Margot Robbie ha debuttato come Harley Quinn in Suicide
Squad di David Ayer, prima di prendere il comando
in Birds
of Prey e la fantastica emancipazione di Harley
Quinn, e tornare per The
Suicide Squaddi
James
Gunn. Sebbene le interpretazioni del candidato
all’Oscar nei panni dello squilibrato antieroe siano state elogiate
sia dai fan che dalla critica, nessuno dei film di cui sopra con
Quinn si è rivelato un successo al botteghino. Ciò ha portato
la Warner Bros. a scartare almeno un altro progetto incentrato su
Harley (di cui siamo a conoscenza), il che a sua volta ha portato
alla speculazione che Margot Robbie potrebbe aver deciso di
allontanarsi dal ruolo.
Ieri è stato il 30° anniversario del debutto di Harley Quinn in Batman: The Animated
Series e James Gunn ha postato su
Twitter per condividere un paio di immagini inedite dalla
produzione di The Suicide
Squad. Un fan ha chiesto al
regista se avremmo rivisto Harls nel DCEU, e lui ha risposto con un
“Sì” diretto al punto.
Harley Quinn debuted 30 years ago today –
September 11, 1992 – on Batman: The Animated Series. Thanks to
@Paul_Dini
& Bruce Timm for creating this wonderful character I find an
absolute joy to write, direct, & create stories for.
#HarleyQuinn ❤️ pic.twitter.com/b1uP6HBx46
Questo ovviamente non ci dà
molte notizie su cui andare avanti, ma James Gunn
sembra abbastanza sicuro che Margot Robbie tornarà ad un certo punto. Ciò
potrebbe suggerire che sia a conoscenza di un progetto imminente
con il personaggio, o potrebbe anche avere qualcosa in lavorazione
lui stesso con Margot Robbie.Harley potrebbe
presentarsi nella stagione 2 di Peacemaker,
forse? Sembra un’ipotesi azzardata, ma chi si aspettava di
vedere i membri della Justice League apparire nel finale della prima
stagione, quindi chissà cosa ha in serbo per noi Gunn.
Parlando nel video qui sotto, Cox
dice che spera che Tatiana Maslany restituisca il favore
presentandosi come She-Hulk in Daredevil:
Born Again. “La gente mi ha chiesto chi
voglio vedere nello show di Daredevil. Ovviamente, non ho idea di
cosa [la Marvel] stia pensando per
questo”, dice l’attore. “Sarebbe
fantastico se [Tatiana Maslany] potesse partecipare a questo, per
un paio di episodi. Non ho idea se sia una possibilità o meno, ma
sarebbe divertente”.
Durante D23, Cox ha anche elogiato
Maslany e ha aggiunto: “Non vedo l’ora di vedere
l’episodio [di She-Hulk] che abbiamo insieme perché la mia
sensazione è che la chimica tra noi sia davvero buona, sai. Loro
“Siamo entrambi avvocati, vedere quei personaggi interagire è stato
davvero divertente”. Avrebbe notato che la sua
apparizione in un episodio mostra anche una
versione “più
leggera” e “più sfacciata” di
Matt. Dopo queste apparizioni cameo, la storia di Daredevil del
MCU sembra destinata a culminare
nei 18 episodi di Daredevil:
Born Again, anche se alcuni fan sono preoccupati che
potrebbe essere per Man Without Fear. Cox, tuttavia, spera
chiaramente di farne parte a lungo, poiché sta già pensando di
unirsi a The Avengers. “Lo vedo come un membro chiave dei
Vendicatori, indispensabile per tutto ciò che
fanno”, ha scherzato . “Quanto osi
sognare?” Tuttavia, aggiungeva: “Non ne ho idea”
Il mese scorso, abbiamo condiviso alcune fan art di
M.O.D.O.K. in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, in base
alle
descrizioni che sono state pubblicate online dopo il panel dei
Marvel Studios al Comic-Con
di San Diego. L’immagine ha indotto alcune persone a
credere che fosse un concept art ufficiale, ma ora
diamo una prima occhiata al design del personaggio reale
grazie ad alcuni articoli dal merchandising del film in arrivo.
La t-shirt Ant-Man and the Wasp: Quantumania con la
grafica promozionale d “Mental Organism Designed Only For
Killing” è stata pubblicata online, dandoci un’idea di cosa
aspettarci dal debutto del cattivo nell’MCU. È sicuramente una
versione interessante del personaggio, ma MODOK è sempre stato uno
dei cattivi Marvel Comics dall’aspetto più bizzarro, quindi
il suo debutto live-action dovrebbe rifletterlo.
Non siamo ancora sicuri di come
MODOK influirà nel trequel, ma le voci indicano nientemeno che
Darren Cross (Corey
Stoll) che dovrebbe assumere il ruolo di protagonista
dopo essere stato bandito nel Regno Quantico verso la fine del
primo film di Ant-Man. Anche se l’idea che Cross sia in
qualche modo trasformato nel cattivo megalomane potrebbe sembrare
inverosimile, spiegherebbe perché non vediamo il personaggio da
così tanti anni, ed è stato confermato che
Stoll riprenderà il ruolo dell’ex Yellowjacket.
Embeded from Twitter –
https://twitter.com/TheGeekyCast/status/1569466954704125952?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1569467451720761345%7Ctwgr%5E9bcfb297329578e2e6ed1a1587dd9f036bba9ccb%7Ctwcon%5Es3_&ref_url=https%3A%2F%2Fpublish.twitter.com%2F%3Fquery%3Dhttps3A2F2Ftwitter.com2FStrangeJst12Fstatus2F1569467451720761345widget%3DTweet
Sebbene non sia stato rilasciato online, il primo trailer di
The
Marvels ha debuttato sabato durante la
presentazione del
D23 dei Marvel Studios e il cast ha preso
parte alle interviste insieme al resto delle star presenti dopo il
panel. Parlando con Marvel Entertainment,
Teyonah Parris ha confermato che il suo
personaggio, Monica Rambeau, avrà davvero il potere del volo
nel sequel di Captain
Marvel.
“Essere in grado di realizzare appieno i poteri e il volo
di Monica, ed è come, ‘Oh mio Dio, abbiamo una supereroina nera
sullo schermo con queste altre fantastiche supereroine
femminili.’ Quindi, è proprio come, ‘Oooh, potere della
donna!’ Ed essere guidato da una donna straordinaria, quindi
sì, quella era la mia parte preferita. Girl power.
Sebbene Rambeau – che molto probabilmente prenderà il
soprannome di Photon – non ha dimostrato questa
particolare abilità in WandaVision,
non dovrebbe essere una sorpresa data la storia dei fumetti
dell’eroe. I fan sono rimasti delusi dal fatto che nessun filmato
ufficiale sia stato condiviso (l’audio è trapelato, tuttavia), ma
in base alle descrizioni, The
Marvels sembra essere un film davvero
esplosivo!
Apparentemente, il film si
concentrerà sui tre eroi – Rambeau, Carol Danvers e Kamala Khan –
che si scambiano il ruolo ogni volta che usano i loro poteri.
Decidono quindi di unire le forze nel tentativo di risolvere il
loro problema. Abbiamo anche sentito che il film conterrà
“elementi musicali”, ma questo deve ancora essere
confermato.
The Marvels, il
film
In The
Marvelsl’attrice
britannica Zawe Ashton (Fresh Meat, Velvet
Buzzsaw) è a bordo del film come il cattivo
principale, che si dice sia una versione scambiata di genere del
guerriero Kree Ael-Dan. Inoltre, Samuel L. Jackson ha confermato che apparirà
come Nick Fury. Nia DaCosta, che ha anche diretto la scena
post-crediti del finale di stagione di Ms. Marve, dirigerà
da una sceneggiatura della scrittrice di WandaVision Megan
McDonnell. Il sequel arriverà nei cinema il prossimo anno.
Il 2025 sembra destinato a essere un anno molto emozionante per i
fan del MCU poiché Avengers:
The Kang Dynasty e Avengers:
Secret Wars dovrebbero uscire nelle sale di
tutto il mondo a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro. Poco dopo
l’annuncio di entrambi i film durante il Comic-Con di San Diego di
quest’anno, abbiamo
appreso cheDestin Daniel Cretton,
regista di Shang-Chi e de La Leggenda dei Dieci
Anelli, si occuperà della Dinastia Kang. Tuttavia, la
domanda su chi dirigerà Secret Wars è rimasta ancora
aperta.
Nonostante sia un progetto da sogno per i fratelli Russo, è
diventato chiaro che sono troppo occupati a lavorare sui propri
progetti all’AGBO. Porre fine alla saga del multiverso non
sarà un’impresa facile per un regista, ma un nuovo rumors condiviso
da The Weekly Planet
Podcast suggerisce che Avengers:
Secret Wars finirà comunque in mani molto sicure
ed estremamente capaci. Secondo il team per lo più
affidabile dietro il podcast, il regista di Black
Panther: Wakanda ForeverRyan
Coogler è in trattative per prendere il timone di questo
capitolo finale della Fase 6.
È importante sottolinearvi che
questa è solo una voce e dunque nulla è confermato o daot per
certo, anche se la credibilità della fonte è alta. Ryan
Coogler è sempre più a suo agio nel MCU, dato che oltre a dirigere il
sequel di Black Panther, è anche produttore
esecutivo di Ironheart
e sta sviluppando una serie TV ambientata nel Wakanda per
Disney+. Un film
di Avengers sembra un logico passo
successivo e raccogliere l’eredità dei RUSSO sembra molto più
probabile che mettere un progetto importante come questo nelle mani
di un regista che fa il suo debutto nel MCU.
Il remake in live-action di
Pinocchio a cura di Robert
Zemeckis e rifacimento del classico Disney del 1940, è ora
disponibile su Disney+ e
ha già attirato su di sè non poche critiche per le grandi e piccole
differenze che ha applicato al film originale. Diretto da
Robert Zemeckis di Ritorno al futuro e interpretato da Tom Hanks nel ruolo di
Geppetto, il Pinocchio del 2022 rimane per lo più
fedele all’aspetto e all’atmosfera dell’originale del 1940.
Tuttavia, alcuni elementi chiave della trama sono stati eliminati o
modificati per il nuovo film, in base all’attuale contesto
socio-culturale.
Pinocchio è
l’ultimo remake
in live action del catalogo animato della Disney, che segue le
orme de
Il libro della giungla, Lilli
e il vagabondo e La
bella e la bestia. Come per questi remake, il
Pinocchio di Zemeckis mescola personaggi in CGI più fotorealistici
con attori in carne e ossa per aggiornare la storia classica e
consegnarla a un nuovo pubblico. In fondo, il
Pinocchio live-action è ancora la storia di un
burattino di legno che desidera diventare un bambino vero, ma nella
sua durata di 111 minuti, rispetto ai 91 minuti dell’originale, ci
sono diversi elementi e aggiunte che hanno fatto storcere il naso
al pubblico.
Geppetto ha una storia tragica
alle spalle
L’originale
Pinocchio del 1940 non si sofferma sulle ragioni
che spingono Geppetto ad affidare a una stella il
desiderio di poterle donare un bambino vero, cosa che invece viene
affrontata dal remake live-action. Quando il pubblico viene
introdotto per la prima volta al Geppetto di Tom Hanks, questi sta cantando una canzone,
intitolata “Quando era qui con me”, mentre lavora alla marionetta
che diventerà Pinocchio. Geppetto guarda la foto incorniciata di un
ragazzino che, come si capisce dalla canzone, non è più con
Geppetto. Il destino del figlio scomparso di Geppetto non viene mai
chiarito, ma quando Pinocchio non torna a casa, la sua ansia di
lasciare il negozio per la prima volta dopo un evento ignoto ci
suggerisce un incidente traumatico nel suo passato, in cui potrebbe
aver perso moglie e figlio.
Gli orologi a cucù sono tutti
easter egg Disney
Il laboratorio di
Geppetto è pieno di Easter Eggs
Disney, scelta che continua una tendenza ormai nota dello
studio. Quando tutti gli orologi a cucù del suo laboratorio si
attivano contemporaneamente, si possono vedere spuntare da questi
le repliche in legno di Woody di Toy
Story, Roger Rabbit e
Aurora de La bella addormentata nel
bosco. Ci sono altri orologi che si riferiscono al vasto
catalogo di film Disney che hanno seguito le orme del
Pinocchio originale, uscito per la prima volta
nelle sale 82 anni fa. Considerata la data di uscita del film, il
Disney+ Day, non sorprende che
Pinocchio includa questo tributo alla ricca storia dei film
d’animazione della Disney.
L’orologio più controverso è stato
modificato
Uno dei pochi orologi
rimasti nel laboratorio di Geppetto del
Pinocchio originale è quello più oscuro: la madre
arrabbiata che sculaccia il figlio allo scoccare dell’ora, ogni
ora. Tuttavia, il suo design è stato chiaramente modificato e
aggiornato secondo gli standard del “politically correct” del 2022.
Questa volta, quando l’orologio batte l’ora, la madre di legno alza
la mano per sculacciare il povero figlio, ma viene interrotta da un
poliziotto.
La Fata Turchina canta “Una stella
cade”
Scritta per il
Pinocchio originale da Ned
Washington e Leigh Harline, “Una stella
cade” è diventata da allora la sigla della Walt Disney Company. Nel
Pinocchio originale, il Grillo Parlante
(Cliff Edwards) canta la canzone all’inizio del
film. Saggiamente, RobertZemeckis e Chris Weitz hanno
mantenuto la canzone nel remake di Pinocchio, ma con una piccola
modifica. Anche il Jiminy di Joseph Gordon-Levitt apre il film cantando la
canzone, ma solo per un paio di battute. Solo quando
Cynthia Erivo, nei panni della Fata
Turchina, appare nel laboratorio di Geppetto, l’iconica
canzone viene eseguita per intero proprio dalla Fata, anziché dal
Grillo Parlante.
Mangiafuoco è ancora più
minaccioso
Mangiafuoco è il
principale personaggio cattivo nel Pinocchio
originale, che rinchiude il burattino in una gabbia per uccelli e
si rifiuta di lasciarlo andare a casa. Tuttavia, il Mangiafuoco del
remake è molto più minaccioso di quello del Pinocchio originale: ha
una mostruosa macchina in stile steampunk che aziona le marionette
e ci sono marionette inquietante appese al soffitto del suo
ufficio. È una creazione molto più da incubo rispetto allo spavaldo
uomo di spettacolo del film originale.
Pinocchio ha una fidanzata (o
quasi)
Una delle altre marionette
del teatro di Mangiafuoco è
Sabina, uno dei nuovi personaggi del remake di
Pinocchio. A differenza di Pinocchio, Sabina non è
magica ed è manovrata da Fabiana, una burattinaia
frustrata che lavora instancabilmente dietro le quinte. È Sabina a
salvare Pinocchio quando cade sul palcoscenico, mentre nel film
originale la sua caduta è parte dello spettacolo messo in scena.
Pinocchio e Sabina stringono un
legame, che prevede molte strette di mano e balli insieme e che
sembra essere un potenziale set-up per un sequel live-action,
soprattutto quando vediamo Fabiana acquisire l’attività di
Mangiafuoco alla fine, trasformandola in un
business decisamente più inclusivo.
Il paese dei balocchi è più a
misura di bambini
Sebbene il modo in cui
Pinocchio approda all’Isola dei
Balocchi sia leggermente diverso nel remake, il burattino
si ritrova più o meno nello stesso contesto del cartone, che rende
schiavi ragazzi e ragazze trasformandoli in asini. Tuttavia, ci
sono alcune modifiche significative all’isola che la rendono molto
più appetibile per i film Disney+ del 2022. L’attenzione si
concentra ancora sull’abilitazione di comportamenti distruttivi e
sull’ingordigia infantile, ma la birra bevuta da Pinocchio
nell’originale non è alcolica nel remake, mentre la datata sequenza
in cui Pinocchio fuma il sigaro è stata saggiamente eliminata.
Pinocchio sugli sci d’acqua
Dopo aver evitato per un
soffio di essere trasformato in un asino e spedito nelle miniere di
sale, Pinocchio torna a casa e scopre che
Geppetto se n’è andato. Nel film originale, un
biglietto magico dice a Pinocchio e al Grillo che
Geppetto, Figaro e
Cleo sono all’interno di una balena gigante. Nel
remake, un gabbiano parlante di nome Sofia,
doppiato da Lorraine Bracco dei
Soprano, informa i due della posizione di
Geppetto, che ha venduto tutti i suoi preziosi
orologi per comprare una barca nel tentativo di salvare il figlio
dal Paese dei Balocchi.
In entrambi i film, la dinamica costringe
Pinocchio e Grillo ad
intraprendere una missione di salvataggio. Nell’originale,
Pinocchio attraversa il fondale marino e si tiene
compagnia con i pesci, che lo aiutano a raggiungere
Geppetto. Nel nuovo remake live-action della
Disney, i pesci attaccano una corda a Sofia, che
li fa volare attraverso il mare mentre Pinocchio
si tiene stretto e usa i suoi piedi di legno come sci d’acqua. Più
avanti nel film, dopo aver salvato Geppetto,
Figaro e Cleo,
Pinocchio usa anche i suoi magici piedi di legno
come pale d’elica per superare il mostro marino gigante, la
Balena.
La Balena è un vero e proprio
mostro marino
Nel
Pinocchio originale, tutti vengono inghiottiti
dalla Balena, un capodoglio gigante, e sono
costretti a sfruttare l’astuzia e l’ingegno per sfuggire alla sua
terribile digestione. Come nell’emozionante climax del film
originale, la stessa cosa accade nel remake di
Pinocchio in live action. La differenza principale
è che la Balena non è un semplice capodoglio nel remake: è un
terrificante mostro marino con tentacoli multipli e una gigantesca
pinna sporgente e appuntita.
Geppetto annega al posto di
Pinocchio
Poiché
Pinocchio è un film con Tom
Hanks, quest’ultimo ha più possibilità di brillare
rispetto al Geppetto animato originale. Ad
esempio, il film si concentra di più sui suoi tentativi di
ritrovare Pinocchio quando non torna a casa da scuola. Si inverte
anche il ruolo di Pinocchio nel momento culminante del remake
live-action, forse perché un essere umano che annega è più
realistico di un burattino di legno senza polmoni. Si conclude così
l’arco emotivo di Pinocchio, che finalmente si dimostra coraggioso,
onesto e altruista. Presumibilmente, le lacrime magiche che versa
alla morte di Geppetto sono la prova della sua onestà emotiva. Le
lacrime riportano in vita anche il padre umano e i due si
incamminano verso la rassicurante luce blu alla fine del tunnel,
felici e contenti.
Pinocchio non diventa un bambino
vero (o forse sì?)
Il cambiamento più grande
riguarda il modo in cui termina il remake di
Pinocchio in live action.
Geppetto dice a Pinocchio che smetterà di cercare
di plasmarlo a immagine e somiglianza di “qualcun altro” e afferma
che il burattino onesto, altruista e coraggioso è esattamente il
“vero ragazzo” che vuole. Una voce fuori campo finale aggiunge
ambiguità alla trasformazione di Pinocchio. In una delle
inquadrature finali, le sue gambe sembrano diventare vere – non
fatte di pino – come dice il Grillo Parlante al
pubblico: “La gente dice che è stato trasformato in un ragazzo vero
e proprio. Ma è successo davvero?”. Sicuramente è successo nel film
originale del 1940, quando, dopo l’annegamento, viene resuscitato
come un ragazzo in carne e ossa. Forse Robert
Zemeckis e Chris Weitz volevano che la
loro versione di Pinocchio fosse incentrata sull’importanza di ciò
che si ha dentro, piuttosto che sull’inseguimento di una versione
fantastica di se stessi.
La Fase 4 dei Marvel Studios è stata un po’ privata
della linearità che ha goduto la
Fase 3, e molti dei fan dell’MCU ha lamentato la poca
integrazione tra una storia e l’altra come accaduto nei precedenti
anni. Probabilmente questo è dovuto anche all’aumento di produzione
di
film e serie tv che si stanno producendo contemporaneamente,
cosa che rende sempre più difficile sincronizzarli tutti senza
problemi.
Mentre
questa fase si avvicina alla fine con Black
Panther: Wakanda Forever, non c’è
stata alcuna vera menzione sugli Avengers da quando la
FASE 4 ha preso il via conWandaVision. Ebbene
oggi a rivelarne il motivo è stato proprio Kevin
Feige in persona che ha ammesso quello che qualcuno di noi
sospettava da tempo.
Parlando durante
la presentazione del
D23 dei Marvel Studios sabato,
Kevin Feige ha
detto: “Sai, una cosa nel film di
Captain America è che attualmente c’è un mondo senza i
Vendicatori. Sam Wilson si ritrova nei panni di Cap in un momento
in cui non c’è un’organizzazione dei Vendicatori”.“Ma solo perché non c’è un’organizzazione dei
Vendicatori non significa che non ci sia un gruppo di supereroi nel
MCU”, ha
continuato. “Non un gruppo, forse, come
The Avengers, ma c’è un gruppo e si chiamano Thunderbolts.”
Sembra che la morte di
Steve Rogers, Tony Stark e Natasha Romanoff abbia portato
allo smantellamento dei Vendicatori, anche se Shang-Chi
e la Leggenda dei Dieci Anelliaveva
suggerito che gli eroi più potenti della Terra si stavano
incontrano ancora occasionalmente. Tuttavia, con i Thunderbolts
pronti a riempire il vuoto lasciato dalla squadra, sembra che
l’MCU stia per ottenere una
squadra di supereroi molto diversa.
I Thunderbolts
sono un gruppo molto diverso da quello che molti fan si
aspettavano, tuttavia, con il roster composto principalmente da
Super Soldati e nessun vero cattivo. È una scelta interessante
da parte dei Marvel Studios e potrebbe
suggerirci che la squadra diventerà effettivamente la squadra
sostituta e rivale di The Avengers quando si riuniranno di nuovo
inAvengers: The Kang
Dynasty.
Dal 14 al 18
settembre presso l’Accademia di Francia a Roma – Villa
Medici avrà luogo la seconda edizione del Festival di Film
di Villa Medici, con quattordici film in
concorso, proiezioni all’aperto, una programmazione di
pellicole fuori concorso, incontri, carte bianche, masterclass e
installazioni.
Fiction e documentari, racconti
intimi ed epopee collettive, ricerche plastiche e nuove forme
narrative: le opere in programma seguono una pluralità di percorsi
che esplorano la diversità dell’uso dell’immagine.
Tra i vari appuntamenti
cinematografici che si svolgeranno ogni giorno tra la Sala
Michel Piccoli, le Grand Salon e il Piazzale, alcune
rilevanti prime mondiali (LE CHAMP DES MOTS di
Rania Stephan e INTO THE VIOLET BELLY di di
Thùy-Hân Nguyến-Chí), e numerose primenazionali (DE HUMANI CORPORIS FABRICA di Véréna
Paravel e Lucien Castaing-Taylor, GIGI LA LEGGE di Alessandro
Comodin, HAPPER’S COMET di Tyler Taormina,
KICKING THE CLOUDS di Sky Hopinka, LE BARRAGE di Ali Cherri
MANGROVE SCHOOL di Filipa César e Sónia Vaz Borges; MOUNE Ô di
Maxime Jean-Baptiste, THE DEMANDS OF ORDINARY DEVOTION di Eva Giolo
WHEN THERE IS NO MORE MUSIC TO WRITE, AND OTHER ROMAN STORIES di
Éric Baudelaire XAR – SUEÑO DE OBSIDIANA di Edgar Calel e Fernando
Pereira dos Santos). Presente in concorso anche il film recente
vincitore del “Leone del futuro” a Venezia79, SAINT OMER
di Alice Diop.
La giuria, composta da
Marie Losier, Pietro Marcello e Sylvain Prudhomme,
svelerà il suo palmarès sabato 17 settembre e assegnerà due premi:
il Premio Villa Medici per il miglior film e il Premio della Giuria
per un film originale particolarmente apprezzato dai giurati.
Entrambi i premi prevedono compensi in denaro e offriranno
l’opportunità ai due autori o alle autrici di essere ospiti in
residenza presso Villa Medici.
Oltre ai film in concorso, Villa
Medici offre una programmazione parallela denominata
Focus che invita a scoprire film di
artisti fuori concorso e propone proiezioni, incontri di
approfondimento ed occasioni privilegiate di interazione con i
membri della giuria e degli artisti cineasti. In questo ambito
saranno dedicate alcune “carte blanche” rispettivamente a Marie
Losier (THE BALLAD OF GENESIS AND LADY JAYE e THE
ONTOLOGIC COWBOY), Pietro Marcello (LA BOCCA DEL LUPO), Sylvaine
Prudhomme (TOUT-PUISSANT MAMA DJOMBO) e alla Fondazione In
Beetween Art Film che presenterà il film WELCOME PALERMO
del duo MASBEDO (Nicolò Massazza & Iacopo Bedogni). La sezione
“Contrechamps” rivolgerà invece il proprio sguardo a Hans
Richter (INFLATION), Liv Schulman (THE
NEW INFLATION), Yasmina Benabderrahmane (LA VILLA
JUMELLE), Uriel Orlow (REMNANTS OF THE FUTURE) e
Théodora Barat (OFF POWER).
Le proiezioni serali del Piazzale
offriranno al pubblico romano il meglio del cinema, da scoprire
sotto le stelle nei giardini di Villa Medici. Il festival si aprirà
con LA MONTAGNE di Thomas Salvador, ex borsista di Villa Medici,
che narra la fantastica ascesa di un uomo verso la libertà del
corpo e della mente. Con LES ENFANTS DES AUTRES, presentato quest’anno
in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, Rebecca Zlotowski
racconta il singolare e raramente esplorato legame tra una donna e
il figlio di un’altra; la serata sarà aperta e rappresentata dalla
Maison CHANEL, partner della seconda edizione del
festival. Con PADRE
PIO, Abel Ferrara continua la sua esplorazione
cinematografica delle grandi figure controverse del suo paese
d’adozione. La serata di sabato sarà dedicata al mondo della notte
e della danza con STELLA EST AMOUREUSE di Sylvie
Verheyde, una magnifica storia di emancipazione di una giovane
disertrice di classe. Infine, la seconda edizione del festival si
chiuderà con la presentazione, per la prima volta a Roma, della
versione restaurata di SCIUSCIÀ di Vittorio De Sica, opera fondante
del neorealismo e primo Oscar per il miglior film straniero nella
storia dell’Academy Award (1947).
Con l’apertura della rassegna, il
14 settembre, verrà inaugurato anche il nuovo Art
Club, a cura di Pier Paolo Pancotto che vedrà esporre fino
al 10 ottobre a Villa Medici le opere di Rosa
Barba, artista che lavora tra cinema e arte contemporanea.
Si tratta di lavori che offrono una panoramica di oltre 10 anni di
pratica artistica: il film Disseminate and Hold (2016), presentato
nell’atelier Balthus e l’installazione Weavers (2021) nella piccola
galleria Balthus. L’artista sarà presente a Roma dal 22 al 24
settembre (per richieste di interviste contattare l’ufficio
stampa).
Arriverà a Lucca Comics & Games 2022
Conan il Barbaro/Dragonero numero 0 – L’ombra del
drago, il primo incontro/scontro tra
Conanil Barbaro e
Dragonero: un grande evento fantasy
internazionale che vede il Barbaro protagonista di una
storia tutta italiana in occasione delle celebrazioni del 90°
anniversario del personaggio, festeggiato in tutto il mondo con una
serie di iniziative di lanci e rilanci del franchise.
Conan il Barbaro è
una creazione letteraria pulp di Robert E. Howard
nata nel 1932. È protagonista di numerosi racconti su Weird
Tales, libri, film, videogiochi, giochi da tavolo e di ruolo
e, ovviamente, fumetti (pubblicati negli USA da Titan e Heroic
Signatures e nel resto del mondo da
PaniniComics).
Dragonero, invece, è nato dalla penna di
LucaEnoch e
StefanoVietti nel 2007 ed è
pubblicato da Sergio Bonelli Editore. La serie
racconta le avventure di Ian Aranill,
ex-incursore, mercenario, scout imperiale e cacciatore di Draghi
nell’Erondàr. Con Conan, Dragonero condivide una spiccata
inclinazione a muoversi in media differenti: dalla serie è stata
tratta una serie di romanzi pubblicati da Mondadori, un gioco di
ruolo prodotto da Wyrd edizioni e una serie animata prodotta da SBE
e Rai e che esordirà proprio a Lucca Comics & Games 2022.
Così come Conan, anche Ian ha una
innata vocazione all’Avventura, e il loro primo incontro italiano
che li vede unire le forze per dare la caccia a un drago, sarà
raccontato da LucaEnoch e
StefanoVietti con i disegni di
LorenzoNuti (Nelson – La
resa dei conti, Brancalonia) in un albo
speciale, pubblicato in anteprima a Lucca Comics & Games
2022.
Conan il
Barbaro/Dragonero numero 0 – L’ombra del drago,
uscirà per SergioBonelliEditore e PaniniComics e sarà venduto nei rispettivi padiglioni
durante la kermesse lucchese in due versioni: una edizione regular,
di 32 pagine in formato brossurato 16×21 cm con i colori e la
copertina dello stesso Lorenzo Nuti, e un’edizione speciale in
grande formato e in bianco e nero, con copertina variant a opera
dell’illustratore fantasy Paolo Barbieri (copertinista della saga
di Cronache del Mondo Emerso e autore, tra gli altri, di
L’Inferno di Dante e Favole degli dei). Il numero
0 darà il via a una miniserie in sei parti, realizzata dal medesimo
team creativo, che arriverà in edicola la prossima primavera.
Frederik Malmberg, Presidente di
Heroic Signatures, commenta: “Luca e Stefano sono tra i
migliori fumettisti italiani del settore ed è un onore vedere il
nostro eroe unirsi a una vera e propria icona del fantasy italiano
in quella che sarà una grandissima avventura! Panini Comics e
Sergio Bonelli Editore hanno lavorato sodo per rendere possibile
questo evento, e siamo sicuri che tutti i fan del mondo lo
adoreranno!”
Michele Masiero, Direttore
Editoriale di Sergio Bonelli Editore, dichiara: “È con sincero
orgoglio che annunciamo l’avverarsi di un entusiasmante progetto
editoriale. Per la gioia di tutti gli appassionati di fantasy,
Dragonero, l’eroe di Casa Bonelli che più si sta imponendo negli
ultimi anni, protagonista anche di una serie animata in arrivo
sugli schermi Rai, incontra l’icona per eccellenza del genere,
Conan, un eroe che ha fatto sognare intere generazioni con le sue
avventure. Frutto della collaborazione con Panini Comics, vede al
timone creatività tutte italiane per un evento a fumetti dalle
grandi ambizioni internazionali”.
Marco Lupoi, Direttore Publishing e
Licensing del Gruppo Panini, conferma: “Conan e Dragonero…
insieme! Dopo quasi un anno di gestazione questo progetto approda
finalmente sul mercato. Come editori di Conan in Italia e nel resto
del mondo da oltre due decenni, e come partner e amici di lunga
data di Sergio Bonelli Editore, è grande l’emozione nell’annunciare
questo crossover nato tra Modena, Milano e Los Angeles, e che mette
assieme due miti del fumetto fantasy, una leggenda del genere sword
and sorcery come Conan, e uno dei maggiori successi del fumetto
italiano di questo secolo. Siamo molto entusiasti, e vogliamo
condividere con voi questa emozione”.
L’appuntamento per il primo, grande
incontro tra due degli eroi più celebri del fantasy internazionale
è settato: Lucca Comics & Games 2022,
dal 28 ottobre al 1 novembre 2022. Il numero 0 di Conan/Dragonero,
in versione regular, a colori, e variant, in grande formato in
bianco e nero, sarà disponibile a partire dalla stessa data anche
sui siti ufficiali di Sergio Bonelli Editore (shop.sergiobonelli.it) e Panini
Comics (panini.it) e
successivamente nelle migliori fumetterie.
Arriva in prima tv su Sky
LEONORA
ADDIO, film di Paolo Tavani che rende omaggio a
Pirandello, vincitore al Festival di Berlino 2022 (premio
FIPRESCI), martedì 13 settembre alle 21.15 su Sky Cinema
Due, in streaming su NOW e disponibile on demand.
Leonora Addio racconta la
rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il movimentato
viaggio dell’urna da Roma ad Agrigento, fino alla tribolata
sepoltura avvenuta dopo quindici anni dalla morte. E a chiudere il
film, l’ultimo racconto di Pirandello scritto venti giorni prima di
morire: “Il chiodo” dove il giovane Bastianeddu, strappato in
Sicilia dalle braccia della madre e costretto a seguire il padre al
di là dell’oceano, non riesce a sanare la ferita che lo spinge a un
gesto insensato. Nel cast Fabrizio Ferracane, Matteo Pittiruti,
Dania Marino, Dora Becker e Claudio Bigagli.
La trama del film
Due storie: una l’avventuroso
viaggio delle ceneri di Pirandello da Roma ad Agrigento. Una serie
di accidenti, incontri bizzarri, apparizione d’ingombranti
personaggi come Mussolini o siciliani allegri che allegramente
usano la cassa che contiene il vaso con le ceneri per giocare a tre
sette con il morto. Il grottesco delle ceneri sballottate dal caso
e dalla stupidità umana pare uscito dalla stessa penna di
Pirandello, il paradosso, il ridicolo che scivolano nell’assurdo.
Come assurdo è il furore tragico del “Chiodo”, la seconda storia
del film ispirata a Pirandello da un fatto di cronaca a Brooklyn:
“bambina uccisa da un ragazzo italiano.” Bastianeddu. Strappato in
Sicilia dalle braccia della madre e costretto a seguire il padre al
di là dell’oceano nel paese della speranza, fascinoso e
contraddittorio, Bastianeddu non può sanare la ferita di cui è
stato vittima e che lo spinge a un gesto insensato. Nel film la
verità della cronaca si fonderà con un’altra verità, quella del
film.
Lucky Red ha
diffuso il trailer dell’ultimo film di animazione di Ari
Folman, Anna Frank e il Diario Segreto,
dal 29 settembre al cinema. “Anna non ha scritto il Diario per
essere venerata.La cosa importante è che facciate tutto il
possibile per proteggere anche una sola anima dal male”
Presentato
fuori concorso e accolto con 10 minuti di ovazione al Festival di
Cannes, applaudito dai ragazzi di Alice nella Città,
Anna Frank e il Diario Segreto è frutto di otto anni di
lavoro da parte di Ari Folman, regista candidato all’Oscar e
vincitore del Golden Globe per Valzer con Bashir.
Affiancato
dalla disegnatrice Lena Guberman, Ari Folman dà vita a Kitty,
l’amica immaginaria a cui si rivolge Anna nel suo Diario,
decisa a ritrovare l’amica tanto amata in una febbrile ricerca
attraverso l’Europa di oggi. Armata del prezioso Diario e
aiutata dal suo amico Peter, che gestisce un centro di accoglienza
segreto per rifugiati clandestini, Kitty segue le tracce di
Anna.
Sconcertata da
un mondo lacerato e dalle ingiustizie sopportate dai bambini
rifugiati, Kitty decide di realizzare l’intento di Anna e, grazie
alla sua onestà e al suo senso morale, lancia un messaggio di
speranza e di generosità indirizzato alle generazioni future. Dal
film Ari Folman ha realizzato anche un graphic novel edito in
Italia da Einaudi.
Prime Video ha annunciato oggi il nuovo
film Original italiano Autumn
Beat che vede il debutto alla regia dello
scrittore, autore e sceneggiatore Antonio Dikele
Distefano. Il film, scritto da Antonio Dikele e
Massimo Vavassori, è un profondo e commovente ritratto
della seconda generazione di neri italiani e sarà disponibile su
Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo il 10 novembre.
Autumn
Beat è un racconto di formazione che segue la
storia di Tito e Paco due fratelli cresciuti a Milano con lo stesso
sogno: sfondare nel mondo del rap e farsi sentire attraverso la
musica. Paco è un performer nato e Tito sa scrivere come nessun
altro, sembrano destinati al successo ma l’ambizione, la vita e
l’amore per la stessa donna metteranno alla prova il loro legame,
in un’emozionante storia lunga tre decenni. Il film è interpretato
da Hamed Seydou, Abby 6ix, Geneme, Juliet Joseph, Dylan Magon,
Mohamed Diallo, Marco Renna, Mamy Seny Gueye, Francesco Danquah e
Mafoku Michelle Cloe Kengne, con la partecipazione straordinaria di
Gué e la presenza di alcuni tra i nomi più interessanti della scena
rap italiana.
“Antonio Dikele è uno dei
talenti emergenti più versatili nel panorama editoriale italiano e
siamo orgogliosi di accoglierlo nella Home for Talent di Prime
Video con un overall deal che vede in Autumn
Beatil suo primo frutto,” ha
dichiarato James Farrell, VP International, Amazon
Studios.“Siamo felici di continuare ad offrire al
pubblico di Prime Video in Italia storie sempre nuove e
appassionanti, anche a quelle che finora non sono state
raccontate.”
“Siamo felici di poter
raccontare ai nostri spettatori assieme ad Antonio Dikele questa
storia inedita e appassionante sulla cultura black in Italia e sul
ruolo della musica come mezzo di riscatto e ricerca di
identità,” dichiara Nicole
Morganti,head of Italian
Originals, Amazon Studios.“Siamo entusiasti di poter
lavorare con Antonio e con una squadra incredibile di giovani
talenti al loro debutto cinematografico e artisti già noti al
grande pubblico. Grazie al loro supporto regaleremo agli spettatori
una storia unica che a ritmo di musica sarà in grado di parlare
direttamente a tutti quei ragazzi e ragazze che vogliono far
sentire la propria voce e mostrare al mondo di cosa sono
capaci.”
“Questo film è importante
perché racconta Milano e una famiglia nera che cambia nel
tempo.La musica e l’amore mi hanno sempre salvato nella
vita” dichiara Antonio Dikele Distefano.
“È stata un’esperienza fantastica, una prima volta per me e per
gli attori che non ne avevano mai fatta una simile
prima. Ringrazio Prime Video per la fiducia, perché non è
scontato. Perché mi ha dato la possibilità di esprimermi senza
impormi nulla, senza parlarmi di algoritmi e di necessità che non
potevo capire. Il mio desiderio è di poter raccontare le storie che
ho visto quando ero bambino e stavo seduto sul marciapiede fuori
dal negozio di mia madre. Voglio che quelle persone possano un
giorno accendere la televisione e pensare ‘In questo film mi sento
rappresentato’. È un privilegio che io non ho mai avuto, se non
guardando fuori dal Paese. Sono contento di far parte della
famiglia di Prime Video perché mi sento ascoltato davvero e perché
non hanno paura della mia voce e della mia storia.”
Prime Video ha inoltre siglato con Dikele un
Creative Overall Deal, un accordo di collaborazione i cui step di
realizzazione saranno svelati prossimamente. Autumn Beat è co-prodotto in Italia da
Marco Cohen, Daniel Campos Pavoncelli, Benedetto Habib, Fabrizio
Donvito per Indiana Production e da Amazon Studios.
Autumn
Beat si unirà a migliaia di film e serie già presenti
nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane
Original Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura
Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie, All or
Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO,
Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 1 e Stagione 2, e
LOL: Chi ride è fuori Stagione 1 e Stagione 2; le serie
pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel
e i grandi successi come Jack Ryan, The
Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio,
Senza Rimorso, Good Omens eCarnival Row, oltre a
contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori
nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori
partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che
della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre serie
Original già annunciate sono The Bad Guy, Everybody Loves
Diamonds, Prisma,Celebrity Hunted – Caccia
all’uomo Stagione 3 e The Ferragnez – La
SerieStagione 2.
Dopo essere stato presentato in
anteprima mondiale in Selezione Ufficiale al Sundance Film Festival
2022, il disturbante film horror finlandese
Hatching – La forma del male sta per arrivare nei
cinema italiani dal 6 ottobre distribuita da Adler
Entertaiment
Lungometraggio di esordio della
regista finlandese Hanna Bergholm,
Hatching – La forma del male vede
protagonista la ginnasta dodicenne Tinja (Siiri Solalinna), che
desidera disperatamente compiacere la madre (Sophia Heikkilä)
ossessionata dall’immagine, il cui popolare blog “Lovely Everyday
Life” presenta l’esistenza idilliaca della loro famiglia come una
curata perfezione suburbana. Un giorno, dopo aver trovato un
uccello ferito nel bosco, Tinja porta a casa il suo strano uovo, lo
sistema nel suo letto e lo nutre finché non si schiude. La
misteriosa creatura che emerge da esso diventa la sua migliore
amica e un incubo vivente, facendo precipitare Tinja in una realtà
contorta che sua madre si rifiuta di vedere.
Hatching – La forma del male di Hanna Bergholm con
Siiri Solalinna, Sophia Heikkilä, Jani Volanen, Reino
Nordin, Oiva Ollila sarà nei cinema dal 6 ottobre con
Adler Entertainment.
La trama
Una ginnasta di 12 anni cerca
disperatamente di compiacere la madre, una donna ossessionata dal
mito della famiglia perfetta che pubblicizza sul suo blog popolare.
Un giorno la ragazzina trova uno strano uovo, lo nasconde, lo tiene
caldo. Quando l’uovo si schiude, ciò che emerge è oltre ogni
immaginazione.
Disney+ ha diffuso il primo
trailer di Topolino: la storia di un
topo, prodotto da Disney Original
Documentary. L’annuncio è arrivato direttamente
dal D23 Expo di Anaheim, che ha dato ufficialmente inizio alle
celebrazioni per il 100º anniversario di The Walt Disney Company.
Questo documentario debutterà in tutto il mondo su Disney+ il 18 novembre, nel
giorno del compleanno di Topolino. Topolino: la storia
di un topo è diretto dal premiato filmmaker
Jeff Malmberg (Marwencol) e prodotto dal
vincitore dell’Academy Award Morgan Neville
(Mister Rogers: un vicino straordinario) insieme a Meghan
Walsh e Chris Shellen. I realizzatori del documentario
comprendono l’executive producer Caitrin Rogers, i montatori Jake
Hostetter e Aaron Wickenden, il direttore della fotografia Antonio
Cisneros, il sound designer Lawrence Everson e il compositore
Daniel Wohl. Il lungometraggio è stato presentato in anteprima
mondiale al South by Southwest Film Festival ed è stato proiettato
anche al Sun Valley Film Festival, al Newport Summer Film Series e
in diverse altre rassegne.
Uno dei personaggi più amati al
mondo, Topolino è considerato un simbolo della gioia e
dell’innocenza dell’infanzia praticamente in tutto il mondo. Ideato
in un momento difficile della promettente carriera di Walt Disney,
Topolino ha riscosso un successo immediato dopo essere apparso in
Steamboat Willie, il primo cortometraggio d’animazione con
sonoro sincronizzato della storia. Nel corso dei decenni
successivi, il personaggio si è evoluto in versioni di se stesso
radicalmente diverse tra loro, che riflettono la straordinaria
carriera del suo creatore e i radicali cambiamenti sociali avvenuti
nella nazione che questo personaggio è arrivato a rappresentare. Il
regista Jeff Malmberg e il produttore premiato con l’Academy Award
Morgan Neville (che avevano già collaborato in Mister Rogers:
un vicino straordinario) esaminano l’importanza culturale di
questo personaggio di animazione che esiste da quasi 100 anni. Il
documentario contiene inoltre un cortometraggio animato esclusivo,
Topolino in un minuto, creato dalla leggendaria squadra di
animazione tradizionale di Walt Disney Animation Studios.
“Novantaquattro anni fa, Walt
Disney creò un topo che sarebbe diventato uno dei personaggi più
amati al mondo”, ha dichiarato Marjon Javadi, vice president
of Disney Original Documentary. “Siamo entusiasti che gli
spettatori possano vedere Topolino come non l’hanno mai visto
prima. La nostra premiata squadra di filmmaker esplora il viaggio
di Topolino nel corso degli anni, ricordandoci perché abbia avuto
un tale impatto su di noi”.
TOPOLINO: LA STORIA DI
UN TOPO vede la presenza dei leggendari animatori
Disney Eric Goldberg, Mark Henn e Randy Haycock, oltre che
dell’animatore e Disney Legend Floyd Norman. Nel documentario, sono
presenti anche la storica d’arte Carmenita Higginbotham, la
direttrice di Walt Disney Archives Rebecca Cline e l’archivista
Kevin Kern. Con interviste e filmati d’archivio esclusivi, il
lungometraggio esamina la persistente importanza artistica e
culturale, oltre alle controversie, che caratterizza questo
personaggio d’animazione che esiste da quasi 100 anni. Il
documentario contiene un nuovissimo cortometraggio Topolino in
un minuto, realizzato in animazione tradizionale da Walt
Disney Animation Studios e racconta il processo d’animazione
intrapreso da Eric Goldberg, Mark Henn e Randy Haycock per
realizzare il cortometraggio.
“Topolino è un simbolo che
vediamo ogni giorno della nostra vita”, afferma il regista
Jeff Malmberg. “Tutti conosciamo Topolino, ma il personaggio
riveste significati diversi per ogni persona. Eravamo convinti che
Topolino avesse bisogno di un documentario che fosse allegro ma
anche onesto. Sono lieto che Disney ci abbia permesso di esaminare
così a fondo le evoluzioni e i significati del topo più famoso al
mondo”.
Jeff Malmberg è un documentarista:
il suo lungometraggio d’esordio, Marwencol, ha vinto più
di due dozzine di premi, tra cui il Gran Premio della Giuria allo
SXSW. È stato recentemente selezionato per The Criterion Channel ed
è stato inserito tra i Cinema Eye Decade Film in qualità di uno dei
migliori 20 documentari degli ultimi 10 anni. Malmberg ha ricevuto
la Guggenheim Fellowship grazie al suo secondo lungometraggio,
Spettacolo, candidato al Critics’ Choice per il miglior
documentario. Malmberg ha montato il documentario di Morgan Neville
Mister Rogers: un vicino straordinario, che è stato
distribuito da Focus Features. Più recentemente, è stato candidato
al GRAMMY® per aver co-diretto e montato Shangri-La, una
serie di Showtime in quattro episodi dedicata a Rick Rubin e al
processo creativo.
Jeff Malmberg è il regista di
TOPOLINO: LA STORIA DI UN TOPO, prodotto
dal vincitore dell’Academy Award Morgan Neville tramite la sua casa
di produzione, Tremolo Productions. Il documentario è prodotto
anche da Chris Shellen e Meghan Walsh. Caitrin Rogers è l’executive
producer. Marjon Javadi è vice president of Originals for
Documentaries and Docuseries for Disney Branded Television/Disney
Original Documentary.
Disney Original Documentary aveva
precedentemente annunciato i suoi imminenti progetti Goodbye
Yellowbrick Road: The Final Elton John Performances and The Years
That Made His Legend, Madu, If These Walls Could
Sing, un film ancora senza titolo su Jim Henson, e il
cortometraggio documentario selezionato per la shortlist dei premi
Oscar®Sophie and the Baron.
Elvis, il nuovo film del visionario regista
candidato all’Oscar Baz Luhrmann, arriva giovedì
22 settembre in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD e Steelbook 4K Ultra HD
per Warner Bros. Home Entertainment. Il film, con protagonisti
Austin Butler nel ruolo di Elvis e l’attore
Premio Oscar Tom Hanks nei panni dell’enigmatico manager,
il colonnello Tom Parker, è stato presentato in anteprima mondiale
Fuori Concorso al Festival
di Cannes.
Tanti i contenuti speciali inclusi
nella versione Blu-ray del film: tra questi
quattro imperdibili featurette alla scoperta della musica e della
storia del Re del Rock and Roll oltre ad inedite immagini del
dietro le quinte e delle iconiche location del film.
Rivisitata in chiave
cinematografica, la storia di Elvis (Butler) è
vista attraverso il prisma della complicata relazione con
l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Hanks). Il film,
come raccontato da Parker, approfondisce le complesse dinamiche tra
i due nell’arco temporale di 20 anni dagli esordi alla fama di
Presley, che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti
sullo sfondo di un panorama culturale in evoluzione che segna la
perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una
delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis,
Priscilla Presley (Olivia DeJonge).
È già disponibile in digitale e in
versione CD “ELVIS (Original Motion Picture
Soundtrack)” (RCA Records/Sony Music), la colonna sonora
del film che include la versione dei Måneskin di “If I Can
Dream” di Elvis Presley uscita lo scorso venerdì 17 giugno, il
singolo da milioni di stream “Vegas” di Doja, e i brani
“Tupelo Shuffle” di Swae Lee e Diplo con Gary Clark Jr.
(Arthur “Big Boy” Crudup nel film) e Austin Butler (Elvis Presley),
e “Trouble”interpretata da Butler.
Da sempre attore tra i più
apprezzati del panorama cinematografico, Ewan
McGregor ha nel corso della sua carriera preso parte a
progetti spesso molto diversi tra loro. Da Trainspotting a
Star
Wars, da Big Fish a The Impossibile, dopo
anni passati davanti alla macchina da presa McGregor ha infine
deciso di compiere il passaggio dietro questa per dirigere il suo
primo film. Si tratta di American
Pastoral (qui la recensione), dramma
ambientato negli anni Sessanta e incentrato sull’inevitabile
sgretolamento di una famiglia. Uscito al cinema nel 2016, questo è
da subito stato accolto con un certo interesse, specialmente per il
fatto che si tratta della trasposizione di un acclamato
romanzo.
Questo è Pastorale
americana, scritto nel 1997 dal celebre Philip
Roth, che proprio con questo libro vinse il Premio
Pulitzer per la narrativa. Celebre per i suoi ritratti famigliari,
in esso descritto un momento cruciale della storia degli Stati
Uniti, che McGregor ha deciso di portare per la prima volta al
cinema. Dopo diversi anni che si cercava di realizzarne
l’adattamento cinematografico, l’interesse dell’attore ha infine
permesso che la sua produzione avesse finalmente luogo. Ad
arricchire il progetto vi è poi un ricco cast di attori tra i più
celebri di Hollywood, tra cui si annovera anche una premio
Oscar.
Tra una generale atmosfera di
inquietudine, il film si concentra sui rapporti tra i suoi
personaggi, lasciando trasparire tutta un’epopea di sentimenti,
psicologie e influenze socio-culturali. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
American Pastoral: la
trama del film
Ambientato durante gli anni della
guerra del Vietnam, il film ha per protagonista Seymour “Lo
Svedese” Levov, un tempo talentuoso atleta di scuola
superiore e ora proprietario di una fruttuosa fabbrica di guanti a
Newark. La sua vita è ora apparentemente perfetta. Oltre a gestire
l’attività ereditata dal padre, egli è infatti sposato con un ex
reginetta di bellezza, Dawn Dwyer Levov, e insieme
hanno dato vita alla figlia Merry Levov, ora
adolescente di belle speranze. Proprio quest’ultima, però, inizia
ad essere sempre più coinvolta nei movimenti di protesta politica
di quegli, finendo ben presto con il cacciarsi nei guai.
Quando in seguito ad un attentato un
innocente muore, infatti, Merry diventa la maggiore indiziata. Per
sfuggire alla polizia, la ragazza decide di scomparire nel nulla.
Seymour inizia così a vedere la sua vita sgretolarsi
inevitabilmente. I rapporti con sua moglie iniziano a peggiorare, e
l’unica cosa che potrebbe far ritornare tutto come prima è scoprire
se sua figlia è realmente colpevole o meno. Andando alla sua
ricerca, l’uomo intende scoprire cosa ha portato la sua Merry a
cambiare così drasticamente, fino al punto da allontanarla da
loro.
American Pastoral: il cast
del film
Oltre che regista, Ewan McGregor
ricopre anche i panni del protagonista, Seymour Levov. L’attore ha
raccontato di aver basato molto del suo personaggio sulla sua
esperienza di padre. Egli si preparò inoltre per la parte studiando
a lungo l’accento tipico di chi cresce nel New Jersey. In
particolare, egli ascoltò diverse registrazioni dell’attore
Ray Liotta, basandosi in gran parte sul modo di
parlare di questi. Accanto a lui, nei panni di sua figlia Merry, vi
è invece la celebre attrice Dakota Fanning,
nota per film come La guerra dei mondi e quelli relativi
alla saga di Twilight. Peter Riegert è
invece Lou Levov, padre di Seymor.
Nei panni di Dawn Dwyer Levov,
moglie del protagonista, vi è invece la premio Oscar Jennifer
Connelly. Questa ha per il film dato vita ad una scena
di nudo particolarmente complessa, e pur avendone già girate altre
in precedenza ha ammesso di aver provato un forte imbarazzo. Sono
poi presenti nel film anche gli attori Rupert Evans
nei panni di Jerry Levov e Valorie Curry in quelli
di Rita Cohen. Per permettere a tutti gli attori di sviluppare un
forte legame, McGregor decise di dar vita a numerose prove prima
delle riprese. Ciò ha dato vita al clima confortevole da lui
desiderato.
American Pastoral: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
American Pastoral grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes e
Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 12 settembre alle ore
23:50 sul canale Iris.
Il nuovo trailer de Il Talento di Mr. Crocodile con la voce di
Luigi Strangis che interpreta le canzoni italiane del protagonista,
il coccodrillo Lyle, nel nuovo film live-action per famiglie. Il
talentuoso cantante e polistrumentista, dopo aver vinto l’ultima
edizione di Amici, ha esordito con l’album dal titolo “Strangis”
che ha conquistato il vertice della classifica italiana. Il Talento di Mr. Crocodile dal 27
ottobre nei cinema italiani, il film è prodotto da Sony Pictures e
distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
Tratto dalla serie di libri
best-seller di Bernard Waber, Il Talento di Mr. Crocodile è un
live-action per tutta la famiglia che racconta la storia del
coccodrillo Lyle e le sue avventure insieme alla famiglia Primm.
Diretto e prodotto da Will Speck e Josh Gordon, scritto da Will
Davies, Il Talento di Mr. Crocodile vede nel
cast
Javier Bardem, Constance Wu, Winslow Fegley, Scoot McNairy,
Brett Gelman. Il film contiene canzoni originali
interpretate da Shawn Mendes e scritte dagli autori di The
Greatest Showman, Benj Pasek e Justin Paul.
Luigi Strangis
Cantautore e polistrumentista,
Luigi ha iniziato a suonare la chitarra a 6 anni. Oggi, a 21, oltre
alla chitarra suona il pianoforte, la batteria, le percussioni e il
contrabbasso. Proprio grazie alla sua esperienza come
polistrumentista a 15 anni inizia ad autoprodurre i suoi pezzi. A
settembre 2021 presenta ad Amici l’inedito “Vivo”, brano che gli
regala l’ingresso al programma. A “vivo” seguono i brani “Muro”,
“Partirò da zero”, “Tondo” e il singolo certificato ORO “Tienimi
stanotte”, brani che fanno parte del suo esordio discografico,
“Strangis”, pubblicato a giugno 2022 ed entrato subito in vetta
alla classifica di vendita italiana. Durante le puntate serali del
programma Luigi ha interpretato più volte cover di successo
mettendosi alla prova come musicista ed arrangiatore. Attualmente è
impegnato con le date del suo primo tour.
La trama
Quando la famiglia Primm (Constance
Wu, Scoot McNairy, Winslow Fegley) si trasferisce a New York, il
giovane figlio Josh fatica ad adattarsi alla nuova scuola e ai
nuovi amici. Tutto cambia quando scopre Lyle, un coccodrillo
canterino che ama i bagni, il caviale, la grande musica e che vive
nella soffitta della sua nuova casa. I due diventano subito amici,
ma quando l’esistenza di Lyle viene minacciata dal malvagio vicino
Mr. Grumps (Brett Gelman), i Primm devono unirsi al carismatico
proprietario di Lyle, Hector P. Valenti (Javier Bardem), per
dimostrare al mondo che si può trovare una famiglia anche nelle
situazioni più inaspettate e che non c’è niente di male in un
grande coccodrillo canterino con una personalità ancora più
grande.
MAHMOOD è il
racconto della vita di Mahmood tra Milano e l’Egitto, i suoi
affetti più cari, la musica, le vittoria a Sanremo, Eurovision, il
tour europeo, i backstage dei suoi lavori. Diretto da
Giorgio Testi, scritto da Virginia W.
Ricci e prodotto da Red Carpet, Società del Gruppo
ILBE, in collaborazione con Prime Video, il docufilm racconta,
attraverso la voce di Alessandro Mahmoud e le
testimonianze di artisti come Blanco, Carmen Consoli,
Dardust, il percorso che, da ragazzino nato e cresciuto
nella periferia milanese, l’ha portato al successo facendolo
diventare il fenomeno musicale MAHMOOD.
Due volte vincitore di Sanremo –
nel 2019 con “Soldi” e nel 2022 con “Brividi” in coppia con Blanco,
un tour europeo SOLD OUT, due fortunate partecipazioni
all’Eurovision Song Contest, miliardi di visualizzazioni e stream
dei suoi brani e video (tra le hit Soldi, Barrio, Brividi,
Rapide, Dorado), collaborazioni, anche in veste di autore, con
gli artisti più seguiti e rispettati della scena musicale
contemporanea pop, R&B, rap e trap – da Blanco a Carmen
Consoli, da Marco Mengoni a Elodie ed Elisa; da
Fabri Fibra a Guè Pequeno, Massimo Pericolo, Sfera Ebbasta. Tutto
questo è Mahmood.
MAHMOOD si spinge
oltre la pura e semplice celebrazione musicale per costruire una
narrazione intima, fatta di momenti solitari, di bagni di folla
durante le performance live e delle relazioni con le persone che
hanno lasciato un segno nella sua vita personale: la famiglia, da
sempre presente e suo punto di riferimento, gli amici, i
collaboratori. Un viaggio interiore che ha la musica come colonna
portante e dove l’amore e l’assenza trovano il loro modo di
coesistere. Grazie alla sua musica esploriamo il mondo di
Alessandro, la sua ricerca di qualcosa, che l’ha portato ad avere
più di quanto potesse sognare e che accompagna il suo sguardo
sempre lontano, come se ogni volta dovesse tornare a casa da un
viaggio o partire per una nuova meta.
Il documentario segue il cantautore
lungo tutto il suo tour europeo, ricostruendo per gli spettatori
cinematografici la storia di uno degli artisti italiani più amati
di questi anni: un percorso interiore che ha la musica come colonna
portante e dove l’amore e l’assenza trovano il loro modo di
coesistere. MAHMOOD è distribuito al cinema da Nexo Digital
solo dal 17 al 19 ottobre in collaborazione con i media partner
Radio DEEJAY e MYMovies.it.
Lucasfilm ha dato il via al panel televisivo e
cinematografico della Disney con ANDOR e
ha rilasciato un trailer finale per la prossima serie
Disney+. Abbiamo anche
quattro fantastici nuovi poster dei personaggi che, si spera,
verranno rilasciati ufficialmente qualche tempo prima della
premiere. Per quanto riguarda il trailer, il nuovo contributo
ricicla principalmente filmati che abbiamo già visto dallo
spettacolo. Tuttavia, la presenza di Clone Troopers è molto
interessante e suggerisce che esploreremo più periodi di tempo
oltre ai cinque anni che precedono gli eventi
di Rogue
One: A Star Wars Story .
Il cast di ANDOR è
arrivato sul palco per pubblicizzare la serie, ma non è riuscito a
portare informazioni che non avessimo sentito prima. A poco più di
10 giorni dalla premiere, tuttavia, possiamo perdonare Lucasfilm
per aver cercato di mantenere un elemento di sorpresa quando si
tratta di quella che ovviamente sarà una storia tentacolare e
ambiziosa di 24 episodi (che lo rende lo show più lungo nelle serie
su Star
Wars fino ad oggi).
ANDOR,
la serie del franchise che arriverà in estate e che vede
protagonista Cassian Andor,
interpretato da
Diego Luna, nelle vicende che lo hanno coinvolto prima
dei fatti di Rogue One. Il personaggio, lo
ricordiamo, ha esordito nello stand alone del 2016, che racconta i
fatti che avvengono tra
La Vendetta dei Sith e
Una Nuova Speranza.
ANDOR
arriverà il 31 agosto su Disney+ e
sarà composta da 12 episodi, che verranno seguiti da una seconda
stagione sempre da 12 episodi che ci condurrà agli eventi di Rogue
One. Nel cast di ANDOR compaiono
Diego Luna, Adria Arjona, Denise Gough, Genevieve O’Reilly,
Stellan Skarsgard, Fiona Shaw e Kyle Soller.
ANDOR
è incentrato su Cassian Andor (Luna), personaggio che è stato
introdotto in Rogue One e come membro della ribellione
contro l’Impero. La serie sarà un prequel del film, con Toby Haynes
che sarà il regista principale della prima stagione che sarà
composta da12 episodi. Gli altri registi coinvolti sono Ben Caron e
Susanna White, mentre Stephen Schiff e Tony Gilroy sono gli
sceneggiatori.
Andor è
prodotto dallo showrunner Tony Gilroy, che ha
scritto e prodotto Rogue One. Inizialmente Gilroy
avrebbe dovuto dirigere i tre episodi, ma è stato costretto a
rinunciare a causa di problemi di viaggio legati alla pandemia.
In Rogue One un gruppo di improbabili eroi si unisce
in una missione per rubare i piani alla Morte Nera, l’ultima arma
di distruzione dell’Impero. Questo evento chiave nella cronologia
di Star Wars riunisce persone comuni che scelgono di fare cose
straordinarie e, così facendo, diventano parte di qualcosa di più
grande di loro stessi.
“Non sei più un Mandaloriano.” Quelle parole
inquietanti provengono da The Armourer in questo primo trailer di
The Mandalorian 3, l’annunciata e
attesa terza
stagione di The
Mandalorian, ed è chiaro che il prossimo lotto di
episodi sposterà la storia in grande stile ora che Din Djarin non
sta più cercando di riportare Grogu a stato Jedi. Gli eventi
de The
Book of Boba Fett hanno visto il cacciatore di taglie
spogliato del suo status di “mandaloriano”, quindi il suo obiettivo
ora è presumibilmente riguadagnarselo.
Come previsto, la missione di Bo-Katan Kryze di restaurare la sua
casa sta chiaramente per essere messa in risalto; resta da vedere
se Din troverà un alleato o un nemico in lei. Da quello che vediamo
dal primo teaser sembra che stia cercando di fargli vedere le cose
in un altro modo, probabilmente perché i Mandaloriani che lo hanno
accolto da bambino sono percepiti come estremisti da altri che una
volta chiamavano Mandalore “casa”. Nel contributo possiamo
vedere anche Carl Weathers ritorna nei panni di Greef Karga, diamo
una prima occhiata a Babu Frik di The Rise of
Skywalker e vediamo persino un pianeta che potrebbe essere
Naboo.
The Mandalorian
3
The Mandalorian 3
è la terza stagione della serie tv live action
The
Mandalorian basata sull’universo di Star
Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma
streaming Disney+.
Ambientata nell’universo di Guerre
stellari dopo le vicende de Il
ritorno dello Jedi e prima di Star
Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure
di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova
Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa
l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini
dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie.
Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del
Primo Ordine, The
Mandalorian racconta le difficoltà di un
pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia,
lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come
protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.
La
serie è prodotta e scritta da Jon
Favreau (già produttore de Il Re
Leone e delle saghe
di Avengers e Iron Man). Nel
cast Carl Weathers (Apollo Creed nella
saga di Rocky), Nick
Nolte (Cape Fear, Il Principe delle
maree), Emily
Swallow (Supernatural, Le regole
del delitto perfetto), Taika
Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo
Rabbit), Giancarlo
Esposito (Fa’ la cosa
giusta, Breaking Bad) e Omid
Abtahi (24, Homeland, Star
Wars: The Clone Wars).
The
Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è
la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi,
racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando
nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un
guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio,
guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A
interpretarlo Pedro
Pascal (Game of
Thrones, Narcos).
Il film uscirà nelle sale in esclusiva il 12, 13 e 14
settembre. Sarà poi disponibile in streaming su
Sky e Nowtv. The
hanging sun è il primo film Sky
original. Spiega il produttore
NilsHartmann: ”Si
tratta di un’opera ambiziosa e diversa. Dopo
The Young popee
ZeroZeroZero ci sono state da parte diSky l’ambizione
e la fiducia necessarie per dare un porto sicuro ai talenti. Ecco
cosa accomuna tutti questi progetti, la volontà di dare
sostegno nei confronti della fragilità del processo creativo. Ciò
porta a realizzare belle serie e bei film, che possano piacere alla
sala e anche a nostri abbonati.”
Un cast internazionale
The hanging
sun segue le vicende di un criminale in cerca di
redenzione. John (Alessandro
Borghi), per sfuggire al padre e al fratello
malavitosi,si nasconde in un villaggio nell’estremo
nord della Norvegia. Nella gelidità totale del luogo e dei
personaggi, John viene accolto da Caleb, un
ragazzino curioso e ospitale, e dalla madre Lea
(Jessica Brown Findlay), una donna vittima di
violenza che ha da poco perso il marito in mare.
John, Lea e Caleb si
scoprono anime affini e cercano, coi propri mezzi, di farsi
giustizia da soli.
Il protagonista è interpretato dal
volto italiano Alessandro Borghi, personalità
calorosa ed entusiasta di interpretare personaggi meschini e
tenebrosi. Ancora una volta dopo Diavoli, Borghi partecipa
ad una produzione internazionale. L’attore è
entusiasta: ”Prima ancora di accettare una richiesta
dall’estero bisogna riceverla e sono grato di averne avuta più di
una. Si esce dalla propria zona di comfort, ci si confronta con
altri attori e produzioni, si entra in un mondo e ci si scontra con
un altro modo di lavorare.” Per quanto riguarda il recitare in
inglese, l’attore aggiunge: ”È provato che quando noi parliamo
in un’altra lingua, cambiamo alcuni tratti del nostro carattere. E
questo vale anche per i personaggi: recitando in un’altra lingua,
ci si libera dalla rigidità della forma e da una piccola dose di
giudizio.”
Ad
affiancare Borghi, in The hanging
sun c’è Jessica Brown
Findlay, un’attrice britannica che pure ha già
partecipato a serie importanti come Downtonw
Abbeyo Black Mirror.
Anche Findlay è grata di essere stata scelta
per un film internazionale e ha accettato con entusiasmo di
lavorare ad un’opera prima: ”Non serve
sempre avere una serie di evidenze sui lavori del passato di un regista per prendere parte
ad un progetto. Credo che parte del nostro lavoro sia anche quello
fidarsi del regista. Quando parli con artista ti confronti con
un’idea consolidata, ne cogli la forza e, se ne hai l’opportunità,
è giusto buttarsi in un progetto, devi farlo in quanto
attore.”
The hanging sun è un gioco di
chiaro-scuri
Francesco
Carrozzini è infatti un regista esordiente. Dopo gli
studi di regia alla UCLA di Los Angeles, ha lavorato per
anni come fotografo, immortalando importanti icone del cinema (da
Angelina Jolie a Robert
De Niro, da Cate Blanchett a Scarlett
Johansson). Sicuramente, le conoscenze apprese
nella carriera da fotografo hanno
guidato Carrozzini. Tuttavia, il regista ci
tiene a precisare che il suo passato è stato un aiuto, più che un
binario da seguire ciecamente. ”Cronenberg è
un regista che ammiro moltissimo, fin dall’inizio. Ho sempre
guardato tantissimo cinema, la fotografia per me è stato un mezzo
per arrivare a fare cinema. Nel mio lavoro c’è sicuramente tanto
Polanski e Antonioni, che
considero due grandi maestri.”
Carrozzini ha
realizzato un film noir particolarissimo, ambientato in luoghi dove
la luce non scende mai sotto l’orizzonte. ”Per il lavoro con le
luci e le ombre, l’idea era quella di fare un noir in cui la luce
del sole fosse costante. La cosa era difficile perché il noir
nasce nel buio. Ringrazio anche il direttore della fotografia di
Nicolai Brüel: mi ha aiutato a mettere in scena
l’idea di illuminare con pochissimo, usando poche luci movibili
facilmente e illuminando sempre da fuori.”
Giochi di luci e ombre,
nell’ambiente come negli animi dei personaggi sono i tratti
essenziali di The hanging sun, un un noir
tenebroso in cui un cast italo-britannico si muove nel sole,
pallido e perenne, dell’estremo nord.
Sin dal 2011, quando lo abbiamo
visto la prima volta nei panni di Thor, Chris Hemsworth non ha fatto altro che
ingigantirsi in quanto a massa muscolare. In ogni film Marvel che lo vedeva comparire,
l’attore alzava la posta in gioco per il suo corpo, e dopo la
parentesi buffa di fat-Thor, in Thor: Love and Thunder lo abbiamo visto grosso
e muscoloso come mai prima.
Ora, nel backstage del film,
disponibile su Disney+, l’attore spiega che non vuolre
più diventare così grosso (o più grosso) per le sue prossime
apparizioni come il Dio del Tuono. “Ogni volta che ho
interpretato il personaggio e ho messo su i muscoli e la taglia,
poi ho perso tutto per qualche altro film e ho interpretato un
altro personaggio, ma avendo la memoria muscolare, dicevo che ogni
volta diventava più facile – spiega Chris Hemsworth – Questa volta però è
stata particolarmente difficile. Penso perché il target a cui
miravamo era molto al di sopra di quello che avevo prima. Abbiamo
avuto 12 mesi in cui ero a casa, solo ad allenarmi e in qualche
modo, sai, a fare il burattinaio con il mio corpo e a manipolarlo e
a pensare ogni volta a un esercizio che potesse aiutarmi a
raggiungere quell’obbiettivo, è stato divertente ma è stato anche
estenuante. Non lo so, forse sto invecchiando, ma le cose hanno
iniziato a fare più male.”
Qualunque sia il futuro di Thor sul
grande schermo, possiamo senza dubbio concedere a Hemsworth di essere un pochino meno divino e
un po’ più umano, purché resti sempre il Thor che tutti i fan
Marvel amano.
Il regista di Captain America: New World OrderJulius Onah rivela che la relazione di Sam Wilson
con il nuovo Falcon è il “nucleo emotivo” del film in uscita. Lo
sviluppo del quarto film di Captain America è
stato confermato nel 2021 e il suo titolo è stato
annunciato ufficialmente al San Diego Comic-Con all’inizio di
quest’anno con la data di uscita fissata per il 3 maggio 2024.
La serie tv Disney+The Falcon and the Winter Soldier è servita da ponte
verso una nuova era per l’immagine di Capitan America raccontando
anche le conseguenze su Sam e Bucky (Sebastian
Stan) delle decisioni di Steve Rogers alla fine di
Avengers: Endgame. In assenza di
Rogers, Sam assunse il ruolo di Capitan America per continuare
l’eredità del suo amico e, di conseguenza, Sam passa la tuta alare
di Falcon al suo amico Torres, che aveva aiutato lui e Bucky a
indagare sui Flag Smashers nel corso della serie.
Con Sam e Torres che interpretano nuovi ruoli, ci si aspettava già
che Captain America: New World Order avrebbe
ulteriormente esplorato la loro nuova dinamica.
Questa aspettativa è stata
recentemente confermata dal regista del sequel di Captain America.
Screen Rant era presente al D23
Expo quando Onah ha spiegato come sarebbe andata a finire la
relazione tra Sam e Torres in Captain America: New World Order. Il regista
ha rivelato che non solo la relazione della coppia è una delle sue
preferite nel film, ma informa anche su come Sam vede se stesso nei
panni di Capitan America.
Danny Ramirez interpreta Falcon.
E Anthony è qualcuno di cui sono stato anche un grande, grande fan.
Lavorare con loro, da regista a attore, ed essere in grado di
plasmare questi personaggi e portare avanti la loro relazione è
stato incredibile.
La loro relazione è una delle
mie preferite in questo film. Aiuta davvero a formare il nucleo
emotivo di come Sam deve definirsi Capitan America. Perché ama
questo ragazzo, sono entrambi soldati, sono fratelli e il loro
viaggio sarà qualcosa che risuonerà davvero con il
pubblico.
Anthony Mackie, che ha interpretato il supereroe Sam
Wilson, alias il Falcon, nel Marvel Cinematic Universe dai tempi
di Captain America: The Winter
Soldier, guida il film come nuovo Capitan America per
la prima volta. Il cast del quarto film di “Captain America”
includerà anche Shira Haas nei panni di Sabra e
Tim Blake Nelson nei panni di The Leader, oltre a
Danny Ramirez e Carl Lumbly, che
sono apparsi nella serie The Falcon and the Winter Soldier, nei panni di
Joaquin Torres e Isaiah Bradley, rispettivamente.
Lo sviluppo di Captain America
4 è stato annunciato il giorno del finale di The Falcon and the Winter Soldier, con il creatore
dello show Malcolm Spellman e lo sceneggiatore
Dalan Musson chiamati a firmare la
sceneggiatura.
Nell’ambito del panel dello studio
al Comic-Con di San Diego, a cui era presente Screen Rant, la Marvel ha rivelato la data di
uscita del film: 3 maggio 2024, oltre al titolo ufficiale: Captain America: New World Order.
Gli Hellboy di Guillermo del Toro
restano nel cuore dei fan e non c’è da meravigliarsi se invece
l’incarnazione più recente del personaggio dei fumetti non sta loro
molto a cuore. Certo non per colpa di David Harbour, che si è speso tanto per dare
al pubblico la versione migliore possibile del Diavolo
Rosso.
Ora, fermo restando che sia Ron
Perlman che Harbour sono stati degli ottimi
Hellboy, che futuro c’è per il franchise? una
proposta che sembra interessante la fa Doug Jones,
interprete dei film originali e in fase di promozione del prossimo
Hocus Pocus 2, in arrivo su Disney+. Secondo l’attore, che per Del
Toro ha interpretato Abe Sapien, sarebbe interessante vedere i due
universi collidere e le due versioni del personaggio incontrarsi,
“in stile No Way Home”, ha detto. “Che è stata una
scena fantastica, se riusciamo a trovare un modo per far collidere
i nostri universi, lo adorerei.”
Naturalmente l’attore si riferisce
allo storico incontro tra le tre versioni di Spider-Man nell’ultimo
film da solista dell’arrampica-muri, con Tobey Maguire e Andrew Garfield intervenuti a dare una mano a
Tom Holland. Che ne pensate di un film dedicato al personaggio di
Mike Mignola in cui David Harbour e Ron Perlman uniscono le
forze?
Guarda il primo trailer
diEveryone Will
Burn il film horror scritto e diretto
da David Hebrero. Il film sarà presentato in
anteprima nordamericana al Fantastic
Fest, che si svolgerà dal 22 al 29 settembre ad
Austin, in Texas.“Quando eravamo bloccati a scrivere
questa follia di un film non avremmo mai pensato che saremmo stati
qui al Fantastic Fest a condividere lo spazio con le icone del
settore”, ha detto Hebrero. “Arrivare in Nord America insieme
a Raven Banner è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita
per mostrare la nuova ondata di artisti spagnoli. Siamo
carichi e pronti a conquistare Austin!”
“In un piccolo villaggio di
Leon, in Spagna, María José si prepara a porre fine alla sua vita
dopo non essere riuscita a superare la morte di suo figlio anni
prima”, si legge nella sinossi del film. “Tutto
cambia quando riceve la visita di Lucía, una strana ragazzina che
potrebbe essere collegata a una leggenda locale sull’arrestare
un’apocalisse imminente. Con l’enigmatica ragazza
al suo fianco, María José affronta la comunità corrotta, innescando
strani eventi e una serie di orribili morti tra la popolazione
locale” Everyone Will Burn, noto anche come And
Everyone Will Burn, è scritto e diretto da David
Hebrero. Nel cast Macarena Gomez, Guillermo
Estrella, Sofia Garcia e Edu Hernandez.
Avengers: Infinity War presentava un sacco di
enormi battaglie, ma il nuovo concept art del film mostra una
battaglia specifica con protagonista War Machine che non è arrivata al montaggio finale. In
un recente post su Instagram, l’artista e concept designer
cinematografico Phil Saunders ha condiviso alcuni
concept art dei suoi primi giorni di lavoro su Infinity
War. I disegni mostrano in particolare War Machine di
Don Cheadle che combatte Proxima Midnight, un
membro dell’Ordine Nero di Thanos, a Edimburgo durante il film.
L’arte stessa mostra James Rhodes
che controlla l’armatura tramite un sistema olografico progettato
da Tony Stark. Questo è simile a un concetto
originariamente introdotto in Iron Man
3, in cui Tony Stark è stato in grado di pilotare a distanza le
tute di Iron
Man mentre era da qualche altra parte. Saunders
osserva che il processo è stato interessante da progettare.
Il concept art non mostra solo
War Machine che combatte Proxima Midnight, ma anche
l’armatura di
Hulkbuster, originariamente introdotta in Avengers:
Age of Ultron, che affronta alcuni nemici sullo
sfondo. Secondo Saunders, l’idea era originariamente quella di
avere Bruce Banner a pilotare l’armatura, come fa più avanti
nel film, ma alla fine la scena è stata tagliata del tutto
all’inizio. Nonostante siano stati tagliati dal film, molti dei
concetti dell’arte sono entrati nel film finale, incluso Banner che
pilota l’armatura di Hulkbuster e War Machine che combatte contro
gli eserciti di Outrider in Wakanda.
La Giuria di
VENEZIA 79, presieduta da Julianne
Moore e composta da Mariano
Cohn, Leonardo Di
Costanzo, Audrey
Diwan, Leila
Hatami, Kazuo
Ishiguro e Rodrigo Sorogoyen,
dopo aver visionato i 23 film in competizione ha deciso di
assegnare i seguenti premi:
LEONE D’ORO per il miglior
film a: ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED di Laura
Poitras (USA)
LEONE D’ARGENTO – GRAN
PREMIO DELLA GIURIA a: SAINT OMER di Alice Diop (Francia)
LEONE D’ARGENTO – PREMIO
PER LA MIGLIORE REGIA a: Luca Guadagnino per il film BONES AND
ALL (USA, Italia)
COPPA VOLPIper la migliore interpretazione
femminile a: Cate Blanchett nel film TÁR di
Todd Field (USA)
COPPA VOLPIper la migliore interpretazione maschile a:
Colin Farrell
nel film THE BANSHEES OF INISHERIN di Martin McDonagh
(Irlanda, Regno Unito, USA)
PREMIO PER LA MIGLIORE
SCENEGGIATURA a: Martin McDonagh per il
film THE BANSHEES OF INISHERIN di Martin McDonagh
(Irlanda, Regno Unito, USA)
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
a:KHERS NIST (NO BEARS)
di Jafar Panahi (Iran)
PREMIO MARCELLO
MASTROIANNIa un giovane attore o attrice
emergente a: Taylor Russell nel film BONES AND
ALL di Luca Guadagnino (USA, Italia)
La Giuria ORIZZONTI della 79. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica, presieduta da Isabel
Coixet e composta da Laura
Bispuri, Antonio
Campos, Sofia
Djama e Edouard
Waintrop dopo aver visionato i 18 lungometraggi e i
12 cortometraggi in concorso, assegna:
PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
Jang-e Jahani Sevom (WORLD
WAR III) di Houman Seyedi (Iran)
PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE
REGIA a: Tizza Covi e Rainer Frimmel
per il film VERA (Austria)
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
ORIZZONTI a: CHLEB I SÓL (BREAD AND SALT) di Damian
Kocur (Polonia)
PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE
ATTRICE a: Vera Gemma nel film VERA di
Tizza Covi e Rainer Frimmel (Austria)
PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR
ATTORE a: Mohsen Tanabandeh nel film Jang-e Jahani
Sevom (WORLD WAR III) di Houman Seyedi
(Iran)
PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE
SCENEGGIATURA a: Fernando Guzzoni per il
film BLANQUITA di Fernando Guzzoni (Cile,
Messico, Lussemburgo, Francia, Polonia)
PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR
CORTOMETRAGGIO a: SNOW IN SEPTEMBER di Lkhagvadulam
Purev-Ochir (Francia, Mongolia)
VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM
AWARDS 2022 a: SNOW IN SEPTEMBERdi Lkhagvadulam
Purev-Ochir (Francia, Mongolia)
Dopo la premiere
al Toronto Film Festival attualmente in corso
di svolgimento e l’uscita delle prime recensioni del film, arriva
in rete il primo trailer ufficiale di The
Fabelmans, il nuovo film di Steven Spielberg con protagonisti
Paul Dano e Michelle
Williams.
La vicenda di The
Fabelmans, come già anticipato è una versione
semi-autobiografica dell’infanzia di Spielberg. Il film è infatti
incentrato su Sammy Fabelman, che sogna di
diventare un regista mentre cresce nell’Arizona del secondo
dopoguerra. Il film ripercorrerà la sua vita dalla sua infanzia
fino alla tarda adolescenza, momento in cui scoprirà un segreto di
famiglia e apprende definitivamente il potere del cinema. Oltre a
dirigere il film, Spielberg è anche co-autore della sceneggiatura
con Tony Kushner, che in precedenza aveva
collaborato con il regista in film come West Side Story,
Lincoln e
Munich. Il film ha una distribuzione in sala attualmente
prevista per la fine di novembre. Di seguito il poster
ufficiale.
The Fabelmans vede protagonisti Michelle
Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Gabriel
LaBelle, Jeannie Berlin, Julia Butters, Robin Bartlett, Keeley
Karsten e Judd Hirsch. Il film arriverà
nelle sale americane il prossimo 11 novembre.
Gli studi cinematografici e
televisivi della Disney, tra cui Marvel Studios, Lucasfilm, Walt Disney
Studios, Pixar e Walt Disney Animation Studios,
20th Century Studios e Disney Branded
Television, hanno rivelato molte novità al D23
Expo, che si è svolto dal 9 all’11 settembre presso
l’Adiaheim, vicino a Disneyland Centro Congressi. Ecco di seguito
l’elenco completo di tutti gli annunci:
FILM LIVE-ACTION
Cinema
Marvel
Ant-Man and the Wasp: Quantumania: Alla presenza di
Paul Rudd, Kathryn Newton, Evangeline Lilly e Jonathan Majors, il
pubblico ha assistito alla proiezione di un footage dal film che
uscirà il 17 febbraio.
Black Panther:
Wakanda Forever: Il pubblico ha visto una scena del
film con protagonista Angela Bassett nei panni della regina
Ramonda. Il film arriva al cinema il prosismo 11 novembre.
Captain America: New World Order:Shira
Haas e Tim Blake Nelson si sono uniti al
cast del film che vedrà protagonista Anthony Mackie nei panni di
Sam Wilson/Cap e che uscirà il 3 maggio 2024.
Fantastici Quattro: Kevin Feige ha confermato che
Matt Shakman dirigerà il film che è atteso per l’8
novembre 2024 al cinema, ma non è ancora stato annunciato il
cast.
Thunderbolts: Sono stati confermati diversi nomi nel
cast del film che sarà diretto da Jake Schreier e che chiuderà la
Fase 5 del MCU il 26 luglio 2024. Trai nomi
confermati ci sono David Harbour, Julia Louis-Dreyfus,
Wyatt Russell, Florence Pugh, Sebastian Stan, Hannah
John-Kamen e Olga Kurylenko.
Lucasfilm
Indiana Jones 5: E’ stato mostrato al pubblico
un primo trailer del lungo e remunerativo franchise. Harrison Ford
si è presentato alla folla, dichiarando il suo amore per il
personaggio ma anche la scelta di non farsi mai più convincere a
recitarlo.
Willow: Anche di
questo film è stato mostrato un trailer mentre Christian Slater è
si è presentato all’evento come membro del cast. Si unisce a
Warwick Davis, Joanne Whalley, Ruby Cruz, Erin Kellyman,
Ellie Bamber, Dempsey Bryk, Amar Chadha-Patel e
Tony Revolori.
20th Century
Avatar: La
via dell’acqua: La folla ha potuto vedere un carico di
filmati dal film di James Cameron da lungo tempo in lavorazione,
sequel di uno dei più grandi incassi della storia del cinema.
Disney Live-Action
Mufasa: Il re leone: Annunciato il titolo del prequel
del film del 2019, che arriverà nel 2024 e sarà diretto dal premio
Oscar Barry Jenkins.
La Sirenetta: E’ stato mostrato un trailer e annunciata
un’uscita per l’estate 2023.
Disney+
Hocus Pocus 2: E’
stato diffuso un nuovo trailer per il film che finirà direttamente
sulla piattaforma il 30 settembre.
Disenchanted: E’ stato mostrato il primo trailer del
sequel del film con Amy Adams, che arriverà sulla piattaforma il 24
novembre.
Peter Pan & Wendy:
Il film arriverà su piattaforma nel 2023.
FILM D’ANIMAZIONE
Cinema
Elemental: Rivelato il cast vocale e le prime immagini
del film che uscirà il 16 giugno.
Elio: Il
nuovo lungometraggio Pixar sul sognatore di 11 anni Elio
(Yonas Kibreab) presenterà anche America
Ferrera. Adrian Molina è il regista e
Mary Alice Drumm è la produttrice. La trama: Elio
è artistico, creativo e ama stare in casa che fa fatica a
inserirsi. Nel frattempo mamma Olga, che gestisce un progetto
militare top-secret, sta lavorando per decodificare uno strano
segnale dallo spazio. Ma è Elio che entra in contatto, viene
teletrasportato nello spazio e successivamente viene scambiato per
un ambasciatore intergalattico per la Terra. Uscirà nella primavera
del 2024.
Inside Out 2: Sequel della Pixar
confermato con il ritorno di Amy Poehler.
Uscita prevista per l’estate 2024.
Strange World:
Rilasciato il nuovo trailer per il film Disney Animation. Aprirà
nelle sale il 23 novembre.
Wish: viene
rivelato il prossimo lungometraggio originale di Walt Disney
Animation Studio, in uscita nell’autunno 2023. I registi
Chris Buck e Fawn Veerasunthorn
hanno delineato la storia, ambientata a Rosas, il regno dei
desideri in cui i desideri possono letteralmente avverarsi. È
incentrato sulla diciassettenne Asha (Ariana
DeBose) che fa un appassionato appello alle stelle, a cui
risponde una forza cosmica, una piccola sfera di energia illimitata
chiamata Stella. Insieme, affrontano il più formidabile dei nemici
per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di
un umano coraggioso si collega alla magia delle stelle, possono
accadere cose meravigliose. Alan Tudyk darà la
voce a una capra di nome Valentino. Julia Michaels
sta scrivendo tutte le canzoni. Il film è scritto da
Jennifer Lee; Peter Del Vecho
produce e Juan Pablo Reyes co-produce.
—————-
TELEVISION
Marvel
Ironheart: Shakira
Barrera si unisce al cast della serie Disney+ con Dominique Thorne nei panni
di Riri Williams. La data d’uscita è da confermare.
Secret Invasion: E’ stato mostrato il primo trailer
con
Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury, la serie uscirà nel
2023.
Armor Wars: Don
Cheadle riprende il ruolo del colonnello James Rhodes in una serie
stand-alone che mostrerà il personaggio sotto una nuova luce, data
d’uscita da confermare.
Loki:Ke Huy Quan si unisce
al cast della seconda stagione della serie Disney+ con Tom Hiddleston,
Owen Wilson e Sophia Di Martino. La
produzione è in corso, ma la data d’uscita non è stata
annuciata.
Echo: I membri del
cast Alaqua Cox, Vincent D’Onofrio, Devery Jacobs, Graham
Greene, Cody Lightning e Chaske Spencer
hanno presentato dei filmati speciali della serie, insieme alle new
entry Tantoo Cardinal e Zahn McClarnon. La data d’uscita non è
stata confermata.
Daredevil:
Born Again: Kevin Feige e Vincent
D’Onofrio hanno parlato della serie che vedrà anche il
ritorno di Charlie Cox. La produzione comincerà nel 2023.
Werewolf by Night: Lo speciale tv a tema Halloween
vede protagonisti Gael Garcia Bernal e
Laura Donnelly — si tratta del primo speciale
Marvel Studios e arriverà il
prossimo 7 ottobre.
Lucasfilm
Andor: I fan hanno visto il final trailer
della serie Disney+ con Diego
Luna. La serie esordirà il 21 settembre.
The Mandalorian: E’ stato presentato
un trailer per la stagione 3 della serie Disney+ di grande successo con
Pedro Pascal.
Star
Wars: The Bad Batch: La seconda stagione della serie
animata dell’universo Star Wars di Disney+ sui cloni d’élite sperimentali
Bad Batch è stata spostata dal 28 settembre al 4 gennaio.
Tales of the Jedi:
la serie antologica animata in forma abbreviata ambientata
nell’universo di Star Wars ha svelato il primo trailer e una data
di anteprima il 26 ottobre.
Il compito di chiudere la
79ª
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia spetta a The hanging sun – Il sole di mezzanotte, opera
prima del fotografo Francesco Carrozzini. Il
film è una produzione italo-britannica ma è tratto dal thriller
dello scrittore norvegese Jo Nesbø (Sole di
mezzanotte). Questa commistione non può che aggiungere valore
ad un film multiculturale e originale: un noir tenebroso che però
si muove nella luce perenne dell’estremo nord.
The hanging sun è
una produzione
Cattleya, Groenlandia e
Sky Studios e uscirà nelle sale in esclusiva il
12, 13 e 14 settembre. Sarà poi disponibile in
streaming su Sky e Nowtv.
The hanging sun:
la trama
John (Alessandro
Borghi) sceglie di abbandonare la vita criminale,
l’unica a cui suo padre l’ha abituato, e ricominciare da capo.
Nell’attesa dei documenti necessari, per sfuggire al padre e
al fratello malavitosi, John si nasconde in un
villaggio nell’estremo nord della Norvegia. Nella gelidità totale
del luogo e dei personaggi, l’uomo viene accolto da Caleb,
un ragazzino caloroso, e dalla madre Lea (Jessica
Brown Findlay), una donna vittima di violenza che ha da
poco perso il marito in mare. Tra sospetti, segreti inconfessabili
e padri ingombranti, John e Lea si
scoprono anime affini che cercano, coi propri mezzi, di farsi
giustizia da sole.
Alessandro Borghi (Napoli
velata,
Suburra, Diavoli) torna
a interpretare un personaggio tenebroso e antieroico, desideroso di
redenzione. Ad affiancarlo c’è l’attrice britannica dal volto
impavido Jessica Brown Findlay (Downtown
Abbey).
Ambientazioni gelide per spiriti
glaciali
The Hanging
Sun è un film ombroso, nelle immagini come nei temi.
Riprendendo fedelmente il romanzo di Nesbø, il lungometraggio è
ambientato nel nord della Norvegia, in quelle zone contraddittorie
in cui il sole, pur non scendendo mai oltre l’orizzonte, non riesce
a dare calore. I colori freddi degli interni, i paesaggi boschivi,
il mare scuro del nord, tutto trasmette il tono emotivo della
storia: un thriller fatto di personaggi pragmatici e bigotti.
Questo vale solo per chi sta sullo sfondo: i protagonisti del film
sono invece profondi, introspettivi, tentano di distaccarsi dal
contesto. Nonostante tutto però, John, Lea e
Caleb sono influenzati dal mondo attorno a loro: conoscono
solo la realtà in cui sono cresciuti e faticano a prenderne le
distanze.
Il tema del conflitto
Un tema essenziale del film è la
conflittualità, prima tra tutte quella tra padri e
figli. C’è un conflitto di intenti tra John e il
padre, se così può essere definito, ma anche il genitore di
Lea è una figura ingombrante. L’uomo è il pastore del
villaggio che, a suon di colpe e divieti, detta leggi
spirituali agli abitanti. Entrambe le figure paterne si
sentono in diritto di manipolare la vita dei figli e di scegliere
al posto loro. Entrambi i padri sono accecati dalla fede (in Dio
come nella criminalità) e nessuno dei due agisce pensando al bene
dei figli.
La speranza muove l’azione
In generale, il film non
è troppo opprimente. La produzione italo-britannica, mescolata alla
storia nordica di base e al cast multiculturale,
rendono The hanging sun un film bilanciato.
Il dramma è moderato dall’azione e la tossicità dei rapporti
è contrapposta alla speranza di un futuro migliore.
Man mano che il film procede, la
speranza s’insinua prepotentemente nell’azione. Prendendo le
distanze dai
padri, John e Lea cercano di
farsi giustizia da soli. I due personaggi rappresentano il
punto di rottura tra l’ordine del passato e quello
del presente: da un lato sono figli oppressi dai padri, dall’altro
sono figure genitoriali nei confronti del piccolo Caleb.
Con The hanging sun, vengono infatti
esplorati i pensieri e le preoccupazioni tipiche dei giovani adulti
che si trovano ad affrontare il passaggio dalla figura di
figlio a quella di genitore. In questa fase, l’uomo
percepisce sia l’eredità, in tutti i sensi, lasciata da chi l’ha
cresciuto, sia la possibilità di essere genitori migliori.
Seppur in termini estremi, il
lungometraggio parla quindi di un archetipo essenziale per l’uomo.
L’originalità di The hanging sun sta proprio
nel modo spettacolare in cui affronta temi comuni: conflitti
ordinari ma portati all’estremo. Per questo motivo, il film è più
che un thriller: è anche un percorso
introspettivo, ma soprattutto, è una storia
d’amore. Il romanticismo in The hanging
sun è sottile e accennato, ma addolcisce una storia di per
sé molto dura. Il risultato è un film sorprendente e davvero
godibile.