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The Sandman: Neil Gaiman risponde alle critiche sul casting

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The Sandman: Neil Gaiman risponde alle critiche sul casting

Neil Gaiman ha risposto alle dure critiche sulle scelte di casting in The Sandman. Basato sull’omonima graphic novel dello stesso Gaiman, The Sandman è un adattamento televisivo che ha debuttato su Netflix a metà di quest’anno. Dopo un lungo ciclo di sviluppo che lo ha visto passare da un film a una serie, il cast di The Sandman ha iniziato a formarsi per tutto il 2020 e il 2021, con alcune decisioni sul casting che hanno causato un contraccolpo sui social, in particolare le scelte di Kirby Howell-Baptiste (Morte) e Mason Alexander Park (Desiderio).

Howell-Baptiste, un’attrice nera, ha ricevuto tante critiche razziste per essere stata scelta  per il ruolo di Morte, che nel fumetto è una donna bianca, mentre Park, un attore non binario, ha ricevuto altrettante crifiche omofobe per essere stato scelto come Desiderio. Alcuni spettatori erano semplicemente amareggiati per il casting di attori queer e BIPOC, mentre altri lo vedevano come un altro tentativo di Netflix di placare il pubblico includendo attori appartenenti a minoranze.

In un’intervista con Inverse, Neil Gaiman risponde senza mezzi termini al contraccolpo del casting di The Sandman. Ecco cosa ha dichiarato l’artista: “Oh, occasionalmente, le persone ci urlano contro per aver inventato tutti questi personaggi gay che non erano nei fumetti, e noi dicevamo ‘Hai letto i fumetti?’ E loro dicevano ‘No’. E dicevamo: ‘Erano gay nei fumetti’. E loro dicevano ‘Ti sei appena sbagliato e nessuno guarderà il tuo orribile spettacolo’. E poi siamo diventati i numeri 1 al mondo per quattro settimane. E hanno detto “Sono tutti bot! Ti odiamo. Ti sei sbagliato”. È una strana sciocchezza. A questi lamentosi non piacciono le persone gay, non piacciono i neri e non piacciono le donne. E se guardi i loro profili, a loro non piacciono i vaccini, non gli piacciono i democratici e non amano votare”.

Dopo l’episodio speciale, Netflix a confermato la seconda stagione di The Sandman.

Gli Ospiti: al via il crowdfunding  per sostenere il film

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Gli Ospiti: al via il crowdfunding  per sostenere il film

Gli Ospiti è lungometraggio scritto, diretto e interpretato da Svevo Moltrasio in fase di pre-produzione. Dopo averci raccontato la Francia con “I Ritals”, Moltrasio torna nella sua Roma con una commedia corale dai risvolti inattesi che si svolge nell’arco di una serata in un casale alle porte della città. Dieci personaggi, perlopiù amici sui 30 e 40 anni, saranno costretti ad un confronto non privo di colpi di scena che li metterà a più riprese uno contro uno, tutti contro uno e uno contro tutti.

Sarà divertente, intrigante, ma anche angosciante e riflessivo quanto basta, alla ricerca di quel cinema, oggi sempre più raro, in equilibrio tra intrattenimento e autorialità. Una volta realizzato faremo di tutto per dargli la visibilità e distribuzione che riteniamo meriti! Il cinema sta morendo e Svevo Moltrasio, che nella vita ha sempre e solo voluto girare i suoi film, dopo anni di cortometraggi, prima poi di web serie e, soprattutto, di produzioni che hanno rimbalzato qualsiasi suo progetto, ha deciso di chiedere un aiuto alla propria community e non solo.

La produzione sarà curata da Svevo Moltrasio e Simone Bracci e per farlo è stato lanciato un crowdfunding che ha già superato i 30 mila euro. Di seguito il link alla campagna crowdfunding.

The Fabelmans: recensione del film di Steven Spielberg

The Fabelmans: recensione del film di Steven Spielberg

Trai film più attesi della stagione, spicca senza ombra di dubbio The Fabelmans, nuovo lungometraggio di Steven Spielberg. Attraverso la lente della finzione cinematografica alcuni importanti autori hanno saputo raccontare se stessi, non soltanto la propria visione del mondo ma anche la storia personale che li ha in qualche modo condotti ad essa. Con il suo ultimo The Fabelmans, Spielberg ci regala un film che riduce tale lente a uno strato sottilissimo, mettendo in scena gli anni della sua giovinezza e gli eventi che lo hanno condotto all’amore per la Settima Arte.

The Fabelmans, fare i conti con la propria storia

Lo scopo principale appare senza dubbio quello di fare i conti con i fatti che hanno minato l’unità familiare nella sua adolescenza, indirizzandolo verso il cinema come momento di evasione dal dolore del quotidiano ma anche come mezzo per esprimere quel dolore stesso, incanalandolo in una storia capace di parlare al grande pubblico. E Steven Spielberg, ovvero uno dei più grandi narratori per immagini dei nostri tempi – se non il più grande – con The Fabelmans fa ancora una volta proprio questo: sviluppa una storia di crescita e accettazione che rimane comunque finzione, ovvero quella finzione quella che lui stesso avrebbe voluto vivere.

Madre e Padre

Anche se in superficie il personaggio portante della trama è Mitzi, la madre del giovane protagonista Sam, nel profondo The Fabelmans è un atto d’amore verso la figura paterna di Burt, una figura che nel cinema si Spielberg è stata costantemente motivo di frustrazione: pensate ad esempio ai padri assenti, manipolatori, distratti di film come E.T., Prova a prendermi o Incontri ravvicinati del terzo tipo, solo per citare gli esempi maggiormente espliciti. In questo ultimo lungometraggio autobiografico (a modo suo…) Spielberg invece celebra la resilienza, l’abnegazione, la devozione incondizionata di un uomo destinato ad amare una donna a cui sta troppo stretta la vita che lui può offrirle.

Paul Dano, Michelle Williams, Keeley Karsten, Sophia Kopera, Gabriel LaBelle e Julia Butters in The Fabelmans
Paul Dano, Michelle Williams, Keeley Karsten, Sophia Kopera, Gabriel LaBelle e Julia Butters in The Fabelmans © 2022 Universal Studios and Amblin Entertainment

Sotto questo punto di vista The Fabelmans si conferma, alla maniera di molti film del primo Spielberg, una favola che reinterpreta la realtà. O meglio l’espressione di un desiderio preciso, quello di aver avuto la possibilità di capire meglio i propri genitori. In certi momenti sembra quasi che il cineasta voglia spiegarci perché negli anni ‘70 e ‘80 faceva film in quel modo, e questo introduce un certo didascalismo nella narrazione e nell’estetica scelta per The Fabelmans.

Al tempo stesso però troviamo nel film sequenze che parlano di cinema in maniera talmente precisa e profonda da colpire dritte al cuore: Spielberg ci mostra ad esempio con straordinaria semplicità ed efficacia che fare cinema ha significato per lui tentare di prendere il controllo della propria vita, oppure che si possono usare le immagini quando le parole diventano troppo pesanti o dolorose per poter essere pronunciate.

Spielberg strizza l’occhio a John Hughes

Questi sono i momenti più belli di The Fabelmans, opera che possiede anche momenti di incredibile e insieme dolorosa leggerezza, alla maniera di quel John Hughes a cui Spielberg strizza più volte l’occhio in questo lungometraggio. E a chiudere un’operazione tanto complessa e stratificata proprio perché estremamente personale, ci sono gli ultimi dieci minuti che sono qualcosa che è difficile definire, tante sono le emozioni che racchiude: una sequenza cinefila, spassosa, geniale anche nella scelta di un cameo straordinariamente assurdo eppure perfetto che ovviamente non vi spoileriamo. 

Per quanto riguarda la direzione degli attori, Spielberg si conferma perfetto regista di giovani interpreti, consentendo al protagonista Gabriel LaBelle di regalarci una prova maiuscola, trattenuta e sofferta nella prima parte e poi progressivamente più libera e carismatica quando invece il personaggio di Sam inizia a trovare la forza per lottare al fine di affermare la propria personalità. Straordinaria – giustamente nominata all’Oscar – la partecipazione del grande veterano Judd Hirsch in una sola ma fondamentale sequenza. Funzionano a dovere Paul Dano e Seth Rogen, mentre invece si sviluppa a corrente alternata la prova di Michelle Williams, la quale a tratti sembra incerta sul come interpretare una figura femminile la cui frustrazione emotiva conduce ad atteggiamenti eccessivamente melodrammatici. 

Gabriel LaBelle in The Fabelmans
Gabriel LaBelle in The Fabelmans © 2022 Universal Studios and Amblin Entertainment

Riscrivere la propria infanzia con il cinema

The Fabelmans è un film forse un po’ troppo alterno nei toni e nell’esposizione della storia per convincere del tutto: nei momenti in cui funziona è di una potenza emotiva profonda, in altri al contrario fa pensare a quanto altri giovani protagonisti nel cinema di Steven Spielberg si siano rivelati maggiormente emblematici di Sam Fabelman. A conti fatti, il senso di solitudine e di innocenza perduta derivati dall’aver perso il sostegno del nucleo familiare hanno trovato piena rappresentazione in altri film dell’autore – su tutti a nostro avviso si staglia il giovane Christian Bale de L’impero del sole – ma a conti fatti probabilmente non è neppure questo lo scopo di The Fabelmans.

Spielberg sembra volerci dire che, alla soglia dei 76 anni, con quello che gli è accaduto, lui ci ha finalmente fatto i conti. Alla sua maniera, ovvero adoperando il cinema come “fabula”, come possibilità di riscrivere la propria storia interiore. E sotto questo punto di vista il suo film è quantomai prezioso. 

Giulia Bevilacqua: 10 cose che non sai sull’attrice

Giulia Bevilacqua: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Giulia Bevilacqua è attiva ormai da anni nel mondo della televisione e del cinema. Interprete di numerosi film e serie di grande popolarità, si è negli anni guadagnata sempre più spazio, affermandosi come un’attrice ricca di talento e carisma.

Ecco 10 cose che non sai di Giulia Bevilacqua.

Giulia Bevilacqua: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in noti film. La carriera cinematografica dell’attrice ha avuto inizio con il film Cardiofitness (2007), per poi proseguire con L’oera di punta (2007), Feisbum! Il film (2009), Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato (2011) e 100 metri dal paradiso (2012). Nel 2014 ottiene un ruolo nel film Tutta colpa di Freud (2014), con Marco Giallini, mentre negli anni successivi recità in Natale col boss (2015), Tiramisù (2016), di Fabio De Luigi, Il contagio (2017) e Moschettieri del re – La penultima missione (2018), con Pierfrancesco Favino. Di recente ha invece recitato in Ritorno al crimine (2021), Tre sorelle (2022), C’era una volta il crimine (2022) e Il principe di Roma (2022).

2. Ha preso parte a diverse serie televisive. Prima di debuttare sul grande schermo, la Bevilacqua aveva già recitato in serie come Un medico in famiglia 3 (2003), Don Bosco (2004), Don Matteo 4 (2004), Una famiglia in giallo (2005), Grandi domani (2005) e Distretto di Polizia (2005-2011), dove ha interpretato la sovrintendente Anna Gori. In seguito, parallelamente al cinema, ha recitato per serie come Dov’è mia figlia? (2011), Nero Wolfe (2012), Come un delfino 2 (2013), Fuoriclasse (2014-2015), Una pallottola nel cuore (2014-2018) e È arrivata la felicità (2015-2018). Di recente ha invece preso parte a Cops – Una banda di poliziotti (2020-2021) e Più forti del destino (2022).

3. Ha recitato per diversi videoclip. Negli anni l’attrice non ha mancato di dedicarsi anche ad altri progetti al di fuori dei film e delle serie TV. In particolare, si annovera la sua partecipazione a diversi videoclip di noti cantanti e gruppi. Nel 2000 prende ad esempio parte al videoclip del brano Thank You for Loving Me, del gruppo statunitense Bon Jovi. In seguito è in Tutte le mattine di Valeria Rossi, I giorni migliori dei Tiromancino, La razionalità dei Velvet, Giulia domani si sposa di Artù e Il rimedio, la vita e la cura di Chiara Galiazzo.

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Giulia Bevilacqua in Ritorno al crimine

4. Ha recitato nel noto film. In Ritorno al crimine, sequel di Non ci resta che il crimine, l’attrice interpreta il personaggio di Loretta, figlia di Sabrina, che nel primo film da giovane era interpretata da Ilenia Pastorelli e qui, da anziana, ha invece il volto di Loretta Goggi. La Bevilacqua ha poi ripreso il suo personaggio anche nel terzo film, dal titolo C’era una volta il crimine.

Giulia Bevilacqua: il matrimonio, il marito e i figli

5. È sposata. Il 30 settembre del 2017 l’attrice si è sposata a Positano con il giornalista Nicola Capodanno. I due, conosciutisi circa tre anni prima ad una festa, hanno scelto il celebre comune in provincia di Salerno in quanto luogo d’origine di lui. Qui hanno celebrato la loro unione su una terrazza che affaccia sul mare, davanti ad amici e parenti.

6. Hanno avuto due figli. Poco dopo il loro primo anniversario di matrimonio, il 16 novembre 2018 è nata la prima figlia della coppia, chiamata Vittoria. Il 28 maggio 2020 è poi nato Edoardo, il secondo figlio della coppia. La Bevilacqua ha annunciato tale lieto evento tramite il proprio account Instagram, postando una foto del neonato. Proprio tramite il proprio account Instagram l’attrice aveva condiviso già aggiornamenti su entrambe le gravidanze.

Giulia Bevilacqua: il suo fidanzato

7. Era fidanzata con un collega. Prima di sposarsi con Capodanno e formare con lui una famiglia, l’attrice era stata fidanzata per circa sei anni con l’attore Simone Corrente, conosciuto sul set della serie Distretto di polizia. Quando i due hanno poi annunciato di essersi separati, sono stati attenti a non far trapelare ulteriori informazioni a riguardo. In seguito, però, hanno affermato di essere rimasti in buoni rapporti e di volersi bene ancora oggi.

Giulia-Bevilacqua-instagram

Giulia Bevilacqua è su Instagram ma non su Facebook

8. È presente sul social network. L’attrice possiede un proprio profilo Instagram ufficiale con tanto di spunta blu. Questo è seguito attualmente da 161 mila persone e vanta oltre mille e quattrocento post. Attraverso le sue pubblicazioni l’attrice è solita raccontare le proprie giornate lavorative, tra curiosità e dietro le quinte dei set a cui partecipa. Non mancano però anche immagini legate alla propria quotidianità, tra momenti di svago, giornate in compagnia di amici o colleghi e molto altro. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

9. Non è presente su Facebook. Se l’attrice risulta essere molto attiva su Instagram, lo stesso non si può dire per Facebook. Sul noto social network la Bevilacqua non sembra infatti possedere un profilo o una propria pagina ufficiale. Per chi utilizza Facebook e vuole rimanere aggiornato su tutte le novità riguardanti l’attrice, si possono però ritrovare alcune fan page a lei dedicata, con informazioni e foto dei suoi progetti passati e futuri.

Giulia Bevilacqua: età e altezza dell’attrice

10. Giulia Bevilacqua è nata a Roma, il 19 maggio del 1979. L’attrice è alta complessivamente 1.74 metri.

Fonte: IMDb, Instagram

Black Panther: Wakanda Forever in cima al box office italiano con 4,1 milioni

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Il nuovo film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever ha conquistato il pubblico italiano ottenendo il primo posto al box office con un incasso di oltre 4,1 milioni di Euro in sei giorni di programmazione. Nelle sale italiane dallo scorso 9 novembre, il lungometraggio diretto da Ryan Coogler si è posizionato, nel nostro mercato, come quarto miglior opening del 2022 e come quinto miglior opening dall’inizio della pandemia.

Siamo molto soddisfatti del successo ottenuto da Black Panther: Wakanda Forever in meno di una settimana e questo testimonia quanto sia forte il desiderio del pubblico italiano di tornare sempre di più a vivere l’esperienza cinematografica”, ha dichiarato Daniel Frigo, AD The Walt Disney Company Italia. “Questi risultati confermano ancora una volta il forte legame del pubblico italiano con il Marvel Cinematic Universe dopo lo straordinario successo riscosso da Doctor Strange nel Multiverso della Follia e Thor: Love and Thunder che, insieme a Black Panther: Wakanda Forever, rappresentano tre dei quattro migliori opening del 2022, nonché tre dei cinque migliori opening dall’inizio della pandemia. Nel 2022 The Walt Disney Company Italia ad oggi ha distribuito dodici titoli e realizzato un totale di oltre 45 milioni di Euro con oltre 6,3 milioni di presenze. Siamo felici di poter continuare a sostenere le sale cinematografiche con nuovi attesissimi titoli in arrivo nei prossimi mesi, come il lungometraggio d’animazione Walt Disney Animation Studios Strange World – Un Mondo Misterioso e Avatar: La Via dell’Acqua, secondo capitolo del film di James Cameron con il maggiore incasso di tutti i tempi.

Black Panther: Wakanda Forever, la recensione

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta Mejía nel ruolo di Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli. Black Panther: Wakanda Forever è diretto da Ryan Coogler e prodotto da Kevin Feige e Nate Moore.

Harry Potter: il torneo delle Case di Hogwarts arriva in tv

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Harry Potter: il torneo delle Case di Hogwarts arriva in tv

La più grande competizione tra fan nella storia del Magico Mondo di Harry Potter, un evento per gli appassionati di tutte le età, arriva su Boing (canale 40 del DTT)con l’esclusiva Prima TV free di Harry Potter: il torneo delle Case di Hogwarts.

Questo evento speciale composto da quattro puntate e condotto dall’attrice Premio OscarHelen Mirren, vedrà i fan del Magico Mondo mettere alla prova la loro conoscenza di Harry Potter. I concorrenti – divisi nelle celebri quattro casate Grifondoro, Tasso Rosso, Corvo Nero e Serpe Verde – si sfideranno per vincere l’ambito trofeo finale: La Coppa delle Case.

Harry Potter: il torneo delle Case di Hogwarts, ospiti e concorrenti

A rendere ancora più speciale questo evento, i cameo degli ex studenti di Harry Potter: Tom Felton, Simon Fisher-Becker, Shirley Henderson e Luke Youngblood, oltre ai superfan Pete Davidson e Jay Leno. Nel corso dei quattro appuntamenti, i concorrenti saranno divisi in squadre da tre.

Le casate si scontreranno in quattro epiche sfide a colpi di domande e con l’aiuto del pubblico dal vivo, per scoprire chi di loro conosce l’intricato e dettagliato universo di Harry Potter come il palmo della propria mano. Le squadre vincitrici dei singoli round approderanno poi al gran finale durante il quale verrà decretata la casata che si aggiudicherà la vittoria e il titolo di campioni.

Prodotto da Warner Bros. Unscripted Television, in associazione con Warner Horizon e Robin Ashbrook e Yasmin Shackleton di theoldschool, Harry Potter: il torneo delle Case di Hogwarts è un evento imperdibile, ricco di curiosità e aneddoti, condotto da un’attrice amata in tutto il mondo, che i fan appassionati di Harry Potter non potranno fare a meno di amare.

The Whale, il trailer del film di Darren Aronofsky con Brendan Fraser

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Dopo il grande successo di pubblico e critica alla 79° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove è stato accolto da oltre 6 minuti di applausi, The Whale, il nuovo attesissimo film di Darren Aronofsky, ha già ricevuto il Toronto International Film Festival Tribute Award e l’American Riviera Award del Festival Internazionale di Santa Barbara per il suo interprete protagonista Brendan Fraser, oltre ad altri numerosi premi internazionali.

The Whale, recensione del film con Brendan Fraser

Dal genio creativo di Darren Aronofsky, regista candidato all’Oscar® con Il Cigno Nero e vincitore del Leone D’Oro a Venezia con The Wrestler, The Whale è un viaggio emozionante e profondamente umano – una storia intensa e coinvolgente, intima e personale che si rivela universale per colpire il cuore del pubblico.

In The Whale, Brendan Fraser offre una straordinaria performance nel ruolo di Charlie, un insegnante di inglese che soffre di obesità grave e che deve confrontarsi con i propri fantasmi e un amore mai rivelato che lo tormentano da anni, nonché con un rapporto irrisolto con la figlia adolescente (Sadie Sink, la protagonista della serie culto Stranger Things), per un’ultima possibilità di redenzione.

Il film arriverà nelle sale italiane nel febbraio 2023 distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, nell’ambito di un listino estremamente ricco e già pieno di successi.

Noir in Fest 2022: aperte le votazioni per il Premio Giorgio Scerbanenco

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È online la lista dei 20 romanzi noir da votare per determinare la cinquina dei finalisti concorrenti all’edizione 2022 del Premio Giorgio Scerbanenco. Sono romanzi noir italiani editi tra novembre 2021 e ottobre 2022 e scelti, tra gli oltre 100 iscritti, dal comitato selezionatore del festival.

A partire dall’11 novembre fino alle ore 23.59 di sabato 19 novembre 2022, ogni lettore potrà votare i suoi cinque titoli preferiti sul sito del festival(www.noirfest.com). La cinquina dei finalisti sarà determinata dalla somma ponderata dei voti dei lettori e della giuria letteraria, presieduta da Cecilia Scerbanenco e composta da  Alessandra Calanchi, Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Sergio Pent, Sebastiano Triulzi e John Vignola.

Sabato 3 dicembre i cinque finalisti saranno presentati a Milano in apertura del festival e tra questi la giuria letteraria (a cui si aggiungeranno Cecilia Lavopa e Alessandra Tedesco) decreterà il vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco 2022, che verrà consegnato in serata.

I semi-finalisti del premio Giorgio Scerbanenco 2022:

Francesco Abate, Il complotto dei calafati, Einaudi
Erica Arosio e Giorgio Maimone, Macerie, Mursia
Daniele Bresciani, Testimone la notte, Bompiani
Cristina Cassar Scalia, La carrozza della Santa, Einaudi
Alessandro Ceccherini, Il mostro, Nottetempo
Gian Andrea Cerone, Le notti senza sonno, Guanda
Romano De Marco, La casa sul promontorio, Salani
Andrea Fazioli, Le strade oscure, Guanda
Riccardo Gazzaniga, In forma d’essere umano, Rizzoli
Gabriella Genisi, Terrarossa, Sonzogno
Davide Longo, La vita paga il sabato, Einaudi
François Morlupi, Nel nero degli abissi, Salani
Francesco Musolino, Mare mosso, E/O
Enrico Pandiani, Fuoco, Rizzoli
Paolo Maggioni, La calda estate del Commissario Casablanca, SEM
Chiara  Montani, La ritrattista, Garzanti
Chiara Moscardelli, La ragazza che cancellava i ricordi, Einaudi
Alessandro Perissinotto e Pietro d’Ettorre, Cena di classe, Mondadori
Brunella Schisa, Anatomia di un mostro, HarperCollins
Stefano Vicario, Il re degli stracci, La nave di Teseo

One Piece Film: RED, quattro proiezioni speciali il 22 e 23 novembre, scopri dove!

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Anime Factory, etichetta di proprietà di Plaion Pictures, è lieta di annunciare quattro imperdibili nuove anteprime speciali di One Piece Film: RED, diretto da Goro Taniguchi e prodotto da TOEI Animation. L’attesissimo nuovo film basato sul manga dei record di Eiichiro Oda è infatti pronto ad approdare in anteprima anche in lingua italiana nelle sale i prossimi 22 e 23 novembre, con quattro tappe imperdibili alla presenza dei doppiatori del film.

Tutti i partecipanti riceveranno l’esclusivo set di postcard del film che potrà essere fatto autografare dai doppiatori presenti in sala.

Le tappe sono:

  • Mar 22 Novembre ROMA – The Space Roma Parco de Medici. Alla presenza di Renato Novara (Luffy) & Luca Bottale (Usopp). Inizio proiezione ore 20:10, il firmacopie inizierà alle ore 19:30
  • Mar 22 Novembre MILANO – UCI Bicocca. Alla presenza di Emanuela Pacotto (Nami) & Patrizio Prata (Zoro). Inizio proiezione ore 20:30, il firmacopie inizierà alle ore 20:00
  • Mer 23 Novembre MODENA – Cinema Victoria. Alla presenza di Renato Novara (Luffy) & Luca Bottale (Usopp). Inizio proiezione ore 21.00, il firmacopie inizierà alle ore 20:00
  • Mer 23 Novembre BRESCIA – Cinema OZ. Alla presenza di Emanuela Pacotto (Nami) & Patrizio Prata (Zoro). Inizio proiezione ore 21.00, il firmacopie inizierà alle ore 20:30

Dopo il successo delle anteprime in lingua originale, che hanno totalizzato oltre 51.000 presenze e quasi € 400.000 di incasso, Anime Factory vuole continuare ad accontentare i fan di One Piece, organizzando un tour in 4 tappe con anteprime del film doppiato in italiano, alla presenza di Renato Novara (Luffy) e Luca Bottale (Usopp), Emanuela Pacotto (Nami) e Patrizio Prata (Zoro).

One Piece Film: Red intervista al regista Gorō Taniguchi

L’enorme ed inedito impegno di distribuzione per One Piece film: RED dimostra ancora una volta l’incredibile attesa da parte dei fan di questo manga dei record, che si appresta a conquistare il pubblico del Bel Paese dopo aver raggiunto risultati di box office straordinari in Giappone e Francia.

In Giappone la pellicola è a tutti gli effetti la più redditizia di sempre del franchise: ha superato il traguardo dei 18 miliardi di Yen (oltre 124 milioni di Euro) registrando così il miglior incasso anime del 2022, ottenendo il secondo miglior debutto della storia del cinema giapponese, diventando il sesto miglior anime ed entrando nella top ten dei migliori film di sempre. Il film ha ottenuto ottimi risultati anche al box office in Francia, con oltre un milione di spettatori accorsi al cinema a godersi il nuovo film di One Piece sul grande schermo. Anche in Spagna (100.000 spettatori in 5 giorni) il film si appresta ad infrangere ogni record della licenza.

One Piece Film: RED, atteso dai fan più accaniti e non solo, è il primo episodio con una forte componente musicale (con la suggestiva interpretazione della star nipponica Ado) e vede anche il ritorno di uno dei personaggi più iconici e interessanti creati da Oda: Shanks il Rosso, uno dei quattro imperatori che ha ispirato e spinto Luffy da piccolo a diventare un pirata, nonché il padre del nuovo personaggio Uta.

Sinossi:
Uta, la cantante più amata del mondo, la cui voce è stata definita “ultraterrena”, è famosa anche perché nasconde la sua vera identità ed un altro segreto: Uta è la figlia di Shanks!
Per la prima volta in assoluto, lei ha deciso di svelare il suo volto al mondo durante un concerto dal vivo! L’arena del concerto, che si tiene sull’isola di Elegia, si riempie di tutti i suoi fan, compresi famigerati pirati, esponenti della Marina e i Pirati di Cappello di Paglia guidati da Luffy, tutti decisi a godersi questa performance canora attesissima. Il concerto inizia ed il pubblico scopre che l’eccezionale potere della voce di Uta nasconde un pericolo che potrebbe cambiare il mondo. Toccherà quindi a Luffy e a Shanks mettersi in azione. Tra tanti colpi di scena, la battaglia per la libertà sta per avere inizio…

In Italia, dopo le anteprime in lingua originale, One Piece Film: RED uscirà al cinema il 1° dicembre 2022 distribuito da Anime Factory, etichetta di Plaion Pictures.

Incroci Sentimentali, la recensione del film con Juliette Binoche

Juliette Binoche torna sul grande schermo con Incroci Sentimentali, pellicola romance dal taglio dolceamaro di Claire Denis. La regista propone una storia convenzionale, quella dell’adulterio, mettendo enfasi sui punti di rottura dei personaggi per invadere l’intimità di una coppia il cui rapporto apparentemente sano si sbriciola a causa della debolezza carnale e amorosa.

Il lungometraggio, vincitore dell’Orso d’argento per il miglior regista al Festival Internazionale del cinema di Berlino, è la trasposizione cinematografica del romanzo di Christine Angot, Un tournant de la vie, la cui sceneggiatura porta anche la sua firma. Incroci Sentimentali è distribuito da Curiosa Films e sarà nelle sale dal 17 novembre.

Incroci sentimentali, la trama

Sara (Juliette Binoche) e Jean (Vincent Lindon) sono una coppia ben consolidata da oramai dieci anni, la cui però intesa è molto più forte a livello sessuale che comunicativo. Lei è una giornalista radiofonica, lui un ex giocatore di rugby finito in carcere per alcuni anni. Dopo una vacanza rilassante al mare, i due amanti tornano alle loro ordinarie vite fatte di caffè al mattino e sguardi sui tetti parigini in un balcone che sa di vissuto.

Quando un giorno Sara intravede il suo ex Francois (Gregoire Colin), amico di Jean, con il quale molto tempo addietro aveva condiviso un amore folle e passionale, la vita della donna viene sconvolta. Il ritorno di Francois nella sua quotidianità come presenza assidua, provoca un’incrinatura nella sua relazione con Jean, fino a farle compiere un passo che metterà in discussione tutte le sue credenze.

Il tema del “frutto proibito”

Secondo William Indick, le pellicole d’amore per funzionare bene devono mettere in scena il complesso di Edipo, che sia presentato letteralmente (più di rado) oppure metaforicamente. Provando a pensare alla sceneggiatura di Incroci Sentimentali, è evidente – grazie al tema trattato – come la rivalità fra Jean e Francois si sia costruita proprio su questo concetto freudiano. Il figlio, che nel complesso di Edipo vede nel padre una minaccia per la conquista dell’amore della madre, a livello cinematografico si tramuta nel personaggio che deve confrontarsi con il suo rivale per possedere l’oggetto del proprio amore. Nel racconto portato in scena da Claire Denis è l’amore di Sara al centro della conflittualità fra i protagonisti maschili.

All’interno della pellicola viene posizionato quello che comunemente è chiamato il tema del “frutto proibito”, in questo caso rappresentato dalla trama adulterina. Jean è messo davanti ad una verità amara: si contende l’amore di Sara proprio con Francois, suo caro amico. Ma il complesso di Edipo qui è simbolico – poiché ripropone le stesse emozioni di base – e nasce in Francois che nel sentimento di Sara vede, moralmente e pubblicamente, un tabù. È qui che si scatena la rivalità nei confronti di Jean, proprio come il figlio con il padre. La “competizione” fra i due amici, Denis la fa esplodere nella crisi della storia fra Jean e Sara, con un finale il cui messaggio è chiaro: a volte non esiste scelta fra la persona giusta e quella sbagliata, e se non si ha il coraggio di capirlo entra in gioco il destino, in un modo o nell’altro.

Un amore che diventa prigione

In Incroci Sentimentali la messinscena si spoglia di ogni orpello e decide, attraverso una scelta registica mirata, di prediligere primi e primissimi piani per porre l’attenzione sul meccanismo dello sguardo e l’evoluzione dello stesso, da cui si elevano sentimenti ed emozioni. È la stessa macchina da presa che conduce lo spettatore a confrontarsi con la trasformazione dei protagonisti, con i loro conflitti interiori, accendendo la luce sui loro stati d’animo che nel progredire della storia prendono forme diverse, fino al compiersi di un climax in cui pathos e gravitas sentimentale sono preponderanti.

Ci si ritrova faccia a faccia, e cuore a cuore, con i desideri più profondi di Jean e Sara, riuscendo a leggere quanto dai loro occhi che dalle rughe d’espressione, i loro più reconditi pensieri. Le immagini che tracciano come una matita i loro volti, inabissandosi nella loro intimità, rendono palese ciò che i dialoghi – già in deficit – non riescono o non vogliono esprimere. È il processo della consapevolezza a essere messo in moto, e si sceglie di descriverlo dando spazio ai silenzi – che rappresentano anche un’insufficiente comunicazione nella coppia – piuttosto che all’eccesso delle parole. È dunque grazie alle sequenze più tacite che ci si accorge di star assistendo alla distruzione del concetto di lealtà, più che di un amore (forse finito anche molto prima), all’interno di una casa che se un tempo era libertà ora diventa prigione.

Incroci Sentimentali risulta perciò un film da osservare con minuzia per coglierne le sfumature, e pone l’accento sui problemi di coppia, incorniciati dall’incomprensione di due persone che, seppur si amino, non riescono a trovare un equilibrio. L’invadenza della mdp è solo un’escamotage per portare la fruizione ai massimi livelli di empatia e identificazione, con lo scopo di esporre uno spaccato di realtà, quella coniugale, che sempre più spesso si frantuma influenzato da tentazioni esterne.

Nuovo Olimpo: al via le riprese del nuovo film Originale Netflix di Ferzan Ozpetek

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Primo ciak oggi per Nuovo Olimpo, quattordicesimo film di Ferzan Ozpetek che segna la prima collaborazione tra l’acclamato regista e Netflix. Prodotto da Tilde Corsi e Gianni Romoli, Nuovo Olimpo è una produzione R&C Produzioni con Faros Film. Il film sarà girato a Roma e arriverà su Netflix nel 2023.

Protagonisti del film i giovani attori Damiano Gavino e Andrea Di Luigi. Nel cast anche Luisa Ranieri, Greta Scarano, Aurora Giovinazzo, Alvise Rigo, Giancarlo Commare.

La trama del film Nuovo Olimpo

Fine anni ’70. Sono giovani, belli e hanno appena 25 anni. Si incontrano per caso e si innamorano perdutamente. Un avvenimento inaspettato però li separa. Per trent’anni inseguono comunque la speranza di ritrovarsi, perché si amano ancora. Soggetto originale e sceneggiatura di Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek. La fotografia del film è di Gian Filippo Corticelli, il montaggio di Pietro Morana, la scenografia di Giulia Busnengo e i costumi di Monica Gaetani.

Ethan Cutkosky: 10 cose che non sai sull’attore

Ethan Cutkosky: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Ethan Cutkosky è ancora molto giovane, ma vanta già diversi ruoli in progetti che, tra cinema e televisione, gli hanno permesso di dar prova del suo talento. Oggi che è sul punto di rinnovarsi e mettersi nuovamente alla prova con nuove avventure, la sua carriera sembra essere ricca di promesse ed entusiasmanti novità.

Ecco 10 cose che non sai di Ethan Cutkosky.

Ethan Cutkosky: i suoi film e le serie TV

1. È noto per alcune serie TV. Ethan Cutkosky deve la sua popolarità alla serie Shameless, dove dal 2011 al 2021 ha ricoperto il ruolo di Carl Gallagher, recitando in ben 134 episodi, accanto agli attori Emmy Rossum e William H. Macy. Nel 2012 ha invece recitato in un episodio della serie televisiva Law & Order: Unità Speciale, dove ha interpretato Henry Mesner, ruolo che ha ripreso in un episodio della serie nel 2021. Nel 2020 ha recitato in un episodio di Power, mentre nel 2022 ha interpretato Caleb in un episodio della serie The Conners.

2. Ha recitato anche per il cinema. Cutkosky ottiene un primo ruolo come attore all’interno del film Fred Claus – Un fratello sotto l’albero (2007), dove interpreta non accreditato un personaggio di nome Carl. Nel 2009 ottiene un ruolo di maggior rilievo nel film horror Il mai nato, dove ha l’opportunità di recitare accanto a Gary Oldman. Ha poi preso parte al film Conviction (2010), tornando sul grande schermo nel 2022 con il film Alex/October. Prossimamente, invece, reciterà da protagonista in Going Places.

3. È anche produttore. Fino ad oggi Cutkosky si è limitato a lavorare come attore, ma per il suo prossimo film, Going Places, ha intenzione di ricoprire anche un altro ruolo oltre allo stare davanti la macchina da presa. Cutkosky figurerà infatti anche tra i produttori della pellicola, segnando così il suo esordio in tale attività. L’attore ha dichiarato che da tempo desiderava occuparsi della produzione di un progetto e il nuovo film deve aver suscitato la sua attenzione a tal punto da spingerlo a svolgere tale attività.

Ethan-Cutkosky-canzoni

Ethan Cutkosky in Shameless

4. È uno dei protagonisti della serie. In Shameless l’attore ha interpretato Carl Gallagher, quintogenito della famiglia protagonista della serie. Carl è un bambino instabile e turbolento, che causa continui problemi a scuola. Il personaggio è poi cambiato molto nel corso delle varie stagioni della serie, maturando di pari passo con il maturare dell’attore. Cutkosky ha poi sempre raccontato di essersi affezionato molto a Carl e di averne compreso e accettato anche gli aspetti meno lodevoli.

5. Ha chiesto di non essere inserito in alcuni episodi. L’attore ha chiesto ai produttori del film di rimuovere il suo personaggio da alcuni episodi della fine della quinta stagione. Questo perché egli stava per iniziare il liceo e voleva viverlo in modo appropriato, senza lo stress di doversi dividere tra la scuola e il set. Grazie a tale libertà, è stato dunque in grado di iniziare quell’avventura come un normale adolescente.

Ethan Cutkosky in Il mai nato

6. Ha interpretato un ruolo particolare. Nel film horror Il mai nato, l’attore ha interpretato Barto, il fratello gemello di Sofi, morto ad Auschwitz durante un esperimento nazista. Un demone dybbuk lo vide come un’opportunità per entrare nel regno dei mortali e lo resuscitò per tale fine. Per fermarlo, Sofi ha ucciso il fratello con l’intenzione di sconfiggere lo spirito. Il dybbuk continua però ad apparire sotto forma di Barto per tutto il film, in quanto si è fuso con la sua anima.

Ethan Cutkosky è su Instagram

7. Ha un profilo sul social network. Ethan Cutkosky è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 3.2 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato appena una trentina di post, tutti relativi alle sue attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Ethan-Cutkosky-Instagram

Ethan Cutkosky: chi è la sua fidanzata

8. È molto riservato. Come noto, l’attore non è solito condividere molti dettagli sulla propria vita privata e dunque non sono molte le notizie a riguardo. Si sa tuttavia che a partire dal 2021 ha intrapreso una relazione con l’attrice Brielle Barbusca, attrice vista in The Starter Wife, Scandal e Bones. I due avevano anche recitato insieme in un episodio di Shameless nel 2016, dal titolo Abortion Rules. Ad oggi non è però chiaro se i due stiano ancora insieme o no.

Ethan Cutkosky e le sue canzoni

9. Ha pubblicato alcuni singoli. A partire dal 2021 Cutkosky ha intrapreso anche una carriera nel mondo della musica, rilasciando ad oggi quattro singoli. Nel 2020 ha pubblicato i brani Alone e Comprehend, mentre nel 2021 ha reso disponibili le canzoni Wondering ed Erase Me. I fan attendono ad oggi la realizzazione di un vero e proprio album, avendo apprezzato le doti canore dell’attore.

Ethan Cutkosky: età e altezza

10. Ethan Cutkosky è nato a St. Charles, Illinois, il 19 agosto del 1999. L’attore è alto complessivamente 1.65 metri.

Fonte: IMDb

Cattiva Coscienza, in corso le riprese del film di Davide Minnella

Sono in corso le riprese del film CATTIVA COSCIENZA, secondo lungometraggio di Davide Minnella, con Francesco Scianna, Filippo Schicchitano, Matilde Gioli, Beatrice Grannò, Giovanni Esposito, Alessandro Benvenuti, Gianfranco Gallo, Caterina Guzzanti e con Drusilla Foer. 

Filippo è un fidanzato fedele, un avvocato impeccabile e un uomo generoso. È possibile essere così perfetti? Sì, se hai una coscienza come Otto che controlla ogni tua mossa. Un giorno, però, Otto raggiunge in ritardo la sua postazione di lavoro nel “Mondo Altro” e scopre che, in pochi minuti, Filippo ha messo sotto sopra tutta la sua vita. Otto è in difficoltà, deve sistemare le cose prima che le Coscienze Superiori se ne accorgano e decide così di affrontare Filippo di persona piombando sulla Terra…

In questo percorso emozionante, divertente, ricco di colpi di scena e di situazioni in cui non sempre sarà facile agire “secondo coscienza”, i nostri protagonisti vedranno pian piano la loro vita con occhi diversi. 

Il film, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, è una produzione Italian International Film – Gruppo Lucisano e Vision DistributionAutore del soggetto è Stefano Sardo, che firma la sceneggiatura insieme a Teresa Gelli e Giordana Mari.

CATTIVA COSCIENZA sarà distribuito in Italia e nel mondo da Vision Distribution.

MCU: tutte le differenze della nuova Pantera Nera rispetto ai fumetti

Attenzione: questo articolo contiene spoiler su Black Panther: Wakanda Forever!

Black Panther: Wakanda Forever introduce la nuova Pantera Nera del MCU, con parecchie differenze rispetto alla trama del fumetto originale. Questo è il primo film in cui Shuri, interpretata da Letitia Wright, diventa una vera protagonista, anche se segna la sua quarta apparizione nel MCU. Shuri non è più un personaggio secondario e il film segue il suo viaggio per diventare la prossima Pantera Nera e salvare la sua nazione natale, il Wakanda.

Dopo la morte dell’attore Chadwick Boseman nel 2020, che ha interpretato T’Challa in Black Panther del 2018, il secondo capitolo del franchise di Black Panther ha dovuto essere riscritto senza la Pantera Nera originale. Alla fine, è stata la sorella minore di T’Challa, Shuri, a prendere il testimone, rispecchiando la trama originale dei fumetti nonostante alcune notevoli differenze, che ora esaminiamo grazie a ScreenRant.

Come Shuri è diventata la Pantera Nera nei fumetti Marvel rispetto al MCU

Shuri come nuova Pantera NeraSia nei fumetti che nel MCU, Shuri affronta sfide personali, perdite e cambiamenti nel suo arco narrativo che la portano a diventare la nuova Pantera Nera. Secondo il compositore del film, si è trattato di una trasformazione così potente che il suo arco ha persino plasmato la colonna sonora. Nei fumetti, Namor tenta di reclutare T’Challa per farlo entrare in un consiglio segreto di supercriminali chiamato la Congrega. Quando T’Challa rifiuta l’offerta, viene attaccato e finisce in coma, lasciando il Wakanda vulnerabile senza la sua Pantera Nera. Questa situazione è simile a quella in cui inizia la trama di Wakanda Forever, quando T’Challa nel MCU si ammala e muore. In entrambi i casi, Shuri ha dovuto assumere la speciale erba a forma di cuore per diventare Pantera Nera.

Tuttavia, la versione a fumetti di Shuri era spesso risentita e gelosa del titolo del fratello e desiderava da tempo essere la Pantera Nera; quindi, anche se ha preso l’erba, la Dea Pantera Nera non le ha concesso subito i poteri speciali. Ma quando Shuri decide di rischiare la vita e di salvare comunque il Wakanda (e T’Challa), la Dea si accorge del suo sacrificio e le concede i poteri, rendendo Shuri la nuova Pantera Nera. Nel MCU, Shuri ha dovuto superare il dolore per la perdita di T’Challa e di sua madre per tentare di ricreare l’erba nel suo laboratorio dopo che Killmonger l’aveva distrutta in Black Panther. Una volta assunta l’erba, è diventata immediatamente Pantera Nera per potere, ma non per spirito. Ha dovuto affrontare il suo desiderio di vendetta e capire cosa significasse manifestare lo spirito della Pantera Nera mentre affrontava Namor.

La Pantera Nera di Shuri è più potente nel MCU o nei fumetti?

Black Panther: Wakanda ForeverDopo aver ricreato e assunto l’erba a forma di cuore, Shuri ha acquisito superforza, velocità e resistenza. Forse l’abilità più utile che ha ottenuto è però la capacità di guarigione, come si vede alla fine del film dopo che ha rimosso una lancia che le era stata conficcata nell’addome e continua a combattere. È evidente che in Wakanda Forever i poteri di Shuri come nuova Pantera Nera sono straordinari. Nei fumetti, Shuri acquisisce supervelocità e forza come Pantera Nera; tuttavia, anche le abilità di Shuri nei fumetti sono leggermente diverse. Ottiene il dono di trasformare la sua pelle in una sostanza simile alla pietra che non può essere perforata o danneggiata. È anche in grado di trasformarsi in un uccello e di trasformare gli altri in uccelli se si trovano in sua presenza.

Queste ultime due abilità sono state ottenute solo dopo l’addestramento con lo spirito di Djalia, a cui Shuri ha avuto accesso solo dopo essere diventata la nuova Pantera Nera. Sebbene nei fumetti abbia una gamma di poteri più ampia, sembra che la versione MCU della Pantera Nera sia inizialmente più forte, dato che Shuri non si è ancora sottoposta a un ulteriore addestramento per ottenere altre abilità. Resta da vedere se il MCU amplierà i poteri di Shuri: entrambe le versioni del personaggio, tuttavia, sono molto più forti con le loro tute da Black Panther che da sole.

Come la tuta di Pantera Nera di Shuri nel MCU è diversa da quella dei fumetti

La pantera nera nei fumetti e nel MCUSia nel MCU che nei fumetti, la tuta di Shuri è fatta dello strumento più prezioso del Wakanda, il vibranio. L’abito di Pantera Nera con cui Shuri ha debuttato nel MCU è simile a quello che ha costruito per T’Challa. Sembra avere la stessa nanotecnologia e la stessa capacità di assorbire/distribuire l’energia di quella di T’Challa, anche se il design è leggermente modificato con diversi pezzi in rilievo e tratti bianchi sulla maschera.

Sebbene i fumetti recenti abbiano ritratto Shuri con un abbigliamento simile, a volte la si vede anche con un colletto di pelliccia, piume o un mantello attaccato al suo costume da Black Panther, che non è stato ricreato nel film.

Che cosa è successo a Shuri dopo essere diventata la Pantera Nera nei fumetti?

La pantera nera nei fumetti e nel MCUAnche se il MCU si discosta spesso dalle trame dei fumetti, guardare a ciò che è accaduto a Shuri in queste storyline potrebbe fornire un indizio su ciò che accadrà in seguito alla Pantera Nera. Nei fumetti, una volta che Shuri ha salvato suo fratello e il Wakanda da Namor dimostrando di essere una degna Pantera Nera, mantiene il ruolo mentre T’Challa si riprende. Alla fine mantiene il suo status di Pantera Nera accanto a T’Challa fino ad Avengers: Secret Wars: in questa trama, Thanos e Namor uniscono le forze per rivendicare il Wakanda come loro base operativa. Shuri finisce per sacrificarsi in una battaglia con Thanos, ma T’Challa (che nel frattempo è diventato il Re dei Morti) la riporta in vita in una storia successiva.

Anche se è improbabile che questa trama esatta venga portata sul grande schermo, è possibile che Namor e Kang (al posto di Thanos) uniscano le forze in Secret Wars, il che potrebbe fornire una trama simile che segue due cattivi che tentano di usare il Wakanda come loro base. Il Namor del MCU non è potente come Thanos, quindi se dovesse fare la sua apparizione in un film dei Vendicatori, avrebbe senso che si alleasse con un altro supercriminale. Tuttavia, se Shuri dovesse morire in battaglia, non è chiaro se verrà riportata in vita, dato che probabilmente T’Challa non farà la sua ricomparsa nel MCU dopo la sua morte in Black Panther: Wakanda Forever. Anche se resta da vedere come si svolgerà il viaggio di Shuri nel MCU, sarà emozionante scoprire come il suo personaggio continuerà a svilupparsi e se la sua storia sarà simile a quella della sua controparte a fumetti.

Thunderbolts: il film “lancerà una bomba”, secondo David Harbour

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Thunderbolts: il film “lancerà una bomba”, secondo David Harbour

David Harbour ha anticipato che Thunderbolts della Marvel lancerà una bomba importante per il Marvel Cinematic Universe. Thunderbolts sarà un’importante aggiunta alla Fase 5 dell’MCU e uscirà il 26 luglio 2024.

Basato sull’omonimo team della Marvel Comics, Thunderbolts riunirà alcuni personaggi dell’MCU, con Bucky Barnes (Sebastian Stan), Yelena Belova (Florence Pugh), Red Guardian (David Harbour), John Walker (Wyatt Russell), Taskmaster (Olga Kurylenko), Ghost (Hannah John-Kamen) e Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), tutti già visti in azione, mentre di recente, è stato anche annunciato che Harrison Ford sarà il segretario Thaddeus Ross. Sebbene nei fumetti sia stati il barone Zemo (interpretato da Daniel Brühl nel MCU) a formare i Thunderbolts, non è stato ancora rivelato se apparirà nel film in uscita.

In un’intervista con io9/Gizmodo, David Harbour ha scherzato sul fatto che Thunderbolts lancerà una bomba per l’MCU. Sebbene non ci sia ancora alcuna indicazione sulla trama esatta del film, Harbour afferma che sarà divertente, strano e ricco di azione e che cambierà il futuro del MCU.

“Ho amato Wyatt [Russell] e i personaggi di Sebastian e Julia in tutto l’universo. Quello che [il regista Jake Schreier] vuole fare con il personaggio di Florence è molto interessante e il modo in cui sviluppiamo la nostra relazione è molto interessante. E poi quando vedi cosa stanno cercando di creare Jake ed Eric Pearson, è davvero intelligente… Quindi hai questo film che è un po’ disordinato. Sarà divertente, sarà strano, sarà d’azione. E poi sganceremo anche una bomba, il che è fantastico”.

Cosa aspettarsi da Thunderbolts?

Resta da vedere come sarà il nuovo personaggio, anche se non possiamo immaginare che la sua storia finirà durante il suo primo vero team-up! Habour vuole chiaramente rivisitare questo personaggio ancora e ancora, e questo lascia la porta aperta a molte storie diverse nel MCU.  Sul film su Thunderbolts  si sa davvero poco, ovviamente, e al momento non sappiamo cosa porterà tutti questi personaggi ad unirsi in una squadra. Se le ipotesi che il team dovrà affrontare Red Hulk sono corrette, Red Guardian potrebbe scoprire che ha un mucchio di lavoro da fare anche con alcuni nuovi amici al suo fianco.

Vi ricordiamo che Thunderbolts  uscirà nelle sale il 26 luglio 2024. Il film sarà diretto da Jake Schreier, e vedrò protagonisti Florence Pugh, Hannah John-Kamen,  Sebastian Stan, David Harbour, Olga Kurylenko, Wyatt Russell, Julia Louis-Dreyfus l’ultimo grande annuncio Harrison Ford.

Ritorno al futuro: Michael J. Fox e Christopher Lloyd inaugurano la loro linea di merchandising

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Michael J. Fox e Christopher Lloyd si sono ritrovati per la promozione di una nuova collezione di merchandising dedicata al franchise di Ritorno al futuro. Fin dalla sua uscita nel 1985, il film d’avventura di fantascienza è diventato un classico di Hollywood che ha generato la propria trilogia e ha coinvolto più di una generazione di fan.

Sia Lloyd che Fox sono stati delle vere e proprie icone di cinema teatro e televisione e i personaggi di Doc e Marty sono entrati nei cuori degli spettatori. Per entrambi gli attori, infatti, Ritorno al futuro è ancora oggi l’apice del loro successo, per cui non è strano vederli ancora indissolubilmente legati a quel film e a quel marchio.

Dopo aver anticipato una sorta di annuncio di franchising, Michael J. Fox e Christopher Lloyd hanno ufficialmente lanciato la propria linea di merchandising di Ritorno al futuro con un nuovo negozio online. La collezione, che comprende magliette, felpe con cappuccio, cappellini da baseball, poster e tazze, è stata disegnata da Fox e Lloyd e le foto (che potete vedere qui) mostrano gli attori che fanno da modelli per i pezzi della collezione. “Questa collaborazione è per i fan”, scrive Michael J. Fox in un messaggio sulla home page del sito. “Continuavamo a sentire che volevano più opzioni per celebrare la loro devozione di Ritorno al futuro e abbiamo pensato che questi articoli fossero perfetti. Pesanti”.

Qui il link al negozio online ufficiale di Ritorno al Futuro!

Batman vs Enigmista: gli interpreti del Cavaliere Oscuro immaginati con il volto del villain

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Una fantasiosa nuova fan art DC trasforma ogni attore che ha interpretato Batman nell’Enigmista. Il personaggio della DC Comics Batman, alias Bruce Wayne, ha una lunga storia cinematografica, e si è guadagnato nel tempo diversi adattamenti televisivi e cinematografici, più di ogni altro personaggio dei fumetti, da quando l’eroe è stato introdotto per la prima volta nel 1939.

Il Crociato Incappucciato è stato interpretato da molti acclamati artisti, tra cui Adam West, Michael Keaton, Val Kilmer, George Clooney, Christian Bale, Ben Affleck e Robert Pattinson, ultimo in ordine cronologico ad assumere il ruolo e per il momento ancora in carica. Il Batman di Pattinson ha affrontato l’iconico cattivo l’Enigmista (interpretato da Paul Dano).

Il cattivo si è guadagnato un nuovo look in un nuovo collage di immagini dell’artista Marc Rienzo, che ha pubblicato un’opera d’arte che ritrae diversi attori di Batman nei panni dell’Enigmista su Instagram. In precedenza Rienzo aveva già creato una serie di immagini reimmaginando gli stessi attori – Pattinson, Affleck, Bale, Kilmer, West, Clooney e Keaton – con il volto del nemico più famoso di Batman, il Joker. Come per l’esperimento artistico precedente, in ogni immagine Rienzo sfoggia uno stile unico simile a quello del film corrispondente, con sfondi, luci e costumi che variano a seconda dell’attore di Batman raffigurato.

https://www.instagram.com/p/CktN9BpLVfK/?utm_source=ig_embed&ig_rid=614b8cc2-2424-457c-bfd9-6572f5f9b5df

Bones and All, cosa mangia davvero Timothée Chalamet nelle scene di cannibalismo?

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Durante una recente intervista con SlashFilm, Taylor Russell ha rivelato esattamente come hanno realizzato le scene sanguinolente di Bones and All e cosa lei e Timothée Chalamet hanno mangiato nelle scene di cannibalismo del film.

Sebbene alcuni possano presumere che la carne umana sia stata semplicemente interpretata dalla carne di un animale diverso, come di solito accade nei film di zombi, l’attrice ha rivelato che il sangue nel film era molto più dolce. In effetti, i loro pasti raccapriccianti erano in gran parte ricavati da una combinazione di “ciliegie al maraschino, cioccolato fondente e involtini di frutta”.

“Con un appunto molto pratica, Luca ha detto che stavamo mangiando sciroppo di mais. Ma so che non lo era, perché ricordo che l’incredibile team degli effetti e il team che si occupava di tutto quel genere di cose mi dissero che erano ciliegie al maraschino, cioccolato fondente e involtini di frutta. Se ti suona bene, bene. Se non è così, abbastanza giusto. Ma era molto dolce e [più gustoso] di qualsiasi altra cosa tu possa immaginare.”

Bones and All è il nuovo film di Luca Guadagnino, vincitore del Leone d’argento alla regia e del Premio Marcello Mastroianni per la migliore attrice emergente a Taylor Russell alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film è diretto da Luca Guadagnino e scritto da David Kajganich, che ha collaborato con il regista in Suspiria e A Bigger Splash, è un adattamento del romanzo di Camille DeAngelis “Bones & All” (“Fino all’osso”), edito in Italia da Panini Books. Nel cast Taylor Russell, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, André Holland, Chloë Sevigny, David Gordon-Green, Jessica Harper, Jake Horowitz e Mark Rylance.

Bones and All, recensione del film di Luca Guadagnino

Un film prodotto dalla Frenesy Film Company e Per Capita Productions con The Apartment Pictures – società del gruppo Fremantle, Memo Films, 3 Marys Entertainment, Elafilm e Tenderstories. In co-produzione con Vision Distribution in collaborazione con SKY.

Prodotto da Luca Guadagnino, Theresa Park, Marco Morabito, Dave Kajganich, Francesco Melzi d’Eril, Lorenzo Mieli, Gabriele Moratti, Peter Spears e Timothée Chalamet.

I produttori esecutivi del film sono Giovanni Corrado, Raffaella Viscardi, Marco Colombo e Moreno Zani. I finanziatori del film sono le società italiane The Apartment Pictures (società del gruppo Fremantle), 3 Marys Entertainment, Memo Films, Tenderstories, Elafilm, Wise Pictures, Excelsa, Serfis e Piace. Vision Distribution distribuirà il film in Italia mentre MGM ha acquisito i diritti per la distribuzione internazionale.

Black Panther: Wakanda Forever imposta la Fase 5 del MCU con una rivelazione shock

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Black Panther: Wakanda Forever crea un ponte sorprendente per la Fase 5 del MCU. Dopo il debutto del regno sottomarino di Talokan e del suo sovrano Namor, il Wakanda viene coinvolto in una crisi di vibranio, che il Sub-Mariner cerca di porre fine con la forza bruta uccidendo Riri Williams, la giovane scienziata e studente del MIT che ha costruito un dispositivo in grado di localizzare il prezioso metallo. Wakanda Forever vede anche il ritorno dell’agente speciale della CIA Everett Ross (Martin Freeman), che a sua volta mette in campo degli elementi rivoluzionari per il MCU.

Proprio Everett Ross finge di non sapere nulla dei conflitti tra il Wakanda e Talokanil di fronte ai suoi colleghi della CIA. Sorprendentemente, il nuovo direttore della CIA si rivela essere nientemeno che la contessa Valentina Allegra de Fontaine (interpretata da Julia Louis-Dreyfus). Dopo essere apparsa in precedenti progetti di Fase 4 come Black Widow e Hawkeye, la nuova apparizione di Val conferma la sua posizione ufficiale di governo nell’MCU mentre lavora per costruire una nuova squadra di risorse superpotenti che sarà vista in Thunderbolts del 2024. In modo umoristico, si è anche rivelata essere l’ex moglie di Ross.

Come visto in Black Panther: Wakanda Forever, più nazioni sono a caccia di vibranio e di tutte le sue capacità. L’esistenza di un dispositivo in grado di rintracciarlo è una prospettiva davvero pericolosa con il metallo prezioso che diventa il fulcro di un nuovo tipo di corsa agli armamenti globale. Come dice la stessa Val nel film, che ricordiamo essere l’ultimo della Fase 4 del MCU, sogna il giorno in cui gli Stati Uniti metteranno finalmente le mani sul vibranio.

Black Panther: Wakanda Forever – la recensione

La rivelazione che Val è il direttore della CIA significa che ha molto potere e influenza. È anche disposta a fare tutto il necessario per ottenere ciò che vuole, come dimostrato dall’infastidire il suo ex marito nel momento in cui lo ha portato sulla scena del crimine, sfruttando la sua relazione con i Wakandiani che gli hanno salvato la vita in Black Panther del 2018. Il nuovo ruolo di Val spiega anche i suoi tentativi di reclutamento per i Thunderbolts, avendo già arruolato risorse come l’agente statunitense di John Walker e Yelena Belova. Insieme al resto della squadra che al momento annovera Guardiano Rosso, Ghost, Taskmaster e Soldato d’inverno di Bucky Barnes, è chiaro che sta cercando agenti superpotenti che hanno lavorato per i governi esteri in passato e possono navigare nella zona grigia della moralità, una squadra perfetta per la CIA per esercitare di nascosto la sua influenza sull’MCU.

Mentre Everett Ross e il generale Thaddeus “Thunderbolt” Ross non sono imparentati nei fumetti, c’è da chiedersi se Val stia lavorando per il Segretario di Stato per costruire questa nuova squadra di agenti per la CIA. È stato recentemente confermato che Thunderbolt Ross sarà interpretato da Harrison Ford in Captain America: New World Order, assumendo il ruolo del compianto William Hurt. Ciò suggerisce che Ross avrà un ruolo significativo da svolgere nella Fase 5 dell’MCU insieme a Val, inclusi i Thunderbolts, chiamati cos forse non proprio casualmente.

Sebbene Ross non sia stato coinvolto nelle origini della squadra nonostante ne abbia guidato una successiva iterazione nei fumetti, è ovvio che l’MCU stia probabilmente cercando di correggere quell’occasione mancata. La rivelazione del nuovo ruolo di Val nella CIA in Black Panther: Wakanda Forever suggerisce sicuramente la possibilità che i suoi sforzi di team building siano allineati con l’approvazione dello stesso Thunderbolt Ross. È sicuramente una rivelazione emozionante con il film finale della Fase 4 che mette in opera la preparazione per uno dei più grandi progetti per la Fase 5 del MCU.

Io sono leggenda 2: Francis Lawrence aggiorna sullo stato del sequel

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Io sono leggenda 2, il tanto chiacchierato sequel di Io sono leggenda del 2007 è stato annunciato all’inizio di quest’anno, con Will Smith che tornerà insieme alla new entry al cast Michael B. Jordan. Di recente, il regista del film originale ha parlato del suo potenziale coinvolgimento nel progetto. Ebbene oggi a distanza di un po’ di tempo il diretto interessando parlando con ComicBook del film ha detto che, sebbene non ci siano stati colloqui ufficiali per tornare nelle vesti di regista, ha parlato con lo scrittore Akiva Goldsman, che invece è stato confermato come sceneggiatore per il sequel, e che gli piacerebbe dirigere il film se gli sarà data la possibilità.

Ne ho parlato un po’ con Akiva [Goldsman], ma penso che sia ancora lontano. Ma mi piacerebbe farlo“, ha detto Lawrence. “Ho sentito alcune cose su I Am Legend. In realtà non c’è molto, solo brainstorming per Constantine , ma ho giurato di mantenere il segreto su Io sono leggenda 2.

Chi dirigerà Io sono leggenda 2?

Dall’annuncio di un sequel, nessun regista è stato scelto per dirigere il progetto, lasciando in sospeso la poltrona di regista del nuovo film. Mentre Francis Lawrence sembra volere una possibilità di dirigere il sequel, resta da vedere cosa deciderà lo Studios in merito a chi dovrà dar vita da regista al sequel. Vi ricordiamo che invece Francis Lawrence è stato confermato come regista di un altro sequel molto atteso, ovvero Constantine 2, che lo vedrà riunirsi con un altro protagonista assoluto, Keanu Reeves in quello che si presenta come uno dei progetti più attesi del prossimo futuro. Nonostante Constantine sia un film che ha diviso la critica, negli anni ha acquisito un successo post uscita che lo ha reso un vero e proprio film di successo!

Il film originale, basato sull’omonimo romanzo del 1954 di Richard Matheson, è stato un successo quando è stato presentato in anteprima nel 2007. Il film ha aperto al botteghino più grande di sempre per un film non natalizio dell’epoca ed è stato il settimo film con il maggior incasso del 2007. Attualmente, non si sa nulla del sequel del film a parte il ritorno di Smith e Goldsman, così come il coinvolgimento di Jordan come protagonista. Dunque non resta che aspettare ulteriori notizie!

The Imperfects: tutto quello che c’è da sapere sulla serie originale Netflix

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The Imperfects è una serie televisiva americana di fantascienza Originale Netflix  creata da Dennis Heaton e Shelley Eriksen.  Promossa come una storia di “arrivo della rabbia” (un gioco di parole sul coming of-of- age story ), segue tre giovani adulti che inseguono lo scienziato pazzo che ha manomesso il loro DNA, ottenendo superpoteri dirompenti. 

The Imperfects: uscita e dove vederla in streaming

The Imperfects è uscita in anteprima e in esclusiva l’8 settembre 2022 su su Netflix.

La trama di The Imperfects

Tre adulti con sede a Seattle , Abbi, uno scienziato, Juan, un artista di fumetti, e Tilda, una cantante, vengono trasformati in mostri dopo aver subito una terapia genica sperimentale. Il trio decide successivamente di dare la caccia allo scienziato responsabile della loro trasformazione, il dottor Alex Sarkov, e costringerlo a renderli di nuovo umani. Sono raggiunti dal dottor Sydney Burke, uno scienziato che li assiste nella loro ricerca

The Imperfects cast e personaggiIl cast di The Imperfects

Nel cast della serie tv protagonisti sono  Italia Ricci nel ruolo del dottor Sydney Burke, uno scienziato e l’ex partner separato del dottor Sarkov; i due hanno lavorato insieme a un progetto di cellule staminali sintetiche. Morgan Taylor Campbell nei panni di Tilda Weber, la cantante di un gruppo punk rock che sviluppa un udito migliorato e i poteri di una banshee attraverso le urla sonore. Rhianna Jagpal nei panni di Abbi Singh, una studentessa di genetica che sviluppa i poteri di una succube attraverso feromoni che fanno sì che le persone siano incontrollabilmente attratte e facilmente influenzabili da lei. Iñaki Godoy nei panni di Juan Ruiz, un fumettista che sviluppa i poteri di un chupacabra mutaforma temporaneamente . Kyra Zagorsky nei panni di Isabel Finch, una donna misteriosa con rancore nei confronti del dottor Sarkov Jedidiah Goodacre nei panni di PJ, il chitarrista solista della band punk rock di Tilda e il suo fidanzato Rhys Nicholson nei panni del dottor Alex Sarkov, uno scienziato canaglia che ha sperimentato in modo non etico sui suoi pazienti la terapia con cellule staminali sintetiche, portando molti di loro a sviluppare poteri come effetti collaterali. Nicolson interpreta anche il dottor Hallenbeck, una figura misteriosa collegata al dottor Sarkov. Celina Martin nei panni di Hannah Moore, una barista ed ex “esperimento fallito” del dottor Sarkov che non ha sviluppato poteri come gli altri pazienti.

Nei ruoli ricorrenti troviamo invece  Junnicia Lagoutin nel ruolo di Darcy Cobourg, la ragazza di Juan, Ron Selmour nei panni di Jim Sponson, un agente di alto rango per Flux incaricato di dare la caccia agli ex pazienti di Sarkov e Rekha Sharma nei panni della dottoressa Dominique Crain, responsabile scientifico dell’organizzazione governativa segreta nota come Flux.

The Imperfects 2 non si faràThe Imperfects 2 stagione, ci sarà?

Nonostante il discreto seguito che la serie ha avuto nel novembre 2022, Netflix ha deciso di non rinnovare lo show, quindi la serie è stata cancellata, dopo una sola stagione.

Black Panther: Wakanda Forever, la spiegazione del finale

Black Panther: Wakanda Forever, la spiegazione del finale

Black Panther: Wakanda Forever è arrivato nelle sale di tutto il mondo ed è giunta l’ora di analizzare può da vicino come si conclude la storia e a come si inserisca nel futuro del MCU. In questa nostra analisi del finale di Black Panther 2 e della scena mid-credits vedremo come si concluderà la guerra tra Wakanda e Talokan, le storyline di Black Panther e Namor e come la scena post-credits sia di vitale importanza per la direzione che prenderà Terra-616 nella Saga del Multiverso e oltre.

ATTENZIONE: questo articolo contiene spoiler su Black Panther: Wakanda Forever

Come finisce la guerra tra il Wakanda e Talokan

Black Panther: Wakanda ForeverBlack Panther e Namor si affrontano in una battaglia finale sorprendentemente brutale che vede l’antieroe di Talokan trafiggere Shuri con il suo bastone. L’eroina si riprende e riesce a superare la sua nemesi indebolita (che ha bisogno di acqua per alimentarsi), pronta a sferrare un brutale colpo finale a Namor per porre fine alla sua invasione.

Tuttavia, Shuri ripensa all’impatto che suo fratello, T’Challa, e sua madre, la Regina Ramonda, hanno avuto sulla sua vita e mostra invece pietà al suo nemico dopo che quest’ultimo le parla attraverso il Piano Ancestrale, ricordando a Shuri chi è. Riecheggiando le azioni di T’Challa con Zemo in Captain America: Civil War, Shuri risparmia Namor dopo che questi accetta di arrendersi. La sicurezza di Riri Williams è garantita e Namor torna nell’oceano, lasciando il mondo in superficie in cambio del fatto che il Wakanda mantenga segreta la sua casa. Ma ci si può davvero fidare di lui?

La vendetta di Namor

Namor-black-pantherTornando a Talokan, la decisione di Namor di fare pace con il Wakanda è molto infelice. Anche se è stato sconfitto dalla Pantera Nera, l’antieroe sta ancora tramando per portare la guerra nel mondo in superficie e crede che Shuri possa essere facilmente manipolata. La sua empatia e il fatto che lei percepisca dell’umanità in lui è qualcosa che Namor vede come una debolezza e, in quanto unico alleato della nuova Pantera Nera, sa che il Wakanda avrà bisogno di Talokan in futuro.

I Marvel Studios hanno la fastidiosa abitudine di uccidere i loro cattivi, ma il fatto che Namor sia sopravvissuto fa pensare che continuerà a essere un attore importante nelle future storie del MCU. Resta da vedere se questo avverrà solo nel franchise di Black Panther o anche oltre.

Il nuovo re del Wakanda

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Marvel Studios’ AVENGERS: INFINITY WAR..L to R: M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira), Black Widow/Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) and Captain America/Steve Rogers (Chris Evans)..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2018

Prima dell’uscita di Black Panther: Wakanda Forever, si diceva che Shuri sarebbe inizialmente diventata la nuova Pantera Nera per poi passare il testimone al M’Baku di Winston Duke. Forse questo era effettivamente il piano, anche se ora sappiamo che c’era almeno una parte di verità in quelle affermazioni. Alla fine del sequel, le tribù si riuniscono per incoronare Shuri come regina del Wakanda, ma lei non si trova da nessuna parte.

Al contrario, la sorella di T’Challa ha apparentemente deciso di cedere il trono a M’Baku, rendendolo il re della nazione a causa dell’assenza di lei per rispondere alla sua sfida. I sacrifici fatti durante la guerra con il Wakanda e le sue intrinseche qualità di leader lo rendono perfetto, ma cosa ne sarà di Shuri, l’ultimo membro rimasto della sua famiglia?

La rivelazione della scena mid-credits

Letitia Wright in Black Panther: Wakanda ForeverDopo essersi precedentemente rifiutata di bruciare il suo abito da cerimonia funebre, Shuri si reca ad Haiti e viene raggiunta da Nakia per dare finalmente l’addio al fratello, con un flashback che la riporta a T’Challa. Tuttavia, vengono raggiunti da un ragazzo che si rivela essere il figlio del re defunto.

Lui e Nakia hanno deciso di crescere fuori dal Wakanda per evitare le pressioni del trono e il nome wakandese del ragazzo è proprio T’Challa. Sebbene Shuri rimanga la Pantera Nera per ora, è evidente che il piano prevede che il mantello passi al figlio del Black Panther originale. Questo T’Challa dovrà crescere in fretta, naturalmente, ma i Marvel Studios hanno chiaramente intenzione di onorare Chadwick Boseman facendo in modo che il figlio del suo personaggio riprenda un giorno da dove si era interrotto, probabilmente tra molte fasi della narrazione. Nei fumetti, T’Challa e Tempesta hanno un figlio che cresce fino a diventare Pantera Nera in una linea temporale futura, quindi forse è questo il piano per la Dinastia Kang?

Tori e Lokita, la recensione del film dei fratelli Dardenne

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Tori e Lokita, la recensione del film dei fratelli Dardenne

Tori e Lokita dopo la premiazione al Festival di Cannes dove ha ricevuto il premio per il 75° anniversario, arriva in Italia con Lucky Red dal 24 novembre al cinema. Un film forte e di impatto quello che portano in scena Jean-Pierre e Luc Dardenne presentando alla stampa di Roma il loro nuovo lungometraggio. I registi belgi ancora una volta si fanno portatori di un messaggio di umanità raccontando le vicende di questi due ragazzi che si trovano emarginati dal mondo. Dopo Rosetta, che ha conquistato la Palma d’oro a Cannes nel 1999 e Una storia d’amore, anch’esso premiato a Cannes nel 2005, Tori e Lokita rappresenta uno spaccato di vita vera con cui il pubblico – sperano i registi – possa provare una profonda empatia.

Tori e Lokita, la recensione

Una storia, quella di Tori e Lokita, che racconta non un determinato fatto della cronaca odierna ma la realtà che l’Europa intera si ritrova ad affrontare. La storia di due giovani immigrati – non maggiorenni – che arrivano in Italia per assaporare la libertà. In realtà, il film dei Dardenne ci spiega cosa si nasconde dietro questa libertà e di come, in questo caso, sia così difficile ottenerla pienamente. La storia è ambientata in Belgio, dove Pablo Schilds (che interpreta Tori) segue Lokita (Joely Mbundu) creando una piccola famiglia. I giovani Tori e Lokita sono arrivati in Sicilia dall’Africa da soli. La loro famiglia se la sono lasciata alle spalle ma presto ne formeranno una, insieme.

Purtroppo, però solo Tori possiede i documenti e Lokita dovrà dimostrare di essere sua sorella per poter finalmente essere totalmente libera. Sì, perché nonostante il lungo viaggio che ha portato entrambi verso un nuovo inizio, Tori e Lokita non sono pienamente liberi. Non c’è libertà nella loro vita, ma la trovano nei momenti di spensieratezza. Un leitmotiv per andare avanti lo trovano tra le note di una canzone o una ninnananna. La loro canzone è “Alla fiera dell’est” che i due cantano raccontando ai commensali la loro storia. E così come nella canzone quel poco di libertà che riescono a concedersi viene poi rubato da qualcos’altro o qualcun altro più grande. Il brano, infatti, è una riproposizione di una filastrocca ebraica che celebra la liberazione della schiavitù egiziana per il popolo ebraico. E così in ogni strofa ciclicamente vediamo succedersi fatti che rappresentano un simbolo spirituale.

Così è lo stesso per Tori e Lokita. I due cercano di raggiungere la piena libertà ma ogni volta che sono così vicini a raggiugerla c’è sempre qualcosa che li allontana. Presto Tori e Lokita scopriranno che non c’è libertà, neanche nel nuovo mondo. Quel mondo che guardavano da lontano e dove tutti cercano di arrivare non dona la felicità. Questo è quello che cercano di raccontare i fratelli Dardenne, una continua denuncia verso il sistema di immigrazione dei paesi europei. Lo fanno con maestria e con uno stile registico che riesce a trasmettere le emozioni dei personaggi.

Tori et Lokita film 2022

La lotta per la sopravvivenza

Nel film il tema centrale è il viaggio. Sia quello fisico che quello interiore. I due giovani protagonisti dopo essere arrivati a Catania si trasferiscono in Belgio dove iniziano a lavorare. Intrattengono gli ospiti di un ristorante ma la loro attività non si limita a questo. Il cuoco che gestisce l’attività li ha assunti anche per altre attività illecite. Tori e Lokita spacciano droga tra le strade della città, sognano di allontanarsi da quella vita. Per farlo hanno bisogno dei documenti per cui nel frattempo devono guadagnarsi da vivere. I registi di Una ragazza senza nome, ancora una volta tramite la lente, mettono alla luce la tremenda gestione dell’immigrazione clandestina in Europa. Anche solo ottenere i documenti è una lotta alla sopravvivenza.

Senza quel semplice foglio di carta che attesta una reale parentela con Tori, Lokita dovrà ritornare a casa. Quella che inizia come relazione finta tra i due, fin da subito si dimostra essere una effettiva fratellanza e amicizia. Lokita è taciturna e molto riservata, cova dentro di sé un dolore incredibilmente forte che si trasforma in attacchi di panico che solo Tori riesce a placare. Il bambino invece è vivace, furbo e molto coraggioso. La loro amicizia, fraterna, sarà in realtà la loro forza anche nei momenti più tristi. Arriverà infatti il momento in cui Tori e Lokita dovranno separarsi per tre mesi, tempo necessario per guadagnare quanto basta per ottenere dei documenti (falsi) e poter finalmente vivere il loro sogno.

Tori e Lokita

Una storia di amicizia

Purtroppo, però il loro sogno è ancora molto lontano. La vita dei due si complica quando il trafficante che li ha portati in Italia continua a obbligare Lokita a versargli un compenso, anche con metodi atroci. La ragazza, nel film, è la vittima principale del sistema. Appena adolescente ha lasciato gli studi per poter lavorare, mandare i soldi alla madre rimasta in Africa con i fratelli, ma purtroppo viene continuamente derubata dal suo aguzzino. La raffinata recitazione di due attori esordienti ha impreziosito ancor di più questa trama così reale e cruda che racconta le debolezze e le atrocità degli esseri umani. Nei 90 minuti che compongono il film i fratelli Dardenne cercano sempre più di farci avvicinare con umanità ai due protagonisti.

Quindi sorridiamo nella spensieratezza di Tori quando chiede un pezzo di focaccia al cuoco del ristorante o quando squilla il telefono di Lokita e sentiamo ancora una volta “Alla fiera dell’est”. E sul finale ci rendiamo conto che non c’è spazio per le debolezze e che, come il topolino della filastrocca, veniamo continuamente messi alla prova dalle crudeltà della vita. La macchina da presa che si sofferma sullo sguardo di Tori negli ultimi minuti del film lascia allo spettatore quel briciolo di speranza ed empatia per cui ci si augura che alla fine abbia potuto realizzare il sogno di Lokita.

10 serie tv da vedere dopo The Midnight Club

10 serie tv da vedere dopo The Midnight Club

Ottobre è arrivato, e come da tradizione, Mike Flanagan (Ouija) è tornato all’attacco con una nuova serie tv drammatica e horror. Si tratta di The Midnight Club. Lo show Netflix è stato rilasciato pochi giorni fa ma sta già creando scalpore sui social media ed è in cima alle classifiche di Netflix. La serie tv dell’orrore racconta di un gruppo di cinque adolescenti che, essendo malati terminali, vivono nella casa di cura Brightcliffe Hospice. Ogni notte a mezzanotte, il gruppo si riunisce per raccontarsi storie spaventose e per cercare nella realtà tracce soprannaturali.

Flanagan è un maestro del genere horror, ma con The Midnight Club supera se stesso: la serie tv è davvero terrificante. Lo show è colmo di riferimenti al mondo dell’orrore, ma anche la trama è complessa e interessante (ancora di più se pensiamo che è tratta da una storia vera). Con i suoi 10 episodi, The Midnight Club è lo show perfetto per prepararsi ad Halloween. Nel caso qualcuno l’avesse già terminato, ecco altre serie tv soprannaturali perfette per creare l’atmosfera spooky.

American Horror Story (2011 – )

In streaming su Disney+American Horror Story

American Horror Story è una delle serie tv horror più longeve. Lo show è arrivato alla sua undicesima stagione ed è uno dei migliori prodotti seriali del nostro tempo.
Recuperare 10 stagioni può essere scoraggiante, ma in realtà ogni stagione di American Horror Story è a sé e merita di essere vista. I fan che hanno amato The Midnight Club per l’ambientazione sicuramente apprezzeranno AHS: Asylum, mentre a chi ha gradito l’aspetto adolescenziale della serie tv consigliamo AHS: Coven o AHS: 1984.

Cruel Summer (2021 – )

In streaming su Prime VideoCruel Summer serie tv soprannaturale

Cruel Summer è una novità ma ha tutte le carte in regola per affermarsi come uno dei migliori show di sempre. Si tratta di un thriller antologico: la serie tv segue tre anni delle vite inspiegabilmente intrecciate di due adolescenti. Cruel Summer è lo show perfetto per tutti coloro che hanno apprezzato l’aspetto thriller di The Midnight Club. Inoltre, sia Cruel Summer che The Midnight Club si svolgono negli anni ’90. Entrambi gli show si concentrano su alcuni adolescenti che, purtroppo, devono affrontare situazioni piuttosto spaventose, nella vita reale come in quella soprannaturale.

Locke & Key (2020 – 2022)

In streaming su NetflixLocke & Key

Locke & Key è una serie tv che si basa sull’omonimo fumetto. Lo show si concentra sulla famiglia Locke che, dopo essersi trasferita nella casa del padre assassinato, scopre chiavi misteriose in grado di aprire le porte in modo magico. Ovviamente non può mancare un’entità demoniaca in cerca delle chiavi. Come The Midnight Club, anche Locke & Key si concentra sui giovani adulti. Inoltre, entrambi gli show sono pieni di colpi di scena emozionanti e agghiaccianti che riescono a far saltare gli spettatori sulla sedia.

Uno di noi sta mentendo (2021 – )

In streaming su Netflixuno di noi sta mentendo serie tv

In origine, Uno di noi sta mentendo era un romanzo di Karen M. McManus. Come il libro, anche la serie tv si concentra su cinque studenti provenienti da diverse scuole superiori che finiscono nello stesso carcere. Le cose diventano inquietanti quando uno di loro muore improvvisamente, innescando tra i quattro sopravvissuti i primi sospetti.

Come The Midnight Club, anche Uno di noi sta mentendo viene considerato un omaggio a The Breakfast Club, principalmente per il gruppo eccentrico dei giovani protagonisti di tutte e tre le serie. Anche se Uno di noi sta mentendo è più mystery che horror, la serie tv ha una giusta quota di momenti agghiaccianti.

Open your eyes (2021 – )

In streaming su NetflixOpen Your Eyes serie tv

Open Your Eyes è uno show thriller e soprannaturale. Si tratta di una produzione Netflix polacca che è stata in grado di oltrepassare la barriera linguistica e affermarsi nel mercato internazionale. Dopo un incidente mortale, Julia si ritrova in un centro di cura per l’amnesia e inizia a fare amicizia con gli altri pazienti. La casa di cura diventa la famiglia di Julia, almeno fino a quando la donna non inizia a far sogni iperrealistici che la spingono a mettere in discussione la validità del centro stesso.

Come The Midnight Club, Open Your Eyes si concentra su un paziente malato che non riesce a controllare i propri sintomi. Inoltre, i protagonisti di entrambe le serie tv indagano sulle strutture in cui si trovano e si interrogano sul funzionamento di esse.

Pretty Little Liars: Original Sin (2022 – )

Disponibile su HBO Max (USA)Pretty little liars serie tv soprannaturali

Cinque anni dopo la fine dell’originale, Pretty Little Liars ritorna con un reboot perfetto per la Gen-Z. Pretty Little Liars: Original Sin è una serie tv misteriosa incentrata su un nuovo gruppo di cinque ragazze tormentate da un aggressore sconosciuto, ma collegato alle malefatte passate delle loro madri.
I personaggi di The Midnight Club non sono perseguitati come le ragazze di PLL: Original Sin, ma entrambi i gruppi di adolescenti hanno a che fare con esperienze orribili. Se vogliono capire cosa sta realmente succedendo, questi ragazzi devono imparare a supportarsi a vicenda.

Red Band Society (2014)red band

Red Band Society è una serie tv drammatica che segue un gruppo di adolescenti. Si tratta dei pazienti del reparto pediatrico di un ospedale. Ognuno di loro, oltre a gestire la propria malattia, deve fare i contri con i soliti problemi adolescenziali: amicizie, primi amori, cuori infranti.

In Red Band Society non ci sono elementi horror, thriller o soprannaturali, ma la serie è paragonabile a The Midnight Club perché tutti i protagonisti sono adolescenti e malati terminali. In entrambe le serie tv, nessuno dei personaggi lascia che la propria diagnosi ostacoli la voglia di curiosare (e di vivere) tipica dei giovani.

The Haunting Of Bly Manor (2020)

In streaming su NetflixThe Haunting of Bly Manor

The Haunting Of Bly Manor è il secondo capitolo di The Haunting, la serie antologica di Flanagan. La serie tv segue una giovane ragazza alla pari che viene assunta per badare ai nipoti di un uomo. Mentre è nella casa, l’au pair si accorge di alcune presenze che sembrano infestare la casa.

Essendo una serie creata dallo stesso autore di The Midnight Club, The Haunting Of Bly non può non conquistare il suo pubblico. Entrambi gli show mostrano una narrazione incredibile e sono molto cinematografici. The Haunting Of Bly Manor è anche ”meno horror” di The Midnight Club, ed è perfetto per chi ha amato il lato thriller dello show Netflix.

The Haunting Of Hill House (2018)

In straming su NetflixThe Haunting. Hill House

Liberamente ispirato all’omonimo romanzo del 1959, The Haunting Of Hill House è il primo capitolo della serie antologica di Flanagan. Si tratta di un dramma horror e soprannaturale: la serie tv è incentrata sulla famiglia Crain, che viene esplorata nel passato e nel presente. Colpita da una tragedia, la famiglia lascia la propria casa e ci fa ritorno solo 26 anni dopo, quando si presenta un’altro dramma familiare.

The Haunting of Hill House è perfetta per i fan di The Midnight Club che ne hanno amato il mistero e gli aspetti paranormali. E, come ogni creazione di Flanagan, anche questa serie è ricca di momenti che fanno drizzare i capelli.

The Order (2019 – 2020)

In streaming su NetflixThe Order Netflix serie soprannaturali

The Order è un altro dramma horror targato Netflix. La serie è incentrata su Jack, uno studente universitario che si unisce a un ordine segreto nel tentativo di vendicare la morte di sua madre. Tuttavia, la situazione diventa più di complessa di quanto quando Jack scopre alcuni spiacevoli segreti di famiglia e… una guerra in corso tra lupi mannari e maghi oscuri.

Come The Midnight Club, anche The Order si concentra su alcuni giovani adulti implacabili, che non si fermano di fronte a nessuna minaccia. Inoltre, seppur in modi diversi, entrambe le serie trattano di forze oscure.

I Viaggiatori: il film arriva su Sky Cinema e Now

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I Viaggiatori: il film arriva su Sky Cinema e Now

Arriva in esclusiva su Sky I Viaggiatori, film Sky Original di Ludovico Di Martino, prodotto da Sky Studios e Groenlandia, il 21 novembre alle 21.15 su Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand.

Presentato in anteprima ad Alice nella città, “I viaggiatori” è una storia d’avventura che vede come protagonisti un gruppo di ragazzi che, grazie a una strana macchina del tempo, viaggeranno fino al 1939, nella Roma fascista di Benito Mussolini.

Nel cast, Matteo Schiavone nel ruolo di Max, Fabio Bizzarro nei panni di Flebo, AndreaGaia Wlderk in quelli di Greta, Francesca Alice Antonini in quelli di Lena, Gianmarco Saurino nel ruolo di Beo e Federico Tocci nel ruolo di Vulcano. Con la partecipazione di Fabrizio Gifuni nel ruolo di Luzio e con Vanessa Scalera nei panni della Dottoressa Sestrieri.

Il soggetto e la sceneggiatura sono di Ludovico Di Martino e Gabriele Scarfone. Il distributore internazionale è NBCUniversal Global Distribution per conto di Sky Studios.

La trama del film

Beo Fulci, un giovane ricercatore di fisica quantistica, è scomparso assieme al suo capo in circostanze misteriose. Suo fratello Max, 14 anni, ragazzino svelto dall’intelligenza vivace, trova conforto nei due amici più cari che ha – Flebo, 14 anni, impacciato e ansioso, appassionato di videogiochi e di tecnologia, e Greta, 15 anni, giovane donna coraggiosa – nonostante il dolore di quella perdita l’abbia reso sfuggente. Una sera i tre finiscono per scoprire una strana macchina del tempo e il modo per farla funzionare, trovandosi così nel 1939 in una Roma scossa dalle leggi razziali. Dovranno salvare il mondo dalla minaccia di un’arma con cui si vuole cambiare il corso della Storia.

The Penguin: HBO rivela dettagli, la serie sarà legata alla linea temporale di The Batman 2

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Sembra passato molto tempo da quando The Batman è uscito nelle sale, e forse qualcuno ha dimenticato che è senza alcun dubbio il miglior film cinecomics uscito in quest’anno solare. Il successo dell’adattamento DC Comics di Matt Reeves ha rappresentato l’avvio di una serie di spin-off di HBO Max che sono tutt’ora in lavorazione, con il primo annunciato (The Penguin) che ruoterà attorno a Oswald Cobblepot, il personaggio interpretato nel film da Colin Farrell.

Ora, alcuni nuovi dettagli su The Penguin sono stati rivelati dalla Head of Originals di HBO MAX Sarah Aubrey durante una recente intervista con Variety: “Penguin si collocherà subito dopo la fine di The Batman e temporaneamente prima degli eventi del secondo film”, ha confermato. “Lo spettacolo uscirà tra i due film”. Il dirigente ha continuato dicendo che vuole che il pubblico sappia che lo spettacolo servirà da “un ponte tra [The Batman e il suo sequel]”, ma si è rifiutata di rivelare la data di uscita dello Show, limitandosi a dire. “non posso dirlo.”

Cosa racconterà la serie The Penguin?

“L’obiettivo di questo è mostrare come la vita di Oz cambia e trova la sua strada in Gotham, cercando di alzarsi e rialzarsi come solo il Pinguino sa fare”, ha continuato Sarah Aubrey. “Come imbroglione e stratega con le sue ambizioni. È un ottimo esempio di come raccontare una storia di un personaggio  quando si ha il tempo di otto episodi e un arco più lungo con  molti deliziosi colpi di scena e nuovi personaggi”. “Riguarderà molto Gotham a quel livello di strada, perché non sta volando in giro come fa Batman. Lo stiamo tutti abbracciando come un’esperienza molto specifica per il pubblico”.

Questa serie suona decisamente come un capitolo importante della storia che Matt Reeves sta raccontando a Gotham City, e sembra che The Batman – Parte 2 riprenderà subito dopo gli eventi dello spin-off sul cattivo. Ipotizziamo però che non passeranno molti anni dopo gli eventi, quindi il tutto potrebbe raccontare un nuovo anno. The Penguin (che è solo il titolo provvisorio dello show) non ha attualmente una data di uscita.

Avi Arad, produttore di Venom non era d’accordo nel condividere Spider-Man con i Marvel Studios

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Avi Arad è un produttore veterano di Hollywood che è forse meglio conosciuto per aver lanciato il franchise di Spider-Man. Tuttavia, è diventata una figura controversa soprattutto per diversi insuccessi e per come è stato portato avanti lo sviluppo di Spider-Man prima dell’accordo famigerato con i Marvel Studios di Kevin Feige. Ad Avi Arad vengono imputati alcuni insuccessi come Spider-Man 3 di Sam Raimi, o il reboot di The Amazing Spider-Man, ma gli va dato anche il giusto tributo per essere stato uno dei primi produttori ad Hollywood ad intuire il potenziale dei fumetti al cinema.

Il primo vero successo globale nella storia di Hollywood si deve a lui, quando scelse Sam Raimi per produrre con un grosso budget un film sull’Uomo Ragno che ebbe talmente tanto successo da cambiare la percezione sui supereroi Marvel, all’epoca considerati poco appetibili per il grande pubblico e relegarti a film e serie tv, tutte prodotte dallo stesso Avi Arad. Da non dimenticare che si deve a lui l’acquisto dei diritti di Iron-Man e il primo film che Robert Downey Jr che ha dato il via a quello che poi grazie al subentro di Kevin Feige è diventato il Marvel Cinematic Universe.

Il ruolo di Avi Arad come produttore nell’Universo Marvel

Tuttavia Arad è anche il produttore dietro a film dalla qualità molto discutibile come i recenti Morbius, Venom, Uncharted o i vecchi film come L’incredibile Hulk, Ghost Rider – Spirito di vendetta, I Fantastici 4, Ghost Rider, Darevevil, Elektra, The Punisher, Hulk ma ha anche prodotti successi riconosciuti come gli X-Men di Bryan Singer e non ultimo il film premio oscar Spider-Man: Into the Spider-Verse.

Si dice che non ci sia amore perso tra Arad e il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige, quindi nessuno è rimasto davvero sorpreso quando Arad è stato bloccato dal debutto del Marvel Cinematic Universe di Spider-Man. Ora, abbiamo imparato come si sente Arad riguardo al wall-crawler che oscilla nell’MCU. In un estratto dal nuovo libro, Great Power, si legge che il produttore abbia detto che era “il peggior affare”, aggiungendo che “L’hanno fatto per i soldi. Terribile. Come dare via i tuoi figli in adozione, solo perché sei non sono sicuro di cosa fare con loro”.

Nel libro si legge che Arad era colui che voleva che The Amazing Spider-Man 3 presentasse una formula che avrebbe resuscitato i morti, mentre sperava anche di realizzare un film di I Sinistri Sei … con Peter Parker come uno dei membri della squadra. Considerando il successo che il franchise ha riscontrato grazie al contributo creativo dei Marvel Studios, è chiaro che Sony ha preso la decisione giusta. Dopotutto, far parte di quella trilogia e dei film di Avengers ha ripristinato lo status di Spider-Man come uno dei supereroi più famosi al mondo, mentre l’alternativa era uscire con Venom e Morbius.

In ogni caso ad Arad è stato dato un enorme ringraziamento nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home, quindi a questo punto bisognerebbe capire se è stata qualcosa di sentito o semplicemente un tributo richiesto per contratto. Ad ogni modo, Spidey rimarrà comunque lontano per molto dal suo universo. Pur comparendo come Executive Producer per ogni film Sony.

Star Wars: Zen – Grogu and Dust Bunnies, recensione del corto targato Studio Ghibli

Oggi, sabato 12 novembre, arriva su Disney+ Star Wars: Zen – Grogu and Dust Bunnies, la collaborazione a sorpresa tra Lucasfilm e Studio Ghibli. Diretto da Katsuya Kondo e musicato da Ludwig Göransson, il nuovo corto animato è incentrato sul protagonista di The Mandalorian della Lucasfilm, l’adorabile giovane Grogu, più comunemente conosciuto come Baby Yoda.

Star Wars: Zen – Grogu and Dust Bunnies è descritto come “un cortometraggio animato originale disegnato a mano dallo Studio Ghibli”; non aspettatevi un’epopea di Guerre Stellari alla pari di film d’animazione dello Studio Ghibli come La città incantata, Il mio vicino Totoro e Una tomba per le lucciole, dato che il corto dura all’incirca 3 minuti. Tuttavia, l’incursione dello studio d’animazione nella galassia molto, molto lontana è comunque una piacevole sorpresa, non solo per la sua uscita quasi inaspettata su Disney Plus, ma anche per il perfetto abbinamento tra l’équipe creativa e il soggetto narrativo.

Avvicinando due creature simboliche dei rispettivi “universi”, Baby Yoda per la Lucas Film e i nerini del buio per Studio Ghibli, questo dolcissimo corto riesce a condensare la viva fantasia di due mondi agli antipodi per provenienza – occidentale l’uno, orientale l’altro – ma che hanno in egual modo trasportato la nostra mente in storie lontane nello spazio e nel tempo.

Grogu, o Baby Yoda come viene affettuosamente chiamato, è apparso per la prima volta in The Mandalorian e da allora ha conquistato la galassia; questo corto esce infatti proprio per celebrare il terzo anniversario della serie, che inaugurò la piattaforma streaming Disney+ nel 2019. I nerini del buio, invece, compaiono in Il mio vicino Totoro e La città incantanta dello Studio Ghibli; in giapponese sono conosciuti come susuwatari, ovvero “fuliggine vagante“. Sono piccole sfere rotonde che nascono dalla fuliggine e abitano le case vecchie e abbandonate; quando la casa viene abitata, decidono se gli abitanti sono persone gentili. Se lo sono, se ne vanno.

I nerini del buio non possiedono lo stesso linguaggio degli uomini, per questo la “collaborazione” con Yoda risulta particolarmente indovinata: senza il bisogno di esprimere frasi compiute, sono i suoni emessi dai nerini o i movimenti con cui si avvicinano sempre di più a Yoda a sancirne l’amicizia. Baby Yoda è diventato un personaggio di successo e meme di internet soprattutto per la sua dolcezza; è in nome di questa qualità dell’animo non solo di un personaggio ma dei talenti creativi che ne sono progenitori, che Lucasfilm riesce a donare spiritualmente una parte di sè allo Studio Ghibli, pilastro dell’animazione di ieri e oggi.

Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan: trama e cast del film

Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan: trama e cast del film

Nella lunghissima carriera di Clint Eastwood, uno dei suoi personaggi più celebri è senza dubbio quello di Harry Callaghan. Nato dalla penna di Harry Julian Fink, il personaggio è stato protagonista di ben cinque film usciti tra il 1971 e il 1988. Uno dei più famosi tra questi è il secondo capitolo, intitolato Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan. Diretto da Ted Post e scritto da John Milius e Michael Cimino, il personaggio ha con questo film consolidato la propria popolarità, merito anche del carisma di cui Eastwood lo ha arricchito.

Al momento della sua uscita in sala il film si affermò infatti come un grande successo, superando perfino gli incassi del precedente capitolo. Con un risultato al box office di 44 milioni diventò anche il sesto film con il maggior incasso dell’anno. Il titolo ha poi ricevuto una buona accoglienza da parte della critica, che ha lodato l’interpretazione del protagonista e le tematiche contenute nella storia. Anche questo titolo come il primo è infatti divenuto una pietra miliare del genere poliziesco, qui perfettamente rappresentato. In contesto statunitense sempre più cupo e con la violenza dilagante, l’ispettore Callaghan incarna perfettamente i malumori e i timori di un’intera popolazione.

Anche con i successivi film il personaggio continuò a godere di ottima fama, e permise al suo interprete di diventare celebre anche al di là dei film western girati negli anni Sessanta. Con il suo carattere e le sue iconiche battute, Callaghan è tutt’oggi uno dei grandi personaggi del cinema. Numerose sono le curiosità a legate a questo secondo film in particolare, molte delle quali legate al suo cast. Di seguito si potrà scoprire le più interessanti di queste, come anche dove è possibile vedere il film in streaming.

Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan: la trama del film

Protagonista del film è l’ispettore Callaghan, dai suoi colleghi conosciuto anche come Harry la carogna. Dopo essersi costruito una certa notorietà per via dei suoi metodi d’indagine particolarmente violenti, questi si ritrova ora ad essere tenuto d’occhio dai suoi superiori, i quali non vogliono che si immischi in situazioni rischiose. Ma Callaghan non sopporta stare con le mani in mano, e quando un sindacalista viene brutalmente assassinato, capisce che è giunta l’ora di indagare. Insieme al suo collega Early Smith, questi si addentra lì dove non dovrebbe, arrivando a scoprire un’intricata rete di corruzione e ricatti.

Allo stesso tempo, quattro agenti appena usciti dalla scuola di polizia iniziano a pattugliare le strade a bordo delle loro motociclette. Questi sono decisi a farsi giustizia da soli, andando contro quel sistema giudiziario che Callaghan ha giurato di difendere ad ogni costo. Lo scontro è inevitabile, e per poter affermare ancora una volta i propri valori dovrà affidarsi esclusivamente alla propria esperienza. Egli è infatti l’unico che, pur contravvenendo agli ordini impostigli, può andare in fondo al caso e scoprire chi ha ucciso il sindacalista e perché.

Una Magnum 44 per l'ispettore Callaghan cast

Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan: il cast del film

Dei cinque film della saga dedicata all’ispettore Callaghan, Eastwood ha affermato che questo secondo è il suo preferito in assoluto. A lui fu anche offerto di dirigere il film, ma preferì affidare il ruolo a Post. Stando ad alcune intervista rilasciate in seguito, tuttavia, Eastwood avrebbe comunque firmato molto del girato realizzato. L’attore avrebbe poi ufficialmente ricoperto il ruolo di regista per il quarto film della serie, intitolato Coraggio… fatti ammazzare. Per questo secondo capitolo egli si concentrò però nel ridare vita all’ispettore protagonista, e totalmente devoto al personaggio si allenò al fine di poter eseguire personalmente le spericolate acrobazie. Eastwood non ha infatti permesso che delle controfigure lo sostituissero, ed è infatti possibile riconoscere il suo volto in tali sequenze.

Nel film è poi presente l’attore Hal Holbrook nei panni del tenente Neil Briggs. L’interprete si è affermato nel corso degli anni grazie alla sua partecipazione a noti film, e di recente ha guadagnato diverse lodi per il suo ruolo in Into the Wild. Felton Perry interpreta qui il ruolo del collega di Callaghan, Early Smith. Questo è l’interpretazione più nota della sua carriera, ma si annovera la sua presenza anche nei primi tre film della saga di RoboCop. Gli attori Mitchell Ryan, David Soul, Robert Urich e Kip Niven hanno invece interpretato gli agente motociclisti del film. Soul, in particolare, dopo essere stato visto in tali panni venne chiamato ad interpretare il detective Ken Hutchinson nella serie Starsky & Hutch.

Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Tim Vision e Amazon Prime Video. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre in programma in televisione per venerdì 11 novembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Guillermo del Toro condivide il filmato di prova del film mai prodotto Le montagne della follia

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Come molti di voi fan del regista sapranno, Guillermo del Toro è stato molto vicino a dirigere un adattamento di At The Mountains of Madness, in Italia conosciuto come Le montagne della follia di HP Lovecraft circa dieci anni fa, e il regista ha ora condiviso il nostro primo sguardo ad alcuni filmati di prova CGI datti all’epoca. L’elenco dei progetti in cui Guillermo del Toro è stato coinvolto negli anni e che non sono mai stati realizzati è lungo quasi quanto la sua vera filmografia, e questa sfortunata interpretazione del romanzo horror di fantascienza di Lovecraft è probabilmente l’unica che i fan rimpiangeranno per molto tempo

L’ambizioso progetto ad alto budget, che aveva sia Tom Cruise che James Cameron a bordo come produttori, ovviamente non ha mai visto la luce, ma Del Toro era già in pre-produzione quando è stata staccata la spina. Ora, Del Toro ha condiviso alcune brevi riprese del film cancellato sul suo nuovo account Instagram. Il romanzo di Lovecraft racconta la storia di una spedizione antartica i cui membri incontrano un’antica civiltà più antica della razza umana sotto il ghiaccio. Questa clip mostra una delle terrificanti creature, chiamate “Elder Things” nel libro, che si avvicina a uno sfortunato esploratore. “Tutti i test CGI per un rig – ILM per AT THE MOUNTAINS OF MADNESS (un decennio fa) mai visti prima”, ha scritto il maestro del Cabinet of Curiosities nel suo post.

 

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Un post condiviso da Guillermo del Toro (@gdtreal)

In realtà ci sono stati diversi tentativi da parte di altri studi di far decollare un adattamento di At The Mountains of Madness, ma nulla è mai stato realizzato. C’è una possibilità che questo filmato possa alla fine offrire a Del Toro l’opportunità di riprendere da dove si era interrotto? Beh lo speriamo!

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