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Andrew Garfield vorrebbe essere di nuovo Spider-Man contro il Venom di Tom Hardy

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In una nuova intervista, ospite del podcast Happy Sad Confused Podcast (via Heroic Hollywood), Andrew Garfield ha confermato non solo la sua volontà di essere di nuovo Spider-Man sul grande schermo, ma anche il fatto che gli piacerebbe recitare in un film “versus” il Venom di Tom Hardy!

Garfield ha chiarito che se il film si dovesse davvero fare, dovrà avere “qualcosa di davvero unico, davvero speciale, e al servizio del pubblico e del personaggio”. E in merito al suo eventuale scontro con Venom, l’attore ha confermato che sarebbe “un’idea davvero forte”.

Abbiamo rivisto Andrew Garfield nei panni di Peter Parker/Spider-Man in Spider-Man: No Way Home, al fianco di Tobey Maguire e Tom Holland. E da allora i suoi fan sono in fermento perché desiderano davvero vedere conclusa la trilogia di The Amazing Spider-Man che lo vedeva protagonista.

Intanto, Garfield si gode una stagione dei premi che lo vede protagonista, grazie al suo ruolo in Tick, Tick… Boom! che gli ha già fatto vincere il Golden Globe come migliore attore di commedia o musical, e la prestigiosa nomination ai SAG Awards.

Ewan McGregor: 10 cose che non sai sull’attore

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Ewan McGregor: 10 cose che non sai sull’attore

Ewan McGregor è uno degli attori più brillanti e versatili che la storia del cinema recente abbia conosciuto, capace di interpretare tanti ruoli diversi e di sostere i generi più disparati. Il suo talento per la recitazione è innato e lo ha dimostrato più e più volte, affascinando e conquistando il pubblico di tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Ewan McGregor.

Ewan McGregor: i suoi film e le serie TV

 

1. Ha recitato in celebri film. McGregor debutta al cinema con i film Le cinque vite di Hector (1994), Piccoli omicidi tra amici (1994) e Trainspotting (1996). La sua carriera continua con Una vita esagerata (1997), Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999), Moulin Rouge! (2001), Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (2002), Big Fish – Le storie di una vita incredibile (2003) e Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005). In seguito, lavora in The Island (2005), Alex Rider: Stormbreaker (2006), Miss Potter (2006), Sex List – Omicidio a tre (2008), Colpo di fulmine – Il mago della truffa (2009), Angeli e demoni (2009), L’uomo che fissa le capre (2009), Amelia (2009) e partecipa a film come L’uomo nell’ombra (2010), Beginners (2011), Il pescatore di sogni (2011), The Impossibile (2012) e Mortdecai (2015). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Miles Ahead (2015), Pastorale Americana (2016), T2 Trainspotting (2017), La bella e la bestia (2017), Ritorno al bosco dei 100 acri (2018), Doctor Sleep (2019) e Birds of Prey (2020). Ha poi recitato nella serie Fargo (2017), nella miniserie Halston (2021) e sarà protagonista di Obi-Wan Kenobi (2022).

2. Non solo attore, ma anche doppiatore, sceneggiatore e regista. Nel corso della sua carriera, McGregor ha prestato la propria voce in film come Faster (2003), Robots (2005), Valiant – Piccioni da combattimento (2005), per poi essere la voce narrante dei documentari Fastest – Il più veloce (2011) e Hebrides: Island on the Edge (2013). In quanto sceneggiatore, ha lavorato alla mini-serie documentario Long Way Round (2004) e Long Way Down (2007), mentre come regista ha realizzato l’adattamento cinematografico di Pastorale Americana (2016).

Ewan McGregor Trainspotting

Ewan McGregor: fidanzata e moglie

3. Attualmente è fidanzato con una collega. Ai tempi della separazione dalla moglie, sopraggiunta a maggio 2017, Ewan McGregor si stava già frequentando con la collega Mary Elizabeth Winstead, di 13 anni più giovane, conosciuta sul set di Fargo. Non è chiaro se i due abbiano deciso di frequentarsi solo dopo la separazione, ma in ogni caso sono insieme da allora. Il 26 giugno 2021 la coppia ha poi avuto un figlio, Laurie McGregor.

4. È stato sposato per tanti anni. Ewan McGregor ha avuto un matrimonio di lunga durata con la scenografa francese Eve Mavrakis: i due si erano sposati nel luglio del 1995, per poi separarsi nel maggio 2017. Dalla loro unione sono nate le figlie Clara Mathilde (1996) e Esther Rose (2001), mentre hanno adottato Jamyan (2001) e Anouk (2011).

Ewan McGregor in Trainspotting

 

5. Ha letto dei libri per prepararsi al ruolo. Per il suo personaggio in Trainspotting, Ewan McGregor ha letto diversi libri che parlavano di crack ed eroina, ma non solo: l’attore, infatti, è andato anche a Glasgow ad incontrare delle persone che facevano parte del Calton Athletic Recovery Group, un’organizzazione di recupero di eroinomani. Questa preparazione gli è servita per poter interpretare in modo più realistico il ruolo di Mark Renton.

6. Aveva pensato di iniettarsi eroina. Per comprendere meglio il suo personaggio, l’attore aveva addirittura pensato di iniettarsi per davvero dell’eroina nel braccio. Fortunatamente, ci ha subito ripensato, decidendo di lasciarsi ispirare da quello che aveva visto e letto. Ad averlo fatto desistere, in particolare, sono stati gli incontri con veri dipendenti dall’eroina, i quali gli hanno raccontato di come bastasse una sola volta per entrare nel tunnel e non uscirne più.

Ewan McGregor in Fargo

7. Ha interpretato due ruoli. Nella terza stagione della serie Fargo, Ewan McGregor ha interpretato due ruoli: nella serie, infatti, ha l’attore ha dato vita a due fratelli gemelli, Ray e Mark Stussy, uno stempiato, con i baffi e qualche chilo di troppo, l’altro elegante e ricco. Per questa sua doppia interpretazione, che lo ha visto dar vita a due caratteri molto differenti tra loro, McGregor ha poi vinto il Golden Globe come miglior attore in una miniserie.

Ewan McGregor Star Wars

Ewan McGregor in Mouline Rouge!

8. È realmente lui a cantare nel film. Il film del 2001 Mouline Rouge! ha rappresentato la rinascita del musical al cinema, affermandosi come un grandissimo successo. Si tratta anche del film che ha contribuito alla consacrazione di McGregor come attore, il quale ha qui avuto modo di distinguersi anche come cantante. Pur non essendo un professionista, l’attore si è allenato a lungo per poter eseguire personalmente i brani previsti, sfoggiando doti canore sorprendenti.

Ewan McGregor in Star Wars

9. Ha studiato per interpretare Obi-Wan Kenobi. Per dare un’interpretazione esaustiva di Obi-Wan Kenobi in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma e nei suoi sequel l’attore scozzese ha studiato i film di Alec Guinnes per garantire la precisione in tutto, dal suo accento al ritmo delle parole. Pur basandosi sull’interpretazione di Guinnes del personaggio, McGregor ha però lavorato anche per costruire una propria versione di Obi-Wan, poiché dovendone interpretare una versione più giovane doveva apparire anche meno saggia ed esperta.

10. Tornerà a vestire i panni del Jedi. Nel 2019 è stata annunciata ufficialmente una miniserie sul Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi durante il suo esilio su Tatooine mentre veglia sul giovane Luke Skywalker. La serie sarà ambientata circa 10 anni dopo gli eventi di Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith e uscirà nel 2022 su Disney+. Ad interpretare Obi-Wan ci sarà proprio McGregor, che riprenderà così il ruolo a quasi vent’anni di distanza dall’ultima volta. L’attore, dichiaratosi entusiasta di questa possibilità, ha affermato di aver intrapreso un lungo allenamento al fine di poter sfoggiare l’atleticità che si richiede al personaggio.

Fonti: IMDb, Daily Mail, Biography

This Is Us – Stagione 6: trailer rivela come Rebecca e Miguel si sono innamorati

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L’ultimo trailer di This Is Us rivela come Rebecca (Mandy Moore) e Miguel (Jon Huertas) si sono innamorati. Il family drama della NBC è giunto alla fase finale, quindi deve risolvere tutte le trame in sospeso prima di concludersi ufficialmente. Uno dei misteri più grandi che la serie deve ancora svelare riguarda l’inizio della storia d’amore tra Rebecca e Miguel.

This Is Us non ha nascosto il fatto che Jack (Milo Ventimiglia) non è più tra noi. Ma a parte le circostanze della sua morte, già rivelate nella seconda stagione, una delle domande più importanti legate alla sua scomparsa è la decisione di Rebecca di risposarsi.

Da quando i fan hanno scoperto che ora è sposata con Miguel, il migliore amico di Jack è diventato rapidamente uno dei personaggi più odiati della serie. All’inizio, nemmeno i tre figli adulti lo apprezzavano molto. Ma con il proseguire della serie, sia loro che gli spettatori hanno cambiato opinione sul personaggio dopo aver capito quanto Miguel sia una brava persona.

Dato che Miguel è diventato uno dei personaggi preferiti dai fan negli ultimi due anni di “This Is Us”, i fan sono ora più che mai interessati a sapere come ha iniziato a frequentare Rebecca. Fortunatamente, la serie sta finalmente affrontando la loro storia d’amore, come anticipato in un nuovo trailer della sesta stagione, episodio 5, intitolato “Heart and Soul”. Il trailer rivela che Miguel ha convinto Rebecca a provare lo speed dating dopo la morte di Jack. Essendo entrambi single all’epoca, i due hanno partecipato all’evento.

Guarda il clip da TV Promos qui sotto:

Il video non dice esattamente quando è successo, e This Is Us non ha ancora rivelato da quanto tempo Miguel e Rebecca stanno insieme. Ma Miguel dice alla matriarca dei Pearson che è passato abbastanza tempo dalla morte di Jack e che lei dovrebbe rimettersi in gioco per trovare un nuovo amore. È interessante che Rebecca fosse disposta a ricominciare una relazione a quel punto. Jack era un marito e un padre ideale; nonostante i suoi difetti, non ha mai mancato di far sentire alla sua famiglia il suo impegno totale. Quindi, non è difficile immaginare che Rebecca abbia deciso di non risposarsi, ma chiaramente non è stato così.

A questo punto, la maggior parte dei fan si è abituata all’idea che Miguel sia il nuovo marito di Rebecca. Per un po’ è stato dipinto come un cattivo, poiché veniva spesso paragonato a Jack. Ora, però, Miguel ha la possibilità di dimostrare di essere un uomo buono proprio come lo era il suo migliore amico, soprattutto ora che Rebecca sta per affrontare gli anni più difficili della sua vita a causa del peggioramento dell’Alzheimer.

Moon Knight: il primo trailer, uscita a marzo

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Moon Knight: il primo trailer, uscita a marzo

Ecco il trailer di Moon Knight, la nuova serie Originale Marvel Studios in arrivo il prossimo 30 Marzo in esclusiva su Disney+.

Il poster di Moon Knight

moon knight

Disney+ ha diffuso un emozionante e nuovo trailer dell’attesissima serie Marvel Studios Moon Knight presentato durante l’Halftime della NFL Super Wild Card che ha visto affrontarsi gli Arizona Cardinals e i Los Angeles Rams.

È stato diffuso anche un nuovo poster della serie originale live-action che debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+.

La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

4 Metà: recensione della commedia romantica Netflix

4 Metà: recensione della commedia romantica Netflix

Davvero esiste una sola anima gemella? Luca è convinto di no e, per spiegare la sua teoria racconta la storia di quattro personaggi e quattro possibili coppie. Arriva su Netflix 4 Metà, il film di Alessio Maria Federici che esplora la vita di coppia attraverso concetti come il caso, il destino, l’attrazione e le infinite possibilità che la vita offre e al tempo stesso toglie.

4 Metà: cast e trama

Luca e Sara sono la classica coppia felice: si sono fidanzati alle superiori e, dopo anni di fidanzamento, verso i trent’anni si sono sposati. I due, durante una cena con un paio di amici, iniziano a parlare dell’idea di anima gemella. Luca sostiene che sia riduttivo e illogico pensare che, per ognuno, possa esistere un’unica persona in grado di completarci. Per spiegare la sua teoria, Luca racconta una storia: le diverse versioni di quattro possibili innamoramenti.

Ci sono quattro ”metà”, parti incomplete in cerca di un partner. Chiara (Ilenia Pastorelli) è un’anestesista dolce e affascinante. La sua amica Giulia (Matilde Gioli) è una matematica cinica e autoritaria. Entrambe sono single. A casa di Luca e Sara, le due conoscono gli scapoli Dario (Giuseppe Maggio) e Matteo (Matteo Martari). Il primo è un avvocato sicuro di sé e libertino, mentre l’amico è un uomo letterario impacciato e dolce. Da quella serata, combinando le metà, potrebbero nascere quattro diverse coppie. Chi si fidanzerà con chi?

Una banalità sorprendentemente interessante

Con 4 Metà, siamo completamente immersi nel genere sentimentale: non si fa che parlare di anime gemelle, compatibilità, primi appuntamenti, amore e sesso. Inizialmente, il flirtare e i cliché dello scapolo sciupafemmine (Dario) opposto al tenerone con gli occhiali (Matteo), o della donna in carriera (Giulia) in contrapposizione alla Marilyn Monroe bella e romantica (Chiara) fanno storcere il naso. Proseguendo con la visione però, ci si inizia ad appassionare.

Nonostante la confusione con cui vengono incastrate le diverse storie, il crogiolo di possibilità mostrate attrae. Viene da chiedersi: gli opposti si attraggono o chi si somiglia si piglia?

Va detto però che il montaggio non è impeccabile ai fini della comprensione della storia. C’è un continuo mescolamento di tempi, di spazi e di mondi paralleli in cui, in analoghi tempi e spazi, si svolgono vicende diverse. La particolarità di 4 Metà però è che, più il film attorciglia le varie storie, più acquisisce senso.

4 metà4 Metà è un film sulle possibilità 

La storia che Luca racconta vuole dimostrare la relatività della vita. Ogni scelta che compiamo, da un lato apre ad una serie di possibilità, dall’altro esclude altrettanti momenti, persone, relazioni. Ogni azione ed incontro cambia la realtà attorno a noi e anche noi stessi. La vita che viviamo è solo una delle tante che avremmo potuto vivere anche solo facendo un gesto diverso. Ugualmente, le persone che incontriamo e con cui entriamo in sintonia sono solo alcune tra tutte quelle compatibili con noi.

4 Metà è dunque un film che si presenta come una banale commedia sentimentale, ma che, toccando concetti di un certo spessore, riesce ad andare più in profondità. Sfruttando anche i personaggi della storia – Chiara e Matteo più romantici mentre Giulia e Dario decisamente pragmatici – il lungometraggio affronta sia concetti filosofici come Il mito della metà di Platone, sia teorie scientifiche come la relatività e l’effetto farfalla.

Parola d’ordine: leggerezza

4 Metà resta però un film romantico, privo di tratti drammatici o tristezza esasperata. Esattamente come si capisce dall’incipit, veniamo catapultati in una storia raccontata durante una cena estiva. Proprio come se fosse un mito o una favola, la pellicola tratta concetti importanti in termini semplici e semplificati. In una parola, con leggerezza. Gli ambienti ovattati, luminosi e colorati della Roma fatta di terrazze e interni alla Özpetek (Le fate ignoranti, La dea fortuna), alleggeriscono il film, sfiorando a tratti la superficialità.

La recitazione non è delle più sconvolgenti e appassionanti e, come spesso accade nei film leggeri italiani, ricorda quella del mondo delle fiction. Proprio per questo motivo, 4 Metà manca di potenza drammatica. Quella del lungometraggio è quindi una leggerezza a tratti fastidiosa, ma forse necessaria a raccontare una storia aneddotica.

Gandhi: le curiosità sul film e la storia vera

Gandhi: le curiosità sul film e la storia vera

Uno dei generi cinematografici da sempre più popolari e destanti curiosità è quello del biopic, il racconto biografico di personalità realmente esistite e delle gesta per cui sono divenuti celebri, a tal punto da meritare di essere ricordati attraverso un film. Titoli come Schindler’s List, The Imitation Game e The Iron Lady sono solo alcuni degli innumerevoli esempi che si potrebbero citare. Da sempre, uno dei film biografici più celebri e premiati è però Gandhi, diretto nel 1982 da Richard Attenborough e dedicato alla vita di Mahatma Gandhi, il celebre leader del movimento non violento per l’indipendenza indiana.

Si tratta di uno dei più lampanti esempi di film ove si ripercorre la vita del protagonista ricordando la sua importanza per il cambiamento della storia mondiale. Gandhi è da questo punto di vista un’opera monumentale, particolarmente complessa e che ha non a caso richiesto circa vent’anni prima di concretizzarsi. Attenborough, che considerava questo il suo progetto dei sogni, cercò in tutti i modi di ottenere quanto necessario per dar vita alle riprese, arrivando anche a ricevere il benestare dei discendenti dello stesso Gandhi. Con un budget di appena 22 milioni, il film riuscì infine a prendere vita, affermandosi poi come un successo al di sopra di ogni aspettativa.

Non solo il film guadagnò circa 130 milioni a livello mondiale, ma ricevette tutti i più importanti premi della stagione cinematografica, tra cui 8 Oscar, compreso quello per il miglior attore, miglior regista e miglior film. Ancora oggi è un titolo oggetto di studio per comprendere il suo genere di riferimento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla sua storia vera. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Gandhi: la trama e il cast del film

Il racconto del film si apre nel 1893, quando il giovane Gandhi è un avvocato neolaureato, recatosi in Sud Africa per il suo apprendistato. Qui, sotto l’egida dell’impero britannico, gli indiani come lui sono costretti a sopportare condizioni di vita inammissibili. Stanco dei soprusi nei confronti del suo popolo, Gandhi inizia a professare un’opposizione non violenta, con l’obiettivo di vedere riconosciuti i diritti che spettano loro. Tornato in India, egli inizia a proclamare le sue idee, riscuotendo enormi consensi in gran parte del Paese e diventando l’anima del movimento di resistenza antibritannica. Sfidando l’impero britannico, superando numerosi arresti e aggressioni, egli condurrà il proprio popolo verso l’indipendenza dell’India.

Ad interpretare il ruolo di Gandhi, vi è l’attore Ben Kingsley, qui al suo esordio cinematografico ma con una lunga carriera teatrale alle spalle. Quella di Kingsley nel ruolo di Gandhi è da sempre indicata come una delle maggiori somiglianze tra attore e personalità storica interpretata. Kingsley ricordava infatti così tanto il celebre attivista da aver impressionato molti nativi indiani, il quale pensavano si trattasse del fantasma del vero Gandhi. Per prepararsi ad interpretare Gandhi, l’attore ha poi speso molto tempo ad osservare vecchi filmati su di lui, per poterne imitare le movenze. Inoltre per diverse settimane ha praticato yoga e seguito una ferrea dieta che lo ha portato a perdere diverso peso, arrivando così ad una maggior somiglianza fisica con il noto attivista.

Nel film compaiono poi gli attori Rohini Hattangadi nel ruolo di Kasturba Gandhi, moglie dell’attivista, e Roshan Seth nei panni di Jawaharlal Nehru, altro noto attivista del movimento. L’attrice americana Candice Bergen interpreta la celebre fotografa Margaret Bourke-White, mentre Edward Fox è il Brigadiere Generale Reginald Dyer. John Mills e Martin Sheen interpretano rispettivamente Frederic Thesiger, viceré dell’India dal 1916 al 1921, e il giornalista Vince Walker, personaggio fittizio basato sul vero Webb Miller. Nel film compare inoltre il tre volte premio Oscar Daniel Day-Lewis, qui al suo secondo film nel ruolo di Colin, un delinquente di strada sudafricano che bullizza Gandhi.

Gandhi storia vera

Gandhi: la vera storia dietro il film

Portare sul grande schermo la quasi totalità della vita e dell’attività di Gandhi era un’impresa a dir poco spaventosa. Attenborough si è trovato a dover adattare in circa 3 ore di film ben 50 anni di storia, quantomai densa di eventi. Nonostante ciò, egli riuscì ad essere particolarmente accurato nel riproporre la storia del leader indiano. Il film contiene infatti episodi della vita di Gandhi realmente avvenuti, come il suo essere stato fatto scendere da una carrozza del treno in Sud Africa in quanto persona di colore. Da lì Gandhi intraprenderà la sua lotta per i diritti civili, che lo porterà poi a ritornare in India. Qui assiste, come mostrato nel film, al massacro di Amritsar, nel 1919, dove i soldati inglesi aprirono il fuoco contro un raduno di uomini, donne e bambini disarmati.

Sono poi fedelmente ritratti i numerosi arresti a cui Gandhi è andato incontro, senza che però questi scalfissero la sua volontà. Di particolare impatto è poi l’episodio dedicato alla celebre Marcia del Sale, verificatasi nel 1930, quando Gandhi e i suoi seguaci camminarono per quasi 400 miglia per produrre il sale essi stessi, sfuggendo così alla tassa britannica imposta sul tale bene. Non mancano poi momenti più privati della vita del leader, come il suo matrimonio con Kasturba Gandhi, fino a giungere alla fine del dominio britannico nel 1947. Inevitabilmente, il film si conclude con l’assassinio di Gandhi per mano del nazionalista Nathuram Godse, avvenuto nel 1948. Un evento che seppure ha privato il popolo indiano del suo leader, non ha tolto loro la speranza per il futuro.

Gandhi: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Gandhi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 17 gennaio alle ore 21:15 sul canale La7.

Fonte: IMDb, Biography

The Amazing Spider-Man 3: 10 cose che vorrebbe vedere il pubblico

Spider-Man: No Way Home ha regalato ai fan un’esperienza cinematografica emozionante e, soprattutto, l’opportunità di vedere Tobey Maguire e Andrew Garfield vestire dopo tanto tempo i panni di Peter Parker. I due ex arrampica-muri si sono uniti al supereroe di Tom Holland nel MCU per la gioia dei fan di tutto il mondo, e la loro presenza nel film lo ha reso uno dei maggiori incassi di tutti i tempi.

A seguito del loro ritorno sul grande schermo, numerosi fan si sono battuti affinché Sony e Marvel portino a termine la trilogia sull’Uomo Ragno con Garfield, realizzando un ultimo grandioso capitolo: The Amazing Spider-Man 3. Ma cosa vorrebbe vedere il pubblico nello specifico? I fan hanno espresso le loro opinioni su Reddit, avanzando richieste ipotizzabili, ma anche alquanto sorprendenti.

Più Rhino in azione

L’ultima sequenza in cui gli spettatori hanno visto lo Spider-Man di Garfield in azione, prima che ritornasse in Spider-Man: No Way Home, riguardava la sua preparazione per combattere contro Rhino in The Amazing Spider-Man 2. Gli utenti Reddit sperano che la Sony “ci mostri il finale di quel combattimento con il villain”, dato che il film sequel è terminato proprio prima di poter assistere a un grande scontro.

Il dialogo del Peter Parker di Garfield in Spider-Man: No Way Home suggerisce che Spider-Man è risultato vincitore in quello scontro e i fan vorrebbero vedere Spidey affrontare il primo criminale dopo la battaglia con Electro in cui ha, ahimè, perso Gwen Stacy.

Delle risposte sui genitori di Peter

In The Amazing Spider-Man e nel suo sequel, ha destato scalpore il fatto che ai genitori di Peter sia stato conferito un ruolo di maggior rilievo rispetto a qualsiasi altro adattamento live-action dell’eroe.

Alcuni Redditors hanno affermato che la Sony aveva pronte “sequenze in entrambi i film che suggerivano il fatto che i genitori di Peter fossero spie”, ma questa sottotrama non è stata mai approfondita. Peter e il pubblico meritavano di sapere cosa è successo ai suoi genitori dopo che lo hanno lasciato con lo zio Ben e la zia May e The Amazing Spider-Man 3 sarebbe il luogo perfetto per ottenere queste risposte.

Più Black Cat

amazing spider-man 3La star di Rogue One Felicity Jones ha interpretato il personaggio di Felicia Hardy, altrimenti nota come Black Cat, in The Amazing Spider-Man 2; tuttavia, è apparsa per un tempo assai limitato sullo schermo, spingendo i fan a desiderare maggiori interazione da parte del personaggio.

Dal momento che [Black] Cat non è mai stata usata in live-action prima,” scrivono gli utenti Reddit, “riprendere il suo personaggio in The Amazing Spider-Man 3 potrebbe significare un cambiamento significativo rispetto ai consueti personaggi del franchise mostrati su schermo. In effetti, ci sono una miriade di storyline di Black Cat dai fumetti a cui la Sony potrebbe attingere per fare un film eccezionale.

I Sinistri Sei insieme

Il finale di The Amazing Spider-Man 2 ha lasciato il pubblico con un’anticipazione di uno dei gruppi di cattivi più popolari dei fumetti e a svariati utenti Reddit “piaceva molto l’idea che la Oscorp fosse coinvolta nella creazione dei Sinistri Sei”. La formazione dei Sinistri Sei della Sony avrebbe incluso il Green Goblin di Harry Osborn, Doc Ock, Vulture e Rhino, secondo l’equipaggiamento mostrato nella scena in questione.

I fan dei fumetti dei Sinistri Sei hanno aspettato con impazienza di vedere questa squadra sullo schermo per anni, dunque, proseguire su questa strada iniziale, sarebbe un must per The Amazing Spider-Man 3.

Peter deve cavarsela senza Gwen

Alcuni utenti Reddit bramano un terzo capitolo per “rivelare cosa Peter Parker [ha passato] dopo aver perso Gwen Stacy” in The Amazing Spider-Man 2. In Spider-Man: No Way Home, Peter dice al Peter Parker di Tom Holland che ha “smesso di tirare pugni” dopo aver perso Gwen, la sua MJ, implicando le conseguenze violente che la morte di Gwen ha generato nella psiche di Peter.

Vedere questo lato più oscuro di Peter elaborare il suo dolore potrebbe affascinare il pubblico e aiutarlo a capire il personaggio e le sue scelte ad un livello più profondo; sperimentare questo tipo di dolore e perdita da parte di Peter condurrebbe anche enormemente il pubblico a entrare in empatia con il personaggio.

L’incontro con MJ al gruppo di sostegno

Shailene WoodleyIl progetto per The Amazing Spider-Man 3 includeva l’introduzione di Shailene Woodley nei panni dell’amata Mary Jane Watson. Alcuni utenti Reddit credono che la Sony dovrebbe “mantenere l’idea di incontrare MJ al gruppo di sostegno” come era stato originariamente previsto.

Peter merita di avere un lieto fine, dopo tutto, e incontrare qualcuno che possa assisterlo dopo la morte di Gwen sarebbe estremamente benefico per lui; ciò darebbe anche alla Woodley la possibilità di brillare come personaggio, dato che tutte le scene che ha girato per The Amazing Spider-Man 2 sono state scartate per salvare la figura di MJ per un terzo capitolo.

Il camaleonte che sfida Peter

the amazing spider-man 3 camaleonteOgni film di supereroi ha bisogno di un villain incisivo con cui deve scontrarsi il protagonista e sono molti gli utenti Reddit che desiderano il Camaleonte come antagonista principale in The Amazing Spider-Man, dal momento che al personaggio non è ancora stato concesso un adattamento live-action; sappiamo che nei fumetti, Dmitri Smerdyakov ha la capacità di assumere le sembianze di chiunque, esattamente quando vuole.

Gli utenti vogliono vederlo “assumere le sembianze di Gwen per deridere Peter” mentre si adatta alla vita senza di lei: non c’è dubbio che una sequenza di combattimento tra Spider-Man e il Camaleonte contenente questo momento sarebbe straziante sia per Peter che per il pubblico, ma potrebbe sicuramente sviluppare ulteriormente il personaggio di Peter durante il suo periodo di maggiore vulnerabilità.

Peter che fa da mentore a Miles Morales

Dopo la strizzatina d’occhio a Miles Morales da parte dell’Electro di Jamie Foxx in Spider-Man: No Way Home, i fan sono ansiosi di vedere anche Miles sul grande schermo. Gli utenti Reddit dichiarano che “sarebbe grandioso buttare a capofitto Miles nell’universo di Amazing “.

L’introduzione di questo personaggio consentirebbe a Peter Parker una ventata di energia positiva mentre affronta il lascito degli eventi di The Amazing Spider-Man 2 e Spider-Man: No Way Home. Servire come mentore al giovane Miles sarebbe una svolta di trama perfetta per conferire a Peter uno scopo significativo da inseguire, dopo i tempi confusi e problematici che ha vissuto.

Risolvere misteri con Eddie Brock

venomCon l’ipotesi che il Venom di Tom Hardy interagirà con Spider-Man dopo la scena post-credit di Spider-Man: No Way Home, in tanti non vedono l’ora di assistere all’incontro tra Eddie Brock e il Peter Parker di Garfield.

Alcuni utenti Reddit pensano che “un film in stile buddy-cop” sarebbe il modo migliore per affrontare la cosa, dato che entrambi gli attori hanno una fantastica comicità, come dimostrato dalle divertenti battute dello Spider-Man di Garfield e dai dialoghi di Hardy con il simbionte nei film di Venom: vedere i due alle prese con un’indagine su un caso, mentre tentano di occultarsi vicendevolmente i propri alter ego, lo renderebbe sicuramente un film memorabile.

Peter che combatte un alieno

the amazing spider-manAlcuni fan hanno avanzato richieste alquanto particolari riguardo a cosa includere in The Amazing Spider-Man 3 mentre altri hanno semplicemente manifestato idee che vorrebbero vedere incorporate, purché il terzo film venga realizzato. Per esempio, alcuni utenti Reddit credono che “Andrew meriti di combattere un alieno” dopo aver espresso il suo desiderio di farlo in Spider-Man: No Way Home.

Qualunque forma questo possa assumere dipenderà dalla Sony e dalla Marvel, ma una massiccia quantità di spettatori ha ammesso di avere questo desiderio, al pari di qualsiasi cosa che possa ricordare a Peter che è altrettanto straordinario come lo Spider-Man della versione di Tom Holland e Tobey Maguire.

Guardiani della Galassia Vol. 3: Kevin Feige entusiasta del primo footage

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I Marvel Studios e Kevin Feige sono estremamente entusiasti del primo footage di Guardiani della Galassia Vol. 3 che hanno già visto, o almeno è quello che afferma il regista James Gunn.

Dopo la sua esperienza con Warner Bros per The Suicide Squad e ora per la serie su Peacemaker, James Gunn si è portato in Marvel molti dei suoi collaboratori come il compositore John Murphy e il coordinatore degli stunt Wayne Daglish per lavorare sul prossimo capitolo del MCU. Guardiani della Galassia Vol. 3 è entrato in fase di riprese nel novembre 2021 e, come molte produzioni, si è preso una piccola pausa per le vacanze. Ora le riprese sono riavviate e si dice che dureranno fino ad aprile 2022 per quanto riguarda le scene principali, con riprese aggiuntive previste successivamente.

In un’intervista con Collider per promuovere la nuova serie HBO Peacemaker, Gunn ha rivelato che Kevin Feige è molto contento del primo filmato di Guardiani della Galassia Vol. 3 che ha visto.

“Sta andando alla grande. Chukwudi Iwuji, che interpreta Murn in Peacemaker, è uno dei personaggi principali del film e la gente sta andando fuori di testa per quanto sia bravo questo ragazzo. Letteralmente fuori di testa. Penso di essere davvero felice. Ho mostrato un po’ di scene alla Marvel subito prima delle vacanze di Natale. Kevin è andato… Erano tutti davvero, davvero, davvero entusiasti. Ma poi, non sarà il film che la gente si aspetta… È diverso da quello che la gente si aspetterà. È stata una strada difficile, ma finora sono davvero contento”.

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Batgirl: il regista Adil El Arbi risponde alle critiche sul primo costume

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La prima immagine di Batgirl, dal film diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah, non ha mancato di destare polemiche e scontento tra gli spettatori e i fan, che hanno definito il costume dell’eroina DC come quello di un cosplay. In risposta a questa critiche, Adil El Arbi, sul suo account Instagram, ha postato il celebre meme di Batman che schiaffeggia Robin:

Batgirl: la prima foto di Leslie Grace nel costume di Barbara Gordon!

È stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly.

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah.

Shang-Chi: la scena post credits mette in evidenzia un “buco di trama” del MCU su Bruce Banner

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Il team dei Weta VFX di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli ha parlato del lavoro svolto sul film e in particolare sulla scena post credits con Bruce Banner. Sebbene avesse un suo filo narrativo isolato, Destin Daniel Cretton aveva bisogno di stabilirne la connessione con il più grande MCU. Ciò è stato ottenuto principalmente con l’apparizione di volti familiari, incluso il Banner di Mark Ruffalo, che sembrava significativamente diverso rispetto all’ultima volta che lo abbiamo visto sullo schermo.

Dopo la sua umiliante sconfitta nel suo combattimento uno contro uno con Thanos (Josh Brolin) all’inizio di Avengers: Infinity War, Hulk ha rifiutato di farsi vedere per il resto del film. Quindi, cinque anni dopo lo snap in Avengers: Endgame, i fan sono rimasti sorpresi di vedere Smart Hulk, una versione del personaggio che è fisicamente capace di essere il mostro di rabbia verde ma con la coscienza di Banner. Il film non ha approfondito il processo che ha portato Banner a ottenere questo equilibrio, ma sembrava che si trattasse di uno stato permanente per l’eroe. Ma quando è apparso durante la scena post-crediti di Shang-Chi e La leggenda dei dieci anelli, era tornato alla sua forma umana.

Ciò ha fatto porre diverse domande agli spettatori, poiché Wong (Benedict Wong) porta ufficialmente Shang-Chi (Simu Liu) e Katy (Akwafina) nel mondo dei Vendicatori con un incontro con Captain Marvel (Brie Larson) e Banner. Mentre i primi tre erano apparentemente tutti insieme nel Sanctum Sanctorum, gli ultimi due si sono uniti a loro tramite ologramma, lo stesso sistema usato dai Vendicatori in Avengers: Endgame. Durante un’intervista con Variety, il supervisore degli effetti visivi di Weta Sean Walker ha interrotto il processo di creazione della scena, rivelando come è stata ottenuta. A quanto pare, il costume di Carol Danvers era tutto in CGI, ma cosa più interessante, Banner era nel suo laboratorio durante la discussione.

Dal momento che Avengers: Endgame non è andato nei dettagli su come esattamente Banner sia stato in grado di fondere i suoi due diversi personaggi per inventare Smart Hulk, il mistero potrebbe essere svelato nella Fase 4 del MCU. E l’apparizione di Banner in Shang-Chi e le leggende dei dieci anelli ha solo reso le cose più complicate in quanto non ci era sembrato che Banner potesse facilmente rendere reversibile il suo stato di Smart Hulk. È probabile che questo sia qualcosa su cui la prossima serie Disney+ dei Marvel Studios, She-Hulk, farà luce. La rivelazione di Walker sul fatto che Banner sia nel suo laboratorio è supportata dalla prima foto ufficiale della serie, in cui lui e sua cugina, Jennifer Walters (Tatiana Maslany), possono essere visti nella sua stessa struttura.

Supponendo che Hulk stia effettivamente operando nel suo stesso laboratorio, sembra quindi che gli eroi sopravvissuti a Thanos siano per lo più dispersi. Banner avrebbe potuto facilmente prendere il controllo della struttura dei Vendicatori a nord dello stato e gestirla come ha fatto Black Widow (Scarlett Johansson) sulla scia dello snap di Thanos in Avengers: Infinity War. Ma il fatto che Banner stia facendo affidamento solo sulle proprie risorse significa che non esiste un sistema in atto per la nuova generazione di Avengers. Per adesso.

Ghostbusters: Legacy, tutti i riferimenti all’originale in un video

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Ecco un video montaggio su Ghostbusters: Legacy in cui si mettono in evidenza tutti i riferimenti nascosti che nel film si fanno alle pellicole originali degli anni ’80. Di seguito i segreti più nerd del film di Jason Reitman che ha rivitalizzato il mito degli Acchiappafantasmi:

Ghostbusters: Legacy, la recensione

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, è il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film è uscito nelle sale italiane il 18 novembre, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon e Paul Rudd.

Thor: Love and Thunder, Tessa Thompson chiarisce i commenti sui poteri di Valchiria

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Pochi giorni fa avevamo riportato i commenti di Tessa Thompson in merito ai poteri che Valchiria, il suo personaggio del MCU, avrebbe avuto in Thor: Love and Thunder. Adesso l’attrice ha avuto modo di chiarire i suoi commenti, specificando che non si trattava di un riferimento a quello che sarà Valchiria nel film di Taika Waititi, ma che si riferiva esclusivamente al personaggio dei fumetti.

Parlando di Valchiria a W Mag, parlavo in generale di poteri che sono canonici e che ho amato leggendo i fumetti e non Thor: Love and Thunder. Non sarò una casa per spoiler”.

Thor: Love and Thunder

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Fantastici Quattro: ancora John Krasinski come Mr. Fantastic in una fan-art molto realistica

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Il pubblico del MCU insiste a proporre John Krasinski come protagonista del reboot dei Fantastici Quattro nelle vesti di Reed Richards. Di seguito ecco una nuova fan-art molto realistica del leader della prima famiglia Marvel:

Le info sul reboot Marvel dei Fantastici Quattro

Il film dei Fantastici Quattro ambientato nel MCU è stato ufficialmente annunciato durante lo scorso Investor Day 2020 di Disney. Al momento i dettagli sul film sono scarsi: sappiamo soltanto che la pellicola sarà diretta da Jon Watts, regista di Spider-Man: HomecomingSpider-Man: Far From Home e di Spider-Man: No Way Home, attualmente in sala.

Julie Andrews: 10 cose che non sai sull’attrice

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Julie Andrews: 10 cose che non sai sull’attrice

Julie Andrews è un’attrice che ha incantato il mondo con la sua voce e con il suo talento, sapendo scegliere film e ruoli iconici che le hanno dato risalto e le hanno dato modo di mostrare tutte le sue qualità.

Tra teatro, cinema e musica, l’attrice britannica ha sempre lavorato sodo per costruirsi una carriera solida e, ancora oggi, mantiene viva quella passione per la recitazione che l’accompagna sin dalla più tenera età.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Julie Andrews.

Julie Andrews: i suoi film

 

1. Ha recitato in grandi capolavori.. La carriera recitativa di Julie Andrews inizia sin da bambina e, dopo diverse esperienze teatrali, debutta in televisione grazie alle serie Ford Star Jubilee (1956) e continuando con Cinderella (1957) e The Garry Moore Show (1962), per poi approdare sul grande schermo grazie a Mary Poppins (1964). Dopo questo film, la sua carriera cinematografica si sviluppa con Tutti insieme appassionatamente (1965), Il sipario strappato (1966), La pantera rosa sfida l’ispettore Clouseau (1976), S.O.B. (1981) e Victor Victoria (1982). Successivamente lavora in Cin cin (1992), Pretty Princess (2001), con Anne Hathaway, Insieme per caso (2002), Principe azzurro cercasi (2004), mentre appare l’ultima volta in L’acchiappadenti (2010). Parallelamente ha continuato a lavorare per la televisione, con le serie Julie (1992), The Wonderful World of Disney (2003) e Julie’s Greenroom (2017).

2. Non solo attrice, ma anche doppiatrice, sceneggiatrice e produttrice. Nel corso della sua lunghissima ed intensa carriera, Julie Andrews si è sempre lasciata trasportare dal mondo del doppiaggio, prestando la propria voce per i film La rosa di Bagdad (1949), Sherk 2 (2004), Shrek Terzo (2007), Come d’incanto (2007), Shrek e vissero felici e contenti (2010), Cattivissimo Me (2010) e Cattivissimo Me 3 (2017). In quanto sceneggiatrice e produttrice, l’attrice ha lavorato alla sua serie tv Julie’s Greenroom.

Julie Andrews Mary Poppins

Julie Andrews è Mary Poppins

 

3. Avrebbe potuto non interpretare il ruolo. Quando Walt Disney contattò Julie Andrews per interpretare il ruolo di Mary Poppins, l’attrice stava per rifiutarlo poiché era in trattative per diventare la protagonista dell’adattamento cinematografico di My Fair Lady, di cui era diventata la star nella realizzazione teatrale. Disney era così determinato a volerla che avrebbe persino posticipato le riprese del suo film, ma non ce ne fu bisogno: infatti, per My Fair Lady venne scritturata Audrey Hepburn e, quindi, la Andrews accettò la parte della bambinaia più famosa del mondo.

4. Non è voluta apparire nel sequel. Quando si è parlato di un suo cameo in Il ritorno di Mary Poppins, Julie Andrews ha messo subito le cose in chiaro, esprimendo la volontà non di non apparire per nessuna ragione. I motivi sono chiari e lo stesso regista, Rob Marshall ha dichiarato: “Julie è stata incredibilmente gentile e abbiamo parlato di un cameo in una maniera molto generale, ma ha messo le cose in chiaro da subito. Ha detto “Questa è la Mary di Emily [Blunt], ed è quello che voglio vedere, non voglio che la gente aspetti la mia apparizione. Voglio davvero che lei prenda il ruolo perché è sempre brillante””.

Julie Andrews: chi è suo marito

5. È stata sposata con Blake Edwards. Se si cerca una delle coppie dello star system più longeve, la si può trovare in quella composta da Julie Andrews e Blake Edwards. L’attrice e il regista, infatti, si sono sposati nel novembre del 1969, rimanendo sempre uniti fino alla morte di lui, avvenuta il 15 dicembre del 2010. I due hanno adottato due bambine provenienti dal Vietnam, Amy (nata nel 1974) e Joanna (nata l’anno successivo). Prima di incontrare e sposare Blake Edwards, Julie Andrews si era già sposata con Tony Walton, uno scenografo e costumista. Dalla loro unione è nata, nel 1962, la figlia Emma Walton Hamilton. In seguito, i due hanno deciso di divorziare nel novembre del 1967.

Julie Andrews in Tutti insieme appassionatamente

6. Stava per rinunciare al ruolo. Nel 1965 la Andrews interpreta il ruolo che segnerà la sua consacrazione al cinema: Maria, protagonista di Tutti insieme appassionatamente (titolo italiano di The Sound of Music. L’attrice, poi candidata all’Oscar per questo suo ruolo, stava inizialmente per rinunciarvi, temendo che fosse troppo simile a quello appena interpretato in Mary Poppins. Fortunatamente, il regista, che la considerava l’unica scelta possibile per il ruolo di Maria, riuscì a farle cambiare idea e la Andrews trovò così un nuovo ruolo con cui distinguersi.

Julie Andrews in Aquaman

7. Ha avuto un cameo vocale. Nel film del 2018 Aquaman, dedicato al celebre supereroe della DC interpretato da Jason Momoa, l’attrice ha avuto un piccolo cameo vocale nei panni di Karathen, un mitico leviatano e custode del Tridente di Atlan che si allea con Aquaman. Naturalmente, è possibile sentire la voce della Andrews soltanto nella versione in lingua inglese del film.

Julie Andrews Tutti insieme appassionatamente

Julie Andrews in Bridgerton

8. È la narratrice della serie. Nella popolarissima serie Netflix Bridgerton, l’attrice ricoper il ruolo di Lady Whistledown, ma non compare mai in scena. La Andrews, infatti, non è che la voce narrante della serie, che si può ascoltare nel corso di tutti gli 8 episodi. Proprio per la sua performance, l’attrice ha ricevuto una nomination agli Emmy Awards come miglior doppiaggio di un personaggio.

Julie Andrews premiata a Venezia

9. Ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera. Alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2019, l’attrice è stata invitata a ricevere il prestigioso Leone d’Oro alla carriera. Un riconoscimento che la Andrews ha ricevuto in qualità di vera e propria leggenda vivente della recitazione, ricordata tanto per le sue memorabili interpretazioni quanto per il suo valore a tutto tondo nell’ambito della recitazione e dello spettacolo.

Julie Andrews: oggi 

10. Ha nuovi progetti da doppiattrice in arrivo. Ad oggi, all’età di 86 anni, la Andrews continua a svolgere diverse attività nel mondo dello spettacolo, anche se la sua ultima apparizione in carne ed ossa risale al 2017. Da quel momento l’attrice si è concentrata sul doppiaggio e anche i suoi prossimi due progetti prevedono soltanto una sua partecipazione vocale. Si tratta del film The King’s Daughter, interpretato da Kaya Scodelario e Pierce Brosnan, dove sarà la narratrice, e Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo, dove riprende il personaggio di Marlena Gru, madre del celebre protagonista.

Fonti: IMDb, Biography, CountryLiving

Guardiani della Galassia Vol. 3, James Gunn lo farebbe come vuole con mezzo miliardo a disposizione

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James Gunn è stato intervistato da Collider in merito ai suoi numerosi progetti futuri, e tra questi c’è ovviamente anche Guardiani della Galassia Vol. 3. Gunn ha condiviso alcune delle differenze tra la realizzazione di un film Marvel ad alto budget, come Guardiani della Galassia, e uno show televisivo leggermente più piccolo come Peacemaker. Il regista/sceneggiatore ha detto che una cosa che non cambia è quanto deve essere consapevole del budget. Gunn ha affermato che anche se avesse $ 500 milioni, sarebbero comunque sufficienti per realizzare Guardiani della Galassia Vol. 3 come lo vuole!

“Penso in modo innato al budget mentre scrivo, sempre. Anche qualcosa con un budget così alto come Guardiani della Galassia Vol. 3, è comunque una sfida per adattarlo al budget perché vuoi che sia comunque un film di mezzo miliardo di dollari. Se avessi mezzo miliardo di dollari, potrei fare un film molto vicino a quello che voglio. Ecco quanto è difficile. Devo sempre pensare al budget e fare concessioni a causa del budget, ma spesso questo vincolo porta a cose buone. Spesso sei costretto a ripensare a qualcosa e devi trovare una soluzione creativa”.

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Takeaway con Libero de Rienzo gratis al cinema con Cinefilos.it, scopri come!

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema, gratis, Takeaway, il nuovo film di Renzo Carbonera con l’ultima apparizione cinematografica di Libero De Rienzo. Nel cast ci sono anche Carlotta Antonelli, Primo Reggiani e Paolo Calabresi.

Ecco le città in cui sarà possibile partecipare alle anteprime:

  • ROMA – Cinema MIGNON – 30 inviti (60 biglietti)
  • NAPOLI – Cinema MODERNISSIMO – 20 inviti (40 biglietti)
  • TORINO – Cinema GREENWICH – 10 inviti (20 biglietti)
  • MILANO – Cinema CENTRALE – 5 inviti (10 biglietti)
  • BOLOGNA – Cinema ODEON – 20 inviti (40 biglietti)

I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo di giovedì 20, venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 gennaio p.v. e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento, inviando una email a [email protected] in cui andranno specificati il giorno in cui si intende utilizzare i biglietti e un secondo giorno alternativo nel caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di posto.

I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità ed al Green Pass.

Guarda il trailer di Takeaway

La trama di Takeaway

Siamo nel 2008, agli albori della grande crisi finanziaria globale. Maria (Carlotta Antonelli) è un’atleta, una marciatrice. L’orgoglio di papà (Paolo Calabresi), che vorrebbe vederla coronare un sogno di successo. La mamma (Anna Ferruzzo), invece, è più scettica, sebbene Johnny (Libero De Rienzo), compagno della ragazza, che ha quasi il doppio dei suoi anni, sappia come tenere vivo il sogno di Maria e dei suoi genitori. Per questo motivo Johnny ha il frigo pieno di boccette, avendo aiutato molti giovani con sostanze illegali, nel suo passato da preparatore atletico. Tom (Primo Reggiani) è uno di questi e sta cercando Johnny, ritenendolo responsabile del fatto che il doping gli ha rovinato carriera e salute. Ma i piani di vendetta di Tom si infrangono quando lui e Maria iniziano una relazione e i dubbi di lei crescono, come una febbre incontrollabile.

Euphoria 2 da domani su SKU la seconda stagione con Zendaya

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Euphoria 2 da domani su SKU la seconda stagione con Zendaya

Torna con l’attesissima seconda stagione Euphoria, la premiata serie HBO firmata Sam Levinson con Zendaya. I nuovi episodi, su Sky e NOW in versione originale in contemporanea con gli U.S. dal 10 gennaio, debutteranno in versione doppiata in italiano domani, 17 gennaio alle 23.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW. A seguire, il secondo episodio in lingua originale sottotitolato, disponibile in contemporanea assoluta rispetto alla messa in onda di HBO.

Acclamato ritratto a luci al neon della Generazione Z americana, raccontata in maniera molto cruda e senza filtri, la serie è un vero cult vincitore di 3 Primetime Emmy Awards – fra cui quello per la sua protagonista, Zendaya – che ha ridefinito completamente un genere, il teen drama, mai prima di Euphoria declinato con lo stesso coraggio.

Tra le giovani vite che si intrecciano nella città di East Highland, California, la diciassettenne Rue (Zendaya) lotta per trovare la forza di resistere alle pressioni derivate dall’amore, dalla perdita e dalla dipendenza.

Euphoria 2, la trama

In otto episodi prodotti, scritti e diretti da Sam Levinson, la nuova stagione di Euphoria vedrà il ritorno di Zendaya e del cast della prima stagione e diversi nuovi ingressi. Nel cast dei nuovi episodi Zendaya, Hunter Schafer, Nika King, Eric Dane, Angus Cloud, Jacob Elordi, Algee Smith, Sydney Sweeney, Alexa Demie, Barbie Ferreira, Maude Apatow, Javon Walton, Dominic Fike, Storm Reid e Austin Abrams. Alla colonna sonora ancora Labrinth, già dietro all’enorme successo della selezione musicale della prima stagione.

Creatore e sceneggiatore, Sam Levinson è anche produttore esecutivo; produttori esecutivi sono Ravi Nandan, Kevin Turen, Will Greenfield, Drake, Adel “Future” Nur, Zendaya, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin; fra i produttori Kenneth Yu; coproduttori sono Ashley Levinson, Harrison Kreiss e Julio Perez. Prodotta in partnership con A24 e basata sull’omonima serie israeliana create da Ron Leshem e Daphna Levin.

Hotel Transylvania 4: recensione del film su Prime

Hotel Transylvania 4: recensione del film su Prime

La Sony torna con un nuovo capitolo: Hotel Transylvania 4 – Uno scambio mostruoso. Disponibile su Amazon Prime Video dal 14 gennaio, il film d’animazione mostra le rocambolesche avventure del conte Drac, dei suoi amici mostri in un luogo tutt’altro che lugubre: una foresta tropicale e, per molti aspetti,  simile a quella paradisiaca di Up.

Hotel Transilvania 4: la trama

In occasione del 125° anniversario della sua attività, l’Hotel Transylvania, Drac vorrebbe annunciare il suo pensionamento. Nonostante sia pronto a lasciare in eredità l’albergo per mostri alla figlia Mavis, teme che il genero Johnny, umano e inesperto, possa rovinare tutto il suo mondo, costruito con fatica. Johnny sa bene di essere diverso dagli altri membri della famiglia e di non godere di un’ottima considerazione da parte del suocero. Per risolvere il problema, l’umano si affida ad una nuova invenzione dello scienziato Van Helsing: un raggio in grado di trasformare gli umani in mostri e viceversa.

La mutazione di Johnny in una specie di mostro di Loch Ness è però solo il primo passo di una serie di sconvolgimenti. Tra gli altri, anche Drac da vampiro diventa umano. Nel tentativo di risolvere la magia prima che Mavis scopra il misfatto, padre e figlio acquisito partono per una spedizione in Amazzonia, non senza difficoltà…

Divertimento e capitomboli

Alla regia di Hotel Transylvania 4 non c’è più Genndy Tartakovsky, che passa alla produzione e alla sceneggiatura. La sua presenza nella scrittura si sente: la storia del quarto capitolo è in continuità con quelle precedenti e riesce a mantenere i temi e l’umorismo tipici della saga, senza però apparire ripetitiva. I registi Derek DrymonJennifer Kluska sanno come muovere i personaggi sulla scena. Buona parte della magia del film è data infatti dalle acrobazie e dalle fisicità dei mostri.

In Hotel Transylvania 4 si ritrovano tanti tratti del cinema delle origini. Nel castello, in Drac e in altri personaggi si vedono le tracce del Conte Dracula di Bram Stoker  e di quel cinema muto di Murnau, spaventoso e teatrale, che ha dato corpo al genere horror. Drac è spettrale, inquietante come il suo hotel gotico: la sua silhouette è essenziale nel definire il personaggio.

Inoltre, i salti, i capitomboli, le acrobazie che vediamo in Hotel Transylvania 4 non sono diversi da quelli di Chaplin o di Keaton nei film comici delle origini. Per non parlare del citazionismo contenuto nella varietà di soggetti rappresentati: sono tanti e deformi, come i freaks di Tod Browning, potenzialmente spaventosi ma incredibilmente teneri e simpatici.

L’incanto dell’animazione

Nonostante Hotel Transylvania 4 tratti temi e personaggi sfruttatissimi dal cinema, si conferma l’ennesimo capitolo apprezzabile della saga, destinato ad avere grande successo. Hotel Transylvania, per i personaggi e per lo stile adottato, sfida non soltanto un intero genere, ma grandi titoli e registi che l’hanno maneggiato nell’animazione. Tra gli altri, viene in mente Tim Burton con i suoi La Sposa Cadavere o Frankenweenie.

Ancora una volta, la bellezza dell’animazione di Hotel Transylvania conquista ed incanta. La cura dei dettagli di sempre si unisce ad un lavoro sui colori estremamente espressivo. Il contrasto tra l’ambiente dell’hotel, più lugubre e tenebroso, e la foresta tropicale dell’Amazzonia è un colpo d’occhio. L’esplosione dei colori invade la scena e non può che catturare l’attenzione.

Hotel Transylvania 4 e Up: una somiglianza non indifferente

Guardando il film, non si può non pensare ad Up e al viaggio di Carl e del boy-scout Russell. Drac-umano, in tenuta da trekking e dotato di zaino escursionistico, si trascina stanco negli ambienti tropicali insieme ad un giovane ed entusiasta Johnny-mostro. Oltre alla somiglianza dei protagonisti, le ambientazioni paradisiache tra le nuvole e la presenza di un dirigibile anche in Hotel Transylvania 4 fanno pensare troppo spesso al film Pixar. Similitudini non trascurabili e forse un po’ troppo esplicite.

Tradizione e modernità

Buona parte del divertimento di Hotel Transylvania 4 è dato dalla associazione tra il mondo dei mostri e la modernità. Dal linguaggio ai gadget tecnologici, i personaggi si muovono nella loro paradossale realtà in modo simile a noi: con uno smartphone in tasca e utilizzando il navigatore. Infine, le battute fresche e divertenti per ogni fascia di età sono da sole un motivo per guardare Hotel Transylvania 4.

Via dalla pazza folla: libro, trama e cast del film con Carey Mulligan

Il regista danese Thomas Vinterberg si è negli anni affermato come uno dei maggiori autori cinematografici europei attualmente in attività. Con gli ultimi suoi film, come Il sospetto, Kursk e Un altro giro, ha guadagnato sempre più onori fino ad essere attualmente nominato come miglior regista ai premi Oscar. Tra i suoi titoli più apprezzati si colloca anche Via dalla pazza folla, diretto nel 2015 e basato sull’omonimo romanzo dello scrittore britannico Thomas Hardy. Da qui prende dunque un dramma in costume, all’interno del quale si ritrovano però sentimenti e tematiche universali, che ancora oggi riescono a raccontare l’essere umano e i suoi tormenti.

Il film, scritto da David Nicholls, è il quarto adattamento cinematografico del romanzo. Vinterberg ha però apportato il suo personale tocco alla vicenda, rielaborando alcune scene e aggiungendone di nuove che permettono di approfondire determinate tematiche. Per lui si è trattato inoltre del secondo film in lingua inglese dopo Dear Wendy, del 2005. Al momento della sua uscita, Via dalla pazza folla si è poi affermato come un nuovo successo per il danese. Non solo il film ha riscontrato buoni incassi in tutto il mondo, ma ha anche ricevuto grandi lodi da parte della critica, che lo indica come il miglior adattamento del romanzo.

Sono infatti tanti gli elementi che impreziosiscono il film, dalla regia di Vinterberg al cast di grandi attori, dalle ricostruzioni storiche agli struggenti e appassionanti temi. Per tutti gli amanti del genere, si tratta di un’opera decisamente imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Via dalla pazza folla: la trama del film

La vicenda si svolge in Inghilterra, in piena epoca vittoriana. Protagonista del film è la giovane orfana Bathsheba Everdene, la quale si trova ad ereditare la fattoria del defunto zio. Rimboccandosi le maniche, la giovane non si perde d’animo e riesce a sfruttare quell’occasione per diventare economicamente indipendente. Così facendo, però, attira su di sé le attenzioni di tre pretendenti, i quali da subito manifestano il grande desiderio di sposarla. Il primo di questi è Gabriel Oak, il quale dopo essere caduto in rovina svolge ora alcuni impieghi proprio presso i possedimenti di Bathsheba.

Il secondo corteggiatore è invece William Boldwood, ricco scapolo i cui possedimenti confinano con quelli della protagonista. Entrambi gli uomini si propongono alla giovane, che però rifiuta poiché non si sente adatta per il matrimonio, a causa del suo carattere dirompente. L’unico che riesce però a convincerla a dar vita ad un matrimonio è l’attraente soldato Frank Troy. Ben presto, però, la donna si troverà a dover fare i conti con aspetti del neo marito che non immaginava. Ciò la porterà a riconsiderare l’amore che credeva di provare, e a confonderle ancor di più le idee vi sarà la presenza continua di Oak e Boldwood.

Via dalla pazza folla cast

Via dalla pazza folla: il cast del film

Per scegliere l’attrice giusta per il ruolo di Bathsheba Everdene sono bastate a Vinterberg dieci pagine di sceneggiatura. Dopo aver letto queste, infatti, si rese conto che l’unica interprete in grado di dar vita alla sensibilità della protagonista sarebbe stata Carey Mulligan. Attratta dalla forza del personaggio, questa si disse da subito disponibile a partecipare al progetto. La sua interpretazione è stata poi particolarmente apprezzata e giudicata come la migliore tra quelle dei vari adattamenti del romanzo. Accanto a lei, nei panni del pretendente William Boldwood vi è invece il noto attore Michael Sheen, mentre il soldato Frank Troy ha il volto di Tom Sturridge.

Per il personaggio di Gabriel Oak, da Vinterberg giudicato importantissimo, si ricercò a lungo il giusto interprete. Fu soltanto dopo che la Mulligan vide Matthias Schoenaerts recitare in Un sapore di ruggine e ossa che espresse il desiderio di recitare con lui. Vinterberg incontrò così l’attore belga, rimanendo impressionato dalla sua sincerità e dalla sua conoscenza del personaggio. Infine, sono presenti anche le attrici Juno Temple nei panni di Fanny Robin e Jessica Barden in quelli di Liddy. Tutto il cast, inoltre, si è sottoposto a diverse attività per apprendere la vita da fattoria. Schoenaerts, in particolare, ha imparato quanto c’era da sapere sulle pecore, dal come tosarle a come lavarle.

Via dalla pazza folla: il finale, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nell’approcciarsi all’adattamento del romanzo, Vinterberg era inizialmente intenzionato a cambiare il finale del racconto. Come da lui dichiarato, il suo desiderio era di far salire Oak sulla nave che lo avrebbe portato in America, separandolo dunque irreparabilmente da Bathsheba. I produttori si opposero però a questo cambiamento, e il regista comprese di non poter stravolgere fino a quel punto il racconto. Ha tuttavia reso il finale molto più complesso, facendo sì che entrambi i personaggi si guadagnassero il loro ricongiungimento, comprendendo l’importanza della devozione che provavano l’un l’altro. Attraverso la conclusione realizzata, Vinterberg ha così potuto mostrare come essere indipendenti non significa non lasciarsi andare all’amore.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Via dalla pazza folla è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 15 aprile alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Batgirl: la prima foto di Leslie Grace nel costume di Barbara Gordon!

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Ecco la prima foto ufficiale di Leslie Grace nei panni di Batgirl, protagonista del film dedicato al personaggio dei fumetti DC attualmente in lavorazione e destinato alla distribuzione in streaming.

È stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly.

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”.

Express: recensione della nuova serie spagnola di STARZPLAY

Express: recensione della nuova serie spagnola di STARZPLAY

Una tendenza piuttosto nota a tutti dell’industria cinematografica e televisiva (ma non solo) è quella ben comprensibile di puntare fortemente su quei contenuti, generi e caratteristiche di maggior successo. L’impatto avuto dalla serie Netflix La casa di carta ha ad esempio dato vita a diversi altri titoli spagnoli come Elité, Sky Rojo e Vis a Vis, quest’ultima cancellata dopo due stagioni e poi salvata proprio grazie a questo nascente fenomeno. Ricca di adrenalina e pathos, queste serie hanno incontrato il favore di un pubblico sempre più ampio. Se Netflix ha avuto per un po’ l’esclusiva a riguardo, ora anche le altre piattaforme si stanno aprendo a questo filone e tra queste vi è STARZPLAY, che è pronta a lanciare la serie Express.

Si tratta del primo titolo in lingua spagnola prodotto e distribuito dalla piattaforma, curato da Iván Escobar, già celebre per essere stato uno degli autori proprio di Vis a Vis. Disponibile dal 16 gennaio sulla piattaforma, questa nuova serie racconta la storia di una psicologa criminale, Barbara (Maggie Civantos), e della sua famiglia, vittima di un rapimento lampo: una terrificante forma di estorsione che si sta diffondendo in tutto il mondo e, nella maggior parte dei casi, finisce con un omicidio violento. Salvatasi dal suo rapimento, Barbara lavora ora come negoziatrice in casi simili al suo, con l’obiettivo principale di capire perché è stata rapita e scoprire le persone che hanno distrutto la sua vita e la sua famiglia.

Sembra di star diventando il Messico

Nell’immaginario collettivo, purtroppo, il Messico è spesso identificato come il paese dove si verificano quotidianamente sequestri di persona. Sono innumerevoli i titoli che affrontano questa diffusa problematica. Naturalmente, questo genere di eventi non si verificano esclusivamente lì, ma anzi negli ultimi anni il rapimento è divenuta una pratica diffusa in ogni parte del mondo. Express, ambientata in Spagna, punta a dimostrare proprio questo (senza mancare di far pronunciare ad uno dei protagonisti la battuta: “sembra di star diventando il Messico”). La storia, inoltre, è dichiaratamente ambientata in un contesto post-pandemico, con un divario tra classi sociali ampliatosi sempre di più e identificato come uno dei motivi della crescente ondata di rapimenti.

Se il gruppo di protagonisti di La casa di carta aveva l’obiettivo di effettuare delle colossali rapine ai luoghi del potere economico, i personaggi di Express hanno invece l’obiettivo di risolvere casi di rapimento. Pur con obiettivi diversi, i due team presentano caratteristiche molto comuni, con i membri di Express che ricalcano grossomodo alcuni dei protagonisti di La casa di carta. Altrettanto simile è la gestione del ritmo, più o meno accelerato in base a se si sta svolgendo un caso o raccontando il dramma dei protagonisti. La serie di Starzplay, dunque, potrebbe ad un primo impatto sembrare una copia di quella Netflix (e in parte, come spiegato in apertura, vuole esserlo).

La differenza piuttosto interessante che Express porta avanti, tuttavia, sta nel suo essere strutturata per avere una narrazione verticale, dove ogni singolo episodio corrisponde ad un nuovo caso da risolvere. Non mancano ovviamente elementi che vengono riproposti nel corso dei vari episodi e che si presume saranno decisivi al momento del finale, ma rispetto ai suoi simili la struttura di Express è una differenza che potrebbe rappresentare la sua fortuna. Proporre di episodio in episodio nuove situazioni potrebbe infatti sostenere l’attenzione dello spettatore, purché le cose riescano ad evolvere nel modo giusto.

Express: la recensione della serie

Con la visione dei primi quattro episodi della serie, disponibili su Starzplay ogni domenica, si riesce ad intuire il potenziale di Express, pur se questo rimane grossomodo ancora inespresso. I personaggi di cui Barbara si circonda sono infatti ancora poco più che degli stereotipi, cosa utile per comprenderne l’indole ma bisognosa poi di essere sviluppata in qualcosa di più originale. La stessa protagonista, d’altronde, pur se maggiormente approfondita e con la quale è più facile empatizzare, non sembra ancora aver tirato fuori le sue carte vincenti. In generale, dunque, Express sembra dai suoi primi episodi aver ben pochi elementi su cui puntare per poter aspirare al successo dei suoi simili. Il fatto di trattare dinamiche reali è certamente un elemento d’interesse, purché la loro messa in scena si faccia più accattivante di quanto appare essere in questi primi episodi.

I delitti del Barlume: la nuova storia “Compro Oro” il 17 gennaio

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Torna l’appuntamento con le commedie a tinte gialle de I delitti del Barlume, la produzione Sky Original coprodotta con Palomar, diretta da Roan Johnson. La prima delle due nuove storie “Compro Oro” è tratta dal mondo del BarLume di Marco Malvaldi e arriverà lunedì 17 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno. Lunedì 24 gennaio il secondo appuntamento con “A BOCCE FERME” liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Marco Malvaldi. Entrambi disponibili on demand su Sky e in streaming NOW.

Nel cast tornano gli storici personaggi che hanno reso famoso il BarLume: Filippo Timi veste ancora i panni del barista investigatore Massimo Viviani, Lucia Mascino quelli del Commissario Fusco, i “vecchini” Alessandro Benvenuti (Emo), Marcello Marziali (Gino), Atos Davini (Pilade), Massimo Paganelli (Aldo), mentre Enrica Guidi è la barista Tizi, Stefano Fresi è Beppe Battaglia, fratellastro di Massimo e Corrado Guzzanti è Paolo Pasquali, truffaldino assicuratore di origini venete.

I delitti del Barlume: Compro Oro, la trama

Nella prima delle due nuove storie, Compro Oro, dopo la strampalata idea di chiedere alla Tizi di sposarlo, il Viviani si ritrova a mendicare un posto dove dormire e a dover restituire l’anello della proposta. Ma quando Massimo arriva al Compro Oro, il gioielliere è steso a terra in una pozza di sangue.  La Fusco e la sua squadra di poliziotti cercheranno di risolvere il caso, supervisionati da lontano dal capo della Polizia Tassone. Ad aiutarli ci sarà il Viviani che, tenendo gli occhi puntati sulla Tizi e Beppe, osserverà anche Emo e la coppia di Italoamericani che chiedono di lui.

Nel visual ufficiale della prima storia, realizzato dal noto fumettista, Giacomo Bevilacqua, Massimo, La Fusco, La Tizi e Beppe sono rappresentati come figure delle carte da gioco. Sullo sfondo Paolo Pasquali, il personaggio interpretato da Corrado Guzzanti e “i vecchini” seduti a un tavolo impegnati in una partita a briscola

I delitti del Barlume è una produzione Sky Original, in coproduzione con Palomar, scritta da Roan Johnson, Davide Lantieri, Ottavia Madeddu e Carlotta Massimi. La regia è di Roan Johnson

 

MCU: 10 personaggi apparsi solo una volta, ma che meritano un ritorno

Man mano che il MCU continua ad espandersi, sempre più personaggi tendono ad assumere ruoli ricorrenti e il tempo che passano sullo schermo permette di approfondire ulteriormente le loro psicologie, dando vita a cast corali, non incentrati esclusivamente sulla figura dell’eroe e del villain.

Tuttavia, alcuni di questi personaggi sono apparsi in un’unica occasione, facendo il loro debutto solo per non essere poi più visti, con tanto di inesplorato e non detto. Queste apparizioni “una tantum” riguardano più che altro i personaggi di film del MCU, piuttosto che delle serie: scopriamo insieme a chi ci stiamo riferendo.

Ava Starr / Fantasma

ant-man mcuIntrodotta come antagonista in Ant-Man and the Wasp, Ava Starr, conosciuta anche come Ghost, è una giovane donna che ha acquisito poteri di intangibilità a causa di una mutazione quantistica. Rispetto alla maggior parte dei film del MCU, possiamo affermare che il personaggio di Ava non è un cattivo tradizionale: i suoi obiettivi sono in conflitto con quelli di Scott e Hope, ma non ha motivazioni malvagie.

Alla fine del film, si nasconde insieme al suo padre surrogato Bill Foster e, con qualcuno che potrebbe aiutarla a gestire i poteri, c’è un potenziale narrativo per il suo ritorno. Questo avrebbe particolarmente senso dato il suo legame con il Regno Quantico, che sarà esplorato in Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Pietro Maximoff / Quicksilver

pietro maximoff mcuL’apparizione di Pietro Maximoff in Avengers: Age of Ultron ha dato solo un rapido e superficiale sguardo a quelli che sono i suoi poteri e la sua morte improvvisa nel film ha apparentemente messo fine a qualsiasi possibilità di esplorare ulteriormente il personaggio.

Sembrava che la versione di Fox del personaggio fosse temporaneamente tornata in WandaVision, anche se ciò è stato smentito, e sebbene esistano somiglianze tra il Quicksilver di Fox e quello del MCU, la origin story di Pietro cambia davvero le carte in tavola. Con l’introduzione del multiverso, tuttavia, si è riaperta l’opportunità per il personaggio di Pietro di avere un futuro, che potrebbe espandere la storia dell’eroe, e fornire nuovi scenari di potenziali conflitti per Wanda.

Dottoressa Helen Cho

helen cho mcuL’unica apparizione della dottoressa Helen Cho nel MCU è stata in Age of Ultron, all’interno della quale ha sviluppato una tecnologia, la Culla Rigenerativa, che ha giocato un ruolo fondamentale nella creazione di Visione, oltre che – involontariamente – negli schemi di Ultron.

Verso la fine del film, Helen viene avvistata mentre fa visita alla nuova struttura dei Vendicatori, ma da allora non ha più fatto alcuna apparizione nel MCU. Dato il suo incredibile intelletto e le sue capacità inventive, un ritorno del personaggio potrebbe condurre a innovazioni con benefici per la popolazione mondiale, civili ed eroi, dando anche al pubblico la possibilità di conoscere meglio l’affascinante dottoressa.

Aaron Davis / Prowler

aaron davis mcuL’apparizione di Aaron Davis in Spider-Man: Homecoming è stata di grande importanza non solo per il bene del personaggio, ma anche per aver stabilito l’esistenza di un altro potenziale Spider-Man, Miles Morales, nel MCU.

Ci sono molte storyline di Miles Morales che potrebbero essere adattate al MCU, e data l’importanza di Aaron nella vita di suo nipote, anche il suo ritorno sarebbe vitale. La ricomparsa di Aaron gli darebbe anche la possibilità di vestire i panni del ladro Prowler, uno pseudonimo che usa per scopi alternativi in Homecoming.

Hela

Un cattivo del MCU che meriterebbe una propria serie spinoff, la sorella di Thor e Loki, Hela, ha avuto un grande impatto in Thor: Ragnarok: anche se è stata apparentemente uccisa nell’atto decisivo del film, esistono possibilità di un suo ritorno.

Non solo l’esistenza del multiverso aprirebbe la strada a una la riapparizione di Hela, ma l’attenzione su tali varianti di Loki potrebbe impostare una storyline concernente il personaggio si Hela, anche se questa versione non fosse interpretata da Cate Blanchett; la vita precedente di Hela è stata infatti tracciata e conclusa in Ragnarok, ma la dea millenaria ha vissuto per diverse epoche che sono rimaste inesplorate.

Irani Rael / Nova Prime

Il primo film sui Guardiani della Galassia ci ha introdotto tanti personaggi memorabili, ma ciò che ci ha delusi è stata probabilmente la rappresentazione dei Nova Corps e del loro leader Nova Prime.

Nei fumetti, i Nova Corps sono una forza militare intergalattica i cui membri ottengono potere dalla Forza Nova, con il leader Nova Prime in grado di ottenere abilità tra cui il volo, la manipolazione dell’energia e la proiezione. Sono anche associati al supereroe Nova, la cui assenza nei film dei Guardiani è stata notevole; il ritorno di Nova Prime potrebbe arricchire la rappresentazione dei Nova Corps sullo schermo, e introdurre nuovi eroi dello spazio cosmico.

Xu Xialing

Una recente aggiunta al MCU e personaggio di spicco di Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli, Xu Xialing, sorella di Shang-Chi, una donna con incredibili abilità nelle arti marziali che prende il posto di suo padre come leader dei Dieci Anelli alla fine del film.

La sua decisione di conservare in vita i Dieci Anelli piuttosto che sovrintendere al loro smantellamento, come aveva detto al fratello, sembra che anticipi future apparizioni di Xialing nel MCU, e la sua complessa relazione sia con l’organizzazione che con il fratello è la base narrativa perfetta per le prossime storie.

Morgan Stark

morgan starkMorgan Stark, figlia di Tony Stark e Pepper Potts, è entrata a far parte del MCU in Avengers: Endgame e, anche se è apparsa primariamente come una giovane ragazza, sono state girate anche sequenze di una versione più adulta del personaggio, sebbene alla fine siano state tagliate.

Tuttavia, c’è molto spazio per esplorare il personaggio di Morgan in futuro, sia che si tratti di sviscerare l’eredità del padre, di interagire con la prossima generazione di supereroi o di diventarne lei stessa parte. Dal momento che le serie in arrivo su Disney+ Ironheart e Armor Wars affronteranno entrambe l’eredità di Tony, potrebbe esserci l’occasione per un’apparizione di Morgan.

Alexei Shostakov / Red Guardian

red guardian mcuLa risposta dell’Unione Sovietica a Capitan America, Alexei Shostakov ha fatto il suo debutto nel MCU in Black Widow, indossando la tuta del Guardiano Rosso per aiutare la sua famiglia surrogata a combattere contro la Stanza Rossa.

Ci sono svariate occasioni in cui potremmo rivedere il Guardiano Rosso prossimamente nel MCU, sia che si tratti di riunirsi con Yelena o di affrontare la sua ex-nemesi Capitan America – anche se il mantello è ora passato a Sam Wilson. L’umorismo di Alexei ha apportato una grande leggerezza agli aspetti più oscuri della storia di Vedova Nera, e il personaggio potrebbe continuare a svolgere questa funzione, anche se c’è ancora tanto altro su di lui da scoprire.

Adrian Toomes / Avvoltoio

Il primo cattivo che l’Uomo Ragno del MCU deve affrontare, l’Avvoltoio, è apparso come padre di Liz in Spider-Man: Homecoming, e lo abbiamo visto finire in prigione nel finale del film.

In una svolta forse inaspettata degli eventi, la gratitudine del personaggio per essere stato risparmiato da Spider-Man ha fatto sì che non rivelasse l’identità segreta dell’adolescente ai suoi compagni di detenzione. Dati gli eventi di Spider-Man: No Way Home però, l’Avvoltoio potrebbe ora potenzialmente tornare senza avere questo senso del dovere nei confronti dell’eroe, mostrando ancora di più la crudeltà del personaggio.

Henry Cavill: 10 cose che non sai sull’attore

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Henry Cavill: 10 cose che non sai sull’attore

Henry Cavill è uno degli attori più brillanti del cinema contemporaneo e della sua generazione. Conosciuto per lo più per aver dato vita al personaggio di Superman, Cavill è stato in grado di farsi amare dal pubblico di tutto il mondo. In principio, la sua carriera non è stata molto fortunata, trovandosi ad essere scaratato per numerosi ruoli. Ma l’attore britannico non si è mai dato per vinto, riuscendo a rimanere nell’immginario collettivo delle persone grazie alla sue interpretazioni.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Henry Cavill.

Henry Cavill: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. Henry Cavill debutta nel mondo del cinema nel 2000, con un breve cameo nel film Rapimento e riscatto, con Russell Crowe. In seguito reicta in film come Segreti di famiglia (2001), Montecristo (2002), Il profumo della campanule (2003), Tristano & Isotta (2006), Cappuccetto rosso (2006), Stardust (2007), Basta che funzioni (2009) e Town Creek (2009). La sua carriera nel cinema prosegue con Immortals (2011), La fredda luce del giorno (2012) e L’uomo d’acciaio (2013), per poi continuare con Operazione U.N.C.L.E. (2015), Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), Castello di sabbia (2017), Justice League (2017), Mission: Impossible – Fallout (2018), Enola Holmes (2020) e Zack Snyder’s Justice League (2021).

2. Ha recitato anche per il piccolo schermo. Prima di diventare un volto noto del grande schermo, Cavill era già apparso in diverse occasioni in televisione. Tra il 2002 e il 2003 ha infatti recitato nell’episodio 1×02 della serie The Inspector Lynley Msteries e nel 7×01 della serie L’ispettore Barnaby. Ha inoltre recitato nel film Goodbye, Mr. Chips. Dal 2007 al 2010 è invece stato Charles Brandon nella serie I Tudors. Attualmente è celebre per il ruolo di Geralt di Rivia in The Witcher.

Henry Cavill Superman

Henry Cavill: ha una fidanzata?

3. Henry Cavill è single. Sembra che negli ultimi tempi l’attore britannico sia felicemente single, a partire dalla rottura con la stantwoman Lucy Cork: i due si erano conosciuti sul set di Mission: Impossible – Fallout, frequentati per qualche mese e poi lasciati all’inizio del 2018. Ma la Cork è stata l’ultima di una serie di fidanzate frequentate da Cavill, con relazioni più o meno lunghe avute con Marisa Gonzalo, Jillian Michaels, Susie Redmond, Maude Hirst, Ellen Whitaker (a cui è stato legato per tre anni), Gina Carano e Kaley Cuoco (con una frequentazione durata circa due settimane).

4. È stato fidanzato con una ragazza di 19 anni. Nel 2016, Cavill fece notizia quando si mise a frequentare una ragazza che aveva 13 anni in meno di lui, la studentessa Tara King. Pare che i due si siano conosciuti in un nightclub e che siano stati insieme per nemmeno un anno, ma ai tempi lui cercava di combattere contro le persone che trovavano la loro storia fastidiosa per via della così grande differenza d’età.

Henry Cavill è Superman

5. Era in lista per essere il protagonista di Superman Returns. Nel 2004 venne rivelato che Henry Cavill era nella lista per poter interpretare Superman nel film di Bryan Singer, ma venne scartato a favore di Brandon Routh. In seguito, è stato scelto dalla Warner Bors. per diventare il protagonista del film di Zack Snyder, L’uomo d’acciaio, ottenendo finalmente quel ruolo che sembrava destinato ad interpretare anche solo per via della somiglianza con il Clark Kent dei fumetti.

6. Ha segnato delle novità per il personaggio. A Cavill si deve anche un apparentemente banale ma importante rinnovamento nei confronti del personaggio. L’attore si rifiutò infatti di depilarsi il petto, spingendo così a superare l’idea di un Superman muscoloso e completamente glabro in favore di uno sdoganamento nei confronti dei peli sul petto. Egli è inoltre il primo attore non americano ad interpretare il ruolo.

Henry Cavill: il suo fisico

7. È fin troppo muscoloso per alcuni ruoli. Interpretare un ruolo come quello si Superman richiede una certa muscolatura e grande sessioni di allenamento fisico, tanto che per interpretare quel ruolo faceva una dieta di qualcosa come 5 mila calorie e si allenava moltissimo. Il fatto di interpretare questo personaggio gli ha permesso di mantenere il suo fisico in costante allenamento anche per interpretare altri ruoli, lavorandoci talmente tanto da risultare quasi fin troppo muscoloso.

Henry Cavill The Witcher

Henry Cavill in The Witcher

8. Ha voluto il ruolo ad ogni costo. Quando seppe che Netflix stava per realizzare una serie basata sui celebri romanzi, Henry Cavill fece di tutto per avere un colloquio per la parte di Geralt. Tuttavia i produttori gli dissero che non c’era ancora nulla di scritto e che quindi non potevano ancora stabilire se sarebbe stato il giusto protagonista o meno. Quando la sceneggiatura fu infine pronta, Cavill si fece richiamare per sostenere il provino per la parte, che poi infine vinse.

9. Si è allenato come mai prima per la serie. Grande appassionato della serie di romanzi, Cavill ha dichiarato di essersi allenato duramente per raggiungere la giusta forma fisica per il ruolo. L’attore ha infatti espresso il desiderio di sfoggiare una forma fisica sempre migliore rispetto a quella raggiunta per un precedente ruolo. Quando il trailer della serie è stato rilasciato, i fan hanno immediatamente notato il nuovo livello di fisicità raggiunto dall’attore.

Henry Cavill: età e altezza

10. Henry Cavill è nato il 5 maggio del 1983 nella città di Jersey, la più grande delle Isole del Canale della Manica, appartenente al Regno Unito. L’attore è alto complessivamente 185 centimetri.

Fonti: IMDb, Geeks on Coffee, Vulture, Daily Mail, Cinemablend

Matt Dillon: 10 cose che non sai sull’attore

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Matt Dillon: 10 cose che non sai sull’attore

Matt Dillon è uno di quegli attori che ha iniziato la propria carriera sin da ragazzino e che non si è mai più fermato, cercando sempre di interpretare ruoli di qualità e scegliendo diversi generi cinematografici. L’attore americano ha saputo farsi apprezzare in tutto il mondo tra commedie e film drammatici, capace di essere molto versatile e talentuoso, costruendosi una carriera più che solida.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Matt Dillon.

Matt Dillon: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. L’attore americano ha iniziato la carriera da giovanissimo, a soli 15 anni, quando ha cominciato a recitare nei film Giovani guerrieri (1979), Little Darlings (1980) e American Blue Jeans (1982). In seguito, ha lavorato in Un ragazzo chiamato Tex (1982), I ragazzi della 56a strada (1983), Rusty il selvaggio (1983), Braccio vincente (1987), I maledetti di Broadway (1989), Drugstore Cowboy (1989) e Un bacio prima di morire (1991). La sua carriera è continuata con Golden Gate (1993), Da morire (1995), Frankie delle stelle (1995), In & Out (1997), Sex Crimes – Giochi pericolosi (1998) Tutti pazzi per Mary (1998), con Ben Stiller, Un corpo da reato (2001), City of Ghosts (2002), Crash – Contatto fisico (2004), Tu, io e Dupree (2006) e I truffatori (2013). Tra gli ultimi suoi film, vi sono Insospettabili sospetti (2017), La casa di Jack (2018), Tutto l’amore per Grace (2018), Un viaggio indimenticabile (2018) e Capone (2020), con Tom Hardy.

2. Non solo attore, ma anche doppiatore, sceneggiatore e regista. Nel corso della sua carriera, Matt Dillon ha vestito diversi ruoli, prestando anche la propria voce per I Simpson (2007) e per il film Rock Dog (2016). Inoltre, l’attore ha svolto l’attività di sceneggiatore per il film City of Ghost (2002) che ha anche diretto oltre a un episodio della serie Oz (1999) e al documentario El Gran Fellove (2020), quest’ultimo da lui anche prodotto.

Matt Dillon Instagram

Matt Dillon: moglie o fidanzata?

3. Non si è mai sposato. Se c’è una cosa che Matt Dillon non ha mai fatto è stata quella di mettere l’anello al dito. L’attore, infatti, non si è mai sposato e non ne ha mai sentito da necessità, senza farlo solo perché doveva. Nonostante ciò, è fidanzato da diversi anni con l’italiana Roberta Mastromichele, una relazione fatta di alti e bassi dal 2004 ma che negli ultimi anni sembra essersi stabilizzata e fatta molto seria.

4. È stato fidanzato con Cameron Diaz. Se c’era una coppia che ha fatto impazzire i fan negli anni ’90, questa è stata quella composta da Matt Dillon e Cameron Diaz. I due, infatti, si erano fidanzati nel 1995, hanno recitato insieme in Tutti pazzi per Mary, per poi dirsi addio nel 1999. Pare che entrambi non siano riusciti a governare la loro relazione a causa dei troppi riflettori puntati addosso.

Matt Dillon e le serie tv

 

5. Ha lavorato a diverse serie tv. Sebbene abbia dedicato gran parte della sua carriera al cinema, Matt Dillon si è sempre interessato al piccolo schermo sin dal principio. L’attore, infatti, ha lavorato nelle serie American Playhouse (1982), Modern Family (2011) e Wayward Pines (2015). In quest’ultima ha interpretato Ethan Burke, ‘agente federale protagonista che si imbatte in Wayward Pines durante la ricerca di due agenti scomparsi. Attualmente Dillon è invece impegnato nelle riprese della serie High Desert.

6. È stato protagonista di film tv e video. Oltre alle serie, Dillon ha recitato anche nel film tv documentario Dear America – Lettere dal Vietnam (1987) e in Women & Men 2: In Love There Are No Rules (1991). Inoltre, è apparso anche in alcuni videoclip come The Pogues featuring Kirsty MacColl: Fairytale of New York (1987), Madonna: Bad Girl (1993) e Madonna: The Video Collection 93:99 (1999).

Matt Dillon è su Instagram

7. Ha un profilo ufficiale su Instagram. Come la maggior parte dei suoi colleghi, anche Matt Dillon ha deciso di aprire un proprio account ufficiale su Instagram, seguito da 187 mila persone. L’attore è abbastanza attivo sul social e la sua bacheca pullula di foto che vedono protagonista la sua passione per tante diverse forme d’arte, dando spazio anche per i suoi incontri e viaggi di lavoro.

Matt Dillon oggi

Matt Dillon: oggi

8. È tornato alla ribalta con La casa di Jack. Matt Dillon ha letteralmente spopolato (di nuovo) con il nuovo e controverso film di Lars von TrierLa casa di Jack, interpretando un serial killer psicopatico, quanto incline all’arte e alla filosofia. Il film, che ha fatto particolarmente discutere per la violenza sulle donne rappresentata, ha tuttavia guadagnato lodi in particolare per l’interpretazione di Dillon, da molti giudicata una delle sue più spaventose e migliori della sua carriera.

9. Ha diversi progetti in lavorazione. Attualmente Dillon ha da poco ultimato le riprese di due nuovi film. Questi sono Asteroid City, il nuovo film di Wes Anderson con Tom Hanks, Scarlett Johansson e Margot Robbie, e American Dreamer, di cui si sa ancora poco e nulla. Successivamente reciterà in An Ocean Apart, incentrato sulla storia d’amore tra gli scrittori Simone de Beauvoir e Nelson Algren.

Matt Dillon: età e altezza

10. Matt Dillon è nato il 18 febbraio del 1964 a New Rochelle, New York. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonti: IMDb, The Famous People

Il cielo è ovunque: prime foto del film Apple TV+

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Il cielo è ovunque: prime foto del film Apple TV+

Apple Original Films presenta Il cielo è ovunque, prodotto da A24, diretto da Josephine Decker (“Madeline’s Madeline”, “Shirley”) e con la una sceneggiatura di Jandy Nelson, autrice dell’omonimo romanzo. Il film è interpretato da Grace Kaufman, Pico Alexander, Jacques Colimon, Julia Schlaeper, Ji-young Yoo, Havana Rose Liu, Cherry Jones e Jason Segel. I produttori sono Denise Di Novi (“Piccole donne”) e Margaret French Isaac (“Stepmom”) per Di Novi Pictures, insieme a Decker e Allison Rose Carter (“Shirley”). Nelson e Joshua Bachove (“Minari”) sono i produttori esecutivi. La fotografia è a cura di Ava Berkofsky (“Insecure”), la scenografia è di Grace Yun (“Hereditary”), il montaggio di Laura Zempel ( “Euphoria”), i costumi di Christopher Peterson (“The Irishman”) e le musiche di Caroline Shaw (“Madeline’s Madeline”). Il cielo è ovunque sarà presentato in anteprima in tutto il mondo l’11 febbraio su Apple TV+

Il cielo è ovunque, la trama

Nascosta tra le magiche sequoie della California settentrionale e circondata dalle rose gigantesche di sua nonna, la diciassettenne Lennie Walker, un vero prodigio musicale, lotta con la sofferenza atroce che l’ha travolta a seguito dell’improvvisa perdita della sorella maggiore, Bailey. Quando Joe Fontaine, il carismatico nuovo ragazzo della scuola, entra nella vita di Lennie, lei ne resta subito attratta. Ma la complicata relazione di Lennie con Toby, il devastato fidanzato di sua sorella, condiziona la nascente storia d’amore tra lei e Joe. Attraverso la sua vivida immaginazione e i suoi sentimenti, onesti e conflittuali, Lennie naviga tra il primo amore e la prima perdita per creare una canzone tutta sua. L’acclamata regista Josephine Decker dirige questo commovente adattamento dell’omonimo romanzo.

Dal tramonto all’alba: trama, cast e curiosità sul film

Dal tramonto all’alba: trama, cast e curiosità sul film

Reduce dal successo di Pulp Fiction, che lo aveva portato a vincere la Palma d’oro al Festival di Cannes, l’Oscar alla miglior sceneggiatura originale e a consacrarsi come una delle nuove più importanti voci del cinema mondiale, Quentin Tarantino si trovò a vivere un periodo particolarmente fervido, che lo spinse però anche a prendersi una breve pausa dalla regia. Dopo aver realizzato unicamente il film ad episodi Four Rooms, egli decise di affidare una sua vecchia sceneggiatura all’amico fraterno Robert Rodriguez (che a sua volta aveva diretto un episodio di Four Rooms). Con questa loro nuova collaborazione nacque Dal tramonto all’alba.

Tarantino aveva scritto la sceneggiatura di questo ai tempi del liceo, fondendo in questa elementi da poliziesco e da opera horror. Nello scrivere, inoltre, Tarantino ammise di aver abbandonato la formula “domande prima, risposte dopo” tipica dei suoi primi film, decidedo piuttosto di ricorrere fortemente al duo suspense/sorpresa. Sapendo che Rodriguez era alla ricerca di un horror daa dirigere, Tarantino decise di affidare a lui la sceneggiatura di Dal tramonto all’alba, consapevole del comune gusto per il cinema. Con il gusto grottesco di Rodriguez, il film prese così vita andando poi incontro ad un’ottima accoglienza di critica e pubblico.

Ancora oggi è ricordato come l’ennesimo film che confermò il talento di Tarantino, facendo altresì scoprire Rodriguez come un regista ricco di risorse e idee. Per i fan dei due cineasti, si tratta dunque di un titolo imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori e alle opere derivate da questo film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Dal tramonto all’alba: la trama del film

Protagonisti del film sono i fratelli Seth e Richard Gecko, in fuga verso il Messico dopo una cruenta rapina in una banca del Texas. Durante il tragitto, tuttavia, i fuggiaschi entrano in un negozio di liquori, dove Richard, in preda al delirio, uccide il commesso e il ranger Earl McGraw. Avendoli individuati, inizia da parte delle forze dell’ordine una dura caccia per impedire ai due di attraversare il confine. Nel tentativo di trovare un modo per superare la frontiera, Seth e Richard si imbattono nel pastone in crisi Jacob Fuller, in vacanza con i suoi figli adolescenti Scott e Kate. I due criminali costringono l’uomo a introdurli clandestinamente oltre il confine messicano grazie al suo camper.

Ormai certi di essere salvi, i due e con loro i tre ostaggi si fermano presso uno strip club nel deserto di nome Titty Twister. Qui hanno intenzione di spendere la notte, avendo in programma per il giorno dopo di incontrare un certo Carlos, che li accompagnerà al santuario di El Rey, un luogo sicuro per i fuggitivi. Quella che doveva essere una notte tranquilla, lontana da tutto e tutti, si rivelerà però ben presto la sfida più difficile da superare per i fratelli Gecko e quanti presenti nello strip club. Qualcosa di spaventoso si sta infatti avvicinando a loro con il sopraggiungere della notte, qualcosa di non umano e particolarmente affamato.

Dal tramonto all’alba: il cast del film

Per il ruolo di Seth Gecko, protagonista primario del film, si era inizialmente pensato agli attori John Travolta, Steve Buscemi e Michael Madsen, i quali avevano già collaborato con Tarantino. Tutti e tre erano però già impegnati su altri set e il ruolo finì così per essere affidato al semi sconosciuto George Clooney, noto principalmente per la serie E.R. – Medici in prima linea. Fu proprio Dal tramonto all’alba a renderlo un affermato attore anche sul grande schermo. Accanto a lui, nei panni del fratello Richard si ritrova lo stesso Tarantino, che accettò la richiesta di Rodriguez a riguardo, desideroso di poter dirigere l’amico. La sua interpretazione è stata a lungo oggetto di discussioni, tra chi la eloggiava e chi la giudicava pessima. Su volontà di Tarantino, hanno partecipato al film anche lo specialista degli effetti speciali Tom Savini e Fred Williamson, noto per i film della blaxploitation, rispettivamente nei ruoli di Aiden Tanner e Frost.

Harvey Keitel, apparso sia in Le iene che Pulp Fiction, accettò ben volentieri di recitare nei panni del pastore Jacob Fuller. L’attore affermò a riguardo che lavorare con Tarantino era stata un’esperienza unica che desiderava ripetere assolutamente. Nei panni dei suoi figli Scott e Kate vi sono invece gli attori Ernest Liu, qui al suo esordio, e Juliette Lewis, già nota per Natural Born Killers e Cape Fear. L’attrice ha in seguito affermato di essere riuscita a girare le sue scene non trovando alcun modo di immedesimarsi con il suo personaggio. Per altri una cosa negativa, per lei questa impossibilità fu di grande aiuto. Completano il cast gli attori Salma Hayek nei panni di Santanico Pandemonium, Danny Trejo in quelli di Razo Charlie e Cheech Marin, nel triplice ruolo del poliziotto di frontiera, di Chet Pussy e di Carlos Madrigal.

Dal tramonto all'alba cast

Dal tramonto all’alba – La serie e i sequel del film

Dal 2014 al 2016 è andata in onda in televisione Dal tramonto all’alba – La serie, composta da 3 stagioni per un totale di 30 episodi. Ad averla ideata e parzialmente diretta vi è lo stesso Rodriguez, che si è così potuto assicurare che il progetto rimanesse fedele al film del 1996 e ai suoi due sequel. La serie ripropone dunque i personaggi e le situazioni già viste, approfondendoli maggiormente grazie ai tempi dilatati della serialità. Ad interpretare i due fratelli Gecko vi sono però stavolta gli attori D. J. Cotrona e Zane Holtz. Sfortunatamente la serie è stata cancellata dopo la terza stagione, lasciando parzialmente in sospeso il racconto.

Come accennato, esistono anche altri due film legati al racconto di Dal tramonto all’alba. Visto il successo di questo, infatti, Tarantino e Rodriguez decisero di produrre un sequel e un prequel. Intitolati Dal tramonto all’alba 2 – Texas, sangue e denaro e Dal tramonto all’alba 3 – La figlia del boia, questi, ambientati qualche tempo dopo e diversi decenni prima dell’originale, sono diretti rispettivamente da Scott Spiegel e P. J. Pesce. In entrambi i casi, cambia il cast di attori. Anche per tali motivi, nessuno dei due riuscì a replicare il successo ottenuto dal primo, che aveva dalla sua grandi nomi di richiamo tanto nel cast quanto alla regia e alla sceneggiatura.

Dal tramonto all’alba: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Dal tramonto all’alba grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 14 gennaio alle ore 21:30 sul canale Spike TV.

Fonte: IMDb

Eternals: il costume di Starfox da vicino

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Eternals: il costume di Starfox da vicino

Annunciando l’arrivo di Eternals su Disney+, Gemma Chan che nel film interpreta Sersi, ha condiviso sui suoi account social delle fotografie dal film. Una di queste la raffigura accanto a Harry Styles, che nella prima scena post credits del film interpreta Heros/Starfox. In questa immagine, ancora di più che nella scena del film, si può vedere bene il costume del fratello di Thanos.

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Eternals: una toccante scena eliminata che fa riferimento a Thanos

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Thor: Love and Thunder , Valchiria avrà doti più simili a quelle dei fumetti

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Trai personaggi che ritroveremo in Thor: Love and Thunder spicca sicuramente Valchiria che sarà di nuovo interpretata da Tessa Thompson. L’attrice è stato un netto cambiamento rispetto all’aspetto che ha il personaggio nei fumetti, tuttavia questa sua nuova sortita nei panni del personaggio del MCU ce la presenterà più simile a quella dei fumetti, almeno per quello che riguarda le sue capacità e le sue doti in battaglia.

Parlando con W Magazine, a Thompson è stato chiesto delle abilità di Valchiria nei film di Thor, abilità che lei ha descritto come “strane” oltre che “abbastanza erotiche”. Anche se l’attrice non dice esplicitamente che queste abilità saranno mostrate in Thor: Love and Thunder, fornisce indizi specifici che suggeriscono la possibilità di vedere Valchiria andare oltre le sue doti in combattimento che abbiamo già visto palesate.

“Ha abilità strane, a dire il vero. Riesce a percepire quando qualcuno è vicino alla morte e lo porta nel Valhalla, che è essenzialmente l’aldilà. Può far rivivere le persone. Ma quando fa rivivere le persone, a volte finisce nel loro corpo. È una cosa strana. Può essere abbastanza erotico. E poi ha una forza sovrumana ed è essenzialmente Dio.”

Thor: Love and Thunder

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Chris Hemsworth: il suo primo incontro con gli altri Vendicatori li ha resi tutti gelosi

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Nel corso degli anni della sua carriera di successo, abbiamo imparato ad apprezzare Chris Hemsworth anche per la sua personalità affabile e per la sua simpatia, oltre che per il talento e la bellezza. Ebbene, il suo primo incontro con i colleghi Vendicatori però non è stato semplice, proprio perché all’apparenza è così bello da suscitare invidia.

Parola di Jeremy Renner che ha così raccontato il loro primo incontro durante la prova costume per The Avengers:

“Se hai mai praticato uno sport lo sai, è stato come entrare in una nuova squadra. Conoscevo Robert Downey Jr., conoscevo Scarlett Johansson, semplicemente non conoscevo Chris Hemsworth. È fantastico, ma non lo sapevamo, giusto? Il primo giorno, stavamo tutti aspettando con i nostri costumi. Sembrava che fosse Halloween. Eravamo eccitati ma allo stesso tempo ci sentivamo ridicoli. Sentivo come se ci conoscessimo tutti in qualche modo, tranne questo ragazzo, Hemsworth, perché veniva dall’Australia. Ed era il più alto, il più bello… Downey diceva: ‘Dobbiamo rompergli il ginocchio. Dobbiamo portarlo fuori. Questo ragazzo è troppo bello. È troppo alto, è troppo affascinante, fanculo questo ragazzo.'”

Le cose sono poi andate diversamente, dal momento che tutti hanno scoperto quanto fosse delizioso Chris Hemsworth!