Home Blog Pagina 567

Bong Joon-ho ospite del 21° Florence Korea Film Fest

0
Bong Joon-ho ospite del 21° Florence Korea Film Fest

Bong Joon-ho, pluripremiato regista e premio Oscar nel 2020 si aggiunge alla carrellata di ospiti del 21° Florence Korea Film Fest, il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea, che porterà anche quest’anno film, documentari e star del cinema a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile al cinema La Compagnia e on line sulle piattaforme Più Compagnia e MyMovies.

La manifestazione ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi è organizzata con il supporto di Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, KOFIC – Korean Film Council e Ambasciata della Repubblica della Corea e Istituito cultura della Corea.

Bong Joon-ho torna a Firenze – dove era stato già ospite al festival nel 2011, quando fu insignito del premio del festival e omaggiato con una retrospettiva dei suoi film – da Premio Oscar per un’esclusiva masterclass dal titolo “Geometrie dello Sguardo” (giovedì 6 aprile, ore 15 al cinema La Compagnia) sul suo cinema e il suo poliedrico percorso artistico. Tra i suoi lavori  campioni d’incasso ricordiamo The Host (2006), tra i film più visti in Corea del Sud; Mother (2009) e Memories of Murder (2003) fino al successo mondiale di Parasite, film vincitore dell’Oscar nel 2020. 

Siamo felici – ha spiegato Gelli – di ospitare nuovamente Bong Joon-ho a Firenze, uno dei registi più apprezzati nel panorama cinematografico non solo sudcoreano, ma – dopo la vittoria agli Oscar – anche mondiale. Con il suo percorso artistico variegato il regista rappresenta l’esplosione del nuovo cinema coreano, un mercato in continua evoluzione”.

Il regista premio Oscar si aggiunge agli ospiti già annunciati come l’attore Park Hae-il e le registe Yim Soon-rye e Jung Joo-ri (July Jung), oltre ai registi Kim Han-min e Choi Kook-hee, che compongono il parterre delle star che saranno presenti a Firenze per questa edizione. 

Apertura e chiusura

Il festival presenterà un programma variegato e ricco di film: a inaugurarlo la prima italiana di “Hansan: Rising Dragon”, un kolossal bellico diretto da Kim Han-min, che sarà presente in sala, sulla storica battaglia dell’isola di Hansan, secondo della trilogia di Kim sulle battaglie guidate da Yi Sun-sin, iniziata con il film del 2014 “The Admiral: Roaring Currents”. Tra gli interpreti, anche l’ospite speciale di questa edizione Park Hae-il, nei panni dell’ammiraglio Joseon Yi Sun-sin. A chiudere la rassegna venerdì 7 aprileLife is beautiful” un road movie musicale diretto Choi Kook-hee, ospite in sala, sulla storia di Oh Se Yeon (Yum Jung-ah), che fa una strana richiesta al marito come regalo di compleanno: ritrovare il suo primo amore dei tempi della scuola. Suo marito Kang Jin-bong (Ryu Seung-ryong) si unisce a malincuore a lei in questo viaggio pieno di vita e di musica.

Sono inoltre confermate le storiche sezioni: Orizzonti Coreani, con i migliori film in patria del 2022; Independent Korea, una vetrina del cinema indipendente che ospiterà i lavori di giovani registi e autori emergenti. Novità dell’edizione 2023 il focus sulle registe sud-coreane K-Woman. In programma anche le sezioni “Corti, Corti!”.

Sponsor: Asiana Airlines, Conad, Hotel Helvetia & Bristol, Hotel Savoy, Hotel Baglioni, Marvis, Antica Torre di Via Tornabuoni 1, Grand Hotel Mediterraneo, Hyundai- Brandini, PAC Prodotti Alimentari Coreani, Hite Jinro, Samyang, Ristorante Coreano Gangnam, Trattoria Dall’Oste, Ristorante Boccanegra, Ristorante Acqua al 2, Hotel Santa Maria Novella. 

Con il supporto: KOFIC Korean Film Council, Istituto Culturale Coreano di Roma, Ambasciata della Repubblica di Corea, Consolato Onorario della Repubblica di Corea in Toscana, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze.

Terra e polvere (Return to Dust) dal 30 Marzo al cinema

Terra e polvere (Return to Dust) dal 30 Marzo al cinema

Dopo Drive My Car di Hamaguchi, prosegue la ricognizione della Tucker Film nel cuore d’Oriente: il 30 marzo uscirà nei migliori cinema Terra e polvere (Return to Dust), l’emozionante love story cinese che porta la firma di Li Ruijun e ha già incantato la Berlinale e il Far East Film Festival di Udine. Un racconto dove il presente, il nostro presente distratto e ipertecnologico, è solo un lontanissimo rumore di fondo…

Chiudiamo gli occhi e, come abbiamo fatto con Sorgo rosso di Zhang Yimou, andiamo letteralmente altrove. Andiamo dove la terra e la polvere disegnano l’unico orizzonte possibile. È lì che abitano Youtie e Guiying: un uomo e una donna alle prese con una vita difficilissima. Il loro matrimonio combinato sembra portare inevitabilmente alla somma di due solitudini, di due povertà (sociali, emotive, affettive). Ma da questo incontro, tenero e pudico, prende forma giorno dopo giorno un legame solido e prezioso… Terra e polvere, sesto film del regista, ci parla d’amore attraverso i silenzi e i ritmi della Cina rurale: un amore, dolce e dolente, che ha il sapore del tempo e delle stagioni.

Se Li Ruijun ha affidato il ruolo di Guiying ad un’attrice di grande esperienza come Hai Qing (Fire on the Plain, Operation Red Sea, Sacrifice), a farle da controcanto ha invece chiamato un absolute beginner come Wu Renlin, cioè un vero contadino (nonché zio dello stesso Li). Una scelta che imprime ulteriore naturalezza alla dimensione, aspra e sospesa, di Terra e polvere: così lontano dal rumore della civiltà, così vicino all’anima degli spettatori.

 

La legge di Lidia Poët dal il 15 febbraio 2023

0
La legge di Lidia Poët dal il 15 febbraio 2023

La legge di Lidia Poët, la serie in 6 episodi, prodotta da Matteo Rovere, una produzione Groenlandia, e creata da Guido Iuculano e Davide Orsini, debutterà il 15 febbraio 2023 su Netflix in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Matilda De Angelis è Lidia Poët, la prima donna in Italia ad entrare nell’Ordine degli Avvocati.

Nel cast, Matilda De Angelis nel ruolo della protagonista, ed Eduardo Scarpetta in quello del giornalista Jacopo Barberis. Pier Luigi Pasino è Enrico Poët, fratello di Lidia, mentre Sara Lazzaro e Sinéad Thornhill sono rispettivamente Teresa Barberis, moglie di Enrico, e Marianna Poët, la loro figlia. Dario Aita è Andrea Caracciolo. La serie è diretta da Matteo Rovere e Letizia Lamartire e scritta da Guido Iuculano, Davide Orsini, Elisa Dondi, Daniela Gambaro e Paolo Piccirillo.

La trama della serie tv

Torino, fine 1800. Una sentenza della Corte d’Appello di Torino dichiara illegittima l’iscrizione di Lidia Poët all’albo degli avvocati, impedendole così di esercitare la professione solo perché donna. Senza un quattrino ma piena di orgoglio, Lidia trova un lavoro presso lo studio legale del fratello Enrico, mentre prepara il ricorso per ribaltare le conclusioni della Corte.

Attraverso uno sguardo che va oltre il suo tempo, Lidia assiste gli indagati ricercando la verità dietro le apparenze e i pregiudizi. Jacopo, un misterioso giornalista e cognato di Lidia, le passa informazioni e la guida nei mondi nascosti di una Torino magniloquente. La serie rilegge in chiave light procedural la storia vera di Lidia Poët, la prima avvocata d’Italia.

AMBIENTAZIONE: LA TORINO DI FINE OTTOCENTO

Torino alla fine dell’Ottocento conta duecentomila abitanti, e tra questi c’è un imprenditore che sta per fondare la FIAT, la più importante azienda automobilistica del Paese, nonché il più grande gruppo finanziario e industriale privato italiano del XX secolo. A Torino c’è la più libera comunità ebraica d’Italia, ci sono i circoli anarchici, c’è la camorra napoletana, ci sono i socialisti e c’è Anna Kuliscioff. Poi ci sono i primi ospedali psichiatrici, i fanatici dello spiritismo, Cesare Lombroso con i suoi allievi, buona parte della famiglia reale, le prime tangenti, le prostitute più raffinate d’Italia, i teatri aperti a ogni ora, i concorsi di bellezza e i funerali dei nobili. Insomma, Torino alla fine dell’Ottocento è un posto strano dove abitano persone strane. Un teatro del mondo, sintesi dei tempi che stanno per venire. Una città pirotecnica, eccessiva, contraddittoria, magniloquente, autodistruttiva. Come c’è da aspettarsi, è anche una città dove si uccide e si finisce in prigione. Una città dove gli avvocati fanno affari d’oro.

PERSONAGGI

LIDIA POËT (Matilda De Angelis)

È stata la prima donna d’Italia ad iscriversi all’Ordine degli Avvocati, ma una sentenza della Corte d’Appello di Torino del 1883 le proibisce di esercitare la professione perché donna. Oltraggiata e offesa dalla sentenza, Lidia non si perde d’animo e convince suo fratello Enrico a lavorare come assistente legale, cercando la verità sull’innocenza dei loro clienti anche fuori da un’aula di tribunale. Lidia è un’incompresa – lo è sempre stata, specie da suo padre, sin dai tempi dell’infanzia – che non riesce a piangersi addosso ma che si rimbocca le maniche giorno dopo giorno per ottenere quello che merita. La sua stella polare sono l’indipendenza e l’emancipazione, per cui lotterà tutta la vita e che la portano a diffidare totalmente dell’amore e del matrimonio. Almeno finché non conosce l’affascinante Jacopo Barberis…

JACOPO BARBERIS (Eduardo Scarpetta)

Giornalista della Gazzetta Piemontese, è un trentacinquenne solitario, affascinante, ironico, con vedute politiche molto distanti da quelle conservatrici tipiche della sua famiglia. La sua modernità lo rende immediatamente empatico agli occhi di Lidia, ma l’anticonformismo con cui vive alla giornata è solo una corazza per nascondere i cocci di una storia d’amore vissuta a Parigi che lo ha lasciato a pezzi. È la spalla ideale di Lidia, entusiasta di accompagnarla nei vicoli più bui di Torino a caccia di assassini, così come di passare ore con lei davanti a un bicchiere di cognac.

ENRICO POËT (Pier Luigi Pasino)

Fratello maggiore di Lidia, Enrico è un uomo perfettamente integrato nel suo tempo. Ha quarant’anni, una moglie più ricca e nobile di lui, una bella villa – sempre della moglie – e uno studio legale avviato che si occupa più che altro di cause semplici e che lo lasciano dormire di notte. Ad un certo punto, però, il ciclone Lidia si abbatte su di lui e tutto cambia: casi di omicidi, strangolamenti, avvelenamenti, morti ammazzati, clienti poveri in canna… tutto concorre a distruggere la sua quiete e le sue certezze. Ma non tutti i cicloni lasciano solo macerie: grazie a Lidia Enrico infatti è destinato a dare una scossa alla sua vita, riscoprendo cose che dava per scontate ed entrando anche lui nella prospettiva che i tempi stanno cambiando.

TERESA BARBERIS POËT (Sara Lazzaro)

Moglie di Enrico e sorella di Jacopo, Teresa Barberis è una donna nobile dell’Ottocento, fieramente un passo dietro a suo marito e dedita alla cura della casa e della famiglia. Dotata di grande arguzia e savoir-faire ma con un carattere diametralmente opposto a quello di Lidia, Teresa è quella che soffre di più l’irruzione nella sua vita della protagonista, incapace di stare al suo posto e di censurare quello che pensa.

MARIANNA POËT (Sinéad Thornhill)

Ha quindici anni, è la figlia di Enrico e Teresa, una ragazzina di buona famiglia cresciuta secondo i valori familiari. All’apparenza docile ed educata, sotto sotto è una giovane ribelle che sente più affinità con sua zia Lidia che con sua madre. Ma a differenza di Lidia possiede un animo romantico, il suo obiettivo di vita non è certo quello di fare l’avvocato o lavorare ma di trovare il principe azzurro e sposarsi. Peccato che si sia infatuata perdutamente (e segretamente) del giardiniere di famiglia, che non può certo offrirle il matrimonio migliore per una ragazza della sua classe sociale…

ANDREA CARACCIOLO (Dario Aita)

Commerciante trentacinquenne che fa la spola tra Italia, Stati Uniti e Medio Oriente, Andrea è il miglior amico di Lidia e il suo amante occasionale. Una relazione all’avanguardia per quei tempi, possibile solo grazie all’affinità elettiva tra i loro caratteri: come Lidia, Andrea è innamorato della libertà e non vuole legami che possano costringerlo a mettere radici. Peccato che i sentimenti per Lidia siano più confusi di quanto voglia far credere…

NOTE DI REGIA

A cura di Matteo Rovere, regista della serie Per realizzare La Legge di Lidia Poët sono partito dalla pagina scritta cercando di concentrarmi a livello registro sui personaggi ma anche su un’estetica viva, ricca, con una stratificazione complessa e una cura dei dettagli che raccontasse la vita di quel periodo storico in maniera precisa, ma anche con la libertà che permetta alle spettatrici e agli spettatori di vedere qualcosa di più profondo, che va oltre il primo livello, la prima immagine percepita.

Il racconto di una donna che impiega trentasette anni di battaglie per ottenere quello che è giusto ha dell’incredibile e ha ovviamente un forte portato epico. Per riportare sullo schermo questo carattere abbastanza unico, ho adottato ottiche larghe e ho lavorato con la camera bassa per enfatizzare il rapporto tra il suo volto e il suo tempo. Con shot ampi si ottiene un racconto molto cinematografico, ma che al tempo stesso ci permette di vedere la nostra protagonista in relazione al contesto nel quale vive. Lidia è un personaggio rivoluzionario, ma allo stesso tempo è stata espressione di quegli anni, e registicamente ho provato a far sentire questa sensazione.

Avvicinare emotivamente questi personaggi così forti e caratterizzati sia tra di loro, sia con chi guarda, è stato un altro obiettivo che ho cercato di percorrere anche attraverso movimenti diversi, legati all’emotività della specifica sequenza. Camera a mano, steady a volte molto complessa o integrata con i dolly, technocrane che potessero entrare letteralmente nelle scene non solo action dando ritmo, senza però perdere mai il cuore e il fuoco sui nostri protagonisti.

Fondamentale il lavoro fatto sul casting insieme a Sara Casani – attori e attrici scelti nel tentativo di avvicinare il racconto, le pagine della sceneggiatura, a una verità, a un realismo, a una verosimiglianza che secondo me erano determinanti in termini emotivi e di grammatica visiva.

Il nostro racconto è quello di un passato che parla profondamente anche del contemporaneo e in questo senso ho lavorato con l’utilizzo di cromatismi che fossero affascinanti ma che vedessero sempre al centro una naturalità degli incarnati. Esseri umani veri che si muovono in contesti esteticamente molto curati e pieni di dettagli, per far fare a chi ci guarda un viaggio vero in quel periodo storico.

Un grande contributo lo hanno dato sia la scenografia che l’arredo, i costumi, il trucco, i capelli e le parrucche, che dovevano restituire verità ma anche creare qualcosa di riconoscibile, un’ambientazione fine secolo, diurna e notturna, vicina ai grandi salotti della nobiltà ma anche segreta, legata inoltre alla stratificazione sociale tipica dei gialli, per fare in modo che in questi sei episodi la nostra protagonista vivesse  avventure che erano e che sono indagini, ma anche che possano risuonare tematicamente su di lei, sul suo carattere, che viene esso stesso “indagato”, scandagliato, sia dalla scrittura che dalla regia, per restituire a chi guarda un personaggio complesso, empatico, non superficiale, che lavori e giochi anche su fragilità e debolezze.

Il gruppo di lavoro ha fatto tantissimo, a partire dalla co-regista Letizia Lamartire, i direttori della fotografia, gli scenografi, il suono, la post. Tutto finalizzato a costruire un registro fortemente riconoscibile, un immaginario realistico ma insieme lontano, avventuroso, dove speriamo possiate felicemente perdervi.

A cura di Letizia Lamartire, regista della serie La storia di Lidia Poët mi ha subito affascinata e coinvolta emotivamente, perché racchiude in sé le lotte generazionali di donne che per secoli hanno combattuto, anche attraverso una sofferenza silenziosa e privata, la mentalità prevaricatrice di chi le voleva sottomesse e prigioniere di stereotipi, difficili da sradicare.

Lidia scompone i tasselli di questo mondo costruito dagli uomini per gli uomini e lo fa con assoluta genialità, spiazzando l’avversario con intelligenza, ironia e talvolta senza mezzi termini.Le sue scelte e la sua voce tagliente graffiano un sistema di esclusione, lo minano alla base e indicano nello stesso tempo una visione di parità, che non è mera utopia, bensì obiettivo condiviso e segnato a caratteri forti dalla parola insieme.

Lidia ha compreso la grammatica della lotta costante e determinata, dove è racchiusa la potenzialità del cambiamento. Lei è un personaggio moderno, estremamente attuale, viene dal futuro, studiosa della moderna criminologia e della scienza forense. Nel suo modus vivendi, ritroviamo una straordinaria fusione di arguzia, determinazione, eleganza. Matilda interpreta Lidia con grande aderenza alla psicologia del personaggio, seguendone il ritmo, la passione, la forza. Lo fa con naturalezza, quasi la abitasse nell’interno e attraversasse le pieghe della sua anima.

La serie si muove attraverso vari stili: commedia, detection, noir in una meravigliosa e misteriosa Torino, che si dispiega splendidamente, mostrando i suoi colori, la sua architettura, i suoi contorni, la cui bellezza non appartiene solo all’epoca narrata, ma continua il suo perdurare nello scorrere del tempo.

NOTE DI PRODUZIONE

A cura di Matteo Rovere

La legge di Lidia Poët è il period con il quale Groenlandia si è sempre voluta confrontare. Forte nell’ideazione, ritmato, complesso nella realizzazione.

Il racconto di una donna anticonvenzionale che, nata nel tardo Ottocento, già brilla per talento, spirito libero e personalità. Il suo credo è essere anticonformista, non adeguarsi alle opinioni comuni, aggirare la norma, pensare fuori dagli schemi, ribellarsi al pensiero dominante e al sistema preesistente. Un vero e proprio inno alla libertà, parola che siamo certi caratterizzerà questo racconto.

La cifra stilistica è moderna, libera e fantasiosa, attenta ai personaggi e alle loro pulsioni, i loro drive, i meccanismi che li mettono in moto. Più filologica è invece la ricostruzione della scena giudiziaria di fine Ottocento. Torino è stata l’arena perfetta, forse l’unica possibile per arrivare alla cura che auspicavamo.

La qualità del progetto sta tutta in quell’equilibrio tra l’ispirazione realistica dell’ambientazione e del contesto storico e una cifra visiva pop e “immaginifica” capace di rendere Torino e le nostre storie non polverose ma accattivanti per un gusto contemporaneo.

I capi reparto d’eccellenza, dalla fotografia alle musiche, dalla scenografia ai costumi, sono stati in grado di conferire alla serie un taglio moderno e fresco, rispettando al tempo stesso l’epoca di riferimento, rendendo così possibile la realizzazione di un prodotto di grande qualità e forza cinematografica.

Fondamentale è stato l’apporto del cast, capitanato da una bravissima Matilda De Angelis che ha arricchito il racconto in un confronto continuo tra la sceneggiatura e i personaggi.

Abbiamo trovato in Netflix un alleato fondamentale, garanzia di qualità e diffusione internazionale, un vero motore creativo che ha seguito il progetto fin dalla sua genesi. La speranza è che la nostra protagonista possa, parlando al mondo, essere di ispirazione per chi la saprà ascoltare.

NOTE DEGLI AUTORI

A cura di Guido Iuculano e Davide Orsini, creatori e sceneggiatori della serie

Lidia Poët  è stata la prima donna d’Italia a laurearsi in legge e a chiedere l’iscrizione all’Ordine degli Avvocati di Torino nel 1883. Iscrizione prima accettata e poi annullata da una sentenza della corte d’appello. Motivazione? Era una donna.

La serie che abbiamo scritto però non è la storia della sua vita, tutt’altro. Si potrebbe definire un procedural classico, con i suoi casi di puntata, gli omicidi, le indagini e i colpi di scena finali. Ma al di là dei singoli casi, al di là del mondo di fine Ottocento che ci siamo divertiti a ricostruire, al di là perfino dei guizzi e dei vezzi della nostra protagonista, l’essenziale per noi è il suo spirito: volendo usare una sola parola, la più giusta per definirlo ci sembra “anticonformismo”.

È questo l’anticonformismo, la nostra virtù preferita, quella a cui guardiamo con più ammirazione, come affascinati e sedotti: richiede  coraggio, determinazione, testardaggine, e allo stesso tempo astuzia, intelligenza e pazienza. A volte sembra uno spreco di fatica, tempo ed energie; altre volte può sembrare una frivolezza. “Cos’ha nella testa questa persona” si chiede il mondo davanti ad un anticonformista, “perché non fa come tutti gli altri, perché non si rilassa?”. La nostra serie, in qualche modo, è una risposta a queste domande. Un grande inno alla libertà di spirito, un’ode ad una donna – Lidia Poët – che sa essere allo stesso tempo tutte queste cose: determinata, testarda, coraggiosa, ma anche goffa, strana, ostinata e buffa. È lei la nostra protagonista, e di lei parliamo nel corso di tutti gli episodi. Potevamo sceglierle un nome qualsiasi – in fondo è un personaggio d’invenzione – ma abbiamo voluto chiamarla Lidia Poët, e non per caso.

Lidia Poët  è stata la prima donna d’Italia a laurearsi in legge e a chiedere l’iscrizione all’Ordine degli Avvocati, ma per più di trent’anni non ha potuto esercitare l’avvocatura alla luce del sole perché le regole del tempo non lo permettevano. Con lei, la nostra Lidia condivide non solo il nome, ma anche la data di nascita e l’ambizione, la caparbietà, l’ostilità all’idea del matrimonio e il desiderio di indipendenza. In questo senso, la nostra serie è anche un omaggio alla vera Lidia Poët, una celebrazione di quella virtù che risuona e risplende nella vita di chiunque voglia poter dire, un giorno, di non esser passato inutilmente su questo pianeta.

NOTE SULLA SCENOGRAFIA

A cura di Luisa Iemma, Production Designer della serie

Come sempre, nell’affrontare un progetto, la domanda regina è sempre la stessa: cosa ho di nuovo da raccontare?

Questa domanda si rafforza maggiormente quando la storia è una storia vera ed appartiene a qualche secolo fa. Affrontare lavori d’epoca mette a disagio per via del loro dualismo, la teoria che ammette la coesistenza di due principi distinti o opposti, ossia da una parte il rispetto per l’epoca che si racconta, con le sue caratteristiche e le sue peculiarità, e dall’altra la necessità di farla sentire meno distante, meno lezione di storia per chi la guarda.

Il presupposto di partenza è stato quello di provare a togliere la polvere dai posti, dalle superfici, dai colori, per sottolineare le note di modernità presenti nel personaggio di Lidia e nel periodo storico in cui vive: l’arrivo della luce elettrica, del telefono, della stampa ed altri elementi hanno reso, infatti, la fine del 1800 un’epoca di grandi cambiamenti.

Con l’arredatore, Giorgio Pizzuti, abbiamo cercato di assecondare questa modernità, inserendo colori e materiali inusuali per l’epoca. Abbiamo giocato, ad esempio, con le carte da parati fatte ristampare con disegni originali ma accostate a pura invenzione. Lo abbiamo fatto diventare un po’ “pop”.

Partendo dai sopralluoghi, abbiamo riscontrato che trovare delle location adeguate alla storia non sarebbe stato facile, soprattutto nelle scene esterne dove la modernità delle città ci ha reso il lavoro molto difficile. Abbiamo coperto chilometri di strisce pedonali e parcheggi, rifatto infissi, trovato soluzioni creative per vetrine, citofoni, centraline elettriche, scivoli e ringhiere e tanti, tanti metri cubi di terra per coprire altrettanti metri quadrati di asfalto. In questo percorso i VFX ci hanno dato una gran mano!

Per quanto riguarda gli interni in location, Torino è una città che ci ha offerto grandi possibilità, palazzi il cui grado di conservazione dell’originale ci ha consentito di intervenire unicamente con l’arredamento per trasformare luoghi “museali” o semi-abbandonati in ambienti vivi. Abbiamo utilizzato chilometri di tende, riempito e svuotato camion di mobili, trasportato centinaia di scatoloni pieni di oggetti, libri, tappeti, tessuti, biancheria, e tutto quello che serve a far vivere un posto.

Per la natura del progetto, per mia stessa natura e per necessità, visto il gran numero di ambienti, mi sono presa la libertà di proporre spazi non filologicamente corretti per ambientare alcune scene. Non è sempre stato facile far vedere agli altri quello che vedevo io, ma Matteo e Letizia sono stati sempre aperti ed entusiasti nell’accettare cose che in potenza potevano sembrare follie.

Ho trasformato il coro ligneo di una chiesa nella in una sala settoria, la galleria dismessa di un mercato coperto in una fumeria d’oppio, una cartaria in una stazione, una farmacia in un negozio di tessuti e tante altre cose che sembrano quello che nella realtà non sono.

Detta così sembra quasi facile, ed invece no, ma se c’è una cosa che ho imparato è che bisogna essere tenaci e che al cinema la parola “impossibile” non esiste!

Per quanto riguarda la parte pratica, abbiamo disegnato e costruito muri e stanze segrete, cercato mobili in tutta Italia, costruito la prima macchina della verità su disegno di quella originale, usato una calligrafa per i manoscritti dei nostri protagonisti. E ancora, abbiamo montato il muro esterno di Casa Poët nell’unico giorno in cui ha nevicato a Torino, smontato e rimontato una location tre volte, scoperto, grazie a chi ci ha noleggiato le macchine da scrivere, che le prime avevano il rullo nascosto quindi non si vedeva quello che si scriveva fino a quando non si estraeva il foglio, che portare delle vasche da bagno in ceramica originali dell’epoca al terzo piano di un palazzo è impresa improba a causa del loro peso esorbitante, che i tram erano su rotaia ma tirati dai cavalli, e che Torino, oltre ad avere avuto la prima donna avvocato in Italia, è stata la prima città in Europa ad avere l’illuminazione elettrica pubblica!

A tale proposito abbiamo molto discusso con il direttore della fotografia su che tipo di illuminazione usare: le candele, sicuramente, ma visto il periodo di transizione abbiamo iniziato ad introdurre le lampade a petrolio fino ad arrivare alle lampadine.

Insomma, è stata una grande faticata ma anche una bellissima scoperta!

NOTE SULLA COLONNA SONORA

A cura di Massimiliano Mechelli, curatore della colonna sonora

È stato un privilegio per me poter dare voce a un personaggio femminile così complesso come Lidia Poët.

Una donna che si fa interprete dell’emancipazione delle altre donne in un mondo di uomini. Un personaggio femminile di fine ottocento che risulterebbe moderno ancora oggi, sempre alla ricerca della verità a dispetto di chi la vorrebbe all’interno di determinati cliché.

Con i registi abbiamo cercato un modo di rappresentare la sua forza e la sua universalità, tramite la musica.

Così ho intuito che le voci di donna potessero ben rappresentare la coralità dell’universo femminile, avendo in comune a quel tempo il bisogno di emanciparsi.

Per conferire modernità e forza non ho optato per un coro soave ma per una voce singola ostinata e incalzante.

Il tema principale Dabada-Dabada-e-a-Dabada-e è un intreccio di linee melodiche diverse tra loro, che mescolandosi riesce a formare una melodia precisa senza perdere la propria unicità.

 Per evidenziare il lato ‘crime’ della serie,  ho proposto ai registi uno strumento molto particolare e a mio avviso estremamente cinematico: l’handpan, una percussione intonata utilizzata anche per la meditazione, con cui ho cercato di enfatizzare l’alone di mistero che caratterizza i diversi episodi.

Per rendere la sonorità ‘crime’ più consona al tempo, ho fuso l’handpan con il piano verticale, suonato con la sordina, dandogli quell’eleganza espressa così bene dai costumi e dalla scenografia. Il tutto unito ad archi dinamici e moderni.

Essendo Lidia un personaggio attuale, è stato altrettanto importante l’utilizzo dell’elettronica, mettendola sullo stesso piano dei prodotti investigativi contemporanei. La stessa ben si presta a generare inquietudine nei casi che Lidia sarà impegnata a risolvere, aumentando un effetto di oscurità nel succedersi degli episodi.

La colonna sonora riserva ai personaggi maschili tratti più ironici, rappresentati da chitarre, mandolini, percussioni e contrabbassi, esprimendo così la furbizia della protagonista nel condurli verso il proprio gioco.

Lidia è un personaggio rock a tutti gli effetti, e non mancano scene in cui è stato utilizzato questo genere musicale a contrasto con il contesto generale, estremizzando e distorcendo le voci, in modo da poter meglio esprimere la rabbia del personaggio.

Per registrare l’orchestra d’archi siamo volati a Budapest, agli East Connection Studios, dove è stata registrata la colonna sonora de La Regina degli Scacchi, mentre per le batterie, le voci, le chitarre e il mix ci siamo affidati allo storico studio Digital Records di Roma.

NOTE SUI COSTUMI

A cura di Stefano Ciammitti, Costume Designer

L’ispirazione principale per la costruzione dell’armadio di Lidia Pöet sono stati soprattutto i tessuti dalla storica Tessitura Luigi Bevilacqua a Venezia, un posto ricco di fascino dove ancora i velluti vengono tessuti a mano con dei telai del XVIII secolo.

L’amore per i dettagli filologici mi è stato insegnato dal mio maestro Piero Tosi, l’audacia nell’uso del colore e delle fantasie barocche sono invece ispirate alla scuola inglese contemporanea.

Anche i gioielli sono stati disegnati per Lidia nel gusto orientale per gli insetti e della tassidermia.

TORINO, CURIOSITÀ DAL SET

La serie è stata girata, nella sua interezza, nella città di Torino. Le molte scene realizzate all’interno del tribunale del capoluogo piemontese sono state girate presso l’Ex Curia Maxima di Via Corte d’Appello, location di norma inaccessibile e resa disponibile esclusivamente per le riprese.

Per alcune aule del tribunale è inoltre stato utilizzato Palazzo Falletti Barolo, insieme al Palazzo dei Cavalieri, trasformato nella redazione della Gazzetta Piemontese.

Numerosi ciak hanno coinvolto anche il Museo del Carcere Le Nuove, oltre a varie piazze e strade del centro che durante le riprese hanno fatto da sfondo a carrozze, cavalli, costumi d’epoca: la centralissima e iconica Piazza Cavour, ad esempio,  dove sono state girate le scene in esterna di Villa Barberis, casa di famiglia di Lidia Poet i cui interni sono invece stati ricostruiti per varie settimane di riprese a Racconigi, presso Villa San Lorenzo.

L’ex lanificio Bona, nel comune di Carignano, è stato trasformato in una fabbrica di cioccolato, mentre il Teatro Alfieri di Asti ha ospitato le riprese di varie scene trasformandosi, per esigenze narrative, nel Teatro Regio di Torino.

Sono state inoltre coinvolti il Castello e la Certosa di Collegno, il Museo Ferroviario Piemontese di Savigliano, la Basilica di Superga e diversi scorci di Borgo Cornalese a Villastellone.

Spartacus: una serie sequel è in lavorazione con Steven S. DeKnight

0

Una serie revival/sequel dello show d’azione Starz di successo Spartacus è in lavorazione dal creatore originale Steven S. DeKnight, secondo un recente rapporto rivelato dal The Hollywood Reporter. La nuova serie sarà scritta dal creatore della serie DeKnight, che ha anche co-creato la serie originale insieme a Sam Raimi nel 2010. Secondo la conferma di Starz, la nuova serie si “amplierà” rispetto all’originale, lasciando un po’ poco chiaro quanto quale percorso prenderà lo spettacolo fin d’ora. DeKnight fungerà anche da showrunner della serie.

È un onore così incredibile essere invitato a tornare nel mondo di Spartacus e ricevere il supporto creativo sfrenato dei miei colleghi di Starz e Lionsgate“, ha dichiarato DeKnight in una nota. “Insieme stiamo creando qualcosa di veramente unico e insolito per il prossimo capitolo di questa storia epica. Secondo The Hollywood Reporter, questa nuova entrata nella serie si svolgerà all’indomani della grande rivolta degli schiavi, ed è destinata a “raffigurare una nuova storia di tradimento, inganno e sangue che si svolge sotto l’ombra minacciosa di Roma“.

Starz ha anche affermato che la nuova serie includerà personaggi dello spettacolo originale, ma non è chiaro chi tornerà. Durante la sua corsa, Spartacus ha visto protagonista un cast ambio e ha lanciato o ingaggiato stelle del calibro di Manu Bennett, Peter Mensah, Lucy Lawless, John Hannah e altri.

La serie originale – intitolata Spartacus: Blood and Sand – ha debuttato nel 2010 e raccontava una storia romanzata della figura storica di Spartacus, un gladiatore che guidò una grande rivolta di schiavi contro la repubblica romana.

La serie ha interpretato Andy Whitfield nel ruolo principale, ma sfortunatamente a Whitfield fu diagnosticato un linfoma dopo la prima stagione ed è deceduto nel 2011. Dopo la sua morte, la serie è continuata con Liam McIntyre che ha assunto il ruolo di Spartacus per le sue ultime due stagioni, Spartacus: Vengeance e Spartacus: War of the Damned. Una serie prequel, Spartacus: Gods of the Arena , anch’essa uscita nel 2011, raccontava la storia della Casa di Batiatus prima dell’arrivo di Spartacus nella città di Capua.

Kang il Conquistatore: 10 cose che non sai sul villain Marvel

Kang il Conquistatore: 10 cose che non sai sul villain Marvel

Da quando è stato introdotto nella serie Loki, Kang il Conquistatore è divenuto il personaggio Marvel più chiacchierato e popolare del momento. Sarà infatti egli ad assumere il ruolo di principale villain delle nuove fasi del Marvel Cinematic Universe, mettendo in pericolo l’intero Multiverso. Prima che questi si mostri in tutta la sua potenza nei prossimi film dell’MCU, sarà bene sapere qualcosa di più su di lui, sulle sue origini e i suoi incredibili poteri.

Ecco 10 cose che forse non sai di Kang il Conquistatore.

Kang il Conquistatore nei i fumetti Marvel

1. Era stato introdotto nei fumetti Marvel come faraone egiziano. Il personaggio, che sarebbe in seguito diventato meglio conosciuto come Kang, è apparso per la prima volta in Fantastic Four #19 (ottobre 1963), di Stan Lee e Jack Kirby. Questo numero lo introduceva come il faraone Rama-Tut, un criminale dell’anno 3000 che aveva viaggiato indietro nel tempo per conquistato l’antico Egitto. Nel fumetto viene implicitamente affermato che egli è un discendente (o forse futura incarnazione) del cattivo dei Fantastici Quattro, Doctor Doom. In seguito, nel fumetto The Avengers #8, egli assume il nome di Kang il Conquistatore.

2. Le sue origini sono piuttosto complesse. Nel corso della sua storia editoriale, Kang si caratterizza per i continui viaggi nel tempo, che lo portano a scontrarsi con più versioni di sé stesso e con numerosi supereroi. Particolarmente intricate sono però anche le sue origini. Egli è nato in un XXX secolo alternativo, su una Terra che si caratterizza come luogo evolutissimo a livello tecnologico. Suo padre è Nathaniel Richards, il dopo essersi recato dal XIX secolo nel futuro, ebbe un figlio da una donna di quell’era che prenderà il suo nome. Nathaniel, inoltre, è il padre di Reed Richards, il Mister Fantastic dei Fantastici Quattro. Ciò significa che Reed e Nathaniel/Kang sono fratellastri.

Kang il Conquistatore nei film dell’MCU, da Ant-Man ad Avengers

3. Il suo debutto avviene in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Escludendo la serie Loki, dove a comparire non è il vero Kang ma una sua variante, il vero esordio del personaggio lo si avrà nel film Ant-Man and the Wasp: Quantumania, dove si affermerà come il principale villain del supereroe interpretato da Paul Rudd. Il trailer del film ha dato prova di un nemico estremamente potente e pericolos, ma dotato anche di un carisma e un fascino unici. Sapendo che Kang comparirà anche in altri film, lo scontro tra lui e Ant-Man in questo film non porterà ad una sua sconfitta, quanto probabilmente ad una parziale vittoria, che preannuncia la sua pericolosità.

Kang-il-Conquistatore-film-marvelKang-il-Conquistatore-film-marvel

4. Sarà il principale villain di alcuni prossimi film. Attualmente, dopo Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Kang è previsto come villain nel film Avengers: The Kang Dynasty e in Avengers: Secret Wars, i due film conclusivi della Multiverse Saga previsti per il 2025 e il 2026. È però molto probabile che egli farà la sua comparsa anche in altri film Marvel ancora non annunciati, comparendo magari per un semplice cameo o, eventualmente, per un ruolo più esteso. Molto probabile è poi la sua presenza nell’annunciata seconda stagione di Loki.

Kang il Conquistatore interpretato dall’attore Jonathan Majors

5. Sarà interpretato dal noto attore. Come svelato dalla serie Loki, è l’attore Jonathan Majors ad interpretare Kang nei film dell’MCU.  L’attore ha affermato di essere entusiasta del ruolo ma che l’aspetto più difficile del doverlo interpretare è il dover raggiungere una forma fisica impeccabile. Per rendere minaccioso il personaggio, Majors si sta infatti sottoponendo ad un durissimo allenamento fisico fatto di ore ed ore in palestra ed una rigida dieta a base di pollo, tacchino e riso. Stando a quanto svelato da alcune foto, l’attore sta però riuscendo nell’intento di metter su una massa muscolare incredibile, che renderà Kang ancor più minaccioso e pericoloso.

Kang il Conquistatore in Loki e le sue varianti

6. Nella serie Marvel è presente una delle sue varianti. Nel finale della serie Loki viene svelato chi vi è dietro quanto accaduto fino a quel momento, ovvero Kang il Conquistatore. Più precisamente, in realtà, il personaggio che viene introdotto e interpretato sempre da Majors, non è il Kang che si imporrà come villain dei prossimi film MCU, bensì una sua variante “buona” che si fa chiamare Colui Che Rimane. Questi è uno scienziato del trentunesimo secolo che ha fondato la TVA per salvare la Linea Temporale dalle sue varianti malvagie, tra cui rientra proprio Kang il Conquistatore. Si accenna così al fatto che esistono numerose, se non infinite, varianti di Kang, pronte a minacciare il multiverso della Marvel.

Kang il Conquistatore in Doctor Strange nel Multiverso della Follia

7. Sarebbe dovuto apparire nel film. Originariamente, tra i piani per il film Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dedicato appunto al potente stregone interpretato da Benedict Cumberbatch e ai suoi viaggi nel Multiverso. Proprio per via della presenza di questi ultimi, in molti si aspettavano la presenza di Kang nel film, il quale però alla fine non ha fatto la sua comparsa in scena. Il personaggio, in realtà, era inizialmente previsto per il film, ma all’ultimo si è deciso di toglierlo per non appesantire troppo la trama e lasciare che la Scarlett Witch di Elizabeth Olsen fosse l’unica villain.

Kang-il-Conquistatore-film-poteri

Kang il Conquistatore vs. Thanos

8. È più forte del celebre Titano Pazzo. Da quando è stato reso noto che Kang sarà il nuovo grande villain del Marvel Cinematic Universe, i fan non hanno potuto non chiedersi chi tra questi e Thanos sia più forte e dunque più pericoloso per gli Avengers. Se la forza sovrumana del Titano Pazzo è indiscutibile e lo rende tra i più forti dell’intero universo Marvel, dalla sua Kang ha il fatto di essere il controllore del tempo e dello spazio, possedendo una conoscenza vastissima, che unita alle sue abilità in combattimento lo rendono un avversario ancor più temibile. Non si tratta del personaggio più forte della Marvel, ma sarà senza dubbio più pericoloso di Thanos all’interno dell’MCU.

Kang il Conquistatore: i suoi poteri

9. È specializzato in viaggi del tempo. L’abilità più nota di Kang il Conquistatore è quella di saper viaggiare nel tempo, ma anche nello spazio. Esperto di storia e fisica, egli ha infatti utilizzato le tecnologie del 40° secolo, quello da cui proviene, per diventare il maggior conoscitore dei principi del viaggio nel tempo. Grazie a questa capacità, egli è stato in grado di modificare gli eventi della storia a proprio vantaggio, rivelandosi un nemico particolarmente pericoloso e imprevedibile.

10. È dotato di abilità sovrumane. Oltre alla capacità di viaggiare nel tempo, Kang possiede numerose altre abilità. Egli gode ad esempio di un invecchiamento rallentato, ma anche di estrema forza fisica e resistenza alle radiazioni. Tutte queste capacità sono poi portate a livelli ancora maggiori dalla sua speciale armatura da battaglia, che gli consente di essere dotato di abilità sovrumane ma anche di poter adoperare trucchi come la creazione di campi di forza, la possibilità di controllare altre forme di tecnologia e, in certi casi, anche di sottomettere al proprio volere altre forme di vita.

Fonti: CBR, MarvelCinematicUniverse

Ben Affleck protagonista dello spot di Dunkin’… con guest star!

0
Ben Affleck protagonista dello spot di Dunkin’… con guest star!

Ben Affleck e Jennifer Lopez sono apparsi insieme in un simpatico spot tv di Dunkin’, la famosa marca di ciambelle che spopola negli USA. Nel video, Ben diventa commesso di un negozio drive-in per la sorpresa degli avventori.

Quando però ad arrivare al punto vendita è la moglie di Ben, Jennifer Lopez, le cose diventano strane…

Ben Affleck ha appena diretto e interpretato Air, il film che racconta la storia di come sono nate le Air Jordan e di come Michael Jordan ha stretto una partnership con la Nike che ha cambiato il corso dell’azienda.

Il cast stellare di Air include Damon nel ruolo del dirigente Nike Sonny Vaccaro, Affleck nel ruolo del co-fondatore Nike Phil Knight, Jason Bateman nel ruolo di Rob Strasser, Chris Messina nel ruolo di David Falk, Matthew Maher nel ruolo di Peter Moore, Marlon Wayans nel ruolo di George Raveling, Chris Tucker nel ruolo di Howard White, Viola Davis nei panni di Deloris Jordan, Gustaf Skarsgård nei panni di Horst Dassler e Julius Tennon nei panni di James Jordan.

Alex Convery ha scritto Air, che è prodotto da David Ellison, Jesse Sisgold, Jon Weinbach, Affleck, Damon, Madison Ainley, Jeff Robinov, Peter Guber e Jason Michael Berman. I produttori esecutivi includono Dana Goldberg, Don Granger, Kevin Halloran, Michael Joe, Drew Vinton, John Graham, Peter E. Strauss e Jordan Moldo.

“Matt ed io siamo molto entusiasti che il pubblico veda ‘Air’ e siamo orgogliosi che sia il primo prodotto di Artists Equity”, ha dichiarato Ben Affleck in un comunicato. “Il film è stata un’esperienza straordinaria in cui abbiamo avuto l’onore di lavorare con alcuni dei migliori cast e troupe del settore, i quali hanno portato passione, tenacia e creatività in uno sforzo collettivo per ricreare una storia straordinaria e ambiziosa. Apprezzo la fiducia di Jen Salke nella nostra capacità di realizzare un film di cui siamo orgogliosi, così come l’incredibile supporto continuo suo e di Sue Kroll per il film. Amazon Studios, Skydance e Mandalay sono stati tutti fondamentali per ottenere questo risultato e il film non avrebbe potuto essere realizzato senza di loro. Apprezziamo i passi compiuti da ciascuna delle loro parti per realizzarlo e vogliamo ringraziarli. Questa è stata la migliore esperienza creativa e personale della nostra vita e non vediamo l’ora di vederne molte altre simili”.

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, nuovo trailer dal Super Bowl LVII

0

In occasione del Super Bowl LVII, Paramount Pictures ha diffuso un nuovo spot promozionale di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri per il prossimo adattamento cinematografico live-action del popolare franchise di giochi da tavolo di Hasbro. L’arrivo nelle sale è previsto per il 31 marzo 2023.

Un affascinante ladro e un gruppo di improbabili avventurieri realizzano il colpo del secolo recuperando una reliquia perduta. Ma le cose si mettono male quando il gruppo si imbatte nelle persone sbagliate. Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri porta sul grande schermo lo straordinario mondo e lo spirito del leggendario gioco di ruolo in un’avventura divertente e ricca di azione.

Il film live-action di  Dungeons & Dragons  è scritto e diretto dal  duo di Game Night  Jonathan Goldstein e John Francis Daley. Il film è interpretato da Chris Pine (Wonder Woman 1984),Michelle Rodriguez ( F9 ), Justice Smith (Detective Pikachu), Hugh Grant(Quattro matrimoni e un funerale), Sophia Lillis (It film), Chloe Coleman (My Spy) e Bridgerton Regé-Jean Page. Il film di Dungeons & Dragons  è coprodotto e cofinanziato da Hasbro, eOne e Paramount Pictures. eOne gestisce la distribuzione nel Regno Unito e in Canada, mentre Paramount distribuisce ovunque. Sarà anche prodotto da Brian Goldner e Jeremy Latcham di Hasbro come parte del suo accordo con eOne, il braccio di intrattenimento di Hasbro.

Super Mario e Luigi fanno davvero gli idraulici: il marketing perfetto di Illumination

0

In occasione del Super Bowl LVII, Illumination ha trasmesso un nuovo spot per il film Super Mario Bros. – Il film, in arrivo il 6 aprile prossimo. Ma non lo ha fatto nella solita forma di spot televisivo per il cinema.

La casa di produzione di Cattivissimo Me ha infatti realizzato uno spot che promuove… due idraulici! Ebbene sì, nel video, Mario e Luigi pubblicizzano la loro ditta di idraulici per gli interventi a domicilio! Ecco di seguito il divertente video:

Diretto da Aaron Horvath e Michael JelenicTeen Titans Go!, Teen Titans Go! To the Movies ) da una sceneggiatura di Matthew Fogel ( Minions: The Rise of Gru ), il film vede nel cast anche Jack Black nei panni di Bowser, Keegan-Michael Key nei panni di Toad, Fred Armisen nei panni di Cranky Kong, Kevin Michael Richardson nei panni di Kamek e Sebastian Maniscalco nei panni di Spike. Super Mario Bros. – Il film  uscirà nelle sale il 6 aprile 2023.

Nintendo e Illumination firmano il nuovo film d’animazione ambientato nel mondo di Super Mario Bros. Diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic (produttori di Teen Titans Go! – Il Film ), da una sceneggiatura di Matthew Fogel (The LEGO Movie 2: Una Nuova Avventura, Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo), nella versione originale Chris Pratt doppierà Mario, Anya Taylor-Joy sarà la Principessa Peach, Charlie Day sarà Luigi e Jack Black doppierà Bowser; Keegan-Michael Key presta la voce a Toad, Seth Rogen e Fred Armisen rispettivamente a Donkey e a Cranky Kong. A Kevin Michael Richardson spetta il ruolo di Kamek e a Sebastian Maniscalco quello di Spike. Il film è prodotto dal fondatore e CEO di Illumination Chris Meledandri e da Shigeru Miyamoto per Nintendo. Il film è co-finanziato da Universal Pictures e Nintendo e distribuito in tutto il mondo da Universal Pictures.

Alicia Silverstone torna nei panni di Cher di Ragazze a Beverly Hills per il Super Bowl LVII

0

Anche Alicia Silverstone fa parte della lunga lista di volti famosi che si sono prestati a realizzare spot speciali per il Big Game, il Super Bowl LVII che si è giocato questa notte negli States. Silverstone ha indossato di nuovo i panni della sua iconica Cher di Ragazze a Beverly Hills per lo spot di Rakuten Tv.

In una perfetta ricostruzione delle scene del film culto del 1995, ecco lo spot:

https://twitter.com/Rakuten/status/1620799260525740032?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1620799260525740032%7Ctwgr%5Ec3daece1cf68742322d07ff64baaaab755fd8ed5%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fclueless-cher-alicia-silverstone-recreation-video%2F

Fast and Furious 10, lo spot dal Super Bowl LVII

0
Fast and Furious 10, lo spot dal Super Bowl LVII

Dopo il folle e adrenalinico trailer, ecco anche uno spot tv per Fast and Furious 10, andato in onda in occasione del Super Bowl LVII.

Fast and Furious 10, quello che sappiamo

Vi ricordiamo che Fast X (Fast and Furious 10) non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Ludacris, Helen Mirren e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

Fast X  (Fast and Furious 10) è diretto dal  regista di Transporter  Louis Leterrier, che ha assunto il ruolo di Justin Lin dopo che Lin ha improvvisamente abbandonato il progetto a causa di differenze creative. Il film è scritto da Lin e Dan Mazeau, con Lin ancora impegnato come produttore.

Vin Diesel , Tyrese Gibson, Michelle Rodriguez, Brie Larson, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Sung Kang e Scott Eastwood riprenderanno i rispettivi ruoli nel film. Il decimo capitolo includerà anche le aggiunte dei nuovi arrivati ​​in franchising Jason Momoa (Aquaman), Daniela Melchior (The Suicide Squad), Brie Larson (Captain Marvel) e Alan Ritchson (Reacher), con Momoa che dovrebbe interpretare l’antagonista.

Breaking Bad: al Super Bowl il ritorno di Walter White, Jesse Pinkman e Tuco Salamanca

0

Uno spot del Super Bowl riunisce le star di Breaking Bad Walter White, Jesse Pinkman e Tuco Salamanca. La serie, conclusa nel 2013, è una tragica storia che segue un insegnante di scuola superiore che lotta contro un cancro e decide di diventare produttore di metanfetamina. Il suo spin-off, Better Call Sall, ha dimostrato che l’interesse per il franchise continua a sopravvivere ancora oggi.

Eppure, mentre sembrava che la storia di questi personaggi fosse ormai finita e mentre credevamo di aver detto addio per sempre a Jesse Pinkman in Better Call Saul, ecco che per lo spot del Super Bowl LVII dedicato alle PopCorners, Bryan Cranston, Aaron Paul e Raymond Cruz tornano in character!

https://www.youtube.com/watch?v=ZMlemd6U24Y

Will Ferrell invade Stranger Things, Bridgerton e Squid Game con lo spot General Motors per il Super Bowl LVII

0

Will Ferrell diventa testimonial per General Motors in occasione del Super Bowl LVII e invade un sacco di show Netflix per l’occasione. Da Squid Game a Stranger Things, l’attore è pronto persino a fare una passeggiata nella Londra ucronica di Bridgerton o con gli zombie di Zack Snyder. Ecco di seguito lo spot:

https://www.youtube.com/watch?v=5jymEz9xkPQ

Indiana Jones e la Ruota del Destino, Harrison Ford torna a prendere a pugni i nazisti nello spot del Super Bowl LVII

0

Harrison Ford torna a prendere a pugni i nazisti nello spot del Super Bowl LVII di Indiana Jones e la Ruota del Destino, andato in onda questa notte durante gli stacchi pubblicitari dell’evento sportivo. Nel trailer vediamo in azione anche Phoebe Waller-Bridge, John Rhys-Davies e Mads Mikkelsen, che sarà il nuovo villain.

Indiana Jones 5: ecco il primo trailer e il titolo originale!

Indiana Jones e la Ruota del Destino è in gestazione da diversi anni, con il progetto inizialmente sviluppato da Steven Spielberg, prima che egli si ritirasse dal progetto. Il regista di Le Mans ‘66 e Logan James Mangold è poi stato chiamato a dirigere il film, con Harrison Ford confermatissimo nei panni dell’iconico avventuriero.

Con lui ci sono Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Antonio Banderas (Pain and Glory), John Rhys-Davies (Raiders of the Lost Ark), Shaunette Renee Wilson (Black Panther), Thomas Kretschmann (Das Boot), Toby Jones (Jurassic World: Fallen Kingdom), Boyd Holbrook (Logan), Oliver Richters (Black Widow), Ethann Isidore (Mortel) e Mads Mikkelsen (Animali Fantastici: I Segreti di Silente). Il film ha una data d’uscita attualmente fissata al 30 giugno 2023.

Transformers: Il Risveglio, lo spot dal Big Game del nuovo film

0
Transformers: Il Risveglio, lo spot dal Big Game del nuovo film

Oltre ai trailer di The Flash, Creed 3 e Guardiani  della Galassia Vol. 3, dall’attesa notte del super bowl americano arriva anche il big spot game di Transformers: Il Risveglio.

Il nuovo film del franchise di Transformers inaugurato nel 2008 da Michael Bay e ora pronto a una nuova sfida al box office. I Transformers tornato all’azione e alle spettacolari battaglie che hanno conquistato gli spettatori di tutto il mondo. Transformers: Il risveglio ci porterà negli anni 90, in un epica avventura in giro per il mondo, dove ritroveremo gli Autobot e una nuova generazione di Transformer, i Maximal, che prenderanno parte all’eterna battaglia sulla terra tra Autobot e Decepticon. Diretto da Steven Caple Jr.e interpretato da Anthony Ramos e Dominique Fishback, il film arriverà nelle sale italiane a giugno 202

 

 

Creed 3: lo spot dal Big Game!

0
Creed 3: lo spot dal Big Game!

Oltre al sorprendente trailer di The Flash, la Warner Bros Discovery ha diffuso un lungo “big spot game” di Creed 3, l’atteso terzo capitolo della saga spin-off di Rocky con Michael B. Jordan.

CREED 3 ci mostrerà Adonis Creed in azione contro Jonathan Majors nei panni del misterioso nuovo antagonista del film, Damian Anderson. Il primo trailer del film vede Adonis (Michael B. Jordan) alle prese con il suo successo, ma il suo passato lo raggiunge in grande stile quando un vecchio amico (supponiamo che Adonis avesse qualcosa a che fare con il suo arresto) esce di prigione dopo un periodo di 18 anni dietro le sbarre e si posiziona come il prossimo sfidante di Creed.

I film di Creed non hanno mai deciso di reinventare la storia di Rocky Balboa, ma i primi due sono stati molto efficaci nella posta in gioco di azione/dramma, e quest’ultima puntata sembra essere altrettanto incisiva. CREED 3 è diretto da Michael B. Jordan con Michael B. Jordan, Tessa Thompson, Jonathan Majors e Phylicia Rashad.

Creed 3 – la trama ufficiale

Dopo aver dominato il mondo della boxe, Adonis Creed (Michael B. Jordan) ha prosperato sia nella sua carriera che nella vita familiare. Quando un amico d’infanzia ed ex prodigio della boxe, Damian (Jonathan Majors), riemerge dopo aver scontato una lunga pena in prigione, è ansioso di dimostrare di meritare il suo posto sul ring. Il confronto tra ex amici è più di una semplice rissa. Per regolare i conti, Adonis deve mettere in gioco il suo futuro per combattere Damian, un combattente che non ha nulla da perdere.

 

Guardiani della Galassia Vol. 3: nuovo divertente trailer dal Super Bowl

0

I Marvel Studios durante il superbowl hanno diffuso un nuovo divertente trailer di Guardiani della Galassia Vol. 3che arriverà  nelle sale il 3 maggio 2023.

 

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale il 3 maggio 2023. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

In Guardiani della Galassia Vol. 3, la nostra amata banda di disadattati ha un aspetto un po’ diverso rispetto a quanto visto fino a questo momento. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere l’universo e proteggere uno di loro. Una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani come li conosciamo.

The Flash: il trailer ufficiale del film con Ezra Miller

0
The Flash: il trailer ufficiale del film con Ezra Miller

In occasione del Super Bowl LVII, Warner Bros ha distribuito il primo trailer di The Flash, in cui vediamo Ezra Miller nei panni di Barry Allen fare squadra con il Bruce Wayne di Ben Affleck e il Batman di Michael Keaton!

“I mondi si scontrano in “The Flash” quando Barry usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo per cambiare gli eventi del passato. Ma quando il suo tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il Generale Zod è tornato, minacciando l’annientamento, e non ci sono supereroi a cui rivolgersi. Cioè, a meno che Barry non riesca a convincere un Batman molto diverso a uscire dalla pensione e salvare un kryptoniano imprigionato… anche se non quello che sta cercando. Alla fine, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza di Barry è correre per salvarsi la vita. Ma fare l’ultimo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?”

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno 2023. Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League. Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Disney100: il video celebrativo trasmesso durante il Super Bowl LVII

0

Il 16 ottobre 2023 The Walt Disney Company festeggerà il suo 100° anniversario e, nel corso dell’anno, celebrerà i fan e gli artisti che hanno dato vita alla gioia e alla magia Disney nel corso di questi 100 anni. Oggi, Disney rende omaggio a tutti i suoi fan e artisti con uno speciale video celebrativo, trasmesso durante il Super Bowl LVII, e che mette in risalto 100 anni di storie intramontabili e innovazione senza pari.

“Mentre celebriamo il nostro storico 100° anniversario, è importante ricordare l’eredità di Walt Disney e la sua continua ricerca dell’eccellenza che ancora oggi continua a essere il motore della Company. Siamo immensamente grati alle generazioni di fan di tutto il mondo per essere una parte fondamentale della nostra storia, e per aver accolto nelle proprie vite le nostre storie e i nostri personaggi nel corso di questo ultimo secolo,” ha dichiarato il CEO Disney Bob Iger. “Disney100 rappresenta un omaggio a tutti i nostri fan e famiglie, nonché ai nostri artisti e visionari creativi che, con talento e immaginazione, hanno dato vita ai magici momenti che rendono Disney una parte integrante della cultura globale.”

Il video celebrativo Disney100 mostra scene tratte da iconici film, serie, spettacoli teatrali, parchi tematici e fan Disney, oltre a una raccolta di citazioni di Walt Disney che richiamano alla memoria quei ricordi e quella nostalgia che hanno permesso a Disney di avere un posto speciale nel cuore del pubblico di tutto il mondo.

Il debutto del video Disney100, durante il grande match del Super Bowl, rappresenta un’emozionante pietra miliare di un anno ricco di opportunità per le famiglie e i fan di tutte le età, al fine di rivivere i ricordi più amati e di divertirsi con nuove ed emozionanti storie ed esperienze. Il prossimo 15 febbraio arriverà nelle sale italiane il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and The Wasp: Quantumania. Il 18 febbraio, invece, segnerà il debutto mondiale della mostra Disney100: The Exhibition presso il The Franklin Institute di Filadelfia, dove gli ospiti saranno trasportati attraverso quasi 1.400 metri quadri e 10 gallerie che daranno vita alle storie Disney grazie a tecnologie innovative e immersive.

The Walt Disney Archives aprirà lo scrigno dei tesori per mostrare al pubblico oltre 250 dei propri “gioielli”, tra cui disegni originali raramente esposti in altre occasioni, manufatti, costumi, oggetti di scena, veicoli dei parchi tematici e molto altro ancora. La mostra proseguirà in seguito con altre tappe negli Stati Uniti e in Europa.

Il pubblico mondiale potrà contare su un incredibile elenco di uscite nelle sale di produzioni cinematografiche dei celebri Studios della Company, inclusi Disney, Pixar, Marvel Studios, Lucasfilm e altri, in arrivo nel corso dell’anno. Da La Sirenetta a Guardiani della Galassia: Volume 3 a maggio, fino a Elemental, l’ultimo capitolo della saga di Indiana Jones, The Marvels e Haunted Mansion in estate, il grande schermo vedrà l’arrivo dei personaggi più amati e di tante nuove storie. Inoltre, il 22 novembre 2023 Walt Disney Animation Studios presenterà Wish, un nuovo lungometraggio animato originale disponibile in esclusiva nei cinema.

I Parchi Disney hanno già iniziato a sorprendere gli ospiti con speciali celebrazioni a tema Disney100. Lo scorso 27 gennaio Disneyland Resort (California) ha inaugurato la nuova attrazione Mickey & Minnie’s Runaway Railway, due nuovi spettacoli serali – “World of Color – One” presso il Disney California Adventure Park e “Wondrous Journeys” al Disneyland Park – oltre a tante novità di intrattenimento, food&beverage e merchandise a tema Disney100 disponibili per un tempo limitato. I Parchi Disney di tutto il mondo celebreranno questo importantissimo traguardo con tante sorprese durante l’anno.

Disney, inoltre, celebrerà i suoi più grandi fan con eventi esclusivi, anteprime e, a settembre, la speciale Destination D23 a tema Disney100 riservata ai membri del D23: The Official Disney Fan Club.

Disney è entusiasta di celebrare il suo 100° anniversario insieme ai suoi fan, artisti e dipendenti per tutto il 2023. Per saperne di più è possibile visitare la pagina disney100.com. Inoltre la Company invita tutti a condividere i propri ricordi Disney preferiti sui social utilizzando l’hashtag #Disney100.

Le iniziative Disney100 nell’area EMEA includeranno:

  • Disney100: The Concert – Una serie di concerti multimediali che ripercorrono le musiche più iconiche della storia Disney, incluse le canzoni tratte da film come La Bella e la Bestia, Mary Poppins ed Encanto, insieme ai brani tratti dai mondi Pixar, Star Wars e Marvel. Oltre alle date già annunciate in Italia, Regno Unito, Germania, Svizzera, Austria, Norvegia, Svezia e Francia, sono in arrivo nel 2023 ulteriori concerti anche in Sud Africa, Svezia, Polonia e Repubblica Ceca. In Italia, Disney100: The Concert farà tappa il 13 maggio all’Arena di Verona con una performance dal vivo di artisti solisti e dell’Hollywood Sound Orchestra arricchita da scene tratte da leggendari film Disney.
  • Disney100: The Exhibition – Disney accoglierà i fan in una mostra composta da 10 gallerie che porterà in vita le storie Disney attraverso tecnologie innovative e immersive. La premiere europea sarà il 18 aprile a Monaco (Germania). Nella mostra Disney100: The Exhibition The Walt Disney Archives aprirà lo scrigno dei tesori per mostrare al pubblico oltre 250 dei propri “gioielli”, tra cui disegni originali raramente esposti in altre occasioni, manufatti, costumi, oggetti di scena, veicoli dei parchi tematici e molto altro ancora. La data di Monaco seguirà l’anteprima mondiale della mostra in programma per il 18 febbraio a Filadelfia. Disney100: The Exhibition farà tappa anche all’ExCel di Londra in autunno.
  • Wonder of Friendship: The Experience – Prevista tra maggio e settembre in Francia, Germania e Regno Unito (con ulteriori date annunciate prossimamente), questa incredibile esperienza pop-up celebra 100 anni di meravigliosi duetti, improbabili amicizie e compagni inseparabili. Gli ospiti potranno avventurarsi in oltre 1000 metri quadri di esperienze e installazioni, divise in 4 diverse aree tematiche: Alice nel Paese delle Meraviglie, Il Re Leone, Topolino e i suoi amici e Lilo & Stitch.
  • Oltre ai festeggiamenti per il trentesimo anniversario di Disneyland Paris, presso l’iconico resort non mancheranno le celebrazioni per il centenario Disney. In occasione del giorno dell’anniversario, il 16 ottobre 2023, gli ospiti potranno assistere a un programma di intrattenimento unico nel suo genere, con performance dei personaggi e attività esclusive durante tutto l’arco della giornata. Dopo il 16 ottobre, inoltre, i festeggiamenti per Disney100 continueranno a Disneyland Paris con altre esclusive attività mai viste prima.

Il video celebrativo Disney100 – Special Look sarà disponibile anche sui canali social Disney EMEA e su Disney+.

Zack Snyder supporta le scelte sul DCU compiute da James Gunn

0
Zack Snyder supporta le scelte sul DCU compiute da James Gunn

Il co-CEO dei DC Studios James Gunn ha rivelato su Twitter di aver parlato con Zack Snyder, che ha diretto diversi film nell’ex DCEU, tra cui Man of Steel del 2013 e Justice League di Zack Snyder del 2021 . Rispondendo a un tweet che conteneva un hashtag che suggeriva di vendere il “Synderverse” a Netflix, Gunn ha chiarito che Netflix non ha espresso alcun interesse per un’idea del genere e che lui e Snyder hanno parlato da quando Gunn è stato incaricato del DCU.

fff

In un’altra risposta a un fan che chiedeva di cosa parlavano i due, Gunn ha dichiarato che Snyder lo ha contattato per esprimere il suo sostegno alle scelte che Gunn ha fatto. Ha anche notato che Snyder sembra molto contento del mondo che sta costruendo, presumibilmente riferendosi a Rebel Moon di Netflix, che è diretto da Snyder

La prima fase del DC Universe, chiamata Chapter One: Gods and Monsters, conterrà una moltitudine di diversi film e programmi televisivi. Alcuni dei progetti annunciati includono un film incentrato su Batman e Robin chiamato The Brave and the Bold , un film di Supergirl intitolato Supergirl: Woman of Tomorrow, un  film di Swamp Thing  e  diversi programmi TV.

Harrison Ford rivela perché si è unito ai Thunderbolts della Marvel

0

Harrison Ford è pronto a entrare nel Marvel Cinematic Universe nel prossimo film di Thunderbolts, dove assumerà il ruolo di Thunderbolt Ross. Ford è destinato a interpretare un ruolo precedentemente interpretato dal defunto William Hurt, che di recente è apparso nel film Black Widow del 2021 prima della sua morte nel 2022. Parlando con The Hollywood Reporter, Ford ha rivelato cosa lo ha spinto a decidere di entrare il ruolo.

“Non lo so. Non riesco a spiegarmi da solo, lavoro solo qui”, ha detto Ford con una risata quando gli è stato chiesto perché ha deciso di accettare il ruolo. “Ho pensato: ‘Sembra che tutti gli altri si stiano divertendo molto.’ Guardo tutti questi fantastici attori che si divertono [nei film Marvel]. Mi piace fare qualcosa di diverso da quello che ho sempre fatto e accontentare le persone. Quindi proverò un pezzo di quel mondo.”

Il personaggio di Thunderbolt Ross è apparso in diversi progetti del Marvel Cinematic Universe, tra cui The Incredible Hulk del 2008 , Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Sebbene non sia chiaro esattamente quale sarà il suo ruolo in Thunderbolts, è un personaggio fondamentale nel gruppo dei fumetti.

Durante il recente panel dei Marvel Studios al D23, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha finalmente svelato il cast del prossimo  film di Thunderbolts, che sarà una squadra composta principalmente da supercriminali e antieroi. Include Contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah John-Kame), US Agent (Wyatt Russell), Taskmaster (Olga Kurylenko), Yelena Belova/Black Widow (Florence Pugh) e Il soldato d’inverno (Sebastian Stan).

Thunderbolts sarà diretto da Jake Schreier, la cui storia come regista non è estremamente ampia, avendo lavorato solo a Robot & Frank del 2012, aPaper Towns del 2015  e alla versione girata del 2021 di Chance the Rapper’s Magnificent Coloring World Tour.Vi ricordiamo che Thunderbolts  uscirà nelle sale il 26 luglio 2024. Il film sarà diretto da Jake Schreier, e vedrà protagonisti Florence Pugh, Hannah John-Kamen, Sebastian Stan, David Harbour, Olga Kurylenko, Wyatt Russell, Julia Louis-Dreyfus l’ultimo grande annuncio Harrison Ford.

Ripley: la serie con Andrew Scott passa da Showtime a Netflix

0
Ripley: la serie con Andrew Scott passa da Showtime a Netflix

L’imminente adattamento in serie limitata dei romanzi di Tom Ripley di Patricia Highsmith è stato rivelata da Netflix oltre tre anni dopo l’annuncio del progetto. Prima di passare a Netflix, Ripley è stato originariamente creato a Showtime. Secondo Deadline, i produttori hanno deciso di acquistare la miniserie su altre reti e streamer a causa delle recenti cancellazioni causate dall’imminente integrazione della rete premium in Paramount+.

Ripley è scritto e diretto dal regista candidato all’Oscar Steven Zaillian. La miniserie sarà guidata dal candidato al Golden Globe Andrew Scott, noto soprattutto per le sue interpretazioni in Sherlock e Fleabag Stagione 2. Insieme a Scott ci sono Dakota Fanning, John Flynn ed Eliot Sumner. Secondo la fonte del sito, il progetto è ancora nelle prime fasi di post-produzione. La serie tv è stata girata in Italia.

La serie è incentrata sulle vicende di Tom Ripley (Scott), un truffatore che si aggira nella New York dei primi anni ’60, che viene assunto da un uomo ricco per cercare di convincere il figlio vagabondo, Dickie Greenleaf (Flynn), che vive in un ambiente confortevole e fiducioso. -finanziato la vita da espatriati in Italia, per tornare a casa. L’accettazione del lavoro da parte di Tom è il primo passo in una vita complessa fatta di inganni, frodi e omicidi”, si legge nella sinossi.

Ripley è prodotto da Scott e Endemol Shine North America in associazione con Entertainment 360 e Filmrights. I produttori esecutivi sono Zaillian, Garrett Basch, Guymon Casady, Ben Forkner, Sharon Levy, Philipp Keel e Charlie Corwin. Nel 1999, Il talento di Mr. Ripley di Highsmith è stato adattato in un film dallo sceneggiatore e regista Anthony Minghella. Il film è interpretato da Matt Damon, Gwyneth Paltrow e Jude Law.

Riddick 4: Vin Diesel e il regista David Twohy confermano il film!

0

L’attore Vin Diesel e il regista David Twohy si riuniranno per lavorare insieme a Riddick 4, l’annunciato quarto capitolo della saga Riddick preferita dai fan. La nuova puntata si intitolato Riddick: Furya. Il nuovo film sarà scritto e diretto da Twohy, con Diesel che reciterà e produrrà il film con la sua One Race Films.

Riddick: Furya continuerà la storia di Richard B. Riddick di Diesel, mentre “finalmente ritorna al suo pianeta natale, un luogo che ricorda a malapena e che teme possa essere lasciato in rovina dai Necromonger. Ma lì trova altri Furyan che combattono per la loro esistenza contro un nuovo nemico. E alcuni di questi Furyan sono più simili a Riddick di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

I nostri fan della legione lo hanno richiesto per anni, e ora siamo finalmente pronti a onorare il loro invito all’azione con Riddick: Furya“, ha dichiarato Twohy in una nota. “La mia collaborazione con Vin e One Race è durata 20 anni fruttuosi, poiché insieme abbiamo creato tre film, due videogiochi, una produzione anime e fumetti animati per Internet. Questo nuovo evento sul grande schermo vedrà un ritorno al pianeta natale di Riddick, dove finalmente potremo esplorare la genesi di Riddick.”

Pubblicato originariamente con il nome di Pitch Black nel 2000, il primo film della serie Riddick raccontava la storia del criminale Richard B. Riddick, un criminale con occhi modificati chirurgicamente che lo rendevano molto sensibile alla luce. Il primo film non è stato un grande successo, ma ha rapidamente guadagnato un seguito di culto che ha portato a due sequel, The Chronicles of Riddick del 2004 e Riddick del 2013.

Kevin Feige elogia la versatilità di Jonathan Majors e anticipa i prossimi progetti

0

Quando Jonathan Majors è apparso nei panni di “Colui che Rimane” nella serie Disney+ Loki, i fan hanno immediatamente festeggiato che un grande attore si fosse unito al Marvel Cinematic Universe. Ebbene oggi scopriamo che il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, era altrettanto elettrizzato. Parlando con Marvel.com alla recente premiere di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Feige ha elogiato Jonathan Majors, definendolo “un attore versatile” che merita gli elogi e il plauso che ha già ottenuto nella sua carriera.

Stavamo scegliendo quel ruolo di “Colui che Rimane” sia per Loki sia per Quantumania . E ovviamente, ha girato prima “Colui che Rimane” e poi [Ant-Man]. Ma puoi già vedere, se gli spettatori che lo hanno visto in Loki, lo hanno visto nel trailer di Quantumania, è un attore così versatile“, ha detto Feige. “Sta riscuotendo grandi consensi in numerosi film in uscita in questo periodo. E abbiamo già … ti ho quasi dato un grande spoiler, ma abbiamo molti piani per lui, in un modo fantastico.”

Il quasi errore di Feige è probabilmente un riferimento a come Jonathan Majors apparirà quasi certamente nei futuri progetti MCU. Con Ant-Man and the Wasp: Quantumania pronto a dare il via alla Fase 5 dell’MCU e Kang il Conquistatore di Majors che funge da nuovo cattivo “grande cattivo”, resta da vedere in quanti progetti apparirà. Tuttavia, se Thanos è indicativo, Kang potrebbe apparire in uno o due altri film in futuro.

Ant-Man and the Wasp: Quantumaniail trailer

Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora: Kang il Conquistatore.

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a.,Ant-Man and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz e Bill Murray in quello di Lord Krylar.

Spie sotto copertura: tutte le curiosità sul film d’animazione

Spie sotto copertura: tutte le curiosità sul film d’animazione

La Blue Sky Studios, fondata nel 1987, e specializzata nella realizzazione di film d’animazione, ha negli anni regalato al suo pubblico celebri pellicole come la saga di L’era glaciale, Rio e Ferdinand. Purtroppo chiusa nel 2021, l’ultimo lungometraggio prodotto da questa è stato Spie sotto copertura, diretto da Troy Quane e Nick Bruno. Si tratta di un divertente racconto che mescola toni da spy movie con la commedia e la fantascienza, dando vita a situazioni bizzarre e a loro modo divenute subito iconiche. È un titolo ancora oggi troppo sottovalutato, che merita invece di essere riscoperto.

Questo, scritto da Lloyd Taylor e Brad Copeland, è vagamente basato sul cortometraggio del 2009 di Lucas Martell, intitolato Pigeon: Impossible. Riprendendo quella vicenda, rendendola più complessa e approfondendo diversi aspetti in più, Spie sotto copertura è stato lodato per la sua animazione, le musiche, lo humor e le performance vocali dei doppiatori. La presenza di note star del cinema nel dar voce ai protagonisti è infatti la ciliegina sulla torta di un film che ha tutte le carte in regola per divertire grandi e piccini. Con un budget di 100 milioni di dollari, questo prodotto non si risparmia infatti in sorprese e colpi di scena.

Come già detto, si possono ritrovare in questo generi molto diversi tra loro, che con le possibilità dell’animazione trovano da subito ampio sfogo. Divertente e coinvolgente, Spie sotto copertura è senza dubbio uno dei film d’animazione recenti da riscoprire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo ipotetico sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Spie sotto copertura: la trama del film

Protagonista del film è l’agente segreto Lance Sterling, il migliore nel suo lavoro, impeccabile e pieno di fascino nel suo elegante vestito blu. Per lui, però, tutto cambia quando un giorno Walter Beckett, giovane scienziato incaricato di creare potenti armi e gadget assurdi ed eccezionali per l’intelligence, propone all’agente Sterling una tecnologia, nota come “travestimento biodinamico”, che potrebbe rivoluzionare lo spionaggio permettendo alle spie di non farsi notare tramite dei travestimenti “molto particolari”. Inavvertitamente, Lance beve il filtro che permette agli agenti di mutare forma e si ritrova trasformato in un piccione.

Questo evento improvviso e fuori dall’ordinario farà sì che l’agente e il genio imparino a fare affidamento l’uno sull’altro per portare a termine la più importante di tutte le missioni: salvare il mondo da un pericoloso criminale di nome Killian, dotato di avanzate tecnologie e un braccio robotico che lo rende estremamente forte. Trovandosi innanzitutto a dover imparare a padroneggiare il suo nuovo corpo, Lance inizierà passo dopo passo a risalire alle vere operazioni di Killian, il quale nel mentre è riuscito a far ricadere su di lui le colpe di alcuni crimini. Per la spia migliore del mondo, si presenta dunque il caso più complesso di sempre, da risolvere in condizioni improbabili.

Spie sotto copertura personaggi

Spie sotto copertura: i personaggi e il cast di doppiatori del film

A dar voce in lingua originale a Lance Sterling, la spia più affascinante del mondo, vi è l’attore Will Smith. Si tratta della seconda occasione in cui Smith dà voce al protagonista di un film d’animazione, dopo averlo già fatto per Shark Tale, del 2004. Accanto a lui, nel dar voce allo scienziato Walter Beckett, vi è invece Tom Holland, l’attuale interprete di Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe. Anche se i loro personaggi lavorano insieme per il film, Holland e Smith non si sono mai incontrati durante la registrazione delle loro battute, conoscendosi per la prima volta durante la premiere del film. L’attrice Rashida Jones dà invece voce a Marcy Kappel, agente segreto convinta della colpevolezza di Lance.

L’attrice Karen Gillan, nota per il ruolo di Nebula nel Marvel Cinematic Universe, dà qui voce a Occhio, specialista in analisi spettrale e termografia ottica quantistica, mentre Orecchio, a cui dà voce DJ Khaled, è uno specialista delle comunicazioni. Spie sotto copertura rappresente invece il debutto nel mondo del doppiaggio per l’attrice Rachel Brosnahan, celebre per la serie La fantastica signora Maisel. Il personaggio a cui dà voce è quello di Wendy Beckett, agente di polizia e madre di Walter. Infine, l’attore Ben Mendelsohn, anche lui nel Marvel Cinematic Universe con il ruolo dello Skrull Talos, dà voce al villain Killian, terrorista con un braccio bionico sinistro con cui controlla una serie di droni armati che minacciano il mondo.

Spie sotto copertura 2: il sequel ci sarà?

Pur se la vicenda raccontata in Spie sotto copertura si conclude con questo film, era lecito immaginare che come per altri titoli della Blue Sky Studios anche questo titolo ottenesse un sequel. I produttori hanno poi affermato che della possibilità di realizzare un Spie sotto copertura 2 si era parlato sin da subito. Tuttavia, a causa degli scarsi incassi ottenuti dal film (appena 171 milioni a fronte di un budget di 100) e dell’acquisizione della Blue Sky Studio da parte della Disney, il sequel venne accantonato. Con la chiusura poi dello studio di produzione, le speranze di vedere un sequel di questo film sono da considerarsi ormai pressocché nulle.

Spie sotto copertura: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Spie sotto copertura grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Disney+ e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 11 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Escape Plan 2: trama, cast e sequel del film con Sylvester Stallone

Divenuto noto come il film che ha riunito sul grande schermo gli attori Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger, Escape Plan – Fuga dall’inferno fu anche un grande successo al box office, spingendo i produttori a dar vita ad un sequel. Nel 2018 arriva così sul grande schermo Escape Plan 2 – Ritorno all’inferno (qui la recensione), nuovamente interpretato da Stallone con nuovi attori al suo fianco. Alla regia subentra Steven C. Miller, già affermatosi con diversi film d’azione e pronto qui a confermare il suo potenziale come regista di genere.

Torna così in scena Ray Breslin, coinvolto in nuove dinamiche vicende che lo vedono alle prese con un nuovo complesso carcerario. Azione e violenza tornano ad essere elementi centrali della storia, dopo aver già caratterizzato e reso appetibile il precedente film. Chi non torna in questo sequel è invece Schwarzenegger, il quale non si è dichiarato interessato al progetto. Questi viene allora sostituito dalla presenza di nuovi personaggi, che saranno un altrettanto degno contorno al protagonista.

Costato circa 20 milioni di dollari, il film ebbe tuttavia un successo limitato a causa della mancata uscita in sala in molti paesi chiave, tra cui gli Stati Uniti. Qui è infatti stato distribuito direttamente in home video e on demand. Ciò non ha però impedito al film di affermarsi grazie a buoni incassi, che hanno giustificato la realizzazione di un terzo film. Prima di procedere nella visione, però, proseguendo qui nella lettura si potranno approfondire ulteriori dettagli circa la trama e il cast. Si vedrà infine dove è possibile ritrovare il titolo in televisione o per una comoda visione in streaming.

Escape Plan 2: la trama del film

Protagonista del film è Ray Breslin, ingegnere esperto nel collaudare le prigioni di massima sicurezza e capace di evadere e trovare delle falle anche nei sistemi di sicurezza più complessi e all’apparenza invalicabili. Dopo essere riuscito a fuggire dalla Tomba, egli si trova ora a doversi misurare con un nuovo complesso carcerario. Per portare a termine la missione decide ora di formare un team composto da veri e propri esperti del settore. Qualcosa però va storto e uno dei suoi uomini, l’esperto di arti marziali Shu, viene improvvisamente catturato e rinchiuso nella pericolosissima prigione denominata Ade. Un luogo ai confini del mondo, da cui sembra assolutamente impossibile fuggire.

Il luogo in questione ha infatti delle coordinate geografiche che mutano nel tempo, e prevede inoltre che i prigionieri siano regolarmente chiamati in un’arena a combattere tra loro. Per salvare il suo uomo, Breslin è pronto a tutto, ma per riuscire avrà bisogno di un aiuto speciale. Si rivolge così al suo amico di vecchia data Trent DeRosa, con il quale dovrà prima di tutto riuscire ad introdursi nell’Ade. Come il nome della prigione lascia presagire, però, questo si rivela essere un vero e proprio inferno in terra. Una volta entrati, prima di poter tentare di riuscirne, i protagonisti dovranno prima di tutto riuscire a sopravvivere.

Escape Plan 2 cast

Escape Plan 2: il cast del film

A distanza di cinque anni dal precedente film della serie, Sylvester Stallone riprende i panni di Ray Breslin. Per l’occasione l’attore si è sottoposto al suo classico periodo di allenamento intensivo, grazie al quale ha potuto riconfermare la sua forma fisica, prendendo così personalmente parte a molte delle più complesse sequenze del film. Pur essendo indicato come il protagonista del film, Stallone compare in scena per un totale di soli 15 minuti, a fronte di una durata complessiva del film di circa 94. L’attore si è infatti dichiarato particolarmente insoddisfatto della realizzazione del film, limitando il più possibile la sua partecipazione in questo. Oltre a lui, l’unico altro attore che riprende il proprio personaggio dal primo film è 50 Cent.

Noto prevalentemente come rapper, egli torna qui ad interpretare il personaggio di Hush, uno degli uomini più fidati del gruppo formato da Breslin. L’attrice Jaime King, nota per diversi film d’azione, assume qui i panni di Abigail Ross, altro membro del gruppo di Breslin. Nel primo film tale personaggio era stato interpretato dall’attrice Amy Ryan, la quale viene però qui sostituita. Il principale nuovo entrato nel cast è però l’attore Dave Bautista, l’ex wrestler oggi noto come Drax in Guardiani della Galassia, è Trent DeRosa, l’uomo a cui Breslin si rivolge in cerca di aiuto. Grazie ad Escape Plan 2 l’attore ha potuto ulteriormente mettere in mostra il suo carisma di attore di film d’azione. Huang Xiaoming è invece l’interprete dell’esperto di arti marziali Shu.

Escape Plan 2: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dopo il buon successo del secondo film, i produttori decisero di dar vita ad un capitolo conclusivo di quella che è così diventata a tutti gli effetti una trilogia. Allo stesso tempo, però, si è cercato di evitare i problemi produttivi avuti dal film del 2018. Uscito nel 2019, Escape Plan 3 – L’ultima sfida si avvalse pertanto di un budget ridotto ma di una sceneggiatura meglio realizzata. Ciò portò il terzo film ad affermarsi come un maggior successo di critica e pubblico. In questo riprendono nuovamente i loro ruoli Stallone, Bautista, 50 Cent e la King. Anche in questo caso il film uscì direttamente in home video negli Stati Uniti, mentre in Italia ottenne una distribuzione in alcune sale cinematografiche.

Per chi desidera recuperare tale titolo, è possibile farlo alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Escape Plan 2 – Ritorno all’inferno è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Rai Play. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 11 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

You 4: la recensione della quarta stagione della serie Netflix

You 4: la recensione della quarta stagione della serie Netflix

Ci sono serie televisive caratterizzate da strutture narrative talmente solide ma rigide che, una volta arrivate a compimento, rendono evidente anche la difficoltà (o in certi casi addirittura l’impossibilità) a dir vita ad un seguito che riproponga la formula del successo senza però risultare una mera copia di quanto già visto (qualcuno ha detto Tredici?). Ci sono però anche serie che riescono a cambiare identità senza necessariamente rinunciare ai propri tratti somatici di fondo. È ciò che è avvenuto con You, la serie distribuita dal 2018 su Netflix e divenuta nel tempo uno dei titoli più popolari della suddetta piattaforma streaming. Giunta ora alla sua quarta stagione (indicata anche come You 4), questa si svela ulteriormente rinnovata tanto nell’ambientazione quanto nel suo genere di riferimento.

Protagonista è ancora una volta il brillante e ossessivo Joe Goldberg (Penn Badgley), il quale ha però assunto ora l’identità di Jonathan Moore. Reduce dal trambusto della precedente stagione, dove ha quasi rischiato di soccombere alla follia della moglie Love (Victoria Pedretti), egli si trova ora a Londra, in quella che definisce una “vacanza europea“. Nella città inglese egli cerca di tenersi lontano dalle vecchie abitudini, lavorando come professore di letteratura e conducendo una vita il più tranquilla e solitaria possibile. Ma se non è lui ad andare a caccia di guai, saranno questi ultimi a raggiungerlo Ben presto, infatti, egli si troverà catapultato all’interno di un gruppo di amici ricchi e potenti, tra i quali si nasconde uno spietato assassino, il quale sembra anche a conoscenza del passato di Joe.

“Sono in uno whodunit, la forma più bassa di letteratura”

Nuova ambientazione, nuove regole. Sembra essere questo il principio alla base della nuova stagione di You, o almeno dei suoi primi cinque episodi già disponibili su Netflix (gli altri cinque arriveranno sulla piattaforma il 9 marzo). Trasferitosi a Londra, Joe/Jonathan deve infatti fare i conti con il genere britannico per eccellenza in ambito narrativo, ovvero il whodunit, codificato e reso celebre dalla scrittrice Agatha Christie, non a caso più volte citata nel corso degli episodi. You 4, come anticipato in apertura, cambia dunque nuovamente identità proprio come la cambia il suo protagonista, passando dal thriller psicologico con elementi splatter ad un giallo da risolvere prima che sia troppo tardi. Un cambiamento che non deve però spaventare i fan della serie: la formula alla base delle precedenti stagioni viene camuffata ma non eliminata.

Se è vero che il protagonista passa dall’essere stalker all’essere vittima di uno stalker, ciò non significa che smetterà di usare il proprio “superpotere”, il saper osservare, a proprio vantaggio per la risoluzione del caso. Il cambiamento di formula e tono è dunque concepito in modo intelligente e non dovrebbe far storcere il naso, perché in fondo, come afferma una delle studentesse di Joe/Jonathan, “i gialli sono divertenti, ti coinvolgono e nascondono una critica sociale dietro il rompicapo”. Questa quarta stagione si rivela infatti una piacevole “svecchiata” nei confronti di una narrazione che in alcuni momenti sembrava prendersi un po’ troppo sul serio. Le nuove avventure di Joe/Jonathan appassionano e intrigano, non mancando anche di offrire una propria critica nei confronti di una certa classe sociale sempre più ricca, viziata ed estranea ai problemi del mondo.

You-4-recensione

You 4 e quei piaceri inconfessabili

Se dunque è questo il nuovo genere all’interno del quale le vicende di You 4 prendono vita, ciò, come si diceva, non comporta la perdita di alcuni degli elementi che hanno fatto il successo della serie. Il tutto viene raccontato ancora una volta a partire dalla soggettività di Joe/Jonathan, che ci accompagna lungo gli episodi con la sua voce narrante composta da una forte acutezza di pensiero e quel tono seducente che lo ha reso ormai un’icona. Penn Badgley porta con successo alla luce nuove sfumature di questo suo complesso personaggio, il quale regala anche momenti di forte comicità quando, dialogando con sé stesso, si trova a dover tentare di frenare i propri istinti e desideri inconfessabili. Intorno a lui, invece, si muovono una serie di personaggi che, chi caratterizzato meglio chi meno, contribuiscono a tenere vivo il mistero.

In ultimo, You 4 si conferma un vero e proprio piacere da guardare, stimolando la partecipazione dello spettatore attraverso le teorie e le deduzioni del protagonista e spingendolo a fare attenzione ad ogni dettagli o dialogo, in quanto non si può mai sapere quali oggetti o battute si riveleranno indizi fondamentali per la risoluzione del caso. Ancor di più, questa quarta stagione regala colpi di scena ben congeniati e dal forte impatto, che soddisfano l’appetito dello spettatore e rendono difficile il non riprodurre subito l’episodio successivo. Certamente c’è chi potrebbe non gradire la nuova direzione intrapresa dalla serie, ma piuttosto che ripetere quando fatto con le precedenti stagioni, rischiando dunque di sfociare nell’inverosimile, questa risulta un’evoluzione non scontata ma anzi gradita.

The Last of us: il promo del sesto episodio

0
The Last of us: il promo del sesto episodio

HBO MAX ha diffuso dopo la premiere di ieri notte del quinti episodio il promo del sesto episodio di The Last of Us che debutterà domenica prossima su HBO. L’episodio arriverà lunedì anche su SKY e NOW.

 

La serie tv

The Last of Us racconta una storia che si svolge vent’anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, un sopravvissuto, viene incaricato di far uscire Ellie, una ragazzina di 14 anni, da una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale e straziante, poiché i due si troveranno a dover attraversare gli Stati Uniti insieme e a dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.

Nel cast Pedro Pascal nel ruolo di Joel e Bella Ramsey nel ruolo di Ellie. Gabriel Luna è Tommy, Anna Torv interpreta Tess, l’attrice britannica Nico Parker è Sarah. Murray Bartlett veste i panni di Frank, Nick Offerman quelli di Bill, Storm Reid è Riley, Merle Dandridge è Marlene. Il cast include anche Jeffrey Pierce nel ruolo di Perry, Lamar Johnson in quello di Henry, Keivonn Woodard nel ruolo di Sam, Graham Greene nel ruolo di Marlon, Elaine Miles nel ruolo di Florence. E con Ashley Johnson e Troy Baker.

The Last of Us è scritta da Craig Mazin (Chernobyl) e Neil Druckmann (il videogioco The Last Of Us) che ne sono anche i produttori esecutivi. The Last Of Us è una co-produzione Sony Pictures Television con Carolyn Strauss, Evan Wells, Asad Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come produttori esecutivi. La serie è prodotta da PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint, e Naughty Dog.

Ciro D’Emilio racconta la sua opera seconda Per niente al mondo

0
Ciro D’Emilio racconta la sua opera seconda Per niente al mondo

Protagonista del weekend della 23° edizione del Sudestival, attualmente in corso in Puglia, il regista Ciro D’Emilio presenta in concorso Per niente al mondo, il suo secondo lungometraggio che segue il successo di Un giorno all’improvviso, che già aveva stregato pubblico e critica in occasione della 75° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, dove era stato presentato nella sezione Orizzonti.

D’Emilio torna dunque a raccontare per il cinema, e sebbene, come ci tiene a sottolineare lui stesso, è difficile parlare di stile e linguaggio in merito a un autore al suo secondo film, ci sono sicuramente dei temi e dei punti di interesse che accomunano le sue due opere. La storia di Per niente al mondo ruota intorno a Bernardo (Guido Caprino), un uomo affascinante, di successo, circondato da amici e sempre alla ricerca della sua libertà. Ma nella sua vita tutto cambia quando un giorno viene arrestato con l’accusa di associazione a delinquere.

“Tutto, per me, nasce dalla storia – esordisce D’Emilio – è sempre il primo gigante con cui confrontarmi ed è stata quella che mi ha detto in che forma voleva essere raccontata. Per niente al mondo ha molti punti in comune con Un giorno all’improvviso, ma sono due film molto diversi da un punto di vista strutturale, perché è stata la storia a chiedermelo.”

Come mai hai definito questa storia “semplice ma necessaria”?

“Ci tengo prima a specificare che quando parlo di semplicità, intendo qualcosa che è molto diversa dalla facilità, perché quest’ultima sfugge da ogni tipo di profondità. Invece la semplicità è il risultato di una serie molto complessa di analisi. Quindi è una storia semplice perché si palesava tale, in cui un uomo subisce un’ingiustizia e comincia a combattere con se stesso. Credo ci fosse bisogno di raccontare una storia così, in cui il tema, che è quello della fiducia (e di mancanza di fiducia), è una delle cose che più mi spaventano della società contemporanea. Venir meno alla fiducia, alla deontologia, giornalistica, medica. E ho cercato di mettere sotto una lente di ingrandimento questo concetto.”

Il protagonista del film si auto-determina in base alle conferme che ottiene dall’esterno, vive in una condizione di finzione che gli viene strappata via nel momento in cui il suo status cambia. Come si può tornare a un grado di realtà che ci metta in comunicazione concreta?

“Gli ultimi anni, il COVID-19 hanno soltanto accelerato un percorso che era già avviato. C’è un grado di allontanamento aggregativo altissimo, un grado di disillusione anche in merito a quanto la diversità, se l’uomo riuscirà a riconquistare l’importanza dell’incontro, allora c’è una possibilità di ritrovarci, di salvarci e rinascere. Ma finché penseremo di essere imprescindibili da noi stessi e fare a meno dell’incontro, servendo a noi stessi senza aver bisogno di nessun altro, saremo destinati all’estinzione. Dobbiamo riappropriarci del bisogno del confronto.”

Come hai lavorato con Salvatore Landi, direttore della fotografia di Per niente al mondo?

“Salvatore è stato il compagno d’avventura di Un giorno all’improvviso. Fa parte di quella squadra con cui ho portato quel film a Venezia e che ha lavorato anche in questo viaggio. Con lui abbiamo lavorato su tre linee temporali, in cui da una parte avevamo immagini patinate e riprese morbide ispirandoci a Il Sospetto di Thomas Vinterberg; dopo l’arresto nella prima parte del film abbiamo optato per un cambio di paradigma, abbiamo sporcato l’immagine e usato la macchina a spalla; e poi ancora abbiamo usato le lenti anamorfiche nelle scene ambientate in cella, perché volevamo cambiare il paradigma dell’immagine all’interno dello spazio angusto. Ovviamente volevamo dare alla location del carcere la dimensione di un luogo alternativo. Abbiamo cercato di raccontare un viaggio emotivo di tre linee temporali che potessero raccontare al meglio sia la caduta che il ritorno alla vita.”

The Walking Dead: Daryl Dixon, lo spin-off aggiunge cinque nuovi attori

0

La serie spin-off di The Walking Dead The Walking Dead: Daryl Dixon con Norman Reedus ha aggiunto cinque nuovi membri al cast. Anne Charrier (“The Last Deadly Mission”), Eriq Ebanouey (“Fox Hunt”), Laika Blanc Francard (“My Night”), l’esordiente Louis Puech Scigliuzzi e Romain Levi (“The Tunnel”) sono stati tutti scelti come attori regular al fianco del protagonista Reedus e alla già annunciata co protagonista Clémence Poésy.

Il logline ufficiale della serie, attualmente intitolata “The Walking Dead: Daryl Dixon“, afferma che “Daryl (Reedus) arriva sulle sponde della Francia e fatica tenta di ricostruire come ci sia arrivato e perché. La serie segue il suo viaggio attraverso una Francia spezzata ma resiliente mentre spera di trovare un modo per tornare a casa. Mentre fa il viaggio, però, le connessioni che crea lungo la strada complicano il suo piano finale.”

Charrier interpreterà Genet, mentre Ebanouey interpreterà il personaggio di Fallou. Blanc Francard interpreterà Sylvie e Levi sarà Codron. Puech Scigliuzzi interpreterà Laurent. La serie è stata originariamente annunciata a settembre 2020. Attualmente è in fase di riprese in Francia e dovrebbe debuttare su AMC e AMC+ più avanti nel 2023. David Zabel è produttore esecutivo e showrunner, con Scott M. Gimple, Angela Kang, Reedus, Greg Nicotero, Brian Bockrath e Daniel Percival sono anche produttori esecutivi per conto di AMC Studios.

The Walking Dead: Daryl Dixon” doveva originariamente essere interpretata sia da Norman Reedus che da Melissa McBride, che ha interpretato Carol nello show di punta sin dalla prima stagione. Tuttavia, è stato rivelato nell’aprile 2022 che McBride aveva abbandonato il progetto. Tuttavia, Norman Reedus ha recentemente lasciato intendere che McBride potrebbe ancora essere coinvolto.

Questo è  uno dei numerosi spin-off di “Walking Dead” attualmente in lavorazione. Oltre a questo show si attende anche lo spin-off di Maggie-Negan “The Walking Dead: Daryl Dixon” e uno spin-off incentrato su Rick e Michonne. Inoltre, la serie gemella “Fear the Walking Dead” terminerà con la sua ottava stagione. AMC ha anche recentemente mandato in onda l’antologia a episodi “Tales of the Walking Dead” e la serie di due stagioni “The Walking Dead: World Beyond“.

Widows – Eredità criminale: trama, cast e curiosità sul film

Widows – Eredità criminale: trama, cast e curiosità sul film

Con appena quattro lungometraggi in tredici anni, il regista inglese Steve McQueen si è affermato come uno dei più interessanti cineasti del panorama internazionale. I suoi primi tre film Hunger, Shame e 12 anni schiavo si concentrano sul raccontare le ferite del corpo, dell’anima e la ricerca di libertà, per la quale è molto spesso necessario opporsi ai soprusi della legge. Con il suo quarto film, un heist movie puro, McQueen sembra solo apparentemente allontanarsi da queste tematiche, raccontandole invece sotto un punto di vista nuovo. Intitolato Widows – Eredità criminale e uscito nel 2018, anche questo si è affermato come un altro gioiello del regista premio Oscar.

Scritto dallo stesso McQueen insieme a Gillian Flynn, scrittrice nota per aver sceneggiato anche Gone Girl – L’amore bugiardo, il film è basato sull’omonima serie televisiva degli anni Ottanta, in Italia conosciuta come Le vedove. Nel proporre una propria versione di quella storia, McQueen vi inserisce però anche numerose tematiche sociali come la condizione femminile, la corruzione politica e il valore della diversità. Questo suo nuovo film, coerentemente con i precedenti realizzati, si rivela dunque essere un’opera fortemente politica, capace tanto di intrattenere con i canoni del genere quanto di spingere a riflessioni particolarmente profonde.

Widows – Eredità criminale (qui la recensione) conferma dunque il talento di McQueen, il quale trova ancora una volta lo stile giusto per raccontare una storia tematicamente complessa in un modo particolarmente godibile per gli occhi. Per gli amanti del suo cinema e non, si tratta di un film imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Widows – Eredità criminale

Protagonista del film è Veronica Rawlins, felicemente sposata con Harry. La sua tranquillità, tuttavia, viene tragicamente spezzata quando il marito rimane ucciso durante un tentativo di rapina nei confronti del gangster Jamal Manning. Quest’ultimo si è da poco candidato per il distretto di Chicago contro Jack Mulligan, figlio del politico corrotto Tom, e non è intenzionato a lasciarsi mettere i bastoni tra le ruote. Poiché, oltre alla morte della banda composta da Harry e i suoi uomini, i soldi di Jamal finiscono bruciati in un incendio, egli decide di chiedere un risarcimento proprio a Veronica.

Non potendosi permettere di perdere più di quanto abbia già perso con la morte del marito, Veronica decide di mettere a segno un nuovo colpo, uno che Harry stava preparando e di cui aveva lasciato solo alcuni appunti. Per farlo, deciderà di coinvolgere anche Alice e Linda, anche loro rimaste vedove per lo stesso motivo di Veronica. A loro si unisce poi anche Belle O’Reilly e insieme iniziano ad organizzare il furto. Mettendo da parte le differenze e le tensioni tra di loro, le quattro si troveranno a dover dar prova della loro forza e indipendenza, sconfiggendo quel mondo maschile che sembra volerle tagliare fuori.

Widows - Eredità criminale cast

Widows – Eredità criminale: il cast del film

Ad interpretare Veronica Rawlins vi è la premio Oscar Viola Davis, qui in uno dei suoi ruoli da protagonista più memorabili. Al momento di prepararsi per il ruolo, l’attrice ha ricordato con grande sollievo il momento in cui McQueen le comunicò che avrebbe recitato senza utilizzare parrucche o simili, potendo dunque sfoggiare finalmente i suoi veri capelli. Accanto a lei, nel ruolo di Linda vi è invece l’attrice Michelle Rodriguez. Inizialmente, tuttavia, la Rodriguez non era interessata alla parte, credendo che Widows sarebbe stato un classo film di vendetta. Dopo aver incontrato McQueen, però, cambiò idea e assunse il ruolo. Per prepararsi al ruolo, l’attrice è stata seguita da un insegnante di recitazione, che l’ha aiutata a gestire le scene più emotivamente forti. Cynthia Erivo, attrice e cantante candidata all’Oscar è è Belle O’Reilly.

Ad interpretare il personaggio di Alice vi è invece Elizabeth Debicki, la quale fu fortemente voluta da McQueen dopo che questi la vide recitare a teatro. Poiché l’attrice è alta un metro e novanta, in molte scene la si vede seduta o inquadrata in modo tale da non risultare troppo più alta delle colleghe. Nel film recitano poi Liam Neeson nei panni di Harry Rawlins, mentre Manuel Garcia-Rulfo è Carlos, marito di Linda. Jon Bernthal è Florek Gunner, marito di Alice, mentre Jacki Weaver è la madre di lei, Agnieska. Nel ruolo di Jamal Manning si ritrova Brian Tyree Henry, mentre Daniel Kaluuya è suo fratello Jatemme. In ulimo, Colin Farrel e Robert Duvall recitano nei panni di Jack e Tom Mulligan, entrambi politici di Chicago.

Widows – Eredità criminale: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Widows – Eredità criminale è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 10 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità