Jim Carrey si è detto disgustato dalla
standing ovation del pubblico per Will Smith agli
Oscar 2022, quando, poco prima di ricevere il
premio al miglior attore, aveva schiaffeggiato il comico
Chris Rock sul palco, in diretta.
Smith ha dovuto affrontare un’enorme
contraccolpo dopo aver colpito Rock in diretta TV durante la
trasmissione televisiva degli Oscar 2022, il che ha indotto
l’attore a scusarsi il giorno dopo e ha costretto l’Academy ad
avviare un’indagine formale sulla questione. Smith ha incolpato il
suo stato emotivo per uno scherzo personale nei confronti di sua
moglie, Jada Pinkett Smith, come motivo dello
sfogo violento.
In un’intervista con Gayle
King su CBS Mornings, Jim Carrey si è scagliato contro
Hollywood per il suo comportamento “smidollato” in
risposta alle azioni di Smith, dicendo che era “infastidito
dalla standing ovation“, che secondo lui era
“un’indicazione davvero chiara che noi non siamo più il club
alla moda“. L’attore ha inoltre spiegato che avrebbe reagito
in modo diverso se Smith lo avesse schiaffeggiato, dicendo che la
decisione di Rock di non reagire era probabilmente dovuta al non
volere “la seccatura” di affrontarla. Carrey ha detto che se fosse
stato lui, avrebbe annunciato che avrebbe “fatto causa a Will
per $ 200 milioni di dollari, perché quel video sarà lì per sempre.
Sarà onnipresente. Quell’insulto durerà a lungo. ” Carrey ha
ulteriormente sottolineato il punto, dicendo che mentre chiunque
può criticare dal pubblico o dai social media, nessuno ha il
diritto di attaccare fisicamente qualcuno per una battuta:
“Se vuoi urlare dal pubblico e
mostrare disapprovazione o dire qualcosa su Twitter, non hai il
diritto di salire sul palco e dare uno schiaffo in faccia a
qualcuno perché ha detto delle cose.”
Quando King ha detto che la
situazione sembrava una “escalation“, Carrey l’ha
interrotta rapidamente, dicendo: “Non è stata una
intensificazione di niente, è venuta dal nulla perché Will ha
qualcosa dentro di lui che è stato toccato”. Carrey ha
concluso, dicendo che ha augurato il meglio a Smith e non ha nulla
contro l’attore, notando che ha fatto grandi cose, ma che “non
è stato un buon momento” per il vincitore dell’Oscar, poiché
“ha gettato un drappo” sul resto dei vincitori e dei
candidati.
“Molte persone hanno lavorato
duramente per arrivare in quel posto. E per avere il loro momento
al sole, per ottenere il premio per il duro lavoro che hanno
svolto, non è un’impresa da poco passare attraverso tutte le cose
che devi fare per arrivare a essere nominato per un Oscar. È un
guanto di devozione che devi abbracciare. È stato un momento così
egoistico che ha gettato un drappo sull’intera faccenda”, ha
detto Jim Carrey, concludendo.
Secondo DeadlineJim
Carrey è entrato ufficialmente in trattativa per
interpretare il villain Robotnik nell’adattamento
cinematografico di Sonic, celebre videogioco
sviluppato dalla SEGA nei primi anni Novanta.
Jeff Fowler
dirigerà il live action mentre il cast dovrebbe includere
anche James Marsden e Tika
Sumpter. Produrranno invece Neal Moritz, Mie Onishi e Tim
Miller mentre Pat Casey e Josh Miller sono stati incaricati di
scrivere la sceneggiatura.
Il videogioco
Sonic, pubblicato nel 1991, ha venduto oltre 80
milioni di copie in tutto il mondo e oltre 350 milioni di unità
attraverso software e download mobili, oltre a sviluppare cinque
serie televisive.
Si faceva da tempo il suo nome per questo film, ma adesso è
ufficiale: Jim Carrey ha firmato il contratto per interpretare
l’adattamento cinematografico del libro per bambini – pubblicato
nel 1938 – Mr. Popper’s Penguins. Mark Waters (Spiderwick – Le
cronache, La rivolta delle ex) dirigerà il film.
Già sul finire del 2012 i fratelli
Farrellyavevano
espresso l’intenzione di realizzare un seguito dell’irriverente
Scemo & più Scemo, dovendosi però scontrare con
numerosi problemi produttivi e soprattutto sull’impossibilità di
trovare in tempi brevi una sceneggiatura originale ed avvincente.
Per questo motivo sembrava un progetto destinato a finire sul
nascere, come testimoniava anche l’estrema reticenza di Jim
Carrey, il quale pensava ad un nulla di fatto. Ma proprio in
questi ultimi mesi è stato proprio l’attore americano a lanciare
nuovi segnali di speranza verso il progetto, dimostrandosi più
volte fiducioso della sua effettiva realizzazione e affermando che
lui e Jeff Daniels sono eccepita all’idea di riprendere le
avventure di Lloyd Christmas e Harry Dunne.
“Stiamo discutendo
moltissimo”, ha detto Carrey durante un’intervista
per Access, “Jeff e io siamo davvero entusiasti e spero che
l’anno prossimo saremo in grado di realizzare insieme il
progetto”.
Ovviamente non esiste alcuna
sceneggiatura ufficiale dell’ipotetico sequel, ma alcune voci
lasciano supporre che le vicende si svolgeranno circa vent’anni
dopo la conclusione del primo capitolo, con Lloyd ed Harry non
molto più intelligenti di prima e alle prese con un grosso
problema; pare che uno dei due abbia un figlio da una delle tante
fiamme di gioventù ! In attesa di una concreta pianificazione del
progetto, presto vedremo Carrey in The Incredible Burt
Wonderstone.
Jim Carrey, ospite
al Saturday Night Live, ha offerto agli spettatori una
divertentissima parodia che ha per soggetto Matthew
McConaughey nei nuovi panni di testimonial della Lincoln
MKC.
L’attore si è basato sul personaggio che Matthew ha interpretato
in True Detective, prendendolo come bersaglio perle sue
battutine.Fonte: Deadline
Il franchise di Sonic the
Hedgehog ha regalato a
Jim Carrey la migliore serie di voti su Rotten
Tomatoes di tutta la sua carriera. Sebbene Carrey sia più noto per
i suoi successi degli anni ’90, tra cui Ace Ventura:
l’acchiappanimali, The Mask,
Bugiardo bugiardo e The Truman
Show, la sua carriera ha incontrato un lungo momento di
difficoltà, per circa 10 anni. Con Dr. Robotnik, l’attore è tornato
alla sua caratteristica commedia fisica e da cartone animato,
dimostrando di avere ancora quel fascino e quel talento che hanno
conquistato il cuore delle persone tanto tempo fa.
L’impegno dell’attore nei confronti
del franchise è stato reso evidente più e più volte, poiché
Jim Carrey ha ripetutamente infranto le regole della
carriera per Sonic the Hedgehog in modo da poter
tornare a riprendere il suo ruolo ormai iconico. Considerato uno
dei film che hanno definito la carriera di Carrey, Sonic
the Hedgehog e i suoi sequel (Sonic 3 – Il
Filmarriva in Italia il 1° gennaio,
qui la nostra recensione) continuano a essere un dono
che continua a fare al suo pubblico. Hanno facilitato il ritorno
dell’attore al suo amore per il mestiere, gli hanno permesso di
catturare vecchi e nuovi spettatori e questi gli hanno regalato la
migliore serie di voti su Rotten Tomatoes della sua carriera.
Sonic The Hedgehog ha regalato a
Jim Carrey la più lunga serie di successi su Rotten Tomatoes della
sua carriera
Jim Carrey è stato cinque anni
senza un film “Marcio”
Anche se quasi tutti i film di
Jim Carrey sono stati un classico istantaneo, non sono
noti per avere punteggi alti su Rotten Tomatoes. Sorprendentemente,
film amati come Il Grinch, Una settimana
da Dio e Dick & Jane – Operazione furto
hanno in realtà recensioni piuttosto basse. Considerando che la
filmografia di Carrey è ricca di umorismo irriverente e infantile,
è logico che i critici facciano fatica a prenderlo sul serio
nonostante la sua comprovata capacità di affascinare il pubblico di
tutto il mondo e produrre successi al botteghino.
Jim Carrey’s Best Movies RT Scores And Box
Office
Title
Year
RT Score
Audience Score
Box Office
Sonic the Hedgehog 3
2024
88%
97%
$60.1M (so far)
Sonic the Hedgehog 2
2022
69%
96%
$190.7M
Sonic the Hedgehog
2020
64%
93%
$146.7M
Disney’s A Christmas Carol
2009
52%
58%
$137.9M
Dr. Seuss’ Horton Hears a Who!
2008
79%
73%
$154.5M
Fun With Dick and Jane
2005
30%
49%
$110.3M
Lemony Snicket’s A Series of Unfortunate Events
2004
72%
63%
$118.6M
Eternal Sunshine of the Spotless Mind
2004
92%
94%
$34.1M
Bruce Almighty
2003
48%
57%
$242.6M
How the Grinch Stole Christmas
2000
49%
59%
$260.4M
Man on the Moon
1999
64%
79%
$34.6M
The Truman Show
1998
94%
89%
$125.6M
Liar Liar
1997
83%
75%
$181.4M
Dumb & Dumber
1994
67%
84%
$127.2M
The Mask
1994
80%
68%
$119.9M
Ace Ventura: Pet Detective
1994
47%
57%
$71.2M
D’altro canto, le acclamate
performance dell’attore in progetti come Se mi lasci ti
cancello e Man on the Moon non hanno
necessariamente guadagnato molto dalla loro uscita nelle sale. Il
franchise di Sonic the Hedgehog, tuttavia, ha
ottenuto qualcosa che solo alcuni dei film di Carrey hanno fatto, e
lo ha fatto in tempi record. I film popolari hanno avuto un grande
successo al botteghino e con la critica, e ora che Sonic 3 – Il
Film è già uscito negli USA, ha ottenuto il punteggio
più alto su Rotten Tomatoes e ha regalato al suo attore cinque anni
consecutivi senza un film “Marcio”, qualcosa che Carrey non aveva
mai ottenuto prima.
Dopo le indiscrezioni delle ultime
settimane, arriva la conferma ufficiale: Jim Carrey entra
ufficialmente a far parte del cast del secondo episodio di
Kick-Ass. Per lui, il ruolo del Colonnello, che avrà il compito di
serrare le fila dei supereroi principianti protagonisti della serie
per contrastare il supercriminale di turno, Red Mist (Christopher
Mintz-Plasse). Le voci su una partecipazione di Carrey al nuovo
capitolo cinematografico della serie a fumetti ideata da Mark
Millar circolavano ormai da qualche tempo, rafforzate dalle
dichiarazioni dell’attore, che si era detto un fan della serie.
Carrey si unisce così a Chloe Moretz, Aaron Johnson e Yancy Butler,
confermati rispetto al primo film assieme a nuovi arrivi come John
Leguizamo, Donald Faison, Morris Chestnut e Robert Emms. L’avvio
delle riprese è previsto per il mese prossimo, l’uscita fissata per
il 19 luglio 2012.
Kick-Ass 2, il film
Kick-Ass
2 uscirà nei cinema americani il 23 giugno
2013. Tornano i protagonisti dell’irriverente commedia d’azione sui
supereroi del 2010 diventata in breve tempo un cult
cinematografico.
In Kick-Ass
2 la ragazza assassina Hit Girl
(Chloë
Grace Moretz) e il giovane vigilante Kick-Ass
(Aaron
Taylor-Johnson) stanno entrambi cercando di vivere
come due normali teenager con i nomi di Mindy e Dave. Preoccupato
del diploma di fine anno e di un futuro alquanto incerto, Dave crea
la prima squadra di supereroi “mondiali” insieme a Mindy.
Sfortunatamente però la ragazza viene scoperta nei panni di Hit
Girl, ed è costretta a ritirarsi, restando sola ad affrontare il
terrificante mondo della scuola, popolato da malvagie studentesse.
Nel frattempo Red Mist sta creando la propria squadra per far
pagare ai suoi acerrimi nemici – Kick-Ass e Hit Girl – per ciò che
hanno fatto a suo padre…
Jim Carrey
rivela i suoi pensieri in merito all’interpretazione di Paul
Dano dell’Enigmista di The
Batman. Caped Crusader della DC
è stato reinventato ancora una volta sul grande schermo, questa
volta dal regista Matt Reeves e dall’attore
Robert Pattinson. The
Batman ha debuttato nelle
saleall’inizio di questo mese e si è rapidamente
affermato come il film di maggior successo del 2022. La versione
cruda e oscura del personaggio è ambientata in un mondo separato
dal DCEU e si concentra su un Bruce Wayne nel suo secondo anno da
Cavaliere Oscuro di Gotham.
L’Enigmista di Dano è il
cattivo principale di The
Batman. Un
mostro mascherato con una passione per “Ave Maria”, l’Enigmista
mira a smascherare la corruzione di Gotham uccidendo uno per uno i
suoi personaggi pubblici più importanti. Come molti di voi sapranno
prima di Paul
Dano, l’attore
Jim Carrey ha regalato forse la performance più nota
dell’Enigmista grazie alla sua interpretazione in Batman
Forever. La versione del cattivo di Carrey è molto più
banale e sempliciotta di quella di Dano
naturalmente.
Ebbene durante la promozione del
suo nuovo film Sonic 2 con UNILAD, a Carrey
è stato chiesto se avesse visto The
Batman e se avesse qualche idea su questo
nuovo Enigmista. L’amato attore ha ammesso di non averlo
ancora fatto, ma nel complesso ha dei sentimenti contrastanti
riguardo al film e alla sua rappresentazione del
cattivo. Carrey non ha voluto criticarlo apertamente, ecco le
sue parole:
“Non l’ho visto. È una
versione molto oscura. Ho emozioni contrastanti al riguardo. A
ciascuno il suo e tutto il resto. Amo Paul Dano come attore, è un
attore straordinario. Ma c’è qualcosa che mi preoccupa quando vedo
pazzoidi con il volto coperto che fanno male alle persone
…potrebbero incoraggiare le persone a fare lo stesso. Ci sono
alcuni malati là fuori che potrebbero adottare quel
metodo.“Ho una coscienza sulle cose che
scelgo. Robotnik [il suo cattivo di Sonic 2] ha le bombe dei
cartoni animati e nessuno si fa male. So che c’è un posto per
questo, e non voglio criticarlo, ma non lo è il mio genere di cose…
è molto ben fatto, quei film sono molto ben
fatti”.
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Jim Carrey è impegnato da un po’
sul set di Mr. Popper’s Penguins, commedia per tutta la famiglia,
prodotta dalla 20th Century Fox, è tratta dal romanzo di Florence e
Richard Atwater.
In questi giorni le riprese del film si sono spostate a New
York, al mercato del pesce, dove il buon Mr. Popper sta scegliendo
del pesce fresco, probabilmente per i suoi pinguini!
La trama del film differirà leggermente da quella del romanzo
del 1938: Popper sarà infatti un uomo d’affari che eredita sei
pinguini. Mano a mano che egli prende confidenza con i pennuti, la
sua vita cambia. Il suo appartamento di New York si trasforma in un
parco dei divertimenti invernale, il progetto a cui sta lavorando
da tempo deraglia e per poco non finisce in prigione. Grazie ai
suoi nuovi amici, però, Popper comprende l’importanza della
famiglia, umana e non.
Dopo Andy Garcia tocca a Jim Belushi. Sarà
lui infatti il protagonista d’eccezione della V edizione del
RomaFictionFest in programma dal 25 al 30 settembre.
Nella ricca sezione di documentari
che è stata selezionata per Venezia 74, il fuori
concorso offre un delizioso lavoro diretto da Chris
Smith e dal titolo improbabilmente lungo e con
protagonista Jim Carrey: Jim & Andy: the
great beyond – The story of Jim Carrey & Andy Kaufman with a very
special, contractually obligated mention of Tony
Clifton.
Il film, composto da filmati di
repertorio e un’intervista a
Carrey, è il racconto del backstage di Man on the
Moon, il film biografico in cui l’attore interpreta
Andy Kaufman, diretto da Milos
Forman. Il ruolo di Kaufman ha fatto conquistare a
Jim Carrey il suo secondo Golden Globe (il primo
era arrivato per The Truman Show) e gli è costato energie e
impegno, un lavoro di immedesimazione che traspare dal materiale
d’archivio e che fa letteralmente paura.
I filmati, alternati con i numeri
di Kaufman e l’intervista a Carrey, sono stati registrati nel 1998,
durante la lavorazione del film, e custoditi per quasi vent’anni
dallo stesso Carrey, che ha scelto di renderli pubblici con questo
documentario grazie all’aiuto di Smith.
Le immagini mostrano un
giovanissimo Jim, star mondiale grazie all’enorme successo dei suoi
film quali The Mask e Ace
Ventura, alle prese con una immedesimazione nel
personaggio totale. Lo stesso Forman ha più volte detto che era
frustrante quanto Carrey si fosse trasformato in Andy non solo
durante le riprese, ma sempre, continuando a rimanere nel
personaggio anche a casa sua, e rendendo le comunicazioni con
l’attore molto difficili.
Non sono mancati litigi sul
set, e comportamenti davvero straordinari da parte della famiglia
di Kaufman, che all’epoca assecondò la digressione di Carrey in
Andy, arrivando a trattarlo come un figlio. Celebre anche l’alterco
con il wrestler Jerry Lawre, che partecipò al film
e finì per picchiare sul serio Carrey, che non riusciva ad uscire,
letteralmente, dai panni di Andy. Altre scene esilaranti dal
backstage mostrano Jim, calato nei panni di Andy, calato a suo
volta in Tony Clifton, personaggio famosissimo di Kaufman, presunto
cantante di Las Vegas, che venne anche interpretato dal suo amico e
collaboratore Bob Zmuda (Paul
Giamatti nel film).
Quello che viene prepotentemente
fuori da Jim & Andy: The Great Beyond non è soltanto l’amore
incondizionato e la devozione di Jim Carrey verso Andy
Kaufman, non solo un quadro strampalato, per alcuni versi
spaventoso di un processo di immedesimazione che non ha nulla a che
vedere con quello dei grandi attori di metodo (e di cinema
“serio”), ma anche un delicato ritratto di Jim, il volto dietro
alle numerose maschere del comico.
Jim Carrey racconta con assoluta sincerità un
momento della sua carriera in cui tutto era possibile, in cui ha
compiuto la missione di regalare un altro po’ di vita al geniale
Kaufman, ma coglie anche l’opportunità di raccontarsi, come
sognatore, come artista, come inseguitore di sogni.
È stato diffuso durante il Comic Con
di San Diego il primo trailer di Jigsaw, il film
horror che racconta le origini del villain della saga di
Saw, prodotto da James Wan.
Jigsaw,
diretto dalla coppia di fratelli Michael e Peter Spierig, già registi degli
ottimi DaybreakersL’ultimo
vampiro ePredestination, sarà ambientato sette
anni dopo gli eventi di Saw: The Final
Chapter e avrà come
protagoniste Laura
Vandervoort e Hannah
Anderson.
Il regista ha dichiarato a EW:
“Abbiamo alcune trappole nel film niente male. Non ci
distogliamo dal gore… è una perfetta festa di Halloween. Oltre al
divertimento e al gore che non mancano, c’è un grande mistero e
colpi di scena interessanti. Si tratta di un Saw per il
2017.”
La Lionsgate è fortemente intenzionata a
rilanciare il franchise di Saw,
serie horror che nel corso degli anni ha finito col perdere quella
brillantezza che aveva contraddistinto il primo capitolo diretto
da James Wan. La sorte della saga, infatti, è
stata affidata a Jigsaw di cui
la Lionsgate ha recentemente presentato
il primo poster ufficiale.
Jigsaw,
diretto dalla coppia di fratelli Michael e Peter Spierig, già registi degli
ottimi DaybreakersL’ultimo
vampiro ePredestination, sarà ambientato sette
anni dopo gli eventi di Saw: The Final
Chapter e avrà come
protagoniste Laura
Vandervoort e Hannah
Anderson.
Lionsgate Movie ha diffuso un nuovo
trailer di Jigsaw, il film horror che racconta le
origini del villain della saga di Saw, prodotto da
James Wan.
Jigsaw,
diretto dalla coppia di fratelli Michael e Peter Spierig, già registi degli
ottimi DaybreakersL’ultimo
vampiro ePredestination, sarà ambientato sette
anni dopo gli eventi di Saw: The Final
Chapter e avrà come
protagoniste Laura
Vandervoort e Hannah
Anderson.
I registi hanno dichiarato a EW:
“Abbiamo alcune trappole nel film niente male. Non ci
distogliamo dal gore… è una perfetta festa di Halloween. Oltre al
divertimento e al gore che non mancano, c’è un grande mistero e
colpi di scena interessanti. Si tratta di un Saw per il
2017.”
In seguito alla presentazione del
primo trailer ufficiale
di Jigsaw nel corso del
San Diego Comic Con,
la Lionsgate ha reso disponibile in rete
i character poster dei protagonisti della pellicola che cercherà di
suscitare nuovo interesse attorno al franchise lanciato
da James Wan.
Jigsaw,
diretto dalla coppia di fratelli Michael e Peter Spierig, già registi degli
ottimi DaybreakersL’ultimo
vampiro ePredestination, sarà ambientato sette
anni dopo gli eventi di Saw: The Final
Chapter e avrà come
protagoniste Laura
Vandervoort e Hannah
Anderson.
Il regista ha dichiarato a
EW: “Abbiamo alcune trappole nel film niente male. Non ci
distogliamo dal gore… è una perfetta festa di Halloween. Oltre al
divertimento e al gore che non mancano, c’è un grande mistero e
colpi di scena interessanti. Si tratta di un Saw per il
2017.”
In occasione dell’uscita al cinema
di Generazione Romantica, dal 17 aprile
in sala con Tucker Film, ecco la nostra intervista
al regista cinese Leone d’Oro Jia Zhangke.
Dopo aver conquistato il mondo con
le sue opere che raccontano una Cina in continua evoluzione, il
regista Jia Zhangke – Leone d’Oro a Venezia con
Still Life – torna al cinema con il suo
nuovo Generazione Romantica (qui
la recensione), che uscirà il 17 aprile nelle sale
italiane distribuito da Tucker Film.
Il lungometraggio, interpretato
dalla moglie e musa del regista Zhao Tao e dal giovane attore Li
Zhubin, racconta una storia d’amore delicata e profonda, che si
intreccia con i mutamenti di un’intera nazione. Generazione
Romantica è infatti un’opera che attraversa quasi vent’anni di
vita privata e collettiva, seguendo le vicende amorose di Bin e
Qiaoqiao dal 2001 alla pandemia, in parallelo con la trasformazione
sociale della Cina.
Jia Zhangke, figura
centrale della Sesta Generazione del cinema cinese, continua la sua
riflessione visiva sul paese, raccontando la sua evoluzione
attraverso sentimenti individuali e collettivi. Con il suo stile
unico e coraggioso, il regista offre uno spunto di riflessione
sulla Cina contemporanea, affrontando temi universali come l’amore,
la speranza e la resilienza.
In Generazione Romantica,
Zhang Ke elabora il linguaggio dei sentimenti con la stessa
intensità e passione che lo ha contraddistinto in opere come
Platform, Still Life, Il tocco del
peccato e Al di là delle montagne.
“Generazione
Romantica – ha dichiarato il regista – una meditazione
molto personale: parla dei tempi che ho vissuto, dei luoghi in cui
sono stato e delle persone che ho incontrato. All’inizio del nuovo
millennio la Cina è stata protagonista di una forte crescita
economica: è arrivata la globalizzazione, il paese ha cominciato ad
aprirsi ed eravamo tutti pieni di entusiasmo per il futuro.
Vent’anni dopo, oggi, tutto è molto più ordinato, ma le persone
hanno perso la passione e la motivazione. Questa curva di emozioni
attraversa il film e rappresenta il mio sentimento personale, ma
credo rappresenti anche un sentimento comune tra i
cinesi”.
La leggenda del cinema di Hong Kong
ha calcato ancora il suolo romano. Johnnie To, regista action per
eccellenza e modello per il cinema di genere asiatico e mondiale,
ha presentato in Concorso al Festival di Roma il suo ultimo film
Drug War/Duzhan. Per la prima volta il
regista si è spostato, girando il suo film nella Cina continentale,
dove, ha detto “le pistole finte non sono belle come quelle che
fanno ad Hong Kong”. “La cosa che mi interessava
mostrare era che gli spacciatori sono persone senza scrupoli, sono
cattivi. Inoltre l’abbiamo girato in Cina e qui per chi spaccia c’è
la pena di morte, mentre ad Hong Kong vai in galera. E’ un paese
molto diverso.”
Netflix sta
sviluppando una serie limitata basata sulla vita del presidente
degli Stati Uniti John F.
Kennedy, ha darne notizia è
stato il noto sito americanoVariety
.La serie sarà basata sul libro acclamato dalla
critica “JFK: Coming Of Age In The American Century,
1917-1956” di Fredrik Logevall. Il libro, originariamente
pubblicato nel 2020, è la prima parte di una biografia in due
volumi pianificata di Kennedy. La prima parte esamina la sua
vita dalla nascita fino al periodo in cui era il giovane senatore
degli Stati Uniti del Massachusetts.
Eric Roth si occuperà
della scrittura e della produzione esecutiva del
progetto. Anche Peter Chernin e Jenno Topping
della Chernin Entertainment saranno i produttori esecutivi.
Attualmente è in corso la ricerca di uno
showrunner. Secondo le fonti, Netflix
vede la serie come qualcosa di simile a una versione americana di
“The
Crown”, il loro programma di grande successo sulla
regina Elisabetta II e la famiglia reale britannica, data la storia
molto influente della famiglia Kennedy in America. Al momento
non è chiaro se ciò significhi che lo show seguirà lo stesso schema
di “The
Crown” – in cui attori diversi arrivano ogni due stagioni per
interpretare i personaggi principali mentre invecchiano.
I Wonder Pictures
annuncia l’acquisizione e la distribuzione prossimamente in sala
del documentario JFK Rivisited: Through the looking
Glassdi OLIVER
STONE, in programma lunedì 12 luglio nella sezione Cannes
Prémière.
In JFK Rivisited: Through
the looking Glass,trent’anni dopo
il suo film “JFK”, il regista Oliver Stone accompagna gli
spettatori, soprattutto i giovani, in un viaggio attraverso le
prove recentemente declassificate dell’assassinio del Presidente
Kennedy, una delle storie più controverse del Novecento americano.
Insieme ai narratori vincitori dell’Oscar
Whoopi Goldberg e
Donald Sutherland, nonché a un distinto team di esperti medici
e balistici, storici e testimoni, Stone vuole raccontare ancora
meglio e con prove convincenti quello che è veramente successo.
In passaggio sempre lunedì 12, in
concorso nella Selezione Ufficiale, anche PETROV’S
FLU di Kirill Serebrennikov, che concorre
alla Palma D’oro. Kirill Serebrennikov, il regista
di Summer e Parola di Dio, torna con una commedia
psichedelica e violenta ambientata nella Russia post-sovietica. Il
regista non sarà presente alla Croisette, costretto a rimanere in
patria perché agli arresti domiciliari per l’accusa di frode ai
danni del ministero della cultura russo.
JFK Rivisited: Through the
looking Glass di OLIVER STONE e PETROV’S
FLU di Kirill Serebrennikov saranno
distribuiti prossimamente in Italia da I WONDER
PICTURES.
A tre anni e mezzo di distanza dai
primi annunci, ancora nulla di certo vi è attorno al progetto
Asteroids, portato avanti dalla
Universal. Inizialmente affidata alla penna di
Matthew Lopez, la versione cinematografica del
celebre videogioco anni ’80 è ora passata nelle mani di Jez
Butterworth. Come gli appassionati ricorderanno, nel
videogame (uscito per la Atari), il giocatore
doveva difendere la Terra da una pioggia di asteroidi tramite la
sua navicella spaziale.
Tradotto sul grande schermo, il
tutto potrebbe dare vita al classico film catastrofico, per quanto
l’idea non sia certamente nuova né originale (da
Meteor ad
Armageddon, Hollywood è periodicamente
tornata sul tema di oggetti spaziali in rotta di collisione con la
Terra). Possibile anche una versione in stile Dark
Stark, magari con un manipolo di piloti spaziali
incaricati di intercettare i pericolosi asteroidi.
Vedremo se e cosa sarà in grado di
creare Butterworth, che al suo attivo ha film come Fair
Game (Caccia alla spia),
L’ultima legione e Birthday
Girl, del quale è stato anche regista. Lo
sceneggiatore ha al momento in corso vari progetti, il più
interessante dei quali è un biopic dedicato a James
Brown. Poco altro è stato deciso riguardo il film: si era
parlato di una regia affidata a Roland Emmerich,
ma al momento l’indiscrezione non ha trovato conferme. Il progetto
è comunque sotto la supervisione di Lorendo di Bonaventura, già
produttore delle serie di Matrix e
Transformers.
Dopo Gigolò per
caso, in cui dirigeva sé stesso e Woody
Allen, JohnTurturro torna dietro e
davanti alla macchina da presa rispolverando il personaggio di
Jesus Quintana, il giocatore di bowling più sopra le righe di
sempre, che interpretava ne Il grande Lebowski. Ed
ecco lo spin-off Jesus Rolls – Quintana è
tornato! Turturro torna in grande stile in
quell’Italia cui deve le origini e che è la sua seconda patria,
protagonista col suo film della pre-apertura della Festa
del Cinema di Roma il 16 ottobre. Il lungometraggio arriva
in sala in anteprima mondiale dal 17 ottobre.
Volendo dare uno sviluppo alla
figura di Jesus Quintana, che compariva in brevi seppur memorabili
sequenze nel succitato film dei fratelli Coen e si
deve alla fantasia dello stesso Turturro – fu lui ad immaginarlo
nel lontano 1988, ispirandosi a un eccentrico commediografo con cui
lavorava all’epoca – il regista si rifà a un testo, divenuto poi un
film di Bertrand Blier: Les
valseuses (uscito in Italia come I
santissimi) – del 1974.
Jesus Rolls, spin off de Il Grande
Lebowski
Jesus Quintana
(Turturro)
esce di prigione e insieme all’amico Pete (Bobby
Cannavale) inizia una serie di scorribande tra furti
d’auto, grotteschi incidenti e incontri pregnanti con figure
femminili, a base di sesso ma non solo. I due amici, infatti,
condividono tutto, anche le donne. Incontrano la madre di John,
interpretata da Sonia Braga, l’ex detenuta Jean
(Susan Sarandon), ma soprattutto trovano una
compagna dalla quale diventeranno inseparabili: la francese Marie
(Audrey Tautou). Quest’insolito trio viaggia alla
scoperta di sé e del vero senso della libertà.
Può apparire singolare il connubio
tra la figura di Quintana e la commedia di Blier, ma a pensarci
bene, per un personaggio come Jesus è difficile immaginare uno
sviluppo diverso da questo. Cosa potrebbe mai fare se non rubare
auto, viaggiare, fare sesso, e naturalmente giocare a bowling e
ballare? Il film è tutto qui. In una manciata di buone
interpretazione, grazie a un cast stellare – menzione speciale per
Audrey Tautou in versione comica, a suo agio nei panni della
fricchettona francese, del tutto diversi da quelli della Amélie che
l’ha resa celebre.
Ma ci sono anche le brevi
apparizioni di Christopher Walken e Sonia Braga.
Susan Sarandon è magistrale nella sua dolente sensualità, con
venature di commedia. La pellicola si alimenta dello spirito tipico
degli anni Settanta, uno spirito comunitario che comprende una
visione dell’amore e della sessualità generosa, fatto di libertà
senza confini, di una concezione della vita lontana dalle regole,
che afferra il momento e gode del qui ed ora. Tutto a suon di
coinvolgenti ritmi latini, grazie al buon lavoro di Émilie
Simon (La marcia dei pinguini).
Jesus Rolls è un road
movie
Un’impostazione di questo tipo può
però facilmente rendere il film datato. La trama, poi, è molto
scarna e piuttosto ripetitiva. Il punto è capire se una storia come
questa, con tre losers protagonisti, teneri e goffi come Jesus e
Pete, un po’ svampiti come Marie e un andamento sconclusionato come
sono loro – “un road movie che procede a zig zag”, come lo
ha definito lo stesso regista – possa dire qualcosa al pubblico di
oggi, immerso in una realtà che sembra distante anni luce da quella
degli anni Settanta, anziché essere solo un’operazione di
marketing, che fa tornare Quintana per solleticare i fans de
Il grande Lebowski e per dare a Turturro la
possibilità di “riprendersi” il personaggio da lui ideato.
A chi guarda il film arriva
senz’altro un invito a concepire l’amore senza barriere o steccati
mentali, regole o vincoli, a ricordare che può prendere strade
inaspettate, che l’uomo non è solo macho e la donna sa essere
femmina, ma anche volitiva e decisa. Più in generale si rammenta al
pubblico che si nasce per essere liberi e felici e che è più bello
esserlo insieme. Lo spettatore è invogliato a trovare spazi di
libertà anche godendo delle piccole cose, di momenti apparentemente
insignificanti, come un viaggio in macchina con della buona musica
in sottofondo in una giornata di sole, perché è lì che si nasconde,
forse, la felicità. Un buon motivo per considerarlo comunque
apprezzabile, assieme a delle buone interpretazioni e a un po’ di
divertimento.
È stato diffuso il trailer italiano
di Jesus Rolls – Quintana è tornato, il film di e
con John Turturro. L’attore torna a vestire i
panni di Jesus
Quintana, il campione di bowling più irriverente
di sempre, giàda
lui interpretato nel cult Il Grande
Lebowski dei fratelli Coen.
In Jesus Rolls – Quintana è
tornato, Turturro è anche regista e
sceneggiatore. Jesus è al centro di una vicenda che lo vede
parte di un trio di disadattati in fuga dalla legge, insieme
a Bobby Cannavale (Boardwalk Empire
– L’impero del crimine, Mr. Robot)
e Audrey Tautou (Il favoloso mondo
di Amelie, Coco avant Chanel – L’amore prima del
mito). Il cast conta anche
su altri attori come Susan
Sarandon (Dead Man Walking – Condannato a
morte, Il cliente), Jon
Hamm (Mad Men, Ultimatum alla
Terra), Sonia Braga (Donna Flor
e i suoi due mariti, Il bacio della donna ragno)
e sulla partecipazione straordinaria di Christopher
Walken (Il cacciatore, Prova a
prendermi).
Jesus Rolls – Quintana è
tornato sarà distribuito nelle sale italiane
da Europictures a
partireda giovedì 17 ottobre
2019, in anteprima mondiale.
SINOSSI
John Turturro torna a vestire i
panni di Jesus Quintana in una commedia irriverente in cui un trio
di disadattati (John Turturro, Bobby Cannavale e Audrey Tautou) si
troverà a fare i conti con un parrucchiere armato di pistola. Il
loro viaggio si trasformerà presto in una fuga continua – dal
folle parrucchiere, dalla legge e dalla società – durante la
quale si svilupperà una particolare dinamica, che da amicizia
accidentale evolverà in una storia d’amore fuori dagli stereotipi
convenzionali…
Jessica Rabbit non
è cattiva, è solo che la disegnano così… lo sappiamo. Ma il
regista di Chi ha incastrato Roger Rabbit Robert
Zemeckis ritiene che le curve della femme fatale
dei cartoni animati potrebbero essere un po’ troppo pericolose per
la Disney.
Chi non ha mai visto il classico
ibrido live-action/animazione del 1988, potrebbe rimanere sorpreso
da quanti contenuti audaci siano stati ammessi in un film con
classificazione PG. Ci sono rapimenti, voyeurismo, uso di droghe,
un cattivo davvero terrificante (il giudice Doom di
Christopher Lloyd) e l’omicidio piuttosto orribile
di una simpatica scarpa a cartoni animati che ha traumatizzato
un’intera generazione di bambini.
Nonostante questo, Zemeckis ritiene
che la moglie notoriamente seducente di Roger, Jessica
Rabbit (doppiata da Kathleen Turner), sia
la ragione principale per cui non abbiamo ancora visto un
sequel.
Durante un’intervista per
l’Happy Sad Confused Podcast, al regista è stato chiesto
di un potenziale seguito di
Chi ha incastrato Roger Rabbit. “C’è una buona
sceneggiatura [per un sequel] alla Disney, ma ecco il punto: la
Disney attuale non farebbe mai Roger Rabbit oggi. Non possono fare
un film con Jessica.”
Zemeckis ha aggiunto che
la sceneggiatura in questione, scritta dagli sceneggiatori
originali Peter S. Seamen e Jeffrey
Price, semplicemente “non vedrà mai la luce del
giorno, per quanto sia bella. Voglio dire, guarda cosa hanno fatto
a Jessica al parco a tema. L’hanno avvolta in un trench, sai”.
Zemeckis ha continuato spiegando come è riuscito a ottenere il via
libera per il primo film in primo luogo. “Siamo stati in grado
di farlo proprio nel momento in cui la Disney era pronta a
ricostruirsi”, ha detto. “Eravamo lì quando è arrivato
quel nuovo regime, ed erano pieni di energia e volevano farlo.
Continuavo a dire, e lo dico sinceramente, ci credo, ‘Sto facendo
Roger Rabbit nel modo in cui credo che lo avrebbe fatto Walt
Disney’. Il motivo per cui lo dico è che Walt Disney non ha mai
fatto nessuno dei suoi film per bambini. Li ha sempre fatti per
adulti. Ed è quello che ho deciso di fare con Roger
Rabbit.”
Probabilmente Zemeckis ha ragione a
pensare che la Disney di oggi non sia in grado di realizzare un
personaggio come Jessica così come è intesa essere nella mente del
creatore, la speranza è comunque l’ultima a morire!
La trama di Chi ha
incastrato Roger Rabbit
“L’investigatore privato sfortunato
Eddie Valiant (Bob Hoskins) viene assunto dal
produttore di cartoni animati R.K. Maroon (Alan
Tilvern) per indagare su uno scandalo di adulterio che
coinvolge Jessica Rabbit (Kathleen Turner), la
moglie sensuale della più grande star di Maroon, Roger Rabbit
(Charles Fleischer). Ma quando Marvin Acme
(Stubby Kaye), presunto amante di Jessica e
proprietario di Toontown, viene trovato assassinato, il malvagio
giudice Doom (Christopher Lloyd) giura di
catturare e distruggere Roger.”
Jessica
Madsen si aggiunge al cast di
Leatherface, prequel di Non
aprite quella porta.
Il film, diretto dai francesi Julien Maury e
Alexandre Bustillo (registi dello splatter
À l’intérieur con Béatrice
Dalle), è l’ottavo film della saga dopo il poco fortunato
Non aprite quella porta 3D, diretto da
John Luessenhop.
La pellicola racconterà la storia
del giovane Thomas Brown Hewitt e dei fatti avvenuti prima che
diventasse il famoso killer con maschera e sega elettrica.
Il ragazzo fugge da un ospedale psichiatrico con altri tre
detenuti, rapendo una giovane infermiera. Lungo il percorso,
verranno inseguiti da un uomo di legge in cerca di vendetta.
L’attrice, nota per la
partecipazione alla serie inglese Mr.
Selfridge, si unisce a Sam Strike
(della serie Eastenders) e James
Bloor (della serie DCI Banks). Assieme a loro,
Stephen Dorff nel ruolo del ranger Hal
Hartman.
La sceneggiatura è stata scritta da Seth M.
Sherwood (The wolrd of Cory and
Sid). La pre-produzione è attualmente in corso e si
prevede l’uscita del film per il prossimo anno.
Poco più che trentenne e di origini
canadesi, Jessica Lucas è una delle attrici
emergenti degli ultimi anni. Dopo aver lavorato sia in tv che al
cinema per molti anni, ha conquistato finalmente il favore del
pubblico grazie al ruolo di Tabitha Galavan nella
serie Gotham.
Adesso scopriamo insieme, però,
tutto quello che c’è da sapere su Jessica Lucas e
la sua carriera in ascesa.
Jessica Lucas film
Jessica Lucas e Emily Browning nel film “Pompei”
10. Nata a
Vancouver, in Canada, il 24 settembre del 1985, Jessica Lucas ha
origini afro-canadesi ed europee, da parte di madre. Sin da bambina
manifesta una grande passione per la recitazione che entrambi i
genitori coltivano e arricchiscono. Jessica inizia a recitare già
dall’età di sette anni e comincia la sua formazione professionale
alla Children’s Art Theatre School di Toronto dove
studia dal 1992 al 1994.
9. Jessica
comincia la sua carriera in teatro con piccole
produzioni locali in Canada come Biancaneve e i Sette
Nani, il musical Grease, Cenerentola,
Mousetrap – commedia di genere poliziesco scritta da
Agatha Christie – e con alcuni medley musicali.
8. Grazie alla sua
formazione ‘classica’ e alla sua esperienza in teatro, Jessica
comincia la sua carriera nel mondo del cinema nel 2006 quando entra
a far parte del cast dei film She’s The Man –
tratto dalla commedia di William Shakespeare dal titolo “La
Dodicesima Notte” -, e The Covenant, diretto
da Renny Harlin.
Jessica Lucas e Laura Ramsey nel film “The Covenant”
Quest’ultimo film, divenuto un cult
del genere horror teen, racconta la storia di cinque famiglie
dotate di poteri sovrannaturali, discendenti della stirpe delle
streghe di Salem, che nel 1962 stringono un solenne patto di
silenzio per proteggere il loro segreto. Questo patto aiuterà la
stirpe di Salem a sopravvivere e al potere delle streghe di
perdurare.
Più di quattro secoli più tardi
sono i quattro eredi rimanenti delle famiglie, Caleb Danvers
(Steven
Strait), Pogue Perry (Taylor
Kitsch), Reid Garwin (Toby Hemingway)
e Tyler Simms (Chace
Crawford) a dover fare i conti con questa terribile e
pericolosa eredità.
7. A quei primi
esperimenti cinematografici ne seguono molti altri che portano
Jessica Lucas a recitare in film come Cloverfield (2008),
Amusement – Giochi pericolosi (2008), Big
Mama (2011), La casa (2013), Pompei (2014) e Quel momento
imbarazzante (2014).
6. Parallelamente
al cinema, Jessica continua a coltivare anche la sua carriera
televisiva. Dall’anno 2000, infatti, la vediamo in piccoli ruoli in
serie tv di successo come Seven Days (2000),
Boys & Girls (2001), 2030 CE
(2002-2003), Romeo! (2003), The L
World (2003), Secret of a Small Town
(2006), Split Decision (2006 – pilot purtroppo mai
andato in onda), CSI – Scena del Crimine (2007),
90210 (2008) e Psych (2011).
5. Oltre alle
‘comparsate’ e ai ruoli minori, nella carriera di Jessica, prima
che arrivasse al successo, ci sono anche molte collaborazioni
televisive durature. Tra queste ricordiamo
Edgemont (2001-2005, 40 episodi), Life As
We Know it (2004-2005, 13 episodi), Melrose
Place (2009-2010, 18 episodi), Amici di
Letto (2011, 13 episodi), Cult (2013, 13
episodi) e Gracepoint (2014, 8 episodi)
4. Jessica Lucas
ha inoltre partecipato alla realizzazione, negli anni di due film
per la televisione dal titolo Halloweentown II – La
Vendetta di Kalabar, diretto da Mary Lambert nel 2001 e
Damaged Care, diretto da Harry Winer nel 2002.
3. Ma il vero
successo televisivo per Jessica Lucas arriva solo
nel 2015, quando entra a far parte del cast della nuova serie
targata Fox, dal titolo Gotham.
Creata da Bruno
Heller e basata sugli iconici personaggi della DC
Comics, Gotham è una serie tv che
racconta dell’adolescenza di Bruce Wayne. La
storia inizia con l’assassinio di Thomas e Martha, genitori del
piccolo Bruce (David
Mazouz), uccisi da un rapinatore armato di pistola,
mentre il ragazzino assiste impotente all’omicidio. Il detective
Harvey Bullock (Donal Logue) e la nuova recluta
della polizia di Gotham, James Gordon (Benjamin
McKenzie) si occuperanno del caso, facendo di
tutto per rintracciare l’omicida dei Wayne e consegnarli alla
giustizia.
La serie, partendo
dall’evento più traumatico della vita di Bruce Wayne, ripercorre
tutte le fasi della vita di Batman prima che diventasse “l’uomo
pipistrello”. In Gotham, inoltre, vengono introdotti nuovi e vecchi
personaggi come Carmine Falcone (John Doman), boss
locale, Fish Mooney (Jada Pinkett
Smith), suo braccio destro, la taccheggiatrice Selina
Kyle (Camren
Bicondova), una giovane Catwoman e Oswald Cobblepot
(Robin Lord
Taylor), schiavetto di Fish Mooney, nonché giovane
Pinguino.
Nella serie,
Jessica Lucas interpreta Tabitha Galavan,
amica di vecchia data di Barbara Kean, ex
fidanzata di James Gordon. Membro della celebre
famiglia Dumas, dopo essere finita all’Arkham Asylum, riesce a
evadere inizia una carriera da criminale nella Lega delle Tenebre
sapientemente coperta dal suo lavoro di gestore del club
The Sirens. Sarà la stessa Tabitha a istruire la
piccola Selina Kyle e a muovere i fili del potere
criminale di Gotham. Il personaggio di Tabitha
Galavan è attivo nella serie Gotham dal
2015 al 2019, per ben 46 episodi, dalla 2×01 dal
titolo “L’ascesa dei cattivi” alla puntata
5×01 dal titolo “Anno Zero”.
Attualmente la Lucas è impegnata con la serie tv The
Murders (2019).
Jessica Lucas oggi: fidanzato,
Instagram e tante curiosità
2. Negli anni i
media hanno fatto tantissime speculazione su Jessica
Lucas e il suo fidanzato. Ebbene, facciamo un po’ di
chiarezza. Jessica si è sempre definita come una ragazza seria, un
po’ all’antica, insomma, una donna da un uomo alla volta. I flirt
da pagina rosa non le interessano né tanto meno la mentalità
superficiale della Hollywood degli ultimi anni.
Jessica Lucas è felicemente
fidanzata con Alex
Jermasek, un giovane macellaio e chef di Los Angeles.
Non sappiamo esattamente come i due si siano conosciuti ma la
proposta di matrimonio di Alex alla sua Jessica ha fatto il giro
del web.
Nel 2017, durante una vacanza in
Italia, la coppia si trovava a Firenze quando Jermasek, proprio sul
ponte Amerigo Vespucci di Firenze, si è inginocchiato per chiedere
alla Lucas di sposarlo.
La coppia si è sposata in gran
segreto un anno più tardi.
1. Una piccola
curiosità. A quanto pare, grazie forse anche alla sua formazione
alla Children’s Art Theatre School di Toronto, Jessica è
un’appassionata di musical. Nonostante non abbia
nessun interesse a intraprendere una carriera nel mondo della
musica, ha confessato di voler sperimentare con il genere
musical al cinema e perché no, un giorno forse,
arrivare anche a esibirsi a Broadway.
Jessica
Lange sta pensando alla pensione. In una
sincera intervista con The
Telegraph, la due volte vincitrice dell’Oscar ha
rivelato che sta pensando di “abbandonare gradualmente il cinema” e
ha offerto alcune critiche schiette alla direzione presa
dall’industria dell’intrattenimento negli ultimi anni.“Oggi la creatività è secondaria rispetto ai profitti
aziendali”, ha affermato Lange. “L’enfasi non è
sull’arte, sull’artista o sulla narrazione. Si tratta di
soddisfare i tuoi azionisti. Sminuisce l’artista e l’arte del
cinema”.
Jessica Lange, che ha
lavorato con registi famosi come Bob Fosse, Sydney Pollack,
Bob Rafelson e Martin
Scorsese sin dal suo debutto sul grande schermo come
protagonista nel remake di “King Kong” del 1976,
ha anche condiviso che “non ha alcun desiderio di vedere il
90%” de film che hanno uscite contemporanee. L’attrice ha
citato i “grandi film in franchising di fumetti“, il
“montaggio frenetico” e l’età come elementi
particolarmente sgradevoli del business moderno.“Hanno sacrificato quest’arte in cui siamo stati
coinvolti… per amore del profitto“, ha continuato
Lange. “Non so se è perché i cineasti pensano di non
riuscire più a catturare l’attenzione del pubblico… Questo tipo di
cinema mi fa impazzire.”
Anche se Jessica
Lange ha rimuginato sull’intrattenimento emozionante
– “Sono sicura che non mancherò affatto“, ha detto al The
Telegraph – si è tenuta impegnata negli ultimi anni. Ha vinto due
Primetime Emmy Awards per il suo ruolo in “American
Horror Story” e ha ricevuto una nomination per aver
interpretato Joan Crawford in “Feud”. Prossimamente,
Jessica Lange sarà protagonista di un adattamento
cinematografico di “Long Day’s Journey Into Night”
di Eugene O’Neill e si riunirà con Kathy Bates nel film drammatico “Places,
Please”. Quest’anno è apparsa nel film noir di Neil
Jordan “Marlowe”. Tornerà
a Broadway in primavera per dirigere una produzione della nuova
commedia di Paula Vogel, “Mother
Play”.
Come l’Universo Cinematografico,
anche quello televisivo Marvel sarà connesso, dunque alle
le serie ancora in produzione presso Netflix, come Jessica Jones, Luke
Cage e Iron Fist, oltre che
Daredevil, saranno collegate tra
loro.
Durante un’intervista con ET Online,
Melissa Rosenberg, sceneggiatrice di serie e film
di successo (Dexter e
Twilight), incaricata di scrivere anche
Jessica Jones, ha dichiarato che ci
saranno connessioni tra Daredevil e la nuova serie con protagonista
Krysten Ritter. “Credo di essere autorizzata a
dire che Rosario Dawson comparirà nella serie. Piccoli personaggi
che hanno popolato quel mondo (di Daredevil, ndr) appariranno qua e
la”.
Ricordiamo che il personaggio di
Claire Temple, interpretato da Rosario Dawson, è
uno dei meglio scritti della prima stagione di
Daredevil, protagonista della prima parte
del ciclo.
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AKA Jessica
Jones andrà in onda quest’anno. Nel cast della serie
sono stati confermati per adesso Krysten
Ritter (Jessica Jones), Mike Colter (Luke
Cage), David Tennant (Kilgrave). La serie sarà di
13 episodi, non sappiamo ancora se verrà rinnovata per una seconda
stagione.
Marvel’s Jessica Jones farà il suo
debutto il 20 novembre 2015 alle
h. 9.01 in tutti i Paesi in cui Netflix è disponibile.
La serie originale di
Netflix Marvel’s Jessica Jones è
la seconda di quattro epiche serie d’avventura (Marvel’s Daredevil, che ha
debuttato il 10 aprile 2015, Marvel’s Luke Cage e Marvel’s Iron Fist – i cui
personaggi principali creano il team di eroi protagonisti
della serie Marvel’s The
Defenders) disponibili in esclusiva su Netflix. La nuova
original series racconta la vita di Jessica Jones, uno dei
personaggi Marvel più amati dell’ultimo
decennio, nella sua continua lotta contro i demoni che la
circondano e perseguitano la sua anima. La serie debutterà con 13
episodi della durata di un’ora ciascuno.
Trama:
Con la tragica fine della sua breve
vita da super-eroina, Jessica Jones si trova a ricostruire la sua
vita personale e la sua carriera di detective chiamata a indagare
sui casi di New York City.
Krysten Ritter (Jessica Jones) è
affiancata da un fantastico cast di attori, che comprende David
Tennant (Kilgrave), Mike Colter (Luke
Cage), Rachael Taylor (Trish
Walker), Carrie-Anne Moss, Eka
Darville, Erin Moriarty, e Wil Traval, insieme a molti altri.
La serie TV
NetflixMarvel’s Jessica Jones è
prodotta dalla showrunner Melissa Rosenberg (“Twilight”, Dexter”) e Liz Friedman (“Elementary”), insieme a Jeph
Loeb (“Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.,”
“Smallville,” “Heroes”), che ha anche il ruolo di Marvel’s Head of Television.
Ecco il logo ufficiale di
Jessica Jones, seconda serie realizzata
in collaborazione tra Marvel Television e Netflix, che vede protagonista Krystin
Ritter.
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AKA Jessica
Jones andrà in onda quest’anno. Nel cast della serie
sono stati confermati per adesso Krysten
Ritter (Jessica Jones), Mike Colter (Luke
Cage), David Tennant (Kilgrave). La serie sarà di
13 episodi, non sappiamo ancora se verrà rinnovata per una seconda
stagione.
Un utente ha diffuso in rete quelli
che sembrano essere tutti i titoli degli episodi della prima
stagione di Jessica Jones, l’attesa nuova
serie targata Marvel/Netflix:
1. AKA Ladies Night
2. AKA Crush Syndrome
3. AKA It’s Called Whiskey
4. AKA 99 Friends
5. AKA The Sandwich Saved Me
6. AKA You’re a Winner
7. AKA Top Shelf Perverts
8. AKA WWJD?
9. AKA Sin Bin
10. AKA The Kumbaya Circle Jerk
11. AKA I’ve Got the Blues
12. AKA Jewel and the Power Man
13. AKA Smile
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AKA Jessica
Jones andrà in onda quest’anno. Nel cast della serie
sono stati confermati per adesso Krysten
Ritter (Jessica Jones), Mike Colter (Luke
Cage), David Tennant (Kilgrave). La serie sarà di
13 episodi, non sappiamo ancora se verrà rinnovata per una seconda
stagione.