Home Blog Pagina 1001

16 Anni e Incinta Italia arriva in Italia Paramount Network

0
16 Anni e Incinta Italia arriva in Italia Paramount Network

Le storie più belle di 16 Anni e Incinta Italia, il programma cult di MTV, arrivano su Paramount Network – il canale di intrattenimento di ViacomCBS Networks Italia, visibile sul 27 del digitale terrestre, sul canale 27 di Tivusat e sul 158 di Skyin formato movie per godersele tutte d’un fiato!

La serie, produzione originale di MTV, andrà in onda su Paramount Network per la prima volta nella nuova versione movie, con le storie delle stagioni 4 e 6. L’appuntamento è, quindi, ogni sabato alle 14.00 a partire dal 4 luglio e per tutta l’estate.

16 Anni e Incinta Italia, il programma

16 Anni e Incinta Italia è un programma originale di MTV che indaga il tema della maternità vestendo i panni di adolescenti che vivono questa esperienza unica, a volte anche difficile, in prima persona. Le giovani protagoniste sono ragazze che diventano mamme in un’età molto delicata, spesso senza averlo deciso. Tante storie, volti, pensieri, riflessioni, emozioni contrastanti per una maternità affrontata in giovane età.

Da una parte la gioia, la speranza e dall’altra le piccole e grandi difficoltà e cambiamenti da affrontare. Il docu-film 16 anni e incinta ci racconta tutto questo sentire, vivere, attraverso un linguaggio scevro da giudizi. Un racconto neutrale e senza pregiudizi quindi, fatto di vita quotidiana, di condivisioni sincere e spontanee, che trasporta lo spettatore dentro un mondo fatto di gioie, interrogativi, novità in arrivo, priorità che cambiano. Le protagoniste fronteggiano in maniera diversa la stessa grande esperienza: quella di diventare madri in giovane età. Insieme in questo percorso anche le famiglie, i partner, entrambi parti integranti del racconto.

Le ragazze ci racconteranno come cambia la loro vita, ora che aspettano un bambino. Conosceremo da vicino i loro dubbi, le paure e le insicurezze che si mischiano all’entusiasmo e alla magia che una gravidanza comporta.

16 Anni e Incinta Italia: dove vederlo in tv

16 Anni e Incinta Italia è una produzione ViacomCBS International Studios (VIS) per MTV, realizzata in collaborazione con la casa di produzione Stand By Me.

Il programma andrà in onda per tutta l’estate nell’inedita versione movie solo su Paramount Network, ogni sabato alle 14.00, a partire dal 4 luglio, con le storie delle stagioni 4 e 6. Tutti gli episodi saranno disponibili anche su paramountnetwork.it.

 

Star Wars IX: il ritorno di Palpatine programmato prima de Gli Ultimi Jedi

0

Un concept art inedito di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker dimostra che la resurrezione di Palpatine era stata programmata prima di Gli Ultimi Jedi. L’inaspettato ritorno dell’Imperatore Palpatine ha guidato la trama de L’Ascesa di Skywalker. Tale ritorno è stato ampiamente criticato dai fan, a causa di una scarsa configurazione e di ben poche spiegazioni fornite. Da allora la Lucasfilm ha cercato di approfondire il ritorno del personaggio e di spiegarne come fosse stato possibile attraverso il romanzo ufficiale ispirato a Episodio IX.

Kathleen Kennedy, presidente della Lucasfilm, ha sempre sostenuto che il ritorno di Palpatine è sempre stato parte integrante dei piani dello studio riguardo la trilogia sequel. Le sue affermazioni però sono state totalmente smentite da Colin Trevorrow, il “primo” regista di Episodio IX, che abbandonò il progetto a settembre del 2017 a causa di alcune divergenze creative con la Lucasfilm. Diverso tempo dopo, una copia della sceneggiatura di Trevorrow – chiamata Duel of the Fates – è arrivata online, confermando che Darth Sidious non faceva parte in alcun modo della sua versione del film: secondo Trevorrow, il ritorno di Palpatine è stata un’idea di J.J. Abrams.

Adesso, concept art di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, continuano ad approdare online, con l’artista Phil Szostak che via Twitter ha voluto dire la sua sulla questione del ritorno dell’Imperatore. L’artista Kevin Jenkins ha infatti condiviso un concept relativo alla resurrezione di Palpatine, e Szostak è voluto intervenire per chiarire a che periodo appartenesse la bozza: “Questo schizzo di Palpatine risale al 1 novembre 2017. Ma le prime bozze di Palpatine sono tutte datate all’11 ottobre 2017: si tratta, se avete letto ‘The Art of the Rise of Skywalker’, di pochi giorni dopo l’inizio dei lavori del dipartimento artistico sul film.”

Il ritorno di Palpatine in Star Wars IX è stata un’idea di J.J. Abrams

Ciò conferma che il ritorno di Palpatine fu davvero una delle prime idee che Abrams present alla Lucasfilm quando venne assunto nuovamente per sostituire Trevorrow. Lo stile della bozza ricorderà ai fan la classica serie a fumetti “Dark Empire” del vecchio universo espanso, una storia non canonica in cui un Imperatore clonato tornò a devastare la galassia con delle super armi.

Notare anche l’imbracatura indossata da Palpatine, un elemento che si è fatto strada nella versione finale di Episodio IX. I piani di Abrams per Palpatine erano chiaramente già ben sviluppati in questa fase, il che – francamente – rende la decisione di non spiegare il ritorno dell’Imperatore nella sceneggiatura ancora più sorprendente.

Justice League Snyder Cut: vedremo anche Lanterna Verde?

0
Justice League Snyder Cut: vedremo anche Lanterna Verde?

La Snyder Cut di Justice League arriverà ufficialmente su HBO Max il prossimo anno, e nel frattempo Zack Snyder continua a svelare i suoi piani per la sua versione del film attraverso il social Vero.

Rispondendo alle domande dei fan, il regista si è lasciato andare ad alcuni importanti suggerimenti che potrebbero aver anticipato cosa bisogna aspettarsi dal suo taglio del film, soprattutto in riferimento a certe scene che riguarderebbero sia Jonathan Kent sia l’introduzione del Corpo delle Lanterne Verdi.

Su Vero (via CBM), un fan ha chiesto al regista: “Ho solo una domanda: cosa intendevi con ‘Unite the 7?’. Vedremo Lanterna Verde?”. Snyder ha però risposto in maniera decisamente criptica, postando l’emoji dell’occhiolino.

Quale versione di Lanterna Verde vedremo nella Snyder Cut di Justice League?

Come i più esperti ricorderanno, Yalan Gur, membro del Corpo delle Lanterne Verdi, è apparso brevemente in Justice League durante quel flashback nella battaglia tra gli uomini, gli Atlantidei e le Amazzoni contro Steppenwolf: venne ucciso e il suo anello scomparve per trovare un nuovo ospite, ma è da tempo che si vocifera che Bruce Wayne avrebbe dovuto incontrare TomarRe e Kilowog nel film di Snyder.

Un altro fan ha invece chiesto a Snyder: “Jonathan Kent apparirà ancora una volta nella tua versione di Justice League?”. Purtroppo, anche questa volta il regista ha risposto con un’emoji alquanto criptica, senza confermare o smentire nulla; è probabile, però, che Kevin Costner potrebbe apparire nella versione del cinecomic così come inizialmente concepito da Snyder.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Guardiani della Galassia Vol. 2: il cameo di Stan Lee ispirato dalle teorie dei fan

0

Guardiani della Galassia Vol. 2 contiene al suo interno diversi momenti entusiasmanti, anche se forse il più memorabile di tutti rimane il cameo di Stan Lee che incontra Gli Osservatori: nel film, infatti, “The Man” appare brevemente nei panni di un astronauta su un asteroide intento a parlare con tre membri della specie umanoide extraterrestre.

Per anni i fan hanno ipotizzato che lo stesso Lee potesse essere un Osservatore all’interno dell’universo condivso, ma Guardiani della Galassia Vol. 2 lo ha sempre accreditato come un semplice “Informatore” degli Osservatori. Adesso, il regista e sceneggiatore James Gunn ha confermato che sono state proprio le voci e le teorie messe in piedi dai fan ad ispirare la scena di Lee nel film. In risposta alla domanda di un fan, Gunn ha spiegato: “La connessione di Stan Lee con gli Osservatori in Vol. 2 è stata sicuramente ispirata dalle teorie dei fan.”

Sfortunatamente, l’ultimo cameo di Stan Lee nel MCU è stato in Captain Marvel (appare come passeggero del treno su cui si affrontano Carol Danvers e uno Skrull) e, successivamente, in Avengers: Endgame (appare durante una scena ambientata nel 1970, dove guida un’auto ascoltando musica rock a tutto volume), dal momento che il “papà dei supereroi” è scomparso prima di riuscire a girare il suo cameo in Spider-Man: Far From Home. Ovviamente, la sua eredità sarà ricordata per sempre, e dal giorno della sua morte i Marvel Studios hanno trovato diversi modi per rendere omaggio alla sua opera.

Il futuro dei Guardiani della Galassia al cinema

A proposito del futuro dei Guardiani della Galassia al cinema, l’attesissimo Vol. 3, che sarà nuovamente scritto e diretto da James Gunn, non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021. Nel cast torneranno Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Normal People: recensione della serie tratta da Sally Rooney

0
Normal People: recensione della serie tratta da Sally Rooney

Questa estate, Starzplay ci dà la possibilità di avere accesso ad uno dei prodotti più interessanti che Element Picture ha prodotto per BBC Three e Hulu nei mesi passati. Si tratta di Normal People, serie tv basata sull’omonimo romanzo di Sally Rooney e che, con la collaborazione alla sceneggiatura della scrittrice, è stata diretta da Lenny Abrahamson (Room) e Hettie Macdonald.

La storia è quella delle più semplici: un ragazzo e una ragazza si incontrano al liceo, si innamorano, si trova e si perdono, per poi ritrovarsi da grandi, all’università, e riperdersi ancora, con la stessa rapidità con cui poi tornano a trovarsi. Una ricerca dello spirito, una fame reciproca dei corpi, ma anche un’attrazione e una repulsione che sfugge alle razionali spiegazione per approdare in quei luoghi ondeggianti che ospitano umori e sensazioni.

Normal People racconta la storia “normale” di Marianne e Connell

Così, nel corso della loro vita, Marianne e Connell si rincorrono, mentre ognuno di loro prova a trovare l’equilibrio nelle proprie azioni quotidiane, tutte mirate ad una felicità che sembra irraggiungibile per entrambi. Da una parte Marianne sembra sempre tesa a cercare una punizione dentro a storie che la fanno sentire sottomessa e forse sbagliata, come per espiare chissà quale colpa; dall’altra Connell cerca di fuggire dal suo desiderio di autodistruzione senza però darci la vera dimensione e ragione di questo sentimento. L’uno nell’altra, nel corso degli anni, trovano un attimo di respiro, di pace, ma anche di struggimento, perché sanno che quella pace, quel respiro, non durerà a lungo.

Le regie di Abrahamson e Macdonald si allineano per conferire agli episodi uno stile etereo, omogeneo e apparentemente sempre sospeso nell’indefinitezza di queste esistenze che attraversano il tempo in punta di piedi. Ogni episodio ci porta in avanti con gli anni, i look cambiano leggermente e diventano specchio di personalità sempre più formate. Eppure, non conta per quanto tempo i due possano stare lontani, i loro non detti li attraggono reciprocamente e li fanno ritrovare anche a mesi, anni di distanza.

normal peopleDaisy Edgar-Jones e Paul Mescal, gli interpreti perfetti

Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal, interpreti di Marianne e Connell, sembrano usciti da una copertina di un album indie rock. Sono bellissimi e imperfetti, lei minuta, con lo sguardo dolce, il corpo esile e la ferrea volontà di emergere e sopravvivere anche a se stessa, lui dinoccolato, un po’ storto, strafottente eppure introverso e timido. Entrambi di vivace intelligenza, trovano subito nell’altro un degno avversario, ma questa avversità è composta di attrazione e competizione e sempre, di continuo, dà carburante ad entrambi per andare un po’ più avanti, fino al prossimo pit stop, dove si incontreranno di nuovo.

La musica ricercata, le ambientazioni dai toni freddi, i tempi sempre dilatati, gli sguardi lunghi, i silenzi reiterati, regalano a Normal People un’atmosfera rarefatta, all’interno della quale i due protagonisti si muovono consapevoli solo dell’attrazione reciproca, contro l’opinione e le ipotesi di tutti, contro la fortuna, contro il tempo, persino contro se stessi.

Zack Snyder ha sempre amato il Joker di Jared Leto

0
Zack Snyder ha sempre amato il Joker di Jared Leto

Zack Snyder, regista di Batman v Superman e Justice League, ha ammesso di essere un fan della performance offerta da Jared Leto nei panni del Joker in Suicide Squad. Nonostante il cinecomic di David Ayer sia uscito ormai da diversi anni, il film continua ad essere oggetto di accese discussioni, soprattutto di recente, dopo l’ufficializzazione della release della Snyder Cut di Justice League il prossimo anno su HBO Max.

Sono in molti, infatti, a sperare che al film di Ayer venga riservato lo stesso trattamento che la Warner Bros. ha avuto nei confronti del cinecomic diretto da Snyder. Il regista in persona ha confermato che esiste una Director’s Cut del suo cinecomic e proprio di recente ha chiesto il supporto dei fan: via Twitter, infatti, Ayer ha detto che un’eventuale release della Ayer Cut di Suicide Squad dipenderà soltanto da loro, esortandoli a mettere in piedi una vera e propria campagna al pari di quanto fatto con Justice League.

Uno dei personaggi che, a detta dello stesso David Ayer, sono stati letteralmente “maltrattati” dalle riprese aggiuntive è stato proprio il Joker di Leto: più e più volte, infatti, il regista ha dichiarato che la maggior parte del lavoro dell’attore non è finita nel montaggio finale del film. Grandi cambiamenti sono stati apportati nello specifico alla relazione tra Harley Quinn e il Joker, con quest’ultimo che avrebbe dovuto giocare un ruolo molto più significativo all’interno della storia, rispetto a ciò che abbiamo visto sul grande schermo.

Zack Snyder e il Joker di Jared Leto: “L’ho sempre amato.”

Ad ogni modo, per quanto la performance di Leto sia ritenuta dai più una delle incarnazioni meno riuscite dell’iconico supercriminale, c’è chi invece sembra esserne un grande estimatore. Come confermato attraverso il suo account Vero, infatti, Zack Snyder ha molto apprezzato la performance dell’attore premio Oscar: in risposta alla domanda di un utente che gli ha chiesto proprio cosa ne pensasse dell’interpretazione di Leto, Snyder ha risposto: “L’ho sempre amato in quel ruolo”. Le parole del regista sono state molto apprezzate da Ayer, che via Twitter ha condiviso la breve dichiarazione.

Mission Impossible 7 tra le eccezioni alla quarantena del governo UK

0

Oliver Dowden, segretario della cultura britannico, ha annunciato via Twitter che gli attori, i registi e i produttori (ma non solo) coinvolti in importanti produzioni cinematografiche e televisive internazionali, saranno esclusi dall’obbligo di quarantena di due settimane imposto a chi proviene da paesi ad alto rischio, come ad esempio gli Stati Uniti.

Dal prossimo 10 luglio, infatti, chi proviene da paesi a basso rischio non sarà costretto a rimanere in quarantena in Inghilterra per due settimane: ciò significa che le produzioni di blockbuster come Jurassic World: Dominion potranno iniziare quanto prima in Inghilterra e, con buona probabilità, tenersi più avanti anche nel resto del Regno Unito. Tra le produzioni interessate da queste nuove regole figura anche quella dei due prossimi capitoli di Mission Impossible: come riportato da ScreenDaily, è stato infatti comunicato a Tom Cruise che le riprese potranno ripartire a breve ai Warner Bros. Studios Leavesden, nell’Herfordshire.

Stando alle nuove norme imposte dal governo britannico, le persone coinvolte nelle produzioni cinematografiche e quindi esentate dalla quarantena obbligatoria, potranno vivere e lavorare in aree chiuse e poste a rigidi controlli: l’applicazione di protocolli stringenti è necessaria al fine di garantire un impatto minimo sulla salute pubblica. Le riprese di Mission Impossible 7, dunque, potrebbero partire anche prima di settembre, come dichiarato in precedenza da Tommy Gormley, assistente alla regia. Gormely aveva spiegato che la Paramount Pictures spera di poter ritornare a girare in Italia e in tutte le altre location inizialmente programmate.

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible, Tom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Tessa Thompson anticipa più spazio alla diversità nella Fase 4 del MCU

0

Le prime fasi dell’Universo Cinematografico Marvel sono state prese di mira per non aver abbracciato a sufficienza il concetto di “diversità”. Eppure, sembra che le cose siano destinate a cambiare, con Gli Eterni che introdurrà ufficialmente il primo supereroe apertamente gay e con Shang-Chi che ha coinvolto sia davanti che dietro la macchina da presa maestranze asiatiche.

In una recente intervista con Variety, Tessa Thompson, interprete di Valchiria nel MCU, ha parlato del futuro della rappresentazione di genere nel MCU, con particolare riferimento al suo personaggio, dal momento che nell’atteso Thor: Love and Thunder, Valchiria verrà presentata come una donna apertamente gay che andrà alla ricerca della sua Regina (dal momento che il personaggio prenderà il posto del Dio del Tuono come nuovo Re di Asgard).

“Penso che nella prossima fase dell’Universo Cinematografico Marvel parleremo molto di cosa significa la rappresentazione in quei contesti”, ha spiegato l’attrice. “La verità è che questi film hanno una visibilità globale davvero vasta, e se puoi rappresentare persone di colore, persone con una disabilità, persone appartenenti alla comunità LGBTQ+, allora significa fare qualcosa di veramente importante.”

Tessa Thompson sulla diversità nel MCU: “Sono le nostre differenze a renderci speciali.”

“Ci sono milioni, milioni di persone che vanno al cinema, in particolare giovani. Penso che se possiamo mostrare loro qualcosa che gli somiglia, allora si sentiranno importanti e valorizzati. È proprio quello che avviene all’interno delle storie di questi fumetti, è proprio ciò che raccontano. Sono le nostre differenze a renderci speciali”, ha aggiunto l’attrice.

Parlando nello specifico della rappresentazione del suo personaggio, la Thompson ha dichiarato: “Sono davvero entusiasta del fatto che potremo continuare a infrangere delle barriere su questo fronte, soprattutto di poterlo fare con Valchiaria, perché ci sono tantissimi personaggi queer fichissimi nei fumetti e dovrebbero avere posto sullo schermo.”

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Morto Ennio Morricone, il maestro aveva 91 anni

0
Morto Ennio Morricone, il maestro aveva 91 anni

Si è spento all’età di 91 anni il grande Ennio Morricone, compositore, musicista e direttore d’orchestra, autentico orgoglio italiano. Morricone è morto nella notte in una clinica di Roma, in seguito ad alcune complicanze dovute ad una caduta.

Come ha fatto sapere l’amico e legale Giorgio Assumma, “Morricone ha conservato sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità. I funerali si terranno in forma privata nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza.”

La carriera di Ennio Morricone, universalmente riconosciuto come uno dei compositori più versatili, prolifici e influenti di tutti i tempi, vanta più di 500 composizioni tra film, serie tv e opere di musica contemporanea. La fama a livello mondiale è arrivata grazie alle musiche prodotte per il genere del western all’italiana e alle sue frequenti collaborazioni con registi quali Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci.

A partire dagli anni ’70, Morricone diventa uno dei nomi più richiesti a Hollywood, componendo le musiche dei film di registi come John Carpenter, Brian De Palma, Barry Levinson, Mike Nichols, Oliver Stone e Quentin Tarantino. Indimenticabili le musiche composte per pellicole che hanno scritto la storia del cinema e segnato l’immaginario collettivo, come I giorni del cielo, Mission e The Untochables – Gli intoccabili. 

Dopo essere stato nominato 5 volte tra il 1979 e 2001, nel 2007 gli viene conferito il premio Oscar onario alla carriera “per i suoi contribuiti magnifici all’arte della musica da film”. Nel 2016 vince il secondo Oscar grazie alle musiche composte per The Hateful Eight di Quentin Tarantino.

Nel corso della sua straordinaria carriera ha venduto più di 70 milioni di dischi. Tra i riconoscimenti più importanti vinti da Morricone si ricordano tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, ben 10 David di Donatello e anche un Leone d’Oro alla carriera.

Fonte

È per il tuo bene, recensione del film di Rolando Ravello

È per il tuo bene, recensione del film di Rolando Ravello

Prodotto da Picomedia e Medusa Film e disponibile in streaming da luglio 2020 su Amazon PrimeÈ per il tuo bene è l’ultimo lavoro da regista di Rolando Ravello. Il film è tra i tanti a non aver potuto beneficiare di un’uscita in sala, a causa del lockdown, e ad essere passato direttamente alla distribuzione in streaming. Il cast è di tutto rilievo e la commedia, remake del successo spagnolo Es por tu bien,  promette leggerezza e risate.

La  trama di È per il tuo bene

Tre amici non vedono di buon occhio le relazioni sentimentali delle rispettive figlie. Arturo, Marco Giallini, è un ricco avvocato, padre di Valentina, Matilde Gioli, che ha lasciato un collaboratore dello studio paterno il giorno delle nozze per Alexia, Lorena Cesarini, una ragazza di colore che vive di lavoretti. Sergio, Giuseppe Battiston, ha scoperto che sua figlia Sara, Alice Ferri, frequenta il fotografo Luigi, Alberto Lo Porto, molto più grande di lei e noto donnaiolo. Infine Antonio, Vincenzo Salemme, scopre che la figlia Marta, Eleonora Trezza, ha una storia con un rapper, Simone, alias Biondo, che né lui né sua moglie, Valentina Lodovini, considerano un tipo raccomandabile. Così i tre uniscono le forze per cercare di liberarsi di questi scomodi partner, mentre discutono con le rispettive mogli, che spesso non sono d’accordo coi loro piani. Inscenare un furto, assoldare una escort e nascondere droga in uno zaino basteranno a far cambiare idea alle figlie?

Un remake noioso e pieno di stereotipi

È per il tuo bene ha il sapore di un progetto costruito a tavolino, pensando di sfruttare il successo della commedia spagnola Es por tu bien, diretta nel 2017 da Carlos Therón, con Javier Camara, co-prodotta da Mediaset Spagna e basata su un soggetto di Josep Gatell e Manuel Burque. L’idea è farne un remake che si spera altrettanto fortunato, puntando molto su un cast di grossi nomi.

Posto che l’originale era una commedia piuttosto semplice, più comica che profonda, anzi puramente disimpegnata, che si muoveva in superficie sul tema delle dinamiche padri-figlie, suoceri-generi, si sarebbe comunque potuto ottenere un risultato di buon intrattenimento, con qualche guizzo ad illuminare il tutto e un susseguirsi di siparietti godibili, animati da interpreti tra i più dotati del nostro cinema.

Purtroppo questo non è. La sceneggiatura, a cura dello stesso regista e di Fabio Bonifacci, è meccanica, con diverse incongruenze e momenti che scivolano pericolosamente verso il patetico, come l’inseguimento all’aeroporto tra Sergio e Luigi, e il personaggio stesso di Luigi, interpretato da Alberto Lo Porto, in molti suoi momenti. Ma lascia perplessi anche Valentina, che subito dopo aver lasciato sull’altare il fidanzato, dice di volere un figlio con la sua nuova compagna, aggiungendo: “è da tanto che ci pensiamo”. Lo stesso Arturo rischia di mandare all’aria la sua carriera e la sua vita per impedire alla figlia di stare con chi vuole. La moglie di Antonio cambia repentinamente idea sul fidanzato della figlia, passando dall’intransigenza più dura alla comprensione più profonda. Non mancano alcune scene madri quasi in stile mucciniano, immotivate, specie da parte delle mogli. Bonifacci, che pure ha scritto commedie italiane di successo, divertenti ma intelligenti come Si può fare, Benvenuto Presidente, Amiche da morire o anche disimpegnate ma godibili, qui costruisce una commedia scialba, senza mordente. C’è poco lavoro sull’organicità, sulla congruenza, in favore della  comicità di situazione, di gag accostate una all’altra all’interno della narrazione. Però, questa scelta non è efficace perché il ritmo resta lento e il film procede stancamente.

In quanto al contesto, poi, è quasi del tutto assente, se si eccettua la disparità sociale fra il ricco avvocato Arturo con la sua sontuosa villa, e i due amici. Il film è incentrato sulla dimensione personale della famiglia, dei rapporti genitori-figli e di coppia, ma non si entra mai davvero nella sostanza di questi rapporti. La famiglia non è indagata a fondo. Si rimane in superficie, con personaggi piatti e stereotipati. Sono tipi umani: il rapper, l’extracomunitaria che fa lavoretti, il donnaiolo, l’impulsivo, il ricco, l’ex galeotto e le tre mogli più o meno disperate.

Un cast stellare che non brilla in È per il tuo bene

Questo quinto lavoro dietro la macchina da presa di Rolando Ravello punta molto sulla presenza di alcuni pezzi da novanta del nostro cinema. Il regista torna a dirigere Marco Giallini, già visto in Tutti contro tutti ed è proprio lui a regalare qualche sporadica risata con le sue spontanee uscite in romanesco, ma comunque insieme ai suoi compagni di viaggio non riesce a reggere il peso del film. Giuseppe Battiston viene confinato a un ruolo ripetitivo, che non gli dà la possibilità di esprimersi a pieno. Lo stesso Vincenzo Salemme, che sulla carta dovrebbe essere l’interprete perfetto per questo tipo di commedie, che vivono di efficaci botta e risposta con i compagni di scena, qui non riesce a far sorridere. Alle interpreti succede lo stesso. Isabella Ferrari, Valentina Lodovini e Claudia Pandolfi soffrono nell’essere relegate in subordine rispetto ai succitati colleghi, in quanto i ruoli delle consorti disegnati per loro restano secondari. Così come Matilde Gioli: il suo personaggio non possiede la spinta dirompente che avrebbe potuto avere. Il buon cast, insomma, non riesce a prendere il timone della commedia e traghettarla verso il successo.

È per il tuo bene, il lavoro di un regista dal talento offuscato

Ne risulta una commedia troppo esile, in cui Ravello sembra quasi abdicare, sacrificando la sua capacità di osservare sia la società in cui vive, sia il mondo più ristretto di una coppia con sguardo acuto, cogliendone aspetti comici ma anche di riflessione. Quella capacità che gli ha dato spessore come interprete, che ha mostrato da sceneggiatore – collaborando ad esempio alla scrittura di Perfetti sconosciuti – e naturalmente da regista nell’affresco sociale tragicomico e spassoso dell’esordio Tutti contro tutti o con la commedia romantica dai toni lievi Ti ricordi di me, rispetto ai quali il suo smalto appare sbiadito.

Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga, recensione del film con Will Ferrell

Disponibile dal 26 giugno in streaming su Netflix, Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga è il nuovo film di David Dobkin, The Judge, 2 single a nozze. Il regista si affida a un binomio col quale aveva già lavorato proprio in quest’ultimo film, scegliendo Rachel McAdams e Will Ferrell come protagonisti di un viaggio romantico e musicale all’inseguimento di un sogno.

Lars Erickssong, Will Ferrell, ha un sogno fin da quando era bambino: partecipare all’Eurovision Song Contest e vincerlo. Ormai quarantenne, però, con la sua musica non ha mai varcato i confini dell’Islanda ed è conosciuto nella piccola cittadina di Húsavík in cui vive più per il suo comportamento goffo e il suo abbigliamento a dir poco originale, sulla scena e non, che per il talento artistico. Assieme alla sua amica Sigrit, Rachel McAdams, ha formato i Fire Saga, che si esibiscono in piccoli locali di provincia. Tutto cambia quando per una serie di eventi fortuiti, i due vengono scelti per rappresentare l’Islanda proprio all’Eurovision. Nessuno scommette su di loro, tutti vedono profilarsi una sonora sconfitta, ma i due sono determinati a giocare le carte a loro disposizione. In un susseguirsi di comici imprevisti, i due scopriranno cosa vogliono davvero dalla vita. Ma riusciranno a conquistare il pubblico dell’Eurovision?

Una commedia che gioca sui contrasti con qualche ingenuità di troppo

In questa commedia musicale a sfondo romantico Dobnick gioca sui contrasti. Sigrit e Lars sono due opposti: lei è bella, dolce, angelica, la sua voce è limpida e il talento indubbio. Intonando poche note sa catturare il pubblico – McAdams mette tutta la delicatezza di cui è capace nelle vesti di cantante, senza rinunciare all’ironia e agli aspetti da commedia del suo personaggio, rivelandosi un’attrice poliedrica.  Lars è goffo, impacciato, sguaiato, non è certo un adone e le sue doti canore sono trascurabili.

Will Ferrell è spesso sopra le righe, a partire dall’aspetto, con qualche ingenuità di troppo, forse eccessiva anche per un film comico con tratti farseschi e demenziali. Basti pensare a quella anagrafica: Ferrell sarebbe un quarantenne, figlio di Pierce Brosnan, che veste appunto i panni del burbero padre, Erick Erickssong. Chi lo apprezza troverà anche qui di che sorridere delle sue gag strampalate, delle cadute rovinose e del suo imperturbabile rialzarsi, ma i meccanismi comici sono ripetitivi e due ore paiono eccessive. Il filone romantico della trama che coinvolge i protagonisti è molto semplice e non riserva sorprese. Il film è scritto da Andrew Steele e dallo stesso Will Ferrell, anche produttore.

Eurovision Song ContestEurovision Song Contest, il musical e l’ambientazione

Interessante l’aspetto musicale, a partire dalla scelta di incentrare il racconto sulla manifestazione dell’Eurovision Song Contest, che quest’anno si è svolta senza gara tra i paesi partecipanti, trasformata dall’emergenza legata al Covid 19. Questo tipo di contest è forse poco noto oltre i confini europei e il film contribuisce ad illustrarne il meccanismo: un palcoscenico per la musica pop europea con un aspetto scenografico importante per dare più risalto possibile ai brani. Si susseguono le performance dei rappresentanti delle diverse nazioni. Fra le più efficaci nel film quelle della cantante e attrice Demi Lovato nel ruolo di Katiana, che si contende coi Fire Saga la rappresentanza islandese alla gara, ma anche quelle della concorrente greca Mita Xenakis, Melissanthi Mahut  e la più spettacolare, quella del cantante russo Alexander Lemtov, Dan Stevens, noto per la sua partecipazione alla serie televisiva Downtown Abbey, in un ruolo divertente e godibile. Come detto, però, quella che davvero sembra nata per esibirsi davanti a un microfono è Rachel McAdams. Perfettamente a suo agio nei panni di Sigrit, coinvolge ed emoziona cantando lei stessa i brani, come anche Will Ferrell, il cui contributo canoro è però meno rilevante. Le musiche sono di Atli Örvarsson.

Nella colonna sonora, poi, non possono mancare gli islandesi Sigur Rós. L’altro elemento di interesse del film è infatti proprio l’inusuale ambientazione islandese, che ben si adatta a questa commedia. Un mondo un po’ a sé stante, popolato di elfi e pescatori, a stretto contatto con la natura. Senza peraltro tralasciare la natura e le imponenti architetture della Scozia, dove si svolge l’Eurovision.

Chi ama questa manifestazione e si sente orfano della competizione, può recuperarne lo spirito con Eurovisioni Song Contest – La storia dei Fire Saga, che conta su una Rachel McAdams in grande forma, mentre la comicità di Will Ferrell appare un po’ sotto tono.

Nastri d’Argento 2020: guarda la diretta dal MAXXI

0
Nastri d’Argento 2020: guarda la diretta dal MAXXI

La cerimonia di premiazione dei Nastri d’Argento 2020 si svolgerà lunedì 6 luglio, dal Museo Maxxi a Roma con la conduzione di Anna Ferzetti e sarà trasmessa in diretta dalle 21.10 su Rai Movie.

Ecco il video Youtube con la diretta della cerimonia di premiazione dei Nastri d’Argento 2020.

Black Widow: le scene post credits anticiperanno l’arrivo di un famoso villain?

0

I fan del Marvel Cinematic Universe in astinenza da film possono mettersi l’anima in pace: bisognerà aspettare la prima settimana di novembre per vedere sul grande schermo il prossimo film della Casa delle Idee. L’arrivo di Black Widow darà il via ufficialmente alla Fase Quattro e darà al pubblico la possibilità di dire addio a Scarlett Johansson nella maniera appropriata. Ma nonostante il film sia un prequel, non c’è dubbio che lo studio lo utilizzerà come ponte per cominciare a porre le basi per ciò che verrà molto presto, in futuro.

Una recente fuga di informazioni avrebbe rivelato i dettagli delle due scene post-credits del film, e pare che queste scene, entrambe o soltanto una, saranno un ponte che preannuncerà in qualche modo l’arrivo di Doctor Doom.

Da quello che comprendiamo, il momento in questione coinvolgerà qualcuno della Latveria che magari nominerà soltanto la nazione immaginaria e il suo sovrano mascherato, aprendo la strada al suo arrivo. Oltre a questo, i dettagli rimangono confusi, ma pare che il villain verrà sicuramente anticipato.

Black Widow, il trailer finale

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow. Il film uscirà il 6 novembre.

Letizia Battaglia – Shooting the mafia, dal 16 luglio al cinema

0
Letizia Battaglia – Shooting the mafia, dal 16 luglio al cinema

I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection sono liete di annunciare che il documentario LETIZIA BATTAGLIA – SHOOTING THE MAFIA di Kim Longinotto, dopo aver preso parte a numerosi festival nazionali e internazionali, arriverà nei cinema italiani a partire dal 16 luglio, data in cui ricorre l’anniversario della Strage di via D’Amelio a Palermo nel 1992 in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino.

LETIZIA BATTAGLIA – SHOOTING THE MAFIA è un ritratto personale e intimo di Letizia Battaglia – fotografa palermitana, fotoreporter per il quotidiano L’Ora e pioniera del fotogiornalismo simbolo della lotta contro la mafia. Nota come la “Fotografa della mafia” e testimone della vita e della società del nostro Paese, Battaglia è riconosciuta come una delle figure più importanti della fotografia contemporanea per i suoi scatti saldamente presenti nell’immaginario collettivo e per il valore civile ed etico da lei attribuito al fare fotografia. Una vita vissuta senza schemi: dalla fotografia di strada, per documentare i morti di mafia, all’impegno in politica, Letizia Battaglia è stata una figura fondamentale nella Palermo e nell’Italia tra gli anni Settanta e Novanta. Intrecciando interviste e testimonianze d’archivio, Kim Longinotto racconta la vita di un’artista passionale e coraggiosa, mostrando non solo un’esistenza straordinaria e anticonformista, ma anche uno spaccato di storia italiana. In cerca di una libertà che passa per il sogno di una Sicilia sciolta dalle catene della mafia. LETIZIA BATTAGLIA – SHOOTING THE MAFIA sarà distribuito in Italia dal 16 luglio da I Wonder Pictures all’interno delle I Wonder Stories.

Gli Eterni: Kumail Nanjiani rimpiange le foto della sua trasformazione

0

In una recente intervista con The Hollywood Reporter (via The Direct), l’attore Kumail Nanjiani ha parlato de Gli Eterni e del suo ruolo nell’atteso film Marvel che arriverà al cinema il prossimo anno. In precedenza avevano fatto il giro del web le immagini dell’attore pakistano che testimoniavano la sua incredibile trasformazione fisica per il cinecomic, nel quale avrà il ruolo di Kingo, un essere potente ed immortale che cerca di tenere nascosta la sua identità sulla Terra diventando un attore di Bollywood.

Parlando delle sue origini e del fatto che sarà il primo attore pakistano ad interpretare un supereroe, Nanjiani ha spiegato: “È stato molto importante perché era qualcosa che volevo davvero. Naturalmente c’è molta pressione sul fatto che sono ‘il primo’. L’unico modo per alleviarla sarebbe avere molti più attori pakistani che hanno accesso a questo tipo di ruolo. Io, in quanto persona singola, non posso rappresentare un intero gruppo di persone, perché le nostre esperienze sono totalmente diverse. Al di là di ciò, quando ho ottenuto la parte non ho pensato al voler apparire come un tipico attore hollywoodiano che interpreta un supereroe tradizionale. Per me la cosa più importante era proprio il fatto di essere il primo attore pakistano ad interpretare un personaggio del genere.”

Parlando invece dell’approccio al personaggio di Kingo, ha aggiunto: “Ho affrontato il ruolo in un modo diverso rispetto alle precedenti opportunità che avevo avuto. Ci sono degli estremi, degli stereotipi, che un attore come me in genere occupa, e oltre quegli non riesce mai a spingersi. Volevo che questo personaggio fosse molto diverso rispetto alle tipologie di uomo o ragazzo che avevo interpretato in passato. Ho interpretato spesso dei deboli o degli sfigati, quindi volevo che questo personaggio fosse davvero cool, pieno di gioia. Diciamo che ho definito questo personaggio in base a ciò che non avevo mai fatto e che avevo voglia di fare.”

Kumail Nanjiani e la trasformazione per Gli Eterni: “Sono stato ossessionato dal mio aspetto.”

Kumail Nanjiani ha poi ricordato gli scatti che hanno testimoniato la sua incredibile trasformazione fisica per il ruolo e che sono diventate virali (con Pornhub, il più grande sito di porno free al mondo, che gli ha persino regalato un abbonamento gratuito della durata di ben dieci anni), dichiarando: “Le mie zie mi hanno detto che erano davvero orgogliose di me. Non me l’aspettavo. È diventato tutto molto più grande di quanto pensassi. Se avessi saputo che sarebbe stato così, probabilmente non l’avrei fatto. Sono arrivato ad odiare quelle foto, perché improvvisamente il mondo intero si concentra sul tuo aspetto. Ovviamente volevo quella reazione, ma poi quando la ottieni diventa tutto un po’ strano. Sono stato ossessionato dal mio aspetto e tutto ciò che vedevo erano difetti.” 

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

Marvel Fase 4: i team-up tra eroi che vorremo vedere

Marvel Fase 4: i team-up tra eroi che vorremo vedere

Avengers: Endgame è diventato non soltanto il maggior incasso di tutti i tempi, ma anche il film che ha segnato la fine del MCU così come lo avevamo imparato a conoscere e ad apprezzare. Le linee narrative di moltissimi dei Vendicatori principali si sono ufficialmente concluse e nuovi teamp-up dovrebbero vedere la luce in futuro. ComicBookMovie ha raccolto 10 possibili nuove squadra che potrebbero catalizzare, tra film e serie tv, il futuro assetto narrativo dell’Universo Cinematografico Marvel:

Captain Marvel & Spider-Man

Abbiamo visto una breve collaborazione tra Spider-Man e Captain Marvel in Avengers: Endgame, ma i Marvel Studios non hanno nemmeno iniziato a scavare nella possibile dinamica tra questi due eroi. Se da un lato approfondire una possibile storia d’amore è fuori discussione a causa della differenza di età, dall’altro sarebbe un vero spasso vedere Peter Parker apparire nel sequel di Captain Marvel e unirsi a Carol Danvers mentre si dirige nello spazio.

Dopotutto, il simpatico arrampicamuri non è estraneo a quel tipo di ambientazione grazie ad Avengers: Infinity War; sarebbe particolarmente gratificante vedere Spidey incontrare Talos… e il vero Nick Fury! Se è vero che Captain Marvel 2 adatterà “Secret Invasion”, allora questa è una storia alla quale Spider-Man potrebbe prendere parte in diversi modi.

Speed & Wiccan

Il primo sguardo che abbiamo avuto la possibilità di dare a WandaVision sembra aver confermato che Scarlet Witch e Vision avranno dei gemelli; i fan dei fumetti li conosceranno come Speed ​​e Wiccan, entrambi membri degli Young Avengers. È da tempo che si parla del fatto che i Marvel Studios avrebbero già provinato un paio di giovani attori per interpretare i due eroi.

Se dovesse davvero accadere di vederli entrare in azione per cercare di salvare la madre e il padre, l’introduzione di Speed ​​e Wiccan potrebbe portare a molte storie davvero interessanti, soprattutto perché si parla di due personaggi che sono stati “concepiti” attraverso la magia…

Spider-Man & She-Hulk

Alla fine di Spider-Man: Far From Home, Mysterio ha smascherato l’identità segreta di Peter Parker al mondo intero, e lo ha incastrato sia per il suo omicidio che per l’attacco di Londra. Inutile dire che il simpatico arrampicamuri è ora destinato ad essere un criminale ricercato che avrà bisogno di una rappresentanza legale.

È qui che Jennifer Walters potrebbe entrare in gioco, un personaggio specializzato in leggi sovrumana che già conosciamo. I Marvel Studios potrebbero usare Spider-Man 3 per presentarla ufficialmente, prima che la serie dedicata a She-Hulk arrivi su Disney+. È anche ipotizzabile che la sua storia di origine venga raccontata nel terzo film dedicato a Spidey, se solo la Marvel riuscisse a convincere Mark Ruffalo ad apparire in un cameo…

Vedova Nera & Occhio di Falco

Sulla base di ciò che abbiamo visto finora di Black Widow, la maggior parte della storia sarà ambientata tra gli eventi di Captain America: Civil War e quelli di Avengers: Infinity War. Tuttavia, ci sono state alcune voci secondo cui anche la storia delle origini di Natasha Romanoff verrà raccontata in qualche modo, ed è qui che potrebbe entrare in gioco questo team-up!

Fu The Avengers a suggerire per la prima volta il passato di Vedova Nera con Occhio di Falco, e siamo tutti d’accordo che è arrivato il momento di capire cosa sia successo realmente a Budapest, quando Clint l’ha reclutata per lo S.H.I.E.L.D. Questo tassello della storia potrebbe essere facilmente raccontato attraverso un flashback; inoltre, non sarebbe male neanche sapere si più sul passato di Nat col Soldato d’Inverno…

Doctor Strange & Spider-Man (la versione di Sam Raimi)

Doctor Strange in the Multiverse of Madness esplorerà il concetto del Multiverso all’interno del MCU. Anche se non siamo ancora certi del modo in cui tale realtà alternativa verrà resa da un punto di vista cinematografico, sappiamo che ciò potrebbe condurre all’incontro tra lo Stregone Supremo ed altre versioni di personaggi ben noti ai fan dell’Universo Marvel.

Con Sam Raimi al timone del sequel, nulla esclude che nel film potrebbe fare la sua apparizione – ovviamente in uno dei viaggio nel tempo dello Stregone Supremo – lo Spider-Man di Tobey Maguire, dando così vita ad uno dei migliori cameo mai visti nell’universo condiviso. Una breve collaborazione tra Strange e Spidey sarebbe sorprendente da vedere, e sarebbe ancora più divertente se il simpatico arrampicamuri di Tom Holland incontrasse la sua controparte in un universo alternativo.

Loki & Loki

Sembra quasi che Sophia Di Martino interpreterà la versione femminile di Loki nell’annunciata serie Disney+, e considerato i piani dei Marvel Studios di voler esplorare il Multiverso, è probabile che il personaggio verrà da un’altra “Terra”. Sulla base dei primi materiali dal set, sembra che la TVA (la Time Variance Authority) recluterà il Dio dell’Inganno per fermarla, cosa che potrebbe però condurre ad un ipotetico team-up.

Il Loki che vedremo nelle serie è ancora cattivo, dal momento che gli eventi di Thor: The Dark World non hanno ancora avuto luogo. Di conseguenza, questa versione di Loki probabilmente non sarà in grado di resistere all’idea di una squadra potenzialmente letale. Soltanto il tempo ci darà cosa racconterà davvero la serie, ma la prospettiva di due Loki che uniscono le forze è troppo eccitante per lasciarsela sfuggire…

Thor & Valchiria

Sempre a proposito di Asgardiani, c’è un’altra grande squadra che ci auguriamo di vedere in Thor: Love and Thunder. Se Thor: Ragnarok ha raccontato di un’alleanza memorabile tra il Dio del Tuono di Chris Hemsworth e la Valchiria di Tessa Thompson, questo nuovo sequel deve far sì che quest’ultima e il nuovo Thor della Jane Foster di Natalie Portman facciano squadra.

Sarebbe un qualcosa con il quale il regista Taika Waititi potrebbe divertirsi tantissimo. Naturalmente, ciò non significa che il Thor originale debba essere messo da parte: è pur vero però che se questo nuovo film servirà come passaggio dell’eredità, allora ha più senso che il nuovo Thor e il nuovo re di Asgard guidino la lotta contro il misterioso antagonista principale del film.

Scarlet Witch & Doctor Strange

I Marvel Studios hanno confermato che la Scarlet Witch di Elizabeth Olsen farà parte del  cast di Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Sulla base di ciò che sappiamo al momento su WandaVision, è probabile che Wanda cadrà sotto il controllo di un cattivo come Incubo e che, in realtà, sarà l’antagonista del sequel.

È un’idea che ha sicuramente del potenziale, ma forse è più eccitante pensare a questi due personaggi come ad una vera e propria squadra. Combinare i poteri che alterano la realtà di Wanda con le formidabili abilità di Stephen Strange porterebbe ad una dinamica maestro/allievo che sarebbe divertente da approfondire.

Captain America & Bucky

Nei film dei Marvel Studios, il personaggio di Bucky è stato messo quasi sempre in disparte: spesso ci è stata tolta la possibilità di vedere Steve Rogers e il suo vecchio amico combattere insieme, se non per poco più di qualche secondo…

The Falcon and the Winter Soldier mostrerà – dopo il finale di Endgame – come Sam Wilson raccoglierà l’eredità di Captain America: vedere quindi Bucky maggiormente al fianco dell’eroe a stelle e strisce (anche se non nelle fattezze di Steve Rogers) è un qualcosa che i fan si meritano assolutamente.

Spider-Man & Daredevil

Perché non portare Daredevil nell’Universo Cinematografico Marvel? I fan non vedono l’ora di vedere questo team-up e un  riavvio del personaggio di Matt Murdock sarebbe probabilmente necessario per far sì che ciò accada.

Ci sono molti modi in cui i Marvel Studiso potrebbero reintrodurre il personaggio: ad esempio, Matt potrebbe rappresentare il giovane Peter Parker in tribunale in Spider-Man 3, regalando così ai fan la squadra che aspettano da anni e preparando il terreno per il futuro di Daredevil nel MCU.

ShorTS International Film Festival 2020, dal 4 al 12 luglio

0
ShorTS International Film Festival 2020, dal 4 al 12 luglio

Comincia sabato 4 luglio la 21° edizione di ShorTS International Film Festival 2020, la manifestazione cinematografica triestina che quest’anno sbarca sul web fino a domenica 12 luglio grazie a MYmovies, partner tecnico dell’evento. Tutte le proiezioni, eventi e masterclass del Festival sono a ingresso gratuito; i film e cortometraggi in concorso saranno visibili, sempre gratuitamente, su MYmovies: al seguente link è possibile registrarsi gratuitamente per seguire la manifestazione: https://www.mymovies.it/live/shorts/

Dopo la cerimonia di inaugurazione, che si svolgerà sabato 4 luglio alle ore 20.00 in diretta streaming su MYmovies, sarà Il grande passo di Antonio Padovan a inaugurare l’edizione 2020 di ShorTS, che verrà proiettato fuori concorso come film di apertura in streaming gratuito sempre su MYmovies. Presentato in concorso al 37° Festival di Torino, il film vede protagonisti Stefano Fresi e Giuseppe Battiston, al centro di una storia che parla del sogno di andare sulla luna.

I due attori interpretano due fratelli da sempre distanti, l’uno a Roma e l’altro nel profondo Veneto, che imparano a conoscersi. Da quando, a sei anni, Dario Cavalieri (Giuseppe Battiston) ha visto in diretta le immagini del primo sbarco sulla Luna, non ha mai smesso di volerci andare. Mario Cavalieri (Stefano Fresi) gestisce una ferramenta di quartiere a Roma, fino al giorno in cui la sua esistenza viene sconvolta dallo squillo del telefono. Suo fratello Dario è in prigione. Mario si ritrova a essere l’unico che può occuparsi di quel fratello che ha visto una sola volta in vita sua. I due fratelli, tanto simili fisicamente quanto differenti caratterialmente, si ritroveranno soli di fronte a un’impresa impossibile.

Lo ShorTS International Film Festival apre con Il grande passo

Le proiezioni online proseguono su MYmovies con la sezione Maremetraggio, dedicata ai migliori corti premiati nei maggiori festival internazionali. In programma sabato 4 luglio, tra gli altri, il corto italiano “Inverno” di Giulio Mastromauro, premiato quest’anno come miglior cortometraggio ai David di Donatello, l’animazione australiana in stop-motion “Lost & Found” di Andrew Goldsmith e Bradley Slabe, una storia sull’altruismo del vero amore, e il documentario breve “Mars, Oman” di Vanessa del Campo Gatell, che racconta le simulazioni delle spedizioni su Marte realizzate in Oman.

Appuntamento anche con lo ShorTS Pitching Training, workshop organizzato dall’Associazione Maremetraggio in collaborazione con Nisi MasaEuropean Network of Young Cinema che si svolgerà interamente online venerdì 3 e sabato 4 luglio dalle 10 alle 19: due giorni di formazione durante i quali i partecipanti, su base mondiale di selezione, impareranno come realizzare presentazioni (pitch) efficaci e persuasive dei loro progetti di realizzazione di cortometraggi. Le lezioni saranno tenute in lingua inglese, come sarà anche per i pitching che a fine workshop i partecipanti esporranno di fronte a una rosa ristretta di produttori selezionati.

Arma Letale: Danny Glover aggiorna sul nuovo capitolo della saga

0
Arma Letale: Danny Glover aggiorna sul nuovo capitolo della saga

Arma Letale è uno dei franchise action più amati e celebrati della storia. A gennaio era arrivata la notizia che un quinto capitolo della saga era stato ufficialmente messo in sviluppo. Oggi Danny Glover, star della serie insieme a Mel Gibson, ha aggiornato proprio in merito al progetto.

In una recente intervista con Variety, l’attore 73enne ha confermato che “ci sono della della discussioni” lo scorso gennaio in merito ad un nuovo film del franchise che dovrebbe vedere sia il suo ritorno che quello di Gibson. “Non voglio dire nulla in merito alla sceneggiatura che ho letto, ma trovo che la trama sia fortemente connessa con alcune delle cose che stiamo vivendo oggi”, ha spiegato Glover.

“Però era Gennaio. Le cose cambiano in maniera veloce. Ma sì, ne abbiamo parlato. Tutto quello che posso dire è che, se accadrà davvero, sarà straordinario. Sarebbe interesse se il nuovo film potesse aiutarci a capire di più il mondo in cui viviamo oggi… il quadro politico, il quadro economico. Soprattutto, aiutarci a capire quella parte della nostra comunità che di recente è stata colpita dalla violenza della polizia… quali sono i tipi di standard e che tipo di potere esercita.”, ha aggiunto l’attore. 

Il successo della saga di Arma Letale

Creata da Shane Black, la saga di Arma Letale ha debuttato nel 1987 con il primo film diretto da Richard Donner. Il film seguiva le vicende del sergente della Omicidi Roger Murtaugh (Glover) che veniva messo in coppia con il sergente Martin Riggs (Gibson), trasferito dalla narcotici. A fronte di un budget di 15 milioni di dollari, all’epoca dell’uscita in sala il film ne incassò 120 milioni, dando vita ad un franchise composto da tre sequel (sempre con protagonisti la coppia Glover/Gibson) e anche ad una serie tv con Damon Wayans e Clayne Crawford andata in onda su Fox per tre stagioni.

Suicide Squad Ayer Cut: il regista chiede il supporto dei fan

0
Suicide Squad Ayer Cut: il regista chiede il supporto dei fan

David Ayer, regista di Suicide Squad, ha detto espliciamente ai fan che sono loro a doversi “attivare” per far sì che la Director’s Cut del suo film venga ufficialmente rilasciata. Come sappiamo ormai tutti, la produzione del cinecomic è stata particolarmente travagliata, con la Warner Bros. che ha ordinato una massiccia sessione di riprese aggiuntive, cambiando radicalmente la visione di Ayer, al punto da rendere il film arrivato al cinema qualcosa di molto diverso dalla sua versione originale.

Negli ultimi mesi, David Ayer ha utilizzato il suo account Twitter per spiegare ai suoi fan e ai fan del film quali sono state le cose che sono state cambiante durante le riprese aggiuntive, in maniera più o meno simile a come fatto da Zack Snyder attraverso Vero con Justice League. Quando è stata ufficializzata la release della Snyder Cut su HBO Max, diversi fan hanno iniziato a chiedere che venisse data una chance anche al taglio di Suicide Squad operato in origine da Ayer.

Adesso il regista, sempre via Twitter, si è unito al coro di tutto coloro che vorrebbero la Ayer Cut del cinecomic uscito nel 2016, rendendo però esplicito un fatto: se i fan vogliono vedere il film, devono dare vita ad una vera e propria campagna via social, al pari di quanto fatto con Justice League. In risposta ad un fan che gli ha chiesto proprio aggiornamenti in merito al suo taglio del film, Ayer ha risposto che tutto è nelle mani dei fan: sono loro, infatti, che devono farsi sentire con HBO Max e con AT&T (proprietaria del servizio di streaming) per rendere ufficiale una release della Ayer Cut.

James Gunn sostiene la Ayer Cut di Suicide Squad

Nelle ultime settimane, a sostenere l’uscita della Ayer Cut di Suicide Squad era stato anche James Gunn, che di recente ha scritto e diretto il nuovo riavvio cinematografica della Squadra Suicida, ossia The Suicide Squad, che arriverà al cinema il prossimo anno. Al momento non sappiamo ancora se il film di Gunn sarà un reboot, un sequel del film di Ayer o un mix di entrambe le cose: la cosa certa è che il regista e sceneggiatore – che in passato aveva dichiarato che i due cinecomic non saranno collegati – non ha alcun problema qualora la Ayer Cut di Suicide Squad dovesse davvero essere rilasciata prima del suo film.

CORRELATE: 

Suicide Squad è un film del 2016 diretto da David Ayer con Will SmithMargot RobbieJared LetoJoel Kinnaman, Jai Courtney, Cara Delevingne, Viola Davis, Scott Eastwood, Raymond Olubawale, Jay Hernandez, Ike Barinholtz, Ted Whittall, Robin Atkin Downes e David Harbour. Nel film i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran segreto da Amanda Waller per costituire la Task Force X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia.

Star Wars: in che modo un Jedi può bloccare i Fulmini di Forza

0
Star Wars: in che modo un Jedi può bloccare i Fulmini di Forza

La saga di Star Wars ha svelato come un Jedi è in grado di bloccare i Fulmini di Forza attraverso l’impiego della spada laser. Gli episodi del franchise hanno sempre mostrato i Fulmini di Forza come l’arma più potente nell’arsenale della Forza dei Sith. Ciò è stato ancora più evidente nel L’Ascesa di Skywalker, quando Palpatine ha scatenato una Tempesta di Forza che ha minacciato di distruggere l’intera flotta della Resistenza.

Parallelamente, però, un Fulmine di Forza sembra essere anche la più grande debolezza di Palpatine. Usare questo potere distruttivo può creare una sorta di dipendenze all’Imperatore, dal momento che lo stesso non riesce a non utilizzarlo, anche quando sarebbe molto più saggio adottare metodi diversi.

In Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, Mace Windu ha deviato il Fulmine di Forza di Palpatine proprio contro l’Imperatore, causando gravi danni al suo corpo. Alla fine de L’Ascesa di Skywalker, Rey ha sconfitto Palpatine una volta per tutte lanciandogli contro il suo stesso potere, usando due spade laser dall’effetto mortale. Ma in  che modo i Jedi riescono a scagliare i Fulmini di Forza contro l’Imperatore con una tale, apparente, facilità?

L’ultimo libro in-universe di Star Wars, “Secrets of the Jedi“, ci permette di venire a capo dell’arcano. Grazie al libro, infatti, si scopre che non è così facile come sembra: infatti, si tratta di un’abilità che solo i maestri Jedi più potenti possono esercitare. Il libro è composto da una serie di scritti appartenenti a Luke Skywalker e composti prima della sua morte ne Gli Ultimi Jedi. In una sezione dedicata alle capacità difensive di una spada laser, Luke spiega:

“La lama di una spada laser può essere utilizzata per bloccare gli attacchi di un’altra spada laser o per respingere il fuoco di un’arma blaster in arrivo. Nelle mani di un maestro esperto, la lama di una spada laser può anche essere utilizzata per reindirizzare quella raffica di esplosioni al nemico che le ha sparate. I Jedi esperti possono persino usare le loro spade laser per bloccare gli attacchi dei Fulmini della Forza generati dai Sith.”

Come può una spada laser essere usata contro i Fulmini di Forza nell’universo di Star Wars?

Secondo Luke Skywalker, questa capacità si sviluppa in maniera graduale: solo i maestri Jedi più esperti e capaci, infatti, possono deviare i Fulmini della Foza. Questa impresa è probabilmente molto rara perché i Jedi, normalmente, non si allenano per combattere contro i Fulmini della Foza. È probabile che uno Jedi abbia bisogno di avere familiarità sia con il Lato Chiaro che con il Lato Oscuro della Forza per poter schivare i Fulmini.

Nella trilogia sequel, l’esclusiva lama viola di Mace Windu simboleggiava quanto il maestro Jedi fosse vicino al lato oscuro, cosa sottolineato maggiormente nel romanzo di Matt Stover “Revenge of the Sith”; parallelamente Rey sembra essere un agente dell’equilibrio, consapevole della propria oscurità interiore, capace persino da sola di generare i Fulmini di Foza come visto ne L’Ascesa di Skywalker.

Secrets of the Jedi” fornisce la risposta sul perché una spada laser possa essere usata in maniera così efficace contro i Fulmini di Forza. Come fa notare Luke, una spada laser genera una carica elettrica: “Brandire una spada laser non è come far oscillare una spada tradizionale, ma si avvicina di più alla gestione di una corrente di potere”, osserva. Quando un Jedi si sintonizza con la Forza, i suoi pensieri e le sue azioni diventano tutte parti dello stesso flusso di energia. Pertanto, quando la lama di una spada laser cattura i Fulmini di Forza, l’energia elettrica viene assorbita dalla sua stessa corrente.

Se questa interpretazione è corretta, Mace Windu e Rey non stanno tecnicamente deviando i Fulimini di Forza contro Palpatine; piuttosto, le loro spade laser li assorbono e li scaricano. Questo spiega perché l’Imperatore non è stato in grado di fermare gli attacchi: non aveva più il controllo del flusso di energia. Ciò significa anche che Rey ha dimostrato un’enorme abilità nella Forza quando blocca l’attacco con due lame, anziché con una: è intimamente legata ad entrambe le lame ed è capace di controllarne lo scarico in maniera notevole.

Via Screen Rant

Silver and Black: il successo di Spider-Man ha cambiato i piani sullo spin-off

0

Nonostante il grandissimo successo di Venom, la Sony Pictures ha deciso di cancellare Silver and Black, spin-off di Spider-Man annunciato per la prima volta nel 2017. La Sony annunciò di aver cancellato il film l’anno successivo, confermando però di aver iniziato a lavorare a due progetti separati, dedicati sempre ai personaggi di Silver Sable e Black Cat.

Adesso, in una recente intervista con Games Radar in occasione della promozione di The Old Guard, Gina Prince-Bythewood, regista che era stata incaricata di occuparsi del progetto, ha parlato nuovamente di quel film, rivelando di non sapere esattamente perché lo spin-off non ha mai più visto la luce.

“La verità è che non lo so”, ha risposto la regista quando le hanno chiesto dello stato del film. “Amo davvero quei due personaggi e ho amato l’idea di averli insieme in un film”. La regista ha poi lasciato intendere – senza scendere nei dettagli – che il successo dei film dedicati a Spider-Man ha stravolto quelli che erano i piani iniziali della Sony: “Credevo che ciò a cui avevamo pensato era davvero buono… unire in maniera organica le storie dei due personaggi. Poi le cose sono cambiate a causa del successo dei film di Spider-Man.”

“C’è una domanda: ‘Hanno davvero senso questi film senza la presenza di Spider-Man? Dovrebbe avere un ruolo di qualsiasi tipo nel film?’. Questa è sempre stata la domanda”, ha continuato Prince-Bythewood. “Mi sono presa due anni di pausa da quel progetto per fare The Old Guard. Una volta che questo film uscirà, sperando che sia un successo, sicuramente tornerò sui miei passi e ricomincerò a parlare con la Sony.”

Quale sarà il futuro dello spin-off Silver and Sable?

Ora, ci sono due modi in cui le dichiarazioni della regista possono essere interpretate: o la Sony non è sicura che questi spin-off possano funzionare senza la presenza di Spider-Man (ricordiamo che Morbius, il prossimo spin-off ad arrivare in sala, sarà pieno zeppo di riferimenti al personaggio), o lo studio sta prendendo in considerazione di rendere gli spin-off qualcosa di autonomo e non troppo dipendente dal personaggio dell’Uomo Ragno e dal suo coinvolgimento nel MCU.

Henry Cavill sull’uscita di Justice League Snyder Cut: “Non sono sorpreso”

0

In arrivo il prossimo anno su HBO Max, la Snyder Cut di Justice League permetterà finalmente ai fan di Zack Snyder di poter godere della versione del cinecomic pensata in origine dal regista. Non sappiamo ancora la data esatta del debutto della Snyder Cut sulla piattaforma di streaming, ma di recente è stato confermato che il lancio avverrà nella prima metà del 2021.

Naturalmente, non solo i fan sono entusiasti all’idea, ma anche i membri della stesso cast del film, che si sono sempre dimostrati solidali nei confronti di Snyder, come ad esempio Henry Cavill, interprete di Superman. In una recente intervista con Variety, l’attore ha però rivelato di non essere sorpreso del fatto che la versione del film di Snyder verrà finalmente rilasciata. Il motivo? Il potere che hanno ormai assunto le piattaforme di streaming nell’odierno panorama dell’intrattenimento audiovisivo.

“Non so se sono sorpreso. Con tutto quello che è successo quest’anno, con il lockdown, i cinema chiusi e i servizi di streaming che sono diventati il principale veicolo d’intrattenimento, non credo possa considerarsi una sorpresa. Penso che sia una di quelle cose che rappresentano a tutti gli effetti un’opportunità, e penso sia fantastico che Zack abbia finalmente l’opportunità di far uscire la sua visione di Justice League. Penso che sia davvero importante per un narratore e un regista. Quando ciò non accade, è sempre un’occasione triste. Ora Zack ha la sua opportunità e sono entusiasta all’idea di guardarlo.”, ha spiegato l’attore. 

Henry Cavill commenta i rumor circa il suo ritorno nei panni di Superman

Naturalmente, durante l’intervista Henry Cavill ha anche parlato della possibilità di tornare ad interpretare Superman e di tutti i rumor che si sono susseguiti nel corso di questi anni: “Le voci sono diventate sempre più insistenti… giorno dopo giorno. A volte è straordinario leggere certe cose, altre invece è più frustrante. Ad ogni modo, la cosa più bella è vedere quanto le persone siano entusiaste di Superman, perché penso sia importante quel tipo di atteggiamento nei confronti di un personaggio così. Se il pubblico ne parla, se qualcuno continua ad inventarsi storie… da una parte va bene, perché significa che vogliono che il personaggio torni sul grande schermo. In un mondo ideale, mi piacerebbe assolutamente interpretarlo di nuovo.”

Le parole dell’attore sembrano smentire la recente “voce” secondo cui lo stesso sarebbe in trattative per tornare nei panni dell’eroe kryptoninao nel DCEU: come emerso nelle ultime settimane, il ritorno in questione dovrebbe essere relegato ad un ruolo di supporto in uno dei prossimi film in uscita (non è stato rivelato quale); quindi, se la voce dovesse essere ufficialmente confermata, comunque non ci saranno possibilità di vedere un’eventuale sequel de L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Brie Larson conferma di aver sostenuto un provino per Star Wars

0
Brie Larson conferma di aver sostenuto un provino per Star Wars

Brie Larson ha confermato di aver sostenuto un provino per entrare a far parte del cast di Star Wars… ma non solo! Dopo la vittoria dell’Oscar come migliore attrice grazie alla sua performance in Room, Larson ha raggiunto la fama a livello mondiale grazie all’interpretazione di Captain Marvel nel MCU.

In un nuovo video postato su YouTube, l’attrice ha parlato della sua carriera e dei vari provini sostenuti, rivelando di aver provato ad entrare non soltanto nel franchise ideato da George Lucas, ma anche di aver sostenuto provini per Hunger Games e per un reboot di Terminator (senza specificare di quale capitolo si trattasse, anche se probabilmente l’attrice è stata provinata per Genisys del 2015).

E proprio a proposito della sua esperienza con Terminator, Larson ha spiegato: “In realtà stavo pensando al reboot di Terminator proprio oggi, perché avevo una gomma a terra e ho pensato: ‘L’ultima volta che ho avuto una gomma a terra è stato quando stavo guidando per recarmi al provino per Terminator’. Ho avuto una gomma a terra poco prima dell’audizione… e alla fine non ho neanche ottenuto il lavoro.”

Brie Larson nella saga di Star Wars grazie a Kevin Feige?

Anche se deve essere stato deludente per Brie Larson non riuscire ad entrare a far parte della saga di Star Wars, alla fine l’attrice è comunque riuscita a conquistare un altro ruolo di tutto rispetto grazie a Captain Marvel. Naturalmente, con il futuro della saga fantascientifica ancora tutto da scrivere, non è da escludere la possibilità che l’attrice possa comunque entrare a far parte di quell’universo… e chissà, magari proprio grazie a Kevin Feige, il boss dei Marvel Studios che, come sappiamo da diverso tempo, è stato incaricato dalla Lucasfilm di scrivere un nuovo film del franchise.

Ricordiamo che, dopo Avengers: Endgame dello scorso anno, Brie Larson tornerà a vestire i panni di Captain Marvel nell’annunciato sequel che arriverà al cinema l’8 luglio 2022. Al momento non sappiamo ancora chi si occuperà di dirigere il film, dal momento che Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo episodio, non torneranno dietro la macchina da presa.

Chris Evans su Steve Rogers: “Mi manca già”

0

Chris Evans ha esordito nei panni di Steve Rogers / Captain America nel 2011 con Captain America: Il Primo Vendicatore. Ironia della sorte, “Il Primo Vendicatore” è stato l’ultimo Vendicatore originale a ottenere un film da solista in Fase Uno, ma l’attore ha comunque conquistato i fan e il pubblico in generale con la sua accattivante performance.

Successivamente Evans ha interpretato l’eroe iconico in altri dieci film, e attraverso le numerose apparizioni di Cap nel MCU, Chris Evans è stato in grado di diventare uno degli interpreti che con maggiore efficacia ha ritratto un eroe sul grande schermo.

Con Evans che passa il testimone di Captain America a Sam Wilson alla fine di Avengers: Endgame, l’attore Marvel è ora libero di portare avanti altri progetti e continuare la sua carriera. Mentre il pensiero di lasciare un franchising sicuro potrebbe essere spaventoso per alcuni, Chris Evans sembra affrontare la sfida frontalmente.

In un’intervista con Backstage, Chris Evans ha parlato a lungo del suo processo di recitazione in generale e del suo approccio per portare Steve Rogers sul grande schermo, promuovendo al contempo la sua nuova serie Apple TV +, Defending Jacob.

Chris Evans spiega perché accettò il ruolo della Torcia Umana

Sul tema di come l’attore ha affrontato le aspettative dei fan nel momento in cui si tratta di dare vita a un personaggio popolare, Evans ha detto: “C’era questa enorme aspettativa che queste persone avevano su di me, l’idea di chi fosse questo personaggio e io dovevo rispettarlo. Il pubblico fa parte di ciò che farà funzionare [questi film] e devo a queste persone la comprensione di ciò che hanno visto.”

Quando invece ha commentato il suo allontanarsi dalla Marvel, ritirandosi dal ruolo di Captain America, Evans ha dichiarato: “Ho adorato il mio periodo alla Marvel; mi manca già, ma non si può negare che è molto eccitante avere la completa libertà di perseguire qualunque cosa il mio appetito creativo desideri.”

Anche se i fan adorerebbero vedere Steve Rogers riapparire ad un certo punto nel MCU, sembra che per ora sia Chris Evans che i Marvel Studios siano pronti per intraprendere il prossimo capitolo dei loro rispettivi viaggi.

Genova Reloaded: dal 4 luglio incontri di cinema e dintorni

0
Genova Reloaded: dal 4 luglio incontri di cinema e dintorni

Genova si ricarica con il cinema. Circuito, dopo i mesi di chiusura forzata, rilancia presentando il festival Genova Reloaded. Incontri di cinema e dintorni prodotto da Circuito con la direzione artistica di Giorgio Viaro, critico cinematografico e direttore del periodico «Best Movie».

Dieci film con ospiti, fra cui due anteprime, una prima assoluta, una chicca in bianco e nero, uno spettacolo in realtà virtuale in scena al Sivori e tante sorprese. Dal 4 al 12 luglio 2020 nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, in collaborazione con Fondazione Palazzo Ducale Genova, i film saranno presentati da registi e interpreti, tutti intervistati da Viaro: Ivano De Matteo, Cristina Comencini, Antonio Padovan, Giuseppe Battiston, Elisabetta Olmi per l’anteprima del film Il grande passo, Valerio Mastandrea (in diretta video), Haifa Al Mansour (in diretta video da Los Angeles) per l’anteprima del suo film La candidata ideale, Zerocalcare per la prima visione di Rebibbia Quarantine – Final Cut, Valentina Lodovini ci parlerà del suo ultimo film Cambio tutto, Elio Germano, protagonista di un film ma anche di un monologo multimediale al Sivori e Omar Rashid che lo ha diretto.

Gennaio 2020: doveva essere l’anno della ripartenza – dichiara Alessandro Giacobbe, amministratore delegato di Circuito – simbolicamente rappresentata dall’inaugurazione del nuovo “ponte di Genova” prevista per l’estate. Quanto successo poco dopo ha invece ridisegnato le priorità, obbligandoci a mesi caratterizzati da una grave emergenza sanitaria e da un blocco di tutte le attività comprese quelle culturali delle sale cinematografiche. L’idea di una settimana di incontri ed eventi, con il Cinema da protagonista principale, assume quindi un sapore di rinascita dopo un’astinenza forzata dal grande schermo che solo in questi ultimi giorni si ripropone al pubblico a dosi ridotte, ma per questo forse ancora più preziose. Da qui l’idea di una “ricarica” di energie che passa attraverso la presenza, quella degli spettatori anzitutto, quella di alcuni amici che verranno a trovarci sia di persona che in collegamento con la promessa di esserci già dall’anno prossimo quando l’evento “Genova Reloaded” potrà riproporsi ancor più ricco e strutturato.

Sono estremamente felice di proseguire la mia “relazione cinefila” con Genova – dichiara Giorgio Viaro, direttore artistico di Genova Reloaded – dopo il Cine&Comic Fest che ho ideato e diretto dal 2017 al 2019 al Porto Antico. Le piazze della città, i suoi chiostri e le sue terrazze sono come tanti teatri a cielo aperto, e da sempre penso che ne facciano la cornice ideale per un evento festivaliero. Genova Reloaded, fin dal titolo, segna una ripartenza: la ripartenza del tessuto socio-culturale cittadino dopo i dolorosi mesi di lockdown; la ripartenza dell’industria cinematografica, che a fatica prova a rideterminare i suoi spazi, in mezzo a tante limitazioni ma anche a nuove opportunità; e la ripartenza di una kermesse che unisce il cinema alle altre arti popolari, a partire dal fumetto. Per tutte queste ragioni, Genova Reloaded è per me l’inizio di una nuova avventura, che mi auguro continuerà e crescerà negli anni, ma al contempo la prosecuzione di tanti progetti e stimoli che la quarantena aveva messo in sospeso. Infine voglio ringraziare Circuito Cinema, che ha creduto fosse il momento giusto, nonostante tutti i rischi, per varare un progetto inedito, e che ormai da anni anche attraverso Academy Two ha trasformato la città di Genova in un polo d’eccellenza per la fruizione cinematografica urbana, portando sugli schermi numerosi capolavori d’essai.

Genova Reloaded.

Genova Reloaded si estende dal 4 al 12 luglio con almeno un appuntamento al giorno.

Si comincia con Ivano De Matteo, che presenterà il suo ultimo film Villetta con ospiti (sabato 4 luglio), con Marco Giallini e Michela Cescon. Cristina Comencini incontrerà il pubblico prima della proiezione del suo nuovissimo film Tornare con Giovanna Mezzogiorno (domenica 5 luglio). Antonio Padovan è il regista de Il grande passo interpretato da Giuseppe Battiston e Stefano Fresi. Il film, in anteprima dopo essere stato presentato con successo al Torino Film Festival, sarà introdotto dal regista, da Battiston e dalla produttrice Elisabetta Olmi, figlia del grande regista Ermanno, che incontreranno il pubblico (lunedi 6 luglio). Il David di Donatello, presente fisicamente in sala, sarà l’ospite inusuale della serata dedicata a Parasite, il film protagonista assoluto della stagione cinematografica con cui si apre il festival, vincitore della Palma d’oro di Cannes, di quattro Premi Oscar (tra i quali miglior film e miglior regista) e appunto del David quale miglior film straniero. In questa serata speciale sarà presentato per la prima volta Parasite Black & White Version, le versione voluta dal regista in bianco e nero e versione sottotitolata grazie ad Academy Two, la casa di distribuzione genovese che ha acquisito i diritti per l’Italia del film (martedi 7 luglio). Valerio Mastandrea sarà collegato in diretta per parlare di Figli interpretato insieme a Paola Cortellesi (mercoledi 8 luglio). Haifa Al Mansour, la prima regista araba nota al pubblico per La bicicletta verde, sarà in collegamento da Los Angeles per presentare in anteprima nazionale il suo film La candidata ideale, presentato con successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia (giovedi 9 luglio). Zerocalcare presenterà per la prima volta sul grande schermo Rebibbia Quarantine – Final Cut, un montaggio unico dei cortometraggi realizzati durante il lockdown per la trasmissione televisiva Propaganda Live su La 7, e diventati un appuntamento irrinunciabile di condivisione e confronto in quelle settimane di crisi. L’artista commenterà le sue “pillole” di animazione, proposte per la prima volta sul grande schermo (sabato 11 luglio, ma alle ore 21,00). Sempre l’11 luglio a seguire Valentina Lodovini presenterà Cambio tutto!, divertente commedia remake di un film messicano dal titolo “una donna senza filtri”, Elio Germano fresco vincitore dell’Orso d’oro di Berlino per la miglior interpretazione con Volevo nascondermi presenterà Favolacce, ultimo film dei fratelli D’Innocenzo dove interpreta un ruolo chiave, oltre a parlare dello spettacolo virtuale Segnale d’allarme. La mia battaglia VR, al cinema Sivori (salita Santa Caterina) venerdì 10 (ore 14.00 e 17.40), sabato 11 e domenica 12 luglio (ore 14.00 – 17.40 – 21-30) e venerdì 10 luglio (ore 21.30) nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale.

Per la prima volta a Genova sarà possibile vivere uno spettacolo immersi nella realtà virtuale. Indossando i visori VR (sanificati dopo ogni uso) si potrà vedere il monologo Segnale d’allarme, trasposizione di La mia battaglia, interpretato a teatro da Elio Germano, che ne è autore insieme a Chiara Lagani. Un esperimento innovativo che per 70 minuti mescola mondo immaginario e mondo reale. Ogni spettatore diventa parte dell’opera teatrale, scorgendo i movimenti di Germano così come quelli degli altri spettatori intorno a lui. Segnale d’allarme. La mia battaglia. VR, film drammatico in realtà virtuale prodotto da Gold, è diretto da Omar Rashid e dallo stesso Germano. Sarà Rashid a raccontare come ha realizzato questa novità che unisce arte e scienza. In caso di pioggia i film in programma a Palazzo Ducale saranno trasferiti al Sivori o al Corallo.

Biglietto cinema: 8 euro (intero); 7 euro (ridotto)

Biglietto Segnale d’allarme. La mia battaglia. VR: 10 euro

Sono validi gli abbonamenti Circuito Cinema Top (escluso Segnale d’allarme. La mia battaglia. VR)

Il cinema in piazza del Piccolo America torna dal 3 luglio, il programma

0

“Il Cinema in Piazza” ci sarà e riaprirà per primo le porte d’Italia agli ospiti internazionali, accogliendo inoltre a Roma a partire dal 3 luglio fino al 30 agosto 2020 decine di autori, registi, attori e maestranze della settima arte italiana. Appuntamenti con il cinema che torneranno a far sognare il pubblico a San Cosimato, Casale della Cervelletta e Porto Turistico di Roma, dove stanno sorgendo in questi giorni i grandi schermi del Piccolo America. Si parte venerdì 3 luglio alle ore 21.15 a Trastevere, con la presentazione del film “La Bella Vita”, opera prima di Paolo Virzì, per l’occasione digitalizzato dalla Cineteca Nazionale e introdotto alla presenza di Paolo Virzì, Sabrina Ferilli, Claudio Bigagli e Massimo Ghini.

L’edizione 2020 de “Il Cinema in Piazza” sarà in parte diversa dalle altre: la sicurezza di pubblico, ospiti e personale è una priorità assoluta per il Piccolo America, pertanto nell’organizzare la manifestazione l’associazione ha seguito attentamente i protocolli stabiliti adempiendo a tutte le misure anti-Covid 19. L’ingresso sarà dunque consentito solo su prenotazione obbligatoria, tramite registrazione su www.prenotaunposto.it/ilcinemainpiazza, su cui sarà possibile prenotare la propria “piazzola” dove sarà possibile partecipare alle serate con cuscini, teli e sedute portati da casa. Per approfondire il tema delle prenotazioni e delle misure anti-coronavirus, è disponibile un apposito articolo di domande e risposte.

«Il Cinema in Piazza ci sarà – dichiara Valerio Carocci, presidente del Piccolo America – con i suoi schermi e proiettori, con ospiti provenienti da Los Angeles, Varsavia, Amburgo, Berlino, Parigi e da tutta Italia. Roma ad agosto non sarà mai stata così bella.

Tuttavia, quelle appena trascorse sono state settimane veramente complesse, purtroppo per noi non solo a causa dell’emergenza coronavirus. Le difficoltà nell’ottenere i film hanno assunto caratteristiche tali da rendere impossibile al Piccolo America, per la prima volta in sei anni, la pubblicazione del programma completo. “Il Cinema in Piazza” porterà in piazza ospiti che tuttavia non potranno vedere proiettati i propri film. Nello specifico, quattro di queste “non-proiezioni” saranno alla presenza di autori, attori e registi provenienti dal resto del mondo. Pertanto, qualora le proiezioni continueranno a non essere autorizzate dai distributori, gli incontri con gli ospiti si svolgeranno ugualmente. Ogni volta che mancherà il film, proietteremo La Corazzata Potëmkin di Sergej Ejzenstejn, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna.

Nonostante alcune case di distribuzione abbiano autorizzato alcune opere, apertura avvenuta principalmente a seguita della denuncia pubblica del Piccolo America e delle diverse realtà di tutta Italia, non è stato ancora possibile reperire titoli a sufficienza per presentare il nostro programma completo con rassegne in linea, per qualità e tipologia, con il lavoro portato avanti in passato. Il programma, in attesa della risoluzione di questa vicenda, sarà pubblicato settimanalmente. Noi andiamo avanti, invitando tutta la città a partecipare con l’amore e la passione di cui oggi più che mai hanno bisogno i nostri territori».

Ottomiladuecento metri quadri di superficie dedicata ad attività culturali. Centoquattro serate a ingresso gratuito in sessanta giorni, di cui ventisei alla presenza di ospiti, tra cui anche sei incontri con ospiti internazionali. Tremila posti a sedere nelle tre piazze coinvolte, in cui saranno impiegati quaranta ragazzi, quaranta collaboratori tra service e consulenti e venti ragazzi volontari. Sono questi i numeri della sesta edizione de “Il Cinema in Piazza”, che nell’arco della stagione vedrà l’arrivo da Varsavia, Los Angeles, Parigi, Amburgo e Berlino di ospiti come il Premio Oscar Pawel Pawlikowski che presenterà “Cold War”, Tony Kaye regista di “American History X”, l’attrice Audrey Tautou con il regista e attore Mathieu Kassovitz per “Il Favoloso Mondo di Amélie” eL’ordre et la morale” titolo mai distribuito nelle sale italiane, a cui seguono i registi tedeschi Jan-Ole Gerster per “Oh Boy” e Dennis Gansel con “L’onda”. Insieme a personalità italiane come  Francesca Archibugi, Gianluca Arcopinto, Lello Arena, Claudio Bigagli, Francesco Bruni, Andrea Carpenzano, Daniele Cini, Stefano Cipani, Paola Cortellesi, Leonardo D’agostini, Diodato, Sabrina Ferilli, Agostino Ferrente, Fabrizio Fichera, Massimo Ghini,  Matilde Gioli, Chiara Martegiani, Angela Massafra, Valerio Mastandrea, Giacomo Mazzariol, Valerio Mieli, Riccardo Milani, Giuliano Montaldo, Susanna Nicchiarelli, Riccardo Noury, Roy Paci, Rocco Papaleo, Francesco Piccolo, Isabella Ragonese, Paola Randi, Desideria Rayner, Michele Riondino, Marco Risi, Andrea Sartoretti, Giorgio Testi, Luca Vendruscolo, Carlo Verdone, Giovanni Veronesi, Carlo Virzì, Paolo Virzì, Francesco Zippel, Matteo Zuppi Vescovo di Bologna.

«Crediamo che lo spettatore per primo debba essere considerato parte attiva della filiera cinematografica e non semplice fruitore. Il Cinema cresce con lo spirito e la partecipazione attiva del pubblico e non morirà mai se continueremo a creare occasioni d’incontro e scambio tra chi il cinema lo fa e chi lo vuole vivere». – dichiara Federico Croce, direttore generale dell’associazione Piccolo America, a cui seguono le parole di Giulia Flor Buraschi, promotrice della collaborazione con le scuole che afferma, in riferimento al Premio Piccolo America realizzato con i Centri Sperimentali di Milano, Roma e Palermo e Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté e sostenuto da MIUR e MIBACT: «Dalle nostre prime iniziative è passato molto tempo, durante il quale è maturata dentro di noi l’esigenza di scoprire, incontrare e sostenere già nella fase di formazione gli autori. Questi, in occasione delle proiezioni introdotte dagli ospiti, presenteranno 12 cortometraggi prodotti nell’ambito delle attività didattiche, e potranno incontrare il pubblico, che a sua volta potrà conoscere coloro che potenzialmente daranno vita alla prossima produzione cinematografica. Una giuria composta dalla giornalista de L’Obs Marcelle Padovani, dal regista e sceneggiatore Francesco Bruni, dal direttore della fotografia Luca Bigazzi, dal regista Fulvio Risuleo e dall’interprete Gelsomina Pascucci, determinerà la miglior opera, il cui regista vincerà un premio economico pari a 5.000 euro da investire in una nuova produzione cinematografica.”

IL PROGRAMMA, in ordine di data

Dal 3 luglio al 30 agosto, alle ore 21.15, nelle arene di San Cosimato, Casale della Cervelletta e Porto Turistico di Ostia

Nota Bene: (*) = Con o Senza Proiezione

La partenza di venerdì 3 Luglio a Piazza San Cosimato con Paolo Virzì, Sabrina Ferilli, Claudio Bigagli, Massimo Ghini, accompagnati dal direttore della fotografia Paolo Carnera e dalla costumista Maria Giovanna Caselli per la presentazione del film “La Bella Vita”, sarà seguita dalla serata di sabato 4 luglio, con la proiezione del cartone animato “La Carica dei 101”, di Walt Disney. Domenica 5 luglio arriva “Ovosodo”, nell’ambito di una retrospettiva di dieci opere dedicata a Paolo Virzì, tutte digitalizzate dalla Cineteca Nazionale, che si concluderanno domenica 30 agosto, con il ritorno in piazza del regista insieme ai co-sceneggiatori Francesca Archibugi e Francesco Piccolo e all’autore delle musiche Carlo Virzì, che presenterà The Leisure Seeker, proiettato in versione originale. Mercoledì 8 luglio a Trastevere il regista Giovanni Veronesi, insieme a Rocco Papaleo e Matilde Gioli, dibatteranno con il pubblico del film “I moschettieri del Re – La penultima missione”, di G. Veronesi (*).

Giovedì 9 luglio si inaugura l’arena a Tor Sapienza, con l’arrivo di Valerio Mastandrea e Chiara Martegiani che introdurranno “Ride”, di V. Mastandrea. Venerdì 10 luglio si torna a San Cosimato con la consegna del Premio Talento&Tenacia da parte dell’Asilo Savoia, a cui presenzierà il regista del film Leonardo D’Agostino insieme all’attore Andrea Carpenzano, per la presentazione del film “Il Campione”.

Domenica 12 luglio, grazie alla collaborazione tra l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma e il Piccolo America, a Trastevere arriva il regista tedesco Jan-Ole Gerster, che introdurrà il suo “OH BOY – Un caffè a Berlino” (*), opera prima in bianco e nero che gli è valsa nel 2013 il premio “Miglior Rivelazione” agli EFA.

Medici Senza Frontiere, charity partner della manifestazione, parteciperà con la nuova campagna #UnitiSenzaFrontiere che collega la realtà improvvisamente stravolta dalla pandemia di Covid-19 al costante impegno di MSF, qualsiasi sia l’emergenza, nel salvare vite ovunque ce ne sia bisogno.

E un esempio concreto di questo impegno è raccontato nel film documentario “La Febbre di Gennaro” di Daniele Cini e Claudia Pampinella, realizzato in collaborazione con MSF, la cui prima nazionale si terrà il 16 luglio al Casale della Cervelletta. La pellicola racconta le numerose missioni umanitarie di Gennaro, giovane tarantino di 29 anni, dal Medio Oriente alla Colombia, dalle navi di ricerca e soccorso nel Mediterraneo alle epidemie di Ebola e Covid-19, che oggi affronta in Yemen con MSF.

Venerdì 17 luglio a San Cosimato, Agostino Ferrente e il cast del documentario “Selfie” – Miglior Doc. ai David di Donatello, sarà presentato in collaborazione con Amnesty International Italia, alla presenza del portavoce Riccardo Noury e di Ascanio Celestini.

Il grande schermo di Ostia al Porto Turistico sarà inaugurato sabato 18 luglio da Marco Risi, con una maratona delle sue celebri opere “Mery per sempre” e “Ragazzi fuori”.

Mercoledì 22 luglio si torna nel cuore di Roma, con l’arrivo in piazza di Riccardo Milani e Paola Cortellesi, per la presentazione de “Il Posto dell’Anima”, di R. Milani, seguiti a Cervelletta il 23 Luglio dalla prima proiezione della versione integrale del documentario “Liberi e Pensanti. Uno Maggio Taranto”, di Fabrizio Fichera, Giorgio Testi e Francesco Zippel, con la presenza di Diodato, Roy Paci e Michele Riondino e altri membri del cast a sorpresa.

Nella serata di venerdì 24 luglio la piazza di Trastevere omaggerà Massimo Troisi, con Lello Arena che presenterà “Scusate il Ritardo”, di M. Troisi, appuntamento seguito da sabato 25 luglio con l’arrivo di Dennis Gansel da Amburgo che presenterà il suo “L’Onda”, Die Welle (*), serata nuovamente in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma.

Domenica 26 luglio Ostia vedrà l’arrivo di Valerio Mieli e Isabella Ragonese per “Dieci Inverni”, di V. Mieli. Il regista inoltre mercoledì 29 Luglio assieme alla montatrice Desideria Rayner incontreranno il pubblico per “Ricordi?” di V. Mieli (*). Giovedì 30 luglio Luca Vendruscolo e Andrea Sartoretti introdurranno il film “Piovono Mucche”, di L. Vendruscolo scritto con il compianto Mattia Torre.

Nell’ultima serata del mese di luglio, venerdì 31 a Trastevere, da un’idea del Piccolo America e Francesco Bruni, è nata una serata particolare in Piazza San Cosimato. I ragazzi insieme al regista e sceneggiatore, hanno invitato il Cardinale Don Matteo Zuppi, Vescovo di Bologna, che introdurrà la pellicola da lui amata “Tutto Quello Che Vuoi”, di F. Bruni, uno speciale incontro a cui prenderà parte anche il maestro Giuliano Montaldo.

Sabato 1° agosto si torna a Ostia per l’atteso arrivo di Mathieu Kassovitz con il film “Ordre et Morale”. Kassovitz sarà anche presente a Cervelletta insieme all’attrice e modella Audrey Tautou, nella serata di domenica 2 agosto, per la presentazione del film “Il Favoloso Mondo di Amélie”, di Jean-Pierre Jeunet.

Giovedì 6 agosto proseguono gli appuntamenti con il cinema internazionale, con l’arrivo a Tor Sapienza del regista britannico Tony Kaye, che volerà da Los Angeles a Roma per incontrare il pubblico e parlare del suo American History X (*), pellicola con Edward Norton dedicata al tema della tensione sociale e del razzismo negli Stati Uniti.

Venerdì 7 agosto a San Cosimato, il regista Stefano Cipani, insieme a Giacomo Mazzariol, introdurranno “Mio Fratello rincorre i Dinosauri” (*), tratto dall’omonimo libro di G. Mazzariol.

A Tor Sapienza domenica 16 agosto, l’arena darà il benvenuto al Premio Oscar Pawel Pawlikowski che presenterà “Cold War”. Venerdì 21 agosto a Trastevere, arriva Gianluca Arcopinto con “Il Caricatore”, di Eugenio Cappuccio, Massimo Gaudioso e Fabio Nunziata, mentre sabato 22 agosto il Porto Turistico di Ostia accoglierà l’ultimo appuntamento con ospiti sul litorale romano con Paola Randi, per la proiezione di “Tito e gli Alieni”, alla quale parteciperanno i giovani membri del cast.

Giovedì 27 agosto si torna a Trastevere per gli ultimi tre giorni targati Piccolo America, con l’arrivo della regista Susanna Nicchiarelli con Cosmonauta”.

Chiudono la manifestazione Carlo Verdone, nella serata di venerdì 28 agosto con l’omaggio per il centenario di Alberto Sordi, per cui sarà presentato “Lo Scapolo” di Antonio Petrangeli, seguito dal ritorno di Paolo Virzì assieme a Fracensca Archibuigi e Francesco Piccolo nella serata conclusiva di domenica 30 agosto.

Tutti i titoli in programma saranno proiettati alle 21.15 in versione originale con sottotitoli in italiano, a esclusione dei titoli dedicati ai bambini, come i classici disney.

Sedicicorto Forlì, la 17° edizione on line e dal vivo

0
Sedicicorto Forlì, la 17° edizione on line e dal vivo

Sedicicorto Forlì International Film Festival, la diciassettesima edizione si fa in due. Come molti altri festival in era Covid-19, sarà la rete la casa principale della manifestazione forlivese, ormai uno dei più importanti eventi europei per il mondo del cortometraggio, come dimostrato dalle oltre 4.758 iscrizioni giunte da 128 Paesi e i 220 cortometraggi selezionati.  L’appuntamento è fissato dal 2 all’11 ottobre 2020 su MyMovies.it. Ci sarà spazio però anche per la sala cinematografica, permettendo così al pubblico della cittadina romagnola di non perdere quella che è da anni una manifestazione sempre più attesa.

Ecco quindi come sarà strutturata l’edizione 2020 di Sedicicorto. I concorsi internazionali Movie, Animalab, Experia e nazionali CortItalia e Cortinloco, saranno disponibili nel periodo della manifestazione su MyMovies.it, con una programmazione strutturata esattamente come quella del festival. Oltre alla possibilità  di accedere a tanti contenuti extra, sul sito www.sedicicorto.it

Il Cinema San Luigi e Auditorium Intesa Sanpaolo, saranno invece i palcoscenici riservati alla terza edizione di IranFest, il festival dedicato alla cinematografia ed alla cultura Iraniana. Completano il programma in sala, La notte di Cabiria (corti Internazionali) un omaggio a Federico Fellini in occasione del centenario, Cinematica (cortometraggi internazionali dedicati al tema della tutela ambientale, e Cinemix, (Cortometraggi “Light “ per durata e/o Contenuto).  Le Sezioni Animare, Bebisciort e NO+D2, sono invece i 3 programmi pensati per il pubblico più giovane da 2 a 17 anni. Queste sezioni saranno disponibili per le scuole richiedenti e proiettabili nelle rispettive sedi.

Ma non sarà l’unico momento live di quest’anno. Il 14 e 15 settembre ci sarà un’anteprima speciale, due serate ricche di ospiti, cinema e intrattenimento per conoscere meglio il programma del festival. La cornice sarà l’arena estiva dei Musei San Domenico, una prestigiosa location, molto cara alla città.

Intanto l’appuntamento da mettere in agenda è quello per il XVII Sedicicorto Forlì International Film Festival, dal 2 al 11 Ottobre 2020, su MyMovies.it, sito sedicicorto, cinema  San Luigi e Auditorium Intesa Sanpaolo.

Sedicicorto Forlì International Film Festival è realizzato con il contributo di Comune di Forlì, Film Commission Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, DG Cinema – Mibact e la sponsorship di Daniele Alessandrini Abbigliamento e Cantine DreiDonà, con il patrocinio dal Parlamento Europeo

Open Vision: dal 6 luglio lezioni sulle narrazioni sperimentali e interattive

Dal 6 luglio 2020 la Cineteca di Milano in collaborazione con l’Associazione Culturale Red Shoes, che promuove la diffusione della cultura e della storia del cinema britannico in Italia, rende disponibile sulla propria piattaforma di streaming, tre particolari lezioni sulle narrazioni sperimentali e interattive.

Il corso, disponibile in lingua inglese al costo di € 3,00 per ciascuna lezione, è tenuto dalla ricercatrice e regista Ludovica Fales, ed esamina il rapporto tra film sperimentali storici e progetti interattivi, in un panorama mediatico in rapida espansione, concentrandosi sull’evoluzione dei concetti di “tempo”, “spazio”, “spettacolo” e “autorialità” nella storia del cinema non lineare.

La prima lezione, dedicata ai film surrealisti, dadaisti e alle avanguardie europee e americane, sarà disponibile dal 6 luglio 2020; la seconda lezione, inerente approcci cinematografici astratti, strutturali, videoarte e cinema espanso, sarà fruibile dal 13 luglio 2020; la terza e ultima lezione, che abbraccia i lavori interattivi e sperimentali, sarà visionabile dal 20 luglio 2020.

Red Shoes attiverà il corso completo a settembre, ma già nei prossimi giorni sarà possibile iscriversi sul sito www.redshoesuk.com. Il corso teorico-pratico esaminerà i filoni della storia del cinema sperimentale – dagli anni ’20 fino agli esempi attuali. I partecipanti verranno seguiti nello sviluppo di un progetto sperimentale interattivo, dall’ideazione fino al pitch finale di fronte a una commissione di professionisti del settore.

Ludovica Fales

Dopo una laurea in Filosofia a Roma e Berlino, Ludovica si è diplomata in Documentary Direction presso la National Film and Television School nel 2011 e ha iniziato a lavorare come regista di documentari. Dopo un dottorato di ricerca in Studi Audiovisivi tra Italia e Regno Unito, è diventata anche docente di documentario, narrazioni sperimentali e interattive a Londra, dove ora insegna allo University College. Ludovica ha un profilo sia come regista che come ricercatrice che la porta a esplorare forme di soggettività attraverso narrazioni partecipative e forme di emancipazione della spettatorialità personale e collettiva, attraverso il rapporto con i nuovi media e il cinema espanso. Con un approccio che coinuga studi sul cinema, sui media e studi postcoloniali, programma anche documentari e film sperimentali per il “Festival dei Popoli”.

 

PROGRAMMA DELLE LEZIONI

DA LUNEDì 6 LUGLIO 2020

Prima lezione – disponibile in lingua inglese al costo di € 3,00

Surrealist/Dadaist Films

European Avantgarde (1920s – 1930s)

American Avantgarde (1940 – 1950s)

I film e video surrealisti e dadaisti sin dalla loro invenzione hanno avuto una relazione mutevole con vari gruppi non tradizionali. Esploreremo la nozione di avanguardia e discuteremo di motivazione, stile, tecnica e significato usando una serie di esempi provenienti da questi movimenti dell’inizio del XX secolo, usati come brevi “casi studio”. Il cinema underground americano ha prodotto molti importanti cineasti nel corso degli anni ’50 e ’60, di cui discuteremo alcuni dei più importanti autori d’avanguardia e underground, confrontando il loro lavoro nel contesto di film “trance” o film-poema.

DA LUNEDì 13 LUGLIO 2020

Seconda lezione – disponibile in lingua inglese al costo di € 3,00

Abstracts Films (1950s – 1960s)

Structuralist Films (1970s)

Video & Installation Art (1970s – 2000)

Video & Installation Art/Expanded Cinema (2000s – Current Debats)

Ci concentreremo su approcci cinematografici astratti  in relazione al mondo che ci circonda, con particolare riferimento al lavoro di Stan Brakhage e alla sua lunga esplorazione delle relazioni storiche ed estetiche tra musica, arte, poesia e film. Esploreremo la teoria e la definizione del film strutturale / materialista con specifico riferimento al lavoro di Malcolm LeGrice. Discuteremo della video arte e del suo sviluppo dagli anni ’70 toccando alcuni di quelli che sono generalmente considerati i suoi principali esponenti, nonché alcune delle nuove voci all’interno di questo sottogenere. L’arte della manipolazione sonora si è anche spostata nel regno del visivo, sollevando domande fondamentali sull’audio, la visione, lo spazio, le nuove tecnologie e lasciando il posto a un nuovo artista audiovisivo. Inoltre, esploreremo la nozione di cinema “oltre” cinema, cinema e / come spettacolo dal vivo e installazioni artistiche.

DA LUNEDì 20 LUGLIO 2020

 Terza lezione – disponibile in lingua inglese al costo di € 3,00

Interactive & Experimental Factual Work (2009 – Current Times)

I media digitali, immersi in un panorama cross e transmediale, stanno ora abbracciando con una maggiore attenzione la non linearità e la ridefinizione del rapporto tra storia e pubblico, mentre i film sperimentali hanno sfidato storicamente lo storytelling lineare in una vasta gamma di modi altamente creativi, distinguendosi sempre per un movimento di pensiero non lineare e non narrativo. Attraverso l’embodiment, i dispostici aptici e lo storytelling immersivo a 360 ° che i nuovi narratori digitali stanno esplorando in modo inedito, otterremo un primo livello di comprensione critica del lavoro sperimentale e interattivo nel contesto della storia del film e del video sperimentale, nonché delle pratiche interattive stesse.

Cinemask, in collaborazione tra TTK Srl e Universal

0
Cinemask, in collaborazione tra TTK Srl e Universal

I dispositivi di protezione personali sono diventati ormai oggetti di uso comune che ci accompagnano nella nostra quotidianità per poter salvaguardare la nostra sicurezza e quella degli altri. Come è noto, sono molte le PMI che durante l’emergenza sanitaria dei mesi scorsi hanno saputo mettere il proprio know-how al servizio della comunità, dell’impegno sociale e della ripartenza economica, rinnovando e riconvertendo i propri processi produttivi. Tra queste troviamo TTK Srl, azienda friulana specializzata da oltre venti anni nell’abbigliamento per lo sport e comprovata eccellenza italiana grazie ai suoi capi tailor made, ai tessuti innovativi altamente traspiranti e all’attenzione per il design.

Durante l’emergenza sanitaria, l’azienda è stata tra le prime ad attivarsi – anche su incarico diretto della Protezione Civile – per produrre in Italia mascherine igieniche lavabili e ha a sua volta attivato un nuovo ramo aziendale, la TTK MEDICAL, grazie al quale vengono oggi realizzate le nuove “CINEMASK”.

“CINEMASK” sono mascherine 100% made in Italy, safe, economiche ed eco-friendly perché realizzate in tessuto innovativo doppio strato lavabile e riutilizzabili almeno 20 volte. Punto forte del prodotto e del progetto è la partnership realizzata in collaborazione con UNIVERSAL BRAND DEVELOPMENT che rende le “CINEMASK” originali face mask tematizzate con i characters Universal più divertenti ed amati, pensate per i più piccoli ma realizzate per un target molto più ampio che ama il grande cinema e i suoi protagonisti.
La linea “CINEMASK” prevede nove collezioni in decine di modelli – tra cui le famosissime properties presenti nel catalogo Universal: Illumination’s Minions, Trolls, Kung Fu Panda, Madagascar e Shrek – dal design sempre originale e che trasformano le mascherine in un accessorio divertente e alla moda.

Le “CINEMASK” saranno disponibili dalla prima settimana di luglio e sono confezionate singolarmente in una bustina trasparente riutilizzabile per garantire la riconoscibilità e l’igiene, oltre al rispetto dell’ambiente.

Al sito ufficiale ttkcinemask.com è possibile acquistare on-line la linea completa nelle sue diverse collezioni, ma le “CINEMASK” saranno acquistabili anche in farmacia/parafarmacia e direttamente nei cinema che aderiscono al progetto. L’ideazione, il coordinamento e la gestione del progetto sono a cura dell’agenzia milanese Echo, da sempre in prima linea sull’entertainment.

Way To Blue global partner per la comunicazione di Kojima Productions

0

KOJIMA PRODUCTIONS, lo studio indipendente per lo sviluppo di videogiochi, ha nominato Way To Blue come global partner per la comunicazione e il marketing.

A Way To Blue è stato richiesto di sviluppare una strategia di comunicazione globale ed integrata con l’obiettivo di creare, promuovere e amplificare storie attraverso la produzione di contenuti digitali, social, PR e creativi per il brand, con sede a Tokyo, fondato dal leggendario creatore di giochi, Hideo Kojima.

L’anno scorso KOJIMA PRODUCTIONS ha lanciato il pluripremiato videogioco DEATH STRANDING per PlayStation®4, del quale uscirà la versione per PC il 14 luglio 2020. Il gioco include le performance di un cast stellare tra cui Norman Reedus, Mads Mikkelsen, Léa Seydoux, Tommie Earl Jenkins, Troy Baker e Lindsay Wagner.

La campagna di Way To Blue si svilupperà in due fasi. La prima, iniziata subito, in cui l’agenzia, sfruttando il suo impatto e la sua presenza globale, ha esteso la portata dei social media della KOJIMA PRODUCTIONS, permettendo alla società giapponese di esprimersi in 7 nuove lingue.

Nella seconda fase, Way To Blue garantirà un servizio di ufficio stampa globale e la produzione di contenuti creativi digitali a supporto delle PRODUZIONI KOJIMA, tra cui DEATH STRANDING.

“Way to Blue ha capito fin dal primo momento le nostre esigenze”, ha dichiarato Jay Boor, Global Head of Marketing & Communications della KOJIMA PRODUCTIONS. “Il loro approccio a questo intero processo è stato autentico, intelligente e dinamico. Il team non ha solo capito il modo migliore per lavorare con noi, creando e raccontando efficacemente la nostra storia, ma è stato anche in grado di portare risultati concreti e tangibili e un valore aggiunto all’intero progetto. “

Il Managing Director di Way To Blue, Neil Kleiner, ha aggiunto:

“Way To Blue ha lavorato con alcuni dei più grandi storyteller del cinema e della TV per oltre 20 anni. Nell’ampliare il nostro focus al mondo del gaming, la collaborazione con la KOJIMA PRODUCTIONS segna per noi un’importante vittoria. Sotto la guida del leggendario Hideo Kojima, lo studio è considerato uno dei più visionari nel settore dei videogame (o forse di QUALSIASI settore). Siamo incredibilmente entusiasti di collaborare con KOJIMA PRODUCTIONS, che riteniamo perfettamente a metà tra l’intrattenimento cinematografico e il “futuro del gioco”, e siamo già al lavoro sull’uscita di DEATH STRANDING per PC “.

Per le ultime notizie e gli annunci di KOJIMA PRODUCTIONS, seguite @KojiPro2015_IT su Twitter.

Per ulteriori informazioni sulla prossima uscita di KOJIMA PRODUCTIONS, DEATH STRANDING per PC, in programma il 14 luglio, visitare deathstrandingpc.505games.com.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità