Con l’arrivo su Disney+ di Agatha
All Along, emergono nuovi dettagli sui personaggi e
vicende legati a questo progetto, a partire dalla Scarlet Witch di
Elisabeth Olsen. In WandaVision,
Wanda Maximoff è finalmente diventata Scarlet Witch dopo che Agatha
Harkness ha fatto capire alla Vendicatrice quanto sia realmente
potente. Corrotta in seguito dal Darkhold, Wanda si scatena nel
Multiverso alla ricerca dei figli che ha perso quando l’Hex che
circondava Westview è caduto.
Questo percorso oscuro l’ha portata
a distruggere ogni copia di quel libro (in ogni realtà) e a
seppellirsi sotto il Monte Wundagore. Le decisioni prese in Doctor
Strange nel Multiverso della Follia non sono piaciute alla maggior
parte dei fan e la speranza è che la Strega Scarlatta venga
riportata in vita nel suo film solista,
di cui si parla da tempo. Nel mentre, come ci si
aspettava, Agatha
All Along affronta il destino di Wanda, ma esattamente
quanto apprendiamo in questi primi due episodi?
Sebbene il corpo che la “detective
Agnes O’Connor” scopre nel bosco sia chiaramente quello di Wanda,
il suo volto non viene mai mostrato. Apprendiamo inoltre che
l’intero scenario si svolge nella testa della cattiva dopo che la
scomparsa di Scarlet Witch e la distruzione della Darkhold hanno
distorto il suo incantesimo. L’insinuazione è che sia stata la
morte di Wanda a causarla, ma quando Herb dice ad Agatha che la
vittima è sicuramente morta, spingendo “Agnes” a rispondere “Non si
sa mai” con un ammiccamento sfacciato.
Rio Vidal dice poi che Wanda è
semplicemente “sparita”, ma nel secondo episodio Teen accenna di
sfuggita al fatto che sua madre è morta (e se lui è davvero Billy,
allora sembra che Scarlet Witch sia almeno creduta morta in questo
momento). Sebbene i primi due episodi non forniscano le risposte
che speravamo – anzi, a malapena otteniamo qualcosa di più di
quello che c’era nei trailer – sembra che i Marvel Studios stiano adottando
l’approccio alla morte apparente di Wanda alla Steve Rogers, non
confermando il suo status.
In questo modo, si lascia aperta la
porta a un ritorno o, se Elisabeth Olsen rifiutasse, a lasciare il
personaggio definitivamente sullo scaffale. Tuttavia, abbiamo la
sensazione che le risposte definitive arriveranno nel finale,
soprattutto perché Scarlet Witch ha una storia interessante con la
Strada delle Streghe. Potrebbe essere lei ciò che Teen sta
cercando? Non resta che attendere di vedere i prossimi episodi di
Agatha
All Along per sperare di avere maggiori dettagli a
riguardo.
Agatha
All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di
WandaVision,
tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor),
Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David
Payton (John Collins), David Lengel
(Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon),
Amos Glick (Dennis), Brian
Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes
(Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre
aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone,
Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e
Maria Dizzia.
Pochi dettagli ufficiali sono stati
rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa
ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff
(o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è
“reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la
storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness
– ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della
donna che ha ucciso le loro madri. Agatha
All Along debutta su Disney+ il 18
settembre.
La prossima serie TV live-action di
Amazon dedicata a Spider-Man, Spider-Noir,
ha aggiunto otto membri del cast ricorrenti. Si tratta di
Lukas Haas (Babylon,
Inception), Cameron Britton
(Mindhunters, The
Umbrella Academy), Cary Christopher
(Days of Our Lives, Fuller House), Michael
Kostroff (The Wire, Wizard of Lies),
Scott MacArthur (El Camino: A Breaking Bad
Movie, The Mick), Joe Massingill (Killing
It, Barry), Whitney Rice (Jury Duty,
Suits) e Amanda Schull (Suits).
Sfortunatamente, i dettagli specifici sui personaggi sono stati
tenuti nascosti, quindi al momento non sappiamo chi di loro
interpreterà chi.
Tutto quello che sappiamo
sulla serie Spider-Noir
Spider-Noir è
prodotto da Oren Uziel e Steve
Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e
produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di
Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil
Lord, Christopher Miller e Amy Pascal,
che saranno anche produttori esecutivi. Harry
Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi
due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures.
La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM
Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale
con Sony.
Sappiamo però che Nicolas Cage guida il cast, anche se si pensa
che interpreti Ben Reilly piuttosto che Peter Parker. Tra gli altri
protagonisti figurano la star di New GirlLamorne
Morris (nel ruolo di Robbie Robertson), Brendan Gleeson (Gli Spiriti dell’Isola,
Paddington 2), Abraham Popoola (Atlas,
The Rig), Li Jun Li (Babylon,
Sex/Life) e Jack Huston (Boardwalk
Empire, Ben-Hur).
Spider-Noir
è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una
partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui
personaggi Marvel associati a
Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk:
Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via
libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non
sarebbe andato avanti.
Da tempo si vociferava che Mark Strong sarebbe apparso in The
Penguin, ma finalmente la notizia è ufficiale al 100%
grazie a un nuovo post dell’account X dello spin-off di The
Batman. Strong interpreterà una versione più giovane
di Carmine Falcone nella serie, considerato che John Turturro ha interpretato il personaggio
in The
Batman ed è stata la sua morte a creare il vuoto di
potere che Oz Cobb cerca ora di colmare nel suo show
televisivo.
Alcuni sostengono che nel Bat-verso
c’erano ruoli più importanti e migliori di questo per Strong,
mentre ci si chiede anche perché Turturro non sia stato riportato
per interpretare questa versione più giovane di Falcone (il trucco
e i VFX minimi sarebbero stati sufficienti per farlo). Tuttavia,
non vediamo l’ora di vedere cosa porterà in tavola la star di
Kingsman e Shazam!. Di seguito, qui si può ritrovare la prima
immagine di Strong nel ruolo.
La serie The
Penguin che debutterà il 20 settembre su SKY e NOW
riprenderà subito dopo gli eventi di The
Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto
di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il
film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la
serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere
nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto
con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).
“Mi è piaciuto molto fare la
parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati
dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di
questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo
importante nella serie televisiva”.
Un’altra parte importante della sua
storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche
se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato:
“Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di
doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono
molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”.
Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa
storia.
Nel 2013 il regista premio Oscar
Steven Soderbergh aveva annunciato il suo
ritiro dal cinema, per dedicarsi esclusivamente a progetti
televisivi. Quattro anni dopo, tuttavia, egli ritratta quanto
dichiarato per tornare sul grande schermo con La
truffa dei Logan (qui la recensione), film corale
ricco di grandi attori e basato su uno strampalato tentativo di
rapina. Un heist movie in piena regola dunque, che si
tinge però di comicità e azione divenendo uno dei titoli più
apprezzati del suo anno.
Per il suo grande ritorno,
Soderbergh decise dunque di sfidare nuovamente i canoni di
Hollywood producendo e distribuendo il film in modo del tutto
indipendente tramite la sua compagnia Fingerprint Releasing, dando
così vita ad una strategia da lui qui sperimentata per la prima
volta. A fronte di un budget di circa 29 milioni di dollari,
La truffa dei Logan è poi riuscito ad incassarne
circa 49 in tutto il mondo, affermandosi come un discreto
successo.
Come anticipato, nel film è poi
possibile ritrovare celebri attori alle prese con personaggi
inediti per loro, i quali diventano però da subito particolarmente
iconici e memorabili. In questo articolo, approfondiamo dunque
alcune delle principali curiosità relative a La truffa dei
Logan. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonisti del film sono i
fratelli Jimmy, Clyde e
Mellie Logan. Il primo è un minatore ritrovatosi
improvvisamente disoccupato e abbandonato dalla moglie, che tenta
di crescere come può la giovane figlia. L’altro fratello, invece, è
un veterano della guerra in Iraq, durante la quale ha perso un
braccio. La loro sorella, infine, è una giovane parrucchiera
ossessionata dai motori e dalle automobili. Tutti e tre si
ritrovano a vivere una profonda crisi finanziaria, e per tentare di
risollevare le proprie sorti decidono di dar vita ad un gesto
disperato: una rapina ai danni del Charlotte Motor Speedway durante
la leggendaria gara NASCAR.
Per il suo ritorno al cinema,
Soderbergh si è assicurato la partecipazione di alcuni tra i più
apprezzati e popolari interpreti oggi in circolazione. Per il ruolo
del protagonista Jimmy Logan, il regista si è così affidato a
Channing
Tatum, con il quale aveva già collaborato anche per
Knockout – Resa dei conti, Magic Mike ed
Effetti
collaterali. Accanto a lui, nel ruolo del fratello Clyde
vi è invece Adam
Driver, divenuto celebre come Kylo Ren nei nuovi
film di Star Wars. Nel ruolo della sorella Mellie,
invece, vi è Riley Keough. Anche lei aveva già
avuto modo di collaborare con il regista per il film Magic Mike.
Oltre a loro, memorabile è la
presenza di Daniel
Craig nel ruolo dell’espereto di esplosivi Joe Bang.
Noto per essere stato James
Bond, Craig si è trasformato quanto più possibile per questo
ruolo, tingendosi di biondo platino i capelli. Nel cast sono poi
ancora presenti l’attrice Katie Holmes
nei panni di Bobbie Jo Chapman, ex moglie di Jimmy, Katherine
Waterston in quelli di Sylvia Harrison, ex compagna di
scuola di Jimmy, e la premio Oscar Hilary Swank, la quale dà invece vita
all’agente FBI Sarah Grayson. Sebastian
Stan, noto per il ruolo di Bucky Barnes nel MCU, è invece il pilota NASCAR
Dayton White.
Per il loro piano, Clyde e Jimmy
coinvolgono altre tre persone: lo scassinatore di casseforti
Joe Bang, la loro sorella minore
Mellie e i fratelli di Joe, Sam e
Fish. Poiché solo Joe sa come aprire i caveau, il
primo passo del loro piano generale è farlo evadere di prigione. A
tal fine, Clyde si fa arrestare speronando la sua auto contro un
negozio. Nel frattempo, Mellie, Sam e Fish infestano i tubi
dell’autostrada per determinare quali conducono al caveau
centrale.
Per evadere dalla prigione per
qualche ora, Joe Bang convince alcuni detenuti a scatenare una
rivolta come diversivo. Poi finge di essere malato e finisce in
infermeria. In infermeria, mentre Clyde convince un’infermiera che
può aiutare Bang a recarsi alla toilette, la rivolta nella prigione
porta a una chiusura totale. Nel frattempo, Fish e Sam seguono la
guida del fratello per creare un esplosivo fatto in casa che li
aiuta a far saltare un ripetitore. Quando il ripetitore smette di
funzionare, i venditori della corsa sono costretti a pagare in
contanti, con conseguente aumento del flusso di denaro sulla
pista.
Dopo essere entrato nella stanza dei
tubi attraverso il tunnel sotterraneo, Joe mette in mostra le sue
abilità di scassinatore creando un esplosivo con oggetti fatti in
casa come orsetti gommosi, candeggina e un’alternativa al sale
dietetico. Dopo aver fatto esplodere il tubo collegato al caveau,
lo collegano a una pompa a vuoto che aspira tutto il denaro in
sacchi della spazzatura. Sebbene alcuni venditori si
insospettiscano per il fumo dei tubi e le guardie vengano mandate a
indagare, Earl li distrae convincendoli che il fumo proviene dalla
sua sigaretta.
Alla fine Sam e Fish portano i soldi
al furgone di Jimmy, mentre Joe e Clyde tornano in prigione
travestiti da pompieri dopo che i detenuti hanno appiccato un
piccolo incendio. Tutto sembra aver funzionato bene per la squadra.
Tuttavia, con grande sorpresa di tutti, Jimmy abbandona il denaro e
informa la polizia della sua ubicazione.
All’uscita dai tunnel, Clyde si
imbatte in Chilblain, che lo riconosce da un combattimento avvenuto
nei momenti iniziali del film. Clyde lo prende a pugni prima di
partire per la prigione con Joe Bang. In seguito, Chilblain
racconta all’agente Sarah Grayson del suo incontro con Clyde,
rendendo Clyde e suo fratello Jimmy i principali sospettati
dell’indagine. Con suo grande disappunto, l’agente non trova alcuna
prova concreta che dimostri che hanno commesso la rapina.
Quando cerca di chiedere al
direttore della prigione se ha notato qualcosa di sospetto il
giorno del crimine, il direttore sostiene che nessuno avrebbe
potuto fuggire dalla prigione sotto la sua sorveglianza. Anche il
pilota Dayton White, che Chilblain aveva sponsorizzato, nega di
essere un testimone oculare dell’interazione tra Chiblain e Clyde.
Alla fine, anche il presidente dell’autodromo incoraggia gli agenti
dell’FBI a chiudere il caso perché sembra soddisfatto della
richiesta di risarcimento dell’assicurazione per l’incidente.
Sebbene Joe non speri di ottenere la
sua parte di denaro dopo aver appreso che Jimmy ha abbandonato
tutto, è sorpreso di scoprire un sacco della spazzatura sepolto nel
suo giardino. Anche molti altri personaggi, tra cui Sylvia, la
signora del caveau, e il detenuto che ha aiutato Bang, ricevono una
parte del denaro. Il film rivela poi che Jimmy aveva nascosto
alcuni sacchi di denaro in più durante il colpo e li aveva
accuratamente nascosti in un cassonetto vicino, recuperandoli in
seguito.
Il trailer e dove vedere il film in
streaming
La truffa dei Logan
è disponibile su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Apple iTunes, Mediaset Infinity e Tim
Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre
trasmesso in televisione sabato 5 febbraio alle
ore 20:30 sul canale Rai 3.
Gli anni Novanta sono stati un
decennio particolarmente importante per il genere
thriller. In quegli anni, infatti, hanno calcato il grande
schermo alcuni titoli particolarmente importante nel ridefinire i
canoni e le caratteristiche di tale tipologia di racconti. Tra i
più importanti vi è senza dubbio Schegge di paura,
uscito nel 1996 e capace con il suo finale di spingere a
riconsiderare tutto ciò che si era visto fino a quel momento.
Questo è stato diretto da Gregory Hoblit, qui
alla sua prima regia e in seguito affermatosi con altre celebri
opere thriller come Il caso Thomas Crawford
e Nella mente del serial
killer.
Il film in questione è tratto dal
romanzo Prima Fear, dello scrittore William
Diehl. Pubblicato nel 1993, questo divenne da subito un
best seller del suo genere, attraendo tanto per la sua complessa
trama quanto per l’ambiguità dei protagonisti. Adattato per il
cinema da Steve Shagan e Ann
Biderman, il film ha saputo riproporre tali centrali
elementi, affermandosi a sua volta come un grande successo di
critica e pubblico. Grazie a questo film, inoltre, si è affermato
un nuovo attore sul panorama cinematografico: Edward Norton.
Complesso, cupo, intricato e infine
sconvolgente, Schegge di paura è ancora oggi un
brillante esempio di come un film possa portare ad infrangere le
aspettative dello spettatore, lasciandolo con un misto di
soddisfazione e turbamento. In questo articolo approfondiamo alcune
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori ed alla
spiegazione del suo finale. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Cortesia di Paramount Pictures
La trama e il cast di Schegge di paura
La vicenda del film ha inizio a
partire dall’assassinio dell’arcivescovo Richard
Rushman, brutalmente assalito da uno dei suoi protetti, il
giovane Aaron Stampler. Balbuziente e timido, il
ragazzo si dichiara però innocente e di ciò si convince anche
l’avvocato Martin Vail. Nel corso delle sue
indagini, però, questi arriva a scoprire una serie di motivi che
potrebbero aver effettivamente portato il ragazzo a compiere
l’omicidio. Tuttavia, ci sono ben altri segreti con cui Martin
dovrà scontrarsi, tra cui il fatto che Aaron potrebbe essere
realmente innocente, ma non nei modi che ci si aspetterebbe.
Ad interpretare il protagonista del
film, l’avvocato Martin Vail, vi è l’attore Richard Gere. Accanto a
lui, si ritrovano poi numerosi altri celebri nomi del cinema
statunitense. La candidata all’Oscar Laura Linney
ricopre il ruolo di Janet Venable, assistente distrettuale
incaricata del caso, mentre Stanley Anderson dà
volto all’arcivescovo Richard Rushman. La premio Oscar Frances
McDormand è la dottoressa Molly Arrington, e
Terry O’Quinn, noto per il ruolo di John Locke
nella serie Lost, interpreta Bud Yancy. Alfre
Woodard, infine, è il giudice Miriam Shoat.
Di particolare importanza, però, è
il personaggio di Aaron Stampler. La ricerca del giusto attore per
questo fu particolarmente lunga e complessa. Tra i tanti che
vennero considerati per il ruolo vi sono stati Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Pedro Pascal, Wil Wheaton, James
Marsden e James Van Der Beek. Alla fine,
però, ad ottenere la parte fu l’esordiente Edward Norton,
il quale venne scelto tra più di duemila candidati. Questi,
infatti, aveva dimostrato di poter interpretare entrambe le
differenti personalità del personaggio. Grazie a questa
interpretazione, Norton ottenne numerose prestigiose nomination a
svariati premi, tra cui l’Oscar.
Cortesia di Paramount Pictures
La spiegazione del finale del
film
Nella scena finale, Vail va a
trovare Aaron in prigione e il ragazzo ringrazia il suo avvocato
per avergli salvato la vita in aula. Tuttavia, proprio mentre sta
per andarsene, Vail si accorge che il ragazzo sta mentendo. Vail
capisce infatti che Aaron non stava dicendo la verità quando gli ha
detto di porgere le sue scuse per l’aggressione subita in aula dal
pubblico ministero Janet Venable. Aaron ha affermato che ogni volta
che “Roy” si impadronisce della sua mente e inizia a fare del male
alle persone, perde i sensi e non ne conserva alcun ricordo.
Ma quando Aaron chiede a Vail di
scusarsi per aver attaccato Venable, significa che deve aver
ricordato ciò che ha fatto. All’inizio Vail pensò che questo
significasse che non era mai esistito un Roy, ma il suo subdolo
cliente lo corregge: “Non c’è mai stato un Aaron”. Il personaggio
violento di Roy è sempre stato la vera personalità di Aaron, e il
chierichetto dolce e ingenuo che si è presentato a Vail era solo
una recita. Aaron si sentiva a suo agio nel rivelare la verità a
Vail perché il giudice aveva già sciolto la giuria e aveva deciso
di dichiararlo non colpevole per infermità mentale.
Il che significa che sarebbe stato
mandato in una struttura psichiatrica, non in prigione. Dal punto
di vista tematico, dunque, Schegge di paura è
incentrato sulla dualità del genere umano. L’esempio più evidente è
quello di Aaron e del suo lato oscuro Roy – Aaron è in grado di
recitare la parte di un ragazzo dolce e innocuo, mentre Roy è
capace di infliggere atti di violenza indicibili – ma può essere
visto anche in Vail. Vail mette in scena la sua facciata di
avvocato famoso che attira l’attenzione dei media facendo uscire
dai guai criminali infami, ma nelle conversazioni con Aaron inizia
ad abbandonare la recita e rivela di avere davvero a cuore i suoi
clienti.
Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Schegge di paura
è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
TV+, Paramount+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 18 settembre alle ore
21:00 sul canale Iris.
Dopo aver girato la trilogia svedese
di grande successo Uomini che odiano le donne con Noomi Rapace, il regista Niels Arden Oplev ha
scelto come suo progetto successivo un thriller di vendetta
intitolato Dead Man Down – Il sapore della
vendetta. Sebbene il film emuli fortemente lo stile
thriller dei vigilanti di film come Io vi troverò, che sono diventati molto popolari
nell’ultimo decennio, il film è anche visibilmente influenzato dai
film noir e dai thriller degli anni Novanta.
Oplev porta infatti in Dead
Man Down – Il sapore della vendetta lo stile
cinematografico grintoso e cupo che ha utilizzato per Uomini
che odiano le donne e per i film successivi, il che
contribuisce decisamente alla storia di vendetta di Victor.
Inoltre, condivide molti elementi della storia con il film del 1993
True Romance, che racconta di una coppia in fuga dalla
mafia a Los Angeles, e con altri drammi criminali simili degli anni
’90 come Natural Born Killers e Thelma & Louise,
Un film che farà dunque la gioia
degli appassionati di questo genere, che ritroveranno qui tutti gli
elementi più validi e accattivanti di questo genere di opere. In
questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali
curiosità relative a Dead Man Down – Il sapore della
vendetta. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Dead
Man Down – Il sapore della vendetta
Protagonista del film è
Victor, ex operatore delle forze speciali, è il
braccio destro di un grande boss della mafia newyorkese,
Alphonse Hoyt, ed è in cerca di vendetta.
L’aitante uomo in infatti è entrato da poco a far parte della
banda, spinto dall’incontenibile necessità di vendicare la morte
della moglie e della figlia, uccise proprio dai sicari dello
spietato malavitoso. La sua strada si incrocia presto con quella di
Beatrice, un’affascinante ragazza francese che
vive da sola con la madre nell’appartamento davanti a quello di
Victor. Una sera la donna vede Victor alle prese con un membro
della sua banda.
Il braccio destro di Alphonse sta
strangolando un malavitoso che ha scoperto il suo segreto e
avendolo lei colto in flagrante, decide di ricattarlo: non parlerà
con nessuno di quello che ha visto a patto che Victor uccida il
pirata della strada responsabile del terribile incidente che le ha
causato la profonda cicatrice al volto. I due, entrambi tormentati
dal loro passato, affronteranno dunque insieme pericolosissime
avventure. Ben presto, però, si cacceranno in grossi e
potenzialmente letali guai.
Ad interpretare Victor vi è l’attore
Colin Farrell, mentre Beatrice è interpretata
da Noomi Rapace. Dominic Cooper interpreta Darcy, mentre
Terrence Howard ricopre il ruolo del boss del
crimine Alphonse. Entrambi sono apparsi in progetti legati ad
Iron Man. In Iron Man (2008) Howard interpreta il
colonnello Rhodes, migliore amico e spalla di Tony Stark. In
Captain America: Il primo vendicatore (2011) Cooper
interpreta Howard Stark, il padre di Tony. Nel cast ritroviamo
anche la candidata all’Oscar
Isabelle Huppertnel ruolo di Maman Louzon e il
premio Oscar Murray Abraham in quello di
Gregor.
Per vendicarsi di ciò che ha fatto
ad Alphonse due anni prima, Victor cambia nome e si infiltra
nell’impero criminale dell’uomo. Inizia quindi a minacciarlo
anonimamente, mettendo in atto anche un finto attentato per
torturare Alphonse. Alla fine, Victor inizia a organizzare una
trappola finale per portare tutte le persone coinvolte nella morte
della sua famiglia in un unico luogo, per farle fuori tutte
insieme. Tra questi c’è anche un’altra figura potente del mondo del
crimine, Ilir (James Biberi), così Victor rapisce
e uccide il fratello di Ilir e incastra Alphonse per questo, o
almeno ci prova.
Mentre tutto questo accade, infatti,
Beatrice e Victor si avvicinano e iniziano a prendersi cura l’uno
dell’altra, e Beatrice aiuta persino Victor nei suoi piani
violenti. Uno dei suoi compiti è quello di spedire a Ilir un video
di suo fratello in cui dice che c’è Alphonse dietro il suo
omicidio. Ciò indurrebbe Ilir a dare la caccia ad Alphonse,
portando i due in un unico luogo per l’atto finale di Victor. Ma
Beatrice non lo fa, perché tiene troppo a Victor per permettergli
di andare incontro a una morte certa. Sfortunatamente, Alphonse sa
che dietro a tutto c’è Victor.
Alphonse rapisce dunque Beatrice e
manda a Victor il messaggio di venire a casa sua. Fortunatamente
per Victor, anche Ilir è a casa di Alphonse, quindi si carica di
armi e si dirige verso la casa di Alphonse. Si verifica qui una
grande sparatoria, durante la quale Beatrice riesce a fuggire e a
giocare con la scheda di memoria. Ilir e Alphonse vedono finalmente
il video e puntano le armi l’uno contro l’altro: entrambi muoiono,
mentre Victor e Beatrice sopravvivono miracolosamente. Completata
la missione di vendetta, la coppia torna a casa, concludendo il
film con un bacio finale.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Dead
Man Down – Il sapore della vendetta grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Apple TV, Rakuten TV, Tim Vision, Now e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 settembre alle ore
21:00 sul canale 20 Mediaset.
Mancano solo poche settimane al
debutto nelle sale di Joker:
Folie à Deux, e la Warner Bros. ha rilasciato un
trailer finale con un bel po’ di nuove riprese insieme ad alcuni
degli elogi che sono stati riversati sul film da quando l’embargo
sulle recensioni è stato revocato la scorsa settimana.
In questo ultimo teaser, vediamo Lee
Quinzel (Lady
Gaga) che incoraggia Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix) ad abbracciare la sua personalità più oscura,
mentre il caos scoppia ad Arkham e nelle strade di Gotham. Vediamo
anche di più del processo di Arthur, mentre interroga il suo ex
collega clown Gary (Leigh Gill) completamente
truccato da Joker.
Tutto quello che sappiamo sul film
Joker: Folie à Deux
Joker:
Folie à Deux presenterà il ritorno
di Joaquin
Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel
presenterà nuovi arrivati Brendan
Gleeson,Catherine
Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey.
Nel cast c’è anche Lady
Gaga che darà vita a Harley
Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti,
ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà
ad Arkham Asylum e conterrà
significativi “elementi musicali”.
Rumors recenti hanno anche suggerito che
la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di
quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge
interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd
Phillips del 2019 è stato un successo sia di
critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo
di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso
di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti
enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il
miglior attore che per la miglior colonna sonora.
Deadpool e Wolverine si sono rivelati
un enorme successo per i Marvel Studios, ma entrare per la
prima volta nel territorio vietato ai minori è stato un rischio che
non è sfuggito alla star/produttore Ryan Reynolds,
che aveva già qualche riserva sul rivisitare il Mercenario
Chiacchierone dopo sei anni.
Mentre rifletteva sulla produzione
del film durante un’apparizione al Fast Company Innovation Festival
(tramite Deadline), l’attore che interpreta Wade Wilson ha rivelato
il consiglio che il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige gli ha dato e che lo hanno
“ossessionato” durante il processo di scrittura.
“Ha detto qualcosa che sembra
molto pedante e probabilmente non è la cosa da dire ad alta voce,
ma in realtà, stranamente, è servito come motore creativo”, ha
detto Reynolds al pubblico. “Era tipo, ‘Rendete ogni scena
grandiosa’. E io ho pensato, ‘Grazie, Kev. Sembra una buona
idea.'”
Reynolds ha continuato ammettendo
che le parole di Feige hanno finito per tormentarlo mentre lavorava
alla sceneggiatura. “[Mi] hanno perseguitato. ‘Rendilo
grandioso’, è dura.” Ha anche menzionato la battuta che
Bob Iger della Disney gli ha chiesto di rimuovere,
ma non è ancora disposto a divulgare alcun dettaglio!
“C’era solo una battuta in tutto
il film che mi hanno chiesto di eliminare”, ha detto Reynolds,
prima di respingere qualsiasi tentativo di fargliela rivelare.
“No. No. No! E avevano ragione!”
“Non appena qualcuno dice
qualcosa, tipo, ‘Ryan, sono Bob Iger. Mi piacerebbe molto se
togliessi quella battuta. Ci renderebbe davvero la vita difficile
qui.’ Non appena me lo ha detto, c’era qualcosa nella mia testa che
diceva, ‘Devo mantenere la battuta! per forza!’ E poi non appena la
nebbia della guerra si dirada e ci pensi due volte, è come, ‘Certo
che posso toglierla. Posso dire qualcosa su Pinocchio invece? E la
risposta è stata sì!”
Reynolds ha precedentemente promesso
di portare quella battuta “nella tomba”, ma è certo che alla fine
verrà fuori!
Sebbene non l’abbia ancora letta, il
tempismo della domanda è stato fortuito, poiché di Bonaventura ha
rivelato che l’avrebbe letta alla fine della settimana. Ha espresso
entusiasmo, dicendo: “L’ha scritta Akiva Goldsman e sono super
emozionato. La leggerò questo fine settimana”. Durante il
panel Producers on Producing di Collider al SDCC, Goldsman ha
confermato che stava lavorando alla sceneggiatura, che ora è nelle
mani di Bonaventura.
Il sequel di Constantine è stato
molto atteso da quando la Warner Bros. lo ha annunciato nel 2022,
confermando il ritorno di Keanu Reeves come
personaggio titolare. Il film originale del 2005, diretto da
Francis Lawrence, ha creato una fanbase devota e
il sequel mira a essere un film
vietato ai minori, esplorando di più il mondo soprannaturale
con Reeves che riprende il suo ruolo di esorcista cacciatore di
demoni. Il progetto ha dovuto affrontare dei ritardi a causa dello
sciopero della Writers Guild of America del 2023,
ma con la sceneggiatura ora completata, segna un passo avanti
significativo per il film. Di Bonaventura ha elogiato lo
sceneggiatore Goldsman per il suo duro lavoro, accennando a uno
sviluppo entusiasmante per i fan del film originale.
Di cosa parla
Constantine?
L’originale
Constantine (2005) segue John Constantine, un
esorcista e demonologo che può vedere esseri soprannaturali. Quando
aiuta la detective della polizia di Los Angeles Angela Dodson
(interpretata da Rachel Weisz) a indagare
sull’apparente suicidio della sorella gemella, scoprono un
complotto dei demoni che cercano di entrare nel mondo umano. Il
film fonde temi religiosi, azione ed elementi horror
soprannaturali. Il film ha anche visto le performance di
Tilda Swinton nel ruolo di Gabriel, un angelo con
motivazioni discutibili; Djimon Hounsou nel ruolo
di Papa Midnite, un ex stregone diventato neutrale; Peter
Stormare nel ruolo di Lucifero, il diavolo in persona;
Gavin Rossdale nel ruolo di Balthazar, un
antagonista mezzo demone; e un giovane Shia
LaBeouf nel ruolo di Chas Kramer, amico, apprendista e
autista di Constantine.
Diretto da Lawrence, il film ha
ricevuto recensioni contrastanti per le sue deviazioni dal
materiale originale (il film è basato sulla serie di fumetti
Hellblazer), ma tutti hanno elogiato la performance di
Reeves e la sua atmosfera oscura. Con la sceneggiatura terminata,
sono attesi presto altri aggiornamenti su Constantine
2, poiché i fan attendono con ansia il suo
ritorno.
Nei primi anni 2000, J.J. Abrams, Damon
Lindelof e Carlton Cuse hanno creato una
serie televisiva innovativa che ha intrappolato gli spettatori
nella sua mitologia in continua espansione.
Lost ha debuttato nel 2004, con un
episodio pilota memorabile che ha catturato l’attenzione del
mondo intero, ed è diventato rapidamente una sensazione di
fantascienza con un fandom molto appassionato. Lost poneva
un’infinità di domande che, visto il rinnovo anticipato per tre
stagioni, la maggior parte dei fan si aspettava trovassero
risposta.
Tuttavia, quando la sesta e ultima
stagione è stata rilasciata, settimana dopo settimana, sono state
sollevate altre domande e alla fine non sono arrivate risposte
sufficienti. L’accoglienza del finale della serie è stata e
continua a essere divisiva, tanto da essere inserito in alcune
delle liste dei migliori e peggiori finali del
pubblico. In retrospettiva, la stagione finale diLostnon era incentrata
sull’ottenimento di risposte, almeno non principalmente.
Si trattava di concludere le storie dei nostri amati personaggi
attraverso l’esclusivo dispositivo di narrazione a doppia linea
temporale che era il fulcro della serie.
Lost esplorava realtà
alternative e fantascienza complessa
Per le prime tre stagioni di
Lost, i flashback sono stati essenziali per
conoscere i passeggeri del volo Oceanic 815. Introdotti
nel finale della terza stagione e proseguiti nella quarta, i
flashforward ci hanno permesso di dare uno sguardo alle vite di
coloro che sono riusciti a fuggire dall’isola. Nella stagione 5, le
storie a doppia ambientazione sono continuate con parti ambientate
nel presente dell’isola e altre negli anni ’70, al culmine
dell’Iniziativa DHARMA. Alla fine della quinta stagione, Jack
(Matthew Fox) e l’equipaggio cercano di prevenire
l’incidente che ha reso l’isola una sacca di energia
elettromagnetica. In caso di successo, si sarebbe evitato
l’incidente aereo che ha dato il via a tutto.
La sciatta sesta stagione di
Lost inizia e il piano sembra aver funzionato: vediamo Jack
sull’aereo che vola attraverso alcune turbolenze, ma alla fine
riesce ad arrivare a Los Angeles. A rafforzare ulteriormente questa
idea, c’è un’inquadratura che mostra l’isola sul fondo dell’oceano.
Ma subito dopo i titoli di testa, i sopravvissuti vengono mostrati
di nuovo sull’isola del presente. Sono solo riusciti a
chiudere il cerchio temporale e tutto è andato come doveva
andare. Lo scenario senza incidente era una realtà
alternativa, il flash sideways. Per la maggior parte della
stagione, il pubblico ha condiviso il dubbio su quale fosse il vero
significato delle storie in quella linea temporale. La maggior
parte di esse era troppo simile ai flashback visti in precedenza,
solo con lievi cambiamenti che includevano più collegamenti tra i
passeggeri.
La sesta stagione di Lost ha
sacrificato lo sviluppo dei personaggi per la trama
Anche la sesta stagione di
Lost ha avuto un inizio difficile per quanto riguarda la
linea temporale dell’isola. Per uno show così incentrato sui
personaggi, nella sesta stagione ci sono state alcune trame
che sembravano essere state inserite solo per far avanzare la
trama. Sawyer (Josh
Holloway), ad esempio, arrabbiato con Jack per la
morte di Juliet (Elizabeth
Mitchell), si schiera con l’Uomo in Nero. Claire
(Emilie de Ravin) torna dopo l’assenza dalla
quinta stagione, ma il contagio della malattia da parte dell’Uomo
in Nero l’ha resa un cattivo senza un vero sviluppo.
Kate (Evangeline
Lilly) è divisa tra l’assicurarsi che Sawyer stia bene
e convincere Claire a tornare da suo figlio Aaron. Nel tentativo di
salvare Sayid (Naveen Andrews) dalla morte, anche
lui è stato infettato dalla Malattia. Dogen (Hiroyuki
Sanada) è un nuovo personaggio che viene frettolosamente
introdotto come leader di un’altra fazione di Altri e guardiano di
un tempio di cui non si era mai sentito parlare. Nel frattempo, la
presenza di Locke (Terry O’Quinn) era solo fisica,
poiché l’Uomo in Nero continuava a usare il suo aspetto per
manipolare coloro che erano disposti a eseguire i suoi ordini.
La sesta stagione di Lost ha
avuto ricongiungimenti e perdite emozionanti, come quella di Sun e
Jin
Dopo un notevole squilibrio nella
prima metà della stagione finale di Lost, la seconda metà
ha portato maggiore chiarezza sul significato di tutto ciò. Desmond
Hume (Henry Ian Cusick), uno dei migliori
personaggi introdotti dopo la prima stagione, è diventato il
collegamento tra l’isola e la realtà dei flash-sideways. In
quest’ultima, ha intrapreso un viaggio per risvegliare tutti,
preparandoli a ciò che sta per accadere. Mentre i personaggi
continuavano ad amalgamarsi, si sono verificati i tanto attesi
ricongiungimenti – Charlie (Dominic
Monaghan) e Claire, Hurley (Jorge
Garcia) e Libby (Cynthia Watros), Faraday
(Jeremy Davies) e Charlotte (Rebecca
Mader), e Ben (Michael Emerson) con
Danielle (Mira Furlan) e Alex (Tanya
Raymonde) – dando una conclusione soddisfacente alle
storyline precedentemente interrotte. Anche la resa emotiva
sull’isola è stata intensa. Dopo il finale straziante della quarta
stagione, Sun (Yunjin Kim) e Jin (Daniel
Dae Kim) sono rimasti lontani per anni. Dopo essersi
lasciati alle spalle la figlia, Sun torna sull’isola e si
riunisce a Jin solo per pochi istanti prima di annegare
nel sottomarino di Charles Widmore (Alan Dale).
Durante lo stesso incidente subacqueo, Sayid si riscatta
sacrificandosi per salvare gli altri da una bomba.
La storia delle origini
dell’Uomo in Nero viene rivelata in “Across the Sea”.
In quello che può essere
considerato l’episodio più controverso della stagione, se
non dell’intera serie, è stata finalmente spiegata l’eterna lotta
tra Jacob (Mark Pellegrino) e l’Uomo in Nero
(Titus Welliver). Essendo nati gemelli e cresciuti
dalla Madre (la sorprendente guest star Allison
Janney), questa li ha confinati a non lasciare mai
l’isola. L’Uomo in Nero la uccide e Jacob lo uccide praticamente a
sua volta gettandolo nel tunnel di luce che avrebbe dovuto
sorvegliare. Questo rompe il mito secondo cui Jacob era
puramente buono e l’Uomo in Nero puramente malvagio. È
vero che Jacob ha dedicato la sua esistenza a impedire che l’Uomo
in Nero si scatenasse nel mondo esterno, ma è stato lui il
responsabile della sua trasformazione in un mostro invincibile.
La conversione di Jack in
un uomo di fede, contrariamente all’uomo di scienza che era,
completa la sua narrazione. Accettando l’offerta di Jacob
di essere il guardiano dell’isola, ha sacrificato il suo futuro.
Così, i flashforward gli hanno dato la possibilità di realizzare
ciò che gli è mancato nella vita: essere padre. La presenza di
David (Dylan Minnette) in quella linea temporale
permette a Jack di dimostrare a se stesso che non era suo padre.
David è probabilmente il motivo per cui Jack era più restio a
svegliarsi, quindi è straziante quando Locke gli dice che non ha un
figlio. Il cerchio si chiude quando Jack finalmente si
ricongiunge con Christian (John Terry) in
chiesa per condurlo alla luce.
Erano morti per tutto il
tempo in Lost?
Innanzitutto, dichiariamo l’ovvio.
I passeggeri del volo Oceanic 815 diLostnon erano “morti per tutto
questo tempo”. Il fatto che la realtà dei flash-sideways
si sia svolta nell’aldilà non significa che siano morti
nell’incidente aereo o che tutto sia stato un sogno. Quello che è
successo sull’isola è stato reale. Ogni singolo momento di amore,
rabbia, disperazione, sollievo, tristezza e gioia è accaduto. Per
coloro che sono stati abbastanza fortunati da lasciare l’isola, le
loro vite sono continuate e alla fine sono morti. La realtà del
flash sideways rappresenta un luogo senza tempo in cui tutti erano
destinati a incontrarsi di nuovo dopo la loro morte e ad andare
avanti insieme.
Ma perché alla fine erano tutti lì?
È una domanda valida. Dopotutto, dovevano avere amici e familiari
con cui avrebbero voluto passare l’eternità, invece di un medico a
caso del posto 23B. Ma questo era lo scopo dell’intera serie di
Lost. Il dottor Jack Shephard non era più un incontro
casuale nelle loro vite. Il trauma condiviso da queste persone
rappresentava il momento più profondo e significativo della loro
vita. Era il momento in cui imparavano e crescevano di più. A
prescindere dal sentimento che si prova nei confronti dell’intera
vicenda, la scena finale in chiesa, insieme allacolonna sonora di Michael
Giacchino, ha toccato le note giuste e
strazianti che un finale deve evocare negli
spettatori.
Sebbene la maggior parte dei fan si aspettasse che l’ultima
stagione di Lostrisolvesse i misteri in sospeso,
il risultato finale è stato più che altro un’esplorazione
metafisica della chiusura. Le trame in flash-sideways sembravano
inizialmente insignificanti, ma hanno finito per costruire il
nucleo dei momenti finali dello show. Per alcuni è stato
soddisfacente, per altri no, ma ciò che resta vero è che
Lostsi è consolidato come un
elemento di disturbo della cultura pop di cui ancora oggi
si parla e si guarda in streaming. La sua formula ha cercato di
essere replicata da altri show, ma resta il fatto che Lost
è ancora un progetto unico nel suo genere che non ha ancora trovato
il suo riscontro.
Prime
Video svela il teaser trailer ufficiale
dell’attesissimo film Original spagnolo È colpa
tua?, dopo il successo di È colpa
mia?, che ha debuttato su Prime Video l’anno scorso e che ha
ottenuto un successo senza precedenti a livello mondiale. Il sequel
sarà disponibile in esclusiva su Prime Video il 27 dicembre, in
oltre 240 Paesi e territori nel mondo.
L’amore tra Noah e Nick sembra
essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori
di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università per
Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di un’ex
fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare della
madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro rapporto,
ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante persone fanno
di tutto per distruggere una relazione, può davvero andare a finire
bene?
È colpa tua? si preannuncia un sequel di successo
È colpa tua? vede
nuovamente Nicole Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara
(Domani è oggi – Tomorrow is Today, Hit) nei rispettivi ruoli di
Noah e Nick. Nel cast torneranno anche Marta Hazas (Quando meno te
lo aspetti – Días mejores, Piccole Coincidenze), Iván Sánchez
(Bosé, Hospital Central), Victor Varona (Cielo Grande, Dani Who?) e
Eva Ruiz. Inoltre, si uniscono al cast nel sequel anche Goya Toledo
(Amores perros, Veneno) nel ruolo di Anabel, Gabriela Andrada (Los
protegidos A.D.N, Gli eredi della terra) come Sofía, Álex Béjar
(Élite, Al fondo hay sitio), nei panni di Briar, Javier Morgade
(Desaparecidos, Delfines de plata) nel ruolo di Michael, e Felipe
Londoño (Entrevías, Profilo falso – Faje profile) nei panni di
Luca.
È colpa tua? è diretto da Domingo
González (È colpa mia?, The Bar), che torna anche in veste
di sceneggiatore insieme a Sofía Cuenca. Il film sarà prodotto da
Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia, 30 Coins – Trenta
denari, The Bar), con Álex de la Iglesia e Carolina Bang nel ruolo
di produttori.
Il 29 agosto sono
iniziate le riprese di ‘IDOLOS‘, il film
ambientato nel mondo del campionato mondiale di MotoGP™. ‘Idolos’
esplora il rapporto umano tra un padre e suo figlio – un manager e
il suo pilota – e tutto ciò che ruota intorno a loro: ambizione,
apprendimento, ego, adrenalina, amore, perdono e seconde
possibilità. Interpretato da Óscar Casas, Ana
Mena, Claudio Santamaria, Enrique Arce, Saul Nanni e Simone
Baldasseroni per la regia di Mat
Whitecross, le riprese del film si svolgeranno nell’arco
di 10 settimane in diverse località della Spagna, dell’Italia e in
altri Paesi del mondo.
Óscar
Casas interpreta il ruolo del protagonista Edu, il giovane
attore ha iniziato a recitare fin dall’infanzia, e ha fatto parte
del cast di film come “Le ali della mia solitudine “, “Headless
Chickens”, “Last Wishes”, “HollyBlood”, “Ivan’s Dream” e “The
Orphanage”, e di serie TV come “El gran salto”, che sarà presentata
in anteprima nel 2025 e in cui interpreta l’atleta Gervasio Deferr,
così come “Jaguar”, “Instinto”, “Si fueras tù” e “Proyecto
tiempo”.
Ana
Mena recita al fianco di Casas nel ruolo di Luna. La
cantante e attrice è nota non solo per la sua musica, che l’ha resa
una delle artiste spagnole più ascoltate su tutte le piattaforme
streaming, ma anche per il suo lavoro per il piccolo schermo in
serie come ‘Benvenuti a Eden’ e ‘Marisol’, e per il cinema in film
come ‘La pelle che abito’ di Pedro Almodóvar e ‘Viaje al cuarto de
una madre’ di Celia Rico.
Completano il cast
l’attore italiano Claudio Santamaría (‘Denti da Squalo’,
‘Educazione Fisica’, ‘Freaks Out’, ‘Gli anni più belli’, ‘Casino
Royale’); lo spagnolo Enrique Arce (‘Rifkin’s
Festival’, ‘Terminator: Destino oscuro’, ‘Amor en polvo’, ‘La casa
di carta’); Saul Nanni (‘Supersex’, ‘Brado’, ‘Love
& Gelato’), e il cantante e attore Simone
Baldasseroni (‘Fabbricante di lacrime’, ‘Crazy for
Football – Matti per il calcio’).
‘Idolos’ racconta e
approfondisce la storia di due generazioni di piloti esplorando gli
sviluppi del loro rapporto quando Antonio – il padre, un
motociclista in pensione con traumi del passato – decide di
allenare il talentuoso ed impulsivo figlio Edu affinché possa
sviluppare tutto il suo potenziale e diventare il migliore nella
sua stessa categoria… il tutto seguendo una preparazione rigorosa
che non ammette distrazioni, una delle quali: innamorarsi.
Mat
Whitecross (“This England”, “La musica di 007”, Orso
d’argento per la Migliore Regia al Festival di Berlino per “The
Road to Guantanamo”) dirige questo racconto frenetico e avvincente
– da una storia originale di Jordi Gasull (
‘Buffalo Kids’, ‘Mummie: A spasso nel tempo’, ‘Mike sulla luna, ‘Le
avventure di Taddeo l’esploratore’) scritta a quattro mani con
Inma Cánovas (‘Ángeles S.A.’) e Ricky
Roxburgh (‘Ozi: Voice of the Forest’, ‘Monsters & Co. La
serie – Lavori in Corso!’, premiato con un Daytime Emmy per la
sceneggiatura di ‘Rapunzel – La serie’).
‘IDOLOS‘ è una produzione 4 Cats Pictures,
Warner Bros. Entertainment España, Mogambo Productions, Anangu
Grup, Imperio Contraataca AIE, Warner Bros. Entertainment Italia,
Greenboo Production e con la partecipazione di MAX e la
collaborazione di MotoGP®. Il film sarà distribuito nelle
sale da Warner Bros Pictures.
La trama di Idolos
Edu è un giovane
pilota motociclistico particolarmente aggressivo di cui nessuna
squadra si fida. Eli, team leader dell’ Aspar Team in Moto2, gli
offre un’opportunità a condizione che sia suo padre, Antonio
Belardi, ad allenarlo. Edu non vede il padre da molti anni, un ex
pilota che si è ritirato dalle piste dopo aver causato la morte di
un altro pilota durante una gara. Sebbene Edu odi il padre per
averlo abbandonato, sa che solo con lui potrà aiutarlo a realizzare
il suo sogno.
Edu decide quindi
di sottoporsi alla rigida disciplina che Antonio gli impone, che
prevede tra l’altro di mettere da parte l’amore… Fino a quando non
incontra Luna, una giovane artista che ha appena aperto uno studio
di tatuaggi proprio sotto casa sua.
Dopo un’edizione 2023, con una
partecipazione in crescita, il MIA | Mercato Internazionale
Audiovisivo – promosso da ANICA
(Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e
Digitali) presieduta da Francesco Rutelli e
APA (Associazione Produttori Audiovisivi)
presieduta da Chiara Sbarigia e diretto per il 3°
anno da Gaia Tridente – torna a Roma dal 14 al 18
Ottobre 2024 con la sua decima edizione nelle sue storiche sedi di
Palazzo Barberini e del Cinema Barberini.
In questi 10 anni, oltre
100 sono state le opere audiovisive “Made in
MIA” prodotte dopo la loro partecipazione al mercato di
coproduzione del MIA, un’attestazione di successo per la capacità
di selezione e per le importanti opportunità che il mercato offre
in termini ricerca di co-produttori e partner internazionali
(finanziari, distributivi e creativi).
Oltre 600 i progetti
ricevuti quest’anno per il Co-Production Market e Pitching
Forum con un +20% rispetto al 2023 e un
incremento del 12,5% nel numero di paesi di
provenienza, di tutti i continenti, che passano da 80 a 90. Di
questi ne verranno presentati circa 60 tra opere di Animazione,
Documentari, Drama (prodotti seriali) e Film.
Torna anche il programma di
Innovazione per le industrie creative che ospiterà talk
tematici e uno showcase di opere immersive e installazioni
all’interno di MIA XR, un padiglione dove le più moderne
tecnologie applicate all’industria audiovisiva saranno
protagoniste.
Nel corso dei suoi 10 anni, il MIA
ha affermato la sua natura di incubatore di
business e internazionalizzazione, che
promuove la valorizzazione dell’exporte la
facilitazione delle co-produzioni internazionali,
rafforzando il posizionamento dell’industria audiovisiva italiana
nel panorama internazionale. La crescita del mercato di Roma nasce
da una strategia di posizionamento mirato e da un costante scambio
con gli attori del mercato internazionale che lo considerano oggi
un appuntamento imprescindibile per l’intera industria a
livello globale che vi partecipa per scoprire nuovi
progetti e talenti, stringere accordi di collaborazione e
co-produzione, commercializzare opere finite e approfondire
tematiche relative a tutto il ciclo di vita dell’audiovisivo.
Obiettivo della direzione del MIA e
delle sue divisioni editoriali (Animazione, Doc&Factual, Drama
e Film) è rappresentare una visione il più possibile
indipendente e plurale dando visibilità e opportunità alle
opere audiovisive di valore artistico di tutti i generi e formati e
in diversi stadi di sviluppo e produzione. Con la sua selezione di
progetti di ampio respiro e adatti alla co-produzione, il MIA
sostiene la libertà di espressione e rappresenta la diversità
culturale e la cooperazione per garantire una provenienza
geografica ricca e diversificata.
La star di Harry
PotterKatie Leung si unirà al cast di
Bridgerton per la quarta stagione. Leung si
unisce alla serie di successo di Netflix
nei panni di Lady Araminta Gun, due volte sposata
e due volte vedova.
L’attrice asiatico-scozzese ha
interpretato la strega Corvonero Cho Chang negli
iconici film della Warner Bros. Da allora ha recitato in numerose
serie TV, interpretando i ruoli di DC Blair Ferguson in
Annika e Ash in
The Peripheral.
Katie Leung saràLady Araminta Gun in Bridgerton 4
I creatori di Bridgerton descrivono
il nuovo personaggio come “favoloso, perspicace e
schietto”. Lady Araminta è madre di due ragazze che
faranno il loro debutto nei prossimi episodi, Michelle
Mao nei panni di Rosamund Li e Isabella
Wei nei panni di Posy Li, e sentirà la pressione di far
sposare almeno una di loro. Le due sorelle sono descritte come due
personaggi molto diversi. Rosamund è soprannominata “bella,
vanitosa e desiderosa di compiacere la madre“, mentre Isabella
è descritta come “molto più gentile“.
Il cast al completo di
Bridgerton 4
Emma Naomi (Alice
Mondrich) e Hugh Sachs (Brimsley) faranno parte del cast principale
di questa stagione. Cast già annunciato: Luke Thompson
(Benedict Bridgerton), Yerin Ha (Sophie Baek), Jonathan Bailey
(Anthony Bridgerton), Victor Alli (Lord John Stirling), Adjoa Andoh
(Lady Danbury), Julie Andrews (Lady Whistledown), Lorraine
Ashbourne (Mrs. Varley), Masali Baduza (Michaela Stirling), Nicola
Coughlan (Penelope Bridgerton), Hannah Dodd (Francesca Stirling),
Daniel Francis (Lord Marcus Anderson), Ruth Gemmell (Violet
Bridgerton), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins Imhangbe
(Will Mondrich), Claudia Jessie (Eloise Bridgerton), Luke Newton
(Colin Bridgerton), Golda Rosheuvel (Queen Charlotte), Will Tilston
(Gregory Bridgerton), e Polly Walker (Portia Featherington).
Bridgerton espande l’area delle riprese
In
questa stagione, Bridgerton espande le location
delle riprese in uno dei backlot di nuova costruzione degli
Shepperton Studios, mostrando splendide repliche dell’architettura
georgiana e Regency, tra cui case, edifici, Mayfair Street e altro
ancora. Questa pietra miliare, realizzata in 8 mesi, promette di
avvolgere l’amato show in un’atmosfera ancora più suggestiva e
autentica, trasportando il pubblico nello splendido mondo
dell’epoca Regency. Questa iniziativa regale è stata progettata
dalla Production Designer di Bridgerton, Alison Gartshore, insieme
al Supervising Art Director Antony Cartlidge e all’Art Director
Adam David Grant. La costruzione si estende su circa 8000 metri
quadrati del backlot di Netflix a Shepperton, segnando un nuovo capitolo
dell’incantevole viaggio della serie.
Cosa sappiamo su
Bridgerton 4
I nuovi episodi di
Bridgerton si concentreranno sul secondogenito bohémien, Benedict
(Luke Thompson). Nonostante i suoi fratelli maggiore e minore siano
entrambi felicemente sposati, Benedict è riluttante a sistemarsi,
finché non incontra un’affascinante Dama in Argento al ballo in
maschera organizzato da sua madre
Numero episodi: 8
Location delle riprese: Londra,
UK
Showrunner / Produttore esecutivo:
Jess Brownell
Produttori esecutivi: Shonda
Rhimes, Betsy Beers, Tom Verica e Chris Van Dusen
L’universo di
Bridgerton
Bridgerton
ha conquistato gli spettatori di tutto il mondo quando Netflix e
Shondaland hanno fatto debuttare l’iconica serie nel 2020. Ciascuna
delle sue tre stagioni si è classificata tra le Most Popular di
Netflix, mentre il prequel amato dai fan, La regina Carlotta: Una
storia di Bridgerton, ha dominato la Global Top 10.
Il franchise ha riunito un
fandom globale che si rivolge ad un pubblico appassionato del
genere romance, facendo il suo ingresso nella cultura di massa con
un successo senza precedenti e scatenando trend, con fan che
celebrano il loro amore per la serie attraverso meme, musica,
libri, moda, arredamento e altro ancora.
Esperienze dal vivo come
The Queen’s Ball: A Bridgerton Experience e una crescente
collezione di prodotti hanno trasformato il nome “Bridgerton” in un
brand di lifestyle straordinariamente ricercato, che delizia i fan
permettendo loro di godersi la propria storia preferita di persona.
Con la stagione 4 ora in produzione, il franchise continuerà a
offrire alla sua fanbase nuove occasioni per immergersi
nell’universo Bridgerton sia sullo schermo che fuori.
Universal Pictures ha
diffuso una nuova featurette di Wicked
in cui viene indagato il legame tra le due protagoniste del film,
Elphaba e Glinda, ovvero rispettivamente
Cynthia Erivo e Ariana
Grande. Da caratteri opposti, le due impareranno
l’una dall’altra e diventeranno inseparabile nell’avventura che le
aspetta. Ecco il video di seguito:
Tutto quello che sappiamo su
Wicked
Divisa in due parti per motivi di
tempo, la prima metà di Wicked presenterà al pubblico
Galinda Upland (Grande) ed Elphaba Thropp (Erivo), due nuove
studentesse della Shiz University che non potrebbero essere più
diverse – o almeno così pensano. Galinda ha conosciuto solo una
vita di popolarità e rosa, mentre Elphaba è sempre stata vista come
un’emarginata, soprattutto grazie alla sua pelle verde. I loro
mondi si scontrano all’università magica ed entrambe le giovani
donne si influenzano a vicenda, stringendo un’amicizia che le
porterà nella Città di Smeraldo, dove incontreranno il Mago di Oz.
Ma le cose non sono come sembrano e presto le strade delle due
donne si separeranno mentre lottano contro le ingiustizie che le
circondano.
Cynthia Erivo e
Ariana Grande ricoprono i ruoli di Elphaba (alias
la Strega Malvagia dell’Ovest) e Glinda (la Buona). Sapevamo che il
cast di Wicked sarebbe stato molto ricco, soprattutto
quando Erivo e Grande hanno firmato, ma la lista dei partecipanti è
cresciuta fino a diventare qualcosa di più grande dell’ego di Oz
stesso. Al cast di quello che sarà senza dubbio uno dei film più
importanti dell’anno partecipano Michelle Yeoh (Everything
Everywhere All at Once), Jeff Goldblum (Thor: Ragnarok), Jonathan Bailey (Fellow Travelers),
Ethan Slater (Fosse/Verdon), Peter Dinklage (Game of
Thrones), Bowen Yang (Saturday Night
Live) e altri ancora.
Esce il 19 settembre in Italia
Finalement – Storia di una tromba che si innamorò di un
pianoforte, un’avventura, emozionante e divertente, una
summa della ricchissima cinematografia dell’iconico regista
francese Claude Lelouch che, con il suo
51esimo film, è stato tra i protagonisti della Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Dopo aver distribuito nel nostro
Paese il Leone d’Oro del 2021, La Scelta di Anne – L’Événement e I
Figli degli altri in competizione nel 2022, Europictures è
orgogliosa di portare nelle sale italiane Finalement da giovedì 19
settembre.
La trama di Finalement
In un mondo sempre
più folle, Lino, un uomo che aveva tutto, tra famiglia, successo e
carriera, sente che sta perdendo l’equilibrio. Decide di lasciarsi
tutto alle spalle e vagare, ricercato, per la Francia vestendo
prima i panni di un prete destituito, di un regista di film per
adulti, di un trombettista per rendersi conto alla fine, dopo una
serie di incontri a dir poco strampalati, che tutto quello che
accade nella vita è un bene.
In sala dal 19 settembre con
Officine UBU, Il Maestro che Promise il Mare
(guarda
il trailer) è l’emozionante e tragica storia vera di Antoni Benaiges, un insegnante
che nel 1935, a causa dei suoi metodi di insegnamento progressisti
e del suo aperto schieramento contro il regime franchista, venne
torturato e ammazzato, non prima di aver comunque lasciato un segno
sui bambini del piccolo paesino di Bañuelos de Bureba.
Abbiamo raggiunto telefonicamente la
regista del film, Patricia Font (Vicini
Davvero), che non conoscendo la storia del maestro Benaiges ha
deciso di raccontarla. Ha spiegato che quando ha letto la
sceneggiatura: “È stato quello il momento in cui ho avuto la
possibilità di entrare in contatto con la sua storia ed è stato
quello il momento in cui ho deciso che avrei voluto raccontare una
storia così bella ed emozionante.”
I libri di Storia riportano solo i
grandi eventi legati alla storia politica del mondo, alle
dittature, le guerre. Le storie legate alle piccole individualità
che nei periodi storici difficili hanno fatto la differenza
diventano sempre di più di frequente trame di film che vediamo al
cinema. Perché secondo te è importante raccontare storie
come quella del maestro Benaiges?
“Credo che sia importante
raccontare storie come queste per il modo in cui si empatizza con
queste persone normali, che a loro modo ci hanno insegnato
qualcosa. Credo sia per questo motivo. Queste persone di cui
parliamo, in un certo senso, sono eroiche senza essere famose. Sono
eroi umani e credo sia importante cercare queste storie che
meritano di essere messe in immagini e di essere raccontate. È il
modo per rendere note queste storie non raccontate e per
diffonderne e preservarne la memoria.”
@SergiBernal
La storia vera di Il Maestro che Promise il
Mare
Il film comincia con una sequenza
ambientata 75 anni dopo i fatti che hanno visto protagonista Antoni
Benaiges, con la storia di Arianna, una donna che cerca i resti del
proprio bisnonno scomparso durante il nazionalismo autoritario del
generale Franco. Era un’idea presente nella sceneggiatura
oppure è stata un’aggiunta creativa in fase di
preparazione?
“È stata un’idea che è arrivata
durante la preparazione. Secondo me questa non era soltanto la
storia dell’insegnante, ma anche una storia di attualità e della
necessità di comprensione che quello che è accaduto ha ancora delle
conseguenze. Non è solo una storia che riguarda il passato ma anche
il presente, perché ci sono ancora così tante ferite aperte
riguardo a quel periodo, ancora tanti corpi sotterrati e ancora
tante famiglie che cercano i loro cari dispersi. Ho pensato che
fosse il modo giusto per raccontare più di una sola
storia.”
L’eredità di Antoni nella memoria dei suoi studenti
E così siete riusciti anche a
raccontare l’eredità di Antoni, perché con i suoi metodi di
insegnamento ha piantato dei semi nelle menti di questi bambini,
che a loro volta hanno avuto dei figli, e i figli dei loro figli
hanno adottato quel modo di pensare che il maestro aveva insegnato
al loro bisnonni.
“Antoni Benaiges aveva un metodo
di insegnamento che si preoccupava di incentivare i bambini a farsi
delle opinioni proprie e dava loro l’opportunità di essere ciò che
desideravano. Qualcosa di molto diverso di quello a cui si era
abituato all’epoca. L’eredità del Maestro sta nel ricordo di chi lo
ha conosciuto. Nel 2010, quando è stato girato il documentario El
Retratista, che raccontava la stessa storia, alcuni suoi studenti
erano ancora vivi e lo ricordavano benissimo. Anche se ora non sono
più con noi, hanno raccontato il loro ricordo in quel documentario.
Quando educhi delle persone a tenere aperta la mente e a essere
curiosi del mondo, la tua eredità è la vita stessa delle persone a
cui hai insegnato.”
Patricia Font sul set de Il Maestro che Promise il Mare – Foto
Credits Officine UBU
Quanto sono stati importanti
i buoni maestri nella tua vita?
“Per me è sempre stato
importante studiare. Sono stata fortunata perché quando andavo a
scuola, negli anni ’80, le scuole erano molto tradizionaliste. Io
invece sono stata fortunata perché studiare mi ha permesso di
crescere e di sognare in grande. Credo che l’educazione sia la base
per ottenere tutto quello che si vuole e per raggiungere i propri
traguardi. Ho deciso che volevo fare film quando ero molto piccola
e all’epoca era più comune desiderare altre cose, il mio non era un
desiderio comune, soprattutto per una bambina. E se tutti ti dicono
che puoi fare una cosa, cominci a crederci anche tu, è importante
essere incoraggiati.”
Il Maestro che Promise il
Mare di Patricia Font arriva in sala il
19 settembre distribuito da
Officine UBU.
L’anno scorso, mentre cresceva
l’entusiasmo per il nuovo film animato Transformers
One, il produttore del franchise Lorenzo
di Bonaventura ha dato la sua visione di una “trilogia
naturale” incentrata sulla relazione tra Optimus Prime e
Megatron. Il prossimo film, diretto da Josh
Cooley, avrebbe segnato l’inizio, ambientato su Cybertron
molti anni prima degli eventi dei film live-action e prima ancora
che ai due robot venissero dati i loro nomi iconici o che
scatenassero la loro feroce faida.
Con ogni nuovo film animato in
uscita, gli spettatori avrebbero visto come la loro relazione si
evolveva da colleghi e amici a nemici con differenze ideologiche
che portavano il loro conflitto sulla Terra. Ora, con l’uscita di
Transformers One che si avvicina (il prossimo 26
settembre), di Bonaventura e Cooley hanno entrambi detto a Steve Weintraub di Collider che
la trilogia è ancora sul tavolo, con una condizione.
“Non credo che per noi sia
cambiato nulla”, ha detto il produttore. “La verità è che
non si arriva mai al secondo film se non si presentano tutti al
botteghino. Ci siamo detti entrambi: ‘È troppo difficile fare un
buon film per iniziare a pensare molto al secondo film'”.
Senza soppesare la possibilità di un sequel, Transformers
One è già un’impresa ambiziosa per di Bonaventura e
Cooley, e segna il primo film animato di Transformers dal classico
del 1986 The Transformers: The Movie e il primo
lungometraggio animato sotto la direzione di Industrial Light and
Magic da Rango.
Le possibilità su come costruire la
relazione tra Optimus e Megatron erano troppo grandi per lasciarle
in sospeso, come ha aggiunto, “Ma lungo la strada, ci sono
state idee che ci hanno detto, ‘Beh, questo non può stare qui.
Teniamocelo stretto. Non dimentichiamo quell’idea’. Anche se sono
sicuro che ne abbiamo dimenticate alcune”.
Cooley si è assicurato che quelle
idee fossero tenute al sicuro e concordava con il sentimento che
era impossibile non pensare a cosa sarebbe successo dopo
Transformers One. “Sì, stavamo pensando a
questa storia per questo momento, per questo film, ma siamo quasi
all’ultimo anno di un film in cui non posso fare a meno di dire,
‘Beh, come potrebbe progredire naturalmente?’Abbiamo
alcune idee, abbiamo parlato di alcune cose e vedremo cosa
succede.” Resta da vedere se il film incasserà abbastanza per
iniziare a preparare il sequel, ma le prime indicazioni sono
positive.
Transformers One
non diventerebbe una trilogia solo per i soldi
Una cosa che Bonaventura voleva
sottolineare è che i soldi da soli non saranno la ragione per fare
una trilogia, ma sono invece l’ostacolo alla sua realizzazione. In
definitiva, vorrebbe che questi film dipingessero un quadro
completo di come Optimus Prime di Chris Hemsworth e Megatron di
Brian Tyree Henry diventano le versioni dei robot
conosciuti e amati dagli spettatori. I Cybertroniani sono la loro
stella polare e dice che hanno già un’idea di dove portare la
coppia, ma le storie sui viaggi di quei personaggi devono ancora
essere scritte:
“Non stiamo pensando a questo
film come a una trilogia perché le trilogie possono essere fatte e
fare un sacco di soldi e fare tutto questo… Non conosciamo le
trame, ma sappiamo cosa attraverseranno i personaggi, il che è
davvero interessante.”
Oltre alle loro idee su come
continuare la storia, c’è una tabella di marcia che esiste già
all’interno del canone di Transformers che la coppia sa essere
disponibile. “Nella tradizione naturale di Transformers, c’è
ovviamente, questi due non vanno d’accordo, c’è una guerra che
scoppia, devono andare sulla Terra, quindi c’è naturalmente più
storia da raccontare”, ha continuato Cooley.
Bonaventura ha rivelato che tra
Transformers One e i film di Michael
Bay passa molto tempo, lasciando ogni sorta di porta
aperta tra la rappresentazione dei primi giorni del conflitto
Cybertroniano, il deterioramento della relazione tra Optimus e
Megatron e molto altro. “Penso che ci siano circa 3 miliardi di
anni tra questo periodo e Michael Bay, anche se c’è chi direbbe che
sono 300 milioni. Ma in entrambi i casi, c’è molta storia in 300
milioni di anni”.
“Transformers One è la storia
inedita delle origini di Optimus Prime e Megatron, meglio
conosciuti come nemici giurati, ma un tempo amici legati come
fratelli che hanno cambiato per sempre il destino di Cybertron. Nel
primo film dei Transformers completamente animato in computer
grafica, TRANSFORMERS ONE vanta un cast di voci stellare, tra cui
Chris Hemsworth, Brian Tyree
Henry, Scarlett
Johansson, Keegan-Michael Key,
Steve Buscemi, Laurence Fishburne e Jon Hamm.”
Jabba the Hutt è il
protagonista in questo prossimo set LEGO Star
Wars, che sarà ambientato in una location iconica di
Star Wars: Episodio VI –
Il ritorno dello Jedi.Jabba’s Sail Barge è il prossimo set di questa
collezione, e presenta molti dei personaggi iconici del film e
quasi 4.000 pezzi da assemblare. Questo set LEGO Star Wars fa parte
della collezione del 25° anniversario di LEGO con il franchise
Lucasfilms e dovrebbe uscire all’inizio di ottobre.
Jabba the Hutt è il protagonista del nuovo set LEGO Star
Wars
Jabba’s Sail Barge (75397) costerà $
499,99, conterrà 11 minifigure e un conteggio totale di 3942 pezzi.
Una volta completamente costruito, Jabba’s Sail Barge
misura 25 cm di larghezza, 77 cm di lunghezza e 25 cm di altezza.
Oltre a Jabba the Hutt, altre minifigure incluse nel set sono
Huttsalyer Leia, C-3PO, R2D2, Bib Fortuna, Max Rebo, Kithaba,
Vizam, Wooof, una guardia gamorreana e Salacious Crumb. Poiché il
set fa parte della celebrazione del 25° anniversario (qui le
immagini), include anche un mattoncino celebrativo che
può essere attaccato alla targa informativa del set.
Jabba the Hutt è apparso in
precedenti set LEGO Star Wars in passato. Una versione più piccola
del suo Sail Barge è stata diffusa nel 2006. Aveva un prezzo al
dettaglio di $ 74,99 e conteneva solo 781 pezzi e nove minifigure.
Inoltre, il suo Palace ha avuto due uscite, una nel 2003 e l’altra
nel 2012.
Il set si unisce alla vastissima
gamma di giochi e memorabilia relativi al Franchise Lucasfilm, che
hanno contribuito a consolidare nei decenni il successo della Saga
di Star Wars.
Con l’arrivo
dell’autunno 2024 è tutto pronto per il ritorno del Grande Cinema
nei The Space Cinema. Per tutti coloro che vogliono
rivivere le emozioni dei film dei grandi registi,
riscoprire delle pietre miliari o immergersi nelle
atmosfere dei grandi cult, The Space Cinema per
tutta la stagione autunnale offre una ricca proposta.
Dal 23 al
25 settembre, in occasione del 50° anniversario
dall’uscita, torna in sala “Non aprite quella
porta”, in versione originale con i sottotitoli in italiano e
restaurata in 4K, il cult horror di Tobe Hooper che
sconvolse una generazione. A Newt, nel Texas, qualcuno ha profanato
alcune tombe, amputando gli arti e la testa ai cadaveri. Le
autorità sono allertate, ma sembrano incapaci di venirne a
capo.
Dal 30
settembre all’01 ottobre è la volta del 40°
anniversario di “Terminator”,
il primo film della saga fantascientifica di James Cameron con protagonisti Arnold
Schwarzenegger e Linda Hamilton. Un cyborg proveniente dal 2029 fa
il proprio arrivo a Los Angeles per uccidere Sarah Connor,
destinata a diventare madre del futuro capo della resistenza umana
in un mondo governato da robot.
Dal 7 al
9 ottobre sarà invece possibile rivedere il capolavoro
horror di Stanley Kubrick, “Shining”,
nella versione estesa e restaurata in 4K. L’attore
premio Oscar Jack Nicholson – custode di un resort isolato – va
fuori di testa, terrorizzando il giovane figlio e la moglie
(Shelley Duvall). Nicholson interpreta Jack Torrance, giunto
all’elegante e isolato Overlook Hotel come custode fuori stagione.
Torrance non è mai stato lì prima d’ora… o forse sì? La risposta si
trova in un fantomatico arco temporale di follia e omicidio.
Compie 50
anni di storia del Cinema anche “Il
Padrino – Parte 2”, che torna nelle sale dal 14 al 16
ottobre. La seconda parte della trilogia indimenticabile di Francis
Ford Coppola segue la giovinezza di Don Vito Corleone (Robert De
Niro) e le vicende del figlio Michael (Al Pacino). Il giovane Vito,
scappato a New York dopo l’uccisione della sua famiglia, inizia una
carriera criminale uccidendo il boss Fanucci e diventando il
potente Don Vito Corleone. Michael, nel 1958, si trasferisce in
Nevada per gestire il gioco d’azzardo, ma affronta il tradimento
familiare e l’ostilità di Hyman Roth, un potente rivale che tenta
di eliminarlo. La tensione con la moglie Kay culmina in uno scontro
che segna la loro relazione. Il film vinse 6 premi
Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore non
protagonista a Robert De Niro, miglior sceneggiatura non originale,
migliore scenografia e miglior colonna sonora.
Un altro film di
Stanley Kubrick tornerà nelle sale di The Space Cinema: si tratta
di “Full Metal Jacket”, in arrivo dal 21 al 23
ottobre. Un pragmatico marine americano osserva gli
effetti disumanizzanti della guerra del Vietnam sui suoi compagni
di recluta, dal brutale addestramento nel campo di addestramento ai
sanguinosi combattimenti di strada a Hue.
In occasione del
40° anniversario, dal 28 al 30 ottobre torna
“C’era
una volta in America”, il film di Sergio Leone con
Robert De Niro con la colonna sonora di Ennio Morricone.
Nello stesso
weekend, per chi vuole vivere un’atmosfera a tema “Halloween”,
torna “Frankestein Junior” di Mel Brooks.
Dal 31 ottobre al 3 novembre, invece, per il
15° anniversario dall’uscita, torna il film
d’animazione a tinte dark “Coraline”.
Dall’11
al 13 novembre, per celebrare il 10°
anniversario, torna “Interstellar”, capolavoro
fantascientifico di Christopher Nolan con protagonisti Matthew
McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain e Michael
Caine. Quando il nostro tempo sulla Terra sta per finire, una
squadra di esploratori intraprende la missione più importante della
storia dell’uomo: viaggiare oltre la galassia per scoprire se
l’umanità ha un futuro tra le stelle.
Dal 18 al
20 novembre un altro grandissimo regista celebra un
importantissimo anniversario: compie 30°
annidall’uscita “Pulp Fiction” di Quentin
Tarantino, film con John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman e
Bruce Willis che ha consacrato il regista nella storia del
Cinema.
Infine, per
immergersi completamente nell’atmosfera natalizia, The
Space Cinema riporta nelle sale 2 grandi
classici:dal 9 all’11 dicembre sarà infatti
possibile rivedere “Una poltrona per due”, cult
divenuto un classico delle feste per il pubblico italiano, con
Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis;
invece, dal
28 al 31 dicembre, sarà il “Vacanza di
Natale Day”, con la riproposizione del film di Carlo
Vanina con Christian De Sica, Claudio Amendola e Jerry Calà.
Sebbene gli aggiornamenti siano
rallentati da quando le riprese di Superman di
James
Gunn
sono terminate, uno scrittore di fumetti DC ha appena dato una
notizia entusiasmante. Mentre parlava in un episodio del
Capes and Lunatics Podcast, Mark Waid ha rivelato
che Krypto, il cane superpotente, apparirà nel film DCU del 2025. Waid è noto soprattutto per aver
scritto Batman/Superman: World’s Finest e ha anche scritto il
famoso fumetto di Superman nel 1996, Kingdom
Come. Waid ha recentemente lavorato con la Marvel anche su proprietà come
Daredevil e Captain America, ma è
ancora collegato alle operazioni presso DC. Mentre parlava di ciò
che ammira di Gunn e che non vede l’ora di vedere nel Superman del
2025, Waid ha detto questo:
“Mi piace in generale
l’approccio reverenziale di Gunn a questo genere di cose, e sai,
reverenziale senza prenderlo troppo sul serio. Voglio dire, il film
ha un cane, un cane superpotente con vista termica”.
Sembra che Superman
avrà il suo iconico compagno canino nel film di debutto
DCU, che attualmente dovrebbe uscire nelle sale
l’11 luglio 2025. L’approccio reverenziale di Gunn
alla narrazione dei fumetti è uno dei motivi per cui il suo
Guardiani della Galassia ha avuto così tanto
successo tra i fan.
Ha un’innata capacità di far sentire
un gruppo di disadattati come una famiglia, e non come se uno
studio stesse cercando di importi dei personaggi e di farti
interessare a loro. Se Gunn si attiene a ciò che sa fare per quanto
riguarda la nuova era della narrazione DC, i fan che aspettavano un
fedele adattamento live-action dei personaggi DC più iconici
saranno felicissimi.
Krypto – fumetti
Quello che sappiamo su Superman di James Gunn
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
La misura del dubbio, thriller
psicologico diretto e interpretato dal celebre attore francese
Daniel Auteuil, arriva nelle sale italiane
giovedì 19 settembre. Distribuito da Bim
Distribuzione, il film promette di tenere gli spettatori
con il fiato sospeso, catapultandoli nel mondo dei legal drama,
dove un avvocato cinico e disilluso si trova a difendere un uomo
accusato di omicidio.
L’opera, tratta dalla raccolta
Au Guet-Apens, chroniques de la justice pénale
ordinaire scritta dall’avvocato francese Jean-Yves
Moyart (sotto lo pseudonimo di Maître Mô)
è già stata presentata al Festival di Cannes 2024, e, oltre a
Daniel Auteuil nei panni del protagonista, può
vantare un cast di tutto rispetto, nel quale troviamo
SidseBabett Knudsen,
Isabelle Candelier, Suliane
Brahim, Grégory Gadebois,
Florence Janas, Gaëtan Roussel e
Aurore Auteuil.
La trama di La misura del dubbio
Jean Monier, un avvocato navigato e
cinico, ha deciso di abbandonare il mondo della giustizia penale
dopo un caso eclatante in cui è riuscito a far assolvere un
assassino recidivo. La sua fiducia nella giustizia è stata
profondamente scossa e ha scelto di isolarsi. La sua tranquilla
esistenza viene sconvolta dall’incontro con Nicolas Milik, un padre
di famiglia accusato dell’omicidio della moglie. A malincuore, Jean
accetta di difenderlo, spinto dalla moglie-collega e da una sottile
curiosità che lo riporta verso il mondo che aveva abbandonato.
Il rapporto tra Jean e Nicolas si
evolve così in un duetto intenso e
complesso e l’avvocato, inizialmente scettico, inizia a
dubitare della colpevolezza del suo cliente. Via via che
l’indagine procede, inoltre, emergono nuovi elementi che
mettono in discussione le prove a carico di Nicolas. E
Jean, scavando sempre più a fondo, si ritrova a confrontarsi
con un labirinto di indizi contraddittori e testimonianze poco
chiare.
Daniel Autiel in La misura del dubbio
La misura del dubbio: depistaggi
È un’opera di continui depistaggi
La misura del dubbio di Daniel
Auteuil. Un film che procede per sussurri, per
suggestioni, che accompagna il pubblico e in qualche modo lo
distrae, quasi come durante il trucco di un abile prestigiatore. Un
film che ragiona sullo scarto tra percezione e reale, lavorando
sulla dimensione psicologica del suo protagonista per tradire
l’orizzonte d’attesa spettatoriale. Un legal drama che molto
attinge dalla grande tradizione cinematografica del genere, per poi
trovare un degno compromesso tra aderenza alla formula e ricerca
identitaria. E che di fatto colpisce, pur senza probabilmente
imprimersi nell’immaginario, per la cruda concretezza con cui,
progressivamente, ci priva di redenzione e appigli morali –
scardinando speranze e riconoscibilità narrativa a favore di uno
spiazzante colpo di scena finale.
Daniel Auteuil, qui
in veste di regista, co-sceneggiatore e principale interprete del
racconto, sembra a più riprese appoggiarsi alla più recente deriva
“processuale” francese – che ampio spazio ha trovato nella
produzione transalpina degli scorsi anni, venendo probabilmente
consacrata dal successo ottenuto da Anatomia di una caduta (con cui
Justine Triet ha parzialmente ridefinito le regole
del genere). E si dimostra al contempo capace di intercettare la
solidità strutturale dei riferimenti, per usufruirne nella
costruzione di un’architettura concettuale differente. In grado di
tessere una rete di mezze verità atte a imprigionare occhio e mente
di protagonista e spettatore e rivelare maglie strette quanto i
primi piani dedicati all’avvocato Monier e al suo assistito. In un
perpetuo e cadenzato gioco di ribaltamenti, che – prima di lasciare
la parola ai giurati – confonde realtà e racconto in un
groviglio mentale inestricabile e in un labirinto senza apparenti
vie d’uscita.
La misura del dubbio film (2024)
La misura del dubbio: spostare il focus
Rinchiuso tra le pareti del
tribunale e una piccola selezione d’interni (casa e carcere), dai
quali troviamo respiro quasi esclusivamente attraverso i flashback
tramite cui il regista ripercorre lo svolgersi delle potenziali
tappe del caso giudiziario raccontato dal film, La misura
del dubbio procede così passo dopo passo nel suo
“inganno”; svelando poco a poco i dettagli e i risvolti di trama
che sembrano poter fare luce sulle atrocità prese in esame, ma
erodendo invece le possibilità di risolvere il rompicapo
presentatoci dal regista.
Purtroppo, la scelta di spostare
focus e macchina da presa dall’imputato al suo difensore – con
l’intento di lavorare anche sul senso di colpa che affligge
l’avvocato di Auteuil per via di un vecchio caso
risalente a quindici anni prima – finisce per impantanarsi nel poco
spazio che, in modo paradossale, lo stesso regista dedica al
passato del suo personaggio. Paradosso che confina il protagonista
solo in una delle due dimensioni temporali tra cui avrebbe dovuto
“fare da spola” e che dunque, inevitabilmente, toglie parte della
forza espressiva del film. Disperdendo uno degli ingredienti della
storia ed evocandolo solo in un paio di frasi che, sebbene inserite
ad hoc, non bastano a bilanciare l’attenzione posta sul delitto che
funge da fil rouge.
Molti personaggi dei fumetti sono
stati portati sul grande schermo nel corso degli anni, ma gli
attori disposti a ricoprire questi ruoli sono davvero
pochi. Ad esempio, Ryan Reynolds ha quasi stroncato la sua
carriera interpretando
Green Lantern nel flop del 2011; tuttavia, ha più
che recuperato con il suo ruolo nel franchise di
Deadpool, con Deadpool
& Wolverine di quest’anno. Oggi analizziamo 8
attori che hanno interpretato personaggi dei fumetti in film di
supereroi poco apprezzati, per poi riscattarsi con interpretazioni
molto più riuscite in film e telefilm che non hanno fatto fiasco
con i fan, la critica e il botteghino. Per vedere chi è stato
scelto, basta premere i pulsanti “Avanti”/Indietro” qui sotto…
Scarlett
Johansson
Prima di vestire i panni della
Vedova Nera del MCU in
Iron Man 2 del 2010,
Scarlett Johansson ha interpretato la scienziata femme fatale
Silken Floss nell’adattamento per il grande schermo di The
Spirit di Frank Miller, stroncato dalla
critica.
Il film è stato terribile e non ha
rappresentato la giusta direzione per l’attrice, che cercava di
entrare nel mondo dei blockbuster hollywoodiani. Fortunatamente, il
ruolo di Natasha Romanoff è stato ripagato alla grande e,
sebbene abbia avuto difficoltà con i film a grande budget
(Lucy è stato solo un successo moderato, ma la
Johansson ha Jurassic
World Rebirth all’orizzonte), il suo tempo come
Vendicatrice ha più che compensato gli errori del passato. In
compenso, la Johansson è stata fenomenale nel flop del 2008 ed è
facile capire perché
Jon Favreau l’abbia vista come la perfetta femme fatale per il
suo sequel di Iron Man.
Josh Brolin
Josh Brolin ha avuto un successo contrastante nel corso
degli anni nel mondo dei film tratti da fumetti, soprattutto a
causa dei suoi ruoli difficili da dimenticare (e non in senso
positivo) in film come Jonah Hex e Sin City:A Dame to Kill For, che hanno entrambi fatto fiasco.
Tuttavia, il 2018 è stato
decisamente il suo anno: l’attore ha interpretato un incredibile
cattivo in motion-capture con
Thanos in Avengers:Infinity War, per poi vestire i
panni del mutante Cable, beniamino dei fan, in Deadpool 2.
In entrambi i casi si è distinto per la sua bravura. Ha eccelso in
entrambi e il suo lavoro in Avengers:Endgame è stato altrettanto
impressionante.
Anche questi film hanno avuto un
enorme successo e hanno consacrato Brolin come una delle migliori
star di Hollywood. Secondo recenti indiscrezioni, il ruolo di Hal
Jordan in Lanterns potrebbe essere il prossimo per lui,
anche se si suppone che abbia rifiutato il ruolo.
Chris Evans
Chris Evans ha interpretato in modo memorabile
il ruolo di Johnny Storm nei terribili film della Fox sui
Fantastici Quattro ed è stato altrettanto guardabile in
The Losers (scommettiamo che molti di voi l’hanno
dimenticato).
Tuttavia, anche se in seguito ha
fornito un’interpretazione che ha rubato la scena in Scott Pilgrim vs. The World di Edgar Wright, è stata
l’interpretazione di Capitan America che si è rivelata una svolta
per l’attore. Quel ruolo lo ha visto diventare non solo un’icona,
ma anche una star che non è più costretta a recitare in blockbuster
e commedie romantiche di secondo piano. Certo, Ghosted non era un granché, ma guardate quanto è stato
bravo in Knives Out di Rian Johnson.
La scelta di
Michael B. Jordan per il ruolo di Johnny Storm nel reboot dei
Fantastici Quattro di Josh Trank ha suscitato molte
polemiche. La cosa è stata rapidamente dimenticata quando i fan si
sono lasciati coinvolgere da tutte quelle notizie succulente su ciò
che è accaduto dietro le quinte della 20th Century Fox.
Con la colpa sollevata per il
pasticcio che è stato fatto, il cast ne è uscito per lo più indenne
e Jordan, in particolare, è riuscito a riscattarsi assumendo il
ruolo di Erik Killmonger in Black Panther.
È stata un’interpretazione
incredibile che, dopo il suo lavoro in Creed, ha
dimostrato che è uno dei migliori attori in circolazione. Prima
della nascita dei DC Studios, sembrava che potesse vestire i panni
della versione di Calvin Ellis di Superman.
Ryan
Reynolds
Ryan Reynolds e Blake Lively in Lanterna Verde
Prima di ottenere il meritato
successo con Deadpool,
Ryan Reynolds ha tentato più volte di entrare nel genere dei
film di supereroi con scarso successo. È stato piacevole da vedere
in Blade: Trinity, ma quel film è stato una tale
delusione dopo i primi due, che non è importato a nessuno.
Poi c’è stato X-Men Origins:Wolverine. Il primo film da
solista di Logan ha fatto un grosso passo falso con il personaggio
di Deadpool e, sebbene Reynolds si sia messo in luce in
Lanterna Verde, è stato un altro disastro critico e
commerciale. Anzi, ha rischiato di distruggere completamente la sua
carriera.
Di conseguenza, solo quando ha
vestito i panni del Merc with the Mouth è tornato nella A-List e da
allora la sua stella è in ascesa. Dopo Deadpool e
Wolverine, non vediamo l’ora di vedere il suo prossimo ruolo
di Wade Wilson sullo schermo.
Brandon
Routh
Superman Returns avrebbe
dovuto fare di
Brandon Routh un nome conosciuto in tutto il mondo, ma
l’insistenza di Bryan Singer affinché l’attore interpretasse
Christopher Reeve ha danneggiato la sua carriera in un modo da cui
è stato difficile riprendersi.
Per fortuna, Edgar Wright gli ha
dato l’opportunità di mostrare un lato molto diverso in Scott
Pilgrim vs. The World, e in seguito ha trovato il successo
come Ray Palmer in Arrow e
con un ruolo principale nello spinoff Legends
of Tomorrow. Sfortunatamente, il suo periodo in
quest’ultimo si è concluso prematuramente, cosa per cui Routh e i
fan hanno espresso il loro disappunto prima che le serie televisive
DC di The CW venissero comunque cancellate.
Prima che ciò accadesse, ha avuto
un’altra possibilità di interpretare Superman in Crisi sulle
Terre Infinite e di dare l’addio all’Uomo d’Acciaio in modo
sorprendente e soddisfacente.
Samuel L. Jackson ha cambiato per sempre il MCU quando ha
interpretato Nick Fury alla fine di Iron Man, ma l’attore
ha preso molte decisioni molto strane nel corso degli anni.
Onestamente, The Spirit è stato probabilmente il suo ruolo
più discutibile e il suo cattivo, Octopus, era, beh, terribile.
In effetti, se i fan avessero
saputo che era stato scritturato per il ruolo di Nick Fury mentre
guardavano questo pasticcio, qualcosa ci dice che non sarebbero
stati entusiasti di vedere il leggendario attore come parte del
mondo condiviso della Marvel.
Fortunatamente, Jackson ha avuto un
impatto duraturo interpretando Fury, un ruolo che ha reso
completamente suo. A distanza di anni, continua a interpretare l’ex
direttore dello S.H.I.E.L.D. e noi lo amiamo per questo. Speriamo
che il resto della Saga del Multiverso sia all’altezza.
Mark Strong
Mark Strong ha ottenuto un discreto successo
in film come Kick-Ass e i due Kingsman, ma il suo
ruolo in Lanterna Verde ha perseguitato l’attore
britannico per diversi anni (sia in senso positivo che
negativo).
Sebbene fosse un’ottima scelta per
il ruolo di Sinestro, appariva sciocco come Ryan Reynolds grazie
alla sua pelle rosa acceso e al suo costume in CGI. Di conseguenza,
quella che doveva essere un’eccitante scena post-credits si è
rivelata un’aggiunta confusa e deludente a un film già piuttosto
terribile.
Ci è voluto un po’ di tempo, ma
Strong ha avuto la possibilità di tornare sul grande schermo
dell’Universo DC dove ha interpretato il cattivo di Shazam!,
il Dr. Sivana, un cattivo molto più memorabile del Sinestro che
abbiamo avuto nel 2011. È un peccato che Shazam! La furia degli dei
non gli abbia reso giustizia…
Anche se siamo quasi certi che un
film su Scarlet Witch, interpretato da
Elizabeth Olsen, sia in lavorazione, i
Marvel Studios non lo hanno ancora
ufficializzato e coloro che sono (potenzialmente) coinvolti nel
progetto non hanno voluto confermare o smentire nulla durante la
proiezione di Agatha
All Along di ieri sera.
Nonostante il giornalista di
Variety abbia fatto del suo meglio per ottenere qualche dettaglio
da Jac Schaeffer – che si dice stia lavorando alla sceneggiatura
del film insieme a Megan McDonnell – la showrunner di Agatha All Along si è limitata a dire che
tiene le “dita incrociate” per un film incentrato su
Wanda. Interrogata sul fatto di non poter parlare con la stampa, la
Schaeffer ha risposto ridendo: “Non in questo
momento!”.
Variety ha avuto
ancora meno fortuna con l’attrice Agatha Sasheer Zamata, che si è
limitata a dire che vuole davvero partecipare al film, se e quando
ci sarà.
Non vediamo Wanda dai tempi di
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia, quando la potente ex Vendicatrice trovò
un po’ di redenzione per le sue azioni malvagie distruggendo ogni
copia del Darkhold e facendo crollare una montagna su di sé.
Molti fan ritenevano che la svolta
oscura di Maximoff non fosse stata davvero meritata e che il
passaggio del personaggio a cattivo a tutti gli effetti tra gli
eventi di WandaVision e il sequel di Doctor Strange non
avesse del tutto senso. Questo è certamente discutibile (le azioni
di Wanda nella serie Disney+ erano molto… discutibili, dopo
tutto), ma la stessa Olsen ha condiviso sentimenti simili.
In una recente
intervista, l’attrice è stata interrogata
sulla possibilità di riprendere il ruolo nel MCU e ha risposto come
segue.
“È un personaggio a cui amo
tornare quando c’è un modo per usarlo bene e credo di essere stata
fortunata, quando ho iniziato sono stata usata bene… e per un
attimo non sapevano cosa fare di me!Se c’è un
buon modo per usarla, sono sempre felice di tornare”.
Sebbene Wanda appaia nella prossima
serie Disney+Agatha
All Along(il suo corpo si
vede nel trailer), non si prevede che la Olsen riprenda il ruolo –
anche se non escludiamo un cameo nel finale di stagione.
Baz Luhrmann ha
scelto il suo prossimo progetto in collaborazione con Warner Bros.
Il regista racconterà una sua versione della storia di
Giovanna d’Arco.
La Warner ha confermato che il
regista si occuperà del racconto epico dell’eroina nazionale
francese (e santa) Giovanna d’Arco. L’adolescente Giovanna d’Arco
divenne un simbolo dopo aver condotto l’esercito francese alla
vittoria a Orléans nel 1429. Fu bruciata sul rogo nel 1431.
Il debutto alla regia di Luhrmann
avvenne nel 1992 con Ballroom, che iniziò come una
breve opera teatrale al Wharf Theatre di Sydney. Il successo
strepitoso del film portò alla successiva realizzazione di altri
due progetti, Romeo + Giulietta (1996) e
Moulin Rouge! (2001), che completarono la sua
“trilogia della Tenda Rossa”. Dopo diversi anni arrivò
Australia (2008), in cui rinnovò la sua collaborazione
con Nicole Kidman che aveva già portato in zona
Oscar con il film del 2001, ma questa volta non trovò lo stesso
successo. Dopo 5 anni, nel 2013, è arrivato il suo atteso
adattamento de Il grande Gatsby, un vertiginoso progetto con
protagonista
Leonardo DiCaprio. Recente è la sua incursione nella
vita e nell’arte di Elvis, presentato a Cannes nel 2022.
Nel corso della sua carriera
cinematografica, Luhrmann ha trovato successo anche nell’opera
(“La Bohème” di Puccini a Broadway nel 2002), in
cortometraggi/pubblicità come “N° 5 the Film” per
Chanel N° 5, con Nicole Kidman e Rodrigo
Santoro nel 2004, e “The Secret Life of
Flowers” per una collaborazione tra Erdem e H&M.
Ha lavorato come produttore
esecutivo, sceneggiatore e regista per “The Get
Down” su Netflix (co-creato con il drammaturgo
Stephen Adly Gurgis), e ha svolto un ampio lavoro nella produzione
musicale, dalla canzone parlata del 1997 “Everybody’s Free
(To Wear Sunscreen)” alla sua colonna sonora di successo
per “Il grande Gatsby”.
La storia di Giovanna d’Arco è stata
raccontata al cinema e in televisione molte volte, tra cui
ricordiamo l’adattamento a opera di Carl Theodor
Dreyer che ha fatto la storia del cinema e quello di
Luc Besson con protagonista Milla
Jovovich.
Di recente abbiamo condiviso una
foto di un regalo per il cast e la troupe di Superman con
l’Uomo del Domani, Clark Kent, Lois Lane e Lex
Luthor. Pur non essendo un artwork “ufficiale”, è stato creato
da una persona coinvolta nel film ed è quindi probabilmente una
buona indicazione di ciò che vedremo sullo schermo.
Oggi vediamo il resto dei design
dei personaggi, il che significa dare un primo sguardo alle ali di
Hawkgirl, Metamorpho, e al colorato abbigliamento rosa di
Eve Teschmacher. Nella foto anche Jimmy Olsen e
l’Ingegnere, due personaggi che abbiamo visto sul set.
Il fatto che i loro costumi
corrispondano a quelli visti in quelle foto conferma che questo
artwork è basato sul materiale ufficiale che il membro della troupe
ha visto durante la lavorazione di Superman.
Il Metamorpho di Anthony Carrigan è stato l’unico membro della
Justice League International che non abbiamo
visto sul set, ma è chiaro che James
Gunn si sta attenendo ai fumetti (è interessante notare che
l’eroe non sembra avere l’equipaggiamento marchiato LordTech).
Per quanto riguarda Hawkgirl, pur indossando una tuta da
supereroe aziendale, le ali sembrano molto fedeli al materiale di
partenza.
Qualcuno che sembra molto entusiasta del Superman di Gunn è lo
sceneggiatore di Kingdom Come e Superman:
Birthright, Mark Waid. Parlando con il
Capes and Lunatics Podcast Network, il prolifico scrittore di
fumetti ha dichiarato: “Ho un buon presentimento su questo
film.Voglio dire che mi piace James Gunn, mi
piace il suo approccio reverenziale a questo genere di cose;
sapete, reverenziale senza prenderlo troppo sul
serio”.
“Voglio dire che nel film c’è un cane, un cane dotato di
superpoteri con Heat Vision.Quindi sapete che non
è uno Zack Snyder qualsiasi”, ha aggiunto Waid.
Date un’occhiata più da vicino a questo nuovo artwork di
Superman nel post X qui sotto.
First look at Isabela Merced’s HAWGIRL wings
and Anthony Carrigan’s METAMORPHO in ‘SUPERMAN’. pic.twitter.com/tJaHmsrBnn
Superman, tutto quello
che sappiamo sul film di James Gunn
Superman,
scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting ha
portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel
casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi,
Anthony Carrigan,
Nicholas Hoult e Nathan Fillion.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio
2025.
Dopo le prime recensioni stellari,
la Paramount Pictures ha rilasciato un ultimo
trailer per il suo film d’animazione prequel, Transformers
One, in vista del suo debutto nelle sale questo
fine settimana.
La storia è incentrata sui
leggendari nemici Optimus Prime (all’epoca conosciuto come Orion
Pax) e Megatron (all’epoca chiamato D-16) prima che diventassero
nemici giurati come leader delle rispettive fazioni di Transformer,
gli Autobot e i Decepticon.
Chris Hemsworth
(Thor) dà la voce a Pax, mentre
Brian Tyree Henry (Eternals) interpreta D-16. Il film
presenta i due amici di allora come semplici bot operai, incapaci
di trasformarsi nelle loro forme di veicoli e armi. Quando
riuniscono un gruppo di guerrieri per combattere un misterioso
cattivo, acquisiscono la capacità di diventare “Robot
travestiti”.
“In un certo senso, ho
continuato a pensare a questo film come all’originale Star
Wars, solo il primo”, ha detto il regista Josh Cooley
della sua interpretazione della storia durante un’intervista con
io9.“Se sei un superfan, bene, ma
puoi anche entrare in questo film completamente a freddo ed essere
catapultato nell’universo e capire la storia e tutto il
resto.È stato un compito arduo, perché c’è così
tanta tradizione e a volte siamo stati molto pesanti con la
tradizione.Altre volte siamo stati molto
leggeri.Quindi abbiamo trovato un equilibrio,
sai, mentre facevamo diverse proiezioni.E poi,
qualsiasi cosa fosse il miglior filo conduttore per sostenere il
rapporto tra Orion e D-16.Questo è sempre stato
il mio centro.Era come dire: “Queste sono idee
fantastiche, ma supportano davvero la storia che dobbiamo
raccontare?””.
In questo nuovo teaser, vediamo Pax
e D-16 trasformarsi per combattere, mentre i loro punti di vista
opposti su come prevenire la distruzione di Cybertron portano a una
frattura insanabile nella loro amicizia, Transformers
One ha attualmente un punteggio del 91% su Rotten
Tomatoes, basato su 55 recensioni.
Tra gli altri membri del cast,
Scarlett Johansson nel ruolo di Elita,
Keegan-Michael Key nel ruolo di Bumblebee,
Jon Hamm nel ruolo di Sentinel Prime e
Laurence Fishburne nel ruolo di Alpha Trion.
“Transformers One è la storia
inedita delle origini di Optimus Prime e Megatron, meglio
conosciuti come nemici giurati, ma un tempo amici legati come
fratelli che hanno cambiato per sempre il destino di Cybertron. Nel
primo film dei Transformers completamente animato in computer
grafica, TRANSFORMERS ONE vanta un cast di voci stellare, tra cui
Chris Hemsworth, Brian Tyree
Henry, Scarlett
Johansson, Keegan-Michael Key,
Steve Buscemi, Laurence Fishburne e Jon Hamm.”.
Il comitato di selezione dell’ANICA
ha scelto la lista dei 19 titoli italiani che saranno in lizza per
rappresentare il nostro Paese nella corsa alla nomination come
Miglior film Internazionale per gli
Oscar 2025.
Il comitato delibererà il 24
settembre prossimo quale sarà il titolo prescelto. Quest’anno, a
differenza dell’annata 2024, dove Matteo Garrone ci ha fatto
sognare con la sua bella nomination per Io Capitano, è difficile
immaginare che l’Italia arrivi in cinquina, dal momento che sembra
mancare un titolo che comprenda in sé gli elementi che potrebbero
fare gola all’Academy. Tuttavia è innegabile che autori quali Marco
Tullio Giordana e Paolo Sorrentino siano amati e riconosciuti
all’estero.
Di seguito, ecco la shortlist italiana per il Miglior Film
Internazionale agli Oscar 2025
ACCATTAROMA di Daniele Costantini
CAMPO DI BATTAGLIA di Gianni Amelio
CENTO DOMENICHE di Antonio Albanese
CONFIDENZA di Daniele Luchetti
FOOD FOR PROFIT di Giulia Innocenzi, Pablo D’Ambrosi
GLORIA! di Margherita Vicario
I BAMBINI DI GAZA – SULLE ONDE DELLA LIBERTÀ di Loris Lai
IL MIO POSTO È QUI di Daniela Porto, Cristiano Bortone
IL TEMPO CHE CI VUOLE di Francesca Comencini
L’ALTRA VIA di Saverio Cappiello
LA CASA DI NINETTA di Lina Sastri
LA VITA ACCANTO di Marco Tullio Giordana
LUBO di Giorgio Diritti
PALAZZINA LAF di Michele Riondino
PARTHENOPE di Paolo Sorrentino
TAXI MONAMOUR di Ciro De Caro
VERMIGLIO di Maura Delpero
VOLARE di Margherita Buy
ZAMORA di Neri Marcorè
Le shortlist degli Oscar saranno
annunciate il 17 dicembre, mentre il 17 gennaio 2025 saranno
annunciate le cinquine nominate. Gli Oscar 2025 si
svolgeranno a Los Angeles nella notte tra il 2 e il 3 marzo
2025.
Il prossimo gennaio, lo scrittore
Steve Foxe (Spider-Woman) e l’artista
Ivan Fiorelli (Daredevil: Woman Without
Fear) si riuniranno per reinventare ciò che significa essere
un eroe adolescente nell’Universo Marvel
nelle pagine di New Champions per
Marvel
Comics.
L’anno scorso, nella serie di
copertine “New Champions Variant”, ci sono stati
presentati nuovi eroi ispirati alle icone Marvel. Da allora, sappiamo che
molti di voi non vedevano l’ora che facessero il loro debutto
nell’universo e, dopo che alcuni di loro sono apparsi in varie
testate negli ultimi mesi, ora esploderanno sulle pagine della loro
serie in corso.
Il gruppo inizia con Liberty,
Hellrune, Moon Squire e Cadet Marvel, ma si espanderà
rapidamente nel corso del primo arco della serie, quando altri
Nuovi Campioni risponderanno alla chiamata. Tuttavia, non tutti
sono destinati a diventare eroi e alcuni hanno connessioni oscure
con la tradizione Marvel che potrebbero portare al disastro la
squadra nascente prima che possa decollare.
Ogni Nuovo Campione ha una storia
da raccontare e, insieme, un mondo da cambiare. Si dice che
mistero, azione e dramma attendano la formazione della prossima
squadra di supereroi adolescenti della Marvel Comics.
Ecco la descrizione ufficiale di
New Champions #1 della Marvel Comics:
Cosa hanno in comune quattro
ragazzi le cui vite sono state rovinate dall’HYDRA, il misterioso
protetto di Scarlet Witch, una maledetta giocatrice di roller derby
e un Wakandan in fuga?Non molto!Ma quando i
misteriosi poteri di Hellrune si attivano per riunirli, dovranno
imparare rapidamente a lavorare come una squadra o affrontare l’ira
del Culto di Hela!
“Non appena ho visto le
varianti dei Nuovi Campioni, la mia mente ha iniziato a correre
sognando le possibili origini, i poteri e i nomi in codice per
questi sidekick immaginari”, ha spiegato oggi Foxe.
“Reverse-engineering il cast dalle copertine è stato
diverso da qualsiasi altro processo creativo in cui sono stato
coinvolto, e sono oltremodo entusiasta di far debuttare un’intera
nuova classe di eroi Marvel (e alcuni cattivi!) in New Champions al
fianco di Ivan Fiorelli”.
Fiorelli ha aggiunto: “Non
vedo l’ora di immergermi in New Champions!Ciò che
mi entusiasma davvero di questo progetto è l’opportunità di portare
volti nuovi nell’Universo Marvel e di esplorare qualcosa di
completamente nuovo.Questi giovani eroi hanno le
loro storie da raccontare, e non vedo l’ora di vedere come
cresceranno e si evolveranno visivamente nel corso della
serie”.
“Muoio dalla voglia di
scrivere una squadra di eroi adolescenti per tutta la mia carriera:
è il momento della vita di ognuno di noi in cui stiamo capendo chi
siamo veramente, e aggiungere la magia norrena, i pugni a reazione
o i portali infernali accidentali a questa ricerca di identità è
una ricetta per l’oro narrativo”, ha concluso Foxe.
Date un’occhiata alla copertina
principale di New Champions #1 di Gleb Melnikov e alle
variant cover di Paco Medina, Luciano Vecchio e Federico Vicentini
qui sotto e restate sintonizzati per ulteriori dettagli su questi
personaggi non appena li avremo.
This January, these teen heroes will explode
onto the page in their very own ongoing series by Steve Foxe and
Ivan Fiorelli. Each New Champion has a story to tell, and together,
they have a world to change! pic.twitter.com/PggIMBVCuY
Last year, all-new heroes inspired by Marvel icons debuted in
the hit New Champions Variant cover series, and over the past few
months, a few have popped up in in-universe titles across Marvel
Comics.
Di tanto in tanto si diffondono
voci secondo cui i Marvel Studios sarebbero
in trattativa con alcune vere e proprie icone di Hollywood
(Robert
De Niro,
Al Pacino,
Steven Spielberg) per partecipare a un prossimo
progetto.
Anche se di solito queste voci non
si diffondono, Kevin Feige e co. hanno probabilmente
parlato con quasi tutti gli attori più richiesti (o con i loro
agenti) prima o poi, ma questo non significa che siano
ufficialmente in trattativa per un ruolo specifico.
L’anno scorso, su internet si era
diffusa la voce che la leggendaria Meryl Streep avrebbe potuto incontrare lo
studio e, durante l’evento di ieri sera per la prima di Agatha
All Along, la direttrice del casting Sarah Halley
Finn ha lasciato intendere che questo potrebbe essere vero.
Non c’è bisogno di elencare i
numerosi ruoli e riconoscimenti della Streep, ma negli anni ha per
lo più evitato i grandi blockbuster degli studios. Come suggerisce
Halley Finn nella video-intervista qui sotto, forse si tratta
semplicemente di aspettare che arrivi la parte giusta. A Halley
Finn è stato anche chiesto
del ritorno di Robert Downey Jr. nei panni del Dottor
Destino, ma non ha voluto rivelare nulla di più di quanto già
sappiamo.
La nuova serie è incentrata sul
personaggio di
Kathryn Hahn, Agatha Harkness, dell’acclamata
serie dei Marvel Studios WandaVision,
che parte per una pericolosa e misteriosa avventura piena di prove
e tribolazioni. La showrunner Jac Schaeffer, che è
stata la forza creativa di
WandaVision, dirige l’episodio pilota.
“In Agatha All Along, la
famigerata Agatha Harkness si ritrova a terra e senza potere dopo
che un sospettoso goth Teen la aiuta a liberarsi da un incantesimo
distorto.Il suo interesse si accende quando lui
la prega di accompagnarlo sulla leggendaria Strada delle Streghe,
una serie di prove magiche che, se superate, ricompensano una
strega con ciò che le manca.Insieme, Agatha e
questo misterioso adolescente mettono insieme una congrega
disperata e si incamminano giù, giù, giù per la
Strada…”.
Oltre a Kathryn Hahn,
Agatha All Along è interpretato da Joe Locke,
Sasheer Zamata, Ali Ahn, Maria Dizzia, Paul Adelstein, Miles
Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili, con Debra Jo
Rupp, con Patti LuPone e Aubrey Plaza. I produttori
esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum,
Mary Livanos e Jac Schaeffer. I registi della serie sono Jac
Schaeffer, Rachel Goldberg e Gandja Montiero.
Agatha All
Along di Marvel Television debutta il 18 settembre
alle 6:00 p.m. PT/9:00 p.m. ET, con i primi due episodi, in
esclusiva su Disney+.