Il regista Tim Burton ha da sempre
abituato i suoi spettatori a confrontarsi con delle fiabe, racconti
fantastici dove anche l’impossibile diventa realtà. Uno dei suoi
lavori più recenti a riguardo è Miss Peregrine – La
casa dei ragazzi speciali (qui la recensione), diretto nel
2016. Al centro di questo vi sono ancora una volta dei personaggi
emarginati, dei diversi con poteri o abilità speciali, che si
distinguono da tutto e tutti. Un tema ricorrente questo nella
filmografia di Burton, che ancora una volta regala un racconto
ricco di fantasia e magia, senza dimenticare di condire il tutto
con quell’atmosfera gotica che gli è propria.
Quella di Miss Peregrine è una
storia che nasce dai romanzi di Ranson Riggs. Nel
2011, infatti, questo pubblica l’omonimo romanzo poi adattato per
il cinema, e sarà solo il primo di una serie attualmente composta
da 5 libri. Divenuto un best seller, i diritti di questo vennero
acquisiti dalla Fox, che diede così il via per la realizzazione del
film. Arricchito di grandi effetti speciali e scenografie
particolarmente affascinanti, questo divenne uno dei film di Burton
con il maggior budget a disposizione, stimato intorno ai 110
milioni di dollari.
Arrivato infine in sala, il film
risultò essere un discreto successo, arrivando ad un incasso
complessivo di circa 296 milioni. Prima di intraprendere la visione
del film, può certamente essere utile approfondire alcuni dei
principali aspetti legati ad esso. Proseguendo qui nella lettura
sarà infatti possibile ritrovare dettagli relativi alla
trama, al cast e alle
differenze tra il film e il romanzo. In ultimo, si
elencheranno anche le piattaforme streaming dove è
possibile ritrovare il titolo. Grazie ad esse sarà infatti
possibile godere di una comoda visione casalinga.
La trama del film Miss Peregrine –
La casa dei ragazzi speciali
Il film racconta di Jake Portman,
adolescente americano particolarmente legato al nonno paterno Abes.
Quest’ultimo ha nutrito l’immaginazione del nipote con fantastiche
storie su brutali mostri e sulle avventure dei ragazzi speciali di
Miss Peregrine, dotati di peculiari abilità soprannaturali. Quando
Jake ritrova suo nonno morente, senza bulbi oculari, il ragazzo è
profondamente sconvolto e non sa come giustificarsi l’accaduto.
Sarà a quel punto che scoprirà che i racconti del nonno non erano
pura fantasia, bensì una sorprendente realtà. Deciso a ritrovare la
casa dei bambini speciali di Miss Peregrine, Jake intraprende un
viaggio che lo porterà a scoprire un luogo di magia, avvolto però
da un minaccioso mistero.
Il cast del film
Per dare volto all’iconica e
carismatica Miss Peregrine, il regista ha scelto di affidare questa
all’attrice Eva Green, con
la quale aveva già collaborato per il film Dark Shadows. La Green
si dichiarò entusiasta dell’opportunità di tornare a lavorare con
Burton, da lei considerato uno dei suoi registi preferiti. I due
avrebbero poi nuovamente condiviso il set per Dumbo. Nel dar vita a
Miss Peregrine, la Green ha particolarmente approfondito il
personaggio, costruendo una personalità basata sia sulla
descrizione dei romanzi sia su proprie intuizioni. Fu inoltre lei
ad approvare l’uso della pipa per Miss Peregrine, trovando questa
un perfetto oggetto per sintetizzare la femminilità e la
mascolinità del personaggio. Accanto a lei, nei panni del giovane
Jake, vi è invece l’attore AsaButterfield, divenuto celebre grazie a
Hugo Cabret.
L’attrice Ella
Purnell dà invece vita a Emma Bloom, una ragazzina più
leggera dell’aria e costretta pertanto ad indossare delle speciali
scarpe di piombo. L’attore Samuel L.
Jackson dà invece vita al signor Barron, la malvagia
entità che dà la caccia ai bambini speciali, attraverso cui aspira
ad acquisire immensi poteri. Nel film è presente anche la premio
Oscar Judy Dench, nei
panni di Miss Esmeralda Avocet, anziana donna che come Miss
Peregrine gestisce una casa per bambini speciali, e che dovrà
richiedere aiuto nel momento in cui verrà attaccata dai temibili
hollowgasts. Terence Stamp è invece presente nel
ruolo di Abraham Portman, il nonno di Jake, il quale si rivela
essere strettamente legato alla realtà di Miss Peregrine.
Le differenze tra il romanzo e il
film Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali
Nell’adattare l’acclamato romanzo
per ragazzi, la sceneggiatrice Jane Goldman e
Burton hanno cercato di rimanere quanto più fedeli possibile a
questo. Si sono però ovviamente rese necessarie alcune modifiche,
volte a far acquisire una forma più cinematografica alla storia.
Tra le prime si ritrova il primo incontro tra Jake e i ragazzi
speciali. Nel romanzo, infatti, questi catturano il nuovo arrivato
per portarlo nella loro casa, mentre nel film è Jake a recarsi
volontariamente in essa, dove si imbatterà poi nei bizzarri
abitanti. Tale cambiamento ha permesso di far assumere un
atteggiamento più intrigato che spaventato al protagonista.
Un’ulteriore modifica riguarda poi la cattura di Miss Peregrine da
parte del signor Barron.
Nel romanzo, tale scena viene
raccontata ai giovani protagonisti dopo essere già avventura,
mentre nel film i bambini assistono alla cattura della loro
protettrice. Ciò ha permesso naturalmente di dar vita ad un maggior
trasporto emotivo e ad una maggior preoccupazione. Da questo
momento, il film si discosta maggiormente dal romanzo. L’intero
scontro finale è infatti particolarmente diverso, nonché reso più
ampio nel film. I protagonisti devono infatti riuscire a superare
diverse prove prima di arrivare al cospetto di Barron, sconfiggerlo
e liberare Miss Peregrine. Inoltre, nel film viene accentuato il
sentimento che lega Jake ad Emma, cosa che nel libro è invece molto
più taciuta.
Miss Peregrine – La casa dei
ragazzi speciali: il trailer e dove vedere il film in
streaming
È possibile fruire di Miss
Peregrine – La casa dei ragazzi speciali grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity
e Disney+. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale, e si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto
un determinato limite temporale entro cui guardare il film. Questo
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 7
gennaio alle ore 21:20 sul canale
Rai 2.
Da quel momento si è dunque entrati
sempre più nel vivo della nuova linea narrativa di questa saga
chiamata Saga del
Multiverso. Già dalla Fase 4 sono
stati introdotti nuovi personaggi, mondi, universi. Nel corso di
questo anno, si sono poi susseguiti sul grande schermo i film
Guardiani della Galassia
Vol. 3 e The
Marvels, ma anche le serie Secret
Invasion e la seconda stagione di Loki.
Il 2024, anche per via degli
scioperi degli sceneggiatori e degli attori, vedrà arrivare un
minor numero di prodotti Marvel (almeno per quanto riguarda
i film), ma saranno tutte opere particolarmente importanti che
proietteranno ancor di più verso l’attesa e temuta Fase 6.
Scopriamo allora quali sono le prossime uscite della
Marvel
previste per il 2024.
Prossime uscite Marvel: tutti le
serie e i film in arrivo nel 2024
Agatha: Diari di Darkhold (Agatha: Darkhold Diaries) –
19 settembre 2024
Al
Comic Con di San Diego 2022, i Marvel Studios hanno
rivelato il titolo ufficiale della serie dedicata ad Agatha
Harkness. Questo è Agatha: Darkhold
Diaries, e la sua data d’uscita è fissata il
19 settembre 2024, su Disney+. La serie, come noto, sarà uno
spin-off di WandaVision e seguirà il personaggio della
strega Agatha Harkness, nuovamente interpretato da Kathryn
Hahn.
La
prima sinossi diffusa recita: “Liberatasi dall’incantesimo in
cui è rimasta intrappolata, Agatha non vede l’ora di tornare alle
sue vecchie abitudini, ma scopre di essere senza poteri. L’unica
strada percorribile per lei è quella di imbarcarsi in una
pericolosa ricerca per riaverli indietro, con l’aiuto di uno o due
improbabili amici”.
Spider-Man: Freshman Year – autunno 2024
Il 12 novembre 2021, durante il
Disney+ Day, è stata annunciata la
serie animata Spider-Man: Freshman Year,
dove si racconteranno le sue avventure liceali, affiancate dalla
sua identità segreta di Spider-Man, esplorando dunque i suoi primi
anni da supereroe. Jeff Trammel è il produttore
esecutivo e la serie tv arriverà sulla piattaforma Disney+.
A dare voce al protagonista ci sarà
Hudson Thames, che sostituirà dunque Tom Holland per questa serie animata. Thames
aveva già doppiato Spider-Man nel quinto episodio della serie
animata What If…?. Ad oggi non si hanno
maggiori informazioni riguardo questa serie, che dovrebbe però
arrivare nell’autunno del 2024. Si tratta dell’ultimo titolo, ad
oggi, delle prossime uscite Marvel relative all’MCU.
Captain America: Brave New World – 14 Febbraio 2025
Captain America: Brave New World segna il
debutto sul grande schermo di Anthony Mackie nei panni di Capitan America
nel MCU, rendendolo uno dei più importanti film Marvel in uscita.
Il prossimo film della Marvel su Captain America è previsto per il
14 febbraio 2025, dopo essere stato precedentemente programmato per
maggio e poi luglio 2024.
Inizialmente sottotitolato
New World Order, il prossimo film della Fase 5 su
Captain America dovrebbe vedere Sam Wilson e Joaquin Torres, il
nuovo Falcon del MCU, scontrarsi con il Leader (visto l’ultima
volta ne L’incredibile Hulk e interpretato ancora una volta da Tim
Blake Nelson) e scontrarsi con il nuovo Presidente degli Stati
Uniti, Thaddeus Ross. Ora interpretato da Harrison Ford dopo
la scomparsa del compianto William Hurt, il ruolo di Ross in
Brave New World lo preparerà potenzialmente per ulteriori
apparizioni in Thunderbolts e oltre.
I dettagli sulla trama hanno finora
rivelato che Ross chiederà a Wilson di riunire una nuova squadra di
Vendicatori, forse con secondi fini. La storia del supersoldato si
arricchirà anche di altri dettagli: l’Isaiah Bradley di Carl Lumby
verrà rivelato come vittima di un misterioso piano di controllo
mentale volto ad assassinare il Presidente.
Il nuovo trailer di Captain
America:Brave New World ha rivelato che il
Presidente Ross si trasformerà nell’Hulk Rosso del MCU durante la
storia del film, rendendo l’evento tanto atteso una realtà per il
franchise. Il
Comic-Con di San Diego del 2024 e il suo panel Marvel hanno
anche portato la notizia che Giancarlo Esposito interpreterà Sidewinder nel
prossimo capitolo – portando la Società dei Serpenti nella sua
storia, dato che è il loro leader – e ha anche rivelato che
l’adamantio sarà introdotto nel film, con il materiale che nel MCU
è quello di cui sono fatti i corpi dei Celestiali.
Thunderbolts* – 5 maggio 2025
Thunderbolts*
è un film di supereroi di prossima uscita, basato sull’omonimo team
della Marvel Comics. Il film è un sequel di Ant-Man and the Wasp, The Falcon e The Winter
Soldier, Black Widow e Captain America: Brave New
World. È il trentaseiesimo film del Marvel Cinematic
Universe e il quindicesimo capitolo della
Fase Cinque. L’uscita del film è prevista per il 30 Aprile
2025.
In una brillante divergenza per il
MCU, il cast di Thunderbolts* comprenderà
cattivi e antagonisti di precedenti progetti Marvel Studios, che si
uniranno per intraprendere una missione sconosciuta per il governo
degli Stati Uniti. Non essendo previsti film crossover con i
Vendicatori fino alla Fase 6, Thunderbolts è l’unica
possibilità di vedere la formazione di una squadra importante prima
di Avengers:Doomsday, anche se si prevede che questa avrà
un’impronta molto diversa rispetto ai Vendicatori del MCU.
Thunderbolts*uscirà il 2 maggio
2025 – avendo scambiato la data di uscita del 25 luglio
2025 con The Fantastic Four dopo essere stato
spostato dal dicembre 2024 – e dovrebbe spiegare perché il
direttore della CIA Valentina Allegra de Fontaine ha
reclutato diversi personaggi moralmente discutibili. Si dice anche
che nel film saranno presenti personaggi del calibro di Sentry e
Hulk Rosso, con la prima teoria che ha preso piede dopo che al 2024
San Diego Comic-Con è stato rivelato che il personaggio di Lewis
Pullman è conosciuto come “Bob”, in quello che potrebbe essere un
riferimento al nome completo di Sentry, Robert Reynolds.
Il 2024 San Diego Comic-Con ha
inoltre rivelato ulteriori informazioni sulla trama di
Thunderbolts*, mostrando apparentemente che l’agente
americano ha un figlio e dando uno sguardo al ricongiungimento di
Yelena e Alexei dopo Vedova Nera. Il filmato mostra anche
Bucky al congresso, che si basa sulla sua storia personale sulla
scia di The Falcon and The Winter Soldier.
The Fantastic Four: First Steps, 25 luglio 2025
La Fox ha fatto due tentativi di
portare in vita la Prima Famiglia Marvel sul grande schermo, ma
entrambi gli adattamenti del 2005 e del 2015 sono stati accolti
male. Dopo l’acquisizione della Fox da parte della Disney nel 2019,
però, è stato finalmente rivelato che i Fantastici Quattro
arriveranno nel MCU il 25 luglio 2025, due mesi dopo la
data di uscita di The Fantastic
Four: First Steps del 2 maggio 2025, che è
invece la data di uscita di Thunderbolts. I Fantastici
Quattro del MCU sono destinati ad avere un ruolo importante quanto
quello degli Avengers, e sono fondamentali per il futuro del
MCU.
La prima immagine di
The Fantastic
Four: First Stepsha rivelato non
solo che la squadra sarebbe stata affiancata dal robot H.E.R.B.I.E.
(Humanoid Experimental Robot, B-type, Integrated Electronics), ma
anche un’ambientazione anni ’60, che suggerisce lo stesso tipo di
atmosfera retro-futuristica de Gli Incredibili. Dopo la
rivelazione iniziale, il cast dei Fantastici Quattro è
cresciuto con tre ruoli non confermati per
John Malkovich, Paul Walter Hauser e
Natasha Lyonne. Nel frattempo, Ralph Ineson
interpreterà Galactus e Julia Garner vestirà i panni di Shalla-Bal, il
surfista d’argento.
Il Comic-Con di San Diego del 2024
ha reso noto il nuovo titolo del film, che è passato da I
Fantastici Quattro a The Fantastic
Four: First Steps. Questo titolo ha già portato a
un gran numero di teorie sulla storia in arrivo, che vanno dal
riferimento diretto all’ingresso del gruppo nel MCU dopo anni di
attesa, a una potenziale allusione ai figli di Reed Richards e Sue
Storm, Franklin e Valeria. Con Pedro
Pascal, Vanessa
Kirby, Joseph
Quinn, Ebon
Moss-Bachrach, Ralph Ineson.
BLADE, 7 novembre 2025
La produzione di Blade
è stata una delle più tumultuose nella storia del MCU.
Originariamente previsto per un’uscita nel 2023, la perdita del
regista originale di Blade ha portato a massicce
riscritture nel corso della produzione. Tuttavia, queste si sono
apparentemente concluse con una nuova, speriamo definitiva, data di
uscita prevista per il 7 novembre 2025 – con il
film che è stato recentemente spostato dalla precedente data del 14
febbraio 2025.
I diversi ritardi del film possono
sembrare preoccupanti, ma c’è tutto il tempo per i Marvel Studios
di perfezionare l’introduzione di Mahershala Ali nel ruolo del cacciatore di
vampiri e di onorare i 25 anni di storia sullo schermo dell’iconico
eroe Marvel. Dopo un cameo vocale in Eternals, Blade dovrebbe presentare la lama
d’ebano e potrebbe segnare un’apparizione del Dane Whitman di
Kit Harington.
Avengers: Doomsday
–
(2026)
Avengers:
Doomsday, precedentemente noto come La dinastia Kang è un film
di supereroi di prossima uscita, basato sull’omonima squadra di
supereroi della Marvel Comics. Il film è il sequel di The
Avengers, Avengers: Age of Ultron, Avengers:
Infinity War, Avengers:
Endgame, Ant-Man and the Wasp: Quantumania e la seconda
stagione di Loki. È il trentanovesimo film del Marvel Cinematic
Universe e il secondo capitolo della
Fase Sei. L’uscita del film è prevista per il 1° maggio
2026.
I Marvel
Studios hanno riservato la sorpresa più grande per la fine
del loro attesissimo panel al Comic-Con di San Diego, ed è stata
una bomba per tutte le bombe. Oltre a rivelare il cattivo
principale e il titolo del prossimo quinto film dei Vendicatori,
hanno anche rivelato un importante annuncio di casting. Avengers 5
sarà una sorta di reunion, con i registi Joe Russo e Anthony Russo
che torneranno a dirigere il film e nientemeno che Robert
Downey Jr. che interpreterà l’antagonista
principale, Victor von Doom, alias Dottor Destino.
Avengers: Secret Wars –
(2027)
Avengers:
Secret Wars è un film di supereroi di prossima uscita,
basato sull’omonima squadra di supereroi della Marvel Comics. Il
film è il sequel di The Avengers, Avengers: Age of Ultron,
Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame e Avengers 5. È
il quarantesimo film del Marvel Cinematic Universe e il terzo e
ultimo capitolo della Fase Sei e della Saga del Multiverso. Sarà
diretto da
Joe e Anthony Russo. L’uscita del film è prevista per il 7
maggio 2027.
I titoli Marvel già usciti nel corso del 2024
Deadpool & Wolverine – 26 luglio 2024
Dopo che la Disney ha acquisito la
20th Century Fox, i diritti sul personaggio Deadpool sono tornati
in mano ai Marvel Studios, che
hanno così potuto porre in fase di sviluppo un terzo film dopo
Deadpool (2016) e Deadpool 2 (2018). Ad
oggi intitolato semplicemente Deadpool & WOlverine,
questo vedrà il ritorno di Ryan Reynolds
nei panni dell’irriverente mercenario mutante e accanto a lui ci
sarà un vecchio amico a fargli compagnia, ovvero Wolverine, che
sarà nuovamente interpretato da
Hugh Jackman.
Nel film saranno poi presenti anche
personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come
Colossus e Testata Mutante
Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck. L’attrice Jennifer Garner
sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque
a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato. Il finale diThe Marvels
sembra confermare questa possibilità.
In attesa di ulteriori conferme,
sappiamo che Shawn
Levy dirigerà Deadpool 3,
mentre Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi
sui fumetti creati da Rob Liefeld,
confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente
dei Marvel Studios, Kevin Feige, aveva precedentemente
assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i
primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con
tale classificazione matura.
X-Men ’97 – 20 marzo 2024
L’iconica serie animata è oggetto
di un revival che la vedrà tornare in grande spolvero con una nuova
serie sotto il marchio Marvel Studios. Si
sta infatti attualmente lavorando su X-Men
’97, che continuerà lo spirito dello show degli anni
’90 e proseguirà da dove X-Men: The Animated
Series si era interrotta nel 1997 dopo la stagione 5.
I Marvel Studios hanno
chiarito però che X-Men ’97 non sarà
legato al Marvel Cinematic
Universe, mentre alcuni primi dettagli sulla
trama hanno lasciato intendere che la serie vedrà i mutanti
chiamati a rapportarsi con una maggiore accoglienza nei loro
confronti, ma qualcosa naturalmente metterà a rischio questo nuovo
equilibrio.
Echo – 10 gennaio 2024
Echo, di cui è da poco stato
mostrato il primo trailer, sarà il primo
titolo dell’MCU ad arrivare al pubblico nel 2024. È questa una
serie spin-off di Hawkeye e segue le
origini della Maya Lopez di Alaqua Cox, la cui
vita criminale a New York si ripresenta nella sua città natale. Se
vorrà sopravvivere, dovrà affrontare il suo passato, riconnettersi
con le sue radici native americane e abbracciare il significato di
famiglia e di comunità. Nella serie sono coinvolti nella serie
anche Vincent
D’Onofrio e Charlie Cox,
rispettivamente nei panni di Kingpin e Daredevil, così come anche
l’attore Zahn McClarnon. Anche questa serie
arriverà naturalmente su Disney+.
Le uscite MARVEL che non fanno parte dell’MCU di Marvel
STUDIOS
Madame Web – 14 febbraio 2024
Dakota Johnson, Sydney Sweeney, Celeste O’Connor e Isabela Merced
in Madame Web.
La Sony è sempre più intenta a
costruire il proprio universo di personaggi Marvel e il primo
nuovo film di questo gruppo in arrivo nel 2024 è Madame
Web è diretto da SJ Clarkson.
Creata dallo scrittore Denny O’Neil e dall’artista
John Romita Jr. nel 1980, Madame Web è una
sensitiva cieca che è diventata un personaggio molto importante nel
mondo di Spider-Man grazie ai suoi legami con “The Great Web”, un
costrutto multiversale che lega insieme tutti i personaggi di
“Spider” in tutto il multiverso. Ad oggi non ci sono molti dettagli
sulla trama, ma sappiamo che ad interpretare la protagonista ci
sarà Dakota Johnson, affiancata da
Sydney Sweeney, Isabela Merced
e Emma
Roberts.
Venom: The Last Dance – 8 novembre 2024
Tra le prossime uscite Marvel,
l’ultimo – ad ora – film previsto per il 2024 è Venom 3, il cui titolo
provvisorio, Orwell, ha spinto i fan a
ritenerlo un riferimento a Orwell Taylor, un ex
generale dell’esercito degli Stati Uniti che forma una squadra di
supercriminali cacciatori di Venom nota come “Jury”. Il
personaggio di Orwell ha svolto un ruolo di primo piano nella
miniserie Venom: Lethal Protector dello scrittore David
Michelinie e dell’artista Mark Bagley, che ha segnato il primo
titolo da solista di Venom quando è stato lanciato nei
primi anni ’90. In attesa di una conferma sul titolo ufficiale di
questo film a sua volta facente parte dello Spider-Man Universe
della Sony, restano ad oggi sconosciuti anche i dettagli della
trama.
Oltre al ritorno di Hardy nel ruolo
di Venom/Eddie Brock, Venom 3 introdurrà la star
di Ted
Lasso, Juno Temple, in
un ruolo significativo anche se ancora sconosciuto. Anche la star
di Doctor StrangeChiwetel
Ejiofor, che interpreta lo stregone Karl Mordo nel
Marvel Cinematic
Universe, è stata confermata per il cast di Venom 3 in un ruolo a sua volta
sconosciuto. Al momento della stesura, Hardy, Temple ed Ejiofor
sono gli unici tre attori ufficialmente coinvolti nel progetto,
lasciando i fan a ipotizzare se Michelle Williams
e/o Stephen Graham torneranno per riprendere i
rispettivi ruoli di Anne Weying e il detective Mulligan dal
precedente Venom ( 2018) e
Venom: La furia di
Carnage (2021).
Kraven il Cacciatore – 14 Dicembre 2024
Kraven
il Cacciatore racconta la violenta storia della
nascita e del destino di uno dei villain più iconici della
Marvel. Ambientato
prima della sua famigerata vendetta contro Spider-Man, il film
mostra dunque la formazione dell’immigrato russo Sergei Kravinoff /
Kraven per diventare il più grande cacciatore del mondo. La
pellicola è anch’essa ambientata nello Spider-Man
Universe (SSU) della Sony, lo stesso di Venom e
Madame Web. Protagonisti del film sono Aaron Taylor-Johnson come Sergei
Kravinoff, Ariana De Bose
come Calypso, Fred Hechinger nel ruolo di
Camaleonte, Alessandro Nivola in quello
di Rhino e Russell Crowe
in quello del padre di Sergei.
Quando The
Batmandi Matt Reeve arrivò
nelle sale nel 2022, i fan rimasero sbalorditi dalla maestria di
questo thriller poliziesco supereroistico. Combinando i temi dei
serial killer, del crimine organizzato e del desiderio del
Cavaliere Oscuro (Robert
Pattinson) di far uscire Gotham City dall’oscurità, il
film ha fatto un ottimo lavoro nell’aprire questo grande universo.
Ma con The Penguin ora in onda su Max, il
mondo sotterraneo di Gotham è più esposto che mai. Dato che è
passato un po’ di tempo, sarebbe opportuno fare un ripasso su chi
sia esattamente il personaggio di John Turturro, Carmine Falcone (ora
interpretato da Mark Strong ne The
Penguin), in relazione all’universo di
Batman, soprattutto ora che Clancy Brown ha
interpretato Salvatore Maroni. Chi sono le famiglie criminali
Falcone e Maroni? Qual è la loro storia con Batman? Che ruolo ha il
Pinguino nella loro storia? Le risposte potrebbero
sorprendervi.
L’universo di Batman attinge
direttamente dai fumetti originali (e dai film di gangster di
Hollywood)
Non dovrebbe sorprendere che molti
dei mafiosi di Gotham siano stati modellati, almeno in parte, sui
personaggi del classico gangster Il Padrino. Da quello che
abbiamo visto nella serie The Penguin, c’è anche una
chiara influenza dei
Soprano. Ma il fatto che questi importanti
drammi criminali abbiano ispirato il modo in cui Reeves e compagnia
hanno interpretato il ventre di Gotham, non significa che siano le
uniche influenze importanti in gioco. Naturalmente, sia
Carmine “Il Romano” Falcone che Sal “Il Boss” Maroni sono apparsi
in vari progetti cinematografici di Batman, sia in live-action che
in animazione, dato che sono personaggi preesistenti
dell’Universo DC. I film di Christopher NolanBatman
Begins e Il cavaliere
oscuro, la serie Fox Gotham
e le serie animate Batman: Year One e
Batman: The Long Halloween hanno già
mostrato i Falcone e i Maroni.
Anche se la loro vasta storia nei
fumetti è molto più ricca di quanto non dicano alcuni di questi
adattamenti, quelli precedenti sono un buon punto di partenza.
Tuttavia, a parte la possibile Gotham (che si è presa il
suo tempo per stabilire la malavita di Gotham), The
Batmane certamenteil
Pinguinodipingono le immagini più chiare di
chi sono veramente questi signori del crimine. Ma cosa ci
dice la loro storia a fumetti su come si inseriscono nell’universo
di Batman? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo
approfondire le loro origini e il motivo del loro odio
reciproco…
I Falcone e i Maroni mantengono
una storica faida di sangue
I Falcone e i Maroni sono stati
rivali giurati a Gotham City per decenni. Anni fa, un mafioso di
nome Vincent Falcone ha scalato i ranghi del ventre di Gotham,
fondando alla fine la famiglia criminale Falcone. Avrebbe generato
due figli, Carmine Falcone e Carla Viti (interpretata da
Aleksa Palladino ne The Penguin),
entrambi destinati a una vita criminale. La famiglia
Falcone controllerà la maggior parte delle attività criminali di
Gotham, anche se il loro dominio su Gotham non resterà
indiscusso a lungo. Alla fine, il rivale di Vincent, Luigi “Big
Lou” Maroni, avviò una propria operazione criminale a Gotham, che
comprendeva il figlio Sal, sperando di schiacciare la concorrenza.
Nel tentativo di avere la meglio, “Big Lou” ordina un colpo
all’unico figlio di Vincent, lasciandolo in punto di morte.
In preda alla disperazione, Vincent
porta Carmine a casa del più grande medico e filantropo di Gotham,
il dottor Thomas Wayne (Luke Roberts in The
Batman). Temendo per la vita del figlio, Vincent si rifiuta di
portarlo in ospedale, implorando Wayne di eseguire un’operazione a
domicilio per salvare la vita di Carmine. All’insaputa di Wayne, il
giovane figlio Bruce assiste all’evento dall’ombra, mentre il padre
salva il ragazzo. Questo evento non fece altro che rafforzare la
faida tra le famiglie Falcone e Maroni e gettò Gotham nel caos,
preparando la città per l’eventuale crociata di Batman.
La guerra tra i Falcone e i Maroni
non fa che peggiorare e, dopo la morte dei Wayne, Gotham diventa
una fogna. Al funerale dei suoi genitori, un giovane Bruce Wayne si
trova di fronte a Carmine Falcone che, dopo aver riconosciuto la
gentilezza del padre, offre a Bruce un favore se mai ne avesse
bisogno. Non molto tempo dopo, Vincent Falcone muore e Carmine
assume il ruolo di capo della famiglia Falcone, ora soprannominata
“The Roman”. Questo avrebbe portato al ritiro di “Big Lou”, mentre
suo figlio Sal avrebbe assunto il ruolo di “Boss” dell’operazione
Maroni. Negli anni successivi, Falcone e sua moglie avranno due
figli, Alberto (interpretato da Michael Zegen ne
The Penguin) e Mario, e una figlia, Sofia Gigante
(interpretata da Cristin Milioti ne The
Penguin).
Ma come ogni famiglia criminale, i
Falcones erano destinati ad avere i loro segreti… Da tempo non
dichiarato, si sospetta che Falcone e sua moglie Louisa abbiano
avuto un altro figlio, che apparentemente avrebbero abbandonato:
una giovane donna di nome Selina Kyle (Zoë
Kravitz). Batman dimostra che questo è vero,
ma i fumetti sono tradizionalmente meno chiari sull’idea. Anche i
Maroni si tenevano occupati, visto che Sal alla fine sarebbe
diventato padre di due figli, Pino e Umberto. Come Falcone, Maroni
scelse di rompere le sue nozze e, in una scioccante svolta degli
eventi, divenne l’amante segreto della figlia di Falcone,
Sofia.
Passerà circa un altro decennio
prima degli eventi dell’epico Batman: Anno Uno di
Frank Miller, che vede Falcone all’apice
del suo potere a Gotham, tenendo nella sua morsa di ferro il
sindaco, il commissario di polizia, il consiglio comunale e
innumerevoli altre persone. Il “Romano” dominava Gotham e questo,
insieme alla morte dei suoi genitori, portò Bruce Wayne a dedicarsi
al vigilantismo, diventando Batman. In qualità di Batman, Bruce,
con l’aiuto del detective Jim Gordon (Jeffrey
Wright), smantella lentamente l’impero di Falcone,
arrivando persino a imbucarsi a una delle cene di “The Roman” per
ricordargli che i loro giorni a Gotham sono contati. Umilia Falcone
spogliandolo della biancheria intima e legandolo sul letto, per poi
trovarlo inerme. Infuriato, Falcone ordina di colpire
Batman, ma senza successo. Alla fine, la presa di Falcone
su Gotham si allenta dopo che Batman, Gordon e il giovane
procuratore distrettuale Harvey Dent iniziano a intromettersi nei
suoi affari.
È in questo periodo che Selina
Kyle, ora la ladra nota come Catwoman, torna nella vita di Falcone,
anche se non come se stessa da civile. Come Catwoman,
Selina cerca di rubare alcuni degli oggetti di valore più
preziosi di Falcone. Batman alla fine salva Catwoman dagli
uomini di Falcone, ma non prima che Selina abbia la possibilità di
sfregiare permanentemente “The Roman” sul suo volto. Questo ha
portato Falcone a odiare Catwoman personalmente, anche se ha
sentimenti contrastanti nei confronti della donna sotto la maschera
da gatto. Mentre Falcone si occupa di tutti questi problemi con i
pipistrelli, Sal Maroni inizia a prestare denaro in tutta la città,
anche al folle Dr. Hugo Strange (e con un nome del genere,
cosa ci si può aspettare di più?). Dopo un po’ di tempo, Maroni
cerca di convincere Strange a ripagare il suo debito, cosa che
Strange tenta di fare dopo aver derubato uno dei prestanome di
Maroni per ottenere il denaro. Scontento, Maroni manda i suoi
uomini a maltrattare Strange, il che non fa altro che far
arrabbiare ancora di più l’illuso scienziato pazzo.
Dovendo salvare Maroni dagli
esperimenti genetici di Strange, Batman costringe “Il Capo” a
condonare il debito di un uomo di nome Norman Madison, il padre
dell’allora fidanzata di Bruce, Julie Madison. Ciò che Batman non
aveva previsto è che Norman avrebbe comunque cercato di saldare il
suo debito, che Maroni rifiutò di accettare per paura delle
ritorsioni del Cavaliere Oscuro. Invece, Norman dà i soldi a
Falcone, il che serve solo a umiliare il “Boss”, consolidando il
suo odio per Batman. Naturalmente, non abbiamo ancora visto
nulla di tutto ciò suIl
Pinguinoo su altri personaggi dell’ universo
diBatman, ma i retroscena sono
utili per capire meglio chi sono questi cattivi.
Le cose si fanno
particolarmente folli durante “Il lungo Halloween”
In seguito si sono verificati gli
eventi de Il lungo Halloween di Jeph
Loeb, la storia di Batman per cui le famiglie Falcone e
Maroni sono più conosciute. Ora che la presa della famiglia Falcone
su Gotham si era indebolita, un serial killer noto solo come
“Holiday” iniziò a far fuori i membri della famiglia. Naturalmente,
Falcone crede che sia opera della famiglia Maroni. Le cose
peggiorano per Falcone dopo che il suo magazzino pieno di contanti
viene trovato da Batman e Harvey Dent, che lo bruciano per mandare
un messaggio (in un momento che ricorda il Joker che brucia i
contanti ne Il cavaliere oscuro). Disperato e arrabbiato,
Falcone inizia ad assumere vari “mostri in costume”, come Joker,
Enigmista, Catwoman, Pinguino, Cappellaio Matto, Spaventapasseri,
Poison Ivy e Solomon Grundy, per affrontare Batman nel mese
successivo. Durante questo periodo, gli obiettivi di Holiday
passarono dai Falcones ai Maroni, compreso “Big Lou”, che fu ucciso
il giorno della festa del papà. Mentre Sal Maroni
inizialmente credeva che dietro i colpi ci fosse Falcone,
“Il Romano” lo convinse (attraverso la figlia Sofia) che avevano un
nemico comune in Harvey Dent, che lui credeva essere segretamente
l’assassino di Holiday.
Dopo che Maroni è stato portato in
carcere dalla polizia, viene convinto dalla sua amante, Sofia
Gigante, che dietro a tutto c’è Dent. Dopo che Falcone ha fatto in
modo che Maroni mettesse le mani su dell’acido, “Il Boss” ha
tentato di uccidere Harvey Dent durante il suo processo. Il
tentativo è riuscito solo a metà, perché Dent è sopravvissuto, ma
con cicatrici permanenti e la sua psiche distrutta. Non molto tempo
dopo, Maroni viene ucciso nella sua cella da Holiday, che si rivela
essere il figlio minore di Falcone, Alberto, che stava
semplicemente cercando di farsi un nome al di fuori dell’ombra di
Falcone. A causa del trauma fisico e psicologico, Harvey Dent
impazzisce e diventa il supercriminale Due Facce. Insieme agli
altri “mostri in costume”, Due Facce assaltò la casa di Falcone e
gli sparò direttamente in testa per vendicarsi di avergli rovinato
la vita. A causa di ciò, Sofia Gigante, anch’essa ferita gravemente
durante l’attacco, e suo fratello Mario lotteranno per prendere il
controllo della famiglia criminale Falcone, con i due figli
di Sal Maroni, Pino e Umberto, che giureranno fedeltà a
Sofia.
Dopo gli omicidi in vacanza,
gli imperi Falcone e Maroni si sgretolano
In seguito, i sequel di Long
Halloween, Batman: Dark Victory e
Catwoman:When In
Rome, si sarebbero svolti contemporaneamente,
incrociandosi verso la fine di ciascuno di essi. In questo caso,
Selina si reca in Italia per ottenere maggiori informazioni sulla
famiglia Falcone e sulla sua potenziale eredità e, dopo aver
trovato qualcosa su Sofia Gigante, consegna le informazioni a
Batman. Pur non avendo ancora una prova concreta di essere una
Falcone per nascita, continua a credere che sia vero. La
famiglia Falcone si rivoltò contro se stessa duranteDark Victory, che si concentrò molto
sulla transizione criminale di Gotham dal crimine organizzato ai
supercattivi impazziti. La maggior parte di questa storia ruota
attorno a Joker, Due Facce e altri membri della galleria delle
canaglie di Batman che lentamente abbattono la loro concorrenza con
la mafia, trascinando Gotham in un ulteriore caos. Nel frattempo,
un misterioso serial killer noto solo come “il
Boia” inizia a uccidere poliziotti e personale di
polizia corrotti di Gotham, per poi rivoltarsi anche contro la
famiglia Falcone.
Sebbene molti sospettassero che
dietro questi attacchi ci fosse Due Facce, lui negava
categoricamente, anche con tutte le prove a suo carico. Alla fine,
dopo aver ucciso suo fratello Alberto, affermando che non era un
“vero Falcone”, Sofia Gigante si rivelò essere l’assassino
del Boia prima che Due Facce uccidesse senza pietà sia lei che i
due figli di Maroni. Vale anche la pena notare che il
vecchio esecutore di Maroni, Tony Zucco, uccise Richard e Mary
Grayson, i genitori di Dick Grayson, durante questo periodo in un
colpo di mafia, che permise a Bruce Wayne di adottare Dick (e alla
fine di addestrarlo a diventare il primo Robin). In seguito
si scopre che Due Facce aveva rubato il corpo di Carmine Falcone
per provocare dissidi all’interno della famiglia e, naturalmente,
ci è riuscito. Dark Victorysi
conclude con Mario Falcone che brucia la tenuta di
famiglia, portando la famiglia Falcone al collasso. Dopo
anni di gestione della malavita di Gotham, i Falcone e i Maroni
sono finalmente finiti, e la galleria di furfanti di Batman è ora
la principale minaccia per Gotham. Altri criminali dal colletto
bianco come Pinguino e Maschera Nera avrebbero preso piede, ma
anche loro non avevano il tipo di influenza che questi gangster
italiani vantavano un tempo.
Naturalmente, questo ci riporta al
mondo di The Batman, che stabilisce che la Sofia Falcone
di Cristin Milioti è già stata scoperta come serial killer che ha
trascorso un periodo ad Arkham quando inizia The Penguin.
Sebbene la Sofia dei fumetti sia un po’ più strategica nel suo
piano per riprendere il controllo delle operazioni illegali della
sua famiglia, l’interpretazione di Milioti è un po’ più
sconsiderata, soprattutto dopo che Oz Cobb, alias il Pinguino
(Colin
Farrell), uccide suo fratello Alberto. Sembra che
The Penguin si stia
allontanando da alcuni punti generali della storia stabiliti per la
prima volta nella storia della DC Comics, ma in generale
sta facendo un buon lavoro nel mantenere le personalità dei più
importanti gangster Falcone e Maroni.
Nuova continuità, nuova
vita
Sofia Falcone – Cristin Milioti – The Penguin – Cortesia di
HBO
Anche se Carmine Falcone, Sal
Maroni e le loro rispettive famiglie criminali sono effettivamente
finite, questo non significa che non sarebbero tornate. Dopo che la
DC Comics ha riavviato la sua continuità fumettistica mainstream
con “The New 52” e successivamente con “DC Rebirth”, le famigerate
famiglie criminali sono riapparse in una veste più limitata, con
sia “The Roman” che “The Boss” ora vivi e vegeti. Carmine Falcone è
riapparso in Batman Eternal (una serie di
52 numeri che ha celebrato i 75 anni di Batman nel 2014-15) per
reclamare il suo impero criminale dopo che il commissario Jim
Gordon è stato falsamente incastrato per omicidio. Sembrava che
gran parte della sua storia da Anno Uno (compresa la
cicatrice che gli ha fatto Catwoman) fosse intatta, anche se in
questo caso il suo principale rivale per il potere a Gotham non era
Sal Maroni, ma Oswald Cobblepot, noto anche come il Pinguino. È
probabile che The Penguin(comeGothamprima di lui) stia prendendo ispirazione, dato che
Oz Cobb sta lottando per ottenere il controllo dell’operazione di
Falcone ora che “Il Romano” è stato ucciso dall’Enigmista (Paul
Dano) in The Batman.
Ma per quanto riguarda i fumetti,
alla fine il GCPD ha arrestato Falcone per i suoi crimini e lo ha
portato al penitenziario di Blackgate. Sal Maroni, invece, è
tornato nella continuità attuale solo in una breve apparizione
nella serie Nightwing, che rivela che suo
figlio C.J. (una nuova aggiunta alla famiglia Maroni) e Dick
Grayson erano in realtà amici d’infanzia. Anche se non è chiaro se
le famiglie criminali Falcone o Maroni torneranno a far parte a
tempo pieno dei libri di Batman, è ovvio che hanno lasciato un
segno nella storia di Batman. Questo rende il loro ruolo
nell’universo di The Batman di Matt
Reeves sempre più importante, e la loro complicata storia nei
fumetti contribuisce certamente al modo in cui li vediamo
soprattutto ne The Penguin. Ma se
possiamo imparare qualcosa dal loro ruolo nell’Universo DC, è che
i Falcones e i Maronis hanno i giorni contati. Con
Batman e altri “mostri in costume” come lui che iniziano ad
apparire in tutta Gotham, sembra più probabile che l’ascesa al
potere del Pinguino inauguri una nuova era per l’ universo
di Batman. Resta da vedere come il Crociato incappucciato
gestirà Oz, ma sappiamo che alla fine anche il suo impero
cadrà.
In un’intervista con GQ per il suo prossimo film non-MCU The
Apprentice, a Stan è stato chiesto di Avengers:Doomsdaye,
in particolare, del ritorno di
Robert Downey Jr. Stan non è nuovo a condividere lo schermo del
MCU con RDJ, dopo le molteplici apparizioni insieme rispettivamente
come Bucky Barnes e Tony Stark/Iron Man:
“Spero di essere in una scena
con lui.C’è qualcun altro che potrebbe farlo?Non lo
so, probabilmente no.Dopo Tropic Thunder, c’è
qualcosa che quel ragazzo non può fare?”.
Come sottolineato da Stan, questa
volta RDJ torna nel MCU non come Iron Man ma come il cattivo Dottor
Destino. Non si tratta solo di un grande affare per i fan del MCU,
ma anche per le star come lo stesso Stan, che ha espresso il
desiderio di avere una scena con il Destino di RDJ e ha elogiato il
suo ex, e probabilmente futuro, partner. I commenti di Stan,
secondo cui non c’è nulla che RDJ non possa fare, derivano dalla
transizione dell’attore da eroe primario del MCU a uno dei suoi più
grandi cattivi, di cui Stan spera che Bucky possa essere testimone
in prima persona nell’universo.
Cosa significano i sogni di Bucky
di Sebastian Stan per Avengers 5
Sebbene la riverenza di Stan per
RDJ e l’entusiasmo generale per il ritorno dell’attore nel MCU
siano piacevoli da vedere, i suoi commenti offrono una prospettiva
più interessante per il futuro del franchise. Stan ha detto
che spera di avere una scena con il Dottor Destino di RDJ, il che
sembra indicare un ruolo per Bucky nella storiadi Avengers:Doomsday”. Finora, gli unici membri del
cast al di fuori di Downey Jr. che sono stati confermati per
Avengers 5 sono quelli di The
Fantastic Four: First Steps e il Doctor Strange
di Benedict Cumberbatch, ma probabilmente altri
annunci arriveranno nel 2025.
Detto ciò, Stan ha praticamente
confermato che Bucky farà parte di Avengers 5. I commenti
dell’attore non sembrano riflettere una persona che spera di
partecipare al film, né Stan si impegna nella solita dichiarazione
di non essere stato in contatto con i film degli Avengers
che spesso si trova nelle interviste con le star della Marvel.
Pertanto, il sogno di Stan per Bucky riguardo ad Avengers
5 potrebbe significare che l’ex Soldato d’Inverno ha un ruolo
nella storia della
Saga del Multiverso, oltre all’intrigante storia dei
Thunderbolts*.
Il canale americano HBO ha diffuso il trailer di The
Penguin 1×04, il quarto episodio della prima stagione
della serie spin-off di The
Batman, The
Penguin.
The Penguin 1×04 si intitolerà “Cent’anni” e
debutterò domenica prossima sulla HBO e in Italia su SKY e in
streaming su NOW.
La serie The
Penguin ha debuttato il 20 settembre su SKY e NOW
riprende subito dopo gli eventi di The
Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto
di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il
film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la
serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere
nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto
con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).
“Mi è piaciuto molto fare la
parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati
dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di
questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo
importante nella serie televisiva”.
Un’altra parte importante della sua
storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche
se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato:
“Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di
doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono
molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”.
Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa
storia.
Il regista della trilogia del
Cavaliere OscuroChristopher Nolan avrebbe chiesto alla Warner
Bros. di cambiare il finale di Joker
per evitare confronti tra i Joker di Joaquin Phoenix e Heath Ledger. Uno dei personaggi più famosi
della DC, Joker è stato portato in live-action diverse volte, ogni
volta in modo molto diverso dall’altra. Tuttavia, l’interpretazione
del
Joker di Heath Ledger rimane la più popolare sedici anni dopo
l’uscita de Il cavaliere oscuro, e il suo volto sfregiato e
decorato con un trucco militare continua a essere il suo tratto più
distintivo.
Dopo Joker:Folie à deux, The Hollywood Reporterha
riferito che i piani originali per ilJokerdi
Todd Phillips prevedevano che il Joker di Joaquin Phoenix
incidesse un sorriso di Glasgow sul suo volto invece di spalmare
sangue sulla sua bocca. Il regista del Cavaliere
OscuroChristopher Nolan avrebbe chiesto di
modificare questa scena, poiché il sorriso del Joker di Phoenix
sarebbe stato troppo simile alle cicatrici dell’iconico
Joker di
Heath Ledger. Solo quattro anni dopo l’uscita di
Joker, Joker:Folie à Deux presenta un secondo Joker
che incide un sorriso sul suo volto con una lama dopo aver ucciso
l’Arthur Fleck di Joaquin Phoenix.
Cosa significa il cambiamento
del finale di Joker di Chris Nolan
Il primo film sul
Joker
di Todd Phillips è stato lodato per la visione
autoriale del regista. A differenza della maggior parte
degli adattamenti di fumetti live-action, Joker è un film
indipendente che privilegia una narrazione incentrata sui
personaggi e non riflette alcuna tendenza del genere
supereroistico. Tuttavia, come si dice, il regista Todd
Phillips non ha avuto il completo controllo creativo.
All’epoca Christopher Nolan aveva girato otto film
con la Warner Bros. e questo gli aveva probabilmente garantito una
notevole influenza sui progetti dello studio. Naturalmente,
l’acclamato lavoro di Nolan suIl
cavaliere oscuropotrebbe avergli permesso di
dire la sua sul finale diJoker.
Foto di Copertina:
Christopher Nolan partecipa al photo-call di Rendezvous
With Christopher Nolan durante il 71° Festival di Cannes il 12
maggio 2018 a Cannes, Francia.- Foto di arp via
Depositphoto.com
Will Smith e Michael Bay si
riuniranno per Fast and Loose 21 anni
dopo aver realizzato insieme Bad Boys II. Smith e Bay hanno collaborato per la
prima volta al film originale Bad Boys nel 1995 e poi si
sono riuniti per il sequel nel 2003. Da allora i due non hanno più
lavorato insieme, ma il
franchise diBad Boys continua con i registi Bilall
Fallah e Adil El Arbi. Il progetto più recente di Smith è Bad
Boys:Ride or Die (2024), mentre quello di Bay è
Ambulance (2022).
Ora, un nuovo rapporto di Deadline rivela che Smith e Bay si riuniranno
per un nuovo film d’azione di Netflix intitolatoFast and
Loose, con Bay attualmente in trattative
finali per la regia. Nell’ipotesi che Bay accetti
ufficialmente, il film sarà il prossimo progetto sia per lui che
per Smith, anche se non è ancora stata fissata una data di inizio.
La notizia fa seguito a quella secondo cui Smith avrebbe
abbandonato le riprese di un film d’azione intitolato Sugar
Bandits. Di seguito è riportata la trama di Fast and
Loose:
Fast and Loose segue un
uomo che si sveglia a Tijuana senza ricordi.Mentre
ricostruisce il suo passato, scopre di aver vissuto due vite: una
come boss del crimine e l’altra come agente della CIA sotto
copertura.
Jon Hoeber, Erich Hoeber,
Chris Bremner ed Eric Pearson hanno scritto la
sceneggiatura del progetto, i cui produttori includono Kelly
McCormick e David Leitch per 87North e Smith. Anche i dirigenti
della Westbrook Jon Mone e Ryan Shimazaki sono in trattative per
produrre per la Westbrook, dopo aver lavorato in precedenza con
Smith in Bad Boys:Ride or Die (2024). Tra i
produttori esecutivi figurano Robert Simonds e Noah Fogelson per
STXfilms e Barry Waldman.
Cosa significa la reunion di
Will Smith e Michael Bay per Fast and Loose
Bad Boys II non sarà stato
un successo di critica, ma è stato un modesto successo al
botteghino e da allora è diventato uno dei film preferiti del
genere action. Il film consolida alcuni degli stilemi di Bay che da
allora sono diventati punti fermi dei suoi film, come l’eroe
rotante ripreso da un’angolazione bassa. ConAmbulance,
Bay ha affermato il suo impegno per un’azione esagerata e
massimalista e per pezzi di scena inventivi, e Fast
and Loose avrebbe sicuramente visto il regista operare ancora
una volta in questo spazio.
Dopo l’infame schiaffo agli Oscar
del 2022, non era chiaro se il pubblico avrebbe ancora accolto
Smith come una star del cinema. Il successo di Bad
Boys:Ride or Die, tuttavia, ha
apparentemente affermato che la rabbia per
lo schiaffo di Smith agli Oscar è più che altro un fenomeno
online, e non ha molto peso per il grande pubblico cinematografico.
L’ultimo film di Bad Boys ha incassato 404 milioni di
dollari in tutto il mondo, suggerendo che l’imminente
collaborazione di Bay e Smith su Netflix potrebbe finire per essere
un grande successo di pubblico.
FOTO DI COPERTINA: Will Smith
arriva all’AFI Fest 2022 – Foto di imagepressagency via Depositphoto.com
Il creatore della serie
Teacup, Ian McCulloch,
ha spiegato le modifiche apportate alla serie televisiva rispetto
al libro che sta adattando, Stinger di Robert R. McCammon.
Una storia la cui ispirazione sembra essere tratta da film di John
Carpenter come La cosa, il romanzo originale di McCammon del 1988
vede una piccola città intrappolata da una forza sconosciuta, che
provoca tutta una serie di orrori intorno al cast di personaggi. Il
libro è stato un bestseller del New York Times ed è stato
nominato per il Bram Stoker Award come miglior romanzo. Tuttavia,
solo alcuni elementi saranno utilizzati nel suo adattamento.
Parlando con Screen Rant,
McCulloch ha spiegato perché Teacup racconterà solo la storia di tre famiglie in
una piccola cittadina della Georgia invece dell’intera township,
il mantra “less is
more” che definisce il modo in cui è stato
affrontato l’adattamento televisivo. Paragonando la serie
a
Lo squalo, il creatore ha detto che alcuni orrori della serie
rimarranno nascosti per qualche tempo. Ha anche accennato alla
possibilità di esplorare altri aspetti del libro nelle stagioni
future, affermando che McCammon stesso era entusiasta della diversa
direzione dell’adattamento. Scoprite cosa ha detto McCulloch qui
sotto:
Assolutamente, c’erano molte
cose nel romanzo che ho pensato: “Oh, se potessimo fare
questo”.Ma una volta presa la decisione di raccontare una
storia molto più piccola, una storia di base su tre famiglie,
invece che su un’intera città, bisogna scegliere.Il mantra
nella stanza degli autori, nella pre-produzione e durante la
produzione era: “Meno è meglio.Meno è più.Meno è
più”.Il libro, a mio avviso, è molto grande e appariscente,
e ci sono molte scenografie, personaggi e cose da vedere.Volevamo fare qualcosa di più simile a Lo squalo, cioè meno si
vede il mostro, più a lungo si coinvolge il pubblico, più efficace
sarà quando si vedrà qualcosa di orribile.Non che ci sia un
mostro nel nostro spettacolo – ma forse c’è.Non lo so.Non posso dirvelo.Potrei dirvi che so cosa succede, ma
non ve lo dirò, così potrete guardarlo.[Quindi, meno è
meglio, quindi abbiamo dovuto scegliere.E poi, la cosa
bella è che se saremo così fortunati da avere delle stagioni
successive, allora avremo questo tesoro di cose che potremo
scegliere e portare nel mondo del nostro show dal libro, perché
McCammon è molto coinvolto nello show.È venuto sul set e si
è divertito, ed è un’esperienza diversa.Credo che sia
questo a rendere eccitante un adattamento, quando non si tratta di
parola per parola, frase per frase, personaggio per personaggio,
perché altrimenti si potrebbe leggere il libro e sapere esattamente
come andrà a finire.
Cosa significano i cambiamenti nel libro di Teacup per
l’adattamento di Stinger
In precedenza è stato riferito che
Teacup non adatterà tutto Stinger, ma utilizzerà
la sua premessa per concentrarsi sulla famiglia Chenoweth e sulla
loro sopravvivenza quando strani eventi iniziano a verificarsi
nella loro piccola città. Nonostante le libertà che si sta
prendendo con il materiale di partenza, Stephen
King ha già lodato la serie, paragonandola a serie
comeFromeLost per i suoi elementi misteriosi.
Anche se l’originale della Peacock non sarà un adattamento diretto
del libro che l’ha ispirata, la serie di otto episodi lascerà
probabilmente un’impressione duratura.
Dal momento che McCammon stesso
sembra approvare la direzione della serie, è possibile che lo show
diventi un successo di streaming, che giustifichi
un’ulteriore esplorazione diStingernelle stagioni
future. Il suo livello qualitativo sarà un fattore
determinante, ma con il sostegno di James Wan e del suo studio di
produzione Atomic Monster, lo show sembra destinato a diventare
un’aggiunta ben ricordata alla libreria televisiva di Peacock. Il
ridimensionamento della storia potrebbe anche consentire
un’esplorazione più approfondita dei suoi elementi horror, cosa che
potrebbe anche espandere alcune idee grazie a un obiettivo più
mirato.
Le star di
AngelDavid Boreanaz e Charisma Carpenter condividono online dei post
per celebrare il 25° anniversario della serie. Nata dopo la fine
della terza stagione di Buffy l’ammazzavampiri, Boreanaz e
la Carpenter sono diventati protagonisti di Angel insieme
a Glenn Quinn nel 1999. Creata da Joss Whedon e David
Greenwalt, la serie seguiva il vampiro titolare nella sua
ricerca di redenzione e di aiuto agli indifesi,
Su Instagram, Boreanaz e
Carpenter riflettono sulla serie a 25 anni dalla sua messa in
onda. Boreanaz dichiara la sua gratitudine per la
serie, dicendo che gli è stata “data un’opportunità” e
ringrazia i fan per il loro sostegno. Inoltre, include “Always
with me #Quinny”, un tributo al defunto attore Quinn, che
Boreanaz ha sempre definito un caro amico. La Carpenter
ringrazia per “il ruolo di una vita ”
e sottolinea che le riprese della serie sono state
un’esperienza a cui è sopravvissuta, in parte riferendosi ai
presunti abusi da parte di Whedon.
Lo spin-off è stata la mossa migliore per i personaggi
Spostare Angel (Boreanaz) e
Cordelia (Carpenter) in un altro show era il modo giusto di gestire
la coppia. Dopo stagioni di tumultuosi alti e bassi, la
relazione tra Buffy e Angel rischiava di diventare stantia
e lo show aveva bisogno di una nuova prospettiva. La partenza di
Angel era il modo migliore per permettere a lui e a Buffy di
reinventarsi. Anche il desiderio di Cordelia di allontanarsi da
Sunnydale dopo il diploma e di trasferirsi a Los Angeles era
perfettamente in linea con le sue esigenze. Sono diventati
personaggi più ricchi, non essendo più personaggi di supporto in
Buffy.
La stagione 1
diAngel fa un buon lavoro nel distinguersi da
Buffy. Tuttavia, come la maggior parte delle serie, ci
vuole un po’ di tempo per trovare il proprio equilibrio. A
differenza della maggior parte della serie, la stagione 1
si basa più su episodi “mostro della settimana” invece di
avere un arco generale. Solo nel finale la serie trova il suo arco
narrativo più lungo: Angel viene profetizzato per tornare umano
dopo aver salvato il mondo. Ci sono anche episodi che non sono
invecchiati bene, come quello in cui Cordelia viene ingravidata da
un demone per la prima di due volte.
Nicole Kidman si è riunita con l’autrice di
Big Little Lies Liane Moriarty per un adattamento
televisivo di Here One Moment. Oltre a
Big Little Lies, la Kidman è stata protagonista e
produttrice esecutiva dell’adattamento di Hulu del romanzo di
MoriartyNine Perfect Strangers e
dell’imminente adattamento della serie australiana The Last
Anniversary di Moriarty. La Kidman è stata anche
coinvolta nello sviluppo della terza stagione di Big Little
Lies, mentre la Moriarty sta scrivendo il suo libro sequel di
Big Little Lies.
Secondo Deadline, la Kidman e la sua casa di
produzione, la Blossom Films, si sono uniti alla Moriarty per
adattareHere One Moment,
pubblicato nel settembre 2024. Anche Bruna Papandrea e la sua casa
di produzione, Made Up Stories, che hanno partecipato a Big Little Lies,Nine Perfect Strangers e The
Last Anniversary, si sono unite al progetto. Non sono stati
confermati i dettagli del casting, anche se è probabile che la
Kidman reciti in Here One Moment, come ha fatto nelle sue
precedenti collaborazioni con Moriarty. Di seguito i commenti della
Kidman:
Sono felicissima della
collaborazione in corso con Liane e sono molto grata di poterla
annoverare tra i miei più cari amici e collaboratori.
Cosa sappiamo sull’adattamento
di Here One Moment
A meno di un mese dalla
pubblicazione di Here One Moment, lo sviluppo del
thriller sta già procedendo speditamente. Data la qualità
del materiale di partenza e il successo dei precedenti adattamenti
di Moriarty, soprattutto grazie al coinvolgimento della Kidman in
Big Little Lies e Nine Perfect Strangers, c’è già
una grande fiducia in Here One Moment. Avere la Kidman in
prima linea nella loro ultima collaborazione è una scelta naturale,
viste le sue distinte e potenti interpretazioni da protagonista in
Big Little Lies e Nine Perfect Strangers.
La storia di Here One
Moment ruota attorno a un volo in cui uno dei passeggeri
racconta a tutti i compagni di viaggio come moriranno in futuro.
Come Big Little Lies, Nine Perfect Strangers e
l’adattamento di Moriarty in cui la Kidman non era coinvolta,
Apples Never Fall, tutti hanno premesse intriganti, e la
premessa diHere One
Momentla rende un degno seguito della
serie. È promettente che Papandrea abbia riunito anche la
Kidman e Moriarty, per garantire che Here One Moment sia
un altro adattamento di successo.
La serie televisiva dell’Universo
DC Paradise
Lost, che dovrebbe essere il primo progetto
legato a Wonder Woman dei DC Studios, riceve un aggiornamento da
James Gunn. Con diversi film e show
televisivi del DC Universe Capitolo 1: “Dei e Mostri” in
lavorazione, ci sono ancora alcuni progetti che non hanno fatto
progressi come altri dopo l’annuncio iniziale del gennaio 2023. Uno
di questi è Paradise Lost, che dovrebbe essere un prequel
di Wonder Woman ambientato anni prima della nascita di Diana.
Quando un fan ha chiesto a
Gunn su Threads cosa sta facendo questo fine settimana, ha
aggiunto che non solo sta lavorando a Superman, Creature Commandos e
Peacemaker, ma sta anche leggendo “alcune
sceneggiature che non ho avuto modo di leggere”. In
una risposta successiva a un altro utente che chiedeva se ci
fossero stati progressi sulla serie di Wonder Woman,
Paradise
Lost, e se fossero state inviate bozze per lo show, Gunn
ha risposto: “Sì”.
Nel
luglio del 2024, a Gunn è stato chiesto se Paradise
Lost fosse ancora in produzione, e lui ha risposto :
“Niente è ‘in produzione’ a meno che non sia
stato autorizzato”. Gunn ha anche
aggiunto che “Paradise Lost, come molti altri
titoli noti e sconosciuti, è ancora in fase di sviluppo molto
attiva – sarà in produzione quando avremo una o più sceneggiature
che riteniamo ottime e pronte da girare, mai prima.A
parte questo, non siamo ufficialmente nel cast di nulla che non sia
stato autorizzato”.
Che cosa significano i commenti
di James Gunn su Paradise Lost per il prequel di Wonder
Woman?
Se Gunn conferma che Paradise
Lost è ancora in lavorazione, significa che i DC
Studios non hanno abbandonato il progetto e si stanno solo
prendendo il tempo necessario per realizzare lo show dalle
fondamenta. Non è ancora chiaro con quali sceneggiatori si
sia incontrato per il prequel di Wonder Woman, dato che
non è stato annunciato pubblicamente alcun talento per Paradise
Lost. È possibile che vogliano vedere quale visione degli
autori si adatta a Paradise Lost prima di essere scelti
come creatori/showrunner.
È possibile che il motivo per cui
stanno impiegando un po’ più di tempo con Paradise Lost
sia perché lo stanno rielaborando come un’opera originale della HBO
piuttosto che essere distribuito solo su Max. È quello che è
successo con l’imminente serie televisiva Lanterns e con The
Penguin, visto che quest’ultima va ora in onda su HBO,
mentre la prima è stata formalmente autorizzata ad andare in onda
sulla popolare rete via cavo in futuro. Dal momento che
Paradise Lost è ispirato a Game of Thrones, la
qualità deve essere la più alta possibile.
Ron Perlman si è
unito al cast del prossimo thriller Come With Me
di Aaron Harvey. L’attore interpreterà Dalton
Kirby, un acuto conduttore radiofonico che influenza un uomo della
classe operaia (Theo Rossi) con le sue invettive
verbali di paura e sventura. Questo segna una riunion per la coppia
di attori, che hanno lavorato insieme in Sons of Anarchy.
In Come With Me, il
personaggio di Rossi cade sotto l’influenza delle diatribe di
Kirby, che oscurano il mondo intorno a lui. Presto si ritrova nei
guai al lavoro a causa dell’assorbimento della retorica radiofonica
pungente di Kirbey.
Come With Me ha
recentemente concluso la produzione a Gulfport, Biloxi e Pass
Christian, Mississippi. Harvey (The Neighbor, Into the Ashes)
dirige da una sceneggiatura che ha scritto insieme a
Jonathan Croom. Il film è prodotto anche da
Demetrius Stear, Colin Bates, Kevin Greene e Nicholas Carmona.
I produttori esecutivi includono
Ryan Francis, Lance Kawas, Fadi Assaf, Michael Sirow e Javier C.
Ortiz. A Mind’s Eye, DreamSyndicate, EverBright Pictures e Michael
Bruce Pictures in associazione con FilmLens sono anche dietro la
produzione.
La lunga lista di crediti di
Ron Perlman include i film di Hellboy di Guillermo Del Toro
e, più di recente, Don’t Look Up (2021) e
Nightmare Alley (2021). Apparirà presto nel
thriller poliziesco Absolution al fianco di
Liam Neeson. Possiamo vedere Rossi in The
Penguin.
In Sons of Anarchy,
andato in onda dal 2008 al 2013, Perlman ha interpretato Clarence
‘Clay’ Morrow al fianco di Juan Carlos ‘Juice’ Ortiz di Rossi.
Il futuro della quarta stagione di
Heartstopper viene chiarito dalla
creatrice Alice Oseman, che offre una finestra sui piani dello
show. Nell’ultima puntata della serie adolescenziale di Netflix, la storia prende una piega più adulta.
Charlie (Joe
Locke) affronta il suo disturbo alimentare e il suo
fidanzato Nick (Kit
Connor) si rende conto di non poter aiutare Charlie da
solo. Altri personaggi hanno i loro ostacoli relazionali nella
nuova stagione di otto episodi, anche se tutti guardano
all’università, con un rinnovo per Heartstopper 4 ancora non
annunciato.
In un’intervista a
TheWrap, la Oseman ha dichiarato di essere ancora al
lavoro sul sesto volume del fumetto da cui è tratto
Heartstopper . La Oseman ha aggiunto che la quarta
stagione non è ancora stata confermata, anche se ha lasciato
intendere che sarà l’ultima se verrà rinnovata.
Leggete la dichiarazione di Oseman qui sotto:
Abbiamo il sesto volume dei
fumetti, su cui sto lavorando al momento.Non sappiamo
ancora se avremo una quarta stagione, ma teniamo le dita
incrociate, solo per chiudere la storia e concludere le storyline
di tutti.
Cosa significherebbe per lo show
la quarta stagione di Heartstopper
Non è la prima volta che Oseman
accenna all’imminente fine di Heartstopper. Prima del
debutto della
terza stagione, nel profilo di Variety su Locke, il creatore ha confermato che il
quarto episodio dell’adattamento sarebbe stato l’ultimo.
La terza stagione diHeartstopper ha debuttato
solo il 3 ottobre, il che significa che è ancora troppo presto per
tracciare gli ascolti della serie. Ma seHeartstopper 4sarà l’ultima, è
più probabile che Netflix confermi il rinnovo e permetta
alla serie di uscire di scena alle sue condizioni.
Il
finale della terza stagione di Heartstopper lascia
Charlie e Nick in una buona posizione, ma c’è spazio per le
turbolenze future, considerando che Nick sta pensando di
trasferirsi all’università. Un rinnovo chiuderebbe un cerchio,
almeno nel senso di allontanare i personaggi dall’ambientazione
liceale e farli entrare nel prossimo capitolo della loro vita di
giovani adulti.
Quella del reduce di guerra affetto
da disturbo post-traumatico è una figura ricorrente nel cinema. Dal
Trevis di Taxi
Driverai protagonisti di
Il cacciatore, passando per Rambo e fino a film più recenti come American
Sniper e The Hurt Locker. Il loro reinserimento nella società è
un problema che il cinema affronta ormai da decenni e un altro film
che se ne è occupato in modo particolarmente avvincente è
Disorder – La guardia del corpo (titolo italiano
di Maryland), diretto nel 2015 dalla regista
AliceWinocour (autrice anche Augustine e
Proxima).
Il film è nato dopo che la regista
si è interessata ai fotografi di guerra che parlavano del difficile
ritorno alla vita normale, dopo aver visto la morte e gli orrori
del combattimento. Decise così di incontrare i soldati che tornano
a casa dall’Afghanistan, che parlano delle loro paure, della loro
ansia, del loro disagio mentale e della loro violenza interiore. Il
personaggio protagonista è nato da tutti questi incontri. Winocour
ha anche raccontato che le sue ispirazioni per il film sono state
le immagini dei fotografi Gregory Crewdson e
Philip-Lorca diCorcia. Ognuno di loro, a suo modo,
crea una fusione tra il cinema horror e la tradizione
documentaristica.
La regista ha scritto il film per
l’attore Matthias Schoenaerts, con il quale desiderava
collaborare da tempo. Insieme, hanno lavorato a questo progetto per
due anni, presentandolo poi al Festival di Cannes
2015 nella sezione Un Certain Regard. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Disorder – La guardia del corpo. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Matthias Schoenaerts in Disorder – La guardia del corpo. Cortesia
di Movies Inspired
La trama e il cast di Disorder – La guardia del
corpo
Protagonista del film è
Vincent, un militare della forze speciali
francesi. Dopo essere rientrato da una pesante operazione in
Afghanistan, l’uomo mostra chiari segnali di un trauma da stress e
un disturbo a un orecchio. Il militare viene così sospeso dal
servizio e decide di tornare a fare la guardia del corpo per ricchi
personaggi come faceva un tempo. Durante una festa organizzata da
un importante imprenditore libanese nella sua villa in Costa
Azzurra, Vincent conosce Jessica, affascinante
moglie del padrone di casa e madre del piccolo
Ali.
Il suo primo incarico come agente di
sicurezza sarà proprio occuparsi della loro protezione, nonostante
la donna trovi alcune misure troppo restrittive. La guardia, però,
è fortemente convinta che madre e figlio siano in serio pericolo.
Qualche giorno dopo, infatti, vengono aggrediti da un paio di
attentatori, ma Vincent interviene prontamente e li mette in salvo.
Così scelgono di trasferirsi per un po’ a casa di un’amica di
Jessica in Canada. Tutto si complica però quando la donna comincia
a innamorarsi di Vincent.
Ad interpretare Vincent vi è
l’attore Matthias Schoenaerts, il quale per
entrare totalmente nel ruolo ha dormito solo due ore ogni notte
prima delle riprese. Ha ammesso che, così facendo, è finito in
ospedale in terapia intensiva un paio di volte. Accanto a lui, nel
ruolo di Jessica, vi è l’attrice Diane Kruger,
mentre il piccolo Ali è interpretato da Zaïd
Errougui-Demonsant. Recitano poi nel film Victor
Pontecorvo nel ruolo di Tom, Jean Louis
Coulloc’h in quello del Medico militare e
Paul Amis nel ruolo di Denis.
Matthias Schoenaerts e Diane Kruger in Disorder – La guardia del
corpo. Cortesia di Movies Inspired
La spiegazione del finale del film
Il finale di Disorder –
La guardia del corpo lascia lo spettatore nel pieno
dell’ambiguità, ponendolo davanti agli interrogativi susciti dal
disturbo e dalla confusione percepiti dal protagonista. Nelle
battute conclusivi del film, infatti, sembra svolgersi un’apparente
invasione domestica della casa dove Vincent, Jessica e Ali si sono
trasferiti. Tutto ciò che il protagonista aveva fino a quel momento
temuto sembra ora concretizzarsi rapidamente e la sua
determinazione a proteggere chi gli sta vicino, specialmente
Jessica, aumenta fortemente.
Il suo senso di allerta estrema,
però, non è altro che un prolungamento del suo trauma da guerra, e
questo mette lo spettatore in una posizione incerta. La minaccia
che Vincent avverte è reale o è solo una proiezione della sua mente
afflitta dal passato? Quale che sia la verità, lo spettatore è qui
portato ad assumere il punto di vista di Vincent. Ma è un punto di
vista evidentemente distorto, che viene difficile credere combaci
con la realtà. Probabilmente l’invasione non sta realmente
avvenendo, ma è una rappresentazione metaforica del suo stato
mentale, in cui l’insicurezza e il trauma invadono il suo senso di
realtà.
Lo spettatore, proprio come Vincent,
si trova dunque ad affrontare una realtà sfumata e distorta. Non
c’è la certezza che le minacce percepite siano reali o solo il
prodotto di una mente traumatizzata. Questo dubbio pervade anche
l’ultima sequenza del film, nella quale, pur avendo apparentemente
sventato l’attacco, Vincent rimane isolato, sospeso in un mondo che
continua a sembrargli ostile e minaccioso. Per lui non sembra
dunque esserci possibilità di fuga da questa situazione, rimanendo
dunque costretto in un perenne stato di allerta.
Matthias Schoenaerts in Disorder – La guardia del corpo. Cortesia
di Movies Inspired
Mentre questo è il suo stato d’animo
nel finale, lo spettatore si ritrova dunque con più domande che
risposte: cosa è realmente accaduto nella casa? Vincent ha davvero
protetto Jessica e Ali, o la sua percezione del pericolo era una
distorsione dei suoi sensi ormai compromessi? È su questa ambiguità
che gioca il film, configurandosi come un’intensa esplorazione
psicologica di un uomo che non può più fidarsi nemmeno della
propria mente. Così facendo, Disorder – La guardia del
corpo ripropone problematiche affrontate anche da film
come American
Sniper e The Hurt Locker.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Disorder – La guardia del corpo grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 7
ottobre alle ore 21:15 sul canale
Cielo.
Il produttore esecutivo e
showrunner di Teacup ha parlato dei piani
di Teacup 2 la potenziale seconda
stagione e oltre. Basata sul romanzo di Robert McCammon
Stinger e composta da otto episodi, Teacup è guidata dalla star di
The
Handmaid’s Tale
Yvonne Strahovski e da Scott Speedman di Grey’s
Anatomy. È incentrata su un improbabile gruppo della
Georgia rurale che deve collaborare per affrontare un misterioso
pericolo che minaccia la loro sopravvivenza. La serie recentemente
è
stata elogiata persino da Stephen King.
In vista della prima di
Teacup, in onda il 10 ottobre su Peacock, il creatore,
showrunner e produttore esecutivo Ian McCulloch ha affrontato
candidamente la possibilità di continuare l’adattamento horror per
più stagioni. McCulloch ha spiegato che, pur avendo alcune idee,
non sa quale sarà il finale della storia. Nella citazione che
segue, McCulloch spiega che “scrivo come un membro del pubblico” e
riflette su come questo cambia il suo approccio a
Teacup:
Sia sì che no.Ho delle
idee, ma sono uno scrittore che non ama rendere il suo lavoro
facile, cioè non so cosa succede alla fine.Scrivo come
spettatore.Mi piace vedere cosa succede mentre scrivo, cosa
che, tra l’altro, non consiglio.È davvero difficile e non è
il modo più intelligente di fare le cose.[Ma se sapessi
tutto quello che succede, per esempio se dovessero essere sei
stagioni, allora non mi divertirei.Allora sto solo
dettando, sono solo uno stenografo di corte.Voglio essere
sorpreso da quello che succede, da quello che fa un personaggio, da
come vanno le cose.Quindi, ho delle idee?Si.So già cosa succederà?Assolutamente no.
Cosa significano i commenti del Creatore per Teacup
È normale che le offerte televisive
di genere ad alta concezione tengano nascoste le rivelazioni e
pianifichino la storia in modo da sostenere più stagioni. Se
davvero il creatore di Teacup non sta affrontando
l’adattamento nello stesso modo, allora potrebbe significare che
gli otto episodi da mezz’ora lasceranno ben poco di inesplorato e
serviranno come una serie limitata soddisfacente senza la necessità
di una seconda puntata. Questo, a sua volta, cambia il modo in cui
il pubblico potrebbe avvicinarsi allo show Peacock prodotto da
James Wan.
C’è un altro elemento di intrigo in
Teacup, interpretato anche da Chaske Spencer, Kathy Baker,
Boris McGiver, Caleb Dolden, Emilie Bierre e Luciano Leroux.
L’adattamento cambia molto della storia del romanzo, rendendolo un
territorio potenzialmente sconosciuto anche a chi ha letto
Stinger. Questa sorpresa è in definitiva un punto a favore
di Teacup.
Oltre alle nuove interpretazioni
dell’Uomo d’Acciaio (David
Corenswet) e di Lois Lane (Rachel
Brosnahan), l’imminente reboot di Superman di
James
Gunn introdurrà l’ultima interpretazione
live-action della nemesi dell’iconico eroe, Lex
Luthor.
Nicholas Hoult ha ottenuto il ruolo dopo aver provato
a interpretare Superman stesso e,
sebbene non abbiamo visto un’immagine ufficiale dell’attore in
modalità Lex, lo abbiamo intravisto un po’ malconcio sul set poco
dopo l’inizio delle riprese a Cleveland (città che figura nel film
nei panni di Metropolis).
Hoult ha precedentemente rivelato di
essersi ispirato alla versione All-StarSuperman di Luthor e Gunn ha ora condiviso alcune
delle altre incarnazioni del cattivo nei fumetti che lo hanno
influenzato durante la scrittura di questa nuova interpretazione
del personaggio.
“Dio, ce ne sono così
tante”, ha risposto il regista a un fan su Threads. “Lex è
uno dei miei preferiti, lavora su così tanti livelli, ed è stato un
piacere portarlo sullo schermo con l’incredibile Nicholas Hoult.
Alcune delle influenze sono state, ovviamente, All-Star Superman,
Luthor di Azzarello e il genio scientifico spericolato degli anni
’50 e ’60”.
La miniserie del 2005 di
Brian Azzarello Lex Luthor: Man of Steel ha mostrato un nuovo
lato dello spietato cattivo, esplorando le motivazioni di Luthor
dietro l’essere un nemico costante dell’Uomo d’Acciaio all’interno
di una città che lo ha ampiamente accolto. È interessante che Gunn
menzioni anche il “genio scientifico” Lex, poiché il personaggio
sarà presumibilmente responsabile della creazione del clone
genetico di Superman (attualmente denominato
Ultraman) avvistato nelle foto dal set.
Superman, tutto quello che
sappiamo sul film di James Gunn
Superman,
scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting ha
portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel
casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi,
Anthony Carrigan,
Nicholas Hoult e Nathan Fillion.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio
2025.
Il finale di Escape
Room è caratterizzato da molteplici colpi di scena e da
un’enorme anticipazione del sequel, che prepara un mistero molto
più grande. Diretto da Adam Robitel (Insidious:
L’ultima chiave), il thriller psicologico-horror è
un’intrigante storia di sei sconosciuti che giocano a un gioco che
diventa mortale e che spinge a far indovinare al pubblico chi
sopravviverà fino alla fine.
La trama e il cast di Escape Room
Escape Room inizia
un po’ come The Breakfast Club: la timida studentessa di fisica
Zoey (Taylor Russell), il presuntuoso agente di
borsa Jason (Jay Ellis), l’ex soldato Amanda
(Deborah Ann Woll), il nerd ossessionato dai
videogiochi Danny (Nik Dodani), il camionista Mike
(Taylor Labine) e l’esaurito Ben (Logan
Miller) ricevono l’invito a partecipare a una Escape Room
il giorno del Ringraziamento. Quasi tutti accettano di giocare per
il premio promesso di 10.000 dollari, tranne Jason, che si trova
qui per fare una cortesia al suo cliente miliardario.
Dopo essere arrivati al grattacielo
di Chicago di proprietà della Minos Escape Rooms, una società
rinomata per le sue esperienze di escape room di alta qualità, i
sei partecipanti scoprono subito che non si tratta di un innocente
gioco di risoluzione di indizi e lavoro di squadra. Vengono
immediatamente rinchiusi nella sala d’attesa, che diventa un forno
gigante dal quale devono risolvere gli enigmi per uscire prima che
li arrostisca vivi. Da lì, le sfide diventano ancora più esoteriche
e pericolose.
Gli sfortunati concorrenti imparano
gradualmente che ogni stanza mortale contiene elementi stranamente
familiari con dettagli specifici legati a eventi traumatici del
loro passato. Dopo essere sopravvissuti alla sala d’attesa
trasformata in forno e aver capito come fuggire dalla stanza
successiva, un capanno di caccia invernale, si ritrovano
improvvisamente su un lago ghiacciato simulato dove rischiano
l’ipotermia. Danny, l’esperto di escape room che non ha mai
dubitato che si trattasse solo di un gioco elaborato, viene
improvvisamente ucciso quando cade nel ghiaccio e annega.
Gli altri riescono a raggiungere la
stanza successiva: una sala da biliardo capovolta dove il pavimento
crolla lentamente in un salto di più piani. Zoey risolve l’enigma
in modo che Amanda possa aprire una cassaforte contenente la chiave
per la stanza successiva, ma Amanda cade e muore nel frattempo. I
giocatori rimanenti si ritrovano in una stanza di triage
dell’ospedale, che sembra essere familiare a tutti loro, fino a
quando la stanza non si riempie di gas velenoso. Poiché l’indizio
per fuggire è una macchina per l’elettrocardiogramma, Jason
costringe Mike a sottoporsi a un defibrillatore, che finisce per
ucciderlo.
Nel frattempo, Zoey soccombe al gas
velenoso, mentre Jason e Ben raggiungono la stanza successiva: una
stanza zebrata simile ad Alice nel Paese delle Meraviglie, dove
vengono avvelenati con un allucinogeno e un solo antidoto. Dopo una
lotta, Ben uccide accidentalmente Jason e arriva alla stanza
finale: uno studio ben arredato dove la parete minaccia di
schiacciarlo come il compattatore di rifiuti della Morte Nera, ma
riesce miracolosamente a sopravvivere.
Cosa succede alla fine di Escape
Room? Ecco la spiegazione del finale
Ben, sopravvissuto all’Escape Room
grazie all’indizio finale di “seguire la luce”, cioè rifugiarsi nel
camino, ha colto di sorpresa la Minos Corporation. Dopo essere
riuscito a uscire dallo studio , Ben si è trovato in un nuovo
ambiente: un magazzino con divani in pelle e una classifica gigante
con tutti i volti dei suoi compagni di gioco cancellati da una X,
tranne il suo. Ben scopre di essere il vincitore del gioco e
incontra il misterioso Gamesmaster (Yorick Van
Wageningen), che gli spiega che Ben era un cavallo nero
che nessuno si aspettava arrivasse alla fine (Jason era il favorito
per la vittoria).
Tuttavia, dopo aver spiegato la vera
natura della Escape Room, il Gamesmaster garrota Ben e cerca di
ucciderlo, perché non c’è un premio di 10.000 dollari e non ci
possono essere sopravvissuti. Ben viene però salvato da Zoey. Nella
stanza del triage, Zoey inizia a capire che il gioco è stato
truccato per far fallire tutti. C’erano telecamere che li
osservavano e registravano in ogni stanza, quindi la società Minos
che gestisce il gioco era in grado di prevedere ogni loro mossa e
di regolare il gioco di conseguenza. Essendo laureata in fisica,
Zoey ha applicato l’Effetto Zeno Quantistico: il principio secondo
cui gli atomi non si muovono mentre sono osservati.
Zoey ha così iniziato a distruggere
tutte le telecamere dell’ospedale mentre il gas velenoso si
diffondeva, fingendo di soccombere al gas. Ma poiché le telecamere
non c’erano, Minos non sapeva che stava usando una maschera di
ossigeno per sopravvivere e fingersi morta. Una squadra di pulizia
di Minos, che indossava tute antigas, è entrata per disfarsi dei
corpi di Zoey e Mike, solo che Zoey ha avuto la meglio su di loro,
ha rubato le loro pistole e si è fatta strada attraverso i corridoi
nascosti dell’edificio. È così riuscita a raggiungere il magazzino
appena in tempo per salvare Ben dal Gamesmaster.
Zoey porta poi Ben in ospedale e
saggiamente chiama la polizia, ma quando li conduce all’edificio
Minos, lo trovano abbandonato, senza alcuna traccia delle elaborate
trappole mortali costruite nel complesso. Tuttavia, i graffiti
lasciati sui muri recitavano “NO WAY OUT” (nessuna via d’uscita),
che Zoey capì subito essere l’anagramma di “WOOTAN YU”, una persona
misteriosa che i giocatori inizialmente credevano fosse il
Gamesmaster e a cui si faceva riferimento in tutta Escape Room.
Zoey la prende come una sfida personale per combattere la
corporazione Minos.
Perché sono state scelte le sei
vittime della Escape Room
Escape Room ha
gradualmente rivelato il motivo per cui queste sei persone sono
state scelte per partecipare al gioco: Jason, Zoey, Mike, Ben,
Danny e Amanda sono tutti gli unici sopravvissuti a tragici
incidenti. Zoey è sopravvissuta a un incidente aereo in Vietnam che
ha ucciso i suoi genitori, Ben è sopravvissuto a un incidente
d’auto ma i suoi amici sono morti, Mike era un minatore
sopravvissuto a una grotta che ha ucciso il suo fratellino e Jason
è riuscito a sopravvivere a un incidente in barca nell’oceano e
all’ipotermia che ha causato la morte del suo migliore amico.
Allo stesso modo, Danny è
sopravvissuto a un incidente che ha ucciso la sua famiglia e Amanda
è stata l’unica sopravvissuta a un attacco con un ordigno esplosivo
improvvisato che ha causato la morte della sua unità in Iraq, ma
l’ha lasciata terribilmente segnata sia fisicamente che
emotivamente. L’azienda Minos ha studiato a fondo tutti e sei,
adattando le stanze per simulare gli eventi traumatici a cui sono
sopravvissuti. La sala d’attesa che è diventata un forno ha
scatenato il trauma particolare di Amanda, mentre il capanno di
caccia ha richiesto a Ben di ricordare che lui e i suoi amici
stavano cantando da ubriachi “Rudolph the Red-Nosed
Reindeer” prima del loro fatale incidente d’auto.
Jason sembra essere particolarmente
preso di mira, poiché Minos ha duplicato l’esatta giacca che
indossava per evitare l’ipotermia durante la sua prova sull’oceano.
Sembrava che Minos puntasse soprattutto su Jason per vincere il
gioco, ma Ben è riuscito a provocare la possibile verità nascosta
che Jason stava mentendo su come era sopravvissuto e che in realtà
aveva annegato il suo migliore amico per aumentare le proprie
possibilità.
Prima che Zoey e Ben lo uccidessero,
il Gamesmaster ha fornito alcuni dettagli su Minos Escape Rooms,
l’azienda per cui lavora (che lo ha insensibilmente sacrificato). I
veri clienti di Minos sono mecenati estremamente facoltosi che
amano assistere al truce spettacolo di persone ignare inserite in
scenari da escape room in cui la vita o la morte sono in gioco.
Minos sembra avere risorse illimitate e i suoi clienti miliardari
chiedono sempre di più; i precedenti concorrenti della escape room
sono stati, ad esempio, atleti universitari.
Con i sei unici sopravvissuti, la
logica nascosta era quella di determinare se la pura fortuna avesse
permesso loro di sopravvivere o se ci fosse qualcosa di più. In
base alla spiegazione del Gamesmaster, secondo cui l’umanità è
sempre stata storicamente attratta dal rischio della vita umana per
lo sport (ha fatto riferimento agli antichi giochi dei gladiatori
romani), è possibile che Minos esista da molto tempo, forse da
molti secoli. Il nome “Minos” evoca il labirinto di Creta che
ospitava il mitico Minotauro, affrontato dall’eroe greco Teseo:
potrebbe essere stato Minosse a costruire quel labirinto o è solo
il nome del mito?
È anche possibile che ci sia Minosse
dietro a tutti gli incidenti che hanno colpito Zoey, Jason, Ben e
gli altri: in quale altro modo potrebbero avere file così
dettagliati su ogni persona? Nel complesso, Minos Escape Rooms
sembra un assurdo conglomerato alla stregua della Delos Corporation
di Westworld. Sembra che spendano miliardi in elaborate
trappole mortali che poi hanno bisogno di squadre di lavoratori per
smantellare immediatamente senza lasciare traccia, mentre inventano
“incidenti” per smaltire i cadaveri lasciati. Si tratta di
un’azienda malvagia che chiede di essere smascherata e abbattuta,
cosa che Zoey ha intenzione di fare.
Alla fine di Escape
Room, sei mesi dopo essere sopravvissuti a Minos, Zoey
incontra un Ben ringiovanito e gli rivela di aver svelato il
segreto del logo di Minos: si tratta in realtà delle coordinate di
un edificio nel centro di New York. Zoey indaga anche su cosa sia
successo ai corpi di Jason, Amanda, Danny e Mike e scopre che Minos
ha inscenato falsi “incidenti” per spiegare la morte di ciascuno di
loro. Nonostante la riluttanza di Ben a unirsi a lei nella sua
missione di vendetta, Zoey ha promesso di andare a New York e
affrontare Minos.
Tuttavia, la corporazione Minos è
più che pronta ad affrontarla: non solo hanno tenuto d’occhio Zoey
e sono al corrente dei suoi piani, ma il capo invisibile di Minos
ha le informazioni sul volo di Zoey e Ben e sta preparando l’aereo
con trappola esplosiva su cui stanno per volare per trasformarlo in
un nuovo tipo di escape room per loro. Zoey e Ben non si rendono
conto di essere stati scelti ancora una volta come concorrenti e
che la loro missione di smascherare Minos è diventata un nuovo
gioco che mette a repentaglio le loro vite. Il racconto è dunque
proseguito nel 2021 in Escape Room 2 – Gioco
mortale.
La nuova serie horror di Ryan
Murphy, Grotesquerie, diventa un successo
in streaming dopo quattro episodi. Co-creata da Murphy, Jon Robin
Baitz e Joe Baken, la nuova serie di FX segue una detective donna
che si allea con una suora locale per scoprire l’origine di una
serie di crimini efferati che hanno un impatto non solo sulla loro
comunità, ma anche sulle loro vite personali. La vincitrice
dell’Emmy Niecy Nash-Betts (Monster:
The Jeffrey Dahmer Story) guida il cast di
Grotesquerie insieme a Courtney B. Vance, Nicholas
Alexander Chavez, Micaela Diamond, Raven Goodwin, Lesley Manville e
Travis Kelce.
Ora, dopo aver trasmesso solo
quattro episodi su FX, la nuova serie horror di Ryan Murphy è
diventata un successo in streaming su Hulu.
Grotesquerieè all’ottavo posto
della classifica dei 10 migliori programmi televisivi di
Reelgood per la settimana dal 26 settembre al 2
ottobre. Si è classificata appena sotto gli altri show di
FX/Hulu,
Only Murders in the Building e The Old Man, al sesto e settimo posto.
Cosa significa il successo di
Grotesquerie in streaming per Ryan Murphy
Ryan Murphy è già
un importante magnate della televisione grazie a show come
Glee e American Horror Story,
anche se la sua produzione recente è stata particolarmente
impressionante con American Sports Story:Aaron Hernandez, Monsters:The Lyle and Erik
Menendez Story, e ora Grotesquerie. La prima stagione
di American Sports Story, incentrata sull’ascesa e il
declino dell’ex giocatore della NFL, è stata presentata il 17
settembre con recensioni generalmente favorevoli, ma mancano ancora
quattro episodi. La seconda stagione di Monster è stata
rilasciata il 19 settembre su Netflix ed è stata un altro successo globale numero
uno per lo streamer. Correlato
La serie televisiva horror
Grotesquerie, interpretata da Travis Kelce, prenderà il via il 25
settembre, con nuovi episodi ogni mercoledì su FX e giovedì su Hulu. In Italia su
STAR di Disney+.
Presentata in anteprima il 25
settembre su FX, Grotesquerie è la terza nuova serie di
Ryan Murphy a riscuotere successo in così poco tempo. Con un
punteggio dell’80% su Rotten Tomatoes, le recensioni sono state per
lo più positive, lodando il suo approccio audace e inquietante che
mescola elementi gotici e noir con forti interpretazioni,
soprattutto di Niecy Nash-Betts. Sebbene l’audience su FX sia stata
piuttosto debole, con una media di soli 273.000 spettatori per
episodio, il successo di Grotesquerie in streaming
suggerisce che molti più spettatori guardano la serie su Hulu negli
USA.
Quando i Marvel Studios hanno cercato di
scritturare Yelena Belova per Black Widow del
2021, è diventato subito chiaro che volevano una star talentuosa
che non sfigurasse al fianco di Scarlett
Johansson.
Florence Pugh e Saoirse
Ronan erano entrambe nella lista dei desideri di
Kevin Feige, e come sappiamo il ruolo
alla fine è andato alla prima. Si ritiene che Ronan abbia rifiutato
il film e le è stato chiesto durante una recente intervista con
Josh Horowitz.
Saoirse Ronan ha detto di
no alla Marvel, ma direbbe sì a Bond!
“Come lo hai saputo? Non lo so
[ride]”, ha risposto, confermando le voci senza elaborare le
conversazioni avute con i Marvel Studios. Ronan, meglio conosciuta
per i suoi ruoli in film acclamati dalla critica come
Piccole donne, Lady Bird e
Espiazione, ha continuato dicendo che è desiderosa
di recitare in film di successo, ma non pensa necessariamente che
ciò significhi che si unirà all’MCU.
“Non mi vedo fare la Marvel. Non
ci riesco. No. Preferirei fare Bond“, ha ammesso. “Non c’è
niente di sbagliato in [Marvel]. E penso che siano film brillanti.
Voglio fare altri grandi film, soprattutto dopo aver visto Greta
[Gerwig] fare Barbie. Voglio farlo. Ovviamente voglio fare quelle
cose”.
Se Ronan avesse interpretato Yelena
Belova, gli ultimi anni della sua carriera sarebbero stati in gran
parte dedicati al personaggio. Dopotutto, abbiamo visto Pugh
passare da Black Widow a Hawkeye
con Thunderbolts* in arrivo. Tuttavia, è
riuscita a infilare progetti come Oppenheimer e Dune:
Parte Due, quindi si può dire che ha avuto il meglio di
entrambi i mondi.
Si prevede che Pugh apparirà
prossimamente in Avengers: Doomsday e
Avengers: Secret Wars, anche
se non si sa ancora se i Marvel Studios abbiano in programma di
averla come protagonista in un progetto da solista su Black
Widow.
Vedremo Saoirse Ronan in Le Cronache di
Narnia in cui torna a lavorare con Greta Gerwig dopo Piccole Donne,
in
Blitz dove ha recitato per Steve McQueen e in Bad
Apple.
Come è ormai noto, l’essere umano
utilizza soltanto una minima parte del suo cervello. Viene dunque
spontaneo chiedersi cosa si potrebbe essere in grado di fare
qualora questo venisse impiegato al massimo delle sue capacità.
Questa domanda se l’è posta anche il regista Luc Besson, che ha
immaginato delle possibili risposte con il suo film del
2014 intitolato
Lucy(qui la recensione). Avvincente
thriller di fantascienza, questo segue le vicende di una donna che
si ritrovera potenziata a livello intellettivo da una nuova droga.
Come sempre, Besson riesce dunque a coniugare tematiche
particolarmente complesse a situazioni di grande
intrattenimento.
Tale lungometraggio nasce da una sua
passione per la scienza e il cervello umano. Egli desiderava da
tempo realizzare un film a riguardo, ma non voleva che questo si
concretizzasse come documentario. Decise così di dedicarsi ad una
pellicola d’azione, con una storia avvincente in cui poter inserire
una serie di riflessioni esistenziali. Besson non ha mai nascosto
di considerare Lucy un’opera particolarmente
complessa e non fruibile da tutti, un rischio che era però pronto
ad assumersi in nome dell’arte e della scienza. Importante per lui
era anche poter fornire una versione credibile del potenziale
acquisito dalla protagonista, e per riuscire in ciò arrivò a far
includere oltre mille effetti speciali nel film.
Lucy vanta
così un budget di 48 milioni di dollari, una cifra che lo ha reso
uno dei titoli francesi dal maggior costo di sempre. I rischi da
Besson corsi vennero però ripagati. Al momento dell’arrivo in sala,
il titolo arrivò ad incassare oltre 458 milioni in tutto il mondo,
divenendo il più grande incasso di sempre per un film di produzione
non americana. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune
delle principali curiosità relative a Lucy.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Protagonista del film è la giovane
Lucy Miller, studentessa di Tapei dedita alla
frequentazione di feste poco raccomandabili. Di indole spensierata,
questa vede stravolgersi completamente la vita nel momento in cui
si ritrova rapita e costretta a lavorare come corriere di una droga
che le viene allora inserita chirurgicamente nell’addome. Ma
durante la consegna qualcosa va storto: il sacchetto si lacera e
l’organismo di Lucy finisce con l’assorbire la droga. In breve,
acquista capacità fisiche e mentali a dir poco straordinarie, che
cercherà di utilizzare insieme al professor Samuel
Norman per distruggere il cartello di quella pericolosa
droga.
Per dar vita alla protagonista Lucy,
il regista era alla ricerca di un’attrice che potesse sembrare sia
estremamente vulnerabile che potenzialmente pericolosa. La parte è
infine stata ricoperta da Scarlett
Johansson, la quale si dimostrò da subito
particolarmente interessata al film. L’attrice si sottopose a
diverse settimane di allenamento fisico al fine di acquisire la
capacità di poter personalmente interpretare molte delle sequenze
più complesse. Accanto a lei, nel ruolo del fidanzato Richard, vi è
invece l’attore danese Pilou Asbæk. Questi è
maggiormente noto per aver interpretato Euron Greyjoy nella serie
Il Trono di Spade.
Il premio Oscar Morgan Freeman
dà invece vita al professor Samuel Norman. Egli è stato da subito
la sola scelta possibile per il ruolo. Besson lo volle per via dei
tanti ruoli da persona saggia già interpretati dall’attore. Quello
stesso anno egli apparve in un ruolo simile anche nel film Trascendence, trattante tematiche simili a
Lucy. L’attore coreano Choi
Min-sik, celebre protagonista di Oldboy, è invece
qui presente nei panni del criminale mr. Jang. Per convincere
l’attore ad accettare la parte, Besson dovette recarsi fino a casa
sua in Corea. Infine, l’egiziano Amr Waked, oggi
noto per la serie TV Ramy, è presente nei panni di Pierre
Del Rio, poliziotto francese capitano dell’antidroga.
Lucy ha ottenuto un accesso sempre
maggiore alle capacità del suo cervello nel corso del film, ma
quando raggiunge il 100%, diventa qualcosa di completamente
diverso. Una sostanza nera e lucente ricopre il suo corpo e si
estende a tutti i computer e alle apparecchiature di rete presenti
nella stanza, apparentemente consumandoli nel processo. Durante
questo periodo, il suo corpo e la sua mente cambiano completamente
a livello cellulare: il film mostra le cellule che si combinano e
altri cambiamenti che avvengono a livello molecolare e cosmico
mentre lei raggiunge il suo pieno potenziale. Quando ha raggiunto
il 100%, si è completamente smaterializzata.
Dopo la scomparsa di Lucy, tutto ciò
che si è lasciata alle spalle è stata una chiavetta dall’aspetto
cosmico per il Professor Norman. Del Rio ha anche ricevuto un suo
messaggio che diceva: “Sono ovunque”. Invece di chiedere
“che cosa” è Lucy alla fine di Lucy, sarebbe più
appropriato chiedere dove e quando è Lucy. Non è
semplicemente trascesa in un nuovo essere fisico, ma sembra aver
trasceso del tutto lo spazio e il tempo, lasciandosi dietro la
chiavetta cosmica come un obelisco in miniatura di 2001: Odissea nello spazio per guidare l’umanità nel
prossimo passo della sua evoluzione.
La scena iniziale di
Lucy mostra proprio Lucy, considerata da alcuni
scienziati come il primo essere umano in assoluto sulla base di uno
scheletro parziale scoperto nel 1974. La scena ha una voce fuori
campo della protagonista di Scarlett Johansson che dice: “La vita ci è
stata data un miliardo di anni fa, cosa ne abbiamo fatto?”.
Durante il finale di Lucy, mentre si prepara a
raggiungere il 100% e inizia a trascendere il tempo e lo spazio, va
a trovare la Lucy preistorica e allunga la mano per toccarla,
lanciandosi in una visione cosmica: Lucy vede il mondo tornare
indietro, le cellule combinarsi e l’universo dipanarsi al contrario
davanti ai suoi occhi, terminando con il 100%.
Alla fine del film, Lucy si è
evoluta al di là del bisogno di un corpo umano e ritorna alla
stessa domanda dell’apertura, dicendo invece “la vita ci è
stata data un miliardo di anni fa. Ora sapete cosa farne”. In
questo momento stanno accadendo diverse cose. Lucy sta trasmettendo
al Professor Norman tutte le conoscenze acquisite grazie alla sua
evoluzione in seguito all’assunzione del CPH-4, in modo che
l’umanità possa evolversi, ma potrebbe anche introdurre un piccolo
paradosso, in quanto una lettura potrebbe suggerire che sia tornata
indietro nel tempo per dare alla Lucy preistorica una scintilla di
intelligenza, toccando le dita in un riferimento al dipinto di
Michelangelo La creazione di Adamo.
Come Lucy spiega al Professor
Norman, il nostro concetto di tempo è interamente determinato dalla
nostra limitata capacità di viverlo in modo lineare, quindi ciò che
qualcuno che (ipoteticamente, secondo la logica del film) utilizza
solo il 10% del proprio cervello percepirebbe come un paradosso,
apparirebbe del tutto diverso a chi ha raggiunto il 100% di
realizzazione. Indipendentemente dalla lettura, la voce fuori campo
di Lucy alla fine che dice “ora sai cosa farne” è
un’esortazione per Norman (e presumibilmente per il pubblico) a
spingersi in avanti e ad espandere la portata della coscienza
umana.
Il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete.Lucy è infatti disponibile nel catalogo di
Apple
TV+, Netflix e Prime Video. Per vederlo, in base alla
piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così questo a disposizione per un determinato limite
temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno lunedi 7
ottobre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Sebastian Stan ha
interpretato per la prima volta Bucky Barnes in Captain America: Il Primo Vendicatore del 2011
e in seguito ha ripreso il ruolo in diversi progetti MCU.
Alcuni fan sono convinti che Bucky
non uscirà vivo da quel film. Tuttavia, Stan è desideroso di
condividere lo schermo con Robert Downey Jr., che tornerà
come Dottor Destino al posto di Iron Man, in Avengers: Doomsday e/o
Avengers: Secret Wars.
Sebastian Stan è un grande fan di Robert Downey Jr.
“Spero di essere in una scena
con lui”, dice a GQ Stan, che si è scontrato con Tony Stark
nei panni di Bucky in Civil War. “C’è qualcun altro che
potrebbe riuscirci? Non lo so, probabilmente no. Dopo Tropic
Thunder, c’è qualcosa che quel tizio non sa fare?”
Stan è stato uno dei più grandi
difensori dell’MCU tra le continue critiche di personaggi del
calibro di Martin Scorsese e Francis Ford
Coppola. In questa intervista, ha dichiarato: “Non ho
mai fatto parte di un’azienda che mette così tanto cuore e pensiero
in qualcosa. Penso che se la Marvel se ne fosse andata, sarebbe un
buco così grande da cercare di riempire. Non andare lì fuori e
criticare qualcosa senza offrire qualcosa di meglio”.
Il 2024 è stato un grande anno per
Sebastian Stan grazie alle
interpretazioni acclamate dalla critica in A
Different Man e The
Apprentice. Interpreta Donald Trump in quest’ultimo e
ammette che questo ha reso Thunderbolts*
una specie di sfida.
“Sono andato alla Marvel dopo
[The Apprentice]”, ha osservato Stan. “E stavamo girando
delle scene, e io facevo qualcosa, una cosa o due, e pensavo,
‘[cavolo]! Quel personaggio è ancora vivo da qualche
parte.'”
Joker:
Folie à Deux (qui
la recensione) è uscito nei cinema questo fine settimana
accompagnato da recensioni estremamente negative e un debutto
deludente da 40 milioni di dollari, che lo colloca nella stessa
fascia di incasso di Morbius.
Gli analisti senza dubbio
trascorreranno settimane cercando di capire cosa è andato tutto
storto, così come Warner Bros. Discovery. Uno dei primi grandi
progetti approvati sotto l’attuale regime di leadership, il sequel
di Joker, si è rivelato un passo falso importante
per lo studio.
Jeff Goldstein,
presidente della distribuzione nazionale della Warner Bros., dice
al Wall Street Journal: “Il film non è arrivato al pubblico
come volevamo“. In seguito ha aggiunto che questo film era un
“tuffo più profondo nella malattia mentale“, sostenendo
che parte del suo pubblico maschile, la maggior parte, ha fatto
fatica a entrare in sintonia con Lady Gaga.
Lo studio sembra quindi dire
che il film è stato un flop all’esordio perché agli uomini non
piacciono i drammi seri o le donne?
È interessante notare che il sito
aggiunge che il budget di 200 milioni di dollari del film non
include i costi di marketing, quindi le perdite della
Warner Bros. Discovery saranno enormi. Nonostante
ciò, The Wrap rivela, “Gli addetti ai lavori
dello studio affermano che, sebbene siano delusi da come si è
svolto il fine settimana, sostengono la decisione di dare carta
bianca a Phillips per realizzare il sequel che voleva”.
Chissà se il pubblico, in
particolare quello maschile, è d’accordo con Jeff
Goldstein, o se semplicemente il film ha deluso in
qualche modo le aspettative del grande pubblico e il sesso degli
spettatori non c’entra!
Todd Phillips ha
spiegato come mai la scena, che abbiamo visto dalle foto dal set,
di Lady Gaga che bacia una manifestante fuori dal
tribunale non sia nel montaggio finale di Joker:
Folie à Deux (qui
la recensione).
“C’erano dei dialoghi e,
all’improvviso, ho voluto che fosse più un momento di musica e
atmosfera”, ha spiegato. “Per far sì che quel momento
avesse senso, aveva bisogno di un dialogo. Cioè, la donna ha detto
qualcosa, e poi Gaga si è fermata e ha fatto questa cosa, e questo
ha semplicemente ostacolato il momento”.
Todd Phillips aveva in mente un finale diverso?
Altre foto e filmati dal set hanno
indicato Lee di Lady Gaga che uccide Arthur Fleck
in un montaggio precedente, suggerendo che l’atto finale potrebbe
aver subito alcuni cambiamenti significativi.
Nonostante sia uscito in un periodo in cui gli spettatori erano
ancora diffidenti nell’andare al cinema, Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è
comunque riuscito a incassare la notevole cifra di 432,2 milioni di
dollari nel 2021.
Tre anni dopo, stiamo ancora
aspettando di vedere di nuovo Shang-Chi in azione.
C’è stato un periodo in cui sembrava che il personaggio sarebbe
stato al centro della Multiverse Saga, visto che i suoi
bracciali/anelli avrebbero dovuto avere dei legami con Kang
il Conquistatore, ma da allora i piani sono cambiati e le
probabilità sono che gli anelli di Shang-Chi non abbiano più alcun
legame con Kang. Tuttavia, è un facile retcon quando provengono da
Kakaranthara (la casa di Fin Fang Foom) nei fumetti.
In ogni caso, Simu
Liu ha più volte speculato sul suo ritorno nel
personaggio, fino a oggi nel momento in cui ha condiviso una sua foto in cui si vede bene il suo
corpo tonico e una scritta: “preparazione…” ma a cosa?
Con i prossimi film di Avengers che
inizieranno la produzione nei prossimi mesi, speriamo che
Shang-Chi sia ancora pronto a svolgere un ruolo
chiave nella lotta contro il Dottor Destino. Potrebbe trattarsi di
qualcosa di non correlato al MCU, ovviamente, ma i fan della
Marvel sono ottimisti sul fatto che
si stia allenando per interpretare di nuovo il Maestro delle Arti
Marziali! Se così dovesse essere, lo sapremo a breve!
Shang-Chi 2 è un
argomento su cui Simu Liu verrà continuamente
interrogato fino all’annuncio ufficiale del progetto. In una
precedente ospitata al Tonight Show Starring Jimmy Fallon, l’attore
della Marvel ha dovuto parlare nuovamente del sequel. Pur non
potendo divulgare i dettagli, Liu ha spiegato che la Marvel sta
lavorando sodo sui prossimi progetti per il maestro del kung-fu. È
chiaro che c’è qualcosa che bolle dietro le quinte, ma i Marvel
Studios non sono ancora pronti a parlarne. I fan hanno teorizzato
che Shang-Chi 2 potrebbe inserirsi tra
Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars nella linea
temporale.
“Qui è dove uso tutta la
ginnastica mentale possibile per rispondere a questa domanda”,
ha detto Liu al conduttore. “Beh, sentite, vi dirò questo: sta
sicuramente accadendo. Probabilmente dovrei iniziare con questo. La
gente, sia online che di persona, mi chiede ogni giorno e mi dice
ogni giorno quanto gli sia piaciuto il primo film e quanto sia
stato un momento importante. Penso che ci sia così tanta buona
volontà e ne sono profondamente grato. Quindi sappiate che se mi
avete mandato un messaggio, se mi avete chiesto di un sequel, o se
vi siete avvicinati, o in qualsiasi altro modo, lo prendo a cuore e
lo apprezzo molto. Davvero. E credo di parlare a nome mio e di
Destin, il nostro nuovo regista, quando dico che siamo davvero
entusiasti di tornare a lavorare. Lo siamo davvero”.
Halle Berry è un’icona del grande schermo e
nonostante abbia anche vinto un Oscar nella sua carriera, forse il
suo ruolo più noto è quello di Tempesta nella
serie X-Men. Come la maggior parte degli attori
coinvolti in quei film pensa, però, X-Men: Conflitto finale del 2006
è stato un momento basso del franchise.
All’inizio di quest’anno, il regista
di Kingsman Matthew Vaughn ha rivelato che quando
era stato incaricato di dirigere il terzo capitolo, la 20th Century
Fox aveva creato una
sceneggiatura falsa per convincere Berry ad accettare di tornare
come Ororo Munroe. “Hollywood è davvero politica e strana.
Sono entrato nell’ufficio di un dirigente e ho visto una
sceneggiatura molto più corposa”, ha detto il regista ai fan a
una convention. “Ero tipo, ‘Che diavolo è questa bozza?’ Hanno
detto, “Non preoccuparti”.
Matthew Vaughn ha abbandonato X3 perché
volevano ingannare Halle Berry
Dopo aver sottolineato che era il
suo lavoro preoccuparsene, ha scoperto una scena sulla prima pagina
in cui Storm salvava bambini gravemente disidratati in Africa con
un temporale.“È un’idea piuttosto carina”, ha ricordato
Vaughn. “Quindi ho pensato, cos’è questo? Hanno detto che era
la sceneggiatura di Halle Berry. “Non ha ancora firmato, ma è
questo che vuole che sia. Quindi, una volta che firma, lo buttiamo
nella spazzatura”. Ho detto, “Wow, faresti questo a
un’attrice premio Oscar? Me ne vado”. Quindi ho smesso a quel
punto. Ho pensato di essere spacciato”.
La clip di Vaughn che racconta
quella storia è riemersa di recente sui social media e ha suscitato
una risposta da parte della stessa Halle Berry! Su Instagram, l’attrice ha detto: “Non si sa mai
che roba losca succede alle tue spalle!” Grazie Matthew Vaughn per
aver portato alla luce l’oscurità.”
Speriamo che questa rivelazione non
impedisca a Berry di accettare di interpretare di nuovo Tempesta in
Avengers:
Doomsday e/o Avengers:
Secret Wars. Quando le è stato chiesto il mese scorso,
ha risposto: “[Alza le spalle] Non si sa mai. Lo scopriremo!
[Ride]”
Alla fine Brett
Ratner è stato scelto per dirigere X-Men: Conflitto finale. Quanto a
Vaughn, è stato convinto a tornare al franchise degli X-Men per
X-Men: L’Inizio del 2011. Tuttavia, mentre il
piano era che lui dirigesse anche il sequel, X-Men: Giorni
di un Futuro Passato, lo studio lo ha preso in giro alla
grande.
“Hollywood si è dimenticata di
dirmi, dopo che ho scritto quella dannata cosa, che Bryan [Singer]
avrebbe dovuto dirigerla per primo”, ha rivelato, spiegando
che questo lo ha spinto a lanciare il franchise di Kingsman.
Ecco la
nostra intervista ai protagonisti di Citadel:
Diana. Abbiamo incontrato Gina Gardini,
showrunner, e Filippo Nigro e Maurizio
Lombardo, rappresentanti nella serie delle due grandi
organizzazioni protagoniste del franchise: Citadel e
Manticore. Citadel: Diana arriva su
Prime
Video dal 10 ottobre e ha come protagonista Matilda De Angelis.
La serie è diretta da
Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro
Fabbri, che ricopre anche il ruolo di head writer, ed ha scritto la
serie con Ilaria Bernardini, Gianluca Bernardini, Laura Colella e
Giordana Mari. Prodotta da Cattleya (Gomorra, ZeroZeroZero)— parte
di ITV Studios— con Amazon MGM Studios, e con il sostegno del
Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo,
la serie ha per showrunner ed executive producer Gina Gardini; con
lei, nel ruolo di executive producers, Riccardo Tozzi, Marco
Chimenz, Giovanni Stabilini ed Emanuele Savoini.
Anthony Russo, Joe Russo, Angela
Russo-Otstot, Scott Nemes di AGBO e David Weil (Hunters) sono
executive producer di Citadel: Diana e di tutte le
serie nel mondo di Citadel. Midnight Radio è executive
producer.
Citadel: Diana è
l’attesissima nuova serie italiana dal mondo di “Citadel”,
prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios – e Amazon MGM Studios,
con la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo.
Protagonista della nuova serie di spionaggio è Matilda De Angelis affiancata da un cast
internazionale che include Lorenzo Cervasio, Maurizio
Lombardi, Julia Piaton, Thekla Reuten, Giordana Faggiano, Daniele
Paoloni, Bernhard Schütz e Filippo Nigro.
Tutti i sei episodi debutteranno in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo il prossimo 10
ottobre.
Dopo l’esordio con The Grand
Bolero,Gabriele Fabbro arriva in sala con
Trifole – Le radici dimenticate,
un’emozionante avventura ambientata nel mondo del Tartufo Bianco,
che arriverà nei cinema italiani a partire
dal 17 ottobre con Officine
UBU.
Quello di
Gabriele Fabbro è un drama-adventure dal respiro
internazionale ambientato nelle Langhe, la terra del Tartufo Bianco
d’Alba. È la storia di un ricongiungimento familiare e della
riscoperta delle proprie radici, che vede come protagonisti il
cercatore di tartufi, il trifulau Igor (Umberto
Orsini) con la sua cagnolina Birba e la giovane nipote
Dalia (Ydalie Turk, attrice e co-autrice del
film), che da Londra arriva nelle Langhe su richiesta della madre
Marta (Margherita Buy), per assistere il nonno che
si trova in difficoltà economiche e di salute.
Gabriele Fabbro
considera Trifole come un documentario
Una storia che ha
una universalità oggettiva ma anche una forma molto personale di
racconto e di intenzione, come dice lo stesso regista: “La mia
filosofia di fare cinema è rivolta a quelle storie che sono molto
reali. Tutto quello che accade in questo film è reale, lo considero
quasi come un documentario. L’unica concessione fantastica è la
leggenda di Giove che feconda la terra con i fulmini e così nascono
i tartufi. A me piace raccontare storie che lasciano lo spettatore
nel dubbio rispetto alla verità di quello che stanno
vedendo.”
Un viaggio che comincia sulle parole
di Cesare Pavese in ‘Il mestiere di vivere’. “Quella citazione
– spiega Fabbro – è stata appuntata già in fase di
sceneggiatura e l’ho scelta perché stavamo parlando della natura e
dell’importanza di preservarla, di quanto noi ne siamo parte e non
dobbiamo dimenticarlo.”
Tramandare e recuperare la
memoria
Ydalie Turk in Trifole – Cortesia di Officine UBU
Il film racconta anche
dell’importanza di tramandare la memoria: mentre il personaggio del
nonno perde la memoria, la nipote riacquista quella della sua
infanzia e “raccoglie” quella del vecchio. L’elemento della
memoria è legato a un’esperienza personale, per
Gabriele Fabbro, opportunamente modificata per il
film: “Ho scelto di raccontare anche questo nel film per il
rapporto con mio nonno. Lui aveva il Parkinson e nei dieci anni in
cui è stato malato abbiamo smesso pian piano di comunicare. Io sono
cresciuto stando con lui ma non mi sono mai interessato a quello
che era stato lui nella sua vita. Quando le nostre comunicazioni
per cause di forza maggiore si sono interrotte, ho cominciato a
interessarmi, a parlare con la nonna, mi sono incuriosito e per
questo ho raccontato una storia simile nel film.”
La saggezza dei trifulau
Trifole
– Le radici dimenticate ci immerge nella
natura, nei colori e nella poesia di un territorio unico. È un inno
alla riscoperta delle tradizioni, delle proprie radici. “Il
mondo potrebbe diventare migliore se ascoltassimo quello che hanno
da dirci i trifulau – dichiara Gabriele
Fabbro – Passano la loro vita a coltivare le piantine
fertilizzate con la spora del tartufo bianco, è lo scopo della loro
vita, danno i nomi ai loro alberi, li coltivano, li curano e il
disboscamento per loro è un problema serio. Il film è una tesi sul
rispetto della natura.”
Ma è anche un’esperienza
sensoriale in cui luce e profumi trasudano dallo schermo, grazie a
un paziente lavoro fatto di concerto con il direttore della
fotografia, come spiega il regista: “Io lavoro sempre con
Brandon Lattman con cui ormai porto avanti un vero e proprio
matrimonio professionale. L’approccio visivo è nato principalmente
da lui, è venuto nelle Langhe, e vedendo questo mondo molto statico
ha pensato che la macchina dovesse far vedere anche il rigore, la
calma del posto. Ottenere quel tipo di luce poi era
importantissimo, perché volevamo che fosse tutto inerente alla
nostra idea di ambientazione. Volevamo provare a rendere tutto il
più sensoriale possibile.”
Umberto Orsini e Ydalie Turk in Trifole – Cortesia di Officine
UBU
Riscoprire la memoria e trovare la
passione
Il film ci racconta che
non si tramanda solo la memoria, ma anche la passione. Come nasce
la passione per il cinema di Gabriele Fabbro?“Nel mio caso il responsabile sono io. Sono figlio unico e da
piccolo vedevo un sacco di film, giocavo con quei personaggi. Più
vado avanti e più mi rendo conto che i film d’animazione della
Disney degli anni ’90 sono entrati a far parte di me e hanno
contribuito in maniera importante alla mia passione. Ma un’altra
cosa che mi muove è l’avversione per lo stereotipo nei film. Quando
vedevo questi film in cui tutti erano bellissimi mi sembrava
strano, perché io nella mia vita ho sempre incontrato persone
fisicamente normali, che però avevano una grande passione. E da
questi pensieri è nata la mia esigenza di raccontare queste
storie.”
TRIFOLE – Le radici
dimenticate arriva nei cinema italiani a partire dal 17
ottobre con Officine UBU.
La decisione è stata accolta con un
misto di indifferenza e delusione, ma è chiaro che molti fan di
Star
Wars, e alcuni degli attori coinvolti nella serie
non sono rimasti sorpresi da questo sviluppo. La showrunner
Leslye Headland sperava di poter continuare la sua
storia ambientata nell’era dell’Alta Repubblica, e si dice che lo
studio stesse pianificando una seconda stagione fino a poco tempo
fa.
Il
motivo “ufficiale” della cancellazione della serie è stato il
basso/calo degli spettatori, ma molti ritengono che l’intensa
reazione di una minoranza rumorosa possa aver influito sulla
decisione. Potremmo non sapere mai se è stato così, ma sappiamo che
diversi membri del cast sono stati presi di mira per abusi
razzisti, misogini e omofobi, senza alcuna risposta da parte dello
studio.
Ora, la star
Jodie Turner-Smith (Mother
Aniseya) ha criticato duramente la Disney per non aver
parlato. “Devono smetterla di fare questa cosa in cui non
dicono niente quando le persone vengono riempite di razzismo e
stronzate su Internet”, dice l’attrice a Glamour Magazine.
“Non è giusto non dire niente. È davvero ingiusto”.
“Sarebbe semplicemente bello se
le persone che hanno tutti i soldi mostrassero il loro supporto e
mettessero i piedi per terra”, ha continuato. “Dicendo che
questo è inaccettabile: ‘Non sei un fan se fai questo’. Facessero
una dichiarazione importante e verificassero se ne ricavano qualche
soldo. Scommetto che non succederà, perché le persone di colore, e
in particolare i neri, rappresentano una percentuale molto alta del
potere d’acquisto. Potrebbero scoprire che in realtà è più
redditizio per loro, ma tutti usano ‘woke’ come se fosse una
parolaccia”.
The Acolyte è stata cancellata
La creatrice Leslye
Headland (“RussianDoll“), una dichiarata super fan di “Star
Wars“, si è messa in testa di creare la prima storia
di “Star Wars” ambientata al di fuori della linea temporale
principale del franchise che si estende da “La
minaccia fantasma” a “Star Wars: L’ascesa di
Skywalker”.
Nel cast della serie
tv protagonisti sono Amandla Stenberg
come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi,
Manny Giacinto,
Dafne Keen come una giovane Jedi,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di
Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio. Charlie
Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles
Chapman,
Carrie-Anne Moss come una Jedi,
Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di
Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
L’episodio
3 di The Penguin presenta una raccolta di emozionanti
Easter Egg di The
Batman insieme a riferimenti ai fumetti
DC originali (e persino una coincidenza con l’MCU). Oswald “Oz” Cobb (Colin
Farrell) continua a fare accordi a destra e a manca
nel suo tentativo di diventare il prossimo grande signore del
crimine di Gotham. Sebbene sia certamente ambizioso, questo
significa anche che si sta mettendo sempre più in pericolo maggiore
con ogni nuovo episodio.
Nell’episodio
2 di The Penguin, Oz ha stretto una nuova alleanza con Sofia
Falcone per lavorare contro la sua famiglia criminale introducendo
una nuovissima operazione di droga a Gotham City. Pertanto,
l’episodio 3 vede Oz e Sofia lavorare per far arrivare la loro
nuova droga, chiamata Bliss, sulle strade,
convinti che possa mettere in ombra l’epidemia di droga di Gotham
che dura da anni con la Drops. Di seguito,
ecco Easter Egg, riferimenti e anche un cenno (casuale) al MCU
nell’episodio
3 di The Penguin.
Vota per Bella Reál
Manifesto delle recenti elezioni di
Gotham
Manifesto delle Elezioni di Bella Real a Sindaco di Gotham – The
Penguin episodio 3 – HBO
L’episodio 3 di The
Penguin si apre con dei flashback della notte del
Diluvio dell’Enigmista visto nel finale di The
Batman, in particolare dal punto di vista di
Victor Aguilar (il nuovo braccio destro di Oz). Vediamo che
visita la sua famiglia nel loro appartamento a Crown Point, e poi
il giovane se ne va per incontrare i suoi amici su un tetto vicino
per guardare i fuochi d’artificio al Gotham Square Garden,
festeggiando la notte delle elezioni con il sindaco eletto
Bella Reál. Tuttavia, la festa viene rovinata
dall’Enigmista e dai suoi seguaci.
Tenendo presente ciò, a Crown Point
si possono vedere vari manifesti della campagna elettorale, che
incoraggiano i residenti a votare per Bella Reál e
la sua missione per migliorare Gotham e combattere la corruzione da
tempo imperante. In quanto tali, i manifesti aiutano gli spettatori
a capire che la scena è ambientata nel passato rispetto alla storia
della serie. È la seconda volta che Reál è presente in The
Penguin, visto che il suo discorso pubblico subito dopo
l’alluvione è stato mostrato nella première della serie.
Squid
Originario della DC Comics
Squid – The Penguin episodio 3 – HBO
Sul tetto, Victor incontra la sua
ragazza Graciela, così come alcuni dei loro amici. Tuttavia, si
uniscono a loro anche Squid, un piccolo delinquente di Crown Point
conosciuto nel quartiere come uno spacciatore di Drops.
Chiaramente, Victor e Graciela non lo sopportano e si spostano in
un’altra parte del tetto. Squid potrebbe essere un personaggio
della DC Comics originale.
Nei fumetti DC esiste un personaggio
che si chiama Lawrence Loman ed è un boss della criminalità di
Gotham noto come The Squid. Dopo aver tentato di prendere il potere
durante il vuoto lasciato da altri boss della criminalità come
Rupert Thorne, The Squid ha preso il suo nome dal calamaro gigante
di nome Gertrude che teneva come animale domestico, a cui dava in
pasto coloro che lo scontentavano. The Squid ha anche legami con
Bruno Manheim e Intergang, anche se sembra che sia solo un piccolo
spacciatore di droga nell’universo di Batman.
Flashback dell’alluvione
dell’Enigmista
Crown Point è stata la zona più
colpita
Alluvione di Gotham – The Penguin episodio 3 – HBO
Sebbene l’intera missione
dell’Enigmista fosse quella di cambiare Gotham dall’interno e porre
fine alla sua corruzione, la triste ironia è che il suo attacco e
l’alluvione hanno avuto un impatto maggiore sui residenti più
poveri e in difficoltà di Gotham, mentre i ricchi e i potenti sono
stati appena colpiti. Ciò include la casa di Victor a Crown
Point.
Mentre i notiziari degli episodi
precedenti confermavano che il quartiere era stato colpito più
duramente, vedere l’alluvione in tempo reale grazie all’apertura in
flashback dell’episodio 3 di The Penguin è
piuttosto brutale, soprattutto con Victor che riesce solo a
guardare mentre tutta la sua famiglia annega.
Cartellone Stop Drops
Epidemia di droga a Gotham
Stop Drops – The Penguin episodio 3 – HBO
Più avanti nell’episodio 3
di The Penguin, viene mostrato un cartellone contro la
droga sui tetti. Con lo slogan “Stop Drops“, il poster
include anche il logo dei drophead barrato. Questo stesso poster è
stato visto in The Batman e una maschera simile da
drophead può essere vista indossata da un rapinatore nella scena di
apertura del film durante il monologo di Batman con il segnale del
pipistrello.
Visto per la prima volta mentre
rapina un negozio, questo particolare rapinatore drophead corre
fuori e poi guarda verso il cielo in The Batman,
dove vede il segnale del pipistrello acceso come avvertimento per
coloro che avrebbero cercato di portare caos e oscurità a Gotham.
Viene anche visto guardare nelle ombre vicine, temendo che il
Cavaliere Oscuro possa essere in attesa di colpire.
Indipendentemente da ciò, sembra che le drops stiano per diventare
obsolete a Gotham City ora che Oz e Sofia Falcone sono
pronti a iniziare una nuova operazione di droga.
Dottor Trey Bloom
Una nuova versione di Mister Bloom
della DC?
Dottor Trey Bloom – The Penguin episodio 3 – HBO
In compagnia di Sofia, a Oz viene
finalmente mostrato dove viene sviluppato e prodotto il nuovo
farmaco. Sofia presenta Oz al Dottor Trey Bloom,
l’uomo incaricato di coltivare una rara varietà di fungo la cui
linfa provoca un effetto unico diverso da qualsiasi altra cosa sul
mercato. Come tale, è possibile che Trey Bloom possa essere la
versione dell’universo di Batman di Mister Bloom, un
supercriminale relativamente nuovo nella Gotham City della DC
Comics.
Apparso per la prima volta nel 2015
e creato da Scott Snyder e Greg Capullo, Mister Bloom era un tempo
un soggetto di prova anonimo che aveva preso parte a un programma
metaumano artificiale in cui le persone comuni potevano ingerire
“semi” ad alta tecnologia che potevano fornire superpoteri. Unico
soggetto di successo, questo volontario anonimo distrugge lo
scienziato leader del programma e coopta tutta la ricerca usando i
suoi nuovi poteri e assumendo il nuovo nome di Mister Bloom.
Triadi a Gotham
Un importante potere criminale dai
fumetti DC
Feng Zhao – The Penguin episodio 3 – HBO
Avendo delle conoscenze, Oz convince
Sofia a lavorare con le Triadi di Gotham per distribuire la nuova
droga che Oz chiama “Bliss”. Dopotutto, non possono usare
i loro normali canali con i Falcone, visto come il previsto nuovo
boom della droga darà a Sofia il potere di cui ha bisogno per
prendere il controllo della famiglia con la forza.
In ogni caso, le Triadi di Gotham
sono una forza importante da tenere in considerazione nei fumetti
della DC, avendo avuto ruoli anche in altri media DC, come
Arrowverse della CW.
“Came For The Low” – Partywithray e
Zhu
Stessa canzone usata durante la
scena virale del club di Falcon and the Winter Soldier in cui Zemo
balla
Alla fine, Oz e Sofia ricattano il
sottocapo di Falcone Johnny Viti affinché sostenga
la loro versione dei fatti con la Triade. Penguin e Sofia ottengono
quindi il via libera per testare Bliss in uno dei club della Triade
e per presentare al loro capo, Feng Zhao, un accordo di
distribuzione in corso. Nella scena in cui si mostra il test della
droga trai presenti nel locale, la musica del club dovrebbe suonare
familiare ai fan dell’MCU.
“Came for the Low” è la stessa
canzone che si sente quando Zemo balla al club Madripoor in
Falcon and the Winter Soldier del 2021, una scena
che è diventata virale e un meme molto diffuso. Ovviamente, la
canzone condivisa non è altro che una divertente coincidenza.
Droghe ad Arkham
Le origini di Bliss rivelate
Christin Milioti è Sofia Falcone in The Penguin Episodio 3-
HBO
Mentre fa la proposta a Feng Zhao,
Sofia Falcone rivela che l’origine delle droghe proviene
dall’Arkham State Hospital. Dopo essere stata anticipata in
precedenza, nell’episodio 3 di The Penguin, Sofia
conferma che Bliss è stata usata dallo staff di Arkham per
mantenere se stessa e i suoi compagni pazienti sottomessi e
docili.
Di conseguenza, questo spiega perché
Sofia e Alberto conoscevano questa droga prima di chiunque altro,
vedendone il potenziale per renderla una delle principali droghe da
strada in grado di rendere le drops obsolete.
Neon Dragons
Una classica gang di Gotham dei
fumetti
Neon Dragons – The Penguin episodio 3 – HBO
Alla fine della sua proposta alla
Triade, Sofia dice che non le importa se Fend Zhou accetta di
aiutare lei e Oz con la distribuzione o meno. Questo perché Sofia
intende rivolgersi ad altre organizzazioni criminali di Gotham se
la Triada dovessero rifiutare, come i “Neon Dragons”.
Nei fumetti originali della DC, i
Neon Dragons erano una gang in ascesa a Gotham prima che il loro
leader Tony Li venisse strangolato a morte nei primi giorni di
Red Hood di Jason Todd.
La Mafia di Odessa
Anche dai fumetti DC
La Mafia di Odessa – The Penguin episodio 3 – HBO
Sofia Falcone fa riferimento anche
alla Mafia di Odessa alla fine dell’episodio. Un’altra gang che
opera a Gotham, la Mafia di Odessa dei fumetti originali è
diventata una grande potenza sulla scia della trama di No
Man’s Land in cui un terremoto ha causato un caos di massa
a Gotham a seguito del quale varie gang e supercriminali che si
sono spartiti sezioni della città.
Fazione della bratva russa, la mafia
di Odessa era guidata da Vasily Kosov. Pertanto, in caso in cui
dovessero apparire in The Penguin, sarà interessante vedere se lo
stesso vale per la mafia di Odessa dell’universo di Batman.
ATTENZIONE – SEGUONO SPOILER SU JOKER: FOLIE À
DEUX
Oltre a una nuova interpretazione di
Harley Quinn interpretata da Lady Gaga, Joker:
Folie à Deux (qui
la recensione) presenta il giovane procuratore
distrettuale di Gotham City Harvey Dent (Harry
Lawtey), che guida l’accusa nel processo contro Arthur
Fleck.
Quando i seguaci di Joker fanno
esplodere una bomba che fa saltare in aria il lato del tribunale
verso la fine del film, intravediamo rapidamente Dent sdraiato tra
le macerie con sangue e polvere che gli ricoprono il lato sinistro
del viso mentre Arthur scappa. Un omaggio e una forma di nuova
genesi per Due Facce, come conferma lo stesso regista del film
Todd Phillips. “Sì, certo“, dice Phillips
a EW. “[Stiamo] cercando di dare una risposta realistica al
perché certe cose accadono. Perché ha [quella faccia]?“
Il regista continua a notare che il
pubblico è destinato a vedere il momento come la metamorfosi di
Dent nel personaggio. Aggiunge che Lawtey sta “interpretando il
personaggio prima della sua trasformazione, è il giovane
procuratore distrettuale. Tutto quello che stiamo facendo è dire,
usiamo questa tradizione come base, ma passiamola attraverso una
lente realistica, o almeno una lente diversa da quella che è stata
usata in altre cose, per renderla nostra”.
Dent non si vede né si sente più, e
con Phillips che chiarisce che ora ha “chiuso” con questo universo,
le possibilità che Lawtey abbia l’opportunità di rivisitare il
personaggio sono molto scarse. Ma che ne pensate? Chi lo aveva
notato?