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Justice League: Crisis on Infinite Earths – Parte 1, il trailer del film d’animazione!

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La Warner Bros. ha rilasciato un teaser ufficiale dell’atteso film animato Justice League: Crisis on Infinite Earth – Parte 1, confermando inoltre che sarà una trilogia in tre parti. Da quanto ad ora svelato, inoltre, si apprende che Flash sarà in prima linea in una storia che vedrà proprio l’uomo più veloce del mondo correre contro il tempo per salvare ogni realtà esistente. Lungo il percorso, incontrerà naturalmente le controparti malvagie della Justice League nelle realtà alternative, il Sindacato del Crimine d’America e Harbinger, un personaggio già incontrato nella versione dell’Arrowverse di questa iconica storia.

Nel trailer, tuttavia, ci sono anche almeno due versioni di Superman. Sembra però Justice League: Crisis on Infinite Earth – Parte 1 non presenterà alcun personaggio dei precedenti progetti animati della DC, ma che si limiterà invece al Tomorrowverse, probabilmente per evitare quello che poteva rivelarsi un ensemble troppo massiccio e finanziariamente non sostenibile. Il film, come noto, è stato annunciato per la prima volta durante il San Diego Comic-Con di luglio, insieme a una versione animata di Watchmen.

La storia proposta da questo film è stata adattata solo in poche occasioni, tra cui l’Arrowverse di The CW. Prima della formazione dei DC Studios, la Warner Bros. aveva già in programma un film live-action su Crisis on Infinite Earth, di cui The Flash doveva essere la premessa. Sfortunatamente, le cose sono cambiato, con il finale del film live action che è stato rigirato escludendo la connessione. All’epoca dell’annuncio, inoltre, era stato menzionato solo un vago debutto nel 2024, mentre recenti indiscrezioni riportano ora che il film sarà disponibile – almeno negli Stati Uniti – in DVD, Blu-ray e 4K a partire dal 24 gennaio 2024.

Scream VII: anche Jenna Ortega non tornerà nel prossimo film della saga!

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Un giorno dopo la notizia che Melissa Barrera non riprenderà il ruolo di Samantha Carpenter in Scream VII per via di alcuni suoi post riguardo la guerra in corso tra Israele e Hamas, il The Hollywood Reporter rivela ora che anche l’attrice Jenna Ortega – che in Scream V e Scream VI ha interpretato la sorella di Samantha – non riprenderà il proprio ruolo. Si riporta però che l’abbandono di Ortega non ha nulla a che fare con il licenziamento di Barrera. I rappresentanti dell’attrice avrebbero infatti informato la società produttrice, Spyglass Entertainment, che l’attrice non sarebbe tornata ben prima dello sciopero del sindacato SAG-AFTRA.

Molteplici fonti affermano inoltre che l’attrice o non aveva un accordo o, nel rinegoziare la sua opzione, ha chiesto quello che la casa cinematografica riteneva fosse un prezzo troppo alto. Sembra però che ad aver fatto uscire l’attrice dal progetto vi sia un conflitto nella lavorazione tra questo e la seconda stagione di Mercoledì, la serie Netflix che ha donato a Ortega la grandissima popolarità di cui oggi gode. In ogni caso, il suo abbandono sembra dunque anticipare nuovi protagonisti e scenari per il già annunciato Scream VII, di cui ad ora non vi è una data di uscita confermata.

Scream VII: tutto quello che sappiamo sul film

Dopo mesi di attesa, è stato confermato che Scream VII è ufficialmente in fase di sviluppo. Nel 2022, il franchise slasher preferito dai fan è stato ripreso sotto la guida del duo di registi Tyler Gillett e Matt Bettinelli-Olpin, che fanno parte del collettivo di cineasti noto come Radio Silence. I due hanno diretto sia Scream del 2022 che Scream VI di quest’anno, che è diventato il capitolo di maggior incasso del franchise a livello nazionale. Secondo The Hollywood Reporter, Scream VII è ora pronto per essere realizzato, pur se con un cambio alla regia.

Sarà infatti Christopher Landon, il regista di successi horror come i film Auguri per la tua morte, il suo sequel, e Freaky, ad occuparsi della regia. I membri del collettivo Radio Silence, che comprende anche il produttore Chad Villella, rimarranno però a bordo come produttori esecutivi del nuovo film. Landon in seguito alla notizia ha reagito condividendo una foto di Ghostface con la didascalia: “Sembra che 7 sia davvero un numero fortunato“. Con i suoi precedenti film Landon ha già dimostrato la sua capacità di decostruire il genere slasher, che è uno degli elementi chiave dei film di Scream.

L’evocazione – The Conjuring: tutte le curiosità sul film

L’evocazione – The Conjuring: tutte le curiosità sul film

Distribuito nel 2013, L’evocazione – The Conjuring è il film che ha contribuito ad una vera e propria rivoluzione del genere horror nel cinema contemporaneo. Diretto da James Wan, questo ha dato non solo origine al “Conjuring Universe“, composto di diversi film che ampliano ed esplorano la mitologia raccontata in questa prima pellicola, ma ha anche riportato in auge quei film dedicati ad eventi paranormali realmente documentati. Come gli altri film realizzati negli anni seguenti, The Conjuring è infatti basato sui reali eventi paranormali riportati dai coniugi Ed e Lorrelain Warren, celebri esperti di demonologia.

La coppia ha infatti negli anni raccolto numerose registrazioni e testimonianze scritte circa i loro incontri con persone o luoghi tormentati da eventi demoniaci. Queste sono poi state riadattate nei film che compongono la saga. L’idea di narrare in un film uno dei tanti casi con cui hanno avuto a che fare i Warren, fu lanciata dallo stesso Edward Warren circa venti anni prima dell’inizio della produzione di questo L’evocazione – The Conjuring. Ci sono voluti però anni affinché il progetto si realizzasse, con continui rimaneggiamenti sulla sceneggiatura e il consolidarsi della fede nel bene come cuore narrativo dell’opera.

Con una chiara ispirazione agli horror degli anni ’70, la saga di Conjuring vanta ad oggi un enorme successo di pubblico in tutto il mondo, tanto da giustificare la continua realizzazione di ulteriori capitoli. Dopo questo primo capitolo sono infatti stati realizzati i sequel Il caso Enfield Per ordine del diavolo, come anche gli spin-off The Nun Annabelle. Prima di intraprendere una visione del film, sarà certamente utile approfondire alcune curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’evocazione – The Conjuring: la trama e il cast del film

La vicenda qui narrata si svolge nel 1971 e vede i coniugi Carolyn e Roger Perron trasferirsi con le loro cinque figlie in un’accogliente casa di campagna, ad Harrisville. Il loro entusiasmo, però, si spegne ben presto nel momento in cui strani fenomeni accadono nella casa. Questi culminano in veri e propri attacchi da parte di spiriti maligni ai danni della famiglia. Per cercare di liberarsi dal male che abita in quelle mura, i Perron decidono di rivolgersi ai demonologi Ed e Lorraine Warren. Giunti sul luogo, i due dovranno cercare di risalire alla storia che si nasconde dietro quella casa, scoprendo verità terribili. Per sconfiggere i demoni lì presenti sarà necessario un esorcismo, che sarà però ostacolato dalle forze del male lì presenti.

Ad interpretare Ed e Lorraine Warren vi sono gli attori Patrick Wilson e Vera Farmiga, ormai celebri proprio grazie a questa saga. Per prepararsi ai rispettivi personaggi, i due hanno anche avuto modo di incontrare Lorraine Warren, apprendendo da lei molti dei suoi segreti, nonché quante più informazioni possibili su quello specifico caso. Wilson e la Farmiga si sono poi concentrati sull’interpretare gli Warren nella maniera più accurata possibile, evitando di giudicare le loro azioni. Accanto a loro, nei panni dei coniugi Perron vi sono gli attori Ron Livingston e Lili Taylor. Le cinque figlie dei due sono invece interpretate da Joey King, Shanley Caswell, Hayley McFarland, Mackenzie Foy e Kyla Deaver.

L'evocazione - The Conjuring storia vera

L’evocazione – The Conjuring: la vera storia dietro il film

Riguardo la vera storia dietro al film ci sono diverse versioni e pareri contrastanti. La versione ufficiale riportata dagli Warren li vede impegnati nell’esorcismo della casa della famiglia Perron a Harrisville, nel Rhode Island. Qui i Perron sperimentarono situazioni apparentemente inspiegabili e riconducibili a vere e proprie manifestazioni paranormali. Gli Warren stabilirono che la casa era infestata da una donna, presunta strega, chiamata Bathsheba Sherman, la quale visse lì nel XIX secolo. La donna, realmente esistita, è stata in realtà tacciata come tale dopo che uno dei suoi figli morì in circostanze misteriose. Gli abitanti del luogo si convinsero che la donna aveva sacrificato l’infante a Satana e per tale crimine fu anche processata. Per mancanza di prove fu però prosciolta da ogni accusa.

Ed e Lorraine Warren si convinsero che ad infestare la casa dei Perron fosse Bathshba per via di alcune ferite riportate dalle figlie e che somigliavano molto a quelle ritrovate sul corpo del figlio della presunta strega. Rispetto a quanto mostrato nel film, tuttavia, sembra che gli Warren non abbiano mai praticato alcun esorcismo nei confronti dell’ambiente e che le manifestazioni paranormali siano cessate con il tempo. I Perron vissero in quella casa per nove anni e in seguito pubblicarono diversi libri dove riportarono il loro punto di vista. Gli scettici riguardo tale vicenda sono ancora oggi molti, ma sia gli Warren che i Perron hanno sempre sostenuto di aver davvero fatto esperienza di eventi spaventosi in quell’ambiente.

L’evocazione – The Conjuring: il trailer e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di L’evocazione – The Conjuring grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Google Play e Apple TV. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 22 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb, USAToday, HistoryVsHollywood

Harry Potter e l’Ordine della Fenice in concerto a Milano e Roma

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Harry Potter e l’Ordine della Fenice in concerto a Milano e Roma

Harry Potter e l’Ordine della Fenice, in prima italiana la magia del concerto: a Milano l’8 e 9 dicembre e a Roma il 27 e 28. Per la prima volta a Milano e a Roma l’Orchestra Italiana del Cinema eseguirà le suggestive musiche di Nicholas Hooper in perfetto sincrono con l’intero film.

Il ritorno di Lord Voldemort e l’arrivo della terribile Dolores Umbridge, a cui si contrappone la ribellione compatta dell’Esercito di Silente. Uno dei capitoli più complessi della saga torna sul grande schermo come non lo avete mai visto, pronto a incantare ancora una volta il pubblico grazie alla magia della musica dal vivo e alle bacchette di due grandi direttori d’orchestra.

L’Orchestra Italiana del Cinema presenta in anteprima italianaHarry Potter e l’Ordine della Fenice in Concerto”, in arrivo al Teatro Arcimboldi di Milano sabato 9 e domenica 10 dicembre e all’Auditorium Conciliazione di Roma mercoledì 27 e giovedì 28 dicembre.

Sul palco una straordinaria formazione di 80 musicisti che sotto la direzione del Maestro Ben Palmer a Milano e del Maestro Benjamin Pope a Roma eseguirà l’indimenticabile colonna sonora di Nicholas Hooper dal vivo, in perfetto sincrono con la proiezione dell’intero film, in alta definizione su uno schermo di oltre 12 metri e con i dialoghi in italiano.

In questo quinto film della serie il Signore Oscuro è tornato ma il Ministero della Magia cerca di mantenere segreta la verità sull’incarico di un nuovo e ambizioso professore di Difesa dalle Arti Oscure a Hogwarts. Ron ed Hermione convincono Harry ad addestrare segretamente gli studenti per l’imminente guerra magica, e un nuovo e terrificante scontro tra il bene e il male è in agguato.

Nominato per un World Soundtrack Discovery Award, il compositore Nicholas Hooper ha utilizzato tecniche sperimentali e strumenti uniciper comporre due nuovi temi principali che riflettono l’influenza di Voldemort sulla psiche di Harry. Utilizzando i tamburi Taiko giapponesi, Hooper permette a una corrente più sinistra e nefasta di permeare l’avventura magica di Harry e dei suoi amici mentre si preparano alla guerra in arrivo.

Justin Freer, Presidente di CineConcerts, produttore e direttore della serie di concerti di Harry Potter, spiega: “La serie di film di Harry Potter è un fenomeno culturale irripetibile che continua a deliziare milioni di fan in tutto il mondo. È con grande piacere che portiamo per la prima volta ai fan l’opportunità di sperimentare i premiati brani musicali suonati dal vivo da un’orchestra sinfonica, il tutto mentre il film è proiettato contemporaneamente sul grande schermo. Questo è davvero un evento indimenticabile”.

Harry Potter è sinonimo di entusiasmo in tutto il mondo ed è fantastico scoprire che eseguendo questa incredibile musica con il film completo, il pubblico torni a goderne la magia“: aggiunge Brady Beaubien di CineConcerts e Concert Producer.

 “Siamo orgogliosi di aver portato per primi in Italia una nuova ed emozionante forma di spettacolo dal vivo come The Harry Potter Film Concert Series”: dichiara Marco Patrignani, presidente dell’Orchestra Italiana del Cinema e produttore dello show in Italia. “Il ruolo della musica nel film è cruciale e questa è un’occasione più unica che rara per poter ammirare i musicisti creare un suono straordinario e scoprire i colori e le suggestioni che gli strumenti sono in grado di generare in relazione a ogni momento del film. Harry Potter è una delle maggiori saghe di successo nella storia e penso che la serie di film-concerto sia una meravigliosa opportunità adatta a tutte le età, per rivivere o scoprire fin dall’inizio questa emozionante avventura e lasciarsi trasportare dalla magia della sua musica”.

Warner Bros. Discovery Global Themed Entertainment e CineConcerts hanno creato la “Harry Potter Film Concert Series”, l’unica tournée concertistica al mondo dedicata ai film di Harry Potter.

Dal debutto di “Harry Potter e la Pietra Filosofale™ in Concerto” nel 2016, più di 3 milioni di fan hanno goduto di questa magica esperienza, per un totale di oltre 2.973 spettacoli in più di 48 paesi in tutto il mondo compresi quelli programmati fino al 2025. Le date italiane sono prodotte da Marco Patrignani e Forum Studios in partnership con Cineconcerts e Warner Bros. Consumer Products.

Wizarding World: in arrivo i calendari dell’avvento a tema Harry Potter

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Il periodo delle festività natalizie è da sempre un momento particolarmente rilevante nel calendario dei fan del Wizarding World. Dalle iconiche scene di Hogwarts innevata viste nella serie cinematografica, alla Sala Grande con il camino accesso e gli infiniti banchetti: tutti i fan di Harry Potter hanno immaginato almeno una volta di vivere quelle fantastiche atmosfere. Queste festività saranno davvero magiche etutti gli appassionati potranno regalare e regalarsi un momento di puro stupore con i nuovi prodotti Harry Potter.

Disponibili da subito e fino alla fine dell’anno, i calendari offrono un’esperienza unica per immergersi nell’universo di Harry Potter giorno dopo giorno con prodotti ufficiali dei marchi più amati in collaborazione con Warner Bros. Discovery Global Consumer Products (WBDGCP), tra cui LEGO, Funko, Paluani, Cinereplicas e Paladone.

L’intera gamma di Calendari dell’Avvento a tema Harry Potter è disponibile nello store Wizarding World su Amazon.

I giorni di avvicinamento al Natale saranno davvero magici con il Calendario dell’Avvento LEGO Harry Potter 2023. Un’idea regalo fantastica per bambini dai 7 anni in su, il calendario presenta una sorpresa costruibile (con una semplice guida alla costruzione illustrata) dietro ogni porticina. Tra queste 6 nuove minifigure LEGO Harry Potter – tra cui la prima minifigure di Aberforth Silente – oltre a 18 minifigure che catturano lo splendore del villaggio magico di Hogsmeade. Inoltre LEGO presenta altri due prodotti: l’elfo domestico Dobby, da costruire con i mattoncini, in grado di trasportare il diario di Tom Riddle con l’iconico calzino di Harry Potter infilatoall’interno e il Baule di Quidditch con cui sarà possibile fare squadra con Harry Potter, Draco Malfoy, Cedric Diggory o Cho Chang… oppure creare i propri giocatori!

Anche Mattel presenta il Calendario dell’Avvento Harry Potter: 24 sorprese da scoprire giorno dopo giorno per rivivere la magia della serie. Nel calendario Mattel è infatti presente la bambola di Harry Potter, riprodotta fedelmente seguendo le caratteristiche uniche del personaggio, inclusi gli accessori iconici come la sua bacchetta magica.

La magia della serie unisce WBDGCP e Paluani per le festività natalizie con una gamma di prodotti a tema, che aprono le porte del Wizarding World a Natale.

I fan della saga potranno vivere l’attesa del 25 dicembre con il Calendario dell’Avvento Paluani con cioccolatini al latte finissimo a tema Harry Potter. In ogni casella, un cioccolatino che riproduce i più famosi personaggi della saga fino ad arrivare all’ultima casella del 24 Dicembre, sotto alla quale sarà possibile scoprire la propria casata di appartenenza come un vero studente di Hogwarts.

Spin Master continua a stupire i bambini di tutto il mondo con la sua linea di giocattoli del Wizarding World. Quest’anno streghe, maghi e babbani potranno rivivere la magia di Harry Potter con Dobby, il leale elfo domestico, che prende vita con oltre 30 suoni, frasi e movimenti animati. Basta stringergli la mano per ascoltare le sue frasi più iconiche, e mentre parla, muove le orecchie, sbatte le palpebre e gli occhi, solleva le braccia e muove la testa. E basterà donare a Dobby un calzino per scoprire la sua reazione!

Oltre a Dobby, la linea Spin Master prevede anche il Cappello Parlante, realizzato in tessuto con dettagli autentici e sempre pronto ad assegnare ogni studente alla sua Casa, e la Civetta Edvige, che riproduce movimenti e versi realistici reagendo alla voce e al tatto. Ma non finisce qui: ad Edvige si può lasciare un messaggio speciale per un amico. Basta lasciarle la busta con il sigillo di Hogwarts e lei lo darà soltanto alla persona giusta, grazie a un codice interattivo segreto: accarezzarle la testa tre volte!

The Carat Shop propone una serie di nuovi prodotti natalizi, a partire dal Calendario dell’Avvento a tema pozioni: un magico conto alla rovescia per il Natale esplorando i cassetti, i barattoli, le provette e le scatole segrete all’interno dello scrigno delle pozioni magiche. Inoltre una collezione di decorazioni per l’albero di Natale: sette nuove palle di Natale, ognuna delle quali include un popolare prodotto ispirato ai film di Harry Potter (dalla Cioccorana, alla Mappa del Malandrino), e la nuova collezione di decorazioni in 3D che riprende gli elementi più conosciuti della serie.

Afima, distributore per l’Italia di Jelly Belly, unisce ai prodotti iconici già in distribuzione – tra cui la Cioccorana con figurina lenticolare da collezionare, le Lattine con gli Stemmi delle Case con Jelly Belly e gli intramontabili Caramelle Tutti i Gusti+1 di Bertie Bott – con l’introduzione delle nuove dolcezze ispirate alla Burrobirra: tavolette di cioccolato, caramelle, jelly belly, bicchieri e barilotti che richiamano l’iconica bevanda.

Per collezionare i prodotti di Harry Potter, un indirizzo imperdibile è FAO Schwarz a Milano, in Via Orefici 15. Nel negozio di giocattoli più famoso al mondo, puoi trovare molti regali da mettere sotto l’albero, ma anche oggetti decorativi per abbellire la tua casa e immergerti nello spirito delle festività. Inoltre, nel weekend del 25 e 26 novembre, all’interno del negozio, al piano -1, sarà allestita un’area vendita dedicata a Harry Potter, piena di prodotti del Wizarding World e che includerà un’attività divertente dove i fan potranno fingere di esplorare Hogwarts con puzzle che mostrano i luoghi incantevoli della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, che una volta completati possono essere usati come sfondo per delle fantastiche foto ricordo. Per tutti i partecipanti, un omaggio che gli darà accesso a tanti materiali scaricabili dalla piattaforma creata per l’evento. Inoltre, l’area rimarrà allestita fino all’inizio di gennaio per permettere a tutti i maghi, streghe e Babbani di godere di momenti indimenticabili in una perfetta atmosfera natalizia.

WARNER BROS. DISCOVERY GLOBAL CONSUMER PRODUCTS:

Warner Bros. Discovery Global Consumer Products (WBDGCP), parte di Warner Bros. Discovery Global Brands, Franchises, and Experiences, porta il potente portfolio di marchi e franchise di intrattenimento dell’azienda nella vita dei fan di tutto il mondo. WBDGCP collabora con i migliori licenziatari a livello globale per lo sviluppo di collezioni di giocattoli, moda, arredamento per la casa e pubblicazioni ispirati ai più grandi franchise dei film, della televisione, dell’animazione e dei videogiochi Warner Bros., oltre a HBO, Discovery, DC, Cartoon Network, HGTV, Eurosport, Adult Swim e altro ancora. Con programmi innovativi di licenze e merchandising a livello globale, iniziative di vendita al dettaglio e partnership promozionali, WBDGCP è una delle principali organizzazioni di licenze e merchandising al dettaglio nel mondo.

WIZARDING WORLD

Dal momento in cui Harry Potter ha attraversato la stazione di King’s Cross ed è arrivato sulla piattaforma nove e tre quarti, le sue avventure hanno lasciato un segno indelebile nella cultura pop. Oltre 20 anni dopo, il Wizarding World si è affermato come uno dei franchise più amati al mondo e vanta una community appassionata di fan di tutte le età.

Oggi rappresenta un universo in continua evoluzione e vasto, interconnesso. Otto film di successo hanno portato in vita le magiche storie di J.K. Rowling e i fan possono ora immergersi in tre epiche pellicole di Animali Fantastici, stupirsi davanti al pluripremiato Harry Potter e La Maledizione dell’Erede, giocare a giochi all’avanguardia di Portkey Games, scoprire prodotti innovativi per i consumatori e emozionarsi con spettacolari esperienze dal vivo – tra cui i cinque parchi a tema degli Universal Studios in tutto il mondo – esperienze incredibili di tour ed eventi che celebrano i momenti e i luoghi speciali del mondo magico.

Questo crescente portafoglio di offerte del Wizarding World di proprietà di Warner Bros. Discovery include anche i negozi al dettaglio Platform 9 3⁄4 e l’iconico flagship store Harry Potter New York. Inoltre tutti i fan di Harry Potter possono esplorare i segreti del dietro le quinte della serie presso Warner Bros. Studio Tour London – The Making of Harry Potter e Warner Bros. Studio Tour Tokyo – The Making of Harry Potter.

Con una nuova serie TV Max Original in arrivo basata sui libri di Harry Potter, il Wizarding World continua a evolversi per offrire alla sua community globale modi nuovi ed emozionanti per essere coinvolti. Per i suoi fan di tutto il mondo e per le generazioni future, il Wizarding World accoglie tutti per esplorare e scoprire la magia in prima persona.

Disney+: tutti i film e le serie tv in uscita a Dicembre 2023

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Disney+: tutti i film e le serie tv in uscita a Dicembre 2023

Manca ormai poco alla fine di Novembre 2023. Ecco tutto quello che è in arrivo su Disney+ a Dicembre 2023. Nessuno rende omaggio al Natale come Disney+: indipendentemente dal modo in cui si celebra questa festività, Disney+ ha qualcosa per tutti. Da Nuovo Santa Clause Cercasi a Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo, passando per le intere collezioni di Die Hard e Mamma ho perso l’aereo, ci sono contenuti per tutta la famiglia.

Doctor Who sta tornando! I tre speciali, intitolati The Star Beast (25 novembre), Wild Blue Yonder (2 dicembre) e The Giggle (9 dicembre), riuniranno il Quattordicesimo Dottore (David Tennant) e Donna Temple-Noble (Catherine Tate) che si troveranno faccia a faccia con il loro cattivo più terrificante: il Giocattolaio (interpretato da Neil Patrick Harris al suo debutto in Doctor Who). Ma le sorprese non finiscono qui: non perdetevi lo speciale natalizio di Doctor Who del 25 dicembre, intitolato The Church on Ruby Road.

Il meglio dei cofanetti: vi siete persi alcune delle serie più interessanti del 2023? A Natale potrete dedicarvi alla cucina con le prime due stagioni di The Bear targata FX, risolvere un misterioso omicidio con le prime tre stagioni di Only Murders in The Building o sfoggiare un look glamour guardando tutte e quattro le stagioni di The Kardashians.

I film in arrivo a dicembre 2023 su Disney+

Indiana Jones e il quadrante del destino

Indiana Jones e il quadrante del destino

Harrison Ford torna nei panni del leggendario eroe archeologo, Indiana Jones, per l’ultimo capitolo dell’epico e iconico franchise, una grande e travolgente avventura in giro per il mondo.

Theater Camp: un’Estate a tutto Volume, dal 6 dicembre

Il vincitore del Tony Award Ben Platt e Molly Gordon sono i protagonisti di questa commedia originale nei panni di Amos e Rebecca- Diane, migliori amici da sempre e insegnanti di recitazione presso un campeggio malmesso a nord di New York. Dopo che l’inarrestabile e amata fondatrice della colonia estiva a tema teatrale finisce in coma, l’eccentrico staff deve collaborare con il figlio, un incapace fissato con le criptovalute, per mantenere a galla questo luogo sacro per gli attori. Searchlight Pictures presenta Theater Camp: Un’estate a tutto volume, una produzione Picturestart, Topic Studios, Gloria Sanchez Productions. Diretto da Molly Gordon e Nick Lieberman e scritto da Noah Galvin, Molly Gordon, Nick Lieberman e Ben Platt, il film è basato sul loro cortometraggio.

DIARIO DI UNA SCHIAPPA A NATALE – SI SALVI CHI PUÒ! Il nuovo film originale in arrivo l’8 dicembre

Le serie tv in arrivo a dicembre 2023 su Disney+

Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo

Percy Jackson è impegnato in una pericolosa avventura. Fuggendo da mostri e ingannando gli dèi, deve viaggiare attraverso l’America per restituire il fulmine del dio Zeus e impedire una guerra. Con l’aiuto dei suoi compagni d’avventura, Annabeth e Grover, il viaggio di Percy lo condurrà più vicino alle risposte che cerca: come inserirsi in un mondo in cui si sente fuori posto e scoprire chi è destinato a essere.

RAFFA: La docuserie originale italiana in esclusiva dal 27 dicembre

Chi è Raffaella Carrà? Chi si nasconde dietro l’immagine della star italiana più famosa e amata all’estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i successi televisivi, i film e le tournée internazionali? Simbolo di libertà, regina della TV e icona LGBTQ+: Raffaella Carrà è un mito che supera ogni barriera, un’artista amata incondizionatamente dal pubblico internazionale per oltre 50 anni. Eppure Raffaella è un mistero di cui nessuno possiede la chiave. Gelosissima del suo privato, era una donna che lottava per affermarsi in un mondo di uomini, che ha amato e sofferto come tutte e nella quale convivevano due anime, quella della diva Carrà e quella più vulnerabile di Raffaella Pelloni. La docuserie ripercorre la sua vita pubblica e privata, a partire dall’infanzia in Romagna segnata dall’abbandono del padre, il flirt “da copertina” con Frank Sinatra, i grandi amori, il rimpianto per una maternità mancata, crisi e rinascite.

Tutto raccontato attraverso le sue immagini più iconiche e quelle del suo archivio privato in esclusiva insieme a testimonianze inedite di chi l’ha conosciuta davvero. Raffa – docuserie in 3 episodi da 1 ora – è prodotta da Gabriele Immirzi e Alessandro De Rita per Fremantle Italia. Regia di Daniele Luchetti. Scritta da Cristiana Farina con Carlo Altinier, Barbara Boncompagni, Salvatore Coppolino e Salvo Guercio.

WHAT IF – seconda stagione

La stagione 2 di What If…? continua a seguire il viaggio de l’Osservatore, guidando gli spettatori attraverso il vasto multiverso e introducendo volti nuovi e familiari nell’Universo Cinematografico Marvel. La serie mette in discussione, rivisita e stravolge i momenti classici del Marvel Cinematic con un incredibile cast di voci che, nella versione originale, include diverse star che riprendono i loro ruoli iconici. Gli episodi, che in questa stagione presentano personaggi amati dai fan come Nebula, Hela e Happy Hogan, sono diretti dal produttore esecutivo Bryan Andrews, mentre il produttore esecutivo AC Bradley è capo sceneggiatore.

AMERICAN DAD La diciassettesima stagione completa in streaming dal 20 dicembre

Film DC: 10 discussioni dei fan che resteranno sempre aperte

Film DC: 10 discussioni dei fan che resteranno sempre aperte

Il DCEU ha avuto un’esistenza tumultuosa agli occhi dei fan fin dalla sua nascita con il film L’Uomo d’Acciaio nel 2013. Nell’era moderna degli universi cinematografici, la DC è sempre sembrata leggermente in ritardo rispetto alla Marvel, nonostante il fervente sostegno dei fan del franchise. Anche all’interno della stessa fanbase dell’universo, le offerte cinematografiche della DC non sono state accolte da un ampio successo di critica allo stesso livello del MCU: questo ha portato a un certo grado di conflittualità all’interno del pubblico, con diverse discussioni sui film DC che probabilmente non saranno mai veramente risolte e che andiamo ad analizzare insieme.

Esplorare il multiverso è stata una buona idea?

Il multiverso dopo The FlashNegli ultimi anni, quella che sembrava la premessa promettente del multiverso ha cominciato a perdere di appeal. Film come Spider-Man: Un nuovo universo e Everything Everywhere All At Once hanno forse già creato le storie migliori attorno a questo concept. Con il Marvel Cinematic Universe che si è unito tardi al trend dei viaggi dimensionali, la decisione della DC di fare altrettanto con The Flash che corre tra linee temporali alternative è stata decisamente audace.

Il senso di “già visto” legato al multiverso è stato amplificato da una serie di film e show sui supereroi di qualità variabile, e l’approccio della DC potrebbe essere arrivato troppo tardi. Tuttavia, molti fan potrebbero sostenere che l’avventura fosse necessaria per il futuro reboot del DC Extended Universe, e che è stata realizzata in modo notevole nonostante la banalità del tema multiversale. Come si svilupperà l’idea per l’intera serie cinematografica rimane da vedere, alimentando ancora il dibattito su se sia stata una buona idea per la DC esplorare dimensioni alternative.

Chi è il miglior cattivo del DCEU?

Con la Marvel che storicamente ha faticato a caratterizzare i suoi cattivi, compiere grandi progressi con gli antagonisti avrebbe dovuto essere un obiettivo primario per l’universo cinematografico della DC. Detto questo, la DC rischiato molto e spesso mancando l’obiettivo nelle loro rappresentazioni. Un esempio particolarmente problematico è stato il Joker interpretato da Jared Leto in Suicide Squad del 2016, il cui design e comportamenti non sono stati minimamente all’altezza del potenziale del personaggio.

Altri cattivi dell’Extended Universe della DC sono stati più controversi. Mentre il Generale Zod di Michael Shannon è universalmente lodato come un cattivo eccezionale, una minoranza all’interno della fanbase difende il Lex Luthor interpretato da Jesse Eisenberg come un genio perfettamente squilibrato. Altri promettenti cattivi della DC sono invece rimasti intrappolati in film ritenuti universalmente mediocri, come Cheetah interpretata da Kristen Wiig in Wonder Woman 1984. Un contendente spesso trascurato per il titolo di miglior cattivo della DC è però Black Manta interpretato da Yahya Abdul-Mateen II, il che complica ulteriormente la questione.

Batman dovrebbe uccidere?

Ben Affleck the flashIl Batman dei fumetti è famoso per la sua politica anti-omicidio, rifiutandosi di eliminare definitivamente anche i nemici più letali e squilibrati della sua galleria di avversari. Anche se questo giuramento è fondamentale per il suo personaggio, i film della DC hanno avuto sorprendentemente difficoltà nell’adattare questo aspetto, con le azioni di Batman sullo schermo che storicamente hanno avuto esiti letali. Nessun film è stato più colpevole della violazione di questa regola cardinale quanto Batman v Superman: Dawn of Justice, in cui Batman mostrava un palese disprezzo per la vita umana. Il Bruce Wayne di Ben Affleck ha chiaramente scelto di abbattere scagnozzi con un totale disprezzo per le loro vite, comunicando allo spettatore che il suo Batman non ha paura di sporcarsi le mani. Questo comportamento è stato a lungo un punto dolente per i fan della DC, con l’eterna lotta tra il fascino della violazione delle regole e la caratterizzazione accurata di Batman che continua ancora oggi.

Chi è stato il miglior Superman?

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MAN OF STEEL, Henry Cavill, as Superman, 2013. ph: Clay Enos/©Warner Bros. Pictures/courtesy Everett Collection

A differenza del suo parente più oscuro, Batman, Superman non ha avuto altrettante interpretazioni degne di nota nei suoi oltre 30 anni di storia sul grande schermo. I fan della DC sono da sempre divisi su come l’Uomo d’Acciaio debba essere caratterizzato. Mentre storicamente è sempre stato rappresentato come un ragazzo ottimista e vicino alla gente del Kansas, molte interpretazioni moderne di Superman hanno enfatizzato i suoi aspetti divini e salvifici, talvolta rendendolo più distante dall’umanità o addirittura cattivo. Cloni malvagi di Superman come Homelander e Omni-Man hanno recentemente attirato l’attenzione nella nuova fanbase, portando molti a preferire l’atmosfera più distante e ultraterrena del Superman interpretato da Henry Cavill. Tuttavia, molti difendono ancora l’ottimismo speranzoso della performance originale di Christopher Reeve, considerandola più fedele al materiale originale. La futura interpretazione di David Corenswet nel ruolo di Clark Kent in Superman: Legacy è però destinata a complicare ulteriormente il dibattito.

Chi possiede il miglior costume di Batman?

Passando a Batman, qualitativamente le interpretazioni sono sullo stesso livello, ma sono sufficientemente diverse da rendere ancora più difficile stabilire quale sia l’iterazione perfetta sullo schermo. Per quanto riguarda i Batman in live-action, discutere su chi abbia il miglior costume è già abbastanza complesso. Impossibile escludere dalla conversazione il classico Batman di Tim Burton del 1989 come la prima grande rappresentazione sul grande schermo del Cavaliere Oscuro. Tuttavia, la sua Batsuit plasticosa e rigida mostra i segni del tempo. Alcuni fan preferiscono la praticità della tuta di Christian Bale, mentre la tuta potenziata alla Iron Man di Ben Affleck in Batman v Superman: Dawn of Justice è un altro interessante contendente.

L’Arrowerse sarebbe riuscito ad approdare al cinema?

ArrowverseUn vantaggio del Multiverso, destinato a essere esplorato, è la sua capacità di riunire diverse interpretazioni dello stesso personaggio in un unico film. Spider-Man: No Way Home dell’MCU ha dimostrato ampiamente questa possibilità, e alcuni speranzosi fan del DCEU speravano che The Flash potesse ottenere un trattamento simile, portando su schermo anche il Barry Allen interpretato da Grant Gustin. Tuttavia, non è stato così; la Warner Bros ha invece optato per una doppia interpretazione di Ezra Miller. I personaggi dell’Arrowverse, pur avendo una fanbase dedicata, non sono abbastanza “importanti” da essere apprezzati dal pubblico generale dei film. Tuttavia, alcuni appassionati della DC insistono sul fatto che la lunga storia dell’Arrowverse nell’adattare storie della DC molto prima dei film del DCEU meritasse più riconoscimento sul grande schermo.

Chi vincerebbe davvero in un confronto tra Batman e Superman?

razzie-award-Batman-V-Superman--Dawn-Of-JusticeEssendo due protagonisti di punta della DC, Superman e Batman sono stati messi l’uno contro l’altro in diverse occasioni più volte rispetto a qualsiasi altro abbinamento all’interno della continuity. Batman dovrebbe essere in evidente svantaggio, il che rende la sua vittoria in Batman v Superman: Dawn of Justice una grande sorpresa per chi non è avvezzo all’universo della DC. Detto questo, Batman si era preparato a lungo per avere la meglio su Superman nel materiale originale; i fan fedeli della DC continuano a rimanere divisi sull’argomento, nonostante si sappia l’esito del film. È facile sostenere che non c’è nessun modo in cui un Batman sullo schermo possa sperare di battere un Kryptoniano. Tuttavia, altri insistono sul fatto che la preparazione meticolosa di Batman gli conferisce un solido vantaggio.

Il Superman di Harry Cavill avrebbe dovuto uccidere Zod?

Michael Shannon ZodNonostante le critiche ricevute dai film di Superman nell’era moderna, l’adattamento dell’iconico eroe da parte di Henry Cavill è stato accolto con un plauso unanime. Mentre molti spettatori della DC condividono questo sentimento, alcuni hanno incontrato dei problemi con la caratterizzazione di Clark Kent presentata da Zack Snyder. In particolare, l’uccisione di Zod è stata indicata come un momento destabilizzante, con i fan di Superman che hanno cominciato a protestare sostenendo che non rispecchia i suoi valori nei fumetti. Superman nei fumetti è conosciuto per il suo carattere controllato e non incline ad istinti omicidi. Togliere di scena il Generale Zod, specialmente per salvare una vita innocente, non dovrebbe essere una questione largamente discussa. Tuttavia, la prontezza di Snyder nel portare Superman a praticare l’atto violento di spezzare il collo al despota alieno ha lasciato un’amaro ricordo della sua visione del personaggio agli occhi di molti appassionati lettori di fumetti.

Quanto humor ci dovrebbe essere nei film DC?

Justice-League-sequelI film della DC, giunti un po’ in ritardo nel trend degli universi cinematografici, hanno spesso faticato nel trovare l’equilibrio tra il desiderio di successo e la volontà di differenziarsi dal MCU. L’umorismo spiritoso distintivo dei film Marvel si è fatto largo nei film della DC, suscitando reazioni contrastanti dal pubblico. La visione di Joss Whedon per Justice League ha presentato il suo sfacciato umorismo attraverso le voci dei principali personaggi della DC, dividendo i fan a metà. Per alcuni, le frecciate sarcastiche e i bisticci fra eroi sembravano ampiamente fuori luogo. Nonostante ciò, l’aggiunta di una comicità più esplicita e diretta ha attratto un pubblico più ampio, dando a Warner Brothers una ragione per ingaggiare Whedon per replicare il suo successo con The Avengers. Tuttavia, la quantità e lo stile di umorismo nei film della DC sono stati parte di un tema controverso per tutti questi anni.

Lo Snyderverse..

SnyderverseUscito nei cinema nel 2017, Justice League è stato manomesso con diverse riprese aggiuntive, con la Warner Bros. che freneticamente cercava di correggere la rotta del loro franchise cinematografico. L’abbandono del tono della serie delineato ne L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder sembrava un volersi disfare di ciò che rendeva unici i film della DC, il che ha causato una protesta incessante da parte di una folta fazione di fan. La richiesta di rendere giustizia alla visione originale di Zack Snyder era così grande che la Warner Bros. alla fine cedette, rilasciando la Zack Snyder’s Justice League in streaming nel 2021.

Questa versione estesa del film ha rappresentato uno sguardo a ciò che sarebbe potuto essere lo Snyderverse e quindi il futuro del franchise degli eroi. Anche se le scelte del regista potrebbero non essere state apprezzate in pieno, erano quantomeno risolute e coerenti, e hanno stabilito un tono deciso e più cupo che andava contro le speranze della DC di ottenere un ampio consenso. Tenendo conto di questa storia, se la Warner Bros. abbia preso la decisione giusta nell’adattare le idee di Snyder per il DCEU resta una delle conversazioni più divisive tra i fan fino ad oggi.

Melissa Barrera: il regista di Scream VII commenta: “Non era una mia decisione che potevo prendere io”

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Il regista di Scream VII Christopher Landon ha risposto alla notizia del licenziamento di Melissa Barrera da parte di Spyglass Media a seguito dei suoi post sui social media sul conflitto Israele-Hamas. Landon originariamente aveva twittato sul suo account @creetureshow e successivamente ha rimosso il tweet.

Spyglass Media ha finalmente reso pubblico il proprio turbamento per il comportamento dell’attrice sui social media dicendo: “La posizione di Spyglass è inequivocabilmente chiara: abbiamo tolleranza zero per l’antisemitismo o l’incitamento all’odio in qualsiasi forma, compresi i falsi riferimenti al genocidio, alla pulizia etnica, all’Olocausto, distorsione o qualsiasi cosa che superi palesemente il limite dell’incitamento all’odio”.

Barrera, diventata famosa nella serie Vida di Starz prima di essere proiettata nel musical della Warner Bros. In the Heights e poi in Scream del 2022 e Scream VI di quest’anno nei panni di Sam Carpenter, sorella della Tara Carpenter di Jenna Ortega, ha ripubblicato una serie di post filo-palestinesi su le sue storie su Instagram che sono state interpretate come antisemite da chi era vicino alla produzione cinematografica.

Dopo lo sciopero del SAG-AFTRA, Spyglass Media non ha ancora confermato il ritorno di nessun membro del cast per Scream VII. Il franchise di Scream ha incassato quasi 911 milioni di dollari in tutto il mondo nell’arco di sei film. Gli ultimi due film sono stati prodotti e finanziati da Spyglass Media, che ha il controllo sulla libreria Dimension, e distribuiti in tutto il mondo da Paramount Pictures.

Diario di una schiappa a Natale – Si salvi chi può!, il trailer del film Disney+

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Preparatevi al Natale più magico di sempre! Disney+ ha diffuso il trailer e la key art di Diario di una schiappa a Natale – Si salvi chi può!, l’ultimo film d’animazione basato sulla serie di libri di grande successo di Jeff Kinney. L’avventura originale, che è un racconto natalizio esilarante e commovente incentrato sullo studente delle medie combinaguai più amato da tutti, debutterà l’8 dicembre 2023, in esclusiva su Disney+.

Quest’anno le vacanze invernali si stanno rivelando particolarmente stressanti per Greg Heffley. Dopo aver accidentalmente danneggiato uno spazzaneve mentre faceva un pupazzo di neve con il suo migliore amico Rowley Jefferson, Greg teme di non ricevere la nuova console per videogiochi che desidera tanto per Natale. Per peggiorare le cose, rimane bloccato dalla neve con la sua famiglia, tra cui il burbero fratello maggiore Rodrick e il fastidioso fratello minore Manny. Diretto da Luke Cormican (Teen Titans Go!) e scritto e prodotto da Jeff Kinney, Diario di una schiappa a Natale – Si salvi chi può! vede le voci nella versione originale di Wesley Kimmel (The Mandalorian), Spencer Howell (Ithaca), Chris Diamantopoulos (Beavis and Butt-Head), Erica Cerra (Power Rangers) e Hunter Dillon (Deadpool 2).

Diario di una schiappa a Natale – Si salvi chi può! debutterà l’8 dicembre 2023 in esclusiva su Disney+. In occasione del lancio del film, il 21 novembre uscirà in tutte le librerie, per Editrice Il Castoro, l’edizione speciale del volume “Diario di una Schiappa. Si salvi chi può!”, con la copertina dedicata al film.

La Brea: la serie finirà con la terza stagione!

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La Brea: la serie finirà con la terza stagione!

La terza stagione del dramma fantascientifico della NBC La Brea sarà anche l’ultima. Come riportato da Deadline esclusivamente a gennaio, la serie si concluderà con una stagione abbreviata composta da soli 6 episodi.

La Brea sarà presentato in anteprima martedì 9 gennaio alle 21:00 e fungerà da introduzione agli ultimi due episodi della stagione del film drammatico di successo.

La serie La Brea segue un’epica avventura familiare dopo che un’enorme voragine si apre a Los Angeles trascinando persone ed edifici in una misteriosa e pericolosa terra primordiale dove non hanno altra scelta se non quella di unirsi per sopravvivere. 

Il cast include Natalie Zea, Eoin Macken, Jon Seda, Nicholas Gonzalez, Chiké Okonkwo, Zyra Gorecki, Jack Martin, Veronica St. Clair, Rohan Mirchandaney, Lily Santiago, Josh McKenzie, Tonantzin Carmelo e Michelle Vergara Moore.

La Brea,  che ha ricevuto un ordine per la serie dopo che la produzione del pilot del 2020 è stata martoriata dalla pandemia, ma poi ha ha avuto un solido lancio nell’autunno 2021 con una prima stagione di 10 episodi, guadagnandosi un rinnovo della seconda stagione di 14 episodi. La serie come altri show stato poi influenzato dagli  scioperi WGA e SAG-AFTRA, costringendo la NBC a optare per una stagione più breve e lasciando gli attori aperti ad accettare altri lavori.

Per la terza stagione di La Brea, il creatore/showrunner David Appelbaum è produttore esecutivo insieme a Chris Hollier, Peter Traugott, Rachel Kaplan, Avi Nir e Alon Shtruzman. La Brea è prodotto da Universal Television e dall’australiana Matchbox Pictures, entrambe divisioni di Universal Studio Group, in associazione con Keshet Studios.

The Walking Dead: The Ones Who Live, una nuova clip svela l’uscita della serie

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AMC ha diffuso una clip di The Walking Dead: The Ones Who Live, con protagonisti Danai Gurira (Michonne Hawthorne) e Andrew Lincoln (Rick Grimes) che rivelano cosa c’è in serbo per il ritorno di questi due personaggi iconici.

La clip svela anche quando uscirà la serie tv negli USA. The Walking Dead: The Ones Who Live debutterà il 25 febbraio negli USA, su AMC+

 Basato sull’omonima serie a fumetti di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, The Walking Dead: The Ones Who Live è prodotto da Kirkman, Scott M. Gimple, Greg Nicotero, David Alpert, Joseph Incaprera, Gale Anne Hurd, Denise Huth e Angela Kang.

Attualmente The Walking Dead: The Ones Who Live è programmato per un debutto nel 2024, il dramma di Rick e Michonne doveva inizialmente essere presentato in anteprima quest’anno insieme ad altri due spin-off,  The Walking Dead: Dead City  e  The Walking Dead: Daryl Dixon. Entrambe le serie sono incentrate sui principali sopravvissuti della serie originale. La serie guidata da Jeffrey Dean Morgan e Lauren Cohan sarà presentata in anteprima a giugno, seguita dalla premiere dello spettacolo guidato da Norman Reedus entro la fine dell’anno.

Progetto Lazarus: trailer della seconda stagione in arrivo su SKY e NOW

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Un infinito dejavu, un circolo senza via d’uscita, un countdown inesorabile verso il collasso del nostro mondo. Torna con la sua seconda stagione l’apocalittica serie Sky Original Progetto Lazarus, di cui viene rilasciato oggi il trailer ufficiale in italiano. Il titolo sarà disponibile in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 18 dicembre.

Il team Lazarus continua la sua battaglia contro il tempo per salvare l’umanità. Il mondo è incastrato in un ciclo temporale infinito che finirà con la completa estinzione del pianeta. Tra loro c’è il risoluto agente della Lazarus, George (Essiedu), rimasto in disgrazia dopo aver tradito l’organizzazione in nome dell’amore. George è determinato a riscattarsi e riconquistare la fiducia dei suoi amici, colleghi e dell’amore della sua vita. Ma quando scopre che la causa che sta combattendo è più pericolosa di quanto sembri, George inizia a sospettare che l’unica persona di cui può veramente fidarsi sia sé stesso.

La seconda, epica stagione è guidata dal candidato agli Emmy e ai BAFTA Pappa Essiedu (I May Destroy You), con Anjli Mohindra (Bodyguard), Charly Clive (Pure), Vinette Robinson (Boiling Point), Rudi Dharmalingam (Wakefield), Caroline Quentin (Bridgerton) e Tom Burke (Strike). New entries nel cast Royce Pierreson (The Irregulars, The Witcher), Colin Salmon (Resident Evil, Limitless), Safia Oakley-Green (Sherwood), Lorne MacFayden (Vigil), Zoe Telford (Genius), Sam Troughton (The Outlaws) e James Atherton (Hollyoaks).

Progetto Lazarus è prodotto dal pluripremiato team di Urban Myth Films, in associazione con Sky Studios, ed è stato creato e scritto dal candidato ai BAFTA Joe Barton (Giri / Haji). Progetto Lazarus è stato commissionato da Sky Studios per Sky Max. Paul Gilbert è Commissioning Editor per Sky Studios. NBCUniversal Global Distribution gestisce le vendite internazionali della serie per conto di Sky Studios

Star Wars: Dave Filoni è il nuovo direttore creativo di Lucasfilm

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Dave Filoni, la mente dietro le serie animate Star Wars: The Clone Wars Star Wars Rebels è pronto ad assumere un nuovo importante ruolo all’interno del franchise di Star Wars, ovvero quello di direttore creativo della Lucasfilm. “In passato, in molti progetti in cui venivo coinvolto, li vedevo dopo che si erano già sviluppati“, ha dichiarato Filoni a Vanity Fair, che ha dato la notizia. Filoni sarà invece ora coinvolto sin dal principio nello sviluppo dei progetti di Star Wars, lavorando a stretto contatto con la presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy e con il capo dello sviluppo Carrie Beck.

La notizia arriva con il franchise Star Wars che si trova ad un punto di svolta. Con la Saga degli Skywalker ora conclusa e nuovi film ufficialmente in arrivo – tra cui uno diretto proprio da Filoni – la saga sembra pronta ad espandersi ora più che mai e Filoni sembra essere la persona giusta per far sì che ciò avvenga nel migliore dei modi. I fan di Star Wars gli riconoscono infatti da sempre grandi competenze riguardo quella che è la mitologia della saga, ma anche l’aver saputo introdurre elementi e prodotti che hanno introdotto gradite novità, come la serie The Mandalorian, per cui è stato regista e produttore esecutivo.

Filoni lavora infatti nella galassia di Star Wars da ormai vent’anni, formandosi prima con i progetti d’animazione poc’anzi citati e poi con le serie live action, tra cui Ahsoka, che ha creato riprendendo quanto narrato nelle sue serie animate. Per molti, dunque, egli è l’erede del creatore di Star Wars, George Lucas. “Non dico alla gente cosa fare“, ha detto Filoni a Vanity Fair riguardo il suo nuovo ruolo. “Ma sento di star cercando di aiutarli a raccontare la storia migliore che vogliono raccontare. Devo essere un aiuto per tutta la galassia, come una parte del Consiglio Jedi“. Non resta dunque che attendere di scoprire quali nuovi prodotti prenderanno forma a partire da questo suo nuovo ruolo nel franchise.

Star Wars: tutto quello che sappiamo sul film di Dave Filoni

Tra i nuovi film annunciati ve ne è uno ancora senza titolo che sarà diretto da Dave Filoni e che sappiamo si concentrerà sulla Nuova Repubblica, portando ipoteticamente a conclusione le storie interconnesse che vengono raccontate nelle serie The Mandalorian, The Clone Wars, Star Wars: Rebels e Star Wars: The Bad Batch, ma anche in The Book of Boba Fett e Ahsoka. Un progetto dunque particolarmente ambizioso, nel quale confluiranno più storie per un epico gran finale. Filoni ha poi confermato che sarà coinvolto nel processo di scrittura, anche se non può dire quando inizieranno le riprese. Quando gli è stato chiesto cosa poteva dire sulla storia, ha però offerto le seguenti informazioni:

Il modo in cui ho descritto il film è che se sei cresciuto nei miei stessi anni sei consapevole dell’era post-Ritorno dello Jedi. La Nuova Repubblica non è una nuova idea. Non è qualcosa che The Mandalorian ha ideato. È una vecchia idea, in circolazione da molto tempo. Ci sono state storie raccontate nell’arco di 30 anni che si sono concluse con la nuova trilogia. Ma c’è un grande intervallo di tempo ancora da esplorare. Quindi, molti di quanto proposto con le varie serie inizia ora a riunirsi e guardando al corpus più ampio di lavoro che è stato fatto è certo che ne emergerà una storia“, ha affermato Filoni.

Molte delle storie proposte nel corso degli anni da Filoni troveranno dunque compimento con questo annunciato film, attualmente ancora senza titolo. L’ambientazione, però, sembra essere confermata per quel periodo di tempo che va da Il ritorno dello Jedi a Il risveglio della forza, circa trent’anni poco esplorati durante i quali la Nuova Repubblica ha ristabilito la pace nella galassia, con le forze del male pronte però a riprendere il potere con quello che poi si rivelerà essere il Primo Ordine. Non resta ora che attendere maggiori informazioni rispetto a questo progetto di Filoni come anche una data di uscita ufficiale.

Scream VII: Melissa Barrera licenziata dal prossimo film della saga

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Melissa Barrera non sarà più la protagonista dell’annunciato Scream VII. A riportarlo è il The Hollywood Reporter, dove si riferisce che l’attrice è stata esclusa dal progetto dopo una serie di suoi post sui social media riguardo la guerra in corso tra Israele e Hamas. “Gaza è attualmente trattata come un campo di concentramento“, ha scritto Barrera in un post su Instagram. “Mettere tutti in un angolo, senza un posto dove andare, senza elettricità, senza acqua… La gente non ha imparato nulla dalla nostra storia. E proprio come le nostre storie, le persone stanno ancora guardando in silenzio tutto ciò che accade. QUESTO È GENOCIDIO E PULIZIA ETNICA“.

Il licenziamento dell’attrice dal prossimo capitolo della saga, dopo che era stata protagonista di Scream (2022) e Scream VI (2023) interrompe dunque quanto si stava costruendo con il personaggio da lei interpretato, Samantha Carpenter, la quale sul finire del sesto film sembrava potessere raccogliere l’eredità di Ghostface a partire dal capitolo successivo, il settimo. Ciò però sembra che a questo punto non si verificherà, con gli autori del prossimo film che dovranno dunque impostare un nuovo racconto senza di lei, ipoteticamente facendo di sua sorella Tara, interpretata da Jenna Ortega, la protagonista assoluta. Al momento, Melissa Barrera non ha rilasciato dichiarazioni riguardo questa sua esclusione dal franchise.

Scream VII: tutto quello che sappiamo sul film

Dopo mesi di attesa, è stato confermato che Scream VII è ufficialmente in fase di sviluppo. Nel 2022, il franchise slasher preferito dai fan è stato ripreso sotto la guida del duo di registi Tyler Gillett e Matt Bettinelli-Olpin, che fanno parte del collettivo di cineasti noto come Radio Silence. I due hanno diretto sia Scream del 2022 che Scream VI di quest’anno, che è diventato il capitolo di maggior incasso del franchise a livello nazionale. Secondo The Hollywood Reporter, Scream VII è ora pronto per essere realizzato, pur se con un cambio alla regia.

Sarà infatti Christopher Landon, il regista di successi horror come i film Auguri per la tua morte, il suo sequel, e Freaky, ad occuparsi della regia. I membri del collettivo Radio Silence, che comprende anche il produttore Chad Villella, rimarranno però a bordo come produttori esecutivi del nuovo film. Landon in seguito alla notizia ha reagito condividendo una foto di Ghostface con la didascalia: “Sembra che 7 sia davvero un numero fortunato“. Con i suoi precedenti film Landon ha già dimostrato la sua capacità di decostruire il genere slasher, che è uno degli elementi chiave dei film di Scream.

Karate Kid: Jackie Chan e Ralph Macchio insieme per un nuovo film

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Jackie Chan e Ralph Macchio, che hanno recitato in diversi film di Karate Kid a decenni di distanza, si incontreranno per un nuovissimo film ambientato nel franchise di arti marziali. Il nuovo film, della Sony Pictures, diretto da Jonathan Entwistle e scritto da Rob Lieber, sarà presentato in anteprima nelle sale il 13 dicembre 2024. Karen Rosenfelt sta producendo.

I dettagli della trama del nuovo film sono tenuti nascosti, ma Macchio riprenderà il ruolo di Daniel LaRusso, che ha interpretato nella trilogia cinematografica originale di Karate Kid iniziata nel 1984 e ripreso nella serie Cobra Kai di Netflix, che ha da poco annunciato la sua sesta e ultima stagione. Chan tornerà nel ruolo di Mr. Han, un maestro di kung fu ispirato al personaggio del Maestro Miyagi, che ha allenato Dre Parker di Jaden Smith nel film remake del 2010.

Non è chiaro in che modo la vasta storia di Cobra Kai influenzerà il nuovo film di Karate Kid, ma l’annuncio è stato fatto su Youtube dai due interpreti che hanno anche informato i fan che il progetto è alla ricerca del prossimo attore che interpreterà il ragazzo protagonista del film. I video dei casting dovranno essere inviati a KarateKidCasting.com.

 

 

Superman: Legacy, arrivano anche Jimmy Olsen e Eve Teschmacher

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Superman: Legacy, arrivano anche Jimmy Olsen e Eve Teschmacher

Superman: Legacy sta rapidamente costruendo il suo cast, con Skyler Gisondo e Sara Sampaio che si uniscono alla squadra rispettivamente nei panni di Jimmy Olsen e di Eve Teschmacher.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. María Gabriela De Faría sarà il villain “The Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde (Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho (Anthony Carrigan). Nicholas Hoult sarà Lex Luthor, Skyler Gisondo Jimmy Olsen e Sara Sampaio Eve Teschmacher.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

Black Mirror: Netflix rinnova per una settima stagione

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Black Mirror: Netflix rinnova per una settima stagione

Black Mirror tornerà per la settima stagione. Netflix ha rinnovato la serie (qui la recensione della stagione 6), che ha concluso la sua sesta stagione a giugno, a distanza di quattro anni dal quinto ciclo.

La serie antologica, ambientata per lo più in distopie del prossimo futuro, ha attraversato molte iterazioni da quando è stata lanciata su Channel 4 nel Regno Unito nel 2011. Lo spettacolo ha ricevuto un aumento di budget quando si è trasferito su Netflix nel 2016.

Il creatore della serie Charlie Brooker è produttore esecutivo e funge da showrunner. Bisha K. Ali è produttore esecutivo insieme a Jessica Rhoades e Annabel Jones, di cui è produttore indipendente Broke & Bones.

Cinema Modernissimo riapre oggi a Bologna

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Cinema Modernissimo riapre oggi a Bologna

Concordi ed entusiasti sono stati gli elogi per questo nuovo cinematografo che, per la sua originalità e per l’arte veramente eletta della sua decorazione, si eleva e si distingue da tutti gli altri” (Il Resto del Carlino, 17 febbraio 1915). Con queste parole veniva salutata l’apertura della nuova sala cinematografica ospitata nell’edificio polifunzionale di Palazzo Ronzani, progettato nel 1914 dall’ingegnere e scenografo Gualtiero Pontoni (1875 – 1941) dove un tempo sorgeva il medievale Palazzo Lambertini: è il Cinema Modernissimo, un centro della vita culturale cittadina, che, con alterne vicende e nomi diversi, restò attivo per più di novant’anni.

Celebrato dalla stampa per la sua sontuosità, eleganza e modernità, il cinema venne inaugurato il 16 febbraio 1915 e chiuso nel 2007: dal 21 novembre 2023, grazie all’impegno della Fondazione Cineteca di Bologna, torna ad aprire i suoi spazi, con una sala riportata allo splendore degli esordi grazie a un lungo intervento di ripristino.

Per celebrare questo nuovo polo culturale la Cineteca di Bologna ha realizzato un programma di 10 giorni di inaugurazione con proiezioni e ospiti come Wes Anderson, Jeff Goldblum, Marco Bellocchio, Marco Tullio Giordana, Francesco Piccolo, Alina Marazzi, Paolo Mereghetti, Alice e Alba Rohrwacher, Joel Meyerowitz, Alessandro Bergonzoni, Toni Servillo, Éric Toledano e Olivier Nakache, Paola Cortellesi, Marisa Paredes, Giuseppe Tornatore, i Manetti Bros., Vinicio Capossela, Pupi Avati, Mario Martone, Vittorio Lingiardi, Giorgio Diritti

Cinema Modernissimo
Foto di Lorenzo Burlando © Cineteca di Bologna

Il restauro e la riapertura del cinema rappresentano non soltanto un’operazione di restituzione alla città di un luogo “sparito” da 20 anni ma rimasto nella memoria dei bolognesi, ma anche il ritorno alla vita del Sottopasso di via Rizzoli, altro mondo sotterraneo bolognese che diventerà spazio espositivo permanente. Il Cinema e il Sottopasso – entrambi affacciati sui resti di un tratto della via Emilia che i lavori di restauro hanno riportato alla luce – costituiscono due nuove possibilità culturali per la città che idealmente collegano il futuro a una storia antichissima.

Per viaggiare nel tempo fino al Modernissimo delle origini, l’istituzione bolognese ha chiamato un grande scenografo come Giancarlo Basili, tra i più attivi del cinema italiano, autore anche dell’immaginario visivo dell’Amica geniale: una scelta che – come chiarisce Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna – deriva dal fatto che “la struttura architettonica del Modernissimo era già data, mentre noi avevamo bisogno di un artista che ci facesse sognare e facesse del Modernissimo il luogo della sorpresa, un’Atlantide dello spettacolo”.

Cinema Modernissimo di Bologna
Foto di Lorenzo Burlando © Cineteca di Bologna
Cinema Modernissimo di Bologna
Foto di Lorenzo Burlando © Cineteca di Bologna

Basili ha seguito un doppio registro: ha mantenuto le tracce originali rimaste, cancellando i rimaneggiamenti degli anni Cinquanta e Sessanta ma, partendo dalle fotografie e dal progetto dell’epoca, ha immaginato anche la realizzazione di un luogo che celebrasse il cinema. Un approccio antitetico al processo di omologazione delle sale cinematografiche.

E se Basili ha realizzato la riqualificazione della sala cinematografica, a marionanni si deve la creazione della pensilina di ingresso (la cui apertura, in Piazza Re Enzo, è ipotizzata a fine febbraio) e il progetto artistico di alcuni degli ambienti cruciali del complesso, come i locali antistanti il foyer, che ospiteranno anche il Caffè Pathé.

Ci siamo mossi in direzione opposta, alla ricerca dell’unicità del Modernissimo – continua Farinelli –. Le prime sale nacquero attorno al 1913, con i primi lungometraggi, e un successo italiano, Quo vadis?, ha innescato la nascita di luoghi dedicati agli eventi cinematografici e non più ricavati da altri spazi. Naturalmente la prima fonte di ispirazione furono i teatri all’italiana, ed è questa bellezza che noi stiamo andando a ricercare. Con un’ulteriore particolarità, che riguarda la storia di Bologna: il palazzo che ospitò fin dall’inizio il Modernissimo nacque contestualmente all’allargamento di quella che oggi si chiama via Rizzoli, operazione che portava con sé un’idea di trasformazione della città. Così il primo palazzo della modernità, a Bologna, ha nel suo cuore il Modernissimo. Un luogo straordinario e irripetibile, fin dal suo progetto iniziale”.

Jack Reacher – La prova decisiva: trama e cast del film con Tom Cruise

Tra i tanti celebri personaggi portati al cinema da Tom Cruise negli ultimi anni, uno dei più apprezzati è quello dell’agente Jack Reacher. Questi è il protagonista di Jack Reacher – La prova definitiva (qui la recensione), scritto e diretto nel 2012 dal premio Oscar Christopher McQuarrie, che con Cruise avrebbe poi collaborato anche per il quinto e il sesto capitolo della saga di Mission: Impossible. Con questo lungometraggio i due danno invece vita alle avventure cinematografiche di un personaggio nato dalla penna dello scrittore Lee Child. Il film è infatti la trasposizione di La prova decisiva, pubblicato nel 2005 e incentrato proprio sulle vicende relative al poliziotto del titolo.

Il personaggio di Jack Reacher compare in realtà già nel libro Zona pericolosa, scritto da Child nel 1997. Inizialmente ad essere trasposto al cinema doveva essere proprio questo, ma i produttori preferirono poi ripiegare sul libro più recente incentrato sul personaggio, nella speranza di cavalcare il successo di questo. Tale scelta si rivelò poi vincente, poiché giunto in sala il film si rivelò un grande successo di pubblico. A fronte di un budget di 60 milioni di dollari, Jack Reacher – La prova decisiva arrivò infatti ad incassarne oltre 218 in tutto il mondo. Anche la critica si trovò a lodare il film, affermando che si tratta di un crime al di sopra della media del genere.

Questo buon risultato spinse i produttori a dar vita ad un sequel, arrivato al cinema nel 2016 e intitolato Jack Reacher – Punto di non ritorno Attualmente non sono noti i piani riguardo tale serie, anche se Cruise e i produttori si sono dichiarati disposti a lavorare su un terzo, ed eventualmente conclusivo, capitolo della trilogia. Nell’attesa di ciò, è però possibile riscoprire il primo di questa anche grazie alle numerose curiosità ad esso legate. Proseguendo nella lettura sarà infatti possibile trovare le principali tra queste, avendo anche modo di sapere dove è possibile trovare in streaming il film.

Jack Reacher – La prova decisiva: la trama del film

Protagonista del film è Jack Reacher, ex militare divenuto un fantasma in seguito al suo pensionamento anticipato. Nessuno sa dove si trovi, e sono in pochi a sapere chi egli sia realmente. Il suo nome torna all’attenzione delle forze dell’ordine nel momento in cui un letale cecchino lo nomina durante un interrogatorio della polizia. Questi, accusato di aver assassinato diverse persone, sostiene infatti che Reacher è l’unico che può provare la sua innocenza. Venuto a conoscenza di ciò, Jack esce dall’ombra per indagare insieme all’avvocato Helen Rodin. Il suo obiettivo è infatti scoprire il vero colpevole del massacro, e ciò prima che il cecchino di nome James Barr venga giustiziato.

Ben presto egli capirà che qualcuno sta ostacolando le sue indagini. Nonostante ciò, però, risalirà ad una gang di criminali russi, il cui capo si fa chiamare Zec. Dietro all’attentato terroristico si nasconderebbero dunque loro. Eppure sembra esserci molto di più, e Reacher dovrà vedersela con forze diverse ed inaspettate. In tutto ciò, dovrà anche evitare che Helen finisca in pericolo, rendendo così la situazione ancora più complicata. Arrivare al misterioso Zec, però, si rivelerà più complesso del previsto. Ma Reacher è un uomo pieno di risorse, e le sue innumerevoli capacità saranno l’arma segreta contro dei nemici che non hanno idea di quali forze si stiano per scatenare su di loro.

Jack Reacher cast

Jack Reacher – La prova decisiva: il cast del film

Per interpretare Jack Reachera erano stati considerati gli attori Tom Cruise e Dwayne Johnson, ma come precedentemente indicato è stato Cruise ad ottenere la parte. Tale scelta, inizialmente, scontentò i fan del personaggio, i quali indicavano un’eccessiva differenza di statura tra come Reacher è descritto nei libro e l’attore. Il regista e lo scrittore dei romanzi si dichiararono però estremamente soddisfatti della scelta, affermando che Cruise possiede il carisma giusto per dar vita al ruolo. Come sempre, l’interprete ha richiesto di eseguire personalmente tutte le spericolate acrobazie previste dal copione, tra cui quelle che lo vedono alla guida di automobili. Proprio per la sua devozione al personaggio e al film, l’attore è stato lodato come la vera fonte d’attrattiva del titolo, a cui ha saputo conferire grande carattere.

Nel cast sono poi presenti altre note personalità del cinema. La prima di queste è la candidata all’Oscar Rosamund Pike, che interpreta Helen Rodin. In vista delle riprese, l’attrice ha raccontato di aver provato a lungo con Cruise le loro scene insieme, così da dar vita ad una buona chimica di coppia. L’ex sergente Martin Cash è invece interpretato dal premio Oscar Robert Duvall, mentre il russo Zec ha il volto del celebre regista Werner Herzog, il quale ha raccontato di essersi ispirato al cantante Mick Jagger per il suo personaggio. Jai Courtney, invece, dà vita al personaggio di Charlie. Di origini australiane, l’attore ha affermato di aver avuto diverse difficoltà a recitare con accento americano, e per questo molte sue battute sono state tagliate dalla sceneggiatura. Sono poi presenti anche gli attori Richard Jenkins nel ruolo di Alex Rodin, e David Oyelowo in quello di Emerson.

Jack Reacher – La prova decisiva: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Jack Reacher – La prova decisiva è infatti presente su Chili Cinema, Google Play, Infinity, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per martedì 21 novembre alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

BTS Monuments: Beyond The Star, le icone pop tornano su Disney+

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BTS Monuments: Beyond The Star, le icone pop tornano su Disney+

Dopo l’eccezionale debutto nel 2022 su Disney+ con BTS: PERMISSION TO DANCE ON STAGE – LA, i BTS, le icone pop del XXI secolo, tornano nella casa dei contenuti coreani pluripremiati con BTS Monuments: Beyond The Star, una nuova docuserie in otto episodi in arrivo dal 20 dicembre in esclusiva su Disney+.

Con interviste mai viste prima, performance e momenti dietro le quinte con RM, Jin, SUGA, j-hope, Jimin, V e Jung Kook, BTS Monuments: Beyond The Star condurrà il pubblico in un viaggio attraverso i 10 anni di carriera del gruppo, mettendo in luce i loro alti e bassi per la prima volta in un avvincente formato docuserie.

Con la partecipazione del presidente di HYBE, Bang Si-Hyuk, e dell’autore di BEYOND THE STORY : 10-YEAR RECORD OF BTS Kang Myeongseok, BTS Monuments: Beyond The Star ripercorre i momenti chiave del gruppo nel corso degli anni, mostrando com’è nato, come è stato prepararsi per il debutto e come è stato vincere il premio come “best new artist” ai Melon Music Awards 2013. Nel corso degli episodi sono messe in evidenza le loro lotte durante il periodo di “Danger”, parlando dei loro primi concerti, del debutto agli American Music Awards e ai Billboard Music Awards, di come è stato diventare delle star in America, parlando alle Nazioni Unite, esibendosi al Rose Bowl Stadium, dell’emozione di esibirsi al Wembley Stadium di Londra e molto altro ancora.

L’imminente docuserie punta i riflettori anche su momenti molto personali del loro passato, come il modo in cui si sono incontrati per la prima volta, il processo iniziale di rinnovo del contratto, le difficoltà di isolamento durante il COVID e altri momenti più spensierati come la festa di compleanno a sorpresa di j-hope e la cerimonia di diploma di Jung Kook.

Disney+ ha annunciato anche i titoli di ciascuna delle otto parti della docuserie, dando ai fan un’idea di cosa possono aspettarsi da ogni episodio:

Episodio 1 – Gli Inizi
Episodio 2 – L’adolescenza
Episodio 3 – La ricerca della felicità
Episodio 4 – Disconnessi
Episodio 5 – BENVENUTI!
Episodio 6 – Cominciare e ricominciare
Episodio 7 – Ancora noi
Episodio 8 – Promesse future

Con un doppio episodio in arrivo dal 20 dicembre e due nuove parti in uscita ogni mercoledì, BTS Monuments: Beyond The Star si aggiungerà a tutta una serie di imperdibili contenuti BTS disponibili su Disney+, tra cui: BTS: PERMISSION TO DANCE ON STAGE – LA, un esclusivo film concerto in 4K con la performance live dei BTS al Sofi Stadium di Los Angeles nel novembre 2021; SUGA: Road to D-DAY, un documentario approfondito che segue SUGA dei BTS mentre viaggia in tutto il mondo da Seoul a Tokyo, Las Vegas e oltre alla ricerca di ispirazione musicale per il suo ultimo album D-DAY; j-hope IN THE BOX, un documentario dietro le quinte che mostra la creazione del primo album solista di j-hope, Jack In The Box; e IN THE SOOP : Friendcation, un originale travel reality show con un cast stellare che comprende V dei BTS, Park Seojun di Itaewon Class, Choi Wooshik, star dei Parasite, Park Hyungsik dei Soundtrack #1 e Peakboy, in cui i cinque amici si avventurano in un viaggio a sorpresa e si dedicano a una serie di attività divertenti.

I primi due episodi di BTS Monuments: Beyond The Star saranno disponibili dal 20 dicembre in esclusiva su Disney+.

Brendan Fraser ha trovato il suo prossimo progetto da protagonista

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Dopo essersi preso il suo tempo per trovare il suo prossimo grande ruolo a seguito del trionfo agli Oscar 2023, Brendan Fraser ha scelto il suo prossimo grande ruolo, sarà il protagonista di Rental Family di Searchlight. La regista di Beef Hikari dirigerà il film da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Stephen Blahut. Hikari sta sviluppando il progetto dal 2019 e lo produrrà insieme a Shin Yamaguchi, Eddie Vaisman e Julia Lebedev di Sight Unseen Productions.

La storia segue quella di un attore squattrinato che vive a Tokyo, che viene assunto da un’azienda giapponese di noleggio a conduzione familiare, questa esperienza lo condurrà in un inaspettato viaggio alla scoperta di sé attraverso i ruoli che interpreta nella vita degli altri.

La produzione inizierà questa primavera in Giappone. Blahut e Tomo Koizumi saranno i produttori esecutivi. Il vicepresidente senior della produzione Taylor Friedman e il direttore degli affari creativi Daniel Yu stanno supervisionando il film per Searchlight.

Brendan Fraser sta vivendo una vera e propria rinascita professionale nell’ultimo anno, iniziata con il suo lavoro in The Whale di Darren Aronofsky. Il ruolo gli è valso numerosi riconoscimenti, culminati con l’Oscar come miglior attore di quest’anno. Anche se lo sciopero del SAG ha causato un ritardo nelle sue risoluzioni, Fraser è stato comunque molto cauto nel prendere una decisione su quale sarebbe stato il suo prossimo ruolo dopo la vittoria dell’Oscar, anche prima che lo sciopero entrasse in vigore. Quando finalmente questa sceneggiatura gli è arrivata, è stato difficile per lui ignorarla e, alla fine, si è impegnato a interpretarla.

Al momento lo troviamo al cinema in un piccolo ruolo in Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese.

The Garbage Man di Alfonso Bergamo presentato al Noir in Festival

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The Garbage Man il nuovo film di Alfonso Bergamo, prodotto da Fenix Entertainment e Gika Productions, girato interamente in Puglia a Campi Salentina e dintorni, sarà presentato al Noir in Festival. La proiezione si terrà Mercoledì 6 Dicembre alle ore 18.00 presso il cinema Arlecchino, nella sala principale del festival.  Nel cast ci sono talenti di spicco, tra i quali Paolo Briguglia, lo statunitense Randall Paul, Roberta Giarrusso e Tony Sperandeo. “The Garbage Man”, il secondo lungometraggio di Alfonso Bergamo, si distingue per la scelta avvincente del talentuoso Paolo Briguglia nel ruolo di un antieroe improvvisato, immerso nel degrado di un’Italia trascurata. Il film si configura come un dramma dalle intense sfumature, dove i contrasti cromatici e la colonna sonora ispirata agli anni ‘80 si fondono armoniosamente con l’estetica del fumetto americano e il genere Revenge-movie.

Racconta Alfonso Bergamo nelle note di regia: «“The Garbage Man” nasce da un’immagine potente e ipotetica tratta dalla tragedia di Melissa Bassi: un netturbino che, lavorando, scopre l’ordigno, salvandola. Da qui il cuore del film: l’eroismo quotidiano di un uomo che trova bellezza nel suo mestiere. In un contesto produttivo indipendente, con tutte le sfide che questo comporta in Italia, ho cercato di creare un film di genere che osasse porre l’immagine al di sopra della storia stessa. Con il Direttore della Fotografia Daniele Poli e lo Scenografo Fabio Tresca, abbiamo cercato di costruire un universo visivo che trasmettesse emozioni profonde e celebrasse il potere dell’Immagine Cinematografica».

La trama si sviluppa in un contesto autentico e tangibile, laddove la periferia italiana, trascurata e dimenticata, assume un ruolo primario. Un mondo regolato da leggi non scritte, dove la possibilità di un cambiamento di vita è spesso un’illusione, e quando si verifica, è alimentata dalla forza di volontà di individui determinati, spinti dalla disperazione. Il film si immerge con coraggio nella realtà di questa periferia, esplorando le sue regole implacabili e il destino di chi vi è intrappolato. Un’opera cinematografica che getta una luce cruda e penetrante sulla condizione umana, offrendo uno sguardo appassionato e coinvolgente su una Italia ai margini, lontana dai riflettori della società odierna.

Dichiara il Direttore Generale di Fenix Entertainment Riccardo Di Pasquale«Siamo grati di presentare il nostro lavoro straordinario al pubblico del Noir in Festival, un palcoscenico che riconosce e celebra l’originalità e l’audacia nel mondo cinematografico. La proiezione di “The Garbage Man” rappresenta un momento culminante per tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto, dai talentuosi attori al dedicato team di produzione. La storia di “The Garbage Man” è un coinvolgente viaggio nella vita di un uomo costretto a compiere scelte difficili per ribellarsi contro la violenza e le ingiustizie. Siamo entusiasti di condividere questa esperienza unica con gli spettatori del Noir in Festival».

Dichiara il Produttore di Gika Productions Giangi Foschini«Dal cuore della Puglia alla prestigiosa vetrina del Noir in Festival, siamo entusiasti di presentare “The Garbage Man”, il nostro ultimo gioiello cinematografico. Un film che si distingue per la sua audacia nel raccontare l’eroismo quotidiano in un contesto avvincente e autentico. Con un cast tecnico e artistico di talenti eccezionali, abbiamo lavorato instancabilmente per portare sullo schermo una storia che va oltre la trama, immergendosi nella cruda realtà della periferia italiana trascurata».

Noir in Festival 2023: il programma della 33° edizione

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Noir in Festival 2023: il programma della 33° edizione

Sarà Daniel Pennac, vincitore  del Raymond Chandler Award 2023 e autore  della celebre saga editoriale di Malaussène, il protagonista della giornata inaugurale della 33ma edizione del Noir in Festival, in programma a Milano dal 1 al 7 dicembre. Diretto da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (Delegato IULM), promosso dalla Direzione Generale Cinema del MIC, con il sostegno dell’Università IULM, in collaborazione con la Cineteca Italiana, la Casa del Manzoni, la Lombardia Film Commission, l’Institut français Milano, Lo Scrittoio, Rizzoli Galleria, il Circolo dei Lettori e Milano Film Network, e sotto il Patrocinio del Comune di Milano, si conferma la realtà più originale nel campo del mystery tra cinema, letteratura, cronaca e storia.

“Le scelte di quest’anno”, dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “vanno nella direzione della scoperta e della varietà dei temi e dello stile. Ci piace pensare che il genere più rappresentativo e popolare del Novecento abbia scoperto nuovi mondi e moderne ibridazioni nel nuovo millennio. Il nostro compito è esplorare questa realtà grazie al talento di registi, scrittori, narratori”.

Otto i film del concorso internazionale, tutti in anteprima italiana al Cinema Arlecchino, sette gli eventi speciali e i fuori concorso, sei i film finalisti per il Premio Claudio Caligari per la migliore opera italiana di genere dell’anno. Come ogni anno sono cinque i romanzi italiani di genere candidati al Premio Giorgio Scerbanenco, ospitato nuovamente a Casa Manzoni e che da quest’anno, grazie al sostegno della Lombardia Film Commission, vede la nascita del Premio Scerbanenco – Romanzo per il Cinema; undici gli scrittori protagonisti degli incontri a Rizzoli Galleria,  sette gli appuntamenti al Campus IULM tra cui la masterclass di Daniel Pennac, il racconto del mondo noir di Gabriele Salvatores con Gianni Canova e Paola Jacobbi e un incontro su Cormac McCarthy, scomparso quest’anno, tra romanzi, cinema e vita.

Un posto di rilievo spetta infine alla giornata dedicata il 2 dicembre al Giallo Storico e alla vicenda di Marianna de Leyva, la celebre Monaca di Monza de I promessi sposi di Manzoni, a cura di  Cinzia Masotina e Marina Fabbri, realizzata in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Manzoniani e la Casa del Manzoni. Vi partecipano gli studiosi Mauro Novelli e Daniela Brogi, gli scrittori Giancarlo De Cataldo, Luca Crovi, Marina Marazza, Ben Pastor, Marcello Simoni, il regista Marco Bellocchio.

Tra gli eventi cinematografici più attesi: il nuovo film di Neil LaBute Out of the Blue con Ray Nicholson (figlio d’arte) e Diane Kruger; The Goldman Case di Cédric Kahn, una delle più splendenti sorprese dell’ultimo festival di Cannes; il vincitore del Pardo d’oro Critical Zone di Ali Ahmadzadeh, thriller-verità sulla vita sotterranea nella Teheran degli Ayatollah; gli italiani Runner di Nicola Barnaba con Matilde Gioli e Francesco Montanari The Garbage Man di Alfonso Bergamo con Paolo Briguglia e Tony Sperandeo; il noir israeliano a tempo di rap The City di Amit Ulman; il provocatorio queer-thriller Femme di Sam H. Freeman e Ping Ng Chong; il candidato all’Oscar The Ashes of Time di Loïc Tanson; la serie d’animazione Italica Noir: i ferri del mestiere dedicata alla Mala milanese e narrata da Jake La Furia.

Tra gli appuntamenti letterari: la nuova stella del noir tedesco Harald Gilbers con Morte sotto le macerie (Emons Libri), Giancarlo De Cataldo con il suo Colpo di ritorno (Einaudi), Donato Carrisi (L’educazione delle farfalle, Longanesi), la best seller canadese Ashley Audrain (Sussurri, Rizzoli), Giampaolo Simi (Il cliente di riguardo, Sellerio), la magica Deepti Kapoor con L’età del male (Einaudi) e il fondatore di Virgilio.it Fausto Gimondi con Fortuna criminale (Longanesi), presentato da Camila Raznovich.

Tra gli ospiti particolari e gli eventi irrinunciabili di questa edizione possiamo suggerire l’incursione nel mondo musicale: con il libro di Giovanni Robertini («Linus» e «Rolling Stone») Morte di un trapper (Harper Collins); la presenza di Nina Zilli che affianca la scrittrice e regista Cinzia Bomoll con la lettura di brani di Non dire gatto (Ponte alle Grazie); Pivio che racconta la musica del noir realizzata con Aldo De Scalzi (e i vinili di Diabolik). E ancora, la serata dedicata dal Centre Culturel Français a Daniel Pennac con la proiezione de Il Paradiso degli orchi (di Nicolas Bary, con Bérénice Bejo ed Emir Kusturica) e la “riscoperta” di uno dei film più sorprendenti di Marco BellocchioSangue del mio sangue, intensa e personale indagine storica su una monacatura forzata nel ’600 ed eco del più noto episodio manzoniano.

“La scelta di Daniel Pennac per il nostro ‘Nobel’ della narrativa noir”, dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “è in qualche modo emblematica di tutto il programma dell’anno. Autore fuori dagli schemi, ironico e spiazzante anche nel suo attraversamento del genere, Pennac ci guida in territori inediti del mystery in cui la realtà e l’inaspettato, lo sfondo sociale e la fantasia, il sorriso e il dramma hanno la meglio sulla tradizione del noir classico e lo traghettano nel mondo di oggi. Lo stesso spirito di ‘passaggio’ abbiamo del resto voluto sottolinearlo grazie alla matita di Manuele Fior con la sua Milano sospesa tra i segni millenari del Duomo e la skyline di una metropoli futuribile”.

Foglie al vento, trailer del nuovo film di Aki Kaurismäki

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Foglie al vento, trailer del nuovo film di Aki Kaurismäki

Presentato in concorso al Festival di Cannes, dove ha vinto il Premio della Giuria, Foglie al vento (Fallen Leaves, qui la nostra recensione) di Aki Kaurismäki ha ricevuto cinque candidature agli Efa: Miglior film, Miglior sceneggiatura, Miglior regia, Miglior attrice e Miglior attore.

Foglie al vento (Fallen Leaves) arriva nei cinema italiani dal 21 dicembre.

Anche se finora mi sono fatto una reputazione discutibile girando soprattutto film violenti e irrilevanti, ho finalmente deciso, tormentato da tutte le guerre insensate, inutili e criminali, di scrivere una storia sui temi attraverso i quali l’umanità potrebbe avere un futuro: l’anelito all’amore, alla solidarietà, alla speranza e al rispetto per gli altri, la natura e tutto ciò che è vivo o morto. A condizione che il soggetto lo meriti.

In questo film faccio disinvoltamente un piccolo plauso ai miei dei, Bresson, Ozu e Chaplin, ma sono comunque l’unico responsabile di questo catastrofico fallimento!

Aki Kaurismäki

La trama di Foglie al vento (Fallen Leaves)

Due persone sole (Alma Pöysti e Jussi Vatanen) si incontrano per caso una notte a Helsinki. È l’ultima occasione per trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita.

 Il percorso è però intralciato dall’alcolismo di lui, dai numeri di telefono persi, dal non conoscere nomi o indirizzi reciproci e dalla tendenza generale della vita a porre ostacoli a chi cerca la propria felicità.

Rustin, recensione del film Netflix diretto da George C. Wolfe

Rustin, recensione del film Netflix diretto da George C. Wolfe

Rustin, il biopic diretto da George C. Wolfe e dedicato all’attivista nero che diventò la “mente” dietro la storica marcia su Washington del 1963, deve essere quasi necessariamente valutato adoperando due metodi di giudizio separati, ovvero quello specifico volto alla critica del film nella sua riuscita estetica e quello che invece lo inserisce in un discorso e un contesto cinematgorafico maggiormente ampi.

Rustin, la trama

Partendo dalla valutazione prettamente rivolta a Rustin, bisogna scrivere che pur rappresentando un evidente passo indietro rispetto al più viscerale Ma Rainey’s Black Bottom – in quel caso molto probabilmente contava il fatto di appoggiarsi sul testo di un grande autore quale era August Wilson – questo nuovo lungometraggio di Wolfe non possiede alcun evidente difetto che ne mina la riuscita in maniera perentoria. Ogni elemento del film biografico – dalla regia al montaggio, dalle interpretazioni alla ricostruzione storica – contribuisce alla composizione di un prodotto di qualità, ideato e realizzato con attenzione ai particolari e la volontà di soddisfare le esigenze dei un pubblico ampio.

Nel ritmo della narrazione quanto nell’esposizione filmica Rustin si sviluppa sui binari consolidati di questo tipo di produzioni, offrendo uno spettacolo sufficientemente efficace. Colman Domingo come protagonista in molti momenti regge il film sulle proprie spalle con un’interpretazione certamente istrionica ma che non sconfina mai nella forzatura. In un cast di contorno pieno di attori e caratteristi di consumata professionalità spiccano a nostro avviso un carismatico Glynn Turman, la sempre efficace CCH Pounder e Jeffrey Wright che si distingue pur avendo praticamente a disposizione una sola vera sequenza. Sono senza dubbio un gruppo di attori affiatati e capaci di rimanere sempre sulla stessa lunghezza d’onda il pregio maggiore di questo  biopic di indubbia solidità.

Una questione di contesto

Perché dunque Rustin risulta un lungometraggio che verosimilmente non lascerà tracce considerevoli nella storia del cinema di impegno civile? E questo ci porta adesso a considerare il secondo fatto di cui abbiamo accennato all’inizio della recensione, ovvero il contesto a cui appartiene e in cui è stato realizzato. Appare ormai evidente che l’establishment hollywoodiano cerca ormai il consenso di una fetta di pubblico ben precisa gratificando le esigenze con film che non problematizzano più quello che raccontano, e peggio ancora non prendono più in considerazione molti dei temi e dei problemi presenti nel passato della storia americana almeno quanto nel presente.

rustin recensione filmNon possiamo parlare di cinema agiografico, forse il termine è eccessivo, ma di certo non si tratta di un prodotto che spinge lo spettatore verso un qualsiasi tipo di turbamento emotivo o intellettuale. Se pensiamo ai film che negli ultimi anni hanno raccontato le tappe storiche della battaglia per i diritti civili negli Stati Uniti, e di conseguenza la piaga del razzismo nelle sue molteplici forme, pochissime situazioni o questioni vengono realmente presentate come elemento capace, anzi desideroso di generare dibattito sul presente.

Rustin non si sforza di farsi metafora del presente

Rustin rispecchia questa univocità di visione in maniera puntuale quanto, in almeno una scena come quella dell’”addestramento” degli agenti di polizia, francamente sconfortante. Un lungometraggio che rimane nel passato e non proietta alcuno sforzo per farsi metafora di quello che non funziona oggi nella società americana. Questo tipo di cinema, ed è forse il suo peggior torto, si sta facendo sempre piû classista: si rivolge infatti – e sembra sempre piû voler compiacere – una fetta di pubblico che rappresenta un contesto socioeconomico elevato, stabile, mentre la popolazione rimasta in condizioni maggiormente disagiate, e che proprio per questo subisce le varie declinazioni del pregiudizio in maniera ancor più drammatica, non trova piú rappresentazione a Hollywood.

La lezione di Spike Lee – fino al suo ultimo, “sbagliato” ma schierato Da 5 Bloods – appare tristemente dimenticata, se non addirittura “ripudiata” al fine di dimostrare che, come Rustin appunto, il cinema nero ha raggiunto posizione di saldezza all’interno dell’industria dello spettacolo americana. Ma quale costo è stato pagato? Se vi capita di vedere o rivedere Fa’ la cosa giusta, Malcolm X o He Got game, tanto per citare alcuni titoli di Lee, allora lo capirete…

Leo: recensione del film d’animazione su Netflix

Leo: recensione del film d’animazione su Netflix

Arriva oggi su Netflix Leo, una nuova commedia musicale d’animazione adatta a tutta la famiglia. Scritto da Robert Smigel (Hotel Transylvania), prodotto da Adam Sandler e diretto da Robert Marianetti, Smigel e dal character designer e story artist David Wachtenheim, Leo potrebbe essere uno dei film d’animazione più divertenti dell’anno. Non sarà all’altezza di titoli animati più di rilievo del 2023 come Nimona, Spider-Man: Across the Spider-Verse o Tartarughe Ninja: Caos Mutante, ma riesce a far conoscere il fascino creativo di Adam Sandler anche alla generazione dei più giovani.

Leo, la trama: una lucertola (quasi) in pensione

Gran parte del fascino di Leo risiede nella storia stessa. Leo, una lucertola di 74 anni, condivide lo stesso terraio con Squirtle la tartaruga (doppiato da Bill Burr) da più di sette decenni, in un’aula di classe elementare della Florida. Quando Leo apprende di poter avere solo un altro anno di vita, sente l’impellente desiderio di vedere il mondo al di fuori del terraio dove ha sempre vissuto e decide di compiere una folle corsa nelle Everglades per godersi lo spettacolo dei tramonti in natura prima che sia troppo tardi.

L’opportunità si presenta quando la cattiva supplente Mrs. Malkin (doppiata da Cecily Strong) costringe gli studenti a portare a casa uno degli animali domestici per il fine settimana, non fosse che, durante la fuga, Leo si lascia sfuggire il fatto che può parlare. Anni di osservazione dei ragazzi che entrano ed escono dalla classe lo hanno reso, in effetti, un terapeuta, e Leo non può esimersi dal dispensare la sua saggezza con generosità, spesso attraverso canzoni a tema. Ben presto, diventa l’esperto di consigli dell’intera classe, ma il suo viaggio si complica quando si ritrova involontariamente nelle Everglades e viene organizzata una missione di salvataggio per recuperarlo.

Leo, Netflix

Un viaggio di formazione di e con Leo

Leo è, sostanzialmente, la storia commovente di come una lucertola, che pensa di essere sull’orlo della morte, si metta involontariamente a convincere un’intera classe di bambini che ognuno di loro è speciale. Per certi versi, è la storia di un vecchio nonno brontolone che scopre di avere ancora amore nei confronti delle piccole cose inaspettate. Non è solo un film per bambini: sì, ci sono molti bambini e c’è una lucertola parlante ma, assieme al messaggio che “ogni bambino è speciale“, il film vuole anche dimostrarci che ogni adulto è unico e speciale a modo suo.

In questo caso, il viaggio è tanto di Leo quanto dei bambini, poiché il film inizia con la lucertola protagonista che discorre con il suo amico di quanto questo nuovo anno scolastico e scolaresca sia simile alle altre che hanno già conosciuto nel corso degli anni. In effetti, Leo ha ormai un’idea stereotipata degli alunni, è sicuro di conoscerli già, ma scoprire come pensano e si comportano al di fuori dell’aula di scuola gli insegna che nella vita c’è molto di più delle Everglades o di quello che crede già di sapere.

Una nuova variazione della comicità di Adam Sandler

In Leo, Sandler maschera abilmente la sua iconica voce, offrendo al pubblico una nuova interpretazione sfaccettata, calorosa e che si adatta alla location presentata. Trattandosi di una sceneggiatura da lui co-scritta, non potevano mancare un paio di gag scatalogiche, che si collocano più sul versante PG-13, un’età più avanzata rispetto a quella dei ragazzi ritratti nel film, ma che si assicura la complicità anche di un pubblico più adulto. Ovviamente, nel formato animato il registro sandleriano varia sensibilmente e ci si concentra di più sui design spassosi dei personaggi. Leo è la versione di Sandler tenera, aperta al dialogo, che cerca di sfruttare il suo ingegno e la sua empatia per tirare fuori il meglio delle persone.

Si riflette il carattere gioioso di Leo, nonostante la vecchiaia, e lo si espande per tutta la durata, offrendo anche sfumature toccanti che non stonano con la messinscena. Serena e limpida, la Florida da cartolina che fa da sfondo a Leo acquista più significato con l’evoluzione della tartaruga, convinta da sempre di aver vissuto una vita intera navigando fra generazioni e conoscendo ogni frammento delle loro esistenze. L’ulteriore apertura mentale e lo slancio ad instaurare nuovi formidabili rapporti (non solo con Squirty) aiuteranno Leo ad uscire figurativamente fuori dalla sua gabbia e a dare un senso a ciò che pensava fosse inevitabile durante la conclusione del suo ciclo di vita.

Squid Game – La Sfida: recensione dei primi 5 episodi del reality Netflix

Sono passati poco più di due anni dal debutto di Squid Game, la serie sudcoreana del regista Hwang Dong-hyuk (The Fortress, Miss Granny, Silenced), una sanguinosa fiaba dark che nell’arco di pochissimo tempo ha scalato la classifica della Top10 Netflix ed è divenuta un vero e proprio fenomeno culturale globale. Tutti hanno guardato Squid Game, tutti ne hanno parlato e, purtroppo, tutti (o quasi) hanno pensato almeno una volta di volerla in real life. Ed è proprio accogliendo la curiosità del pubblico che Netflix ha realizzato Squid Game: La Sfida, il primo reality show ispirato alla serie di successo con protagonista l’attore Lee Jung-jae.

La trama resta fedele al prodotto originale: 456 persone decidono di indossare le iconiche tute verdi per partecipare alla competizione televisiva più pericolosa di sempre e vincere l’incredibile montepremi di 4,56 milioni di dollari. I concorrenti si sfidano senza alcuna pietà ai giochi ispirati alla serie originale, a cui si aggiungeranno anche nuove e inedite sfide. La serie – dal titolo originale Squid Game: The Challenge – è composta da 10 episodi di circa un’ora che verranno rilasciati nei seguenti giorni: Parte 1 (5 episodi) il 22 novembre, Parte 2 (4 episodi) il 29 novembre e Parte 3 (ultimo episodio) il 6 dicembre.

Quando c’è di mezzo il denaro, non è mai un “gioco da bambini”

Fin dai primissimi secondi risulta evidente quanto Netflix si sia impegnato per ricreare il k-drama di Hwang Dong-hyuk a 360°. Stessa scenografia epressionisticamente colorata e accogliente, stessa atmosfera angosciante e tesa, stesse musiche ossessionanti che oscillano dalle canzonette infantili alle melodie horror, e stesse dinamiche di gioco senza, ovviamente, le pene cruente e mortali a ogni eliminazione. Ma ciò che davvero rende il reality così tanto simile al dramma originale sono gli stessi forti sentimenti di disagio che provoca nel pubblico. Disperazione, frustrazione, tensione, sconforto e rabbia sono i sentimenti predominanti generati dal reality. Pur non lottando tra la vita e la morte, i giocatori vivono quelle stesse incontrollabili emozioni che sfociano in pianti interrotti, sete di vendetta e profonda scelleratezza.

Quando il regista presentò Squid Game, opera nata da una lunga e turbolenta gestazione, spiegò che la sua intenzione era scrivere una storia che rappresentasse un’allegoria o una favola sulla società capitalistica moderna, che descrivesse una gara estrema come è la vita”. A distanza di pochi anni, il nuovo reality Netflix conferma, in modo decisamente meno poetico, l’oscura e triste parabola di Dong-hyuk sulla società in cui viviamo. Una società in cui anche l’uomo più libero è schiavo del disumano e grottesco Dio Denaro.

Squid Game: La Sfida | Stagione 1

Il reality show di Squid Game perde la nobile denuncia sociale di Hwang Dong-hyuk

I primi 5 episodi di Squid Game: La Sfida hanno diviso duramente la stampa internazionale. Se per alcuni la serie è stata considerata coinvolgente, appassionante, degna e fedele all’opera precedente; per tanti altri non sembra essere riuscita a riportare su schermo la profondità riflessiva e la nobile denuncia sociale del dramma originale. Anzi, la satira sociale sembra ora quasi ridicolizzata da uno spettacolo televisivo che pone sotto i riflettori tutta la nostra miserabilità.

In questa prima parte, infatti, nessun giocatore ha una storia toccante da raccontare e, probabilmente, nessuna valida motivazione che possa onorare la propria partecipazione al programma e il proprio bisogno di denaro. Nonostante ciò, fin dal primo episodio, i giocatori piangono, tremano, pregano di potersi salvare e giocare ancora per conquistarsi lo straordinario montepremi. Tutto questo rende quasi impossibile per lo spettatore poter provare empatia e giustificare tutto il dolore a cui sta assistendo. Di conseguenza, risulta difficile anche affezionarsi a un giocatore in particolare e, banalmente, sperare che vinca. Questa spettacolarizzazione del dolore, apparentemente ingiustificata, porta il pubblico a prendere le distanze e a guardare lo show con perplessità.

Il risultato, almeno per ora, non è quello sperato: i primi episodi di Squid Game: La Sfida non riescono a nobilitare l’ambizioso progetto di Netflix, dando piuttosto vita a un bizzarro e triste reality dove – pur eliminando l’ombra della morte – ogni gioco si rivela sempre più mortificante e crudele. Ma, in fondo, non è ancora detta l’ultima parola. Cosa accadrà nei prossimi episodi?

Fisherman’s friend: Cinefilos.it ti invita alla proiezione del 22 novembre a Milano

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Ahora! Film è entusiasta di portare per la prima volta in Italia, dal 23 novembre, il feel-good movie britannico di successo FISHERMAN’S FRIENDS diretto da Chris Foggin, tratto dalla storia vera di un gruppo amatoriale di cantanti folk composto da dieci pescatori della Cornovaglia che riscuote un inaspettato – quanto improbabile – successo nel Regno Unito.

In occasione di una proiezione in anteprima domani, 22 novembre alle ore 10:30 a Palazzo del Cinema Anteo, tutti i nostri lettori sono invitati a partecipare. Basta recarsi all’ingresso e dire che si è stati invitati da Cinefilos.it. L’iniziativa è valida fino a esaurimento posti! 

Brillante, ma al tempo stesso profondo e ricco di insegnamenti di vita, FISHERMAN’S FRIENDS è interpretato da un cast di eccellenze britanniche – tra cui James Purefoy, Daniel Mays, Meadow Nobrega e David Hayman – ed è ambientato nell’incantevole Cornovaglia e girato principalmente a Port Isaac, pittoresco villaggio di pescatori situato sulla costa settentrionale dove tradizionalmente si riunivano gli originali Fisherman’s Friends per cantare le loro canzoni del mare.

FISHERMAN’S FRIENDS sarà nei cinema italiani con Ahora! Film dal 23 novembre in collaborazione con Fisherman’s friend, la storica caramella balsamica extra forte, nata proprio in Inghilterra nel 1865 nella cittadina portuale di Fleetwood, dall’ingegno di un giovane farmacista dal nome James Lofthouse, il quale ideò uno sciroppo per dare sollievo alla gola dei pescatori che navigavano nei tempestosi mari del nord.  Trasformatasi in una pastiglia questa divenne negli anni la famosa caramella “più forte che c’è” che tutti conosciamo, importata in Italia da Divita srl.

Sinossi:

Danny, dirigente musicale londinese cinico e dalla vita frenetica, si reca a malincuore in Cornovaglia per l’addio al celibato del suo collega Henry. Lì viene ingannato dal suo capo Troy per cercare di ingaggiare un gruppo di pescatori che cantano canzoni marinaresche. Danny diventa il “pesce fuor d’acqua” per eccellenza, ma cerca di conquistare il rispetto e l’entusiasmo dell’improbabile boy band composta da Jim, Jago, Leadville e Rowan, lupi di mare che credono nel valore dell’amicizia e della comunità piuttosto che alla fama e alla fortuna. Nel tentativo di superare lo scetticismo dei pescatori nei confronti del mondo della musica, Danny si ritrova coinvolto nella comunità, viene messa alla prova la sua integrità e alla fine gli viene mostrato il significato di lealtà, amore e amicizia. Questo costringe Danny a rivalutare ciò che conta davvero nella vita.

Deadpool 3: Hugh Jackman condivide degli aggiornamenti e… un allenamento mozzafiato

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In procinto di tornare a essere Wolverine sul grande schermo per Deadpool 3, Hugh Jackman non ha perso lo smalto e ha ripreso ad allenarsi con costanza per dare al pubblico il mutante artigliato che tutti meritiamo. Eccolo di seguito in un video di un suo allenamento in cui effettua con maestria un imponente sollevamento pesi.

L’attore ha anche condiviso una foto in cui è in compagnia di Shawn Levi, che dirige il film. Sebbene i due sono amici di lunga data e quindi la foto può essere anche solo un incontro informale, è plausibile pensare che dopo lo sciopero degli sceneggiatori e degli attori, alcune modifiche siano state apportate alla storia ed è necessario per regista e co-protagonista parlarne.

Deadpool 3: quello che sappiamo sul film

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck. L’attrice Jennifer Garner sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.

In attesa di ulteriori conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione matura.

Oppenheimer ha preso in prestito il set di Veep della Stanza Ovale

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La scenografa di Oppenheimer, Ruth De Jong è stata incaricata di costruire Los Alamos, sede del Progetto Manhattan e del sito del Trinity Test, per il film di Christopher Nolan. Ma la sua impresa più impegnativa è stata ricreare lo Studio Ovale per una sequenza del terzo atto del film.

Alla Artisans Screening Series di Variety, De Jong ha detto al pubblico che la scena della Stanza Ovale in questione si sarebbe dovuta girare originariamente presso la Biblioteca Nixon a Yorba Linda, in California, ma questa pianificazione è fallita sette giorni prima delle riprese.

Internamente, De Jong è impazzita. “Pensavo che sicuramente avremmo potuto spostare [la scena] alla fine della pianificazione delle riprese”, ha detto, ma Gary Oldman, che interpretava il presidente Harry Truman, aveva un programma serrato e poteva girare solo quel giorno.

Quindi, De Jong ha chiamato il suo supervisore artistico, Samantha Englander, per chiedere aiuto. Molto presto, le due avevano ventilato l’opzione di trovare e utilizzare una costruzione preesistente della Stanza Ovale. E hanno pensato a Veep.

Non solo lo studio ovale di Veep era stato costruito in scala, ma era in deposito, smontato e Englander lo aveva ancora in sospeso. Ci sarebbero voluti dai quattro ai cinque giorni per rimontare il set, quindi De Jong ha inviato una squadra di coordinatori della costruzione per tirarlo fuori. “La modanatura della corona stava cadendo. È stato un disastro”, ha detto De Jong. La squadra del film ha lavorato 24 ore su 24 per cinque giorni. “Gary Oldman non ne aveva idea“, ha detto. “E la vernice era ancora fresca.”

Tutto quello che c’è da sapere sul film Oppenheimer

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

La candidata all’Oscar Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore dell’Oscar Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar Kenneth Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan (Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno).

Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan. Oppenheimer è girato sia in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX in bianco e nero. Uscito al cinema il 20 luglio, ha incassato ad oggi quasi un miliardo di dollari in tutto il mondo, affermandosi come uno dei maggiori successi di Nolan.

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