Uscito nelle sale nel 1980,
L’impero colpisce ancora è il secondo
capitolo della prima trilogia di Star Wars
e riprende la narrazione tre anni dopo gli eventi di Episodio IV – Una nuova speranza.
Solo riguardandolo però emergono alcuni dettagli che forse, dopo
una sola visione, potrebbero esserci sfuggiti… Ma di cosa parliamo?
Leggete qui sotto:
I titoli di testa de L’Impero
colpisce ancora
Ogni episodio della
saga di Star
Wars inizia con una sequenza di titoli di testa a
scorrimento che serve a introdurre eventi e personaggi coinvolti
nella storia, oltre a contestualizzare il film rispetto a quelli
che l’hanno preceduto. E se osservate bene i titoli in L’impero colpisce ancora, noterete un
piccolo dettaglio…
Episodio
V è infatti il primo del franchise ad avere anche il
titolo ufficiale nella schermata, perché all’epoca i dirigenti
dello studio chiesero a Lucas di inserire altri riferimenti per non
confondere troppo gli spettatori.
L’attacco alla base Echo
In una versione alternativa
della sceneggiatura del film, diversi wampas attaccavano la base di
Echo insieme agli snowtroopers imperiali, ma a
causa di vincoli di bilancio e di una produzione già difficile,
niente di ciò è avvenuto. In quella scena sarebbe stato coinvolto
anche Mark Hamill insieme ad uno stuntman.
Ciò non significa che nella
versione finale non ci siano stati dei riferimenti all’attacco dei
Wampa, perché se ci fate caso, sulle pareti del corridoio ci sono
dei segnali riguardanti proprio le creature.
Il Millennium Falcon a grandezza
naturale
La planimetria della base
Echo è enorme, e lo dimostra il fatto che il Millennium Falcon può essere parcheggiato
comodamente in tutta la sua maestosità. Nessuno sa che la versione
a grandezza naturale della nave di Han Solo non era mai stata costruita fino a
Episodio V, dove compare in una
scena.
Cliff Calven
I fan più attenti avranno
riconosciuto nella base di Echo i caratteristici baffi di John
Ratzenberger, aka Cliff Calven, uno dei più
celebri doppiatori della Pixar che nel film rimprovera verbalmente
un indignato Han Solo. Il personaggio avverte Han dei
rischi del pianeta quando le temperature scendono sotto lo zero:
“Allora ci vediamo all’inferno!“
Luke in stop-motion
Durante la Battaglia di
Hoth Luke Skywalker usa il suo cavo magnetico per
collegarsi alla parte inferiore di un AT-AT, ma ad effettuare
l’acrobazia non è l’attore ma una figura in stop-motion. Lo stesso
procedimento è stato adottato per i Tauntaun su Hoth e gli
Wampa.
Gli attori apparsi negli altri
film di George Lucas
Due attori comparsi in
Episodio V hanno recitato in un altro film di George
Lucas, Indiana Jones e l’ultima crociata: parliamo
di Julian Glover e Walter Donovan, interpreti dell’ammiraglio
Ozzel, Adolf Hitler, generale Veers e uno dei cattivi del Santo
Graal.
Asteroidi, scarpe e patate
Un campo di asteroidi
diventa la trappola perfetta per salvare il Millennium Falcon e distruggere la flotta
imperiale dopo la battaglia di Hoth: Han Solo pilota abilmente la nave
mentre i caccia stellari si frantumano andando incontro a rocce,
scarpe e…patate! Questi e altri oggetti sono stati filmati per la
scena dal team del film.
Le manette di Han Solo
Quando Han Solo viene condotto nella camera di
congelamento per essere immerso nella carbonite, le guardie legano
le sue mani con delle manette imperiali. Si tratta infatti di una
procedura standard per tutti i prigionieri, soprattutto criminali
pericolosi e imprevedibili come Han.
Molti discutono ancora sull’idea
che il personaggio sia fuggito o meno dalla presa dei polsini prima
di iniziare il processo, ma in realtà è stato rivelato che sono gli
Ugnaugh a legarlo con bracciali di carbonite nella parte superiore
delle braccia.
Boba Fett smascherato
L’identità di Boba Fett è rimasta avvolta nel mistero per
anni, rivelando che è solo uno dei più famosi cacciatori di taglie
della galassia. Il suo attore però – Jeremy Bulloch – compare in
carne e ossa nei panni della guardia incaricata di portare la
principessa
Leia e Chewbacca alla nave di Darth Vader.
Lando pupazzo in L’Impero colpisce
ancora
Quando
Leia sente il segnale di soccorso “telepatico” di Luke mentre fugge
da Cloud City con Chewie e Lando, ordina ai piloti di cambiare
rotta, ed è allora che Chewie apre un portello per raccogliere
l’eroe con Lando che esce per recuperarlo.
Ma invece dell’attore – Billy Dee Williams – dalla nave esce una
sua miniatura versione pupazzo fatta di cartapesta per ingannare il
pubblico!
Come già annunciato nei mesi
scorsi, in Thor: Love And
Thunder – quarto capitolo del franchise – non vedremo
semplicemente una versione al femminile di Thor ma
Jane Foster nelle vesti di Mighty Thor, nome della celebre run scritta da
Jason Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir al
posto del Dio del Tuono. Ma cosa sappiamo del personaggio che sarà
interpretato da Natalie
Portman? Ecco qualche curiosità relativa ai fumetti
originali:
Un Mjolnir “diverso” per Jane
Foster
Quando Jane Foster impugna
il Mjolnir, la scritta
incisa sul martello cambia le parole originali che recitavano
“Chiunque detenga questo martello, se è degno, avrà il potere di
Thor”. Da lì si passò a “Chiunque detenga questo martello, se sarà
degna, avrà il potere di Thor.” e una volta conclusa la run di
Jane, la scritta cambiò un’ultima volta con la desinenza
neutra.
Non ha avuto tempo per
“allenarsi”
La
Jane dei fumetti che impugna ilMjolnir
anche per contrastare i Giganti di ghiaccio, entra in battaglia
senza avere il tempo di adattarsi al martello e viceversa, o
comunque priva di un allenamento che le consentisse di avere più
confidenza con l’arma. Fortunatamente gli eventi ci raccontano un
esito positivo e le due parti hanno funzionato al
meglio.
Jane Foster a rifiuto l’aiuto di
Thor
Come molti fan sapranno,
Jane Foster stava morendo di cancro prima dell’intervento di Thor e
soprattutto prima di appropriarsi del Mjolnir.
Sfortunatamente però, l’eroina ha peggiorato la sua condizione
cancellando gli effetti della chemioterapia ogni volta che
sollevava il martello. Thor aveva cercato
disperatamente di convincerla a guarire grazie alla magia
asgardiana, ma sapendo benissimo che tutta la magia ha un costo e
non voleva pagare quel prezzo, Jane rifiutò.
La madre di Jane Foster
Non tutti sanno che
Jane Foster ha perso sua madre quando era molto
giovane, e precisamente quando aveva nove anni. La donna morì al
termine di una malattia lenta e dolorosa, e per tutto il tempo Jane
si sentì impotente nel vederlo accadere; questo orribile momento
della sua vita, unito alla perdita perdita, divenne praticamente la
forza trainante del suo percorso privato come dottoressa e
supereorina.
Gli appuntamenti mancati di
Jane Foster
Ci sono un paio di ragioni
aggravanti nella malattia di Jane e del fatto che crebbe così
rapidamente: la prima è l’utilizzo del Mjolnir, che pur sradicando
la chemio dal suo sangue, non ha potuto fare nulla per le cellule
cancerose all’interno; l’altra è da attribuire al comportamento di
Jane, che continuava a saltare le sedute di chemioterapia.
Donna del congresso
Tra
le tante mansioni svolte da Jane Foster c’è anche quella di
deputata del congresso, non sulla Terra ma per la Terra nel
Congresso
dei Mondi in cui sostenne fortemente il pianeta d’origine e tutti i
suoi abitanti. Ha continuato a farlo mentre lottava con la sua
salute cercando di mantenere segreta la sua identità di
Thor.
I segreti di Jane
Foster
Jane Foster non è
esattamente la più brava a mantenere segreti, come quando ha
ingannato la maggior parte dei suoi amici e della sua famiglia
rivelando la verità quando lo riteneva opportuno, forse perché mai
avrebbe pensato che gli altri considerassero una supereroina una
malata terminale…
Ispirato da una recente proiezione
della serie animata di Netflix
“Blue Eye Samurai“, il creatore di “Game
of Thrones” George R. R. Martin ha
scritto un nuovo post sul suo blog elogiando il lavoro di
Amber Noizumi e Michael Green. E mentre era in
vena di condivisioni, Martin ha deciso di dare notizie sulle sue
stesse aspirazioni di animazione.
“Blue Eye Samurai è una cosa
tutta sua, ed è magnifica“, ha scritto Martin. “Anche se di
solito non guardate l’animazione, provatelo. È fantastico. Se vi
piace il mio materiale, credo che lo adorerete”.
Lo scrittore si è poi soffermato
sul suo lavoro attuale. “Si dà il caso che io e la HBO abbiamo
i nostri progetti di animazione, ambientati nel mondo di ‘Cronache
del ghiaccio e del fuoco (A Song Of Ice & Fire)’. Nessuno di essi
ha ancora ottenuto il via libera, ma credo che siamo vicini a fare
il passo successivo con un paio di essi“.
Su quali progetti lavora George
R.R. Martin ?
Il padre di
Westeros ha rivelato che in precedenza aveva
quattro progetti di serie animate in fase di sviluppo con la HBO.
Variety ha dato la notizia della serie animata di
“Game
of Thrones” già nel 2021, e Martin si è spinto oltre
rivelando che erano state create diverse writers room,
sceneggiature e bozze, ma purtroppo due dei quattro progetti sono
stati “accantonati“, come ha detto Martin.
Mentre continua a lavorare sui due
progetti animati rimanenti, Martin ha anche dato la notizia che
anche la serie Sea Snake, annunciata in precedenza,
passerà ad un prodotto di animazione.
“Abbiamo spostato ‘Nine
Voyages’, la nostra serie sui leggendari viaggi del Serpente di
Mare, dal live action all’animazione. Una mossa che appoggio
pienamente. I vincoli di budget avrebbero probabilmente reso
proibitiva una versione in live action, visto che metà della serie
si svolge in mare e che è necessario creare un porto diverso ogni
settimana, da Driftmark a Lys, alle Isole Basilisco, a Volantis, a
Qarth, a… e così via. C’è un mondo intero là fuori. E abbiamo molte
più possibilità di mostrarlo con l’animazione. Quindi ora abbiamo
tre progetti di animazione in corso“.
I nomi e le trame delle misteriose
due serie animate rimangono ancora segreti. Da anni si parla di
numerosi progetti di spin.off di “Game
of Thrones“, da “Fondo delle pulci” alla serie “10.000
navi”. Lo scorso aprile, abbiamo
dato la notizia che un prequel sulla conquista di Westeros da
parte di Aegon I Targaryen era in fase di sviluppo
e che la serie “A
Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight“. Se
una di queste trame possa essere il suddetto show animato di cui
parla Martin, solo il tempo ce lo dirà.
Il 2023 è stato un anno che ha
consolidato ancora una volta il grande successo e la fidelizzazione
per la fiction Rai. I numeri ottenuti confermano il primato sia
nell’offerta generalista, con la top ten per ascolto medio occupata
solo da titoli Rai, sia nel consumo on line sulla piattaforma
Rai Play.
Risultati raggiunti grazie a
un’equazione virtuosa tra quantità e qualità del prodotto. È su
questa base, infatti, che i telespettatori hanno ribadito il patto
di fiducia con il grande racconto popolare del servizio pubblico,
capace di restituire la ricchezza e la complessità di un Paese e di
interpretarne i problemi, le attese, i valori profondi e le
contraddizioni sempre con il coraggio fiducioso e positivo verso il
domani.
Sul fronte degli ascolti lineari,
la seconda stagione di “Le indagini di Lolita
Lobosco” si conferma il titolo più visto con una media di
ascolto di oltre 5.292.000 telespettatori e 28.6% di share. Seguono
“Fiori sopra l’inferno” (4.767.000 di
telespettatori e 25% di share) e la terza stagione di “Imma
Tataranni – Sostituto procuratore” (4.483.000
telespettatori e 26,4% di share).
Ai brillanti dati del prime time si
aggiungono quelli della fascia pomeridiana, il cui presidio viene
mantenuto grazie alla serie daily “Il Paradiso delle
Signore“, che ha ottenuto un ascolto medio di oltre 1.7
milioni di telespettatori e il 19.7% di share. Anche
sulla piattaforma Rai Play, la fiction è il genere
più visto. “Mare
fuori 3” si colloca in prima posizione con oltre 72
milioni ore di Tempo Totale Speso. La serie, che ha ottenuto una
Total Audience di oltre 6 milioni di ascoltatori, si è
contraddistinta anche per lo straordinario primato sul VOD a 28
giorni con 4.099.000 ascoltatori medi.
In un mercato post-pandemico
tornato per il primo anno alla normalità i cinema
hanno registrato nel 2023 un incasso complessivo di circa 495
milioni di € per un numero di presenze pari a circa 70.5 milioni di
biglietti venduti.
Si tratta di un risultato superiore
al 2022 (+62% incassi e +59% presenze) e di un
decremento del 16% degli incassi e del 23% delle presenze circa
rispetto alla media del triennio 2017-2019. Un recupero importante
visto che al 31/12 del 2022 la differenza negativa con la media
pre-pandemica era del 48% in incassi e del 51% in biglietti
venduti.
Da sottolineare il fondamentale recupero nella stagione estiva,
tradizionalmente considerata quella più debole dal punto di vista
dei risultati: da maggio ad agosto, grazie all’importante offerta e
anche alle attività di comunicazione e promozione realizzate, il
periodo ha registrato ininterrottamente valori superiori al
triennio 2017-2019 permettendo al secondo quadrimestre di segnare
il miglior risultato di sempre al box office in termini di incasso.
Nel complesso l’anno ha registrato 5 mesi su 12 con valori
superiori ai dati pre-pandemici.
Di nuovo significativa, più in
generale, la produzione italiana grazie al film “C’è
ancora domani” di Paola Cortellesi e a diversi altri risultati
conseguiti, che torna ad avvicinarsi ai valori dello scorso
decennio. Le produzioni italiane, incluse le co-produzioni, hanno
registrato un incasso di oltre 120 milioni di € per un numero di
ingressi pari a circa 18 milioni di biglietti venduti ed una quota
sul totale delle presenze di circa il 26%. Si tratta di un valore
non solo superiore alla media del triennio 2017-2019 (21%) ma
vicino alla media dell’intero decennio 2010-2019 (26,9%). Nella
Top3 dei film di produzione italiana, oltre al film di Paola Cortellesi ci sono anche “Me
contro Te Il Film – Missione giungla” (4.8 milioni di
€ d’incasso) e “Tre di
troppo” (4.7 milioni di € d’incasso).
I tre film che in generale hanno
registrato il migliore risultato di incasso al box office sono
stati “C’è
ancora domani” (quasi 33 milioni di € d’incasso),
“Barbie”
(32.1 milioni di € d’incasso) e “Oppenheimer”
(27.9 milioni di € d’incasso). I dati e le analisi complete
verranno diffuse e commentate nel corso della conferenza stampa
“2023: che spettacolo di Cinema!” che si terrà il prossimo 10
GENNAIO 2024 alle ore 11.00 presso il Cinema Barberini (sala 5) –
Piazza Barberini 24/26, Roma.
Di seguito la TOP 10 degli incassi nella stagione
cinematografica
Da tutti considerata la Regina del
grande schermo, grazie alla sua magistrale interpretazione di
Elisabetta II in The Queen di Stephen
Frears che le valse il premio Oscar nel 2007, Helen Mirren è forse l’esempio più brillante e
vincente di come una carriera già di grande successo possa essere
in continuo rinnovamento e esplorazione di nuovi territori.
Vantando già collaborazioni con
alcuni dei più grandi registi contemporanei (Greenaway,
Altman, Sellers, Brass trai tanti), Mirren ha dimostrato
negli ultimi anni come questa si possa trasformare nel tempo,
adattandosi non solo al mercato corrente ma anche alle nuove forme
di comunicazione e spettacolo, tracimando nel mondo della moda e
della musica. In attesa di vederla Wonder:
White Bird, al cinema dal 4 gennaio grazie a
Notorious Pictures, ecco le evoluzioni e le
rivoluzioni nella carriera di Helen Mirren negli ultimi anni.
Wonder: White
Bird
A partire dal 4 gennaio, grazie a
Notorious Pictures, vedremo Halen Mirren in
Wonder: White Bird, uno spin off del film
del 2026 con Jacob Tremblay e Julia
Roberts, in cui seguiamo la storia di Julian
(Bryce Gheisar), il bullo di
Wonder che, dopo essere stato espulso dalla sua
vecchia scuola per come aveva trattato Auggie Pullman (Tremblay),
cerca con fatica di ambientarsi nel nuovo istituto. Vedendolo in
difficoltà, sua nonna Sara (Helen
Mirren) decide di raccontargli la dolorosa storia
della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea
(interpretata da Ariella Glaser) nella Francia
occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di
classe, Julien (Orlando Schwerdt). Di come la
sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la
vita. Ma, soprattutto, di quanto può essere forte il potere della
gentilezza, tale da cambiare il mondo.
Un confort movie, in cui ogni
divismo e virtuosismo vengono messi da parte in nome di una storia
che mostra la strada della gentilezza come potente mezzo per
cambiare il mondo. Helen Mirren conferma in questo piccolo
grande ruolo il suo sconfinato talento, mettendosi al servizio del
personaggio e facendo brillare la sua Sara.
Fast and Furious
Saga
È il 2017 quando Magdalene
“Queenie” Ellmanson-Shaw fa il suo ingresso trionfale nella saga di
Fast and Furious. La matriarca Shaw esordisce
nel franchise nell’ottavo episodio, chiedendo a Toretto di salvare
suo figlio Deckard da Cipher. Il finale del film la vede in
prigione, dalla quale però evade nello spin-off Hobbs &
Shaw, facendo saltare in aria la sua cella, grazie a un
amorevole regalo dei suoi figli. La ritroviamo poi brevemente nel
nono capitolo del franchise.
Dimostrando grande duttilità e
amore per l’action, Helen Mirren si immerge anima
e corpo in una saga chiassosa e divertente da guardare e, a detta
sua, da interpretare. Non è certo un territorio inesplorato per
Mirren, che già con
RED nel 2010, e con il suo sequel di tre anni dopo,
aveva dimostrato attitudine verso il genere. Ma il suo tuffarsi
completamente e con dedizione in una serie così riconosciuta e
amata è indice di volersi mettere in gioco, con la grande ironia e
sensualità, doti che da sempre ne caratterizzano la presenza e le
scelte.
Count on Me
Il cinema ha uno schermo troppo
grande per Dame Helen Mirren che non disdegna di
calpestare territori che non le sono consueti pur di esercitare il
suo talento nella recitazione. Deve essere stata questa sfida a
convincerla a sconfinare nel campo della musica, a supporto di
Kendrick Lamar, che, nel video di Count on
Me, la fa calare nei panni della psicologa alla quale
snocciola la sua confessione/seduta che costituisce appunto il
brano.
Sebbene il fuoco del video siano
ovviamente parole e note del rapper statunitense, la nostra Dama
compare continuamente a schermo, in un intenso piano d’ascolto in
cui dimostra che, nonostante il bianco e nero, il look discreto e
per nulla appariscente, il suo solo volto, incorniciato dai capelli
raccolti, riesce ad essere intenso e comunicativo, mettendo da
parte glamour e vanità.
Shazam! La furia degli
Dei
Mai far arrabbiare una
divinità. Quando questa creatura sovrumana ha anche il titolo di
Dame allora c’è da preoccuparsi. Lo sa bene Shazam l’eroe
(sfortunato!) della DC Comics che è arrivato al cinema con il volto
di Zachary Levi. Ma cosa c’entra un cinecomic con
una div(in)a del cinema? Ebbene, dopo l’esperienza nel blockbuster
con Fast and Furious, Helen
Mirren ha detto di sì anche agli adattamenti dai fumetti,
dimostrando ancora una volta non solo spirito di sfida,
principalmente con se stessa, e capacità di uscire dalla propria
zona di conforto, ma anche grande divertimento nel farlo.
Poco importa se il film non è stato
un grande successo per il pubblico, la sua Hespera è un personaggio
dal grande carisma, che ruba la scena alle sue co-star, con buona
pace delle sue “sorelle”, Lucy Liu e
Rachel Zegler. Una volta che anche il cinecomic è
stato conquistato dalla sua grazia e forza, a Helen
Mirren non resta che sconfinare di nuovo… verso la
passerella!
La sfilata per L’Oreal
Paris
Abbiamo già accennato
all’esuberanza, sensualità e intelligenza di Dame Helen
Mirren. Tutte doti che non sono per niente scontate in
un’attrice, e che risplendono fulgide in occasione della sfilata di
L’Oreal Paris. Il terzo show annuale del marchio,
durante la Fashion Week di Parigi, ha visto Mirren sfilare in
compagnia di illustri colleghe, volti noti del panorama
dell’intrattenimento.
Nel corso della sfilata notiamo
Eva Longoria, Andie McDowell, Amber Heard, Camila
Cabello, ma nessuna, per quanto avvenente e sicura di sé,
eguaglia lo spirito di Helen Mirren che, scalza e
spettinata, solca la passerella a grandi balzi, prendendosi la
scena. Un’immagine senza tempo, forte e leggiadra allo stesso
tempo, lontana dallo stereotipo della diva inarrivabile e allo
stesso tempo con un’aura sovrumana di bellezza.
Rivedremo Helen
Mirren in Wonder: White Bird, al cinema
dal 4 gennaio con Notoriuos Pictures.
Il 2023 è stato per il cinema un
anno che, tra alti e bassi, ha regalato agli spettatori di tutto il
mondo alcuni titoli e momenti che rimarranno indelebili anche negli
anni a venire. Dal fenomeno Barbenheimer che ha visto
protagonisti Barbie
e Oppenheimer,
fino al ritorno in sala di Martin Scorsese con Killers of the Flower Moon; dagli
scottanti flop al box office di cinecomic come
Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Shazam! Furia degli Dei e The Marvels e fino al trionfo di film
italiani come Rapito, Il Sol
dell’Avvenire, Comandante,Io
Capitano e, soprattutto, C’è ancoradomani. Il 2023 è però stato anche l’anno
degli scioperi degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood,
evento che ha fatto slittare di diversi mesi l’uscita di numerosi
film ma ha anche permesso alle categorie interessate di ottenere
maggiori sicurezze lavorative. Reduci da tutto ciò, scopriamo ora
quelli che sono i film più attesi del 2024, tra
grandi blockbuster fino a lungometraggi d’autore molto attesi.
Il ragazzo e l’airone – 1 gennaio
Il 2024 inizia con
Il ragazzo e l’airone (qui la recensione), il nuovo
film di Hayao Miyazaki,
prodotto dal leggendario Studio Ghibli e distribuito in
Italia da Lucky Red. Si racconta qui la storia di Mahito, un
ragazzo di 12 anni che, spinto dal desiderio di rivedere sua madre,
si avventura in un regno abitato dai vivi e dai morti. Un luogo
fantastico dove la morte finisce e la vita trova un nuovo inizio.
Una storia sul mistero della vita e la creazione, un omaggio
all’amicizia, direttamente dalla mente del maestro Miyazaki.
The Zone of Interest – 18 gennaio
The Zone of Interest (qui
la recensione) è il nuovo film diretto da Jonathan
Glazer con Sandra Hüller, Christian Friedel, Ralph
Herforth, Max Beck, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa
Tietjen e Lilli Falk. La storia è quella
di un uomo, sua moglie e i figli che trascorrono le proprie
giornate in modo apparentemente normale, tra il lavoro d’ufficio di
lui, i tè con le amiche di lei e le scampagnate nella natura con i
figli. Ma l’uomo in questione è Rudolf Höss, comandante di
Auschwitz, e la curata villetta con giardino della famiglia si
trova esattamente di fianco al muro del campo, da cui provengono
grida di dolore e disperazione. Il film è dunque un’opera
imprescindibile sulla perdita dell’umanità e sulla banalità del
male, premiato con il Grand Prix a Cannes 2023.
The Holdovers – 18 gennaio
The Holdovers – Lezioni di
vita (qui
la recensione) è il film diretto da Alexander
Payne con
Paul Giamatti, Dominic Sessa e Da’Vine Joy
Randolph. La storia è quella di uno scontroso professore
di una scuola privata del New England, che rimane nel campus
durante le vacanze di Natale per sorvegliare gli studenti che non
possono tornare a casa. Alla fine stringe un improbabile
legame con uno di loro, un ragazzo strambo e problematico e con la
cuoca della scuola, il cui figlio risulta di recente disperso in
Vietnam.
Povere
Creature!(qui
la recensione) è il nuovo film di Yorgos
Lanthimos con
Emma Stone,
Willem Dafoe,Ramy Youssef,
Mark Ruffalo, Jerrod Carmichael, Christopher Abbott, Margaret
Qualley, Suzy bemba e Kathryn Hunter.
Protagonista del film è Bella Baxter, una bellissima giovane che
dopo essere deceduta viene riportata in vita con il cervello di un
neonato. Tratto da un romanzo ispirato al classico della
letteratura gotica di Mary Shelly,
Frankenstein o il moderno Prometeo, il film vedrà Bella
andare in giro per il mondo in cerca di avventure con cui esplorare
sé stessa e quanti intorno a sé. Il film, presentato in concorso
alla Mostra del Cinema di Venezia, ha vinto il prestigioso Leone
d’Oro.
The Iron Claw – 1 febbraio
The
Warrior – The Iron Claw è il film diretto da
Sean Durkin con
Zac Efron,
Jeremy Allen White,
Lily James, Maura Tierney, Harris Dickinson, Holt McCallany,
Aaron Dean Eisenberg e Michael Harney. In
esso si racconta la vera storia degli inseparabili fratelli
Von Erich, che hanno fatto la storia nel mondo del
wrestling professionistico nei primi anni ’80. Attraverso la
tragedia e il trionfo, all’ombra del loro prepotente padre e
allenatore, i fratelli cercano un’immortalità straordinaria sul più
grande palcoscenico dello sport.
Madame Web – 14 febbraio
Madame
Web è il film diretto da S.J.
Clarkson con
Dakota Johnson,
Emma Roberts, Sydney Sweeney, Isabela Merced,
Adam Scott e Celeste O’Connor. Si tratta
di uno spin-off dello Spider-Man Universe della Sony, incentrato su
un mutante chiaroveggente di nome Madame Web. Nel film, Dopo aver
acquisito poteri di chiaroveggenza in seguito ad un incidente quasi
mortale, la protagonista Cassandra Webb è dunque costretta a
confrontarsi con il suo passato mentre cerca di sopravvivere ad un
uomo misterioso insieme a tre giovani donne dalle potenti
capacità.
Past Lives – 14 febbraio
Past
Lives (qui
la recensione) è il film del 2023 diretto da Celine Song
con Greta Lee e Teo Yoo. I due attori interpretano
due amici d’infanzia raccontati nel corso di 24 anni, mentre
contemplano la natura del loro rapporto mentre si allontanano,
vivono vite diverse, si riavvicinano e di nuovo si allontanano, in
attesa di ritrovarsi ancora. La trama è semi-autobiografica e
ispirata a eventi reali della vita di Song.
Dune: Parte 2 – 28 febbraio
Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures
Dune: Parte
Due è il film diretto da Denis
Villeneuve con
Timothée Chalamet,
Rebecca Ferguson,
Dave Bautista, Zendaya,
Javier Bardem,
Austin Butler,
Florence Pugh, LéaSeydoux.
Sequel del film del 2021, Dune: Parte
Due esplora il mitico viaggio di Paul Atreides
che si unisce a Chani e ai Fremen sul sentiero della vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte
alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo
conosciuto, Paul intraprende una missione per impedire un terribile
futuro che solo lui è in grado di prevedere.
Estranei – 29 febbraio
Estranei
(qui
la recensione) è il film del 2024 diretto da Andrew
Haigh con
Andrew Scott,
Paul Mescal,
Jamie Bell e
Claire Foy. La trama ha per protagonista Adam, che
quando ha un incontro casuale con un misterioso vicino di casa,
Harry, spezza il ritmo della sua vita quotidiana. Mentre si
sviluppa una relazione tra i due, Adam è ossessionato dai ricordi
del passato e si ritrova attratto nella città di periferia in cui è
cresciuto e nella casa d’infanzia in cui i suoi genitori sembrano
vivere, proprio come il giorno della loro morte, 30 anni prima.
Race for Glory – Audi vs Lancia – 29 febbraio
Race for Glory: Audi vs Lancia è il film
del 2024 diretto da Stefano Mordini con
Riccardo Scamarcio,
Daniel Brühl, Volker Bruch, Katie Clarkson-Hill, Axel Gallois,
Giulio Brizzi e Jacopo Rampini. Il film
ripercorrere i fatti realmente accaduti ai Mondiali di Rally del
1983, raccontando la storica rivalità tra l’imbattibile squadra
tedesca dell’Audi guidata da Roland Gumpert (Daniel Brühl) e quella
italiana della Lancia con a capo Cesare Fiorio (Riccardo
Scamarcio). Fiorio che parte in netto svantaggio di fronte alla
potenza e alla perfezione meccanica tedesca, non si lascerà
scoraggiare e tirerà fuori tutta l’astuzia e l’intuizione italiana
per escogitare un piano vincente.
Kung Fu Panda 4 – 21 marzo
Kung
Fu Panda 4 è il quarto film della saga, con le
voci in lingua originale di Jack Black, Viola Davis,Awkwafina,
Dustin Hoffman James Hong,
Bryan Cranston, Ian McShane, e
Ke Huy Quan. Dopo aver sfidato la morte in tre
incredibili avventure sconfiggendo nemici di fama mondiale con il
suo straordinario coraggio e le sue pazzesche abilità nelle arti
marziali, Po, il Guerriero Dragone, è ora chiamato a ricoprire il
compito di capo spirituale della Valle della Pace. Prima però, deve
cercare di addestrare al più presto un nuovo Guerriero Dragone,
confrontandosi anche con una nuova e terribile minaccia.
Ghostbusters: Minaccia glaciale – 28 marzo
Ghostbusters:
Minaccia Glaciale è il nuovo film del franchise,
diretto da Gil Kenan con Mckenna Grace,
Finn Wolfhard, Carrie Coon,
Bill Murray,
Paul Rudd,
Dan Aykroyde
Sigourney Weaver. Questo sequel di Ghostbusters:
Legacy seguirà di nuovo la famiglia Spengler che lascia
ora l’Oklahoma per recarsi all’originale sede operativa dei
Ghostbusters, a New York. Lì, incontrano gli Acchiappafantasmi
originali e si ritroveranno a dover “arrestare” una forza malvagia
chiamata Death Chill.
Mickey 17 – 29 marzo (USA)
Mickey
17 è il nuovo film di Bong
Joon-ho dopo Parasite, con protagonisti Robert Pattinson,Naomi
Ackie,
Toni Collette,
Steven Yeun e Mark Ruffalo. Si tratta dell’adattamento
cinematografico del romanzo Mickey7, scritto da Edward
Ashton. Mickey Barnes è un impiegato usa e getta, un
“sacrificabile” della sua azienda, mandato in avanscoperta sul
pianeta ghiacciato Niflheim per la futura colonizzazione. Ogni
volta che una replica di Mickey muore, viene rigenerato un nuovo
clone, attraverso una stampante 3D, che contiene i suoi ricordi
intatti.
Godzilla e Kong: Il nuovo impero – 12 aprile
Godzilla e Kong – Il nuovo Impero è il film
diretto da Adam Wingard con
Rebecca Hall, Brian Tyree Henry e Kaylee
Hottle. Questo nuovo capitolo dà seguito allo scontro
esplosivo di Godzilla vs. Kong con un’avventura dinamica
tutta nuova, mettendo il possente Kong e l’indomito Godzilla contro
una colossale minaccia nascosta nel nostro mondo, che sfida la loro
stessa esistenza… e la nostra. Il nuovo epico film approfondirà
ulteriormente le storie di questi Titani, la loro origine e i
misteri di Skull Island e oltre, svelando la mitica battaglia che
contribuì a forgiare questi esseri straordinari, legandoli per
sempre al destino dell’umanità.
Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice – 19 aprile
Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice
è il sequel di Figlia
del fuoco, anch’esso diretto da Zack
Snydere con Sofia Boutella,Djimon
Hounsou,
Ed Skrein, Ray Fisher, Jena Malone,
Charlie Hunnam, Cary Elwes e
Anthony Hopkins. Questa seconda parte porterà avanti
quanto introdotto dal primo film, con la misteriosa straniera Kora
che diventa l’unica speranza di sopravvivenza contro un nascente
impero dittatoriale che minaccia la libertà in tutto l’universo.
Ora che ha riunito un gruppo di guerrieri, Kora può però puntare ad
ottenere una significativa vittoria nei confronti di questi agenti
del male.
Challengers – 25 aprile
Challengers
è il film diretto da Luca
Guadagninocon Zendaya, Mike Faist e Josh O’Connor. Protagonista del racconto è
Tashi Duncan, un’ex prodigio del tennis diventata allenatrice: una
forza della natura che non ammette errori, sia dentro che fuori dal
campo. Sposata con un fuoriclasse reduce da una serie di sconfitte,
la strategia di Tashi per la redenzione del marito prende una piega
sorprendente quando quest’ultimo deve affrontare sul campo l’oramai
rovinato Patrick, un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato di
Tashi. Mentre il loro passato e il loro presente si scontrano e la
tensione sale, Tashi dovrà chiedersi quale è il prezzo della
vittoria.
Civil War – 26 aprile
Civil
War è il film diretto da Alex
Garland con
Kirsten Dunst, Wagner Moura, Stephen McKinley Henderson, Cailee
Spaeny, Karl Glusman, Sonoya Mizuno, Jonica T. Gibbs e
Jess Matney. I dettagli sulla trama sono ancora
sconosciuti, ma da alcune fonti Civil War è descritto come
“un road movie e un film di guerra con elementi satirici”
e “un gioco sparatutto elevato“. Garland ha dichiarato al
The Telegraph che Civil War è “ambientato in un punto
indeterminato del futuro, abbastanza avanti da permettermi di
aggiungere l’idea alla base del film al nostro
presente“.
IF – Gli amici immaginari – 16 maggio
IF – Gli amici
immaginari è il nuovo film diretto da John Krasinski con Ryan Reynolds,John Krasinski, Steve Carell,
Phoebe Waller-Bridge, Fiona Shaw, Alan Kim, Cailey Fleming,
Bobby Moynihan, Louis Gossett Jr.,
Matt Damon, Jon Stewart,
Emily Blunt,
Sam Rockwell, Richard Jenkins, Maya Rudolph, Awkwafina,
Christopher Meloni, Sebastian Maniscalco e
Vince Vaughn. Il film è l’incredibile e magica storia
di una bambina e della sua capacità di vedere gli IF, cioè gli
amici immaginari di tutte le persone. Grazie a questo suo insolito
superpotere, si imbarcherà in una magica avventura per
ricongiungere gli IF dimenticati con i loro bambini.
Il Regno del Pianeta delle Scimmie è
il film diretto da Wes Ball
con William H. Macy, Owen Teague,
Freya Allan, Dichen Lachman e Peter
Macon. Quarto capitolo della serie reboot, questo film è
ambientato diverse generazioni dopo il regno di Cesare, in cui le
scimmie sono la specie dominante che vive in armonia e gli umani
sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un nuovo tirannico
leader delle scimmie costruisce però il suo impero, una giovane
scimmia intraprende uno straziante viaggio che la porterà a mettere
in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare scelte
che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli umani.
Furiosa: A Mad Max Saga – 24 maggio
Furiosa: A
Mad Max Saga è il film diretto da George
Miller con
Anya Taylor-Joy,
Chris Hemsworth e Yahya Abdul-Mateen
II, spin-off/prequel di Mad Max: Fury Road. In
questo film, mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene
strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di
una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra
Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella
Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si
battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove
e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.
Ballerina – 6 giugno
Ballerina
è il film diretto da Len Wiseman con
Ana De Armas,
Keanu Reeves, Anjelica Huston,
Norman Reedus, Ian McShane, Lance Reddick,
Gabriel Byrne e Catalina Sandino Moreno. Si tratta
dello spin-off della saga di John Wick e si concentra su
una giovane assassina che cerca vendetta contro le persone che
hanno ucciso la sua famiglia. Ad oggi, non vi sono ancora immagini
ufficiali né un trailer, ma sappiamo che il film arriverà in sala
nel giugno del 2024.
Inside Out 2 – 14 giugno
Inside
Out 2 è il film diretto da Kelsey
Mann con le voci originali di
Maya Hawke, Amy Poehler, Phyllis Smith, Lewis Black e
TonyHale. Il film Pixar ci
riporta nella mente dell’adolescente Riley proprio quando il
quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a
qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni! Gioia,
Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che a detta di tutti
gestiscono da tempo un’attività di successo, non sanno come
comportarsi quando arriva Ansia, la quale sembra però non essere la
sola nuova arrivata.
Deadpool 3 – 26 giugno
Deadpool 3 sarà l’unico
lungometraggio Marvel ad arrivare in sala nel
2024, diretto da Shawn Levy e con protagonisti
Ryan Reynolds e Hugh Jackman. Ad oggi non si hanno dettagli
riguardo la trama, anche se si dice che il film ruoterà intorno al
viaggio multiversale di Deadpool e Wolverine per cercare di
preservare l’integrità del loro universo. Il presidente dei
Marvel StudiosKevin Feige aveva precedentemente assicurato ai
fan che Deadpool 3 rimarrà un film con
classificazione R, proprio come i primi due film, il che lo
renderebbe il primo film dello studio con la suddetta valutazione
matura. Nel film, inoltre, ci si aspetta di ritrovare numerosi
personaggi già visti nell’universo cinematografico Marvel della Fox.
Beetlejuice 2 – 6 settembre
Beetlejuice
2 è il film del 2024 diretto da Tim Burton con
Michael Keaton,
Winona Ryder,
Jenna Ortega,
Justin Theroux, Willem Dafoe e Monica
Bellucci. Sequel del film
Beetlejuice – Spiritello porcello, che ha rappresentato un
primo grande successo nella carriera di Burton, il film è ancora
avvolto nel mistero per quanto riguarda la trama. Il regista ha
però assicurato che per questo nuovo lavoro tornerà a cimentarsi
con effetti speciali pratici, con l’obiettivo di riscoprire il
gusto e l’amore per il cinema. Si tratta dunque di un titolo molto
atteso, che potrebbe dar vita ad un nuova fase nella carriera del
regista dopo una serie di film non da tutti apprezzati.
Joker: Folie à Deux – 4 ottobre
Sequel del pluripremiato Joker,
Joker: Folie à Deux è il nuovo film diretto da
Todd Phillips con
Joaquin Phoenix, Lady
Gaga, Brendan Gleeson, Catherine
Keener, Harry Lawtey e Mike Houston. Ad
oggi non si hanno dettagli sulla trama, anche se sappiamo che il
film introdurrà Herley Quinn, la quale
intraprenderà una qualche avventura con il già conosciuto Joker, in
un film che come noto presenterà anche diversi momenti
musicali.
Il gladiatore 2 – 22 novembre
Il
Gladiatore 2 è il film diretto da Ridley Scott con Paul Mescal, Connie
Nielsen, Joseph Quinn, Pedro Pascal, Fred Hechinger
e
Denzel Washington. Sequel del film Il Gladiatore, questo nuovo lungometraggio
vedrà Mescal interpretare Lucius, il figlio
dell’amante di Massimo, Lucilla, che cresce al
tempo di Gela, co-imperatore romano dal 209 al
211, prima col padre e poi col fratello. È possibile immaginare che
tra Lucius e Gela possa generarsi uno scontro al pari di quello tra
Massimo e Commodo visto nel primo film.
Il Signore degli Anelli: La
guerra dei Rohirrim – 13 dicembre
Via Variety, Per gentile concessione di Warner Bros.
Pictures
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim è il film del 2024 di Kenji
Kamiyama scritto da Phoebe Gittins e
Arty Papageorgiou, dalla sceneggiatura di Jeffrey
Addiss e Will Matthews. Ambientato circa due secoli prima degli
eventi de Lo Hobbit e
de
Il Signore degli Anelli di JRR Tolkien,
il film La guerra dei Rohirrim esplorerà
le gesta di Helm Hammerhand, il re di Rohan, e la creazione de Il
fosso di Helm, la roccaforte già vista nel film
Il Signore degli Anelli: Le due torri di Peter
Jackson.
Nosferatu – 25 dicembre (USA)
Lily-Rose Depp as Ellen Hutter in ‘Nosferatu’. Credi foto: FOCUS
FEATURES
Nosferatu
è il film diretto da Robert Eggers con Willem Dafoe, Lily Rose-Depp, Bill Skarsgård,
Nicholas Hoult e Emma Corrin.
“Nella nuova rivisitazione, il film è una storia gotica di
ossessione tra una giovane donna perseguitata nella Germania del
19° secolo e l’antico vampiro della Transilvania che la perseguita,
portando con sé un orrore indicibile“, si legge nella sinossi
del film ad oggi rilasciata, verso il quale c’è grandissima
attesa.
Alien: Romulus – (ancora senza data di uscita)
Alien:
Romulus è il film diretto da Fede
Alvarez con Cailee Spaeny, David Jonsson,
Archie Renaux, Spike Fearn, Aileen Wu e Isabela Merced. Il
film, facente parte della serie di film immensamente popolare e
duratura, avrà per protagonisti un gruppo di giovani in un ambiente
spaziale che li costringerà a confrontarsi con la forma di vita più
terrificante dell’universo. Ancora senza data di uscita né
particolari indicazioni sulla sua collocazione all’interno della
saga, il film si ripropone in ogni caso di riportare in auge il
franchise e il suo temibile Xenomorfo.
The Shrouds – (ancora senza data di uscita)
The
Shrouds è il nuovo film diretto da David
Cronenberg con Sandrine Holt,
Diane Kruger,
Guy Pearcee
Vincent Cassel. Protagonista del film è Karsh, un uomo
d’affari innovativo e vedovo in lutto, costruisce un dispositivo
che consente a lui e ai suoi clienti di osservare la decomposizione
dei propri cari defunti in tempo reale. Quando però Karsh è pronto
a debuttare nel mercato internazionale, diverse tombe nel suo
cimitero, inclusa quella di sua moglie, vengono vandalizzate e
quasi distrutte. Mentre lotta per scoprire i motivi dietro
l’attacco e chi ha causato questo caos, la ricerca lo spinge a
rivalutare i suoi affari, il matrimonio e la fedeltà alla memoria
della sua defunta moglie, portandolo a nuovi inizi”.
Priscilla – (ancora senza data di uscita)
Priscilla
(qui
la recensione) è il film diretto da Sofia Coppola con
Jacob Elordi, Cailee Spaeny, Emily Mitchell, Jorja Cadence, Tim
Post, Ari Cohen e JosetteHalpert. Il film, basato sul libro di memorie
bestseller del 1985 di Priscilla Presley,
ripercorre la storia d’amore tra Priscilla e il celebre
Elvis Presley. Per la sua interpretazione della
protagonista, Spaeny ha vinto la Coppa Volpi come Miglior
attrice.
Parthenope – (ancora senza data di uscita)
Parthenope di Paolo Sorrentino – Foto Credit Hollywood Authentic/
Greg Williams
Parthenope
è il film diretto da Paolo Sorrentino con
Dario Aita,Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi,
Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Marlon
Joubert, Peppe Lanzetta, Nello Mascia,
Gary Oldman,
Silvio Orlando,
Luisa Ranieri, Daniele Rienzo, Stefania Sandrelli
eAlfonso Santagata. Il film racconta, con
le parole del regista “la vita di Partenope, che si chiama come
la sua città, ma non è né una sirena, né un mito. Dentro di lei,
tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza: la spensieratezza e
il suo svenimento, la bellezza classica e il suo cambiamento
inesorabile, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt
stantii e le vertigini dei colpi di fulmine, i baci nelle notti di
Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti“.
Nel cuore dei fan di Harry
Potter occupa un posto speciale il bellissimo e
struggente passato di Severus Piton, legato all’amore mai
corrisposto per Lily Evans (la mamma di Harry), e
che ritorna protagonista nel corso degli ultimi capitoli della saga
fino alla morte dell’ex professore di Pozioni e spia per conto di
Silente nelle braccia di Voldemort.
Ma quanto ne sappiamo
sull’argomento? Cosa ci è sfuggito durante la lettura dei romanzi o
la visione dei film?
Ecco allora di seguito 12
segreti sulla relazione complicata tra Severus
Piton e Lily Evans Potter:
Piton e Lily hanno lo stesso Patronus
Una testimonianza d’amore
eterno può essere anche la condivisione dello stesso
Patronus, o almeno è ciò che immaginava
J.K.Rowling scrivendo i suoi romanzi.
Si scoprì infatti che Severus Piton e Lily
Evans avevano una cerva, così come
Harry e suo padre James avevano
lo stesso Patronus, ovvero un cervo.
Silente si fidava di Piton ma solo a causa di Lily
Più volte
Harry mette in dubbio la fiducia di
Silente per Piton, tuttavia è
stato spiegato nel corso degli anni che era proprio Lily l’unico
motivo per cui il preside di Hogwarts usava Severus come sua spia.
Un altro modo in cui Silente riusciva a manipolarlo, partendo dalla
radice del suo sentimento e della sua rabbia.
Erano entrambi ottimi studenti di Pozioni
Se vi state chiedendo cosa
avesse legato Severus e Lily,
bene, ecco fornita un’iniziale risposta: erano si amici, ma anche
ottimi studenti della classi di pozioni. Piton, il famoso Principe Mezzosangue, ha creato infatti molte
miscele e perfezionato pozioni già esistenti.
Lily ha sposato il “bullo” del suo miglior amico
James
Potter, anche se è ancora difficile crederlo, è stato uno
degli studenti che si presero più gioco di Piton a
Hogwarts, un vero e proprio bullo che allontanò il
ragazzo dal suo grande amore Lily e finì per
diventare suo marito.
Siamo sicuri che Lily sia riuscita
con il tempo a smussare quei lati più ruvidi del carattere di
James, ma ciò non cambia che fra tutti lei abbia scelto proprio
colui che trattò malissimo il suo migliore amico.
Piton ha cercato in tutti i modi di salvare Lily
Severus
Piton cercò in tutti i modi di salvare la sua amata
Lily chiedendo a Voldemort di risparmiarle la vita, invano. C’è
infatti un momento nei libri in cui il Signore Oscuro dice a Lily
di farsi da parte mentre tenta di uccidere il piccolo Harry, ed è
qui che il bambino sopravvive mentre Lily sceglie di sacrificarsi
per proteggerlo. La richiesta di Piton venne dunque ignorata,
tuttavia quei pochi secondi di “distrazione” hanno inavvertitamente
contribuito a salvare la vita di Harry.
Sono rimasti amici fino al quinto anno di scuola
Lily Evans
e Severus Snape sono stati inseparabili amici
almeno fino al quinto anno di scuola quando, e lo sappiamo grazie
ai ricordi di Piton, il ragazzo scelse di proseguire la strada
delle le Arti Oscure.
Silente usò gli occhi di Lily per manipolare Piton
Albus
Silente è uno dei più grandi manipolatori nel parterre
di personaggi della saga di Harry Potter, e chi ha
letto i romanzi o visto i film lo san bene. Il mago di cui ci
fidavamo ciecamente ha finito per rivelarsi un abile giocatore di
scacchi; così, conoscendo il passato di Piton e il
suo amore per Lily, usò il ricordo degli occhi di Lily per
convincerlo a servire L’Ordine della Fenice.
Lily è la ragione per cui Piton ha protetto Harry
Per anni
Piton ha protetto segretamente Harry, e quest’ultimo gli ha reso omaggio
chiamando suo figlio come il suo professore di Pozioni che aveva
tanto odiato in vita. Ha evitato che morisse per mano di
Voldemort, che si ferisse in battaglia, che non
uscisse vivo dal Torneo Tre Maghi, tutto per amore di sua madre,
rinunciando alla sua stessa sicurezza pur di salvarlo.
Lily fa parte dei peggiori ricordi di Piton
Nonostante i sentimenti
provati, Lily Evans fa parte dei peggiori ricordi
di Piton, come spiegato in Harry Potter e
l’Ordine della Fenice. Severus era infatti vittima di
bullismo e l’umiliazione subita a scuola è sempre stata legata alle
memorie della ragazza e di James Potter.
Piton insegnò la magia a Lily prima di Hogwarts
A quanto pare Lily
Evans, nata in una famiglia di Babbani, non sapeva nulla
di magia finchè non incontro Severus Piton, che le
insegnò quanto più possibile prima di approdare a Hogwarts. Si
trattava infatti del suo primo amico del mondo magico, e
metaforicamente della sua “casa”, laddove la scuola era piena di
sconosciuti e cose mai viste. Un po’ come successo a suo figlio
Harry con Hagrid…
Lily ha sempre visto Piton come un amico
Chiunque avrebbe
romanticamente sperato che tra i due potesse scoppiare un
sentimento diverso dall’amicizia, tuttavia l’infatuazione di
Severus per Lily non è mai andata
a buon fine, proprio perché lei l’ha sempre considerato solo un
amico e confidente.
Piton e Lily erano vicini di casa
L’amicizia tra Lily
Evans e Severus Piton ha origini
antecedenti all’inizio della scuola: i due bambini erano infatti
vicini di casa, e già all’epoca Severus aveva una cotta per la sua
amica sebbene non si fossero mai parlati. Petunia lo accusò persino
di spiarle quando lei e sua sorella giocarono insieme, ed era anche
piuttosto gelosa.
La ABC sta
preparando il pubblico al ritorno di Grey’s
Anatomy 20. La dottoressa Meredith Grey è in
primo piano nel nuovo teaser di Grey’s
Anatomy 20, nonostante Ellen Pompeo sia passata a un ruolo di guest
star per dedicarsi alla serie limitata di Hulu
Orphan. Sebbene Meredith si sia trasferita a
Boston alla fine della stagione 19, sembra che nei prossimi episodi
tornerà a Seattle per visitare il Grey Sloan Memorial Hospital.
Il teaser si apre con Meredith che
sembra chiedere a Miranda Bailey: “Quanto devo
aspettare?“. – Anche se non è chiaro cosa stia aspettando. In
un’altra interazione, la Bailey dice a Meredith che gli
specializzandi “sono nei guai”.
Anche Nick Marsh (Scott Speedman) è
tornato al Grey Sloan e sorveglia gli specializzandi dopo
il finale della stagione 19, quando lui e Meredith si sono
professati reciprocamente a Boston. A proposito degli
specializzandi, sembra che si trovino nel bel mezzo di molte
situazioni problematiche all’interno dell’ospedale.
Jo (Camilla
Luddington) e Link (Chris Carmack) sono ormai una cosa
sola e Richard (James Pickens Jr.) sta lottando con la sua
sobrietà.
Il teaser suggerisce anche un
aggiornamento sul destino di Teddy Altman (Kim
Raver), la cui sorte è stata lasciata in sospeso alla
fine della diciannovesiama stagione quando è collassata dopo aver
lamentato un mal di denti. Alla fine del teaser, Winston (Anthony
Hill) dice che è in “condizioni critiche”. Guardate il teaser
completo qui sotto. Grey’s
Anatomy tornerà sulla ABC il 14 marzo.
https://youtu.be/cCazv4A6-Qw
Quando uscirà la prossima stagione
di Grey’s Anatomy?
Jamie Dornan ha rivelato di aver avuto
un’esperienza inquietante con uno stalker. L’attore irlandese ha
raccontato a
The Independent che un fan di
Cinquanta sfumature di grigio si è presentato alla sua
porta di casa in un incidente avvenuto prima della pandemia.
“Ho avuto una situazione… una
situazione di tipo stalker prima del Covid. È stato davvero
spaventoso. Qualcuno si è presentato a casa mia mentre i miei figli
erano lì“, ha raccontato.
Jamie Dornan ha parlato di questa esperienza
dopo essere stato interrogato sulle cospirazioni dei fan di
Cinquanta sfumature di grigio, che includono
una teoria secondo cui lui e Dakota Johnson sarebbero una coppia reale con
una nidiata segreta di bambini.
Nella realtà, Jamie Dornan è sposato con Amelia Warner,
compositrice ed ex attrice. Insieme hanno tre figlie. “Ho
cercato di mettere dei muri intorno [ai fan], per cercare di non
farli entrare“, ha detto Dornan a The Independent. “Sono
abbastanza bravo a bloccare qualsiasi rumore associato a qualsiasi
fandom, senza lasciare che si ripercuota su di me o, soprattutto,
sulla mia famiglia“.
Jamie Dornan , che dal 1° gennaio sarà
protagonista della seconda stagione del dramma della BBC
The Tourist, ha già tentato di entrare nella mente
di uno stalker per prepararsi a interpretare il serial killer
Paul Spector in The Fall.
Ha raccontato al Los Angeles Times
di aver seguito una donna nella metropolitana di Londra, dicendo
che la sensazione era eccitante in un “modo sporco”. “Ho
mantenuto le distanze… lei è scesa qualche fermata prima di quanto
avessi programmato, così mi sono detto: “Bene, devo impegnarmi”.
L’ho seguita per un paio di angoli di strada e poi mi sono detto:
cosa stai facendo?“, ha raccontato.
“Non sono orgoglioso di me
stesso. Ma penso sinceramente di aver imparato qualcosa, perché
ovviamente non ho mai fatto nulla di tutto ciò. È stato intrigante
e interessante entrare in quel processo di ‘perché la stai
seguendo?’ e ‘cosa stai cercando di scoprire?’“.
È stato diffuso il primo teaser di
9-1-1
7, la nuova stagione di 9-1-1,
che passa dalla Fox alla ABC per la settima stagione, in partenza
il 14 marzo. La breve clip dimostra ancora una volta che nessun
luogo è completamente sicuro.
Athena (Angela
Bassett) e Bobby (Peter Krause) hanno
iniziato una crociera ritardata in luna di miele nel finale della
sesta stagione di 9-1-1 a
maggio. Come suggerisce il trailer, potrebbe essersi trattato di un
grave errore.
“Sono su una nave da crociera,
c’è stata un’esplosione“, urla un passeggero all’operatore del
9-1-1
dopo che un’esplosione ha fatto inclinare la nave. Come in
L’avventura del Poseidon, osserviamo la nave che inizia ad
imbarcare acqua e questa volta non c’è Maureen McGovern ad offrire
speranza.
Tutto quello che sappiamo su 9-1-1
La data di uscita di 9-1-1
7 potrebbe essere intorno alla primavera del 2024.
All’inizio di maggio 2023 è stato riferito che la Fox ha cancellato
9-1-1 dopo sei stagioni e che la stagione 7 sarebbe stata ripresa
dalla ABC. Craig Erwich, presidente del Disney Television Group, ha
dichiarato:
“Grazie alla spinta creativa di
Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear, così come al talento del
cast, 9-1-1 è stato uno dei drammi più significativi e originali
della televisione di rete nelle ultime sei stagioni, e siamo
onorati di portarlo nello stimato gruppo di serie della
ABC“.
9-1-1 è la serie
tv creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim
Minear con Angela
Bassett, Peter Krause, Oliver Stark, Aisha Hinds, Kenneth Choi,
Rockmond Dunbar, Connie Britton, Jennifer
Love Hewitt, Ryan
Guzman, Corinne Massiah, Marcanthonee Jon Reis, Gavin
McHugh e John Harlan Kim.
What If 2×09
si conclude con un’importante resa dei conti multiversale, che
contrappone Strange Supreme a Captain Carter e alla nuova arrivata
nel MCU,
Kahhori. Incapace di riconciliarsi con il suo
dolore, la variante più tragica e oscura di Doctor Strange è infatti tornata per
interferire con l’equilibrio dell’intero multiverso. A tal fine,
spetta a Carter e Kahhori salvare l’intera esistenza e innumerevoli
varianti in questo emozionante finale di stagione.
Come Strange Supreme ha salvato il
suo universo
Come si vede nell’episodio, Strange
Supreme tenta di riportare indietro il suo universo che aveva perso
nella prima stagione di What If.
Accumulando ogni tipo di fonte oscura di potere, Strange ha abusato
delle sue capacità nel tentativo costante di riportare indietro il
suo amore Christine Palmer, morta in questa realtà, anche se la sua
morte era un punto assoluto nel tempo. L’intero universo di Strange
collassò e lui fu l’unico sopravvissuto in un vasto mare di nulla.
Il finale della seconda stagione di What If…? conferma allora che il dolore di
Strange è ancora troppo forte, dato che ora sta cercando di
resuscitare il suo intero universo utilizzando metodi estremamente
oscuri. Tuttavia, è stato solo grazie al sacrificio di Strange che
ha potuto finalmente sconfiggere i suoi demoni e riuscire a
riportare in vita il suo mondo, nel quale Uatu e il Capitano Carter
si ritrovano alla fine dell’episodio.
Il piano di Strange Supreme
Inizialmente, Strange Supreme aveva
dichiarato di essere entrato in azione e di essere impegnato a
contenere gli assassini di tutto il multiverso. Tuttavia, la nuova
missione di Strange è molto più grande, più oscura e molto meno
altruistica di quanto avesse inizialmente lasciato intendere a
Captain Carter. Catturando sia varianti di eroi
che di cattivi, Strange era semplicemente alla ricerca di esseri
potenti per alimentare una fucina multiversale che aveva costruito
nella speranza di far risorgere il suo universo (e quindi di
riportare in vita Christine Palmer).
Come Captain Carter e Kahhori hanno
sconfitto Strange Supreme
Avendo recuperato le Pietre
dell’Infinito dalla variante di Erik Killmonger della prima
stagione, Captain Carter era già abbastanza
potente. Peggy e Kahhori si armano ora di altre
reliquie importanti come la corona di Hela, la spada di una
variante di Hulk-Thor, una versione di Mjolnir, i Dieci Anelli e
altro ancora. Fortunatamente, Kahhori è riuscita a rispedire tutte
queste varianti nelle loro realtà d’origine prima che potessero
essere alimentate dalla fucina multiversale di Strange. Anche se
Strange Supreme si era trasformato in un enorme demone alato di
pura oscurità e dolore, Carter riesce a metterlo temporaneamente
fuori gioco con un solo pugno, avendo tutte e sei le Pietre
dell’Infinito strette nella sua mano. Questo ha creato un’apertura
per Peggy, che ha a quel punto cercato di raggiungere Strange e
l’uomo che era una volta.
Il futuro di Captain Carter e
dell’Osservatore
Dopo aver accettato di riportare
finalmente a casa il Captain Carter in What If
2×09, Uatu intende riportare Peggy direttamente nella sua
realtà originale. Tuttavia, Captain Carter suggerisce di prendere
una strada panoramica per vedere cos’altro potrebbe esserci là
fuori prima che venga mostrato il nuovo albero multiversale del
MCU,
visto per la prima volta nel finale della seconda stagione di Loki. Si tratta di un
forte richiamo alla terza stagione di What If…?, che è
già stata confermata. A tal proposito, è già stata diffusa una clip
di un prossimo episodio con protagonisti Bucky
Barnes e Red Guardian. Vale però la pena
notare che questa clip è probabilmente tratta dall’episodio che è
stato confermato essere stato rimandato alla terza stagione, quindi
potrebbe passare ancora del tempo di vederlo effettivamente su
Disney+.
Ryan Reynolds conclude l’anno stuzzicando i
fan di Deadpool con una nuova foto dell’attore che
indossa il costume del supereroe in Deadpool 3.
Mentre il 2023 volge al termine,
Reynolds sta riflettendo sull’anno e ha condiviso sui social media
alcuni dei suoi momenti preferiti. Nel carosello di foto che ha
condiviso c’è un’immagine di Reynolds che indossa il costume di
Deadpool senza la maschera facciale.
“Grazie 2023 parte 1. In ordine
sparso. Ho trascorso la maggior parte dell’anno lavorando e
giocando con le persone che [amo]“, ha commentato il post su
Instagram.
Deadpool 3 arriverà nelle sale il 26
luglio 2024. Con il crescere dell’entusiasmo per il film, crescono
anche le fughe di notizie dal set del film. Di recente Ryan Reynolds ha invitato le persone a non
postare foto del cast durante le riprese per non rovinare il
film.
“Le sorprese fanno parte della
magia dei film in sala. Per noi è importante girare il nuovo film
di Deadpool in ambienti reali e naturali, utilizzando effetti
pratici, invece di girare il film in interni e in digitale. I
teleobiettivi continuano a rovinare le sorprese e a creare una
situazione difficile per tutti“, ha condiviso Reynolds sulle
sue Instagram Stories all’inizio del mese.
E ha continuato: “Speriamo che
alcuni siti web e canali sociali non mostrino le immagini prima che
siano pronte. Il film è costruito per la gioia del pubblico e la
nostra massima speranza è quella di preservare il più possibile
questa magia per il film finito e per il grande schermo”. Parte del
motivo per cui le persone pubblicano gli spoiler è perché sono
eccitate. Mi rendo conto che non si tratta di problemi del mondo
reale e che si tratta di problemi che rientrano nel novero dei
“buoni problemi”. Amo fare questo film“.
Chi c’è in Deadpool 3?
Deadpool 3
riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia
dell’atteso progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men
della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e
Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool 3
uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.
Che sollievo chiudere la porta del
2023, un annus horribilis per l’industria dell’entertainment
(e per il mondo). Dopo che il doppio sciopero ha di fatto bloccato
la maggior parte della produzione da maggio a novembre, le porte si
sono riaperte su un panorama che è stato cambiato per sempre. In
termini pratici per questa anteprima televisiva del 2024, gli
spettatori dovrebbero iniziare a vedere meno programmi a partire
dal prossimo anno. Ma è anche probabile che nessuno se ne accorgerà
data la quantità di contenuto che comunque arriverà nelle nostre
case.
Infatti, uno dei risultati
tangibili degli scioperi è che gli show che avrebbero dovuto
debuttare nell’autunno del 2023, come “True
Detective: Night Country” della HBO e
“Feud:
Capote vs. The Swans” – sono stati spostati all’anno
nuovo, e il risultato è un’ammucchiata pazzesca a gennaio, come
potrete vedere qui sotto. Ecco tutte le serie tv più attese del
2024.
The Brothers Sun, 4 gennaio, Netflix
Michelle Yeoh è la protagonista di questo
dramma d’azione, nel ruolo di una donna intelligente che si è
lasciata alle spalle il pericoloso mondo criminale di Taiwan per
costruire una nuova vita per suo figlio a Los Angeles. Tutto cambia
quando il figlio maggiore, un criminale incallito, torna in
California per proteggere la sua famiglia dopo che il padre, un
boss del crimine, è stato ucciso da un assassino. La serie di otto
episodi è creata da Byron Wu e Brad Falchuk.
Grimsburg, 7 gennaio, Disney+
Jon Hamm è il protagonista e produttore
esecutivo di questa serie animata che segue il detective Marvin
Flute che torna nella città di Grimsburg, “dove tutti hanno un
segreto”, per dimostrare di avercela fatta alla sua ex moglie, al
figlio instabile e ai colleghi detective.
ECHO, 10 gennaio, Disney+
Basata su Maya Lopez (Alaqua Cox),
che ha fatto il suo debutto in Hawkeye del 2021, la serie
di cinque episodi è la prima produzione Marvel che rilascia tutti gli
episodi in una sola volta. È anche la prima ad avere un rating
TV-MA e ad essere guidata da un personaggio sordo e nativo
americano. Nella serie Echo, Maya torna a
casa per affrontare la sua famiglia e la sua eredità, mentre viene
inseguita dal Wilson Fisk di
Vincent D’Onofrio (un personaggio introdotto in
“Daredevil”).
In questo prequel del film
“Ted”
del 2012, il creatore e doppiatore Seth MacFarlane è tornato,
questa volta nel 1993, quando vive a casa sua, nel Massachusetts,
con il suo migliore amico John, i genitori di John e un cugino. Con
una sorpresa per nessuno, il momento di fama di Ted è passato e lui
non ha la migliore influenza sui suoi amici.
Criminal Record, 12 Gennaio, Apple
TV+
Il thriller poliziesco in otto
episodi, ambientato nella Londra contemporanea, segue due detective
– una giovane donna all’inizio della sua carriera e un uomo ben
inserito che protegge la sua eredità – riuniti per un vecchio caso
di omicidio.
Cast: Peter Capaldi, Cush Jumbo,
Charlie Creed-Miles, Dionne Brown, Shaun Dooley, Stephen
Campbell-Moore, Zoë Wanamaker, Rasaq Kukoyi, Maisie Ayres, Aysha
Kala, Cathy Tyson, Tom Moutchi
The Traitors, 12 gennaio,
Peacock
Dopo il grande successo della prima
stagione, “The Traitors” è tornato per un secondo round – questa
volta con un cast di tutte le demi-celebrità, avendo eliminato la
presenza di persone normali nel gruppo. Girato nel castello di
Ardross, nelle Highlands scozzesi, il nuovo cast comprende le star
di “The Challenge” Johnny “Bananas” Devenanzio, Trishelle
Cannatella e C.T. Tamburello; le leggende del “Grande Fratello” Dan
Gheesling e Janelle Pierzina; le veterane di “Survivor” Parvati
Shallow e Sandra Diaz-Twine e le nuove leve di Bravo Tamra Judge,
Shereé Whitfield e Larsa Pippen.
True Detective: Night Country, 12
gennaio, HBO/SKY
È arrivata la quarta stagione di
“True Detective“, questa volta ambientato a Ennis,
in Alaska. Guidato da Jodie Foster e Kali
Reis nei panni di Liz Danvers ed Evangeline Navarro, il
dramma in sei episodi segue la ricerca da parte dei detective degli
otto uomini scomparsi che gestiscono la stazione di ricerca artica
di Tsalal. Per farlo, devono “scavare nelle verità tormentate
che giacciono sepolte sotto i ghiacci eterni“.
Death and Other Details,
Disney+
Un mistero di omicidio ambientato
su uno sfarzoso transatlantico del Mediterraneo, “Morte e altri
dettagli” è incentrato su Imogene Scott (Violett Beane), che
diventa la principale sospettata – tra tutti gli altri ospiti
coccolati e i membri dell’equipaggio esausti. Deve collaborare con
un uomo che odia, il più grande detective del mondo, per dimostrare
la sua innocenza.
Il dramma familiare con un
misterioso intreccio di viaggi nel tempo torna con la seconda
stagione, riprendendo il cliffhanger che ha chiuso la prima
stagione. Dopo essersi riunita con la madre (Andie MacDowell), Kat
(Chyler Leigh) afferma di sapere dove si trova il fratello
scomparso e giura di riportarlo a casa, mentre la scoperta della
figlia sedicenne potrebbe aiutarla: può viaggiare tra il passato e
il presente grazie a uno stagno sul terreno di famiglia.
Ispirata alla vita della creatrice
del cartello Griselda Blanco, la serie limitata
drammatica si concentra sulla Blanco (Sofia
Vergara, anche produttrice esecutiva) nella Miami
degli anni ’70-’80, mentre usa il suo fascino per destreggiarsi tra
affari e famiglia, guadagnandosi il soprannome di “Madrina”.
Expats, 26 gennaio, Prime
Video
Expats è
interpretata dall’attrice Premio Oscar e premiata agli Emmy
Nicole Kidman (Big Little Lies – Piccole
grandi bugie, The Undoing), Sarayu
Blue (Non ho mai…, Giù le mani dalle nostre
figlie), Ji-young Yoo (Girl Power – La
rivoluzione comincia a scuola, Smoking Tigers),
Brian Tee (Chicago Med, Tartarughe
Ninja – Fuori dall’ombra), e Jack Huston
(House of Gucci, Fargo). Nicole Kidman e Lulu Wang sono inoltre
executive producers della serie.
Ambientata nella vibrante e
tumultuosa Hong Kong del 2014, Expats ha per protagoniste
tre donne americane: Margaret (Nicole
Kidman), Hilary (Sarayu Blue) e Mercy
(Ji-young Yoo), le cui vite si intrecciano in seguito ad
un’improvvisa tragedia familiare. La serie si interroga sul
privilegio ed esplora quel che accade quando la linea di
demarcazione fra vittimismo e colpevolezza si fa sfumata.
Completano il cast Brian Tee, nel ruolo di Clarke (marito di
Margaret), e Jack Huston, nei panni di David (consorte di
Hilary).
Masters of the Air, 26 gennaio,
Apple TV+
Basata sull’omonimo libro di
Donald L. Miller e sceneggiato da John
Orloff, Masters
of the Air segue gli uomini del 100° Gruppo
Bombardieri (il “Bloody Hundredth”) alle prese con pericolosi raid
di bombardamento sulla Germania nazista in condizioni proibitive,
dovute al gelo, alla mancanza di ossigeno e al terrore di un
combattimento condotto a 25.000 piedi di altezza. La
rappresentazione del prezzo psicologico ed emotivo pagato da questi
giovani uomini che hanno contribuito a distruggere l’orrore del
Terzo Reich di Hitler è al centro della storia di Masters
of the Air. Alcuni furono abbattuti e catturati; altri
furono feriti o uccisi. Altri ancora ebbero la fortuna di tornare a
casa. Indipendentemente dal destino individuale, tutti hanno
ricevuto un tributo.
Feud: Capote vs. The Swans, 31
gennaio, Disney+
Ambientato negli anni ’70,
Feud:
Capote vs. The Swans è basato sul libro bestseller di
Laurence Leamer Capote’s Women: A True Story of Love,
Betrayal, and a Swan Song for an Era. Ruota attorno al
litigio tra Capote e le sei donne mondane che
originariamente lo consideravano un amico. Nel cast
Tom Hollander nel ruolo di Truman Capote, Naomi Watts nel ruolo di Barbara “Babe” Paley,
Diane Lane nel ruolo di Slim Keith, Chloë Sevigny nel ruolo di CZ Guest,
Calista Flockhart nel ruolo di Lee Radziwill,
Demi Moore nel ruolo di Ann “Bang-Bang”
Woodward, Molly Ringwald nel ruolo di Joanne
Carson, Treat Williams nel ruolo di Bill Paley,
Joe Mantello nel ruolo di Jack Dunphy e
Russell Tovey nel ruolo di John O’Shea.
Genius: MLK/X, 1 febbraio,
National Geographic (Disney+)
Per la prima volta, la serie
antologica si concentrerà su due geni: Malcolm X e il
Dr. Martin Luther King Jr. e seguirà il modo in cui
ciascuna delle loro filosofie ha aiutato l’America nel Movimento
per i Diritti Civili. La Imagine Television di Brian Grazer e Ron
Howard produce la serie insieme a Kristen Zolner, Reggie Rock
Bythewood e Gina Prince-Bythewood. Raphael Jackson Jr. e Damione
Macedon sono showrunner e produttori esecutivi.
Una nuova versione del film del
2005 con Brad Pitt e Angelina Jolie, che vede
protagonisti due sconosciuti che ottengono un lavoro in un’agenzia
di spionaggio e devono lavorare insieme come coppia di marito e
moglie. Ogni settimana, i due affrontano una nuova missione e si
trovano ad affrontare una nuova relazione che assomiglia a quella
reale quando iniziano a provare dei sentimenti.
One Day, 8 Febbraio, Netflix
Ludovic Robert/Netflix
One Day narra la storia di Emma
Morley e Dexter Mayhew, che si parlano per la prima volta il 15
luglio 1988, la sera della loro laurea. La mattina seguente
prendono strade diverse, ma dove saranno in questo giorno ordinario
il prossimo anno, l’anno dopo e ogni anno successivo? In ogni
episodio ritroviamo Dex ed Em in questo giorno particolare, un anno
più vecchi, mentre crescono e cambiano, si ritrovano e si separano,
vivono gioie e delusioni. One Day è una storia d’amore che copre un
periodo di decenni tratta dal bestseller internazionale di David
Nicholls.
Tracker, CBS
Dopo “This Is Us”, Justin
Hartley ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista
dopo il Super Bowl. In “Tracker“, tratto dal romanzo di Jeffery
Deaver “The Never Game”, Hartley interpreta il sopravvissuto
Colter Shawn, che usa le sue “esperte capacità di
localizzazione per aiutare sia i cittadini privati che le forze
dell’ordine a risolvere i misteri, e nel frattempo trova il tempo
per aiutare anche una famiglia spezzata”.
Avatar – La leggenda di Aang, 22
Febbraio, Netflix
Acqua. Terra. Fuoco. Aria. Una
volta le quattro nazioni vivevano in armonia e l’Avatar, il
dominatore di tutti e quattro gli elementi, manteneva la pace tra
loro. Ma tutto è cambiato quando la Nazione del Fuoco ha attaccato
i Nomadi dell’Aria annientandoli e compiendo così il primo passo
verso la conquista del mondo. L’attuale incarnazione dell’Avatar
non è ancora emersa e il mondo ha perso la speranza.
Ma come un bagliore nell’oscurità,
la speranza si riaccende quando Aang (Gordon Cormier), un giovane
Nomade dell’Aria nonché l’ultimo della sua specie, si risveglia per
assumere il ruolo che gli spetta come prossimo Avatar. Insieme ai
suoi nuovi amici Sokka (Ian Ousley) e Katara (Kiawentiio), fratelli
e membri della Tribù dell’Acqua del Sud, Aang intraprende una
missione fantastica e ricca di azione per salvare il mondo e
contrastare il temibile assalto del Signore del Fuoco Ozai (Daniel
Dae Kim). Ma non sarà un compito facile, dal momento che il
principe ereditario Zuko (Dallas Liu) è determinato a catturarli.
Avranno infatti bisogno dell’aiuto dei numerosi alleati e dei
pittoreschi personaggi che incontreranno lungo il cammino.
The Walking Dead: The Ones Who
Live, 25 Febbraio, Disney+
Photo : Gene Page/AMC
Rick e Michonne sono finalmente
tornati insieme. Nell’ultimo spinoff di “Walking
Dead“, i personaggi sono stati catapultati in un mondo
mutato anni dopo la loro devastante separazione. Ora devono
ritrovare se stessi e l’altro in una situazione mai vista prima.
Come chiede AMC, “Sono nemici? Amanti? Vittime?
Vittoriosi? Senza l’altro, sono ancora vivi – o scopriranno che
anche loro sono i Walking Dead?“
Da tempo in lavorazione, questa
serie limitata, adattamento del romanzo di James Clavell, è
ambientata nel Giappone del 1600, all’alba di una guerra civile
durante la quale Lord Yoshii Toranaga (Hiroyuki Sanada) lotta per
la sua vita dopo che il Consiglio dei Reggenti gli si è rivoltato
contro. Quando una misteriosa nave arriva in un vicino villaggio di
pescatori, il pilota della nave porta con sé dei segreti che
potrebbero aiutare Toranaga. Molto diverso dalla miniserie campione
d’incassi del 1980 sulla NBC, questo “Shōgun” ruota attorno ai
personaggi giapponesi.
Proveniente dall’universo di “The
Good Wife” e “Good Fight”, “Elsbeth” mette in primo piano la
Elsbeth Tascioni di Carrie Preston, nei panni di un’avvocatessa non
convenzionale e di New York City, che usa i suoi interessi
particolari per aiutare la polizia di New York a catturare i
criminali. Nella vena di “Poker Face” e, prima ancora, di
“Columbo”, “Elsbeth” utilizza l’approccio “howcatchem” ai misteri
dello show.
The Regime, 3 marzo, HBO/SKY
The Regime
racconta un anno tra le mura del palazzo di un moderno regime
europeo mentre inizia a sgretolarsi. Insieme a Kate Winslet nel cast
Matthias Schoenaerts (Le regole del caos),
Guillaume Gallienne (Yves Saint Laurent),
Andrea Riseborough (Birdman), Martha
Plimpton (I Goonies) e Hugh Grant (Wonka,
Notting Hill).
9-1-1, Grey’s Anatomy,
Disney+
Parte della programmazione
autunnale della ABC debutterà a marzo, grazie al doppio sciopero.
“9-1-1”, che ha trasmesso le sue prime sei stagioni su
Fox, debutterà ufficialmente sulla ABC il 14 marzo, seguito da
nuovi episodi di “Grey’s Anatomy” e “Station 19”. Per
quest’ultima si tratterà della stagione finale.
Manhunt, 15 Marzo, Apple TV+
Basato sul bestseller “Manhunt: The
12-Day Chase for Lincoln’s Killer”, questo thriller racconta la
storia della caccia di Edwin Stanton a John Wilkes Booth, dopo
l’assassinio di Abraham Lincoln. I primi due episodi vengono
trasmessi insieme, seguiti da una serie di episodi settimanali ogni
venerdì.
Palm Royale, 20 Marzo, Apple
TV+
Liberamente basata sul romanzo di
Juliet McDaniel “Mr. and Mrs. American Pie”, la commedia a stelle e
strisce è la storia di Maxine Simmons (Kristen Wiig), una donna che
cerca di entrare nell’alta società di Palm Beach e di dimostrare di
essere una di quelle che hanno, pur vivendo la vita di chi non
ha.
Il problema dei 3 corpi, 21 marzo,
Netflix
Basata sulla serie di libri
best-seller di Cixin Liu “Il problema dei tre corpi”, la serie
fantascientifica è stata ideata dai produttori esecutivi di
“Game of
Thrones” David Benioff e D.B. Weiss, insieme ad Alexander Woo,
e ha come protagonista John Bradley, veterano di
“Game of
Thrones“. La storia segue un gruppo di cinque ex colleghi e
brillanti scienziati che si riuniscono per affrontare una forza
esterna che minaccia l’umanità.
Fallout, 12 Aprile, Prime
Video
Dai creatori di “Westworld”
Jonathan Nolan e Lisa Joy, “Fallout” si basa
sulla serie di videogiochi e racconta la storia di chi ha e di chi
non ha, ambientata 200 anni dopo l’apocalisse. I cittadini di Los
Angeles vivono in rifugi sotterranei per evitare banditi, mutanti e
radiazioni dopo l’annientamento nucleare.
Bridgerton 3, 16 Marzo,
Netflix
Da Shondaland e dalla nuova
showrunner Jess Brownell, Bridgerton torna per la una terza stagione e trova
Penelope Featherington (Nicola Coughlan) che dopo aver sentito le
parole denigratorie di Colin Bridgerton (Luke Newton) nei suoi
confronti ha finalmente accantonato la cotta di lunga data per lui.
Penelope ha tuttavia deciso che è arrivato il momento di trovare un
marito che le garantisca sufficiente indipendenza per continuare la
sua doppia vita come Lady Whistledown, lontano dalla madre e dalle
sorelle. Ma la mancanza di autostima fa sì che i suoi tentativi di
sposarsi falliscano clamorosamente.
Nel frattempo Colin è tornato dai
suoi viaggi estivi con un nuovo look e un atteggiamento molto
spavaldo, ma è avvilito nel constatare che Penelope, l’unica
persona che lo ha sempre apprezzato così com’era, gli sta dando il
benservito. Desideroso di riconquistare la sua amicizia, Colin si
offre di farle da mentore per aiutarla a trovare fiducia in se
stessa e quindi un marito. Ma quando le sue lezioni iniziano a
sortire un effetto anche troppo positivo, Colin è costretto a
chiedersi se i suoi sentimenti per la ragazza siano davvero solo
amichevoli. A complicare le cose per Penelope interviene la rottura
con Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amica in un
posto molto improbabile. Inoltre, la sua presenza sempre maggiore
nell’alta società le rende ancora più difficile mantenere segreto
il suo alter ego di Lady Whistledown.
“Marty mi paragona a un
miniaturista fiammingo. Lui sarebbe più il tipo che dipinge
affreschi rinascimentali“, ha detto Schrader. “Dategli 200
milioni di dollari e inevitabilmente ne uscirà un buon film. Detto
questo, avrei preferito che Leonardo DiCaprio interpretasse il
ruolo del poliziotto in ‘Killers of the Flower Moon’
piuttosto che quello dell’idiota. Passare tre ore e mezza in
compagnia di un idiota è molto tempo“.
Martin Scorsese aveva inizialmente previsto
che Leonardo DiCaprio interpretasse l’agente
dell’FBI Tom White in
Killers of the Flower Moon. Il regista ha trascorso
due anni a lavorare su una sceneggiatura di “Flower Moon” dal punto
di vista di White, che ha preso il comando delle indagini su una
serie di omicidi tra gli Osage negli anni Venti. All’inizio di
quest’anno il regista ha raccontato all’Irish Times che è stato
Leonardo DiCaprio a chiamarlo personalmente
per chiedere un cambio di sceneggiatura. L’attore voleva invece
interpretare Ernest Burkhart.
“Io e [il mio co-sceneggiatore]
Eric Roth abbiamo parlato di raccontare la storia dal punto di
vista degli agenti del Bureau che arrivano per indagare“, ha
detto Scorsese. “Dopo due anni di lavoro sulla sceneggiatura,
Leo venne da me e mi chiese: “Dov’è il cuore di questa storia?”.
Avevo avuto incontri e cene con gli Osage e ho pensato: ‘Beh, la
storia è quella’. La vera storia, secondo noi, non veniva
necessariamente dall’esterno, con il Bureau, ma piuttosto
dall’interno, dall’Oklahoma“.
Ernest Burkhart è
un veterano della Prima Guerra Mondiale che viene coinvolto
nell’avido piano dello zio per derubare la Nazione Osage delle sue
ricchezze. La lealtà di Ernest fu messa alla prova quando sposò una
ricca donna Osage di nome Mollie (Lily
Gladstone). Jesse Plemons è subentrato nel ruolo
di Tom White, ora un ruolo secondario, nella nuova
versione di
Killers of the Flower Moon.
Martin Scorsese ha dichiarato a settembre alla
rivista Time che mentre scriveva la sceneggiatura originale di
Killers of the Flower Moon si era reso conto che
“stava facendo un film su tutti i bianchi… cioè stavo adottando
un approccio dall’esterno, il che mi preoccupava“.
“Non mi sembrava che andasse al
cuore della questione“, ha detto poi Leonardo DiCaprio a British Vogue a proposito
della prima sceneggiatura. “Non eravamo immersi nella storia
degli Osage. C’era una piccolissima scena tra Mollie ed Ernest che
ha suscitato una tale emozione in noi durante la lettura, e abbiamo
iniziato a penetrare in quella relazione, perché era così contorta
e bizzarra e diversa da qualsiasi cosa avessi mai sperimentato
prima“.
Lo sceneggiatore di Batman ReturnsDaniel
Waters ha partecipato a una recente discussione sulle
discussioni sul sequel diretto da Tim Burton (via IndieWire) e ha rivelato le
visioni contrastanti dei collaboratori per un progetto spinoff
incentrato sulla Catwoman di Michelle Pfeiffer. Waters aveva in mente una
rivisitazione in chiave satirica del genere dei film a fumetti, a
suo dire più simile a “The
Boys” di Prime Video, ma Tim Burton aveva in mente qualcosa di molto
più rischioso.
“Voleva fare un film in bianco
e nero da 18 milioni di dollari, come l’originale ‘Cat People’, con
Selina che vive in una piccola città“, ha detto Waters. “E
io volevo fare un film su ‘Batman’ in cui la metafora fosse su
‘Batman’. Così l’ho fatta trasferire in una versione di Los Angeles
di Gotham City, gestita da tre supereroi stronzi. Era “The
Boys” prima di “The
Boys”. Ma si è stancato di leggere la mia
sceneggiatura“.
Sembra che Waters abbia sempre
voluto dare ai suoi film di supereroi un tocco satirico più cupo.
Per IndieWire: “Waters ha dichiarato che la bozza originale
della sceneggiatura di ‘Batman Returns’ conteneva numerose
frecciatine al primo film di Burton ‘Batman’, un successo di
merchandising del 1989 e un film che Waters ritiene ‘schifoso’.
Originariamente Batman Returns doveva aprirsi con il logo dell’Uomo
Pipistrello, che si sarebbe rivelato un negozio di merchandising
nell’universo, con Batman che faceva diversi riferimenti allo
sfruttamento del merchandising durante il film. Tuttavia, la star
del film
Michael Keaton ha convinto Waters a tagliare le frecciatine dal
film“.
“[Michael] Keaton disse: ‘È una
cosa molto intelligente. Taglialo“”, ha ricordato Waters.
Per quanto riguarda “Batman
Returns“, il sequel del supereroe che Waters e Burton sono
riusciti a realizzare insieme, lo sceneggiatore ha ricordato il
contraccolpo che il film del 1992 ricevette dai fan dei fumetti,
poiché la loro sceneggiatura non adattava fedelmente le storie di
Catwoman o del Pinguino (Danny
DeVito).
“È stato un incarico strano,
nel senso che non dovevo accontentare nessuno se non Tim Burton.
Prima di internet, non dovevi andare davanti a un tribunale e dire
cosa stavi facendo: erano solo due ragazzi in una stanza che
facevano riff. Non sapevamo un cazzo dei cattivi di Batman“,
ha detto Waters. “Non capivamo bene l’intera faccenda dei
fumetti. Ho appena scoperto che DC Comics sta per Detective
Comics.
“La questione di ‘Batman
Returns’ è che siamo stati attaccati dai fan di Batman perché
pensavano: ‘Questo è solo il secondo film di Batman, che cazzo
state facendo? State già andando fuori strada“, ha continuato
Waters. “Ora ci sono tipo 50 film di Batman, è come se
dicessero: ‘Ehi, è stato piuttosto interessante‘”.
Fine anno, tempo di bilanci e di
buoni propositi, tempo di Top 10 cinematografiche
che risultano sempre un passatempo divertente e appassionante per i
fan della settima arte. Quest’anno la redazione di Cinefilos.it propone non una sola
classifica ma una per redattore. Lo scopo principale è dare voce e
risalto alle singole unicità che compongono la nostra famiglia, ma
soprattutto offrire anche il maggior numero di film “notevoli” che
sono arrivati in Italia (o dall’Italia) dal 1° gennaio al 31
dicembre 2023.
Che sia sala o piattaforma, ogni
redattore ha compilato la sua Top 10 seguendo
questa unica regola (con l’eccezione di Adriano
Ercolani che, essendo “inviato a New York”, ha fatto
riferimento alla distribuzione USA) per offrire ai nostri lettori
più possibilità di scovare, tra titoli acclamati e imprescindibili,
piccole curiosità e perle nascoste da recuperare nelle prossime
settimane. Ecco le Top 10 dei membri della
redazione di Cinefilos.it (in ordine
alfabetico):
Quante volte il burattino Pinocchio
è stato protagonista di lungometraggi per il cinema? Numerosi sono
i film a lui dedicati, da quello d’animazione della Walt Disney
risalente al 1940 al Pinocchio in carne ed ossa di Roberto Benigni del 2002, solo per citare due
tra i tanti. Tra i più recenti vi sono però il Pinocchio
di Robert Zemeckis, con Tom Hanks nel ruolo di
Geppetto, e il Pinocchiodi Guillermo Del Toro in chiave dark,
mentre in Italia l’ultimo film ad aver portato sul grande schermo
il celebre personaggio è stato il Pinocchio
(qui la recensione) di Matteo Garrone.
Un fantasy in live-action di produzione italiana visivamente ricco
di magia.
Garrone, che era reduce dal successo
di Dogman, affermò di aver
sempre desiderato poter trasporre al cinema il romanzo per ragazzi
di Carlo Collodi, mantenendosi però fedele a
questo nel farne un racconto cupo e ricco di tutti quegli elementi
spesso trascurati. Con un budget di 11 milioni di dollari, il suo
Pinocchio vanta così grandi ricostruzioni scenografiche, una
colonna sonora di prim’ordine composta dal premio Oscar
Dario Marianelli, e un lavoro sui costumi e il
trucco poi candidato ai premi Oscar. Tutto ciò per raccontare una
storia nota a tutti sono un punto di vista nuovo, comprensivo della
crudetà del racconto originale.
Apprezzato da adulti e bambini, il
Pinocchio
di Garrone è stato uno dei maggiori successi italiani dell’anno,
con un incasso di oltre 15 milioni di euro. Il merito va tanto alla
visione del regista sulla storia quanto agli straordinari
interpreti che vi hanno preso parte. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alle location del film. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
La trama di Pinocchio
La vicenda, nota a tutti, è quella
di Geppetto, un povero falegname celibe ridotto
alla povertà che, dopo aver assistito ad uno spettacolo di
marionette, decide di costruirsi un burattino di legno per poterne
fare la sua fonte di guadagno e sostentamento. Il tronco che
acquista per intagliare il pupazzo, tuttavia, ha qualcosa di magico
e nel momento in cui l’uomo ne ricava la marionetta desiderata si
rende conto di come questa sia dotata di vita propria. Geppetto
chiama così il suo burattino con il nome di
Pinocchio, il quale diventa per l’anziano un
figlio a tutti gli effetti. Da quel momento Geppetto lo cresce
dunque istruendolo come meglio può cercando di tenerlo lontano dai
guai.
La curiosità di Pinocchio per il
mondo, tuttavia, è troppo forte e ben presto il giovane burattino
oltrepasserà i limiti imposti dal padre per intraprendere nuove
avventure. Nel corso di queste incontrerà personaggi poco
raccomandabili come il Gatto e la
Volpe, il monello Lucignolo e lo
spaventoso Mangiafuoco. Potrà però contare anche
sull’aiuto della Fata Turchina, grazie alla quale
riuscirà ritrovare la retta via. Nel corso della sua avventura,
inoltre, Pinocchio maturerà sempre di più il desiderio di tornare a
casa da suo padre Geppetto, ed è verso quella meta che si
concentreranno tutti i suoi sforzi, incontrando pericoli e
attraversando luoghi straordinari.
Pinocchio: il cast di attori del film
Per dar vita a Pinocchio, Garrone ha
condotto una lunga ricerca con l’obiettivo di trovare l’interprete
più adatto. La scelta è infine ricaduta sul giovane
Federico Ielapi, che al momento delle riprese
aveva appena 8 anni. Nonostante la giovane età, si tratta di un
bambino con alle spalle già diverse prove attoriali in film come
Quo vado? e Brave ragazze, ma anche
nella fiction Don Matteo. Quella in Pinocchio è stata una
sfida non da poco per Ielapi, che si è dovuto sottoporre ogni
giorno a 4 ore di trucco al fine di ottenere l’aspetto del celebre
burattino. Accanto a lui, nel ruolo della Fata Turchina vi è da
prima Alida Baldari Calabria per la versione
bambina, e poi Marine Vacth
per la versione adulta.
Ad interpretare Geppetto si ritrova
invece Roberto
Benigni, il quale è così passato dall’aver
interpretato Pinocchio nel 2002 all’interpretare il falegname padre
del protagonista. Per la sua interpretazione, Benigni ha poi
ottenuto una nomination come miglior attore non protagonista ai
David di Donatello. Nel film si ritrovano poi Rocco Papaleo
nei panni del Gatto e Massimo Ceccherini in quelli
della Volpe. Gigi Proietti,
invece, qui in una delle sue ultime interpretazioni, è Mangiafuoco.
Davide Marotta è il Grillo Parlante, mentre
Paolo Graziosi è Mastro Ciliegia. Alessio
Di Domenicantonio, infine, interpreta il pestifero
Lucifero.
Pinocchio: le location del
film
Con l’obiettivo di essere quanto più
fedele possibile alle ambientazioni descritte da Collodi, Garrone
ha condotto una ricerca sulle location che realmente potrebbero
aver ispirato lo scrittore. Avvicinandosi a questi luoghi, Garrone
ha deciso di ricostruire il villaggio di Geppetto nel borgo
medievale di La Fratta, a
Sinalunga, in Toscana. Per
il teatro di Mangiafuoco, invece, è stato scelto
il Teatro cittadino di Nojano, il teatro più
piccolo del mondo che si trova a Noicattaro,
in provincia di Bari, in Puglia. Ulteriori
riprese sono poi state fatte al Parco Nazionale
dell’Alta Murgia, ma anche Altamura e
Gravina in Puglia. Il Paese dei Balocchi, infine,
è stato ricostruiro tra Ostuni e
Fasano.
Il trailer di Pinocchio e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Pinocchio
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Google Play, Prime Video e Now. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di sabato 30 dicembre alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
Tutti ricordano il film Una settimana da Dio,
popolarissima commedia dove l’attore Jim Carrey
acquisisce i poteri di Dio per poterli usare a proprio vantaggio,
imparando però da ciò una profonda lezione. Lungometraggio di
grandissimo successo, questo ha avuto, a quattro anni di distanza,
un sequel intitolato Un’impresa da Dio.
Uscito nel 2007 e diretto anch’esso da Tom
Shadyac, questo non ha però per protagonista il simpatico
giornalista Bruce, bensì quello che nel film del 2003 era il suo
antagonista, l’antipatico Evan Baxter. Redentosi, è lui a ricevere
un’importante missione divina. Più che di un vero e proprio sequel,
dunque, si potrebbe parlare di uno spin-off.
L’originale sceneggiatura del film,
in realtà, non aveva nulla a che fare con il titolo con
protagonista Carrey. Questa era stata scritta, con il titolo
The Passion of the Ark come semplice rilettura
contemporanea dell’Arca di Noè. Acquistata dalla Universal, questa
è poi stata riscritta come sequel da Steve
Oedekerk, già sceneggiatore del film del 2003. Questo
nuovo progetto, però, a differenza del precedente è stato
caratterizzato dalla massiccia presenza di effetti speciali e dalla
ricostruzione dell’Arca riscontrabile nel film. Ciò ha portato il
budget a lievitare fino alla somma di 175 milioni, una cifra
insolita per una commedia.
Proprio a causa di tale ricco
budget, Un’impresa da Dio faticò ad affermarsi come un
successo, arrivando appena a ricoprire i propri costi di
produzione. L’assenza di precisi elementi del precedente film non
permisero a questo nuovo di affermarsi come meritava. Ancora oggi è
infatti un titolo comico che ben riflette su tematiche urgenti,
dall’ambientalismo alla condotta umana. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Un’impresa da Dio
Protagonista del film è Evan
Baxter, giornalista ex conduttore televisivo da poco
eletto come deputato nel Congresso di Washington D.C. Qui egli si
propone di usare il proprio potere politico per fare del bene e
l’incontro con il capo del Congresso Long sembra
fargli guadagnare un potente alleato per promuovere i propri fini
altruistici. Tuttavia, Evan scopre ben presto di essere destinato a
tutt’altro tipo di imprese. Egli riceve infatti una chiamata
nientemeno che da Dio in persona, il quale gli
comunica di essere stato scelto per svolgere un compito di
fondamentale importanza per l’umanità, costruire una nuova “Arca”
come alcuni millenni fa fece Noè.
Il nuovo e inconsueto incarico sconvolgerà la vita di Evan e avrà
ripercussioni anche sulla sua famiglia e sulla sua carriera
politica, ma superati alcuni comprensibili dubbi Evan lentamente
prenderà coscienza dell’importanza della sua missione. Inizialmente
riluttante, Evan si convince però grazie una serie di inspiegabili
eventi. Egli si metterà così al lavoro per portare a termine la
monumentale opera, seguendo scrupolosamente le istruzioni
impartitegli dall’Altissimo. Un nuovo Diluvio Universale sembra
infatti essere in arrivo, ma convincere di ciò quanti circondano
Evan sarà quantomai difficile.
Un’impresa da Dio: il cast del film
Originariamente questo film avrebbe
dovuto avere come protagonista Bruce Nolan, già mattatore in
Una settimana da Dio. Jim Carrey però
rifiutò di riprendere il personaggio, non essendo egli un fan dei
sequel. Ciò portò così ad una profonda riscrittura della
sceneggiatura, che vide così Evan Baxter promosso al ruolo di
protagonista. Ad interpretarlo torna Steve Carell,
che lo aveva già interpretato nel film del 2003 e grazie a cui
aveva ottenuto grandissimo successo. Per ridare vita ad Evan,
l’attore ha ottenuto un compenso di ben 5 milioni di dollari, una
cifra giustificata dal fatto che Carell era ormai diventato uno dei
grandi nomi della commedia americana.
Accanto a lui riprende il ruolo di
Dio l’attore Morgan Freeman,
che proprio grazie a tale personaggio aveva conosciuto una
rinnovata popolarità. Nei panni di Joan Baxter, moglie di Evan, si
ritrova l’attrice Lauren Graham, celebre per aver
interpretato Lorelai Gilmore nella serie Una mamma per
amica. I loro tre figli, Dylan, Jordan e Ryan sono invece
interpretati dagli attori Johnny Simmons, Graham
Phillips e Jimmy Bennett. Il celebre
attore John Goodman
veste il ruolo del capo del Congresso Long, principale antagonista
del film. Sono poi presenti gli attori Wanda Sykes
e Jonah Hill
rispettivamente nei panni di Rita e Eugene Tenanbaum.
Le frasi più belle di Un’impresa da Dio
Di seguito, ecco alcune delle frasi
più belle tratte dal film Un’impresa da Dio, grazie alle
quali poter avere un primo assaggio dei personaggi protagonisti e
delle vicende che capitano loro.
A chi pregando chiede pazienza,
credi che Dio dia pazienza? O dia invece l’opportunità di essere
paziente? A chi chiede coraggio, Dio lo concede… o dà l’opportunità
di essere coraggiosi? A chi chiede la gioia di una famiglia più
unita, credi che Dio regali sentimenti rassicuranti o l’opportunità
di dimostrare amore? (Dio)
I pesci la seguono… gli uccelli
la seguono… speriamo che anche qualche onorevole la segua!
(Onorevole Long)
Come si cambia il mondo? Con un Atto, di Reale, e Cortese,
Affetto. ARCA. (Dio)
D’ora in poi aggiungo un nuovo comandamento. Undicesimo:
fare la danza! (Dio)
Il trailer di Un’impresa da
Dio e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Un’impresa da
Dio è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play,
Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 30
dicembre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Dall’uscita di Top
Gun: Maverick (qui
la recensione), diretto da JosephKosinski,
è passato oramai più di un anno. Ancora oggi, però, ricordiamo le
parole che
Steven Spilberg rivolse a Tom Cruise: questo film aveva, secondo lui,
salvato Hollywood. Il sequel di Top Gun è stato infatti un grande successo, forte
della presenza scenica del suo impavido protagonista. Riguardo a
Maverick, però,, hanno iniziato a circolare diverse teorie
di fan secondo cui l’intero lungometraggio sia la sua ultima
fantasia prima di morire. Una versione che, se qualcuno
dice essere improbabile, risulta invece molto convincente se vista
da prospettive differenti. Il colpo di scena – quale sarebbe –
prevede che Maverick non sia sopravvissuto all’espulsione a Mach 10
nella sequenza di apertura, pertanto, tutto ciò che avviene da lì
in poi farebbe parte del suo sogno di morte. Ma perché è una teoria
difficile da ignorare? Ci sono alcune ragioni specifiche, o se
vogliamo chiamarle prove a sostegno, che spieghiamo di seguito.
Lo schianto a Mach 10
Top
Gun: Maverick, come il suo predecessore, ha
diverse sequenze di volo. Una di queste apre il film, con il volo a
Mach 10. Secondo una teoria dei fan, tutto ciò che avviene in
seguito a questo volo potrebbe essere l’ultima delirante
fantasia di Maverick mentre muore. Si tratta di un’ipotesi
abbastanza verosimile, dal momento che l’espulsione a Mach 10 è di
fatto una condanna a morte. Nonostante i creatori di Top
Gun: Maverick abbiano un certo margine di
manovra, dato che l’aereo sperimentale Darkstar potrebbe essere
dotato di una capsula di salvataggio rinforzata, le probabilità che
Maverick sopravviva senza riportare ferite gravi a un incidente che
va 10 volte la velocità del suono sono molto basse. Maverick lo
vediamo alla fine impolverato dopo l’atterraggio, ma non ha neppure
un osso rotto: questo, dunque, potrebbe essere il primo indizio del
suo potenziale destino.
L’incontro fra Iceman e Maverick
C’è poi una scena abbastanza particolare che
potrebbe trovare un’altra conferma della morte di Maverick. Si
tratta dell’incontro fra quest’ultimo e Iceman, suo vecchio amico
ed ex rivale, il quale gli dice di lasciar andare il senso di colpa
e il trauma che si porta dietro, che riguarda Goose (per chi non
ricordasse il personaggio è consigliata la visione di Top
Gun). Iceman, qui, potrebbe voler dire che Maverick – il quale
nel frattempo sta sognando dopo lo schianto mortale – andrà
nell’aldilà solo se avrà superato il senso di colpa per la sua
morte, rendendo l’ipotesi della morte di Maverick ancora più
calzante, poiché il personaggio stesso – ossia Iceman – muore dopo
avergli dato il consiglio. Se l’intero film fosse il sogno di
Maverick, avrebbe senso l’uscita di scena di Iceman, il quale “va
via” proprio dopo aver svolto il suo ruolo, ossia aiutare l’amico a
trovare la pace.
Le somiglianze fra Rooster e il padre
Goose
Chi conosce bene Top Gun avrà notato
che Rooster e Goose sono davvero molto simili in tutto, tanto da
suonare addirittura la stessa canzone al pianoforte. È come se
Rooster fosse stato assemblato dai ricordi che Maverick ha
dell’amico scomparso Goose, e ciò spiegherebbe da una parte perché
porta i baffi caratteristici del suo defunto padre, e dall’altra
perché Top
Gun: Maverick non racconti poi molto al pubblico
della vita del ragazzo al di fuori del suo litigio con il pilota.
Seguendo sempre la teoria secondo cui Maverick sta sognando, il
personaggio di supporto – Rooster per l’appunto – potrebbe essere
solo una copertura su cui un uomo morente proietta la sua coscienza
sporca.
La missione di Maverick
In Top
Gun: Maverick, Maverick torna in scena – e in
azione – poiché chiamato a partecipare a una missione top-secret.
Al pubblico, però, non viene fornita un’informazione chiave: il
Paese in cui la guerra si svolge. Maverick, intanto, è l’unico in
grado di pilotare la missione, anche se apparentemente è stato
assunto per insegnare a una recluta a farlo. Inoltre Cyclone –
miracolosamente – non lo caccia via nonostante la sua rischiosa e
illegale prova. I nemici di Maverick potrebbero essere senza
nazione e senza nome perché si tratta di una fantasia che si svolge
nella sua mente.
La love story fra Penny e Maverick
In Top
Gun: Maverick, Maverick ha un dolce lieto fine
sul versante amoroso. Il pilota, infatti, si ricongiunge con la
donna che aveva lasciato anni prima: Penny. Quest’ultima lavora
ancora nella stessa base militare a cui è assegnato Maverick ed è
ancora – casualmente – single. Come se non bastasse, dopo tutti
questi anni è disposta a dargli un’altra possibilità, tanto che
alla fine coroneranno il loro sogno d’amore. Nonostante Penny non
sia un interesse amoroso del tutto ridicolo o comunque superficiale
e di poco conto, sembra comunque più il sogno di un moribondo che
immagina un futuro felice e un’oasi di pace, che qualcosa di vero e
concreto che sta capitando a una persona viva.
La rivalità fra Hangman e Rooster
La rivalità fra Hangman e Rooster presente in
Top
Gun: Maverick è molto simile a quella tra
Maverick e Iceman, in Top Gun. Questo potrebbe derivare
dal fatto che il personaggio esiste solo nella mente di Maverick e
quindi la loro dinamica è costruita sui ricordi del pilota e dei
suoi combattimenti con Iceman, che riversa nella sua fantasia su
Rooster e, per l’appunto, Hangman.
Il sogno di morte di Maverick potrebbe avere
inizio dopo
Il sogno di morte, in realtà, avrebbe ancora più
senso e sarebbe ancora più credibile se iniziasse dopo lo schianto
di Maverick nella scena finale in cui cerca di salvare Rooster, e
dunque non dopo il volo di prova a Mach 10. Nel corso della storia
di Top
Gun: Maverick ci sono molti momenti non proprio
credibili, e i più eclatanti si verificano proprio nella sequenza
in cui Maverick e Rooster cercano di salvarsi a vicenda.
In fondo, se si riflette con attenzione,
le probabilità che Maverick e Rooster usino l’F-14
Tomcat – aereo pilotato in passato da Maverick –
per eludere i caccia nemici di quinta generazione
sono decisamente basse. L’improbabile salvataggio
di questi da parte di Hangman è altrettanto assurdo, ed è proprio
per questo motivo che l’intero finale potrebbe essere una fantasia
di Maverick dopo l’incidente aereo.
Maverick potrebbe non essere morto: l’ultima
teoria dei fan
Infine, però, un eventuale terzo capitolo di
Top Gun potrebbe rivelare che Maverick ha immaginato il
finale che vediamo in Top
Gun: Maverick mentre è in coma, ma che alla fine
si è comunque risvegliato e ripreso. Se ciò accadesse realmente,
permetterebbe al terzo volume di Top Gun di assumere un
tono più realistico rispetto al suo predecessore. Se quindi il film
rivelasse che alcune parti della storia di Top
Gun: Maverick erano solo una fantasia, esso
potrebbe offrire una visione più concreta della storia del
franchise.
I migliori anime
attualmente disponibili su Netflix
sono talmente vari che possono appassionare tutti i tipi di
pubblico. Dai classici alle nuove uscite, fino agli spin-off di
popolari serie, i film costituiscono una parte considerevole della
sezione anime del servizio di streaming. Per gli spettatori che
rinunciano all’impegno di uno spettacolo, questi lungometraggi sono
ottimi per una serata di intrattenimento. Come la sua libreria di
spettacoli, gli anime di Netflix
variano notevolmente in base al genere. Si va dal fantasy epico al
dramma romantico all’horror da incubo. Gli spettatori possono
dunque rivisitare i vecchi lungometraggi preferiti e recuperare le
nuove uscite.
Evangelion
In una versione alternativa del
finale di Evangelion, Third Impact
inizia mentre la SEELE e la NERV combattono sul destino del mondo,
ma non sono loro a prendere la decisione finale: è Shinji Ikari,
attualmente immobilizzato dal trauma che ha subito nel corso della
serie. Alla fine, Shinji dovrà accettare la vita per quello che è e
trovare la volontà di andare avanti, oppure soccombere alla
disperazione e portare con sé tutta l’umanità. Questo film è il
finale alternativo di uno degli anime più influenti di tutti i
tempi, Neon Genesis Evangelion. Molti fan
lo considerano il vero finale per aver portato a termine gli archi
dei personaggi creati nel corso della serie.
Flavors Of Youth
Flavors of Youth del 2018 è
una produzione condivisa tra la giapponese CoMix e la cinese
Haoliners. Questo film antologico di genere “slice-of-life” è
incentrato sui bisogni fondamentali degli esseri viventi: cibo,
vestiti e riparo. Breve e dolce, della durata di 75 minuti,
Flavors of Youth è suddiviso in tre cortometraggi dedicati
a ciascun bisogno e al loro significato per i protagonisti. Tutti e
tre i cortometraggi si svolgono in Cina. Nel corso dei secoli, i
giovani si affacciano all’età adulta nello stesso modo, incerti e
timorosi. Si ritrovano a fare i conti con i semplici amori e
piaceri della loro infanzia.
Violet Evergarden
La serie originale segue la ricerca
dell’ex soldato Violet Evergarden per scoprire se
stessa dopo la fine della guerra. Sebbene trovi una nuova identità
diventando una scrittrice di lettere e mettendo in contatto le
persone in tutto il paese, sente ancora un vuoto dentro di sé. Si
sofferma sulle ultime parole pronunciate dal suo comandante Gilbert
prima di morire: “Ti amo”. Il film, che dura ben 140 minuti,
aggiunge invece una nuova svolta alla ricerca di Violet per capire
l’amore che Gilbert voleva lasciarle. Quando scopre che Gilbert
potrebbe essere ancora vivo, Violet viene sopraffatta dal desiderio
di stare con lui e si trova a dover scegliere tra lui e la vita che
ha faticosamente costruito per sé dopo la sua perdita.
Words Bubble Up Like Soda
Pop
La comunicazione è fondamentale per
iniziare e mantenere una relazione fiorente. Cosa devono fare due
ragazzi insicuri e nervosi quando si rendono conto di provare
qualcosa l’uno per l’altra? Cherry e Smile devono superare le
barriere che hanno eretto intorno a sé per trovare finalmente la
felicità insieme. Questo film vanta non solo un’animazione
elegante, ma anche una storia che ruota intorno al modo in cui
l’arte unisce le persone. Cherry e Smile si incontrano al centro
commerciale locale, ma si avvicinano sempre di più nel tentativo di
aiutare un anziano a trovare il raro disco che vuole ascoltare
ancora una volta prima di morire.
The Witcher
Geralt è un famigerato e potente
stregone, ma anche lui ha dovuto imparare da qualcuno. Questo film
prequel racconta la storia di Vesemir, il mentore di
Geralt. Da ragazzo, Vesemir ha cercato di
diventare uno stregone per ottenere ricchezza e gloria. Ma decenni
dopo, scopre che non solo il suo regno lo detesta per quello che è,
ma che l’intero sistema dei witcher è irrimediabilmente corrotto.
Mentre la serie televisiva è in live-action, la showrunner di
The Witcher, Lauren Schmidt Hissrich, ha
insistito sul fatto che Nightmare of the Wolf potesse
essere solo animato. Per una storia a sé stante, era il modo
migliore per dare vita alla fantasia e all’orrore di The
Witcher.
Last Game
Uno dei migliori anime sportivi mai
realizzati è incentrato su Tetsuya Kuroko, un giocatore di
pallacanestro che non ha alcuna presenza in campo, ma è un sostegno
inestimabile per i suoi compagni di squadra. Con la sua squadra del
liceo, affronta i suoi ex compagni di scuola media – cinque prodigi
conosciuti come la Generazione dei Miracoli – per dimostrare il
valore del suo stile di gioco. Last Game si svolge dopo il
finale della serie, quando Kuroko e Kagami hanno fatto amicizia con
la Generazione dei Miracoli. Il film introduce quindi i
Jabberwocks, un’arrogante squadra americana che diventa il loro
nuovo nemico comune. In un’ultima partita, tutti gli eroi di
Kuroko’s Basketball uniscono finalmente i loro
poteri e lavorano insieme per ottenere la loro più grande
vittoria.
Ni No Kuni
Ni No Kuni si svolge secoli
dopo il secondo capitolo della serie, Ni No Kuni II: Revenant
Kingdom. Dopo essere stati attaccati da una figura misteriosa,
Haru e Yuu vengono trasportati nel mistico regno di Evermore. Per
spezzare le maledizioni che affliggono sia Evermore che la Terra, i
ragazzi dovranno rischiare tutto ciò che hanno di più caro.
Yoshiyuki Momose, regista del film, ha disegnato anche i personaggi
di Revenant Kingdom e ha fornito il layout e le animazioni chiave
per diversi film dello Studio Ghibli. Il suo stile è evidente nei
disegni morbidi e delicati dei personaggi del trio principale e
nelle ampie ambientazioni fantastiche di Evermore.
A Whisker Away
Tra problemi familiari e
sentimentali, Miyo Sasaki non vede alcun motivo
per continuare a vivere come un’umana. Così scambia la sua forma
umana con un misterioso venditore di maschere e si trasforma in un
gatto. Ma quando si rende conto di aver commesso un errore, Miyo
corre contro il tempo per riconquistare la sua umanità prima che la
trasformazione sia permanente. Il film ha un tono simile ai
precedenti lavori del regista Junichi Sato, regista e storyboard
artist di anime shoujo come Sailor Moon e Princess
Tutu. I suoi fan lo amano per la splendida animazione e la
storia affascinante. Sebbene lo Studio Colorido sia uno studio
relativamente nuovo, lungometraggi come A Whisker Away
sono promettenti per il loro lavoro futuro.
Guardians Of The Crescent Moon
Kingdom
Invece delle vacanze estive, la
Squadra 7 (con Rock Lee in assenza di Sasuke) viene inviata in
missione nel Paese della Mezzaluna. All’inizio, Naruto non va d’accordo con i ricchi e viziati
principi che sono stati incaricati di proteggere. Ma quando
scopriranno un complotto per usurpare il trono, tutti e tre
dovranno dimostrare a tutti di che pasta sono fatti. La popolare
serie Naruto ha alcuni film spin-off di grande successo.
Il terzo di questi, Guardians of the Crescent Moon
Kingdom, è amato dai fan non solo per i nuovi abiti estivi dei
nostri eroi ma in quanto offre una forte storia indipendente e
intense sequenze d’azione.
Adam By Eve
Questo potrebbe essere uno dei film
anime più singolari disponibili su Netflix. La leggenda biblica di
Adamo ed Eva – i primi esseri
umani creati da Dio che vissero in paradiso, ma che furono
ingannati a disobbedire e per questo esiliati per sempre – è
raccontata attraverso l’animazione e la musica senza dialoghi.
Intrigante e surreale, è più simile a un sogno che a un film
narrativo. Della durata di soli 58 minuti, questo lungometraggio è
diretto da Hibiki Yoshizaki e Nobutaka
Yoda, il quale ha anche scritto la sceneggiatura. Sebbene
non sia molto conosciuto, i suoi fan lo apprezzano per la
narrazione musicale, la bella animazione e il modo in cui intreccia
abilmente alcune sequenze live-action all’anime.
L’attore britannico Tom
Wilkinson, vincitore di un Bafta per il suo lavoro in
The Full Monty e nominato all’Oscar per
Michael Clayton e In The Bedroom,
è morto all’età di 75 anni. Non è stata fornita alcuna causa.
“È con grande tristezza che la famiglia di Tom Wilkinson
annuncia che è morto improvvisamente a casa il 30 dicembre”,
si legge in una dichiarazione del suo agente. “Sua moglie e la
sua famiglia erano con lui. La famiglia chiede privacy in questo
momento”.
Tom
Wilkinson ha recitato in Shakespeare in Love del 1998, Batman Begins di Christopher Nolan nel 2005 e
nel thriller del 2011 Mission: Impossible – Protocollo Fantasma. Il
suo curriculum cinematografico include The Grand
Budapest Hotel e La ragazza con
l’orecchino di perla tra oltre 130 crediti
cinematografici e televisivi.
Ha anche vinto un Emmy per aver
interpretato Benjamin Franklin nella miniserie del
2008 John Adams e una nomination agli
Emmy per il ruolo del padre di John F Kennedy,
Joe, in The Kennedys. Ha anche interpretato
il ruolo del presidente Lyndon B Johnson in
Selma del 2014.
Nato a Leeds, Wilkinson aveva 18
anni quando gli fu chiesto di dirigere uno spettacolo teatrale. Ciò
ha dato inizio a una carriera che lo ha visto passare alla Royal
Academy of Dramatic Art (Rada). Nel 1986, ha ottenuto il suo primo
ruolo importante sul grande schermo nella miniserie First
Among Equals, basata sul romanzo best-seller di Jeffrey
Archer. Si è trattato di una svolta in più di un senso: ha
incontrato Diana Hardcastle e la coppia si è
sposata nel 1988. Hanno interpretato il ruolo di marito e moglie
in The Kennedys nel 2011 e nel film
d’azione del 2014 Good
People.
Essere scelto per il film a basso
budget The
Full Monty si è trasformato in un momento culminante
della carriera, poiché il progetto è diventato il film britannico
con il maggior incasso fino a quel momento. Wilkinson ha ricevuto
una nomination agli Oscar come miglior attore per il film del 2001
di Todd Field, In the Bedroom, in
cui interpretava un padre in lutto. Ha ottenuto la sua seconda
nomination all’Oscar per il suo ruolo da non protagonista nel
thriller del 2007 di Tony Gilroy, Michael Clayton, con George
Clooney.
Wilkinson è stato nominato Ufficiale
dell’Ordine dell’Impero Britannico (OBE) per i servizi resi al
teatro nel 2005.
Chiudendo bruscamente la parentesi
natalizia, imperlata di vecchi e nuovi film di Natale,
Netflix
porta sullo schermo una storia vera, per quanto possa sembrare
raccapricciante. Hell Camp– Inferno
per Teenager è un documentario di circa un ora e
mezza diretto da Liza Williams (vincitrice di un
BAFTA per The Yorkshire stripper). Il docufilm, sviluppato
in un alternarsi di vecchi video e interviste varie, figura anche
personaggi ben noti nella società contemporanea americana e
internazionale, come Paris Hilton e i Rockfeller.
Hell camp: l’inferno della
rinascita
Tutto partì da Steve
Cartisano, un giovane visionario proveniente da una
situazione familiare difficile che ritrovò la propria pace ed il
proprio equilibrio nella Air Force. Una volta ritiratosi dalla vita
militare, Cartisano vide nella lotta per la sopravvivenza lo
strumento perfetto per aiutare tante famiglie americane in
difficoltà. Nel periodo compreso tra la fine degli anni 80 e i
primi 2000 la criminalità e l’uso di droghe tra gli adolescenti
americani è notevolmente aumentato: quale modo migliore per
raddrizzare tanti giovani teppistelli se non lasciarli a
sopravvivere nel deserto!
Tralasciando l’ironia, la visione di
Cartisano era che vivere a contatto con una natura ostile, dove
ogni azione aveva una conseguenza positiva o negativa, avrebbe
permesso a questi ragazzi problematici di conoscere meglio se
stessi e di poter ritornare sulla retta via una volta tornati a
casa. Così Cartisano diede vita alla Challenger
Foundation e ai suoi costosissimi programmi.
Le condizioni in cui venivano fatti
vivere i ragazzi in questi Hell Camp erano
tutt’altro che umane: costretti a camminare per ore sotto il sole
cocente nel deserto dello Utah, senza cibo ne acqua. Tutti i
giovani presenti nel programma venivano additati come bugiardi e
manipolatori dallo stesso Cartisano, e per questo non venivano
creduti neanche nel momento in cui lamentavano problemi fisici. In
tali condizioni un incidente era pressoché inevitabile.
Il raccapricciante trattamento dei
giovani
Uno degli elementi maggiormente
preoccupanti di Hell camp è proprio il trattamento
riservato a dei ragazzi problematici. Alcuni dei vecchi
partecipanti ai programmi, intervistati ora da adulti, erano
ragazzi che avevano perso il padre poco prima di essere mandati nel
deserto o i cui genitori non si interessavano di loro. Si trattava
dunque di individui che già di base vivevano un periodo di
ribellione e scoperta di sé, l’adolescenza, e che si ritrovavano a
crescere in contesti familiari o sociali particolari.
Di conseguenza, risulta
semplicemente crudele colpevolizzare dei teenager per il loro
uscire un po’ fuori dai ranghi, o comunque condannarli a tal punto
da spedirli a morire nel deserto. Per quanto Cartisano avesse dato
vita ai suoi programmi con uno scopo educativo e formativo per i
giovani, questo non è stato percepito da molti, ed anche lì dove i
ragazzi avessero avvertito un proprio cambiamento personale, questo
non è stato duraturo.
Paragonando il trattamento nei
programmi Challenger con la realtà sociale attuale, non può che
essere chiara la differenza. Con la maggiore diffusione e
“normalizzazione” di cure psicologiche e psichiatriche,
l’attenzione riservata alla sensibilità di bambini e adolescenti,
un Hell camp oggi non sarebbe più immaginabile.
Oggi è chiaro che curare le dipendenze con abusi e privazioni non è
una soluzione, come è anche più normale permettere ad un bambino
problematico, che non riesce a comunicare o a creare un rapporto
con i genitori, di parlarne con un professionista.
La lesione dei diritti fondamentali
a tutte le età
Dopo secoli di lotta per i diritti
umani, numerose convenzioni internazionali, norme e costituzioni,
sembra quasi paradossale vedere dei ragazzi privati di ogni
basilare bisogno in uno stato democratico, senza alcuna conseguenza
legale. Per quanto venga affermato in Hell camp –
Inferno per Teenager che la potestà genitoriale
venisse passata alla fondazione durante il programma, va da sé che
non dovrebbe essere possibile privare delle persone, dei minori per
giunta, del necessario per vivere, di impedirgli di accedere a cure
mediche o di contattare le forze dell’ordine.
Hell camp – Inferno per
Teenager: l’impatto sul pubblico
Hell camp – Inferno per
Teenager è senza alcun dubbio un documentario molto
ad effetto: riesce a raggiungere in maniera efficace il pubblico,
raccontando una realtà molto poco nota al mondo. Sono stati
coinvolti nella realizzazione del docufilm sia ex partecipanti ai
programmi, sia la moglie e la figlia di Cartisano. Inoltre, sono
stati intervistati anche un giornalista che si è occupato della
vicenda, il legale di Cartisano ed il capo della polizia della
località dove si svolgeva il programma.
E’ anche molto interessante
l’alternarsi di parti intervistate con vecchi video e foto del
tempo, raffiguranti le esperienza nei Hell camp –
Inferno per Teenager. Tutto ciò permette allo
spettatore di poter avere un quadro chiaro della vicenda,
sviluppando un proprio parere riguardo a questa storia tanto
incredibile quanto dolorosa.
Il MCU
presenterà ai fan nel 2024 10 trame incredibilmente accattivanti,
che andranno a comporre la Saga del Multiverso. Sarà però il primo anno
dal 2012 in cui i Marvel Studios rilasceranno un solo film,
poiché i grandi ritardi di produzione e gli scioperi della WGA e
della SAG-AFTRA nel 2023 hanno costretto a rimandare l’uscita di
diversi progetti molto attesi al 2025 o oltre. Deadpool
3 della Fase 5 potrebbe sarà
dunque l’unica uscita nelle sale del MCU
nel 2024, ma i Marvel Studios faranno debuttare su
Disney+ diversi nuovi show televisivi
animati e in live-action, ambientati sia nella continuity
principale del MCU
che nell’esplorazione di nuove realtà alternative del multiverso
infinito. Assisteremo dunque allo sviluppo della Saga del Multiverso con alcune grandi storie
ambientate in contesti urbani o comunque su scala minore nel
MCU,
in quello che si prospetta un anno sorprendente di prime volte per
i Marvel Studios, che potrebbe
raddrizzare quanto andato male nel 2023.
Echo presentà la storia di
Kingpin nel MCU
Echo
è il primo progetto dei Marvel Studios del 2024, i cui
cinque episodi usciranno contemporaneamente su Disney+ il 9 gennaio, non
settimanalmente. Si tratta della prima serie del MCU
con rating TV-MA e la prima a uscire sotto la bandiera Marvel Spotlight per adulti,
incentrata sulla storia di Maya Lopez di
Alaqua Cox. Dall’incipit piuttosto promettente, la
serie vedrà il grande ritorno di Vincent D’Onofrio nel ruolo di Wilson
Fisk, dopo il suo breve debutto nella Fase 4 di Hawkeye. Il Kingpin di D’Onofrio dovrebbe
essere uno dei principali antagonisti delle storie parallele alla
formazione dei nuovi Avengers, quindi ci attendiamo uno sviluppo
molto interessante per il suo personaggio in Echo.
L’etichetta Marvel Spotlight offre infatti ai
Marvel Studios l’opportunità di
sviluppare trame più concrete e incentrate sui personaggi, senza
prestare attenzione alla più ampia continuità del MCU.
Questo potrebbe favorire eroi minori come Daredevil, Moon
Knight e Ghost Rider nel futuro del MCU.
Your Friendly Neighborhood
Spider-Man, l’incursione animata
Mentre il Peter
Parker di Tom Holland rimane attualmente
in pausa dopo gli eventi di
Spider-Man: No Way Home del 2021 e durante lo sviluppo
di Spider-Man 4 dei Marvel Studios, una nuova versione
dell’arrampicamuri debutterà in Your Friendly Neighborhood
Spider-Man del 2024. Precedentemente intitolata Spider-Man: Freshman Year, questa nuova serie dei
Marvel Studios Animation mostrerà
un inedito stile di animazione per il MCU,
svolgendosi in una realtà alternativa mai vista prima. Questa serie
esplorerà inoltre la storia delle origini di Peter Parker come
Spider-Man, che non è stata mostrata prima del debutto di Holland
in
Spider-Man: No Way Home, e potrebbe quindi fornire
alcune informazioni su come è nato l’Uomo Ragno del MCU.
Agatha: I diari di
Darkhold mostrerà cosa è successo dopo
WandaVision
Agatha:
Diari di Darkhold è il primo spinoff di WandaVision del MCU
e segnerà il ritorno dell‘Agatha Harkness di
Kathryn Hahn dopo il suo debutto nella Fase 4
della serie. Alla fine di WandaVision, la Scarlet Witch di Elizabeth Olsen ha intrappolato Agatha
Harkness nei panni di Agnes, la sua vicina ficcanaso: la trama di
Darkhold Diaries riprenderà proprio da qui. Almeno una parte della
prossima serie sarà ambientata a Westview, nel New
Jersey, e diversi abitanti di Westview torneranno nel cast di
Agatha: Diari di Darkhold, quindi le conseguenze delle
azioni di Wanda durante WandaVision saranno esplorate per la prima
volta da quando il suo Hex è stato smantellato.
Deadpool 3 collegherà il
MCU ad altri franchise Marvel
Deadpool
3 rappresenterà, come già detto, l’unica uscita nelle
sale cinematografiche dei Marvel Studios nel 2024, il che
significa che c’è molta pressione e aspettativa riposta sul
progetto in arrivo per ottenere buoni risultati al botteghino.
Oltre all’apparizione di
Reynolds nel MCU
vero e proprio, si prevede che Deadpool 3 includa anche i camei di diversi
altri attori del franchise cinematografico Marvel, tra cui Jennifer Garner nel ruolo di
Elektra da Daredevil del 2003.
Questo farà fare passi da gigante allo sviluppo della Saga del Multiverso del MCU
e potrebbe collegare al MCU
numerosi franchise Marvel del passato.
Eyes Of Wakanda esplorerà
la storia di Black Panther nel MCU
È stato confermato che il regista di
Black Panther: Wakanda Forever, Ryan
Coogler, sta lavorando ad altri progetti ambientati nel
Wakanda per il MCU.
Eyes of Wakanda, una nuova serie animata per il
2024, è stata annunciata nel dicembre 2023 e sarà un’aggiunta
entusiasmante al MCU, in quanto si concentrerà
sui guerrieri del Wakanda nel corso della storia, alla ricerca di
pericolosi pezzi di tecnologia al vibranio. Questa serie potrebbe
fornire alcuni approfondimenti sulle precedenti Pantere Nere, molto
prima che Shuri, T’Challa o
addirittura T’Chaka ne prendessero il posto, e
potenzialmente potrebbe addirittura ricondurre alla prima Pantera
Nera e Re del Wakanda, Bashenga.
Marvel Zombies espanderà
la storia più emozionante di What If…?
L’episodio 5 della prima
stagione di What
If…? ha adattato la storia della metaserie Marvel Zombies, che si svolge in
una realtà invasa da versioni zombificate di alcuni degli eroi più
iconici del MCU.
Questa narrazione è destinata ad espandersi ulteriormente nel 2024,
quando la serie Marvel Zombies di Marvel Studios Animation, composta
da quattro episodi, introdurrà nuovi eroi in questo mondo
alternativo e li vedrà combattere contro alcuni dei più potenti
personaggi zombie del franchise. La Kamala Khan di
Iman Vellani, alias Ms. Marvel, sarà al centro
della trama di Marvel Zombies, continuando la sua
ascesa dopo le apparizioni in Ms. Marvel della Fase 4 e The Marvels del 2023.
Echo prepara il terreno a
Daredevil: Born Again
Oltre a sviluppare
l’evoluzione del Kingpin del MCU,
la serie Echo
dei Marvel Studios segnerà anche il
ritorno di Charlie Cox nei panni di Matt Murdock, alias
Daredevil. Cox è apparso per la prima volta nei
panni di Daredevil nella serie autoconclusiva dell’universo
Marvel Television su Netflix, ma da allora è apparso nel MCU
vero e proprio in progetti come Spider-Man: No Way Home e She-Hulk: Attorney at Law. Cox e D’Onofrio
saranno protagonisti del prossimo Daredevil:
Born Again, ed Echo
dovrebbe gettare le basi per la loro epica prima stagione di 18
episodi. Con il rating TV-MA di Echo,
Daredevil porterà sicuramente un po’ della
brutalità e della maturità che lo contraddistinguono dalle sue
precedenti serie Netflix.
Agatha: Darkhold Diaries
introdurrà nuove streghe nel MCU
L’Agatha
Harkness di Kathryn Hahn sarà senza dubbio la protagonista
indiscussa di Agatha:
Diari di Darkhold, ma la serie del 2024 introdurrà
anche una serie di nuove ed entusiasmanti streghe nel MCU.
Aubrey Plaza, Patti LuPone,
Ali Ahn e Sasheer Zamata sono
state scritturate per
Agatha: Diari di Darkhold come nuova congrega di
streghe, tra cui la strega siciliana Lilia Calderu
(LuPone) e Jennifer Kale
(Zamata), che ha legami con altri personaggi
magici dei fumetti Marvel. Si dice anche che
Joe Locke interpreterà il figlio reincarnato di
Scarlet Witch, Billy Kaplan,
quindi è possibile che sia prevista un’apparizione della
Wanda Maximoff della Olsen.
Deadpool 3 introdurrà
Deadpool nel MCU
Nel programma Disney+ dei Marvel Studios per il 2024, l’unica
uscita nelle sale del MCU
è quella che ha suscitato maggiore attenzione. Deadpool
3 porterà l’amato Wade Wilson di
Ryan Reynolds nel MCU
in modo permanente, dopo le sue apparizioni in Deadpool del 2016 e Deadpool 2 del 2018 nell’Universo X-Men della
Fox.
Reynolds e Deadpool sono praticamente sinonimi e se c’è
qualcuno che può placare le recenti critiche alla Saga del Multiverso del MCU
è proprio lui, quindi le speranze riposte in Deadpool
3 sono altissime. Questo crea anche l’opportunità di
realizzare alcuni dei migliori crossover della Marvel Comics nel MCU,
in quanto Deadpool potrebbe interagire con personaggi del calibro
di Daredevil e Spider-Man.
Il Wolverine di Hugh Jackman
ritornerà in Deadpool 3
Oltre a Ryan Reynolds, in Deadpool
3 tornerà anche Hugh Jackman nei panni di James
“Logan” Howlett, alias Wolverine,
dell’Universo X-Men della Fox. Jackman si era precedentemente
ritirato dal ruolo dopo la scomparsa del suo personaggio in
Logan– TheWolverine, del 2017, ma il suo
coinvolgimento in Deadpool
3 è stato confermato nel settembre del 2022, e da
allora è stato visto con un costume da Wolverine
nelle foto del set di Deadpool 3. Si prevede che questa sarà
l’ultima apparizione di Jackman nei panni del mutante artigliato,
dato che un nuovo attore sarà scritturato come
Wolverine ufficiale del MCU,
ma sarà bello vedere Jackman vestire i panni
dell’iconico membro degli X-Men nel Marvel Cinematic Universe nel
2024.
L’ex Presidente degli Stati Uniti
Donald Trump ha smentito le voci e le affermazioni
secondo le quali si sarebbe imposto con la prepotenza per
partecipare al film natalizio di successo Mamma ho
perso l’aereo 2: e mi sono smarrito a New York.
In un lungo post sulla piattaforma
di social media Truth Social,
Trump ha riconosciuto i commenti fatti dal regista
Christopher Columbus che sostengono che Trump si
sia fatto strada con la forza nel film. Secondo quanto dichiarato
da Columbus a Business Insider, Trump non avrebbe permesso alla
troupe di utilizzare l’Hotel Plaza – che all’epoca
era di sua proprietà – a meno che non fosse stato inserito nel
film, un’affermazione che secondo Trump non è vera
e che anzi è l’esatto contrario di quanto affermato.
Trump afferma che il suo cameo è
parte del successo del film
“30 anni fa (come vola il
tempo!), il regista Chris Columbus e altri mi pregavano di fare un
cameo in ‘Home Alone 2‘”, ha scritto Trump.
“Affittarono l’Hotel Plaza di New York, che all’epoca
possedevo. Ero molto impegnato e non volevo farlo. Furono molto
gentili, ma soprattutto insistenti. Accettai e il resto è storia!
Quel piccolo cameo partì come un razzo e il film fu un grande
successo, e lo è tuttora, soprattutto nel periodo natalizio. La
gente mi chiama ogni volta che viene trasmesso“.
Il post continua dicendo che il
suo cameo è ciò che ha reso il film un successo e che se non lo
avessero voluto, avrebbero potuto tagliarlo dal film.
“Ora, però, 30 anni dopo,
Columbus… ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che sono è
stato costretto a farmi partecipare al film con la forza. Niente
potrebbe essere più lontano dalla verità“, ha scritto Trump.
“Quel cameo ha contribuito a rendere il film un successo, ma se
si sono sentiti vittime di bullismo o non mi volevano, perché mi
hanno inserito e tenuto lì per oltre 30 anni? Perché ero, e sono
ancora, perfetto per il film, ecco perché! Solo un altro tizio
hollywoodiano del passato che cerca una rapida dose di pubblicità
per Trump!“.
Mamma ho perso l’aereo 2: e
mi sono smarrito a New York è uscito nel 1992 ed è stato
un grande successo alla sua uscita. Il film ha incassato oltre 359
milioni di dollari in tutto il mondo al botteghino ed è stato il
terzo film con il maggior incasso del 1992.
Per commemorare il settimo
anniversario della morte di Carrie Fisher, Billie Lourd, attrice di
American Horror Story, ha condiviso un sentito
tributo su Instagram, esprimendo il suo dolore per la mancanza
della madre. La leggenda di Star Wars è
morta lo scorso 27 dicembre 2016 all’età di 60 anni.
“Ogni anniversario porta con sé
una diversa iterazione del mio dolore“, ha scritto Lourd.
“Alcuni mi infondono rabbia, altri mi fanno piangere tutto il
giorno, altri mi fanno sentire dissociata e vuota, altri mi fanno
sentire niente, altri mi fanno sentire in colpa per non aver
provato niente e altri mi fanno sentire tutte queste cose
insieme”.
Carrie Fisher si è
fatta conoscere a livello mondiale grazie alla sua iconica
interpretazione della Principessa Leia nel film
Star
Wars di George Lucas del 1977. Grazie
al suo enorme successo, il film di fantascienza si è trasformato in
un importante franchise multimediale che ha generato numerosi film,
spettacoli televisivi e videogiochi. Da allora, la Fisher è
diventata un’icona della cultura pop insieme ai co-protagonisti
Mark Hamill e Harrison Ford.
Dopo aver recitato nella trilogia
originale di Star Wars, la
Fisher ha avuto la possibilità di riprendere la Principessa
Leila nell’ultima trilogia sequel della Lucasfilm, dove è
stata reintrodotta come Generale Leila della
Resistenza. Anche la Lourd è apparsa al fianco della madre nella
trilogia sequel nel ruolo del tenente Kaydel Ko
Connix.
Evil 4, la quarta
stagione di Evil si
preannuncia sempre più inquietante e strana.
TVLine ha condiviso immagini esclusive della
quarta stagione di Evil,
che mostrano cosa hanno fatto la dottoressa Kristen
Bouchard, David Acosta e Ben Shakir dopo che
la terza stagione si è conclusa con una rivelazione.
Il thriller drammatico
soprannaturale è andato in onda sulla CBS nel 2019 durante la sua
prima stagione. È stata poi rinnovata per la seconda stagione da
Paramount+ nel 2021, diventando un
contenuto esclusivo per lo streamer fino alla terza stagione. La
serie vanta un cast stellare, tra cui Katja Herbers nel ruolo della
psicologa forense Kristen Bouchard, Mike Colter nel ruolo dell’ex
giornalista David Acosta e Aasif Mandvi nel ruolo dell’imprenditore
e avvocato del diavolo Ben Shakir.
Le riprese della stagione 4 di
Evil
sono iniziate all’inizio di quest’anno, anche se la produzione è
stata interrotta a causa degli scioperi di Hollywood, ormai
terminati. Non è ancora stata fissata una data di uscita precisa
per la quarta stagione, ma si prevede che la prima
sarà nel 2024.
Di cosa parla Evil?
Evil
ruota attorno alla dottoressa Kristen Bouchard, una psicologa
forense che, nonostante i suoi dubbi e il suo scetticismo, risolve
crimini legati al soprannaturale insieme a David Acosta.
La sinossi ufficiale di Evil recita
come segue: “La psicologa scettica Kristen Bouchard si unisce a
David Acosta, che si sta formando per diventare sacerdote
cattolico, e a un operaio mentre indagano sugli arretrati misteri
inspiegabili della chiesa, tra cui presunti miracoli, possessioni
demoniache e altri eventi straordinari. Il loro compito è valutare
se c’è una spiegazione logica o se c’è qualcosa di veramente
soprannaturale all’opera, esaminando le origini del male lungo la
linea di demarcazione tra scienza e religione“.
Creato da Robert e Michelle
King, il resto del cast di Evil comprende Kurt
Fuller nel ruolo del Dr. Kurt Boggs, Marti
Matulis nel ruolo di George, Brooklyn
Shuck nel ruolo di Lynn Bouchard, Skylar
Gray nel ruolo di Lila Bouchard, Maddy
Crocco nel ruolo di Lexis Bouchard, Dalya
Knapp nel ruolo di Laura Bouchard, Christine
Lahti nel ruolo di Sheryl Luria e Michael
Emerson nel ruolo del Dr. Leland Townsend.
Barack Obama ha
rivelato i suoi film preferiti dell’anno 2023, una tradizione
annuale dell’ex Presidente degli Stati Uniti. I primi tre film
della lista – “Rustin“, “Il
mondo dietro di te” e “American Symphony” –
sono stati prodotti dalla sua società Higher
Ground, fondata insieme alla moglie Michelle
Obama.
“Sono di parte perché questi
film sono stati prodotti da Higher Ground, ma sono in realtà tre
dei migliori film che ho visto quest’anno“, ha scritto
Obama.
“Rustin” è
interpretato da Colman Domingo nei panni del
trascurato attivista per i diritti civili Bayard Rustin; Il mondo dietro di te è interpretato da
Ethan Hawke,
Julia Roberts e Mahershala Ali in una misteriosa storia di
apocalisse; e “American Symphony” segue il viaggio
del musicista Jon Batiste e della sua compagna di vita Suleika
Jaouad mentre lui cerca di comporre una sinfonia e lei scopre che
il suo cancro è tornato.
In un post su X/Twitter, Obama ha
contestualizzato ulteriormente la sua lista e ha riconosciuto i due
scioperi che hanno plasmato l’industria dell’intrattenimento nel
2023, scrivendo: “All’inizio di quest’anno, scrittori e attori
hanno scioperato per chiedere migliori condizioni di lavoro e
tutele. Questo ha portato a importanti cambiamenti che
trasformeranno l’industria in meglio. Ecco alcuni film che
riflettono il loro duro lavoro nell’ultimo anno – tra cui alcuni
come “Rustin”, “American Symphony” e “Leave the World Behind” che
siamo stati orgogliosi di distribuire attraverso @HGMedia. Quali
film mi sono perso?“.
Earlier this year, writers and actors went
on strike to advocate for better working conditions and
protections. It led to important changes that will transform the
industry for the better.
Here are some films that reflect their hard work over the last
year — including some like… pic.twitter.com/TMH9LeQgsT
Nonostante abbia ricevuto
recensioni negative da parte della critica, il nuovo film d’azione
e di fantascienza di Zack Snyder, Rebel Moon – Parte
1: Figlia del fuoco, è ancora un grande successo per
Netflix, diventando uno dei titoli più visti
dello streamer con 23,9 milioni di visualizzazioni. Una settimana
dopo il suo debutto in streaming, Zack Snyder ha
festeggiato sui social media il successo di Figlia del
fuoco su Netflix, definendolo il “film numero 1 al
mondo“.
“È stata un’esperienza davvero
impareggiabile presentare Rebel Moon al
pubblico globale e sono entusiasta che il film sia al primo posto
in tutto il mondo“, ha dichiarato Snyder in un comunicato (via
Tudum). “Abbiamo i fan più devoti e fedeli del mondo che
qualsiasi regista possa desiderare, e vederli costantemente
sostenere è stata un’esperienza enormemente gratificante. Siamo
entusiasti che stiano abbracciando il nuovo mondo che abbiamo
creato nella Parte 1 e non vediamo l’ora che continuino il viaggio
il prossimo anno con la
Parte 2“.
Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice riprende
l’epica saga di Kora e dei guerrieri sopravvissuti, pronti a
sacrificare tutto combattendo al fianco dei coraggiosi abitanti di
Veldt per difendere un villaggio un tempo pacifico dove ha trovato
rifugio chi ha perso la propria casa nella guerra contro il Mondo
Madre. Alla vigilia della battaglia i guerrieri devono affrontare
il proprio passato rivelando uno a uno il motivo per cui
combattono. Quando la scure del Regno si abbatte sulla nascente
ribellione, si formano legami indissolubili, emergono eroi e
nascono nuove leggende.
Il primo capitolo di Rebel
Moon
Dopo un atterraggio di fortuna su
una luna ai confini dell’universo, la forestiera dal passato
misterioso Kora (Sofia
Boutella) inizia una nuova vita in un tranquillo
insediamento di agricoltori. Presto diventa l’unica speranza di
sopravvivenza della comunità quando il tirannico Reggente
Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario, l’Ammiraglio Noble
(Ed Skrein) scoprono che i contadini hanno inconsapevolmente
venduto i raccolti ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher),
leader di un agguerrito gruppo di insorti perseguitati dal Mondo
Madre.
Insieme a Gunnar (Michiel Huisman),
un contadino dal cuore tenero che non conosce la realtà della
guerra, Kora parte in missione alla ricerca di combattenti disposti
a rischiare la vita per difendere il popolo di Veldt. Viaggiando in
mondi diversi alla ricerca dei Bloodaxe, i due radunano una
manciata di guerrieri accomunati dal bisogno di redimersi: il
pilota e mercenario Kai (Charlie
Hunnam), il leggendario comandante Generale Titus
(Djimon
Hounsou), la maestra di spada Nemesis (Doona Bae), il
prigioniero dal passato regale Tarak (Staz Nair) e il combattente
della resistenza Milius (E. Duffy). Jimmy (doppiato da Anthony Hopkins nella versione originale), un
antico protettore meccanizzato nascosto dietro le quinte, si
risveglia su Veldt con un nuovo scopo. Ma i neorivoluzionari devono
imparare a fidarsi l’uno dell’altro e a combattere insieme prima
che gli eserciti del Mondo Madre arrivino a distruggerli tutti.
I Marvel Studios hanno rivelato un nuovo video
di Echo per l’attesissima
serie di Disney+
debutterà il 9 gennaio 2024. Il video offre ai fan uno sguardo
dietro le quinte di alcune sequenze di combattimento dell’antieroe
protagonista, ricche di azione. Inoltre, continua a raccontare la
complicata relazione tra Maya Lopez e Kingpin, che ha portato Maya a una
vita di crimine e violenza. La featurette mostra anche alcuni nuovi
entusiasmanti filmati di Echo su ciò che ci si può aspettare
dalla nuova serie del MCU.
La serie che debutterà il 10
gennaio 2024, composta da cinque episodi, racconta la storia di
Maya Lopez (Alaqua Cox), inseguita dall’impero criminale
di Wilson Fisk (Vincent
D’Onofrio). Quando il suo viaggio la riporta a casa,
Maya deve confrontarsi con la propria famiglia e la sua eredità.
Tutti e cinque gli episodi saranno disponibili in streaming il 10
gennaio, segnando così la prima volta in cui una serie targata
Marvel Studios debutta con tutti
gli episodi al momento del lancio.
Echo è interpretata anche da
Chaske Spencer (Wild Indian, The
English), Graham Greene (1883, Goliath),
Tantoo Cardinal (Killers of the Flower Moon,
Stumptown), Devery Jacobs
(Reservation Dogs di FX, American Gods), Zahn
McClarnon (Dark Winds, Reservation Dogs di FX),
Cody Lightning (Hey, Viktor!, Four Sheets to the Wind) e
Vincent D’Onofrio (Hawkeye, Godfather of Harlem).
Gli episodi della serie sono
diretti da Sydney Freeland (Navajo) e Catriona McKenzie
(Gunaikurnai). I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Stephen
Broussard, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Victoria Alonso,
Richie Palmer, Jason Gavin (Blackfeet), Marion Dayre e Sydney
Freeland. I co-produttori esecutivi sono Jennifer L. Booth e Amy
Rardin.
Ricordiamo che Echo sarà un sequel
spin-off di Hawkeye, la serie TV
dedicata ad Occhio di Falco che per prima ha introdotto il
personaggio di Maya Lopez nel Marvel Cinematic Universe, ma allo
stesso tempo sarà anche un prequel di
Daredevil: Born Again, l’attesissima serie tv che
racconterà le nuove avventure di Matt Murdock e Wilson Fisk e che,
nonostante alcune problematiche produttive, è attualmente in
lavorazione in casa Marvel Studios. Nel cast di
Echo si ritrovano anche
Chaske Spencer, Tantoo Cardinal, Devery Jacobs, Cody
Lightning, Graham Greene e Zahn
McClarnon.