La quinta stagione di
Only Murders in the Building, la serie
comedy originale premiata agli Emmy con Steve Martin,
Martin Short e
Selena Gomez, debutterà il 9 settembre in esclusiva su
Disney+ in Italia e su Hulu
negli Stati Uniti, con tre episodi disponibili al lancio, seguiti
da nuovi episodi ogni settimana. È stata diffusa la prima immagine
della nuova stagione.
Dopo la scomparsa del loro amato
portiere Lester, morto in circostanze sospette, Charles, Oliver e
Mabel si rifiutano di credere che si tratti di un incidente. La
loro indagine li conduce negli angoli più oscuri di New York e
oltre, dove il trio scopre una pericolosa rete di segreti che
collega potenti miliardari, criminali della vecchia guardia e
misteriosi residenti dell’Arconia. I tre si accorgono di una
frattura più profonda tra la città leggendaria che credevano di
conoscere e la nuova New York che si evolve attorno a loro: una
città in cui la criminalità radicata lotta per restare a galla
mentre in campo scendono nuove forze ancora più pericolose.
La quinta stagione è interpretata da Steve Martin,
Martin Short, Selena Gomez, Michael Cyril Creighton, con
guest star speciali che includono Meryl Streep, Da’Vine Joy
Randolph, Richard Kind, Nathan Lane, Bobby Cannavale, Renée
Zellweger, Logan Lerman, Christoph Waltz, Téa Leoni, Keegan-Michael
Key, Beanie Feldstein, Dianne Wiest, Jermaine Fowler e
molti altri.
I co-creatori e sceneggiatori di Only Murders in the
Building sono Steve Martin & John Hoffman (Grace &
Frankie, Looking). Martin & Hoffman sono gli
executive producer insieme a Martin Short, Selena Gomez, il
creatore di This Is Us Dan Fogelman, Jess
Rosenthal, Ben Smith e JJ Philbin. La serie è prodotta da 20th
Television, parte dei Disney Television Studios.
Oggi Apple
TV+ ha annunciato che Stick, l’amata
comedy sul golf con Owen Wilson come protagonista e produttore
esecutivo, è stata rinnovata per una seconda stagione. Creata da
Jason Keller, la nuova stagione avrà ancora più cuore, offrirà
tante risate e presenterà nuovi personaggi, oltre al cast di
ritorno che include Wilson, Peter Dager, Marc Maron,
Mariana Treviño e Lilli Kay.
«Mi sono sentito onorato e
ispirato dalla reazione del pubblico a “Stick” e sono entusiasta di
realizzare una seconda stagione con questo cast magico, guidato
dall’incomparabile Owen Wilson, e il meraviglioso team creativo di
Apple TV+», ha dichiarato il creatore Jason Keller. «È una
gioia poter continuare a raccontare questa storia. Ma soprattutto,
il rinnovo della seconda stagione mi fornirà una scusa innegabile
per giocare ancora di più a golf. Grazie, Apple TV+».
«Penso che ci siamo divertiti tutti
molto a realizzarlo», ha dichiarato l’attore e produttore esecutivo
Owen Wilson. «È davvero bello vedere come lo show
abbia conquistato il pubblico e sapere che avremo la possibilità di
continuare la nostra storia!».
«Con la prima stagione di “Stick”,
il pubblico si è subito innamorato del mondo affascinante,
divertente e sincero che Jason, Owen e il loro team hanno saputo
creare», ha dichiarato Matt Cherniss, responsabile della
programmazione di Apple TV+. «Ci sono molte altre
sorprese in serbo per i fan della serie e siamo entusiasti che
presto avranno la possibilità di scoprire il prossimo capitolo che
attende Pryce Cahill».
Sin dal suo debutto
“Stick” ha riscosso il plauso della critica, che
ha definito la serie “un colpo da maestro”, “rasserenante”, “ideale
per rilassarsi” e “imperdibile per l’estate”.
Nella prima stagione di “Stick”,
Owen Wilson interpreta Pryce Cahill, un ex giocatore di golf
professionista, la cui carriera è deragliata prematuramente 20 anni
fa. Dopo il fallimento del suo matrimonio e il licenziamento dal
suo lavoro in un negozio di articoli sportivi dell’Indiana, Pryce
punta tutto su un diciassettenne problematico di nome Santi (Peter
Dager). “Stick” è una commedia sincera e piacevole su una famiglia
ritrovata e sulle sue relazioni, ambientata nel mondo del golf come
non è mai stato mostrato prima.
Oltre a Wilson e Dager, il cast comprende Marc Maron,
Mariana Treviño, Lilli Kay, Judy Greer e Timothy Olyphant,
e vede la partecipazione di superstar del golf come Collin
Morikawa, Keegan Bradley, Max Homa, Wyndam Clark e altri. Tra i
vari camei, figurano Jim Nantz e Trevor Immelman, Matt Scharff,
Brad Dalke e Garrett Clark di Good Good, nonché l’appassionato di
golf Dan Rapaport.
“Stick” è ideata da Jason Keller, che è anche showrunner e
produttore esecutivo insieme a Owen Wilson, Ben Silverman per
Propagate Content e Guymon Casady di Entertainment 360. La serie è
prodotta anche da Howard T. Owens, Rodney Ferrell, Drew Buckley,
Lee Eisenberg, Natalie Sandy, Christopher Moynihan, Bill Callahan,
Valerie Faris e Jonathan Dayton. Faris e Dayton sono i registi
insieme a David Dobkin, Jaffar Mahmood, M.J. Delaney e John
Hamburg.
I Fantastici Quattro: Gli
Inizi (qui
la nostra recensione) è finalmente arrivato al cinema,
lanciando ufficialmente la Fase 6 del Marvel Cinematic Universe con un
reboot ambizioso e visivamente suggestivo. Diretto da Matt
Shakman e ambientato in una realtà alternativa ispirata
agli anni ’60 — la Terra-828 — il film presenta la Prima Famiglia
Marvel, ovvero Reed Richards (Pedro
Pascal), Sue Storm (Vanessa
Kirby), Johnny Storm (Joseph
Quinn) e Ben Grimm (Ebon
Moss-Bachrach).
Pur restando un’avventura autonoma,
l’opera si distingue per la sua estetica retro-futuristica, la
rappresentazione della gravidanza di Sue e l’introduzione di
antagonisti cosmici come Galactus e Silver
Surfer, interpretati da Ralph
Ineson e Julia Garner. La narrazione
punta molto sui legami familiari, l’identità e il sacrificio,
evitando il percorso canonico delle origini e proponendo invece una
squadra già formata, pronta a confrontarsi con una minaccia
intergalattica senza affiliazioni dirette ai Vendicatori.
Il film, però, getta le basi
per Avengers:
Doomsday, che vedremo al cinema a dicembre 2026,
presentando dunque diversi elementi molto importanti. Dopo aver
visto in anteprima il film e aver già approfondito le
sue due scene post-credits (qui
la descrizione e le teorie sul futuro che impostano), andiamo
ora a proporre una spiegazione del finale del film, cercando di
cogliere alcuni dettagli che potranno rivelarsi in futuro, ma anche
quei dettagli che il film “mette in pausa” in attesa di poterli
riprendere al momento giusto.
Galactus in I Fantastici Quattro: Gli Inizi
La spiegazione del piano di Reed
Richards in I Fantastici Quattro: Gli Inizi
Il film, dunque, si basa sulla
gigantesca minaccia di Galactus, il quale intende divorare la
terra. L’unico modo per fermarlo sarebbe quella di
consegnarli Franklin
Richards, il figlio di Reed e Sue. Galactus riconosce
infatti nel bambino un potere straordinario, che potrebbe liberarlo
dalla sua maledizione, facendolo a suo modo diventare il suo erede.
Naturalmente i Fantastici Quattro si oppongono alla cosa, ma non
hanno idea di come fermare la furia di Galactus. L’idea arriva
quando Sue pronuncia alcune parole che il padre era solito dirle:
“sposterei il cielo e la terra per te”.
Reed elabora così il piano di
teletrasportare l’intero pianeta Terra altrove nell’universo,
allontanandosi così dalla minaccia del Divoratore di Mondi. Già in
precedenza nel film lo si era visto intento in esperimenti sul
teletrasporto, in quel caso di un uovo. Per riuscire in un’impresa
così colossale, vengono allora fatti costruire dispositivi appositi
in tutto il mondo, cosa che sembra dar luogo ad una vera e propria
alleanza mondiale. Sfortunatamente il piano viene mandato in
frantumi da Silver Surfer, araldo di Galactus, che distrugge le
postazioni costruite eccetto quella di New York, venendo fermata
per tempo da Johnny Storm.
A questo punto, ai Fantastici
Quattro non resta che tentare l’inverso, ovvero teletrasportare
Galactus altrove nell’universo. Per farlo, lo attirano all’interno
del raggio di azione della postazione ancora funzionante
utilizzando Franklin come esca, salvo portarlo all’ultimo in salvo
lontano dal villain. Il gigante, sceso dalla sua astronave per
reclamare il bambino, sembra inizialmente non cadere nella trappola
e individua il luogo in cui è stato spostato Franklin. Riesce così
effettivamente a prenderlo con sé, ma è a quel punto che interviene
Sue Storm, che con il suo potere dei campi di forza riesce a
spingere Galactus verso il buco aperto dal teletrasporto.
Vanessa Kirby è Sue Storm in I Fantastici
Quattro: Gli Inizi
L’intervento di Silver Surfer
Così, mentre Galactus viene spinto
verso questo portale, Franklin viene tratto in salvo. Ma il gigante
è troppo forte e Sue troppo esausta per allontanarlo per sempre.
Johnny Storm sembra pronto a sacrificarsi per la causa, ma
all’ultimo viene allontanato da Silver Surfer, la quale si ribella
a Galactus, colpendolo con la propria tavola da surf e facendolo
così finire del tutto dentro il portale, finendovi però a sua
volta. A quel punto questo squarcio nello spazio viene chiuso e la
minaccia del Divoratore dei Mondi è sconfitta. Ciò permette dunque
a Silver Surfer di riscattarsi a suo modo dal tanto male fatto in
nome del suo padrone.
Come ci mostrano alcuni flashback,
prima di essere Silver Surfer lei era nota come Shalla-Bal,
una scienziata sul suo pianeta. Pur di salvarlo dalla fame di
Galactus, ha dunque accettato di diventare suo araldo. È lei ad
individuare i pianeti che Galactus poi mangerà. Il suo punto di
rottura avviene però quando Johnny Storm la costringe a sentire le
urla disperate degli abitanti dei pianeti distrutti, scatenando il
senso di colpa di lei, che sul momento fugge. Torna però dunque nel
finale, aiutando i Fantastici Quattro ad allontanare Galactus dal
loro pianeta.
Ma dove finiscono Silver Surfer e Galactus?
La risposta a questa domanda rimane
per adesso un mistero. Di certo, né Silver Surfer né Galactus sono
morti. Sono semplicemente stati teletrasportati in un altro punto
dell’universo, ma non è chiaro se questo sia casuale o stabilito da
Reed Richards. Sappiamo però che sono entrambi ancora vivi e questo
stratagemma permette ai Marvel Studios di poterli far tornare in
futuro. D’altronde, Galactus è un nemico troppo potente per
esaurirlo con un solo film e Silver Surfer un personaggio molto
complesso, che merita di essere esplorato ancora. Di certo,
Galactus è però primo della sua astronave, il che potrebbe
rappresentare un problema per lui.
Come si nutrirà? Per quanto tempo
può resistere alla sua fame? Per il momento anche queste sono
domande senza risposta. Va però sottolineato che è stato stabilito
che esiste un solo Galactus per tutte le realtà facenti parte del
Marvel Cinematic Universe. Dunque il modo in cui viene allontanato
da Terra-828 potrebbe anche essere il modo in cui finisce nella
realtà di Terra-616, ovvero quella in cui vivono gli Avengers che
abbiamo sino ad oggi conosciuto. Potremmo dunque ritrovare lì il
villain, desideroso più che mai di vendetta. Un suo ritorno, come
anche quello di Silver Surfer, è da considerare più che una
semplice probabilità.
Julia Garner è Silver Surfer in I Fantastici Quattro: Gli
Inizi
Franklin Richard riporta in vita Sue Storm
Tornando ai Fantastici Quattro,
l’enorme sforzo con cui Sue Storm allontana Galactus le costa la
vita. La Donna Invisibile è effettivamente morta nel finale del
film, con gli altri suoi tre compagni di squadra che già soffrono
per averla persa. È però in quel momento che il piccolo Franklin,
vedendo la madre priva di vita, scoppia a piangere, salvo poi
smettere quando una volta poggiato su di lei. Con il tocco delle
sue mani, dalle quali evidentemente scaturisce un potere
inconcepibilmente forte, riesce infatti a riportare in vita Sue
Storm, la quale come prima cosa affermerà “lui non è come noi,
è molto di più”.
Abbiamo scritto di Franklin
Richards, dei suoi poteri e del suo ruolo nell’universo Marvel in
questo approfondimento, per cui in questa sede basta dire che
I Fantastici Quattro: Gli Inizi imposta il
figlio di Reed e Sue come un personaggio estremamente importante
per i prossimi capitoli di questa Saga
del Multiverso. Sembra infatti che in funzione di lui
si baseranno gli eventi di Avengers:
Doomsdaye Avengers:
Secret Wars. Cosa che ci viene confermata anche dalla
scena mid-credits del film. Per il momento, però, le reali
capacità di questo personaggio restano inesplorate, lasciando
questa scoperta al futuro.
Il significato del film I Fantastici Quattro: Gli
Inizi
Al di là di questi esiti e delle
possibili linee narrative che impostano, I Fantastici
Quattro: Gli Inizi è valido anche come film a sé
stante. Si concentra dunque sul parlare di famiglia, ma ancor di
più, il film ci mostra quattro supereroi fragili, in particolare
Reed Richards, che vivono con il senso di colpa per ciò che non
hanno potuto evitare e la paura per un futuro che non riescono a
prevedere. Davanti a questi timori così umani – e così
contemporanei – i quattro protagonisti trovano la capacità di
reagire unendo le proprie forze. Ma la cosa non si limita solo a
loro, in quanto l’intero mondo si unisce nel tentativo di
sconfiggere la minaccia di Galactus.
Una minaccia che può essere
interpretata come gli odierni pericoli che minacciano il nostro
pianeta, dal cambiamento climatico (e c’è a riguardo un non sottile
invito a risparmiare l’energia) fino agli spiriti bellicosi che
oggigiorno devastano interi luoghi proprio come Galactus fa con New
York. In questo I Fantastici Quattro: Gli Inizi si
dimostra dunque un film molto attuale e contemporaneo, dove il
popolo pretende la salvezza da precisi eroi senza preoccuparsi di
come potrebbe a sua volta dare aiuto. Nel contrastare infine tutti
insieme il Divoratore di Mondi, ci si apre invece ad una speranza
per il futuro che dovrebbe ispirare tutti gli spettatori.
Sebbene negli ultimi anni abbia
riscosso un successo alterno, la serie Terminator
rimane una delle più popolari nel genere fantascientifico. Il film
originale di James Cameron,
Terminator, è uscito nel 1984 e sette anni dopo è
stato realizzato il sequel Terminator 2: Il giorno del giudizio. Nel
corso degli anni, la serie si è ampliata con numerosi fumetti,
serie televisive e ulteriori sequel. Una delle uscite più recenti è
Terminator
Genisys (qui
la recensione), un film del 2015 che vede Arnold Schwarzenegger riprendere il ruolo del
T-800 al fianco di Emilia Clarke e Jason Clarke.
Come i suoi predecessori,
Terminator Genisys presenta una trama incentrata
sul viaggio nel tempo. Un sistema di intelligenza artificiale del
futuro noto come Skynet lavora per impedire alla
famiglia Connor di compiere il proprio destino e distruggerla nel
futuro, mentre Sarah Connor e Kyle Reese devono difendersi dagli
assassini robotici. Considerando tutto ciò, non sorprende che il
finale possa essere un po’ confuso, soprattutto quando il film
introduce nuove linee temporali e funge da soft reboot del
franchise. Con così tanti avvenimenti nel film, approfondiamo i
momenti finali di Terminator Genisys e il
vero significato del finale.
Cosa bisogna ricordare della trama
di Terminator Genisys
Terminator Genisys
funge dunque da reboot della serie Terminator,
ignorando la maggior parte degli eventi dei vari sequel e
raccontando invece una nuova versione della storia del primo film.
Tuttavia, segue in gran parte la stessa formula di base in termini
di trama incentrata sul viaggio nel tempo e lo stesso gruppo di
personaggi. Questo include un Terminator T-800 interpretato da
Arnold Schwarzenegger, una versione di Sarah
Connor interpretata da Emilia Clarke, John Connor
interpretato da Jason Clarke e Kyle Reese
interpretato da Jai Courtney.
Le prime parti del film si svolgono
come un prologo del film originale. John Connor e Kyle Reese
vengono mostrati mentre sferrano un assalto finale a Skynet
nell’anno 2029, con la Resistenza umana sull’orlo della vittoria.
In un ultimo disperato tentativo di evitare la distruzione, Skynet
invia un Terminator per uccidere Sarah Connor, spingendo John a
inviare anche Kyle indietro nel tempo per proteggere sua madre.
John viene poi apparentemente ucciso da un soldato della resistenza
sconosciuto mentre Kyle torna indietro nel tempo fino al 1984.
L’attacco a John causa però un
paradosso, creando una linea temporale alternativa in cui Sarah
Connor è una combattente addestrata che è stata cresciuta da un
altro Terminator T-800 affettuosamente conosciuto come Pops. Dopo
essere arrivato nel 1984, Kyle trova rapidamente Sarah e, con
l’aiuto di Pops, elabora un piano per viaggiare nel tempo fino al
2017 e fermare Skynet proprio mentre sta per lanciare il suo
attacco contro l’umanità.
Il finale di Terminator
Genisys inizia con la rivelazione che l’attacco a John da
parte di un soldato della resistenza è stato orchestrato da Skynet.
L’intelligenza artificiale, che opera in forma fisica, trasforma
John in un nuovo tipo di Terminator manipolando il suo corpo a
livello cellulare. Skynet rimanda quindi John indietro nel tempo
per opporsi a Sarah e Kyle e garantire che Skynet venga comunque
creata. Fortunatamente, Pops riesce a distrarre John abbastanza a
lungo da permettere al trio di fuggire e rifugiarsi in un luogo
sicuro dove pianificare un attacco al quartier generale di
Genisys.
Infiltrandosi nel complesso
Cyberdyne dove si trova il mainframe di Genisys, Sarah, Kyle e Pops
riescono a piazzare delle bombe per distruggere l’edificio. Mentre
sono inseguiti da John, i tre protagonisti riescono infine a
distruggere Genisys prima che venga lanciato, impedendo
apparentemente la creazione di Skynet. Durante lo scontro, Pops
combatte John un’ultima volta e la lotta costa la vita a entrambi,
anche se Pops viene rapidamente resuscitato, grazie al fatto che il
suo corpo è atterrato su una lega mimetica polimerica nelle
vicinanze.
Con Skynet che non rappresenta più
una minaccia, il gruppo parte insieme e incontra una versione
giovane di Kyle che vive nella sua casa d’infanzia. Qui, Kyle gli
racconta cosa è successo e spiega come la versione bambina di se
stesso dovrà avvertire il Kyle del futuro dei pericoli di Genisys.
Per molti spettatori, la parte più confusa di
Terminator Genisys è proprio il
motivo per cui Kyle deve trovare il sé stesso più giovane per
avvertirlo che Genisys diventerà Skynet. La spiegazione di questo
risiede nelle origini del film, proprio all’inizio, quando Kyle si
offre volontario per essere mandato indietro nel tempo.
Assistere all’attacco di Skynet a
John nel 2029 provoca un paradosso temporale e porta alla creazione
di una nuova linea temporale. Questo è il motivo per cui Kyle
sembra vivere nuovi ricordi d’infanzia di cui prima non era a
conoscenza, poiché questi ricordi provengono da una versione
diversa di se stesso più giovane rispetto alla sua realtà
originale. Sarah e Pops avevano inizialmente pianificato di
viaggiare fino al 1997, poiché questo è il momento in cui Skynet
avrebbe dovuto lanciare il suo devastante attacco contro l’umanità.
Tuttavia, Kyle si rende conto che la linea temporale è stata
alterata a causa del paradosso e capisce che anche la futura
creazione di Skynet è stata probabilmente modificata.
Fortunatamente, i ricordi che ha
vissuto durante il viaggio indietro nel tempo dal 2029 lo hanno
avvertito di questa alterazione ed è in grado di convincere Sarah e
Pops che dovrebbero invece puntare al 2017. Alla fine del film,
Kyle deve visitare il suo io più giovane e fornirgli le
informazioni necessarie per chiudere il loop temporale e
assicurarsi che abbia senso logico. Altrimenti, la versione bambina
di Kyle non sarebbe in grado di avvertire il Kyle più grande dei
cambiamenti nella linea temporale che hanno ritardato di due
decenni la creazione di Skynet.
Il film cambia il modo di pensare
alle linee temporali in Terminator
Prima di Terminator
Genisys, sembrava che la linea temporale della serie
funzionasse come una sorta di loop temporale chiuso. Skynet inviava
i Terminator indietro nel tempo per attaccare i Connor, mentre la
Resistenza umana rispondeva a sua volta per proteggerli con i
propri agenti. Gli eventi dei sequel erano una conseguenza diretta
di ciò che era accaduto in precedenza, con Skynet e gli umani del
futuro apparentemente intrappolati in una battaglia costante,
poiché entrambi utilizzavano il viaggio nel tempo per raggiungere i
propri obiettivi. Terminator Genisys cambia le
cose creando una linea temporale alternativa.
Gli eventi sono cambiati in modo
piuttosto drastico in questa nuova realtà, con il Giorno del
Giudizio che ora ha luogo 20 anni dopo rispetto alla linea
temporale originale, mentre la creazione di Skynet ora proviene dal
sistema operativo noto come Genisys. Non è chiaro cosa abbia
causato esattamente questa realtà alternativa, ma è ovvio che ha
qualcosa a che fare con il fatto che John Connor è stato attaccato
e trasformato con la forza in un Terminator ibrido umano-cyborg e
che un modello T-800 diverso è stato inviato nel 1973 per
proteggere Sarah Connor. Il risultato finale è che gli spettatori
possono ora considerare ogni film della serie
Terminator come una linea temporale separata
ambientata in una realtà alternativa, piuttosto che come qualcosa
che si svolge necessariamente nella stessa continuità.
Chi ha mandato Pops indietro nel
tempo in Terminator Genisys?
Il primo film stabilisce che Sarah
Connor è una giovane studentessa universitaria e cameriera, ignara
della sua importanza per il futuro dell’umanità. L’unico motivo per
cui riesce a sopravvivere all’attacco del Terminator T-800
originale quando arriva nel 1984 è grazie all’intervento di Kyle
Reese. Naturalmente, in seguito sviluppa le sue capacità in modo da
poter addestrare suo figlio John a diventare un leader efficace per
l’umanità dopo l’attacco di Skynet. Ma questo accade solo dopo che
incontra Reese e comprende i pericoli rappresentati dai vari
Terminator.
In Terminator
Genisys, Sarah ha vissuto una vita molto diversa. I suoi
genitori sono stati uccisi quando lei aveva solo nove anni da un
T-1000, ma lei è stata salvata e successivamente cresciuta da un
T-800 riprogrammato. Questo modello di Terminator addestra Sarah in
modo che lei sia una combattente capace quando Kyle arriva nel
1984. Tuttavia, non viene mai spiegato esplicitamente chi abbia
mandato questo T-800 indietro nel tempo per proteggere Sarah.
Una risposta ovvia è che il
Terminator riprogrammato sia stato inviato da John, Kyle o qualche
altro membro della Resistenza umana nel futuro per proteggerla dai
tentativi di assassinio di Skynet. Alcuni fan, tuttavia, hanno
ipotizzato che Skynet stessa possa essere stata responsabile nel
tentativo di rompere un ciclo perpetuo che la vedeva sempre
distrutta dall’umanità. Senza un sequel diretto di “Terminator
Genisys”, è impossibile sapere quale sia la vera risposta.
Una scena a metà dei titoli di coda
fornisce ulteriori informazioni
Le scene a metà dei titoli di coda
sono diventate comuni nei film d’azione moderni, e
Terminator Genisys non ha fatto eccezione. Il
finale del film vede Genisys apparentemente distrutto
dall’esplosione provocata da Sarah, Kyle e Pops. Ma la scena a metà
dei titoli di coda getta nuova luce sugli eventi alla conclusione
della storia. Nonostante duri solo pochi secondi, il breve video
offre un’importante rivelazione su Genisys. Con la telecamera che
inquadra il complesso distrutto, si scopre che Genisys è in realtà
sopravvissuto.
Questo non solo apriva la
possibilità di ulteriori sequel che esplorano Genisys come origine
di Skynet, ma confermava anche qualcosa che i fan sospettavano da
tempo: il Giorno del Giudizio è inevitabile e non può essere
completamente fermato. Non importa cosa facciano Sarah, John, Kyle
o chiunque altro, l’ascesa delle macchine è predestinata e avverrà
sempre. In qualche forma, Skynet sorgerà, anche se ciò richiederà
una nuova origine, come nel caso del sistema operativo Genisys.
Nella migliore delle ipotesi, il processo può essere ritardato e
bloccato, ma a un certo punto Skynet inizierà comunque una guerra
con gli umani.
Il film esplora cosa significa
essere umani
I primi Terminator
della serie sono descritti come poco più che killer spietati privi
di emozioni umane. Nel sequel del 1991, un modello T-800 inviato
indietro nel tempo dalla resistenza per proteggere John Connor
dimostra che è possibile per le macchine essere amichevoli con gli
umani. Obbedisce ai comandi di John e impara lentamente a
comportarsi in modo più umano, grazie alle istruzioni di Sarah.
Tuttavia, anche questo Terminator non mostra realmente emozioni né
possiede vere e proprie qualità umane.
Tutto cambia con Terminator
Genisys. Il modello T-800 inviato nel 1973 per proteggere
Sarah è affettuosamente soprannominato Pops e mostra più emozioni e
comportamenti umani rispetto a qualsiasi altra macchina vista in
precedenza nella serie. È protettivo nei confronti di Sarah, che
cresce dall’età di nove anni e per la quale funge da padre. I due
formano un legame stretto in questo periodo e senza dubbio si
prendono cura l’uno dell’altra.
Pops conserva persino i disegni
fatti da Sarah quando è separato da lei e Kyle per diversi decenni
e si riferisce a lei come “la sua Sarah”. Si tratta di un livello
di emozione che induce gli spettatori a chiedersi se queste
macchine abbiano la capacità di essere considerate persone reali.
Dopotutto, Sarah considera Pops come parte della sua famiglia e,
agli occhi di chiunque altro, Pops sembrerebbe un parente stretto
che la ama profondamente. Anche Genisys assume poi qualità umane,
creando una versione fisica di se stesso.
Cosa la fine di Terminator
Genisys significa per il franchise
Terminator Genisys
doveva essere un reboot della serie, seguito da diversi sequel, che
avrebbero ampliato la storia oltre quanto raccontato nel franchise
originale. In realtà erano previsti due sequel e una serie
televisiva, ma tutti questi progetti sono stati cancellati a
seguito dello scarso successo al botteghino del film. Ciò ha di
fatto bloccato tutti i progetti relativi a
Terminator e alla fine ha portato
all’accantonamento della trilogia proposta a favore di
Terminator – Destino Oscuro. Secondo quanto
riportato, i sequel si sarebbero dovuti concentrare principalmente
su John Connor, approfondendo ciò che gli è successo quando è stato
catturato da Skynet e trasformato in un nuovo Terminator
avanzato.
Probabilmente avrebbero anche
approfondito il mistero di chi avesse mandato indietro nel tempo
Pops, il T-800 che protegge Sarah Connor. La scena a metà dei
titoli di coda ha anche confermato che Matt Smith non interpretava solo un Terminator
T-5000 avanzato chiamato Alex, ma era in realtà una
rappresentazione fisica di Genisys/Skynet. Questo avrebbe
probabilmente visto il ritorno dell’attore nel sequel, con
un’ulteriore esplorazione di questa nuova versione di Skynet. Tutto
questo, tuttavia, non si concretizzerà mai.
Hurricane – Allerta
uragano di Rob Cohen è un film
d’azione emozionante che combina elementi di tragedia catastrofica
con l’adrenalina dei film di rapine. Scritto da Jeff
Dixon e Scott Windhauser, presenta una
battaglia tra due fazioni mentre vengono colpite da un uragano di
categoria cinque. Data l’esperienza del regista in film d’azione
senza pretese come xXx e Fast & Furious, troverete molte somiglianze nel suo
approccio registico.
Certo, non viene prestata quasi
nessuna attenzione allo sviluppo emotivo dei personaggi. Questi
sono anzi scritti in modo stereotipato, con l’unica nota positiva
rappresentata dalle sensazionali sequenze d’azione. La
convenzionalità è dunque il più grande punto debole del film.
Tuttavia, se state cercando qualcosa che vi dia una scarica di
adrenalina senza dover riflettere troppo, continuate a leggere per
sapere cosa succede nel film.
La trama di Hurricane –
Allerta uragano
Hurricane – Allerta
uragano vede Maggie Grace, Toby Kebbell,
Ryan Kwanten, Ralph Ineson,
Melissa Bolna, James Culter e
Ben Cross nei ruoli principali. Il film si apre
con due fratelli adolescenti, Will
(Leonardo Dickens) e Breeze
(Patrick McAuley). Stanno cercando di sfuggire a
un uragano con il padre. È il 1992 e la loro casa a Gulfport, in
Alabama, viene colpita dal disastroso uragano Andrew. Will crede
che non siano riusciti a partire in tempo e che siano bloccati a
causa del ritardo di Breeze. Il padre cerca di calmarli mentre
cerca di mantenere il controllo del suo camion.
Maggie Grace e Toby Kebbell in Hurricane – Allerta
uragano
Tuttavia, un albero caduto colpisce
il mezzo e loro escono dalla strada principale. Poiché il camion
non è in condizioni di marciare, non vedono altra opzione che
rifugiarsi in una casa vicina. Mentre i bambini rimangono
all’interno della casa, il padre cerca di proteggere il camion dal
forte vento. Tuttavia, questo finisce per abbattere un serbatoio
d’acqua vicino, uccidendolo. La storia si sposta poi al 2018,
quando Gulf Port viene allertata dell’arrivo di un altro uragano di
categoria cinque chiamato “Tammy”. L’agente del Tesoro
Casey (Grace) ha ricevuto l’ordine dal suo collega
Randy Moreno (Christian
Contreras) di portare Breeze e Will nella loro struttura
per aiutarli a risolvere un problema con il generatore del loro
magazzino.
Will (Kebbell) è un
meteorologo che lavora per un servizio meteorologico nazionale,
mentre Breeze (Kwanten) ora lavora nella manutenzione. Un altro
agente del Tesoro, Connor Perkins (Ineson), si
infiltra nella stessa struttura con alcuni altri complici ribelli
mentre Casey sta raggiungendo i due fratelli. Vogliono rubare 600
milioni di dollari e, per raggiungere questo obiettivo, decidono di
prendere Moreno in ostaggio. Lui porta Sasha
(Bolna) e Frears (Ed Birch) per
decifrare il codice e aprire il caveau. Ma il loro tentativo
fallisce e si rendono conto che Casey potrebbe aver cambiato il
codice prima di andarsene. Ecco perché Perkins decide di catturarla
per portare a termine la loro missione.
La rapina durante l’uragano
Nel frattempo, Casey torna alla
struttura con Breeze. Parlano dei loro rispettivi passati e hanno
l’occasione di stringere un’amicizia. Lungo la strada, alcuni
uomini di Perkins li attaccano all’improvviso. Casey ingaggia una
sparatoria con loro, durante la quale riesce a scappare. Ma quegli
uomini riescono a catturare Breeze. Viene riportato alla struttura
come ostaggio per riparare il generatore. Casey torna a parlare con
Will, che inizia a farsi prendere dal panico perché deve salvare
suo fratello prima che l’uragano devasti la loro città. Lei propone
di fuggire con un veicolo di soccorso chiamato Dominator.
Grazie a questo, raggiungono una
stazione vicina per incontrare lo sceriffo Jimmy
Dixon (Cross) con la speranza di ottenere il suo aiuto per
salvare Breeze. Ma dopo averlo incontrato, si rendono conto che sta
collaborando con Perkins e i suoi complici nella missione di
rapina. Di conseguenza, Dixon cerca di prendere Casey e Will in
ostaggio. Tuttavia, Casey cerca di sparare a Dixon per salvare se
stessa e Will. Dixon fugge e non lo considera una sconfitta,
continuando a seguirli con un complice. Poco dopo, Will riesce a
investire l’auto di Dixon con il Dominator e entrambi fuggono.
Maggie Grace in Hurricane – Allerta uragano
Nel frattempo, nella struttura,
Sasha e Frears decidono di utilizzare la torre di trasmissione
della loro città per trovare il codice attraverso un attacco di
forza bruta. Casey raggiunge questa torre con Will per impedire
loro di riuscire nel loro intento. Nonostante le condizioni
meteorologiche terribili, inizia a salire sulla torre. Nel
frattempo, Perkins e i suoi soci arrivano sul posto e cercano di
attaccare Casey. Ma quando Sasha e Frears riescono a decifrare il
codice, la torre viene abbattuta, rendendo vano il loro tentativo.
Perkins continua a cercare di avere la meglio su Casey con una
sparatoria.
Ma grazie alla loro determinazione a
salvare Breeze, lei e Will riescono a mettersi in salvo e a
fuggire. Tornato alla struttura, Breeze cerca di salvare i soldati
che gli uomini di Perkins hanno rinchiuso. Frears se ne accorge al
momento giusto e sventa il tentativo di salvataggio di Breeze.
Dall’altra parte, Dixon raggiunge la struttura e litiga con Perkins
per il fallimento della precedente rapina. Per sbarazzarsi di
questo ostacolo, Perkins decide di uccidere l’ufficiale.
Nel frattempo, Will e Casey
continuano a cercare una soluzione amichevole ai loro problemi.
Entrano nel centro commerciale Gulfport e Casey contatta Perkins
per stringere un accordo per la sicurezza di Moreno e Breeze in
cambio del codice di cui ha bisogno. Lei dice che lo scambio dovrà
avvenire nello stesso centro commerciale. Quando i complici di
Perkins arrivano lì con Breeze, lui ha un breve dialogo con Will,
durante il quale lo informa del loro piano. Dopodiché, sparano al
vetro del tetto, facendo sì che i mercenari vengano risucchiati
dalla tempesta. Will, Casey e Breeze riescono a salvarsi.
Ralph Ineson in Hurricane – Allerta uragano
La spiegazione del finale
Nel loro piano successivo, Casey si
consegna agli uomini di Perkins. Breeze aiuta a salvare Will, che
era stato catturato da loro in precedenza. Una volta che Casey
raggiunge la struttura del tesoro, ricorda a Perkins il loro
accordo di salvare Moreno in cambio del codice. Ma lui tradisce la
sua fiducia e decide di non rilasciare Moreno, poiché lo considera
una questione di vendetta personale contro di lui. Quindi prende
Casey in custodia per la morte dei suoi soci, Xander e Jaqi.
Poi, Perkins e i suoi uomini se ne
vanno con il denaro a bordo dei camion della struttura. Will e
Breeze decidono di seguirli. Si impadroniscono di un camion. Ma
presto vengono attaccati da Sasha e Frears dall’interno.
Reagiscono, hanno la meglio e prendono il controllo del camion.
D’altra parte, un collaboratore di Perkins è determinato a uccidere
Casey. Lei litiga verbalmente con lui e poi fisicamente, riuscendo
a vincere abbastanza rapidamente.
Alla fine, Will riesce a raggiungere
Casey e iniziano a guidare nello stesso camion. Mentre Perkins
continua a portare a termine con successo la sua rapina, il denaro
viene risucchiato dal suo camion, che poi si ribalta. Nel
frattempo, il veicolo di Breeze ha un ritorno di fiamma e lui viene
salvato da Will e Breeze. Tutti i membri della banda di Perkins
vengono risucchiati dalla tempesta. Fortunatamente, i tre riescono
ad allontanarsi in sicurezza con 200 milioni di dollari in loro
possesso. Quindi possiamo vedere qui un classico dramma morale. Il
bene riesce alla fine a prevalere sul tradimento.
Prospettive di un
delitto (il cui titolo originale è Vantage Point)
è un film del 2008 che si inserisce nel solco dei thriller politici
ad alta tensione, strutturando la narrazione intorno a un evento
drammatico — un attentato al presidente degli Stati Uniti —
mostrato da otto punti di vista diversi. Questa scelta narrativa,
che richiama la costruzione a incastro di film come
Rashomon di Akira Kurosawa, offre
una lettura stratificata degli eventi, svelando progressivamente
dettagli e contraddizioni che ribaltano continuamente il
significato di quanto visto. Il film si avvale di una regia serrata
e di un ritmo sostenuto, che tiene alta la tensione lungo tutta la
durata.
Il cast internazionale contribuisce
in modo determinante al coinvolgimento del pubblico. Dennis Quaid interpreta un agente dei servizi
segreti segnato dal trauma, mentre Forest Whitaker è un turista armato solo della
sua videocamera, che si ritrova al centro dell’azione.
Matthew Fox, Sigourney Weaver e William Hurt completano un cast ricco di volti
noti, ognuno con un ruolo chiave nella ricostruzione dell’accaduto.
I personaggi si muovono in uno scenario denso di sospetti,
complotti e doppie identità, toccando temi attuali come la
sicurezza globale, la manipolazione delle informazioni e la
percezione soggettiva della verità.
All’uscita nelle sale, il film ha
però diviso la critica. Se da un lato è stato elogiato per la sua
struttura originale e l’ottimo utilizzo del montaggio per costruire
suspense, dall’altro alcuni hanno criticato la ripetitività dei
punti di vista e la semplificazione narrativa in alcuni momenti.
Nonostante ciò, Prospettive di un delitto ha
saputo conquistare il pubblico grazie al suo approccio dinamico e
alla sua capacità di intrattenere pur affrontando tematiche
complesse. Nel resto dell’articolo ci soffermeremo sul finale del
film, spiegando cosa accade e quale significato emerge dalla sua
conclusione.
Sigourney Weaver in Prospettive di un delitto
La trama
di Prospettive di un delitto
Il Presidente degli Stati Uniti
Henry Ashton (William Hurt) si
trova a Salamanca, in Spagna, per partecipare a un summit politico
tra leader occidentali e arabi, volto a promuovere un trattato
internazionale contro il terrorismo globale. Nella piazza gremita
di persone un cecchino spara però al Presidente, scatenando il
panico tra la folla. Pochi minuti dopo si avverte un’esplosione
lontana, poi una bomba esplode nella piazza, uccidendo diverse
persone. A questo punto gli avvenimenti vengono mostrati da otto
diverse prospettive, corrispondenti a otto persone che a vario
titolo erano presenti in quel luogo in quei momenti.
Si comincia con Rex
Brooks (Sigourney
Weaver), la produttrice dell’emittente Global News
Network, che dirige la copertura televisiva dell’evento. Poi c’è
l’agente dei servizi segreti Thomas Barnes
(Dennis
Quaid), tornato in servizio dopo essere stato colpito
da un attentatore circa un anno prima. Con lui c’è il collega
Kent Taylor (Matthew Fox). Ci
sono poi Enrique (Eduardo
Noriega), un poliziotto spagnolo, e Howard
Lewis (Forest
Whitaker), un turista americano in vacanza. Ci sono
poi i punti di vista del Presidente Ashton e quello del terrorista
Suárez (Saïd Taghmaoui) e dei
suoi complici, alcuni insospettabili, responsabili
dell’attentato.
La spiegazione del finale del
film
Ogni volta che il film torna
indietro e viene seguito un nuovo punto di vista, vengono aggiunti
nuovi dettagli, che contribuiscono a rivelare l’unica sconvolgente
verità dietro l’attacco terroristico. Così, nel terzo atto di
Prospettive di un delitto, i fili della complessa
trama si ricongiungono e le diverse prospettive iniziano a
combaciare. Il presidente Ashton, che si scopre essere stato
sostituito da un sosia al momento dell’attentato, è in realtà stato
rapito dai terroristi. L’attacco è stato orchestrato da Suarez, che
aveva già agito sotto falso nome, e dal traditore all’interno dei
servizi segreti, l’agente Kent Taylor, partner di Thomas
Barnes.
Grazie a una sequenza trasmessa in
diretta da GNN, Barnes riesce a identificare Taylor mentre si
allontana dalla scena con un’uniforme da poliziotto spagnolo, dando
così inizio a un inseguimento frenetico per cercare di salvare il
presidente. Il confronto decisivo avviene su un cavalcavia, dove
convergono tutti i principali protagonisti. Qui Enrique,
sopravvissuto all’attentato alla piazza, affronta Javier, il
cecchino costretto a collaborare dai terroristi. Javier uccide
Enrique per errore, credendo che sapesse dov’era tenuto il
fratello, ma viene poi abbattuto da Taylor, che gli rivela che il
fratello è già stato ucciso.
Forest Whitaker in Prospettive di un delitto
Taylor tenta la fuga, ma Barnes lo
raggiunge e, ferito gravemente dopo un incidente d’auto, muore
senza rivelare il luogo dove è tenuto il presidente. Intanto,
all’interno dell’ambulanza dove Ashton è prigioniero, si scatena
una colluttazione: l’uomo riesce a reagire e a provocare un
incidente che mette fine al piano dei terroristi. Barnes giunge sul
posto e, dopo aver eliminato Suarez, riesce finalmente a salvare il
presidente. Il finale del film riflette dunque sull’ambiguità della
verità e sull’importanza di osservarla da più punti di vista.
La struttura narrativa a incastri
mostra come ogni testimone abbia solo una parte del quadro
complessivo e come la verità emerga solo quando tutte le
prospettive vengono sovrapposte. L’intervento di più personaggi,
ciascuno mosso da motivazioni diverse, sottolinea quanto la realtà
degli eventi sia condizionata dallo sguardo soggettivo e da
frammenti spesso fuorvianti. L’eroismo di Barnes, segnato dal
passato e dalla diffidenza, si rivela decisivo, ma non privo di
conflitti interiori.
Temi come il tradimento, la fiducia
e la manipolazione dell’informazione vengono affrontati attraverso
personaggi ambigui e un contesto in cui nulla è ciò che sembra. La
figura di Taylor, agente doppiogiochista, rappresenta la fragilità
delle istituzioni e la difficoltà di distinguere amici da nemici.
Il film lancia anche un messaggio sull’etica dei media, mostrando
come l’ossessione per la notizia e per l’immagine possa rivelarsi
involontariamente utile per smascherare una
minaccia. Prospettive di un delitto non è
solo un thriller d’azione, ma un racconto che ci invita a
riflettere su quanto sia complesso ricostruire la verità in un
mondo frammentato e sempre più mediato.
Apple Original Films ha annunciato
Stiller & Meara: Niente è perduto, il nuovo
documentario diretto dal regista e produttore Ben Stiller (“Scissione“,
“Escape at Dannemora”), vincitore di un Emmy e di un DGA Award.
“Stiller & Meara: Niente è perduto” racconta la storia che ha
ispirato le carriere delle icone della commedia Jerry Stiller e
Anne Meara e arriverà il 24 ottobre su Apple TV+.
«Mi sento molto fortunato a
collaborare ancora una volta con l’incredibile team di Apple
TV+, questa volta su un progetto molto personale per me e la
mia famiglia», ha dichiarato il regista Ben Stiller. «È
emozionante poterlo finalmente condividere con il pubblico ed è un
grande onore celebrare i miei genitori, sia per come li ho
conosciuti crescendo, sia per come ho imparato a conoscerli in modi
nuovi attraverso la realizzazione di questo film».
Ben Stiller racconta la storia dei suoi
genitori, le icone della commedia Jerry Stiller e Anne Meara,
esplorando il loro impatto sia sulla cultura popolare, che nella
vita domestica, dove i confini tra creatività, famiglia, vita e
arte erano spesso sfumati. Nel farlo, Stiller punta la telecamera
su se stesso e sulla sua famiglia per esaminare l’enorme influenza
di Jerry e Anne sulle loro vite e riflettere sulle lezioni
generazionali che tutti possiamo imparare da coloro che amiamo.
Il documentario è prodotto da
Stiller, dal vincitore dell’Oscar® John Lesher (“Birdman”,
“Scissione”), dal candidato all’Emmy Geoffrey Richman (“Scissione”,
“Tiger King”) e da Lizz Morhaim (“The Super Models”, “Rebuilding
Paradise”). Il candidato all’Oscar® Bryn Mooser (“Lifeboat”, “They
Call Me Magic”), il candidato all’Emmy Justin Lacob (“Free Leonard
Peltier”, “The Lionheart”) e la vincitrice dell’Emmy e candidata al
BAFTA Kathryn Everett (“Daughters”, “Lakota Nation vs. the United
States”) sono i produttori esecutivi, mentre il candidato all’Emmy
Matthew Cherchio (“Diane Warren: Relentless”) è il produttore
supervisore per XTR. Anche Tony e Andy Hsieh sono produttori
esecutivi.
Ideato dal produttore esecutivo e
regista Ben Stiller, il thriller di successo vincitore
di Emmy e Peabody Award “Scissione”
ha battuto tutti i record come serie più vista su Apple TV+ ed è la
serie con il maggior numero di nomination agli Emmy Award del 2025.
Recentemente rinnovata per una terza stagione, “Scissione” è stata
costantemente celebrata sin dal suo debutto come “una delle
migliori serie TV dell’ultimo decennio”, un “fenomeno culturale” e
“la cosa migliore in TV”. La prima e la seconda stagione complete
di “Scissione” sono disponibili in streaming su Apple TV+.
Il fenomeno culturale
cinematografico globale dello scorso anno, diventato l’adattamento
cinematografico di Broadway di maggior successo di
tutti i tempi, giunge ora alla sua epica, elettrizzante ed
emozionante conclusione in Wicked – Parte
Due.
Diretto ancora una volta dal
pluripremiato regista Jon M. Chu e con il ritorno dello
spettacolare cast guidato dalle superstar candidate all’Oscar®
Cynthia Erivo e Ariana Grande, il capitolo finale della storia mai
raccontata delle streghe di Oz inizia con Elphaba e Glinda che si
allontanano vivendo le conseguenze delle loro scelte.
Elphaba (Cynthia
Erivo), ormai demonizzata come la Strega Malvagia
dell’Ovest, vive in esilio nella foresta di Oz, continuando la sua
lotta per la libertà degli animali di Oz e cercando disperatamente
di rivelare la verità sul Mago (Jeff
Goldblum).
Glinda, nel frattempo, è diventata
l’emblema della bontà per tutta Oz, vive nel palazzo della Città di
Smeraldo e gode dei vantaggi della fama e della popolarità. Sotto
le direttive di Madame Morrible (il premio Oscar®
Michelle Yeoh), Glinda viene scelta come brillante
punto di riferimento per il popolo di Oz, rassicurando le masse che
tutto va bene sotto il governo del Mago.
Mentre la celebrità di Glinda cresce
e si prepara a sposare il Principe Fiyero (il vincitore del premio
Olivier e candidato agli Emmy e ai SAG
Jonathan Bailey) in uno spettacolare matrimonio
oziano, è tormentata dalla separazione da Elphaba. Tenta una
riconciliazione tra Elphaba e il Mago, ma i suoi sforzi falliranno,
allontanando ulteriormente Elphaba e Glinda. Le conseguenze
trasformeranno Boq (il candidato al Premio Tony Ethan Slater) e
Fiyero per sempre, e metteranno in pericolo la sicurezza della
sorella di Elphaba, Nessarose (Marissa Bode),
quando una ragazza del Kansas si intrometterà nelle loro vite.
Mentre una folla inferocita si
solleva contro la Strega Malvagia, Glinda ed Elphaba dovranno
riunirsi un’ultima volta. Con la loro singolare amicizia al centro
del loro futuro, dovranno confrontarsi con sincerità ed empatia, se
vorranno cambiare se stesse, e tutta Oz, per sempre.
Ecco il nuovo poster ufficiale:
Il cast di Wicked – Parte Due
comprende anche i candidati all’Emmy Bowen Yang e Bronwyn James nei
panni degli assistenti di Glinda, Pfannee e ShenShen, e la
candidata ai BAFTA e ai Grammy Sharon D. Clarke (Caroline, or
Change) come voce della tata di Elphaba, Dulcibear.
Il film è prodotto da Marc Platt,
già vincitore di Tony ed Emmy, e da David Stone, più volte
vincitore di Tony. I produttori esecutivi sono Stephen Schwartz,
David Nicksay, Jared LeBoff, Winnie Holzman e Dana Fox. Il primo
film, Wicked, uscito nel novembre 2024, ha ottenuto 10 nomination
agli Oscar®, tra cui quella per il miglior film, vincendo gli
Oscar® per Migliori Costumi e per la Migliore Scenografia. Ad oggi,
il film ha incassato 750 milioni di dollari in tutto il mondo.
Wicked – Parte
Due è basato sul musical che ha segnato una generazione, con le
musiche e i testi del leggendario compositore e paroliere Stephen
Schwartz, vincitore di Grammy e Oscar®, e sul libro di Winnie
Holzman, tratto dal romanzo bestseller di Gregory Maguire. La
sceneggiatura è di Winnie Holzman e Winnie Holzman & Dana Fox. La
colonna sonora del film è di John Powell & Stephen Schwartz, con
musiche e testi di Stephen Schwartz
La star di The
Studio Ike Barinholtz è in trattative per
interpretare il miliardario ed ex alleato di Donald Trump,
Elon Musk, nel prossimo film di Luca
Guadagnino, Artificial,
in produzione presso Amazon MGM.
Come annunciato in precedenza, il
film vedrà protagonisti
Andrew Garfield e il recente candidato all’Oscar
Yura Borisov (“Anora“) ed è
descritto come una “commedia drammatica ambientata nel mondo
dell’intelligenza artificiale“. Le prime indiscrezioni
suggeriscono che Artificial
sarà incentrato sull’azienda di intelligenza artificiale OpenAI e
sul periodo del 2023 in cui il suo CEO Sam Altman è stato
licenziato e riassunto in pochi giorni.
Simon Rich (“An American Pickle”) ha
scritto la sceneggiatura e sarà il produttore insieme a David
Heyman e Jeffrey Clifford di Heyday Films, oltre a Jennifer
Fox.
Artificial riunisce
Guadagnino e Amazon MGM Studios. Secondo le prime
indiscrezioni, oltre a Borisov e Garfield, anche Monica
Barbaro (vista in A
Complete Unknown) sarebbe in lizza per i ruoli principali
in Artificial.
Ricordiamo che Luca
Guadagnino arriverà al Lido per la prossima Mostra d’Arte
Cinematografica della Biennale di Venezia per presentare il suo
After
the Hunt, che sarà proiettato Fuori Concorso.
La versione a fumetti di Reed
Richards ha spesso sfoggiato barba e baffi, quindi il fatto che
Pedro Pascal abbia baffi e barba in
I
Fantastici Quattro: Gli Inizi non è poi così
grave. Alcuni fan si sono lamentati del fatto che la star di
The Last of Us non si sia rasato
completamente, ma se dovete dare la colpa a qualcuno, potete
attribuirla a chi ha convinto Pascal a radersi per Wonder Woman 1984 del 2020.
Parlando con Vanessa Kirby per la serie di video “Agree to
Disagree” di LADbible, Pedro Pascal ha spiegato: “Mi faccio
crescere una barba di merda, ma se dovessi radermela tutta, avrei
davvero un aspetto orribile. Sono fortemente in disaccordo con una
mia versione rasata.”
“Ero così sconvolto dal mio
aspetto in ‘Wonder Woman 1984’. Ho adorato il film, ma ero così
sconvolto dal mio aspetto che non sono mai tornato indietro a meno
che non fosse assolutamente necessario”, ha detto a proposito
dell’interpretazione di Maxwell Lord. “Se mi avessero chiesto
di radermi completamente per ‘I Fantastici Quattro’ e avessero
insistito, l’avrei fatto. Ma è stata una creazione molto
collaborativa per tutti i nostri look nel film”.
Durante un’altra recente intervista,
la star di The Mandalorian ha ammesso di essere a conoscenza delle
lamentele che circondano la sua scelta per il ruolo di Reed.
Naturalmente, vale la pena sottolineare che, nelle prime recensioni
del reboot dei Marvel Studios, è stato ampiamente
elogiato per la sua fantastica interpretazione.
“È troppo vecchio. Non sta bene.
Dovrebbe radersi. Sono più consapevole del malcontento che circonda
il mio casting di qualsiasi altra cosa abbia mai fatto”, ha
detto Pedro Pascal. Il suo ruolo di Maxwell Lord in
Wonder Woman 1984 è stato una tantum, sebbene
sia stato un momento clou nei panni del malvagio miliardario. Ora
il personaggio ha il volto di Sean Gunn e non
sappiamo quanto potrà diventare importante (o malvagio) nel
DCU appena nato.
Nella
nostra recensione abbiamo scritto: “I Fantastici
Quattro: Gli Inizi conferma ciò che già si pensava in
seguito alla diffusione dei materiali promozionali: è un progetto
ben pensato, ben diretto, che sa dosare l’intimità e l’azione, che
grazie ai suoi variegati protagonisti si rivolge ad un pubblico
ampio, dai più giovani fino ai padri e alle madri.”.
Il film Marvel Studios I
Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima
famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic
(Pedro
Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa
Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph
Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon
Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile
mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la
forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la
Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus
(Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver
Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus
di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già
abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una
questione molto personale.
Il film è interpretato anche da
Paul Walter Hauser, Natasha Lyonne e Sarah
Niles. I
Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da
Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant
Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.
Gli ultimi anni sono stati
particolarmente difficili per il cinema, rallentato prima
dalla pandemia e poi (per quanto riguarda quello statunitense)
dagli scioperi verificatisi a Hollywood. Eppure, nonostante ciò, la
settima arte ha ugualmente trovato la forza di portare sul grande
(o sul piccolo) schermo, grazie ad alcuni film recenti, storie
giuste per questi tempi, capaci di risollevare gli animi, infondere
nuova speranza e ricordare a tutti la forza che il cinema stesso
possiede e quanto sia indispensabile, oggi più che mai, per
comunicare e raccontare storie, di cui l’essere umano ha tanto
bisogno.
In questi anni si è infatti
assistito al ritorno di celebri autori, molti dei quali impegnati
proprio a riflettere su sé stessi attraverso il cinema stesso, ma
ci si è imbattuti anche in nuove generazioni di registi che stanno
dimostrando di possedere voci ben distinte e originali, capaci di
comunicare nuove cose sul mondo, sull’uomo e sulla vita. Nonostante
siano stati anni difficili, dunque, c’è stata tanta bellezza al
cinema. Qui di seguito, si propongono una lista dei film
migliori degli ultimi anni, titoli da vedere
assolutamente per il proprio bene.
Film recenti da vedere in uscita nel 2025
Il 2025 si preannuncia come un anno
ricco di opere straordinarie, pronte a riaffermare ancora una volta
il potere del cinema, offrendo nuovi racconti, scenari ed emozioni.
Sono già molti i film più attesi con l’anno che è
iniziato con una pellicola
horror. Sarà un anno segnato da grandi ritorni, sequel, film
originali e opere ancora poco conosciute, ma che non tarderanno a
farsi scoprire. Di seguito, ecco alcuni dei titoli da non
perdere.
I
peccatori. Diretto da Ryan Coogler. Ambientato nel
1932 nel delta del Mississippi, il film vede Michael B. Jordan nei panni di due
gemelli criminali che tornano nella loro città natale per
ricominciare da capo, dove si trovano ad affrontare un male
soprannaturale. Il film vede la partecipazione di Hailee
Steinfeld, Miles Caton (al suo debutto cinematografico),
Jack O’Connell, Wunmi Mosaku, Jayme Lawson, Omar Miller e
Delroy Lindo.
Warfare. Film di guerra scritto e diretto da Ray
Mendoza e Alex Garland. Basato sulle esperienze di Mendoza durante
la guerra in Iraq come membro dei Navy SEAL statunitensi, il film
racconta un episodio vissuto da lui e dal suo plotone il 19
novembre 2006 dopo la battaglia di Ramadi. La sceneggiatura è
tratta dalle testimonianze dei membri del plotone ed è presentata
in tempo reale. Il film vede un cast corale che include D’Pharaoh
Woon-A-Tai nel ruolo di Mendoza, insieme a Will Poulter,
Cosmo Jarvis, Kit Connor, Finn Bennett, Joseph Quinn e Charles
Melton. Il film è dedicato al membro del plotone Elliott
Miller (interpretato da Jarvis nel film), che ha perso una gamba e
la capacità di parlare nell’incidente.
28 Anni Dopo.
Film horror post-apocalittico sul passaggio all’età adulta,
prodotto e diretto da Danny Boyle e scritto da Alex Garland. Terzo
capitolo della serie cinematografica 28 Days Later, dopo 28 Days
Later (2002) e 28 Weeks Later (2007), il film vede protagonisti
Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson, Alfie Williams al suo debutto
cinematografico e Ralph Fiennes.
Mickey
17. Film di fantascienza e commedia nera scritto,
prodotto e diretto da Bong Joon Ho, basato sul romanzo Mickey7 di
Edward Ashton del 2022. Il film vede Robert Pattinson nel ruolo del protagonista,
affiancato da Naomi Ackie, Steven Yeun, Patsy Ferran, Cameron
Britton, Daniel Henshall, Stephen Park, Anamaria Vartolomei, Toni
Collette e Mark Ruffalo. Ambientato nell’anno 2054, la trama segue
un uomo che si unisce a una colonia spaziale come “Expendable”, un
lavoratore usa e getta che viene clonato ogni volta che muore.
Black Bag. Film thriller di spionaggio
americano diretto da Steven Soderbergh e scritto da David Koepp. È
interpretato da Cate Blanchett, Michael Fassbender, Marisa
Abela, Tom Burke, Naomie Harris, Regé-Jean Page e Pierce Brosnan.
Nel film, l’agente dei servizi segreti britannici George Woodhouse
(Fassbender) viene incaricato di indagare su una lista di sospetti
traditori, tra cui sua moglie Kathryn (Blanchett).
Nosferatu. Il film horror gotico scritto e
diretto da Robert Eggers e remake del
film Nosferatu: A Symphony of Horror (1922), a
sua volta un adattamento non autorizzato del romanzo Dracula (1897)
di Bram Stoker. Il film è interpretato da Bill Skarsgård, Nicholas Hoult e Lily-Rose
Depp. Il cast di supporto comprende Aaron Taylor-Johnson,
Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney e Willem Dafoe.
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim. Film anime fantasy diretto da
Kenji Kamiyama da una sceneggiatura di Jeffrey Addiss & Will
Matthews e Phoebe Gittins & Arty Papageorgiou, basata sui
personaggi creati da J. R. R. Tolkien.
Ambientato circa 200 anni prima delle trilogie cinematografiche
de Il Signore degli Anelli (2001-2003) e Lo Hobbit
(2012-2014) di Peter Jackson, racconta la storia del
leggendario re di Rohan Helm Hammerhand. Quando i vicini
Dunlendings gli propongono di sposare sua figlia Héra, Helm uccide
involontariamente il loro capo, scatenando una guerra.
Sonic – Il film 3 – basato sulla serie di
videogiochi Sonic. Terzo film della serie Sonic, è stato diretto da
Jeff Fowler e scritto da Pat Casey, Josh Miller e John Whittington.
Jim Carrey, Ben Schwartz, Colleen O’Shaughnessey, James Marsden,
Tika Sumpter e Idris Elba riprendono i loro ruoli, mentre Keanu
Reeves si unisce al cast. Nel film, Sonic, Tails e Knuckles
affrontano Shadow the Hedgehog, che si allea con gli scienziati
pazzi Ivo e Gerald Robotnik per vendicarsi dell’umanità.
Better Man, film musicale biografico
co-scritto, prodotto e diretto da Michael Gracey sulla vita del
cantante inglese Robbie Williams. Williams è
ritratto come uno scimpanzé antropomorfo con immagini generate al
computer (CGI), interpretato da Jonno Davies con il motion capture
e doppiato sia da Williams che da Davies.
Maria, il film drammatico biografico diretto
da Pablo Larraín e scritto da Steven Knight. È una coproduzione
internazionale tra Italia, Germania e Stati Uniti. Il film ha come
protagonista Angelina
Jolie nei panni della cantante lirica Maria
Callas e segue i sette giorni precedenti la sua morte a
Parigi nel 1977, mentre riflette sulla sua vita e sulla sua
carriera.
A Complete Unknown, il film biografico diretto
da James Mangold, che ha co-scritto la sceneggiatura con Jay Cocks,
sul cantautore americano Bob Dylan. Basato sul libro del 2015 Dylan
Goes Electric! di Elijah Wald, il film ritrae Dylan attraverso i
suoi primi successi musicali folk fino alla controversia epocale
sull’uso di strumenti elettrici al Newport Folk Festival del
1965. Timothée Chalamet (che è
anche produttore) interpreta il ruolo di Dylan, con Edward Norton,
Elle Fanning, Monica Barbaro, Boyd Holbrook, Dan Fogler, Norbert
Leo Butz, Eriko Hatsune, Big Bill Morganfield, Will Harrison e
Scoot McNairy nei ruoli secondari. Il titolo del film deriva dal
ritornello del singolo di Dylan del 1965 “Like a Rolling
Stone”.
L’abbaglio, film
diretto da Roberto Andò e racconta di Giuseppe Garibaldi che ha
ormai allestito la spedizione dei Mille. A guidarla vi è anche il
ferreo tenente colonnello siciliano Vincenzo Orsini, pronto a
scontrarsi col suo passato in quanto ex ufficiale borbonico.
All’arruolamento delle camicie rosse nei pressi di Quarto si
presentano, tra i vari volontari, prima Domenico Tricò, contadino
con problemi di zoppia, poi Rosario Spitale, un baro.
The Brutalist è il film diretto e
prodotto da Brady Corbet, che ne ha curato la sceneggiatura insieme
a Mona Fastvold. Il film ha come protagonista Adrien Brody nei
panni di un ebreo ungherese sopravvissuto all’Olocausto che emigra
negli Stati Uniti, dove lotta per realizzare il Sogno Americano
fino a quando un ricco cliente non gli cambia la vita.
Film recenti da vedere in uscita
nel 2024
Anya Taylor-Joy in Furiosa di George Miller
Anche il 2024 promette di essere
ricco di opere potenzialmente straordinarie, dotate della forza di
riaffermare una volta di più il potere del cinema offrendo nuovi
racconti, scenari e ed emozioni. Sono già tanti i
film più attesi per il 2024, tra cui si annoverano molti
film horror. Sarà infatti un anno ricco di grandi ritorni, di
sequel, di film originali e di opere ancora non presenti sui nostri
radar ma che non tarderanno a farsi scoprire. Di seguito, ecco
giusto qualche titolo da non perdere.
Anora di Sean Baker. Anora, una
prostituta di Brooklyn, ha la possibilità di vivere una storia da
Cenerentola quando incontra e sposa il figlio di un oligarca.
Quando la notizia arriva in Russia, la sua favola è
minacciata.
Inside Out 2 (2024). Film d’animazione del
2024 diretto da Kelsey Mann al suo debutto alla regia. Il film è il
sequel di Inside Out prodotto dai Pixar Animation Studios, in
co-produzione con Walt Disney Pictures, e distribuito da Walt
Disney Studios Motion Pictures.
Kung Fu Panda 4, (2024). Quando una potente
mutaforma mette gli occhi sul Bastone della Saggezza di Po,
quest’ultimo si rende conto di aver bisogno di aiuto. Facendo
squadra con una volpe corsara dalla grande prontezza di spirito, Po
fa una scoperta.
A Quiet Place – Giorno 1, Michael Sarnoski
(2024). Quando New York City viene invasa dagli alieni, una donna e
altri sopravvissuti cercano di trovare la salvezza. Presto imparano
che devono rimanere assolutamente in silenzio, poiché le misteriose
creature sono attratte dal suono.
Cattivissimo me 4, Chris Renaud (2024). Dopo
sette anni dall’ultimo Cattivissimo Me, Gru, il supercattivo
preferito dal mondo intero, diventato agente della Lega
Anti-Cattivi, torna al fianco dei Minions per un’entusiasmante,
caotica e audace nuova era, con Cattivissimo Me 4 firmato da
Illumination. Gru affronta un nuovo nemico, Maxime Le Mal (l’icona
della commedia Will Ferrell, doppiato da Stefano Accorsi) e la fidanzata, la femme
fatale Valentina (candidata all’Emmy Sofia Vergara), per cui la
famiglia sarà costretta alla fuga.
I dannati, Roberto Minervini (2024). Inverno
1862. Nel bel mezzo della Guerra Civile, l’esercito americano invia
una compagnia di volontari nei territori occidentali, con il
compito di pattugliare le inesplorate terre di confine.
Kinds of
Kindness, Yorgos Lanthimos (2024). Tre storie ruotano
attorno a un uomo che cerca di prendere il controllo della propria
vita, a un poliziotto la cui moglie sembra un’altra persona e a una
donna che cerca una persona con una capacità speciale.
Dune – Parte
2, Denise Villeneuve (2024). Paul
Atreides si raduna dietro Chani e i Fremen mentre trama la sua
vendetta contro coloro che hanno distrutto la sua famiglia. Deve
fare di tutto per prevenire un terribile futuro che solo lui può
prevedere. Al cinema il 28 febbraio 2024.
Past
Lives, Celine Song (2023). All’età di dodici anni, i
due amici d’infanzia Nora e Hae Sung vengono separati dopo che la
famiglia di Nora è emigrata dalla Corea del Sud. 24 anni dopo, si
riuniscono per una settimana quando Hae Sung va a trovare Nora a
New York. Al cinema il 14 Febbraio 2024.
Povere
creature!, Yorgos Lanthimos (2023).
Il film racconta la storia di Bella Baxter, una donna riportata in
vita da uno scienziato molto interessato alle contaminazioni, che
le ha però donato il cervello di un’infante. Per Bella, dunque, pur
avendo un aspetto da adulta tutto è nuovo e tutto merita di essere
scoperto. Ha così inizio un folle viaggio ricco di passioni, amore
e scoperta della propria indipendenza.
The
Zone of Interest, Jonathan Glazer
(2023). Rudolf Höß, comandante del campo di concentramento di
Auschwitz, sua moglie Hedwig, i loro cinque figli e altri
personaggi trascorrono la propria quotidianità all’interno della
cosiddetta area di interesse (Interessengebiet) di circa 25 miglia
attorno al campo, volutamente ciechi all’orrore che si sta
consumando al di là del muro che li divide. Al cinema il 22
Febbraio 2024.
Challengers,
Luca Guadagnino (2024). Tashi deve abbandonare il
campo e rimane nel mondo del tennis come allenatrice di suo marito,
Art. Dopo alcune vittorie, Tashi iscrive il marito Art al
Challenger Tour, dove il destino vuole che si scontri con Patrick,
ex fidanzato di Tashi. Al cinema il 24 Aprile
2024.
Estranei (All of
Us Strangers), Andrew Haigh. Adam viene trasportato nella
sua casa d’infanzia quando stringe un legame con il misterioso
vicino Harry. Sembra che i suoi genitori siano ancora vivi, proprio
come il giorno in cui sono morti 30 anni fa. Al cinema dal 29
Febbraio 2024.
Civil
War, Alex Garland (2024). In un
futuro prossimo, un team di giornalisti attraversa gli Stati Uniti,
documentando la guerra civile in atto. Garland porta al cinema un
nuovo film dopo il thriller Men, dando vita a degli Stati
Uniti distopici che sembrano però non essere poi così distanti
dalla realtà dei fatti. Al cinema il 18 Aprile 2024.
Il regno del pianeta delle scimmie,
Wes Ball (2024). Quasi 300 anni dopo la morte di
Cesare, diverse società di scimmie sono emerse, come quella di cui
fa parte il giovane scimpanzé Noa. Dopo un improvviso attacco da
parte di un clan guidato da un altro scimpanzé, che ha distorto gli
insegnamenti di Cesare, i membri del clan di Noa vengono ridotti in
schiavitù. Nella sua avventura per salvarli, Noa unisce le forze
con Raka, un orango, e Mae, una ragazza umana. Al cinema il 24
maggio 2024
Furiosa,
George Miller (2024). In un mondo
post-apocalittico, Furiosa, rapita da bambina dal Luogo Verde delle
Molte Madri in cui viveva, viene accolta sotto l’ala del folle
signore della guerra Dementus, il cui esercito di motociclisti
arriverà presto a scontrarsi con la potenza rivale di quelle terre
desertiche rappresentata da Immortan Joe. Prequel di Mad Max:
Fury Road, il film segna il ritorno al cinema della saga
di Mad Max.
Hit Man, Richard Linklater
(2024). Gary Johnson diventa per caso un finto sicario, un agente
sotto copertura che fingendosi omicida spinge i suoi clienti ad
autodenunciarsi e farsi arrestare. Quando però viene assoldato da
una donna realmente bisognosa d’aiuto, si troverà davanti ad un
bivio che cambierà per sempre la sua vita.
Perfect
Days, Wim Wenders (2023). Il film
racconta la storia di Hirayama, un uomo umile ma sereno. Lavora
come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo, segue
un’assidua routine giornaliera che gli permette di coltivare le sue
passioni: la musica, i libri, la fotografia e gli alberi.
Film recenti da vedere: 2023
Il 2023 è stato un anno molto
importante, che ha visto arrivare al cinema film degni di nota tra
attesi sequel, opere d’animazioni, titoli italiani e riadattamenti
in live action di classici Disney. Certo, gli scioperi
verificatisi ad Hollywood hanno portato tanti film
previsti per quest’anno ad essere rimandati, ma ci sono ugualmente
state numerose opere di grande valore, provenienti da tutto il
mondo, a calcare il grande schermo. Nell’attesa di poterli vedere
tutti, ecco quelli ad ora usciti da recuperare assolutamente.
Barbie,
Greta
Gerwig (2023). Barbie, che vive a Barbie Land, viene
cacciata dal paese perché non è una bambola dall’aspetto perfetto.
Senza un posto dove andare, parte per il mondo umano e cerca la
vera felicità. Inizierà dunque per lei un viaggio che la porterà a
confrontarsi con sé stessa e la propria eredità.
Oppenheimer,
Christopher Nolan (2023). Il fisico J Robert
Oppenheimer lavora con una squadra di scienziati
durante il Progetto Manhattan, che porta allo sviluppo della bomba
atomica. La sua scoperta cambierà per sempre la storia del mondo e
dell’umanità, non necessariamente in meglio.
Io
capitano, Matteo Garrone (2023). In un’odissea
contemporanea, Seydou e Moussa lasciano Dakar per raggiungere
l’Europa, attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri
di detenzione in Libia e i pericoli del mare. Il film è stato
candidato agli Oscar 2024 nella categoria Miglior film
internazionale.
Killers of the Flower Moon, Martin Scorsese (2023). Il film racconta la
storia vera di quanto accaduto in Oklaoma, nella contea di Osage
agli inizi degli anni Venti. Una serie di omicidi, aventi come
vittime alcuni cittadini facoltosi della tribù indiana di Osage ha
portato ad un’indagine da parte dell’FBI che ha svelato una serie
di manipolazioni ed estorsioni con l’inganno dei beni degli Osage
fino a ricorrere all’omicidio.
C’è ancora domani,
Paola Cortellesi (2023). Nella Roma della seconda metà
degli anni Quaranta, Delia riveste esclusivamente i ruoli di moglie
e madre, mentre il marito Ivano è il capofamiglia. Il fidanzamento
della primogenita, con un ragazzo proveniente dal ceto borghese,
crea fermento in famiglia. Quando Delia riceve una misteriosa
lettera, la donna è determinata a rovesciare i
ruoli prestabiliti e riesce finalmente a immaginare un futuro
migliore.
The
Killer, David Fincher (2023). Un uomo
solitario e freddo, metodico e libero da scrupoli o rimpianti,
l’assassino attende nell’ombra, spiando il suo prossimo obiettivo.
Eppure più aspetta, più pensa di perdere la testa, se non la calma.
Una storia noir brutale, sanguinosa ed elegante di un assassino
professionista perso in un mondo senza una bussola morale, questo è
un caso di studio di un uomo solo, armato fino ai denti e che sta
lentamente perdendo la testa.
Anatomia di una caduta, Justin
Trier (2023). Sandra è una scrittrice tedesca che vive in
uno chalet di montagna con il marito Samuel e il figlio undicenne
Daniel non vedente. Quando Samuel viene trovato morto, gli
inquirenti sospettano che possa non essersi trattato di suicidio e
Sandra diventa la principale sospettata di omicidio. Il processo
porterà alla luce verità indicibili.
Napoleon,
Ridley Scott (2023). La rapida e spietata
scalata di Napoleone Bonaparte per diventare imperatore di Francia
si scontra con la sua disfunzionale e volatile relazione con la
moglie Giuseppina, il suo vero amore.
Godzilla Minus
One, Takashi Yamazaki (2023). Shikishima
è tornato dalla guerra ed è schiacciato dal rimorso di essere un
sopravvissuto e dal senso di colpa per quanto accaduto. Inizia a
lavorare su una barca dragamine, ma dopo una serie di test nucleari
americani dell’Operazione Crossroads condotti nell’atollo di
Bikini, una gigantesca creatura nota come Godzilla, evolutasi a
causa delle radiazioni, inizia ad attaccare Tokyo, spargendo morte
e distruzione.
Il
male non esiste, Ryûsuke
Hamaguchi (2023). Il film segue Takumi e sua figlia Hana,
che vivono nel villaggio di Mizubiki, vicino a Tokyo. Un giorno,
gli abitanti di questo vengono a conoscenza di un piano per
costruire un glamping vicino alla casa di Takumi, offrendo ai
residenti della città una comoda fuga nella natura. Quando due
rappresentanti dell’azienda di glamping arrivano nel villaggio per
tenere un incontro, diventa chiaro che il progetto avrà un impatto
negativo sull’approvvigionamento idrico locale, provocando
disordini.
Il
ragazzo e l’airone, Hayao Miyazaki
(2023). Mahito, un ragazzino di 12 anni, fatica ad ambientarsi in
una nuova città dopo la morte della madre. Tuttavia, quando un
airone parlante lo informa che sua madre è ancora viva, entra in un
mondo fantastico alla sua ricerca.
The Holdovers, Alexander Payne
(2023). Il film racconta la storia di uno scontroso professore di
una scuola privata del New England, che rimane nel campus durante
le vacanze di Natale per sorvegliare gli studenti che non possono
tornare a casa. Alla fine stringe un improbabile legame con
uno di loro, un ragazzo strambo e problematico, e con la cuoca
della scuola, il cui figlio è rimasto ucciso in Vietnam.
The
IronClaw, Sean
Durkin (2023). Il film racconta la vera storia degli
inseparabili fratelli Von Erich, che hanno fatto la storia nel
mondo molto competitivo del wrestling professionistico nei primi
anni ’80. Attraverso la tragedia e il trionfo, all’ombra del loro
prepotente padre e allenatore, i fratelli cercano un’immortalità
straordinaria sul più grande palcoscenico dello sport.
Scream VI,
Tyler Gillett e Matt
Bettinelli-Olpin (2023). Quattro sopravvissuti agli
omicidi di Ghostface si lasciano alle spalle Woodsboro per
ricominciare da capo a New York. Tuttavia, si ritrovano presto a
lottare per le loro vite quando un nuovo assassino si lascia dietro
una scia di morti.
Bussano alla
porta, M. Night Shyamalan (2023).
Mentre sono in vacanza in una baita isolata, una giovane ragazza e
i suoi genitori vengono presi in ostaggio da quattro sconosciuti
armati che chiedono alla famiglia di compiere una scelta
impensabile per evitare l’apocalisse.
Beau ha paura,
Ari Aster (2023). Beau è un uomo spaventato da
ogni cosa che lo circonda. Quando si vede costretto ad
intraprendere un viaggio per tornare dalla sua autoritaria madre,
ha per lui inizio un’Odissea imprevedibile, composta da situazioni
assurde, momenti drammatici e continue riflessioni sulla sua intera
vita.
L’ultima notte di
Amore, Andrea Di Stefano (2023).
Nella sua ultima notte prima del pensionamento, il poliziotto
Franco Amore si trova a dover risolvere una situazione critica, che
metterà a rischio la sua vita e i suoi anni di onorata carriera. Ad
interpretare il protagonista di questo cupo polar vi è
l’attore Pierfrancesco Favino.
Il sol
dell’Avvenire, Nanni Moretti (2023).
Giovanni è un regista italiano che ha smesso di credere
nell’avvenire, diviso tra una moglie in analisi e un produttore
sull’orlo del fallimento. Proprio come il protagonista del suo
nuovo film, Giovanni sembra allora pronto a farla finita col mondo
che avanza in direzione ostinata e contraria, ma qualcosa potrebbe
cambiare.
Air – La storia
del grandesalto,
Ben Affleck (2023). Il clamoroso accordo, destinato a
rivoluzionare la cultura e il mondo dello sport, fra un allora
sconosciuto Michael Jordan e il neonato reparto pallacanestro della
Nike, che diede vita al brand Air Jordan.
Spider-Man: Across the Spider-Verse,
Joaquim Dos Santos, Justin K. Thompson, Kemp
Powers (2023). Miles Morales torna per un’epica avventura
che porterà il nostro eroe di Brooklyn attraverso il multiverso per
unire le forze con Gwen Stacy e una nuova squadra di
supereroi.
Mission:
Impossible – DeadReckoning, Christopher
McQuarrie (2023). Ethan Hunt e la sua squadra dell’IMF si
trovano di fronte alla sfida più pericolosa che abbiano mai
affrontato: trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che
minaccia l’ intera umanità. Con il destino del mondo e il controllo
del futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica
missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani
sbagliate.
Film recenti da vedere: 2022
Il 2022 è stato un anno veramente
ricchissimo, con film di grande valore provenienti da ogni parte
del mondo. Qui raccogliamo solo alcuni dei più belli, tra grandi
kolossal fino ad opere più piccole e autoriali, senza dimenticare
le tante opere di genere, i film passati per i festival o premiati
agli Oscar. Ecco dunque il meglio dell’anno da poco passato.
Avatar – La via
dell’acqua, James Cameron (2022). In questo
atteso sequel, Jake vive felicemente la sua vita insieme a Neytiri
ma Pandora nasconde ancora numerosi misteri. Per difendere la
sua famiglia, si ritroverà a dover combattere una nuova dura guerra
contro gli umani e contro un vecchio nemico.
The Fabelmans,
Steven Spielberg
(2022). Il giovane Sammy Fabelman si innamora del cinema dopo che i
genitori lo portano a vedere il film Il più grande spettacolo del
mondo. Armato di una cinepresa, Sammy inizia a girare i suoi film a
casa, per la gioia della madre che lo sostiene.
Pinocchio,
Guillermo del Toro (2022). Il desiderio di un
padre porta magicamente in vita un bambino di legno in Italia,
dandogli la possibilità di prendersene cura. Rivisitazione in
stop-motion del classico di Collodi, arricchito qui di nuovi
significati, valori ed elementi magici.
Le buone stelle –
Broker, Kore’eda Hirokazu (2022). Due
uomini si guadagnano da vivere trovando nuovi genitori per i
bambini che vengono abbandonati in delle scatole. Incontrano una
giovane donna che ha abbandonato il suo bambino, ma che ora lo
rivuole.
Gli spiriti
dell’isola, Martin McDonagh (2022).Su
un’isola remota al largo della costa irlandese, Pádraic è sconvolto
quando il suo compagno Colm interrompe improvvisamente la loro
amicizia di una vita. Pádraic si propone di riparare il rapporto
danneggiato con ogni mezzo necessario.
Everything Everywhere All At
Once, The Daniels (2022). Evelyn
Wang, un’immigrata cinese sulla cinquantina, attualmente impegnata
in una lezione noiosa e condiscendente, si ritrova in un
ripostiglio delle scope con una versione di suo marito proveniente
da un universo alternativo.
Elvis,
Baz Luhrmann (2022). La nascita, l’ascesa e il
travolgente successo mondiale di Elvis Presley, stella
incontrastata del firmamento musicale, viste dagli occhi del suo
manager storico, il colonnello Tom Parker.
Tàr,
Todd Field (2022). La celebre musicista Lydia Tár
sta per registrare la sinfonia che rappresenterà l’apice della sua
arte e carriera. Tuttavia, quando il destino sembra essere contro
di lei, trova conforto solo in Petra, la sua figlia adottiva.
Top Gun:Maverick, Joseph
Kosinski (2022). Pete Mitchell, detto Maverick, continua a
superare i suoi limiti dopo essere stato per anni uno dei migliori
aviatori della Marina. Tuttavia, deve affrontare il suo passato
mentre addestra un nuovo gruppo per una missione estremamente
pericolosa.
Close,
Lukas Dhont (2022). I tredicenni Léo e Rémis hanno
un rapporto di profonda amicizia a scuola e nei campi dove, insieme
ai genitori, si occupano della raccolta di fiori. Quando i compagni
di scuola seminano zizzania nel loro rapporto, le conseguenze sono
fatali.
Crimes of the
Future, David Cronenberg (2022). Gli
esseri umani stanno mutando e il dolore è quasi scomparso. In
questo nuovo mondo, due artisti della performance hanno trasformato
le operazioni in una forma d’arte di successo e redditizia.
Decision toLeave, Park Chan-wook (2022).
L’ispettore Hae Joon avvia un’indagine sulla morte apparentemente
innaturale di un uomo su una montagna e incontra la vedova Seo Rae.
Hae Joon lsospetta che sia lei la responsabile dell’omicidio, ma
allo stesso tempo subisce il suo fascino.
The Whale,
Darren Aronofsky (2022). Un insegnante di inglese
obeso e solitario cerca di riallacciare i rapporti con la figlia
adolescente allontanata per avere un’ultima possibilità di
redenzione. Vincitore del premio Oscar al miglior attore
protagonista Brendan Fraser.
Babylon,
Damien Chazelle (2022). Los Angeles negli anni
’20. Una storia di ambizione smodata ed eccesso sfrenato, l’ascesa
e la caduta di vari personaggi nella creazione di Hollywood,
un’epoca di decadenza e depravazione sfrenate.
Master
Gardener, Paul Schrader (2022).
Narvel Roth è un esperto orticolturista incaricato del mantenimento
dei giardini di una tenuta sudista appartenente alla ricca vedova
Norma Haverhill. Quando quest’ultima gli affida la giovane nipote
Maya, orfana ed arrivata alla tenuta per sfuggire a una storia di
droga, rischia di far riemergere il passato violento che Narvel ha
cercato per tutti quegli anni di lasciarsi alle spalle.
L’amore secondo Dalva, Emmanuelle
Nicot (2022).
Ritorno a Seoul,
Davy Chou (2022). Freddie, una ragazza di 25 anni
che è stata adottata e vive in Francia, decide di recarsi in Corea
del Sud per cercare i suoi genitori biologici, ma il suo viaggio
prende una piega inaspettata.
Film recenti da vedere: 2021
Il 2021 è stato il primo anno in
cui gradualmente, molto gradualmente, si è tornati ad una
“normalità”, con i cinema che dopo i primi mesi dell’anno hanno
ricominciato ad aprire, proiettando nuovi film. Tra questi,
naturalmente, si annoverano grandi ritorni, opere di genere e in
generale titoli capaci di suscitare grandi emozioni.
È stata la mando di Dio di
Paolo Sorrentino (2021). Napoli, anni Ottanta. La vita del
diciassettenne Fabietto Schisa cambia radicalmente in seguito a due
avvenimenti: l’arrivo di Maradona al Napoli e un grave incidente,
che interrompe la felicità familiare. La storia è basata sulla vita
di Sorrentino stesso, che da ragazzo perse i genitori che rimasero
vittima di un’esplosione in una casa di montagna. Anche Paolo
doveva essere lì, ma Maradona lo salvò. Perché? Perché proprio quel
giorno, Paolo riuscì ad avere il permesso dai genitori di andare
allo stadio a vedere Maradona, invece che in montagna con i
genitori.
Tenet, Christopher Nolan (2021).
Un’azione epica che ruota intorno allo spionaggio internazionale,
ai viaggi nel tempo e all’evoluzione, mentre un agente segreto deve
cercare in tutti i modi di prevenire la Terza Guerra Mondiale.
Titane, Julia Ducournau
(2021). Alexia adora le automobili, sin da quando, bambina, un
incidente le ha donato una placca di titanio nella testa. Facendola
rinascere, gonfia di rabbia e amore represso che la trasformeranno
in un essere ibrido e nuovo. Il film è stato premiato con la Palma
d’Oro, il premio più importante del Festival di Cannes.
L’ultima notte a Soho, Edgar
Wright (2021). In questo thriller psicologico, Eloise, che
sogna di diventare una fashion designer, riesce misteriosamente a
catapultarsi negli anni Sessanta dove incontra Sandie, un’aspirante
cantante di grande fascino. Ma il glamour non è esattamente quello
che sembra: i sogni del passato iniziano a infrangersi e
approderanno a qualcosa di molto più oscuro.
Malignant, James Wan
(2021). Nel film, Madison è paralizzata da visioni scioccanti di
orribili omicidi e il suo tormento peggiora quando scopre che
questi sogni ad occhi aperti sono delle terrificanti realtà. Wan,
maestro dell’horror contemporaneo, porta al cinema una nuova favola
nera, ricca di inquietudini e orrori.
Il potere del cane,Jane Campion (2021). Il film presentato in
concorso alla 78° Mostra del cinema di Venezia
racconta di George e Phil, una coppia di fratelli che possiede un
ranch nel Montana. Quando George sposa la giovane vedova Rose e la
porta a vivere nel ranch, Phil prende di mira la donna e suo figlio
Peter, tormentandoli senza sosta. La pellicola è l’adattamento
cinematografico dell’omonimo romanzo del 1967 di Thomas Savage, è
interpretato da Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst,
Jesse Plemons e Kodi
Smit-McPhee.
Candyman, Nia DaCosta
(2021). Anthony, un artista visivo, incontra un veterano che espone
la vera storia dietro Candyman. Ansioso di usare questi dettagli
macabri per i dipinti, scatena inconsapevolmente una terrificante
ondata di violenza.
A Quiet Place II,
John Krasinski (2021). La famiglia Abbott affronta i
terrori del mondo esterno. Costretti ad avventurarsi nell’ignoto, i
membri della famiglia si rendono conto che le creature che cacciano
dal suono non sono le uniche minacce che si nascondono oltre il
sentiero di sabbia.
Halloween Kills, David Gordon
Green (2021). Laurie Strode lascia il mostro mascherato
Michael Myers rinchiuso nel suo seminterrato, convinta di essersi
finalmente liberata di lui. Ma quando Michael riesce a liberarsi
dalla trappola di Laurie, la sua carneficina continua.
Old, M. Night shyamalan
(2021). Una vacanza tropicale si trasforma in un orribile incubo
quando una famiglia visita una spiaggia appartata che in qualche
modo li sta facendo invecchiare rapidamente, riducendo la loro
intera vita in un solo giorno.
Io sono nessuno, Ilya
Naishuller (2021). Un violento episodio scatena in Hutch
Mansell, un marito trascurato e un papà sottovalutato, una rabbia a
lungo repressa, facendogli scoprire abilità letali e portando alla
luce oscuri segreti.
La donna alla finestra, Joe
Wright (2021). La dottoressa Anna Fox passa le sue
giornate rinchiusa nella sua casa di New York, bevendo vino mentre
guarda vecchi film e spiando i suoi vicini. Un giorno, guardando
fuori dalla finestra, vede qualcosa che accade nell’abitazione dei
Russell.
Licorice Pizza,
Paul Thomas Anderson (2021). La storia di Alana
Kane e Gary Valentine, che crescono e si innamorano nella San
Fernando Valley del 1973, in California. Il film segue i loro primi
passi esitanti sulla via dell’amore. Nostalgico, divertente, ricco
di sentimenti, Licorice Pizza è un nuovo grande film di
uno dei più grandi registi attualmente in attività.
Belfast, Kenneth Branagh (2021). Le vite di una
famiglia operaia e del loro giovane figlio, cresciuto durante il
tumulto degli anni ’60 nella capitale dell’Irlanda del Nord.
No time to
die,Cary Joji
Fukunaga (2021). Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Dune, Denis
Villeneuve (2021). In un distante futuro dell’umanità, il
duca Leto Atreides accetta la gestione di un pericoloso pianeta,
Dune,
l’unica fonte di una droga in grado di allungare la vita e fornire
eccezionali capacità mentali.
La fiera delle illusioni –
Nightmare Alley, Guillermo Del Toro
(2021). Un giostraio ambizioso con un talento per manipolare le
persone con poche parole ben scelte inizia una relazione con una
psichiatra che si rivela essere ancora più pericolosa di lui.
West Side Story,Steven Spielberg (2021). Due
adolescenti di diverse origini etniche si innamorano nella New York
degli anni 50. Una rivisitazione del leggendario musical West Side
Story sullo scontro tra due bande di strada di New York.
Parigi 13Arr., Jacques Audiard
(2021). Le vite di Émilie, Camille, Nora e Amber, amici e
occasionalmente amanti, si intrecciano nel quartiere parigino di
Les Olympiades. Audiard dà voce ad un trio di giovani in cerca del
proprio posto nel mondo, tra sesso, inganni e paure per il
futuro.
Drive My Car,
Ryūsuke Hamaguchi (2021). Un attore e regista
teatrale rimasto vedovo cerca un autista. L’uomo si rivolge al suo
meccanico, che finisce per consigliargli una ragazza di 20 anni.
Nonostante i timori iniziali, tra i due si sviluppa una relazione
molto speciale. Vincitore del premio Oscar al Miglior film
internazionale.
Scompartimento n. 6, Juho
Kuosmanen (2021). Una ragazza finlandese sale su un treno
diretto a Murmansk per sfuggire a una tormentata storia d’amore,
trovandosi a dividere il vagone letto con un minatore russo durante
il lungo viaggio. Da un iniziale diffidenza nascerà una profonda
amicizia. Un’inno a chi fugge, a chi si apre al mondo e a chi
ritrova la propria strada nei modi più imprevedibili.
Spencer,
Pablo Larraìn (2021). Nel 1991, durante le vacanze
di Natale con la famiglia reale a Sandringham House, nel Norfolk,
Diana Spencer decide di porre fine al suo matrimonio da tempo in
crisi con Carlo, principe del Galles.
Film recenti da vedere: 2020
Ecco di seguito alcuni dei migliori
film del 2020, che offrono storie di redenzione, con personaggi
alla ricerca di sé stessi o chiamati a scendere a patti con il
labirinto che è la propria mente. Ma si ritrovano anche opere di
genere, dal thriller all’horror, passando per l’avventura e altro
ancora.
Nomadland, Chloé Zhao (2020). Dopo aver
perso il marito e il lavoro durante la Grande recessione, la
sessantenne Fern lascia la città aziendale di Empire, Nevada, per
attraversare gli Stati Uniti occidentali sul suo furgone, facendo
la conoscenza di altre persone che, come lei, hanno deciso o sono
stati costretti a vivere una vita da nomadi moderni, al di fuori
delle convenzioni sociali.
L’uomo invisibile, Leigh
Whannell (2020). Intrappolata in una relazione violenta
con un brillante scienziato, Cecilia Kass scappa nel cuore della
notte facendo perdere le sue tracce. Nel frattempo, l’uomo sta
escogitando un diabolico piano.
Minari, Lee Isaac Chung (2020). Negli anni
ottanta, la vita del piccolo coreano-americano David cambia
drasticamente quando la sua famiglia si trasferisce dalla costa
occidentale nel cuore dell’Arkansas rurale per inseguire il sogno
lavorativo del padre Jacob, incurante delle preoccupazioni di sua
moglie. A complicare le cose in casa si aggiunge l’arrivo
dell’anziana nonna dalla Corea, i cui modi così diversi dai loro
suscitano la curiosità di David e della sua sorellina.
Mank, David Fincher
(2020). La Hollywood degli anni ’30 è rivalutata attraverso gli
occhi e la graffiante ironia dello sceneggiatore alcolista Herman
J. Mankiewicz mentre termina la scrittura del capolavoro che sarà
Quarto potere. Nel film di Fincher si ricostruisce dunque un
periodo particolare della storia del cinema, affrontando questioni
come l’autorialità e i giochi di potere alla base dell’industria
cinematografica.
I Care a Lot, J.
Blakeson (2020). Mala Grayson è una truffatrice che
prosciuga i risparmi degli anziani di cui ha la tutela. Tuttavia,
una donna che cerca di truffare si rivela essere più furba di
quanto non appaia.
Fino all’ultimo indizio, John
Lee Hancock (2020). Il Vice Sceriffo della Kern County,
Joe “Deke” Deacon viene mandato a Los Angeles per quello che doveva
essere un veloce incarico di raccolta di prove. Al contrario, si
trova coinvolto nella caccia al killer che sta terrorizzando la
città. A guidare l’indagine, il Sergente Jim Baxter che, colpito
dall’istinto di Deke, richiede il suo aiuto non ufficiale.
Ma mentre danno la caccia al killer, Baxter ignora che l’indagine
sta riportando a galla alcune situazioni vissute in passato da
Deke, svelando segreti scomodi che potrebbero mettere a repentaglio
molto più che il suo caso.
Sto pensando di finirla
qui, Charlie Kaufman (2020). In viaggio dai genitori di
lui qualcosa va storto, ma fidanzato, famiglia e realtà frammentata
non c’entrano nulla. Kaufman dà vita ad un nuovo oscuro viaggio
nella mente umana, attraverso il subconscio, la memoria, i
sentimenti e i rapporti umani. Il risultato è un film tanto folle
quanto rigoroso ed emotivamente forte.
Le strade del
male, Antonio Campos (2020).
Predicatori diabolici, poliziotti corrotti e amanti omicidi: in un
luogo totalmente sperduto, un giovane di forti valori ha sete di
giustizia. Un grande cast di attori recita in quest’opera corale
dove tutte le sfumature del male (ma anche del bene) finiscono per
convergere nella stessa direzione, offrendo un ritratto variegato e
cupo dell’essere umano.
Il processo ai Chicago
7, Aaron Sorkin (2020). Il film narra
il processo ad un gruppo di attivisti contro la guerra in Vietnam
accusati di aver causato lo scontro tra i manifestanti e la Guardia
Nazionale il 28 agosto 1968 a Chicago. Una storia vera
magnificamente scritta e diretta dallo sceneggiatore di The
Social Network. Il film ha poi ricevuto sei nomination
all’Oscar.
Il casoMinamata, Andrew
Levitas (2020). Il fotografo americano W. Eugene Smith va
in Giappone per indagare sui casi di avvelenamento di mercurio nei
villaggi costieri, causati dall’inquinamento delle industrie
chimiche. Johnny Depp
recita nel ruolo del fotografo Smith alla ricerca di verità che si
preferirebbe non conoscere ma che è indispensabile siano diffuse.
Un’opera di denuncia, che sconvolge per la sua forza.
In sala dal 23 luglio,
I
Fantastici Quattro: Gli Inizi è la nuova
avventura Marvel Studios che sfida non solo
le difficoltà degli ultimi anni dello Studio ma anche quella che
sembra una “maledizione” di questi amatissimi personaggi dei
fumetti, la Prima Famiglia Marvel, che fino a questo momento non
hanno mai avuto un adattamento cinematografico davvero
vincente.
In occasione della
promozione mondiale del film, alla quale abbiamo
partecipato anche noi di Cinefilos.it, i protagonisti del
film hanno raccontato l’esperienza di portare sul grande schermo
Reed Richards, Sue Storm, Johnny Storm e Ben Grimm.
Kevin Feige, produttore
di I Fantastici Quattro: Gli Inizi
KEVIN: Sono
incredibilmente emozionato. Ora è il momento giusto di realizzare
questo film, perché finalmente siamo riusciti a farlo, perché ne
abbiamo acquisito i diritti. Questo è stato uno dei motivi. L’altro
è che abbiamo messo insieme un cast incredibile, quello che vedete
davanti a voi. (…) Abbiamo lavorato duramente. Matt ha lavorato
duramente per anni per dare vita alla prima famiglia Marvel in un
modo che, sapete, ritenevamo si adattasse al mondo che abbiamo
creato, anche se questo film è molto autonomo. Anche se tutti qui
sono stanchi perché hanno già girato metà della loro prossima
apparizione come questi personaggi in Avengers: Doomsday.
Matt Shakman, regista di
I Fantastici Quattro: Gli Inizi
MATT: Sono un
grandissimo fan dei Fantastici Quattro. Lo sono fin da bambino,
quindi è stato un onore poter portare questi personaggi nel MCU. E
sapevamo che sono personaggi pubblici. Sono una sorta di luminari
della loro epoca, e ne avremmo sentito parlare se fossero stati
nella normale linea temporale Marvel. Quindi abbiamo dovuto
ambientarli in un universo diverso e su una Terra diversa, il che
significava che avevamo la possibilità di costruire questo
retrofuturo degli anni ’60. E la stessa energia e impegno che
abbiamo messo in WandaVision per costruire tutte queste specifiche
realtà da sitcom, li abbiamo impiegati per costruire questo mondo
retrofuturistico degli anni ’60 incredibilmente autentico, una
combinazione di Jack Kirby e 2001: Odissea nello spazio di Stanley
Kubrick.
Vanessa Kirby è Sue
Storm/La Donna Invisibile
I Fantastici Quattro: Gli Inizi – Vanessa Kirby è Sue Storm
VANESSA: Tutto quello
che abbiamo costruito con i nostri personaggi è già presente nei
fumetti in tutti i decenni. Mi è sempre sembrato un po’
rivoluzionario avere questa madre al centro della famiglia, ma
anche essere parte integrante della squadra, mai lasciata sola a
casa. (…) E poi, quando ho incontrato Matt, e poi Kevin per la
prima volta, e ho iniziato a parlare di Sue, ero già così
appassionata di lei. Ma l’idea di avere questa supereroina incinta,
questa madre lavoratrice, mi entusiasmava tantissimo. E anche
durante le riprese, è stato surreale, davvero, perché avevo il
pancione. Ma ero così coinvolta in tutto, ed ero così… sai, Matt e
Kevin sono stati grandi sostenitori del fatto che lei fosse così
complessa, così feroce, così amorevole e calorosa e tutte le cose
come penso siano veramente le donne. Quindi è stato davvero, è
stato molto incoraggiante. Ci tenevo davvero, ed è stato un grande
onore interpretarla. E so di essere solo una delle tante persone
che hanno avuto modo di conoscerla nel corso degli anni.
Pedro Pascal è Reed
Richards/Mr. Fantastic
PEDRO: La cosa che mi
è piaciuta di più è stata in realtà il fatto che questa persona
così brillante e così a suo agio nel risolvere le equazioni
scientifiche più complesse per creare soluzioni per assolutamente
tutto, o per continuare a capire come funziona il mondo, non è in
grado di sapere veramente come comprendere l’equazione molto più
complessa delle relazioni. (..) E la famiglia. E l’amore. E la
crescita in una relazione. E la crescita in una famiglia. E come
partner, come amico e poi, ovviamente, come padre. L’unico modo che
conosce per gestire la situazione è iniziare a mettere il mondo a
prova di bambino, piuttosto che limitarsi a vivere l’esperienza. E
questo è sicuramente qualcosa attraverso il quale mi ha guidato
Matt, perché io non sono un padre.
Joseph Quinn è Johnny
Storm/La Torcia Umana
JOSEPH: Qual era la
complessità di questo personaggio? Penso che ci sia qualcosa di
molto ambizioso in questo Johnny. Il modo in cui vede lo spazio. È
un po’ un ricercatore (…) E sta cercando delle risposte, credo.
Tutti questi quattro personaggi sono in un certo senso condannati a
questa idea di responsabilità e superpoteri. E ad avere questa vita
da burattini. E penso che lui stia cercando risposte al di fuori di
essa. E ho pensato che, intrinsecamente, nella sceneggiatura, ci
fosse qualcuno di molto completo. Non è affatto bidimensionale.
Sono stato molto fortunato che il personaggio avesse molto da
offrire. C’era davvero tanto da fare. Quindi è stato un piacere
immergermici e ridere, davvero. Il più possibile.
Ebon
Moss-Bachrach è Ben Grimm/La Cosa
Ebon Moss-Bachrach e Joseph Quinn in I Fantastici Quattro: Gli
Inizi
EBON: Penso che ci
sia un limite a quanto si può costruire. Siamo stati
incredibilmente fortunati. Matt è molto saggio e ci ha messo
insieme tutti e quattro. Dicono che puoi capire nei primi 10
secondi se sei compatibile con qualcuno. E ci siamo trovati
benissimo fin dall’inizio, realizzando un film di questa portata.
Passare un po’ di mesi, cinque, sei mesi, a realizzare questo film
è anche un ottimo modo per legare e condividere esperienze(…) Stai
spingendo una barca su una montagna per cercare di realizzare
questo progetto. Quindi abbiamo trascorso molte ore, molti giorni,
un periodo davvero piacevole. Mi sento molto grato e fortunato di
poter ancora trascorrere del tempo con questa famiglia.
Non avevo mai fatto
alcun tipo di performance capture. E questa è stata una delle cose
principali che mi ha attratto a fare il film, perché volevo
esplorare questo modo di recitare. E speravo che mi avrebbe potuto
liberare. Non avrò mai l’opportunità di interpretare qualcosa del
genere, davvero. Sai, si trattava di interpretare questo
personaggio incredibilmente forte e pesante. E poi ero un po’
ansioso e nervoso, solo perché era un cambiamento radicale per me,
considerando la tecnologia.
E poi, nel giro di un
paio di giorni, si è sciolto e l’ho trovato davvero, davvero
liberatorio. Sono in tutte le scene con loro. Ci guardiamo negli
occhi. Sono proprio lì. E c’era un’immediatezza e una libertà che
ho sempre trovato davvero sorprendenti.
Ralph Ineson è Galactus
Il Divoratore di Mondi
Galactus in I Fantastici Quattro: Gli Inizi
RALPH: E’ successo in
un periodo di pochi mesi, mentre questi ragazzi facevano tutto il
duro lavoro collaborando con gli studi cinematografici. Passavo
ogni tre settimane per una nuova prova del costume. E così si
sviluppava nel tempo. Quindi ogni poche settimane mi mettevo
davanti a uno specchio a tre ante e guardavo il personaggio e il
costume mentre veniva sviluppato. È un’incredibile opera d’arte e
di ingegneria. È una cosa incredibile. Mi fa sembrare come se
pesassi 160 chili. È enorme e muscoloso. Ma è indossabile. Il
design è incredibile. Non so qual è l’equivalente nel baseball, nel
bowling, a spinning nel cricket, ma sarei in grado di lanciare a
spinning con i guantoni. Perché ogni singola parte del guanto è
articolata. È una cosa meravigliosa. Davvero.
JULIA: Sul set ero
terrorizzata. Ma cercavo anche di nasconderlo. Sono stati tutti
così accoglienti, calorosi e confortanti, quindi… è stato pazzesco.
Probabilmente è stato il primo giorno di lavoro più pazzesco che
abbia mai avuto. Era notte e avevo un auricolare, a seguire le
istruzioni di Matt, per sentire la battuta di Vanessa ed è stato
pazzesco. Ma mi sono divertita tantissimo.
I Fantastici Quattro:
Gli Inizi è al cinema
Il film è stato
“Certificato Fresco” su Rotten Tomatoes, e questo dovrebbe
essere di grande aiuto in vista del fine settimana. Nella nostra recensione abbiamo scritto:
“I Fantastici Quattro: Gli
Inizi conferma ciò che già si pensava in seguito
alla diffusione dei materiali promozionali: è un progetto ben
pensato, ben diretto, che sa dosare l’intimità e l’azione, che
grazie ai suoi variegati protagonisti si rivolge ad un pubblico
ampio, dai più giovani fino ai padri e alle madri.”.
Sono bastati pochi anni all’attrice
Vanessa Kirby per diventare uno dei nomi più
affermati e richiesti della sua generazione. Attiva tanto al cinema
quanto in televisione, l’attrice è oggi in rapida ascesa, e con due
film attualmente presenti nel concorso della Mostra
del Cinema di Venezia sembra ora vivere il momento della sua
consacrazione. Dalla serie The
Crown al film Pieces of a
Woman, la Kirby è certamente uno dei volti del
momento.
2. È nota anche per i suoi
ruoli televisivi. La Kirby è particolarmente nota per i
suoi ruoli televisivi, che le hanno permesso di sfoggiare tutto il
suo talento. Il primo di questi risale al 2011, quando è Ruth Elms
in The Hour. Successivamente recita nella miniserie
Grandi speranze (2011), nel ruolo di Estella, e in
Labyrinth (2012). Grande notorietà la ottiene grazie a
The Frankenstein Chronicles (2015-2017), con Sean
Bean, e in particolare con la serie The Crown
(2016-2017), dove nelle prime due stagioni interpreta la
principessa Margaret, recitando accanto all’attrice Claire
Foy.
Vanessa Kirby in The
Crown
3. Al provino rischiò di non
ottenere la parte. Oggi risulta pressoché impossibile
immaginare il personaggio della giovane principessa Margaret con un
volto diverso da quello della Kirby. Eppure, per poco l’attrice non
rischiò di perdere la parte. Il giorno del suo provino, infatti,
l’attrice decise di applicare dell’autoabbronzante sulle proprie
caviglie, tentando di nascondere il proprio pallore. Al momento di
vestirsi, tuttavia, dimenticò tale dettaglio e pertanto finì con
l’indossare un abito che delle sue gambe mostrava ben più che le
sole caviglie. La differenza di colore della sua pelle sembra aver
distratto molto gli addetti al casting, che quasi si persero
l’interpretazione a cui l’attrice stava dando vita.
4. È rimasta affascinata dal
ruolo. Una volta ottenuta la parte, l’attrice decise di
compiere una serie di ricerche sulla vita della principessa
Margaret, così da poterla comprendere meglio e calarsi in modo
realistico nei suoi panni. Nel fare ciò, la Kirby ha affermato di
essere rimasta particolarmente colpita dai tanti aspetti poco noti
della donna. L’attrice ha ritrovato nella vita di lei numerosi
conflitti, personali o con il resto della propria famiglia, a cui
poi ha avuto modo di dar vita nelle corso della prime due stagioni
della serie. Esplorare un tale personaggio, si è così rivelato per
lei un compito estremamente affascinante e ricco di sorprese.
Vanessa Kirby in Mission:
Impossible
5. È stata resa una presenza
ricorrente. Con il film Mission:
Impossible – Fallout, l’attrice ha fatto il suo esordio
nella celebre saga action con il ruolo di Alanna Mitsopolis, alias
Vedova Bianca, una trafficante d’armi. Ad aver fortemente voluto la
Kirby per tale ruolo è stato Cruise in persona, rimasto
particolarmente colpito dall’interpretazione di lei in The
Crown. La presenza nel film dell’attrice è poi stata così
apprezzata anche dai fan da convincere i produttori a farla
diventare parte del gruppo di protagonisti, permettendole così di
riprendere il ruolo anche nel settimo capitolo.
Vanessa Kirby in Napoleon
6. Ha studiato e
improvvisato molto.
Vanessa Kirby interpreta Giuseppina Bonaparte nel fim
Napoleon, un ruolo che ha richiesto un’immersione intensa
in una figura storica complessa e multiforme. In un’intervista con
Vanity Fair, l’attrice ha
raccontato che molte scene, tra cui uno schiaffo sul divorzio, sono
state improvvisate, mentre il regista utilizzava un approccio
dinamico con riprese lunghe e diverse telecamere simultanee.
Kirby ha inoltre detto di aver studiato avidamente testi e
biografie, di aver visitato il museo di Napoleone e persino la
tomba di Giuseppina per catturarne l’essenza mercuriale e
resiliente
Vanessa Kirby è Sue Storm
in I Fantastici Quattro: Gli Inizi
7. Ha studiato a lungo per
interpretare SueStorm. In I Fantastici
Quattro: Gli Inizi Vanessa Kirby interpreta
Sue Storm, alias la Donna Invisibile. Per
prepararsi al ruolo ha studiato i fumetti con passione, tanto da
definirsi “una Sue nerd”. Ha approfondito anche temi scientifici
come la fisica quantistica, per rendere autentiche le scene in cui
Sue utilizza i suoi poteri con rigore e credibilità. Questa
versione di Sue, incinta per la prima volta nel MCU, unisce inoltre maternità ed
eroismo in modo inedito, in quanto l’attrice voleva evitare di
cadere nello stereotipo della madre buona, scegliendo invece di
restituire un ritratto sfaccettato e moderno della supereroina.
I Fantastici Quattro: Gli Inizi – Vanessa Kirby è Sue
Storm
Vanessa Kirby e il marito Paul Rabil
8. Ha una relazione con uno
sportivo. Vanessa Kirby è legata sentimentalmente
all’ex giocatore professionista di lacrosse
Paul Rabil dal 2022. Sebbene entrambi abbiano
scelto di mantenere una certa riservatezza, hanno reso pubblica la
loro relazione nel novembre 2023 tramite un post Instagram in cui
Rabil scriveva: “From the very minute we first met in Des
Moines, around the world and back, life is far better…”.
Vanessa Kirby è incinta di un figlio
Durante il CCXP Mexico nel maggio
2025, Kirby ha rivelato di essere in attesa del suo primo figlio.
Ha poi sfoggiato il pancione durante le premiere di I Fantastici
Quattro: Gli Inizi.
Vanessa Kirby è su Instagram
9. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo personale e verificato seguito da 2,7
milioni di persone. All’interno di questo, la Kirby è solita
condividere numerosi post relativi ai propri progetti da
interprete, dalle interviste alle premiere a cui ha preso parte.
Non mancano, inoltre, le foto di questi giorni che la ritraggono
sul red carpet di Venezia. Ma all’interno del profilo si possono
ritrovare anche post di altro tipo, da quelli relativi ai suoi
momenti di svago a quelli incentrati su luoghi o attività da lei
svolte.
L’età e l’altezza di Vanessa
Kirby
10. Vanessa Kirby è nata a
Londra, Inghilterra, il 18 aprile del 1988. L’attrice è
alta complessivamente 170 centimetri.
Apple
TV+ ha mostrato oggi le prime immagini di
“Profilo privato” (The Savant), la nuova
serie limitata in otto episodi con protagonista e produttrice
esecutiva Jessica Chastain, vincitrice di Oscar, SAG,
Golden Globe e Critics Choice Award (“Gli occhi di Tammy Faye”,
“The Good Nurse”, “George & Tammy”, “A Doll’s House” a Broadway).
La serie, un thriller ricco di suspense e colpi di scena, farà il
suo debutto su Apple TV+ il 26 settembre con i
primi due episodi, seguiti da nuovi episodi ogni venerdì fino al 7
novembre.
La trama di Profilo privato (The Savant)
L’avvincente serie segue le vicende
di un’investigatrice sotto copertura conosciuta come “The Savant”
(Chastain) che si infiltra in gruppi di haters online nel tentativo
di fermarne gli estremisti interni prima che agiscano. Il cast di
“Profilo privato” è completato da Nnamdi Asomugha, Cole Doman,
Jordana Spiro, Trinity Lee Shirley, Toussaint Francois Battiste,
insieme all guest star Pablo Schreiber.
Prodotta dalla FIFTH SEASON,
“Profilo privato” è prodotta da Chastain e Kelly Carmichael
per Freckle Films, dal vincitore dell’Emmy Alan Poul (“Six Feet
Under”, “Tokyo Vice”), dalla candidata all’Emmy Melissa James
Gibson (“Anatomia di uno scandalo”, “House of Cards – Gli intrighi
del potere”, “The Americans”) e il sei volte vincitore dell’Emmy e
due volte vincitore del DGA Matthew Heineman (“A Private War”,
‘Retrograde’, “Cartel Land”). David Levine e Garrett Kemble sono i
produttori esecutivi per Anonymous Content. Andrea Stanley, autrice
dell’articolo originale di Cosmopolitan, è consulente.
Boléro, il nuovo,
attesissimo film di Anne Fontaine, uscirà nelle
sale italiane il 28 agosto 2025. Ecco il
trailer!
Boléro è la storia
di come è nata la eccezionale, ossessiva, magistrale partitura di
Ravel, forse la più famosa musica del mondo, a metà tra biopic e
racconto dell’ossessione geniale che ha portato alla nascita di
questo capolavoro immortale. Boléro sarà
distribuito in Italia da Movies Inspired.
La trama di Bolero
Nel 1928, mentre Parigi vive al
ritmo degli anni ruggenti, la danzatrice Ida Rubinstein commissiona
a Maurice Ravel la musica per il suo prossimo balletto. Paralizzato
e in crisi d’ispirazione, il compositore sfoglia le pagine della
sua vita: i fallimenti degli esordi, la frattura della Grande
Guerra, l’amore impossibile per la sua musa Misia Sert… Ravel
allora scava nel profondo di sé stesso per creare la sua opera
universale, il Bolero.
Sì, stiamo parlando della scena
dello uno scoiattolo… All’inizio del Superman di
James
Gunn, l’Uomo d’Acciaio deve cercare di domare un
kaiju infuriato che Lex Luthor ha scatenato su Metropolis. Mentre
si assicura che tutti nelle vicinanze siano illesi, Superman si prende un momento
per salvare uno scoiattolo e portarlo in salvo.
Per molti fan, questo momento
rappresentava perfettamente la convinzione dell’iconico eroe che
ogni forma di vita, umana o meno, sia preziosa. Per altri, era una
scena eccessivamente sciocca che semplicemente non avrebbe dovuto
essere nel film.
Parlando con Rolling Stone,
James Gunn ha rivelato di aver preso in
considerazione l’idea di rimuovere la scena dopo le reazioni
negative ai test di screening e le “proteste” dei membri della sua
troupe.
“[Questo] è stato probabilmente
il secondo o terzo momento più dibattuto del film. Perché l’abbiamo
mostrato per un pubblico di prova e ad alcuni non è piaciuto lo
scoiattolo. Si chiedevano: “Perché diavolo sta salvando uno
scoiattolo? Perché si sta prendendo una pausa, salvando uno
scoiattolo?” C’è stato un montaggio in cui l’ho tagliato e ho
pensato: “Mi manca davvero lo scoiattolo. Deve salvare lo
scoiattolo”. Inoltre, c’erano anche dei problemi geografici
riguardo a dove sarebbe finito se non l’avessi fatto volare con lo
scoiattolo. Così ho rimesso lo scoiattolo nonostante le proteste di
alcuni membri della mia troupe.”
Non sappiamo perché qualcuno possa
avere un problema con questo momento in particolare, dato che è
praticamente in linea con il tono generale del film, ma il team di
Cinefilos.it è felice che
Gunn abbia deciso di lasciare nel film questa scena.
Superman
è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da
James Gunn, con
David Corenswet nei panni di Superman/Clark
Kent e inaugurerà la fase intitolata “Dei e Mostri“. Il film
racconterà un Clark Kent già adulto, alle prese con il delicato
equilibrio tra la sua identità kryptoniana e quella umana, in un
mondo in cui l’umanità fatica a fidarsi di figure straordinarie.
Secondo quanto anticipato, non si tratterà di una storia di
origini, ma piuttosto di un ritratto di Superman nel momento in cui
cerca il suo posto nel mondo come giornalista al Daily
Planet e come eroe capace di ispirare speranza.
Nel cast anche
Rachel Brosnahan,
Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan,
Nathan Fillion,
Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de
Faría, Wendell Pierce,
Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva
Howell. Questi attori porteranno sul grande schermo
personaggi come Lois Lane, Guy
Gardner,
Hawkgirl, Metamorpho, Lex
Luthor e Mister Terrific.
Con il suo stile inconfondibile,
James Gunn trasporta il supereroe nel nuovo universo DC, con una
miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti,
consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una
profonda fiducia nella bontà del genere umano. Il tono del film
sarà molto diverso rispetto alle precedenti versioni più cupe: Gunn
ha dichiarato che Superman sarà colorato, pieno di
emozione e con un protagonista cresciuto in un ambiente familiare
sano e amorevole, elemento che influenzerà profondamente la sua
personalità.
Il film non solo rilancia l’iconica
figura dell’Uomo d’Acciaio, ma getta anche le basi narrative e
tematiche per l’intero universo condiviso DC, fondendo umanità,
epica e introspezione morale in un racconto di rinascita
mitologica.
Il film è al cinema dal 9
luglio distribuito da Warner Bros.
Pictures.
I
Fantastici Quattro: Gli Inizi è uscito oggi
in Francia, Indonesia, Paesi Bassi e da noi in
Italia, il che significa che gli spoiler stanno già
iniziando a diffondersi online. È inevitabile con un’uscita
internazionale scaglionata, ma uno dei segreti peggio custoditi del
reboot è già emerso stamattina. Diverse foto della scena
post-credit di I Fantastici Quattro: I Primi Passi stanno
circolando sui social media, rivelando un primo sguardo al Dottor
Destino di Robert Downey Jr.
Destino sta forse cercando di
convincere il più giovane membro dei Fantastici Quattro a curargli
il volto sfregiato, o potrebbe avere in mente qualcosa di più
nefasto per il figlio di Mister Fantastic e della Donna Invisibile?
Molti fan hanno già sottolineato che la maschera di Destino non è
dissimile da quella indossata da Iron Man, e sebbene Downey
interpreti Victor Von Doom, potrebbe comunque essere legato a Tony
Stark.
Il film è stato “Certificato
Fresco” su Rotten Tomatoes, e questo dovrebbe essere di grande
aiuto in vista del fine settimana. Nella
nostra recensione abbiamo scritto: “I Fantastici
Quattro: Gli Inizi conferma ciò che già si pensava in
seguito alla diffusione dei materiali promozionali: è un progetto
ben pensato, ben diretto, che sa dosare l’intimità e l’azione, che
grazie ai suoi variegati protagonisti si rivolge ad un pubblico
ampio, dai più giovani fino ai padri e alle madri.”.
Il film Marvel StudiosI
Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima
famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic
(Pedro
Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa
Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph
Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon
Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile
mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la
forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la
Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus
(Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver
Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus
di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già
abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una
questione molto personale.
Il film è interpretato anche da
Paul Walter Hauser, Natasha Lyonne e Sarah
Niles. I
Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da
Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant
Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.
La trama di Una scomoda
circostanza – Caught Stealing
Protagonista del film è Hank Thompson (Austin
Butler) era una promessa del baseball al liceo che ora
non può più giocare. Nonostante questo, le cose sembrano andare
bene: ha una splendida ragazza (Zoë
Kravitz), lavora come barista in un locale malfamato
di New York, e la sua squadra del cuore sta vivendo una
sorprendente corsa al titolo. Quando il suo vicino punk-rock
Russ (Matt
Smith) gli chiede di badare al suo gatto per qualche
giorno, Hank si ritrova improvvisamente coinvolto in una situazione
complicata: un gruppo di gangster decisamente pericolosi comincia a
dargli la caccia. Tutti vogliono qualcosa da lui, ma il problema è
che non ha la minima idea del perché. Braccato da ogni parte, Hank
dovrà contare su tutto il suo ingegno per restare in vita
abbastanza a lungo da scoprirlo.
Mercoledì
è stata rinnovata per una terza stagione su Netflix, secondo quanto confermato e appreso
da Variety. La notizia arriva prima della première della seconda
stagione della commedia soprannaturale con
Jenna Ortega, la serie Netflix in lingua inglese più
popolare di sempre.
L’imminente arrivo della seconda
stagione di Mercoledì
ci riporterà nelle atmosfere cupe ma divertenti e familiari dello
show Netflix, che porta impressa l’impronta del visionario
Tim Burton.
Mercoledì Stagione 2
Nella seconda stagione, Mercoledì Addams (Jenna
Ortega) torna ad aggirarsi per i corridoi gotici della
Nevermore Academy, dove l’attende una nuova serie di nemici e
problemi. In questa stagione Mercoledì deve destreggiarsi tra
famiglia, amici e vecchi avversari, per affrontare un altro anno di
caos splendidamente oscuro e bizzarro.
Armata della sua caratteristica
arguzia tagliente e del suo fascino imperturbabile,
Mercoledì si ritrova al centro di un nuovo
agghiacciante mistero soprannaturale.
Come già annunciato, l’iconico
regista Tim Burton sbarcherà il 25 luglio al Giffoni Film Festival
2025 per incontrare i giurati della 55esima edizione.
Tim Burton, che in carriera ha
appassionato il pubblico mondiale con pellicole iconiche come
“Beetlejuice – Spiritello Porcello”, “Batman”, “Edward mani di
forbice”, “Nightmare before Christmas”, “Ed Wood”, “Il mistero di
Sleepy Hollow”, “Big Fish – Le storie di una vita incredibile”, “La
sposa cadavere”, “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet
Street”, “La
Fabbrica di Cioccolato”, “Frankenweenie”, firma la regia di 4
episodi della seconda stagione di “Mercoledì”.
1 di 4
Cortesia di Netflix
Cortesia di Netflix
Cortesia di Netflix
Cortesia di Netflix
MERCOLEDÌ – STAGIONE 2
Showrunner / Produttori Esecutivi / Sceneggiatori: Alfred
Gough, Miles Millar
Regista / Produttore Esecutivo: Tim Burton
Produttori Esecutivi: Steve Stark, Andrew Mittman, Meredith
Averill, Karen Richards, Gail Berman, Jonathan Glickman, Tommy
Harper, Kayla Alpert, Kevin Miserocchi
Dopo la sua fenomenale
interpretazione in The Substance, la stella di
Margaret Qualley è in ascesa, e i fan hanno
accolto con favore le voci su una sua possibile interpretazione di
Rogue nel reboot degli X-Men dei Marvel Studios.
Qualley è salita alla ribalta grazie
alla sua interpretazione, candidata ai Golden Globe, in
Maid di Netflix, mentre annovera tra i suoi crediti anche
C’era
una volta… a Hollywood, Povere Creature e l’imminente
Honey Don’t!. Tuttavia, un franchise di supereroi
potrebbe non essere nel futuro della trentenne.
In un’intervista con
Collider, a Margaret Qualley è stato chiesto se si
unirebbe a una grande serie cinematografica e ha risposto: “Oh,
non credo di volermi impegnare in un franchise. Mi sembra un sacco
di tempo, e ho paura [Ride]”. Quando le sono state presentate
le voci su Rogue, l’attrice ha risposto: “Oh merda.
Okay”.
Chiaramente non è molto su cui
basarci, ma non sembra interessata a unirsi all’MCU né pare
particolarmente consapevole di chi sia Rogue. È ancora molto presto
per il prossimo film degli X-Men, anche se non è
escluso che i Marvel Studios abbiano già contattato degli attori
per interpretare la prossima generazione di mutanti.
In ogni caso, la maggioranza sembra
concordare sul fatto che Margaret Qualley sarebbe un’ottima Rogue
nell’MCU, quindi vedremo cosa succederà.
Da poco
abbiamo riportato su Cinefilos.it che il regista di Thunderbolts*, Jake
Schreier, è stato confermato come regista del reboot degli
X-Men, ancora senza titolo, dal presidente dei Marvel Studios
Kevin Feige, il quale ha anche
dichiarato che “La sceneggiatura è in fase di
elaborazione”.
Dopo lo strepitoso
successo al botteghino di Top Gun: Maverick e a quasi quarant’anni dal suo
debutto nelle sale nel 1986, TOP GUN, il film cult
che ha segnato un’intera generazione, torna a far vibrare le sale
cinematografiche italiane in un’imperdibile versione rimasterizzata
in 4K in arrivo sul grande schermo solo il 6, 7 e 8
ottobre (elenco delle sale presto disponibile su nexostudios.it e prevendite aperte a partire dal
giorno 11 settembre). Top Gun è solo il primo dei
film pronti a riconquistare il grande schermo: con lui si inaugura
NEXO STUDIOSBACK TO CULT, il
nuovo ciclo dedicato ai film cult che tornano al cinema. Tra
ottobre a dicembre, ci aspettano anniversari indimenticabili:
Ritorno al Futuro festeggia 40 anni (21/10),
Frankenstein Junior torna per l’iconico Frankenstein
JuniorHalloween Party (30-31/10),
ParaNorman ritorna al cinema per i 20 anni di Laika
Studios (in ottobre), Quei bravi ragazzi celebra i suoi 35
anni (17-19/11) così come Mamma, ho perso l’aereo
(4-10/12). Un viaggio tra grandi miti cinematografici, là dove
tutto è cominciato: in sala.
Con la sua miscela
esplosiva di adrenalina, musica iconica e romanticismo, TOP
GUN rappresenta molto più di un film: è uno stile di vita
e un volo dentro l’epopea degli anni ’80. Uscito nel 1986, diretto
da Tony Scott e interpretato da un
magneticoTom
Cruise nei panni del leggendario pilota Pete
“Maverick” Mitchell, il film è pronto a conquistare una nuova
generazione di spettatori e a far nuovamente emozionare chi ha già
sognato di salire a bordo di un F-14 Tomcat.
Il ritorno in sala
di TOP GUN sarà l’occasione per rivivere tutta la
potenza visiva e sonora del film: dalle vertiginose sequenze aeree
alla colonna sonora intramontabile, con brani come Take My
Breath Away e Danger Zone che ancora oggi infiammano
l’immaginario collettivo.
L’invito rivolto ai
fan è quello di prepararsi per il ritorno al cinema con un outfit
ispirato a TOP GUN e, soprattutto, con gli immancabili occhiali da
aviatore. La sfida proposta al pubblico è quella di pubblicare sui
social una foto in perfetto stile TOP GUN: occhiali, giacche
bomber, moto, cielo sullo sfondo o anche solo l’atteggiamento
spavaldo di un vero pilota. I contenuti potranno essere condivisi
utilizzando gli hashtag #TopGunStyle e
#NeedForStyle e indossando lo stesso look anche in
sala per un memorabile selfie davanti al poster ufficiale del
film. I cosplayer più riusciti verranno selezionati e
pubblicati sui profili social ufficiali di Nexo
Studios, dove partirà anche la speciale rubrica
#Rewind1986, un appuntamento pensato per ripercorrere gli eventi
dell’anno di uscita di Top Gun. Cosa usciva al cinema, che musica
ascoltavamo, come ci vestivano, cosa accadeva nel mondo? Per
un’immersione completa nell’era di Maverick.
L’evento fa parte del ciclo
Nexo Studios Back to Cult.
Il
reboot del film Resident Evil è in arrivo e il
regista di Barbarian Zach Cregger ha appena rivelato come il film
sarà simile al videogioco da cui è tratto. I film di Resident
Evil hanno avuto una storia piuttosto travagliata, ma
l’adattamento di Cregger promette di rimediare, essendo più fedele
che mai ai videogiochi.
In un’intervista con Comicbook.com, il regista del film Resident Evil
Zach Cregger ha parlato della sua storia con la serie e di come
questa influenzi il suo prossimo lavoro. Secondo Cregger, ha
“giocato a tutti i giochi”, in particolare a Resident
Evil 4, che ha giocato “un centinaio di volte”.
Tuttavia, Cregger non ha visto gli altri film di Resident
Evil, affermando che “i giochi sono la mia
passione”.
Dato che Cregger è un grande fan
dei videogiochi Resident Evil, ha dichiarato: “Voglio
solo raccontare una storia che renda onore all’esperienza che si
prova giocando”. Per questo motivo, Cregger sembra
incredibilmente fiducioso nel progetto, affermando: “Penso che
il film sarà un successo”.
Cosa significano i commenti di
Zach Cregger per il film Resident Evil
La storia di Zach Cregger con la
serie Resident Evil implica che la sua familiarità con i
giochi influenzerà il suo film, il che è una cosa positiva. Tra
tutti i giochi, sembra probabile che Resident Evil 4 avrà
il maggiore impatto sul film in uscita, poiché le sue frequenti
interazioni con il gioco hanno probabilmente influenzato la sua
prospettiva sulla serie.
CorrelatiIl nuovo reboot di
Resident Evil non sarà “completamente fedele alla tradizione”, il
regista chiarisce il rapporto del suo film con i videogiochiIl film
Resident Evil del 2026 sarà diretto da Zach Cregger, ma non sarà un
adattamento completamente fedele alla serie di videogiochi.9
Il fatto che Cregger non abbia
visto gli altri film di Resident Evil è anche un’ottima
cosa, perché significa che non hanno influenzato affatto la sua
visione della serie. I precedenti film di Resident Evil sono
generalmente poco apprezzati dai fan dei videogiochi a causa dei
cambiamenti apportati nell’adattamento, e si spera che il film di
Cregger eviti questo problema.
The Hunting Wives –
stagione 1 è una soap opera poliziesca ambientata nel cuore del
Texas, con colpi di scena continui fino alla fine. Una donna
liberale di nome Sophie e suo marito Graham si trasferiscono in una
piccola città del Texas. Dopo essersi incontrate a una festa,
Sophie si innamora rapidamente di una donna ricca, leggermente più
progressista ma comunque estremamente conservatrice, di nome Margo.
Simile a Devon in Sirens di Netflix,
Sophie cerca di entrare a far parte del gruppo di amici ricchi ed
elitari di Margo e scopre ben presto che tutti hanno dei
segreti.
Quello che inizia come uno scontro
culturale tra conservatori sostenitori di Trump e una liberale
outsider si trasforma in un giallo quando una ragazza adolescente
di nome Abby viene trovata morta nella foresta. La nuova pistola di
Sophie, che è stata costretta a comprare, scompare. Tuttavia,
riappare come arma del delitto. Mentre Sophie cerca di scoprire la
verità, scopre rapidamente che non può fidarsi di Margo, nonostante
abbiano iniziato una relazione.
Chi ha ucciso Abby nella prima
stagione di The Hunting Wives
Il mistero al centro di The Hunting
Wives è chi ha ucciso Abby, e ci sono diversi sospetti con forti
moventi. La sospettata più probabile è Jill, la madre di Brad.
Dopotutto, è lei l’assassina nel libro. Tuttavia, Sophie scopre che
la sua nuova migliore amica e amante, Margo, è la responsabile
dell’omicidio.
Come scopriamo all’inizio di The
Hunting Wives, Margo ha adescato Brad, il fidanzato adolescente di
Abby, già da tempo. Anche se lei lo definisce un tradimento, mi
asterrò dal dipingerlo in questo modo, dato che lui è un ragazzo di
appena 18 anni che frequenta ancora il liceo. È fortemente
implicito che lei abbia iniziato ad abusare sessualmente di lui
prima che fosse legalmente considerato un adulto. Anche se avesse
aspettato che compisse 18 anni, sarebbe comunque moralmente
riprovevole, soprattutto perché lo conosceva da quando era
bambino.
Margo non vuole che nessuno sappia
cosa sta facendo a Brad o che ha abortito dopo essere rimasta
incinta. Usa la sua influenza su Brad per impedirgli di rivelare la
loro “relazione”, ma non ha modo di manipolare Abby affinché
taccia. Così, Margo la zittisce per sempre, nascondendo le sue
azioni deplorevoli.
Come Sophie scopre l’aborto
segreto di Margo
Sophie nota un dettaglio
facilmente trascurabile
Sophie aveva tutti gli elementi per
ricostruire la verità sull’omicidio di Abby da parte di Margo.
Tuttavia, non riusciva a capire un movente forte fino a quando non
ha scoperto che Margo aveva abortito in segreto. Margo non solo
voleva nascondere di aver abortito, ma anche che era stato lo
sperma di Brad a metterla incinta.
Fortunatamente, Sophie trova i
tamponi di Margo in bagno dopo aver fatto sesso. Sophie ricorda che
la prima volta che ha incontrato Margo, lei le ha detto che non
poteva usare i tamponi. Invece di ignorare l’incongruenza, Sophie
indaga e scopre che la gravidanza e l’aborto sono i motivi
principali per cui una persona non può usare un tampone.
Planned Parenthood raccomanda alle
persone che abortiscono in ambulatorio di non usare tamponi per una
settimana per ridurre il rischio di infezioni. Purtroppo, Margo
commette l’errore di negare di non poter usare un tampone, il che
insospettisce Sophie.
Perché Sophie nasconde la morte
accidentale di Kyle
Sophie teme le ripercussioni
del bere e guidare
Sophie trascorre la prima metà di
The Hunting Wives comportandosi in modo molto strano ogni volta che
si parla di bere o guidare. In realtà non ha bisogno di un motivo
per astenersi da entrambe le cose, ma la serie rivela che non fa
nessuna delle due cose a causa di un precedente omicidio colposo
causato dal bere e guidare.
Questo la porta a nascondere la
morte di Kyle nei momenti finali della prima stagione di The
Hunting Wives. È consapevole di avere un precedente per omicidio
colposo, il che farebbe sì che la polizia la incolpasse invece di
considerare che potrebbe aver agito per proteggersi.
Inoltre, era già stata indagata dai
servizi sociali dopo l’ultimo incidente. Probabilmente si rende
conto che, essendo l’unica responsabile del figlio al momento
dell’incidente, potrebbe perderlo.
La complessa relazione tra
Margo e Sophie, spiegata
La relazione tra Margo e Sophie
confonde i confini tra romanticismo, ossessione e
coercizione
La relazione tra Margo e Sophie in
“The Hunting Wives” è in bilico tra ammirazione, ossessione e
attrazione, rendendola una delle più complesse della serie. È
difficile attribuire tutte le azioni di Sophie a una sola di queste
categorie. Niente in questo show è semplice e lineare.
Sophie potrebbe aver iniziato a
investire il suo tempo nel gruppo perché ammirava Margo, ma ben
presto è diventata così ossessionata da lei da mettere da parte la
sua famiglia e le sue responsabilità. Ha anche iniziato a
comportarsi in modo insolito per compiacere Margo, cercando lodi e
approvazione. Allo stesso tempo, però, non c’è alcun dubbio che
provasse anche attrazione sessuale per Margo.
Nel frattempo, non è chiaro se
Margo veda Sophie come il suo nuovo “giocattolo”, se voglia
corromperla o se sia attratta da lei. Tutte sono spiegazioni
plausibili. Dopotutto, Margo spinge ripetutamente, se non
addirittura oltrepassa, i limiti di Sophie, soprattutto quando si
tratta di alcol, droga e armi. Allo stesso tempo, si comporta come
se fosse attratta da Sophie, e tra loro c’è sicuramente chimica.
Come Sophie, probabilmente è un mix di entrambe le cose.
L’identità del rapitore di
Kaycee Krummell e cosa le succede
Il rapimento di Kaycee non è
collegato all’omicidio di Abby
The Hunting Wives stagione 1
introduce il rapimento di una ragazza adolescente di nome Kaycee
Krummell. Questo crea un forte mistero quando Abby muore, perché la
polizia teme che possa trattarsi di un rapitore e aggressore
seriale. Tuttavia, alla fine, è chiaro che esiste un rapitore e
aggressore seriale, ma non ha nulla a che fare con l’omicidio di
Abby.
Considerando che il pastore Pete
stava diventando troppo amichevole con Abby e le aveva preso il
maglione, probabilmente sarebbe stata sua vittima se Margo non
l’avesse uccisa.
Il pastore Pete ha rapito Kaycee
Krummell circa sette mesi prima degli eventi di The Hunting Wives e
fa di Nina la sua seconda vittima. Anche se non vediamo Kaycee
mentre viene rapita, probabilmente è stata accompagnata dal pastore
Pete, che l’ha drogata, come ha fatto con Nina.
Fortunatamente per Kaycee e Nina,
l’agente Salazar riesce a ricostruire l’identità del rapitore in
tempo per fermarlo. Lei e gli altri agenti lo fermano prima che
riesca a scappare. Entrambe le ragazze sono vive nel container
attaccato alla sua auto. Purtroppo, non otterranno giustizia poiché
lui si suicida prima che la polizia possa arrestarlo.
La storia segreta di Margo e
Kyle in The Hunting Wives spiegata
Kyle e Margo hanno un passato
travagliato
Proprio come Sophie, Margo è
enigmatica sul suo passato, ma è chiaro che non proviene da una
famiglia benestante. Aprendosi con Sophie, ammette che sua madre
era mentalmente instabile e che suo padre era un uomo sposato.
Tuttavia, grazie a un flashback, finalmente scopriamo la
verità.
La madre di Margo e Kyle era
estremamente instabile e non riusciva a pagare l’affitto. Per
questo motivo, lei e Kyle hanno messo in atto dei piani, rubando
agli altri e vendendo gli oggetti rubati per denaro.
Inoltre, Sophie scopre che il padre
di Margo e Kyle è un medico in una città vicina. Non è chiaro come
si siano riconciliati, considerando che lui non faceva parte della
loro vita quando erano bambini. Tuttavia, almeno li ama abbastanza
da fornire loro un alibi.
Questo spiega perché Margo è così
disperata di mantenere la sua reputazione positiva mentre suo
marito inizia la sua campagna politica. Lei capisce cosa significa
non avere stabilità e ricchezza. Se non avesse approfittato di
un’adolescente, il suo passato potrebbe renderla un personaggio
simpatico.
Sebbene la prima stagione di The
Hunting Wives risponda alla domanda “Chi ha ucciso Abby?”, lascia
completamente aperto il finale, aprendo la strada a una possibile
seconda stagione. Sophie sa che Margo ha ucciso Abby, e non è
chiaro se abbia intenzione di tenere il segreto o di smascherare la
donna che adora.
Inoltre, Graham e Sophie si trovano
in una situazione molto ambigua alla fine della prima stagione
della serie Netflix. Non si sono lasciati e lui non ha chiesto il
divorzio. Al contrario, lui torna a casa per qualche giorno per
elaborare la notizia del tradimento di Sophie. È possibile che si
riconcilino, ma potrebbero anche decidere di divorziare. In ogni
caso, sarà un percorso difficile.
Infine, Sophie uccide Kyle per
paura dopo che lui la minaccia. Tuttavia, decide di sbarazzarsi del
corpo invece di denunciare l’incidente alla polizia. La seconda
stagione di The Hunting Wives potrebbe includere la
scoperta del corpo da parte della polizia e le indagini su quanto
accaduto.
Wall to Wall è un nuovo avvincente
thriller disponibile su Netflix, il cui
finale merita di essere analizzato nei minimi dettagli.
Paragonabile ad altre serie coreane di successo come Squid
Game e Parasite,
Wall to Wall racconta una storia intricata che affronta
temi quali la povertà, le disparità di classe e il possesso della
casa nella Corea contemporanea.
Tra i migliori thriller Netflix, Wall to Wall si distingue per il suo
approccio unico a temi complessi. Kang Ha-neul interpreta
Woo-seong, un uomo comune che lotta per guadagnare abbastanza soldi
per mantenere la sua casa. Afflitto da spese insormontabili,
lavora per lunghe ore e si astiene dall’usare l’elettricità a casa
nel tentativo di ridurre i costi.
Da lì, si presenta un’opportunità
di investimento e Woo-seong decide di correre un rischio enorme.
Nel frattempo, però, una trama più ampia inizia a svelarsi,
mentre un rumore terribile nel suo palazzo non accenna a
cessare. I vicini lo accusano di essere il responsabile del
rumore e tra loro si crea una tensione che culmina in un finale
scioccante e violento.
Jin-ho voleva vendicarsi di
Eun-hwa
Eun-hwa nascondeva un segreto
importante
Il film culmina con la violenza,
quando Jin-ho viene smascherato come responsabile del rumore.
Jin-ho, il vicino di casa di Woo-seung, è un giornalista che sta
lavorando a una storia che lo aiuterà a distruggere Eun-hwa.
Eun-hwa, in qualità di procuratore, è riuscita a impedire la
pubblicazione di uno degli articoli di Jin-ho, spingendolo a
cercare vendetta.
Jin-ho è instabile e questo porta a
scene di incredibile violenza verso la fine del film. Inventando
una storia che avrebbe dovuto dipingere Woo-seung come vittima
dell’avidità delle grandi aziende, spinto alla follia, Jin-ho
finisce per uccidere il suo vicino del 1301, poi il marito di
Eun-hwa.
Queste azioni sono terrificanti e
indifendibili, anche se gli sforzi di Jin-ho sono alla ricerca
della giustizia. Eun-hwa è una proprietaria sfruttatrice che
cerca di trarre profitto dagli altri, acquistando immobili per
rivenderli a un prezzo maggiorato. Jin-ho vuole che i suoi
crimini vengano alla luce, ma è disposto a fare del male a persone
innocenti per raggiungere il suo obiettivo.
La proprietà immobiliare in
Corea in Wall to Wall è un sogno irrealizzabile
Lo sfruttamento è sempre
possibile da parte di chi è più ricco
La proprietà immobiliare è un tema
importante in Wall to Wall. Il film inizia con Woo-seung
che acquista una casa tutta sua, e questo dovrebbe essere un
passo importante nella sua vita. Egli immagina un futuro lì, dove
potrà costruire comodamente una famiglia tutta sua.
Diversi anni dopo, quel comfort non
è stato trovato e Woo-seung fatica a pagare tutte le bollette. La
sua proprietà immobiliare, pur conferendogli un piccolo e
superficiale vantaggio di classe rispetto agli affittuari,
soprattutto nelle conversazioni con Eun-hwa, è per lo più
insignificante.
Eun-hwa dice che può sfrattare gli
inquilini del 1301, il che rafforza la separazione di classe
derivante dalla proprietà della casa, e il controllo su questa
proprietà permette a Woo-seong di ottenere i fondi per il piano
delle monete GB. Purtroppo, tutti questi piani finiscono per
essere irrilevanti e Woo-seong rimane povero alla fine del
film.
Woo-seong era solo un danno
collaterale
La ricerca di vendetta di
Jin-ho non si cura delle vittime
Jin-ho decide di usare Woo-seong
come capro espiatorio. Lo vede come la vittima definitiva
dell’oppressione di classe, ma decide di sfruttare questa immagine
piuttosto che sostenerlo in modo significativo. Jin-ho aggrava le
difficoltà di Woo-seong incastrandolo per i rumori terribili che
provengono dall’edificio, nascondendo un altoparlante e un telefono
nell’armadio di Woo-seong.
Kang Ha-neul, che interpreta
Woo-seong, è apparso recentemente nel ruolo di Kang Dae-ho in
Squid
Game.
Questo episodio è seguito
dall’omicidio del vicino del 1301 da parte di Jin-ho, che ha dato
la colpa anche a Woo-seong. Si scopre che Jin-ho l’ha persino
pagata per lamentarsi del rumore con Woo-seong, spingendo tutti i
vicini a coalizzarsi contro di lui. Tutto questo rende Jin-ho un
personaggio un po’ confuso.
Sebbene apparentemente motivato
dalla ricerca della verità, le azioni di Jin-ho contraddicono
questo suo intento. È chiaro che Jin-ho è distaccato dalla propria
umanità, ma c’è una triste ironia nella sua volontà di usare le
bugie per raggiungere la verità che gli è stata tolta. Le sue
azioni sono confuse nelle loro motivazioni, ma tutte derivano dalla
sua verità repressa da Eun-hwa.
Lo sguardo del film sulle
differenze di classe si confonde un po’ nella violenza, soprattutto
per quanto riguarda le azioni sociopatiche di Jin-ho. Tuttavia,
la storia riesce a comunicare efficacemente la distruttività
delle lotte intestine. Mettendo le classi inferiori l’una
contro l’altra, i potenti, come Eun-hwa, possono rimanere al
sicuro.
Cosa significa bruciare il
registro?
La fine del film vede Woo-seong
intrappolato nelle stesse condizioni
Nel conflitto finale tra Jin-ho ed
Eun-hwa, entrambi finiscono per morire. Jin-ho esorta Woo-seong a
prendere il registro, che smaschererà tutti i crimini di Eun-hwa, e
a rendere pubblici quei dettagli. Invece, Woo-seong ha la prima
occasione nel film di trarne vantaggio e brucia il registro,
cancellando le prove della vendita del suo appartamento.
Da quel momento, Woo-seong vive
alcuni momenti di tranquillità e riflessione dopo essere stato
quasi ucciso. Viene portato a convalescenza a casa di sua madre in
campagna, dove regnano una serenità e una pace che non si
trovano nei quartieri urbani di Seul. Tuttavia, Woo-seong
sceglie di tornare a casa e viene accolto dagli stessi rumori dei
lavori in corso.
Molti fattori intrappolano le
persone in questi contesti urbani. C’è gioia nelle vite che creano,
ma c’è anche grande tristezza nel modo in cui danno potere al
capitalismo sull’umanità. Il finale di Wall to
Wall regala a Woo-seong un po’ di pace, ma i fattori che lo
feriscono persistono nel film e nella realtà.
Ora, a più di metà della terza
stagione di The Gilded Age, la serie ha ancora
molte domande a cui rispondere e grandi storie da continuare per
ciascuno dei suoi personaggi principali. Nello specifico, in una
serie ricca di eventi glamour, il matrimonio dell’episodio 4 della
terza stagione di The Gilded Age è stato uno dei più
sfarzosi, ma ha anche causato molti problemi a molti dei personaggi
coinvolti.
Dopo il matrimonio infelice di
Gladys Russell con Hector, duca di Buckingham, l’episodio 5 si
tuffa direttamente nella loro vita coniugale e nelle conseguenze
che il matrimonio ha avuto sulla sua famiglia in particolare.
Mentre Bertha e George Russell stanno affrontando più turbolenze
che mai, Larry Russell non vede l’ora di intraprendere nuovi affari
e nuove relazioni amorose, così come Peggy Scott e Marian
Brook.
Lady Sarah sta già causando
problemi al matrimonio di Gladys e del duca
La nobildonna guarda dall’alto
in basso Gladys Russell
Gladys Russell e Hector, duca di
Buckingham, si sono appena sposati alla fine dell’episodio 4 della
terza stagione di The Gilded Age, ma solo un episodio dopo,
la loro relazione ha, come prevedibile, un inizio
burrascoso. La storica Sidmouth Castle è più di quanto la
sorella del duca, Lady Sarah, ritenga che Gladys possa gestire, e
lo ha fatto sapere.
Dal loro arrivo nella dimora
ancestrale del duca, Lady Sarah ha umiliato e sminuito Gladys ogni
volta che ne ha avuto l’occasione. Dal rimproverarla davanti agli
ospiti al reclamare l’attenzione del duca, Lady Sarah ha
chiaramente l’autorità al castello di Sidmouth, ma questo pone
un enorme problema, dato che Gladys è ora la padrona di
casa.
Lady Sarah e il Duca hanno
bisogno dei soldi di Gladys, ma in realtà non vogliono che lei sia
presente, quindi Gladys dovrà imparare ad affermarsi per avere
successo in Inghilterra nei prossimi episodi.
C’era qualcosa di strano in Lady
Sarah nell’episodio 4 e questo è continuato nell’episodio 5 con la
rivelazione che era stato un suo piano far sposare Hector con una
ricca americana. Lady Sarah e il Duca hanno bisogno dei soldi di
Gladys, ma in realtà non vogliono che lei sia presente, quindi
Gladys dovrà imparare ad affermarsi per avere successo in
Inghilterra nei prossimi episodi.
Marian e Larry sono
fidanzati
Solo alcuni membri della
famiglia sono felici della notizia
Il matrimonio di Gladys e del Duca
è già un evento importante per la famiglia Russell, ma la storia
della famiglia in questa stagione è diventata ancora più drammatica
con il nuovo fidanzamento di Larry Russell e Marian Brook. Dopo
aver aspettato mesi per confermare i loro sentimenti, i due sono
finalmente fidanzati, ma non tutti sono entusiasti.
Dopo essersi fidanzati
ufficialmente, Larry e Marian lo comunicano subito alle loro
famiglie, ma sia la zia di Marian, Agnes van Rhijn, che la madre di
Larry, Bertha Russell, non sembrano felici. Entrambe le donne si
sentono escluse, il che significa che i loro sentimenti potrebbero
avere più a che fare con le loro insicurezze.
Al di là del giudizio che la coppia
sta già affrontando da parte dei propri familiari, la relazione tra
Marian e Larry non sembra ancora definitiva. Nell’episodio, George
Russell chiede a Larry di andare in Arizona per lavoro,
interrompendo i preparativi della coppia e lasciando tempo a The
Gilded Age per lanciare un colpo di scena.
Perché George Russell sta
alzando la posta in gioco nei suoi affari
La nuova impresa di George è
più rischiosa che mai
George Russell non è mai stato
estraneo agli affari rischiosi, ma The Gilded Age – stagione 3 sta alzando nuovamente la
posta in gioco per il magnate. Questa volta, George Russell
potrebbe aver puntato troppo in alto con il suo nuovo piano per
una ferrovia transcontinentale, e i suoi soci in affari non hanno
avuto remore a dirglielo.
The Gilded Age ha aperto la
stagione nel selvaggio west dell’Arizona, con George che cerca di
concludere un accordo per acquistare dei terreni dai minatori. Da
allora, ha cercato di negoziare l’accordo senza successo. Allo
stesso tempo, si è esposto finanziariamente in modo eccessivo
nel progetto, causando il ritiro dei suoi finanziatori, tra cui
J.P. Morgan.
Persino la sua segretaria ha
detto a George che stava esagerando, lasciando intendere che negli
episodi rimanenti della terza stagione George e il resto della
famiglia Russell potrebbero perdere tutto.
Altri uomini d’affari hanno
dubitato di George Russell nelle stagioni precedenti, ma lui è
sempre riuscito a spuntarla. Tuttavia, il suo comportamento nella
terza stagione sembra molto più avventato. Persino la sua
segretaria gli ha detto che stava esagerando, lasciando intendere
che negli episodi rimanenti della terza stagione George e il resto
della famiglia Russell potrebbero perdere tutto.
L’ex fiamma di Peggy crea
problemi e opportunità
The Gilded Age organizza una
grande intervista per Peggy
Molto è cambiato per Peggy Scott
nella terza stagione di The Gilded Age, ma l’episodio 5 ha
introdotto un richiamo alla trama della seconda stagione. Peggy si
è ammalata e si è ripresa, trovando un nuovo amore nel dottor
William Kirkland. Mentre i due devono già affrontare alcuni
problemi con la madre di lui, l’episodio 5 ha mostrato che anche
il passato di lei potrebbe causare dei problemi.
The Gilded Age stagione 3, episodio
6, “If You Want to Cook an Omelette” sarà trasmesso in anteprima su
HBO Max domenica 27 luglio 2025 alle 21:00 EST.
Mentre assiste a una partita di
baseball con William, Peggy incontra T. Thomas Fortune, il suo
vecchio capo del The Globe. La scorsa stagione, Peggy ha
deciso di licenziarsi dopo aver baciato l’uomo sposato, dicendo
che voleva concentrarsi sul suo romanzo. Ora sembra che il signor
Fortune non abbia recepito chiaramente il messaggio.
Peggy accetta la sua offerta di
intervistare Frances Ellen Watkins Harper, ma quando arriva alla
stazione ferroviaria lui è lì. Sia Peggy che William chiariscono
che il signor Fortune non è il benvenuto e lui sembra lasciarli in
pace. Questo crea una situazione molto scomoda per Peggy,
nonostante l’enorme opportunità di intervistare la suffragista.
La terza stagione di The Gilded
Age, episodio 5, pone un grande dilemma per la signora
Astor
La società sta cambiando più
velocemente di quanto lei riesca a stare al passo
Nel corso delle sue tre stagioni,
The Gilded Age ha fatto un ottimo lavoro nell’esplorare
come la struttura del potere a New York sia cambiata notevolmente
durante quel periodo. Il denaro antico aveva sempre regnato
sovrano, ma l’età dell’oro ha visto questo cambiamento con l’ascesa
della nuova classe ricca. Allo stesso tempo, questo significava
anche che le norme sociali stavano cambiando.
La terza stagione di The Gilded
Age ha esplorato questo tema in modo approfondito, grazie al
tema del divorzio. Persino la signora Astor, che governa la
società, non è più immune a questo cambiamento, poiché ora deve
affrontare pressioni da più parti affinché cambi la sua opinione
sul divorzio. I giornali hanno diffuso pettegolezzi su sua
figlia Charlotte e sulla sua relazione.
Come sottolinea Mamie Fish,
se la signora Astor emargina Aurora Fane, dovrà fare lo stesso con
sua figlia.
Questo avviene contemporaneamente
all’esilio di Aurora Fane a causa della sua separazione. Come
sottolinea Mamie Fish, se la signora Astor emargina Aurora Fane,
dovrà fare lo stesso con sua figlia. Per evitare uno scandalo
ancora più grande, la signora Astor potrebbe essere costretta a
cambiare opinione, portando a un cambiamento ancora più radicale
nel dibattito sul divorzio in The Gilded Age.
Fondazione – stagione 3, episodio 2, offre
molti spunti interessanti da analizzare. Fondazione – stagione 3 è
partita alla grande con i suoi primi episodi, la nuova stagione
entra subito nel vivo del conflitto quando il Mule inizia la sua
conquista galattica con il pianeta Kalgan, sconvolgendo sia la
Fondazione che l’Impero Galattico.
L’episodio vede Gaal
risvegliarsi dal criosonno su Ignis, permettendoci di ritrovare
lei e Hari Seldon. Il Mulo continua a dimostrare il suo potere su
Kalgan. Le tre forme di Cleon lottano con il loro destino mentre il
Primo Radiante li prepara alla caduta dell’Impero. C’è molto da
analizzare.
Perché Gaal Dornick entra in
contatto con Brother Dawn
La Fondazione e l’Impero devono
collaborare
Come sappiamo dal finale della
seconda stagione di Fondazione, Gaal Dornick e Hari
Seldon sono entrati in criosonno in preparazione dell’arrivo del
Mulo, l’antagonista principale della terza stagione. L’ultima scena
della premiere della terza stagione ha visto Gaal risvegliarsi dal
criosonno 152 anni dopo. Ora la vediamo contattare Brother Dawn,
mettendo in contatto la Fondazione e l’Impero.
Il controllo del Mulo su
Kalgan minaccia entrambe le principali forze della galassia, e
nessuno lo sa meglio di Gaal Dornick.
La seconda stagione ha visto
crescere la tensione tra la Fondazione e l’Impero Galattico, con la
distruzione dell’insediamento originale su Terminus. Ora, la
Seconda Fondazione si è consolidata e l’influenza dell’Impero sulla
galassia sta diminuendo. Questo ha portato ad alcune scene di
tensione durante la cena con Dusk, Dawn e l’ambasciatore della
Fondazione Quent, che cercano di mantenere la pace nella
galassia.
Il controllo del Mulo su Kalgan sta
minacciando entrambe le principali forze della galassia, e nessuno
lo sa meglio di Gaal Dornick. Gaal si è svegliata ogni anno per
guidare il popolo di Ignis, quindi deve aver contattato l’Impero
in precedenza per informarlo della minaccia imminente del
Mulo.
Per quanto riguarda Dawn, è nel
suo interesse affrontare rapidamente il Mulo, e dato che
Brother Day non è particolarmente utile, è logico che si rivolga
alla Fondazione per farlo. Sembra che sia necessario formare
un’alleanza temporanea per affrontare il pirata guerriero prima che
sia troppo tardi.
Spiegazione della nuova arma
distruttrice di pianeti di Brother Dusk
La Novacula è
terrificante
Il finale dell’episodio 2 della
terza stagione di Fondazione mostra Brother Dusk che esamina
una nuova arma che ha fatto costruire. Si tratta dell’arma
Novacula, un’idea originale della serie TVFondazione.
Assomiglia al superlaser della Morte Nera di Star
Wars, ma c’è una differenza importante.
La Novacula non disintegra il suo
bersaglio, ma lo riorganizza in uno stato irriconoscibile.
Come vediamo nella serie, l’arma distrugge il suo bersaglio e lo
spazio viene riformato con un ammasso di stelle. Dusk chiarisce che
questa è un’opzione di ultima istanza che Dawn potrà utilizzare se
necessario, creando pericoli terrificanti per la terza
stagione.
Perché Hari Seldon se n’è
andato e se tornerà nella terza stagione di Foundation
Hari Seldon è misterioso come
sempre
Hari Seldon, interpretato da Jared
Harris, è l’attore principale di Foundation ed è uno dei
personaggi più importanti della serie. È senza dubbio il
personaggio più iconico di Isaac Asimov, ma è comunque sorprendente
che sia durato così a lungo nell’adattamento televisivo, dato che
compare solo nelle prime due parti del romanzo.
Sebbene Hari e Gaal avessero
concordato di entrare in criosonno a intervalli di un anno,
concedendosi così il tempo di svegliarsi e guidare Ignis, Hari
tradisce questa idea. Mette Gaal in criosonno per anni, mentre
lui rimane sveglio e guida la Seconda Fondazione. Hari crede
che il tempo di Gaal sia più prezioso del suo, dato che è lei che
alla fine dovrà affrontare il Mulo.CorrelatiL’attore di GOT
anticipa il suo “personaggio infantile” nella terza stagione di
Foundation dopo il ricastingEsclusiva: le scelte recitative di un
importante attore di Game of Thrones sconvolgono la terza stagione
di Foundation.
Questo porta Gaal a svegliarsi e
a scoprire una versione molto più anziana di Hari Seldon, che è
rimasto in vita per anni, costruendo statue e aiutando nello
sviluppo di Ignis. Sta contribuendo con ciò che può con l’ultimo
pezzo della sua vita, in modo da poter finalmente passare
completamente il testimone a Gaal.
Non è chiaro quando rivedremo
Hari.
Non sappiamo esattamente quale
sia il prossimo piano di Hari Seldon, poiché lo intraprende con
l’aiuto dell’entità (sotto forma di sua moglie, Yanna), che in
precedenza lo ha riportato nel suo corpo. Entra in un misterioso
tunnel spaziale e scompare, lasciando Gaal a cavarsela da sola. Non
è chiaro quando rivedremo Hari.
Il piano di Toran, Bayta e Han
Pritcher per sconfiggere il Mulo spiegato
Han sta usando i ricchi Nepo
Babies come spie
La terza stagione di
Foundation ha introdotto una nuova serie di personaggi, che
sono forse le aggiunte più interessanti alla serie dalla prima
stagione. Tra questi ci sono il capitano Han Pritcher, un agente
dei servizi segreti che cerca di sconfiggere il Mulo, e Toran e
Bayta Mallow, due sposini che beneficiano della ricchezza
generazionale del loro antenato Hober Mallow, senza
preoccuparsi minimamente del complotto del Mulo.CorrelatiSono
convinto che il sorprendente ricasting di un personaggio tanto
atteso nella terza stagione di Foundation abbia una spiegazione
canonicaFoundation di Apple
TV+ torna con una nuova serie di episodi per continuare l’epica
space opera, ma un volto familiare sembra diverso.
Il capitano Han Pritcher arriva a
casa loro senza preavviso, sperando di usare la coppia come spie
per ottenere informazioni sul Mulo. Pritcher è una sorta di soldato
ribelle, che sta andando contro gli ordini per sconfiggere una
minaccia più grande. I Mallow saranno invitati a una festa per
celebrare la conquista di Kalgan da parte del Mulo, e Pritcher
vuole partecipare.
Perché Brother Dusk morirà
prima rispetto alle versioni precedenti
Demerzel ha abbreviato il ciclo
di vita dei Cleon
La crisi del Mule è alle porte, ma
il ciclo dei Cleon sta per concludersi. Tra dieci giorni,
Brother Dusk andrà in pensione, trasformando l’attuale Day in
quel ruolo, mentre l’attuale Dawn salirà al trono. Questo mette
Dusk in uno stato di preoccupazione. Come sappiamo dall’episodio 1,
non è ansioso di morire.
Demerzel ha accorciato il ciclo
di vita dei Cleon a causa del deterioramento genetico di ciascun
clone, e questo rende Dusk ansioso di agire nelle sue ultime
ore. Sarà un personaggio cruciale da tenere d’occhio nella terza
stagione di Foundation, mentre l’orologio (di
Demerzel) si avvicina alla mezzanotte.
Lo spin-off australiano NCIS:
Sydneyè tornato per la sua seconda stagione
all’inizio del 2025, e ora la serie poliziesca è stata rinnovata
per la terza stagione. Debuttato durante la stagione autunnale del
2023, segnata da uno sciopero, lo spin-off di NCIS
vede protagonisti gli agenti americani dell’omonima agenzia che
collaborano con la polizia federale australiana per risolvere casi
che coinvolgono membri dell’esercito americano.
Primo spin-off della serie
decennale ambientato fuori dagli Stati Uniti, NCIS: Sydney
offre un cambio di ritmo rinfrescante alla serie, che ha debuttato
nel lontano 2003.
Il palinsesto televisivo
dell’autunno 2023 è stato fortemente influenzato dagli scioperi
della WGA e della SAG-AFTRA, e il debutto di NCIS: Sydney è
stato uno dei pochi programmi ad arrivare in tempo. Questo ha
aiutato la CBS a ottenere un vantaggio e ha anche attirato molta
attenzione sul nuovo spin-off.
Con il franchise NCIS in uno
stato di cambiamento, Sydney è una serie procedurale più
tradizionale, anche se spin-off come NCIS: Tony & Ziva e
NCIS: Origins offrono un cambio di formato. Con l’universo
NCIS ancora in espansione, NCIS: Sydney ha ottenuto
un rinnovo anticipato per la terza stagione.
Ultime notizie su NCIS: Sydney
– Stagione 3
La CBS pianifica una serata
dedicata interamente a NCIS
L’ultima notizia sulla terza
stagione di NCIS: Sydney è che è stata fissata la data di
inizio della nuova stagione. Nell’ambito del palinsesto autunnale
2025 della CBS, il network ha programmato una serata interamente
dedicata a NCIS per i fan. NCIS: Sydney passerà
dal venerdì sera al martedì per andare in onda insieme alle
altre serie NCIS del network.
NCIS, NCIS: Origins e
NCIS: Sydney andranno tutte in onda in un blocco il martedì
sera, la prima volta che la rete è riuscita a trasmettere tutte le
sue serie NCIS insieme. Tutte e tre saranno trasmesse per la
prima volta il 14 ottobre.
Quando NCIS: Sydney
debutterà, ci sarà anche un piccolo salto temporale nella trama
(via Collider). Mentre la seconda stagione riprendeva
immediatamente dopo gli eventi della prima, qui non sarà così, il
che è più in linea con il modo in cui funzionano solitamente le
serie poliziesche in prima serata.
NCIS: Sydney – stagione 3 è
confermata
Presto in Australia per la
stagione 3
Nell’ambito dell’annuncio di
rinnovo di massa della CBS alla fine di febbraio 2025, NCIS:
Sydney stagione 3 è stata rinnovata. Annunciato insieme al
rinnovo della stagione 23 di NCIS e della stagione 2 di
NCIS: Origins, lo spin-off internazionale ha ottenuto un
ordine incredibilmente rapido per la stagione 3. La notizia è
arrivata pochi giorni dopo la premiere della stagione 2.
Dettagli sul cast della terza
stagione di NCIS: Sydney
Torneranno gli agenti dell’NCIS
e dell’AFP
Sebbene siano sempre possibili
cambiamenti importanti nel cast, è logico che il cast principale
di NCIS: Sydney rimarrà lo stesso da una stagione
all’altra. Serie come NCIS si basano sull’intesa tra i
personaggi principali, e Sydney ha non una, ma ben due
agenzie di polizia al centro della serie.
Ciò significa che Olivia Swann
tornerà nei panni dell’agente speciale dell’NCIS Michelle Mackey.
Lavorando a stretto contatto con gli australiani, il partner di
Mackey sarà ancora una volta Todd Lasance nel ruolo del
vicecomandante della polizia federale australiana Jim “JD”
Dempsey.
Il resto della squadra include
l’agente americano dell’NCIS DeShawn Jackson, che sarà interpretato
ancora una volta da Sean Sagar, e l’ufficiale di collegamento
dell’AFP Evie Cooper, interpretata da Tuuli Narkle. A lavorare
dietro le quinte per aiutare a risolvere i casi, il patologo
forense dell’AFP Roy “Rosie” Penrose sarà interpretato ancora una
volta da William McInnes.
Nel frattempo, Mavournee Hazel
riprenderà il ruolo di Bluebird “Blue” Gleeson, la scienziata
forense dell’AFP che lavora al fianco di Rosie per assistere gli
agenti.
NCIS: Sydney utilizza
anche un ampio cast di guest star, ma è impossibile sapere chi
saranno. Finora, la serie non ha fatto ricorso a crossover con la
serie madre per nessuna trama, e non ci sono notizie che ciò
accadrà nella nuova stagione.
Dettagli della trama
NCIS: Sydney – Stagione 3
Cosa riserva il futuro alla
squadra statunitense/australiana?
Per loro stessa natura, i
procedural sono sia prevedibili che imprevedibili. Mentre è
prevedibile che gli episodi consisteranno in trame “caso della
settimana” che vedranno la squadra cercare di risolvere qualche
caso difficile, è imprevedibile il contenuto effettivo degli
episodi.
Una cosa che NCIS: Sydney
potrebbe esplorare in futuro è il classico tropo televisivo della
storia d’amore a lento sviluppo. Anche se i fan hanno pensato che i
candidati più probabili per la serie fossero DeShawn Jackson di
Sean Sagar ed Evie Cooper di Tuuli Narkle, vista la loro chimica,
potrebbe non essere così.
Secondo TV Line’s Inside Scoop, NCIS: Sydney inizierà
invece ad affrontare la crescente tensione tra Mackey e JD. Il
showrunner Morgan O’Neill ha dichiarato al sito che, dopo il
tradimento subito nella seconda stagione, Mackey erigerà delle
barriere, ma la tensione sarà “forzata”:
Non so se, razionalmente,
pensare che “questa è stata una cattiva idea” sia mai così potente
come l’attrazione emotiva di “questa è una buona idea”. Quindi,
penso che la terza stagione romperà sicuramente quella
tensione.
A parte questo, non sappiamo molto
sulla trama generale della terza stagione di NCIS: Sydney, ma
conosciamo alcune location delle riprese. Mentre le prime due
stagioni si sono concentrate principalmente su zone anonime della
costa, non sarà così per la terza stagione.
NCIS: Sydney visiterà il Sydney
Opera House (via
TV Line), uno dei principali punti di riferimento
dell’Australia, nella premiere della stagione. Almeno un caso sarà
ambientato nell’Outback australiano (sempre via
TV Line), dando alla serie un importante cambio di
scenario.
Qualunque cosa accada, NCIS:
Sydney ha molto su cui lavorare in vista della terza
stagione.
La serie spin-off della CBS
Elsbethè tornata alla fine del 2024 per la sua trionfale
seconda stagione, e l’eccentrico poliziesco ha ottenuto il rinnovo
per una terza stagione. In onda a metà stagione durante il
palinsesto televisivo 2023-2024, Elsbeth segue la
protagonista (un’avvocatessa insolita ma abile) che viene inviata
dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per supervisionare
il NYPD e indagare sul dipartimento per corruzione. Tuttavia,
l’astuta osservatrice non può fare a meno di usare la sua brillante
prospettiva per aiutare la polizia a risolvere i casi e indirizzare
i detective nella giusta direzione. Multilivello e divertente,
Elsbeth è una serie poliziesca convenzionale, ma anche incentrata
sui personaggi.
Elsbeth ha avuto un percorso
complicato prima di arrivare sullo schermo, essendo uno spin-off
della popolare serie The Good Fight. Ironia della sorte,
The Good Fight è a sua volta uno spin-off di The Good Wife, e Elsbeth Tascioni (interpretata da
Carrie Preston) è apparsa in entrambe le serie.
Ora protagonista della sua serie, Elsbeth adotta un approccio
diverso dal tipico formato “un caso a settimana” e mescola un sano
mix di intrighi polizieschi con la ricerca personale di Elsbeth per
indagare sulla corruzione della polizia di New York. Tutto questo
contribuisce a creare una narrazione avvincente con un grande
slancio ora che la terza stagione è stata rinnovata.
Ultime notizie su Elsbeth –
Stagione 3
La CBS ordina una terza
stagione di Elsbeth
Rinnovata insieme a serie di
successo come NCIS e Fire Country, è chiaro che Elsbeth è destinata a
diventare un altro successo di lunga durata per il
network.
Annunciata insieme a più di una
mezza dozzina di altri rinnovi, l’ultima notizia conferma che la
CBS ha ordinato la terza stagione di Elsbeth. La serie
poliziesca eccentrica ha guadagnato popolarità nelle sue due
stagioni finora, e il suo rapido rinnovo è un segno che la CBS è
soddisfatta di come stanno andando le cose. Rinnovata insieme a
serie di successo come NCIS e Fire Country, è chiaro che Elsbeth è
destinata a diventare un altro successo di lunga durata per la
rete. L’ordine di rinnovo non ha fornito dettagli sulla terza
stagione, ma questi arriveranno una volta terminata la seconda
stagione.
La terza stagione di Elsbeth è
confermata
Elsbeth torna al lavoro nella
terza stagione
A pochi episodi dalla fine della
seconda stagione, la CBS ha deciso di rinnovare Elsbeth per
una terza stagione nel febbraio 2025. Questo modesto spin-off
procedurale si è lentamente costruito nel corso delle due stagioni
finora trasmesse, e il suo ultimo rinnovo è segno che le cose
stanno andando nella giusta direzione. Il palinsesto della CBS si
sta rapidamente riempiendo di successi di lunga durata, e
Elsbeth è diventato l’ennesimo successo inaspettato per la
rete.
Il rinnovo della terza stagione non
è stato accompagnato da dettagli sulla produzione, ma si presume
che i lavori inizieranno nei mesi estivi. La terza stagione di
Elsbeth arriverà senza dubbio nell’autunno del 2025 e
probabilmente non sarà rimandata alla metà della stagione. Le serie
televisive non mancano mai di rispettare i tempi previsti e, salvo
imprevisti legati al settore, Elsbeth tornerà prima della
fine dell’anno.
Elsbeth va attualmente in onda con nuovi episodi il giovedì
alle 22:00 sulla CBS.
Dettagli sul cast della terza
stagione di Elsbeth
Vedere la coppia crescere da
colleghi riluttanti a partner autentici è ciò che eleva la serie al
di sopra degli altri procedural, e Wallace è fondamentale per
mantenere lo slancio emotivo nella terza stagione.
Sebbene sia impossibile sapere chi
apparirà nella terza stagione di Elsbeth, è certo che
Carrie Preston sarà presente per riprendere il suo ruolo di
avvocatessa intuitiva con la borsa a tracolla per altri casi. Ad
affiancarla ci sarà senza dubbio Wendell Pierce nel ruolo del
capitano Charles “C.W.” Wallace, il cui rapporto professionale con
Elsbeth è uno dei tratti più interessanti dell’intera serie. Vedere
la coppia passare da colleghi riluttanti a veri e propri partner è
ciò che eleva la serie al di sopra degli altri procedural, e
Wallace è fondamentale per mantenere lo slancio emotivo nella terza
stagione.
Si prevede il ritorno anche di
altri volti noti, tra cui Carra Patterson nei panni dell’agente
Kaya Blanke, la prima vera amica di Elsbeth nella polizia. Con
Blanke sulle tracce di un detective, sarà interessante vedere come
si svilupperà il suo personaggio nel corso delle stagioni di
Elsbeth. La serie vede anche la partecipazione di
numerosi guest star di settimana in settimana, ed è impossibile
prevedere con esattezza chi presterà il proprio talento negli
episodi della terza stagione. Tuttavia, il prestigio di
Elsbeth fa pensare che non si tratterà solo di pochi nomi
famosi.
Dettagli sulla trama della
terza stagione di Elsbeth
Elsbeth risolve casi e
corruzione nella terza stagione
Sebbene tra ora e la fine della
seconda stagione possa sempre verificarsi un colpo di scena, è
probabile che Elsbeth abbia trovato un ritmo che darà il
tono al resto della serie. Elsbeth è unica perché
utilizza sia il formato “whodunnit” che quello “howcatchem”, il
che significa che i casi settimanali potrebbero essere dei misteri
o potrebbero mettere in mostra il dramma avvincente di vedere
Elsbeth e la sua squadra risolvere i casi. Indipendentemente dal
formato che la serie adotterà, ci aspettano casi ancora più
emozionanti.
Elsbeth – stagione 2 è stata
trasmessa per la prima volta il 17 ottobre 2024.
Oltre a ciò, Elsbeth
ha molti drammi da affrontare insieme alle storie settimanali,
soprattutto mentre continua a sradicare la corruzione all’interno
del NYPD. Non solo il suo compito è difficile, ma potrebbe anche
rivelarsi pericoloso, soprattutto se scoprisse qualcosa di molto
più grande di semplici individui corrotti. La prossima stagione
mescolerà abilmente entrambi gli elementi più forti della serie e
potrebbe anche aggiungere alcuni nuovi filoni drammatici in
futuro.
Franklin Richards è
uno dei personaggi più affascinanti e complessi dell’universo
Marvel. Figlio di Reed
Richards (Mr. Fantastic) e Susan
Storm (la Donna Invisibile) dei
Fantastici Quattro, Franklin è un mutante con
poteri straordinari, sin dalla nascita. La sua esistenza è
un’anomalia genetica: nonostante sia nato da due esseri umani
modificati da raggi cosmici, Franklin è infatti un mutante
di livello Omega, classificato tra i più potenti
dell’intero universo Marvel. Apparso per la prima volta in
Fantastic Four Annual n. 6 del 1968, creato da
Stan Lee e Jack Kirby, Franklin
ha avuto un’evoluzione narrativa costante, passando da semplice
bambino a figura chiave in eventi cosmici e storyline fondamentali
della Marvel. Ora che è stato introdotto anche al cinema in
I
Fantastici Quattro: Gli Inizi, è bene sapere qualcosa in
più sul suo conto.
La storia del personaggio
Nel corso degli anni, Franklin ha
vissuto momenti drammatici e decisivi. Fin dalla sua infanzia, ha
dimostrato di possedere poteri psionici fuori scala, al punto che i
suoi genitori hanno spesso temuto per la sua sicurezza e quella del
mondo. Uno degli eventi più iconici che lo vede protagonista è la
saga di La Rinascita degli Eroi, in cui Franklin crea un
intero universo tascabile per salvare gli eroi della Terra caduti
contro il villain Onslaught. In un’altra
storyline, Future Foundation, lo vediamo invece crescere sotto
la guida di suo padre e dell’organizzazione fondata per dare un
futuro migliore all’umanità. La sua amicizia con
Valeria, la geniale sorella minore, è un altro
punto chiave della sua crescita narrativa.
Franklin è stato anche al centro
della saga Power Pack e ha avuto numerose interazioni con
i mutanti degli X-Men, soprattutto durante gli eventi di House
of X e Empyre. In particolare, durante Empyre:
Fantastic Four, viene messo alla prova il suo ruolo come
giovane creatore e la sua difficoltà a gestire poteri così vasti.
Tuttavia, uno dei colpi di scena più recenti è stato quello di
scoprire che Franklin non è in realtà un mutante, bensì ha usato
inconsciamente i suoi poteri per alterare la propria biologia.
Questo ha messo in crisi la sua appartenenza alla comunità mutante,
rivelando la complessità psicologica del personaggio e la continua
tensione tra ciò che è e ciò che vuole essere.
I poteri di Franklin
Richards
I poteri di Franklin Richards sono
dunque tra i più vasti e devastanti mai visti nell’universo Marvel,
a tal punto che hanno spesso rappresentato un ostacolo narrativo
notevole, tanto che periodicamente viene “allontanato dalle scene”
(in una occasione viene rapito dal nonno Nathaniel Richards e in
un’altra viene addirittura privato dei suoi poteri, diventando un
bambino normale). Franklin è infatti in grado di alterare la realtà
a un livello quasi divino, plasmando l’universo secondo la propria
volontà. Ha creato universi alternativi, manipolato il tempo, la
materia e persino riportato in vita esseri cosmici.
La sua abilità più nota è la
manipolazione della realtà su scala universale, che lo pone al
livello di entità cosmiche come l’Eternità o il
Tribunale Vivente. Questo lo rende un essere
temuto e rispettato persino da Galactus, che in
alcune linee temporali diventa suo araldo. Oltre alla manipolazione
della realtà, Franklin possiede però anche poteri telepatici e
telecinetici potentissimi, capaci di rivaleggiare con quelli dei
più forti mutanti mentali come Charles Xavier o
Jean Grey. È stato mostrato capace anche di
comunicare a distanza intergalattica, proiettare la propria
coscienza, bloccare o risvegliare i poteri di altri esseri, e
leggere le menti più complesse.
Queste abilità non sempre sono sotto
il suo pieno controllo, specialmente nelle sue prime apparizioni,
quando spesso le sue emozioni infantili influenzavano il modo in
cui i poteri si manifestavano. Nel corso del tempo, Franklin ha
anche dimostrato una forma di immortalità potenziale e una
resistenza fisica sovrumana quando alimentato al massimo delle sue
capacità. Tuttavia, una delle dinamiche più interessanti è il
declino dei suoi poteri: in alcune saghe, come Fantastic
Four post-Empyre, viene narrato come Franklin stia
perdendo le sue capacità e si confronti con l’idea di essere
“normale”. Questo aspetto introduce un livello di umanità e
fragilità nel personaggio, rendendolo molto più accessibile e
tragico nel contesto delle sue azioni eroiche e dei suoi legami
familiari.
Sue Storm (Vanessa Kirby) e Franklin Richards in I
Fantastici Quattro: Gli Inizi
Franklin Richards debutta sullo
schermo in I Fantastici Quattro: Gli
Inizi
Per quanto riguarda l’universo
cinematografico Marvel, Franklin Richards fa il suo debutto nel
film I Fantastici Quattro: Gli Inizi (leggi
qui la nostra recensione). Sebbene nel film sia per la maggior
parte un’infante, ricopre già un ruolo molto importante. Franklin
diventa infatti l’obiettivo di Galactus, che riconosce in lui un
potere immenso, capace di salvarlo dalla sua fame infinita. Le
reali capacità del bambino rimangono ad ora grossomodo inesplorate
nel film, ma nel finale egli riesce a riportare in vita sua madre,
la quale sembra così aver avuto un assaggio del suo immenso potere.
Franklin è poi presente, quando ha ormai 5 anni, nella scena
mid-credits del film, dove incontra Dottor Destino, il quale sembra
a sua volta molto interessato a lui.
Questa scena presuppone dunque che
il personaggio verrà sviluppato in maniera più approfondita nei
prossimi film Avengers:
Doomsdaye Avengers:
Secret Wars. Dato il già annunciato “reset” che
caratterizzerà l’MCU dopo quest’ultimo titolo, è probabile che
possa essere proprio Franklin a dar luogo ad una completa
riscrittura della realtà, manipolandola con i propri poteri.
L’introduzione di Franklin segna dunque indubbiamente un punto di
svolta per l’universo Marvel al cinema, offrendo potenzialmente
nuove linee narrative e temi legati alla mutazione, alla famiglia e
alla responsabilità del potere.
L’emozionante serie drammatica
Fire
Country sta per avere uno spin-off e ci sono già tantissime
novità entusiasmanti sul prossimo show, Sheriff Country. In uscita alla fine
del 2022, Fire Country segue le vicende del detenuto
Bode Donovan che aderisce a un programma di scarcerazione
anticipata poco ortodosso che gli permette di diventare pompiere
volontario nella California settentrionale e lavorare con esperti
qualificati per combattere incendi di vaste proporzioni. Con il suo
mix di dramma, azione ed elementi procedurali, Fire Country
ha catturato l’attenzione degli spettatori durante la sua prima
stagione e ha già un grande potenziale di franchise.
Nonostante abbia ottenuto solo un
misero 50% Rotten
Tomatoes da parte della critica e un punteggio
ancora meno impressionante del 45% da parte del pubblico, la prima
stagione di Fire Country ha fatto buoni affari per la CBS e
la rete l’ha rapidamente rinnovata per la seconda e la terza
stagione.
Come molti programmi simili a Fire
Country, ha il potenziale per durare diverse stagioni e lascia
anche molte possibilità per spin-off ambientati nello stesso
universo. Ecco perché, con l’arrivo della quarta stagione di Fire
Country, la serie sta per essere trasformata in Sheriff
Country.
Ultime notizie su Sheriff
Country
Il cast dello spin-off ha trovato
il protagonista maschile
Mentre il cast dello spin-off
continua a prendere forma, le ultime notizie confermano che
Sheriff Country ha trovato il suo protagonista maschile.
Forse meglio conosciuto per la sua interpretazione in CSI:
Vegas,Matt Lauria è stato scelto per interpretare il ruolo
principale di Boone al fianco di
Morena Baccarin. Boone è descritto come il partner
duro e capace dello sceriffo Mickey, con cui ha instaurato un forte
legame. Sebbene i loro stili possano a volte scontrarsi, formano
una squadra eccellente.
Sheriff Country è confermato
per l’autunno 2025
Il spin-off di Morena Baccarin
ottiene il via libera
Dopo che la CBS ha introdotto il
personaggio dello sceriffo Mickey Fox nella seconda stagione di
Fire Country, era solo questione di tempo prima che i piani
della rete per uno spin-off si concretizzassero.
Nel maggio 2024, la CBS ha
ufficialmente dato Sheriff Country un ordine di stagione che lo
vedrà arrivare come parte della stagione 2025-2026. Questa notizia
arriva poche settimane dopo l’annuncio della terza stagione di Fire
Country, dimostrando che lo show sta già sbocciando in un franchise
autentico dopo solo pochi anni in onda.
La serie ha compiuto il grande
passo nel gennaio 2025, quando è stato annunciato che Sheriff
Country aveva finalmente iniziato le riprese. Anche se la
data di uscita non è ancora nota, Sheriff Country farà parte
del palinsesto autunnale della CBS insieme a Fire Country.
Invece di essere un’aggiunta di metà stagione, il celebre spin-off
riempirà uno degli slot lasciati liberi dalla cancellazione di
S.W.A.T.,
FBI: International e FBI: Most Wanted.
Morena Baccarin sarà la protagonista
della serie nei panni dello sceriffo Mickey, ma non è l’unica star
confermata finora. Sulla base dei commenti di Diane Farr, è stato
confermato che la sorellastra di Mickey, Sharon, apparirà nello
spin-off, ma la portata del suo ruolo è sconosciuta. W. Earl
Brown (Deadwood) interpreterà il padre di Mickey (e il
patrigno di Sharon) Wes, mentre Christopher Gorham (Covert
Affairs) interpreterà l’ex marito di Mickey, Travis. Mickey e
Travis hanno una figlia, ma il ruolo non è ancora stato assegnato.
Michele Weaver (Love Is) interpreterà una giovane vice
sceriffo di nome Cassidy.
CSI: Vegas alum Matt
Lauria è stato scritturato per il ruolo maschile principale e
interpreterà il vice sceriffo Boone. Boone è descritto come uno
degli agenti più capaci dello sceriffo Mickey e suo partner di
lunga data nella lotta al crimine. Tuttavia, ha anche uno stile
tutto suo che a volte entra in conflitto con il suo superiore.
Dettagli della storia di
Sheriff Country
Lo sceriffo Fox protegge
Edgewater da un mondo pericoloso
Lo spin-off sarà
probabilmente simile a una serie poliziesca moderna, in cui lo
sceriffo Mickey dovrà affrontare varie minacce che mettono a
repentaglio la tranquillità del suo angolo di mondo.
A giudicare da ciò che è emerso
durante le apparizioni dello sceriffo Fox in Fire Country, è
facile intuire quale sarà la trama di Sheriff Country.
Morena Baccarin interpreta lo sceriffo Mickey di Edgewater, un
poliziotto iperprotettivo che farebbe qualsiasi cosa per proteggere
la sua città. L’attore veterano sarà al centro della storia,
che potrebbe avere una narrazione incentrata sui personaggi, molto
simile a Fire Country. Lo spin-off sarà probabilmente simile
a un moderno procedural e vedrà lo sceriffo Mickey affrontare
vari elementi che minacciano il suo angolo di mondo.
Si sa che Mickey avrà un ex marito,
Travis, e una figlia ancora senza nome che avrà lottato contro la
tossicodipendenza. Sembra che la vita personale dello sceriffo
Mickey sarà in primo piano durante la serie, il che potrebbe
renderla molto avvincente. Gli spettatori hanno già visto il suo
rapporto con la sorellastra, ma l’introduzione di suo padre
aggiungerà anche una miriade di nuovi colpi di scena in
Sheriff Country.