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No Time to Die: uscita rinviata a Novembre

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No Time to Die: uscita rinviata a Novembre

MGM, Universal hanno comunicato che il nuovo film del franchise di James Bond, No Time to Die è stata rinviata al 12 novembre 2020. Il film verrà rilasciato nel Regno Unito il 12 Novembre, 2020, seguiranno le altre date internazionali tra cui il lancio USA il 25 novembre, 2020. In Italia il film uscirà il 12 Novembre 2020.

MGM, Universal e i produttori di Bond, Michael G Wilson e Barbara Broccoli, hanno annunciato oggi, dopo un’attenta valutazione e attraverso l’analisi del mercato cinematografico globale, che l’uscita di NO TIME TO DIE sarà posticipata al Novembre 2020. Con ogni probabilità la decisione è stata prese anche in considerazione del fatto che l’emergenza del Coronavirus sta lentamente coinvolgendo gran parte dell’Europa.

Prodotto da Michael G. Wilson e Barbara Broccoli il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel Craig, Léa Seydoux, Ralph FiennesRami Malek e Naomie HarrisBen WhishawRory Kinnear, Jeffrey Wright, Dali BenssalahBilly MagnussenAna De ArmasDavid Dencik e Lashana Lynch.

In NO TIME TO DIE, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Superconnessi: trailer del film d’animazione

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Superconnessi: trailer del film d’animazione

Dai geniali creatori del film premio Oscar Spider-Man: Un Nuovo Universo arriva il nuovo film d’animazione Superconnessi, prodotto da Sony Pictures Animation e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Il film si sofferma sull’importanza delle ‘connessioni’ umane, in un mondo in cui la tecnologia sta prendendo il sopravvento. Il film è diretto da Mike Rianda (Gravity Falls) e prodotto da Phil Lord e Christopher Miller, autori del film Premio Oscar Spider-Man: Un nuovo universo. Distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia, il film sarà nelle sale italiane nell’autunno 2020.

 

In Superconnessi, quando la giovane Katie Mitchell, una ragazza molto creativa, viene ammessa alla scuola di cinema dei suoi sogni, suo padre Rick, grande amante della natura, decide che sarà l’intera famiglia ad accompagnarla in un viaggio attraverso il paese. A loro si uniranno la madre Linda, ottimista di natura, l’eccentrico fratellino Aaron e il loro carlino paffuto Monchi. Ma il loro viaggio è interrotto da un’improvvisa rivolta tecnologica: i dispositivi amati e utilizzati in tutto il mondo, dagli smartphone agli elettrodomestici fino a una nuova e innovativa linea di personal robot, decidono che è il momento di prendere il sopravvento. Con l’aiuto di due amichevoli robot malfunzionanti, la famiglia Mitchell dovrà superare i suoi problemi e iniziare a collaborare per salvare loro stessi e il resto del mondo.

WandaVision: tutto ciò che sappiamo sulla serie Disney+

WandaVision: tutto ciò che sappiamo sulla serie Disney+

Numerosi dettagli sono già emersi su WandaVision, una delle serie Marvel destinate alla piattaforma di streaming Disney+ che, insieme a The Falcon and the Winter Soldier, debutterà proprio quest’anno.

Cosa bisognerà aspettarsi da WandaVision? Ecco tutto quello che sappiamo finora sulla serie con Elizabeth Olsen e Paul Bettany:

Numero di episodi, durata e ambientazione

WandaVision

La serie WandaVision è stata confermata nell’aprile del 2019, insieme a The Falcon and the Winter Soldier, Loki, What If …?e Hawkeye. La serie sarà composta da sei episodi della durata di un’ora ciascuno. Uno degli aspetti più intriganti di WandaVision è che la serie, nonostante sarà ambientata dopo gli eventi di Avengers: Endgame, coinvolgerà un’ambientazione tipica degli anni ’50. Al momento non è ancora chiaro quanto della storia sarà ambientato negli anni ’50 e quali personaggi saranno coinvolti in quell’epoca. Sarà sicuramente un nuovo territorio per Scarlet Witch e Visione, due personaggi del MCU che non hanno avuto la possibilità di viaggiare nel tempo durante Endgame. WandaVision vedrà anche il coinvolgimento di un personaggio da Captain Marvel e sarà collegata al sequel di Doctor Strange

Una serie incentrata esclusivamente su Scarlet Witch e Visione affronterà inevitabilmente le conseguenze di Avengers: Infinity War, che ha visto la coppia morire in diversi modi per mano di Thanos. In che modo i due personaggi riusciranno a riprendere le loro vite e la loro relazione sarà una delle cose più interessante da scoprire. Sarà anche interessante assistere allo sviluppo dei loro personaggi e quali nuove avventure si troveranno a dover affrontare.

Il ritorno di Elizabeth Olsen e Paul Bettany

Elizabeth Olsen e Paul Bettany torneranno ufficialmente nei panni di Scarlet Witch e Visione in WandaVision. La conferma del loro ritorno è arrivata nell’aprile 2019, quando la Marvel ha annunciato le prime 5 serie tv destinate a Disney+. Inoltre, è stato confermato che la Olsen continuerà ad interpretare Scarlet Witch in altri film del MCU. A secondo del modo in cui Visione verrà riportato in vita, anche Bettany potrebbe continuare ad interpretare il personaggio sul grande schermo, nelle Fasi 4 e 5 dell’Universo Cinematografico Marvel.

Bettany è stato parte del MCU fin dall’inizio della Fase 1, iniziata con Iron Man del 2008. Inizialmente, Visione era la voce di Jarvis, il sistema di intelligenza artificiale creato da Tony Stark. Ha continuato ad apparirà in qualità di Jarvis fino ad Avengers: Age of Ultron del 2015, quando si è trasformato in Visione dopo che Tony e Bruce Banner hanno aggiornato l’intelligenza artificiale, trasformandola in una forma umana e regalandole la vita grazie alla Gemma della Mente, rendendolo così una formidabile arma tecnologica da usare contro Ultron. La prima apparizione della Olsen nel MCU risale invece ad una scene post-credit di Captain America: The Winter Soldier, che anticipava l’arrivo di Scarlet Witch e di suo fratello, Quicksilver. I due personaggi sono stati poi ufficialmente introdotti in Age of Ultron. Scarlet Witch e Visione si sono innamorati durante Captain America: Civil War, dopo che a Visione venne affidato il compito di sorvegliare su Wanda nel quartier generale dei Vendicatori. La coppia ha sviluppato un rapporto amorevole e protettivo, cosa che per i fan ha reso ancora più difficile la visione di Avengers: Infinity War, quando è diventato chiaro che Thanos sarebbe tornato per reclamare la Gemma della Mente di Visione.

Come verrà affrontato il ritorno di Visione

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WandaVision dovrà fare i conti con la morte di Visione in Avengers: Infinity War, dal momento che Paul Bettany è stato confermato nel cast della serie. Nella timeline del MCU, Visione è stato ucciso da Thanos: ciò a permesso al Titano Pazzo di strappare la Gemma della Mente dalla sua fronte. Dal momento che Vision è morto prima dello “schiocco della dita” di Thanos alla fine di Infinity War, la sua morte dovrebbe essere considerata permanente, a differenza di quella di Scarlet, che è “scomparsa” proprio in seguito allo “schiocco” ed è per questo ritornata alla fine di Avengers: Endgame. Dal momento che WandaVision sarà ambientato dopo gli eventi di Endgame, il ritorno di Visione complicherà ulteriormente la timeline del MCU, e sarà sicuramente uno dei punti nevralgici della storia al centro della serie.

Al momento il modo esatto in cui Visione tornerà in WandaVision è avvolto nel mistero. In occasione del Comic-Con di San Diego dello scorso anno, Kevin Feige aveva anticipato che la serie sarà qualcosa che i Marvel Studios non hanno mai fatto prima e che sarà piena di strani elementi e di sorprese. In base alle parole del boss della Casa delle Idee, dunque, potrebbero esserci tantissimi modi in cui Visione potrebbe essere riportato in via. Considerando che i poteri di Scarlet Witch derivano da una delle Gemme dell’Infinito, potrebbe essere che Wanda decida di riportare in vita Visione da sola. Un’altra possibilità sarebbe quella di riportare in vita Visione da un altro universo, un’opzione non totalmente assurda dal momento che Scarlet Witch si alleerà con Doctor Strange e probabilmente entrerà nel Multiverso insieme a lui.

Il coinvolgimento di Monica Rambeau

Monica Rambeau sarà presente in WandaVision, ed il personaggio sarà interpretato da Teyonah Parris (Se la strada potesse parlare). Il casting della giovane attrice è stato confermato durante il Comic-Con di San Diego del 2019. In base al coinvolgimento della Parris e al fatto che WandaVision sarà ambientato dopo Endgame, è probabile che nella serie vedremo una versione adulta di Monica. È probabile che parte della sua storia verrà rivelata per colmare il vuoto tra gli eventi del Captain Marvel, dove il personaggio è stato introdotto per la prima volta (come la figlia undicenne di Maria Rambeau), e l’attuale linea temporale del MCU. L’apparizione di Monica in WandaVision potrebbe essere solo la prima del personaggio durante le Fase 4 e 5. La cosa ha una sua logica, dal momento che Captain Marvel 2 farà parte della Fase 5 del MCU, e la versione del personaggio che vedremo nella serie con la Olsen e Bettany potrebbe tranquillamente essere incluso nel sequel.

Nei fumetti, Monica diventa una supereroina dopo essere stata bombardata da un’energia extra-adimensionale proveniente da un’arma distruttiva di energia prodotta da uno scienziato criminale. L’incidente accade mentre Monica lavora come luogotenente nella pattuglia del porto di New Orleans, facendo così della ragazza un comune essere umano che viene trasformato in un supereroe, qualcosa di molto comune nei fumetti. Ha assunto l’identità di Captain Marvel dai media, ma nel corso della storia editoriale ha assunto diverse altre identità, tra cui Photon e Spectrum. I poteri di Monica includono velocità, forza, invisibilità e volo sovrumani, nonché la capacità di attraversare qualsiasi oggetto ed emettere esplosioni di energia; può anche trasformarsi in qualsiasi energia all’interno dello spettro elettromagnetico. Data la sua trasformazione, è anche funzionalmente immortale e non sembra invecchiare o sperimentare fisicamente i vari effetti dell’invecchiamento.

I personaggi di Darcy Lewis e Jimmy Woo

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Oltre a Monica Rambeau, in WandaVision vedremo anche i personaggi di Darcy Lewis e Jimmy Woo. Kat Dennings ha interpretato Darcy in Thor e Thor: The Dark World, mentre Randall Park ha interpretato l’agente dell’FBI in Ant-Man and the Wasp. Al momento non sappiamo in che modo i due personaggi saranno collegati con la storia raccontata in WandaVision.

I collegamenti con Doctor Strange 2

Scarlet Witch apparirà in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. La cosa è stata confermata durante il Comic-Con di San Diego dello scorso anno, anche se non sono mai stati rivelati dettagli sul modo in cui Wanda sarà coinvolta nelle nuove avventure di Stephen Strange. È stato anche confermato che gli eventi di WandaVision saranno strettamente connessi a quelli di Doctor Strange 2, ma anche in questo caso non sono stati forniti dettagli.

Anche se i dettagli sulle connessioni tra WandaVision e Doctor Strange 2 restano per ora non ufficializzati, non è molto difficile immaginare in che modo le due proprietà possa essere collegate. Scarlet Witch ha degli incredibili poteri, talmente grandi da poter mettere fuori gioco nemici come Thanos. Sfortunatamente, il personaggio non ha ancora avuto il giusto tempo sul grande schermo per poter sviluppare e mostrare a pieno questi poteri, soprattutto al di fuori di una battaglia. Ecco perché l’idea di vederla in azione al fianco di Doctor Strange, il maestro delle arti mistiche, offrirà uno sviluppo tanto divertente quanto necessario al personaggio di Scarlet Witch.

Inoltre, ha senso che WandaVision e Doctor Strange 2 siano connessi, considerando che in quest’ultimo si esplorerà il Multiverso. Sebbene non ancora confermato, è difficile non chiedersi se l’ambientazione anni ’50 di WandaVision non abbia qualcosa a che fare proprio con Doctor Strange e il Multiverso. Potrebbe lo Stregone Supremo aprire una porta nel passato in un altro universo per la coppia? Ancora, questo fa sorgere una domanda fondamentale: gli eventi di WandaVision e Doctor Strange 2 stanno accadendo contemporaneamente o in modo lineare? Entrambe potrebbero essere due valide opzioni per legate tra loro le due proprietà.

La data di uscita

WandaVision dovrebbe debuttare su Disney+ a dicembre di quest’anno, anche una precisa data di uscita non è stata ancora confermato. In origine, la serie avrebbe dovuto debuttare nella primavera del 2021, in concomitanza con l’arrivo nelle sale di Doctor Strange 2, previsto per maggio dello stesso anno. La nuova release di WandaVision conferma che si sarà ancora più divario tra le due proprietà. WandaVision è una delle cinque serie Marvel che debutteranno su Disney+ entro un anno, e che saranno direttamente collegate ai film del MCU. Nel caso di WandaVision, la connessione sarà con il sequel di Doctor Strange. Le altre serie Marvel che debutteranno su Disney+ a partire da quest’anno saranno The Falcon and the Winter Soldier, Loki, What If …? e Hawkeye

Il trailer ufficiale

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Durante il SuperBowl del 2020, Disney+ ha rilasciato un trailer “combo” con le primissime immagini ufficiali delle serie Marvel, tra cui ovviamente anche WandaVision. Le immagini della serie sono disseminate lungo tutto il filmato, e sembrano confermare che nella serie vedremo i gemelli di Scarlet e Vision. Le immagini confermato inoltre che, al di là dell’ambientazione da sit-com anni ’50, altri celebri classici della tv americana verranno omaggiati nello show.

Fonte: ScreenRant

Sam Neill: 10 cose che non sai sull’attore

Sam Neill: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto celebre in particolare per diversi ruoli ricoperti negli anni Novanta, l’attore Sam Neill è oggi un volto particolarmente riconoscibile, legato in particolare ai film di Jurassic Park, di cui era protagonista. Distintosi per la sua versatilità, Neill ha negli anni continuato a rinnovarsi prendendo parte a progetti sempre diversi. Ciò gli ha permesso di continuare a godere degli apprezzamenti della critica e del pubblico.

Parte – Le cose che non sai di Sam Neill.

Sam Neill: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. Dopo aver recitato in Unica regola vincere (1977), l’attore ha acquisito una buona notorietà, accresciuta grazie a titoli come La mia brillante carriera (1979), Conflitto finale (1981), Possession (1981), Il sangue degli altri (1984), Un grido nella notte (1988) e Ore 10: calma piatta (1989). A partire dagli anni Novante ottiene il vero successo grazie ai film Caccia a Ottobre Rosso (1990), Fino alla fine del mondo (1991), Avventure di un uomo invisibile (1992), Jurassic Park (1993), dove recita insieme a Laura DernJeff Goldblum, Lezioni di piano (1993), Il seme della follia (1995), Forgotten Silver (1995), Punto di non ritorno (1997), L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998) e L’uomo bicentenario (1999). Con il nuovo millennio la sua presenza si dirada, prendendo parte a pochi titoli come Jurassic Park III (2001), Le verità negate (2006), Deaybreakers – L’ultimo vampiro (2009), Escape Plan – Fuga dall’inferno (2013), La grande passione (2014), Selvaggi in fuga (2016) e L’uomo sul treno (2018). Nel 2021 riprenderà il ruolo di Alan Grant in Jurassic World: Dominion.

2. Ha partecipato a produzioni televisive. Nel corso degli anni l’attore si è distinto anche per la sua partecipazione a note serie TV. Tra queste si annoverano I Sullivans (1980), La rivoluzione francese (1989), Merlino (1998), Il triangolo delle bermuda (2005), I Tudors (2007), Crusoe (2008-2010), Happy Town (2010), Alcatraz (2012), Peaky Blinders (2013) e Dieci piccoli indiani (2015). Ha inoltre recitato nei film televisivi Delitto di fede (1988), Fever – Ultimo desiderio: uccidi! (1991), A sangue freddo (1996), e Framed – La trappola (2002).

3. Ha iniziato la sua carriera dirigendo documentari. Cresciuto in Nuova Zelanda, prima di diventare un noto attore Neill ha intrapreso il proprio percorso artistico come regista e montatore di documentari per la National Film Unit della Nuova Zelanda. Tra questi si annoverano On the Road with Red Mole (1977), Architect Athfield (1977) e Surf Sail (1978).

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Sam Neill, James Cook e il suo nuovo tatuaggio

4. Si è fatto fare un tatuaggio durante un viaggio. Durante le riprese della serie documentaria The Pacific: In the Wake of Captain Cook with Sam Neill (2018), l’attore ripecorre la rotta che il celebre capitano tracciò circa 250 anni prima. Attraversando il Pacifico, l’attore ha così avuto modo di entrare in contatto con luoghi e popolazioni sconosciute. Presso una di queste, l’attore ha acconsentito a farsi fare il suo primo tatuaggio, così da potersi sentire ulteriormente parte della comunità.

Sam Neill è Merlino

5. Ha interpretato il celebre mago. Nella miniserie del 1998 Neill ricopre il ruolo di Merlino, all’interno di una storia che si discosta dalle tradizionali leggende. In due episodi da un’ora e mezza l’uno, viene infatti raccontata la storia del mago, dal suo rapporto con la magia alle grandi prove e dolorose rinunce che tale potere comporta. La serie contribuì alla fama di Neill in Italia, venendo vista da oltre sei milioni di spettatori.

Parte – Le cose che non sai di Sam Neill.

Sam Neill in Thor: Ragnarok

6. Ha un cameo nel film Marvel. Anche se non accreditato, l’attore è comparso nel film Thor: Ragnarok, diretto da Taika Waititi, partecipando alla scena dello spettacolo teatrale all’inizio del film. Qui, infatti, è l’attore che interpreta il ruolo di Odino, sotto gli occhi della popolazione di Asgard e di Loki. L’attore fu chiamato a ricoprire il ruolo da Waititi stesso, con cui aveva già collaborato in precedenza per il film Selvaggi in fuga.

Sam Neill in Jurassic Park

7. Si è infortunato alla mano durante le riprese. Durante la scena in cui per distrarre il Tirannosauro l’attore utilizza un fumogeno, Neill ha riportato diverse bruciature per via di alcune scintille finitegli sulla mano. La cosa ha comportato lo stop delle riprese finché non fosse stato garantito che nulla di grave era avvenuto.

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8. Non era la prima scelta per il ruolo. Per la parte del dottor Alan Grant, protagonista del film, erano stati inizialmente considerati gli attori Harrison Ford, Kurt Russell e William Hurt. Ford, tuttavia, rifiutò non ritenendosi adeguato per la parte, Russell per mancati accordi sul compenso, e Hurt disse di no senza neanche leggere la sceneggiatura. Il ruolo fu a quel punto offerto a Neill, che accettò.

9. Si è sottoposto a lunghe sessioni di riprese. Le riprese del film hanno richiesto grande pazienza all’attore, che ha dovuto girare per diverse volte le stesse inquadrature. Per via della mancanza concreta dei dinosauri sul set, Neill dovette infatti guardare con stupore il nulla davanti a sé, mentre il regista Steven Spielberg riprendeva da più angolazioni la cosa.

Sam Neill: età e altezza

10. Sam Neill è nato a Omagh, nell’Irlanda del Nord, il 14 settembre 1947. L’attore è alto complessivamente 182 centimetri.

Fonte: IMDb

True Colours: grande successo all’EFM di Berlino

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True Colours: grande successo all’EFM di Berlino

La line up di True Colours presentata all’EFM ha destato un grande interesse tra i buyer internazionali presenti a Berlino.

La società di vendite estere ha iniziato con successo le prevendite del nuovo film di Sergio Castellitto, Il Materiale emotivo (A Bookshop in Paris), dramma romantico con protagonista la candidata agli Oscar Bérénice Bejo (The Artist). Il film, attualmente in post produzione, è stato venduto in Taiwan (Andrews Film), in Polonia (Aurora), Benelux (Paradiso), Ex Yugoslavia (Stars Media), Svezia (Studio S Entertainment), Finlandia (Future Film), Danimarca (Another World) e Israele (Nachshon).

Ottimo risultato anche per Supereroi (Superheroes), nuovo film di Paolo Genovese, che ha trovato distribuzione in tutta la penisola scandinava: Norvegia (Finalgo), Svezia (Studio S), Finlandia (Future Film), Danimarca (Another World). Il film, anch’esso in post produzione, sarà inoltre distribuito in Benelux (Arti Film), Polonia (Aurora Film), Israele (Nachshon), Russia, CSI e Paesi Baltici (Provzglyad), Ungheria (Cinenuovo) ed Ex Yugoslavia (Star Media).

Tra i titoli proiettati in anteprima al mercato, True Colours ha siglato accordi di distribuzione per La dea fortuna (The Goddess Of Fortune) di Ferzan Ozptek nei seguenti paesi: Spagna (Karma Film), Australia (Palace), Benelux (Arti Film) e Poland (Aurora). Altri accordi ancora sono in via di definizione.

Il primo Natale (Once Upon A Time… in Bethlehem) di Ficarra & Picone sarà distribuito in Germania da Smart Media, territorio che si aggiunge ai già confermati accordi siglati per la distribuzione in Australia (Palace), Russia e CSI (Pilotkino), Ungheria (RTL). Negoziazioni sono in dirittura d’arrivo anche per il territorio della Spagna.

Cambio tutto (Say It Loud) di Guido Chiesa ha trovato distribuzione in Australia (Palace) e sono in corso trattative per i paesi dell’Europa dell’Est. Il distributore giapponese Pflug ha invece acquistato In the trap di Alessio Liguori e Il ragazzo invisibile – seconda generazione (The Invisible Boy – Second Generation) di Gabriele Salvatores, mentre Paradiso ha acquisito per il Benelux anche The Nest – il Nido di Roberto De Feo.

Per concludere, nuove vendite sono state assicurate per Il Sindaco del rione Sanità (The Mayor of Rione Sanità) di Mario Martone e La Befana vien di notte (The Legend of the Christmas Witch) di Michele Soavi.

Ben Affleck: il film sulla truffa a McDonald’s è ancora in sviluppo

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Ben Affleck ha confermato che il suo film basato sulla truffa ai danni di McDonald’s è ancora in fase di sviluppo. Il film sarà basato su un articolo del Daily Beast che, nel 2018, ha raccontato di come un ex poliziotto sia riuscito a truccare il gioco “Monopoli di McDonald’s” (una promozione delle vendite della catena in collaborazione con Hasbro, attiva in Americada oltre trent’anni), rubando alla celebre catena di fast food più di 24 milioni di dollari.

Intervistato da Collider in occasione della promozione del suo nuovo film Tornare a Vincere, Affleck ha spiegato che ci sono stati alcuni rallentamenti nello sviluppo del film a causa dell’acquisizione della Fox da parte della Disney, ma che una nuova bozza della sceneggiatura è stata appena completata:

Abbiamo una nuova bozza ed è veramente buona. Hollywood è un posto strano, perché la persona che gestiva lo studio quando hanno comprato la sceneggiatura, ha appena lasciato quella posizione. E lo studio che stava per fare il film è stato acquistato da un altro studio. Quindi ci sono questi momenti in cui le cose devono sistemarsi, e ti ritrovi a pensare: ‘È ancora una priorità o sono davvero interessati a diversi tipi di film?. E non sono sicuro che tipo di priorità abbia il film adesso. Posso dire che ci piace davvero. Stiamo ancora sviluppando la sceneggiatura”.

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Ben Affleck dovrebbe occuparsi della regia del film, mentre Matt Damon dovrebbe figurare nei panni del protagonista. Ricordiamo che i due attori sono attualmente impegnati sul set di The Last Duel, il nuovo film di Ridley Scott.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Affleck in collaborazione con Rhett Reese e Paul Wernick, noti soprattutto per aver lavorato ai film di Deadpool con Ryan Reynolds.

L’Apprendistato, recensione del film di Davide Maldi

L’Apprendistato, recensione del film di Davide Maldi

Secondo capitolo di una trilogia sull’adolescenza iniziata nel 2014 con Frastuono, L’Apprendistato di Davide Maldi – Gran premio della giuria al Torino Film Festival nella sezione Italiana.doc – è un film documentario che racconta la formazione di un gruppo di quattordicenni presso un prestigioso collegio alberghiero. Il protagonista Luca Tufano e i suoi compagni Mario Burlone, Lorenzo Campani, Enrico Colombini e Christian Dellamora, interpretano sé stessi nelle loro attività quotidiane e si muovono nel contesto della scuola, in cui si svolge tutta la loro esistenza, in una vera e propria full immersion.

L’apprendistato come rito di passaggio

Davide Maldi – fumettista, illustratore e storyboard artist per il cinema, regista dal 2007 – guarda all’adolescenza e ai suoi cambiamenti con un approccio antropologico. L’apprendistato è per il regista la versione moderna degli antichi riti di passaggio, un’iniziazione che traghetta l’adolescente verso l’età adulta, fatta di regole e responsabilità. L’apprendistato rappresenta il primo vero confronto dell’adolescente con il mondo adulto in una fase molto delicata della vita, in cui la personalità e il carattere si stanno ancora forgiando ed egli sta prendendo pian piano coscienza di ciò che è e che vorrà essere. Il film è scritto a quattro mani con Micol Roubini. L’intento del regista è duplice: da una parte l’osservazione della realtà, filmare la quotidianità dei ragazzi all’interno della scuola, il rapporto tra loro e quello coi docenti. Dall’altra, la narrazione dal proprio punto di vista. E’ questa la parte più interessante del lavoro. Il parallelismo apprendistato-rito di passaggio è reso attraverso i suoni – le musiche sono di Freddie Murphy e Chiara Lee, mentre il suono è curato dallo stesso regista, come la fotografia. Un ritmo incalzante di percussioni accompagna il protagonista nei momenti più significativi del suo percorso all’interno della scuola, evocando i riti tribali.

La contrapposizione natura – società ne L’apprendistato

Allo stesso modo, sono i suoni a sottolineare lo stretto legame del ragazzo con la natura, unica dimensione nella quale è vissuto fino a quel momento: il verso di mucche e capre che abitualmente accudisce, il loro respiro, come il suo, simbolo dei ritmi naturali, sono protagonisti della sequenza iniziale, nel buio della notte. A tutto ciò si contrappone l’ambiente razionalmente regolato e austero della scuola. Qui i suoni sono quelli della voce dell’insegnante che impartisce regole e insegna i princìpi guida della ristorazione, da imparare a memoria; del vetro che tintinna, dei bicchieri da pulire, o da tenere in equilibrio su un vassoio, delle formule di cortesia da rivolgere ai clienti. Gli animali sono morti, pronti per essere cucinati, ad uso e consumo dell’uomo, o impagliati in una stanza della scuola, dove Luca Tufano – sguardo indomito o svagato, mente rivolta al mondo che ha lasciato, ciuffo ribelle, buon interprete delle inquietudini adolescenziali – va spesso a contemplarli. L’opposto della la natura viva e pulsante che il ragazzo conosce e sperimenta nei boschi, di quella fusione con essa che gli dà piacere e gioia.  È proprio questo ad innescare il conflitto con la scuola e le sue regole, ma pian piano Luca cercherà e troverà una mediazione che gli consenta di diventare un bravo cameriere, conservando la propria indole e la propria passione per la natura.

Peccato che il ritmo del film sia davvero molto lento. L’approccio registico basato su lunghi silenzi, immagini e suoni, se da una parte trova alcune soluzioni felici, come quando il regista si concentra sullo sguardo assente del protagonista, sulla sua figura scomposta, o ad esempio nella scena della caccia, dall’altra rende a tratti faticosa la visione. Inoltre, la nuova veste del racconto di formazione e della dicotomia natura-società, che  Maldi propone in chiave socio-antropologica ne L’apprendistato, non basta a ravvivare tematiche ampiamente trattate sul grande schermo e a rendere coinvolgente la ripetitiva routine della vita scolastica.

Prodotto da Invisibile Film, L’Altauro di Davide Maldi e Micol Roubini, Red House, distribuito da Movieday e Slingshot Films, L’apprendistato arriva in sala dall’8 marzo.

Uncharted: per Mark Wahlberg sarà come Indiana Jones

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Uncharted: per Mark Wahlberg sarà come Indiana Jones

Dopo la notizia del casting di Antonio Banderas (di recente candidato agli Oscar 2020 per Dolor y Gloria) e la conferma che sarà Ruben Fletcher (Venom) ad occuparsi della regia del film, sembra che finalmente, dopo anni e anni di travagliatissimo sviluppo, la produzione dell’adattamento di Uncharted ad opera di Sony Pictures sia finalmente pronta a partire

In una recente intervista con Collider in occasione della promozione del film Spenser Confidential, Mark Wahlberg ha avuto modo di parlare brevemente di Uncharted, confermando che il film sarà una storia di origini e che le riprese partiranno entro poche settimane. A proposito della sceneggiatura, invece, la star della saga di Transformers ha azzardato un paragone con Indiana Jones. Queste le dichiarazioni di Wahlberg:

“Inizierò a girare tra circa due settimane. È davvero eccitante perché, senza svelare troppo della trama, sarà più una storia di origini. Incontreremo questi personaggi, e vedremo come Nathan è diventato Nathan. Come lui e Sully si incontrano e cercano non soltanto di superarsi a vicenda, ma anche come si uniscono per agire insieme e come si sviluppa la loro relazione. Sarà davvero forte. È la prima volta che sono in un film che è un film. Quando ho letto la sceneggiatura, mi sono sentito come se stessi leggendo Indiana Jones o Il Caso Thomas Crown. Ci saranno questi fantastici elementi tipici dei film di rapina e dei film d’avventura di cui non ho mai fatto parte.”

LEGGI ANCHE – Uncharted: il videogioco sarà soltanto un’ispirazione per il film

In Uncharted, Tom Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story.

La sceneggiatura dlel film è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.

Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.

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Onward: reunion di Vendicatori al cinema

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Onward: reunion di Vendicatori al cinema

Chris Pratt e Tom Holland, entrambi attori dell’Universo Cinematografico Marvel, di recente si sono ritrovati a lavorare insieme – in qualità di doppiatori – per l’attesissimo Onward – Oltre la magia, il nuovo film Disney/Pixar (di recente presentato alla stampa italiana) che arriverà al cinema a partire dal prossimo 16 aprile.

Proprio grazie al tour promozionale della pellicola, le due star – che proprio grazie ai rispettivi ruoli di Star Lord e Peter Parker nel MCU hanno raggiunto la fama internazionale – si sono ritrovate a trascorrere parecchio tempo insieme. Ecco perché Chris Pratt ha deciso di dedicare proprio all’amicizia con il collega Tom Holland un tenero post condiviso via Instagram.

Nella didascalia che accompagna due bellissimi scatti promozionali degli attori, Pratt ha scritto: “Non posso dire abbastanza cose positive del mio amico Tom Holland, davvero. È gentile, affascinante, bello. È un fantastico ballerino, potrebbe davvero salvare il mondo in una competizione di ballo. È un talento incredibile, ma cosa ancora più importante è una persona veramente buona. Umile, cortese e bravo a golf. In pratica, lo odio! Sapete? È come dire… quando è troppo, è troppo!”

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In realtà, la bellissima amicizia tra Chris Pratt e Tom Holland sembra essere nata da prima della loro collaborazione per Onward. Come rivelato di recente da Holland, infatti, Pratt è stato il collega del MCU che gli è stato più vicino durante la momentanea fine dell’accordo tra Sony e Disney:

“Sono stati tutti d’aiuto. Davvero, tutti. Soltanto che io e Chris Pratt eravamo insieme dietro le quinte prima di essere chiamati sul palco del D23 per promuovere Onward. Gli avevo appena detto della notizia. Lui non l’aveva ancora saputo. Continuava a ripetere: ‘No, non accadrà. Troveranno una soluzione. E anche se non ci riusciranno, le cose andranno alla grande per te. Starai bene’.”

Ispirato ad alcune esperienze personali vissute dal regista insieme a suo fratello, Onward – Oltre la Magia racconta la storia di due fratelli: Ian e Barkley, elfi adolescenti, lanciano un incantesimo nel giorno del sedicesimo compleanno di Ian per fare apparire magicamente il loro padre (o almeno metà di lui) fino alle sue distintive calze viola. I due si imbarcheranno poi in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po’ di magia.

Jason Momoa in trattative per Little Nemo, per Netflix

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Tra Aquaman e Game of Thrones, Jason Momoa è diventato una superstar. Prima che riprenda il tridente per Aquaman 2, sembra che Momoa sia destinato ad un altro progetto di grande interesse. Secondo Discussing Film, infatti, Jason Momoa avrà un ruolo importante in Little Nemo in Slumberland (Little Nemo), un film in uscita per Cherin Entertainment e Netflix. Il film, che sarà diretto da Francis Lawrence, dovrebbe entrare in produzione quest’estate, quando Momoa avrà completato le riprese della seconda stagione di See, per Apple tv +.

Il film, basato sul fumetto e sull’omonimo film, segue una ragazza di nome Nema, che, con l’aiuto di una gigantesca creatura mostruosa, si reca in un mistico mondo da sogno alla ricerca del padre scomparso. Momoa interpreterà la creatura, il cui nome è Flip, ed è descritta come “una creatura alta nove piedi che è metà uomo, metà bestia, ha pelo ispido e lunghe zanne ricurve”. Ci si aspetta che la creatura venga creata usando la CGI, e secondo quanto riferito il film avrà un budget piuttosto alto.

La filmografia di Lawrence include Costantino, gli ultimi tre film di Hunger Games, Io sono Legend e Red Sparrow. In precedenza, Lawrence ha diretto Jason Momoa proprio in See.

La produzione di Little Nemo a Slumberland probabilmente non avrà alcun effetto su Aquaman 2, poiché Jason Momoa in precedenza aveva detto che il film era molto lontano dall’avvio della produzione.

Jason Momoa da colorare: ecco il coloring book

Gretel e Hansel al cinema dal 2 Aprile 2020.

Gretel e Hansel al cinema dal 2 Aprile 2020.

Midnight Factory, etichetta di Koch Media Italia dedicata interamente al genere horror, annuncia che Gretel e Hansel uscirà nelle sale italiane il 2 Aprile 2020.

Dai produttori di Insidious e Sinister, il film in arrivo è un’inquietante ritratto in chiave horror della classica fiaba dei fratelli Grimm, diretto da Oz Perkins.

Sophia Lillis, che ricordiamo tutti per il ruolo di Beverly nell’ultimo IT, interpreta magistralmente il ruolo dell’impavida eroina femminile Gretel,  accanto al giovane Sam Leaky – che veste i panni del fratellino Hansel.  Il film presenta la classica favola più conosciuta di tutti i tempi con un linguaggio e una messinscena che parla a un pubblico giovane amante del genere, e non solo.

Gretel e Hansel, la trama

Tanto tempo fa, in una terra lontana e maledetta devastata dalla guerra, la giovane Gretel e il suo fratellino Hansel sono costretti dalla loro famiglia ad allontanarsi da casa per partire alla ricerca di cibo e lavoro. Nonostante l’aiuto di un nobile cacciatore, i due fratelli  finiscono per perdersi in un bosco fitto e oscuro.

Dopo tanto girovagare Gretel e Hansel si imbattono in una misteriosa casa isolata, abitata da una vecchietta apparentemente gentile, credendo così di aver trovato finalmente un rifugio sicuro. Ma inspiegabili banchetti senza limiti nonostante la carestia, incomprensibili, spaventose stranezze e inquietanti mormorii di bambini provenienti dalla casa, fanno sorgere in Gretel l’orribile dubbio che la vecchia padrona di casa nasconda  segreti raccapriccianti.

Riuscirà Gretel a proteggere suo fratello minore o cederà alle tentazioni che sorgono in lei? Qualcosa di mostruoso emergerà da questa oscura reinterpretazione della fiaba classica dei fratelli Grimm.

Harrison Ford rivela la battuta preferita dai suoi film

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Harrison Ford rivela la battuta preferita dai suoi film

Harrison Ford è noto al grande pubblico non solo per aver interpretato alcuni dei personaggi più iconici della storia del cinema, ma anche per aver recitato alcune memorabili battute, come ad esempio “Non ho ucciso mia moglie.” ne Il Fuggitivo, “Lo so.” ne L’Impero Colpisce Ancora e “Nazisti… io la odio questa gente.” in Indiana Jones.

Adesso, in un recente speciale di BuzzFeed (via ComicBook) realizzato in occasione della promozione de Il Richiamo della Foresta, un fan ha chiesto a Ford quale fosse la sua battuta preferita dai tanti film interpretati nel corso della sua incredibile carriera. Senza pensarci troppo su, l’attore ha risposto che si tratta dell’iconica battuta di Indiana Jones: “Non sono gli anni, sono i chilometri” da I Predatori dell’Arca Perduta. 

Potete vedere la scena del film in cui Indy pronuncia la battuta di seguito:

LEGGI ANCHE – Indiana Jones 5: Harrison Ford e i “problemi” con la frusta

Ricordiamo che Harrison Ford tornerà nei panni del celebre archeologo di Indiana Jones 5, il primo film della saga che non sarà diretto da Steven Spielberg, che proprio di recente ha annunciato di aver abbandonato il progetto. Al suo posto, la Lucasfilm starebbe valutando James Mangold, che ha diretto Logan e Le Mans ’66 – La grande sfida

A proposito di Indiana Jones 5, di recente Ford ha dichiarato: “Non voglio dare al pubblico quello che vogliono vedere. Voglio dare loro qualcosa che non si aspettano. Sono abituati ad una certa delusione quando rivisiti una saga o un franchise. In questo senso, i film Marvel sono uno spettacolare esempio di un modo di lavorare in senso contrario. Hanno sbancato! Ecco perché non faremo un altro Indiana Jones a meno che non saremo in grado di fare lo stesso. Vogliamo davvero che sia il migliore. Dobbiamo ancora risolvere alcuni problemi di pianificazione e alcune cose legate alla sceneggiatura, ma siamo determinati a sistemare tutto prima di iniziare a girare.”

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The Witcher 2: Kim Bodnia nel cast

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The Witcher 2: Kim Bodnia nel cast

Arriva da Deadline la notizia di un nuovo ingresso nel cast di The Witcher 2, l’annunciata seconda stagione della serie originale Netflix The Witcher. Si tratta dell’attore Kim Bodnia.

Bodnia interpreterà Vesemir, un’affascinante reliquia del witcher Golden Age. È il più vecchio e più esperto Witcher della serie, nonché una figura paterna di Geralt (Cavill). Come uno dei sopravvissuti al massacro di Kaer Morhen, un massacro ossessionante che ha quasi sterminato i Witcher, è ferocemente protettivo nei confronti dei pochi rimasti, che vede come una comunità in via di estinzione che può trovare gloria su “il Sentiero” uccidendo i mostri.

In The Witcher 2 confermati Henry Cavill (Mission: Impossible – Fallout, Justice League) nel ruolo di Geralt di Rivia, Anya Chalotra (Agatha Christie – La serie infernale, Wanderlust) nel ruolo di Yennefer e Freya Allan (La guerra dei mondi, Into The Badlands) nel ruolo di Ciri e Joey Batey (Knightfall, Strike) nel ruolo del personaggio più amato dai fan: Jaskier.

Si uniranno al cast per la seconda stagione di The Witcher Yasen Atour (Young Wallander) che interpreterà Coen, Agnes Bjorn (Monster) nel ruolo di Vereena, Paul Bullion (Peaky Blinders) che interpreterà Lambert, Thue Ersted Rasmussen (Fast and Furious 9) nel ruolo di Eskel, Aisha Fabienne Ross (The Danish Girl) nel ruolo di Lydia, Kristofer Hivju (Il Trono di Spade) che interpreterà Nivellen e Mecia Simson, nel ruolo di Francesca.

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La serie The Witcher sarà diretta da Stephen Surjik (The Umbrella Academy) per gli episodi 02×01 e 02×02, Sarah O’Gorman (Cursed) per gli episodi 02×03 e 02×04, Ed Bazalgette (The Last Kingdom) per gli episodi 02×05 e 02×08 e Geeta V. Patel (Meet The Patels) per gli episodi 02×06 e 02×07.

Riconfermati inoltre nei propri ruoli MyAnna Buring (Kill List) Tissaia, Tom Canton (Good Karma Hospital) Filavandrel, Lilly Cooper (Peterloo) Murta, Jeremy Crawford (Titans) Yarpin Zigrin, Eamon Farren (Twin Peaks) Cahir, Mahesh Jadu (Marco Polo) Vilgefortz, Terence Maynard (Maledetto) Artorius, Lars Mikkelson (House of Cards) Stregobor, Mimi Ndiweni (Black Earth Rising)Fringilla Vigo, Royce Pierreson (Judy) Istredd, Wilson Radjou-Pujalte (Hunter Street)Dara, Anna Shaffer(Harry Potter)Triss Merigold, Therica Wilson Read (Young Wallander) Sabrina.

La showrunner e produttrice esecutive di The Witcher, Lauren Schmidt Hissrich, ha dichiarato: «Anche per la seconda stagione è stato mantenuto un altissimo livello artistico del cast. Sophie Holland e il suo team hanno nuovamente selezionato i migliori attori per incarnare questi personaggi, siamo entusiasti di vedere queste nuove storie prendere vita sotto la direzione di registi tanto affermati.»

The Witcher 2: trama

The Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo destino. Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di mostri, lotta per trovare il proprio posto in un mondo in cui le persone spesso si dimostrano più malvagie delle bestie. Il suo destino si intreccerà poi con quello di una potente strega e una giovane principessa con un pericoloso segreto. I tre si ritroveranno ad attraversare insieme un mondo sempre più instabile

Connected: il trailer del nuovo film di Chris Miller e Phil Lord

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Connected: il trailer del nuovo film di Chris Miller e Phil Lord

La Sony Pictures Animation, reduce dal premio Oscar per Spider-Man: Un Nuovo Universo, ha diffuso il trailer di Connected, il suo nuovo film d’animazione prodotto da Chris Miller e Phil Lord, la coppia artefice del successo del film su Miles Morales.

I protagonisti del film sono i membri della famiglia Mitchell in un’avventura originale che ripropone l’ironia e l’umorismo tipico della coppia. Nel film, Katie Mitchell (doppiata da Abbi Jacobson) è pronta per partire per il college, ma nel tentativo di migliorare la loro relazione prima che se ne vada, suo padre Rick annulla il suo biglietto aereo e decide di portarla al college con tutta la famiglia, organizzando un viaggio in macchina con conseguenze inaspettate.

Connected è diretto da Mike Rianda e co-diretto da Jeff Rowe, ed è prodotto da Will Allegra e Louis Koo. Il film è prodotto da Phil Lord, Christopher Miller e Kurt Albrecht, e vede come protagonisti Abbi Jacobson, Danny McBride, Maya Rudolph, Mike Rianda, Eric Andre, Alivia Colman.

Dredd: Karl Urban aggiorna sul possibile sequel

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Dredd: Karl Urban aggiorna sul possibile sequel

È dal debutto di Dredd nel 2012 che i fan chiedono a gran voce un sequel che veda nuovamente Karl Urban interpretare l’omonimo personaggio dei fumetti creato da John Wagner e Carlos Ezquerra. Adesso, in occasione di una recente apparizione alla convention del C2E2 di Chicago, la star di The Boys ha ribadito il suo interesse nel tornare ancora una volta nei panni del Giudice.

Il futuro del personaggio è ancora incerto: non ci sono piani ufficiali per un eventuale sequel; pare invece che sia in sviluppo una serie tv. Anche se Urban non dovesse essere coinvolto, l’attore ha ammesso di amare a tal punto il personaggio che qualsiasi nuova iterazione dello stesso sarebbe ben accetta. Interpellato da un fan a proposito di un ipotetico sequel (via ComicBook), Urban ha spiegato:

“Ascolta, mi piacerebbe davvero farlo. Credo di essere un disco rotto ormai, lo ripeto sempre. Ma non so se accadrà davvero. Penso che la Rebellion, che detiene i diritti su Dredd, stia sviluppando qualcosa col titolo ‘Mega-City One’. Sarebbe molto bello vedere qualcosa in più di Dredd, con o senza di me. Sono un grandissimo fan del personaggio e so che esistono storie veramente fantastiche. Mi piacerebbe vederle. E sono certo che un giorno accadrà. È soltanto una questione di tempo.”

LEGGI ANCHE – Dredd: per Karl Urban il film è stato diretto da Alex Garland

Dredd – Il Giudice dell’Apocalisse è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 21 settembre 2012, mentre in Italia la pellicola è rimasta inedita fino alla distribuzione diretta per il mercato home video a partire dal 28 agosto 2019. Il film è stato accolto molto positivamente dalla critica e dai fan, nonostante al box office – a fronte di un budget di 50 milioni di dollari – ne abbia guadagnati soltanto 41 milioni.

Di seguito la sinossi ufficiale del film:

“America del futuro, la metropoli Mega City è invasa dal caos e dalla criminalità. Le forze dell’ordine, i Giudici, possiedono 3 poteri: arrestare, giudicare e giustiziare. Dredd (Karl Urban) è il giudice supremo chiamato a risolvere l’ultimo dei tanti problemi che flagella la città: una droga pericolosa che fa vivere la realtà ad una frazione della sua velocità normale, la “Slo-Mo”. Durante l’addestramento del giudice Anderson (Olivia Thirlby) i due vengono a conoscenza di un delitto in un quartiere dove i colleghi non osano minimamente entrare, una cittadella costruita su 200 piani d’altezza sotto il controllo della signora della droga Ma-Ma (Lena Headey) e del suo spietato clan. Mentre il numero dei caduti aumenta Dredd e Anderson si trovano senza via d’uscita ed in lotta contro le probabilità di una loro sopravvivenza.”

Ryan Reynolds commemora l’uscita di Logan, come avrebbe fatto Deadpool

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Non solo Hugh Jackman (leggi qui), anche Ryan Reynolds ha commemorato i tre anni dall’uscita in sala di Logan. Ma, tanto il tributo dell’attore australiano è stato sentito e commosso, quanto buffo e divertito, alla maniera di Deadpool, è stato quello del suo collega e amico canadese.

Su Instagram, Reynolds ha condiviso un mini video da Deadpool 2 in cui si inquadra il carillon di un Wolverine impalato, a citarne la morte nel film di James Mangold.

Reynolds e Jackman sono stati indissolubilmente legati dalla loro apparizione insieme in X-Men le Origini: Wolverine. La bromance che hanno cercato da allora ha portato a molti scambi ironici sui social media o nei film di Deadpool. Ad esempio, Reynolds ha sempre desiderato che accadesse un crossover Deadpool / Wolverine (uno migliore di quello visto in X-Men le Origini: Wolverine).

La morte quasi rituale di Wolverine in Logan sembra aver chiuso le porte a qualsiasi futura apparizione di Jackman come personaggio in progetti futuri, mentre, come accennato, si parla già di un sistituto. Per quello che riguarda invece il personaggio di Deadpool, si tratta dell’unico che la Disney ha promesso di non “reebottare” dopo la fusione con Fox.

Deadpool 3: Ryan Reynolds conferma che la Marvel è al lavoro sul film

Star Wars: il clone di Palpatine già in Episodio VII?

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Star Wars: il clone di Palpatine già in Episodio VII?

Alcuni giorni fa vi abbiamo riportato la notizia secondo la quale il romanzo basato su Star Wars: L’Ascesa di Skywalker (in arrivo negli Stati Uniti prossimamente) confermerebbe che il Palpatine che abbiamo visto sul grande schermo nel film di J.J. Abrams era in realtà un clone del “vero” Signore Oscuro dei Sith.

Adesso, come rivelato dal supervisore agli effetti visivi Roger Guyett in una recente intervista con Cinefex (via Comicbook), Abrams aveva intenzione di introdurre la versione “clone” dell’Imperatore già ne Il Risveglio della Forza, primo episodio della trilogia sequel e settimo dell’intera saga.

“Ian McDiarmid è stato una parte importantissima dei film originali. J.J. voleva riportarlo in Episodio VII per rivelare che Palpatine non era stato completamente distrutto. Aveva creato un suo clone e, con l’aiuto dei lealisti Sith, si ricostruì in uno stato frammentato e instabile. Quando Kylo lo incontra, Palpatine non è ancora completamente formato, si affida a tubi e macchinari, muovendosi in questo laboratorio Sith grazie ad un meccanismo progettato da Kevin Jenkins. Ha lo spirito dei Sith, ma è intrappolato all’interno di un corpo che è incompleto.”

Parallelamente alle rivelazioni di Guyett, è emerso che anche in una prima versione della sceneggiatura di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker doveva essere rivelato che Palpatine era in realtà un clone. A parlarne, come riportato da @senatesidious (via ScreenRant), è stato proprio Ian McDiarmid (lo storico interprete dell’Imperatore) durante una recente apparizione alla convention del C2E2 di Chicago:

“Ad un certo punto, nella sceneggiatura c’era scritto – in quella prima scena, con Adam [Driver, che interpreta Kylo Ren] quando dice, ‘Sei un clone’. E io dicevo, in quella prima versione dello script, che non esiste più: ‘Più di un clone. Meno di un uomo’.”

LEGGI ANCHE – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, tagliato un collegamento con Darth Vader

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

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The Batman: una coppia di gemelli nel cast del film

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The Batman: una coppia di gemelli nel cast del film

A riprese ormai avviate, continua a crescere il cast di The Batman, l’atteso cinecomic DC diretto da Matt Reeves che vedrà Robert Pattinson nei panni del Crociato di Gotham. Un nuovo report di AV Club, infatti, suggerisce che i gemelli Max e Charlie Carver si sono ufficialmente uniti al cast del film in due ruoli misteriosi.

I gemelli Max e Charlie Carver sono noti al pubblico per aver recitato insieme in serie tv di successo quali Desperate Housewives, Teen Wolf e The Leftovers. La presenza dei gemelli Carver nel film ha già dato il via ad una serie di speculazioni circa i personaggi che i due fratelli potrebbero interpretare nel film di Reeves: la tesi più accreditata è che il personaggio interpretato da Peter Sarsgaard, il procuratore Gil Colson, si rivelerà essere il pericolosissimo Due Facce; i gemelli Carver potrebbe dunque interpretare i suoi scagnozzi, Max e Min. Altre ipotesi suggeriscono che i due attori possano interpretare o i Wonder Twins o i Trigger Twins.

LEGGI ANCHE – The Batman: cosa pensa Ben Affleck di Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

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Ultras: presentato l’esordio al cinema di Francesco Lettieri

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Ultras: presentato l’esordio al cinema di Francesco Lettieri

Nelle settimane da paura di contagio da coronavirus, anche il mondo delle presentazioni alla stampa dei film si organizza e fa sorridere se si pensa che Ultras, il film esordio di Francesco Lettieri, è stato presentato alla stampa in conferenza streaming e verrà distribuito su Netflix, quindi sempre in streaming, a partire dal 20 marzo, segnando l’inizio di una collaborazione tra Indigo e il gigante dello streaming.

Ultras prima co-produzione Indigo Netflix

A parlarne è Nicola Giuliano, produttore, che ha raccontato così il coinvolgimento di Netflix nella produzione del film: “Ci hanno chiesto cosa stavamo sviluppando e noi eravamo al lavoro su questa sceneggiatura di Peppe Fiore e Francesco Lettieri. Appena hanno finito di leggerla l’hanno immediatamente apprezzata, e hanno deciso di finanziare il film – ha raccontato Giuliano – In un momento in cui, in Italia, esordire non è proprio semplice, questo ha permesso a noi e a Francesco di fare il film che voleva, il che è l’obbiettivo primario di un produttore, secondo me. Avevo notato i suoi video e la prima sensazione sull’argomento di cui parlava la storia è stata respingente, devo dire, ma qui dentro c’è una storia che ha alcuni aspetti straordinari, quasi miracolosi, perché può coniugare un racconto assolutamente realistico con il passo dell’epica, la drammaturgia di un racconto classico. C’è poi un grande amore per tutti i personaggi del film, anche per chi compie gesti riprovevoli ma è pur sempre un essere umano. È una cosa rara nel cinema italiano. Sono molto contento del film e credo che la fruizione di Netflix.”

Non un film sulla tifoseria ma sulla fede

Francesco Lettieri, noto soprattutto per la sua carriera di regista di videoclip, ha dichiarato: “Ad un certo punto della mia carriera di regista di videoclip mi sono sentito pronto a scrivere un film insieme a Peppe Fiore. Ci siamo messi a cercare una storia ed è uscito fuori un vecchio soggetto per un video per Calcutta mai realizzato, ambientato nel mondo degli ultras, con questo Moicano che viveva una storia d’amore a distanza con la sua squadra del cuore, essendo soggetto a Daspo. A differenza di altre grandi città, i tifo di Napoli si concentra su un’unica squadra, poi rappresenta la sfida del meridione contro le grandi corazzate del nord, c’è quindi nella tifoseria calcistica si concentrano tante altre spinte ed energie. Il tifo è cambiato dagli anni ’80 ai 2000. Era più folkloritstico e colorato, ora è cupo e combattuto, vive una grande crisi con la violenza e gli scontri che per fortuna sono sempre più rari. Il tema calcistico però non era al centro del nostro interesse, noi ci concentriamo più sui sentimenti di appartenenza a una tribù, sul senso della fede.”

Ultras è una storia universale

A sottolineare questo aspetto è lo sceneggiatore Peppe Fiore, che spiega: “Non sono tifoso, non vado mai allo stadio e non conosco il calcio. Mi interessava l’universalità nella cornice del movimento ultras, perché per quello che riguarda il calcio in senso stretto, sono un analfabeta. Ma dentro questo argomento ci ho trovato in nuce i  temi classici che Francesco ha già raccontato nei videoclip, un modo di raccontare i sentimenti, con cui negli anni ha creato la sua tipicità: immagini autoriali al servizio di una storia d’argomento popolare che parlasse a tutti. Nel film c’è l’epica e il romanticismo. Nella figura di questo cinquantenne ultras con Daspo c’era la vena di malinconia che attraversa il cinema di Francesco che prima di essere un regista è un grande narratore. La cosa molto bella e speciale di questo esordio di Francesco è che ci fossero, all’interno una storia spettacolare, con una componente visiva importante, tutta una serie di temi di relazioni e sentimenti che appartengono al suo mondo narrativo.”

Ultras arriverà al cinema, in una uscita evento, per tre giorni, il 9, 10 e 11 marzo, mentre a partire dal 20 marzo sarà disponibile su Netflix. Diretto da Francesco Lettieri, il film è basato su una sceneggiatura firmata da Lettieri stesso con Peppe Fiore e vede protagonisti Aniello Arena, Ciro Nacca, Simone Borrelli, Daniele Vicorito, Salvatore Pelliccia, Antonia Truppo. Musiche di Liberato. Ultras è una produzione Indigofilm, un film originale Netflix in associazione con Mediaset. 

Ultras, la sinossi

Napoli. A quasi cinquant’anni Sandro è ancora il capo degli Apache, il gruppo di ultras con cui ha passato tutta la vita allo stadio: una vita di violenza, scontri, passioni e valori incrollabili. Ma ora che un Daspo gli impedisce di avvicinarsi alla curva, quei valori iniziano a vacillare. Sandro sente per la prima volta il bisogno di una vita normale, di una relazione, magari anche di una famiglia. E ha incontrato Terry che è bellissima e non ha paura di niente. 

Angelo ha sedici anni e considera gli Apache la sua famiglia, Sandro la sua guida, la persona che ha preso il posto di  suo fratello Sasà, morto anni prima durante gli scontri di una trasferta. ULTRAS è la storia della loro amicizia, di una fede e di un amore scanditi dalle ultime settimane di un campionato di calcio. E dell’inevitabile incontro di entrambi con il proprio destino.

Hugh Jackman celebra il suo Wolverine a tre anni dall’uscita di Logan

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Il 3 marzo 2017 arriva in sala Logan, di James Mangold, e Hugh Jackman, interprete che si trova a vestire per l’ultima volta i panni di Wolverine, ha celebrato sui suoi canali social l’anniversario postando un servizio fotografico che lo vede interpretare il mutante con gli artigli di adamantio.

“Tre anni fa, in questa giornata, Logan usciva in sala. Grazie per molti (intendo davvero MOLTI) anni di sudore, pollo al vapore e il ruolo di una vita.”

Per quanto riguarda il personaggio di Wolverine, gli ultimi rumors riferiscono che sarebbe Henry Cavill il prescelto ad indossare gli artigli ereditandoli da Hugh Jackman, comparendo in Captain Marvel 2. Ma la notizia non ha trovato ancora conferma ufficiale.

Per quanto riguarda Logan, invece, si tratta sicuramente del migliore adattamento dedicato al singolo personaggio e in generale il miglior film sugli X-Men mai visto al cinema. Il film ha debuttato al Festival di Berlino ed è stato nominato agli Oscar per la migliore sceneggiatura adattata, primo cinecomic a raggiungere tale livello di riconoscimento dall’industria.

Per quello che riguarda invece Hugh Jackman, il personaggio di Wolverine gli ha regalato la fama internazionale imperitura, il successo e sicuramente la visibilità che lo ha portato ad interpretare molti dei suoi ruolo più importanti, nel corso della sua carriera, sempre divisa tra cinema e musical.

La prossima volta che vedremo Wolverine al cinema, sarà sicuramente nel Marvel Cinematic Universe e sarà sicuramente con un altro volto. Certo, sarà difficile per i fan imparare ad accettare un altro attore nei panni del mutante canadese, ma se un attore alto e bello è riuscito ad entrare nei cuori degli spettatori interpretando un personaggio che dovrebbe essere, su carta, basso brutto e sgradevole, chiunque può tentare l’impresa di sostituire Hugh Jackman.

Stranger Things 4: nuovo video dal set

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Stranger Things 4: nuovo video dal set

Dopo aver annunciato l’inizio delle riprese di Stranger Things 4, l’attesa quarta stagione  di Stranger Things e confermato il ritorno di David Harbour nel ruolo di Jim Hopper, Netflix rilascia oggi un nuovo video, realizzato sul set durante la lettura del copione da Finn Wolfhard (Mike), che conferma nel cast anche il ritorno di Brett Gelman (Murray Baumann) e Priah Ferguson (Erica Sinclair).

Nel video, realizzato dal giovane attore, vengono inoltre inquadrati tutti i protagonisti della serie, dai più giovani come Millie Bobby Brown (Undici), Gaten Matarazzo (Dustin), Caleb McLaughlin (Lucas), Noah Schnapp (Will) e Sadie Sink (Max), ai più grandi Natalia Dyer (Nancy), Charlie Heaton (Jonathan) e Joe Keery (Steve), fino ad arrivare agli adulti come Cara Buono (Karen), David Harbour(Jim Hopper), Winona Ryder (Joyce) e ai registi, i fratelli Duffer.

 

Stranger Things è la serie originale Netflix creata dai Duffer Brothers e prodotta da Monkey Massacre Productions & 21 Laps Entertainment. I Duffer Brothers sono produttori esecutivi della serie con Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainment e Iain Paterson.

Stranger Things 4

Stranger Things 4 è l’annunciata quarta stagione della serie originale Netflix  Stranger Things creata da Duffer Brothers e trasmessa in tutto il mondo da Netflix.

La quarta stagione diStranger Things è stata annunciata a settembre 2019. I fratelli Duffer hanno detto che Stranger Things probabilmente finirà dopo la sua quarta o quinta stagione.

In Stranger Things 4 torneranno i protagonisti Winona Ryder nel ruolo di Joyce Byers, madre di Will e Jonathan Byers. David Harbour nel ruolo di Jim Hopper, capo del dipartimento di polizia di Hawkins. Finn Wolfhard nel ruolo di Mike Wheeler, figlio di mezzo di Karen e Ted Wheeler, fratello di Nancy e Holly e uno dei tre amici di Will Byers.  Millie Bobby Brown nel ruolo di Eleven / Jane Hopper (“El”), una ragazza con abilità psicocinetiche e un vocabolario limitato. Gaten Matarazzo nel ruolo di Dustin Henderson, uno degli amici di Will. Caleb McLaughlin nel ruolo di Lucas Sinclair, uno degli amici di Will. Natalia Dyer nei panni di Nancy Wheeler, figlia di Karen e Ted e sorella maggiore di Mike e Holly. Charlie Heaton nel ruolo di Jonathan Byers, fratello maggiore di Will Byers e figlio di Joyce Byers.

The Falcon and the Winter Soldier: tutto ciò che sappiamo sulla serie Disney+

Ecco tutto quello che sappiamo su The Falcon and the Winter Soldier, la prima serie tv targata Marvel Studios che arriverà in esclusiva prossimamente sulla piattaforma di streaming Disney+. La serie farà ufficialmente parte della Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel, che durerà fino al 2021 e che comprende sei film in aggiunta alla serie tv Marvel.

Cosa bisognerà aspettarsi da The Falcon and the Winter Soldier? Ecco tutto quello che sappiamo finora sulla serie:

Numero di episodi e durata

the falcon and the winter soldier

The Falcon and the Winter Soldier è stata annunciata per la prima volta nell’ottobre del 2018 e confermata ufficialmente in occasione del Comic-Con 2019 di San Diego, durante il panel dedicato ai Marvel Studios. La serie si focalizzerà sulle avventure e sull’amicizia dei più grandi alleati di Steve Rogers, ossia Sam Wilson e Bucky Barnes, meglio conosciuti rispettivamente come Falcon e il Soldato d’Inverno.

La serie si svolgerà dopo gli aventi narrati in Avengers: Endgame, in cui Sam e Bucky sono tornati in vita dopo essere rimasti vittima dello “schiocco delle dita” di Thanos, pronti ad aiutare gli altri Vendicatori a sconfiggere il Titano Pazzo ed il suo esercito. The Falcon and the Winter Soldier sarà composta da 6 episodi della durata di un’ora ciascuno. Al momento la serie non è stata rinnovata per una seconda stagione.

Il ritorno di Anthony Mackie e Sebastian Stan

Anthony Mackie e Sebastian Stan torneranno ufficialmente nei panni di Falcon e del Soldato d’Inverno nella serie Marvel composta da sei episodi. Il loro coinvolgimento nello show è stato confermato al Comic-Con 2019 di San Diego. Mackie è entrato a far parte del MCU nel 2014, quando è apparso per la prima volta nei panni di Sam Wilson in Captain America: The Winter Soldier. Dopo aver combattuto al fianco di Captain America nel tentativo di fermare l’HYDRA, Sam ha continuato a supportare Steve Rogers nelle sue avventure future, nonostante il fatto che spesso determinate situazioni lo mettano all’estremità opposta della legge. Da The Winter Soldier, Sam è apparso al fianco di Steve in Captain America: Civil War, in Avengers: Infinity War e poi ancora in Avengers: Endgame

Stan, invece, è stato parte del MCU per quasi 10 anni, ed è apparso per la prima volta in Captain America: Il Primo Vendicatore del 2011 nei panni dell’amico di infanzia di Steve Rogers, Bucky Barnes. Ad un certo punto della storia il personaggio di Bucky viene dato per morto, per poi ritornare nella vesti del Soldato d’Inverno in The Winter Soldier. Steve ha lottato a lungo per liberare Bucky dal lavaggio del cervello al quale è stato sottoposto dall’Unione Sovietica, spingendolo a ricordare il suo passato e la loro storia condivisa. Ciò, però, è avvenuto soltanto in Civil War, quando Bucky è stato in grado di liberarsi davvero dal lavaggio del cervello e diventare nuovamente un alleato di Steve e del suo team. Da quel momento, Bucky, nelle vesti di Soldato d’Inverno, è diventato un alleato dei Vendicatori, sia in Avengers: Infinity War che in Avengers: Endgame. Adesso, entrambi i personaggi – Sam e Bucky – sono pronti al prossimo grande passo nella loro longeva carriera di supereroi.

Il team creativo della serie

Il team creativo dietro The Falcon and the Winter Soldier vede a capo lo showrunner Malcolm Spellman. Questi figurerà anche in qualità di sceneggiatore di tutti e sei gli episodi della serie. Spellman non aveva mai lavorato prima con i Marvel studios: in passato, era stato produttore e sceneggiatore della serie Fox Empire. Nel 2010 ha sceneggiato la commedia Matrimonio in famiglia con America Ferrera e Forest Whitaker.

Oltre a Spellman, la regista canadese Kari Skogland è stata incaricata di dirigere tutti e sei gli episodi di The Falcon and the Winter Soldier. Nel corso della sua carriera, la Skogland ha diretto episodi di serie quali Vikings, Penny Dreadful, Fear the Walking Dead, House of Cards, The Americans e The Walking Dead. La Skogland è stata ufficializzata come regista dello show a maggio dello scorso anno. Si tratta di una delle poche donne a figurare come regista di un progetto targato MCU. Tuttavia, il suo ingaggio ha segnato l’inizio di quello che sembra essere un processo sempre più coscienzioso di diversificazione del genere all’interno della Fase 4: oltre alla Skogland, infatti, Cate Shortland è stata ingaggiata per dirigere Black Widow e Chloe Zhao per occuparsi invece della regia de Gli Eterni

Il ritorno del Barone Zemo

Il Barone Zemo tornerà ufficialmente in The Falcon and the Winter Soldier. Il ritorno di Daniel Brühl nei panni del personaggio è stato confermato in occasione del Comic-Con 2019 di San Diego, quando un videomessaggio di Zemo destinato a tutti i presenti nella Sala H ha annunciato: “Volevo semplicemente dire ciao ad alcuni miei vecchi amici. Signori, ci vediamo presto”. Il videomessaggio si è concluso con un’anteprima della maschera viola che il personaggio sfoggerà nella serie (qualcosa di molto fedele ai fumetti, che prima d’ora non aveva mai visto nei film del MCU).

Zemo è uno dei più noti cattivi nei fumetti Marvel. Figlio di uno scienziato nazista, Zemo ha sempre voluto eliminare i Vendicatori. Nel MCU, le origini di Zemo sono state leggermente modificate: i film, infatti, l’hanno trasformato in un sopravvissuto alla Battaglia di Sokovia che aveva perso la sua famiglia. Bramoso di vendetta, Zemo è stato il motore immobile degli eventi al centro di Captain America: Civil War. Ha messo in atto una serie di eventi catastrofici, incluso il bombardamento nel bel mezzo di una conferenza delle Nazioni Unite che ha causato la morte del il padre di T’Challa, spingendolo a credere che dietro tutto ci fosse Bucky Barnes. Il piano di Zemo è riuscito a spingere l’uno contro l’altro Iron Man e Captain America, e a trasformarli in due nemici, nonostante Cap abbia sempre cercato di difendere e proteggere il suo più vecchio amico. Zemo ha cercato di togliersi la vita dopo aver visto il suo piano giungere a compimento, ma Black Panther gliel’ho impedito, consegnandolo invece alla C.I.A.. All’inizio di The Falcon and the Winter Soldier, Zemo sarà ancora in prigione. Dal messaggio mostrato al SDCC 2019, tuttavia, sembra che la sua situazione sia destinata a cambiare molto presto.

I dettagli sulla storia

Gli unici dettagli sulla storia di The Falcon and the Winter Soldier, ad oggi, riguardano essenzialmente Sam e Bucky che affrontano il ritorno del Barone Zemo, che senza dubbio rappresenterà una grave minaccia. Come altre serie Marvel destinate a Disney+, anche The Falcon and the Winter Soldier sarà ambientata dopo gli eventi di Avengers: Endgame, precisamente nel 2023. Probabilmente, Sam e Bucky dovranno fronteggiare il ritorno alle loro vite dopo essere rimasti vittima dello “schiocco della dita” di Thanos in Avengers: Infinity War ed essere resuscitati cinque anni dopo.

Sam dovrà anche fare i conti con la responsabilità di essere stato investito da Steve Rogers dello scudo di Captain America, soprattutto in vista del fatto che il governo degli Stati Uniti sembra avere dei piani diversi per chi dovrà ricoprire l’importante carica. Parallelamente, alla fine di Infinity War abbiamo visto Bucky intraprendere lentamente il cammino verso la trasformazione in White Wolf: ciò significa che nella serie si lascerà definitivamente alle spalle il suo passato da Soldato d’Inverno. Sfortunatamente, Chris Evans ha confermato che non apparirà in un cameo nei panni di Steve Rogers. Insieme al ritorno del Barone Zemo, nella serie assisteremo anche a quello di Sharon Carter (Emily VanCamp), una volta interesse amoroso di Cap. Nel cast della serie anche Wyatt Russell, che interpreterà il villain dei fumetti U.S. Agent, che il governo ha scelto come nuovo Captain America al posto di Steve Rogers. Anche Desmond Chiam e Miki Ishikawa figurano nel cast: al momento, però, non sappiamo quali personaggi interpreteranno.

La data di uscita

The Falcon and the Winter Soldier era previsto in origine per l’autunno 2020, ma alla fine l’arrivo su Disney+ è stato anticipato ad agosto 2020. Le riprese della serie sono iniziate nell’autunno del 2019, nonostante una serie di battute d’arresto a causa dei terremoti che hanno colpito Portorico. The Falcon and the Winter Soldier sarà il primo dei cinque show Marvel che arriveranno a partire da quest’anno su Disney+. Dopo The Falcon and the Winter Soldier, arriveranno WandaVision a dicembre 2020, Loki alla fine della primavera del 2021, What If …? nell’estate 2021 e Hawkeye nell’autunno 2021.

Il trailer ufficiale

The Falcon and the Winter Soldier

Durante il SuperBowl del 2020, Disney+ ha rilasciato un trailer “combo” con le primissime immagini ufficiali delle serie Marvel, tra cui ovviamente anche The Falcon and the Winter Soldier. Le immagini della serie sono disseminate lungo tutto il filmato: Sam Wilson lancia con destrezza lo scudo di vibranio di Captain America; la cosa suggerisce che il personaggio potrebbe aver preso lo stesso siero del supersoldato somministrato anni prima a Steve Rogers. Inoltre, Bucky ci viene mostrato mentre tiene sotto tiro il Barone Zemo, ma è alquanto improbabile che premerà davvero il grilletto…

Fonte: ScreenRant

Buon compleanno Bruno Bozzetto: Minerva Pictures distribuisce tutte le sue opere

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La società di distribuzione cinematografica Minerva Pictures e la Bruno Bozzetto Distribution hanno siglato un accordo per la distribuzione TV, Home Video e digitale in Italia e Nord America delle opere del celebre disegnatore, animatore e regista Bruno Bozzetto, che proprio oggi, 3 marzo, festeggia il suo ottantaduesimo compleanno

Bruno Bozzetto ha trasformato in disegno più di 60 anni di storia d’Italia, è stato autore di alcuni lungometraggi animati e numerosi cortometraggi, molti dei quali vedono come protagonista il suo “Signor Rossi”, simbolo del cittadino italiano medio alle prese con il malcostume della società. Tra i lavori più noti che fanno parte dell’accordo c’è Allegro non troppo (1976) film musicale d’animazione in cui l’arte di Bozzetto incontra le opere classiche di Stravinskij, Debussy, Vivaldi e altri celebri compositori, sulla scia del film Walt Disney Fantasia.

In arrivo in alta definizione anche West and Soda (1965), uno dei primi lungometraggi animati italiani nonché anticipazione in chiave umoristica del genere Spaghetti Western, e Vip, mio fratello superuomo (1968), parodia del mondo dei supereroi, con la voce di MiniVip affidata a Oreste Lionello, che denuncia i rischi in cui s’imbatte una società che rincorre il consumismo.

Tra i cortometraggi in distribuzione di nuova e di vecchia data ci saranno Mister Tao, vincitore dell’Orso d’Oro al Festival del Cinema di Berlino nel 1990, Cavallette, nominato al Premio Oscar l’anno seguente, e molte altre opere dell’artista milanese rese celebri nelle trasmissioni televisive e di divulgazione scientifica culturale. Tutte le sue “idee con intorno una linea”, come lui definisce, sono talmente riconosciute ed apprezzate nel mondo dell’animazione che il Walt Disney Family Museum di San Francisco gli ha dedicato nel 2013 una mostra retrospettiva dal titolo “Animation, Maestro!”.

Europictures acquisisce UNDINE al Festival di Berlino

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Europictures acquisisce UNDINE al Festival di Berlino

Europictures, la società di distribuzione cinematografica romana acquisisce UNDINE all’EFM 2020, durante la Berlinale.

Il film racconta la storia di Undine Wibeau (Paula Beer) lavora come storica presso il Märkisches Museum di Berlino: il suo compito è esporre ai visitatori i plastici che raffigurano la città e spiegare i suoi progressivi stadi evolutivi. Undine è appena stata lasciata dal suo fidanzato Johannes (Jacob Matschenz), nonostante lui abbia giurato di amarla per sempre. Un giorno nel bar del museo Undine conosce Christoph (Franz Rogowski) ed è amore a prima vista. Undine ricostruisce la sua vita come tante volte Berlino ha ricostruito se stessa. Il regista tedesco Christian Petzold (La scelta di Barbara, Il segreto del suo volto, La donna dello scrittore) rielabora alla sua maniera la figura mitologica dell’Ondina, creatura marina del folklore europeo, con una storia d’amore e vendetta che si sviluppa nel “corpo fisico” di Berlino, tra architettura e cinema.

Officine UBU nel segno della qualità

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Officine UBU nel segno della qualità

Officine UBU annuncia che Effacer l’historique di Benoît Delépine e Gustave Kervern è stato premiato con l’Orso d’Argento – 70a Berlinale assegnato dalla giuria internazionale del Festival di Berlino 2020.

Effacer l’historique (Delete History), prossimamente al cinema con Officine UBU, è stato presentato in Concorso al Festival di Berlino ed è diretto dai registi di culto Benoît Delépine e Gustave Kervern (registi di Louis Michel e Mammuth). Una commedia irriverente sull’impatto delle nuove tecnologie e dei social media che ha conquistato il pubblico e la critica del Festival.

I protagonisti di Effacer l’historique sono tre vicini di casa in un sobborgo francese che vengono travolti dalle conseguenze di alcune loro azioni online. Marie ha paura di perdere il rispetto di suo figlio a causa di un sex tape finito in rete, Bertrand si invaghisce della voce di una centralinista e cerca di proteggere la figlia dal cyberbullismo e Christine, che ha perso il marito a causa della sua dipendenza dalle serie tv, è disposta a tutto per far aumentare la sua valutazione come autista di Uber. I tre si ritroveranno, loro malgrado, a combattere una battaglia contro i giganti della tecnologia. Una battaglia ben al di fuori della loro portata… forse.

Nei panni dei tre protagonisti troviamo Blanche Gardin, Denis Podalydès e Corinne Masiero, affiancati da cammei d’eccezione di Vincent Lacoste, Benoît Poelvoorde, Denis O’Hare e Michel Houellebecq.

Effacer l’historique si aggiunge al listino di Officine UBU che prossimamente distribuirà IN VIAGGIO VERSO UN SOGNO – THE PEANUT BUTTER FALCON, diretto da Tyler Nilson e Michael Schwartz con Shia LaBeouf, Dakota Johnson, Zack Gottsagen e Bruce Dern, un’avventura on the road che celebra l’amicizia e la forza dei sogni e #IOSONOQUI (#jesuisla) di Eric Lartigau (regista de La famiglia Belier) con Alain Chabat e Doona Bae, che racconta dell’amore a distanza tra Stéphane, chef di successo, e Soo, una donna coreana conosciuta su instagram, con cui intavola romantiche conversazioni d’arte e ciliegi in fiore.

Dopo l’estate Officine UBU distribuirà SOTTO LE STELLE DI PARIGI (Sous les étoiles de Paris) di Claus Drexel (regista di Au bord du monde) con Catherine Frot, l’emozionante racconto di un’insolita amicizia tra una clochard parigina e un bambino in cerca della propria madre, e il documentario DEMAIN EST À NOUS (Forward) di Gilles de Maistre (regista di Mia e il leone bianco), che dà voce ai bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie.

Ben Affleck e il crollo emotivo sul set di Tornare a Vincere

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Ben Affleck e il crollo emotivo sul set di Tornare a Vincere

È stato lo stesso Gavin O’Connor, regista di Tornare a Vincere, ad aver raccontato in una recente intervista con CinemaBlend che Ben Affleck ha avuto un crollo emotivo durante le riprese di una particolare scena del film in arrivo nelle sale italiane nel 2020.

Tornare a Vincere racconta la storia di Jack Cunningham (interpretato da Affleck), un uomo che una volta aveva una vita piena di promesse. Al liceo era un fenomeno della pallacanestro con in mano una borsa di studio universitaria, quando improvvisamente, per motivi sconosciuti, decise di allontanarsi dal mondo del basket, rinuciando al proprio brillante futuro. Anni più tardi, Jack si trova ad un passo dalla rovina, scatenata da una perdita inenarrabile, annegando nell’alcolismo che gli era già costato un matrimonio e qualunque altra speranza di vita migliore.

La storia raccontata nel film di O’Connor – che con Affleck aveva già lavorato in The Accountant – sembra avere alcuni punti di contatto con la vita della star hollywoodiana, dalla separazione con Jennifer Garner ai problemi con la dipendenza da alcol che, in qualche modo, hanno contribuito a far sì che l’attore rinunciare al progetto di The Batman

La storia di Tornare a Vincere sembra aver colpito nel profondo Ben Affleck che, come raccontato appunto da O’Connor, ha avuto alcune difficoltà a girare una scena in cui il suo personaggio chiede scusa alla moglie: “Era il secondo ciak, se non ricordo male, e Ben ha avuto un crollo emotivo. Ho i brividi quando ci ripenso: è stato come se una diga si fosse rotta e tutto si fosse sgretolato. Ricordo che tutta la troupe, sul set, è rimasta immobile nel vedere Ben aprirsi e far parlare la sua anima. Era tutto vero. Ha dovuto tirare fuori cose che magari aveva da dire sulla sua vita, o che magari aveva già detto in passato… chi lo sa.”

LEGGI ANCHE – Ben Affleck sostiene l’uscita della #SnyderCut di Justice League

Tornare a Vincere è il film di Gavin O’Connor con protagonista il premio Oscar Ben Affleck. Il film arriverà nelle sale italiane nel 2020 e sarà distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

 

Jennifer Lopez commenta la mancata nomination all’Oscar

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Jennifer Lopez commenta la mancata nomination all’Oscar

Per la prima volta dall’annuncio delle candidature e dalla cerimonia di premiazione degli Oscar 2020, Jennifer Lopez ha espresso pubblicamente la sua delusione per la mancanta nomination come migliore attrice non protagonista per il ruolo di Ramona ne Le Ragazze di Wall Street di Lorene Scafaria.

In seguito all’anteprima mondiale al Toronto Film Festival, il film è diventato un grandissimo successo, accolto positivamente tanto dal pubblico quando dalla critica, che ha elogiato non solo la storia e la regia della Scafaria, ma anche le performance dell’intero cast, su tutte proprio quella di J.Lo, che in passato non aveva mai ricevuto particolari apprezzamenti per le sue capacità di attrice.

Grazie al ruolo di Ramona, Jennifer Lopez è riuscita a conquistare una candidatura ai Golden Globes, ai Critics’ Choice Awards, agli Independent Spirit Awards e perfino ai SAG Awards, senza però riuscire ad entrare nell’ambita cinquina degli Oscar. Adesso, la celebre cantante e attrice ha parlato per la prima volta della mancata nomination in una recente intervista con Oprah Winfrey (via Variety).

La Lopez ha ammesso di “esserci rimasta male” per l’esclusione dalla cinquina, soprattutto perché “se n’era parlato tanto”. L’attrice ha spiegato che “c’erano così tanti articoli” e “così tante recensione positive” che tutti sembravano essere fiduciosi in merito ad una sua possibile candidatura. Alla fine, quando la nomination non è arriva, si è sentita “un po’ delusa”.

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L’attrice ha ammesso di essersi sentita delusa anche per il suo team, con il quale lavora dal circa 25 anni: dal momento che tutti speravano nella nomination all’Oscar, la Lopez ha sentito con la mancata nomination di aver deluso anche le persone che lavorano per lei. Alla fine, però, l’attrice è riuscita a ridimensionare l’intera vicenda, dichiarando che lei recita perché “adora farlo” e che non ha bisogno di “riconoscimenti” per sentirsi all’altezza della situazione.

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Mark Ruffalo spera ancora in una rivincita di Hulk contro Thanos

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Mark Ruffalo spera ancora in una rivincita di Hulk contro Thanos

In seguito agli aventi di Avengers: Endgame, Mark Ruffalo ha rivelato di essere ancora in trepidante attesa di una rivincita di Hulk su Thanos. Il grande villain del MCU interpretato da Josh Brolin ha fatto il suo debutto in Avengers: Infinity War, protagonista di una grandissima sequenza d’apertura. All’inizio del film del 2018, infatti, abbiamo visto il Titano Pazzo e l’Ordine Nero attaccare la nave Asgardiana in rotta verso la Terra e decimare metà delle persone a bordo, tra lui Loki (Tom Hiddleston) e Heimdall (Idris Elba). Ma è stato solo quando Thanos ha messo fuori gioco il Gigante Verde in un combattimento corpo a corpo che i fan hanno avuto la prova di quanto il temibile villain fosse davvero potente.

Grazie alla trasformazione in Smart Hulk, il personaggio di Bruce Banner si è rivelato molto più utile in Endgame, svolgendo addirittura un ruolo chiave: in seguito al viaggio indietro nel tempo per recuperare le Gemme dell’Infinito, Bruce si rivela l’unico in grado di usare il guanto completo di Gemme, e invertire gli effetti dello schiocco, pur ferendosi gravemente ad un braccio.

Ciononostante, come riportato da ComicBook, Mark Ruffalo – in occasione della convention nerd C2E2 tenutasi a Chicago lo scorso weekend – ha ammesso che avrebbe voluto fare ancora di più nel film e spera ancora che il suo personaggio sia protagonista di un altro scontro con Thanos: 

“Penso sempre che puoi fare di più. Ci sono molti personaggi e tutti dovevano avere il loro momento. E ci sono molte persone nuove. Sto aspettando una rivincita.”

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Erano molti i fan che speravano di vedere una rivincita di Hulk nei confronti di Thanos in Endgame. Tuttavia, il co-sceneggiatore del film Stephen McFeely ha spiegato in passato di aver optato per un’altro “confronto” tra i due personaggi in modo da non contraddire lo sviluppo intellettuale di Bruce Banner.

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Star Trek: Simon Pegg critica Paramount per la gestione della saga

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Simon Pegg ha apertamente criticato la Paramount per come ha gestito la recente trilogia di Star Trek. Il classico franchise di fantascienza sta attualmente godendo di una nuova prosperità grazie alla fruizione in streaming e alle serie Star Trek: Discovery (Netflix) e Star Trek: Picard (Prime Video). Tuttavia, sul versante cinematografico le cose appaiono decisamente più complicate. In effetti, non abbiamo più visto un nuovo film della saga dall’uscita nelle sale di Star Trek: Beyond diretto da Justin Lin, arrivato al cinema nel 2016, giusto in tempo per celebrare il 50esimo anniversario del franchise.

Intervistato da Total Film, Pegg ha sottolineato quanto i recenti film di Star Trek sotto l’egida della Paramount non siano stati abbastanza redditizi, dichiarando: “Il fatto è che i film di Star Trek non fanno i soldi della Marvel. Guadagnano forse 500 milioni di dollari al massimo, e per realizzarne uno ora, sulla scala che si sono prefissati (200 milioni di dollari), devi guadagnare tre volte tanto per ottenere un profitto”. L’attore sostiene che la Paramount ha commesso un errore usando il 50esimo anniversario del franchise per promuovere Beyond: questo, aggiunto ad altri fattori, rende improbabile – dal punto di vista dell’attore – che un quarto film della saga reboot veda ufficialmente la luce. 

“Non hanno approfittato del 50° anniversario”, ha spiegato Simon Pegg. “Il regime all’epoca ha commesso un errore sulla promozione del film. E abbiamo perso slancio. Penso che la perdita di Anton Yelchin sia stata un duro colpo per la nostra piccola famiglia, e il nostro entusiasmo nel fare un altro film potrebbe essere stato colpito da quell’avvenimento. Quindi, non lo so.”

LEGGI ANCHE – Star Trek: per Simon Pegg c’è ancora speranza per il film di Quentin Tarantino

Pegg non sembra dunque nutrire alte speranze nei confronti del futuro della saga. Ciononostante, di recente la Paramount ha annunciato ufficialmente un nuovo film affidato a Noah Hawley, creatore delle serie Fargo e Legion. A proposito del progetto, Hawley aveva dichiarato: “Siamo ancora agli inizi. Si tratta di intraprendere una nuova direzione, ma è ancora tutto in fase di sviluppo, soprattutto per quanto riguarda quali attori e personaggi saranno coinvolti e quali no. Non penso al mio film come ad un quarto capitolo di Star Trek… sarebbe riduttivo. Piuttosto, è un nuovo inizio.”

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Henry Cavill è Wolverine in alcune bellissime fan art

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Lo scorso weekend ha iniziato a prendere vita sul web un rumor sempre più insistente: Henry Cavill potrebbe interpretare Wolverine in Captain Marvel 2, il film con Brie Larson che sarà presto messo ufficialmente in produzione presso i Marvel Studios. Adesso, una serie di bellissime fan art che ci mostrano come potrebbe apparire l’ultima incarnazione cinematografica di Superman nei panni dell’iconico personaggio morto sul grande schermo in Logan di James Mangold, hanno letteralmente invaso i social.

Su Instagram, infatti, in seguito all’esplosione del rumor, numerosi artisti si sono cimentati nella realizzazione di bellissime fan art che immaginano quale potrebbe essere l’aspetto che Cavill avrebbe se davvero i Marvel Studios decidessero di affidare a lui l’iconico ruolo del mutante dagli artigli di adamantio nell’Universo Cinematografico Marvel.

Potete vedere tutte le fan art di seguito:

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Henry Cavill ha interpretato Superman in tre film del DCEU: L’Uomo d’Acciaio, Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League, tutti e tre diretti da Zack Snyder. In seguito alla travagliata produzione di Justice League e al flop del film al box office, numerosi report hanno sostenuto che Cavill avesse ufficialmente abbandonato il ruolo dell’eroe kryptoniano nell’Universo Cinematografico DC.

Nonostante l’attore abbia sempre negato quelle voci, al momento sembrano non esserci piani per un ritorno di Cavill nei panni dell’iconico supereroe. Di recente lo abbiamo visto nella serie Netflix The Witcher, basata sulla famosa e amata saga fantasy. L’attore è attualmente impegnato con le riprese della seconda stagione.

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Fonte: ScreenRant

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