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Hairspray – Grasso è bello: tutte le curiosità sul film

Hairspray – Grasso è bello: tutte le curiosità sul film

Nel 1988 la commedia musicale Grasso è bello (il cui titolo originale è Hairpspray) divenne un vero e proprio cult del suo genere, raccontando di ambizioni e successo e promuovendo allo stesso tempo una cultura contro la segregazione raziale. Quel film, diretto da John Waters, è in seguito divenuto uno dei più grandi successi tra i musical di Broadway, dove è approdato nel 2002. Questo ritorno in auge del titolo ha infine portato ad un nuovo rifacimento cinematografico nel 2007, intitolato anch’esso Hairspray – Grasso è bello, per la regia di Adam Shankman, autore dei film Missione tata e Rock of Ages.

Pur riproponendo grossomodo la medesima storia, questo nuovo film ha apportato dei significativi cambiamenti. Innanzitutto, gli autori si sono basati più sullo spettacolo di Broadway che non sul film del 1988 e ciò ha portato al taglio di alcuni personaggi, ma anche di scene e canzoni. Colorito da un cast di celebri interpreti, HairsprayGrasso è bello si è poi affermato come un grandissimo successo, superando i 200 milioni di dollari d’incasso in tutto il mondo. Il film ha così contribuito ad un rinnovato interesse verso i musical, divenendone uno dei principali portabandiera di quegli anni.

Oggi Hairspray – Grasso è bello si presenta come il sesto musical con maggior successo di sempre negli Stati Uniti e si pone come uno dei film musicali di maggior successo degli ultimi dieci anni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori  e alle canzoni presenti nel film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Hairspray – Grasso è bello: la trama del film

Il film, ambientato nel 1962 nella città di Baltimora, ha per protagonista l’adolescente Tracy Turnblad, solare e appassionata di danza con il sogno di partecipare allo spettacolo televisivo Corny Collins Show. Tra i ballerini di questo vi è anche Link Larkin, di cui Tracy è segretamente innamorata. Quando si apre un’audizione per partecipare allo show, la ragazza non si lascia dunque sfuggire l’occasione, catturando l’attenzione di Corny Collins, il quale la sceglie per il suo programma. Mentre si fa sostenere dalla madre Edna per questa nuova avventura, Tracy si trova però a confrontarsi con un mondo meno brillante di quello che credeva, dove la segregazione razziale è all’ordine del giorno.

Hairspray – Grasso è bello: il cast del film

Ad interpretare la protagonista Tracy vi è Nikki Blonsky, la quale venne scelta tra numerose candidate pur non avendo esperienze pregresse in ambito recitativo. Nei panni di sua madre Edna vi è invece l’attore John Travolta, il quale per interpretare i panni della corpulenta donna ha dovuto sottoporsi ad ore e ore di trucco e indossare uno speciale costume che gli conferiva l’aspetto necessario. Tale costume pesava però diversi chili, limitando dunque nei movimenti l’attore. Nei panni dell’affascinante Link Larkin vi è invece Zac Efron, in quegli anni nel pieno del successo datogli da High School Music, mentre Corny Collins è interpretato da James Marsden.

L’attrice Michelle Pfeiffer interpreta Velma Von Tussle, la manager della stazione televisiva che trasmette lo show. Quando la Pfeiffer si accorse che il personaggio è caratterizzato come razzista, divenne particolarmente preoccupata da ciò che gli spettatori avrebbero potuto pensare di lei. Nei panni di sua figlia Amber Von Tussle si ritrova invece Brittany Snow, mentre Amanda Bynes è Penny Lou Pingleton, migliore amica di Tracy. Queen Latifah, rapper e attrice, interpreta invece Motormouth Maybelle. Per questo ruolo si era candidata anche la leggendaria Aretha Franklyn, senza però ottenere la parte. Infine, il premio Oscar Christopher Walken recita nei panni di Wilbur Turnblad, padre di Tracy.

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Hairspray – Grasso è bello: da Big, Blonde & Beautiful a You Can’t Stop The Beat, le canzoni del film

Per questo nuovo adattamento, gli autori si sono concentrati in particolar modo sulle canzoni, facendo sì che si inserissero in modo il più naturale possibile all’interno del racconto. Un brano celebre come You’re Timeless to Me viene dunque qui cantato da Wilbur per farsi perdonare dalla moglie Edna, mentre I Know Where I’ve Been lo si ritrova durante la marcia di Maybelle verso la stazione WYZT. Particolarmente celebre è poi il brano Big, Blonde and Beautiful. Questo è ispirato ad una frase detta da Tracy nel film originale e viene qui cantato da Edna e Velma. Due nuove canzoni utilizzate nel film sono invece Ladies’ Choice, cantata da Link, e Come So Far (Got So Far to Go), che si può ascoltare sui titoli di coda.

Particolarmente celebre è invece il brano You Can’t Stop the Beat. Come noto, non fu facile per gli attori eseguirlo, in quanto molto complesso a livello canoro e coreografico. L’unica a non aver riscontrato problemi è stata Queen Latifah, aiutata dalla sua esperienza come rapper. A tale brano sono però state apportate alcune modifhce. Nel film originale il verso conclusivo era cantato da Velma, offrendo dunque una prima redenzione del suo personaggio. Ciò non avviene invece in questo film, dove il finale è cantato da altri personaggi. Ad oggi, è questo il brano più celebre presente all’interno di Hairspray – Grasso è bello.

Hairspray – Grasso è bello: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Hairspray – Grasso è bello grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 15 novembre alle ore 21:00 sul canale Warner TV.

Fonte: IMDb

Broken City: la trama e il cast del film con Mark Wahlberg

Broken City: la trama e il cast del film con Mark Wahlberg

Affascinante thriller sul mondo della corruzione, Broken City  (qui la recensione) è arrivato nei cinema nel 2013, diretto da Allen Hughes, già autore in coppia con il fratello Albert di titoli come La vera storia di Jack lo squartatore e Codice Genesi. Questa è invece la sua prima regia in solitaria, basata sulla sceneggiatura originale scritta da Brian Tucker. Il film vanta inoltre la presenza di un ricco cast, composto dal premio Oscar Russell Crowe, Catherine Zeta Jones e Mark Wahlberg, il quale figura anche in veste di produttore.

La storia di Tucker aveva acquistato un certo prestigio nel corso degli anni, essendo stata anche inserita nel 2008 nella Black List delle migliori sceneggiature ancora non prodotte. Dopo anni di tentativi, il progettò trovò infine i suoi finanziatori, ottenendo un budget di circa 35 milioni di dollari. Le riprese poterono a quel punto iniziare, svolgendosi prevalentemente nelle città di New York e New Orleans. Una volta distribuito in sala, tuttavia, il film non andò incontro ad un particolare apprezzamento da parte di critica e pubblico.

Broken City finì infatti con l’incassare soltanto 34 milioni di dollari, non riuscendo quindi a generare il profitto sperato. Anche la critica dimostrò una certa delusione nei confronti del titolo, lodando gli interpreti ma indicando proprio nella sceneggiatura le principali problematiche. Con il tempo, ad ogni modo, il film ha acquisito un certo fascino per via della sua atmosfera e della sua intricata trama. Ad ogni passaggio televisivo, infatti, non manca di essere un titolo particolarmente ricercato, generando curiosità anche solo per via dei suoi fenomenali interpreti principali.

Broken City: la trama del film

Protagonista del film è Billy Taggart, detective della polizia devoto al suo lavoro e alla giustizia. Egli è sempre determinato ad andare fino in fondo ai casi in cui si ritrova coinvolto, ma proprio uno di questi segnerà la sua rovina. Spintosi troppo in là in un’indagine per omicidio, Taggart è costretto a lasciare la polizia. Passano sette anni, ed egli è ora un detective privato con difficoltà ad arrivare a fine mese. La sua sorte sembra cambiare nel momento in cui l’uomo più potente della città, il sindaco Nicholas Hostetler, lo ingaggia per un delicato caso. Il suo compito è infatti scoprire se la moglie Cathleen lo tradisca o meno. Se ciò venisse confermato e reso pubblico, rappresenterebbe un serio rischio per la reputazione del sindaco e la sua rielezione.

Taggart inizia così le sue indagini, consapevole che un caso come questo potrebbe riportarlo ad ottenere il distintivo e la credibilità persa da tempo. Con la solita devozione che lo contraddistingue, si cala così nella vita del sindaco e del suo mondo. Ben presto, però, scoprirà che dietro il caso si nasconde ben più che un possibile tradimento coniugale. Taggart entra in contatto con un contesto dove corruzione e ingiustizia dominano sul male, e la vendetta è la ricompensa per chi non segue le regole. Scoperto più di quanto avrebbe dovuto, il detective si ritrova ora in piena guerra contro il sindaco. Ma quest’ultimo non sa che la tenacia di Taggart è inarrestabile, e che egli diventerà il suo peggior incubo.

Broken City cast

Broken City: il cast del film

Non nuovo al ruolo del detective, l’attore Mark Wahlberg aveva già dato vita a ruoli simili per i film The Departed e I padroni della notte. Inizialmente, però, egli non aveva intenzione di interpretare il ruolo del protagonista in Broken City. In qualità di produttore, aveva invece offerto il ruolo di Bill Taggart all’attore Michael Fassbender, il quale però rifiutò per via di altri impegni cinematografici. Fu a quel punto che Wahlberg si decise ad interpretare il ruolo. Come suo solito, si preparò fisicamente ad esso con lunghe sessioni di allenamento. Inoltre, andò ad incontrare diversi detective di New York per poter apprendere i segreti del loro mestiere e potersi calare in modo più realistico nella parte.

Il personaggio del sindaco Hostetler venne invece offerto al premio Oscar Russell Crowe. Questi accettò la parte, dichiarandosi entusiasta di poter dar vita ad un personaggio malvagio dopo anni di soli ruoli positivi. Anche lui, come Wahlberg, approfondì tramite ricerche il contesto narrato nel film, costruendo il suo personaggio basandosi sulla figura dei gangster di una volta. Accanto a loro si ritrova poi l’attrice Catherine Zeta Jones, nel ruolo di Cathleen Hostetler, moglie del sindaco e iniziale oggetto delle indagini di Taggart. L’attrice premio Oscar è stata particolarmente lodata per la sua interpretazione, con un personaggio che ricorda molto il classico ruolo della femme fatale del genere noir.

All’interno del film si ritrovano poi anche altri noti interpreti hollywoodiani. Jeffrey Wright è infatti il capitano Carl Fairbanks, superiore di Taggart quando questi lavorava in polizia e suo protettore nel corso del film. Barry Pepper, noto per il ruolo di Vince nella saga di Maze Runner, interpreta qui Jack Valliant, avversario di Hostetler alle elezioni. L’attore Kyle Chanderl, celebre per The Wolf of Wall Street e Manchester by the sea è invece Paul Andrews, manager della campagna elettorale di Valliant e coinvolto a suo modo nel caso. L’israeliana Alon Tal, nota per i suoi ruoli televisivi è invece Katy Bradshaw, assistente di Taggart che aiuta il detective nel corso delle sue indagini.

Broken City: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli amanti del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Broken City è infatti presente nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, e Apple iTunes. È inoltre disponibile all’interno della piattaforma Tim Vision. Per vederlo, una volta scelto il sito di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene inoltre notare che il noleggio prevede dei tempi di scadenza entro i quali è necessario guardare il titolo. Il film sarà inoltre presente nel palinsesto di martedì 15 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Magic Mike – The Last Dance, il primo trailer con Channing Tatum

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Magic Mike – The Last Dance, il primo trailer con Channing Tatum

A febbraio arriva la commedia musicale “Magic Mike – The Last Dance”, terzo capitolo del franchise ‘Magic Mike’. Dopo lo straordinario successo di critica e pubblico, Magic Mike – The Last Dance riunisce nuovamente il team creativo del primo film: Channing Tatum riprende il ruolo di Mike Lane, mentre Steven Soderbergh torna alla regia del film, basato su una sceneggiatura di Reid Carolin, già autore dei primi due capitoli della saga. Protagonista al fianco di Tatum è Salma Hayek Pinault (“House of Gucci”, “Come ti ammazzo il bodyguard 2: La moglie del sicario”).

Dopo una lunga pausa e in seguito ad un affare fallito che lo ha lasciato al verde, costringendolo a lavorare come bar tender nei locali della Florida, per “Magic” Mike Lane (Tatum) è giunta l’ora di tornare sul palco. Con la speranza di partecipare a quello che considera l’ultimo show della sua carriera, Mike si dirige a Londra con una donna ricca e altolocata (Salma Hayek Pinault) che lo attira con un’offerta che non può rifiutare… e un’agenda già pianificata. La posta in gioco è altissima quando Mike scopre cosa ha veramente in mente la donna: riuscirà, insieme ad un nuovo gruppo di ballerini da rimettere in carreggiata, ad essere in grado di farcela?

I produttori di Magic Mike – The Last Dance sono Nick Wechsler, Gregory Jacobs, Tatum, Carolin e Piter Kiernan; mentre Julie M. Anderson è la produttrice esecutiva. Fanno parte del cast insieme a Tatum e alla Hayek Pinault: Ayub Khan Din (“Ackley Bridge”); la new entry Jemelia George; Juliette Motamed (“We Are Lady Parts”) e Vicki Pepperdine (“Johnny English colpisce ancora”).

Il team creativo di Soderbergh che ha lavorato dietro le quinte, include lo scenografo Pat Campbell(“The Bastard Son & The Devil Himself”), il costumista Christopher Peterson (“The Irishman”) e il supervisore musicale Season Kent (“KIMI”, “Lasciali parlare”), con le coreografie di Alison Faulk e Luke Broadlick, già entrambi parte del franchise di “Magic Mike”.

Warner Bros. Pictures presenta “Magic Mike – The Last Dance“, nelle sale italiane a partire dal 9 febbraio 2023, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Emma Roberts nella prima foto di Space Cadet

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Emma Roberts nella prima foto di Space Cadet

Prime Video ha rivelato oggi la prima immagine di Emma Roberts nei panni di Rex nel nuovo film Original Space Cadet, la cui produzione è appena terminata.

Liz W.Garcia (The Lifeguard) dirige una sua sceneggiatura originale. Il film racconta la storia di Rex, una ragazza della Florida amante delle feste che si rivela essere l’unica speranza per il programma spaziale della NASA dopo che per caso partecipa ad un training con altri candidati con un curriculum migliore, ma che non hanno la sua intelligenza, il suo cuore, e il suo sangue freddo.

Al fianco di Emma Roberts nel cast anche Poppy Liu (Hacks), Gabrielle Union (The Inspection, Bad Boys II), Tom Hopper (The Umbrella Academy), la pop star colombiana Sebastián Yatra, David Foley (The Kids in the Hall) e Desi Lydic (Awkward). Prime Video è inoltre lieta di annunciare nuovi componenti del cast: Kuhoo Verma (Plan B), Yasha Jackson (The Flight Attendant), Troy Iwata (WeCrashed, Dash & Lily), Andrew Call (Z: The Beginning of Everything) e Josephine Huang.

Space Cadet sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo, al di fuori degli Stati Uniti e del Giappone.

Diretto da: Liz W. Garcia
Scritto da: Liz W. Garcia
Prodotto da: Stampede Ventures, Greg Silverman e Jon Berg
Executive producers: Gideon Yu, Chris Bosco, Emma Roberts,
Liz W. Garcia e Michael Tadross
Finanziato da: Stampede Ventures

Space Cadet, la prima foto

Space Cadet - cortesia di Prime Video
Space Cadet – cortesia di Prime Video

Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio, il terzo trailer

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Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio, il terzo trailer

Per la prima volta dopo dieci anni, DreamWorks Animation presenta un nuovo capitolo dalle favole di Shrek in cui l’audace fuorilegge, il Gatto con gli Stivali, pagherà un prezzo alto per la sua famigerata passione per il pericolo e la noncuranza per la sicurezza. Nonostante abbia perso il conto lungo la strada, il Gatto ha bruciato otto delle sue nove vite. Per riaverle si imbarcherà in un’impresa colossale.

Nella versione originale, il candidato all’Oscar® Antonio Banderas torna a dar voce al famoso Gatto accompagnandolo in un viaggio epico alla ricerca della leggendaria Stella dei Desideri nella Foresta Nera per riappropriarsi delle vite perdute. Avendo una sola vita a disposizione, il Gatto sarà costretto a chiedere aiuto alla sua ex partner e nemesi: l’affascinante Kitty “Zampe di Velluto” (la candidata all’Oscar® Salma Hayek).

Nella loro impresa, il Gatto e Kitty saranno aiutati – contro ogni buon senso – da un malconcio, loquace e gioioso randagio, di nome Perro (Harvey Guillén, “Vita da vampiro – What We Do in the Shadows”). Insieme, il nostro trio di eroi dovrà rimanere un passo avanti rispetto a Riccioli D’oro (il candidato all’Oscar® Florence Pugh, “Black Widow”) e alla Famiglia Criminale dei tre Orsi, composta da “Big” Jack Horner (il vincitore agli Emmy John Mulaney, “Big Mouth”), e dal terrificante cacciatore di taglie, il Grande Lupo Cattivo (Wagner Moura, “Narcos”).

Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio” ha nel cast la vincitrice di un Oscar®Olivia Colman, Ray Winstone (Black Widow), Samson Kayo (Sliced), il candidato agli Emmy Anthony Mendez (Jane the Virgin) e la candidata ai Tony Awards Da’Vine Joy Randolph (Trolls: World Tour).

“Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio”, il tanto atteso seguito del film campione d’incassi nel 2011 e nominato agli Oscar®, è diretto da Joel Crawforde prodotto da Mark Swift, lo stesso team creativo dietro all’enorme successo de “I Croods 2: Una Nuova Era” di DreamWorks Animation. Il produttore esecutivo del film è Chris Meledandri, fondatore e CEO di Illumination.

Il personaggio del Gatto con gli stivali è apparso per la prima volta nel 2004 nel film nominato agli Oscar® Shrek 2 e immediatamente il pubblico di tutto il mondo lo ha amato. Il Gatto inoltre, è stato co-protagonista di altri due sequel di Shrek prima del suo film da protagonista, comparendo anche in diversi video di animazione e serie TV DreamWorks. I film di “Shrek” e de “Il Gatto con gli Stivali” hanno incassato complessivamente più di 3,5 miliardi di dollari nel mondo.

Belle e Sebastien – Next Generation, la recensione del film di Pierre Coré

Le montagne, un cane bianco, un bambino coraggioso. Di cosa si tratta? Di Belle e Sebastien – Next Generation, pellicola di Pierre Coré che ripropone in chiave moderna la storia del legame fra il bambino Sebastien e il suo Pastore dei Pirenei, Belle.

In questa nuova versione del racconto, il regista taglia fuori qualsiasi trama secondaria che possa appesantire il contenuto principale, mettendo a fuoco solo il loro intimo rapporto la cui fiducia reciproca sta alla base. Il film, di genere family/avventura, è distribuito da Medusa Film per Notorious Pictures e sarà in sala dal 17 novembre.

Belle e Sebastien – Next Generation, la trama

Sebastien (Robinson Mensah-Rouanet) è un ragazzino di dieci anni la cui vita a Parigi è fatta di pomeriggi con lo skateboard e qualche marachella. Quando però la madre parte per Praga, Sebastien è costretto a passare due settimane in campagna insieme alla nonna Corinne (Michele Laroque) e alla zia Noémie (Alice David), il cui rapporto non è però ben consolidato a causa del poco tempo trascorso insieme.

Dopo un incontro un po’ distaccato e turbolento con la nonna, Sebastien inizia ad adattarsi alla quotidianità della fattoria, ma è solo l’arrivo di Belle, Pastore dei Pirenei, a movimentare le sue giornate. L’avventura insieme però inizia solo quando il ragazzino ad un certo punto è obbligato a seguire Corinne per la transumanza, e sarà nel fitto bosco ai piedi delle alpi che il duo si troverà ad affrontare sfide indimenticabili.

Un classico senza tempo

Le trasposizioni cinematografiche il cui fulcro è il rapporto animale – uomo sono da sempre storie d’amore capaci di far vibrare l’anima. È in una cornice della montagna francese, lontano dall’urbe, che il racconto del coraggioso Sebastien e della sua Belle prende forma, impiantandosi in un contesto sì moderno, ma dalle sfumature quasi fiabesche. Le montagne innevate, le verdi colline e il cottage che porta sulle spalle il peso ma anche il profumo degli anni passati rendono il filmico un’esperienza sensoriale a trecentosessanta gradi, il cui centro sono le tradizioni antiche pastorizie (come la transumanza) e il rapporto con la natura e i suoi abitanti.

In Belle e Sebastien – Next Generation ciò che cambia di base è solo lo sfondo che dalla Seconda Guerra Mondiale – con il sub-plot della fuga degli ebrei che metteva in scena un periodo storico rilevante per l’umanità – passa a un’ambientazione che si può percepire di più, quella contemporanea, in cui Sebastien scatta selfie con il Pastore dei Pirenei e gira con lo smartphone, introducendo il tema dell’industrializzazione. La contaminazione tecnologica però non svilisce la storia di per sé simbolica, né tantomeno la priva della sua essenziale magia e l’impianto narrativo del film rimane pulito, scorre con naturalezza e assume toni morbidi e leggeri.

Belle e Sebastien – Next Generation è una pellicola che continua a proporre una storia classica e senza tempo, con l’obiettivo di far immergere lo spettatore nei panorami naturalistici di cui la Francia è pregna, e al cui centro c’è la storia di un’amicizia immortale. Dalla fotografia, molto basica ma estremamente suggestiva nella sua semplicità, si può sentire l’odore del fogliame, della neve e dei pascoli, ma soprattutto si riesce a percepire la freschezza delle alpi. Seppur siano tanti i lungometraggi la cui trama segue le vicende dei due compagni, Belle e Sebastien rimangono quel duo formidabile la cui visione non è mai stancante, ma anzi permette di riconciliarsi con la vera bellezza della vita: il creato.

Diabolik ruba la ricetta segreta del Campari

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Diabolik ruba la ricetta segreta del Campari

A 60 anni dalla prima rapina, il noto criminale della storia dei fumetti è tornato in azione, con un colpo da maestro: ad essere stata sottratta è la ricetta del Campari, ideata nel 1860 dal genio creativo di Gaspare Campari.

Ma non finisce qui, Diabolik lancia la sua provocazione attraverso i canali social del brand, con un clamoroso video-annuncio dedicato al poliziotto, suo acerrimo nemico: “Sarebbe un peccato dover immaginare un mondo senza Passione, non crede Ispettore?”.

Il gioco guardie e ladri continua, con una richiesta di riscatto degna dell’abilissimo ladro. La posta in gioco è alta: quella del Campari, infatti, è una ricetta che ha radici lontane ed è rimasta segreta fino ad oggi, dando vita ad un prodotto unico, da sempre sinonimo di Passione e Creatività.

Per riaverla e poter continuare a godere dell’iconico bitter e di ogni aperitivo che si rispetti, Campari avrà bisogno dell’aiuto di tutti i suoi sostenitori: tutti invitati al cinema, quindi, per assistere alla proiezione del nuovo film dei Manetti Bros., attraverso una coinvolgente campagna pubblicitaria diffusa in vista dell’uscita della pellicola. Diabolik – Ginko all’attacco! uscirà infatti nelle sale da giovedì 17 novembre, con un cast d’eccezione che vedrà protagonisti, rispettivamente nel ruolo di Diabolik e di Eva Kant, Giacomo Gianniotti e Miriam Leone, ma anche Valerio Mastandrea, nel ruolo di Ginko, e Monica Bellucci, in quello di Altea.

La relazione tra Campari e il mondo del Cinema è da sempre veicolo per la comunicazione e il racconto dell’essenza del marchio che ha sancito la nascita del mito dell’aperitivo italiano in tutto il mondo. Un legame ormai consolidato, che si è concretizzato nella partecipazione, per il quinto anno consecutivo come Main Sponsor, alla 79. Edizione della Mostra Cinematografica di Venezia, e di numerosi progetti dedicati al mondo del Cinema, come l’iniziativa Campari #PerIlCinema, a sostegno dell’industria cinematografica nel periodo pandemico e di chiusura delle sale.

Whitney: Una Voce Diventata Leggenda, il nuovo trailer

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Whitney: Una Voce Diventata Leggenda, il nuovo trailer

Le nuove immagini di Whitney: Una Voce Diventata Leggenda, il film diretto da Kasi Lemmons sulla vita e la carriera di Whitney Houston, interpretata da Naomi Ackie, vincitrice del BAFTA Award®. Nel cast oltre Naomi Ackie anche Stanley Tucci, Ashton Sanders, Tamara Tunie, Nafessa Williams e Clarke Peters. Whitney: Una Voce Diventata Leggenda sarà dal 22 dicembre solo al cinema, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Whitney: Una Voce Diventata Leggenda, la trama

Whitney: Una Voce Diventata Leggenda è un tributo al mito di Whitney Houston. Diretto da Kasi Lemmons, scritto dal candidato all’Oscar® Anthony McCarten, prodotto dal leggendario discografico Clive Davis e interpretato dalla vincitrice del BAFTA Award® Naomi Ackie, il film è un ritratto inedito della complessa e sfaccettata vita della donna dietro a “The Voice”. Dalle sue origini come corista nel New Jersey fino a diventare una delle artiste più iconiche e premiate di tutti i tempi, Whitney: Una Voce Diventata Leggenda è un viaggio commovente ed emozionante attraverso la vita e la carriera della Houston, con esibizioni spettacolari e una colonna sonora con i successi di una delle voci più amate di sempre.

Black Panther: Wakanda Forever, la classifica delle scene d’azione migliori del film

Black Panther: Wakanda Forever è finalmente arrivato nelle sale, con alcune significative sequenze d’azione che sicuramente entusiasmeranno tutti i fan. Il sequel di Black Panther si è consolidato da subito come uno dei film di più grande impatto dell’intero Marvel Cinematic Universe.

Non solo rende omaggio al leggendario Chadwick Boseman, ma è anche il film conclusivo della Fase 4, dunque inagura una nuova era del longevo franchise. Sebbene ogni scena d’azione del film sia stata unica e divertente a modo suo, alcune si sono rivelate migliori di altre: ecco la classifica.

Difendere il Vibranio

La prima scena d’azione di Wakanda Forever si svolge in sporadici flashback durante l’appassionato discorso della regina Ramonda al summit delle Nazioni Unite. Qui viene rivelato che un gruppo di mercenari, assoldati da una nazione membro, ha tentato di rubare le risorse di vibranio dal Wakanda. Naturalmente, Okoye e le Dora Milaje hanno avuto la meglio su questa violazione, sconfiggendo sonoramente gli aggressori stranieri senza versare un filo di sudore.

Sebbene questa scena sia emozionante di per sé, non ha la stessa spettacolarità di quello che verrà, dunque rimane poco memorabile negli schemi più grandiosi del film. I mercenari non sono affatto all’altezza delle Dora Milaje, e soccombono rapidamente ai loro attacchi senza opporre alcuna resistenza. In seguito vengono persino fatti sfilare davanti alle Nazioni Unite in segno di umiliazione per la loro completa sconfitta. In definitiva, questa sequenza risulta essere meno una scena di combattimento e più un calcio nel sedere a senso unico.

Il combattimento sul ponte

Black Panther: Wakanda ForeverDopo un emozionante inseguimento in auto per le strade di Boston, Okoye, Shuri e Riri Williams si fermano su un ponte vicino. Con Shuri e Riri svenute, Okoye deve difendere le sue amiche dagli aggressori talocani in arrivo, tra cui i nuovi arrivati Namora e Attuma. Riesce a resistere per un po’ prima di essere sconfitta sonoramente da Attuma in un combattimento uno contro uno, il che la lascia bloccata nelle acque vicine mentre i suoi amici vengono rapiti e portati nella capitale di Talocan.

Questa scena ha un ruolo importante nella storia per stabilire la potenza dei guerrieri di Talocan, anche se è difficile per i fan vedere Okoye picchiata così brutalmente. Tuttavia, la forza con cui Attuma viene presentato in questa scena è quasi irrealistica, soprattutto quando è fuori dall’acqua. Ciò si rivela particolarmente frustrante quando viene sconfitto così facilmente in seguito, quando lui e Okoye si affrontano in una rivincita durante la battaglia di gran lunga superiore tra Wakanda e Talocan.

Inseguimento in auto

Dopo essere state scoperte dall’FBI, Shuri e Okoye devono fuggire da Boston con Riri Williams al seguito prima che anche i guerrieri Talocan le trovino. Questo porta a un epico inseguimento in auto per le strade di Boston, con Riri che indossa il suo prototipo di armatura Ironheart mentre l’FBI e la polizia locale cercano di fermarli.

L’inseguimento in auto ricorda l’analoga scena di inseguimento sudcoreana del primo film di Black Panther, con tutti i brividi, l’azione e il caos presenti nel sequel. Tuttavia, alcuni fan potrebbero mettere in dubbio le motivazioni dei protagonisti durante questa scena, poiché sembrano piuttosto indifferenti al benessere dei poliziotti innocenti che si trovano al loro seguito.

Wakanda contro Talocan

Wakanda Forever conduce a una guerra definitiva tra il Wakanda e Talocan, anche se circoscritta a un’unica battaglia. Wakanda attira Talocan e Namor allo scoperto, dove le Dora Milaje, Ironheart, i Jabbaris e gli Angeli della Mezzanotte combattono i loro nemici per dare a Shuri il tempo di sconfiggere il loro leader.

Questa scena è il culmine del film e mantiene molte delle sue promesse con sequenze di combattimento ben coreografate che aumentano la tensione del film e si lasciano alle spalle la goffa battaglia finale in CGI del film precedente. Tuttavia, è deludente che l’intera potenza di Talocan e del Wakanda non si scontrino mai l’una contro l’altra, con questo scontro isolato che si rivela essere la fine della guerra.

Incursione nel Wakanda

Namor-black-pantherAlla fine del secondo atto di Wakanda Forever, Namor guida un assalto alla capitale del Wakanda, inondando le strade e il palazzo in pochi minuti. Come dimostrazione del suo potere, egli semina la distruzione più assoluta, uccidendo decine di wakandiani, tra cui la regina Ramonda, prima di dichiarare che tornerà entro una settimana con l’aspettativa di un’alleanza tra lui e Shuri.

Questa scena è assolutamente terrificante: i wakandiani si trovano nel bel mezzo di una battaglia alla quale non erano minimamente preparati. Le strade di Wakanda, normalmente serene e sacre, non sono più sicure, mentre le acque implacabili si fanno strada attraverso la città, lasciando dietro di sé la distruzione. La scena si evolve perfettamente, ogni secondo diventa più straziante del precedente, fino a quando tutto si interrompe con la morte improvvisa e straziante di Ramonda.

Attacco alla piattaforma

La prima volta che il pubblico vede Talocan in azione arriva all’inizio di Wakanda Forever, quando un gruppo di guerrieri attacca una piattaforma mineraria americana alla ricerca di vibranio nell’oceano. Due agenti della CIA assistono mentre il resto dell’equipaggio viene attirato verso la morte dal canto delle sirene dei Talocan e alla fine si trovano faccia a faccia con i loro aggressori, che li uccidono brutalmente.

Questa scena sembra un film dell’orrore: la tensione aumenta lentamente fino a un crescendo ossessionante che atterrisce gli spettatori. L’attacco dei Talocan si conclude con l’arrivo e la prima apparizione sullo schermo di Namor, che abbatte un intero elicottero a mani nude e stabilisce efficacemente la minaccia che rappresenterà per il Wakanda in una delle migliori scene della Fase 4.

Shuri Vs. Namor

Black Panther: Wakanda ForeverMentre i Wakandiani e i Talocani si sfidano in una feroce battaglia sull’oceano, Shuri affronta Namor in un combattimento all’ultimo sangue nel tentativo di porre fine alla guerra e di vendicarsi per la morte di sua madre. Ne esce vincitrice, sconfiggendo brutalmente Namor e arrivando a pochi centimetri dall’ucciderlo prima di cedere, scegliendo di non lasciare che la vendetta la consumi.

Questa battaglia è emozionante, verosimile e assolutamente brutale, con Shuri e Namor che vengono spinti ai loro limiti. Sebbene sia un po’ frustrante che il duello sia intervallato da scene di battaglia simultanea sull’oceano, senza quindi avere la possibilità di respirare, è difficile negare il valore di intrattenimento che apporta al film nel suo complesso. Anche il finale si rivela assolutamente perfetto, in quanto Shuri riesce ad avere la meglio nonostante la dolorosa ferita riportata durante il combattimento. In definitiva, però, è la scelta di Shuri di non uccidere Namor che eleva la sequenza al di sopra di tutte le altre scene del film.

Avengers: tutti gli eroi che hanno un figlio e cosa significa per il futuro del MCU

Diversi progetti della Fase 4 hanno introdotto nel MCU dei supereroi bambini, che potrebbero avere un futuro brillante con lo sviluppo dell’universo condiviso dei Marvel Studios. Gli eroi più giovani hanno iniziato a diventare sempre più importanti negli anni successivi ad Avengers: Endgame, dato che molti dei supereroi anziani del MCU hanno passato il testimone ai figli o ai loro protetti. In molti hanno ipotizzato che questo sia il punto di partenza per un eventuale film di squadra dei Giovani Vendicatori prima della fine della Saga del Multiverso, anche se i Marvel Studios non hanno detto nulla in merito.

La Saga dell’Infinito ha presentato agli spettatori i figli di Clint Barton, alias Occhio di Falco, Scott Lang, alias Ant-Man, e Tony Stark, alias Iron Man, ma molti altri giovani supereroi Marvel hanno debuttato durante la Fase 4 del MCU. Progetti del MCU come WandaVision, Thor: Love & Thunder e Black Panther: Wakanda Forever hanno portato nel mondo i figli di eroi affermati dell’Universo. Mentre alcune di queste rivelazioni erano attese dal pubblico, altre sono state una vera sorpresa e hanno contribuito a sollevare speculazioni su potenziali progetti futuri dei Marvel Studios.

Iron Man – Morgan Stark

morgan starkLa figlia di Tony Stark e Pepper Potts, Morgan Stark, è stata introdotta durante Avengers: Endgame. Dopo che lo Snap di Thanos ha spazzato via metà della vita nell’universo, Tony è stato riportato sulla Terra da Capitan Marvel, si è riunito con Pepper e si è trasferito nella baita dello Stark Eco-Compound a New York, dove la coppia si è sposata e ha avuto una figlia. Una conversazione tra Tony e Pepper all’inizio di Avengers: Infinity War rivela che Morgan si chiamava come l’eccentrico zio di Pepper, anche se nel sogno descritto da Tony la coppia aveva un figlio anziché una figlia.

Dopo che suo padre si è sacrificato per eliminare la minaccia di Thanos nel 2023, Morgan ha assistito al suo discorso finale in cui ha fatto conoscere agli spettatori del MCU la frase strappalacrime “Ti amo 3000”, una frase che lei aveva già espresso in precedenza. Una scena eliminata dal film culminante della Saga dell’Infinito avrebbe mostrato Tony incontrare una Morgan Stark adulta nel Regno dell’Anima, proprio come Thanos aveva visto la giovane Gamora dopo lo Snap. Nonostante questa scena sia stata rimossa dal film finale, si può ipotizzare che Morgan Stark apparirà di nuovo nel MCU, forse anche indossando la tuta di salvataggio come anticipato in Avengers: Endgame.

Occhio di Falco – Cooper, Lila e Nathaniel Barton

I figli di Clint Barton sono stati introdotti durante Avengers: Age of Ultron come risposta alla sensazione di molti che il personaggio di Occhio di Falco fosse praticamente irrilevante durante The Avengers. All’epoca, la moglie di Clint, Laura, era ancora incinta del loro figlio più piccolo, Nathaniel, chiamato così in onore della cara amica di famiglia Natasha Romanoff. Dopo essere stato assente durante Avengers: Infinity War, il prologo di Avengers: Endgame ha ripreso i contatti con Occhio di Falco e i Barton, raccontando come Clint abbia perso tutta la sua famiglia a causa di Thanos, che lo ha portato a diventare Ronin. Questo prologo ha anche fatto presagire un potenziale futuro da eroe simile a Occhio di Falco per Lila, che è stata mostrata avere una fantastica mira con arco e frecce prima di scomparire.

Con Kate Bishop che ha assunto il ruolo di Occhio di Falco nella serie tv Hawkeye, sembra che i figli di Clint non abbiano un ruolo importante nel futuro del MCU. Tuttavia, Laura Barton è stata rivelata essere l’ex agente dello SHIELD nota come Mockingbird, quindi ci sono sicuramente altre storie da raccontare sulla famiglia, forse nella seconda stagione di Hawkeye o nella prossima serie Secret Invasion, che vedrà Nick Fury tornare a combattere gli Skrull. Non è chiaro quando e se i figli di Clint appariranno di nuovo nel MCU, o se lo stesso Vendicatore originale tornerà ora che Kate Bishop ha assunto il ruolo.

Ant-Man – Cassie Lang

La motivazione alla base della carriera di Scott Lang come Ant-Man è quella di essere una persona migliore e di rendere il mondo un posto più sicuro per sua figlia Cassie, introdotta per la prima volta in Ant-Man. Da bambina, Cassie ha sempre ammirato il padre, anche quando era stato mandato in prigione e aveva avuto un rapporto difficile con la madre, Maggie, e il patrigno, Jim Paxton. Durante il Blip, Cassie credeva che suo padre fosse stato rapito, anche se era semplicemente bloccato nel Regno Quantico, per poi tornare dopo cinque anni e trovare la figlia adolescente viva e vegeta.

Durante alcuni momenti toccanti di Ant-Man and the Wasp, Cassie ha espresso il desiderio di diventare un supereroe da grande, stando al fianco del padre come sua partner. Ora il suo sogno si sta realizzando: il prossimo film dei Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania vedrà Cassie assumere il mantello di Stature, combattendo al fianco del padre e della Wasp di Hope van Dyne contro Kang il Conquistatore nel Regno Quantico. Il nuovo status di supereroe di Cassie significherà molto probabilmente il suo ritorno durante Avengers: The Kang Dynasty e potenzialmente in Avengers: Secret Wars.

Scarlet Witch e Visione – Billy e Tommy

Billy e Tommy di WandaVision hanno debuttato durante il primo progetto della Fase 4 dei Marvel Studios, che ha visto Wanda crearsi una propria realtà tra le mura di Westview, nel New Jersey. Dopo che Wanda ha apparentemente resuscitato Visione in seguito alla sua morte in Avengers: Infinity War, la coppia si ritrova a vivere uno stile di vita suburbano, che porta Wanda a partorire due gemelli nel giro di poche ore. Invecchiati rapidamente, i piccoli Billy e Tommy iniziano presto a dimostrare notevoli capacità, proprio come la madre e lo zio Pietro: Billy eredita i poteri psichici e le abilità magiche di Wanda, mentre Tommy è dotato della supervelocità dello zio.

Nonostante i gemelli siano scomparsi durante il finale di WandaVision, versioni alternative di loro sono apparse sulla Terra-838 in Doctor Strange nel Multiverso della Follia come figli della Wanda di cui Scarlet Witch prende il controllo con il dream-walking. Questo suggerisce che Billy e Tommy potrebbero apparire di nuovo nel MCU vero e proprio, facendo un’apparizione nello spinoff di WandaVision, Agatha: Coven of Chaos. Anche se Wanda sembra essersi sacrificata alla fine di Multiverse of Madness, è possibile che torni per completare il suo arco di redenzione nel MCU, e non c’è dubbio che i suoi figli seguiranno l’esempio, visto che sono membri di spicco dei Giovani Vendicatori.

Thor – Love

Thor: Love and Thunder è stato uno dei progetti più controversi della Fase 4 del MCU, ma ha fatto conoscere al pubblico Gorr il Macellatore di Dei e sua figlia, Love, che viene riportata in vita da Eternità nel momento in cui Gorr si sacrifica e lascia la figlia alle cure di Thor.

Love e il suo nuovo padre hanno combattuto insieme per proteggere le specie aliene, con Thor che brandisce ancora una volta Mjolnir e Love che brandisce Stormbreaker. Si può ipotizzare che Love abbia delle abilità speciali che il pubblico non ha ancora visto, grazie alla sua rinascita per mano di Eternità, e sicuramente ha abbastanza potere per usare Stormbreaker. Alla fine di Love & Thunder è stato rivelato che Thor tornerà nel MCU, e molto probabilmente con Love al suo fianco, nei prossimi Avengers: The Kang Dynasty e Secret Wars.

Hulk – Skaar

Il futuro sembra roseo per Hulk nel MCU: Bruce Banner, Abominio e Jennifer Walters, alias She-Hulk, hanno avuto un ruolo importante in She-Hulk: Attorney at Law e il Leader è stato confermato come antagonista di Captain America: New World Order. She-Hulk: Attorney at Law ha anche presentato agli spettatori un personaggio a sorpresa, il figlio di Bruce Banner, Skaar. Sebbene il personaggio faccia solo una breve apparizione nell’episodio finale di She-Hulk, si può ipotizzare che un personaggio così importante sia stato inserito per preparare qualcosa di più grande in seguito, e molti pensano che si tratti di un progetto di World War Hulk.

La storia di Skaar nei fumetti è ricca e tragica e sicuramente creerà alcune linee di trama significative per Bruce Banner nel MCU live-action. Anche se non sono state confermate ulteriori informazioni sul personaggio o sulla data della sua prossima apparizione, è probabile che Skaar faccia parte del roster dei Giovani Vendicatori. Si vocifera anche di una seconda stagione di She-Hulk: Attorney at Law, che potrebbe vedere la storia di Skaar svilupparsi attraverso gli occhi di Jen Walters, il che sarebbe un ottimo modo per portare il personaggio nel mondo più ampio del MCU.

Black Panther – Principe T’Challa

Black-Panther-Tchalla-Chadwick-BosemanL’ultimo film della Fase 4 del MCU ha reso un bellissimo omaggio al compianto Chadwick Boseman, che ha interpretato T’Challa, la Pantera Nera, in vari progetti del MCU prima della sua morte. Black Panther: Wakanda Forever ha visto il Wakanda affrontare i mesi e negli anni successivi al Blip e ha seguito il dolore della famiglia reale per l’improvvisa morte di T’Challa a causa di una malattia non rivelata. In seguito, Shuri è in grado di creare un’erba sintetica a forma di cuore e di assumere il mantello di Pantera Nera ereditato dal fratello, ma questa non è l’unica rivelazione del film.

Durante Wakanda Forever, viene rivelato che Nakia ha lasciato il Wakanda dopo lo Snap di Thanos, trovando troppo difficile rimanere dopo l’apparente morte dei suoi cari. Tuttavia, nella scena mid-credits, viene rivelato che Nakia era incinta del figlio di T’Challa prima della sua morte e ci viene presentato finalmente Toussaint, il cui nome wakandiano è Principe T’Challa, che incontra per la prima volta sua zia Shuri. Il Principe T’Challa è il modo perfetto per portare avanti l’eredità di Chadwick Boseman nel Marvel Cinematic Universe, poiché si può presumere che un giorno il bambino tornerà in Wakanda e prenderà il mantello di Pantera Nera, seguendo le orme del padre.

Emily Browning: 10 cose che non sai sull’attrice

Emily Browning: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Emily Browning recita sin da quando era una bambina e negli anni si è costruita una carriera di tutto rispetto tra cinema e televisione. Presente in importanti film e serie TV, si è distinta attraverso generi e contesti diversi, dando sempre luce a nuove sfumature del suo talento.

Ecco 10 cose che non sai di Emily Browning.

Emily Browning: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in noti film. Il debutto nel mondo del cinema avviene per la Browning nel 2001 con The Man Who Sued God. In seguito guadagna maggior popolarità con Nave fantasma (2002), Al calare delle tenebre (2003), Ned Kelly (2003) e, in particolare, Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi (2004), dove recita accanto a Jim Carrey. In seguito recita in The Uninvited (2009), Sucker Punch (2011), con Abbie Cornish, Sleeping Beauty (2011), Magic Magic (2013), The Host (2013), con Saoirse Ronan, L’estate all’improvviso (2013), Plush (2013), God Help the Girl (2014), Pompei (2014) e Legend (2015). Nel 2022 recita invece nel film Monica.

2. È nota anche per alcune serie TV. Parallelamente ai film per il cinema, l’attrice ha recitato anche per diverse serie, come High Flyers (1999), Thunderstone (2000), Blonde (2001), Something in the Air (2000-2001), Blue Heelers (2000-2002), The Affair – Una relazione pericolosa (2018-2019) e, in particolare, American Gods (2017-2021), dove ha interpretato Laura Moon. Nel 2022 ha invece recitato nella serie Class of ’07.

3. Ha recitato in diversi videoclip. Negli anni l’attrice non ha mancato di dedicarsi anche ad altri progetti al di fuori dei film e delle serie TV. In particolare, si annovera la sua partecipazione a diversi videoclip di noti cantanti e gruppi. Nel 2006 è nel videoclip di Light Surrounding You degli Evermore, mentre nel 2012 compare nel video per il bbrano No Matter What You Say degli Imperial Teen. Nel 2015, infine, è comparsa nel videoclip di Take Shelter degli Years & Years.

Emily-Browning-American-Gods

Emily Browning in American Gods

4. È tra le protagoniste della serie. Nelle tre stagioni che compongono American Gods, l’attrice ha avuto un ruolo da protagonista nei panni di Laura Moon. Questa è la moglie di Shadow, la quale in seguito ad un incidente stradale perde la vita, divenendo però una morta vivente dotata di una forza sovrumana. L’attrice ha in seguito dichiarato di aver particolarmente apprezzato il modo in cui il suo personaggio evolve nel corso della serie, assumendo forme e caratteristiche inaspettate.

5. Ha empatizzato molto con il suo personaggio. L’attrice ha raccontato di essere rimasta molto colpita dal modo in cui il suo personaggio viene presentato, infrangendo tutte le aspettative che si potevano avere su di lei. In particolare, la Browning ha affermato di aver empatizzato molto con lei, specialmente nel suo avere difficoltà a gestire i propri sentimenti riguardo sé stessa e gli altri. Per l’attrice era indispensabile mostrare Laura come una donna imperfetta ed è stata proprio tale volontà a farla divenire così interessante.

Emily Browning in Legend con Tom Hardy

6. Ha avuto un ruolo di rilievo nel film. Nel 2015 l’attrice ha ottenuto critiche molto positive per la sua interpretazione di Frances Shea, moglie di Reggie Kray nel film Legend. Questo è basato sui gemelli Kray, pericolosi gangster della Londra anni ’60, interpretati entrambi dall’attore Tom Hardy. Quest’ultimo e la Browning si sono dunque trovati a recitare insieme diverse scene, sfoggiando una chimica di coppia particolarmente forte. Ancora oggi, quello in questo film è uno dei ruoli più apprezzati dell’attrice.

Emily Browning canta Sweet Dreams

7. Ha eseguito il brano per un noto film. Negli anni la Browning non si è affermata solo come attrice ma anche per le sue doti canore. In più occasioni ha infatti cantato per i film Plush, God Help the Girl e la serie American Gods. È però rimasta memorabile la sua interpretazione del brano Sweet Dreams, contenuta nel film Sucker Punch. Il celebre rano new wave del gruppo Eurythmics viene qui riarrangiato per sposarsi al meglio con il tono cupo del film e questa versione cantata dalla Browning è poi stata inserita nell’album della colonna sonora del film.

Emily-Browning-Instagram

Emily Browning è su Instagram

8. È presente sul social network. L’attrice possiede un proprio profilo Instagram ufficiale con tanto di spunta blu. Questo è seguito attualmente da 279 mila persone e vanta oltre trecento post. Attraverso le sue pubblicazioni l’attrice è solita raccontare le proprie giornate lavorative, tra curiosità e dietro le quinte dei set a cui partecipa. Non mancano però anche immagini legate alla propria quotidianità, tra momenti di svago, giornate in compagnia di amici o colleghi e molto altro. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Emily Browning: chi è il suo fidanzato

9. È molto riservata. L’attrice non ha mai amato il rendere noti troppi dettagli della sua vita privata e pertanto non sono molte le notizie a riguardo. Ad oggi, ad esempio, non è certo se l’attrice abbia o meno un fidanzato. In passato è però stata legata a Liam Shambrook nel 2005, a Max Turner dal 2007 al 2010, a Max Irons dal 2011 al 2012 e a Xavier Samuel dal 2012 al 2015. L’ultima relazione nota è quella avuta nel 2015 con Eddie O’Keefe, ma da quel momento non si è più saputo nulla a riguardo.

Emily Browning: età e altezza dell’attrice

10. Emily Browning è nata a Melbourne, in Australia, il 7 dicembre del 1988. L’attrice è alta complessivamente 1.57 metri.

Fonte: IMDb, LosAngelesTimes

Summer Job: il trailer del primo reality italiano di Netflix

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Summer Job: il trailer del primo reality italiano di Netflix

Netflix rilascia oggi il trailer di Summer Job, il primo reality show italiano originale prodotto da Banijay Italia che debutterà il 16 dicembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Le prime immagini video presentano i 10 giovani concorrenti del reality: Angelica, Gian Marco, Lavinia, Marina, Matthias, Melina, Pietro, Pit, Samuele e Sofia. I partecipanti saranno accompagnati da Matilde Gioli, che li guiderà e supporterà nel superare le numerose sfide che dovranno affrontare durante gli 8 episodi.

10 concorrenti tra i 18 e i 23 anni vengono scelti per trascorrere una vacanza da sogno in una villa paradisiaca in Messico, sulla riviera Maya. Feste e divertimento sembrano l’unica cosa a cui dovranno pensare. Quello che non sanno, però, è che, per continuare l’avventura e vivere la vacanza più incredibile della loro vita, dovranno fare qualcosa che non hanno mai fatto in vita loro: lavorare. Dopo le prime 24 ore in cui potranno godersi tutti i comfort messi a disposizione, scopriranno infatti che tutto ha un costo e che per vivere un’avventura esotica da sogno il prezzo da pagare sarà affrontare la loro prima esperienza lavorativa. Per raccogliere il budget settimanale e continuare il divertimento, dovranno lavorare in alcune delle attività locali della riviera sotto la supervisione e il giudizio di boss molto esigenti. Divisi in gruppi da 2 o 3 persone ciascuno, si cimenteranno, ogni settimana, in diversi summer jobs (camerieri/e, assistenti al rifugio per animali, addetti/e alla manutenzione e al giardinaggio…). Coloro i quali non porteranno a termine il lavoro assegnatogli dal datore di lavoro o non lo faranno con impegno e dedizione, non riceveranno la busta paga a fine settimana e saranno a rischio eliminazione.

Romina Ronchi è capo progetto del reality show, diretto da Angelo Poli e scritto da Sonia Soldera, Giovanni Piccione, Marco Cappellini con Marco Matteo, Stefano Martinelli, Gabriella Nocera, Alessandro Tassone.

Ecco i concorrenti di Summer Job:

  • Angelica – Ha 21 anni ed è pugliese. Le piace molto la moda. Ama distinguersi dalle altre ragazze con la sua forte personalità.
  • Gian Marco – Ha 22 anni, è sardo e vive a Milano. Si è appena laureato in Fashion Design. I suoi amici lo chiamano “Il Baronetto” o “Briatore”. Si definisce un amante del bello.
  • Lavinia – Ha 19 anni e vive da sola a Milano. Ha finito il liceo ma si è presa una pausa per decidere cosa vuole fare da grande.
  • Marina – Ha 20 anni e ha origini filippine. Sta vivendo il suo anno sabbatico da quasi due anni. Se dovesse riassumere la sua vita in tre parole sarebbero queste: aperitivi, viaggi e feste.
  • Matthias – Ha 18 anni e viene dal Veneto. Si è diplomato a Londra in un college privato. Non ha mai lavorato.
  • Melina – Ha 21 anni, è di Torino ma ha origini brasiliane. È una ragazza molto esuberante.
  • Pietro – Ha 20 anni. Apparire per lui è fondamentale. In particolare, ama i suoi boccoli. Per Pietro lavorare e sprecare tempo in cose che non gli piacciono è “crudele”.
  • Pit  – Ha 21 anni. Ama il calcio, di cui apprezza la competizione. Non ha mai ricevuto un due di picche da una ragazza.
  • Samuele – Ha 19 anni e viene da Cuneo. È figlio dell’ex pallavolista Luigi Mastrangelo. Si definisce un atleta, ma è anche crypto trader. Non vuole rispondere a nessuno, preferisce essere il capo di se stesso.
  • Sofia – Ha 20 anni e abita a Centocelle, un quartiere periferico di Roma. La madre è peruviana. Non ama le regole, vuole solo vivere la vacanza al massimo.

The Suicide Squad, Sylvester Stallone vuole tornare come King Shark

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Nonostante la sua cattiva abitudine di fare a pezzi le persone e mangiarle, l’innocenza infantile di Nanaue, alias King Shark, e l’amicizia con Ratcather 2 lo hanno visto emergere come uno dei membri più accattivanti della Task Force X in The Suicide Squad – Missione Suicida.

Il letale – e al limite dell’invincibile – King Shark sopravvive alla battaglia finale con Starro e torna negli Stati Uniti con Harley Quinn, Bloodsport e Ratcatcher. Il regista James Gunn ha indicato che a un certo punto vedremo di nuovo tutti e quattro i membri sopravvissuti (beh, cinque se si conta Peacemaker), ma non abbiamo sentito parlare di piani concreti per un sequel (improbabile data la performance del film al box).

Mentre parlava con ComicBook.com per promuovere la sua prossima serie Paramount+ Tulsa King, a Sylvester Stallone – che ha fornito la voce per il personaggio – è stato chiesto se intende riunirsi con Gunn per altre avventure di King Shark.

“Sì, certo”, ha risposto la star di Rocky. “Penso che James sia stato molto generoso. Io e lui siamo piuttosto uniti. Quindi, se c’è un’opportunità… lo amo, è fantastico.”

Sfortunatamente, Stallone non ha approfondito, quindi non abbiamo idea se sappia davvero dove e quando vedremo Nanaue dopo o se è solo qualcosa che presume accadrà. C’è una possibilità che il pezzo grosso possa presentarsi nella seconda stagione di Peacemaker?

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Constantine 2: il regista vuol realizzare un film vietato ai minori

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All’inizio di quest’anno, è stato annunciato che la Warner Bros. era nelle prime fasi dello sviluppo di un sequel di Constantine. Sebbene non ci sia ancora una sceneggiatura per il film, il regista Francis Lawrence ha rivelato a TheWrap che la trama è stata discussa all’infinito.

“Abbiamo germi di idee e tanta dedizione”, ha detto Lawrence. “Ora dobbiamo solo rimboccarci le maniche e tuffarci. Ma abbiamo molte idee.” Una delle idee, ha rivelato Lawrence, è quella di rendere il sequel un vero film vietato ai minori. Il regista ha rivelato che durante la realizzazione del film del 2005, erano limitati in ciò che potevano e non potevano fare perché la Warner Bros. voleva che fosse PG-13.

“Una delle cose più importanti per me riguardo al primo film è stato che abbiamo seguito, secondo la Warner Bros., le regole per realizzare un film PG-13 in termini di violenza, sangue, linguaggio, sessualità”, ha spiegato Lawrence. “Ma se ricordi, al film Constantine è stata effettivamente assegnata una valutazione R. Ciò era dovuto alla “zona grigia di intensità (…) E il mio grande, grande rimpianto è stato che abbiamo un film R-rated che è davvero un film PG-13”, ha detto. “E se dovessi andare a fare un R, avrei davvero fatto un R- film. Lo avrei reso molto più spaventoso e molto più violento e avrei davvero realizzato un film vietato ai minori.”

La storia di questi blockbuster, dopo Deadpool e Logan, ha certamente ampliato lo spazio di gioco per i produttori e i registi, mostrando che anche i film vietati ai minori possono avere un grosso incasso e dare soddisfazione alle major.

Sr., guarda il trailer del documentario di Robert Downey Jr. su suo padre

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Il trailer di Sr. rivela il documentario Netflix di Robert Downey Jr. sul suo defunto padre. Mentre il mondo conosce bene Downey Jr. attraverso i suoi ruoli come Tony Stark/Iron Man nell’universo cinematografico Marvel, Sherlock Holmes e altri, molti non hanno familiarità con l’uomo di cui porta il nome, Robert Downey Sr., anche lui attore.

Tuttavia, era meglio conosciuto per essere un abile regista della contro-cultura, inclusa la scrittura e la regia del film underground del 1969 Putney Swope. Downey Sr. è deceduto nel luglio 2021 a causa delle complicazioni del morbo di Parkinson, ma negli ultimi tre anni della sua vita Downey Jr. ha girato un documentario su suo padre.

Ora, più di un anno dopo la morte di Downey Sr., Netflix ha diffuso il primo trailer del documentario, intitolato Sr. Il film, prima di tutto, parla della relazione di Robert Downey Jr. con suo padre, mentre racconta anche la vita e l’opera di Downey Sr., inclusi gli ultimi giorni che hanno preceduto la sua morte.

Le Otto Montagne: trailer del film con Luca Marinelli e Alessandro Borghi

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Ecco il trailer di Le Otto Montagne, il film diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi, Elena Lietti, Elisabetta Mazzullo e in concorso a Cannes 75. Il film vede riunirsi la coppia formata da Luca Marinelli e Alessandro Borghi, a sette anni da Non essere cattivo.

Le Otto Montagne, la trama

“Le otto montagne” racconta la storia di un’amicizia. Un’amicizia nata tra due bambini che, divenuti uomini, cercano di prendere le distanze dalla strada intrapresa dai loro padri ma, per le vicissitudini e le scelte che si trovano ad affrontare, finiscono sempre per tornare sulla via di casa. Pietro è un ragazzino di città, Bruno è l’ultimo bambino di uno sperduto villaggio di montagna. Negli anni, Bruno rimane fedele alle sue montagne, mentre Pietro è quello che va e viene. Il loro incontro li porterà a sperimentare l’amore e la perdita, riconducendo ciascuno alle proprie origini e facendo sì che i loro destini si compiano, mentre i due scopriranno cosa significa essere amici per sempre.

Indiana Jones 5: il personaggio non sarà mai sostituito

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Indiana Jones 5: il personaggio non sarà mai sostituito

James Mangold ha appena confermato che Indiana Jones di Harrison Ford non sarà mai sostituito in risposta alle affermazioni sul futuro del personaggio in Indiana Jones 5. Mangold si è unito al sequel attualmente senza titolo nel 2020, dopo che Steven Spielberg si è dimesso da regista e ha deciso di rimanere sul progetto in veste di produttore.

Indiana Jones 5 uscirà il 30 giugno 2023 e segnerà l’ultima apparizione di Ford come personaggio da quando ha indossato per la prima volta il cappello e la giacca dell’archeologo part-time 41 anni fa ne I predatori dell’arca perduta nel 1981. Ford ha interpretato Indiana Jones nei quattro film della serie, nonché in una breve apparizione in The Young Indiana Jones Chronicles.

Attraverso il suo account Twitter personale, James Mangold affronta le speculazioni sulla sostituzione di Indiana Jones. L’informazione è arrivata dopo il suo sfatamento delle voci che circondano intorno alle proiezioni di prova di Indiana Jones 5 mal accolte. Dopo aver respinto ancora una volta le notizie secondo cui si erano svolte proiezioni di prova, il regista sottolinea che non era stata presa in considerazione la possibilità di sostituire il personaggio in qualsiasi momento durante la produzione del film in uscita.

Indiana Jones 5 è infatti in gestazione da diversi anni, con il progetto inizialmente sviluppato da Steven Spielberg, prima che egli si ritirasse dal progetto. Il regista di Le Mans ‘66 e Logan James Mangold è poi stato chiamato a dirigere il film, con Harrison Ford confermatissimo nei panni dell’iconico avventuriero. Accanto a lui, in ruoli ancora non meglio chiariti, vi saranno gli attori Phoebe Waller-Bridge e Mads Mikkelsen. Quanto oggi mostrato sembra relativo, oltre allo stesso Jones, proprio ai personaggi interpretati da questi ultimi due attori.

Nelle foto diffuse si possono infatti ritrovare quello che sembra certo essere il costume che la Waller-Bridge sfoggerà nel film, mentre ve ne è anche uno che potrebbe essere relativo all’antagonista, anche se non è ancora certo che Mikkelsen avrà effettivamente tale ruolo. Accanto ai costumi, alcuni artwork anticipano quelle che potrebbero essere delle scene del film, con ambientazioni esotiche e inseguimenti su improbabili mezzi. Si possono ritrovare tali foto dei costumi e dei concept art qui di seguito, sul profilo ufficiale di ComicBook. Indiana Jones 5 ha una data d’uscita attualmente fissata al 30 giugno 2023.

Thunderbolts saranno i “perdenti” del Marvel Cinematic Universe

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Thunderbolts saranno i “perdenti” del Marvel Cinematic Universe

David Harbour definisce i Thunderbolts i “perdenti” del Marvel Cinematic Universe. La star di Stranger Things ha fatto il suo debutto nel MCU in Black Widow del 2021 nei panni di Alexei Shostakov, alias Red Guardian, un super soldato russo e figura paterna di Natasha Romanoff e Yelena Belova.

Al recente D23 Expo, è stata rivelata la line-up del prossimo film Thunderbolts del MCU che, oltre a Red Guardian, include anche Bucky Barnes/Winter Soldier, Yelena, John Walker/U.S. Agente, Antonia Dreykov/Taskmaster e Ava Starr/Ghost, tutti guidati dalla Contessa Valentina Allegra de Fontaine.

Durante una recente apparizione al podcast Phase Zero di ComicBook.com per promuovere il suo nuovo film di Natale Una notte violenta e silenziosa, Harbour si è anche preso del tempo per discutere di Thunderbolts.

“Siamo come dei perdenti, cosa che mi piace. Siamo i perdenti. Penso che sia divertente vederci rovinare tutto. È molto divertente, c’è anche molto pathos in questo. C’è molto dramma in un gruppo di persone che continuano a sbagliare la vita e, a causa dei difetti del personaggio, continuano a incasinare le cose. Nessuno dà loro il rispetto che danno a Captain America e Iron Man, persone molto capaci. Quindi c’è molto da cui attingere. Penso che ci siano molti film che saranno divertenti. Ha tutta questa bella azione e una bella commedia da quello che mi è stato descritto.”

Vi ricordiamo che Thunderbolts  uscirà nelle sale il 26 luglio 2024. Il film sarà diretto da Jake Schreier, e vedrò protagonisti Florence Pugh, Hannah John-Kamen,  Sebastian Stan, David Harbour, Olga Kurylenko, Wyatt Russell, Julia Louis-Dreyfus l’ultimo grande annuncio Harrison Ford.

Daniel Craig scatenato nello spot della Vodka Belvedere di Taika Waititi

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Un nuovo spot diretto da Taika Waititi presenta un Daniel Craig scatenato, davvero incredibile da guardare. Sebbene la carriera di Craig sia iniziata sul palcoscenico, l’attore inglese è diventato famoso in tutto il mondo quando ha assunto il ruolo di James Bond in Casino Royale nel 2006.

Dopo quindici anni come l’iconica superspia, Craig ha fatto la sua ultima apparizione nel franchise nel 2021 No Time to Die e ha concluso il suo incarico come Bond con una conclusione senza precedenti per 007. Il prossimo ruolo sullo schermo di Daniel Craig sarà in Glass Onion – Knives Out, che uscirà nelle sale il 23 novembre prima dell’uscita globale di Netflix.

Sebbene Glass Onion sarà la prima apparizione cinematografica di Craig dall’uscita di No Time to Die, ha anche intrapreso altri progetti al di fuori dei suoi più grandi franchise, incluso uno spot deliziosamente sorprendente per Belvedere Vodka. Diretto da Taika Waititi, lo spot è interpretato da Craig “come non lo avete mai visto prima“. L’attore di James Bond si stacca dal suo personaggio sobrio e serio sullo schermo e si fa strada attraverso un hotel ballando su una colonna sonora eseguita da Rita Ora e Giggs, creando un giro vivace e divertente.

BioShock: Francis Lawrence aggiorna sul progetto di Netflix

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Il regista di BioShock Francis Lawrence promette che il suo prossimo adattamento cinematografico rimarrà fedele al tono del videogioco. Distribuito nel 2007, il primo gioco di BioShock ha guadagnato consensi per la sua storia imprevedibile, il design e i temi complessi.

Un adattamento cinematografico era rimasto a lungo bloccato nell’inferno dello sviluppo, ma all’inizio di quest’anno è stato annunciato ufficialmente che il film di BioShock sarebbe uscito su Netflix con Lawrence alla guida. In questa fase sono noti pochi dettagli ufficiali sul progetto, ma il primo gioco fornisce un senso generale di ciò di cui parlerà la storia, con il protagonista Jack che sopravvive a un incidente aereo nell’Oceano Atlantico nel 1960 e successivamente scopre la misteriosa città sottomarina di Rapture.

In una recente intervista con Collider, Francis Lawrence parla del suo rapporto di lavoro con Netflix nel film BioShock e di come la dinamica gli permetta di onorare il tono unico del gioco. Pur non rivelando troppi dettagli su ciò che il pubblico può aspettarsi dal suo adattamento di BioShock, Lawrence rivela di aver lavorato a stretto contatto con Take-Two Interactive, l’editore del gioco, e Ken Levine, il responsabile creativo del gioco.

“Ci sono sempre discussioni sulla valutazione e sul tono. Non voglio addentrarmi troppo ora perché siamo all’inizio del processo di sviluppo, ma di certo non mi sono sentito soffocato in alcun modo o inviato in nessuna direzione con Netflix. Voglio dire, fondamentalmente io e Cameron [MacConomy] che lavora con me, e Michael stiamo facendo quello che vogliamo fare, il che è fantastico. Molto rimane fedele al gioco stesso, e stiamo parlando con Take-Two [Interactive] e Ken Levine”.

Netflix ha annunciato di aver stretto una partnership con Take-Two Interactive e 2K per sviluppare un nuovo film BioShock. Il nuovo adattamento cinematografico non ha scrittori, registi o membri del cast collegati, né ha una data di uscita. Inoltre, non è confermato se il film BioShock di Netflix sarà live-action o animato, ma con l’interesse della piattaforma della grande N rossa, è molto probabile che questa volta il progetto andrà in porto.

Ironheart: Robert Downey Jr. ha dato dei suggerimenti a Dominique Thorne

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L’attrice di Ironheart Dominique Thorne condivide le parole incoraggianti che Robert Downey Jr. le ha detto durante le riprese di Black Panther: Wakanda Forever. Tony Stark è stato al centro dell’MCU sin dall’inizio con le origini di Iron Man e anche dopo il suo sacrificio in Avengers: Endgame. Ora, la sua eredità viene mantenuta in vita attraverso il suo migliore amico, il colonnello James “Rhodey” Rhodes nell’imminente Armor Wars e il nuovo geniale eroe in armatura dell’MCU, Riri Williams, alias Ironheart, che ha esordito proprio in Black Panther: Wakanda Forever.

Black Panther: Wakanda Forever introduce Riri Williams nell’MCU come una geniale studentessa del MIT di 19 anni. Riri riesce persino a impressionare Shuri con le sue capacità di ingegnere. Sebbene abbia mosso i primi passi per riempire il vuoto lasciato da Iron Man, si è già affermata come personaggio distinto. In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Thorne ha parlato di una conversazione che ha avuto con Downey verso la fine delle riprese di Black Panther: Wakanda Forever.

“Non sono stata in grado di parlare con RDJ prima che iniziassimo le riprese o altro, ma proprio verso la conclusione del film, ho avuto la possibilità di parlare con lui tramite FaceTime. Un compagno di cast di Ironheart aveva effettivamente fatto uno show con lui e ci ha messo in contatto, e aveva delle belle parole da dire su quanto crede che Riri Williams sia e dovrebbe essere sempre la sua persona, la sua cosa. Che questa eredità sia diretta nella giusta direzione e tutte le belle cose incoraggianti che speri di sentire dallo stesso Iron Man.”

Ricordiamo che Ironheart sarà la protagonista di una serie su Disney+.

Black Panther: Wakanda Forever – la recensione

Il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever è arrivato nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI.

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli.

The Sandman: Neil Gaiman risponde alle critiche sul casting

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The Sandman: Neil Gaiman risponde alle critiche sul casting

Neil Gaiman ha risposto alle dure critiche sulle scelte di casting in The Sandman. Basato sull’omonima graphic novel dello stesso Gaiman, The Sandman è un adattamento televisivo che ha debuttato su Netflix a metà di quest’anno. Dopo un lungo ciclo di sviluppo che lo ha visto passare da un film a una serie, il cast di The Sandman ha iniziato a formarsi per tutto il 2020 e il 2021, con alcune decisioni sul casting che hanno causato un contraccolpo sui social, in particolare le scelte di Kirby Howell-Baptiste (Morte) e Mason Alexander Park (Desiderio).

Howell-Baptiste, un’attrice nera, ha ricevuto tante critiche razziste per essere stata scelta  per il ruolo di Morte, che nel fumetto è una donna bianca, mentre Park, un attore non binario, ha ricevuto altrettante crifiche omofobe per essere stato scelto come Desiderio. Alcuni spettatori erano semplicemente amareggiati per il casting di attori queer e BIPOC, mentre altri lo vedevano come un altro tentativo di Netflix di placare il pubblico includendo attori appartenenti a minoranze.

In un’intervista con Inverse, Neil Gaiman risponde senza mezzi termini al contraccolpo del casting di The Sandman. Ecco cosa ha dichiarato l’artista: “Oh, occasionalmente, le persone ci urlano contro per aver inventato tutti questi personaggi gay che non erano nei fumetti, e noi dicevamo ‘Hai letto i fumetti?’ E loro dicevano ‘No’. E dicevamo: ‘Erano gay nei fumetti’. E loro dicevano ‘Ti sei appena sbagliato e nessuno guarderà il tuo orribile spettacolo’. E poi siamo diventati i numeri 1 al mondo per quattro settimane. E hanno detto “Sono tutti bot! Ti odiamo. Ti sei sbagliato”. È una strana sciocchezza. A questi lamentosi non piacciono le persone gay, non piacciono i neri e non piacciono le donne. E se guardi i loro profili, a loro non piacciono i vaccini, non gli piacciono i democratici e non amano votare”.

Dopo l’episodio speciale, Netflix a confermato la seconda stagione di The Sandman.

Gli Ospiti: al via il crowdfunding  per sostenere il film

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Gli Ospiti: al via il crowdfunding  per sostenere il film

Gli Ospiti è lungometraggio scritto, diretto e interpretato da Svevo Moltrasio in fase di pre-produzione. Dopo averci raccontato la Francia con “I Ritals”, Moltrasio torna nella sua Roma con una commedia corale dai risvolti inattesi che si svolge nell’arco di una serata in un casale alle porte della città. Dieci personaggi, perlopiù amici sui 30 e 40 anni, saranno costretti ad un confronto non privo di colpi di scena che li metterà a più riprese uno contro uno, tutti contro uno e uno contro tutti.

Sarà divertente, intrigante, ma anche angosciante e riflessivo quanto basta, alla ricerca di quel cinema, oggi sempre più raro, in equilibrio tra intrattenimento e autorialità. Una volta realizzato faremo di tutto per dargli la visibilità e distribuzione che riteniamo meriti! Il cinema sta morendo e Svevo Moltrasio, che nella vita ha sempre e solo voluto girare i suoi film, dopo anni di cortometraggi, prima poi di web serie e, soprattutto, di produzioni che hanno rimbalzato qualsiasi suo progetto, ha deciso di chiedere un aiuto alla propria community e non solo.

La produzione sarà curata da Svevo Moltrasio e Simone Bracci e per farlo è stato lanciato un crowdfunding che ha già superato i 30 mila euro. Di seguito il link alla campagna crowdfunding.

The Fabelmans: recensione del film di Steven Spielberg

The Fabelmans: recensione del film di Steven Spielberg

Trai film più attesi della stagione, spicca senza ombra di dubbio The Fabelmans, nuovo lungometraggio di Steven Spielberg. Attraverso la lente della finzione cinematografica alcuni importanti autori hanno saputo raccontare se stessi, non soltanto la propria visione del mondo ma anche la storia personale che li ha in qualche modo condotti ad essa. Con il suo ultimo The Fabelmans, Spielberg ci regala un film che riduce tale lente a uno strato sottilissimo, mettendo in scena gli anni della sua giovinezza e gli eventi che lo hanno condotto all’amore per la Settima Arte.

The Fabelmans, fare i conti con la propria storia

Lo scopo principale appare senza dubbio quello di fare i conti con i fatti che hanno minato l’unità familiare nella sua adolescenza, indirizzandolo verso il cinema come momento di evasione dal dolore del quotidiano ma anche come mezzo per esprimere quel dolore stesso, incanalandolo in una storia capace di parlare al grande pubblico. E Steven Spielberg, ovvero uno dei più grandi narratori per immagini dei nostri tempi – se non il più grande – con The Fabelmans fa ancora una volta proprio questo: sviluppa una storia di crescita e accettazione che rimane comunque finzione, ovvero quella finzione quella che lui stesso avrebbe voluto vivere.

Madre e Padre

Anche se in superficie il personaggio portante della trama è Mitzi, la madre del giovane protagonista Sam, nel profondo The Fabelmans è un atto d’amore verso la figura paterna di Burt, una figura che nel cinema si Spielberg è stata costantemente motivo di frustrazione: pensate ad esempio ai padri assenti, manipolatori, distratti di film come E.T., Prova a prendermi o Incontri ravvicinati del terzo tipo, solo per citare gli esempi maggiormente espliciti. In questo ultimo lungometraggio autobiografico (a modo suo…) Spielberg invece celebra la resilienza, l’abnegazione, la devozione incondizionata di un uomo destinato ad amare una donna a cui sta troppo stretta la vita che lui può offrirle.

Paul Dano, Michelle Williams, Keeley Karsten, Sophia Kopera, Gabriel LaBelle e Julia Butters in The Fabelmans
Paul Dano, Michelle Williams, Keeley Karsten, Sophia Kopera, Gabriel LaBelle e Julia Butters in The Fabelmans © 2022 Universal Studios and Amblin Entertainment

Sotto questo punto di vista The Fabelmans si conferma, alla maniera di molti film del primo Spielberg, una favola che reinterpreta la realtà. O meglio l’espressione di un desiderio preciso, quello di aver avuto la possibilità di capire meglio i propri genitori. In certi momenti sembra quasi che il cineasta voglia spiegarci perché negli anni ‘70 e ‘80 faceva film in quel modo, e questo introduce un certo didascalismo nella narrazione e nell’estetica scelta per The Fabelmans.

Al tempo stesso però troviamo nel film sequenze che parlano di cinema in maniera talmente precisa e profonda da colpire dritte al cuore: Spielberg ci mostra ad esempio con straordinaria semplicità ed efficacia che fare cinema ha significato per lui tentare di prendere il controllo della propria vita, oppure che si possono usare le immagini quando le parole diventano troppo pesanti o dolorose per poter essere pronunciate.

Spielberg strizza l’occhio a John Hughes

Questi sono i momenti più belli di The Fabelmans, opera che possiede anche momenti di incredibile e insieme dolorosa leggerezza, alla maniera di quel John Hughes a cui Spielberg strizza più volte l’occhio in questo lungometraggio. E a chiudere un’operazione tanto complessa e stratificata proprio perché estremamente personale, ci sono gli ultimi dieci minuti che sono qualcosa che è difficile definire, tante sono le emozioni che racchiude: una sequenza cinefila, spassosa, geniale anche nella scelta di un cameo straordinariamente assurdo eppure perfetto che ovviamente non vi spoileriamo. 

Per quanto riguarda la direzione degli attori, Spielberg si conferma perfetto regista di giovani interpreti, consentendo al protagonista Gabriel LaBelle di regalarci una prova maiuscola, trattenuta e sofferta nella prima parte e poi progressivamente più libera e carismatica quando invece il personaggio di Sam inizia a trovare la forza per lottare al fine di affermare la propria personalità. Straordinaria – giustamente nominata all’Oscar – la partecipazione del grande veterano Judd Hirsch in una sola ma fondamentale sequenza. Funzionano a dovere Paul Dano e Seth Rogen, mentre invece si sviluppa a corrente alternata la prova di Michelle Williams, la quale a tratti sembra incerta sul come interpretare una figura femminile la cui frustrazione emotiva conduce ad atteggiamenti eccessivamente melodrammatici. 

Gabriel LaBelle in The Fabelmans
Gabriel LaBelle in The Fabelmans © 2022 Universal Studios and Amblin Entertainment

Riscrivere la propria infanzia con il cinema

The Fabelmans è un film forse un po’ troppo alterno nei toni e nell’esposizione della storia per convincere del tutto: nei momenti in cui funziona è di una potenza emotiva profonda, in altri al contrario fa pensare a quanto altri giovani protagonisti nel cinema di Steven Spielberg si siano rivelati maggiormente emblematici di Sam Fabelman. A conti fatti, il senso di solitudine e di innocenza perduta derivati dall’aver perso il sostegno del nucleo familiare hanno trovato piena rappresentazione in altri film dell’autore – su tutti a nostro avviso si staglia il giovane Christian Bale de L’impero del sole – ma a conti fatti probabilmente non è neppure questo lo scopo di The Fabelmans.

Spielberg sembra volerci dire che, alla soglia dei 76 anni, con quello che gli è accaduto, lui ci ha finalmente fatto i conti. Alla sua maniera, ovvero adoperando il cinema come “fabula”, come possibilità di riscrivere la propria storia interiore. E sotto questo punto di vista il suo film è quantomai prezioso. 

Giulia Bevilacqua: 10 cose che non sai sull’attrice

Giulia Bevilacqua: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Giulia Bevilacqua è attiva ormai da anni nel mondo della televisione e del cinema. Interprete di numerosi film e serie di grande popolarità, si è negli anni guadagnata sempre più spazio, affermandosi come un’attrice ricca di talento e carisma.

Ecco 10 cose che non sai di Giulia Bevilacqua.

Giulia Bevilacqua: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in noti film. La carriera cinematografica dell’attrice ha avuto inizio con il film Cardiofitness (2007), per poi proseguire con L’oera di punta (2007), Feisbum! Il film (2009), Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato (2011) e 100 metri dal paradiso (2012). Nel 2014 ottiene un ruolo nel film Tutta colpa di Freud (2014), con Marco Giallini, mentre negli anni successivi recità in Natale col boss (2015), Tiramisù (2016), di Fabio De Luigi, Il contagio (2017) e Moschettieri del re – La penultima missione (2018), con Pierfrancesco Favino. Di recente ha invece recitato in Ritorno al crimine (2021), Tre sorelle (2022), C’era una volta il crimine (2022) e Il principe di Roma (2022).

2. Ha preso parte a diverse serie televisive. Prima di debuttare sul grande schermo, la Bevilacqua aveva già recitato in serie come Un medico in famiglia 3 (2003), Don Bosco (2004), Don Matteo 4 (2004), Una famiglia in giallo (2005), Grandi domani (2005) e Distretto di Polizia (2005-2011), dove ha interpretato la sovrintendente Anna Gori. In seguito, parallelamente al cinema, ha recitato per serie come Dov’è mia figlia? (2011), Nero Wolfe (2012), Come un delfino 2 (2013), Fuoriclasse (2014-2015), Una pallottola nel cuore (2014-2018) e È arrivata la felicità (2015-2018). Di recente ha invece preso parte a Cops – Una banda di poliziotti (2020-2021) e Più forti del destino (2022).

3. Ha recitato per diversi videoclip. Negli anni l’attrice non ha mancato di dedicarsi anche ad altri progetti al di fuori dei film e delle serie TV. In particolare, si annovera la sua partecipazione a diversi videoclip di noti cantanti e gruppi. Nel 2000 prende ad esempio parte al videoclip del brano Thank You for Loving Me, del gruppo statunitense Bon Jovi. In seguito è in Tutte le mattine di Valeria Rossi, I giorni migliori dei Tiromancino, La razionalità dei Velvet, Giulia domani si sposa di Artù e Il rimedio, la vita e la cura di Chiara Galiazzo.

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Giulia Bevilacqua in Ritorno al crimine

4. Ha recitato nel noto film. In Ritorno al crimine, sequel di Non ci resta che il crimine, l’attrice interpreta il personaggio di Loretta, figlia di Sabrina, che nel primo film da giovane era interpretata da Ilenia Pastorelli e qui, da anziana, ha invece il volto di Loretta Goggi. La Bevilacqua ha poi ripreso il suo personaggio anche nel terzo film, dal titolo C’era una volta il crimine.

Giulia Bevilacqua: il matrimonio, il marito e i figli

5. È sposata. Il 30 settembre del 2017 l’attrice si è sposata a Positano con il giornalista Nicola Capodanno. I due, conosciutisi circa tre anni prima ad una festa, hanno scelto il celebre comune in provincia di Salerno in quanto luogo d’origine di lui. Qui hanno celebrato la loro unione su una terrazza che affaccia sul mare, davanti ad amici e parenti.

6. Hanno avuto due figli. Poco dopo il loro primo anniversario di matrimonio, il 16 novembre 2018 è nata la prima figlia della coppia, chiamata Vittoria. Il 28 maggio 2020 è poi nato Edoardo, il secondo figlio della coppia. La Bevilacqua ha annunciato tale lieto evento tramite il proprio account Instagram, postando una foto del neonato. Proprio tramite il proprio account Instagram l’attrice aveva condiviso già aggiornamenti su entrambe le gravidanze.

Giulia Bevilacqua: il suo fidanzato

7. Era fidanzata con un collega. Prima di sposarsi con Capodanno e formare con lui una famiglia, l’attrice era stata fidanzata per circa sei anni con l’attore Simone Corrente, conosciuto sul set della serie Distretto di polizia. Quando i due hanno poi annunciato di essersi separati, sono stati attenti a non far trapelare ulteriori informazioni a riguardo. In seguito, però, hanno affermato di essere rimasti in buoni rapporti e di volersi bene ancora oggi.

Giulia-Bevilacqua-instagram

Giulia Bevilacqua è su Instagram ma non su Facebook

8. È presente sul social network. L’attrice possiede un proprio profilo Instagram ufficiale con tanto di spunta blu. Questo è seguito attualmente da 161 mila persone e vanta oltre mille e quattrocento post. Attraverso le sue pubblicazioni l’attrice è solita raccontare le proprie giornate lavorative, tra curiosità e dietro le quinte dei set a cui partecipa. Non mancano però anche immagini legate alla propria quotidianità, tra momenti di svago, giornate in compagnia di amici o colleghi e molto altro. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

9. Non è presente su Facebook. Se l’attrice risulta essere molto attiva su Instagram, lo stesso non si può dire per Facebook. Sul noto social network la Bevilacqua non sembra infatti possedere un profilo o una propria pagina ufficiale. Per chi utilizza Facebook e vuole rimanere aggiornato su tutte le novità riguardanti l’attrice, si possono però ritrovare alcune fan page a lei dedicata, con informazioni e foto dei suoi progetti passati e futuri.

Giulia Bevilacqua: età e altezza dell’attrice

10. Giulia Bevilacqua è nata a Roma, il 19 maggio del 1979. L’attrice è alta complessivamente 1.74 metri.

Fonte: IMDb, Instagram

Black Panther: Wakanda Forever in cima al box office italiano con 4,1 milioni

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Il nuovo film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever ha conquistato il pubblico italiano ottenendo il primo posto al box office con un incasso di oltre 4,1 milioni di Euro in sei giorni di programmazione. Nelle sale italiane dallo scorso 9 novembre, il lungometraggio diretto da Ryan Coogler si è posizionato, nel nostro mercato, come quarto miglior opening del 2022 e come quinto miglior opening dall’inizio della pandemia.

Siamo molto soddisfatti del successo ottenuto da Black Panther: Wakanda Forever in meno di una settimana e questo testimonia quanto sia forte il desiderio del pubblico italiano di tornare sempre di più a vivere l’esperienza cinematografica”, ha dichiarato Daniel Frigo, AD The Walt Disney Company Italia. “Questi risultati confermano ancora una volta il forte legame del pubblico italiano con il Marvel Cinematic Universe dopo lo straordinario successo riscosso da Doctor Strange nel Multiverso della Follia e Thor: Love and Thunder che, insieme a Black Panther: Wakanda Forever, rappresentano tre dei quattro migliori opening del 2022, nonché tre dei cinque migliori opening dall’inizio della pandemia. Nel 2022 The Walt Disney Company Italia ad oggi ha distribuito dodici titoli e realizzato un totale di oltre 45 milioni di Euro con oltre 6,3 milioni di presenze. Siamo felici di poter continuare a sostenere le sale cinematografiche con nuovi attesissimi titoli in arrivo nei prossimi mesi, come il lungometraggio d’animazione Walt Disney Animation Studios Strange World – Un Mondo Misterioso e Avatar: La Via dell’Acqua, secondo capitolo del film di James Cameron con il maggiore incasso di tutti i tempi.

Black Panther: Wakanda Forever, la recensione

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta Mejía nel ruolo di Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli. Black Panther: Wakanda Forever è diretto da Ryan Coogler e prodotto da Kevin Feige e Nate Moore.

Harry Potter: il torneo delle Case di Hogwarts arriva in tv

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Harry Potter: il torneo delle Case di Hogwarts arriva in tv

La più grande competizione tra fan nella storia del Magico Mondo di Harry Potter, un evento per gli appassionati di tutte le età, arriva su Boing (canale 40 del DTT)con l’esclusiva Prima TV free di Harry Potter: il torneo delle Case di Hogwarts.

Questo evento speciale composto da quattro puntate e condotto dall’attrice Premio OscarHelen Mirren, vedrà i fan del Magico Mondo mettere alla prova la loro conoscenza di Harry Potter. I concorrenti – divisi nelle celebri quattro casate Grifondoro, Tasso Rosso, Corvo Nero e Serpe Verde – si sfideranno per vincere l’ambito trofeo finale: La Coppa delle Case.

Harry Potter: il torneo delle Case di Hogwarts, ospiti e concorrenti

A rendere ancora più speciale questo evento, i cameo degli ex studenti di Harry Potter: Tom Felton, Simon Fisher-Becker, Shirley Henderson e Luke Youngblood, oltre ai superfan Pete Davidson e Jay Leno. Nel corso dei quattro appuntamenti, i concorrenti saranno divisi in squadre da tre.

Le casate si scontreranno in quattro epiche sfide a colpi di domande e con l’aiuto del pubblico dal vivo, per scoprire chi di loro conosce l’intricato e dettagliato universo di Harry Potter come il palmo della propria mano. Le squadre vincitrici dei singoli round approderanno poi al gran finale durante il quale verrà decretata la casata che si aggiudicherà la vittoria e il titolo di campioni.

Prodotto da Warner Bros. Unscripted Television, in associazione con Warner Horizon e Robin Ashbrook e Yasmin Shackleton di theoldschool, Harry Potter: il torneo delle Case di Hogwarts è un evento imperdibile, ricco di curiosità e aneddoti, condotto da un’attrice amata in tutto il mondo, che i fan appassionati di Harry Potter non potranno fare a meno di amare.

The Whale, il trailer del film di Darren Aronofsky con Brendan Fraser

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Dopo il grande successo di pubblico e critica alla 79° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove è stato accolto da oltre 6 minuti di applausi, The Whale, il nuovo attesissimo film di Darren Aronofsky, ha già ricevuto il Toronto International Film Festival Tribute Award e l’American Riviera Award del Festival Internazionale di Santa Barbara per il suo interprete protagonista Brendan Fraser, oltre ad altri numerosi premi internazionali.

The Whale, recensione del film con Brendan Fraser

Dal genio creativo di Darren Aronofsky, regista candidato all’Oscar® con Il Cigno Nero e vincitore del Leone D’Oro a Venezia con The Wrestler, The Whale è un viaggio emozionante e profondamente umano – una storia intensa e coinvolgente, intima e personale che si rivela universale per colpire il cuore del pubblico.

In The Whale, Brendan Fraser offre una straordinaria performance nel ruolo di Charlie, un insegnante di inglese che soffre di obesità grave e che deve confrontarsi con i propri fantasmi e un amore mai rivelato che lo tormentano da anni, nonché con un rapporto irrisolto con la figlia adolescente (Sadie Sink, la protagonista della serie culto Stranger Things), per un’ultima possibilità di redenzione.

Il film arriverà nelle sale italiane nel febbraio 2023 distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, nell’ambito di un listino estremamente ricco e già pieno di successi.

Noir in Fest 2022: aperte le votazioni per il Premio Giorgio Scerbanenco

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È online la lista dei 20 romanzi noir da votare per determinare la cinquina dei finalisti concorrenti all’edizione 2022 del Premio Giorgio Scerbanenco. Sono romanzi noir italiani editi tra novembre 2021 e ottobre 2022 e scelti, tra gli oltre 100 iscritti, dal comitato selezionatore del festival.

A partire dall’11 novembre fino alle ore 23.59 di sabato 19 novembre 2022, ogni lettore potrà votare i suoi cinque titoli preferiti sul sito del festival(www.noirfest.com). La cinquina dei finalisti sarà determinata dalla somma ponderata dei voti dei lettori e della giuria letteraria, presieduta da Cecilia Scerbanenco e composta da  Alessandra Calanchi, Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Sergio Pent, Sebastiano Triulzi e John Vignola.

Sabato 3 dicembre i cinque finalisti saranno presentati a Milano in apertura del festival e tra questi la giuria letteraria (a cui si aggiungeranno Cecilia Lavopa e Alessandra Tedesco) decreterà il vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco 2022, che verrà consegnato in serata.

I semi-finalisti del premio Giorgio Scerbanenco 2022:

Francesco Abate, Il complotto dei calafati, Einaudi
Erica Arosio e Giorgio Maimone, Macerie, Mursia
Daniele Bresciani, Testimone la notte, Bompiani
Cristina Cassar Scalia, La carrozza della Santa, Einaudi
Alessandro Ceccherini, Il mostro, Nottetempo
Gian Andrea Cerone, Le notti senza sonno, Guanda
Romano De Marco, La casa sul promontorio, Salani
Andrea Fazioli, Le strade oscure, Guanda
Riccardo Gazzaniga, In forma d’essere umano, Rizzoli
Gabriella Genisi, Terrarossa, Sonzogno
Davide Longo, La vita paga il sabato, Einaudi
François Morlupi, Nel nero degli abissi, Salani
Francesco Musolino, Mare mosso, E/O
Enrico Pandiani, Fuoco, Rizzoli
Paolo Maggioni, La calda estate del Commissario Casablanca, SEM
Chiara  Montani, La ritrattista, Garzanti
Chiara Moscardelli, La ragazza che cancellava i ricordi, Einaudi
Alessandro Perissinotto e Pietro d’Ettorre, Cena di classe, Mondadori
Brunella Schisa, Anatomia di un mostro, HarperCollins
Stefano Vicario, Il re degli stracci, La nave di Teseo

One Piece Film: RED, quattro proiezioni speciali il 22 e 23 novembre, scopri dove!

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Anime Factory, etichetta di proprietà di Plaion Pictures, è lieta di annunciare quattro imperdibili nuove anteprime speciali di One Piece Film: RED, diretto da Goro Taniguchi e prodotto da TOEI Animation. L’attesissimo nuovo film basato sul manga dei record di Eiichiro Oda è infatti pronto ad approdare in anteprima anche in lingua italiana nelle sale i prossimi 22 e 23 novembre, con quattro tappe imperdibili alla presenza dei doppiatori del film.

Tutti i partecipanti riceveranno l’esclusivo set di postcard del film che potrà essere fatto autografare dai doppiatori presenti in sala.

Le tappe sono:

  • Mar 22 Novembre ROMA – The Space Roma Parco de Medici. Alla presenza di Renato Novara (Luffy) & Luca Bottale (Usopp). Inizio proiezione ore 20:10, il firmacopie inizierà alle ore 19:30
  • Mar 22 Novembre MILANO – UCI Bicocca. Alla presenza di Emanuela Pacotto (Nami) & Patrizio Prata (Zoro). Inizio proiezione ore 20:30, il firmacopie inizierà alle ore 20:00
  • Mer 23 Novembre MODENA – Cinema Victoria. Alla presenza di Renato Novara (Luffy) & Luca Bottale (Usopp). Inizio proiezione ore 21.00, il firmacopie inizierà alle ore 20:00
  • Mer 23 Novembre BRESCIA – Cinema OZ. Alla presenza di Emanuela Pacotto (Nami) & Patrizio Prata (Zoro). Inizio proiezione ore 21.00, il firmacopie inizierà alle ore 20:30

Dopo il successo delle anteprime in lingua originale, che hanno totalizzato oltre 51.000 presenze e quasi € 400.000 di incasso, Anime Factory vuole continuare ad accontentare i fan di One Piece, organizzando un tour in 4 tappe con anteprime del film doppiato in italiano, alla presenza di Renato Novara (Luffy) e Luca Bottale (Usopp), Emanuela Pacotto (Nami) e Patrizio Prata (Zoro).

One Piece Film: Red intervista al regista Gorō Taniguchi

L’enorme ed inedito impegno di distribuzione per One Piece film: RED dimostra ancora una volta l’incredibile attesa da parte dei fan di questo manga dei record, che si appresta a conquistare il pubblico del Bel Paese dopo aver raggiunto risultati di box office straordinari in Giappone e Francia.

In Giappone la pellicola è a tutti gli effetti la più redditizia di sempre del franchise: ha superato il traguardo dei 18 miliardi di Yen (oltre 124 milioni di Euro) registrando così il miglior incasso anime del 2022, ottenendo il secondo miglior debutto della storia del cinema giapponese, diventando il sesto miglior anime ed entrando nella top ten dei migliori film di sempre. Il film ha ottenuto ottimi risultati anche al box office in Francia, con oltre un milione di spettatori accorsi al cinema a godersi il nuovo film di One Piece sul grande schermo. Anche in Spagna (100.000 spettatori in 5 giorni) il film si appresta ad infrangere ogni record della licenza.

One Piece Film: RED, atteso dai fan più accaniti e non solo, è il primo episodio con una forte componente musicale (con la suggestiva interpretazione della star nipponica Ado) e vede anche il ritorno di uno dei personaggi più iconici e interessanti creati da Oda: Shanks il Rosso, uno dei quattro imperatori che ha ispirato e spinto Luffy da piccolo a diventare un pirata, nonché il padre del nuovo personaggio Uta.

Sinossi:
Uta, la cantante più amata del mondo, la cui voce è stata definita “ultraterrena”, è famosa anche perché nasconde la sua vera identità ed un altro segreto: Uta è la figlia di Shanks!
Per la prima volta in assoluto, lei ha deciso di svelare il suo volto al mondo durante un concerto dal vivo! L’arena del concerto, che si tiene sull’isola di Elegia, si riempie di tutti i suoi fan, compresi famigerati pirati, esponenti della Marina e i Pirati di Cappello di Paglia guidati da Luffy, tutti decisi a godersi questa performance canora attesissima. Il concerto inizia ed il pubblico scopre che l’eccezionale potere della voce di Uta nasconde un pericolo che potrebbe cambiare il mondo. Toccherà quindi a Luffy e a Shanks mettersi in azione. Tra tanti colpi di scena, la battaglia per la libertà sta per avere inizio…

In Italia, dopo le anteprime in lingua originale, One Piece Film: RED uscirà al cinema il 1° dicembre 2022 distribuito da Anime Factory, etichetta di Plaion Pictures.

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