Home Blog Pagina 1422

Justice League: la “parola mancante” che ha cambiato il passato di Batman

0

Il prossimo 21 Marzo sarà disponibile la versione in Home Video di Justice League e i fan potranno avere accesso a tutti i contenuti speciali e le scene eliminate dal film di Zack Snyder, concluso da Joss Whedon.

Oltre alle immagini, la versione cinematografica del film ha visto tagliate dal montaggio finale anche alcune parole e in qualche caso questo lavoro di taglia e cuci ha agito retroattivamente, cambiando le carte in tavola.

In particolare Screen Rant porta l’attenzione dello spettatore sullo scambio di battute tra Jim Gordon e Batman. Il poliziotto dice all’eroe, nel film: “È bello vederti lavorare con altre persone”, l’Uomo Pipistrello risponde: “Magari solo temporaneamente”.

La scena ha un che di ironico, con Batman che non perde occasione per mostrare la sua proverbiale natura misantropa. Tuttavia, la versione originale prevedeva un sottotesto molto più dark, doloroso, per il personaggio di Ben Affleck.

Nella versione originale, Gordon si rivolgeva a Batman dicendo: “È bello vederti lavorare con altre persone, di nuovo”. Per quanto il taglio possa sembrare irrilevante, quel “di nuovo” stava a sottolineare il passato oscuro di Batman, la morte di Robin per mano del Joker, cosa che in Batman v Superman: Dawn of Justice era ben presente e chiara.

Batman v Superman

Che il passaggio di Joss Whedon abbia alleggerito il film anche di questi piccoli dettagli? O che sia stata una scelta generica?

Tutti i contenuti speciali di DVD e Blu Ray di Justice League

L’epica avventura action firmata Warner Bros. e DC Entertainment, Justice League, sarà disponibile dal 21 Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra Miller come The Flash, Jason Momoa nei panni di Aquaman e Ray Fisher come Cyborg.

Fonte: SR

15 cose che non sapete sul cancellato Spider-Man 4 di Sam Raimi

A gennaio 2010 la Sony chiuse ufficialmente la produzione di Spider-Man 4 dopo il ritiro di Sam Raimi dal progetto. Il regista, che si era mostrato disponibile a patto che la sua partecipazione e le sue idee creative fossero sostenute dall’azienda, abbandonò definitivamente la nave dopo che i tempi ristretti in vista dell’uscita nelle sale avevano limitato lo sviluppo del film nella giusta direzione.

Ma cosa avremmo potuto aspettarci dal quarto capitolo del franchise mai realizzato? ScreenRant ha riassunto in 15 punti tutte le cose che Spider-Man 4 avrebbe, o meno, portato sul grande schermo:

Mysterio, Shocker, Rhino, Prowler e Stilt Man sarebbero apparsi nel film

I recenti storyboard di Spider-Man 4 hanno rivelato che avremmo visto ancora più cattivi che in Spider-Man 3. Mysterio, Shocker, Rhino e Stilt Man sarebbero stati tra questi.

Sarebbe stato girato insieme a Spider-Man 5

Spider-Man 4 non era stato pianificato come il gran finale dei film di Saim Raimi. Il piano dunque prevedeva altri progetti dopo Spider-Man 4, mossa rischiosa ma sostenuta dai guadagni del franchise che continuavano a crescere.

Felicia Hardy sarebbe apparsa come Black Cat o Vulturess

Sappiamo per certo che l’interesse amoroso di Peter, Felicia Hardy, sarebbe stata inclusa nel film, anche se il suo ruolo era piuttosto ambiguo. Nota per essere Black Cat, alter ego che varia tra l’essere un cattivo minore, un eroico partner e anche un interesse amoroso di Peter, Felicia sarebbe potuta diventare la Vulturess per vendicarsi di Spider-Man.

Bruce Campbell sarebbe stato Mysterio

Bruce Campbell è noto ai fan per Ash from the Evil Dead, e ovviamente per i suoi diversi camei nei film di Spider-Man di Sam Raimi. Nella sua ultima apparizione, era un cameriere che aiutava Peter Parker a dichiararsi a Mary Jane. Ebbene il piano di Raimi era quello di farlo tornare in Spider-Man 4 per un altro cameo ancora più memorabile. L’attore in realtà era stato considerato per interpretare Mysterio nel film

Anne Hathaway era candidata al ruolo di Felicia Hardy

Una di quelle attrici considerate per il ruolo di Felicia Hardy era Anne Hathaway, il cui provino andò piuttosto bene tanto da impressionare Raimi. Inoltre, ironia della sorte, l’alter ego di Hardy, Black Cat, è stato a lungo paragonato a Catwoman, e qualche anno dopo la Hathaway ha interpretato Catwoman in The Dark Knight Rises.

Lizard poteva essere nel film

Non c’era dubbio che l’alter ego del dottor Curt Connors si sarebbe presentato nel corso del franchise, e di fatto Raimi aveva considerato l’idea di portarlo in Spider-Man 4 ancor prima del film di Marc Webb The Amazing Spider-Man 4.

Spider-Man 6 era stato già scritto

È stato confermato che la Sony aveva già assunto uno sceneggiatore per lavorare allo script di Spider-Man 6. Nulla esclude che la produzione abbia effettivamente utilizzato le storie di Spider-Man 5 e 6 per riavviare il franchise con i due Amazing Spider-Man.

Saimi Raimi voleva includere i Sinistri Sei

Far esordire i Sinistri Sei in un film di Spider-Man rientrava nei pian di Sam Raimi. Sapevamo per certo che il Vulture stava arrivando, che Sandman era ancora vivo, e che un nuovo personaggio avrebbe potuto adottare la tecnologia di Doctor Octopus per raccogliere l’eredità del cattivo. Raimi aveva anche espresso interesse per Electro, quindi il gruppo stava davvero prendendo forma.

Mary Jane sarebbe comunque morta

Mentre Tobey Maguire aveva già accettato di far parte dell’ultimo film, Kirsten Dunst era ancora un fattore sconosciuto e una delle ragioni del continuo ritardo della produzione di Spider-Man 4. Ciò che sappiamo è che Mary Jane non è l’unico interesse amoroso di Peter Parker, e che Gwen Stacy o Felicia Hardi avrebbero potuto sostituirla.

Il costume di Spider-Man era stato ridisegnato

Quando sono usciti gli storyboard di Spider-Man 4, abbiamo notato come i vestiti di Spider-Man fossero stati modificati. La tuta di Spidey ha effettivamente delle toppe con diversi segni di usura, e questo aveva senso dal momento che Peter non ha un sarto professionista che gli cuce un costume nuovo ogni volta che viene strappato.

La cancellazione del film è arrivata alla fine di un accordo pacifico

A quanto pare la separazione tra Sam Raimi e la Sony è avvenuta al termine di un accorso civile. Raimi ha raccontato di quando andò dal co-presidente della Sony, Amy Pascal, dicendole semplicemente che le bozze della storia che erano state messe insieme non stavano funzionando per lui e che non era la direzione in cui voleva andare.

L’Avvoltoio poteva diventare il villain più temibile

Quando pensiamo all’Avvoltoio, non ci viene in mente l’immagine del villain più pericoloso di Spider-Man. Con personaggi del calibro di Venom, Carnage e Green Goblin, l’Avvoltoio quasi scompare. Eppure nei film di Raimi non avevamo ancora avuto un cattivo così oscuro. Nella storia di Spider-Man Noir, è in realtà il responsabile della morte dello zio Ben….Sarebbe stato bello vedere la visione di Raimi dell’Avvoltotio nella manierà più pericolosa possibile.

Il film sarebbe dovuto uscire nel 2011

La data di uscita di Spider-Man 4 era già stata fissata per la metà del 2011 e la domanda sorge spontanea: dopo il cambio di rotta dei nuovi cinecomic, da Christopher Nolan in poi, Spider-Man 4 avrebbe trovato un pubblico così grande? O meglio, il pubblico adatto? Alla fine già Spider-Man 3 del 2007 aveva mostrato sicuramente i limiti del franchise…

Ben Kingsley e John Malkovich avrebbero potuto interpretare l’Avvoltoio

Ben Kingsley e John Malkovich erano i due attori in lizza per interpretare l’Avvoltoio. Anni dopo, quando Spider-Man 4 fu cancellato, fu Malkovich stesso a confermare il rumour.

La Sony aveva già in mente di riavviare il franchise

Anni fa Sam Raimi lasciò queste dichiarazioni: “Non voglio fare un film che sia meno bello, quindi penso che non dovremmo fare Spider-Man 4. Alla Sony dico: procedete con il reboot, che hanno comunque pianificato“. Un commento piuttosto sorprendente, che conferma il fatto che la Sony stesse già cercando di andare in un’altra direzione dopo il fiasco di Spider-Man 3.

Chiamami col tuo nome: il sequel ambientato nel 1989 a Berlino?

0

Quattro nomination agli Oscar 2018 e grandi riscontro sia dalla stampa che dal pubblico (il primo giorno di programmazione in Italia ha registrato una cifra pari al complessivo incasso del suo film precedente), con Chiamami col tuo nome Luca Guadagnino ha fatto senz’altro centro e non c’è da meravigliarsi che il regista palermitano voglia fare tesoro di questo successo, continuando a raccontare le vicende di Elio.

Partendo dal fulgido esempio di François Truffaut e del suo Antoine Doinel, Guadagnino aveva già dichiarato di voler fare la sua saga sulla crescita del suo eroe: Elio.

Adesso, durante un’intervista con Collider, ha spiegato: “Credo che farò un ciclo di questi film su questi personaggi perché li amo moltissimo. E credo che la loro esperienza della vita sia adatta a tantissime avventure… Credo che il prossimo capitolo potrebbe essere ambientato nell’autunno successivo, durante la caduta del Muro di Berlino e della fine dell’Unione Sovietica. E potremmo vedere delle persone che lasciano la casa e vanno in giro a vedere il mondo per la prima volta.”

Chiamami col tuo nome, recensione del film di Luca Guadagnino

Chiamami col tuo nome è tratto dell’omonimo romanzo di André Aciman ed è nelle sale italiane da giovedì 25 gennaio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Girato nella campagna lombarda, il film racconta un’estate italiana in cui il giovane Elio, interpretato da Timothée Chalamet, vivrà le sue prime esperienze sentimentali dopo l’incontro con uno studente americano, Oliver (Armie Hammer). Completano il cast Michael Stuhlbarg, Amira Casar e Esther Garrel.

Anthony e Joe Russo difendono Star Wars: Gli Ultimi Jedi: “È difficile accontentare i fan”

0

Dal momento che si sono fatti carico di Avengers: Infinity War, il film Marvel Studios più atteso di sempre, Anthony e Joe Russo sanno bene come sopportare e gestire la pressione di produzioni enormi e di altrettante enormi masse di fan.

I due registi si sono così sentiti legittimati a commentare, giustamente, la posizione di Rian Johnson, regista di Star Wars: GLli Ultimi Jedi che, a oltre un mese dall’uscita in sala del suo film, deve ancora fronteggiare critiche e attacchi da parte di un pubblico inferocito.

“Amiamo Rian Johnson come regista – ha dichiarato Joe Russo – Quando abbiamo saputo che avrebbe fatto quel film, abbiamo mandato una email alla Disney, dicendo che non potevano scegliere regista migliore, da fan di Star Wars.”

“È interessante perché è un filmmaker brillante, e le risposte al film sono state complesse. Questi fan sono molto duri, è difficile accontentarli tutti.”

“Dipende molto anche da quanti anni hai – ha commentato Anthony Russoho visto il film con mia figlia di 11 anni, che è appassionata di queste narrazioni in serie, ma ama le storie grandi. Ed è stata emozionata per tutta la proiezione, facendo connessioni con l’universo più vasto di Star Wars. E stare seduto accanto a lei e vedere quel senso di scoperta e eccitazione in lei è stata un’esperienza magnifica.”

Joe ha aggiunto: “Credo che la linea di “colpa” sia tra i fan nuovi e quelli vecchi, sembra quella la linea di demarcazione. Quando hai a che fare con Luke Skywalker, stai manipolando il personaggio più famoso della storia del cinema… (…) Johnson ha corso un sacco di rischi con questo film. Si tratta di un film molto intelligente con una grande transizione, girato molto bene.”

Non sappiamo se Anthony e Joe Russo si sono assunti responsabilità simili con Avengers: Infinity War, ma il 25 Aprile è vicino e presto lo sapremo.

Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i Vendicatori contro Thanos

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

CORRELATI:

Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

The Cured: trailer dell’horror post-apocalisse Zombie con Ellen Page

Ecco il trailer di The Cured, un drama-zombie con protagonista Ellen Page, passato al 35° Torino Film Festival. Gli zombie sono sempre stata materia fertile per cinema e tv, ma tra gli anni ’80 e 2000 hanno rinnovato la loro fortuna sul grande schermo, con titoli come 28 Giorni Dopo, Resident Evil e il remake de L’alba dei morti viventi (senza dimenticare L’alba dei morti dementi!).

War World Z ha riportato di recente gli zombie al cinema e The Cured offre un occhio nuovo al genere, ambientando questo horro atipico in un mondo post-apocalittico dove lo zombie è un malato da curare, da cui il titolo del film.

Ecco il trailer:

The Cured – la trama

Quando è scoppiata una sorta di apocalisse zombie, per via di un virus detto Maze che ha trasformato le persone in folli e veloci cannibali, la situazione è stata tenuta sotto controllo in varie Nazioni, ma non Irlanda. Qui l’emergenza è finita solo quando è stata trovata una cura dalla Dottoressa Lyons, però non tutti gli infetti vengono guariti e il 25% tra loro si è rivelato resistente alla terapia ed è stato dunque imprigionato. Tra questi c’è anche una persona cara alla dottoressa, che continua a lavorare per una cura più efficace.

Le persone guarite hanno poi un serissimo problema: ricordano tutto quello che hanno fatto mentre erano impazzite e il loro reintegro nella società incontra forte opposizione. La giornalista e vedova, Abbie accetta di accogliere in casa sua Senan, appartenente alla terza e ultima ondata di persone curate e che era amico di suo marito. L’ex “capo-branco” del ragazzo però continua a interferire nella vita di Abbie e Senan.

Fonte: IFC Films

Steven Spielberg: al via i casting per West Side Story

0

Mentre si aspetta l’uscita in sala, l’1 Febbraio, di The Post e l’arrivo in primavera di Ready Player One, Steven Spielberg non si mette affatto a riposo, e mentre continua ad accarezzare l’idea di un Indiana Jones 5, parte ufficialmente con i lavori del remake di West Side Story.

Il regista sta sviluppando il remake del classico di Robert Wise del 1961 insieme a Tony Kushner, con cui ha già lavorato in Munich e Lincoln. Del progetto però si sa ancora poco, a parte che il casting call riporta la ricerca di tre interpreti di origini latine per i ruoli di Maria, Anita e Bernardo, e un attore caucasico per il ruolo di Tony.

Spielberg non ha replicato a nessun commento per adesso, mentre il casting call dichiara che i pretendenti devono essere in grado di cantare e che devono avere anche doti di ballerini.

The Post, recensione del film di Steven Spielberg

Per quanto riguarda invece l’altro progetto del regista, The Kidnapping of Edgardo Mortarasembra che il film sia stato accantonato perché, dopo aver provinato oltre duemila bambini, Steven Spielberg non ha ancora trovato il protagonista adatto a interpretare il giovane ebreo cresciuto da cristiano nell’Italia del 19° secolo.

Nonostante l’età, i premi, e la carriera stellare, Spielberg non sembra affatto interessato a smettere di raccontare le sue storie. Il suo ultimo film, The Post, è stato nominato a due premi Oscar, Miglior film e Migliore attrice protagonista, Meryl Streep.

Fonte: EW

Avengers: Infinity War, la nuova arma di Thor nel Funko Pop

0

Un nuovo dettaglio di un personaggio principale di Avengers: Infinity War potrebbe esser stato svelato dalla nuova edizione  Funko Pop (la cui foto è stata postata online da un fan): stiamo parliando di Thor, il Dio del tuono che vedremo presto sullo schermo insieme agli altri Vendicatori, probabilmente impugnando un’arma inedita.

Come mostrato nel recente Thor: Ragnarok infatti, il martello di Mjolnir viene distrutto lasciando l’eroe sprovvisto di arma personale. Nelle scorse settimane poi era stato lo stesso Chris Hemsworth, interprete di Thor, a dichiarare che i fan avrebbero dovuto aspettarsi qualcosa di davvero entusiasmante.

Sarà quella del Funko Pop l’arma definitiva?

avengers infinity war

Avengers: Infinity War, le rivelazioni del fumetto preludio al film

Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia, diretto da Anthony e Joe Russo. Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Avengers: Infinity War, un nuovo promo ci ricorda che mancano 100 giorni all’uscita

Fonte: Cinemablend

Oscar 2018: Casey Affleck non premierà la Migliore attrice protagonista

All’indomani delle nomination agli Oscar 2018, Casey Affleck ha annunciato che non sarà presente alla cerimonia del 4 Marzo per premiare la Migliore attrice protagonista.

A farlo sapere è lo stesso attore che ha deciso, pare deliberatamente, di farsi da parte a causa del clima di fermento che agita Hollywood in merito alle denunce di abusi e maltrattamenti nel mondo del cinema.

Facciamo un passo indietro: durante la lavorazione del finto documentario I’m still here, diretto da Casey Affleck, l’attore e regista fu accusato di molestie sul set, ragion per cui, durante la cerimonia degli Oscar 2017, quando Brie Larson lo premiò come Migliore attore protagonista per Manchester By the Sea, mostrò freddezza nel consegnargli la statuetta.

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

La storia risale al 2010, quando Affleck venne denunciato da Magdalena Górka e Amanda White, due donne che lavoravano al film con protagonista Joaquin Phoenix. In entrambi i casi, Affleck fu accusato di aver tentato di forzare un rapporto sessuale, e la Górka ha addirittura dichiarato che l’attore si infilò nel suo letto, mentre dormiva. Le due donne hanno anche accusato l’attore di linguaggio abusivo e inappropriato. Entrambi i casi sono stati risolti fuori dal tribunale, chiusi con una somma non specificata, ma l’intera storia è stata portata alla luce all’indomani della nomination agli Oscar di Affleck per il film di Kenneth Lonergan.

In quanto Migliore attore protagonista in carica, tradizione vuole che sia proprio Casey ad annunciare la Migliore protagonista agli Oscar 2018, ma dato che i premi seguiranno l’onda del #MeToo e di Time’s Up, come è stato per i Golden Globes, l’attore ha deciso di farsi da parte.

Ragionando a mente fredda, Casey Affleck potrebbe aver fatto la scelta più saggia, togliendosi dai riflettori in una situazione di prestigio che si sarebbe senz’altro concentrata sulle sue accuse, togliendo spazio ai vincitori della serata.

Fonte: Deadline

Justice League: ecco quanto dura la scena eliminata su Superman

0

A lungo si è discusso sulla possibilità di avere del materiale extra di Justice League nell’edizione homevideo del film, in uscita tra meno di due mesi, ma sembra che oltre ad una sola scena tagliata ci sarà ben poco. Inoltre, fa sapere un utente del forum Blu-ray forums, la sequenza in questione riguarda il ritorno di Superman e durerà soltanto 1 minuto e 51 secondi.

Il tempo è ancora minore di quanto i fan potevano aspettarsi, per non parlare della delusione di fronte alla certezza che una director’s cut di Zack Snyder non verrà quasi certamente rilasciata dalla Warner Bros.

Sicuramente la scena vedrà protagonista Superman ma non è stato ancora confermato se si tratterà del suo ritorno alla Fortezza della Solitudine per recuperare il costume, o della sua visita alla Batcaverna.

Justice League: una scena tagliata risolve il mistero del costume di Superman

Di seguito la sinossi di Justice League.

Alimentato dalla sua rinnovata fiducia nell’umanità e ispirato dal gesto d’altruismo di Superman, Bruce Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince, per affrontare un nemico ancora più temibile. Insieme, Batman e Wonder Woman si mettono subito al lavoro per trovare e assemblare una squadra di metaumani pronti a fronteggiare questa nuova minaccia. Ma nonostante la formazione di questa alleanza di eroi senza precedenti – Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash – potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.

Justice League: il video di presentazione dell’edizione in Home Video

Fonte: ScreenRant

I Kill Giants: la graphic novel arriva al cinema, il trailer

Il fumetto statunitense I Kill Giants arriverà al cinema in forma di adattamento live action e di seguito vi mostriamo il primo trailer del film:

I Kill Giants è un fumetto in serie limitata, scritto da Joe Kelly e disegnato da JM Ken Niimura. La vicenda ruota intorno a Barbara, una bambina che per superare le difficoltà della vita si rifugia in un mondo fatto di mostri e magia.

I Kill Giants – la trama

Barbara Thorson è una ragazzina asociale ossessionata dai giochi di ruolo come Dungeons & Dragons. È dotata di una fantasia sfrenata ed è convinta del fatto che i giganti esistano davvero e stiano arrivando nella sua città per distruggere tutto. Fortunatamente Barbara è in possesso dell’unica arma in grado di fermarli. (Wiki)

Dopo un premio Oscar per il miglior cortometraggio, Anders Walter esordisce alla regia di un lungo, contando su attori di alto profilo, come  Zoe SaldanaImogen Poots, Jennifer Ehle e Madison Wolfe nel ruolo di Barbara.

Fonte: RLJE Films

Avatar sequel: anche Dileep Rao tornerà nel cast

0

Dileep Rao tornerà nel mondo di Pandora a lavorare nei sequel di Avatar al fianco di Sam Warthington, Zoe Saldana e soprattutto di James Cameron, a contribuire alla titanica (è il caso di dirlo) operazione cominciata dal regista.

Rao (Inception, Drag me to Hell) tornerà a vestire i panni di Max Patel, uno degli scienziati civili che sembra abbia lavorato sulla base di Pandora per molti anni. Si tratta di uno dei membri fedeli alla Dottoressa Grace Augustine (Sigourney Weaver).

James Cameron sta riportando sul set tutto il cast originale del film, così da creare delle dinamiche già conosciute che possano accompagnare gli attori e gli spettatori all’interno di questo immane progetto lungo quattro film.

Avatar sequel, James Cameron: “Più è immaginario il mondo più i personaggi devono essere realistici”

 

 

CORRELATI:

La storia nei sequel di Avatar racconterà dunque di Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.

Avatar 2 debutterà il 18 dicembre 2020, seguito dal terzo capitolo il 17 dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre 2024 19 dicembre 2025.

Captain Marvel: ecco come sarebbe il costume con i colori classici

0

Soltanto poche ore fa abbiamo dato un primo sguardo a Brie Larson nei panni di Captain Marvel nelle foto rubate dal set che hanno rivelato ai fan l’aspetto del costume ufficiale del personaggio. Tra lo stupore e la delusione di molti, i colori della tuta sono apparsi distanti dalla versione dei fumetti, tanto da spingere alcuni utenti del forum Reddit ad aggiornare le foto mostrando come sarebbe la suit di Carol Danvers con le tonalità classiche (rosso, blu e oro) invece che in verde.

L’immagine è qui sotto, se volete dargli un’occhiata. Ovviamente gli autori di questo fotomontaggio si sono ispirati al costume visto la scorsa estate durante uno dei panel dei Marvel Studios al Comic Con di San Diego.

Che ne pensate? Quale dei due preferite?

captain marvel

Captain Marvel: ecco Brie Larson in costume sul set

CORRELATI:

Alla regia del film, con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e vedrà la partecipazione di Samuel L. Jackson che torna nei panni di Nick Fury. Nel cast ci sono anche  DeWanda Wise, Jude Law Ben Mendelson.

Scritto da Nicole Perlman (Guardians of the Galaxy) e Meg LeFauve (Inside Out), Captain Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Captain Marvel: Samuel L. Jackson rivela come sarà Nick Fury

Fonte: ScreenRant

Avengers: Infinity War, Steve Rogers combatteva l’ISIS

0

In Avengers: Infinity War ritroveremo gli eroi che abbiamo lasciato alla fine di Civil War separati e nascosti. Steve Rogers in particolare sarà protagonista di un grande ritorno, dopo essersi dato alla macchia perché ricercato dal governo degli Stati Uniti.

Il fumetto Preludio al film, di cui vi abbiamo parlato ieri, elencandone tutti i punti cardine (leggi qui), ha rivelato l’importante dettaglio sulla vita da nomade (termine non a caso) di Steve e di chi è rimasto al suo fianco: Natasha Romanoff e Sam Wilson.

Stando a quanto si deduce dalle pagine, Steve ha combattuto l’ISIS nel suo periodo di clandestinità, sintomo che, anche se formalmente non è ancora Nomad, comincia ad agire come tale, soprattutto perché le sue indagini lo portano a scoprire il marcio all’interno del governo degli USA, che è poi la principale fonte di approvvigionamento di armi aliene dei terroristi, come si vede di seguito:

Sebbene nel fumetto non si legga la sigla dell’ISIS, nelle tavole si vedono chiaramente le bandiere nere e bianche, difficile da fraintendere.

Questa irruzione della realtà nel fumetto e uno sforzo importante da parte di Will Corona Pilgrim e Tigh Walker, che hanno rispettivamente scritto e disegnato il fumetto, sforzo che però “tornerà nei ranghi” con l’arrivo di Thanos, il ritorno alla fantasia e l’inizio di Avengers: Infinity War.

Avengers: Infinity War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

CORRELATI:

Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i Vendicatori contro Thanos

Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Venom: nuovo video dal set con Tom Hardy e Michelle Williams

0

Continuano le riprese di Venom a San Francisco, come possiamo vedere in questo nuovo video pubblicato da un utente di Twitter nelle ultime ore: in scena Tom Hardy (che nel film interpreta il protagonista Eddie Brock) e Michelle Williams, del cui personaggio si è tanto chiacchierato. L’attrice vestirà i panni di Anne Weying, ex moglie di Brock, che nei fumetti poi diventa She-Venom.

Resta da scoprire se effettivamente anche nella pellicola la Williams abbraccerà la versione dei fumetti tramutandosi nella nemesi di Venom o se invece la sceneggiatura ha previsto un’altra sorte per il personaggio.

Nel frattempo, vi lasciamo qui sotto il breve video.

https://twitter.com/Kulturpat/status/956646847526948867

Venom: ci sarà un cameo di Peter Parker e non di Spider-Man

L’uscita del film è stata fissata al 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer (Zombieland, Gangster Squad). Tom Hardy interpreterà il protagonista Eddie Brock. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.

Il personaggio è stato già portato sul grande schermo da Sam Raimi in Spider-Man 3 con Topher Grace nei panni di Eddie Brock.

Venom: ecco la prima foto ufficiale di Tom Hardy

Fonte: CBM

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson sul significato del pianeta Crait

0

Una delle sequenze più suggestive di Star Wars: Gli Ultimi Jedi è di certo quella dello scontro finale tra la resistenza e l’esercito del Primo Ordine nel terzo atto, un’epico confronto che prende vita sul pianeta Crait. A caratterizzare la superficie di questo luogo inedito alla saga è la presenza di sostanze saline di color rosso sangue, un’idea che ha aiutato il regista Rian Johnson a risolvere una seria problematica. Ecco spiegate insomma le ragioni dietro la simbologia e il significato di Crait:

Volevo girare una grande battaglia e comunicare la violenza che avrebbe comportato, ma i film di Star Wars devono essere adatti a spettatori di tredici anni quindi non potevo mostrare troppo sangue. L’idea iniziale quindi era avere un film in cui il paesaggio stesso potesse comunicare graficamente la violenza di questa battaglia. Un paesaggio che poi si sarebbe evoluto nel corso dello scontro, all’inizio bianco e incontaminato e successivamente rosso

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson risponde alle critiche mostrando il Manuale Jedi

Vi ricordiamo che il prossimo episodio del franchise sarà diretto da J.J.Abrams, di nuovo al timone dopo il successo de Il Risveglio della Forza, e arriverà nelle sale il 20 Dicembre 2019.

CORRELATI:

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, nel libro ci sarà il funerale di Han Solo

Fonte: Cinemablend

 

Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald, Jude Law è un Silente perfetto per Eddie Redmayne

0

Durante un’intervista con Screen Rant, Eddie Redmayne, protagonista di Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald, ha speso parole di lode per il Silente di Jude Law.

L’attore che interpreta Newt Scamander ha dichiarato: “Ho parlato un po’ con Jo (Rowling) della relazione tra Newt e Silente già durante la lavorazione del primo film, perché alludiamo a questa relazione già nel primo film. E poi, quando hanno scelto Jude Law , che conosco da tanto tempo, per me ha avuto molto senso, perché ha una sorta di affabilità, ma anche un senso del gioco che mi è sembrato incredibilmente appropriato. Inoltre ha una presenza molto importante e chiaramente è una elemento fondamentale per Silente… Non in senso fisico, ma quando Jude arriva sul set, sempre perfetto. Dà un senso a tutto.”

Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwaldfirst look

In uscita il 15 novembre 2018, il film presenta un cast capitanato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp.

Alla fine del primo film, il potente mago oscuro Gellert Grindelwald era stato catturato dal MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt Scamander. Ma, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a fuggire e inizia ad adunare i suoi sostenitori, la maggior parte dei quali ignorano il suo vero obiettivo: far salire i maghi purosangue a capo di tutti gli esseri non magici.

Per sventare i piani di Grindelwald, Albus Silente recluta il suo ex studente Newt Scamander, che acconsente ad aiutarlo, ignaro dei pericoli che lo aspettano. Si creano divisioni, mentre l’amore e la lealtà vengono messi alla prova, anche tra gli amici più sinceri e in famiglia, in un magico mondo sempre più frammentato.

CORRELATI:

Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram.

X-Men: Dark Phoenix, Hans Zimmer comporrà le musiche

0

Toccherà ad Hans Zimmer comporre le musiche per X-Men: Dark Phoenix, il nuovo film sui mutanti prodotto da Fox e diretto da Simon Kinberg.

A confermarlo è Evan Peters, l’attore che nel film torna a interpretare Quicksilver, che durante il podcast di Happy Sad Confused con MTV al Sundance Film Festival 2018, ha dichiarato:

“… credo che il film sarà incredibile. Hans Zimmer sta componendo la colonna sonora. Non so se potevo dirlo o no. Simon si è circondato da persone incredibili e sa meglio di ogni altra persona al mondo, quindi è bellissimo vederlo all’opera, è così felice dei suoi elementi in quel mondo e anche di essere finalmente riuscito a dirigere un film e a guidarci tutti. Sono molto felice per lui e credo che sarà grandioso.”

X-Men: Dark Phoenix, le prime foto ufficiali

Il film è diretto da Simon Kinberg e vede nel cast Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie Turner, Tye Sheridan Kodi Smit-McPhee. Si unisce al cast anche Will Traval.

La saga della Fenice Nera è stata male accennata in X-Men: Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men: Giorni di un Futuro Passato hanno completamente cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.

Il film sarà ambientato nel 1991 e seguirà gli eventi di X-Men: Apocalypse.

Captain Marvel: ecco Brie Larson in costume sul set

0

Ecco la prima foto di Brie Larson in costume di Captain Marvel sul set del film Marvel Studio che vede per la prima volta protagonista un’eroina donna.

Captain MarvelBrie Larson e la pettinatura alla moicana

CORRELATI:

Alla regia del film, con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e vedrà la partecipazione di Samuel L. Jackson che torna nei panni di Nick Fury. Nel cast ci sono anche  DeWanda Wise, Jude Law Ben Mendelson.

Scritto da Nicole Perlman (Guardians of the Galaxy) e Meg LeFauve (Inside Out), Captain Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Chris Hemsworth potrebbe prendersi un anno di pausa dalla recitazione

0

Mentre in Italia lo aspettiamo di nuovo nei panni di Thor in Avengers: Infinity War, a partire dal 25 Aprile, Chris Hemsworth sta promuovendo, in America, 12 Strong, il suo nuovo film.

Durante un’intervista con The Times UK (via Comicbook.com) Hemsworth ha però lasciato andare una dichiarazione che lascia immaginare un anno di riposo per la sua attività di attore. Ecco cosa ha dichiarato: “Voglio essere in grado di portare i bambini a scuola. Potrei star fermo tutto l’anno. È accaduto tutto contemporaneamente e sono stato molto impegnato, ma poi ho pensato che provavo a fare troppe cose contemporaneamente. Non ho rimpianti per niente. È solo che voglio stare più tempo a casa.

Voglio stare di più a casa. Io e mia moglie stavamo parlando, l’altro giorno, di come il tempo passa in fretta: nostra figlia ha cinque anni e mezzo e i ragazzi tre e mezzo. E per quanto uno fatichi a passare del tempo insieme, non sembra mai abbastanza. È sempre estenuante, anche quando i nonni o la tata ci aiutano.”

Chris Hemsworth e Taika Waititi hanno delle idee per Thor 4

Dal momento che il vortice Marvel ha assorbito in continuazione Chris Hemsworth e che anche gli altri progetti paralleli sono stati per lui molto impegnativi, non fatichiamo a credere che per l’attore sia stato complicato trovare del tempo per stare con la sua famiglia.

I suoi fan capiranno senz’altro la nobiltà d’animo dietro alla decisione, mentre abbiamo ancora un altro paio di appuntamenti in sospeso, sul grande schermo, con il Dio del Tuono!

The Post, recensione del film di Steven Spielberg

In un momento storico in cui, negli Stati Uniti, la battaglia dei sessi è a un punto critico e la libertà di stampa è minacciata dai vertici del governo, arriva in sala The Post, il trentesimo film di Steven Spielberg, mai più attuale di oggi.

la storia nascosta dietro alla pubblicazione dei Pentagon Papers

Il film racconta la storia nascosta dietro alla pubblicazione dei Pentagon Papers,  i Quaderni del Pentagono, avvenuta nel 1971 sul Washington Post. L’occultamento dei documenti top secret sulle strategie e i rapporti del governo degli Stati Uniti con il Vietnam tra gli anni quaranta e sessanta è la scintilla che innesca una battaglia tra il Post e la Casa Bianca, una guerra in nome della trasparenza e della libertà di stampa.

In particolare, il film racconta la battaglia del direttore del giornale, Ben Bradlee (Tom Hanks), e della proprietaria dello stesso, Kay Graham (Meryl Streep), che hanno unito le forze per rivendicare il loro dovere di dire la verità alla nazione, in quanto giornalisti e in quanto tali il loro diritto di parola e di stampa, in base al primo Emendamento.

The Post racconta anche la presa di coscienza di una donna che ha ereditato, in quanto donna non dal padre ma dal marito, la proprietà di un giornale e che accetta finalmente di tenerne le redini, con tutti i rischi che questa responsabilità comporta.

Steven Spielberg sceglie una storia che narra eventi che sono ormai storia (sono passati quarant’anni dai fatti) e la sviluppa con il tono di un thriller pur mantenendo uno stile del racconto piano e allo stesso tempo incalzante. Il film fa parte dello stesso filone di Tutti gli uomini del Presidente, ma si distanzia dall’opera di Alan J. Pakula che invece narrava i fatti del Watergate a pochi anni di distanza. Pakula non aveva quindi la lucidità che ha avuto Spielberg e il regista di Cincinnati sfrutta questa distanza temporale come un punto di forza.

Steven Spielberg a Milano, con Meryl Streep e Tom Hanks, per The Post: “La stampa libera è il guardiano della democrazia”

the postAll’interno della filmografia di Spielberg, The Post si colloca nella stessa casella di Lincoln e de Il Ponte delle Spie, in quanto ogni dilemma messo in campo si risolve poi nella scelta morale del personaggio chiamato in causa. È l’avvocato che si trova a difendere la presunta spia, il Presidente Lincoln che trova la sua strada non convenzionale per raggiungere il suo nobile scopo, Kay Graham che decide di rischiare tutto, la vita, il giornale, l’azienda e i suoi dipendenti, per fare ciò che è giusto: non solo rivendicare il diritto di dire la verità, ma il dovere, sopra ogni cosa, di farlo.

Spielberg racconta con le sue inquadrature dall’alto la Kay di Meryl Streep, riservandole un trattamento visivo che aveva già regalato al Daniel Day-Lewis in Lincoln e che sottolinea la statura morale del personaggio, appunto, in una situazione che renderebbe molto più “comoda” l’amoralità, la mancanza di voce e di presa di coscienza.

The Post punta il dito anche contro il giornalismo, quello che a suo modo ha offerto alla politica la mano dell’amicizia, chiudendo un occhio su come venivano raccontati proprio dalla stampa quei personaggi. L’integerrimo Bradlee amico della Casa Bianca e di JFK, la stessa signora Graham in rapporti di amicizia intima proprio con Robert McNamara (protagonista del magnifico The Fog of War, sullo stesso tema), entrambi gli eroi della storia sono stati “morbidi” con chi avrebbero dovuto raccontare con più onestà intellettuale.

eroi che hanno lottato per il dovere di parola

Il film, infine, è un’ode alle macchine da scrivere, all’inchiostro e alla pressa, ma anche al tempo per fare il buon giornalismo, al tempo necessario a trovare la notizia, a verificare le fonti, pur con l’ansia di dover arrivare primi, emozioni, regole e tempi che il giornalismo di oggi non conosce più. The Post racconta di come, in quell’epoca e in quell’occasione, arrivare secondi (i primi a pubblicare parte dei fascicoli furono i giornalisti del New York Times) permise alla redazione di Ben Bradlee di combattere con i giusti mezzi una battaglia contro lo stesso Presidente Nixon, che voleva imbavagliare i giornali e che di lì a poco avrebbe dovuto fronteggiare il Watergate, che portò alle sue dimissioni.

The Post racconta di eroi, di professionisti, di donne e uomini che hanno temuto e lottato non solo per il diritto, ma per il dovere di parola.

Oscar 2018: Gal Gadot commenta l’esclusione di Wonder Woman

0

Trai film che non hanno preso nemmeno una nomination all’Oscar c’è anche Wonder Woman, film che per molti era un titolo papabile, se non per la regia, almeno per le nomination “tecniche”. 

Per molti fan l’accaduto è stata un’autentica sorpresa, tanto da accusare i membri dell’Academy di aver letteralmente snobbato il film, nonostante i numerosi riconoscimenti già ottenuti (Film Critics Association Awards, AFI Awards).

Ebbene oggi a commentare l’accaduto è stata l’attrice protagonista del film Gal Gadot che a ET  che ha rivelato di essersi commossa per la reazione dei fan, ma ha anche sottolineato come il film non fosse stato fatto per ottenere nomination all’Oscar: 

LEGGI ANCHE: Gal Gadot è l’attrice che ha fatto guadagnare di più nel 2017

Sono rimasto molto commosso e toccato dal feedback di tutte le persone che sono state deluse dal fatto che” Wonder Woman “non sia stata nominata, ma di sicuro non abbiamo mai fatto il film per questo, penso che non si possa avere tutto. Ho fatto questo film ed è stato accolto in un modo così meraviglioso che vogliamo rimanere umili e riconoscenti. Inoltre presto avremo un altro film, quindi chi lo sa? Forse il prossimo!”

LEGGI ANCHE: Shazam!: Zachary Levi sogna un cameo di Wonder Woman

CORRELATE SUGLI OSCAR 2018:

CORRELATI SU WONDER WOMAN 2

Leggi la nostra recensione di Wonder Woman

Patty Jenkins tornerà alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot. Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a quattro mani.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema l’1 novembre 2019.

Figlia Mia, il poster del nuovo film di Laura Bispuri

0

Ecco il primo poster del film di Laura Bispuri, Figlia Mia, opera seconda della regista che ha esordito con Vergine Giurata. Per questa sue seconda regia la regista torna a lavorare con Alba Rohrwacher.

Ecco il poster:

Figlia Mia è una produzione Vivo Film e Colorado Film con Rai Cinema e sarà in sala il 22 Febbraio con 01 Distribution.

Figlia Mia racconta la storia di Vittoria (Sara Casu) che nell’estate dei suoi 10 anni scopre di avere due madri: Tina (Valeria Golino), madre amorevole che vive in rapporto simbiotico con la piccola e Angelica (Alba Rohrwacher), una donna fragile e istintiva, dalla vita scombinata.

Rotto il patto segreto che le lega sin dalla sua nascita, le due donne si contendono drammaticamente l’amore di una figlia.  La bambina vivrà un’estate di domande, di paure, di scoperte, ma anche di avventure e di traguardi, un’estate dopo la quale nulla sarà più come prima.

Mission Impossible: Fallout, ecco il titolo della sesta avventura di Ethan Hunt

0

Mission Impossible: Fallout è il titolo del nuovo capitolo della popolare saga che vedrà Tom Cruise vestire nuovamente i panni di Ethan Hunt.

Il film – diretto da Christopher McQuarrie – ha nel cast anche Alec Baldwin, Henry Cavill, Rebecca Ferguson, Angela Bassett e sarà al cinema nell’estate 2018, distribuito da Twentieth Century Fox Italia.

Il film ha fatto già parlare di sé per gli stunt folli sostenuti da Tom Cruise e anche per l’infortunio subito dall’attore proprio durante uno dei suoi salti mortali, infortunio che ha fermato le riprese per più settimane.

Mission Impossible: Fallout, ancora stunt impossibili per Tom Cruise

Maze Runner – La Rivelazione: recensione del film con Dylan O’Brien

Il 1 Febbraio 2018 arriva al cinema Maze Runner – La Rivelazione, a più di due anni di distanza rispetto al capitolo precedente, che aveva lasciato in sospeso il destino di Thomas e dei suoi amici del labirinto. Ma il ritardo di questo finale è dovuto proprio al treno dell’inizio e ad uno stunt andato male, che si era tradotto in un pesante incidente per l’attore protagonista Dylan O’Brien con conseguente chiusura del set fino a completa guarigione.

Un treno in corsa ci accoglie sulla scena, sfrecciando veloce in un paesaggio arido e ostile e da subito ci da il ritmo e un assaggio di quello che andremo a vedere più avanti: un avvincente corsa alla sopravvivenza nel capitolo finale di una delle saghe distopiche per adolescenti più amate degli ultimi anni.

Nelle puntate precedenti…

Per questo tornare nella vita di Thomas non risulta un operazione molto facile e veniamo presi di sorpresa da questa scena iniziale, finché uno ad uno non ricompaiono sullo schermo i volti familiari dei protagonisti e i ricordi cominciano a riaffiorare (anche se, non sarebbe stato male un “Nelle puntate precedenti…” come con le Serie Tv!). Nel secondo capitolo, dopo essere scappato dal labirinto-esperimento insieme ad altri ragazzi immuni al Virus mortale che stava contagiando tutta la popolazione, avevamo lasciato Thomas (Dylan O’Brien) disperato dopo che la sua Theresa (Kaya Scodelario) li aveva traditi e aveva rivelato alla W.C.K.D. la posizione dell’accampamento dei ribelli del “Braccio Destro”. Questa operazione si era conclusa con un sanguinolento scontro tra i superstiti e le truppe e infine, con la fuga del capo della WCKD Ava (Patricia Clarkson) insieme a Theresa al suo fianco e diversi ragazzi immuni rapiti, compreso Minho (Ki Hong Lee) destinati a diventare cavie per cercare una cura al Virus (la “Death Cure”, “Cura della morte” del titolo originale del terzo capitolo).

Maze Runner - La RivelazioneSalvare Minho, uccidere Ava e sconfiggere la W.C.K.D. una volta per tutte: era questa l’idea di Thomas nel finale di Maze Runner – La Fuga quando riunisce i superstiti e si prepara allo scontro finale. Ed è proprio nel bel mezzo di una azione di salvataggio che inizia Maze Runner – La Rivelazione, tra corse nel deserto a bordo di Jeep indistruttibile, coordinazione al secondo e scontri a fuoco degni del Far West. Ma nonostante la programmazione di mesi e mesi, il piano non va come sperato, così, tornati alla base nascosta, Thomas e gli altri decidono che per salvare Minho bisogna raggiungere l’Ultima Città, fortezza impenetrabile della W.C.K.D. Con l’aiuto di Newt (Thomas Brodie-Sangster), Frypan (Dexter Darden), Jorge (Giancarlo Esposito) e Brenda (Rosa Salazar), miracolosamente sopravvissuta al Virus, Thomas si avvicina alla Città, scoprendo però quasi subito di aver degli occhi puntati addosso: quelli di Janson (Aiden Gillen), capo delle truppe della W.C.K.D. e quelli di un gruppo di ribelli armati che dettano legge nella periferia della città, tra cui si nasconde una vecchia conoscenza dei ragazzi del labirinto. Dopo aver fatto tanto per uscire dal labirinto, vogliono rientrarci, ma la missione molto pericolosa è l’unica via che li può portare a scoprire la verità e ad avere risposte a domande che si ponevano da tempo.

La trilogia dello scrittore James Dashner prende la forma di un action movie alla Mission Impossibile nella mani del regista Wes Ball, che al suo terzo lungometraggio si diverte ancora di più con gli effetti speciali, le esplosioni grandiose e a far fare ai suoi attori le acrobazie più spettacolari. Ma come si era già capito dal secondo film, la storia scritta da T.S. Nowlin per Ball, prende una piega ben diversa rispetto ai libri, cosa che potrebbe da una parte infastidire i fan, ma dall’altra anche sorprenderli, scombinando tutte le carte in tavola rispetto a quello che già sanno. Con i suoi 142 minuti, Maze Runner – La Rivelazione si dilunga un po’ troppo nelle scene di azione, che riempiono il corpo principale del film, lasciando poco spazio ai sentimenti e ai personaggi, che quasi vengono visti di sfuggita durante il film, semplici pedine nel labirinto.

Dylan O’Brien in Maze Runner – La Rivelazione  si conferma uno dei giovani più interessanti usciti dalla Tv

Dylan O’Brien si conferma uno dei giovani più interessanti usciti dalla Tv negli ultimi anni e riusciamo a vederlo crescere film dopo film insieme al suo Thomas, consacrandolo nel finale come bell’eroe da film d’azione (sicuramente la saga lo ha aiutato nell’essere scelto come protagonista di American Assassins a fianco di Michael Keaton). Spiccano nel cast i veterani Giancarlo Esposito e Patricia Clarkson, spietati e bravissimi e i giovani Thomas Brodie-Sangster, davvero intenso nel portare sullo schermo Newt specialmente in questa terza parte e Will Poulter, che riveste i panni del duro Gally riuscendo a catalizzare l’attenzione sul suo volto particolare e il tagliente umorismo.

Dopo tanta attesa forse l’aspettativa era più alta del solito, così che Maze Runner – La Rivelazione non ci riesce a convincere tanto quanto i capitoli precedenti, lasciando lo spettatore si a bocca aperta, ma con ben poco della storia da portarsi poi fuori dal cinema.

Daniel Day-Lewis nella prima clip de Il filo nascosto

0

La Universal Pictures ha diffuso la prima clip di Il filo nascosto, il candidato a sei premi Oscar di Paul Thomas Anderson, acclamato regista di Magnolia, Il Petroliere e The Master.

Nel cast anche Lesley Manville e Vicky Krieps.

Il filo nascosto, la trama

Ambientato nella fascinosa Londra del dopo guerra negli anni ’50, il rinomato sarto Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis) e sua sorella Cyril (Lesley Manville) sono al centro della moda britannica, realizzando i vestiti per la famiglia reale, star del cinema, ereditiere, debuttanti e dame sempre con lo stile distinto della casa di Woodcock.

Le donne entrano ed escono nella vita di Woodcock, dando ispirazione e compagnia allo scapolo incallito, fino a quando non incontra una giovane e volitiva donna, Alma (Vicky Krieps), che presto diventa parte della sua vita come musa ed amante. La sua vita attentamente “cucita su misura”, una volta così ben controllata e pianificata, viene ora stravolta dall’amore.

Con il nuovo film, Paul Thomas Anderson realizza un illuminante ritratto sia di un artista in un viaggio creativo sia delle donne che hanno fatto girare il suo mondo. Il Filo Nascosto è l’ottavo film di Paul Thomas Anderson e la sua seconda collaborazione con Daniel Day-Lewis.

Avengers: Infinity War, le rivelazioni del fumetto preludio al film

0

In attesa di Avengers: Infinity War, la Marvel ha diffuso il fumetto preludio al film in cui ci vengono presentati tutti i personaggi e le premesse di ciò che accadrà nel film diretto da Anthony e Joe Russo.

Ecco le rivelazioni su Avengers: Infinity War

Il Soldato d’Inverno e Black Panther fanno ammenda

Il fumetto mostra cosa accade immediatamente dopo che Captain America e Bucky si lasciano Iron Man alle spalle, dove una volta per tutte vengono smantellati i Vendicatori. T’Challa chiede subito scusa al Soldato d’Inverno, ringraziando anzi Steve e Bucky per averlo aiutato a riconoscere il ruolo di Zemo nell’omicidio del padre. T’Challa dice che conosce qualcuno in grado di “pulire” la mente di Bucky dal trattamento dell’HYDRA.

Captain America libera gli Avengers

Il Quinjet che Cap e Bucky hanno rubato in Germania è guidato da Steve Rogers direttamente alla RAFT, e mentre Bucky aspetta a bordo, Steve libera i loro amici.

Fuga

Cap indossa il suo costume e dopo aver aggirato il Generale Ross e i suoi uomini, libera gli Avengers e li fa salire a bordo del Quinjet.

Occhio di Falco si ritira, Ant-Man va a casa

Clint Barton rende perfettamente chiaro che ha finito con la vita da eroe e ottiene la benedizione di Steve, quando dice che torna a casa dalla famiglia. Vediamo anche Scott Lang riunito con Cassie, sua figlia, posto in cui rimane fino ad Ant-Man and the Wasp. La domanda che sorge è: cosa convince Occhio di Falco a tornare in campo?

Visione è “umano”

Mentre alcuni fan hanno ipotizzato che Visione potesse diventare umano a seguito della “perdita” della Gemma dell’Infinito sulla sua fronte, il fumetto rivela che la sua apparenza è umanizzata come risultato dell’applicazione dei suoi poteri, così che possa avere una normale relazione con Scarlet Witch.

Shuri lavorerà per “sistemare” Bucky

La scena finale di Civil War mostra Bucky “congelato” a Wakanda. La realtà è che nel regno di T’Challa, Shuri sarà colei che proverà ad “aggiustare” il soldato d’Inverno, risistemandogli il cervello, dopo la programmazione dell’HYDRA.

Bucky viene “riprogrammato”

Shuri impiegherà mesi per riprogrammare il Soldato d’Inverno, ma riuscirà nel compito con successo. Curiosamente, in queste tavole, Shuri menziona anche l’intelligenza artificiale a cui sono abituati a Wakanda, molto oltre ciò che era Ultron.

Il governo americano potrebbe fornire armi con tecnologia dei Chitauri ai terroristi?

Alla fine del numero, l’azione si sposta in Siria con Vedova Nera sotto copertura. Quindi vediamo un gruppo di terroristi che stanno in piedi intorno a un’arma, di tecnologia Chitaura, che sembra essergli stata fornita dal governo americano. Potrebbe essere un indicazione del fatto che Cap sta indagando sulla corruzione nel governo USA, un altro elemento che gli darà ragioni per seguire il cammino di Nomad.

I nuovi Avengers

Steve Rogers viene raggiunto da Sam Wilson/Falcon e da Vedova Nera in versione bionda. L’ex Captain America è riluttante a chiamare Iron Man e sembra che questo gruppo di nuovi Vendicatori continuerà a combattere nell’ombra per il bene.

Iron Man è solo

Tony Stark che medita sul futuro è sull’ultima pagina del fumetto, rendendosi conto che si è permesso di distrarsi e che una minaccia molto più grande è sulla sua strada verso la Terra. Si tratta di un riferimento a Thanos e mentre Tony sta considerando di chiamare Steve Rogers per un aiuto, decide che deve salvare il mondo da solo e mostra una nuova armatura che crede possa aiutarlo. Sullo sfondo c’è la nuova tuta di Spider-Man, che prova che Tony è stato molto occupato in laboratorio…

Jules Maigret: due nuovi casi su laF

0

Forti del successo di critica e pubblico delle prime due indagini, arrivano due nuovi e avvincenti casi per il leggendario commissario Jules Maigret interpretato da Rowan Atkinson: la miniserie evento firmata ITV prosegue in esclusiva per l’Italia su laF (Sky canale 139) venerdì 26 gennaio e venerdì 2 febbraio 2018 alle ore 21.10

Le due nuove indagini, Il Crocevia delle tre vedove e Maigret al Picratt’s, portano sul piccolo schermo i due omonimi romanzi firmati da Georges Simenon editi in Italia da Adelphi, e seguono La trappola di Maigret e Il morto di Maigret, trasmessi a dicembre sempre su laF.

Ne Il Crocevia delle tre vedove, diretto da Sarah Harding (Queer as Folk, Vikings) e in onda venerdì 26 gennaio, Maigret scopre un illecito traffico di diamanti che collega Parigi ad Anversa. Il commissario interroga per ore il sospettato artefice dell’omicidio Carl Andersen (Tom Wlaschiha, Game of Thrones), che si dichiara però innocente sebbene il corpo della vittima, un commerciante di diamanti, sia stato ritrovato nella sua macchina, ucciso con la sua pistola; inoltre, sua sorella Else (Mia Jexen, Fortitude) tenta di scappare, apparentemente, senza un valido motivo. A peggiorare la situazione, un doppiogiochista nella squadra di polizia.

Jules Maigret

In Maigret al Picratt’s, in palinsesto venerdì 2 febbraio e diretto da Thaddeus O’Sullivan (Un perfetto criminale, Into the Storm – La guerra di Churchill), Maigret indaga su un duplice caso di omicidio: una misteriosa contessa e Arlette, spogliarellista di un noto nightclub di Montmartre, vengono infatti ritrovate uccise. Prima di morire, Arlette era stata testimone di una conversazione in cui si progettava un imminente omicidio.

I due nuovi casi di Maigret, della durata ciascuna di 90 minuti, sono in onda in prima tv assoluta il 26 gennaio e il 2 febbraio 2018, alle ore 21.10 su laF (Sky 139) per il ciclo “Classici in tv” e disponibili su Sky On Demand.

Chiamami col tuo Nome: Luca Guadagnino, Armie Hammer e Timothée Chalamet presentano il film a Roma

Freschi di 4 nomination a gli Oscar 2018, sono arrivati a Roma Armie Hammer, Timothée Chalamet e il regista Luca Guadagnino per presentare il film Chiamami col tuo nome.

“Sono felice e orgoglioso” commenta sorridendo Luca Guadagnino le nomination a gli Oscar nelle categorie Miglior Film, Miglior Sceneggiatura Non Originale (di James Ivory), Miglior Attore Protagonista (Timothée Chalamet) e Miglior Canzone (“Mistery of Love” di Sufjan Stevens): “Voglio condividere queste nomination con la mia troupe e tutti gli attori. Quello di Chiamami con il tuo nome” è stato un percorso pacato, minimale e che ci insegna di come la passione e l’inaspettato corrano insieme. Ma all’Oscar non ci penso, sono già contento così. Anzi, una volta a 20 anni ci ho pensato: era sul bus 64 tornando a casa con una mia amica, quando le disse ‘Non potrei mai diventare Papa, ma forse una nomination all’Oscar sì!”

Al cinema in Italia dal 25 gennaio per Warner Bros. Italia, in ritardo rispetto al resto del mondo (scelta ponderata da Guadagnino), il film è riuscito a farsi notare nei più importanti festival collezionando oltre 150 nomination in giro per il mondo e a rendere famosa la storia d’amore tra Oliver e Elio, proprio quel tipo di “buzz”, come dicono gli americani, che ha fatto parlare del film ancora prima di vederlo.

“Non penso che questo sia un film su una storia d’amore gay ma dell’aurora di un ragazzo che lo trasforma e improvvisamente lo definisce come persona. Mi piace pensare anche che sia un film sul desiderio, che non conosce definizione di genere e infine è anche un film sulla famiglia. Ho molto pensato che questo potesse essere il mio primo passo verso un canone che ammiro profondamente da sempre, che è il canone Disneyano, dove intendiamo un certo tipo di racconto emotivo in cui il gruppo famiglia è un luogo dove ci si migliora a vicenda, come nella trilogia di Toy Story.” commenta così Luca Guadagnino sulle intenzioni di Chiamami col tuo nome.

Chiamami col tuo nomeMa questo tipo di famiglia, esiste? È possibile? “Secondo me l’utopia è la pratica del possibile, quindi si che esiste. Il 1983 è un anno storicamente importante, se Elio è all’aurora della sua vita, al contempo è anche il tramonto di un epoca il cui risultato lo vediamo ancora oggi. Quindi forse quella capacità di essere così aperti a livello intellettuale e livello emotivo, che la generazione degli anni 70 aveva portato con se a partire dal ’68, si è trasformata in una sorta di inarticolazione che quasi ci spaventa. Per questo ci sembra così strano che ci siano dei genitori che hanno quella capacità di trasmettere il sapere e anche il sapere emotivo ai propri figli, ma è veramente questa la ragione per la quale ho deciso infine di fare questo film.”

“La cosa che mi ha attirato di più di questo progetto era il desiderio di lavorare con Luca. Alla mia giovane età questi tipo di ruoli sono veramente rari e trovare un ruolo del genere con un regista come Luca è ancora più raro ed è stato davvero ispirante.” commenta Timothée Chalamet, che nel film interpreta Elio, giovane ragazzo alla scoperta dei suoi sentimenti e della sessualità, “Parlavo con un regista raccontando di quanto fosse stato importante per me il monologo del padre alla fine, perché in quella scena in particolare per me, si capisce che il film sia come una guida su come affrontare l’amore e come dobbiamo rapportarci con il nostro istinto ad amare e istinto verso la sessualità. Ma questo regista mi ha detto che secondo lui invece la scena trattava del dolore e come affrontarlo. E non l’avevo mai pensata da quel punto di vista e l’ho trovato interessantissimo. È la mia parte preferita del film e la mia parte preferita del libro. Pensate che la scorsa settimana ho ritrovato la mia copia originale del libro, quella che comprai 5 anni fa all’inizio di questo progetto e quel monologo era tutto sottolineato, perché per me quella è la parte più potente della storia e quella da cui possiamo imparare qualcosa. Questa idea che quando stiamo soffrendo nella vita, che abbiamo il cuore spezzato o stiamo malissimo, stiamo facendo tutto nel modo giusto.”

Chiamami col tuo nome, recensione del film di Luca Guadagnino

Per quanto riguarda la lavorazione del film a livello registico, Guadagnino commenta: “Ho imparato nel tempo che la cosa più importante è il movimento all’interno del quadro ovvero come prende vita la scena a partire dai singoli elementi che la compongono, a partire dall’umano che si muove nello spazio. E quindi sostanzialmente ho imparato che a me piace, insieme ai miei attori, dimenticare la sceneggiatura e ricominciare da capo e insieme tessere la tela della sequenza della scena. Ma quella è solo la prima fase, poi arriva il montaggio, con il mio caro amico Walter Fasano. Quello è il momento in cui noi abbiamo il compito di fare in modo che questa tela venga esaltata al massimo, la verità del lavoro degli attori venga portato fuori e reso scintillante. Io e Walter abbiamo una certa passione per un immaginario decostruttivista, quindi ci piace più la dissonanza dell’assonanza e forse una sorta di ricerca di trovare un armonia della dissonanza che è una cosa un po’ complicata, ma abbiamo il privilegio di poterlo fare.”

Armie Hammer ricorda con grande entusiasmo l’esperienza sul set, esaltando soprattutto la libertà che aveva come attore: “Luca è dotato di una grande capacità di equilibrio. A volte è difficile lavorare con registi ingombranti che dicono spostati un po’ più a sinistra o vai più a destra, mentre invece con lui si può lavorare in straordinaria libertà. Aggiungo anche che la scelta di lavorare con un unico obbiettivo da 35mm e con una cinepresa, ci ha permesso di muoverci liberamente nello spazio. Era possibile per noi esprimerci nel modo in cui noi pensavamo più giusto in quel momento, toccare o prendere in mano oggetti, muoverci nello spazio della stanza. Se questo equilibrio veniva raggiunto e funzionava nell’ambito dei tempi del regista e se era credibile come azione, allora si andava avanti senza interruzioni, altrimenti Luca interveniva ma sempre con un tocco leggero, con domande che miravano proprio a riportarti in questa realtà e a farti ritrovare il giusto senso dell’equilibrio. Chiedeva cose che raramente un attore si sente chiedere come ‘In questo momento, dove ti trovi? Dove stai con la tua testa?’, ecco questo per me indica una qualità rara e come attore, quando arrivano indicazioni del genere, era chiarissimo il suo intento.”

“Sono pieno di gratitudine, è molto incoraggiante per i giovani ricevere segnali come questi che ti fanno capire di continuare a credere nella propria carriera. È come se mi dicessero che ho fatto un buon lavoro e adesso ho la responsabilità di godermi questo momento.” 

Chiamami col tuo nome gothamA soli 22 anni, Timothée Chalamet è ancora incredulo di essere in lizza per premio come Miglior Attore a gli Oscar 2018, felicissimo però racconta anche di quanto  questo ruolo lo abbia arricchito anche nel modo di rapportarsi con l’amore: “La cosa che mi fa ridere, pensando a me stesso in relazione con questo film e che penso sia anche l’esperienza che hanno avuto molte persone guardandolo, è che io non ho mai avuto una storia d’amore così piena di passione, così piena di scadenze e romanticismo. Quindi per me è stata come una lezione su come muovermi e come capire le persone che si ritrovano al centro di relazioni così intense per quanto riguarda l’amore, senza far conto del sesso. Potrebbe essere un amore omosessuale, un amore eterosessuale o un amore per le pesche! Quella è una delle mie parti preferite nel film, perché ci insegna che l’amore non ha confini, più manteniamo l’amore in modo organico e più possiamo riuscire a mantenerlo senza definizioni e lontano dalle classificazioni di genere. Meno viviamo secondo quelle definizione e più saremo liberi e capaci, come Oliver e Elio, di amare e soffrire.”

Black Panther: un inseguimento mozzafiato nella clip estesa

0

Ecco la clip estesa di Black Panther in cui vediamo un inseguimento mozzafiato in cui T’Challa e Shuri fanno squadra per sconfiggere il male.

Black Panther trailer ufficiale

CORRELATI:

Black Panther, la trama del film

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, per Rian Johnson è stato un “allenamento”

0

Rian Johnson continua a dover respingere critiche e attacchi per Star Wars: Gli Ultimi Jedi, critiche da parte dei fan che non hanno gradito le sue scelte narrative nell’Episodio VIII.

Tuttavia, in un’intervista con /Film, Johnson ha dichiarato che il realtà, per lui, l’Episodio VIII è stato soltanto un “allenamento” per la prossima trilogia del franchise, quella che svilupperà in autonomia.

“Dopo che Kathy (Kennedy) mi ha chiesto se ero interessato a Episodio VIII, abbiamo avuto una serie di conversazioni, e praticamente la mia idea era che il primo film fosse l’introduzione, il secondo allenamento. E per allenamento, intendo che abbiamo preso ogni personaggio e ne abbiamo testato le forze. Per cui questo è stato il mio approccio, è un approccio molto basato sui personaggi dove abbiamo cominciato appena a interessarci di loro.”

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio VIII

CORRELATI:

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film di Rian Johnson

In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Fonte: /Film