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Dinner Club: trailer della seconda stagione in arrivo su Prime Video

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Prime Video ha svelato oggi il trailer e le prime immagini della seconda stagione dell’innovativo food travelogue Original di produzione italiana Dinner Club, disponibile in esclusiva su Prime Video dal 17 febbraio 2023 con i primi quattro episodi, seguiti dagli ultimi due il 24 febbraio.

Dopo il successo della prima stagione, Dinner Club torna per la seconda stagione con lo Chef stellato Carlo Cracco in viaggio per l’Italia assieme a quattro compagni speciali, gli attori Antonio AlbanesePaola CortellesiMarco Giallini e Luca Zingaretti, alla scoperta delle ricette e dei tesori più nascosti del nostro Paese. Mete di questo nuovo viaggio sono la Sila in Calabria, la Romagna, il Sud Tirolo e la Sicilia. Una volta rientrati al Dinner Club, i viaggiatori si uniranno a cena con le due socie onorarie Sabrina Ferilli Luciana Littizzetto regalando sei puntate piene di rivelazioni, buona cucina e tante risate. Dinner Club è prodotto da Banijay Italia per Amazon Studios, scritto da Magda Geronimo, Alessandro Saitta e Ugo Ripamonti e diretto da Riccardo Struchil e Caterina Pollini. 

La prima stagione di Dinner Club con Diego Abatantuono, Fabio De Luigi, Pierfrancesco Favino, Sabrina Ferilli, Luciana Littizzetto e Valerio Mastandrea è disponibile su Prime Video.   La seconda stagione di Dinner Club si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1 e S2; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi come Jack Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre produzioni Original già annunciate sono la serie Original italiana dall’universo Citadel, Everybody Loves Diamonds e The Ferragnez – La Serie Stagione 2.

Colin Farrell rivela quanti episodi aspettarsi dallo spin-off di The Penguin

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Colin Farrell si appresta ad affrontare per la prima volta in carriere una nomination all’Oscar, grazie alla performance nell’acclamato film Gli spiriti dell’isola (The Banshees of Inisherin), che abbiamo avuto il piacere di vedere e recensire all’ultima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Ebbene l’attore è tutt’ora impegnato in varie interviste in vista dell’attesissima serata a Los Angeles e mentre l’attore è in attesa, come molti di voi già sapranno – l’attore si sta preparando a riprendere il ruolo di Oz – alias il Pinguino – per la serie The Penguin, lo spin-off televisivo di “The Batman” di Matt Reeves, che inizierà a girare il 28 febbraio.

Sarà una cosa in otto parti“, ha detto Colin Farrell al podcast del circuito di premi di  Variety . “Racconterà l’ascesa al potere di Oz, che ha riempito quel vuoto di potere creato quando Falcone è stato ucciso. L’idea di Matt era di far iniziare lo spettacolo The Penguin circa una settimana dopo la fine del film di Batman. E se funziona, se la traiettoria è interessante, e il pubblico lo accetta, e noi facciamo bene il nostro lavoro, il secondo lungometraggio riprenderà da dove finirà lo show della HBO.”

Come coloro che ci seguono sapranno in realtà due giorni fa i DC Studios hanno confermato che The Batman – Parte 2 arriverà al cinema nel 2025, e non dipenderà proprio dal successo della menzionata serie. In questo episodio del podcast, Farrell discute di aver ricevuto la sua prima nomination all’Oscar per aver interpretato Pádraic, il coltivatore di latte con un adorabile asino in “Gli spiriti dell’isola (The Banshees of Inisherin)“. Inoltre, la star irlandese 46enne parla del suo anno di successi, che includeva acclamate interpretazioni in “After Yang”, “Thirteen Lives” e appunto “The Batman”, dove ha interpretato il malvagio Pinguino.

Cosa sappiamo sulla serie tv The Penguin

The Penguin è una serie limitata di prossima uscita e uno spin-off di The Batman che sarà presentato in anteprima su HBO Max. La serie seguirà Oswald Cobblepot mentre tenta di impossessarsi della malavita criminale di Gotham City all’indomani degli eventi del film.

Infiesto, la recensione del film thriller spagnolo di Netflix

Infiesto, la recensione del film thriller spagnolo di Netflix

Infiesto è l’ultimo film Netflix che uscirà sulla piattaforma il 3 febbraio. Due detective vengono chiamati in una piccola città mineraria sulle montagne delle Asturie dove una giovane donna, data per morta da mesi, è improvvisamente apparsa. Mentre il mondo si sgretola, i detective si rendono presto conto che il virus potrebbe non essere l’unica forza oscura all’opera. Scritto e diretto da Patxi Amezcua, interpretato da Isak Férriz, Iria del Río e Luis Zahera, viene girato in diverse località della zona mineraria asturiana e della Galizia.

Infiesto, la recensione

Un piccolo paesino della Spagna di cui sappiamo poco. Una ragazza si muove verso la telecamera, visibilmente sconvolta. Tutto a partire dall’atmosfera, i colori e la colonna sonora non lasciano intendere altro: siamo di fronte a un thriller Netflix in piena regola. L’unica eccezione: il film è ambientato a Marzo 2020 all’alba della pandemia da Covid-19. La narrazione del Covid però non ha nulla a che vedere con la trama, in realtà il film si concentra su un altro argomento. La storia di Infiesto è raccontata attraverso le indagini di due detective che vanno in contro a un soggetto spietato che rapisce giovani donne e giovani uomini. Questi ultimi diventano le vittime di un sacrificio in nome di un “potere superiore”. Presto, il film si concentra proprio sulla caccia all’uomo e nel giro di un’ora e mezza porta a compimento l’indagine – con alcuni colpi di scena discutibili.

Alcuni aspetti secondari della trama sono lanciati nel marasma di informazioni investigative e successivamente vengono abbandonate. Nonostante, a volte, manchi di un filo conduttore lineare, Infiesto si presenta allo spettatore come un thriller dai colori freddi che vuole trasmettere a chi lo guarda la sensazione di immersione in un mondo surreale. La trama che scrive e dirigere Patxi Amezcua cammina su un lungo e sottile filo sfidando gli eventi. Isak Férriz e Iria del Río danno i volti ai protagonisti di questo film come due agenti di cui sappiamo poco. A eccezione di qualche informazione lasciata intendere, avrebbe fatto comodo una caratterizzazione dei personaggi.

Infiesto recensione

Questo è solo l’inizio

Infiesto, che arriverà su Netflix dal 3 febbraio, è un thriller a tutti gli effetti. Il genere che più su tutti trionfa sulla piattaforma che porta sul piccolo schermo il mix di azione, suspense e adrenalina. Il film spagnolo, infatti, intrattiene lo spettatore – complice i 90 minuti di cui si compone la pellicola – che però non può non porsi delle domande. La città che fa da ambientazione al film è deserta, sembra un mondo post-apocalittico dove da un momento all’altro potrebbe comparire uno zombie. Mentre i due agenti, Garcia e Castro lavorano incessantemente al caso della ragazza ritrovata, i giorni di isolamento aumentano e i primi casi di Covid mettono a tappeto la piccola città dell’Asturia.

Non ci è concesso empatizzare con i due protagonisti: dobbiamo volutamente saper poco delle loro storie. Il detective Castro cerca di arrivare brevemente alla soluzione di questo violento crimine mentre il compagno contrae il Covid. A parte questo accenno, non si entra in merito alle dinamiche dei governi o alla gestione internazionale della pandemia. Il Covid scandisce il racconto della storia dividendo il film nelle varie giornate di lockdown. Il crimine che ha colpito la città, infatti, si svolge nei primi 10 giorni di reclusione forzata dovuta alla diffusione crescente del virus.

Anche la storia di Garcia, interpretato da Isak Férriz, è poco articolata. Sappiamo che accudisce la madre in una casa di riposo e che ha un passato tormentato che riemerge in una delle scene più cruente del film. La violenza con cui interrogherà uno dei principali sospettati dell’indagine di rapimento sarà un campanello dall’allarme per le sorti del suo personaggio.

La fine del mondo

Parallelamente alla velocità con cui si diffonde il virus in Infiesto, il mistero riguardo la ragazza scomparsa si infittisce. I detective tentano di seguire le tracce partendo dal luogo di ritrovamento dell’adolescente. Partendo da quello e seguendo una lunga scia di possibili sospettati, subito all’occhio dell’attento spettatore si percepisce qualcosa che non va. Fuori da ogni logica che prevede l’inclusione della polizia locale all’interno di questo tipo di indagine, proprio un poliziotto (che non vedremo mai a volto scoperto, se non alla fine) si dimostra disponibile ad aiutare i detective – addirittura da fornire un biglietto da visita ai detective.

Dopo una serie di colpi di scena più o meno apparenti, in Infiesto l’adrenalina sale perché stiamo per trovarci di fronte l’indiziato numero uno: Il Profeta – ovvero proprio quel Ramos che ci era parso così strano. La storia di questo Profeta, così si fa chiamare, appartiene a un tempo passato dove aveva già colpito numerose vittime. Come una sorta di Charles Manson riusciva ad attirare a sé giovani uomini e donne nella sua setta. Inizialmente, però tutto avveniva in maniera consensuale fino a quando non è arrivata la pandemia. Da quel momento, il Profeta – come chiamato da questo suo dio – ha lavorato per un bene superiore, un fanatico che marchiava a fuoco le sue vittime.

La fine del mondo è vicina ed è rappresentata dagli ultimi istanti del film, nello scontro finale. È quel viaggio al centro della terra che Castro compie nell’ascensore della miniera che porta Castro al centro degli Inferi, nel nucleo della terra. Lì il personaggio di Iria del Río affronterà il Profeta in un combattimento non molto avvincente, anzi abbastanza lineare e scontato. Infiesto inizialmente sfrutta bene i primi colpi di scena, un crescendo che rende l’indagine abbastanza articolata, seppur con qualche sbavatura. La realizzazione però lascia a desiderare ed è in balia dello spettatore che si trova alla fine del film vista senza una spiegazione che non sia riferita al classico “bene superiore”.

I nostri ieri, recensione del film con Peppino Mazzotta

I nostri ieri, recensione del film con Peppino Mazzotta

Il nuovo film di Andrea Papini, I nostri ieri, presentato ad Alice nella città, nella diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma lo scorso ottobre, è in uscita il 9 febbraio. Dopo un thriller e un noir, il regista sceglie una storia di riscatto e seconde possibilità, ambientata all’interno di un carcere, e affida ancora un ruolo centrale a Peppino Mazzotta (Anime nere, Il commissario Montalbano), come nei suoi precedenti lavori La misura del confine e La velocità della luce. Papini cura anche il soggetto e la sceneggiatura, quest’ultima con Emanuela Tovo, oltre a produrre il lavoro con la sua Atomo Film.

La trama de I nostri ieri

Luca, Peppino Mazzotta, è un documentarista prestato all’insegnamento in carcere. In questo contesto nasce l’idea di coinvolgere un gruppo di detenuti in prima persona, come attori, in un film che ricostruisca le vicende che hanno portato ciascuno di loro dietro le sbarre. Il primo a dover raccontare e mettere in scena la sua storia è il nuovo arrivato, Beppe, Francesco di Leva. È così che questo detenuto schivo si apre al racconto di quanto commesso, l’omicidio di una ragazza, descrivendo luoghi e persone.

Sulla scorta di questo racconto, Luca si reca a fare le riprese in esterna nelle location indicate. Qui, incontra per caso Lara, Daphne Scoccia, che scopre essere la sorella della vittima, oltre che una talentuosa fotografa. Luca conosce poi la moglie di Beppe, Teresa Saponangelo, e la sua famiglia, che non ha più avuto contatti con lui da quando è in carcere. Nel frattempo, Luca riceve anche la visita di sua figlia Greta, Denise Tantucci, che non vede da molto e che gli annuncia la volontà di andare a studiare in America. Ecco che il film in lavorazione diventa un’occasione per il protagonista, Beppe, per il regista Luca, e per tutti quanti sono coinvolti nel progetto, per riannodare i fili con il proprio passato, magari rileggendolo alla luce di ciò che sono oggi.

Il potere catartico del cinema

Ne I nostri ieri Papini mette in scena una visione del cinema come elemento catartico. I protagonisti, in particolare Beppe, rappresentando le vicende che li riguardano si riconciliano col loro passato. Beppe riesce a restituire il proprio punto di vista su ciò che accadde nel giorno che segnò la sua vita per sempre. Non è in discussione la sua colpevolezza, ma Beppe riesce in qualche modo a rappacificarsi col passato. Anche Lara, la sorella della ragazza uccisa da Beppe, lo fa, grazie a quell’incontro casuale con Luca. Il film è un’occasione per rielaborare il suo dolore.

Accostarsi per la prima volta alla realtà del carcere, le fa capire che questo dolore lo condivide in qualche modo con loro, che non è l’unica a soffrire. Lì c’è una sofferenza che non può ignorare e che non vale meno della sua. La moglie di Beppe, invece, grazie a questo progetto, trova finalmente il coraggio di parlare col marito dopo tanto tempo. Anche Luca, il regista, fa un passo in più nella sua storia personale. Quel passo che non era riuscito a fare con il suo film autobiografico. Questo lo aiuta anche nel rapporto con la figlia.

Un universo carcerario non stereotipato ne I nostri ieri

I nostri ieri è il secondo film che in questo periodo approda nelle sale per affrontare il tema del carcere in modo non convenzionale, dopo Grazie Ragazzi di Riccardo Milani. Questi due lavori raccontano il mondo del carcere in modi diversi, con budget diversi, essendo il primo un film indipendente, con due registri diversi, uno comico, l’altro drammatico, ma entrambi danno la parola ai detenuti. Entrambi attraverso la recitazione fanno sì che il mondo del carcere non resti chiuso fra quattro mura, ma si apra all’esterno e che lo spettatore possa entrarvi in contatto.

Entrambi non giudicano e invitano a non giudicare, a guardare a queste storie cercando di capire. Perché anche chi è in carcere è persona, con debolezze, errori che sta pagando, ma pur sempre persona. Con I nostri ieri il cinema si conferma finestra sul mondo, anche mondi chiusi. In particolare, qui si insiste sul mondo “fuori” che entra all’interno del carcere, mentre nel lavoro di Milani sono i detenuti ad uscire. Fa piacere, ad ogni modo, che entrambi i film affrontino il tema del carcere distaccandosi dallo stereotipo del mondo carcerario come luogo truce, di violenza e umanità perdute, per abbracciare una visione più umanamente autentica.

Un dramma minimalista e un cast ben scelto

La scelta di Papini nel raccontare il dramma e il delitto è quella di farlo con molta delicatezza e pudore, tanto che il momento dell’omicidio commesso da Beppe non viene mostrato, ma lasciato all’immaginazione dello spettatore. Una corsa sulla spiaggia è tutto ciò che egli vede. È una forma di rispetto da apprezzare. Non si cerca la spettacolarizzazione. Papini, che viene dal noir e dal thriller, poi, riesce bene a creare curiosità e aspettativa.

Lo spettatore vuole sapere cosa è successo davvero, man mano che si ricostruisce la vicenda. Poi, il regista scioglie efficacemente la tensione in maniera elegante e minimalista. Si avvale poi di un cast ben scelto e in particolare, oltre alle interpretazioni solide di Mazzotta, Saponangelo e Di Leva, da segnalare sono le caratterizzazioni dei detenuti, cui danno corpo, tra gli altri, Marta Pizzigallo e Domenico Gennaro. Anche Daphne Scoccia caratterizza bene il ruolo di Lara. I nostri ieri non è solo una riflessione sul potere catartico del cinema, ma anche un invito allo spettatore a guardare senza pregiudizi al mondo del carcere e ad affrontare i propri traumi, anziché metterli da parte o rimuoverli. Solo così è possibile superarli e iniziare un nuovo percorso di vita.

Dove e quando vedere I nostri ieri

I nostri ieri è al cinema dal 9 febbraio, prodotto da Atomo Film del regista Andrea Papini con il sostegno di MiC Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Emilia Romagna Film Commission, Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo.

The Palace: HBO rivela il primo sguardo a Kate Winslet

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The Palace: HBO rivela il primo sguardo a Kate Winslet

HBO ha rilasciato un primo sguardo alla sua prossima serie limitata “The Palace”, che vedrà protagonista Kate Winslet. La nuova serie “racconta la storia di un anno tra le mura del palazzo di un moderno regime europeo mentre inizia a disfarsi“, secondo la sua logline ufficiale.

Diretta da Stephen FrearsJessica Hobbs , la nuova serie è interpretata anche da Matthias Schoenaerts, Guillaume Gallienne, Andrea Riseborough, Martha PlimptonHugh GrantWill Tracy è lo sceneggiatore, produttore esecutivo e showrunner.Seth Reiss, Juli Weiner, Jen Spyra, Gary Shteyngart e Sarah DeLappe stanno scrivendo insieme a TracyWinslet, Frears, Hobbs, Frank Rich e Tracey Seaward sono anche produttori esecutivi.

James Gunn chiarisce: cosa significa che The Flash “farà un reset” del DCU?

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In occasione della presentazione dei progetti DC Studios, James Gunn aveva annunciato che l’arrivo di The Flash con Ezra Miller avrebbe resettato il DCEU e avrebbe fatto partire il DCU. Ma cosa significa, esattamente?

Lo stesso Gunn lo ha spiegato meglio (anche se non a soddisfazione), nelle risposte al suo ultimo post di Instagram. The Flash resetterà gran parte di quell’universo. Alcuni personaggi rimarranno, tipo Amanda Waller per la quale è stata annunciata una serie, e altri saranno rivoluzionati. Ecco di seguito il testo originale:

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Il film The Flash

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno 2023. Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League e sarà affiancato da Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in Batman Il Ritorno.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash con Ezra Miller

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Avatar sequel, anticipazioni: un salto temporale in “Avatar 4” e l’ambientazione della Terra in “Avatar 5”

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Mentre “Avatar: La via dell’acqua” continua a dominare il botteghino mondiale (è attualmente il quarto film di maggior incasso di tutti i tempi con 2,13 miliardi di dollari), il futuro del franchise Na’vi di James Cameron sta diventando sempre più chiaro. Cameron ha già girato Avatar 3” e parti di “Avatar 4” e “La via dell’acqua” si è comportato abbastanza bene al box office, il che rende sempre più probabile che anche “Avatar 5” vada avanti.

In una nuova intervista con la rivista Empire , il produttore di “Avatar” Jon Landau ha rilasciato alcuni nuovi dettagli su ciò che i fan possono aspettarsi dai prossimi tre sequel. James Cameron aveva anticipato che “Avatar 3” avrebbe introdotto una razza più antagonista dei Na’vi. Landau ha detto che quel gruppo sarà “il popolo delle ceneri”, descritto da Empire come “una razza aggressiva e vulcanica” di Na’vi il cui leader è Varang, interpretato dalla star di “Game of Thrones” e nipote di Charlie Chaplin, Oona Chaplin.

Ci sono umani buoni e ci sono umani cattivi“, ha detto Landau. “È la stessa cosa nei Na’vi. Spesso le persone non si considerano cattive. Qual è la causa principale di come si evolvono in ciò che percepiamo come cattivo? Forse ci sono altri fattori di cui non siamo a conoscenza“. Sebbene il casting di Oona Chaplin sia noto da un po’ di tempo, questa è la prima conferma che i fan hanno ottenuto che lei avrà un ruolo da leader del Popolo delle Ceneri. Oona Chaplin ha elogiato il franchise di “Avatar” nel 2018 e lo ha descritto come “cinema a cavallo di Troia” a causa del modo in cui Cameron utilizza il cinema ad alto budget “per esplorare cose che trova importanti… come il nostro rapporto con la natura, il nostro rapporto con le persone, il nostro rapporto con noi stessi e lo spirito”.

Nell’intervista a Empire Landau ha anche rivelato che ci sarà “un grande salto temporale” per “Avatar 4“, che porterà poi ad “Avatar 5” e alla sua ambientazione parziale sulla Terra. Il produttore aveva precedentemente confermato che “Avatar 5” avrebbe visitato la Terra , dicendo: “Ci dirigeremo in modo da aprire gli occhi delle persone, aprire gli occhi di Neytiri, a ciò che esiste sulla Terra“.

Come sarà esattamente la Terra nel mondo di “Avatar”?

Sappiamo già che nel franchise la Terra sta morendo, motivo per cui la Resources Development Administration (RDA) è arrivata su Pandora per creare un nuovo pianeta sostenibile per gli umani. Landau ha detto a Empire “c’è una sovrappopolazione e un esaurimento delle nostre risorse naturali che rendono la vita più difficile” nella versione della Terra di “Avatar”. Ma non vogliamo dipingere un quadro desolante per dove sta andando il nostro mondo”, ha aggiunto il produttore. “I film parlano anche dell’idea che possiamo cambiare rotta“. Avatar: La via dell’acqua è tuttora nelle sale cinematografiche.

L’esorcista: scelta la nuova Regan per il sequel del film di Friedkin?

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Il progetto che nel 2023 riporterà L’esorcista al cinema ha scelto l’attrice che potrebbe interpretare la nuova vittima di Pazuzu. Il film – che arriverà nelle sale il 13 ottobre – sarà diretto da David Gordon Green e si presenta come l’inizio di una trilogia di sequel del classico del 1973, proprio come la trilogia di Halloween iniziata nel 2018 sempre a firma Gordon Green. Il progetto attualmente senza titolo vede protagonista Leslie Odom Jr. nei panni di un padre il cui figlio è afflitto dalla possessione di forze demoniache che lo portano a credere che potrebbe aver bisogno di un esorcista.

Secondo Deadline, Lidya Jewett è stata appena scelta per un ruolo importante L’esorcista. La giovane attrice si unisce a una formazione che include anche la star di Hereditary e The Handmaid’s Tale Ann Dowd. Il suo personaggio non è stato ancora specificato, ma considerando che Jewett è il primo giovane attore ad essere scelto per il film, potrebbe benissimo interpretare la figlia posseduta di Odom Jr., ossia una nuova Regan.

Spider-Gwen: una convincente fan-art immagina Milly Alcock nei panni dell’eroina

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In vista dell’uscita di giugno di Spider-Man: Across the Spider-Verse, Bosslogic ci regala una bellissima e convincente fan-art di Milly Alcock, la giovane Rhaenyra Targaryen, nei panni di Spider-Gwen.

Il franchise animato sullo Spider-Verse è iniziato con Spider-Man: Un nuovo universo, vincitore del premio Oscar nel 2018. Il film ha presentato il personaggio principale Miles Morales a diverse varianti di Spider-Man dal multiverso, inclusa Spider-Gwen. Dal suo debutto in Spider-Verse, il personaggio è stato da subito amatissimo e la curiosità su chi potrebbe interpretarlo in live action enorme. Ora, sappiamo che a darle la voce è Hailee Steinfeld, ma è molto improbabile che l’attrice di Bumblebee possa interpretare il personaggio in carne e ossa.

L’artista digitale Bosslogic ha condiviso su Instagram una fan art di come potrebbe apparire Milly Alcock come Spider-Gwen dal vivo.

Spider-Man: Accross the Spider-verse arriverà il 2 giugno 2023 al cinema negli USA.

Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere il film, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci AnelliWonder Woman 1984).

Non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney, Oscar Isaac e Kimiko Glenn. La voce del villain sarà, in originale, doppiata da Jason Schwartzman.

Seth Rogen su i film Marvel sono “orientati verso” i bambini: “Non sono per me”, un adulto senza figli

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In qualità di produttore di “The Boys” per Prime Video, Seth Rogen ha avuto una serie di esperienze nel mondo degli adattamenti di fumetti. In una nuova intervista con la rivista Total Film, l’attore ha ammesso che “The Boys” “non esisterebbe né sarebbe interessante” senza il Marvel Cinematic Universe, ma ciò non significa che guardi i film Marvel. L’attore ha detto che da adulto senza figli, trova difficile entrare nel MCU, perché è un po’ troppo “orientato verso” i bambini per i suoi gusti personali.

Penso che Kevin Feige sia un ragazzo brillante, e penso che molti dei cineasti che ha assunto per realizzare questi film siano grandi cineasti“, ha detto Rogen. “Ma come qualcuno che non ha figli… È [tutto] orientato verso i bambini, sai? Ci sono momenti in cui dimenticherò. Guarderò una di queste cose, da adulto senza figli, e dirò, ‘Oh, questo non fa per me.”

Parte del motivo per cui Seth Rogen  voleva che la sua società di produzione lanciasse “The Boys” è dovuto al fatto che si era reso conto che gli adulti non avevano film a fumetti o spettacoli con una prospettiva adulta e più matura. Tuttavia, non è un colpo contro la Marvel. E mentre l’MCU ha i suoi detrattori di alto profilo, da Martin Scorsese a Quentin Tarantino, Rogen affronta il dibattito sui film con una prospettiva più distensiva.

In verità, senza la Marvel, ‘The Boys’ non esisterebbe né sarebbe interessante. Ne sono consapevole”, ha detto Rogen. “Penso che se fosse solo Marvel [sul mercato], sarebbe un male. Ma penso che non lo sia – chiaramente. Un esempio che cito sempre è che c’è un punto nella storia in cui un gruppo di cineasti sarebbe rimasto seduto a dire: “Pensi che faremo mai più un film che non sia un western?” Tutto è un western! I western dominano i fottuti film. Se non ha un cappello, una pistola e una carrozza, la gente non andrà più a vederlo.’

La situazione, purtroppo, è che ora abbiamo due campi separati: c’è l’intrattenimento audiovisivo mondiale e c’è il cinema“, ha aggiunto Rogen. “Si sovrappongono ancora di tanto in tanto, ma sta diventando sempre più raro. E temo che il dominio finanziario di uno venga utilizzato per emarginare e persino sminuire l’esistenza dell’altro”. The Boys non solo tornerà per la sua quarta stagione entro la fine dell’anno, ma riceverà anche la sua prima serie spin-off live-action. La serie si intitolerà “Gen V” e sarà ambientata al college e dovrebbe debuttare su Prime Video nel corso di quest’anno.

James Gunn non esclude Ezra Miller e Gal Gadot dai futuri piani del DCU

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James Gunn continua a parlare dei suoi annunci per il DCU e continua anche a essere molto generoso con i fan che lo tartassano di domande. In un nuovo post di Instagram, in cui il regista, sceneggiatore e co-CEO dei DC Studios condivideva la sua emozione per il progetto Creature Commandos, Gunn si è trovato a dare alcuni indizi su quello che potrebbe essere il futuro di Ezra Miller e Gal Gadot nel franchise.

Di seguito potete leggere sia il post originale, sia lo scambio tra Gunn e i suoi follower in cui dice chiaramente che se il film di Miller è già stato girato e uscirà, Gal Gadot è tra coloro che il regista ha incontrato e con le quali vuole lavorare, anche se non sa ancora in che modo.

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Will Smith: Serena Williams commenta il gesto di Will Smith agli Oscar 2022

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Quasi un anno dopo l’ormai famigerato scontro tra Will Smith e Chris Rock agli Academy Awards del 2022, la leggenda del tennis Serena Williams condivide i suoi pensieri sugli eventi che hanno portato Smith alla vittoria dell’Oscar per Una famiglia Vincente – King Richard. Il film è una biografia in cui Smith recita nei panni di Richard Williams, il padre delle iconiche sorelle giocatrici di tennis Serena (Demi Singleton) e Venus Williams (Saniyya Sidney).

La tennista ormai ritiratasi dall’attività ha detto che pensava che King Richard fosse un film incredibile e che l’incidente ha sicuramente messo in ombra il film di Ahmir “Questlove” Thompson, Summer of Soul, che ha vinto il premio al miglior documentario subito dopo l’incidente di Smith. Ha anche affermato che è importante che tutti passino oltre ciò che è accaduto e ha invitato le persone a comprendere l’errore di Smith. Il suo messaggio morale era di amore, pace e accettazione.

“Ho pensato che fosse un film così incredibile, e sento che quel gesto in quel momento ha messo in ombra il film di Questlove che ha vinto subito dopo. Ma sento anche di essere stata in una posizione in cui sono stata molto sotto pressione e ho commesso un’enorme quantità di errori, e sono il tipo di persona che dice: “Ci sono stato”. Ho commesso un errore. Non è la fine del mondo.’ Siamo tutti imperfetti, e siamo tutti umani, e cerchiamo solo di essere gentili gli uni con gli altri. Spesso viene dimenticato.”

L’incidente dello schiaffo di Will SmithChris Rock ha gettato una luce negativa sul film, soprattutto dopo che lo stesso Smith ha vinto il suo primo Oscar dopo 5 candidature. Quello che doveva essere un momento toccante sia per l’attore che per la famiglia Williams improvvisamente è stato un grande momento per tutte le ragioni sbagliate. In un modo bizzarro, lo schiaffo ha dato al film più pubblicità, poiché lo schiaffo è stato il momento di cui si è parlato di più nella recente storia degli Oscar.

Indiana Jones e la Ruota del Destino: Antonio Banderas emozionato sul set accanto a Harrison Ford

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Dopo il grande successo riscosso da Il Gatto con Gli Stivali: l’Ultimo desiderio, Antonio Banderas è pronto a tuffarsi nell’avventura insieme a Harrison Ford in Indiana Jones e la Ruota del Destino.

In una conversazione con il podcast Inside di Total Film (tramite Collider), Antonio Banderas ha fornito alcuni dettagli del personaggio per il suo ruolo imminente nel quinto film del franchise Lucasfilm. Ha anche discusso della sua esperienza di lavoro con Harrison Ford.

“È stato bello anche solo essere vicino a [Harrison Ford]. Alcuni intervistatori oggi mi dicono: “Oh mio Dio, avevo 7 anni quando è uscito Shrek 2, quindi ora ne ho 27 e ti sto intervistando e da allora guardo i tuoi film”. Ma la stessa cosa è successa a me con Harrison. Ricordo la prima volta che ho visto Indiana Jones e sono andato fuori di testa. Quindi solo essere lì, è stato bellissimo. Il mio personaggio è molto piccolo. Non è un cattivo ragazzo, è un amico di Indiana, a cui chiede aiuti a un certo punto del film. Ma non è molto grande.”

Banderas aveva già avuto modo di dire che il suo personaggio era marginale, nel film, ma se da un lato sappiamo che il suo carisma ne farà sicuramente un altro ruolo incredibile, dall’altro scalda il cuore vedere quando, anche ai massimi livelli dell’industria cinematografica, l’emozione di essere accanto a Harrison Ford accomuna personaggi famosi e fan comuni.

Indiana Jones 5: ecco il primo trailer e il titolo originale!

Indiana Jones e la Ruota del Destino è in gestazione da diversi anni, con il progetto inizialmente sviluppato da Steven Spielberg, prima che egli si ritirasse dal progetto. Il regista di Le Mans ‘66 e Logan James Mangold è poi stato chiamato a dirigere il film, con Harrison Ford confermatissimo nei panni dell’iconico avventuriero.

Con lui ci sono Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Antonio Banderas (Pain and Glory), John Rhys-Davies (Raiders of the Lost Ark), Shaunette Renee Wilson (Black Panther), Thomas Kretschmann (Das Boot), Toby Jones (Jurassic World: Fallen Kingdom), Boyd Holbrook (Logan), Oliver Richters (Black Widow), Ethann Isidore (Mortel) e Mads Mikkelsen (Animali Fantastici: I Segreti di Silente). Il film ha una data d’uscita attualmente fissata al 30 giugno 2023.

Cosa ha fatto Scott Lang negli anni passati tra Avengers: Endgame e Ant-Man and the Wasp: Quantumania?

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I Marvel Studios hanno diffuso un nuovissimo teaser di Ant-Man and the Wasp: Quantumania che rivela cosa ha fatto Scott Lang nel periodo intercorso tra gli eventi di Avengers: Endgame e quelli che vedremo svolgersi nel prossimo film MCU.

La Fase 5 dell’MCU sta per iniziare con il trequel diretto da Peyton Reed, e il film continuerà l’esplorazione del Team Ant-Man del Regno Quantico. Questa volta alla banda si unisce anche Cassie Lang, la figlia di Scott, e la relazione tra i due è una dinamica centrale nel film.

Mentre il marketing per continua per vie classiche, Marvel sta tentando anche strade insolite e un nuovo teaser di Ant-Man and the Wasp: Quantumania è stato diffuso dalla Marvel Entertainment per rivelare ciò che Scott ha fatto dai tempi Avengers: Endgame.

Come dice Paul Rudd nella clip, il libro intitolato Look Out For The Little Guy sarà una release tie-in con Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Questo racconta che dopo essere diventato una superstar pubblica in seguito alla sconfitta di Thanos in Avengers: Endgame, Scott ha dedicato il suo tempo e i suoi sforzi a raccontare la sua storia attraverso un’autobiografia.

Ant-Man and the Wasp: Quantumaniail trailer

Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora: Kang il Conquistatore.

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a.,Ant-Man and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz e Bill Murray in quello di Lord Krylar.

Michael B. Jordan conferma che arriverà anche un Creed 4

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Michael B. Jordan conferma che arriverà anche un Creed 4

In un’intervista con IGN, Michael B. Jordan afferma che Creed 4 ci sarà “sicuramente”. L’attore protagonista e regista di Creed 3 non conferma alcun progetto specifico, ma afferma di voler espandere l’universo dei film e di questo personaggio che, dal primo film si è rivelato vincente.

Gli eventi di Creed 2 hanno visto Adonis approcciarsi con cautela al ring per scontrarsi con Viktor Drago, il figlio di Ivan Drago. La storia del franchise ci insegna che tra Creed e Drago non corre decisamente buon sangue, dal momento che Ivan ha sconfitto e ucciso Apollo sul ring, in Rocky IV, e questo rendeva la sfida di Creed 2 molto emozionante. Il prossimo film sarà ambientato diversi anni dopo da quegli eventi, creando una nuova sfida in Creed 3 che potrebbe portare a spin-off o follow-up diretti. “Voglio solo espandere il franchise di Creed entro limiti ragionevoli – ha spiegato Michael B. Jordan – ma mi aspetto sicuramente altre cose intorno a Creed.”

Creed 3 – la trama ufficiale

Dopo aver dominato il mondo della boxe, Adonis Creed (Michael B. Jordan) ha prosperato sia nella sua carriera che nella vita familiare. Quando un amico d’infanzia ed ex prodigio della boxe, Damian (Jonathan Majors), riemerge dopo aver scontato una lunga pena in prigione, è ansioso di dimostrare di meritare il suo posto sul ring. Il confronto tra ex amici è più di una semplice rissa. Per regolare i conti, Adonis deve mettere in gioco il suo futuro per combattere Damian, un combattente che non ha nulla da perdere.

Michael B. Jordan si siede per la prima volta dietro la macchina da presa per dirigere questo terzo capitolo del franchise drammatico di boxe. Tessa Thompson e Phylicia Rashad riprenderanno i rispettivi ruoli, ma Sylvester Stallone non tornerà come Rocky Balboa. Zach Baylin e Keenan Coogler hanno scritto la sceneggiatura. Prodotto da Irwin Winkler, pga, Charles Winkler, William Chartoff, David Winkler, Ryan Coogler, Michael B. Jordan, Elizabeth Raposo, Jonathan Glickman e Sylvester Stallone, Creed 3 uscirà nei cinema 2 marzo 2023. Distribuito da Warner Bros. Pictures.

James Gunn elenca i suoi fumetti di riferimento per le storie che racconterà nel DC Universe

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James Gunn ha fatto il suo annuncio, e ora il mondo è semplicemente in attesa, febbrile, di quello che verrà (qui tutti gli annunci). Dopo aver dato ai fan i titoli su cui sta lavorando insieme a Peter Safran e alla squadra dei DC Studios, Gunn ha anche elencato i fumetti originali che ha usato come base di partenza per le storie che racconterà al cinema.

In un post su Twitter, James Gunn ha spiegato che, dopo aver parlato molto di Woman of Tomorrow, che racconterà la storia di Supergirl, quelli che mostra in foto sono i fumetti che hanno fornito una prima ispirazione per i film in sviluppo. “Questo non significa che adatteremo proprio quelle storie, ma che il mood di partenza è questo”. Ecco il tweet di seguito:

Pokémon: Detective Pikachu, ci sono inaspettate novità per il sequel

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Pokémon: Detective Pikachu 2 è stato oggetto di un aggiornamento sorprendentemente positivo da Legendary Entertainment. Primo film dedicato ai Pokémon in live-action, Detective Pikachu segue Justice Smith nei panni di un aspirante allenatore che si allea con il Pokemon elettrico del titolo (doppiato da Ryan Reynolds) per risolvere il mistero del padre scomparso. Mesi prima dell’uscita del film nel 2019, Legendary stava già sviluppando un sequel con Oren Uziel di 22 Jump Street assunto per scrivere la sceneggiatura. Tuttavia, da allora non ci sono stati aggiornamenti sostanziali.

Ora, Pokémon: Detective Pikachu 2 ha ricevuto un aggiornamento sorprendentemente promettente. Secondo un rappresentante di Legendary Entertainment (tramite Polygon), il progetto è ancora “in fase di sviluppo attivo”. I rappresentanti di Uziel hanno dichiarato che lo sceneggiatore non è più coinvolto, sebbene abbia già consegnato una sceneggiatura. Tuttavia, Legendary è rimasta in silenzio su chi sta attualmente lavorando Pokémon: Detective Pikachu 2.

Pokémon: Detective Pikachu, la trama del film

La storia inizia quando il geniale detective privato Harry Goodman scompare misteriosamente, costringendo il figlio di 21 anni Tim a scoprire cosa sia successo. Il giovane, che aveva da sempre desiderato diventare un allenatore di Pokémon si trova dunque ora alle prese con qualcosa di molto più grande e pericoloso del previsto. Ad aiutarlo nelle indagini, vi è però proprio un Pokémon ed ex compagno di Harry, il Detective Pikachu: un adorabile, esilarante e saggio super-investigatore che sorprende tutti, persino sé stesso. Dato che Tim è l’unico essere umano in grado di parlare con Pikachu, i due decidono di unire le loro forze in un’avventura elettrizzante per svelare l’intricato mistero.

I due si trovano così ad inseguire gli indizi lungo le strade illuminate al neon di Ryme City, una moderna e disordinata metropoli dove umani e Pokémon vivono fianco a fianco in un iperrealistico mondo live-action. Pikachu, tuttavia, non ha memoria di cosa sia accaduto al padre di Tim e dovrà dunque indagare attivamente con lui per scoprire cosa si nasconde dietro quella morte misteriosa. Nel corso delle loro indagini incontreranno una serie di Pokémon, alcuni pacifici altri meno, scoprendo una trama sconvolgente che potrebbe distruggere la loro coesistenza pacifica con gli umani e minacciare l’universo stesso dei Pokémon.

 

Old Thor, ecco come potrebbe apparire secondo Chris Hemsworth

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Old Thor, ecco come potrebbe apparire secondo Chris Hemsworth

Chris Hemsworth ha dimostrato grande attaccamento al ruolo di Thor, riuscendo in quello in cui altri suoi colleghi hanno fallito, cioè a reinventarsi il personaggio e ad aprirlo ad una serie di possibilità infinite, complice anche la collaborazione con Taika Waititi che ne ha plasmato e promosso la natura comica.

Adesso, Hemsworth ipotizza come potrebbe apparire un Old Thor sempre interpretato da lui con delle simpatiche foto modificate su Instagram. L’attore appare invecchiato, sia in compagnia della moglie, l’attrice Elsa Pataky, sia da solo che con il costume di Thor. Che ne pensate?

Chris Hemsworth interpreta Thor dal 2011, anno di uscita del primo Thor del MCU diretto da Kenneth Branagh. Nel corso degli anni ha partecipato a ben otto film del franchise, promettendo sempre più avventure, dopo la conclusione di Thor: Love and Thunder in cui compare affiancato da una figlia adottiva che si presta molto bene allo sviluppo di ulteriori viaggi e missioni per il Dio del Tuono.

Macchine mortali: tutto quello che c’è da sapere sul film

Macchine mortali: tutto quello che c’è da sapere sul film

Affermatosi come uno dei maggiori flop di box office della storia del cinema, Macchine mortali (qui la recensione) è in realtà uno dei più recenti film di fantascienza distopica di maggior fascino. Uscito in sala nel 2018 per la regia di Christian Rivers, autore degli effetti speciali della trilogia di Il Signore degli Anelli e King Kong, il film è infatti un connubio tra generi diversi che ben si mescolano tra loro, regalando azione, suspence, emozioni e avventure fantastiche. A fronte dell’immeritato insuccesso, si tratta di un’opera da riscoprire e rivalutare, possedendo questa tutte le caratteristiche giuste per competere con i tanti titoli simili nel genere.

Macchine mortali: il libro da cui è tratto

Macchine mortali è tratto dall’omonimo romanzo di Philip Reeve, pubblicato nel 2001. Si tratta del primo racconto facente parte del ciclo noto come Quartetto delle macchine mortali, a cui sono poi seguiti L’oro dei predoni, Congegni infernali e Pianura oscura. Questi sono ambientati in un contesto futuro post-apocalittico, ricco di elementi steampunk e dove le città sono state trasformate in enormi macchine mortali in continuo movimento. Ad aver fortemente voluto l’adattamento di questo primo romanzo, è stato il regista premio Oscar Peter Jackson. Fu lui a compare nel 2009 i diritti sul libro, affidando poi la regia a Rivers.

Jackson si è invece occupato di scrivere la sceneggiatura e produrre il film. Nel dar vita a questo adattamento, egli non mancò di operare una serie di modifiche per quanto riguarda il contesto e i personaggi principali. Le città, ad esempio, hanno un design originale, mentre la protagonista ad esempio, presenta una cicatrice sul volto molto meno grave rispetto a quanto descritto nel film. Nonostante queste e altre modifiche, lo scrittore del libro si è dichiarato estremamente soddisfatto dal risultato finale, avendo ritrovato in questo tutti i temi e il cuore narrativo del suo libro.

La trama di Macchine mortali

Ambientata molti anni dopo una devastante guerra, la storia ha luogo su un pianeta Terra che è ormai una sterminata landa desolata, percorsa da gigantesche metropoli su ruote che attaccano e depredano le piccole città rimaste. In questo contesto selvaggio, il giovane Tom Natsworthy viaggia a bordo della città di Londra, la più grande e temibile tra le tante macchine mortali. Coinvolto in uno scontro improvviso, egli si ritrova a finire fuori dalla metropoli, sulla terra ricca di pericoli, insieme ad una misteriosa ragazza di nome Hester Shaw, che cerca vendetta nei confronti di Thaddeus Valentine, spietato governatore di Londra.

Macchine mortali libro

Macchine mortali: il cast del film

Ad interpretare la protagonista del film, Hester Shaw, si ritrova l’attrice Hera Hilmar, già nota per aver interpretato Vanessa Moschella in Da Vinci’s Demons. Per interpretare tale personaggio l’attrice si è preparata allenandosi a lungo nel combattimento corpo a corpo e con l’utilizzo di armi. Inizialmente, inoltre, la Hilmar avrebbe dovuto sfoggiare la cicatrice che caratterizza l’intero volto del personaggio, ma poiché ciò richiedeva un trucco troppo invasivo che rischiava di rovinarle la pelle, si decise di ridurre lo sfreggio. Accanto a lei, nel ruolo di Tom Natsworthy vi è invece l’attore Robert Sheehan, celebre per le serie Misfits e The Umbrella Academy.

Lo spietato Thaddeus Valentine è invece interpretato da Hugo Weaving, attore che aveva già collaborato con Jackson per la trilogia di Il Signore degli Anelli nel ruolo di re Elrond. Stephen Lang, attore noto per i film Avatar e Man in the Dark, è Shrike, un cyborg legato al passato di Hester. Per tale personaggio, tra i più apprezzati dai fan, l’attore ha contribuito con numerose idee sull’aspetto e sulla caratterizzazione. Nel film sono poi presenti le attrici Jihae nel ruolo della guerriera Anna Fang e Leila George in quelli di Katherine Valentine, la donna amata da Tom. Completano poi il cast gli attori Colin Salmon nel ruolo del dottor Chudleigh Pomeroy e Patrick Malahide in quelli di Magnus Crome.

Il sequel di Macchine mortali, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Tra le intenzioni originali vi era quella di dar vita ad una nuova saga cinematografica, adattando dunque tutti i romanzi della serie scritti da Reeve. Il forte insuccesso economico, che ha portato la Universal a perdere circa 175 milioni di dollari, tuttavia, spinse i produttori ad abbandonare tale idea. Ad oggi, dunque, non vi sono piani per dar vita ad un “Macchine mortali 2″ e il film sembra destinato a rimanere un unicum. Il finale a suo modo conclusivo non fa però avvertire il peso di ciò, permettendo al film di funzionare anche come opera a sé. Rimane però certamente la delusione di non poter approfondire ulteriormente l’affascinante contesto narrativo e i personaggi.

È possibile fruire di Macchine mortali grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 2 febbraio alle ore 00:10 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Star Wars: Visions Volume 2: ecco data di rilascio e dettagli dell’episodio

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Lucasfilm ha finalmente fissato la data di uscita di Star Wars: Visions Volume 2, il prossimo capitolo della serie antologica animata di Disney+, con nove racconti di diversi studi internazionali. Il ritorno è previsto per il 4 maggio. La reazione al primo volume di Star Wars: Visions ci ha sconvolti. Siamo stati lieti che questo progetto abbia ispirato e risuonato con così tante persone“, ha dichiarato il produttore esecutivo James Waugh in una dichiarazione. “Abbiamo sempre visto Star Wars: Visions come una cornice per espressioni celebrative del franchise da parte di alcuni dei migliori creatori che lavorano oggi. L’animazione è in una rinascita globale e siamo costantemente sconcertati dalla quantità di creatività che spinge il mezzo in avanti.”

Lo studio ha anche svelato i pluripremiati cineasti che hanno firmato per il volume 2, tra cui il vincitore dell’Emmy Rodrigo Blaas (Alma), il candidato all’Oscar Paul Young (Wolfwalkers), Gabriel Osorio (Bear Story), Magdalena Osinska (Spirits of the Piano), Hyeong Geun Park (Lookism), Julien Chheng (Ernest and Celestine: A Trip to Gibberitia), Ishan Shukla (Schirkoa), LeAndre Thomas (Obi-Wan Kenobi), Justin Ridge (Star Wars Resistance), Nadia Darries (Stick Man), e Daniel Clarke (Khumba).

Star Wars: Visioni vol. 2 continuerà a spingere i confini della narrazione di Star Wars impiegando gli stili di animazione più accattivanti di una varietà di paesi e culture. La serie è prodotta da Waugh, Jacqui Lopez e Josh Rimes.

Gli studi di animazione coinvolti nella produzione del prossimo capitolo sono El Guiri (Spagna), Cartoon Saloon (Irlanda), Punkrobot (Cile), Aardman (Regno Unito), Studio Mir (Corea del Sud) Studio La Cachette (Francia), 88 Pictures (India), D’art Shtajio (Giappone) e Triggerfish (Sud Africa).

I titoli e i registi dei nove episodi sono elencati di seguito:

  • “Sith” – Da El Guiri e dallo scrittore-regista Rodrigo Blaas
  • “Screecher’s Reach” – Da Cartoon Saloon e dal regista Paul Young
  • “In the Stars” – Da Punkrobot e sceneggiatore-regista Gabriel Osorio
  • “I Am Your Mother” – Da Aardman e dalla regista Magdalena Osinska
  • “Journey to the Dark Head” – Da Studio Mir e dal regista Hyeong Geun Park
  • “The Spy Dancer” – Dallo Studio La Cachette e dallo sceneggiatore-regista Julien Chheng
  • “The Bandits of Golak” – Da 88 Pictures e diretto da Ishan Shukla
  • “The Pit” – È co-diretto dallo sceneggiatore-produttore esecutivo LeAndre Thomas e Justin Ridge di D’art Shtajio e Lucasfilm Ltd.
  • “Aau’s Song” – È scritto e diretto da Nadia Darries e Daniel Clarke di Triggerfish.

Peter Safran su Ezra Miller: “Sta facendo enormi progressi”

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Peter Safran su Ezra Miller: “Sta facendo enormi progressi”

L’anno scorso, l’attore Ezra Miller è stato travolto da una serie di scandali giudiziari per via del suo comportamento molto discutibile in giro per l’America. Sebbene Ezra Miller non abbia parlato pubblicamente da quando ha rivolto delle scuse ufficiali a tutti coloro coinvolti e allo star system al completo, il co-CEO dei DC Studios Peter Safran ha recentemente fornito un aggiornamento su come sta l’attore.

Durante una discussione sul futuro dell’Universo DC con Deadline, a Safran è stato chiesto lo stato di salute dell’attore e il suo annunciato percorso di recupero. Il Co-CEO dei DC Studios ha rivelato che l’attore è attualmente “completamente impegnati nella sua guarigione” e che quando sarà il momento giusto, prenderanno una decisione insieme su quale sia il miglior modo per andare avanti. Tuttavia, Peter Safran ha rivelato anche che nelle loro recenti discussioni con Ezra Miller, e sembrato che stesse effettivamente facendo progressi.

Ezra è completamente impegnato nella sua guarigione”, ha detto Safran. “Siamo pienamente favorevoli a quel viaggio che sta affrontando in questo momento. Quando sarà il momento giusto, quando si sentiranno pronti per discutere, capiremo tutti qual è il modo migliore per andare avanti, ma in questo momento sono completamente concentrati sulla loro guarigione. E nelle nostre conversazioni con loro negli ultimi due mesi, sembra che stiano facendo enormi progressi“.

Le polemiche su Ezra Miller sono arrivate al culmine lo scorso agosto quando l’attore ha detto che avrebbero cercato aiuto per “complessi problemi di salute mentale“, in una dichiarazione di scuse fatta riguardo a una serie di incidenti che erano emersi. “Avendo recentemente attraversato un periodo di intensa crisi, ora capisco di soffrire di complessi problemi di salute mentale e ho iniziato un trattamento in corso“, ha detto Miller tramite una dichiarazione rilasciata a Variety . “Voglio scusarmi con tutti per aver allarmato e sconvolto il mio comportamento passato. Mi impegno a fare il lavoro necessario per tornare a una fase sana, sicura e produttiva della mia vita”.

Quella dichiarazione è arrivata a seguito di un incidente in cui Miller è stato accusato di furto con scasso. L’attore in una spirale travagliata aveva fatto notizia per tutto il 2022 per vari arresti e controversie. All’inizio del 2022, Miller è stato arrestato e accusato di aggressione di secondo grado, e un mese prima, a marzo, Miller è stato arrestato anche con l’accusa di condotta disordinata e molestie a seguito di un incidente alle Hawaii. Attualmente, Ezra Miller è impostato per apparire e recitare nel prossimo film di The Flash, anche se non è chiaro esattamente quale sarà il suo ruolo nel marketing del film. The Flash sarà presentato in anteprima il 16 giugno 2023.

Il film The Flash

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno 2023. Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League e sarà affiancato da Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in Batman Il Ritorno.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash con Ezra Miller

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

The Family Stallone: Sylvester Stallone racconterà la sua vita in una serie tv

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Dopo aver interpretato alcuni dei personaggi più leggendari della storia del cinema, il tre volte candidato all’Oscar Sylvester Stallone è pronto a dare accesso alle telecamere a quello che considera il più grande ruolo della sua vita: quello di padre. Questa nuova serie con protagoniste le tre figlie, la moglie e lo stesso Stallone offre un posto a tavola di una delle famiglie più famose di Hollywood. Vi presentiamo la Famiglia Stallone:

  • Sylvester Stallone: Per il mondo è l’uomo, il mito e la leggenda, ma per le sue figlie è solo papà. Mentre è protagonista di grandi successi al botteghino, a casa si concentra sulla costruzione del futuro e sulla crescita di tre donne indipendenti e ambiziose.
  • Jennifer Flavin Stallone: Nata e cresciuta a Los Angeles, Jennifer è un’esperta donna d’affari e comproprietaria del marchio di benessere Serious Skin Care.
  • Sophia Stallone: La maggiore delle tre sorelle Stallone non è interessata a seguire le orme del padre nella recitazione. Anche se Sophia attualmente conduce un podcast, “Unwaxed”, insieme alla sorella Sistine, sta ancora trovando la sua strada nella vita e si sta concentrando sulle sue passioni.
  • Sistine Stallone: Attrice e modella, Sistine sta intraprendendo un nuovo viaggio come regista e sta attualmente sviluppando il suo primo lungometraggio.
  • Scarlet Stallone: La più giovane delle sorelle Stallone e l’ultima a lasciare il nido, Scarlet si sta trasferendo nel suo appartamento al college. Fin da bambina ha deciso di seguire le orme del padre e di diventare un’attrice, e ora appare al fianco di Sly nella sua nuova serie TULSA KING, anch’essa disponibile in esclusiva su Paramount+.

The Family Stallone è prodotto da MTV Entertainment Studios, con Benjamin Hurvitz, Jessica Zalkind e Nadim Amiry come produttori esecutivi. Julie Pizzi, Farnaz Farjam e Jonathan Singer sono i produttori esecutivi della Bunim-Murray Productions, mentre Lauren Goldstein, Valana Hunn, Chris Ray e Jason Williams sono i produttori co-esecutivi.

About Paramount+

Paramount+, un servizio di video on-demand e live streaming digitale in abbonamento diretto al consumatore, combina sport in diretta, ultime notizie e una montagna di intrattenimento. Il servizio di streaming premium offre una vasta libreria di serie originali, spettacoli di successo e film popolari di ogni genere provenienti da marchi e studi di produzione di fama mondiale, tra cui BET, CBS, Comedy Central, MTV, Nickelodeon, Paramount Pictures e Smithsonian Channel. Il servizio è anche la casa dello streaming di un’impareggiabile programmazione sportiva, che comprende tutti gli eventi di CBS Sports, dal golf al calcio, al basket e altro ancora, oltre ai diritti esclusivi di streaming per le principali proprietà sportive, tra cui alcuni dei campionati di calcio più grandi e popolari del mondo. Paramount+ consente inoltre agli abbonati di trasmettere in diretta le stazioni locali della CBS in tutti gli Stati Uniti, oltre alla possibilità di trasmettere CBS News Network per le notizie 24/7 e CBS Sports HQ per le notizie e le analisi sportive.

Dear Edward da domani, 3 febbraio i primi tre episodi su Apple TV+

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Dear Edward, la serie dramedy scritta e prodotta dal vincitore dell’Emmy Jason Katims e interpretata dalla candidata all’Emmy Connie Britton e dalla vincitrice del SAG Award Taylor Schilling, farà il suo debutto su Apple TV+ domani, 3 febbraio, con i primi tre episodi dei dieci totali, seguiti da un nuovo episodio settimanale ogni venerdì, fino al 24 marzo. Di seguito sono riportate le descrizioni degli episodi e ulteriori informazioni sulla serie.

  • Episodio 101 – Pilota Edward (Colin O’Brien) è nervoso per il trasferimento della sua famiglia a Los Angeles. Il matrimonio di Lacey (Taylor Schilling) è in crisi. Dee Dee (Connie Britton) e Zoe (Audrey Corsa) festeggiano. Il volo di Edward parte per Los Angeles.
  • Episodio 102 – Food Lacey (Taylor Schilling) si impegna nel fare qualcosa di buono per Edward (Colin O’Brien). Più tardi, incontra altre persone colpite dall’incidente durante la prima sessione di terapia del Gruppo del Lutto.
  • Episodio 3 – Stuff Shay (Eva Ariel Binder) ed Edward (Colin O’Brien) cercano indizi sulla ragazza misteriosa. Adriana (Anna Uzele) decide di candidarsi al posto della nonna. Dee Dee (Connie Britton) va a Los Angeles in cerca di risposte.

Adattato dall’omonimo bestseller di Ann Napolitano, “Dear Edward” è una storia emozionante, incoraggiante ed edificante sulla sopravvivenza, la resilienza, i legami tra le persone e la disamina di ciò che ci rende umani.

La serie di Apple Studios racconta la storia di Edward Adler (interpretato da Colin O’Brien), un ragazzino di 12 anni che sopravvive a un drammatico incidente aereo di cui restano vittime tutti gli altri passeggeri del volo, compresa la sua famiglia. Mentre Edward e altre persone in tutto il mondo colpite dalla tragedia cercano di dare un senso alla vita dopo l’incidente, si creano amicizie, nascono storie d’amore e si formano comunità inaspettate.
“Dear Edward” è interpretato dalla candidata agli Emmy Connie Britton, dalla vincitrice del SAG Award Taylor Schilling e dall’esordiente Colin O’Brien; a completare il cast anche Amy Forsyth, Anna Uzele, Audrey Corsa, Brittany S. Hall, Carter Hudson, Dario Ladani Sanchez, Douglas M. Griffin, Eva Ariel Binder, Idris DeBrand, Ivan Shaw, Jenna Qureshi, Khloe Bruno e Maxwell Jenkins.

Connie Nielsen: 10 cose che non sai sull’attrice

Connie Nielsen: 10 cose che non sai sull’attrice

Connie Nielsen, bellezza danese, è un’attrice ricca di sfumature, distintasi per la capacità di mutare profondamente a seconda dei ruoli interpretati. Sin da quando, dall’età di 18 anni. il suo amore per la recitazione l’ha portata in giro per il mondo, la Nielsen ha dato prova di una continua crescita artistica, che l’ha portata a distinguersi in quel di Hollywood tanto al cinema quanto in televisione. Ancora oggi, la si può ritrovare in ruoli particolarmente impegnativi, che danno ulteriore conferma di tutto il suo talento.

Ecco 10 cose che non sai di Connie Nielsen.

Connie Nielsen: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Il debutto artistico avviene per l’attrice grazie al film francese Par où t’es rentré? On t’a pas vu sortir (1984). In seguito è apparsa nel cinepanettone italiano Vacanze di Natale ’91 (1991), mentre una volta giunta ad Hollywood recita in L’avvocato del diavolo (1997), con Al Pacino, Rushmore (1998), Mission to Mars (2000) e Il gladiatore (2000), di Ridley Scott, che le conferisce grande popolarità. Prende poi parte a One Hour Photo (2002), The Hunted – La preda (2003), Basic (2003), Non desiderare la donna d’altri (2004), Nymphomaniac (2013), 3 Days to Kill (2014), con Kevin Costner, La donna leone (2016), Stratton – Forze speciali (2017) e Wonder Woman (2017), con Gal Gadot. Negli ultimi anni è poi apparsa in Il ricevitore è la spia (2018), Wonder Woman 1984 (2020), Inheritance (2020), Io sono nessuno (2021) e Zack Snyder’s Justice League (2021).

2. Ha preso parte anche a progetti televisivi. Per la televisione, la Nielsen ha lavorato nella mini serie italiana Colletti Bianchi (1988), per poi proseguire con il film TV americano Voyage (1993) e con il film TV francese Le Paradis Absolument (1994). Ha poi recitato in diversi episodi di serie come Okavango: The Wild Frontier (1994), Law & Order – Unità vittime speciali (2007), Boss (2011-2012) e in The Following (2014), con Kevin Bacon. Di recente ha invece recitato nelle miniserie I Am the Night (2019), Close to Me (2021) e Drømmeren (2022).

3. È anche produttrice. Solo di recente la Nielsen ha deciso di dedicarsi anche alla produzione, ricoprendo tale ruolo per le serie Close to Me e Drømmeren, in cui compare anche come attrice. Per quest’ultima, inoltre, ha lavorato anche come sceneggiatrice. La Nielsen ha poi svolto anche il ruolo di produttrice esecutiva del cortometraggio Ivalu, attualmente candidato agli Oscar 2023 nella categoria del miglior cortometraggio live-action.

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Connie Nielsen in Il gladiatore

4. Ha interpretato una celebre imperatrice romana. Nel film Il gladiatore, la Nielsen ha interpretato Annia Aurelia Galeria Lucilla, nota più semplicemente come Lucilla, sorella maggiore del futuro imperatore Commodo (nel film interpretato da Joaquin Phoenix). La Lucilla da lei interpretata differisce però da quella reale per alcuni cambiamenti relativi alla sua vita sentimentale e al rapporto con il fratello. Ad ogni modo, è stato questo ruolo a rendere la Nielsen un’attrice particolarmente popolare a Hollywood.

5. Sapeva molte cose sulla storia dell’antica Roma. Sul set di Il gladiatore la Nielsen si è dimostrata non solo un’interprete di alto livello, ma anche una sorprendente fonte di informazioni in termini di storia romana. Da sempre affascinata dal periodo e avendolo approfondito attraverso studi personali, l’attrice è infatti spesso stata consultata per avere accurati dettagli storici.

Connie Nielsen in Vacanze di Natale ’91

6. Ha avuto un doppio ruolo nel film. Uno dei primi ruoli da attrice della Nielsen è stato quello per il cinepanettone italiano Vacanze di Natale ’91. Qui ha interpretato il doppio ruolo di Brunilde e Vanessa. La prima è la defunta moglie di Leopoldo, interpretato da Ezio Greggio, e la seconda è invece la sorella della prima. Entrambe interverranno per mettere i bastoni tra le ruote all’uomo mentre cerca di avere un momento d’intimità con la nuova moglie. All’epoca ancora poco conosciuta, per i fan dell’attrice è stata una sorpresa riscoprirla in questo film a distanza di anni.

Connie Nielsen, Lars Ulrich e il figlio Bryce Thadeus Ulrich-Nielsen

7. Ha avuto una relazione con il noto batterista. Dopo una relazione avuta con l’attore italiano Fabio Sartor (dal 1988 al 1994) conosciuto sul set della serie TV Colletti bianchi del 1988 e dal quale nel 1989 ha avuto il figlio Sebastian, dal 2004 al 2012 è stata legata sentimentalmente a Lars Ulrich, noto per essere il batterista della band Metallica. Il 21 maggio 2007 la coppia ha dato alla luce il loro unico figlio, Bryce Thadeus Ulrich-Nielsen. I tre, insieme anche ai due figli che Lars aveva avuto da un precedente matrimonio, hanno vissuto insieme fino al momento della separazione.

Connie-Nielsen-oggi

Connie Nielsen è su Instagram

8. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da oltre 98 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare circa 1000 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Connie Nielsen: oggi

9. Continua a recitare in noti film. L’attrice continua ancora oggi a comparire in film particolarmente accalamati come i già citati Wonder Woman 1984 o Io sono nessuno. Ha però preso parte anche ad alcune serie televisive e tra i suoi progetti futuri si annoverano il dramma storico Caste, con Jon Bernthal, il thriller Role Play, con Kaley Cuoco, il giallo Ocean Deep e il dramma Tonight at Noon, con Chiwetel Ejiofor.

Connie Nielsen: età, altezza dell’attrice e fisico dell’attrice

10. Connie Nielsen è nata a Frederikshavn, Danimarca, il 3 luglio 1965. L’attrice è alta complessivamente 1,78 metri. Per quanto riguarda il suo fisico, l’attrice ha sempre dimostrato una grande attenzione nei confronti di esso, allenandosi duramente anche per poter interpretare ruoli d’azione o che richiedono importanti prestazioni fisiche. All’età di 57 anni, dunque, la Nielsen si presenta ancora in ottima forma.

Fonte: IMDb, Instagram

David Harbour conserva una foto del suo Hellboy nella cabina armadio: ecco perché

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David Harbour e Lily Allen hanno aperto le porte della loro casa di New York a Architectural DigestLa coppia, sposata dal 2020, ha condotto le telecamere in un tour della loro casa, descrivendo arredo e scelte architettoniche, fino ad arrivare nella cabina armadio di Harbour, dove, con grande sorpresa, si è scoperto che l’attore conserva, incorniciata, una foto del suo Hellboy.

Mostrando l’ambiente alla camera, l’attore prende la cornice, la mostra alla camera e dice: “Questa la tengo perché, quando mi sento particolarmente bene, mi ricordo da dove vengo”. C’è sicuramente molta autoironia in questo!

L’adattamento di Hellboy che ha visto protagonista David Harbour è stato un insuccesso di critica e pubblico, e non ha aiutato il fatto che gli spettatori avrebbero preferito vedere un terzo film di Guillermo del Toro con Ron Perlman invece che un reboot. Harbour ha avuto molta più fortuna in altre serie, sia sul grande schermo, con il ritratto di Guardiani Rosso che tornerà in Thunderbolts per Marvel Studios, sia sul piccolo schermo, con il ruolo ormai iconico di Jim Hopper, lo sceriffo di Hawkins in Stranger Things, per Netflix.

Extraordinary, iniziate le riprese della seconda stagione

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Extraordinary, iniziate le riprese della seconda stagione

Disney+ ha confermato che sono in corso le riprese della seconda stagione della serie comedy originale Extraordinary, della creatrice e sceneggiatrice Emma Moran e di Sid Gentle Films. Il via libera alla seconda stagione è stato confermato da Johanna Devereaux, VP Scripted Content ed executive producer di Extraordinary per Disney+, in occasione della premiere inglese della prima stagione. Tutti gli episodi di Extraordinary sono disponibili in streaming su Disney+.

La seconda stagione riprenderà da dove la prima si era interrotta. Dieci anni fa, tutti i ragazzi che sono diventati maggiorenni hanno ottenuto il loro superpotere. Nella prima stagione Jen, una venticinquenne dolorosamente consapevole di sé, sta ancora aspettando di ottenere il suo. A questo punto sarebbe disposta ad accettare qualsiasi cosa. Alla deriva in un mondo grande e confuso e armata solo di un po’ di speranza e di molta disperazione, Jen inizia il suo viaggio per trovare il suo ipotetico superpotere. Ma nel farlo, potrebbe scoprire la gioia di essere semplicemente ok.

Extraordinary è interpretato da un cast di talenti britannici e irlandesi emergenti, tra cui Máiréad Tyers (Jen), Sofia Oxenham (Carrie), Bilal Hasna (Kash) e Luke Rollason (Jizzlord). Altri membri del cast sono Siobhan McSweeney (la mamma di Jen, Mary) e Robbie Gee (il patrigno di Jen, Ian) che torneranno nella seconda stagione.

La serie è scritta dalla creatrice Emma Moran, autrice esordiente con uno stile assolutamente distintivo. Toby McDonald tornerà alla regia per dare il via alla stagione, mentre Jennifer Sheridan ritornerà per dirigere la serie nella seconda parte. Extraordinaryè una commedia fresca e innovativa sull’essere giovani e sul trovare la propria strada in un mondo confuso, quando tutto ciò che si può essere è “ordinari”.

Sally Woodward Gentle, Lee Morris e Charles Dawson sono gli executive producer di Extraordinary per Sid Gentle Films, la casa di produzione che ha realizzato Killing Eve. Gli executive producer della serie sono Johanna Devereaux, Vice President, Scripted Content per Disney+ ed Emma Moran. La serie è prodotta da Charlie Palmer con Abíólá Rufai-Awójídé.

Extraordinary è la più recente serie Disney+ Original britannica a essere stata lanciata sulla piattaforma, dopo la commedia romantica d’azione Wedding Season e la docu-serie David Beckham: Squadre da Salvare, disponibili ora in streaming.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.

The Flash: Kiersey Clemons condivide alcuni dettagli sulla sua Iris West

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Durante un’intervista esclusiva con Screen Rant per promuovere il suo nuovo film Somebody I Used To Know, Kiersey Clemons ha anticipato un po’ quello che il pubblico può aspettarsi dalla sua interpretazione di Iris West in The Flash. Ha spiegato come il regista Andy Muschietti volesse assicurarsi che Iris e Barry fossero personaggi nettamente diversi.

“Penso che lavorare con Ezra e conoscerli da così tanti anni abbia davvero influenzato chi fosse Iris. [Noi] abbiamo davvero esasperato il fatto che Iris e Barry abbiano personalità opposte. Andy [Muschietti] è stato quello che ci ha diretto in quel modo. Perché volevo dare a Iris questo grande senso dell’umorismo. E lei va molto dritta al punto. E c’è conflitto tra loro e una vulnerabilità che la fa sentire più riservata; lei non è una persona che si espone troppo.”

Il film The Flash

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno 2023. Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League e sarà affiancato da Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in Batman Il Ritorno.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash con Ezra Miller

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Harrison Ford spiega il de-aging di Indiana Jones 5

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Harrison Ford spiega il de-aging di Indiana Jones 5

Ospite al The Late Show With Stephen Colbert per promuovere Shrinking, la sua nuova serie su AppleTv+, Harrison Ford ha anche spiegato come è stata realizzata la tecnica del de-aging sul suo volto per alcune scene del prossimo Indiana Jones e la Ruota del Destino.

Indicando un fotogramma tratto dal trailer del film visto il 1° dicembre scorso, ecco cosa ha detto Ford: “Questa è la mia vera faccia. A quell’età. Hanno questo programma di intelligenza artificiale. Ha passato al setaccio ogni filmato con la mia faccia che possiede Lucasfilm, perché ho fatto un sacco di film per loro. Hanno tutti questi filmati, inclusi alcune scene che non sono state stampate. Estraggono le scene in base alla luce, all’espressione, mettono tutto insieme, e poi mi hanno messo dei puntini sul viso e mi hanno fatto recitare le battute. Ma questa è la mia vera faccia. È fantastico.”

Indiana Jones 5: ecco il primo trailer e il titolo originale!

Indiana Jones e la Ruota del Destino è in gestazione da diversi anni, con il progetto inizialmente sviluppato da Steven Spielberg, prima che egli si ritirasse dal progetto. Il regista di Le Mans ‘66 e Logan James Mangold è poi stato chiamato a dirigere il film, con Harrison Ford confermatissimo nei panni dell’iconico avventuriero.

Con lui ci sono Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Antonio Banderas (Pain and Glory), John Rhys-Davies (Raiders of the Lost Ark), Shaunette Renee Wilson (Black Panther), Thomas Kretschmann (Das Boot), Toby Jones (Jurassic World: Fallen Kingdom), Boyd Holbrook (Logan), Oliver Richters (Black Widow), Ethann Isidore (Mortel) e Mads Mikkelsen (Animali Fantastici: I Segreti di Silente). Il film ha una data d’uscita attualmente fissata al 30 giugno 2023.

Benedetta di Paul Verhoeven al cinema dal 2 marzo

Benedetta di Paul Verhoeven al cinema dal 2 marzo

Benedetta, il nuovo film diretto da Paul Verhoeven, con Virginie Efira e Charlotte Rampling, uscirà nelle sale italiane il 2 marzo 2023.

Benedetta è stato presentato in anteprima al 74° Festival di Cannes, in Concorso. Il film è liberamente ispirato al saggio “Atti impuri: Vita di una monaca lesbica nell’Italia del Rinascimento”, della Prof. Judith C. Brown, che a sua volta documenta il processo a Benedetta Carlini, Badessa del monastero di Pescia all’inizio del Seicento, mistica e visionaria, accusata di omosessualità ed eresia. Il film sarà distribuito in Italia da Movies Inspired dal 2 marzo 2023.

Asterix & Obelix – Il regno di mezzo: recensione del film di e con Guillaume Canet

Erano dieci anni che gli eroi creati da René Goscinny e Albert Uderzo non tornavano sul grande schermo, e inevitabilmente questo Asterix & Obelix – Il regno di mezzo (al cinema dal 2 febbraio, distribuito da Notorious Pictures) non poteva non tenerne conto, sia nei temi sia nei volti che questa volta danno vita all’ennesima avventura dei due irriducibili – e ultra sessantenni – galli. Nella quale Guillaume Canet parte, come d’abitudine, da un omonimo albo a fumetti (Astérix et Obélix : L’Empire du Milieu) e sceglie per sé il ruolo del più piccolo dei due eroi, investendo Gilles Lellouche a erede di Gérard Depardieu per dar vita a una coppia inedita, circondata da una serie di apparizioni notevoli se non straordinarie come quelle di Vincent Cassel, Marion Cotillard e Zlatan Ibrahimovic.

Asterix & Obelix in Cina

Dopo essersi presentati nel 1999 e aver poi affrontato egiziani (Asterix & Obelix – Missione Cleopatra), greci (Asterix alle Olimpiadi), britanni e normanni (Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà), questa volta i nostri valorosi guerrieri vanno all’altro mondo, letteralmente. Fino in Cina, dove l’imperatrice interpretata dall’attrice vietnamita naturalizzata francese Phm Linh Đan è stata imprigionata in seguito a un colpo di stato ordito dal principe traditore Deng Tsin Qin. Che costringe la principessa Fu Yi a fuggire.

Aiutata dal mercante fenicio Maidiremaìs e dalla sua fedele guardia del corpo Gan Cho, l’unica figlia dell’imperatrice arriva fino in Gallia per chiedere aiuto ai leggendari Galli, notoriamente dotati di una forza sovrumana grazie alla famosa pozione magica. Che questa volta sembra creare qualche problema ad Asterix, che comunque accetta – con il suo compare – volentieri la missione di salvataggio e si lancia in un epico viaggio che lo vedrà particolarmente ‘coinvolto’ e di nuovo costretto a confrontarsi con Cesare e il suo ‘campione’, i quali sembrano avere mire sullo stesso territorio, il Regno di Mezzo.

Una Gallia Cruelty Free

Dieci anni dopo la ‘scoperta’ del Tè, l’accoglienza nella Bretagna che fu (o Armorica che dir si voglia) è di quelle più imprevedibili, con gli accenni di Asterix a una possibile svolta vegetariana e alla possibilità che la storica Pozione Magica sia meno salutare e ambita di quanto ricordavamo. Il tempo passato, d’altronde, ha cambiato molto la sensibilità e le priorità del pubblico, che probabilmente apprezzerà. Forse più dei cambiamenti apportati all’aspetto di un mondo che da 60 anni si presentava piuttosto immutabile – e apprezzato – come il pigiamone di Obelix (meno comprensibile della sostituzione dell’ormai fuori target Depardieu) o un generale ringiovanimento degli abitanti del villaggio, forse eccessivo.

Asterix & Obelix recensioneNostalgia e novità di un film corale

Chissà se insieme all’effetto nostalgia del regista, il cui padre “possedeva quasi tutti i fumetti di Asterix” che leggeva ai figli, non abbia pesato anche la possibilità di conquistare un mercato – quello cinese, e orientale in generale – che spesso fa la differenza a livello distributivo. Più elementi, che hanno convinto Canet, che inizialmente avrebbe voluto interpretare il ruolo di Giulio Cesare, anche per quelle che definisce “somiglianze” con la sua vita.

Meglio decisamente cedere il personaggio – e la moglie, Marion Cotillard – al più iconico Vincent Cassel, più credibile e divertente anche nella gestione del campione Caius Antivirus affidato al calciatore svedese, sempre più attratto dal mondo del cinema dopo documentari, biopic e versioni animate (come quella vista in Calciatori contro Mutanti, su Netflix). Loro la coppia, senza nulla togliere ai due galli, più riuscita, in un cast di supposti comprimari senza i quali l’avventura sarebbe più piatta e noiosa, nonostante scene di battaglia notevoli, immancabili riferimenti al fumetto e alla storia dello stesso, un paio di intrecci sentimentali e l’apprezzabile leggerezza del tono, da divertimento per famiglie.

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