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Palma d’oro a Cannes: i 10 film vincitori più belli

Palma d’oro a Cannes: i 10 film vincitori più belli

In questi giorni si sta tenendo la 75ª edizione del celeberrimo Festival di Cannes. Dal 17 al 28 maggio registi di fama globale, star del cinema, volti nuovi e personalità affermate si riuniscono per presentare i film principali del panorama cinematografico attuale. Tra tutte le categorie, il premio principale resta quello per il miglior film in competizione: la Palma d’oro. Nel corso degli anni, tanti dei titoli che sono riusciti a guadagnarsi il merito si sono dimostrati capolavori di fama globale.

I vincitori del premio sono spesso film che vengono unanimemente celebrati dai critici, dai cinefili e dal grande pubblico, riuscendo a diventare velocemente dei cult. Letterboxd è una piattaforma che unisce tutti questi individui e ha decretato i 10 vincitori della Palma d’oro a Cannes che non possono essere dimenticati.

Vite Vendute (1953) – 4.2/5

Vite Vendute CannesPartendo da premesse molto semplici, Vite Vendute è riuscito a fare la storia del cinema. In un villaggio sudamericano, quattro uomini vengono assunti per trasportare un pericoloso carico di nitroglicerina senza l’attrezzatura necessaria a renderebbe il viaggio sicuro.

Vite Vendute è uno di quei film che tiene gli spettatori con il fiato sospeso per tutto il tempo della proiezione. Il film francese di Henri-Georges Clouzot ha ottenuto molto successo e si è decisamente meritato la Palma d’oro a Cannes, ma non senza difficoltà. Secondo IMDb, nella versione per gli Stati Uniti il lungometraggio è stato drasticamente tagliato a causa di quelle scene iconiche che però danno un ritratto negativo dell’America.

Taxi Driver (1976) – 4.2/5

Taxi Driver CannesChi non conosce Taxi Driver? Uno dei film della New Hollywood più popolari e apprezzati, il lungometraggio di Martin Scorsese con protagonista Robert De Niro è riuscito a vincere la Palma d’oro a Cannes. Seguendo il vagabondaggio notturno di un tassista insonne e perverso, Taxi Driver racconta angosciosamente la genesi di un serial killer.

Tra antieroi, personaggi moralmente ambigui, decadenza urbana e critica alla Guerra in Vietnam, la cinepresa di Scorsese si muove incantando ogni spettatore, dal più esperto al più ingenuo. Per le scene memorabili e le numerose citazioni, anche dopo cinquant’anni Taxi Driver rimane un classico cult senza tempo e un riflesso brutale della società.

Il Pianista (2002) – 4.3/5

Il Pianista Cannes Palma d'oroTra i film sull’olocausto e sulla Seconda Guerra Mondiale, Il Pianista di Roman Polanski rimane uno dei più celebri. Il dramma storico è tratto dalla storia vera del pianista polacco Wladyslaw Szpilman, un ebreo costretto a vedere il mondo cadere a pezzi e i suoi cari scomparire e non tornare mai più.

In due ore e mezza il regista percorre le tappe della guerra a Varsavia secondo il punto di vista del protagonista, divinamente interpretato da Adrien Brody. Il Pianista è quel tipo di film malinconico che fa soffrire lo spettatore senza essere eccessivamente drammatico. Oltre alla Palma d’oro, Il Pianista ha vinto anche tre premi Oscar nel 2003.

La parola data (1962) – 4.3/5

La Parola Data CannesTra i film che hanno ottenuto la Palma d’oro a Cannes c’è anche un titolo brasiliano. La parola data di Anselmo Duarte segue , un uomo povero che, di fronte all’imminente morte del suo asino, fa una promessa di pellegrinaggio affinché l’animale si riprenda. L’asino viene miracolato e si trova costretto ad affrontare un viaggio ancora più insolito delle sue premesse.

Il film è denso di simbolismo e affronta temi come lo scontro di religioni e i limiti della fede, ritraendo con cura i problemi di un paese multiculturale come il Brasile. Con questa vittoria, La parola data è un’ottima entrata per il cinema internazionale.

Pulp Fiction (1994) – 4.3/5

Pulp Fiction Cannes Palma d'oroQuando Pulp Fiction ha ottenuto la Palma d’oro alla 47ª edizione del Festival di Cannes, tutti erano sorpresi. La maggior parte dell’audience e dei cinefili si aspettava che il premio sarebbe andato a Tre colori – Film rosso del regista Krzysztof Kieslowski. C’è anche un aneddoto interessante sulla premiazione: pare che una donna dal pubblico abbia lanciato grida disprezzanti sul lungometraggio, ottenendo da parte di Quentin Tarantino un dito medio come risposta.

Il successo ottenuto da Pulp Fiction dimostra che il premio era più che meritato: il film con John Travolta e Uma Thurman non solo ha reso Tarantino un regista conosciuto al mondo intero, ma ha realmente dato il via ad un nuovo modo di fare cinema. Con un’intricata narrazione non lineare di eventi caotici, Pulp Fiction è un emblema della cultura pop e ha ancora un’enorme influenza per i registi emergenti.

Quando volano le cicogne (1957)

Quando volano le cicognePasseggiando insieme lungo il fiume, Veronica e Boris si innamorano, ma sono presto costretti a separarsi perché Boris viene arruolato a combattere durante la Seconda guerra mondiale. Quando volano le cicogne è un film che ritrae la disperazione di due amanti che non riescono a consumare il loro amore.

Anche grazie allo stile soggettivo utilizzato da Sergey Urusevsky, questo film è considerato uno dei capolavori della storia del cinema. Le soggettive e le altre tecniche adottate dal regista risalgono alla sua esperienza di cameraman militare durante la guerra. Quando volano le cicogne ha ottenuto la Palma d’oro a Cannes ed è ancora considerato uno dei migliori film di guerra romantici di tutti i tempi.

L’eternità e un giorno (1998) – 4.3/5

L'eternità e un giorno Cannes Palma d'oroDiretto dall’acclamato regista greco Theo Angelopoulos, L’eternità e un giorno è la delicata storia di Alexander, un uomo malato che ha solo pochi giorni da vivere e che decide di spenderli aiutando un immigrato clandestino. I due intraprendono un viaggio surreale dove passato e presente si scontrano e, come nel film di Bergman Il posto delle fragole, i ricordi perduti tornano a salutare Alexander alla fine della sua vita.

I film di Angelopoulos hanno spesso un’atmosfera da sogno e lasciano molto spazio all’interpretazione degli spettatori. L’eternità e un giorno parla di amicizia e di amore ed è una celebrazione della vita come della morte.

Paris, Texas (1984) – 4.3/5

Paris Texas Nel 1984, al Festival di Cannes Paris, Texas ha ottenuto la Palma d’oro. Diretto dall’iconico regista Wim Wenders, il film è un capolavoro capace di mescolare molti generi diversi in un unico film. Il lungometraggio segue un uomo problematico di nome Travis (Harry Dean Stanton) che, dopo essersi smarrito nel deserto, decide di riprendere in mano la sua vita e di ricostruire il rapporto coi suoi cari.

Paris, Texas gioca molto con il pubblico, portando gli spettatori ad empatizzare con il protagonista e con i suoi sforzi per rimettere insieme la sua vita.

Apocalypse Now (1979) – 4.4/5

Apocalypse Now CannesAncora una volta si tratta di un film di guerra premiato a Cannes. Nel 1979, è Apocalypse Now ad ottenere la Palma d’oro. Dopo Il Padrino, all’apice del suo successo come regista, Francis Ford Coppola realizza in tutta libertà un film capolavoro sugli orrori della Guerra in Vietnam.

Grazie al cast spettacolare, Marlon Brando e Martin Sheen per citarne un paio, alla fotografia di Vittorio Storaro e alle musiche evocative, Apolyspe Now rimane ancora oggi uno dei più intensi film di guerra e porta in sé un chiaro messaggio contro la guerra che vale anche per il nostro tempo.

Parasite (2019) – 4.6/5

 ParasiteIn cima a tutti i film premiati a Cannes, Letterboxd pone Parasite. Il film è stato presentato in anteprima al 72º Festival di Cannes: la vittoria della Palma D’Oro ha segnato solo il primo passo dell’immenso successo di Parasite.

Il lungometraggio del regista sud-coreano Bong Joon-ho ha ottenuto tutti i più importanti premi della sua stagione: miglior film agli Oscar, Palma d’oro e Golden Globe. Parasite è stato anche un enorme successo al botteghino, incassando oltre 260 milioni di dollari con un budget di 15,5 milioni di dollari.

MCU: i 10 personaggi della Fase 4 con maggior potenziale nel lungo periodo

Siamo ormai a metà della Fase 4 del MCU, che ha introdotto ai fan tanti nuovi personaggi. Tra questi, alcuni hanno il potenziale adatto per diventare membri essenziali del MCU, unendosi ad eroi già rodati quali Capitan America e Iron Man: le loro storyline sono solo all’inizio ma già davvero promettenti.

Agatha Harkness

WandaVision-Agatha-Harkness-fantascienzaLa deliziosa e al tempo stesso malvagia Agatha Harkness di Kathryn Hahn è stata uno dei punti di forza della serie tv WandaVision. L’attrice ci ha regalato un’interpretazione perfidamente divertente, pur riuscendo a far percepire il personaggio di Agatha come una minaccia molto pericolosa. Le interazioni con il personaggio di Wanda sono state altrettanto fantastiche e i fan non vedevano l’ora di vederla di più dopo la fine della serie: fortunatamente, Agatha tornerà con uno spin-off di cui sarà la protagonista.

Al di là di House of Harkness, ha il potenziale per convertirsi in un personaggio davvero importante per l’universo, come il Bruce Banner di Mark Ruffalo. Potrebbe far parte di qualsiasi progetto futuro che coinvolga Wanda o Doctor Strange e potrebbe persino comparire nel prossimo film dei Fantastici Quattro, poiché alcuni fan sanno che è la tata di Franklin Richard.

Gli Eterni

Film Disney 2021 EternalsIl progetto più sperimentale della Fase 4, Eternals, ha ricevuto una risposta contrastante da parte di critica e pubblico. Tuttavia, il tempo sarà sicuramente clemente con il film, soprattutto considerando le nuove ed entusiasmanti possibilità che ha aperto per il MCU.

I progetti futuri sugli Eternals dovrebbero conferire ancora più spessore alla squadra, anche se è difficile ad oggi ipotizzare in quale altre storyline gli Eterni potrebbero inserirsi. Nonostante ciò, la componente cosmica del MCU si sta espandendo rapidamente e con i Guardiani che sembra si ritireranno dopo il loro terzo film, il MCU avrà bisogno di un altro gruppo della stessa portata. Chi meglio degli Eternals potrebbe occupare questo posto?

Dane Whitman

Kit-Harington-Eternals-Dane-WhitmanA proposito di Eternals, la squadra titolare non è stata l’unica a farsi notare nel MCU. Il Dane Whitman di Kit Harington ha avuto poco spazio nel film, ma il futuro sembra promettere ottime cose per il suo personaggio. Dane è conosciuto soprattutto come il Cavaliere Nero, padrone della Lama d’ebano e, nei fumetti Marvel, ha stretti legami con i Vendicatori.

La voce fuori campo durante la scena post-credits di Dane in Eternals appartiene al Blade di Mahershalla Ali, il che suggerisce l’idea di un potenziale team-up tra i due. In effetti, Blade e il Cavaliere Nero sembrano le scelte migliori per guidare l’angolo soprannaturale della Marvel, soprattutto ora che Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha introdotto ufficialmente l’horror nel MCU.

She-Hulk

E’ recentemente uscito il primo trailer della serie Disney+ She-Hulk, che ha suscitato reazioni contrastanti da parte di critica e pubblico. La maggior parte delle critiche è stata rivolta alla CGI scadente, ma manca ancora un po’ di tempo alla prima dello show e quindi c’è ancora la possibilità che i fan si ricredano.

Il trailer lascia intendere che Hulk potrebbe addestrare She-Hulk a seguire le sue orme come Vendicatore: Bruce ha fatto l’eroe per un po’ e nessuno lo biasimerebbe se volesse finalmente andare in pensione e godersi un po’ di tempo libero guadagnato con fatica; in questo senso, She-Hulk è la scelta più logica per prendere il suo posto nella squadra. Se il MCU dovesse mai proporci una versione vera e propria della A-Force, She-Hulk sarebbe anche la leader ideale per una squadra tutta al femminile.

America Chavez

doctor-strange-nel-multiverso-della-follia-america-chavezAmerica Chavez ha fatto il suo debutto in Doctor Strange nel Multiverso della follia, che la introduce al pubblico come una giovane ragazza alla scoperta dei suoi poteri, lasciando intendere che sta iniziando soltanto a scoprire il suo vero, ed enorme, potenziale. Alla fine del film, America impara a controllare le sue capacità e sceglie di rimanere a Kamar Taj, allenandosi per diventare una maga.

Non è chiaro dove America potrà apparire in seguito, ma la scelta più ovvia è quella della squadra degli Young Avengers. Nei fumetti è un membro importante della squadra e un’amica intima di Kate Bishop, quindi tutto tornerebbe alla perfezione. America potrebbe poi ricomparire nel terzo capitolo di Doctor Strange: entrambi i progetti probabilmente rientrerebbero nella Fase 5 del MCU, quindi potrebbe effettivamente passare del tempo prima che i fan rivedano America.

Kate Bishop

Hailee-Steinfeld-Kate-Bishop-mcuParlando dei Giovani Vendicatori, il MCU ci ha anche introdotto in questa Fase 4 il leader de-facto della squadra, ovvero Kate Bishop, interpretata dalla candidata all’Oscar Hailee Steinfeld, nuova protetta di Clint e il secondo Occhio di Falco del MCU.

La presenza di Kate nell’MCU dà quindi origine alla squadra dei Giovani Vendicatori; tuttavia, i fan non sanno ancora quando il progetto si concretizzerà. Kate sarà comunque al centro dell’attenzione, visto il successo che il personaggio ha riscosso tra i fan. Nel frattempo, probabilmente, resterà assente dal MCU, soprattutto considerando che non ci sarà una seconda stagione di Hawkeye.

Ms. Marvel

Ms. Marvel arriverà a giugno su Disney+ e presenterà al pubblico il personaggio di Kamala Khan. Il MCU ha apportato diverse modifiche ai poteri del personaggio; tuttavia, Ms. Marvel è uno degli show più importanti del MCU del 2022 e avrà importanti ripercussioni sui progetti futuri.

Kamala apparirà anche insieme a Monica Rambeau e Carol Danvers in The Marvels  del 2023, che costituirà il primo team-up tutto al femminile del MCU. Non è chiaro se diventeranno una squadra ufficiale o se faranno squadra una tantum, ma la presenza di Kamala sul grande schermo lascia presagire grandi cose per il personaggio, rendendo in questo senso la serie tv Ms. Marvel ancora più importante.

Monica Rambeau

Maria RambeauA proposito di Marvel, anche Monica Rambeau avrà un ruolo importante nel film. Abbiamo conosciuto Monica prima in Captain Marvel e poi nella serie tv WandaVision. Sappiamo che ha acquisito i suoi poteri grazie all’esagono di Wanda e potrebbe diventare uno dei personaggi più potenti dell’intero MCU.

Oltre al suo ruolo in The Marvels, Monica potrebbe anche entrare a far parte dei Vendicatori. Se “le tre Marvel” finiranno per diventare una vera e propria squadra, il loro viaggio cosmico giustificherebbe sicuramente un terzo film. Il futuro di Monica si prospetta dunque roseo e i fan non vedono l’ora di vedere cosa la attende.

Shang-Chi

Marvel Fase 4 Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci AnelliI fan sembrano concordare sul fatto che il personaggio di Shang-Chi sia stata una grande aggiunta al MCU. Inesperto ma con tanto cuore, Shang-Chi è un esperto di arti marziali legato all’organizzazione dei Dieci Anelli.

Dopo gli eventi del film, Shang-Chi impugna i Dieci Anelli, una misteriosa arma di enorme potenza che gli tornerà utile in futuro. Sembra un candidato ideale per il nuovo roster dei Vendicatori: non solo è esperto nel combattimento corpo a corpo, ma può anche avvalersi del potere degli anelli. Un sequel di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli è una possibilità che il MCU può esplorare concretamente, quindi il personaggio non andrà di certo da nessuna parte.

Yelena Belova

La morte di Natasha Romanoff ha lasciato un grande vuoto nei Vendicatori: era l’unico membro femminile della squadra e una parte cruciale della Saga dell’Infinito. Molti fan si sono chiesti se il posto di Vedova Nera sarebbe rimasto scoperto, ma l’arrivo di Yelena Belova nel film Black Widow ha chiarito la situazione.

Grazie alla convincente interpretazione di Florence Pugh, Yelena è diventata una delle preferite dei fan quasi all’istante. La sua apparizione in Hawkeye l’ha resa probabilmente il miglior nuovo personaggio della Fase 4 e i Marvel Studios hanno certamente intenzione di sfruttare la sua popolarità: dato che ai Vendicatori manca una Vedova, Yelena rappresenta la migliore e unica scelta per sostituirla. Altrimenti, potrebbe unirsi ai Thunderbolts o persino ai Vendicatori Oscuri, qualora il MCU li introducesse.

Fire Island: dal 17 giugno su Disney+, il trailer

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Fire Island: dal 17 giugno su Disney+, il trailer

Disney+ ha annunciato che Fire Island, il film diretto da Andrew Ahn (Spa Night, Driveways) da una sceneggiatura di Joel Kim Booster (Sunnyside), debutterà il 17 giugno in Italia sulla piattaforma streaming.

Ambientata nella località di villeggiatura gay di Long Island, New York, Fire Island è una commedia romantica, moderna e sincera che mette in scena una lettura multiculturale e diversificata della queerness e del romanticismo. Ispirata agli intramontabili intrighi del classico di Jane Austen Orgoglio e pregiudizio, la storia è incentrata su due migliori amici (Joel Kim Booster e Bowen Yang) che partono per vivere una leggendaria avventura estiva con l’aiuto di un rosé a buon mercato e del loro gruppo di amici eclettici.

Fire Island, diretto da Andrew Ahn, è interpretato da Joel Kim Booster (The Other Two, Big Mouth), dal nominato agli Emmy® Award Bowen Yang (Saturday Night Live), Margaret Cho, Conrad Ricamora, James Scully, Matt Rogers, Tomas Matos, Torian Miller, Nick Adams, Zane Phillips, Michael Graceffa, Peter Smith e Bradley Gibson. Da una sceneggiatura di Joel Kim Booster, il film è prodotto da Tony Hernandez, John Hodges e Brooke Posch di JAX Media ed è stato girato a Pines, NY.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori

Elvis: il nuovo trailer del film di Baz Luhrmann

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Elvis: il nuovo trailer del film di Baz Luhrmann

Ecco il nuovo trailer di Elvis di Baz Luhrmann.

Elvis, il trailer del film di Baz Luhrmann

Dal regista candidato all’Oscar Baz Luhrmann arriva Elvis della Warner Bros. Pictures, con Austin Butler e il Premio Oscar Tom Hanks. Il film esplora la vita e la musica di Elvis Presley (Austin Butler ), viste attraverso il prisma della sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Tom Hanks). La storia approfondisce le complesse dinamiche tra Presley e Parker nell’arco temporale di oltre 20 anni, dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti, sullo sfondo un panorama culturale in evoluzione e la perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).

Recitano al fianco di Tom Hanks e Austin Butler, la pluripremiata attrice di teatro Helen Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni della madre di Elvis, Gladys; Richard Roxburgh (“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) in quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”) interpreta Priscilla. Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”, “Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke; David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la trilogia, “Lion – la strada verso casa”, “300”) è Hank Snow; Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”, “L’assistente della star”) è BB King; Xavier Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie Rodgers Snow.

Completano il cast Dacre Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei cuori  infranti”) nei panni del regista televisivo Steve Binder, al fianco degli attori australiani Leon Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin, Kate Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter Rabbit,” “Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds (“Crazy & Rich”, “Camp”) come Billy Smith, Josh McConville (“Fantasy Island”) è Sam Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) nei panni di Bill Black.

Per ritrarre le altre icone della musica del film, Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il texano di Austin Gary Clark Jr., come Arthur Crudup, e l’artista Shonka Dukureh come Willie Mae “Big Mama” Thornton.

Il candidato all’Oscar Luhrmann (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto il film da una sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell, Craig Pearce e Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz Luhrmann e Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la vincitrice dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i produttori esecutivi sono Courtenay Valenti e Kevin McCormick.

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa (“Il grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il grande Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott Wheeler (“The Get Down”).

Le riprese principali di Elvis si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film di Baz Luhrmann: Elvis, che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures. Il film uscirà nelle sale italiane il 22 giugno 2022.

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, lo spettacolare primo trailer

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È stato distribuito in rete il primo trailer di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, il settimo capitolo del franchise che insieme all’ottavo film atteso per giugno 2024 costituirà il dittico di chiusura delle avventura dell’agente segreto Ethan Hunt.

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 13 luglio 2023 e il 27 giugno 2024.

Fast and Furious 10: Dom e Mia di nuovo insieme

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Fast and Furious 10: Dom e Mia di nuovo insieme

Vin Diesel condivide la riunione sul set di Fast and Furious 10 tra lui e Jordana Brewster. Evidenziando la loro stretta relazione, i due attori sembrano felici di tornare insieme mentre si abbracciano con un sorriso luminoso sui loro volti. Nella didascalia, Diesel chiama Brewster sua sorella sia dentro che fuori dallo schermo e scrive che le è grato, così come i fan.

Fast and Furious 10, quello che sappiamo

Vi ricordiamo che Fast and Furious 10 non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia supera The Batman al box office

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Doctor Strange nel Multiverso della Follia è diventato il film con il maggior incasso al botteghino del 2022, superando The Batman di Matt Reeves. Il sequel diretto da Sam Raimi ha visto il ritorno delle star del film originale Benedict Cumberbatch, Chiwetel Ejiofor, Benedict Wong e Rachel McAdams. Sono stati raggiunti da Elizabeth Olsen e dalla nuova arrivata nel Marvel Cinematic Universe Xochitl Gomez nei panni di America Chavez. La nuova interpretazione di Reeves del Crociato Incappucciato ha visto Robert Pattinson recitare nel ruolo dell’eroe iconico.

Come riportato da Variety, Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha trascorso la sua terza settimana in cima alle classifiche al botteghino nazionale e internazionale, guadagnando $ 342 milioni in Nord America e $ 461 milioni nei mercati internazionali. In totale, Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha ora superato gli 800 milioni di dollari di incasso totale al botteghino dal giorno della sua uscita, cosa che lo ha reso il film con il maggior incasso del 2022 finora. Doctor Strange 2 ha superato il precedente detentore del primo posto, The Batman, di circa 35 milioni di dollari nel suo incasso complessivo al botteghino, anche se il film di Raimi deve ancora superare il film di Reeves e Pattinson al box office nazionale, poiché The Batman è ancora avanti.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

George Miller: una distribuzione in streaming sarebbe “molto dolorosa”

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George Miller, il regista premio Oscar per Mad Max: Fury Road del 2015, afferma che sarebbe molto doloroso per lui se i suoi film venissero distribuiti direttamente su una piattaforma di streaming.

C’è poco da discutere sul fatto che i film di Mad Max – e in particolare Fury Road – siano notevolmente migliori visti su grande schermo. La spettacolare narrazione visiva di Fury Road potrebbe essere considerata sopra le righe, talvolta, ma è anche esattamente ciò che ha reso il film così coinvolgente e divertente da guardare. In un’epoca in cui i servizi di streaming in abbonamento sono diventati la norma, un film spettacolo come Fury Road è stato ancora in grado di convincere le persone che la gita al cinema valeva la pena. Purtroppo, come se il modello di uscita cinematografica non stesse già soffrendo, la pandemia di Covid-19 ha reso difficile, a volte addirittura impossibile, vedere i film nelle sale.

Three Thousand Years of Longing, il trailer del nuovo film di George Miller

Miller insiste sulla necessità che il pubblico viva i suoi film prima di tutto nei cinema. Con il suo ultimo film, il selvaggio fantasy drammatico Three Thousand Years of Longing, recentemente presentato fuori concorso al Festival di Cannes 75, Miller ha parlato dell’importanza dell’uscita nelle sale. Come molte delle maggiori uscite di questa estate, Three Thousand Years of Longing uscirà esclusivamente nei cinema. Come ha detto a Variety, una distribuzione in streaming sarebbe stata “molto dolorosa” per lui:

“Sarebbe molto doloroso sapere che il tuo film verrà visto per la prima volta in streaming. C’è un impegno che non possono cambiare. La MGM lo distribuirà alla fine di agosto in 2.000 sale. Non c’è stato alcun accordo che la MGM abbia fatto per lo streaming del film. In questo momento, sarà un’uscita in sala. Vederlo in quel cinema [il Palais], con quel suono, quel gruppo di persone e conoscere ogni piccolo lavoro che ci mettiamo dentro, sarà possibile anche per il pubblico”.

Basato sul racconto del 1994 “The Djinn in the Nightingale’s Eye” dello scrittore inglese A. S. Byatt, Three Thousand Years of Longing vede Tilda Swinton nei panni di Alithea, una brillante studiosa che incontra un Djinn (Idris Elba) imprigionato in un’urna. Nel corso di una lunga conversazione in una stanza d’albergo a Istanbul, il Djinn stringe un accordo con Alithea per esaudire i suoi tre desideri se lei lo aiuta a ottenere la sua libertà. I desideri di Alithea si traducono in salti nel tempo di vent’anni, mentre trai due si sviluppano sentimenti inaspettati.

The Umbrella Academy 3: trailer della serie in arrivo su Netflix

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The Umbrella Academy 3: trailer della serie in arrivo su Netflix

Netflix USA ha diffuso il trailer di The Umbrella Academy 3, l’attesa terza stagione della serie The Umbrella Academy. Superiorità. Fratellanza. Rivalità. La stagione 3 di The Umbrella Academy debutterà il 22 giugno solo su Netflix. Di ritorno all’Accademia, gli Umbrellas si scontrano con una nuova squadra di fratelli Hargreeves mentre una forza misteriosa inizia a devastare la città.

Ms. Marvel: il trailer “Destiny”

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Ms. Marvel: il trailer “Destiny”

Marvel Studios dopo la featurette “I’m a Super Hero” ha diffuso il trailer “Destiny” di Ms. Marvel, l’ultima serie Disney Plus dei Marvel Studios che debutterà l’8 giugno 2022 su Disney+.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare le più belle storie Marvel e molto altro!

La nuova arrivata Iman Vellani ha ottenuto il ruolo della protagonista di Ms. Marvel dopo un’ampia ricerca da parte dei Marvel Studios. È affiancata dal volto fresco Saagar Shaikh nei panni del fratello maggiore Aamir, Mohan Kapur (la serie Disney Plus Hotstar “Crime Next Door”) e Zenobia Shroff (“The Big Sick”) nei panni dei suoi genitori Muneeba e Yusuf, Matt Lintz (“The Walking Dead”) nei panni del suo migliore amico Bruno e Aramis Knight (“Into the Badlands”) nei panni del vigilante noto come Red Dagger.

Con il sottofondo di “Blinding Lights” di The Weeknd, il trailer inizia con Kamala nell’ufficio del consulente di orientamento del liceo, mentre sullo schermo compaiono scarabocchi di fumetti, cuori e corna da diavolo. Kamala è etichettata come la tipica nerd dei supereroi che sogna ad occhi aperti, ma a un certo punto ottiene strani poteri cosmici, come la capacità di lanciare esplosioni di energia e creare trampolini luminosi per camminare nell’aria. Più avanti nel trailer, ottiene un costume rosso e blu fedele ai fumetti e lancia alcuni pugni cosmici con un pugno gigante e luminoso.

Bisha K. Ali (Quattro matrimoni e un funerale di Hulu) è produttore esecutivo e sceneggiatore capo, e la prima stagione di sei episodi è stata diretta da Sharmeen Obaid-Chinoy (il regista premio Oscar dei cortometraggi documentari “Saving Face” e “A Girl in the River: The Price of Forgiveness”), Meera Menon (“For All Mankind”), e Adil El Arbi e Bilall Fallah (“Bad Boys for Live”).

La Marvel ha inizialmente annunciato Ms. Marvel sarebbe stato presentato in anteprima alla fine del 2021, ma dopo che la pandemia ha inondato il calendario con altri nove film e serie nel Marvel Cinematic Universe, lo studio ha spostato la serie nell’estate del 2022. Ciò pone anche la serie più vicina a The Marvels, il film sequel di Captain Marvel, che vedrà Vellani al fianco di Carol Danvers di Brie Larson e Monica Rambeau di Teyonah Parris (da “WandaVision“).

Guardiani della Galassia Vol. 3, Will Poulter non sapeva per chi stesse facendo l’audizione

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In una recente intervista per The Playlist, Will Poulter, che sarà Adam Warlock in Guardiani della Galassia Vol. 3, ha confessato che non sapeva per quale ruolo stesse sostenendo l’audizione per i Marvel Studios.

L’attore ha parlato del suo ruolo eccitante e ha condiviso la storia tipicamente Marvel su come è stato scelto per la parte. Secondo l’attore, lui stesso non ha saputo che stava effettivamente facendo un provino per interpretare Adam Warlock fino alla fine del processo di casting:

“Ho fatto il provino per la prima volta nel giugno dello scorso anno [2021], ed è stata la prima volta che ho fatto il provino, e poi ho ottenuto il ruolo a settembre, credo. E poi ho iniziato a girare a dicembre… non sapevo per quale personaggio inizialmente stessi facendo l’audizione. Sapevo in una fase avanzata [del casting] quale parte stavo leggendo. Sebbene non conoscessi Adam Warlock in anticipo, conoscevo molto bene I Guardiani della Galassia e era una specie del mio “pianeta” preferito nell’universo Marvel, se si può dire”.

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

Black Panther: Wakanda Forever, ecco come è stato onorato Chadwick Boseman durante la produzione

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In un’intervista con Variety, Letitia Wright parla di come la troupe di Black Panther: Wakanda Forever abbia reso omaggio a Chadwick Boseman durante la produzione. Descrive come la crew si è assunta la responsabilità dell’odissea iniziata da Boseman e il loro impressionante superamento di qualsiasi ostacolo si fosse presentato. Wright dice:

“Lo abbiamo onorato impegnandoci in questa storia che lui ha iniziato, l’eredità che ha lasciato con questo franchise. E ci siamo semplicemente impegnati ogni giorno a lavorare sodo, indipendentemente dalle circostanze che abbiamo dovuto affrontare. E abbiamo affrontato molte circostanze! Un sacco di situazioni difficili, ma ci siamo uniti come una squadra e abbiamo riversato tutto in questo film, quindi sono entusiasta che voi lo vediate”.

Il film – Black Panther: Wakanda Forever

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Triangle of Sadness di Ruben Östlund incanta Cannes

Triangle of Sadness di Ruben Östlund incanta Cannes

Triangle of Sadness, il nuovo attesissimo film di Ruben Östlund, ha ricevuto un’accoglienza trionfale alla première ufficiale di ieri al Théâtre Lumière di Cannes, con una interminabile standing ovation finale rivolta al regista e a tutto lo straordinario cast, Woody Harrelson in testa. Maestro della provocazione, Östlund ha ancora una volta sorpreso pubblico e critica con un film destinato a far discutere e che già viene considerato da molti come uno dei titoli favoriti per il palmarès.

Già vincitore della Palma d’Oro nel 2017 con The Square, in cui metteva alla berlina il mondo dell’arte contemporanea, il regista svedese firma una satira travolgente dove ruoli sociali e barriere di classe vanno in frantumi. Protagonisti del film sono una coppia di modelli, Carl e Yaya, invitati a partecipare a una crociera di lusso insieme a un bizzarro gruppo di nuovi ricchi. Tutto all’inizio sembra piacevole e “instagrammabile”, ma un evento catastrofico trasformerà il viaggio in un’avventura da incubo, in cui ogni gerarchia finirà per essere capovolta. Nel cast spiccano i nomi di Woody Harrelson, nei panni inusuali del comandante della nave con un debole per gli alcolici e Karl Marx, della modella e attrice sudafricana Charlbi Dean e dell’attore britannico Harris Dickinson.  Triangle of Sadness sarà distribuito in Italia da Teodora Film.

L’accoglienza ricevuta a Cannes

  • What a ride! (…) Can’t remember laughing this much during a #Cannes screening. LA REGLE DU JEU meets LORD OF THE FLIES, and the result is a rollicking, savage, beautifully demented satire. Leonardo Goi, THE FILM STAGE
  • TRIANGLE OF SADNESS is hilarious. A masterclass in awkward comedy.
    Damon Wise, DEADLINE
  • Hilarious. Insightful. And super sexy Harris Dickinson. Bravo!
    Gregory Ellwood, THE PLAYLIST
  • Östlund (is) slowly building tension and mixing influences from everything from TITANIC to PARASITE and Jordan Peele’s US for chaotic and delightfully gross results. TRIANGLE OF SADNESS marks a fantastic English-language debut, a movie that offers biting social commentary, and one hell of a performance from Woody Harrelson.
    Rafael Motamayor, SLASH FILM
  • A roaringly funny feast of a movie which boasts a highly engaging international cast, powerhouse performances, elegant visual choreography and some of the director’s most biting comic riffs to date (…) TRIANGLE OF SADNESS is one of the high-energy peaks of Cannes so far. Stephen Dalton, THE FILM VERDICT
  • Swept away by Ruben Östlund’s sprawling, hilarious TRIANGLE OF SADNESS: a luxury yacht-com that’s like Gramsci making Carry on Cruising, or Luis Bunuel’s Poseidon Adventure. Class war, vomit gags & Woody Harrelson as the tale’s soused Captain Haddock. Xan Brooks, THE GUARDIAN (UK)

 

  • TRIANGLE OF SADNESS delivered Cannes a dose of shock and awe. Zack Sharf, VARIETY
  • The thing about Östlund is that he makes you laugh, but he also makes you think. There’s a meticulous precision to the way he constructs, blocks and executes scenes (…) No matter what sphere he tackles, we’re bound to see the world differently. Peter Debruge, VARIETY
  • TRIANGLE OF SADNESS is bitter, clever and absolutely on the money. Stephanie Bunbury, DEADLINE
  • Ruben Östlund’s bold and brilliant film has slipped a whoopee cushion under this year’s dreary competition strand. The best Cannes film so far. Robbie Collin, THE TELEGRAPH
    ★★★★★
  • Blisteringly funny, narratively intrepid and plain old spitting mad.
    Neil Smith, TOTAL FILM
    ★★★★
  • Triangle of Sadness is an utter joy of a film. Caspar Salmon, THE DAILY BEAST

Men di Alex Garland arriva in Italia quest’estate

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Men di Alex Garland arriva in Italia quest’estate

Men è il nuovo horror febbrile e mutevole del visionario regista Alex Garland, già alla sua terza regia dopo cult come Ex-Machina e Annihilation. Attori protagonisti due fuoriclasse: nei panni di Harper la candidata all’Oscar Jessie Buckley e un camaleontico Rory Kinnear nei diversi ‘uomini’ che incarnano tutti i demoni di Harper. MEN in concorso alla 54° edizione della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2022 sarà proiettato domenica 22 maggio, ore 20.45, presso Le Théâtre Croisette. (Replica venerdì 27 maggio ore 18.45, presso Le Théâtre Croisette). Il film arriverà nelle sale italiane questa estate distribuito da Vertice360.

La trama di Men

A seguito di una tragedia personale, Harper (Jessie Buckley) si ritira da sola nella rigogliosa campagna inglese, sperando di trovare un luogo dove curare il dolore che la accompagna. Ma dai boschi circostanti sembra materializzarsi qualcosa o qualcuno che inizia a perseguitarla. Quello che inizialmente è un’inquietudine sottesa si trasforma ben presto in un vero e proprio incubo, abitato dai suoi ricordi e dalle sue paure più oscure che prendono forma nel nuovo inquietante horror del visionario regista Alex Garland.

Alex Garland ha iniziato come romanziere, scrivendo The Beach e Tesseract. È passato alla sceneggiatura con 28 giorni dopo, diretto da Danny Boyle, e ha debuttato alla regia con Ex Machina, per il quale è stato candidato all’Oscar e a due premi BAFTA. Nel 2018 Garland ha realizzato il suo secondo film come sceneggiatore e regista, Annihilation, tratto dal romanzo di Jeff VanderMeer. Attualmente è in produzione per A24 la sua sceneggiatura originale Civil War, un film d’azione ambientato in un’America del futuro prossimo con protagonista Kirsten Dunst.

Thor: Love and Thunder, ecco quando arriverà il nuovo trailer!

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Thor: Love and Thunder, ecco quando arriverà il nuovo trailer!

I Marvel Studios hanno presentato solo di recente il primo trailer di Thor: Love and Thunder e ora è stato riferito che il nostro prossimo sguardo al sequel potrebbe arrivare molto prima di quanto ci si aspettasse.

Secondo lo scooper Daniel Richtman – che tende a essere puntuale con le date di uscita del trailer – il prossimo trailer di Thor: Love and Thunder sarà con noi tra pochi giorni lunedì 23 maggio.

Se ciò accadrà vorrà dire che sarà la prima volta che usciranno due trailer con un periodo di tempo insolitamente breve tra i contributi, anche se è abbastanza normale dato che lo studio ha rilasciato il primo trailer molto tardi rispetto a quelle che sono le consuetudini, quindi la Disney ha ancora un sacco di marketing/promozione da fare prima che il film arrivi nei cinema all’inizio di luglio.

Thor: Love and Thunder, teaser trailer ufficiale!

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God Butcher (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Top Gun: Maverick, la recensione del film con Tom Cruise

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Top Gun: Maverick, la recensione del film con Tom Cruise

La recensione di Top Gun: Maverick non può non cominciare che con una presa di coscienza inaspettata: Joseph Kosinski e la sua squadra hanno fatto un ottimo lavoro, realizzando il sequel perfetto a 36 anni dall’originale cult con Tom Cruise.

Il film di Tony Scott, che ha fatto storia diventando un tassello fondamentale non solo della mitologia americana ma anche di un certo modo di raccontare gli Stati Uniti reaganiani trova nel suo seguito il compimento perfetto di quella che è la parabola umana ed eroistica di Pete “Maverick” Mitchell. Tom Cruise torna a interpretare il top gun che, a tanti anni dalla sua prima avventura, si ritrova esattamente dove lo avevamo lasciato, più o meno.

La trama di Top Gun: Maverick

Diventato capitano di vascello (un avanzamento di carriera irrisorio per un pilota così dotato), Maverick fa il collaudatore di aerei segreti ultra tecnologici, e non riesce a sbloccare il “livello ammiraglio” a causa del suo carattere indomito e della sua esigenza di libertà che, lontana dalle gerarchie e dagli obblighi, lo porta a fare l’unica cosa che ama davvero: volare. Tuttavia una inaspettata chiamata dall’alto lo costringe a tornare nel corpo del Top Gun, per stare dall’altro lato della barricata; questa volta Maverick dovrà insegnare ai suoi giovani eredi, il meglio del meglio, a portare a termine una missione che sembra impossibile, contro un nemico innominato, che deve essere assolutamente fermato. Pete non si sente molto un insegnante né un mentore, tuttavia trai giovani top gun che gli vengono affidati c’è anche Bradley “Rooster” Bradshaw, figlio di Goose e che Maverick cerca di tutelare e “crescere” anche intervenendo nella sua carriera. A quel punto il nostro eroe non può più rifiutare la chiamata, ma qualcosa in lui deve cambiare per permettere ai giovani di imparare a volare da soli (letteralmente). Maverick deve imparare a lasciar andare il passato.

Top Gun: MaverickUn blockbuster moderno e maturo

Top Gun: Maverick è un blockbuster moderno, maturo, intelligente. È a tutti gli effetti un’operazione nostalgia, che rievoca tutto l’immaginario del film originale, dal taglio fotografico, all’iconica colonna sonora, passando per quell’epica dell’uomo che supera i propri limiti tanto cara al cinema degli anni ’80 e costitutiva della carriera di Tom Cruise stesso. Un lavoro di ri-racconto intelligente e attento, che ripropone i tropi del vecchio, trasformandoli in spunti per aggiornare all’oggi la conversazione. Il risultato è molto vicino a quello che, sempre con grande sorpresa, è stato archiviato da Ghostbusters: Legacy.

L’ironia come strumento narrativo

Lo strumento principale con cui questo risultato viene raggiunto è l’uso sapiente dell’ironia: non sarebbe più adeguato ai tempi un mondo dove piloti d’elite si prendono troppo sul serio, e così la battuta, il momento divertente, l’ironia appunto interviene in ogni momento in cui il pathos potrebbe prendere il sopravvento, in maniera puntuale, precisa, estremamente equilibrata e ben calibrata. Un esempio calzante è la scena, breve ma emozionante, in cui compare Tom “Iceman” Kazinsky: la nemesi di Maverick, che però è riuscito a inserirsi nel sistema tanto da diventare ammiraglio e a proteggere, da lontano e per tutti quegli anni, il suo amico testa calda, è malato, chiede però un incontro e qui parla con Pete, chiedendogli di abbracciare la missione per cui è stato scelto, dal momento che è l’unico a poterlo fare. E proprio quando l’atmosfera diventa troppo carica di emozione, una battuta arriva a spezzare la tensione a e far riprendere fiato allo spettatore e ai personaggi.

Lasciar andare il passato

Sempre in questa scena si cela un altro punto fondamentale del film, ovvero il confronto con il passato, e la capacità di lasciarlo andare. La sfida più grande dell’eroe in Top Gun: Maverick è proprio quella di lasciar andare il passato, i traumi, gli errori, i rimpianti, e di vivere nel presente, mentre il futuro, nella forma di Goose e degli altri piloti, si srotola davanti ai suoi occhi.

Il tempo che è passato tra il film originale e Top Gun: Maverick lo si può quantificare anche in processo tecnico. Il film diretto da Kosinski è capace di momenti tecnici di livello altissimo, e le battaglie aeree, cuore adrenalinico della storia, sono un momento di intrattenimento puro, che giustificano a voce alta l’esigenza della sala di continuare ad esistere come luogo deputato a quel tipo di spettacolo, a quel tipo di godimento puro per lo spettatore.

Una storia d’amore “vecchia”

Totalmente accessoria e “vecchia” è la storyline romantica con il personaggio interpretato da Jennifer Connelly. Dalla scelta delle battute da far loro recitare al modo in cui vengono inquadrati i due amanti, tutta la trama d’amore è soltanto un pretesto per dire al protagonista che c’è dell’altro fuori dall’abitacolo del suo aereo. Serve al suo scopo, ma lo fa con pigrizia, senza giovare del lavoro di riadattamento al linguaggio moderno di cui invece è oggetto con successo tutto il film.

Top Gun: Maverick, ovvero “il culto della personalità”

Se Top Gun: Maverick ha un difetto è che alimenta, ancora una volta, il mito del superuomo Tom Cruise. La storia serve al suo personaggio, le acrobazie servono a Cruise che ha la possibilità, ancora una volta, di dispiegare le ali del suo ego e mostrarlo alla pletora dei suoi fan adoranti. Non sembra esserci il passaggio di testimone come accaduto con Sylvester Stallone per Creed, ma un continuo bisogno della figura eroica che a dispetto della sua fallacia umana, non vacilla mai a bordo di un aereo ed è sempre, anche di fronte al nuovo che avanza, la chiave di volta per risolvere la situazione. Alla fine della storia, Rooster, Hangman, Phoenix e gli altri non sono ancora il futuro, ma sono i secondi di Maverick. Un culto della persona che mette in secondo piano il valore della storia.

Doctor Strange 2: ogni variante di Strange, classificata

Doctor Strange 2: ogni variante di Strange, classificata

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è finalmente arrivato nelle sale, dando il via alla nuova saga del MCU e spalancando le porte del Multiverso. Come promesso, la prima avventura di Sam Raimi nel MCU ha introdotto nuove varianti dell’ex Stregone Supremo, ognuna delle quali ha avuto un impatto ben specifico sulla trama del film.

Nelle due ore di durata di Doctor Strange 2 alcune varianti di Strange hanno chiaramente avuto più tempo sullo schermo e dunque maggiore impatto sulla storia: analizziamole insieme.

Clea

clea strange charlize theron

Clea ha fatto il suo debutto nella prima scena post-credits del film e, anche se è apparsa sullo schermo solo per qualche minuto, il suo arrivo anticipa un grande evento targato Marvel Comics: Secret Wars.

Nei fumetti Marvel, Clea è la Strega Suprema della Dimensione Oscura nonché interesse amoroso di Strange, ed è stato confermato che questi due elementi saranno conservati anche nei futuri film del MCU. Dovremo aspettare qualche anno prima di vedere finalmente le avventure di Clea e Strange nel multiverso, ma i fan dei fumetti possono sicuramente iniziare a entusiasmarsi!

Difensore Strange

Nonostante sia apparso solo all’inizio del Multiverso del follia (con uno dei migliori costumi che hanno preso ispirazione dai fumetti), Difensore Strange ha dimostrato fin dall’inizio che non tutte le versioni di Strange possono essere eroiche, dal momento che tenta di sacrificare la vita di America Chavez senza nemmeno consultarsi con la ragazza e prendere in considerazione il suo parere, prima di andare incontro a una morte orribile.

Anche se si tratta di un arco piuttosto breve, la morte del Difensore Strange ha dato il via all’intero sviluppo caratteriale di Strange nel corso del film, dove lo vediamo passare dallo stregone egoista che è sempre stato ad eroe altruista. Senza il suo ironico sacrificio, America non avrebbe incontrato lo Strange della Terra-616 e Stephen non avrebbe avuto il suo sogno, quindi la sua prematura scomparsa è stata davvero significativa per la storia del Multiverso della Follia.

Sinister Strange

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Unico sopravvissuto all’incursione che ha annientato il suo stesso universo, Sinister Strange si è trovato da solo nel suo Sanctum Sanctorum in stato di decadenza, circondato dalle ossa di coloro che correvano da Strange per chiedere aiuto, prima di ricevere la visita dello Strange di Terra-616. Questa variante era stata completamente corrotta dal Darkhold e dal suo potere, e si è cimentato in un incredibile duello musicale contro lo Strange della Terra-616, finendo impalato su una staccionata poco dopo.

Questa variante di Strange lo ha aiutato a diventare una persona migliore, facendogli capire il vero orrore che può derivare dalla corruzione, dall’egoismo e dal potere. Inoltre, la sua morte ha portato Strange di Terra-616 e Christine Palmer di Terra-883 a utilizzare il Darkhold di questo universo per raggiungere col dream-walking Terra-616 e combattere Wanda.

Lo “Strange Supremo” di Terra-883

Nel corso del suo viaggio nel Multiverso della Follia, Strange visita Terra-883, una versione tecnicamente avanzata della Terra con una propria squadra di Fantastici Quattro (compresi i figli di Reed Richard), di X-Men, Inumani e Vendicatori. Al di sopra di tutte queste squadre di eroi stanno gli Illuminati, un gruppo d’élite composto dai migliori eroi del mondo che vegliano sulla loro Terra: tra di loro, vi è anche una variante di Doctor Strange.

Tuttavia, abbiamo presto scoperto che questa variante di Doctor Strange è stata giustiziata da Black Bolt per essere stato corrotto dalla Darkhold. Questo colpo di scena è stato incredibilmente importante per la storia, poiché Strange ha finalmente potuto battersi contro il Barone Mordo dato che gli Illuminati lo consideravano una delle più grandi minacce del loro universo, ed è fuggito freneticamente da Wanda con America e Christine, con la nuova consapevolezza che le sue capacità erano incredibilmente potenti e che ogni altra variante di Strange era malvagia.

Zombie Strange

Lo Strange zombie, o più precisamente il Doctor Strange della Terra 616 che sfrutta il cadavere di Defender Strange risvegliato dal dream-walking, è stata una delle varianti di Strange più potenti in Doctor Strange 2, al punto da riuscire a usare le Anime dei Dannati per combattere Wanda.

Sebbene non sia rimasto a lungo in circolazione (e non fosse lo Strange zombie di What If…?), è riuscito a entrare nel Trono della Strega Scarlatta nonostante gli stregoni non potessero accedervi, ed è stato in grado di intimorire davvero Wanda per la prima volta nel corso del film – portando a un duello raccapricciante e ispirando America Chavez a combattere finalmente Wanda.

Doctor Strange (Terra-616)

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Protagonista del Multiverso della Follia, Stephen Strange di Terra 616 salva la vita di America Chavez e, a differenza delle sue controparti multiversali, rischia la vita per proteggerla dalla terrificante Strega Scarlatta. Nel corso del film, vediamo Strange diventare meno egocentrico e più altruista, lavorando su se stesso per riuscire a diventare un vero eroe.

Anche dopo aver incontrato diverse varianti di se stesso, tutte malvagie e corrotte, Strange non rinuncia mai ad America, sfidando persino il suo più stretto alleato Wong quando gli viene ordinato di sottrarle i poteri. Al contrario, Strange motiva America, aiutandola a sfruttare i suoi poteri per sconfiggere Wanda nel modo più giusto. Inoltre, alla fine del Multiverso della Follia, abbiamo visto Strange diventare potenzialmente il Vendicatore più forte, dato che l’utilizzo del dream-walking lo ha ispirato ad approfondire ulteriormente i suoi incantesimi per usarli a suo vantaggio, e a sfidare ogni altra variante di Strange che abbiamo incrociato nel corso del film.

La donna per me: la recensione del film con Andrea Arcangeli

La donna per me: la recensione del film con Andrea Arcangeli

Sembra essere un momento d’oro per il multiverso e le realtà alternative al cinema e in televisione. Oltre a quanto la Marvel sta raccontando con i suoi film e serie, diversi sono i progetti che sempre più si rifanno all’idea di molteplici versioni differenti di una realtà. A questi si aggiunge ora anche l’italiano La donna per me, nuovo film da regista di Marco Martani, meglio noto come sceneggiatore di commedie brillanti come ExMaschi contro FemmineFemmine contro MaschiLa mafia uccide solo d’estateSe Dio vuole. Prodotto da Lucky Red con Rai Cinema e in collaborazione con Sky Cinema, il film sarà trasmesso il 23 maggio su Sky e NOW.

Protagonista del film è Andrea (Andrea Arcangeli), un ragazzo di trent’anni alla vigilia del matrimonio con Laura (Alessandra Mastronardi), conosciuta all’università e con cui da allora ha costruito la sua vita. Alcuni dubbi dell’ultimo momento, però, trasformano l’esistenza di Andrea che, ogni giorno, si trova a risvegliarsi in una vita diversa, in un sé stesso diverso e in universi paralleli in cui Laura non è mai stata la sua compagna. Avendo modo di sperimentare le tante declinazioni che la sua vita avrebbe potuto prendere, Andrea comincerà però a capire cosa desidera davvero, trovandosi a dover tentare quanto prima di tornare alla sua realtà.

Come sarebbe andata se…

La commedia romantica scritta e diretta da Martani ha l’esplicito obiettivo di affrontare, con leggerezza e umorismo, il tema della paura davanti a un impegno di vita importante come può esserlo il matrimonio. La storia, infatti, parte dalla domanda “cosa faresti se ti potessi togliere qualsiasi dubbio prima di prendere la decisione più importante della tua vita?”. Da qui ha inizio l’avventura del protagonista di La donna per me, ritrovatosi incastrato in quello che risulta essere un incrocio tra un loop temporale e una diversa serie di universi paralleli. Un’opera che fa subito pensare a titoli come Palm Spring e Questione di tempo (citati non a caso dal regista come primarie fonti di ispirazione).

L’idea in sé non è dunque nuova, ma è qui calata in una realtà italiana fatta di precariato, avvocati poco onesti e musicisti di dubbio gusto. Un’occasione dunque per riflettere anche sugli elementi tipici della nostra società, che a loro modo si riflettono nella vita di un giovane qualunque come può esserlo il protagonista di questo film. Tutto ciò è a sua volta contenuto in una classica struttura da film ad equivoci, che portano sempre più scompiglio nella vita di Andrea, permettendogli di imparare importanti lezioni di vita e di regalare allo spettatore qualche risata (nel più dei casi per merito dei personaggi interpretati da Eduardo Scarpetta e Stefano Fresi).

D’altrone, come diceva Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, protagonista del film La leggenda del pianista sull’oceano, come si fa a scegliere una sola vita, una sola donna da amare? Il protagonista di La donna per me ha dunque l’occasione di sperimentare ciò che tutti vorremmo provare nei momenti più critici, ovvero l’esperienza dell’alternativa, abbattendo così ogni possibile dubbio e incertezza su come sarebbero potute andare le cose se svoltesi in modo differente. Da questo punto di vista l’obiettivo del film è sicuramente centrato e chiaro risulta il messaggio che si intendeva trasmettere. Meno convincente, però, è il modo in cui si arriva a tale risultato.

La donna per me Andrea Arcangeli

Un film limitato dalla scrittura

La donna per me è una commedia romantica con delle ambizioni evidentemente maggiori rispetto a tanti altri titoli italiani simili. Già solo il dover reinventare continuamente situazioni e personaggi a partire da elementi introdotti nelle prime scene richiede una certa cura nella scrittura. Sfortunatamente, il punto debole del film risulta essere proprio la sceneggiatura. Le situazioni che vengono presentate sul grande schermo hanno infatti di base un grande problema: non sono giustificate. Il loop temporale che si viene a costruire non è introdotto in nessun modo chiaro e ciò porta ad una certa difficoltà nel definire i suoi limiti e le sue regole.

Ciò che dà il via alla struttura del racconto rimane dunque insoluto. Andrea ha vissuto solo un sogno? Era tutto vero? Non è dato saperlo e comprensibilmente a molti potrebbe anche non importare nemmeno. Al di là di tale aspetto, però, La donna per me si caratterizza nella sua generalità per una scrittura poco ispirata, che pur giocando con il fantasy e offrendo in modo chiaro il suo tema, non sembra voler (o poter) ambire a costruire qualcosa di più coinvolgente e memorabile. Nulla possono i pur bravi interpreti principali e il film non trova dunque l’occasione concreta di rendersi memorabile, offrendo nulla più che la possibilità di una visione spensierata.

Rischio totale: trama, cast e curiosità sul film

Rischio totale: trama, cast e curiosità sul film

Nel 1952 il noir Le jene di Chicago diretto da Richard Fleischer si affermava come un gioiello di tensione ricco di suspence claustrofobica. Il soggetto del film, scritto da Martin Goldsmith e Jack Leonard venne anche candidato al premio Oscar. Decenni dopo il regista Peter Hyams, autore di film come 2010 – L’anno del contatto e Un alibi perfetto, vedrà quello stesso film in televisione, sviluppando il desiderio di realizzarne un remake. Nel 1990 uscì così al cinema il film Rischio totale, titolo italiano di Narrow Margin, all’interno del quale si prende la vicenda originale e la si attualizza al contemporaneo.

Per Hyams, che di questo film firma anche la sceneggiatura e la fotografia, l’aspetto interessante era quello di costruire un intero film ambientato all’interno di un treno in corsa. Egli però, voleva accentuare l’impossibilità dei personaggi a saltare giù dal mezzo, ricercando pertanto un ambientazione talmente proibitiva da non consentire via di fuga. Dopo un’accurata ricerca, egli scelse come location le Montagne Rocciose del Canada, tanto belle quanto isolate.  Il treno poi utilizzato per le scene interne ed esterne consisteva in una locomotiva diesel BC Rail SD40-2 dipinta con la livrea Via Rail Canada per rappresentare il treno passeggeri Toronto-Vancouver.

Nonostante tali elementi, il film mancò di affermarsi come un buon successo. Con recensioni contrastanti e incassi minimi, Rischio totale finì con il passare particolarmente in sordina. A distanza di anni è però un film da riscoprire, capace di regalare forti emozioni e scene di grande impatto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rischio totale: la trama del film

Protagonista del film è Carol Hunnicut, la quale involontariamente assiste all’omicidio dell’uomo con cui stava trascorrendo la serata ad opera di un potente boss della mafia, Leo Watts, senza però che quest’ultimo si accorga della sua presenza. Durante le indagini la polizia, grazie ad un’impronta, scopre la presenza della donna sul luogo dell’omicidio e cerca di mettersi in contatto con quest’ultima per farla testimoniare. Carol viene dunque rintracciata in una baita sulle montagne del Canada, dove nel frattempo si era nascosta. Il vice procuratore distrettuale Robert Caulfield parte così in elicottero alla volta del Canada per recuperare la donna e convincerla a testimoniare.

Sembra filare tutto liscio, quando una volta arrivati alla baita, partono colpi di mitra da un elicottero che nel frattempo li aveva seguiti. Una talpa nel dipartimento aveva infatti rivelato anche a Leo Watts il nascondiglio di Carol. Durante la sparatoria rimangono uccisi un poliziotto e il pilota dell’elicottero. Scampati alla sparatoria, per Caulfield e Carol inizia un lungo inseguimento attraverso le montagne del Canada. L’azione si sposta quindi sul treno per Vancouver, dove i fuggitivi saranno braccati dagli scagnozzi del criminale, deciso in ogni modo a non far arrivare la donna sul banco dei testimoni.

Rischio totale cast

Rischio totale: il cast del film

Ad interpretare il personaggio di Carol Hunnicut vi è l’attrice Anne Archer, candidata agli Oscar come non protagonista per la sua interpretazione in Attrazione fatale e nota anche per i film Giochi di potere e Sotto il segno del pericolo. Accanto a lei, nel ruolo del criminale Leo Watts vi è invece Harris Yulin, uno dei principali caratteristi di Hollywood, comparso in celebri film come Scarface, Ghostbuster II e Training Day. L’attore J. T. Walsh, apparso anche lui in numerose pellicole come Good Morning, Vietnam e Codice d’onore, compare invece nei panni dell’avvocato Michael Tarlow.

Nel ruolo del procuratore Robert Caulfield, protagonista maschile del film, si ritrova invece il premio Oscar Gene Hackman. Egli cercava da tempo un progetto da realizzare insieme a Hyams, senza però riuscire a trovarne uno sufficientemente convincente. Quando il regista gli propose Rischio totale, l’attore rimase però affascinato dall’intreccio narrativo e dalla complessità dei personaggi, accettando di recitarvi. In ultimo, nel film, vi sono anche M. Emmet Walsh nel ruolo del sergente Dominick Benti e Susan Hogan nei panni di Kathryn Weller.

Rischio totale: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Rischio totale è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Rai Play e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 21 maggio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Dredd – La legge sono io: trama e cast del film con Sylvester Stallone

Gli ultimi anni di cinema ci hanno dimostrato quanto i personaggi dei fumetti e le loro storie possano essere fonte di grande fascino anche sul grande schermo. Al di là dei supereroi della Marvel o della DC, sono numerosi i casi di adattamenti di questo tipo, risalenti anche a ben prima che i cosiddetti cinecomic diventassero una solida realtà. Un brillante esempio, criticato alla sua uscita ma divenuto con il tempo un cult, è il film Dredd – La legge sono io (qui la recensione). Uscito al cinema nel 1995 per la regia di Danny Cannon, questo si è affermato come un avvincente thriller di fantascienza.

Ambientato in un futuro distopico, il film ha per protagonista il Giudice Dredd, personaggio dei fumetti ideato nel 1977 da John Wagner e Carlos Ezquerra. Questo nacque come satira della società contemporanea e come denuncia al continuo aumento di potere dei corpi di Polizia nello stato moderno democratico. Attraverso la distopia e la fantascienza, dunque, si raccontavano risvolti preoccupanti della società, elementi poi riprodotti fedelmente anche nel film. Importante fu però anche l’aspetto estetico, per cui venne chiamato il noto stilista Gianni Versace a contribuire al look dell’abito del protagonista.

Come anticipato, Dredd – La legge sono io si rivelò però un insuccesso al box office, e venne da alcuni definito come il peggior film nella carriera di Sylvester Stallone, qui protagonista. Negli anni ha però raggiunto lo status di cult, dimostrando ancor più attuale oggi su determinati argomenti rispetto al periodo della sua uscita. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Dredd – La legge sono io: la trama del film

Ambientato nel 2080, in un’epoca dove il clima e l’ambiente sono profondamente stati danneggiati a causa di diverse guerre nucleari, il mondo è ora un luogo lugubre e deserto, rinominato “Terra Maledetta”. La maggior parte dei pochi abitanti sopravvissuti si ammassa in alcune gigantesche megalopoli, dove vengono instaurate delle società violente e corrotte. Una di queste è Megacity, sorta dove un tempo sorgeva l’antica città di New York. La legge degli uomini, ormai non più efficace nel debellare il crimine, viene quindi sostituita da una nuova e violenta organizzazione di controllo e d’ordine.

Questa è rappresentata dai “Giudici”, i quali oltre a catturare coloro che si sono macchiati di crimini, possono giudicarli, condannarli ed eseguire le condanne stesse. Tra i più validi Giudici vi è Joseph Dredd, il quale però si vede incastrato in un omicidio che non ha commesso. Rischiando di essere a sua volta giudicato e condannato alla pena capitale, l’uomo dovrà intraprendere una caccia al vero colpevole, dimostrando la propria innocenza prima che sia troppo tardi. Mentre il Giudice Fargo tenta di aiutare Dredd, quest’ultimo arriva a scoprire la presenza di membri della Corte Suprema nel complotto contro di lui. Qualcosa di più grande e minaccioso si agita però nell’ombra.

Dredd - La legge sono io cast

Dredd – La legge sono io: il cast del film

Per interpretare il ruolo del Giudice Dredd, erano stati considerati gli attori Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone. Ad avere la meglio fu però quest’ultimo, che pur non avendo mai sentito parlare del personaggi prima, si disse particolarmente interessato al ruolo ed alle sue implicazioni politiche. L’attore non era però del tutto soddisfatto della sceneggiatura e diede vita ad accesi scontri con il regista affinché parti di questa venissero riscritte. I due avevano infatti una visione diversa del progetto. Stallone desiderava dar vita ad una commedia d’azione, mentre Cannon aspirava ad un’atmosfera più cupa e violenta. Alla fine, anche il finale venne modificato per compiacere l’attore.

Tra gli antagonisti del film si ritrova invece l’attore Armand Assante, nei panni dello spietato Giudice Rico, mentre Jurgen Prochnow è Griffin, capo della Corte Suprema. L’attore Rob Schneider interpreta l’informatico Herman Fergy Ferguson. Il ruolo era inizialmente stato offerto al premio Oscar Joe Pesci, ma questi rifiutò, portando così alla scelta di Schneider. L’attrice Diane Lane è presente nei panni del Giudice Hershey, eseguendo da sé molti dei propri stunt, mentre Joanna Miles è il Giudice Evelyn McGruder. Di particolare importanza è la presenza dell’attore svedese Max von Sydow, nei panni del Giudice Fargo. Nel film è poi presente anche l’attore Ewen Bremner, noto per essere stato Spud in Trainspotting, qui nei panni di Junior Angel.

Dredd – La legge sono io: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Dredd – La legge sono io è infatti disponibile nel catalogo di Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 21 maggio alle ore 00:50 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

 

Film Netflix 2022: tutti i titoli originale Netflix in uscita quest’anno

The Gray Man, Enola Holmes 2, The Adam Project e molti altri ancora: il reel degli originali Netflix del 2022 ha mostrato scene da ben 28 film, ma possiamo essere sicuri che saranno anche di più i Film Netflix del 2022. Da quando la piattaforma ha iniziato a concentrarsi anche sulla produzione di film propri film originale, l’elenco di quelli realizzati nel corso degli anni si è fatto sempre più esteso, comprendendo titoli spesso molti diversi tra loro ma proprio per questo capaci di soddisfare un pubblico il più ampio e variegato possibile.

Con il sistema di distribuzione e produzione modificato su larga scala dai due anni di pandemia, la piattaforma della grande N rossa si è poi ricavata uno spazio di tutto rispetto nel panorama dei prodotti originali, che finiscono direttamente in streaming in contemporanea mondiale e che ormai non possono più definirsi solamente film per la tv. La qualità tecnica e artistica raggiunta da molti dei film di Netflix è ormai al pari di quella dei grandi studios statunitensi e sempre più nuovi o affermati registi si rivolgono all’azienda per realizzare i propri film.

La scelta è sempre vastissima e si corre sempre il rischio di passare le ore a sfogliare il catalogo dei Film di Netflix del 2022 prima di scegliere il titolo da vedere, ma è anche comprensibile che, tra grandi autori che cercano in Netflix una casa per le loro idee, volti noti e amati, cinema di genere e prodotti più leggeri ma che in tempi difficili sono un’ottimo rifugio, la scelta è difficile. Per cercare di far ordine in tutto ciò, ecco di seguito tutti i film originali di Netflix usciti fino ad ora nel 2022.

Film Netflix 2022: tutti i film usciti sulla piattaforma

  • Non aprite quella porta, di David Blue Garcia. Melody e la giovane sorella Lila raggiungono con gli amici Dante e Ruth il paese sperduto di Harlow, nel Texas, per dar vita a una nuova e visionaria iniziativa imprenditoriale. Ma il loro sogno si trasforma in un incubo quando senza volerlo disturbano Faccia di cuoio, il serial killer squilibrato che con la sua eredità di sangue continua a tormentare gli abitanti della zona. Tra questi c’è Sally Hardesty, l’unica sopravvissuta al tristemente famoso massacro del 1973 che è determinata a ottenere vendetta.
  • Downfall: il caso Boeing, di Rory Kennedy. Nell’inquietante documentario Downfall: il caso Boeing, la regista candidata agli Oscar Rory Kennedy mette in luce la negligenza e l’avidità che hanno portato ai due disastri aerei dei Boeing MAX 737 avvenuti a distanza di soli cinque mesi. Con il contributo di esperti di aviazione, giornalisti, ex dipendenti Boeing, il Congresso americano e i parenti delle vittime, il film rivela una cultura di tagli di bilancio sconsiderati e insabbiamenti all’interno di un’azienda un tempo venerata. Denuncia potente dell’influenza corrotta di Wall Street, Downfall affronta questioni più ampie come i rischi legati ai meccanismi delle grandi aziende americane e i costi umani esorbitanti che ne derivano.
  • Madea: Il ritorno, di Tyler Perri. Tyler Perry riporta in scena il suo amato personaggio con questo nuovo film del franchise di Madea. L’autore, regista e produttore Perry è protagonista di questo film che racconta la festa di laurea del pronipote di Madea, minacciata da segreti nascosti e drammi familiari. Il lungometraggio vede riunite tutte le star della serie, tra cui Tamela Mann, David Mann, Cassi Davis Patton e con la partecipazione straordinaria dell’iconico attore irlandese Brendan O’Carroll nei panni di Agnes Brown, che affiancherà Madea con la sua eccezionale verve comica.
  • Testimone misterioso, di Régis Blondeau. Un poliziotto corrotto fa di tutto per insabbiare un incidente, ma la sua vita prende una brutta piega quando inizia a ricevere minacce da un misterioso testimone. Un thriller francese mozzafiato, che conferma la capacità della Francia di lavorare su questo genere.
  • Against The Ice, Peter Flinth. Nel 1909 la spedizione artica guidata dal capitano danese Ejnar Mikkelsen (Nikolaj Coster-Waldau) tenta di confutare la rivendicazione degli Stati Uniti sulla Groenlandia nordorientale, basata sulla presupposizione che la Groenlandia fosse divisa in due territori separati. Il loro viaggio si trasforma però in una prova di resistenza quando scoprono di essere intrappolati in quei luoghi inospitali. Against the Ice è la vera storia di un’amicizia che racconta il potere straordinario delle relazioni umane.
  • The Weekend Away, di  Kim Farrant. Un weekend in Croazia finisce male quando una donna è accusata di aver ucciso la sua migliore amica. Nel tentativo di scoprire la verità, porterà alla luce un segreto doloroso. Tra thriller e location esotiche, questo film offre grande intrattenimento e un caso ricco di colpi di scena da risolvere.
  • Il filo invisibile, di Marco Simon Puccioni. Il film racconta la storia dolceamara di Leone, un adolescente con due padri che deve affrontare i pregiudizi di cui è vittima la sua famiglia e fare i conti con la separazione dei genitori. Interpretato da Francesco Scianna e Filippo Timi, il film è una delicata commedia che dona dignità ad un tema particolarmente attuale.
  • The Adam Project, di Shawn Levy (2022). Nel 2050 un pilota di un caccia capace di viaggiare nel tempo finisce erroneamente nel 2022, dove incontra il se stesso ancora bambino. Qui l’uomo avrà ugualmente la possibilità di cambiare il passato per scongiurare un futuro apocalittico. Interpretato da Ryan Reynolds e Mark Ruffalo, The Adam Project unisce la fantascienza alla comicità, senza dimenticare i tanti sentimenti che legano il racconto.
  • Agente speciale Ruby di Katt Shea. Il poliziotto Dan (Grant Gustin) sogna di entrare nell’unità cinofila, ma nessuno vuole dargli una possibilità. La cagnolina randagia Ruby sogna di avere una casa, ma ha quasi perso le speranze. Uniti dal destino, Dan e Ruby stringono un legame indissolubile che li aiuterà a superare la sfida più grande. Basato su una storia vera.
  • La parola addio non esiste, di Bruno Ascenzo. Le scintille volano quando il maniaco del lavoro Salvador viene inviato dalla Spagna nel delizioso Perù per costruire un nuovo hotel per la sua catena di famiglia e incontra Ariana, un’artista focosa che gli insegnerà a godersi la bellezza di ogni momento a Cusco. Primo film di produzione peruviana, La parola addio non esiste è una brillante commedia romantica ricca di emozioni.
  • Windfall, di Charlie McDowell. Un uomo si introduce nella casa di vacanza vuota di un miliardario che lavora nel settore tecnologico, ma le cose vanno male quando l’arrogante magnate e sua moglie arrivano per una fuga dell’ultimo minuto. Protagonisti di questo thriiller dai molteplici toni sono Jason Segel, Lily Collins e Jesse Plemons.
  • Granchio nero, di Adam Berg. Thriller d’azione svedese ambientato in un mondo postapocalittico dilaniato dalla guerra. Nel corso di un inverno lungo e rigido sei soldati intraprendono una missione segreta attraverso un arcipelago ghiacciato per trasportare un misterioso pacco che potrebbe metter fine alla guerra. Quando si addentrano in territorio nemico, non hanno idea dei pericoli che li aspettano o di chi possano fidarsi. Il film, che ha suscitato particolare interesse tra quelli usciti ad oggi su Netflix, è interpretato da Noomi Rapace.
  • Grandine, di Marcos Carnevale. Il celebre meteorologo della TV Miguel Flores non riesce a prevedere un’orribile grandinata. Per questo diventa il nemico pubblico numero uno ed è costretto a scappare dalla capitale Buenos Aires rifugiandosi a Córdoba, la sua città d’origine. Ne deriva un viaggio di riscoperta tanto assurdo quanto umano. Film di produzione argentina, Grandine ha ricevuto numerose lodi per il suo racconto e le interpretazioni dei protagonisti.
  • Apollo 10½: A Space Age Childhood, di Richard Linklater (2022). Un uomo racconta la sua vita di bambino di 10 anni a Houston nel 1969, in una narrazione che intreccia elementi nostalgici al racconto fantastico e mirabolante di un viaggio sulla luna. Con il suo nuovo film realizzato con la tecnica d’animazione del rotoscope, Linlkater torna ai suoi temi più cari, dalla memoria al tempo, il tutto nella cornice di un’età magica come l’infanzia. Apollo 10½ non è un film canonico, quanto più un lungo ricordo di un’epoca e delle sue particolarità.
  • 365 giorni – Adesso, di Barbara Białowąs. Laura e Massimo tornano più forti che mai in questo sequel di 365 giorni, ma la loro vita si complica a causa della famiglia di lui e di un uomo misterioso, che vuole conquistare a tutti i costi il cuore di Laura. Protagonisti, ancora una volta, sono Michele Morrone e Ana-Maria Sieklucka.
  • Bubble, di Tetsurō Araki. In una Tokyo isolata dal resto del mondo, a causa di bolle e anomalie gravitazionali, il destino fa incontrare un ragazzo con un talento particolare e una ragazza misteriosa. Un nuovo anime originale per Netflix, che va così ad ampliare una delle già più ricche sezioni del suo catalogo. Per gli amanti del genere, è questo un film imperdibile.
  • Ti giro intorno, di Sofia Alvarez. Nell’estate prima del college Auden incontra il misterioso Eli, insonne come lei. Mentre la cittadina costiera di Colby dorme, i due intraprendono una missione notturna per far scoprire ad Auden la divertente e spensierata vita da adolescente che non avrebbe mai pensato di desiderare. Un film per adolescenti (ma non solo) ricco di emozioni e sogni, proprio come i due giovani protagonisti.
  • Spiderhead, di Joseph Kosinski. Due detenuti che vivono in una società del prossimo futuro sono alle prese con il loro passato mentre sono intrappolati in una struttura che consente ai prigionieri di ridurre il tempo di pena facendo volontariato per esperimenti sull’uso di farmaci che alterano le emozioni, che sono gestiti dal sorvegliante della prigione Steve Abnesti. Il detenuto Jeff viene a prendersi cura di un’altra prigioniera, Rachel, e cerca di superare gli esperimenti della prigione per salvarla. Il film è interpretato da Chris Hemsworth e Miles Teller. Su Netflix dal 17 giugno.
  • The Grey Man, di Anthony e Joe Russo. Quando il mercenario più abile della CIA noto come Court Gentry alias Sierra Six scopre accidentalmente i segreti dell’agenzia oscura, diventa il bersaglio e viene braccato in tutto il mondo dall’ex collega psicopatico Lloyd Hansen e da assassini internazionali. Con un budget di 200 milioni, è questo il film più costoso mai prodotto da Netflix, con un cast all star composto da Ryan Gosling, Chris Evans, Ana de Armas e Regé-Jean Page. Su Netflix dal 22 giugno.

 

Grey’s Anatomy 18×20: promo e trama dall’episodio

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Grey’s Anatomy 18×20: promo e trama dall’episodio

Il network americano della ABC ha diffuso il promo e la trama di Grey’s Anatomy 18×20, il ventesimo episodio della diciottesima stagione di Grey’s Anatomy.

In Grey’s Anatomy 18×20 che si intitolerà  “Out for Blood” A causa di una carenza di sangue, il Grey Sloan Memorial sta allestendo un centro di donazioni volontarie. Nel frattempo, Nick chiede aiuto a Meredith con il suo paziente e Winston è attaccato dalla sua relazione con suo fratello, nella prima ora del finale di stagione di “Grey’s Anatomy”, giovedì 26 maggio su ABC. Guarda gli episodi on demand e su Hulu il giorno successivo alla loro prima. In Italia l’episodio debutterà su Star di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle di Grey’s Anatomy e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Grey’s Anatomy 18×20

La diciottesima stagione di Grey’s Anatomy ha debuttato il 30 settembre 2021. In Grey’s Anatomy 18 ritorneranno i personaggi Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso), interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da Kelly McCrearyGreg Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George,  Andrew DeLuca (stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo Gianniotti Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.

Grey’s Anatomy 18 è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff (“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.

Film Netflix 2021: tutti i titoli originali Netflix dell’anno

Film Netflix 2021: tutti i titoli originali Netflix dell’anno

Da quando si sono lanciate nella produzione, le piattaforme di streaming si trovano ad affrontare una buffa dicotomia, quella per cui offrono agli abbonati da una parte film di grande successo ma di scarso valore artistico e dall’altra i titoli che vantano importanti meriti artistici, tanto da arrivare a vincere rinomati premi come gli Oscar. Questa dicotomia è presente e palese anche nell’elenco dei Film Netflix 2021.

Da una parte abbiamo Red Notice, con Gal Gadot, Ryan Reynolds e Dwayne Johnson, che è il film dello scorso anno più amato dal grande pubblico, dall’altra Il Potere del Cane, il film che segna il ritorno dietro alla macchina da presa di Jane Campion e che vanta 12 nomination agli Oscar. Non c’è da sorprendersi, dunque, se i Film di Netflix 2021 sono estremamente vari e possono accontentare un pubblico vastissimo.

Dal musical di Lin Manuel Miranda, all’horror italiano indipendente, passando per la parentesi thriller di Joe Wright, la piattaforma della grande N rossa ha sempre più da offrire un catalogo ricco e variegato, che accontenterà i gusti di moltissimi spettatori. Di seguito, ecco un elenco dei principali e più importanti Netflix Originals prodotti e distribuiti nel corso del 2021 sulla piattaforma.

Di seguito tutti i film originali Netflix usciti nel 2021

  • Il potere del cane, di Jane Campion (2021). George e Phil sono una coppia di fratelli che possiede un ranch nel Montana. Quando George sposa la giovane vedova Rose e la porta a vivere nel ranch, Phil prende di mira la donna e suo figlio Peter, tormentandoli senza sosta. Interpretato da Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst e Jesse Plemons, il nuovo film della Campion è uno dei più acclamati drammi dell’ultimo anno, vincitore di innumerevoli premi tra cui l’Oscar per la miglior regia.
  • Don’t Look Up, di Adam McKay (2021). Una coppia di astronomi si accorge dell’esistenza di un meteorite in rotta di collisione con la Terra. I due scienziati cercano di avvertire tutti sulla Terra che il meteorite distruggerà il pianeta in sei mesi, ma nessuno sembra preoccuparsi realmente della cosa. Con ricco cast composto da Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Maryl Streep, Jonah Hill, Mark Rylance e Cate Blanchett, il film di McKay è una dura satira nei confronti dell’attuale società, sempre più confusionaria a livello comunicativo e sempre pronta a dar credito alle persone meno adatte a gestire situazioni di crisi.
  • È stata la mano di Dio, di Paolo Sorrentino (2021). Negli anni ’80 a Napoli, un ragazzo ha l’occasione di vivere uno dei sogni più grandi degli amanti del calcio, quando giunge nella sua città il goleador Diego Maradona, ma a questa grande gioia si accompagnerà una tragedia inaspettata. Il nuovo film di Sorrentino è anche il suo più personale, ispirato alla propria giovinezza, con episodi, personaggi ed emozioni provenienti da un passato lontano eppure ancora vivo. Struggente e delicato, è stato uno dei grandi protagonisti della recente stagione dei premi.
  • Tick, Tick… Boom!, di Lin-Manuel Miranda (2021).  Il film originale Netflix diretto da Lin-Manuel Miranda. Jon sta per compiere trent’anni e tenta disperatamente di trovare un produttore per il suo musical. Rendendosi conto di non essere più giovanissimo, Jon fatica a tollerare gli anni di ripetuti insuccessi professionali.
  • The Guilty, di Antoine Fuqua (2021). Nell’arco di una mattinata al centralino di emergenza della polizia, Joe Baylor, un operatore, cerca di salvare la vita di una persona in pericolo, ma presto scopre che le cose non sono come sembrano. Interpretato da Jake Gyllenhaal, questo film è il remake del danese The Guilty e proprio come quello anche questo rifacimento si svolge grossomodo tutto attraverso una semplice telefonata tra un’agente di polizia e un richiedente aiuto.
  • Red Notice, di Rawson Marshall Thurber (2021). Con protagonisti Dwayne Johnson, Ryan Reynolds e Gal Gadot. L’agente dell’FBI John Hartley deve affrontare un audace assalto ed è costretto a collaborare con il più grande ladro d’arte della storia, Nolan Booth, per catturare il ladro d’arte più ricercato al mondo di oggi, Sarah Black.
  • La nave sepolta, di Simone Stone (2021). Edith Pretty, giovane vedova con un figlio, assolda Basil Brown, archeologo autodidatta, per scoprire cosa nascondono i tumuli di terra della sua proprietà. Contro ogni attesa, viene rinvenuto un imponente vascello funerario del VII secolo.
  • La donna alla finestra, di Joe Wright (2021). La dottoressa Anna Fox passa le sue giornate rinchiusa nella sua casa di New York, bevendo vino mentre guarda vecchi film e spiando i suoi vicini. Un giorno, guardando fuori dalla finestra, vede qualcosa che accade nell’abitazione dei Russell.
  • Estraneo a bordo, di Joe Penna (2021). Un equipaggio di tre persone in missione su Marte si trova di fronte a una scelta impossibile quando un passeggero imprevisto mette a rischio la vita di tutti i membri della squadra.
  • Yara, di Marco Tullio Giordana (2021). L’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio sconvolge la cittadina di Brembate di Sopra. Per assicurare il colpevole alla giustizia, il pubblico ministero Letizia Ruggeri ha come indizio solamente delle tracce di DNA.
  • Nessuno ne uscirà vivo, di Santiago Menghini (2021). Una donna disperata e senza documenti si trasferisce dal Messico in una pensione fatiscente di Cleveland, dove sente grida angosciose e ha visioni inquietanti.
  • Malcolm & Marie, di Sam Levinson (2021). Lui sta per sfondare a Hollywood. La storia della fidanzata lo ha ispirato e adesso il loro amore verrà messo alla prova. Ambientato in un’unica grande villa, il film va alla radice di un rapporto sentimentale, caratterizzandosi per uno splendido bianco e nero e le interpretazioni di due soli attori, i bravissimi Zendaya e John David Washington. Divertente e struggente, è un altro piccolo gioiello di Netflix.
  • Pieces of a Woman, di Kornél Mandruzco (2021). Martha sceglie di partorire in casa, assistita dal compagno Sean e dall’ostetrica Eva. A causa di un imprevisto, la neonata muore pochi minuti dopo il parto. La madre di Martha si batte affinché Eva sia condannata per negligenza. Presentato alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, il film è valso la Coppa Volpi a Vanessa Kirby, oltre a una lunga serie di riconoscimenti, culminati con la nomination agli Oscar.
  • The Harder They Fall, di Jaymes Samuel (2021). Quando un fuorilegge scopre che il suo nemico è stato rilasciato dalla prigione in cui era stato rinchiuso, riunisce i membri della sua vecchia banda per cercare di ottenere vendetta.
  • A Classic Horror Story, di Roberto De Feo e Paolo Strippoli (2021). Cinque persone viaggiano in camper per raggiungere una destinazione comune. Scende la notte e per evitare la carcassa di un animale morto, si schiantano contro un albero. Quando si riprendono, si ritrovano in mezzo al nulla. La strada su cui stavano viaggiando è scomparsa e c’è solo una foresta fitta e impenetrabile e una casa di legno nel mezzo di una radura, che scoprono essere la sede di un culto agghiacciante.
  • Aftermath, di Peter Winther (2021). Nel disperato tentativo di salvare il loro matrimonio, una giovane coppia fa un patto e si trasferisce nella casa dei loro sogni, ma eventi inquietanti rivelano la movimentata e oscura storia della casa.
  • Army of the Dead, di Zach Snyder (2021). In seguito ad un’epidemia di zombi a Las Vegas, una squadra di mercenari corre un grosso rischio intrufolandosi nella zona sotto quarantena per eseguire la più grande rapina mai tentata. Il nuovo adrenalinico film di Snyder vanta un cast composto da Dave Bautista, Ella Purnell, Matthias Schweighöfer e Ana de la Reguera, oltre ad innumerevoli spaventosi zombie che rendono il tutto estremamente più coinvolgente.
  • Kate, di Cedric Nicolas-Troyan (2021). Una spietata assassina viene avvelenata durante il suo ultimo incarico a Tokyo e ha meno di 24 ore per scoprire chi ha ordinato il suo omicidio e vendicarsi. Il film è interpretato da Mary Elizabeth Winstead e Woody Harrelson.
  • Outside the Wire, di Mikael Håfström (2021). Harp è un eccezionale pilota di droni che, insieme al suo superiore, il capitano Leo, dovrà cercare di prevenire un attacco nucleare. Tra i protagonisti di questo adrenalinico thriller si ritrovano Damson Idris e Anthony Mackie.

Three Thousand Years of Longing, il trailer del nuovo film di George Miller

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Sette anni dopo l’acclamato Mad Max: Fury Road, George Miller è tornato sulla sedia di regia per l’epico film romantico Three Thousand Years of Longing.

Basato sul racconto del 1994 “The Djinn in the Nightingale’s Eye” dello scrittore inglese A. S. Byatt, Three Thousand Years of Longing vede Tilda Swinton nei panni di Alithea, una brillante studiosa che incontra un Djinn (Idris Elba) imprigionato in un’urna. Nel corso di una lunga conversazione in una stanza d’albergo a Istanbul, il Djinn stringe un accordo con Alithea per esaudire i suoi tre desideri se lei lo aiuta a ottenere la sua libertà. I desideri di Alithea si traducono in salti nel tempo di vent’anni, mentre trai due si sviluppano sentimenti inaspettati.

Three Thousand Years of Longing sarà presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes. Miller ha scritto la sceneggiatura con August Gore e produce il film con Doug Mitchell. Craig McMahon e Kevin Sun sono i produttori esecutivi del film, mentre Metro-Goldwyn-Mayer, FilmNation Entertainment e Kennedy Miller Mitchell sono i produttori. La United Artists Releasing si occuperà della distribuzione del film.

Three Thousand Years of Longing debutterà nelle sale americane il 31 agosto, aspettiamo di vedere se e quando verrà distribuito in Italia.

The Winchesters: quando esce, trama, cast e streaming

The Winchesters: quando esce, trama, cast e streaming

The Winchesters è la serie tv creata da per The CW. La serie è il prequel di Supernatural. La serie tv è prodotta da Jensen Ackles, sua moglie Danneel Ackles (che ha interpretato Anael nella serie) e lo scrittore di Supernatural Robbie Thompson. Ackles riprenderà anche il ruolo di Dean Winchester come narratore

The Winchesters: quando esce e dove vederlo in streaming

La serie tv The Winchesters  uscirà negli USA l’11 ottobre 2022. The Winchesters  in Italia non ha ancora una data di uscita. The Winchesters  in streaming non è al momento disponibile.

The Winchesters: trama e cast

Prima di Sam e Dean, c’erano i loro genitori, John e Mary. Raccontato dal punto di vista del narratore Dean Winchester (Jensen Ackles, “Supernatural”), THE WINCHESTERS è l’epica e mai raccontata storia d’amore di come John Winchester (Drake Rodger, “The In Between”) ha incontrato Mary Campbell (Meg Donnelly, “American Housewife ”) e mettere tutto in gioco non solo per salvare il loro amore, ma il mondo intero. Quando John torna a casa dai combattimenti in Vietnam, un misterioso incontro innesca una nuova missione per ripercorrere il passato di suo padre.

Nel suo viaggio, incontra Mary, la cacciatrice di demoni di 19 anni, che è anche alla ricerca di risposte dopo la scomparsa del padre. Insieme, i due uniscono le forze con la giovane cacciatrice in addestramento Latika (Nida Khurshid, “Stazione 19”) e il cacciatore accomodante Carlos (Jonathan “Jojo” Fleites) per scoprire le verità nascoste su entrambe le loro famiglie. La loro indagine li porta in un emporio di libri rari, la cui proprietaria Ada (Demetria McKinney, “La casa di Payne di Tyler Perry”) si interessa all’occulto e potrebbe fornire i pezzi mancanti al loro puzzle. Ma i segreti sono profondi sia per i Winchester che per i Campbell e, nonostante i migliori sforzi della madre di John, Millie (Bianca Kajlich, “Legacies”) per proteggere suo figlio dal perseguire una vita pericolosa di caccia ai demoni.

In The Winchesters protagonisti sono  Meg Donnelly nel ruolo di Mary Campbell, Drake Rodger nel ruolo di John Winchester,Bianca Kajlich nel ruolo di Millie Winchester, la madre di John, Demetria McKinney nei panni di Ada Monroe, una libraia che si interessa all’occulto, Nida Khurshid nel ruolo di Latika Desai, una giovane cacciatrice in addestramento, Jojo Fleites nei panni di Carlos Cervantez, un combattente fiducioso contro i demoni e Jensen Ackles nel ruolo di Dean Winchester (narratore).

The Winchesters: trailer della nuova serie tv

https://www.youtube.com/watch?v=cCL_vwl4XUw

Chicago PD 9×22: promo e trama dall’episodio

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Chicago PD 9×22: promo e trama dall’episodio

Il network americano NBC ha diffuso il promo e la trama di Chicago PD 9×22, il ventiduesimo episodio dell’annunciata nona stagione di Chicago PD.

In che si intitolerà  “You And Me”  Dopo un’esplosione che sconvolge il caso, la squadra si affretta a sconfiggere finalmente Escano mentre tutti si avvicinano al punto di rottura.

Chicago PD 9×22

Chicago PD 9 è la nona stagione della serie tv Chicago PD creata da Dick Wolf e che fa parte del franchise televisivo basato su Chicago trasmesso dal network americano NBC.

In Chicago PD 9  ritorneranno i personaggi Henry “Hank” Voight (stagioni 1-in corso), interpretato da Jason Beghe è il capo dell’Unità Intelligence del Dipartimento di Polizia di Chicago. Voight è un poliziotto tosto che finisce sempre quello che comincia, anche se significa non rispettare le regole. La sua squadra lo rispetta, anche se è sospettato di essere corrotto. Il suo defunto padre era un agente di polizia, proprio come lui. È rimasto vedovo di sua moglie, Camille. Jay Halstead (stagioni 1-in corso), interpretato da Jesse Lee Soffer, è un membro dell’Intelligence, e partner del Detective Erin Lindsay, che in seguito diventerà la sua fidanzata. È stato un Ranger dell’Us Army. È uno dei pochi che occasionalmente si oppone a Voight, trovando i suoi metodi troppo discutibili, ma nonostante tutto tra i due vige un forte rispetto reciproco. Adam Ruzek (stagioni 1-in corso), interpretata da Patrick John Flueger, è il partner del Detective Alvin Olinsky. Voight chiese ad Alvin di assumere un agente dall’accademia, e lui scelse Adam vedendo in lui un grande potenziale.

Obi-Wan Kenobi: featurette “A Series of Firsts”

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Obi-Wan Kenobi: featurette “A Series of Firsts”

Disney+ ha diffuso una nuova featurette “A Series of Firsts” di Obi-Wan Kenobi, che offre uno sguardo ravvicinato all’attesissima serie evento. Obi-Wan Kenobi debutterà in esclusiva su Disney+ venerdì 27 maggio con i primi due episodi. Successivamente, la serie tornerà in streaming ogni mercoledì, fino al finale previsto per mercoledì 22 giugno.

La storia inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith, in cui Obi-Wan Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il malvagio Signore dei Sith, Darth Vader.

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La serie è interpretata da Ewan McGregor, che riprenderà il suo ruolo nei panni dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader. Si uniscono al cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Obi-Wan Kenobi è diretta da Deborah Chow, mentre gli executive producer sono Kathleen Kennedy, Michelle Rejwan, Deborah Chow, Ewan McGregor e Joby Harold.

Scarlet Witch: le 10 migliori storie della Marvel Comics

Scarlet Witch: le 10 migliori storie della Marvel Comics

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Il nuovissimo film MCU Doctor Strange nel Multiverso della Follia porta sul grande schermo tanti elementi della Marvel Comics. I fumetti sono un’ispirazione non solo per la caratterizzazione del protagonista Stephen (Benedict Cumberbatch), ma anche per quella del principale antagonista del film: Scarlet Witch (Elizabeth Olsen).

Le migliori storie a fumetti su Scarlet Witch spesso mostrano gli aspetti più oscuri di Wanda, ma esplorano anche le sue origini e i suoi poteri. Wanda è un personaggio dotato di un enorme potenziale ed è protagonista di storie che posso essere una grande fonte d’ispirazione per l’MCU. Su Ranker i fan hanno detto la loro: vediamo quali sono le avventure più amate di Scarlet Witch nella Marvel Comics.

Vendicatori divisi

Scarlet Witch in Vendicatori divisiNella serie di fumetti i Vendicatori divisi, gli autori Brian Michael Bendis e Robert Kirkman fanno prendere a Scarlet Witch un sentiero oscuro. Dopo aver scoperto di essere vittima di un incantesimo, Wanda uccide Occhio di Falco e Agatha Harkness.

L’artefice dell’incantesimo è Agatha Harkness, che incanta Scarlet dopo aver scoperto che i suoi figli non erano reali ma il prodotto della magia oscura. Nel fumetto, l’incantesimo si rompe e Wanda si vendica brutalmente sulle persone di cui si fidava, cambiando completamente natura.

La Crociata dei Bambini

Scarlet Witch in The Children's CrusadeLa storia che coinvolge Scarlet Witch in Avengers: The Childern’s Crusade potrebbe essere un ottimo spunto per le future trame MCU. In questa saga, Wiccan e Speed dei Giovani Vendicatori si rendono conto di essere le anime reincarnate dei figli gemelli di Wanda, Billy e Tommy Maximoff.

La storia porta i Giovani Vendicatori a Latveria, luogo in cui si trova Wanda. A Latveria, Scarlet viene sfruttata come una pedina da una figura potente: Dottor Doom. Alla fine però, Wanda si libera e riesce a riunirsi con i suoi figli.

La Confraternita dei mutanti malvagi

Quicksilver e WandaScarlet Witch fa la sua prima comparsa con X-Men #4. Wanda è un membro della Confraternità dei mutanti malvagi. Fa il suo ingresso nella Marvel Comics come un cattivo, iniziando un lungo viaggio tra luci e ombre che andranno a definire la sua intera storia prima nei fumetti e poi nell’MCU.

Fin dal primo numero, personaggi potenti come Magneto, Chthon e Immortus spesso manipolano Wanda Maximoff. Nell’immagine qui sopra possiamo vedere Scarlet in conflitto con Magneto, dinamica che ricorre con frequenza in tante sue storie dei fumetti.

House Of M

Scarlet Witch House of MLa collana House of M descrive il momento più oscuro di Wanda nei fumetti. In questa storia, Scarlet Witch opera un cambio di realtà su scala globale, riportando in vita i suoi figli e cercando di vivere in pace. Alla fine, il suo piano viene distrutto da Wolverine e da un gruppo di eroi che riescono ad annullare il suo incantesimo.

Questo fatto porta Wanda a scagliarsi con rabbia contro tutti i mutanti e a cancellare la maggior parte di queste creature esistenti sulla Terra, un atto devastante che ha avuto notevoli conseguenze nei fumetti.

The Kooky Quartet

Hawkeye Kooky QuartetIl personaggio di Wanda dei fumetti fa una svolta essenziale e monumentale in Avengers #16. In questa storia, Scarlet si unisce agli Avengers grazie alla squadra di supereroi dei “Kooky Quartet“. Creato da Capitan America, il team è composto da ex-criminali come Quicksilver, il fratello di Wanda, e Occhio di Falco.

Wanda è senza dubbio uno migliori Avengers di sempre e gioca un ruolo fondamentale nella storia della squadra. Il passaggio da cattivo a eroe anticipa anche la mutevole fedeltà di Scarlet Witch che si scopre nei fumetti a seguire.

Scarlet Witch: La Strada delle Streghe

Scarlet Witch 6 marvel comicsLa serie solista Scarlet Witch del 2015 stravolge l’origine del personaggio sotto molteplici aspetti. Nel fumetto, Wanda esplora il suo passato e, entrando in contatto con lo spirito della madre, scopre che ”Strega Scarlatta” è in realtà un titolo che viene tramandato dai maghi della sua famiglia.

Nei numeri 6-10 Wanda usa la Strada delle Streghe, una porta dimensionale che le permette di esplorare varie dimensioni magiche e la sua mistica eredità. La collana è molto curata e presenta incredibili disegni di artisti come Tula Lotay e Joelle Jones.

The Final Hex

Alto Evoluzionario Scarlet WitchScarlet Witch Vol.3: “The Final Hex” presenta una trama che altera drasticamente l’origine di Wanda. Questa storyline, scritta da James Robinson, ripercorre la storia già consolidata di Wanda cambiando un dettaglio essenziale.

Si scopre che Magneto non è davvero il padre di Scarlet. Lei e suo fratello Pietro non sono mutanti ma sono nati dagli esperimenti genetici dell’Alto Evoluzionario, un potente criminale dei Fantastici Quattro. I due sono quindi stati adottati da Magneto. Questa retcon probabilmente sarà inserita nei futuri sviluppi MCU, soprattutto se il franchise porrà più luce su gli X-Men e in particolare su Magneto.

Scarlet Witch (2015)

Agatha Harkness Ebony Marvel ComicsNella serie da solista della Marvel ComicsWanda si riconcilia anche con lo spirito di Agatha Harkness. Sappiamo che Wanda ha ucciso Agatha nei fumetti Avengers: Vendicatori divisi.

In Scarlet Witch, Wanda entra in contatto con il fantasma di Agatha e le due provano a recuperare il rapporto che avevano agli inizi. Harkness agisce come un consulente spirituale per Maximoff in molti modi, aiutandola a maturare e a superare l’inimicizia creatasi tra di loro.

Le mini-serie di Scarlet Witch

Scarlet Witch Marvel ComicsC’è poi una raccolta di miniserie, inclusa l’edizione del 1994, che aiuta a definire la Strega Scarlatta in termini di potere e di origini. In questi fumetti, Scarlet Witch viene collegata a personaggi e a squadre che probabilmente giocheranno un ruolo nel futuro dell’MCU, come ad esempio i Vendicatori della Costa Ovest.

Il viaggio di Wanda nella serie del 1994 cerca di dare una direzione al personaggio dopo la perdita dei suoi figli: questo è una possibile ispirazione per le vicende del personaggio live-action dopo i fatti di Doctor Strange 2. Nei fumetti, Wanda è uno dei più forti Vendicatori della Costa Ovest, una squadra che potrebbe formarsi presto anche in live-action, essendo già presenti membri come U.S. Agent e White Vision.

The Witch Of Wundagore Mountain

Scarlet Witch Chthon Marvel Comics“The Witch Of Wundagore Mountain” è una storia dei fumetti dei Vendicatori (185-187) e rivela un aspetto chiave sulle origini di Wanda. Questa trama esplora la connessione tra Wanda, Chthon e Chaos Magic, la fonte dei suoi poteri.

Nel fumetto, Chthon tenta di possedere Scarlet e la usa contro i Vendicatori. Questo avviene quando Wanda è ancora in fasce: usando la neonata come un vascello, Chthon prova a fare il suo ingresso nel mondo, vincolando la bambina per sempre alla magia nera.

Gagarine – Proteggi ciò che ami, recensione del film di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh

Il quartiere Gagarine alla periferia di Parigi, inaugurato come utopia operaia negli anni ’60 dall’astronauta Yuri Gagarin, è stato demolito nell’agosto 2019 a causa dello stato fatiscente in cui si trovava: Fanny Liatard e Jérémy Trouilh rendono omaggio a quel sogno architettonico in Gagarine, presentato al Festival di Cannes 2020 e che ha ottenuto una candidatura agli European Film Award. Il film è attualmente disponibile nelle sale italiane distribuito da  Officine UBU.

Gagarine: poesia sci-fi nelle banlieue

337 appartamenti logori e malsani, un blocco compatto di dieci edifici di 13 piani in mattoni rossi, con ascensori completamente rotti, microfessure e cedimenti del terreno, impianti idrici ed elettrici obsoleti, e chi ne ha più ne metta. La decisione dei servizi tecnici è chiara: l’edificio è in uno stato irrecuperabile e deve essere immediatamente demolito. Tuttavia, il giovane Yuri (Alséni Bathily) lotterà con la complicità di alcuni vicini e dei suoi amici Houssam (Jamil Mc Craven) e Diana (Lyna Khoudri) per mantenere in piedi l’edificio in cui è cresciuto e che conserva tanti ricordi della sua infanzia e adolescenza. E’ così che, ben lontano dallo sguardo stereotipato su questi ghetti emarginati, Gagarine materializza un tipo di cinema sociale in cui traspaiono i valori e l’identità di una precisa fascia di adolescenti: quelli che, lontano dalla città, possono permettersi di rimanere bambini anche mentre stanno crescendo, appropiandosi di tutto l’immaginabile.

Tuttavia, nonostante gli sforzi e l’ingegno del giovane protagonista, i vicini non hanno altra scelta che evacuare l’edificio di fronte all’ordine di trasferimento. Il quartiere di Gagarine viene svuotato, ma Yuri, che è stato abbandonato dalla madre e si rifiuta di andarsene, rimane solo, nascosto nell’edificio che viene gradualmente distrutto. Cercando di non farsi notare dagli operai, Yuri, appassionato di astronomia, trasforma il blocco di costruzioni nella sua astronave, sfondando i muri tra gli appartamenti, coltivando una nuova serra e creando un intero firmamento stellare. Il film assume poi un tono completamente diverso, più simile alla fantascienza: è in questo momento di solitudine che Yuri si rifugia nella sua immaginazione e tutta una serie di fantasie si dispiegano in una sorta di omaggio onirico all’astronauta da cui prende il nome il complesso residenziale.

La storia vera di Gagarine

Nell’aprile del 1961, in piena guerra fredda, il russo Yuri Gagarin fu il primo uomo a essere lanciato nello spazio, orbitando intorno alla Terra per alcuni minuti prima di rimettere piede sul suolo tra applausi e riconoscimenti vari. Sull’onda di questo successo fece il giro del mondo anche se, naturalmente, gli Stati Uniti gli negarono l’ingresso. Uno dei Paesi che lo accolse fu la Francia, e in particolare il cosmonauta visitò la periferia parigina, all’epoca governata dal Partito Comunista. Nell’anno del suo exploit, in quella zona era stato costruito un condominio che portava il suo nome e che lui stesso inaugurò due anni dopo, il che rafforzò ulteriormente la grande accoglienza di Gagarin da parte della popolazione francese, la cui maggioranza era riunita proprio in quel quartiere all’epoca.

L’immagine solitaria di Gagarin che fluttua nello spazio sconfinato e inabitato contrasta con questo progetto collettivo che abbraccia una porzione precisa dello spazio urbano, dove molte persone hanno potuto portare avanti la propria vita per decenni. Tuttavia, il contrasto tra i due spazi finirà per sfumare, dato che l’evidente deterioramento dell’edificio ne costringerà l’evacuazione tra il 2018 e il 2019, sopravvivendo, però, alla stessa Unione Sovietica di quasi trent’anni.

Gagarine Festival Cannes

Sopravvivenza spaziale

Un parallelismo così interessante e che ritornerà anche graficamente nel corso della pellicola è alla base del primo lungometraggio di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, che avevano già prodotto un cortometraggio dal titolo Gagarine e che affrontava la medesima storia, chiaramente in versione ridotta. Il richiamo al loro rapporto con il cortometraggio (oltre a Gagarine, La République des Enchanteurs e Chien bleu) è anche esemplificativo, perché la storia di Gagarine ha uno sviluppo piuttosto breve e scorrevole dal puto di vista drammaturgico, e sarebbe in questo senso predisposto per il formato cortometraggio. Tuttavia, Gagarine sfrutta la possibilità di un minutaggio più esteso al meglio, grazie all’agile introduzione di filmati d’archivio e all’inserimento di un paio di sequenze di montaggio che approfondiscono lo spessore drammatico di questo titolo, oltre al già citato legame con la realtà che sta dietro alla storia.

In effetti, Liatard ha sottolineato fin da subito il messaggio politico di Gagarine: “Volevamo proporre un altro sguardo sulle periferie parigine, mostrare gli abitanti con le loro storie vitali e bellissime e non limitarci alla solita violenza e al traffico di droga quando si parla di queste baraccopoli”. “Il film è più che altro naturalistico, ci sono alcune incursioni spaziali, ma iniziamo vicini alla terra, a quella comunità, ed è solo quando questa scompare e Yuri rimane solo che deve rifugiarsi nella sua immaginazione”, spiega, esplicitando come la vera magia di Gagarine sia il riuscire a rimanere in equilibro tra onirismo e realismo, un equilibrio che passa attraverso gli occhi del protagonista.

Si parte dalla terra, come il nostro protagonista Yuri e il cosmonauta Yuri Gagarin, in mezzo a una comunità che vive e vuole abitare, respirare autonomamente. E’ solo quando questa scompare, e Yuri rimane solo, per un attimo non più adolescente, che deve rifugiarsi nella sua immaginazione per potersi immergere nuovamente nella cosmicità del fanciullino, nell’ardore giovanile che è necessario preservare. È qui che risiede la vera ricchezza del film, nel riuscire a far convergere la dimensione materiale con quella simbolica senza appesantirle, nel sfruttare una pluricità di concetti che puntano in alto verso lo spazio ma, contemporaneamente, non smettono di ricordarsi di chi è rimasto a casa, del cuore pulsante di una comunità non più utopica, ma virtuosa e indimenticabile.

Ms. Marvel: featurette “I’m a Super Hero”

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Ms. Marvel: featurette “I’m a Super Hero”

Marvel Studios ha diffuso la featurette “I’m a Super Hero” di Ms. Marvel, l’ultima serie Disney Plus dei Marvel Studios che debutterà l’8 giugno 2022 su Disney+.

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La nuova arrivata Iman Vellani ha ottenuto il ruolo della protagonista di Ms. Marvel dopo un’ampia ricerca da parte dei Marvel Studios. È affiancata dal volto fresco Saagar Shaikh nei panni del fratello maggiore Aamir, Mohan Kapur (la serie Disney Plus Hotstar “Crime Next Door”) e Zenobia Shroff (“The Big Sick”) nei panni dei suoi genitori Muneeba e Yusuf, Matt Lintz (“The Walking Dead”) nei panni del suo migliore amico Bruno e Aramis Knight (“Into the Badlands”) nei panni del vigilante noto come Red Dagger.

Con il sottofondo di “Blinding Lights” di The Weeknd, il trailer inizia con Kamala nell’ufficio del consulente di orientamento del liceo, mentre sullo schermo compaiono scarabocchi di fumetti, cuori e corna da diavolo. Kamala è etichettata come la tipica nerd dei supereroi che sogna ad occhi aperti, ma a un certo punto ottiene strani poteri cosmici, come la capacità di lanciare esplosioni di energia e creare trampolini luminosi per camminare nell’aria. Più avanti nel trailer, ottiene un costume rosso e blu fedele ai fumetti e lancia alcuni pugni cosmici con un pugno gigante e luminoso.

Bisha K. Ali (Quattro matrimoni e un funerale di Hulu) è produttore esecutivo e sceneggiatore capo, e la prima stagione di sei episodi è stata diretta da Sharmeen Obaid-Chinoy (il regista premio Oscar dei cortometraggi documentari “Saving Face” e “A Girl in the River: The Price of Forgiveness”), Meera Menon (“For All Mankind”), e Adil El Arbi e Bilall Fallah (“Bad Boys for Live”).

La Marvel ha inizialmente annunciato Ms. Marvel sarebbe stato presentato in anteprima alla fine del 2021, ma dopo che la pandemia ha inondato il calendario con altri nove film e serie nel Marvel Cinematic Universe, lo studio ha spostato la serie nell’estate del 2022. Ciò pone anche la serie più vicina a The Marvels, il film sequel di Captain Marvel, che vedrà Vellani al fianco di Carol Danvers di Brie Larson e Monica Rambeau di Teyonah Parris (da “WandaVision“).

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