Sono stati annunciati i candidati ai
DGA 2018, i premi alla migliore regia dell’anno,
assegnati dal sindacato dei registi di Hollywood. Quest’anno quasi
tutti i nominati sono alla loro prima volta stati presi in
considerazione per questo prestigioso premio.
Nella categoria miglior regia, tutti
i nominati sono stati nominati per la prima volta, tranne
Christopher Nolan. Nella categoria migliore regia
d’esordio, ovviamente, i nominati sono tutti alla loro prima volta,
con una strana eccezione per Jordan Peele che è
anche nominato per la migliore regia.
La categoria più ambita vede
nominati due registi all’opera prima, Peele appunto, e
Greta Gerwig, unica donna dell’elenco che
segue.
Infine fa sorridere vedere
Aaron Sorkin, genio della sceneggiatura, inserito
in un elenco di “prime volte”, visto che Molly’s
Game è il suo esordio alla regia.
Di seguito i nominati ai DGA 2018
Miglior Regia
GUILLERMO del TORO
The Shape of Water
(Fox Searchlight Pictures)
GRETA GERWIG
Lady Bird
(A24)
MARTIN McDONAGH
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
(Fox Searchlight Pictures)
Ecco il trailer italiano di
Lady
Bird, il film che segna l’esordio alla regia di
Greta Gerwig, autrice anche della sceneggiatura.
Il film è reduce da un grande successo ai Golden Globes
2018, dove ha portato a casa il premio per la Migliore
Attrice Protagonista in una comedy o musical, a Saoirse
Ronan, e il premio al Miglior Film comedy o musical.
Ecco il trailer:
La trama di Lady Bird
In Lady
Bird, Greta Gerwig si rivela una
nuova, audace voce cinematografica con il suo debutto alla regia,
facendo emergere sia l’umorismo che il pathos nel legame turbolento
tra una madre e la figlia adolescente.
Christine “Lady Bird” McPherson
(Saoirse Ronan) combatte, ma è esattamente come
sua madre: selvaggia, profondamente supponente e determinata
(Laurie Metcalf), un’infermiera che lavora
instancabilmente per mantenere a galla la sua famiglia dopo che il
padre di Lady Bird (Tracy Letts) perde il lavoro.
Ambientato a Sacramento, California nel 2002, in un panorama
economico americano che cambia rapidamente, Lady Bird è uno sguardo
commovente sulle relazioni che ci formano, le credenze che ci
definiscono e l’ineguagliabile bellezza di un luogo chiamato
casa.
Nell’atteso centenario della
nascita, che tutto il mondo si appresta a celebrare,
Bergman 100 rende omaggio al grande
regista svedese con un’imperdibile rassegna al Palazzo
delle Esposizioni di Roma dal 18 gennaio al 4
marzo, come sempre a ingresso libero per
il pubblico fino a esaurimento posti. Promossa da Azienda Speciale
Palaexpo, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca
Nazionale e La Farfalla sul Mirino, la manifestazione permetterà
agli spettatori di riscoprire sul grande schermo una selezione dei
capolavori più amati di Ingmar Bergman, autore tuttora ineguagliato
per la ricchezza dei temi affrontati e per la straordinaria ricerca
formale e filosofica: si potranno così rivedere pietre miliari
della storia del cinema come Il settimo sigillo e Il
posto delle fragole, Persona e Sussurri e
grida, Il silenzio e La fontana della
vergine, presentati nelle preziose copie in pellicola
35mm provenienti dallo Svenska Filminstitutet di
Stoccolma, in versione originale e integrale, con sottotitoli
italiani. Ma in programma spiccano anche rarità come
Crisi, opera prima del maestro diretta nel 1946, o
documentari come Images from the Playground, che raccoglie
delle inedite immagini amatoriali girate sul set dei suoi film
dallo stesso Bergman.
Per comprendere appieno l’universo di questo artista fuori dal
comune, la rassegna include anche diversi film e registi che nel
corso della carriera Bergman ha indicato più volte come i suoi
prediletti, da Chaplin a Fellini, da Tarkovskij a Murnau,
da Sjöström a Dreyer: un’occasione unica, quindi, per
ritrovare tanti titoli divenuti leggendari, come Andrej
Rublëv, Il circo o La strada, senza
dimenticare le proiezioni evento di tre capolavori del muto, Il
carretto fantasma, La passione di Giovanna D’Arco e
La leggenda di Gösta Berling, che saranno
accompagnati dal vivo al pianoforte dal Maestro Antonio
Coppola. L’inaugurazione di Bergman 100 sarà il
18 gennaio alle 21.00 con Il settimo
sigillo, film emblematico dell’intera opera del
regista e punto di riferimento per generazioni di cinefili, con la
sua celeberrima partita a scacchi tra un cavaliere tornato dalle
crociate (un esordiente Max von Sydow) e la Morte in persona.
Venerdì 19 sarà la volta di Monica e il
desiderio, tra i suoi film più liberi e sensuali, che
influenzò tutta la Nouvelle Vague (la foto rubata al cinema dal
protagonista de I 400 colpi di Truffaut è proprio di
questo film), mentre sabato 20 gennaio sarà proiettato
Il posto delle fragole, titolo chiave per
la nascita stessa del cinema moderno, interpretato dall’anziano
regista e maestro di Bergman, Victor Sjöström, e da due delle sue
muse più talentuose, Bibi Andersson e Ingrid Thulin.
ECCO TUTTO IL PROGRAMMA
Giovedì 18 gennaio, ore 21.00 IL SETTIMO SIGILLO Det sjunde
inseglet, Svezia, 1957, 96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnar Björnstrand
Reduce dalle crociate, un cavaliere trova la sua terra devastata
dalla peste. Quando la Morte in persona viene a ghermirlo, l’uomo
le propone una sfida a scacchi. Titolo emblematico dell’intera
opera di Bergman e della sua portata filosofica, resta un punto di
riferimento per generazioni di cinefili.
Venerdì 19 gennaio, ore 21.00 MONICA E IL DESIDERIO Sommaren med
Monika, Svezia, 1953, 96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Harriet Andersson, Lars Ekborg
Entrambi giovanissimi e con una situazione familiare difficile,
Monica e Harry si conoscono, si innamorano e decidono di lasciare
tutto per vivere su un’isola deserta. Un film libero e sensuale,
luminoso e malinconico al tempo stesso, che influenzò come pochi
altri i cineasti della Nouvelle Vague.
Sabato 20 gennaio, ore 21.00 IL POSTO DELLE FRAGOLE Smultronstället, Svezia, 1957, 91’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Victor Sjöström, Bibi Andersson, Ingrid
Thulin
L’anziano professore Isak Borg deve ritirare un premio
all’Università di Lund e, accompagnato dalla nuora, affronta un
lungo viaggio in auto in cui farà i conti con il proprio passato.
Un road movie esistenziale la cui straordinaria ricchezza
espressiva ha contribuito alla nascita del cinema moderno.
Domenica 21 gennaio, ore 21.00 DIARIO DI UN CURATO DI CAMPAGNA Journal
d’un curé de campagne, Francia, 1951, 110’, v.o. sott. it.
di Robert Bresson, con Claude Laydu, Nicole Ladmiral
Un giovane prete idealista finisce a fare il parroco in un paesino,
dove deve scontrarsi con l’ostilità e la diffidenza della gente del
posto. Fedele al romanzo di Bernanos, Bresson filma uno dei suoi
film più celebri, a cui si ispirerà Bergman per Luci
d’inverno, ma anche Scorsese per Taxi Driver.
Mercoledì 24 gennaio, ore 21.00 PERSONA Persona, Svezia, 1966, 85’,
v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Bibi Andersson, Liv Ullmann
L’attrice Elisabeth Vogler si è chiusa in un inspiegabile mutismo:
ricoverata in ospedale, viene assistita dall’infermiera Alma, con
cui nasce un rapporto complesso e ambiguo. Forse il film
stilisticamente più audace del regista, ricco di invenzioni visive
e narrative, con due protagoniste formidabili. Il film sarà preceduto dal cortometraggio documentario IMAGES FROM THE PLAYGROUND Svezia, 2009, 29’,
v.o. sott. it.
di Stig Björkman
Il documentario raccoglie rarissime immagini amatoriali girate sul
set dei suoi film dallo stesso Bergman, svelando i retroscena
(spesso scanzonati) dei suoi titoli più celebri. Accanto al regista
compaiono i suoi attori prediletti, da Bibi Andersson a Liv
Ullmann, da Max von Sydow a Ingrid Thulin.
Giovedì 25 gennaio, ore 21.00 CONVERSAZIONI PRIVATE Enskilda
samtal, Svezia, 1996, 130’, v. it.
di Liv Ullmann, con Pernilla August, Max von Sydow
Afflitta dal senso di colpa per aver tradito il marito, Anna inizia
una serie di incontri con lo zio pastore, scavando nei traumi del
proprio passato. Già musa e compagna di Bergman, Ullmann porta
sullo schermo una sceneggiatura del regista, dimostrando una
sensibilità e un talento fuori dal comune.
Venerdì 26 gennaio, ore 21.00 FANNY E ALEXANDER Fanny och
Alexander, Svezia, 1982, 197’, v. it.
di Ingmar Bergman, con Pernilla Allwin, Bertil Guve, Ewa
Fröling
Raccontando la saga della famiglia Ekdhal, Bergman firma il suo
maestoso testamento artistico, un compendio di sapore
autobiografico in cui vita, arte, religione e filosofia si
intrecciano senza scalfire la forza del racconto. Quattro premi
Oscar, compreso quello al maestro della luce Sven Nykvist.
Domenica 28 gennaio, ore 21.00 IL CIRCO The Circus, Usa, 1928, 71’,
didasc. it.
di Charlie Chaplin, con Charlie Chaplin, Merna Kennedy
Scambiato per un ladro, Charlot si nasconde in un circo, dove
involontariamente riscuote un enorme successo come clown. In un
periodo molto travagliato a livello personale, Chaplin riesce
comunque a girare un film modernissimo, esilarante e con un ritmo
perfetto, adorato da Bergman e Fellini.
Martedì 30 gennaio, ore 21.00 CRISI Kris, Svezia, 1946, 93’, v.o.
sott. it.
di Ingmar Bergman, con Dagny Lind, Marianne Löfgren
Nelly ha 18 anni e vive in un paesino con la madre adottiva. Quando
si fa viva a sorpresa la madre naturale, che l’aveva abbandonata,
la ragazza decide di seguirla a Stoccolma. Debutto alla regia di
Bergman, ancora acerbo e funestato da molti imprevisti sul set,
eppure da riscoprire assolutamente.
Mercoledì 31 gennaio, ore 21.00 UN’ESTATE D’AMORE Sommarlek, Svezia,
1951, 96’, v.o. sott it.
di Ingmar Bergman, con Maj-Britt Nilsson, Birger Malmsten
Marie, una ballerina, si vede consegnare in teatro il diario di
Erik, il suo primo amore, che la fa tornare con i ricordi a
quell’estate indimenticabile. “Vedere questo film”, scrisse
Truffaut, “fu un evento eccezionale. È la sua naturalezza che mi ha
convinto di poter scrivere dialoghi per il cinema”.
Giovedì 1° febbraio, ore 21.00 CON LE MIGLIORI INTENZIONI Den goda
viljan, Svezia, 1992, 180’, v. it.
di Bille August, con Pernilla August, Max von Sydow
Scritto da Bergman, il film rievoca l’incontro tra i genitori del
regista (uno spiantato studente di teologia e una ricca borghese),
nonché l’opposizione al matrimonio delle rispettive famiglie.
Diretto da Bille August e interpretato da un cast superlativo,
vinse una meritata Palma d’Oro a Cannes.
Venerdì 2 febbraio, ore 21.00 ANDREJ RUBLËV Andrej Rublëv, Urss,
1966, 185’, v.o. sott. it.
di Andrej Tarkovskij, con Anatolij Solonicyn, Ivan Lapikov
Otto momenti nella vita di Andrej Rublëv, il maggiore pittore di
icone della Russia medievale. Opera di sconvolgente forza e
bellezza, osteggiata all’epoca dal governo sovietico ma acclamata
nel tempo come uno dei capolavori di Tarkovskij, a detta di Bergman
“il regista più grande di tutti”.
Sabato 3 febbraio, ore 21.00 LA FONTANA DELLA VERGINE Jungfrukällan, Svezia, 1960, 89’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnel Lindblom
Nella Svezia medievale, una giovane viene stuprata e assassinata da
tre pastori che, per sfuggire alla cattura, si rifugiano ignari
proprio dai genitori della ragazza. Bergman mette in campo una
potenza visiva e drammatica inaudita per un film tuttora scioccante
sulla fede, la vendetta e l’innocenza.
Domenica 4 febbraio, ore 21.00 IL PORTO DELLE NEBBIE Le Quai des
brumes, Francia, 1938, 91’, v. it.
di Marcel Carné, con Jean Gabin, Michel Simon
Jean, un disertore, vuole lasciare la Francia insieme alla bella
Nelly, ma prima è costretto a uccidere il suo tutore e aguzzino
Zabel. Pietra miliare del realismo poetico e anticipatore del noir
americano, è un film di rara perfezione grazie ai talenti riuniti
di mostri sacri come Carnè, Prevert e Gabin.
Giovedì 8 febbraio, ore 21.00 LA STRADA Italia, 1954, 104’
di Federico Fellini, con Anthony Quinn, Giulietta Masina
L’ingenua Gelsomina è venduta a Zampanò, un rude artista di strada
che la porta con sé in giro per l’Italia. Quando Zampanò uccide il
Matto, un funambolo gentile amico della ragazza, questa troverà la
forza di fuggire. Vincitore dell’Oscar, è il capolavoro che ha
rivelato al mondo il genio di Fellini.
Venerdì 9 febbraio, ore 21.00 SUSSURRI E GRIDA Viskningar och rop,
Svezia, 1972, 91’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Harriet Andersson, Ingrid Thulin, Liv
Ullmann
In una villa isolata, Agnes sta vivendo i suoi ultimi giorni
assistita da una giovane domestica e dalle due sorelle, mentre
riaffiorano i ricordi del passato. Anche grazie a un cast
magnifico, Bergman non ha paura di scavare nell’animo umano a
profondità inimmaginabili per il cinema prima di allora.
Sabato 10 febbraio, ore 21.00 IL CARRETTO FANTASMA Körkarlen,
Svezia, 1921, 98’ (18fps), didasc. it.
di Victor Sjöström, con Victor Sjöström, Hilda Borgström Accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Antonio
Coppola Nella notte di capodanno, un vecchio
alcolizzato vicino alla morte rivive alcuni episodi della sua vita
passata, trovando infine la strada della redenzione. Il film più
celebre di Sjöström ancora stupisce per l’uso magistrale del
flashback, degli effetti speciali e di inquadrature innovative.
Imperdibile.
Domenica 11 febbraio, ore 21.00 SORRISI DI UNA NOTTE D’ESTATE Sommarnattens leende, Svezia, 1955, 108’, v.o. sott.
it.
di Ingmar Bergman, con Eva Dahlbeck, Gunnar Björnstrand
L’avvocato Fredrik Egerman ha sposato una donna giovanissima,
corteggiata anche dal nipote, ma intanto frequenta un’attrice sua
ex amante, a sua volta impegnata con un conte… Commedia degli
equivoci effervescente e coltissima, fece conoscere Bergman al
mondo per il successo al Festival di Cannes.
Martedì 13 febbraio, ore 21.00 LA NOTTE Italia, 1961, 122’
di Michelangelo Antonioni, con Marcello Mastroianni, Jeanne
Moreau
Il matrimonio tra Giovanni e Lidia è in crisi, ma dopo una festa
notturna passata tra flirt deludenti e vagabondaggi, i due
riusciranno a ritrovarsi. Antonioni sovverte il racconto
tradizionale grazie a una regia capace di captare atmosfere e
emozioni in un modo che rivoluzionerà il linguaggio del cinema.
Mercoledì 14 febbraio, ore 21.00 LA PASSIONE DI GIOVANNA D’ARCO La passion
de Jeanne d’Arc, Francia, 1928, 97’ (20fps), didasc. it.
di Carl Theodor Dreyer, con Renée Falconetti, Antonin Artaud Accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Antonio
Coppola Accusata di eresia, Giovanna d’Arco deve
affrontare gli interrogatori e la violenza del tribunale
ecclesiastico, fino a una tragica sentenza. Totem della critica
mondiale, l’opera di Dreyer resta all’altezza della sua leggenda,
una reinvenzione radicale dello spazio cinematografico che ha fatto
epoca.
Giovedì 15 febbraio, ore 21.00 LA PRIGIONE Fängelse, Svezia, 1948,
98’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Doris Svedlund, Birger Malmsten
Thomas, giornalista e scrittore, vorrebbe realizzare un film su una
giovane prostituta, ma i rapporti tra i due si complicano in un
intreccio fatale tra arte e vita. È forse il primo film in cui un
giovane Bergman mette a fuoco la sua poetica, affrontando molti
temi che torneranno nelle opere più mature.
Venerdì 16 febbraio, ore 21.00 LA LEGGENDA DI GÖSTA BERLING Gösta Berling
saga, Svezia, 1924, 180’ (18fps), didasc. it.
di Mauritz Stiller, con Lars Hanson, Greta Garbo Accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Antonio
Coppola Scacciato dalla sua parrocchia per
alcolismo, Gösta si aggrega a una confraternita di avventurieri
chiassosi e festaioli, al servizio di una nobildonna. Canto del
cigno dell’epoca d’oro del muto svedese, aprì le porte di Hollywood
a Stiller e alla sua scoperta Greta Gustafsson, presto ribattezzata
Garbo.
Sabato 17 febbraio, ore 21.00 IL SILENZIO Tystnaden, Svezia, 1963,
96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Ingrid Thulin, Gunnel Lindblom
Durante un viaggio all’estero, due sorelle si fermano in una
cittadina misteriosa dove nessuno parla lingue comprensibili. La
tensione fra di loro, accentuata dalla convivenza, esplode. Tra i
film più criptici e insieme coraggiosi del regista, con una forte
componente onirica che affascina e sconcerta.
Domenica 18 febbraio, ore 21.00 COME IN UNO SPECCHIO Såsom i en
spegel, Svezia, 1961, 89’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Harriet Andersson, Max von Sydow
Karin è stata dimessa da una clinica psichiatrica e passa le
vacanze con il padre, il fratello e il marito. Ma i rapporti tra i
quattro sono più complessi di quanto sembra. Riflessione struggente
sull’incomunicabilità e il silenzio di Dio, fece scoprire a Bergman
l’isola di Fårö (e vincere il secondo Oscar).
Mercoledì 21 febbraio, ore 21.00 LUCI D’INVERNO Nattvardsgästerna,
Svezia, 1963, 81’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand
Dopo la morte della moglie, un pastore protestante capisce di aver
perso la fede e di essere ormai incapace di aiutare il prossimo.
Fedele a una messinscena di grande austerità, Bergman racconta con
commozione la crisi emotiva e spirituale di un uomo, con un finale
aperto entrato nella storia del cinema.
Giovedì 22 febbraio, ore 21.00 ANNI DI PIOMBO Die bleierne Zeit,
Germania Ovest, 1981, 106’, v. it.
di Margarethe von Trotta, con Jutta Lampe, Barbara Sukowa
Negli anni Settanta Julianne è una giornalista, mentre la sorella
Marianne milita clandestinamente nella lotta armata. Quando
quest’ultima muore in carcere, Julianne inizia a indagare… Ispirato
alla storia delle sorelle Ensslin, vinse il Leone d’Oro a Venezia e
diede il nome a un’intera epoca.
Sabato 24 febbraio, ore 21.00 PERSONA (replica) Persona, Svezia, 1966, 85’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Bibi Andersson, Liv Ullmann
L’attrice Elisabeth Vogler si è chiusa in un inspiegabile mutismo:
ricoverata in ospedale, viene assistita dall’infermiera Alma, con
cui nasce un rapporto complesso e ambiguo. Forse il film
stilisticamente più audace del regista, ricco di invenzioni visive
e narrative, con due protagoniste formidabili.
Domenica 25 febbraio
ore 18.00 IL POSTO DELLE FRAGOLE (replica) Smultronstället, Svezia, 1957, 91’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Victor Sjöström, Bibi Andersson, Ingrid
Thulin
L’anziano professore Isak Borg deve ritirare un premio
all’Università di Lund e, accompagnato dalla nuora, affronta un
lungo viaggio in auto in cui farà i conti con il proprio passato.
Un road movie esistenziale la cui straordinaria ricchezza
espressiva ha contribuito alla nascita del cinema moderno.
ore 21.00 DOPO LA PROVA Efter repetitionen,
Svezia, 1983, 70’, v. it.
di Ingmar Bergman, con Erland Josephson, Lena Olin
Durante le prove per la messinscena de Il sogno di
Strindberg, un regista si abbandona ai ricordi parlando con una
giovane attrice, Anna, di cui anni prima aveva amato la madre.
Sospeso tra finzione e realtà, il film ricapitola i classici temi
bergmaniani in un gioiello di drammaturgia da camera.
Martedì 27 febbraio, ore 21.00 AURORA Sunrise, Usa, 1927, 80’,
didasc. it.
di Friedrich Wilhelm Murnau, con George O’Brien, Janet Gaynor
Irretito da una donna di città, un giovane contadino lascia la
famiglia e tenta di annegare la moglie, ma finisce per ricredersi e
iniziare una nuova vita. Una delle vette del genio di Murnau e di
tutto il cinema muto, una pietra miliare che Truffaut non esitò a
definire “il più bel film mai girato”.
Mercoledì 28 febbraio, ore 21.00 IL VOLTO Ansiktet, Svezia, 1958,
100’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Ingrid Thulin
Per vendicarsi dell’arresto e degli scherni da parte di un medico e
di un poliziotto, un illusionista che pratica l’ipnotismo ordisce
insieme ai soci un piano diabolico. Bergman celebra la forza
dell’arte e della finzione contro l’aridità del potere, in uno dei
suoi film più atipici e affascinanti.
Giovedì 1° marzo, ore 21.00 L’INFEDELE Trolösa, Svezia, 2000,
155’, v. it.
di Liv Ullmann, con Lena Endre, Erland Josephson
Marianne e Markus sono felicemente sposati, ma la donna inizia a
frequentare un amico di lui, David: l’inaspettata relazione a tre
si trasforma presto in tragedia. Dopo Conversazioni
private, Ullmann torna a dirigere un copione firmato da
Bergman, ricreandone fedelmente l’universo emotivo e
stilistico.
Sabato 3 marzo, ore 21.00 IL SETTIMO SIGILLO (replica) Det sjunde inseglet, Svezia, 1957, 96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnar Björnstrand
Reduce dalle crociate, un cavaliere trova la sua terra devastata
dalla peste. Quando la Morte in persona viene a ghermirlo, l’uomo
le propone una sfida a scacchi. Titolo emblematico dell’intera
opera di Bergman e della sua portata filosofica, resta un punto di
riferimento per generazioni di cinefili.
Domenica 4 marzo
ore 18.00 LA FONTANA DELLA VERGINE (replica) Jungfrukällan, Svezia, 1960, 89’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnel Lindblom
Nella Svezia medievale, una giovane viene stuprata e assassinata da
tre pastori che, per sfuggire alla cattura, si rifugiano ignari
proprio dai genitori della ragazza. Bergman mette in campo una
potenza visiva e drammatica inaudita per un film tuttora scioccante
sulla fede, la vendetta e l’innocenza.
ore 21.00 RASHOMON Rashōmon, Giappone, 1950,
88’, v. it.
di Akira Kurosawa, con Toshirō Mifune, Machiko Kyō
Un bandito è accusato di aver ucciso un samurai e di averne
violentato la moglie, ma la versione dell’accaduto che dà ciascun
testimone è diversa dall’altra. Il capolavoro “pirandelliano” che
aprì la strada in Occidente a Kurosawa e al cinema giapponese.
Leone d’Oro e Oscar per il Miglior film straniero.
John Williams
potrebbe raggiungere un traguardo da record: potrebbe essere la
persona vivente del mondo dello spettacolo più volte nominata agli
Oscar.
Il compositore, quest’anno, potrebbe
essere nominato per ben due colonne sonore a cui ha lavorato:
quella di Star
Wars: Gli Ultimi Jedi e quella di The
Post, il film di Steven Spielberg a breve
in uscita qui in Italia.
Dal momento che ha 50 nomination a
carico, una nomination per uno dei due film o per entrambi,
segnerebbe un nuovo record, rendendo Williams la persona vivente
più nominata agli Oscar.
L’unica persona ad aver avuto più
nomination, bel 59, è stato Walt Disney, che ovviamente non rientra
più nella categoria dei viventi.
Nonostante gli 86 anni, John
Williams è comunque molto attivo. È di oggi la notizia che tornerà a
lavorare a Episodio IX per concludere la trilogia e che firmerà
il tema di Solo: A Star Wars Story (John
Powell comporrà il resto).
In occasione della novantesima
edizione degli Academy Awards, toccherà ancora a John
Williams preparare il suo smoking?
Non sarà sfuggito, agli spettatori
di Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, che Luke Skywalker nel film
utilizza la spada laser di Anakin, quella blu.
Ovviamente sappiamo che Rey ha
portato quella spada ad Ahch-To da Luke, dopo averla trovata da Maz
Kanada, ma immaginiamo che Luke abbia tenuto per sé la sua spada,
quella verde, con cui in Episodio VI ha affrontato
il padre e l’Imperatore.
Dunque, come mai, quando si proietta
su Crait per fronteggiare Kylo Ren, brandisce la spada di Anakin?
Ecco cosa ha risposto a questa domanda Rian
Johnson, durante un’intervista con IGN:
“In pratica Luke sta tessendo la
sua proiezione in modo tale da avere il massimo effetto su Kylo.
Lui sa che il tallone d’Achille di Kylo è la sua rabbia, e per
questo la sua apparizione è più giovane di quanto non sia lui
davvero, così da apparire come Kylo l’ha visto durante il loro
ultimo confronto al tempio. Per lo stesso motivo sceglie di portare
con sé, nella proiezione, la spada del nonno di Kylo, la stessa
spada che ha fatto gridare a Kylo, verso Rey ‘questa è mia,
appartiene a me’.”
La spada laser però si era rotta
poco prima, nel film, durante l’ultimo confronto tra Kylo e Rey
nella sala del trono, ma Johnson presuppone che Kylo non se ne sia
accorto, essendo svenuto dopo lo scontro.
“Noi come pubblico lo abbiamo
visto… La verità è che vediamo la spada laser divisa in due, Kylo
vede il flash di luce, mentre cade a terra privo di coscienza, e
poi Rey scappa con i pezzi della spada prima che lui si svegli.
Quindi se davvero volete scavare a fondo in questa storia ed avere
una spiegazione, al 100% Kylo Ren non sa che la spada laser di
Anakin è distrutta.”
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Che Terrence Malick
sia osannato in maniera cieca come un maestro è un dato di fatto
alquanto irritante, soprattutto perché lo stuolo di fan adoranti si
è “svegliato” soltanto dopo la Palma d’Oro a Cannes 2011 per
Tree of Life.
Considerato poi che, dopo il film
con Brad Pitt, Malick ha cominciato un percorso
prolifico e artisticamente inferiore rispetto a quanto fatto nei
primi 30 anni di carriera, sembra importante incoraggiare i fan
dell’ultima ora a recuperare il lavoro precedente al 2011 del
maestro texano, quello che ha ispirato in maniera profonda il
cinema contemporaneo.
IndieWire ha infatti
pubblicato un video che riassume
l’influenza di Terrence Malick negli altri film.
Potete vederlo a seguire:
Di seguito la lista dei titoli
mostrati nel video:
“Ain’t Them Bodies Saints” (2013),
David Lowrey
“All the Real Girls” (2003), David Gordon Green
“The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford”
(2007), Andrew Dominik
“Beasts of No Nation” (2015), Cary Fukunaga
“The Better Angels” (2014), A.J. Edwards
“Ex Machina” (2015), Alex Garland
“George Washington” (2000), David Gordon Green
“Joe” (2013), David Gordon Green
“Lost River” (2014), Ryan Gosling
“Man of Steel” (2013), Zack Snyder
“Shotgun Stories” (2007), Jeff Nichols
“Silent Light” (2007), Carlos Reygadas
“Up in the Air” (2009), Jason Reitman
“Upstream Color” (2013), Shane Carruth
Song to Song
– recensione del film di
Terrence Malick
Nel 2017 è uscito Song to
Song, mentre al momento Malick è al lavoro su
Redagund, che racconta una
storia ambientata nella Germania del 1943 e ruota intorno alla
tragica figura di Franz Jägerstätter, un contadino
cattolico austriaco. Obiettore di coscienza, l’uomo venne
giustiziato per essersi rifiutato di servire nell’esercito nazista.
Venne beatificato nel 2007.
A prestare il volto a Franz
Jägerstätter ci sarà l’attore August
Diehl, noto per il suo ruolo in Bastardi senza
gloria di Quentin Tarantino (era il
maggiore della Gestapo Dieter Hellstrom che scopriva la vera
nazionalità di Archie Hicox/Michael Fassbender
nella scena della cantina).
Forbes ha reso nota l’annuale
classifica dei dieci attori che hanno fatto incassare di più grazie
ai loro film, con Vin Diesel che conquista la
prima posizione seguito da Dwayne Johnson e
Gal Gadot. L’attrice, star del successo mondiale
Wonder Woman (primo cinecomic al femminile della
storia a registrare tali cifre al botteghino), è la prima donna in
top10. Dietro di lei Emma Watson.
Andy Park, concept artist dei
Marvel Studios, ha diffuso
un nuovo concept inedito del Dio del Tuono, realizzato durante la
pre-produzione di Thor: Te Dark World, in cui il
Figlio di Odino ha un look alla Stark, ma non nel senso che può
immaginare un fan dei Marvel Studios!
Ecco l’immagine:
Thor: Ragnarok,recensione del film con
Chris Hemsworth
Nella didascalia di accompagnamento,
Park ha scritto: “Non credo di aver ancora postato questo
prima, così eccolo qui, un concept realizzato per Thor: The Dark
World. Ho optato per un look alla Stark… di Grande Inverno, non di
Tony.”
Rivedremo il personaggio in
Avengers: Infinity War, dopo averlo visto in
azione, alle prese con importanti cambiamenti, in Thor:
Ragnarok. Il personaggio ha anche subito un pesante
cambiamento di look, che vedremo espresso in pienezza nel film dei
Fratelli Russo.
Chris
Hemsworth: il futuro dopo Avengers 4
e il desiderio di lavorare con Wolverine
Sebbene non fosse il bersaglio
diretto del commento polemico di Natalie Portman
durante la cerimonia dei Golden Globes 2018,
Guillermo Del Toro ci teneva a specificare che non
ha nulla da ridire sulla posizione dell’attrice in merito alla
polemica delle registe donne ignorate dalla Hollywood Foreign
Press. Soprattutto in questa stagione, dove molte sono state
protagoniste assolute al box office e non solo.
Al contrario, l’autore di
The Shape of Water, fresco vincitore del Golden
Globe come Miglior Regia, ha espressamente chiarito che il commento
della Portman è stato grandioso. “Ha detto ciò che sentiva, e
quest’anno abbiamo visto incredibili film diretti da donne come
Mudbound, Lady Bird, Wonder Woman“.
“Io stesso ho sempre favorito
pellicole con al centro un personaggio femminile molto forte, come
Crimson Peek o The Shape Of Water, ma ci ci sono voluti nove anni
prima di portarli a termine per i limiti di budget posti dagli
studios.“, ha concluso Del Toro.
Vi ricordiamo che La forma
dell’acqua – The Shape of Water arriverà nelle nostre sale
il 15 febbraio 2018.
Il cast del film
include Sally
Hawkins (Blue
Jasmine, Happy-Go-Lucky), il
candidato all’Oscar Michael
Shannon (Revolutionary
Road, 99 Homes), il candidato
all’Oscar Richard
Jenkins (The Visitor, Olive
Kitteridge), Doug
Jones (Crimson
Peak, Hellboy), il candidato al
Golden Globe Michael
Stuhlbarg (A Serious
Man, Steve Jobs) e la
vincitrice dell’Oscar Octavia
Spencer (The
Help, Gifted).
Daisy Ridley
rappresenta, con il personaggio di Rey, il futuro dell’Ordine dei
Jedi. In Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, Luke voleva porre fine
all’Ordine stesso, tuttavia la presenza di Rey e la sua fortissima
connessione con la Forza, nonché la sua volontà di riportare la
Luce nel cuore di Ben Solo, lo hanno convinto che
lei fosse la sua degna erede e la nuova speranza per i Cavaliere
Jedi.
Questo lascia immaginare che
l’attrice sia stata messa a parte di tutti i segreti relativi alla
Forza e ai Jedi, tuttavia anche lei ha ancora qualche dubbio in
merito a delle cose ben precise che riguardano da vicino la
Forza.
Durante una conversazione
con CinemaBlend), Daisy
Ridley ha confessato che il suo più grande dubbio in
merito alle questioni legate alla Forza è la connessione della
stessa con Leia. Gli Ultimi Jedi ci ha mostrato chiaramente la la
Skywalker è capace di usarla, ma può definirsi una Jedi? Ecco quali
sono i dubbi della Ridley:
“Dal momento che non so proprio
tutto su Star Wars, continuo ad avere dubbi e domande su ciò che
tutto vuol dire. Tipo, come quando le persone parlano degli affari
relativi ai Jedi, e ricordo di aver avuto una conversazione con
Michelle, una dei produttori sul set di Episodio VII, e ho detto
‘Sicuramente Leia è una Jedi, perché è sensibile alla Forza, lei è
messa alla prova’. Certo non nella stessa misura di Luke, ma lei fa
delle cose per il bene e cose simili. Comunque non ho ancora tutte
le risposte. Leia è una Jedi o no? Non saprei dirlo.”
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, i buoni motivi per vedere il film,
secondo Daisy Ridley
La scena di
Episodio VIII in cui Leia usa la Forza per
salvarsi è stata accolta con commenti diversi: chi ha pensato fosse
un momento molto poetico e chi invece ha paragonato, per mettere in
ridicolo la scena, Leia a Mary Poppins.
Che siamo d’accordo o meno sulla
realizzazione della scena, concettualmente esprime un significato
molto forte: Leia è sensibile alla Forza, ma non ha avuto un
addestramento Jedi, esattamente come Rey che riesce a manipolare
uno Stormtrooper e a prendere la spada di Anakin senza aver
sostenuto un addestramento Jedi.
Che il futuro ci riserverà una
schiera di Jedi autodidatti? Alla luce degli avvenimenti
imprevedibili di Star Wars: Gli Ultimi Jedi,
sicuramente il futuro del franchise ci riserverà molte
sorprese.
Hellboy come Frank
Sinatra? Per David Harbour è possibile. O meglio,
il personaggio che interpreterà nel reboot potrebbe somigliare ad
un crooner che di tanto in tanto si lascia andare cantando qualche
canzone.
Come sapete sono da poco terminate
le riprese del film scritto da Andrew
Cosby, Christopher
Golden e Mike Mignola e
diretto da Neil Marshall (The
Descent, Game of Thrones), con l’attore nel ruolo che fu
di Ron Perlman.
Di recente, parlando a MTV News, Harbour ha spiegato
l’origine di questo strano paragone:
“Non so se ne siete a
conoscenza, ma sono anche un cantante. O almeno c’è un po’ di
crooning che Hellboy potrebbe o non potrebbe fare nel
film…“
C’è un precedente nella storia
cinematografica di
Hellboy, con il personaggio che effettivamente cantava
insieme ad Abe in una scena di Hellboy II: The Golden
Army “Can’t Smile Without You”. Dobbiamo aspettarci una
cosa simile anche nel reboot?
Negli Stati Uniti, ieri, si sono
aperte le prevendite per Black Panther, il
prossimo film Marvel Studios che
arriverà in sala in Italia il prossimo 16 Febbraio.
La corsa ad accaparrarsi un
biglietto per il giorno di apertura è stata così folle che dopo 15
minuti dalla messa in vendita, i biglietti erano già esauriti. A
raccontarlo è Lupita Nyong’O, attrice premio Oscar
per 12 Anni Schiavo che nel film interpreterà
Nakia.
Lupita voleva comprare il biglietto
per la sera d’apertura, per vivere l’esperienza della visione
cinematografica insieme al pubblico normale, esperienza che, per
questo genere di film, è davvero impagabile. Tuttavia, a 15 minuti
dalla messa in vendita dei biglietti, l’attrice non è riuscita a
trovare niente da comprare.
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
La vicenda sull’esistenza o meno
della director’s cut di Justice League firmata da
Zack Snyder si fa sempre più interessante, almeno
dopo le ultime dichiarazioni di uno stuntman del film che su
Twitter ha confermato che si, esiste, e che spera che questa veda
la luce grazie all’affetto e la testardaggine dei fan.
“Con il vostro aiuto possiamo
persuadere la Warner Bros. così da far rilasciare sul mercato la
versione di Justice League fedele alle idee di Zack“, ha
scritto Richard Cetrone (controfigura di Ben
Affleck).
Intanto i fedeli sostenitori di
Snyder continuano la loro personale protesta sotto gli uffici della
Warner a Burbank, California, chiamando a gran voce il film che
avrebbero voluto vedere nelle sale.
Justice League è
stato diretto da Zack Snyder,
mentre Joss Whedon è entrato nella
produzione solo a fine lavoro. Nel film vedremo
protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben
Affleckcome Batman, Gal Gadotcome
Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons.
Dopo l’ormai tradizionale grande
prova artistica in Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, John Williams
è pronto a tornare nel golfo mistico per Star Wars: Episodio
IX.
A darne conferma è lo stesso
leggendario compositore, che lo ha dichiarato parlando
con Variety.
Williams tornerà quindi a lavorare per J.J.
Abrams, che dirigerà Episodio IX dopo il
licenziamento di Colin Trevorrow, completando
anche la terza trilogia.
Ecco cosa ha dichiarato: “Mi
piacerebbe davvero tanto completare il lavoro.” E infatti,
componendo le musiche anche per Episodio IX,
Williams sarebbe il solo compositore ad aver lavorato a tutte e tre
le trilogie di Star Wars, ovviamente
spin-off esclusi (anche se comporrà il tema principale di
Solo: A Star Wars Story).
John Williams è uno
dei compositori più famosi e premiati del nostro tempo, la sua
lunga collaborazione con molti dei registi più quotati del panorama
cinematografico hollywoodiano ne ha fatto un vero simbolo e la sua
nuova partecipazione al franchise Lucasfilm
conferma l’indispensabilità del suo lavoro.
La nuova trilogia di
Star
Wars ha preso ufficialmente piede due anni fa con
Episodio VII: Il Risveglio della Forza, il film
diretto da J.J.Abrams (che tornerà anche alla
regia di Episodio IX), e successivamente con
Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi, l’acclamata
pellicola di Rian Johnson che ha finalmente
spostato l’asse nostalgia del franchise verso inediti scenari.
Narrativi e non solo. Ma quali sarebbero stati i piani sulla saga
di George Lucas? Negli ultimi anni il regista si è
aperto sulle mille possibilità e ha dichiarato che alcuni appunti
sono stati presi in considerazione dalla
Disney.
Ecco tutto ciò che finora conosciamo
delle idee di George Lucas sulla nuova trilogia di Star Wars,
riassunte da ScreenRant:
Luke Skywalker in esilio
In Star Wars: Gli Ultimi
Jedi vediamo Luke Skywalker che vive come
eremita sul pianeta Ahch-To (dimora del primo tempio Jedi), esausto
e rassegnato dopo aver svolto invano l’addestramento dei giovani
Jedi. Tra cui Kylo Ren, discepolo del ditattore
Snoke. Questa idea tuttavia non è poi così lontana da quella
iniziale di Lucas, che aveva immaginato Luke in esilio ma anche
maestro di una giovane allieva di nome Kira (che sarebbe poi
diventata Rey).
Nuovi eroi adolescenti
Dopo l’uscita de Il
Risveglio della Forza furono resi noti gli appunti di
George Lucas sulla sua ipotetica nuova
trilogia, e pare proprio che i suoi protagonisti dovevano essere
degli eroi adolescenti. Esattamente come il giovane Anakin in
La Minaccia Fantasma. Non possiamo biasimare la
Disney per aver cambiato direzione, visto il flop di
Episodio I e la delusione dei fan all’epoca.
Leia usa la forza
Dopo l’uscita nelle sale di
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, è stato proprio
Mark Hamill a confessare che l’idea di Leia che
usa la forza era stata pensata da George Lucas.
Sappiamo che la principessa e Luke sono gemelli, dunque non
sorprende vederla usare certi poteri, ma il modo in cui
Rian Johnson l’ha mostrato nel film è comunque
notevole (e per alcuni un po’ strano e spiazzante).
Tutt’altro che un film retrò
È noto ormai a tutti che
George Lucas non si è mai mostrato troppo
entusiasta del taglio nostalgico e fan-service scelto dalla Disney
per Episodio VII: Il Risveglio della Forza,
accusato di essere una copia moderna di Episodio
IV. In effetti l’idea iniziale di Lucas per il primo
capitolo della nuova trilogia aveva qualche differenza sostanziale
con il film di J.J.Abrams, meno votato ad
accontentare il suo pubblico forse, ma i dettagli restano ancora
ignoti.
In occasione della promozione
dell’edizione in Home Video di Thor:
Ragnarok, JoBlo Movie Trailer ha pubblicato un
esilarante video dal backstage del film in cui sono racchiusi
alcuni bloopers che vedono protagonista il regista del film, il
simpaticissimo Taika Waititi.
Nel video vediamo in che modo
Waititi si è approcciato al blockbuster Marvel, consegnando allo spettatore
un’esperienza completamente nuova, divertente ma anche
rivoluzionaria nel panorama cinematografico dello Studio, un
approccio coraggioso che potrebbe rivelarsi vincente per il futuro
del MCU e che potrebbe salvarlo dal rischio della
ripetizione.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano
il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.
In Star
Wars: Il Risveglio della Forza abbiamo atteso tutti
l’apparizione di Mark Hamill, vero e proprio eroe
della trilogia originale, solo per vederlo alla fine, nient’altro
che un cameo di lusso, senza battute e con sguardo intenso, a dare
“il benvenuto” alla giovane Rey sulla sua isola d’esilio.
Il personaggio di Luke
Skywalker è diventato poi protagonista ne Gli
Ultimi Jedi, ma la sua prima apparizione doveva essere
molto diversa, stando a quanto ha dichiarato Hamill stesso durante
un’intervista con Mtime.
Ecco i piani originali: “Quando
stavamo facendo Il Risveglio della Forza, Rian mi disse che
potevano esserci delle rocce fluttuanti per mostrare l’emanazione
della Forza da Luke, quindi sono stato portato a credere che la
Forza fosse ancora forte nel mio personaggio.”
Salvo poi aggiungere: “Quando ho
letto Gli Ultimi Jedi, prima che l’Episodio VII uscisse, mi sono
chiesto cosa volesse dire, così ho chiamato J.J. e Rian per dire
‘Siete consapevoli di questa cosa? Avete visto il montaggio? Ci
sono rocce volanti?’ E loro mi hanno spiegato che avevano cambiato
le cose per far funzionare tutto.”
In pratica, Il Risveglio
della Forza doveva mostrare Mark Hamill
alle prese con la levitazione dei massi, a mostrare il suo essere
ancora potente nella Forza, ma il concetto, fortissimo ne
Gli Ultimi Jedi, secondo cui Luke si è chiuso alla
Forza, strideva con questo finale, che quindi è stato tagliato.
Il fatto che Luke abbia rinunciato
alla Forza, nell’Episodio VIII è stato uno dei
punti più dibattuti e criticati del film di Rian
Johnson, proprio perché il personaggio di Hamill è sempre
stato la rappresentazione della Speranza, per la vittoria della
Luce e delle Resistenza, contro il Lato Oscuro.
Nel personaggio di Rey, questa
Speranza è stata ricostruita e vedremo in Episodio
IX a cosa porterà.
Come riportato da Variety nelle ultime ore, i
Marvel Studios stanno lavorando per
portare al cinema il primo standalone dedicato a Vedova
Nera, il personaggio dei fumetti Marvel apparsa in
Iron Man 2, Avengers,
Avengers: Age Of Ultron, Captain America:
Civil War e prossimamente in Avengers: Infinity
War interpretata da Scarlett
Johansson.
La sceneggiatura del film verrà
scritta da Jac Schaeffer (già autrice di
TiMER, Nasty Woman, Frozen – Le avventure di Olaf) mentre si
attendono conferme ufficiali da parte della produzione sulla
presenza o meno dell’attrice.
La prospettiva di un film su Vedova
Nera apre una serie di scenari sul futuro dell’eroina, ma è
probabile che dopo gli eventi di Avengers 4 (il
capitolo che chiuderà definitivamente la fase 3 del MCU) le cose
saranno più chiare. E il fatto che sia in cantiere lo standalone
non significa necessariamente che Vedova Nera sopravviverà, poichè
questo potrebbe essere un prequel, o meglio, una origin story del
personaggio. Ma staremo a vedere.
Intanto vi ricordiamo che
Avengers: Infinity War è atteso nelle nostre sale
il 25 aprile 2018, diretto dai fratelli Russo.
Sono state annunciate le
nomination ai Costume Designers Guild Awards
2018, i premi del sindacato dei costumisti, che si
aggiungono alla serie di premi di settore che il cinema assegna a
se stesso in questo lungo mese, noto come la season awards.
Di seguito tutti i nominati, divisi
per categorie. Prima di tutto si distinguono i nominati di cinema e
tv, e poi, tra quelli di cinema, quelli per genere: film
contemporanei, film in costume e film fantasy/di fantascienza.
Costume Designers Guild
Awards 2018 nomination
Excellence in Contemporary Film
Get Out – Nadine Haders
I, Tonya – Jennifer Johnson
Kingsman: The Golden Circle – Arianne Phillips
Lady Bird – April Napier
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri –
Melissa Toth
Mentre Karen Gillan,
Chris Hemsworth
e altri
protagonisti di Avengers 4 hanno già
concluso le loro riprese dell’ultimo film dei Fratelli
Russo per i Marvel Studios, Chris
Evans, Robert Downey Jr., Paul Rudd e Mark
Ruffalo sono ancora impegnati sul set di Atlanta.
Di seguito vi mostriamo alcune foto,
pubblicate da Just Jared, che
mostrano i quattro attori sul set, nelle loro tenute da supereroi
(la tuta da mo-cap nel caso di Ruffalo). Nelle immagini, in
particolare, notiamo Chris Evans con il costume
del primo film sugli Avengers del 2012.
Stando alla compresenza di Evans
nella stessa scena con i suoi colleghi Vendicatori, si esclude un
flashback, ma si potrebbe comunque ipotizzare una storia:
Steve Rogers deve scendere di nuovo in battaglia
al fianco dei suoi amici, e dismessa la barba da Nomad e il costume
scuro da combattimento, assume forse per l’ultima volta, l’identità
di Cap.
Avengers 4 è ancora
un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non
sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il
film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito
hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film
rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per
cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che
conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.
Sia Kevin Feige che
Taika Waititi avevano spiegato che l’astronave che
si vede alla fine di Thor: Ragnarok è la nave di
Thanos, la Sanctuary 2, adesso però arriva la conferma ufficiale
dalla sceneggiatura del film.
In vista degli Oscar, la
Walt Disney ha avviato la campagna promozionale
“for your consideration” del film nella categoria Migliore
Sceneggiatura Non Originale. Quindi la sceneggiatura, firmata
da Eric Pearson e Craig Kyle &
Christopher L. Yost, è disponibile online.
Si può quindi semplicemente
verificare che, mentre Thor e Loki discutono su dove sia meglio
recarsi con i profughi asgardiani, quella che compare è la
Sanctuary 2. Si legge: “Poi dalla finestra, vedono l’ENORME
FORMA DELLA SANCTUARY 2, LA NAVE DA GUERRA DI THANOS che si
avvicina.”
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano
il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.
Universal Pictures Home
Entertainment presenta BARRY SEAL – UNA STORIA
AMERICANA, l’avventura internazionale basata sulle
irriverenti (e reali) prodezze di un pilota imbroglione reclutato
dalla CIA per condurre una delle più grandi operazioni sotto
copertura degli Stati Uniti. Definito “Certified Fresh” su Rotten
Tomatoes e dal divertimento esplosivo assicurato, il film sarà
disponibile in DVD, BLU-RAY™ E 4K ULTRA HD a partire da domani.
Barry Seal, un pilota della TWA,
viene reclutato dalla CIA per perlustrare alcune zone dell’America
centrale e fare rapporto sulla fiorente minaccia comunista,
improvvisamente si ritrova a capo di una delle più grandi
operazioni segrete della CIA nella storia degli Stati Uniti.
L’operazione clandestina conosciuta come lo scandalo Iran-Contras
fu la causa della nascita del cartello di Medellin e fece quasi
crollare la Casa Bianca di Reagan.
Con oltre 30 minuti di bonus extra,
BARRY SEAL – UNA STORIA AMERICANA porterà lo spettatore dietro le
quinte del film con imperdibili contenuti speciali come il
making-of, le scene eliminate, la storia del vero Barry Seal e
molto altro.
Tom Cruise (Top Gun, Mission:
Impossible, Jerry Maguire) ritorna a lavorare con il regista di
Edge of Tomorroww – Senza domani, Doug Liman (The
Bourne Identity, Mr. and Mrs. Smith) nel ruolo di Barry
Seal, un pilota americano che divenne un narcotrafficante per la
CIA negli anni ’80. BARRY SEAL – UNA STORIA AMERICANA
ha tra gli interpreti Domhnall Gleeson (Ex Machina), Sarah
Wright Olsen (Una note in giallo), Jesse Plemons (Black
Mass) e Caleb Landry Jones (Antiviral). Il film è
prodotto da Imagine Entertainment, dal produttore premio Oscar
Brian Grazer (A Beautiful Mind), da Brian Oliver (Black
Swan) e Tyler Thompson (Everest) di Cross Creek
Pictures, da Doug Davison (The Departed) e Kim Roth
(Inside Man) di Quadrant Pictures e ha una sceneggiatura
scritta da Gary Spinelli (Stash House).
Mentre non si hanno notizie
ufficiali in merito al Bond 25 che dovrebbe
arrivare nel 2019, Ben Whishaw, attore che fa
parte della squadra di regular del franchise, ha dichiarato che le
riprese dovrebbero cominciare entro il 2018.
A parte Daniel
Craig, nessun altro attore è stato ancora ufficialmente
confermato per entrare a far parte del cast del film, ma durante la
promozione di Paddington 2, Whishaw ha dichiarato
a Metro:
“Non ho nessun aggiornamento da
un po’ di tempo. Immagino però che se hanno annunciato la data
d’uscita per il prossimo anno, a un certo punto di quest’anno le
riprese dovrebbero cominciare. Anche se le cose stanno passando
sotto uno strano silenzio, spesso funziona così.”
L’ultima volta che avevamo parlato
di Bond 25, Denis Villeneuveaveva dichiarato la
sua estraneità al progetto.
Un report non confermato
del Mirror, rivela
che il titolo del film sarà Shatterhand e che sarà
basato sul romanzo del 2001, Never Dream of Dying, scritto
da Raymond Benson.
Sempre secondo il Mirror, il film
potrebbe essere girato tra Croazia, Francia e Giappone. Benson
inoltre è autore di tre romanzi di Bond, adattamenti dai film con
Pierce Brosnan, ma questo sarebbe il suo primo romanzo che diventa
film.
Intanto il film è ancora senza
regista. Gli ultimi due film di James Bond sono
stati diretti da Sam Mendes che ha incassato con i
suoi film rispettivamente 1,1 miliardo di dollari per
Skyfall (il Bond di maggior successo di sempre,
con un Oscar all’attivo) e 880 milioni con
Spectre.
Dato il successo che Mendes ha
raggiunto con i film, quando ha annunciato che non avrebbe più
diretto un Bond Movie, la EON e la MGM si sono
date da fare per cercare un rimpiazzo all’altezza.
Dopo circa un anno di lavorazione,
Karen Gillan ha concluso le riprese di
Avengers: Infinity War e di Avengers
4, come lei stessa annuncia con orgoglio su Instagram.
Nella didascalia alla foto,
l’attrice dice di aver concluso le riprese di Infinity War
parte 1 e 2, che per lei è stata un’esperienza
“monumentale”. Nel post, Karen ringrazia anche i registi
Russo, per il loro lavoro alla regia dei film e
per il regalo fattole e raffigurato in foto: un braccialetto
griffato Avengers.
“Ora non mi resta che lavare
via il blu da sotto le mie unghie. Per quattro giorni”
conclude la Gillan. L’attrice infatti è sempre ricoperta da uno
spesso strato di trucco blu, che la trasforma in Nebula.
Avengers 4 è
ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo
ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa
parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige
in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale
del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity
War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema
del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.
Arriverà il prossimo 8 Febbraio al
cinema Final Portrait, il nuovo film di
Stanley Tucci, interpretato da Geoffrey
Rush e Armie Hammer sulla vita di
Alberto Giacometti.
Ecco il trailer:
Nel 1964, durante un breve viaggio a
Parigi, lo scrittore americano e appassionato d’arte James Lord
incontra il suo amico Alberto Giacometti, un pittore di fama
internazionale, che gli chiede di posare per lui. Le sedute, gli
assicura Giacometti, dureranno solo qualche giorno. Lusingato e
incuriosito, Lord accetta.
Non è solo l’inizio di un’amicizia
insolita e toccante, ma anche – visto attraverso gli occhi di Lord
– di un viaggio illuminante nella bellezza, la frustrazione, la
profondità e, a volte, il vero e proprio caos del processo
artistico.
È stato rilasciato oggi il trailer
ufficiale di Caravaggio – l’Anima e il Sangue, il
nuovo film d’arte prodotto da Sky
e Magnitudo Film che debutterà nelle sale italiane
il 19-20-21 febbraio 2018, dedicato ad uno degli
artisti più controversi e amati al mondo: Michelangelo Merisi, in
arte Caravaggio. Il film approderà poi in tv su Sky e sarà
distribuito nei cinema del mondo da Nexo Digital.
La voce dell’io interiore di
Caravaggio, emotiva, evocativa e al tempo stesso intima, è quella
di Manuel Agnelli che condurrà lo spettatore in un
viaggio emozionante attraverso la vita, le opere e i tormenti
dell’artista, un excursus narrativo e visivo attraverso i luoghi in
cui Caravaggio ha vissuto e quelli che ancora oggi custodiscono
alcune tra le sue opere più note: Milano, Firenze, Roma,
Napoli e Malta.
40 le opere trattate nel
film che, girato in formato Cinemascope 2:40, è
una delle prime produzioni in Italia realizzate in
8K.
Con la consulenza scientifica del
prof. Claudio Strinati, storico dell’arte esperto
del Caravaggio, il film è ulteriormente arricchito dagli interventi
della prof.ssa Mina Gregori, Presidente della
Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi e della
dott.ssa Rossella Vodret, anche curatrice della
mostra “Dentro Caravaggio,” a Palazzo Reale a Milano fino al 28
gennaio 2018.
Il film ha ottenuto il
Riconoscimento del MIBACT – Direzione Generale
Cinema, il Patrocinio del Comune di
Milano ed è stato realizzato in collaborazione con
Palazzo Reale e con Vatican Media (già Centro Televisivo
Vaticano) e con il supporto di Malta.
La Showtime ha diffuso il trailer
ufficiale di Billions 3, l’attesissima terza
stagione della serie di successo con Paul Giamatti
e Damian Lewis.
https://www.youtube.com/watch?v=7dKownfx75E&t=4s
I primi episodi di Billions 3 debutteranno il
25 Marzo 2018 sulla Showtime.
Billions 3
Nella
terza stagione di Billions
Chuck e Axe sono i protagonisti di una lunghissima, estenuante,
appassionante partita a scacchi, giocata tra battute memorabili e
svolte inaspettate; compiono azioni spietate, finalizzate solo ed
esclusivamente al proprio guadagno personale, utilizzando strategie
contorte e imprevedibili.
Nel
cast di Billions
3 oltre al grande Paul Giamatti (Sideways; La versione di
Barney) e Damian Lewis (Homeland) uno degli
attori più versatili e carismatici in circolazione, si rivelano
fondamentali e di spessore anche i ruoli femminili. Maggie Siff (Wendy Rhoades), attrice che i
cultori di Mad Men
e Sons of Anarchy ricordano nei ruoli,
rispettivamente, di Rachel Menken e Tara Knowles, e che in Billions
ha un ruolo chiave: è la moglie di Chuck e lavora come psicologa
nella compagnia di Axe, una situazione che contribuisce
inevitabilmente ad aggravare il contrasto tra i due uomini. Malin
Âkerman (Watchmen) è Lara Axelrod, moglie di Axe, bellissima
e senza scrupoli, madre e moglie fedelissima, sostiene il marito in
maniera incondizionata ed è pronta a tutto per difendere la sua
famiglia e il loro patrimonio.
Sebbene
i personaggi della serie non siano reali, Billions si
ispira vagamente al lavoro del procuratore Preet Bharara e in
particolare alla sua crociata contro i reati finanziari nel
Southern District di New York.Inoltre, Andrew Ross Sorkin, uno dei
co-ideatori, oltre ad essere un giornalista finanziario del New
York Times, è noto per avere scritto sulla crisi economica del
2008-15 il bestseller “Il crollo: Too Big to Fail”, dal quale è
stato tratto nel 2011 il film di HBO Too Big to Fail: Il crollo
dei giganti.
Dopo il successo del primo capitolo
The Strangers, che in Italia ha incassato oltre
2.000.000 di euro al botteghino, arriva nelle sale il 15 marzo
distribuito da Notorious Pictures il sequel
The Strangers– Prey at
night.
La sceneggiatura è di Bryan
Bertino regista del primo film e si basa su fatti
realmente accaduti, alla regia Johannes Roberts
(47 Metri).
Sinossi: Una
famiglia è in viaggio per trascorrere un po’ di tempo con dei
parenti lontani. La trasferta prende una piega pericolosa quando
giungono in uno sperduto camping di roulotte e lo trovano
misteriosamente abbandonato. Nel buio della notte, tre psicopatici
mascherati fanno loro visita per spingerli oltre il limite
umano.
Ecco due brevi spot
di The Midnight Man, il nuovo film horror in
arrivo nelle sale con Robert Englund,
Lin Shaye e Summer H. Howell.
Diretto da Travis Zariwny il film arriverà al
cinema dall’11 Gennaio 2017.
In The Midnight
Man Rovistando nella soffitta della nonna, Alex trova
le istruzioni per un misterioso gioco che, se eseguito
correttamente, risveglierà “l’uomo di mezzanotte”: un essere
malvagio che trasforma i peggiori incubi in realtà. Alex e i suoi
amici inizieranno a giocare.
Il film dei Marvel StudiosThor:
Ragnarok, terzo capitolo dedicato al dio del Tuono
all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel, ha elettrizzato
il pubblico e la critica incassando più di 845 milioni di dollari
al botteghino globale. Ora, questa coloratissima avventura cosmica
piena di azione, umorismo, momenti drammatici e scene spettacolari
arriverà nei migliori negozi in Blu-Ray 3D,
Blu-Ray e DVD dal 7 marzo insieme a
un prezioso cofanetto che racchiude tutte e tre le avventure del
supereroe con il martello.
Thor: Ragnarok, recensione del film con
Chris Hemsworth
Il film vede, Thor (Chris
Hemsworth), imprigionato dall’altra parte dell’universo senza il
suo potente martello, lottare contro il tempo per tornare ad Asgard
e fermare il Ragnarok e la distruzione del suo mondo e la
fine della civiltà asgardiana messa in atto da una nuova e
onnipotente minaccia, la spietata Hela (Cate Blanchett). Ma
prima dovrà sopravvivere a un letale scontro fra gladiatori, che lo
vedrà scontrarsi con il suo vecchio alleato e compagno nel
team degli Avengers, l’Incredibile Hulk (Mark Ruffalo), e fare i
conti con il suo fratello adottivo Loki (Tom Hiddleston),
l’impetuosa guerriera Valchiria (Tessa Thompson) e l’eccentrico
Gran Maestro (Jeff Goldblum).
Gli esclusivi e inediti contenuti
speciali nelle versioni in alta definizione comprendono scene
eliminate; esilaranti papere sul set; un cortometraggio esclusivo
intitolato Team Darryl, terzo capitolo del documentario fittizio
Team Thor, incentrato su un nuovo ed eccentrico coinquilino; un
contenuto dedicato all’evoluzione degli eroi dell’Universo
Cinematografico Marvel che giungerà al culmine in Avengers:
Infinity War. Oltre a numerosi dietro le quinte che esplorano la
visione unica del regista Taika Waititi, Ie inarrestabili donne del
film, il carismatico Korg, il tirannico Gran Maestro, dittatore di
Sakaar, e i fumetti Marvel che hanno dato origine al film; un
commento audio di Waititi; e molto altro.
CONTENUTI
SPECIALI
Blu-ray:
Introduzione del regista
Scene eliminate e estese – Scene Eliminate: Lo Stregone
Supremo, Skurge trova Heimdall, Hulk insegue Thor attraverso
Sakaar, e Scene Estese: Thor incontra il Gran Maestro, Avenger
Stupido contro Avenger Piccolo, Il Gran Maestro e Topaz
Papere sul set – Divertiti a guardare questa collezione
di errori, gaffe e scivoloni commessi dal cast del film
Cortometraggio esclusivo/Team Darryl – Subito dopo
essere stato spodestato come sovrano di Sakaar, il Gran Maestro
arriva sulla Terra per iniziare una nuova vita. È passato più di un
anno da quando Thor ha lasciato l’Australia e Darryl sta faticando
a pagare l’affitto. Ora Darryl ha bisogno di un nuovo coinquilino
che lo aiuti nei pagamenti mensili: sfortunatamente per Darryl,
l’unico a rispondere al suo annuncio “Cercasi Coinquilino” è il
Gran Maestro, che si trasferisce a casa sua con risultati
esilaranti.
Marvel Studios: I Primi Dieci Anni – L’Evoluzione degli
Eroi – L’Universo Marvel è vastissimo e trascende i limiti del
tempo e dello spazio. In questo contenuto, esamineremo l’Universo
Cinematografico Marvel nella sua interezza e scopriremo dove si
trova ciascun eroe all’interno dell’attuale linea temporale
dell’Universo Cinematografico, dato che tutte le loro storie
culmineranno in un grande evento: Avengers: Infinity War.
Entrare in contatto con il proprio Thor interiore –
Taika Waititi, regista di Thor: Ragnarok, ha portato la sua
sensibilità e il suo senso dell’umorismo unico all’interno del film
in maniera grandiosa, ma è soprattutto l’evoluzione del senso
dell’umorismo di Thor a emergere di più nel nuovo film. Questo
contenuto esplora il contributo di Chris Hemsworth allo sviluppo
del suo amatissimo personaggio e celebra il potente cast artistico
e tecnico del film, che vi racconterà il duro lavoro necessario per
dare vita agli eccentrici comprimari di Thor, ma anche i momenti
più divertenti vissuti durante la realizzazione.
Donne Inarrestabili: Hela e Valchiria – Questo
documentario esplora la forza dei personaggi femminili di Thor:
Ragnarok, la loro importanza all’interno del MCU, le incredibili
attrici che le hanno interpretate e le loro epiche origini
fumettistiche.
Alla Ricerca di Korg – Una spassosa intervista con Taika
incentrata sul casting di Korg. Il regista racconta la difficile
ricerca dell’aspetto migliore per Korg e descrive le sfumature di
questo personaggio, divenuto subito iconico all’interno del MCU.
Durante questa conversazione, il regista approfondirà anche gli
straordinari effetti visivi che hanno dato vita a Korg, a Sakaar e
agli altri mondi di Thor: Ragnarok.
Sakaar: Ai Confini del Conosciuto e dell’Ignoto – Sakaar
è il luogo in cui vanno a finire tutte le cose perse e trascurate.
Questo documentario risponderà a tutte le vostre domande conosciute
e sconosciute, ed esplorerà allo stesso tempo il duro lavoro e la
creatività necessari per creare l’aspetto e l’atmosfera di Sakaar.
Dalle scenografie ispirate alle celebri opere di Jack Kirby fino
all’impegno mostrato dal team addetto allo sviluppo visivo nella
creazione di straordinari set reali e digitali, vedrete questo
mondo distante prendere vita.
Viaggio nel mistero – Un esauriente documentario con gli
sceneggiatori, con il regista e con il produttore Kevin Feige
incentrato sui fumetti Marvel che hanno ispirato Thor: Ragnarok. Il
documentario si concentra principalmente sulla serie limitata
dedicata allo scontro dei campioni, in cui il Gran Maestro metteva
i nostri eroi preferiti l’uno contro l’altro proprio come accade
nel film. Inoltre, il documentario esplora ulteriormente le origini
fumettistiche di Thor e le sue storie classiche attraverso alcune
interviste con alcuni dei più importanti creatori di fumetti, come
Walt Simonson e Jack Kirby.
Scene in 8bit – La battaglia finale sul ponte + La battaglia
sull’astronave attraverso Sakaar. Alcuni scene
fondamentali, presentate nello stile di un videogioco vintage.
Commento del regista
Esclusive digitali:
L’evoluzione dell’amicizia tra Thor e Hulk – Esamineremo
questa amicizia tra supereroi, sviluppatasi nell’arco di svariati
film Marvel. Dal loro primo combattimento sull’Helicarrier fino
all’ormai iconico pugno di Hulk nel primo Avengers, scoprite come i
più potenti supereroi della Marvel siano diventati i più
straordinari superamici.
Scene eliminate aggiuntive – Viaggio ad Asgard, Corsa
verso il wormhole
Con il suo carico di adrenalina,
divertimento e azione Thor: Ragnarok arriva in
home video dal 7 marzo per trasportare il pubblico
in un viaggio inedito viaggio attraverso l’universo!