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Hilary Duff: 10 cose che non sai sull’attrice

Hilary Duff oggi

Affermatasi come una delle celebrità più influenti dal Duemila ad oggi, Hilary Duff si è occupata negli anni di cinema, televisione, musica e attività imprenditoriali. In ognuno di questi campi ha ottenuto grandi successi, ma oltre allo spettacolo si è distinta anche come una donna molto attenta al sociale, sostenendo diverse cause e operazioni umanitarie. Ora che è pronta a tornare da protagonista nel mondo della serialità, sarà meglio conoscere qualcosa di più su di lei.

Ecco 10 cose che non sai di Hilary Duff.

Hilary Duff, i fidanzati e figli Luca Cruz Comrie, Violet e James Bair

1. Ha avuto numerosi celebri fidanzati. Il primo fidanzato pubblico della Duff, avuto a 14 anni, è stato il cantante Aaron Carter, con il quale rimane in coppia fino al 2004. Di quel periodo è celebre la lite avuta con l’attrice Lindsay Lohan, con il quale Carter tradì la Duff. Si trattò di una delle vicende di gossip più seguite dei primi anni Duemila. In seguito, negli anni ha avuto relazioni con il cantante Joel Madden, dal 2004 al 2006, con il suo personal trainer Jason Walsh, dal 2016 al 2017, e con l’impreditore Ely Sandvik, durata soltanto pochi mesi del 2017.

2. Ha sposato un giocatore di hockey. La Duff sembrò aver trovato una stabilità nel momento in cui, nel 2007, inizia a frequentare il giocatore di hockey dei Pittsburgh Penguins Mike Comrie. Nel 2010 i due annunciano il fidanzamento, per poi sposarsi il 14 agosto di quello stesso anno a Santa Barbara. Nel 2012 è poi nato l’unico figlio della coppia, Luca Cruz Comrie. Purtroppo, due anni più tardi, nel 2014, la Duff annuncia tramite il proprio profilo Twitter della separazione consensuale tra lei e Mike, citando differenze inconciliabili. I due divorziano ufficialmente nel 2016.

3. Si è sposata una seconda volta. Nel 2015 la Duff intraprende una relazione con il musicista e cantautore Matthew Koma, il quale ha prodotto l’album di lei Breathe In Breathe Out. I due debuttano come coppia però soltanto nel 2017 in occasione dei SAG Awards. Nel marzo di quell’anno si separano poi per alcuni mesi, per poi tornare insieme a settembre. I due si sono poi fidanzati e sposati nel 2019, documentando il tutto tramite i rispettivi social. Hanno poi avuto due figli, Banks Violet Bair, nata nel 2018, e Mae James Bair, nato nel 2021.

Hilary Duff filmografia

Hilary duff: la sua filmografia

4. Ha recitato in note serie TV. Dopo alcuni film televisivi come Casper e Wendy – Una magica amicizia (1998) e Il rumore degli angeli (1999), la Duff diventa celebre come protagonista delle serie Lizzie McGuire, in cui recita dal 2001 al 2004. Successivamente è comparsa in alcuni episodi di serie come Ghost Whisperer (2009), Law & Order – Unità vittime speciali (2009), The Chase (2009) e Gossip Girl (2009), dove interpreta Olivia Burke accanto a Blake Lively e Chace Crawford. Dal 2015 al 2021 ha invece recitato nella serie Younger.

5. Ha partecipato anche a celebri film. La Duff ha debuttato al cinema nel 1999 con il film Scherzi del cuore, con Angelina Jolie, per poi recitare in Human Nature (2001), Lizzie McGuire – Da liceale a popstar (2003), Una scatenata dozzina (2003), Nata per vincere (2004), Il ritorno della scatenata dozzina (2005), Material Girls (2006), War, Inc. (2008), con John Cusack, Stay Cool (2009), Greta (2009). Dopo alcuni film minori, torna poi al cinema nel 2019 con Sharon Tate – Tra incubo e realtà, dove interpreta proprio la protagonista, l’attrice Sharon Tate.

Hilary Duff: oggi

6. Sarà la protagonista di un’attesa serie. Nell’aprile del 2021 viene annunciato che la Duff ha trovato un nuovo ruolo da protagonista in una serie particolarmente attesa. Questa è How I Met Your Father, spin-off della celebre How I Met Your Mother, solo con un punto di vista rovesciato. La Duff, oltre a recitare nei panni di Sophie, intenta a raccontare ai suoi figli come ha conosciuto il loro padre, produrrà anche la serie, attualmente attesa per il 2022 e di cui è recentemente stato pubblicato il trailer ufficiale.

7. Tornerà ad interpretare Lizzie McGuire. Nel 2019 l’attrice ha annunciato che tornerà ad interpretare il personaggio che l’ha resa celebre, ovvero Lizzie McGuire, in un prossimo rilancio della serie sulla piattaforma di streaming Disney+. Non ci sono ancora molti dettagli su questo nuovo progetto, che dovrebbe però configurarsi come un sequel della serie originale. Nel 2020, tuttavia, le riprese sono state momentaneamente fermate per alcuni contrasti tra l’attrice e il produttore creativo con la Disney. La serie dovrebbe comunque uscire nel corso del 2022.

Hilary Duff Gossip Girl

Hilary Duff in Gossip Girl

8. Ha recitato nella celebre serie. Uno dei ruoli più conosciuti della Duff, oltre a quello di Lizzie McGuire, è quello di Olivia Kate Burke nella serie Gossip Girl. Il personaggio compare in diversi episodi della terza stagione, sviluppando una relazione con Dan Humphrey. Tra le tante guest star comparse nel corso della serie, la Duff si è affermata come una delle più apprezzate dai fan. La stessa attrice ha raccontato di ricordare l’esperienza sul set come estremamente piacevole.

Hilary Duff: chi è sua sorella

9. Anche sua sorella lavora nel mondo dello spettacolo. Come alcuni sapranno, Hilary ha una sorella maggiore di nome Haylie Duff. Entrambe vennero incoraggiate dalla madre ad intraprende una carriera nel mondo dello spettacolo e una delle prime produzioni che le vide recitare insieme fu lo spettacolo teatrale Lo schiaccianoci. In seguito hanno intrapreso percorsi differenti, ottenendo però di recitare ancora insieme in Lizzie McGuire e Material Girls. Hanno anche collaborato insieme per diversi progetti musicali.

Hilary Duff: età e altezza dell’attrice

10. Hilary Duff è nata il 28 settembre del 1987 a Houston, in Texas, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.57 metri.

Fonte: IMDb

 

 

 
 

Disney+ 2022: la preview di tutto quello che ci aspetta il prossimo anno

Tra Miss Marvel, Hocus Pocus 2 e mille altre proposte, il 2022 di Disney+ sembra davvero valere il prezzo dell’abbonamento. Ecco di seguito il video di presentazione della piattaforma per i prossimi 12 mesi di intrattenimento:

 
 

One Second: l’omaggio al cinema di Zhang Yimou

one second recensione

Uscito nelle sale italiane giovedì 16 dicembre, One Second è il nuovissimo film di Zhang Yimou, regista premiato a Berlino per La Strada Verso Casa (2000). In One Second c’è tutta la voglia di libertà e di opposizione che caratterizzano il cinema del regista, esponente della Quinta Generazione di cineasti cinesi.

 One Second: un solo secondo

Sono gli anni della Rivoluzione Culturale in Cina. Zhang Jiusheng è internato in un campo di lavoro, da cui fugge per poter assistere alla proiezione in un villaggio di un cinegiornale a cui tiene particolarmente. In esso, per un solo secondo, è immortalata la figlia quattordicenne. La pellicola, poco prima della proiezione, viene però rubata da una piccola vagabonda, Orfana Liu.

Si scatena un molteplice conflitto di interessi: Liu ha bisogno della celluloide dei rullini per costruire una lampada al fratellino minore, Zhang vuole vedere il cinegiornale. In aggiunta, il pubblico del villaggio scalpita per la proiezione del film contenuto nella pellicola insieme al cinegiornale, momento di gioia estrema per la comunità. L’intervento di Mr. Cinema, proiezionista del villaggio e cultore della settima arte, tenterà di mettere tutti d’accordo…

La ricostruzione di un mondo ben definito

La mano esperta di Zhang Yimou non si nasconde in One Second. Il mondo del villaggio immerso tra le dune, povero e arido, acquista colore proprio per come viene rappresentato. La gente è diffidente e scontrosa, per la fame dilagante non è disposta a fare a patti con nessuno. Gli abiti sgualciti, i volti consumati e sporchi, le case spoglie danno al film tinte tenui e desaturate. Anche i dettagli visivi dicono molto della storia che il regista vuole raccontare: un mondo spento, in cui, si pensa a procurarsi i beni primari e tutto il resto viene tralasciato.

Nella generale freddezza, Zhang, Liu e Mr. Cinema conservano ancora la capacità di guardare all’altro, di emozionarsi. Zhang è fuggito dal campo, rischiando la vita, solo per rivedere per un brevissimo secondo il volto della figlia, unico modo che ha per creare un contatto con la sua bambina. Liu, lei stessa una ragazzina, si dedica al fratellino, si preoccupa per lui: vuole creare una lampada per permettergli di leggere anche nelle ore buie senza sforzare la vista. Ma è Mr. Cinema , grazie alla sua passione per le pellicole e alla dedizione alla comunità, la persona con più carattere di tutto il film…

One Second è meta-cinematografico?

In mezzo alle incantevoli riprese del deserto, i campi lunghissimi in cui vagano tra le dune i protagonisti, ci sono immagini ancora più magiche in One Second. Il lavoro collettivo di tutto il villaggio per rimettere apposto la pellicola danneggiata del film da proiettare è immortalato con estrema cura e delicatezza. Il regista si sofferma a lungo sulle fasi in cui vengono snodati i rullini, viene stesa la celluloide e riparata dove danneggiata, trasmettendo al pubblico quella passione per la settima arte che un cinefilo come Yimou riesce a catturare.

Il cinema è il vero protagonista di One Second, è la linfa che dà vitalità alla storia. Ciò che porta gioia al villaggio è la visione del film Eroic Sons and Daughters. Inoltre, la pellicola, fisicamente, è l’oggetto conteso da Zhang e da Liu. Essa, come la trama del film, si attorciglia e si divincola. Ancora una volta, è il cinema a permettere di sognare: immaginare una vita migliore, conservare un ricordo, vivere la vita che non è concessa.

Oltre la critica politica

Se l’obiettivo degli esponenti della Quinta Generazione – di cui Zhang Yimou è parte – è quello di criticare il sistema politico totalitario repressivo e di manifestare l’esigenza di libertà, in One Second c’è tutto il messaggio del gruppo. In conclusione, il film sicuramente è più apprezzabile per il discorso meta-cinematografico: la critica politica rimane un sottofondo. In One Second c’è voglia di evasione, da parte dei personaggi come del regista.

 
 

Meno di Trenta, annunciati i candidati e la giuria dell’edizione 2022

meno di trenta

Meno di Trenta, il premio dedicato ad artisti di cinema, TV e web rigorosamente sotto i trent’anni, si avvicina alla terza edizione e annuncia le nuove cinquine stabilite in base alle uscite e alle messe in onda del periodo dal 1° dicembre 2020 al 30 novembre 2021.

Meno di Trenta continuerà ad assegnare quattro premi principali: due per la categoria legata al cinema (Premio Miglior Attore di Cinema e Premio Migliore Attrice di Cinema) e due dedicati alla serialità televisiva/tv (Premio Miglior Attore di Serie TV e Premio Migliore Attrice di Serie TV). Saranno previsti, anche per la terza edizione, due premi speciali scelti con lo scopo di dare spazio a diverse tipologie di talenti oltre alla recitazione.

A spiccare come vincitori delle prime due edizioni ricordiamo, tra i premi principali, Ludovica Martino, Ludovica Francesconi, Beatrice Grannò Giulio Pranno, Mattia Garaci, Carlotta Antonelli, Beatrice Bruschi, Massimiliano Caiazzo e Giacomo Ferrara.

Tra i premi speciali Phaim Bhuiyan, Jenny De Nucci e Ludovico Di Martino.

L’obiettivo principale dell’iniziativa resta quello di creare unione e sinergia tra i giovani e talentuosi artisti della realtà audiovisiva contemporanea, come avvenuto nel corso della prima edizione al Nuovo Cinema Aquila di Roma, e della seconda edizione organizzata nell’ambito del Festival del Cinema – Città di Spello. E questa sera i nuovi candidati sono invitati per un brindisi in loro onore, ancora una volta al Nuovo Cinema Aquila.

Presentati i componenti della giuria stampa della terza edizione, cui spetterà il compito di assegnare i quattro premi principali:

  • Martina Barone / Film is nowItalia
  • Nicole Bianchi / Cinecittà News
  • Claudia Giampaolo / Ciakmagazine.it
  • Chiara Guida / Cinefilos.it
  • Federico Vascotto / Movieplayer.it

Ed ecco tutte le CANDIDATURE dei PREMI PRINCIPALI della terza edizione di Meno di Trenta:

Candidature Cinema Meno di Trenta

PREMIO MIGLIORE ATTRICE DI CINEMA

  1. Sofia Fiore + Carlotta De Leonardis (“L’arminuta” di Giuseppe Bonito – Lucky Red)
  2. Aurora Giovinazzo (“Freaks Out” di Gabriele Mainetti – 01 Distribution)
  3. Ludovica Nasti (“Mondocane” di Alessandro Celli – 01 Distribution)
  4. Marzia Onorato (“Qui rido io” di Mario Martone – 01 Distribution)
  5. Swamy Rotolo (“A Chiara” di Jonas Carpignano – Lucky Red)

PREMIO MIGLIOR ATTORE DI CINEMA

  1. Francesco Cavallo + Luca Vergoni (“La scuola cattolica” di Stefano Mordini – Warner Bros. Pictures)
  2. Federico Cesari (“Anni da cane” di Fabio Mollo – Amazon Prime Video)
  3. Fabrizio Ciavoni (“Giulia” di Ciro De Caro – Koch Media)
  4. Francesco Russo (“A Classic Horror Story” di Roberto De Feo, Paolo Strippoli – Netflix)
  5. Filippo Scotti (“E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino – Netflix)

Candidature TV Meno di Trenta

PREMIO MIGLIORE ATTRICE DI SERIE TV/FILM TV

  1. Cristina Cappelli (“Generazione 56k” di Francesco Ebbasta – Netflix)
  2. Lia Grieco (“Luna Park” di Leonardo D’Agostini, Anna Negri – Netflix)
  3. Giulia Dragotto (“Anna” di Niccolò Ammaniti – Sky Atlantic)
  4. Greta Esposito + Federica Pagliaroli (“Mental” di Michele Vannucci –Rai Fiction per RaiPlay)
  5. Tecla Insolia (“La bambina che non voleva cantare di Costanza Quatriglio – Rai Fiction)

PREMIO MIGLIOR ATTORE DI SERIE TV/FILM TV

  1. Artem + Matteo Paolillo (“Mare Fuori – Seconda Stagione” di Milena Cocozza – Rai Fiction)
  2. Haroun Fall (“Zero” di Antonio Dikele Distefano – Netflix)
  3. Nicolas Maupas (“Nudes” di Laura Luchetti – RaiPlay)
  4. Eduardo Scarpetta (“Carosello Carosone” di Lucio Pellegrini – Rai Fiction)
  5. Angelo Spagnoletti (“Generazione 56K” di Francesco Ebbasta – Netflix)
 
 

Hawkeye 1×06: promo dal finale di stagione “The Boss”

Clint Kate Hawkeye MCU

Disney+ ha diffuso il promo di Hawkeye 1×06, il sesto episodio e gran finale della prima stagione di Hawkeye, la serie tv in onda su Disney+ che vede Clint Barton AKA Occhio di Falco riprendere arco e frecce. Hawkeye 1×05 che si intitolerà “The Boss” debutterà su Disney+ il 24 dicembre 2021.

Iscriviti a Disney+ per guardare Hawkeye e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Hawkeye 1×06

Hawkeye è la nuova serie originale Marvel Studios ambientata nella New York City del post blip, dove l’ex Vendicatore Clint Barton/Hawkeye (Jeremy Renner) ha una missione apparentemente semplice: tornare dalla sua famiglia in tempo per Natale. Ma quando si presenta una minaccia dal suo passato, Hawkeye si allea suo malgrado con Kate Bishop (Hailee Steinfeld), un’abile arciera di ventidue anni nonché sua grande fan, per smascherare una cospirazione criminale. Il cast della serie include anche Vera Farmiga, Fra Fee, Tony Dalton, Zahn McClarnon, Brian d’Arcy James e l’esordiente Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez. Diretta da Rhys Thomas e dal duo di registi Bert e Bertie, Hawkeyedebutterà in esclusiva su Disney+ il 24 novembre 2021.

Hawkeye, la serie tv

Vi ricordiamo che Hawkeye fa parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere stato The Falcon and The Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre serie tv includono WandaVision (sempre nel 2020?)Loki (primavera 2021) oltre a Hawkeye. Tutti vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.

Hawkeye è l’annunciata spin off del franchise di Avengers e fa parte della fase 4 del Marvel Cinematic Universe che si estenderà nel racconto seriale per debuttare su Disney+.

 
 

House of Gucci, recensione del film di Ridley Scott

house of gucci recensione

La recensione di House of Gucci che segue, non può fare a meno di enumerare diversi fattori da tener presenti quando si deciderà, eventualmente, di andare a vedere il film di Ridley Scott, dal 16 dicembre in sala. Già molto chiacchierato per le interpretazioni sopra le righe e la scelta, a dire il vero ancora misteriosa, di far parlare gli attori con un inglese dal fortissimo accento italiota, la storia di Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci arriva sul grande schermo senza il consenso di nessuno dei coinvolti, né della famiglia della moda, né di Reggiani da poco tornata in libertà, né delle figlie della stessa, una delle quali è stata eliminata dalla storia. Ma andiamo con ordine.

House of Gucci, una storia d’amore e ambizione

Ridley Scott racconta una storia d’amore e ambizione, una storia in cui una donna di umile estrazione sociale si innamora di un ereditiere e lo spinge a sfruttare al massimo la sua posizione, lo induce a prendere in mano le redini della sua vita e a pretendere ciò che gli spetta. Una volta che ci sarà riuscita, però, quell’uomo la vede come un ostacolo e la allontana, e a questo punto lei cercherà vendetta, nella maniera più terribile possibile.

A grandi linee la storia di Scott si esaurisce in queste poche righe, e House of Gucci si focalizza in effetti proprio sulla scalata di Maurizio ai vertici dell’azienda di famiglia, stimolato, spinto e guidato da Patrizia, giovane donna ambiziosa che sa quello che vuole, da subito. Eppure, l’ingenuo Maurizio la vede come una via di fuga dalla sua vita fatta di obblighi e di un nome pesante, di un padre che vive nel passato, di uno zio invadente, di un cugino pittoresco, una via di fuga che ben presto diventa una trappola, perché lei è proprio lì che lo spinge, tra le braccia di quelli a cui lui voleva fuggire, sempre più vicino, sempre più stretto, fino a diventare, alla fine, uno di loro. 

Non sappiamo ancora cosa Scott ci trovi nel raccontare le storie della cronaca nera italiana, ma se in Tutti i Soldi del Mondo le sue scelte non avevano particolare personalità, portando ad un film tutto sommato dimenticabile, in questo caso il regista sceglie la strada dell’eccesso. Tutto nel film è caricato, eccessivo, troppo e questa è la prima cosa da tenere a mente, nell’approcciarsi a House of Gucci. Il film è straboccante di emozioni, di eventi, anche di imprecisioni storiche, così come sono sopra le righe le interpretazioni, il trucco prostatico e non, gli accetti esasperati, le spalline, la lacca, il rossetto. Tutto, nel film, è troppo, ma dopotutto anche la storia vera lo è, una pagina di cronaca così assurda che si fatica quasi a considerarla vera. 

Un cast all star sopra le righe

E su questo carrozzone così impostato sono saliti tutti gli interpreti, da Adam Driver che, nei panni di Maurizio Gucci è l’unico che conferma il suo talento uscendone con dignità, a Lady Gaga/Patrizia Reggiani, straordinaria interprete che potrebbe ambire a diversi riconoscimenti, come la nomination ai Golden Globes anticipa, fino a Jared Leto, impacciato, imbarazzante Paolo Gucci, una macchietta che nel circo di House of Gucci non sfigura per niente, e alle icone Jeremy Irons e Al Pacino, i quali fanno il loro mestiere a fronte di personaggi non particolarmente sfumati o dettagliati. 

house of gucci lady gagaUn altro elemento da tenere in considerazione è che Ridley Scott non era affatto interessato a offrire una rappresentazione storica accurata. Gli anni sono sbagliati, la città in cui si svolgono le riprese è un’altra, la coppia protagonista ebbe due figlie, insomma, quelli che potrebbero essere considerati errori marchiani, sono semplicemente elementi che non interessano al regista concentrato invece nella rappresentazione dell’eccesso, come detto prima. Per cui House of Gucci non è tanto un film biografico quanto una soap opera familiare, un melo che si racconta la sua storia, molto lontana dai fatti. 

Sulla base di tutto questo, House of Gucci potrebbe effettivamente essere il trionfo del trash che si ama odiare, per chi ama il genere, il classico film che si ama odiare oppure soltanto un fallimento senza appello. Questo poi dipende da gusto personale. Quello che però non è stato quasi mai sottolineato e che il film, seppure non adeguatamente sviluppata e illuminata, presenta una parabola di affermazione maschile completamente guidata dal femminile. La storia di Patrizia Reggiani che guida e manovra le scelte e i movimenti del marito per farlo effettivamente arrivare sul tetto dell’azienda è un potentissimo esempio di ribaltamento di ruoli di genere classicamente intesi il cui potenziale non è stato riconosciuto neanche dai filmmaker stessi.

House of Gucci è il trionfo dell’eccesso attraverso il quale si mette in scena, senza nessuna accuratezza storica, una storia veramente accaduta che esattamente come il film è eccessiva e sopra le righe. Sarebbe stato un ottimo materiale per una stagione di American Crime Story, se non fosse che, a dispetto dei buffi accenti con cui recitano gli attori, è tutta “roba” made in Italy.

 
 

The Jackal: trama, cast e curiosità sul film con Bruce Willis

The Jackal film

I film di spionaggio vantano da sempre un certo fascino, tanto per via delle loro trame intricate e ricche di colpi di scena, quanto per i personaggi estremamente controversi e indecifrabili. Un apprezzato titolo di questo filone è The Jackal, portato al cinema nel 1997 da Michael Caton-Jones, autore nche di Voglia di ricominciare e Colpevole d’omicidio. Al centro del film qui approfondito vi è un misterioso sicario in procinto di dar vita ad una serie di brutali stragi. Da questa premessa nasce dunque un avvincente thriller dove il buono e il cattivo si daranno battaglia fino all’ultimo, nel tentativo di affermare le proprie convinzioni.

La storia qui narrata è tratta dal romanzo Il giorno dello sciacallo, dello scrittore Frederick Forsyth. Pubblicato nel 1971 e divenuto in breve un best seller, questo suscitò anche numerose polemiche per via dell’accurata descrizione di come commettere un omicidio. Il libro venne infatti preso come fonte di ispirazione da noti terroristi come Carlos lo sciacallo e Yigal Amir. Del romanzo era inoltre già stata realizzata una trasposizione, risalente al 1973, di cui il film del 1997 può essere considerato un remake. La più grande differenza la si può però ritrovare nell’ambientazione. La storia del nuovo film, infatti, non si svolge in Francia, bensì negli Stati Uniti.

Con un budget di circa 60 milioni, The Jackal arrivò ad incassarne circa 160 in tutto il mondo, confermandosi come un grande successo del suo genere. Ancora oggi è un film piacevole da riscoprire e capace di sorprendere con sempre nuovi dettagli. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Jackal: la trama del film

La vicenda si apre a Mosca, dove alcuni agenti dell’FBI collaborano con il Ministero degli interni per sgominare una pericolosa organizzazione di criminali russi. Proprio questi danno vita ad un attentato all’agente federale Carter Preston, il quale però riesce a salvarsi grazie alla prontezza del maggiore Valentina Koslova. Questa riesce infatti ad uccidere uno degli aggressori, il quale si rivela però essere il fratello del capo dell’organizzazione criminale. A causa di ciò, questi è ora in cerca di vendetta, e per ottenerla fa assoldare il sicario più spietato e pericoloso in circolazione, noto come The Jackal, lo sciacallo.

Abilissimo nell’uccidere senza lasciar traccia, a lui è affidato ora il compito di uccidere proprio la Koslova e Preston. Consapevole di ciò, l’FBI inizia a cercare quante più informazioni possibili sul pericoloso assassino. L’unico che sembra in grado di poterlo riconoscere, però, è l’ex terrorista Declan Joseph Mulqueen. Questi accetta di collaborare al caso qualora gli venga concessa la grazia. Per lui ha così inizio una vera e propria caccia all’uomo, che lo porterà a scontrarsi con il proprio passato. Declan, infatti, conosce bene lo sciacallo, e sa di cosa è capace. Per fronteggiarlo dovrà dunque essere pronto a ricorrere a mezzi estremi, oltrepassando il confine tra il bene e il male.

The Jackal cast

The Jackal: il cast del film

Protagonista del film, nei panni di Declan Mulqueen è l’attore Richard Gere. A questi, tuttavia, era inizialmente stato offerto il ruolo dello sciacallo, ma Gere rifiutò preferendo interpretare l’eroe buono. Un ruolo, questo, per il quale egli si è preparato in particolare lavorando sul proprio accento, al fine da acquisirne uno irlandese particolarmente credibile. Ad interpretare lo spietato sicario The Jackal è invece Bruce Willis. A questi, al contrario, era stato offerto il ruolo di Declan Mulqueen, ma decise di rifiutarlo per assumere i panni del cattivo. I due hanno girato il più delle loro scene separatamente, tanto da non sapere come stessero andando le riprese l’uno dell’altro. Il rapporto tra i due non sembra però essere stato dei migliori. Al termine del lavoro hanno infatti giurato di non lavorare mai più insieme.

Accanto a loro, vi è poi il celebre Sidney Poitier nei panni dell’agente federale Carter Preston. Tra i più famosi interpreti del cinema mondiale, questi è ricordato in particolare per il film Indovina chi viene a cena?, e ad oggi The Jackal è il suo ultimo film per il cinema. L’attrice Diane Venora interpreta invece la poliziotta russa Valentina Koslova, un ruolo che le ha richiesto di sfoggiare un credibile accento russo. Sono poi presenti gli attori Mathilda May nei panni della terrorista Isabella Zaconia, e J. K. Simmons in quelli dell’agente FBI Witherspoon. Nel film compare brevemente anche l’attore Jack Black, in uno dei suo primi ruoli cinematografici. Questi improvvisò molte delle sue battute per le scene con Willis, e l’indicazione che gli fu data da seguire fu quella di comportarsi come uno stupido disturbatore.

The Jackal: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Jackal grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 16 dicembre alle ore 23:10 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 
 

Nella mente del serial killer: trama, cast e curiosità sul film

Nella mente del serial killer film

Con i suoi racconti gialli la scrittrice Agatha Christie ha fornito un illimitato patrimonio narrativo anche al cinema, che negli anni ha adattato e trasformato le sue storie per dar vita a film sempre diversi. Che siano adattamenti diretti, come Assassinio sull’Orient Express, o indiretti, come la serie Amazon The Head, questi racconti vantano sempre un fascino particolare. Un altro titolo piuttosto noto, che si basa in particolare sul racconto Dieci piccoli indiani, è Nella mente del serial killer (titolo italiano di Mindhunters), diretto nel 2004 da Renny Harlin, già regista di thriller quali 58 minuti per morire – Die Harder e Cliffhanger – L’ultima sfida.

Il celebre racconto della Christie viene qui riadattato dallo sceneggiatore Wayne Kramer, il quale rivoluziona il contesto e i personaggi mantenendo però lo schema di fondo. Uno tra i protagonisti non è chi dice di essere e per l’incolumità di tutti sarà bene scoprirlo il prima possibile. Girato interamente nei Paesi Bassi, tra Amsterdam e Zandvoort, il film si presenta dunque come un teso thriller che porta lo spettatore ad entrare, come suggerisce il titolo, nella mente del serial killer, al fine di poterne prevedere mosse e pensieri. Al momento della sua uscita, tuttavia, il film si affermò come uno scottante insuccesso.

Solo con gli anni questo è stato riscoperto e rivalutato dai fan del genere, che al di là dei difetti hanno potuto apprezzare la resa di determinate sequenze e colpi di scena. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Nella mente del serial killer: la trama del film

Protagonisti del film sono i Mindhunters, un gruppo di giovani agenti dell’FBI intenti a seguire un corso di formazione come profiler. Il loro istruttore, il detective Jake Harris, è solito condurre tali esercitazioni in modo estremamente scrupoloso e realistico. Per quest’occasione, egli invia i sette adepti su un’isola al largo della Carolina del Nord, dove si cimenteranno con l’esercitazione finale del loro addestramento. A Bobby, Vince, Nicole, Sara, Rafe, Lucas e J.D. si unisce all’ultimo anche Gabe, un osservatore esterno con il compito di monitorare ciò che avviene tra il gruppo. Arrivati sull’isola, completamente disabitata, il gruppo si ritrova dunque a doversi gestire autonomamente.

Ben presto, però, qualcosa di terribile avviene e uno di loro viene ritrovato morto in circostanze sospette. Quello che inizialmente sembrava essere solo un incidente, si rivela in realtà come un omicidio ben orchestrato. Il gruppo inizia dunque a sospettare di essere alla merce di uno spietato serial killer, il quale si nasconde proprio in mezzo a loro. Non potendosi fidare di nessuno, dovranno cercare di risolvere quanto prima tale enigma, comprendendo anche il particolare modus operandi dell’assassino. Non passerà molto prima che altri omicidi si verifichino, spingendo i superstiti a dover mettere in pratica quanto appreso durante il corso per salvarsi la vita.

Nella mente del serial killer cast

Nella mente del serial killer: il cast del film

Ad interpretare il personaggio di Jake Harris vi è il noto attore Val Kilmer. Pur essendo indicato come uno dei protagonisti, in realtà, questi compare nel film soltanto per poche scene. Per tale personaggio, in realtà, erano originariamente stati considerati anche gli attori Christopher Walken e Martin Sheen, i quali però rifiutarono portando alla scelta di Kilmer. Il rapper e attore LL Cool J è invece presente nei panni di Gabe, l’uomo chiamato a controllare il gruppo sull’isola. In preparazione al suo ruolo, egli decise di perdere molto peso e trascorse un periodo di tempo a contatto con detective della omicidi di Philadelphia, al fine di comprendere al meglio il loro lavoro.

Per i ruoli dei sette giovani agenti, invece, la produzione scelse di ricorrere ad attori non particolarmente noti, al fine di poter rendere ognuno di loro un buon sospettato. Nei panni di J.D. vi è Christian Slater, oggi noto per serie come Mr. Robot e Breaking In. Clifton Collins Jr. è Vince, mentre Kathry Morris interpreta Sara. Jonny Lee Miller è presente nei panni di Lucas, mentre Patricia Velasquez è Nicole. Will Kemp è Rafe, mentre Eion Bailey interpreta Bobby. In preparaazione ai loro personaggi, questi attori ebbero modo di conoscere veri agenti dell’FBI, sottoponendosi per un periodo all’addestramento previsto per questo tipo di ruolo.

Nella mente del serial killer: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Nella mente del serial killer grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi diChili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 dicembre alle ore 22:50 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

Storie di vampiri: un classico dell’horror che non tramonta mai

Dracula

La figura del vampiro non smette mai di sedurre, d’inquietare e di farci riflettere sui grandi temi dell’esistenza. La sua origine è avvolta nel mistero, nella mitologia e nel folklore. Molte leggende antiche narrano di esseri che devono nutrirsi dell’essenza vitale degli uomini per sopravvivere, generalmente del loro sangue. Il termine “vampiro”, dal serbocroato “vampir”, entra nel linguaggio europeo intorno al Settecento. Nell’Est Europa prosperano molte leggende su queste creature misteriose. Nell’Ottocento la lettura romantica ne rielabora il mito e nascono romanzi leggendari, uno su tutti “Dracula”, scritto nel 1897 dall’irlandese Bram Stoker.

Negli anni seguenti anche il cinema attingerà a piene mani da questo immaginario. Il vampiro diventerà un’icona del cinema horror, della fantascienza, del thriller, e non solo. Il 4 marzo del 1922 in Germania viene presentato “Nosferatu il vampiro”, capolavoro di Friedrich Wilhelm Murnau. Per la prima volta appare su uno schermo cinematografico un vampiro. È aristocratico, pallido e crudele. Iniziano a circolare varie leggende su questo film, ispirato proprio al romanzo di Stoker. Qualcuno racconta che il regista sia andato in Transilvania per conoscere un vero vampiro. Nasce inoltre una grande polemica, che porterà alla distruzione della pellicola. La vedova di Stoker reclama i diritti d’autore dell’opera del marito. Il diritto d’autore non è ancora regolato in modo chiaro in quel periodo e iniziano così lunghe battaglie legali, vinte dalla vedova. Il film deve essere distrutto e la sua casa di produzione finisce in bancarotta. Tuttavia, il successo di Nosferatu è enorme e ne circolano varie copie in tutto il mondo. Nonostante le contese legali, il film è salvo.

Ad Hollywood la Universal Pictures fiuta l’affare d’oro e compra da Florence Stoker i diritti d’autore per realizzare “Dracula”, pagando 40.000$. Il film, diretto da Tod Browning, esce nel 1931. È considerato uno dei massimi capolavori della storia del cinema horror. Il vampiro è qui interpretato da Bela Lugosi. L’attore ungherese recita nel ruolo di un vampiro misterioso e carismatico, un signore d’altri tempi, dall’eleganza mittel-europea. Impeccabile, vestito di tutto punto, la sua immagine non si riflette negli specchi. Teme l’aconito, una pianta dai fiori violacei e non sopporta la vista dei crocefissi. Il vampiro diventa un’icona del cinema americano.

Nel 1958 viene presentato un nuovo adattamento cinematografico del romanzo di Stoker, “Dracula il Vampiro”. La regia è di Terence Fisher, sullo schermo troviamo Christopher Lee, Peter Cushing e Janina Faye. Oltre ai classici elementi del cinema vampiresco, emergono anche la passione e la carnalità della vicenda. La “donna vampiro” è una femme fatale che non lascia scampo. Il film rientra a tutti gli effetti tra i grandi classici del genere, immancabile per gli appassionati.

Negli anni Sessanta, si afferma il mito delle vampire belle e dannate. Si svilupperà un vero e proprio filone di horror che vedrà come protagoniste delle figure femminili ibride, un po’ vampire e un po’ streghe, sempre molto avvenenti. Nel 1967, Roman Polanski girerà “Per favore, non mordermi sul collo” un film che reinterpreta ironicamente le narrazioni sui vampiri, con battute argute e un’estetica al limite del kitsch. Tra gli interpreti spicca una splendida Sharon Tate.

Nel 1979 il regista tedesco Werner Herzog reinterpreta l’opera di Murnau con il film “Nosferatu, il principe della notte”. Nel cast troviamo attori straordinari come Klaus Kinski, Isabelle Adjani e Bruno Ganz. La storia del vampiro diventa una riflessione esistenziale struggente e malinconica, una meditazione sul tempo, sulla vita, sulla morte e sull’amore.

Dracula di Bram Stoker

I vampiri tornano in voga anche negli anni Novanta, grazie a Francis Ford Coppola, che nel 1992 presenta “Dracula di Bram Stoker”. A differenza di quanto annuncia il titolo, il regista non si attiene molto fedelmente al celebre romanzo, ma propone qualcosa di nuovo, coinvolgendo attori del calibro di Gary Oldman, Anthony Hopkins, Winona Ryder e Keanu Reeves. Per rendere i movimenti di Dracula meno naturali, Coppola usa un intervallometro, un dispositivo che permette di catturare le immagini a velocità variabile. Così la figura del vampiro appare ancora più inquietante e soprannaturale.L’amore è al centro della narrazione, cosa che poi diventerà un vero e proprio topos negli anni successivi.

Non a caso, la storia d’amore di culto degli anni Duemila è proprio una storia di vampiri, ovvero “Twilight”. Siamo molto lontani dalla Transilvania e dai nobili dei Carpazi, siamo negli USA. Una giovane si trasferisce in una nuova città e conosce un ragazzo dotato di caratteristiche straordinarie. Lui è un giovane vampiro. I vampiri di Twilight non hanno debolezze, non temono né aglio, né croci, né paletti. Non si mostrano al sole perché la loro pelle risulterebbe scintillante. Si riflettono negli specchi, non hanno zanne aguzze. Hanno gli occhi cangianti. Gli occhi di un vampiro che si nutre di sangue umano si distinguono per un’iride rosso accesa. Un vampiro buono, che decide di non nuocere agli esseri umani, scegliendo di nutrirsi solo di sangue animale, avrà invece gli occhi del color dell’ambra. Per questo Robert Pattinson e Kristen Stewart hanno indossato lenti a contatto colorate per tutto il tempo sul set. Inoltre, per rendere il personaggio di Bella più aderente a quello descritto nel libro di Stephanie Meyer, l’attrice statunitense ha indossato lenti a contatto marroni anche nella sua fase “umana”.

Altra pellicola neo-vampiresca è “Solo gli amanti sopravvivono” (2013) di Jim Jarmursch. Tilda Swinton e Tom Hiddleston interpretano una coppia di vampiri post-moderni sofisticati e underground. Lui musicista indie, lei è un’intellettuale colta e raffinata. Hanno molto rispetto per la vita umana, quindi non mordono al collo le loro vittime, ma corrompono i medici per farsi dare sacche di sangue ottenuto da trasfusioni. Anche in questo caso la figura del vampiro si conferma un’occasione per riflettere sui grandi temi dell’esistenza, sul tempo e sull’amore.

 
 

Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo: nuovo divertente trailer

La prossima estate, dalla più grande franchise d’animazione di tutti i tempi, nonché fenomeno culturale globale, arriva sul grande schermo la storia inedita di un dodicenne che sogna di diventare ‘Cattivissimo’, Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo.

Ricco dell’umorismo sovversivo tipico della Illumination, di autentiche emozioni, di musiche coinvolgenti ed azione esagerata, Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo è opera dei creatori originali della franchise. Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo è prodotto dal visionario fondatore e CEO della Illumination, Chris Meledandri e dai suoi collaboratori di lunga data Janet Healy e Chris Renaud, ed è diretto dal realizzatore della saga Kyle Balda (Cattivissimo me 3, Minions). I co-registi sono Brad Ableson (I Simpson) e Jonathan del Val (I film Pets – Vita da animali).

 
 

Incassi da record per Spider-Man: No Way Home

Spider-Man: No Way Home

Incassi da record per Spider-Man: No Way Home che ha esordito ieri con 3 milioni di euro in 600 cinema. Un risultato straordinario che segna la miglior apertura di sempre in Italia per Sony Pictures, il miglior debutto di tutti gli Spider-Man e anche il miglior primo giorno di sempre per un film di supereroi non corale. Thomas J. Ciampa, Senior Vice President di Warner Bros. Entertainment Italia ha dichiarato: «Un esordio straordinario per il supereroe più amato di sempre che conferma ancora una volta, in un momento complesso come quello che stiamo vivendo, la grande voglia di cinema e l’unicità dell’esperienza in sala che riesce con la sua magia a trasportare le persone nelle storie, in un modo che non conosce eguali. Sono certo che, con il Natale alle porte, questo debutto sia solo il primo miglio di una lunga corsa che ci vedrà protagonisti verso un incredibile risultato finale». Spider-Man: No Way Home di Jon Watts, con  Tom Holland,  Benedict Cumberbatch, Marisa TomeiZendaya, Jacob Batalon, Jamie FoxxWillem Dafoe, prodotto da Sony Pictures e distribuito solo al cinema da Warner Bros. Entertainment.

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

 
 

I Want You Back dall’11 febbraio su Prime Video

I Want You Back film 2022

Amazon Studios annuncia che I Want You Back arriverà in Italia e nel mondo dall’11 febbraio su Prime Video.  Diretto da Jason Orley (Big Time Adolescence) e  scritto da Isaac Aptaker & Elizabeth Berger (Love, Simon writers e This Is Us co-showrunners),I Want You Back è prodotto da Peter Safran e John Rickard di The Safran Company, Aptaker e Berger di The Walk-Up Company. Protagonisti sono  Charlie Day, Jenny Slate, Scott Eastwood, Manny Jacinto, Clark Backo, Gina Rodriguez, Mason Gooding, Dylan Gelula, Jami Gertz, Isabel May e Luke David Blumm.

I Want You Back, la trama

Peter (Charlie Day) ed Emma (Jenny Slate) sono degli estranei, ma quando si incontrano c’è una cosa che li lega immediatamente: sono entrambi stati lasciati nello stesso weekend dai rispettivi partner, Anne (Gina Rodriguez) e Noah (Scott Eastwood). Si dice “mal comune mezzo gaudio”, ma la loro autocommiserazione prende una strana piega quando scoprono sui social che i rispettivi partner sono già andati avanti, Anne con Logan (Manny Jacinto) e Noah con Ginny (Clark Backo). Sulla trentina e terrorizzati di aver perso la loro unica possibilità di vivere felici e contenti, Emma e Peter escogitano un piano disperato per porre fine alle nuove relazioni dei loro ex e riconquistarli.

 

 
 

Noir in Festival 2021: la serata di chiusura dedicata a Diabolik

Noir in Festival 2021
Foto di Moris Puccio

Si è chiuso con una serata interamente dedicata a Diabolik il Noir in Festival 2021, edizione numero 31. Il film, diretto da Manetti Bros, è stato il protagonista di un tappeto rosso pieno di star, tra cui i protagonisti del film Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastrandrea.

Le foto della serata di chiusura del Noir in Festival con Diabolik

Leggi la recensione di Diabolik

 
 

MCU: la classifica dei 10 villain più deboli

Nel Marvel Cinematic Universe, i supereroi che conosciamo sono così articolati e tridimensionali, che è un peccato che ai villain non sia altrettanto spesso riservato un trattamento simile. Certo, è un’impresa ardua ideare un cattivo una tantum, contro cui l’eroe combatta plausibilmente in un’unica occasione, ovviamente battendolo. Eppure, il MCU dovrebbe probabilmente provare a trasferire l’impegno messo nell’ideazione dei suoi eroi, anche per quanto riguarda l’arco di caratterizzazione dei suoi villain.

Al di fuori di Thanos e Loki, i cattivi nel MCU tendono ad essere meschini soci in affari degli eroi o gente comune che vive come pesci fuor d’acqua in una realtà che non gli appartiene. Perfino quando un dittatore supremo viene gettato nel mix, i villain tendono comunque a risultare sempre più deboli degli eroi.

1Zemo

baron zemo mcu

Zemo è spesso un esperto manipolatore, riuscendo ad esempio a mettere Iron Man e Capitan America l’uno contro l’altro, per quanto il piano ordito fosse zeppo di buchi di trama. Nonostante abbia contribuito ad accendere la Guerra Civile, non ha abilità che possano farlo considerare lontanamente potente.

Zemo sapeva anche di non essere all’altezza dei Vendicatori del MCU, ed è per questo che ha elaborato un piano per rivelare a Stark la vera morte dei suoi genitori. Per lui si è trattato solo di una guerra psicologica, che ogni personaggio è arrivato poi a riconoscere ed evitare. Ora, dopo averlo visto ballare in un club in The Falcon and the Winter Soldier, è ancora più difficile prenderlo sul serio come cattivo, soprattutto perché la serie lo ha in qualche modo redento.

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The Lost City: trailer con Sandra Bullock e Channing Tatum

L’avventura è vera. Gli eroi un po’ meno. The Lost City trailer con Sandra Bullock e Channing Tatum, è da marzo 2022 solo al cinema.

La trama The Lost City

In The Lost City Loretta Sage (Sandra Bullock), solitaria scrittrice di successo, ha trascorso la sua carriera scrivendo popolari romanzi d’amore e di avventure ambientati in luoghi esotici. Il protagonista dei suoi racconti è il bellissimo modello di copertina Alan (Channing Tatum), che nelle pagine di questi libri incarna l’eroe “Dash”. Mentre è in tour per promuovere il suo nuovo libro con Alan, Loretta viene rapita da un eccentrico miliardario (Daniel Radcliffe) convinto che lei possa condurlo al tesoro dell’antica città perduta, descritta così bene nel suo romanzo. Alan, spinto dalla voglia di dimostrare a tutti che può essere un eroe anche nella vita reale, si mette in viaggio per salvarla. Coinvolta in un’epica avventura nella giungla, l’improbabile coppia sarà costretta ad andare d’accordo per sopravvivere, ma soprattutto per trovare l’antico tesoro prima che sia perso per sempre.

 
 

Matrix Resurrections, nuovi dettagli sul personaggio di Jessica Henwick

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La Warner Bros. ha rilasciato una nuova featurette per Matrix Resurrections che rivela ulteriori dettagli sulla trama e sui personaggi del film. Il video dietro le quinte presenta commenti del cast principale che gettano nuova luce sulle nuove vite di Neo e Trinity all’interno del sistema, oltre ad anticipare una la loro eventuale riunione.

Inoltre, il video rivela nuovi dettagli sul personaggio di Jessica Henwick, Bugs, e sul gruppo che mette insieme per combattere il sistema mentre continuano a sperare che Neo sia ancora vivo. Ecco di seguito la featurette dal film:

Il film è interpretato anche da Yahya Abdul-Mateen II (il franchise di Aquaman), Jessica Henwick (per la TV Iron Fist, Star Wars: Il Risveglio della Forza), Jonathan Groff (Hamilton, per la TV Mindhunter), Neil Patrick Harris (Gone Girl – L’amore bugiardo), Priyanka Chopra Jonas (TV Quantico), Christina Ricci (TV Escaping the Madhouse: The Nellie Bly Story, The Lizzie Borden Chronicles), Telma Hopkins (TV Amiche per la morteDead to Me), Eréndira Ibarra (serie Sense8, Ingobernable), Toby Onwumere (serie Empire), Max Riemelt (serie Sense8), Brian J. Smith (serie Sense8, Treadstone), e Jada Pinkett Smith (Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen, Gotham per la TV).

Il team creativo scelto da Wachowski dietro le quinte comprende i collaboratori di Sense8: i direttori della fotografia Daniele Massaccesi e John Toll, gli scenografi Hugh Bateup e Peter Walpole, il montatore Joseph Jett Sally, la costumista Lindsay Pugh, il supervisore agli effetti visivi Dan Glass e i compositori Johnny Klimek e Tom Tykwer. La Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Village Roadshow Pictures, in associazione con Venus Castina Productions, Matrix Resurrections. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e sarà nelle sale italiane a partire dal 1 gennaio 2022.

 
 

Jurassic World Il Dominio, ecco dove e come saranno i dinosauri a inizio film

Jurassic World Il Dominio

Mentre si avvicina l’uscita in sala di Jurassic World Il Dominio, continua anche la promozione del film da parte dei filmmaker. Ultimo in ordine di tempo, Colin Trevorrow, il regista, ha parlato con Entertainment Weekly di come i dinosauri sono inseriti nella storia di questo ennesimo capitolo del franchise.

Secondo Trevorrow, i dinosauri “sono cresciuti in un parco a tema e ora sono qui!” Sebbene non potesse entrare nei dettagli espliciti della trama, Trevorrow ha continuato dicendo che nel tempo trascorso dall’ultimo film, “[I dinosauri] si sono moltiplicati e hanno vissuto tra [gli umani] e si sono scontrati con noi”. Il Dominio ci proporrà quindi uno scenario di convivenza, più o meno pacifica, tra uomini e dinosauri!

Jurassic World Il Dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

 
 

James Cameron vuole una versione differente dei suoi film destinata allo streaming

James Cameron film

Durante una puntata di “Directors on Directors” per Variety, James Cameron ha parlato con il regista di Dune Denis Villeneuve delle loro esperienze condivise nella realizzazione di film ad alto budget, nonché di come sarà il futuro per il mezzo cinema.

Villeneuve chiede il punto di vista di Cameron sullo streaming e se ha paura di come si stanno evolvendo le cose. Cameron risponde dicendo che “non ha paura” e che gli piace quando le cose sono “caotiche”. Il regista quindi delinea il suo desiderio di utilizzare lo streaming in modi che “non sono mai stati fatti prima”, dicendo:

“Penso che quello che possiamo vedere sia una forma espansa di cinema. Voglio fare un film che duri sei ore e due ore e mezza allo stesso tempo. Lo stesso film. Puoi trasmetterlo in streaming per sei ore, oppure puoi goderti la versione condensata, sulle montagne russe e coinvolgente di quell’esperienza in un cinema. Stesso film. Solo, uno è il romanzo e uno è il film. Perché no? Usiamo queste piattaforme in modi che non sono mai stati fatti prima.”

Come suo solito, Cameron è un visionario e va molto d’accordo con la tecnologia che gli permetterebbe un lavoro del genere. Chissà se il mercato potrà assecondarlo.

Avatar 2 debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

 
 

Josh Brolin: 10 cose che non sai sull’attore

Josh Brolin 2021

Josh Brolin è uno di quegli attori che ha dato vita a ruoli memorabili che resteranno a lungo nella storia del cinema. Un attore che si è sempre dato molto da fare e che ha lavorato sodo per costruirsi una carriera solida e concreta. Brolin non ha mai fatto leva sul fatto di essere figlio d’arte (il padre non è altri che l’attore James Brolin e la sua matrigna è Barbra Streisand) e si è costruito una gavetta che è degna d’invidia.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Josh Brolin.

Josh Brolin: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Josh Brolin inizia la sua carriera debuttando al cinema, nel 1985, con un film diventato poi un cult: I Goonies. Dopo questo film la sua carriera si divide tra il piccolo e grande schermo: Brolin lavora, infatti, per alcune serie come Jack, investigatore privato (1987-1988), 21 Jump Street (1987), I ragazzi della prateria (1989-1992) e Winnetka Road (1994), e in diversi film come Thrashin’ – Corsa al massacro (1986), Amori e disastri (1996), Nightwatch – Il guardiano di notte (1997) e Mimic (1997). Successivamente, Brolin prende parte ai film L’uomo senza ombra (2000), Melinda e Melinda (2004), Grindhouse – Planet Terror (2007), American Gangster (2007), Non è un paese per vecchi (2007), W. (2008) e Milk (2008). Dal 2010, l’attore americano lavora in Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni (2010), Jonah Hex (2010), Il Grinta (2010), Man in Black 3 (2012), Oldboy (2013), Gangster Squad (2013), Un giorno come tanti (2013), Sin City – Una donna per cui uccidere (2014), Vizio di forma (2014), Sicario (2015), Everest (2015), Ave, Cesare! (2016) mentre gli ultimi suoi lavori sono Avengers: Infinity War (2018), Deadpool 2 (2018), Soldado (2018), Avengers: Endgame (2019), Dune (2021) e Flag Day (2021).

2. Josh Brolin è anche produttore, regista e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, Josh Brolin ha esplorato diversi ambiti del cinema, vestendo i panni del produttore, del regista e dello sceneggiatore. L’attore, infatti, è stato produttore per i documentari The People Speak (2009), The People Speak UK (2010), 30 for 30 (2013) e Unchained: The Untold Story of Freestyle Motocross (2016). Per il resto, Brolin è stato regista, sceneggiatore e produttore del corto X (2008) e vestirà questi stessi panni per il suo nuovo progetto, una serie per ora intitolata The Untitled Josh Brolin Project.

josh brolin

Josh Brolin è Thanos

3. Josh Brolin ha accettato il ruolo di Thanos grazie a Benedict Cumberbatch. Accettare un ruolo come quello di Thanos non è cosa facile e Josh Brolin lo ha confermato. L’attore americano, infatti, ha ammesso di essere stato in dubbio dall’accettare il ruolo e di essersene convinto grazia a Benedict Cumberbatch. Brolin aveva visto cosa il suo collega aveva fatto per interpretare Smaug il Drago in Lo Hobbit ‹‹Ho visto i video su YouTube, quando stavo valutando l’offerta per Thanos, era in questo magazzino, che si trascinava come un serpente, facendo uscire la lingua e facendo un’esibizione incredibile, nella tuta da mo-cap… L’ho visto e ho deciso che quello sarebbe stato il livello che volevo raggiungere; si tratta di qualcosa in cui devi affondare i denti: convinzione, imbarazzo, tutte queste cose. E così ho deciso, sì.››

4. Vorrebbe tornare nei panni di Thanos. Per Josh Brolin, interpretare Thanos è un’esperienza del tutto particolare ed unica e l’attore ha rivelato di volerlo interpretare nuovamente in futuro. Brolin ha ammesso, infatti, di non essere mai stato coinvolto in alcuni film sequel prima di Avengers e adorare il fatto di lavorare con i suoi colleghi nel film Marvel e con i fratelli Russo. Considerando che i film Marvel si stanno ora aprendo al multiverso, non è assurdo pensare che Thanos possa un giorno ricomparire in tutta la sua possenza sul grande schermo.

Josh Brolin in I Goonies

5. Josh Brolin rovinò un ciak ne I Goonies. C’è un momento, ne I Goonies, in cui i ragazzi vanno alla scoperta della nave pirata di Willy l’Orbo. Ebbene, di questa scena ne ha parlato Josh Brolin con un post su Instagram, nel quale ha rivelato che mentre avevano cominciato a girare, dopo essere riemersi dall’acqua, Brolin se ne è uscito con un’imprecazione, rovinando la ripresa. Nulla di cui preoccuparsene, dato che la nave era davvero enorme, come il sogno di un bambino diventato realtà.

josh brolin

6. Ha rivestito i panni di Brand Walsh. I tuffi nel passato non li fanno solo i comuni mortali: anche Josh Brolin, infatti, ci è cascato. Con un post su Instagram, l’attore che ha rivelato di essere stato invitato ad una festa di compleanno con gli anni ’80 come tema e di non sapere come vestirsi finché, su consiglio della moglie, non ha scelto di tornare a vestire i panni di Brandon “Brand” Walsh.

Josh Brolin in Oldboy

7. Josh Brolin trasformista per Oldboy. Nel 2013 uscì in tutti i cinema il remake di Oldboy, diretto da Spike Lee. Per interpretare Joe Doucett, il protagonista, Brolin ha dovuto sottostare ad una trasformazione fisica non da poco: chi ha condiviso con lui il set, ha raccontato un Brolin con una forma fisica impressionante, in grado di assumere 15 kg in una settimana e di perderne 8 in quella successiva. L’attore si è infatti sottoposto ad un continuo allenamento fisico, unito a diete molto speciali. Naturalmente, per riuscire in ciò, è stato seguito da esperti che hanno monitorato la sua salute.

Josh Brolin in Dune

8. Potrebbe tornare nel sequel. In Dune Brolin interpreta Gurney Halleck e l’ultima volta che lo si vede è durante la battaglia tra gli Atreidi e gli Harkonnes. Il destino del personaggio non viene però chiarito, e sono in molti a pensare che egli possa in realtà essere sopravvissuto allo scontro. Nel libro, in effetti, Gurney tornerà nella seconda parte, profondamente cambiato rispetto a come lo si era conosciuto. Con Dune: parte II confermato, è dunque lecito aspettarsi che Brolin riprenda i panni di Gurney, ma l’attore non ha ancora né confermato né smentito la cosa.

Josh Brolin: chi è sua moglie

9. Si è sposato tre volte. La vita sentimentale di Josh Brolin è sempre stata un po’ turbolenta, contraddistinta da tre matrimoni e un fidanzamento non andato a buon fine. L’attore infatti, è stato sposato con la collega Alice Adair dal 1988 al 1994, da cui sono nati i figli Trevor Mansur (nel 1988) ed Eden (nel 1994). All’inizio degli anni Duemila, Brolin aveva annunciato il fidanzamento con l’attrice Minnie Driver, ma che non andò a buon fine, annullandolo dopo pochi mesi. Il suo secondo matrimonio risale all’agosto del 2004, quando Brolin sposa Diane Lane e i due rimangono marito e moglie fino al febbraio del 2013.

10. Josh Brolin è sposato con la sua ex assistente. Non sempre le storie d’amore di un attore nascono con un altro collega sui set di qualche film. Josh Brolin, infatti, ha conosciuto Kathryn Boyd sul lavoro, ma lei era la sua assistente. Pare che la storia tra i due sia iniziata nel 2014 e le prime conferme ufficiali sono arrivate sempre tramite Instagram, quando l’attore condivise un tenero scatto effettuato a Roma. Insomma, la loro storia è proseguita a gonfie vele, tanto da sposarsi il 25 settembre del 2016. Dall’amore dei due, il 4 novembre 2018 è nata una bambina, Westlyn Reign Brolin.

Fonti: IMDb, biography, entertainment weekly,

 
 

Paul Rudd: 10 cose che non sai sull’attore

Paul Rudd film

Paul Rudd è uno di quegli attori che ha fatto la storia della commedia cinematografica recente. Con tanti diversi film da lui interpretati, l’attore ha saputo farsi amare dal pubblico con il suo talento recitativo, il suo sarcasmo e la sua ironia e anche con il suo volto espressivo. La sua è stata una gavetta lunga ed impegnativa, che lo ha portato a costruirsi una carriera valida e concreta, fatta di tanti film commedia, ma non solo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Paul Rudd.

Paul Rudd: i suoi film

 

1. Ha recitato in noti film. La carriera di Paul Rudd inizia grazie a film come Ragazze a Beverly Hills (1995) e Halloween 6 – La maledizione di Michael Myers (1995). Recita poi in Romeo + Giulietta di William Shakespeare (1996), L’oggetto del mio desiderio (1998), Le regole della casa del sidro (1999), Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy (2004) e in 40 anni vergine (2005). Successivamente recita in Una notte al museo (2006), Molto incinta (2007), Non mi scaricare (2008), A cena con un cretino (2010), Nudi e felici (2012), Questi sono i 40 (2012), Facciamola finita (2013), Anchorman 2 – Fotti la notizia (2013) e Ant-Man (2015). Tra i suoi ultimi film, vi sono Captain America: Civil War (2016), Fun Mom Dinner (2017), Mute (2018), A Modern Family (2018), Ant-Man and the Wasp (2018), Avengers: Endgame (2019) e Ghostbusters: Legacy (2021).

2. È anche sceneggiatore, produttore e doppiatore. Nel corso della sua carriera Paul Rudd ha esplorato diversi ambiti del cinema, portandolo a vestire i panni dello sceneggiatore, del produttore e del doppiatore. L’attore, infatti, ha co-sceneggiato alcuni episodi della serie Party Down (2009-2010) e i film Role Models (2008), Ant-Man e Ant-Man and the Wasp, mentre è stato produttore dei film The Ten (2007), Nudi e felici e The Catcher Was a Spy (2018), oltre che della serie Party Down. In quanto a doppiatore, Rudd ha partecipato al doppiaggio di Robot Chicken (2006), Mostri contro alieni (2009), I Simpson (2011), Il piccolo principe (2015), Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia (2016) e Nerdland (2016).

paul rudd

Paul Rudd in Friends

3. Ha recitato nella serie tv Friends. Tra gli anni ’90 e i primi del Duemila la serie tv Friends andava molto forte in America e nel resto del mondo, tanto da dare vita a ben 10 stagioni. Paul Rudd ha avuto l’occasione di entrare nel cast con la nona stagione, nel ruolo di Michael “Mike” Hannigan, fidanzato e futuro marito di Phoebe. Nella serie interpreta un ex avvocato che ha rinunciato alla sua carriera per poter diventare musicista, cosa che ha sempre sognato di fare.

4. Viene riconosciuto per il suo ruolo in Friends. Paul Rudd ha recentemente rivelato che solitamente le persone lo riconoscono come Mike Hannigan, uno dei personaggi di Friends. Nonostante venga anche riconosciuto per strada come Ant-Man, quello di Friends è il personaggio che gli è rimasto più addosso, tanto da sentirsi spesso chiedere “Come sta Phoebe?”.

Paul Rudd è Ant-Man

5. Si è allenato intensamente per interpretare Ant-Man. Dare vita ad un personaggio Marvel non è cosa facile e questo discorso ha toccato da vicino anche Rudd quando ha dovuto interpretare Ant-Man. Per poter dare vita ad una versione più realistica possibile del personaggio, l’attore americano si è dovuto sottoporre ad un programma di allenamento molto intenso. La sua massa muscolare è talmente aumentata che si è dovuto modificare il costume che, dopo averlo provato prima delle riprese, gli andava un tantino stretto.

6. Si è guadagnato la stima del figlio. La prima volta che Paul Rudd ha interpretato Ant-Man era il 2015 e suo figlio maggiore non aveva neanche nove anni quando il padre gli rivelò che sarebbe stato un supereroe. Per tutta risposta, il figlio ha cominciato a prenderlo un po’ in giro, dichiarando “Wow, non vedo l’ora di vedere quanto stupido possa essere”. Alla fine, però, dopo averlo portato sul set, il bambino si è divertito un mondo, amando il personaggio e stimando molto il padre.

paul rudd

Paul Rudd: chi è sua moglie

7. Paul Rudd è sposato da più di quindici anni. Paul Rudd ha conosciuto la sua futura moglie, Julie Yaeger, nella metà degli anni ’90 e praticamente per caso. Sembra, infatti, che l’attore fosse arrivato a New York per incontrarsi con il suo publicist, ma arrivò in ritardo e ad accoglierlo ci fu proprio lei. Inoltre, Rudd aveva anche un provino poco dopo e lei si offrì di portare il suo bagaglio a casa un di amico di lui. Per sdebitarsi, Rudd offrì a Julie il pranzo e da lì hanno cominciato a frequentarsi, per poi sposarsi nel 2003.

8. Ha due figli. Dopo alcuni anni di fidanzamento e il matrimonio nel 2003, Paul Rudd e Julie Yaeger ha avuto due figli: Jack Sullivan (nato nel 2006) e Darby (nata nel 2010). L’attore è un genitore molto protettivo e quando va in giro con loro esiste una sola regola: no foto e autografi con i fan: questo perché una volta, quando sua figlia era più piccola, Rudd venne fermato da un piccolo gruppo di fan che voleva una foto e la bambina si spaventò molto.

Paul Rudd e Jennifer Aniston

9. Tra Paul Rudd e Jennifer Aniston c’è un’alchimia speciale. Paul Rudd e Jennifer Aniston hanno lavorato più volte insieme, a partire da Friends, passando per i film L’oggetto del mio desiderio e Nudi e felici. I due hanno sempre ammesso di essere molto in sintonia e di essere molto amici tanto che questo tipo di rapporto è sempre stato frainteso come una specie di relazione clandestina tra i due attori.

Paul Rudd: oggi

10. Paul Rudd ha diversi progetti tra le mani. Paul Rudd è uno di quegli attori che si è sempre dato da fare per costruirsi una carriera solida e concreta.

Fonti: IMDb, biography, entitymag, etonline

 
 

Demon Slayer – The Movie: il treno mugen in sala!

La stagione 2022 degli anime al cinema, un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Dynit, si apre con un titolo che ha infranto ogni record al botteghino: DEMON SLAYER – THE MOVIE: IL TRENO MUGEN, in arrivo nei cinema italiani dal 17 al 19 gennaio (elenco sale a breve su www.nexodigital.it) dopo lo straordinario successo internazionale.

Prodotto dallo studio di animazione ufotable, DEMON SLAYER – THE MOVIE: IL TRENO MUGEN è un vero e proprio punto di riferimento dell’animazione mondiale tratto dal manga più venduto degli ultimi 5 anni. In Giappone ha battuto il record di incassi de “La Città Incantata”, “Titanic” e “Frozen” e si prepara ora a incontrare il pubblico nelle sale italiane.

La storia ci racconta di Tanjiro e i suoi compagni che, completata la riabilitazione presso la Villa delle Farfalle, ricevono dal corvo del legame (una specie di ricetrasmittente per ricevere gli incarichi) la loro prossima missione: devono raggiungere il treno Mugen, dove oltre 40 persone sembrano essere scomparse in un brevissimo lasso di tempo. Tanjiro e Nezuko, insieme a Zenitsu e Inosuke, si uniscono a uno dei più potenti spadaccini della squadra ammazzademoni, il Pilastro delle Fiamme Rengoku Kyojuro. Il gruppo si troverà ad affrontare il demone a bordo del treno Mugen, lanciato a folle velocità sui binari della disperazione più assoluta precipitando così in un sogno infinito.

Dopo DEMON SLAYER – THE MOVIE: IL TRENO MUGEN gli appuntamenti con gli Anime al cinema proseguiranno con SWORD ART ONLINE PROGRESSIVE THE MOVIE, ARIA OF A STARLESS NIGHT (28 febbraio, 1 e 2 marzo 2022), LA FORTUNA DI NIKUKO (4, 5, 6 aprile 2022).

La Stagione degli Anime al Cinema è un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID.

 
 

Tom Holland commenta una eventuale scena di sesso in un film di Spider-Man

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland

Mentre Spider-Man: No Way Home già imperversa nelle sale italiane da ieri, Tom Holland continua la promozione del film insieme al resto del cast. In una recente intervista con Yahoo! Entertainment, Holland ha parlato dell’eventualità di comprendere scene di sesso nei film di Spider-Man. In particolare, l’attore 25enne (che sullo schermo interpreta un liceale) ha commentato:

“Non penso che sia appropriato per il franchise di Spider-Man”, ha detto Holland. “Siamo ancora molto giovani. Se ci fosse un futuro per questo personaggio, forse un giorno lo esploreremo. Ma al momento, questo è un film sulla celebrazione delle amicizie e dell’amore giovanile”.

La co-protagonista di Holland e la fidanzata nella vita reale, Zendaya ha continuato dicendo: “Peter Parker è come un fratellino”, a cui Holland ha convenuto: “Nessuno vuole vedere Peter Parker fare sesso! Sarebbe orribile”.

Siete d’accordo?

Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

 
 

Marvel Studios: la macchina perfetta torna a mettere a segno un colpo da maestro

Marvel Studios

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER DA SPIDER-MAN: NO WAY HOME E HAWKEYE

L’uscita di Spider-Man: No Way Home ha portato finalmente tantissime persone al cinema, i botteghini stanno prendendo fiato, dopo mesi difficilissimi e soprattutto i fan stanno accogliendo con grande esultanza il film con Tom Holland che restituisce all’Uomo Ragno la sua dimensione da fumetto.

Parallelamente a No Way Home, su Disney+ è arrivato anche l’episodio numero 5 di Hawkeye, la serie con Jeremy Renner che vedrà la sua conclusione il prossimo mercoledì. Alla fine della scorsa puntata abbiamo visto Yelena Belova (Florence Pugh) che aspettavamo dalla scena post credits di Black Widow. Alla fine di questa puntata, invece, abbiamo visto finalmente Big Guy, Kingpin, interpretato da Vincent D’Onofrio.

L’arrivo di quel personaggio era stato anticipato, ma non si sapeva se ad interpretarlo sarebbe stato richiamato D’Onofrio, che lo aveva incarnato per Netflix. Parallelamente, in una breve scena all’inizio di No Way Home, abbiamo visto anche Matt Murdock, interpretato di nuovo da Charlie Cox, nel momento in cui Peter e zia May hanno avuto la necessità di rivolgersi a un avvocato.

Il fatto che per diversi mesi le serie Marvel siano state trasmesse senza che al cinema arrivassero film in contemporanea ci ha fatto dimenticare che i Marvel Studios hanno spesso fatto questo genere di collegamenti in passato, tessendo una rete molto stretta e coerente tra le varie storie che hanno raccontato. Dal momento che Hawkeye è ambientato poco dopo gli eventi di No Way Home, possiamo dire che Kingpin è tornato in scena nel MCU poco dopo Daredevil, e entrambi sembrano ancora intenzionati a rimanere in giro per una New York che ha appena acquisito un nuovo abitante: Peter Parker.

Grandi emozioni ci aspettano nel futuro prossimo di questi amati personaggi!

 
 

7 Donne e un mistero, l’incontro con i protagonisti

7 Donne e un mistero

È stato presentata l’anteprima del nuovo film di Alessandro Genovesi, 7 Donne e un mistero, con un cast interamente al femminile, come si deduce facilmente dal titolo, e che è una versione meno cupa e più ridanciana rispetto alla sua ispirazione del 2002 diretta da François Ozon che di donne, però, ne aveva una in più. Il film di Ozon è tra l’altro a sua volta tratto dalla pièce teatrale Huit Femmes di Robert Thomas del 1958.

Il cast quasi interamente riunito di fronte ai giornalisti, insieme al regista, la sceneggiatrice e i produttori, avvolge tutta la sala di charme e parecchie risate. Genovesi, praticamente unico uomo del gruppo, viene subito preso di mira.

«Penso che per il povero Alessandro non sia stato facile lavorare con un cast di sole donne. Sette, per giunta», ride Luisa Ranieri, che nel film interpreta la domestica partenopea e affascinante: «Si rifugiava nello sgabuzzino, scappava», continua Micaela Ramazzotti.

«Be’, ci sono cose più facili», sorride sornione il regista, che ammette che sia stato uno dei film più belli da lui girati fino ad oggi.

«Ho cercato di concentrare tutta l’essenza del film nei colori, le pettinature e la comicità delle protagoniste», prosegue Genovesi, che poi passa la parola alla sceneggiatrice Lisa Nur Sultan: «Desideravamo fare un film di Natale, che quindi facesse venire voglia d’immergersi in un’atmosfera domestica pittoresca, ricca di suggestioni appartenenti a un mondo di festività d’altri tempi». E lo scopo è stato sicuramente raggiunto, considerando anche la complicità giocosa che si respira tra le attrici.

8 donne e un mistero, quello francese di Ozon, aveva un’aria quasi morboso, per alcuni aspetti, come spiega sempre Sultan: «Era un testo scritto negli anni 50, noi l’abbiamo voluto modernizzare, usando un linguaggio più fresco».

Di tutto il nutrito cast inizia a prendere la parola Sabrina Impacciatore, raccontando che l’esperienza vissuta è stata anzitutto umana: «Ero terrorizzata. Mi chiedevo come sarebbe potuta andare su un set con tutte queste donne. Ma poi mi sono resa conto che noi donne riusciamo a raggiungere una complicità molto più elevata di quanto riesca un gruppo di uomini». E anche Margherita Buy è dello stesso avviso: «È stata un’occasione per osservare il lavoro delle altre. Cosa insolita anche per me, che sto spesso per i cavoli miei», ride. Luisa Ranieri, più pacata, dichiara che non fosse affatto spaventata: «Perché è normale che in un set all’inizio ci si annusi», ma a sua volta racconta dell’arricchimento innanzitutto umano che è stato il gruppo, nel quale ognuna si confrontava con l’altra quando sedevano la mattina al trucco.

E al coro si uniscono Micaela Ramazzotti e Benedetta Porcaroli, la “piccina” del gruppo: «Per me è stato più un onore che altro!», dice.

Il discorso lo riprende Alessandro Genovesi: «Per me è stato molto importante generare questa dinamica goliardica tra loro, perché volevo girare un giallo, ma che fosse inquinato dalla commedia, che è la cosa che penso mi riesca meglio. Ho deciso di eliminare l’elemento musicale che è stata una scelta specifica di Ozon, così come l’ottava donna del cast, che rappresentava una sorta di tata. Luisa Raniera era più che sufficiente per la parte della governante».

Il regista si lascia poi andare ad uno scherzoso pronostico: «Se dovessi immaginarmi uno spin-off sarebbe in una versione coatta in romanesco».

In ogni caso, uscire con un film così familiare sotto Natale, può far stimolare tanti interrogativi. Come ad esempio come muoversi e che posizione prendere di fronte al desiderio di vendetta: «Non penso che questo sia un film sulla vendetta», interviene Ranieri, «Piuttosto si parla degli altarini che si nascondono in ogni famiglia».

«Aprire i vasi di Pandora in famiglia non è mai una passeggiata», continua Benedetta Porcaroli, «Ma farlo così ha tutt’altro sapore!».

Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Sabrina Impacciatore, Benedetta Porcaroli, Micaela Ramazzotti, Luisa Ranieri e Ornella Vanoni sono le protagoniste di 7 Donne e un mistero, il film scritto da Alessandro Genovesi e Lisa Nur Sultan e prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del Gruppo Fremantle, e WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA. Il film sarà in sala il 25 dicembre distribuito da Warner Bros.

 
 

The Truman Show: significato e curiosità del film con Jim Carrey

The Truman Show significato

Il regista australiano Peter Weir ha dato vita nel corso della sua carriera ad autentici capolavori cinematografici. Titoli come L’attimo fuggente, Picnic ad Hanging Rock e Witness – Il testimone sono ancora oggi dei classici del loro genere, capaci di parlare anche alle odierne generazioni di spettatori. Nei suoi film, Weir ha sempre posto i suoi personaggi in trappole più o meno metaforiche, spingendoli a cercare la libertà e la possibilità di esprimere sé stessi al massimo del loro potenziale. Un altro dei suoi titoli più amati e che presenta una situazione analoga, è The Truman Show, film del 1998 interpretato da Jim Carrey.

Scritto da Andrew Niccol (noto anche come regista dei fantascientifici Gattaca e In Time), il film fa confluire al suo interno una serie di spunti e riflessioni contemporanee, spingendole però all’estremo. The Truman Show è infatti una brillante satira politica sull’allora nascente moda di raccontare la vita in televisione attraverso i reality show. Weir dà così vita ad un’opera che riflette sull’invadenza dei media, sull’annullamento del confine tra realtà e finzione e sulle scelte che ognuno può fare a riguardo, ricercando sempre la verità e la libertà. Pur essendo uscito oltre vent’anni fa, è questo film spaventosamente attuale anche oggi.

Acclamato dalla critica e dal pubblico, The Truman Show ottenne poi tre nomination ai premi Oscar e venne indicato come uno dei film più importanti del decennio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Si tratta infatti di un film ricco di dettagli, alcuni più evidenti di altri, che contribuiscono al racconto. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo significato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Truman Show: la trama del film

Protagonista del film è Truman Burbank, un uomo qualunque intento a vivere la sua ordinaria esistenza nella tranquilla cittadina di Seahaven. Nonostante egli abbia tutto ciò di cui un uomo può avere bisogno, si sente profondamente insofferente verso l’assenza di vere e proprie novità, che possano dare una scossa alla sua routine. Nel momento in cui una serie di circostanze particolarmente atipiche si verificheranno, Truman inizierà a dubitare di tutti, dalla moglie Meryl all’amico Marlon. Ciò che lo circonda, improvvisamente, sembra perdere di senso, manifestandosi più come qualcosa di finto e costruito che non come vero e naturale. Scavando nel suo passato e spingendosi più in là di quanto avesse mai fatto, egli scoprirà una verità scioccante.

The Truman Show: il significato del film

Non è esagerato dire che The Truman Show fu un film a dir poco profetico. Quello che sul finire degli anni era solo un nascente interesse nei confronti dei reality e dell’invadenza nella vita privata delle celebrità, oggi è una pratica all’ordine del giorno. Grazie anche ai social network, si è sempre più proiettati sul seguire in modo costante ciò che gli altri compiono nel corso del loro quotidiano. Con il film, dunque, Weir e Niccol operano una profonda critica nei confronti di quel mezzo televisivo che punta sempre più sull’abbattimento del confine tra reale e finzione, ma anche nei confronti degli spettatori. Questi sono veri e propri complici, assuefatti da quanto la televisione offre loro senza porsi domande etiche nei confronti di ciò che guardano.

Oltre a questa critica al mondo dei media, The Truman Show riflette però anche su tematiche come la libertà e la verità. La costante ricerca di quest’ultima da parte di Truman lo porterà ad ottenere la prima, dimostrando dunque che l’obiettivo dell’essere umano deve essere il suo tendere a questi due valori, infrangendo le gabbie, di qualunque tipo esse siano, che gli vengono poste intorno. Quello in cui Truman vive, infatti, è un mondo sicuro, dove nulla di male può succedergli. Venuto a conoscenza di ciò, tuttavia, egli preferisce rinunciare a questa sicurezza pilotata in nome di un insicurezza che sia esclusivamente frutto delle sue scelte. Lo stesso nome del protagonista, Truman, è un gioco di parole tra True (vero) e Man (uomo). Si ribadisce così la sua necessità di ricercare l’autenticità, una necessità che deve estendersi all’umanità intera.

The Truman Show cast

The Truman Show: il cast del film

Dopo averlo visto in Ace Ventura – L’acchiappanimali, Weir si convinse che Jim Carrey sarebbe stato l’interprete perfetto per Truman Burbank. L’attore, tuttavia, era impegnato in quel periodo con i film Il rompiscatole e Bugiardo bugiardo. Piuttosto che cercare un altro interprete, Weir preferì però aspettarlo, ritardando le riprese di un anno. Carrey gliene fu estremamente grato, poiché aveva apprezzato moltissimo la storia di Truman e desiderava ardentemente recitare in questo progetto. Per farlo, egli acconsentì a ridurre il suo compenso da 20 a 12 milioni di dollari. Con The Truman Show, inoltre, Carrey ebbe finalmente modo di cimentarsi con un ruolo drammatico, grazie al quale ottenne ulteriori lodi e vinse il Golden Globe come miglior attore in un film drammatico.

Accanto a lui, nel ruolo della moglie Maryl Burbank vi è l’attrice Laura Linney, la quale lavorò molto per sottolineare in modo implicito come il suo personaggio non sia altro che un’attrice. Ciò emerge dalle pose spesso irrealistiche che la Linney assume nelle scene in cui è presente. Ad interpretare l’amico Marlon vi è invece Noah Emmerich, mentre Natascha McElhone è Sylvia, una vecchia fiamma di Truman. Holland Taylor e Brian Delate sono invece Angela e Kirk, la madre e il padre di Truman. Paul Giamatti è il direttore della sala di controllo, lì dove si costruisce tecnicamente il reality sulla vita di Truman. A dirigere il tutto vi è Christof, interpretato da Ed Harris, attore che grazie a questo struggente personaggio ottenne una nomination all’Oscar.

The Truman Show: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Truman Show grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 15 dicembre alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

 

 
 

Uncharted: poster ufficiale del film con Tom Holland

Uncharted film 2022 Tom Holland

Sony Pictures Italia ha diffuso il poster ufficiale di Uncharted, l’attesissimo film adattamento dell’omonimo videogioco che vedrà protagonista Tom Holland nei panni di Nathan Drake. Diretto da Ruben Fleischer Uncharted arriverà al cinema il 24 febbraio 2022. Fanno parte del cast oltre a Tom Holland ancheMark Wahlberg, Sophia Ali, Tati Gabrielle e Antonio Banderas. Basato su una delle serie di videogiochi più vendute e acclamate dalla critica, Uncharted presenta al pubblico il giovane e furbo Nathan Drake (Tom Holland) nella sua prima avventura alla ricerca del tesoro con l’arguto partner Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg). In un’epica avventura piena di azione che attraversa il mondo intero, i due protagonisti partono alla pericolosa ricerca del “più grande tesoro mai trovato”, inseguendo indizi che potrebbero condurli al fratello di Nathan, scomparso da tempo.

Uncharted poster ufficiale

Tutto quello che sappiamo su Uncharted

In UnchartedTom Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story.

La sceneggiatura del film, che arriverà al cinema l’11 febbraio 2022, è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.

Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.

 
 

Calcinculo in concorso nella sezione Panorama al Festival di Berlino 2022

Calcinculo film 2022

Calcinculo, secondo film diretto da Chiara Bellosi, scritto da Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, è nella selezione ufficiale del 72. Festival di Berlino, in concorso nella sezione Panorama. Ritorno alla Berlinale per la regista Chiara Bellosi, già in gara nel 2020, sezione Generation, con l’acclamata opera prima “Palazzo di Giustizia

Nel cast: Gaia Di Pietro (al suo esordio), Andrea Carpenzano (“La Terra Dell’Abbastanza“, “Il Campione“) e Barbara Chichiarelli (“Favolacce“, “Suburra“), Giandomenico Cupaiuolo, Alessio Praticò e Francesca Antonelli.

Calcinculo era un film difficile da fare, delicato ed importante – dichiara Carlo Cresto-Dina (che ha prodotto il film per tempesta con Valeria Jamonte e Manuela Melissano) – A partire dalla già bellissima sceneggiatura di Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, Chiara Bellosi ha realizzato un film profondo e unico. Dopo l’esordio a Generation 14+, siamo particolarmente felici di tornare con Chiara a Berlino, questa volta a Panorama.”

La trama

Forse è vero che si cresce anche a calci in culo. Ed è vero che quando la giostra gira veloce ci sembra di volare e non vorremmo scendere mai. E’ questo  che succede a Benedetta quando incontra Amanda e decide di seguirla nel suo mondo randagio.

Chiara Bellosi

Chiara Bellosi (1973) si diploma in drammaturgia alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Realizza un episodio all’interno del film corale “Checosamanca” prodotto da Carlo Cresto-Dina per Eskimosa e Rai Cinema. Partecipa al master “Filmmaker – Il documentario come sguardo” organizzato da IED-Venezia e lavora ad alcuni documentari.  “Palazzo di Giustizia”, il suo primo lungometraggio di finzione, è stato presentato nella sezione Generation 14+ di Berlinale 2020.

Calcinculo è il suo secondo lungometraggio di finzione. Calcinculo è una produzione tempesta con Rai Cinema in coproduzione con Tellfilm (CH), RSI Radiotelevisione svizzera e sostenuto da MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Ufficio Federale della Cultura (UFC) e Regione Lazio. Il Film sarà distribuito in Italia da Luce Cinecittà.

 
 

Avengers: 15 dettagli strazianti nei film, secondo i fan

I film sugli Avengers sono sempre riusciti a combinare in egual misura la componente eroica, d’azione ed emotiva. E’ difficile credere che i film con personaggi dei fumetti protagonisti possano fare singhiozzare a più riprese, ma è esattamente l’effetto che hanno generato in migliaia di fan! Oltretutto, ai momenti strazianti che abbiamo visto sullo schermo, si sono aggiunti anche dettagli nascosti, 15 dei quali sono stati messi in luce dai fan.

1Spider-Man è cresciuto

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland

Il Peter Parker di Tom Holland ha portato in scena la versione di Peter Parker che abbiamo più di tutte visto maturare e assumere una maggiore consapevolezza di sé; il suo percorso è iniziato in Spider-Man: Homecoming come un novellino, inconsapevole della portata dei suoi poteri, che apparivano ingestibili.

Nelle sue successive apparizioni all’interno del MCU e in Spider-Man: Far from home lo abbiamo visto cercare di prendere in mano le redini della situazione, ma era ancora un adolescente con qualcosa di troppo più grande di lui da affrontare. No Way Home metterà Peter alla prova come non ha mai fatto prima: con la rivelazione della sua identità, tutti i suoi cari sono possibili bersagli, il che aumenta il rischio a cui l’eroe è esposto mettendolo di fronte a dubbi e dilemmi che non ha ancora affrontato.

 

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Zoe Saldana: 10 cose che non sai sull’attrice

zoe saldana

Zoe Saldana è un’attrice versatile, talentuosa e molto capace. Ha saputo conquistare mezzo mondo grazie alla sua bellezza esotica e alle sue abilità di attrice, dando vita a personaggi che resteranno nella memoria degli spettatori.

In principio fu ballerina, ma la passione per la recitazione ha avuto il sopravvento e, in oltre 20 anni di carriera, ha messo tanto impegno e costanza per arrivare ai livelli in cui si trova oggi.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Zoe Saldana.

Zoe Saldana: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film.Zoe Saldana debutta al cinema lavorando in Il ritmo del successo (200), per poi continuare con Get Over It (2001), Crossroads – Le strade della vita (2002) e La maledizione della prima luna (2003). In seguito, Zoe recita in The Terminal (2004), Indovina chi (2005), After Sex – Dopo il sesso (2007), Star Trek (2009) e in Avatar (2009). Ormai popolarissima, prende parte ai film The Losers (2010), Takers (2010), Colombiana (2011), The Words (2012), Into Darkness – Star Trek (2013), Il fuoco della vendetta (2013), Guardiani della Galassia (2014), Teneramente folle (2014), Star Trek Beyond (2016), La legge della notte (2016), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017) e Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019). Nei prossimi anni sarà in Avatar 2 (2022), Guardiani della Galassia vol. 3 (2023) e Avatar 3 (2024).

2. È anche doppiatrice e produttrice. Nel corso della sua carriera, Zoe Saldana ha deciso di sperimentare diversi ambiti del cinema: oltre ad aver lavorato in un paio di corti, come The Legend of Red Hand (2018) di Stefano Sollima per Campari, ed essere comparsa nel videoclip Free Me di Sia (2017), Zoe è anche doppiatrice e produttrice. L’attrice, infatti, ha partecipato al doppiaggio dei film Il libro della vita (2014), My Little Pony: Il film (2017), Mister Link (2019) e Vivo (2021), mentre sempre nel 2021 è stata doppiatrice della serie Maya e i tre guerrieri. come produttrice ha prodotto la miniserie Rosemary’s Baby, la serie Zoe Saldana Presents My Hero (2014) e il film The Honor List (2018).

zoe saldana

Zoe Saldana in Colombiana

 

3. Si è sottoposta a un duro allenamento per Colombiana. Nel 2011 uscì nei cinema il film Colombiana (in Italia arrivò direttamente in tv), un film diretto da Olivier Megaton, co-prodotto e scritto da Luc Besson, basato sulla sceneggiatura del sequel di Léon. Per poter interpretare Cataleya Restepo, la giovane protagonista in cerca di vendetta per l’assassinio della sua famiglia, l’attrice si è dovuta sottoporre ad un duro allenamento fisico, così da girare le scene senza necessitare di una controfigura. Ha infatti avuto modo di apprendere le principali tecniche di combattimento sia con che senza armi.

Zoe Saldana in Avatar

4. Per prepararsi al ruolo, Zoe Saldana ha passato diversi giorni alle Hawaii. Nel 2009 uscì nei cinema di tutto il mondo quello che rimarrà uno dei più grandi film della storia del cinema: Avatar. Per poter interpretare i personaggi, il cast del film (tra cui Zoe Saldana che ha dato vita alla principessa Neytiri) ha fatto un una specie di gita fuoriporta alle Hawaii, in cui i membri del cast e della troupe hanno passato alcuni giorni della foresta, accampandosi e cucinando pesce, cercando di vivere in maniera tribale. Tutto ciò è servito soprattutto agli attori (che hanno girato il film con la motion capture) che necessitavano di capire come si vivesse in un mondo composto da giungle.

5. Zoe Saldana ha finito di girare Avatar 2 e 3. Già da qualche anno di parla insistentemente dei quattro seguiti di Avatar che James Cameron vorrebbe girare. Per ora si conosce l’esistenza dei primi due seguiti e si sa che Zoe Saldana, che tornerà ad interpretare Neytiri, ha finito le riprese di questi due film nel giugno 2018. Il primo dei sequel, atteso per il natale del 2022, vedrà dunque l’attrice tornare ad interpretare uno dei suoi personaggi più amati che, stanto a quanto da lei dichiarato, si mostrerà in una forma ancor più straordinaria di quanto visto con il primo film.

Zoe Saldana: chi è suo marito

6. Zoe Saldana è sposata con un artista italiano. Nel 2013, dopo alcuni mesi di frequentazione, Zoe Saldana ha sposato l’artista italiano Marco Perego. Lui è un artista di successo, sia per quanto riguarda la realizzazione di quadri, che di performance artistiche, anche se ha un passato da calciatore che, per un problema di salute ha rinunciato alla carriera e alla serie A. I due sono sempre molto affiatati e dal loro amore sono nati tre figli: i gemelli Aridio e Bowie Ezio nel 2014 e il piccolo Zen, arrivato nel febbraio 2017.

7. È stata fidanzata con Bradley Cooper. Zoe Saldana ha conosciuto suo marito Marco Perego nel 2013 e si sono sposati nello stesso anno, quando lei usciva da poco da una storia piuttosto travagliata con Bradley Cooper. I due attori si erano conosciuti sul set di The Words e si erano messi insieme nel all’inizio del 2012, salvo lasciarsi nel marzo successivo, per poi riprendersi nell’autunno dello stesso anno, ma senza arrivare al 2013. Casualmente, i due si sono poi ritrovati a lavorare insieme in Guardiani della Galassia, dove Cooper dà voce a Rocket. Essendo il suo solo un doppiaggio, però, ha permesso a i due di non incrociarsi troppo durante i set.

Zoe Saldana Avatar

Zoe Saldana è Gamora in Guardiani della Galassia

 

8. Per interpretare Gamora, deve stare 4 ore al trucco. Dare vita a Gamora, la celebre aliena dalla pelle verde di Guardiani della Galassia, non è un processo facile: Zoe Saldana, infatti, deve sottostare a ben 4 ore di trucco ogni giorno di riprese, al fine di farsi applicare la speciale colorazione e tutte le altre particolarità del personaggio. Zoe ha anche rivelato di aver avuto un orecchio verde per un mese e di essersene accorta soltanto durante una vacanza.

9. Ha saputo molto prima della storia di Gamora. In occasione di Avengers: Infinity War, Zoe Saldana ha rivelato di aver conosciuto il sacrificio del suo personaggio ben prima e di non essere stata pronta ad una rivelazione del genere. La notizia l’ha infatti scossa non poco e le ci è voluto un po’ per comprendere che si trattava di una conclusione naturale dell’arco narrativo di quel personaggio. Ha infatti poi ammesso di aver amato il fatto di essere stata parte del percorso che è servito per raccontare Thanos.

Zoe Saldana: età e altezza dell’attrice

10. Zoe Saldana è nata il 19 giugno del 1978 a Passaic, nel New Jersey, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.70 metri.

Fonti: IMDb, biography, entertainmentweekly

 
 

The Lost City: prime foto del film con Sandra Bullock e Channing Tatum

The Lost City

In attesa del trailer arrivano le prime immagini della commedia d’azione e avventura The Lost City conSandra Bullock, Channing Tatum e Daniel Radcliffe. Diretto da Adam Nee e Aaron Nee e scritto Oren Uziel e Dana Fox e Adam Nee e Aaron Nee, The Lost City si basa sulla storia di Seth Gordon. Prodotto da Liza Chasin, Sandra Bullock, Seth Gordon. Nel cast protagonisti sono Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe, Da’Vine Joy Randolph, Oscar Nuñez, Patti Harrison e Bowen Yang.

La trama

The Lost City racconta la storia di un’autrice di romanzi rosa (Sandra Bullock), molto schiva e abituata a vivere in solitudine. Un bel giorno la donna è costretta a un tour promozionale con il modello (Channing Tatum) che appare sulle copertine dei suoi libri. I due verranno coinvolti in un tentativo di rapimento che li trascinerà in piena giungla e finiranno così per vivere realmente un’avventura romantica e bizzarra proprio come quelle narrate dalla scrittrice nei suoi romanzi.