Una delle discussioni più
interessanti ed affascinanti sorte ancor prima dell’assegnazione
degli Oscar di quest’anno, era relativa al “genere” di appartenenza
di Parasite: può l’acclamato
film di Bong Joon-ho essere considerato un
horror? Nell’ottima di critca acuta alla società e alla
lotta di classe – argomenti che sempre più di recente sono stati
affrontati dal genere horror (prendiamo ad esempio Scappa – Get
Out e Noi, entrambi di
Jordan Peele) -, Parasite potrebbe
tranquillamente essere annoverato come horror capace di rompere gli
schemi narrativi del genere.
Di recente, sempre più titoli dalle
venature horror (e non propriamente tali, dal momento che il genere
è sempre stato considerato di serie B) sono riusciti a catturare
l’attenzione tanto della critica quanto del pubblico, fino ad
arrivare ad essere riconosciuti dai più illustri sindacati o dalle
più rinomate organizzazioni, ricevendo validissimi
riconoscimenti.
Ecco 10 horror (o presunti tali)
che, prima di Parasite, hanno ricevuto premi molto
importanti:
Dracula di Bram Stoker (1992)

Le interazioni di Dracula sul grande
schermo non si contano. Quella di Francis Ford Coppola è
sicuramente una delle più conosciute e amate, ma anche quella ad
aver ricevuto il maggior numero di riconoscimenti. Il film con Gary
Oldman ha ricevuto tre Oscar, per il miglior trucco, per i migliori
costumi e per il miglior montaggio sonoro (ma era stato candidato
anche per la miglior scenografia). Ha anche vinto ben cinque Saturn
Award: per il miglior film horror, la miglior regia (Coppola), il
miglior attore protagonista (Goldman), la migliore sceneggiatura e
i migliori costumi.
Lo Squalo (1975)

Lo Squalo di Steven Spielberg è universalmente
riconosciuto come uno dei più grandi blockbuster di tutti i tempi.
È un thriller avventuroso, sì, ma è in grado anche di mescolare
sapientemente numerosi elementi proveniente dal genere horror.
All’inquietante, tensiva ed immortale colonna sonora di John
Williams sono stati conferiti l’Oscar, il Golden Globe, il BAFTA e
persino un Grammy. Altri due Academy Awards sono stati vinti dal
film nelle categorie miglior montaggio e miglior sonoro.
Il Presagio (1976)

Vero e proprio classico del genere
horror, ha dato vita a tre sequel ed un remake. Al pari de Lo
Squalo, Il Presagio di Richard Donner non era
propriamente uno dei titoli che avrebbe potuto incontrare i gusti
dell’Academy, almeno all’epoca della sua uscita. Ciononostante, il
film ottenne l’Oscar per la miglior colonna sonora, nominata ai
Grammy e premiata anche con l’International Film Music Critics
Awards. Indubbiamente, una colonna sonora sensazionale, capace di
suggerire a pieno il vero terrore intriso nella storia.
Un Lupo Mannaro Americano a Londra (1981)

Il film horror diretto da
John Landis nel 1982 viene ancora oggi ricordato
come uno dei titoli sui lupi mannari a contenere al suo interno la
migliore scena di trasformazione di un personaggio (da uomo a
bestia) della storia del cinema. Quella scena è talmente
incredibile e potente da aver permesso al film di conquistare
l’Oscar al miglior trucco, oltre a due Saturn Award: miglior film
horror e – ancora – miglior trucco.
A Quiet Place (2018)

A Quiet Place di John
Krasinski è sicuramente uno degli horror moderni più riusciti.
Nella season award del 2018, il film riuscì a conquistare un numero
sconfinato di candidature, nonostante non sia riuscito a vincere
nessun riconoscimento importante. Agli Oscar e ai Golden Globe è
stato candidato rispettivamente per il miglior montaggio sonoro e
per la miglior colonna sonora originale. L’American Film Institute
l’ha inserito tra i dieci miglior film dell’anno, mentre Emily Blunt ha trionfato agli Screen Actors Guild
come migliore attrice non protagonista. Il sequel arriverà nelle
sale americane il prossimo 20 marzo.
Rosemary’s Baby (1968)

Un classico del genere, nonché uno
dei capolavori di Roman Polanski. Un film senza tempo, capace
ancora oggi di affascinare, sedurre e spaventare allo stesso tempo.
Ruth Gordon (interprete di Minnie Castevet) portò a casa l’Oscar e
il Golden Globe come migliore attrice non protagonista, mentre
Polanski ricevette il Directo’s Guild Award. Anche due David di
Donatello nel palmarès della pellicola: miglior regista straniero
(Polanski) e migliore attrice straniera (Mia Farrow).
Alien (1979) e Aliens (1986)

Due dei più grandi titoli
appartenenti al genere horror/fantascientifico, che nonostante
siano stati diretti da due registi diversi (Ridley Scott e James Cameron) e presentino dei toni
altrettanto discordanti, hanno entrambi avuto un successo
incredibile. Il primo Alien ha ottenuto l’Oscar per i migliori
effetti visivi ed una candidatura per la migliore scenografia
(premiata, invece, con il BAFTA). Il secondo, invece, ottenne ben
sette candidature agli Oscar, portando a casa due statuette:
miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali. Entrambi i
capitoli della saga hanno vinto il Saturn Award come miglior film.
Per il suo ruolo in Aliens, Sigourney Weaver ricevette una
nomination all’Oscar e al Golden Globe come migliore attrice.
Scappa – Get Out (2017)

Scappa – Get Out di Jordan
Peele è stato uno dei “casi cinematografici” del 2017.
L’incredibile successo riscosso dal film, culminò con la vittoria –
assolutamente inaspettata – dell’Oscar alla migliore sceneggiatura
originale. Il film ottenne altre tre candidature: miglior film,
miglior regia e miglior attore protagonista (Daniel Kaluuya). La
sceneggiatura di Jordan Peele conquistò anche il Writer’s Guild
Award, mentre l’American Film Institute lo inserì tra i dieci
migliori film dell’anno.
Il Silenzio degli Innocenti (1991)

Uno dei più grandi film della storia
del cinema, nonché uno dei titoli il cui genere di appartenenza è
stato ampiamente dibattuto. Un thriller? Un dramma? Un poliziesco?
O addirittura un horror? Semplicemente, il capolavoro del compianto
Jonathan Demme è tutte queste cose messe insieme, e anche di più.
Ad oggi, è il terzo film, dopo Accadde una
notte e Qualcuno volò sul nido del cuculo, ad
aver vinto i cinque premi Oscar più ambiti: miglior
film, miglior regia (Demme), miglior attore (Anthony
Hopkins), miglior attrice (Jodie Foster)
e sceneggiatura (Ted Tally).
L’Esorcista (1975)

Universalmente riconosciuto come il
più grande film horror di tutti i tempi, L’Esorcista di William
Friedkin ricevette ben 10 candidature agli Oscar, incluso quella
per il miglior film (vero e proprio clamore per l’epoca e per il
genere di film). Due le statuette vinte: migliore sceneggiatura non
originale e miglior sonoro. Tra gli altri riconoscimenti importanti
che il classico si è aggiudicato, ricordiamo quattro Golden Globe
(miglior film, miglior regia (Friedkin), migliore attrice non
protagonista (Linda Blair), miglior sceneggiatura) e quattro Saturn
Award (miglior film horror, migliore sceneggiatura, miglior trucco
e migliori effetti speciali).
Fonte: ScreenRant