Home Blog Pagina 1112

West Side Story: Steven Spielberg ha concluso le riprese

0
West Side Story: Steven Spielberg ha concluso le riprese

Il regista Steven Spielberg ha concluso le riprese principali di West Side Story, il suo primo musical e remake dell’omonimo film di successo che conquistò l’Academy. Ecco di seguito l’annuncio ufficiale di Amblin non ci informa che la lavorazione principale del film si è conclusa.

https://twitter.com/amblin/status/1179425846345551873?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1179425846345551873%7Ctwgr%5E363937393b70726f64756374696f6e&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fsteven-spielberg-west-side-story-wraps-filming%2F

Dopo aver svolto un lunghissimo processo di audizioni, che hanno coinvolto 30mila persone in tutto il mondo, Steven Spielberg ha trovato i suoi protagonisti per West Side Story. Dopo l’annuncio che la star di Baby Driver sarebbe stato il suo Tony, arriva adesso, in esclusiva per Deadline, la conferma che il regista ha trovato anche gli interpreti di Maria, Anita, Bernardo e Chino.

Spielberg ha scelto la diciassettenne esordiente Rachel Zegler, studentessa della New Jersey High School, per interpretare la protagonista, Maria. Con lei ci saranno Ariana DeBose, veterana di Broadway, nei panni di Anita, e David Alvarez in quelli di Bernardo. Josh Andrés Rivera, attore di teatro, sarà Chino.

Spielberg e il suo team si sono impegnati a trovare i migliori attori disponibili, cercando di rimanere fedeli alle etnie dei personaggi della storia originale. Nel dicembre 2018, Spielberg e Tony Kushner, che sta adattando West Side Story, si sono incontrati con professori e studenti presso l’Università di Porto Rico (Universidad de Puerto Rico – Río Piedras) per saperne di più sulle arti dello spettacolo sull’isola.

I nuovi membri del cast si uniscono a Rita Moreno, che ha vinto un Oscar per la sua interpretazione di Anita nel film del 1961, e che adesso interpreterà Valentina, una versione ripensata ed espansa del personaggio di Doc, il proprietario del negozio d’angolo in cui Tony lavora.

Nel cast, come già detto, anche Ansel Eglort, nei panni di Tony.

Vedova Nera, anche Florence Pugh ha concluso le riprese

0
Vedova Nera, anche Florence Pugh ha concluso le riprese

Dopo averla apprezzata in Midsommar e mentre la vedremo al cinema a Natale in Piccole Donne di Greta Gerwig, Florence Pugh ha anche in cantiere un progetto ad alto budget e con grande pubblico potenziale. L’attrice partecipa al cast di Vedva Nera, per il quale ha appena concluso le riprese.

A informarci è la stessa Pugh che ha condiviso sui social, tramite l’account sociale Florence-Pugh.net, che le sue riprese per il film Marvel sono finite.

https://twitter.com/florencepughnet/status/1179740655238701056?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1179740655238701056%7Ctwgr%5E363937393b70726f64756374696f6e&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fflorence-pugh-marvel-black-widow-movie-done-filming%2F

Vi ricordiamo che il film vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto.

Vedova Nera: tutto quello che sappiamo sul film

Martin Scorsese vs cinecomic: Joss Whedon replica al regista

0
Martin Scorsese vs cinecomic: Joss Whedon replica al regista

Il commento di Martin Scorsese “contro” i cinecomic Marvel ha fatto il giro del mondo e causato parecchie reazioni piccate soprattutto da parte di chi quei cinecomic li fa. Mentre Kevin Feige sembra allegramente estraneo a questa polemica, forse troppo impegnato a quantificare la fortuna che questi “parchi a tema” gli hanno fruttato, persone del calibro di Samuel L. Jackson non riescono a tacere.

L’attore, che nel franchise interpreta Nick Fury, ha risposto a Scorsese dicendo che “un film è un film” e non c’è affatto bisogno di paragonarlo ad altri modi o strumenti di intrattenimento, proprio perché il regista newyorkese ha paragonato i film dei Marvel Studios ad un parco a tema.

La replica dell’attore è stata seguita a ruota dalle reazioni di Joss Whedon e di James Gunn. Il regista di The Avengers ha portato a esempio il lavoro che proprio Gunn ha svolto con i personaggi di Guardiani della Galassia per controbattere al fatto che Scorsese ha parlato di mancanza di emozioni umane con cui entrare in sintonia nei film Marvel.

“Per questo non chiedetemi perché sono sempre arrabbiato” ha chiuso poi il regista, citando la battuta di Mark Ruffalo/Bruce Banner/Hulk nel suo The Avengers.

Le dichiarazioni di Scorsese sono state in più occasioni travisate, nelle ultime ore, ma il regista si è solo limitato a dire che i film Marvel non sono cinema perché somigliano di più a un parco a tema, che è più o meno quello che si dice in maniera diffusa in merito alla qualità dei singoli film del MCU. Per quanto riguarda il progetto produttivo, invece, è chiamo che lo Studio è un grande esempio di industria vincente.

MCU: i 10 momenti più alti dell’intera timeline

MCU: i 10 momenti più alti dell’intera timeline

Il 2019 è stato un altro grande anno per il MCU, con Captain Marvel, Avengers: Endgame e Spider-Man: Far From Home che hanno incassato cifre vertiginose e che hanno convinto anche la critica. Le persone stanno già contando i giorni prima che il franchise ritorni con il prossimo capitolo, il film da solista della Vedova Nera l’anno prossimo, e c’è la giustificazione è semplice: fino a questo momento è stato un viaggio bellissimo.

Con questo in mente, ecco i 10 momenti migliori, più alti, significativi ed emozionanti della timeline del MCU, fino a oggi.

NICK FURY INCONTRA CAPTAIN MARVEL

Il film di Captain Marvel è stato distribuito all’inizio di quest’anno e tra le maggiori rivelazioni dell’intero film c’è stato il fatto che la protagonista e Nick Fury si conoscono da un po’ di tempo. Anni, in effetti.

Fury incontra Carol Danvers sulla Terra durante i primi momenti del film mentre l’eroina è impegnata nella guerra dei Kree contro gli Skrull e arriva sul nostro pianeta cadendo in un vecchio negozio di Blockbuster, mentre insegue uno di quelli che crediamo essere i cattivi. Alla fine i due fanno squadra, si ribellano contro i Kree e si assicurano che gli Skrull sopravvissuti vivano in pace, lontano da qualsiasi minaccia. In questo momento scopriamo che Fury ha nascosto Captain Marvel lontano dal resto del mondo fino a quando il suo aiuto non si fosse rivelato necessario. Quel tempo è arrivato.

IO SONO IRON MAN

Iron Man è stato il film che ha dato il via al MCU, con Robert Downey Junior ad interpretare Tony Stark. E mentre la parabola narrativa del film vedeva necessario battere il cattivo Obadiah Stane, AKA Iron Monger, e mettere fine ai suoi piani, ciò che accade a fine film è ancora più emozionante dell’avventura in sè.

Durante una conferenza stampa, Stark annuncia al mondo di essere Iron Man. E questa dichiarazione si rivela una specie di invito aperto ai suoi nemici. E molti di essi, nel corso degli anni, hanno poi cercato di rovesciare lui e il suo impero tecnologico. Se Start avesse tenuto segreto il suo secondo lavoro, i Vendicatori avrebbero potuto passare più facilmente delle cose. Ma, dato che ha deciso di venire allo scoperto, offre ai suoi nemici l’opportunità per abbatterlo.

I VENDICATORI SI INCONTRANO

Sapevamo che l’arrivo dei Vendicatori era nell’aria già dall’epoca di The Incredible Hulk, nel 2008, quando Nick Fury informa Tony Stark che è diventato parte di un mondo più grande di lui. Pertanto, quando nel 2012 è uscito The Avengers, si sapeva che era destinato a diventare più grande.

E così è stato: nel film vediamo Iron Man, Captain America e Thor che si incontrano per la prima volta, con il pubblico che in precedenza aveva avuto la possibilità di conoscere i personaggi durante i rispettivi film da solista. Le cose iniziano male, con il trio che si scontra, l’uno contro l’altro, ma alla fine i tre eroi, insieme a Occhio di Falco, Vedova Nera e Hulk, mettono da parte le loro differenze e lavorano insieme per proteggere la Terra da Loki.

LA PRIMA VITTORIA

La prima volta che gli Avengers si incontrano è stata davvero epica, ma ciò che rende il loro incontro ancora più memorabile, è il fatto che vincono la loro prima battaglia insieme. Questo accade quando New York City si trova sotto l’attacco della flotta di Chitauri che è guidata da Loki in persona, per ordine di Thanos.

È l’inizio di qualcosa di speciale poiché ogni membro della squadra svolge un ruolo chiave nel proteggere la città e la sua popolazione dagli attacchi nemici. Alla fine è stato lasciato ad Iron Man il compito di salvare la situazione, con Tony Stark che lancia una bomba nucleare contro i Chitauri, sfiorando il sacrificio. Gli eroi poi vanno a cena insieme, ed è chiaro da questo momento in poi opereranno secondo la stessa tecnica: il gioco di squadra.

STEVE SCOPRE CHE BUCKY È VIVO

Steve Rogers pensava di aver visto l’ultima volta Bucky Barnes quando lo vede precipitare da un treno in corsa, in Captain America: Il Primo Vendicatore. Tuttavia, non è lì che Bucky incontra la morte! Il soldato diventa una cavia Hydra e viene trasformato nel Coldato d’Inverno, che diventa il cattivo del sequel intitolato appunto Captain America: The Winter Soldier.

Cap combatte disperatamente il suo ex amico, cercando di ripercorrere vecchi ricordi e farlo ritornare in sé. E questo è il film in cui abbiamo la chiara misura di quanto sia vitale la loro relazione non solo reciprocamente, ma anche per le dinamiche tra gli altri personaggi del MCU.

CIVIL WAR

La lealtà di Steve a Bucky e la determinazione a riportare il suo amico su una strada giusta e nobile porteranno poi al conflitto in Captain America: Civil War, del 2016. E la stessa Guerra Civile è un momento determinante per il fatto che mette in scena il momento in cui i Vendicatori si sciolgono e iniziano a operare separatamente, invece che insieme.

La cosa più devastante del film è il modo in cui Captain America e Iron Man combattono da parti opposte, rifiutando di mettere al primo posto il bene del mondo e scendendo invece in guerra per ragioni individualistiche. Questo momento sta anche a significare che i Vendicatori diventano più deboli, dando a Thanos un vantaggio, quando due anni dopo il Titano attacca la Terra mentre è alla ricerca delle Gemme. Se fossero rimasti insieme, avrebbero forse potuto combattere di nuovo fianco a fianco e vincere di nuovo.

LO SCHIOCCO

Lo schiocco è stato, senza dubbio, il momento più importante della storia del MCU prima dell’uscita di Avengers: Endgame. Si è trattato della prima volta che vediamo perdere i nostri eroi, mentre la metà dell’intero universo muore, quando Thanos riesce nella sua ricerca di schioccare le dita ed eliminare il 50% delle forme di vita nell’interno universo.

È un evento davvero rivoluzionario per due motivi. Per prima cosa, vede valorizzati eroi come Spider-Man, Star Lord, Black Panther, Doctor Strange e Bucky Barnes tutti letteralmente polverizzati. E poi perché rende il mondo un posto terribilmente confusionario per cinque anni, mentre l’umanità è incapace di venire a patti con il barbaro atto di crudeltà di Thanos.

ANT-MAN ENTRA NEL REGNO QUANTICO

Ant-Man and the Wasp non è uno dei migliori film del MCU. È una specie di parentesi comica molto gradita, però, dopo il drammatico Infinity War, con lo Scott Lang di Paul Rudd, il Luis di Michael Pena e persino l’Hank Pym di Michael Douglas, tutti rappresentati in maniera comica.

Questo non vuol dire che il film sia completamente inutile, tuttavia, soprattutto perché è questo il film che contiene l’importante scena di Hank Pym che si avventura nel Regno Quantico per salvare sua moglie, e di Scott che fanno lo stesso alla fine del film. Questa scena apre la strada ai viaggi nel tempo che, anche in un franchising fantasioso come quello del MCU, è qualcosa di speciale.

IL VIAGGIO NEL TEMPO

Avengers: Endgame è un film che dura poco più di tre ore e, poiché è così lungo, contiene molti momenti importanti. E probabilmente il secondo momento più grande di tutti all’intero del film è  quando Tony Stark trova un modo per viaggiare nel tempo.

In precedenza, Stark si era rifiutato di pensare all’idea che il tempo li avrebbe aiutati a riportare in vita le vittime spezzate di Thanos. Ed era stato abbastanza chiaro quando Captain America, Ant-Man e Vedova Nera si sono recati nella sua accogliente baita per cercare di parlargli. Tuttavia, la curiosità di Stark ha la meglio su di lui e la sua scoperta crea una scappatoia che rende plausibile la vittoria per i Vendicatori e correggere il torto subito cinque anni prima.

LA FINE DI UN’ERA

Il sacrificio di Iron Man alla fine di Avengers: Endgame è un grande momento della serie. Non solo perché con esso Thanos viene trasformato in polvere con uno schiocco delle dita, ma indica anche la fine di un’era.

Tony Stark interrompe il suo viaggio, mentre per Hulk si tratterà di far convivere le sue deu personalità, Thor si imbarca con i Guardiani, mentre Cap resta nel passato insieme alla sua Peggy. Vedova Nera, come Tony, si è sacrificata per il bene comune, e Occhio di Falco torna dalla sua famiglia. I Vendicatori Originali hanno compiuto la loro parabola.

Joker: Michael Moore osanna il film, “L’errore sarebbe non vederlo”

0

Arriva da Michael Moore uno dei più sentiti e concitati endorsement a Joker, il film diretto da Todd Phillips vincitore del Leone d’oro a Venezia che vede protagonista Joaquin Phoenix nei panni dell’uomo che diventerà il clown principe del crimine. Il regista di Bowling for ColumbineFarenheit 9/11 ha infatti lodato senza mezzi termini la pellicola e gli argomenti che mette in discussione, dall’America di Trump alla reazione di una parte della stampa che lo definisce troppo violento.

Mercoledì sera ho partecipato al New York Film Festival e sono stato testimone di un capolavoro cinematografico, il film che il mese scorso ha vinto il primo premio come miglior film alla Mostra del Cinema di Venezia. Si chiama “Joker” – e tutti noi americani ne abbiamo sentito parlare come qualcosa da cui stare alla larga. Ci è stato detto che è violento, malato e moralmente corrotto. Ci è stato detto che la polizia sarà presente ad ogni proiezione in questo fine settimana in caso di “problemi”. Il nostro paese è in uno stato di profonda disperazione, la nostra costituzione è a pezzi, un maniaco del Queens ha accesso ai codici nucleari – ma per qualche ragione, Joker è un film di cui dovremmo avere paura […]

Leggi la recensione di Joker

[…] Suggerirei il contrario: il pericolo maggiore per la società sarebbe NON vedere questo film. Perché la storia che racconta e le questioni che solleva sono così profonde, così necessarie, che se distogli lo sguardo dal genio di quest’opera d’arte, perderai il dono dello specchio che ci offre. Sì, c’è un pagliaccio disturbato in quello specchio, ma non è solo – siamo lì accanto a lui. “Joker” non è un cinecomic. Il film è ambientato da qualche parte negli anni ’70 a Gotham/New York City, il quartier generale di tutti i mali: i ricchi che ci governano, le banche e le società che serviamo, i media che ci alimentano con una dieta “quotidiana” che pensano dovremmo assorbire. Ma questo film non parla di Trump. Riguarda l’America che ci ha dato Trump – l’America che non ha bisogno di aiutare gli emarginati, i poveri. L’America in cui i ricchi sporchi diventano sempre più ricchi e sporchi…

…Grazie allora Joaquin Phoenix, Todd Phillips, Warner Bros. e tutti coloro che hanno realizzato questo film importante per questo momento importante. Andate a vederlo, prendete i vostri figli e prendete la vostra decisione“.

Leggi anche – Joker: tutti gli indizi per un possibile sequel

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Fonte: Michael Moore

Batman: 10 attori perfetti per interpretare i villain

Batman: 10 attori perfetti per interpretare i villain

A quanto pare The Batman, il film con Robert Pattinson in sviluppo con la regia di Matt Reeves, presenterà al pubblico ben quattro villain (i confermati dovrebbero essere Catwoman, Enigmista, Pinguino e Firefly), eppure la galleria di antagonisti del crociato di Gotham è talmente ricca che ci piacerebbe vederne ancora sul grande schermo sempre nel nuovo franchise in avvio.

E chi sarebbero gli attori perfetti per interpretarli? Di seguito qualche valido candidato:

Caleb Landry Jones – Joker

Mandatory Credit: Photo by Invision/AP/REX/Shutterstock (9210743z)
Caleb Landry Jones
NY Premiere of “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri”, New York, USA – 07 Nov 2017

Il nuovo Joker di Joaquin Phoenix è attualmente nelle sale, ma se l’universo DC riavviato da The Batman avesse bisogno di un altro clown principe del crimine, in quel caso c’è un attore pronto per la parte e fisicamente perfetto: Caleb Landry Jones. L’abbiamo ammirato in Scappa – Get Out, Tre manifesti a Ebbing Missouri e in alcuni episodi di Breaking Bad, e non vediamo l’ora di scoprire di cosa è capace in futuro.

Toby Jones – Pinguino

Toby Jones non ha soltanto l’aspetto giusto per interpretare Oswald Cobblepot ma anche una vasta gamma di caratteristiche drammatiche come attore per Pinguino, antagonista sfaccettato e complesso. Sappiamo che sono in corso delle  trattative con Jonah Hill per un ruolo non ancora specificato, e se alcune fonti sostengono che la Warner Bros. abbia pensato alla star di The Wolf of Wall Street per l’Enigmista, altre suggeriscono che sia proprio Pinguino il personaggio…

Eiza González – Catwoman

Diciamoci la verità: Eiza González (vista di recente in Hobbs & Shaw) sarebbe una Selina Kyle semplicemente perfetta: ha dimostrato di sapersi destreggiare in ruoli action e ha il look accattivante che l’originale eroina pretende. Basti pensare alle sue scene di Baby Driver, in cui intreccia una relazione con il personaggio di Jon Hamm che è molto simile a quella tra Catwoman e Batman…

Dave Bautista – Bane

dave bautista

Uno dei fanta-casting più gettonati sul web è quello di Bane interpretato da Dave Bautista, e non è difficile capire perché. L’attore è stato perfetto nei panni del possente Drax nel MCU, e altrettanto credibile come il replicante Sapper Morton in Blade Runner 2049, dimostrando di avere anche doti drammatiche in serbo, quindi perché non scegliere lui per affrontare l’eredità di Tom Hardy?

Oscar Isaac – Due Facce

Oscar Isaac

Oscar Isaac è uno dei migliori attori in circolazione ad Hollywood, e ha quel mix di carisma e talento innato che caratterizza tutte le star “affidabili”. Al cinema ha alternato piccoli ruoli in film indie a noti franchise come Star Wars e X-Men, quindi se dovessimo scegliere un personaggio della galleria di Batman che non sia Bruce Wayne, ci viene subito in mente Harvey Dent: il faro della speranza di Gotham diventato Due Facce sarebbe davvero azzeccato, o no?

Jackie Earle Haley – Spaventapasseri

È stato Rorschach in Watchmen, ma tutti ricordiamo Jackie Earle Haley nei panni di Freddy Krueger nel remake di A Nightmare on Elm Street del 2010. Eppure niente ci toglie dalla testa che l’attore potrebbe calarsi senza problemi nei panni di Spaventapasseri, il villain già interpretato da Cillian Murphy nel Batman di Christopher Nolan.

James McAvoy – Enigmista

james mcavoy

L’incursione di James McAvoy nel mondo dei cinefumetti è arrivata nel 2011 con X-Men: L’inizio che l’ha visto protagonista nei panni del giovane Charles Xavier (futuro professor X), e proseguita con X-Men: Giorni di un futuro passato, X-Men: ApocalisseDark Phoenix. Senza però dimenticare la parentesi supereroistica “atipica” di Split e Glass, i due capitoli della trilogia di M. Night Shyamalan dove ha interpretato Kevin Wendell Crumb aka L’Orda.

Cosa manca al curriculum dell’attore? Forse un ruolo in un film targato DC? L’ipotesi non sarebbe così sbagliata dal momento che è stato lo stesso McAvoy a confessare in una live su Instagram che gli piacerebbe giocare con il personaggio dell’Enigmista. “L’ho sempre amato quando ero più piccolo. Sarebbe forte interpretarlo. Inoltre penso che la DC abbia dei villain davvero validi“.

Hugh Laurie – Mr.Freeze

Abbiamo già visto Mr. Freeze sul grande schermo interpretato da Arnold Schwarzenegger, tuttavia la performance non proprio memorabile e il potenziale inutilizzato lasciano sperare che rivedremo il personaggio al cinema con un nuovo adattamento. E chi meglio di Hugh Laurie potrebbe dare un ottimo contributo alla causa?

Andy Serkis – Cappellaio Matto

Venom 2 Andy Serkis

Ulysses Klaue nel MCU e Gollum nella trilogia de Il Signore degli Anelli, Andy Serkis è un genio della recitazione in motion capture e ha un talento innegabile. E proprio la sua grande imprevedibilità in termini di performance drammatica lo renderebbero il giusto Cappellaio Matto per l’universo DC.

Jodie Comer – Poison Ivy

jodie comer

Fresca vincitrice di un Emmy come Miglior Attrice protagonista in una serie drammatica, la star di Killing Eve Jodie Comer ha le caratteristiche fisiche e le doti drammatiche e comiche praticamente ideali per interpretare Poison Ivy. Una sirena dal volto dolce che usa il suo fascino per controllare le menti delle persone, praticamente la versione più fumettosa di Villanelle (il personaggio della serie).

Leggi anche – The Batman: 10 gadget che vorremmo vedere nel film

Fonte: Screenrant

Thor: Love and Thunder, Natalie Portman non aveva idea che sarebbe ritornata

0

Al Comic-Con di San Diego di quest’anno, abbiamo appreso che Natalie Portman interpreterà Thor nel Thor: Love and Thunder di Taika Waititi. Tuttavia, quando l’attrice è apparsa in The Tonight Show con Jimmy Fallon, ha rivelato di essere rimasta scioccata quanto i fan nel venire a parte del fatto che i Marvel Studios volevano che partecipasse di nuovo al franchise in quel ruolo.

“Non lo sapevo – confermò Portman – Voglio dire, ero consapevole che c’era una storia, ma non sapevo che in realtà stessero pianificando di portarla al cinema”.

Nel video che segue, Natalie Portman ammette anche che la grande rivelazione al Comic-Con è stata “snervante”, e confessa che sollevare Mjolnir per la prima volta sul palco è stata una vera esperienza. “Non ho potuto allenarmi in anticipo, quindi quando l’ho preso ho notato che era un po’ pesante!” ha dichiarato, ridendo.

Thor: Love And Thunder, spiegati i motivi del ritorno di Natalie Portman

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: EndgameL’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Thor: Love and Thunder, le domande sul MCU a cui il film potrebbe rispondere

Infinity Saga: il box set Home Video da 550 dollari!

Infinity Saga: il box set Home Video da 550 dollari!

A conclusione della Infinity Saga, Marvel Studios ha pianificato l’uscita di un box set Home Video per l’intera avventura cinematografica. Si tratta di una special edition in vendita negli USA a partire dal 15 novembre alla straordinaria cifra di 549,99 dollari. Un prezzo abbastanza alto, anche per una meraviglia del genere.

Come si può vedere di seguito, il box contiene tutti i 23 film Marvel Cinematic Universe su 4K UHD e Blu-ray, una lettera firmata da Kevin Feige, una litografia di Matt Ferguson, confezione esclusiva firmata da Chris Evans, Robert Downey Jr., Chris Hemsworth , Scarlett Johansson, Mark Ruffalo e Jeremy Renner, e un disco bonus con scene cancellate ed estese mai viste prima.

In attesa dell’annuncio ufficiale, ecco il prezioso cofanetto!

The Infinity Saga: ecco il trailer dei primi dieci anni di Marvel Studios

Justice League: le prove che era presente anche Martian Manhunter

0

Non è un segreto che Zack Snyder avesse dei piani ambiziosi per Justice League, e ora il regista ha condiviso alcuni storyboard che offrono la prova che Martian Manhunter avrebbe dovuto fare la sua apparizione nel film sui personaggi DC Comics. A quanto pare, il personaggio sarebbe stato interpretato da Harry Lennix, l’attore che presta il volto al generale Swanwick. Questa idea era trai sospetti dei fan sin dai tempi de L’Uomo d’Acciaio.

Alla fine di quel film, Superman chiede a Swanwick perché è seguito da droni e dopo che il generale ha sottolineato che non era una sua decisione e che “Anche se fossi disposto a provare (a far togliere i droni), cosa ti fa pensare che ascolteranno?”, l’Uomo d’Acciaio risponde con un enigma: “Non lo so, Generale. Immagino che dovrò fidarmi di te.”

Come si può vedere nel post di Vero che riportiamo a seguire, Snyder rivela che in realtà aveva pensato sugli storyboard le scene di Martian Manhunter e che avrebbe aggiunto Lennix quando le riprese si sarebbero trasferite a Los Angeles.

Sarebbe stato fantastico da vedere e sarebbe stata ovviamente qualcosa che avrebbe avuto importanti conseguenze per il DC Extended Universe e per il franchise della Justice League. Sottolinea inoltre quanto fossero diversi i piani di Snyder per questo film prima che la Warner Bros affidasse il progetto a Joss Whedon.

Ecco di seguito le pagine di Vero di Snyder:

Abbiamo visto il personaggio comparire in Supergirl, la serie tv CBS sull’eroina DC con Melissa Benoist. Il personaggio era interpretato da David Harewood.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le carte da gioco mostrano i Cavalieri di Ren

0

Sono state diffuse le trading card di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le carte da gioco che mostrano i protagonisti del film diretto da J.J. Abrams. Tra le varie versioni di Stormtrooper e di protagonisti del film, le carte ci mostrano anche un primo sguardo molto chiaro ai misteriosi Cavalieri di Ren, che pare proprio possano comparire in questo film, dopo tanta attesa e tante domande in merito alla loro natura.

Ecco di seguito le carte da gioco con i protagonisti del film:

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, diffusi nuovi rumor su Rey e Palpatine

Birds of Prey: è un Harley Quinn show sui banner promozionali

0
Birds of Prey: è un Harley Quinn show sui banner promozionali

Harley Quinn non sarà solo la protagonista di Birds of Prey, ma sembra anche l’unico personaggio intorno al quale si sta costruendo la campagna promozionale del film, in arrivo il prossimo febbraio. Ecco di seguito una serie di banner DC che omaggiando anche i famosi eroi protagonisti delle storie a fumetti dell’editore, ci mostra il personaggio interpretato da Margot Robbie in tutto il suo colorato splendore:

Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn), spin-off di Suicide Squad, vede protagonista la squadra di antieroine capitanate da Margot Robbie.

Il film, diretto da Cathy Yan arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).

La prima sinossi del film riporta:

Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Star Wars: gli attori del MCU che Kevin Feige dovrebbe portare nella saga

La notizia del coinvolgimento di Kevin Feige nel nuovo film di Star Wars, che il presidente dei Marvel Studios produrrà insieme a Kathleen Kennedy, ha scatenato l’euforia dei fan sotto forma di teorie e speculazioni sul futuro del franchise e sulla possibilità che alcuni attori del MCU entrino a far parte della galassia lontana lontana.

Ma se fosse davvero così, quali nomi Feige dovrebbe portare nella saga?

Annette Bening

captain marvel

Annette Bening ha interpretato la Dottoressa Wendy Lawson aka Mar-Vell in Captain Marvel (oltre a rappresentare il volto della Suprema Intelligenza), ma sembra che la quattro volte nominata all’Oscar abbia ormai esaurito il suo percorso nel MCU. Se così fosse, perché non arruolarla per un altro iconico ruolo nella saga di Guerre Stellari? Potrebbe vestire i panni di un generale, oppure di un maestro jedi o di un villain!

Winston Duke

Il franchise di Star Wars è ormai solito lanciare nel firmamento hollywoodiano nuovi talenti  (vedi Daisy Ridley), e Winston Duke rientra perfettamente nella categoria di giovani promesse. L’attore ha debuttato al cinema nei panni di Makaku in Black Panther ed è stato uno dei protagonisti dell’horror Noi di Jordan Peele convincendo pubblico e critica…

Chris Evans

Chris Evans ha appena concluso un capitolo della sua carriera (forse il più importante) interpretando per quasi dieci anni Captain America nel MCU, e sebbene abbia dimostrato di saper brillare anche in piccoli progetti indie, sarebbe davvero perfetto per Star Wars e ha già mostrato il suo interesse. Feige realizzerà i desideri dell’attore?

Laurence Fishburne

Dopo un salto nell’universo DC, Laurence Fishburne è entrato a far parte del MCU interpretando il dottor Bill Foster in Ant-Man and the Wasp, personaggio misterioso di cui sappiamo ancora poco. L’attore potrebbe tornare in Matrix 4, ma niente esclude che possa abbracciare anche la saga di Guerre Stellari ereditando il lascito di Samuel L. Jackson…

Danai Gurira

Avengers: Infinity War

Già idolo dei fan di The Walking Dead, Danai Gurira ha conquistato il cuore degli spettatori cinematografici vestendo i panni della guerriera Okoye in Black Panther. L’attrice ha le qualità giuste per Star Wars, combinando la presenza incredibile e il lato emotivo, quindi speriamo di ritrovarla anche in un ruolo altrettanto potente nella galassia.

Daniel Kaluuya

Ancora un attore di Black Panther, talento indiscusso che ha saputo stupirci in Scappa – Get Out di Jordan Peele: parliamo ovviamente di Daniel Kaluuya, che potrebbe sfruttare la scia del collega britannico John Boyega nel franchise di Star Wars. D’altronde ha tutte le carte in regola per interpretare sia un eroe che un anti-eroe…

Brie Larson

Captain Marvel

Tra i papabili c’è anche Brie Larson, che negli ultimi giorni ha perfino pubblicato una foto in cui appariva vestita da cavaliere jedi e che rispondeva in qualche modo a tutte le voci sul suo presunto casting in un capitolo della saga proprio grazie all’ingresso di Feige. Il premio oscar protagonista di Captain Marvel si è sempre dichiarata una grande fan dell’universo di George Lucas, partecipando di recente all’apertura del parco a tema a Los Angeles, quindi non sorprende che il suo nome venga associato a Guerre Stellari.

Evangeline Lilly

ant-man and the wasp

Dopo l’exploit in Ant-Man and The Wasp Evangeline Lilly merita più spazio sul grande schermo, perché è semplicemente nata per interpretare un’eroina tosta e dinamica. Elfa coraggiosa nella trilogia de Lo Hobbit, sensibile sopravvissuta in Lost, l’attrice dovrebbe entrare nella saga di Star Wars subito!

Kurt Russell

Kurt Russell nello spazio…ma non è già successo in Guardiani della Galassia Vol.2? La leggenda di Hollywood è stato un Ego perfetto nel secondo capitolo del franchise di James Gunn, quindi sarebbe interessante vederlo all’opera in un ruolo diverso ma ugualmente sfaccettato anche in Star Wars.

Tilda Swinton

Chiudiamo questa lista di desiderata con l’unica, incomparabile Tilda Swinton, straordinaria nei panni dell’Antico in Doctor Strange e casting da sogno per qualsiasi saga e franchise. Kevin Feige potrebbe trovare il ruolo più adatto all’attrice, nota per i suoi travestimenti grazie ai quali riesce a scomparire nei panni dei personaggi…

Leggi anche – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 5 teorie che potrebbero avverarsi

Fonte: Cinemablend

Fantastici 4: Matthew Vaughn vorrebbe dirigere un film per il MCU

0

Matthew Vaughn ha già mostrato di sapersi destreggiare nel duro ambiente dei cinecomic firmando il primo film del riavvio della saga di X-Men, e non ha mai nascosto il suo interesse per i personaggi dell’universo Marvel rivelando i suoi piani per una trilogia mai realizzata in seno alla Fox sui Mutanti. Proprio il regista è intervenuto di recente al Comic-Con di New York, confessando di essere pronto per dirigere un film su dei personaggi molto attesi dai fan dopo l’accordo siglato da Disney e lo studio concorrente…

Ho sempre amato l’idea di girare un adattamento sui Fantastici 4 rispettando la fonte originale. Si tratta di uno dei miei fumetti preferiti e in realtà penso sarebbero perfetti per incrociare la strada di Spider-Man […]

[…] Credo che le qualità dei Fantastici 4 e di Spider-Man possano coincidere e che se sei un ragazzo puoi immaginare di far parte della famiglia dei supereroi” ha spiegato Vaughn, “Quindi sì, penso che un film sui Fan-Four sarebbe il progetto più entusiasmante al quale lavorare“.

Kevin Feige ascolterà le “preghiere” del regista di Kick Ass e Kingsman?

Leggi anche – Fantastici 4: dieci “consigli” per un buon film nel MCU

Di recente MCU Cosmic era tornato a parlare di Fantastici 4, Galactus e Tyrant come obiettivi principali in vista della recente fuzione tra Disney e Fox che ha permesso la cessione dei diritti sui personaggi finora blindati (X-Men compresi).

Il sito riportava le voci secondo cui lo studio di Feige sarebbe già al lavoro per portare queste tre importati novità al cinema: Galactus lo conosciamo bene, perché è uno dei villain più importanti della storia dei fumetti Marvel, mentre per quanto riguarda Tyrant la scelta è senza dubbio interessante. Il personaggio è stato creato da Ron Lim, Ron Marz e Tom Christopher nei primi anni ’90 come creazione dello stesso Galactus, e tra i due si consumò una guerra epica che distrusse intere galassie, prima dell’esilio di Tyrant nello spazio profondo.

L’antieroe ha poi incrociato la strada di di Silver Surfer, Beta Ray Bill e Gladiator, tutte interazioni che potrebbero facilmente adattarsi alla narrazione condivisa del MCU sul versante cosmico. Resta da capire in che modo la squadra di Kevin Feige deciderà o meno di introdurre questi personaggi: magari sfruttando il sequel di Captain Marvel, Guardiani della Galassia Vol.3 o l’ipotetico film su Nova? Senza contare Gli Eterni, terreno perfetto per l’arrivo di Galactus a causa della sua connessione con i Celestiali.

Fonte: CBM

L’ispettore Gadget: Disney al lavoro sul nuovo live action

0
L’ispettore Gadget: Disney al lavoro sul nuovo live action

Come riportato dall’Hollywood Reporter, la Disney è attualmente al lavoro sulla versione in live action de L”ispettore Gadget, la serie animata degli anni ’80 incentrata sul maldestro ispettore di polizia cyborg. Mikey Day e Streeter Seidell, coppia di sceneggiatori del Saturday Night Live, scriveranno la sceneggiatura (ma stanno sviluppando anche il rebbot di Mamma ho perso l’aereo per Disney +) mentre Dan Lin e Jonathan Eirich, produttori dell’ultimo Aladdin, faranno parte del team.

Ovviamente non si tratta del primo adattamento delle avventure del personaggio, dopo numerosi spin-off e videogiochi e la pellicola uscita nel 1999 che vedeva Matthew Broderick nei panni del protagonista e Rupert Everett in quelli di Sanford Scolex aka Dr. Artiglio.

Nel cartone animato originale l’ispettore Gadget affrontava a modo suo tutti i casi che gli venivano assegnati commettendo errori su errori e scambiando innocenti per nemici o viceversa, caratteristica a cui rimediava usando uno dei suoi tanti inaffidabili gadget o ricorrendo all’aiuto della nipotina Penny e del cane Bravo.

Fonte: THR

Joker: tutti gli indizi per un possibile sequel

Joker: tutti gli indizi per un possibile sequel

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su JOKER

Joker è arrivato pochi giorni fa nelle nostre sale ed è destinato a far discutere ancora per molto, ma sebbene il regista Todd Phillips abbia escluso – al momento – qualsiasi possibilità di realizzazione di un sequel, nel film sono presenti diversi indizi sulla trama di un secondo capitolo in cui rivedere in azione il clown principe del crimine interpretato da Joaquin Phoenix.

Quali sono? Scopriamoli qui sotto:

Il giovane Bruce Wayne

Iniziamo con l’indizio più scontato ma comunque rilevante: Arthur, il protagonista, incontra nel corso del film il futuro Batman, ovvero un giovanissimo Bruce Wayne poco prima della morte dei suoi genitori. C’è poi la trama lasciata aperta sulla presunta parentela dei due (essendo Thomas Wayne il padre biologico di Arthur, ma non è del tutto confermato), quindi niente esclude un futuro faccia a faccia…

Un Joker “diverso”

joker

Diverse teorie suggeriscono che l’Arthur Fleck di Joaquin Phoenix sia semplicemente l’ispirazione per l’attuale Joker, e che sarà lui a confrontarsi con il nuovo Batman di Robert Pattinson. Phillips ha già smentito, tuttavia le azioni del personaggio nel film sembrano aver fomentato i criminali di Gotham e una rivolta che coinvolge centinaia di cittadini…forse una tra queste persone potrà assumere l’eredità di Joker un decennio più tardi, nello stesso periodo in cui Bruce Wayne vestirà i panni del crociato?

L’assassinio di Thomas e Martha Wayne

Joker si appoggia, come avrete visto, alla mitologia di Batman dei fumetti rappresentando in modo molto fedele l’omicidio dei genitori di Bruce Wayne. Nel finale un criminale ispirato dalle azioni di Arthur al Murray Franklin Show decide di assassinare Thomas Wayne, colpevole di aver contribuito al degrado della città, quindi questo potrebbe essere un indizio concreto di ciò che vedremo nell’ipotetico sequel

Il finale

Joker recensione film

Arriviamo al finale ambiguo, o almeno aperto all’interpretazione: Arthur lascia Gotham in fiamme e diventa effettivamente il Joker, ma subito dopo lo ritroviamo ricoverato ad Arkham mentre parla con un terapeuta: è la realtà, oppure una fantasia creata dal personaggio? Sappiamo quanto inaffidabile sia Fleck, quindi questa riflessione ci porta ad immaginare un sequel in cui ogni cosa verrà spiegata.

L’ultima inquadratura di Bruce

Concludiamo questa lista di teorie con l’inquadratura finale di Bruce Wayne in piedi tra i corpi dei suoi genitori uccisi, un evento a cui Arthur non ha mai assistito e che però risuona nella sua mente. È possibile che ne abbia sentito parlare da qualcuno? Questo mistero verrà risolto nel nuovo film di Batman?

Leggi la recensione di Joker

Fonte: CBM

Avengers: Endgame, scovato un riferimento al primo Iron Man

0
Avengers: Endgame, scovato un riferimento al primo Iron Man

Trovare tutti i riferimenti e le easter egg in Avengers: Endgame è diventato il passatempo preferito dei fan, e uno tra loro è pronto a stupirci con qualcosa che non avremmo mai immaginato (o almeno individuato al primo sguardo): stavolta si tratta di un bellissimo richiamo ad Iron Man del 2008, il film che ha aperto ufficialmente le porte del Marvel Cinematic Universe, e in particolare della scena in cui Tony Stark (Robert Downey Jr.) dialoga nella grotta dei terroristi insieme a Ho Yinsen (Shaun Toub) mentre realizza la prima versione del reattore ad arco che lo farà sopravvivere.

Ed è proprio lo scambio di battute tra i personaggi al centro della discussione, con Yinsen che ricorda a Tony che il reattore potrebbe alimentare il suo cuore per altre “50 vite” e il protagonista che risponde spiegando che quel dispositivo sarà in grado di alimentare “qualcosa di grosso” per 15 minuti. Da qui si passa al fatale momento dello schiocco in Endgame, suggerendo che sia stato il reattore di Stark che alla fine gli ha permesso di impugnare il guanto con tutte e sei le gemme dell’Infinito (al contrario di Hulk, che invece è rimasto debilitato dallo schiocco).

Quanti di voi se ne erano accorti?

Or something REALLY big for 15 seconds. It just dawned on me how Tony was able to not only wield the stones but also do so without immediately being incapacitated like the Hulk was. His Arc reactor took the bulk of the energy.
by inmarvelstudios

Leggi anche – Avengers: Endgame, le scene eliminate che lo avrebbero migliorato

CORRELATI:

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, Avengers: Endgame è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, la Disney lancia la campagna per gli Oscar

Fonte: Reddit

James Gunn risponde al commento di Martin Scorsese sui cinecomic

0
James Gunn risponde al commento di Martin Scorsese sui cinecomic

Il commento negativo di Martin Scorsese sui cinecomic e in generale sul fenomeno Marvel Studios sta facendo discutere la platea del web, e tra le personalità di Hollywood coinvolte nel grande progetto di Kevin Feige c’è chi non sembra d’accordo con quanto affermato dal regista, tra poco nelle sale con il suo ultimo film The Irishman. Su Twitter infatti è comparsa la risposta di James Gunn alle parole di Scorsese (“I cinecomic non sono cinema, e la cosa più vicina a questo tipo di produzioni sono i parchi a tema […] è un cinema dove gli esseri umani non cercano di trasmettere esperienze emotive veicolandole ad altri esseri umani“), deluso da quanto letto nell’intervista con Empire:

Martin Scorsese è uno dei miei cinque cineasti viventi preferiti. Ero indignato quando la gente criticava L’ultima tentazione di Cristo senza aver visto il film. Sono rattristato dal fatto che ora stia giudicando i miei film allo stesso modo. Detto questo, amerò sempre Scorsese, sarò grato per il suo contributo al cinema e non vedo l’ora di vedere The Irishman.”

Gunn fa riferimento al modo in cui l’autore americano aveva esordito nell’affermazione, dicendo di non aver visto i film in questione e che aveva provato a farlo senza successo.

https://twitter.com/JamesGunn/status/1180158383070105606?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1180158383070105606&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cinemablend.com%2Fnews%2F2481615%2Fmartin-scorsese-has-some-blunt-thoughts-on-marvel-movies-and-james-gunn-is-sad-about-it

Attualmente impegnato con le riprese di The Suicide Squad, sequel (o reboot?) di Suicide Squad commissionato dalla Warner Bros., James Gunn tornerà presto al timone di Guardiani della Galassia Vol.3, cinecomic che con molte probabilità farà parte della Fase 5 del MCU non ancora annunciata. Sembra però che il franchise su Star-Lord, Gamora e gli altri terminerà la sua corsa dopo il terzo film e che Gunn non dirigerà altri capitoli per i Marvel Studios, come confermato dallo stesso regista su Instagram.

Su quest’ultimo progetto sappiamo pochissimo, e lo scorso marzo si era detto che la produzione non sarebbe iniziata prima del 2021. Tuttavia un report dell’Hollywood Reporter fa sapere che le riprese potrebbero essere state anticipate addirittura al 2020 (ma non è chiaro a quale mese ci si riferisca). È possibile inoltre che la data di uscita del film venga fissata alla fine del 2020, dunque sembra che i fan dovranno attendere meno tempo del previsto per rivedere i propri eroi sul grande schermo.

Sedicicorto, si parte con Lanthimos, gli alieni e Philip K. Dick

0
Sedicicorto, si parte con Lanthimos, gli alieni e Philip K. Dick

Sedicicorto International Film Festival Forlì apre l’edizione 2019, la sedicesima, con una tre giorni tutta da vivere, tra un maestro del cinema mondiale, un artista internazionale e il compleanno di un cult movie. Oltre ai lavori dei filmmaker in concorso per Cortoinloco.

Si intitola Nimic il cortometraggio che Yorgos Lanthimos ha realizzato in collaborazione con Mini e che Sedicicorto presenta in contemporanea con il Milano Film Festival e il Sitges Festival Internacional de Cinema Fantastico de Catalunya. Dodici minuti in cui il regista greco, candidato quest’anno al premio Oscar per la miglior regia de La favorita, racconta del surreale incontro in metropolitana che un violoncellista, interpretato da Matt Dillon, e una misteriosa donna. Presentato in anteprima al Locarno Film Festival 2019 lo scorso agosto, Nimic è in programma domenica 6 ottobre alle 17:00.

Subito dopo si parlerà di un altro maestro del cinema, Ridley Scott, e di uno dei suoi capolavori. Compie infatti quarant’anni Alien, che uscì nelle sale italiane il 25 ottobre del 1979. Per festeggiarlo, naturalmente un cortometraggio, Alien: Ore, uno dei sei piccoli film che la Twentieth Century ha prodotto per l’anniversario. E un libro, “Alien – Misteri, inquietudini e segreti del film di Ridley Scott“, presentato dall’autore, il critico cinematografico Stefano Cocci.

Alle 18:00 di venerdì 4 ottobre, inaugura invece la mostra di Antonello Silverini, “Nello spazio e nel tempo”. Silverini, illustratore di fama mondiale, collaboratore La Lettura, l’inserto culturale del Corriere della Sera, autore delle copertine dei romanzi di Ian McEwan per Einaudi e di Philip K. Dick per Fanucci Editore. La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 13 ottobre ed è stata realizzata anche grazie al supporto dell’Associazione Regnoli 41 e della Fondazione CariRomagna.

Questo primo fine settimana sarà dedicato al concorso Cortinloco, riserva alle produzioni realizzate nella Regione Emilia Romagna e ai suoi filmmaker. Un programma arricchito dai due forum di sabato 5 ottobre (ore 10:30) e domenica 6 (ore 10:00), presso la Sala Nassirya, dove si potranno incontrare gli autori dei film che si contenderanno I premi della giuria e il premio del pubblico Mini.

Sedicicorto International Film Festival Forlì 2019 si terrà dal 4 al 13 ottobre2019 a Forlì ed è realizzato con il contributo di Mibact – Direzione Generale Cinema, MIUR, Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Forlì, Regione Emilia Romagna, Intesa San Paolo, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forli e della Romagna e in collaborazione di Mini e Cantine Drei Donà.

Festa del cinema di Roma 2019: il programma ufficiale

Festa del cinema di Roma 2019: il programma ufficiale

33 film e documentari nella selezione ufficiale, 15 incontri ravvicinati con registi, attori, scrittori e personalità del mondo dell’arte, 15 “duelli” a tema cinema tra le novità della prossima edizione: sono questi i numeri con i quali il direttore artistico Antonio Monda presenta il programma ufficiale della Festa del cinema di Roma 2019 che si svolgerà dal 17 al 27 Ottobre presso l’Auditorium parco della Musica. “Elegante e adolescenziale“, così  lo descrive la presidente della fondazione cinema Laura Delli Colli, spaziando tra ritratti femminili e generi.

Tra i titoli più attesi spiccano ovviamente The Irishman di Martin Scorsese (che arriverà nella capitale insieme ad una delle sue star), Downton Abbey, Honey Boy (la pellicola che racconta l’infanzia di Shia La Beouf), Hustlers (la commedia con Jennifer Lopez), Judy (il biopic con Renée Zellweger) e il documentario su Pavarotti diretto da Ron Howard.

Nella sezione Incontri Ravvicinati invece si segnalano nomi come Viola Davis e Bill Burray, con entrambi gli attori che riceveranno il Premio alla carriera, Fanny Ardant, Olivier Assayas, Benicio Del Toro, Ethan Coen, John Travolta e molto altro.

PRE-APERTURA

  • Jesus Rolls di John Turturro

FILM D’APERTURA

  • Motherless Brooklyn di Edward Norton

SELEZIONE UFFICIALE

  • 438 Dagar di Jesper Ganslandt
  • 1982 di Oualid Mouaness
  • The Aeronauts di Tom Harper
  • Antigone di Sophie Deraspe
  • Deux – Two Of Us di Filippo Meneghetti
  • Downton Abbey di Michael Engler
  • Drowning di Melora Walters
  • The Farewell di Lulu Wang
  • Fete De Famille – Happy Birthday di Cedric Kahn
  • Honey Boy di Alma Har’el
  • Hustlers – Le ragazze di Wall Street di Lorene Scafaria
  • The Irishman di Martin Scorsese
  • Judy di Rupert Goold
  • Kohtunik – Your Honor di Andres Puustusmaa
  • Il ladro di giorni di Guido Lombardi
  • Le Meilleur Reste a Venir di Matthieu Delaporte, Alexandre de La Patelliere
  • Military Wives di Peter Cattaneo
  • Mytify: Michael Hutchence di Richard Lowenstein
  • Nomad. In the footsteps of bruce Chatwin di Werner Herzog
  • On Air di Manno Lanssens
  • Pavarotti di Ron Howard
  • Rewind di Sasha Joseph Neulinger
  • Santa Subito di Alessandro Piva
  • Run with the hunted di John Swab
  • Scary Stories to Tell in the Dark di André Ovredal
  • Tantas Almas – Valley of Souls di Nicolas Rincon Gille
  • Trois jours et une vie di Nicolas Boukhrief
  • Vrba – Willow di Milcho Manchevski
  • Waves di Trey Edward Shults
  • Western Stars di Thom Zimny, Bruce Springsteen
  • Where’s my Roy Cohn? di Matt Tyrnauer
  • Your mum and dad di Klaartje Quirinjns

TUTTI NE PARLANO

  • La Belle Eopque di Nicolas Bedos
  • Share di Pippa Bianco
  • The vast of Night di Andrew Patterson

INCONTRI RAVVICINATI

  • Bill Murray
  • Viola Davis
  • Fanny Ardant
  • Olivier Assayas
  • Ethan Coen
  • Benicio Del Toro
  • Bret Easton Ellis
  • Ron Howard
  • Kore-Eda Hirokazu
  • Edward Norton
  • Bertrand Tavernier
  • John Travolta
  • Jia Zhabgke e Zhao Tao

Spider-Man: le 5 storyline possibili per il terzo film

Spider-Man: le 5 storyline possibili per il terzo film

I fan di Spider-Man si stanno sicuramente rallegrando per la notizia che il loro eroe è rientrato a far parte del MCU. Adesso non resta che capire come la storia del tessi ragnatele continuerà, soprattutto alla luce del grande colpo di scena in chiusura di Far From Home.

Di seguito, ecco alcune congetture su quello che potrebbe accadere in Homecoming 3, così come è provvisoriamente chiamato il film che vedrà tornare Tom Holland nei panni di Spider-Man.

RIPULIRE IL SUO NOME

La via più ovvia sembra quella che impone a Peter Parker di ripulire il nome di Spider-Man e di provare a smentire le dichiarazioni di JJJ, che hanno smascherato la sua identità segreta.

Lo scenario più probabile è che Peter Parker sparisce per un po’ dalla circolazione, mentre Spider-Man viene proprio cacciato dalla città. Ciò porterebbe Peter a trovare un lavoro al Daily Bugle al fine di influenzare il giornale per cercare di mettere Spider-Man sotto una luce positiva. Infine, l’aggiunta di un antagonista per Spider-Man potrebbe essere la chiave per ripulire il nome dell’eroe agli occhi della città.

COMBATTERE AL FIANCO DI IRON LAD

Possiamo scommetterci: se Spider-Man non fosse stato introdotto nel MCU, Harley Keener sarebbe stata la persona prescelta per essere il figlioccio di Iron Man. L’apparizione di Harley al funerale di Tony in Avengers: Endgame ha ravvivato l’interesse per il personaggio e avrebbe senso per lui stringere un’amicizia con Peter.

I personaggi hanno più o meno la stessa età, quindi potrebbe essere facile per loro incrociarsi e svelare insieme ulteriori segreti sull’armatura di Iron Man. Questa amicizia potrebbe sfociare in una vera e propria collaborazione tra i due, un rapporto in cui Harley assume il soprannome di Iron Lad, con Peter che riveste i panni di un mentore improvvisato.

SOCCORRERE MORKAN STARK

In realtà, una delle soluzioni più plausibili potrebbe essere quella di una trama molto semplice ma profondamente personale per il terzo film. Come sappiamo, la figlia di Pepper e Tony, Morgan, è rimasta senza padre alla fine di Avengers: Endgame, il che la rende vulnerabile per i nemici di Tony che sono ancora molti.

Questo potrebbe essere ciò su cui il film potrebbe soffermarsi, visto Spider-Man potrebbe essere il difensore e salvatore perfetto per la bambina che per lui è una sorta di sorella acquisita, visto che Tony, padre di Morgan, è stato una specie di padre anche per Peter. I fan adorerebbero assolutamente questo punto di vista, in quanto renderebbe Peter in grado di agire come un fratello maggiore per Morgan, oltre a completare il legame di Peter con gli Stark, legame che ha caratterizzato i primi due film con Tom Holland.

COMBATTERE CONTRO UN ULTRON RISORTO

Questa è la soluzione più estrema, ma anche una delle migliori possibilità. Ultron ha visto la sua creazione per mano di Tony e nonostante l’ostilità lo considerava come suo padre; lo stesso Peter considerava Tony come una figura paterna, solo in una percezione positiva, ovviamente.

Ciò potrebbe portare a far riemergere un frammento di Ultron superstite dal secondo film dei Vendicatori, con l’intenzione di sterminare il “figlio” di Tony a causa dei suoi sentimenti di risentimento e abbandono. Potrebbe essere visto come un confronto tra due diversissime creazioni di Stark, con Ultron che rappresenta il peggio di Tony e Spider-Man che rappresenta il suo meglio.

LOTTARE CONTRO KRAVEN IL CACCIATORE

Spider-ManPrima che Spider-Man fosse momentaneamente “cacciato” dal MCU, si parlava della possibilità che Kraven il Cacciatore fosse il cattivo del terzo film. Se dovesse accadere questo, la storia sarebbe semplice.

Kraven si sarebbe presentato a New York in cerca della sua più grande preda, qui trova Spider-Man come obiettivo perfetto. Potrebbe anche esserci un colpo di scena dettato dal fatto che Kraven possa essere addirittura assunto dai vertici cittadini per catturare Spider-Man a causa delle accuse mosse da Mysterio, e la storia potrebbe far sì che Kraven agisca come un cacciatore di taglie.

Fonte

Seth Rogen: 10 cose che non sai sull’attore

Seth Rogen: 10 cose che non sai sull’attore

Tra le personalità più esplosive, trasformiste e anticonformiste di Hollywood vi è sicuramente Seth Rogen. Negli anni l’attore si è distinto per le sue brillanti interpretazioni in film di successo, ma anche per essersi distinto come doppiatore, sceneggiatore, regista e produttore. Grazie al suo carisma Rogen ha sempre saputo conquistare il pubblico e la critica, affermandosi come un intelligente e lucido intrattenitore.

Ecco 10 cose che non sai di Seth Rogen.

Seth Rogen film e carriera

1. Ha recitato in lungometraggi di successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 2001, quando ottiene una piccola parte nel film Donnie Darko, accanto a Jake Gyllenhaal. Successivamente arrivano i primi successi con Anchorman – La leggenda di ron Burgundy (2004), 40 anni vergine (2005), Tu, io e Dupree (2006) e Molto incinta (2007). Una volta consolidata la fama, l’attore appare in sempre più film di successo, tra cui si annoverano Suxbad – Tre menti sopra il pelo (2007), Strafumati (2008), Zack & Miri – Amore a… primo sesso (2008), Funny People (2009), 50 e 50 (2011), Facciamola finita (2013), Cattivi vicini (2014), The Interview (2014), Steve Jobs (2015), The Disaster Artist (2017) e Non succede, ma se succede… (2019), in cui recita al fianco di Charlize Theron.

2. È noto come doppiatore. Un’altra grande passione di Rogen è quella per il doppiaggio. Lui è infatti la voce di Po, il protagonista del film Kung Fu Panda, ruolo che ricopre anche nei sequel. Tra gli altri doppiaggi celebri si annoverano Mostri contro alieni (2009) e Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia (2016). Nel 2019 presta la voce al personaggio Pumpaa nel live action Disney Il re leone (2019).

3. Ha scritto e prodotto molti dei suoi film. Non solo attore, Rogen è spesso l’autore dei propri film. Tra le sceneggiature da lui scritte figurano infatti quelle per i film Suxbad – Tre menti sopra il pelo, Strafumati, Facciamola finita, The Interview, e Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia. Più numerose sono le volte in cui figura invece anche da produttore, ricoprendo il ruolo per film come 40 anni vergine, Molto incinta, Suxbad – Tre menti sopra il pelo, Strafumati, 50 e 50, Facciamola finita, The Interview, Sausage Party, The Disaster Artist e Non succede, ma se succede…

seth-rogen-james-franco

Seth Rogen moglie

4. Ha conosciuto sua moglie sul set. Nel 2004 l’attore è tra gli autori della serie TV Da Ali G Show. Qui conosce l’attrice e scrittrice Lauren Miller, con la quale intraprende una relazione. I due si sposano poi nell’ottobre del 2011 in California.

Seth Rogen Instagram

5. Ha un profilo personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio account, seguito da 7,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere piccole curiosità o fotografie scattate in momenti di svago. Non mancano ovviamente foto tratte dai set a cui prende parte o foto promozionali dei suoi progetti.

Seth Rogen e James Franco

6. Sono grandi amici. Tra le coppie cinematografiche più brillanti degli ultimi anni si annoverano senza dubbio Rogen e l’attore James Franco. Grandi amici, i due hanno più volte collaborato insieme, conoscendosi sul set della serie TV Freaks & Geeks. I due recitano poi nuovamente insieme in Molto incinta, Strafumati, Facciamola finita, The Interview e The Disaster Artist.

7. Hanno ricevuto minacce di morte. I due attori sono stati insieme anche autori e protagonisti del film The Interview. In questo i due interpretano due giornalisti incaricati di intervistare e uccidere il dittatore Nord Coreano Kim Jong-Un. Per questa sua trama, il film ha subito numerosi problemi produttivi, e i due autori hanno ricevuto numerose minacce di morte per aver realizzato un film simile. Alla fine il lungometraggio fu distribuito in un numero ristretto di sale, con poca pubblicità da parte della casa di distribuzione.

seth-rogen-charlize-theron

Seth Rogen e Charlize Theron

8. Recitano insieme per la prima volta. Nella commedia Non succede, ma se succede… Rogen recita per la prima volta insieme all’attrice Charlize Theron. Nel film lei interpreta un segretario di Stato dal carattere forte e indipendente  e pronta a candidarsi alla Casa Bianca. Rogen è invece un giornalista dal cuore buono e bravissimo nel cacciarsi nei guai. Quest’ultimo verrà chiamato a curare la campagna elettorale della donna, con numerosi imprevisti comici.

Seth Rogen Donnie Darko

9. È stato il suo esordio cinematografico. Sul finire degli anni novanta l’attore è stato protagonista della serie Freaks & Geeks. Qui viene notato e scelto per un piccolo ruolo nel film Donnie Darko, dove interpreta Ken Miller, studente del liceo dove si svolgono molte delle vicende del film.

Seth Rogen età e altezza

10. Seth Rogen è nato a Vancouver, in Canada, il 15 aprile 1982. L’altezza complessiva dell’attore è di 180 centimetri.

Fonte: IMDb

Catherine Deneuve: 10 cose che non sai sull’attrice

Catherine Deneuve: 10 cose che non sai sull’attrice

Catherine Deneuve è una delle più apprezzate e premiate attrici della storia del cinema. Ha partecipato a film diventati classici e ha incantato il grande pubblico con alcuni ruoli divenuti iconici. L’attrice, ancora oggi in attività, continua a regalare grandi interpretazioni, mantenendo la sua aura di diva d’altri tempi.

Ecco 10 cose che non sai su Catherine Deneuve.

Catherine Deneuve film

1. Ha una vasta filmografia. L’attrice ha debuttato al cinema nel 1956 nel film Le collegiali. Da quel momento prende parte a diverse pellicole, raggiungendo una prima fama con il film Les Parapluies de Cherbourg (1964). Con questo film ha inizio la sua vera carriera cinematografica, che la vede protagonista di numerosi film. Per citare solo i più famosi, si annoverano Repulsione (1964), Bella di giorno (1967), La mia droga si chiama Julie (1969), La cagna (1972), L’ultimo metrò (1980), Speriamo che sia femmina (1985), Indocina (1992), Dancer in the Dark (2000), Dio esiste e vive Bruxelles (2015), Quello che so di lei (2017) e Le verità (2019).

catherine-deneuve-instagram

Catherine Deneuve vita privata

2. Si è sposata solo una volta. Nonostante i tanti amori della sua vita, l’attrice si è sposata soltanto una volta, con il fotografo britannico David Bailey. Il loro matrimonio è durato dal 1965 al 1972.

3. Ha due figli. L’attrice ha avuto due figli da due diverse relazione. La prima, avuta con il regista Roger Vadim, le fa avere nel 1963 il primo figlio Christian. La seconda figlia, Chiara Mastroianni, è invece il frutto della lunga relazione avuta con l’attore Marcello Mastroianni. Entrambi i figli sono attori.

4. Aveva una sorella attrice. L’attrice era sorella di Françoise Dorléac, la quale aveva a sua volta intrapreso la carriera d’attrice, arrivando a lavorare con registi come François Truffaut e Roman Polanski. Sfortunatamente la Dorléac morì prematuramente a 25 anni, nel 1967, in seguito ad un incidente automobilistico.

Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni

5. Si conobbero sul set. L’attrice conobbe Marcello Mastroianni sul set del film La cagna di Marco Ferreri. I due intrecciarono una relazione dal 1971 al 1975 da cui nacque la figlia Chiara. L’attrice ha in seguito sempre ricordato Mastroianni come uno dei più grandi amori della sua vita.

Catherine Deneuve Festival di Venezia

6. Ha partecipato all’edizione 2019. L’attrice era in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il film Le verità, del regista giapponese Hirokazu Kore’eda. Nel film l’attrice duetta con Juliette Binoche, mentre sul red carpet si è fatta apprezzare nuovamente come icona di stile.

catherine-deneuve-venezia

7. Vinse un premio nel 1998. La Deneuve era già stata protagonista al Festival di Venezia, dove nel 1998 vinse la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile per il film Place Vendome.

Catherine Deneuve Instagram

8. Non ha un proprio account. L’attrice non è presente sul social network Instagram, probabilmente per tenere maggiormente privata la propria vita al di fuori dal set. Tuttavia vi sono diverse pagine a lei dedicate, dove è possibile trovare le ultime foto o notizie riguardanti l’attrice e i suoi progetti.

Catherine Deneuve oggi

9. Recita ancora. Nonostante sia vicino ai 76 anni l’attrice non accenna a ritirarsi dalle scene, ed è al contrario ancora oggi molto attiva. Nel 2019 è stata protagonista del film Le verità, mentre sembra già avere in programma nuovi film per i prossimi anni.

Catherine Deneuve età e altezza

10. Catherine Deneuve è nata a Parigi, il 22 ottobre 1943. L’altezza complessiva dell’attrice è di 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Clive Owen: 10 cose che non sai sull’attore

Clive Owen: 10 cose che non sai sull’attore

Attore capace di reinventarsi continuamente attraverso ruoli e generi sempre diversi, Clive Owen si è guadagnato negli anni una buona fama tanto nel cinema quanto nella televisione, ottenendo più di una volta riconoscimenti da parte di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Clive Owen.

Clive Owen film

1. Ha recitato in lungometraggi di successo. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1998 con il film Vroom, dove appare brevemente. Successivamente partecipa al film Close My Eyes (1991), che lo fa conoscere al grande pubblico. Da quel momento prende parte a importanti film come Il colpo – Analisi di una rapina (1998), Gosford Park (2001), The Bourne Identiy (2002), King Arthur (2004), Closer (2004), in cui è protagonista insiemme a Natalie PortmanJulia Roberts e Jude Law, Sin City (2005), Inside Man (2006), I figli degli uomini (2006), Elizabeth: The Golden Age (2007), Ragazzi miei (2009), Intruders (2011), Blood Ties – La legge del sangue (2013), Last Knight (2015), Valerian e la città dei mille pianeti (2017), Anon (2018), The Informer – Tre secondi per sopravvivere (2019) e Gemini Man (2019), dove recita al fianco di Will Smith.

2. Ha recitato per la televisione. Negli anni l’attore ha partecipato anche ad alcune serie TV come Chancer (1990-1991), Sharman (1996) e Second Sight (2000-2001). La fama televisiva arriva tuttavia con la serie The Knick, andata in onda dal 2014 al 2015.

3. È anche produttore. Owen si è cimentato nelle vesti di produttore in un paio di occasioni, ricoprendo il ruolo per il film Ragazzi miei. Ben più impegnativa fu però l’esperienza con la serie The Knick, dove l’attore fu accreditato come produttore di ben dieci episodi.

clive-owen-closer

Clive Owen moglie e figlie

4. È sposato. Parallelamente al cinema, l’attore ha sempre coltivato la passione per il teatro. Proprio durante lo spettacolo Romeo e Giulietta l’attore incontra l’attrice Sarah-Jane Fenton. I due si sposano nel marzo del 1995 e avranno poi due figlie, nate rispettivamente nel 1997 e nel 1999.

Clive Owen King Arthur

5. Ha interpretato re Artù. Nel film del 2004 diretto da Antoine Fuqua, l’attore ricopre il ruolo del celebre Artù, raccontato durante gli anni di ascesa al potere. L’attore ottenne il ruolo nel momento in cui gli attori Russell Crowe, Mel Gibson e Hugh Jackman rifiutarono la parte.

Clive Owen Last Knight

6. Interpreta nuovamente un cavaliere. Undici anni dopo aver indossato l’armatura di Artù, l’attore torna a vestire i panni di un cavaliere nel film Last Knight, in cui recita al fianco di Morgan Freeman. Nel film Owen è a capo di un gruppo di cavalieri che cercano di vendicare la rovina del proprio signore causata da un ministro corrotto.

clive-owen-last-knight

Clive Owen Closer

7. È stato nominato all’Oscar. Nel film diretto da Mike Nichols, e tratto dall’omonima opera teatrale, l’attore ricopre il ruolo di Larry. Per la sua interpretazione Owen riceve la sua prima e unica nomination ai premi Oscar come miglior attore non protagonista.

8. Aveva già recitato nella versione teatrale. Anni prima di prendere parte alla trasposizione cinematografica, Owen aveva già partecipato alla versione teatrale. L’attore ha dichiarato di aver fatto di tutto per ottenere il ruolo di Larry, ma che considerata la sua età gli fu invece affidato quello di Dan. Quando anni dopo ricevette la chiamata da parte del regista, gli fu finalmente offerto il ruolo di Larry, che l’attore accettò con entusiasmo.

Clive Owen 2019

9. Tornerà al cinema. Nel 2019 l’attore sarà tra i protagonisti del film Gemini Man, diretto da Ang Lee con Will Smith. Nel film Owen interpreterà il villain Clay Verris. Un altro progetto dell’attore previsto per il 2019 è il nuovo film di Andrea Di Stefano intitolato The Informer – Tre secondi per sopravvivere, dove Owen recita accanto all’attrice Rosamund Pike.

Clive Owen età e altezza

10. Clive Owen è nato a Coventry, nel Regno Unito, il 3 ottobre 1964. L’altezza complessiva dell’attore è di 188 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

 

 

 

Luca Barbareschi: 10 cose che non sai sull’attore

Luca Barbareschi: 10 cose che non sai sull’attore

Attore, produttore, regista e anche politico, Luca Barbareschi ha vestito numerosi ruoli durante la sua carriera, affermandosi come volto di punta sia al cinema che in televisione. Negli ultimi anni la sua attività nell’industria cinematografica sembra essersi fatta particolarmente viva, con numerosi progetti nei quali appare in vesti sempre differenti.

Ecco 10 cose che non sai di Luca Barbareschi.

Luca Barbareschi film

1. Ha preso parte a celebri lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo con il film Da Corleone a Brooklyn (1979) e raggiunge una prima notorietà con Cannibal Holocaust (1980). Successivamente prende parte a film come Impiegati (1985), Via Montenapoleone (1986), Teresa (1987), Le cose cambiano (1988), La bionda (1992), Il cielo è sempre più blu (1996), Il trasformista (2002), Noi Credevamo (2010), Something Good (2013) e Dolceroma (2019).

2. Ha recitato anche in TV. Noto anche per i suoi ruoli televisivi, Barbareschi debutta in Casa Cecilia (1984), per poi apparire in serie o film TV come Buio nella valle (1984), La sorpresa (1986), La famiglia ricordi (1993), Cronaca nera (1998), Giorni da Leone (2002), La maledizione dei templari (2005), Nebbie e delitti (2005-2009), Pietro Mennea – La freccia del Sud (2015) e L’Aquila – Grandi speranze (2019).

3. È anche regista e produttore. Negli anni Barbareschi ha inoltre realizzato tre opere da regista: Ardena (1997), Il trasformista (2002) e Something Good (2013). Si è inoltre costruito anche la fama di produttore, con all’attivo la serie La strada di casa (2017-2019) e i film Dolceroma L’ufficiale e la spia (2019), del regista Roman Polanski, presentato in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

luca-barbareschi-instagram

Luca Barbareschi Instagram

4. Non è presente sul social network. L’attore ha confermato di non avere un proprio profilo su Instagram, preferendo mantenere privata la propria vita fuori dalle scene. Sono invece presenti degli account di Barbareschi sui social network Facebook e Twitter.

Luca Barbareschi moglie e figli

5. È stato sposato. L’attore è stato sposato con Patrizia Fachini, con la quale ha avuto le figlie Beatrice, Eleonora e Angelica. La coppia ha in seguito ufficializzato il divorzio.

6. Le nuove relazioni. Dopo il matrimonio, Barbareschi ha avuto per 7 anni in una relazione con l’attrice Lucrezia Lante della Rovere. Attualmente è invece legato a Elena Monorchio, dalla quale ha avuto due figli: Maddalena e Francesco.

Luca Barbareschi politica

7. Ha avuto una carriera politica. Oltre al cinema, Barbareschi si è sempre interessato anche di politica. Alle elezioni politiche del 2008 viene eletto come deputato, rimanendo in carica fino al 2013.

luca-barbareschi-dolceroma

Luca Barbareschi e la Eliseo Cinema

8. Ha una sua casa di produzione. Particolarmente attivo anche come produttore, Barbareschi ha fondato la Eliseo Cinema, con cui ha prodotto alcune commedie come Se mi vuoi bene e Modalità aereo, entrambi di Fausto Brizzi. Tra i film prodotti si annoverano anche Dolceroma di Fabio ResinaroL’ufficiale e la spia, di Roman Polanski, dimostrando così di essere interessato ad una produzione variegata e aperta a tutti i generi.

Luca Barbareschi Dolceroma

9. Ha recitato nel film di Fabio Resinaro. L’attore era inizialmente intenzionato a dirigere il film, ma ha poi lasciato tutto nelle mani del regista Fabio Resinaro, occupandosi soltanto della produzione e interpretando il ruolo del temibile produttore Oscar Martello. Per tale ruolo l’attore ha ricevuto numerose lodi da parte della critica.

Luca Barbareschi età e altezza

10. Luca Barbareschi è nato a Montevideo, in Uruguay, il 28 luglio 1956. L’altezza complessiva dell’attore è di 188 centimetri.

Fonte: IMDb

Ang Lee: 10 cose che non sai sul regista

Ang Lee: 10 cose che non sai sul regista

Tra i più apprezzati e premiati registi cinesi, Ang Lee ha dimostrato di poter conquistare anche Hollywood, realizzando film ormai classici. Alternandosi tra film intimisti e grandi progetti, il regista ha sempre portato avanti la sua autorialità attraverso il confronto tra l’innovazione e la tradizione, ottenendo in cambio il favore di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Ang Lee.

Ang Lee film

1. Ha diretto film molto premiati. Il primo film del regista è Pushing Hands, del 1992. Dirige poi Il banchetto di nozze, del 1993, che gli permette di ottenere una buona fama anche oltre oceano. Successivamente realizza Mangiare bere uomo donna (1994), Ragione e sentimento (1995), Tempesta di ghiaccio (1997), Cavalcando col diavolo (1999), e La tigre e il dragone (2000). Dirige poi Hulk (2003), e I segreti di Brokeback Mountain (2005), che segna una nuova importante tappa nella sua filmografia e gli frutta il primo Oscar. Seguono i film Lussuria – Seduzione e tradimento (2007), Motel Woodstock (2009), Vita di Pi (2012), Billy Lynn – Un giorno da eroe (2016) e Gemini Man (2019), con protagonista Will Smith.

2. È anche sceneggiatore e produttore. Lee è noto oltre che come regista anche per altri ruoli. Egli ha infatti scritto le sceneggiature dei suoi primi tre film, e del film Tortilla Soup, remake americano del suo Mangiare bere uomo donna. Lee ha inoltre ricoperto il ruolo di produttore per i suoi film La tigre e il dragone, Vita di Pi e Billy Lynn – Un giorno da eroe.

ang-lee-i-segreti-di-brokeback-mountain

Ang Lee Oscar

3. È stato nominato numerose volte. Quasi ogni suo film lo ha portato a ricevere candidature ai premi Oscar. La prima risale al 1994, nella categoria miglior film straniero per Il banchetto di nozze. Nella stessa categoria verrà poi nominato Mangiare bere uomo donna e La tigre e il dragone, con quest’ultimo che risulterà poi vincitore. Sempre per questo film Lee verrà nominato anche come miglior regista e per il miglior film. Nel 2006 vince invece l’Oscar come miglior regista per il film I segreti di Brokeback Mountain. Nel 2013 vince nuovamente nella stessa categoria per Vita di Pi, con cui viene anche nominato per il miglior film.

Ang Lee Hulk

4. Il film fu un insuccesso. Nel 2003 il regista si cimenta con la trasposizione del film Hulk, tratto dai celebri fumetti Marvel. Nonostante l’approccio originale alla materia narrativa e la regia sperimentale, il film si rivela un insuccesso di critica e pubblico, i quali evidenziano problemi di sceneggiatura e di tecnica. Con questo film Lee realizza dunque il primo passo falso della sua carriera.

Ang Lee I segreti di Brokeback Mountain

5. È il suo più grande successo. Nonostante il flop di Hulk, due anni dopo il regista realizza il film I segreti di Brokeback Mountain. Nonostante la storia fosse lontana dal mondo cinematografico di Lee, questi ha dichiarato di essersi sentito attratto dal mistero in essa contenuto, desiderando di poterlo realizzare. Il film si è in seguito rivelato un successo di critica e pubblico, divenendo il più celebre racconto cinematografico di un amore omosessuale.

6. Ha vinto premi molto importanti. Il film fu presentato in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove vinse il Leone d’Oro. Successivamente ottenne otto nomination ai premi Oscar, riportando tre vittorie. Il film è stato inoltre premiato ai Golden Globe, ai Bafta e ai Critics Choice Awards.

ang-lee-vita-di-pi

Ang Lee Lussuria – Seduzione e tradimento

7. Ha vinto il Leone d’Oro a Venezia. Il film fu presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove vinse infine il Leone d’Oro, il secondo per Lee.

8. Ha subito una forte censura. Il film ha incontrato diversi problemi di distribuzione in molti paesi per via delle sue prolungate ed esplicite scene di sesso. In Cina il film ha subito numerosi tagli, perdendo così parte del suo potenziale e della sua atmosfera.

Ang Lee Vita di Pi

9. Ha avuto un grande budget. Per girare il film Vita di Pi il regista si è avvalso di un budget di circa 120 milioni di dollari. Gran parte di questi sono stati spesi per la realizzazione tecnica del film, tra cui la costosa CGI della tigre protagonista nonché degli ambienti. Lee ha in seguito dichiarato che questo è stato senza dubbio il suo film più ambizioso.

Ang Lee età e altezza

10. Ang Lee è nato a Pingtung, Taiwan, il 23 ottobre 1954. L’altezza complessiva del regista è di 170 centimetri.

Fonte: IMDb

The Batman: 10 gadget che vorremmo vedere nel film

The Batman: 10 gadget che vorremmo vedere nel film

Tolto il costume, Batman è solo un uomo come tanti. Quando lo indossa diventa un abile combattente che però ha bisogno di una ricca varietà di potenti gadget, armi e veicoli per assicurarsi di poter affrontare i più cattivi criminali di Gotham City. Ma quali sono quelli che vorremmo vedere in The Batman, il film di Matt Reeves con Robert Pattinson che riavvierà le sorti del personaggio al cinema? Ecco qualche idea:

Bat-Rampino

Questo è dei pochi dispositivi visti nella serie di videogiochi Arkham di Rocksteady, ovvero il Bat-Rampino, gadget iconico usato in molte copertine di fumetti per mostrare Batman che oscilla sulle strade di Gotham City. E se la storia del nuovo film abbraccerà davvero l’intera città, allora il rampino è ciò che servirà a Batman per spostarsi da un edificio all’altro e catturare i nemici.

Palline di fumo

Utilizzate per stordire i nemici o semplicemente fuggire da loro, le palline di fumo di Batman hanno svolto un ruolo importante sia nella serie di videogiochi Rocksteady che nei fumetti nel corso degli anni. Quando è circondato da un gruppo di teppisti armati, il crociato di Gotham si serve di questi dispositivi per mascherare la sua fuga e apparire dietro di loro pochi secondi dopo.

Bat-Aereo

Dopo la versione vista in Justice League, c’è spazio per una versione alternativa del Bat-Aereo anche qui, prendendo spunto dalle storie di Scott Snyder e Greg Capullo, permettendo al detective di volare sopra Gotham più velocemente degli avversari.

Gel esplosivo

Visto nella serie di videogiochi Arkham, il gel esplosivo (sparato da una piccola pistola e spruzzato a forma di pipistrello) viene usato da Batman per abbattere i muri e persino eliminare i criminali da lontano quando si trovano nelle immediate vicinanze.

Il potere della deduzione

Sebbene non sia effettivamente un gadget materiale, il potere della deduzione è di sicuro l’ elemento della personalità del cavaliere oscuro che l’ha reso iconico nella galleria di personaggi della DC Comics. Batman v Superman e Justice League non gli hanno dato la possibilità di indagare sui crimini insieme a Jim Gordon, ma sappiamo per certo che questo aspetto cambierà nel film di Matt Reeves.

Cintura avanzata

Batman è sempre stato equipaggiato con la sua speciale cintura dove raccoglie gran parte dell’arsenale di armi, come il rampino, i Batarang, le capsule di fumo descritte sopra e molto altro.

Bat-Nave

Nel corso degli anni Batman ha utilizzato la Bat-Nave per viaggiare sia sopra che sott’acqua, che poi è qualcosa che non si vede spesso sul grande schermo, almeno nei film sul cavaliere oscuro. Magari grazie a questo veicolo raggiungerà l’Iceberg Lounge galleggiante di Pinguino, uno dei villain annunciati…

Batmobile

Non c’è film di Batman senza Batmobile, e questo sodalizio dovrebbe continuare anche nel nuovo reboot di Matt Reeves. Qualsiasi cosa accade, ci piacerebbe vedere altre versioni dell’iconico mezzo di trasporto, diverse da quelle avute finora nella trilogia di Nolan e negli adattamenti di Zack Snyder.

Bat-Computer

Il Bat-computer è un altro di quei gadget iconici di Bruce Wayne che l’eroe sfrutta insieme ad Alfred nella sua base. Ne abbiamo avuto un’anteprima nei film di Christopher Nolan, ed è possibile che il prossimo capitolo ci offra uno sguardo inedito sul dispositivo e ancora più aggiornato.

Anello di kryptonite

Sarebbe stato più utile nella trama di Batman v Superman: Dawn of Justice, tuttavia questo anello di kryptonite potrebbe tornare utile al nostro protagonista nella trama di The Batman come regalo ai fan e omaggio all’universo dei fumetti DC.

Leggi anche – The Batman: 10 teorie dei fan sul film con Robert Pattinson

Fonte: CBM

Ant-Man 3: Michelle Pfeiffer è possibilista

0
Ant-Man 3: Michelle Pfeiffer è possibilista

Michelle Pfeiffer è possibilista in merito ad un eventuale Ant-Man 3. L’attrice si è unita al Marvel Cinematic Universe lo scorso anno grazie a Ant-Man & the Wasp di Peyton Reed, film in cui interpreta Janet van Dyne – moglie di Hank Pym (Michael Douglas) e madre di Hope van Dyne (Evangeline Lily). È lei la Wasp originale, dispersasi nel Reame Quantico dopo essere diventata subatomica per una missione.

La donna è rimasta nel Regno Quantico fino a che Scott Land (Paul Rudd) non ha offerto a Pym e a sua figlia uno spunto che ha permesso ai due di tornare a sperare di rivedere la donna. In Ant-Man & the Wasp, infatti, i tre si avventurano in una missione di salvataggio.

L’evento ha lasciato molte domande in sospeso, in particolare per quanto riguarda le nuove abilità di Janet e le sue esperienze nella dimensione alternativa. Ma con gli eventi di Avengers: Infinity War prima e di Endgame dopo, tutta l’attenzione del mondo si è concentrata su Thanos, sulla sua momentanea vittoria e sulla sua terribile sconfitta dopo.

Chi ha la memoria più lunga, però, non vuole cedere e vuole ancora sapere quali sono stati i cambiamenti subiti da Janet. Questo argomento potrebbe essere il nodo della trama di un eventuale Ant-Man 3.

A breve, vedremo Michelle Pfeiffer in Maleficent – La signora del Male, nuovo film Disney con Angelina Jolie, e in occasione della premiere, l’attrice ha parlato di questa eventualità ai microfoni di Variety. A quanto pare non si sa nulla del film Marvel Studios, ma nel caso in cui dovesse essere confermato, Michelle ha dimostrato molto entusiasmo e una sicura adesione:

Negli annunci all’ultimo Comic Con di San Diego, il film che chiude la trilogia dell’Uomo Formica non è stato annunciato, lasciando quindi i fan nel dubbio che forse non c’è interesse, da parte dei Marvel Studios, a realizzare un terzo film.

Più probabilmente, il nuovo corso del MCU dovrà assumere prima una forma definita e poi cominciare a reinserire tutti i personaggi che già conosciamo, accanto a quelli che invece saranno una vera e propria novità per il pubblico.

Avatar sequel: fuoco (in CGI) e acqua (reale) nelle nuove foto dal set

0

Anche se in sordina, continua il certosino lavoro di James Cameron al suo enorme progetto dei sequel di Avatar. Il lavoro, che occuperò il regista per almeno i prossimi sei anni, sarà incentrato ad esplorare l’eredità dei personaggi di Jake e Neytiri, dei loro figli e della loro tribù, espandendo il mondo di Pandora.

La nuova immagine dal set dei sequel, diffusa dall’account Twitter ufficiale di Avatar, mostra James Cameron usare una camera 3D. Cameron sembra alle prese con una scena che comprende riprese subacquee mentre la scena stessa include fiamme in CGI. Potete vedere l’immagine di seguito:

https://twitter.com/officialavatar/status/1179435523573600258?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1179435523573600258%7Ctwgr%5E363937393b70726f64756374696f6e&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Favatar-2-photo-cgi-fire-real-water%2F

La storia nei sequel di Avatar racconterà dunque di Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.

Avatar 2 debutterà il 18 dicembre 2020, seguito dal terzo capitolo il 17 dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre 2024 19 dicembre 2025.

MCU: i segreti più interessanti dal dietro le quinte

MCU: i segreti più interessanti dal dietro le quinte

Il MCU è ricco di segreti nascosti tra le pieghe dei film, e da più di dieci anni continua a stupire il pubblico per la maniera in cui questi vengono perfettamente celati. Alcuni sono semplici easter egg utili a compiacere i fan dei fumetti originali, altri vere e proprie chicche che vanno oltre l’omaggio, ma spesso poco evidenti nel marasma di effetti speciali e combattimenti. Ma non dimentichiamoci ciò che accade dietro le quinte della realizzazione dei film, curiosità ancora più interessanti soprattutto per i fan.

Ecco allora di seguito 10 segreti che probabilmente non sapevate dal backstage delle prime tre fasi:

Il ruolo di Thanos è stato riscritto in una seconda stesura di The Avengers

thanos

Mentre stava scrivendo The Avengers, Joss Whedon sentiva che doveva esserci un cattivo più potente di Loki, qualcuno il cui obiettivo era conquistare la Terra attraverso tanti seguaci. Perciò solo in un secondo momento suggerì di introdurre Thanos ai Marvel Studios come signore cosmico che permea tutto il MCU e che avrebbe assunto pian piano un ruolo sempre più importante riapparendo nei titoli di coda di Age of Ultron.

Endgame doveva chiamarsi Infinity War – Part 2

avengers: endgame

Non tutti sanno che originariamente Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame erano stati concepiti come due parti dello stesso film, e avrebbero dovuto intitolarsi Infinity War Parte 1 e 2. È così che vennero annunciati da Kevin Feige durante i Comic Con, prima della conferma ufficiale dei titoli che conosciamo oggi.

Ant-Man e Wasp dovevano comparire in The Avengers

evangeline lilly ant-man 3

L’idea iniziale di Joss Whedon per The Avengers era includere nel team anche Ant-Man e Wasp (membri originali dei Vendicatori nei fumetti, tuttavia furono i Marvel Studios a rimandare l’ingresso in scena della coppia per dare più spazio ai personaggi nel film solista.

Tom Holland e Robert Downey Jr. hanno improvvisato la scena della morte di Spider-Man

La devastante morte di Peter Parker in Infinity War ha lasciato in lacrime i fan. E se il film è ricco di momenti spensierati, quel “I do not wanna go” pronunciato da Tom Holland fra le braccia di Robert Downey Jr. rappresenta l’altro lato di un racconto ben più maturo delle aspettative.

Ciò che rende così incredibile la scena è il fatto che l’attore abbia improvvisato l’intera battuta. I fratelli Russo volevano che fosse o emozionante e gli avevano dato un solo consiglio: “Pensa che sei un ragazzo e non vuoi morire“. Così Holland ha preso questo suggerimento alla lettera e il gioco è fatto…

Endgame si è parzialmente ispirato a Star Trek

Non è un segreto che Kevin Feige sia un fan sfegatato di Star Trek, e lui stesso ha confermato che Avengers: Endgame è stato parzialmente influenzato dal finale della serie di Star Trek: The Next Generation, da molti considerato come uno dei i più grandi episodi mai realizzati nella storia del piccolo schermo. Un altro omaggio è stata la presenza dei sei autografi dei membri principali del cast dei Vendicatori nei titoli di coda, ripresa da Star Trek VI: The Undiscovered Country.

James Spader era l’unica scelta di Joss Whedon per Ultron

Al contrario di quanto si pensi, Joss Whedon ha sempre avuto in mente un solo attore per il ruolo di Ultron nel secondo film dei Vendicatori: James Spader.Spader è stata la mia prima e unica scelta” avrebbe dichiarato in seguito il regista, “Ha quella voce ipnotica che può essere stranamente calma e avvincente, ma è anche molto umana e divertente.”

Josh Brolin ha indossato una “testa” di gomma piuma per interpretare Thanos

Le scene di Infinity War ed Endgame in cui gli attori interagiscono con Thanos sono risultate tra le più convincenti e cariche di emozioni, e la cosa più incredibile è che il cast ha dovuto recitare al cospetto di un Josh Brolin ornato con una testa di gomma piuma gigante per simulare la vera altezza del Titano.

La protesi di Chris Evans per la scena dello shawarma

Nell’iconica scena post-credits di The Avengers che mostra i supereroi in un fast food, molti avranno notato che Captain America è l’unico a non toccare cibo. E che dire della sua faccia? Ebbene, visto che la sequenza fu girata dopo le riprese principali, i produttori dovettero nascondere la barba di Chris Evans con una protesi che gli impediva qualsiasi movimento.

Scarlett Johansson era incinta durante le riprese di Age of Ultron

Molti fan sono rimasti delusi dal ruolo quasi marginale di Vedova Nera in Avengers: Age of Ultron, ma a quanto pare questo dettaglio potrebbe aver avuto a che fare con la gravidanza di Scarlett Johansson durante le riprese che non le ha reso possibile fare tutte le necessarie acrobazie.

“Ti voglio bene 3000” è stata un’idea di Robert Downey Jr.

iron man

È stato Anthony Russo, in un’intervista, a rivelare il vero retroscena dietro la celebre battuta, e quanto pare l’ispirazione è stata fornita dallo stesso Robert Downey Jr.

L’attore ha infatti raccontato ai registi un aneddoto circa quel “Ti voglio bene 3000” detto  a lui da uno dei suoi bambini, convincendoli che fosse il modo migliore per arricchire la sceneggiatura. D’altronde non è la prima volta che Downey contribuisce personalmente a modificare o aggiungere qualche sfumatura al personaggio, che nel corso degli ultimi undici anni è cresciuto sullo schermo insieme al suo interprete diventando la figura più iconica del franchise.

Leggi anche – MCU: 10 situazioni che potevano essere risolte rapidamente con l’arrivo di Captain Marvel

Army of the Dead: Zack Snyder rivela i dettagli della trama

0
Army of the Dead: Zack Snyder rivela i dettagli della trama

Zack Snyder ha dichiarato che il suo action-zombie movie, Army of the Dead, uscirà nell’inverno 2020 e ha rivelato alcuni dettagli della trama del film, fino a questo momento ammantata di mistero.

Dopo aver trascorso una parte significativa degli ultimi dieci anni lavorando nel mondo della DC, il regista sta tornando al genere che in primo luogo lo ha reso famoso. In effetti, quelli con la memoria lunga potrebbero ricordare che Sndyer ha fatto il suo debutto come regista nel 2004, con L’alba dei morti viventi, un remake del classico horror di George A. Romeo.

Intitolato Army of the Dead, il nuovo progetto di Snyder ha trovato spazio sulla piattaforma di Netflix, dopo che una versione precedente del film (che Snyder doveva produrre solo) non era riuscita a decollare alla Warner Bros. alla fine degli anni 2000. La produzione è ufficialmente iniziata in estate, con Snyder alla regia di un cast guidato da Dave Bautista, Ella Purnell, Theo Rossi, Hiroyuki Sanada, Chelsea Edmundson e Raúl Castillo.

Durante il Preston & Steve Fun Size Podcast, in occasione dello spostamento ad Atlantic City delle riprese, Snyder ha rivelato che la storia di Army of the Dead inizia con una Las Vegas colpita da una apocalisse zombi, contenuta in un recinto di container costruiti intorno alla città. Sei anni dopo, tuttavia, uno dei proprietari di un casinò di Las Vegas ancora in vita recluta una squadra di “soldati zombi” (guidati dal personaggio di Bautista) per entrare nella città in quarantena e recuperare i suoi soldi da una cassaforte nel suo vecchio casinò. Snyder ha anche confermato che Netflix sta attualmente pianificando di far uscire Army of the Dead nell’inverno 2020, con una data da stabilire.

I nuovi dettagli si allineano con quanto riportato dalla prima sinossi che recita: “L’avventura è ambientata durante un’epidemia di morti viventi a Las Vegas, quando un uomo decide di radunare un gruppo di mercenari per compiere un ultimo grande colpo nella zona di quarantena e mettere a segno la più grande rapina mai tentata.

Nel cast del film ci sono Dave Bautista, Ella Purnell, Garret Dillahunt, Ana de la Reguera, Theo Rossi, Nora Arnezeder e Chris D’Elia.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità