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The Movie Critic: Paul Schrader rivela nuovi dettagli sul prossimo film di Quentin Tarantino

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Paul Schrader ha dichiarato che Quentin Tarantino lo ha contattato per il suo nuovo film, The Movie Critic. Parlando con la rivista francese Le Monde, a Schrader è stato chiesto se avesse parlato con Tarantino di The Movie Critic, un film che in precedenza si diceva fosse incentrato sulla figura della critica Pauline Kael.

“, ha risposto l’acclamato sceneggiatore e regista. “Quentin inserirà degli estratti di film degli anni ’70. E farà anche le sue versioni di film di quell’epoca. Mi ha chiesto il permesso di girare il finale di Rolling Thunder (1977), di John Flynn, così come l’avevo scritto nella sceneggiatura originale – prima che fosse completamente riscritta e annacquata“.

Cosa sappiamo di The Movie Critic di Quentin Tarantino?

Quentin Tarantino ha negato che The Movie Critic sarà incentrato sulla vita di Kael. Invece, come Tarantino ha dichiarato a Deadline nel maggio 2023, il film sarà “basato su un uomo realmente vissuto, ma mai veramente famoso, che scriveva recensioni di film per un giornale porno“.

Ha aggiunto: “Scriveva di film mainstream ed era il critico di seconda scelta. Penso che fosse un ottimo critico. Era cinico come l’inferno. Le sue recensioni erano un incrocio tra il primo Howard Stern e quello che Travis Bickle [il personaggio di Robert DeNiro in Taxi Driver] avrebbe potuto essere se fosse stato un critico cinematografico”.

… Scriveva come se avesse 55 anni, ma era solo tra i 30 e i 33 anni. Morì alla fine dei trent’anni. Per un po’ non è stato chiaro, ma ora ho fatto altre ricerche e credo che si sia trattato di complicazioni dovute all’alcolismo“.

Quentin Tarantino – noto per aver realizzato Pulp Fiction del 1994, Inglorious Basterds del 2009 e altri film – ha già affermato che The Movie Critic sarebbe stato il suo ultimo film, da qui la decisione di non fare un film di Star Trek vietato ai minori.

Paul Schrader, invece, ha scritto la sceneggiatura di Taxi Driver del 1976 e di altri film di Martin Scorsese, tra cui Toro Scatenato del 1980 e L’ultima tentazione di Cristo del 1988. Schrader ha diretto film come Hardcore del 1979, American Gigolò del 1980, First Reformed del 2017 e, più recentemente, Master Gardener del 2022.

Rocco Papaleo e Fabio Balsamo nella prima clip di No Activity – Niente da segnalare

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Prime Video ha svelato in una clip esclusiva i primi due personaggi di No Activity – Niente da segnalare, la nuova esilarante serie-comedy Original italiana in sei episodi disponibile in esclusiva dal 18 gennaio 2024.

In No Activity – Niente da segnalare Toni (Rocco Papaleo), “la leggenda della Mafia”, e Dario (Fabio Balsamo), “lo stagista del crimine”, sono due poco raccomandabili criminali in attesa che si compia una missione all’apparenza “regolare”. Prima dell’inizio dell’azione delinquenziale, il tempo scorre lento. Come decideranno di impiegarlo?

In No Activity – Niente da segnalare anche Luca Zingaretti, Carla Signoris, Emanuela Fanelli e Alessandro Tiberi. Completano il cast: Maccio Capatonda, Tommaso Ragno, Davide Calgaro, Edoardo Ferrario, Sara Lazzaro, Marcella Bella, Lorella Cuccarini, conFrancesco Pannofino e con Diego Abatantuono.

Due criminali in attesa di un carico importante, due poliziotti in appostamento pronti a far scattare il blitz, due operatrici della centrale pronte a inviare i rinforzi. Ma il carico non arriva e tutti sono costretti ad un’attesa estenuante e a trovare un modo per ammazzare il tempo. Nel frattempo… “No Activity – Niente da segnalare”!

Diretta da Valerio Vestoso, scritta da Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Stefano Di Santi e Pietro Seghetti, la serie è un adattamento del format australiano No Activity creato da Jungle Entertainment ed è prodotta da Amazon MGM Studios e Groenlandia (una società del Gruppo Banijay). No Activity – Niente da segnalare è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

What If 2×08: la spiegazione del finale dell’ottavo episodio

What If 2×08: la spiegazione del finale dell’ottavo episodio

What If 2×08 si conclude con una vana vittoria di Captain Carter nell’anno 1602. Essendo stata spostata ancora una volta nel multiverso del MCU, nel finale del quinto episodio, Peggy Carter è stata portata in una realtà in cui diversi personaggi del MCU esistono all’alba del XVII secolo anziché nel XXI. A tal fine, il finale dell’episodio ha visto Peggy rifiutarsi di arrendersi fino a quando la realtà non è stata salvata (e allo stesso tempo ha preparato l’imminente finale della stagione). Gli eventi si sono sviluppati verso un evento culminante che coinvolge Strange Supreme e che ora sembra coinvolgere anche Captain Carter.

Come Captain Carter ha salvato la nuova realtà del 1602 del MCU

What If 2x08 spiegazione finale

Dopo aver fallito nell’impedire che le spaccature mettano in pericolo questa nuova realtà, Captain Carter diventa una fuorilegge come decretato dal nuovo Re Thor dopo la scomparsa della Regina Hela, sua sorella. Essendo stata portata in questa realtà grazie alla magia di Scarlet Witch del 1602, Peggy rifiuta di arrendersi nonostante l’Osservatore le offra un modo per tornare alla sua realtà nel multiverso. Per questo motivo, Peggy si allea con una banda di ladri guidata dallo Steve Rogers di questo mondo e da Tony Stark, il cui genio eccentrico lo ha reso un pazzo.

Captain Carter perde un altro Steve Rogers

What If 2x08 Steve Rogers

Descritta come “Il Precursore”, la Pietra del Tempo è stata in grado di identificare il primo essere che ha istigato questa commistione di realtà. Alla fine dell’episodio, si scopre che si tratta di Steve Rogers (noto come Rogers Hood del 1602), che ha rotto la Pietra del Tempo mentre combatteva Thanos nel Wakanda nel presente, un confronto drasticamente diverso rispetto a quello visto nel MCU principale in Avengers: Infinity War. La rottura della Pietra del Tempo ha apparentemente mandato Rogers nel 1602 senza i suoi ricordi, integrando l’eroe in questo periodo e causando al contempo fratture temporali distruttive, finché Peggy non è stata convocata da Wanda Maximoff per aiutare a sistemare le cose.

Perché sono scomparsi tutti gli eroi Marvel del 1602

What If 2x08 Captain Carter

Una volta che Steve ha usato il guanto per tornare al suo tempo originale, sembrava che anche tutti gli altri eroi del MCU fossero scomparsi. Mentre Rogers era sicuramente il “Precursore” del XXI secolo, lo status di tutti gli altri eroi conosciuti non è molto chiaro. Poiché sono tutti scomparsi in un’onda di luce verde proprio come Rogers, è potenzialmente implicito che anche loro provenissero dal presente e fossero stati portati nel XVII secolo, da cui il motivo per cui sono rimasti scongelati insieme a Rogers e Carter una volta attivato il guanto. Allo stesso modo, il motivo per cui Carter è stata lasciata da sola nella sala del trono è probabilmente perché proveniva da un’altra realtà piuttosto che da un’altra epoca.

L’Osservatore rivela una debolezza critica del multiverso

What If 2x08 Osservatore

Vale anche la pena notare che Uatu l’Osservatore continua a chiedere a Captain Carter in questo episodio se è pronta a lasciarsi alle spalle questa realtà danneggiata. Questo perché l’Osservatore ammette di non essere in grado di vedere tutto quando una realtà è prossima all’estinzione, una debolezza critica per l’osservatore cosmico nonostante la sua pretesa di essere onniveggente e onnisciente. È quindi un’ottima ragione per cui Uatu potrebbe non essere così utile come si potrebbe pensare se dovesse avere un ruolo in Avengers: Secret Wars e il caos multiversale che si prevede con il grande film crossover.

Cosa ha in mente Strange Supreme il finale di What If

What If 2x06 spiegazione finale

What If 2×08 si conclude come l’episodio precedente con un’ultima inquadratura che vede protagonista Strange Supreme. Dopo aver recentemente reclutato il nuovo eroe del MCU Kahhori, sembra che questa variante più oscura di Strange abbia messo gli occhi su Captain Carter, suo ex alleato con i Guardiani del Multiverso nel finale della prima stagione. Per questo motivo, forse Strange sta cercando di formare una nuova squadra per affrontare una nuova minaccia al multiverso, anche se è possibile che abbia motivazioni più oscure che non sono ancora state ancora rivelate.

What If 2×07: spiegazione del finale

What If 2×07: spiegazione del finale

What If 2×07 si conclude con Hela che diventa una nuova dea in un MCU alternativo. Interpretata da Cate Blanchett, che riprende il suo ruolo come voce del personaggio della Dea della Morte, Hela è stata bandita sulla Midgard da suo padre Odino, invece di essere imprigionata a Hel come si vede nel MCU principale. Ciò si traduce in una nuova ed entusiasmante origine per Hela e in un futuro audace alla fine dell’episodio. Le trame e i temi precedenti del MCU si intrecciano per creare nuove storie multiversali che sono familiari e allo stesso tempo esplorano nuovi territori in queste realtà alternative rivelate da Uatu l’Osservatore. Tra questi c’è “E se… Hela trovasse i dieci anelli?“, che è essenzialmente il primo e il terzo film di Thor mescolati con Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. 

Come Hela è diventata una nuova dea nel MCU

What If 2x07 spiegazione finale

Proprio come suo fratello Thor nel MCU, Hela è stata bandita a Midgard da Odino invece di essere imprigionata a Hel. Allo stesso modo, la sua corona e la sua fonte di potere le sono state tolte. Affrontando il Mandarino di Xu Wenwu, che le offrirono un’alleanza, Hela finì per dirigersi verso il mistico regno di Ta-Lo, dove imparò a combattere e a cercare la pace interiore come uno dei loro guardiani. Avendo scoperto il suo desiderio interiore di rivendicare la libertà di scegliere la propria strada, che non ha mai avuto come figlia di Odino, Hela affronta il padre quando questi arriva su Midgard per reclamare i Dieci Anelli dopo aver appreso da Heimdall la loro capacità di uccidere gli Asgardiani. Insieme a Wenwu, il duo sconfigge Odino, anche se alla fine Hela offre al padre la sua pietà. Questo atto restituisce ad Hela la corona e la trasforma in una Dea della Morte ma questa volta scegliendo la luce per combattere l’oscurità sia esterna che interiore.

Come è stato sconfitto Odino

What If 2x07 Odino e Hela

Scegliendo di stare dalla parte di Wenwu, Hela ha usato il suo nuovo addestramento Ta-Lo per ottenere grandi risultati. Ha usato efficacemente il potere di Odino contro di lui, piegando al contempo l’aria per brandire una collezione di coltelli infuocati, mentre Wenwu continuava ad assalire l’Onnipotente con i Dieci Anelli cosmici. Lavorando in tandem, Hela e Wenwu riuscirono a separare Odino da Gungir, la sua potente lancia e fonte di potere. Usando i poteri della luce che aveva appreso dai guardiani di Ta-Lo, Hela riuscì a togliere Gungir dalla presa di Odino. Allo stesso tempo, l’Onnipotente non si accorse di Wenwu che colpiva dall’altra parte e che aveva riunito i Dieci Anelli per sferrare un pugno potentissimo che mise Odino in ginocchio.

Hela e il nuovo impero dei Dieci Anelli

What If 2x07 trama cast

In What If 2×07, dopo aver ottenuto il trono dal padre, Hela e le forze di Asgard si sono unite a Wewu e ai Dieci Anelli, diventando un potente impero di guardiani cosmici che viaggiano nell’universo per proteggere i Nove Regni e oltre. Per questo motivo, si tratta certamente di un nuovo status quo epico che cambia massicciamente il corso degli eventi in questa realtà rispetto a quanto visto nel MCU fino a ora. Per esempio, l’episodio si conclude con Hela e Wenwu che vanno in guerra contro Thanos stesso durante la sua conquista di Zen-Whoberi, il che implica che Gamora non è mai diventata sua figlia, cambiando di conseguenza la sua intera traiettoria di vita. L’alleanza tra Hela e Wenwu presumibilmente cambia anche l’esistenza di altri eroi. Dopo tutto, non è chiaro cosa significhi il dominio di Hela per l’esistenza dei suoi fratelli Thor e Loki in questa realtà alternativa di What If 2×07.

Hela tornerà ancora What If…?

What If 2x07 Hela

Al momento non è chiaro se questa nuova versione redenta di Hela tornerà nei prossimi episodi di What If…?. Tuttavia, sembra che il finale di stagione sarà un crossover di eroi motivato dal ritorno di Strange Supreme. Inoltre, è stato annunciato il ritorno di altri eroi, come Kahhori e Capitan Carter, che attualmente si trova in un’altra realtà oltre alla sua. In ogni caso, si spera che questa non sia l’ultima volta che il pubblico vedrà questa nuova ed entusiasmante variante di Hela nel multiverso del MCU.

Quello che veramente importa: trama, cast e la vera storia dietro il film

Il cinema è da sempre un mezzo di comunicazione con immensi poteri, e naturalmente da questi derivano anche una serie di responsabilità. Tra le tante, vi è anche quella di contribuire attivamente nel rendere il mondo un posto migliore. Questo è proprio l’intento che il regista messicano Pago Arango ha desiderato perseguire con il suo lungometraggio del 2016 Quello che veramente importa. Si tratta infatti del primo film interamente concepito a scopi benefici. Il 100% dei profitti ottenuti viene infatti donato ad organizzazioni benefiche che aiutano bambini in situazioni difficili. Una causa che al regista sta molto a cuore e che ha trovato da subito un grande riscontro presso il grande pubblico.

Il film ha infatti raccolto oltre 10 milioni di dollari nei Paesi in cui è stato distribuito, e continua a raccoglierne anche attraverso le ulteriori forme di sfruttamento che l’opera vive ancora oggi. La storia di Quello che veramente importa non è ovviamente slegata da tali tematiche, ma racconta in modo sincero ed emozionante del bene che si può e si deve fare ai più bisognosi, imparando a comprendere l’importanza che ognuno può avere a riguardo. Si diffondono così una serie di importanti valori, che ricordano quanto il cinema possa essere un tramite per nobili cause come queste.

Lasciando da parte giudizi critici di ogni tipo in favore del fine che il film persegue, Quello che veramente importa è un’opera la cui circolazione e popolarità dovrebbe non affievolirsi mai. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Quello che veramente importa

Protagonista del film è Alec, un giovane intento a condurre una vita dissoluta tra un lavoro precario e la frequentazione di numerose donne. La sua esistenza sembra essere un completo disastro, e nel tentativo di aiutarlo suo zio Raymond gli proporrà un patto. L’uomo si offre disponibile a ripagare i debiti del giovane a patto che questi si trasferisca presso la casa di famiglia in nuova Scozia al fine di condurre una vita più regolare. Accettando la proposta, bisognoso di tirarsi fuori dai guai, Alec torna dunque lì dov’era cresciuto, con la buona intenzione di rimettersi in sesto. Grazie all’aiuto di Cecilia, cercherà infatti di trovare un nuovo lavoro, scoprendo però qualcosa di impensabile.

Alec si ritrova infatti dotato del dono di guarire le persone. Egli è il primo a non credere a quel miracolo divino, ma dovrà ben presto iniziare a relazionarsi con la sua nuova capacità, trovando il modo di usarla al meglio. L’occasione gli verrà fornita dall’incontro con Abigail, un’adolescente malata di tumore, la quale lo aiuterà a capire quale strada intraprendere. Per Alec non sarà però facile, diviso tra il fare i conti con la sua vita passata e il desiderio di ispirare quanti intorno a lui, convincendoli che non tutto ciò che non può essere spiegato è automaticamente impossibile.

Quello che veramente importa cast

Quello che veramente importa: il cast del film

Ad interpretare il ruolo del protagonista Alec vi è l’attore Oliver Jackson-Cohen. Noto per le serie Dracula e The Haunting, e recentemente visto in L’uomo invisibile, l’attore si trova qui alla sua prima esperienza con un ruolo di rilievo. Avvertendo la grande responsabilità di interpretare un personaggio di questo tipo, l’attore si è documentato a lungo sui sedicenti guaritori di questo tipo, desideroso di dare un interpretazione che risultasse convincente e distante dagli aspetti negativi di queste figure. Accanto a lui, nei panni di Cecilia, vi è l’attrice Camilla Luddington, celebre a livello internazionale per aver interpretato Kate Middleton nel film TV William & Kate – Una favola moderna.

Il noto attore Jonathan Pryce, recentemente candidato all’Oscar per il film I due papi, è invece presente nei panni di Raymond Heacock, lo zio di Alec. Jorge Garcia, celebre per aver interpretato Hugo Reyes nella serie televisiva Lost, interpreta invece padre Malloy. Nei panni di Abigail, la ragazza malata di tumore, vi è invece la giovane attrice Kaitlyn Bernard. Questa si è trovata qui al suo primo grande ruolo per il cinema, ottenendo con questo grande popolarità. In seguito ha infatti recitato in film di rilievo come 1922, Arrivederci professore e Spontaneous. Per il ruolo di Abigail, a sua volta, si è documentata molto al fine di poter risultare credibile nella sua interpretazione.

Quello che veramente importa: la storia vera dietro il film

Come si potrà notare nei titoli di coda, il film è dedicato all’attore Paul Newman, il quale contribuì a ideare una rete mondiale di campi di vacanza gratuiti per bambini malati. Chiamata Serious Fun Children’s Network, tale organizzazione è oggi presente con oltre 30 campi in tutto il mondo. Il film, pur non essendo ispirato ad una storia vera, trae dunque profonda ispirazione da questa volontà dell’attore di aiutare il prossimo, presentando dunque un protagonista che dispone letteralmente di questo potere. C’è dunque una stretta connessione tra l’iniziativa di Newman e il film e i suoi obiettivi.

Il trailer di Quello che veramente importa e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Quello che veramente importa è infatti disponibile nel catalogo di Rai Play. Per vederlo, basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 29 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

Il cavaliere oscuro – Il ritorno: trama e cast del film di Christopher Nolan

Considerata unanimemente una delle migliori trilogie cinematografiche dedicate ad un supereroe dei fumetti, quella di Christopher Nolan con protagonista Batman è oggi un vero e proprio oggetto di culto. Iniziata nel 2005 con Batman Begins e proseguita con l’acclamato Il cavaliere oscuro nel 2008, questa ha infine trovato conclusione nel 2012 con Il cavaliere oscuro – Il ritorno (qui la recensione). Le avventure del celebre supereroe di Gotham City trovano così ulteriore sviluppo, con l’ingresso di nuovi allenati e nuovi pericolosi nemici. Si tratta come sempre di un film dalle grandi intenzioni, in puro stile Nolan, dove intrattenimento e autorialità si fondono in modo inequivocabile.

Per le vicende narrate in questo nuovo capitolo, il regista di Tenet ha tratto particolare ispirazione dal fumetto Batman: La vendetta di Bane, e dal successivo arco narrativo Batman: Knightfall. Non mancano però anche vicende già narrate in Il ritorno del Cavaliere Oscuro e Batman: Terra di nessuno. Tutte queste opere hanno contribuito a conferire al film la sua atmosfera cupa e ricca di colpi di scena, dove il celebre supereroe si trova a dover fronteggiare fantasmi del passato. Il tutto è ancora una volta calato in un contesto particolarmente più realistico e credibile di quello dei fumetti.

Come i precedenti capitoli, anche questo terzo film della trilogia è stato accolto da un grande favore di critica e pubblico. Il cavaliere oscuro – Il ritorno è infatti arrivato ad incassare oltre un miliardo di dollari a fronte di un budget di circa 230 milioni. È così divenuto il secondo maggior incasso tra tutti i film dedicati a Batman, nonché uno dei maggiori incassi nella storia del cinema. Avvalsosi di grandi ricostruzioni scenografiche, di sbalorditivi effetti speciali e di affascinanti costumi, il film è dunque senza ombra di dubbio uno dei più importanti da vedere se si è amanti del genere. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile approfondire ulteriori curiosità legate al film.

La trama di Il cavaliere oscuro – Il ritorno

La vicenda qui narrata si svolge otto anni dopo la morte di Harvey Dent. Gotham è ora una città apparentemente pulita, ad eccezione della coscienza del commissario Gordon. Bruce Wayne vive ritirato, incapace di trovare un senso alla propria vita dopo la scomparsa di Rachel e il volontario pensionamento di Batman. A richiamarlo all’azione sarà però l’arrivo in città di Bane, un violento mercenario reso mostruoso da una maschera antidolorifica. Questi, oltre ad essere dotato di un grande forza fisica, è però anche estremamente intelligente. Dopo aver rubato un reattore nucleare, lo converte in un pericolosissimo ordigno atomico, e minacciando di farlo esplodere instaura a Gotham City un vero e proprio regime del terrore. Solo Batman può fermarlo, ma per riuscirci dovrà ritrovare la piena fiducia in sé stesso.

Il cavaliere oscuro - Il ritorno

Il cavaliere oscuro – Il ritorno: il cast del film

A indossare i panni di Bruce Wayne, e il costume di Batman, è ancora una volta l’attore Christian Bale. Questi si trova però a dar qui vita ad un versione invecchiata del personaggio, priva del grande stato fisico sfoggiato nei precedenti film. L’attore si è così sottoposto ad una dieta e ad un allenamento che mostrassero il deterioramento corporeo di Wayne, ed ha anche richiesto di potersi tingere lievemente i capelli, così da accentuare all’invecchiamento del personaggio. Accanto a lui, ancora una volta, si ritrova il premio Oscar Michael Caine nei panni del fedele Alfred Pennyworth. Tra gli attori già comparsi nei precedenti film si ritrovano anche Morgan Freeman come Lucius Fox, il presidente esecutivo della Wayne Enterprises, e Cillian Murphy in quelli del malvagio dottor Jonathan Crane.

L’attore Gary Oldman, a sua volta, torna nei panni del commissario James Gordon. Per dar vita a questo, e mantenersi in linea con l’atmosfera generale del film, l’attore ha ricercato stati d’animo particolarmente cupi, attraverso i quali far trasparire la stanchezza del personaggio. Tra i nuovi ingressi si ritrova invece Joseph Gordon-Levitt nei panni di John Blake, un giovane poliziotto ricco di ideali e senso di giustizia. Anne Hathaway è invece Selina Kyle, alias Catwoman. Per l’attrice, questo è stato il ruolo più difficile della sua carriera, essendosi dovuta sottoporre ad un rigido allenamento fisico con esercizi per acrobazie e sessioni di danza. L’attrice Marion Cotillard, fortemente voluta da Nolan al punto da attendere che questa terminasse la propria gravidanza, interpreta Talia al Ghul.

Il cavaliere oscuro – Il ritorno: il Bane di Tom Hardy

Tra gli attori preferiti di Nolan, Tom Hardy torna qui a collaborare con il regista dopo Inception per dar vita al pericoloso e brutale mercenario Bane. Il regista ha scelto tale villain per soddisfare il suo desiderio di vedere Batman messo a dura prova da un punto di vista fisico e mentale. Hardy, divenuto estremamente popolare proprio grazie a tale ruolo, ha speso molto tempo alla ricerca della caratterizzazione più adeguata ad accentuare la minacciosità del personaggio. Egli è arrivato a guadagnare ben 14 chili, lavorando anche a lungo sul tipo di voce posseduta da Bane. Una trasformazione fisica che ha messo a dura prova l’attore, ma a cui si è sottoposto benvolentieri pur di tornare a lavorare con Nolan.

Il cavaliere oscuro - Il ritorno cast

Il personaggio di Bane è rimasto particolarmente impresso anche per la maschera che egli indossa nel film. Si tratta di un dispositivo apposito per inalare un gas analgesico che ha la funzione di mantenere il dolore appena al di sotto della soglia di sopportazione. Tale accessorio è stato progettato dalla costumista Lindy Hemming affinché sembrasse “animalistica”. L’intero costume del personaggio ha richiesto un lungo periodo prima di essere completato. Questo è stato ideato come un insieme di vari elementi che Bane porta con sé dai luoghi remoti visitati. La sua giacca, infine, è pensata prendendo ispirazione da quelle della Rivoluzione Francese. Ciò permette al personaggio di assomigliare ad un dittatore ed un rivoluzionario.

Il cavaliere oscuro – il ritorno: dov’è Joker?

Grande assente nel film è il Joker di Heath Ledger, da Batma catturato alla fine di Il cavaliere oscuro. Come noto, Ledger è tristemente deceduto nel 2008, di fatto impedendo che il personaggio potesse ricomparire anche in questo film. Nolan ha in seguito dichiarato che il personaggio non è mai stato previsto per il terzo film ma ciò che ha colpito i fan è che egli non venga mai nemmeno menzionato. Nel romanzo Il cavaliere oscuro – Il ritorno, di Greg Cox, uscito in occasione del film, si riporta però che, siccome la maggior parte dei detenuti è stata trasferita nella prigione di Blackgate a causa del Dent Act e il Joker non è lì, o è uno dei pochi rimasti all’Arkham Asylum, se non l’unico, o è riuscito a fuggire durante la rivoluzione di Bane. Secondo alcune teorie, invece, sarebbe stato misteriosamente giustiziato. Il mistero sulla sua sorte, dunque, sembra destinato a rimanere un mistero.

Il trailer di Il cavaliere oscuro – Il ritorno e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il cavaliere oscuro – Il ritorno grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 29 dicembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Green Border dall’8 febbraio al cinema con Movies Inspired e Circuito Cinema

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Green Border, il nuovo film di Agnieszka Holland (regista recentemente di In Darkness e Charlatan – Il potere dell’erborista) , uscirà nelle sale italiane l’8 febbraio 2024. Il film è stato presentato in anteprima, In Concorso, alla 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove la regista Agnieszka Holland ha ricevuto il Gran Premio Speciale della Giuria. Qui la nostra recensione del film. Il film sarà distribuito in Italia da Movies Inspired e Circuito Cinema.

Green Border – la trama

Una famiglia di rifugiati siriani, un insegnante di inglese solitario dall’Afghanistan e una giovane guardia di frontiera si incontrano sul confine polacco-bielorusso durante l’ultima crisi umanitaria innescata dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Nel tentativo di passare il confine, vengono fermati dalle milizie statali. Un gruppo di volontari cerca di soccorrere i profughi che rischiano di morire nel “confine verde”…

  • Regia: Agnieszka Holland
  • Con: Behi Djanati Atai, Agata Kulesza, Piotr Stramowski
  • Nazionalità: Polonia
  • Durata: 147 min
  • Distribuzione: Movies Inspired, Circuito Cinema
  • Uscita: 8 febbraio 2024

Il Cacciatore, di nuovo al cinema il capolavoro di Michael Cimino

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A 45 anni dalla sua prima uscita, Il Cacciatore di Michael Cimino torna al cinema.  Appuntamento imperdibile il 22, 23 e 24 gennaio 2024: tre giorni per riscoprire uno dei film entrati nella storia o vederlo per la prima volta sul grande schermo. Capolavoro del cinema mondiale, il film di Michael Cimino torna nelle sale in versione restaurata in 4K. 

Inserito prima al 79° e poi al 53° posto nella classifica dei migliori film statunitensi di tutti i tempi dell’American Film Institute, vincitore di moltissimi riconoscimenti, tra cui 5 premi Oscar (Film, Regia, Suono, Montaggio, Attore non protagonista), Il cacciatore vanta un cast stellare: splendido protagonista Robert De Niro, accompagnato da Christopher Walken, John Savage, John Cazale (nel suo ultimo ruolo) e Meryl Streep, che proprio con questo film inizia il suo lungo e ricco percorso di candidature all’Oscar. 

Racconto di formazione e di amicizia, un film potente e lucido che mostra la tragedia della guerra del Vietnam pur non essendo etichettabile come film di genere: alle immagini del conflitto Cimino predilige la metafora e lo sguardo sulla quotidianità dei suoi protagonisti e sulle conseguenze sconvolgenti della chiamata alle armi.  

Tre atti (prima, durante, dopo) per riflettere sul dolore causato da tutte le guerre, sulla solitudine di chi resta e di chi parte, sul vuoto lasciato da chi non torna, sulle lacrime di chi torna cambiato per sempre nell’anima e nel corpo. Tre atti indimenticabili per vedere esplodere sullo schermo la forza del grande cinema. 

Il Cacciatore – la trama

Mike (De Niro), Nick (Walken) e Steven (Savage) lavorano in un’acciaieria di Clayton, Pennsylvania, e nel tempo libero cacciano cervi. Quando Steven sta per sposarsi e gli amici vengono chiamati alle armi per prestare servizio in Vietnam, organizzano una festa combinata di matrimonio e addio. La guerra sarà per loro un’esperienza terribile. Riusciranno a fuggire, ma niente sarà più come prima.

Come può uno scoglio: recensione del ritorno di Pio e Amedeo

Come può uno scoglio: recensione del ritorno di Pio e Amedeo

Mentre nei teatri di tutta Italia continuano a impazzare con il loro Felicissimo Show, Pio D’Antini e Amedeo Grieco – in arte Pio e Amedeo – arrivano anche nei cinema con il loro secondo film, Come può uno scoglio, diretti ancora da Gennaro Nunziante (Quo vado?, Sole a catinelle) come nel precedente Belli ciao. In attesa di Alessandro Siani e Fabio De Luigi, saranno loro a dover soddisfare la voglia di commedia del pubblico italiano, sulla quale punta molto Vision Distribution che dal 28 dicembre porta in sala questa commedia per tutti, o come la definiscono i due protagonisti, “un film sincero, onesto” nel quale la vera rockstar è proprio il regista, che è partito dall’osservazione delle dinamiche del duo per accompagnarli in una crescita che – a prescindere da tutto – appare evidente.

Come può uno scoglio, la trama

Stavolta, Pio è un ragazzo dal carattere debole e impacciato, al quale il defunto papà Salvatore, ricco costruttore, ha imposto le sue scelte regalandogli una vita agiata al fianco di Borromea (Francesca Valtorta), alla guida di una storica azienda vinicola e della famiglia che completano i due piccoli Ginevra e Manfredi. Una vita che cambia radicalmente quando don Boschin (Claudio Bigagli) gli mette accanto Amedeo, un ragazzo dal passato turbolento che dopo il carcere sta cercando di reinserirsi nel mondo del lavoro e che dovrà fargli da autista nella campagna elettorale che potrebbe portare Pio a diventare sindaco del paese dove vive, come si augurano gli imprenditori locali che lo hanno candidato per poterlo facilmente manovrare. Contro tutto e tutti, Pio verrà invece travolto dall’irruenza dell’altro fino a trovare il coraggio di mettere in discussione la sua vita, scavando nel proprio passato e nei tanti segreti che il padre gli aveva sempre nascosto.

Pio e Amedeo Vs Pio e Amedeo

Facile avere dei pregiudizi nei confronti di Pio e Amedeo, soprattutto dopo averli visti imperversare sul piccolo schermo nei panni degli intollerabili e incivili Emigratis che li hanno resi famosi, ma le differenze ci sono, come sottolineano loro stessi, consapevoli della necessità di cambiare quel registro per raggiungere un pubblico diverso. Più nazional-popolare, forse, come sembrerebbe suggerire il riferimento più che subliminale insito già nel titolo. Un pubblico da conquistare senza censurarsi, ma anche senza esagerare, come sanno i loro fan più convinti, e approfittando dell’occasione e del grande schermo per mostrarsi in grado di fare altro, grazie anche alla guida di un esperto come Nunziante.

Come può uno scoglioNei live siamo più liberi“, ammettono Pio e Amedeo, qui comunque abbastanza a loro agio anche entro i limiti della sceneggiatura di un personalissimo Quasi amici del quale risultano anche come autori, insieme al regista, e nel quale si ammicca ai Blues Brothers e al Freddie Mercury di Wembley mentre si continua a fare ironia sui malcostumi italici (e sul potere della chiesa), limitando il politically incorrect a un breve riferimento al bere che Oltreoceano avrebbe fatto urlare alla celebrazione dell’alcolismo.

C’è molto del terrunciello di Giorgio Porcaro e Diego Abatantuono nei personaggi con i quali si spera di conquistare il pubblico di oggi, e di “distrarlo dai problemi della vita”. Un obbiettivo che il film sembra capace di raggiungere facilmente, nonostante una evidente disomogeneità tra l’ovvia chimica che sviluppa la coppia protagonista e le reazioni cartoonistiche o le faccette dei tanti comprimari. Elementi di un contorno che resta sullo sfondo e che non sostiene come potrebbe uno sviluppo che risolve le sue necessità narrativamente con qualche strappo e colpi di scena poco sorprendenti, ma che funziona proprio nel suo lasciare la scena alle due star, veri professionisti nello strappare la risata voluta.

Il primo Natale: trama, cast e curiosità sul film di Ficarra e Picone

Tra le più note e apprezzate coppie comiche italiane, spiccano in particolare i siciliani Salvatore Ficarra e Valentino Picone, anche noti semplicemente come Ficarra e Picone. Attivi sin dagli anni Novanta, i due si sono negli anni distinti inizialmente grazie alla televisione, per poi passare al cinema nel 2002 con il loro film di debutto, Nati stanchi. Negli anni hanno poi collezionato successi su successi, da Il 7 e l’8 a Anche se è amore non si vede, da Andiamo a quel paese fino al satirico L’ora legale. Nel 2019 hanno invece portato al cinema quelllo che è ad oggi il loro maggior successo: Il primo Natale.

Scritto da loro insieme a Nicola Guaglianone (Lo chiamavano Jeeg Robot, Freaks Out) e Fabrizio Testini, il film è non solo un titolo inseritosi nella tradizione del cinema natalizio italiano, ma è anche un velato omaggio ad un celebre film di Massimo Troisi. Difficile infatti non pensare a Non ci resta che piangere, con entrambe le opere che danno luogo ad un viaggio indietro nel tempo, durante il quale si verificano le più inaspettate vicissitudini comiche. Con la fotografia di Daniele Ciprì (Il primo re) e le scenografie di Francesco Frigeri (La leggenda del pianista sull’oceano), il film è un piccolo gioiello tutto da scoprire.

Il primo Natale si colloca inoltre in quel filone di film recenti che operano un deciso ritorno al film di genere, propronendo attraverso tale “filtro” riflessioni su tematiche e argomenti attuali. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle sue location. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il primo Natale

Protagonisti del film sono Salvo e Valentino. Il primo è un ladro di sacre reliquie, ma non è affatto credente e vede nei suoi santi furti solo un’occasione di arricchimento. Valentino, invece, è un prete che esercita nel paesino siculo ed è fortemente affascinato dal presepe e dall’incanto che la sacra composizione suscita nei fedeli, tanto da realizzarne uno vivente nella sua parrocchia con una statua al posto di Gesù Bambino. Quando Salvo, mosso dal clamore suscitato dall’iniziativa di don Valentino, decide di rubare la statua, non immaginerebbe mai che il suo mondo ateo e quello cristiano si stanno per scontrare in pieno.

I due, infatti, si ritroveranno magicamente catapultati indietro nel tempo nella Palestina di oltre duemila anni fa, fino all’epoca, appunto, del primo Natale. Mentre si mettono alla ricerca di Giuseppe e Maria per fare in modo che la venuta al mondo di Gesù vada secondo la tradizione, Re Erode, intimorito dalla nascita di quello che è stato definito il “Re dei Re”, è sulle loro tracce. Questo viaggio fantastico e inaspettato si trasformerà allora in una vera e propria missione: salvare la vita a Gesù e far nascere il concetto del Natale. Sarà però, per i due, anche un’occasione per scoprire se stessi.

Il primo Natale cast

Il primo Natale: il cast e le location del film

Naturalmente, oltre ad essere gli sceneggiatori e i registi del film, Ficarra e Picone ricoproprono anche i ruoli di Salvo e Valentino. Per il duo comico, questo era un progetto sul quale riflettevano da diverso tempo ma che missero in pausa per potersi dedicare a L’ora legale, il quale appariva più urgente vista la materia trattata. Terminato quel progetto, si sono dunque dedicati a realizzare Il primo Natale. Accanto a loro, nei panni del pericoloso re Erode, vi è l’attore teatrale Massimo Popolizio, mentre Rebecca, una donna rimasta vedova, è interpretata da Roberta Mattei. La figlia di questa, Sara, ha invece il volto di Giovanna Marchetti. Ad interpretare Giuseppe, infine, vi è l’attore Gianni Federico.

Per quanto riguarda le location del film, quelle relative al presente si trovano nei pressi dell’acropoli di Civitavecchia di Arpino e all’interno della chiesa di San Vito martire, la quale a sua volta si trova all’interno delle mura ciclopiche dell’acropoli. Le scene relative all’anno 0, invece, sono state girate prevalentemente in Marocco, il quale ha permesso di donare al tutto un certo gusto esotico che sembra provenire dal passato. Alcune delle scene ambientate all’epoca della nascita di Gesù, però, sono state ambientate anche in Italia e più precisamente a Sora e Arpino, comuni del Lazio in provincia di Frosinone e tra i centri antichi più rilevanti dal punto di vista culturale ed artistico.

Il trailer di Il primo Natale e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Il primo Natale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Prime Video, Now, Infinity+ e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28 dicembre alle ore 21:20 su Canale 5.

Fonte: IMDb

Il ritorno di Mary Poppins: trama, cast e curiosità sul film

Il ritorno di Mary Poppins: trama, cast e curiosità sul film

Tutti conoscono il personaggio di Mary Poppins, la straordinaria tata ideata dalla scrittrice Pamela Lyndon Travers (la cui vicenda è stata raccontata nel film Saving Mr. Banks). Ideata nel 1934, questa è poi arrivata al cinema su volontà di Walt Disney nel 1964 con il film Mary Poppins. A distanza di ben 54 anni, è poi arrivato al cinema il suo sequel diretto dal titolo Il ritorno di Mary Poppins (qui la recensione). Questo rielabora non solo i contenuti dell’originale, ma introduce anche elementi nuovi, che vanno di pari passo con le disponibilità tecnologiche oggi presenti e che hanno permesso di ottenere risultati visivi strepitosi.

La volontà di dar vita ad un sequel, in realtà, circolava già al momento della distribuzione del primo film. Per decenni si è tentato di concretizzare quest’idea, ma la Travers si oppose in ogni caso, non trovando di suo gradimento quanto le veniva proposto. È stato solo nel 2015, con il consenso dei suoi eredi, che si è trovato modo di riportare Mary Poppins sul grande schermo, riadattando alcuni tentativi di sceneggiatura scritti nel corso del tempo. Diretto da Rob Marshall (noto anche per i musical Chicago, Nine e Into the Woods), il film è poi stato candidato agli Oscar per i suoi costumi e la colonna sonora.

Con un incasso di 350 milioni di dollari, Il ritorno di Mary Poppins ha ottenuto ampi consensi tanto presso i fan del primo film quanto presso le nuove generazioni. Di fronte alla magia portata su schermo da questo film, è infatti difficile rimanere impassibili. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il ritorno di Mary Poppins: la trama del film

Ambientato a Londra nel 1935, circa vent’anni dopo gli eventi del primo film, questo sequel vede Michael e Jane Banks ormai cresciuti ma residenti ancora nella vecchia casa dei loro genitori. Mentre Michael tenta di gestire i tre figli Annabel, John e Georgie, deve anche far fronte alle difficoltà economiche e alla recente scomparsa di sua moglie. Per fortuna, ad aiutarlo ci sono sua sorella, la quale è però impegnata in diverse battaglie per i diritti dei lavoratori, e la domestica Ellen. Le cose sembrano però complicarsi in modo quantomai drammatico quando il signor Wilkins, direttore della banca per cui Michael lavora, decide di procedere al pignoramento della casa del suo dipendente.

Fortunatamente il vento inizia a cambiare per loro quando Mary Poppins, la bambinaia che con i suoi straordinari poteri magici è in grado di trasformare qualsiasi mansione giornaliera in una fantastica avventura, torna nelle loro vite, senza essere invecchiata di un giorno. Insieme al suo vecchio amico Jack, un lampionaio affascinante e ottimista, Mary accompagnerà i piccoli Banks in una serie di incredibili avventure arricchite da incontri con personaggi stravaganti, tra cui la sua eccentrica cugina Topsy, riportando vita, amore e speranza nella loro casa.

Il ritorno di Mary Poppins film

Il ritorno di Mary Poppins: il cast e i personaggi del film

Il ruolo che fu di Julie Andrews, ovvero quello di Mary Poppins, è stato per questo sequel affidato ad Emily Blunt, approvata anche dalla stessa Andrews. Commossa dalla fiducia riposta in lei, l’attrice dedicò anima e corpo per dar vita ad una versione nuova ma fedele del personaggio. Per far ciò, si basò soprattutto sugli scritti della Travers, riscontrando come tra la Mary Poppins dei libri e del film del 1964 vi siano diverse differenze. Per la Andrews era stato anche pensato un cameo alla fine del film, ma questa rifiutò per non rubare attenzioni alla Blunt. Al suo posto, nei panni della signora che sul finale vende palloncini, si ritrova dunque la celebre Angela Lansbury. Nei panni di Michael e Jane Banks vi sono invece gli attori Ben Whishaw e Emily Mortimer, mentre la domestica Ellen è interpretata da Julie Walters.

I piccoli Annabel, John e Georgie sono invece interpretati da Pixie Davis, Nathanael Saleh e Joel Dawson. L’attrice premio Oscar Meryl Streep compare nei panni di Topsy, l’eccentrica cugina di Mary Poppins. Con questo film la Streep è tornata a recitare con la Blunt dopo Il diavolo veste Prada e Into the Woods. Un personaggio del tutto inedito è invece quello del lampionaio Jack, interpretato da Lin-Manuel Miranda. Colin Firth è l’antagonista, l’avido Wilkins. Dick Van Dyke, che recitò anche nel film del 1964, compare qui nel ruolo di Dawes Jr. Per questo, nonostante i suoi 91 anni, ha interpretato personalmente la complessa scena di ballo. Tale performance è stata unanimemente acclamata come una delle più straordinarie del film.

Le canzoni di Il ritorno di Mary Poppins

Elemento fondamentale in Il ritorno di Mary Poppins sono le canzoni cantate dai protagonisti.  Il compositore, Marc Shaiman e il paroliere Scott Wittman hanno lavorato sulla colonna sonora scrivendo nove canzoni originali per il film. Tra queste spicca in particolare Il posto dove si nasconde, brano poi nominato agli Oscar nella categoria Miglior canzone originale. La partitura include però anche riferimenti musicali alle canzoni e partiture del primo film, scritte dai fratelli Richard e Robert Sherman, quali “Basta un poco di zucchero“, “La tata perfetta“, “La cattedrale” e “L’Aquilone“. Proprio Richard Sherman ha inoltre svolto il ruolo di consulente musicale, approvando i nuovi brani scritti per il film.

Il trailer di Il ritorno di Mary Poppins e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Il ritorno di Mary Poppins grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28 dicembre alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

Past Lives: trailer del film al cinema dal 14 Febbraio

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Past Lives: trailer del film al cinema dal 14 Febbraio

Past Lives, opera prima della sudcoreana Celine Song con Greta Lee, Teo Yoo e John Magaro candidato a 5 Golden Globe arriva in sala il 14 febbraio distribuito da Lucky Red.

Acclamato al Sundance e alla Berlinale, e presentato in anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma, il film si è aggiudicato le nomination nelle principali categorie dei Golden Globe: Miglior Film, Miglior Film Straniero, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura, Miglior Attrice Protagonista.

Past Lives è al primo posto nelle classifiche dei Migliori Film di Indiewire e Rolling Stone, e nelle top list i New York Times, Time, Empire.

Ispirato da una vicenda accaduta alla regista, il film racconta la storia di Nora (Greta Lee) e Hae Sung (Teo Yoo), due amici d’infanzia profondamente legati che si separano quando la famiglia di Nora dalla Corea del Sud emigra in Canada. Due decenni dopo si ritrovano a New York, dove vivono una settimana cruciale in cui si confrontano sul destino, l’amore e le scelte che segnano il corso della vita, in una storia d’amore moderna e straziante.

Una sera di qualche anno fa, Celine Song si ritrovò seduta in un bar tra due uomini provenienti da periodi molto diversi della sua vita. Uno era suo marito di New York, l’altro il suo amore d’infanzia, che era venuto dalla Corea per visitare la città. In quel bar, nel ruolo sia di traduttrice che di intermediaria, Song ha avuto la strana sensazione di attraversare due dimensioni alternative, fondendole in una sola.

«Ero seduta lì tra questi due uomini che mi amavano in modi diversi, in due lingue diverse e due culture diverse. E io ero l’unico motivo per cui questi due uomini parlavano tra loro – ricorda Song. C’è qualcosa di quasi fantascientifico in questo. Ti senti come qualcuno che può trascendere la cultura, il tempo, lo spazio e la lingua.

È stato lì, seduta in questa convergenza di mondi, che Song – drammaturga di spicco della scena teatrale di New York (“Endlings”) – ha avuto l’ispirazione per Past Lives, quello che sarebbe diventato il suo debutto cinematografico.

FAST X dal 1 gennaio 2024 su SKY e in streaming su NOW

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FAST X dal 1 gennaio 2024 su SKY e in streaming su NOW

Dopo il suo successo mondiale al botteghino, arriva in prima tv l’ultimo imperdibile capitolo della saga di Fast & Furious, FAST X, lunedì 1° gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Fast&Furious), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Mostrando un cast d’eccellenza, con azione a tutto gas ed emozioni ad alta potenza,FAST X vede come protagonista Vin Diesel (Fast and Furious), Michelle Rodriguez (Fast and Furious), Tyrese Gibson (2 Fast 2 Furious), Chris ‘Ludacris’ Bridges (2 Fast 2 Furious), John Cena (Fast & Furious 9 – The Fast Saga), Nathalie Emmanuel (Fast & Furious 7), Jordana Brewster (Fast and Furious), Sung Kang (The Fast and the Furious: Tokyo Drift), Scott Eastwood, Daniela Melchior, Alan Ritchson, con Helen Mirren (Fast & Furious 8), con Brie Larson (Captain Marvel), con Rita Moreno, e Jason Statham (Fast & Furious 7), e Jason Momoa (Aquaman) e Charlize Theron (Fast & Furious 8) e alcune sorprendenti comparse dai capitoli precedenti della saga.

La trama di FAST X

Nel corso di molte sfide e contro ostacoli impossibili, Dom Toretto (Vin Diesel) e la sua famiglia hanno superato con astuzia, coraggio e abilità tutti i nemici che hanno incontrato sul loro cammino. Quando la squadra ha eliminato il famigerato boss della droga brasiliano, non sapeva che suo figlio Dante (Jason Momoa), stesse osservando nell’ombra. Più letale di qualsiasi altro nemico che abbiano affrontato, Dante ora si eleva come un nuovo e terrificante oppositore motivato dalla vendetta, determinato a frantumare la loro famiglia e distruggere tutto ciò che Dom ama. Dal Brasile a Londra, dall’Antartide e Roma, si creano nuove alleanze e vecchi nemici riemergono. Ma tutto cambia quando Dom scopre che suo figlio di otto anni è il bersaglio finale di Dante.

In occasione di questa attesissima prima tv, su Sky Cinema Collection (posizione 303 di Sky) si accende SKY CINEMA FAST & FURIOUS, un canale interamente dedicato alla saga con le corse automobilistiche più spettacolari e ruggenti e gli scontri su quattro ruote, che andrà in onda da lunedì 1° a venerdì 12 gennaio. Tutti i titoli della collection saranno disponibili anche in streaming su NOW e on demand su Sky.

Oltre a FAST X, fanno parte della programmazione anche i primi sette capitoli della saga: FAST AND FURIOUS, capostipite del 2001, in cui Brian O’Conner (Paul Walker) è un agente della polizia di Los Angeles, infiltrato in una banda che opera nel settore delle gare clandestine il cui capo è Dominic Toretto (Vin Diesel); 2 FAST 2 FURIOUS del 2003, interpretato da Paul Walker e Eva Mendes; THE FAST AND THE FURIOUS: TOKYO DRIFT,  sequel indipendente con cammeo di Vin Diesel;FAST & FURIOUS – SOLO PARTI ORIGINALI, pellicola del 2009 che riporta insieme sullo schermo Vin Diesel, Paul Walker, Michelle Rodriguez e Jordana Brewster; FAST & FURIOUS 5, del 2011, in cui Dwayne Johnson si unisce a Vin Diesel e Paul Walker; FAST & FURIOUS 6, del 2013 che comprende il trio di star del precedente capitolo; e FAST & FURIOUS 7 del 2015, che vede l’ingresso di Jason Statham nei panni di Deckard Shaw e l’ultima apparizione del compianto Paul Walker.

FAST X – Lunedì 1° gennaio in prima tv alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 su Sky Cinema FAST & FURIOUS, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo. SKY CINEMA FAST & FURIOUS, da lunedì 1° a venerdì 12 gennaio su Sky Cinema Collection (canale 303). Tutti i titoli sono disponibili anche in streaming su NOW e on demand su Sky.

The Warrior (The Iron Claw): trailer italiano del film con Zac Efron

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Eagle Pictures ha diffuso il trailer italiano ufficiale di The Warrior (The Iron Claw), il film scritto e diretto da Sean Durkin con Zac Efron, Jeremy Allen White e Harris Dickinson. Figlio. Fratello. Campione. Con l’incredibile trasformazione fisica di Zac Efron per vestire i panni del wrestler Kevin Von Erich. 

Il film debutterà al cinema da giovedì 1° Febbraio. In La vera storia degli inseparabili fratelli Von Erich, che nei primi anni ottanta hanno fatto la storia nel competivo e violento mondo del wrestling professionistico. Tra tragedie e trionfi, all’ombra di un padre/allenatore predominante, i fratelli cercano l’immortalità sul più grande palcoscenico dello sport.

Joker: Folie à Deux non farà parte del DC Elseworlds

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Joker: Folie à Deux non farà parte del DC Elseworlds

Il prossimo Joker: Folie á Deux non avrà luogo nell’Universo DC principale. Tuttavia, non utilizzerà nemmeno l’etichetta DC Elseworlds, a confermarlo è stato il co-CEO dei DC Studios James Gunn.

In una recente risposta a un fan sulla piattaforma di social media Instaram, Gunn ha confermato che Joker: Folie á Deux non utilizzerà il nuovo logo o l’introduzione Elseworlds della società per il film. Secondo James Gunn, il motivo è semplicemente che il logo non verrà utilizzato su nulla finché non inizieranno a uscire i film su cui lui e Peter Safran hanno lavorato.

No“, ha detto Gunn su Threads a proposito del logo utilizzato. “Non debutterà prima dei film a cui abbiamo lavorato“.

Il DCU di James Gunn e Peter Safran prenderà ufficialmente il via nel 2024 con la serie animata Creature Commandos, che non ha ancora un’uscita ufficiale. A seguire, Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, arriverà nelle sale l’11 luglio 2025.

Progetti come il prossimo sequel di The Batman, The Batman – Part II, rientreranno apparentemente nella categoria DC Elseworlds, mentre Gunn ha recentemente confermato che l’imminente serie Arkham Asylum di Matt Reeves farà parte del DCU. Gunn ha anche detto che i DC Studios hanno intenzione di realizzare altri progetti animati, come Merry Little Batman del 2023, che non rientrano nella continuità del DCU.

Joker: Folie à Deux, il film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix mentre riprende il suo ruolo vincitore dell’Oscar come il cattivo DC JOKER. Il sequel presenterà anche il ritorno di Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”. Rumors recenti inoltre hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista.

Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per il miglior suono originale.

The Bear 3: Jeremy Allen White anticipa “Torneremo a cucinare di più”

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Jeremy Allen White ha dichiarato che in The Bear 3, la terza stagione di The Bear della FXP si tornerà all'”atmosfera da cucina in funzione a pieno regime” della prima stagione.

Parlando con Variety, a Jeremy Allen White è stato chiesto se ci fossero aggiornamenti su The Bear 3, la cui produzione dovrebbe iniziare nel febbraio 2024.

White ha risposto: “Vi dirò la verità: credo che abbiano scritto un paio di sceneggiature. Non ne ho letto nessuno. So che a gennaio passerò un bel po’ di tempo a riunirmi con alcuni chef. Credo che verrà stabilito un menu per il ristorante della terza stagione. E so che inizierò a mettere insieme quel menu con diversi chef e a cucinare, cercando di prepararmi a fare più cose davanti alla telecamera. Ci siamo preparati molto prima della prima stagione. Ho frequentato la scuola di cucina e ho trascorso molto tempo nei ristoranti e altro. Poi, nella seconda stagione, si trattava di mettere insieme il ristorante, quindi non si cucinava molto. Ma ora, nella terza stagione, credo che torneremo all’atmosfera di cucina funzionante che avevamo nella prima“.

Iscriviti a Disney+ per guardare The Bear e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Chi altro recita in The Bear?

White (The Iron Claw) interpreta Carmen “Carmy” Berzatto in The Bear, una chef pluripremiata che decide di trasformare il ristorante di Chicago del fratello defunto in un nuovo locale di destinazione. Il cast principale della serie comprende anche Ayo Edebiri nel ruolo di Sydney, Ebon Moss-Bachrach nel ruolo di Richie, Lionel Boyrce nel ruolo di Marcus, Liza Colón-Zayas nel ruolo di Tina, Abby Elliott nel ruolo di Sugar e Matty Matheson nel ruolo di Fak.

Creata da Christopher Storer, The Bear ha debuttato su Disney+ nel giugno 2022. La seconda stagione è seguita nel giugno 2023 e la serie è stata rinnovata per una terza stagione nel novembre 2023.

La seconda stagione di The Bear ha visto Carmen “Carmy” Berzatto (Jeremy Allen White), Sydney Adamu (Ayo Edebiri) e Richard “Richie” Jerimovich (Ebon Moss-Bachrach) mentre lavorano per trasformare la loro malmessa paninoteca in un locale di livello superiore. Nel dare nuova luce al ristorante, non mancheranno però gli imprevisti e la squadra si troverà ad intraprende un viaggio di trasformazione, dove ognuno sarà costretto a confrontarsi con il proprio passato e a fare i conti con chi vuole essere in futuro, rapportandosi ovviamente anche con un contesto quantomai caotico e stressante.

ECHO: un nuovo video esalta la violenza e suggerisce agli abbonati di modificare le impostazioni

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In vista dell’atteso debutto della serie Echo, i Marvel Studios hanno pubblicato un nuovo video di Echo per la prossima serie limitata.

Il video continua a pubblicizzare le violente sequenze d’azione della serie, mentre lo studio ricorda agli abbonati a Disney+ di impostare il proprio profilo su TV-MA per guardare Echo in streaming. Tutti e cinque gli episodi saranno disponibili in streaming a partire dal 9 gennaio 2024 su Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare ECHO e le più belle storie Marvel e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Tutto quello che c’è da sapere su ECHO

La serie che debutterà il 10 gennaio 2024, composta da cinque episodi, racconta la storia di Maya Lopez (Alaqua Cox), inseguita dall’impero criminale di Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio). Quando il suo viaggio la riporta a casa, Maya deve confrontarsi con la propria famiglia e la sua eredità. Tutti e cinque gli episodi saranno disponibili in streaming il 10 gennaio, segnando così la prima volta in cui una serie targata Marvel Studios debutta con tutti gli episodi al momento del lancio.

Echo è interpretata anche da Chaske Spencer (Wild Indian, The English), Graham Greene (1883, Goliath), Tantoo Cardinal (Killers of the Flower Moon, Stumptown), Devery Jacobs (Reservation Dogs di FX, American Gods), Zahn McClarnon (Dark Winds, Reservation Dogs di FX), Cody Lightning (Hey, Viktor!, Four Sheets to the Wind) e Vincent D’Onofrio (Hawkeye, Godfather of Harlem).

Gli episodi della serie sono diretti da Sydney Freeland (Navajo) e Catriona McKenzie (Gunaikurnai). I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Stephen Broussard, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Victoria Alonso, Richie Palmer, Jason Gavin (Blackfeet), Marion Dayre e Sydney Freeland. I co-produttori esecutivi sono Jennifer L. Booth e Amy Rardin.

Ricordiamo che Echo sarà un sequel spin-off di Hawkeye, la serie TV dedicata ad Occhio di Falco che per prima ha introdotto il personaggio di Maya Lopez nel Marvel Cinematic Universe, ma allo stesso tempo sarà anche un prequel di Daredevil: Born Again, l’attesissima serie tv che racconterà le nuove avventure di Matt Murdock e Wilson Fisk e che, nonostante alcune problematiche produttive, è attualmente in lavorazione in casa Marvel Studios. Nel cast di Echo si ritrovano anche Chaske Spencer, Tantoo Cardinal, Devery Jacobs, Cody Lightning, Graham Greene e Zahn McClarnon.

Adam Driver conferma di aver chiuso con Star Wars dopo L’ascesa di Skywalker

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Dopo che alcuni recenti rumor hanno lasciato intendere di un ritorno dell’attore Adam Driver nel prossimo film di Star Wars con protagonista Daisy Ridley, Adam Driver in persona ha smentito categoricamente la cosa durante la sua apparizione al podcast Smartless, confermando che non tornerà più nel franchise. Come noto, nell’aprile 2023 è stato annunciato il ritorno di Ridley per un prossimo film di Star Wars ambientato dopo Star Wars: L’ascesa di Skywalker. Intitolato – per ora – New Jedi Order, il progetto è ancora avvolto nel mistero, tanto che non si sa quali personaggi e attori ad oggi comparsi nella saga saranno presenti anche in questo nuovo progetto. Di certo, però, non ci sarà Driver.

Interprete di Kylo Ren nella trilogia sequel – personaggio che trova poi la morte nel finale di L’ascesa di Skywalker – Driver ha infatti affermato che “stanno facendo delle cose, ma non con me. Non farò più nulla“. Quando poi gli è stato chiesto se il suo non voler più far nulla è motivato dal considerare concluso l’arco narrativo del suo personaggio, l’attore ha confermato la cosa, sostenendo dunque che Kylo Ren non ha più nulla da aggiungere. Per quanto sappiamo che in Star Wars è possibile anche a coloro che sono morti fisicamente di ripresentarsi ai vivi in altre forme, l’attore è sembrato piuttosto convinto della sua affermazione.

Tutto quello che sappiamo su Star Wars: New Jedi Order

Star Wars: New Jedi Order è il film prossimo film della saga di Star Wars, che sarà diretto da Sharmeen Obaid-Chinoy con Daisy Ridley protagonista nuovamente nei panni di Rey. La trama del film è al momento sconosciuta, anche se è stato accennato che il racconto si svolgerà 15 anni dopo gli eventi di Star Wars – L’ascesa di Skywalker (2019), con Rey che dovrebbe avere il compito di riformare l’Ordine Jedi addestrando una nuova generazione alla comprensione all’uso della Forza. Oltre a Ridley, ad oggi non ci sono altri membri confermati per il cast, anche se si è parlato di un possibile ritorno di John Boyega nel ruolo di Finn. Star Wars: New Jedi Order dovrebbe infine arrivare al cinema nel 2026.

Ed Skrein sulle difficoltà avute con la sua scena di nudo in Rebel Moon: “Non è stato divertente”

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Una scena importante di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco si è rivelata essere particolarmente impegnativa per l’attore Ed Skrein. Egli interpreta nel film l’ammiraglio Atticus Noble, il braccio destro di Balisarius, padre adottivo di Kora che ha recentemente guidato un colpo di stato per impadronirsi del Mondo Madre. La scena a cui si fa riferimento arriva nel finale del film, dove un Noble apparentemente morto viene rianimato da vari fili e immerso totalmente nudo in una vasca contenente uno strano liquido. Intervistato da Looper, l’attore ha rivelato che quella sua scena di nudo è stata particolarmente difficile da girare perché si è trattato di cinque giorni di riprese durante i quali è stato malato.

Sono stati cinque giorni interessanti perché ero praticamente da solo. Ero l’unico membro del cast, anche se c’erano alcuni attori in costume da sacerdoti semiti. Inoltre, eravamo proprio alla fine delle restrizioni Covid, quindi stavamo ancora facendo i test. L’ironia della sorte è che quella settimana ero molto malato, ma non avevo la Covid e quindi mi è stato permesso di lavorare. Ero lì dentro ed ero nudo. Mi ricoprivano di gelatina K-Y, così ero tutto lucido e scivoloso, e stavo male. Non è stato divertente… e poi fingere di essere fulminato e tutte quelle cose su quella griglia di vero metallo“, ha spiegato Skrein.  “È stato impegnativo. Ma come attore, le sfide sono tutto ciò che vuoi. È questo ad essere stato così affascinante dell’interpretare Noble“.

Di cosa parla Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

La sinossi di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

Emily Blunt riflette sul successo del Barbenheimer: “Dobbiamo fare in modo che accada di nuovo”

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Emily Blunt riflette sul successo della data di uscita comune (negli Stati Uniti) di Barbie e Oppenheimer, esortando Hollywood a ripetere qualcosa di simile. Con la loro data di uscita comune, il 21 luglio, Barbie e Oppenheimer hanno infatti sbancato sia internet che il botteghino con il fenomeno denominato “Barbenheimer” (che sembra ora diventerà anche un film vero). Entrambi i titoli hanno ricevuto il plauso della critica e sono ora in lizza per diversi premi ai prossimi Golden Globes, puntando poi agli Oscar.

In una recente intervista con The Playlist, la Blunt, membro del cast di Oppenheimer, riflette dunque su questo fenomeno e ammette di volere che si ripeta. Blunt incoraggia il pubblico a “fare in modo che accada di nuovo. Dobbiamo farlo, perché guardate cosa ha fatto per il cinema. Guardate cosa ha fatto per le persone. È stata una gioia e una celebrazione della verità dei film in circolazione. E perché dovrebbero essere messi l’uno contro l’altro? Andate a vederli entrambi! Voglio che accada sempre più spesso. È fantastico!”.

Quanto hanno avuto successo al botteghino Barbie e Oppenheimer?

Cillian Murphy ha interpretato J. Robert Oppenheimer nel film di Christopher Nolan, interpretato anche da Emily BluntRobert Downey JrMatt DamonFlorence Pugh, Benny Safdie, Michael Angarano, Josh Hartnett, Rami Malek, Kenneth Branagh. Oppenheimer ha incassato 953,2 milioni di dollari al botteghino mondiale con un budget di 100 milioni di dollari.

Margot Robbie, nel frattempo, ha interpretato il personaggio principale di Barbie di Greta Gerwig, che ha scritto insieme a Noah Baumbach. Interpretato anche da Emma MackeyRyan GoslingWill Ferrell, America FerreraKate McKinnon, Michael Cera e Alexandra Shipp, Barbie ha incassato 1,422 miliardi di dollari al botteghino globale con un budget stimato di 128-145 milioni di dollari.

Sia Barbie che Oppenheimer sono attualmente disponibili per l’acquisto su piattaforme digitali come Amazon, AppleTV+ e altre. Sono entrambi disponibili anche per l’acquisto su supporto fisico.

Bendy and the Ink Machine: il videogioco horror diventerà un film

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Il videogioco Bendy and the Ink Machine sta per essere adattato sul grande schermo. Pubblicato dallo studio Kindly Beast nel 2017, è questo un gioco survival horror in prima persona che include sia azione che enigmi da risolvere, seguendo le avventure di un uomo di nome Henry, un tempo l’animatore principale dell’attrazione Joey Drew Studio, che anni dopo riceve un invito dallo stesso Joey Drew per tornare al laboratorio. Qui scoprirà con orrore che diversi ex dipendenti del Joey Drew Studios sono stati tramutati in esseri mostruosi composti d’inchiostro, dopo essere stati corrotti proprio dal misterioso inchiostro prodotto dalla Macchina.

Secondo la pagina ufficiale di Bendy su X, Bendy and the Ink Machine riceverà ora un adattamento cinematografico, dando l’annuncio con una foto che riporta la dicitura: “Bendy sta arrivando sul grande schermo“. Il post tuttavia non rivela alcun dettaglio sulla produzione, come il regista, il cast o la data di uscita. Inoltre, non è stato rivelato se il film di Bendy and the Ink Machine sarà in live-action o in animazione. Data l’esistenza di Bendy nel mondo dell’animazione, avrebbe molto senso realizzare un film d’animazione dal videogioco, ma non essendo ancora stato rivelato nulla, l’idea del live-action è ancora da ritenere possibile.

Anche se non sono stati menzionati membri specifici del team di produzione, la notizia della realizzazione del film è accompagnata da un’informazione chiave: la sua casa di produzione, la Radar Pictures. Fondata nel 1984, Radar Pictures ha nel tempo prodotto 80 film di vario genere. Tra i suoi lavori più recenti figurano Jumanji: Benvenuti nella giungla e il suo sequel Jumanji: The Next Level. Di certo, il successo del recente Five Night At Freddy’s, anche quello adattamento di un videogioco horror, potrebbe aver contribuito alla decisione di portare un nuovo racconto di questo tipo sul grande schermo.

Avengers 5: nuovi rumor su come i Marvel Studios potrebbero sostituire Kang

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I Marvel Studios si trovano attualmente in una situazione difficile dopo che Jonathan Majors è stato dichiarato colpevole da una giuria di New York di aggressione intenzionale di terzo grado e di molestie aggravate di secondo grado. Ora il suo tempo come Kang il Conquistatore è finito, data anche la conferma da parte dei Marvel Studios di aver interrotto i rapporti con l’interprete. Come noto, il film precedentemente intitolato Avengers: The Kang Dynasty è tornato ad essere chiamato semplicemente Avengers 5, mentre Kevin Feige e il suo team stabiliscono se sia più conveniente trovare un nuovo attore per Kang o semplicemente togliere di torno il personaggio.

Quest’ultima opzione sembra però sempre più probabile, dato anche che in molti hanno lamentato come Kang non sia stato una seria minaccia all’interno del franchise, un problema non indifferente quando si è destinati a essere il grande cattivo della Saga del Multiverso. Alcuni ritengono che la seconda stagione di Loki abbia offerto una via d’uscita ai Marvel Studios, ma la serie è stata girata prima dei problemi legali di Majors e il finale menzionava esplicitamente che una variante di Kang era stata affrontata nel Regno Quantico, confermando che le varianti del cattivo sono ancora in circolazione.

Convenzionalmente, sono tutte riunite nel Consiglio dei Kang, il che rende semplice per un altro grande cattivo eliminarle tutte in un colpo solo. Secondo Alex Perez di The Cosmic Circus, l’idea presso i Marvel Studios sarebbe ora di introdurre un nuovo grande cattivo che, eliminando d’un colpo tutti i Kang, dimostrerebbe che questi non erano la vera minaccia e si affermerebbe invece egli come tale. Il nome che ad oggi sembra più probabile a ricoprire questo ruolo è quello di The Beyonder, in Italia conosciuto anche come Arcano, colui che dovrebbe poi dare il via alla battaglia di Avengers: Secret Wars. In Avengers 5, dunque, potrebbe essere lui ad affermarsi come vero antagonista di questa saga.

50 km all’ora: recensione del film con Fabio De Luigi e Stefano Accorsi

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Guido e Rocco sono due fratelli che hanno vissuto per quasi 30 anni lontani l’uno dall’altro. Quando il padre muore, si ritrovano al suo funerale ed è l’occasione per i due di affrontare i demoni del passato. Ritrovano due vecchie moto scassate che si erano costruiti da ragazzini e decidono di fare un viaggio insieme attraverso l’Italia. I giorni trascorsi sulle due ruote aiuteranno i fratelli a chiarire i rancori e ad analizzare il loro rapporto. 50 km all’ora, il film diretto da Fabio De Luigi con Stefano Accorsi, è una rivisitazione italiana di 25 km/h, film tedesco diretto da Markus Goller, solo che qui ci troviamo in Italia e in particolare in Emilia-Romagna dove anche i luoghi sono protagoniste di un road movie che ci porta al passato della famiglia ma anche al presente, sperando in un futuro migliore.

50 km all’ora, la trama

Un lutto in famiglia, quello del padre, che serve da spartiacque nella vita di due fratelli così diversi ma anche così simili. Sono passati quasi 30 anni da quando Guido e Rocco e si sono separati, da quando il tradimento della madre ha portato alla separazione dei genitori e di una famiglia intera. Rocco è il figlio perfetto, il maggiore, caricato di tutte le responsabilità, che ha ereditato il lavoro di meccanico del padre ma non il suo brutto carattere. Rocco, infatti, è un uomo mosso da buone intenzioni anche se non sempre riesce a realizzarle e, allo stesso tempo, cova sentimenti repressi verso il fratello ma anche verso il padre che ho la screditato fino in punto di morte.

Guido, invece, dopo la separazione ha scelto di vivere con la madre e non sapremo mai la versione della sua storia, sappiamo solo che in età adulta è un manager che organizza eventi per crociere. Vive la sua vita itinerante, non sta mai nello stesso posto per più di un mese, ha relazioni occasionali ma ha anche un figlio, avuto proprio da uno di questi rapporti. Guido è l’eterno ragazzino, scappato da quelle colline emiliane dove si pascolano i campi per vivere al quale è mancata una figura di riferimento, come lo era suo fratello.

50 km all'ora Stefano Accorsi Fabio De Luigi

Mio fratello (non) è figlio unico

In questi 30 anni di lontananza, mai un contatto tra i due fratelli che, adesso, si rivedono al funerale di un padre scontroso, burbero e anaffettivo. Rocco è scosso e caricato per l’ultima volta della responsabilità di organizzare tutto. Guido entra in scena a funerale iniziato scatenando l’ira del fratello, il motore di 50 km all’ora non è stato ancora acceso ma il film di De Luigi fino a questo momento, porta in scena una drammatica commedia nostrana. Il fattore di cambiamento, che darà inizio al vero viaggio del film è una lettera scritta in punto di morte dal padre dei due e indirizzata a Guido.

In quelle parole si legge quasi tutto il pentimento per aver rinunciato a quei 30 anni insieme, ma anche il perdono verso lui e la madre e una richiesta. Il defunto padre chiede di spargere le ceneri sulla tomba della ex moglie che si trova a Cervia. I due fratelli ci pensano un po’ ed ebbri dall’entusiasmo di questa avventura, come due bambini, decidono di partire con i loro motorini (due vecchi Ciao che gli ha costruito il padre meccanico). Qui ha inizio 50 km all’ora: un viaggio fatto di ricordi ma anche di rancori e cose non dette e taciute per oltre 30 anni che hanno fatto inaridire il cuore di Rocco. Questa avventura li porterà a vivere ogni genere di situazione, anche molto comica, come se fossero due adolescenti in viaggio dopo la maturità. Guido cerca di smaliziare Rocco e viceversa il fratello maggiore cerca di responsabilizzare il minore.

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L’emotività maschile

In 50 km all’ora c’è anche il disperato tentativo di mettere in luce l’emotività maschile che mai come nel film di De Luigi è repressa e nascosta. Non sempre però quello che l’altro ha da dire sarà accettato e in sella al motorino cercano di dialogare e confessare i sentimenti taciuti da 30 anni. Alla fine del film, dopo rocambolesche e allucinanti avventure, Guido e Rocco portano a compimento la richiesta del padre e proprio su quella tomba si salutano, promettendosi di rivedersi presto. Non c’è più rancore, non c’è più rabbia: tutto si è esaurito sulla sella di quel motorino simbolo di vecchi ricordi e di ricordi nuovi, motore di una nuova vita. Ma attenzione sempre al colpo di scena finale…

La Creatura di Gyeongseong: spiegazione del finale

La Creatura di Gyeongseong: spiegazione del finale

Dopo esser fuggita dall’ospedale Ongseong insieme ai pochi sopravvissuti, la coraggiosa Chae-ok (Han So-hee) perde le tracce del ricco Tae-sang (Park Seo-jun), ancora in grave pericolo nel misterioso e oscuro edificio. Intanto, la polizia giapponese aumenta l’oppressione contro il popolo coreano con l’intento di recuperare le persone fuggite dagli orribili e crudeli esperimenti biologici. È così che si conclude la Parte 1 della prima stagione de La Creatura di Gyeongseong (qui la recensione), il nuovo period horror creato da Kang Eun-kyung e Chung Dong-yoon e disponibile dal 22 dicembre su Netflix. La serie – con protagonisti i celebri e talentuosi attori Park Seo-jun e Han So-hee – si concluderà con la Parte 2 composta dagli ultimi tre episodi in arrivo il 5 gennaio 2024.

Chi ha bevuto il bicchiere d’acqua contaminato?

La Creatura di Gyeongseong | In foto gli attori Han So-hee e Park Seo-jun.

Lo spietato e folle tenente Kato, dopo aver scoperto che Chae-ok è figlia dell’unica donna sopravvissuta al misterioso parassita che causa la trasformazione in mostro, cerca di infettare anche la giovane con l’intento di studiare il DNA vincitore della sperimentazione. Su centinaia di persone vittime di quegli atroci esperimenti, infatti, solo la madre di Chae-ok è riuscita a sopravvivervi trasformandosi in un essere mostruoso e pericoloso. Dunque, il tenente Kato avvelena col parassita, il “Najin”, il bicchiere d’acqua che offre poi alla giovane. Nonostante ciò, la scena lascia dubbi e incertezze riguardo la buona riuscita del piano di Kato, rendendo poco chiaro se Chae-ok abbia bevuto o meno da quel bicchiere. Poco dopo, infatti, si comprende che altre tre persone sono entrate nella stanza e potrebbero aver bevuto l’acqua contaminata: Tae-sang, l’amico rivoluzionario di Jun-taek e, infine, Akiko.

Al suo ritorno, Kato guarda il bicchiere vuoto, suggerendo così allo spettatore che tutti e quattro i personaggi hanno avuto l’opportunità di bere quell’acqua e che da un momento all’altro qualcuno potrebbe trasformarsi in mostro.

Gli ultimi minuti dell’episodio finale della Parte 1 si concentrano proprio su questo enigma, mostrando il tenente Kato mentre si chiede quale dei quattro sia ora stato infettato dal parassita.

Come ha fatto Tae-sang a fuggire dal sergente Haneda?

La Creatura di Gyeongseong | Park Seo-jun interpreta Jang Tae-sang.
S1 Cr. Lim Hyo Sun/Netflix © 2023

Nei primi minuti dell’episodio 7 è mostrato Tae-sang sdraiato su un gigantesco mucchio di ossa privo di coscienza. Nonostante sia ancora vivo, Tae-sang è in grave pericolo poiché ancora rinchiuso tra le mura dell’ospedale Ongseong. Il sergente Haneda, infatti, subito dopo la fuga di Chae-ok, affronta Tae-sang con l’intento di eliminarlo definitivamente. Pur di sopravvivere, Tae-sang fugge nei condotti dell’aria fino a precipitare improvvisamente su cumuli di ossa in una cupa e spoglia stanza.

Alcune scene dopo è poi mostrato Tae-sang ferito e con una pistola tra le mani, con accanto il corpo di Haneda probabilmente morto. Si presume che Tae-sang si sia trovato di nuovo faccia e faccia con Haneda e che, durante il duro e tragico scontro, lui sia riuscito a prendere la pistola di Haneda per salvarsi dalla sua furia. Ma Tae-sang è anche tra i quattro personaggi che potrebbero aver ingerito il Najin; dunque c’è anche la possibilità che nello scontro si sia trasformato in mostro senza neppure rendersene conto.

L’ultimo episodio de La Creatura di Gyeongseong si conclude con Tae-sang che cerca di uscire dall’ospedale mentre il tenente Kato si chiede chi sia la prossima persona che si trasformerà in una mostruosa creatura.

Cos’è il Najin

La Creatura di Gyeongseong | Cho Han-cheul interpreta Yoon Jung-won, padre di Chae-ok.

Il termine “Najin” – che dà anche il titolo al primo episodio della serie – indica il misterioso parassita in grado di trasformare l’essere umano in mostro e di cui il tenente Kato è ossessionato, al punto da definire l’orribile creatura nata dalla madre di Chae-ok come una divinità. In giapponese il termine “Najin” può avere diversi significati, come quello di qualcosa di esteticamente bello o anche il seme prodotto da un frutto. Entrambi i significati possono essere ricondotti alla profonda ammirazione con cui Kato osserva il parassita evolversi nella povera donna.

I titoli di testa che introducono ogni episodio, inoltre, raccontano come i giapponesi entrano in contatto per la prima volta con l’agghiacciante parassita: il Najin dall’oceano infettò tragicamente una ragazzina che in poco tempo distrusse e sterminò il suo intero villaggio.

Cosa è successo alla madre di Chae-ok

La Creatura di Gyeongseong | Han So-hee nei panni di Yoon Chae-ok e Park Seo-jun nel ruolo di Jang Tae-sang. S1 Cr. Lim Hyo Sun/Netflix ©

Gli ultimi episodi della Parte 1 dimostrano come la mamma di Chae-ok sia diventata una spaventosa e brutale creatura a causa dei disumani esperimenti di Kato. Ma, dopo aver seminato morte e terrore, quando la creatura si ritrova innanzi a Chae-ok pare riconoscerla. E invece che attaccarla, cerca di proteggerla, proprio come farebbe una madre.

La creatura viene poi sedata e rinchiusa ancora una volta in una delle celle di detenzione dell’ospedale Ongseong.

Come Lady Maeda è collegata all’ospedale Ongseong

La Creatura di Gyeongseong – Lady Maeda (Claudia Kim) e Jang Tae-sang (Park Seo-jun)

Nell’episodio finale è rivelato al pubblico il motivo che collega l’enigmatica Lady Maeda all’ospedale Ongseong e alle oscure e folle pratiche svolte in esso. La moglie del commissario Ishikawa, infatti, è coinvolta in quei crudeli esperimenti biologici condotti su esseri umani rapiti. La ricca e influente Lady Maeda, inoltre, non solo supporta le atrocità commesse in quell’ospedale, ma è anche colei che ha scelto il direttore Ichiro come capo del gruppo di ricerca.

Sebbene non siano chiari i motivi che l’hanno spinta nel realizzare questo orribile piano, Lady Maeda è dunque la spietata e vile artefice. Oltre a voler contribuire probabilmente per la creazione di micidiali armi umane belliche, Lady Maeda sembra essere mossa soprattutto da motivi personali. Per esempio, è stata la stessa Maeda a mandare Akiko, consapevole essere l’amante di suo marito, all’ospedale dopo aver saputo del suo stato interessante. E, ancora, è stata Maeda a scegliere la madre di Chae-ok come una delle cavie di ricerca sui mostri del tenente Kato.

Come l’episodio 7 anticipa la Parte 2 de La Creatura di Gyeongseong

La Creatura di Gyeongseong | Cr. Lim Hyo Sun/ Netflix © 2023

La prima stagione de La Creatura di Gyeongseong si concluderà con gli ultimi tre episodi contenuti nella Parte 2. La Parte 1 termina con importanti rivelazioni, emozionanti cliffhanger e grandi aspettative. Il fulcro dei prossimi episodi sarà la soluzione al mistero della nuova creatura: Chi ha bevuto l’acqua contaminata? Chi sarà la prossima vittima della mostruosa trasformazione? E, infine, come e perché Lady Maeda ha iniziato questa terribile e feroce operazione bellica nell’ospedale Ongseong?

Uno sguardo dal cielo: tutto quello che c’è da sapere sul film con Denzel Washington

Le festività natalizie sono quel momento in cui, tra le altre cose, si ha modo di riguardare tutti quei film o serie ambientati in questo specifico periodo dell’anno, sia che si decida di affidarsi a grandi classici come Mamma ho perso l’aereo, Il Grinch o Una poltrona per due (quest’ultimo qualora si sia appassionati di film “natalizi” ma non dedicati al Natale); sia che si decida di scoprire qualche nuovo titolo di questo filone. Per chi si riconosce in questa seconda categoria, Uno sguardo dal cielo può essere il titolo che fa al caso proprio. Diretto nel 1996 da Penny Marshall, si tratta di un film natalizio meno noto ma con i suoi elementi di fascino.

Anche in questo caso si ha a che fare con un film non specificatamente dedicato al Natale, ma che ha in esso il culmine del suo racconto con la risoluzione di tutte le linee narrative e l’esplicitazione del suo messaggio di fondo. Remake del film del 1947 La moglie del vescovo, tratto dal romanzo omonimo di Robert Nathan, il film è infatti stato fortemente voluto dal due volte premio Oscar Denzel Washington per via del suo affrontare temi come il valore della famiglia, della comunità e della fede. Apprezzato da critica e pubblico, Uno sguardo dal cielo è però oggi un titolo tendenzialmente dimenticato, perfetto però per questi giorni di festa.

A renderlo speciale vi è anche la presenza di Whitney Houston non solo come protagonista femminile ma anche come cantante di alcuni brani presenti nel film. Per tutti gli appassionati di film di questo genere in cerca di un buon titolo da vedere in questi giorni, Uno sguardo dal cielo è un titolo ideale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Uno sguardo dal cielo

La vicenda si svolge a New York, dove il sacerdote metodista Henry Biggs, dopo aver sempre svolto con passione il proprio lavoro, attraversa un momento di crisi in cui pensa di non essere più in grado di andare incontro ai problemi che gli pongono la sua comunità e la sua famiglia, la moglie Julia, il figlio piccolo, la madre di lei. All’improvviso, però, arriva Dudley, un angelo di colore, che a poco a poco si installa a casa sua e gli annuncia di volerlo aiutare a superare le difficoltà. Il problema è che Dudley, nonostante sia molto generoso, attua degli interventi che spesso finiscono con il creare più confusione di prima.

Le cose, dunque, finiscono con il peggiorare ed Henry cade in piena crisi. Come se non bastasse, da un lato si trova a dover fronteggiare il perfido speculatore Joe, che ha acquistato la proprietà della chiesa e vuole demolirla per costruirci un complesso più grande con servizi vari; dall’altro vede Julia frequentare piacevolmente Dudley, col quale esce la sera, va al night e ritrova il gusto di cantare, cosa che ormai faceva solo in chiesa alle funzioni del marito. Dinanzi a tutto ciò, Henry deciderà che è giunto il momento di sistemare le cose.

Uno sguardo dal cielo Denzel Washington

Il cast di Uno sguardo dal cielo

Ad interpretare l’angelo Dudley vi è l’attore Denzel Washington, il quale per il ruolo di Julia Biggs voleva inizialmente l’attrice Julia Roberts. Dopo aver capito che Whitney Houston sarebbe stata più adatta al ruolo, glielo propose, ma lei rifiutò. Washington continuò a chiederglielo per un anno, finché lei non accettò. Houston in seguito dichiarò di aver inizialmente rifiutato il ruolo perché riteneva di non potersi immedesimare nel personaggio e pensava che non si sarebbe sentita a suo agio vestita come una casalinga della classe media. Alla fine, è però riuscita a immedesimarsi nell’amore di Julia per la famiglia e la chiesa, decidendo così di accettare la parte.

L’attrice Jenifer Lewis interpreta invece Margueritte Coleman, madre di Julia. Tra le due attrici, tuttavia, vi sono solo sei anni di differenza. Ad interpretare il reverendo Henry Biggs vi è invece l’attore Courtney B. Vance, noto per il ruolo dell’assistente procuratore distrettuale Ron Carver in Law & Order: Criminal Intent, ricoperto dal 2001 al 2006. Recitano poi nel film Justin Pierre Edmund nel ruolo di Jeremiah Biggs e Gregory Hines in quelli di Joe Hamilton. Completano infine il cast gli attori Loretta Devine nel ruolo di Beverly, Cissy Houston, madre di Witney, interperta Mrs. Havergale, mentre il produttore discografico Lionel Richie è Britsloe.

Il trailer di Uno sguardo dal cielo e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Uno sguardo dal cielo grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Disney+. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma e si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 27 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Batman Begins: trama, cast e curiosità sul film di Christopher Nolan

Considerata unanimemente una delle migliori trilogie cinematografiche dedicate ad un supereroe dei fumetti, quella di Christopher Nolan con protagonista Batman è oggi un vero e proprio oggetto di culto. Iniziata nel 2005 con Batman Begins (qui la recensione) e proseguita con l’acclamato Il cavaliere oscuro nel 2008, questa ha infine trovato conclusione nel 2012 con Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Le avventure del celebre supereroe di Gotham City trovano così nuova vita al cinema in film dalle grandi intenzioni, in puro stile Nolan, dove intrattenimento e autorialità si fondono in modo inequivocabile.

Nel 2003, la Warner Bros. assunse il regista di Memento per dirigere un nuovo film di Batman, mentre David S. Goyer firmò un contratto per scrivere la sceneggiatura della pellicola. Nolan dichiarò la sua intenzione di reinventare il franchise cinematografico di Batman in chiave moderna e più realistica. Affascinato dal personaggio e dal suo background egli voleva colmare una lacuna lasciata dai precedenti film andando a narrare le origini del Cavaliere Oscuro. Nella realizzazione della prima pellicola della trilogia, Nolan rivelò inoltre di essersi ispirato al Superman di Richard Donner, soprattutto riguardo alla focalizzazione sull’evoluzione del personaggio. Batman Begins venne così costruito traendo particolare ispirazione da fumetti come Batman: Year One e Batman: The Long Halloween.

In esso vennero però inserite anche delle idee originali e inedite, come ad esempio la paura del protagonista per i pipistrelli. Una volta arrivato in sala, il film si affermò come uno dei maggiori successi economici del suo anno. A fronte di un budget di 150 milioni di dollari, questo arrivò infatti a guadagnarne 373 in tutto il mondo. Ancora oggi il film è ricco di curiosità tutte da scoprire, e proseguendo qui nella lettura sarà possibile approfondire molte di queste. Si ritroveranno infatti ulteriori elementi riguardanti la trama, il cast, il costume di Batman e le piattaforme streaming dove poter vedere tale titolo.

La trama di Batman Begins

Protagonista del film è il multimiliardario Bruce Wayne, il quale ancora da adulto è profondamente scosso dal trauma di aver assistito all’omicidio dei suoi genitori. In cerca di vendetta e impegnato in viaggi lontani dalla sua Gotham City, egli si ritrova imprigionato in una prigione del Bhutan. Qui conosce il misterioso Henri Ducard, membro dell’organizzazione anti-crimine chiamata Setta delle Ombre. L’uomo si offre di liberare Wayne e di addestrarlo al fine di diventare un potente guerriero. C’è però qualcosa che non torna nell’etica di quell’organizzazione, che in breve Bruce deciderà di abbandonare per tornare a Gotham City. La città si trova infatti in preda alla corruzione e alla criminalità più dilagante, e il miliardario decide di fare qualcosa per cambiare tutto ciò.

Desideroso di affrontare le sue paure più grandi, egli inizia così ad assumere il ruolo di un giustiziere mascherato, rinominato Batman. Ad aiutarlo nella sua impresa vi saranno preziosi alleati come Alfred Pennyworth, il suo fedele maggiordomo, e Lucius Fox, il quale gli fornirà una serie di armi e tecnologie particolarmente utili nella lotta alla criminalità. Ben presto, Batman si troverà però a doversi scontrare con personalità particolarmente malvage, che minacciano di prendere il controllo di Gotham. Tra questi vi è lo psichiatra Jonathan Crane, noto con il nome di Spaventapasseri. A preoccupare però più di tutti Wayne, è il misterioso Ra’s Al Ghul, il quale si rivelerà essere una persona particolarmente nota al giustiziere mascherato.

Batman Begins cast

Batman Begins: il cast del film

Per il ruolo di Bruce Wayne, alias Batman, Nolan decise di affidarsi all’attore Christian Bale, il quale sembrava possedere esattamente l’equilibrio tra l’oscurità e la luce ricercato per il personaggio. Per dar vita al personaggio, Bale si sottopose ad una massacrante trasformazione fisica, arrivando ad acquisire circa 26 chili di muscoli. Ciò gli permise di poter avere la forma fisica necessaria per prendere parte alle numerose e complesse sequenze d’azione. Bale, inoltre, approfondì il personaggio anche da un punto di vista psicologico. Egli infatti si getto nella lettura di diversi volumi dei fumetti dedicati a Batman, esplorando così le varie sfumature del personaggio. Accanto a lui, nel film si ritrova poi l’attore premio Oscar Michael Caine nei panni di Alfred Pennyworth. Questi dichiarò in seguito di considerare quella per questo film una delle migliori esperienze della sua carriera.

Gary Oldman è invece il volto del celebre commissario Gordon. Nolan scelse l’attore per via della sua capacità di fornire un’interpretazione calma e misurata di un personaggio tanto importante e riservato. Katie Holmes è invece Rachel Dawes, interesse amoroso di Wayne nonché personaggio ideato appositamente per il film. Morgan Freeman, invece, è l’interprete di Lucius Fox, inventore della Wayne Enterprises. Per la scelta degli antagonisti, il regista decise di portare in scena villain ancora mai visti al cinema. Fa così la sua prima apparizione Jonathan Crane, alias Spaventapasseri, interpretato da Cillian Murphy. Tom Wilkinson è il mafioso Carmine Falcone, mentre Liam Neeson è presente nei panni di Henri Ducard. L’attore, grande fan di Superman, era inizialmente restìo all’offerta di recitare nel film, ma venne infine convinto dalla possibilità di lavorare con Nolan.

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Batman Begins: il costume di Batman e il cattivo del film

Di particolare importanza, ogni volta che si parla di Batman, è il design del costume del cavaliere oscuro. Per quanto riguarda questo, venne realizzato dalla costumista Lindy Hemming e dal suo staff creativo. Per il film, Nolan chiese che il costume di Batman fosse nerissimo e di un tessuto non riflettente, il più opaco possibile, poiché, secondo lui, doveva attenersi alla filosofia ninja che Bruce aveva imparato. In più, il regista voleva che il costume fosse leggero e permettesse a Bale di muoversi agevolmente. Nonostante tale richiesta, questo si rivelò ugualmente molto scomodo per l’attore, che in più occasioni se ne lamentò. Proprio il suo parere contrario circa il risultato spinse a rivedere il costume in vista del sequel. Ad ogni modo, il design particolarmente realistico di questo fu particolarmente apprezzato dai fan.

Per quanto riguarda i cattivi presenti nel film, il primo di essi è Spaventapasseri. Riguardo alla sua presenza come antagonista, Nolan rivelò di averlo scelto in quanto non era ancora stato portato sul grande schermo e perché si legava bene al tema della paura, fondamentale per il batman di questo film. Spaventapasseri viene dunque portato in scena come dotato di un particolare sacco di tela che egli si pone sulla testa e che mostra sembianze spaventose ai nemici colpiti dal suo fumo allucinogeno. L’altro grande antagonista del film, anch’esso scelto in quanto inedito sul grande schermo, è Ra’s al Ghul, uno tra i più complessi e pericolosi nemici di Batman, nonché il primo che nei fumetti ne scopre la vera identità.

La differenza principale tra il Ra’s al Ghul di questa versione e quello fumettistico è il non possedere l’immortalità donatagli dal Pozzo di Lazzaro: in questa versione, quindi, il personaggio è “immortale” semplicemente perché Ra’s al Ghul è il nome che assume colui che sta a capo della Setta delle Ombre. Sono poi diversi gli ideali del personaggio sono poi diversi dalla controparte cartacea: in essi egli è un ecoterrorista che non sopporta come la razza umana abbia fatto scempio del pianeta tramite guerre e inquinamento. Nel film, invece, la Setta delle Ombre si “limita” a perseguire l’obiettivo di distruggere quelle civiltà da loro ritenute troppo corrotte per “purificare” l’umanità.

Il trailer di Batman Begins e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere tale opera grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Batman Begins è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, basterà semplicemente iscriversi, in modo del tutto gratuito alla piattaforma. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 27 dicembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Dumbo: trama, cast e significato del film diretto da Tim Burton

Dumbo: trama, cast e significato del film diretto da Tim Burton

Dei tanti personaggi che animano il colorato universo della Disney, Dumbo è senz’altro quello che, dato il suo ruolo di outsider, più si presta a far anche parte della filmografia di Tim Burton. Il regista noto per le sue favole dark dedicate a personaggi emarginati e in cerca del proprio posto nel mondo ha infine accolto l’elefantino tutt’orecchie nel proprio cinema nel 2019, quando ha diretto il live action Dumbo (qui la recensione). Non un vero e proprio remake del film animato del 1941, bensì una reinterpretazione di quella storia a cui si aggiungono nuovi elementi tematici e narrativi.

Il regista ha infatti qui avuto modo di dar vita ad un nuovo antieroe che non solo si va ad aggiungere ai personaggi animali del suo cinema – con tutti i valori e significati di cui essi si fanno portatori – ma che gli offre anche l’occasione per affrontare questioni legate ai diritti degli animali e alle nuove sensibilità a riguardo in cui Burton si riconosce. La realizzazione di questo film, come noto, ha anche rappresentato una nuova collaborazione con la Disney, luogo dove come noto aveva svolto i suoi primi lavori come animatore e per cui ha poi diretto sia Alice in Wonderland che Frankenweenie.

L’esperienza di Dumbo non è però stata delle migliori, con Burton che ha giurato che non lavorerà mai più per la Disney. Il film ha poi risentito di questi contrasti, mancando di ottenere il successo sperato. Si tratta però in ogni caso di un’opera che presenta degli elementi di interesse, specialmente se contestualizzati nella filmografia di Burton. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al significato del racconto di Dumbo. Infine, si elencheranno anche le piattaforme streaming contenenti il lungometraggio nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Dumbo

Nel film, Max Medici, proprietario di un circo, riassume l’ex star Holt Farrier, tornato dalla Prima guerra mondiale, per occuparsi di un elefante appena nato le cui orecchie sproporzionate lo rendono lo zimbello di un circo già in difficoltà. Quando si scopre che Dumbo sa volare, però, il circo riscuote un incredibile successo attirando l’attenzione del persuasivo imprenditore V. A. Vandevere, che recluta l’insolito elefante per il suo nuovo straordinario circo, Dreamland. Dumbo vola sempre più in alto insieme all’affascinante e spettacolare trapezista Colette Marchant, finché Holt e i suoi figli Milly e Joe non scoprono che, dietro alla sua facciata scintillante, Dreamland è piena di oscuri segreti.

Ad interpretare Holt Farrier vi è l’attore Colin Farrell, il quale ha raccontato di aver colto subito l’occasione di recitare nel film essendo un grande fan di Burton. Nel ruolo dei suoi figli vi sono invece Nico Parker e Finley Hobbins. Danny DeVito e Michael Keaton, qui entrambi alla loro quarta collaborazione con Burton, interpretano rispettivamente Max Medici e V. A. Vandevere. L’attrice, Eva Green, alla sua terza collaborazione con il regista è invece Colette Marchant. Come noto, l’attrice era realmente spaventata dalle altezze ed è riuscita a superare questa sua fobia proprio durante le riprese, con l’aiuto di un performer professionista che l’ha addestrata per le sue acrobazie.

Per quanto riguarda il vero protagonista del film, Dumbo, inizialmente si era pensato di realizzare una versione realistica di un cucciolo di elefante, ma Burton ha poi preferito rinunciare a tale aspetto per avere un personaggio più espressivo, specialmente attraverso gli occhi. Essendo stato realizzato solo in seguito in CGI, al momento delle riprese sul set sono stati utilizzati oggetti a forma di elefante per dare agli attori e al team di produzione un’idea delle dimensioni di Dumbo e del posto da lui occupato nello spazio. Quando necessario, specialmente nelle interazioni con gli altri protagonisti, i movimenti dell’elefantino sono invece stati forniti da un interprete specializzato.

Dumbo

Dumbo: perché si chiama così e cosa rappresenta?

Per quanto riguarda il nome dato al piccolo elefantino tutt’orecchie, come viene spiegato sia in questo film che in quello animato del 1941, Dumbo non è altro che una storpiatura della parola dumb, ovvero “stupido”. Si tratta dunque di un nome dato al personaggio con un fare canzonatorio, con l’obiettivo prenderlo in giro per la sua deformità. Dumbo va dunque a rappresentare quanti sono vittima di discriminazione per via di loro difformità, fisiche o di altro tipo, rispetto a quella che è considerata “la norma”. A partire da qui, però, si costruisce un racconto che mira a spezzare queste convinzioni, dimostrando con quelli che si ritengono essere difetti possano invece essere tratti distintivi.

Dumbo, infatti, impara ad usare a proprio vantaggio le sue enormi orecchie, poiché imparando a volare grazie ad esse da prima permette al circo di cui fa parte di migliorare le proprie sorte e in seguito si guadagna la libertà di tornare nel suo habitat naturale insieme alla sua ritrovata madre. La morale di Dumbo è l’importanza di riconoscere la diversità quale inesauribile fonte di ricchezza e bellezza, in contrasto a quelle società o culture che vorrebbero invece perseguire la completa uguaglianza anche a costo di sopprimere quei tratti che rendono unici e speciali proprio per questo. La vittoria di Dumbo, dunque, è la vittoria di tutti i discriminati.

Il trailer di Dumbo e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Dumbo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 27 dicembre alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco: tutti gli Easter Eggs e auto-omaggi di Zack Snyder nel film

Rebel Moon- Parte 1: Figlia del fuoco (qui la recensione) è pieno di tratti distintivi e più che riconoscibili del suo regista, Zack Snyder, qui anche in veste di scrittore, produttore e direttore della fotografia. Lo stile – soprattutto visivo – di Snyder si è distinto sin dal suo esordio in regia nell’oramai lontano 2004, L’alba dei morti viventi, per poi migliorare e definirsi nei film successivi, fino all’ultimo progetto in collaborazione con Netflix, di cui è previsto un secondo capitolo intitolato Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Scopriamo perciò tutti gli auto-omaggi del regista, gli Easter Eggs e i “marchi di fabbrica” presenti in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco.

Mescolare i generi

Star Wars VII - Il risveglio della forza personaggi

Da quando Zack Snyder si è posizionato in cabina di regia, ogni suoi film è stato un mash-up di generi e una sovversione dei tropi di questi ultimi, diventando un suo marchio di fabbrica. Lo abbiamo visto con 300, o ancora con Watchmen, in cui ha sovvertito il genere dei supereroi e dei film di squadra; o ancora con Sucker Punch nel quale ha realizzato una commistione di generi inserendo persino un meta-commento su come le donne vengono trattate nella narrativa di genere, sia davanti che dietro la macchina da presa. In Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco Snyder continua a farne un’impeccabile miscela, includendo numerose influenze fantascientifiche e fantasy nel suo mash-up estetico di generi, da Star Wars a Excalibur, fino a I sette samurai e Heavy Metal.

Il rallenty

Justice-League-sequel

Pur non essendo stato lui a inventare il rallenty, Zack Snyder è uno dei registi contemporanei a utilizzarlo di più nelle sue opere, tanto da essere associato a questo strumento stilistico, e rivoluzionandolo con lo “speed ramping” in 300. Watchmen, Il regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani e Sucker Punch hanno tutti una considerevole parte a rallentatore, anche se a un certo punto della sua carriera il regista, precisamente con L’uomo d’acciaio, non ne ha più fatto uso, salvo poi riprenderlo in Justice League e finendo con, per l’appunto, Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco.

Gli attori feticcio di Zack Snyder

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

Come ogni regista, anche Zack Snyder ha degli attori feticcio a cui si rivolge quando si tratta di realizzare un film. Sappiamo anche bene che il regista è capace poi di individuare i talenti emergenti da inserire nelle sue pellicole, contribuendo quindi a rendere la loro carriera un successo, come accaduto con Henry Cavill e Gal Gadot. Star ricorrenti sono, fra gli altri, Jena Malone, Carla Gugino, Abbie Cornish e Matt Frewer, alcune delle quali Zack Snyder ha richiamato per farle partecipare in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco. Ray Fisher, ad esempio, ha idossato i panni di Darrian Bloodaxe, Jana Malone di Harmada e Ray Porter di Hickman.

Epico montaggio di flashback

Rebel Moon film 2023

Un altro marchio di fabbrica del regista sono i montaggi epici, di cui ne ha fatto il suo stile caratteristico. In particolare, ad essere tanto epici quanto importanti nei film di Zack Snyder sono i flashback, i quali vanno a stabilire gli eventi nell’universo portato sullo schermo prima della trama principale di un film. Ogni singola pellicola che il regista ha diretto ha incluso un epico montaggio di flashback, e quello presente in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco riguarda la storia di Kora, quando mostra come sia stata rapita da bambina e abbia scalato i ranghi dell’esercito dell’Imperium.

Le sequenze d’azione dei personaggi femminili

Rebel Moon Sofia Boutella come Kora
Rebel Moon Sofia Boutella come Kora – Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

Ciò che rende famoso Zack Snyder, avendone decretato il successo negli anni, sono poi le sequenze d’azione con personaggi femminili, le quali diventano un altro suo tratto distintivo. Pensiamo a Sucker Punch, film incentrato sull’azione femminile molto stilizzata, oppure Faora in L’uomo d’acciaio, o ancora Wonder Woman in Batman v Superman: Dawn of Justice, per finire a Kora e Nemesis in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco. Kora ha diverse sequenze d’azione impattanti e magistralmente costruite, ma anche il combattimento con la spada di Nemesis contro la donna ragno Harmada costituisce un inserto di spicco.

Nessun eroe è al sicuro

Rebel Moon - Parte 1: Figlia del fuoco recensione

Chi conosce la filmografia di Zack Snyder si sarà accorto di un particolare non proprio indifferente: la morte degli eroi, che spesso sono o inaspettate oppure brutali. Pensiamo ad esempio alla trama di 300, che ruota attorno alla morte degli spartani, oppure a Batman v Superman: Dawn of Justice, in cui il regista uccide Jimmy Olsen nei momenti iniziali e poi Superman nell’atto conclusivo, mentre nella director’s cut di Justice League uccide (e rianima) l’intera squadra. In Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco accade lo stesso: il film si conclude con la dipartita di diversi personaggi principali, come Kai e Bloodax, con il tradimento del primo avvenuto poco prima.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco avrà la director’s cut

Rebel Moon - Parte 1 figlia del fuoco

Pur non essendoci per ogni suo film delle versioni estese, Zack Snyder è conosciuto anche per le director’s cut. Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco è uno di quei film che ne avrà una. Su Netflix al momento è disponibile solo la versione PG-13 della storia, mentre l’anno prossimo ne arriverà una vietata ai minori di oltre tre ore. Come ci dimostra Justice League, le director’s cut del regista spesso, oltre a essere estremamente lunghe, sono anche più dense e brutali. Ricordiamo poi che il 19 aprile 2024 debutterà sulla piattaforma la seconda parte di Rebel Moon, intitolata Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice.

Tra i film preferiti di Michael Mann c’è anche Avatar

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Tra i film preferiti di Michael Mann c’è anche Avatar

L’amore del regista Michael Mann per Avatar di James Cameron è ancora più forte che mai: recentemente il regista ha definito l’epico film di fantascienza del 2009 uno dei suoi quattro film preferiti.

In una recente intervista con Letterboxd, a Michael Mann è stato chiesto di elencare i suoi quattro film preferiti, e tra La corazzata Potemkin del 1925, Giungla d’asfalto del 1950 e 2001: Odissea nello spazio del 1968, Mann ha indicato Avatar come quarto e ultimo film.

Non è la prima volta che Mann elogia il film di James Cameron. Durante il sondaggio di Sight & Sound del 2012, Michael Mann ha indicato Avatar come uno dei suoi 10 film preferiti di sempre, e all’epoca lo ha elogiato.

Sulle fondamenta di un biosistema interamente inventato, Avatar è una brillante sintesi di tropi mitici, con debiti verso Lévi-Strauss e Il ramo d’oro di Frazier. Si innalza perché, semplicemente, ti folgora e ti trasporta“, scrisse Mann all’epoca.

L’ultimo film di Mann è Ferrari, con Adam Driver, Penélope Cruz e Shailene Woodley.

Adam Driver interpreta Enzo Ferrari nel film, mentre Penelope Cruz interpreta sua moglie Laura. Nel film compaiono anche Shailene Woodley nel ruolo di Lina Lardi, Sarah Gadon nel ruolo di Linda Christian, Gabriel Leone nel ruolo di Alfonso de Portago, Jack O’Connell nel ruolo di Peter Collins, Patrick Dempsey nel ruolo di Piero Trauffi e Ben Collins nel ruolo di Stirling Moss.

Ferrari è ambientato nell’estate del 1957. L’ex pilota Ferrari è in crisi. La bancarotta ha messo in ginocchio l’azienda che lui e sua moglie Laura hanno costruito dal nulla dieci anni prima. La loro relazione è messa a dura prova dalla perdita di un figlio e dal riconoscimento di un altro. Ferrari decide così di colmare le varie perdite cui la vita l’ha messo di fronte scommettendo tutto su una gara automobilistica che per 1000 miglia avrebbe percorso tutta l’Italia: la leggendaria Mille Miglia.

Mann dirige il film Ferrari la cui sceneggiatura è firmata da Mann stesso e da Troy Kennedy Martin la sceneggiatura sua e di Troy Kennedy Martin (The Italian Job), basata sul libro di Brock Yates, “Enzo Ferrari – The Man and the Machine“. Mann produce il film con la sua società Moto Pictures insieme a P.J. van Sandwijk e John Lesher, oltre a John Friedberg, Lars Sylvest, Thorsten Schumacher, Gareth West e Thomas Hayslip, con l’importante supporto dei produttori Andrea Iervolino e Monika Bacardi tramite la loro produzione esecutiva ILBE e il supporto del produttore esecutivo Niels Juul.

Rebel Moon: rivelato il numero di quanti spettatori hanno visto la nuova saga Netflix

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Sono stati rivelati i numeri di audience su Netflix di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco, il film space opera di Zack Snyder. Secondo The Hollywood Reporter, il film ha ottenuto 23,9 milioni di visualizzazioni in poco più di tre giorni. Secondo l’agenzia, si tratta di un inizio discreto per il film, che in futuro riceverà un director’s cut vietato ai minori.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco è stato diretto da Snyder da una sceneggiatura scritta insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad, basata su una storia di Snyder e Johnstad. Il film è interpretato da Sofia Boutella nel ruolo di Kora, Ed Skrein nel ruolo dell’Ammiraglio Atticus Noble, Charlie Hunnam nel ruolo di Kai, Michiel Huisman nel ruolo di Gunnar, Djimon Hounsou nel ruolo del Generale, Staz Nair nel ruolo di Tarak, Doona Bae nel ruolo di Nemesis, Ray Fisher nel ruolo di Darrian Bloodaxe e l’esordiente E. Duffy nel ruolo di Milius, mentre il premio Oscar Anthony Hopkins è la voce di un antico cavaliere robot di nome Jimmy.

Nel film l’esercito del tiranno Regent Balisarius minaccia gli abitanti di una colonia pacifica al confine della galassia, che decidono di inviare una giovane donna dal passato misterioso a esplorare pianeti vicini alla ricerca di guerrieri disposti a combattere al loro fianco.

Produzione: Deborah Snyder, Wesley Coller e Zack Snyder per The Stone Quarry; Eric Newman per Grand Electric Produzione esecutiva: Sarah Bowen per Grand Electric. Il lungometraggio segna il ritorno insieme di Newman, Snyder e Stuber. Tra i produttori più prolifici di Netflix, Newman aveva ingaggiato Snyder per la regia del suo L’alba dei morti viventi del 2004, che era stato supervisionato dall’allora vicepresidente di Universal Scott Stuber, oggi Netflix Head of Global Films. Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco è il primo lungometraggio frutto dell’accordo di prelazione tra Netflix e The Stone Quarry Productions, società di produzione fondata da Zack e Deborah Snyder, insieme al socio di produzione Wesley Coller.

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