dieci anni
fa.
“Ho rifiutato grandi progetti e
non mi sono mai guardato indietro. L’unica volta che mi sono
pentito è stato nel 2007 quando la Universal mi ha proposto
gentilmente di portare sullo schermo i suoi mostri. Mi hanno dato
le direttive per tanto materiale ma rifiutai. Oggi sono
pentito”.
The Shape of
Water: il trailer finale del film di
Guillermo Del Toro
La Universal ha lanciato
Dark Universe allo scopo di svecchiare e
riproporre tutti i mostri della letteratura classica di cui ha i
diritti cinematografici. La mano di Del Toro, così bravo con i
mostri, sarebbe potuta essere la salvezza dello studio e
dell’intero progetto, che invece si è arenato, al momento, sulla
produzione di Frankenstein.
Bride Of
Frankenstein di Bill Condon è in cantiere
ma non ci sono novità a riguardo da diverso tempo. Non è escluso
quindi che, alla conclusione del tour di The Shape of
Water, che potremmo vedere agli Oscar, Guillermo
del Toro ritorni in campo al fianco della Universal.
ATTENZIONE:
L’articolo contiene spoiler dal trailer di Avengers: Infinity War. In
rispetto di quegli spettatori che non vogliono guardare nemmeno i
contenuti promozionali del film, invitiamo a non continuare la
lettura se volete evitare gli spoiler.
Stando a quanto avevamo intuito già
in Thor: Ragnarok, in Avengers:
Infinity War Loki consegna il Tesseract, la Gemma della
Mente, a Thanos.
Il dio dell’Inganno ha quindi
davvero rubato il prodigioso oggetto dalle segrete del palazzo di
Asgard, e ha tenuto per sé la Gemma, fino al momento in cui non gli
è stata utile, probabilmente per salvare la propria vita dall’ira
di Thanos.
Il Tesseract, prima Gemma a fare la
sua comparsa nel MCU, risale a Captain
America: Il Primo Vendicatore, in cui Teschio Rosso
utilizzava l’oggetto per “caricare” le armi della Hydra. La sua
potenza si è riversata sulla Terra nelle mani di Loki, che l’ha
usato per creare il portale a New York e causare l’invasione di
Chitauri.
Dopo essere stata al sicuro, ad
Asgard, per tanto tempo, è il momento per la Gemma di tornare alla
luce, purtroppo nelle mani di Thanos. La vediamo infatti mentre il
Titano Pazzo la incastona sul suo Guanto nel trailer, al fianco
della Gemma del Potere (viola), ovvero l’Orb in mano ai Nova
Corp.
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Kathryn Newton,
star di Big Little Lies – Piccole grandi bugie, è
in trattativa per il ruolo di protagonista nel live action
Detective Pikachu. Nel cast anche Justice
Smith.
Pokémon Detective Pikachu sarà diretto da Rob
Letterman e scritto da Nicole Perlman e
Alex Hirsch. Newton dovrà interpretare una
giornalista che accompagnerà il personaggio interpretato da Smith
nelle avventure.
I Pokemon sono
nati in Giappone nel 1996 e hanno conquistato fan di ogni età. Sono
stati venduti 279 milioni di videogames e 21 milioni di TCG cards
in 74 paesi. In più la serie televisiva ha avuto ben 19 stagioni.
Pokemon rappresenta uno dei marchi di maggior successo.
Pokemon: il
primo live action sarà ispirato a Detective
Pikachu
Pokémon Detective Pikachu sarà distribuito dalla
Universal Picture fuori dal Giappone mentre in Giappone sarà
distribuito da Toho, come per Godzilla. Kathryn Newton ha preso parte
anche a Supernatural e prossimamente riprenderà il
ruolo di Claire Novak nello spinoff WayWard
Sister. Ha preso parte anche a Lady Bird e a Tre Manifesti
e Ebbing, Missouri. Justice Smith ha preso parte a The Get
down, serie di Netflix, in Città di carta, in A Exploration in blue.
Prossimamente lo vedremo in Jurassic Park: Il regno
distrutto.
Matthew Vaughn
(Kingsman: The secret service, Kingsman: Il cerchio d’oro,
X-Men:L’inizio, Kick-Ass) sarà il produttore e il regista
dello sci-fi Courage. Il film è tratto da uno
script di Karl Gajdusek, produttore di
Stranger Thingse sceneggiatore
di Oblivion, e November man.
Courage è descritto come ” una
premessa epica, un dramma sulla scia di Inception e di Edge of
Tomorrow- Senza domani”.Matthew Vaughn
produrrà il film con Michael Ellenberg, produttore
della Media Res production company.
Vaughn ha prodotto anche Layer
Cake, Stardust, The Debt, Eddie The eagle- Il coraggio della
follia. Prossimamente produrrà I Am Pilgrim e il
terzo capitolo di Kingsman. Tra i progetti futuri
di Karl Gajdusek c’è il film Blood Brother e la
serie TV Super Sad true love story.
Arriva oggi in sala Seven
Sisters, il nuovo film di Tommy Wirkola
con protagonista l’adrenalinica Noomi Rapace, che
per l’occasione si è moltiplicata in ben sette ruoli: le sorelle
Setman.
Ecco la nostra intervista in occasione del Torino Film Festival
35:
Seven
Sisters è il nuovo film diretto
da Tommy Wirkola, un thriller
fantascientifico nelle sale italiane dal 30 novembre distribuito
da Koch Media, che vede protagonista
l’attrice Noomi
Rapace nell’interpretazione straordinaria di sette
sorelle gemelle: sette personaggi con personalità,
caratterizzazioni e sfumature molto distinte. Ad affiancarla, un
cast stellare di attori come Glenn Close, Willem Defoe
e Antony Wagner.
Leggi la recensione di Seven
Sisters con Noomi Rapace
Il film, ambientato nel 2073,
racconta di un mondo sovrappopolato e con scarse risorse. L’aumento
incontrollato delle nascite ha costretto i governi a mettere in
atto la drastica politica del Figlio Unico istituita dal Bureau per
il Controllo delle nascite, diretto dalla dottoressa Cayman
(Glenn Close) che impone l’ibernazione dei figli
in eccesso. Una donna muore durante il parto di sette gemelle
(Noomi Rapace), e per salvarle tutte, il nonno
(Willem Dafoe) le nasconde assegnando a ognuna,
per praticità, il nome di un giorno della settimana.
Le sette sorelle gemelle, Lunedì,
Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato e Domenica, identiche
nell’aspetto, dimostrano crescendo attitudini e sensibilità
differenti, che possono esprimersi dentro casa: la passione per la
boxe e le arti marziali, il genio della matematica e l’ambizione
sul lavoro. Fuori casa hanno un’unica identità, Karen Settman.
Quest’ultima ogni giorno viene interpretata da una gemella diversa
che ha l’obbligo di custodire questo segreto. Tutto procede liscio
fino a quando, un giorno, Lunedì non fa ritorno a casa…
Sono tante le congetture che si
stanno facendo in merito a Star Wars: Gli Ultimi
Jedi e soprattutto in merito al possibile passaggio al
Lato Oscuro di Rey, nuova allieva di Luke Skywalker.
Il destino del Maestro Jedi poteva
essere molto diverso, stando a quanto ha raccontato
a Vanity
Fairil regista del film, Rian
Johnson, che avrebbe voluto reinventare Luke in una
maniera profonda.
“Ho mai detto a nessuno che,
quando cercavamo di capire in che modo raccontare Luke e cosa
fargli fare, ho attraversato la fase in cui pensavo di renderlo
cieco? Come il vecchio e saggio samurai cieco. Ma non l’abbiamo
fatto, non ringraziatemi. Non andava bene.”
L’idea di un Luke Skywalker cieco
non sarebbe stata del tutto priva di fascino, ma probabilmente non
avrebbe funzionato con ciò che si racconta nel film.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Le performance al botteghino di
Justice League non stanno certo
promuovendo la Warner Bros, che avrebbe preferito
un incasso travolgente per il suo film, diretto da Zack
Snyder e concluso da Joss Whedon.
Sembra che lo studio volesse
rimuovere Zack Snyder sin dalle prime reazioni
negative legate al film che ha visto l’esordio di Ben
Affleck come Batman, se non fosse stato che la
preparazione di Justice League era già avanzata, e
cambiare regista a quel punto sarebbe costato tantissimo.
Ecco cosa si legge sulla rivista:
“Erano già in preparazione avanzata per Justice League e
sarebbe costato una fortuna. C’è stata la scelta di rimanere con il
regista perché sostituirlo avrebbe comportato dei costi importanti.
La Warner è uno studio che vuole proiettare un’immagine di
forza.”
Justice League: Easter Eggs dal film di
Zack Snyder
Le vicende tragiche e personali, che
hanno spinto Snyder ad allontanarsi da Justice League a fine
lavorazione, hanno messo la Warner (è triste da ammettere) in una
posizione comoda, che potrebbe permettergli di liberarsi di Snyder,
considerandolo il capro espiatorio di un progetto cinematografico
traballante.
L’universo di supereroi della DC al
cinema, prodotto da Warner Bros, ha comunque fatto registrare un
grande successo con Wonder Woman, e il futuro è comunque affollato
di progetti, cjhe però restano confusi, con poche eccezioni.
A parte Aquaman di James Wan, che
ha già completato le riprese, la Warner ha in programma il sequel
di Wonder Woman, oltre a una miriade di progetti
annunciati, come Shazam!, Suidice Squad 2,
Nightwing, Batgirl, Gotham City Sirens,
Harley Quinn vs Joker, Joker
Origins, Flashpoint,
The Batman e
Cyborg.
In che modo la Warner può lavorare al meglio per non sprecare le
proprietà intellettuali di cui gode? Lo vedremo, si spera, nel
corso dei prossimi mesi.
L’ultima volta che abbiamo visto i
Vendicatori divisi, i nostri eroi si sono scontrati nella
Civil War del MCU; sembra adesso che
anche Avengers: Infinity War vedrà
i protagonisti separati, in diversi schieramenti, impegnati però
questa volta in uno scopo comune. Almeno stando a quanto si evince dal
trailer.
Le circostanze precedenti, le
geolocalizzazioni di ogni eroe e la storia che li ha singolarmente
coinvolti porteranno, stando a quanto viene mostrato dal trailer, a
formare almeno tre schieramenti che, per comodità, nomineremo in
base al personaggio principali che presiede ognuno degli
stessi.
Eccoli di seguito:
Team Steve
Alla fine di
Captain America: Civil
War, Steve Rogers si rifugia a Wakanda, con Bucky. Il
momento più emozionante del trailer vede i due eroi alla carica,
con Vedova Nera, Hulk, Oyoke, Black Panther, Falcon e War
Machine.
Non sappiamo in che modo si
ritroveranno insieme a proteggere Wakanda, ma come detto altrove, è
probabile che il loro scopo è quello di difendere non solo la stato
africano ma anche la Gemma dell’Anima, lì nascosta.
Team Tony
Per una questione di
vicinanza geografica, Tony Stark si troverà a fare squadra con
Doctor Strange e Wong. Ci sarà anche Bruce
Banner, non ancora trasformato in Hulk, che in qualche modo finirà
poi (o prima?) a Wakanda in versione “verde”.
A loro si unisce ovviamente l’altro
Avenger newyorkese (città dove si trova il Sancta Sanctorum e la
Gemma del Tempo), ovvero Spider-Man, che per l’occasione sarà Iron
Spider.
Team Thor
Thor si incontrerà con i
Guardiani, che sono prossimi alla Gemma del Potere (che Thanos però
colleziona per prima, come si vede dal trailer). La squadra formata
da Star Lord, Gamora, Drax, Rocket, Teen Groot e Mantis, si unirà
al Dio del Tuono che, non sappiamo in che modo, è stato diviso da
Hulk/Banner, che alla fine di Thor: Ragnarok viaggiava con lui.
In merito all’ingresso nel franchise
della Casa delle Idee, l’attore è stato cauto,
respingendo qualsiasi congettura
in merito al suo personaggio (che vi avevamo anticipato
qui).
Parlando invece del nuovo sci-fi di
Spielberg (il primo dal 2005), Ben Mendelsohn ha
dichiarato: “Impari moltissimo, intendo, i grandi registi
insegnano le cose, sapete? Sembra come avere una specie di
masterclass pagata e Mr. Spielberg ti insegna come interagire con
la macchina da presa e i personaggi in un modo davvero, davvero
specifico. In un modo che è incisivo. Lui è una persona molto
eccitante con cui lavorare ed è anche molto molto simpatico. È
un tipo davvero, davvero gentile e un individuo molto
buono.”
Cosa vi aspettate da Ben
Mendelsohn e dai suoi ruoli di villain?
È stata diffusa una nuova sinossi di
Avengers: Infinity War, in
concomitanza con il primo trailer ufficiale del film. Potete
leggerla di seguito:
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Margot Robbie è
trai protagonisti della nuova stagione di Actors on
Actors, lo show Variety che vede confrontarsi, alla
vigilia della stagione dei premi, due attori che si fanno domande e
parlano del loro lavoro.
Nel suo incontro
con Jake Gyllenhaal, la Robbie ha ovviamente
parlato dei suoi ultimi ruoli, tra cui quello straordinario in
I, Tonya, ma anche del più leggero e divertente
per la Warner Bros, di Harley Quinn.
Parlando della folle assistente di
Joker, Margot Robbie ha dichiarato che le piacerebbe interpretarla
di nuovo: “Ogni personaggio che interpreto, non mi sento me
stessa quando lo faccio, perciò mi piace. È molto strano
quando le persone vogliono sapere come sono io, dal momento che
tutto il mio lavoro si basa sul non essere me. Io? Io sono noiosa,
non so. Ma questi personaggi sono magnifici, chiedetemi di loro.
Harley è uno di quei personaggi folli e sembra che le persone la
amino, per questo spero di tornare a interpretarla molto
presto.”
L’attrice dovrebbe avere diverse
opportunità per farlo, a partire dall’annunciato sequel di
Suicide Squad, ma in ballo ci sono
anche Gotham City Sirens, in cui dovrebbe recitare
al fianco di Catwoman e Poison Ivy, e Harley Quinn vs
Joker, un progetto ancora misterioso, che la vedrà tornare
al fianco di Jared Leto.
I, Tonya: il full trailer del film con
Margot Robbie
Cosa vi aspettate dall’attrice e dal
personaggio in mano a Warner Bros?
Il trailer di Avenger:
Infinity War ha finalmente soddisfatto la curiosità dei
fan, ma quello che è ancora più stimolante, per chi attende con
ansia il film dei fratelli Russo, è che permette
di fare di fare congetture e indovinare dove andrà a finire il
racconto.
Inevitabile è il collegamento con
Civil War, ultimo film in cui abbiamo visto i
nostri eroi tutti insieme, anche se non propriamente in uno stato
conciliante. Ebbene, sembra che Infinity War
raccolga il testimone di quel film e mantenga le promesse.
Alla fine del film, Steve e
Bucky scappano a Wakanda, ma in voice
over si sente il contenuto della lettera che Cap ha inviato a Tony,
in cui gli concede che le sue scelte sono fatte in nome di ciò in
cui crede e gli promette che, semmai dovesse aver bisogno di lui,
non ci sarà altro da fare che chiamarlo, e ci sarà al suo fianco ad
aiutarlo.
Ebbene nel trailer vediamo
chiaramente che, nella scena del Sancta Sanctorum,
Tony utilizza una specie di computer da polso e chiama
aiuto. Che il suo messaggio sia diretto proprio a Steve
Rogers, dall’altra parte del mondo?
Se così fosse, sarebbe un bel modo
di continuare la narrazione da Civil War,
attraverso i vari racconti, fino a concludersi in questo film che
sconvolgerà gli equilibri del Marvel Cinematic
Universe.
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers: Infinity War, le foto ufficiali e le cover di
Vanity Fair
Avengers:
Infinity War arriverà al cinema il 25 Aprile
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely hanno firmato la sceneggiatura del film,
mentre la regia è di Anthony e Joe
Russo.
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Ecco il primo teaser trailer di
Euphoria, film con Eva
Green e Alicia Vikander che segna il
debutto in lingua inglese della regista e sceneggiatrice svedese
Lisa Langleth, che ha già diretto Alicia
Vikander nei primi titoli della sua carriera,
Hotel e
Pure.
Ecco il teaser trailer
con Eva Green e Alicia
Vikander
Eva Green e
Alicia Vikander interpreteranno
rispettivamente Ines ed Emilie, due sorelle che si rincontrano dopo
molti anni e intraprendono insieme un viaggio importante.
Le riprese del film sono già
iniziate in Baviera e proseguiranno a Monaco. Nel cast figurano
anche Charles Dance, Adrian
LestereMark Stanley.
Euphoria è il primo film della casa
di produzione Vikarious Productions, creata
da Alicia Vikander e Charles
Collier.
Il trailer di Avengers:
Infinity War si è rivelato esattamente come i fan del
MCU si aspettavano: epico,
emozionante e con una vena di tristezza e malinconia, per via di
quello che rappresenta, ovvero la fine di un’Era.
Il trailer però nasconde anche un
dettaglio importante, a cui si può arrivare con un po’ di
ragionamento e una percentuale di deduzione. Insomma, tirando ad
indovinare!
Il video ci mostra una imponente
scena di battaglia a Wakanda, dove T’Challa guida
un esercito di guerrieri e una scena di carica, in cui
Nomad/Steve Rogers è in prima linea, seguito dallo
stesso T’Challa, da Vedova Nera,
dal Soldato d’Inverno, da Okoye
e, sullo sfondo, da Hulk.
Uno schieramento di forze importante
per difendere cosa? Wakanda è la nazione con la tecnologia più
avanzata della Terra, un Paese ricco e prospero. Che alla base di
questa prosperità ci sia la Gemma dell’Anima?
Con ogni probabilità lo sapremo a
partire dal prossimo Febbraio, quando arriverà al cinema
Black Panther e i misteri di
Wakanda saranno sveltati.
Naturalmente ogni congettura sulla
Gemma
dell’Anima fatta prima dell’uscita in sala di
Thor: Ragnarok si è rivelata errata,
ma con un solo film che separe l’arrivo di Infinity
War al cinema, è difficile sbagliarsi ancora!
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers: Infinity War, le foto ufficiali e le cover di
Vanity Fair
Avengers:
Infinity War arriverà al cinema il 25 Aprile
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely hanno firmato la sceneggiatura del film,
mentre la regia è di Anthony e Joe
Russo.
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Nel 1933 Agatha Christie
pubblicò Assassinio sull’Orient
Express (Murder on the Orient
Express), il suo romanzo più famoso; nel 1974 Sidney Lumet porta al
cinema quel romanzo, realizzando un’opera che si affidava a un
iconico Hercules Poirot/Albert Finney, e a un
catalogo di star guidate da
Sean Connery, Lauren Bacall e Ingrid
Bergman, esasperando la tensione e la claustrofobia
dell’originale.
Il nuovo adattamento di
Assassinio sull’Orient Express
Nel 2017, a partire dal 30
novembre, arriva in sala il nuovo adattamento del romanzo, che
porta gli spettatori in una forsennata traversata a bordo
dell’Orient Express, su cui viaggiano passeggeri misteriosi e di
classe. Tra questi, c’è anche un uomo bizzarro, con un forte
accento e due voluminosi e morbidi baffi: Hercules
Poirot, il più grande investigatore di tutti i tempi.
Kenneth Branagh, che negli ultimi anni ha
operato scelte registiche variegate e con esiti differenti
(Thor, Jack Ryan, Cenerentola), si cimenta nella
regia di un adattamento letterario con grande seguito e un grande
precedente. Quasi un “giocare in casa”, visto che il regista e
interprete è famoso al grande pubblico prevalentemente per la sua
attività di drammaturgo shakespeariano. Questa volta il testo non è
troppo congeniale alle sue corde, e Branagh si rivela furbo a
gestirsi negli spazi, interni ed esterni, del treno.
La lettura teatrale di
Kenneth Branagh
Basandosi sui suoi strumenti e
portando il gioco nel suo campo, il regista realizza una
rappresentazione teatrale del romanzo, formula che gli è congeniale
più di altre, soprattutto perché ogni momento, ogni dialogo (con
l’eccezione del confuso ma buffo prologo) è costruito su un
impianto da palcoscenico che si fonda su due elementi: le relazioni
tra personaggi e cose; la posizione e i movimenti della camera
rispetto a persone e oggetti.
In questo modo, Kenneth Branagh racconta il suo
Assassinio sull’Orient Express sfruttando i
70 mm del suo formato
così come aveva fatto Tarantino con The Hateful
Eight. Lo spazio sullo schermo viene diviso equamente
tra personaggi, carrozze, vagoni, tutto proteso in attesa della
prossima mossa di Poirot. Uno spazio che diventa tela da riempire
in ogni punto della prospettiva con i tanti personaggi a
disposizione.
Branagh segue i suoi protagonisti
mettendosi al servizio dei loro movimenti sul treno e fuori; un
cast di superstar, da Johnny Depp a
Judi Dench, con Michelle Pfeiffer,
Daisy Ridley, Dereck Jacobi,
Penelope Cruz,
Willem Dafoe, Leslie Odom Jr., Josh Gad. Lunghi piani
sequenza che dall’interno dei vagoni ci portano all’esterno e
viceversa, panoramiche innevate e dipinte da una massiccia computer
grafica, fino alla ricostruzione di una “incorniciata” Ultima Cena,
una disposizione scenica, trionfo della regia di Branagh.
La trasformazione di
Poirot
Il Poirot di Branagh è eccentrico e
all’inizio molto deciso, in più circostanze buffo, ma si lascia
decostruire nel suo progressivo scontro con i sospettati. Il suo
mestiere di scovare le crepe della realtà, di trovare ciò che non
funziona nel perfetto disegno del mondo, si infrange contro la
molteplice forma della verità.
Hercules Poirot impara
che “il mondo come dovrebbe essere” non esiste e nel farlo assume
una debolezza, una tenerezza che passa dallo schermo allo
spettatore, attraverso i suoi occhi azzurri. Nella sua anima così
tenera, ma per niente rassicurante, si cela il cuore di questa
versione di Assassinio sull’Orient Express, il suo
punto più alto.
L’indulgenza verso le crepe
dell’anima rendono Poirot più umano, distante da quello
consegnatoci dalla Christie, ma forse un pizzico più moderno,
tollerabile per la fallace umanità che, oggi, lo ascolta.
Dopo I, Tonya, film
sul pattinaggio che ha incantato la Festa del Cinema di Roma, anche
al Torino Film Festival 35 viene presentato in concorso una
pellicola, già ospite a Cannes, che tratta la stessa tematica,
Kiss and Cry.
Il film è di Chloè
Mathieu e Lila Pinell e, a differenza di
quello di Craig Gillespie, parla
dell’agonismo nel pattinaggio attraverso un approccio più
adolescenziale.
Sarah si allena sul ghiaccio per
diventare una campionessa sportiva. Nell’inseguire questo obiettivo
è però sempre più schiacciata dalla presenza della madre, che sogna
per lei un futuro da podio, dalla violenza verbale del suo
allenatore e dalla rivalità tra le ragazze che competono con lei.
Ma più sopporta il dolore fisico e mentale degli allenamenti sul
ghiaccio, più la sua voglia di godersi la propria età la
allontanano dal rigore e dalla disciplina.
Kiss and Cry – recensione
Kiss and Cry deve
il suo nome all’angolo della pista di ghiaccio in cui le atlete
mostrano i loro sentimenti più veri: l’area in cui si aspetta il
verdetto della giuria. È proprio in quell’angolo, a esibizione
terminata, che tutto lo spettro degli stati d’animo aggroviglia lo
stomaco, prima di trasformarsi in una o nell’altra reazione.
Gli opposti, in effetti, sono un po’
il tema di questa pellicola, che con un tocco documentaristico si
avvicina a un microcosmo fatto di adolescenti sballottolate tra
disciplina e colpi di testa. La regia congela una fascia d’età e la
rappresenta, utilizzando la leva sportiva come metafora per altro.
Non parliamo solo di un allenatore crudele, di compagne di squadra
moleste, di genitori ossessivi. Parliamo dei desideri di giovani
quindicenni soffocati dalle ambizioni altrui. Parliamo di quando,
proprio le persone più care, decidono cosa è bene per te, e non
sono disposte a compromessi.
Il realismo della macchina da presa
ci restituisce la verità del dramma adolescenziale: sofferenza,
bullismo, violenza verbale: nulla è risparmiato allo spettatore,
che si sente al centro della vicenda come se la vivesse in prima
persona. Lo sguardo, però, non è mai provocatorio o accusatorio: da
documentariste la scelta della regia è stata quella di mettere in
scena il conflitto universale tra generazioni, descrivendo da un
lato il mondo alle prese con i problemi della crescita e di cosa
diventare, dall’altro degli adulti che deragliano e trasmettono sui
più giovani i propri fallimenti.
Lo sfondo sono le azioni di un
gruppo di quindicenni che cercano di reagire e tenersi strette le
proprie paure, le proprie ambizioni, sbagliando con orgoglio,
trasgredendo con desiderio. Così, tra selfie osè e festini nel
bosco, le protagoniste di Mahieu e Pinell scivolano, ma non
solo sul ghiaccio. Si rialzano, sanguinano, cascano ancora. Senza
mai chiedere scusa, libere di ferirsi ed essere ferite prima che la
vita le imbrigli in dei ruoli definitivi.
Il film ha il pregio di lasciare le
azioni delle adolescenti in primo piano, utilizzando lo sport in
maniera originale, cioè come ponte tra generazioni, senza che la
competizione agonistica abbia mai un ruolo davvero significativo
nelle vicende. È la preparazione, il preludio alla performance
che si fa proscenio dei disagi, delle difficoltà, e questo
permette alla narrazione di fluire naturale, non priva di sbavature
e imperfezioni che rafforzano la sincerità della pellicola
stessa.
Ma la sceneggiatura è esile e
avrebbe avuto bisogno di maggiore robustezza per reggere in maniera
coerente un’impalcatura filmica e fuoriuscire da una dimensione
ancora troppo documentaristica.
Sarà Liu Yifei,
attrice cinese nota anche come Crystal Liu, a
interpretare Mulan nell’adattamento in live action
del classico d’animazione Disney.
A dirigere il film ci sarà
Niki Caro, mentre alla produzione ci sono
Chris Bender, Jason Reed e Jake
Weiner.
Nella ricerca della sua
protagonista, la Disney ha visto centinaia di attrici cinesi,
determinata a trovare colei che avrebbe raccolto l’eredità della
versione animata. La Liu sarà Hua Mulan, che si
traveste da uomo per prendere il posto del padre nell’esercito
della Cina Imperiale del quinto secolo.
Dopo
Maleficent,
Cenerentola e Il Libro della
Giungla, anche Mulan si
aggiunge alla lista dei numerosi remake in live-action dei classici
d’animazione Disney.
Niki Caro, già
regista de La ragazza delle balene,
dirigerà il live action di Mulan in produzione
alla Disney.
La sceneggiatura sarà firmata da
Elizabeth Martin e Lauren
Hynek, mentre alla produzione ci saranno Chris
Bender e J.C. Pink. Il produttore esecutivo
sarà Bill Kong, che ha lavorato in importanti produzioni
per Zhang Yimou e Ang Lee.
Stando a quanto dichiarato da
Evangeline Lilly, Ant-Man and the
Wasp avrà un impatto molto importante sul Marvel Cinematic
Universe.
L’attrice, che esordirà nei panni di
Wasp, dopo essere stata Hope Van Dyne nel film del 2016, ha parlato
del film di Peyton Reed con Vanity Fair, spiegando che il
reame quantico, che già sappiamo
farà parte del sequel di Ant-Man, avrà un peso anche in Avengers 4 e di conseguenza potrebbe avere
effetto sul tutto il MCU futuro.
“Quando ho sentito di Avengers: Infinity War e della
direzione che il gruppo stava prendendo, ho avuto un momento di
lucidità e una sensazione di déjà vu, che mi ha ricordato
l’altro franchise importante a cui ho partecipato, Lost. Nella
quarta stagione di Lost tutto, lo spazio, il suolo, si sposta, e
sei sul punto di perdere il pavimento solido da sotto i piedi. E in
Ant-Man and the Wasp, naturalmente, avrà un ruolo in questo… Questi
personaggi sono esperti dei Reame Quantico.
In Ant-Man and the Wasp,
loro provano tutto ciò che è in loro potere per entrare in
sicurezza nel reame quantico e fare ritorno dallo stesso, perché
hanno deciso, dalle vicende del primo film, hce Scott Lang è in
grado di farlo. Se può farlo lui, perché non noi? Se dovessimo
avere successo in Ant-Man and the Wasp, allora si aprirebbero
un sacco di nuove possibilità per il multiverso, di entrarvi e
esplorarlo. Non creo la storia io, quindi non posso dirvi cosa ci
faranno con questa possibilità. Ma io vedo certamente del
potenziale in questo.”
Cosa potrebbe accadere nel
Marvel Cinematic Universe
una volta aperta anche la porta del Reame Quantico?
Ant-Man and the
Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe
tornare Peyton Reed, mentre alla
sceneggiatura c’è Adam McKay. Nel cast sono
stati confermati i protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen
è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Tutti i soldi del
mondo, di Ridley Scott, rischia di
passare alla storia per il film che ha condannato alla damnatio
memoriaeKevin Spacey.
Il film è stato infatti modificato e
ha subito una pesante e costosa fase di reshoot per eliminare
l’attore dal film, a seguito della bufera mediatica che lo ha
investito, in merito alle molestie denunciate da diversi
attori.
Al suo posto è stato scelto
Christopher Plummer, che dal canto suo si è detto
onorato di essere stato coinvolto nel progetto:
“Sono molto orgoglioso di far
parte di questo progetto, siamo tutti qui per Ridley. Quando questa
idea ha cominciato a prendere forma, mi sono sentito subito meglio.
Questo non serve certo ad alleviare la sofferenza di persone che
sono state personalmente influenzate da Kevin Spacey, ma è il
nostro piccolo tentativo di correggere un torto. E invia un
messaggio ai predatori – non puoi più farcela. Qualcosa sarà
fatto.”
Sempre su EW, Ridley
Scott in persona ha così commentato la sua scelta di
sostituire Spacey con Plummer: “Non c’è tempo per riflettere. A
volte devi stabilire la legge. Devi!”
Il regista ha poi proseguito,
spiegando di essere molto sicuro di sé e nel fatto che riuscirà a
rispettare la data d’uscita del film, dal momento che tutte le
riprese aggiuntive del film sono state attentamente studiate e che
non ci sarà nulla di superfluo nel lavoro svolto.
Tutti i soldi del mondo: trailer del film di Ridley Scott
(con Kevin Spacey)
Tutti i soldi del
mondo è adrenalinica ricostruzione di un fatto di cronaca
realmente accaduto e divenuto un caso mediatico internazionale: il
rapimento di Paul Getty III.
Roma, 1973. Alcuni uomini mascherati
rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul Getty III (Charlie
Plummer), nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty
(Christopher Plummer), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e
al tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito,
infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per
rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre
del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo della sicurezza
Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a una sfrenata corsa contro il tempo
per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare
finalmente il giovane Paul.
Una vicenda pubblica e privata che
sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti un’incredibile verità:
che si può amare di più il denaro che la propria famiglia. Una
storia mai raccontata prima sul grande schermo, che arriva al
cinema il 21 dicembre con la firma del grande Ridley Scott.
ATTENZIONE:
l’articolo che segue potrebbe contenere degli spoiler per
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi. Vi invitiamo a non continuarne la lettura se
temete di rovinarvi la visione.
Empire Magazine ha realizzato
una nuova intervista a Andy Serkis, in cui
l’attore, che in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
interpreta il Lord Supremo Snoke, offre nuovi
dettagli sul villain della nuova trilogia della
Lucasfilm.
“Snoke è dannatamente oscuro;
molto più cattivo di Palpatine. Combatte con l’osteoporosi, quindi
il suo corpo è contorto, come un cavatappi. Lui è incredibilmente
danneggiato, quindi c’è una bizzarra vulnerabilità in
lui.
Sotto quella vulnerabilità,
però, c’è questo intenso odio… Non è sicuramente un
Sith, ma appartiene certamente alla parte più oscura della
Forza. Senza dire troppo, quello inizia a spiegarsi un po’ in
questo.”
Dunque Snoke non appartiene
all’ordine dei Sith, ma potrebbe essere addirittura più minaccioso
e cattivo. Che per far fronte a questa nuova minaccia sia
necessaria una Luce superiore rispetto a quella emanata dai
Jedi?
Di seguito, sempre sul numero di
Empire, vi mostriamo le nuove cover da collezione,
con protagonisti Kylo Ren (Adam Driver) e Rey
(Daisy Ridley).
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Lucky Red ha diffuso il
trailer italiano de I
primitivi, il nuovo film della casa di produzione
Aardman, lo studio di Wallace e Gromit.
Il film è realizzato
da Nick Park e vede nel cast
Maisie Williams e Eddie
Redmayne.
I
primitivi racconta di Dug, un
cavernicolo che diventa leader dei suoi simili per “affrontare
l’Età del Bronzo”. Secondo le prime informazioni legate al
progetto, Dug dovrebbe avere la voce di Eddie
Redmayne, premio Oscar per La Teoria del
Tutto, che vedremo al cinema in Animali
Fantastici e Dove Trovarli a partire da novembre.
Nel cast vocale anche Russell Brand.
La Aardman produce
il film in collaborazione con la DreamWorks
Animation e con Canal Plus, che aveva già
lavorato a Shaun vita da pecora – il
film.
L’ultima volta che
Park ha lavorato come regista per la Aardman
risale al 2008, quando ha diretto A Matter of Loaf and
Death, un cortometraggio di Wallace &
Gromit.