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A Murder at the End of the World: recensione dei primi due episodi della serie

Dopo la controversa serie Netflix The OA (cancellata prematuramente), la talentuosa attrice e regista Brit Marling torna a collaborare con il collega Zal Batmanglij per un nuovo prodotto televisivo targato FX, A Murder at the End of the World. Suspance, morte e intelligenza artificiale sono le parole chiavi di questo murder mystery che tanto ricorda per dinamiche investigative le celebri storie di Agatha Christie e l’ormai iconico e più recente Knives Out.

La seducente Emma Corrin, conosciuta per aver interpretato Lady Diana Spencer nella quarta stagione di The Crown, veste ora i panni dell’intraprendente e dilettante investigatrice Darby Hart che – con un mix di vibes tra Veronica Mars e Black Mirror – si ritrova bloccata con un gruppo di menti atipiche e un misterioso assassino in una casa controllata dall’IA in un luogo sperduto, “alla fine del mondo”. A Murder At The End of The World (precedentemente nota col titolo Retreat) è composta da 7 episodi di poco più di un’ora e i primi due episodi (intitolati “Raduno di Menti” e “Prime Luci dell’Alba”) sono disponibili dal 14 novembre su Disney+.

Trama: A Murder at the End of the World

Darby Harte è una giovane donna della Gen Z dai mille talenti. È una scrittrice di avvincenti romanzi gialli, un’instancabile e determinata investigatrice alle prime armi, un’abile hacker ed esperta di tecnologia. Nonostante non sia brava nell’intraprendere e affrontare relazioni con i vivi, Darby è in grado di “parlare con i morti”, o meglio, ha il dono di indagare sulle loro vite studiando ogni minimo dettaglio legato alla loro scomparsa. Ed è probabilmente per tutte queste sue qualità che, una sera, il criptico e solitario miliardario “re della tecnologia”, Andy Ronson (Clive Owen), decide di invitarla a un esclusivo ritiro in una remota e indicibile località insieme ad altri otto geniali e creativi ospiti tra scienziati, attivisti, filmmaker di fama e… il suo ex, l’artista Bill Farrah (Harris Dickinson).

La missione del ritiro è quella di escogitare un piano per affrontare l’imminente fine del mondo, causata dalla crisi climatica, e salvare l’umanità. Non potendo fare a meno di accettare quest’occasione elitaria, Darby parte per questo lontano luogo sconosciuto, che solo dopo scoprirà essere in Islanda, dove sarà accolta da Andy e dalla moglie Lee (Brit Marling), una delle più grandi programmatrici e hacker. Ma la morte sembra perseguitarla e, dopo sole poche ore dal loro arrivo, uno degli ospiti viene trovato inspiegabilmente deceduto. Mentre tutti sembrano voler avvalorare la tesi di morte per overdose, Darby decide di iniziare le indagini per dimostrare che si tratta di un omicidio, cercando di trovare il colpevole prima che faccia una seconda vittima.

Un inizio che promette bene

Nei primi due episodi di A Murder at the End of the World, Marling e Batmanglij gettano le basi per un thriller angosciante, complesso e a tratti claustrofobico che si impegna a essere originale grazie a temi universali e attuali, quali gli enormi progressi tecnologici e i gravi problemi di un mondo sulla via dell’autodistruzione. Con una trama che si sviluppa intrecciando passato e presente, finzione e realtà, la serie riesce a catturare l’attenzione e la curiosità del pubblico a tal punto da coinvolgerlo – indizio dopo indizio – in questa tormentata ricerca della verità. Da spettatori, quindi, non si può fare a meno di chiedersi: Chi è l’assassino e quale ragione lo ha spinto a commettere questo omicidio? C’è un altro vero motivo per cui Andy ha radunato in un luogo sperduto e isolato nove delle menti più brillanti del pianeta?

E mentre la carismatica e ipnotica “Gen Z Sherlock Holmes” di Emma Corrin travolge il pubblico nelle sue folli e determinate indagini, Marling e Batmanglij gettano l’amo per una riflessione molto più profonda che dà un valore aggiunto a questo elegante giallo con la formula “cena con delitto”: cosa accadrà alla Terra in futuro? E cosa ne sarà di noi? In un mondo in cui l’Intelligenza Artificiale – o, come definisce Ronson, Intelligenza Alternativa – conquista sempre più rilevanza per la vita e il sostentamento dell’uomo, l’umanità pare regredire a uno stato quasi primordiale, asettico e solitario in cui l’empatia lascia spazio alla paura.

Ed è su questa dualità tra fiction ed esistenzialismo che gioca lo stesso titolo: la “fine del mondo” come metafora del luogo sperduto tra deserto di neve e ghiaccio dove Ronson ha radunato le nove menti; o la “fine del mondo” intesa come la distruzione della Terra verso cui l’umanità sta andando in contro arrendevolmente. Nonostante alcune digressioni futili e difetti sorvolabili, dunque, i primi due episodi introduttivi della gelida serie noir di Marling e Batmanglij fanno ben sperare in un futuro migliore della precedente creazione televisiva, a cui è stato negato persino un degno finale. I nuovi episodi di A Murder at the End of the World saranno disponibili ogni martedì fino al 19 dicembre.

Rebel Moon: la Director’s Cut aggiungerà un’ora di contenuti al film!

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Dal 22 dicembre arriverà su Netflix il film Rebel Moon: Parte 1 – Figlia del Fuoco, dando così il via a un nuovo franchise del regista Zack Snyder, con la seconda parte La sfregiatrice, in arrivo sulla piattaforma dal 19 aprile. Anche in questo caso, Snyder sembra inoltre aver già previsto una director’s cut, che sembra aggiungerà ben un’ora di contenuti tagliati. In una recente intervista con Entertainment Weekly, Snyder ha infatti rivelato che entrambi i film di Rebel Moon avranno una director’s cutcon rating R, che verranno rilasciati su Netflix in un secondo momento.

Secondo Snyder, inoltre, alcuni elementi della storia di Rebel Moon sono completamente diversi nella versione più lunga. “È un’ora intera in più“, ha rivelato Snyder. “Non è solo leggermente diversa o un po’ di più. Ci sono grandi parti del film che sono diverse. Ci sono molte più cose che vengono approfondite“. Non resta dunque che attendere maggiori informazioni riguardo la distribuzione di queste due versioni estese dell’epica saga in due parti firmata Zack Snyder, un progetto molto atteso che già dal trailer ha entusiasmato tutti i fan del regista.

La trama di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

La sinossi del film recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

Thunderbolts: Steven Yeun interpreterà Sentry nel film Marvel!

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Thunderbolts: Steven Yeun interpreterà Sentry nel film Marvel!

A febbraio di quest’anno è stata diffusa la notizia che l’attore Steven Yeun (The Walking Dead, Minari, Nope) è entrato a far parte del cast del film Thunderbolts dei Marvel Studios e, sebbene all’epoca il suo personaggio non fosse stato rivelato il ruolo che avrebbe ricoperto, diversi scoop online sostenevano che avrebbe interpretato il potentissimo Sentry. Da allora, l’attore ha lasciato qualche vago accenno nelle interviste, ma niente di particolarmente specifico sul personaggio, concentrandosi soprattutto su come è arrivato a ottenere il suo ruolo di debutto nel MCU.

Le voci sul fatto che l’attore sarà Sentry nel film si sono comunque ripetute nel corso dei mesi e anche se non è ancora stato annunciato ufficialmente nulla, sembra che ora si abbia la conferma che Yeun interpreterà proprio quel personaggio. Parlando con il fumettista David Finch, il creatore di The Walking Dead e Invincible, Robert Kirkman, ha infatti rivelato che: “il mio buon amico Steven Yeun interpreterà Sentry nel film“, aggiungendo poi che “sì, mi ha chiamato, è andato a fare la prova costume. Spero di non… Non credo che questo sia uno spoiler o qualcosa che possa mettere nei guai qualcuno. Non so, forse. Vedremo. Non mi interessa. Non lavoro per la Marvel“.

“Mi ha chiamato e mi ha detto: “Sono appena tornato da una prova costume per Sentry. Immagino che io faccia solo supereroi gialli e blu”. Ha detto che era alla prova costume e ha pensato: “Oh, merda. Avevo dimenticato che anche Invincible ha un costume giallo e blu“. Il riferimento ad Invincible si spiega con il fatto che nella versione originale la voce del protagonista è proprio quella di Yeun. Le parole di Kirkman, però, oltre a confermare il ruolo che l’attore ricoprirà all’interno dell’MCU, sembrano anticipare un costume fedele – almeno nei colori – alla controparte a fumetti di Sentry.

Il cast di Thunderbolts

Anche se potrebbero essere aggiunti altri personaggi, il roster di Thunderbolts il cast è attualmente composto da Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah John-Kamen), Yelena Belova (Florence Pugh), Bucky Barnes/The Winter Soldier (Sebastian Stan), John Walker/ Agente statunitense (Wyatt Russell) e Taskmaster (Olga Kurylenko). Secondo quanto abbiamo appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry.

Harrison Ford sostituirà il defunto William Hurt nei panni di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che potrebbe finire per trasformarsi in Red Hulk. Nel cast sono stati annunciati anche Ayo Edebiri, in un ruolo ancora non stato rivelato. Thunderbolts uscirà nelle sale il 25 luglio 2025. Jake Schreier (Robot and Frank, Dave) dirigerà Thunderbolts, che si baserà su una  sceneggiatore scritta dallo sceneggiatore di Black Widow Eric Pearson.

Monsieur Spad: trailer della nuova serie con Clive Owen nei panni di un detective di fama mondiale

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AMC ha pubblicato il trailer completo di Monsieur Spade, la miniserie poliziesca di prossima uscita, con Clive Owen nei panni del detective in pensione di fama mondiale Sam Spade. È costretto a lasciare la pensione, dopo aver appreso del presunto ritorno del suo storico e acerrimo nemico. Il debutto della serie negli USA è previsto per il 14 gennaio su AMC e AMC+.

Cosa sappiamo su Monsieur Spade?

Descritto come un sofisticato poliziesco, Monsieur Spade è creato, scritto e prodotto dai vincitori dell’Emmy Scott Frank e Tom Fontana, basato sul famigerato protagonista del romanzo classico del 1930 dello scrittore americano Dashiell Hammett, The Maltese Falcon. Insieme a Clive Owen ci sono l’emergente Cara Bossom (Radioactive), Denis Ménochet (Bastardi senza gloria), Louise Bourgoin (The Romanoffs), Chiara Mastroianni (In una notte magica), Stanley Weber (Outlander), Matthew Beard (The Imitation Game), Jonathan Zaccaï (Robin Hood) e Rebecca Root (Il gambetto della regina).

L’anno è il 1963 e il leggendario detective Sam Spade (Clive Owen) si sta godendo la pensione nel sud della Francia“, si legge nella sinossi. “A differenza dei suoi giorni come investigatore privato a San Francisco, la vita di Spade a Bozouls è pacifica e tranquilla. Ma il presunto ritorno del suo vecchio avversario cambierà tutto. Sei amate suore sono state brutalmente assassinate nel convento locale. Mentre la città è in lutto, emergono segreti e si intrecciano nuove piste. Spade scopre che gli omicidi sono in qualche modo collegati a un bambino misterioso che si ritiene possieda grandi poteri.

I produttori esecutivi sono Clive Owen, Barry Levinson, Teddy Schwarzman, Michael Heimler, Caroline Benjo, Barbara Letellier, Simon Arnal, Carole Scotta, Carlo Martinelli e David Helpern. È prodotto da Black Bear e Haut et Court TV.

Yellowstone: la produzione riprenderà presto!

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Yellowstone: la produzione riprenderà presto!

Con la fine degli scioperi della WGA e del SAG-AFTRA, la serie televisiva di successo Yellowstone sta ufficialmente programmando di tornare sul set per riprendere la lavorazione della seconda metà della sua quinta stagione.

Secondo un recente rapporto di Variety, la produzione dellaYellowstone – stagione 5, parte 2 riprenderà la lavorazione nella tarda primavera del 2024. Con gli episodi finali dell’ultima stagione della serie che arriveranno nel novembre 2024, questo dovrebbe dare alla troupe abbastanza tempo per concludere la serie.

La quinta stagione di Yellowstone sarà l’ultima stagione della serie di successo, ma la Paramount non ha ancora finito con il mondo che Taylor Sheridan ha creato per il canale. Due serie spin-off, intitolate 1944 e 2024, sono in lavorazione, mentre altre due serie (1883 e 1923) sono già state pubblicate. Secondo quanto riferito, è in lavorazione anche uno spin-off intitolato 6666, basato sul Four Sixes Ranch presente nella serie.

Cosa sappiamo su Yellowstone?

A dicembre è stato riferito che la star di Yellowstone Kevin Costner sarebbe uscito dalla serie nella quinta stagione, a quanto pare a causa del suo desiderio di concentrarsi sull’epico film western in due parti “Horizon”, che avrebbe seriamente compromesso la sua disponibilità a girare Yellowstone. L’uscita della prima parte del film è prevista per giugno 2024, mentre la seconda parte seguirà ad agosto.

Yellowstone, che segue la famiglia Dutton e il loro vasto ranch nel Montana, ha dimostrato di essere uno degli spettacoli più popolari in televisione. La premiere della prima metà della quinta stagione ha attirato l’incredibile cifra di 17 milioni di spettatori.

Yellowstone è stato creato da Taylor Sheridan e John Linson. Nel cast Kevin Costner, Luke Grimes, Kelly Reilly, Wes Bentley, Cole Hauser, Kelsey Asbille, Brecken Merrill, Jefferson White, Forrie Smith, Denim Richards, Ian Bohen, Finn Little, Ryan Bingham, Gil Birmingham, Jen Landon e Kathryn Kelly. .

Kara Killmer lascierà dopo la dodicesima stagione Chicago Fire

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Kara Killmer lascierà dopo la dodicesima stagione Chicago Fire

L’ambulanza del Chicago Fire ha perso un altro membro. Anche se la dodicesima stagione di Chicago Fire segnerà il ritorno di Kara Killmer nei panni della paramedica Sylvie Brett, questa sarà anche l’ultima che l’attrice apparirà nella serie di successo ABC.

Secondo TVLine, l’attrice uscirà dal drama della NBC durante la dodicesima stagione. L’episodio esatto deve ancora essere rivelato. Killmer si è unito al dramma procedurale nella première della terza stagione nel 2014, sostituendo Leslie Shay interpretata da Lauren German. L’attrice è apparsa in 193 episodi, con ruoli ricorrenti in altri spin-off di Chicago, come Chicago PD e Chicago Med

Anche la dodicesima stagione di Chicago Fire, come altri programmi televisivi, ha subito ritardi a causa degli scioperi di Hollywood. E mentre la serie di lunga data ha annunciato il suo attesissimo ritorno, un altro personaggio lascerà lo show, il che non è una buona notizia per la serie di Chicago Fire.

La sinossi della dodicesima stagione di Chicago Fire: “In seguito a un incendio/minaccia estremista, la vita di Mouch è in bilico. La relazione di Sylvie con Dylan si è conclusa e una nuova porta si è aperta quando Casey le ha proposto, nel frattempo lei stava cercando di adottare una bambina. Stella prende la decisione di lasciare Chicago nella speranza di riportare indietro Kelly”.

Frozen 4 in sviluppo, Bob Iger fornisce aggiornamenti sui sequel Disney

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Non è ancora uscito il terzo capitolo che oggi apprendiamo quanto Frozen 4 sia già in sviluppo presso gli studi d’animazione Disney. Mentre Frozen 3 deve ancora essere rilasciato, il CEO della Disney Bob Iger è apparso in onda su Good Morning America giovedì 16 novembre 2023, per annunciare che era in lavorazione anche un quarto film di Frozen.

Iger ha dichiarato, secondo Variety, “Frozen 3 è in lavorazione, e potrebbe esserci anche Frozen 4 in lavorazione. Ma non ho molto da dire su quei film in questo momento. [La regista] Jenn Lee, che ha creato l’originale Frozen e Frozen 2, sta lavorando duramente con il suo team di animazione Disney non su una ma in realtà su due storie”.

Mentre ulteriori dettagli su Frozen 4 rimangono nascosti, Iger ha parlato anche del parco a tema Frozen della Disney a Hong Kong

Da anni nei nostri Parchi Disney creiamo questi grandi mondi immersivi“, ha affermato. “Essenzialmente, sono l’incarnazione fisica di alcune delle più grandi storie che abbiamo raccontato… E, naturalmente, essendo Frozen uno dei nostri franchise di maggior valore, penso che sia perfetto per costruire il luogo in cui Frozen è ambientato in È semplicemente un un mondo fantastico che permette alle persone di immergersi nella storia di ‘Frozen’ e di interagire con tutti i grandi personaggi dei film.”

Il franchise di Frozen

Frozen – Il regno di ghiaccio è uscito nel 2013 ed è diventato rapidamente un colosso al botteghino, incassando 1,285 miliardi di dollari al botteghino mondiale con un budget di 150 milioni di dollari. Un sequel, Frozen II – Il segreto di Arendelle, è seguito nel 2019, insieme a una serie di cortometraggi animati e speciali.

Iger ha annunciato ufficialmente nel febbraio 2023 che sarebbe arrivato un altro sequel di Frozen, insieme ad ulteriori film di Toy Story e ZootropolisJosh Gad, che dà la voce a Olaf, ha confermato in un tweet che tornerà per Frozen 3, mentre tornerà anche la Elsa di Idina Menzel.

Kristen Bell, che dà la voce ad Anna, aveva precedentemente annunciato “con zero autorità” che Frozen 3 sarebbe stato presentato al Tonight Show di Jimmy Fallon prima dell’annuncio di Iger nel 2023; tuttavia, Bell deve ancora confermare se tornerà o meno per il terzo film.

Nel giugno 2023, Lee ha detto a The Wrap che non ha intenzione di dirigere Frozen 3; tuttavia, recentemente ha anche detto a ComicBook che sarebbe “sicuramente” tornata a dirigere il franchise. “Posso far parte di ogni film”, ha detto. “Posso far parte di Frozen. È tutto fantastico. Ma sì, è lì. Penso che conoscerò il momento giusto.”

Mary & George: teaser trailer del period drama con Julianne Moore

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Sky e Starz rilasciano oggi il primo teaser della nuova serie evento Mary & George, interpretata dall’attrice premio Oscar e vincitrice del premio BAFTA Julianne Moore (Still Alice, Lontano dal paradiso), da Nicholas Galitzine (Cenerentola, Purple Hearts) e Tony Curran (Mayflies, Your Honor).

In esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW nel 2024, Mary & George è ispirata all’incredibile storia vera di Mary Villiers, che crebbe il suo affasciante e carismatico figlio, George, affinché potesse sedurre Re Giacomo VI di Scozia, conosciuto anche come Giacomo I d’Inghilterra, e diventare il suo potentissimo amante. Grazie a scandalosi intrighi, il duo di umili origini divenne la coppia madre-figlio più ricca, più titolata e influente che l’Inghilterra avesse mai visto, nonché la coppia più fidata di consiglieri del re. Con la posizione dell’Inghilterra sulla scena mondiale minacciata dall’invasione spagnola e con i rivoltosi che scendevano in piazza per rovesciare il re, la posta in gioco non poteva essere più alta.  Pronta a non fermarsi davanti a nulla e armata del suo spietato fiuto politico, Mary si fece strada prima attraverso il matrimonio, poi corrompendo politici e cospirando con criminali. Riuscì così a imporsi nel cuore dell’establishment, facendolo suo.

Mary & George è un period drama estremamente audace su una madre e un figlio che diedero scandalo, che complottarono, sedussero e uccisero per conquistare la corte d’Inghilterra e il letto di re Giacomo.

Il cast comprende anche Nicola Walker (The Split, Unforgotten), Niamh Algar (The Wonder, Malpractice), Trine Dyrholm (The Legacy, Queen Of Hearts), Sean Gilder (Sherwood, Slow Horses), Adrian Rawlins (Living, Chernobyl), Mark O’Halloran (The Miracle Club, The Virtues), Laurie Davidson (Masters of the Air, Guilty Party), Samuel Blenkin (Atlanta, The Witcher: Blood Origin), Jacob McCarthy (SAS: Rogue Heroes, The Tragedy of Macbeth), Tom Victor (Consent), Alice Grant (Anthem at Almeida Theatre), Amelia Gething (Emily, The Amelia Gething Complex), Mirren Mack (The Nest, The Witcher: Blood Origin), Rina Mahoney (Happy Valley, Cobra) e Simon Russell Beale (The Death of Stalin, The Outfit).

Oliver Hermanus (Living, Moffie) è il lead director della serie, insieme ai registi Alex Winckler. (Somewhere Boy, This Way Up) e Florian Cossen (Deutschland 86, The Empress).

La serie è scritta dall’acclamato drammaturgo DC Moore (Killing Eve, Temple), e basata sul saggio “The King’s Assassin” di Benjamin Woolley.

Prodotta da Hera Pictures in associazione con Sky Studios. Liza Marshall è produttrice esecutiva per Hera Pictures insieme a DC Moore e Oliver Hermanus. Sam Hoyle è produttore esecutivo per Sky Studios.

Mary & George andrà in onda su Sky e in streaming su NOW in tutti i territori in cui Sky è presente in Europa. La serie verrà distribuita da STARZ in esclusiva negli Stati Uniti e in Canada. La distribuzione internazionale è di NBCUniversal Global Distribution per conto di Sky Studios.

Atto di forza: tutto quello che c’è da sapere sul film

Atto di forza: tutto quello che c’è da sapere sul film

Oltre a titoli di stampo erotico come Basic Instinct ed Elle, il regista Paul Verhoeven ha nel corso della sua carriera dato vita ad alcune tra le più celebri pellicole di fantascienza di sempre, da RoboCop a Starship Troopers – Fanteria dello spazio, passando per il celebre Atto di forza (titolo italiano di Total Recall). Arrivato nei cinema nel 1990, è questa una delle pellicole di fantascienza più celebri e apprezzate decennio, nella quale si ritrova anche molta azione, risvolti thriller e profonde riflessioni su tematiche come l’affidabilità dei propri ricordi, l’identità e il colonialismo sfrenato.

Prima che il film riuscì a prendere vita, però, passarono diversi anni, durante i quali la sceneggiatura venne scritta e riscritta, con continui cambi di regista e tra gli attori protagonisti. Il progetto doveva infatti inizialmente essere diretto da David Cronenberg, il quale però perse ben presto entusiasmo verso il progetto. Il film, tratto da un racconto breve di Philip K. Dick dal titolo Ricordiamo per voi, è in realtà solo ispirato a questo, poiché dopo oltre quaranta versioni della sceneggiatura le differenze tra le due opere erano ormai numerose. Il progetto riuscì infine a prendere vita grazie all’interesse di Arnold Schwarzenegger.

Nonostante gli iniziali problemi, Atto di forza godé di una massiccia promozione che lo portò ad essere uno dei maggiori successi del suo anno. Ancora oggi è considerato uno dei migliori film di fantascienza di sempre, un titolo che ha fatto scuola e vanta ancora una profonda influenza sul genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla sua spiegazione. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Atto di forza: la trama e il cast del film

Ambientato nel 2084, il film ha per protagonista Douglas Quaid, un operaio edile annoiato che sogna di visitare Marte, pianeta ormai colonizzato dall’uomo. Per soddisfare tale desiderio, si reca alla Rekall, un’azienda che impianta falsi ricordi nel cervello delle persone, al fine di provare il brivido di essere stato su Marte senza doversi realmente recare lì. Ma qualcosa va storto durante la procedura e Quaid scopre che tutta la sua vita è in realtà un falso ricordo e che le persone che gli impiantato questo nella sua testa ora lo vogliono morto. Per lui ha dunque inizio una fuga durante la quale dovrà scoprire chi realmente egli sia.

Atto di forza cast

Come anticipato, ad interpretare il ruolo del protagonista Douglas Quaid vi è l’attore Arnold Schwarzenegger. Questi chiese di poter prendere parte al film in quanto affascinanto dall’idea dei viaggi virtuali. Fu poi proprio Schwarzenegger a scegliere Verhoeven come regista, essendo rimasto colpito dal suo RoboCop. Ad interpretare sua moglie Lori vi è invece l’attrice Sharon Stone, la quale sembra però che non andasse molto d’accordo con Schwarzenegger, il quale però la ammirava per la sua dedizione nei confronti del personaggio. L’attrice Rachel Ticotin interpreta invece la guerriera marziana Melina.

Ronny Cox è Vilos Cohaagen, governatore della colonia marziana, mentre Michael Ironside è Richter, il braccio destro di Cohaagen. Egli avrebbe dovuto recitare nel film RoboCop, ma a causa di contrattempi ciò non avvenne. Verhoeven non dimenticò però l’attore e lo ritenne perfetto per incarnare il duro Richter. L’attore Marshall Bell interpreta invece Kuato, il leader mutante della resistenza marizana. Per tale personaggio egli dovette sottoporsi anche ad un esteso lavoro di trucco che arrivava a coprirgli l’intero corpo. Nel film compare anche Dean Norris, l’Hank Schrader di Breaking Bad, qui nei panni del marziano Tony.

Atto di forza: la spiegazione del film e le differenze con il libro

Il tema principale di Atto di forza è legato alla domanda se le esperienze di Quaid siano reali o solo un sogno indotto dal suo fallito impianto di memoria alla Rekall. Alla fine del film risulta ancora difficile dare una risposta a tale quesito, in modo molto simile a ciò che avviene sul finale di Blade Runner, un altro film tratto da un’opera di Dick, dove la natura del protagonista è quantomai enigmatica. Data quest’incertezza, Atto di forza si configura come un’opera che solleva riflessioni sulla capacità di manipolare i ricordi e la percezione delle persone, una pratica tutt’altro che estranea ai media odierni.

Per quanto riguarda il suo rapporto con il racconto di Dick, invece, il film vi rimane parzialmente fedele, cercando più che altro di rendere maggiormente realistici alcuni aspetti giudicati troppo fantascientifici. Verhoeven e i produttori, infatti, volevano che il mondo del film fosse effettivamente realizzabile anche nella realtà e si preoccuparono dunque di presentare ciò in modo credibile. La prima parte del film rimane dunque simile a quanto descritto da Dick, ma è dalla seconda metà in poi che subentrano significative differenze. Il film finisce infatti per concentrarsi su quanto avviene su Marte, sviluppando dunque una storia abbastanza diversa ma con alla base gli stessi temi.

Atto di forza remake

Atto di forza: il sequel e il remake

Dato il successo del film, l’intenzione dei produttori era quella di realizzare un sequel tratto da un altro dei racconti di Dick contenuti nell’antologia Rapporto di minoranza e altri racconti. Il sequel avrebbe dovuto essere basato proprio su Minority Report, con Quaid che avrebbe portato sulla terra da Marte alcuni mutanti, i quali grazie alle loro facoltà precognitive sarebbero stati in grado di prevenire i crimini prima che questi accadessero. Il progetto non ottenne però il via libera, ma il soggetto scritto è stato poi ripreso e parzialmente modificato per il film Minority Report, diretto da Steven Spielberg.

Al posto del sequel mai realizzato, nel 2012 è invece arrivato in sala un remake dal titolo Total Recall – Atto di forza. Questo, pur rimanendo in linea di massima fedele al film originale, presenta alcune differenze, come l’assenza dei viaggi su Marte, e si distacca ancora di più dal racconto di Dick. Ad interpretare il ruolo che fu Schwarzenegger vi è l’attore Colin Farrell. Pur affermandosi come un buon successo commerciale e apprezzato per alcuni aspetti, come gli effetti speciali, questo è considerato inferiore rispetto all’originale, specialmente per via delle tematiche che non emergono con la stessa forza e lucidità.

Atto di forza: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Atto di forza grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 16 novembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Un giorno di ordinaria follia: trama, cast e frasi del film con Michael Douglas

Il regista Michael Schumacher viene ancora oggi ricordato per i controversi film Batman Forever e Batman & Robin, da molti ritenuti dei cinecomic scult. Prima di realizzare questi due titoli dedicati al cavaliere oscuro, però, Schumacher ha realizzato quello che è ritenuto uno dei suoi migliori film, nonché un vero e proprio caso cinematografico la cui influenza si fa sentire ancora oggi. Si tratta di Un giorno di ordinaria follia, presentato in concorso al Festival di Cannes nel 1993. Con il titolo originale di Falling Dawn, riferito alla crollo psicologico del protagonista, il film è ancora oggi un brillante esempio di ciò che il mondo contemporaneo provoca nell’uomo comune.

Quella narrata in questa pellicola è infatti una perfetta incarnazione dell’individuo che si ribella contro le giustizie di tutti i tipi e di tutti i giorni, come le disuguaglianze razziali, sociali ed economiche, ma anche contro l’indifferenza e l’egoismo sempre più dilaganti. Per lo sceneggiatore Ebbe Roe Smith, il protagonista di Un giorno di ordinaria follia incarna anche un volto degli Stati Uniti ormai arcaico e pertanto destinato a scomparire nello scontro con l’avanzare del progresso e delle nuove forme di capitalismo. Tematiche profetiche e ancora oggi attuali, per un film che appare essere dunque essere senza tempo.

Un giorno di ordinaria follia è infatti stato negli anni omaggiato e citato in innumerevoli modi, ad esempio con il recente Il giorno sbagliato. La forza del suo messaggio rimane però unica, capace ancora oggi di regalare tanto intrattenimento quanto riflessioni sulla nostra contemporaneità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle frasi più celebri. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Un giorno di ordinaria follia: la trama del film

Protagonista del film è William Foster, un uomo qualunque della caotica città di Los Angeles. Al di là della sua mite apparenza, però, si nasconde una personalità in profonda crisi emotiva, causata in primis dal divorzio chiesto da sua moglie Beth, la quale ha anche imposto un’ordinanza restrittiva che lo obbliga a stare lontano dall’adorata figlia. Questo, unito al suo recente licenziamento e ad una serie di brutture che vede avvenire tutto intorno a lui, rendono William un uomo sull’orlo della follia. L’irreversibile avviene quando si trova a rimanere bloccato nel traffico senza un motivo chiaro. È la goccia che fa traboccare il vaso.

William scende dall’auto ed è pronto a farsi giustizia, incrociando sul suo percorso tutto ciò che ritiene essere degenerazioni della società contemporanea. Dal venditore coreano che detta legge in un Paese che non gli appartiene alle bande criminali che incutono terrore e governano alcune zone della città. Sempre più incurante del pericolo, William si trasforma in un vero e proprio giustiziere e attraversa tutto ciò con un solo obiettivo in mente: raggiungere l’unica cosa che lo rende felice, ovvero sua figlia. Il suo passaggio nella città, però, non manca di attirare l’attenzione della polizia e in particolare del sergente Martin Prendergast, prossimo alla pension e coinvolto suo malgrado in questo nuovo caso.

Un giorno di ordinaria follia: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Willia Foster vi è il premio Oscar Michael Douglas, in quella che è una delle sue performance più acclamate e iconiche. Lo stesso Douglas considera questa come la sua interpretazione preferita tra le tante svolte nel corso della sua carriera. L’attore, inizialmente, non era però certo di voler recitare nel film, desideroso di prendersi una pausa. Dopo che ebbe letto la sceneggiatura, cambiò però subito idea, considerandola una delle migliori mai lette. Il caratteristico look del personaggio è un’idea del regista e Douglas ha in seguito raccontato di come il taglio di capelli in particolare lo abbia aiutato ad entrare nella mentalità del personaggio, il quale sembra provenire da un’altra epoca.

Accanto a lui, nel ruolo della moglie Beth Travino vi è invece l’attrice Barbara Hershey, celebre per i film L’ultima tentazione di Cristo, Ritratto di signora e Il cigno nero. Ad interpretare la piccola Adele Foster, figlia del protagonista, vi è Joey Hope Singer, mentre Lois Smith è la signora Foster, madre di William. Vi sono poi gli attori Rachel Ticotin nel ruolo della detective Sandraa Torres e Frederic Forrest in quelli di Nick, il suprematista bianco proprietario di un negozio di armi. Tuesday Weld è Amanda Prendergast, moglie del sergente Martin. Quest’ultimo è interpretato dal premio Oscar Robert Duvall, anche lui particolarmente apprezzato per questa sua interpretazione.

Un giorno di ordinaria follia frasi

Un giorno di ordinaria follia: le frasi più celebri, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Un giorno di ordinaria follia grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Rai Play e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 16 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • “Non sono io il ladro, non sono io che chiedo 85 cent per una coca cola! Sei tu, il ladro! Io sto solo difendendo i miei diritti di consumatore.” (William Foster)
  • “Vieni nel mio paese, prendi i miei soldi e non hai neanche il riguardo d’imparare la lingua?” (William Foster)
  • “Il fatto è che lui ha un carattere impossibile. Non so proprio se l’ordine limitativo è stato una buona idea o se non ha fatto più male che bene.” (Beth Travino)
  • “Ho superato il punto di non ritorno. Sai qual è? È il punto in cui, in un viaggio, è più conveniente proseguire che tornare indietro” (William Foster)
  • “Io cerco soltanto di arrivare a casa per la festa di mia figlia e se nessuno si metterà sulla mia strada, nessuno si farà del male” (William Foster)
  • “Dio benedica chi si ammazza di fatica!” (William Foster)

Fonte: IMDb

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2: trama, cast e curiosità sul film

Grazie al successo di Harry Potter al cinema, ha sempre più preso vita una fortunata stagione di saghe cinematografiche ispirate a celebri romanzi per ragazzi, ambientati prevalentemente in futuri distopici. Con Hunger Games si ha a che fare con il titolo di maggior successo tra questi, ed anche con uno dei pochi che è riuscito a completare la propria avventura cinematografica. Molto spesso, infatti, nel passaggio dalla carta allo schermo tali produzioni non hanno riscontrato il favore di pubblico sperato. Ma non è questo il caso di Hunger Games, e definitiva conferma a riguardo è arrivata anche grazie all’ultima parte del suo finale: Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 (qui la recensione), arrivato in sala nel 2015.

Scritto nel 2008 da Suzanne Collins, il primo volume della saga ha ottenuto un successo tale da rendere inevitabile una sua trasposizione cinematografica. Questa, uscita al cinema nel 2012, non ha però solo dato vita ad uno dei principali romanzi del genere distopico, ma ha anche ad un vero e proprio filone cinematografico composto da titoli come Maze Runner e Divergent. L’esplorazione di tematiche giovanili, come anche l’approcciarsi dei protagonisti, poco più che adolescenti, ad un mondo particolarmente ostile, sono infatti tematiche particolarmente sentite, che non hanno mancato di trovare milioni di spettatori appassionati.

A fronte di un budget maggiore rispetto ai precedenti, attestato intorno ai 160 milioni di dollari, questo terzo film è arrivato a guadagnarne ben 652 in tutto il mondo, confermando il grande interesse nei confronti della saga. Prima di intraprendere una visione anche di quest’ultimo film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2, la trama del film

Nella seconda parte dell’ultimo capitolo, i distretti di Panem si sono ormai ribellati a Snow, e sono pronti a marciare verso Capital City. L’unico distretto ancora fedele allo spregevole presidente, il numero 2, è però una serie minaccia in quanto possiede un ricco arsenale di armi. Per impossessarsene, Katniss Everdeen indossa i panni della ghiandaia imitatrice e guida un manipolo di ribelli. Durante la missione, Katniss scopre tuttavia che la presidentessa Alma Coin pianifica di ucciderla, poiché la sua presenza costituirebbe un ostacolo insormontabile per la sua candidatura a nuovo leader.

Ma ormai il popolo non può più essere fermato, e la ribellione ha inizio con una serie di bombe, le quali provocano un vero e proprio massacro. Trionfante, Katniss chiede di poter giustiziare personalmente il suo acerrimo nemico ma, poco prima dell’esecuzione, una scioccante rivelazione di Gale cambia tutti i suoi piani. Le certezze della giovane crolleranno e si troverà a dover decidere se liberare Panem da qualsiasi forma di oppressione o cedere, consegnandola nelle mani di un nuovo dittatore.

Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 2 cast

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2, il cast del film

Per il ruolo della guerriera Katniss sono state sottoposte ad un provino alcune tra le più note giovani attrici di Hollywood, ma il ruolo venne infine vinto da Jennifer Lawrence, la quale risultò da subito la scelta giusta per il regista, impressionato dalle sue qualità. Per assumere un’ultima volta la parte dell’eroina, la Lawrence si addestrò a lungo nel combattimento corpo a corpo o con armi. Nel ruolo di Peeta si ritrova l’attore Josh Hutcherson, il quale si tinse nuovamente i capelli di biondo e guadagnò circa 7 chili di muscoli per acquisire il fisico robusto del personaggio. Liam Hemsworth ricopre invece il ruolo di Gale, amico di lunga data della protagonista.

Woody Harrelson interpreta Haymitch Abernathy, da sempre attratto dai taciuti traumi di questo. A ricoprire il ruolo del malvagio presidente Snow è ancora una volta Donald Sutherland, il quale pur non avendo mai sentito parlare dei romanzi, si è detto affascinato dai richiami politici presenti nella sceneggiatura. Elizabeth Banks, infine, è la presentatrice degli Hunger Games. Il suo personaggio più di altri si è affermato nell’immaginario degli spettatori, grazie anche alla cura che l’attrice ha riposto tanto nella caratterizzazione quanto dei suoi suggerimenti sul look. Nel film sono poi presenti gli attori Julianne Moore nei panni di Alma Coin, Phillips Seymour Hoffman in quelli di Plutarch e Stanley Tucci nel ruolo di Caesar Flickerman.

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 16 novembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Fantastici Quattro: Jake Gyllenhaal voleva “troppi soldi” per il ruolo di Reed Richards

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Sebbene in precedenza circolassero voci su Jake Gyllenhaal che avrebbe interpretato Reed Richards/Mister Fantastic nel film Fantastici Quattro, sembra che la richiesta del compenso sia una delle motivazioni per la quale l’accordo non è andato in porto.  

Un rapporto di The InSneider afferma che Jake Gyllenhaal voleva “troppi soldi” per interpretare Reed Richards nel film Fantastici Quattro dei Marvel Studios – una situazione che Jeff Sneider nota è simile a come sono andate le cose con Adam Driver, che si diceva fosse anche lui trai papabili attori in lizza per la parte di Mister Fantastic.

Infine, il rapporto suggerisce che il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, sta puntando a contenere i costi dei talenti per  prossimo film del Marvel Cinematic Universe, motivo per cui Emma Stone non interpreterà Susan Storm/The Invisible Woman.

Fantastici Quattro sarà diretto da Matt Shakman (WandaVision) da una sceneggiatura di Josh Friedman, che è stato chiamato a riscrivere la sceneggiatura originariamente scritta da Jeff Kaplan e Ian Springer. Essendo un progetto nella Fase Sei del MCU, l’uscita di Fantastici Quattro è prevista per il 2 maggio 2025.

Fantastici Quattro: quello che sappiamo sul cast del film

Mentre dunque si attendono conferme riguardo questi tre ruoli, per quelli di Sue Storm (Donna Invisibile), Johnny Storm (Torcia Umana) e Ben Grimms (La Cosa) si continuano a riportare i nomi di Vanessa Kirby (Napoleon), Joseph Quinn (Stranger Things) e Ebon Moss-Bachrach  (The Bear). Anche per questi, però, si attende un’ufficialità da parte dei Marvel Studios. Ad oggi sappiamo solo che Matt Shakman dirigerà Fantastici Quattro da una sceneggiatura di Jeff Kaplan e Ian Springer. I dettagli della trama sono ancora un mistero, ma Kevin Feige ha confermato che non si tratterà di un’altra origin story per il super-team. Il film, infine, è atteso in sala per il 2 maggio 2025.

Imaginary: trailer del nuovo film della Blumhouse

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Imaginary: trailer del nuovo film della Blumhouse

Blumhouse ha diffuso il trailer del suo prossimo potenziale successo horror, Imaginar, che vede un orsacchiotto demoniaco.

Il primo trailer ci offre un assaggio della sinistra storia che prende una delle peculiarità dell’infanzia di ogni bambino, scegliere un giocattolo preferito e trasformarlo in qualcosa di pauroso.

Imaginary, il film

Imaginary è descritto come un film horror originale che attinge all’innocenza degli amici immaginari e solleva la domanda: sono davvero frutto dell’immaginazione infantile o c’è qualcosa di più terrificante che si nasconde proprio sotto?

Quando Jessica (DeWanda Wise) torna con la famiglia nella casa della sua infanzia, la sua figliastra più giovane Alice (Pyper Braun) sviluppa un inquietante attaccamento a un orso di peluche di nome Chauncey che trova nel seminterrato. Alice inizia a giocare con Chauncey ce man mano che il rapporto si intensifica i giochi diventano sempre più sinistri.

È diretto da Jeff Wadlow (Fantasy Island) e scritto da Jeff Wadlow, Greg Erb e Jason Oremland. Jason Blum e Jeff Wadlow stanno producendo. Imaginary arriva nelle sale americane l’8 marzo 2024 da Blumhouse e Lionsgate. Inizialmente era previsto il rilascio nel febbraio 2024, ma è stato ritardato a causa dello sciopero SAG-AFTRA recentemente risolto.

Mr. e Mrs. Smith: nuove foto della serie con Donald Glover e Maya Erskine

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Donald Glover e Maya Erskine si confrontano nelle nuove foto di Mr. & Mrs. Smith, l’atteso adattamento in serie targato Prime Video che debutterà il 2 febbraio 2024.

Incontra gli Smith: due sconosciuti, John e Jane, che hanno rinunciato alle loro identità per essere uniti come partner – nello spionaggio e nel matrimonio“, si legge in una descrizione ufficiale. “A lavoro con un’agenzia misteriosa, ogni episodio li segue in una nuova missione e in una nuova pietra miliare nella loro relazione. Quando nella loro relazione le cose cominciano a non funzionare più la coppia deve iniziare a lottare per restare insieme. Perché in questo matrimonio il divorzio non è un’opzione”.

Mr. & Mrs. Smith, la trama

Vi presentiamo gli Smith: due estranei, John e Jane, che hanno abbandonato le loro vere identità per diventare partner – nello spionaggio e in matrimonio. Abbinati da una misteriosa agenzia, ogni episodio li segue in una nuova missione e in una nuova tappa della loro relazione. Quando però i nodi iniziano a venire al pettine dovranno lottare per rimanere insieme, perché in questo matrimonio il divorzio non è un’opzione.

Sweet Home 2: trailer della seconda stagione della serie Netflix Horror

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Il trailer di Sweet Home 2 descrive in dettaglio il ritorno della serie horror di Netflix, che sarà presentata in anteprima il 1° dicembre e prevede di basarsi sul potente K-drama ambientato in un mondo in espansione.

Un mondo in cui il desiderio diventa mostruoso. I sopravvissuti della Casa Verde e Hyun-su combattono ciascuno per sopravvivere in nuovi posti, mentre emergono altri esseri e fenomeni misteriosi. Nuovi desideri e nuove difficoltà si svelano in questa nuova stagione della serie Netflix.

Adattato dal popolare webtoon con lo stesso nome, Sweet Home ha fatto il suo debutto globale su Netflix nel dicembre 2020“, secondo una descrizione ufficiale. La prima stagione era incentrata su Cha Hyun-su (Song Kang), uno studente solitario delle superiori che si trasferì in un nuovo condominio chiamato Green Home. Di fronte a una crisi in cui gli individui si sono trasformati in mostri che riflettevano i loro desideri più intimi, Hyun-su è uscito dal suo guscio per salvare gli altri”.

Avendo aperto nuovi orizzonti per i contenuti K con le sue diverse creature progettate e realizzate con un dream team globale, Sweet Home Season 2 è pronta a incantare il pubblico di tutto il mondo ancora una volta con il suo mondo e la sua storia ampliati“,recita la descrizione ufficiale fornita da Netflix.

Il cast di Sweet Home 2 include il ritorno di Song Kang, Lee Jin-uk, Lee Si-young, Ko Min-si e Park Gyu-young. A loro si uniranno le nuove aggiunte Yoo Oh-seon, Oh Jung-se, Kim Mu-yeol e Jin-young. Sweet Home 2 è prodotto da Studio Dragon e scritto da Hong So-ri, Kim Hyung-min e Park So-jeong.

Hunger Games torna su SKY in occasione dell’uscita di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente

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In occasione dell’uscita in sala dell’attesissimo Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, prequel dei film con protagonista Jennifer Lawrence, arriva su Sky Cinema Collection SKY CINEMA Hunger Games, canale interamente dedicato al franchise nato dai romanzi distopici di Suzanne Collins, che proporrà per la prima volta tutti e quattro i precedenti film in un unico canale.

La saga, campione d’incassi, con quasi 3 miliardi di dollari al box office, è uscita nelle sale cinematografiche tra il 2012 e il 2015 e segue le vicende di Katniss, una ragazza che decide di offrirsi volontaria, per salvare la sorella minore, e partecipare agli Hunger Games, un reality show in cui ragazzi provenienti dai Dodici Distretti sono costretti a battersi e a uccidersi a vicenda.

Jennifer Lawrence interpreta la protagonista Katniss Everdeen, mentre Josh Hutcherson è Peeta Mellark, un ragazzo che appartiene allo stesso distretto di Katniss e che con lei partecipa ai giochi, Liam Hemsworth è invece Gale Hawthorne, amico d’infanzia della protagonista. Assieme a loro anche un cast stellare: Woody Harrelson è Haymitch Abernathy, Elizabeth Banks veste i panni di Effie Trinket, Lenny Kravitz interpreta Cinna, Stanley Tucci è Caesar Flickerman e Donald Sutherland è il Presidente Coriolanus Snow.

Nel primo Hunger Games Katniss partecipa per la prima volta al reality show, insieme ad altri 23 ragazzi; in HUNGER GAMES: LA RAGAZZA DI FUOCO Katniss e Peeta intraprendono il Tour della Vittoria, mentre una nuova edizione degli Hunger Games sta per iniziare; in HUNGER GAMES – IL CANTO DELLA RIVOLTA – PARTE 1 e in HUNGER GAMES – IL CANTO DELLA RIVOLTA – PARTE 2 la protagonista, sopravvissuta agli Hunger Games, si ritroverà ad affrontare il tirannico presidente Snow.

Loki: cosa è successo in ordine cronologico alla TVA

Loki: cosa è successo in ordine cronologico alla TVA

La Time Variance Authority non sarà più la stessa dopo gli eventi del finale della seconda stagione di Loki (qui la recensione). La principale agenzia di controllo del tempo del Marvel Cinematic Universe è stata usata in passato come mezzo per Colui che Rimane per usare le linee temporali, ma da allora si è trasformata in qualcosa di molto più benevolo con l’aiuto di Loki e dell’Agente Mobius. La vera linea temporale dell’Autorità per le Variazioni Temporali potrebbe infatti avere effetti a catena su tutta la Saga del Multiverso e sulla prossima lotta dei Vendicatori contro Kang il Conquistatore e le sue numerose varianti.

La guerra del tempo ha sconvolto il Multiverso

Loki teorie MCU smentito

Prima che l’Autorità per le variazioni temporali venisse istituita, ci fu un’enorme guerra temporale che scoppiò in tutto il multiverso. Questa guerra era guidata da diverse varianti di Kang il Conquistatore, che erano entrate in contatto grazie agli esperimenti di Nathaniel Richards sulle realtà alternative. Questa guerra ha portato caos e scompiglio in tutto il multiverso, distruggendo quasi ogni cosa. Vedendo la distruzione che le sue varianti avevano portato all’universo, Colui che Rimane cercò di trovare un modo per garantire che non si verificasse mai più un’altra Guerra del Tempo.

Colui che Rimane costruisce l’Autorità per le Variazioni Temporali

Dopo la conclusione della Guerra del Tempo, Colui che Rimane costruì l’Autorità per le Variazioni Temporali, un’agenzia che avrebbe supervisionato il multiverso. Come parte di questa direttiva, scelse la Terra-616 come universo primario, chiamandola la Sacra Linea Temporale. Gli agenti della TVA sono stati quindi incaricati di proteggere questo universo e di eliminare tutte le linee temporali ramificate che potrebbero distaccarsi da esso. Per rimpolpare i ranghi della TVA, Colui che Rimane rapisce alcune varianti della linea temporale perché agissero come suoi agenti. Tra queste, Ravonna Renslayer, Mobius M. Mobius e Ouroboros.

Sylvie viene arrestata e riesce a fuggire

Sylvie era una variante di Loki che in quanto donna si allontanava  dai dettami della Sacra Linea Temporale. Di conseguenza, diversi agenti della TVA, tra cui Ravonna Renslayer, furono inviati ad arrestarla e a cancellare la linea temporale da cui proveniva. Questa si sarebbe rivelata una delle missioni più fatali nella storia della TVA. Dopo essere stata portata al quartier generale della TVA, Sylvie riuscì a liberarsi dai suoi rapitori, rubando un TemPad e fuggendo nel multiverso. Trascorrerà i decenni successivi a sabotare la TVA, pianificando nel contempo di bombardare la linea temporale con eventi Nexus.

Gli agenti della TVA hanno cancellato i loro ricordi

Loki 2x06 easter egg e riferimenti

La seconda stagione di Loki ha rivelato un’importante svolta nella storia della TVA. Dopo la fine della Guerra del Tempo e la costruzione dell’agenzia, Colui che Rimane ordinò a Miss Minutes di cancellare la memoria di tutti i membri della TVA. Di conseguenza, agli agenti non è rimasto alcun ricordo della loro vita prima della TVA o della stessa Guerra del Tempo. Nel riavviare la TVA, Miss Minutes e Colui che Rimane inventarono un mito per coprire la vera origine dell’agenzia. Hanno introdotto l’idea di tre Custodi del Tempo che hanno preservato la Sacra Linea del Tempo e creato la TVA.

Gli Avengers creano una nuova linea temporale

Avengers: Endgame

Gli eventi di Avengers: Endgame hanno accidentalmente creato un ramo della linea temporale nel 2012, in cui Loki è riuscito a fuggire usando il Tesseract dopo essere stato sconfitto nella Battaglia di New York. Questa variante di Loki è stata infine arrestata dalla TVA e costretta a subire un processo. Venne a sapere che il viaggio nel tempo era stato autorizzato dalla TVA, ma che il suo ritorno non lo era. Fortunatamente per lui, l’agente Mobius vide l’opportunità di usare le sue conoscenze per aiutare a rintracciare Sylvie.

Loki e Sylvie trovano e uccidono Colui che Rimane

Sophia Di Martino Sylvie Loki

Sebbene Loki fosse stato ingaggiato per aiutare a catturare Sylvie, si ritrovò invece ad innamorarsi della sua stessa variante. Insieme, i due hanno portato scompiglio nella TVA, creando un evento Nexus e scoprendo che i Custodi del Tempo erano fittizi. Alla fine viaggiano fino alla fine del tempo stesso, dove incontrarono la vera mente della TVA: la variante di Kang nota come Colui che Rimane. Durante il loro incontro, il cattivo offre alle varianti di Loki l’opportunità di cambiare il corso del destino stesso: mentre Loki si oppone, Sylvie sceglie di ucciderlo, causando la rottura della Sacra Linea Temporale e la nascita di infinite linee temporali ramificate.

Loki aiuta a riformare la TVA

Dopo la morte di Colui che Rimane, Loki ha faticato non poco per tornare dai suoi amici della TVA, dove ha rivelato tutto ciò che aveva imparato alla fine del tempo. Rendendosi conto che la potatura delle linee temporali era stata essenzialmente un genocidio di tutti coloro che vi si trovavano, l’Autorità per la Variazione Temporale cambia le sue abitudini. La rapidità delle riforme della TVA ha spiazzato alcuni agenti, facendo sì che un contingente di tradizionalisti, guidati dal Generale Dox, si staccasse dalla fazione principale. Alla fine la TVA riuscì a catturare i traditori, ma non prima che questi avessero provocato la cancellazione di innumerevoli linee temporali ramificate.

Il Telaio del Tempo esplode

A causa del caos provocato dalla morte di Colui che Rimane, il Telaio del Tempo presso il quartier generale della TVA divenne instabile e cominciò a rompersi. Nel tentativo di evitare che il congegno esploda e distrugga potenzialmente l’intero multiverso, Loki e Mobius hanno chiesto l’aiuto di Victor Timely, una variante di Kang il cui codice genetico unico era necessario per sbloccare la porta del Telaio del Tempo. La loro missione per reclutare Timely è stata un successo ma alla fine non sono riusciti a fermare l’esplosione del Telaio del Tempo. In un raro momento di eroismo per una variante di Kang, Timely tentò di riparare il Telaio da solo, ma fu fatto a pezzi subito dopo essere uscito dalla porta. I suoi compagni assistono dunque scioccati e inorriditi al crollo del Telaio del Tempo in un accecante lampo di luce bianca.

Loki ricrea il multiverso

Tom Hiddleston Loki
Credit: Disney+ & Marvel Studios

Dopo aver imparato a controllare le sue abilità con il salto temporale, Loki ha viaggiato indietro nel tempo per un lungo scontro con Colui che Rimane. Giunto alla conclusione che non sarà mai in grado di riparare il Telaio del Tempo, Loki decide di adottare un approccio diverso per sconfiggere il suo nemico. Viaggiando a ritroso fino al momento del crollo del Telaio, Loki affronta le pericolose forze del meccanismo esplosivo e riforgia egli stesso il multiverso. A differenza della natura singolare della Sacra Linea Temporale Loki è riuscito a tessere insieme le diverse linee temporali ramificate in un’unità coesa. Attraverso la creazione di un nuovo albero del mondo, sul modello di Yggdrasil della mitologia norrena, Loki è in grado di creare un multiverso stabile, in grado di sostenere le molte nuove ramificazioni che si formano ogni secondo.

Tutti tranne te: il nuovo trailer della commedia con Sydney Sweeney e Glen Powell

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Dopo un primo trailer, gli attori Sydney Sweeney (Euphoria, Madame Web) e Glen Powell (Top Gun: Maverick, Hit Man) presentano ora un secondo trailer del film che li vede protagonisti, Tutti tranne te, una nuova commedia romantica distribuita da Sony Pictures per la regia di Will Gluck (Easy Girl). Promosso come una vaga modernizzazione di “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare, il film ha una sinossi che recita: “Quando gli arcinemici del college si riuniscono anni dopo la laurea per un matrimonio, si troveranno a dover fingere di essere una coppia per motivi personali. Ma fingendo di esserlo, in realtà potrebbero finire con l’innamorarsi davvero.”

Il nuovo trailer offre ora maggiori dettagli sulla trama, come anche scene inedite nel primo filmato distribuito mesi fa. Accanto ai due attori poc’anzi citati, nel film recitano anche Alexandra Shipp, GaTa, Hadley Robinson, Michelle Hurd, Dermot Mulroney, Darren Barnet e Rachel Griffiths. Il racconto è basato su un soggetto di Ilana Wolpert (qui alla sua prima sceneggiatura di un lungometraggio) che ha poi scritto anche la sceneggiatura insieme allo stesso Will Gluck. Al momento Tutti tranne te è previsto nelle sale statunitensi per il 22 dicembre, mentre si attendono notizie per quanto riguarda una data di uscita italiana.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: trailer della nuova serie in arrivo su Disney+

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Disney+ dopo il primo teaser trailer ha diffuso il trailer ufficiale di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, la nuova serie originale Disney+. L’epica serie, basata sulla saga di libri best-seller del pluripremiato autore Rick Riordan, debutterà mercoledì 20 dicembre 2023 su Disney+ con i primi due episodi e con nuovi episodi ogni settimana.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo racconta la fantastica storia di un moderno semidio dell’età di 12 anni, Percy Jackson, che sta iniziando ad accettare i suoi nuovi poteri divini quando il dio del cielo, Zeus, lo accusa di aver rubato il suo fulmine maestro. Con l’aiuto dei suoi amici Grover e Annabeth, Percy deve intraprendere l’avventura di una vita per ritrovarlo e riportare l’ordine nell’Olimpo.

Iscriviti a Disney+ per guardare Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

https://www.youtube.com/watch?v=sdGKx582v2c&feature=youtu.be

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è interpretata da Walker Scobell (Percy Jackson), Leah Sava Jeffries (Annabeth Chase), Aryan Simhadri (Grover Underwood) e vede la presenza di guest star come Lin-Manuel Miranda (Ermes), Megan Mullally (Alecto alias Signora Dodds), Toby Stephens (Poseidone), Virginia Kull (Sally Jackson), Jason Mantzoukas (Dioniso alias Signor D), Jay Duplass (Ade), Glynn Turman (Chirone alias Signor Brunner), il compianto Lance Reddick (Zeus), Adam Copeland (Ares), Charlie Bushnell (Luke Castellan), Dior Goodjohn (Clarisse La Rue), Jessica Parker Kennedy (Medusa), Olivea Morton (Nancy Bobofit), Suzanne Cryer (Echidna), Timm Sharp (Gabe Ugliano) e Timothy Omundson (Efesto).

Basata sulla saga di libri best-seller della Disney Hyperion del pluripremiato autore Rick Riordan, edita in Italia da Mondadori, e creata da Rick Riordan e Jon Steinberg, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vede tra i produttori esecutivi Steinberg e Dan Shotz, insieme a Rick Riordan, Rebecca Riordan, Ellen Goldsmith-Vein di The Gotham Group, Bert Salke, Jeremy Bell e D.J. Goldberg di The Gotham Group, James Bobin, Jim Rowe, Monica Owusu-Breen, Anders Engström e Jet Wilkinson.

ESCÁNDALO – Storia di un’ossessione: due nuovi episodi gratis su in esclusiva su Mediaset Infinity

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Da venerdì 17 novembre saranno disponibili gratis e in esclusiva su Mediaset Infinity due nuovi episodi di ESCÁNDALO – Storia di un’ossessione, la serie ideata da Aurora Guerra, creatrice di alcune delle serie di maggior successo degli ultimi anni come Il Segreto e Una Vita. Nei prossimi episodi, si manifesteranno le prime conseguenze delle azioni di Inés, ormai al centro di un vortice inarrestabile di scandali e tensioni.

Nei primi quattro episodi di ESCÁNDALO – Storia di un’ossessione – già disponibili su Mediaset Infinity – Inés, donna complessa e frustrata a causa dei suoi trascorsi, ha intrapreso una relazione proibita e ossessiva con il giovane adolescente Hugo e per mantenerla ha iniziato a tessere una tela di inganni ed eventi che hanno cominciato a trascinare nell’abisso tutte le persone intorno a lei.

Per sapere come finirà la storia di Inés e Hugo – interpretati da Alexandra Jiménez e Fernando Líndez – bisognerà attendere gli ultimi due episodi che saranno disponibili da venerdì 24 novembre.

Nel frattempo è possibile continuare a vivere l’emozione della serie partecipando al concorso Escàndalo – La sfida. Fino al 10 dicembre ogni settimana si potrà provare a vincere i premi in palio divertendosi a cercare le coppie di carte uguali: oltre 500 gift card e voucher e super premi hi-tech.

Unwanted – ostaggi del mare, la trama e le anticipazioni del quinto e steso episodio

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Quando non si ha più niente da perdere, non esiste la paura di tentare il tutto per tutto. Lasciata alle loro spalle una realtà difficile e violenta è ora di combattere per ottenere finalmente una condizione migliore e la nave Orizzonte è l’unica possibilità che hanno i migranti al centro della storia raccontata dalla nuova serie Sky Original Unwanted – ostaggi del mare. Da domani disponibili in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW i due nuovi episodi (quinto e sesto).

La situazione è ormai fuori controllo con Tareq (Dada Bozela) e i suoi compagni che tengono in ostaggio la sala di comando della nave. Arrigo (Marco Bocci) viene sopraffatto dagli eventi e in un suo momento di crisi ha un attacco di panico che permette a Edith di prendere il timone della Orizzonte e dirottarla verso le acque maltesi. A questo punto il capitano non ha alternative e lancia l’allarme alla compagnia, che mette in campo l’esercito italiano. Tareq decide che l’unica soluzione possibile è negoziare per riuscire a scendere dalla nave senza essere riconsegnati ai libici. Intanto Diletta (Denise Capezza) scopre di essere incinta e questo spinge suo marito Nicola (Maro Palvetti) a qualificarsi carabiniere per dare una mano alla security della nave, ma prende una decisione sbagliata con una conseguenza potenzialmente fatale…

Unwanted – ostaggi del mare è una serie in otto episodi prodotta da Sky Studios insieme a Pantaleon Films e Indiana Production, liberamente tratta da “Bilal” (edito da La nave di Teseo), il libro inchiesta del giornalista sotto copertura Fabrizio Gatti sul viaggio da lui intrapreso lungo le rotte del Sahara, popolate non solo dai migranti che si spostano dall’Africa per raggiungere l’Europa ma anche da quanti fanno affari lucrando sulla loro disperazione. Alla regia di tutti gli episodi Oliver Hirschbiegel, premiato regista tedesco divenuto celebre in tutto il mondo grazie a titoli come La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler, Diana e il film vincitore del Sundance Film Festival nel 2009 L’ombra della vendetta – Five Minutes of Heaven.

Girata in inglese, italiano, tedesco, francese e diversi dialetti africani, la serie è interpretata da un numerosissimo cast multiculturale capitanato da Marco Bocci e Jessica Schwarz, e che comprende Dada Bozela, Hassan Najib, Jonathan Berlin, Jason Derek Prempeh, Cecilia Dazzi, Francesco Acquaroli, Barbara Auer, Sylvester Groth, Marco Palvetti, Denise Capezza, Nuala Peberdy, Samuel Kalambay, Amadou Mbow, Edward Apeagyei, Reshny Massaka, Onyinye Odokoro, Massimo De Lorenzo, Scot Williams.

Creata da Stefano Bises (Esterno notte, The New Pope, Il Re, Speravo de morì prima), Unwanted – ostaggi del mare è scritta da Stefano Bises con la collaborazione di Alessandro Valenti, Bernardo Pellegrini e Michela Straniero. La serie è prodotta per Pantaleon da Dan Maag, Marco Beckmann, Patrick Zorer, Stephanie Schettler-Koehler e dal produttore Sascha Rosemann che per primo ha avuto l’idea di adattare il libro di Fabrizio Gatti; per Indiana è prodotta da Fabrizio Donvito, Benedetto Habib, Daniel Campos Pavoncelli e Marco Cohen. Produttori esecutivi per Sky Studios sono Nils Hartmann, Sonia Rovai ed Erica Negri. NBCUniversal Global Distribution è il distributore internazionale della serie per conto di Sky Studios.

La trama del quinto episodio di Unwanted – ostaggi del mare

Pensando di venire riconsegnata ai Libici, Marem affida sua figlia di pochi mesi ad una crocierista, Diletta. Tareq tiene in ostaggio la crew e vuole che li portino in Italia. Arrigo in un momento di crisi ha un attacco di panico. Edith prende formalmente il comando e ordina di dirigersi verso le acque Maltesi. Mentre Edith si reca dai migranti per rassicurarli, Arrigo manda l’allarme ufficiale alla compagnia. Intanto, una crocierista si uccide lanciandosi dal ponte della nave.

La trama del sesto episodio di Unwanted – ostaggi del mare

Dopo l’allarme la nave è tenuta sotto controllo dall’esercito. Tareq pretende di parlare con loro per trovare un accordo. Sicura di essere salva, Marem chiede a Diletta di riavere sua figlia e poco dopo Diletta scopre di essere incinta. Il marito Nicola, carabiniere, offre il suo aiuto alla security di bordo per risolvere la situazione e senza autorizzazione si arma della sua pistola. Franco ha baciato Sophia, la moglie gli chiede di sbarcare.

Noir in Festival 33: i finalisti del Premio Caligari

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Noir in Festival 33: i finalisti del Premio Caligari

Il Noir in Festival 33° ha annunciato i finalisti del Premio Caligari 2023. Al concorso di IULM e Noir in Festival per il cinema italiano, ideato da Gianni Canova in accordo con Giorgio Gosetti, organizzato dal Noir in Festival in collaborazione con Università IULM e Cinecittà News, concorrono sei film finalisti scelti a insindacabile giudizio dagli ideatori del Premio fra i noir di produzione italiana usciti in sala tra novembre 2022 e ottobre 2023.

I sei film finalisti verranno proiettati fra il 2 e il 5 dicembre a Milano nella Sala dei 146 di IULM 6, in via Carlo Bo 7, con la partecipazione degli autori. A scegliere il vincitore sarà una giuria popolare di 80 giovani studenti e di appassionati, guidata da professionisti del settore.

Dopo una discussione collettiva al termine di ogni proiezione, i membri della giuria potranno esercitare il proprio diritto di voto deponendo la scheda con il loro giudizio nell’urna appositamente predisposta. La graduatoria finale indicherà il vincitore. Il voto di ciascuno dei professionisti che guidano la giuria varrà per tre.

I registi saranno protagonisti di uno speciale incontro lunedì 4 dicembre, ore 17:00, mentre il film vincitore sarà annunciato durante la serata di premiazione, il 6 dicembre.

I titoli finalisti di quest’anno sono:

“Il Premio Caligari rinnova per il settimo anno consecutivo l’interesse verso un focus sul cinema di genere Made in Italy”, dicono Gianni Canova e Giorgio Gosetti“e lo mette al centro della scena internazionale che il Noir in Festival ha sempre proposto al suo pubblico. Autori già affermati, l’opera prima di un attore e film di registi che trattano il genere per la prima volta: sei titoli-radiografia del nero italiano di oggi, prodotto di un’industria in costante espansione. Quella rappresentata nella selezione del Caligari è una creatività che esorcizza la realtà attraverso il genere e arriva agli spettatori attraverso i più disparati canali dell’era digitale.”

Per iscriversi gratuitamente alla giuria è necessario essere maggiorenni e inviare, entro domenica 26 novembre 2023, una mail a [email protected] con oggetto GIURIA CALIGARI 2023 segnalando: nome, cognome, mail di riferimento, categoria di appartenenza del giurato (01 – Studente universitario IULM oppure 02 – Appassionato/a di Noir).

Tutte le proiezioni sono gratuite e aperte a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili.

I partecipanti alla Giuria sono anche invitati a esprimere una riflessione sul film che ritengono più meritevole con una breve critica/considerazione (max 600 caratteri spazi inclusi) da indirizzare entro e non oltre il 15 dicembre all’indirizzo mail [email protected]. Gianni Canova e Giorgio Gosetti sceglieranno le sei mini-recensioni più significative che verranno pubblicate sul sito di Noir in festival (www.noirfest.com) al termine della manifestazione.

Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo?: recensione del film con Nicolas Cage – #RoFF18

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“Avete mai sognato quest’uomo?” così Dream Scenario ci porta a incontrare “l’uomo dei nostri sogni”. Tratto da una storia vera, il nuovo film del regista di Sick of Myself, Kristoffer Borgli, insieme ad Ari Aster in veste questa volta di produttore, ci portano a cavallo tra sogno e realtà in questa commedia misteriosa che mescola anche elementi contemporanei denunciando la cancel culture. Il film sarà distribuito da A24 e uscirà in Italia il 16 novembre 2023.

Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo?, la trama

Lo sfortunato padre di famiglia Paul Matthews (Nicolas Cage) vede la sua vita stravolta quando milioni di persone sconosciute iniziano improvvisamente a vederlo nei loro sogni. Ma quando le sue apparizioni notturne prendono una piega da incubo, Paul è costretto ad affrontare la sua nuova celebrità, in questa commedia perfidamente divertente dello scrittore e regista Kristoffer Borgli (Sick of Myself) e del produttore Ari Aster.

Paul è un uomo qualunque, noioso e concentrato sulla sua passione per la biologia. Come ogni uomo ha un sogno: vuole pubblicare il suo primo libro ed entrare in quella cerchia di persone che gli sono state sempre inavvicinabili per rango sociale. Quella casta di accademici che lo guarda dall’alto del mondo di chi invece ha fatto carriera pubblicando proprio un libro. In sostanza la sua vita si può considerare un fallimento nonostante abbia molte cose per cui essere grato, come la sua famiglia. Con un umorismo travolgente che nasconde in realtà delle tinte misteriose e noir, Dream Scenario ci porta dentro il mondo dei sogni come pretesto per parlare di argomenti odierni come la cancel culture.

Il personaggio di Nicolas Cage inizia a comparire nei sogni delle persone, rimanendo fermo immobile, non facendo assolutamente nulla mentre quest’ultime nel loro stato onirico vengono aggredite, stuprate, uccise. Una indifferenza che emerge anche nella vita di tutti i giorni: un modo di fare lontano dai riflettori, lontano da tutto quello che potrebbe anche solo minimamente turbare il suo stato di quiete. Semplicemente in questa vita che Paul si è costruito è uno che occupa spazio, e lo fa anche nei sogni delle persone.

Dream Scenario - Hai mai sognato quest'uomo? film cast

Ci vediamo nei sogni

La storia vera da cui parte Dream scenario inizia nel 2006 quando la paziente di un noto psichiatra disegna il volto di un uomo che le appare ripetutamente in sogno. In più di un’occasione quell’uomo le ha dato consigli sulla sua vita privata. La donna giura di non aver mai incontrato l’uomo in vita sua. Il ritratto rimane lì dimenticato sulla scrivania dello psichiatra per alcuni giorni, finché un giorno un altro paziente riconosce quel volto e dice che quell’uomo lo ha spesso visitato in sogno, senza averlo mai visto. Si conta che quell’anno più di otto mila persone abbiano sognato “This Man” così come era riportato nei volantini, senza un nome. Una vicenda bizzarra e singolare che Kristoffer Borgli, insieme ad A24 racconta unendo generi e stili narrativi. Prima inquietudine poi divertimento e ancora quel senso di oppressione enfatizzato da una colonna sonora sempre incalzante.

Qualcosa cambia nel momento in cui, dal suo punto di vista, Paul capisce di poter utilizzare questo momento per spiccare e pubblicare finalmente il suo libro sulle formiche. Una popolarità non voluta e nemmeno cercata che farà in modo di porlo sotto i riflettori. Paul è sul tetto del mondo, ha l’attenzione di tutti, per un momento le persone attorno a lui dimenticato il suo essere noioso e privo di iniziativa. È solo quando incontra una ragazza il cui sogno differisce dalle aspettative degli altri sognatori, che il film cambia scenario. In questa nuova prospettiva Paul prende iniziativa, è audace e seduttore, cosa che dal vivo gli viene difficile replicare perché non riesce a sostenere il peso di un tradimento. Quando la giovane donna cerca di realizzare il suo sogno erotico il film cambia totalmente tono così come cambiano i toni anche dei sogni delle altre persone.

Cambio scenario

I toni cupi e misteriosi della pellicola prendono il sopravvento nei sogni delle persone dove questa volta Paul va oltre il semplice prendere l’iniziativa. Diventa un uomo violento, una specie di mostro predatore che miete vittime su vittime in modi orribili. Qui anche la sua vita cambia. Prima la fama e poi il declino come una parabola trascendentale di un uomo noioso. Questa parte centrale – forse troppo lunga e ridondante ai fini della trama – vuole sottolineare e denunciare con quanta facilità le persone tendano a portarti sul tetto del mondo e cancellarti, anche quando la colpa non è effettivamente la tua. Ed ancora una volta, quando si concretizzano nella realtà le azioni violente che Paul ha nei sogni, tutto sparisce, compresi i sogni stessi.

La sua vita, ormai rovinata, ritorna al punto di partenza. Il suo matrimonio, ormai naufragato, vive solo nell’illusione di un sogno, lo stesso che per tutto il film lo ha rincorso e inseguito. Creandosi il suo Dream Scenario – usando una nuova tecnologia messa a punto da un giovane Nicholas Braun fresco di Succession -, Paul vive la sua vita appeso al mondo onirico ricercando quell’amore e quel sentimento con la moglie, che nella vita reale lo ha rinnegato. Un epilogo romantico per una storia che ha fatto dei temi attuali il suo fil rouge per tutta la pellicola, tirando forse troppo per le lunghe il tema della cancel culture.

La versione di Ken Loach: scioperi, Palestina e il “grande privilegio” del cinema

Dopo aver visto The Old Oak al Festival di Cannes 2023, finalmente quello che potrebbe essere l’ultimo film di Ken Loach è in Italia, accompagnato dall’ottantasettenne e irriducibile regista inglese. Che in vista dell’uscita in sala del 16 novembre (distribuzione Lucky Red), continua a concedersi generosamente al pubblico – incontrato in diversi cinema della Capitale, anche in compagnia di Zerocalcare – e alla stampa.

Un dramma attualissimo e insieme “una storia di umanità e solidarietà“, e di speranza, pilastri del mondo che Loach – e noi con lui – sogna da sempre e che di nuovo è ambientato nel Nord Est britannico, a conclusione di una ideale trilogia iniziata con Io, Daniel Blake e continuata con il precedente Sorry We Missed You. Qui, in una cittadina come tante, vengono trasferiti dei rifugiati siriani che non tutta la comunità locale sembra disposta ad accettare. È il proprietario dell’ultimo pub rimasto (il TJ di Dave Turner), The Old Oak appunto, ad aprire le porte dell’unico centro di aggregazione disponibile alla gente di Yara (Ebla Mari) nonostante le tensioni e la diffidenza che alcuni soggetti puntano ad alimentare.

Una storia con un messaggio forte, da dove nasce?

I personaggi sono fittizi, ma le storie raccontate sono vere. Quelle degli abitanti di una regione che aveva sempre vissuto delle industrie dell’acciaio, del carbone, che però non esistono più. Le miniere sono state distrutte dalla Tatcher, non per ecologismo, ma per indebolire il sindacato dei minatori, e quando è successo non c’è stato più lavoro per nessuno e le comunità sono andate in crisi. La gente si è arrabbiata, si è sentita imbrogliata da conservatori e centristi laburisti, e quando sono arrivati i rifugiati siriani – come in nessun’altra area del Paese – la gente ha iniziato a chiedersi “perché?”. E il “non vi vogliamo” è diventato “non ci piacete”. Con Paul Laverty, che ha fatto la maggior parte delle ricerche e ha creato i personaggi e la storia, volevamo studiare come possa svilupparsi il razzismo a partire da giuste rimostranze e come potessero trovare un modo per convivere due comunità  come queste. Va detto che il film è ambientato nel 2016, ma le nostre ricerche risalgono al 2020, quando, dopo l’ostilità che mostriamo, si era finalmente creata una connessione tra le persone. Cosa che ci ha fatto sentire giustificati nel dire che fosse possibile, che la gente può davvero unirsi.

Come stanno facendo i lavoratori in Italia, ha seguito le polemiche sull sciopero di venerdì 17?

Nel Regno Unito sta succedendo la stessa cosa, giustificando il divieto di scioperare con il fatto che i servizi essenziali devono essere mantenuti. Ma questo dimostra che la classe al potere, i politici, hanno paura. Può sembrare un momento buio, ma come si dice: “È sempre più buio prima dell’alba”. Non si può essere costretti a lavorare in situazioni di sfruttamento, se i diritti vengono attaccati per una categoria, lo sono per tutte. E tutto il movimento sindacale deve smettere di lavorare. O lo fai o perdi. È una sfida per i leader sindacali, è un momento critico che mostra quanto vicini siano a una importante vittoria. Credo…

Qui ha conosciuto Zerocalcare, con il quale sembrate condividere molto.

Devo ammettere che non lo conoscevo prima di incontrarlo ieri sera a Roma, peccato, perché è davvero una bella persona. Abbiamo parlato molto e ci siamo trovati d’accordo su molte cose. Abbiamo anche riso un po’. Non vedo l’ora di vedere i suoi lavori. Persone che io rispetto mi dicono cose belle di lui, è stato un piacere incontrarlo. Vorrei avere la sua gioventù.

Un tema comune è sicuramente quello della Palestina, come mai è un argomento tanto sentito dalle persone quanto apparentemente lontano dalla politica?

Lasciatemi dire prima di tutto che la barbarie dell’azione di Hamas è stato un crimine di guerra, come anche il lungo attacco di Israele contro la gente di Gaza. E in merito cito la posizione del segretario generale dell’ONU António Manuel de Oliveira Guterres, che credo abbia tenuto un discorso molto saggio: gli attacchi del 7 ottobre non si sono verificati dal nulla, ha detto, citando decenni di oppressione dei palestinesi. Tutti hanno il diritto a difendersi e a godere dei diritti umani, e i palestinesi hanno il diritto di resistere quando quei diritti vengono negati. Alla fine la responsabilità di intervenire è sempre delle Nazioni Unite, l’unico modo è agire in maniera collettiva e in nome della legge e dei diritti umani, ma l’ONU è intervenuta in passato in altre aree, perché non per i diritti umani dei palestinesi?

Cosa può fare il cinema? Un film come The Old Oak?

Quella del cinema è una piccola voce in un mondo rumoroso. La speranza è che gli spettatori lascino il cinema con una domanda. Tutto dipende da quel che fanno le persone quando poi escono dalla sala. Noi possiamo incoraggiare quelli che possono davvero cambiare il mondo.

Alla sua età, con la sua storia, non si chiede mai “chi me lo fa fare!”?

No, perché il mio è un grande privilegio. Il cinema è un mezzo meraviglioso, contiene tutto. Raccontiamo storie, creiamo personaggi, c’è scrittura, arti visive, musica, può essere un grande mezzo popolare. Io ho avuto la grande fortuna di iniziare negli anni ’60, nella televisione, in un momento veramente unico nel quale la tv era agli albori e la gente che la controllava non si era resa conto di quanto potente potesse essere. Io facevo parte di un piccolo gruppo di giovani, tutti tra i 20 e i 30 anni, con i quali realizzavamo fiction contemporanee, una diversa ogni settimana, un’ora e mezza in prima serata, giusto dopo le news e nessuno vedeva cosa avremmo mandato in onda se non un giorno o due prima. Qualcosa veniva un po’ incasinato, ma in mezzo al casino qualcosa arrivava. Una volta, con un trucchetto che li ha fatti infuriare – ma era troppo tardi – ho persino infilato una citazione di Trotskii: “La vita è bella. Lasciamo che le generazioni future la ripuliscano da ogni male, oppressione e violenza, e ne godano appieno”.

Ke Huy Quan rivela di quale saga vuole fare parte: “Per favore, inseritemi nell’universo di Star Wars!”

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La star di Loki, nonché premio Oscar per Everything Everywhere All at Once, Ke Huy Quan ha rivelato “senza vergogna alcuna” il suo desiderio di entrare a far parte della galassia di Star Wars. Dopo aver interpretato Ouroboros, inventore della TVA, nella serie Marvel, l’attore ha dunque già le idee chiare su quale franchise puntare per il prossimo futuro. In un’intervista rilasciata a Collider, Quan ha infatti confermato di voler rimanere all’interno della famiglia Disney e, anzi, di essere ansioso di entrare a far parte proprio di Star Wars.

L’attore ha inoltre rivelato di aver già incontrato Kathleen Kennedy, presidentessa della LucasFilm. “Ero senza vergogna alcuna quando ho visto Kathy! Mi sono avvicinato per abbracciarla. E le ho detto: “Kathy, Kathy, ti prego, inseriscimi nell’universo di Star Wars!”. E la cosa più bella è che, se ci pensate, è tutto sotto la famiglia Disney, capite? Quindi, sono stato fortunato a essere Short Round [in Indiana Jones e il tempio maledetto], che ora è anche Disney. E ora il MCU e, sapete, voglio rimanere nella famiglia. È fantastico“, ha dichiarato Ke Huy Quan con la sua solita incontenibile energia.

Come noto, la LucasFilm è al lavoro su diversi nuovi progetti ambientati nella galassia di Star Wars, incluso un sequel di L’ascesa di Skywalker che vedrà il ritorno di Daisy Ridley in una storia ambientata diversi anni dopo la conclusione del nono capitolo. Nei prossimi mesi sono dunque previsti annunci di casting per questi prossimi film di Star Wars e dato l’interesse di Ke Huy Quan a farne parte, una sua effettiva presenza potrebbe essere più che probabile, idealmente con un ruolo ricorrente che possa permettergli di dare nuovamente prova delle sue grandi abilità comiche e drammatiche.

Star Wars, quello che sappiamo sui nuovi film

Parlando alla Star Wars Celebration 2023, Kathleen Kennedy ha annunciato – come ormai noto – tre nuovi film appartenenti al franchise. James Mangold racconterà la storia della genesi della Forza, Dave Filoni riunirà in un solo film le linee narrative delle varie serie televisive e la regista Shareem Obaid-Chinoy dirigerà il nuovo capitolo della saga con Rey Skywalker interpretata ancora una volta da Daisy Ridley. Il film di Mangold viene descritto come “l’alba dei Jedi”, ma in realtà dovrebbe tornare indietro nel tempo di oltre 25.000 anni e lo stesso Mangold ha lasciato intendere che si andrà a raccontare delle origini della Forza e la storia di colui che l’ha utilizzata per primo.

Ad oggi non sappiamo molto altro su questi progetti, se non su quello dedicato a Rey, la cui distribuzione in sala – ancora non confermata – potrebbe avvenire a maggio 2026. Per quanto riguarda la trama, questa dovrebbe svolgersi circa 15 anni dopo la vittoria di Rey su Palpatine alla fine di Star Wars: L’ascesa di Skywalker e dovrebbe approfondire i tentativi della Jedi di restaurare l’Ordine, assumendo il ruolo di mentore per alcuni giovani studenti promettenti. Non è invece attualmente noto se John Boyega riprenderà il ruolo di Finn o chi dei precedenti film sarà presente in questo nuovo capitolo. Misterioso rimane ad ora anche l’antagonista di turno, ma sono informazioni che arriveranno a tempo debito.

The Killer, Guillermo del Toro elogia il film di David Fincher: “agile, preciso e divertente”

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Dal 10 novembre è disponibile su Netflix il nuovo film di David Fincher, The Killer (qui la nostra recensione), incentrato su un serial killer senza nome interpretato da Michael Fassbender che in seguito ad un proprio errore si vede costretto ad eliminare quanti potrebbero minacciare la sua esistenza. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno, il film è stato accolto positivamente dalla critica e dal pubblico, che lo ha ora portato ad essere uno dei titoli più visti sulla piattaforma streaming. Alle tante lodi che il film sta ricevendo si è ora aggiunta anche quella del regista premio Oscar Guillermo del Toro.

Tramite il proprio account X (ex Twitter), il regista di La forma dell’acqua Pinocchio ha infatti recensito con entusiasmo il nuovo thriller di Fincher, elogiando il regista e paragonando il film ad altre opere. “The Killer è un bellissimo film di Bronson, scritto da Sartre e girato da Melville con l’irruenza di Siegel. Adoro, adoro, adoro quando Fincher fa colpo con un film di genere bello cattivo. Agile, preciso e divertente. È il film più leggero che abbia visto da molto tempo a questa parte. È bello quando si può vedere un film e una pellicola allo stesso tempo“, ha scritto del Toro.

Il regista, nella sua ultima affermazione, scrive “film” e “movie”, sottolineando dunque di aver apprezzato The Killer sia  come interno all’industria che come semplice spettatore, ovvero avvendolo gradito in ogni suo aspetto e possibile interpretazione, ma riferendosi anche alla capacità di questo film di essere tanto un’opera d’autore quanto un prodotto commerciale. Come noto, del Toro, da grande appassionato della settima arte, non si tira mai indietro dall’elogiare il lavoro dei suoi colleghi e dal proporre proprie riflessioni sui film di oggi che più apprezza. Per il nuovo lungometraggio di Fincher si tratta dunque di un ennesimo riconoscimento di valore, offerto da un regista tra i più competenti e premiate dell’attuale scena cinematografica.

The Marvels: la produttrice commenta “l’abbinamento” di [SPOILER] con Carol Danvers

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ATTENZIONE – Seguono Spoiler su The Marvels

The Marvels presenta un breve cameo della Valchiria di Tessa Thompson, e la scena che condivide con Carol Danvers suggerisce che le due potrebbero essere più che semplici amiche.

Già ai tempi in cui Thor: Love and Thunder era in produzione, circolavano voci secondo cui il sequel di Taika Waititi avrebbe presentato una sottotrama che coinvolgeva Valchiria alla ricerca di una regina che governasse al suo fianco a New Asgard. Alla fine, questa intenzione è stato accantonata, dal momento che il film era già affollato di trame e personaggi, ma un rumors insistente continuava a sostenere che Carol Danvers (Brie Larson) sarebbe diventata come la dolce metà della guerriera asgardiana.

Nel sequel di Captain Marvel, Carol chiede a Valchiria di aiutarla a trasferire alcuni rifugiati Skrull, e la scena che condividono sembra certamente suggerire che siano molto legate. Non conferma assolutamente nulla, ma c’è chiaramente una forte connessione emotiva tra i due personaggi, e Valchiria stampa un bacio sulla guancia di Carol mentre se ne va. La scena dovrebbe implicare che questi personaggi siano coinvolti sentimentalmente?

Durante una recente intervista con EW, alla produttrice esecutiva Mary Livanos è stato chiesto della loro relazione e perché è stato deciso di “abbinare” le due: “Abbinare Carol con Valchiria e far loro condividere il grande schermo era un altro elemento della lista dei desideri. I fan hanno davvero apprezzato loro e la loro amicizia, ed essendo io stesso un grande nerd, non vedevo l’ora di vedere quella relazione sul grande schermo. Nia DaCosta è piuttosto amica con Tessa Thompson, quindi abbiamo dovuto scrivere un cameo. È un personaggio così empatico e meraviglioso. Quando stavamo cercando di capire esattamente come aiutare gli Skrull dopo gli eventi accaduti su Tarnax, eravamo entusiasti all’idea che Valchiria avrebbe potuto aiutare in questa situazione.”

Sembra che, almeno nella mente di Livanos, questa sia solo una forte amicizia, ma indipendentemente dal fatto che la scena debba preparare o meno qualcosa per la coppia in un film futuro, sembra certamente che sia stata inclusa per far parlare i fan.

The Marvels, leggi la nostra recensione

The Marvels, il sequel con protagonista il premio Oscar Brie Larson, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale. Il film è in sala dall’ 8 novembre 2023.

Fantastici Quattro: Javier Bardem in lizza per il ruolo di Galactus

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Mentre si attende l’ufficialità riguardo la scelta di Pedro Pascal come interprete di Reed Richards, alias Mr. Fantastic, per il film dell’MCU Fantastici Quattro, nuovi rumor emergono riguardo il ruolo di Galactus, il potenziale villain. Inizialmente il candidato numero uno sembrava essere Antonio Banderas, il quale potrebbe essere ancora in corsa per il ruolo, ma stando all’insider Jeff Sneider, la prima scelta dei Marvel Studios per tale importante personaggio sarebbe ora il premio Oscar Javier Bardem. La sua partecipazione, però, potrebbe essere ostacolata dall’impegno dell’attore con il film sulla Formula 1 prodotto dalla Apple e con Brad Pitt.

Tuttavia, dal momento che Galactus sarà probabilmente una parte principalmente vocale (con possibili elementi di motion-capture), è possibile che Bardem, qualora accettasse davvero il ruolo, sarebbe probabilmente in grado di far rientrare entrambi i progetti nel proprio calendario. Naturalmente, Galacus avrà con sé anche un araldo – idealmente Silver Surfer – che eseguirà i suoi ordini e che probabilmente comparirà in scena molto più del vero e proprio villain. Come già riportato, per tale ruolo si stabbe cercando un’attrice, cosa che porterebbe dunque ad un cambio di sesso per il personaggio.

Fantastici Quattro: quello che sappiamo sul cast del film

Mentre dunque si attendono conferme riguardo questi tre ruoli, per quelli di Sue Storm (Donna Invisibile), Johnny Storm (Torcia Umana) e Ben Grimms (La Cosa) si continuano a riportare i nomi di Vanessa Kirby (Napoleon), Joseph Quinn (Stranger Things) e Ebon Moss-Bachrach  (The Bear). Anche per questi, però, si attende un’ufficialità da parte dei Marvel Studios. Ad oggi sappiamo solo che Matt Shakman dirigerà Fantastici Quattro da una sceneggiatura di Jeff Kaplan e Ian Springer. I dettagli della trama sono ancora un mistero, ma Kevin Feige ha confermato che non si tratterà di un’altra origin story per il super-team. Il film, infine, è atteso in sala per il 2 maggio 2025.

Thanksgiving, la recensione del nuovo slasher di Eli Roth

Thanksgiving, la recensione del nuovo slasher di Eli Roth

Su Eli Roth si potrebbe scommettere, senza mai restare delusi. Almeno a patto di sapere con chi si ha a che fare, visto che il regista del nuovo Thanksgiving – al cinema dal 16 novembre, distribuito da Eagle Pictures – è lo stesso di Hostel e Cabin Fever, oltre che di The Green Inferno e Knock Knock. Un simpatico mattacchione appassionato di horror e dello slasher più efferato che si diverte a mescolare criminali sanguinari a una particolare ironia. Che non manca nemmeno in questa sua ultima fatica, ispirata al fake trailer realizzato da Eli Roth per Grindhouse e affidata all’appena eletto “Uomo più sexy dell’anno” Patrick Dempsey e a un cast nel quale spiccano la presenza di Gina Gershon e della aspirante Scream Queen Nell Verlaque.

La trama di Thanksgiving

Prima ancora che finisca la serata della festa del Ringraziamento, un Black Friday di assurda follia consumistica collettiva sconvolge la cittadina di Plymouth, in Massachusetts, dove il locale centro commerciale diventa teatro di una tragedia tanto prevedibile quanto apparentemente impossibile da frenare. Un anno dopo, durante i festeggiamenti del Thanksgiving, un misterioso e feroce serial killer comincia a uccidere la popolazione seguendo un grottesco piano di vendetta, prendendosela soprattutto con la figlia del proprietario del Right Mart e i suoi amici. Quelli che iniziano come omicidi casuali si rivelano però molto presto come parte di un più ampio e oscuro piano legato alla festività.

Uno slasher che viene da Grindhouse

Pochi fronzoli, niente ambizioni di rinnovare un genere che Eli Roth ama per come è, e per quel che attira da sempre milioni di fan, anzi, semmai l’ammiccare a chi ha saputo codificarlo e volgere a proprio vantaggio una lunga tradizione. E il riferimento a Scream è volutamente evidente quanto lo è sullo schermo, nei personaggi e nello sviluppo del thriller.

Ma una struttura poco originale può nascondere una valenza in qualche modo rassicurante e liberare la fantasia dell’autore del regista e autore del soggetto (insieme allo sceneggiatore Jeff Rendell, con lui sin dal corto originale di Grindhouse), che sembra trovare una forma adeguata al suo – e nostro – bisogno di sostanza.

THANKSGIVINGRingraziamento di sangue

Come altre volte nella sua filmografia, le intriganti premesse vengono purtroppo disattese via via che ci si avvicina a un finale piuttosto convenzionale, ma come altrettanto spesso accade, è probabilmente il viaggio la parte migliore dell’esperienza. Sia per la diffusa e costante critica del capitalismo e i suoi effetti (fino alla società dell’immagine e l’individualismo violento dei nostri tempi ‘social’) e sin dall’incipit nel Mall dove non è assurdo trovare una citazione degli zombi dell’immortale George A. Romero.

Chi ama Roth lo fa per la sua totale assenza di filtri e gli inesistenti scrupoli nel mostrare ‘flesh and blood’, che qui colorano l’indagine che ruota intorno alla poco vista Nell Verlaque di Cambio di direzione (Big Shot), ex cameriera licenziatasi dopo aver ottenuto la parte nella serie Disney+. Circondata, per i nostalgici di un cinema horror meno folk o suggestivo, da un folle mascherato da pellegrino armato di ascia (rubata a Il mistero della casa del tempo) e molto minaccioso su Instagram, capace di sfruttare una serie di location classiche e cucinare cene raccapriccianti, con contorno di crani spappolati, comunioni macabre e morti cruente, più o meno fantasiose.

The Last of Us: Kaitlyn Dever in trattative per interpretare Abby nella seconda stagione

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Nonostante le recenti voci che davano la star di Black Widow Florence Pugh in lizza per quella che sarà una parte molto importante della seconda stagione di The Last of Us (qui la recensione della prima stagione) – l’adattamento della HBO del videogioco survival horror/sci-fi più venduto – si apprende ora che un’altra attrice è entrata ufficialmente in trattative. Secondo l’insider Jeff Sneider, il produttore esecutivo e co-showrunner Craig Mazin e il creatore del gioco Neil Druckmann avrebbero infatti scelto Kaitlyn Dever (La rivincita delle sfigate, Nessuno ti salverà) per interpretare Abby.

Il personaggio avrà un ruolo molto importante nella seconda stagione, tanto da poter essere considerato un protagonista secondario. C’è dunque molta attesa tra i fan riguardo chi andrà a ricoprire tale ruolo e l’emergere ora di Dever come principale candidata potrebbe essere una buona notizia. L’attrice vanta infatti già una solida carriera tanto nel cinema quanto in televisione e ha in più occasioni dimostrato di possedere una valida capacità espressiva. Per un ruolo complesso come quello di Abby, potrebbe dunque rivelarsi la scelta giusto. Bisognerà ora attendere l’ufficialità della notizia, con le trattative che attualmente sarebbero ancora in corso.

Tutto quello che sappiamo sulla seconda stagione di The Last of Us

La seconda stagione di The Last of Us entrerà in produzione all’inizio del 2024. La notizia è stata diffusa dal capo della HBO, Casey Bloys, in una conferenza stampa. L’amministratore delegato ha sottolineato che gli scioperi della WGA e del SAG-AFTRA hanno ritardato la produzione della seconda stagione dello show che quindi potrebbe arrivare plausibilmente nel 2025. In vista delle riprese, si attende di conoscere i nuovi attori che si uniranno a questa seconda stagione, dove ritroveremo ovviamente anche Pedro Pascal nel ruolo di Joel, Bella Ramsey nel ruolo di Ellie e Gabriel Luna in quello di Tommy.

La seconda stagione adatterà ovviamente il secondo videogioco, vero e proprio sequel che porta avanti il racconto di Joel ed Ellie nel brutale mondo sconvolto dal fungo cordyceps. The Last of Us è scritta da Craig Mazin (Chernobyl) e Neil Druckmann che ne sono anche i produttori esecutivi. The Last Of Us è una co-produzione Sony Pictures Television con Carolyn Strauss, Evan Wells, Asad Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come produttori esecutivi. La serie è prodotta da PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint, e Naughty Dog.

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