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Aquaman 2: la Warner ha considerato di sostituire Amber Heard, ecco perché

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Il presidente della DC Films Walter Hamada è salito sul banco dei testimoni durante il processo che vede Johnny Depp contro Amber Heard. Hamada ha dichiarato che lo studio ha preso in considerazione la possibilità di sostituire Amber Heard per Aquaman 2, preoccupato per la mancanza di chimica con la star Jason Momoa.

Alla fine Heard è stata confermata per il sequel, ma i suoi avvocati hanno sostenuto che ha quasi perso il lavoro e non poteva rinegoziare per più soldi a causa del contraccolpo sulle sue accuse di abusi domestici contro Johnny Depp. Heard sta cercando $ 100 milioni di risarcimento per diffamazione contro Depp.

Walter Hamada ha testimoniato che le accuse di abuso non hanno avuto alcun ruolo nelle decisioni di casting in Aquaman 2, ma anzi, la scelta di ridurre al minimo il suo ruolo è stata dettata dal fatto che Heard ha una pessima chimica con Jason Momoa, protagonista del film.

“Non avevano molta chimica insieme”, ha detto Hamada. “Editoralmente sono stati in grado di far funzionare quella relazione nel primo film, ma c’era la preoccupazione che ci fosse voluto molto sforzo per arrivarci”. Hamada ha detto che la chimica è stata creata in post-produzione, usando la “magia del film”, inclusa la colonna sonora. Ha detto che non è raro che due attori leader manchino di chimica. “Lo sai quando lo vedi, e la chimica non c’era”, ha detto.

Hamada ha detto che Aquaman 2 – in uscita il prossimo anno – è stato concepito come un buddy movie tra Momoa e Patrick Wilson, che interpreta Re Orm, il fratellastro di Aquaman. Heard ha affermato che il suo ruolo è stato notevolmente “ridotto” nel tempo, ma Hamada ha testimoniato che è rimasto lo stesso da quando il film è stato sviluppato per la prima volta nel 2018.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il regno perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman e il regno perduto uscirà nelle sale americane il 17 marzo 2023.

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Anime da vedere: tutti i titoli da non perdere

Anime da vedere: tutti i titoli da non perdere

Ormai sempre più popolari, gli anime sono quei prodotti di animazione realizzati in Giappone, che possono spaziare dal lungometraggio alla serialità e fino a formati ancora diversi. Gli anime, inoltre, costituiscono un medium eterogeneo e variegato: possono infatti trattare di soggetti, argomenti e generi molto diversi tra loro, e indirizzarsi a diverse tipologie di pubblico, dai bambini, agli adolescenti, agli adulti, da grandi platee fino a categorie socio-demografiche più piccole e specifiche. Molti titoli appartenenti a questa tipologia di prodotti sono ormai dei veri e propri gioielli imperdibili ed ecco che questa guida agli anime da vedere si rivela utile per scoprire quali recuperare assolutamente.

Ma prima di tutto, qual è la differenza con l’animazione occidentale? Rispetto a questa, gli anime si concentrano meno sulla rappresentazione del movimento, impiegando tecniche come l’animazione limitata, effetti di camera cinematografici, e una maggiore enfasi sulla narrazione, la veste grafica e la caratterizzazione dei personaggi. Seppure non esista uno stile unico, è possibile individuare degli elementi estetici e visuali comuni, quali un design semplice ma con dettagli estremizzati come pettinature e colori di capelli innaturali o dimensione degli occhi esagerata. Lo stile unico di questi prodotti ha dunque contribuito al loro successo in tutto il mondo, ben oltre i confini nazionali.

Da quando vengono distribuiti in ogni dove, il mercato degli anime è cresciuto sempre di più, portando alla realizzazione di sempre più opere di questo tipo. È dunque facile perdere, in un panorama tanto ampio, titoli che potrebbero essere di proprio interesse. Fortunatamente, sempre più piattaforme streaming accolgono questo genere di opere nei loro cataloghi, permettendo così di recuperarle. Di seguito, si proporrà dunque un utile elenco agli anime da vedere assolutamente, indicando informazioni sulla loro trama e sul dove poterli vedere. Tra quelli qui elencati, si potrà certamente ritrovare qualche titolo di proprio interesse.

Anime da vedere: tutti i titoli da non perdere

Anime da vedere assolutamente

Ci sono delle serie anime assolutamente imperdibili, anche se talvolta particolarmente lunghe in quanto a numero di episodi. I titoli riportati di seguito sono tra i più popolari di sempre, divenuti veri e propri fenomeni culturali che hanno favorito l’espansione degli anime in tutto il mondo. Ecco alcuni titoli da vedere assolutamente.

One Piece: Il giovane Monkey D. Rufy vuole diventare Re dei pirati, e, con un variegato gruppo di compagni, ognuno dei quali possiede abilità particolari e uniche, affronta viaggi e pericoli di ogni genere. Tra i più popolari anime di sempre, One Piece è ad oggi composto da ben 20 stagioni e la sua conclusione sembra ancora lontana.

Dragon Ball Z: Le avventure di Goku, il potente guerriero sayan che, assieme ai propri amici e al figlio Gohan, difende la Terra dalle minacce esterne, utilizzando talvolta degli oggetti magici chiamati sfere del drago. Composta da 9 stagioni, è questa la serie dedicata a Dragon Ball più apprezzata di sempre, ricca di personaggi ed episodi iconici.

Naruto: La popolare serie è ispirata alla mitologia del ninja ed ha per protagonista Naruto, un giovane inizialmente piuttosto inetto in tale arte, ma estremamente determinato a raggiungere il grado più alto di preparazione, quello dell’hokage. Lungo il suo percorso troverà alleati e si scontrerà con pericolosi nemici.

Fullmetal Alchemist: Dopo essere sopravvissuti ad un terribile incidente, due giovani fratelli, interessati all’alchimia, si lanciano in un avventuroso viaggio alla ricerca della celebre pietra filosofale. Composta da una sola stagione, questo è considerato uno degli anime più belli di sempre, un titolo imperdibile e facilmente recuperabile.

Sailor Moon: La giovane Usagi Tsukino acquisisce grazie ad una spilla il potere di trasformarsi in Sailor Moon, la guerriera dell’amore e della giustizia, vestita alla marinara e protetta dalla Luna. Il suo compito sarà quello di difendere gli abitanti della Terra dai continui attacchi del Dark Kingdom, nonché di ritrovare le sue compagne per rintracciare la misteriosa Principessa della Luna. Composto da soli 46 episodi, anche questo è uno degli anime più celebri di sempre.

Conan – Il ragazzo del futuro: Dopo una catastrofe nucleare, il pianeta è quasi interamente coperto dalle acque. Il giovane Conan, che vive insieme al nonno su un’isola sperduta, un giorno trova sulla spiaggia una ragazza svenuta di nome Lana. Quando i soldati di Indastria la rapiscono, Conan cercherà di salvarla, dando vita ad un’avventura che cambierà il destino stesso del mondo. Prodotto nel 1978, Conan – Il ragazzo del futuro è uno dei primi lavori di Hayao Miyazaki, leggenda dell’animazione giapponese.

Anime da vedere su Netflix

Come anticipato, egli ultimi anni le piattaforme streaming stanno sempre più puntando su prodotti anime, arrichendo con questi i propri cataloghi. Che siano titolo preesistenti e ad acquisiti o prodotti sviluppati specificatamente per sé, Netflix si è distinta in questa operazione e vanta ora numerosi anime con cui poter soddisfare i gusti dei suoi tanti abbonati.

Death Note: Lo studente Light Yagami trova per caso un misterioso quaderno nero. Ben presto, il ragazzo scopre che si tratta di un oggetto dai poteri eccezionali: se qualcuno scrive sulle sue pagine il nome di una persona, quest’ultima muore. Ha così inizio un gioco particolarmente pericoloso, che porterà Light a scontrarsi con forze soprannaturali e con l’investigatore L, intenzionato a scoprire chi si nasconda dietro quelle morti misteriose. Death Note è attualmente

Neon Genesis Evangelion: Quando degli esseri misteriosi scendono sul pianeta Terra per distruggere l’intera umanità, un quattordicenne viene reclutato in una piccola squadra incaricata di combattere la minaccia. Caratterizzato da una trama particolarmente emozionante, elementi post-apocalittici e una forte introspezione dei personaggi, è questo uno degli anime più influenti degli ultimi anni.

Cowboy Bebop: L’anime si concentra sulle avventure di un gruppo di cacciatori di taglie che viaggiano nel sistema solare. Tra una missione e l’altra, però, la serie oltre a caratterizzarsi per il suo genere fantascientifico, affronta anche svariate tematiche con un tono a tratti quasi filosofico. Questo anime di soli 26 episodi è considerato tra i più belli di sempre.

L’attacco dei giganti: Quando i Titani mangiatori di uomini apparvero per la prima volta 100 anni fa, gli umani trovarono sicurezza dietro enormi mura che fermarono i giganti sulle loro tracce. Ma la sicurezza che hanno avuto per così tanto tempo è ora minacciata. Composto da 4 stagioni, questo è uno degli anime attualmente più popolari e discussi del momento.

Akira: Anno 2019: le grandi metropoli sono state spazzate via dopo la Terza Guerra Mondiale. Tokyo è teatro di scontri tra bande di motociclisti, e tra queste si distingue la gang dei giovani Kaneda e Tetsuo. La polizia segreta cerca di mettere un freno alla minaccia per poter continuare lo sviluppo del segretissimo progetto Akira. Dal 1988 Akira ha influenzato registi e scrittori di tutto il mondo grazie al suo immaginario cyberpunk, riuscendo ad entrare nella classifica dei 500 film più grandi di tutti i tempi stilata da Empire.

Bubble. In una Tokyo isolata dal resto del mondo, a causa di bolle e anomalie gravitazionali, il destino fa incontrare un ragazzo con un talento particolare e una ragazza misteriosa. Un nuovo anime originale per Netflix, che va così ad ampliare una delle già più ricche sezioni del suo catalogo. Per gli amanti del genere, è questo un film imperdibile.

Words Bubble Up Like Soda Pop: La storia d’amore tra Cherry, un ragazzo amante degli haiku che non è bravo a comunicare con gli altri, e Smile, una ragazza che indossa sempre una maschera per nascondere l’apparecchio per i denti anteriori. Altro titolo originale Netflix da non perdere.

Kakegurui: Yumeko Jabami si iscrive ad una particolare accademia, in cui gli studenti sono classificati in base alle loro vincite al gioco d’azzardo, e la fama e la fortuna attendono coloro che salgono in cima. Composta da due stagioni, questa serie Netflix offre una storia diversa dalle solite, che ha subito trovato numerosi estimatori.

Film anime da vedere

Esistono numerosi lungometraggi anime che hanno contribuito a rivoluzionare l’animazione e a rendere questo genere di opere giapponesi celebri in tutto il mondo. Alcuni più recenti, altri meno, ecco di seguito alcuni titoli imprescindibili per ogni amante di questa tipologia di opere. Si può spaziare tra generi e storie diverse, ognuno di questi film regalerà sempre grandi emozioni e riflessioni di natura etica.

Ghost in the Shell: Siamo nel 2029 ed il mondo è ormai interconnesso da un’enorme rete elettronica. La rete stessa è diventata un campo di battaglia per la squadra di sicurezza Sezione Nove di Tokyo, a cui è stato assegnato il compito di arrestare il Burattinaio. Le indagini vengono assegnate al Maggiore Motoko Kusanagi, che da subito si dimostra molto più potente di quanto non sia la sua controparte umana. Uno dei capisaldi dell’animazione giapponese, Ghost in the Shell ha anche un sequel da non perdere.

Evangelion: Su Prime Video sono disponibili tutti i film dell’acclamata saga cinematografica “Rebuild of Evangelion”, che ripercorrono gli eventi dell’omonima serie anime fino al capitolo finale Evangelion: 3.0+1.0 Thrice Upon a Time. Poche serie hanno avuto lo stesso successo e impatto culturale di Evangelion, frutto del’estro creativo del regista Hideaki Anno, e sarà ora possibile ripercorrerne l’intera storia sino alla sua epica conclusione.

Il giardino delle parole: Takao è un giovane studente che sogna di diventare un disegnatore di scarpe. Un giorno decide di saltare la scuola per andare a disegnare in un delizioso e appartato giardino pubblico. Non immagina che questa decisione cambierà del tutto la sua vita grazie all’incontro con la misteriosa Yukino…Film perfetto per chi vuole iniziare a scoprire il mondo degli anime, grazie a una trama che avanza spedita e alle animazioni di alta qualità.

Ride Your Wave: Hinako è un’amante del surf che, dopo essere stata intrappolata nel suo appartamento da un incendio, viene soccorsa da Minato, un pompiere caratterizzato da un forte desiderio di aiutare il prossimo. I due si innamorano, tuttavia Minato muore all’improvviso. La giovane scopre però che, cantando un brano che i due amavano particolarmente, Minato riappare all’interno dell’acqua. Ultimo film del geniale regista Masaaki Yuasa, premiato allo Shanghai International Film Festival come miglior animazione.

Mirai: Quando nasce la sua sorellina, il piccolo Kun si sente trascurato dalla famiglia. Fuggito da casa, il bambino si imbatte in un varco temporale in cui incontra sua madre da bambina e vive una serie di avventure con la sorella, ormai cresciuta. Uno dei titoli più popolari degli ultimi anni, da recuperare assolutamente se si è amanti di questo genere di opere.

Si alza il vento: Jiro sogna di volare e progettare aeroplani ispirandosi al famoso maestro italiano Gianni Caproni. Miope fin dalla giovane età e pertanto impossibilitato a diventare pilota, nel 1927 entra a lavorare in una delle principali società giapponesi di ingegneria aeronautica dove ha l’opportunità di mostrare a tutti il proprio talento incredibile. Ennesimo capolavoro di Miyazaki, questo titolo è la summa della sua poetica.

La città incantata: Chihiro è una bambina di dieci anni molto capricciosa e viziata e quando i suoi genitori le dicono che devono trasferirsi, ovviamente reagisce in modo irritante, arrabbiandosi. Durante il viaggio per raggiungere la nuova casa, i tre si fermano in una città fantasma governata da una strega malvagia con al suo seguito antiche divinità e creature magiche. Capolavoro animato, questo film ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione ed è ancora oggi una delle pietre miliari dell’anime.

Una tomba per le lucciole: La sera del 21 settembre 1945, nell’atrio della stazione ferroviaria di Kōbe, un ragazzo muore di fame fra l’indifferenza dei passanti. Tutto quello che possiede è soltanto una scatola di latta che contiene piccoli frammenti di ossa. Quando la scatola viene gettata via da un inserviente, appare il fantasma di una bambina, che la raccoglie venendo presto raggiunta da quello del ragazzo. Inizia così il flashback che racconta la loro storia.

Anime romantici da vedere

Tra i più popolari anime di sempre, vi sono numerosi titoli relativi alla sfera sentimentale. Il più di questi narrano di storie struggenti e non necessariamente con un lieto fine, ma tutte garantiscono profonde riflessioni sulla natura delle emozioni e su ciò che queste sono in grado di lasciare nell’animo umano. Ecco alcuni tra i titoli più belli a riguardo da recuperare.

Your Name: Taki vive a Tokyo, mentre Mitsuha ai trova in un piccolo villaggio di montagna. Mentre dormono, si ritrovano inspiegabilmente l’uno nel corpo dell’altra, cercando di capire che cosa è successo. Uno dei lungometraggi anime di genere romantico più acclamati e premiati degli ultimi anni, divenuto in breve un vero e proprio cult.

Weathering With You: Stanco della vita su una piccola isola, Hodaka si trasferisce nella piovosa Tokyo, e trova lavoro nella redazione di una rivista dell’occulto. Nella grande città incontra Hina, una ragazza con il magico potere di controllare il tempo atmosferico. Dallo stesso regista di Your Name, un altro struggente racconto che ha incantato spettatori di ogni età e provenienza.

5 cm al secondo: Le vite di Akari Shinohara e Takaki Tono, due allievi delle elementari, prendono strade diverse. Nonostante il tempo e la distanza li spingano verso nuovi orizzonti, i due cercano costantemente di mantenere il proprio legame. Ancora un titolo dello stesso regista dei precedenti due film elencati, Makoto Shinkai, nonché quello con cui è diventato celebre a livello internazionale.

Voglio mangiare il tuo pancreas: Uno studente delle superiori trova il diario di una compagna di classe, Sakura Yamauchi, e scopre che la ragazza soffre di una grave malattia pancreatica e i suoi giorni sono contati. Il ragazzo decide così di trascorrere sempre più tempo con lei. Un racconto d’amore così intenso che va oltre la malattia e la morte, espandendosi in ogni dove e trasmettendo emozioni intense.

Miyo – Un amore felino: Una ragazza particolare decide di trasformarsi in una gatta per attirare l’attenzione del ragazzo che le piace, ma presto la distinzione tra essere umano e felino inizia a svanire. Altro titolo di genere romantico divenuto particolarmente popolare e apprezzato per il suo combinare l’elemento amoroso con quello fantastico.

Fireworks – Vanno visti di lato o dal basso?: Il giovane Norimichi inizia a notare una compagna di classe molto attraente di nome Nazuna. Quando la famiglia di lei decide di spostarla in un’altra scuola, è molto rattristato dalla sua imminente partenza. Un’altra struggente storia d’amore ostacolata dal tempo e dalla distanza, diversa da ogni altro titolo simile e per questo affermatasi come una delle più amate degli ultimi anni.

Il Signore degli Anelli: 9 colpi di scena che mancano nei film (fortunatamente)

La serie prequel de Il Signore degli Anelli, Gli Anelli del Potere (The Rings of Power), arriverà in streaming su Prime Video a partire dal 2 settembre 2022 e l’eccitazione da parte dei fan è ai massimi storici. Lo show si svolgerà migliaia di anni prima del ritrovamento dell’Unico Anello da parte di Bilbo, in un tempo noto come Seconda Era. Tutti si chiedono quanti eventi dei libri scritti da J.R.R. Tolkien saranno inseriti nella nuova serie.

Già in passato sono stati fatti dei tagli e delle modifiche alle storie scritte da Tolkien. Questa scelta non è per forza malvagia: molti fatti non avrebbero reso bene in live-action. I romanzi de Il Signore degli Anelli sono noti per la vastità delle trame e per i numerosi colpi di scena. Quando si è trattato di scrivere i film, non tutti questi colpi di scena sembravano adatti allo schermo e sono stati giustamente tagliati. Vediamo i casi in cui gli sceneggiatori hanno fatto la scelta giusta.

Il ritorno di Tom Bombadil

Tom Bombadil Il Signore degli AnelliNella saga di libri de Il Signore degli Anelli, Tom Bombadil salva i quattro hobbit quando cadono nelle grinfie del Vecchio Uomo Salice. Tom inoltre accoglie nella sua dimora gli hobbit e dà loro ristoro prima che questi riprendano il loro cammino. Poco dopo, gli hobbit si trovarono nuovamente nei guai e, quando tutto sembra perduto, Tom ricompare in aiuto.

Questo fatto causa sorpresa e fa anche sorridere il lettore: nessuno si aspetta che lo stesso soccorritore compaia due volte. Per risolvere il problema della ripetitività, Tom manca del tutto nella versione live-action. La sua storia avrebbe creato troppa dispersione.

Aragorn forgia nuovamente la sua spada

Aragorn spada Il Singore degli AnelliNei libri, Aragorn viene a conoscenza della sua eredità attorno ai vent’anni, quando Elrond gli consegna i frammenti della spada Narsil. Una volta scortato Frodo fino a Gran Burrone, Aragorn diventa con Gandalf il capo della Compagnia dell’Anello e utilizza i frammenti di Narsil per forgiare Anduril, la Fiamma dell’Ovest. Appare chiaro che nella saga di Tolkien, Aragorn ha sempre saputo che sarebbe diventato re.

Al contrario, nei film de Il Signore degli Anelli Aragorn (Viggo Mortensen) è un personaggio riluttante a diventare re. Nel complesso, questa versione risulta più avvincente per il pubblico: rimuovere la storia originale del personaggio è probabilmente uno dei migliori cambiamenti fatti dagli autori dei film.

Glorfindel salva Frodo

Frodo Il Signore degli AnelliDopo che il Re Stregone accoltella Frodo, Aragorn ha poco tempo per portarlo a Gran Burrone. Quando tutti stanno per perdere la speranza sul salvataggio di Frodo, un elfo di nome Glorfindel arriva in aiuto e, con il suo cavallo Asfaloth, conduce l’hobbit a Gran Burrone.

Anche se la storia del salvataggio di Frodo viene mantenuta, nella versione cinematografica de Il Signore degli Anelli, Arwen prende il posto di Glorfindel. L’elfo non appare nei film, con grande delusione da parte dei fan. Tuttavia, la scelta permette di dare maggiore sviluppo ad Arwen e alla sua storia.

La storia di Beren e Lúthien

La storia di Beren e LúthienLa storia di Beren e Lúthien viene citata diverse volte nei libri de Il Signore degli Anelli. Aragorn la racconta agli hobbit, che trovano la storia d’amore allo stesso tempo bella e tragica. Quello che gli ascoltatori non sanno è che i due protagonisti sono gli antenati di Aragorn e che l’aneddoto è parallelo alla storia d’amore tra Passolungo e Arwen.

La rivelazione che anche Aragorn è innamorato di una donna-elfo e il fatto che Beren e Lúthien sono gli antenati di Passolungo e Arwen è un plot twist importante nei libri. Ma la storia è anche lunga e non ci sarebbe stato il tempo necessario per inserirla nel film dandole la giusta importanza.

Merry e Theoden

Theoden re di RohanUno degli aspetti più interessanti della saga di Tolkien è l’improbabile relazione tra re Theoden e Merry. Prima di incontrare Merry e PippinTheoden fatica a comprendere gli hobbit e a relazionarsi con loro. Fortunatamente, Merry gli insegna tutto ciò che ha bisogno di sapere sulle creature. In punto di morte, Theoden dice a Merry di considerarlo come un figlio e Merry piange disperatamente sul suo corpo.

Questa relazione è davvero toccante, ma mette in ombra la profondità del rapporto tra Theoden e Eowyn. Al contrario, nei film de Il Signore degli Anelli è Eowyn ad essere considerata come una figlia da Theoden ed è lei a piangere sul suo corpo.

Eowyn si innamora follemente (parte 2)

Eowyn Faramir Case di guarigioneSia nei libri che nei film de Il Signore degli Anelli, Eowyn si innamora di Aragorn. Tuttavia, in entrambi i casi Aragorn sceglie di stare con Arwen. Questo spezza il cuore a Eowyn, ma non le impedisce di andare in battaglia.

Nei libri, Eowyn, combattendo la sua battaglia, rischia di morire. Nelle Case di Guarigione, passa molto tempo con Faramir. I due rapidamente si innamorano e decidono di sposarsi. Oltre al romanticismo di questo colpo di scena, il folle amore di Eowyn per due uomini sembra poco credibile. Il fatto viene infatti tralasciato nei film de Il Signore degli Anelli.

La profezia di Aragorn

Aragorn Nei libri, quando Aragorn si reca a Minas Tirith per guarire miracolosamente i feriti, il popolo di Gondor ricorda una profezia: il legittimo re dovrebbe avere le mani da guaritore. Così viene rivelato il destino di Aragorn al popolo di Gondor.

Né le capacità di guarigione di Aragorn né la profezia sul destino del personaggio sono stati resi in live-action perché poco in linea con la riluttanza del principe a prendere il trono, elemento essenziale nei film. Il ritorno di Aragorn è un grande evento nei libri de Il Signore degli Anelli, ma non sarebbe stato valorizzato sullo schermo.

Il ritorno degli hobbit

Il Signore degli AnelliDopo che Frodo distrugge l’Anello e Aragorn viene incoronato re, gli hobbit decidono di tornare nella Contea. Al loro arrivo, scoprono che gran parte della propria campagna è stata industrializzata. Gli hobbit si trovano costretto a combattere contro gli uomini che hanno preso il controllo della loro terra.

Nei libri, questo è un importante colpo di scena: la battaglia di Frodo non è ancora finita e il personaggio deve attendere ancora prima di tornare alla sua vita pacifica. Per quanto curioso, il colpo di scena sarebbe stato fuori luogo nei film de Il Signore degli Anelli. Il ritorno in una casa incontaminata dalla guerra ha reso il viaggio di Frodo ancora più surreale e d’impatto.

Grima e Saruman

Brad Dourif Grima WorntongueNei libri de Il Signore degli AnelliTreebeard deve sorvegliare Saruman fino alla fine della guerra. Quando quest’ultimo viene rilasciato, lui e Grima si recano nell’unico posto in cui credono di avere ancora potere: la Contea. Tuttavia, non riescono fino in fondo nel loro intento perché gli eroici hobbit tornano presto a casa.

Dopo aver sconfitto gli uomini di Saruman, gli hobbit sono pronti ad affrontare il mago in persona ma, prima che ne abbiano la possibilità, Grima uccide Saruman. Questa parte della storia di Saruman è stata inclusa in una scena eliminata da Il ritorno del re, ma non nel montaggio finale. Ed è stato meglio così: gli autori hanno scelto di concentrarsi sul vero cattivo della saga, Sauron.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

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Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Sono ora disponibili il nuovo trailer e il poster del film Marvel Studios Thor: Love and Thunder che rivelano nuovi dettagli sull’ultima avventura del Dio del Tuono, incluso un viaggio verso l’Olimpo in cui Zeus (Russell Crowe) regna sovrano.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca di se stesso. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Re Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta del Macellatore di Dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Diretto da Taika Waititi (Thor: RagnarokJojo Rabbit) e prodotto da Kevin Feige e Brad Winderbaum, Thor: Love and Thunder arriverà il 6 luglio nelle sale italiane.

Thor: Love and Thunder, il poster

Thor: Love and Thunder, teaser trailer ufficiale!

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God Butcher (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Ewan McGregor su Obi-Wan Kenobi: “Mi chiedevano sempre se sarei mai tornato”

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“Alla fine di ogni intervista, per tanti anni, mi venivano chieste due cose, se avrei mai fatto un sequel di Trainspotting e se sarei mai tornato nei panni di Obi-Wan Kenobi esordisce così Ewan McGregor di fronte alla stampa internazionale, per presentare Obi-Wan Kenobi, la nuova mini serie Disney+ che lo vede tornare nei panni dell’amato Maestro Jedi e che arriverà sulla piattaforma il 27 maggio. 

Cosa ha spinto Ewan McGregor a tornare nel ruolo di Obi-Wan Kenobi?

“Erano sempre le ultime due domande mentre l’addetto stampa faceva capolino dalla porta dicendo: “Questa è l’ultima domanda”. Ho cominciato a rispondere sinceramente a queste domande – ha confessato McGregor – Quando abbiamo realizzato quei prequel non ce ne siamo resi conto, ma vedendo la risposta delle persone, ho iniziato a capire che alla gente piacevano davvero e che significavano molto per quella generazione. Così in giro circolavano un sacco di mie dichiarazioni in merito al fatto che mi avrebbe fatto piacere tornare nel mondo di Star Wars, e così ho ricevuto una chiamata dalla Disney per parlarne. Mi hanno chiesto se intendessi davvero tornare, ovviamente era la verità e avevamo bisogno di una buona storia per raccontare cosa era accaduto tra Episodio III e Episodio IV. E l’abbiamo trovata. Penso che abbiamo finito per creare una storia davvero, davvero brillante e che soddisferà i fan curiosi di sapere cosa è avvenuto tra quei due episodi.”

OBI-WAN KENOBI
Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) in Lucasfilm’s OBI-WAN KENOBI, exclusively on Disney+. © 2022 Lucasfilm Ltd. & ™. All Rights Reserved.

Obi-Wan Kenobi, quando è ambientata la storia?

Naturalmente la storia è ancora adesso super segreta e nessuno, in conferenza, ha potuto dire nulla su ciò che accadrà, ma l’attore ha fatto del suo meglio per presentarla senza rovinare lo spettacolo agli spettatori: “Alla fine del terzo episodio, l’ordine Jedi è quasi distrutto e coloro che non vengono uccisi si sono nascosti e non possono comunicare tra loro. Quindi, per 10 anni circa, Obi-Wan si è nascosto. Non riesce a comunicare con nessuno dei suoi vecchi compagni e vive una vita piuttosto solitaria. Non è in grado di usare la Forza. Quindi, in un certo senso, ha perso la fede. È come qualcuno che si è allontanato dalla propria religione o qualcosa del genere. E l’unica responsabilità della sua vita passata è occuparsi di Luke Skywalker che ha affidato – lo vediamo alla fine dell’episodio III – a zio Owen e zia Beru. Quindi, questo è il suo unico legame con il suo passato.”

Il personaggio ha subito un lungo sviluppo nell’arco della sua esistenza, dall’impronta saggia e anziana che ne ha dato Alec Guinness negli anni ’70, all’arco narrativo affidato a McGregor, che lo ha portato da padana a Maestro Jedi. Questa storia andrà a riempire il vuoto trai due stadi del personaggio che ben conosciamo. “Solo il fatto di interpretare un personaggio che fosse così vicino a quello di Alec Guinness, rendeva la sfida interessante – ha dichiarato McGregor – E inoltre, l’Obi-Wan di Alec Guinness è una figura solitaria, quando lo incontriamo. Vive da solo nel deserto e quindi suppongo che la mia versione in questa serie sia un po’ più vicina alla sua.”

Il ritorno di Hayden Christensen

Nella serie tornerà anche Hayden Christensen nei panni di Darth Vader. Com’è stato per Ewan McGregor ritrovarlo sul set?

“Abbiamo molto legato durante le riprese di Episodio II e III, eravamo in Australia, lontani da casa, e ci frequentavamo molto anche fuori dal set. Avevamo un sacco di tempo per allenarci nei combattimenti, ma negli anni ci siamo persi di vista. Non vedevo Hayden da tempo. Quindi, quando l’ho visto di nuovo e ho potuto parlare di questo progetto con lui, è stato molto, molto eccitante. È stato fantastico. E quando abbiamo recitato di nuovo insieme, è stato come una sorta di distorsione temporale. A guardarlo sul set è stato come se questi 17 anni non fossero mai passati.”

ewan mcgregorL’eredità di Alec Guinness

Il personaggio di Obi-Wan Kenobi si è anche sempre distinto per uno spiccato senso dell’ironia che aveva, e per Ewan McGregor non ci sono dubbi, è tutto merito di chi ha interpretato il ruolo per la prima volta: Sir Alec Guinness. 

“Viene tutto da lui. Alec Guinness aveva sempre questo spirito dietro gli occhi. Aveva un luccichio, credo, negli occhi, che in parte veniva anche dalla scrittura. Cerco sempre di pensare a lui, immaginando come recita le battute lui. Ed è per questo che penso che la scrittura sia stata così bella in questa serie perché fin dall’inizio, mi sembrava che potesse essere Guinness stesso a pronunciare tutti i suoi dialoghi.”

Ma in un franchise così ricco e popolato di film e personaggi, qual è l’Episodio preferito di Ewan McGregor? 

“Il mio preferito è Una Nuova Speranza solo perché è quello che mi ha cambiato la mia vita in molti modi. Fin da bambino, quando sento le parole Star Wars, la prima immagine che mi arriva sono C3PO e R2D2 che attraversano il deserto, attraverso la sabbia.”

Obi-Wan Kenobi, miniserie in sei episodi diretta da Deborah Chow e scritta da Joby Harold, arriverà su Disney+ il 27 maggio. Nel cast, oltre a Ewan McGregor e Hayden Christensen, torna anche Joel Edgerton nel ruolo di zio Ben, mentre si uniscono al cast Rupert Friend, Sung Kang e Indira Varma.

MCU: la porta verso gli X-Men era stata aperta già da Captain America – Il primo vendicatore?

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Sembra che i Marvel Studios hanno effettivamente iniziato ad aprire la porta agli X-Men, inclusi Wolverine e il Professor X, nel MCU fin da Captain America – Il primo vendicatore.

La fase 4 ha già caratterizzato una serie di personaggi e luoghi di secondo livello, in particolare Ursa Major in Black Widow e Madripoor in The Falcon & the Winter Soldier, mentre Doctor Strange nel Multiverso della Follia presenta Patrick Stewart che interpreta una variante del Professor X. È sicuramente solo una questione di tempo prima che i mutanti diventino effettivamente parte della linea temporale principale del MCU.

Sorprendentemente, ci sono stati sottili accenni agli X-Men dall’inizio del MCU. Distribuito nel 2011, Captain America – Il primo vendicatore contiene una conversazione alla quale non si è prestata molta attenzione poco dopo la morte di Abraham Erskine (Stanley Tucci). Si presume che Capitan America sia l’unico super-soldato e un colonnello Phillips (Tommy Lee Jones) arrabbiato si rivolge a lui. “Sei un esperimento”, urla. “Vai dritto ad Alamogordo.”

Questo è un riferimento diretto alla tradizione degli X-Men; nei fumetti, il padre del Professor X, Brian, lavorava in quella che inizialmente si credeva essere una centrale nucleare ad Alamogordo, nel New Mexico, ma alla fine suo figlio scoprì che si trattava di un laboratorio di operazioni sotto-traccia del governo che sperimentava sui super soldati, in particolare con i mutanti. Questo combacia perfettamente con il commento del colonnello Phillips a Rogers, il quale, essendo considerato un esperimento, dovrebbe finire direttamente lì.

Per fortuna il nostro Steve ha fatto una scelta diversa, diventando il Primo Vendicatore, ma è chiaro che, all’occorrenza, i Marvel Studios hanno già un seme piantato in profondità, su cui basare il loro prossimo futuro.

Laura Dern commenta la differenza di età con Sam Neill in Jurassic Park: “All’epoca sembrava appropriata”

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Laura Dern e Sam Neill sono stati i volti del film di successo di Steven Spielberg del 1993 Jurassic Park rispettivamente nei panni della paleobotanica Ellie Sattler e del paleontologo Alan Grant (insieme allo Ian Malcolm di Jeff Goldblum).

I due personaggi si innamorano durante il film nonostante la differenza di età di 20 anni che esisteva tra Dern e Niell durante la realizzazione del film. Dern aveva 23 anni quando sono iniziate le riprese e 26 quando il film è uscito nel 1993. Niell, d’altra parte, aveva 43 anni durante le riprese. Nessuno dei due attori era troppo preoccupato per la loro differenza di età e la storia d’amore dei loro personaggi.

“Ho 20 anni più di Laura!” Sam Neill ha recentemente detto al Sunday Times. “Che all’epoca era una differenza di età del tutto appropriata per un uomo e una donna protagonisti. [Che il divario di età fosse inappropriato] non mi è mai venuto in mente fino a quando non ho aperto una rivista e c’era un articolo intitolato “Old Geezers and Gals”. Persone come Harrison Ford e Sean Connery recitavano con persone molto più giovani. Ed eccomi lì, sulla lista. Ho pensato: ‘Andiamo. Non può essere vero.'”

“Beh, è ​​stato del tutto appropriato innamorarsi di Sam Neill”, ha aggiunto Dern riguardo al divario di età. “Ed è stato solo ora, quando siamo tornati in un momento di consapevolezza culturale sul patriarcato, che ho pensato, ‘Wow! Non abbiamo la stessa età?’”

Durante la realizzazione di Jurassic World – Il dominio, Laura Dern era meno concentrata sulla sua età e più concentrata nel garantire che il suo personaggio, Ellie Sattler, portasse avanti la rappresentazione femminile sul grande schermo. Dern cita Ellie nella stessa categoria di Ripley di Sigourney Weaver del franchise Alien come personaggi cinematografici che hanno cambiato il punto di vista di Hollywood sulle eroine d’azione femminili.

“È davvero commovente”, ha detto Dern. “Molte donne nel campo della tecnologia e della scienza indicano una somiglianza tra l’eroismo di Ellie e le donne nel loro campo”.

Sia Dern che Neill riprenderanno i loro personaggi nel prossimo episodio della Universal Jurassic World – Il dominio, in uscita nelle sale italiane il 2 giugno.

Jurassic World – Il dominio, il film

In Jurassic World – Il dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia.

Jurassic World – Il dominio arriverà in sala il 2 giugno 2022.

Ewan McGregor rivela un sorprendente dettaglio delle riprese di Star Wars: L’attacco dei Cloni

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Ewan McGregor rivela che tutti i dialoghi in Star Wars: L’attacco dei Cloni sono stati registrati successivamente alle riprese. In un’intervista con SlashFilm, McGregor ha affermato che le nuove fotocamere digitali utilizzate per filmare L’attacco dei cloni avevano creato uno strano ronzio che i realizzatori in seguito hanno scoperto avere la stessa frequenza delle voci umane. Tutti gli attori hanno dovuto registrare dialoghi aggiuntivi sul film poiché nessuno dei dialoghi era utilizzabile, il che significa che l’intero film è stato registrato in ADR (ADR – Automated Dialogue Recording è un sistema di doppiaggio).

“Erano una tecnologia all’avanguardia, ma rispetto a noi… avevano enormi cordoni ombelicali che uscivano dal retro delle telecamere e non si potevano cambiare gli obiettivi. Oppure potevano cambiare gli obiettivi ma ci sarebbe voluta mezz’ora. Quindi tutto è stato girato con un obiettivo zoom. Gli ombelicali arrivavano a questa grande tenda nell’angolo del palco che letteralmente ronzava. Era così rumoroso. E durante la post-produzione, si sono resi conto alla fine che il rumore che facevano era esattamente la frequenza della voce umana. Quindi abbiamo dovuto ADR ogni singola riga dell’episodio 2. Nessuno dei dialoghi originali è riuscito a venire bene, perché le telecamere erano troppo nuove. Nessuno dei bug che avevano era stato ancora risolto. Quindi, rispetto a quello che stiamo facendo ora, è come il giorno e la notte”.

Ewan McGregor tornerà nei panni di Obi-Wan Kenobi per la miniserie Disney+, disponibile dal 25 maggio sulla piattaforma.

Obi-Wan Kenobi: la serie tv

Obi-Wan Kenobi è l’annunciata serie tv sul personaggio dell’universo di Star Wars scritta da Joby Harold per Lucasfilm per Disney+ La serie è basata sull’omonimo personaggio interpretato da Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi dalla trilogia prequel di Star Wars. Avrà luogo dieci anni dopo Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith.

In Obi-Wan Kenobi protagonisti saranno Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi e Hayden Christensen che interpreterà Darth Vader, a più di dieci anni da La Vendetta dei Sith. Nel cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Kraven the Hunter sarà completamente diverso dagli altri Marvel, secondo Ariana DeBose

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Ariana DeBose, che è stata recentemente scelta per interpretare Calypso Ezili nel film spin-off di Spider-Man Kraven the Hunter, ha accennato a come il film in uscita sarà diverso dai precedenti titoli Marvel.

Con Aaron Taylor-Johnson come protagonista, Kraven the Hunter si svolgerà nello stesso universo di Venom del 2018, del sequel del 2021 Venom: la furia di Carnage e di Morbius del 2022. Per ora, il ruolo di DeBose è avvolto nel mistero, con alcuni che affermano che sarà l’antagonista, mentre altri affermano che è l’interesse amoroso. Le riprese del film sono attualmente in corso a Londra.

Non si sa molto sui dettagli della trama di Kraven the Hunter, ma il personaggio del titolo è stato uno dei cattivi preferiti dai fan di Spider-Man nella tradizione Marvel dal 1964. Famoso come un feroce cacciatore di animali di grossa taglia, spesso la sua missione è quella di uccidere Spider-Man, credendo che questa impresa consoliderà il suo status di migliore al mondo. Per quanto riguarda Calypso, è apparsa per la prima volta in Marvel Comics nel 1980. È una sacerdotessa voodoo che spesso si trova anche in disaccordo con Spider-Man.

In un’intervista con Deadline, Ariana DeBose ha parlato di come sta andando la produzione del film. Ha poi detto che prova un senso di orgoglio per il franchise, affermando che il film sembra andare in una direzione inaspettata.

Deadline: come stanno andando le riprese di Kraven the Hunter?

Ariana DeBose: È fantastico. Sta andando bene. Voglio dire, per quanto credo di poterlo dire, penso che stia andando a gonfie vele.

Deadline: È eccitante che la Marvel sembri davvero spingere per il cambiamento.

Ariana DeBose: Sì. Sono orgogliosa di loro. Penso che tutti questi pezzi di franchising riguardino la sua crescita. Ed è emozionante far parte di qualcosa che sembra fare un passo in una direzione diversa. Mi sento come se stessero permettendo a questo film di vivere in qualunque mondo abbia bisogno di vivere, il che è piuttosto interessante. Non mi piacciono le esperienze lavorative dove mi sento come se mi venisse chiesto di mettermi in una scatola, perché il mio lavoro è scoprire la scatola e definire la scatola. Questo è il mio lavoro, secondo me. Voglio dire, è il 2022.

Kraven the Hunter, il film

Dopo il successo di Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home , Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven the Hunter si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven the Hunter e il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno. Kraven the Hunter uscirà al cinema il 06 ottobre 2023 distribuito da Sony Pictures Italia e Warner Bros.

Nel cast del film sono stati confermati Aaron Taylor-Johnson, Ariana DeBose, Russell Crowe, Alessandro Nivola, Christopher Abbott e Fred Hechinger. J.C. Chandor dirigerà il film, con la produzione di Avi Arad e Matt Tolmach. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura.

Jurassic World – Il dominio, il legame tra Owen e Blue

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Jurassic World – Il dominio, il legame tra Owen e Blue

Mentre si avvicina sempre di più l’uscita in sala di Jurassic World – Il dominio, la campagna marketing del film ci fornisce nuovi contenuti e supporti di lettura per capire cosa andremo a vedere.

In particolare, l’account Twitter di Universal Pictures UK ha condiviso un post in cui viene spiegato il legame tra Owen, il personaggio di Chris Pratt, e Blue, il velociraptor che dal primo film del franchise sembra avere una connessione speciale con lui. Ecco il video.

https://twitter.com/universaluk/status/1528785432431009793?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1528785432431009793%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjurassic-world-dominion-chris-pratt-raptor-bond-explained%2F

Jurassic World – Il dominio, il film

In Jurassic World – Il dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia.

Jurassic World – Il dominio arriverà in sala il 2 giugno 2022.

Top Gun: Maverick, ecco l’unico attore che non ha vomitato sugli aerei (Tom Cruise a parte)

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Total Film ha incontrato Jerry Bruckheimer, produttore di Top Gun: Maverick, che ha rivelato che c’è stato solo un attore oltre a Tom Cruise che non ha vomitato durante le riprese delle scene di volo per il film.

Il produttore ha spiegato che ogni scena con un attore all’interno di un jet da combattimento è reale e che la tensione presente sui volti del cast mentre eseguono le acrobazie nel film non è recitazione. Ciò ha portato quasi tutti gli attori a vomitare all’interno del proprio aereo.

“Quando vedi le espressioni sui loro volti, non stanno recitando. Quando vedi l’aereo salire dritto, stanno andando dritto verso l’alto. Quando vedi l’aereo sottosopra, sono sottosopra. Puoi solo immaginare lo sforzo fisico che ogni attore ha dovuto affrontare.

“Molti di loro hanno vomitato sugli aerei. Tranne Monica [Barbaro], è l’unica in grado di gestire le forze G meglio degli altri attori. Naturalmente, anche Tom”.

Nel film, Monica Barbaro interpreta Phoenix, unica donna nella squadra dei top gun che saranno poi mandati in missione. Il suo personaggio è davvero un’aggiunta intelligente al cast, e aggiorna quello che una volta era considerato un corpo scelto solo appannaggio maschile.

Top Gun: Maverick, il film

Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.

Nel cast di Top Gun: Maverick ci sono Tom CruiseMiles Teller, Val Kilmer, Jennifer Connelly, Glen Powell, Jon Hamm ed Ed Harris. Top Gun: Maverick arriverà al cinema il 25 maggio.

Lettera a Franco: recensione del film di Alejandro Amenábar

Lettera a Franco: recensione del film di Alejandro Amenábar

Lettera a Franco (Mientres dure la guerra) è un dramma storico che parla della generi di uno degli eventi che più hanno segnato il destino della Spagna: la guerra civile (1936-1939) e l’instaurazione del governo franchista. Il regista Alejandro Amenábar (Apri gli occhi, Regression) sceglie di ripercorrere la storia del suo paese attraverso il punto di vista di un intellettuale. Non si trattai di un uomo politico o di un malcapitato della strada: al centro del film c’è lo scrittore Miguel de Unamuno, figura emblematica del suo tempo.

Di cosa parla Lettera a Franco?

Nel 1936, un gruppo di militari ribelli mette in piedi un colpo di Stato contro il governo della Repubblica spagnola. Tra i militari nazionalisti c’è in prima liena il generale Francisco Franco (Santi Prego).

Le azioni politiche non lasciano indifferenti gli intellettuali. Tra questi, lo scrittore e rettore dell’università di Salamanca Miguel de Unamuno (Karra Elejalde), si schiera inizialmente dalla parte dei nazionalisti. Con il passare dei giorni però, diventa sempre più difficile sposare la causa del colpo di Stato. Vedendo le ingiustizie, le violenze e sentendo la pressione di un ruolo ideologico non indifferente, Unamuno tenta di creare un dialogo con Franco e i nazionalisti, impresa che non si rivela affatto semplice.

Tre grandi personaggi al centro del film

Lettera a Franco recensione film

Lettera a Franco è un film storico ma, più che raccontare i fatti del colpo di Stato, si concentra sulle personalità che hanno fatto la storia. Il regista sceglie di indagare in profondità all’interno del protagonista Miguel de Unamuno, mettendolo in contrapposizione con altri due personaggi non indifferenti: il generale Millan Astray (Eduard Fernández) e Francisco Franco (Santi Prego). Il primo è stato il fondatore della Legione spagnola, nonché il ministro della propaganda nella prima Spagna franchista. Il secondo è, nella storia, colui che ha dato il via alla guerra civile, diventando poi il Capo di stato spagnolo.

Nel film, queste tre figure si alternano continuamente sulla scena. Unamuno è un uomo anziano e influente. L’interpretazione di Karra Elejalde rende bene l’idea di un personaggio colto, a tratti sensibile a tratti saccente, in grado di intimorire e di rassicurare. Il peso dell’età, come quello delle responsabilità, si accalcano sulle spalle di Elejalde, che si mostra scena dopo scena sempre più affaticato a livello fisico e psicologico. In Lettere a Franco, il capo di stato viene decisamente depotenziato: il personaggio di Prego è principalmente una marionetta mossa dal chiassoso e arrogante  Millan Astray (Eduard Fernández), il vero antagonista del film.

Poca realtà storia e molta individualità 

Lettera a Franco recensione filmQuello che viene mostrato in Lettera a Franco è lo scontro ideologico tra le varie correnti politiche presenti in Spagna allo scoppio della guerra civile: ci sono i comunisti convinti, i socialisti assopiti, i nazionalisti dei vertici e i giovani simpatizzanti. E poi c’è Unamuno, l’uomo confuso che incarna un po’ tutti i fronti ma che fatica a schierarsi realmente con qualcuno. In un certo senso, il protagonista rappresenta l’intero paese e la condizione di disordine e di pressione vissuta in quel periodo storico.

Tutti i personaggi principali incarnano una delle ideologie descritte qui sopra e vengono nel film costantemente comparati e contrapposti. Ogni uomo è mostrato nella sfera pubblica e privata, con la famiglia, in chiesa, in piazza. Questi individui hanno tratti comuni, percorrono le stesse strade e abitano negli stessi luoghi, ma non riescono a non scontrarsi.

Un elogio alla forza della parola

Se volessimo paragonare il lungometraggio ad un film storico, sicuramente sarebbe Churchill, altra opera intimista anche se tratta dal vero storico. Se invece consideriamo le visioni oniriche, il tema del ricordo e i deliri dell’anziano protagonista, allora Lettera a Franco ha delle nette tinte bergmaniane che ricordano Il posto delle Fragole.

Lettera a Franco invita alla cultura, a portare avanti le proprie idee attraverso la parola e l’intelletto. Il film ha un chiaro messaggio al suo interno e lascia la verità storica come sfondo per dare spazio al dramma vissuto dai personaggi. La scelta del regista ha una giustificazione, ma, trascurando notevolmente l’azione, Amenábar rende il film un po’ troppo piatto e decisamente poco avvincente.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer rivela Gorr il Macellatore di Dei

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Ecco il nuovo trailer di Thor: Love and Thunder, in cui vediamo finalmente Christian Bale nei panni di Gorr il Macellatore di Dei, il nuovo villain contro cui dovrà scontrarsi il nostro dio del tuono.

gorr il macellatore

Thor: Love and Thunder, teaser trailer ufficiale!

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God Butcher (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Palma d’oro a Cannes: i 10 film vincitori più belli

Palma d’oro a Cannes: i 10 film vincitori più belli

In questi giorni si sta tenendo la 75ª edizione del celeberrimo Festival di Cannes. Dal 17 al 28 maggio registi di fama globale, star del cinema, volti nuovi e personalità affermate si riuniscono per presentare i film principali del panorama cinematografico attuale. Tra tutte le categorie, il premio principale resta quello per il miglior film in competizione: la Palma d’oro. Nel corso degli anni, tanti dei titoli che sono riusciti a guadagnarsi il merito si sono dimostrati capolavori di fama globale.

I vincitori del premio sono spesso film che vengono unanimemente celebrati dai critici, dai cinefili e dal grande pubblico, riuscendo a diventare velocemente dei cult. Letterboxd è una piattaforma che unisce tutti questi individui e ha decretato i 10 vincitori della Palma d’oro a Cannes che non possono essere dimenticati.

Vite Vendute (1953) – 4.2/5

Vite Vendute CannesPartendo da premesse molto semplici, Vite Vendute è riuscito a fare la storia del cinema. In un villaggio sudamericano, quattro uomini vengono assunti per trasportare un pericoloso carico di nitroglicerina senza l’attrezzatura necessaria a renderebbe il viaggio sicuro.

Vite Vendute è uno di quei film che tiene gli spettatori con il fiato sospeso per tutto il tempo della proiezione. Il film francese di Henri-Georges Clouzot ha ottenuto molto successo e si è decisamente meritato la Palma d’oro a Cannes, ma non senza difficoltà. Secondo IMDb, nella versione per gli Stati Uniti il lungometraggio è stato drasticamente tagliato a causa di quelle scene iconiche che però danno un ritratto negativo dell’America.

Taxi Driver (1976) – 4.2/5

Taxi Driver CannesChi non conosce Taxi Driver? Uno dei film della New Hollywood più popolari e apprezzati, il lungometraggio di Martin Scorsese con protagonista Robert De Niro è riuscito a vincere la Palma d’oro a Cannes. Seguendo il vagabondaggio notturno di un tassista insonne e perverso, Taxi Driver racconta angosciosamente la genesi di un serial killer.

Tra antieroi, personaggi moralmente ambigui, decadenza urbana e critica alla Guerra in Vietnam, la cinepresa di Scorsese si muove incantando ogni spettatore, dal più esperto al più ingenuo. Per le scene memorabili e le numerose citazioni, anche dopo cinquant’anni Taxi Driver rimane un classico cult senza tempo e un riflesso brutale della società.

Il Pianista (2002) – 4.3/5

Il Pianista Cannes Palma d'oroTra i film sull’olocausto e sulla Seconda Guerra Mondiale, Il Pianista di Roman Polanski rimane uno dei più celebri. Il dramma storico è tratto dalla storia vera del pianista polacco Wladyslaw Szpilman, un ebreo costretto a vedere il mondo cadere a pezzi e i suoi cari scomparire e non tornare mai più.

In due ore e mezza il regista percorre le tappe della guerra a Varsavia secondo il punto di vista del protagonista, divinamente interpretato da Adrien Brody. Il Pianista è quel tipo di film malinconico che fa soffrire lo spettatore senza essere eccessivamente drammatico. Oltre alla Palma d’oro, Il Pianista ha vinto anche tre premi Oscar nel 2003.

La parola data (1962) – 4.3/5

La Parola Data CannesTra i film che hanno ottenuto la Palma d’oro a Cannes c’è anche un titolo brasiliano. La parola data di Anselmo Duarte segue , un uomo povero che, di fronte all’imminente morte del suo asino, fa una promessa di pellegrinaggio affinché l’animale si riprenda. L’asino viene miracolato e si trova costretto ad affrontare un viaggio ancora più insolito delle sue premesse.

Il film è denso di simbolismo e affronta temi come lo scontro di religioni e i limiti della fede, ritraendo con cura i problemi di un paese multiculturale come il Brasile. Con questa vittoria, La parola data è un’ottima entrata per il cinema internazionale.

Pulp Fiction (1994) – 4.3/5

Pulp Fiction Cannes Palma d'oroQuando Pulp Fiction ha ottenuto la Palma d’oro alla 47ª edizione del Festival di Cannes, tutti erano sorpresi. La maggior parte dell’audience e dei cinefili si aspettava che il premio sarebbe andato a Tre colori – Film rosso del regista Krzysztof Kieslowski. C’è anche un aneddoto interessante sulla premiazione: pare che una donna dal pubblico abbia lanciato grida disprezzanti sul lungometraggio, ottenendo da parte di Quentin Tarantino un dito medio come risposta.

Il successo ottenuto da Pulp Fiction dimostra che il premio era più che meritato: il film con John Travolta e Uma Thurman non solo ha reso Tarantino un regista conosciuto al mondo intero, ma ha realmente dato il via ad un nuovo modo di fare cinema. Con un’intricata narrazione non lineare di eventi caotici, Pulp Fiction è un emblema della cultura pop e ha ancora un’enorme influenza per i registi emergenti.

Quando volano le cicogne (1957)

Quando volano le cicognePasseggiando insieme lungo il fiume, Veronica e Boris si innamorano, ma sono presto costretti a separarsi perché Boris viene arruolato a combattere durante la Seconda guerra mondiale. Quando volano le cicogne è un film che ritrae la disperazione di due amanti che non riescono a consumare il loro amore.

Anche grazie allo stile soggettivo utilizzato da Sergey Urusevsky, questo film è considerato uno dei capolavori della storia del cinema. Le soggettive e le altre tecniche adottate dal regista risalgono alla sua esperienza di cameraman militare durante la guerra. Quando volano le cicogne ha ottenuto la Palma d’oro a Cannes ed è ancora considerato uno dei migliori film di guerra romantici di tutti i tempi.

L’eternità e un giorno (1998) – 4.3/5

L'eternità e un giorno Cannes Palma d'oroDiretto dall’acclamato regista greco Theo Angelopoulos, L’eternità e un giorno è la delicata storia di Alexander, un uomo malato che ha solo pochi giorni da vivere e che decide di spenderli aiutando un immigrato clandestino. I due intraprendono un viaggio surreale dove passato e presente si scontrano e, come nel film di Bergman Il posto delle fragole, i ricordi perduti tornano a salutare Alexander alla fine della sua vita.

I film di Angelopoulos hanno spesso un’atmosfera da sogno e lasciano molto spazio all’interpretazione degli spettatori. L’eternità e un giorno parla di amicizia e di amore ed è una celebrazione della vita come della morte.

Paris, Texas (1984) – 4.3/5

Paris Texas Nel 1984, al Festival di Cannes Paris, Texas ha ottenuto la Palma d’oro. Diretto dall’iconico regista Wim Wenders, il film è un capolavoro capace di mescolare molti generi diversi in un unico film. Il lungometraggio segue un uomo problematico di nome Travis (Harry Dean Stanton) che, dopo essersi smarrito nel deserto, decide di riprendere in mano la sua vita e di ricostruire il rapporto coi suoi cari.

Paris, Texas gioca molto con il pubblico, portando gli spettatori ad empatizzare con il protagonista e con i suoi sforzi per rimettere insieme la sua vita.

Apocalypse Now (1979) – 4.4/5

Apocalypse Now CannesAncora una volta si tratta di un film di guerra premiato a Cannes. Nel 1979, è Apocalypse Now ad ottenere la Palma d’oro. Dopo Il Padrino, all’apice del suo successo come regista, Francis Ford Coppola realizza in tutta libertà un film capolavoro sugli orrori della Guerra in Vietnam.

Grazie al cast spettacolare, Marlon Brando e Martin Sheen per citarne un paio, alla fotografia di Vittorio Storaro e alle musiche evocative, Apolyspe Now rimane ancora oggi uno dei più intensi film di guerra e porta in sé un chiaro messaggio contro la guerra che vale anche per il nostro tempo.

Parasite (2019) – 4.6/5

 ParasiteIn cima a tutti i film premiati a Cannes, Letterboxd pone Parasite. Il film è stato presentato in anteprima al 72º Festival di Cannes: la vittoria della Palma D’Oro ha segnato solo il primo passo dell’immenso successo di Parasite.

Il lungometraggio del regista sud-coreano Bong Joon-ho ha ottenuto tutti i più importanti premi della sua stagione: miglior film agli Oscar, Palma d’oro e Golden Globe. Parasite è stato anche un enorme successo al botteghino, incassando oltre 260 milioni di dollari con un budget di 15,5 milioni di dollari.

MCU: i 10 personaggi della Fase 4 con maggior potenziale nel lungo periodo

Siamo ormai a metà della Fase 4 del MCU, che ha introdotto ai fan tanti nuovi personaggi. Tra questi, alcuni hanno il potenziale adatto per diventare membri essenziali del MCU, unendosi ad eroi già rodati quali Capitan America e Iron Man: le loro storyline sono solo all’inizio ma già davvero promettenti.

Agatha Harkness

WandaVision-Agatha-Harkness-fantascienzaLa deliziosa e al tempo stesso malvagia Agatha Harkness di Kathryn Hahn è stata uno dei punti di forza della serie tv WandaVision. L’attrice ci ha regalato un’interpretazione perfidamente divertente, pur riuscendo a far percepire il personaggio di Agatha come una minaccia molto pericolosa. Le interazioni con il personaggio di Wanda sono state altrettanto fantastiche e i fan non vedevano l’ora di vederla di più dopo la fine della serie: fortunatamente, Agatha tornerà con uno spin-off di cui sarà la protagonista.

Al di là di House of Harkness, ha il potenziale per convertirsi in un personaggio davvero importante per l’universo, come il Bruce Banner di Mark Ruffalo. Potrebbe far parte di qualsiasi progetto futuro che coinvolga Wanda o Doctor Strange e potrebbe persino comparire nel prossimo film dei Fantastici Quattro, poiché alcuni fan sanno che è la tata di Franklin Richard.

Gli Eterni

Film Disney 2021 EternalsIl progetto più sperimentale della Fase 4, Eternals, ha ricevuto una risposta contrastante da parte di critica e pubblico. Tuttavia, il tempo sarà sicuramente clemente con il film, soprattutto considerando le nuove ed entusiasmanti possibilità che ha aperto per il MCU.

I progetti futuri sugli Eternals dovrebbero conferire ancora più spessore alla squadra, anche se è difficile ad oggi ipotizzare in quale altre storyline gli Eterni potrebbero inserirsi. Nonostante ciò, la componente cosmica del MCU si sta espandendo rapidamente e con i Guardiani che sembra si ritireranno dopo il loro terzo film, il MCU avrà bisogno di un altro gruppo della stessa portata. Chi meglio degli Eternals potrebbe occupare questo posto?

Dane Whitman

Kit-Harington-Eternals-Dane-WhitmanA proposito di Eternals, la squadra titolare non è stata l’unica a farsi notare nel MCU. Il Dane Whitman di Kit Harington ha avuto poco spazio nel film, ma il futuro sembra promettere ottime cose per il suo personaggio. Dane è conosciuto soprattutto come il Cavaliere Nero, padrone della Lama d’ebano e, nei fumetti Marvel, ha stretti legami con i Vendicatori.

La voce fuori campo durante la scena post-credits di Dane in Eternals appartiene al Blade di Mahershalla Ali, il che suggerisce l’idea di un potenziale team-up tra i due. In effetti, Blade e il Cavaliere Nero sembrano le scelte migliori per guidare l’angolo soprannaturale della Marvel, soprattutto ora che Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha introdotto ufficialmente l’horror nel MCU.

She-Hulk

E’ recentemente uscito il primo trailer della serie Disney+ She-Hulk, che ha suscitato reazioni contrastanti da parte di critica e pubblico. La maggior parte delle critiche è stata rivolta alla CGI scadente, ma manca ancora un po’ di tempo alla prima dello show e quindi c’è ancora la possibilità che i fan si ricredano.

Il trailer lascia intendere che Hulk potrebbe addestrare She-Hulk a seguire le sue orme come Vendicatore: Bruce ha fatto l’eroe per un po’ e nessuno lo biasimerebbe se volesse finalmente andare in pensione e godersi un po’ di tempo libero guadagnato con fatica; in questo senso, She-Hulk è la scelta più logica per prendere il suo posto nella squadra. Se il MCU dovesse mai proporci una versione vera e propria della A-Force, She-Hulk sarebbe anche la leader ideale per una squadra tutta al femminile.

America Chavez

doctor-strange-nel-multiverso-della-follia-america-chavezAmerica Chavez ha fatto il suo debutto in Doctor Strange nel Multiverso della follia, che la introduce al pubblico come una giovane ragazza alla scoperta dei suoi poteri, lasciando intendere che sta iniziando soltanto a scoprire il suo vero, ed enorme, potenziale. Alla fine del film, America impara a controllare le sue capacità e sceglie di rimanere a Kamar Taj, allenandosi per diventare una maga.

Non è chiaro dove America potrà apparire in seguito, ma la scelta più ovvia è quella della squadra degli Young Avengers. Nei fumetti è un membro importante della squadra e un’amica intima di Kate Bishop, quindi tutto tornerebbe alla perfezione. America potrebbe poi ricomparire nel terzo capitolo di Doctor Strange: entrambi i progetti probabilmente rientrerebbero nella Fase 5 del MCU, quindi potrebbe effettivamente passare del tempo prima che i fan rivedano America.

Kate Bishop

Hailee-Steinfeld-Kate-Bishop-mcuParlando dei Giovani Vendicatori, il MCU ci ha anche introdotto in questa Fase 4 il leader de-facto della squadra, ovvero Kate Bishop, interpretata dalla candidata all’Oscar Hailee Steinfeld, nuova protetta di Clint e il secondo Occhio di Falco del MCU.

La presenza di Kate nell’MCU dà quindi origine alla squadra dei Giovani Vendicatori; tuttavia, i fan non sanno ancora quando il progetto si concretizzerà. Kate sarà comunque al centro dell’attenzione, visto il successo che il personaggio ha riscosso tra i fan. Nel frattempo, probabilmente, resterà assente dal MCU, soprattutto considerando che non ci sarà una seconda stagione di Hawkeye.

Ms. Marvel

Ms. Marvel arriverà a giugno su Disney+ e presenterà al pubblico il personaggio di Kamala Khan. Il MCU ha apportato diverse modifiche ai poteri del personaggio; tuttavia, Ms. Marvel è uno degli show più importanti del MCU del 2022 e avrà importanti ripercussioni sui progetti futuri.

Kamala apparirà anche insieme a Monica Rambeau e Carol Danvers in The Marvels  del 2023, che costituirà il primo team-up tutto al femminile del MCU. Non è chiaro se diventeranno una squadra ufficiale o se faranno squadra una tantum, ma la presenza di Kamala sul grande schermo lascia presagire grandi cose per il personaggio, rendendo in questo senso la serie tv Ms. Marvel ancora più importante.

Monica Rambeau

Maria RambeauA proposito di Marvel, anche Monica Rambeau avrà un ruolo importante nel film. Abbiamo conosciuto Monica prima in Captain Marvel e poi nella serie tv WandaVision. Sappiamo che ha acquisito i suoi poteri grazie all’esagono di Wanda e potrebbe diventare uno dei personaggi più potenti dell’intero MCU.

Oltre al suo ruolo in The Marvels, Monica potrebbe anche entrare a far parte dei Vendicatori. Se “le tre Marvel” finiranno per diventare una vera e propria squadra, il loro viaggio cosmico giustificherebbe sicuramente un terzo film. Il futuro di Monica si prospetta dunque roseo e i fan non vedono l’ora di vedere cosa la attende.

Shang-Chi

Marvel Fase 4 Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci AnelliI fan sembrano concordare sul fatto che il personaggio di Shang-Chi sia stata una grande aggiunta al MCU. Inesperto ma con tanto cuore, Shang-Chi è un esperto di arti marziali legato all’organizzazione dei Dieci Anelli.

Dopo gli eventi del film, Shang-Chi impugna i Dieci Anelli, una misteriosa arma di enorme potenza che gli tornerà utile in futuro. Sembra un candidato ideale per il nuovo roster dei Vendicatori: non solo è esperto nel combattimento corpo a corpo, ma può anche avvalersi del potere degli anelli. Un sequel di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli è una possibilità che il MCU può esplorare concretamente, quindi il personaggio non andrà di certo da nessuna parte.

Yelena Belova

La morte di Natasha Romanoff ha lasciato un grande vuoto nei Vendicatori: era l’unico membro femminile della squadra e una parte cruciale della Saga dell’Infinito. Molti fan si sono chiesti se il posto di Vedova Nera sarebbe rimasto scoperto, ma l’arrivo di Yelena Belova nel film Black Widow ha chiarito la situazione.

Grazie alla convincente interpretazione di Florence Pugh, Yelena è diventata una delle preferite dei fan quasi all’istante. La sua apparizione in Hawkeye l’ha resa probabilmente il miglior nuovo personaggio della Fase 4 e i Marvel Studios hanno certamente intenzione di sfruttare la sua popolarità: dato che ai Vendicatori manca una Vedova, Yelena rappresenta la migliore e unica scelta per sostituirla. Altrimenti, potrebbe unirsi ai Thunderbolts o persino ai Vendicatori Oscuri, qualora il MCU li introducesse.

Fire Island: dal 17 giugno su Disney+, il trailer

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Fire Island: dal 17 giugno su Disney+, il trailer

Disney+ ha annunciato che Fire Island, il film diretto da Andrew Ahn (Spa Night, Driveways) da una sceneggiatura di Joel Kim Booster (Sunnyside), debutterà il 17 giugno in Italia sulla piattaforma streaming.

Ambientata nella località di villeggiatura gay di Long Island, New York, Fire Island è una commedia romantica, moderna e sincera che mette in scena una lettura multiculturale e diversificata della queerness e del romanticismo. Ispirata agli intramontabili intrighi del classico di Jane Austen Orgoglio e pregiudizio, la storia è incentrata su due migliori amici (Joel Kim Booster e Bowen Yang) che partono per vivere una leggendaria avventura estiva con l’aiuto di un rosé a buon mercato e del loro gruppo di amici eclettici.

Fire Island, diretto da Andrew Ahn, è interpretato da Joel Kim Booster (The Other Two, Big Mouth), dal nominato agli Emmy® Award Bowen Yang (Saturday Night Live), Margaret Cho, Conrad Ricamora, James Scully, Matt Rogers, Tomas Matos, Torian Miller, Nick Adams, Zane Phillips, Michael Graceffa, Peter Smith e Bradley Gibson. Da una sceneggiatura di Joel Kim Booster, il film è prodotto da Tony Hernandez, John Hodges e Brooke Posch di JAX Media ed è stato girato a Pines, NY.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori

Elvis: il nuovo trailer del film di Baz Luhrmann

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Elvis: il nuovo trailer del film di Baz Luhrmann

Ecco il nuovo trailer di Elvis di Baz Luhrmann.

Elvis, il trailer del film di Baz Luhrmann

Dal regista candidato all’Oscar Baz Luhrmann arriva Elvis della Warner Bros. Pictures, con Austin Butler e il Premio Oscar Tom Hanks. Il film esplora la vita e la musica di Elvis Presley (Austin Butler ), viste attraverso il prisma della sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Tom Hanks). La storia approfondisce le complesse dinamiche tra Presley e Parker nell’arco temporale di oltre 20 anni, dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti, sullo sfondo un panorama culturale in evoluzione e la perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).

Recitano al fianco di Tom Hanks e Austin Butler, la pluripremiata attrice di teatro Helen Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni della madre di Elvis, Gladys; Richard Roxburgh (“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) in quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”) interpreta Priscilla. Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”, “Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke; David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la trilogia, “Lion – la strada verso casa”, “300”) è Hank Snow; Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”, “L’assistente della star”) è BB King; Xavier Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie Rodgers Snow.

Completano il cast Dacre Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei cuori  infranti”) nei panni del regista televisivo Steve Binder, al fianco degli attori australiani Leon Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin, Kate Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter Rabbit,” “Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds (“Crazy & Rich”, “Camp”) come Billy Smith, Josh McConville (“Fantasy Island”) è Sam Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) nei panni di Bill Black.

Per ritrarre le altre icone della musica del film, Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il texano di Austin Gary Clark Jr., come Arthur Crudup, e l’artista Shonka Dukureh come Willie Mae “Big Mama” Thornton.

Il candidato all’Oscar Luhrmann (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto il film da una sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell, Craig Pearce e Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz Luhrmann e Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la vincitrice dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i produttori esecutivi sono Courtenay Valenti e Kevin McCormick.

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa (“Il grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il grande Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott Wheeler (“The Get Down”).

Le riprese principali di Elvis si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film di Baz Luhrmann: Elvis, che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures. Il film uscirà nelle sale italiane il 22 giugno 2022.

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, lo spettacolare primo trailer

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È stato distribuito in rete il primo trailer di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, il settimo capitolo del franchise che insieme all’ottavo film atteso per giugno 2024 costituirà il dittico di chiusura delle avventura dell’agente segreto Ethan Hunt.

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 13 luglio 2023 e il 27 giugno 2024.

Fast and Furious 10: Dom e Mia di nuovo insieme

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Fast and Furious 10: Dom e Mia di nuovo insieme

Vin Diesel condivide la riunione sul set di Fast and Furious 10 tra lui e Jordana Brewster. Evidenziando la loro stretta relazione, i due attori sembrano felici di tornare insieme mentre si abbracciano con un sorriso luminoso sui loro volti. Nella didascalia, Diesel chiama Brewster sua sorella sia dentro che fuori dallo schermo e scrive che le è grato, così come i fan.

Fast and Furious 10, quello che sappiamo

Vi ricordiamo che Fast and Furious 10 non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia supera The Batman al box office

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Doctor Strange nel Multiverso della Follia è diventato il film con il maggior incasso al botteghino del 2022, superando The Batman di Matt Reeves. Il sequel diretto da Sam Raimi ha visto il ritorno delle star del film originale Benedict Cumberbatch, Chiwetel Ejiofor, Benedict Wong e Rachel McAdams. Sono stati raggiunti da Elizabeth Olsen e dalla nuova arrivata nel Marvel Cinematic Universe Xochitl Gomez nei panni di America Chavez. La nuova interpretazione di Reeves del Crociato Incappucciato ha visto Robert Pattinson recitare nel ruolo dell’eroe iconico.

Come riportato da Variety, Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha trascorso la sua terza settimana in cima alle classifiche al botteghino nazionale e internazionale, guadagnando $ 342 milioni in Nord America e $ 461 milioni nei mercati internazionali. In totale, Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha ora superato gli 800 milioni di dollari di incasso totale al botteghino dal giorno della sua uscita, cosa che lo ha reso il film con il maggior incasso del 2022 finora. Doctor Strange 2 ha superato il precedente detentore del primo posto, The Batman, di circa 35 milioni di dollari nel suo incasso complessivo al botteghino, anche se il film di Raimi deve ancora superare il film di Reeves e Pattinson al box office nazionale, poiché The Batman è ancora avanti.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

George Miller: una distribuzione in streaming sarebbe “molto dolorosa”

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George Miller, il regista premio Oscar per Mad Max: Fury Road del 2015, afferma che sarebbe molto doloroso per lui se i suoi film venissero distribuiti direttamente su una piattaforma di streaming.

C’è poco da discutere sul fatto che i film di Mad Max – e in particolare Fury Road – siano notevolmente migliori visti su grande schermo. La spettacolare narrazione visiva di Fury Road potrebbe essere considerata sopra le righe, talvolta, ma è anche esattamente ciò che ha reso il film così coinvolgente e divertente da guardare. In un’epoca in cui i servizi di streaming in abbonamento sono diventati la norma, un film spettacolo come Fury Road è stato ancora in grado di convincere le persone che la gita al cinema valeva la pena. Purtroppo, come se il modello di uscita cinematografica non stesse già soffrendo, la pandemia di Covid-19 ha reso difficile, a volte addirittura impossibile, vedere i film nelle sale.

Three Thousand Years of Longing, il trailer del nuovo film di George Miller

Miller insiste sulla necessità che il pubblico viva i suoi film prima di tutto nei cinema. Con il suo ultimo film, il selvaggio fantasy drammatico Three Thousand Years of Longing, recentemente presentato fuori concorso al Festival di Cannes 75, Miller ha parlato dell’importanza dell’uscita nelle sale. Come molte delle maggiori uscite di questa estate, Three Thousand Years of Longing uscirà esclusivamente nei cinema. Come ha detto a Variety, una distribuzione in streaming sarebbe stata “molto dolorosa” per lui:

“Sarebbe molto doloroso sapere che il tuo film verrà visto per la prima volta in streaming. C’è un impegno che non possono cambiare. La MGM lo distribuirà alla fine di agosto in 2.000 sale. Non c’è stato alcun accordo che la MGM abbia fatto per lo streaming del film. In questo momento, sarà un’uscita in sala. Vederlo in quel cinema [il Palais], con quel suono, quel gruppo di persone e conoscere ogni piccolo lavoro che ci mettiamo dentro, sarà possibile anche per il pubblico”.

Basato sul racconto del 1994 “The Djinn in the Nightingale’s Eye” dello scrittore inglese A. S. Byatt, Three Thousand Years of Longing vede Tilda Swinton nei panni di Alithea, una brillante studiosa che incontra un Djinn (Idris Elba) imprigionato in un’urna. Nel corso di una lunga conversazione in una stanza d’albergo a Istanbul, il Djinn stringe un accordo con Alithea per esaudire i suoi tre desideri se lei lo aiuta a ottenere la sua libertà. I desideri di Alithea si traducono in salti nel tempo di vent’anni, mentre trai due si sviluppano sentimenti inaspettati.

The Umbrella Academy 3: trailer della serie in arrivo su Netflix

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The Umbrella Academy 3: trailer della serie in arrivo su Netflix

Netflix USA ha diffuso il trailer di The Umbrella Academy 3, l’attesa terza stagione della serie The Umbrella Academy. Superiorità. Fratellanza. Rivalità. La stagione 3 di The Umbrella Academy debutterà il 22 giugno solo su Netflix. Di ritorno all’Accademia, gli Umbrellas si scontrano con una nuova squadra di fratelli Hargreeves mentre una forza misteriosa inizia a devastare la città.

Ms. Marvel: il trailer “Destiny”

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Ms. Marvel: il trailer “Destiny”

Marvel Studios dopo la featurette “I’m a Super Hero” ha diffuso il trailer “Destiny” di Ms. Marvel, l’ultima serie Disney Plus dei Marvel Studios che debutterà l’8 giugno 2022 su Disney+.

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La nuova arrivata Iman Vellani ha ottenuto il ruolo della protagonista di Ms. Marvel dopo un’ampia ricerca da parte dei Marvel Studios. È affiancata dal volto fresco Saagar Shaikh nei panni del fratello maggiore Aamir, Mohan Kapur (la serie Disney Plus Hotstar “Crime Next Door”) e Zenobia Shroff (“The Big Sick”) nei panni dei suoi genitori Muneeba e Yusuf, Matt Lintz (“The Walking Dead”) nei panni del suo migliore amico Bruno e Aramis Knight (“Into the Badlands”) nei panni del vigilante noto come Red Dagger.

Con il sottofondo di “Blinding Lights” di The Weeknd, il trailer inizia con Kamala nell’ufficio del consulente di orientamento del liceo, mentre sullo schermo compaiono scarabocchi di fumetti, cuori e corna da diavolo. Kamala è etichettata come la tipica nerd dei supereroi che sogna ad occhi aperti, ma a un certo punto ottiene strani poteri cosmici, come la capacità di lanciare esplosioni di energia e creare trampolini luminosi per camminare nell’aria. Più avanti nel trailer, ottiene un costume rosso e blu fedele ai fumetti e lancia alcuni pugni cosmici con un pugno gigante e luminoso.

Bisha K. Ali (Quattro matrimoni e un funerale di Hulu) è produttore esecutivo e sceneggiatore capo, e la prima stagione di sei episodi è stata diretta da Sharmeen Obaid-Chinoy (il regista premio Oscar dei cortometraggi documentari “Saving Face” e “A Girl in the River: The Price of Forgiveness”), Meera Menon (“For All Mankind”), e Adil El Arbi e Bilall Fallah (“Bad Boys for Live”).

La Marvel ha inizialmente annunciato Ms. Marvel sarebbe stato presentato in anteprima alla fine del 2021, ma dopo che la pandemia ha inondato il calendario con altri nove film e serie nel Marvel Cinematic Universe, lo studio ha spostato la serie nell’estate del 2022. Ciò pone anche la serie più vicina a The Marvels, il film sequel di Captain Marvel, che vedrà Vellani al fianco di Carol Danvers di Brie Larson e Monica Rambeau di Teyonah Parris (da “WandaVision“).

Guardiani della Galassia Vol. 3, Will Poulter non sapeva per chi stesse facendo l’audizione

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In una recente intervista per The Playlist, Will Poulter, che sarà Adam Warlock in Guardiani della Galassia Vol. 3, ha confessato che non sapeva per quale ruolo stesse sostenendo l’audizione per i Marvel Studios.

L’attore ha parlato del suo ruolo eccitante e ha condiviso la storia tipicamente Marvel su come è stato scelto per la parte. Secondo l’attore, lui stesso non ha saputo che stava effettivamente facendo un provino per interpretare Adam Warlock fino alla fine del processo di casting:

“Ho fatto il provino per la prima volta nel giugno dello scorso anno [2021], ed è stata la prima volta che ho fatto il provino, e poi ho ottenuto il ruolo a settembre, credo. E poi ho iniziato a girare a dicembre… non sapevo per quale personaggio inizialmente stessi facendo l’audizione. Sapevo in una fase avanzata [del casting] quale parte stavo leggendo. Sebbene non conoscessi Adam Warlock in anticipo, conoscevo molto bene I Guardiani della Galassia e era una specie del mio “pianeta” preferito nell’universo Marvel, se si può dire”.

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

Black Panther: Wakanda Forever, ecco come è stato onorato Chadwick Boseman durante la produzione

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In un’intervista con Variety, Letitia Wright parla di come la troupe di Black Panther: Wakanda Forever abbia reso omaggio a Chadwick Boseman durante la produzione. Descrive come la crew si è assunta la responsabilità dell’odissea iniziata da Boseman e il loro impressionante superamento di qualsiasi ostacolo si fosse presentato. Wright dice:

“Lo abbiamo onorato impegnandoci in questa storia che lui ha iniziato, l’eredità che ha lasciato con questo franchise. E ci siamo semplicemente impegnati ogni giorno a lavorare sodo, indipendentemente dalle circostanze che abbiamo dovuto affrontare. E abbiamo affrontato molte circostanze! Un sacco di situazioni difficili, ma ci siamo uniti come una squadra e abbiamo riversato tutto in questo film, quindi sono entusiasta che voi lo vediate”.

Il film – Black Panther: Wakanda Forever

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Triangle of Sadness di Ruben Östlund incanta Cannes

Triangle of Sadness di Ruben Östlund incanta Cannes

Triangle of Sadness, il nuovo attesissimo film di Ruben Östlund, ha ricevuto un’accoglienza trionfale alla première ufficiale di ieri al Théâtre Lumière di Cannes, con una interminabile standing ovation finale rivolta al regista e a tutto lo straordinario cast, Woody Harrelson in testa. Maestro della provocazione, Östlund ha ancora una volta sorpreso pubblico e critica con un film destinato a far discutere e che già viene considerato da molti come uno dei titoli favoriti per il palmarès.

Già vincitore della Palma d’Oro nel 2017 con The Square, in cui metteva alla berlina il mondo dell’arte contemporanea, il regista svedese firma una satira travolgente dove ruoli sociali e barriere di classe vanno in frantumi. Protagonisti del film sono una coppia di modelli, Carl e Yaya, invitati a partecipare a una crociera di lusso insieme a un bizzarro gruppo di nuovi ricchi. Tutto all’inizio sembra piacevole e “instagrammabile”, ma un evento catastrofico trasformerà il viaggio in un’avventura da incubo, in cui ogni gerarchia finirà per essere capovolta. Nel cast spiccano i nomi di Woody Harrelson, nei panni inusuali del comandante della nave con un debole per gli alcolici e Karl Marx, della modella e attrice sudafricana Charlbi Dean e dell’attore britannico Harris Dickinson.  Triangle of Sadness sarà distribuito in Italia da Teodora Film.

L’accoglienza ricevuta a Cannes

  • What a ride! (…) Can’t remember laughing this much during a #Cannes screening. LA REGLE DU JEU meets LORD OF THE FLIES, and the result is a rollicking, savage, beautifully demented satire. Leonardo Goi, THE FILM STAGE
  • TRIANGLE OF SADNESS is hilarious. A masterclass in awkward comedy.
    Damon Wise, DEADLINE
  • Hilarious. Insightful. And super sexy Harris Dickinson. Bravo!
    Gregory Ellwood, THE PLAYLIST
  • Östlund (is) slowly building tension and mixing influences from everything from TITANIC to PARASITE and Jordan Peele’s US for chaotic and delightfully gross results. TRIANGLE OF SADNESS marks a fantastic English-language debut, a movie that offers biting social commentary, and one hell of a performance from Woody Harrelson.
    Rafael Motamayor, SLASH FILM
  • A roaringly funny feast of a movie which boasts a highly engaging international cast, powerhouse performances, elegant visual choreography and some of the director’s most biting comic riffs to date (…) TRIANGLE OF SADNESS is one of the high-energy peaks of Cannes so far. Stephen Dalton, THE FILM VERDICT
  • Swept away by Ruben Östlund’s sprawling, hilarious TRIANGLE OF SADNESS: a luxury yacht-com that’s like Gramsci making Carry on Cruising, or Luis Bunuel’s Poseidon Adventure. Class war, vomit gags & Woody Harrelson as the tale’s soused Captain Haddock. Xan Brooks, THE GUARDIAN (UK)

 

  • TRIANGLE OF SADNESS delivered Cannes a dose of shock and awe. Zack Sharf, VARIETY
  • The thing about Östlund is that he makes you laugh, but he also makes you think. There’s a meticulous precision to the way he constructs, blocks and executes scenes (…) No matter what sphere he tackles, we’re bound to see the world differently. Peter Debruge, VARIETY
  • TRIANGLE OF SADNESS is bitter, clever and absolutely on the money. Stephanie Bunbury, DEADLINE
  • Ruben Östlund’s bold and brilliant film has slipped a whoopee cushion under this year’s dreary competition strand. The best Cannes film so far. Robbie Collin, THE TELEGRAPH
    ★★★★★
  • Blisteringly funny, narratively intrepid and plain old spitting mad.
    Neil Smith, TOTAL FILM
    ★★★★
  • Triangle of Sadness is an utter joy of a film. Caspar Salmon, THE DAILY BEAST

Men di Alex Garland arriva in Italia quest’estate

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Men di Alex Garland arriva in Italia quest’estate

Men è il nuovo horror febbrile e mutevole del visionario regista Alex Garland, già alla sua terza regia dopo cult come Ex-Machina e Annihilation. Attori protagonisti due fuoriclasse: nei panni di Harper la candidata all’Oscar Jessie Buckley e un camaleontico Rory Kinnear nei diversi ‘uomini’ che incarnano tutti i demoni di Harper. MEN in concorso alla 54° edizione della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2022 sarà proiettato domenica 22 maggio, ore 20.45, presso Le Théâtre Croisette. (Replica venerdì 27 maggio ore 18.45, presso Le Théâtre Croisette). Il film arriverà nelle sale italiane questa estate distribuito da Vertice360.

La trama di Men

A seguito di una tragedia personale, Harper (Jessie Buckley) si ritira da sola nella rigogliosa campagna inglese, sperando di trovare un luogo dove curare il dolore che la accompagna. Ma dai boschi circostanti sembra materializzarsi qualcosa o qualcuno che inizia a perseguitarla. Quello che inizialmente è un’inquietudine sottesa si trasforma ben presto in un vero e proprio incubo, abitato dai suoi ricordi e dalle sue paure più oscure che prendono forma nel nuovo inquietante horror del visionario regista Alex Garland.

Alex Garland ha iniziato come romanziere, scrivendo The Beach e Tesseract. È passato alla sceneggiatura con 28 giorni dopo, diretto da Danny Boyle, e ha debuttato alla regia con Ex Machina, per il quale è stato candidato all’Oscar e a due premi BAFTA. Nel 2018 Garland ha realizzato il suo secondo film come sceneggiatore e regista, Annihilation, tratto dal romanzo di Jeff VanderMeer. Attualmente è in produzione per A24 la sua sceneggiatura originale Civil War, un film d’azione ambientato in un’America del futuro prossimo con protagonista Kirsten Dunst.

Thor: Love and Thunder, ecco quando arriverà il nuovo trailer!

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Thor: Love and Thunder, ecco quando arriverà il nuovo trailer!

I Marvel Studios hanno presentato solo di recente il primo trailer di Thor: Love and Thunder e ora è stato riferito che il nostro prossimo sguardo al sequel potrebbe arrivare molto prima di quanto ci si aspettasse.

Secondo lo scooper Daniel Richtman – che tende a essere puntuale con le date di uscita del trailer – il prossimo trailer di Thor: Love and Thunder sarà con noi tra pochi giorni lunedì 23 maggio.

Se ciò accadrà vorrà dire che sarà la prima volta che usciranno due trailer con un periodo di tempo insolitamente breve tra i contributi, anche se è abbastanza normale dato che lo studio ha rilasciato il primo trailer molto tardi rispetto a quelle che sono le consuetudini, quindi la Disney ha ancora un sacco di marketing/promozione da fare prima che il film arrivi nei cinema all’inizio di luglio.

Thor: Love and Thunder, teaser trailer ufficiale!

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God Butcher (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Top Gun: Maverick, la recensione del film con Tom Cruise

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Top Gun: Maverick, la recensione del film con Tom Cruise

La recensione di Top Gun: Maverick non può non cominciare che con una presa di coscienza inaspettata: Joseph Kosinski e la sua squadra hanno fatto un ottimo lavoro, realizzando il sequel perfetto a 36 anni dall’originale cult con Tom Cruise.

Il film di Tony Scott, che ha fatto storia diventando un tassello fondamentale non solo della mitologia americana ma anche di un certo modo di raccontare gli Stati Uniti reaganiani trova nel suo seguito il compimento perfetto di quella che è la parabola umana ed eroistica di Pete “Maverick” Mitchell. Tom Cruise torna a interpretare il top gun che, a tanti anni dalla sua prima avventura, si ritrova esattamente dove lo avevamo lasciato, più o meno.

La trama di Top Gun: Maverick

Diventato capitano di vascello (un avanzamento di carriera irrisorio per un pilota così dotato), Maverick fa il collaudatore di aerei segreti ultra tecnologici, e non riesce a sbloccare il “livello ammiraglio” a causa del suo carattere indomito e della sua esigenza di libertà che, lontana dalle gerarchie e dagli obblighi, lo porta a fare l’unica cosa che ama davvero: volare. Tuttavia una inaspettata chiamata dall’alto lo costringe a tornare nel corpo del Top Gun, per stare dall’altro lato della barricata; questa volta Maverick dovrà insegnare ai suoi giovani eredi, il meglio del meglio, a portare a termine una missione che sembra impossibile, contro un nemico innominato, che deve essere assolutamente fermato. Pete non si sente molto un insegnante né un mentore, tuttavia trai giovani top gun che gli vengono affidati c’è anche Bradley “Rooster” Bradshaw, figlio di Goose e che Maverick cerca di tutelare e “crescere” anche intervenendo nella sua carriera. A quel punto il nostro eroe non può più rifiutare la chiamata, ma qualcosa in lui deve cambiare per permettere ai giovani di imparare a volare da soli (letteralmente). Maverick deve imparare a lasciar andare il passato.

Top Gun: MaverickUn blockbuster moderno e maturo

Top Gun: Maverick è un blockbuster moderno, maturo, intelligente. È a tutti gli effetti un’operazione nostalgia, che rievoca tutto l’immaginario del film originale, dal taglio fotografico, all’iconica colonna sonora, passando per quell’epica dell’uomo che supera i propri limiti tanto cara al cinema degli anni ’80 e costitutiva della carriera di Tom Cruise stesso. Un lavoro di ri-racconto intelligente e attento, che ripropone i tropi del vecchio, trasformandoli in spunti per aggiornare all’oggi la conversazione. Il risultato è molto vicino a quello che, sempre con grande sorpresa, è stato archiviato da Ghostbusters: Legacy.

L’ironia come strumento narrativo

Lo strumento principale con cui questo risultato viene raggiunto è l’uso sapiente dell’ironia: non sarebbe più adeguato ai tempi un mondo dove piloti d’elite si prendono troppo sul serio, e così la battuta, il momento divertente, l’ironia appunto interviene in ogni momento in cui il pathos potrebbe prendere il sopravvento, in maniera puntuale, precisa, estremamente equilibrata e ben calibrata. Un esempio calzante è la scena, breve ma emozionante, in cui compare Tom “Iceman” Kazinsky: la nemesi di Maverick, che però è riuscito a inserirsi nel sistema tanto da diventare ammiraglio e a proteggere, da lontano e per tutti quegli anni, il suo amico testa calda, è malato, chiede però un incontro e qui parla con Pete, chiedendogli di abbracciare la missione per cui è stato scelto, dal momento che è l’unico a poterlo fare. E proprio quando l’atmosfera diventa troppo carica di emozione, una battuta arriva a spezzare la tensione a e far riprendere fiato allo spettatore e ai personaggi.

Lasciar andare il passato

Sempre in questa scena si cela un altro punto fondamentale del film, ovvero il confronto con il passato, e la capacità di lasciarlo andare. La sfida più grande dell’eroe in Top Gun: Maverick è proprio quella di lasciar andare il passato, i traumi, gli errori, i rimpianti, e di vivere nel presente, mentre il futuro, nella forma di Goose e degli altri piloti, si srotola davanti ai suoi occhi.

Il tempo che è passato tra il film originale e Top Gun: Maverick lo si può quantificare anche in processo tecnico. Il film diretto da Kosinski è capace di momenti tecnici di livello altissimo, e le battaglie aeree, cuore adrenalinico della storia, sono un momento di intrattenimento puro, che giustificano a voce alta l’esigenza della sala di continuare ad esistere come luogo deputato a quel tipo di spettacolo, a quel tipo di godimento puro per lo spettatore.

Una storia d’amore “vecchia”

Totalmente accessoria e “vecchia” è la storyline romantica con il personaggio interpretato da Jennifer Connelly. Dalla scelta delle battute da far loro recitare al modo in cui vengono inquadrati i due amanti, tutta la trama d’amore è soltanto un pretesto per dire al protagonista che c’è dell’altro fuori dall’abitacolo del suo aereo. Serve al suo scopo, ma lo fa con pigrizia, senza giovare del lavoro di riadattamento al linguaggio moderno di cui invece è oggetto con successo tutto il film.

Top Gun: Maverick, ovvero “il culto della personalità”

Se Top Gun: Maverick ha un difetto è che alimenta, ancora una volta, il mito del superuomo Tom Cruise. La storia serve al suo personaggio, le acrobazie servono a Cruise che ha la possibilità, ancora una volta, di dispiegare le ali del suo ego e mostrarlo alla pletora dei suoi fan adoranti. Non sembra esserci il passaggio di testimone come accaduto con Sylvester Stallone per Creed, ma un continuo bisogno della figura eroica che a dispetto della sua fallacia umana, non vacilla mai a bordo di un aereo ed è sempre, anche di fronte al nuovo che avanza, la chiave di volta per risolvere la situazione. Alla fine della storia, Rooster, Hangman, Phoenix e gli altri non sono ancora il futuro, ma sono i secondi di Maverick. Un culto della persona che mette in secondo piano il valore della storia.

Doctor Strange 2: ogni variante di Strange, classificata

Doctor Strange 2: ogni variante di Strange, classificata

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è finalmente arrivato nelle sale, dando il via alla nuova saga del MCU e spalancando le porte del Multiverso. Come promesso, la prima avventura di Sam Raimi nel MCU ha introdotto nuove varianti dell’ex Stregone Supremo, ognuna delle quali ha avuto un impatto ben specifico sulla trama del film.

Nelle due ore di durata di Doctor Strange 2 alcune varianti di Strange hanno chiaramente avuto più tempo sullo schermo e dunque maggiore impatto sulla storia: analizziamole insieme.

Clea

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Clea ha fatto il suo debutto nella prima scena post-credits del film e, anche se è apparsa sullo schermo solo per qualche minuto, il suo arrivo anticipa un grande evento targato Marvel Comics: Secret Wars.

Nei fumetti Marvel, Clea è la Strega Suprema della Dimensione Oscura nonché interesse amoroso di Strange, ed è stato confermato che questi due elementi saranno conservati anche nei futuri film del MCU. Dovremo aspettare qualche anno prima di vedere finalmente le avventure di Clea e Strange nel multiverso, ma i fan dei fumetti possono sicuramente iniziare a entusiasmarsi!

Difensore Strange

Nonostante sia apparso solo all’inizio del Multiverso del follia (con uno dei migliori costumi che hanno preso ispirazione dai fumetti), Difensore Strange ha dimostrato fin dall’inizio che non tutte le versioni di Strange possono essere eroiche, dal momento che tenta di sacrificare la vita di America Chavez senza nemmeno consultarsi con la ragazza e prendere in considerazione il suo parere, prima di andare incontro a una morte orribile.

Anche se si tratta di un arco piuttosto breve, la morte del Difensore Strange ha dato il via all’intero sviluppo caratteriale di Strange nel corso del film, dove lo vediamo passare dallo stregone egoista che è sempre stato ad eroe altruista. Senza il suo ironico sacrificio, America non avrebbe incontrato lo Strange della Terra-616 e Stephen non avrebbe avuto il suo sogno, quindi la sua prematura scomparsa è stata davvero significativa per la storia del Multiverso della Follia.

Sinister Strange

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Unico sopravvissuto all’incursione che ha annientato il suo stesso universo, Sinister Strange si è trovato da solo nel suo Sanctum Sanctorum in stato di decadenza, circondato dalle ossa di coloro che correvano da Strange per chiedere aiuto, prima di ricevere la visita dello Strange di Terra-616. Questa variante era stata completamente corrotta dal Darkhold e dal suo potere, e si è cimentato in un incredibile duello musicale contro lo Strange della Terra-616, finendo impalato su una staccionata poco dopo.

Questa variante di Strange lo ha aiutato a diventare una persona migliore, facendogli capire il vero orrore che può derivare dalla corruzione, dall’egoismo e dal potere. Inoltre, la sua morte ha portato Strange di Terra-616 e Christine Palmer di Terra-883 a utilizzare il Darkhold di questo universo per raggiungere col dream-walking Terra-616 e combattere Wanda.

Lo “Strange Supremo” di Terra-883

Nel corso del suo viaggio nel Multiverso della Follia, Strange visita Terra-883, una versione tecnicamente avanzata della Terra con una propria squadra di Fantastici Quattro (compresi i figli di Reed Richard), di X-Men, Inumani e Vendicatori. Al di sopra di tutte queste squadre di eroi stanno gli Illuminati, un gruppo d’élite composto dai migliori eroi del mondo che vegliano sulla loro Terra: tra di loro, vi è anche una variante di Doctor Strange.

Tuttavia, abbiamo presto scoperto che questa variante di Doctor Strange è stata giustiziata da Black Bolt per essere stato corrotto dalla Darkhold. Questo colpo di scena è stato incredibilmente importante per la storia, poiché Strange ha finalmente potuto battersi contro il Barone Mordo dato che gli Illuminati lo consideravano una delle più grandi minacce del loro universo, ed è fuggito freneticamente da Wanda con America e Christine, con la nuova consapevolezza che le sue capacità erano incredibilmente potenti e che ogni altra variante di Strange era malvagia.

Zombie Strange

Lo Strange zombie, o più precisamente il Doctor Strange della Terra 616 che sfrutta il cadavere di Defender Strange risvegliato dal dream-walking, è stata una delle varianti di Strange più potenti in Doctor Strange 2, al punto da riuscire a usare le Anime dei Dannati per combattere Wanda.

Sebbene non sia rimasto a lungo in circolazione (e non fosse lo Strange zombie di What If…?), è riuscito a entrare nel Trono della Strega Scarlatta nonostante gli stregoni non potessero accedervi, ed è stato in grado di intimorire davvero Wanda per la prima volta nel corso del film – portando a un duello raccapricciante e ispirando America Chavez a combattere finalmente Wanda.

Doctor Strange (Terra-616)

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Protagonista del Multiverso della Follia, Stephen Strange di Terra 616 salva la vita di America Chavez e, a differenza delle sue controparti multiversali, rischia la vita per proteggerla dalla terrificante Strega Scarlatta. Nel corso del film, vediamo Strange diventare meno egocentrico e più altruista, lavorando su se stesso per riuscire a diventare un vero eroe.

Anche dopo aver incontrato diverse varianti di se stesso, tutte malvagie e corrotte, Strange non rinuncia mai ad America, sfidando persino il suo più stretto alleato Wong quando gli viene ordinato di sottrarle i poteri. Al contrario, Strange motiva America, aiutandola a sfruttare i suoi poteri per sconfiggere Wanda nel modo più giusto. Inoltre, alla fine del Multiverso della Follia, abbiamo visto Strange diventare potenzialmente il Vendicatore più forte, dato che l’utilizzo del dream-walking lo ha ispirato ad approfondire ulteriormente i suoi incantesimi per usarli a suo vantaggio, e a sfidare ogni altra variante di Strange che abbiamo incrociato nel corso del film.

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