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Star Wars: a Milano il panel sulla musica di Richard Wagner e John Williams

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In occasione dell’uscita al cinema dell’attesissimo film Star Wars  Il risveglio della Forza (nelle sale dal 16 dicembre), laVerdi e ColonneSonore.net presentano una speciale conferenza dedicata alle musiche della Saga di Guerre stellari composte da John Williams.

Star Wars Il Risveglio della Forza: Capitan Phasma in una nuova foto

Sabato 12 dicembre 2015 (ore 16.00, ingresso libero) al M.A.C. in piazza Tito Lucrezio Caro 1 a Milano, si terrà il discussion panel Wagner e Williams: Musica e Mito, una conferenza dedicata all’interessante parallelo tra l’opera del compositore tedesco Richard Wagner per la saga de “L’Anello del Nibelungo” e quella di John Williams per la popolare serie cinematografica creata da George Lucas.
Protagonisti il critico cinematografico e musicale Roberto Pugliese e il pianista e direttore Simone Pedroni, che guideranno il pubblico attraverso un affascinante percorso per tracciare le numerose analogie, assonanze e somiglianze tra questi due celebri universi musicali.
Dopo il grande successo del concerto “Star Wars: A Musical Journey” all’Auditorium di Milano lo scorso settembre – che sarà riproposto nel  luglio 2016 nell’ambito della stagione ufficiale de laVerdi – con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi sempre diretta da Simone Pedroni, e a pochissimi giorni dall’uscita del nuovo film in tutte le sale cinematografiche italiane,  laVerdi e ColonneSonore.net offrono un’occasione per approfondire uno degli aspetti più interessanti della celebre saga filmica. La conferenza sarà inoltre il primo di una serie di appuntamenti dedicati a musica e cinema che si terranno nel corso del 2016 sempre presso al M.A.C.

Star Wars: a Harrison Ford non interessa aver “passato il testimone”

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Nonostante non faccia più parte del franchise di Star Wars, perché il suo personaggio è stato fatto fuori (da suo figlio!), Harrison Ford continua a essere un punto di riferimento per i fan della saga galattica che continua sul grande schermo anche senza Han Solo.

Adesso però sembra che a Ford questa cosa non interessi molto, o meglio, l’attore spiega di non averci molto pensato. Idealmente, il suo ruolo è stato passato a John Boyega, che interpreta Finn (così come Rey è l’erede indiretta di Luke e Poe Dameron di Leia), ma l’attore ha spiegato che non gli è importato molto di avergli passato il testimone.

Parlando con il New York Times proprio di questa eredità lasciata a Boyega, Harrison Ford ha spiegato: “Non so dire se ho pensato che in quel momento stavo passando il testimone. Ero lì per morire. E non mi frega davvero un c***o a chi ho lasciato il mio posto.”

15 attori che sono apparsi sia in Star Wars che in un film di supereroi

Come sempre, l’attore simbolo di Star Wars è stato diretto e chiaro. Nessun possibile fraintendimento. Non se ne voglia il giovane Boyega!

Han Solo ha contribuito, con Luke e Leia, a fondare il mito di Star Wars. Tornato per Il Risveglio della Forza, è stato sconfitto e ucciso da Kylo Ren, rivelatosi il suo stesso figlio, Ben. Il giovane che ha abbracciato il Lato Oscuro ha trafitto il padre con la sua spade laser.

Adesso il personaggio tornerà in versione giovane sul grande schermo nei prossimi mesi, per il secondo spin off del franchise, Solo: A Star Wars Story, che racconta la giovinezza della più famosa canaglia galattica.

Star Wars: a breve i dettagli su Project Luminous

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Star Wars: a breve i dettagli su Project Luminous

Stiamo finalmente per scoprire qualcosa in più a proposito di Star Wars: Project Luminous, il misteriosissimo progetto che svelerà finalmente al fandom i piani sul futuro della celebre saga di Guerre Stellari. Per adesso i dettagli sul progetto sono veramente pochissimi: sappiamo soltanto che la Lucasfilm ha intenzione di collegare tra loro le future storie del celebre universo fantascientifico, andando a creare una sorta di grande crossover tra i film, le serie, i videogiochi e persino i fumetti.

Quasi sicuramente, la Disney e la Lucasfilm avranno inviato alla stampa americana gli inviti per la conferenza stampa di presentazione del progetto. Ecco perché poche ore fa Clayton Sandell, corrispondente di ABC News, ha fatto sapere attraverso il suo account Twitter che i dettagli sul misteriosissimo Star Wars: Project Luminous arriveranno a partire dal prossimo 24 febbraio.

Dalle prime indiscrezioni emerse, Project Luminous potrebbe rendere il futuro della saga di Star Wars non molto diverso dall’Universo Cinematografico Marvel, con storie e film profondamente connessi tra loro.

Pare infatti che la Lucasfilm sia intenzionata a lanciare una nuova ondata di storie ambientate nell’universo di Guerre Stellari attraverso fumetti, romanzi, videogiochi e film che saranno ambientate 300-400 anni prima della Saga degli Skywalker.

La trama generale di questo ambizioso progetto ruoterà attorno ad un gruppo di Jedi intenzionati ad esplorare le regioni sconosciute della Galassia: tali esplorazioni li condurranno a numerosi conflitti con diversi tipi di nemici, inclusa un’antica forza del male descritta come una sorta di “Dio dei Sith”; sembra inoltre che la storia in questione servirà a raccontare le origini della rivalità tra Jedi e Sith, in un’epoca definita come “Alta Repubblica”.

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Star Wars: 9 dettagli che nessuno ha notato nei prequel

Star Wars: 9 dettagli che nessuno ha notato nei prequel

Benché meno amati rispetto agli episodi della trilogia originale, i tre prequel di Star Wars hanno appassionato milioni di fan in tutto il mondo grazie alle storie intrecciate e alla ricchezza di dettagli che collegavano la famiglia Skywalker.

Ci sono però dozzine di easter egg disseminate nel corso di Episodio I, II e III che forse nessuno hai mai notato e che rappresentano curiosità sicuramente interessanti sul franchise e il dietro le quinte. Eccone alcune:

Addio, vecchio amico

Obi-Wan Kenobi star wars

Una delle scene più memorabili di Episodio III: La vendetta dei Sith vede protagonisti Obi-Wan e Anakin, con il maestro che chiude la conversazione dicendo “Addio, vecchio amico”, frase che sembra avere un significato sia letterale che simbolico per l’esito del film.

Di fatto Obi-Wan non lo sa ma questa è l’ultima volta che vedrà l’Anakin “buono” prima di passare al lato oscuro e diventare Darth Vader, quindi il suo ultimo addio sembra prefigurare la transizione dell’allievo e la conclusione di una rapporto che non avrà mai più con lui.

L’easter egg alla fine di La minaccia fantasma

Gli eventi di Episodio I: La minaccia fantasma si svolgono molto prima dell’era di Darth Vader e dell’Impero Galattico, e nel film c’è davvero ben poco che possa prefigurare il percorso oscuro di Anakin. Tuttavia proprio nel finale possiamo ascoltare il suo caratteristico respiro, precisamente dopo i titoli di coda. Quanti se ne erano accorti?

I pupazzi Luke e Leia

Tantissime cose accadono nel corso di Episodio III, ma ovviamente una delle più importanti è la nascita dei gemelli Luke e Leia Skywalker e la morte della regina Amidala. In alcune parti i bambini sono interpretati da neonati veri, in altre la produzione ha utilizzato pupazzi animatronic.

Il legame tra Obi-Wan, Boba Fett e Han Solo

boba-fett

George Lucas ha inserito un interessante richiamo a L’impero colpisce ancora nel corso di Episodio II: L’attacco dei cloni, ovvero quando Obi-Wan cerca di nascondersi in un campo di asteroidi. In quel momento Boba Fett si trova con suo padre Jango e anni dopo, quando Han Solo prova un trucco simile, Boba Fett prevede la sua mossa e trova facilmente la sua “preda”.

Liam Neeson e il rasoio Gilette

Nel corso di La minaccia fantasma vediamo Qui-Gon Jinn usare un comunicatore, che a quanto pare altro non era che un rasoio Gilette! Nello specifico si trattava di un rasoio Excel per donne Gillette Sensor realizzato e modificato per sembrare un gadget tecnologico degno di uno dei film di fantascienza più famosi e costosi di tutti i tempi.

Il cameo del cast nel bar in L’attacco dei cloni

Per molti è ovvio che il cast di Episodio II: L’attacco dei cloni sia apparso nella scena del bar del pianeta Coruscant in carne e ossa, tuttavia non è ciò che è accaduto durante la produzione. Ewan McGregor e Hayden Christensen erano lì, insieme a una serie di comparse mentre molti attori sono stati aggiunti successivamente inclusi Ahmed Best, che interpreta Jar-Jar e Anthony Daniels, che interpreta C-3PO.

La lava su Mustafar è reale

Tra i momenti più iconici dell’intero universo di Star Wars c’è lo scontro tra le fiamme di Mustafar tra Anakin Skywalker e Obi Wan con l’allievo che inizia la sua trasformazione a in Darth Vader. Il pianeta stesso sembra essere una rappresentazione fisica delle emozioni di Anakin, e in pochi sanno che gran parte degli effetti di lava che si vedono sono versioni potenziate digitalmente di eruzioni di lava reali.

Il cameo di E.T.

La storia di Star Wars abbraccia un’intera galassia, quindi non sorprende scoprire che l’universo è pieno di alieni; ma quanti avevano notato E.T. in Episodio I? La creatura di Spielberg si trova in una delle scene ambientate al Senato Galattico seduto in uno dei seggi, ed è un omaggio di Lucas al suo amico regista.

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Fonte: Screenrant

Star Wars: 5 progetti attualmente in sviluppo

Star Wars: 5 progetti attualmente in sviluppo

Il franchise di Star Wars è in continua espansione: dall’acquisizione del suo “marchio” da parte della Disney, che ha assimilato storie e personaggi della Lucasfilm, sono già usciti due episodi della trilogia portante (Il Risveglio della Forza e Gli Ultimi Jedi) e due spin-off (Rogue One e Solo), tutti grandi successi al botteghino.

Ma cosa riserverà il futuro della saga ai fan? Quali film verranno prodotti con certezza e quali vedranno la luce nei prossimi anni?

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Di seguito trovate i 5 progetti confermati e attualmente in fase di sviluppo per il franchise di Star Wars:

Star Wars: Episodio IX

Tutto è pronto per l’inizio delle riprese di Star Wars: Episodio IX fissato per questa estate, che come saprete verrà diretto da J.J.Abrams. Il regista de Il Risveglio della Forza è stato richiamato al timone del progetto dopo l’improvviso licenziamento di Colin Trevorrow nei mesi scorsi.

Su Episodio IX Abrams non vuole ancora sbottonarsi troppo, dichiarando che “Ci sarebbero molte cose che vorrei dire al riguardo, ma credo che sia un po’ presto per iniziare una conversazione sul film…Sicuramente approfondiremo la storia di Rey, Poe, Finn e Kylo Ren e non vedo l’ora che la gente veda la loro evoluzione.

Vi ricordiamo che il film arriverà nelle sale il 20 dicembre 2019.

La serie di film scritta da David Benioff and D.B. Weiss

David Benioff e D.B. Weiss, sceneggiatori di Game of Thrones, scriveranno e produrranno la nuova trilogia di Star Wars per la Lucasfilm.

Mentre ancora si parla di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ed è stata annunciata una nuova trilogia, slegata da quelle tradizionali, e creata completamente da Rian Johnson, la Lucasfilm annuncia una nuova serie di film scritti e prodotti dagli autori dietro al successo planetario di Game of Thrones.

La serie HBO si avvia alla conclusione, mentre sono in corso le riprese dell’ultima stagione, e così D&D, come li chiamano i fan, sono pronti a una nuova avventura. Non si sa ancora molto, ma la serie di film sarà separata sia dalla saga degli Skywalker, sia da quella che sarà ideata da Johnson.

La nuova trilogia di Rian Johnson

Star Wars: Gli Ultimi Jedi è arrivato nelle sale lo scorso 13 dicembre, diretto da Rian Johnson, e sembra che la Lucasfilm e la Disney siano rimasti così contenti del lavoro svolto dal regista da affidargli una nuova trilogia, che scriverà, dirigerà, ideandola completamente da solo, con la produzione del suo collega Ram Bergman.

“Abbiamo tutti amato lavorare con Rian a Gli Ultimi Jedi – ha dichiarato Kathleen Kennedy, presidente della Lucasfilm – è una vera forza creativa, e vederlo completare il film dall’inizio alla fine è stato uno dei più bei lavori della mia vita. Rian farà cose magnifiche con la tavolozza bianca, in questa nuova trilogia.”

In un comunicato congiunto, Johnson e Bergman hanno dichiarato: “Abbiamo trascorso il periodo della vita a collaborare con la Lucasfilm e la Disney su GLi Ultimi Jedi. Star Wars è una grande mitologia moderna e ci sentiamo molto fortunati di contribuire. Non vediamo l’ora di continuare la serie.”

Lo spin-off su Boba Fett

Sarà James Mangold a scrivere e dirigere il film su Boba Fett, terzo spin-off ufficiale del franchise di Star Wars programmato dalla Lucasfilm. La notizia è stata confermata nelle ultime ore dall’Hollywood Reporter.

Per quanto riguarda Boba Fett, vi ricordiamo che il cacciatore di taglie, amatissimo dai fan della saga, fu introdotto in l’Impero colpisce ancora per poi riapparire in Il Ritorno dello Jedi come mercenario che consegna a Jabba the Hutt il prigioniero Han Solo

La serie in live action di Jon Favreau

L’attore e regista Jon Favreau ha partecipato al franchise di Star Wars prestando la voce al personaggio di Rio Durant in Solo: A Star Wars Story, e doppiando Pre Vizsla nella serie animata The Clone Wars e presto tornerà nell’universo di Guerre Stellari come autore e produttore della sua serie televisiva in live-action.

Non conosciamo ancora i dettagli, ma possiamo dirvi che il progetto è in fase di sceneggiatura mentre la produzione non inizierà prima del completamento delle riprese del Re Leone affidato a Favreau dalla Disney.

Secondo l’attore, la nuova serie di Star Wars sarà ambientata sette anni dopo Il Ritorno dello Jedi, un’era esplorata poco al di fuori dei film finora prodotti. 

Star Wars: 20 segreti sulle spade laser

Star Wars: 20 segreti sulle spade laser

Questa è l’arma dei cavalieri Jedi. Non è goffa o erratica come un fulminatore, è elegante invece, per tempi più civilizzati“, rivela Obi Wan al giovane Luke Skywalker nel primo capitolo di Star Wars uscito in sala (Una nuova speranza).

Strumento tradizionale e iconico dei cavalieri jedi, questo oggetto è forse l’elemento più rappresentativo dell’epica moderna di Star Wars, qualcosa che anche i meno affezionati alla saga conoscono e che ha dato vita negli ultimi quarant’anni a sequenze entusiasmanti ed emozionanti. Rivelando sui personaggi molto più di quanto riescano a fare le parole.

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Ma se siete curiosi, ecco di seguito 20 segreti riguardanti le spade laser, raccolti da ScreenRant:

I primi prototipi erano incredibilmente fragili

Al contrario di quanto visto nell’universo di Star Wars, i primi prototipi delle spade laser usate durante le riprese di Episodio IV erano incredibilmente fragili.

Quasi sempre si rompevano quando entravano in contatto l’una con l’altra, un problema non proprio da nulla per il coreografo degli stunt Peter Diamond. All’epoca si ideò una soluzione alternativa, ovvero che gli attori avrebbero dovuto “interrompere” il colpo senza mai entrare in contatto con l’altra spada.

L’addestramento per gli attori de Il Risveglio della Forza è durato tre mesi

Rispetto ai precedenti episodi del franchise, Il Risveglio della Forza non ha avuto molti combattimenti con la spada laser, tuttavia Daisy Ridley, John Boyega e Adam Driver sono stati comunque sottoposti ad un intenso allenamento di tre mesi per testare le loro abilità e migliorare la tecnica.

Ewan McGregor e Samuel L. Jackson hanno tenuto con sé le loro spade laser

Che senso ha interpretare sullo schermo un cavaliere jedi e non poter portare a casa la propria spada laser al termine delle riprese? Devono averlo pensato Ewan McGregor e Samuel L. Jackson, che hanno rivelato in un’intervista di aver “rubato” dal set le armi di Obi-Wan Kenobi e Mace Windu usate nei prequel di Star Wars.

Gli attori hanno lottato affinché le spade non producessero suoni

Quando furono creati i primi prototipi delle spade laser per Una nuova Speranza nessuno, forse nemmeno George Lucas, sapeva esattamente che suono avrebbero prodotto. Quando il sound designer Ben Burtt creò il loro rumore ormai inconfondibile, né Mark Hamill e Alec Guinness hanno mai scherzato sul set simulando l’effetto sonoro della spada laser.

Nel 1997, durante le riprese di La minaccia fantasma, le cose cambiarono drasticamente, e a differenza dei loro predecessori, Liam Neeson e Ewan McGregor si sono ritrovati a riprodurre a voce i rumori della spada laser, finché non gli fu chiesto di fermarsi (scherzando ovviamente).

Hayden Christensen però, ha lottato similmente affinché non fossero prodotti effetti sonori quando la spada oscillava durante i combattimenti.

La spada di Kylo Ren ha quella forma per un motivo preciso

Una volta scoperta la nuova forma della spada laser di Kylo Ren, la reazione dei fan è andata dalla sorpresa allo scontento. Le sue tre lame con i bordi frastagliati creavano un effetto visivo accattivante durante il movimento,  e come spiegato dal concept designer Doug Chiang, la spada laser di Kylo aveva lo scopo di evocare le armi usate dai “cavalieri neri” dalla tradizione medievale.

Questo a sua volta avrebbe collegato Ren a Darth Vader, offrendolo al pubblico come villain supremo.

I retroscena sulla spada laser di Darth Vader sono cambiati

Quando la Disney nel 2012 ha acquisito la Lucasfilm, alcune cose del canone originale del franchise sono state modificate scatenando l’ira dei fan. Come ad esempio l’origine della spada laser di Darth Vader, che che ha subito una radicale re-interpretazione prima nel romanzo Asoka, e poi nella serie di fumetti.

Nei testi alternativi è stato rivelato che il Signore dei Sith ha rubato la sua spada laser ad un Jedi morto prima di contaminarla con il cristallo kyber attraverso un rituale oscuro. Questa racchiudeva la gemma rosso sangue dentro un’impugnatura che aveva creato da sé e che si adattava meglio al suo stile di combattimento.

Ray Park ha contribuito alla creazione della spada laser di Darth Maul

La spada laser con doppia lama ha debuttato sul grande schermo in La minaccia fantasma, anche se non era una novità per il canone di Star Wars.

I fan della serie di fumetti Tales of the Jedi sanno infatti che questo strumento esiste da anni prima degli avvenimenti di Episodio I,   e fu l’attore e stuntman Ray Park a rivelare che inizialmente la spada non avrebbe avuto quella forma.

Preoccupato dalla strana postura e dalle difficoltà che avrebbe incontrato nel maneggiare l’arma, Park suggerì ai concept artist di rivedere il design e ottimizzare la lunghezza (quasi il doppio dell’originale).

Quasi tutti i personaggi possedevano una spada laser nella prima versione di Una Nuova Speranza

La sceneggiatura iniziale di ciò che poi divenne Episodio IV: Una nuova speranza, subì pesanti revisioni prima dell’inizio delle riprese. Praticamente tutto cambiò nel corso delle quattro bozze scritte da George Lucas, comprese le spade laser.

Non solo l’arma iconica aveva nome diverso (“lazersword“), ma anche altri personaggi che non fossero Jedi o Sith ne avevano una a disposizione. Soldati ribelli, assaltatori imperiali, gente comune, insomma chiunque sfoggiava una spada laser.

Anche le spade laser usate ne La minaccia fantasma avevano dei problemi

Abbiamo già detto quanto i primi prototipi usati nella trilogia originale fossero fragili, ma quelli progettati per la trilogia sequel non erano assai diversi.

E sebbene il reparto degli oggetti di scena avesse sostituito le aste in fibra di carbonio con aggiornamenti in acciaio e alluminio, le nuove spade laser tendevano a deformarsi dopo un utilizzo intenso.

Sicuramente più resistenti, gli oggetti richiedevano comunque una sostituzione costante: durante le riprese di Episodio I, il coordinatore degli stunt e maestro di spada Nick Gillard notò che quando i sostegni venivano a contatto tra loro, emettevano piccole particelle di detriti. Per evitare un potenziale problema di salute e sicurezza, le aste sono state rivestite con pellicola termo-retraibile.

Il colore della spada di Mace Windu si deve a Samuel L. Jackson

Il colore preferito di Samuel L. Jackson è il viola, e forse non tutti sanno che spesso l’attore richiede che i suoi personaggi abbiano qualcosa di questo colore nei loro costumi o negli oggetti a loro correlati.

Così anche per L’attacco dei cloni, fu Jackson a chiedere a George Lucas di rendere la sua spada laser viola. Un’eccezione rispetto al canone di Star Wars, in cui i colori ammessi erano blu, verde e rosso. Indovinate chi ha avuto la meglio?

I problemi iniziali della Industrial Light & Magic

Durante le riprese di Una Nuova Speranza, il team pionieristico degli effetti speciali Industrial Light & Magic ha richiesto uno sforzo incredibile alla macchina da presa per catturare il bagliore della spada laser all’interno delle lenti.

Il team aveva coperto le spade laser con lo stesso materiale riflettente usato nei segnali stradali, aggiungendo una base rotante motorizzata che girava ad alta velocità in modo che la luce riflessa tremolasse.

Ma se mentre questo effetto funzionava bene quando la spada laser era allineata con l’illuminazione sul set, ogni volta che la “lama” si spostava fuori da questo preciso allineamento, il bagliore scompariva.

Le spade laser usate nella trilogia sequel si illuminavano davvero

Alcune versioni realmente illuminate sono state utilizzate in Episodio II: L’attacco dei cloni per una sequenza di combattimento tra Anakin Skywalker e il Conte Dooku. In questa scena i due si affrontano avvolti dall’oscurità, illuminati solo dalle loro spade laser.

Diversi attori non hanno recitato nei loro duelli con le spade laser

Non tutti i protagonisti di Star Wars si sono dimostrati all’altezza della sfida di impugnare una spada laser durante le sequenze di duello, come Darth Vader in persona, ovvero David Prowse, Christopher Lee e Ian McDiarmid.

Questi ultimi due, a causa della loro età avanzata, si sono affidati a giovani stuntman per gestire le loro scene di combattimento fisicamente imponenti. 

L’effetto sonoro è stato quasi frutto di un “incidente”

La cosa forse più affascinante della spada laser è il suono unico che produce quando è agitata. Pochi effetti sonori nella storia del cinema sono così riconoscibili come il rumore di una spada laser che viene azionata, tuttavia potrebbe essere stato un incidente fortuito a generare tutto ciò.

Il sound designer si era già accontentato del rumore di un proiettore cinematografico quando registrò inavvertitamente l’interferenza di un televisore usando un microfono rotto. Combinando questi due elementi, nacque il suono della spada laser.

La seconda spada laser di Luke non doveva essere verde

Persa la sua spada laser (insieme alla mano destra…), Luke aveva bisogno di un’arma sostitutiva per affrontare suo padre. Ottenne così una spada verde, usata per la prima volta nel franchise, anche se originariamente sarebbe dovuta essere lo stesso blu proprio come l’arma che aveva ereditato.

Questa scelta fu motivata dalla necessità di avere un maggiore contrasto cromatico, così si optò per il verde.

La spada laser originale è stata realizzata utilizzando cavi di una macchina fotografica

Le armi costruite per Una nuova speranza erano in realtà frutto di scarti di flash fotografici vintage usati negli anni ’30 e ’40. Vecchia scuola per un film che si proiettava verso il futuro della tecnologia.

I combattimenti della trilogia sequel avevano dei riferimenti alla tecnica tennistica

Il coordinatore degli stunt Nick Gillard e il regista George Lucas avevano pensato a sequenze coreografiche diverse per la trilogia prequel di Star Wars, e per farlo si sono ispirati ad una varietà di arti marziali e alla tecnica dei giocatori di tennis.

Originariamente, Il Risveglio della Forza si apriva con una mano che teneva una spada laser nello spazio

Secondo alcune voci, dopo il tradizionale riassunto iniziale de Il Risveglio della Forza, l’inquadratura avrebbe cercato una spada laser familiare ai fan che fluttuava nello spazio. L’arma era nientemeno che la spada appartenente ad Anakin Skywalker trasmessa a suo figlio Luke.

Inizialmente George Lucas aveva vietato l’uso della spada laser con una mano sola

All’inizio della produzione di Star Wars, George Lucas fu molto inflessibile riguardo la posizione delle mani sulla spada laser e il movimento annesso (con due braccia), ma col tempo la sua severa posizione diminuì e i colpi di spada con una sola mano iniziarono a insinuarsi nelle coreografie.

Lucas spiegò che questa novità poteva essere usata per suggerire la diverse abilità e il controllo dei cavalieri coinvolti.

La spada di Darth Vader sparì prima delle riprese di Il Ritorno dello Jedi

Darth Vader è probabilmente il personaggio più rappresentativo del franchise di Star Wars, considerato a buon ragione uno dei migliori villain della storia del cinema. Dopo l’uscita de L’impero colpisce ancora, la sua spada laser in qualche modo scomparve prima si accendessero i riflettori per Il Ritorno dello Jedi, e ciò comportò la realizzazione di una nuova arma, utilizzando una delle spade laser di Luke come base. 

Star Wars: 15 segreti dal backstage del franchise

Star Wars: 15 segreti dal backstage del franchise

Si è detto e scritto moltissimo sul franchise di Star Wars, sulla sua importanza nella storia del cinema, sulla sua influenza nella cultura pop, sul suo essere una delle saghe cinematografiche che più hanno inciso sulla società e sulla cultura (soprattutto) su scala mondiale.

Tuttavia ci sono ancora alcuni segreti riguardo alla produzione del film, aneddoti e racconti dal backstage dell’intera saga che vengono alla luce nel corso degli anni, man mano che il tempo passa e che la leggenda si Star Wars cresce nel cuore di un nuomero sempre maggiore di fan.

Ora che è in arrivo Star Wars: Episodio IX, film che chiuderà per sempre la saga degli Skywalker, è il momento giusto per svelare i segreti dal backstage di Star Wars:

I sentimenti di Mark Hamill su Gli Ultimi Jedi

Comprensibilmente il più divisivo dei capitoli regolari della saga, Star Wars: Gli Ultimi Jedi sembra aver raccolto pareri contrastanti anche tra gli attori che vi hanno preso parte. Mark Hamill, che nel film è ritornato nei panni di Luke Skywalker, ha sentimenti contrastanti nei riguardi del film e del destino del suo personaggio. Ha esplicitato il suo punto di vista prima dell’uscita del film, spiegando che secondo lui Luke, nel film, ha fatto cose che non avrebbe fatto. Allo stesso tempo, ha anche ammesso di capire le decisioni dei filmmaker, dichiarando che il film gli è piaciuto. Questo però non lo ha mai frenato dal fare battute sul film.

Il ruolo originale di Poe

Poe Dameron è uno dei personaggi più interessanti del nuovo corso di Star Wars, una versione aggiornata del pilota testa calda che non sempre sta a genio a tutti. Ma nella sceneggiatura originale de Il Risveglio della Forza, il personaggio non era così importante. Il primo script prevedeva che nel suo incidente in atterraggio su Jakku, il personaggio doveva morire, così come immagina Finn.

Ma Oscar Isaac, il suo interprete, si è rifiutato di interpretare un personaggio che avesse così poco spazio sullo schermo e che sarebbe morto nel primo atto. Ha convinto Abrams a dare al personaggio qualche scena in più, e così Poe è sopravvissuto e ha avuto il tempo di diventare uno dei personaggi più importanti e amati della nuova trilogia.

La condizione di Carrie Fisher

Con grande gioia di tutti i fan, come per Harrison Ford e Mark Hamill, anche Carrie Fisher è tornata nella nuova trilogia di Star Wars, a 40 anni dai primi film. Tuttavia, Fisher ha posto una condizione molto specifica al suo ritorno: Billy Lourd, sua figlia, avrebbe dovuto avere un ruolo nel film.

Tutti pensavano che la ragazza avrebbe potuto interpretare Leia in un flashback, ma così non è stato. Billy è il Luogotenente Connix della Resistenza, che, in omaggio a Leia, porta un’acconciatura simile.Presente ne Il Risveglio della Forza e in Gli Ultimi Jedi, Connix sarà l’eredità di Carrie in carne e ossa per Episodio IX.

Il Ritorno dello Jedi doveva avere un finale dolce-amaro

Il finale originale de Il Ritorno dello Jedi era molto più dolce-amaro rispetto a quello che abbiamo avuto, un’esperienza molto più triste. Nel finale del film, tutti gli eroi coinvolti si salvano, festeggiando la vittoria dei Ribelli contro l’Impero. Tuttavia nella sceneggiatura iniziale, molti personaggi morivano in battaglia, compreso Han Solo.

Inoltre Leia sarebbe stata molto preoccupata per le sue responsabilità da nuova regina dell’universo, mentre Luke Skywalker avrebbe lasciato tutti e si sarebbe allontanato da solo, rievocando il finale malinconico degli spaghetti western, in cui l’eroe, dopo aver vinto contro i cattivi, si ritira. Lucas si oppose con tutte le sue forze al finale che invece abbiamo avuto, perché pensava che sarebbe stato controproducente per qualsiasi altro sequel futuro.

Steven Spielberg ha quasi diretto uno dei film

Steven Spielberg e George Lucas sono amici da decenni, da quando hanno cominciato a lavorare nel mondo del cinema, forse anche di più. Spielberg era sul punto di entrare a far parte della grande famiglia di Star Wars. Una scommessa sul successo del film che i due hanno fatto negli anni ’70, ha fruttato a Spielberg circa un milione di dollari nel corso degli anni. Il regista è anche stato incredibilmente vicino a dirigere uno dei tre film originali del franchise.

Lucas chiese a Spielberg di prendere le redini de Il Ritorno dello Jedi. Ma una politica interna a Hollywood ha impedito al regista di accettare la proposta dell’amico. George Lucas ebbe un brutto scontro con la Director’s Guild of America, e ha lasciato il sindacato. Spielberg, che era un membro molto rispettato del gruppo, finì per schierarsi con il sindacato, contro Lucas. I due presto lavorarono insieme sui film di Indiana Jones.

I Rolling Stone

A volte, il mondo è tanto fantastico quanto ti aspetti che sia. Carrie Fisher ha raccontato la sua vita, inclusa la folle storia in cui stava prendendo in affitto una casa da Eric Idle. Idle però le spiegò che i Rolling Stones stavano cercando di raggiungere lo stesso accordo con lui.

Quindi, anche se il giorno successivo avrebbero avuto delle riprese anticipate, la Fisher chiamò Harrison Ford e i due passarono la serata con una delle band più famose di tutti i tempi. La coppia di attori di Star Wars aveva avuto un breve rapporto durante le riprese del primo film, ma il loro rapporto si era evoluto in maniera abbastanza civile da permettergli di rimanere amici e quindi di partecipare insieme a una festa che sicuramente sarà stata epica.

Le difficili riprese de L’Impero colpisce ancora

In una certa misura, la produzione di ogni film di Star Wars è stata difficile. Ma L’impero colpisce ancora è stato il film più difficile da realizzare in assoluto. Le riprese delle scene su Hoth si sono svolte in Norvegia, ma l’arrivo dell’inverno più freddo da molti anni ha ritardato le riprese di moltissimo tempo, facendo saltare diverse scene. Carrie Fisher e George Lucas hanno lavorato a testa bassa durante la produzione, e le scene non girate hanno minacciato di rovinare alcuni dei più grandi colpi di scena del film. Questa difficoltà ha inciso anche sull’umore degli attori, spesso arrabbiati e in solitudine, sel set. Nonostante tutto, il film si conferma ancora oggi uno dei migliori dell’intero franchise.

Harrison Ford

Harrison Ford odiava la sceneggiatura del film, talmente tanto che in più di una occasione ha deciso di fare di testa sua e di improvvisare su alcune delle sue battute. Mentre cercava comunque di lavorare seriamente, l’attore ha scelto di cambiare molte battute di dialogo per il suo personaggio, nel tentativo di renderlo più funzionale sullo schermo.

La sua improvvisazione più famosa, tuttavia, è arrivata durante L’impero colpisce ancora, nel momento in cui Han Solo viene congelato nella carbonite. Originariamente, Han Solo doveva dire “Ti amo anche io”, quando Leia gli dice “Ti amo”. Ma Ford cambiò la battuta, pronunciando l’ormai leggendario: “Lo so”. È stato un cambiamento semplice, ma di grande impatto e il risultato è una delle migliori scene del film.

La verità

Il colpo di scena sulla vera identità di Darth Vader (padre di Luke e Leia) è ancora oggi uno dei più grandi colpi di scena della storia del cinema. E le misure di sicurezza che vennero prese all’epoca per preservare quel segreto, prima dell’uscita del film, furono davvero articolate e precise, e così l’effetto sorpresa fu totale per il pubblico e per gran parte della produzione. Per assicurarsi che fosse tenuto segreto, Lucas fece di tutto per assicurarsi che nessuno lo sapesse in anticipo.

Addirittura filmarono la scena con dialoghi diversi, permettendo a James Earl Jones di cambiare la battuta fatidica, già recitata con altre parole, in fase di riprese. Il regista Irvin Kershner era uno dei pochi a conoscere la verità e lo disse a Mark Hamill soltanto, poco prima delle riprese della scena. Tutte queste misure sono servite a assicurare la massima sorpresa, tanto che si racconta che durante la premiere, Harrison Ford urlò: “CHE COSA?”, in sala.

Billy Dee Williams ha dovuto dare spiegazioni

Billy Dee Williams ha conferito al suo Lando Calrissian charme e simpatia, facendoci connettere emotivamente con la canaglia che infine ha tradito i suoi amici. Ma un sacco di persone, specialmente i bambini, non lo hanno poi visto abbastanza pentito da “perdonarlo”.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Williams, sua figlia ha ascoltato un sacco di recriminazioni nei confronti del personaggio interpretato da padre. E così l’attore è dovuto andare a scuola con la figlia, per spiegare per bene le azioni di Lando di fronte a tutta la classe e redimerlo agli occhi dei bambini.

Orson Welles doveva essere Darth Vader

James Earl Jones ha prestato la sua voce a Darth Vader e il risultato è un’indiscutibile epicità, un’icona che ha attraversato indenne gli anni ed è diventata leggenda. David Prowse ha invece provveduto fisicamente a interpretare il personaggio e questo lavoro in sinergia ha fatto di Vader il più grande “cattivo” della storia del cinema.

Tuttavia, Earl Jones non era la prima scelta di George Lucas: il regista avrebbe voluto Orson Welles come voce del personaggio, tuttavia poi pensò che la voce del genio dietro Quarto Potere sarebbe stata troppo riconoscibile, e ha preferito lo sconosciuto Jones.

L’originale Obi-Wan Kenobi

Il ruolo di Obi-Wan Kenobi era stato pensato per Toshiro Mifune. Il leggendario attore giapponese, protagonista dei film del maestro Akira Kurosawa, era una leggenda per Lucas, che ha sempre guardato a Kurosawa come a una ispirazione, soprattutto per le sue idee che lo hanno portato a creare Star Wars. Aveva quindi perfettamente senso che Lucas tentasse di portare nel film l’attore giapponese.

Lucas ha tentato di portare nel film Mifune offrendogli un ruolo perfetto: Obi-Wan Kenobi. Ma l’attore aveva paura che il film sarebbe stato un fallimento, e quindi ha deciso di declinare l’invito. Inoltre pensava che la figura dei jedi fosse una pessima presa in giro dell’immagine dei samurai, il cui mondo è invece fondamentale come ispirazione per i cavalieri Jedi e per le coreografie delle battaglie con le spade laser.

Alec Guinness ha rinnegato

Alec Guinness era già un successo di discreto successo all’epoca in cui entrò nel cast di Star Wars per interpretare Obi-Wan Kenobi. In qualità di attore di successo in film importanti, Guinness non credeva davvero nel progetto di Star Wars né nel suo potenziale successo. Non gli importava molto del film, ed era molto contrariato dal fatto che il suo personaggio sarebbe riapparso sia ne L’impero colpisce ancora che ne Il ritorno dello Jedi. In maniera abbastanza ironica, Peter Cushing era dell’opinione opposta.

Cushing, che interpretò il Grand Moff Tarkin e che aveva già una carriera drammatica e teatrale di grande successo, ha amato moltissimo essere in Star Wars, e ha sempre dichiarato che avrebbe voluto essere più presente nel franchise. Post Mortem, la Lucasfilm ha assecondato il suo desiderio, ricostruendolo in digitale per Rogue One.

La condizione di Samuel L. Jackson

Le spade laser tendono ad avere sempre gli stessi, pochi, colori. Blu e verde, per i buoni, rosse per i cattivi, sono questi i colori più comuni per le armi di Sith e Jedi. Ma quando Samuel L. Jackson è comparso nei panni di Mace Windu, ha dettato come condizione che sarebbe voluto apparire in una importante scena di battaglia Jedi.

Inoltre, ha avuto una lunga conversazione con George Lucas, che ha poi raccontato ai suoi fan: “Avevamo questa grande arena, e questa grande battaglia con spade laser che saettavano da tutte le parti. E io ho pensato… Voglio avere la possibilità di ritrovarmi e riconoscermi in questa battaglia. Quindi ho chiesto a Lucas se potevo avere una spada laser viola. E lui lo ha fatto, e non poteva farmi più felice.” Mace Windu è l’unico personaggio a possedere una spada laser viola.

La carriera in pericolo per Natalie Portman

Natalie Portman gode di una grandissima fama, per l’amore dei fan e per le sue grandi doti di attrice. Ha recitato in alcuni dei più grandi film degli ultimi venti anni, avendo cominciato a lavorare giovanissima, e ha vinto un premio Oscar per la sua grande interpretazione ne Il Cigno Nero. Ma i prequel di Star Wars le sono quasi costati la carriera.

Dopo essere stata scelta per il film, l’attrice ha offerto quella che molti ritengono essere una performance “di legno” causata dalla scialba sceneggiatura di Episodio I. A seguito di questo episodio, la Portman ha avuto problemi a trovare altri film. Dopo essere stata scelta dai Watchowski per partecipare a V per Vendetta, la sua carriera ha avuto una nuova spinta che l’ha portata al vero e proprio successo.

Star Wars: 15 curiosità sul Primo Ordine che non conoscevamo

Star Wars: 15 curiosità sul Primo Ordine che non conoscevamo

A pochissime ore dall’uscita nelle sale di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ottavo capitolo della saga diretto da Rian Johnson, alcuni appassionati si staranno chiedendo cosa vedremo di nuovo nel film e se finalmente scopriremo qualche dettagli in più sul Primo Ordine. Di seguito, grazie a ScreenRant, trovate 15 curiosità legate alla grande minaccia che incombe sui protagonisti:

Il Primo Ordine sceglie persone legate alla Forza

Kylo Ren, addestrato da Luke Skywalker e manipolato da Snoke, è solo il più importante dei reclutati dal Primo Ordine legato alla Forza ma a cambiare è l’uso che questo fa dei suoi diversi militari. 

I Pretoriani si ispirano ai samurai

Gli Ultimi Jedi introdurranno al pubblico i protettori del capo supremo Snoke, cioè le guardie pretoriane. Una sorta di versione aggiornata delle guardie che proteggevano l’Imperatore Palpatine nella vecchia trilogia. Ovviamente il nome fa riferimento alle guardie pretoriane dell’impero romano, ma il loro design prende ispirazione dai guerrieri samurai come spiegato dal regista Rian Johnson.

Finanziamenti illeciti e gioco d’azzardo

I profitti tratti da contrabbando e gioco d’azzardo del sindacato criminale sono stati fonte di sostentamento per finanziare le loro espansioni militari del Primo Ordine per finanziare le loro espansioni militari. 

Uso di diverse tattiche militari rispetto all’Impero

Il Primo Ordine si concentra sull’efficienza, favorendo una forza militare più piccola, ma tecnologicamente superiore. Gli assaltatori del Primo Ordine sono incoraggiati a usare specifiche tattiche di guerriglia e la loro formazione favorisce l’improvvisazione piuttosto che i severi standard dell’Impero. Gli Stormtroopers sono anche più equipaggiati e meglio addestrati.

La Guerra Fredda con la Nuova Repubblica

Dopo la dissoluzione dell’Impero, il Primo Ordine e la Nuova Repubblica entrarono in una tesa Guerra Fredda per 29 anni. La pace era stata stabilita attraverso la Concordia Galattica, ma il Primo Ordine si stava preparando segretamente per la ripresa delle ostilità mentre la senatrice Leia Organa cercava di convincere il Senato a prendere sul serio il Primo Ordine. 

Parte del Primo Ordine proviene dal Senato

All’interno del Senato della Nuova Repubblica, c’erano alcuni senatori ancora fedeli al vecchio impero e disposti a compromettere la Repubblica per i propri fini. Così il Primo Ordine sfruttò la corruzione all’interno del Senato per reclutare senatori con promesse di ricchezza e potere.

L’addestramento degli Stormtroopers

Gli Stormtroopers crescono indottrinati dal Primo Ordine e addestrati dai veterani imperiali con una letteratura approvata dall’Ordine e sessioni di morale quotidiana obbligatorie. 

Il Senato annusò il pericolo del Primo Ordine

Anche quando il Primo Ordine divenne più forte, molti membri del Senato della Nuova Repubblica non riuscirono a capire quanto fosse crescente la minaccia. Quando i loro criminali delegati furono scoperti, il Senato ordinò un’indagine condotta dal senatore Leia Organa, ma la connessione con il Primo Ordine non fu scoperta. 

La base militare è un pianeta di ghiaccio ricco di energia

La Starkiller era un pianeta di ghiaccio proveniente dalle regioni sconosciute che è stato convertito in una base mobile contenente una super-arma. Il pianeta aveva dei depositi di cristalli kyber che trasmettevano energia, consentendo al Primo Ordine di trasformarlo facilmente in una base operativa. Prima di convertire il pianeta, l’Ordine ha sterminato qualsiasi tipo di vita sul pianeta che potesse mettere in pericolo i loro piani. 

Le nuove regioni colonizzare dagli Imperiali

Quando gli ultimi seguaci dell’Impero si ritirarono, fuggirono lontano dalla Repubblica in settori remoti dell’Orlo Esterno poco popolati e poveri di risorse. Una volta risolte le questioni con la Repubblica, gli Imperiali si spinsero ulteriormente nelle inesplorate regioni sconosciute, espandendo le loro risorse e costruendo la loro nuova infrastruttura.

Il Primo Ordine come il Nazismo

L’ immaginario del Primo Ordine ricorda molto la Germania nazista. La sua storia fu ispirata dalla teoria ODESSA secondo cui i nazisti fuggirono in Argentina dopo la seconda guerra mondiale. 

La Nuova Repubblica e il patto con gli Imperiali

L’Impero condusse la sua ultima resistenza nella battaglia di Jakku, ma i loro sforzi alla fine fallirono e l’Impero si dissolse. Le rimanenti forze imperiali si ritirarono e la Nuova Repubblica formatasi fuori dalla Resistenza non ritenne che valesse la pena di perseguirle ulteriormente, concludendo poi le ostilità con l’Impero con la Concordanza Galattica: l’accordo imponeva un severo disarmo e pesanti riparazioni agli imperiali.

Kylo Ren come Darth Vader

Kylo Ren, braccio destro di Snoke, come Darth Vader ha spesso conflitti con il comando militare superiore. Questa gerarchia consente a Snoke di mantenere un clima più severo nei ranghi superiori dell’Ordine ma poiché Kylo Ren non fa parte della struttura formale di comando, può ispirare la paura anche ai membri più alti del Primo Ordine.

La base operativa si muove di continuo

Il Primo Ordine non ha una base operativa ufficiale, e questa tattica consente a Snoke di scappare se i piani vanno male. Probabilmente ne Gli Ultimi Jedi la sua base temporanea sarà presto trovata.

Il Primo Ordine dipinto come un bene salvifico

Mentre il Primo Ordine allevava e formava nuovi membri, questi venivano indottrinati con la gloria dell’Impero e la depravazione della Repubblica. Qualsiasi agitazione nel Primo Ordine è stata attribuita agli agenti della Nuova Repubblica e questa propaganda ha lasciato che il Primo Ordine sembrasse il liberatore dal dominio oppressivo e caotico della Nuova Repubblica. La Nuova Repubblica fu quindi dipinta come un’organizzazione terroristica che si ribellò contro l’impero benevolo e ottenne il potere.

Fonte: ScreenRant

Star Wars: 15 cose che non sapevamo sul rapporto tra Leia e Han Solo

Han Solo e Leia, coppia poco convenzionale e amata da tutti i fan di Star Wars, sono stati un faro di novità all’interno dell’immaginario cinematografico classico. Rompendo gli schemi, trasudando intelligenza, ironia e indipendenza dai ruoli tradizionali, sono forse una delle cose più lungimiranti dell’intero franchise creato da George Lucas.

Ma oltre ciò che già conosciamo su di loro, esistono ancora dei segreti sul loro rapporto? ScreenRant ne ha scovati ben 15 che potete leggere e sfogliare qui sotto:

Originariamente ci sarebbe stato più spazio per il triangolo amoroso Luke/Leia/Han

Il bacio tra Luke Skywalker e Leia è ancora considerato uno dei momenti più strani di Star Wars, anche se in realtà c’è dell’altro: all’inizio George Lucas voleva includere un altro fratello gemello, chiamato Nellith, che si sarebbe inserito all’interno di un triangolo amoroso “allargato”. Fortunatamente non è andata così.

Han e Leia non hanno mai detto a Kylo Ren che Dart Vader era sua nonno

Nel romanzo Bloodline di Claudia Gray, si parla del fatto che Leia non ha mai informato il giovane Ben Solo sulla verità della sua discendenza. Ben nel libro ha 23 anni, il che significa che ha vissuto la maggior parte della sua vita all’oscuro di questa cruciale eredità.

Tra i due ci sono dieci anni di differenza

Come se non fosse già evidente, poiché tra Harrison Ford e Carrie Fisher ci sono 14 anni di differenza, Han e Leia sono separati da dieci anni come confermato dal nuovo canone. 

La battuta “Lo so” è stata improvvisata da Harrison Ford

Il culmine romantico de L’impero colpisce ancora è senza dubbio il momento in cui, poco prima di essere calato nella carbonite, Han e Leia si scambiano le battute “Ti amo” e “Lo so”. In realtà la versione originale della sceneggiatura prevedeva dialoghi diversi con Leia che avrebbe dovuto dire: “Ti amo. Non potevo dirtelo prima, ma è vero” con Han che invece avrebbe risposto “Ricordalo, perché tornerò“.

Il cambio di battuta ha portato ad un conflitto con Carrie Fisher

Nonostante la battuta improvvisata di Ford sia riuscita perfettamente, all’epoca Carrie Fisher non fu entusiasta. Il regista  di Star Wars Irvin Kershner ha poi spiegato le ragioni di questa tensione: “Harrison è un attore molto bravo. Ho considerato quella scena come interamente sua, ed è per questo che gli ho dato così tante opportunità di dirmi come pensava che avremmo dovuto trattarlo. Ciò ha portato ad una leggera tensione con Carrie.

Durante le riprese di Una nuova speranza Fisher e Ford hanno avuto una storia

Nel suo libro di memorie pubblicato nel 2016, The Princess Diaries, Carrie Fisher ha confermato che lei e Harrison Ford hanno avuto una storia durante le riprese di Star Wars. Come spiegato dall’attrice, il loro coinvolgimento è avvenuto durante i tre mesi di produzione di Una nuova speranza, e che si era trattato di un’ infatuazione.

Fisher e Ford erano un po’ brilli durante le riprese dell’arrivo a Cloud City

Secondo Carrie Fisher, lei e Harrison Ford avrebbero partecipato ad una festa con Eric Idle e i Rolling Stones durante la produzione di L’impero colpisce ancora, e se si guarda attentamente la scena dell’arrivo di Han e Leia a Cloud City, possiamo notare che i due appaiono leggermente brilli.

Han Solo potrebbe essere stato sposato al momento dell’incontro con Leia

Con l’Universo Esteso di Star Wars, abbiamo avuto accesso a nuovi contenuti scritti per colmare le lacune tra la trilogia originale e la trilogia successiva. Tra queste spicca la rivelazione secondo cui Han Solo potrebbe essere stato sposato – anche se illegittimamente – con qualcuno che fosse Leia Organa. Forse con Sana Starros, introdotta come una persona dal passato oscuro di Han?

Il passaggio al lato oscuro di Kylo non è il solo motivo del fallimento del loro matrimonio

Molti fan hanno ragionevolmente presunto che il motivo della separazione di Han e Leia, come rivelato in The Force Awakens, fosse la tragica caduta del loro figlio nel lato oscuro della Forza. ma c’è dell’altro: a causa dell’impegno di Leia con i Ribelli e dell’impossibilità di Han di gestire lo stress, i due si sono trovati di fronte a stili di vita fondamentalmente incompatibili. 

La scena del congelamento di Han Solo è stata scritta solamente perché Ford non sapeva se sarebbe tornato per un terzo film

L’unica ragione per cui questa iconica scena è stata inclusa nella sceneggiatura, è perché Harrison Ford non era disposto a impegnarsi a recitare in un terzo film in quel momento.

Lando e Han hanno insegnato a Leia come giocare a Sabacc

Come noto, Han Solo ha vinto il Millennium Falcon grazie ad una scommessa contro Lando Calrissian. A sorprendere però è il fatto che, insieme a Lando, Han abbia insegnato a Leia come giocare a Sabacc, un gioco notoriamente difficile in qualche modo simile al nostro Blackjack.

Han non aveva mai pensato di avere figli, al contrario di Leia

Leia era certa che Han sarebbe stato un ottimo padre e anche un ottimo nonno. Se pensiamo a come è finita però, con Han Solo che non ha avuto la possibilità di dimostrarlo, un po’ ci viene da piangere.

Han non sopportava l’idea di essere legato nel matrimonio

Il loro matrimonio tra Han e Leia non era del tutto convenzionale. Invece di restare a casa mentre Leia era al Senato Galattico, Han aveva iniziato a lavorare come pilota da corsa e istruttore per le generazioni future di piloti.

Leia sapeva delle ombre nell’animo di Kylo ma non l’ha mai detto ad Han

Leia aveva percepito fin dalla gravidanza che c’era qualcosa di oscuro dentro Ben – grazie, in parte, alla sua consapevolezza dell’interesse di Snoke per lui – ma non aveva mai pensato di dire a Han tutto quello che stava succedendo, perché aveva paura che non potesse capirlo.

Leia e Han avevano già programmato un “giorno” in cui si sarebbero rivisti felici e insieme

Han e Leia non hanno mai avuto un momento per stare da soli. Nel corso del romanzo Bloodline di Claudia Gray, la coppia di sposi di lunga data spesso fantastica sul prendersi un po’ di tempo da condividere insieme e per viaggiare da un sistema all’altro con il Millennium Falcon. Ma data la natura difficile della vita lavorativa di Leia, e la probabilità di Han di essere richiamato ai suoi impegni di pilota, i piani di fuga d’amore si sono rivelati più difficili di quanto previsto.

Star Wars: 15 cose che non sapevamo su Captain Phasma

Star Wars: 15 cose che non sapevamo su Captain Phasma

Uno dei personaggi più amati e acclamati dai fan, Captain Phasma, ha salutato la saga dopo l’ultima battaglia contro Finn in Star Wars: Gli Ultimi Jedi, tra il dispiacere degli spettatori e i dubbi sul futuro (È davvero morta? La rivedremo in Episodio IX?). Restano comunque irrisolte alcune domande sulle sue origini, il background, le ragioni del suo essere così freddamente crudele, elencate da ScreenRant in questa lunga lista di curiosità su Phasma.

Potete leggerle di seguito.

È cresciuta in una grotta

Nel libro “Phasma” scritto da Delilah S. Dawson si scopre che Phasma era originaria del pianeta Parnaso e crebbe in una caverna isolata chiamata Nautilus; solo più tardi divenne parte di una tribù conosciuta come Scyre. La vita su Parnaso era durissima, e Phasma imparò lì a lottare per la sopravvivenza.

La sua armatura cromata è stata prodotta dallo yacht di Palpatine

A differenza delle armature bianche degli Stormtrooper già viste nei vecchi episodi di Star Wars, quella di Phasma è d’argento: l’uniforme è stata forgiata dal materiale extra recuperato da uno yacht Naboo appartenuto all’Imperatore Palpatine. L’episodio viene raccontato nei fumetti, quando Lando Calrissian e Lobot rubano uno degli yacht di lusso dell’imperatore Palpatine chiamato Imperialis. 

Il suo occhio scoperto è un’idea di Daisy Ridley

Secondo EW, è stata Daisy Ridley a suggerire l’idea di mostrare il volto di Phasma attraverso il dettaglio dell’occhio scoperto. Il costumista Michael Kaplan inizialmente voleva togliere l’intero casco di Phasma, ma Rian Johnson ha insistito nel mostrare solo l’occhio di Phasma, per alimentare ancora di più il mistero e la curiosità dei fan. 

Ha tradito la sua famiglia

Nel libro “Phasma” l’autrice Delilah S. Dawson scava nel passato del personaggio, evidenziando la sua natura oscura e contorta. Spinto dall’ambizione e dal potere, Phasma si trova ripetutamente di fronte a situazioni in cui deve scegliere tra onore e sopravvivenza. Sempre nel libro si intuisce come il personaggio scelga sempre la propria sopravvivenza anche a spese della sua famiglia. Quando finalmente si unisce ai ranghi del Primo Ordine, Phasma continua a seguire la sua ambizione, arrivando rapidamente al grado di Capitano. 

Odia la sabbia come Anakin

In una delle sezioni più divertenti del romanzo di Delilah S. Dawson, si fa riferimento ai prequel di Star Wars, con Phasma che condivide i suoi pensieri in merito alla sabbia (“irritante, si infila dappertutto e scivola dai vestiti agli stivali“). Sembra davvero che Phasma la pensi come il giovane Anakin Skywalker (ricordate le sue confessioni a Padme Amidala mentre era su Naboo?). 

Sapeva che Finn era “diverso”

Dopo essere diventata Capitano, Phasma si è occupata dell’addestramento di metà degli Stormtrooper del Primo Ordine. Conosciuta per la sua mentalità strategica e le sue diverse abilità in battaglia, Phasma pretende standard elevati dai suoi soldati e osserva il loro comportamento per trovare i loro punti deboli. E di fatto aveva notato che “FN-2187”, ovvero Finn, aveva il potenziale per essere uno dei migliori stormtroopers…ma nascondeva una problematica: aveva un livello pericoloso di empatia.

Per Gwendoline Christie Phasma è il primo villan donna di Star Wars

Gwendoline Christie, d’accordo con i desideri dei fan, ha dichiarato che Captain Phasma avrebbe avuto un ruolo più ampio in Star Wars Gli Ultimi Jedi. Il regista Rian Johnson ha anche accennato al fatto che Phasma avrebbe avuto più scene d’azione rispetto ai film precedenti. L’attrice è poi stata fortemente coinvolta nel processo creativo del film, specialmente quando si discuteva delle origini del personaggio, ed è stata fiera di affermare che Phasma è il primo vero villain femminile della storia del franchise.

Phasma è un personaggio giocabile in Battlefront II

Nelle settimane che hannp preceduto l’uscita de Gli Ultimi Jedi, Phasma è stato aggiunto come personaggio giocabile in Star Wars Battlefront II dopo il sondaggio della EA rivolto ai fan. Il nuovo aggiornamento includeva infatti le “Faction Challenges”, in cui i giocatori devono scegliere se schierarsi con il Primo Ordine o la Resistenza. Ogni settimana il videogame ha generato una sfida diversa, incoraggiando vari tipi di gameplay e premiando i giocatori con premi. 

Era alleata con il padre del generale Hux

Dopo l’educazione giovanile a Parnaso, Phasma entra in contatto con Brendol Hux,  padre del futuro generale Hux, dimostrandogli la sua preziosa esperienza in battaglia. Hux la individua subito come guida ideale per combattere e guardia personale degli Stormtrooper del Primo Ordine. In meno di un anno poi, Brendol Hux la promuove al grado di capitano.

Ha avvelenato il padre del generale Hux

Dopo la sua promozione a Capitano, Phasma torna a Parnaso per creare la sua armatura cromata cattura e per raccogliere un insetto velenoso; gli servirà per aiutare il figlio di Brendol Hux ad uccidere suo padre. 

Ha personalizzato il suo blaster

Captain Phasma è nota per aver sfoggiato un blaster personalizzato chiamato F-11D Sonn-Blas. Cromato, perfettamente abbinato alla sua armatura, in battagliapuò scatenare il fuoco e ha una guardia del grilletto ricurvo che consente di impugnarlo a due mani. 

Come si è salvata in Il Risveglio della Forza?

Ci sono ancora molti dubbi sull’uscita di scena di Phasma nel finale de Il Risveglio della Forza, con la sua misteriosa fuga dal compattatore di rifiuti. Dopo che la base Starkiller è stata scossa da una serie di bombe della Resistenza, Phasma precipita verso un tie fighter riuscendo a raggiungere la sua destinazione, vedendo in lontananza Kylo Ren. Sappiamo che Kylo stava combattendo con Rey, ma questo è un dettaglio che si presume e non è esplicitato del tutto da nessuna partre.

Un personaggio progressista

Nelle vecchie trilogie di Star Wars si notava l’assenza di cattivi femminili sullo schermo, ed è proprio l’attrice Gwendoline Christie a mostrare gratitudine nei confronti della Disney. In particolare, ha lodato Captain Phasma definendola un personaggio femminile molto progressista, poiché la rappresentazione delle donne nei media è spesso dettata da caratteristiche fisiche; l’attrice ha fatto notare come Phasma indossasse un’armatura che non era sessualizzata.

Potrebbe apparire in Episodio IX

star warsNe Gli Ultimi Jedi Phasma si confronta con l’ex allievo Finn che prima di infliggerle il colpo apparentemente fatale, dice con orgoglio “Sono una feccia ribelle!”. Molti fan credono che rivedremo Captain Phasma, anche dopo le dichiarazioni ironiche di Rian Johnson che ha dichiarato “Phasma è il Kenny di South Park di questa franchise”.

Potrebbe ribellarsi al Primo Ordine

Anche se non è riuscita a battere Finn, c’è sempre la possibilità di rivedere Phasma in Episodio IX. Nel romanzo prima citato viene presentato un altro punto di vista della storia, dove potremmo persino vedere la svolta di Phasma contro il Primo Ordine. Inoltre, durante un Q&A, Mark Hamill ha postulato una teoria sul destino di Phasma per i fan dichiarando che “Lei sopravviverà, candendo tra le fiamme e atterrando su un grande mucchio di spazzatura.

Star Wars: 15 cose che abbiamo capito male

Star Wars: 15 cose che abbiamo capito male

Star Wars ha raccolto schiere di fan in tutto il mondo, attraversando tre diverse generazioni di spettatori, dal suo esordio negli anni Settanta fino ai giorni nostri, con la nuova trilogia targata Disney.

Nonostante tra gli appassionati esista una grande cultura del suo universo, è bello sapere che c’è ancora molto da imparare sulla saga e le sue presunte verità. Nello specifico poi, ci sono alcune cose date per scontate che invece nascondono una versione alternativa più che plausibile.

Leggi anche – Star Wars: 15 cose accadute fra Episodio IV e V che non conoscete

Ecco quindi di seguito le 15 cose che tutti abbiamo capito male di Star Wars, raccolte da CBR:

Gli Stormtroopers hanno una pessima mira

Gli Stormtroopers hanno una pessima mira“: è ciò che qualsiasi spettatore di Star Wars potrebbe dire dopo aver visto un qualsiasi capitolo della saga. Ebbene si tratta di un errore. In Una nuova speranza ad esempio, stavano deliberatamente evitando di colpire i nostri eroi (ricordate il piano di Vader di seguire Luke e co. per scoprirne la base?). In Rogue One è stato chiarito che la Forza a volte protegge i nostri eroi dai colpi degli Stormtroopers. Queste sono diverse prove del fatto che no, non sono pessimi tiratori ma soltanto contrastati dal potere della Forza.

Han era un ottimo contrabbandiere

Molte persone tendono a pensare che Han fosse un grande contrabbandiere prima di essere coinvolto nella ribellione, ma sfortunatamente, non è così. In primo luogo, sappiamo che Jabba lo sta inseguendo perché ha dovuto scaricare alcune spezie per schivare gli Imperiali, cosa che un vero contrabbandiere non farebbe mai, e poi è stato ingannato da Lando Calrissian. Decenni dopo, lo vediamo mentre gestisce male le sue finanze (all’inizio de Il Risveglio della Forza) con diversi gruppi che gli danno la caccia per recuperare i soldi. 

Gli Ewok dovevano perdere

Il ritorno dello Jedi è considerato il film più debole della trilogia originale e una cosa su cui i detrattori del film amano concentrarsi sono gli Ewok. I fan si oppongono all’idea di primitivi con bastoni che battono quello che Palpatine descrive come “un’intera legione delle mie migliori truppe”. Tuttavia, questi Stormtroopers non hanno mai avuto una possibilità!

In primo luogo, gli Ewok conoscevano il terreno e potevano naturalmente camuffarsi mentre l’Impero non poteva. In un vecchio commento, Lucas ha sottolineato questo aspetto dicendo che gli Ewok sono come i vietcong (che sono stati in grado di sconfiggere spesso forze tecnologicamente superiori). Abbiamo anche brevemente visto un Ewok con un blaster, il che implica che sanno usare la tecnologia imperiale contro il nemico. Per cui non è affatto giusto pensare che gli abitanti di Endor dovessero perdere contro l’Impero.

I “midiclorian” non hanno senso

Uno degli aspetti più criticati dai fan bei prequel di Star Wars, sono stati i “midiclorian“, cioè l’entità fittizia che vive nelle cellule degli Jedi ed è responsabile dei loro poteri. La critica maggiore fu rivolta al fatto che questa idea fosse del tutto contraria al misticismo della Forza e fondamentalmente non aveva senso.

I Jegi non sarebbero mai stati contati a centinania se ci fosse stati un modo facile per scoprire la loro sensibilità alla Forza. E questa abilità divenne canone molto prima dell’uscita dei sequel, con la trilogia di Kevin J. Anderson, Jedi Academy, in cui Luke usa un dispositivo da remoto per scovare altri potenziali Jedi.

Inoltre, un’alta densità di midiclorian spiega perché alcuni diventano potenti nella Forza pur non avendo cominciato l’addestramento da bambini (come Rey o Luke stesso). 

Luke non era in grado di pilotare un X-Wing

Per molte persone è stato sorprendente vedere come Luke Skywalker potesse improvvisamente pilotare un X-Wing nella prima trilogia. Questo perché non abbiamo mai visto prima le sue abilità di guida (anche se lui insiste che non è “tanto male come pilota”), ma esiste una spiegazione piuttosto semplice: ricordate il modello giocattolo con cui Luke gioca mentre parla con C-3PO? Luke si è allenato a lungo con un modello precedente di velivolo, per cui riesce benissimo a pilotare un X-Wing, appena ne ha uno a portata di mano.

Anakin non era il prescelto

Nella trilogia prequel di Star Wars la teoria secondo cui Anakin Skywalker era “il prescelto” e che era “destinato a portare l’equilibrio nella forza” è stata oggetto di critiche e ripensamenti. Considerando che tradisce Obi-Wan e uccide tantissime persone, la maggior parte del pubblico aveva supposto che Anakin non fosse affatto il Prescelto. E invece no, lo era, perché ha effettivamente portato l’equilibrio. Alla fine restano due Jedi e due Sith, situazione alquanto equilibrata. Inoltre il fatto che poi Vader uccida Palpatine contribuisce in maniera definitiva a portare l’equilibrio, dunque la profezia si è realizzata.

La Morte Nera doveva sparare prima

Molti spettatori restano ancora delusi ogni volta che guardano Una nuova speranza a causa della Morte Nera. Perché c’è voluto così tanto tempo per mettersi in posizione e sparare sulla base ribelle? Questa domanda ha una risposta abbastanza semplice: la base ribelle non era su Yavin, ma su Yavin IV, dunque quando la morte Nera arriva Yavin IV era dalla parte opposta alla sua direzione. Il tempo necessario a spostarsi per cambiare mira e l’intervento della Forza ha permesso ai nostri eroi di salvarsi.

Captain Phasma è il primo stormtrooper donna

Captain Phasma è stata introdotta in Il Risveglio della Forza per poi essere maltrattata e uccisa in Gli Ultimi Jedi. Un errore però è presumere che lei sia la prima Stormtrooper donna dell’universo di Star Wars: sbagliato. Forse è la prima che vediamo sullo schermo, tuttavia in alcuni romanzi canonici di Star Wars come New Dawn, vengono menzionate altre donne Stormtroopers.

Alderaan non era un bersaglio militare

In molti tendono a vedere i film dalla prospettiva degli eroi, e quindi quanto Leia dice che Alderan non era un obbiettivo militare, quando il pianeta su cui è cresciuta viene distrutto dalla Morte Nera. Tuttavia non è proprio esatto: Alderaan era invece una base operativa per Bail Organa e Leia che finanziava la Ribellione. Racconti diversi nel corso degli anni hanno mostrato come Alderaan fosse fonte di contrabbando di armi per i Ribelli e come spiasse l’Impero. Magari non era un obbiettivo militare dichiarato, me dal punto di vista dei cattivi, distruggerlo è stato un colpo vincente per la distruzione della Ribellione.

Leia non era in grado di muoversi nello spazio

Gli Ultimi Jedi ha creato una spaccatura tra i fan, a causa di molte scene che hanno fatto discutere. Tra queste quella in cui Leia sopravvive al vuoto dello spazio: secondo alcuni, Leia, che non aveva sostenuto il suo addestramento Jedi, non poteva essere improvvisamente così capace di usare la Forza. Tuttavia è una possibilità plausibile, come spiegato dallo stesso regista Rian Johnson: Leia è mossa dall’istinto e la forza agisce per impedirle di morire.

Kylo Ren avrebbe dovuto sconfiggere Rey

Kylo Ren ha perso il suo primo incontro con Rey. Snoke stesso era incredulo davanti al fatto che un guerriero ben addestrato  nel lato oscuro della Forza potesse perdere un combattimento con qualcuno che a malapena aveva usato la Forza e che non aveva mai nemmeno preso in mano una spada laser. Se facciamo attenzione alla storia però, ricorderemo che nella scena precedente Kylo è stato ferito da Chewbacca e sta sanguinando, quindi sta già iniziando a combattere con un grave handicap. Inoltre vuole catturare Rey viva e non ucciderla.

La frase “In meno di 12 parsec” è un errore

Tutti sanno quanto Han Solo ami vantarsi sulla velocità del suo Millennium Falcon: in una celebre scena, racconta a Luke e Obi-Wan che questa “è la nave che ha fatto la rotta di kessel in meno di 12 parsec“. Ma poiché un parsec misura la distanza e non il tempo, la maggior parte della gente ha pensato che questa frase fosse solo un errore da parte di George Lucas. Pensiero sbagliato: per prima cosa, dobbiamo capire che Han si sta vantando, quindi è chiaro che potrebbe aver mentito; seconda cosa, la famosa rotta prevedeva l’avvicinamento a dei buchi neri, e la loro distorsione gli ha permesso di finire la corsa in meno distanza di chiunque altro. Forse ne arriverà una prova evidente con Solo: A Star Wars Story, il film in uscita a maggio.

Tutti gli stormtroopers sono cloni

Un’idea piuttosto diffusa tra gli spettatori di Star Wars riguarda il fatto che gli Stormtroopers siano tutti dei cloni. In realtà non è così: dopo la morte dei primi cloni originali, l’Imperatore scelse di affidarsi a normali esseri umani, arruolando nuovi Stormtroopers anche tra i volontari. La conferma definitiva c’è ovviamente in Star Wars: Il Risveglio della Forza, in cui assistiamo addirittura alla diserzione di un soldato del Primo Ordine, quello che diventerà uno degli eroi della Resistenza: Finn.

Yoda ha distrutto tutti gli antichi testi dei Jedi

In Gli Ultimi Jedi abbiamo visto Yoda tornare sotto forma di spirito e invocare alcuni fulmini per bruciare l’albero dove Luke Skywalker custodiva gli antichi testi Jedi. Luke crede così che i testi siano andati persi, ma come dice Yoda, non c’è nulla in quei libri che Rey non sappia già. La battuta di Yoda è in realtà molto letterale. Alla fine del film infatti, si vede Rey che ha portato con sé i libri nel Millennium Falcon, quindi non solo gli antichi testi Jedi sono al sicuro, ma Rey probabilmente li userà per accrescere le sue conoscenze.

Il corpo di Darth Vader dovrebbe essere scomparso del tutto

Parte dei fan è sempre rimasta infastidita dal fatto che il corpo di Darth Vader non sia scomparso nel momento in cui muore, ma che il suo corpo, per quanto martoriato, rimane intatto, davanti agli occhi di Luke. Dopotutto Yoda e Obi-Uan erano scomparsi in punto di morte, e anche Luke si unisce così alla Forza, in Gli Ultimi Jedi.

Per quanto sia difficile ammetterlo, la trilogia prequel risponde in modo definitivo al problema: i Jedi non scompaiono naturalmente quando muoiono, Qui-Gon ad esempio lascia indietro il suo corpo quando viene sconfitto da Darth Maul, e sia L’Attacco dei Cloni che La Vendetta dei Sith mostra diversi corpi morti di Jedi. Non c’è un solo modo per unirsi alla Forza, dopo la vita terrana.

Star Wars: 15 cose accadute fra Episodio IV e V che non conoscete

Sul finale di Episodio IV: Una Nuova Speranza, la Morte Nera veniva attaccata dai ribelli e distrutta grazie all’intervento di Luke. Da allora si è sviluppata una sorta di pausa narrativa non ripresa dai film ma in seguito affrontata dall’universo esteso di Star Wars, in particolare dai fumetti.

Grazie a questi siamo in grado di scovare alcuni dettagli di trama che ScreenRant ha riassunto in una lista: ecco quindi 15 cose accadute fra Episodio IV e V che non conoscevate:

Luke e Darth Vader hanno avuto il loro primo scontro con le spade laser

Prima del loro iconico duello in L’Impero colpisce ancora, le spade laser di Luke e Vader si sono scontrate per la prima volta nel bel mezzo di una fabbrica di armi imperiale situata sul pianeta Cymoon 1: Luke era lì in incognito per distruggerla insieme a Leia, Han, Chewbacca, R2-D2 e C-3PO. Ignaro del fatto che Luke fosse suo figlio, Darth Vader si prese gioco del modo infantile con cui il ragazzo teneva la sua spada laser; Luke si salvò solo grazie all’esitazione di Vader di fronte alla vista della sua vecchia spada laser blu.

Darth Vader era tornato a Tatooine per negoziare con Jabba The Hutt

Vulnerabile e privo di risorse dopo la distruzione della Morte Nera, l’Impero si rivolse a Jabba the Hutt per chiedere aiuto. Vader tornò quindi a Tatooine per negoziare con Jabba chiedendo al signore del crimine di schierare due dei suoi migliori cacciatori di taglie per rintracciare il pilota ribelle che aveva fatto saltare in aria la Morte Nera.

Han ha finto di lavorare per Jabba solo per aiutare la Ribellione

Prima che Vader negoziasse con Jabba su Tatooine, la Ribellione ostacolò l’accordo dell’Impero. Han ha finto di essere un rappresentante di Jabba su Cymoon 1 per infiltrarsi e distruggere la fabbrica di armi imperiali. Il piano funzionò però fino all’arrivo inaspettato di Vader.

L’Imperatore ha manipolato Darth Vader

Dopo aver fallito nel recuperare i piani della Morte Nera o impedire che questa venisse distrutta, Darth Vader si trovò in una posizione precaria alla fine di Una Nuova Speranza. L’Imperatore lo declassò per stare agli ordini del generale Tagge, uno dei membri del Comando Supremo Imperiale e manipolò gli eventi in modo che il dottor Cylo, uno scienziato spietato che aiutò Vader a sopravvivere dopo le ferite mortali su Mustafar, sostituisse uno dei suoi soggetti potenziati dal cibernetico come Vader come apprendista e mano destra dell’imperatore.

Luke ha scoperto i diari di Obi Wan su Tatooine

Luke tornò a Tatooine e alla casa di Obi-Wan per trovare le risposte che cercava, e lì trovò i diari di Obi-Wan. Inoltre sfuggì a Boba Fett con i diari che non solo gli fornirono più informazioni sulla Forza e sui Jedi, ma gli diedero prova della mentalità di Obi-Wan durante i suoi anni di esilio e sulla sua protezione a Tatooine.

Luke ha cercato di andare al tempio Jedi sul pianeta Coruscant

Cercando di imparare tutto ciò che poteva sulla Forza e sui Jedi, Luke decide di andare al Tempio Jedi situato a Coruscant, un compito quasi impossibile dato che il pianeta era situato nel cuore del territorio imperiale. Nel frattempo l’Imperatore aveva trasformato il Tempio Jedi nel suo Palazzo Imperiale.

Luke è stato obbligato a combattere in un’arena di gladiatori

Per ordine di Grakkus the Hutt, Luke è stato messo in mostra per combattere fino alla morte nell’arena dei gladiatori poichè ultimo jedi rimasto. E per mettere in scena la lotta più epica possibile, Grakkus schierò una massiccia bestia dalle miniere di Mustafar nota come Kongo.

Leia, Han e Chewbacca hanno usato le spade laser

Usando le spade laser prese della collezione di Grakkus, R2 fornì Leia, Han e Chewbacca le armi jedi per combattere il caos che era scoppiato nell’arena e aiutare la fuga di Luke. Leia usò la spada laser ancor prima di conoscere la Forza o e la parentela con Luke o Vader.

Chewbacca ha cercato di uccidere Darth Vader

Quando Vader arrivò su Cymoon 1, Chewbacca si trovò in una posizione di mirino perfetta: Han lo esortò a non sparare perché si sarebbe rivelata una mossa suicida e ciò avrebbe allertato l’Impero sulla presenza delle forze ribelli. Leia ovviamente non era d’accordo e comandò a Chewbacca di sparare e uccidere Vader: il villain deviò il primo colpo con la sua spada laser usando la Forza per lanciare alcuni Stormtroopers come scudi umani ai seguenti colpi. 

Darth Vader ha creato un esercito di droidi dell’era separatista

Per combattere Cylo e gli altri avversari sulla sua strada, Vader aveva bisogno di protezione. Ritornò quindi sul pianeta Geonosis per mettere su esercito: gli abitanti del pianeta erano stati spazzati via dall’Impero, ma una regina geonosina era sopravvissuta alla sterilizzazione e si era legata a una fonderia di droidi dell’era separatista delle Guerre dei Cloni. Vader usò la sua spada laser per separarla dalla fonderia e la prese per sé, creando i suoi nuovi sudditi. 

Leia ha salvato i rifugiati del pianeta Alderaan

Altri cittadini del pianeta Alderaan si erano sparsi in tutta la galassia diventando rifugiati. L’Impero ha cercato di dargli la caccia per terminare definitivamente lo sterminio, ma grazie all’aiuto di Nien Nunb, Leia è riuscita a far fuggire i suoi concittadini e attraverso questi sforzi la principessa è stata in grado di incanalare il suo dolore.

Leia ha incontrato la “moglie” di Han

Han aveva finto di sposare Sana Starros per una rapina compiuta insieme, e fedele al suo stile, era poi fuggito con tutti i soldi. Da allora Sana gli ha dato la caccia in tutta la galassia per vendicarsi, ed è riuscita perfino ad incrociare la strada di Leia. Rendendosi conto di chi fosse e del suo valore per la ribellione, Sana voleva rapirla per ottenere dall”Impero una ricca ricompensa…Han cercò di persuaderla e alla fine cedette.

Luke, Leia e Han hanno incontrato i sopravvissuti di Jedha

La Morte Nera distrusse la città di Jedha, ma il pianeta sopravvisse. Mentre Saw Gerrera morì, alcuni dei suoi soldati fuggirono e solo in seguito Luke, Leia e Han si recarono a Jedha nel tentativo di far ricongiungere i partigiani alla ribellione. Inizialmente respinsero l’offerta, poi invece finirono per lavorare insieme per combattere l’Impero. Attraverso questa esperienza Luca ha conosciuto le gesta di Jyn Erso e dei sacrifici inestimabili che lei e il suo team hanno copiuto durante gli eventi di Rogue One.

Darth Vader ha ripetutamente collaborato con l’archeologa Dr. Aphra

Vader aveva bisogno di un aiuto per tornare nelle grazie dell’Imperatore e lo trovò nell’archeologa Dr. Aphra. La sua conoscenza unica e l’intraprendenza l’hanno resa una risorsa utile nella missione di Vader: Aphra lo aiutò ad acquisire l’esercito di droidi dell’era separatista dalla fonderia di Geonosis disabilitando molti dei suoi avversari. Inoltre, insieme hanno cancellato le prove di Boba Fett per rintracciare Luke su Tatooine.

Darth Vader ha scoperto di essere il padre di Luke grazie a Boba Fett

Boba Fett scoprì che il vero nome di Luke era Skywalker. La rivelazione fece capire a Vader che non aveva solo un figlio, ma che suo figlio era anche il pilota ribelle che fece esplodere la Morte Nera…Luke era la chiave di tutto ciò che cercava Vader, mentre Boba Fett non si rendeva conto della grandezza della sua scoperta, quello fu probabilmente il più grande contributo alla trama.

Star Wars: 15 attori che non hanno avuto fortuna dopo i film

Nonostante il fortissimo impatto che la saga di Star Wars ha avuto su più generazioni di spettatori, non si può dire che al successo dei film sia corrisposto quello di alcuni degli attori che vi hanno preso parte nel corso degli anni. La stessa triste sorte è capitata perfino a Carrie Fisher e Mark Hamill, per lungo tempo ignorati da Hollywood ma risorti, ancora nei panni della principessa Leia e di Luke Skywalker, nella nuova trilogia lanciata dalla Disney.

Ma se vi stavate chiedendo quali attori di Star Wars non hanno trovato fortuna nell’industria dopo aver partecipato al franchise, ScreenRant ne ha elencati 15 in questa lista che potete sfogliare qui sotto:

Jake Lloyd

Dopo l’uscita de La minaccia fantasma, molti critici e fan avevamo diffamato l’ interpretazione del giovane Anakin Skywalker di Jake Lloyd, senza contare gli episodi di bullismo scolastico citati dall’attore e motivo principale del suo ritiro dalla recitazione nel 2001. Da allora è apparso in un solo film. 

Ian McDiarmid

L’imperatore Palpatine è stato un villain perfetto, grazie anche alla prestazione attoriale di Ian McDiarmid. Tuttavia, l’incredibile recitazione non sembra aver condotto l’attore verso ruoli cinematografici di alto calibro. 

Hayden Christensen

Hayden Christensen ha avuto una carriera promettente dopo Star Wars, arrivando addirittura a conquistare una nomination ai Golden Globes. Nonostante questa solida base, gli anni seguenti non gli hanno riservato granchè tranne Jumper e Takers, nessuno dei quali ha ottenuto un grande successo al botteghino. 

Billie Dee Williams

Lando Calrissian è uno dei personaggi più interessanti dei film di Star Wars e bisogna ringraziare l’affascinante attore che lo ha ritratto, Billy Dee Williams. Dopo il ritorno dello Jedi, è stato Harvey Dent nel Batman di Tim Burton ma sfortunatamente, dopo l’uscita del terzo film Williams è stato sostituito da Tommy Lee Jones. Da allora, l’attore non ha avuto grandi parti in nessun film importante.

Jimmy Smits

Prima di essere scelto nel ruolo del senatore Bail Organa, Jimmy Smits era apparso nelle serie tv L.A. Law e NYPD Blue. Smits ha poi partecipato a cinque film e uno di questi era Rogue One: A Star Wars Story. 

Mark Hamill

Quello che spettò a Mark Hamill dopo Il ritorno dello Jedi fu una serie di parti piccole in film e e serie televisive. Inoltre ha anche offerto la sua voce nella versione inglese di Nausicaä della Valle del Vento di Myazaki e al Joker in Batman the Animated Series.

David Prowse

Proprio come Ray Park, David Prowse ha avuto la sfortuna di essere completamente coperto e doppiato quando ha indossato i panni di Darth Vader. La cosa peggiore è che Prowse non era a conoscenza del doppiaggio durante la produzione di Una nuova speranza…

Carrie Fisher

Sfortunatamente, la sua carriera dopo la trilogia originale ha subito più bassi che alti. I ruoli più importanti di Carrie Fisher risalgono al 1983 e al 2015 con The Burbs, When Harry Met Sally e un ruolo ricorrente in Family Guy.

Peter Mayhew

Anche se la sua altezza lo rendeva perfetto per interpretare Chewbacca, l’attore non è stato mai scelto per altri. Per questo motivo, la sua filmografia è piuttosto scarna.

Pernilla August

Il primo ruolo in lingua inglese di Pernilla August è stato quello di Shmi Skywalker, madre di Anakin, in La Minaccia Fantasma. Originaria della Svezia, è tornata ad apparire in film e serie televisive prodotte nel suo paese natale.

Ahmed Best

Dopo La vendetta dei Sith, la maggior parte del lavoro di Ahmed Best (Jar Jar Binks) è stato in serie televisive e nel doppiaggio di di videogiochi. 

Ray Park

La carriera di Ray Park non è decollata dopo La minaccia fantasma, nonostante sia apparso nel 1999 in X-Men e Snake Eyes e nell’action G.I. Joe. Sebbene Ray Park non sia un nome familiare, rimane un rinomato esperto di arti marziali di fama mondiale.

Temuera Morrison

Tutti amavano Boba Fett, ed è stato bello vedere suo padre Jango in L’attacco dei cloni. Negli anni successivi Temuera Morrison ha ottenuto un bel premio di consolazione doppiando le nuove versioni della vecchia trilogia, dando la voce a Bobba Fett. Presto lo ritroveremo in Aquaman come Thomas Curry.

Anthony Daniels

Anthony Daniels è l’unico attore ad apparire in tutti e otto i film di Star Wars. Che poi è  l’unica cosa per cui è conosciuto nel mondo. La sua carriera infatti non annovera altri ruoli importanti.

George Lucas

Questa ovviamente è una provocazione: ogni spettatore nato dopo il 1970 considera George Lucas fondamentale per la propria infanzia. Non soltanto è la mente dietro lo Star Wars Universe, ma è anche uno dei creatori di Indiana Jones. Tuttavia negli anni sembra essersi affievolita la fiducia nella sua capacità di realizzare buoni film, colpa soprattutto della nuova trilogia.

Star Wars: 11 luoghi o personaggi che la Disney dovrebbe recuperare dall’Universo Espanso

Sappiamo che il nuovo ciclo di film di Star Wars al cinema ha cancellato con un colpo di spugna tutto l’Universo Espanso dal canone ufficiale della Saga. Questo però non vuol dire che i fan non continuino ad amare tutte quelle storie e quei personaggi che per anni hanno fatto parte della loro vita.

Ecco 11 luoghi o personaggi dall’Universo Espanso che la Disney dovrebbe prendere in considerazione:

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Star Wars: 10 soluzioni narrative che avrebbero reso i film migliori

Nella storia del cinema, non esiste probabilmente un franchise più amato di Star Wars. Naturalmente, ciò non significa che la saga sia esente da difetti.

I difetti presenti nei nove episodi vanno da piccole dimenticanze a più grandi ed evidenti problemi. Tuttavia, alcuni di essi potevano risolversi abbastanza facilmente. Partendo da questo assunto, ecco dieci semplici soluzioni narrative – proposte in base all’ordine di uscita del film – che avrebbero reso i film di Guerre Stellari decisamente migliori.

Vader su Hoth

La battaglia di Hoth ne L’Impero Colpisce Ancora è impressionante. I Ribelli cercano di impedire agli AT-AT di distruggere un generatore di scudi che permetterebbe a Darth Vader di entrare nella loro base con le sue truppe di terra. La battaglia evidenzia la situazione disperata in cui si trova l’Alleanza, ma quando Vader è finalmente in grado di passare all’attacco, il risultato finale è piuttosto deludente.

Le sue truppe cercano di impedire la partenza del Millennium Falcon e il Sith entra in scena quando Han Solo è ormai riuscito a decollare. E se avessimo visto l’attacco iniziale di Vader alla base? E se avessimo visto Vader e i suoi uomini farsi strada tra le forze ribelli a terra? Ciò avrebbe dato alla battaglia una sfumature più epica, aumentando la tensione attorno alla fuga di Han e Leia mentre Vader cercava di raggiungerli. Inoltre, avrebbe sicuramente reso Vader una minaccia ancora più intimidatoria agli occhi del pubblico.

La parentela di Luke e Leia

Ne Il ritorno dello Jedi viene rivelato che Luke Skywalker e la Principessa Leia sono in realtà gemelli separati alla nascita. Purtroppo, il momento della grande rivelazione nel film è piuttosto goffo e forzato: questo perché, mentre Obi-Wan parla della sorella di Luke, quest’ultimo ha improvvisa epifania e si rende conto che la sorella di cui parla il maestro è proprio Leia; Obi-Wan conferma la cosa e la conversazione tra i due procede.

È innegabile quanto la scena abbia dell’inverosimile: avrebbe potuto avere maggiore impatto se la sceneggiatura avesse imposto al personaggio di Obi-Wan di fare riferimento in maniera velata al fatto che Leia fosse la sorella di Luke, magari escludendo l’epifania. Il dialogo sarebbe apparso decisamente più fluido e naturale, e la grande rivelazione meno forzata.

Jar Jar

Per quanto controverso sia il personaggio di Jar Jar Binks, è innegabile quanto sia necessario alla trama de La minaccia fantasma in due momenti: all’inizio del film, quando aiuta i Jedi ad intrufolarsi nel Palazzo Reale di Theed, e alla fine, quando suggerisce a Padme di chiedere aiuto ai Gungan per salvare Naboo. Al di là di questi due momenti, però, la presenza di Jar Jar non sembra avere uno scopo definito, soprattutto quando il gruppo arriva su Tatooine.

Questo è il motivo per cui sarebbe stato meglio se fosse rimasto sulla nave mentre Qui Gon e Padme andavano a reclutare l’esercito. Ciò avrebbe permesso al film di focalizzarsi maggiormente su Anakin Skywalker e avrebbe risparmiato ai fan alcuni dei momenti più detestabili di Jar Jar.

I sentimenti di Padme per Anakin

Uno degli aspetti più controversi de L’attacco dei cloni è la storia d’amore tra Anakin e Padme, al punto che molti fan si chiedono ancora oggi come il futuro Darth Vader sia riuscito a conquistare la madre di Luke e Leia. La risposta, molto semplice, è che Padme è stata attratta da Anakin fin dal primo momento in cui lo ha visto (basti notare il modo in cui lo osserva quando si incontrano all’inizio del film).

Ciò viene esplicitato ancora di più in una scena eliminata dal montaggio finale in cui Anakin e Padme fanno visita ai genitori della regina. La scena rende palese che Padme sta trattenendo i suoi sentimenti nei confronti di Anakin: forse, tenere quella scena nel film avrebbe avrebbe reso la sua decisione di stare con Anakin qualcosa di molto più naturale.

La morte di Padme

Una delle battute più controverse de La vendetta dei Sith è quando 2-1B afferma che Padme ha perso la voglia di vivere. Dal momento che Palpatine dice a Vader che Padme è morta (qualcosa che non dovrebbe sapere), alcuni fan hanno ipotizzato che Palpatine abbia effettivamente trasferito la forza vitale di Padme su Vader.

Questa è certamente una spiegazione più plausibile e sarebbe stata facile includerla nel film, mostrando semplicemente Palpatine che medita su Vader: un montaggio diverso avrebbe mostrato Palpatine utilizzare la Forza e Padme in agonia; subito dopo, Palpatine avrebbe posato il suo sguardo su Vader, che proprio in quel momento iniziava a calmarsi. Sarebbe stato un momento suggestivo e avrebbe anche reso giustizia alla morte di Padme.

La mappa di Luke Skywalker

Una delle maggiori critiche mosse a Il risveglio della Forza è stata quella di avere una struttura narrativa fin troppo simile a Una nuova speranza. A ciò si aggiunge che la Base Starkiller non ha alcun impatto sul nodo principale della trama, ossia trovare Luke Skywalker. Kylo Ren rivela a Rey che il Primo Ordine ha già la maggior parte della mappa per arrivare a Luke e hanno solo bisogno del pezzo che ha la ragazza.

Dato che Rey ora sa dove recuperare il resto della mappa, avrebbe dovuto dirlo ai suoi amici quando si sarebbero riuniti, in modo da poterla rubare dal sistema informatico della Base Starkiller. Ciò avrebbe giustificato la presenza della Base Starkiller all’interno della storia, senza farla apparire come qualcosa di accessorio alla trama principale. 

La morte di Bodhi

Una delle migliori dinamiche di Rogue One: A Star Wars Story è stata quella tra i personaggi del cieco Chirrut sensibile alla Forza e il suo amico Baze. Dal momento che vengono introdotti insieme nel film, è giusto che le loro morti siano collegate. Il problema è che non lo sono.

La morte del pilota Bodhi viene raccontata tra le morti di questi due personaggi. Ciò interrompe completamente il flusso emotivo della scena tra Chirrut e Baze, riducendo l’impatto della morte di quest’ultimo. Se la morte di Bodhi fosse semplicemente avvenuta dopo la morte di Baze, il risultato sarebbe stato diverso. 

Captain Phasma

Canto Bright è stato uno degli aspetti più criticati de Gli Ultimi Jedi. Esistevano sicuramente molti modi per migliorare quella sottotrama, tra cui una semplice soluzione che, in realtà, avrebbe anche risolto un altro problema del film: il ruolo minuscolo di Captain Phasma.

Nella scena ambientata su Canto Bright, la tensione è tutta collegata alla violazione commessa da Finn e Rose: quello che sarebbe dovuto accadere, invece, è che Phasma avrebbe notato che Finn e Rose stavano lasciando la flotta della Resistenza, inseguendoli su Canto Bright. Una volta lì, avrebbe avvisato le autorità e li avrebbe fatti arrestare. Ciò avrebbe legato la sottotrama di Canto Bright a quella principale del film e dato a Phasma maggiore spazio nella storia. 

Qi’ra

Nonostante sia un film costruito discretamente, Solo: A Star Wars Story non riesce a coinvolgere emotivamente lo spettatore dal momento che le motivazioni di Han sono collegate principalmente (ed ingenuamente) alla sua relazione con Qi’ra. Poiché il pubblico sa dalla trilogia originale che questa relazione è destinata a fallire, è difficile affezionarsi a loro come coppia.

Una semplice riscrittura avrebbe reso questa dinamica migliore, cambiando semplicemente il rapporto tra Han e Qi’ra in una relazione di pari livello. Ciò avrebbe immediatamente istillato una serie di domande nel pubblico sul perché Qi’ra non fosse presente nella trilogia originale, creando anche una certa suspense sul suo destino. Avrebbe anche reso il suo tradimento nei confronti di Han molto più difficile da accettare, sia per il personaggio che per il pubblico.

Il clone di Palpatine

Come è stato recentemente rivelato dal romanzo basato su L’Ascesa di Skywalker, il ritorno di Palpatine è stato reso possibile grazie alla clonazione. Dato che la natura del ritorno di Palpatine era una delle principali fonti di confusione per il pubblico, probabilmente sarebbe stato più facile per lo spettatore godersi il film se questo punto fosse stato chiarito immediatamente.

Secondo l’attore che interpreta l’Imperatore, Ian McDiarmid, in realtà una scena che spiega come il Signore Oscuro sia riuscito a sopravvivere è stata girata ma tagliata dal montaggio finale. Vista la successiva reazione del pubblico, il film sarebbe stato più apprezzato se quella scena fosse stata mantenuta.

Fonte: Screen Rant

Star Wars: 10 segreti sul corpo di Yoda

Star Wars: 10 segreti sul corpo di Yoda

Ci sono segreti sui personaggi di Star Wars che forse nemmeno i fan più appassionati conosceranno; come quelli relativi all’indimenticabile Gran Maestro dell’Ordine Jedi Yoda, apparso in quasi tutti i film del franchise di George Lucas (in varie forme, fisiche, spirituali e non solo).

Di seguito vi elenchiamo i 10 dettagli più interessanti sul suo corpo. Ne sapevate qualcuno?

La sua specie rimane ignota

Quando creò il personaggio di Yoda, George Lucas non diede un nome specifico alla specie mantenendo così vivo il mistero. Anche dopo che furono introdotti altri personaggi della stessa popolazione, come il membro dell’Ordine Jedi Yaddle, il nome non fu mai rivelato.

Le sue orecchie possono esprimere emozioni

Le grandi orecchie di Yoda hanno una speciale e diretta connessione con le sue emozioni, perché in qualche modo aiutano il maestro Jedi ad esternare ciò che prova. Ad esempio, le sue orecchie fanno uno strano movimento quando il personaggio si sta concentrando sulla Forza, piegandosi e iniziando a tremare leggermente.

Ha un gemello malvagio

Non tutti sapranno che, in un momento drammatico della serie The Clone Wars, viene rivelato che Yoda aveva effettivamente una specie di gemello malvagio della Forza. Ciò avviene nell’episodio “Destiny” della sesta stagione, in cui Yoda si reca in un pianeta senza nome che ospita la Fonte della vita e dove incontra la sua nemesi del lato oscuro.

Il colore del suo sangue

La pelle e gli occhi di Yoda non sono le uniche parti del suo corpo ad essere di un colore verde chiaro, perché anche il suo sangue riprende la stessa tonalità. Nessuna spiegazione scientifica è stata fornita su questa caratteristica della specie.

Il numero delle sue dita cambia da film a film

Originariamente mani e piedi della specie di Yoda avevano solo tre dita, tuttavia l’aspetto del suo corpo varia attraverso i vari film del franchise. In La minaccia fantasma, ad esempio, i piedi di Yoda hanno tre dita, corrispondenti allo stesso numero delle dita, mentre ne La vendetta dei sith, L’impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi le scene hanno rivelato quattro dita.

Tutta la sua specie era dotata di una forte sensibilità nei confronti della Forza

Le incredibili abilità di Yoda sono parte della sua genetica, poiché tutti quelli della sua specie sconosciuta erano incredibilmente sensibili alla Forza. Forse stiamo parlando della più grande  e temuta popolazione in grado di esercitare questi poteri, ancora più di tutti i cavalieri Jedi messi assieme.

Può scoprire se qualcuno è vittima del lato oscuro o sensibile alla Forza semplicemente toccandolo

Collegandoci al punto precedente, come prova della grande sensibilità di Yoda c’è il fatto che sia capace di capire se una persona è rimasta vittima del lato oscuro o al contrario abbracciata dalla Forza semplicemente toccandola.

La sua altezza si è rivelata utile durante i duelli

Si potrebbe pensare che l’altezza di Yoda sia un difetto e un punto debole per il cavaliere Jedi, perché tecnicamente non è in grado di combattere allo stesso livello o colpire al di sopra delle gambe dell’avversario. Tuttavia ci viene dimostrato in Episodio II: L’attacco dei cloni che Yoda sfrutta questa caratteristica a suo svantaggio trasformandolo in un’arma segreta.

Il maestro usa infatti la sua statura per saltare attorno al suo avversario, confondendolo. Un’ottima tecnica che risulta quasi sempre vincente.

È un pilota esperto

Sebbene Yoda non venga mai mostrato al comando di una navicella spaziale in nessuno dei film di Star Wars, la serie animata The Clone Wars e e alcuni dei libri del franchise hanno dimostrato che il maestro Jedi è in realtà un pilota piuttosto esperto, forse bravo quanto Anakin Skywalker.

La sua specie è principalmente carnivora

Raramente abbiamo visto Yoda mangiare nei vari capitoli di Star Wars dove è apparso, tuttavia qualcosa è stato accennato a proposito della sua specie e del fatto che sia principalmente carnivora. Questo si desume dalla caratteristica più distintiva del maestro Jedi, ovvero i suoi denti incredibilmente affilati, paragonabili forse a quelli degli squali.

Fonte: ScreenRant

Star Wars: 10 rumor che si sono rivelati falsi

Star Wars: 10 rumor che si sono rivelati falsi

La nuova trilogia di Star Wars volge al termine e con l’uscita di Episodio IX chiuderà la pagina più importante della saga, ovvero quella riguardante il destino della famiglia Skywalker. Negli ultimi anni abbiamo avuto conferme e smentite sul ritorno di alcuni personaggi, e in generale tantissimi rumor rivelatosi infondati circa possibili svolgimenti di trama.

Ma quali sono stati i più interessanti?

Luke Skywalker è il lato oscuro

Dopo la pubblicazione del teaser poster de Il Risveglio della Forza, l’assenza di Luke Skywalker dall’immagine aveva sconcertato i fan, convinti che il personaggio si nascondesse sotto la maschera del misterioso Kylo Ren. Da lì l’indiscrezione: il cavaliere jedi sarebbe diventato un tutt’uno con il lato oscuro, orchestrando gli eventi del film? Fortunatamente niente del genere è stato approfondito.

Kylo Ren è Palpatine

colpi di scena Kylo Ren

Un’altra teoria sempre relativa a Il Risveglio della Forza sosteneva che sotto la maschera ci fosse nientemeno che l’Imperatore Palpatine, il grande villain delle trilogie originali di Star Wars che rivedremo presto in L’ascesa di Skywalker (ma non sappiamo ancora in che modo verrà sfruttato il suo ritorno in scena).

La resurrezione di Darth Vader

Sempre riguardo Episodio VII, dopo la pubblicazione del trailer, la vista della maschera di Darth Vader aveva scatenato delle ipotesi abbastanza ambiziose circa il possibile ritorno del Signore dei Sith, risorto e trasformato nel nuovo nel cattivo della saga. Ovviamente non è stato così, ma c’è ancora la possibilità di rivederlo in qualche modo…

Anakin e il fantasma della forza

Hayden Christensen ha interpretato il giovane Anakin Skywalker nella trilogia prequel di Star Wars, e diverse voci sostenevano che sarebbe tornato sotto forma di fantasma della forza proprio in Il Risveglio della Forza, primo episodio della nuova trilogia.Questo perché nel trailer dl film veniva mostrata la maschera danneggiata di Darth Vader, avvistata l’ultima volta in Il Ritorno dello Jedi.

Il ritorno di Obi-Wan Kenobi al cinema

Anakin Skywalker non era il solo fantasma della forza ad occupare le discussioni dei fan in merito ai nuovi film della saga, visto che in molti attendevano anche il ritorno di Ewan McGregor nei panni di Obi-Wan Kenobi. Così non è stato, ma fortunatamente il personaggio sarà protagonista di una serie di Disney + annunciata nelle scorse settimane.

Finn è un jedi

Ancora su Il Risveglio della Forza, diverse teorie del web suggerivano che John Boyega sarebbe stato presentato come un cavaliere Jedi, invece che come un ex stormtrooper che si ribella al Primo Ordine. Di fatto nel film l’eroe riesce a brandire la spada laser per combattere contro Kylo Ren, quindi la voce è stata confermata ma solo in parte.

Snoke è Darth Plagueis

Tutti sapevano che Andy Serkis avrebbe interpretato nella saga un personaggio misterioso che rispondeva al nome di Leader Supremo Snoke, ma ciò non ha impedito ai fan di speculare sulla sua vera identità, e alcuni ipotizzavano potesse trattarsi nientemeno che di Darth Plagueis.

Han Solo e Leia ancora insieme

Ognuno di noi sognava di rivedere insieme Han Solo e Leia Organa dopo le avventure della trilogia originale. Di fatto l’avevamo lasciati felici alla fine de Il Ritorno dello Jedi, ma gli eventi di Episodio VII hanno raccontato il contrario: la coppia si è separata nel corso degli anni, e il loro unico figlio Ben si è trasformato in un servitore del Primo Ordine.

Rey è la figlia di Han e Leia

Tantissimi rumor avevano sostenuto che Rey, misteriosa eroina della nuova trilogia, sarebbe stata dichiarata figlia legittima di Han Solo e Leia Organa. D’altronde la ragazza aveva mostrato la stessa tenacia di sua madre e le stesse incredibili capacità di pilotaggio e di combattimento di suo padre, quindi era giusto sperare in quella parentela…

La comparsa dei cavalieri di Ren (prima di Episodio IX)

Sappiamo già che L’Ascesa di Skywalker consegnerà finalmente al pubblico i cavalieri di Ren, della cui presenza si parla ormai da anni, ancor prima dell’arrivo nelle sale di Il Risveglio della Forza e Gli Ultimi Jedi. Le voci riportavano dettagli su una scena dove l’esercito avrebbe combattuto contro Rey e Luke Skywalker su Ach ‘To.

Leggi anche – Star Wars: L’ascesa di Skywalker, le previsioni per il destino dei personaggi

Fonte: Screenrant

Star Wars: 10 promettenti progetti mai realizzati

Star Wars: 10 promettenti progetti mai realizzati

Sfortunatamente, per ogni progetto di Star Wars che è stato realizzato, altrettanti sono stati cancellati, magari anche progetti che, dopo essere stati annunciati, erano stati accolti con un certo clamore da parte del fandom.

In attesa di scoprire quale sarà il futuro cinematografico di Guerre Stellari dopo la fine della Saga degli Skywalker (giunta ufficialmente a conclusione, dopo oltre 40 anni, con L’Ascesa di Skywalker), ecco 10 progetti di Star Wars che sono stati annullati e che sembrano davvero promettenti…

Lo spin-off di James Mangold su Boba Fett

Quando la Disney e la Lucasfilm hanno iniziato a lavorare agli spin-off di Star Wars per cercare di ampliare ed integrare l’universo di Guerre Stellari, per lungo tempo si è parlato di un film interamente dedicato a Boba Fett. Inizialmente, Josh Trank (Fantastic 4 – I Fantastici 4) avrebbe dovuto dirigere lo spin-off, che è poi passato nelle mani di James Mangold, regista di Walk the Line e Logan. Nella trilogia originale di Star Wars, Jeremy Bulloch ha basato la sua interpretazione di Fett su quella di Clint Eastwood nel ruolo dell’uomo senza nome nella Trilogia del Dollaro di Sergio Leone; parallelamente, Mangold ha dimostrato di essere un grande regista di western con il suo remake di Quel treno per Yuma e il finale del suo Logan ispirato a al western Shane. Un film di Boba Fett diretto da Mangold sarebbe potuto essere davvero fantastico….

La trilogia di Rian Johnson

Rian Johnson si è fatto purtroppo una cattiva reputazione tra i fan di Star Wars, che sono rimasti delusi da alcune svolte narrative de Gli Ultimi Jedi. Bisogna riconoscere però che gran parte degli errori commessi in Episodio VIII erano dovuti anche alla scarsa eredità che J.J. Abrams aveva lasciato a Johnson dopo Il Risveglio della Forza. Se pensiamo a film come Looper e Cena con delitto – Knives Out, è innegabile quanto Johnson sia unn regista di talento. La sua trilogia di Star Wars sembra essere stata cancellata – o almeno, il suo sviluppo appare decisamente lento -, ma potrebbe ancora trattarsi di qualcosa di davvero interessante…

Star Wars Detours

La Lucasfilm assunse il team creativo dietro il film Robot Chicken per scrivere una serie di commedie animate su normali abitanti della Galassia le cui vite vengono influenzate, in chiave ironica, dagli eventi della saga di Star Wars. La produzione della serie, intitolata Star Wars Detours (una vera e propria parodia della saga), è iniziata nel 2012, proprio prima che la Disney acquistasse la Lucasfilm. 39 episodi vennero conclusi e pronti per essere trasmessi, con altre 62 sceneggiatura già pronte. Tuttavia, nel 2013 la Casa di Topolino ha rinviato la serie a tempo indeterminato, perché considerato non era in linea con il brand.

Lo spin-off sugli Wookiee di George Lucas

Negli anni ’80, George Lucas ebbe l’idea di realizzare uno spin-off incentrato interamente suglie Wookiee. All’epoca dichiarò: “Quando ho iniziato a lavorare sugli Wookiee, ho pensato ad un film soltanto su di loro”. Alla fine, Lucas ci ha porto nel mondo della specie extraterrestre, grazie a Kashyyyk, ne La Vendetta dei Sith, ma quell’intero film sugli esseri dal linguaggio incomprensibile non ha mai visto la luce… e poteva essere un’esperienza cinematografica davvero unica.

Star Wars: 1313

Star Wars: 1313 era un videogioco sviluppato da LucasArts per console di ottava generazione. Il team dietro la realizzazione del gioco puntava a colpire un audience “maturo”: il gioco, infatti, avrebbe agito come risposta a tutti i media della saga prodotti per il pubblico dei più piccoli. Uno screenshot dal progetto poi cancellato è emersa online di recente, confermando le voci secondo cui i giocatori sarebbero stati in grado di entrare in azione come Boba Fett Il videogioco sarebbe stato ambientato nel mondo sotterraneo criminale di Coruscant, il pianeta immaginario presente nella trilogia prequel.

Lo spin-off su Obi-Wan Kenobi

Secondo quanto riferito in passato, Stephen Daldry, regista di Billy Elliot e The Hours, era stato ingaggiato per dirigere e co-scrivere uno spin-off con protagonista Ewan McGregor e incentrato sull’esilio di Obi-Wan Kenobi su Tatooine. Purtroppo, quel film è stato cancellato. Al suo posto, è stata ordinata una serie destinata a Disney+ e ambientata tra la trilogia prequel e la trilogia originale, in cui sarà sempre McGregor riprenderà il suo iconico ruolo di Obi-Wan. Non male!

La trilogia di Benioff & Weiss

David Benioff e D.B. Weiss star warsDopo il flopo di Solo al box office, la Lucasfilm decise di chiudere con gli spin-off di Star Wars e di concentrarsi nuovamente sulla saga principale. Per questo, affidò lo sviluppo di una nuova trilogia agli showrunner di Game of Thrones, David Benioff e DB Weiss. Se c’è una cosa che la popolare serie HBO ha dimostrato, è proprio che Benioff e Weiss sono dei grandi autori, soprattutto quando si tratta di adattare del materiale originale. Purtroppo, a causa delle solite “divergenze creative”, i due hanno sciolto l’accordo e abbandonato il progetto. 

Knights Of The Old Republic III

I giochi della serie Knights of the Old Republic sono i preferiti dal fandom di Star Wars. Tuttavia, il secondo della serie, The Sith Lords, non è stato all’altezza del primo; per questo ne venne pianificato un terzo per riportare nella giusta pista le storie di Darth Revan e dell’Esilio. Un personaggio femminile dotato di spada laser, chiamato Naresha, venne creato per essere il protagonista; perfino gli ambienti vennero progettati. Tuttavia, lo sviluppo del videogioco si è arrestato e alla fine non è mai stato completato.

Star Wars: Underworld

Descritto come un dramma oscuro con episodi della durata di un’ora, Star Wars: Underworld sarebbe stato ambientato durante l’ascesa dell’Impero, concentrandosi sulle lotte di potere nel ventre criminale della Galassia. Personaggi iconici come Han Solo, Chewbacca, C-3PO, Lando Calrissian, Boba Fett e l’Imperatore Palpatine dovevano apparire. Ronald D. Moore di Battlestar Galactica faceva parte della squadra di sceneggiatori e lo stesso George Lucas era coinvolto nello sviluppo dello show. Sono state scritte 50 sceneggiature, alcune basate già su una seconda bozza, e altri 50 episodi erano previsti in aggiunta.

La trilogia sequel di George Lucas

George Lucas ha sempre pensato a Star Wars come ad una saga in nove parti, ma l’accoglienza riservata alla trilogia prequel lo ha fortemente scoraggiato nel realizzare quella sequel. Tuttavia, aveva una visione chiara di come sarebbero stati i successivi film. Per aumentare il valore della sua azienda prima di venderla alla Disney, Lucas aveva perfezionato i suoi vecchi trattamenti per gli Episodi VII, VIII e IX. Sfortunatamente, i dirigenti della Disney pensavano di avere più autorità sul canone di Star Wars del suo stesso creatore: così accantonarono quei trattamenti e assunsero J.J. Abrams per rifarsi a Una Nuova Speranza, senza una vera e propria tabella di marcia per la trilogia che poi abbiamo visto al cinema…

Fonte: ScreenRant

Star Wars: 10 personaggi che meriterebbero una serie

Star Wars: 10 personaggi che meriterebbero una serie

A dicembre si calerà il sipario sulla saga degli Skywalker con Episodio IX, ma nei prossimi mesi il franchise continuerà ad espandersi grazie alla serie in arrivo su Disney + The Mandalorian, dunque lo spazio per raccontare storie relative all’universo di Star Wars sarà sempre più ampio.

Perché allora non dedicare i nuovi show televisivi a personaggi che conosciamo e che meriterebbero un maggiore approfondimento? E quali sarebbero quei personaggi?

Captain Rex

Soldato, eroe, e uno dei più grandi e rispettati soldati nella guerra dei cloni: Captain Rex ha una storia incredibile che la serie animata di Star Wars ha saputo raccontare colmando molte lacune e rispondendo a varie domande. C’era traccia del personaggio nella battaglia di Endor, quindi sarebbe fantastico rivederlo in azione dopo aver lavorato con la resistenza.

Maz Kanata

Maz Kanata Star Wars: Episiodi IX

Maz Kanata è un altro di quei personaggi emblematici della nuova trilogia che ci piacerebbe vedere approfondito, anche solo per conoscere il suo passato e quali avventure ha affrontato durante la sua giovinezza. Magari partendo dalla creazione del suo castello…

Dengar

Rispetto ai personaggi inclusi nell’elenco, Dengar non è così popolare: cacciatore di taglie con una ricca storia alle spalle e altre da raccontare, presenta sfumature quasi respingenti e un carattere a tratti spregevole perfetti per dipingerlo come il villain di una serie.

Temmin Wexley

Temmin Wexley è apparso in una trilogia di romanzi, nei fumetti di Poe Dameron e nella nuova trilogia cinematografica, ma sono in molti a sostenere che sia arrivato il momento di celebrarlo come si deve in una serie con tutti i riflettori puntati e maggiore spazio dedicato ai piloti della galassia.

Dooku

Come personaggio, il conte Dooku è stato esplorato nei film, nei libri, nei fumetti e nelle serie animate, eppure c’è un’area della sua vita che non è stata raccontata abbastanza: la sua giovinezza Sarebbe bello tornare indietro nel tempo per vedere crescere Dooku fino alla sua lenta discesa verso il lato oscuro.

Finn

star wars the rise of skywalker

Finn è uno degli eroi protagonisti della nuova trilogia di Star Wars ed è apparso in alcuni fumetti, ma quanto possa sembrare simile a Poe, avrebbe a disposizione tutta la storia sulle “origini” del suo lavoro come stormtrooper e del suo rapporto con il Primo Ordine.

Chewbacca

chewbacca star wars han solo

Non c’è dubbio che Chewbacca sia uno dei personaggi più amati dai fan di Star Wars. Inseparabile amico e co-pilota di Han Solo, Chewie avrebbe decine di storie da raccontare del suo periodo pre-Episodio IV.

Boba Fett

boba-fett

L’universo di Star Wars ha sempre esercitato un particolare fascino nel pubblico grazie ai cacciatori di taglie, personaggi sfuggenti e affascinanti ma usati con troppa parsimonia. Dunque non credete anche voi che sia giunto il momento di dedicare più spazio a Boba Fett, partendo dalla guerra dei cloni fino ad arrivare su Tatooine? Se ne parla da anni, senza successo…

Ashoka Tano

Sviluppare una serie sulla giovane Padawan Jedi Ahsoka Tano, che come saprete è stata assegnata dal maestro Yoda agli insegnamenti di Anakin Skywalker, permetterebbe al franchise di collegare i vari universi di cinema e animazione attraverso le guerre dei cloni e le missioni insieme a Obi-Wan Kenobi fino alla sua trasformazione in “Fulcrum”.

Mandalorian

The Mandalorian

Chiudiamo questa lista con una domanda: se è vero che alla fine del 2019 otterremo finalmente la serie sui Mandaloriani grazie a Disney +, è altrettanto possibile che la Lucasfilm vogliano sfruttare l’imminente popolarità del personaggio producendo una serie a fumetti solo sul personaggio del titolo? Si incrocino le dita…

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Fonte: CBR

Star Wars: 10 nuovi personaggi che hanno fatto male al franchise

Star Wars: 10 nuovi personaggi che hanno fatto male al franchise


VIDEO CORRELATO

Il fandom di Star Wars, lo sappiamo, sa essere oltremodo critico rispetto ad alcune scelte o soluzioni narrative presenti nei film della saga, come è stato assai duro nei confronti di personaggi che – secondo una parte della comunità di appassionati – non onorerebbero la storia di questo racconto a cavallo tra due secoli.

La lista sarebbe lunga, tuttavia ce ne sono alcuni che proprio non sono andati giù a tantissimi fan, partendo dalla trilogia originale e arrivando al presente con gli episodi del nuovo corso.

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Ecco allora di seguito i 10 nuovi personaggi che, secondo i fan, hanno soltanto danneggiato il franchise di Star Wars (via ScreenRant):

Zam Wesell

Zam Wesell è il cacciatore di taglie assunto da Jango Fett per uccidere Padme Amidala in Episodio II: L’Attacco dei Cloni. Prima fallisce uccidendo accidentalmente la sua controfigura, poi libera i pericolosi kouhuns (creature simili a dei millepiedi) nella sua camera da letto, e anche allora il suo tentativo va a vuoto.

Non si era affatto presentata come un personaggio terribile Zam, tuttavia sembra che il film non abbia speso del tempo per approfondire la sua personalità o spiegare cosa significasse, per una donna, occupare una posizione di lavoro solitamente in mano agli uomini…

Dooku

Il conte Dooku ha debuttato nel franchise in Episodio II: L’attacco dei cloni, comparendo successivamente anche anche in Episodio III: La vendetta dei Sith, rivelando un retroscena del suo passato (venne addestrato da Yoda ma influenzato dal lato oscuro della Forza scelse di unirsi ai Sith).

Tuttavia quello che avrebbe potuto essere un villain temibile risulta invece il risultato di un Christopher Lee poco ispirato, nonostante l’attore abbia una filmografia ricca di personaggi del genere. Di fatto Dooku non riesce mai a raggiungere i livelli degli altri antagonisti di Star Wars.

Salacious Crumb

Il primo contatto con Salacious Crumb avviene in Il Ritorno dello Jedi, nella reggia di Jabba The Hutt dove la creatura lavora come animale domestico del boss malavitoso. Ha le fattezze di una scimmia e di una lucertola, ma non è chiara la sua provenienza e la specie a cui appartiene. Sappiamo soltanto che è il burattino di Jabba e nient’altro.

al contrario di un’icona come Yoda, Salacious non ha mai avuto lo stesso trattamento e il franchise si è quasi dimenticato di spiegarci qualche dettaglio in più sul personaggio. Come è arrivato alla corte del suo padrone? Qual è la sua personalità? O è lì solo come soprammobile?

Dexter Jettster

Ancora in Episodio II: L’attacco dei Cloni ci viene introdotto il personaggio di Dexter Jettster, proprietario di Dex’s Diner e vecchio amico di Obi-Wan Kenobi. Ha un ruolo molto piccolo, ma fondamentale per lo svolgimento della trama: esamina infatti una freccia avvelenata per Obi-Wan, e ne identifica la provenienza da Kamino, quindi la genesi dell’esercito di cloni.

Insomma, viste le premesse e le sue conoscenze, Dexter avrebbe potuto essere senza dubbio un elemento interessante da approfondire; purtroppo nel film viene ritratto come lo stereotipo del cuoco di una bettola e nient’altro.

Ewoks

Nella community di fan di Star Wars l’opinione sugli Ewok è oltremodo controversa: c’è chi li ama, e chi li odia senza appello. Ma perché? Queste creature simili a orsacchiotti sarebbero troppo infantili per svolgere un ruolo chiave nell’episodio conclusivo della trilogia originale, o almeno è ciò che afferma una parte degli appassionati.

Così, mentre Il ritorno dello Jedi avrebbe dovuto essere il culmine drammatico degli sforzi dei ribelli per distruggere la Morte Nera e Darth Vader, gli Ewok alleggerirebbero fin troppo il tono (forse per infondere nel film un’atmosfera più adatta ai bambini?).

Bail Organa

Menzionato nella trilogia originale di Star Wars, il personaggio di Bail Organa torna in carne e ossa in Episodio II: L’attacco dei cloni come membro rispettato del Senato della Repubblica e confidente di Padme Amidala, nonché padre adottivo di Leia. Bail e sua moglie Breha infatti presero la bambina con loro per nasconderla dalla furia di Anakin Skywalker.

Tuttavia l’importanza del ruolo viene sacrificata per esigenze di sceneggiatura e nonostante il contributo di un attore come Jimmy Smits, il personaggio finisce in un piccolo angolo dimenticato senza che il suo potenziale venga sfruttato.

J’ywz’gnk Kchhllbrxcstk Et’nrmdndlcvtbrx

Un nome impronunciabile, un personaggio di cui fatichiamo a capire il ruolo all’interno del franchise: J’ywz’gnk Kchhllbrxcstk Et’nrmdndlcvtbrx, inserito da George Lucas nella seconda versione aggiornata con effetti visivi de Il Ritorno dello Jedi.

Questi appare come cantante della Max Rebo Band, nella Special Edition pubblicata nel 1997, esibendosi con una a dir poco fastidiosa canzone chiamata “Jedi Rocks”.

Ammiraglio Holdo

Il vice ammiraglio Holdo fa la sua comparsa nel franchise nel tanto e ingiustamente criticato Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi, interpretato da Laura Dern. Viene presentata come una donna forte che guida la flotta della Resistenza in assenza di Leia, senza dimenticare l’eroico sacrificio che compie alla fine del film.

Tuttavia al netto del suo gesto, Holdo non ha molte scene prima di arrivare a compiere l’impresa, e per questo motivo sembra che il suo atto di altruismo non riesca a generare lo stesso impatto emotivo che avremmo avuto conoscendola meglio.

Wodibin

Warwick Davis è un attore con alle spalle una rinomata carriera e una storia decennale con il franchise di Star Wars: ha infatti interpretato Wicket l’Ewok in Il Ritorno dello Jedi, Wald ne La minaccia fantasma e Wollivan in Il Risveglio della forza. Fino ad arrivare a Gli Ultimi Jedi, dove veste i panni di Wodibin, uno straniero nella città del casinò di Canto Bight.

Oltre a non vedere mai realmente il suo volto, l’attore recita in poco più che un cameo, sprecando del tutto il suo talento.

Elan Sleazebaggano

Il personaggio di Elan Sleazebaggano appare in L’attacco dei cloni per meno di dieci secondi, per alcuni un periodo di tempo “troppo doloroso”. Stiamo parlando di una sorta di spacciatore intergalattico che cerca di vendere bastoni della morte a Obi-Wan Kenobi in un locale notturno di Coruscant. Successivamente il cavaliere jedi risponde usando i suoi poteri convincendo Elan a “tornare a casa e ripensare alla sua vita“.

Praticamente una scena che potrebbe essere rivenduta come spot pubblicitario, con tanto di slogan salva vita…

Star Wars: 10 momenti essenziali per l’ascesa dell’Impero

Star Wars: 10 momenti essenziali per l’ascesa dell’Impero

Abbiamo sentito parlare per la prima volta dell’Impero Galattico nella trilogia originale di Star Wars. Da allora, l’organizzazione militare d’impronta dittatoriale si è evoluta: è diventata la maggiore potenza della galassia, si dissolta ed è poi riemersa come Primo Ordine. Recentemente, l’Impero è tornato nella serie di Disney+ Star Wars: Andor.

Se si guarda con attenzione al percorso dell’Impero, si possono cogliere una serie di punti di svolta significativi che hanno portato a decisioni sconvolgenti, alcune in grado di consolidare la struttura, altre capaci di portarne la distruzione dell’organismo. Ripercorriamo le dieci tappe più importanti dell’ascesa dell’Impero.

Poteri d’emergenza al Cancelliere

palpatine star warsLa prima svolta fondamentale per il piano d’ascesa di Sheev Palpatine arriva quando il Senato gli concede i poteri di emergenza legati al suo ruolo di Cancelliere. Palpatine stava già orchestrando un’ascesa separatista e gli argomenti politici della Repubblica tornavano utili al suo gioco.

Palpatine utilizza la sua carica per guidare la Repubblica in guerra con i Separatisti, portando alla Guerra dei Cloni. Questa mossa permette al futuro imperatore di accaparrarsi anche un esercito che diventa un elemento essenziale nella trasformazione della Repubblica in Impero.

L’Ordine 66 e la creazione di Vader

obi-wan KenobiCon l’Ordine 66, l’Imperatore mostra per la prima volta la sua forza. L’esercito dei Cloni è controllato con un sistema di chip innescati nelle teste dei cloni. L’Ordine 66 ha il compito di spazzare via l’Ordine Jedi e riesce nella sua missione. Questa è la seconda mossa che permette a Palpatine di prendere il controllo della Repubblica e di creare l’Impero. La creazione di Darth Vader avviene parallelamente a questa operazione a all’omicidio del conte Dooku, evento che trasforma Anakin Skywalker nel Lato Oscuro. Per una fortunata coincidenza, il piano di Palpatine in Star Wars si somma ad altri due eventi che portano all’incoronazione del re e alla nomina della sua mano.

L’attacco di Aldhani

Andor Star WarsIl primo attacco motivato da ragioni politiche che smuove tutto l’Impero è l’incursione di Aldhani. L’evento coinvolge anche Cassian Andor ed è un chiaro messaggio rivolto all’imperatore: le persone non hanno più paura di ribellarsi. Tuttavia, l’incursione porta l’Impero ad adottare un sistema di sicurezza ancora più rigoroso. Alla fine, i ribelli danno all’Imperatore una scusa per rendere l’ambiente di Star Wars ancora più ostile.

I piani della Morte Nera nelle mani sbagliate

Jyn CassianQuando la Ribellione viene a conoscenza dei piani della Morte Nera, lancia una nuova ondata di terrore in tutta la galassia di Star Wars. Ogni volta che si verificava un evento significativo, l’Imperatore risponde con una maggiore violenza e corruzione. Tuttavia, dopo che l’Alleanza Ribelle viene spazzata via e la Morte Nera diventa operativa, il terrore che si genera non è sufficiente a fermare i ribelli. Sicuramente questo periodo crea titubanza all’interno dell’Impero.

La distruzione di Alderaan

Star Wars La disperazione dell’Impero si traduce nella distruzione di Alderaan. Gli Imperiali, che hanno già testato la loro arma mortale su Scarif, decidono di mandare un messaggio chiaro a tutta la galassia di Star Wars. La paura generata dall’uso della stazione spaziale spinge i Ribelli ad un livello di disperazione mai toccato prima: l’Alleanza comprende il costo di opporsi all’Impero. Inoltre, il gesto è una minaccia per tutti coloro che operano all’interno dell’Impero: un grido alla potenza che non lascia spazio per gli errori. Niente può frenare il regime.

La distruzione della Morte Nera

lego Star WarsL’ascesa dell’Impero subisce un duro colpo quando viene annientata la Morte Nera. In risposta a ciò, l’Imperatore commissiona immediatamente una seconda Morte Nera, respingendo nuovamente indietro la Ribellione. Inoltre, con questo evento l’Impero ha una scusa in più per eliminare gli insorti. Dopo la distruzione della Morte Nera, i Ribelli vengono marchiati come terroristi di altissimo livello e inizia ufficialmente la Guerra Civile Galattica.

La battaglia di Hoth

snowtroopers star warsLa battaglia di Hoth è un grande momento per l’Impero perché è essenzialmente un contrattacco all’assalto della Morte Nera. Il colpo indebolisce ulteriormente l’Alleanza Ribelle. L’attacco non solo permette all’Impero di scoprire la base principale dei loro nemici, ma costringe soprattutto i Ribelli a lasciare la propria casa, indebolendoli ancora di più.

La Battaglia di Endor

EndorLa battaglia di Endor rappresenta un punto di svolta per l’Impero ed è uno dei momenti più avvincenti della saga di Star Wars. La costante crescita di cui aveva goduto l’Impero Galattico, le sconfitte che di solito portavano a un’ulteriore rinascita o a misure più severe, sono giunte finalmente al termine: il tempo dell’Impero è finito. Endor annienta completamente lo spirito degli imperiali.

È il tempo per il resto della galassia di salire al potere. In sostanza, Endor serve come un grande avvertimento (per prepararsi alla fuga) per coloro che vogliono la sopravvivenza del regime imperiale.

La morte dell’imperatore

Palpatine Star Wars il ritorno dello JediLa Ribellione avrebbe potuto portare alla caduta dell’Impero fin dall’inizio di Star Wars, ma il punto di svolta è arrivato, non a caso, con la morte dell’imperatore. Darth Vader finalmente decide di rivoltarsi contro il suo padrone.

Non si tratta della vera fine di Palpatine. Guardando al futuro, possiamo dire che la sconfitta porta ad una serie di eventi che, in un certo senso, permettono all’ideologia imperiale di sopravvivere in Star Wars.

Il Primo Ordine

I piani messi in atto portano alla nascita del Primo Ordine, una nuova iterazione dell’Impero costruita sulle ceneri dell’ultimo Regime. Quelli che si sono eclissati dopo Endor e coloro che hanno raccolto gli ordini di Palpatine permettono la nascita del Primo Ordine. L’Ordine, come l’Impero, si rivela essenziale in Star Wars. 

In conclusione, l’Impero si è camuffato ed è sopravvissuta alla guerra, per poi risorgere quando la Repubblica sembrava aver raggiunto una stabilità. La decisione di lasciare un piano di successione in atto si rivela efficace e porta ad una nuova ascesa, quella del movimento della Resistenza.

Star Wars: 10 fantastiche scene che non sono mai state girate

Star Wars: 10 fantastiche scene che non sono mai state girate

Sapevate che numerosi concept sviluppati per Star Wars avrebbero dato vita a scena fantastiche mai girate per il franchise? A rivelarlo sono stati, anni dopo, tutti gli storyboard e i disegni che mostravano le dinamiche di queste incredibili sequenze.

Questo il loro contenuto:

La morte originale di Han Solo

Solo: A Star Wars StoryHarrison Ford è tornato nei panni di Han Solo in Il Risveglio della Forza salvo poi lasciare il franchise alla fine del film, ma come rivelato dallo sceneggiatore Lawrence Kasdan in un’intervista con Vanity Fair, il personaggio doveva morire ben prima, ovvero durante la battaglia iniziale di Il Ritorno dello jedi. L’idea fu poi scartata da George Lucas per motivi ancora ignoti.

Il ritorno del fantasma di Anakin Skywalker

Iain McCaig verrà ricordato come uno dei concept artist più influenti nella storia della saga, lavorando alla trilogia sequel e a Il Risveglio della Forza creando avvincenti studi visivi che alimentavano la sceneggiatura. In particolare l’artista aveva proposto che il fantasma della forza di Anakin Skywalker tornasse proprio in Episodio VII

Anakin, Obi-Wan e la lava

Il duello con le spade laser tra l’allievo Anakin Skywalker e il maestro Obi-Wan Kenobi è stato l’apice drammatico dell’atto finale de La vendetta dei sith, un vero spettacolo ricco di acrobazie e colpi di scena. Non tutti sanno che nella versione originale della storia  Anakin avrebbe scagliato telecineticamente la lava su Obi-Wan, che a sua volta avrebbe invocato le sue abilità mistiche della Forza per proteggersi. Ma in che modo? Emergendo da una “bolla” invisibile!

I wookies al comando

chewbacca star wars han soloUna delle più grandi critiche avanzate a Il Ritorno dello jedi è la totale implausibilità del fatto che una legione di stormtrooper sia stata stata sconfitta dagli Ewoks. Curiosamente, questo contraccolpo poteva essere evitato se George Lucas avesse seguito i suoi piani iniziali e usato i Wookiee al posto delle simpatiche creature.

Qui-Gon e Obi-Wan mettono insieme un esercito

Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi avrebbero inviato diversi droidi da battaglia in una scena mai vista di La minaccia fantasma e realizzata in forma di storyboard dove i due cavalieri Jedi spazzavano via un piccolo esercito di nemici meccanizzati come dimostrazione dell’abilità della Forza.

La mano meccanica di Luke prende vita

Skywalker mark hamillLa battaglia sulla chiatta di Jabba in Il Ritorno dello jedi avrebbe potuto includere un momento davvero interessante che riguardava Luke e la sua mano meccanica. Come spiegato dal libro Star Wars Storyboards: The Original Trilogy, Luke si sarebbe esibito in una serie di mosse kung potenziate dalla Forza con la sua mano che correva da sola a raccogliere la spada laser.

Il dolore del parto di Padme

Ecco un’altra scena creata dal concept artist Iain McCaig che vedeva protagonista Padmé Amidala mentre lottava con i dolori della gravidanza in Episodio III. La potenziale forza combinata dei gemelli che crescevano dentro di lei provocava infatti un effetto collaterale che nemmeno Yoda era in grado di negare.

La “lavanderia” degli stormtrooper

C’è un momento in Una nuova speranza in cui Han Solo si ritrova in una stanza piena di stormtrooper a bordo della Morte Nera scatenando le risate del pubblico, e quella scena viene in qualche modo apostrofata nella scena eliminata de Gli Ultimi Jedi dove Finn, Rose, DJ e BB-8 si confrontano con i soldati del Primo Ordine. Non esattamente in carne e ossa, visto che si trattava dei costumi allineati in una lavanderia!

Padme vs Anakin

Cosa succede quando l’uomo che ami sceglie il lato oscuro e minaccia la libertà dell’intera galassia? È il dilemma che un concept inedito di Iain McCaig esplorava mostrando Padmé Amidala pronta a pugnalare Anakin Skywalker in La vendetta dei sith. Una scena che avrebbe reso il rapporto tra i due ancora più drammatico e il personaggio di Natalie Portman meno “passivo”.

Luke indossa il mantello di Darth Vader

Darth Vader star wars han soloIl finale della prima trilogia immaginato originariamente da George Lucas e dallo sceneggiatore Lawrence Kasdan aveva previsto che Luke indossasse l’elmetto di suo padre proclamandosi nuovo Darth Vader e dichiarando guerra alla ribellione. Ebbene si, e in quell’epilogo sicuramente meno soddisfacente dal punto di vista emotivo, avremmo visto il protagonista con il mantello del sith ponendo le basi per una trilogia di sequel diversa.

Leggi anche – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, tutti i segreti del trailer finale

Fonte: Screenrant

Star Wars: 10 elementi che Il Risveglio della Forza potrebbe aver ‘rubato’ dall’Universo Espanso

Universo Espanso di Star War? Sappiamo che con i nuovi film quello che accade nell’UE viene “cancellato”, ma di seguito possiamo suggeririvi alcuni dettagli dell’Episodio VII che potrebbero aver trovato la loro ispirazione in tutta la vastissima serie di libri, videogiochi e fumetti ispirati dalla space opera.

La maschera di Kylo Ren

La maschera di Kylo RenLa maschera del villain del film, Kylo Ren, sembra essere stata realizzata sulla diretta ispirazione di quella dei Sith della Vecchia Repubblica che vediamo nel videogioco Knights of the Old Republic. In particolare la forma e il design ricorda tanto quella che indossa Darth Revan, personaggio molto apprezzato dai fan del gioco.

La mappa stellare

Mappa stellareLa trama principale del film racconta che il droide BB-8 ha con sè una parte della mappa stellare per arrivare da Luke Skywalker. Sappiamo che alla fine la mappa completa sarà fornita solo dall’unione della mappa di BB-8 con quella conservata per anni da R2-D2. La stessa grafica per la realizzazione della mappa è stata usata nel videogioco Knights of the Old Republic. Nel gioco, il player deve viaggiare su diversi pianeti dell’universo di Star Wars per completare la mappa e ultimare la sua missione.

Lo stormtrooper traditore

Lo stormtrooper traditoreIn X-Wing Rogue Squadron leggiamo di un pilota dell’Impero, Baron Soontir Fel, che scelse di tradire la sua parte per unirsi ai Ribelli, esattamente come accade a Finn nel film, dopo aver scoperto che uccidere le persone non fa esattamente per lui.

Han Solo contrabbanda creature viventi

ContrabbandiereNei fumetti Star Wars Tales, si narra che dopo aver vinto il Millennium Falcon da Lando, Han Solo avesse intrapreso un commercio di uccelli lungo la Kessel Run.

L’X-Wing nero

L'X-Wing neroTra i tanti ritorni visti ne Il RIsveglio della Forza, anche quello degli X-Wing è stato emozionante. In particolare quello di Poe Dameron è nero con la coda arancione, a differenza dei classici che sono bianchi. In Legacy of the Force, gli X-Wing neri sono la regola.

Vivere nei relitti imperiali

Vivere nei relitti imperialiRey vive in un relitto di un Camminatore AT-AT. In un numero di Star Wars Tales, uno Stormtrooper decide di andare a vivere in un relitto di un Caccia Stellare, nei pressi di un villaggio Ewok.

Un maestro Jedi scomparso

skellig michaelIl maestro Jedi scomparso, ne Il Risveglio della Forza, guida le azioni del Primo Ordine e anche della Resistenza. Tutti vogliono ritrovare Luke. Nel videogioco Star Wars Knights of the Old Republic II: The Sith Lords, l’unica speranza per la Resistenza, contro i Sith, è quella di ritrovare l’ultimo maestro Jedi.

La vecchia spada laser di Anakin

La vecchia spada laser di AnakinSin dalla scena finale de L’impero comlpisce ancora, in cui, insieme alla mano di Luke, va perduta nello spazio, tutti ci siamo domandati che fine avesse fatto la spada laser blu di Anakin. Ne Il Risveglio della Forza scopriamo che la spada è in possesso di Maz Kanata che la dà a Rey. Nel libro finale della Thrawn Trilogy di Timothy Zahn si racconta di come Luke dà la sua spada a Mara Jade, un’ex assassina dell’IMpero che riesce a resistere al lavaggio del cervello imperiale e aiuta Luke a sconfiggere il suo clone cattivo. Luke e Mara Jade si sposano e di seguito l’Universo espanso è pieno di storie in cui i due difendono la galassia con l’aiuto della spada laser blu di Anakin.

Starkiller e le altre super armi

Starkiller e altre super armiL’Universo Espanso di Star Wars è piano di super armi costruite per distruggere la Resistenza. C’è il Sun Crasher, che troviamo in Jedi Academy, oppure il Centerpoint Station, oppure il Galaxy Gun e lo Star Forge.

Il Jedi oscuro figlio di Han e Leia

Il Jedi oscuro figlio di Han e LeiaLa serie Legacy of the Force racconta la storia di Jacen Solo che cede al Lato Oscuro, come accade ne Il Risveglio della Forza a Ben Solo/Kylo Ren. Anche nella serie di libri, il giovane votato al lato oscuro deve ammazzare un familiare per compiere il suo passaggio. Jacen uccide la zia, moglie di Luke, Mara Jade, Ben/Kylo, come ben sappiamo ormai, uccide il padre, Han Solo.

Star Wars: 10 domande sui Sith ancora senza risposta

Star Wars: 10 domande sui Sith ancora senza risposta

Controparte malvagia degli Jedi, i Sith sono uno dei gruppi di personaggi più iconici del longevo franchise di Star Wars. Agendo perché mossi da rabbia, aggressività ed odio, i Sith non mirano certamente a garantire pace e serenità all’interno della Galassia, da sempre il principale obiettivo della setta quale veicolo per espandere il loro oscuro potere e per aumentare la loro bramosia di controllo.

Nel corso degli anni, il canone di Star Wars ha avuto modo di approfondire nel dettaglio la storia e la tradizione dei Sith, eppure ci sono ancora diverse domande su questi leggendari praticamente del Lato Oscuro della Forza che non hanno ancora trovato una risposta.

Ecco di seguito 10 domande senza risposta che ancora abbiamo sui Sith:

L’apprendista di Darth Bane

Darth Bane è uno dei Signori dei Sith più importanti e leggendari di tutto il canone Star Wars. È l’unico sopravvissuto alla guerra tra Jedi e Sith, nonché creatore della “Regola dei Due”. In “Star Wars Legends”, aveva un noto apprendista di nome Darth Zannah. Tuttavia, nel nuovo canone, tuttavia, ci sono poche informazioni sull’apprendista di Bane, nemmeno un nome. Fatte eccezione per un paio di menzioni indirette, mai nulla si è saputo su Darth Zannah. Chi è stato davvero a creare la “Regola dei Due” e a garantirne la continuazione? 

Come ha fatto Darth Bane a sopravvivere?

Parlando ancora di Darth Bane, il suo status di uno dei più leggendari Signori dei Sith di tutti i tempi è diventato consolidato in seguito alla sua sopravvivenza dopo la guerra tra Jedi e Sith. Ciò che ancora oggi non sappiamo è come abbia fatto a sopravvivere. Se i Sith all’epoca non avessero ceduto alle lotte interne all’Ordine dei Sith, sarebbero stati massacrati dai Jedi, il cui potere e la cui collettività hanno sempre operato contro i Sith. Quindi, come ha fatto Bane a sopravvivere a tutto questo? Era un abile Signore dei Sith, lo sappiamo, ma per i suoi standard è comunque impressionante che sia riuscito a sopravvivere ad un evento del genere.

L’Oscurità Centenaria

L’Oscurità Centenaria è un celebre evento assia fondamentale nella storia della galassia di Star Wars. È essenzialmente il periodo in cui sono nati i Sith dall’Ordine Jedi e il potere del Lato Oscuro è aumentato in maniera esponenziale. Eppure, i dettagli dell’evento nel nuovo canone, sono ancora sconosciuto. Il contesto è piuttosto semplice: un Jedi corrotto credeva che il vero potere della Forza fosse nel Lato Oscuro, così venne cacciato dall’Ordine Jedi e creò l’Ordine Sith. Ma cosa è successo durante tutto questo tempo? Quali sono i dettagli della scissione? Come è stato esplorato il Lato Oscuro? Qual era la mentalità degli Jedi? C’è davvero ancora tanto da esplorare… 

Ottenere la spada laser rossa

Il processo per ottenere una spada laser rossa è noto come sanguinamento del cristallo Kyber. Per ottenerla, i Sith devono uccidere un Jedi, prendere il loro cristallo e farlo “sanguinare”. Se un Jedi si volge al Lato Oscuro, il cristallo potrebbe “sanguinare” da solo. Tuttavia, non sembra esserci alcuna conferma che ciò sia davvero necessario. Prendiamo Darth Maul, ad esempio: aveva la sua spada laser rossa prima di incontrare un Jedi. È vero, Palpatine avrebbe potuto uccidere un Jedi, aver fatto “sanguinare” il cristallo e dopo averlo consegnato a Maul. Tuttavia, il dubbio rimane…

Una forma di combattimento con spada laser

Uno dei momenti più epici dell’intera saga di Star Wars sono senza ombra di dubbio le battaglie con le spada laser. Il combattimento con spada laser consiste in sette forme diverse: Shii-Cho, Makashi, Soresu, Ataru, Shien/Djem So, Niman e Juyo/Vaapad. Queste forme di combattimento sono state tutte create dall’Ordine Jedi. I Sith hanno padroneggiato alcune di queste, come quella Makashi (vedi il Conte Dooku): la cosa più strana, però, è che durante tutto l’arco della loro esistenza, i Sith non hanno mai creato la loro forma di combattimento con spada laser. Il motivo? Non è mai stato rivelato. 

Il Codice dei Sith

“La pace è una menzogna, c’è solo la passione. Attraverso la passione, acquisto forza. Attraverso la forza, guadagno potere. Attraverso il potere, guadagno la vittoria. Attraverso la vittoria, spezzo le mie catene. La Forza mi libererà”. Il Codice dei Sith è rispettato da tutti i membri dell’Ordine, ma la sua creazione è ancora oggi sconosciuta. Si tratta di un’inversione del codice Jedi, le cui origini sono altrettanto sconosciute. Chiunque abbia scritto il Codice sarà stato probabilmente uno studioso dei Sith o un Signore dei Sith estremamente influente…

Il Dark Jedi

Il Jedi corrotto è un’individuo mai identificato che voleva esplorare il Lato Oscuro della Forza e venne per questo motivo cacciato dall’Ordine Jedi. L’uomo continuò ad accumulare seguaci, fino a dare vita all’Ordine Sith. Ma chi erano davvero questo primo Jedi corrotto? Si tratta di uno dei personaggi più importanti dell’intera linea temporale di Star Wars, eppure sappiamo molto poco di lui. In “Star Wars Legends”, il primo Signore Oscuro dei Sith viene identificato come Ajunta Pall: potrebbe dunque essere lui in base al vecchio canone. Finora, però, nessuno conosce la vera identità del “Dark Jedi”.

I Sith dopo la morte di Bane

In “Star Wars Legends”, c’è un assortimento di fantastici Signori dei Sith, ognuno con la propria storia e il proprio carico di dettagli. Nel nuovo canone, non è proprio così. Non è necessariamente una brutta cosa, essendo il nuovo canone relativamente “giovane”, ma è anche vero che non è stato identificato un vero Signore dei Sith nel nuovo canone tra Darth Bane e Darth Plagueis. Quindi, chi erano i Sith in questo momento? Oltre all’apprendista di Bane, come accennato in precedenza, anche il Maestro di Darth Plagueis è sconosciuto. Forse “Project Luminous” approfondirà questo aspetto, nonostante sembri focalizzato sui Jedi, sulla Repubblica e sul Nihil.

Le storie degli altri Signori dei Sith

Come abbiamo già detto, non ci sono molti Signori dei Sith nel nuovo canone di Star Wars, specialmente se confrontati con il vasto universo di “Legends”. Tuttavia, alcuni ce ne sono, ma sembra che siano stati “portati” nel nuovo canone (e non creati ad hoc) – come Revan o Exar Kun – tramite citazioni, riferimenti, allusioni e menzioni indirette. Non conosciamo le loro storie. Sono tutti ben consolidati in “Legends”: questo è un nuovo universo, e personaggi con la popolarità e le abilità di Revan meritavano di essere introdotti in maniera differente. Quali sono le storie di tutti questi Sith? Quando verrano svelate?

Tra la morte di Bane e l’ascesa di Sidious

La storia dei Sith, come è stato detto più volte, presenta molti buchi in base alle varie generazioni. Ci sono diverse informazioni sui vari eventi Galattici più cruciali, ma nulla di più. Vogliamo ancora conoscere le storie di molti dei Signori dei Sith, ma una delle parti più intriganti e curiose della loro storia è sicuramente il tempo che intercorre tra la morte di Darth Bane e l’ascesa al potere di Darth Sidious. Cosa hanno fatto i Sith in quel momento? Come sono sopravvissuti e come hanno agito senza essere scoperti? Erano intelligenti e nascosti alla vista dei più come Palpatine? Erano coinvolti in politica, nel commercio o nelle banche? Si tratta di un lungo, lunghissimo periodo sul quale non ci sono informazioni….

Fonte: ScreenRant

Star Wars: 10 cose che non sai sulla saga

Star Wars: 10 cose che non sai sulla saga

Con il ritorno del franchise di Star Wars c’è stato molto da parlare: nuovi personaggi, nuove storie (ma non solo), e grandi ritorni. Cosa non sapete su Star Wars? Ecco dieci curiosità sui nuovi capitoli della saga, e dove vederli in streaming.

Star Wars: il risveglio della forza

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1. Sia David Fincher che Matthew Vaughn hanno preso in considerazione l’idea di dirigere Star Wars: Il risveglio della Forza. L’annuncio dell’arrivo di una nuova trilogia aveva agitato sia Hollywood che internet. Chi avrebbe diretto i nuovi film? Sembra che Kathleen Kennedy, la direttrice della LucasFilm, abbia incontrato ogni regista sulla faccia del pianeta. Non sappiamo tutti i nomi, ma sappiamo almeno di due. Il primo è David Fincher, il quale ha detto di aver sempre pensato a Star Wars come una storia di schiavi che osservano la follia dei loro padroni. Impegnato, costoso, e con una reputazione difficile, sembra che Fincher non andrò oltre il primo incontro. Sembra che Matthew Vaughn, invece, sia arrivato molto vicino a dirigere Il risveglio della Forza. Addirittura, il regista rinunciò a X-Men: Giorni di un futuro passato per dirigere il film. Ma le cose non andarono per il verso giusto, per questioni di divergenze creative, sia in fatto di casting che in fatto di violenza nel film.

2. In origine, Jakku era un pianeta di ghiaccio. Michael Arndt ha sperimentato con diverse trame e diverse ambientazioni e Jakku, che nel film ha un ruolo fondamentale, è stato modificato più e più volte. In uno dei concept più interessanti per Jakku, il pianeta era un mondo vulcanico di ghiaccio, simile ad alcune zone dell’Islanda. Ci sarebbero stati laghi ribollenti e fontane di lava che scorrevano accanto a ghiacciai.

3. JJ Abrams ha voluto che Star Wars: Il risveglio della Forza fosse quasi un remake. Una delle critiche principali fatte al film, è quella che riguarda la somiglianza con il film originale di Star Wars, sia per quanto riguarda l’estetica, che per quanto riguarda la trama. Ma Arndt, quando aveva cominciato a lavorare al film, aveva sperimentato con trame diverse: in una, Rey trovava i resti della Morte Nera II sepolta in mare. In un’altra, i personaggi erano coinvolti in una corsa per recuperare il corpo di Darth Vader. Dopo che J.J. Abrahams divenne ufficialmente il regista, però, il film cominciò a diventare più un ritorno a Una nuova speranza.

Lego Star Wars

4. LEGO Star Wars è stato il primo marchio autorizzato di LEGO. Prima di Star Wars, LEGO aveva creato unicamente set basati su idee e serie proprie e originali. Ma nel 1999 decise di collaborare con la Lucasfilm, e annunciò l’arrivo dei set ispirati ai film. Il primo set che lanciarono, fu quello di X-wing, e fu seguito dal TIE Advanced e da Y-wing. Nessuno di questi, però, appariva ne La minaccia fantasma, in uscita quello stesso anno.

5. Esiste un C3PO LEGO Star Wars fatto interamente d’oro. Nel 2007, LEGO ha realizzato una piccola serie di C3PO realizzati in oro. Il valore di ognuno di questi, secondo quanto stimato, è di alcune migliaia di sterline. Ne furono realizzati solo cinque: non solo preziosi, quindi, ma anche rarissimi.

Star Wars Battlefront

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6. La storia della Campagna di Star Wars: Battlefront fa parte del canone. Quando la Disney comprò la Lucasfilm nell’ottobre del 2012, molte cose cambiarono. Uno dei cambiamenti maggiori, fu la decisione che l’universo espanso di Star Wars non avrebbe più fatto parte del canone: trent’anni di pubblicazioni, giochi, e cartoni animati, all’improvviso, furono esclusi dall’universo ufficiale del franchise. Solamente i film e le produzioni future di vario tipo ne avrebbero fatto parte. Il primo Battlefront non aveva una campagna, e quindi non è importante a questo proposito. La Campagna di Star Wars: Battlefront 2, però, fa parte dell’universo ufficiale di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story

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7. Ron Howard ha voluto Darth Maul come leader supremo dell’Alba Cremisi. È stata una delle sorprese migliori di Solo: A Star Wars Story è stato il ritorno di Darth Maul come leader di Alba Cremisi: il personaggio non compariva sul grande schermo dal lontano 1999! Quando Ron Howard cominciò a lavorare al progetto in qualità di regista, il boss di Alba Cremisi non era ancora stato deciso: fu proprio lui a spingere per Maul (non più ‘Darth’). “Avevano una lista di alcuni candidati, e avevano parlato anche di inventare un nuovo gangster (…)” ha raccontato il regista, “Io ho detto: ‘Maul, che fine ha fatto?’ Non avevo visto la serie animata ma sapevo che qualcosa gli era successo. Mi raccontarono la storia e dissi: non sarebbe bello? (…) Non è stata interamente una mia decisione, ma pensai che sarebbe stato piuttosto spaventoso, oltre che dare una bella svolta al terzo atto”.

8. L3-37 potrebbe non essersene andata per sempre. Lando e il droide L3-37 hanno un rapporto speciale, e alla sua morte il suo esperto sistema di navigazione viene caricato sul Falcon. Quando poi Lando perde la partita a carte contro Solo, perde anche il Falcon, e di conseguenza anche quello che rimane di L3. Ma non è detto che sia per sempre. “Magari il Falcon riesce a trattenere qualcosa di quella super intelligenza, ma Lando potrebbe magari, in qualche modo, un giorno, trovare un modo per ricostruire L3” ha detto Ron Howard a riguardo.

Personaggi di Star Wars

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9. Inizialmente, Rey doveva avere un altro nome. Quando la Disney ha assunto Michael Arndt per lavorare non solo a Star Wars: Il risveglio della Forza, ma all’intera trilogia, uno dei suoi primi contributi fu quello di introdurre, finalmente, una protagonista femminile vera e propria nel franchise. A quanto pare, nelle prime stesure della storia, questo personaggio veniva chiamato “Sally”, o “Rachel”. Ma Ray non è stata l’unica ad avere dei nomi provvisori: Kylo Ren era “Jedi Killer” e Finn era “Sam”. Nelle stesure successive, poi, la protagonista femminile prese il nome di “Kira”, che fu mantenuto praticamente fino alle riprese. Quando poi ci fu una fuga di notizie e il nome divenne noto al pubblico, il nome venne cambiato. Fu scelto “Rey”, e il resto è storia.

10. Luke doveva essere uno dei personaggi principali di Star Wars: Il risveglio della forza. Luke è uno dei personaggi di Star Wars più iconici in assoluto, e nel primo capitolo del reboot si è aggiudicato solamente pochi secondi sullo schermo. Ovviamente, non tutti i fan sono stati troppo felici a riguardo. Ardnt ha parlato molto della difficoltà di integrare Luke nella storia, e di come originariamente questi avesse un ruolo prominente. Ma la leggenda di Luke creava molti problemi: ogni volta che questi appariva, tutta l’attenzione di concentrava su di lui. Quando Mark Hamill firmò il contratto per tornare, pensava che Luke sarebbe comparso almeno nel terzo atto del film. Insomma, le cose si sono risolte con Gli ultimi Jedi, ma deve essere stata una bella delusione, sul momento.

Star Wars: streaming

Al momento, Star Wars: Il risveglio della Forza non è disponibile in streaming in abbonamento su nessuna piattaforma. È però disponibile su Google Play, e si può acquistare su Rakuten tv, Timvision, e Chili Cinema. Star Wars: Gli ultimi Jedi è invece disponibile a noleggio su Rakuten tv, Infinity e Chili Cinema, e per l’acquisto su Rakuten tv, Timvision, e Chili.

Fonti: Screen Rant, TheGamer, Beano, Empire

Star Wars: 10 cose che George Lucas ha reso canone, dopo la Trilogia

Nel 1997, in occasione del ventennale di Star Wars, la Lucasfilm rimasterizzò e ridistribuì al cinema la trilogia originale, e oltre alla pulizia dei negativi e della traccia audio, George Lucas aggiunse e modificò delle scene che lo avevano insoddisfatto all’epoca dell’uscita dei film. Molti di quei cambiamenti sono poi diventati parte integrante del canone della saga.

Ecco di seguito 10 cose che Lucas ha reso canone, dopo la Trilogia:

L’urlo di Luke

Il culmine de Il Ritorno dello Jedi è rappresentato dallo scontro tra Darth Vader e  l’Imperatore Palpatine, che aveva torturato Luke e quindi spinto suo padre ad affrontarlo, spingendolo poi giù nel vuoto e uccidendolo.

Nella versione cinematografica e nei primi VHS del film, Vader agisce nel completo silenzio mentre nella versione Blu-ray del 2011 fu aggiunta la parola “No” e in seguito un grido “Nooo” creando un parallelismo con il suo urlo alla fine de La vendetta dei Sith.

Per alcuni si trattò di un inserimento necessario, per altri del tutto fuori luogo, rendendo ciò che una volta era stato fonte di emozione qualcosa di ridicolo.

L’origine della Morte Nera

Sempre più riferimenti alla vecchia trilogia e easter egg sono stati inseriti nei nuovi film del franchise, come il fatto che in L’attacco dei cloni apprendiamo che i piani della Morte Nera non sono iniziati durante l’Impero e che invece furono presi dall’arciduca Poggle the Lesser, dal conte Dooku.

Tuttavia le cose non andarono esattamente così nella Trilogia originale. Non soltanto tutti i film raccontano che la Morte Nera è stata frutto di un progetto imperiale, ma anche l’universo esteso di Star Wars ha contribuito a confermare questa linea permettendoci di incontrare il designer imperiale artefice di ogni cosa (Bevel Lemelisk).

Le motivazioni di Darth Vader

I cambiamenti attuati sul personaggio di Anakin Skywalker hanno sicuramente contribuito a dare più spessore al villain di quanto ne avesse nella trilogia originale, soprattutto in merito alle motivazioni che lo spinsero a scegliere il lato oscuro della forza.

In ogni caso i prequel ci hanno mostrato come il ragazzo venne manipolato da Palpatine nel tempo, e ogni cosa dimostra che effettivamente non avuto altra scelta che diventare un “agente” dell’Impero. Così facendo abbiamo imparato a considerare Anakin una vittima e non il carnefice.

L’addestramento dei jedi

Quanto tempo ci vuole per diventare un Jedi? Una domanda a cui la trilogia originale provava a rispondere mostrando l’addestramento – rapidissimo – di Luke Skywalker prima per mano di Obi-Wan e poi di Yoda.

Tuttavia è grazie ai prequel che abbiamo appreso come la formazione dei cavalieri jedi richieda dai 10 ai 13 anni e che deve iniziare durante la giovinezza dell’allievo.

Il ricordo di Leia

Parlando dei ricordi della sua infanzia, Leia menziona sua madre in una scena de Il Ritorno dello Jedi, descrivendola come una persona gentile, ma triste. Fu poi La vendetta dei Sith a mostrarci la verità dietro questa affermazione e un problema fondamentale.

In Episodio III Padme muore subito dopo aver dato alla luce i suoi figli, dunque Leia non avrebbe mai potuto sviluppare un ricordo vero sulla madre o sulla sua personalità. Forse, essendo in sintonia con la Forza, la principessa l’avrà sognata? Il mistero rimane aperto…

Il fantasma di Anakin

Alla fine de Il Ritorno dello Jedi Darth Vader si riscatta uccidendo l’Imperatore Palpatine per salvare la vita di Luke Skywalker, e successivamente muore per poi ricomparire davanti a suo figlio in forma di spettro della forza accanto a Yoda e Obi-Wan.

Nella versione del film del 1983, Sebastian Shaw è sullo schermo, privo di maschera, insieme ai suoi maestri, mentre nella riedizione vediamo invece Hayden Christensen (l’Anakin della trilogia prequel).

Le bugie di Obi-Wan

Nei film prequel di Star Wars Obi-Wan viene raccontato come un jedi fedele e infallibile, ma molti fan hanno notato delle incongruenze che in qualche modo ignorano il canone precedentemente stabilito facendo sembrare il vecchio Obi-Wan un “bugiardo compulsivo”.

Ricordate quando Luke porta R2D2 da Obi-Wan, e questo dice di non conoscerlo e di non aver mai posseduto un droide? Nei prequel invece mostra una certa familiarità con R2D2…

Jedi più veloci

Ogni combattimento con le spade laser nella trilogia originale viene rappresentato come uno studio fra giocatori di scacchi, più lento e riflessivo di quanto venga mostrato nella trilogia prequel. Qui i Jedi saltano e girano senza sforzo, velocissimi…cosa è cambiato nel frattempo?

Midi-chlorian

Originariamente il concetto di Forza era collegata al misticismo e raccontata come qualcosa che scorreva nel sangue di tutti. Alcuni erano solo più in sintonia con la forza di altri, e con la sufficiente concentrazione e convinzione, gli aspiranti Jedi potevano sollevare qualsiasi cosa, dalle rocce alle astronavi.

La minaccia fantasma però ha cambiato questo scenario, spiegando che la Forza venne “tramandata” ai Jedi dal popolo dei Midi-chlorian.

Han non ha sparato per primo

In Una nuova speranza, Han Solo viene attaccato da un cacciatore di taglie di nome Greedo, e lo scontro finisce con Han apre il fuoco da sotto il tavolo uccidendo l’avversario. Nella versione del film del 1977, Han spara a Greedo e Greedo non spara affatto, mentre la riedizione speciale del 1997 altera la scena in modo che Greedo sia il primo a sparare, mancano il bersaglio.

Purtroppo la scena viene nuovamente alterata nell’edizione in DVD del 2004 facendo sparare i personaggi nello stesso momento. Più tardi George Lucas ha dichiarato di aver sempre voluto che fosse Greedo a sparare per primo, suscitando qualche problema sull’ambiguità morale di Han…

Leggi anche – Star Wars: le teorie più assurde sulla nuova trilogia

Fonte: ScreenRant

Star Wars: 10 colpi di scena che hanno rovinato la saga

Star Wars: 10 colpi di scena che hanno rovinato la saga

Ogni spettatore ama essere sorpreso, e non sono esenti da questo desiderio i fan della saga di Star Wars, che da più di due generazioni continua ad appassionare persone di tutto il mondo.

Quando ad un certo punto del film la narrazione, che fino ad allora procedeva spedita senza scossoni particolari, subisce il trattamento del “plot twist”, ovvero del colpo di scena, allo shock di quanto visto corrisponde sempre il piacere dell’inaspettato.

E la storia di Star Wars ne è piena, tuttavia se ne possono annoverare alcuni che non hanno portato a termine quanto si erano prefissati e il risultato finale non ha soddisfatto pienamente l’attesa.

Leggi anche – Star Wars: 10 nuovi personaggi che hanno fatto male al franchise

Ecco allora di seguito i 10 colpi di scena più eclatanti che hanno quasi rovinato la saga di Star Wars:

DJ non è la persona giusta per decriptare i codici

Tutto il viaggio di Finn e Rose per cercare i codici di disattivazione degli scudi della nave di Snoke (indispensabili per accedervi e mettere fuori uso il localizzatore del Primo Ordine), è parso inutile visto che l’hacker DJ non ha affatto aiutato la causa.

Ma allora che senso ha avuto questa parte di trama? E perché introdurre un personaggio inutile ai fini del piano?

L’origine dell’esercito dei cloni

I fan di Star Wars si sono a lungo chiesti da dove provenissero i cloni apparsi nella guerra di Episodio II, un mistero che la trilogia prequel avrebbe dovuto esplorare, tuttavia ad oggi le loro origini sono ancora un po’ confuse.

Tutto veniva riportato alla figura del Maestro Jedi Sifo-Dyas: quando Obi-Wan arrivò su Kamino, gli venne detto che costui aveva commissionato la creazione di un esercito di cloni per servire la Repubblica. Ma chi è Sifo-Dyas? Un personaggio mai menzionato prima di quel momento….

Palpatine è il Signore dei Sith

Molti fan di Star Wars avevano già capito prima del tempo che il Cancelliere Palpatine sarebbe diventato l’Imperatore Palpatine e che Anakin Skywalker avrebbe ceduto al Lato Oscuro.

Ma cosa hanno fatto i cavalieri Jedi per impedirlo? Non erano affatto sospettosi nei confronti di Palpatine? Non hanno mai immaginato che potesse essere il Signore dei Sith?

“Solo” non è il vero cognome di Han

Il cognome di Han fa ormai parte del mito di Star Wars come ogni nome del franchise, tuttavia grazie allo spin-off sulle avventure del giovane Han siamo venuti a conoscenza del fatto che quello non è il suo vero cognome, ma semplicemente un modo con cui i reclutatori imperiali lo chiamarono per farlo registrare nell’esercito.

Inutile dire che il racconto sulle origini dell’iconico cognome di Han è stato alquanto deludente…

Jar Jar Binks convince il Senato

La reazione dei fan alla comparsa di Jar Jar Binks nella trilogia originale di Star Wars è forse tra le più cattive dei fan da quando il franchise è stato inaugurato.

Ma per quanto riguarda il suo principale contributo in Episodio II: L’attacco dei cloni, Jar Jar Binks convince il Senato a conferire poteri di emergenza al Cancelliere Supremo, e ciò permise a Palpatine di fare un ulteriore passo per diventare Imperatore.

In questo modo però le azioni di Jar Jar andavano contro le posizioni del senatore Amidala sull’atto di creazione militare, con lei che si fidò di lui per agire al suo posto…un colpo di scena davvero debole viste le caratteristiche del personaggio.

Padmé è la vera Regina

Per la maggior parte di Episodio I: La minaccia fantasma, il pubblico ha creduto che la regina Amidala fosse in realtà il personaggio interpretato da Keira Knightley, mentre poi si scoprì che una delle ancelle della regina, Padmé, interpretata da Natalie Portman, stava nascondendo la sua vera identità.

Tuttavia più tardi Padmé si rivela come la vera Regina di Naboo: ma è davvero possibile che sia Qui-Gon Jinn che Obi-Wan non sospettassero affatto di questo scambio? È un colpo di scena riuscito? Forse no…

I gemelli Skywalker

Il primo atto de L’impero colpisce ancora ha creato le basi per quella che poteva essere una futura love story – mai concretizzata – fra Luke e Leia (ma forse Leia ha baciato Luke soltanto per far ingelosire Han…). Nel film successivo però Obi-wWan confessa al suo allievo che lui e la principessa ribelle sono in realtà fratelli gemelli.

Ora la domanda è la seguente: George Lucas avrà pensato a questo colpo di scena quando scriveva la scena del bacio, o quando immaginava una storia d’amore tra i due personaggi?

La nascita di Leia e Luke

Nella trilogia sequel di Star Wars George Lucas ha apportato alcuni cambiamenti rispetto a quanto raccontato nei tre capitoli originali. Tra questi possiamo fare l’esempio eclatante de Il Ritorno dello Jedi, quando Leia dice che sua madre morì quando lei era ancora molto giovane mentre Luke confessa di non aver nessun ricordo della sua.

Sappiamo però, grazie a La vendetta dei Sith, che Luke è in realtà nato per primo e lo si vede interagire con sua madre, anche se brevemente, più di Leia…

Problemi di comunicazione fra Poe e Holdo

Buona parte delle critiche dei fan rivolte a Star Wars: Gli Ultimi Jedi si erano concentrato sul rapporto fra Poe Dameron e il vice ammiraglio Holdo, e in particolare sulle dinamiche che si sono instaurate fra i due membri della Resistenza.

A quanto pare fra i due non c’era abbastanza comunicazione, e forse informare l’altro delle rispettive decisioni avrebbe impedito a Poe di mettere in scena un ammutinamento mentre il Primo Ordine era sulla loro scia, evitando la morte di Holdo…

La morte di Val e Rio Durant

Disertando l’Esercito Imperiale, Han Solo decide di unirsi alla squadra di “truffatori” capitanata da Tobias Beckett, composta da lui, sua moglie Val e Rio Durant.

Sfortunatamente questi ultimi due personaggi vengono eliminati da Solo: A Star Wars Story durante la prima vera missione del team, e la sensazione è che il loro addio al film sia arrivato fin troppo presto. Un plot twist che ha decisamente condizionato il ritmo generale, visto che Val e Rio avrebbero potuto dare una sferzata in più al cast…inoltre siamo riusciti a capire davvero poco del loro passato e dei loro caratteri.

Star Wars: 10 celebri registi che hanno quasi diretto un film della saga

Nonostante la saga di Star Wars sia stata ideata da George Lucas, a parte il primo episodio della trilogia originale e i tre episodi della trilogia prequel, non tutti i film del franchise sono stati da lui diretti: L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi sono stati affidati ad altri due registi, così come l’intera trilogia sequel, affidata nelle mani di J.J. Abrams prima e di Rian Johnson dopo, e poi ancora di Abrams.

Da quando la Disney ha acquistato la Lucasfilm, numerosi sono stati i progetti legati all’universo di Star Wars che hanno visto il coinvolgimento di registi anche parecchio importanti, ma che alla fine non sono mai stati realizzati. Ecco di seguito 10 celebri registi che hanno quasi diretto un film della saga di Star Wars:

Steven Spielberg – Il ritorno dello Jedi

 

La prima scelta di George Lucas per la regia de Il ritorno dello Jedi fu proprio il suo caro amico Steven Spielberg, con lo stesso che all’epoca della proposta non vedeva l’ora di prendere in mano le redini del progetto. Tuttavia, Lucas aveva da poco abbandonato la Director’s Guild of America, quindi la produzione del filma avrebbe avuto luogo senza il sostegno della celebre associazione di registi americana. La stessa non avrebbe mai permesso ad uno dei suoi membri di dirigere un film senza la sua approvazione, così Spielberg si vide costretto a rinunciare alla regia del film. 

Matthew Vaughn – Il risveglio della Forza

Quando Il Risveglio della Forza era ancora in fase di sviluppo, a Matthew Vaughn, regista di Kick-Ass, venne offerto di dirigere il film. Purtroppo, il regista non aveva approvato il grado di violenza che sarebbe stato mostrato nel film, né tantomeno era d’accordo con alcune scelte relative al casting, così rifiutò la regia, dedicandosi alla realizzazione di Kingmsman. Prima di Abrams, altri registi che la Lucasfilm cercò di coinvolgere furono Christopher Nolan, David Fincher, Joss Whedon, Ben Affleck, Guiller del Toro, Peter Jackson e anche Rian Johnson, che avrebbe poi diretto Gli Ultimi Jedi.

Josh Trank – Spin-off su Boba Fett

A pochi anni dall’acquisizione della Lucasfilm da parte della Disney, nei piani relativi al futuro della saga di Star Wars sul grande schermo c’era anche uno spin-off della serie “antologica” (la stessa a cui appartengono Rogue One e Solo) dedicato a Boba Fett. La sceneggiatura avrebbe portato la firma di Simon Kinberg (celebre produttore della saga degli X-Men e regista di Dark Phoenix), mentre dietro la macchina da presa avremmo dovuto vedere Josh Trank. Il regista, però, abbandonò il progetto a causa di alcune divergente creative con la Lucasfilm. Di recente, è stato proprio Trank ha rivelare di aver abbandonato il progetto perché sapeva che, se non l’avesse fatto, l’avrebbero comunque licenziato….

Robert Zemeckis – La minaccia fantasma

 

Anche se alla fine è stato George Lucas a dirigere l’intera trilogia prequel della saga di Star Wars, inizialmente lo stesso aveva pensato di affidare i film ad altri colleghi. Uno dei registi che vennero contattati per la regia de La minaccia fantasma fu Robert Zemeckis, il celebre “papà” della saga di Ritorno al futuro. La regia del film venne offerta anche a Steven Spielberg (di nuovo!) e a Ron Howard (che avrebbe poi diretto lo spin-off Solo). 

Phil Lord & Chris Miller – Solo: A Star Wars Story

Parte della scarsa riuscita di Solo: A Star Wars Story è dovuta al fatto che metà del film è stato in realtà diretto da Phil Lord & Chris Miller, registi di The Lego Movie che vennero poi licenziati dalla Lucasfilm e sostituiti nel bel mezzo della produzione da Ron Howard. Stando alle varie voci che si sono susseguite negli anni, Lord & Miller volevano realizzare un film in pieno stile Guardiani della Galassia, con i creativi della Lucasfilm che erano semplicemente terrorizzati all’idea.

David Lynch – Il ritorno dello Jedi

Quando George Lucas era alla ricerca di un regista per Il ritorno dello Jedi, lo stesso provò a coinvolgere nel progetto nientemeno che David Lynch. Questo perché Lucas era un grandissimo fan di Eraserhead – La mente che cancella e di The Elephant Man, che avevano da pochi anni messo in luce, ad Hollywood, il talento creativo e visionario di Lynch. Ad ogni modo, Lynch pensava che il suo stile potesse letteralmente fare a pugni con la visione di Lucas, con quest’ultimo che avrebbe vinto qualsiasi tipo di battaglia creativo, così rifiutò l’incarico e si dedicò alla realizzazione di Dune.

Brad Bird – Il risveglio della Forza

Prima che J.J. Abrams venisse incaricato di dirigere il primo episodio della trilogia sequel, la sedia di regia venne proposta a Brad Bird, regista de Gli Incredibili. Bird, però, rifiutò l’incarico per potersi dedicare alla realizzazione di un progetto totalmente originale, quello che è poi diventato Tomorrowland con George Clooney. Anni dopo, Bird dichiarò che quella è stata una delle decisioni più difficili che abbia mai dovuto prendere nel corso della sua carriera.

James Mangold – Spin-off su Boba Fett

james mangold

Dopo che Josh Trank abbandonò la regia dello spin-off su Boba Fett, la Lucasfilm propose il progetto a James Mangold. Il regista di Logan avrebbe dovuto occuparsi tanto della regia quanto della sceneggiatura, facendone probabilmente una sorta di western ambientato nello spazio. Il progetto, però, naufragò nuovamente e la Lucasfilm decise di dare poi vita a The Mandalorian, la prima serie live action ambientata nell’universo di Star Wars

Paul Verhoeven – Il ritorno dello Jedi

Dopo che Steven Spielberg si trovò costretto a rifiutare la regia de Il ritorno dello Jedi, lo stesso consigliò a George Lucas di affidare la regia del film a Paul Vehroeven: Lucas però non era troppo convinto del talento del regista, soprattutto dopo aver visto il suo film Spetters, che dal punto di vista visivo pare non l’abbia mai troppo convinto. Anche David Cronenberg venne considerato per la regia, ma rifiutò per dirigere il suo Videodrome e l’adattamento di Stephen King, La zona morta.

Colin Trevorrow – L’ascesa di Skywalker

Quando Episodio IX era ancora in fase di sviluppo, Colin Trevorrow venne assunto dalla Lucasfilm per occuparsi della regia e della sceneggiatura del film insieme a Derek Connolly. Purtroppo, Trevorrow abbondò il progetto e venne sostituito da J.J. Abrams. Ancora oggi i motivi del ritiro di Colin Trevorrow non sono del tutto chiari, ma pare che le solite “differenze creative” abbiano portato il regista e sceneggiatore ad allontanarsi da Kathleen Kennedy e dalla Lucasfilm. Proprio di recente sono emersi online i dettagli sul film mai realizzato da Trevorrow, che avrebbe dovuto chiamarsi Duel of the Fates.

Fonte: Screen Rant

Star Wars: 10 attori considerati in origine per i ruoli di Han Solo e Leia

Star Wars di George Lucas ha regalato al pubblico alcuni dei personaggi più iconici mai creati, con il regista che è riuscito a trovare gli attori perfetti per interpretare quei ruoli. Harrison Ford aveva il carisma necessario per incarnare davvero Han Solo, mentre Carrie Fisher aveva l’arguzia comica e l’adorabile energia per dare vita a Leia Organa. Tuttavia, entrambi erano lontani dai primissimi attori considerati per interpretare il contrabbandiere armato e il suo interesse amoroso. Screen Rant ha raccolto tutte le grandi star che, in origine, erano state prese in considerazione per i ruoli di Han e Leia.

Al Pacino

Fresco delle sue interpretazioni da star assoluta nei primi due capitoli della trilogia de Il Padrino, ad Al Pacino è stato offerto il ruolo di Han Solo in Star Wars. Tuttavia, ha rifiutato, quindi i produttori hanno aperto le audizioni.

Quando gli è stato chiesto il perché del rifiuto, Pacino ha detto che non aveva capito la sceneggiatura e che il ruolo gli era stato offerto solo a causa del successo – all’epoca straordinario – de Il Padrino.

Jodie Foster

In origine, la scelta per il ruolo della Principessa Leia era Jodie Foster, che all’epoca era molto più giovane di Carrie Fisher, che aveva 19 anni quando ha interpretato Leia, mentre Foster ne aveva solo 12 quando è stata considerata per il ruolo.

Tuttavia, quando le è stato offerto il ruolo di Leia, Foster ha dovuto rifiutare a causa di un conflitto con le riprese di Taxi Driver di Martin Scorsese, in cui interpretava una prostituta pre-adolescente di New York che, inconsapevolmente, ha ispirato un attentato a Ronald Reagan.

Kurt Russell

Prima che Harrison Ford venisse scelto per interpretare Han Solo, la rosa di attori per il ruolo era ridotta a Kurt Russell, Nick Nolte e Christopher Walken.

Russell avrebbe potuto facilmente aggiungere Solo a un elenco di ruoli iconici che avrebbero poi incluso Snake Plissken, R.J. MacReady e John “the Hangman” Ruth. Nolte probabilmente avrebbe interpretato un Han ancora più scontroso e più “adulto” di Ford, mentre il modo in cui Walken avrebbe interpretato la parte probabilmente sarebbe stato radicalmente diverso.

Glenn Close

Glenn Close è stata una delle tanti attrici che hanno fatto un’audizione per interpretare Leia Organa prima del casting di Carrie Fisher. Mancavano ancora una decina d’anni ai ruoli che consacrarono ufficialmente Close, come Attrazione fatale e Le relazioni pericolose.

Anche se ha per lo più evitato film ad alto budget come Star Wars durante la sua carriera, Close ha interpretato Nova Prime in Guardiani della Galassia di James Gunn.

Bill Murray

Sorprendentemente, Bill Murray era uno degli attori considerati per interpretare Han Solo. Anche se Murray avrebbe reso sicuramente giustizia all’arguzia di Solo, potrebbe non aver catturato la sua freddezza in modo convincente come Harrison Ford.

Murray non è stato l’unico attore comico considerato per il ruolo. Anche Chevy Chase, co-protagonista di Palla da golf con Steve Martin e lo stesso Murray, erano nel radar dello studio per la parte.

Sigourney Weaver

Prima che Carrie Fisher fosse scelta per il ruolo di Leia, Sigourney Weaver ha sostenuto un provino per il ruolo. Anche se non ha ottenuto la parte, la Weaver ha comunque interpretato un’altra icona del genere sci-fi due anni dopo che Star Wars ha reso i film di fantascienza una vera e propria tendenza: l’innovativa eroina femminista Ellen Ripley in Alien di Ridley Scott.

Anche Margot Kidder ha sostenuto un provino per interpretare Leia e anche lei, come la Weaver, ha interpretato un altro ruolo iconico dopo che Star Wars è uscito nei cinema: Lois Lane nel franchise di Superman.

Billy Dee Williams

Anche se ha sempre negato di aver sostenuto un provino per il ruolo, Billy Dee Williams era stato considerato per interpretare Han Solo prima che Harrison Ford venisse scelto. Naturalmente, avrebbe poi interpretato il vecchio nemico/amico di Han Lando, Calrissian, ne L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi.

Williams ha anche interpretato Harvey Dent in Batman di Tim Burton, anche se è stato sostituito con Tommy Lee Jones quando Dent si è trasformato in Due Facce. Grazie a LEGO Batman – Il film, Williams alla fine è riuscito ad interpretare il villain.

Meryl Streep

Universalmente considerata come una delle più grandi attrici esistenti, Meryl Streep ha interpretato un sacco di ruoli iconici nel corso degli anni: Sophie Zawistowski, Joanna Kramer, Karen Silkwood, Miranda Priestly, Aunt March, Margaret Thatcher… la lista potrebbe continuare all’infinito.

Ma c’è un ruolo importante che, tuttavia, ha perso. La Streep ha fatto un provino per interpretare la Principessa Leia in Star Wars, ma i produttori alla fine hanno deciso di non sceglierla.

Sylvester Stallone

Molto prima di diventare uno dei più riconoscibili interpreti del genere d’azione, Sylvester Stallone ha fatto un’audizione per interpretare Han Solo. Non ottenere il ruolo, ma tuttavia aveva già raggiunto il successo grazie al ruolo del protagonista nel capolavoro Rocky.

Anche Robert Englund (meglio conosciuto come interprete di Freddy Krueger), John Travolta e James Woods sono stati considerati per interpretare Han, mentre James Caan, Robert De Niro, Jack Nicholson, Burt Reynolds e Tom Selleck hanno ricevuto la parte come offerta ma poi hanno rifiutato.

Farrah Fawcett

Farrah Fawcett ha fatto un provino per il ruolo di Leia ma non ha ottenuto la parte. Nel periodo in cui Star Wars era in produzione, l’iconico poster del costume da bagno rosso di Fawcett è stato pubblicato e ha venduto sei milioni di copie in un anno, quindi non aveva bisogno del ruolo di Leia per aumentare il suo potere da star.

Christine Baranski, Kim Basinger, Geena Davis, Melanie Griffith, Anjelica Huston, Amy Irving, Jessica Lange, Bernadette Peters, Jane Seymour, Kathleen Turner, Dianne Wiest e Debra Winger hanno tutte sostenuto un’audizione per il ruolo prima che Carrie Fisher venisse scelta.

Star Wars: 10 attori che non sapevi che avessero partecipato ai film

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Star Wars Il Risveglio della Forza è ormai al cinema, con nuovi e vecchi personaggi protagonisti di una nuova avventura. Ma forse non molti sanno che tanti volti diventati noti in un secondo momento hanno anch’essi partecipato ad un film di Star Wars, ed eccone ben 10 che probabilmente vi sono sfuggiti:

Celia Imrie

Rose Byrne

Richard Armitage

Sofia Coppola

Joel Edgerton

Dominic West

Julian Glover

Keira Knightley

Keisha Castle-Hughes

Deep Roy

10 attori che non sapevi che avessero partecipato ai film di Star Wars