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Waiting for the Barbarians al cinema dal 24 settembre

Waiting for the Barbarians al cinema dal 24 settembre

Dopo aver entusiasmato pubblico e critica alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove è stato presentato in concorso, arriva nelle sale italiane l’atteso Waiting for the Barbarians del regista e sceneggiatore colombiano Ciro Guerra (che nel 2015 ha diretto Embrace of the Serpent, primo film colombiano della storia ad essere candidato agli Oscar come Miglior Film Straniero).

Basato sul pluripremiato romanzo “Aspettando i Barbari” dell’autore Premio Nobel J. M. Coetzee, che ne firma anche la sceneggiatura, il film racconta la storia della crisi di coscienza di un Magistrato che si ribella al regime. Il cast stellare è composto da Mark Rylance (Premio Oscar come Miglior attore non protagonista per Il ponte delle spie di Steven Spielberg, nonché vincitore di tre Tony Awards, due Olivier Award e due BAFTA), Johnny Depp (tre volte nominato agli Oscar come Miglior Attore Protagonista per La maledizione della prima lunaNeverland – Un sogno per la vita e Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street) e Robert Pattinson (protagonista della saga cult Twilight e dei film Bel Ami – Storia di un seduttore e Come l’acqua per gli elefanti, nonché prossimo Batmannell’attesissimo film di Christopher Nolan), affiancati da Gana Bayarsaikhan (Ex Machina, Wonder Woman) e Greta Scacchi (La ragazza nella nebbia, Presunto innocente, I protagonisti). Prodotto e distribuito da Iervolino EntertainmentWaiting for the Barbarians sarà al cinema dal 24 settembre.

Andrea Iervolino ha così dichiarato: “Dopo l’uscita del film in Usa e Canada, siamo molto felici che il nostro film veda la luce anche in Italia, grazie alla collaborazione con il circuito UniCi e la distribuzione in circa 100 sale. Il film vanta la partecipazione di un cast stellare dal grande talento incorniciato nella raffinata e potente regia di Ciro Guerra e la straordinaria fotografia del Premio Oscar Chris Menges. Il film, di nazionalità italiana, da valore aggiunto a questo progetto che, non solo è stato girato anche in Italia, ma vanta maestranze nostrane di tutto rispetto come Jacopo Quadri al montaggio, Domenico Sica alla scenografia e Carlo Poggioli ai costumi, solo per citarne alcuni. L’Italia ha bisogno di avere un respiro internazionale, perché merita di ritornare ad essere la culla del cinema e io sono contento di poter dare il mio contributo affinché questo possa accadere molto presto.”

La trama di Waiting for the Barbarians

Il Magistrato, amministratore di un isolato insediamento di frontiera al confine di un impero senza nome, è in attesa di andare in pensione con l’arrivo del Colonnello Joll, il cui compito è di riferire sulle attività dei “barbari” e sulla situazione di sicurezza al confine. Joll inizia a condurre una serie di spietati interrogatori. Il trattamento dei “barbari” per mano del Colonnello e la tortura di una giovane donna “barbara” portano il Magistrato a una crisi di coscienza e a un atto di ribellione.

The Flash: Ben Affleck ha “corretto” la sceneggiatura

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The Flash: Ben Affleck ha “corretto” la sceneggiatura

Nella giornata di ieri il web è letteralmente esploso alla notizia che Ben Affleck tornerà a vestire i panni di Batman in The Flash, che vedrà anche Michael Keaton impegnato di nuovo nel ruolo del Crociato di Gotham.

Affleck, che come sappiamo si è allontanato dal ruolo dopo l’uscita di Justice League nel 2017, non sembrava più interessato ad indossare nuovamente il mantello e il cappuccio dell’iconico personaggio, soprattutto dopo aver abbandonato l’idea di scrivere, dirigere, produrre e interpretare uno standalone dedicato al Crociato di Gotham, che sarebbe poi diventato l’atteso The Batman di Matt Reeves in arrivo al cinema il prossimo anno. Tuttavia, sembra che sia stato invogliato a tornare… anche se la cosa avrebbe richiesto uno sforzo notevole.

Nel report di The Wrap in cui si parla del ritorno di Affleck nei panni del vigilante, viene infatti specificato che l’attore e regista ha accettato di tornare ad interpretare il personaggio soltanto pochi giorno fa, dopo aver contribuito con alcuni accorgimenti alla sceneggiatura del film. Nell’articolo si legge: “Secondo un insider a conoscenza del progetto, le conversazioni con Affleck sono iniziate negli ultimi due mesi per stimolare il suo interesse a partecipare a The Flash. Prima di accettare, Affleck ha inserito alcune note nella bozza della sceneggiatura che gli è stata consegnata la scorsa settimana. Alla fine ha accettato di unirsi al progetto soltanto pochi giorni fa.”

Al momento non è stata resa nota quale fosse la natura di queste note lasciate sul copione  da Ben Affleck, né sappiamo se l’attore abbia avanzato altre richieste o disposizioni. Ad ogni modo, i fan dell’iterazione di Batman da parte di Affleck sono entusiasti all’idea del suo ritorno nel DCEU: proprio per questo, qualunque cosa sia stata necessaria per convincerlo a tornare, per i sostenitori dell’attore ne sarà valsa sicuramente la pena.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

The Crown 4 stagione: quando esce, trama, cast, trailer e dove vederla

The Crown 4 è la quarta stagione dell’acclamata serie tv originale Netflix The Crown che racconta la storia e la vita di Elisabetta II del Regno Unito e sulla famiglia reale britannica. La serie è creata e scritta da Peter Morgan e prodotta dalla Left Bank Pictures e dalla Sony Pictures Television per Netflix.

The Crown 4: quando esce e dove vederla in streaming

La quarta stagione di The Crown sarà disponibile su Netflix in esclusiva in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 15 novembre 2020.

The Crown 4: la trama e il cast

Mentre gli anni ‘70 stanno volgendo al termine, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la sua famiglia sono occupati a salvaguardare la linea di successione, assicurandosi di trovare la sposa più adatta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a 30 anni è ancora celibe. La nazione inizia a risentire dell’impatto delle politiche di divisione introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna inglese investita della carica di primo ministro. Tra lei e la regina sorgono tensioni che peggioreranno quando la Thatcher guiderà il Paese nella guerra delle Falkland, generando conflitti all’interno del Commonwealth. Mentre la storia d’amore tra Carlo e una giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) regala una favola estremamente necessaria all’unione del popolo britannico, a porte chiuse, la famiglia reale è sempre più divisa.

Nel cast di The Crown 4 Regina Elisabetta II interpretata da Olivia Colman, Principe Filippo, interpretato da Tobias Menzies, Principessa Margaret interpretata da Helena Bonham Carter, Regina Elisabetta la Regina Madre interpretata da Marion Bailey. Le new entry sono Emerald Fennell è stata scelta per il ruolo di Camilla Shand, Gillian Anderson come il primo ministro conservatore Margaret Thatcher e Emma Corrin nel ruolo iconico di Lady Diana Spencer.

The Crown 4: trailer

Le curiosità sulla serie tv

  • La serie è girata in numerose location nel Regno Unito, tra cui Londra, Guildford, le contee di Hertfordshire e Aberdeenshire e negli Elstree Studios di Borehamwood.
  •  Gli episodi della prima stagione vennero diretti da Stephen Daldry, Philip Martin, Julian Jarrold e Benjamin Caron
  • Gran parte della serie è girata in location in tutto il Regno Unito. Le scene ambientate a Buckingham Palace sono girate prevalentemente a Lancaster House, a Wrotham Park e a Wilton House, oltre che in set ricostruiti in studio.
  • Le scene del matrimonio tra Elisabetta e Filippo, ambientate nell’abbazia di Westminster, vennero girate nella cattedrale di Ely.
  • Le scene ambientate in Kenya vennero girate a Città del Capo, in Sudafrica.
  • Altre location usate nella serie includono Eltham Palace, il Royal Naval College,Goldsmiths’ Hall, l’aeroporto di Shoreham, New Slains Castle, il castello di Balmoral, Cruden Bay, il Lyceum Theatre, Loseley Park, Hatfield House, Chatham Dockyard, la cattedrale di Southwark, Ardverikie House, Englefield House e Glenfeshie Estate.
  • Il tema principale della serie è di Hans Zimmer.

Wonder Woman 1984: nel film vedremo il Jet Invisibile di Diana?

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Wonder Woman 1984: nel film vedremo il Jet Invisibile di Diana?

In Wonder Woman 1984 vedremo l’iconico Jet Invisibile di Diana Prince? La regista Patty Jenkins ha discusso della possibilità in un recente intervista con Screen Rant. Il sequel del cinecomic campione d’incassi del 2017 esplorerà la vita di Diana negli anni ’80. Nel nuovo film Diana dovrà affrontare ben due minacce: Maxwell Lord e Cheetah, che a quanto pare uniranno le forze contro la guerriera amazzone.

Purtroppo, nel corso dell’intervista, Jenkins non ha potuto confermare se nel sequel vedremo effettivamente il Jet Invisibile: “Non posso parlarne. Non posso dire se ci sarà o meno”, ha dichiarato la regista. “Le persone sono parecchio interessate a questa cosa. In alcun modo posso confermare o smentire.”

Nonostante non abbia potuto confermare se il venerabile mezzo di trasporto della supereroina verrà utilizzato in Wonder Woman 1984, la regista ha spiegato in che modo l’invisibile aero robot potrebbe essere introdotto nella storia: “Dovrebbe essere fatto in un modo completamente nuovo. Credo che il Jet Invisibile sia uno degli accessori più divertenti di Diana. In teoria, ogni singola cosa che questi supereroi hanno è abbastanza ridicola, e ogni volta che ci troviamo a discuterne, è come se questi strumenti non dovessero mai aggiornarsi. L’unica cosa che dirò in merito al Jet Invisibile è questa: ho sempre detto che l’avrei usato soltanto se ci fosse stata la possibilità di sfruttarlo in un modo veramente cool. Deve essere qualcosa di diverso dal fatto che Diana ha la possibilità di volare in un Jet Invisibile. Quello può funzionare nei fumetti, ma non certamente in un film moderno.”

Patty Jenkins e i segreti non ancora svelati sulla trama di Wonder Woman 1984

Ha senso che Patty Jenkins non voglia anticipare una possibile apparizione del Jet Invisibile di Diana Prince in Wonder Woman 1984. È una scelta logica, considerando che molti dettagli sulla trama sono già stati rivelati a causa dei continui ritardi relativi all’uscita nelle sale del film. Come sappiamo, infatti, i cinecomics sono particolarmente attenti a mantenere segrete tutte le sorprese relative alle trame e alle loro storie, considerando anche che i materiali originali sono in circolazione ormai da diverso tempo.

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Pink Floyd. Delicate sound of Thunder arriverà al cinema ad Ottobre

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Arriva nei cinema di tutto il mondo a ottobre PINK FLOYD. DELICATE SOUND OF THUNDER (elenco sale a breve su www.DelicateSoundOfThunder.com e su nexodigital.it, prevendite aperte a partire dal 27 agosto).

Il 1987 rappresentò per i Pink Floyd un anno di rinascita trionfale. La leggendaria band britannica, formatasi nel 1967, aveva subito la perdita di due co-fondatori: il tastierista e cantante Richard Wright, che se ne andò dopo The Wall nel 1979, e il bassista e compositore Roger Waters, che aveva lasciato il gruppo nel 1985, subito dopo l’album del 1983, The Final Cut.

La sfida fu quindi rilanciata dal chitarrista e cantante David Gilmour e dal batterista Nick Mason, che diedero vita all’album multiplatinoA Momentary Lapse Of Reason, un successo assoluto nelle classifiche mondiali che vide anche il ritorno di Richard Wright.

Uscito nel settembre 1987, A Momentary Lapse Of Reason fu subito accolto a braccia aperte dai fan di tutto il mondo, accorsi per partecipare alle date del tour iniziato pochi giorni dopo l’uscita dell’album. Il tour raccolse più di 4,25 milioni di fan in oltre 2 anni: celebrazione del talento duraturo e del fascino globale di David, Nick e Richard (supportati da altri 8 musicisti sul palco), fu un evento insuperabile per l’epoca.

Girato nell’agosto 1988 al Nassau Coliseum di Long Island a New York, diretto da Wayne Isham e nominato ai Grammy, PINK FLOYD. DELICATE SOUND OF THUNDER, digitalizzato in 4k e rimontato dalla pellicola originale del leggendario tour “A Momentary Laps Of Reason”, con audio rimasterizzato in Dolby Atmos, arriva per la prima volta nelle sale di tutto il mondo. La versione restaurata del film concerto (2020) è realizzata a partire da oltre 100 bobine di negativi originali in 35 mm, accuratamente restaurati e digitalizzati in 4K e completamente rielaborati e aggiornati da Benny Trickett, sotto la direzione creativa di Aubrey Powell/Hipgnosis. Il suono è stato completamente remixato dai nastri multitraccia originali dallo storico ingegnere del suono dei Pink Floyd Andy Jackson con David Gilmour, assistito da Damon Iddins.

Sul palco coi Pink Floyd: Jon Carin (tastiere, voce), Tim Renwick (chitarra, voce), Guy Pratt (basso, voce), Gary Wallis (percussioni), Scott Page (sassofoni, chitarra), Margret Taylor (Cori), Rachel Fury (Cori) e Durga McBroom (Cori).

Crediti tecnici Pink Floyd. Delicate sound of Thunder

  1. Produttori cinematografici: Curt Marvis e Carl Wyant;
  2. Direttore della fotografia: Marc Reshovsky;
  3. Lighting Designer: Marc Brickman, con filmati concettuali diretti da Storm Thorgerson (ad eccezione di “Money” diretto da Storm Thorgerson, Barry Chattington e Peter Medak).

L’animazione di “Time” era di Ian Emes.La scaletta bilancia con attenzione il nuovo materiale e i classici dei Pink Floyd, incluse quattro canzoni da The Dark Side of the Moon (Time, On the Run, The Great Gig in the Sky e Us and Them), l’inno di Wish You Were Here, Comfortably Numb e Run Like Hell da The Wall. Da A Momentary Lapse of Reason Signs of Life, il potente Learning to Fly e il lirico On the Turning Away.

Testimonianza del bruciante potere creativo di David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright al loro meglio, PINK FLOYD. DELICATE SOUND OF THUNDER è un evento pensato per tutti gli amanti della musica rock.

PINK FLOYD. DELICATE SOUND OF THUNDER sarà nei cinema (e in Dolby Atmos in sale selezionate) solo 19, 20 e 21 ottobre distribuito in Italia in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con D’alessandro e Galli.

Gucci: parata di star per il nuovo film di Ridley Scott

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Gucci: parata di star per il nuovo film di Ridley Scott

Arriva da Deadline la notizia che il due volte premio Oscar Robert De Niro, il premio Oscar Al Pacino, il candidato all’Oscar Adam Driver e il premio Oscar Jared Leto sono ufficialmente in trattative per unirsi al cast del prossimo progetto cinematografico del maestro Ridley Scott, un film House of Gucci che racconterà il delitto di Maurizio Gucci, nipote del fondatore della casa di moda italiana.

Il film verrà distribuito dalla MGM e dovrebbe arrivare nelle sale americane a novembre del 2021. Nel film Lady Gaga interpreterà Patrizia Reggiani, l’ex moglie della vittima, processata e condannata per aver orchestrato l’assassinio del marito nel 1995, scontando 18 anni di carcere prima di essere rilasciata nel 2016. Per la cantante/attrice si tratterà del secondo ruolo cinematografico importante dopo il folgorante esordio con A Star Is Born

Oltre a De Niro, Pacino, Driver e Leto, anche Jack Huston (Boardwalk Empire) e Reeve Carney (Penny Dreadful) sono in trattative per recitare nel film. La pellicola, che dovrebbe intitolarsi semplicemente Gucci, verrà sceneggiata da Roberto Bentivegna basandosi sul libro di Sara Gay Forden “The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour and Greed”.

Ridley Scott oltre Gucci: storie drammatiche dalla forte risonanza mediatica

Per Ridley Scott si tratta del secondo progetto sviluppato dopo la recente fusione tra Fox e Disney insieme a The Last Duel, il film che vedrà protagonisti Matt DamonAdam Driver, Jodie Comer Ben Affleck, le cui riprese sono state momentaneamente bloccate a causa della pandemia di Coronavirus.

Scott non è estraneo al racconto di storie drammatiche dalla forte risonanza mediatica: basti pensare a Tutti i soldi del mondo, ultimo film da lui diretto e basato sul sequestro di John Paul Getty III, nipote dell’allora uomo più ricco del mondo, avvenuto a Roma nel 1973.

Pinocchio di Guillermo Del Toro, Netflix annuncia il cast del film d’animazione

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Netflix ha annunciato oggi il cast di Pinocchio, l’imminente lungometraggio musicale animato in stop motion del premio Oscar Guillermo del Toro. L’esordiente Gregory Mann vestirà i panni di Pinocchio, mentre Ewan McGregor sarà il Grillo Parlante e David Bradley (franchise di Harry Potter, Il trono di spade) interpreterà Geppetto. Nel cast figurano anche la premio Oscar Tilda Swinton, il premio Oscar Christoph Waltz, Finn Wolfhard (Stranger Things), il premio Oscar Cate Blanchett, John Turturro (The Batman), Ron Perlman, già premiato ai Golden Globe (Nightmare Alley), Tim Blake Nelson (Watchmen) e Burn Gorman (Enola Holmes).

Ispirato alla famosa fiaba di Carlo Collodi, questo musical in stop motion segue le straordinarie avventure di un bambino di legno portato magicamente in vita da un desiderio del padre. Ambientato durante l’ascesa del fascismo nell’Italia di Mussolini, il film di Del Toro è una storia d’amore e disobbedienza, in cui Pinocchio fatica a essere all’altezza delle aspettative del padre.

La pellicola è diretta da Del Toro insieme a Mark Gustafson (Fantastic Mr. Fox), mentre Del Toro e Patrick McHale sono gli autori della sceneggiatura. I testi delle canzoni sono di Del Toro e Katz, con le musiche del premio Oscar Alexandre Desplat che comporrà anche la colonna sonora. Del Toro, Guy Davis e Curt Enderle collaboreranno alle scenografie. Gris Grimly ha creato il design originale del personaggio di Pinocchio. Lo studio Mackinnon and Saunders (La sposa cadavere) sta creando i pupazzi del film.

Pinocchio è prodotto da Del Toro, insieme a Lisa Henson di The Jim Henson Company, Alex Bulkley e Corey Campodonico di ShadowMachine e Gary Ungar di Exile Entertainment. La coproduzione è affidata a Blanca Lista di The Jim Henson Company e Gris Grimly. Tra gli altri figurano anche Melanie Coombs alla supervisione della produzione, i codirettori artistici Guy Davis e Curt Enderle, il supervisore dell’animazione Brian Hansen, Georgina Hayns alla supervisione dei pupazzi, il direttore della fotografia Frank Passingham, l’art director Rob DeSue e il responsabile del montaggio dell’animazione Ken Schretzmann.

Pinocchio, che rappresenta il coronamento di un progetto che appassiona Del Toro da una vita, sarà distribuito nei cinema e su Netflix. Le riprese sono iniziate lo scorso autunno negli studi di ShadowMachine a Portland (Oregon) e la produzione è proseguita anche durante la pandemia.

Dopo aver inseguito questo sogno per anni, Netflix rappresenta il partner perfetto per realizzarlo. Abbiamo passato molto tempo a trovare un cast e una troupe di prim’ordine e il continuo supporto di Netflix ci ha permesso di procedere in tutta tranquillità e con impegno, senza perdere colpi. L’animazione ci appassiona, perché pensiamo rappresenti il mezzo ideale per raccontare questa storia classica in un modo completamente nuovo“, sostiene Del Toro.

Justice League: avviata un’indagine dopo le accuse di Ray Fisher

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Justice League: avviata un’indagine dopo le accuse di Ray Fisher

Stando a quanto riportato da Deadline, dopo le dichiarazioni di Ray Fisher, che attraverso il suo profilo Twitter aveva pubblicamente accusato il regista Joss Whedon di aver avuto un comportamento “orribile e violento” durante le riprese aggiuntive di Justice League, la WarnerMedia ha ufficialmente avviato un’indagine sulla produzione del cinecomic.

La notizia è stata annunciata anche da Fisher, sempre via Twitter: “Dopo cinque settimane di interrogatori con membri del cast e della troupe, WarnerMedia ha ufficialmente lanciato un’indagine indipendente ed esterna per andare al cuore dell’ambiente di lavoro tossico e violento creato durante le riprese aggiuntive di Justice League.”

“Si tratta di un GIGANTESCO passo avanti!”, ha aggiunto l’attore. “Sono convinto che quest’indagine mosterà come Geoff Johns, Joss Whedon, Jon Berg (e altri) abbiano abusato esageratamente del loro potere durante il periodo di incertezza dovuto alla fusione di AT&T con Time Warner. Grazie WarnerMedia e AT&T per i passi da gigante al fine di assicurare un luogo di lavoro più sicuro per tutti! Responsabilità>Intrattenimento.”

Come si legge grazie alla fonte, pare che WarnerMedia abbia iniziato ad indagare sul caso dai primi di luglio. Al momento non sarebbero state trovate prove di comportamenti non professionali. Le indagini proseguiranno nel più stretto riserbo. Oltre a Whedon, Johns e Berg, l’indagine è stata estesa anche ad altre figure coinvolte nella produzione.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Kraven il Cacciatore: il film è ufficiale, ecco chi lo dirigerà

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Kraven il Cacciatore: il film è ufficiale, ecco chi lo dirigerà

Arriva da Deadline la notizia che la Sony Pictures ha affidato al regista J.C. Chandor la regia di un nuovo spin-off dello Spider-Verse dedicato a Kraven il Cacciatore, conosciuto anche come Sergei Kravinoff (o Kravinov), personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e Steve Ditko e apparso per la prima volta in Amazing Spider-Man Vol. 1 nell’agosto del 1964.

È da tempo che si parla di un possibile spin-off dedicato a Kraven il Cacciatore: si tratta del sesto live action Marvel in sviluppo alla Sony oltre a Morbius e Venom: Let There Be Carnage (che usciranno al cinema il prossimo anno), Madame Web (che sarà diretto da S.K. Clarkson), Jackpot (che sarà sceneggiato da Marc Guggenheim), l’annunciato film che sarà diretto da Olivia Wilde (incentrato, probabilmente, su Spider-Woman) e ovviamente Spider-Man 3, le cui riprese inizieranno quest’inverno.

Kraven il Cacciatore è stato a lungo collegato a Spider-Man 3: secondo diversi rumor, infatti, potrebbe essere proprio Sergei Kravinoff l’antagonista principale della terza avventura in solitaria dell’Uomo Ragno. Al momento non sappiamo con precisione quali siano i piani della Sony: la messa in cantiere dello stand-alone dedicato a Kraven potrebbe anche significare che il personaggio non apparirà affatto nel terzo Spider-Man.

J.C. Chandor prima di Kraven il Cacciatore

Per quanto riguarda J.C. Chandor, il regista e sceneggiatore statunitense è noto per aver diretto film quali Margin Call (2011), All Is Lost – Tutto è perduto (2013), 1981: Indagine a New York (2014) e Triple Frontier (2019). Margin Call, interpretato da Kevin SpaceyJeremy IronsZachary Quinto e Simon Baker, ha ricevuto una candidatura all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, scritta dallo stesso Chandor.

Ben Affleck, con Michael Keaton, sarà Batman nel film su Flash

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Ben Affleck, con Michael Keaton, sarà Batman nel film su Flash

Arriva da Daedline la conferma che Ben Affleck tornerà a vestire i panni di Batman nel film su Flash, che vedrà anche Michael Keaton impegnato di nuovo nel ruolo del Crociato di Gotham. Sarà un piccolo cameo, a differenza del ruolo di Keaton che sarà una parte invece importante del film.

Ben Affleck si è allontanato dal ruolo di Batman dopo che la Warner Bros aveva ufficialmente annunciato che Robert Pattinson sarebbe stato il protagonista del film di Matt Reeves. Quello stesso film che doveva essere scritto, diretto, prodotto e interpretato proprio da Affleck. Anche questo annuncio, come lo svelamento del logo di The Batman, arriva alla vigilia del DC FanDome del 22 agosto prossimo.

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

The Northman: anche Björk per Robert Eggers

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The Northman: anche Björk per Robert Eggers

A vent’anni da Dancer in the Dark, Björk torna al cinema con The Northman, il nuovo film di Robert Eggers che già vanta un cast stellare.

Robert Eggers, il regista del film horror acclamato dalla critica, The Witch, ha potenzialmente messo insieme un cast stellare per il suo nuovo progetto, The Northman, prodotto dalla New Regency.

La vincitrice dell’Oscar Nicole Kidman, Alexander Skarsgård, Anya Taylor-Joy di The Witch, Bill Skarsgård e il candidato all’Oscar Willem Dafoe sono in trattative per recitare in questo film, prodotto da Lars Knudsen (Hereditary, Midsommar).

The Northman è descritto come una saga di vendetta vichinga ambientata in Islanda all’inizio del X secolo. Eggers ha scritto la sceneggiatura con il poeta e romanziere islandese Sjón.

Presentato al Festival di Cannes, The Lighthouse, con Dafoe e Robert Pattinson, è invece il secondo film di Eggers, che aspetta di essere ancora distribuito nel nostro paese. Il film in bianco e nero è stato nominato miglior film alla Settimana della critica e alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes dalla Federazione internazionale dei critici cinematografici.

Monos – Un gioco da ragazzi, recensione del film di Alejando Landes

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Vincitore al Sundance 2019, presentato al Festival di Berlino 2020 e candidato della Colombia agli Oscar 2020, Monos – Un gioco da ragazzi è un film di cui si sta parlando da tanto tempo. Realizzato da Alejando Landes, il film ha ricevuto il plauso di autori del calibro di Guillermo Del Toro e di Alejandro G. Iñárritu, subendo in pieno il lockdown, con un’uscita prevista per metà marzo, poi slittata al 20 agosto 2020.

La storia è quella di un gruppo di giovani guerriglieri, bambini e adolescenti, addestrati con il pugno di ferro da un uomo rude affetto da nanismo. Il loro compito è sorvegliare una prigioniera, che loro chiamano semplicemente “dottoressa”, una donna alla quale fanno registrare messaggi in cui dimostra che sta bene, che fanno mettere in contatto con la sua famiglia, ma che trattano comunque come una prigioniera, in un ambiente ostile, montagne brulle, costellate da case squadrate. Tutto procede con ordine, dall’addestramento al lavoro di carcerieri, quando un evento imprevisto porta i giovani protagonisti a scendere nella giungla, nella quale perderanno loro stessi, la loro guida e anche la loro convinzione.

monos-un-gioco-da-ragazzi-filmMonos è un racconto di formazione violento e poetico

A metà tra Il Signore delle Mosche e un Apocalypse Now alleggerito nei toni ma altrettanto violento, Monos – Un gioco da ragazzi è un thriller ma anche un survival movie, è un’avventura e un racconto di formazione, ma anche, a modo suo un film dell’orrore, in cui la violenza viaggia di pari passo con lo spirito giocoso e infantile dei protagonisti, che riemerge nei momenti più inattesi e si trasforma in impulso vitale, esplorazione sessuale, vitalità e desiderio di scoperta, nonostante un sistema di guerrilla che li usa come pedine contro il governo nazionale.

Tutti, o quasi, i protagonisti del film sono esordienti, e la naturalezza della loro recitazione è un valore importantissimo per un film che sembra fare della spontaneità e della verosimiglianza un dictat, nella realizzazione e nella messa in scena di situazioni ed emozione.

Tra il saggio sociologico e il manifesto politico

Disancorato dal tempo e dallo spazio, Monos – Un gioco da ragazzi potrebbe essere ambientato ovunque e in qualsiasi momento nella storia, per questo assurge ad immagine universale di infanzia negata e cultura della violenza che ostacola i propri figli e li riduce a schiavi. Tuttavia a dispetto dell’ambiente, quell’infanzia negata emerge comunque, pur parlando un linguaggio che non ha proprio nulla a che fare con la gioventù e la purezza.

Tra il saggio sociologico e il manifesto politico, Alejando Landes adotta un linguaggio che si perde nella maestosità del paesaggio ma che indugia allo stesso modo sui volti e sui corpi dei giovani protagonisti, tutti dotati di una bellezza vitale e selvaggia. Questo doppio registro conferisce a Monos una bellezza ruvida, rendendo il film poetico ma anche in alcuni momenti di una crudeltà insostenibile, una visione che spiazza e incanta allo stesso tempo.

Rising Phoenix – La storia delle Paralimpiadi: la recensione del documentario Netflix

Come la fenice che risorge dalle proprie ceneri, così gli atleti delle Paralimpiadi ritrovano nuova vita e forza in seguito agli eventi che li hanno resi dei “diversi”. Un messaggio, questo, che pervade l’intero documentario Rising Phoenix – La storia delle Paralimpiadi, disponibile su Netflix dal 26 agosto. Diretto da Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, il film è incentrato nel ricostruire i principali eventi della storia di questi giochi, dalla loro fondazione nel secondo Dopoguerra, sino all’edizione del 2016 di Rio de Janeiro. Tra immagini e filmati di repertorio, il racconto è affidato alle parole di personalità come Sir Philip Craven, Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, Xavi Gonzalez, ex Amministratore Delegato del Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) e Eva Loeffler, figlia del dottor Ludwig Guttmann, neurochirurgo e neurologo.

Fu proprio Guttmann che fondò, nel 1948, i primi Giochi per disabili come metodo di riabilitazione. Questi hanno in seguito rappresentato l’ispirazione per i primi Giochi Paralimpici ufficiali, che si svolsero a Roma nel 1960. E se a loro è affidato il racconto storico, a dare forza al film è la testimonianza diretta di quegli atleti che, con la loro forza di volontà, hanno compiuto gesti memorabili e ricchi di valore. Tra questi si annoverano Ellie Cole, Jean-Baptiste Alaize, Matt Stutzman, Jonnie Peacock, Ntando Mahlangu, Tatyana McFadden, e la campionessa italiana di scherma Bebe Vio.

Rising Phoenix: il luogo degli eroi

Se le Olimpiadi sono il luogo dove si formano gli eroi, le Paralimpiadi sono quello in cui arrivano gli eroi. È questa una delle prime, e più importanti, frasi udibili nel film. In essa è contenuto il significato e il valore di questi giochi, volti a dar spazio a coloro che troppo spesso vengono lasciati nell’ombra. Prima di arrivare sul campo da gioco, infatti, tali atleti hanno vissuto esperienze al limite, che il più delle volte li hanno ridotti in fin di vita. Sono personalità private di tutto che hanno saputo fare dei propri limiti i propri punti di forza. Arrivare a competere alle Paralimpiadi è dunque per loro solo l’ultimo tassello di un faticoso ma necessario percorso di riaffermazione personale.

Il documentario si prefigge così lo scopo di dare grande risalto alle loro storie, lasciando che esse prevalgano rispetto al dato tecnico relativo all’evento in sé. Tale scelta è naturalmente vincente, poiché permette allo spettatore di entrare in contatto con situazioni e vite al limite dell’incredibile. Storie talmente complesse, drammatiche e avvincenti da risultare più simili ad un film che alla realtà. Tra queste spicca senza dubbio quella di Alaize, nato e cresciuto in Burundi nel pieno della guerra civile che sconvolse il paese. A causa di questa venne strappato per sempre dalla madre e perse una gamba. Riuscito ad arrivare in Francia, ebbe accesso ad una protesi, e grazie ad un duro allenamento riuscì a diventare uno dei principali campioni di salto in lungo.

Rising Phoenix permette così di scoprire quanto fascino vi sia dietro le Paralimpiadi, troppo spesso considerato un evento di serie B rispetto all’evento principale. Eppure, come anche i dati confermano, si è sempre rivelato più entusiasmante assistere alle imprese di questi atleti, i quali provano davvero che i supereroi possono esistere. Non appare così casuale il paragone posto all’inizio con gli Avengers. Come loro, anche i protagonisti di questo documentario danno prova di cose considerate impossibili. Come loro, anche questi atleti dimostrano di avere dei veri e propri poteri, derivati dalla loro determinazione e da ciò che sembrava averli resi più vulnerabili.

Rising Phoenix

Rising Phoenix: la recensione

Con questo nuovo documentario, Netflix dimostra un continuo interesse nel dar voce ad una sempre più ampia diversità. Come anche Rising Phoenix dimostra, quella per dar voce alla realtà dei disabili è una lotta continua, ostacolata ancora oggi da negazionismo e oscurantismo. Appare particolarmente scioccante, a tal proposito, l’episodio relativo alle Olimpiadi di Mosca del 1980, dove si affermò che le Paralimpiadi non erano necessarie, in quanto la Russia non aveva disabili nella propria popolazione. Eventi di questo genere, tristemente presenti ancora oggi, sono il motivo per cui un documentario di questo tipo non arriva mai né in anticipo né in ritardo sui tempi.

Nel trattare una tematica di questo tipo, il rischio è sempre quello di caricarla di un eccessivo e non necessario pietismo. Fortunatamente, i due autori si concentrano sul raccontare gli atleti e le loro storie senza particolari sottolineature emotive. A parlare sono infatti loro e loro vicende soltanto. Da questo punto di vista, Rising Phoenix conquista valore lì dove molte altre operazioni simili hanno invece peccato. Ciò che manca è probabilmente una struttura narrativa più solida e organizzata, che avrebbe permesso di orientarsi meglio nel racconto. Seguendo le singole vicende degli atleti, tuttavia, si riesce infine ad avere un quadro piuttosto completo con cui sarà possibile comprendere e appassionarsi alle Paralimpiadi.

 

The Batman: il primo logo e il poster del film con Robert Pattinson

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È Matt Reeves in persona a condividere sul suo account Twitter il primo logo e il poster di The Batman, le cui riprese ricominceranno il prossimo settembre. Il poster è stato diffuso alla vigilia del DC FanDome che si svolgerà il prossimo 22 agosto.

https://twitter.com/mattreevesLA/status/1296477749654233089?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1296477749654233089%7Ctwgr%5E&ref_url=https%3A%2F%2Fvariety.com%2F2020%2Ffilm%2Fnews%2Fthe-batman-logo-matt-reeves-first-look-1234741533%2F

CORRELATE:

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Venezia 77: Inizio vendita biglietti online e linee guida misure anti-Covid 19

Sarà attivo a partire dalle ore 12 di domani venerdì 21 agosto sul sito www.labiennale.org (link www.boxol.it/biennalecinema), il servizio di vendita online dei biglietti della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2-12 settembre 2020).

Quest’anno è possibile acquistare i biglietti per le proiezioni esclusivamente online, fino ad esaurimento posti disponibili.

Il calendario delle proiezioni pubbliche della 77. Mostra sarà online sempre domani venerdì 21 agosto sul sito web www.labiennale.org.

Le proiezioni riservate al pubblico si terranno quest’anno nelle seguenti sale:

Lido di Venezia >

  • nuova Arena Lido (via Sandro Gallo)

Venezia centro storico >

  • nuova Arena Giardini (Giardini della Biennale)
  • Multisala Rossini

Venezia Mestre >

  • IMG Cinemas Candiani

Per alcune proiezioni delle seguenti sale sarà consentito anche l’ingresso al pubblico, oltre che agli accreditati:

Lido di Venezia >

  • Sala Grande
  • Sala Darsena
  • PalaBiennale
  • Sala Giardino
  • Sala Astra (S. Maria Elisabetta)

Linee guida sulle misure anti Covid-19

La Biennale di Venezia ha elaborato, in accordo con le autorità competenti, le linee guida anti Covid-19, riepilogate qui di seguito, da attuare per lo svolgimento della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2 – 12 settembre 2020), con l’obiettivo di garantire la sicurezza per tutti gli ospiti e i frequentatori della Mostra.

Controllo della temperatura corporea, igienizzazioni e sanificazioni

All’area della Mostra del Cinema si accederà attraverso 9 varchi stradali / lagunari che saranno attrezzati con sistemi di rilevazione della temperatura dei partecipanti, che a vario titolo accederanno all’area di Mostra. Non sarà consentito  l’accesso in caso di temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi. Ulteriori sistemi di controllo della temperatura saranno inoltre collocati all’ingresso delle sale cinematografiche del Lido non incluse nell’area della Mostra quali: Palabiennale, Astra e nuove Arene all’aperto. Igienizzanti e sanificanti liquidi e gel saranno disponibili per il pubblico in tutte le aree (sale cinematografiche, ingressi e hall, meeting points, ecc.)

Mascherine obbligatorie

Le mascherine dovranno essere indossate in tutte le sale cinematografiche, sia in fila e mentre si accede al proprio posto, sia seduti durante le proiezioni. La mascherine dovranno essere altresì indossate in tutte le aree esterne.

Distanziamento sociale nelle sale

Sarà effettuata la riduzione dei posti disponibili applicando in tutte le sale l’alternanza del posto a sedere.

Prenotazione obbligatoria del posto a sedere nelle sale – Biglietteria online

Per tutto il pubblico e per tutti agli accreditati alla Mostra, sarà obbligatoria la prenotazione preventiva online del proprio posto in sala alle proiezioni, tramite il sito web della Biennale di Venezia www.labiennale.org. La biglietteria per il pubblico sarà esclusivamente online, in modo da evitare code.

Distanziamento sociale sul Red Carpet, per il pubblico e per tutte le attività

Un protocollo di salvaguardia del distanziamento sociale sarà messo in atto sul Red Carpet per le delegazioni che accedono alla Sala Grande, sulle tribune e al photocall per i fotografi e in generale per tutte le altre attività, gli incontri e i convegni, con sedie numerate e accesso ridotto alle aree interne. Non ci sarà la possibilità per il pubblico di assistere all’accesso delle delegazioni alla Sala Grande, al fine di evitare occasioni di assembramento.

Presenza nell’area delle autorità sanitarie

L’area della Mostra avrà, come sempre, un servizio di pronto soccorso organizzato dalle locali autorità sanitarie a disposizione del pubblico, come per le passate edizioni, per tutte le azioni ritenute necessarie.

Riduzione dei materiali stampati

La maggior parte delle informazioni concernenti la Mostra sarà data al pubblico in formato elettronico, riducendo la distribuzione dei materiali stampati.

Assistenza speciale alle delegazioni e agli attori

Le delegazioni dei film saranno assistite per le loro necessità, i trasporti saranno organizzati ad hoc per evitare assembramenti, sarà garantita assistenza per accesso ai servizi sanitari qualora necessaria.

Monitoraggio della provenienza e tracciamento di tutti i partecipanti

E’ in atto un capillare monitoraggio della provenienza degli ospiti, delle delegazioni e degli accreditati alla Mostra al fine di poter guidarli e sostenerli nell’applicazione dei protocolli. Sono stati richiesti tamponi, da effettuarsi prima della partenza, a tutti gli ospiti e accreditati provenienti da Paesi extra Schengen, per i quali tale misura è necessaria. Un secondo tampone sarà effettuato a Venezia a cura della Biennale, sempre per coloro i quali tale misura si rende necessaria, in accordo con le autorità competenti. Tutti i partecipanti – accreditati, possessori di pass, biglietti e abbonamenti – saranno tracciati mentre accedono alle sale o alle altre aree funzionali all’interno degli edifici

Biglietti

Sala Grande intero ridotto*

  1. 16.30 € 20 € 15
  2. 19.30 € 50 € 40
  3. 22.00 € 30 € 25

PalaBiennale intero ridotto*

  1. 14.15 € 12 € 8
  2. 16.45 € 12 € 8

Sala Darsena intero ridotto*

  1. 14.15 € 12 € 8
  2. 16.45 € 12 € 8

Sala Giardino intero

  1. 19.30 € 5

Astra 1 intero

  1. 14.15 € 8
  2. 17.00 € 8

Astra 2 intero

  1. 14.30 € 8
  2. 17.15 € 8

Arena Lido intero ridotto*

  1. 20.30 € 12 € 8

valido per 2 proiezioni

Arena Giardini intero ridotto*

  1. 20.30 € 12 € 8

valido per 2 proiezioni

Abbonamenti disponibili

Sala Grande intero

  1. 16.30 € 160

Arena Lido intero ridotto*

  1. 20.30 € 90 € 50*

Riduzioni /

* Riduzione riservata

Under 26 / Over 60

Non mi uccidere: cominciate le riprese del “Twilight italiano”

Non mi uccidere: cominciate le riprese del “Twilight italiano”

Sono iniziate le riprese in Alto Adige di NON MI UCCIDERE il nuovo film di Andrea De Sica che ha per protagonisti i giovani Mirta e Robin, interpretati da Alice Pagani, reduce dal successo di Baby, e Rocco Fasano, uno dei protagonisti della serie di successo Skam Italia.

Mirta ama Robin alla follia, lui le promette che sarà amore eterno. In una notte di luna piena la voglia di trasgredire costa la vita a entrambi. La ragazza però si risveglia e non può che sperare che Robin faccia lo stesso, proprio come le aveva promesso. Ma niente è come prima. Mirta capisce di essersi trasformata in una creatura che per sopravvivere si deve nutrire di carne umana. Ha paura. Braccata da uomini misteriosi, combatte alla disperata ricerca del suo Robin.

Completano il cast Silvia Calderoni, Fabrizio Ferracane, Sergio Albelli, con Giacomo Ferrara e la partecipazione di Anita Caprioli.

Andrea De Sica torna sul set – dopo il felice esordio de I figli della notte e la serie di successo Baby oggi giunta alla terza stagione – con un teen drama, una intensa storia d’amore dalle tinte horror, scritto da Gianni Romoli, il collettivo GRAMS e lo stesso Andrea De Sica e liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Chiara Palazzolo.

Il film è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia Vivo film (Marta Donzelli Gregorio Paonessa), con il supporto di IDM Südtirol – Alto Adige e MIBACT – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.

La fotografia è di Francesco Di Giacomo, la scenografia di Daniele Frabetti, i costumi di Chiara Ferrantini, il montaggio di Pietro Morana, il casting di Gabriella Giannattasio. Le musiche originali sono composte da Andrea Farri e Andrea De Sica.

Il film sarà distribuito in sala da Warner Bros. Pictures nel 2021.

NON MI UCCIDERE

The Crown 4: il teaser trailer della serie Netflix

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The Crown 4: il teaser trailer della serie Netflix

Netflix è lieta di annunciare che la quarta stagione di The Crown sarà disponibile in esclusiva in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 15 novembre 2020. Da oggi è disponibile anche il teaser trailer della serie originale, che vede tra i protagonisti la Principessa Diana (Emma Corrin) e Margaret Thatcher (Gillian Anderson).

La trama

Nella quarta stagione di The Crown la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la sua famiglia sono occupati a salvaguardare la linea di successione, assicurandosi di trovare la sposa più adatta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a 30 anni è ancora celibe. La nazione inizia a risentire dell’impatto delle politiche di divisione introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna inglese investita della carica di primo ministro. Tra lei e la regina sorgono tensioni che peggioreranno quando la Thatcher guiderà il Paese nella guerra delle Falkland, generando conflitti all’interno del Commonwealth. Mentre la storia d’amore tra Carlo e una giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) regala una favola estremamente necessaria all’unione del popolo britannico, a porte chiuse, la famiglia reale è sempre più divisa.

DC FanDome: ecco il trailer dell’evento del 22 agosto

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DC FanDome: ecco il trailer dell’evento del 22 agosto

DC FanDome, l’esperienza virtuale unica nel suo genere per i super appassionati DC di tutto il mondo, non si può vivere in un solo giorno! Alla fine si è rivelata così imponente, con così tante ore di programmazione, che nemmeno The Flash potrebbe affrontarla in sole 24 ore!

Al fine di soddisfare tutti i nostrin super fan ed offrire la migliore esperienza possibile, DC FanDome è stato ampliato in due eventi globali: il primo il 22 agosto – DC FanDome: Hall of Heroes, e una seconda esperienza on-demand con DC FanDome: Explore the Multiverse il 12 settembre, dove i fan potranno creare e dar vita alla propria avventura. Inoltre, ora sarà possibile teletrasportare la propria esperienza FanDome, poiché entrambi gli eventi saranno accessibili su tutte le piattaforme mobili (oltre a desktop).

Optando per due eventi separati, vogliamo assicurarvi di poter assistere e vivere un’esperienza senza stress!

Di seguito un recap di cosa aspettarsi:

  • DC FanDome: Hall of Heroessabato 22 agosto, alle 19:00, i fan saranno trasportati nella DC FanDome: Hall of Heroes, un mondo epico progettato personalmente da Jim Lee con una programmazione speciale, panel e anteprime esclusive di film, serie TV, giochi, comics e altro ancora.
  • Lo spettacolo della durata di otto ore sarà disponibile alla visione per i fan di tutto il mondo, esclusivamente 3 volte nell’arco di 24 ore.

DC FanDome: Explore the Multiversesabato 12 settembre, alle 19:00, i fan potranno creare il proprio calendario personalizzato! La cosa grandiosa di questo evento è che sarà on demand, dando la possibilità di gestire la propria esperienza tramite uno speciale scheduler che sarà disponibile prossimamente (stay tuned!)

The New Mutants: spiegata l’assenza di un membro originale del team

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Apparsa per la prima volta su The New Mutants #8 del 1983, Amara Juliana Olivians, nota come Magma, è stato uno dei membri originali dei Nuovi Mutanti sin dalle primissime iterazioni. Tuttavia, il personaggio non apparirà nell’atteso film di John Boone in arrivo nelle sale americane il 28 Agosto. E adesso il regista ha finalmente spiegato perché.

Come apprendiamo grazie a CBR, durante una conferenza stampa del film, Boone ha rivelato che, sebbene sia un grande fan dei fumetti originale, alcuni aspetti delle serie originali dovevano essere semplificati, snelliti e/o sradicati per far funzionare al meglio il film. “È il motivo per cui abbiamo scelto di non concentrarci su un personaggio come Magma”, ha spiegato Boone, “Perché proviene da un antico mondo romano che esiste ancora da qualche parte in Amazzonia. Ho sempre pensato: ‘Ok, non lo farò’.”

Magma è originaria di Nova Roma, colonia romana all’interno della foresta amazzonica. Oltre a controllare le placche tettoniche in modo da generare terremoti, Magma ha la capacità, come suggerisce il suo nome, di controllare e creare lava.

Negli Stati Uniti The New Mutants arriverà il prossimo 28 Agosto, mentre in Italia uscirà a partire dal 2 Settembre. Di recente, i 20th Century Studios hanno pubblicato un nuovo spot del film che ci mostra la trasformazione di Wolfsbane, il personaggio interpretato da Maisie Williams:

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire. Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

Dredd: Karl Urban spera di tornare nei panni del Giudice

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Dredd: Karl Urban spera di tornare nei panni del Giudice

Quando venne rilasciato nel 2012, Dredd – Il giudice dell’apocalisse venne accolto molto bene dalla critica; tuttavia, la pellicola non ottenne risultati eclatanti al botteghino americano, tant’è che in Italia venne rilasciata direttamente in home video soltanto nel 2019. Eppure, negli anni il film è riuscito a costruirsi la fama di piccolo cult, tant’è che i fan non hanno mai smesso di chiedere un sequel.

Nel 2017 venne annunciato lo sviluppo della serie Judge Dredd: Mega-City One, ma da allora non ci sono stati grandi aggiornamenti in merito al progetto. Per molto tempo si è parlato del fatto che Karl Urban, interprete di Joseph Dredd nel live action del 2012, avrebbe potuto riprendere l’iconico ruolo nello show. La star di The Boys ha fatto un incredibile lavoro con il personaggio, ed è alquanto difficile immaginare un altro attore che possa raccoglierne l’eredità, indipendentemente da dove le avventure di Dredd continueranno, se sul grande o sul piccolo schermo.

Adesso, durante una recente intervista con Screen Geek, è stato proprio Urban ha commentare la possibilità di tornare nei panni del Giudice in Mega-City One: “È ancora troppo presto per entrare nello specifico della questione, ma posso dire che mi piacerebbe tornare a far parte di quel mondo e raccontare altre storie di Dredd. In quell’universo ci sono davvero una miriade di storie fantastiche. Penso che con Jason Kingsley e il suo team l’eredità di Dredd sia in ottime mani.”

Karl Urban sulla possibilità di tornare nei panni di Dredd: “Sarebbe un’esperienza gratificante.”

L’attore ha poi aggiunto: “Se dovessi avere l’opportunità di lavorare con quei ragazzi, puoi scommetterci che non me la farò scappare. Penso che sarebbe un’esperienza davvero ricca e gratificante, non solo per noi, per collaborare, ma anche per i fan. Se accadesse davvero, sarebbe fantastico. Se non dovesse accadere – e i motivi potrebbero essere diversi -, auguro loro il meglio e non vedo l’ora di vedere cosa faranno.” 

Dredd – Il Giudice dell’Apocalisse è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 21 settembre 2012, mentre in Italia la pellicola è rimasta inedita fino alla distribuzione diretta per il mercato home video a partire dal 28 agosto 2019. Il film, diretto da Pete Travis Alex Garland, è stato accolto molto positivamente dalla critica e dai fan, nonostante al box office – a fronte di un budget di 50 milioni di dollari – ne abbia guadagnati soltanto 41 milioni.

Il Gladiatore 2: Russell Crowe sulla “resurrezione” di Massimo

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Il Gladiatore 2: Russell Crowe sulla “resurrezione” di Massimo

È da tempo ormai che si parla di un possibile sequel de Il Gladiatore, l’ormai classico film di Ridley Scott che vedeva contrapporsi il gladiatore Russell Crowe contro l’imperatore Joaquin Phoenix. Essendo il personaggio di Massimo Decimo Meridio morto alla fine della pellicola originale, in molti hanno cominciato a chiedere in che modo l’ipotetico sequel avrebbe fatto i conti con il destino dell’iconico personaggio.

Le ultime news in merito ad un sequel de Il Gladiatore risalgono al 2018, quando Ridley Scott in persona aveva dichiarato che sarebbe tornato dietro la macchina da presa e che stava lavorando alla sceneggiatura con Peter Craig. Secondo le primissime indiscrezioni, la storia del sequel dovrebbe raccontare di Lucio, il figlio di Lucilla che fu interpretata da Connie Nielsen nel film del 2000: sarà ambientata 25 anni dopo, quando Lucio sarà ormai adulto ma avrà ancora come punto di riferimento il sacrificio di Massimo.

Lo scorso giugno, il produttore Doug Wick aveva spiegato che per il team al lavoro sul sequel, la più grande sfida è rappresentata proprio dal fatto di dover riportare il personaggio di Massimo Decimo Meridio in vita: “A Ridley piacerebbe farlo”, aveva dichiarato Wick. “Tutti quelli che sono stati coinvolti nell’originale, adorano troppo il film per considerare uno sfruttamento economico. L’unico problema è puramente creativo e riguarda il lavoro sulla sceneggiatura. Ridley ci sta lavorando: davvero, è soltanto una questione relativa alla maniera più degna per poterlo realizzare… e, naturalmente, bisogna considerare anche che il protagonista è morto.” 

Adesso, in occasione della promozione del film Il giorno sbagliato, è stato proprio Russell Crowe ha parlato per la prima volta dell’ardito progetto, rivelando però di non saperne nulla e di non essere mai stato coinvolto in nessuna delle discussioni che si sono susseguite nel corso di questi anni. Intervistato da Screen Rant, l’attore premio Oscar ha spiegato: “Se stanno avendo conversazioni circa un sequel, si tratta di conversazioni che non mi hanno mai incluso. Non sono sicuro di cosa abbiano in mente. Posso solo dire che, in buona sostanza, stanno parlando delle stesse cose dal 2000.”

Come sarebbe dovuto tornare in vita Massimo in un possibile sequel de Il Gladiatore

Sempre nel corso della medesima intervista con Screen Rant, Crowe ha poi commentato le precedenti dichiarazioni di Wick: “Non parlo con Doug da tempo. L’ultima volta mi raccontò di aver avuto questa grande idea che vedeva Massimo portato via dall’arena per poi essere deposto, ricoperto di oli e unguenti, in questa caverna a cui si aveva accesso spostando una grande roccia. Poi la roccia si apriva e lui usciva. Gli dissi che non avevamo i diritti per quella storia. Ma è una cosa accaduta anni fa e non so ancora se abbia apprezzato o meno il mio senso dell’umorismo.”

Brie Larson ha sostenuto provini per tutti i nuovi Star Wars

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Brie Larson ha sostenuto provini per tutti i nuovi Star Wars

Brie Larson ha più volte rivelato nel corso di diverse interviste di aver sostenuto numerosi provini nel corso della sua carriera. Più di recente, l’attrice premio Oscar per Room aveva confermato di aver sostenuto un provino sia per Terminator: Genisys sia per Rogue One: A Star Wars Story.

Adesso, in un nuovo visto postato attraverso il suo canale YouTube, Larson ha rivelato i titoli di altri progetti per cui ha sostenuto dei provini che purtroppo non sono andati a buon fine. L’attrice ha spiegato di aver provato ad ottenere una parte nella serie tv Gossip Girl, nel film Tomorrowland – Il mondo di domani e anche in tutti i nuovi film della saga di Star Wars, confermando così di aver sostenuto un provino non soltanto per lo spin-off Rogue One

Riguardo al provino sostenuto per Rogue One: A Star Wars Story, Brie Larson aveva dichiarato di aver provato ad ottenere il ruolo della protagonista, Jyn Erso, parte poi affidata alla collega Felicity Jones.

Anche se deve essere stato deludente per Brie Larson non riuscire ad entrare a far parte della saga di Star Wars, alla fine l’attrice è comunque riuscita a conquistare un altro ruolo di tutto rispetto grazie a Captain Marvel. Naturalmente, con il futuro della saga fantascientifica ancora tutto da scrivere, non è da escludere la possibilità che l’attrice possa comunque entrare a far parte di quell’universo… e chissà, magari proprio grazie a Kevin Feige, il boss dei Marvel Studios che, come sappiamo da diverso tempo, è stato incaricato dalla Lucasfilm di scrivere un nuovo film del franchise.

Brie Larson pronta a tornare nei panni di Captain Marvel

Ricordiamo che, dopo Avengers: Endgame dello scorso anno, Brie Larson tornerà a vestire i panni di Captain Marvel nell’annunciato sequel che arriverà al cinema l’8 luglio 2022. Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo episodio, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista dell’atteso “sequel spirituale” di Candyman

L’esorcista: in arrivo il reboot del cult horror

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L’esorcista: in arrivo il reboot del cult horror

L’esorcista avrà un reboot. La notizia è stata riportata in esclusiva da Deadline (via Screen Rant): secondo la fonte, i piani sarebbero quelli di far uscire il nuovo film già il prossimo anno. La pellicola originale, uscita nel 1973, è ancora oggi considerata il più grande horror di tutti i tempi. Il film di William Friedkin venne nominato a 10 premi Oscar (incluso miglior film), vincendo due statuette, e generò anche due sequel e due prequel/spin-off.

Dopo il grande successo di critica e pubblico del film originale, nel 1977 venne rilasciato L’esorcista II – L’eretico; tredici anni dopo, nel 1990, uscì invece L’esorcista III, diretto da William Peter Blatty, autore del romanzo originale che ispirò il film di Friedkin, scomparso nel 2017. In nessuno dei due sequel venne coinvolto Friedkin e nessuno dei due film ottenne il successo del capostipite; tuttavia, nel 2004 venne realizzato un prequel diretto da Lenny Harlin e dedicato alle vicende di padre Lankester Merrin, seguito nel 2005 da un altro prequel più o meno identico a quello dell’anno precedente, diretto però da Paul Schrader.

Adesso, sembra che il franchise sia finalmente pronto a tornare sul grande schermo. Secondo la fonte, la Morgan Creek Entertainment sarebbe al lavoro su una nuova versione del classico diretto da Friedkin negli anni ’70. Si tratta della stessa casa di produzione responsabile della realizzazione de L’esorcista III (1990) e dei due prequel L’esorcista – La genesi (2004) e Dominion: Prequel to the Exorcist (2005).

L’esorcista: 10 inquietanti curiosità sul film horror

Al momento non sono stati rivelati ulteriori dettagli sul progetto, dal momento che la notizia è stata anticipata all’interno di un report più ampio dedicato ai prossimi progetti della Morgan Creek Entertainment, in particolare allo sviluppo di Dead Ringers, nuova serie con Rachel Weisz basata sull’omonimo film di David Cronenberg. Tuttavia, sappiamo che il nuovo adattamento de L’esorcista potrebbe arrivare già nel 2021.

Wonder Woman 1984: il villain “influenzato” da Donald Trump

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Wonder Woman 1984: il villain “influenzato” da Donald Trump

In una nuova intervista con Screen Rant, la regista Patty Jenkins ha parlato di Wonder Woman 1984, in particolare del personaggio di Maxwell Lord interpretato da Pedro Pascal. Nello specifico, la regista ha discusso delle influenze che hanno contribuito alla creazione del potente uomo d’affari. Quando le è stato chiesto se Donald Trump fosse stato una di queste, Jenkins ha così risposto:

“È una delle ispirazioni. La cosa divertente è che lo stesso Maxwell è un’ispirazione. Abbiamo persino il presidente in questo film, ma ho fatto di tutto per non farlo sembrare Ronald Reagan. Non volevo fare un film politico. In realtà, una grande influenza per il film è stata anche Madoff. Le sue storie mi hanno sempre affascinato. Mi sono sempre chiesta: ‘Come si finisce per essere Bernie Madoff?’. Quando inizi a seguire quella storia, ti sembra che le cose abbiano un loro senso… poi, senza neanche accorgertene, ti rendi conto di come sia diventato un criminale.”

La Jenkins ha poi aggiunto che, al di là di Trump, sono i stati i personaggi che erano all’apice del potere durante l’epoca in cui è ambientato il sequel ad aver influenzato il personaggio di Maxwell Lord: Trump è sicuramente una delle personalità a cui ci siamo ispirati, ma non solo. Abbiamo preso come riferimento tutti quelli anticonformisti di successo che sono andati forte negli anni ’80. Chi ha continuato ad influenzare il mondo di oggi attraverso metodi potenzialmente discutibili. Non ho alcuna intenzione di inviare messaggi politici attraverso il mio film, ma al tempo stesso credo che il mondo abbia bisogno dello stesso messaggio politico. Tutti hanno bisogno di rivolgere lo sguardo a se stessi in questo momento, alla nostra politica, al nostro sistema di credenze sull’eccesso.”

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Olivia Wilde alla regia di un film Marvel per conto di Sony

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Olivia Wilde alla regia di un film Marvel per conto di Sony

Olivia Wilde, attrice statunitense che lo scorso anno ha esordito alla regia con La rivincita delle sfigate, è stata ingaggiata dalla Sony per dirigere un nuovo film Marvel. La notizia è stata riportata in esclusiva da Deadline e confermata dalla stessa attrice/regista attraverso il suo profilo Twitter ufficiale.

Al momento non si conoscono i dettagli sul film di cui Wilde firmerà la regia: sappiamo soltanto che si tratterà di un cinecomic incentrato su un personaggio femminile dell’universo di Spider-Man. Secondo le teorie più accreditate potrebbe trattarsi del tanto chiacchierato film dedicato a Spider-Woman.

I prossimi progetti di Olivia Wilde

La sceneggiatura del film diretto da Olivia Wilde porterà la firma di Katie Silberman. Amy Pascal figurerà in qualità di produttrice, mentre Rachel O’Connor figurerà come produttrice esecutiva. Prima di dirigere il misterioso cinecomic, Wilde lavorerà ad un “film di Natale” sempre in collaborazione con Silberman e Pascal, di cui però non si conoscono ancora i dettagli.

Prima ancora, Olivia Wilde si dedicherà alla regia di Don’t Worry Darling, thriller psicologico commissionato da New Line Cinema che vedrà nel cast Florence Pugh, Chris Pine, Dakota Johnson e Shia LeBeouf.

In merito al futuro dello Spider-Verse, ricordiamo che il prossimo cinecomic Sony ad arrivare nelle sale sarà Morbius con Jared Leto, posticipato dal 31 luglio 2020 al 19 marzo 2021 a causa della pandemia di Covid-19. Subito dopo invece, il 25 giugno 2021, arriverà Venom: Let There Be Carnage, sequel del cinecomic con Tom Hardy.

Assassinio sul Nilo: il primo teaser del film

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Assassinio sul Nilo: il primo teaser del film

Arriva dall’account Instagram di Gal Gadot il primo sguardo ad Assassinio sul Nilo, il nuovo film di Kenneth Branagh che si pone come sequel per Assassinio sull’Orient Express, che conquistò i box office mondiale tre stagioni fa.

https://www.instagram.com/p/CEElIuahbgQ/

Il cast di Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh

Ricordiamo che il cast di Assassinio sul Nilo annovera Gal Gadot, Armie Hammere Letitia Wright, oltre ad Annette Benning, Russell Brand, Rose Leslie, Sophie Okonedo, Ali Fazal, Tom Bateman, Emma Mackey, Dawn French Jennifer Saunders. Al momento l’uscita del film è ancora fissata per il prossimo 9 ottobre.

Ecco il poster:

assassioni sul nilo

Mortal Kombat: Paul W.S. Anderson non crede alla “maledizione” dei videogiochi

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Un nuovo adattamento cinematografico di Mortal Kombat dovrebbe arrivare al cinema il prossimo anno. Un film basato sul celebre videogioco era già stato realizzato nel 1995, per la regia di Paul W.S. Anderson, che in seguito avrebbe raggiunto la fama grazie al franchise di Resident Evil

Adesso, in occasione del 25esimo anniversario dall’uscita di quel primo adattamento, è stato proprio il regista e produttore britannico a discutere della “maledizione” che sembrerebbe circondare qualsiasi adattamento cinematografico tratto dai videogiochi (che spesso vengono accolti negativamente sia dalla critica che dal pubblico).

Intervistato da Entertainment Weekly, Paul W.S. Anderson ha dichiarato di non credere a questa presunta “maledizione”: “Molti libri vengono trasposti al cinema attraverso film che poi non riscuotono lo stesso successo, eppure nessuno ha mai detto che gli adattamenti tratti da libri sono maledetti. Sono un grande fan di Mortal Kombat e spero che il nuovo film in arrivo il prossimo anno possa avere successo. Sono davvero emozionato all’idea di scoprire che cosa hanno realizzato. Andrò sicuramente al cinema e mi godrò il film da fan.”

Parlando nello specifico del suo film del 1995, Anderson ha spiegato: “Due attori che sanno combattere e che sanno darsele di santa ragione è uno spettacolo in grado di resistere anche dopo 30 anni. Credo sia una cosa di cui il mio Mortal Kombat possa vantarsi. È una cosa fichissima!”

Tutto quello che sappiamo sul nuovo Mortal Kombat

Mortal Kombat è il nuovo adattamento cinematografico dell’omonima serie di videogiochi esplosa agli inizi degli anni ’90, che sarà distribuito dalla Warner Bros. e prodotto da James Wan, creatore della saga horror The Conjuring e regista di Aquaman.

Joe Taslim (The Raid) sarà Sub-Zero, Ludi Lin vestirà i panni di Liu Kang, Jessica McNamee (The Meg) sarà Sonya Blade, Josh Lawson vestirà i panni di Kano, mentre Tadanobu Asano (Thor: Ragnarok) interpreterà Raiden. Ancora, Mehcad Brooks sarà il Maggiore Jackson Bridges “Jax”, Max Huang sarà Kung Lao, Sisi Stringer interpreterà Mileena, mentre Chin Han e Hiroyuki Sanada saranno rispettivamente Shang Tsung e Scorpion. Infine, Lewis Tan è stato accreditato nel film in un ruolo che non è stato ufficializzato. Nel film ci saranno anche i personaggi di Sektor, Cyrax, Kabal e Nightwolf.

Mortal Kombat arriverà nei cinema il 5 marzo, 2021. James Wan produrrà il film con la sua etichetta Atomic Monster, mentre il regista di pubblicità Simon McQuoid farà il suo debutto alla regia di un lungometraggio. Todd Garner produrrà insieme a Larry Kasanoff, E. Bennett Walsh, Michael Clear e Sean Robins.

Wonder Woman 1984: definire il look di Cheetah è stato un “lungo viaggio”

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Attraverso il suo account Twitter ufficiale, la regista Patty Jenkins ha rivelato alcuni nuovi dettagli in merito al lungo processo di creazione del look del personaggio di Cheetah, il villain che sarà intepretato da Kristen Wiig nell’attesissimo Wonder Woman 1984.

“È stato particolarmente difficile”, ha spiegato la regista. “Volevamo che il personaggio avesse un aspetto fantastico, operazione che si è rivelata più complessa del previsto. È stato un lungo viaggio: abbiamo pensato prima all’aspetto più incredibile e poi a come avremmo potuto realizzarlo. Alla fine abbiamo utilizzato un misto di effetti pratici e di effetti digitali, ma ne è valsa davvero la pena, perché volevamo renderla spettacolare.”

Patty Jenkins ha poi spiegato in che modo la lavorazione di un sequel come Wonder Woman 1984 abbia rappresentato una vera e propria sfida: “Ci siamo sforzati di rendere il film ancora più colossale. In questo sequel Wonder Woman ha pieni poteri: proprio per questo, c’era bisogno di immagini spettacolari per rendere la storia ancora più significativa.”

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

MCU Fase 5: 10 personaggi che dovrebbero essere usati

MCU Fase 5: 10 personaggi che dovrebbero essere usati

La Fase 4 del MCU, non ancora iniziata a causa della pandemia di Covid-19 e del rinvio di Black Widow, ha comunque in serbo qualcosa di molto speciale per tutti i fan dell’universo condiviso. Eppure, ci sono ancora molti personaggi dei fumetti che potrebbero non essere approfonditi nella nuova Fase, ma andare ad occupare un posto di rilievo nella successiva Fase 5, che si tratti di film o di serie tv. ComicBookMovie ha stilato una lista di 10 eroi e villain che i Marvel Studios dovrebbero “preservare” per la Fase 5 del MCU:

Nova

Kevin Feige ha più volte lasciato intendere che ci sarebbe dei piani per introdurre Nova nel MCU: addirittura, ci sono voci secondo cui il personaggio potrebbe già apparire in uno dei prossimi film dello studio. Sappiamo che James Gunn non ha alcun interesse ad usare il personaggio in Guardiani della Galassia Vol. 3, ma ci sono moltissimi altri progetti in cui potrebbe fare il suo debutto.

Avengers: Infinity War ha preparato il terreno per l’arrivo di Nova, mentre gli sceneggiatori del film hanno recentemente confermato che per il personaggio era anche stato pensato un ruolo in Avengers: Endgame. A questo punto, è soltanto una questione di tempo.

Red Hulk

Red Hulk è una versione malvagia di Hulk con la pelle rossa. Tuttavia, possiede una potenza unico e l’intelligenza di un generale alla Thunderbolt Ross, qualcuno che molti fan sono convinti finirà per guidare i Thunderbolts (un film dedicato al gruppo di supereroi sarebbe nelle prime fasi di sviluppo, anche se non esiste ancora alcuna conferma in merito).

Red Hulk non solo sarebbe un grande nemico per il Gigante di Giada, ma con la serie dedicata a She-Hulk in arrivo, sarebbe decisamente una scelta appropriata per il debutto di Jennifer Walters su Disney+. Dopotutto, è facile immaginare che Ross intraprenda misure estreme per impedire ad un altro Hulk di diventare un “supereroe”.

Captain Britain

Quando a Kevin Feige è stato chiesto di Captain Britain, il boss della Marvel ha spiegato che si tratta di un personaggio che lo studio ha sempre voluto usare. È facile comprenderne il motivo: non solo Brian Braddock è un eroe straordinario, ma è anche un personaggio con profondi legami con il Multiverso e la mitologia britannica.

Dopo che il sequel di Doctor Strange ne esplorerà l’esistenza, potrebbe essere che a Brian vengano finalmente concessi i suoi poteri. Anche se dovesse essere usato solo come personaggio di supporto, Captain Britain merita sicuramente di avere un posto nell’universo condiviso e di debuttare sul grande schermo.

Abigail Brand

Lo SHIELD è stato sciolto poco dopo che abbiamo iniziato a familiarizzare con l’iconica organizzazione di spionaggio grazie all’HYDRA, ma in seguito agli eventi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, è chiaro che il mondo ha bisogno di un gruppo come quello per tenere d’occhio quello che sta succedendo nell’universo.

È qui che potrebbe entrare in gioco l’agenzia SWORD, ossia  la versione “spaziale” dello S.H.I.E.L.D. guidata da Abigail Brand, una donna tosta che sarebbe diventata un nuovo grande alleato degli eroi più potenti della Terra mentre cercava di evitare un’altra grande minaccia in stile Thanos. Le foto del set dell’attesa serie WandaVision hanno confermato che quest’organizzazione verrà effettivamente introdotta nel MCU. Tuttavia, non è stato fatto alcun riferimento ad Abigail Brand, quindi è un personaggio che merita decisamente di apparire prima o poi.

Hercules

Secondo alcuni rumor, Hercules sarebbe stato introdotto ne Gli Eterni come il primo supereroe apertamente gay del MCU, ma in seguito è stato confermato che il personaggio non apparirà nel film. Proprio per questo, è alquanto difficile immaginare dove i Marvel Studios possano decidere di utilizzare l’iconico Avenger.

Sarà sempre complicato usare un personaggio come Ercole, soprattutto perché abbiamo visto tantissime iterazioni del semidio greco sul grande schermo nel corso degli anni. Il franchise di Thor potrebbe rivelarsi una buona scelta, ma Taika Waititi potrebbe non avere sufficiente spazio per il personaggio. Nonostante ci siano alcuni progetti della Fase 4 adatti per lui, Hercules verrà quasi certamente “preservato” per la Fase 5… bisognerà solo attendere e vedere quando e in che modo accadrà.

Beta Ray Bill

Beta Ray Bill è stato velatamente menzionato in Thor: Ragnarok quando abbiamo appreso che una volta aveva gareggiato nell’arena del Gran Maestro. Quel film sarebbe stato il posto perfetto per introdurre l’eroe, ma non è successo e i fan sono ancora ansiosi di vederlo sul grande schermo.

Come Hercules, Taika Waititi potrebbe non trovare spazio per Bill in Thor: Love and Thunder, ma è innegabile quanto sarebbe divertente vedere l’alieno scontrarsi testa a testa con il Dio del Tuono. Certo, è un personaggio piuttosto strano, ma questo fa parte del suo fascino, ed è sicuramente degno di essere usato in un film del MCU prima o poi. 

Mefisto

Sebbene sia alquanto sorprendente che Mefisto debba ancora fare la sua apparizione nel MCU, in tutta onestà è difficile immaginare dove avrebbe potuto debuttare. Naturalmente, Doctor Strange in the Multiverse of Madness è una possibilità, ma Incubo sembra essere un candidato molto più plausibile per quel film.

Essendo la versione del Diavolo del MCU, è giusto supporre che la Disney potrebbe non voler seguire una strada fedele ai fumetti, forse per evitare controversie, ma data la natura camp di questo cattivo, potrebbe essere comunque molto divertente vederlo dare del filo da torcere agli eroi più potenti della Terra. Guardando alla Fase 5, sembra che personaggi del calibro di Blade, Moon Knight e Ghost Rider aiuteranno ad aprire la porta al lato soprannaturale del MCU, quindi Mefisto si adatterebbe tranquillamente.

Namor

Namor il Sub-Mariner è un personaggio di cui abbiamo sentito parlare fin dal tempi di Captain America: Il primo vendicatore: al pari di Hulk, però, alcune complicate questioni sui diritti hanno praticamente affondato le speranze e sogni dei fan di vederlo finalmente debuttare al cinema. Si dice, tuttavia, che potrebbe apparire nel sequel di Black Panther i arrivo nel 2022.

Inutile dire che uno scontro con T’Challa sarebbe potenzialmente epico e il successo di Aquaman della DC ha dimostrato che gli spettatori apprezzeranno i supereroi marini. Poiché è un mutante, Namor potrebbe persino unirsi agli X-Men!

Jocasta

La storia di Ultron nel MCU sembra essersi conclusa, ma nulla esclude che il malvagio androide possa aver trovato un modo per sopravvivere. Indipendentemente da ciò, la sua “sposa” Jocasta è un personaggio con un potenziale enorme per il grande schermo, oltre ad essere un membro potente e fedele degli Avengers nei fumetti.

Con una personalità basata sugli schemi cerebrali di Janet Van Dyne, ci sono molti modi in cui potrebbe essere cambiata nel passaggio al cinema: inoltre, con Visione impostato per essere resuscitato in WandaVision (anche se, forse, solo temporaneamente), c’è sicuramente spazio per un nuovo androide femminile. E se Jocasta fosse la “figlia” robotica di Vision e Scarlet Witch? Sarebbe certamente strano, ma potrebbe essere un modo potenzialmente intelligente per preparare il terreno affinché quest’eroina abbia un ruolo importante in futuro. 

L’Arcano

Sia folle che estremamente potente, L’Arcano fa della realtà il suo giocattolo preferito ed è responsabile degli eventi di “Secret Wars“, un’epica battaglia tra gli eroi e i cattivi dell’Universo Marvel che in più di un’occasione i Fratelli Russo hanno espresso interesse a portare sul grande schermo.

È sorprendente che non sia mai stato nemmeno accennato nel MCU, ma se i Marvel Studios stanno puntando al prossimo grande crossover, allora potrebbe essere proprio un adattamento di “Secret Wars” il film perfetto in cui far entrare in gioco L’Arcano. Dal punto di vista del casting, la Marvel potrebbe divertirsi non poco a trovare un attore per interpretare quest’incredibile personaggio. Tuttavia, il suo debutto non accadrà fino a quando i Fantastici Quattro e gli X-Men non entreranno ufficialmente a far parte dell’universo condiviso.

Luna Blaise: 10 cose che non sai sull’attrice

Luna Blaise: 10 cose che non sai sull’attrice

Grazie alla grande quantità di contenuti sfornati sia per il cinema che per la televisione, negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere nuovi talenti e a scoprire gli attori della nuova generazione hollywoodiana. Tra questi c’è anche Luna Blaise, figlia d’arte, impegnata attualmente con la famosa serie della NBC, Manifest.

Scopriamo quindi tutto quello che c’è da sapere su Luna Blaise, le sue origini, la sua formazione artistica e la sua vita privata e professionale.

Luna Blaise film

10. Nata il 1 ottobre del 2001 a Los Angeles, Luna Blaise è figlia del famoso regista scozzese Paul Boyd e della talent manager Angelyna Martinez. I genitori di Luna hanno sempre assecondato le esigenze artistiche della figlia, coltivandone il talento sin da bambina.

I primi esperimenti di Luna nel mondo dello spettacolo risalgono al 2006 circa, quando da bambina viene scelta per alcuni spot pubblicitari per brand come McDonalds, KFC, Target, Gap, Juicy Couture e molti altri ancora.

https://www.youtube.com/watch?v=5DZHbGxfYlI

9. Grazie quindi al sostegno dei suoi genitori, Luna comincia molto presto a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Non a caso, infatti, il suo primo progetto cinematografico è il film Vicious Circle, diretto proprio da suo padre, Paul Boyd, nel 2008.

8. A seguire, negli anni compresi tra il 2015 e il 2018, Luna Blaise partecipa ad altri progetti come Concrete Kids (2018), diretto da Lije Sarki, e Memoria (2015) diretto da Vladimir de Fontenay e Nina Ljeti.

Quest’ultimo, in particolare, è molto importante perché dà la possibilità alla Blaise di recitare al fianco di James Franco. Memoria è, infatti, basato in parte su di una storia breve scritta proprio da Franco, e parte del suo libro A California Childhood.

Il film racconta la storia di Ivan Cohen, un ragazzo di Palo Alto, in California, che vive con sua madre, un’immigrata russa e il suo patrigno di origini americane. Nonostante sia nato e vissuto negli States, Ivan fa fatica a integrarsi nella società e tra i suoi coetanei. Inoltre a casa la sua situazione familiare non è delle migliori; Ivan non riesce a connettersi alla madre né tanto meno a creare un legame emotivo col patrigno. La mancanza di una stabilità familiare e affettiva, portano il ragazzo a crescere senza regole e a prendere decisioni discutibili e pericolose.

Luna Blaise serie tv

7. Parallelamente alla sua carriera nel cinema, Luna Blaise comincia anche a muovere i primi passi in televisione. Dal 2013 in poi partecipa a diversi progetti televisivi come il film tv The Breakdown (2013), il programma Noches con Platanito (2017) e la serie tv Fresh Off The Boat (2016).

6. In particolare, quest’ultima, ideata da Nahnatchka Khan e basata sul libro Fresh Off the Boat: A Memoir di Eddie Huang, è una serie comedy della ABC, in onda dal 2015 e tuttora in corso d’opera.

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La serie racconta delle vicende della famiglia taiwanese di Eddi Huang, decisa a trasferirsi da Washington DC a Orlando, in Florida, per aprire una bisteccheria. Ambientata alla fine degli anni novanta, tra il 1995 e il 1997, la serie racconta del difficile cambiamento culturale affrontato dai genitori di Eddie e dai problemi di integrazione di quest’ultimo a scuola.

Nella serie Luna Blaise non fa parte del cast principale ma interpreta il ruolo ricorrente di Nicole Ellis, compagna di scuola di Eddie.

5. Ma la vera svolta nella carriera di Luna Blaise arriva solo nel 2018 quando viene scelta per interpretare uno dei ruoli principali nella nuova serie della NBC, dal titolo Manifest.

Luna Blaise in Manifest

4. Manifest è una serie tv sci-fi mistery thriller ideata da Jeff Rake per il network della NBC. Andata in onda per la prima volta negli States nel settembre 2018, la serie è sbarcata in Italia nel 2019 su Canale 5.

La serie racconta della famiglia Stone, di ritorno dalle vacanze in Giamaica, vittima di uno strano incidente. A causa di un problema tecnico, i membri della famiglia si separano prendendo voli differenti. Nel primo volo ci sono Ben (Josh Dallas) e Michaela (Melissa Roxburgh), fratello e sorella, e Cal (Jack Messina), figlio di Ben. Sul secondo volo, invece, ci sono Steve (Malachy Cleary) e Karen (Geraldine Deer), genitori di Ben e Michaela, Grace (Athena Karkanis), moglie di Ben, e Olive (Luna Blaise), figlia di quest’ultima e gemella di Cal.

Mentre il volo con a bordo Steve, Karen, Grace e Olive atterra senza problemi, il Volo 828 con a bordo, Ben, Michaela e Cal scompare dai radar. Le autorità cominciano a indagare ma, dopo settimane di ricerche, i passeggeri del Volo 828 vengono dati ufficialmente per dispersi.

A metà del viaggio, il volo di Ben, Cal e Michaela incontra una terribile turbolenza che li accompagna fino all’atterraggio a New York. Ma una volta scesi dall’aereo, fanno una scoperta sconcertante; mentre per loro il volo è durato poche ore, nel resto del mondo invece sono passati cinque anni dal decollo.

3. Nella serie, attualmente in corso d’opera, Luna Blaise interpreta Olive Stone, figlia di Grace e Ben, e sorella gemella di Cal, disperso del volo 828. Manifest, arrivata a 2 stagioni e 29 episodi, è stata rinnovata per una terza stagione che probabilmente arriverà tra il 2020 e il 2021.

Luna Blaise è su Instagram

2. Come tutte le ventenni che si rispetti, Luna Blaise è molto attiva sui social, specialmente su Instagram, dove ama condividere piccoli stralci della sua quotidianità e di vita professionale. Oltre alla recitazione, Luna ha molte altre passioni, tra cui il canto e il ballo e Instagram è una delle sue piattaforme preferite per sperimentare e condividere i suoi piccoli esperimenti artistici.

1. Estremamente ambiziosa e volitiva, Luna sembra avere il potenziale giusto per diventare una piccola stella. Grazie al sostegno dei suoi genitori e in particolare del padre, che Luna adora, la Blaise ha negli anni perfezionato le sue skills e ha iniziato a sognare in grande.

Nonostante la sua ancora limitata esperienza nel mondo dello spettacolo, Luna Blaise ha grandi aspettative e nel prossimo futuro sogna di poter lavorare con registi come Steven Spielberg e Guillermo Del Toro, e di recitare al fianco di grandi attrici come Angelina Jolie, sua grande ispirazione.

Fonte: Wiki, IMDB, Fandom

 

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